Chi ha vinto la guerra e chi l’ha persa

Nelle piccole cose…

Un’amica architetta ha una bella casa qui vicino.

Decide di venderla, mentre tratta per l’acquisto di un’altra più grande, sempre in zona.

All’ultimo momento, la signora che doveva venderle casa, decide di non vendere: il dollaro è talmente rivalutato, che Firenze si sta riempiendo di turisti americani, crisi o non crisi, e quindi decide di farne un B&B.

La padrona è fiorentina, ma vengo a sapere che un sacco di speculatori internazionali stanno comprando case in centro a Firenze, per lo stesso motivo. Per cui come spesso succede, la ricchezza non è detto che vada a finire prevalentemente ai fiorentini, mentre i danni ricadono tutti sugli indigeni.

La mia amica si trova così senza casa, come tanti fiorentini.

Decide di comprarne un’altra comunque, facendo un mutuo di 150.000 euro per coprire la differenza.

In banca, le dicono che il mutuo da 150.000 euro le costerà tutto sommato almeno 120.000 euro di interessi, perché con la crisi, i tassi sono esplosi.

Alla fine, la mia amica commuove alcuni suoi amici, che a un prezzo non proprio economico, le affittano un appartamento che altrimenti avrebbero usato per affitti turistici. Di appartamento ne hanno un altro, ma è prenotato da americani fino a primavera prossima inoltrata.

Giusto per ricordarci chi ha già vinto la guerra mentre è in corso, e chi l’ha persa.

Questa voce è stata pubblicata in Collasso, esperienze di Miguel Martinez, Firenze, Guerra, Italia, resistere sul territorio, riflessioni sul dominio, urbanistica, USA e contrassegnata con , , , , , . Contrassegna il permalink.

107 risposte a Chi ha vinto la guerra e chi l’ha persa

  1. Francesco scrive:

    Scusa ma chi vende la sua casa PRIMA di avere comprato quella nuova?

    • roberto scrive:

      Nel mondo che conosco io davvero nessuno

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Francesco

      “Scusa ma chi vende la sua casa PRIMA di avere comprato quella nuova?”

      Era la domanda che mi sono posto anch’io, ho avuto la risposta.

      Ed è del tutto irrilevante rispetto all’argomento di cui stiamo parlando.

      • Francesco scrive:

        Nel qual caso non si capisce perchè tu lo abbia usato come introduzione però.

        Tra l’altro, i turisti USA portano i loro dollari duramente guadagnati o ai padroni di casa fiorentini o a gente che ha comprato a peso d’oro le case da dei fiorentini.

        E’ veramente dura sostenere che sono soldi che non arrivano a Firenze.

        Probabilmente non arrivano lì in Oltrarno.

        Ciao

        PS cosa c’entra la guerra russa col dollaro forte? era una tendenza già in atto prima della guerra

        • Miguel Martinez scrive:

          per Francesco

          “Tra l’altro, i turisti USA portano i loro dollari duramente guadagnati o ai padroni di casa fiorentini o a gente che ha comprato a peso d’oro le case da dei fiorentini.”

          Ah quanta pazienza…

          Fondo del Qatar bussa alla porta della signora Bini, “vorremmo comprarle casa!”

          La signora Bini vede il prezzo, e dice, “certo!” e se ne va a vivere in un altro quartiere, piantandoci tutti. Meglio per lei, peggio per noi e per il rione.

          Il fondo del Qatar affitta a turisti americani. Che non è che sono diventati ricchi – è che gli italiani sono diventati di colpo più poveri, perché la NATO li ha obbligati a comprare il gas a quattro volte il prezzo di prima dagli USA.

          I turisti americani vanno a mangiare al Divina Commedia, comprato da un imprenditore milanese, che ci fa lavorare tre bengalesi, che ogni notte attraversano Firenze per andare a dormire dove i prezzi sono accessibili.

          I tre bengalesi fanno la spesa presso il Conad, con sede a Bologna.

          Gli americani (e come sai, non ce l’ho con i turisti) buttano i loro rifiuti dove capita (mica che in tre giorni imparano tutte le regole, e poi i qatarioti risparmiano sulle pulizie, mandando due peruviani in nero a pulire dieci B&B di corsa ogni mattina).

          E io che abito qui non ho più la signora Bini con cui parlare; il palazzo cade a pezzi perché gli investitori se ne fregano; hanno sfrattato il vecchietto dell’appartamento accanto; e io pago con le mie tasse la raccolta dei rifiuti dei turisti americani.

          Ripeto, in tutto questo i più innocenti sono i turisti americani, che mi fanno una gran simpatia.

          • Francesco scrive:

            1) agli investitori il palazzo in cui hanno gli appartamenti da affittare interessa e hanno pure i soldi per la manutenzione

            2) i turisti sono sempre ricchi, fa parte della definizione, e ti lamentavi anche aaaaaaaanni fa, quando ‘un c’era la guerra (c’era meno) e il gas pippava tutto felice nei tuboloni

            3) mica avrete ceduto alla ‘ndrangheta TUTTI i locali di Firenze, spero! qui a Milano a fare cuochi e camerieri trovi di tutto

            4) i turisti che rifiuti c’hanno scusa? me lo sono sempre chiesto, io esco dai ristoranti a mani vuote (e portafogli pure)

            5) i ristoranti e gli alberghi qatarioti pagano le tasse lì da voi? nevvero?

            ciao Mig, è che faccio difficile a credere che sia nera come la dipingi (o meglio che lo sia per i motivi che adduci)

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              1) no

              2) non mi lamento affatto dei turisti

              3) mica li cedo io.Li cedono i proprietari dei fondi che sfrattano gli artigiani

              4) rifiuti https://kelebeklerblog.com/2018/03/29/i-pasti-gratuiti-i-poveri-li-pagano-a-rate/

              5) tasse? Immagino di sì, nel minimo possibile.

              • roberto scrive:

                Sul 4….a parte il caso della pizzeria, davvero mi pare che il turista che arriva, mangia un panino e se ne va crei pochissima spazzatura…e i ristoranti/bar/alberghi pagano le tasse sulla monnezza

              • paniscus scrive:

                per Roberto: non si tratta di un turista che arriva e mangia un panino in una rivendita pubblica o una spaghettata in un ristorante,

                ma di un turista (o di una famiglia di turisti, o piccola comitiva) che prende in affitto un appartamentino per un’intera settimana, con uso cucina e tutto il resto del cucuzzaro,

                per cui non va a mangiare in locali esterni tutti i giorni (qualche volta sì, ma non sempre),

                bensì fa la spesa, si cucina autonomamente in casa, e scarica nelle pattumiere di casa le confezioni vuote di quello che ha usato

                (cartone, polistirolo, bottiglie di plastica, per non parlare di roba ancora più irriciclabile tipo assorbenti, pile scariche, o contenitori vuoti di prodotti chimici a rischio),

                senza prestare attenzione alla raccolta differenziata, senza capire niente dei criteri di differenziazione, e senza conoscere l’ubicazione dei bidoni o le giornate di raccolta.

                Capito il concetto?

              • roberto scrive:

                Paniscus

                Ho capito il concetto ma ti è chiaro che per quel tipo di affitti la tassa sui rifiuti la paga il proprietario? Quindi pure se sei una multinazionale alle Cayman, se hai un immobile che usi per airbnb paghi la tassa

                Poi, perché uno che è turista non dovrebbe differenziare? Lo si fa ormai in tutto il mondo, tutti hanno l’abitudine di farlo, perché arrivati a Firenze smetterebbero?

                Infine, onestamente il turista americano che fa la spesa e *cucina* fa un po’ ridere come idea…te la passo solo perché è divertente

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Poi, perché uno che è turista non dovrebbe differenziare? ”

                Allora cosa sono quei sacchetti puzzolenti che mi trovo davanti al portone la mattina, lasciati da signori che non parlano l’italiano che affittano dai proprietari assenteisti dell’altra scala? Mica dicono che lo facciano perché sono cattivi, semplicemente non sanno dove sono i cassonetti. E non glielo vanno certo a spiegare i due peruviani che corrono come matti per ripulire i 67 appartamenti che gestisce un signore che conosco.

                Il problema, e penso che tu l’abbia capito perfettamente mai stai roberteggiando sul dettaglio :-), è l’impatto che hanno dieci milioni di visitatori annui – quasi tutta gente perbene – su una città di 350.000 abitanti, anzi su un centro storico di circa 67.000 abitanti teoricamente residenti nel Quartiere Uno.

                Che pagano le tasse che si devono pagare per 67.000 persone.

              • roberto scrive:

                Miguel

                No davvero non capisco come fai i calcoli

                Se tu hai un appartamento abitato da quattro locali o affittato a quattro turisti, cosa cambia per la spazzatura?

                I quattro turisti ne producono di più sembri voler dire, ma perché?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Se tu hai un appartamento abitato da quattro locali o affittato a quattro turisti, cosa cambia per la spazzatura? ”

                Capisco la tua obiezione.

                Si tratta di una somma complessa di fattori: il primo, il sistema di pulizie, dove appunto una coppietta di peruviani corre di qua e di là a pulire 67 appartamenti per conto di un unico gestore, e dove i clienti spesso arrivano senza alcun contatto umano con i proprietari, con il gestore o con il peruviano.

                Questo significa che molto spesso non hanno idea dove buttare i rifiuti, anche se sono nella stessa quantità.

                Il secondo elemento è costituito dal fatto che migliaia e migliaia di turisti comprano la pizza o la lattina di coca cola quando sono fuori (e il turista per definizione mangia fuori più dell’autoctono), e cercano correttamente di buttarle in qualche bidone. Solo che i bidoni e i servizi di raccolta sono calibrati (al risparmio) su 67.000 persone, non su dieci milioni.

                Quindi i rifiuti li appoggiano educatamente accanto al cassonetto straripante, come farei anch’io al posto loro (ripeto, mai avuto antipatia snob per i turisti, ho viaggiato anch’io).

              • roberto scrive:

                Allora due suggerimenti

                1. Nell’appartamento Airbnb lasciare le istruzioni sulla spazzatura. Davvero funziona, uso spessissimo airbnb e l’ho visto mille volte e visto che tutti sono abituati a farlo a casa loro non vedo perché debba essere diverso in vacanza. Tra l’altro se ci pensi l’albergo è peggio perché se salgo in camera con una lattina di Coca-Cola e un panino, finisce tutto immancabilmente nello stesso unico cestino

                2. Per il comune di Firenze, calibrarsi su qualche cestino in più? Non è l’unica città turistica al mondo magari si potrebbe vedere come si fa altrove (penso alle isolette greche viste quest’estate, in estate decuplica la popolazione e non vedi una carta per terra)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Per il comune di Firenze, calibrarsi su qualche cestino in più?”

                Vediamo.

                1) Triplichi le tasse sui rifiuti a tutti quelli che hanno casa nel centro storico.

                2) Così la finanziaria del Qatar che ha investito in B&B si trova a pagare il giusto per i suoi turisti, e Miguel Martinez se ne va e vende anche casa sua a una finanziaria del Qatar.

              • roberto scrive:

                Tutto questo per dire che quello della monnezza mi sembra davvero un falso problema…quello dell’espulsione degli abitanti invece è serio…ma anche lì, limitare i giorni in cui si può affittare la casa et les jeux sont faits (cioè in realtà esistono un mare di limiti e regole molto fantasiose, anche qui consiglierei al comune di Firenze di guardarsi intorno
                https://www.wired.it/article/affitti-brevi-venezia-firenze-tasse-regole-limite-dl-aiuti/

                https://www.toutsurmesfinances.com/immobilier/les-regles-de-la-location-meublee-de-courte-duree-type-airbnb.html

              • Miguel Martinez scrive:

                per Roberto

                “Tutto questo per dire che quello della monnezza mi sembra davvero un falso problema”

                Si dice un “robertismo”.

                1) Qualcuno fa un discorso molto ampio sulla questione dell'”overtourism”, in cui si fa un cenno, tra tanti dettagli, a quello dei rifiuti.

                2) Roberto fa una critica sulla questione dei rifiuti, e insiste chiedendo risposte dettagliate, che riceve.

                3) Poi alla fine Roberto dice, che quello dei rifiuti non gli sembra il vero problema, e dice più o meno la stessa cosa che Qualcuno ha detto all’inizio.

                🙂

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                ” anche qui consiglierei al comune di Firenze di guardarsi intorno”

                C’è sicuramente una grossa differenza tra Firenze e Campi Bisenzio, comune confinante, abbastanza popolato, ma totalmente fuori dal circuito turistico/modaiolo/famoso.

                A Campi è normale che pensino ai cittadini, infatti collaboro con loro su diverse cose.

                A Firenze la politica è costretta a pensare in termini mondiali, o comunque a quella parte dell’imprenditoria fiorentina che pensa in termini mondiali.

                Tra trovare posti per le biciclette e trovare posti per i dehors, la scelta è obbligata (e se il Comune cadesse in mano alla destra, non sarebbe diverso, anzi…).

              • roberto scrive:

                I robertismi (non mi dispiace affatto questa espressione) però sono estremamente utili a concentrarti sugli argomenti utili e lasciar perdere quelli meno fondati…è una cosa che faccio sempre: voglio contestare una cosa? Non annacquo i miei argomenti in mezzo ad un mare di argomenti superflui/non fondati/dubbi

              • Francesco scrive:

                1) no

                Scusa Miguel ma davvero non riesco a credere a questa tua affermazione. Se ho un appartamento bello lo affitto a 100, se fa schifo lo affitto a 50, anche se sta a Firenze. E se sono una multinazionale sono avida e voglio i 100.

                Questo mi pare persino banale da rilevare, come è possibile che a Firenze sia diverso?

                Ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Scusa Miguel ma davvero non riesco a credere a questa tua affermazione”

                Non capisco in tutto il lungo filone di chiacchiere mie, a cosa rispondi.

                Per questo mi sono abituato (come adesso) a iniziare sempre citando un pezzo del commento cui rispondo

              • Francesco scrive:

                Francesco: 1) agli investitori il palazzo in cui hanno gli appartamenti da affittare interessa e hanno pure i soldi per la manutenzione

                Miguel: 1) no

                lo avevo fatto! ma in modo poco chiaro

                🙂

  2. firmato winston scrive:

    “Giusto per ricordarci chi ha già vinto la guerra mentre è in corso, e chi l’ha persa.”

    Cio’ mi ricorda la guerra al covid (e quella, piu’ antica, alle mosche).

    Non parlare di guerra a sproposito Miguel, che poi la gente si abitua e comincia a pensare che la guerra sia un giochetto. Anche se non contiamo niente abbiamo qualche responsabilita’ pure noi. Diamo un peso alle parole.

    Il caso in questione, a parte la sprovvedutezza della tua amica, si chiama “gentrificazione”: Firenze e’ una delle citta’ piu’ famose del mondo, e non potendo contenere tutti e’ ovvio che accolga prima chi paga di piu’ (sia in termini di affitto, sia di proprieta’). Sotto tutti gli altri punti di vista Firenze e’ una citta’ morta, cos’altro produce, a parte una montagna di burocrazia inutile e vessatoria, per contribuire al pareggio della bilancia commerciale con l’estero e quindi sostenere il valore della valuta, se non attraverso la vendita agli stranieri di servizi turistici? L’economia moderna dei paesi avanzati e’ fatta di servizi, il PIL e’ fatto nella maggior parte di servizi a cui viene assegnato il valore monetario piu’ alto possibile, le mani gliele facciamo sporcare agli altri, la CO2 la facciamo emettere agli altri. La tua amica architetta lavora al computer e passa la vita a interpretare regolamenti edilizi e a mettere timbri sulle carte in cambio di soldi, i manovali sono rumeni. Che non abitano in centro. Hai capito a cosa serve la burocrazia? A far vedere attraverso quel numero che gli economisti chiamano PIL che siamo sempre piu’ ricchi e felici.

    PS: il comune e lo stato, checche’ ne dicano, sono felicissimi che gli appartamenti siano seconde case date in affitto in modo tracciabile: cosi’, e con l’aumento dei valori di mercato, incassano una barca di soldi di imu e tasse varie, che e’ l’unica cosa che davvero gli importa per nutrire le loro innumerevoli clientele e restare al potere. Gli intermediari incassano una frazione, lo Stato il Comune e i proprietari si dividono fifty-fifty il resto.

    • Francesco scrive:

      >>> le mani gliele facciamo sporcare agli altri, la CO2 la facciamo emettere agli altri.

      contesto virulentemente questa interpretazione “da sinistra ZTL” della deindustrializzazione dell’Occidente, caro.

      Checchè abbia un suo interesse intellettuale.

      • firmato winston scrive:

        Puoi contestare quanto vuoi, e’ quello che e’ successo, e causato proprio dalle politiche ambientali della sinistra ZTL. Come gia’ ripetuto fino alla nausea, la Cina produce ormai piu’ di meta’ dell’acciaio mondiale, e piu’ CO2 di Usa, Europa e India messe assieme.
        Per fabbricare prodotti che poi NOI consumiamo, grazie per adesso alla potenza della nostra finanza occidentale.
        E’ acciaio che sarebbe antieconomico produrre qui per ragioni ambientali (si fa col carbone in altoforno). Lo stesso vale per un sacco di altre cose, fra cui quelle indispensabili per la “transizione energetica”, ed estremamente energivore da produrre: le celle dei moduli fotovoltaici, le batterie al litio, le “terre rare”… e’ roba ormai al 90 per cento e oltre cinese: farle qui sarebbe antieconomico perche’ consideriamo intollerabile l’inquinamento collegato alla produzione. Pero’ poi i prodotti finiti li vogliamo e li compriamo eccome.

    • roberto scrive:

      FW

      “seconde case date in affitto in modo tracciabile:”

      Non sei obbligato a saperlo ma comune e stato sono davvero infelici dell’enorme buco della fiscalità creato da Airbnb aut similia

      Mentre prima i turisti andavano in alberghi o bed & breakfast ufficiali che pagavano le tasse, adesso nessuno sa chi va nelle case affittate su Airbnb, tant’è che c’è il tentativo in corso (legge di già 3-4 anni fa) di trasformare Airbnb in sostituto di imposta (cioè chiedergli di raccogliere le imposte) e ci sono cause pendenti su questa cosa (una dinnanzi alla corte di giustizia, l’avvocato generale quest’estate ha detto che questa cosa si può fare)

      • firmato winston scrive:

        Io conosco solo diversa gente che affitta a malincuore solo con Airbnb (a malincuore non perche’ poi gli tocca pagare le tasse, ma per la provvigione pesante che richiedono forti del loro monopolio, senza airbnb non riempi, ormai tutti i potenziali clienti cercano la’).

        La situazione cui ti riferisci tu e’ da napoli in giu’ e nelle isole, dove puoi fare qualunque cosa, anche lavorare senza registratore di cassa nei negozi centrali, perche’ tanto o non avrai mai controlli, oppure anche se li avrai e sarai multato, la multa non la pagherai mai e non ti succedera’ mai nulla.

        Di fronte a questa situazione, indovina cosa succede aumentando i controlli e le sanzioni.

        • roberto scrive:

          E alla gente che affitta a malincuore chi glielo fa fare?

          Per il resto non vale nemmeno la pena di commentare…

          • firmato winston scrive:

            “non vale la pena di commentare”

            sei un maleducato di merda

          • firmato winston scrive:

            Non “affitta a malincuore”, si serve a malincuore di airbnb “perche’ altrimenti non riempie”, e leggi almeno prima di rispondere con finta cortesia senza neanche aver capito un cazzo di quel che ti sta cercando di dire l’interlocutore. Mi astengo dall’esplicitare cio’ che penso di te, vai al diavolo, mi hai rotto i coglioni.

      • firmato winston scrive:

        A parte che spero non crederai ai dati sull’evasione dell’agenzia delle entrate: hai sentito quelli di oggi, che gli autonomi evadono il 68,7 per cento. Il sessantotto virgola sette!!!
        Sono patetici, mettono lo virgola sette per far vedere che sono precisi e sanno tutto, loro.
        In realta’ quelli che presentano sono dati completamente inventati, basati sui cosiddetti “accertamenti induttivi”, che vengono gonfiati per ragioni politiche e di giustificazione del bilancio deficitario e disastroso dello Stato a causa delle troppe spese clientelari e inutili.
        Si comportano come i generali della disfatta di Caporetto oggi peraltro considerati da molti storici dei veri e propri criminali di guerra, che diedero la colpa della rotta ai soldati (soldati a cui diedero ordine di non sparare fino all’arrivo dell’ordine, che ai soldati non arrivo’ mai anche perche’ i generali erano gia’ scappati).

        Resta il fatto che il prelievo fiscale e’ del 50 per cento del PIL, e la spesa dello stato il 55 per cento, una cifra di per se’ spropositata e che non richiede ulteriori commenti, per un paese che si autodefinisce a economia di mercato.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per FW

          Come succede spesso, sono tentato a buttarti fuori per il tuo comportamento aggressivo verso chi non la pensa come te, ma spesso dici cose interessanti.

          Ad esempio:

          “A parte che spero non crederai ai dati sull’evasione dell’agenzia delle entrate: hai sentito quelli di oggi, che gli autonomi evadono il 68,7 per cento. Il sessantotto virgola sette!!!
          Sono patetici, mettono lo virgola sette per far vedere che sono precisi e sanno tutto, loro.
          In realta’ quelli che presentano sono dati completamente inventati, basati sui cosiddetti “accertamenti induttivi”, che vengono gonfiati per ragioni politiche e di giustificazione del bilancio deficitario e disastroso dello Stato a causa delle troppe spese clientelari e inutili.”

          Sono tentato a darti ragione: ho citato qui il caso dell’Agenzia delle Entrate-Riscossioni che ha chiesto di pagare entro 5 giorni circa 8500 euro per presunti mancati pagamenti risalenti al… 2005. Dico presunti perché la persona chiamata in causa credeva di aver pagato tutto regolarmente, ma ormai non lo può più dimostrare.

          Ora, gli 8500 euro sono in realtà se ben ricordo circa 3000 euro più gli interessi, spese, ecc. ecc. Ma per i giornali, la cifra che fa notizia è ovviamente quella più alto.

          Quindi, l’accusato è cosciente di aver fatto un’evasione dello 0%.

          Lo Stato accusa invece un’evasione di circa il 20%.

          Ma siccome ci sono di mezzo un sacco di accessori e aggiunte, la cifra si aggira sul 50% del reddito, che è quello che l’accusato-a-caso si troverà a pagare.

          Estendendo la media a tutti i liberi professionisti, ci puoi benissimo costruire un titolo “in Italia i liberi professionisti evadono il 50%”.

          • firmato winston scrive:

            “Per FW
            Come succede spesso, sono tentato a buttarti fuori per il tuo comportamento aggressivo verso chi non la pensa come te, ma spesso dici cose interessanti.”

            Grazie Miguel, ma non occorre, me ne vado da solo, puoi tirare un sospiro di sollievo.
            Sapessi quanto vorrei andarmene del tutto ma questo cazzo di vecchio corpo che ho continua a tenermi vivo perpetuando la tortura.
            Grazie ancora della pazienza.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per FW

              “Grazie Miguel, ma non occorre, me ne vado da solo, puoi tirare un sospiro di sollievo.”

              Veramente non vorrei affatto che te ne andassi. Semplicemente che invece di dire “tu sei un cretino che non ha capito niente”, dicessi “non sono d’accordo” 🙂

  3. Miguel Martinez scrive:

    Per FW

    “Non parlare di guerra a sproposito Miguel, che poi la gente si abitua e comincia a pensare che la guerra sia un giochetto.”

    Al contrario.

    La guerra “dove si spara” è semplicemente il momento in cui la guerra si palesa.

    Ma chi fa (nel senso di produce) la guerra, in genere, non sente nemmeno gli spari.

    La fa per vincere, i morti sono un sottoprodotto irrilevante.

    Oggi è in ballo il predominio degli Stati Uniti, e si sta affermando al costo dell’Europa.

    Credo che in questo senso la guerra la stiano conducendo bene e con successo, almeno finora.

    • firmato winston scrive:

      no comment…

    • Fuzzy scrive:

      https://youtu.be/QBQ-gBMRUNk
      Ohhh! Finalmente degli economisti simpatici.
      Sento di avere un’affinità caratteriale con il conduttore.
      Anche se poi non so se il ministro Speranza sia stato così disdicevole Ma insomma, il portamento emiliano ruspante va bene. Purché non si arrivi allo stile di Vanna Marchi. Sarebbe piuttosto eccessivo.

      • Fuzzy scrive:

        https://www.greenme.it/ambiente/meteo/ritorno-anticiclone-aumento-temperature-novembre/
        E si prevede nuovo aumento di temperature.
        Anomalo anche per la consueta estate di San Martino

        Ed è così che in un caldo mattino
        Viene l’estate del Santo Martino
        Viene cogliendoti un po’ di sorpresa
        Come una visita non proprio attesa
        Con quelle foglie di giallo colore
        Illuminate dai raggi del sole
        E quel sostare nell’orto a guardare
        Quel pomodoro che vuol maturare
        In un impulso di vita tardiva
        Senza pensare all’inverno che arriva.

        Era l’estate di San Martino dell’anno scorso.
        Ora non so cosa dovrà succedere. Mi restano un paio di piante di pomodoro non estirpate, con pomodorini verdi, ma francamente spero proprio di non vederle maturare.

        • firmato winston scrive:

          Per fortuna cosi’ resta piu’ gas per fabbricare concimi chimici.

        • paniscus scrive:

          Qui abbiamo avuto due piante spontanee di pomodoro non previste, una cresciuta nel vaso del compost, in luglio, e l’altra germogliata addirittura in mezzo alle maglie della griglietta di scarico di un acquaio, in pieno agosto.

          Entrambe sono state rispettosamente trasferite in vasi più adatti, e hanno fatto del loro meglio per fruttificare anche fuori stagione (pomodorini piccolissimi, ma succosi, regolarmente usati con gusto).

          Adesso sono spoglie e stanno per essere smantellate del tutto, ma è valsa la pena di provarci. Mi dà l’idea di resistenza e di continuità della vita, di qualunque specie sia (e comunque i pomodorini erano buoni).

          • Moi scrive:

            Qualche anno fa, “mi pèdar” 😉 annaffiò le aiuole del giardino condoninale riciclando dell’acqua in cui erano rimasti, a sua insaputa, semini di pomodoro … dopo qualche mese, ne nacquero le piantine. Ne ho pure mangiato un po’.

          • Fuzzy scrive:

            Volendo, può dare soddisfazione, in un vaso profondo con terriccio universale e compost,
            seminare il soffione del tarassaco.
            “È una pianta perenne e vegeta quasi tutto l’anno. Tagliandone le foglie non si genera danno e, se coltivato sul balcone cresce molto rigoglioso e se ne possono raccogliere grosse quantità anche solo da tre o quattro esemplari. Il periodo migliore per la semina è giugno”.
            (Davide Ciccarese: Coltivare le erbe selvatiche).
            I pomodorini del secondo anno, che nascono dai semi di quelli lasciati appassire sul terreno, in genere restano piccoli ma come sapore sono buoni.
            A me ne è cresciuta un’intera fila a sorpresa e li ho tenuti. Poi ai primi di agosto ho dovuto far spazio per le verdure autunnali, ma un paio di piante sono rimaste lì a sfidare la sorte. I frutti sembrano acini di uva acerba.

            • paniscus scrive:

              Il tarassaco è una pianta INFESTANTE!

              Non nel senso che sia nociva (anzi, è innocua e anche gradevolmente mangereccia), ma nel senso che non c’è nessun bisogno di seminarla apposta, arriva da sola ovunque, anche nel più piccolo vaso abbandonato!

              • Fuzzy scrive:

                A volte arriva e a volte non arriva. Invece col soffione si sa che arriva e che è lui.
                Io però se devo dire la verità in vaso l’ho coltivato una volta sola e poi l’ho abbandonato al suo destino. Ne lascio crescere qualcuno in mezzo all’orto, previa identificazione. Lo raccolgo da ottobre a marzo, ma nei mesi più freddi resta solo la radice. Per questo avrebbe anche senso tenerlo in vaso.

  4. Ernest scrive:

    immagino la delusione

  5. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Arriva un nuovo acronimo : ROGD

    https://en.wikipedia.org/wiki/Rapid-onset_gender_dysphoria_controversy

    The rapid-onset gender dysphoria

    controversy centers around the concept of

    rapid-onset gender dysphoria (ROGD)

    , proposed in a 2018 study to be a subtype of gender dysphoria caused by peer influence and social contagion

    • Moi scrive:

      Dr. Lisa Littman on ROGD (Rapid Onset Gender Dysphoria), the Teen Trans Trend, and Intellectual Rigor

      https://www.youtube.com/watch?v=jApyYsdIZIA

      (versione brevissima dur< 10 min, ma con questo nome "Dr. Lisa Littman" esce parecchia robbba ;), specie ambientata in "Isvezia" 🙂 …)

    • Moi scrive:

      […]

      Dr Lisa Littman, at the time an adjunct assistant professor at the Icahn School of Medicine at Mount Sinai, created the term based on an online survey of parents on three anti-trans websites who believed that their teenage children had suddenly manifested symptoms of gender dysphoria and begun identifying as transgender simultaneously with other children in their peer group.

      Littman speculated that rapid onset of gender dysphoria could be a “social coping mechanism” for other disorders.

      […]

      [WIKIPEDIA]

      https://en.wikipedia.org/wiki/Coping

      […]

      Coping refers to conscious strategies used to reduce unpleasant emotions. Coping strategies can be cognitions or behaviours and can be individual or social.

      […]

    • paniscus scrive:

      Mi sa che se ne parlava (anche qui) da almeno un paio d’anni…

      • Moi scrive:

        … il Pensiero “Gender” (tanto per capirci) è cmq in evoluzione costante, come ben si nota : forse (!) nella Storia del Pensiero non c’è mai stato un fenomeno culturale più dinamico !

        Non sarà “inedito”, ma non era mai stato di massa e cmq è di un’ antichità più remota non solo del Cristianesimo, non solo del Monoteismo, ma anche del Politeismo Patriarcale (senza il quale non avremmo ai avuto il Monoteismo … oserei dire).

        Eppure, oggi appare come il non plus ultra della “Laicità” in quanto antiCristiano : in fondo, vede tutto come “Idola”, come “Costrutti Sociali” … parlare di “madre” e “padre” , è (o sarebbe) solo inerzia culturale NON adattiva al cambiare dei tempi.

        Insomma : molto PoMo …

        • Moi scrive:

          … e anche “uomo” e “donna” è (o sarebbe) solo una ipersemplificazione su base “meramente” statistica ! Non so / ricordo chi, avrebbe calcolato che se tutte le “persone intersex” del pianeta vivessero in un unico Paese, ebbene : esso avrebbe all’ incirca la popolazione della Svizzera.

          • Moi scrive:

            … L’ Un Per Mille, grossomodo.

          • Moi scrive:

            … anzi, no : era proprio “maschio” e “femmina”.

            Certo, la בראשית‎ (Bereshìt) NON èun Testo di Statistica … nevvero, Pino ? 😉

          • paniscus scrive:

            Essere intersessuale non è una scelta, è un’anomalia cromosomica. NON E’ la stessa cosa di “dichiararsi gender-fluid” solo perché ti va, senza nessuna base biologica.

            • Moi scrive:

              Il “non è una scelta” si dice anche per robe proprio base-base-base 😉 tipo omosessualità, però ..

            • Moi scrive:

              un’anomalia cromosomica

              ———–

              … Ma “anomalia” non è spegiativo ?!

              Non sarebbe forse più opportuno “Diversità (!) Cromosomica” ?

            • Moi scrive:

              spRegiativo …uff

              … che poi, non è quello che una volta si chiamava Sindrome di Klinefelter ?

              … e varianti più precise in base a chi le avesse scoperte, tipo Morris ?

              • paniscus scrive:

                La sindrome di Morris non è una variante della sindrome di Klinefelter, è una cosa completamente diversa.

                Nella sindrome di Klinefelter c’è proprio un cromosoma in più, cioè XXY invece che XY,

                mentre nella sindrome di Morris c’è un normale cariotipo maschile XY, in cui però alcuni singoli geni sul cromosoma Y non svolgono adeguatamente la propria funzione, e la persona si sviluppa con aspetto femminile (anche se con organi riproduttivi non funzionali)

                Poi esistono varie altre anomalie dei cromosomi di sesso, come la sindrome di Turner nelle donne (c’è solo un cromosoma X, l’altro non è né X né Y, manca proprio) e le varie sindromi di Y multiple nei maschi (cariotipi XYY e simili), oltre a mosaicismi e chimerismi vari.

              • Moi scrive:

                OK, interessante … va bene. Tuttavia mi pare che “Intersex” sia l’ Umbrella (tant par canbièr 😉 …) Term di tutte le soluzioni NON catalogabili come XX aut XY .

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Moi

                “QTuttavia mi pare che “Intersex” sia l’ Umbrella (tant par canbièr 😉 …) ”

                In genere, gli intersex, che sono una roba precisa, geneticamente definita, misurabile e irrevocabile, ce l’hanno a morte con i genderfluidi e simili che li sfruttano per dire che “il mondo è vario perché è bello”.

              • Moi scrive:

                Oggi la nota canzone ha molti aspetti metaforici in più 😉

                https://www.youtube.com/watch?v=BXZFQ9omoxo

                basta avere l’ umbrèla term 😉 …

  6. Moi scrive:

    Sulla falsariga del “Femminicidio”, Eric Zemmour conia il “Francocidio” :

    https://www.youtube.com/watch?v=gUuQQPHk-ZU

  7. Daouda scrive:

    Sta storia non ha senso in sè se non la magagna che vuoi dargli te

  8. Moi scrive:

    Reiv 😉 …. la risposta definitiva, o quasi 😉 :

    https://www.youtube.com/watch?v=uKhOUhCdIMw

    … ma un “reiv” con regole , toglie tutto il divertimento 😀 !

  9. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Oltrarnismo su Scala USA ? 😉

    https://www.latimes.com/opinion/story/2022-10-17/california-texas-migration-why-people-move

    Op-Ed: Are Californians fleeing en masse to Texas? The reality is complicated

  10. Miguel Martinez scrive:

    Finalmente anche i media ufficiali cominciano a notare lo stato mentale del signore che guida l’Occidente nella prossima guerra mondiale, e che ha in mano la famosa valigetta con il pulsante nucleare.

    Questa volta non è un video che gira su Internet, è il New York Times che nota questa dichiarazione di Biden:

    ” NEW – Biden: “Inflation is a worldwide problem right now because of a war in Iraq… excuse me, the war in Ukraine. I’m thinking about Iraq because that’s where my son died.” pic.twitter.com/G2QeYUqdHN”

    Il figlio di Biden, Beau, è morto di tumore al cervello al Walter Reed National Military Medical Center in Bethesda, Maryland.

    In questo ovviamente nessuna critica al povero Biden, che sta concludendo una vita di lutti con la demenza senile, e certamente non è responsabile di quasi nulla di ciò che sta succedendo al mondo.

    Ma è interessante come i media ufficiali solo adesso comincino a notare qualcosa su cui gli estremisti dell’altra parte si erano lanciati da un pezzo.

    • Francesco scrive:

      Vabbè, gli stessi estremisti che non hanno mai sentito nessuna delle bugie di Trump?

      Sarei curioso di sapere chi guida gli Stati Uniti, dato che Biden è rincoglionito e la Harris una nullità. Chi è il Dick Cheney della situazione? sospetto che potrei votare per lui, non fossi italiano.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “Sarei curioso di sapere chi guida gli Stati Uniti”

        Ma sostanzialmente è sempre il Military-Industrial Complex, più le nuove star del virtuale. Che non sono per niente rimbambiti.

        • Francesco scrive:

          troppo impersonale, queste entità alla fine devono incarnarsi per non essere dei miti (ps come tradurre Urban legend?)

          • paniscus scrive:

            “come tradurre Urban legend?”

            Fino a qualche anno fa si diceva “leggenda metropolitana”, se adesso vanno di moda altri termini, non lo so.

            • Francesco scrive:

              però questo è un calco, una traduzione pedissequa

              non abbiamo una espressione italiana?

            • Peucezio scrive:

              Io dico “leggenda metropolitana”. Non sapevo fosse passato di moda e non me ne frega un cazzo.

              • Moi scrive:

                Mi sorprende però che “Urban” venga tradotto come “Metropolitana” … come tradurre “furgone” con “tir” 😉 !

              • Moi scrive:

                … va be’, concettualmente.

                come se “van” lo traducessimo con “camionazzo” 😉 anziché “furgone”.

    • Miguel Martinez scrive:

      per Francesco

      “persino i miei amici di Avvenire iniziano a vacillare!”

      Ma mi sembra ovvio che sfidare tutta la potenza industriale e militare degli Stati Uniti, sul piano classico degli eserciti che si muovono e dei carri armati, è destinato a fallire.

      Ovvio che le superarmi americani vinceranno.

      Gli afghani hanno vinto perché non avevano aerei o carri armati o droni.

      • PinoMamet scrive:

        “Gli afghani hanno vinto perché non avevano aerei o carri armati o droni.”

        è quello che sosteneva anche un amico militare.

        Inoltre non hanno città- degne di questo nome- da bombardare, nessuna infrastruttura da distruggere, cosa puoi togliergli oltre la vita?

        • Moi scrive:

          Tuttavia non riesco ad avere per gli Afghani la stessa simpatia dei Vietnamiti … che restano nell’ Immaginario Planetario ciò che i Partigiani sono nell’ Immaginario Italiano. 🙂

          Parlo d’ Immaginario, perciò la Storia documentata è irrelevante … 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “iniziano a vacillare”

      A me invece pare che ormai il tifo da ultras lo facciate solo tu, Mentana e qualche scalmanato sui social.

      • Francesco scrive:

        a parte lo “scalmanato”, che è offensivo e ingiusto, sospetto che tu stia guardando solo all’Italia e neppure tutta

        per fortuna

  11. Francesco scrive:

    IT

    Generali, filosofi, sociologi, politologi e geopolitologi delle più diverse provenienze ci hanno assicurato, nell’ordine, prima che i ripetuti allarmi lanciati dagli Stati Uniti sull’imminente invasione russa erano pura propaganda (perché Mosca non avrebbe mai attaccato l’Ucraina), poi che la Russia avrebbe conquistato l’intero Paese in poche settimane (e dunque la resistenza era un sacrificio del tutto inutile), infine che la controffensiva di Kyjiv non aveva alcuna possibilità di cambiare gli equilibri (perché i russi non avrebbero mai lasciato il terreno conquistato), e qualcuno addirittura che era già fallita, in particolare proprio nella regione di Kherson, anche se i grandi giornali – i «giornaloni» e i «media mainstream», per usare il loro atroce lessico – non ce lo dicevano. E infine, sempre lo stesso qualcuno di prima, che a Kherson sarebbe stato un «bagno di sangue» perché «i russi intendono combattere per mantenerla».

    è una citazione, non sono io!

    😀

    • PinoMamet scrive:

      Non sono un esegeta dei “giornaloni” né di chi li definisce tali (credo siano “atroci” persone che per anni ci hai voluto convincere a votare…) ma io pensavo che la Russia avrebbe in effetti invaso l’Ucraina, pensavo e penso che l’Ucraina sia in vantaggio tanto numerico quanto tecnologico (pur senza cadere in certi trionfalismi antirussi tutti tuoi) e notavo e moto che l’Ucraina non è riuscita a riconquistare un solo metro senza enormi spargimenti di sangue russo e ucraino, e senza che la Russia lo avesse evacuato prima.

      Non mi picco di essere un esperto di cose militari, ma mi pare di ricordare che lasciare avanzare il nemico di inverno sia la strategia russa di sempre.

      Poi, come dice Miguel, sicuramente vincerà l’Ucraina, enormemente sostenuta dal gigantesco impianto militare americano.

      Non credo che sarà tanto facile.

      • PinoMamet scrive:

        Fino a settembre comunque non era neppure scontato che avrebbe vinto l’Ucraina.
        E forse neanche adesso, ma certo la disparità di forze è evidentissima.

        • Francesco scrive:

          Ehm, Pino, no, la disparità di forze in campo non è affatto evidentissima.

          ma siccome non ti fidi di me, chiedi ad Andrea

          ciao

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ francesco

            “evidentissima”

            Che l’Ucraina abbia sventato le previsioni iniziali di una passeggiata militare Russa è evidente.

            Il punto debole di Kiyv è che non può distruggere l’industria militare Russa, mentre i Russi spengono la luce a Kiyv quando vogliono (e spendendo giusto quattro soldi in droni Iraniani modificati, ciascuno dei quali costa un decimo di un HIMARS).

            Ciò toglie a Kiyv l’iniziativa, non militare ma politica, il che è più grave.

            Zelensky non può trattare, dopo aver appena reso illegale anche solo parlare di trattativa.

            E se non tratta, deve combattere, perché Putin continua a bombardarlo.

            Se gli va male, addio Ucraina.

            Se gli va bene, fa la fine di Napoleone a Mosca, che non ha perso perché sconfitto come a Waterloo ma perché il nemico poteva permettersi di non arrendersi mai.

            Come dice Hsun Tzu, “tattica senza strategia è l’odore della disfatta”.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • giuseppe motta scrive:

              non ricordavo proprio quella frase, in quale capitolo si trova?

              • Moi scrive:

                … bisognerebbe anche vedere com’è in Cinese ! 😉

                … purtroppo NON sono in grado di analizzarlo, però 🙁 .

            • Peucezio scrive:

              Andrea,
              “Il punto debole di Kiyv è che non può distruggere l’industria militare Russa, mentre i Russi spengono la luce a Kiyv quando vogliono (e spendendo giusto quattro soldi in droni Iraniani modificati, ciascuno dei quali costa un decimo di un HIMARS).”

              Infatti mi chiedo per quale motivo hanno fatto l’invasione di terra.
              Dovevano continuare a bombardare, anche per anni, finché gli ucraini non avessero ceduto, come hanno fatto gli americani in Serbia.
              Ceduto significa rinunciare ufficialmente e solennemente a tutti i territori a maggioranza russofona, all’adesione alla Nato per il prossimo milione di anni (e anche dopo), e mettere un governo compiacente stile Janukovič.

              Dice: ma pensavano che l’invasione sarebbe stata una passeggiata. Va bene: appena visto che non lo era, dopo le prime settimane, ti ritiri in buon ordine risparmiando soldati, mezzi, ecc. e fai come ho detto.

              • Peucezio scrive:

                Sia chiaro, non sto parlando di bombardamenti deliberati sulla popolazione civile, stile anglosassone, ma sulle infrastrutture di ogni genere, militari e civili, quelle che servono al funzionamento di qualsiasi società moderna.

              • Francesco scrive:

                Peucezio

                se avessero provato a bombardare l’Ucraina, mi sa che presto avrebbero scoperto l’efficacia dell’anti-aerea occidentale.

                Ci vogliono mesi per addestrare piloti sui caccia ma tu parli di anni.

                Davvero non ti viene da tifare Ucraina?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Hanno bombardato l’Ucraina.
                Uno dei problemi della prima fase, però, era che la bombardavano poco e cercando di fare pochi danni (l’idea era che il governo sarebbe caduto in pochi giorni), per cui l’efficacia dei bombardamenti lasciava molto a desiderare.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “terra”

                Inavvertitamente, stai commettendo – credo – l’errore che fanno tutti quelli che non hanno prestato servizio militare, da certi presidenti USA fino a certi ministri della Difesa nostrani.

                Tu assumi che una guerra si possa vincere senza mettere i piedi sul terreno.

                La verità è che finché non avremo dei droni Terminator (ci siamo sempre più vicini, in realtà, ma non ci siamo ancora!) la guerra è sempre questione di esseri umani che o si ammazzano a vicenda sul terreno o che evitano tale sorte. Eccezione che conferma la regola sono quei tiri al piccione che furono i bombardamenti NATO su Belgrado o – quasi due secoli fa – il cannoneggiamento Inglese di Zanzibar.

                Dico ‘esseri umani’, non solo soldati: anche milizie, civili, vigilantes, partigiani ecc.

                Le superarmi – esclusa l’atomica – aiutano, ma non sono mai decisive.

                Ad essere decisivi sono certo l’informazione (lo spionaggio, la ricognizione, il controspionaggio…), la velocità di manovra (che consente di concentrare l’offensiva senza consentire una controffensiva efficace) e la logistica (che fece dire a Napoleone che un esercito di soldati sconfigge sempre un’armata di guerrieri).

                Per essere utili, tutte queste cose presuppongono di mantenere l’iniziativa in modo chiaro e coerente. A sua volta, ciò spiega il motivo per cui se la politica sottostante a una guerra è o sbagliata o mal definita la sconfitta è certa indipendentemente dalle armi usate.

                La ragione di quanto sopra (mi ricorda von Clausewitz) sta nel fatto che a meno di mirare scientemente al completo e indifferenziato sterminio del nemico (usando oggi atomiche, lager, gulag, epidemie…) lo scopo della guerra è di forzare l’avversario ad adottare una condotta (cedere porti, pagare tributi, cambiare una politica) che non adotterebbe altrimenti.

                In presenza di una reazione avversaria (che a Belgrado e Zanzibar era impossibile) l’unica è ‘andarlo a prendere’. E lì non ci sono superarmi che tengono. Anzi: la tecnologia può persino diventare controproducente, perché infonde in chi la adotta una falsa sicurezza.

                Esiste una vignetta di Sturmtruppen che secondo me andrebbe mostrata obbligatoriamente alla Scuola di Guerra perché spiega benissimo cosa voglio dire, e che mi viene sempre in mente quando sento parlare di HIMARS e simili.

                “Mein General, qvesta è Maschinenpistol Adolf Hitler! Con qvesta stermineremo maledetti Amerikanen! Spara ein Milliarden di colpi al minuto!”

                “Phantastisch!! E mi dica, Oberstuermbannfuehrer, cosa sono quelle casse che coprono tutto l’orizzonte?”

                “Le munizionen per ein Minuten di fuoco…”

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              >>> Il punto debole di Kiyv è che non può distruggere l’industria militare Russa, mentre i Russi spengono la luce a Kiyv quando vogliono

              A me pare che le sanzioni occidentali stiano avendo quell’effetto sull’industria militare russa, invece. Mentre gli ucraini ricevono armi fabbricate in tutto l’Occidente, al sicuro dai droni iraniani.

              Anzi, il fatto che la Russia debba ricorrere ad armi straniere e in più persiane mi suona molto male.

              Certo, rimane da dare una sistema all’antiaerea ucraina ma i droni iraniani non sono i missili ipersonici, giusto?

              CREDO che il tempo lavori a favore degli ucraini, in questa guerra.

              PS Zielinsky può trattare quando vuole, non prendiamo la propaganda per roba seria, dai!!!

              • tomar scrive:

                a Francesco
                “Zielinsky può trattare quando vuole, non prendiamo la propaganda per roba seria, dai!!!”

                Certo che Zielinsky può trattare quando vuole, ma prova (in quella criptodittatura che c’è oggi in Ucraina) a essere un politico ucraino non del tutto allineato e venir fuori a dire (perché magari pensa anche lui come te che il “non trattiamo con Putin“ non sia roba seria) : Cerchiamo di fermare la guerra oggi senza pretendere di arrivare prima a Sebastopoli, proponiamo un cessate il fuoco e trattiamo con Putin.
                Secondo te che gli succede?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sul bagno di sangue a Cherson.

      Campochiari lo dava come possibilità e i russi, infatti, stavano ammassando truppe.
      Poi gli americani hanno detto che caduta Cherson si sarebbe negoziato e Shoigu ha annunciato il ritiro dalla città qualche giorno dopo. E dopo nemmeno 24 ore si e iniziato a parlare sul serio di trattative, con tanto di richiamo all’ordine di [censura]elensky.

  12. Mauricius Tarvisii scrive:

    https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/11/14/ucraina-il-presidente-zelensky-visita-kherson-liberata_d36c4fdf-8b9a-44eb-8062-030075636901.html

    “pronti per la pace”, “prezzo alto” e botta e risposta a distanza coi russi. Poi al termine qualche sparata per dire che sul tavolo batteranno i pugni.
    Non male come svolta in meno di 24 ore.

    • Francesco scrive:

      Non riesco a capire a quale svolta ti riferisci.

      Ma ammetto di non considerare minimamente le dichiarazioni di facciata sul “trattativa sì o no” oppure “trattiamo solo se” di entrambe le parti.

      Sappiamo tutti che è solo fumo.

  13. Francesco scrive:

    OT

    x roberto: abbiamo finalmente il casus belli per attaccare l’Ucraina che ha bombardato la Polonia! in un paio di giorno dovremmo arrivare a Kiev, fare la pace, riottenere il gas russo e vivere tutti felici e contenti.

    chi la dura la vince

    fine OT

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