Anni Quaranta

Sento spesso fare paralleli tra la guerra in Ucraina e la Seconda guerra mondiale.

Per i russi, il parallelo è con il tremendo tentativo di ridurre la Russia a una colonia dell’Occidente, ottant’anni fa.

Destino evitato al costo di circa 27 milioni di morti russi, di cui solo un terzo militari. Gli sciancati, gli accecati, gli impazziti, non li contarono nemmeno, figuriamoci gli orfani e le vedove.

Per gli ucraini, il parallelo è con la spietata ritirata sovietica, organizzata in modo da lasciare solo terra bruciata ai tedeschi, e la successiva tremenda vendetta su un popolo di “collaborazionisti dei nazisti“: due episodi che hanno seguito l’orrore dello sterminio per fame e fucilazione dei piccoli proprietari contadini.

Per gli amanti della NATO, il parallelo è del tutto artificiale: Hitler era un capo di stato nazionalista, Putin pure, quindi Putin uguale Hitler, quindi bisogna annientarlo.

Ma pochi osano guardare i paralleli più profondi.

Un quadro molto, molto superficiale del mondo nell’anno 1940:

Al primo posto, l’Impero Britannico. In cent’anni si era impossessato di un quarto del pianeta. Esattamente un secolo prima, la Guerra dell’Oppio.

4 settembre 1839, i britannici attaccano la Cina nella guerra decisiva della storia. Ben più importante di quelle che chiamiamo “mondiali”.

1 settembre 1939, la Germania attacca la Polonia.

La guerra dell’oppio nacque dalla trasformazione inglese delle terre rubate ai contadini indiani in piantagioni per avvelenare la Cina. E poi dall’invasione dell’India e della Cina con i prodotti industriali delle fabbriche inglesi, e l’annientamento dell’artigianato orientale.

Sessanta milioni di morti nelle carestie organizzate e indotte per nutrire l’Inghilterra, tra India e Cina, senza contare i tossici cinesi.

La piccola Inghilterra era solo la testa di questo immenso dominio, che arrivava anche là dove non arrivavano le sue bandiere (penso ad esempio all’Argentina, e a tutto ciò che subì per mano inglese).

ricordando sempre che la prima vittima dell'impero britannico fu l'Inghilterra

Al secondo posto, gli Stati Uniti. Paese immenso, ancora strapieno di risorse che in qualche decennio sarebbero state bruciate, tecnologicamente strapotente, interessate a sfruttare all’osso il Pacifico, la Cina e l’America Latina, ma poco interessate all’epoca all’Europa. Poi sarebbero passati a sognare di dominare l’intero pianeta, e pure lo spazio circondante.

parentesi dimenticata da voi, ma non da noi, la guerra del Chaco, che sterminò i maschi del Paraguay. Guerra di procura tra gli interessi statunitensi e quelli inglesi

Al terzo posto, la Germania. Un‘Inghilterra mancata: altrettanto invisibile sulla mappa, ma senza l’immensa escrescenza imperiale.

Un po’ d’acciaio e di carbone, niente navi. Eppure una geniale furia di scavatori, scienziati, tecnici, militari, forse i migliori del mondo. Un‘idrovora senz’acqua.

O morire di fame, o accedere al granaio che iniziava in Polonia, attraversava l’Ucraina e finiva in Russia, e accedere ai carburanti fossili del Caucaso.

Il destino della Germania, sotto Hitler o sotto la Merkel, è a est.

Poi, i minori.

Cina, oppiata dall’Inghilterra, derubata dagli Stati Uniti, massacrata e saccheggiata dal Giappone, nulla da dire.

Giappone, paese minuscolo, sogno di ribellione dei neri, dei musulmani, dei colonizzati di tutto il mondo. Sovraffollato e privo di risorse, mirava al Pacifico, alla Cina e alla Siberia, e trovava che ovunque ci avevano già messo le mani altri.

Francia, piccola fantasia di laïcité, che dopo aver annientato bretoni e provenzali, si era rubato l’Algeria e poi aveva trasformato la sua Africa in un carcere dei lavori forzati per arricchirsi.

Italia, paesino piccolissimo, sovraffollato e privo di risorse, che voleva luoghi dove scaricare i suoi emigrati che non fossero gli Stati Uniti, e che fantasticava granai inesistenti in Libia e non capiva bene perché chi controllava a frustate tutti i negretti del mondo non permetteva agli italiani di sottomettere quelli dell’Etiopia.

Infine, Russia/URSS.

L’opposto esatto di Inghilterra, Germania e Italia.

Distesa immensa, sottopopolata e strapiena di risorse. Con una scienza strana, spesso geniale, ma lontana da quella occidentale. Un governo ferocemente paranoico – ma dati i tempi come dargli torto? – che pensa solo a chiudere e difendere le proprie frontiere. Stalin sul socialismo in un solo paese rompe definitivamente con i sogni di dominio universale di Trotskij (il Partito Comunista Argentino dice ai suoi giovani che fremono per lottare contro l’imperialismo inglese: “il socialismo lo stiamo facendo in URSS; nel resto del mondo, subite pure la frusta!”).

Per difendersi, Stalin nasconde (e massacra) un intero paese, attorno crea cuscinetti neutrali o neutralizzati, come la Mongolia, le repubbliche del Caucaso. E poi dopo l’Europa orientale, che resta però sempre e solo un muro, una protezione, una chiusura.

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98 risposte a Anni Quaranta

  1. Nelle gazzette il blu e il giallo sono i nuovi La rabbia e l’orgoglio.
    Stessi toni virulenti cui è un piacere rispondere con lo stesso scherno.

  2. Maffeia scrive:

    Scusate l’ignoranza. Cosa subí l’Argentina per mano inglese?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Maffeia

      “. Cosa subí l’Argentina per mano inglese?”

      Quasi tutta l’economia era in mano inglese, con un ciclo di investimenti (soprattutto nel settore della carne), esportazione di prodotti verso l’Inghilterra seguita da esportazione di capitali sempre verso l’Inghilterra…

      Almeno fino agli anni Settanta, bastava nominare gli inglesi per suscitare sentimenti piuttosto forti tra gli argentini. Tanto che i militari hanno avuto la sciagurata idea di sfruttare questa rabbia per cercare di impossessarsi delle Malvinas, con l’esito che ben conosciamo.

      • Francesco scrive:

        e quindi? quello che citi non mi pare dia adito al alcuna lamentela concreta

        manca qualcosa dal quadro?

        non è che l’Argentina avesse scarsità di pianure in cui allevare vacche, mi pare

        • werner scrive:

          In effetti… come han fatto a diventare un paese quasi povero da paese quasi ricco che erano?

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Werner

            “povero”

            Prima della crisi del ’29 l’Argentina era il 7^ paese del mondo come PIL. Però era sostanzialmente stato il fornitore di carne dell’Impero Britannico. È di gran lunga il paese sudamericano con la rete ferroviaria più fitta, ma si tratta di una grande stella con centro in Buenos Ayres che serve a portare la carne di manzo dalle gigantesche haciendas delle province fino alla capitale, dove le navi inglesi venivano a prenderla. Con la crisi del ’29 prima e il crollo di Wall Street poi, l’Argentina è finita nella solita spirale di regimi militari, golpe e dittature populiste che ben conosciamo. Pur avendo meno di trenta milioni di abitanti su un territorio vasto sette volte l’Italia stracarico di petrolio, uranio ecc, pur avendo tesori da sfruttare per il turismo (Patagonia, Ande) e una cura vivissima (Borges, il fumetto, Jodorowski…)
            e pur avendo completamente o quasi sterminato la popolazione indigena (fuegini, araucani, e in parte i Mapuche che lottarono anche contro i Benetton) il paese non è mai uscito dalla nota spirale di corruzione e instabilità politica. Bariloche, la Cortina d’Ampezzo delle Ande argentine, e’ spesso descritta come una brutta e sporca copia di Sestrière, ma i locali dicono ai turisti in tutta serietà che la spazzatura in per le strade è colpa dei cileni che gliela buttano dall’altra parte delle Ande. È stato detto che l’Argentina è quello che sarebbe oggi l’Italia se non ci fosse stata la UE.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • PinoMamet scrive:

              Però Jodorowski è cileno 😉

            • Francesco scrive:

              >>> il paese non è mai uscito dalla nota spirale di corruzione e instabilità politica.

              il che per me si traduce in “è colpa loro”

              l’Argentina dimostra che puoi schivare le guerre, avere tutte le risorse e lo stesso diventare un paese sempre più povero

  3. Francesco scrive:

    >>> Per gli amanti della NATO, il parallelo è del tutto artificiale: Hitler era un capo di stato nazionalista, Putin pure, quindi Putin uguale Hitler

    Manca un dettaglio: “che ha intenzione di cambiare la carta geografica e i rapporti di potere in Europa a cannonate e regimi politici vicini” e un aggettivo “simpatico dittatore”. Sai, non c’è solo Pinochet.

    E’ un dettaglio non decisivo, se una Russia democratica avesse attaccato l’Ucraina credo che la situazione sarebbe la stessa. Ma il fatto che Putin sia un dittatore ha un effetto non irrilevante sull’Europa, la sua vittoria è la vittoria di un modello politico.

    Questo mi pare liquidi ogni possibile giudizio di artificiosità del parallelo.

    Il bello è che la Russia avendo spazi e risorse avrebbe tutte le condizioni per “svilupparsi e crescere”, pure i soldi, grazie alla vendita di parte di quelle risorse al resto del mondo. Non ha neppure compratori unici in grado di ricattarla, perchè vende beni utili a tutti e può costruire impianti di trasporto verso sud ed est. Non che i clienti a ovest fossero propensi a non compare più, anzi.

    Qui il problema è perdersi nell’economicismo e cancellare la politica.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      ” vittoria di un modello politico”

      Ma no. La vittoria del modello politico sei tu che dici che sulla volontà popolare bisogna passare sopra e che fai l’apologia di Pinochet.

      • Francesco scrive:

        Quindi secondo te io sono il pericolo, mentre Salvini, Conte, Le Pen, Melanchon, AFD e tutto il resto del cucuzzaro va bene?

        Tu personalmente ti meriteresti un governo Allende. O Castro.

        🙂

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Tu hai espresso più volte desideri di un governo un po’ meno democratico in Italia, Mélenchon non mi pare.

          • Francesco scrive:

            Io non faccio politica, scrivo qui.

            Melenchon farebbe della Francia una riedizione dell’Italia dei governi Conte, con in più il tipico fanatismo dei francesi, quindi è molto più antidemocratico di me.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              In che modo i governi Conte erano antidemocratici?

              • Francesco scrive:

                Perchè le cazzate sono anti-democratiche sempre.

                Se la democrazia è definita solo formalmente si ha una definizione del tutto inutile.

                Mica per nulla tiro fuori Aristotele ogni due per tre. Tocca parlare di responsabilità e serietà del popolo. Senza di cui scade tutto.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Quello che chiami tu si chiama “aristocrazia” ed è il governo dei migliori, letteralmente. Draghi, insomma 😀
                Ed è una forma di governo diversa dalla democrazia per Aristotele, Polibio e compagnia.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                *Quello che chiami democrazia tu

              • Francesco scrive:

                Perdona la mia ignoranza ma mi pare che Aristotele nella sua analisi delle forme di governo possibili consideri tre possibili coppie, in cui a fronte della stessa forma c’è la versione “buona” e quella degenerata.

                Quindi è inutile pensare che il governo dei pochi sia in sè migliore di quello del popolo.

                Giusto?

                PS Draghi in questo momento è un pò un dictator romano. Siamo nei guai grossi e serve uno in gamba che ce ne tiri fuori. Poi si tornerà alla politica abituale.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                I greci individuavano la coppia aristocrazia-oligarchia, con l’oligarchia forma degenerata dell’aristocrazia, ovvero quando i pochi smettono di essere i migliori.

              • PinoMamet scrive:

                In realtà credo che quello delle coppie di governi “puri” e “corrotti”, come tutti le conosciamo, fosse Polibio;

                C’è già in Aristotele (e in nuce in altri) ma Aristotele utilizza il termine “democrazia” come quello del governo negativo, degenerato.

                “Democrazia” è termine negativo anche in Tucidide, che nega recisamente che Atene sia una democrazia, mentre rappresenterebbe secondo lui una ideale “costituzione mista”
                (come per Polibio i Romani, se ricordo bene).

              • Francesco scrive:

                Pino

                ma Aristotele presenta una forma “buona” di governo popolare o nisba?

              • PinoMamet scrive:

                Sì, ma non ricordo che termine usi; probabilmente non particolarmente “iconico” visto che nessuno lo ricorda 😉

            • PinoMamet scrive:

              “Siamo nei guai grossi e serve uno in gamba che ce ne tiri fuori.”

              Questo sembra un articolo di fede: bisogna crederci perché sì.

              Chi cavolo ha detto che l’Italia sia in guai più grandi di tanti altri paesi europei??
              E del novanta per cento di quelli del mondo, a dire il vero.

              E in parte dei problemi che ci affliggono (diminuzione del gas, problemi di approvvigionamento, rischi di razionamenti, aumento del prezzo della benzina, rincari generalizzati…) ci ha cacciato proprio Draghi e la sua smania di “aiutare l’Ucraina”.

              • werner scrive:

                A spanne direi la somma tra:
                – debito pubblico
                – demografia
                – bassa produttività di alcuni settori economici
                – una classe dirigente scarsa

                E la capacità di tante piccole e grandi lobby di evitare o svuotare di contenuto qualcunque tentativo di riforma volto a sistemare i problemi sopra.

              • Francesco scrive:

                grazie Herr Werner

                la volontà di ferro di Pino di non vedere i problemi dell’Italia e ignorarne le cause, anzi rimpiangerle, è ormai proverbiale

                il che fa di lui un arci-italiano

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Francesco

      “Il bello è che la Russia avendo spazi e risorse avrebbe tutte le condizioni per “svilupparsi e crescere”, pure i soldi, grazie alla vendita di parte di quelle risorse al resto del mondo”

      Chi ha molte risorse è come la bella ragazza in giro alle tre di notte in un quartiere malfamato abitato da allupati che non hanno “risorse”.

      E’ inevitabile che la fanciulla sia nervosa, e che magari a volte spari per prima.

      • Francesco scrive:

        No, questa è una scusa, nel caso della Russia pure patetica.

        Quando hai 6.000 testate nucleari non sei MAI una povera fanciulla indifesa. Quindi il tuo nervosismo e il tuo sparare per primo non sono giustificabili.

        Solo i coglioni sono rovinati dalle troppe risorse che hanno, è una questione soggettiva e non oggettiva. E mi sa che lo stesso vale anche per la mancanza di risorse.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Avevo capito che la Nato fosse una povera fanciullina indifesa. Devono aver cambiato le veline del Minculpop nella notte e come al solito mi sono perso le nuove parole d’ordine.

          • Francesco scrive:

            la NATO? cazzo, spero che la NATO sia il più grosso bastardo in città!

            riprova, su, magari hai un soprassalto di dignità

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Ma fino a ieri sera non eravamo minacciati dalla Russia, scusa? Stamattina hai cambiato idea e la Nato è il più grosso bastardo in città che minaccia tutti?

              • Francesco scrive:

                MT

                come avete notato molto voi “dell’altra sponda”, la NATO esiste se i paesi che la formano vogliono che esista.

                Sennò sono un insieme di paesi divisi e molto più deboli; alcuni più deboli della stessa Russia.

                Non per niente tutti i paesi europei indipendenti confinanti con la Russia vogliono essere nella NATO, hai notato?

                E’ come avere una caserma dei carabinieri lì vicino, quando il quartiere è a rischio camorra.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Hai detto che l’Italia deve fare la guerra alla Russia perché l’intera Nato è in pericolo. Oggi non c’è più niente di cui preoccuparsi?

              • PinoMamet scrive:

                “Non per niente tutti i paesi europei indipendenti confinanti con la Russia vogliono essere nella NATO, hai notato?”

                ma mica per paura della Russia.
                Quella fingono di averla oggi.

                Per odio verso la Russia.
                E onestamente, credo che molto di questo odio abbia a che fare con l’URSS, ma molto di più, assai, assai di più, con le lunghissime beghe etnico-religiose dell’Europa dell’est e degli Slavi e simili in genere, nelle quali non si sa mai per chi fare il tifo perché, in fondo, sono cazzi loro.

                (I russi però hanno almeno creato bellissima letteratura 😉 )

                E per voglia di salire sul carro dei vincitori, per americanismo dei burini parvenu, per voglia di stare dalla parte del più forte.

              • Francesco scrive:

                La Russia va sconfitta sul campo perchè nessun altro paese europeo, dopo l’Ucraina, debba averne paura.
                Perchè la NATO torni ad avere fiducia e senso come alleanza militare.
                Perchè il modello autoritario russo, oggi ricco di fascino e anche di burattini, sia sputtanato.

                Non c’è gara militare tra NATO e Russia, certo. Ma le armi non sparano da sole, per ora.

                Il pericolo è politico (e questa guerra è un’azione politica).

              • PinoMamet scrive:

                “La Russia va sconfitta sul campo perchè nessun altro paese europeo, dopo l’Ucraina, debba averne paura.”

                Aridaje.

                ma nessuno ha paura della Russia.

                La Finlandia, che con la Russia ci ha combattuto, è stata tranquillamente fuori dalla NATO, insieme alla Svezia, e solo adesso comincia a dire di volere entrare-
                dopodiché la Russia la ha minacciata di ritorsioni.

                è come tirare un sasso al leone, e poi lamentarsi che si è svegliato!

                PS
                Leggo, su un giornale diverso da Repubblica-Corriere-Stampa che ignorano la notizia, che Erdogan non si è fatto fregare dal giurin giurello con le dita incrociate dei nordici (“prometto di darvi i curd… ehm, volevo dire, no”) e torna a minacciare di fermare il processo di adesione NATO se ‘sti curdi non glieli spediscono sul serio.

              • Miguel Martinez scrive:

                per Francesco

                Il quadro che ho descritto io degli anni Quaranta è ovviamente disegnato con una pennellessa enorme, e ci sarebbe da discutere all’infinito dei dettagli.

                Ma sei d’accordo che è più o meno quella la situazione in cui è scoppiata la Seconda guerra mondiale?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Pino Mamet

                “Leggo, su un giornale diverso da Repubblica-Corriere-Stampa che ignorano la notizia, che Erdogan non si è fatto fregare ”

                Stavolta tira in ballo anche l’Italia…

                https://www.dailysabah.com/politics/diplomacy/scandinavian-countries-breeding-center-for-terrorism-president

                Scandinavian countries breeding center for terrorism: President
                by İbrahim Altay

                Turkey's President Recep Tayyip Erdoğan addresses media representatives during a press conference at the NATO summit at the Ifema congress centre in Madrid, on June 30, 2022. (AFP Photo)The Turkish Stars perform during celebrations marking the 48th anniversary of the Cyprus Peace Operation in the Turkish Republic of Northern Cyprus, Wednesday, July 20, 2022. (AA Photo)

                Scandinavian countries have unfortunately turned into breeding centers for terrorism, President Recep Tayyip Erdoğan said on Tuesday.

                Speaking to journalists on his return flight from Iran, the president spoke about the latest situation regarding a deal with Finland and Sweden on the Nordic countries’ bid to enter NATO and the fight against terrorism.

                “We have openly and clearly stated our conditions to Finland and Sweden at the table during which the NATO secretary-general was also present,” Erdoğan said, reiterating that Turkey’s conditions include that these countries end the activities of the terrorist organizations on their soil while returning terrorist suspects to Turkey.

                “As you know we facilitated the listing of the PKK/PYD/YPG and FETÖ in official records as terrorist organizations and said that they have to return them,” he added.

                “They feed the terrorist organization even in their parliaments. Similar to a breeding center. If they do not uphold their promises, it is not possible for us to look positively at the issue (Nordic countries entering NATO).”

                He continued by saying that almost all Scandinavian countries are currently quasi breeding centers for terrorism, including countries like Norway, Germany, France, the Netherlands, the United Kingdom and Italy.

                “The West currently has no right to speak on the issue (of terrorism).”

                At a NATO summit in Madrid at the end of June, Erdoğan called on Finland and Sweden to “do their part” in the fight against terrorism and accused them of providing a haven for outlawed PKK/YPG terrorists.

                Earlier this month NATO kicked off the accession procedures for Sweden and Finland after a deal was struck with Turkey, which had blocked the Nordic nations from joining.

                Spurred by Russia’s war on Ukraine, the two countries applied to join NATO in May, shedding their traditional neutrality.

                Turkey is one of the most active countries working to ensure a permanent cease-fire between Ukraine and Russia. Its delicately balanced act of assuming a role as a mediator by keeping communication channels with both warring sides open provides a glimmer of hope in diplomatic efforts to find a solution and achieve peace in the Ukraine crisis. With its unique position of having friendly relations with both Russia and Ukraine, Turkey has won widespread praise for its push to end the war.

                In a breakthrough, Russian and Ukrainian delegations met for peace talks in Istanbul on March 29 as the war entered its second month with casualties piling up on both sides.

                Turkey also hosted the foreign ministers of Russia and Ukraine in Antalya in March as well as a recent meeting in Istanbul to discuss the export of Ukrainian grain while Ankara also hopes to bring together Russian President Vladimir Putin and Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy.

                “Mr. Putin’s view on our efforts is currently positive. He thanks us for our efforts. He had various proposals for us,” Erdoğan said on the issue of continuing coordination.

                On the other side, speaking on the latest situation in Azerbaijan’s Karabakh, which was at the heart of a war between Baku and Yerevan that ended with Russian peace brokering, Erdoğan said that both Putin and himself speak regularly with Azerbaijan’s President Ilham Aliyev.

                He said Putin had told him that the process regarding Karabakh is going positively.

                Erdoğan said that Aliyev similarly told him that progress is being made in Karabakh.

                “Hopefully, the opening of the airport that will cover the region will be made soon,” he added.

              • Miguel Martinez scrive:

                “e latest situation in Azerbaijan’s Karabakh,”

                Ovviamente Putin sarà prontissimo a scaricare gli armeni.

              • Francesco scrive:

                Pino

                scusa ma … questa tua curiosa spiegazione, che ignora bellamente l’invasione dell’Ucraina, come la applichi a Svezia e Finlandia?

                Capisco amare la letteratura e la cultura russa ma un minimo di considerazione all’imperialismo russo nei secoli vorremo darla o no?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                ” ma un minimo di considerazione all’imperialismo russo nei secoli vorremo darla o no?”

                Infatti, parlando di imperialismo, ti chiedevo se sei d’accordo che la Guerra dell’Oppio fu uno degli eventi decisivi della storia umana?

              • PinoMamet scrive:

                Ti ho appena risposto su Svezia e Finlandia.

                La Russia peraltro sta occupando la parte dell’Ucraina che non è stata MAI ucraina (o polacca) fino agli anni Venti, e che è passata dal dominio del Khanato di Crimea a quello russo, per intenderci.

                Per rispondere all'”invasione dell’Ucraina”. 😉

              • PinoMamet scrive:

                Questa, preciso, non è la “propaganda di Putin”:

                è un qualunque atlante storico.

              • Francesco scrive:

                x Miguel

                ne so pochissimo e quel poco me lo rende uno degli episodi più disgustosi della storia umana. che sia stato anche importante per le sue conseguenze non lo so (e mi fido pochissimo dell’unica fonte che parla di decine di milioni di morti)

                2) Pino, seriamente: cosa cazzo significano le mappe del 1920 oggi? se la Germania invadesse la Polonia per riprendersi territori che non sono mai stati polacchi prima del 1945 sarebbe legittimata? i confini dell’Ucraina sono quelli riconosciuti da tutti, Russia compresa, al momento della divisione dell’URSS, non quelli desiderati dai russi oggi. Mi pare una constatazione di assoluta banalità.

                ciao

              • Francesco scrive:

                x Pino

                tra i nessuno che oggi hanno paura della Russia

                1) Polonia
                2) Lettonia, Lituania, Estonia
                3) Moldavia
                4) il popolo bielorusso, che aveva votato contro Lukashenko e si è trovato i parà russi in casa

                e questo limitandoci all’Europa in senso stretto

                perchè tu non sarai al soldo di Putin come Salvini e Le Pen ma sei allineato alle sue posizioni più estremiste in modo impressionante! 😀

              • PinoMamet scrive:

                Sono alllineato alle posizioni di Putin?
                Addirittura a quelle estremiste?

                Perché dico che i polacchi non hanno affatto paura di essere invasi da russi (ma figuriamoci! Non sono mica scemi!), ma odiano i russi da secoli, come sanno persino i sassi?

                Ma va’ là, Francesco.

              • PinoMamet scrive:

                Vale anche per lettoni, estoni e altri collaborazionisti naz… ehm, baltici assortiti.

                I moldavi, ero rimasto che stavano per far cadere il governo filo Nato per sostituirlo con uno filo russo.

                I bielorussi hanno abbastanza casini con il loro dittatore, non per questo provano particolare simpatia per quello ucraino, e comunque sono in pratica già un protettorato russo.

              • Francesco scrive:

                Come Volevasi Dimostrare

                di solito Putin deve pagare per avere dichiarizioni come queste

              • PinoMamet scrive:

                La verità la si può sentire gratis: offre la ditta

                Non vedo poi cosa ci sia di sconvolgente nel ripetere quello che sanno persino i polli: tra i paesi dell’Est ci sono rivalità e odi molto antichi, e uno, e la Russia non costituisce una minaccia per la Polonia, e due.

                Non capisco perché queste due affermazioni lapalissiane siano ora “propaganda di Putin”.

              • PinoMamet scrive:

                O ci sei rimasto male perché ho definito Imbecillenski dittatore?

                Sai com’è, uno che fa ammazzare senza processo un negoziatore, sbatte in galera gli oppositori, mette il bavaglio ai mezzi di informazione, accentra nelle sue mani il potere economico, fa purghe ai vertici di esercito e servizi segreti per metterci chi decide lui, questo è: un dittatore.

                Ma non di chiama Vladimir, quindi va tutto bene 😉

                Ah no: si chiama pure Vladimir 😀

              • PinoMamet scrive:

                Tu che ami tanto gli anni Trenta e Quaranta non potrai non aver notato che Mister Simpatia Kiev si presenta regolarmente in divisa militare o simile.

                Che poi quelle odierne siano meno eleganti di quelle di allora, beh, almeno questo non è colpa sua 😉

              • PinoMamet scrive:

                ” se la Germania invadesse la Polonia per riprendersi territori che non sono mai stati polacchi prima del 1945 sarebbe giustificata?”.

                Ehm… Sai che onestamente credo di sì?
                Come se l’Italia si riprendesse Istria e Dalmazia dalle grinfie degli slavotti.
                Ma l’Italia e la Germania non lo fanno perché hanno di meglio da pensare, perché risolvono i problemi in modo diverso, perché in quei territori ormai si sono stanziati altri, perché sono diventati paesi praticamente pacifisti… devo continuare?

                Mentre la situazione etnica della nuova Russia, false Ucraina meridionale e orientale mi sembra tutto tranne che univoca, e sto presentando le cose nel modo più filo ucraino che posso.

                Non è questa la giustificazione all’invasione russa: nel mondo attuale non ci sono giustificazioni alle invasioni.
                (Ehm.cof cof..Iraq, cof cof).

                Ma non per questo devo bendarmi gli occhi ogni volta che apro un libro, per non offendere l’Insulso Istrione del Dniepr.

              • Francesco scrive:

                >>> tra i paesi dell’Est ci sono rivalità e odi molto antichi,
                Vero
                >>> la Russia non costituisce una minaccia per la Polonia
                Assai dubbio (anzi, proprio una fesseria detto oggi)
                >>> O ci sei rimasto male perché ho definito Imbecillenski dittatore?
                Solo per te, che certe battute da Travaglio offendono chi le fa. Zelenski è alla guida di una nazione in guerra, e una guerra molto difficile, contro un avversario molto più forte. Che si sia tolto i guanti bianchi può scandalizzare solo chi è in malafede.
                PRIMA della guerra sarebbe stata una frase idiota e falsa.
                >>> non potrai non aver notato che Mister Simpatia Kiev si presenta regolarmente in divisa militare o simile.
                Da quando è scoppiata la guerra … ma tu ti rileggi?
                >>> Ehm… Sai che onestamente credo di sì?
                E io che temevo di essere il pazzo guerrafondaio del blog!
                La situazione etnica dell’Ucraina orientale, scusa se mi attengo ai confini ufficiali, è certamente mista MA come ha scoperto Putin nel 2014 e a febbraio 2022 molto poco propensa a schierarsi con la Russia. Cosa che gli abitanti di queste regioni stanno pagando a caro prezzo da anni.

                Pino, sembri gli interisti che riparlano del derby di ritorno di quest’anno …

              • Francesco scrive:

                >>> [Erdogan] continued by saying that almost all Scandinavian countries are currently quasi breeding centers for terrorism, including countries like Norway, Germany, France, the Netherlands, the United Kingdom and Italy.

                cosa replicare a un uomo che dice cose siffatte?

                😀

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “cosa replicare a un uomo che dice cose siffatte?”

                Lui sta dicendo che sono tutti paesi che ospitano organizzazioni curde.

                E vuole approfittare dell’occasione d’oro per farle mettere fuorilegge.

                Non capisco cosa non capisci.

              • PinoMamet scrive:

                Francesco, non esiste ancora in Italia il reato di lesa maestà di Zelenski.

                Ti piaccia o meno, resto libero di ritenerlo un idiota, e di insultarlo a piacimento.

                Inoltre è un dittatore.

                Per il guerrafondaio: tu lo sei: sei pronto a immolarti sui sacri confini ucraini… degli anni Venti.

                Esattamente come Putin sui sacri confini russi a gusto suo.

                Io ti faccio solo notare che è esattamente lo stesso ragionamento e la stessa validità di chi vorrebbe Istria e Dalmazia.
                In Italia non le vogliamo più perché ci siamo sviluppati..
                Ma è sempre roba italiana.

              • PinoMamet scrive:

                Tra “togliersi i guanti bianchi” e comportarsi da INFAME e VILE dittatore come Zelenski (idiota) c’è un bel pezzo di strada.

                Prima della guerra, potevo prenderlo per un Beppe Grillo più stupido;
                adesso, mi sembra un Mussolini più cattivo, sinceramente.

                Zero simpatia per Zelenski.

              • PinoMamet scrive:

                ” cosa replicare a un uomo che dice cose siffatte?”

                Ma il tema non credo che sia “cosa replicare a Erdogan “, ma “Svezia e Finlandia entreranno davvero nella Nato o no?”

                A me pare che abbiano fatto un po’ troppo i furbetti i cari nordici: Erdogan è un fanatico con manie di grandezza e senza rispetto alcuno della democrazia (nella stessa lega di Putin e Zelensi, quindi) ma a differenza di Zelenski non è un completo cretino.

              • PinoMamet scrive:

                “Da quando è scoppiata la guerra … ma tu ti rileggi?”

                No, mi rileggo raramente.

                Da quando è scoppiata la guerra si presenta in divisa, sì.

                C’è qualche motivo pratico, oltre a voler figurare da Grande Guerriero?
                Se sì, sarei curioso di sentirlo.

                Se no, sta facendo esattamente come Stalin, Hitler, Franco, Kim Il Sung, Mussolini, Fidel Castro…

                proiettare l’immagine dell’Uomo Forte, l’Uomo della Provvidenza.

                Mi dispiace, non posso farci niente, l’antipatia per Zelenski è troppo forte.

              • Francesco scrive:

                Solo io mi sono molto divertito alla definizione dell’Italia come Paese scandinavo? manco Bossi!

                il resto non lo considero neppure, la propaganda interna turca è noiosa oltre che irrilevante

                PS Pino ma non ti hanno mai insegnato che l’antipatia non è un criterio di giudizio politico? e che dire bugie (“Zelensky è un dittatore”) è brutto?

              • PinoMamet scrive:

                Che Zelenski si sia trasformato in dittatore, è un giudizio politico.

                Come la penso sull’Ucraina l’ho detto subito, e non ho cambiato giudizio: ha “ragione” perché è stata invasa nei suoi confini riconosciuti.

                Ed è l’unica cosa che posso dire a suo favore.

                Non vedo proprio perché debba essere obbligato anche a trovare simpatico Zelenski.

              • PinoMamet scrive:

                ” Solo io mi sono molto divertito alla definizione dell’Italia come Paese scandinavo?”

                Ma sì, ho notato anch’io, ma credo che abbia semplicemente formulato male una frase parlando a braccio: prima gli sono venuti in mente gli scandinavi, poi si è accalorato e ci ha buttato dentro tutti.

              • PinoMamet scrive:

                ” il resto non lo considero neppure, la propaganda interna turca è noiosa oltre che irrilevante”

                Noiosa può essere, irrilevante non saprei.
                Come han già fatto notare, Ocalan se lo sono fatti consegnare sul serio, e a furor di popolo (turco).

                Dirai che i nordici (che sono pieni di difetti, ma sono biondi, hanno i fiordi e i vichinghi, e quindi gli italiani idolatreranno sempre) non sono come gli italiani, e non manderanno i “loro” curdi in Turchia.

                Può essere (io credo il contrario: quelli che proteggono gli esuli sono i francesi, gli scandinavi sono quelli che si fanno i fatti loro e truccano le partite di calcio per vincere sui terroni latini)
                e Erdogan non li farà entrare nella NATO.

                La propaganda turca sarà irrilevante per te, ma mica per lui…

              • Francesco scrive:

                >>> Non vedo proprio perché debba essere obbligato anche a trovare simpatico Zelenski.

                e chi lo trova simpatico? a me non lo è affatto. ma non ha la minima rilevanza.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          “Quando hai 6.000 testate nucleari non sei MAI una povera fanciulla indifesa. ”

          E allora perché gli USA si “difendono” in Italia, o in Somalia?

          • Francesco scrive:

            Chi ha parlato di difendersi? stanno cercando di mantenere in vigore quelle regole senza di cui sarebbero un Impero come tutti gli altri.

            Libertà e sicurezza di movimento per le persone e le cose, per esempio.

            Ammetto di non essere un isolazionista, è una posizione triste culturalmente e perdente. Certo, si può esagerare anche nell’altro senso.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Libertà e sicurezza di movimento per le persone e le cose, per esempio”

              Veramente lo dicevano anche i Mongoli questo.

              • Francesco scrive:

                chiederò al mio consulente legale preferito ma a memoria Gengis Kahn non si comportava come Google

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                In effetti una differenza c’è: il Gran Khan faceva guerra sanguinarie, ma vittoriose; gli USA fanno guerre sanguinarie, ma le perdono tutte…

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “Chi ha parlato di difendersi?”

              If diplomatic efforts fail, NATO has the military power to undertake crisis-management operations. These are carried out under the collective defence clause of NATO’s founding treaty – Article 5 of the Washington Treaty or under a United Nations mandate, alone or in cooperation with other countries and international organisations.

              https://www.nato.int/nato-welcome/index.html

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                OK. mi sono lasciato trascinare dalla foga e dalla retorica di Miguel.

                Un conto è il difendersi della “povera fanciulla che teme di essere stuprata” evocato da Miguel, un conto è il difendere le regole che permettono la convivenza tra nazioni che è lo scopo della NATO in questo secolo e la giustificazione della politica estera USA.

                Mescolando le due cose, si fa un sacco di confusione e di divertenti polemiche.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Quindi mi basta pretendere di imporre le mie regole al mondo e posso fare quello che voglio? Bello!

              • Francesco scrive:

                imporre? definiresti così la diffusione delle regole “liberali” nel mondo?

                non sono d’accordo

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Mi stai dicendo che invadere l’Afganistan riguardava le regole liberali spontaneamente diffusesi in loco?

              • Francesco scrive:

                no, quello è stato un atto antiterrorismo

                operazione di polizia con una fallita operazione di sviluppo socio-economico del circondario per evitare che le bande criminali tornassero al potere appena partiti gli sbirri

                fallimento completo, camorristi locali al potere, attendiamo con ansia che offrano alloggio a qualcuno più ambizioso

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    Hai un nuovo alleato, il Partito Marxista Leninista Italiano:

    ttp://www.pmli.it/articoli/2022/20220316_11c_Lettere.html

    Il nuovo zar Putin conduce una guerra imperialista
    Il nuovo zar imperialista Putin rifiuta di accettare il fatto che Lenin abbia creato l’Ucraina, unendola alla gloriosa Urss e rendendola però uno Stato indipendente. Putin crede di avere la forza militare più potente del mondo, in effetti ha anche la bomba atomica ed è anche per questo che lo contrastiamo e che vogliamo l’Italia fuori dalla Nato e dalla Ue.
    Putin è solo un mafioso che conduce una guerra imperialista secondo il disegno neozarista di riportare l’Ucraina a far parte della Russia.

    • Miguel Martinez scrive:

      “PMLI”

      Come sapete, l’odio tra stalinisti e trotskisti è più profondo di qualunque altro che io conosca.

      Il PMLI è orgogliosamente stalinista.

      Ho un caro amico trotskista che in questi giorni sta conducendo anche lui una campagna durissima a favore dell’Ucraina:

      https://utopiarossa.blogspot.com/2022/05/con-la-resistencia-del-pueblo-ucraniano.html

      Già conosco gente che propone Putin come premio Nobel per la pace, perché ha eliminato il Covid.

      Se poi riuscisse a risolvere pure l’odio tra stalinisti e trotskisti….

    • tomar scrive:

      “Per Francesco

      Hai un nuovo alleato, il Partito Marxista Leninista Italiano:”

      No, a dir la verità è semmai il Partito Marxista Leninista Italiano
      che ha ora in Francesco un nuovo alleato, che dice la stessa cosa
      che ha già detto Lenin esattamente 100 anni fa (come per altro ben ricorda
      il testo riportato).

    • Francesco scrive:

      >>> Putin è solo un mafioso che conduce una guerra imperialista secondo il disegno neozarista di riportare l’Ucraina a far parte della Russia.

      Questa mi pare l’analisi più seria e concreta che ho letto finora. E Lavrov ha appena confermato.

  5. Mauricius Tarvisii scrive:

    ““Leggo, su un giornale diverso da Repubblica-Corriere-Stampa che ignorano la notizia, che Erdogan non si è fatto fregare ”

    Stavolta tira in ballo anche l’Italia…”

    Ehi! L’Italia Ocalan lo ha consegnato quando la Tur… il paese sul Bosforo lo ha chiesto!

  6. Miguel Martinez scrive:

    Ho scritto or’ora al consolato turco di Milano quanto segue:

    Mi chiamo Miguel Martinez, faccio di professione il traduttore.

    Ho sentito del cambiamento del nome del vostro paese, in lingua inglese, da Turkey a Türkiye.

    Vi chiedo se il cambiamento vale anche per altre lingue, ad esempio l’italiano: cioè se in testi in lingua italiana devo cessare di scrivere “Turchia” e scrivere invece “Türkiye”.

    Vi ringrazio della cortese attenzione.

    Miguel Martinez

    Traduttore professionista

    Firenze, Italia

  7. Miguel Martinez scrive:

    I’m No Communist Lyrics
    [Verse 1]
    We’re living in a country that’s the finest place on earth
    But some folks don’t appreciate this land that gave them birth
    I hear that up in Washington they’re having an awful fuss
    ‘Cause Communists and spies were making monkeys out of us

    The bureaus and departments have been busy night and day
    They’re figuring out just how we gave our secrets all away
    And Congress has appointed a committee, so they said
    To find out who’s American and who’s a low-down Red
    They call them up to Washington to speak for Uncle Sam
    But when they ask them what they are, they shut up like a clam
    I wish they’d take and put me on the witness stand today
    I’d yell so loud old Stalin could hear me all the way

    [Chorus]
    I’m no Communist, and I’ll you that right now
    I believe a man should own his own house and car and cow
    I like this private ownership, and I want to be left alone
    Let the government run its business and let me run my own

    [Verse 2]
    Our government is bigger than it ever was today
    The more they hire to work for it, the more they have to pay
    Our public servants should be proud and honest you would think
    Instead of taking bribes and dressing up their wives in mink

    The taxes keep on going up, of that there is no doubt
    But still, they just can’t take it in as fast as they dish it out
    Our national debt is a monster size and growin’ every day
    Our children’s children, still unborn are gonna have to pay

    Our dollar used to be the soundest money on this earth
    But now two bucks won’t even buy a good old dollar’s worth
    Unless we stop inflation and take care of what we’ve got
    The Communists may win the fight and never fire a shot
    [Chorus]
    I’m no Communist, and I’ll you that right now
    I believe a man should own his own house and car and cow
    I like this private ownership, and I want to be left alone
    Let the government run its business and let me run my own

  8. Francesco scrive:

    >>> La Finlandia, che con la Russia ci ha combattuto, è stata tranquillamente fuori dalla NATO, insieme alla Svezia, e solo adesso comincia a dire di volere entrare-
    dopodiché la Russia la ha minacciata di ritorsioni.

    è come tirare un sasso al leone, e poi lamentarsi che si è svegliato!

    questa è stupenda! un esempio da manuale di inversione temporale E di rapporto causale che al confronto la favola del lupo e l’agnello è naive.

    per la prima volta dal 1945 la Russia invade un paese straniero e non facente parte della sua sfera di influenza riconosciuta, questo spinge due paesi finora neutrali e bene armati a rafforzare la propria sicurezza entrando nella NATO e Pino INVERTE clamorosamente i fatti!

    figa, il leone si è bello che svegliato, ha mostrato di gradire la caccia, due paesi hanno chiesto protezione e sarebbero loro ad avere tirato il sasso per primi!

    • PinoMamet scrive:

      Perché, la Russia ha mai detto di voler invadere la Svezia? Me lo sono perso.
      Anche con la Finlandia, con la quale c’è un confine e minoranze strane varie come pendenza, non è mica stata minacciata dagli eventi del Donbass.
      Se lo è sognata da sola, o per meglio dire, dietro imbeccata della Nato, che dall’inizio della questione continua a ripetere che “la Russia voleva meno Nato, se ne troverà di più!”

      A me il sasso pare in mano alla Nato, poi fa te…

      • Francesco scrive:

        >>> non è mica stata minacciata dagli eventi del Donbass.

        ma lo scrivi solo per amor di polemica o riesci a crederci? ti ricordo che nelle mappe tue e di Putin la Finlandia è parte della Russia

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ francesco

      “e non facente parte della sua sfera di influenza riconosciuta”

      Eeeehhh???

      Francesco, se era un tentativo di fare dell’umorismo, non ha funzionato.

      😉

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • PinoMamet scrive:

        Mi ero perso questa meravigliosa frase. L’Ucraina non fa parte della sfera di influenza russa;
        “riconosciuta”… da Francesco 😉

        • Francesco scrive:

          Allora, i paesi invasi dalla Russia dal 1945 al 1989 erano tutti nel Patto di Varsavia. Cioè era quei paesi attribuiti a Mosca dai patti tra le tre grandi potenze che stavano vincendo la Seconda guerra mondiale.

          Dopo il 1992, la Russia non ha avuto riconosciuto dai suoi “partner/avversari” nessun diritto di ingerenza su nessun paese ex-sovietico o ex-patto di Varsavia.

          dove c’è riuscita, tipo in Asia centrale o nel Caucaso, è stata tutta abilità e brutalità ma nessuno le ha dato il via libera. Mentre quando mandava i tank in Germania Est, Ungheria, Cecoslovacchia era tutto previsto dai piani di spartizione delle sfere di influenza.

          Quindi sì, la Russia non ha nessuna “riconosciuta” tutela sull’Ucraina, secondo la NATO (che è l’alleanza che la sconfitta nella Terza guerra mondiale).

          Vedo con piacere che questo diritto le è riconosciuto da Pino Mamet e Andrea De Vita ma insomma … è una cazzata.

          PS Pino, davvero, ascoltalo qualche volta Lavrov. Almeno per il lavoro che fa!

  9. Miguel Martinez scrive:

    https://www.nssmag.com/it/fashion/30435/commessa-bottega-veneta-cittadino-russo
    Una commessa di Bottega Veneta si è rifiutata di vendere una giacca a un cittadino russo
    Di mezzo c’è un’ambigua regolamentazione sulle esportazioni dei beni di lusso in Russia
    Una commessa di Bottega Veneta si è rifiutata di vendere una giacca a un cittadino russo Di mezzo c’è un’ambigua regolamentazione sulle esportazioni dei beni di lusso in Russia
    Fashion 18 Luglio 2022

    Da più di ventiquattro ore un video che ha come protagonisti un acquirente di nazionalità russa e una commessa dello store di Bottega Veneta a Firenze ha scatenato le ire di Twitter in un loop infinito di commenti indignati. Nel video l’impiegata, consapevole di essere ripresa, afferma che, secondo le politiche del brand non le è permesso vendere articoli a clienti di nazionalità russa, ma la questione si fa ancora più spinosa quando l’uomo pone la seguente domanda: «E se vengo con un amico col passaporto italiano, può comprare la giacca per me? – la commessa di Bottega Veneta, dunque, risponde – Sì, lui sì.» Risultato? Lo store ha dovuto chiudere il proprio posizionamento su Google Maps, dopo che una serie di recensioni negative avevano portato la valutazione a 1 stella.

    Dal 24 febbraio di quest’anno l’invasione sul suolo ucraino da parte delle truppe russe ha scatenato una serie di meccanismi a catena che ha coinvolto su larga scala anche i brand di lusso. La maggior parte delle maison internazionali si sono ritirate dal mercato ucraino per difficoltà logistiche e da quello russo in segno di protesta per i crimini di guerra perpetrati dal governo Putin, ma l’episodio riportato rivela un nuovo scenario denso di contraddizioni. Secondo alcuni utenti di Twitter la commessa si è vista costretta a rifiutare di vendere item al cliente di nazionalità russa proprio per le sanzioni sulle esportazioni, una branca specifica delle misure intraprese dall’Europa per limitare il potere russo. La normativa dice che «I Servizi della Commissione, a seguito di richieste da parte degli Stati Membri, hanno chiarito come debba applicarsi il divieto di esportare, direttamente o indirettamente, i beni di lusso elencati nell’allegato XVIII a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia, o per uso in Russia e, in particolare, come debba essere inteso il divieto di esportare nella misura in cui il valore dei beni sia superiore a 300 euro per articolo.» E sempre Secondo la Commissione, con l’espressione ”articolo”, è da intendersi come “l’unità supplementare” richiesta obbligatoriamente nella dichiarazione doganale.

    Le recensioni su Google di #BottegaVeneta sono crollate da 4,9 di ieri sera (su una scala di 5) a 2,3. pic.twitter.com/bSZ4kvrdCb
    — Ale (@ReboAlexa) July 18, 2022

    Allora perché il ragazzo svela che la collega della commessa a Milano gli ha venduto una giacca senza grandi drammi? Nelle ultime ore l’opinione pubblica si è divisa tra coloro che credono che, in sostegno della causa Ucraina, sia giusto rifiutarsi di vendere ai cittadini russi e tra chi ha azzardato a definire il gesto ‘razzista’. Sicuramente sanzionare un cittadino riducendolo all’ideologia del proprio governo è fuorviante quanto pericoloso, ma non sarebbe la prima volta che questo tipo di estremismo viene applicato, a partire dal ciclo di lezioni su Dostoevskij censurate alla Bicocca di Milano. Al momento il brand non ha rilasciato dichiarazioni, preferendo non commentare l’accaduto una volta raggiunto dalla redazione di nss magazine.

  10. Miguel Martinez scrive:

    OT

    Se si vota addirittura a settembre, quali sono le previsioni attuali?

    Mi sembra di vedere tutti in affanno.

    • PinoMamet scrive:

      Ipotizzo a naso due scenari:

      1- non vince nessuno, si fa un altro governo pastrocchio e l’Inevitabile Mattarella arichiama Draghi;

      2-vince la destra populista, fa in tempo a fare tre provvedimenti di numero, il PD sbraita per tutti i motivi “buoni” (diritti dei gay, immigrati ecc.) e per nessuno dei motivi giusti (diritti dei lavori, pensioni ecc.), ottenendo solo di inimicarsi ulteriormente gli italiani;
      poi Leuropa rialza lo spread e si ritorna allo scenario uno.

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