“Exaudi nos…. a peste, fame, et bello libera nos”

Il 5 novembre, c’è una congrega di cattocomunisti, che vanno dall’ANPI a qualcosa che si chiama Pro Civitate Christiana, che ha indetto un rito di magia deambulatoria a Roma per scongiurare la guerra.

Proprio come le Rogazioni che si facevano un tempo nei nostri campi, per tener lontani tutti i flagelli con cui il Male infierisce ancora e ancora, contro noialtri piccoli viventi.

Non essendo cristiano, mi consola sapere che le rogazioni somigliano alle ambarvalia, dedicate a Cerere che ci dà il grano, quando si diceva,

satur fu, fere Mars, limen sali, sta berber

“Sii sazio, crudele Marte, salta oltre la soglia e stattene a cuccia!”

"Sta berber" l'è ganzo davvero

Le Rogazioni chiedevano tutto ciò che c’era da chiedere, e se conoscete due parole di latino, capirete:

Propitius esto,
exaudi nos, Domine.
Ab omni malo, libera nos, Domine.
Ab omni peccato,
Ab ira tua,
A subitanea et improvisa morte,
Ab insidiis diaboli,
Ab ira, et odio, et omni mala voluntate,
A spiritu fornicationis,
A fulgure et tempestate,
A flagello terraemotus,
A peste, fame, et bello,
A morte perpetua,
Per mysterium sanctae incarnationis tuae

Lascio agli scettici chiedersi, se camminare avanti e indietro lungo i confini dei campi, o per le strade di Roma, ci possa davvero liberare a peste, fame et bello, a morte perpetua.

Ma soprattutto, “ab insidiis diaboli“, dalle insidie di Satana il Guastatore.

Perché è lì tutto il problema.

Certo, i cattocomunisti invocano in italiano anziché in latino, funzionerà?

Proviamo insieme.

Ma mi piace l’appello, perché dice quello che sappiamo tutti, che distinguere tra il bene e il male non ha nulla a che fare con decidere chi sono i buoni o i cattivi.

Il male è la guerra.

E quindi leggetevi tutto il lungo sproloquio cattocomunista, che è noioso, ma non fa una grinza.

Se qualcuno ha voglia di venire con me, mi scriva.

Con un po’ di fortuna, potrete anche rubare le rose!

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270 risposte a “Exaudi nos…. a peste, fame, et bello libera nos”

  1. Peucezio scrive:

    Ma la vera domanda è,
    di quanti decenni o secoli sopravviverà l’ANPI alla scomparsa degli ultimi partigiani?

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ peucezio

      “ANPI”

      Conosco gente della mia età o più giovane di me che si è iscritta all’ANPI da poco. Da noi è viva e vegeta.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Peucezio scrive:

        Appunto.
        L’associazione partigiani fatta di non partigiani.

        Come se io m’iscrivessi all’associazione dei reduci della I Guerra Mondiale o degli immigrati nigeriani in Italia o delle donne lesbiche.

        • Francesco scrive:

          secondo me le donne lesbiche accettano simpatizzanti …

          del resto mi pare che la maggior parte degli iscritti alla CGIL non siano lavoratori

          • Miguel Martinez scrive:

            “ANPI”

            Io sono iscritto all’associazione cristiana lavoratori italiani (ACLI) – io non sono cristiano e chi mi ha fatto la tessera, non lavora (è pensionata).

            • Francesco scrive:

              E posso allora chiederti perchè ti sei iscritto? giuro, per curiosità intellettuale.

              Io non compro biglietti per il balletto o il teatro giapponese.

          • Peucezio scrive:

            Io ho deciso che mi iscrivo all’associazione degli antichi gladiatori romani.
            Per difendere il diritto a non dover essere obbligati a combattere nell’arena per divertire il popolo.

    • Moi scrive:

      @ Peucezio

      Penso molti, secoli, almeno in Emilia Romagna … ove il Fascismo è un Nemico MetaStorico. Il libro di Umberto Eco, riflette e organizza una mentalità diffusa.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ moi

        “diffusa”

        Più che una mentalità diffusa, una realtà pura e semplice.

        Come la Bomba e i campi di concentramento, il fascismo una volta inventato non lo si può disinventare.

        Giustamente Eco lo descrive come una possibilità immanente ad ogni società dove la tecnologia consente sia la propaganda sia la precarietà di massa connaturate al controllo totale.

        Differisce sia dalle antiche tirannidi, dove un imperfetto controllo era compensato dalla schietta brutalità dell’oppressione, sia dall’attuale Cina, dove una sicurezza relativa si accompagna a un controllo capillare.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          sì ma non hai spiegato cosa c’entra con l’ANPI formato da gente che non ha fatto il partigiano per evidenti ragioni anagrafiche

          si vedono come una assicurazione contro il ritorno del fascismo? 😀 😀 😀

        • Peucezio scrive:

          Andrea,
          tu parli di derive totalitarie possibili nella modernità teconologica.
          Ma queste non prenderebbero mai l’etichetta e il riferimento storico al fascismo.
          Che resta un feticcio per giustificare le peggiori porcherie di quelli che sono venuti dopo, americani, sovietici, ecc. ecc.
          E oggi è un surreale feticcio usato a sproposito fa gruppi fino-protestatari di ogni genere.

          Semmai, se con fascismo intendi la degenerazione autoritaria delle democrazie moderne, lo si è visto con i confinamenti e i coprifuochi. E non si autodefiniva “fascista”.

          • Francesco scrive:

            ma se leggi per ADV il discrimine è la precarietà

            insomma, siamo alla solita che le dittature rosse sono buone e quelle nere cattive, con tendenza a definire dittatura nera pure la democrazia

            molto anni ’50, c’abbiamo un genovese Vintage

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “precarietà”

              No. E’ la combinazione di precarietà e controllo. Combinazione giustificata col collante della propaganda.

              In che cosa avrei distinto ‘dittature di destra’ e ‘di sinistra’?

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                l’ho intravisto dove parli della Cina!

                ho visto troppo?

                ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Cina”

                Non ho mica detto che la Cina non è una dittatura.

                Ho detto che non è fascista nel senso di Eco.

                E’ una cosa ancora diversa, probabilmente fa caso a sé.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                non ho detto che non hai detto che è una dittatura!

                ho letto tra le righe che è meglio delle dittature fasciste (che peraltro sono teoria, mentre il PCC esiste)

                ciao

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ peucezio

            “riferimento”

            Vero, se identifichi il fascismo con l’orbace, l’olio di ricino e tutta quella paccottiglia.

            Falso, se come fa Eco identifichi nel fascismo una categoria meta-storica, che ha potuto realizzarsi solo con la tecnologia moderna delle telecomunicazioni (proprio come la Bomba e i campi di concentramento hanno potuto essere realizzate solo con la meccanica quantistica e la tecnologia delle ferrovie e del filo spinato).

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Una delle tesi peggiori di Eco, una vera “case history” di intellettualismo vanesio.

              E pure di coda di paglia: come poteva un intellettuale di sinistra affrontare seriamente il tema del permanere del fascismo in una società a egemonia culturale progressista da decenni? non poteva, senza mettersi in discussione

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “come”

                Perché l’egemonia culturale progressista sta svanendo almeno da quando la Thatcher ha sdoganato Pinochet e Berlusconi Alleanza Nazionale.

                E giustamente Eco ha segnalato il pericolo sempre presente.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Non sono d’accordo: infatti “nessuno aveva votato Berlusconi” e libri e film erano lo stesso progressisti.

                I professori in Forza Italia erano 4 di numero.

                A sinistra milioni.

                Ah, temo che all’estero la Thatcher abbia sdoganato Milton Friedman molto più che non Pinochet (che rimase una vergogna sempre), come botta alla vecchia egemonia culturale keynesiana.

                Alleanza Nazionale è stata sdoganata dall’Operazione Mani Pulite, se ricordi bene. Che erano rimasti solo loro e l’ex PCI.

                Lamentati coi tuoi

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Alleanza”

                Siamo onesti.

                I progressisti in Occidente hanno cominciato a perdere terreno dopo la caduta del Muro.

                E non tanto perché si è esaurito l’oro di Mosca, quanto perché la residua paura che anche da noi si potesse fare ‘come in Russia’ è stata sepolta non dalla disfatta militare, ma, ancora peggio, dal ridicolo.

                Allora da un lato i progressisti si sono riscoperti genericamente ‘democratici’ (in Italia, si veda la Bolognina 🙁 ), ‘antirazzisti’, ‘difensori degli LGBT+’ ecc., avendo perso la loro visione dell’economia e di conseguenza il loro legame con le classi subalterne. Hanno cominciato a sproloquiare di ‘terza via’ e di ‘uguaglianza di opportunità’ al posto dell’originale ‘controllo sociale dei mezzi di produzione’ .

                Dall’altro gli anti-progressisti, ringalluzziti, hanno obbedito alla formula staliniana dell’ “intensificazione della lotta di classe al momento della disfatta del nemico”. I ricchi non hanno più avuto bisogno di finanziare il welfare State per tener buoni i poveracci, com’era successo nell’immediato dopoguerra. Così, con l’andar del tempo si sono sdoganate posizioni via via più oltranziste, dal neoliberismo al populismo reazionario al fascismo.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                No, Andrea, sei l’unico a non aver notato che il “neoliberismo” e il “populismo sovranista” sono nemici mortali. La sinistra non idiota ha accusato il primo di aver causato il secondo e questa è analisi politica.

                Mentre io avrei da ridire sul legame “ideale” tra il PCUS e i partiti democratici di sinistra in occidente. Non sono così fanatico!

                Ciao

            • Peucezio scrive:

              Andrea,
              se ho capito bene tu stai dicendo che il progresso tecnico consente forme di controllo un tempo impossibili e che è come il tubetto che non si può rimettere nel dentifricio: una volta che una tecnologia c’è, ci sarà sempre la possibilità che qualcuno la usi per imporre forme di controllo totalitarie.

              È un discorso per nulla peregrino, ma, anzi, in larga parte condivisibile.
              Io credo ci sia anche uno specifico storico di statalismo novecentesco difficile da ricostituirsi, però in linea di principio il pericolo esiste.

              Ma l’antifascismo non c’entra nulla con tutto questo.
              È solo un tabù perbenista che serve a giustificare lo statu quo e a tabuizzare gli sconfitti della II Guerra Mondiale come modo per legittimare i vincitori.
              Ieri.
              Oggi è solo una formula retorica progressista per etichettare chiunque non sia organico a ogni deriva del conformismo corrente.

    • firmato winston scrive:

      @peu
      “Ma la vera domanda è,
      di quanti decenni o secoli sopravviverà l’ANPI alla scomparsa degli ultimi partigiani?”

      Magari fosse un problema dell’ANPI.
      Il primo ufficio di TUTTE le organizzazioni burocratiche e’ non solo di sopravvivere, ma di moltiplicare e di espandere se stesse, nonostante la inevitabile morte dei loro singoli componenti.
      Sono come tutti gli altri esseri viventi, altruiste e dispensatrici di “bonus” verso l’interno, egoiste espansive aggressive e ladre verso l’esterno.
      Guarda l’amministrazione fiscale italiana… ma di simile e piu’ recente c’e’ il groviglio ormai inestricabile della gestione della spazzatura. Siamo riusciti a trasformare in un complicatissimo affare di Stato, che richiede l’apporto crescente di mai sufficienti risorse economiche e umane, persino la gestione della spazzatura, con vere e proprie guerre fra gli 8000 comuni (chiavi sui cassonetti, polizia che ispeziona i documenti nelle discariche, eccetera) per respingere l’assalto della spazzatura dei comuni viciniori, che ognuno cerca di condurre in nome dell’ambientalismo.

  2. Francesco scrive:

    >>> Il male è la guerra.

    Miguel, direi che hai colto il punto. Che è essere d’accordo o meno con questa affermazione.

    Io, per esempio, non posso essere d’accordo.

    Ciao

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Francesco

      “non posso essere d’accordo”

      Come dice il pluridecorato generale USA Smedley Butler nel suo “War is a racket”, il miglior modo di eliminare la guerra è quello di mandare in trincea chi non è d’accordo sul fatto che il male sia la guerra.

      Ciò si accorda con l’ovvia ma nondimeno condivisibile affermazione di Fridtjof Nansen (quello del ‘passaporto Nansen’ per i profughi del primo dopoguerra) secondo cui una guerra cessa nel momento in cui nessuno va a combatterla.

      Quando ti arruoli?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        Alpino in congedo caro.

        E la storia è piena di reduci della guerra precedente che sono andati a combattere quella successiva, a volte senza neppure essere degli psicopatici.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “alpino”

          Garibaldi – che come te credeva che ci fossero guerre diverse dal male assoluto – andò a combattere per la Francia nel 1870 in barella. E vinse pure l’unica battaglia per conto dei Francesi, cosa che gli costò molte invidie per cui fu difeso pubblicamente da Victor Hugo.

          Con un simile precedente non hai scuse, mio novello Lamarmora! 😉

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  3. Andrea Di Vita scrive:

    @ francesco

    “assicurazione”

    Sì.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  4. tomar scrive:

    Oltre alle adesioni all’appello cattocomunista che si possono vedere nel rimando di Miguel, in questi giorni se ne sono aggiunte molte altre di piccoli gruppi di base di piccoli aderenti (“frate Francesco piccolo e spregevole”), i quali il 5 novembre mi auguro non diventino folla pronta a crocifiggere qualcuno, ma come tante gocce d’acqua (per riprendere la mirabile similitudine proposta da Francesco nostro) confluiscano, pur mantenendo la propria goccità, in un grande, placido ma determinato fiume contro il male della guerra.
    Per quanto mi riguarda, io goccia piccola e spregevole non sono più da molti anni né cattolico né comunista, sono proprio cattocomunista.

    • Francesco scrive:

      non prendertela, nessuno è perfetto! 😉

      rimane il problema di essere un fiume determinato contro il male della guerra di autodifesa dell’Ucraina

      ciao

      • tomar scrive:

        a Francesco
        “rimane il problema”

        Certo, ma almeno non avrò il problema di essere la folla guidata da Calenda che quello stesso giorno a Milano andrà a crocifiggere (diciamo pure giustamente) il ladrone russo, come se fosse l’unico ladrone a questo mondo.

        • Francesco scrive:

          scusa ma questo benaltrismo pretestuoso a che ti serve?

          non solo Calenda (?) non dice che Putin è l’unico cattivone del mondo, ma anche è meglio fermarne uno che fermarne nessuno, no?

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “nessuno”

            Non puoi fermarne nessuno se non si fermano tutti.

            La sicurezza è indivisibile.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              >>> La sicurezza è indivisibile.

              Il meglio è nemico del bene.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “nemico”

                OAAF!

                Tregua subito, Donbass a Mosca e Ucraina neutrale!

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                il male è anch’esso nemico del bene!

                F.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “male”

                La pace si ottiene o con la vittoria o con le trattative. Nel primo caso il nostro dovere è arruolarci. Nel secondo, di non mandare armi a chi la guerra non la ferma, qualunque sia la sua bandiera.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                No. La tua alternativa è totalmente falsa, anche se un intervento diretto della NATO porrebbe la Russia con le spalle al muro e farebbe finire la guerra in tempi rapidi (io lo dico dal 2o febbraio).

                Ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “NATO”

                La NATO sta agli USA come la lega di Delfi ad Atene: non fa nulla se non servire gli interessi del più forte. E – per ora – il più forte ha interesse che la guerra continui, non che la guerra si concluda anche solo con una vittoria.

                La speranza sta in quel ‘per ora’.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Ti leggo e vedo solo bolle di sapone o volute di fumo. Parole in libertà per negare i fatti.

                Eppure è Trump l’uomo della fine dell’impegno al fianco dell’Ucraina: una coincidenza ai tuoi occhi?

                L’indifferenza alla libertà accumuna Putin e Trump. Ma tu da che parte stai?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “da che parte stai”

                Da quella dei civili bombardati.

                Tutti, però, non solo quelli di una parte.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea,

                sai quanti civili sono morti ammazzati da Britannici, Americani e Russi durante la grande guerra antifascista?

                Terribile ma è possibile stare dalla loro parte?

                Ciao

                PS è una domanda che mi faccio da 40 anni.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                France’, guarda che la storia della “mini-Auschwitz” creata dai russi era una pantomima fatta derubando un dentista. Giusto per fare le distinzioni.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Ti leggo e vedo solo bolle di sapone o volute di fumo”

                Tu ora fai solo green screen, invece, giusto? 😀

              • Francesco scrive:

                quella è giusto una singola cazzata nel mare magnum della robaccia

                io parlo di cose serie

                o mi vorresti dipingere i russi occupanti in stile Mulino Bianco? che ti posso contrapporre persino il tizio di Andrea su un sito comunista

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                No, Russia, Ucraina e USA non sono il Mulino Bianco, come ripeto in continuazione.
                Solo che tu non vuoi capirlo 😀

              • Francesco scrive:

                x MT

                certo che non sono MB. come non lo erano gli Alleati e i Partigiani nella 2GM.

                eppure non li mettiamo alla pari di nazisti e fascisti, giusto?

                c’è diversi gradi di male nel mondo reale, siamo d’accordo?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “civili”

              Con Hitler non si poteva trattare.

              Con Putin non ci si è quasi mai provato. E quando lo si è fatto Kiyv ha violato i patti.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                😀

                scusa ma mi viene proprio da ridere, non so cosa debba fare il povero Putin per convincerti di essere veramente un pessimo elemento (forse indire libere elezioni e mettere in galera i suoi amici mafiosi, lasciando un pò di lbertà di mercato ai russi)

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “autodifesa”

        I civili massacrati da Mosca adesso contano tanto quanto i civili massacrati da Kiyv per otto anni.

        L’unica difesa che mi interessa è la loro.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          questo è Berlusconi che fa il ventriloquo di Putin, però, non i fatti

          saluti

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “fatti”

            Da ‘La Repubblica’ (2014/10/03):

            ‘Fuoco sui filorussi. Kiev viola la tregua e bombarda Donetsk. […] l’artiglieria ucraina sta bombardando il centro abitato, distruggendo scuole, interi condominii, perfino i giardini pubblici e facendo un numero imprecisato di vittime. Ieri sotto le macerie del quartier generale della Croce Rossa è morto un operatore sanitario svizzero, Laurent de Pasquier, 38 anni. Si aggiunge […] ai sei bambini straziati da un colpo di mortaio […] clamorosa violazione della tregua…”

            C’è un aggressore e un aggredito, in effetti.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Pensi davvero che un singolo episodio citato malamente da un giornale di bassa affidabilità cambi qualcosa?

              Lo scenario del 2014 è l’intervento russo per sobillare, scatenare, sostenere (quando necessario praticare direttamente) la guerra civile in Ucraina.

              Non è che tutti dimenticano in fretta come i lettori di Repubblica.

              Una volta scoperchiato il Vaso di Pandora, le guerre civili sono affari particolarmente sporchi, lo so anche io.

              Ma non assolvo Mussolini perchè anche i partigiani hanno fatto “cose brutte”.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “assolvo”

                Esatto.

                Qui non c’è da assolvere, non ci sono buoni e cattivi.

                C’è solo una guerra da spegnere, prima che divampi ancora di più.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

                (P.S. non c’è solo Repubblica…)

              • Francesco scrive:

                Eh no, caro. Perchè mi devi giustificare quel “qui” tu che dell’antifascismo (e della guerra contro i fascisti) fai un feticcio da portare in giro un secolo dopo la Marcia su Roma e difendi un’ANPI di gente che la Resistenza non la ha mai vista.

                Secondo me qui c’è una guerra da vincere per impedire che divampi di nuovo altrove.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Secondo me qui c’è una guerra da vincere per impedire che divampi di nuovo altrove.”

                Come diceva H.G. Wells, The War to End All Wars:

                https://www.wearethemighty.com/mighty-history/war-to-end-all-wars/

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “caro”

                Ma perché vuoi sempre dimostrare di avere la memoria storica di una cipolla? 😉

                Guarda che se c’è uno Stato che contro i propri nemici ha fomentato sistematicamente colpi di Stato fascisti all’estero o ha sistematicamente appoggiato regimi fascisti nel secondo dopoguerra sono gli USA.

                Da Pinochet ai colonnelli greci alle varie repubbliche delle banane. Azov mica è un caso isolato.

                E i popoli – quello Ucraino oggi e tanti altri ieri – si trovano stritolati fra i nemici degli USA (ieri l’URSS, oggi la Russia, l’Iran…) da una parte e gli USA coi loro vassalli e sodali dall’altra, come la noce schiacciata fra i due bracci dello schiaccianoci. I bracci si chiamano ‘imperialismi’, e lo sfasciarsi della noce di turno ‘guerra’. Teorizzando, come fa, ‘la guerra sola igiene del mondo’ e la contrapposizione irriducibile fra’noi’ e ‘loro’ il fascismo è un presupposto ideale della guerra. (Un altro presupposto è la religione; infatti di solito vanno d’accordo).

                Logico che chi sta appollaiato su uno dei due bracci e vede la noce sbriciolarsi dia la colpa alla pressione del braccio opposto.

                Ma se si vuole davvero fermare la guerra prima di rimanerne stritolati bisogna cominciare a fermare il braccio dove stiamo noi. Mostrare cioè a chi spinge l’altro braccio che un’alternativa c’è.

                Continuare a distinguere ‘buoni’ e ‘cattivi’, ‘democrazia’ e ‘dittatura’, ‘libertà’ e ‘tirannide’ … questo sì, è in puro stile fascista, e più precisamente MinCulPop.

                E questo perché?

                Perché le bombe ‘democratiche’ fanno male esattamente quanto le bombe ‘dittatoriali’.

                Nel caso concreto di oggi: se mando armi a Zelensky anche quando dice che non tratta prima del ritiro di Putin (intimandogli di fatto la resa incondizionata) significa che lo aiuto a riconquistare Donbass e Crimea. Come dimostra l’esempio dei Serbi del Kosovo dopo la caduta di Milosevic (e ti ricordo che ho ottimi motivi personali per essere proAlbanese), una riconquista di Donbass e Crimea implica la pulizia etnica dei Russi che vi abitano. Il che a sua volta scatenerebbe nuovo irredentismo e una situazione di non-pace-non-guerra proprio come quella in cui si trova il Kosovo ora ma con le armi nucleari.

                Come dicono oggi deputati Dem in USA e come continua a ripetere fra gli altri Jeffrey Sachs, visto che vogliamo armare Zelensky dobbiamo come minimo subordinare la fornitura all’apertura immediata di una trattativa per il cessate il fuoco. Se poi vuole sacrificare i suoi al propri sogno di gloria lo faccia con le armi sue.

                Tanto, Francesco, sappiamo tutti e due come andrà a finire: una situazione tipo Cipro, con una linea di demarcazione da facto con una zona in mano Russa e una in mano Polacca pesantemente sovvenzionata da UE e USA. Quanti dovranno ancora morire per arrivarci?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                >>> Continuare a distinguere ‘buoni’ e ‘cattivi’, ‘democrazia’ e ‘dittatura’, ‘libertà’ e ‘tirannide’ … questo sì, è in puro stile fascista, e più precisamente MinCulPop.

                Posso citarti Hegel: di notte tutte le vacche sono grigie. E quello che hai scritto è esattamente una vaccata. Come se avessi scritto che Mussolini vale Matteotti. Anche no, eh!

                Certo, il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza. L’alternativa è offerta generosamente dal regime cinese: un controllo totale da parte del Partito-Stato. E la Pace perpetua, visto che tutto il potere lo ha già lui.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Matteotti”

                Te l’ho detto che hai la memoria storica di una cipolla. 😉

                Guarda che era Mussolini, antisocialista come te, quello convinto della necessità di una guerra purché ‘giusta’.

                Quello pacifista era Matteotti, che era socialista e obiettore di coscienza.

                http://liberale.erasmo.it/testi/1232.htm

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • firmato winston scrive:

                @AdV
                “Tanto, Francesco, sappiamo tutti e due come andrà a finire: una situazione tipo Cipro, con una linea di demarcazione da facto con una zona in mano Russa e una in mano Polacca pesantemente sovvenzionata da UE e USA. ”

                Andrea, la partita e’ diversa e molto piu’ grossa, e’ il tentativo di contenere il risorgere dell’aggressivita’ militar-imperiale russa verso i suoi stati ex-vassalli, non solo l’ucraina e la bielorussia, che sono i loro popoli stessi a respingere, non ne vogliono piu’ sapere. In bielorussia se ci fossero libere elezioni il leader fantoccio di mosca sarebbe stato cacciato da quel di’. E stiamo parlando, ucraina e bielorussia, di stati contigui ed etnicamente quasi omogenei alla Russia. Figurati gli altri. Da quell’impero di razzialmente superiori, che questo e’ l’atteggiamento della mosca putiniana verso i suoi sottoposti, se ne vogliono andare tutti, vogliono l’indipendenza. E da come va a finire in ucraina dipendono le molte altre eventuali guerre di annessione del futuro che la dirigenza russa attuale ha ormai dimostrato con chiarezza di voler perseguire nel tempo.
                Le chiacchiere che fate qui dentro sono MOLTO superficiali e propagandistiche, ognuna a suo modo. La faccenda invece e’ seria.

              • Francesco scrive:

                Andrea,

                temo questo non indebolisca ma rafforzi la mia obiezione: fai o no una differenza tra Mussolini e Matteotti?

                🙂

              • firmato winston scrive:

                “Guarda che era Mussolini, antisocialista come te, quello convinto della necessità di una guerra purché ‘giusta’.”

                Il Mussolini del 1914 se era antisocialista lo era da comunista ante-litteram: era socialista massimalista contro gli altri suoi compagni di partito socialisti riformisti (egli riteneva necessaria la guerra per la liberazione dei popoli dall'”oppressione borghese”!).
                Mussolini peraltro resto’ sempre antiborghese e anticlericale, nonostante da abile e spregiudicato animale politico quale era, seppe barcamenarsi opportunisticamente per raggiungere i vertici del potere e restarci.

                Controllando su wikipedia trovo questo che piu’ o meno corrisponde a quel che ricordavo di sapere:

                “Il 18 ottobre, mutando esplicitamente la propria originaria posizione, Mussolini pubblicò sulla Terza pagina dell’Avanti! un lungo articolo intitolato «Dalla neutralità assoluta alla neutralità attiva ed operante», in cui rivolse un appello ai socialisti sul pericolo che una neutralità avrebbe comportato per il partito, cioè la condanna all’isolamento politico. Secondo Mussolini, le organizzazioni socialiste avrebbero dovuto appoggiare la guerra fra le nazioni, con la conseguente distribuzione delle armi al popolo, per poi trasformarla in una rivoluzione armata contro il potere borghese. La nuova linea non venne accettata dal partito e nel giro di due giorni Mussolini rassegnò le dimissioni dal giornale.”

              • Miguel Martinez scrive:

                “Mussolini”

                Non ho tempo per leggere tutto l’articolo, forse mi sfugge qualcosa, ma la cosa più “rivoluzionaria” che ci leggo è questo, nessun riferimento ad armi distribuite al proletariato per prendere il potere:

                “Marx opinava che “chi compone un programma per l’avvenire, è un reazionario”. Paradosso! Nel nostro caso però,verità. Il programma della neutralità “assoluta”, per l’avvenire è reazionario. Ha avuto un senso, ora non l’ha più. Oggi, è una formula pericolosa, che ci immobilizza. Le formule si adattano agli avvenimenti, ma pretendere di adattare gli avvenimenti alle formule è sterile onanismo, è vana, è folle, è ridicola impresa. Se domani- per il gioco complesso delle circostanze- si addimostrasse che l’intervento dell’Italia può affrettare la fine della carneficina orrenda, chi – fra i socialisti italiani- vorrebbe inscenare uno “sciopero generale” per impedire la guerra che risparmiando centinaia di migliaia di vite proletarie in Francia, Germania, Austria ecc ecc, sarebbe anche una prova suprema di solidarietà internazionale? Il nostro interesse- come uomini e come socialisti. non è dunque che questo stato di “anormalità” sia breve e, liquidi, almeno, tutti i vecchi problemi?

                E perchè l’Italia – sotto la pressione dei socialisti – non potrebbe domani coastituirsi mediatrice armata di pace, sulla base della limitazione degli armamenti e del rispetto ai diritti delle nazionalità tutte? Sono ipotesi, eventualità, previsioni, sappiamo bene.”

              • firmato winston scrive:

                https://news.un.org/en/story/2022/10/1129492

                Ukraine: UN General Assembly demands Russia reverse course on ‘attempted illegal annexation’

                Ukraine: UN General Assembly demands Russia reverse course on ‘attempted illegal annexation’

                12 October 2022 Peace and Security

                The UN General Assembly passed a resolution by a large majority on Wednesday, calling on countries not to recognise the four regions of Ukraine which Russia has claimed, following so-called referendums held late last month, and demanding that Moscow reverse course on its “attempted illegal annexation”.

                The results were 143 Member States in favour, with five voting against, and 35 abstentions. The countries who voted against were Belarus, the Democratic People’s Republic of Korea, Nicaragua, Russia and Syria.

                A majority of those countries abstaining were African nations, alongside China and India.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ firmato Winston

                “molto più grossa”

                Su questo concordo.

                Da un lato c’è un rinato orgoglio nazionale Russo, che si può ben definire ‘imperiale’.

                Più i vassalli Bielorussi, Armeni e pochi altri.

                Dall’altro una superpotenza di planetaria in continua espansione che ha combattutto
                guerre per duecentotrenta dei suoi duecentocinquanta anni di vita.

                Più i suoi vassalli NATO e pochi altri.

                In mezzo, l’Ucraina.

                La noce in mezzo ai due bracci dello schiaccianoci.

                Che vogliamo fare? Continuare a a spingere?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “Matteotti”

                Ci fosse, un Matteotti!

                Quei pochi che abbiamo sfileranno per la pace il 5 novembre.

                (Che, tra l’altro, è l’anniversario di Guy Fawkes.

                Remember, Remember, the 5th of November…)

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea

                perchè mentire contro ogni evidenza?

                l’Ucraina NON è in mezzo, è una della parti.

                basta con l’imposizione di ridicoli schemi ideologici che non c’azzeccano con la realtà!

                🙂

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “Ucraina”

                Il popolo sta in mezzo.

                Le armate dei separatisti filoRussi stanno da una parte.

                Zelensky (erede dei golpisti di Maidan) dall’altra.

                Mosca approfitta dei separatisti filoRussi per cercare di spodestare Zelensky.

                Zelensky manda al macello i suoi contando sulla complicità della NATO.

                Il più pulito c’ha la rogna.

                Come sempre, a rimetterci sono quelli che non c’entrano nulla.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • firmato winston scrive:

                @miguel
                “Secondo Mussolini, le organizzazioni socialiste avrebbero dovuto appoggiare la guerra fra le nazioni, con la conseguente distribuzione delle armi al popolo, per poi trasformarla in una rivoluzione armata contro il potere borghese.”

                In effetti non e’ scritto in quell’articolo.
                Ma su wikipedia a dire il vero non c’e’ neanche scritto ch’ e’ proprio in quell’articolo che c’e’ scritto quanto sopra, c’e’ scritto solo che “secondo mussolini ecc”, non che l’ha scritto proprio la’.
                Conoscendo la intera storia del personaggio e i suoi estremismi, e’ piu’ che credibile.
                Inoltre, se andavi sulla pagina di wikipedia dedicata al duce, c’e’ la nota bibliografica relativa al “secondo mussolini ecc”:

                https://it.wikipedia.org/wiki/Benito_Mussolini#Mussolini_diviene_interventista_e_viene_espulso_dal_PSI

                64: Cfr. Antonio Spinola, Mussolini. Il fascino di un dittatore, Mondadori, Milano, 1989.[manca il numero della pagina].

  5. Miguel Martinez scrive:

    H.G. Wells, ottobre 1914:

    “For this is now a war for peace.

    It aims straight at disarmament. It aims at a settlement that shall stop this sort of thing for ever. Every soldier who fights against Germany now is a crusader against war. This, the greatest of all wars, is not just another war it is the last war!”

    • Francesco scrive:

      Non ho quella illusione, io, però.

      Ciao

    • Francesco scrive:

      Mi limito a pensare che la sconfitta di Putin impedirà le altre guerre che lui scatenerebbe per continuare nella restaurazione dell’Impero e credo anche quella che Xi Jin Ping vorrebbe scatenare per celebrare se stesso e il suo regime.

      Ne restano ancora tante, troppe ma ogni pezzetto di bene è bene. Non pretendo tutto.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ francesco

        “limito”

        Milosevic ha continuato a fare guerre, pur perdendole una dopo l’altra.

        Finché controlli la propaganda e non vieni messo definitivamente all’angolo, una sconfitta militare di per sé stessa non indebolisce la tua presa sul potete.

        Guarda anche Mussolini, Saddam e Lopez in Paraguay.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Andrea Di Vita scrive:

          potete=potere

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma infatti gli USA da decenni perdono guerre in giro per il mondo, ma Francesco continua a dire che dovrebbero farne altre ed è pieno di deficienti in rete che spiegano come un intervento contro la Russia sarebbe una passeggiata.

          • Francesco scrive:

            Ah, MT, gli USA hanno perso le guerre di guerriglia ma hanno sempre stravinto le guerre contro eserciti sul campo.

            Capisco che questo sia irrilevante per chi ha come unico criterio l’odio assoluto.

            Ma mi induce a pensare che un intervento NATO in Ucraina avrebbe buone possibilità di successo. Poi ci sarebbe da costruire la pace e questo è molto più difficile.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Gli USA hanno perso tutte le guerre in cui non c’era una superpotenza ostile ad armare la controparte: i talebani hanno fatto tutto da soli.
              Se vogliamo fare i distinguo, siamo capacissimi. Ma una sconfitta è una sconfitta.

              • Francesco scrive:

                mica vero: in Vietnam c’erano due superpotenze ad armare il nemico e hanno perso lo stesso; in Siria la Russia sostiene il regime e i ribelli hanno perso (ma dubito gli USA avessero davvero un piano)

                però la tua tesi è interessante, come lo spieghi questo fatto di perdere solo se l’avversario è abbastanza piccolo?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Francesco, le guerre le hanno fatte tutte contro avversari piccoli. E lascia stare la roba ormai di cento anni fa.

              • Francesco scrive:

                le guerre le hanno fatte tutte contro avversari piccoli. E lascia stare la roba ormai di cento anni fa.

                ???

                per me è arabo, scusate

            • PinoMamet scrive:

              ” gli USA hanno perso le guerre di guerriglia ma hanno sempre stravinto le guerre contro eserciti sul campo.”

              Mmmm
              mmmm

              guerra ispano-americana: non sono preparato, so solo che l’incidente scatenante fu un’immonda messa in scena orchestrata dagli americani, la capostipite di tutte le operazione di “false flag”;

              prima guerra mondiale: gli americani arrivano tardissimo e con pochissimi uomini, immagino abbiano spedito tonnellate di materiali in Inghilterra ma aldilà di questo il loro contributo è stato più che altro simbolico, non diverso da quello italiano (piemontese) in Crimea;

              seconda guerra mondiale: more solito, gli americani arrivano tardi, con immenso contributo materiale e, stavolta, anche con notevolissimo contributo di truppe; ma è un conflitto fuori categoria, imparagonabile, perché partecipano tutte le potenze mondiali;

              guerra di Corea: coreani del Sud e americani (più truppe da mezzo mondo assortite) pareggiano contro coreani del Nord e cinesi;

              guerra del Vietnam: vietnamiti del sud e americani (più australiani, coreani del sud e forse altri) perdono clamorosamente contro i vietnamiti del nord e… loro stessi, con l’appoggio di altri paesi comunisti.

              Prima guerra del Golfo: mezzo mondo contro Saddam Hussein… ti piace vincere facile

              Seconda guerra del Golfo: ne vogliamo parlare?

              Afghanistan: distrutto dai sovietici e lasciato sostanzialmente distrutto, ha sconfitto gli americani (di nuovo appoggiati da mezzo mondo).

              Davvero, dove è tutta questa superiorità militare americana?

              Hanno tantissimi soldi e tantissimi mezzi, questo sì.

              • Francesco scrive:

                WWI: By the end of the war, four million men had served in the United States Army, with an additional 800,000 in other military service branches.

                un pò più che simbolico come contributo, direi.

              • Francesco scrive:

                Pino

                capisco molto ma … quando il contributo USA è il 95% forse l’aiuto del resto del mondo non è così rilevante, nei fatti.

                Per quanto fessi e poco combattivi siano, non mi dedicherei a sfidare gli USA alla guerra. Tanto meno ora in era di tecnologia così importante.

                ciao

        • Francesco scrive:

          Mussolini ha vinto in Etiopia, Albania e Spagna.
          Da quando perse in Grecia divenne un semplice burattino in mano alla Germania.

          Su Saddam è vero, perse con l’Iran ma per restare al potere lo rifece in Kuwait: contava però sull’inazione del resto del mondo.

          Ma non vedo come un Putin sconfitto in Ucraina potrebbe riproporre la guerra nei paesi baltici o in Moldavia. Mentre finora aveva vinto in Cecenia e Georgia e Crimea, grazie ai bluff degli occidentali.

          Una sconfitta militare è gestibile ma è un disastro.

          Ciao

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “sconfitto”

            Abbiamo un esercito che si ritira di qualche decina di chilometri e che poi con una sola salva di missili in una notte ti elimina un terzo della capacità di produzione di energia elettrica di un paese.

            Diciamo che per me sconfitto’ ha un altro significato.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              perchè non stai considerando come Putin la ha messa giù all’inizio, come ha posto la questione

              doveva liberare l’Ucraina dai nazisti, si è ridotto a bombardare le centrali elettriche per farli crepare di freddo

              per chiamare questo una vittoria, devi partire con gli scopi di Attila

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Xi Jin Ping vorrebbe scatenare per celebrare se stesso e il suo regime

        E quale sarebbe?

  6. tomar scrive:

    Francesco
    “qui c’è una guerra da vincere”
    E vinceremo!
    Ragioniamo un po’ Francesco: quali costi delle possibili perdite della guerra da vincere hai messo nel tuo portafoglio investimenti?
    Perché qui si tratta non di sconfiggere l’autocrate clerico-fascista ma nientemeno che i russi.
    Puoi davvero immaginare che i russi, che resistettero per due anni e mezzo all’assedio nazista di Leningrado al prezzo di 2 milioni di morti, possano accettare, anche non guidati dall’autocrate, di venire sconfitti da una loro storica “periferia” (questo mi pare significhi più o meno Ucraina)?
    Quindi devi perlomeno immaginare, se non sei un avventurista neocon, che i russi, guidati o no da Putin, partiti dall’operazione militare e ora passati alla leva ancora parziale, di fronte alla prospettiva di un umiliante sconfitta (tipo quella di arriveremo Zelensky a Sebastopoli) passino prima o poi – lasciamo perdere la Bomba – alla leva militare totale.
    A quel punto dato che i russi, pur in calo demografico, sarebbero al fronte molti di più degli ucraini, questi, pur coraggiosi e motivati, non basterebbero più, né basterebbero più le armi che stiamo loro mandando a profusione.
    Dunque allora che si fa, continuando a lasciar perdere la Bomba?
    Basta allora giocare alla guerra solo sulla pelle dei coraggiosi ucraini, ci si dovrà prima o poi cominciare ad arruolare anche qui, con leva militare di nuovo obbligatoria quando nemmeno i militari professionisti basteranno più.
    Poi naturalmente si può sempre sperare che i russi al grido di “pane, pace e mcdonald’s” rovescino, 1o5 anni dopo il primo, anche il nuovo zar.
    Ma sei proprio sicuro che andrà così? Se non lo sei, ti consiglio di mettere nel portafoglio investimenti per la guerra da vincere anche il foglio di leva.

    • Francesco scrive:

      tomar

      ho maggior stima dei russi di quanta ne abbia tu

      e una certa conoscenza di quanto le armi e l’organizzazione possano alterare i rapporti di forza basati sui numeri (credo si risalga al De Bello Gallico, forse ad Alessandro Magno)

      l’Ucraina non è più Russia.

  7. Miguel Martinez scrive:

    Sempre H.G. Wells, profetico nell’ottobre del 1914.

    Sentite qualche nota familiare?

    All these issues will be more or less definitely decided within the next two or three months. By that time I believe German Imperialism will be shattered, and it may be possible to anticipate the end of the armaments phase of
    European history.

    France, Italy, England, and all the smaller Powers of Europe are now pacific
    countries ; Russia, after this huge war, will be too exhausted for further adventure ; a shattered Germany will be a revolutionary Germany, as sick of uniforms and the Imperialist idea as France was in 1871, as disillusioned about predominance as Bulgaria is to-day.

    The way will be open at last for all these Western Powers to organise peace. That is why I, with my declared horror of war, have not signed any of these
    ” stop-the-war ” appeals and declarations that have appeared in the last few days.

    Every sword that is drawn against Germany now is a sword drawn for peace.

    • Francesco scrive:

      France and England si sarebbero preparate a guerreggiare tra loro negli anni ’30: così ho letto studiando la Battaglia d’Inghilterra

      grazie agli aeroporti preparati per quella guerra, la RAF riuscirà a sconfiggere la Luftwaffe

  8. Francesco scrive:

    >>> Tanto, Francesco, sappiamo tutti e due come andrà a finire: una situazione tipo Cipro, con una linea di demarcazione da facto con una zona in mano Russa e una in mano Polacca pesantemente sovvenzionata da UE e USA. Quanti dovranno ancora morire per arrivarci?

    ora, interessante il lapsus tra polacchi e ucraini (è un lapsus, vero Andrea?).

    ma tolta la Crimea non vedo perchè la linea di demarcazione non possa essere il confine del 1991 (e del 2012). che motivi ci sono per dare soddisfazione a Putin?

    i diritti dei russofoni/russofili in Donbass? credo siamo meglio capaci di tutelarli noi della UE che non Putin, sinceramente. e sarebbe anche ora che ci prendessimo delle responsabilità in merito, altro che paura di passare per neo-imperialisti.

    ciao

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “credo siamo meglio capaci di tutelarli noi della UE”

      Tutelarli da che? Dallo spread?
      Non mi pare che ungheresi e fasciatlantisti vari dell’Est siano poi così tutelati a fronte di vere involuzioni autoritarie dei loro paesi. Anzi, ai polacchi nessuno dice più un cazzo.

    • tomar scrive:

      “i diritti dei russofoni/russofili in Donbass? credo siamo meglio capaci di tutelarli noi della UE che non Putin”

      A Frà, noi della UE che non siamo nemmeno stati capaci, finora, di dire a Zelensky: OK su quale accordo di pace spetta solo a te la parola, ma sul fatto che non si tratta finché c’è Putin non siamo del tutto d’accordo e vorremmo magari dire la nostra.
      O invece noi della UE siamo dell’idea di sostenere Zelensky fino al cambio di regime in Russia?

      • Francesco scrive:

        Senti, a guerra in corso la propaganda ha libero sfogo.

        Guarda al Giappone: durante la guerra gli USA ne parlavano in termini terrificanti, poi lo hanno occupato e si sono comportati “benissimo”. E lo stesso in Germania.

        Ammetto che a oggi la capacità dell’Europa di affrontare il tema di “trattate bene le minoranze etniche” è modesta ma rimane sempre il caso migliore al mondo. Spero prosegua e migliori ancora.

        Quella mi pare la vera questione che deciderà dell’esito del dopoguerra, a meno di risolvere il problema come fece Stalin, spostando a forza milioni di persone.

  9. tomar scrive:

    Splendido, sembra davvero scritto oggi.
    Bisogna dire che H.G. Wells era genialmente profetico solo nel fanta, nel reale era meglio lasciarlo perdere, come i fantaprofeti su quest’ultima guerra.

  10. Andrea Di Vita scrive:

    @ francesco

    “lapsus”

    No, perché? L’Ucraina occidentale è da un pezzo una periferia di Varsavia. Basta confrontare il centro di Lwów con quello di Białystok per rendersene conto. E ora lo è anche di più: due settimane fa ero alla stazio e centrale dei pullman di Varsavia, e c’erano solo cartelli in Ucraino.

    E sinceramente dubito che una eventuale restituzione del Donbass a Zelensky e ai suoi amici possa tradursi in niente di meglio dell’ennesimo pogrom, che invece di essere antiEbraico sarebbe antiRusso.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • firmato winston scrive:

      “E sinceramente dubito che una eventuale restituzione del Donbass a Zelensky e ai suoi amici possa tradursi in niente di meglio dell’ennesimo pogrom, che invece di essere antiEbraico sarebbe antiRusso.”

      Gia’. Come del resto successe con la disintegrazione degli imperi centrali e dell’impero turco dopo la prima guerra mondiale, non e’ una peculiarita’ del solo impero russo, che d’altra parte mi pare sia stato l’unico che, pur passando formalmente attraverso i soviet, e’ rimasto intatto nella sua struttura di governo autocratico-verticistico dopo la prima, e si e’ pure espanso con la seconda delle guerre mondiali.

      Forse sarebbe il caso di riprendere in mano la vecchia teoria degli “stati uniti d’europa”: un’europa su base non piu’ gran-nazionale, ma confederale/regionale alla svizzera, non all’americana, con moneta, esercito, politica estera comuni, e basta, a scopo di organizzazione interna e non di aggressione esterna.
      Ma la strada e’ lunga… e le strutture centralistico/nazionali di potere venderanno carissima la pelle, abbiamo visto come e’ andata a finire con la faccenda della Catalogna (del tuo amato Orwell): ad essere emerso da quel casino e’ che la cittadinanza europea non esiste, esiste solo quella nei singoli stati nazionali, se ti rendi autonomo dallo stato nazionale, come cittadino sei fuori anche dall’europa, non esiste un diritto di cittadinanza europeo. Assurdo, e spiegabile solo col fatto che a comandare sono sempre e solo i vecchi nazionalismi ottocenteschi, che a loro volta si sono trasformati in altrettante oppressive micro-strutture di potere imperiali.

      L’europa e’ un casino paradossale da gestire per le burocrazie degli stati nazionali sorti dai nazionalismi ottocenteschi, ma come tutte le burocrazie, come dico sopra, non ne vogliono sapere di mollare.

      Ma cosi’ non si va da nessuna parte, si va a sbattere, e’ un sistema che si e’ gia’ ampiamente dimostrato aggressivo, oppressivo e fallimentare in Italia, dal 1860 a oggi.

      Se dovesse partire una terza guerra mondiale, consideriamo la possibilita’ che tornerebbe utile soprattutto a chi vuole costruire, sul sangue come d’uso in questi casi, un’Europa come nuovo impero centralistico in opposizione all’impero russo! Guardiamoci anche da questo che e’ un rischio, le elite nazionali degli stati europei NON sanno ragionare in altro modo, non possono vedere altre possibilita’, possono cercare solo di riprodurre se stesse a scala sempre piu’ grande.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ firmato winston

        “nazionali”

        I mai abbastanza rimpianti accordi di Helsinki avevano sancito il sacrosanto principio dell’ “ognuno a casa propria”, ossia dell’intangibilità dei confini. Non a caso un atlantista di ferro come Montanelli ci sparava su a palle incatenate (come pure sparava a zero contro il trattato d Osimo, del resto).

        Crollato il Muro, il precipitoso riconoscimento (Tedesco e Vaticano) di Croazia e Slovenia ha dato il via alla disintegrazione, che non si è più fermata, a tutto vantaggio d’Oltreoceano.

        Il mea culpa credo lo debbano recitare soprattutto gli europei occidentali, che pure avendo mezzi e risorse per garantire la sicurezza degli ex satelliti dell’URSS hanno lasciato agli USA la faccenda, limitandosi a includerli nella UE solo per ragioni commerciali senza peraltro garantire la libera circolazione delle persone per anni (la famosa polemica dell'”idraulico polacco”, le polemiche contro i Rumeni scambiati per Rom, ecc.).

        Possiamo solo sperare che arrivati al fondo ricominceremo salire, invece di metterci a scavare.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • firmato winston scrive:

          Andrea, l'”ognuno a casa propria” non e’ banale, e’ frattale.
          Vedi gli estremi fra l’incipiente superstato europeo, e i leghismi nostrani, per i quali entrambi puo’ valere “l’ognuno a casa propria”.
          Ma quale casa? Quanto grande?
          E’ un casino che non e’ riducibile a preferenze e simpatie personali estendibili a norme universali, cosa in cui qui dentro siete maestri (di chiacchiere).
          Arrivate al punto di saturare lo spazio col vostro “fuoco di sbarramento” di verita’ parziali e soggettive (magari fossero menzogne, che almeno sono smentibili).
          Col sospetto aggiuntivo che non abbiate altro cazzo da fare nella vita, e che il bonifico in conto corrente a fine mese, a differenza dei “laidi bottegai” che lo devono fare ma in senso opposto, peraltro ammazzati in concorrenza di intenti dal fisco italiano e da amazon, vi sia assicurato comunque.
          Siete uno spettacolo deprecabile.

          • tomar scrive:

            “Siete uno spettacolo deprecabile.”

            Scusa una domanda: ma tu perché partecipi a sto spettacolo, visto che a differenza nostra hai senz’altro molto da fare, e oltretutto senza neanche “il bonifico in conto corrente a fine mese”?

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ firmato Winston

            “frattale”

            No. Infatti puoi leggere che ho aggiunto “intangibilità dei confini”.

            Sarebbe bastato dire: voi Yugoslavi vi volete dividere? Fate come volete, noi continuiamo solo a parlare col governo federale di Belgrado.

            Forse Srebrenica e affini ce lo potevano risparmiare.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • firmato winston scrive:

              AdV
              “Sarebbe bastato dire: voi Yugoslavi vi volete dividere? Fate come volete, noi continuiamo solo a parlare col governo federale di Belgrado. ”

              E allora cosa rompi il cazzo con il dombas? ma ci prendi tutti per coglioni o cosa?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ firmato Winston

                “Donbass”

                Dai che ci arrivi.

                I Serbi bombardano gli Albanesi in Kosovo. La NATO interviene e spiana i Serbi. Gli Albanesi prevalgono, scacciano i Serbi e si fa un referendum sotto l’egida NATO che stacca il Kosovo dalla Serbia.

                Gli Ucraini bombardano i Russofoni in Donbass. La Russia interviene e spiana gli Ucraini. I Russofoni prevalgono, scacciano gli Ucraini e si fa un referendum sotto l’egida della Russia che stacca il Donbass dall’Ucraina.

                Se diciamo che una cosa era illegittima, come facciamo a dire che era illegittima l’altra?

                Se accettiamo l’intangibilità dei confini (po’ ricamata alla conferenza di Helsinki) allora sono illegittime tutte e due.

                Se invece accettiamo il principio dell’ingerenza umanitaria (per cui se un governo bombarda parte dei governanti è lecito e doveroso intervenire dall’estero per impedirglielo) allora tutte e due sono legittime.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea

                non so quanto possa essere significativo ma leggere di “ingerenza umanitaria della Russia” è un pò strano alle mie orecchie

                un pò come avere l’Arabia Saudita e la Cina nella Commissione ONU per la tutela dei diritti umani

              • firmato winston scrive:

                AdV
                “Dai che ci arrivi.”

                Cos’e’, una barzelletta sulla ottusita’ dei carabinieri del Re?
                Sei tu quello che sostiene l’intangibilita’ dei confini ma poi non la applica all’ucraina.
                Io l’ho cercato di dire: una soluzione possibile potrebbe essere nel rifiuto della logica annessionistica a grandi entita’ geopolitiche in scontro fra di loro.
                Ma credi che non lo si sia capito qui dentro che per te il “grande e’ bello!” supera qualsiasi altra considerazione, che mascheri neanche tanto abilmente col tuo profluvio tsunamico di enciclopedismi faziosi?

        • Francesco scrive:

          non è che elaboreresti un attimino il rimpianto per gli accordi di Helsinki?

          ero molto giovane ma ricordo una cosa del tipo “va tutto bene madama la marchesa, non si parli più di democrazia e diritti umani nella sfera di influenza sovietica che è cattiva creanza”

          il suicidio dell’Occidente in nome della distensione (poi ci si chiede perchè Maggie e Ronnie abbiano assunto una statura omerica)

          ricordo bene?

          PS bella l’analogia tra Kosovo e Donbass, peccato solo che sia fattualmente falsa. tipico, invece, il rimpianto per la Jugoslavia, almeno tu fossi un appassionato di basket avresti una buona ragione

          il crimine ci fu ma fu quello di non imporre un rispetto “sudtirolese” delle minoranze ai nuovi stati come precondizione del riconoscimento

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ francesco

            “Helisinki”

            Visto il numero di morti che c’era all’epoca e il numero di morti che c’è adesso che Helsinki è carta straccia, sì, direi che Helsinki lo rimpiango proprio.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

          • tomar scrive:

            x Francesco
            Accordi di Helsinki

            “il suicidio dell’Occidente in nome della distensione”
            Questi sono i 10 punti degli accordi:
            1 Eguaglianza sovrana, rispetto dei diritti inerenti alla sovranità
            2 Non ricorso alla minaccia o all’uso della forza
            3 Inviolabilità delle frontiere
            4 Integrità territoriale degli stati
            5 Risoluzione pacifica delle controversie
            6 Non intervento negli affari interni
            7 Rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, inclusa la libertà di pensiero, coscienza, religione o credo
            8 Eguaglianza dei diritti ed autodeterminazione dei popoli
            9 Cooperazione fra gli stati
            10 Adempimento in buona fede degli obblighi di diritto internazionale

            Elaboreresti un attimino in quale di questi dieci punti vedi “il suicidio dell’Occidente”?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Tomar

              “Elaboreresti un attimino in quale di questi dieci punti vedi “il suicidio dell’Occidente”?”

              Ti sei risposto da solo, direi. In particolare i punti 1,2,6,8 e 10.

              Praticamente, dovresti abolire gli Stati Uniti, e non solo.

            • Moi scrive:

              … manca il Gender ! 😉

            • Francesco scrive:

              i punti 1, 2, 3, 4, 6 sono il suicidio politico e spirituale della democrazia

              il punto 7 (e anche 8 mi sa) è la pernacchia al passaggio della bara

              considerando che avevo 7 anni, ci ho preso veramente bene!

              il problema di fondo è se consideriamo le dittature accettabili e dignitose alternative alla democrazia. oppure no.

  11. tomar scrive:

    “Secondo Mussolini, le organizzazioni socialiste avrebbero dovuto appoggiare la guerra fra le nazioni, con la conseguente distribuzione delle armi al popolo, per poi trasformarla in una rivoluzione armata contro il potere borghese.”
    Se il redattore di Wikipedia si fosse preso la briga di leggere l’articolo di Mussolini avrebbe evitato di scrivere tutte le panzane presenti in questo passo, anche se coincidono con quello che “ricordava di sapere” fw
    Invece riguardo a quell’articolo rimanda, apparentemente citandolo tra virgolette, a un libro di Antonio Spinola… manca però il numero della pagina e toh, è l’unico caso tra i 314 riferimenti della voce.
    L’immaginifico estensore della voce fa dire al probabilmente incolpevole Spinola che Mussolini in quell’articolo (per altro capziosissimo ma qui non mi addentro) invita le organizzazioni socialiste ad “appoggiare la guerra fra le nazioni”, espressione che già di per sé dovrebbe apparire priva di senso a chi non sia altrettanto immaginifico.
    No, Mussolini in quell’articolo non parla di appoggio alla fantomatica “guerra fra le nazioni” né del fantomatico seguito che ne sarebbe derivato, ma dice abbastanza chiaramente, seppur con le cautele linguistiche dell’esordio, che i socialisti dovevano schierarsi a fianco dell’Intesa contro la “politica triplicista delle classi dominanti italiane” (come poi s’è ben visto) se volevano “combattere e non semplicemente e comodamente …sognare”.
    (questo “comodamene sognare” mi ricorda qualcosa delle critiche dei “combattenti” ai panciafichisti d’oggi)

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Tomar

      ““Secondo Mussolini, le organizzazioni socialiste avrebbero dovuto appoggiare la guerra fra le nazioni, con la conseguente distribuzione delle armi al popolo, per poi trasformarla in una rivoluzione armata contro il potere borghese.””

      Sono d’accordo con te, ma per fare un po’ il Peucezio della situazione: sento in tante menti del primo Novecento, uno spirito analogo di “come ribaltare il mondo”, di gente che si trova la dinamite tra le mani e fa grandi fantasie.

      Non dico, come FW, che Mussolini avesse le stesse teorie di Lenin. Ma la sensazione di avere in mano la leva della storia, di poter ribaltare tutto entrando dentro la tecnoviolenza dell’epoca, l’idea che l’Azione potesse sconvolgere il mondo…

      Lenin era più pratico e meno poetico ed emotivo di Mussolini (che va ricordato, era uno che sapeva scrivere bene); con aspetto negativo, che la pretesa marxista di essere una “scienza” obbligava i suoi credenti a parlare con toni “scientifici” e non “poetici”.

  12. tomar scrive:

    Per Miguel
    …sento in tante menti del primo Novecento, uno spirito analogo di “come ribaltare il mondo”

    Lungo discorso, quello spirito parte almeno dal 1789 e passando attraverso il 1848 (uno spettro s’aggira per l’Europa) si rafforza all’inizio del Novecento in concomitanza con l’analogo ribaltamento del mondo verso cui si muovono in concorrenza tra loro le borghesie imperialiste europee.
    Ma se quel discorso è lungo, molto più lunga e profonda è la distanza intellettuale tra un Lenin e un Mussolini “bravo scrittore”.
    Anche se non si condivide affatto la pretesa marxista di essere una “scienza”, è difficile, leggendo anche dopo oltre cent’anni opere come “L’imperialismo fase suprema del capitalismo” non riconoscere nelle analisi di Lenin la presenza di un serio spirito scientifico.
    E spirito scientifico, che per me vuol dire guardare la realtà senza farsi accecare dalle proprie idee, mi sembra che Lenin dimostrò anche nell’azione: alieno ai colpi di mano (a differenza di Benito) e senza la frenesia di chi vuol essere sempre sulla cresta dell’onda, quale che sia l’onda (anche qui il Benito “socialista“ interventista), accettando anzi una sorta di ritiro in clausura (però intellettualmente operoso) durante i primi tre anni di guerra, dimostrò poi il suo solido realismo nell’imporre l’accettazione della dura pace di Brest-Litovsk ai suoi recalcitranti e avventuristi compagni, che volevano ribaltare subito il mondo con l’appello alla rivoluzione europea rivolto a tutti i proletari in divisa. E di nuovo qualche anno dopo, nel 1921, decise di passare – toh sia Trotsky che Stalin contrari – dalla politica del “comunismo di guerra” alla NEP, praticamente una restaurazione del capitalismo, altro che “ribaltare il mondo”.

  13. tomar scrive:

    Nel discorso di replica Meloni ha dato del tu a Aboubakar Soumahoro.
    Poi si è subito scusata.
    Bene le scuse, ma certo quel lapsus viene da lontano.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per tomar

      “Nel discorso di replica Meloni ha dato del tu a Aboubakar Soumahoro.”

      Oddio, io lo do sempre al sindaco e al parroco. Mi devo preoccupare?

      • roberto scrive:

        non sei il presidente del consiglio che si rivolge ad un parlamentare, quindi no

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “non sei il presidente del consiglio che si rivolge ad un parlamentare”

          Credo che il nostro sindaco non abbia mai dato del “lei” a nessuno, specie se un collega di Consiglio Comunale.

          Ma la regola di “dare del lei” obbligatorio vale anche per persone della propria parte politica? Cioè la Meloni deve dare sempre del lei a Lollobrigida?

          • Francesco scrive:

            in pubblico, sospetto che il PdC dia sempre del Lei ai Ministri e soprattutto ai Parlamentari

            poi in privato faranno robe da Berlusconi

          • roberto scrive:

            non so nulla della prassi nel consiglio comunale di firenze (che sarà diversa da quella di qualsiasi altra assemblea elettiva italiana…) ma in parlamento è tradizione darsi del lei quando si prende la parola ufficialmente.

            non so se hai presente il presidente della camera che dice “onorevole collega, lei ha facoltà di rispondere” e non “nicolino bello, rispondi a sto tizio va…”

            poi certo sarà stato un lapsus e siamo tutti esseri umani…sarebbe interessante sapere se questo lapsus l’ha fatto solo nei confronti del parlamentare vu cumprà o nei confronti di tutti

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “non so se hai presente il presidente della camera che dice “”

              Sì hai ragione. Finirei espulso subito, non so quando ho dato del lei l’ultima volta a qualcuno 🙂

              • Francesco scrive:

                lo sai che questo tuo atteggiamento è molto mussoliniano? di questi tempi potrebbe essere travisato!

                😀

      • firmato winston scrive:

        Miguel il problema e’ quando uno non si rende conto che e’ nel suo essere in una posizione di netta superiorita’ oggettiva di “pecking order” rispetto all’interlocutore che deve in particolar modo evitare di umiliarlo rimarcandola (o facendo finta che la posizione di superiorita’ non ci sia) in qualsiasi modo anche molto indiretto.
        Il motivo per cui tu e io possiamo dare del tu a tutti e’ solo questo, che siamo delle merdacce consapevoli di esserlo. 🙂
        Anche se a dire il vero io ci tengo a dare del lei a tutti e particolarmente a quelli piu’ giovani di me a prescindere dalla loro posizione per quanto “bassa”.
        Mi imbarazza da matti quando io do del tu e loro rispondono col lei. E non perche’ mi faccia sentire vecchio, piuttosto perche’ non credo di meritarlo in alcun modo.

        • Francesco scrive:

          a me mi fa sentire vecchio e mi stordisce

          non mi vedo avere alcuna delle qualità dei vecchi, che la formazione greco-romana del Classico mi ha comunque impiantato nel subconscio

          e l’alternativa sono i vecchioni di Susanna nella Bibbia!

          ah i dolori dell’immaginario

          • firmato winston scrive:

            @fra
            “a me mi fa sentire vecchio e mi stordisce
            non mi vedo avere alcuna delle qualità dei vecchi,”

            E’ proprio cosi’, che ci e’ difficile accettare di essere stavolta noi dalla parte di quelli che, essendoci stati da prima, hanno la colpa di tutto.
            Com’era comodo, da giovani…
            Il corto circuito avviene quando ci si trova di fronte a giovani di adesso che ripetono a pappagallo gli stessi slogan ed errori di noi da giovani.
            E’ li’ che ci si rende conto di quanto la vita sia stupida e inutile.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ tomar

      “scusata”

      L’importante è che si sia scusata. Altri non l’avrebbero fatto.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • tomar scrive:

        ad ADV
        “L’importante è che si sia scusata.”
        Ma certo. Io avevo parlato di “lapsus che viene da lontano”, pensando in primis al “TI daremo un altro duce e un altro re”, ma al di là di quello è il tu che danno più o meno tutti, me compreso, al vu cumprà. Insomma la faccetta nera travalica nel sentire spontaneo italiano l’appartenenza ideologica.
        Ciò detto un primo ministro ha il dovere di essere più sorvegliato rivolgendosi a un qualsiasi membro del parlamento e tra l’altro Aboubakar Soumahoro parla un italiano e ha una cultura che Giorgia se lo/la sogna.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Tomar

          “Ciò detto un primo ministro ha il dovere di essere più sorvegliato rivolgendosi a un qualsiasi membro del parlamento”

          Ma non avevo capito che gli avesse dato del “tu” in un’occasione diciamo “rituale”, pensavo che qualcuno l’avesse sentita dargli del “tu” in un’occasione informale.

  14. Fuzzy scrive:

    https://volerelaluna.it/mondo/2022/10/24/i-russi-non-sono-ne-cosi-forti-ne-cosi-deboli-come-sembra/
    Articolo scritto da un imprenditore che vive-viveva in Ucraina.
    Sembrerebbe al di sopra delle parti, e magari si comincia a capire qualcosa di questa guerra.

    • Antonino scrive:

      Bravo Fuzzy.
      E leggete pure le puntate precedenti, dello stesso autore.
      E se vi capita, pure il suo libro (io non l’ho ancora fatto, me lo racconterete).

      PS: volete qualche altro link su Rigoni Stern e le sue avventure all’odierno confine russo-ucraino? lo trovate da soli…

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ fuzzy

      “articolo”

      Riassunto eccezionalmente equilibrato.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Fuzzy scrive:

        https://www.remocontro.it/2022/10/26/lamerica-del-troppo-ucraina-congressisti-democratici-chiedono-a-biden-colloqui-di-pace-diretti-con-la-russia/
        Oh, persino da una parte del Partito Democratico “way out”. Basta, basta. Che la facciano finita.
        Tra poco le elezioni di metà mandato. Già pronti divano lambrusco e pop corn.

      • Francesco scrive:

        Ci sono alcune cose che non corrispondono a quello che credo di sapere.

        >>> I russi avevano subito una cocente umiliazione per il colpo messo a segno dai “servizi” angloamericani in Ucraina nel 2014, quando questi erano riusciti a portare al governo un gruppo assolutamente minoritario nel paese
        Veramente mi pare che il gruppo assolutamente minoritario sia la grande maggioranza della popolazione ucraina, fatto confermato dai risultati delle varie elezioni tenutesi nel paese dal 2014 a oggi.

        >>> Solo con un colpo di reni, a cose ormai fatte, avevano ripreso il controllo della Crimea.
        Mi pare che manchi tutta l’insurrezione filo-russa del 2014 e la seguente guerra civile, in cui l’intervento diretto russo è stato assai presente.

        >>> La situazione in Ucraina volgeva verso a una richiesta ufficiale di ingresso nella NATO
        Sbaglio o da parte dei paesi europei della NATO non c’era disponibilità ad accettare questa eventuale richiesta? E che per questo l’Ucraina non lo ha mai fatta, non volendo ricevere un no ufficiale.

        >>> rimanevano in Ucraina larghe frange di popolazione che se richieste di diventare russi o rimanere ucraini avrebbero facilmente accettato la prima ipotesi.
        Posso chiedere su cosa si basa questa affermazione? A me risulta che dopo il 2014 la tendenza era opposta, con i parlanti ucraino ma anche russo sempre più ostili alla Russia di Putin. Senza contare i molti milioni di ucraini fuggiti dalle loro case fin dall’inizio dell’operazione militare speciale, difficile dire che erano disponibili a diventare russi.

        >>> le brigate dei nazionalisti neofascisti,
        Che esistevano perché era in corso una guerra civile, solo congelata.

        >>> mettendo in scena una parodia da “vieni avanti cretino”.
        Beh, qui si cerca di dar passare Putin per un altro Lino Banfi e Biden per un genio del male. Posso dubitare?

        >>> Le ostilità iniziano con attacchi missilistici alle basi aeronautiche ucraine che in poche ore ne azzerano la forza aerea
        Veramente la forza aerea ucraina esiste ancora ed è un notevole pezzo di bravura e valore militare che sia così.

        >>> E’ da questa umiliazione che è nata la guerra di “religione” contro l’”occidente corrotto” , la guerra dei popoli “oppressi dal dispotismo americano”, la necessità di creare un “nuovo ordine internazionale” e d’altro canto compattare il popolo russo dietro un’idea di giustizia.
        A me pare invece che questa idea sia alla base del “putinismo” fin dall’inizio. Basta leggere le ricostruzioni di Andrea su Putin che salva la Russia dal saccheggio occidentale. Avranno anche un qualche contenuto di verità ma sono la base ideologica del revanscismo russo su cui si basa Putin.

        >>> da parte americana gli Ucraini, convinti di combattere per la loro patria mentre stanno dando la loro vita per salvare l’impero americano
        Scusate ma a me viene da ridere, è una tale palla! Se anche la Russia conquistasse l’Ucraina, l’Impero Usano sopravvivrebbe, con meno danni di quelli subiti dalla disfatta afgana o dalla sconfitta irachena o dai disastri libico e siriano.

        >>> un intervento “chirurgico” onde danneggiare il meno possibile le regioni occupate che un giorno verranno annesse alla Russia e quindi limitare i danni sia sociali che economici.
        Sento le bestemmie degli ucraini fin da qui, a commento di questa frase.

        >>> i poderosi M777 howitzers, cannoni mobili a lunga gittata,
        rivolgersi al Tenente di artiglieria De Vita per informazioni su quanto siano poderosi!!!

        saluti perplessi sull’equilibrio ma anche di più sulla competenza

        • Antonino scrive:

          Troppa grazia, san Francesco.
          Perchè non scrivi anche tu una serie di articoli e un libro, magari dopo esserti arruolato a difesa dei Sacri Confini?
          L’autore di quel che tu sbertucci estraendo frasi fuori contesto e contrapponendo luoghi comuni ha lasciato l’Ucraina del nord poco tempo prima della fase bellica iniziata a febbraio. I suoi luoghi comuni sono molto più realistici rispetto a quelli di chi (come tutti noi o come un qualsiasi Dugin de noantri) fa il leone Storico da tastiera. Le nostre analisi (e poi, sono davvero nostre o siamo imboccati?) sono molto più piene di aspetti contraddetti dalla realtà fattuale. Tanto piene che non mi metto qua a ri-confutarle una per una.
          Troppa grazia, appunto.

          • Francesco scrive:

            eh no, non accetto quel “fuori contesto”, ho cercato di esprimere le mie critiche al meglio e argomentando

            sui due punti militari, uno mi è noto e l’altro lo hai spiegato tu, per esempio.

            di solito dovrebbe essere facile smentire le tesi dei dilettanti (anche se uno che pensa di stare così dentro la testa di Putin ….)

          • Francesco scrive:

            scusa, nello scrivere di fretta ti ho scambiato per Andrea

        • Fuzzy scrive:

          Secondo i dati dei sondaggi di GfK raccolti tra il 4 e il 18 marzo in tutte le regioni d’Ucraina (compresa la Crimea), il 48% degli ucraini sosteneva il cambiamento di potere mentre il 34% vi si opponeva. Nelle regioni meridionali ed orientali la rivoluzione era sostenuta solo dal 20% della popolazione, mentre oltre il 57% della popolazione nel resto del paese sosteneva il cambiamento di governo. Inoltre, solo il 2% degli intervistati ha dichiarato totalmente o parzialmente attendibile l’ex presidente Viktor Janukovyč.[46]
          Wikipedia
          Oh, bene, pane per le mie modeste ricerchine scolastiche. Questo è il punto 1
          Quindi la tua affermazione sul consenso popolare sembrerebbe calzare per certe regioni e altre no. Quelle orientali e meridionali no. È li che adesso ci sono i russi.
          Sono andato a vedere il famoso cannone 777
          spernacchiante. Boh, un ufficiale ucraino si diceva contento. Magari ce ne sarebbero stati di più potenti, ma poi magari rischiavano di avere una gittata troppo lunga e finire in territorio russo. Mi pare fosse una questione del genere, ma adesso non ho tempo per rileggere l’articolo. Gli spaghetti all’aglione mi chiamano in battaglia.

          • Francesco scrive:

            Posso chiede il marzo di che anno? siamo al 2014?

            Anche prendendo per buono al 100% il dato e per ancora uguale la situazione, siamo al 48% e non certo all’assolutamente minoritario.

            Ora, chi fa una simile affermazione perde di credibilità ai miei occhi. Siamo peggio del Conte odierno.

            • Antonino scrive:

              Dato che qui parli di un aspetto singolo, ti rispondo.
              L’assolutamente minoritaria è la fazione di “estrema destra”. Non quella degli ucraini che vogliono difendere la loro nazione.
              In origine, pure Zelenzky era radicalmente contro costoro, difatti ha vinto le elezioni. L’inizio del cammino che lo ha visto convergere verso di loro, contando sulla loro prepotenza come forza di nascita di una nazione, lo puoi vedere nella sua (bella!) fiction televisiva. L’inizio, non il seguito. In poche parole: si vedano le scene con il fantasma di Lincoln che insegna come edificare una Nazione e la sua democrazia. Ad insidiarlo, il fantasma Russo che straparla di un nazionalismo senza senso indistinguibile dall’imperialismo. Il passo è poi stato breve, ad elevare san Volodymir contro il drago Vladimir. Il resto lo hanno fatto i cacciatori di draghi dei cartoni animati, ma anche e forse soprattutto l’invasione dei sogni da rambo d’Occidente. Quel resto, nella fiction, mica c’era. Nella guerra sì. Dal 2014.

            • Fuzzy scrive:

              https://de.m.wikipedia.org/wiki/Datei:Poroshenko_2014(PR).png
              Da
              https://deit.abcdef.wiki/wiki/Pr%C3%A4sidentschaftswahl_in_der_Ukraine_2014
              Quello di prima era un sondaggio condotto da un’agenzia russa.
              Questi dovrebbero essere i risultati delle elezioni 2014 suddivisi per regione.
              L’affluenza alle urne più bassa è stata nell’Ucraina orientale nella regione di crisi di Donetsk con il 15,37% e Luhansk con il 38,94%
              Insomma, già c’era qualcosa che non tornava rispetto a delle normali elezioni. Ho letto di sfuggita che alle regioni russofone se così si può dire senza incappare uno svarione storico,
              era stata promessa una certa autonomia, ma in seguito non se ne è fatto niente. Dovrei ricontrollare, altrimenti vengo crocefisso per ignoranza assoluta. Un po’ è vero, sono una tabula rasa. Comunque poi ricontrollo.

              • Fuzzy scrive:

                https://www.blitzquotidiano.it/politica-europea/ucraina-sul-filo-della-guerra-la-questione-del-donbass-tra-autonomia-e-indipendenza-storia-origini-sviluppi-3450472/
                Si l’autonomia era prevista negli accordi di Minsk (ho usato il termine promessa, forse a sproposito).
                le autorità di Kiev, su pressione della frangia nazionalista del Paese, non riescono a concedere l’autonomia ai separatisti. Ed il conflitto, anziché finire, è riesploso

              • Francesco scrive:

                Questo è anche quanto ho letto io, posso solo aggiungere che un pò li capisco, quelli dei governi ucraini, vista la presenza di Putin: tutti i paesi confinanti hanno paura a riconoscere l’esistenza di minoranze russe, con un simile vicino. Mica è l’Austria del 1946, ne converrai.

                PS quando torna Hasburgicus? non ditemi che si è disintossicato. Sarebbe una tragedia, per noi.

              • PinoMamet scrive:

                “: tutti i paesi confinanti hanno paura a riconoscere l’esistenza di minoranze russe, con un simile vicino”

                Non vuol dire che abbiano anche ragione…

              • Francesco scrive:

                Non vuole dire che abbiano pienamente ragione, no. Però hanno anche una parte di ragioni, non sono solo brutti e cattivi.

                Per questo dico che manca tantissimo l’Europa in questo scenario!

                PS hai letto l’appello degli 11 intellettuali per le trattative di pace?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Habsburgicus”

                Non temere, è in vacanza. Torna, oh, se torna… 😉

                Ciao!

                Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            Sul cannone, il nostro ADV, ufficiale di artiglieria, ci aveva dato per obsoleti i cannoni non semoventi, come è il 777, di cui io invece parlavo bene avendone letto assai tempo addietro.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ francesco

              “M777”

              Non vale!

              Questo è un pezzo quasi tutto in titanio, talmente leggero (42 quintali) che può essere spostato da un elicottero (!); che sia a traino o no è irrilevante.

              Non solo ha un un sistema di controllo del fuoco digitale, ma può lanciare proiettili con una gittata massima di 36 Km (contro i 25 degli FH70) e una rosa di tiro di cinque metri!! (gli FH70 ne avevano una di 300…)

              (Mi viene da piangere dall’invidia 🙁 🙁 )

              https://it.wikipedia.org/wiki/155_mm_M777_Howitzer

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                OK ma sempre un cazzo di cannone a traino è!

                dopo aver sparato deve essere spostato, non ha i suoi bravi cingoli o pneumatici per andarsene in fretta da solo

                PS roba usana? il titanio costa un botto, farci un obice è esagerato anche per il Pentagono

              • Francesco scrive:

                guarda gli inglesi! ancora capaci di produrre roba meccanica di altissimo livello, non lo avrei mai detto

        • tomar scrive:

          x Fra
          “Sbaglio o da parte dei paesi europei della NATO non c’era disponibilità ad accettare questa eventuale richiesta? E che per questo l’Ucraina non lo ha mai fatta, non volendo ricevere un no ufficiale.”
          Hai presente che l’Ucraina nel 2019 ha inserito nientepodimenoche nella sua costituzione l’obbiettivo di ingresso nella UE e nella NATO?
          Perché disprezzi così gli ucraini?

          • Francesco scrive:

            mi pare una cosa troppo bizzarra da inserire in Costituzione, anche se politicamente comprensibile

            in ogni caso non è la richiesta di ammissione presentata alla NATO, immagino per i motivi che ho esposto

  15. Francesco scrive:

    x ADV

    >>> I progressisti in Occidente hanno cominciato a perdere terreno dopo la caduta del Muro.

    Ecco una cosa che mi frullava sotto la soglia della coscienza da un pò di tempo ma non riuscivo a capire. Non ho idea se possa avere il minimo interesse per voi ma la scrivo lo stesso.

    Ti contesto completamente questa frase! La rivoluzione conservatrice ha avuto inizio nel 1979 ed è proseguita a tutto vapore per il decennio degli anni ’80. Con una fortissima carica ideologica e culturale, oltre che politica. Per cui ha agito anche nei paesi in cui politicamente non ha trovato alcuno spazio, come l’Italia.

    Il crollo del Muro (e poi del PCUS) è stato il trionfo di anni e anni di lavoro di demolizione e sostituzione del paradigma keynesiano e socialdemocratico (in senso lato) in Occidente e di contrapposizione al Comunismo.

    La tua analisi sbaglia i tempi e travisa i “fatti” culturali, forse perchè da italiani abbiamo visto la politica smuoversi solo dopo il 1991.

    Ciao

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Francesco

      “1979”

      Al solito, ho peccato di eccesso di concisione. In realtà, credo, stiamo vedendo il bicchiere tu mezzo pieno e io mezzo vuoto.

      Dopo la vittoria in Vietnam, Mosca (Pechino no, è appena morto Mao) spinge su tutti i fronti. Avanza in Africa Australe e osserva gli USA impantanarsi in Iran. E’ l’ultimo momento in cui l’URSS si avvicina a vincere la guerra fredda. E siamo nella seconda metà degli anni Settanta. In provincia, cioè da noi, passano divorzio, aborto, riforma del diritto di famiglia, riforma della RAI.

      Reagan guida la riscossa USA, seguito dalla Thatcher. Guerre stellari, euromissili, Falkland-Malvinas, scioperi spezzati… una serie di successi (più della Thatcher, in sostanza, che di Reagan, ma qui è irrilevante). Da noi c’è la ‘marcia dei quarantamila’ e si parla (o meglio, il Corsera parla) di riflusso.

      Ma sia lo stato sociale in Europa, sia la tradizione liberal Oltreoceano rimangono ancora intatti. Si pensa ancora alla possibilità di un’ “economia sociale di mercato”, come si diceva allora. Nasce persino l’eurocomunismo.

      La mazzata arriva con la caduta del Muro – quella sì, lungamente preparata fra Solidarność, Contras e Vaticano. Non tanto perché cade il principale avversario degli USA (la Cina non si è ancora aperta al mondo): dopo l’abbattimento del Jumbo sudcoreano è chiaro a tutti che “è un cavaliere moribondo nella sua armatura”, come dice Le Carrè. Ma perché cade l’idea stessa della possibilità di un’economia con i mezzi di produzione non completamente soggetti al privato: TINA, appunto. (Da noi addirittura si cambia nome al PCI, con un’implicita ammissione di correità nella catastrofe). Privatizzazioni a tappeto, boom della finanza, ‘capitalismo popolare’. Con la foglia di fico della ‘terza via’.

      Bisogna aspettare dopo il G8 di Genova la crisi della Lehman Brothers perché anche questa bolla si sgonfi.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        mmm no, ricordi maluccio

        Maggie è prima di Reagan, lei è TINA ma lui riporta in auge il Sol dell’Avvenire. e manca Gorbaciov! e manca Giovanni Paolo II. che solo col suo esistere manda in crisi la sinistra culturale occidentale. un Papa che viene ascoltato dai giovani è una impossibilità stoica che accade!

        manca anche la crisi economica degli anni ’70 che azzera la credibilità della “sinistra moderata” occidentale (quella della sinistra sinistra era già nulla, forse in Italia il moralismo di Berlinguer lo maschera per il PCI ma alle sue ricette economiche non dà retta nessuno)

        manca l’Afghanistan e scusa se è poco. manca la rottura tra Cina e URSS che è il capolavoro di Kissinger e Nixon. manca Khomeini, grazie al quale l’Iran non esce dall’orbita USA per andare a sinistra.

        mancano le TV private e Goldrake, che seppelliscono la pseudocultura del ’68.

        senza di queste cose non si capirebbe perchè nasce la “Terza via” e perchè i successori d Berlinguer sono patetiche figurette

        e perchè un truffatore politico come Berlusconi segna 20 anni di storia italiana

        ciao

        • Francesco scrive:

          PS manca anche la coscienza che l’eurocomunismo fu una delle mille mezze misure senza alcun effetto pratico del PCI per non affrontare il tema: che cazzo vuole dire che siamo comunisti?

        • PinoMamet scrive:

          “mancano le TV private e Goldrake, che seppelliscono la pseudocultura del ’68.”

          riscriviamo: manca la pseudocultura delle TV private, che seppellisce il ’68 😉

          Goldrake però non si tocca! 😀

          • Francesco scrive:

            eh Pino, non facciamo finta di non ricordare le polemiche beghine contro Goldrake, Mazinga e Jeeg!

            fatte dai rossi ma anche dai bianchi, “troppa violenza” ” troppo individualismo” “troppo eroismo” “troppo machismo” credo anche “troppa guerra e troppo manicheismo”

            😉

  16. Miguel Martinez scrive:

    Fatto i biglietti su Flixbus adesso per Roma!

    https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2022-10/5-novembre-roma-manifestazione-pace-guerra-ucraina.html

    Un suggerimento per Francesco, per rispondere a questa ingerenza clericale:

    https://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

    • PinoMamet scrive:

      Copio e incollo e mi permetto di rispondere:

      “L’APOSTASIA

      Lo sbattezzo, visto dalla parte della Chiesa, si chiama apostasìa”

      No, si chiama apostasia punto e basta. “Sbattezzo” è un neologismo inventato dalla UAAR che non ha alcun senso dal punto di vista dottrinale. E qui stiamo parlando di dottrina cattolica.
      Se a quelli della UAAR non piace, non se ne occupino.

      “PERCHÉ CANCELLARE GLI EFFETTI DEL BATTESIMO?

      Non certo per fare un contro-rito vendicativo:”

      No, esattamente per fare un contro rito vendicativo
      come rivendicato ampiamente più sotto.

      ” nessuna associazione laica lo riterrebbe una cosa seria.”
      Appunto.

      “Le motivazioni possono invece essere numerose: ne elenchiamo qui qualcuna, fornita da chi ha già scelto di compiere questo passo:

      per coerenza: se non si è più cattolici non v’è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;”

      Per coerenza se uno non crede al sacramento del battesimo e ai suoi effetti non dovrebbe pensare di “sbattezzarsi”

      “per mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica;”

      cioè, per fare un contro rito vendicativo

      “per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico, convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria parrocchia, “invade” la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie o, più banalmente, al rumore prodotto dalle campane).”

      Ah ecco, quindi le campane e le benedizioni natalizie sono “una questione di democrazia”, nientemeno.

      ” Si crea così una sorta di “condizionamento ambientale” e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare, cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere discriminati all’interno della propria comunità.”

      Questa è una supercazzola.

      “Abbattere questo muro, rivendicando con orgoglio la propria identità di ateo o agnostico, è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente libera e laica.”

      Cioè, fare un contro rito vendicativo

      “per la voglia di far crescere il numero degli sbattezzati, contrapponendolo alla rivendicazione cattolica di rappresentare il 96% della popolazione italiana;”
      questa è una tautologia

      “perché si fa parte di gruppi “maltrattati” dalla Chiesa cattolica: gay, donne, conviventi, ricercatori…”
      questa è una supercazzola e comunque, di nuovo, è per fare un contro rito vendicativo

      ” Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l’ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell’interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare un’estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.”
      Queste sono una serie di cazzate: se non vuoi fare riti cattolici basta dirlo.

      “per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, «sudditi» delle gerarchie ecclesiastiche.”
      Ah, dalla legge italiana? Interessante! Sentiamo le fonti:

      ” Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che…”
      ah, dimenticavo che non siete seri

      “per un vantaggio economico: se si è battezzati e capita di dover lavorare, anche saltuariamente, in Paesi come la Germania o l’Austria, si finisce per essere tassati per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica, e in modo assai salato: anche 60 euro al mese su uno stipendio di 2.000 euro… Il calciatore Luca Toni, per aver giocato due anni e mezzo per il Bayern di Monaco, si è visto chiedere 1,5 milioni di euro.”
      Questo può essere un punto interessante, ma onestamente non credo che ci sia bisogno di fare apostasia formale (e mi puzza di balla, ma chissà).

      “Ma tante altre ancora possono essere le motivazioni: non c’è certo bisogno di ricevere suggerimenti da parte dell’UAAR!”
      Cioè, “la nostra unica vera motivazione è fare un contro rito vendicativo”.

      E non sono manco cattolico.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ma quindi l’amministrazione fiscale tedesca risale alla parrocchia italiana dove sei stato battezzato, traduce i registri e, se risulti battezzato senza l’annotazione della scomunica, ti tassa per versare i soldi alla conferenza episcopale tedesca?

        • PinoMamet scrive:

          😉
          infatti mi puzza tantissimo di stronzata, ma non avevo tempo per controllare.

          La notizia ha un fondo di verità: in Germania esiste una cosa simile all’ 8xMille, solo che è 8×100! (circa)
          https://it.wikipedia.org/wiki/Kirchensteuer

          (poi noi ci lamentiamo dell’esosità e dell’invadenza del clero italiano…)

          a quanto pare Luca Toni si è dichiarato come ateo, astutamente, per il primo anno, poi come cattolico, e quindi tassabile in quanto tale secondo il “concordato” tedesco e la legge tedesca.
          Non ha versato l’imposta relativa, ma la vicenda si è risolta “bene” perché ha incolpato il commercialista…

          Mi pare strano che le chiese (anche protestanti eh?) in Germania ricevano così tanto, e che chi non paghi la tassa non possa ricevere i sacramenti ecc. (questo è da controllare…), ma, evidentemente, le vicende delle chiese tedesche sono molto diverse da quelle italiane, e probabilmente anche il modo di sostentare il clero.

          Si tratta in ogni caso di una vicenda che riguarda la Germania, non capisco perché usarla per invocare lo “sbattezzo” in Italia.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Pino Mamet

        “Copio e incollo e mi permetto di rispondere:

        “L’APOSTASIA

        Lo sbattezzo, visto dalla parte della Chiesa, si chiama apostasìa””

        Ma guarda che sono d’accordo con te.

        Solo che volevo offrire l’opportunità a Francesco di compiere un piccolo rito vendicativo, adesso che il sito del Vaticano, nonché una caterva di associazioni cattoliche, sta facendo una manifestazione di apostasia dalla Guerra, dall’Occidente, dalla Democrazia Liberale, dall’Avarizia e da tante altre cose che un buon ciellino ritiene la Vera Fede.

        Piccolo rito le Rogazioni del 5 novembre, piccolo rito lo sbattezzo.

        • PinoMamet scrive:

          Ma sì, l’avevo capito, ma non riesco a farmi scappare l’occasione per una bella polemica 😀

        • Francesco scrive:

          Miguel

          tentativo un pò dilettantesco di mettermi in crisi, eppure vivi a Firenze da lungo tempo, dovresti conoscere qualcosa della complessità della vita politica cattolica – negli ultimi 2.000 anni più o meno

          😉

      • roberto scrive:

        Pino

        “per un vantaggio economico: se si è battezzati e capita di dover lavorare, anche saltuariamente, in Paesi come la Germania o l’Austria, si finisce per essere tassati per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica, e in modo assai salato: ”

        Confermo che è vera! Ma per non pagare l’odiosa tassa non devi sbattezzarti, basta andare in comune e dichiararti ateo

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “basta andare in comune e dichiararti ateo”

          Ma devi per forza dichiararti “ateo” (o “Testimone di Geova” o quello che vuoi), o puoi cavartela dicendo “non sono cattolico”?

          • Moi scrive:

            … ma solo il Cattolicesimo fa “lo scherzetto” , oppure anche altre religioni battono cassa ?

            😉

            • PinoMamet scrive:

              Ho letto che riguarda tutte le chiese, cattoliche e protestanti.
              Suppongo approfittino dell’occasione anche i colleghi 😉 delle comunità ebraiche.
              È la versione tedesca del Concordato cattolico, insomma, e delle varie Intese che abbiamo in Italia.

              Tra l’altro penso dovrebbe piacere a quelli dell’UAAR: il principio è “se vuoi la tua religione te la paghi tu”, lo Stato aiuta solo a raccogliere i soldi.

          • roberto scrive:

            Vale per cristiani di vario genere ed ebrei (non so per i musulmani). Quindi se dici che adori le antiche divinità greche sei salvo

  17. Miguel Martinez scrive:

    Mi arriva da gente “no green pass”, che spesso passano roba fuori contesto o esagerata, questo invece mi sembra molto serio.

    Mi baso solo sul linguaggio dell’abstract, non sono ovviamente in grado di analizzare la qualità della ricerca.

    Sulla rivista trovo una scarna pagina wiki: https://en.wikipedia.org/wiki/Journal_of_Clinical_Medicine

    È stato pubblicato dal Journal of Clinical Medicine un approfondito studio sull’immunità naturale da Covid-19
    https://www.mdpi.com/2077-0383/11/21/6272

    Sono stati analizzati 246 articoli scientifici in merito a ogni aspetto dell’immunità naturale, quindi la sua durata post Covid-19 e post-vaccinazione, i tipi di immunità, la probabilità di reinfezione e le sue manifestazioni cliniche nei pazienti guariti, confrontando anche i vaccinati e i non vaccinati, il ruolo dell’immunità ibrida, l’efficacia dell’immunità naturale e artificiale contro la variante di Omicron, infine l’incidenza degli effetti avversi dopo la vaccinazione in soggetti guariti rispetto a soggetti naïve al COVID-19.

    Le conclusioni principali sono queste:
    📌 la stragrande maggioranza delle persone dopo aver sofferto di COVID-19 sviluppa un’immunità naturale sia di tipo cellulo-mediato che umorale, che è efficace nel tempo e fornisce protezione sia contro la reinfezione che contro le malattie gravi;
    📌 l’immunità indotta dal vaccino decade più velocemente dell’immunità naturale;
    📌 in generale, la gravità dei sintomi in caso di reinfezione è significativamente inferiore rispetto all’infezione primaria, con un grado di ospedalizzazione dello 0,06% e una mortalità estremamente bassa;
    📌 il rischio di eventi avversi sistemici dopo la vaccinazione in soggetti guariti è circa il 50% in più rispetto ai soggetti che non hanno contratto la malattia; il rischio di eventi avversi localizzati è del 20-40% in più;
    📌 di conseguenza, la vaccinazione dei soggetti non vaccinati guariti dal COVID-19 potrebbe non essere indicata.

    • firmato winston scrive:

      “di conseguenza, la vaccinazione dei soggetti non vaccinati guariti dal COVID-19 potrebbe non essere indicata”

      Ma guarda che questo lo sanno tutti e da sempre: solo che risultava prioritario escludere dall’informazione ufficiale qualsiasi accenno a qualsiasi controindicazione della vaccinazione.

      • Moi scrive:

        Abbiam già fatto due anni solo a sentir parlare di Covid … spero NON ci tocchi un Terzo ! 😉 Per me molti voti astenuti alle Politiche sono stati di gente che pur NON volendo la Dx … NEMMENO voleva farsi rinchidere in casa per 5 anni da Roberto Speranza !

        … Dite che può essere 😉 ?

        • Moi scrive:

          Anzi, due anni e mezzo … fino al Ponte Pace Libera Tutti che ha visto Esodi da Ferragosto Anni Novanta ! 😉

          … con conseguente gran diffusione del “Vàirus” del “Còvis” [cit. x 2] ! 🙁

  18. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=7pm4UNeCOf0

    Un Passo Dietro agli Uomini … 😉

  19. Moi scrive:

    Da un canale che si chiama “aljaliya” … non sono riuscito a capire che vuol dire, mi suona Arabo , viene associato a siti in Arabo e mi sembra che sventoli nel logo una bandiera Palestinese.

    Boh …

  20. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Renzi parla in Senato. Risate e applausi, Meloni appare divertita

    https://www.youtube.com/watch?v=6lG5V25C7GE

  21. Miguel Martinez scrive:

    Vedo che c’è un grande scandalo perché la Meloni ringrazia un elettorato di gelatai e pescivendoli permettendo loro di usare ancora i contanti, con relativa possibilità di evasione, entro un tetto che non è certo il cielo…

    Contemporaneamente, la Pfizer che ha appena goduto del più massiccio trasferimento di soldi pubblici in mani private, con la forzata complicità di tutti i buttafuori che ti mandavano via se non avevi il Greenpass, è accusata di aver “nascosto” 1,2 miliardi prima ancora del Covid.

    Non attraverso l’uso di contanti, ma, a dire della Pfizer, rispettando “tutte le norme fiscali e le leggi italiane”. E infatti immagino che ne usciranno a testa alta, producendo tutte le carte del caso con l’aiuto di mega-studi di commercialisti.

    https://www.repubblica.it/economia/2022/10/26/news/pfizer_inchiesta_italia_profitti-371854371/

    Economia
    Pfizer sotto indagine in Italia, si sospetta che abbia nascosto profitti per 1,2 miliardi
    26 Ottobre 2022 Aggiornato alle 23:16 2 minuti di lettura

    ROMA – Una triangolazione tra l’Italia e il paradiso fiscale del Delaware per nascondere al fisco italiano gli utili. Meglio: un miliardo e duecento milioni di utili. Il gigante farmaceutico Pfizer è sotto inchiesta in Italia per evasione fiscale. L’indagine nascerebbe – secondo quanto ha riportato Bloomberg – da un’operazione che il colosso con sede a New York ha effettuato tra il 2017 e il 2019, prima dunque dell’emergenza Covid. L’azienda, secondo la ricostruzione che fanno gli investigatori, avrebbe deciso di non distribuire dividendi nei tre anni oggetto dell’inchiesta proprio per evitare che quei soldi fossero tassati come avrebbero dovuto in Italia. Parliamo di 1,2 miliardi di utile che sarebbero stati distribuiti su due società estere: la Pfizer Production LLC e Pfizer Manufacturing LLC con sede nel Delaware.

    L’indagine nasce proprio da un lavoro a campione che le Fiamme gialle, insieme con l’Agenzia dell’Entrate, stanno effettuando in questi anni sulle grandi multinazionali (la procura di Milano, per esempio, ha recuperato più di due miliardi di euro dai colossi del lusso e della moda) proprio per evitare queste operazioni infragruppo tra l’Italia e le sedi estere, per lo più in paradisi fiscali. Le indagini non sono chiuse. «La società stra offrendo il massimo della collaborazione», ha spiegato una portavoce di Pfizer a Bloomberg. Sostenendo anche che l’azienda ha «rispettato tutte le norme fiscali e le leggi italiane». Al momento il fascicolo è all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate e, verosimilmente, un’informativa finirà anche alla Procura di Roma per decidere il da farsi: è possibile che si arrivi, come è accaduto appunto a Milano, a una transazione qualora l’azienda ammetta alcuni errori nei pagamenti.

    • roberto scrive:

      il fatto che ci siano grandi ladri non mi sembra un buon motivo per incoraggiare piccoli ladri, corruttori, spacciatori, magnaccia, trafficanti d’armi che mi sa che sono i soli a trovarsi 10.000 euri in contanti in tasca (…e adesso immagino che tutti avrano una zia, un amico rispettabilissimo, un cugino che girano con tutti quei contanti nel portafoglio…)

      • PinoMamet scrive:

        Magari! 😀

        In realtà la cosa del tetto ai contanti non l’ho capita.
        Il problema attuale per moltissimi italiani non è pagare con un metodo o con l’altro, ma proprio pagare.

        Però immagino che ci siano vaste categorie, anche più ampie di spacciatori e magnaccia, che avranno da guadagnarci, e immagino sia a quelle che si rivolge la Meloni.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “l fatto che ci siano grandi ladri non mi sembra un buon motivo per incoraggiare piccoli ladri, corruttori, spacciatori, magnaccia, trafficanti d’armi”

        Veramente la Meloni ai trafficanti d’armi dà i ministeri.

        Ma come spesso succede, non ci capiamo: tu vuoi subito saltare a un giudizio, io invece cerco di capire un meccanismo illuminante.

        C’è una decrescita in corso, quindi le risorse scarseggiano.

        In alto hanno infinite risorse per risucchiare risorse: ad esempio i buttafuori che controllano se hai il Green Pass, cioè se hai consumato il prodotto che la Pfizer ha venduto a condizioni segrete allo Stato italiano. Hanno commercialisti straordinari che legalizzano ogni singolo passaggio di denaro, e infatti come dicevo penso che se la caveranno.

        In basso hai le persone con il reddito di cittadinanza, i fruitori di servizi pubblici, i 5.6 milioni di poveri accertati dall’Istat, la gente in ospedale, gli sfrattati ecc.

        In mezzo hai il Ceto Medio, cioè la gente che possiede almeno un’automobile, fa le vacanze, spesso ha la casa di proprietà ecc.

        Allora, quando la coperta si fa corta, qualcuno deve pagare.

        In Alto, non è possibile tirare fuori niente. Anzi, in questi anni tra vaccini, guerra, digitalizzazione, multinazionali delle consegne a domicilio, c’è stato un travaso di ricchezza senza precedenti dallo Stato e dal Ceto Medio verso l’Alto.

        Quindi a pagare è solo il Ceto Medio, che però sta arrivando al limite e cerca quindi di sfuggire (penso a tutti gli artigiani che conosco che sono sull’orlo del fallimento). Anche con l’evasione “illegale”. E siccome questa gente è la base elettorale della Meloni, per piccole cifre deve chiudere un occhio.

        Solo che questo finisce a danno di chi è fondo alla scala: tanto mica ridurranno le spese militari, o smetteranno di versare miliardi nella TAV o nelle Olimpiadi invernali o nel rigassificatore.

        • Miguel Martinez scrive:

          Un esempio.

          Ieri un mio amico insegnante da poco pensionato mi ha detto che gli è arrivata una bolletta dell’elettricità di 360 euro per luglio e agosto; negli stessi mesi dell’anno scorso, la bolletta era di 60 euro.

          Sono tutti soldi andati, direttamente o indirettamente, in “Alto”: causa speculazione finanziaria e causa coinvolgimento dall’alto dell’Italia in una guerra non sua.

          In circostanze simili, troverei normale (non “giusto”, dico “normale” nel senso di cosa che accade frequentemente) che il mio amico si metta a fare lezioni private facendosi pagare in nero, perché altrimenti non potrà pagare la bolletta.

          Cosa che andrà certamente a danno, se vuoi, della riparazione delle buche davanti a casa, o degli stipendi degli infermieri del pronto soccorso che devono fare una visita medica al mio amico.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Martinez

            “amico”

            Vedi, questo tuo modo di ragionare secondo me è una delle cause del nostro declino.

            C’è una banda di rapinatori che semina il panico in città, fa morti e feriti. La polizia è impotente; molti pensano a inconfessabili convivenze in alto loco.

            Poi c’è il piccolo scippatore che in motorino deruba con destrezza la vecchietta della sua borsetta con la pensione del mese.

            Rinunceremmo a perseguire lo scippatore perché non riusciamo a prendere la banda dei rapinatori?

            Magari depenalizzando lo scippo per importi inferiori ai diecimila euro?

            Ovviamente reati di diversa entità vanno sanzionati diversamente in accordo col principio della gradualità della pena.

            Ma finché non accetteremo l’idea che ogni evasore è un criminale a prescindere dall’importo o dalle scusanti resteremo sempre un paese incivile.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Andrea Di Vita

              “Rinunceremmo a perseguire lo scippatore perché non riusciamo a prendere la banda dei rapinatori? ”

              Non essendo né poliziotto, né magistrato, non ho idea.

              Quelli in Alto comunque non li vedo come rapinatori.

              Agiscono in perfetta legalità, fanno spesso loro le leggi.

              Sono piuttosto persone che esigono di essere pagate in modo continuamente crescente.

              La domanda è, da dove si possono prendere i soldi per pagarle?

              Toscanamente: quando arriva il fattore e chiede al contadino di pagare in base a un regolarissimo contratto di mezzadria, il contadino onesto certo non nasconde parte del grano. Quello disonesto lo fa, specie se la stagione è andata molto male.

              • tomar scrive:

                x Miguel
                “ in base a un regolarissimo contratto di mezzadria”
                Scusa la solita pignoleria Miguel, ma per quanto toscanamente il Granducato continui a ritenersi indipendente, la mezzadria in Italia è stata abolita da quasi sessant’anni, precisamente dal 1964, con divieto di stipulare dal 23 settembre di quell’anno contratti di mezzadria, colonia parziaria o soccida.
                Quindi se in storie di tua conoscenza il proprietario di un fondo imponesse toscanamente al contadino un contratto di mezzadria sarebbe del tutto fuori legge.
                Ciò detto, al di là dell’aspetto formale, il proprietario fondiario o il fattore, non sono, mi sembra, lo stato, ma diciamo pure un nemico di classe e spessissimo storicamente una sanguisuga,
                per cui il colono che nascondeva parte del grano se la stagione era andata male, non faceva evasione fiscale ma semplicemente lotta di classe nella forma in cui poteva farla.
                Brutto esempio quindi.

              • Francesco scrive:

                Tomar

                spacciare l’evasione fiscale (o la violazione di un contratto) per lotta di classe, se fatto seriamente, non è una bella cosa

                ti mando l’NKVD a escutere tutto il raccolto!

                😉

        • roberto scrive:

          Vedi Miguel,
          Tutti e due cerchiamo di capire e poi io do un giudizio (faccio finta di credere al tuo “io non giudico”)

          Abbiamo tutti e due capito che chi beneficia di questa cosa è chi deve nascondere i movimenti di danaro, diciamo gli evasori per non usare le figure dei magnaccia e degli spacciatori

          Poi io ne do un giudizio e dico “l’evasione non è bella e una misura che la facilità non è cosa buona né giusta”

          Tu ovviamente non ne dai nessun giudizio ma trovi l’evasione giustificabile in una certa misura e quindi l’innalzamento della soglia del pagamento in contanti giustificabile nella stessa misura (ma sottolineammo che non dai nessun giudizio)

          🙂

          • tomar scrive:

            Tetto al contante, Caracciolo a La7: “Soglia a 10mila euro aiuta i meno abbienti? Se hai quella cifra in contanti non sei povero”

            ps Di Caracciolo consiglio a tutti di leggere il suo editoriale “Valzer per nessuno” sull’ultimo numero di Limes
            ppss Per Francesco: non è punto “putinista”.

  22. Moi scrive:

    per coerenza: se non si è più cattolici non v’è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;”

    [cit.]

    ……………………………………..

    Ma nessuno, dalle sedi UAAR in Emilia Romagna, ha riportato l’ ormai consueto adagio “Sono Ateo MA da quando c’è Papa Francesco , che dice sui “Poveri” quello che dovrebbe dire il Segretario del Partito, dò l’ OttoPerMille alla Chiesa Cattolica !” ? 😉

    • Moi scrive:

      Non sono a conoscenza di casi di casi del tipo :

      “Buongiorno, è Lei il Parroco ? Sa,vorrei fare il Battesimo perché all’ ultimo comizio in Vaticano … Bergoglio ha detto quello che vorrei tanto sentire da Letta, o chi per lui !”

      … Con il Principio della Stima, però, dovrebbe succedere proprio questo. 😉

      Magari succede, ma ne sono all’ oscuro … 😉

  23. PinoMamet scrive:

    In compenso un paio di studentesse mi hanno raccontato di una loro amica albanese, cresciuta atea, che ha deciso di farsi battezzare cresimare ecc.
    Non so perché, mi hanno riportato che “ha visto che le piaceva l’atmosfera delle chiese”, che immagino sia l’efficace semplificazione di una serie di cose

  24. tomar scrive:

    Per Francesco e per tutti quelli che hanno la memoria corta.

    Visto che Francesco non sembra aver voglia di elaborare un attimino il suicidio dell’Occidente con gli accordi di Helsinki, provo a elaborarlo un attimino io, anzitutto ricordandogli, dato che “era molto giovane” (ma già fervente reaganiano), che il gigante omerico Reagan, che un po’ l’Occidente rappresentava, non si suicidò affatto ma fece una serie di putinate quali:

    1) Calpestando i principi 1-2-3-4-5-6 degli accordi di Helsinki nell’ottobre del 1983 invase con le forze armate americane il libero stato di Grenada (putinata condannata dall’ONU come un attentato alla sovranità di Grenada e una violazione del diritto internazionale).

    2) Calpestando gli stessi principi di cui al punto precedente finanziò e aiutò illegalmente i contras nicaraguensi che cercavano di rovesciare il governo sandinista del Nicaragua (putinata condannata nel 1986 dalla Corte internazionale di giustizia).

    3) Potenziando un’azione già iniziata dal suo predecessore Carter finanziò a dismisura (costo finale per i contribuenti americani 3 miliardi di dollari) i talebani e quella che sarebbe diventata Al Qaeda, con il risultato che finalmente i mujaheddin nel settembre del 1996 presero Kabul: il loro primo atto a maggior gloria dell’Occidente fu di andare a prelevare nel palazzo dell’ONU l’ex presidente Najibullah (che giudicato a posteriori nel casino dell’Afghanistan di quegli anni appare quasi una figura luminosa). Qui evirarono Najibullah e gli misero i genitali in bocca, lo legarono dietro una jeep trascinandolo per varie volte intorno al palazzo, poi lo finirono con una pallottola. Suo fratello venne torturato allo stesso modo e poi strangolato. I due cadaveri vennero appesi a una garitta di cemento davanti al palazzo a pochi isolati dal complesso dell’ONU (Corriere della Sera, 28 settembre 1996).

    4) Calpestando il principio 7 degli accordi di Helsinki Reagan si oppose alle sanzioni chieste dalla comunità internazionale contro l’Apartheid in Sudafrica e quando persino il Congresso americano si decise a varare una legge che approvava l’introduzione di sanzioni, Reagan fece la putinata di opporre il veto presidenziale per osteggiare l’iniziativa. Ciononostante il Congresso reagì riapprovando la legge a maggioranza qualificata.

    Ricordami tu un attimino se ho dimenticato qualcosa.

    • Francesco scrive:

      Beh, per esempio che la storia odierna del Nicaragua mostra la giustezza della politica reaganiana contro gli Ortega. Sarà stata illegale ma questi avevano in mente un regime in stile castrista, che non è un miglioramento rispetto al regime precedente.

      L’invasione di Grenada fu una gran vigliaccata con scuse risibili che manco ricordo, una roba abborracciata per riprendersi dal Vietnam. Mi pare sia citata in Gunny.

      In Afghanistan l’URSS ci lasciò le penne, una sconfitta da cui non seppe mai riprendersi. Il prezzo pagato dagli afgani “di città” è ancora altissimo ma 20 anni di tentativo USA di aiutarli mi paiono uno sforzo considerevole. In prospettiva Najibullah fu un grande, infatti restò al potere per qualche anno, mica qualche minuto.

      Il Sud Africa sta declinando da quando l’orribile apartheid è finita, anzi da quando Mandela è morto e il suo miracoloso operato è cessato. Non voglio trarne conclusioni perchè non mi piacerebbero.

      Alla fine, però, quello che leggo io è che gli accordi di Helsinki furono pessimi per gli Stati Uniti.

      • PinoMamet scrive:

        Non commento sul resto perché non ho seguito, ma bello che quella sovietica in Afghanistan sia definita correttamente invasione, quella americana eufemisticamente “tentativo di aiutarli”

        • Francesco scrive:

          Forse hai ragione, col senno di poi anche i sovietici sarebbero stati meglio degli afgani che non gli afgani stessi.

          PS vedo che infatti non ho usato il termine invasione, sarà stato un lapsus rivelatore. A mia discolpa, nel caso USA c’era un sottinteso “dopo averli invasi”.

          Peraltro ritengo quell’invasione del tutto legittima, dopo l’11 settembre. Ma c’entra relativamente poco col destino degli afgani.

          • tomar scrive:

            A Fra’, ma proprio non ti rendi conto dei tuoi paciughi?
            Ne hai fatto un altro macroscopico in quest’ultimo tuo intervento.

            • Francesco scrive:

              Guarda che non ho una alta opinione delle mie idee, in generale. Ma qui sono gentili lo stesso.

              Da piccolo ero un entusiasta sostenitore della resistenza afgana contro i sovietici. Visto quello che hanno fatto gli afgani dopo, sia i mujaheddin, sia i talebani dopo di loro, ho molti dubbi.

              Non ne ho sull’invasione USA post 11 settembre. La ritirata-fuga a firma congiunta Trump/Biden mi sembra una pessima cosa.

      • tomar scrive:

        a Francesco
        “Beh, per esempio che la storia odierna del Nicaragua mostra la giustezza della politica reaganiana contro gli Ortega”

        Come al solito fai un gran paciugo: nel 1984 i sandinisti, guidati da Daniel Ortega (non dagli Ortega) vinsero con una maggioranza schiacciante le elezioni, giudicate regolari da osservatori internazionali.
        Nelle successive elezioni del 1990 (toh in quel regime castrista non migliore di quello dell’amico Somoza si facevano libere elezioni) i sandinisti furono sconfitti dalla coalizione di centro-destra guidata da Violeta Chamorro.
        Anche nelle successive elezioni del 1996 e del 2001, libere e democratiche nel Nicaragua castrista, vinse il centro-destra.
        Nelle elezioni del 2006, anche queste giudicate “libere e regolari” da osservatori internazionali, vinse, dopo 16 anni di opposizione, Daniel Ortega e solo da allora comincia la storia “degli Ortega”,
        con il loro orribile governo avversato anche da molti sandinisti della prima ora, governo che tra le altre cose ha proibito l’aborto anche terapeutico (cioè con rischio di vita per la madre).
        Dai Francesco, esci dal bar e studiati un po’ di storia, magari anche quella di Anastasio Somoza, secondo te non peggiore dei sandinisti.

        • Francesco scrive:

          Scusa ma cosa è cambiato negli Ortega in questi anni? sempre una delle grandi famiglie nicaraguensi sono.

          Il problema è che con addosso gli occhi (e le armi) USA hanno dovuto concedere il diritto di voto al popolo.

          Quando gli USA hanno trascurato il Centro America, gli effetti sono stati questi.

          PS anche in Venezuela si vota, volendo pure in Iran e Russia.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “Quando gli USA hanno trascurato il Centro America, gli effetti sono stati questi.”

            Immagino quando non lo hanno trascurato.

            Anzi, no, c’è poco da immaginare.

            ‘Dal 1972 al 1983, l’Honduras è stato governato dai militari. L’influenza degli Stati Uniti era così forte che il termine “proconsole” veniva usato per indicare il loro ambasciatore. Negli anni ’80, l’amministrazione Reagan utilizzò il Paese come piattaforma nella sua guerra contro la rivoluzione sandinista in Nicaragua e la guerriglia di sinistra in El Salvador e Guatemala. Gli aiuti militari statunitensi all’Honduras passarono da 4 milioni di dollari nel 1981 a 77,4 milioni nel 1984.7 Gli Stati Uniti non erano disposti a rinunciare al loro ruolo militare. Pur sottolineando internamente che le forze governative honduregne commettono “centinaia di violazioni dei diritti umani (…), la maggior parte delle quali a sfondo politico”, la CIA sostiene gli squadroni della morte, in particolare il Battaglione 3-16, che torturano, uccidono o fanno sparire decine di sindacalisti, accademici, contadini e studenti. I documenti declassificati indicano che l’ambasciatore John Negroponte interviene personalmente per bloccare eventuali rivelazioni di questi crimini di Stato, al fine di evitare di “creare problemi di diritti umani in Honduras” ‘

            https://it.wikipedia.org/wiki/Honduras#Storia

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Infatti, quello è quando se ne occupavano. In pieno delirio anti-comunista, direi.

              Col tempo hanno ridotto il loro interesse, mi pare.

              Non ho bene idea di quando abbiano cominciato ma il Canale di Paname è del 1014 (inaugurato 1920 però).

              Ora che, appunto, sono distratti, non mi pare le cose vadano benissimo.

            • tomar scrive:

              ADV
              “Negli anni ’80, l’amministrazione Reagan utilizzò il Paese come piattaforma nella sua guerra contro la rivoluzione sandinista in Nicaragua e la guerriglia di sinistra in El Salvador e Guatemala”
              Permetti che faccia una piccola aggiunta personale alla tua sostanzialmente esatta ricostruzione.
              Nel 1982 nel corso di un viaggio un po’ periglioso nella regione guatemalteca del Quiché arrivai anche al villaggio di Nebaj, che mi interessava anche per la qualità dei suoi tejidos. Ma il villaggio era praticamente disabitato, perché la sua popolazione era stata trasferita, a qualche km di distanza, in uno dei villaggi strategici a cui la dittatura militare era ricorsa per cercare di debellare la ribellione dei contadini indios. Ebbi occasione di andare a vedere quel “villaggio strategico“, anche se solo dall’esterno, ma si vedeva tutto quel che serviva vedere per capire cos’era: un’area quadrangolare su una spianata circondata da una doppia recinzione di filo spinato, con all’interno file di baracche di lamiera e con un unico ingresso/uscita, ovviamente sempre controllato da pattuglie militari.
              In quell’anno venni anche a sapere, che poiché il presidente Carter aveva deciso di togliere l’assistenza americana all’esercito guatemalteco a causa della sua colossale violazione dei diritti umani, assistenza che Reagan da poco eletto non aveva ancora avuto modo di ripristinare, in quel ruolo nel 1982 gli USA erano stati sostituiti… da Israele.

          • tomar scrive:

            x Francesco
            “cosa è cambiato negli Ortega in questi anni? sempre una delle grandi famiglie nicaraguensi sono.”

            Ma perché mi costringi sempre a doverti segnare con la matita rossa i tuoi strafalcioni storici.
            Anzitutto gli Ortega (e dagli) non erano “una delle grandi famiglie nicaraguensi ”. Lo erano i Somoza padre e figlio, lo erano i Chamorro marito e moglie, per altro degnissime persone (per altro Pedro Chamorro fu assassinato da Somoza nel 1978 dato che il suo giornale liberale La Prensa contribuì al successo di lì a poco della rivoluzione sandinista).
            Daniel Ortega veniva da una famiglia di classe media e iniziò a occuparsi di politica durante gli studi compiuti al collegio dei Gesuiti di Managua (ahiahai como te duele!).
            “Gli Ortega” (con me too Rosario Murillo che è se possibile ancor peggio del consorte, tanto da essere soprannominata la “Chamucha”, la fattucchiera) sono diventati una nuova grande famiglia nicaraguense solo dopo il ritorno al potere del 2006 e rappresentano una nuova borghesia, arricchitasi spogliando qualsiasi risorsa del paese e seguendo le ricette economiche del Fondo Monetario Internazionale che infatti ha applaudito.
            La ribellione attualmente in atto nel paese è iniziata ad aprile con la protesta contro l’indifferenza del governo di fronte alla catastrofe ecologica della riserva naturale Indio-Maìz, causata da un incendio determinato dalla selvaggia deforestazione: un fuoco incontrollabile che si è esteso lungo tutto il bosco umido tropicale che copre il sud-est del Nicaragua fino alla frontiera del Costa Rica.
            I coraggiosi nicaraguensi che, già pagando un tributo di centinaia di vittime e migliaia di incarcerazioni, si stanno ribellando al potere ormai garantito a vita dell’orrida coppia sono gli unici degni eredi di Sandino.

            • Francesco scrive:

              Sarà come dici, la mia ignoranza è notevole. Eppure resto convinto di aver letto che i Noriega erano una della grandi famiglie da sempre al potere nel paese, come i Somoza e i Chamorro (ah che profumo di mia gioventù in questi nomi!)

              E che gli attuali Noriega siano tra gli amichetti di Putin nell’emisfero, con Cuba e Venezuela, non dei burattini del FMI (altra botta di gioventù, le sciagurate ricette del FMI). Mi dici che hanno proibito l’aborto – roba da cattolici retrivi e reazionari – epperò i miei contatti retrivi e reazionari mi danno una quasi aperta persecuzione della Chiesa cattolica da parte dell’attuale governo.

              Vero che nessuno è più rosso dei gesuiti latinoamericani al giorno d’0ggi, però suona strano.

              PS grazie per le informazioni, sarò masochista ma apprezzo le correzioni, anche quelle dure.

              • tomar scrive:

                a Francesco
                “i miei contatti retrivi e reazionari mi danno una quasi aperta persecuzione della Chiesa cattolica da parte dell’attuale governo”
                Anche se non ho i tuoi contatti retrivi e reazionari posso confermare la veridicità della cosa.
                Ma l’opposizione delle gerarchie cattoliche nicaraguensi al duo Ortega-Murillo è cosa relativamente recente ed è cominciata veramente solo dopo la morte nel 2018 del cardinal Obando Bravo, che dopo aver duramente avversato i sandinisti negli anni 80 e pubblicamente appoggiato i contras, mostrò invece di apprezzare il nuovo Ortega, apprezzamento ricambiato tanto che Il 2 aprile 2016 venne dichiarato ufficialmente dal parlamento nicaraguense “sacerdote nazionale per la pace e la riconciliazione” con una legge approvata con 65 voti a favore e un solo voto contrario.

              • Francesco scrive:

                cioè Ortega (e signora) si sarebbero buttati a destra? dopo una vita spesa a sinistra, con tanto di rivoluzione/rivolta sandinista?

                e io che pensavo la Sicilia fosse un casino

  25. Miguel Martinez scrive:

    Mi girano questo, non so bene la fonte ultima.

    E’ uscito un articolo sull’Informatore Agrario “Cosa dobbiamo intendere per sovranità alimentare”
    https://www.informatoreagrario.it/news/cosa-dobbiamo-intendere-per-sovranita-alimentare/?utm_campaign=IA&utm_medium=email&utm_source=MagNews

    L’Informatore Agrario rappresenta i pezzi grossi dell’industria agricola, riuniti in Confagricoltura.

    Qui la replica di un certo M.A.:

    “Leggendo le insensate chiacchiere su cui è voluto scivolare l’informatore agrario, Non è possibile non evidenziare che, contrariamente a quanto sostiene il signor Canali

    1) la Superficie agricola italiana non è diminuita per un uso improprio del suolo dai 12-13 milioni di seminativi coltivati secondo dati Istat dal 1922 al 1969 ai 6 milioni del 2015 (con i cereali che da 6 milioni oggi sono sdraiati a 3 milioni di ettari), ma per l’abbandono delle terre coltivabili dovuto alla scorretta politica di chi l’ha preceduta che ha reso antieconomica la coltivazione dei terreni

    2) le innvazioni che vorrebbero introdurre per aumentare le rese, non potendo più basarsi su fertilizzanti chimici che hanno inaridito la terra e su pesticidi che l’hanno avvelenata, possono solo ricoldursi ai nuovi OGM (nbt) che sperano di deregolamentare in UE ed Italia per avvantaggiare i brevetti gestiti dai soliti fondi di investimento e che contaminerebbero irrimediabilmente tutta la nostra biodiversità agraria che mezzo mondo ci invidia

    3) le piccole imprese italiane, che il giornale di Confagricoltura accusa di non essere competitive, sono in realtà la caratteristica migliore e più affidabile dell’agricoltura contadina italiana che preserva il paesaggio, le tradizioni, i prodotti tipici, l’economia famigliare e se gestisce quel 17,50 % di terreni Bio non provoca neanche gli enormi costi negativi connessi che, l’uso di nitriti, nitrati, pesticidi e ogm, sempre comporta inquinando e ammalando.

    4) “la tutela forte degli interessi dell’agroalimentare del nostro Paese”, che loro delegano sempre ai soliti azionisti di maggioranza di società e fondi di investimento che speculano anche sul cibo, è senza ombra di dubbio nella sovranità alimentare espressa dal 2007 nella dichiarazione Nyéléni sottoscritta da organizzazioni a cui si ascrive la produzione del 70 % del cibo prodotto sulla terra e che delinea attraverso l’agroecologia il diritto dei popoli a definire le proprie strategie sostenibili di produzione, distribuzione e consumo di cibo, basandole sulla piccola e media produzione.

    Ben sapendo che solo la sostanza della futura politica ci indicherà su che strada siamo e se potrà cambiare la direzione che finora ha puntato a distruggere la piccola impresa coltivatrice per affidare la nostra alimentazione ai produttori di cibo spazzatura (spaghetti al glifosate, bresaola con carne brasiliana, 1 prodotto italiano su 70 con residui di pesticidi fuorilegge e 1 su 5 con multiresiduo…) che foraggiano i venditori di parole e distruggono il famoso “made in Italy”, non possiamo cedere di un passo sulla tutela e valorizzazione dei nostri valori agroCulturali e della nostra unicita’.

    M.A.

    • firmato winston scrive:

      Che cumulo di menzogne dell’immancabile ignorante ideologizzato che si crede in dovere di spiegare a tutti come funziona il mondo.

      Ci provo anch’io.

      Hai mai provato a coltivare una cosa semplice, i pomodori? (non sul davanzale, intendo)

      Ti sei mai accorto che coltivarne 100 richiede molto meno di dieci volte il tempo, lo spazio e la fatica di coltivarne 10, ma cosi’ puoi scambiare il sovrappiu’ con qualcun altro che fa qualcos’altro, per cui alla fine, tutti e due, non avete solo i pomodori ma anche qualcos’altro di utile in piu’? E giu’ per li rami fino a poter pagare un traduttore per i suoi servigi utili agli scambi? E’ questo semplice meccanismo che conduce alle efficienti economie moderne: specializzarsi per produrre tanto lavorando il meno possibile, che non e’ una cosa stupida, lo e’ il contrario, lavorare tanto per produrre poco. Si chiama produttivita’…

      Sei in grado di astrarne un ragionamento ma proprio terra-terra? E’ il grado zero della consapevolezza dell’economia (sottinteso di scambio, che non ne esiste di altro tipo).

      Piuttosto il problema e’ che grazie a quest’efficienza nella produzione, c’e’ una massa crescente di gente, ormai maggioritaria, che non produce nulla e “non serve” a nulla, e’ solo consumatrice o fornitrice obbligata di fuffa (tipo i fiscalisti, che di fatto la legge ti obbliga a stipendiare per riuscire a pagare le tasse), e per giustificare la sua esistenza inventa continuamente nuove narrazioni che si traducono in ulteriori burocrazie opprimenti. Compresi e per primi gli ambientalisti, nel clima attuale.

      Non vedi che praticamente tutti quelli che scrivono qui dentro sono, direttamente o indirettamente, di tal fatta?

      • tomar scrive:

        “Non vedi che praticamente tutti quelli che scrivono qui dentro sono, direttamente o indirettamente, di tal fatta?”

        Ma tu di qual fatta sei?
        Dai, fw, facci il tuo raglio.

    • Francesco scrive:

      per solo 20 milioni di dollari?

      o è una fake news o questo tizio si è comprato un bel bidone

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “o è una fake news o questo tizio si è comprato un bel bidone”

        In effetti la cifra è sospetta, non l’avevo notata. Gatt* ci cova!

        • Francesco scrive:

          a mia vergogna, nella foto il tizio è una donna carina

          ma chi si fida delle foto?

          • Moi scrive:

            il tizio è una donna carina

            —————

            il cosiddetto “passing” :

            https://en.wikipedia.org/wiki/Passing_(gender)

            che a sua volta è un “privilege” … con la solita trafila del “costrutto sociale dopo costrutto sociale, termine ombrello dopo termine ombrello” , ovviamente 😀

            Dopotutto, nella nostra specie sono i caratteri sessuali “dimorfici” o “secondari” a rendere una persona più o meno “attraente” … SE già non si dice “attrattiva” ! 😉

  26. tomar scrive:

    per Francesco
    “spacciare l’evasione fiscale (o la violazione di un contratto) per lotta di classe, se fatto seriamente, non è una bella cosa”
    Ma perché devi sempre imbrogliare le carte?
    Dove ho mai detto dell’evasione dell’evasione fiscale come lotta di classe? (su questo la penso come ADV)
    Ho detto, questo sì, che il mezzadro che nascondeva parte del raccolto al proprietario del fondo o al fattore conduceva il tipo di lotta di classe che gli era possibile nelle condizioni date. Ti dirò di più, in molti casi era vera e propria lotta… per non morire di fame, lui e la sua famiglia. Questo ti smuove un po’ di più… o i contratti vanno sempre e comunque rispettati, crepi l’avarizia (solo del colono però).

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Tomar

      “Ti dirò di più, in molti casi era vera e propria lotta… per non morire di fame, lui e la sua famiglia”

      I motivi di ogni lotta di questo tipo sono sempre profondamente ambigui.

      Io conosco gente che ha la casa di proprietà (piccola stretta e buia, ma terratetto), auto e un furgoncino, e in affitto un ristorante, un piccolo bar e uno stand vicino al Duomo dove vendono panini.

      Hanno anche quattro o cinque dipendenti, tra cuochi e spacciapanini, tutti assunti in perfetta regola.

      Stralusso, se volete, padroncioni!

      Solo che non sanno mai cosa può succedere da un giorno all’altro, tutta la loro vita potrebbe saltare per gli aumenti dei costi del gas. E non possono aumentare i prezzi, perché i clienti stanno peggio di prima…

      Se bisogna tagliare da qualche parte, visto il loro carattere molto ruspante e fiorentino, sospetto che taglieranno prima sul versante tasse, che sul versante pagare-i-dipendenti.

      • tomar scrive:

        caro Miguel,
        figurati se non capisco i dilemmi di una situazione come quella che tu descrivi (come pure quella dell’insegnante costretto a dare lezioni in nero per poter pagare le bollette), li capisco e mi astengo dal dare giudizi categorici in casi come questi.
        Ma nella situazione del proprietario/fattore e del mezzadro si parlava di un rapporto di sfruttamento storicamente configurato e ben documentato, e quello intendevo mettere a fuoco, fuoco che non diventa acqua con tutte le vedove di guerra di propria conoscenza che si possano mettere in mezzo.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Tomar

          “figurati se non capisco i dilemmi di una situazione come quella che tu descrivi”

          Volevo solo far riflettere sul fatto che non abbiamo delle certezze così certe, quando prendiamo situazioni sociali e le guardiamo dal punto di vista “morale”.

          Credo che praticamente tutti ritengano di “aver fatto bene”, qualunque scelta facciano.

    • Francesco scrive:

      caro Tomar

      non ho nessun dubbio sul fatto che si cercherà di non rispettare il contratto e di non dare al padrone/fattore il dovuto e di non morire di fame

      come non ho dubbi sulle conseguenze negative generali di questa scelta inevitabile

      magari il padrone è altrettanto povero, la vedova di un militare crepato in Africa o in Russia (è la storia del padre di un mio amico, avvocato in queste contese tra affamati, poi politico DC cresciuto a una dura scuola di come la lotta di classe potesse essere una tesi delirante)

      non per nulla non faccio politica e ammiro che riesce a fare l’impossibile, invece che essere fedele a una ideologia

      ciao

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “magari il padrone è altrettanto povero, la vedova di un militare crepato in Africa o in Russia”

        Bellissimo esempio, e concordo con il fatto che non dobbiamo mai dare nulla per scontato.

      • PinoMamet scrive:

        Il fatto è che a volte anche il mezzadro era la vedova di un militare morto in Russia…
        e ne ho conosciute.

        • Francesco scrive:

          sì, lo scontro era normalmente tra poveri e il miracolo era trovare un equilibri che non facesse troppo male a nessuno

  27. PinoMamet scrive:

    Ma sul fatto che l’evasione sia sbagliata, in linea di principio sono anche d’accordo.

    Il problema è che lo Stato italiano è davvero esoso e si attacca ai cavilli.
    L’unico modo per difendersi, è essere evasori e attaccarsi ai cavilli.
    Ogni Stato crea i cittadini che si merita.

    Poi io ho sempre difeso i piccoli evasori, per esempio contro Andrea che li vede come il fumo negli occhi.

    Però, pensandoci, io vabbè, sono tassato alla fonte, ma il mio povero papà ha sempre pagato di tutto (e di più: per errori o noncuranze delle associazioni di categoria) e il risultato è che dopo una vita di lavoro aveva messo da parte pochissimo, e ottenuto servizi scadenti, per esempio nella sanità.
    I “piccoli evasori” si sono fatti le villette e sono andati nelle cliniche private.

    Vanno stimati come furbi, o condannati come ladri?

  28. tomar scrive:

    Premesso che concordo con Miguel sul fatto che non abbiamo delle certezze così certe, quando prendiamo situazioni sociali e le guardiamo dal punto di vista “morale”, qui siamo partiti dalla sparata della Meloni sul fatto che il tetto del contante vada a favore dei meno abbienti e io avevo citato il giudizio di Caracciolo che giustamente ridicolizzava tale asserzione.
    Insomma est modus in rebus e dato che mi sembra che qui nessuno aspiri (nemmeno ADV credo) a ergersi come Torquemada fiscale, forse meglio restare sul nocciolo politico della questione evasione… perché non vorrei che anche qui, magari parlando della consimile questione dello spaventoso abuso edilizio nel nostro, saltasse fuori con il suffragio di qualche zio o cugino “povero“ il ben noto argomento degli abusivi “per necessità”, sempre tirato fuori “compassionevolmente” dalla destra per sanare gli abusi d’ogni genere e andare avanti allegramente nella rapallizzazione del nostro paese.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ tomar

      “Torquemada”

      Non solo non intendo ispirarmi a Torquemada, ma ricordo che persino per il furto esiste la scriminante dello stato di necessità: se il ladro può dimostrare di avere rubato un pane perché non mangia da tre giorni che’ non ha soldi nessun giudice lo condanna, non sono più i tempi dei “Miserabili” di Hugo.

      Mi permetto però di dubitare nella fattispecie dell’evasione che sussista davvero tale scriminante, con l’eccezione di alcuni casi estremi.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        io credo invece che i casi di necessità siano moltissimi di più, basta pensare al livello “legale” di tassazione che vige in Italia!

        ma qui mi taccio per mancanza di dati

        ciao

      • tomar scrive:

        Ma certo Andrea, ti avevo indicato solo molto dubitativamente come Torquemada.
        Ti ritiro però in ballo di nuovo come genovese che quindi immagino conosca bene Rapallo, visto che nel mio precedente intervento aveva tirato fuori il termine un po disusato “rapallizzazione” (credo coniato da Antonio Cederna).
        Anche se non ci avevo pensato quando avevo usato quel termine, credo che Rapallo rappresenti un bell’esempio antesignano di come si possa estendere a piacimento il termine di abusivismo di necessità.
        Quando infatti partì il fenomeno della rapallizzazione, tutta la parte nobile sorta sulle rive del golfo Paradiso tanto amato anche da Nietzsche era ormai da tempo occupata, cosicché l’urbanizzazione selvaggia dovette rassegnarsi a riempire di orridi palazzoni accatastati uno all’altro specialmente lungo le rive dei torrenti che attraversano la città spingendosi sempre più lontano dalla costa nobile.
        Nonostante l’orrida qualità questi palazzoni non erano però destinati a ceti popolari o disagiati, né i prezzi di quegli appartamenti lo avrebbero consentito. Viceversa erano destinati ai piccoli borghesi milanesi che in quegli anni in cui pareva funzionare l’ascensore sociale “dovevano“ avere la casa a Rapallo (o magari a “Santa”) dove già ce l’aveva da anni, ma nella zona nobile, la buona borghesia milanese, che potevano magari sperare d’incontrare nei “bagni”, se con un altro sforzo riuscivano a permettersi di pagarne le salate tariffe.
        Anche quello un abusivismo “di necessità”. O no? Tu che dici?

        • Andrea Di Vita scrive:

          # tomar

          “rapallizzazione”

          Infatti ho apprezzato molto l’uso di questo vocabolo 🙂

          In effetti anch’io penso che la base sociale dell’evasione sua la stessa che indichi tu, i bottegai furbetti che “si sono fatti la barca”, come nella commediola di Johnny Dorelli di tanti anni fa.

          Mi consolo ricordando che, dopo le recenti bonifiche almeno dell’acqua marina, il termine “rapallizzazione” l’Accadrmia della Crusca l’ha ormai tolto dal dizionario 🙂

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  29. Francesco scrive:

    >>> La sicurezza è indivisibile.

    tra i molti meriti che devo riconoscere ad Andrea, c’è quello di seminare nella mia testa frasi che germogliano col tempo

    questa frase mi fa venire in mente due approcci alla politica mondiale: quello di Papa Francesco, che però mi pare la interpreti in senso facilone e bambinesco, e i Neocon, gli ultimi a cercare di portare sicurezza al maggior numero possibile di persone, con le loro guerre da “impero del bene”

    forse per questo sono felice che la sicurezza possa essere divisa nel tempo, un pezzetto alla volta, anche se nell’ottica di portarla a tutti

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ francesco

      “sicurezza”

      Grazie per l’apprezzamento, ma il merito non è mio in questo caso: la frase è di D’Alema, pronunciata quando incontrò Hezbollah in qualità di ministro degli Esteri.

      Mi sembra un’ovvietà: finché , c’è qualcuno che non si sente sicuro nessuno lo sara’, perché l’insicuro non permetterà agli altri di godere della propria sicurezza.

      Ecco perché lungi dall”aumentare la sicurezza le Star Wars minacciarono davvero di spingere l’umanità alla catastrofe.

      Ecco perché l’allargamento della NATI a est e i missili Sovietici a Cuba hanno rischiato di provocare la fine del mondo.

      Ed ecco perché anche sigillati i Palestinesi dietro un muro i sionisti, pure strapotenti, se la fanno sotto all’idea che gli ayatollah sabbiano la Bomba.

      Insomma, è la generalizzazione del proverbio “chi la fa l’aspetti”.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Andrea Di Vita scrive:

        NATI= NATO

      • Francesco scrive:

        Capisco il ragionamento ma non sono convinto sia estendibile a tutte le situazioni. Gente come Mussolini, Hitler, Putin non sarà mai “al sicuro” fino a quando non avrà schiacciato tutto (o larga parte) del mondo sotto i suoi piedi. Questi vanno proprio combattuti, sconfitti, se possibile eliminati, se non possibile contenuti.

        E’ come se stessi cercando quel famoso sistema kantiano per far vivere in pace i demoni, empia illusione. E suicida.

        PS per i palestinesi la questione mi pare totalmente diversa e il ragionamento di Baffino fila. Per i persiani no.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ francesco

          “Mussolini”

          Quella gente raggiunge il potere precisamente perché un sistema di sicurezza collettivo credibile manca. Chi ha paura si butta in braccio al duce di turno. Loro non sono la causa dell’insicurezza, ma l’effetto. Ha fatto di piu’ contro la causa della pace un Wilson di un Mussolini (quando si dice appunto che la via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni…).

          E quella di Kant non è empietà, ma semplice buonsenso. Mancando il quale, si cerca di surrogare con qualche fede. E si vedono i risultati.

          Westfalia ha funzionato meglio della Società delle Nazioni: il comune interesse è la più salda garanzia di pace duratura. Spesso è purtroppo anch’esso insufficiente.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  30. Miguel Martinez scrive:

    Ho preso una cantonata, chiedo scusa a tutti…

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/27/tetto-al-contante-mule-fi-a-la7-baggianata-straordinaria-non-e-nel-programma-del-governo-se-ne-parlera-nel-2023-e-sara-di-2mila-euro/

    Tetto al contante, Mulè (FI) a La7: “Baggianata straordinaria, non è nel programma del governo. Se ne parlerà nel 2023 e sarà di 2mila euro”

    “Il tetto sul contante non è un elemento del programma del governo Meloni, né una priorità. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso programmatico non ne ha mai parlato, ha solo risposto a una domanda dell’opposizione in sede di replica al Senato. Trovo sommamente offensivo che tutta l’attenzione sia sulla soglia di 10mila euro al contante. È una baggianata straordinaria. È Bagnai della Lega che ha deciso di fare questa proposta, così come ci sono altre 1200 proposte di legge già depositate”. Così a “L’aria che tira” (La7) il deputato e portavoce di Forza Italia, Giorgio Mulè, in un serrato botta e risposta con la conduttrice Myrta Merlino, che lo incalza sulla misura relativa alla soglia di 10mila euro per il contante.

    Mulè poi annuncia: “Il Consiglio dei Ministri non si occuperà di tetto al contante. Il 2 novembre si occuperà di bollette, di caro prezzi e di inflazione. Sapete quando si parlerà di tetto al contante? Nel 2023, in legge di Stabilità. Cioè fra due mesi. E sapete di quanto sarà il tetto al contante? Sarà 2mila euro e non 10mila euro“.

    • Francesco scrive:

      Premesso che menare Bagnai e la Lega di Salvini è sempre cosa buona, se la Giorgia riesce a far combattere tra loro i due alleati ha molte più possibilità di farcela.

    • firmato winston scrive:

      Hai mai pensato che la limitazione e in prospettiva l’abolizione del contante fa guadagnare una barca di soldi agli intermediari bancari ed elettronici pubblici e privati, e gli da’ il piu’ totale controllo delle nostre transazioni economiche, che sono un aspetto FONDAMENTALE delle liberta’ personali?

      Mettere in galera tutti “per precauzione”, per eliminare il crimine, e’ una tentazione esattamente opposta a quello che predichi a parole in questo blog, salvo dare il massimo sostegno e visibilita’ proprio a quella gente.

      Su altri aspetti, decisamente meno impattanti, sei sensibilissimo al problema.

      Ah, i commercialisti non sono quella cretinata che hai scritto in alto, sono semplicemente dei “fiscalisti”: servono SOLO a rendere possibile alla gente di pagare le tasse. A pagamento si intende! Basterebbe questo a fare scandalo… E poi sono a libro paga non solo di chi distrugge il pianeta, ma anche di chi lo salva (che non sarei tanto sicuro siano cosi’ distinguibili uno dall’altro), loro vincono sempre .

      Scrivete meno e pensate di piu’ a quello che scrivete, state de-ragliando.

  31. firmato winston scrive:

    Visto che si parla di ANPI, si ricorda agli statunitensi-messicani che trattasi di associazione che rappresentava si’ coloro che combatterono il fascismo (metto il passato perche’ ormai sono morti quasi tutti), ma che in congrua parte (non tutti, ma in ragguardevole percentuale, probabilmente maggioritaria in quelli che furono partigiani combattenti davvero) combatterono il fascismo da stalinisti, cioe’ per l’instaurazione di una dittatura che, lo dicono i numeri, fu molto piu’ autoritaria, sanguinaria e opprimente del fascismo stesso.

    Associazione che ora e’ molto dubbio che sia sincera nel suo pacifismo: in fin dei conti e’ un’associazione di combattenti!

    Le buone intenzioni non contano nulla, TUTTI all’epoca avevano buone, anzi ottime intenzioni, TUTTI volevano salvare il pianeta dal collasso e dall’apocalissi in cui sarebbe precipitato se a vincere non fossero state le loro idee ma quelle degli altri.

    Il risultato fu che entrambi provocarono un disastro mondiale che si trascina ancora adesso.

    La maggior parte dei partigiani veri combattenti furono comunisti-stalinisti.

    E non e’ che non lo sapessero, e’ che facevano finta di non capire, paraculisticamente.
    Furono in buona fede si’, ma tanto quelli dall’altra parte. Combattendosi produssero, in europa e nel mondo, un disastro epocale mai visto prima.

    Te lo ricordi il titolo del giornale del secondo grande partito italiano quando mori’ Stalin, no?

    https://www.sitocomunista.it/Immagini/stalinismo/stalin_morte_unita.jpg

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ firmato winston

      “Stalin”

      Eccone un altro che fa di ogni erba un fascio.

      Dovendo combattere:

      -sia chi deportava i nostri connazionali non in Siberia (dove semmai ce li aveva mandati il duce) ma in Germania come schiavi o peggio
      -sia chi aiutava volenterosamente i deportatori in questione

      che cosa si sarebbe dovuto fare?

      Dire sdegnati “no, ci fa schifo appoggiarci a Stalin, abbiamo visto ‘Noi vivi’ e ‘Addio Kira’ con Alida Valli?”

      Perché quelle erano quelle le fonti di informazione del pubblico Italiano sull’URSS all’epoca. Herling-Grudziński, Barmin e Kravchenko erano di là da venire, per non parlare di Solženicyn.

      https://it.wikipedia.org/wiki/Noi_vivi

      https://it.wikipedia.org/wiki/Addio_Kira!

      Ma soprattutto è interessante notare l’identità dell’autore di questo singolare panegirico dell’URSS pronunciato il 23 luglio 1944 al Teatro Brancaccio di Roma:

      “Mi riferirò adesso anche all’esperimento russo. Con ciò non voglio menomamente diminuire il merito immenso, storico, secolare delle armate organizzate dal genio di Giuseppe Stalin. Lo riconosco questo merito e ho fiducia, ho speranza, che dal concorso delle forze operaie russe e delle forze occidentali, nasca un nuovo mondo. Bisogna però che c’intendiamo su parecchie questioni importanti e pregiudiziali. È stato scritto da parte autorevole comunista che “l’Unione delle repubbliche sovietiche è la prefigurazione vivente della futura unione dei popoli stretti in una economia mondiale unica”. E sia. C’è qualche cosa di immensamente simpatico, qualche cosa di immensamente suggestivo in questa tendenza universalistica del comunismo russo. Quando vedo che mentre Hitler e Mussolini perseguitavano degli uomini per la loro razza, e inventavano quella spaventosa legislazione antiebraica che conosciamo e vedo contemporaneamente i russi composti di 160 razze cercare la fusione di queste razze superando le diversità esistenti fra l’Asia e l’Europa, questo tentativo, questo sforzo verso l’unificazione del consorzio umano, lasciatemi dire: questo è cristiano, questo è eminentemente universalistico nel senso del cattolicesimo. E cristiano è anche il formidabile tentativo di accorciare le distanze fra le classi sociali, questo sforzo per la elevazione del lavoro manuale.”

      Alcide De Gasperi

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • firmato winston scrive:

        AdV, fazioso ignorante, guarda che i leader occidentali dell’epoca, 1932, e non de gasperi che arrivava ultimo e non aveva accesso alle informazioni secretate, sapevano benissimo che Stalin aveva gia’ fatto la strage di svariati milioni di morti col solo holodomor (4 in ucraina, e il resto dei 7 totali nelle altre zone agricolo/pastorali dell’impero sovietico non razzialmente russo).
        A me semmai viene il dubbio che l’atteggiamento delinquenziale di totale spregio della vita umana che usarono i tedeschi 10 anni dopo nella campagna di russia, possa essere stato ispirato dai russi sovietici stessi che in questo stile di lotta e di governo fecero da apripista. Perche’ farsi scrupoli con gente che ha dimostrato di averne zero verso la propria stessa popolazione?
        Ma sicuramente mi sbaglio per eccesso di comprensione umana.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ firmato Winston

          “occidentali”

          Fantastico.

          Hai trovato un collegamento fra i partigiani combattenti rappresentati dall’ANPI e i leader occidentali del 1932.

          Ora ce lo spieghi?

          Ah, io sarò anche un fazioso ignorante, ma tu non gabellare per farina del tuo sacco le idee degli altri: la tesi del terrore nazista come risposta a quello staliniano risale almeno a Ernst Nolte e allo Historikerstreit di qualche decennio fa (cfr. AA.VV. “Il passato che non passa”, Einaudi).

          Andrea Di Vita

          • firmato winston scrive:

            E quindi?
            Ipse dixit?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ firmato Winston

              “ipse dixit”

              Non, tu dicisti quasi cogitationem tuam.

              Latino a parte: allora, che c’azzeccano i partigiani del ’44 coi leader occidentali del 1932?

              Andrea Di Vita

          • firmato winston scrive:

            “Ma sicuramente mi sbaglio per eccesso di comprensione umana.”

            stava proprio a significare che e’ piu’ probabile che foste stronzi entrambi tu e loro.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per FW

          “AdV, fazioso ignorante,”

          Fai venire persino a me la tentazione di bullizzarti.

          Sarebbe stato sufficiente dire “ADV, secondo me sbagli”.

          Ti invito formalmente a cambiare modo di comunicare, senza cambiare nulla dei contenuti ovviamente che (ripeto) sarebbero interessanti senza il contorno aggressivo.

    • Moi scrive:

      … però quella retorica altisonante , roboante , immaginifica del Vecchio PCI … “spacca” (in senso buono, ovviamente …) ! 😉

  32. tomar scrive:

    Francesco.
    “cioè Ortega (e signora) si sarebbero buttati a destra?”

    “Signore, cos’è quel stupore?” (Susanna – Nozze di Figaro, atto secondo, scena 9)

    Un certo Benito ti dice niente? trotzkisti vari poi neocon, un elenco lunghissimo.

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