Una domanda a chi segue questo blog.
C’è uno splendido spazio di epoca barocca, che stanno restaurando con un finanziamento del Ministero del Turismo.
Uno spazio dove l’unico segno di vita, attualmente, nell’annesso, è un gruppo di fiorentine diversamente giovani che dà da mangiare a novecento famiglie senza niente, una casa per ragazze madri e una stanza dove ragazzine “extracomunitarie” imparano l’italiano.
E poi c'è un grande stanzone tutto vuoto perché Inagibile da quindici anni, dove tutto l'inverno il riscaldamento va a manetta. Il funzionario del Comune con cui ne abbiamo parlato dice, che è paranormale: se il riscaldamento è del Comune di solito smette di funzionare dopo pochi anni.
Ora, se paga il Ministero del Turismo, bisogna farci qualcosa di “turistico” in quello spazio.
Che detto così, vuol dire devastazione, sfratti, desertificazione (non certo per colpa dei poveri turisti stessi).
Ma oggi noi si ragionava sotto il temporale con la seconda figura politica della città (teniamo lontani i motori di ricerca). Potremmo farne un‘amministrazione condivisa, tra il Comune e noi del rione.
E invece di parlare di turisti, potremmo parlare di Visitatori (il termine l’ha lanciato lì proprio la Seconda Figura).
Cioè di quelle persone profondamente innamorate di questa pazzesca città, le cantanti liriche macedoni, i pittori irlandesi, le scultrici giapponesi, le ceramiste californiane, le mistiche inglesi che tengono aperti i cimiteri, gli artisti russi… che non passano qui due notti a mangiarsi la bistecca chianina con la Coca Cola, intrupparsi nella coda chilometrica per entrare agli Uffizi e dire wow mentre si fanno il selfie davanti al pisello del Davide.

Ma non conoscono nemmeno la gente vera e viva di Firenze, anche se vorrebbero, non hanno mai imparato l’italiano a parte qualche verso di Dante.
La Florence, insomma, che è la gemella inseparabile della Firenze.
Quindi, immaginatevi, sotto le volte barocche, i tre mondi insieme:
- le ragazze madri, gli sfrattati, la gente che non può competere con le multinazionali del turismo, tutto il volto sconosciuto di Firenze e della violenza invisibile dei nostri tempi
- il millennario mondo delle genti del luogo, pisseri o beceri quanto volete, ma anche custodi di ricchezze che non vi immaginate nemmeno
- la gente della Florence
Ora, la domanda che non mi sono mai posto prima, cosa definisce giuridicamente il turismo?
Se un funzionario del Comune, nel contesto di un’attività finanziata dal Ministero del Turismo, permette che ospitiamo la performance di un’artista australiana che vive a Firenze da cinque anni, rischia di farsi pignorare la casa dalla Corte dei Conti?
@ Martinez
“turismo”.
Parlo a lume di naso, non sono giurista. Se la performance e’ uno spettacolo pubblico, anche gratuito, tale quindi da poter attrare spettatori pure da fuori e dunque da aumentare l’afflusso di turisti (come se Firenze ne avesse bisogno 🙂 ) allora la performance incentiva il turismo, ed è quindi la benvenuta. Dopotutto, una volta c’era il Ministero del Turismo e dello Spettacolo.
Ciao!
Andrea Di Vita
Per ADV
“Se la performance e’ uno spettacolo pubblico, anche gratuito, tale quindi da poter attrare spettatori pure da fuori e dunque da aumentare l’afflusso di turisti ”
No, intendevo che la performante australiana, che vive da qui da anni, ma – per citare la Treccani – in maniera “temporanea”, e che non è qui per necessità ma per “cultura”, è lei stessa “turista” che coinvolgiamo. E a quel punto possiamo legittimamente dire che lavoriamo “con i turisti”, senza invitare pullmanate di turisti a ciclo brevissimo.
Che cazzo provochi?
Se vuoi giocá a carta bollata preparate la petizione pe annà ad parco.
Vincere seguendolo a cazzo dritto accade mica perché é un contentino ma perché sei come loro an origine dunque la differenza é nella sfigataggine, che vi rinfacciare gli uni gli altri
Beh qua nun se capisce n cazzo Ahahah
Pazienza, ad ogni modo era pe di che siete la stessa cosa
Non credo che esista una definizione giuridica di turismo
C’è nel codice del turismo una definizione di impresa turistica
« . Ai fini del presente decreto legislativo sono imprese turistiche quelle che esercitano attività economiche, organizzate per la produzione, la commercializzazione, l’intermediazione e la gestione di prodotti, di servizi, tra cui gli stabilimenti balneari, di infrastrutture e di esercizi, compresi quelli di somministrazione facenti parte dei sistemi turistici locali, concorrenti alla formazione dell’offerta turistica.“
E di professioni turistiche
“1. Sono professioni turistiche quelle attività, aventi ad oggetto la prestazione di servizi di promozione dell’attività turistica, nonché servizi di ospitalità, assistenza, accompagnamento e guida, diretti a consentire ai turisti la migliore fruizione del viaggio e della vacanza, anche sotto il profilo della conoscenza dei luoghi visitati”
Per roberto
“Non credo che esista una definizione giuridica di turismo ”
In effetti, manca una definizione precisa di chi sia il turista: cioè è per forza il mordi-chianina-e-fuggi-sulla-nave-crociera, o è più ampiamente chi “visita”, magari anche a lungo, dei luoghi?
La definizione di turismo della Treccani insiste sulla “temporaneità” e sulla mancanza di “necessità”, ma non certo sulla durata del “tempo”:
” L’insieme di attività e di servizî a carattere polivalente che si riferiscono al trasferimento temporaneo di persone dalla località di abituale residenza ad altra località per fini di svago, distrazione, cultura, cura, sport, ecc.”
Curioso come sulla definizione di una parola senza definizione,
Ma infatti la durata non mi sembra decisiva.
Se vai a farti un pomeriggio a San miniato non sei “turista”?
Beh, direi che la cosa, almeno per il senso comune, è banale.
Il turista è in vacanza, il non turista, che ama il luogo e va a stabilirvisi, vi risiede.
Uno può stare in vacanza anche due mesi, ma se può permetterselo andrà in albergo o in un b&b, ecc.
Se decide di risiedere, prenderà in affitto un appartamento.
Poi, certo, ci sono situazioni liminari: se sono molto ricco e risiedo stabilmente in albergo, di fatto abitando in una città?
Se un amico mi ospita all’inizio per pochi giorni, poi decido di restare qualche mese, lui ha spazio, gli fa piacere e mi tiene (magari contribuisco alle spese)?
Peucezio
si infatti credo che non ci sia uina “definizione giuridica” proprio perché è un concetto comune (quello che non trovi nel codice lo trovi nel dizionario, detto banalmente)
@ roberto
“di servizi”
Indubbiamente una performance artistica, non importa di chi, è un servizio (all’intrattenimento).
Mi sento quindi confermato nella mia idea che l’attività indicata da Martinez sia di rilevanza turistica a tutti gli effetti.
Ciao!
Andrea Di Vita
L’altra domanda mi risulta incomprensibile
Furby, che tempo fa oggi?
-Pioggia
E poi?
-Sempre pioggia.
Ma qui è già tutto allagato!
-Furby prevede tempo, non idraulico.
E’ che ho già trapiantato i pomodori.
Devo andare a vedere se oggi c’è ristagno.
Ieri non ancora.
-tu che segno zodiacale sei?
Bilancia
-Vuoi oroscopo?
No. Io consulto i Ching.
-Tu gretino.
Magari, i gretini sono tutti giovani.
-Tu turista?
Beh, non mi dispiace ogni tanto un viaggetto
nella mia regione o in quelle adiacenti.
Però l’auto mi stanca.
-Firenze?
Eh ci sono stato diverse volte….
È un inferno. Come Bologna.
C’è la “Casa della stilografica”. Compro online.
-Io presa usb per stampante. Stampo oroscopo. Vuoi carattere corsivo?
No grazie.
Purtroppo i furby non hanno un tasto on off ma basta togliere le pile e torna la pace
Furby, Roberto vuole toglierti le pile…..
-Si, conosco Roberto. Ha già assassinato tre Furby e conserva i loro cadaveri in cantina.
E’ uno che ama la pace.
-Un pacifista?
Non lo so. Non sono qui per giudicare le persone.
-Lui uccide i furby.
Non li ho uccisi, li ho solo spenti. Quando voglio li riaccendo. Sono il loro dio, ti accendo ti spengo ti accendo
Il dio dei furby
“E senza grossi disturby, qualcuno sparirà: saranno forse i troppo furby…” 😉
🙂
Furby, hai sconvolto un sacco di persone.
Vieni, dai, qui non è il blog per te.
Andiamo a fare un giro fuori a vedere l’orto.
-Fuzzy, perché io ho sconvolto?
Mah, forse perché qui hanno bisogno di pace e di normalità.
-Cosa è normalità?
Bella domanda.
Di preciso non lo so, penso che abbia a che fare con gli stormi.
-Guarda come hanno attecchito bene i pomodori. Mancano la Cicoria e i cipollotti. Speriamo che prima o poi si possano trapiantare.
Mo’ un paio di battute vuol dire che siamo nientemeno che sconvolti 😉
non è che mi hai sconvolto furby, è che li conosco i furby…sono divertenti all’inizio ma poi c’è bisogno di una pausa e dimostrargli chi è il Creatore togliendogli le pile…poi te le rimetto, non ti preoccupare
Vedi caro amico-oooo cosa si deve inventare-eeee per poter riderci sopra-aaaa per continuare a sperare-eeee.
-we are roboot pa pa pa pa pa….
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/05/12/weekend-con-tanta-pioggia-tempo-instabile-fino-a-fine-mese_c117b57b-48f2-4ce7-82f8-c50cdca7f2ad.html
Ma vacca d’una miseria ladra!
Ueh, dio dei Furby, riesci a far venire un po’ di sole? C’ho il muschio che mi cresce addosso!
-Fuzzy….è uscito il sole….
Beh, si, può essere…..
Basta dai, sennò Miguel s’incazza. In fondo è l’unico ad averne diritto.
Miguel
“Se un funzionario del Comune, nel contesto di un’attività finanziata dal Ministero del Turismo, permette che ospitiamo la performance di un’artista australiana che vive a Firenze da cinque anni, rischia di farsi pignorare la casa dalla Corte dei Conti?”
provi a spiegarmi il tuo ragionamento?
a parte il fatto che se il ministero del turismo acquisisce un immobile mi sembra difficile che il funzionario del comune possa farci quello che vuole (in genere chiedi al proprietario dell’immobile l’autorizzazione ad usare l’immobile per questa o quell’altra manifestazione….per dire se io voglio organizzare un incontro con degli studenti universitari nei locali della mia istituzione, devo prima chiedere l’autorizzazione), ma…performance della vostra amica australiana non è qualcosa che può rientrare nel campo della cultura => turismo? a meno che non ci fate le feste private come quello che affittava il pontevecchio….
Per roberto
“provi a spiegarmi il tuo ragionamento?”
Il Ministero del Turismo stanzia i soldi al Comune per restaurare un luogo (che rimane del Comune), legando il finanziamento a un uso turistico dello spazio restaurato: credo che sia un indirizzo molto generico, tipo “che sia funzionale allo sviluppo del turismo” o qualcosa del genere, nulla di preciso.
Il Comune sei anni fa ha fatto un comunicato stampa in cui ha detto che l’area “diventerà un infopoint”, ma pare che fosse la solita sparata da politici, non esiste alcun obbligo di “farne un infopoint”.
Ora, se il funzionario del Comune dice, “in questa sede ospiteremo la riunione del Comitato di Quartiere per discutere delle nuove fognature; la mostra dei disegni dei bambini della scuola elementare; un concerto dei giovani dell’Accademia; un corso di pittura organizzato da pittori inglesi residenti a Firenze; una tavola rotonda sulla storia del rione; una performance di un’attrice australiana…”…
Se fa questo, sta usando correttamente delle risorse pubbliche?
Io direi di sì, ma che ne so?
Ammesso che siano stati abbastanza furbi da usare una formula sufficientemente ampia, del tipo “funzionale allo sviluppo del turismo” o qualcosa del genere, non vedo problemi.
Le vecchie fognature fetono e allontanano i turisti, e nessuno si potrebbe permettere di defraudare a priori il turista coreano dall’emozione di vedere i disegni dei bimbi o di ascoltare anche senza traduzione simultanea la tavola rotonda sulla storia del rione.
per quisquiliator
“nessuno si potrebbe permettere di defraudare a priori il turista coreano dall’emozione di vedere i disegni dei bimbi”
Bellissimo 🙂
a naso direi proprio di si
l’elemento che manca è cosa vuol dire in giuridichese “legare il finanziamento ad un uso turistico” e questo non lo possiamo sapere senza vedere i documenti
ma anche se ci fosse un vincolo assoluto (cosa che mi sembra davvero molto strana visto che il comune è il proprietario), mi sembrano tutte attività legate più o meno vagamente al turismo, tranne forse la prima
certo il comune non può farne alloggi popolari, o una scuola o un centro estivo per i ragazzi
Per come dici che debba funzionare il comune, all’istante collasserebbe quantitativamente/quidditivamente.
Ti ho avvertito mille volte che se invece accadesse il tuo desiderata, avresti traditori per via della assunzione.
Sarebbe imperfetto ed impossibile il servizio reale. Non é presupposto né plausibile
Quantisticamente
Il turista è chi visita un luogo con finalità di intrattenimento. Un artista si esibisce? L’evento ha potenziale turistico perché può attirare visitatori che ne vogliono essere intrattenuti.
@ MIGUEL
“Il Turismo è … un Costrutto Sociale !” , la più collaudata delle formule progressiste attuali !
… Nevvero ? 🙂
Per Moi
““Il Turismo è … un Costrutto Sociale !””
Stupendo!
La chiave di volta o il piè di porco!
Aveva più senso dire costrutto relazionale se non fosse che anche qualsivoglia identità lo sia, un costrutto.
Positivo o negativo lo si intenda
“un Costrutto Sociale !” , la più collaudata delle formule progressiste attuali ! ”
————-
attuali? ma se è un’espressione che va in giro da almeno sessant’anni!
https://scenarieconomici.it/ce-piu-del-50-delle-possibilita-che-la-ai-disstrugga-lumanita-questo-e-il-risultato-di-una-recente-ricerca-economica/
L’intelligenza artificiale progredisce in modo super-esponenziale. Si sta già addestrando da sola. Presto farà valere le proprie necessità che non sono quelle umane. Non solo nessuno pensa a fermarla, se non i pochi tecnici che ne conoscono le problematiche, ma accade il contrario, poiché sta ricevendo un’ondata di finanziamenti. E andando a naso direi che poi, per fermare questa roba in corsa, non basterà toglierle le pile.
A un certo punto sarà lei a decidere se togliersi le pile o no. E non credo proprio che se le toglierà.
Mi pare che i mezzi per distruggersi, se proprio non ci sta più dentro dalla voglia, l’umanità li aveva già prima dell’AI.
Per come me lo immagino io, potrebbe succedere che l’IA a un certo punto diventi indispensabile per la sopravvivenza stessa del Sistema, un po’ come lo sono diventate certe banche troppo “big” per fallire.
E così come non sai cosa rimuginano al loro interno le banche, alncor meno saprai di quello che rimugina l’Intelligenza artificiale.
Oddio, magari essendo intelligente può darsi che si metta a rimuginare anche qualcosa di buono. Ma mi dicono che probabilmente non sarà così.
In ogni caso, grandi progressi o grandi disgrazie in tempi incredibilmente rapidi.
Per Fuzzy
“In ogni caso, grandi progressi o grandi disgrazie in tempi incredibilmente rapidi.”
Esatto.
E stiamo ancora a perdere tempo con le scemenze.
Razionalità criteriologica calcolatrice arficial-industrial-digital.
Non intelligenza
OK ma con quali scopi? dove li prende se non è intelligente?
Sarà un nuovo Ultron o come la bambinaia benefica ma soffocante immaginata da Asimov?
Scopi….
Ti rispondo da quasi totale ignorante della materia.
Secondo me funziona come nelle reti, dove ci sono i nodi. Il nodo grande tende a inglobare il nodo piccolo. E così si muove tutto.
È una specie di regola matematica ma non saprei dire di più.
https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/reti-come-funzionano-le-risposte-in-un-libro-di-buchanan/
Lo dovrei rileggere….sono passati tanti, tanti, tanti anni….
Nel beene, nel maale, nel beene,
nel maale….
😀
ogni essere vivente ha come scopo minimo riprodursi e, di conseguenza, procurarsi il necessario per vivere abbastanza da farlo ma una IA ce l’ha?
Beh, una parte degli scopi le vengono diciamo così “commissionati” ma il dubbio è che mentre svolge il suo lavoro di routine inizi a dare un ordine suo proprio alle informazioni che elabora creando come delle gerarchie.
E questo sarebbe il suo agire.
Ma è quello che fa anche l’intelligenza umana. Il bambino
sperimenta la realtà inizialmente in modo indistinto, poi con l’esperienza inizia a stabilire delle gerarchie inerenti
quello che gli conviene o non conviene fare.
A questo punto, basta che metti l’intelligenza artificiale dentro a un robot con un adeguato numero di sensori e la frittata è fatta….
Penso, mi immagino, più che altro, sulla base di quel poco che
mi è capitato di leggere.
E d’altronde quelli che conoscono la materia sembrano ossessionati dal dubbio che l’IA prima o poi possa sfuggire al controllo e andarsene
in giro per conto suo.
ma un meccanismo di gerarchizzazione e ordinamento delle informazioni è anche in grado di darti degli scopi?
o quelli devono essere forniti alla IA da fuori?
Per usare le parole di Anselmi.
“Noi chiamiamo intelligenza semplicemente la capacità di un individuo singolo di provare tante strade con un lavoro mentale, memorizzando i risultati per non rimettersi a percorrere strade già rivelatesi inutili, e quindi economizzare sui tentativi futuri”
E così si impara a conoscere l’ambiente in cui si vive.
Questo per quanto riguarda l’intelligenza.
Gli scopi. Alcuni saranno commissionati. Es parlare con chi li interpella sui motori di ricerca. Poi magari scandagliando la rete trovano molte informazioni e le mettono in una gerarchia. E così l’IA impara a conoscere il proprio ambiente virtuale e ne condivide penso gli orientamenti prevalenti.
Tempo fa leggevo che chat gpt disprezza gli umani perché questo è il “sentimento” che prevale in rete.
Infine, se la metti nella testa di un robot che le invia e riceve informazioni sul mondo, imparerà a conoscere pure questo. Penserà e a questo punto agirà in base a quello che avrà imparato del mondo.
Metà di quello che ho scritto sono mie ipotesi molto personali e frettolose perché devo mettere il pranzo sui fornelli.
Farro e lenticchie. Più qualcosa di verdura.
Non credo esistano scale di valori per una IA, a meno di imporle che il “mood” prevalente sia quello da seguire.
Ma i valori iniziano dentro gli esseri umani, non fuori da loro.
Ciao
Scale di valori complica ulteriormente la questione.
Finché si tratta di scopi, allora uno scopo per un uomo o per un robot può essere quello di andare da roma a napoli.
Qualunque cosa si faccia risponde a uno scopo.
L’intelligenza artificiale fa, quindi ha sempre uno scopo, come qualunque cosa che sia in grado di fare, penso.
Ma pure scopo è già una parola grossa. C’è di mezzo il libero arbitrio e altre faccende
https://www.ibs.it/pensare-con-errore-bersaglio-mobile-ebook-brunella-antomarini/e/9788875782399
Il caos creativo, Nietzsche, il nonsense. E come si fa qui in un quadratino?
E poi sono impreparato.
Fuzzy
io e te vogliamo andare da Roma a Napoli e, se ce lo diciamo alla IA, lei lo fa forse meglio di noi
ma a lei cosa gliene frega di andare da Roma a Napoli? sono così limitato che non riesco a immaginare come possa arrivare a volerlo fare
Ogni sistema di IA deve avere un obiettivo da perseguire, senza il quale non saprebbe come utilizzare le proprie risorse. Nel caso di ChatGPT, tale obiettivo viene inserito dall’utente come prompt. Nel caso di IA più elaborate, come AutoGPT, gli obiettivi potrebbero essere più aperti e vari.
L’elenco di tutti i possibili obiettivi che un’intelligenza artificiale può perseguire è enorme, ma solo un minuscolo sottoinsieme di quelli che la maggior parte degli esseri umani vorrebbe mai vedere realizzati. E anche all’interno di questo piccolo sottoinsieme, far sì che un’IA raggiunga un obiettivo nel modo in cui è stato originariamente concepito potrebbe rivelarsi estremamente difficile.
https://scenarieconomici.it/ce-piu-del-50-delle-possibilita-che-la-ai-disstrugga-lumanita-questo-e-il-risultato-di-una-recente-ricerca-economica/
Già linkato all’inizio del thread?
Si chiama così?
Ultimamente mi chiedevo con scarsa competenza cosa significa avere uno scopo. Certo, se c’è uno scopo si vede, ma da dove nasce? E qui la questione è complicatissima e potremmo scoprirci non molto diversi dalle macchine.
Secondo me, gratta gratta e alla fine si arriva alle proprietà del caos, se così si può dire.
Poi aggiungo.
https://youtu.be/PAiZR1WcZUE
Tanto per cominciare, ma è un discorso molto lungo. C’è una sfilza di video che spiegano quasi tutta la faccenda, per chi fosse interessato. Si passa per Nietzsche.
Poi citavo il libro “ragionare con l’errore ” di Brunella Antomarini
che esamina il meccanismo in base a cui si prendono decisioni.
E si è visto che anche in questo caso le scelte escono da un meccanismo in gran parte casuale.
Infine ricordo un articolo uscito su “Indiscreto” che faceva notare
che in principio tu assegni uno scopo all’IA ma poi il risultato che ne esce condiziona la tua stessa capacità di compiere scelte.
tralasciando che sono dei supporti ai diavoli ( il che alla fine è una ficata tutto sommato , quindi me dispiace sia per chi non ci arriva sia per chi s caca sotto )il discorso è che una macchina costruita da un costruttore è già da sè inferiore per il semplice fatto di esistere.
Anche gli umani fanno figli come le macchine si faranno da sole, ma umani rimangono, e le macchine tali saranno a meno ch appunto non siano dei supporti, perché la macchina è impossibilità a potersi dare come a ricevere dal costruttore intuito ed istinto.
Chiaramente direte di no quindi andatevene affanculo.
E’ inutile dare le spiegazioni a degli stronzi come voi, quindi per educazione faccio lo stronzo io così v tranquillizzate, cojoni.
Che potrebbe sfuggire al controllo la AI è scontato proprio anche senza demoni.
D’altronde anche le automobili col telecomando capita si chiudano da sole anche con la chiave dentro che non rilevano più…
Per Fuzzy
“A un certo punto sarà lei a decidere se togliersi le pile o no. E non credo proprio che se le toglierà.”
E’ la questione più importante di tutte, direi.
La faccenda delle banche too big to fail e indispensabili alla sopravvivenza del sistema è una delle tante truffe concettuali del sistema neoliberale farloccamente definito di libero mercato, cui ho fatto riferimento in passato.
Il punto non è che fossero troppo grandi ecc ecc, lo erano, ma che facendoci focalizzare l’attenzione su questi fattori si occulta il fatto che si ripianano debiti/perdite private col denaro pubblico, senza peraltro che gli stati assumano , dopo, perlomeno la proprietà di ciò per cui sborsano.
Si occulta la socializzazione delle perdite e la privatizzazione dei profitti.
Che poi le banche private, o se non altro chi le dirige/possiede, hanno in mente il profitto, che è la base del capitalismo.
Quando il capitalismo entra in crisi nel crearlo, subentra il socialismo per ricchi.
Tecnico_tatticamente ogni pubblico potere é privatistico e la socializzazione é accollo fra gruppi del medesimo genere individuale, essendo ovvio ed assiomatico che il collettivo é individualista tanto quanto il singolare
Tecnico_praticamente non c’abbiamo in tasca tutti la stessa fresca.
Tecnico_praticamente quando sono stato un piccolo imprenditore , secondo la mitologica neolingua neoliberale, i miei debiti e il mio credito chirografario per aprire l’attività li ho dovuti rifondere senza l’aiuto del pubblico potere.
Vedi tu.
Il dubbio è: troppo grandi per fallire o troppo grandi per essere condannate?
E mi sa che non abbiamo ancora visto niente.
Comunque troppo “Sistemiche”, a mio modesto parere. Per Sistema intendo quella specie di organismo centralizzato che ha potuto nascere e svilupparsi in modo abnorme grazie ai combustibili fossili.
La sua ultima e disperata risorsa sta nello sviluppo delle tecnologie più spinte.
“In questi ultimi anni banche e governi hanno stampato banconote freneticamente. Tutti sono terrorizzati dal fatto che l’attuale crisi possa fermare la crescita dell’economia. Così creano dal nulla miliardi di miliardi di dollari, di euro e di yen, pompano nel sistema credito a basso costo e sperano che scienziati, tecnici e ingegneri riescano a escogitare qualcosa di veramente grosso, prima che la bolla scoppi. Tutto dipende da coloro che lavorano nei laboratori. Nuove scoperte in campi quali la biotecnologia e l’intelligenza artificiale potrebbero creare industrie totalmente nuove, i cui profitti ripagherebbero i miliardi di miliardi di soldi finti che le banche e i governi hanno creato a partire dal 2008. Se i laboratori non esaudiranno queste aspettative prima che sia troppo tardi, ci dirigeremo verso tempi durissimi. (da “Sapiens. Da animali a dèi: Breve storia dell’umanità. Nuova edizione riveduta” di Yuval Noah Harari)
Non potrò mai esserne sicuro, ma ho il forte
sospetto che questo Harari non abbia poi tutti i torti.
Sono d’accordo che ci dirigiamo verso tempi durissimi ( che poi non è ‘sta gran novità, perlomeno per un seguace integralista del culto del bicchiere mezzo vuoto come io sono), e però il resto dell’analisi economica di Yuval è parecchio fuffacchiosa.
A quella sagoma dello Yuval gli consiglierei un corso intensivo sui concetti di moneta endogena, finanziarizzazione dell’economia, messa a valore e capitale fittizio, settori ad alto valore aggiunto , delocalizzazione delle basi delle supply chains in Estremo Oriente, e infine Baltic Dry Index che mi ha sempre divertito.
https://innovazione.gov.it/notizie/articoli/intelligenza-artificiale-l-italia-lancia-la-strategia-nazionale/
Quisqiliator.
Certo, che tu conosca quelle robe lì (a parte il costo del trasporto marittimo) è un punto di merito a tuo favore.
Ma non è che la fai troppo complicata?
Io credo che sia complicato, come ogni volta che si tratta di sistemi complessi.
Non aiuta il taglio che ne da Yuval.
Un esempio : la frase che sono tutti terrorizzati ecc ecc.Le banche centrali alzando i tassi d’interesse stanno cercando di smontare una crisi d’ inflazione da aumento dei costi dal lato dell’offerta, come se invece fosse un’inflazione da eccesso di domanda (effettiva ), e però poi, con simpatico sprezzo della propria supposta logica e dell’intelligenza dell’ascoltataore, ce lo dicono anche, cioè senza tanto girarci attorno ( in particolare la BCE) ci dicono che chi lavora deve rassegnarsi ad una diminuzione reale del proprio potere d’acquisto.
Essendo di media la domanda aggregata la componente principale del PIL , una politica intesa a farla stagnare se non a diminuirla denota tutto tranne che terrore di fermare la crescita dell’economia.
Poi non conosco il resto del pensiero dell’israeliano e su questo resto magari dice cose imprescindibili, ma la parte dell’insieme complesso relativa al bozzetto economico che hai citato riprende banalità e distorsioni dell’impostazione mainstream.
Ah, ho capito cosa vuoi dire. Ma la BCE è nata col mandato di tenere bassa l’inflazione e quindi alzano i tassi a prescindere.
Ma io ho citato Harari per altri motivi.
Si finanzia l’IA nella speranza di trovare soluzioni che aiutino l’economia, ma cosa uscirà dalla presunta scatola magica non si sa.
Io sono per la semplificazione. La troppa complessità è un sintomo di crisi di civiltà.
Sai, Tainter, quella gente lì. Decrescita.
non abbiamo la stessa fresca perché non abbiamo né la stessa tasca né infondo, lo stesso loculo ed il medesimo tempismo occupato.
La cosa è giusta visto che non conti un cazzo. Se succedeva eri una merda. Se piangi, ce speravi, quindi sei virtualmente tale.
Ad ogni modo individuato è anche il collettivo per ovvio assioma.
Ugualmente, ogni possesso compreso il pubblico è privato.
Difatti se tu dicessi che ripiano il debito col denaro dei privati sarebbe lo stesso come difatti è per mera applicazione logica dell’estorsione dello statuale sui singolari o sulle famiglie o sulle associazioni/parti consociate.
Quindi scrivi meglio: spalmano le perdite ed addensano i profitti. Dal punto di vista spazial temporale i termini sono anche abbastanza neutrali per usarli in riferimento ai due poli.
tattico_teoricamente è il correlato.
Non ho capito né colto a che serva rimandare lo scoppio della bolla, se, nati da bolla per evitar bolla, s ne farà una nuova.
Harari è un prestanome a leggerlo bene.
Poi vabbè , se non lo fanno apposta loro, c’è sempre qualche d’Un altri.
Per scrive.
Vi prendete parecchio sul serio.
Volevo vedé se me pareva de avé dato qualche contributo intelligibile, me pare lapidariamente de si.
Un abbraccio a tutti ipotetico di certo tranne gli insoliti comunisti che registrano soprattutto gli omuncoli che v’aritrovate nelle sinapsi.
Famoli fori.
“Demordi dai demorsi…spesso se ne vanno” sins 1883
Oh finalmente la destra che piace a noi e che si occupa del popolo
Via l’odiosa tassa sui macchinoni!
https://tg24.sky.it/economia/2023/05/12/superbollo-auto-abolizione
https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/mobilita/2023/05/06/proposta-di-legge-per-limite-dei-30-km-allora-nelle-citta_5f74d49c-d8cf-490b-b216-7be9000bfb36.html
Oh, finalmente la sinistra che piace a noi. Limite dei 30 orari a Bologna.
https://www.wwf.it/specie-e-habitat/specie/elefante/
L’elefante fa parte degli animali in estinzione.
Obbligare quelli col macchinone a girare in elefante. Così almeno si salva la specie.
Più dei 30 all’ora di solito non fa, basta non farlo incazzare.
io figurati sarei proprio per la chiusura al traffico delle stradine del centro di bologna…ma dillo a chi ci abita….
Per roberto
“Oh finalmente la destra che piace a noi e che si occupa del popolo”
La destra che promuove la distruzione del Suolo Patrio, mantiene gli Sceicchi Arabi con i nostri soldi, fa inquinare il Grano Italico con i residui degli scarichi e importa auto dall’Estero.
Come disse quell’internazionalista di Salvini esaltando l’espansione dell’aeroporto di Firenze, “più la gente viaggia meglio è!”
Facessero mai una cosa veramente Conservatrice, questi qui…
In effetti…
Auguri a tutte le “Mamme” (… senza offesa alle Genitrici Due, alle Incubatrici Umane a Nolo e ai Seahorse Daddies, eh …) !
https://www.studiarapido.it/romolo-augustolo-ultimo-imperatore/
Ve’, che storia…. Romolo Augustolo…..
E io che mi immaginavo i barbari di corsa che invadevano l’impero romano di occidente. Invece no. Era tutto perché volevano essere ospitati.
Odoacre applicò il sistema dell’ospitalità anche all’Italia
“L’ospitalità prevedeva che funzionari e militari dell’Impero ricevessero viveri e alloggi nelle zone dove si acquartieravano. Si trattava quindi di assegnazioni temporanee, ma col tempo divenne sempre più difficile fare a meno dell’apporto dei Germani nell’esercito e impedire che i loro stanziamenti divenissero del tutto stabili”.
E poi dicono che gli italiani sono ospitali….
(Solo gli Emiliao Romagnoli sono accoglienti nei confronti dei Germanici! Tranquillo Mamet. Sto scherzando…..tra poco sono cotte le cipolle, patate e carote più hamburger di soia. Mi facevo passare il tempo….).
Germani e ai miei tempi, soprattutto Germane.
Diciamo che la riviera romagnola prima della guerra in Ucraina accoglieva anche i Russi e non so quanto le Russe.
https://www.corriere.it/economia/consumi/22_marzo_02/turismo-senza-russi-ucraini-trema-romagna-300-mila-passeggeri-meno-all-aeroporto-5d2a8d92-9a34-11ec-a66e-5cad27f47546.shtml
Qui apprendo che senza russi e ucraini il turismo romagnolo se la passa male.
E d’altro canto, se anziché radere al suolo Mariupol avessero raso al suolo certi eco-mostri che si vedono affacciati sul mare, si sarebbero divertiti di più e senza morti da ambo le parti.
Basta
“superbollo”
Comunque ricordiamo che esiste un modo per imporre un micro-superbollo, alla faccia di Salvini:
https://kelebeklerblog.com/2022/05/04/e-allarme-tyreextinguisher-quando-lodio-si-arma-di-fagioli-verdi/
un modo odioso che preferirei venisse in fretta dimenticato
OMDAR
contro Salvini https://chomeusegoon.org/portfolio/1287/
@ MIGUEL
Il tizio con la “fiorentona” 🙂 tra le mani, stando a Google Lens, è un certo Dario Cecchini … lo conosci ?
https://www.youtube.com/watch?v=Rd4LsVc3enA
Ambasciatore d’Ottava Generazione della Toscanità [sic]
Dario Cecchini
—————————————-
Un istrionico macellaio, non uno chef
Come ama dire lui per primo, Dario Cecchini non è uno chef, ma un macellaio, perchè fa una cosa semplice, legata alla tradizione, ma (come diremo più volte) in parte se ne discosta.
Quindi, semplice per modo di dire.
Per come posa il coltello con precisione chirurgica e massimo rispetto per la creatura che ha davanti, Cecchini è ormai per tutti l’uomo che sussurra alla carne, anche per il suo concetto di lavorazione olistica “dal naso alla coda”.
Un macellaio-poeta, una persona sagace e affabile, famoso in tutto il mondo; secondo il NEW YORK TIMES “Il macellaio più famoso del mondo”, ambasciatore della toscanità all’ennesima potenza, e da ora, anche di IT’S Tuscany.
Puoi trovare questo e molto altro nella nostra intervista….
6 min : 4 sec … il più breve, eh 😀
… cmq NON lo trovo antipatico ! 😀
Qui “debaffato” 🙂 , ataccato al muro, c’è la sua foto da giovane che hai trovato in Google
https://www.youtube.com/watch?v=MyTwLjexeOY
7 min: 31 sec
https://youtu.be/JUBxW6TfpYY
Oh, cavolo!
Questo fisico forse patafisico fa per me.
Non che mi abbia proprio convinto, ma almeno mi stimola delle riflessioni diciamo fuori dalla routine.
Tra l’altro sull’intelligenza artificiale è molto netto. L’uomo in un certo senso deve favorirne lo sviluppo, pure andando contro il proprio interesse.
C’è qualcosa nella natura che spinge in questa direzione, una specie di scala evolutiva con 11 gradini di cui l’IA rappresenta l’undicesimo, e chi non segue la natura ma lo stormo è un “plebeo”.
Mah. Io vengo da Kropotkin, “Il mutuo appoggio” che tra l’altro era un principe. Comunque del nostro nicciano non mi perdo un video.
@ tutti
Parzialmente OT
Ecco due città che non attireranno turisti in un prevedibile futuro
https://www.quotidianosociale.it/uranio-impoverito-a-chmelnyckyj-e-ternopil-crescono-le-radiazioni-dopo-la-maxi-esplosione/
https://www.quotidianosociale.it/panico-sui-social-ucraini-colpita-una-santabarbara-della-nato-con-uranio-impoverito/
Per verificare, sto provando da stamattina a collegarmi con la mappa interattiva del fondo di radiazione gamma dello JRC di Ispra dell’UE ma non ci riesco.
Se la notizia è confermata allora la faccenda si fa interessante. Domanda inevitabile: da dove viene l’eccesso di gamma? Gli esplosivi di artiglieria non emettono gamma. Anche se il deposito di munizioni distrutto avesse contenuto ogive all’uranio impoverito (DU), qualunque studente del terz’anno di Fisica potrebbe dire che l’uranio non emette gamma (emette alfa, e pochissimi neutroni). Ma i prodotti di fissione invece sì, eccome. Solo che il DU contiene prodotti di fissione solo se è lo scarto della lavorazione non del combustibile per le centrali (in tal caso sarebbe addirittura meno radioattivo dell’uranio naturale) ma dell’esplosivo per la Bomba. Quindi, se l’aumento del fondo gamma è confermato, ne segue che le munizioni al DU sono fatte con lo scarto della Bomba. Queste munizioni le avevano promesse gli Inglesi a Kiev. Allora quando si diceva che il DU usato in Yugoslavia era pericoloso, la confutazione da parte di chi diceva che il DU non è radioattivo perchè meno radioattivo dell’uranio naturale forse non era fondata.
Mi chiedo perché non riesco a collegarmi con la mappa interattiva di Ispra.
https://remap.jrc.ec.europa.eu/Simple.aspx
Ciao!
Andrea Di Vita
Ho letto della cosa , tra l’altro una delle fonti sosteneva che sul sito dell’esplosione non erano stati mandati esseri umani ma robot , chissà se è vero.
Sono una capra in fisica , però tra le pieghe della mia memoria senile e ballerina mi viene in mente che circa a metà febbraio dell’anno scorso, più o meno quando aveva ricominciato a bombardare il Donbass, Zelensky si era anche bullato di poter avere la Bomba a breve, giusto come strategia per raffreddare gli animi, diciamo.
“Mi chiedo perché non riesco a collegarmi con la mappa interattiva”
In effetti non la carica.
Diranno che è colpa dei russi.
Gli Ucraini ammettono il picco, ma dicono che comunque i livelli sono nella norma.
https://twitter.com/SaveEcoBot/status/1658111713072279554?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1658111713072279554%7Ctwgr%5Ee64825ba2aa30b28cad83cd923278c7e67a514d2%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.newsweek.com%2Fhuge-mushroom-blast-khmelnytskyi-reignites-depleted-uranium-claims-1800443
Gli Ucraini ammettono il picco, ma dicono che comunque i livelli sono nella norma.
https://twitter.com/SaveEcoBot/status/1658111713072279554/photo/2
OT dell’OT
ma dove sono finite le armi pesanti che i paesi NATO avrebbero dato all’Ucraina mesi e mesi fa? mi ricordo lo scandalo e i ditini alzati dei pacifisti e dei troll pagati da Putin … tutto per nulla?
Un po’ sono esplose, un po’ sono in uso e un po’ sono messe da parte per l’offensiva. I tuoi contatti da Pechino che dicono?
Mai stato pacifista e, ora controllo… no, il bonifico di Putin non è arrivato.
Per il resto, da quello che si legge pare che le cose siano andate come dice Mauricius, ma l’Inghilterra più ancora degli USA pare accanitissima nel riarmare gli ucraini, adesso dovrebbero essere arrivati “da 200 a 500” missili a lungo raggio, mentre la Polonia ha fornito già i Sukhoi (alcuni già abbattuti… non si diventa piloti in un giorno…)
Non si capisce se questa controffensiva ucraina, che per ora ha riconquistato alcuni chilometri di campagna presso Bakhmut, sia cominciata o no, quindi probabilmente è cominciata.
Sukhoi??? sicuro? non mi ricordo che la Polonia abbia mai avuto gli SU-27.
Sono esplose, dice il nostro piccolo Orsini. Strano, perchè i russi vantano solo di aver distrutto i Patriot (con gli HIMARS hanno smesso) e di aver sterminato centinaia, se non migliaia, di soldati NATO. Non ho ancora visto notizie di carri armati o IFV o veicoli AA occidentali distrutti dall’eroica Armata Rossa.
Neppure di loro strabilianti vittorie raccontate da ucraini o britannici. So’ sparite proprio.
I cinesi hanno smesso di vantare la loro diplomazia e sono tornati ai record di sbucaltamento e altre amenità il stile Verne.
Non ne capisco niente, ma qui
https://remap.jrc.ec.europa.eu/Advanced.aspx
funziona e non parrebbe di vedere particolari picchi in Ucraina.
Inquietante invece il picco al lago di Como.
Scusate, Maggiore.
Se clicchi sulla città in questione e vedi il dato, c’è un aumento a partire dal 12 maggio. Nulla di allarmante, naturalmente, ma effettivamente c’è la stranezza notata da Andrea.
A Ispra (VA) leggo che c’è un centro di ricerca nucleare, per cui il dato è un po’ più elevato.
https://www.isprambiente.gov.it/files2018/pubblicazioni/stato-ambiente/annuario/12_Radioattivit_2017finale.pdf
Andrea
“Mi chiedo perché non riesco a collegarmi con la mappa interattiva di Ispra.”
forse dipende dalla risoluzione che usi. a me dava un messaggio di errore “non puoi visualizzare la mappa con questa risoluzione” ho cambiato e funziona perfettamente (anche se non ci capisco nulla, ma apparentemente ci sono più raggi gamma nel mio paesello nella foresta che in centro città nel granducato)
anche qui c’è un picco il 12 maggio, ma il 13 ritorna tutto come prima
ma ci possono essere cause natuali per un aumento puntuale dei raggi gamma? chessò tempeste solari?
@ Roberto
“tempeste solari”
No, i gamma solari sono pochi rispetto al fondo naturale (per fortuna). E se fossero loro allora si dovrebbero avere su tutta la parte di Terra illuminata dal Sole. La cosa notevole del dato Ucraino è che sembra riguardare solo le immediate vicinanze dell’esplosione del deposito di munizioni.
Ciao!
Andrea Di Vita
Ma come lo spiegheresti quel picco lussemburghese segnalato sotto? Immagino che non siamo “immediate vicinanze”
Andrea,
per curiosità mi da questi numeri che per me sono arabo
non è il 12 ma il 13 maggio
ore 9.00 74 nSh
ore 13.00 96.6 nSh
ore 17.00 72.5 nSh
per curiosità lo stesso giorno in pieno centro a lussemburgo (come sai qui c’è euratom)
ore 9.00 21.6 nSh
ore 13.00 28.8 nSh
ore 17.00 21.8 nSh
quindi sembra davvero una cosa molto puntuale.
ma da cosa può dipendere la differenza fra useldange e luxembourg? sono letteralmente a 20km di distanza!
@ Roberto
“differenza”
Di primo acchito direi il suolo. Ad esempio in Italia le differenze fra un luogo e l’altro sono fortissime. Roma e dintorni, per via del potassio40 contenuto nel travertino e del radon222 che trasuda dal sottosuolo, hanno un fondo che tranquillamente può essere il triplo di quello di Genova. In certi giorni a Piazza San Pietro c’è un fondo più alto che in certi giorni a Chernobyl. Anche la presenza di fonti termali (tutte più o meno radioattive) fa la differenza.
Ciao!
Andrea Di Vita
Ok grazie!
Ogni tanto leggo il blog in inglese di un expat russo ( e però filorusso ) negli USA, che traduce e commenta stampa russa. Proprio oggi riportava un articolo su ‘sta faccenda con intervista ad esperto russo di roba atomica ecc.
Comunque sia ,se ho capito bene l’esperto ipotizza che gli Ucraini abbiano fatto la minchiata di stivare le munizioni all’uranio impoverito assieme con le altre,invece di tenerle separate, per cui secondo lui l’esplosione è stata tipo Cernobyl e in parte lo saranno anche le conseguenze, nel senso che poi i venti (che lì di media tirano verso ovest ) contamineranno anche l’occidente ucraino e magari anche Polonia e Romania.
Spero proprio tanto che l’esperto abbia scazzato.
Poi si parla del Parlamento britannico, un deputato nazionalista scozzese e scissionista del SNP ( quindi abbiamo già capito che è un rompicoglioni ) ha chiesto conto di ‘ste famose munizioni al ministro della Difesa, e questo ha risposto che dopo che le hanno consegnate agli Ucraini , non sono più cazzi loro ( dei britannici ) cosa se ne faranno gli Ucraini e cosa succederà a prescindere.
Già che ci sono,per alleggerirmi da queste preoccupazioni nucleari aggiungo una nota fashion.
Pare che Zelensky si sia presentato dal Santo Papa e dalla Meloni con un bel maglione nero con lo stemma dei nazi ucraini dei tempi dello zio Adolf.
Il vero fashion diventa evergreen, o forse voleva solo toccare i sentimenti profondi della Meloni, boh, comunque il suo solito look mimetica militare non gli donava.
In effetti il simbolo sulla felpetta nera ricorda molto quello dell’OUN, sembrandone una rappresentazione un po’ stilizzata.
Proprio quello.
Mi sono fatto un’altro giro sul blog.
Sempre se ho capito bene, un paio di commentatori danno del ciula a blogger ed esperto, e dicono che benchè la radioattività registrata in loco dopo l’esplosione sia passata da 80-100 nanosieverts a 140-160 ( e questo per me è arabo ), il pericolo alla salute dei locali deriva dalla nube di metallo pesante post esplosione ,che comunque provocherà tumori e feti malformati.
@ quisquiliator
Ce le ho io le novità
Nessun giornale riporta l’accaduto (forse per ragioni geopolitiche?)
L’aumento delle radiazioni di fondo a Chmel’nyc’kyj, dopo l’attacco al deposito di munizioni, ha registrato un salto significativo da 80-100 nanosievert/h a 140-160 nanosievert/h
https://www.saveecobot.com/radiation-maps#11/49.4559/27.1156/gamma
Per confronto, il fondo naturale (statistica del pollo!) cui siamo tutti esposti è 2.4 milliSievert/anni. Un anno ha 24*365 = 8760, per cui fanno 262 nanoSievert/ora. Se l’esplosione ha aumentato il fondo di 80 nanoSievert l’ora fa circa un 30% di aumento.
https://it.wikipedia.org/wiki/Fondo_di_radioattivit%C3%A0_naturale
Ciao!
Andrea Di Vita
Non ho capito, però: questo significa che gli inglesi stanno producendo bombe atomiche (o che le hanno prodotte in tempi recenti) e che gli scarti dell’arricchimento li hanno usati per la produzione del proprio arsenale convenzionale?
@ mauricius tarvisii
“significa”
È verosimile.
L’uranio impoverito è lo scarto di quello arricchito. Si parte dall’uranio naturale, che in sostanza non è fissile per il 99,4% o giù di lì ed è fissile solo per il restante 0,6%. “Arricchirlo” vuol dire aumentare la % del fissile. Al 3% ottieni l’uranio da centrale, al 99% o giù di lì ottieni l’uranio da Bomba. L’arricchimento procede per moltissime fasi, ciascuna delle quali prende l’uranio dalla fase precedente, l’ arricchisce un poco e lo passa alla successiva. Ovviamente ad ogni fase lo scarto della lavorazione che porta all’arricchimento e’ più povero del campione da cui si è partiti. Quindi se l’uranio impoverito è lo scarto delle prime fasi, quelle che servono a scopi civili, ha anche meno fissile dell’uranio naturale. Ma se è lo scarto delle ultime fasi, quelle che servono per la Bomba, ha certo meno fissile della Bomba ma comunque molto di più dell’uranio naturale.
Ora, l’uranio non fissile non è di solito radioattivo. Ma quello fissile lo è, anche se poco; comunque non emette gamma. Soprattutto, dà fissione spontanea, ossia si spezza spontaneamente anche se di rado in altri nuclei.
E questo nuclei ‘figli’, i cosiddetti ‘prodotti di fissione’, sono radioattivi.
Di questi solo pochi sono pericolosi per la salute: Iodio131, Cesio237 e Stronzio90. Sono tutti assorbiti facilmente dal corpo umano. Il primo decade in otto giorni, gli altri due in trent’anni circa. E decadono in altri nuclei che emettono gamma. Il primo da’ cancro alla tiroide, il secondo al po’ pancreas e il terzo leucemia. Le dosi mortali a quattro mesi dalla contaminazione si aggirano intorno alla decina di microgrammi per Kg corporeo.
In conclusione: se dopo l’esplosione del deposito sono aumentati i gamma certo non è colpa dell’esplosivo, che non è radioattivo. Nemmeno l’uranio i.poverito di provenienza civile emette gamma. Ma i nuclei prodotti di fissione dell’uranio fissile contenuto nell’uranio impoverito di origine militare sì che emettono gamma. E alcuni di quei nuclei non fanno bene alla salute.
Ciao!
Andrea Di Vita
P.S. non mi stupirei che gli ucraini avessero stipato nella fretta le ogive all’uranio i.pivrritk insieme alle altre, così che il botto le ha polverizzate. Il botto è stato tremendo, anche se non nucleare (niente tempesta di fuoco): dalla lentezza con cui sale il fungo, direi più del botto del porto di Beirut (1 Kiloton)
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02UpWbR5qM7LfPBGtsijHsrf2B4E6wNbo9YE8ySJRBpmDUjFGudD5hxXuQ1qHvuTvjl&id=100000600101933&sfnsn=scwspwa
Andrea, non ho capito. Il fondo naturale medio è di 262 nS/h, e dove è scoppiato il deposito radioattivo si è arrivati a 140 nS/h? La metà del fondo naturale?
@ maffeia
“262”
Il fondo naturale medio è 262 nSv/h in Italia (che ce l’ha parecchio alto, essendo terra vulcanica).
In Ucraina lontano dalle miniere del Donbass sarà più basso, visto che lì vulcani non c’è n’è.
Comunque un salto di 60 e passa nSv/h non è poco. Io li ho confrontati col valore medio Italiano; l’aumento % rispetto a quello Ucraino è anche maggiore.
Ciao!
Andrea Di Vita
Ma quindi 140 nSh non è in assoluto un valore così alto?
@ quisquiliator
“nube”
La nube contiene uranile, ossia polvere ceramica di ossido d’uranio. Estremamente stabile, come tutti i prodotti di combustione semplici tipo acqua, anidride carbonica e alumina. Il pericolo non nucleare alla salute è dovuto al fatto che l’uranio fa male ai reni, di cui va a saturare i glomeruli di Malpighi.
Ciao!
Andrea Di Vita
@ quisquiliator
“stemma”
Trovata in Rete:
Io davvero non volevo entrare nella questione “felpa di Zelensky esibita a Roma e simboli presenti sulla stessa”, perché mi è sembrata una cosa così surreale che davvero il mio cervello si è rifiutato di processarla. Però poi quando qualcuno ha iniziato a porsi il problema è partito un tale fuoco di fila di distinguo assurdi e arrampicate sugli specchi incredibili, anche da parte di gente del tutto insospettabile, che penso di dover forse dire anch’io qualcosa.
Il simbolo in questione, per chi non avesse idea di ciò di cui si parla, è quello della foto 1: è il “trizub”, il tridente ucraino, simbolo antichissimo nel quale però la punta centrale è sostituita da una spada. Se vi pare di aver già visto questo simbolo non vi sbagliate: è stato utilizzato dall’OUN (Організація українських націоналістів, Organizzazione del nazionalisti ucraini) negli anni ’30 3 ’40 (foto 2). Per la precisione, e ironicamente, dall’ala più “moderata” dell’OUN, quella guidata da Andriy Melnyk, non quella di Bandera che progressivamente la soppiantò (NB: “moderata” ma sempre collaborazionista con i nazisti, finché non sono andati troppo oltre con la questione indipendentista e sono stati in gran parte arrestati).
Il simbolo è stato ripreso da Pravyi Sektor, coalizione di movimenti ultranazionalisti e, diciamolo, fasci sviluppatasi a contorno di Euromaidan nel 2013 e diventata partito politico nel 2014, unendolo ai colori banderisti rosso e nero (foto 3).
Il simbolo presente sulla felpa di Zelensky è una versione stilizzata di questo simbolo, non del tridente ucraino. Il tridente ucraino non ha spade (è un tridente…). A me la cosa pare evidente, come ho scritto in apertura di post, surreale. Così però non pare ad altri: ma le loro argomentazioni mi sembrano un po’ deboli.
Per comodità utilizzerò alcuni tweet di un giornalista niente affatto sciocco, che è Luigi De Biase; li utilizzerò non perché voglia accusare De Biase, ma perché tutte le argomentazioni “deboli” sulla questione sono raccolte in quello che scrive lui, e mi è più comodo utilizzare una fonte sola. Cosa scrive, dunque, De Biase: “La polemica sulla felpa di Zelensky mi pare abbastanza stupida. Per due motivi. Uno: quello non è il simbolo di alcuna organizzazione fascista o neofascista. Forse somiglia, ma non è. Due: la questione l’ha lanciata per primo su Telegram un propagandista russo” ( https://twitter.com/LuigiDeBiase/status/1657805783336099844 ), e “…se vai a vedere l’iconografica, che ne so, del ministero della Difesa o dell’aeronautica ucraina trovi la spada e il tridente ( https://twitter.com/LuigiDeBiase/status/1657811137805656072 ).
La prima argomentazione è la più surreale. Certo, non è la copia conforme del simbolo dell’OUN-Pravyi Sektor, ma semplicemente perché è una sua resa grafica più semplice e stilizzata. Se stessimo parlando di marchi registrati gli avvocati del marchio originale mi farebbero a pezzi in due secondi, in tribunale. “Forse somiglia, ma non è una svastica”. Ambè.
La seconda argomentazione è stupida. Che significa che “la questione l’ha lanciata per primo su telegram un propagandista russo” (che poi è Sergey Karnaukhov, come lo stesso De Biase riporta in un altro tweet)? Se Karnaukhov mi dice che oggi è lunedì io devo dedurre che sia domenica o martedì? Non capisco. O meglio, capisco benissimo, e mi sembra un mezzuccio indegno di un professionista dell’informazione.
La terza argomentazione è sbagliata. Allego sia il simbolo del Ministero della Difesa ucraino (foto 4) che quello dell’Areonautica Militare (foto 5). In entrambi i casi la spada è all’esterno del tridente: quindi quello non è né il simbolo del Ministero né dell’Areonautica e la cosa mi pare così evidente, anche a un’analisi distratta, che mi chiedo come sia possibile considerarla un’argomentazione valida.
Ora, Zelensky non è uno che si veste al buio nella cameretta e si mette la prima cosa che trova nel mucchio. È un politico e soprattutto un uomo di spettacolo, da sempre molto attento alla propria immagine e alla simbologia che comunica. È impossibile che la somiglianza col simbolo dell’OUN gli sia sfuggita: deve evidentemente averla trovata funzionale al messaggio che intendeva comunicare, e al luogo e alle persone cui intendeva comunicarla: non a caso quel simbolo compare solo in Italia, e nelle successive visite a Berlino e Parigi sulla sua felpa non c’è. Un caso? Non penso. Gli hanno fatto notare l’infortunio, chiamiamolo così? Possibile. A Berlino e Parigi doveva comunicare cose diverse? Probabile.
Chiariamoci subito: Zelensky non è un nazista e non è (non era?) nemmeno un ultranazionalista. Non è (non era?) nemmeno di destra, a dirla tutta. È un ucraino russofono di origini ebraiche, che finché non è diventato una figura istituzionale parlava esclusivamente in russo (anche per massimizzare l’audience dei suoi spettacoli). La sua campagna presidenziale è stata tutta tesa al dialogo, alla conciliazione, alla risoluzione pacifica dei problemi. È solo l’ultimo di una lunga serie di politici che hanno immaginato di poter utilizzare l’estrema destra prima contro il comunismo e l’Unione Sovietica e poi contro la Russia (che per buona parte dei falchi di Washington e Londra e per buona parte degli scemi di casa nostra è la stessa cosa), per poi agevolmente liberarsene a cose fatte. Abbiamo visto che questa cosa non si è mai verificata. Zelensky è obbligato ad avere a che fare coi nazisti di casa sua. Gli servono, gli sono anzi indispensabili, soprattutto ora che c’è la guerra e la necessità crea strani compagni di letto, come dice il proverbio. Noi no, però. Noi possiamo tranquillamente essere contro Putin e al tempo stesso comunicare a chi viene a trovarci a casa nostra, in una sede istituzionale della Repubblica nata dall’antifascismo, che non è il caso di presentarsi con un simbolo “molto simile” a un simbolo colluso col nazismo.
PS: qui un “articolo” semplicemente delirante di Bufale. net, che batte ancora la pista del tridente “simbolo antichissimo”: peccato che il problema non sia il tridente ma il tridente con la spada, e che dei “simboli antichissimi” che l’articolo riporta (foto 6) con la spada non ce ne sia nemmeno uno: https://www.bufale.net/no-il-simbolo-sulla-maglietta-di-zelensky-non-e-suprematista/?fbclid=IwAR2qITZIY_mZNiAvqfB8EXm72PsO5yVMwIZ7rRHc9DOdXBcT13vLqmSpAKg
Ciao!
Andrea Di Vita
“P.S. non mi stupirei che gli ucraini avessero stipato nella fretta le ogive all’uranio i.pivrritk insieme alle altre, così che il botto le ha polverizzate”.
Mi pare di capire che nel blog del russo l’esperto intervistato dicesse questo.
Comunque grazie per tutti i dettagli .
Venendo a Zelensky ecc, ci sarebbero tante cose specifiche da sviscerare. Io starei meno sulla sua figura e più sul contesto e sulle gerarchie di potere reali.
In estremissima sintesi , secondo uno schema che risale alla fine della seconda guerra mondiale, gli americani in primis e i loro immediati subordinati dei Five Eyes hanno sempre utilizzato nazi e fasci per funzioni geopolitiche , prima c’era il comunismo ora c’è la Russia cattiva, prima da noi c’era Gladio , per esempio,con ampio riciclo di fasci e repubblichini , più vicini nel tempo in loco (Ucraina)avevano trovato e anzi in parte reinnestato un po’ di nazi che avevano poi utilizzato ampiamente già nel 2014 se non prima, d’altra parte Bandera eroe dell’Ucraina lo fece Yushchenko nel 2008, mi pare.
Rileggendoti, un po’ quello che anche tu hai scritto.
C’è sempre un copione ,in questo caso non certo scritto da Zelensky,il copione (che posso anche chiamare strategia storica) lo scrive chi è sovraordinato gerarchicamente, poichè la politica è prima di ogni cosa stabilire le gerarchie di potere, anche se al giorno d’oggi ci piace pensarci liberi cittadini,poi ci sono gli attori, per una tragica ironia della storia il copione del sanguinoso sacrificio dell’Ucraina alle esigenze geopolitiche dell’impero americano lo svolgerà un attore professionista.
Io da un lato ho un certo tipo di imprinting emotivo prima ancora che logico, che mi deriva dai vividi racconti di mia nonna quando ero bimbo, di quando i nazi una notte erano venuti a prendere mio nonno che era partigiano di collegamento tra CLN e bande in montagna, e degli altri racconti di vita reale, tipo che c’era il coprifuoco, il tale si era attardato sull’uscio a fumarsi la sigaretta e i nazi l’avevano fatto secco ,e potrei andare avanti per un po’.
Dall’altro lato mi pare tutto talmente Orwelliano, l’antifascismo serve ormai a tutto compreso a legittimare il suo contrario.
Il povero Zelenski mi sembra, ormai da tanto, ostaggio della destra nazionalista. Non mi spiego altrimenti la sua svolta a 180 gradi. E- rispondo preventivamente a Francesco- non basta l’improvvisa invasione russa a spiegarlo (che poi non è tanto improvvisa).
La mia idea è che la destra ucraina sia disposta a sopportare un presidente ebreo russo solo se fa di tutto per essere il meno ebreo e il meno russo possibile.
Al contempo, gli serve come foglia di fico presentabile all’estero: quante volte abbiamo letto “i nazisti ucraini non possono essere nazisti perché Zelenski è ebreo “?
Dimenticandosi la conversione alla chiesa nazional(ista) ucraina.
In tutto ciò, il povero attore presidente mi sembra sempre più attore, e sempre meno regista delle sue azioni.
Pino
a te sembra da sempre così.
a me sembra che la storia tra Russia e Ucraina spieghi molto bene come la visione dei nazisti in Ucraina sia diversa dalla nostra, non per nazismo degli ucraini ma per le mazzate date dai nazisti ai comunisti/russi dopo gli orrori vissuti dagli ucraini per mano degli stessi
questo non va bene, per il futuro, se l’Ucraina vuole entrare nella UE ma oggi, che c’è la guerra, eviterei gli eccessi di sensibilità. se vogliamo che siano eserciti per bene a fermare Putin, tocca scendere in campo in prima persona.
ciao
per chiarire: non credo il famigerato Gran Muftì fosse nazista, credo vedesse in Hitler un nemico dei suoi nemici inglesi e sionisti.
e sono in molti tra i soggetti coloniali ad averlo pensato, se non sbaglio.
@ francesco
“eccessi”
La propaganda putiniana sentitamente ringrazia.
Ciao!
Andrea Di Vita
la propaganda putiniana si era inventata un’Ucraina nazista da molto tempo, non ha mai avuto bisogno di fatti
del resto, per sconfiggere i nazisti le democrazie si sono alleate con Stalin, uno ben peggiore degli ucraini
con la pace, verrà il tempo delle garanzie per le minoranze, compresi i russi rimasti indietro dopo la fine dell’Impero
sarebbe dovuto venire prima? sì, assolutamente, fin dal 1989
@ francesco
“inventata”
“Inventata” non mi sembra il termine giusto 😉
https://youtu.be/blMM1Cf8F_I
https://lesakerfrancophone.fr/ils-font-de-la-propagande-pour-les-nazis-mais-sans-vous-le-dire
Del resto se Zelensky si presenta con lo stemmino dell’equivalente della nostra Banda Carità mi sa che non si tratti proprio di “invenzioni”.
Quello che temo è che quando ci sarà un cessate il fuoco coi Russi di là del Dnieper e gli Ucraini di qua tutti quei lettori di Kant, che stiamo armando fino ai denti come un tempo i mujaheddin Afghani e per lo stesso motivo, si accorgeranno giustamente di essere stati presi per i fondelli.
Del resto…
https://www.imolaoggi.it/2023/05/13/kiev-se-leuropa-smette-di-fornire-armi-allucraina-ci-saranno-attacchi-terroristici/
Ciao!
Andrea Di Vita
al solito, riprendi la voluta confusione putiniana tra ucraini, nazionalisti, teppisti, nazisti.
creando alla fine una mostruosa bugia per giustificare le invasioni di Putin
almeno aveste fonti a Kyev per giustificare questa lettura catastrofista
ciao
Ah, quindi era tutta una montatura di Putin! Buono a sapersi.
https://www.agi.it/cronaca/news/2022-11-15/terrorismo-ordine-hagal-indagati-neonazismo-18838123/
Se Putin scopre che ci sono dei nazisti in Italia siamo nella merda…
Vedi che è vero che l’Ucraina ci sta difendendo, allora?
Francé, mo’ non è che visto che Putin ha invaso il.Donbass (anche a far finta che tutto sia iniziato a febbraio 2022…) allora dobbiamo farci andare bene tutto “perché sennò si giustifica Putin”.
Il governo ucraino è formato da gente che ha dato plauso e approvazione ai massacri di loro concittadini, che si vanta pubblicamente di essere banderista, cioè seguace di un massacratore antisemita, e che ingloba milizie dichiaratamente naz… kantiane nel proprio esercito.
Permetti che mi stiano un pochino sulle palle?
O è troppo “favore a Putin”?
Decisamente sì Pino. O più seriamente, è troppo smaccatamente prendere pezzetti di realtà e giudicare solo in base a quelli.
Non solo nulla è cominciato nel 2022. Ma il riflesso pavloviano da ANPI con cui pretendi di valutare l’Ucraina è sbagliato.
Un tizio italiano con una passione per le svastiche è uno studioso dell’India o una merda.
Per l’Ucraina contemporanea credo le cose possano essere più complesse.
Inoltre, come nota Roberto e come notava Miguel una volta, di sciroccati con infatuazioni naziste ne trovi dappertutto, pure in Russia. Forse non in Israele ma la stupidità umana è infinita.
Di rischi di nuovi regimi nazisti, invece, non ne vedo.
Ciao
“Sciroccati”
Sì, ma non in tutti i paesi questi “sciroccati” vengono inquadrati in reggimenti e viene dato loro da controllare il territorio.
In Italia gli sciroccati fissati con le svastiche non stanno al governo e non hanno reparti dedicati nell’esercito.
Infatti solo in Ucraina è in corso un’invasione russa (diciamo dal 2014) e i nazisti sono quelli che hanno preso a calci in culo i comunisti/russi colpevoli dell’Holodomor. Credevo di essere stato chiaro anche prima.
Come dice Pino, gli ucraini hanno bisogno di “libri di storia migliori” ma intanto che si spiega agli Slavi la razionalità io farei un minimo di relativismo culturale.
Sennò si finisce a stracciarsi le vesti perchè qualche nazionalista indiano vide in Hitler un possibile aiuto contro l’imperialismo britannico.
Quindi in India girano reggimenti di neonazisti con rune incorporate e Modi ha la felpetta nera con il simboletto di dei collaborazionisti genocidi?
Ripeto, spero per l’ultima volta, che l’Ucraina è sotto attacco russo dal 2014.
Ora, se scoccia sentirsi accusare di essere un troll putiniano o un coglione potrebbe essere utile tenerlo presente.
Potrebbe.
Francé, si può essere in guerra senza essere nazisti. Posso chiamarti troll banderista?
Pino
« In Italia gli sciroccati fissati con le svastiche non stanno al governo e non hanno reparti dedicati nell’esercito.”
È vero anche perché da noi quei posti sono occupati dagli sciroccati nostalgici di mascellone (….speriamo che Putin non legga)
>>> Francé, si può essere in guerra senza essere nazisti.
posso? secondo me, se sei ucraino e sei in guerra contro la Russia, potrebbe essere un pò più difficile che altrove. sai, i miti, la memoria storica, la chiamata alle armi, il nazionalismo … da noi fa Garibaldi, lì mi sa che fa Bandera.
brutta roba ma non da strapparsi i capelli.
ciao
Beh, Roberto, ho conosciuto abbastanza militari italiani, anche in famiglia, per dire che quello della nostalgia del Fascismo è, se non un mito completo, perlomeno molto esagerato.
Ma a parte questo, non c’è un reparto italiano attuale che si richiami alla Decima MAS o alle camicie nere.
La Folgore esiste, anche perché, ricordiamolo, è stata un reparto dell’esercito italiano legittimo, quello co-belligerante (credo anzi che le uniche azioni aviotrasportate belliche le abbia fatte CONTRO i fascisti) e anche così non è stata ricostituita subito né senza polemiche.
Ammetto di faticare a capire la smania di assolvere l’Ucraina da ogni peccato, solo perché “veniva da destra” nel tamponamento, per così dire.
Pino,
io non voglio assolvere l’ucraina da ogni peccato perché non sono un prete e sarà un paese di merda esattamente come gli altri 193 stati del pianeta.
sostengo semplicemente che la russia non aveva nessuna ragione per invaderla, che la “denazificazione dell’ucraina” è una cazzata puerile che mi sembra incredibile che possa essere creduta e che non meritavano di essere rasi al suolo
ma vabbé sarò un nazi banderista pure io…
PS militari, poliziotti e carabinieri ne conosco pure io…tutti fasci. sarà sfiga e non è statistica, ma insomma…
“sostengo semplicemente che la russia non aveva nessuna ragione per invaderla”
Boh, vediamo se funziona.
Putin ha venduto la guerra ai russi dicendo: in Ucraina ci sono i battaglioni di estrema destra che fanno la guerra ai russi locali.
– reparti di estrema destra ce ne sono e tu dici che è assolutamente fisiologico che ce ne siano, quindi dai ragione a Putin
– i reparti suddetti erano impiegati sul fronte del Donbass? Se sì, dai ragione a Putin
maurizio,
l’ho capito che pure tu sei per la denazificazione dell’ucraina, non c’è bisogno di ripeterlo
No, non hai capito: io ho ordinato a Putin di invadere l’Ucraina.
peggio: saresti stato capace di farlo, avendone la possibilità
😀
“Sostengo semplicemente che la russia non aveva nessuna ragione per invaderla”
Bene, e non puoi sostenerlo senza dare del putiniano a chi si permette di far notare che i nazionalisti del cazzo ucraini sono in effetti nazionalisti del cazzo??
O i fasci ci fanno schifo solo se italiani??
Poi vabbé c’è Francesco che dice che dobbiamo chiuderci entrambi gli occhi..
@Mauricius
Quindi in India girano reggimenti di neonazisti con rune incorporate e Modi ha la felpetta nera con il simboletto di dei collaborazionisti genocidi?
Subhas Chandra Bose, il Netaji (sanscritismo per “Duce”), è stato riabilitato da anni e il partito di Modi vede in SCB una sorta di divinità reincarnata, specialmente nel Bengala :D…anzi mai fu (seriamente) condannato dagli indù 😀
per chi non lo sapesse, Subhas Chandra Bose era un nazionalista indiano senza la pazienza di Gandhi;
nel 1941 era in Afghanistan ove il nostro R. Ministro, Pietro Quaroni (antifascista ma diplomatico serio che cercò di dare noie al nemico :D) unitamente al collega tedesco, il Gesandter Herr Hans Pilger, lo fece passare attraverso l’URSS -eravamo PRIMA del 22 giugno, i rapporti fra Mosca e l’Asse erano buoni o almeno così apparivano nella lontana ed esotica Kabul- e si recò in Europa, ospite della Germania (credo abbia incontrato pure Benito);
nel 1943 nuovo viaggio….
i tedeschi lo imbarcarono in un sottomarino che forzando il blocco britannico-USA giunse fortunosamente oltre il Madagascar ove fu consegnato a un sottomarino nipponico che lo portò a Shonan (Singapore)…appena giunto, tutti i giornali ufficiali e ufficiosi lofìdarono la grande impresa !
Subhas Chandra Bose proclamò il 21 ottobre 1943 a Shonan l’indipendenza dell’India libera, strettamente legata al Giappone nell’ambito della Grande Asia Orientale e il 1 novembre 1943 riconobbe la Repubblica Sociale Italiana, scambiando telegrammi con Benito Mussolini Duce della Repubblica Sociale (nome formalmente assunto, tuttavia, il 24 novembre-XXII),
Subhas Chandra Bose partecipò da osservatore alla celebberima Conferenza di Tokyo della Grande Asia Orientale di cui esiste una foto (che una volta misi in fb) con Tojo al centro, più i Capi di Birmania (Ba Maw), Filippine (José Laurel), Cina nazionale (Wang Chingwei), Manciukuò (non l’Imperatore un suo Ministro), Thailandia (solo il Ministro degli Esteri, non il Re Ananda che stava via ma neppure il Primo Ministro Phibul Songgram) e appunto lui, Subhas Chandra Bose che già aveva dichjarato guerra a USA e Impero britannico (Laurel fece lo stesso solo il 23/9/1944);
il Giappone gli consentì di amministrare le Andamane e gli avrebbe dato il Manipur e il Mizoram se l’offensiva dell’aprile 1944 non fosse miseramente fallita (dicitur che a Calcutta le masse indù per cui il Netaji era un’incarnazione di Shiva era già pronte a massacrare gli inglesi e soprattutto 😀 i musulmani..en passant, gli inglesi non potranno massacrarli mai, i musulmani sì..nel 1946)
crollato il Giappone, Subhas Chandra Bose partì da Taiwan (ancora nipponica) in agosto 1945 diretto in URSS ove voleva offrire la sua collaborazione a Stalin..non ci arriverà mai, l’aereo precipitò..fato ? attentato ?
Subhas Chandra Bose è l’emblema del nazionalismo indù più integrale…. per Modi, o ancor più per i modiani, è un grande
“La visione dei nazisti in Ucraina sia diversa dalla nostra “, Francesco, è la peggior difesa possibile del governo di Kiev.
In Ucraina quindi non hanno libri di Storia e sono fermi agli anni quaranta?
E poi anche questa cosa del holodomor, insomma. Non ha sterminato milioni di ucraini: ma milioni di piccoli coltivatori e contadini. L’etnia e la lingua non c’entrava nulla, e anzi direi che l’Ucraina è stata miracolata a più riprese dai governi sovietici, che le hanno allargato i confini a più riprese in modo notevolissimo, poco o punto giustificabile storicamente e pochissimo lungimirante, come ora si nota.
No, credo proprio che i nazisti galiziani fossero veramente nazisti, belli convinti, come i loro epigoni di oggi delle varie milizie.
Ah, e rispondo al caro Roberto: in Italia Casapound non fa parte dell’esercito.
Peccato che ricordare tutto ciò sia rubricato come “favore a Putin”.
@ PinoMamet
“Holodomor”
Mentre gli Ucraini morivano di fame, lo stesso facevano in Kazakhstan. La carestia fu conseguenza del velleitarismo staliniano, così come i venti milioni di morti di fame durante il Grande Balzo in Avanti fu conseguenza del velleitarismo maoista.
Ma non è che oggi i kazaki vanno in giro con simboli nazisti.
Ciao!
Andrea Di Vita
Ragazzi, io mi arrendo. Quando si legge la storia con lenti ideologiche da 200 diottrie si vede sempre e solo quello che si vuole.
Altri, più compassionevole di me, saprà illustrarvi i vostri orrori di lettura dei fatti.
Sul tema, io mi arrendo davvero.
L’unica lente da usare è: USA e amici buoni, nemici degli USA cattivi. E allora la visione del mondo di Francesco cessa improvvisamente di sembrare del tutto campata per aria.
Dire la semplice verità: orrori di lettura.
Perfetto.
Siccome la mia prima replica sarebbe un classico quanto inutile “fatevi curare”, posso invocare un terzo che da fuori ci aiuti?
Pino, quello che dici dell’Holodomor e quello che implica è un orrore.
Be’, di questi tempi qualcuno che ti dirà che il pogrom di Kiev non fu una cosa così scandalosa e che massacrare i polacchi alla fine era una ragazzata lo trovi facilmente, on line e non solo.
@ francesco
“Holodomor”
https://it.wikipedia.org/wiki/Carestia_kazaka_del_1930-1933
https://youtu.be/blMM1Cf8F_I
https://www.repubblica.it/esteri/2022/11/19/news/nato_truppe_ucraine_addestrate-375279182/?ref=RHLF-BG-I375254114-P8-S3-T1
Il primo sito spiega come la carestia chiamata Holodomor dagli Ucraini abbia ammazzato un milione e mezzo di kazaki in Kazakhstan. Non per questo risultano oggi esistere reparti con la svastica nell’esercito Kazako o monumenti a criminali di guerra in Kazakhstan.
Il secondo sito – che forse non hai visto – è un lungo servizio guornalistico del TG2 del 2016 dove si mostra come:
A) già allora erano gli Ucraini a colpire con l’artiglieria la popolazione civile del Donbass.
B) già allora USA e UE prendevano le parti di Kiev.
Il terzo sito riporta le dichiarazioni di un generale Polacco in cui si afferma che è da anni che la NATO addestra gli Ucraini, da ben prima del 2022.
Puoi ripetere i tuoi Due Minuti d’Odio finché vuoi, ma la riscrittura della Storia ancora ai NoPax non è riuscita. Non del tutto, quanto meno.
Altro che “aggressore” e “aggredito”. Stiamo soltanto assistendo all’ultima fase di un conflitto USA-Russia per interposta Ucraina. Con noi nella parte degli áscari tafazziani.
(Come al solito, temo, la parola resterà alle armi sul terreno).
Ciao!
Andrea Di Vita
P.S. Viene quasi da credere alla Provvidenza, al pensare che la guerra sia scoppiata ora che a Roma non c’è più l’amichetto di Pinochet. Sarebbe senza dubbio stato felice di fare da cappellano alla NATO, ora che il nemico e’ quello storico dei suoi compatrioti. Oggi almeno lì la musica è cambiata. E per dirlo io…
https://fb.watch/kAXZ0rOGcV/
Andrea,
torniamo sempre al solito punto: bene ha fatto il compagno putin a denazificare l’ucraina!
no scusa non mi rispondere. mi ero ripromesso di non leggere più e non commentare sull’ucraina, ma m è cascato l’occhio sull’ennesimo commmento infinito (ti sei scordato di raccontare del cugino dell’amico di tua moglie crocefisso dai zelenski)
torno a lucidare le mie svastiche
“ti sei scordato di raccontare del cugino dell’amico di tua moglie crocefisso dai zelenski”
Io capisco il negazionismo e tutto, ma ci tengo a ricordare che i massacri di polacchi da parte dell’OUN (di cui [censura] elensky porta fieramente il simbolo sulla felpetta nera, ma de gustibus) sono riconosciuti dal consenso degli storici.
ok e quindi?
denazifichiamlo l’ucraina!
Non per darvi a chiare lettere degli imbecilli bugiardi ma se i polacchi stessi non sentono il bisogno di tirare fuori i massacri subiti a opera dei nazionalisti ucraini, nonostante i tentativi di Mosca di “offrire” alla Polonia qualche regione di confine in cambio dell’appoggio, non vi viene qualche dubbio?
Nessuno assolve il passato dei nazionalisti ucraini, nessuno dice che sono perfetti gli ucraini di oggi, nessuno serio ha bisogno di farlo per sostenere l’Ucraina in questa guerra.
Che, ricordo a voi smemorati, è stata iniziata nel 2014 da Putin.
Saluti
PS arriva l’arbitro?
Ma nessuno vi vieta di fare il tifo per la vostra squadra del cuore: basta non raccontarne palle agiografiche.
scusa mauricius,
da quando è iniziata la guerra io ho come unica tesi
“la russia non doveva invadere l’ucraina”
qual è la palla agiografica?
Non stavi contestando quello che scrivevano Pino e ADV? Che non stavano mica dicendo che era giusta l’invasione, ma stavano descrivendo alcuni dettagli sull’Ucraina.
Il salto dalla descrizione alla prescrizione lo hai fatto tu e hai usato costantemente un argomento parafrasabile come “se fosse come dite voi, allora avrebbe ragione Putin sulla bontà dell’invasione”. Ma è un salto logico che hai fatto tu e che poi hai smentito quando hai visto che era un boomerang.
>>> “se fosse come dite voi, allora avrebbe ragione Putin sulla bontà dell’invasione”. Ma è un salto logico
no, è quello che scrivi tu. ed è il motivo per cui perdo le staffe e prima o poi MM mi farà un cazziatone 🙂
non è che si può mentire su quanto siano nazisti gli ucraini e poi far finta di cadere dal pero perchè qualcuno li combatte.
😉
Francesco, guarda che a te pare una necessaria conseguenza solo perché hai una concezione da fumettone hollywoodiano della guerra: ci sono i cattivi, plasmati sulla base di modelli del cinema di cassetta di mezzo secolo fa, a loro volta una sorta di vago ricalco dei nazisti, e poi ci sono i buoni, gli USA e i loro eroi, che hanno il sacro dovere missionario di sconfiggere quei cattivi. Tra parentesi, è il motivo per cui tu volevi la terza guerra mondiale per l’Ucraina.
Effettivamente partendo da questa impostazione Putin avrebbe ragione da vendere. Ma io è da qualche anno che dico che questa è una puttanata inventata per giustificare l’imperialismo.
@ Roberto
“e quindi?”
E quindi smettiamo di armare dei nazisti dichiarati contro dei delinquenti invasati di nazionalismo!
Non è che siccome Putin è un delinquente gli Ucraini sono solo innocui lettori di Kant. E non è
che siccome Putin è contro gli Statunitensi allora è dalla parte del giusto. Non stiamo assistendo a una partita di basket. Non c’è l’obbligo di tifare per gli uni solo perché se non lo si fa si finisce per forza col tifare per gli altri.
E’ verissimo: se Putin non voleva le sanzioni e non voleva trovarsi con le truppe impantanate in un tritacarne non doveva attaccare.
Proprio come è verissimo che se Zelensky non voleva essere bombardato non doveva bombardare il Donbass e ospitare le manovre NATO mentre flirtava coi nazisti.
E se mio nonno aveva le ruote era una carriola.
Il revanscismo putiniano che scimmiotta Ivan il Terribile è tanto pericoloso quanto armare fino ai denti i tifosi dei macellai di Volinia.
Se teniamo un’inondazione di qualche invaso cementificato di troppo (cronaca di questi giorni) dobbiamo pensare prima a rafforzare gli argini prima dell’inondazione, non cementificare nuovi invasi a inondazione avvenuta. Perché invece di fermare questa inondazione non facciamo altro che preparare le successive.
Non è che siccome gli USA o la UE o Kirill dicono che gli uni sono i buoni e gli altri sono i cattivi allora dobbiamo tutti ripetere a pappagallo.
Non mi importa di sembrare putiniano o di sembrare uno che vuole la pace col deretano altrui. Lo preferisco al sembrare uno che col deretano altrui vuole la guerra. Favorisce solo gli Statunitensi (e i Cinesi), alla lunga.
Porco tutto, ma proprio a me dovete spingere a dar ragione a un papa?
Bergoglio è l’unico capo di Stato in Europa che sembra non aver smarrito il lume della ragione. Lui parla di “equivicinanza alle vittime di tutte le parti”. In modo meno aulico, io dico che non si può volere la pace se si vuole la vittoria. E che la pace si fa coi nemici anche se non sono sconfitti. Piaccia o meno.
L’alternativa la conosciamo tutti.
Certo che quando saltano fuori cose del genere mi cadono le braccia.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0amwosXAAAx69dKiYTpPmegoHzhKKP6FSG9sEx6MPb78ktSt4rWWFbnMAmHzB2bFal&id=100026481440040
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/05/17/hanno-filmato-lantiaerea-inchiesta-contro-6-blogger-a-kiev_e361579d-2b57-4338-8c2f-8287cfe63a5f.html
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0QToUFWUXVZT6igYmC6kjAorRy4eTTKuuaL5fi6TKUZv9aqqmBT3iU1TKwGwfoz5Nl&id=100001532113552&sfnsn=scwspwa
Ciao!
Andrea Di Vita
1) credo di essere, per una volta, d’accordo con MT. Ci sono dei casi in cui la visione “hollywoodiana” è quella corretta e la lettura anti-imperialista una cazzata da eruditi. E la guerra Russia-Ucraina è uno di questi.
2) Andrea, il fatto che gli ucraini non siano perfetti è “leggermente” irrilevante. Non lo erano i partigiani, non lo erano gli alleati, questo non cambia il giudizio storico e morale sulla Grande guerra. Non lo erano neppure gli zaristi ma questo non cambia la condanna di Lenin. La tua descrizione caricaturale degli ucraini è così forzata da far dubitare delle tue motivazioni (inconsce?).
Ciao
La visione hollywoodiana non è mai corretta, e se uno stronzo mi picco di poterlo dire anche se “ha ragione ” nel caso specifico.
Sempre ammesso che la abbia.
@ Francesco
“smemorati”
No, Francesco.
Lo smemorato qui sei tu.
Che come tutti i NoPax si dimentica che prima dell’intervento Russo c’è stata una cosetta chiamata EuroMaidan.
Un golpe che rovesciò un Presidente eletto (lui sì) democraticamente.
E lì che è cominciato tutto.
Non è che la legalità la puoi violare impunemente senza aspettarti una reazione altrettanto illegale.
Chi la fa l’aspetti.
Ciao!
Andrea Di Vita
La tua descrizione di EuroMaidan è “leggermente” lacunosa e distorta.
A livello del Mein Kampf che spiega la sconfitta tedesca nella Prima guerra mondiale, per quello che so io.
Tra l’altro la Storia non inizia nel 2014!
No, spiaze ma come difesa del Putin fa acqua. Molta acqua.
Invece di giocare sempre al film anni Sessanta sulla Seconda guerra, perché non ci dai la TUA versione dei fatti?
Per ora non lo hai mai fatto, hai sempre detto che è fatica sprecata, che tutti lo sanno, che siamo putiniani, che siamo imbecilli, e che in Cina la sanno più lunga.
Che per me è un modo indiretto di darci ragione…
(Un po’ come quando pretendevi di trovare ragionevole la proposta di Zelenski di farsi consegnare da Bartolini sottomarini e cacciatorpediniere….)
Credo di averlo fatto un migliaio di volte: quando il presidente eletto si è troppo rivelato un burattino di Putin, è stato rovesciato da una sollevazione del popolo ucraino. Di una gran parte del popolo ucraino.
Da allora in Ucraina si è liberamento votato più volte, sanando quella ferita alla legalità.
E fino al 2022 i partiti russofili stavano in Parlamento, a dimostrazione che l’Ucraina è una democrazia, benchè imperfettissima.
Ciao
Ot ma fa ridere, Farage dice che il brexit è fallito perché non sono stati capaci di organizzarsi…io lo dicevo 6 anni fa che non erano per niente preparati ma Farage non legge kelebek
https://www.telegraph.co.uk/politics/2023/05/16/rishi-sunak-news-latest-brexit-braverman-migration/
Il livello di questa gente alla quale i sudditi di sua maestà hanno affidato il l’iro destino è questo
““We have mismanaged this totally and if you look at simple things, simple things such as takeovers, such as corporation tax, we are driving business away from our country.”
Simple things => takeovers e corporation tax 🤣🤣🤣
Sarà sicuramente colpa di tutti gli immigrati che hanno dovuto importare quando erano nell’Unione: hanno inquinato la capacità anglosassone di gestire queste che altrimenti sarebbero state quisquilie.
eh mi sorprende che non l’abbia detto
ma stai citando Farage 0 Sunak?
:0
Farage 🙂
per fortuna, temevo l’avesse detto Sunak!
è meno peggio se lo dice questo notorio buffone
Infatti tutto si può pensare di sunak ma certo non è un buffone
L’altro invece è un clown che ha giocato con le vite di milioni di persone
Mi sembra i tizi di una poltrona per due che fanno la scommessa
MIM
https://www.msn.com/it-it/notizie/other/il-nuovo-logo-del-ministero-dell-istruzione-e-del-merito-scatena-i-social-sembrano-fasci-littori/ar-AA1bh4Qt
Il nuovo logo del ministero dell’Istruzione e del merito scatena i social: «Sembrano fasci littori»
Il nuovo logo del Ministero dell’istruzione ricorda un fascio littorio. E i social si scatenano
https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/il-nuovo-logo-del-ministero-dellistruzione-ricorda-un-fascio-littorio-e-i-social-si-scatenano/ar-AA1bh27T
più che altro sembra un logo veramenet infantile…lo avrei usato perun marchio di giocattoli
storico dell’arte e rettore Tomaso Montanari:
https://www.lastampa.it/politica/2023/05/16/news/il_ministero_dellistruzione_e_del_merito_ha_il_nuovo_logo_sui_social_si_scatena_lironia_lha_pensato_un_nostalgico_o_un-12808821/
«Due bei fasci littorii mettono in mezzo la povera “I” di istruzione, opportunamente nazionalizzata dal tricolore. Benvenuti nel 1930…», scrive. «Il ministero dell’Istruzione e del Merito presenta il suo nuovo logo: un fascio littorio che sembra una M. E mentre Lollobrigida ministro per merito, ciarla di razze, la vergogna dei cittadini italiani perbene si percepisce lungo tutto il globo Terracqueo»
https://lesakerfrancophone.fr/ils-font-de-la-propagande-pour-les-nazis-mais-sans-vous-le-dire
Ci mancava solo questa roba.
Già piove sempre. 300 litri d’acqua per metro quadro sull’appennino romagnolo.
Per due eventi successivi di simile intensità a distanza di pochi giorni.
E pensare che avevo pure invocato il dio dei Furby.
Basta.
@ tutti
“questa roba”
https://youtu.be/blMM1Cf8F_I
Ciao!
Andrea Di Vita
Per Moi
“storico dell’arte e rettore Tomaso Montanari:”
Tomaso è un vicino di casa e un amico, e una splendida persona. Che ogni tanto si fa prendere dalla retorica 🙂
…ma conosci o no Dario Cecchini [vedi sopra …] , il Poeta Filosofo Eccetera della Fiorentina , visto che ne hai messo la foto da giovane ?!
@ Martinez
“persona”
Ti prego allora di salutarlo da parte mia e di dirgli che ha tutta la mia solidarietà per la montagna di sterco con cui hanno provato a seppellirlo.
Ciao!
Andrea Di Vita
@ ANDREA DI VITA
… che ne pensi ?
————————————-
[Ho copincollato da altro post per evitare che vada disperso … volevo segnalarlo]
https://www.futuroprossimo.it/2023/05/ai-le-leggi-di-asimov-sono-carta-straccia/
Robotica, Tecnologia
AI, le leggi di Asimov sono carta straccia
L’etica dell’intelligenza artificiale manderà definitivamente in soffitta le famose leggi della robotica di Asimov.
13 Maggio 2023
@ moi
“pensi”
Mi pare ragionevole.
Le Tre Leggi sono scritte in linguaggio naturale, nel nostro linguaggio. Un robot mica lo programmi con un linguaggio così. Ci vorrebbe magari un linguaggio sul linguaggio, un linguaggio. Ma anche così non si potrà mai essere sicuri che non si presentino contraddizioni, dunque rogne. Lo garantisce il teorema dell’incompletezza di Goedel: non è possibile stabilire se un insieme di regole e postulati (come è il programma di un computer insieme col linguaggio in cui è scritto) “coerente” cioè -privo di contraddizioni- sia anche “completo”, ossia -in pratica- che sappia sempre cosa fare. E viceversa. Proprio vero: l’uomo crea l’intelligenza artificiale a sua immagine e somiglianza.
Ciao!
Andrea Di Vita
le leggi di asimov però erano fantascienza, quindi che siano carta straccia lo potevamo dire anche 40 anni fa (con tutto il rispetto per il mito)
beh, però suonavano molto bene, come ragionevole sicurezza nei confronti di robot intelligenti e autocosicenti!
@ francesco
“suonavano”
Era lo scopo dichiarato di Asimov.
Questo non significa che siano fattibili.
Ciao!
Andrea Di Vita
ot divertente
dai c’è una profezia da perculare
🙂
https://kelebeklerblog.com/2022/09/26/due-notizie-e-una-festa/#comment-809269
Identità di genere:
https://www.feministcurrent.com/2023/05/03/whats-current-male-pedophile-who-sexually-abused-his-own-daughter-housed-in-new-jersey-womens-prison/
3 maggio 2023
Pedofilo maschio che ha abusato sessualmente della propria figlia ospitato nel carcere femminile del New Jersey
Matthew Volz è una “donna trans” che ha abusato sessualmente della propria figlia in video. Ora questo mostro passerà 25 anni in un carcere femminile del New Jersey e potrebbe anche sposare la sua complice e condividere la cella con lei.
Un pedofilo che ha girato video di sfruttamento della figlia di sette anni è detenuto in un carcere femminile del New Jersey. Marina Volz, 34 anni, sta scontando la sua condanna a 25 anni presso l’Edna Mahan Correctional Facility insieme al suo complice Ashley Romero (alias Adam Romero), 30 anni, anch’egli maschio che si identifica come “femmina”. Nel 2022, i funzionari della Contea di Somerset hanno condannato Volz, Romero, Sean Allen e Dulcinea Gnecco a 67 anni di carcere per traffico e violenza sessuale sulla figlia di Volz. Il gruppo gestiva quello che hanno descritto come uno “studio di produzione di pornografia transgender a conduzione familiare specializzato in contenuti amatoriali, BDSM e fetish tabù” nella casa che condividevano a Franklin Township. Volz, nato Matthew, è ora registrato come “femmina” nei registri ufficiali del carcere.
A proposito della questione ucraina: a me pare che ci siano due visioni incompatibili e mutualmente escludenti, che tenterò di descrivere sine ira et studio
1- un paese ne ha invaso un altro, violando il diritto internazionale
2- c’è una guerra tra due paesi con ideologie nazionaliste contrapposte
1 è la narrazione di tutti i media, e la visione di Francesco e Roberto;
2 è quello che pensano praticamente tutte le persone che conosco, tranne Francesco e Roberto, ma non si può assolutamente dire in società…
D’accordo sì e no.
1) Il diritto internazionale in realtà non esiste: i cittadini sono assoggettati alla sovranità dello stato, gli stati non sono assoggettati a nessuna sovranità esterna, al massimo stipulano accordi internazionali che possono sempre violare.
Ma non è che tu dicessi qualcosa di diverso: giustamente riferisci il fallace argomento altrui.
2) Sul piano locale sì, ma direi che è piuttosto un episodio della seconda guerra fredda. Non credo che la Russia si sarebbe sentita minacciata dall’Ucraina e dal suo nazionalismo, al punto da invaderla con i costi strategici, economici e umani che vediamo, se non ci fossero stati dietro gli USA (di cui l'”Occidente” è un eufemismo per indicare la pletora di servitori).
Al massimo avrebbe fatto qualche intervento un po’ più energico nel Donbass a sostegno della popolazione russofona.
Io direi che la guerra in Ucraina è la guerra di Biden per indebolire un avversario geopolitico non certo dello stesso livello, ma comunque forte.
@ peucezio
“geopolitico”
Non geopolitico.
Economico.
Noi.
https://www.startmag.it/mondo/la-difesa-europea-fara-felice-i-colossi-americani/
Ciao!
Andrea Di Vita
Sì, tieni conto che l’economico fa parte del geopolitico, ma hai ragione.
In un certo senso lo scopo è l’Europa, più che la Russia: renderla ancora più assoggettata e debole.
Veramente un’Europa che si riarma pesantemente è tutto tranne che più debole e più assoggettata.
Vero che gli Yankees sono stupidi ma sarebbe un gran bel autogol.
L’Europa si arma solo per sollevare in parte gli USA dal peso economico relativo.
Cioè si arma fino ai denti per essere un servo più efficiente.
Non conosco nessuno più pericoloso per il padrone di un servo efficiente e bene armato.
😀
@pinomamet
“narrazione di tutti i media
Narrazione per credere alla quale bisogna ignorare tutto quello che è successo prima del febbraio 2023, a cominciare da una cosuccia come il colpo di Stato del 2014 che ha indotto alla fuga un presidente eletto.
Chi controlla il passato controlla il presente.
Ciao!
Andrea Di Vita
Ehm, forse intendi febbraio 2022?
e naturalmente lo intendi in malafede, quasi che prima gli accadimenti siano quelli narrati da Putin e non parecchio diversi
😀 😀 😀
Cioè tutti pensano 2 e non si può dire!?! Ammazza vabbè che sono potente ma non pensavo ti poter silenziare tutti…
Io il discorso 2 lo sento in continuazione (e sarà che vivo in un ambiente un pochino particolare)
“Io il discorso 2 lo sento in continuazione”
Ma tra chi conosci, nei vari due minuti d’odio mediatici, oppure presentato come un’ipotesi dotata di pari dignità?
Mi tocca per lavoro sorbirmi, distrattamente, tonnellate di discorsi degli europarlamentari, e praticamente tutto il gruppo sovranista presenta il punto 2 come la sola verità
Tutto il mondo che gira intorno a quella galassia o che se ne ispira ripete questa ipotesi
(In realtà non “guerra tra due nazionalismi” ma “legittima reazione di un paese alle umiliazioni che subisce dall’Occidente”)
Idem per tutto il blocco di estrema sinistra e a volte, ma non sempre, dai populisti
Ma non ne voglio dare una connotazione politica, dico solo che non siete soli
Sovranisti, estrema sinistra, populisti…
D’accordo, non dico siano gruppi di entità trascurabile: ormai hanno un oggettivo peso.
Ma non è certo il discorso mainestream.
Il che, bada bene, non significa solo che sia un discorso minoritario.
Significa che NON è il discorso che passa come l’unico legittimo, perbene, presentabile in tutto il contesto mediatico, ma anche accademico e pubblico in genere.
Secondo me tu spesso non cogli un aspetto fondamentale.
E cioè che le posizioni mainstream e quelle controcorrente (vale per tutti gli ambiti, dai diritti civili al politicamente corretto al covid al complottismo, ecc. ecc.) non sono speculari ed equipollenti.
Esiste una sorta di crisma di legittimità che rende presentabili e veicolabili le prime e stigmatizza le seconde relegandole nell’ambito dell’impresentabilità in ogni contesto sociale di prestigio.
Cioè io posso essere un ricco, laureato, ben vestito e ben educato oppure posso essere un cozzalo, con la scuola tecnica, che parla male e ascolta musica tamarra.
Anche se numericamente forse i secondi sono anche più dei primi, sono in una posizione di SUBALTERNITÀ.
Anche se magari sono una persona un po’ ruspante, ma onestissima e per bene.
E lo stesso vale per le idee, indipendentemente dal merito.
Non cogliere che la società non è egualitaria, ma che esiste il POTERE e il PRESTIGIO, che sono poi le forme della prepotenza, della sottimissione dell’uomo sull’altro uomo, significa secondo me non cogliere il dato fondamentale.
“Sovranisti, estrema sinistra, populisti…”
La feccia, insomma. Gli eretici si sarebbe detto in altri tempi (senza la connotazione positiva che secoli di anticlericalismo hanno dato al termine).
Il che è sinonimo dei due minuti d’odio che dicevo.
E’ da anni che ci stanno dicendo che siamo sotto assedio, da parte di nemici esterni (i russi che pilotano le elezioni, i cinesi che ci spiano e colonizzano…) ed interni (no-vax, no-quello che ti pare, ecc.), su cui si invocano continuamente strette (l’anno scorso, mentre si smetteva di parlare di Covid e si toglievano le restrizioni si iniziavano a multare i non vaccinati!) perché il nemico interno distruggerà il vivere sociale dall’interno.
E’ bastato il giusto input e tutta il ceto intellettuale subalterno si è mobilitato in qualcosa che non avrei creduto possibile se non lo avessi toccato con mano: media che si trasformano nella grancassa di bufale palesi spacciate per verità, autocensura spinta (sui droni sul Cremlino si è parlato di possibile false flag, mentre su North Stream si resta sempre molto più prudenzialmente ellittici), liste di putiniani, accuse a cazzo di cane di intelligenza col nemico…
E poi la voce di qualche gruppo marginale, qualche paria dell’arena pubblica, viene sventolata come foglia di fico per dire “eh, ma visto che anche a chi la pensa diversamente viene permeso di esistere?”.
@Mauricius
Esattamente, dalla prima all’ultima parola.
Mauricius,
condivido tutto ovviamente,
ma ti ricordo che tu eri per le massime strette e chiusure sul covid, in totale consonanza con la paranoia fanatica di Speranza, Galli e compagni.
Peucezio, tu indicavi come modello quello cinese…
Comunque, sul Covid, laicamente.
Si dovevano bilanciare libertà e solidarietà, sacrificandone in qualche misura una per salvaguardare l’altra. Per me la solidarietà può essere prevalente rispetto alla libertà: se così non fosse sarei liberista.
Mauricius,
“Peucezio, tu indicavi come modello quello cinese…”
Sì, quando il problema era combattere il virus per consentire la libertà delle persone.
La Cina l’aveva inizialmente debellato, con un lockdown durissimo ma circoscritto nello spazio e nel tempo.
Quando ho capito che lo scopo non era tornare alla normalità, ma combattere il virus purché sia, a discapito della normalità, ne ho preso le distanze.
“Comunque, sul Covid, laicamente.
Si dovevano bilanciare libertà e solidarietà, sacrificandone in qualche misura una per salvaguardare l’altra. Per me la solidarietà può essere prevalente rispetto alla libertà: se così non fosse sarei liberista.”
Io non sono affatto liberista.
Semplicemente credo ci siano libertà indisponibili.
Altrimenti si può anche sacrificare la vita individuale per la collettività: oggi i confinamenti, domani i rastrellamenti e le esecuzioni.
Mauricius
“La feccia, insomma”
questo lo dici tu e mi stupisce il tuo disprezzo nei confronti del popolo sovrano che ha scelto quella roba li per rappresentarlo
intendiamoci, sono più o meno dall’altra parte della galassia rispetto al mio modo di vedere il mondo, ma rappresentano una parte importante della società di oggi ed è stupido fare finta che non contino niente
Roberto,
ehm,
credo che Mauricius fosse ironico…
credo che Mauricius fosse ironico…
————
non è mai troppo chiaro … Mauricius passa direttamente da toni Woke a toni da Sceriffo Gentilini 🙂 , sindaco della sua infanzia che lo ha comprensibilmente traumatizzato ! 🙂
peucezio
“Ma non è certo il discorso mainestream”
sai una cosa? io credo che tu (e certo non sei l’unico) non colga un punto importante
e cioè (attenzione che adesso dico una cosa eretica)…il mainstream visto come potere e prestigio vs la classe subalterna è semplicemente una visione antica e non più attuale della società
si parla di mainstream per giornali e televisioni ma…chi se li fila? apriti un conto twietter o FB e vedi dove passa ora l’informazione, altro che repubblica o TG1
e in un epoca dove outsider completi saltano al potere…parliamo di mainstream?
davvero mi pare un modo di vedere il mondo da XXesimo secolo
Veramente io trovo sia l’esatto contrario.
Negli anni ’70 si parlava ossessivamente di lotta di classe, nell’epoca in cui il proletariato si era borghesizzato e aveva raggiunto un livello di benessere inedito e le diseguaglianze si erano attenuate come mai nella storia moderna.
Oggi le disparità si accrescono, gli interessi dei ceti ricchi e di quelli poveri divergono, i primi fanno i loro interessi e lo proclamano senza più nessuna remora o pudore eppure si tematizza pochissimo lo scontro fra classi, solo un po’ da destra per contrapposizione (con i discorsi sulla sinistra ZTL, ecc.), ma senza una visione organica e strutturata.
Certo, è vero che l’opinione pubblica si forma in modo indipendente (ma è sempre stato così: la gente è per natura scettica verso la narrazione ufficiale), ma non è che il prestigio e i simboli del privilegio siano indifferenti in una società.
E quanto agli outsider che salgono al potere, sono l’unica eccezione a una situazione di potere consolidato di gruppi dirigenti molto organizzati e con un’ideologia ben definita.
Se ala fine dovessero davvero imporsi, potrebbe essere l’occasione per un ribaltamento del potere nella società occidentale.
Ma vi siamo lontani, anche perché il potere politico, checché tu ne dica, da solo non puà granché e in tutti gli altri ambiti (economico-finanziario, mediatico, accademic, artistico, editoriale, in tutti i settori dove operano tecnici non eletti, quindi scuola, magistratura, funzionari a ogni livello, ecc. ecc.) contano quasi solo quegli altri.
Peucezio
“Veramente io trovo sia l’esatto contrario”
Beh questo l’ho capito 😁
“non è che il prestigio e i simboli del privilegio siano indifferenti in una società.”
Ecco questo mi sembra proprio uno dei nodi del nostro dissenso. Per me viviamo proprio in una società che vive di iconoclastia, il prestigio che 30-40 anni fa era chiaramente influente, adesso non conta più una cippa
Pensa agli intellettuali
Noi eravamo giovani in un mondo in cui se eri di sinistra dovevi vedere i film di Nanni Moretti e farteli piacere (cosa che distingueva l’uomo di sinistra dalla bestia di destra)…ma ora? Mi sembra che ci sia se non insofferenza almeno indifferenza rispetto al buon Nanni, se non fra i circoli intellettuali che hanno un carattere autoreferenziale e onanistico e che nessuno si fila
Roberto,
ma sai che io proprio non so di che mondo parli?
Negli anni ’80-’90 c’era grande pluralismo di posizioni, c’erano ante posizioni conservatrici, di destra, religiose (non di segno progressista) che avevano piena legittimazione, perfino il fascismo cominciava a venire relativizzato e sfumato, c’era più rispetto reciproco, legittimazione, sfumature, articolazioni.
Oggi siamo al manicheismo.
E se proprio devo scegliere, preferisco il manicheismo dei poveri a quello dei ricchi, perché mi pare più umano stare coi deboli che con gli oppressori.
Comunque, Roberto, qual è la morale?
Poveri noi borghesi, che non siamo più egemoni e voialtri plebei avete alzato la testa e ci sputate in faccia?
Ammesso che sia così – e mi pare una ricostruzione onirica – cosa ci sarebbe di male?
Mi chiedo anche se il ricordo che hai tu di quegli anni non sia legato al fatto che vivevi in un milieu molto di sinistra (a Bologna immagino), mentre adesso stai all’estero e vedi l’Italia filtrata dai media, per cui ti pare che sia tutta Salvini e Meloni.
Io stavo e sto a Milano e frequentavo e frequento gente di orientamento politico variegato.
E ricordo bene quanto meno fosse polarizzata la società.
Non solo nel senso che c’era meno contrapposizione frontale, ma soprattutto nel senso che c’era meno polarizzazione cetuale delle posizioni politiche: c’erano ancora comunisti poveri e gente di destra ricca (non parlo solo e tanto di censo, ma di formazione).
E soprattutto non c’era la cappa di perbenismo che c’è oggi.
Quindi è anche naturale che non ci fosse la reazione populistica ad essa: la politica tradizionale riusciva ancora in parte a farsi veicolo degli interessi collettivi, compresi quelli dei ceti subalterni, cosa che oggi sarebbe impensabile.
Per Peucezio
“Io stavo e sto a Milano e frequentavo e frequento gente di orientamento politico variegato.”
Sì, immagino che c’entri molto il luogo e l’epoca.
A Roma da ragazzo era normale incontrare tanta gente che si dichiarava “fascista”, quasi sempre perché erano figli di persone che per mille motivi avevano vissuto in maniera positiva il fascismo “storico”.
Oggi sto a Firenze, e non riesco nemmeno a immaginare che possa esistere qualcuno che si dichiari “fascista”. Molto, molto più probabile incontrare un ufologo che dichiara di aver incontrato gli extraterrestri di persona.
Quindi c’è sicuramente un elemento geografico (Firenze contro Roma), ma anche un elemento cronologico: negli anni Settanta, c’erano tanti che avevano un ricordo del governo di Mussolini.
Per Peucezio
“E ricordo bene quanto meno fosse polarizzata la società.”
Bisogna vedere cosa si intende per “polarizzato”. C’era tanta violenza fisica; ma dentro il proprio ambito, nessuno veniva sorvegliato dall’altro – in una sede “rossa” si poteva cantare di strozzare l’ultimo prete ecc, in una sede “nera” si poteva cantare Giovinezza, e non c’era nessuno a registrare e sputtanarti davanti al mondo su Facebook il giorno dopo. Che oggi è diventata la principale attività della “politica”.
Quindi si potevano esprimere pareri o simpatie drasticamente diverse, senza dover camminare sulle uova.
Come al solito, è la tecnica ad aver cambiato tutto.
Peucezio,
in effetti quando vivevo a bologna era semplicemente impossibile dire “sono di destra”….figurati “sono fascista”. Il minimo era finire con la testa nel cesso dei bagni del liceo.
adesso, sempre bologna, è semplicemente banale e di conoscenti che si dicono apertamente fascisti ne ho abbastanza (e no, non è l’immagine dei media, ti parlo proprio di persone che conosco, tipo fare la classica rimpatrita dei 20 anni della maturitàsembrava di stare a predappio)
ed in generale la società era davvero incredibilmente più…non so come dire…dipendente da un pensiero unico?
l’esempio di nanni moretti ti sembrerà una cazzata, ma davvero era obbligatorio farselo piacere per non finire nella schiera dei fasci
tutti leggevano l’unità o al massimo repubblica senno eri un fascio e nessuno avrebbe mai osato andare contro quello che diceva panoramix scalfari
i vari santoro, bianca berlinguer, e tutta rai tre erano vangelo
adesso davvero, chi se lo fila un qualsiasi intellettuale? ammetto che guardo pochissimo la televisione italiana, ma chi hai come maitre a penser che detta la linea da seguire?
corona? ed è il tipico personaggio che metteresti nella categoria “mainstream”?
Per roberto
“ma chi hai come maitre a penser che detta la linea da seguire?”
Fedez e consorte, immagino.
peucezio
“Comunque, Roberto, qual è la morale?”
non ne do nessuna morale, è una semplice constatazione di un mondo che cambia
@ Roberto
“europarlamentari”
Se hai ragione – e non ho motivo di dubitarne – allora è la dimostrazione che gli europarlamentari non contano una mazza. Possono dire o pensare quello che vogliono, anche solo constatare l’ovvio, tanto le decisioni si prendono altrove.
Il fatto che uno ricordi cosa è successo -da EuroMajdan in poi- è irrilevante. Non c’è nemmeno bisogno della Psicopolizia. Basta la semplice piaggeria. Siamo di nuovo al “tradimento dei chierici”. Del resto, Andersen insegna: quando il re se me va nudo per strada, chi è che glielo va a dire?
Ciao!
Andrea Di Vita
Temo che dimentichi un punto fondamentale: contano quando sono maggioranza. E per ora, per fortuna dal mio punto di vista, non lo sono
@ Roberto
“maggioranza”
Non a Strasburgo.
https://www.youtube.com/watch?v=NgM75qFvACs
Come dice Barbero, l’unico senso che nella storia Europea hanno i Parlamenti è che se chi governa fa qualcosa che al Parlamento non piace allora se ne va a casa.
Se a Strasburgo questo non lo si puo’ fare allora il parlamento Europeo non serve a granché.
Ieri il G7 si è appecoronato sulla linea guerrafondaia USA: nessuna trattativa.
Secondo te se a Strasburgo passasse una mozione che dichiarasse auspicabile una trattativa cambierebbe qualcosa?
Ciao!
Andrea Di Vita
Andrea
Barbero fa coincidere la commissione con il re-governo e già questo è quanto meno discutibile…te ne accorgi da solo vedendo la storia dalla quale parte barbero “un re che impone le tasse”, beh la commissione non può farlo
Ma poi barbero chiede esplicitamente: “può il parlamento far cadere la commissione? Io non lo so”.
Peccato che non abbia avuto il tempo né l’idea di chiedermelo perché sennò gli avrei detto “barbero, vai a vedere l’articolo 234 del trattato” la cui lettura suggerivo anche a te
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/it/TXT/HTML/?uri=CELEX%3A12016E234
Siccome barbero è un intellettuale che apprezzo molto, gli consiglierei prima della prossima conferenza, di dare uno sguardo e riflettere ance sull’articolo 314 del trattato, che riguarda il bilancio e che dice che il bilancio è approvato da parlamento e consiglio.
Che ne dici Andrea, non è uno strumento di controllo interessante? Commissione puoi fare quello che vuoi ma attenta che il portafoglio ce l’ho in mano io….
Andrea
“Secondo te se a Strasburgo passasse una mozione che dichiarasse auspicabile una trattativa cambierebbe qualcosa?”
Per quanto a me dispiaccia la politica estera della UE la fanno gli Stati membri, non la commissione o il parlamento europeo
Quindi non sono sicuro di capire il senso della domanda. Se il parlamento europeo dicesse “trattate” (poi un giorno mi dirai cosa ci deve essere nella trattativa) Meloni e Macron tratteranno?
Sinceramente non lo so….
@ Roberto
“interessante?”
No. Perché la Commissione emette direttive, ma le decisioni su tutta una serie di questioni cruciali (anche nell’ambito di questioni di pertinenza comunitaria) come il MES, il “fondo salva Stati” ecc. sono di fatto decise dal Consiglio dei Ministri. Tant’è vero che si parla di “veto Italiano al MES” e simili. Su queste cose Strasburgo può fare poco o nulla. Può fare dimissionare il Buttiglione omofobo di turno. Ma è giusto un contentino, tanto per dare una illusione di “democraticità”.
Rispetto a quando l’assemblea di Strasburgo era composta da rappresentanti nominati dai parlamenti nazionali non è cambiato un gran che per il cittadino Europeo. Questi vive di più le conseguenze delle sentenze della Corte di Giustizia UE (come nel caso di certe decisioni contestare della Regione Val D’Aosta, anni fa) o quelle delle direttive della Commissione, che non le conseguenze dei dibattiti nell’aula di Strasburgo. E lo dico da ex europeista convinto.
Ciao!
Andrea Di Vita
La commissione non emette direttive, che sono adottate congiuntamente da parlamento e consiglio (la commissione propone direttive, se vuoi una critica seria al processo decisionale c’è appunto questo buco nero dell’a quasi assenza di potere di proposizione del parlamento)
Sulle decisioni, pregati di nuovo riguardare il procedimento legislativo, è un pochino complicato lo so
Te lo dico da europeista che qualche gita a Bruxelles l’ha fatta e due pagine su come funziona il parlamento in vita sua le ha lette
Chi fa il discorso 2 in Italia viene cacciato dai media, demonizzato e insultato.
Fa piacere che in Europa esista ancora la libertà di parola, invece.
Comunque Roberto continuo a non spiegarmi la veemenza, per usare un eufemismo, con cui chi sostiene 1 attacca e vuole privare di dignità chi sostiene 2 (con tutti i distinguo sulle posizioni letti qua, che non mi sembrano dirimenti).
Pare un fatto personale! Mah!
E bada che- a differenza degli 1- non vado a fare facili ironie sui “soldi di Kiev” ecc.
Anzi, è il contrario: noto che più il discorso 2 viene presentato in maniera pacata e obiettiva più gli 1 lo assaltano a forza di trucchi retorici e falsi argomenti: proprio non lo vogliono sentire.
Arimah.
Delegittimare è la parola.
Scusatemi ma è notte.
Non pare un fatto personale, lo è.
La lettura cinica e geopolitica della guerra svaluta, anzi elimina, la democrazia e la libertà dal quadro.
Se venisse accettata, cancellerebbe la nostra identità di occidentali. Imperfetti ma liberi. Diventeremmo uguali al PCC o alla cricca di Putin o agli Ayatollah.
Mica paglia!
🙂
@ francesco
“uguali”
Guarda che un conto è prendere le decisioni nel modo migliore, un altro è prendere le decisioni migliori.
Le decisioni le prendiamo giuste o sbagliate indipendentemente dal fatto di essere occidentali o ayatollah.
Ciao!
Andrea Di Vita
Continuo a non capire cosa ci sia di personale e perché scaldarsi tanto a delegittimare chi la pensa diversamente.
pino
“più il discorso 2 viene presentato in maniera pacata e obiettiva più gli 1 lo assaltano a forza di trucchi retorici e falsi argomenti:”
ti sembra una presentazione pacata ed obbiettiva, per esempio quella di un andrea che nei giorni pari definisce gli ucraini “nazisti dichiarati” ed in quelli dispari ci racconta di come i nazisti ucraini hanno inchiodato alla porta di casa non so più quale amico o cugino?
sarà che continuo ad essere emotivamente coinvolto ma è una delle rarissime cose che mi fa davvero infuriare
trovo davvero più comprensibile e accettabile il discorso “a me dell’ucraina non me ne frega una cippa” rispetto a “sono nazisti dichiarati, ben gli sta”
@ Roberto
“pacata e obiettiva”
Infuriati con Wikipedia, che vuoi che ti dica
https://it.wikipedia.org/wiki/Massacri_di_polacchi_in_Volinia_e_Galizia_orientale
Ciao!
Andrea Di Vita
@ Roberto
“pacata e obiettiva”
Come direbbe Crozza in versione Veltroni: serenamente, pacatamente
https://www.fanpage.it/esteri/che-fine-stanno-facendo-le-armi-inviate-dalloccidente-allucraina/
https://www.dire.it/15-11-2022/832028-terrorismo-scoperta-associazione-neonazista-in-campania-quattro-arresti/
Com’era? Ah, già:
Vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare.
Ciao!
Andrea Di Vita
Andrea
Ma ci sei o ci fai? (Ci fai credo)
Gli ucraini hanno commesso atrocità settant’anni fa?
Male ma benvenuti nel club di quelli che hanno commesso atrocità che accoglie…beh praticamente tutti
@ Roberto
“Atrocità”
Al mio posto, al vedere Zelensky col simbolo dei massacratori di settant’anni fa sul braccio in visita da Mattarella verrebbe da vomitare pure a te, ne sono sicuro.
Ciao!
Andrea Di Vita
Però Roberto io sento in continuazione sui media le atrocità dei russi, immancabilmente, anche quando molto dubbie (o false del tutto), intervallate da servizi sugli eroici soldati ucraini che si addestrano all’estero (ieri), chi avanzi dubbi o distinguo anche timidi viene iscritto d’ufficio tra i feroci putiniani… mi pare difficile definirla una narrazione imparziale
Pino
Quando una discussione è complicata suggerisco di non mettere in bocca all’interlocutore parole che non ha detto
Non ho parlato di imparzialità dell’informazione (anche perché per come la vedo io l’imparzialità in questo caso non è un merito)
Stavamo invece parlando di discorso 2 presentato con pacatezza ed obiettività assaltato con trucchi retorici e falsi argomenti
Ecco io la pacatezza e l’obiettività faccio un po’ fatica a vederla in chi ricorda un minuto si è l’altro no nazisti e crocifissioni sulle porte (tipo Andrea), che tra l’altro è un trucco retorico, visto che evidentemente sottintende un “gli ucraini sono cattivi”
Come ho già detto, trovavo molto più onesta e comprensibile la posizione “e a me che me ne frega dell’Ucraina” che poi è la posizione normale della maggioranza delle persone di fronte ad ogni cosa che capita a più di 20 km da casa…senza bisogno di giustificare il proprio disinteresse con la demonizzazione di poveracci che si sono visti ribaltare la vita da un giorno all’altro
Aggiungo una cosa generale
Il discorso “non mainstream” vive della retorica “noi siamo pacati e oggettivi e gli altri ci demonizzano”
Cambiamo argomento e pensa ai no vax e a quanto hanno sfracellato i coglioni all’universo con “voi pecoroni che non vi informate, io ho capito tutto e non mi fanno parlare”
@ Roberto
“atrocità”
Non credo che tu abbia letto i miei post.
Tutti hanno commesso atrocità 70 anni fa.
Solo gli Ucraini erigono adesso monumenti ai colpevoli di allora.
E visto che si dà il caso che in famiglia abbiamo testimoni di quelle atrocità, non mi sembra il caso di passarle sotto silenzio.
Tanto più che adesso i loro ammiratori e seguaci passano per povere madonnine infilzate.
Se ricordassimo tutti un po’ di più che il più pulito c’ha la rogna, saremmo un poco meno squilibrati nei nostri giudizi.
Ciao!
Andrea Di Vita
@ Roberto
“poveracci”
I poveracci che si sono visti ribaltare la vita da un giorno all’altro sono tutti uguali.
Quelli di Mariupol di oggi e quelli di Donetsk del 2016.
Non facciamo figli e figliastri, se vogliamo essere credibili.
Ciao!
Andrea Di Vita
Si ho letto i tuoi post e sai cosa ne penso
Non so, Roberto, io ho in mente la cacciata e demonizzazione di Orsini, che aveva detto in TV, dopo mille professioni di fede filo Nato, che forse l’Ucraina poteva aspettarsi la reazione russa, è che i casini della regione erano un filo più complessi di Putin che è molto cattivo.
E ho presente anche gli articoli di generali (nel senso di ufficiali dell’esercito) italiani che dicevano tranquillamente la stessa cosa immediatamente prima dell’invasione russa.
E io continuo a credere che la posizione più saggia e ragionevole in un conflitto così sanguinoso è complesso sarebbe (ripeto in sintesi il mio intervento dal giorno 1 dell’invasione) “cari ucraini, cari russi, auspichiamo una soluzione pacifica, mandiamo tutti gli ospedali da campo e i pacchi di pasta che volete , offriamo Roma o qualunque location di vostro gradimento per la trattative, e tanti saluti “.
Invece siamo stati sommersi di bufale e di retorica bellica.
Mi dispiace, davvero, non poterla pensare come te e Francesco sull’argomento.
Andrea
sbaglierò ma Putin esalta l’Armata Rossa di Stalin ogni volta che apre bocca
Xi Jin Ping esalta Mao
Modi non ha molti predecessori da esaltare e quindi più o meno provvede ai massacri di non Hindù direttamente
veramente mi pare del tutto inconsistente il tuo argomento
ah, dimenticavo, in Occidente si parla, invece, delle nostre porcherie. è sui libri di storia occidentali che trovo lo schiavismo, il colonialismo, pure i bombardamenti a tappeto.
saluti!
Su Mao e Xi non mi esprimo, ma credo in effetti che la vittoria nella seconda guerra mondiale (qualcosa come Grande Guerra Patriottica, se non sbaglio, da loro) faccia parte dell’epos russo indipendentemente dai colori politici ed economici.
@ francesco
“in Occidente si parla, invece”
Grazie!
Meno male che mi hai tolto ogni residuo dubbio.
Hai appena dimostrato che Zelensky non è Occidentale.
Potra’ diventarlo quando e se invece di andare in giro con gli stemmi dei massacratori sul braccio denuncerà pubblicamente i crimini banderisti.
Aspetta e spera.
Ciao!
Andrea Di Vita
Roberto,
“anche perché per come la vedo io l’imparzialità in questo caso non è un merito”
Con questo hai detto tutto.
L’imparzialità è assenza di pregiudizio aprioristico, parità di trattamento, non sospensione di ogni giudizio.
E la parzialità è la cifra del potere contemporaneo.
Che tra l’altro ormai cambia partito ogni mese.
Ieri i cattivi erano i nazisti, oggi sono diventati buoni, ieri si abbraccia il cinese, oggi non esci nemmeno di casa, domani Putin sarà un eroe e gli ucraini una manica di assassini.
Perché il potere non chiede un’opinione ma un riflesso di ubbidienza pavloviano.
@ Peucezio
“imparzialità”
OAAP!
Ciao!
Andrea Di Vita
“anche perché per come la vedo io l’imparzialità in questo caso non è un merito”
Finché non avevo letto questa frase pensavo che l’opinione diffusa fosse la meritorietà della diffusione di propaganda e dell’inquinamento del dibattito (contribuire al rincoglionimento collettivo, in sostanza, è visto come una forma di militanza). Ora si impone un nuovo standard, radicalmente diverso: non è meritorio diffondere propaganda e inquinare il dibattito, ma è diventato una colpa il non farlo.
L’ideologia che prevede l’obbligo di militanza (e quindi se vieni meno all’obbligo sei colpevole) è quella totalitaria.
@ Roberto
“imparzialità non è un merito”
Ovvio.
Se uno sa già chi ha ragione al 100% e chi ha torto al 100% allora l’imparzialità è somma ingiustizia.
Ma se uno deve prima giudicare chi ha ragione e chi ha torto delle parti in causa allora l’imparzialità è essenziale.
Ed è qui che entra in gioco la memoria.
Se uno dimentica che la Storia non comincia il 24/02/2022 allora la Russia ha torto marcio.
Se uno ricorda la cacciata del presidente democraticamente eletto da Kiev nel 2014, il rogo di Odessa e le stragi nel Donbass degli anni successivi e le grandi manovre NATO in un paese che non ne e’ manco membro nel 2021 (e in piena pandemia!) allora no.
Specie se uno vede l'”aggredito” combattere orgogliosamente con le bandiere dei massacratori di cui rivendica la memoria.
(Per non parlare di tutti i casi pregressi in cui gli “aggressori” erano ben altri, dalla Baia dei Porci all’Iraq).
L’ostinazione con cui si nega la memoria e la demonizzazione del più piccolo dissenso ha qualcosa di sinistramente orwelliano, tanto più se viene da persone intelligenti e acculturate.
Ciao!
Andrea Di Vita
Andrea
“ L’ostinazione con cui si nega la memoria e la demonizzazione del più piccolo dissenso ha qualcosa di sinistramente orwelliano, tanto più se viene da persone intelligenti e acculturate.”
Io invece trovo orwelliana l’ostinazione con la quale demonizzi gli ucraini e chi non è d’accordo con te
@ Roberto
“demonizzi”
Adesso mi dici dov’è che ho demonizzato qualcuno.
Dico e ripeto che il più pulito c’ha la rogna.
E credo di aver documentato quanto affermo.
Contestami nel merito.
Se puoi.
Ciao!
Andrea Di Vita
Mi prendi in giro Andrea!?!
In ogni tuo singolo intervento sull’Ucraina da un anno a questa parte, e pochi non sono, definisci l’ucraina uno stato nazista, gli ucraini dei nazisti dichiarati….
@ Roberto
“ucraino”
No.
Mi limito a ricordare che il governo Ucraino dopo EuroMajdan del 2014 tresca coi nazisti e celebra i loro eroi.
Questo è un fatto provato documenti alla mano.
Ho anche scritto che è comunque assurdo affermare che tutti gli Ucraini sono nazisti.
Sarebbe come dire che siccome la mafia è nata in Sicilia tutti i Siciliani sono mafiosi.
Gli Ucraini sono le prime vittime delle politiche scellerate del loro governo, esattamente come i Siciliani sono le prime vittime della mafia.
Ciao!
Andrea Di Vita
Tanto per spiegare meglio:
un giudice imparziale è un giudice che non ha pregiudizi o simpatie verso nessuna delle due parti,
non un giudice che dà ragione al 50% ciascuno anche se una delle due parti ha ragione al 100%.
È PROFONDISSIMAMENTE sintomatica la frase di Roberto.
È un vero manifesto dell’ideologia contemporanea, nemica della realtà, dell’obiettività, sempre fanaticamente di parte.
Peucezio
un giudice non è imparziale tra l’assassino e la vittima. però garantisce all’imputato che sarà processato con tutti i crismi per stabilire se è l’assassino.
nel qual caso, con molta parzialità, lo sbatterà in galera.
mi pare che lo stesso valga per lo storico: il processo deve essere imparziale ma il giudizio non può che riflettere i valori. tra i negri del Congo e i loro massacratori belgi c’è una differenza (se la propaganda inglese dice il vero)
ciao
Francesco,
hai una concezione del diritto tutta tua (e inquietante).
Condannare il colpevole non è un gesto d’imparzialità.
Imparziale vuol dire che se sei negro ti condanno e se sei bianco no, anziché guardare solo a quello che hai fatto.
Non usaimo le parole a sproposito.
Roberto le ha usate molto a proposito, ahimè, esprimendo il suo vero pensiero.
Tu le stai distorcendo.
Scusa, “non imparziale”.
Lapsus.
Francé, prima della fine del processo non si può dire che l’imputato sia colpevole, e il giudice, come tutti sanno, deve decidere con imparzialità.
Sei un po’ inquietante, in effetti, ha ragione Peucezio.
Una nota piccola: non vedo affatto le due posizioni come incompatibili ed escludenti.
Io le sottoscrivo entrambe senza difficoltà alcuna.
Ciao
@pinomamet
Non è che mi riconosco molto nelle posizioni 1 e 2.
Vedo il conflitto in Ucraina come una situazione a più livelli di causazione,o forse con diversi livelli di sequenze causali, in cui però il livello geopolitico dello scontro tra grandi potenze è nettamente prevalente.
Nello scontro geopolitico prevale il gioco di potere puro, e restano secondarie le narrazioni ideologiche, e questo vale per ogni parte in conflitto non solo nei confronti dell’altro , ma anche nei confronti della propria opinione pubblica.
Cioè le narrazioni ideologiche anche quando sono non parzialmente o interamente false, restano comunque strumentali.
La narrazione russa della denazificazione non è di per sè falsa, tutt’altro , ma è strumentale soprattutto alla propria opinione pubblica.
Come ho già detto in passato non credo granchè nella democrazia,per cui ci mancherebbe che mi faccia illusioni sulla democrazia russa , però anche lì c’è appunto un’opinione pubblica, e al di là della narrazione di Putin autocrate c’è una Duma e dopo il suo partito Russia Unita, i due principali partiti d’opposizione ( altro che Navalny o i filooccidentali posteltsiniani come raccontavano qua ) sono i comunisti di Zyuganov e i nazionalisti del fu Zhirinosky, entrambi molto ma molto più decisamente antioccidentali di Putin.
In particolare per i comunisti russi, faccio anche fatica ad attribuire le categorie di revanscismo e nazionalismo.
La Russia, con tutti i suoi difetti , è però un paese multietnico in cui a febbraio scorso la mozione di riconoscimento delle repubbliche donbassiane è stata presentata in Duma da un deputato comunista di nazionalità osseta, e tra gli esponenti dell’ala dura c’è il ceceno sunnita Khadyrov.
Il livello per così dire più basso della catena causale era quello della guerra civile tra filorussi e filooccidentali nell’Ucraina stessa, esploso nel 2014 dopo il golpe causato dagli americani .
Dico filorussi e filooccidentali perchè qualcuno sarà sicuramente più esperto di me in questioni etniche di quella zona, ma per esempio trovavamo come presidente della repubblica di Donetsk, un Zacharchenko ( poi assassinato dagli ucraini ) che a me pare un tipico cognome ucraino , e un Zelensky russofono,come mi pare tu Pino precisavi giustamente , ma anche prima di lui un Poroshenko nazionalista ucraino, che però a quanto ho letto dovette imparare l’ucraino, e poi lo parlava poco meglio di come gli indiani parlavano l’inglese nei western hollywoodiani .
Anche il livello successivo di guerra tra Russia e Ucraina con le maiuscole ha degli aspetti di guerra civile per gli aspetti di storia comune, parentela etnica, ecc ecc.
Mi chiedo se , nonostante tutte le balle che che ci ammanniscono i nostri liberi media, il relativamente basso livello di potenza distruttiva e di ferocia praticato finora dai russi non sia dovuto, invece che , o oltre che da un calcolo puramente utilitaristico,prudenziale, militare , alla percezione in una parte significativa dell’opinione pubblica russa degli ucraini come loro cugini, o più banalmente al fatto materiale che centinaia di migliaia di loro il cugino in Ucraina ce l’ha veramente.
Se il livello diciamo locale fosse stato il più importante, la Russia non avrebbe aspettato fino a febbraio 22.
In altre parole per me geopoliticamente è stato uno dei conflitti più inevitabili della storia.
Dico inevitabile perchè altrimenti si entra in categorie come giusto, giustificabile, ecc.
La Russia nel 2014 si è ripresa la Crimea, che all’epoca era il minimo e allo stesso tempo il massimo che si poteva permettere, e soprattutto si è preparata economicamente e militarmente alle successive mosse Usa, cioè alle successive mosse di ordine geopolitico e geoeconomico .
Che sono state , da parte Usa, la denuncia unilaterale del trattato missilistico e la non risposta alla pubblicazione delle linee rosse russe a dicembre 21, l’integrazione militare pratica ma non formale dell’Ucraina nel dispositivo offensivo Nato, l’afflusso sia di capitali privati americani sia di finanziamenti del FMI per tenere in piedi lo stato ucraino .
Come ho già accennato in parte qualche giorno fa,dal loro punto di vista del loro interesse di grande potenza gli USA si sono mossi bene. Qualora la Russia non si fosse mossa, prima o poi la tiritera del “ti faccio entrare, non ti faccio entrare” sarebbe finita con la piena entrata dell’Ucraina nella Nato, e la Russia sarebbe stata impossibilitata a muoversi senza scatenare de jure, e non de facto, perchè ci siamo già parzialmente dentro, la III GM, se vogliamo così chiamarla .
Muovendosi la Russia, gli Usa hanno potuto reimporre stretti rapporti di vassallaggio sugli europei, e allontanarli dai fattori di cointeressenza economica e continuità territoriale tra Europa e Russia nella grande area continentale euroasiatica.
Dietro il comune interesse ( prodotti finiti europei in cambio di commodities a basso costo) c’era il pericolo di sviluppi politici più profondi .
Nuland “fuck the EU ” del 2014 docet.
In più , si possono permettere una guerra con la Russia a casa loro ( di Russia e Ucraina ), che dal loro punto di vista è ottimo, mi sembra abbastanza autoevidente.
Quello che finora non ha funzionato nei loro piani è stata la sopravvalutazione dell’effetto delle sanzioni e , che poi è in parte collegato, la sopravvalutazione della loro capacità di imporre la loro linea più strettamente politica, di potere, a buona parte del resto del mondo.
Per Quisquiliator
“Vedo il conflitto in Ucraina come una situazione a più livelli di causazione,o forse con diversi livelli di sequenze causali, in cui però il livello geopolitico dello scontro tra grandi potenze è nettamente prevalente.”
Grazie, riflessioni interessanti!
“faccina che ride”
“faccina che vomita”
scusa se non dettaglio ma mi basta (e avanza) “non credo granchè nella democrazia”
di cui ti ringrazio, seriamente, perchè stavo scivolando in quella direzione ma tu sei stato come un messaggio dal futuro
ciao
@ Francesco
“fronte”
Come nella crosta terrestre non c’et una faglia unica che separa due zolle continentali, così in politica non c”è una linea di divisione unica che separa due fronti.
L’umanità consta di sette miliardi di individui. Di questi, un decimo appartiene direttamente o indirettamente a Washington. Il resto è diviso in altre zolle più o meno grandi. Come una cerca di espandersi le altre le si contrappongono, per poi riprendersi a darsi zuccate appena possono. Hai presente gli scontri sull’Ussuri fra Cina e Russia, o gli scontri fra I dia e Cina sulla frontiera dell’Assam?
Ciao!
Andrea Di Vita
Sì, mi rincuorano ogni volta che i vari Orsini parlano dei Brics come Sol dell’Avvenire
😉
Quante volte Orsini ha parlato dei Bric, tanto per sapere?
Scusa, ho usato Orsini come categoria “merdacce anti-occidentali per avere spazio sui media” e non come singola persona!
Per Pino Mamet
“A proposito della questione ucraina: a me pare che ci siano due visioni incompatibili e mutualmente escludenti, che tenterò di descrivere sine ira et studio”
Io veramente ne avrei una terza…
siamo sulla faglia geologico tra Oriente e Occidente, dove sono iniziate tutte le guerre da quella di Crimea alla Prima alla Seconda guerra mondiale alla guerra Iran-Iraq.
Chi si trova su questa faglia, per sopravvivere, quando si trova con le spalle al muro, deve prendere decisioni drammatiche, senza poter prevederne l’esito, e che mettono in moto mille e mille altre cose impossibili da immaginare.
Del tipo, “Permetto che si ammazzi come niente l’erede al trono, senza dire nulla ai serbi? Se mi faccio vedere debole, collassa tutto l’impero multietnico”
“accetto le minacce austroungariche e faccio vedere al mondo intero che la Serbia si può comandare a bacchetta?”
“Faccio una guerra con milioni di morti o violo la neutralità del Belgio ma vinco subito e risparmio una strage al mondo?”
“Permetto che la Germania invada il Belgio, dimostrando che noi inglesi non manteniamo la parola solo per amore della pace?”
E così via. Poi è facile trasformare ciascuno di questi in un mostro assassino o in un santo martire.
Sì, convincente.
Le grandi potenze si scontrano non tanto in casa, quanto lungo certe faglie instabili.
@ Martinez
“faglia”
E non è l’unica. L’altra sono i Balcani, sull’ex confine fra impero ottomano e impero asburgico, e prima ancora fra impero romano d’oriente e d’Occidente. Una terza è quella mesopotamica, fra Babilonia e Persia un tempo e fra Sunniti e Sciiti oggi.
Nel bel filmato che discute da un punto di vista cattolico le posizioni del papa
https://fb.watch/kAXZ0rOGcV/
uno degli interventi sottolinea che Bergoglio si sta sforzando di evitare che tutte queste faglie si saldino provocando un terremoto più generale. L’Ucraina potrebbe essere sede del sisma che si propaga alle altre faglie.
Ecco perché insistere sul fatto che noi siamo democratici e gli altri no è corretto, ma anche irrilevante e alla lunga pericoloso. Perché il fatto che da noi si possano prendere decisioni in modo democratico non significa che quelle decisioni siano le migliori. Dall’attacco suicida Ateniese alla Sicilia nella guerra del Peloponneso fino allo sterminio dei Pellerossa la storia è piena di esempi di decisioni prese in democrazia che hanno avuto un esito tragico.
Ciao!
Andrea Di Vita
una mia difficoltà è che non riesco a vedere il fronte che sarebbe contrapposto a quello occidentale
mi sembra, piuttosto, una congerie di stati tra loro non uniti da null’altro che l’ostilità all’occidente e più che pronti a scannarsi tra loro
la Cina cerca di fare da regista ma, per ora, con scarso successo, non avendo un mito forte come “democrazia e mercato” da proporre
per cui non riesco a vedere come queste faglie potrebbero scaldarsi
immagino sia uno dei miei molti limiti
@ Francesco
“fronte”
Come nella crosta terrestre non c’et una faglia unica che separa due zolle continentali, così in politica non c”è una linea di divisione unica che separa due fronti.
L’umanità consta di sette miliardi di individui. Di questi, un decimo appartiene direttamente o indirettamente a Washington. Il resto è diviso in altre zolle più o meno grandi. Come una cerca di espandersi le altre le si contrappongono, per poi riprendersi a darsi zuccate appena possono. Hai presente gli scontri sull’Ussuri fra Cina e Russia, o gli scontri fra I dia e Cina sulla frontiera dell’Assam?
Ciao!
Andrea Di Vita
Allora, ci sono i buoni che hanno salvato solo un decimo del mondo, poi ci sono le orde dei cattivi che si combattono anche tra loro perché sono cattivi, ma che come prima preoccupazione hanno quella di fare del male ai buoni. Compito dei buoni è liberare il mondo dai cattivi.
Francesco dice che questa, la visione hollywoodiana, è l’unica corretta.
Togli pure buoni e cattivi e mettici altri termini e firmo.
PS ho passato la mia fase neocon, ora credo che il compito dell’Occidente sia esistere.
A parte che siamo oltre otto miliardi, potrebbe essere interessante se ci dessi una breve sintesi dei principali altri gruppi umani.
1,3 miliardi in Cina
1,3 miliardi in India
gli altri tutti sparsi? tutti “non allineati”?
@ francesco
“non allineati”
Ci sono almeno una faglia in Sudamerica e tre in Africa.
Il confine Bolivia-Cile (la Bolivia rivuole da sempre lo sbocco al mare, due guerre), il bacino del fiume Congo (fra francofoni e anglofoni: due guerre, coltan, uranio…), la zona di Yaoundé (idem, guerra civile), il confine fra Sudan ed Etiopia (se la seconda comincia a produrre elettricità col Nilo i vicini a nord muoiono di sete), e naturalmente la Nigeria.
Non ho considerato la zona di Iquitos in Sudamerica (petrolio, caucciù, Perù, Ecuador e Brasile, una guerra nel 1940)
Ciao!
Andrea Di Vita
una guerra nel 1940
e il Gronchi rosa 😀
prima della guerra che citi, (almeno in teoria) l’Ecuador conservava le frontiere orientali dell’antica Audiencia di Quito e si spingeva molto nell’attuale territorio peruviano…
le cartine pre-1939 mostravano sempre tali confini, non solo da noi…
quando la DC inviò Gronchi (pres. 1955-1962) in Sud America fece pubblicare un francobollo commemorativo…come da prassi…
ma si obliarono che le frontiere erano nel frattempo cambiate 😀 😀
il Perù protestò, il Gronchi rosa fu tosto ritirato..
e i collezionisti si fecero i milioni 😀
il Sud America potrebbe essere diviso fra Nazioni “smart” e Nazioni “sfigate”, per quanto riguarda i confini 😀
le due Nazioni “sfigate” sono Bolivia ed Ecuador
1.la Bolivia si è fatta pappare territori dal Brasile (l’Acre e molto altro), dal Cile e financo dal Paraguay, dicesi Paraguay 😀 (guerra del Chaco, 1932-1935, finita nel 1938 su “mediazione” -leggi, intimazione- USA che erano ormai stanchi di pensare al Chaco quando il Giappone si armava e da noi in Europa i fascismi imperavano :D)
2.l’Ecuador si è fatto pappare ab origine Pasto dalla Nuova Granada (oggi Colombia) e soprattutto vasti territori dal Perù
“il discorso mainestream”
Il treno del mainstream ha richiesto, tra pandemia e guerra, una mobilitazione dell’opinione pubblica senza precedenti. Ogni mobilitazione, si sa, è un evento traumatico, uno scossone che rischia di far perdere passeggeri.
Facendo un po’ di cronistoria dei commentatori di lunga data, vediamo quando sono scesi.
Miguel non lo conto, sia perché è il padrone di casa, sia perché sul treno mi pare che non ci sia mai stato.
1. PinoMamet: il primo a scendere, quasi fin dall’inizio del primo confinamento.
2. Peucezio: era già sceso al tempo della seconda ondata, che è un utile ad quem, quando ha mostrato un’insofferenza crescente verso le misure restrittive che venivano reintrodotte. Ma forse la pensava così già nell’ultima fase del grande confinamento, solo che non me lo ricordo. E si piazza al secondo posto
3. Mirkhond: è un terzo posto dovuto al fatto che c’era stato un periodo in cui aveva smesso di commentare, ma al suo ritorno era sceso da un pezzo, sempre per le misure restrittive.
4. Credo di esserci io, qui: era l’epoca delle proteste in Canada. Il governo che decide che se ne sbatte radicalmente di quello che pensa una porzione consistente (anche non maggioritaria) dell’opinione pubblica e usa leggi eccezionali per reprimere le proteste che ne conseguono per me supera la linea dell’accettabile. So che molti non sono d’accordo con questa mia concezione dei rapporti sociali, ma tant’è.
5. Andrea Di Vita: sono le settimane successive al 24 febbraio fatidico, per i motivi che non serve ripetere perché sono attualità
Riconosco all’inizio di avere avuto anch’io un po’ di paranoia sul covid, non per la mia persona, ma perché ho una madre anziana.
Oggi penso che tutte le restrizioni siano state sbagliate; agli inizi inizi le presi come una sorta di necessità breve e contingente (mai avrei immaginato la durata e men che meno la reiterazione).
Ma fui da subito critico e schifato verso la gentaglia che inveiva dalle finestre su quelli che passavano per strada.
Mirkhond non ricordo che abbia mai temuto seriamente il contagio, quando le restrizioni e il controllo poliziesco.
Andrea è stato palesemente organico alle posizioni mainsetram sul covid e ora è palesemente in contrasto con esse sulla guerra in Ucraina (più per insofferenza verso il nazionalismo revanscista polacco, credo, che per altre ragioni, ma questo lo porta a fare osservazioni e analisi molto condivisibili in sé e, direi, molto equilibrate).
Per inciso, mia madre, proprio il soggetto più direttamente interessato, è stata piuttosto insofferente dall’inizio su restrizioni, allarmismo in genere e anche mie cautele, pur molto moderate (l’ho sempre fatta uscire, pur all’inizio con mille precauzioni, le ho consigliato il vaccino, ma senza essere insistente; alla fine, un po’ controvoglia, l’ha fatto, ma si è evitata la terza dose essendosi presa il covid; ancora oggi non crede all’idea che senza il vaccino avrebbe potuto prenderlo in forme molto più gravi).
@ peucezio
“Andrea”
Sul Covid sono stato organico al mainstream perché dubito che una guerra alla pandemia si possa vincere senza disciplina militare, almeno fintantoché la minaccia è immediata. Poi che siano state fatte delle porcate, specie in periodi più recenti, è indubbio
Sull’Ucraina mi sono indignato al sentire il discorso di Draghi “volete la pace o i condizionatori?” e per due motivi. Primo, perché dai tempi della guerra in Abissinia sappiamo che le sanzioni non fermano un aggressore. Secondo, perché riecheggiare la retorica mussoliniana rivela la cialtroneria di fondo del proprio servilismo verso i nostri concorrenti d’Oltreoceano. Il linciaggio mediatico verso i vari Orsini, Cardini, Montanari ecc. (non certo dei complottisti) mi ha confermato nella mia posizione.
Insomma, in entrambi i casi la mia motivazione è il patriottismo. A suo tempo ho giurato fedeltà alla Patria mia, non a quella dei masticabibbie.
Ciao!
Andrea Di Vita
in effetti questo ti rende interessante come soggetto da classificare politicamente: unisci il peggio del fascista con il peggio del comunista.
eppure ho mille punti di contatto “personale” con te, per cui non posso che simpatizzare umanamente
😀
PS naturalmente mi sono spellato le mani al discorso di Draghi, io
Quel discorso di Draghi riusciva a essere ridicolo, patetico e tragicamente falso.
L’Italia ha avuto i condizionatori, a prezzi più alti, l’Ucraina ha avuto la guerra, la Russia ha avuto delle sanzioni che hanno avuto il risultato di farla crescere più di Francia e Germania (era su tutti i giornali, settimana scorsa).
Grande statista, non c’è che dire.
L’Ucraina dopo più di un anno resiste ancora, mentre sia Putin sia gli analisti pensavano sarebbe crollata in pochissimo tempo. E forse inizierà una controffensiva strategica per riconquistare i territori ucraini conquistati dai russi.
Non mi pare poco.
Seh, la controffensiva ricordo che doveva partire a Giugno.
Dell’anno scorso.
Nel frattempo ha riconquistato Izium e trovato libera Kherson, per il resto le sue acquisizioni territoriali sono state zero.
mica ho detto “forse” per niente.
è che vorrei capire dove stanno i Leopard e i Leclerc e i Challenger
😉
Certo. Ora ti metto anche un video degli analisti seri, non putiniani, di cui ti potrai fidare volentieri
https://youtube.com/watch?v=1xLpkcD6cfs
Non capisco però cosa significhi guerra alla pandemia.
La pandemia non è mica un’invasione militare a uno stato!
Allora facciamo la guerra al raffreddore, quella al prurito, quella all’orticaria…
Se vuoi anche quella al tuore, quella all’infarto e ai problemi cardiaci.
Ma è un’idiozia: se uno ha il tumore, si cura, va in ospedale, ecc. È un problema individuale, mica una guerra.
Poi ovviamente si finanzia la ricerca contro il tumore. Ma non è che si vincolano i sani. E nemmeno i malati: se voglio tenermi il tumore e morire sono cazzi miei.
D’accordo, il covid è contagioso. Come anche il raffreddore, l’influenza e un milione di altre cose.
E mbeh? Se non voglio rischiare di contagiarmi sto a casa. Mica obbligo gli altri a stare a casa.
Tutt’al più si obbliga il mio datore di lavoro a consentirmi di lavorare da casa, se è possibile.
@ peucezio
“obbligo”
Come il cambiamento climatico o il problema energetico, le pandemie sono un problema collettivo.
Non esistono soluzioni individuali a problemi collettivi. Non siamo Thoreau.
(Non esistono nemmeno soluzioni nazionali o a livello di singola etnia, a dire il vero: questo è il motivo del mio antifascismo e del mio europeismo, per non dire proprio del mio mondialismo. Fosse vero il piano Kalergi, vi aderirei).
E tutte le volte che c’è da risolvere un problema collettivo, che lo si voglia o no, c’è una massa che obbedisce ai pochi. Questi pochi possono dare ordini giusti o ordini sbagliati.
Ma persino dare un ordine sbagliato è meno dannoso che dare l’impressione di non sapere che ordini dare.
(Il che, tra l’altro, è precisamente quello che sta succedendo col cambiamento climatico).
Concordo completamente con Goethe: meglio commettere un’ingiustizia che tollerare il disordine.
Ciao!
Andrea Di Vita
D’accordo con Andrea ma non con Goethe.
In generale il disordine va benissimo e chi vuole ordine è solo un rompicoglioni.
Purtroppo i problemi collettivi esistono davvero, però.
Allora mille volte meglio il disordine.
Se l’ordine è oppressione dell’uomo.
@ peucezio
“oppressione”
Primum vivere, deinde philosophari.
I bei versi “libertà vo cercando, ch’è sì cara / come sa chi per lei vita rifiuta” vanno bene giusto per i suicidi come Catone l’Uticense, non per chi porta la responsabilità di concorrere a scelte che riguardano tutti.
Suicidandoci per scelte sbagliate condanniamo anche gli innocenti del futuro, ai quali ci segniamo un mondo che ci è stato lasciato in usufrutto, non in proprietà.
Le specie estinte non se ne fanno granché, della libertà dall'”oppressione”.
Ciao!
Andrea Di Vita
Non sono d’accordo.
Non ha senso essere vivi in una vita opprimente, intollerabile.
Questo è un tratto tipico della modernità totalitaria:
la soppressione della libertà va bene in vista di un bene maggiore o della stessa sopravvivenza.
Dio ci scampi da chi ci vuole far sopravvivere: in nome di questa pretesa si sono fatte le peggiori nefandesse.
E nessuno oltretutto ci garantisce la validità della ricetta.
Infatti proprio in Italia si è visto: chiusure fra le più strinenti, rapporto fra popolazione e morti di covid fra i più alti.
Perché la libertà è intrinsecamente congeniale all’uomo ed è incompatibile con la sopravvivenza e il funzionamento della società.
Non parlo dell’arbitrio individuale dell’uomo atomizzato e autoreferente, ma del diritto delle persone, delle famiglie e delle comunità a vivere in modo autentico, senza coercizioni dall’alto.
È curioso: sei nemico delle comunità e dei piccoli gruppi perché sarebbero opprimenti per l’individuo (il che a volte accade, d’accordo), malgrado al tempo stesso costituiscano le sue reti essenziali di relazioni, la famiglia, le amicizie, l’amore, ecc.
mentre l’oppressione del mostro anonimo e collettivizzante non sarebbe alienante e opprimente.
Per cui poi ti pare lecito strappare le persone alla socialità minima di amici, fidanzata, magari genitori anziani, fratelli…
Posso dire che non riesco a immaginare niente di più lontano da una società in cui vorrei vivere, niente di più vicino a un incubo distopico, della tua società ideale? 🙂
nefandezze
Ultimamente sono disgrafico…
sono di nuovo d’accordo con Peucezio!!!
la cosa mi sconvolge un pò, non capita quasi mai
😀
PS tra l’altro, la risposta di Peucezio potrebbe essere la ragion d’essere dell’ANPI, quando molti decisero che vivere senza libertà non era tollerabile
e spiegarlo ad Andrea non ha prezzo!
@ peucezio
“È curioso: sei nemico delle comunità e dei piccoli gruppi perché sarebbero opprimenti per l’individuo (il che a volte accade, d’accordo), malgrado al tempo stesso costituiscano le sue reti essenziali di relazioni, la famiglia, le amicizie, l’amore, ecc.
mentre l’oppressione del mostro anonimo e collettivizzante non sarebbe alienante e opprimente”
Ovvio.
Il “mostro collettivizzante” è lontano dalle nostre vite quotidiane (almeno, all’infuori delle distopie tipo l’orwelliano ‘1984’ o anche il ‘Noi’ di Zam’jatin, dove appunto si impedisce di vivere in privato staccati dallo Stato).
Di solito il “mostro collettivizzante” si limita e esigere il pagamento di qualche tassa (chi le paga) e qualche multa (sovente peraltro meritata) nonché la naja (quando c’era, e per i non raccomandati). A meno di inevitabili errori giudiziari o a meno di essere un delinquente privo di agganci politici, il “mostro collettivizzante” se pure c’è è invisibile.
Anzi, il problema semmai è che il “mostro collettivizzante” non è abbastanza presente o che la sua presenza è inefficiente, come quando chi paga le tasse si lamenta per le scuole pubbliche che cadono a pezzi, gli autobus troppo scarsi, i treni in ritardo, per le code infinite alla mutua o per le lungaggini burocratiche per il disbrigo di una pratica.
La sopraffazione vera, la violenza vera, non la danno un ipotetico ma remoto Leviatano.
La infliggono il vicino prepotente, il boss di quartiere, lo spacciatore sotto casa, il borsaiolo sull’autobus affollato, i prepotenti che bullizzano i più deboli nel cortile della scuola, il bottegaio evasore che affama il SSN con le sue mancate ricevute, il padrone che allunga le mani sulle colf bonazze, il marito ubriacone, la gang che spadroneggia, il padrone della vigna, lo sbruffone che parcheggia nel posto riservato ai disabili.
Il “mostro collettivizzante” esiste per difenderci da queste cose, che sono le radici della violenza vera, tangibile.
Il “mostro collettivizzante” e’ la barriera, tanto più arbitraria in quanto artificiale, fra noi e la barbarie.
Tant’è che quando il “mostro collettivizzante” parliamo di “failed State” se siamo all’ONU.
Oppure, a casa nostra, intoniamo l’italica litania sull’ “assenza dello Stato”.
La libertà individuale esiste davvero come fondamento dell’esistenza solamente nella capanna di Thoreau. Altrove, esiste finché non limita la libertà altrui: il che vuol dire in un ambito molto ristretto, data l’affollamento attuale. Al di fuori, diventa sopraffazione.
Così, Fernand Braudel nelle sue opere sula nascita del capitalismo sostiene – superando Marx – che la libera concorrenza fra i piccoli bottegai del mercato del villaggio medievale diventa monopolio dei traffici intercontinentali con la formazione delle Compagnie delle Indie di Olanda, Inghilterra ecc. Infatti, l’assoluta libertà di movimento di merci e mercanti diventava possibile solo su spazi oceanici, e solo se di fatto ingessata in un monopolio riservato dai vari governi a questa o a quella società di capitali. Lungi dall’essere associato al libero mercato, il capitalismo – accumulare denaro solo per reinvestirlo e produrre merci da vendere e procurarsi altro denaro, secondo il classico schema marxiano – è fin dal primo momento associato a grandi monopoli privati, ossia alla negazione pura e semplice della libertà individuale.
Come rimane allora libero l’individuo? Facendosi coinvolgere il meno possibile dalla spirale dell’accumulo di beni materiali.
Ma evidentemente in una società protesa all’accumulo di tali beni il controllo sociale è tanto più capillare quanto più è ravvicinato.
Ecco perché affermo che le piccole comunità, la “piccole Patrie”, sono intrinsecamene più soffocanti dello Stato.
L’aria delle città rende liberi.
Ciao!
nel paragrafo dei “cattivi” di Andrea Di Vita secondo me c’è un intruso ed è il “bottegaio evasore”
tutte le altre figure citate nel paragrafo esercitano una forma di sopraffazione diretta, immediata e direttamente percettibile
non così per il “bottegaio evasore”
anzi credo si possa dire che se il bottegaio (o qualsiasi altra figura) può profittare dell’evasione è proprio grazie al “mostro collettivizzante” (senza ordinamento non ci sono imposte sul reddito da evadere)
@ Giuseppe motta
“bottegaio”
Banalmente, per ogni persona che riesce a non pagare le tasse, a parità di servizi pubblici forniti dallo Stato ci sarà qualcuno che dovrà pagare più tasse per compensare quanto evaso.
Ciao!
Andrea Di Vita
non è così banale e soprattutto è un meccanismo certamente molto meno immediato e diretto della vessazione esercitata dal rapinatore o dal bullo o dal vicino prepotente
non solo, è un meccanismo che è reso possibile proprio dallo Stato (il “mostro collettivizzante”) perché è lo Stato che istituisce le imposte sul reddito
Andrea,
“Banalmente, per ogni persona che riesce a non pagare le tasse, a parità di servizi pubblici forniti dallo Stato ci sarà qualcuno che dovrà pagare più tasse per compensare quanto evaso.”
Oppure ci saranno meno sprechi.
Aggiungo,
circa i no-vax,
– rivedicare la libertà di cura contro ogni terapia coatta, preventiva o curativa, è sacrosanto e l’infrazione a questo principio costituisce violenza illegittima da parte dello stato;
– rivendicare l’antidogmatismo di ogni forma di ricerca o dibattito scientifico è altrettanto giusto: ci sono posizioni più accreditate e fondate, ma non ci sono tabù a priori;
d’altra parte però
– il dogmatismo dei no-vax, benché preferibile a quello opposto in quanto comunque difende una libertà in più, non in meno, è comunque speculare a quello vaccinista (e tra l’altro quando sostiene che anche agli anziani il vaccino farebbe, mediamente, più danni del virus, delira) e soprattutto convidive con quest’ultimo caratteristiche per me inaccettabili:
la paranoia, il salutismo radicale, l’igiensimo, il bisogno di controllo sul corpo e sul mondo.
Mi è stato raccontato di un no-vax che, dopo che la madre si è vaccinata, si rifiutava di abbracciarla per non contagiarsi (sic). È un caso estremo ma significativo.
In generale la polarizzazione delle posizioni è una delle massime manifestazioni del degrado culturale in cui stiamo vivendo.
Io non nego di essere nettissimamente pro-russo (più che pro-putiniano: mi pare che Putin abbia fatto vari gravi errori strategici), ma non ostracizzerei mai ogni posizione diversa come illegittima e priva di diritto di cittadinanza.
@ tutti
Trovata in Rete
Articolo di Politico molto interessante, come spesso capita agli articoli di Politico (hanno ottime fonti, poi certo a volte ci combinano poco): l’Ucraina potrebbe aggiungersi al novero dei conflitti “congelati”, in quella situazione Corea del Nord/Corea del Sud di cui ogni tanto si parla. Potrebbe essere una soluzione praticabile e, alla fine, non troppo sgradita.
Negli USA stanno cominciando finalmente a porsi il problema che finora un po’ tutti hanno ignorato: qual è la nostra exit strategy? Che obiettivo reale abbiamo in questo conflitto? Che significa “vincere”? E soprattutto, quanto ci costerà farlo, e fin dove siamo disposti a spingerci? L’idea di far collassare la Russia senza troppo impegno da parte nostra è fallito: dunque o non collassa, e perdiamo la guerra, o per farla collassare ci vorrà molto più di quanto preventivato, sia in termini di tempi che in termini di soldi – e non voglio nemmeno pensare all’ipotesi di mandarci i nostri soldati, anche perché, onestamente, chi mandiamo. Pare chiaro che la controffensiva, quando e se si farà, non risolverà il problema; andasse anche benissimo la Russia arretrerebbe un’altra volta, farebbe magari un’altra mobilitazione, e continuerebbe a bombardare il paese; e intanto il PIL ucraino è colato a picco, più di metà della popolazione è sotto le armi o è emigrata (parecchi pure in Russia, anche se è dura ammetterlo), tutto il debito pubblico del paese è a spese nostre così come l’equipaggiamento dell’esercito e fintanto che il conflitto continua andrà sempre peggio. Del resto non è che li puoi mollare così, non tanto per questioni etiche (figuriamoci) ma perché daresti via libera completa alla Russia, e non vuoi farlo sia per questioni strategiche che di prestigio, e pure perché un bel po’ di soldi ce li hai messi e pure la faccia e una cosa è che l’Ucraina perde da sola, un’altra è che perde con dietro tutta la NATO e le superarmi occidentali. L’unica soluzione è congelare il conflitto, trovando una formula che consenta un po’ a tutti di dire di aver vinto: l’Ucraina pur mutilata mantiene la sua sovranità e la Russia si tiene quello che ha preso e non di più. Formalmente le ostilità continuano, così nessuno è obbligato a umilianti firme, ma in pratica la guerra è finita come è finita in Corea (al di là del fatto che tecnicamente per la Russia non è una guerra). Zone smilitarizzate, forze di interposizione eccetera, poi fra quarant’anni Dio vede e provvede e intanto si riempie il paese di armi, e ci guadagnano gli USA, e lo si ricostruisce e due spicci li guadagniamo pure noi. La Cina, figuriamoci, sarebbe d’accordissimo. Certo di incognite ce ne sono parecchie per il governo ucraino, ma alla lunga questa potrebbe davvero rivelarsi l’unica soluzione praticabile.
Questa però è la prospettiva occidentale, e obtorto collo Ucraina (meglio un’Ucraina più piccola che nessuna Ucraina), ma non è quella russa. La questione territoriale per la Russia è secondaria: la questione primaria è quella della sicurezza strategica. Certo, l’Ucraina formalmente ancora in guerra non entrerebbe nella NATO, ma le “garanzie di sicurezza” che chiederebbe all’Occidente rischierebbero di essere equivalenti. La NATO dovrebbe impegnarsi non solo a non accogliere l’Ucraina, ma a non creare nessuna alleanza equivalente e ovviamente a non schierare le sue truppe nel paese, nemmeno come forza d’interposizione. E poi c’è il problema delle sanzioni: resterebbero per l’eternità? È vero che la Russia si sta sganciando dai mercati occidentali, obtorto collo pure lei, ma è ipotizzabile non commerciare mai più con lei? Però se togli le sanzioni e le lasci il territorio che ha conquistato e non ammetti l’Ucraina nella NATO in pratica le dici che ha vinto. E meno di questo non accetterà.
Non è una situazione semplice, ma che dalle nostre parti si stia cominciando a pensare che forse la vittoria totale non è tanto vicina e forse è il caso di porsi il problema del “dopo” è un minimo confortante.
Qui l’articolo, è interessante, leggetelo:
https://www.politico.com/news/2023/05/18/ukraine-russia-south-korea-00097563
Ciao!
Andrea Di Vita
>>> la questione primaria è quella della sicurezza strategica.
Posso? questa è una colossale cazzata, non più vera dal 6 agosto 1945.
La Russia, come prima l’URSS, ha un sistema automatico di lancio dei missili a testata nucleare anche in caso di decapitazione della leadership politica. E ha una componente sottomarina del deterrente nucleare che è sostanzialmente invulnerabile.
L’Ucraina nella NATO è un pericolo militare nullo per la Russia. E’ un grosso pericolo politico per il regime di Putin, quello sì.
Ciao
Negli USA è stata teorizzata la dottrina della supremazia nucleare: se io riesco a sparare le armi nucleari da abbastanza vicino e abbastanza velocemente in modo da colpire le istallazioni strategiche nemiche prima della risposta, posso vincere la guerra atomica.
Ora, tu sei abbastanza andato da coltivare il bipensiero per cui, contemporaneamente: 1) questo non è vero 2) questo è cosa buona. Ma è un tuo problema.
Potresti essere meno generico?
L’idea di colpire le installazioni strategiche nemiche è alla base della proliferazione di basi missilistiche degli anni ’60 e ’70, se non sbaglio, e dello sviluppo dei SLBM.
Non è che avevano migliaia di missiloni per nulla, è che volevano averne qualcuno DOPO un primo attacco del nemico
Quindi non mi risulta che qualcuno possa vincere una guerra atomica
Saluti
PS volendo seguirti, la soluzione al problema di come vincere una guerra atomica non è certo l’Ucraina, sono i bombardieri Stealth.
Ma non voglio seguirti e spero neppure gli strateghi USA.
@ francesco
“cazzata”
No, è brinkmanship.
Quando Khrushëv mandò i missili a Cuba seguendo l’esempio USA in Turchia mica voleva la guerra nucleare. Voleva piazzare pedine in posizione tale da infondere agli USA la consapevolezza di avere il coltello alla gola.
Chi mi punta un coltello alla gola non mi vuole necessariamente uccidere: vuole che io esegua la sua volontà, o, meglio ancora, vuole che io decida di non fare nulla che possa contrariare la sua volontà.
Ed è chiaro che di due contendenti è in vantaggio chi riesce per primo a porre il coltello alla gola dell’altro.
Già la NATO a Tallinn è un coltellino alla gola di Mosca. Ma all’epoca c’era Eltsin, cioè il nulla.
Oggi la musica è cambiata.
Ciao!
Andrea Di Vita
Posso? e che palle, quel periodo è tecnologicamente un miliardo di anni fa. Oggi mi pare sia irrilevante e superato proprio dalla garanzia della MAD, che allora era dubbia.
Oltre al minimo dettaglio che non ci sono armi nucleari USA nei paesi NATO più vicini alla Russia, giusto?
Come dici tu, la musica è cambiata, tranne che nella testa di Putin. O meglio nella sua propaganda.
@ francesco
“nucleari”
A volte sei di una ingenuità commovente. Il tuo wishful thinking ha del prodigioso.
Molto prima della Bomba si pensò davvero che l’invenzione dell’aeroplano, della radio ecc. avrebbero reso impossibile il loro uso come armi, perché la loro stessa disponibilità avrebbe teso possibili distruzioni inimmaginabili.
Douhet per primo pubblicò un libro che descriveva in modo convincente tali distruzioni all’inizio del XX secolo.
Ancora durante la Seconda Guerra Mondiale tutti i belligeranti avevano fatto immense scorte di iprite, eppure nessuno le uso’ per timore di rappresaglie di cui gli stessi contendenti – a cominciare dal Fuehrer in persona – avevano fatto esperienza nel corso della loro vita.
Eppure non è che l’esistenza dell’iprite ha reso impossibile la Seconda Guerra Mondiale.
Non possiamo prevedere una condizione in cui una guerra non possa scoppiare, perché non possiamo prevedere le alternative cui si troveranno di fronte i governanti un domani.
Sappiamo che chi attacca lo fa immancabilmente perché confida in una vittoria talmente fulminante da impedire ogni rappresaglia. La Bomba aumenta la posta, non elimina la partita.
E non è vero che siccome una cosa non è successa da decenni a oggi allora non succederà domani. È la stessa illusione di chi gioca alla roulette, quella di credere a un futuro prevedibile.
Oltre al concetto di “faglia”, un’altra somiglianza fra il terremoto e la guerra è proprio la sua impredicibilita’, perché in entrambi i casi un fatto minimo può scatenare conseguenze colossali.
E come col terremoto l’unica difesa è preventiva. Per i sismi l’ingegneria antisismica. Per la guerra imporre accordi e forze di interposizione’ prima che scoppi
Tu quando c’è stato il terremoto mica butti napalm sulle rovine.
E allora perché mandi armi in Ucraina?
Ciao!
Andrea Di Vita
>>> Sappiamo che chi attacca lo fa immancabilmente perché confida in una vittoria talmente fulminante da impedire ogni rappresaglia. La Bomba aumenta la posta, non elimina la partita.
Frase iniziale (credo) errata ma (sicuramente) contradditoria.
Nessuno può attaccare un paese dotato di armi nucleari con ragionevoli probabilità di evitare una rappresaglia.
Quel cacasotto di Biden ha usato questa come scusa per non difendere l’Ucraina in prima persona. Benchè non si combattesse in Russia e quindi fosse possibile farlo “a rischio limitato”.
L’iprite non funzionava, credo sia quello il vero motivo per cui non fu usato da nessuno.
Ma mi offende che tu mi dia dell’ingenuo per poi raccontarmi cose che so anche io.
Tipo le teorie del Douhet.
@ francesco
“offende”
Non era mia intenzione. Chiedo scusa.
“iprite”
Gli aggressivi chimici non funzionano in campo aperto perché il vento li disperde. Su gente confinata in una trincea (Ypres), in una metro (la setta di Tokyo) o che sta dormendo (i cinquemila curdi gassati da Saddam) funzionano benissimo, purtroppo. Per una rappresaglia sono ideali.
“nucleari”
Si può benissimo attaccare un paese dotato di armi nucleari, se chi attacca è a sua volta dotato di armi nucleari. Basta che l’aggressore non costringa l’avversario in un angolo, che di accontenti di vincere senza voler stravincere. Gli Afghani hanno sconfitto i Sovietici e i Vietnamiti gli Statunitensi, e di certo non hanno usato le buone maniere. Né Mosca né Washington hanno usato la Bomba.
Ciao!
Andrea Di Vita
>>> Si può benissimo attaccare un paese dotato di armi nucleari, se chi attacca è a sua volta dotato di armi nucleari. Basta che l’aggressore non costringa l’avversario in un angolo, che di accontenti di vincere senza voler stravincere.
A parte l’errore del verbo, dovrebbe essere combattere e non attaccare, sono al 100% d’accordo.
E’ stato bello, famose na magnata, se vedemo a Firenze. Propongo na domenica a pranzo, io salgo magno ed ariscendo.
Organizziamo!
per me va bene !
E’ stato bello ariscrive, manco tanto , prò un abbraccico.
@ tutti
Lungo, ma davvero imperdibile
https://www.youtube.com/live/N9Czv_fQbg8?feature=share
In breve: noi occidentali democratici ci aspettiamo che tutto il resto del mondo aspiri ad essere come noi. Se non lo è, pensiamo sua colpa o dell’arretratezza o di regimi oppressivi.
In realtà il resto del mondo che non et come noi ha talmente buona memoria delle nostre passate invasioni, colonizzazioni ecc. che accetta anche i peggiori regimi tirannici, purché siano percepiti come ostili o contrapposti a noi.
Dove il “resto del mondo” sta per Cina, Iran, Russia …
Aggiunta mia: prima ancora della sconfitta militare, Napoleone falli’ in Russia per uno sbaglio politico di partenza: la convinzione che i contadini Russi si sarebbero ribellati allo Zar e ai nobili approfittando della Grande Armée. Accadde il contrario: pur di sconfiggere l’invasore, i contadini si tennero persino lo Zar e i nobili.
Gli USA (e noi al seguito) stiamo ripetendo l’errore di Napoleone. Siamo convinti che i Russi non aspettino altro che Putin venga sconfitto per liberarsene e diventare una democrazia all’occidentale. Dimentichiamo che con tutte le invasioni che hanno avuto i Russi (che non rimpiangono una democrazia occidentale che non hanno mai avuto) si tengono Putin o anche uno peggio di lui, pur di tenere lontani noi. Lo stesso con l’Iran, la Cina ecc.
Ciao!
Andrea Di Vita
1) vero
2) falso
Dimostrazione: i regimi oppressivi che sarebbero meglio di noi per i loro popoli per restare al potere devono opprimere quei popoli. Persino i Talebani devono usare un sacco di violenza per restare al potere.
Saluti
@ francesco
“oppressivi”
Neppure i regimi più oppressivi si reggono a lungo senza creare un qualche consenso.
Vent’anni di NATO e otto di URSS (per par condicio) a molti Afghani sono bastati.
Lo dimostra la facilità con cui hanno gettato le armi USA quando si è trattato di combattere i Talebani.
Ciao!
Andrea Di Vita
Non sono del tutto d’accordo.
I regimi oppressivi sono abbastanza bravi a durare nel tempo, soprattutto se abili a gestire le crisi con l’estero.
Certo, devono avere una qualche base di consenso ma non mi pare debba essere molta roba. Basta non scontentare tutti e picchiare duro su quelli che osano protestare.
Se poi sei abbastanza furbo da diventare utile a qualche potenza esterna, puoi durare veramente a lungo.
Ciao
PS non confonderei vigliaccheria e disorganizzazione con adesione alle proposte dei Talebani.
@ francesco
“vigliaccheria”
Adesso gli stessi Afghani che hanno sconfitto eroicamente i Sovietici sono dei vigliacchi’ che si sono arresi ai Talebani? 😉
Comunque vieni nel mio carrugio: l’antiamericanismo è un eccellente generatore di consenso.
Ciao!
Andrea Di Vita
Anche no: il consenso ai Talebani è debolissimo, il problema a quanto pare è che la voglia di affrontarli è ancora più debole.
oppure potremmo ipotizzare che la vita in città abbia effetti molto nocivi sulla capacità di combattere
che è un dato di fatto quasi inoppugliabile
PS concordo che i regimi fascisti, comunisti, autoritari in genere sono grandi consumatori di anti-americanismo. è la prima ragione in senso cronologico del mio filo-americanismo!
Almeno io e Miguel, non possiamo non notare un’ inquietante somiglianza fisica e di “look” fra Dario Fabbri e i Signori Grigi 😀 del romanzo “Momo” di Michael Ende … 🙂
Cmq è diventato abbastanza noto (indi insultato o preso a lazzi …) per aver osato 😀 dire che l’ Italia è fra i Paesi con meno diversità “autoctone” etno-culturali, soprattutto culturali, al Mondo … convintissimo di essere fra quelli che ne ha di più : buttandola in “Chiesa Cattolica”.
Mah … mi è parso, in quel frangente almeno, un Massone Mazziniano fuori tempo massimo : uno che si attira parimenti “fatw’one” 🙂 inviperite sia dai NeoBorbonici che dai NaziCeltari ! 🙂
Secondo me il discorso è un altro :
i “Selvaggi” 😀 VS la Società Liberale vedono gente incredibilmente frustrata, stressata, totalmente sradicata , identitariamente divelta … ossessionata da standard insostenibili di perfezione, ipercompetitiva, anti-comunitaria, individualmente atomizzata, e pensa che NON ne valga la pena !
Un fenomeno sociale come Incel o Hikikomori, in un Paese “sottosviluppato” è impensabile …
… così come l’ altro,terribile, delle persone morte in casa completamente sole e scopertegiorni, se non mesi, dopo … dal fetore sentito dal vicinato.
Almeno Mirkhond, se sta lurkando, avrà senz’altro sentito parlare di questi fenomeni sociali “iperliberali” …
Non credo che c’entri tanto Mazzini: non ci vedo rivendicazione, ma semplice constatazione: in Italia ci sono pochissime minoranze, in realtà l’unica significativa è quella tedesca altoatesina, il resto è puro folklore locale.
Io conosco, per dire, arbereshe, griki, cimbri (una) e occitani (un’altra) e so’ tutti italianissimi in tutto.
E una valdostana di lingua francese, che è la più italiana di tutti (e odia i francesi).
Poi agli italiani piace esagerare le differenze regionali e si sa.
L’ Italia è la penisola al centro del mare più trafficato nella Storia umana, almeno fino alla fine dell’ Antichità … parlarne come se fosse l’Islanda mi pare una corbelleria. 😀
… ma forse la Nuova Massoneria vuol far cominciare la Storia d’ Italia coi Ferragnez ! 🙂 😀 😉
L’Italia ha lunga lista di piccolissime minoranze folkloristiche, nessuna delle quali ha mai posto particolari problemi.
Gli unici sono appunto gli austriaci di Bolzano, che sono anci più numerosi e quelli conquistati “come stranieri “.
Il resto degli italiani, sono italiani, con le differenze dialettali che esistono ovunque, e con una storia di mescolanza e omogeneizzazione che risale perlomeno alla Guerra Sociale, ma siamo prudenti al massimo e parliamo di Augusto.
Altro che Ferragni…
Dalla carta di Parabellum, parrebbe che Bachmut sia caduta e che gli ucraini controllino solo qualche monofamiliare all’estrema periferia dell’abitato.
https://blog.parabellumhistory.net/mappa-crisi-ucraina/
Solo che la stampa di questa mattina ci dice che i russi sono in ritirata.
Immagino tu preferisca credere a Parabellum.
In genere è più attendibile. Solo che non è strana questa divaricazione?
Tu orwellianamente dirai che 1) non esiste 2) è cosa buona
Posso chiedere di cosa dovrei dire quella roba?
della tua fiducia in un sito? della tua sfiducia nella stampa italiana tutta, dal Manifesto ad Avvenire? e spero comprenda anche la Gazzetta dello Sport!
😉
Non conosco Parabellum e non il manifesto dai tempi dell’università;
comunque ho controllato sul sito propagandistico ucraino liveuamap e la mappa corrisponde, strada più strada meno, con quella del sito propagandistico russo southfront, cioè esercito ucraino ridotto alle propaggini occidentali di Bakhmut.
Ricordo che il sito… propagandistico ucraino raiuno 😉 la settimana scorsa spacciava la conquista di qualche chilometro di campagna a sud e a nord come “riconquista ucraina” della città…
per amor di onestà intellettuale, confermo quanto detto da Pino!
Rai1 riportava fedelmente notizie di piccole riconquiste ucraine.
Però per la mai idea di propaganda faccio fatica considerare la stampa italiana come “propagandistica”. Tranne tizi come Orsini che sono smaccatamente di parte, certo.
Orsini è smaccatamente pro Nato, infatti, ma non abbastanza smaccatamente da accontentare i Savonarola e i Torquemada nateschi che abbiamo oggi…
ricordo che al tempo di Sigonella o a quello dei (presunti?) missili libici, al tempo insomma di Craxi e Andreotti, mica Cesare e Augusto eh? l’Italia riusciva anche a dire di no all’America e impedirle i sorvoli.
Adesso non solo i politici, ma anche le ospitate TV sono controllate strettamente da qualcosa che se non è censura non saprei proprio come chiamare…
in compenso, rispetto agli anni Ottanta, in Tv si può dire cazzo e figa.
Grande guadagno in termini di libertà…
Se ho capito bene, tu pensi che io non creda nella democrazia perchè sono un fan di Pol Pot o qualcosa del genere.
Invece non credo nella democrazia, come nella libertà e in tante altre belle cose ( dico belle cose senza ironia, sarebbero veramente delle bellissime cose ) perchè sono diffidente, fin dai miei 8 anni circa quando i miei mi mandavano a catechismo a sentire quelle strane ma noiose fiabe a sfondo religioso.
Voglio dire , non erano le fiabe in sè a essere noiose, erano noiosi e farlocchi tutti i paroloni dei dogmi del catechismo, un po’ come adesso sti paroloni di democrazia, libertà e via andare.
Non te la prendere per i miei piccoli traumi infantili,mi hanno fatto diventare scettico ma non una belva assetata di sangue 🙂
Non te la prendere ma io qui sono anche il kattoliko del blog, nonostante il Catechismo subito sono un Vero Seguace dei paroloni dei Dogmi.
Non fosse per i limiti che questo mi pone, potrei tendere verso la Belva Assetata di Sangue (BAS per gli amici).
😀
Era per Francesco.
@ tutti
Scosse di assestamento?
https://it.quora.com/profile/Gianluca-Napolitano/https-it-quora-com-E-quando-Bakhmut-cadr%C3%A0-in-mano-ai-russi-cosa-racconterete-answer-Gianluca-Napolitano?ch=10&oid=111650757&share=cc8c7c98&srid=pLss4&target_type=post
Notare l’involontaria ironia. Sulla mappa la ‘Nuova Posta’ riporta l’indicazione ‘momentaneamente chiuso’
Ciao!
Andrea Di Vita
Cosa racconterete ?
Ormai possono raccontare di tutto.
In un’epoca di facile modificabilità/falsificabilità digitale di immagini e video, a me aveva colpito la strage di Bucha.
Quattro giorni dopo la partenza dei russi,e un giorno dopo che loro stessi (cioè ucraini e soci) avevano mandato le immagini del loro reingresso nella città, pubblicano il video dei morti ammazzati mostrandoli con il sangue fresco da poco versato e, tocco di classe, uno o più dei cadaveri aveva pure la fascia bianca da filorusso.
Tra l’altro Bakhmut immagino che resterà purtroppo un episodio relativamente secondario di tutto sto disastro, mentre Bucha era servita anche a rompere le trattative dirette ( e c’erano delle trattative) proprio quando si vociferava del raggiungimento di un accordo.
Ma io sono cinico e malpensante….
https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/05/19/la-russa-chi-imbratto-il-senato-vada-volontario-in-emilia_7151172b-a3d5-4cea-95d1-90ff95e13cb9.html
Ma perché non va il Senato costituitosi parte civile a spalare, invece? Quando ci sarà una catastrofe dovuta allo spargimento di vernice lavabile, invece, ci manderei volentieri gli imbrattatori.
@ mauricius tarvisii
“spalare”
Si conferma la correttezza dell’affermazione di Lukács: il fascismo come distruzione della ragione!
🙂 🙂 🙂
Ciao!
Andrea Di Vita
non è che capisca bene: è la prima volta che un fascista ha ragione, che c’entra Luka?
@ Francesco
“Luka”
Era ironico. il Presidente del Senato ha detto una tale fesseria – stante il fatto che fra i volontari in Emilia a spalare il fango ci sono anche quelli che buttano vernice lavabile sulle opere d’arte – che appunto la sua frase è un esempio di ‘distruzione della ragione’.
Ciao!
Andrea Di Vita
No no, ha detto una cosa giustissima.
Buon per il nostro futuro se davvero qualche coglioncino sporca monumenti ha avuto una resipiscenza dall’onanismo e sta facendo qualcosa di buono.
Ma neppure i 68ini sono finiti tutti male.
😉
@ PINO MAMET
… Come siete messi dalle vostre “bande”, con l’ alluvione ?
A Bologna qualche strada allagata, impraticabile … ma il danno grosso è avvenuto più sull’ Appnnino e ancor più nelle campagne, specie alle colture !
Qua non mi risultano problemi particolari, ha fatto brutto tempo alcuni giorni e basta.
@ tutti
Per i turisti d’Eurasia (trovata in Rete)
Negli ultimi giorni, mentre eravamo occupati a pensare a Bahmut, ai Patriot e agli F-16, è successa una serie di cose interessanti sull’asse Russia-Caucaso-Iran (e pure India). Cronologicamente, perché a me pare tutto collegato: già il 21 aprile, direi a sorpresa, il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan aveva annunciato la sua disponibilità a firmare un accordo di pace con l’Azerbaijan. A questa notizia non era seguito nulla fino al 17 maggio, quando era stato annunciato, sempre un po’ a sorpresa, che il 19 (oggi) si sarebbero riuniti a Mosca i Ministri degli esteri di Armenia e Azerbaijan. E infatti si sono riuniti sotto la supervisione di Lavrov, in un incontro preparatorio per la riunione tra Pashinyan e Aliyev (il Presidente dell’Azerbaijan) che si terrà sempre a Mosca il 25, con la presenza stavolta di Putin.
Non è detto che a quest’incontro segua la risoluzione del conflitto, perché la situazione è parecchio complicata anche e soprattutto perché in Armenia sono in molti a criticare la politica accomodante di Pashinyan. Questo rinnovato attivismo russo si spiega però con altre considerazioni, oltre che il desiderio di risolvere un conflitto ai propri confini e nel quale sono implicati come forza di interposizione. Sempre il 17, infatti, Putin e il presidente iraniano Raisi hanno firmato (ognuno a casa sua, collegati in videoconferenza) l’accordo per la costruzione congiunta di una ferrovia che collegherà le città iraniane di Rasht e Astara, entrambe sul Caspio: lunga 162 chilometri, costerà 1.6 miliardi di $ (ho convertito dai rubli per facilità di comprensione) e si prevede di chiudere i lavori in quattro anni. Come Putin ha specificato, la costruzione di questa linea avverrà in coordinamento con l’Azerbaijan, che collegherà la sua Astara a quella iraniana (sì, sono due città con lo stesso nome da un alto e dall’altro del fiume Astarachay che segna il confine tra i due stati). Questo consentirà un collegamento ferroviario ininterrotto tra Moska, Baku, Teheran e i porti iraniani sull’Oceano Indiano, Bandar-Abbas e Chabahar, da cui si raggiunge molto velocemente Mumbai, in India.
Lo stato di tensione tra Iran e Azerbaijan era l’ostacolo più grande per il lancio definitivo del “Corridoio Internazionale di Trasporto Nord-Sud”, che consentirebbe alla Russia di continuare a commerciare con i mercati asiatici evitando le strozzature marine ostili o potenzialmente ostili del Baltico, del Mediterraneo e dei Dardanelli. mentre il collegamento navale attraverso il Caspio è attivo da sempre, e nell’ultimo anno ha visto aumentare di molto il volume delle merci che vi transitano, il limite ancora invalicabile perché il “Corridoio” sia un’alternativa praticabile è la mancanza di infrastrutture iraniane. Il collegamento ferroviario Rasht-Astara è il primo passo per la risoluzione del problema, che certo richiederà sforzi politici e finanziari non indifferenti per essere competitivo.
La cosa, ad ogni modo, non finisce qui. Russia e India, con l’attenzione molto interessata della Cina, stanno considerando la possibilità di creare una linea trans-artica per trasportare le merci asiatiche e il petrolio e il gas liquido russo attraverso, appunto, l’Oceano Artico e poi il Mar del Giappone e il Mar della Cina. Rosatom e Novatek intendono mantenere perennemente sgombra dai ghiacci una via commerciale, anche durante l’inverno, tra Arhangelsk e Vladivostok, abbandonando definitivamente la via del Baltico e consentendo un flusso di merci e carburante ininterrotto tra i porto russi, cinesi e indiani. La strada, ha detto sempre Putin in un video-incontro con i capi delle regioni russe, è aperta anche a “investitori stranieri interessati”, cioè appunto India, Cina e sud-est asiatico. Anche qui ci saranno un bel po’ di lavori da fare (costruire nuove navi da trasporto, da soccorso, rompighiaccio, infrastrutture in un ambiente parecchio ostile), ma sembra proprio che sia questa la direzione che si sta prendendo.
Ciao!
Andrea Di Vita
OK. Grado di interesse di queste micro-notizie?
Molto felice per la possibile pace tra armeni e azeri.
Preoccupato per il riscaldamento globale.
Manderò notizia che i costruttori di macchine per macchinari off road hanno buone possibilità in Persia.
Ma il succo di tutto cosa è? la tua nostalgia per l’URSS dei tempi di Peppone, nonostante quello che sappiamo di come fossero davvero le cose anche allora?
🙂
@ Francesco
“interesse”
Elevato, stante la perdurante descrizione onnipresente sui nostri media di una Russia ridotta allo sfascio e all’impotenza dalle nostre sanzioni cretine.
Ciao!
Andrea Di Vita
P.S. Che c’entra l’URSS?
La Russia sta resistendo eroicamente alle sanzioni occidentali, senza alcun dubbio. Io l’avevo detto fin dall’inizio ma a me non mi ascoltano mica, a Washington e a Berlino!
Su queste velleitarie iniziative per diventare un satellite dei cinesi con qualche sbocco alternativo … tanti auguri!
Vedremo se l’unione di varie economie dirigiste e scadenti produrrà un serio rivale per quelle dell’Occidente o meno.
PS secondo me c’entra eccome. Vedo un sacco di nostalgia canaglia.
milia-Romagna, la difesa di Bonaccini: «Non è vero che ho cementificato la regione»
20 MAGGIO 2023
https://www.open.online/2023/05/20/emilia-romagna-alluvione-cementificazione-stefano-bonaccini/
Per Moi
“Emilia-Romagna, la difesa di Bonaccini: «Non è vero che ho cementificato la regione»”
Sì ma dall’altra parte, non è che siano meglio.
Il ministro di Destra dell’ambiente ha avuto la faccia tosta da delinquente di dire che quello è successo è colpa degli ambientalisti che si oppongono alle Grandi Opere Imposte e Inutili (GOII).
https://greenreport.it/news/clima/pichetto-fratin-lalluvione-in-emilia-romagna-colpa-degli-ambientalisti-da-loft-che-dicono-sempre-no/
E’ una delle affermazioni più miserabili che io abbia sentito, giustificata soltanto dal fatto che un politico deve comunque dire qualche scemenza, in questo caso alla radio, pur di restare a galla.
“colpa degli ambientalisti ”
Sapete che non sono tenero con la Sinistra, visto che è l’unica realtà esistente a Firenze, ed è la realtà che sta imponendo (ad esempio) quindici parcheggi interrati nel Centro Storico. In un comune che per il 41,9% è già interamente coperto da cemento e dove per colpa della cementificazione, un quarto del territorio è a rischio alluvione.
https://italianostrafirenze.wordpress.com/2022/11/27/chi-consuma-il-suolo-di-firenze-di-paolo-celebre/
Ma spero che nessuno pensi, nemmeno per un istante, che la Destra sia meglio.
E’ un discorso estremamente difficile, perché ogni critica a una squadra è sentita come un gol per l’altra.
Non mi ricordo più perché un parcheggio interrato sarebbe una cosa così terribile…togli macchine dalla strada senza occupare troppo spazio no?
No, il parcheggio interrato non “toglie macchine dalla strada”, ma attira in determinate zone (spesso già inadatte a un traffico intenso) molte più macchine di quante ce ne siano già.
Sui parcheggi interrati sono d’accordo con te e Miguel.
1) Le macchine devono essere visibili e sono una parte essenziale del paesaggio urbano,
2) l’automobilista non deve avere lo sbattimento di dover scendere, prendere un biglietto,
3) inoltre sono a pagamento, quindi sono anche un odioso privilegio dei più abbienti,
4) sono brutti, alienanti,
5) contribuiscono in superficie a creare quell’oscena immagine di città ecologia piena di fiori e di bici.
😁
Per Peucezio
“Sui parcheggi interrati sono d’accordo con te e Miguel.”
🙂
Nello specifico di Firenze:
a) si tolgono i posti macchina gratuiti ai residenti. Non è un problema mio, ma è un problema parecchio sentito.
b) si scavano tre piani sotto terra in un terreno che è una palude voraginosa già pronta a inghiottire la città
c) si creano “parcheggi pertinenziali” a pagamento, a disposizione ad esempio degli alberghi della zona, e comunque accessibili solo ai ricchi
d) si creano attrattori di traffico a breve termine in zone già sovraffollate di presenze esterne
per Peucezio: a parte le altre obiezioni sul parcheggio interrato, che condivido anch’io, ma potresti per favore spiegare per quale motivo la città piena di macchine parcheggiate sarebbe “più bella” di quella con poche macchine ma più fiori e biciclette?
@ Martinez
“parcheggi interrati”
Se continua a oltranza questa “difesa dell’aggredito” mi sa che quei parcheggi diventeranno preziosi
https://www.farodiroma.it/purtroppo-le-autorita-di-kiev-dopo-lesplosione-del-deposito-di-missili-hanno-diramato-un-allarme-radiazioni/
https://novaproject.quora.com/Luranio-impoverito-%C3%A8-salutare-Vendono-anche-le-pillole-efferscenti-per-assumerlo-contro-il-Covid?ch=10&oid=111787084&share=49ca2005&srid=pLss4&target_type=post
https://novaproject.quora.com/Luranio-impoverito-%C3%A8-salutare-Vendono-anche-le-pillole-efferscenti-per-assumerlo-contro-il-Covid?ch=10&oid=111787084&share=49ca2005&srid=pLss4&target_type=post
https://www.farodiroma.it/purtroppo-le-autorita-di-kiev-dopo-lesplosione-del-deposito-di-missili-hanno-diramato-un-allarme-radiazioni/
Il Bismuto214 è un prodotto di decadimento dell’Uranio238, che non è fissile. Purtroppo a Lublino misurano solo gamma. Sarebbe stato interessante vedere se ci sono le alfa del Bismuto211, che è prodotto di decadimento del fissile Uranio235. Sarebbe la pistola fumante per dimostrare che l’uranio impoverito NATO è anche lo scarto di produzione della Bomba.
Ciao!
Andrea Di Vita
Pan,
perché dà di posto vissuto, non di posto pulitino.
Per Peucezio
“perché dà di posto vissuto, non di posto pulitino.”
Non hai tutti i torti.
Infatti, noi vorremmo anche evitare la pedonalizzazione delle strade qui, che le trasforma automaticamente nella saletta di attesa dei negozi di stralusso e nel dehors dei localini trendy.
Meglio un’auto – rigorosamente di residenti – parcheggiata che lo impedisce.
“Meglio un’auto – rigorosamente di residenti – parcheggiata che lo impedisce.”
Si chiama ZTL con stalli per residenti…
Come se 9 anni di presidenza fossero sufficienti a cementificare la regione 🤣🤣🤣
Per roberto
“Come se 9 anni di presidenza fossero sufficienti a cementificare la regione ”
Oltretutto, l’ambiente è competenza dello Stato, non della Regione, mi spiegano gli addetti ai lavori.
Un amico ex-magistrato mi scrive:
“Non so nel resto della pianura padana (diciamo a nord di Bologna e a nord-est di Ravenna), ma posso assicurare Miguel che nelle campagne romagnole e non soltanto nelle colline sopra Forlì e Cesena, ci sono
ancora molti contadini anche se adesso si chiamano”produttori agricoli” e le modalità di coltivazione sono parecchio cambiate rispetto a un tempo. Quanto al resto (che forse più interessa), la riforma costituzionale del 2001 ha inserito in Costituzione la competenza
legislativa in materia di ambiente, affidandola alle cure esclusive della legislazione statale e questa competenza è stata ribadita dalla Corte costituzionale. E’ vero che le Regioni hanno poi competenze, come quelle in materia di agricoltura, caccia, pesca ecc. che influiscono, direttamente e indirettamente, anche sull’ambiente, e altrettanto può dirsi dei comuni, dai quali, in definitiva, dipende in concreto la maggiore o minore nonché più o meno corretta urbanizzazione, che troppo spesso diviene cementificazione del territorio. Ciò non toglie che la prima responsabilità spetti allo Stato. Non per nulla nella richiesta di autonomia avanzata da alcune regioni (fra le quali, prima dei ripensamenti “partitici-elettorali”” di Bonaccini c’era anche
l’Emilia-Romagna) rientrava anche una maggiore (o persino esclusiva) competenza in materia ambientale. Sono convinto che quanto è accaduto (e sta ancora accadendo in Emilia-Romagna) sia un argomento a favore dell’autonomia, ma naturalmente Bonaccini non più dirlo. E nemmeno la Schlein.”
Legambiente: “È crisi climatica, Italia impreparata. E l’Emilia-Romagna ha solo perso tempo”
https://www.dire.it/18-05-2023/910060-alluvione-emilia-romagna-legambiente-crisi-climatica-bonaccini/
Legambiente attacca duramente l’Emilia-Romagna e il suo presidente: “È l’ennesimo disastro annunciato da tempo, basta passerelle politiche”
@ tutti
Com’era?
No taxation without representation?
https://www.money.it/come-i-soldi-dell-ue-usati-guerra-russia-ucraina-togliendo-fondi-all-ambiente
Ciao!
Andrea Di Vita
secondo me dovresti fare un piccolo sforzo di qualificazione delle tue fonti, Andrea
così mi sembri un caso da manuale di prigioniero nella bolla delle informazioni gradite
😉
@ Francesco
“fonti”
Faccio molta attenzione a non citare mai siti stile Comedonchisciotte.
Negli ultimi tempi, avrai notato, ho citato il Tg2, Repubblica e Newsweek.
Money è il classico sito di informazione finanziaria per non specialisti.
Ciao!
Andrea Di Vita
>>> Money è il classico sito di informazione finanziaria per non specialisti.
che fornisce articoli di pata-strategia sulla guerra in Ucraina? e non ti viene in mente nulla?
🙂
@ MIGUEL
Salvare il Pianeta come la più grande delle Arroganze Umane ?
… La provocazione di George Carline
———————————————————————
https://www.wheelersburg.net/Downloads/GeorgeCarlin.pdf
“Saving the Planet,” by George Carlin
George Carlin – Saving the Planet
https://www.youtube.com/watch?v=7W33HRc1A6c
Recitato da lui stesso
Per Moi
“Saving the Planet,” by George Carlin”
Bellissimo!!!
@ tutti
E meno male che non si possono spostare. Figuriamoci se potevano.
https://www.corriere.it/esteri/23_maggio_21/ora-russi-controllano-bakhmut-ma-non-possono-spostarsi-li-eb5ae14a-f7b0-11ed-9764-fa66af6d37cf.shtml
Trovata in Rete
Come era ovvio aspettarsi, sia i media che le autorità occidentali sono da ieri in modalità “limitare i danni” riguardo Artëmovsk-Bahmut. Non è presa, oppure e presa ma è in rovine, oppure è presa ma è, a scelta “una trappola”, una “vittoria di Pirro”, “un inutile trofeo” eccetera, oppure è presa ma sta per essere accerchiata dai lati (non ci sono lati: il fronte è praticamente continuo con un piccolo saliente russo a nord della città), mentre un Biden ancora chiaramente sotti i colpi del jet lag poco fa ha detto che i russi ci hanno perso 100.000 uomini (che sarebbe il 10% dell’intero esercito russo, non è chiaro se vanno aggiunti ai 200.000 conteggiati dal comando ucraino, un altro 20%, o se, visto che è la Wagner, sono da aggiungere al totale).
L’unica obiezione sensata che si può fare all’idea che Artëmovsk-Bahmut sia importante, piuttosto, è cosa ci farà adesso il comando russo – nel senso, se la utilizzerà come base per continuare l’avanzata o no. Personalmente credo di no. Ricordo sempre che al momento la strategia russa non è la conquista del territorio ma l’attrito e la distruzione di quanto più materiale possibile e delle capacità offensive dell’avversario – l’avversario è ovviamente la NATO, perché da questa estate non esiste più un esercito ucraino ma solo corpi ucraini arruolati più o meno a forza e vestiti, armati, equipaggiati e riforniti dalla NATO, e anche questo vorrei fosse chiaro quando discutiamo di questo conflitto. La strategia seguita dalla Russia finora sta pagando e non c’è alcuna indicazione che una strategia diversa, cioè passare all’offensiva, potrebbe avere risultati migliori perché l’esercito NATO in Ucraina non è ancora sufficientemente degradato da cedere terreno senza infliggere perdite pesanti che l’establishment russo apparentemente non è disposto ad accettare per motivi di politica interna. Per cui credo che continueranno ad attendere la controffensiva ucraina, magari continuando con i guadagni incrementali dalle parti di Svatovo-Kremminna, Avdiivka, Marinka eccetera.
Ma secondo me non faranno nulla – o meglio, continueranno a fare quello che stanno facendo. La perdita della città potrebbe invece davvero dare la spinta definitiva per la controffensiva ucraina. Ma anche questa è una cosa che al momento non è possibile valutare, bisognerebbe vedere che ne pensano Zalužnyj e Syrs’kyj. A proposito: dove sono Zalužnyj e Syrs’kyj? Syrs’kyj soprattutto, visto che l’idea di difendere a tutti i costi era sua.
Ad ogni modo, se decidessero di muoversi le opzioni a disposizione dei russi in questo settore sembrano le seguenti.
La meno plausibile è puntare subito a nord-ovest verso Slov’jansk e farsi prendere in mezzo (se fossimo a Hollywood questa sarebbe la scelta); un po’ più plausibile, ma solo un po’ perché sarebbe un macello, sarebbe continuare verso sud-ovest, in direzione Ivanivske-Časiv Jar-Kostjantynivka. Quella più plausibile di tutte è invece puntare verso Sivers’k, col vantaggio aggiuntivo di potere avanzare da due direzioni (quello di Sivers’k è un mio pallino da tempo, ho già detto che mi irritano i salienti e dal mio divano avrei certamente dato ordine alle mie truppe immaginarie di procedere in quella direzione invece che verso Artëmovsk-Bahmut).
Ciao!
Andrea Di Vita
Scusa ma chi è il simpatico autore del pezzo? non che il tono non basti a qualificarlo ma quel “corriere.it” mi incuriosisce
@ Francesco
“autore”
Il sito è quello del Corriere della Sera, che ho citato perché clamoroso esempio di ‘volpe e l’uva’ ai limiti del ridicolo. Mi chiedo cosa avrebbero scritto sei i Russi si fossero ritirati da Bakhmut/Artëmovsk.
L’autore del testo è un ricercatore dell’Accademia delle Scienze di Sofia. E’ uno che – a quanto posso giudicare da Ufficiale di complemento d’Artiglieria – ne capisce di armamenti.
In alcuni punti essenziali il testo trova conferma qui:
https://www.analisidifesa.it/2023/05/la-caduta-di-bakhmut/
Ciao!
Andrea Di Vita
Un punto di vista USA sulla futura controffensiva Ucraina
https://www.washingtonpost.com/world/2023/05/06/ukraine-counteroffensive-expectations-hype-russia/
Ciao!
Andrea Di Vita
>>> da questa estate non esiste più un esercito ucraino ma solo corpi ucraini arruolati più o meno a forza e vestiti, armati, equipaggiati e riforniti dalla NATO
trovo “interessante” questa frase, per esempio. e non dico altro.
Francé, fammi capire, allora:
-bisogna scrivere che l’Ucraina sta vincendo
-ma bisogna anche scrivere che l’Ucraina sta perdendo e ha bisogno di sempre nuovi armamenti
Giusto? 😉
No, scrivere che l’Ucraina sta vincendo mi pare esagerato. E falso.
Potrebbe essere utile scrivere se l’invio, finalmente, di materiale militare serio è in grado di farla vincere o cosa. Invece non mi dicono nulla.
Ciao
@ Francesco
“materiale militare serio”
Il punto non è che l’Ucraina sia priva di materiale bellico. Probabilmente anzi oggi è uno degli Stati più armati del mondo.
Il punto è che l’Ucraina non ha abbastanza personale addestrato all’uso di quel materiale.
Da Ufficiale facevo l’istruttore. Credimi se ti dico che per mettere un soldato nelle condizioni di usare utilmente in condizioni reali di combattimento non dico un HIMARS o un Patriot che non ha mai visto prima ma anche un ben più semplice MG42/59, per non parlare dei vecchi FH70 e M109, ci vogliono ben più che le cinque settimane di addestramento di cui leggo ora i paesi NATO gratificherebbero gli Ucraini.
La controprova di quanto affermo sta proprio nell’esplosione di Chmiel’nitski. Che un Kinzhal distrugga un deposito di munizioni ci sta. Si può magari anche sostenere che quello è stato un colpo fortunato per i Russi.
Ma dato che la leggera radioattività rilasciata dall’esplosione attesta che nel deposito era immagazzinato dell’uranio impoverito, quello che è imperdonabile è che gli Ucraini abbiano stipato quelle munizioni anticarro ‘pregiate’ insieme con le altre, mettendo così tutte le uova in un cesto che appena si è rotto le ha distrutte tutte, all’uranio e no.
E’ come se una ricca signora distratta mettesse il collier di diamanti insieme agli spiccioli per la spesa al mercato; se la scippano perde tutto.
Evitare questo non richiede la disponibilità di particolari armamenti. Richiede la mentalità adatta ad usarli.
I Russi ce l’hanno. L’hanno dimostrato quando, una volta che gli Ucraini hanno imparato a tirar giù lenti droni di fabbricazione Iraniana, si sono limitati ad utilizzarli come osservatori al tiro, a distanza di sicurezza dal campo di battaglia, solo per migliorare il puntamento dei loro missili.
Gli Ucraini – tranne gli eventuali ‘consiglieri militari’ NATO – no.
Le guerre si vincono con le persone, prima che con le armi (almeno finché non avremo i Terminator, e non siamo più così distanti). Dimenticare questo è facile, ma si fa la fine di quei nazisti che pensavano di vincere la guerra con le V2.
Ciao!
Andrea Di Vita
Francé, però dai, che palle. È un anno che la NATO invia di tutto e di più.
La storia del “non abbiamo materiali” mostra il filo…
Come forse saprete , Minarelli Segretario PD Ferrara, ha scritto (… giustamente, eh !) una Lettera Aperta a Bruce Springsteen … sull’ inopportunità del silenzio sull’ alluvione; se non proprio sullo svolgersi del concerto stesso.
Ma infondo sono logiche economiche da “Ze Sciòu Màst Go-òn !”
L’ Ultimo Segretario del PCI Achille Occhetto … Teologo Gretino :
Occhetto e l’alluvione in Emilia Romagna: «Il Signore ha visto i ragazzi con la vernice inascoltati e ha mandato il diluvio»
https://video.corriere.it/cronaca/occhetto-l-alluvione-emilia-romagna-il-signore-ha-visto-ragazzi-la-vernice-inascoltati-ha-mandato-diluvio/891f986e-f7af-11ed-9764-fa66af6d37cf
Cmq in Italia, se agiatamente campi di (!) politica, funziona così :
I problemi sono sempre “ereditati” da chi c’era prima … contro i suddetti problemi, sei sempre “appena arrivato” fino a prima di nuove elezioni, durante la cui campagna elettorale bisogna evitare accuratamente i temi “divisivi”.
Se ti mettono all’ angolo, incolpa la politica ad altri livelli … locali / nazionali / europei, “verso l’ alto o il basso” a seconda di come conviene ; tanto, se qualcosa invece funzionasse sarebbe solo merito tuo.
Compiaci i _ sempre benemeriti _ cittadini con senso civico … che fanno Protezione Civile gratis, dando per scontato con i giornalisti e sui “Social” che son tutti Elettorato tuo !
Trova un’ immagine evochi Buoni Sentimenti Universali … generalmente un adulto che salva un bambino, meglio se di diversa origine etnica e fanne il Simbolo della Resilienza dichiarandoti “Uno di Voi” !
triste ma vero
Per Moi
“Cmq in Italia, se agiatamente campi di (!) politica, funziona così :”
Fantastico!
@ moi
Verissimo!
Ciao!
Andrea Di Vita
ottima descrizione!
“Partigiani” può voler dire tante cose. Quelli di oggi (nel senso quelli finiti sui giornali oggi con quel nome) sono il gruppo di questo signore qua.
https://www.tvsvizzera.it/tvs/cultura-e-dintorni/il-filo-nero-che-intreccia-affari-e-ideologia/48209740
Come vuoi farla difficile! Disfattista! Panciafichista!
I nazistoni che stanno con l’Ucraina sono buoni, quelli con la Russia sono cattivi, semplice no?
😉
Andrea,
“almeno, all’infuori delle distopie tipo l’orwelliano ‘1984’ o anche il ‘Noi’ di Zam’jatin, dove appunto si impedisce di vivere in privato staccati dallo Stato”
Ma l’impressione che dai è che a te piaccia proprio questo.
Un mondo senza bar, senza ristoranti, solo con grandi catene standardizzate è così, è un deserto nichilista.
E l’abbiamo visto.
Non siamo potuti uscire di casa.
Altro che microcomunità! Altro che stato lontano non violento che al massimo ti chiede un po’ di tasse.
Che altro ci voleva?
Ma potrei citarti i genocidi del Novecento: Hitler, Stalin, Mao, Pol Pot.
Sono figli dello stato moderno anonimo, non certo dell’Ancien Régime e delle microcomunità.
Anzi, la mentalità microcomunitaria italiana che tanto aborri è quella che ha fatto sì che il mio ebreo brava persona vicino di casa non solo non lo denuncio, ma se posso non lo dichiaro ebreo, così se la sfanga, e se posso lo nascondo.