Buon equinozio

Firenze è tutto il contrario: c’è un esterno che ti rinchiude tra alti muri chiusi, poi spiando attraverso i buchi delle serrature indovini immensi interni aperti.

Ieri eravamo in uno di questi interni aperti, e incontriamo una donna che cammina nel vigneto, magra, bionda, eretta, dimostra una cinquantina d’anni.

Con lieve accento tedesco, attacca discorso e ci racconta un fiume di storie su storie, di artisti, di palazzi fiorentini, di villaggi della Normandia, di parenti di tutta Europa, di liti familiari per terre, di pittori e gioiellieri, di antichi quadri.

E poi ci sorprende – visto l’aspetto quasi giovanile – raccontandoci della sua infanzia in guerra, dei prigionieri russi che lavoravano in campagna (in particolare il grande e buon Aleksandr), tutti mandati in Siberia come traditori appena i sovietici riuscirono a riprenderseli.

Ci racconta che anche suo padre, militare tedesco, fu catturato e mandato schiavo in Siberia. Tornò cinque anni dopo, dicendo che i russi presi ad uno ad uno, erano meravigliosi, ma che nell’insieme la Russia era il paese peggiore del mondo.

Incontriamo un’altra donna, magrissima e dritta.

“Sono americana, ma non ne vado fiera, faccio gioielli.

E anche lì sono altre storie, di San Francisco e di quattro anni a vivere dentro una chiesa abbandonata negli Appennini.

Ci incamminiamo al tramonto per la stradina stretta di nuovo tra i muri. Le sagome dei cipressi sono neri neri di fronte al cielo ancora blu. Neri come le sagome della torre, dove spiccano due luci come gli occhi di una civetta.

E oggi un’amica mi scrive:

Buon equinozio di primavera 

Queste parole, dall’ultimo libro tradotto del filosofo coreano Byung-Chul Han, Elogio della terra, le avevo trascritte e ricopiate per un’amica anche chi non crede in dio, ma ha una dimensione anche spirituale della vita, queste sue bellissime parole risuoneranno,  le ricopio anche per te per questo equinozio di primavera:


“Il lavoro in giardino è stato per me una meditazione silenziosa, un indugiare in silenzio. […] del resto sono profondamente convinto che la terra sia una creazione divina. E’ stato il giardino a farmi maturare questa convinzione, questa intuizione che ora è divenuta per me una certezza, assumendo carattere di evidenza. Evidenza significa originariamente vedere. E io l’ho vista.

L’indugiare nel giardino in fiore mi ha reso di nuovo credente.

Credo che l’eden sia esistito ed esisterà. Credo in dio, nel creatore, in questo giocatore che ricomincia sempre daccapo e in tal modo rinnova ogni cosa.La biologia è in fin dei conti una teologia, un insegnamento di dio. La terra non è creatura morta, senza vita ne parola, bensì una creatura viva ed eloquente, un organismo vivente.Il bello ci obbliga, ci intima, di avere riguardo. Bisogna proteggere il bello. E’ un compito urgente, un obbligo dell’umanità proteggere la Terrà poiché è bella, bellissima”.

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557 risposte a Buon equinozio

  1. Andrea Di Vita scrive:

    @ martinez

    “in questo giocatore che ricomincia sempre daccapo”

    Chesterton, “Orthodoxy”: come un bambino di fronte a una trottola batte le mani contento e dice “ancora!” così Dio davanti allo spettacolo del Sole che sorge si compiace e dice “ancora!”

    “La biologia è in fin dei conti una teologia, un insegnamento di dio”

    Teilhard de Chardin “La Messe sur le monde”

    “Il bello ci obbliga, ci intima, di avere riguardo. Bisogna proteggere il bello”

    E qui casca l’asino. Lo stesso Chesterton ammonisce che chi ama la natura di giorno, si dimentica di come è di notte, e che chi gode del calore del sole rifugge però dalle zanne e dagli artigli. Il fitto intrico che sostiene la rete del vivente è un insieme di prede che sopravvivono sfuggendo ai predatori e di predatori che muoiono di fame se non sbranano le prede. “Spesso il male di vivere ho incontrato”, direbbe Montale nel suo “meriggiare pallido e assorto”. L’icneumonide deposita i piccoli nel corpo delle sue vittime, che ne verranno divorate vive. Le lamprede sbranano lentamente i pesci cui si incollano. La natura è indifferente alla nostra miseria e alla nostra meraviglia, come ricorda Jacques Monod (che aveva Teilhard de Chardin come bestia nera): “l’Universo gira sopra le nostre teste sordo alle nostre gioie e indifferente ai nostri crimini”.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • daouda scrive:

      stellare de Domenica.

      Er problema è che se parla della natura e non della sublimità di chi ha potuto vivificarla, che forse sarebbe n pò mejo.
      Poi se è possibile o no sò cazzi vostri…se volete fa i guardoni fate come ve pare anche se certo la bellezza è fatta per essere guardata

    • Fuzzy scrive:

      Spesso il male di vivere ho incontrato”, direbbe Montale 😇
      Male di vivere, che si manifesta negli aspetti più comuni della natura, non vi può essere per Montale altro «bene» che un atteggiamento di distacco e di Indifferenza, come quello assunto dalla divinità, impassibile di fronte alla miseria del mondo.

      Le qualità dell’Indifferenza vengono precisate dal poeta mediante tre simboli, che hanno come denominatore comune il distacco e la freddezza: la statua, la nuvola e il falco.

      Si, ma Leopardi…..
      La Ginestra, mi pare…
      Così, quando si convince che non c’è più spazio per le utopie e che l’unica certezza è il dolore dell’uomo, non tace, ma dichiara «l’arido vero»; non si ripiega su se stesso, ma dà spazio, accanto al proprio dolore, a quello degli altri, dei semplici e degli ignari, fino a indicare, in uno degli ultimi Canti, La ginestra, la via della solidarietà come unico mezzo di difesa per gli uomini contro la loro stessa debolezza.

      Adesso, per carità, il mondo degli insetti….però non credo abbiano una gran percezione del dolore.
      Invece il leone che sbrana la gazzella, cattura quella debole, che proprio per queste sue caratteristiche sarebbe morta ugualmente e con maggiore sofferenza.
      Comunque, bella o brutta, nella vita ci siamo dentro e conviene per quanto possibile, coltivarne gli aspetti migliori.
      Quindi va bene il giardino, ma direi ancora di più l’orto-giardino.

      • Fuzzy scrive:

        E poi c’è “Epicurone” che raccomanda di godersi la vita perché “dice che la morte non è nulla: perché non possiamo sentirla.
        Come dice egli stesso nella lettera a Meneceo la morte – considerata il più terribile dei mali – non è nulla per noi perché quando ci siamo noi non c’è la morte e quando arriva la morte non ci siamo più noi”.
        Ma godersi la vita vuol dire apprezzare anche solo un sorso d’acqua quando si ha sete o un tozzo di pane quando si ha fame.
        E questi sono tra i più grandi piaceri della vita, oltre alla pizza.
        Banalità, lo so, è che si gira a vuoto in cerca di “Ricchezza e Potere”.
        Molti personaggi della favole alla fine vengono premiati sposando la figlia del Re.
        Ma non Bertoldo, che forse non appartiene al genere delle favole. Bertoldo viene adottato dal Re, mi pare, Alboino, ma dopo poco muore perché deve sempre mangiare cacciagione al posto dei suoi adorati fagioli.
        Che grande libro!
        Non rileggo

  2. giovanni scrive:

    L’icneùmonide è meno di ùn miliardesimo degli insetti,, che in stragrande maggioranza vivono in società cooperative, in cùi al di fùori degli “operai” ci sono solo la regina (che compensa il “privilegio” col fatto di passare l’intera vita a partorire i figli per tùtta la comùnità).

  3. habsburgicus scrive:

    Buon Novruz ! (Iran, curdi, Asia Centrale, financo Turchia….leggere differenze ortografiche)
    in Iran, come è noto, l’anno egirale solare inizia dal Novruz sin dal 1911, all’epoca di Ahmad Shah Qajar (1909-dep. 1925), e il Novruz venne chiamato 1 Farvardin da Reza Shah nel 1925..una delle pochissime riforme dei Pahlavi ad aver superato il khomeinismo, vero Moi ? 😀 ùdal 1911 al 1925 si usava in Persia il calendario dei segni zodiacali come tuttora in Afghanistan..ad esempio il II mese, 20/21 aprile-20 maggio, era anche in Persia sawr (oggi “ordibehesht”, più sasanide :D), donde in Afghanistan la rivoluzione del 7 saur 1357, che massacrò Mohamed Da’ud -non il nostro Daouda, eh :D- con tutta la sua famiglia ed i Ministri “Red butchery in Kabul” titolò il New York Times ed iniziò la storia dell’Afghanistan democratico-popolare, sul modello soviewtico, cui rispose l’insurrezione dell’INTERO popolo chiedendo la restaurazione del Corano, donde l’intervento URSS diretto (dic 1979) e il resto è cronaca..quel giorno, ormai al crepuscolo dei Pahlavi, era in Iran il 7 ordibehesht 2537, poiché lo Scià aveva introdotto l’Era imperiale nel 1976 (+1180 !), scatenando le ire dei mullah e fornendo un assist enorme a un (ancora) oscuro ayatollah di nome Ruhollah Khomeini in esilio in Iraq, che da Karbala tuonava contro i Pahlavi 😀

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ habsburgicus

      Ma allora quand’è che si è sostituito ordibehesht a sawr in Iran? Nel 1925? E allora qual’è la riforma dei Pahlavi ereditata dagli ayatollah?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • habsburgicus scrive:

        si, nel 1925
        nel 1925 i nomi dei mesi solari ricevettero i nomi sasanidi arcaicizzanti (Farvardin, Ordibehesht…poi Khordad, Tir, Bahman, Esfand..ecc) e gli ayatollah STRANAMENTE la mantennero..
        in Afghanistan si usano ancora i nomi dei segni zodiacali (hamal, sawr..poi saratan ecc), per il resto è identico
        l’Era in Iran è tornata quella egirale solare (AHS) ma ciò avvenne già sotto i Pahlavi..
        infatti, dopo aver cacciato Jamshed Amuzegar (Primo Ministro 1977-1978, un tecnocrate rispettato) a fine agosto 1978, lo Scià cercò maldestramente di dividere gli islamici nominando Primo ministro Ja’far Sharif Emami, del tutto interno al sistema dei Pahlavi ma di tendenze conservatrici, era infatti al Grande Ayatollah Shari’atmadari (un demo-islamico di destra, insomma :D)..prima cosa che fece Sharif Emani fu abolire l’Era Imperiale (Shahanshahi, che partiva dal 559 a.C, avvento di Ciro !), istituita come ti ho detto nel 1976 (anzi nel 1975 d.C, per il 1976/1977 che avrebbe dovuto essere 1355 AHS e invece divenne 2535 ShSh, così come il 1977/1978 fu 2536 ShSh e il 1978/1979 -l’0ltimo anno dei Pahlavi- iniziò come 2537 ShSh per poi divenire 1357 AHS), la seconda fu vietare i film “porno” (in realtà sexy commedie all’italiana fra cui quelle di Edwige Fenech che in quei tempi in Iran andavano alla grande !); iniziò anche a parlare bene dei palestinesi (sino a metà 1978, tabù ! di Palestina non si parlava in Iran)
        Sharif Emami ottenne nulla….il “tremendo vecchio”, infine cacciato da Saddam su pressione dello Scià (ott 1978) trovò asilo in Francia mentre le masse islamiche sempre più fanatizzate urlavano “Marg bar Shah ! Marg bar Amrika !” (Morte allo Scià ! Morte all’America !)….
        lo Scià cacciò Sharif Emami e nominò il gen. Gholam Reza Azhari, un duro (nov 1978), vari massacri..a fine dic 1978 -nell’esilio si accuserà Carter di aver costretto lo Scià a tale folle misura con la sua retorica dei diritti umani; e in effetti vedendo quel che è riuscito ad al-Sisi in Egitto forse il terrore avrebbe eliminato gli islamici anche se in Iran non c’era un brav’uomo come il povero Morsi ma islamici ben più tosti- lo Scià cacciò il gen. Azhari e nominò il “democratico” Shahpur Bakhtiyar, ex-mossadeqiano “laico, che promise riforme.. i khomeinisti divennero sempre più spavaldi e capirono che era fatta !
        il 16 gennaio 1979 lo Scià fuggiva; Khomeini era ormai senza freni e da Parigi emanava i suoi diktat “i Ministri si dimettano; il Consiglio di Reggenza venga sciolto; si impedisca agli americani di portare via dall’Iran le armi moderne” (eh sì, allora l’Iran era “amico” e fino a tutto il 1978 era fornito di tutto dagli USA” !)
        il 1 febbraio 1979 Khomeini tornava come un idolo, accolto da qualche milione di persone
        il 5 febbraio Khomeini nominò un “suo” contro-governo, guidato da Mehdi Bazargan, anch’egli ex-mossadeqiano ma “religioso”
        l’11 febbraio le Forze Armate si arresero a Khomeini; è quella che chiamano “Piruzi-yi Shohkumand-i Enghelab-i Eslami-yi Iran”! (gloriosa Vittoria della Rivoluzione Islamica dell’Iran), il 22 Bahmann (grande festa) donde nella nuova bandiera islamica compare per 22 volte la frase “Allah Akbar”; Bakhtiyar scappò in Francia dove molto più tardi il regime islmico lo farà ammazzare
        il Corano aveva vinto
        forse però gli iraniani, e soprattutto, le iraniane, ci hanno perso 😀

        • habsburgicus scrive:

          Akhbar

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Habs

            “Akhbar”

            No! Per favore non cascarci anche tu!

            • Moi scrive:

              Un certo “Akbar” è esistito … ma era “solo” 😉 un Imperatore Moghul, mica un Dio ! 😉

              • habsburgicus scrive:

                anche se una setta para-indù pare volerlo considerare tale 😀
                un po’ come quello dei Drusi, il Califfo fatimida del Cairo del 996-1021..come si chiamava ? al-Hakim ? il pazzo che fece profanare il Santo Sepolcro a Gerusalemme (al-Quds, Aelia Capitolina)

              • Miguel Martinez scrive:

                “Un certo “Akbar” è esistito … ma era “solo” 😉 un Imperatore Moghul, mica un Dio ! ”

                E’ che quando gli europei trascrivono un nome arabo, calcolano che una “acca” in più ci sta sempre bene.

                Come le doppie nella parolle italianne.

              • PinoMamet scrive:

                Ci sono anche le ci- e gi- italiane a destare qualche perplessità;

                in robe americane capita di vedere un sacco di “Guiseppe”

                (ha senso, come errore: se in Guido viene prima la u, perché in Giuseppe deve venire prima la i?)

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Pino Mamet

                “Ci sono anche le ci- e gi- italiane a destare qualche perplessità;”

                Questa volta Habs, che ha circa trenta volte l’erudizione di tutti noi messi insieme, è caduto in un tipico errore.

                Sapete che le lingue semitiche si basano su radici trilettere.

                k-b-r ha un senso di “grandezza”: kabiir in arabo vuol dire grande, akbar vuol dire “più grande”.

                Esiste poi un suono aspirato in arabo, che non ha alcuna relazione con la “k”, e che suona come la lettera che nell’alfabeto greco ha l’aspetto “x”. Questa lettera purtroppo si trascrive in inglese come “kh”.

                “xabar” o (anglicamente) “khabar” vuol dire “novità, notizia”. E al plurale fa “axbar” o “akhbar”.

                Quindi, Allahu akbar vuol dire, “Dio è più grande”. Allahu akhbar vuol dire, “Dio fa notizia”.

              • Moi scrive:

                Giuseppi Conte 😉 … almeno non è stato “Jooseppy” 😉

              • habsburgicus scrive:

                dunque al-Akhbar (axbar) sarebbe più o meno l’equivalente di “Izvestija” cioé “le notizie”, presumo ?
                e Al-Akhbar (axbar) al-Iskandariyya potrebbe essere un ipotetico nome di un quotidiano di Alessandria ? magari facciamolo addirittura pro-Sisi 😀 😀

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Proporrò “achbar”, che prenda il nome della compianta Cherson nell’ortografia.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                * che prenda il posto della compianta Cherson…

              • habsburgicus scrive:

                gli spagnoli almeno hanno la “j”
                donde Ajbar madjmu’a (ajbar sta per akhbar “le notizie”), una compilazione araba dell’XI secolo d.C, che per quanto pessima :D, è ritenuta ancora il meglio che abbiamo per la conquista islamica della Spagna (711 a.C)
                Ibn al-Qutiya “il figlio della Gota” (IX secolo d.C) è purtroppo perduto
                Al-Razi (X secolo d.C) idem
                autori tardissimi compreso l’africano al-Maqqari (XVII secolo !!!!!)conservano qualcosa di buono copiando pedissequamente a destra e manca
                fonti cristiane invece le abbiamo già prima
                Cronaca bizantino-araba (741 d.C)
                Cronaca dello pserudo-Isidoro di Beja (754 d.C)
                e dopo uno iato di otre un secolo
                Epitome Ovetense (883 d.C)
                Chronicon Albeldense (idem)
                Cronaca di Alfonso III, forse di Sebastiano di Salamanca
                ancora dopo, verso il Mille
                Sampiro di Astorga
                molto dopo
                Pelayo di Oviedo (XII secolo)
                e infine i due Grandi
                Don Lucas de Tuy e
                Don Rodrigo Ximenez de Rada
                (XIII secolo)
                gli ultimi a scrivere in latino..
                e a cui dobbiamo tante fandonia come quella su Dona Florinda de la Cava ecc 😀

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martínez

              “cascarci”

              Sbaglio, o nella traslitterazione dall’arabo ciascuno in pratica fa un po’ come gli pare?

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Ci sarà pure una trascrizione scientifica.

                Poi ci sarà il solito giornalistume decerebrato e analfabeta che trascrive anche in Italia alla maniera anglosassone.

              • PinoMamet scrive:

                Vado a naso, ma credo che il problema dell’arabo sia quello di avere “troppe” consonanti.
                La trascrizione scientifica, mi corregga Miguel, prevede quindi caratteri speciali per indicare la S e le T enfatiche, che mancano nell’alfabeto latino (in alcuni libri che ho letto sono rese con puntini e trattini vari sotto le lettere), che la rendono poco pratica per la stampa.
                Inoltre il pubblico generale è più interessato a seguire i contenuti che non alla trascrizione esatta, per cui è raro trovare una trascrizione più o meno scientifica in traduzioni che non abbiano un taglio filologico.

  4. habsburgicus scrive:

    il Grande Ayatollah Shari’atmadari -purtroppo quasi ignoto in Occidente- è una figura affascinante, che rappresentava un’altra linea all’intero del clero, forse più tradizionale (Khomeini NON è tradizionale, ad onta della propaganda !) e di certo più mite e saggia…
    Shari’atmadari, coltissimo in tutte le scienze islamiche e anche nel sapere secolare (di certo più di Khomeini), era un mujtahid stimato (tra gli Sciiiti si può anche dare l’ijtihad, e quelli che hanno tale facoltà che si acquisì con lo studio e la reputazione, si chiamano mujtahid; fra i Sunniti l’ijtihad è ritenuta ormai conclusa dal III secolo H.)…
    era un marja-i taqlid “fonte di emulazione” ed era di certo più stimato di Khomeini almeno nell’élite e fra i mullah…a livello popolare forse no..Shari’atmadari era inoltre più alto in grado di Khomeini
    Shari’atmadari era critico della svolta laico-nazionalista dei Pahlavi ma NON METTEVA in discussione la Monarchia e manteneva contatti con la Shahbanu Farah (Farah Diba, ritenuta filo-islamica entro certi limiti)..inoltre Shari’atmadari non criticava la democrazia occidentale, era in essenza un liberale come i mullah della rivoluzione costituzionale del 1905-1909…
    Shari’atmadari si limitava a volere un po’ più di Islam nella vita pubblica, un minimo sostegno ai palestinesi e una vita interna più democratica…non aveva nulla contro i Pahlavi in sé e riteneva folli le idee di “costituzione islamica” di Khomeini
    Shari’atmadari, dal febbraio 1979 fu rapidamente eclissato da Khomeini, ma ebbe il coraggio di criticare come eretica e non-islamica la dottrina del velayat-e faqih, che è base del sistema teocratico iraniano odierno..Shari’atmadari, mujtahid di grande esperienza e status, era CONTRO l’ingerenza del clero nello Stato !
    Khomeini lo purgherà e lo perseguiterà…
    quanto scritto sia un omaggio a un mujtahid che pur -giustamente fiero della sua civiltà- non era un nemico della nostra e preferiva usare le argomentazioni anziché le fucilazioni….

    • Daouda scrive:

      Comeino è un comunista, presto detto. L’Iran è un “bue da piragna” ri Mosca

      • Moi scrive:

        Il Cominismo NON è una “Religione Abramitica”, MA ne ricalca la retorica, l’ essenza di riscatto e redenzione in senso sociale ! Il Liberismo è decisamente più “Pagano” 😉 … “Mors (oeconomica) tua vita mea”, crea gente che espressamente (!) ha “Idoli”.

        Vittorio Messori ha scritto , fra i primi, che già negli Anni Novanta gli Anziani (!) NON intellettuali avevano una concezione / speranza scettica / sensibilità di “Aldilà”
        più vicina agli Stoici o a Marc’Aurelio che NON dei loro omologhi delle generazioni precedenti.

        • Moi scrive:

          NON mi meraviglierei se negli ultimi 20 anni , a Catechismo, i cinni 😉 avessero sentito parlare di “Aldilà” molto più spesso in Dragonball 😉 ! … Tipo quel Meme blasfemo ipso facto 🙂 (popolare perfino in USA, da quando hanno gli Anime anche loro !) del “Resurrezione : Crilin batte Gesù 5 a 1” .

        • habsburgicus scrive:

          Il Cominismo NON è una “Religione Abramitica”

          Arnold Toynbee (1889-1975) parlava del marxismo come della quarta religione “ebraica”:
          1.giudaismo
          2.cristianesimo
          3.islamismo
          4.marxismo
          😀

          • Moi scrive:

            Ma infatti qualche “similitudine” fra Marxismo e Cristianesimo un sacco di gente “ultima e sfruttata” perfino del tutto analfabeta l’ ha sempre percepita semplicemente ascoltando un comizio prima e un’omelia dopo.

            😉

            • Moi scrive:

              Sarebbe interessante un’ indagine su quanto i Musulmani “socialmente più deboli e meno istruiti” sentano affinità fra Marxismo e Islam.

              • Moi scrive:

                Gli Ebrei hanno un connaturato e compiaciuto intellettualismo, sanno che Marx è “dei Loro” … ma senza esagerare. 😉

              • daouda scrive:

                perché scrivi scettico accostandolo co quell’antre parole ( che solo parole sono, non la tua costruzione di carte )?
                Non esiste similitudine fra marxismo e cristianesimo e già che pensi esista dai sfoggio della tua malignità, prima che inebetitudine da impedito.

                “l’ essenza di riscatto e redenzione in senso sociale” tu sei un cazzaro e no, non sto parlando in senso di ripristino spirituale.

            • daouda scrive:

              sei il solito mestatore.
              Cerca le affinità con l’ismaelismo che vi ci è cascato drentro tutto insieme come giusto.
              L’ismaelismo non è abramitico, come non lo è l’edomismo che alla fin fine je lecchi er culo.
              Se dunque unisci i buddismosofisti assieme agli ismaeliti, a guida marxiana, hai esattamente il quadro che cerchi

    • Moi scrive:

      Khomeini , ne sono convinto, aveva studiato il Politically Correct allora “in embrione” (e che passava inosservato perché imperversava la Guerra Fredda … come d’altronde il Risveglio Islamico) per rigirarlo in chiave di “taqiya” 😉 : il solito discorso che “gli Arabi mò si son messi a fare i Negri 😉 … cosa che dapprima li avrebbe inorriditi !” 😉

  5. Mauricius Tarvisii scrive:

    ” NON METTEVA in discussione la Monarchia”

    Il clero ha sempre lo stesso dilemma: benedire il trono trasformandosi in mero instrumentum regni, oppure occuparlo, direttamente o indirettamente, in modo da condurre la società verso il radioso futuro? Criticare e basta è insoddisfacente e, in certi regimi, anche molto pericoloso.

  6. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    … esistono ancora Sovrani con presunte 😉 Origini Divine ?

    Credo che l’ ultimo a rinunciarvi sia stato Hirohito dopo la II Guerra Mondiale …

    E poi va be’, a Vanuatu c’è chi parallelamente a ” Jon Frum “considera(va ?) un Dio il Principe Consorte Filippo … vedi i Culti del Cargo, che curiosamente ricalcano logiche paleoastronautiche (cultura primitiva divinizza cultura avanzatissima) “fra Umani”.

    https://en.wikipedia.org/wiki/Prince_Philip_movement

  7. Moi scrive:

    Byung-Chul Han … in Occidente.

    Altrimenti Han Byung Chul 한병철

    ———-

    Crea una certa confusione, questa prassi dei Coreani (almeno del Sud) di mettere il nome di famiglia (anzi, no : “clanico”, visto che ne hanno tre !) in fondo quando si rivolgono agli Occidentali … altrimenti lo antepongono.

    Anche i Giapponesi (che di nomi ne hanno due) lo fanno … però sappiamo distinguere il nome (specie femminile in “ko”) personale dal cognome.

    • PinoMamet scrive:

      Anche i cinesi antepongono il cognome al nome.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Infatti con il famoso “presidente Ping” Di Maio lo chiamò con un pezzo del nome.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Pino Mamet

        “Anche i cinesi antepongono il cognome al nome.”

        Come i burocrati italici!

      • habsburgicus scrive:

        pure gli ungheresi

      • PinoMamet scrive:

        A proposito di cinesi:

        sto leggendo “In riva all’acqua”, che sarebbe lo Shui Hui Zhuan, ovvero “I margini dell’acqua”, ovvero “I briganti”, ovvero “Tutti gli uomini sono fratelli” in una nuova traduzione italiana.

        L’introduzione è eccellente per mettere l’opera nel contesto; la traduzione svecchia e alleggerisce moltissimo la lettura, le ridona la freschezza e scanzonataggine che doveva avere per il lettore cinese, ma…

        viene da chiedersi se “Brutto stronzo, non hai proprio capito un cazzo” sia il modo migliore di rendere il testo originale…

        Onestamente dubito che sia molto letterale, e probabilmente si poteva ottenere lo stesso tono diretto e popolaresco anche in altri modi.

        Comunque, la difficoltà maggiore per me sono i nomi cinesi, uno uguale all’altro, caspita, una roba che al confronto gli autori russi sono uno scherzo.
        E sì che di roba cinese (in traduzione ahimè) ne ho letta…

        Non aiutano neanche i soprannom i dei 108 (!) briganti, tra un Drago volante e un Caimano all’asciutto e un Testa di Leopardo, pure questi sono tutti uguali…

        (discorso a parte per la ripetitività degli episodi:
        all’opera manca l’originalità del Viaggio a Occidente e la poesia del Sogno della Camera rossa-
        è più un incrocio tra un film di Bud Spencer, un western e una storia di kung fu…)

      • Moi scrive:

        In Italia in teoria si dovrebbe (!) anteporre il nome al cognome … ma è diffusissimo _ specie in contesto sociale basso o medio-basso … _ anteporre il cognome : credo che sia una combinazione di frustrazioni vessatorie da cittadini … fra traumi alla scuola dell’obbligo e i film di Fantozzi ! 😉

    • Moi scrive:

      Per fortuna si sta diffondendo di mettere un trattino fra il nome “familiare” e quello “personale” … i nomi (foneticamente molto più ostici per un Italiano, rispetto a quelli Giapponesi) “clanici” Coreani sono reltivamente molto pochi.

  8. Miguel Martinez scrive:

    Una cosa che mi affascina è come le mitologie possano trasformarsi nei propri opposti.

    Anno 1940. L’Estremodestro si batte per salvare l’Occidente dall’Impero Mongolo rinato a Oriente, dai russi-giudei-occhimandorlati che vogliono distruggere la Nostra Civiltà.

    Anno 1960. L’Estremodestro si batte per salvare il dominio occidentale sull’Oriente e sull’Africa, per salvare la Nostra Civiltà dalle orde pagano-comuniste.

    Anno 2022. Se tifi per l’Oriente, per la Cina, per i Popoli Primitivi, contro la Civiltà Occidentale, sei un Estremodestro.

    • Moi scrive:

      Dipende da cosa intendiamo per “Occidente” : quando sento parlare di “Cristianesimo”, penso a un folklore … quando sento parlare di “Liberismo Economico” penso che “la ricreazione di tutti/e/ə li/e/ə Ribbbelli/e/ə è finita” ! 😀

    • Moi scrive:

      Credo che i SJWs NeoZelandesi “stanno coi Māori” senza se e senza ma … però, non ho mai visto un esempio di “toxic masculinity” (che è poi il “fare il gran maraglio” 😉 tradizionale nostrano …) peggiore di Jake Heke nel ormai vecchio, purtroppo dimenticato “Once Were Warriors”

      https://invidio.xamh.de/watch?v=N0-Q3ChKcfE

      Si noti il “similBudo” 😉 nel maneggio della “taiaha”, sorta di pagaia-alabarda tradizionale.

    • Francesco scrive:

      Miguel

      chi è l’estremo destro nel 1960?

      credo che la risposta a questa domanda spiegherebbe molto

      anche se basta leggere Tolkien per iniziare a capire

    • Francesco scrive:

      Miguel

      chi è l’estremo destro nel 1960?

      credo che la risposta a questa domanda spiegherebbe molto

      anche se basta leggere Tolkien per iniziare a capire

  9. Moi scrive:

    In Italia in teoria si dovrebbe (!) anteporre il nome al cognome … ma è diffusissimo _ specie in contesto sociale basso o medio-basso … _ anteporre il cognome : credo che sia una combinazione di frustrazioni vessatorie da cittadini … fra traumi alla scuola dell’obbligo e i film di Fantozzi ! 😉

  10. Moi scrive:

    Allahu akbar vuol dire, “Dio è più grande”. Allahu akhbar vuol dire, “Dio fa notizia”.

    ————

    Purtroppo , in molte occasioni c’è un nesso logico “fattuale” molto inquietante !

  11. Miguel Martinez scrive:

    Ecco il Partito Unico all’opera…

    Gli speculatori a Firenze chiedono di fare ciò che vogliono loro.

    A volte ci si mette di traverso la Sovrintendenza.

    E così il PD decide, che per favorire uno speculatore, l’Amministrazione se ne può fregare di ciò che dice la Sovrintendenza:

    https://italianostrafirenze.wordpress.com/2022/03/20/il-comune-di-firenze-progetta-di-depotenziare-la-soprintendenza-il-comunicato-di-italia-nostra-sezione-firenze/

    Italia Nostra Onlus – Sezione di Firenze

    IL COMUNE DI FIRENZE PROGETTA DI DEPOTENZIARE LA SOPRINTENDENZA: il Comunicato di Italia Nostra sezione Firenze

    di camminatrice60gmailcom il marzo 20, 2022

    Enti locali e atti eversivi verso le leggi di tutela e le regole di corretta gestione del patrimonio, un nuovo atto: la risoluzione approvata il 16 marzo dalla Commissione V Cultura e Sport del Comune di Firenze per una “semplificazione” delle procedure autorizzatorie e per il depotenziamento delle Soprintendenze

    • Miguel Martinez scrive:

      Il bello è che a “opporsi” a ciò che vuole il PD, ci sono:

      1) la Destra, che la pensa esattamente come il PD, e quindi se vai ad assistere nel Salone de’ Dugento a un consiglio comunale, vedrai i quattro gatti della Destra che passano il tempo a spippolare allo smartofono, tanto sono già d’accordo con ciò che dice il Partito Unico

      2) i Vaffa, che sono praticamente estinti

      3) l’opposizione di sinistra, che un tempo aveva gente di notevole calibro, ma dopo un feroce regolamento dei conti interni lanciato da Rifondazione Comunista, si limita a dire sempre e solo di no, con contorno di moralismi lgtbtspqr innocui

  12. Moi scrive:

    @DAOUDA

    Scusa, ma … chi t’ha insegnato l’espressione “Ismaelismo” ? … Maurizio Blondet ?

    • Moi scrive:

      …esiste da quasi un millennio e mezzo una sottoscuola sci’ita chiamata “Ismailismo” (con “i”), ma mi pare che l’ usi in maniera assolutamente iper-estensiva : addirittura “tirando dentro” anche i Suniti e tutta la “Umma” ( أمة‎) !

      PS

      @ Miguel

      A proposito di “acca in esubero 😉 ” … in Italiano leggo sempre trascritto “Umma”, ma in Inglese mettono la “h” finale : “Ummah” .

      Come mai ?

  13. daouda scrive:

    Possiamo essere d’accordo che gli ucraini esistano solo in certe zone, e non si chiamino ucraini che d’altronde manco io me ce chiamerei, ma la retorica antinazista ha veramete stuccato il cazzo.
    Si è capito chi siano i nazisti, ma da una parte all’altra il gioco è al rinfaccio. Basterebbe questo per dovervi far capire che il gioco è taroccato.

  14. Peucezio scrive:

    Moi,
    https://www.agi.it/estero/news/2022-03-20/zelensky-knesset-scandaloso-confronto-olocausto-16069233/

    E mo’ come la mettiamo?
    Ennesimo cortocircuito dell’ideologia di regime.
    Ci teniamo il Tabù sempiterno o lo buttiamo nel cesso per sostituirlo con quello contingente?

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      ho messo delle virgolette che non c’entravano, quasi citassi Moi (invece mi rivolgevo a lui segnalandogli la cosa), e che fanno sì che il link non si attiva.
      Se hai modo, toglile.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Molte testate hanno scelto di far sparire la cosa dai titoli in modo da non prendere posizione.

    • PinoMamet scrive:

      Da notare che, nonostante i ripetuti appelli di Zelensky, Israele non ha adottato sanzioni contro la Russia, non ha inviato armi all’Ucraina, e ha deciso – tra l’altro solo di recente – di mandare un ospedale da campo e aiuti umanitari.

      Non controllo la stampa israeliana per vedere se anche là riportano pari pari le dichiarazioni della vice premier ucraina come se fossero automaticamente vere (“o russi deportano gli ucraini nei campi di lavoro!”, “I russi stuprano sistematicamente le donne ucraine!”) ma franchise ne dubito.

      Sarà cinismo, sarà disinteresse, ma mi pare che la questione sia vissuta con un po’ più di freddezza che da noi, nonostante il numero notevole di persone di origine russa e/o ucraina che vive là.

    • PinoMamet scrive:

      Per dire che una politica estera diversa da quella dell’amichetto di Biden che ci ritroviamo noi si può fare…

      • Francesco scrive:

        che si possa fare è persino banale rilevarlo

        che sia una buona e decente idea non penso, però

        ciao

        • PinoMamet scrive:

          Ahhh quindi Israele secondo te riceverà dei danni perché non ha mandato armi un Ucraina?
          O perché non ha bloccato i beni di qualche ricco figlio di puttana russo?
          😉

          • Francesco scrive:

            Non ho detto nulla di questo, dai, Pino. Trovo sbagliate le scelte di politica estera all’impronta del disimpegno quando si parla di guerra contro Ucraina.

            E immorali se sono mosse da interessi. Del tipo avere l’appoggio russo alla mia prossima invasione o roba del genere.

            Non vedo buone ragioni per non essere contro questa guerra.

            Ciao

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Immorale”

              Bene, il Tribunale della Storia e la Giustizia del dio Mercato di cui sei devoto fedele li colpirà duramente, si vede, per il crimine di Lesa Statunitensità.

            • PinoMamet scrive:

              Io vedo solo ottime ragioni, per l’Italia, per star fuori il più possibile da questa guerra.

              Ce n’è persino una morale: tra i due contendenti il più pulito c’ha la rogna, e nessuno dei due la sta raccontando giusta.

              Se poi sei tra quelli che si bevono tutte le robe che arrivano da una parte sola beh, è un po’un problema tuo…

              Io ho smesso di crederci quanyho visto Zelenski con l’elmetto il giorno 2 della guerra, quando la capitale età assediata da esattamente 0 soldati nemici e il russo più vicino…. era lui

              Ma magari a qualcuno può sembrare credibile, perché no? In fondo è un attore, è il suo lavoro…

              • Francesco scrive:

                Pino, scusa ma stai esattamente mettendo sullo stesso piano la ragazza in minigonna e la banda di stupratori.

                Se non aggiungi alle malefatte di entrambe le parti una misura, stai facendo confusione tra cose diverse.

                Non puoi metterli sullo stesso piano perchè Zelensky ti sta sulle palle, esagera nel raccontare l’invasione russa, forse inventa qualche palla e si mette magliette verdi.

                Almeno inventa che nel Donbass era in corso un genocidio!

                Ciao

                F o’dispiaciuto

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Pino, scusa ma stai esattamente mettendo sullo stesso piano la ragazza in minigonna e la banda di stupratori.”

                Non esattamente.

                Stiamo mettendo sullo stesso piano il padrone di casa burbero e sopra le righe e la servetta colta a rubargli l’argenteria per venderla al peggiore nemico.

              • PinoMamet scrive:

                Rivendico il diritto a rimanere fuori dalla questione.

                La mia posizione in merito l’ho scritta all’inizio dell’invasione e la ribadisco ora;

                se fossi il capo di governo, direi:
                “Amici ucraini, amici russi;
                condanniamo fermamemente l’invasione russa;
                offriamo quanto possibile in soccorso alla popolazione civile, auspichiamo che si raggiunga un accordo il prima possibile con beneficio di tutti, e ci offriamo come mediatori se necessario”.
                Punto.

                Che è quello che ha fatto Israele, e in realtà mezzo mondo…

              • PinoMamet scrive:

                Peraltro, è persino più di quanto l’Italia abbia fatto per molti altri conflitti del mondo…

              • Francesco scrive:

                Miguel

                di solito sei alieno dalle volgari e semplici menzogne

                cosa ti spinge a tanto sulla questione ucraina?

                F o’ preoccupato

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “di solito sei alieno dalle volgari e semplici menzogne”

                A cosa ti riferisci?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Paolo Magri (non un terrorista, un estremista o uno dei nomi finiti nella lista nera americana) ha detto una cosa interessante l’altra sera: il successo narrativo di Zelensky è pericolosissimo, perché pian piano spingerà a pressioni sulla politica per un maggiore coinvolgimento nel conflitto.
                Ora, nonostante tu, Francesco, sia a favore della terza guerra mondiale e la prescriva come se fosse una cosa buona, sei abbastanza isolato in questo, un po’ come per il Covid quelli dell’idrossiclorochina o quelli che si facevano i clisteri di candeggina.
                Per le persone razionali e competenti (sì, perché anche in questo ambito ci sono i competenti) in materia, la terza guerra mondiale sarà una tragedia che andrà dai milioni ai miliardi di morti.

              • PinoMamet scrive:

                Ora, perlomeno sulla nostra stampa, un giorno Zelenski dice che è pronto a cedere territori, quello dopo dice che non li cederà mai, su un giornale si trova scritto che vuole telefonare a Putin subito, non fai tempo ad aprire l’altro e leggi che l’Ucraina sarà pronta a trattare “entro 10 giorni” (che ormai mi sembrano come le domeniche delle offerte di divani in tv…), il giorno dopo dice che l’Ucraina vincerà la guerra, ma contemporaneamente che le condizioni di resa (ehm, “accordo”) saranno sottoposte a un referendum, non è chiaro quando e con quali modalità…

                sbaglierò io, ma mi sembra che stia tentando di fare stupidi giochetti per tirarla in lungo, sperando non si sa più in cosa.

                Il gioco è cinico, perché fatto sulla pelle del suo popolo che sta continuando a morire, e anche stupido: se perde credibilità come controparte affidabile (e mi sa che l’ha persa da un bel po’) non si capisce perché mai i russi dovrebbero trattare con lui…

                Ma neppure l’UE e la NATO…

                qualcuno può spiegargli che non è una sitcom?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Su una cosa non sono convinto: che stia perdendo credibilità.
                La credibilità è quando gli altri ti credono e tutti non solo continuano a credergli, ma rimbalzano le panzane sempre più grandi che spara e dicono che sono vere.

                Esempio. Se prendete la carta geografica e misurate le distanze, vedrete che è come se gli sloveni avessero invaso l’Italia, fossero arrivati a Rimini (grossomodo la distanza tra la frontiera nordorientale e il fronte est a Kiev) e Milano (grossomodo la lunghezza del corridoio dal Donbass alla Crimea) e adesso Draghi in TV dicesse che l’Italia sta vincendo la guerra. Magari a mente lucida riusciremmo a capire che qualcosa non va nella narrazione, ma se ce lo ripetesse anche il New York Times che si sta vincendo Draghi non sarebbe considerato credibile? E non lo penserebbero a maggior ragione oponioni pubbliche e politici stranieri che non hanno idea di dove si trovi Rimini?

              • PinoMamet scrive:

                Hai ragione ma la mia impressione è che non gli creda nessuno, nonostante i proclami roboanti della stampa.

                Può girarla come vuole, ma sono i russi a bombardare Kiev, e non gli ucraini a bombardare Mosca.
                E questo è evidente e vale più di tutte le frasi da eroe vittorioso, tra l’altro opportunamente intervallate da lamentele che le contraddicono.

                E poi, di tante persone con cui ne ho parlato, non ce n’è nessuna che non lo critichi e non gli dia almeno una parte di responsabilità.

                Nonostante la vera e propria propaganda che ci viene proposta ogni giorno!

              • Francesco scrive:

                >>> Per le persone razionali e competenti (sì, perché anche in questo ambito ci sono i competenti) in materia, la terza guerra mondiale sarà una tragedia che andrà dai milioni ai miliardi di morti.

                Lo dicevano anche quando Ronald Reagan divenne presidente. Da allora ho imparato a guardare la carte dei competenti.

                Cordiali saluti

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Lo dicevano anche quando Ronald Reagan divenne presidente. ”

                Perché, Reagan ha fatto la terza guerra mondiale e gli è andata bene?

              • Francesco scrive:

                x MM

                a cosa mi riferisco? a questo

                >> Stiamo mettendo sullo stesso piano il padrone di casa burbero e sopra le righe e la servetta colta a rubargli l’argenteria per venderla al peggiore nemico.

                Diciamo che non c’è nessun padrone di casa e nessun argenteria. E quindi ho dei problemi con la tua allegoria.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per F

                “Diciamo che non c’è nessun padrone di casa e nessun argenteria.”

                Diciamo che se il video attribuito a Biden è autentico, un problema serio c’è.

                Se non è autentico (e ti sarà facile trovare qualche sito di “fact checking” che lo abbia analizzato e dimostrato che è un falso della propaganda russa), ne riparliamo.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                ” Da allora ho imparato a guardare la carte dei competenti”

                Interessante, perché qualche settimana fa invocavi repressione per i no-vax in nome della parola dei competenti.

              • PinoMamet scrive:

                Francè, se è per questo non c’è nessuna ragazza in minigonna e nessuna banda di stupratori.

                Per come la vedo io c’è un grosso boss mafioso, e un piccolo boss scissionista con manie di grandezza, sostenuto da un terzo boss proprio per rompere le scatole al primo, e che ora sta lamentandosi perché il primo boss lo riempie di botte, e nello stesso tempo urla forte “sto vincendo! Sto vincendo!”

                Non riuscirei a simpatizzare per lui neppure se non ci fossero in ballo tante vite umane.

              • Francesco scrive:

                x Pino

                1+2) no, non è un boss scissionista, è il presidente eletto democraticamente di un paese indipendente da 30 anni

                3) che tu sia infastidito dalle mosse e dichiarazioni disperate del piccolo che le sta prendendo, al punto da non simpatizzare col suo popolo ma ostentare neutralità, scusa ma non ti fa onore.

                4) ho già detto che l’Ucraina è uno stato indipendente da 30 anni, che ha una storia, che è stato riconosciuto dalla stessa Russia, che non è paragonabile a nessun boss scissionista della camorra?

                5) per curiosità, se domani i russi beccano Zelensky e lui crepa, tu cambi giudizio sulla guerra?

                ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ pino mamet

                “piccolo boss mafioso”

                🙂 🙂 🙂 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Francè, io non ho detto che non simpatizzo per gli ucraini.

                Io non simpatizzo per Zelenski, che li sta facendo ammazzare.

                E li sta facendo ammazzare per rivendicare il possesso della Crimea, che ha perso da anni, e del Donbass, dove i suoi scagnozzi ultra nazionalisti ne hanno fatte delle belle.

                Poteva far finire la guerra tre settimane fa.

                Sì, scusami, ma mi sembra esattamente un boss mafioso.

              • Francesco scrive:

                Pino

                questa distinzione tra Zelensky e gli ucraini è degna di Putin. Anzi è un pezzo della propaganda di Putin.

                L’idea che la guerra sia colpa di quel testone di Zelensky è talmente ridicola e offensiva che non riesco a trovare parole.

                E’ per questo che mi è venuto in mente l’esempio della minigonna.

                Fosse come dici tu, Zelensky sarebbe già stato arrestato dai russi in una Kiev occupata. Invece gli ucraini stanno combattendo in un modo che un tempo avrebbe riempito il mondo di ammirazione a prescindere.

                Ciao

                🙁

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “questa distinzione tra Zelensky e gli ucraini è degna di Putin. ”

                Ma infatti io non personalizzo mai queste vicende: i capi di stato (Nixon, Bush, Obama, Zelensky, Putin) sono quasi sempre espressione di immense forze storiche. Questo anche quando il capo di stato ha grandi poteri: Mussolini continua la politica di espansione mediterranea e di ricerca di colonie che aveva caratterizzato tutta la politica italiana da Crispi in poi (la guerra in Libia mica l’aveva inventata lui, anzi).

                Io ho sempre evitato, credo, di gridare “Bush boia!” per l’Iraq o “Obama boia!” per la Libia. Allo stesso modo, trovo sbagliato parlare di “Zelensky”, di “Putin” o di “Biden” in questo momento. Anche se ovviamente un elemento di personalità c’entra sempre, non è quello che fa la storia.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “distinzione tra Zelensky e gli ucraini ”

                Il DVCE rappresenta tutti gli italiani!

              • PinoMamet scrive:

                Io al contrario di Miguel personalizzo:
                la Storia la fanno anche le singole persone, specialmente quando hanno la responsabilità di decidere per intere nazioni.

                L’Italia sotto Mussolini o sotto un ipotetico governo Don Sturzo o Matteotti non sarebbe stata lo stesso paese.

                Putin non rappresenta la Russia- altrimenti diamo ragione ai fessi che censurano Dostojievski e Griboedov- e Zelenski non rappresenta l’Ucraina.

                E continuerò a ritenermi libero di ritenere un fesso, e sicuramente un cinico, un tale che rifiuta la possibilità di pace in cambio di territori che comunque non possiede più.

                Moriresti, Francesco, per l’Alto Adige? Io no, ma se tu vuoi accomodati.
                E come giudicheresti un politico italiano che ti lasciasse bombardare Milano per settimane di fila, per evitare di riconoscere l’occupazione austriaca dell’Alto Adige?

                Scusami tanto, ma non intendo mandare il cervello all’ammasso della propaganda, neppure se ci sono in mezzo fino al collo i tuoi beneamati americani.

              • PinoMamet scrive:

                Ma poi Francesco, oggi leggo sulla Stampa (o è la Repubblica? boh)
                “Uccidere Putin è forse l’unica possibilità rimasta!”

                Ma sì, andiamo avanti così.
                Un mese fa eravamo un paese civile e democratico che si impegnava, semmai, in missioni di pace.
                Adesso auspichiamo l’omicidio di stato, fosse pure di un despota.

              • Francesco scrive:

                Pino

                la domanda giusta è: se domani la Francia occupasse il Piemonte, noi due saremmo pronti a scendere in guerra per opporci o no?

                troppo facile parlare dell’Alto Adige (o della Sicilia, per me)

                Ciao

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Se la Francia occupa il Piemonte significa che l’Italia è in guerra con la Francia, mi sa. Ma io non mi augurerei di morire nella guerra termonucleare perché se Bardonecchia non è italiana non dovrà essere di nessuno.

              • Francesco scrive:

                Quindi?

                visto che la Francia ha la bomba si capitola e quanto prima tanto meglio che ci sono meno sofferenze?

                dopo tutto cosa vuoi che sia, la Juventus e il Torino che giocano nella Ligue 1 e pazienza

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ma perché la Francia dovrebbe invadere il Piemonte, scusa?

              • PinoMamet scrive:

                “la domanda giusta è: se domani la Francia occupasse il Piemonte, noi due saremmo pronti a scendere in guerra per opporci o no?”

                No!
                Mi sembra persino scontato.

                Ma mica solo il Piemonte: persino casa mia.

                Che per la cronaca ha fatto parte della Francia, vera e propria, sotto Napoleone.
                È un periodo storico rimpianto da molti, e non c’è studio di notaio o avvocato che non esponga un bel documento in francese dell’epoca.

                Ma manco se fosse invasa dalla Cina o dall’Uruguay, eh…

              • Francesco scrive:

                Pino

                grazie. La tua risposta chiarisce moltissimo. E te lo dico da traditore della patria, che firmerebbe domani per essere invaso da austriaci, tedeschi, statunitensi (stavo per scrivere americani poi mi sono immaginato Miguel alla guida di un corpo di spedizione messicano che ride sotto i baffi) e svizzeri!

                Ciao

            • Peucezio scrive:

              Francesco,
              “immorali”

              Ma che cavolo vuol dire “immorale” in politica internazionale??
              Morale è ciò che avvantaggia il popolo che un governo è stato incaricato di reggere e difendere.
              L’idea di una moralità universale è un’idea messianico-apocalittica e in quanto tale distruttiva.
              Il mondo non è morale: chi lo vuole moralizzare, vuole sterminare l’umanità.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “Immorale”

                Concordo al 100%!

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Peucezio,

                ti scordi che io sono cristiano: Dio è l’Assoluto ed è pure morale. Tutta la storia obbedisce a Lui, quindi tutta la politica che presume di essere libera dalla moralità è sterco di Satana (e fallimento).

                Pure i buddhisti sanno che il male genera sempre altro male.

                Ciao!

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                La teoria liberale della società prevede che la somma dell’egoismo di tutti (cioè Male sia per il cristianesimo che per il buddismo) produce un risultato generale positivo.
                A questo punto o si afferma la totale inversione dei valori, oppure non si può essere liberali e parlare di moralità.

              • Francesco scrive:

                Osservazione di cui tenere conto, peccato che non sia nuova e sia già stata affrontata e contestualizzata.

                Mi limito a ricordare che la via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni e di pie illusioni.

                Credo che il dibattito sia in corso.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Parli di quando invochi la terza guerra mondiale per fermare il Barbaro?

              • Francesco scrive:

                1) “la Terza guerra mondiale” è fumo negli occhi. e scusa per non intervenire. preferisco chi dice che non gliene fotte un cazzo degli ucraini.

                2) fermare chi vuole schiacciare la libertà vale il rischio, anche della guerra atomica. l’alternativa è peggiore.

                saluti

                PS sul Covid i competenti parevano avere ragione, al netto del fastidio che le misure creano e della faccia di Speranza

              • Miguel Martinez scrive:

                per Francesco

                “fermare chi vuole schiacciare la libertà vale il rischio, anche della guerra atomica.”

                Non ho capito cosa intendi per “libertà”.

                Qui sono in ballo tre cose:

                I confini dell’Ucraina come stabiliti da Stalin (questione Donbass-Crimea)

                Il diritto dell’Ucraina di ospitare basi militari straniere (questione neutralità)

                il diritto di alcuni estremisti armati di usare simboli legati alla parte perdente nella Seconda guerra mondiale (questione “denazificazione”).

                Ci siamo?

                Ora, la resa dell’Ucraina su questi tre punti è una delle due “alternative”.

                L’altra alternativa, a tuo stesso dire, è la guerra atomica mondiale.

                Perché la resa di uno stato che non è il tuo su questi tre punti è per te peggio della guerra atomica mondiale dove – oltre a tutti gli ucraini – creperanno anche i nostri figli?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                la Terza guerra mondiale” è fumo negli occhi.

                No, terza guerra mondiale è terza guerra mondiale. Ma mi piace il fatto che tu sia passato dal “viva la guerra mondiale” al “non sarà una guerra mondiale, ma un’operazione spec… una difesa della libertà”. L’ho già detto che sei indistinguibile da un putiniano?

                ” fermare chi vuole schiacciare la libertà vale il rischio, anche della guerra atomica”

                Ripeto, se vuoi correre rischi, l’Ucraina assolda mercenari. E invece vedo poco arruolamento e molta apologia dell’estinzione della specie.

                ” i competenti parevano avere ragione”

                Ah, ecco: i competenti dettano legge, ma solo se quello che dicono non confligge con quello che pensi per partito preso. E’ esattamente la posizione dei no-vax.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “fermare chi vuole schiacciare la libertà vale il rischio, anche della guerra atomica. l’alternativa è peggiore.”

                A questo punto siamo al davvero tornati al Mein Kampf.

                Perché se uno arriva a dire una cosa del genere, allora a maggior ragione giustificherà i roghi, i gulag e l’Unità 731 : tutte cose che per quanto assolutamente orrende sono parecchio preferibili alla guerra atomica, non fosse che per il numero di innocenti coinvolti.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Scusate, cari compaesani kelebekkiani, ma voi che età avete?

                Dove eravate nei decenni della Guerra fredda, quando l’Olocausto atomico era moneta corrente?

                Leggo cose che mi fanno pensare che portiate ancora i pantaloni corti e trasecolo!

                Ma quando si dibatteva sugli Euromissili? sullo Scudo stellare? sul “primo uso”?

                A me pare di dire cose abbastanza banali, a dire il vero.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Dove eravate nei decenni della Guerra fredda, quando l’Olocausto atomico era moneta corrente?”

                Sono troppo giovane per ricordarmi di Berlino o di Cuba, che credo fossero momenti di tensione davvero forte.

                Ai tempi miei, c’era la diffusa paura di una rivoluzione comunista sobillata dall’URSS, di spie sovietiche e soldi al PCI.

                Credo che non si pensasse molto invece alla probabilità di una guerra diretta tra USA e URSS sul corpo dell’Europa, e le bombe atomiche forse erano percepite più a rischio di “incidente” che altro (tipo oca che migra verso ovest, radar che la scambia per un missile, tizio che schiaccia un pulsante e distrugge Mosca).

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Personalmente non ero nato, ma non mi vengono in mente guerre contro la Russia in quel periodo. O guerre termonucleari con la Russia.

              • Francesco scrive:

                Miguel

                mi permetto di correggerti

                1) i confini furono stabiliti dal trattato che sancì la fine dell’URSS, non da Stalin. E che ha tolto un bel pò di armi nucleari dall’Ucraina e da altri stati ex-URSS, cosa buona e giusta

                2) io non voglio e non credo che ci sarebbe una guerra atomica, tanto meno La guerra atomica totale. Putin sa che non gliene verrebbe nulla – e lo sanno quelli intorno a lui. Ma se per paura di quella la NATO accetta l’invasione russa dell’Ucraina, mi aspetto che questa prassi prosegua.

                Come dice ADV, qualsiasi cosa è meglio di un Olocausto nucleare, quindi accetteremmo qualsiasi cosa? era la tesi di Moravia, che pure il Reich millenario sarebbe stata poca cosa al confronto.

                Ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                1) “trattato del 1991”. Vero, nella dissoluzione dell’URSS, i confini stabiliti da Stalin vennero riconosciuti. Quindi, mi correggo: “la continuazione della subordinazione delle minoranze russe ai confini stabiliti dal Stalin e confermati nel 1991 valgono la vita dei miei figli?”

                2) Restano aperte le questioni della neutralità dell’Ucraina e della messa fuorilegge, o almeno del disarmo, dei gruppi cosiddetti “neonazisti”.

                Qui si è parlato di sciogliere Forza Nuova (che non è armata), non mi ricordo che tu per questo invocassi la terza guerra mondiale contro l’Italia.

              • Francesco scrive:

                Miguel

                stimo troppo la tua intelligenza per non cogliere la totale malafede delle domande

                e poi confondi Stalin e Krushev!

              • PinoMamet scrive:

                Lo sai che non vedo alcuna malafede?

                Non è che chiami così semplicemente le domande alle quali devi dare risposte non gradite?

  15. Moi scrive:

    Anche 한병철 , in teoria il “Roma-Ja” dovrebbe seguire regole che generalmente nessun giornalista conosce, che rendono diffivili le vocali ; cioè ricorrendo a “e” o a diacritici tipo le “brevi” … poi le cose si complicano con la “esplosività” o “implosività” di certe consonanti … la /r/ (più simile a quella Inglese che Italiana) o /l/ che sono allofone. Consonanti che incontrandosi si assimilano o si dissimilano … ma se non lo fai ti capiscono lo stesso, quindi lo scritto ignora. Poiché ricordiamo, lo Han’gŭl rivoluziona il concetto di “fonetizzare” : stilizzando la fonazione umana stessa (c’è addirittura un film con “il Signor Kim di Parasite”, Kang Song Ho, nel ruolo di Re Sejong …) NON funziona “a campione da una parola” come iniziò l’ Alfabeto FenicioCananeo .

    https://en.wikipedia.org/wiki/The_King%27s_Letters

    In realtà, la formula più diffusa è (tanto per cambiare) “come se fosse Inglese” 😉 … e tanti saluti ai Linguisti ! 😉

  16. Moi scrive:

    Rula Jebreal (in arabo: رولا جبريل, in ebraico: רולא ג’בריל) di Haifa, come notava Pino, è trascritto in Italia (!) come se dovesse essere direttamente pronunciato da un Americano Medio.

  17. Fuzzy scrive:

    https://www.open.online/2022/03/21/guerra-russia-ucraina-alexandr-dugin-putin/
    Grande reset, grande risveglio…..
    Boh.
    https://www.resilience.org/stories/2022-03-20/world-war-iii-is-here-but-its-not-what-we-expected/
    La russia tenterà di integrare la sua economia con quella della Cina, India e altri paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America centrale e meridionale, inclusi Messico e Brasile, che non hanno abbracciato le sanzioni.
    E gli Emirati Arabi?
    Che poi sono in buone relazioni con l’Arabia Saudita…..
    Non si sa. Tutto tace.
    https://www.voltairenet.org/article216134.html
    E in tutto questo enorme agglomerato economico quale moneta?
    Lo Yen?
    Il mondo ha finito di mantenere gli Stati Uniti?
    Sarà la fine del consumismo? Si, qui da noi per forza, ma dall’altra parte?
    Dall’altra parte hanno redditi già piuttosto bassi. E per incrementarli non ci sono le risorse.
    (Ma io azzardo ipotesi, con molta presunzione).🤗

    • PinoMamet scrive:

      La mia ipotesi è che non sarà la fine di un bel niente.
      Semplicemente se le sanzioni dureranno a lungo – e magari no- la Russia se la caverà meno peggio di quanto faccia piacere all’amministrazione USA.

      Quindi per evitare che la maggioranza dei paesi mandino il dollaro affanculo, gli USA obtorto collo toglieranno le sanzioni alla Russia.
      Magari in occasione di un nuovo presidente russo.

      • Fuzzy scrive:

        https://www.agi.it/economia/news/2022-02-28/gas-gazprom-accordo-per-nuovo-gasdotto-verso-cina-15819610/
        L’accordo siglato dal gigante russo per trasportare gas alla Cina attraverso la Mongolia arriva dopo diversi anni di trattative
        Oggi il contratto di progettazione è stato firmato: questo significa che il progetto è passato alla fase di attuazione pratica

        • Fuzzy scrive:

          Un nuovo accordo con la Cina per la fornitura di gas permetterebbe a Gazprom anche di costruire un’interconnessione tra i suoi sistemi di gasdotti verso Ovest e verso Est, permettendo effettivamente alla Russia di reindirizzare il gas verso la Cina dai campi che ora alimentano solo l’Europa

      • Peucezio scrive:

        Pino,
        “La mia ipotesi è che non sarà la fine di un bel niente.”

        Io invece ho la forte impressione (magari fallace) che siamo di fronte a svolte storiche.
        Forse feconde e positive per l’umanità, forse no. Sicuramente catastrofiche per noi. Almeno fino a quando non saremo travolti da eventi più forti della mediocrità della nostra classe dirigente.

      • Peucezio scrive:

        Aggiungo una cosa.
        Io sospetto che le classi dirigenti europee non agiscano in questo modo suicida solo per servilismo verso gli Stati Uniti: il mio sospetto è che questi, a forza di dire cazzate propagandistiche vi si sono autoconvinti.
        Aggiungici un certo nichilismo e cupio dissolvi.

        • PinoMamet scrive:

          Al nichilismo e la cupia dissolvi non ci credo:

          non per partito preso, perché non creda all’influenza di questo genere di idee- esistono e sono influenti (guarda i nazisti, quelli veri, storici, come agirono: alcune cose sono spiegabili solo in riferimento a un’ideologia irrazionale);

          no, credo che l’ideologia “europea”, ammesso che ne esista una, sia proprio il contrario.

          Credo invece assolutamente che le classi dirigenti euro-americane si siano autoconvinte della loro propaganda.

          Ci credono fino in fondo, ci sono talmente immersi che non riescono a immaginare niente di diverso.

          • Francesco scrive:

            Sì concordo pienamente. Ci crediamo davvero, noi occidentalisti.

            E non certo per cecità verso i sistemi alternativi alla democrazia e al mercato che si incontrano in giro per il mondo!

            Ciao!

            • Fuzzy scrive:

              L’occidente?
              E cosa sarebbe?
              L’economia globalizzata?
              È finita.
              Troppa espansione. Quantità al posto della Qualità.
              Adesso ci sarà solo spazio per una decrescita di Qualità.
              DSAQ 🌩
              Altrimenti ci sono già pronti i missili ipersonici ad alta precisione.
              Ah! che bello, il missile sulla testa!☂️

              • Francesco scrive:

                Scusa ma confondere l’Occidente con una delle fasi della globalizzazione dell’economia è come confondere la Juventus con 5 minuti di una qualsiasi sua partita.

                O raccontare Achille parlando solo del suo gomito sinistro.

              • Fuzzy scrive:

                Achille? Per me era un matto!
                No, no, Bertoldo. Lao Tzu. Mio bisnonno che manteneva la famiglia con mezzo ettaro di terra. Purtroppo venduto perché era diventato terreno edificabile.
                Dicevano che era un uomo molto buono. Io l’ho conosciuto appena. Conservo la sua bicicletta. Restaurata.
                Cultura contadina.

              • Francesco scrive:

                OMDAF su Bertoldo & Bertoldino & Cacasenno pure

                😀

          • Peucezio scrive:

            Pino,
            spiegami meglio la tua visione sul cupio dissolvi.

    • Francesco scrive:

      >>> La russia tenterà di integrare la sua economia con quella della Cina, India e altri paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America centrale e meridionale, inclusi Messico e Brasile, che non hanno abbracciato le sanzioni.

      Vaste programme, per citare i miei non amati francesi!

      Noi occidentali per raggiungere un minimo di coordinamento di abbiamo messo (a stare strettissimi) due guerra mondiali. Adesso il resto del mondo tutto ci riesce solo grazie alla guerra in Ucraina

      Dubito! come faceva un giochino a carte di quando ero giovane

    • Miguel Martinez scrive:

      Per MT

      “https://www.nigrizia.it/notizia/sahara-occidentale-accordi-spagna-marocco-irritano-algeria”

      Figo.

      Né la Spagna né il Marocco hanno l’atomica!

      Quindi la NATO può bombardare subito il Marocco e sanzionare la Spagna.

  18. Mauricius Tarvisii scrive:
  19. habsburgicus scrive:

    https://www.msn.com/it-it/viaggi/notizie/l-incredibile-storia-della-repubblica-immaginaria-di-molossia/ss-AAViX6R?ocid=msedgntp

    il tipo saprà che i Molossi esistettero veramente e furono un popolo semigreco (o forse greco eccentrico) dell’Epiro, di cui fu Re Pirro (ob. 272 a.C), la cui diabasis in Italia sotto il consolario di M. Valerius e di Ti. Coruncanius (estate 280 a.C) fece epoca ?

    • Moi scrive:

      … che nesso c’è con “molossi” in senso di “cagnacci grandi e grossi, tendenzialmente prognati” ? 😉 … Forse l’ utilizzo in battaglia ?

    • PinoMamet scrive:

      Penso che fossero chiamati così dai romani perché li incontrarono per la prima volta con Pirro (vado del tutto a memoria), o nel corso delle guerre macedoniche.

      Nel Cinegetico (trattato di caccia) di Senofonte si parla di razze di cani (con descrizioni piuttosto difficili da capire, almeno per me) si tratta di cani da caccia e non c’è traccia di molossi.

      Probabile che l’uso dei cani da battaglia venisse da più oriente ancora: presso i Babilonesi, avevano fama di allevatori di cani da battaglia gli Elamiti (abitanti dell’odierno Iran meridionale prima dell’arrivo degli indoeuropei), e anzi ci sono documenti con nomi di allevatori o addestratori elamiti residenti in territorio babilonesi e loro paga.

      Un altro cane che prende il nome dal popolo che presumibilmente lo portava in Italia è l’alano, che prende il nome da un popolo non a caso iranico (che infatti esiste ancora: sono gli Osseti)…
      solo che l’alano non sarebbe quello che in Italia chiamano “alano” (cioè il “danese”) ma un altro molossoide estinto (se fa pe’ dì, avrà discendenti selezionati come altre razze).
      In Spagna si chiama Alano la razza locale di mastino.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ pino Mamet

        “cani”

        Cani da guerra credo ne usassero gli Assiri. Dovrebbero anche essere rappresentati in qualche bassorilievo.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

  20. habsburgicus scrive:

    @Moi @tutti
    effetti delle vicende belliche sull’erotismo mercenario 😀
    ‘sti qua hanno cambiato la nazionalità delle tipe in “ucraine” (forse temevano sanzioni 😀 ) ma hanno mantenuto il titolo “Russian girls for me” 😀 [questa è una certa Alina ma ve ne sono altre due]
    https://russian-girls-for.me/alina-6/

  21. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi, urgente!

    Yvan Colonna, il martire che sta infiammando la Corsica, è stato strangolato da un imprecisato “radicalizzato in carcere”, di misteriose idee imprecisate;

    ” Son assassin présumé aurait expliqué par la suite aux enquêteurs qu’il s’est attaqué à celui avec lequel il partageait des parties d’échecs après une discussion houleuse sur la religion, invoquant même un blasphème.”

    https://www.leparisien.fr/faits-divers/yvan-colonna-est-mort-trois-semaines-apres-son-agression-par-un-detenu-radicalise-en-prison-21-03-2022-32HB4DTGMBCNPKV2RROGBKU4SY.php#xtor=AD-1481423553

  22. Mauricius Tarvisii scrive:

    Zelensky in ogni paese ha parlato di una tragedia locale. Leggo che per l’Italia ha deciso, invece, di usare uno scenario ipotetico: ha detto che Mariupol’ è come Genova e ha invitato ad immaginare Genova bombardata e data alle fiamme.
    Storicamente è successo: l’ultima volta lo hanno fatto gli Alleati, nella seconda guerra mondiale. E oggi siamo atlantisti. La penultima volta lo hanno fatto i Savoia e poi siamo diventati tutti loro sudditi.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per MT

      “Storicamente è successo”

      🙂

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ mauricius tarvisii

      “Genova”

      Paragone azzeccato: con la vita media a 55 anni, Genova è stracarica di anziani. E siccome sono stati risparmiosi tutta la vita, possono pagarsi badanti. Queste o sono ecuadoriane o sono ucraine. Ho sempre sentito parlare ucraino sull’autobus. In più a Odessa e in Crimea si ricordano benissimo di essere stati in contatto con Genova, nel Medioevo. Io stesso sono nato e cresciuto in Via Caffa, a fianco di Via Odessa…

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Poi a me resta il dubbio che il governo ucraino non abbia ordinato la capitolazione di Mariupol’, già persa, perché potrebbe non avere la capacità di farlo: quando inquadri nelle forze armate bande di fanatici non è detto che queste ti ascoltino quando ricevono ordini non graditi.

      • Francesco scrive:

        Quanto pesano quei fanatici nel totale delle forze che difendono Mariupol? e come mai solo una città ucraina finora è caduta in mano ai russi? e non hai notato come questo abbia mandato a puttane il piano di Putin, secondo quasi tutti i commentatori “competenti” (sic)?

        PS avete notato come voi “anti NATO” abbiate completamente censurato Putin, Lavrov, Dugin e in generale tutti i russi? peggio di FB siete!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “Quanto pesano quei fanatici nel totale delle forze che difendono Mariupol?”

          Ieri sera stavo cercando informazioni, ma i numeri di parte ucraina sono difficilissimi da reperire e infatti non ho trovato nulla.

          “solo una città ucraina finora è caduta in mano ai russi?”

          Credo che dipenda dalla definizione di città. Ti stai riferendo al fatto che l’unica città importante sia Cherson, suppongo. La ragione principale è che se il difensore si trincera in una città piena di civili, espugnare quella città diventa un lavoro lunghissimo (pensa a Falluja, dove gli USA fecero due tentativi di prenderla, il primo dei quali durò un mese e fallì, mentre il secondo, di successo, richiese due mesi e un bagno di sangue. Per una singola città), soprattutto se non combatti in Medio Oriente dove puoi sparare fosforo bianco e fottertene delle conseguenze.

          “avete notato come voi “anti NATO” abbiate completamente censurato Putin, Lavrov, Dugin e in generale tutti i russi?”

          Non ho una testata giornalistica, per cui non posso negare la parola a qualcuno. Piuttosto, tu vedi una narrazione russa del conflitto, al di là di qualche frase minima riportata più che altra con intento canzonatorio?
          Esempio recentissimo: il supermercato colpito a Kiev, crimine di guerra, obiettivo civile e puttanate varie. Esce un filmato russo in cui si vedrebbe che il supermercato sarebbe stato usato come deposito per il rifornimento delle batterie missilistiche mobili ucraine. La denuncia ucraina e la difesa russa hanno ricevuto una copertura mediatica anche solo comparabili?

        • PinoMamet scrive:

          “Quanto pesano quei fanatici nel totale delle forze che difendono Mariupol?”

          …tutti? 😉

          ma io sono maligno. Impossibile comunque sapere, dalle nostre fonti, quanti siano i soldati dell’esercito regolare, le milizie cittadine di dopo-lavoristi patriottici e i battaglioni di esaltati neonazi o simili.

          E quanto pesi ognuna di queste formazioni nelle singole città.

          la mia impressione da esterno è che i battaglioni dei più esaltati siano stati mandati nelle città più tiepide verso il governo, per impedire una resa troppo semplice.
          Io perlomeno avrei fatto così.

          ” e come mai solo una città ucraina finora è caduta in mano ai russi? ”

          a dire il vero mi pare ne abbiano conquistate diverse, tanto che stamattina i vari giornali patriottici ucraini, sive testate giornalistiche italiane, davano grande risalto alla riconquista ucraina di una città…

          ““avete notato come voi “anti NATO” abbiate completamente censurato Putin, Lavrov, Dugin e in generale tutti i russi?””

          a dire il vero sono stati i giornali italiani a censurarli. Se ne parla pochissimo e sempre in termini misteriosi (“Putin sarà malato? Cosa starà macchinando Lavrov?” Dugin non pervenuto).

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “davano grande risalto alla riconquista ucraina di una città”

            Quando vengono occupati sono “villaggi” (Konotop va per i 100 mila abitanti ed era immancabilmente un “villaggio”), ma quando sono ripresi diventano città.

          • Francesco scrive:

            Pino,

            non sto parlando della stampa italiano, sto proprio parlando di voi. Sono troppo razzista e snob per considerare tg e giornali.

            Le ragioni che attribuite ai russi sono, in generale, incompatibili con quello che i capi russi dicono. Siccome però a voi piacciono, tacitate questi e ripetete la vostra idea.

            Ciao

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              I russi dicono che bisogna annientare i nazisti in Ucraina che perseguitano i russofoni del Donbass e che l’Occidente non deve insidiare la Russia.

              • Francesco scrive:

                Non dicono solo quello, oltre a non dire che la hanno in larga misura fatta loro, la “ribellione” del Donbass contro Kiev.

                E non dicono neppure chi sono i nazisti, per cui pure Zielensky pare esserlo, ogni tanto.

                E’ una versione locale della Dottrina della sicurezza nazionale sud americana, per cui chiunque poteva essere un sovversivo comunista.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Che dicono, quindi?

            • PinoMamet scrive:

              “Le ragioni che attribuite ai russi sono, in generale, incompatibili con quello che i capi russi dicono. Siccome però a voi piacciono, tacitate questi e ripetete la vostra idea.”

              Non ci ho capito niente, perché non mi pare di aver parlato di ragioni dei russi.

              Per me è ovvio che se invadi un paese straniero “hai torto”.

              Questo non inficia il fatto, fondamentale, che Zelenski mi paia un coglione.

              • Francesco scrive:

                Pino

                io provo a richiedertelo: Zielensky è un coglione, OK. Questo quanto pesa nel giudizio sull’invasione russa? A me pare da pochissimo a quasi nulla.

                Ma forse non capisco il tuo ragionamento.

              • PinoMamet scrive:

                Il mio ragionamento è molto semplice:

                l’invasione russa è da condannare.
                Bene, condanniamola.

                Un italiano cosa può fare di concreto a favore dei poveri cittadini dell’Ucraina?
                Mandargli cibo, medicine, dottori, accoglierli da profughi.

                Il presidente dell’Ucraina cosa può fare?
                Evitare che ne vengano uccisi molti altri.
                “Vittoria o morte” è una frase che va bene forse nei film di karate, dove comunque non muore nessuno.
                La vicenda russa-ucraina ci ha fatto ricadere nel XX secolo, e nella parte peggiore del medesimo…

              • Francesco scrive:

                >>>> “Vittoria o morte” è una frase che

                è la prassi normale in un sacco di guerre. e qui appello al buon hasburgicus che è la nostra autorità in fatto di fatti storici

                comunque in quasi tutte le guerre prima di trattare ci si ammazza un pò, anche i ceceni lo hanno fatto coi russi, i polacchi con russi e tedeschi, e cos’ via

                calarsi subito le braghe non è prassi

                ciao

        • PinoMamet scrive:

          Poi secondo me è successa una cosa.

          Putin probabilmente si aspettava una conquista più rapida dell’Ucraina.

          È facile che siano state sottovalutati, dai russi, gli addestramenti, gli armamenti e sopratutto l’intelligence fornita dalla NATO agli ucraini, prima e dopo l’invasione
          (leggo che i soliti americani starebbero dando informazioni all’esercito ucraino sui movimenti dei russi e le loro posizioni).

          Per quanto riguarda il fattore umano, forse i russi si aspettavano di essere accolti meglio nelle parti russofone, che poi sono metà del paese.

          Ma queste parti, che pure (a vedere tutte le cartine) sono quelle che hanno votato i partiti filo-russi, probabilmente si sarebbero accontentate di avere il riconoscimento del russo come lingua co-ufficiale (che il governo ucraino ha testardamente rifiutato) e relazioni amichevoli con la Russia (nella quale vivono amici e parenti…), ma mica per questo vogliono rinunciare al sogno di entrare nel “primo mondo”, che gli era stato fatto balenare.

          Sì, la Crimea è stata presa in due minuti, ma evidentemente non tutti i gusti sono al limone, e non tutta l’Ucraina è Crimea.
          (Vale anche per Zelenski… se ne faccia una ragione).

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Adesso mi abbandono in un esercizio spericolato di fantadiplomazia, per cui sarà sicuramente una cazzata, ma l’idea che mi sono fatto è che il momento di maggiore forza contrattuale dell’Ucraina è stata quando ci si è accorti che la strategia di Putin di un’incursione dimostrativa era fallita ed erano cominciate a fioccare le sanzioni.
            In quel momento lì sarebbe stato molto meno difficile giungere al riconoscimento della situazione del 24 febbraio (cioè dire definitivamente addio a Crimea e due mezze repubblichette che comunque erano perse per sempre) e promettere l’eterna neutralità, senza reali perdite territoriali.

          • PinoMamet scrive:

            Sempre per il fanta-Risiko da poltrona, secondo me Zelenski spera davvero che i russi ormai si ritirino per sfinimento, per poter proclamare vittoria e far pagare i danni a una Russia sfinita dalle sanzioni.
            Non si capisce bene come spera di cavar sangue da una rapa, ma probabilmente nella testa slava la vendetta è più importante di ogni altra considerazione.
            Gli amici della NATO, sempre dalla parte del più forte, lo sostengono nel suo sogno, ansiosi di poter cantare l’ennesima vittoria contro la Russia, che per loro è sempre l’URSS.
            I tentativi di negoziazione sono solo prese in giro e perdite di tempo per far perdere slancio e risorse ai russi.

            Ai russi non resta che intensificare i bombardamenti, perciò.

            Gli ucraini- se sono un minimo furbi- avranno fatto come i palestinesi, e messo i depositi di armi e materiale bellico vicinissimi a ospedali e asili nido, se non dentro i medesimi.
            I risultati già si vedono…

            • Francesco scrive:

              Pino

              solo un paio di cosette minime

              1) i russofoni sono il 20% degli ucraini.

              2) l’equazione russofoni=Putin e ucrainofoni=NATO non mi pare funzioni. Ma qui ci vorrebbe qualcuno di là.

              3) la rapa russa è molto ricca, paragonata a quella ucraina.

              Quello che tu dici sui negoziati mi pare ancora più evidente da parte russa, con richieste che aumentano e sottintendono la sparizione dell’Ucraina come stato indipendente, di fatto.

              Di loro gli ucraini ci mettono dichiarazioni ultra-nazionaliste, frammiste però a proposte di negoziare. Che nella loro posizione mi paiono concessioni ai russi.

              Ciao

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Le richieste aumentano perché aumentano sia i morti che quello che la Russia otterrebbe con un cessate il fuoco puro e semplice ed il consolidamento del fatto compiuto.

              • PinoMamet scrive:

                “1) i russofoni sono il 20% degli ucraini.”

                Non ne ho idea, trovo grafici che variano enormemente.
                La mia impressione è che il russo lo capiscano tutti, e si proclamino una cosa o l’altra secondo i gusti o le simpatie del momento.

                Il russo lo parlano persino i miei studenti e vicini moldavi! E hanno spessissimo parenti a Mosca…

                “2) l’equazione russofoni=Putin e ucrainofoni=NATO non mi pare funzioni. Ma qui ci vorrebbe qualcuno di là.”

                Questo l’ho già scritto io…

                “3) la rapa russa è molto ricca, paragonata a quella ucraina.”

                paragonata all’UE o agli USA però è nulla…

          • habsburgicus scrive:

            secondo le stesse fonti ucraine (2001), la Crimea era a maggioranza russa (58 %)
            il Donbas era invece a maggioranza ucraina (55 %)..i russi erano il 39 %…i russofoni erano il 90 %, ok, ma i russi erano minoranza (forte)..questo già nel 1989…e già nel 1897 !
            inoltre, nel 1991 è vero che la Crimea votò per l’indipendenza ma laddove financo il Donbas diede l’83 % di SI la Crimea si fermò al 54 %
            la Crimea è indubbiamente un caso a sé e forse il dono di Khrushchev è stato avvelenato “timeo Danaos et dona ferentes”…
            il 20/11/1917 n.s quando -ben prima che Lenin, pace Putin, si occupasse dell’Ucraina che non possedeva ancora :D- la Central’na Rada proclamò la Ukrains’ka Narodna Respublika (UNR, Repubblica popolare ucraina) ancora entro una Russia federale e rivendicò i territori ucraini disse
            ..(8 governatorati)..più Tavrija eccetto la PARTE PENINSULARE (cioè non osarono chiedere la Crimea..la Tauride NON-peninsulare erano i 3 uezdy di Dniprovs’k, Berdjans’k e Melitopol’ città famosa per il sindaco ucraino rapito dove gli ucraini, ovvero malorossy come si diceva illo tempore (1897), andavano dal 54 al 72 %, laddove nella Penisola di Crimea andavano dal 2 % di Jalta al 22 % di Perekop)
            io che sono discepolo di Vattel :D, e dunque amerei sempre ottenere qualcosina in diplomazia :D, avrei seriamente considerato la cessione della Crimea in cambio almeno di qualche villaggio in Russia abitato da ucraini (così, tanto per non restare a mani vuote :D), ad esempio quello ove nacque il grande Mykola Kostomarov !
            la Crimea è però un problema a parte
            la Russia violò tutto il violabile, sia chiaro, ma non possiamo negare che sia un problema a sé…
            il Donbas è altro..
            il resto ancor di più !

  23. Mauricius Tarvisii scrive:

    Il Libro dei Ceffi ha un algoritmo di censura meticolosissimo che filtra il cosiddetto linguaggio d’odio in maniera molto capillare. Per intenderci, un invito espresso al suicidio viene bloccato e l’utente rischia il blocco temporaneo molto rapidamente.
    In questi giorni mi sto accorgendo che, sul tema ucraino, tutto questo sembra essersi sospeso: leggo frasi che abitualmente verrebbero filtrate che campeggiano sotto i link ad ogni articolo che aizza le masse contro i “filo-Putin” senza che succeda niente di quello che di solito succederebbe.

  24. Andrea Di Vita scrive:

    @ paniscus

    Ti piacerà:

    “Questa mattina spiegavo a una mamma ucraina con gli occhi lucidi le modalità di inserimento dei suoi bambini di 3 e 7 anni. Tradotto da una signora ucraina, elencavo tutto quello che avevamo programmato: ausilio del mediatore culturale, supporto psicologico, progetti a carico della scuola. La mamma mi è parsa poco partecipe e poco entusiasta. A un certo punto, quasi interrompendomi, la mamma fa un gesto con il pollice e l’indice. Afferra il braccio della traduttrice e pronuncia una frase ovviamente a me incomprensibile. La traduttrice mi guarda e dice: “preside la mamma vuole sapere quanto costerà tutto questo. Hanno pochi soldi”. Io sorrido e con una punta di orgoglio rispondo: “nel nostro paese la scuola è gratuita”. La traduttrice traduce e subito dopo la mamma scoppia a piangere.
    Per un istante, dopo anni di lotte, conflitti e proteste contro il Ministero dell’Istruzione, mi sono sentito orgoglioso di dirigere una scuola italiana.”

    (Nicola Iannalfo)

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  25. Miguel Martinez scrive:

    Notizia interessante:

    https://visionetv.it/ucraina-prima-nel-mondo-per-i-fondi-alla-clinton-foundation-ma-chi-inviava-il-danaro-e-perche/
    Visione TV
    Blog
    Ucraina prima nel mondo per i fondi alla Clinton Foundation. Ma chi inviava il danaro, e perché?
    21 Marzo 2022
    5 min read

    Se vi dicessero che una nazione non esattamente ricchissima come l’Ucraina è stata la nazione che negli anni maggiormente ha supportato la Clinton Foundation, ci credereste? Vista la chiarezza dei dati, non si fa fatica a leggere il grafico riportato dal Wall Street Journal che mostra come dal 1999 al 2014 la Fondazione avrebbe ricevuto dall’Ucraina ben 10 milioni di dollari, ponendo questo paese in testa alla classifica dei donatori esteri, con un distacco enorme da altre nazioni come Francia, Grecia o Argentina.

    Quindi la questione aperta a questo punto è: perchè proprio l’Ucraina? Oltre tutto l’Ucraina non rientrava nemmeno nella lista dei Paesi i cui governi potevano ufficialmente partecipare alle donazioni, secondo quanto stabilito dalla policy di cui si legge in dettaglio in una lettera datata 15 aprile 2015.

  26. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    Un’alternativa all’olocausto nucleare che potrebbe rendere contenti tutti, tranne il Libero Mercato Occidentale ovviamente:

    https://www.theguardian.com/commentisfree/2022/mar/21/help-ukraine-without-military-escalation-cancel-foreign-debt-russia

    There’s an easy way to help Ukraine without military escalation: cancel its foreign debt
    Owen Jones

    A country battered and bruised by Russia’s invading forces needs space to breathe – not demands from hedge funds
    Residential district of Kyiv after it was hit by shelling‘Even before Vladimir Putin started bombing apartment blocks and maternity hospitals, Ukraine was Europe’s poorest country.’
    Mon 21 Mar 2022 08.00 GMT
    Last modified on Tue 22 Mar 2022 05.20 GMT

    A bloodied man empties his wallet to his creditor while being mercilessly attacked by an unprovoked assailant. This is the plight of Ukraine, which recently made a scheduled interest payment to private lenders as tanks rolled over its land and missiles struck its cities. Even before Vladimir Putin started bombing apartment blocks and maternity hospitals, Ukraine was Europe’s poorest country as measured by GDP per capita – significantly poorer than Albania. Yet this war-ravaged country is saddled with unsustainable debt – and as the piles of rubble grow, so do the repayments. That’s debt for Ukraine, but profits for western hedge funds. War, for some, is the ultimate money-spinner.

    Since Russia annexed Crimea in 2014 – triggering a conflict in the east that had claimed thousands of lives before the current invasion – Ukraine has been forced to borrow $61bn (£46bn) from external lenders, according to calculations by the Jubilee Debt Campaign; a small sliver has been paid off, but what remains represents about a third of the country’s total economy. Ukraine was due to cough up $7.3bn this year alone – more than its annual education budget. For a rich country blessed with peace, that would be manageable, but Ukrainians are poorer today than when the Soviet Union collapsed three decades ago. At least $100bn worth of damage has already been inflicted to infrastructure – from roads to bridges, hospitals to schools – and, as you read this, that figure only mounts. Yet almost all of the financial assistance being given to Ukraine is in the form of loans. Precious funds will be diverted from rebuilding a shattered country, instead filling the coffers of the International Monetary Fund (IMF), World Bank and private bondholders.

    • PinoMamet scrive:

      È interessante, ma l’ha già proposto il nostro Roberto su queste pagine!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sarebbe contrario ai valori dell’Occidente.

    • Francesco scrive:

      Sarebbe ottima cosa ma poco significativo, vista la situazione di guerra aperta.

      Io da tempo mi interrogo su cosa succederà quando una montagna di debiti mai immaginati in tutta la storia umana dovrà essere smantellata. E nessuno sa come fare.

  27. Miguel Martinez scrive:

    Carino:

    La Francia ha bloccato RT France e in risposta le autorità del Mali hanno sospeso la trasmissione di France 24 e RFI.

    Macron furioso dichiara che si tratta di una decisione “contraria ai valori del popolo maliano”

    • habsburgicus scrive:

      se la Francia è ancora Francia, il presidente di Bamako avrà le ore contate…
      non ti devo rammentare cosa successe ai leader neri che -con grande imprudenza e ingenuità- interpretarono alla lettera le parole di De Gaulle sulla “pleine indépendence des pays africains” 😀 😀
      qualcuno si ricorda di Sylvanus Olympio in Togo ?
      qualcuno rammenta Modibo Keita nello stesso Mali ?
      tu mi dirai che Macron non é De Gaulle e non ha un Foccard…
      ecco, questo forse sì

  28. Francesco scrive:

    >>> Perché, Reagan ha fatto la terza guerra mondiale e gli è andata bene?

    😀 😀 😀

    non so cosa leggevate voi negli anni Ottanta ma a quanto pare io stavo in un universo parallelo!

    PS e immagino che nel vostro universo il 1989 sia noto come l’anno in cui l’Inter vinse il 13esimo scudetto

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Nel 1989 è scoppiata la terza guerra mondiale e nessuno mi ha detto niente?

      • Francesco scrive:

        Nessuno ti ha detto niente perchè tanto è inutile ma nel 1989 la 3GM è finita. E la hanno vinta gli altri, n0n quelli per cui tifi tu.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Una fortuna che sia finita. E quando era iniziata?

          • Francesco scrive:

            Già nel 1945 ma se preferisci prendi pure come riferimento il famoso discorso di Churchill sulla Iron Curtain.

            Ma solo io stavo attento a Storia? voi tutti a limonare?

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              1945-1989? Una guerra durata 44 anni? E quanti milioni di morti ha fatto? Quali sono le battaglie principali? Perché nessun mio parente ha mai combattuto in questa che immagino sia stata una cosa grossa?

              • Francesco scrive:

                Sarà che sono un economista ma se guardo alle spese militari di quel periodo ti garantisco che furono decenni di guerra. Fredda forse ma guerra.

                Secondo me potresti con vantaggio studiare la voce “bomba atomica” dell’enciclopedia, per ricordare come funzionò quella strana guerra.

              • Miguel Martinez scrive:

                per Francesco

                “Sarà che sono un economista ma se guardo alle spese militari di quel periodo ti garantisco che furono decenni di guerra”

                Ma è quello che dico anch’io: nel 1945, gli Stati Uniti presero la decisione di non smobilitare, e mantenere il keynesismo militare. E il keynesismo militare sicuramente richiede la creazione di una diffusa paranoia. Ma siamo lontani dalla “Guerra”.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “se guardo alle spese militari di quel periodo ti garantisco”

                Ok, quindi tu da quanto si spende in armi riesci a capire che:
                – è in guerra
                – che la guerra è mondiale

                ” Fredda forse”
                Ora è chiaro: hai interpretato in modo troppo letterale una figura retorica.
                E togli il “forse” 😀

              • Francesco scrive:

                Non era una figura retorica.

                Era una guerra vera interrotta “sul più bello” dalla Bomba.

                E sì, certo, qualsiasi cretino se vede le due grandi potenze mondiali spendere caterve di soldi per gli eserciti capisce di essere di fronte a una guerra mondiale e non a una seduta di massaggi intimi.

                Sui milioni di morti … temo siano stati parecchi, tra Corea, Vietnam, Indonesia, e mille altri posti in cui scorse il sangue. Toglierei solo la Cina dove si sarebbe combattuto in ogni caso.,

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Era una guerra vera interrotta “sul più bello” dalla Bomba.”

                Cosa sarebbe “il più bello”? Non è che puoi dimostrare che una figura retorica non è una figura retorica continuando a usare figure retoriche.

                Vietnam, ecc. sono tutte guerre locali, non guerre mondiali. Per cui può anche bastare: hai scritto una cosa fuori dalla realtà.

                Tensione, minacce, scambi di accuse, conflitti locali che non mettono mai militarmente l’una contro l’altra le superpotenze in modo diretto non sono una guerra mondiale.

              • Francesco scrive:

                Mi sembra che ci stiamo accapigliando su semplici definizioni o convenzioni.

                Per me una politica estera USA tutta letta in chiave di lotta anti-URSS, con tragici equivoci ogni volta che appariva anche un semplice socialista, è già una guerra mondiale.

                Lo scontro frontale in Europa non avvenne mai è vero. Ma non mi basta.

                Ma alla fine è solo una questione semantica, mi pare.

                Ciao

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Giusto, del resto la guerra è pace e la libertà è schiavitù, per cui va bene tutto. Perdonerai, però, chi vuole conservare ancora un minimo di proprietà di linguaggio e non usare parole a caso.

              • Francesco scrive:

                Se vuoi chiamare “pace” quella che c’è stata in Europa tra il 1945 e il 1989 accomodati pure.

                Io, non da solo, ho qualche dubbio in merito.

                Da giovane ero un appassionato di militaria e quella “pace” era una vera pacchia per noi.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Se vuoi chiamare “pace” quella che c’è stata in Europa tra il 1945 e il 1989 accomodati pure.

                Dal momento che tutti danno credito all’Unione Europea di aver mantenuto la pace in Europa dal ’45 in poi, credo che in molti si accomoderanno con me.

              • Francesco scrive:

                Oddio

                credo che quella pace sia quella interna ai paesi occidentali. che non dipese quasi per nulla dalla UE e dai suoi predecessori e quasi del tutto dalla guerra fredda.

                Dove è che hai letto questa cosa della UE che mantiene la pace?

                E’ imbarazzante per ipocrisia e falsità!

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Dove è che hai letto questa cosa della UE che mantiene la pace?”

                E’ persino la motivazione del Nobel!

                E lo ripetono i politici ad ogni occasione

                https://www.ilsole24ore.com/art/gentiloni-ue-sceglie-ripartire-nostri-valori-comuni-AEofJSt

                https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/Draghi-L-Europa-essenziale-per-assicurarci-pace-progresso-e-giustizia-sociale

              • Francesco scrive:

                E’ persino la motivazione del Nobel!

                E lo ripetono i politici ad ogni occasione

                DUE prove che è una cazzata!

                😀

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Non è colpa mia se la narrazione ufficiale è una cazzata 😀

              • Francesco scrive:

                No, per fortuna. Però è colpa tua citarla a sostegno della tua tesi, e colpa doppia farlo malamente.

                😉

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Io ho citato a sostegno della tesi il fatto che tutti affermino che un fenomeno che evidentemente percepiscono (la pace) sia dovuto ad una determinata causa (poco plausibile, ma non importa).

  29. Francesco scrive:

    x Miguel

    fuor di polemica: nella mia memoria, invece, la possibilità di una Terza guerra mondiale calda era molto concreta e appuntata sull’Europa.

    E da lì lo possibilità di una escalation verso una guerra atomica era sempre aperta.

    E non solo vista da destra, anche a sinistra la possibilità di uno scivolamento dall’equilibrio del terrore alla guerra era proclamata come un pericolo molto concreto.

    Ciao

  30. Francesco scrive:

    Hasburgicus, scusa se rompo ma su questo problema storico vorrei sentire la tua dotta e spassionata opinione.

    Ciao e grazie

  31. habsburgicus scrive:

    @Francesco,
    volentieri…
    sto iniziando dal fondo, come i gamberi 😀 presumo tu mi chieda la mia opinione sulla guerra fredda ? intanto te la dico, se è altro quello che mi chiedevi e vedrò se sono in grado di risponderti..
    indubbiamente la cosiddetta “guerra fredda” non va sottovalutata, per almeno tre ragioni:
    i.perché condizionò in essentialibus tutta la vita politica, culturale, economica di gran parte del mondo per decenni e ancora ci condiziona indirettamente; io e te ne siamo ancora “figli” (e lo ammettiamo, francamente), quasi tutti gli altri qui ne sono parimenti “figli” (ma non l’ammettono :D)
    ii.per la sua lunga durata; io la farei iniziare nel 1947 (discorso di Truman del 12/3/1947 allorché in soldoni disse “non permetteremo a Mosca di papparsi Grecia e Turchia..erano zone inglesi, l’Inghilterra Labour non ce la fa più, ora subentriamo noi, e non si scherza più: il rooseveltismo è finito” e finire nel 1989; va divisa in almeno tre parti
    α.1947 (1949)-1957/1958 guerra freddissima, Ovest contro Est unito in Marx da Pankow ad Hanoi e Pyongyang con Nosca come la sua Mecca (nella nostra provinciale Italia, dura e seria esclusione del PCI cui venne concessa solo l’Emilia, la Toscana e Genova 😀 non mi stupirei che un giorno si scoprissero piani segretissimi per rovesciare a forza il PCI, in caso di forte tensione, anche da Emilia, Toscana e Genova :D)
    β.1958-1972, alti e bassi retorica buonista (talora !) ma i rischi più concreti li avemmo in questo periodo (1962, Cuba), 1964 (Tonchino che poteva finire peggio) in questa fase l’unità in Marx si rompe; Ussuri (1969 !!! ) in Italia il PCI incomincia a essere associato al sottogoverno
    γ.1972-1979, distensione a senso unico; Mosca pare stravincere (Africa, Vietnam ecc) ma il viaggio di Nixon a Pechino (1972) a posteriori si rivela mortale per Mosca; in Italia il PCI diventa parte del sistema, “compromesso storico”, RAI3 ecc; alcuni piccisti iniziano a capire che Washington è meglio di Mosca 😀 (meglio l’ombrello NATO ecc :D) i trinaricciuti a Reggio Emilia invece continuano a credere al Cremlino :D)
    δ.dall’Afghanistan (27 dicembre 1979) alla caduta del Muro (9/11/1989); l’America si sveglia (ancora sotto Carter !), arriva Reagan e gli USA come in un bel poker chiedono di vedere le carte; l’URSS colassa (in Italia il PCI viene di nuovo emarginato da Craxi e al suo interno incomincia a trasformarsi da “partito classista” a “partito genderista”, insomma incomincia ad abbandonare gli operai e a difendere i “diritti delle minoranze” :D, ciò che porterà dividendi ma solo nei ’90 e nel XXI secolo)
    iii.perché la vittoria dell’Occidente (1989/1991) ridisegnò gli equilibri geopolitici che, in un’area particolare, Putin cerca di ribaltare
    tipica della guerra fredda fu la 2guerra per procura”..USA/Europa vs URSS mai si scontrarono (ma URSS e Cina sì, nel 1969 !), ma tutto fu scontro fra loro 😀 anche il golpe del 1962 in Yemen !
    ti ho risposto ?

    • habsburgicus scrive:

      la guerra atomica fu possibile, imho, tre volte
      1951, se McArthur avesse ottenuto di bombardare con le armi nucleari la Cina rossa (va detto che forse Stalin, che era un figlio di buona donna :D, avrebbe magari anche abbandonato i cinesi; l’URSS ALLORA NON AVEVA ancora la bomba H e aveva l’atomica solo dal 1949)
      1956, SE l’Occidente avesse intimato il ritiro dall’Ungheria (cosa che mai pensò di fare)
      1962, rischio peggiore (Cuba ! lì poteva finir male, senza che nessuno lo volesse)
      da allora non più (anche se rimase l’incubo !)…
      ti diro, nei fatti rischiamo più adesso, purtroppo

      • Francesco scrive:

        Scusa ma l’unico modo in cui vedo possibile una guerra atomica adesso è che Putin sia in piena modalità “bunker della cancelleria”.

        Non è impossibile ma è ragionevole che il sistema russo sia del tutto incapace di fermarlo? A Trump avevano praticamente tolto la valigetta nucleare, mi ricordo.

        Ciao e grazie

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ habsburgicus

        “purtroppo”

        Ho l’età per ricordarmi quasi metà di quel che hai raccontato.

        Due note a margine da un fan di Orwell:

        1) sembra che la fortunata espressione “cold war” sia un parto proprio di Orwell, che sarebbe stato il primo ad utilizzarla in uno dei suoi articoli (credo “You and the Atomic Bomb”);

        2) in “1984” si legge che la conclusione di una guerra è la preparazione delle basi della guerra successiva. A guardare le conseguenze della guerra fredda, la descrizione orwelliana pare confermata.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          Andrea,

          tu sei più orwelliano di me, ed è una grossa concessione.

          Ma in 1984 la guerra NON finisce MAI, è impensabile che succeda.

          Sei sicuro di quello che scrivi?

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “MAI”

            Oh, dico, il tuo omonimo col zuccotto bianco a Roma ha parlato lui di “terza guerra mondiale a pezzi e bocconi”, mica io! E in tempi non sospetti.

            Con minore originalità, fu il Presidente USA Bush jr. a parlare di “guerra infinita” contro il terrorismo.

            Ma senza volare così in alto, e’ un po’ come in “Pianeta Eden” di Lem (quello di “Solaris”): un continuo riposizionarsi fra una grande guerra e la successiva con in mezzo un continuo quasi ininterrotto di conflitti localizzati “a bassa intensità” che controllano la tensione globale senza mai davvero placarla.

            È come per le zolle tettoniche: gli scontro sono continui, magari sotterranei e localizzati, avvengono qua e la’ poi si smorzano ma dando origine a uno sciame di altri scontri. Il singolo scontro è imprevedibile, troppo diverse sono le singole cause che li innescano di volta in volta; ma è chiaro che sono le tensioni globali sul lungo periodo a favorirlo. Poi, quando uno meno ci pensa arriva la botta grossa, che a sua volta lascia il posto a uno strascico di scosse diverse. Non è un caso che la probabilità di una guerra segua una legge molto simile a quella della probabilità dei terremoti.

            La stessa organizzazione gerarchica +solo in apparenza egualitaria) delle società umane trova alimento e a sua volta sostiene queste valanghe, riproponendosi invariata dopo ogni rivolgimento. L’emergenza del conflitto giustifica l’obbedienza e cementa disuguaglianze altrimenti ingiustificate.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              >>> Oh, dico, il tuo omonimo col zuccotto bianco a Roma ha parlato lui di “terza guerra mondiale a pezzi e bocconi”, mica io! E in tempi non sospetti.

              Questa non gliela ho mai perdonata. Dimostrazione di totale ignoranza della storia. Deprimente.

              PS io faccio riferimento al mondo descritto in 1984, però. Non a quello vero.

    • daouda scrive:

      Igor Gouzenko. Quando passò al blocco occidentale iniziò la guerra fredda.

      • habsburgicus scrive:

        quindi già settembre 1945….

        • daouda scrive:

          yes sir

        • Francesco scrive:

          Prima di Gouzenko l’opinione pubblica americana era ferma a “zio Joe che ha sconfitto i nazisti”?

          Che è verissimo ma molto riduttivo della figura di zio Joe.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “ferma”

            No.

            https://it.wikipedia.org/wiki/Viktor_Andrijovy%C4%8D_Krav%C4%8Denko

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              Dimenticato:

              https://en.wikipedia.org/wiki/Alexander_Gregory_Barmine

              Le sue memorie (“Uno che sopravvisse”) sono in piccola parte un’autobiografia e in gran parte un lungo elenco di biografie di eccellenti bolscevichi della prima ora, vittime delle purghe.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Questo che mi racconti rende ancora più colpevoli i comunisti d’Occidente da quegli anni …

                che tristezza!

                Ciao

              • habsburgicus scrive:

                c’era anche il musulmano Agabekov, fra i primi

              • habsburgicus scrive:

                nel 1931 -due anni prima dell’innominabile- pubblicò a Berlino in russo questo libro intitolato “La Cheka al lavoro” che vi metto qui
                bon mi stupirei esista qualche traduzione in lingue occidentale ed in tal caso gli ottimi AdV e Moi le troveranno 😀
                https://vtoraya-literatura.com/publ_1496.html

              • habsburgicus scrive:

                come dice la legenda che vi traduco alla buona
                il compagno Agabekov fu
                ex-capo del settore orientale del dipartimento estero della OGPU (1928-1929) e residente della OGPU nel Vicino Oriente (1929-1930)…
                non l’ultimo dei fessi nel mondo rosso 😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ habsburgicus

                “Agabekov”

                Complimenti vivissimi!

                Sei citato come un’autorità da Franco Cardini in persona!

                https://www.francocardini.it/minima-cardiniana-370-2/#more-3608

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Complimenti vivissimi!

                Sei citato come un’autorità da Franco Cardini in persona!”

                C’è che sa vendere fuffa, e chi non sa vendere oro… il libro in questione (ricordo: M. Vassallo, Storia dell’Ucraina. Dai tempi più antichi ad oggi, Milano 2020,) credo che sia l’unica storia seria dell’Ucraina oggi disponibile in lingua italiana, in questo momento decisivo.

                Non mi risulta che l’autore sia stato chiamato a qualche Tocsciò

              • habsburgicus scrive:

                @Andrea
                grazie ! troppo buono

              • habsburgicus scrive:

                @Miguel
                io credo -ma è solo un’opinione personale, eh :D- che l’autore andrebbe molto volentieri ad un talkshow, però dovrebbe essere invitato 😀 solo le splendide donne possono autoinvitarsi dovunque 😀
                se non lo invitano….

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Habs

                “solo le splendide donne possono autoinvitarsi dovunque ”

                E si autoinvitano anche gli uomini stronzi.

                Temo che tu non appartenga né alla prima, né alla seconda categoria.

              • habsburgicus scrive:

                alla prima, di certo no
                alla seconda, spero di no

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ma nei tocsciò non si invitano le persone per quello che sanno, ma per quello che rappresentano. Il dibattito ha i proprio personaggi, le proprie maschere (l’Ucraino, sostituibile con il Corrispondente, il Filorusso, alias il Pacifista, e l’Atlantista ci sono sempre), da immettere nella commedia.

              • daouda scrive:

                chi cazzo sto Vassallo?

                Ma vogliamo scrivere qualcosa su questo insulso articolo di Cardini che come al solito non capisce un cazzo di criptopolitica?

              • daouda scrive:

                Avrebbe avuto buon gioco a parlare dell’anti-Bolshevik Bloc of Nations appena dopo la guerra mondiale e quindi Yaroslav Stetsk, e invece no anche perché dopo la (supposta) caduta del comunismo si sciolsero e magari erano poco spendibili…o forse perché sennò doveva fare accenni all’holodomor e non gli conveniva

          • habsburgicus scrive:

            Prima di Gouzenko l’opinione pubblica americana era ferma a “zio Joe che ha sconfitto i nazisti”

            ti dirò Francesco…
            i più sì, ma forse non tutti
            ti citerò una fonte “impura” dell’autunno 1943..il famoso “Signal”, organo di propaganda tedesca -ma non NS, era più Wehrmacht/nazionalista
            orbene, quel numero, dopo una pagina sulla “festa nazionale serba” con foto di una cerimonia a Belgrado cu parteciparono vescovi ortodossi, Ministri serbi e generali della Wehrmacht con legenda “il vescovo Gavrilo prega per la sconfitta del bolscevismo” , ha un articolo
            “Progressi della venerazione per Stalin” che -se non censurato e alterato- dovrebbe essere la traduzione di un articolo di Walter Lippmann, infkluente columnist dell’America più vera e fra l’altro probabilmente un “eletto” (il giornale non lo dice..i giornali NS e SS lo avrebbero detto :D)
            Lippmann [ripeto, se non l’hanno taroccato] avrebbe denunciato con sarcasmo il culto di Stalin in america e avrebbe ammonito contro sentimenti too friendly verso il Cremlino..l’articolo era della primavera/estate 1943, molto presto, noto alla Germania via Lisbona
            mitico questo passaggio
            irridendo i presunti esperti che dicevano che Stalin era ormai un brav’uomo e che mai avrebbe violato i suoi impegni ec ecc, Lippmann racconta questo aneddoto
            una vecchia signora, dell’America bene, in un ricevimento all’Ambasciata nipponica molto prima di Pearl Harbour (7/12/1941) raccontava di un suo amico che era stato in Giappone e che aveva anche imparato perfettamente il giapponese; sorridendo, il diplomatico nipponico le disse “come potere essere Voi in grado, Signora, di rendervi conto di questo ?” 😀
            quindi qualcuno in USA -a differenza dell’Inghilterra- era diffidente verso Mosca già prima del 1945

            • daouda scrive:

              Beh gli americani avevano visto sul proprio suolo l’illegittimo ordine di san Giovanni degli opsedalieri figliato dal sovrano ordine di Malta agire nel reclutamento fra i russi emigrati di combattenti contro il comunismo che appena rientrati in Russia furono tutti trucidati nella famosa operazione Trust messa in atto da Lenin per far credere che ci fosse una reale resistenza anti bolscevica.
              Non ci vuiole un genio per capire che il comunista/fascita/nazista/socialista buono è solo quello morto possibilmente senza funerale

              • habsburgicus scrive:

                Sidney Reilly

              • daouda scrive:

                SOSJ operò in Baviera a ridosso della prima guerra mondiale, c’è da capire quantò determinò la thule society o d il comunismo bavarese.

                In ogni caso classico esempio di collegamenti fra Chiesa cattolica e russianismo ( i russi sono gli anglicani dell’ortodossia ).

              • daouda scrive:

                A cavallo della prima guerra mondiale ci sono state figure strane come Basil Zaharoff per dire, d’altronde fa fine 1800 alla prima guerra mondiale dire esoterismo era dire servizi segreti.

                Però inzomma, penso tu riconosca che l’abilità migliore del comunista è passarsi per miglior referente di fiducia contro il comunismo stesso, per dire.
                Ma questo è incomprensibile per chi ancora cerca coerenze ideologiche o congruenze pragmatiche.

              • daouda scrive:

                Richard B. Spence, “Trust No One: The Secret World of Sidney Reilly”

                me lo traduci? Anzi ingaggia MM armeno fa qualcosa de interessante na vorta tanto…

              • daouda scrive:

                la mia domanda retorica a te che puoi habs:

                libri del genere li troveresti mai in Russia ed in Cina?
                A chi la risposta infame, l’infamità…

  32. PinoMamet scrive:

    Mi chiedevo come avrebbe modificato il suo copione per il pubblico italiano il Nostro Eroe Zelenski, per il quale, con buona pace del nostro Francesco, ribadisco la più assoluta disistima.

    Non ha trovato di meglio che paragonare Kiev a Genova, che a dire il vero non mi risulta sia stata distrutta totalmente dalla caduta del ponte Morandi.
    Sta a perde colpi…
    Ma per il nostro Draghi è più sufficiente, ripromette aiuto militare e sostiene che l’Italia vorrebbe l’Ucraina nell’Unione Europea.
    Ma sì, anche il Kazakistan, perché no? Se lo scopo è di renderla completamente ininfluente…

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ pino Mamet

      “Genova”

      Credo che il riferimento fosse anche allo spettacolare (e spaventoso, per numero di vittime civili) bombardamento Inglese del 1942.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ma ha senso? Sarebbe come dire che dopo Mariupol’ finalmente l’Ucraina entrerà in orbita russa.

      • PinoMamet scrive:

        Beh, se ha paragonato i russi agli inglesi della seconda guerra, mi pare davvero uno scivolone clamoroso…

        ma in Italia ci facciamo andare bene tutto, non corre rischi: il governo sarà sempre e comunque dalla sua parte, perché l’ha detto Biden in un orecchio a Draghi.

  33. Mauricius Tarvisii scrive:

    Quelli che a quanto pare il governo vuole che entrino in Unione Europea

    https://www.askanews.it/esteri/2022/03/22/ucrainaattivisti-caccia-alle-streghe-contro-esponenti-sinistra-pn_20220322_00207/

    “Eh, ma anche Putin!1”
    Fortunatamente Putin non rischiamo di trovarcelo nell’Unione.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ mauricius Tarvisii

      “unione”

      Per quel poco che so, forse – e dico forse – l’Ucraina nella UE la vedranno i miei nipoti.

      Quando furono organizzati gli Europei di calcio in comune fra Polonia e Ucraina, l’arretratezza relativa dell’Ucraina rispetto alla Polonia (!) mise in imbarazzo pure i miei colleghi che, in qualità di tifosi, erano andati sul posto a vedere le partite.

      Quando penso ai soldi che ancora oggi Varsavia ciuccia alla UE e al fatto che l’Ucraina è molto più vasta della Polonia mi vien da ridere. Altro che “idraulico Polacco”!

      Chi ha familiarità con le strade di quella parte d’Europa sa che la densità di carrozzabili (intesa proprio come Km di strade asfaltare extraurbane per Km quadrato) e’ circa uguale in Germania e Italia, si riduce a meno della metà in Polonia e si riduce dello stesso fattore in Bielorussia, per scendere ancora in Ucraina e Russia. Si tratta per lo più – tranne che vicino alle città principali – di lunghissimi rettilinei a due corsie, una per senso di marcia, percorsi a ogni ira del giorno e della notte da TIR, molti dei quali di provenienza Kazakha e moltissimi con targa Lituana. La velocità media non vi supera i 70 Km/h. In più ci sono attraversamenti rasoterra perché i cavalcavia in tutta l’Europa ex sovietica sono solo pedonali e solo nelle stazioni ferroviarie. Se si incontra un carro carico di fieno si va anche più lenti. E l’asfalto è sconnesso sua per il traffico pesante sia per il gelo stagionale. Non è raro vedere il rimorchio dell’autosnodato davanti scodinzolare lentamente per l’eccessiva quantità di vodka ingurgitata dal camionista. Le persone si spostano in pullman, e chi ha la macchina nuova fa sfoggio del suo nuovo acquisto con empatiche gimkhane contromano…

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • habsburgicus scrive:

        tutto vero !
        tir kazachi li vidi, proprio in zona tua o quasi (presso Sejny ormai quasi in Lituania) già nell’antidiluviano 1999

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ habsburgicus

          “Seiny”

          A due passi da quanto resta della Tana del lupo di Hitler, e a qualche decina di Km dal cimitero di guerra tedesco (quel che ne rimane) della battaglia dei Laghi Mazuri.

          Se ci torni, non perdere a Supraśl il museo delle opere d’arte sequestrate dai doganieri Polacchi ai contrabbandieri. Ci sono icone che risalgono all’XI secolo.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “Chi ha familiarità con le strade di quella parte d’Europa”

        E’ terribile ed affascinante il fatto che tutte le guerre mondiali (nonché diverse altre) partano sempre dalla stessa fascia di mondo di lingua slava, dalla Crimea alla Croazia alla Polonia.

        Mondi di cui nessuno “di qua” sa qualcosa, ma che trascinano tutto il resto del pianeta in massacri.

        Il guaio è che mi stanno tutti simpatici… nei miei viaggi nei Balcani, ho imparato a tifare per bosanski musulmani, serbi, polacchi, albanesi e macedoni. Dei russi so poco.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martínez

          “mondiali”

          Beh, proseguendo l’analogia fra guerre e terremoti e fra centri di gravità geopolitici e zolle tettoniche, le guerre si scatenano lungo le linee di faglia, e le linee si spostano su tempi molto più lunghi delle guerre stesse.

          Una è quella che dici tu. Un’altra va dal Caucaso al Golfo Persico. Non è un caso che Saddam attaccasse Khomeini più o meno lungo lo stesso fronte che divideva gli Abbasidi dai Savafidi, né che Erevan abbi adatto il ping pong fra Costantinopoli e Ctesifonte per secoli. Una terza, la più familiare a noi, è la Linea Gotica: quando morì, Dante faceva l’ambasciatore per lo staterello Ravennate, vaso di coccio in mezzo alle potenze di Venezia e Firenze. Una quarta va dal Alpi al Mare del Nord, e ci ha lasciato in eredità Stati cuscinetto come Svizzera e Lussemburgo, eredi di fragili paci del passato. Un’altra è il Chaco, che forse ha avuto in età moderne più guerre per abitante di tutte le altre. E chissà quante ce n’è in Cina, almeno dai Turbanti Gialli in poi…

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  34. habsburgicus scrive:

    https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/ucraina-nyp-amante-putin-in-svizzera-lo-convinca-a-stop-guerra/ar-AAVn1w4?ocid=msedgntp

    e il modello Lisistrata ?
    se dicesse a Vladimir “te la scordi finché non fai pace” ? 😀
    e poi dicono che la Grecia classica sia obsoleta

  35. Moi scrive:

    A proposito di Franco Cardini … è arrivato allo scontro con David Parenzo, ormai FC è ascritto al Gruppo dei Cattivi ! 😉

    • daouda scrive:

      Cardini fu un giuda al tempo dell’ismaelismo, e giuda rimane coll’eurasiatismo. NON è una merda come Giulietto Chiesa perché non è stato in contatto, ma alla fine la deformazione mentale la ha assunta.
      Ora però me leggo la sua minima pé capì che cazzo ha detto or ora.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “Parenzi”

      Da quando ho visto come ha trattato Orsini (che non è uno dalla risposta pronta come Cardini) ho messo una croce nera su Parenzo (come su quell’altro, Gramellini).

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • PinoMamet scrive:

        Gramellini è un povero computatore di pensieri da Bacio Perugina, il suo modo di fare il bullo intellettuale con Orsini sarebbe disgustoso se non fosse ridicolo.

      • Peucezio scrive:

        Andrea,
        “Da quando ho visto come ha trattato Orsini (che non è uno dalla risposta pronta come Cardini) ho messo una croce nera su Parenzo”

        Perché prima invece lo ritenevi degno di stima??

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ peucezio

          “stima”

          Sì, e questo ti dimostra la mia natura profondamente bonacciona.

          In caserma ero il sottotenente che dava meno punizioni in assoluto (dieci in dieci mesi contro una media di dieci al mese). E se punivo io erano guai, perché al reo dicevano tutti “eh vabbe’ ma se ti ha punito per il tenente Di Vita…!” 😉

          Ciao!

          Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        ho intravisto Orsini e chiunque lo abbia trattato male o malissimo mi risale nella stima

        anche se Parenzo sta in fondo alla Fossa delle Marianne e ha voglia a risalire

        • PinoMamet scrive:

          Dunque Orsini, stimato esperto di terrorismo e relazioni internazionali, dopo infinite dichiarazioni di fedeltà e amore per gli USA, osa affermare che l’invasione dell’Ucraina di Putin (che lui esplicitamente condanna) era prevedibile e probabilmente evitabile con una politica della NATO meno aggressiva.

          Apriti Cielo! diventa immediatamente un traditore della Patria (non è ancora chiaro quale: gli USA o l’Ucraina? 😉 ) e oggetto di bullismo mediatico, anche da parte di nullità assolute portata alla notorietà per il semplice fatto di essere degli stronzi provocatori (Parenzo) o dei buonisti banali fino allo sfinimento (Gramellini).

          Ora lascio a voi il giudizio se Orsini sia un infido fiancheggiatore di Putin e ce lo ritroveremo a mettere una bomba a Montecitorio, o se piuttosto i suoi detrattori non siano infami leccaculo privi di pensiero autonomo.

          • Francesco scrive:

            chiunque parli di “politica aggressiva della NATO” ha tutta la mia disistima (non antipatia)

            Orsini è anche antipatico, in più

          • PinoMamet scrive:

            ..chiunque parli di politica distensiva della NATO sta raccontando palle, però.

            (E gli USA sono peggio della NATO, ricordiamolo. Almeno la NATO è guidata da generali, non dal primo scemo che si può permettere di farsi eleggere…)

            • Francesco scrive:

              Io non parlo di politica distensiva della NATO.

              Rilevo che la Russia era ed è vissuta come una minaccia da tutti gli stati confinanti e che una polizza di protezione anti-russa è fortemente desiderata.

              A mio parere, è anche la cosa migliore in attesa che la Russia cambi così tanto da non essere più percepita male dai suoi vicini … tra qualche secolo, quindi.

              🙂

              PS Navalny, chi era costui? una delle cose belle di Kelebek è che è un mondo al di là dello Stargate, lontano anni luce dal mio mondo.

            • PinoMamet scrive:

              Vabbè, ed è tanto normale che Orsini, per aver detto più o meno testualmente “l’invasione dell’Ucraina era mossa prevedibile e che poteva essere evitata” sua trattato come un appestato oltre i limiti della decenza?
              Dai là…

              Va bene essere di parte – tra l’altro: Orsini è dalla tua parte- ma c’è un limite eh?

              • Francesco scrive:

                Beh no, perchè da per scontata la “buona fede” di Putin.

                Che possiamo dare per nulla almeno dal 2014, anche per le ben note intromissioni in casa ucraina.

                L’invasione dell’Ucraina era evitabile cedendo a Putin prima che invadesse. Il che mi pare un poco eccessivo. Oppure riempiendo di benvenute forze NATO l’Ucraina prima che entrassero anche i russi.

                Guardando agli ultimi 30 anni di storia mi pare che le cose stiano proprio così.

              • PinoMamet scrive:

                Mi sa che dia per scontata la sua “cattiva fede”, allora: c’era da aspettarsi che invadesse, e se si voleva impedirlo l’unica era trattare con lui e quindi, sì, dargli anche un po’di quanto chiedeva.

                Mentre i Nostri Eroi, voglio ricordarlo perché è già passato ben un mese, fino alla sera prima dell’invasione hanno insistito su un sonoro NO a tutto.

                Per poi ritrovarsi a negoziare condizioni ben peggiori, con migliaia di morti e il paese distrutto.

              • Francesco scrive:

                io non sono molto propenso a trattare così i bulli, neppure se hanno l’atomica, però.

                mi sembra un pò una cazzata autolesionista.

                certo, io mi pongo dal punto di vista della NATO, che ha più cannoni e altrettante atomiche di Putin, non della sola Ucraina

                comunque qui vale il proverbio che chi pecora si fa il leone se lo mangia., credo.

                ciao

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Tu conta che vivi in un paese che stipula un memorandum con la Cina e poi se lo rimangia perché gli Stati Uniti glielo impongono…

              • Francesco scrive:

                Io credevo che fosse perchè abbiamo ridotto i coglioni a 5 stelle all’impotenza e stiamo mettendo mano alle cazzate che hanno combinato!

                strano come i punti di vista possano differire eh!

              • PinoMamet scrive:


                io non sono molto propenso a trattare così i bulli, neppure se hanno l’atomica, però”.

                Questo è un altro argomento, non più “quelli che insultano Orsini saranno dei vigliacchi stronzi, o solo dei cretini stronzi “, ma “cosa farei io al posto del cretino e insopportabile Zelenski “.

              • PinoMamet scrive:

                Poi i bulli stanno sulle palle anche a me, certo, ma non è per questo che gli butterei uns bomba nucleare, su Gramellini e Parenzo 😉

              • Francesco scrive:

                Piano, io sono molto felice di non essere al posto di Zelensky, che a me piace anche parecchio ma è in una situazione impossibile.

                Se gli va bene ci sarà uno scenario finlandese e dovrà accettare di perdere una bella fetta di territorio, che non è mai una bella cosa.

                Ti ricordi che fine fece la Polonia con questo genere di giochini?

                Se gli va male … preferisco non pensarci.

                Ciao

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Io credevo che fosse perchè abbiamo ridotto i coglioni a 5 stelle all’impotenza e stiamo mettendo mano alle cazzate che hanno combinato!”

                A distanza di pochi giorni, senza nessun cambiamento nella maggioranza e nella compagine di governo?

              • PinoMamet scrive:

                “Piano, io sono molto felice di non essere al posto di Zelensky, che a me piace anche parecchio”

                ma seriamente, senza polemiche inutili, proprio per curiosità:

                ma come fa a piacerti?

                ma non vedi che è Salvini con l’accento slavo?
                “Ada! Quell’uomo non fa per voi. E’ un imbecille! Non v’accorgeste come sofferse per i responsi del tavolino? Avete visto il suo bastone? Suona bene il violino, ma vi sono anche delle scimmie che sanno suonarlo. Ogni sua parola tradisce il bestione….”
                😉

  36. habsburgicus scrive:

    proseguendo quanto da me già occasionalmente fatto, vi metto la lista -da me compilata, dunque fallibile e imperfetta, sarò felice qualora sia migliorata- dei rari Paesi al mondo che sono tornati al 2019 😀 ovvero che non chiedono nulla, dicesi NULLA, per l’ingresso a parte i documenti doganali (ad esempio il Regno Unito oggi chiede il passaporto, l’UE è finita, e c’é da ringraziare Johnson che non chieda il visto :D) il NULLA si riferisce a misure “sanitarie” di cui la povera Italia è ancora oberata e non se ne libererà mai, temo
    ecco i “gran 20”
    1.Irlanda
    2.Regno Unito manco PLF !
    3. Paesi Bassi, dal 23/3/2022
    4. Danimarca
    5.Svezia
    6.Norvegia
    7.Islanda
    8.Svizzera
    9.Lituania
    10.Cechia
    11.Ungheria
    12.Romania
    13.Slovenia
    14.Montenegro
    15.Giordania
    16.Bahrain
    17.Maldive
    18.Mongolia
    19.Messico
    20.Repubblica dominicana
    (il Lussemburgo non fa controlli a terra, ma in aereo li fa)

  37. Peucezio scrive:

    Moi,
    “https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/03/22/centinaia-di-trans-in-fuga-respinte-al-confine_e2bbfdc8-a888-473a-b621-ba7ee5ff5dfe.html”

    Qualcuno mi deves spiegare qual è la logica per cui, in un’epoca di soldatesse e di rifiuito di qualsiasi discriminazione, se cambi sesso (ma hai comunque la struttura fisica e ossea di un maschio) hai diritto di essere esentato a fare la guerra.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ peucezio

      “trans”

      Diciamo che la politica moscovita verso LGBT+ecc. non è un modello di tolleranza. Ancora nell’URSS il loro destino (i cosiddetti “ragazzi d’oro”) era il gulag. Del resto Kirill non ha forse detto chiaramente che la guerra è contro i gay pride?

      https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_LGBT_in_Russia

      (del resto, chi siamo noi Italiani per poter dare lezioni?)

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Moi scrive:

        Forse per lo stesso motivo per cui da MtoF gareggi con le “BioFemmine” … ma da FtoM ?! NON se ne vedono né in guerra né in sport, a quanto pare ! … Ma in politica e “fare cultura” (… nel senso di disclaimer contro lo stupro nei libri di Storia Antica per solidarietà alle sventurate donne Sabine 😉 e schwa nei libri di grammatica, ovviamente 😉 !) sì !

        … Boh !

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “Diciamo che la politica moscovita verso LGBT+ecc.”

        sicuramente, ma qui si parla di Ucraina, e la cosa bizzarra è:

        – i maschi devono andare in guerre, le femmine possono emigrare

        – chi nasce maschio ma si dichiara femmina quindi dovrebbe essere esentato

        – però se non ha ancora i documenti che lo attestano, deve fare il soldato.

        Non so se la legge ucraina richiede qualcosa di più di un’autocertificazione di cambio di sesso. Se no, prevedo qualche milione di nuovi trans M->F.

  38. Miguel Martinez scrive:

    Riflessioni interessanti. Evidentemente tanti paesi iniziano a fare i loro calcoli, e colgono l’occasione per sfuggire a un alleato troppo invadente.

    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_grande_gioco_delle_monarchie_del_golfo_nel_nuovo_ordine_mondiale/5694_45702/

    ASIA
    22 Marzo 2022 17:00

    Il Grande Gioco delle monarchie del Golfo nel nuovo ordine mondiale

  39. Miguel Martinez scrive:

    Mentre gli Stati Uniti minacciano la Cina…

    https://english.news.cn/20220323/e217b9632aaf44d88f5b6e75432034bb/c.html

    Wednesday, March 23, 2022

    China willing to forge all-round, high level cooperation with Saudi Arabia: Chinese FM

    Source: Xinhua

    Editor: huaxia

    2022-03-23 15:33:00

    ISLAMABAD, March 23 (Xinhua) — China and Saudi Arabia are good friends and brothers who trust each other and seek common development, and both have always supported each other on issues concerning their core interests, visiting Chinese State Councilor and Foreign Minister Wang Yi said here Tuesday.

    China is willing to forge all-round, high level cooperation with Saudi Arabia, Wang said during a meeting with Saudi Arabian Foreign Minister Prince Faisal bin Farhan Al Saud in the Pakistani capital, where Wang is attending the 48th session of the Council of Foreign Ministers of the Organization of Islamic Cooperation (OIC).

    Wang said China appreciates Saudi Arabia for taking an objective, fair position on issues related to China and for its support for China’s legitimate propositions.

    China supports Saudi Arabia in safeguarding its sovereignty, security and national dignity, as well as its major development strategies, such as the Green Middle East initiative and the Vision 2030, Wang said.

    • Fuzzy scrive:

      https://lesakerfrancophone.fr/les-etats-unis-perdent-leur-domination-sur-le-grand-continent-americain

      L’opération militaire lancée par la Russie en Ukraine a inopinément révélé une crevasse aux proportions historiques aux Amériques. Les pays d’Amérique latine se dégagent de l’influence de la Maison-Blanche et gagnent en autonomie politique. Comment Washington a-t-elle perdue son « arrière-cour » qui lui obéissait sans sourciller il y a encore peu de temps ?

      https://www.voltairenet.org/article216159.html
      Come tutto quello che viene scritto su rete voltaire è un po’ da prendere come di parte.
      Comunque non credo che si tratti di un testo falso.

    • Francesco scrive:

      >>> China and Saudi Arabia are good friends and brothers who trust each other

      lato A: Mulino Bianco

      >>> Wang said China appreciates Saudi Arabia for taking an objective, fair position on issues related to China and for its support for China’s legitimate propositions

      lato B: fine MB e inizio biechi interessi

      >>> China supports Saudi Arabia in safeguarding its sovereignty, security and national dignity

      tradotto: alla Cina fottuncazzo dei diritti umani in Arabia Saudita e non romperà mai le palle sul tema.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “non romperà mai le palle sul tema”

        Qualcuno rompe le palle a chi generosamente ci vende il proprio petrolio?

        Tra l’altro pare che i Sauditi non aumenteranno la produzione perché, con le riserve che hanno, non possono permettersi di sgarrare dal loro piano cinquantennale di emancipazione dell’economia dal petrolio.

        • Francesco scrive:

          >>> Qualcuno rompe le palle a chi generosamente ci vende il proprio petrolio?

          Un minimo capita, tra inchieste sulla macellazione dei giornalisti, proteste per le condanne a morte di massa, critiche per la conduzione della guerra in Yemen, altre proteste per le prevaricazioni ai danni delle donne e, ogni tanto, qualcuno che nota come l’AS sia lontanissima da ogni concetto di democrazia.

          Secondo me anche questo poco è ritenuto troppo da alcuni potenti sauditi.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “tradotto: alla Cina fottuncazzo dei diritti umani in Arabia Saudita e non romperà mai le palle sul tema.”

        Sono abbastanza d’accordo con te. Ma il punto è un altro: se scappano i topi, vuol dire che hanno capito che il gatto ha le ore contate?

        • Francesco scrive:

          se i topi minacciano di scappare, di solito è per strappare più tempo di ballo al gatto

          anche perchè non è che scappano verso il bosco, scappano da un altro gatto, che ha anche lui le sue belle peculiarità e pretese

          io mi tengo ben stretto il mio di gatto, da singolo umano prima ancora che da Italia

          ciao!

  40. Miguel Martinez scrive:

    Mi sembra che possiamo mettere insieme un dato certo.

    E’ un momento decisivo, in cui per la prima volta un paese (la Russia) sfida l’egemonia planetaria statunitense.

    Gli Stati Uniti chiamano a raccolta tutto il resto del mondo.

    Che in gran parte (Cina, India, America Latina, Pakistan, Africa. Arabia Saudita, Emirati, Iran) rifiuta l’ordine che arriva da Washington.

    Ciascuno di questi governi ha preso una decisione molto rischiosa. E siccome non sono cretini, e sono molto meglio informati di me, ne posso dedurre che pensino di uscirne vincenti.

    Se hanno ragione, è la fine dell’egemonia statunitense (e ovviamente anche dell’importanza dell’Europa).

    Nasce un mondo a delicata regia cinese.

    • tomar scrive:

      Sì, hanno deciso di non partecipare (per il momento) alla terza guerra mondiale. Ma non è affatto detto che la delicatezza della regia cinese riesca a evitare il graduale estendersi dell’incendio, quindi è davvero presto per dire che mondo sta nascendo. L’unica certezza, per gli europei occidentali nati come me poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, è che i tempi a venire saranno i peggiori della loro restante vita.

      • tomar scrive:

        “per gli europei occidentali”
        Errata corrige: mi sono allargato troppo: “per i piccolo-borghesi europei occidentali” … molti miei coetanei proletari del Mezzogiorno hanno avuto negli anni 50 e 60 vite così dure che più difficilmente potranno averne di peggiori nella loro vecchiaia… e anche tra i piccolo-borghesi con qualche eccezione, per es. un piccolo borghese portoghese mio coetaneo aveva negli anni 60 e fino al 1974 discrete probabilità di venire spedito in Angola o Mozambico e di perderci la vita, una gamba, un 0cchio ecc.

    • Francesco scrive:

      >>> per la prima volta un paese (la Russia) sfida l’egemonia planetaria statunitense.

      mah, Cuba non conta? sono lì a sfidare da decenni e non gli è successo praticamente niente.

      l’Iran dal 1979 è una spina nel culo agli USA ma … idem

      il Venezuela?

      insomma, qualsiasi cosa si voglia vedere nei fatti odierni NON è la prima volta, nè prima nè dopo il 1989/1992

      non è che su questa cosa sei un pò troppo messicano?

      🙂

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “mah, Cuba non conta? sono lì a sfidare da decenni e non gli è successo praticamente niente.”

        La sfida di Cuba è relativa. Il paese è sostanzialmente disarmato, ospita un’importante base statunitense, è sottoposto a embargo da tempo immemore, ha subito un tentativo di invasione e innumerevoli attentati che non sono riusciti nel tentativo di “esportare la democrazia”.

        • Francesco scrive:

          In che senso è relativa? l’eroica resistenza di un paese piccolo e povero contro gli USA non è un esempio per il proletariato mondiale e per tutto il terzo mondo?

          • PinoMamet scrive:

            Certo, infatti gli USA hanno rotto le scatole a Cuba finché hanno potuto.
            Ma Cuba resta un paese povero e che non costituisce una minaccia militare o economica, quindi gli di può dedicare tutt’al più qualche tentativo di avvelenamento del leader o qualche soldo speso per armare dei controrivoluzionari, non vale la spesa fargli un bombardamento in grande stile.
            Col rischio magari di una crisi umanitaria sotto casa in Florida! Sia mai.

            • Francesco scrive:

              Secondo me tu ragioni in maniera molto diversa dai politici di una potenza, anche media.

              Poi col tempo è diventato comodo fare gli anti-castristi a Miami e quindi il regime di Cuba ha trovato sostenitori interessati anche negli USA.

              Ma rimane un cattivo esempio, oggi Nicaragua e Venezuela lo hanno seguito, a dormire sugli allori crollano anche gli imperi più forti!

              Ciao

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Come fai a dire che lui ragiona diversamente dai politici se il suo schema spiega la realtà, mentre il tuo no?

              • Francesco scrive:

                Gli USA si impegnarono a non attaccare Cuba con l’URSS. Dopo il 1992 le condizioni politiche in America Latina erano troppo diversa da quelle degli anni ’60.

                Anzi, scusate, ma l’unico intervento militare diretto USA a Sud è stato a Grenada da moltissimi decenni … forse anche prima.

                Anche perchè sostenere che il Venezuela sia proprio un nulla come problema mi pare difficile.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Il Venezuela sta venendo strangolato da anni dagli Stati Uniti. E non chiede di ospitare basi cinesi.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        ” non gli è successo praticamente niente.”

        Tranne embargo a Cuba da 62 anni, Venezuela sotto sanzioni con rapina delle sue riserve auree, idem Iran (ah, l’anno scorso hanno pure ammazzato per sfizio un comandante militare iraniano).

        Diciamo che sono riusciti a sopravvivere.

        Invece credo che sia la prima volta che una sfilza di paesi scommettono di poter fare lo stesso, senza venire sanzionati. O comunque con un’alternativa in caso di sanzioni.

        • daouda scrive:

          guarda che l’embargo rende ricchi i mafiosi, sempre. Credi siano scontenti?

        • PinoMamet scrive:

          E tentativo di invasione di milizie paramilitari sovvenzionate dalla CIA, vedasi alla voce Baia dei Porci…

          • Francesco scrive:

            figa Pino: un episodio, minore, di decenni fa …

            veramente poco per dire che a sfidare gli USA si rischia di brutto

            cavoli Miguel, ti sei perso le vendite di petrolio di Venezuela e Iran a chiunque? alla faccia delle sanzioni?

    • Francesco scrive:

      >>> Gli Stati Uniti chiamano a raccolta tutto il resto del mondo.

      sbaglio o l’unica volta che il resto del mondo gli è andato dietro è stata la prima guerra del Golfo? neppure dopo l’11 settembre 2001 sono riusciti a smuovere “tutti” per la guerra al terrorismo, tanto meno per la seconda guerra del Golfo

      quindi, se Mig ha ragione, il crollo dell’Impero Usano è iniziato da molto tempo

      auguri!

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      “Se hanno ragione, è la fine dell’egemonia statunitense (e ovviamente anche dell’importanza dell’Europa).”

      Io direi, la fine dell’egemonia statunitense e la fine dell’Europa (non della sua egemonia, che ha perso da un secolo, ma proprio della sua esistenza come la conosciamo, come area prospera ed economicamente forte).

      Gli Stati Uniti rischiano di diventare una delle superpotenze, non più l’unica, noi rischiamo l’osso del collo.

      • daouda scrive:

        Peucé gli stati Uniti non sono mai stati la sola superpotenza intesa come appartato unipolare univoco ed hanno fatto di tutto affinché gli altri la recuperassero.

        • Peucezio scrive:

          Beh, beh, negli anni ’90 ci sono andati molto vicini.

          • Francesco scrive:

            sì ma è durato un attimo, giusto il tempo di stampare il libro di Fukuyama

            poi la Cina ha iniziato a insidiare la loro centralità, mentre la totale incapacità strategica di vari presidenti ha distrutto larga parte del capitale politico degli USA

            penso alla disastrosa politica in Medio Oriente o a quella nulla in America Latina

            • Peucezio scrive:

              Beh, direi che è durata dalla caduta del Muro almeno fino alla seconda guerra in Iraq compresa: parliamo di un quindicennio, non proprio un battito di ciglia. Gli Stati Uniti facevano il comodo loro ovunque, incenerivano intere nazioni e nessuno fiatava.

              • Francesco scrive:

                Insomma, la seconda guerra del Golfo ha collezionato una serie di vaffanculo mica male, compresi molti presunti alleati/ascari degli USA.

                E prima c’era stata solo la prima guerra del Golfo – quel pirla di Bush sr si fermò appena eseguito il mandato ONU – e la brevissima avventura in Somalia – lasciata nella sua felicissima anarchia auto-inflitta.

                USA strapotenti sì ma non certo impegnati a rifare il mondo.

              • PinoMamet scrive:

                Diciamo meglio: impegnatissimi a rifare il mondo, ma non onnipotenti e spesso guidati da pirla che credono di esserlo.

              • Francesco scrive:

                Dici? io ricordo un Clinton occupato in altro e a malapena conscio che esistesse il mondo, un Bush jr isolazionista prima e confuso seguace dei neocon dopo.

                Entrambi molto usacentrici e provinciali.

      • Francesco scrive:

        Scusa Peucezio, se gli USA se ne vanno l’ipotesi ADV diventa l’unica praticabile.

        se un cancelliere socialdemocratico “di sinistra” in coalizione con i Verdi raddoppia la spesa militare, vuole dire che l’Europa potrebbe avere un futuro, al tavolo delle potenze con soldi E cannoni

        no?

    • daouda scrive:

      dopo di questo per l’estate l’attacco cibernetico, ad ogni modo tale carta è sempre consequenziale all’esaltazione del complottismo come la sua crescita è servita all’uopo. Quindi Trump.

      • daouda scrive:

        inoltre ( e qui incentivo anche habs ad adocchiare ) come la fantomatica consacrazione inutile alla Russia e Ucràina da parte di Francis scaccola , Rattozinghero e vari episcopi alla luce delle da sempre ambigue posizioni della pseudo conservativa chiesa russa – ossia il kgb in disguisa, priva di succesione apostolica – potrebbero aprire scenari molto interessanti di prossima riunione.

        C’è poi sempre da guardare alla Turchia per riappropriarsi di Costantinopoli che nel progetto della deception dell’unità delle Chiese fa il suo colpo d’occhio, giusto per lasciare campo libero ai sauditi nell’egemonia del mondo ismaelita e permettere il genocidio degli sciiti, finalmente.

        • habsburgicus scrive:

          degli sciiti, finalmente

          i quali tanta voglia di finire come tacchini arrosto, non avranno 😀 e qualche forza ce l’hanno
          Iran (al potere), Iraq tranne Kurdistan (QUASI al potere), Bahrain (privati di ogni potere dal Re, ma comunque molti e potenzialmente a nuisance)…ecc ecc

          • daouda scrive:

            fà morì qualche decina di milioni di persone mica è un problema.
            La Siria è un falso problema, in Yemen vanno avanti, l’obiettivo è proprio l’Iran di cui non sò se avete notato la Giordania Marittima è tornata a parlare.

            Ripeto: L’Iran è un bue da piranha di Mosca

            • habsburgicus scrive:

              chiaramente Mosca tradirà l’Iran…e pure per un prezzo di saldo 😀 (nonostante il trattato del 26/2/1921/7 hut 1299 AHS fra Lenin e il regime in cui spiccava Reza Khan, futuro Reza Shah Pahlavi dal dicembre 1925/1304 AHS; ciò avvenne due giorni prima del trattato con il Re dell’Afghanistan, avvenuto il 9 hut 1299 cioé 28 febbraio e diciotto giorni prima del trattato con la Turchia kemalista avvenuto a Mosca il 16 adar/mart 1337=16 marzo 1921 in cui vennero fissate le frontiere del Caucaso ma Batumi restò al Cremlino dunque oggi è georgiana, per il resto fu ad maiorem Mustafa Kemali gloriam, una sorta di marxmanship applicata 😀 in cui ne fecero le spese gli armeni che, illusi, continuano a credere che i “russi” siano loro amici :D)
              però non sottovaluterei il popolo iraniano, che ha una grande storia e dignità…
              e lo dice uno che non ha, per usare un eufemismo, una simpatia travolgente per gli ayatollah 😀

              • habsburgicus scrive:

                anche se, forse, nel suo piccolo, una certa simpatia per il nobile popolo iraniano e per la sua affascinante storia magari l’ha pure dimostrata

              • daouda scrive:

                a me me stanno simpatici tutti i popoli, ma non cambia unavirgola il fatto che i governanti iraniani siano tutti cripto-comunisti ed il loro ruolo è determinato dai progetti che si hanno su la Giordania MArittima ed i Saud

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Cioè sveleranno che la Lombardia fu una sorta di manuale di come non si gestisce un’epidemia? E poi pubblicheranno lo stradario di Crema? 😀

  41. Francesco scrive:

    Scusa Peucezio, se gli USA se ne vanno l’ipotesi ADV diventa l’unica praticabile.

    se un cancelliere socialdemocratico “di sinistra” in coalizione con i Verdi raddoppia la spesa militare, vuole dire che l’Europa potrebbe avere un futuro, al tavolo delle potenze con soldi E cannoni

    no?

  42. fuzzy scrive:

    https://www.open.online/2022/03/23/guerra-ucraina-23-marzo/
    Ucraina, Putin all’Ue: «Per il gas basta euro e dollari: pagateci in rubli»
    Le forze russe sono riuscite a entrare in città e tra loro ci sono anche i separatisti del Donbass
    Questa è dalle 10 di stamattina che gira.

  43. habsburgicus scrive:

    https://www.msn.com/it-it/money/storie-principali/crisi-ucraina-putin-non-accetteremo-pagamenti-in-dollari-euro-per-gas/ar-AAVoULx?ocid=msedgntp

    corollario (non detto, perché evidentemente ci ritiene tutti fessi :D), è il ritorno al cambio ufficiale di regime del rublo*…donde il ritorno inevitabile al mercato nero e ai “negozi per stranieri” dove si paga “in valuta”…avanti tutta verso la risovietizzazione 😀 però sappiamo come è finita l’URSS (non subito, come ingrediente base ci deve essere un Reagan e un Thatcher che, ammetto, non si trovano all’ingrosso :D)..io fossi in lui ci penserei….

    *AdV di certo ben sa…
    a quei tempi c’era un cambio fissato, altissimo, per il rublo, da usare da parte di noi stranieri capitalisti per pagare hotel, servizi importanti e alcune merci (nel 1987 100 $ erano 60 rubli) che, volendo si potevano pagare direttamente in valuta estera ma sullo scontrino ti mettevano il prezzo in rubli teorici..poi c’era il cambio reale dove per avere 100 $ ti davano anche 1200-1500-2000 rubli
    con i dollari, i russi e le russe, potevano acquisire “merci di lusso” (parola vaga, si trovavano da noi anche in un negozio sperduto a Pontassieve :D)..rammentate che in tutta Mosca non c’era la Coca Cola, introvabile ! (a parte gli hotel per stranieri)
    ciò valeva anche nelle “democrazie popolari” come la Polonia…
    nel 1987, giovanissimo, all’Hotel Solec ORBIS [l’Orbis per chi non lo sapesse era l’Intourist della Polonia “popolare”, ma meno potente della sorella sovietica perché in URSS -eccetto chi ci andava per lavoro o invitato da organizzazioni prosovietiche- ci potevi entrare solo con l’Intourist, in Polonia no, potevi fare da te], credendo di essere furbo ma dimostrandomi solo ingenuo (o fesso :D, fate voi), cambiai al nero nell’Hotel con un conciergie (in Polonia non c’erano limiti 😀 in URSS un po’ di più) e il giorno dopo cercai di pagare in zlotych, cosa che mi ero assicurato essere possibile..e possibile lo era..ma la receptionist mi disse di dimostrare di aver cambiato al tasso ufficiale (pessimo ! furto puro !) almeno altrettanti zlotych+1 di quelli richiesti..ovviamente non avevo la ricevuta :D, dovetti pagare in marchi (in Polonia preferiti anche al dollaro, in URSS no !) e mi ritrovai con un mucchio di zlotych carta straccia, che riuscii a “sbolognare” a un impaurito benzinaio -in Polonia noi potevamo acquisire benzina solo con buoni ottenibili dall’ORBIS a peso d’oro :D- a Terespol, quasi in Bielorussia 😀 e il pieno, alla faccia di Jaruzelski :D, venne fatto !
    poi la dogana..e il paradiso sovietico 😀 dove a quei tempi dovevi firmare in inglese un documento in cui dichiaravi di impegnarti a riportare il tuo veicolo fuori dall’URSS entro 1 mese, altrimenti sarebbe divenuto proprietà dello Stato sovietico

    • werner scrive:

      Bella la storia, e interessante l’intuizione.

      Io mi chiedo anche se questo non potrebbe portare difficoltà con le importazioni. E se i compratori del gas si rifiutassero di pagare in rubli che fanno i russi? Smettono di venderci il gas?

      • habsburgicus scrive:

        E se i compratori del gas si rifiutassero di pagare in rubli che fanno i russi? Smettono di venderci il gas?

        hai, credo, colto un aspetto importante che però è spesso sottaciuto….
        è vero che noi abbiamo bisogno del loro gas, ma è altrettanto vero che loro hanno bisogno di vendercelo

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ habsburgicus

          “smettono”

          I russi possono vendere ai cinesi, e comunque hanno notevoli riserve sia auree sia di liquidità.

          L’Italia ha riserve di metano per quattro mesi.

          Alla UE hanno già riproposto di acquistare gas in comune per risparmiare, proposta finora snobbata.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • werner scrive:

            Vero, ma da quanto leggo tra Russia e Cina non c’è (ancora) l’infrastruttura necessaria a fare passare tutto il gas non venduto in UE. E inoltre avere un solo cliente non è mai una bella idea per un venditore.

            Certo tutto potrebbe essere aggirato dal mercato nero.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ werner

              “mercato nero”

              A parte che un metanodotto fra Russia e Cina c’è già (“Power of Siberia”) e che è già stato firmato il contratto per il suo raddoppio, concordo sul mercato nero.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

          • habsburgicus scrive:

            @Andrea

            concordo !
            Luttwak però la pensa diversamente (comodo, eh….tanto al caldo lui ci sta :D)

            D. Ma manca l’embargo alle importazioni di petrolio e gas naturale. Molti Paesi europei, fra cui Germania e Italia, al momento non possono permetterselo.

            L. “Non sono d’accordo. Possono permetterselo benissimo. Siamo in aprile. L’inverno è finito. Gli europei si mettano un maglione anziché tenere il riscaldamento acceso”.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ habsburgicus

              “inverno”

              Il 60% dell’elettricità italiana si produce bruciando gas.

              Il 40% del gas è importato dalla Russia.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            1) per vendere ai cinesi serve l’infrastruttura che per ora c’è solo in piccola parte. e quando hai un solo compratore a cui sei legato da infrastrutture molto costose è lui ad avere il coltello dalla parte del manico

            2) mercato nero? credo che non possa che rappresentare una quota infima e con prezzi del tutto insoddisfacenti per i russi

            3) speriamo nella pace anche per questo

            4) alla Russia i rubli non servono a nulla, che senso ha la mossa di Putin? serve a farci comprare rubli al cambio ufficiale? è una mossa astuta o disperata?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        E’ un po’ come chiedersi cosa succederebbe se i compratori smettessero di pagare tout court: se Gazprom non può accettare il pagamento in euro, allora non c’è troppa differenza tra i due scenari.

  44. daouda scrive:

    Che bello sentire ritirare fuori il traditore Giuliettino. 8 anni fa diceva , sapeva, parlava.

    MORTACCI VOSTRA MORITE MALE COMUNISTI DI MMERDA, voi e chi ci si accoda!

    • Francesco scrive:

      Bienvenue dans mon carruge!

      Il Sanders da per scontata la dottrina Monroe ma questo è un blog anti-imperialista!

      Ciao

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ah, quindi ammetti che gli USA fanno biekiSSimo imperialismo? L’altra volta mi accusavi di aver guardato troppo Guerre Stellari 😀

        • Francesco scrive:

          Beh, che gli USA nel loro “cortile di casa” abbiano praticato del bieco imperialismo è ben difficile negarlo. Io non mi ci provo neppure.

          Però se lo condanniamo, tocca fare lo stesso con Putin. E riconoscere che gli USA non invadono paesi a Sud da parecchio tempo. E quando ci provano con altri metodi ormai fanno più ridere che altro – buon per loro che chi si ribella con successo all’imperialismo yankees lo fa per installare dittature ottuse e fallimentari.

          Credo che nessuno più dei Castro, Ortega, Chavez-Maduro abbia lavorato per la vittoria culturale degli USA nella testa degli abitanti dell’America Latina.

          Adesso vedremo in Brasile se Lula ha ancora il tocco magico – o meglio i soldi del petrolio.

          Parlare di imperialismo USA in Europa, invece, è veramente psichedelico.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “Però se lo condanniamo, tocca fare lo stesso con Putin.”

            Io no, non condanno nessun imperialismo.

            L’imperialismo c’è dal tempo della prima città: in piccolo, è imperialismo anche Firenze che per arricchire il centro storico scarica rifiuti, aeroporti e autostrade sulla periferia, e se la periferia si ribella ci manda la polizia.

            E’ proprio per questo che non riusciamo mai a capirci, temo.

            Avrò detto cento volte che non ho mai scritto “Nixon Boia, Bush Boia, Clinton Boia, Obama Boia!” e per lo stesso motivo non scriverò mai “Putin Boia!”

            • Francesco scrive:

              Beh, ma se non condanniamo nessun imperialismo rimane solo da riconoscere che la Coca Cola è meglio.

              Invece credo che ci siano singole persone peggiori di altre, anche se tutti siamo dentro un Sistema che limita la nostra libertà di azione.

              Ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “Coca Cola”

                Credo che sia qui il motivo per cui ci scontriamo dialetticamente tanto spesso: stiamo guardando lo stesso bicchiere, solo che per uno è mezzo pieno e per l’altro è mezzo vuoto.

                La Coca Cola è meglio oggi esattamente come era meglio il governo di un Pericle rispetto a quello di un Falaride: perché vuol dire che entro certi limiti ciascuno può fare quello che vuole consumando quanto pensa gli serve senza eccessive frustrazioni.

                E’ ovvio che è meglio fare la coda per un iPod che per la tessera del pane. E’ ovvio che è meglio essere liberi di parlar male del governo che essere costretti a parlarne bene.

                Però – dato che nella vita reale il paese d Bengodi non esiste – gli uni stanno relativamente bene perché la grande maggioranza degli altri sta male.

                Se il benessere – e con questa parola intendo anche la possibilità di godere di diritti civili e politici – è distribuito secondo la solita piramide con pochi che stanno meglio e la massa che sta peggio, man mano che le risorse non rinnovabili del pianeta si esauriscono la comprensibile lotta di chi sta meglio per conservare il suo benessere implica il peggioramento delle prospettive di tutti quegli altri che già stanno male ora.

                Se per mantenere il consumo di KWh dello statunitense medio si deve investire nel fracking, e il fracking richiede a sua volta investimenti folli, da qualche parte gli USA devono procurarsi le risorse necessarie a sostenere tali investimenti.

                E che c’è di meglio del provocare l’aggressione altrui in un altro continente per scatenare una bella guerra? Così i paesi “fuck EU” dovranno comprare armi e gas liquefatto made in USA invece di procacciarsi il ben più economico metano russo, si mette in difficoltà la competitività dei concorrenti UE e si mobilita l’opinione pubblica dietro il Commander in Chief in un momento in cui sondaggi andavano male dopo la rovinosa fuga da Kabul.

                La democratica Atene non fece diversamene quando lasciò scatenare la guerra del Peloponneso: in un sol colpo ricondusse all’ovile i satelliti della Lega di Delo e andò alla guerra cinta degli infiammati discorsi di Pericle.

                Poi arrivò Alessandro, ma questa è un’altra storia.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Credo che sia qui il motivo per cui ci scontriamo dialetticamente tanto spesso: ”

                Non ho capito bene cosa sia successo.

                Fino a un mese fa, io e ADV eravamo in disaccordo su tutto.

                Adesso siamo d’accordo su tutto.

                Boh!

              • PinoMamet scrive:

                “ma se non condanniamo nessun imperialismo… ”

                Lèvati il basco di Che Guevara, Francè, non ti si addice.

                L’anti-imperialismo lascialo ad altri 😉

              • Francesco scrive:

                Andrea

                spiacente ma non ho nessun motivo per mettere la democrazia tra i beni che se io ne ho di più tu ne hai meno.

                Anzi, direi che è un bene ad esternalità positive, per cui più democrazia ho io e meno “costa” a te averne.

                Discorso diverso per i beni come la Coca Cola e il Kwh. Ancora diverso per il petrolio e il rame.

                Ma non c’è nessun Pareto per la libertà personale.

                Ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “Beh, ma se non condanniamo nessun imperialismo rimane solo da riconoscere che la Coca Cola è meglio.”

                Ma potevi scegliere qualcosa che non fosse proprio quella bevanda orribile? Dico proprio come sapore.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ francesco

                “Anzi, direi che è un bene ad esternalità positive, per cui più democrazia ho io e meno “costa” a te averne.”

                No!

                Questa è la bufala più colossale che abbia letto da quando Powell tirò fuori la prova delle armi di distruzioni di massa di Saddam!!

                🙂 🙂

                Da Tucidide, nel brano in cui parla di come i democratici Ateniesi trattarono l’innocua Melo, al massacro di Sand Creek giù giù fino al fosforo su Falluja la storia è piena di smentite clamorose.

                Quando va bene, la democrazia di uno Stato si applica ai cittadini di quello Stato, mica a chi non ne fa parte.

                E siccome la democrazia richiede parecchie risorse a disposizione del singolo che vi partecipa attivamente (altrimenti si riduce a puro tribalismo o familismo amorale), ed è per questo che il suffragio universale ha attecchito solo di recente pure nei sistemi democratici, Pareto vale eccome anche e soprattutto per la libertà personale. La quale, in assenza della libertà dal bisogno materiale, semplicemente non esiste (come dice Sandro Pertini).

                E te lo dice anche Einaudi, anche se indirettamente, quando ricorda giustamente che non esiste piena libertà personale che non sia anche libertà economica. Visto tuttavia che per un qualunque datore di lavoro la libertà economica è necessariamente anche libertà di licenziare, ne segue che per un dipendente la libertà personale del datore di lavoro implica precisamente la possibilità di perdere la libertà dal bisogno di cui parla Pertini, e dunque anche la propria libertà personale.

                Ne segue che in un sistema democratico liberale si può essere tutti liberi imperfettamente e solo in seguito a una incessante lotta di classe.

                Come volevasi dimostrare. 🙂

                A conferma di ciò, il libero mercato dove tutti godono di piena libertà economica è un ottimo paretiano, non di Nash. Non può cioè essere ottenuto puramente a partire dalla risultante delle ricerche individuali del proprio massimo vantaggio, dalla mano invisibile, ma richiede un accordo collettivo sull’economia, detto in linguaggio di tutti i giorni “statalismo”.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “cosa sia successo”

                È la guerra.

                Come tutte le situazioni estreme, tipo lo zero assoluto e i buchi neri, è una grande semplificatrice e aiuta a chiarire le idee a chi ne sta fuori.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

  45. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    “Se i culi dei potenti italiani fossero di carta vetrata i giornalisti in gran maggioranza sarebbero senza lingua”.

    (Ennio Flaiano)

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  46. PinoMamet scrive:

    PS
    Chiedergli di cambiare maglietta sarebbe troppo, ma qualcuno può chiedere a Zelenski di cambiare discorso? Mo’ in Francia ha tirato fuori Verdun… Minchia che palle!!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Lo cambia: ogni tappa della tournée è un po’ diversa, adattata al luogo dell’esibizione.

      • habsburgicus scrive:

        Verdun

        però in Francia, oggettivamente parlando, ci ha azzeccato: ai francesi, molto pieni di sé, piacciono questi accostamenti 😀

      • PinoMamet scrive:

        “Lo cambia”
        sì, cambia il nome della località bombardata 😉

        comunque, vado a memoria. in Germania, qualche mugugno, lui si incazza con i tedeschi per non ricordo quale motivo (si sono rifiutati di essere troppo ai suoi ordini);
        Inghilterra, tutto bene, grande retorica adatta al pubblico anglofono;
        Israele, ha pestato una merda (i correligionari sono freddini verso Zelenski);
        Italia, nonostante l’ostracismo sociale una settantina di parlamentari si danno malati, fa un paragone che non capisce nessuno, ma Draghi è entusiasta comunque;
        Francia, mi fido di quello che dice Habs conoscendo un po’ i francesi…

        • Francesco scrive:

          Pino,

          anche la zingara che chiede i soldi fuori dal supermercato cambia un poco la storia ogni volta, mica mi arrabbio con lei per questo!

          Capisco che Zelensky rifiuta quella che tu ritieni essere la giusta soluzione, arrendersi e sperare che Putin non pretenda tutto, ma dovresti essere più equanime nel giudicarlo.

          PS sulla maglietta: è ormai standard nel XXI secolo, per i paesi in guerra, essere guidati da leader in verde. Se stanno perdendo.

        • PinoMamet scrive:

          Putin non avrebbe preso quasi niente se Zelensky avesse trattato subito, come poteva fare, invece di farsi i selfie da guerriero.

          Putin non avrebbe preso niente del tutto se Zelensky avesse trattato con lui prima, anziché pretendere improbabili entrate immediate nella Nato e nell’UE.

          Forse agendo con un po’ più di intelligenza l’Ucraina sarebbe davvero entrata nell’ue, tra qualche anno.

          Sarei molto meno equanime nel giudicarlo di quanto sono, se fossi ucraino.

          Del resto il giudizio non sarà mio, ma della storia.

          • Francesco scrive:

            >>> Putin non avrebbe preso quasi niente se Zelensky avesse trattato subito, come poteva fare, invece di farsi i selfie da guerriero.

            Scusa ma mi pare una mezza cazzata estremamente improbabile. Putin ha sempre preso tutto, in politica estera.

            • PinoMamet scrive:

              A me risulta che abbia preso la Crimea e la Cecenia, dove i problemi erano antecenti a lui… e basta.

              Non ha occupato neppure l’insignificante Ossezia del Sud, che resta parte della Georgia.

              • Francesco scrive:

                che è stata sottomessa a cannonate e ora è un satellite russo, giusto?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                L’Ossezia del Sud si è ribellata alla Georgia. Certo, puoi dire che i ribelli erano pakati dai russi, ma allora anche i ribelli che piacciono a te diventano pakati dagli americani.

              • PinoMamet scrive:

                Mi risulta che l’Ossezia del Nord faccia parte della Federazione Russa;

                mentre in Ossezia del Sud i georgiani (che non sono russi e ce l’hanno con la Russia e appoggiano fieramente la causa ucraina…)

                “Dopo l’indipendenza della Georgia nel 1991, grazie al leader nazionalista Zviad Gamsakhurdia, il governo georgiano dichiarò la lingua georgiana come l’unico idioma amministrativo permesso nel Paese; stessa causa che anni dopo provocherà la rivolta dei popoli russofoni in Ucraina. Durante l’era sovietica invece, come lingue ufficiali della Repubblica socialista sovietica georgiana vi erano il georgiano e il russo, come assicurato dalle due costituzioni della RSS nel 1936 e nel 1979. La decisione del 1991 causò un forte sconcerto nell’Ossezia del Sud, i cui leader chiesero che la lingua osseta diventasse l’idioma del loro Stato. La minoranza osseta continuò a godere di un alto livello di autonomia, ma dovette confrontarsi con il crescente sentimento nazionalista della maggioranza georgiana. Violenti scontri animarono la fine del 1991, durante i quali molti villaggi sudosseti furono attaccati e dati alle fiamme, così come subirono attacchi case e scuole georgiane a Tskhinvali, capoluogo dell’Ossezia del Sud. In conseguenza di questi scontri, circa 1.000 persone persero la vita e tra i 60.000 e i 100.000 profughi lasciarono la regione, rifugiandosi lungo il confine con l’Ossezia del Nord e nel resto della Georgia. Molti profughi furono accolti nelle aree disabitate dell’Ossezia del Nord, dalle quali Stalin attuò l’espulsione degli Ingusci nel 1944, a risoluzione del conflitto tra Osseti e Ingusci. Solo il 15% della popolazione Osseta vive oggi nell’Ossezia del Sud.

                Nel 1992, la Georgia è stata costretta ad accettare un “cessate il fuoco”. Il governo georgiano e gli indipendentisti dell’Ossezia del Sud raggiunsero un accordo per evitare l’uso della forza tra di loro. Fu istituita una forza di peacekeeping costituita da osseti, russi e georgiani. Il 6 novembre 1992 l’OSCE organizzò una missione in Georgia per monitorare le operazioni di peacekeeping. Da allora fino alla metà del 2004, l’Ossezia del Sud è stato un territorio pacifico. Nel giugno 2004, è riesplosa la tensione a causa dell’ultra-nazionalismo di Saakashvili, Presidente della Georgia, sostenuto nella sua politica aggressiva degli Stati Uniti e dai loro alleati. Prese di ostaggi, sparatorie e occasionali bombardamenti hanno lasciato decine di morti e feriti. Un cessate il fuoco fu raggiunto il 13 agosto, ma è stato ripetutamente violato da parte di Tbilisi.”

              • habsburgicus scrive:

                quanto dice Pino è verissimo…
                i.Ossezia del Nord (Alania) è russa, cap. Vladikavkaz “dominatrice del Caucaso” (analoga a Vladivostok “dominatrice dell’Oriente”) era ASSR entro la RSFSR
                ii.Ossezia del Sud è georgiana (in epoca sovietica AO=avtonomnaja oblast’, regione autonoma)
                in Georgia vi furono proteste di piazza in 1976-1978, silenziate da Mosca (e in Occidente diffuse solo dalla destra) contro il russo equiparato al georgiano come lingua ufficiale; le proteste furono duramente represse da un certo compagno Shevardnadze, allora marxista duro e puro (la perestrojka era lontana :D), che disse “per il resto del mondo il Sole sorge a Oriente; per noi georgiani il Vero Sole, il compagno Brezhnev, sorge a Settentrione” (lo disse veramente eh :D)
                sulla questione della lingua, provo a spiegarmi un’ultima volta poi smetto 😀
                è vero che, in un mondo ideale (Svizzera, Lussemburgo, Galles, Alto Adige) garantire la lingua delle minoranze è “cosa buona e giusta”…ci mancherebbe
                ma in URSS e affini, “equiparare” il russo ha voluto dire di fatto sostituirlo all’idioma nazionale ! la Bielorussia lo ha fatto e ha perso la sua lingua !
                capirete che i “cattivi” ucraini e i “cattivi” georgiano non daranno mai, di propria volontà, equale status al russo ! ciò che sarebbe ottimo in Catalogna, è crimine antinazionale a quelle latitudini
                i russi giocano sulla non-conoscenza di ‘ste cose e fanno propaganda becera che in Italia purtroppo la gente si beve…
                quando in Ucraina i nazionalisti si opposero alla legge del 2012 (bilinguismo parziale), abrogata dopo la rivoluzione del 2014, non erano così fessi da voler vietare l’uso del russo..il russo lo usa(va)no tutti, nazionalisti inclusi nel discorso di ogni giorni ! mai ci furono problemi per l’uso ufficioso e privato del russo (negozi, autorimesse, comunicazioni personali)..quello che NON possono tollerare è che il russo abbia un ruolo UFFICIALE..idem in Georgia, dove vi è in più differenza linguistica forte… ciò che è avvenuto in Bielorussia spaventa tutti..la fine di un popolo..e permetterete che gli altri non vogliano fare questa fine..gli ucraini sono disposti anche a morire, vi piaccia o no

              • PinoMamet scrive:

                Non vorrei suonare cinico, ma…

                beh, mettiamola così: dovrebbe dispiacere agli ucraini!

                Lo ripeto per l’ennesima volta perché non si sa mai:

                secondo me non si devono invadere i paesi liberi e quindi Putin ha torto

                a dire il vero, credo che non abbia solo un torto “morale”, ma ha anche un “torto strategico”, che è forse peggio:

                con le guerre non si conclude niente, al giorno d’oggi. Avrebbe concluso molto di più semplicemente chiudendo i rubinetti del gas.
                E ci avrebbe anche guadagnato, anziché perderci.
                Ma Deus dementat ecc.

                A parte questo, credo che il georgiano sia sufficientemente diverso dal russo
                (no: è completamente diverso!)
                da non correre rischi.

                Ma se, giustamente, i georgiani vogliono preservare la loro lingua, non possono pretendere di farla perdere agli osseti…

              • PinoMamet scrive:

                Per tornare agli ucraini, e sempre con il caveat del neretto di cui sopra:

                ma cosa ci guadagnano dal perdere la grande letteratura russa, per guadagnare solo quella- con permesso- piccola e locale ucraina?

                Lo capisco come mossa politica
                (anche a Taiwan ultimamente insistono che loro sarebbero “taiwanesi” che sarebbe qualcosa di diverso dai cinesi, non è chiaro in che senso a parte i pochi aborigeni)
                ma come mossa culturale non ha senso…

              • habsburgicus scrive:

                io infatti farei un’altra politica…
                ma io non ho alcun potere financo in Italia, figuriamoci là

  47. habsburgicus scrive:

    https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/no-a-guerra-ucraina-inviato-clima-russia-si-dimette-chi-%C3%A8-chubais/ar-AAVpm29?ocid=msedgntp

    Chubais, per quanto la sua stella fosse ormai appannata, è pur sempre un esponente del second-tier dell’élite russa (insomma, meglio di niente :D)..
    era un “sopravvissuto politico” dell’epoca el’ciniana e qualcuno forse si rammenterà i giorni in cui Chubais era sempre sulle prime pagine dei giornali..i tempi di Burbulis (il lituano di Ekaterinburg) e di Gajdar (dal viso tataro)..una Russia che non c’é più…
    l’articolo dice, secondo me non a torto, che Chubais finora non fu purgato in quanto fu lui a presentare Putin al Cremlino…ahi Giustinian, di quanto mal fu matre 😀
    Chubais sarebbe in Turchia, sarebbe poco igienico per lui rimanere in Putinskaja Zemlja 😀

    • habsburgicus scrive:

      è possibile che gli USA puntino a “far passare” questo messaggio agli “oligarchi”, ai generali del KGB e all’élite in generale…
      “vi siete fatti i soldi ai tempi di El’cin..certo i soldi li avete ancora, con tutti icontorni (modelle ventenni ecc), ma insomma, rischiate..fatelo fuori, potete riuscirci….non conviene neppure a voi un presidente forte che un giorno potrà stritolarvi…molto meglio un presidente debole, che dipenda da voi (e da noi)” 😀 😀 😀
      così forse parlò Zara..ehm, Biden 😀
      il ragionamento, incredibile dictu, non è neppure da imbecilli 😀
      il guaio è che VP non è nato ieri e non sarà facile implementarlo 😀

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ hansburgicus

        “VP”

        Troppo facile ricordare il precedente di quel che fece Ivan il Severo ai boiardi… 🙂

        (il che fu non ultimo motivo della sua perdurante popolarità fra l’altro)

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          speriamo, per la Russia e per tutti, che questa volta lo Zar pazzo crepi in fretta

          e pazienza per la popolarità, quando morì Stalin piansero a decine di milioni

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “pazzo”

            Ti ha risposto meglio di quanto possa fare io un noto credente russo:

            ‘Come per l’astronomia la difficoltà di ammettere il movimento della terra stava nel
            rinunciare alla sensazione immediata dell’immobilità della terra e all’analoga sensazione del moto dei pianeti, così anche per la storia la difficoltà di riconoscere la subordinazione della personalità alle leggi dello spazio, del tempo e della causalità consiste nel rinunciare alla sensazione immediata di indipendenza della propria personalità. Ma come nell’astronomia la nuova concezione diceva: «È vero, noi non percepiamo il movimento della Terra, ma, ammettendone l’immobilità, arriviamo a un assurdo; ammettendo invece il movimento che pur non sentiamo, giungiamo a formulare delle leggi,» così nella storia la nuova concezione dice: «È vero, noi non sentiamo la nostra dipendenza, ma, ammettendo la nostra libertà, arriviamo a un assurdo; ammettendo invece la nostra
            dipendenza dal mondo esterno, dal tempo e dalle cause giungiamo a formulare delle
            leggi.» Nel primo caso bisognava rinunciare alla coscienza dell’immobilità nello spazio e
            riconoscere un movimento, che non avvertivamo; nel caso presente è altrettanto necessario rinunciare a una libertà di cui abbiamo coscienza e riconoscere una dipendenza che non siamo in grado di avvertire.’

            (Tolstoj, Guerra e pace)

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              Ordunque, che Tolstoj avesse dei difetti lo sapevo, che fosse proprio pirla no.

              Un cristiano che rinuncia alla libertà per una sega mentale? e senza neppure essere un protestante? malissimo, non male.

              Anche perchè le leggi di movimento dei pianeti più o meno le conosco, quelle della Storia …

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ habsburgicus

      https://youtu.be/Cz7hs3Ht_7k

      È in polacco, ma il punto cruciale è che l’intervistato – professore universitario esperto di relazioni internazionali dell’Est Europa – afferma che:

      A) pope ortodossi seguaci del patriarcato moscovita hanno aiutato truppe russe nel localizzare obiettivi ucraini;

      B) truppe russe hanno ucciso pope ortodossi seguaci del patriarcato che pochi anni fa si è separato da Mosca.

      L’ho capita io così e mia moglie ha confermato.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • habsburgicus scrive:

        se l’Ucraina resterà indipendente -come auspico- bisognerà anche risolvere una volta per tutte la questione religiosa ortodossa…
        certo, rispetto assoluto di ogni fede o mancanza della medesima, ma insomma in Romania gli ortodossi sono ortodossi ROMENI, in Bulgaria sono ortodossi BULGARI, in Serbia sono ortodossi SERBI…
        dunque gli ortodossi in Ucraina dovranno essere ortodossi UCRAINI (naturalmente i non credenti, gli ebrei, i cattolici, i musulmani, i buddisti continueranno ad ogni diritto come li hanno in RO, BG e SRB !)… bisognerà con le buone, o se necessario con argomenti più persuasivi :D, far capire a Kirill che -il suo Putin permettendo- potrà fare quel che vorrà in Russia e nella sventurata Bielorussia, ma l’Ucraina dovrà essere per lui off limits…esattamente come gli è off limits la Romania—
        il precedente presidente Petro Poroshenko (20124-2019) capì l’importanza della religione anche nel mondo laico di oggi e favorì la rinascita dell’autocefalia (5/1/2019)..Zelens’kyj non lo capisce..e invece dovrebbe
        censeo autem Patriarchatum Moscoviticum in Ucraina delendum esse !

        • habsburgicus scrive:

          il giorno che esisterà un’ortodossia UCRAINA condivisa a livello pan-ortodosso, gli ucraini avranno fatto bingo….l’ortodossia oggi serve solo per scopi nazionali, e bon..dunque una Chiesa ucraina ortodossa che raggruppi TUTTI GLI UCRAINI ORTODOSSI (ovviamente non gli ucraini cattolici, uniti, ebrei, atei, buddisti, zoroastriani !!!! sia chiaro !!!!) dovrebbe essere una priorità !
          esagerando, io cederei le cas échéant la Crimea ma una Chiesa ortodossa completamente indipendente da questo Kirill che ormai incomincia a essere molesto 😀 lo riterrei condicio sine qua non !
          purtroppo non comando io 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Con quattro anni di scisma duro alle spalle è complicato, nel senso che dovrebbero avvenire:
            – una riconciliazione al vertice tra Mosca e Costantinopoli
            – una riconciliazione alla base tra le due Chiese ortodosse ucraine

            L’autocefalia è sempre stata un problema 😀

            • habsburgicus scrive:

              io che in queste questioni sono più autocratico di te 😀 laddove sono più liberale in altre :D, pensavo al modello venizelista o a quello romeno del 1924 quando il Re decise di imporre iul nuovo calendario…
              ultimatum ai singoli vescovi e loro deposizione se non abbandonano Kirill 😀 non appena tutte le diocesi siano occupate, un bel Sinodo -che deve essere unanime :D- che rinnovi l’autocefalia, rinneghi in modo definitivo ogni legame con Mosca (ma sì, per far scena, facciamogli pure anatemizzare anche il papismo, quello è come il prezzemolo, non manca mai :D) e chieda un’ulteriore placet di Bartolomeo…bon

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                La vedo difficile, non tanto per umanità, ma perché:
                – gli Uniati ci starebbero con gioia, ma da Roma verosimilmente tirerebbero il freno
                – Bartolomeo deve compensare con l’autorità morale quello che gli manca in autorità effettiva
                – la guerra finirà e così la stampa europea finirà a perdonare all’Ucraina qualsiasi porcata. Solo che imporre l’obbedienza religiosa manu militari in Occidente è considerato una porcata

                Poi io ho sempre detto che per me tra Cirillo e Bartolomeo ha ragione Bartolomeo, ma non ci posso fare nulla se gli scismatici hanno la Chiesa difettosa 😀

              • habsburgicus scrive:

                come alternativa “soft”,
                lasciare a Kirill gli irriducibili (se li tenga !) e cercare di scippargli un po’ di vescovi..o, in caso di vacanza, intervenire discretamente per fare scegliere “uomini sicuri”..nel Seicento i gesuiti lo fecero più volte e riuscirono infine a fare eleggere vescovi ortodossi persone segretamente uniate ! così ci prendemmo Leopoli (Shumljans’kyj che fece l’ortodosso 31 anni prima di palesarsi, fare outing diremmo oggi, nel 1700 :D)—ma ci vuole tempo

              • Daouda scrive:

                Habs habs sei un filetista di merda , e se chiami patriarcato Mosca sei un innovazionista illegittimatore.

                Che cazzo te frega dei titoli de quelle pseudoChiese se sono prive di successione apostolica e covo letterale di spie dei servizi?

                Ad ogni modo anche il fanar non è patriarcato, Bartolomeo è massone e sta spingendo per eresie giurisdizionali similpapiste come distorsioni ecclesiologiche.

                Coi se e coi ma l’Italia avrebbe 100 milioni compresi rimpatri + rimpinguata natalità, da Nizza a Fiume e le parti nostre in Svizzera più Corsica, Albania ( grande Albania ), malta e da Tunisi a Bengasi.
                La mafia cooptata nei servizi, questa sarebbe na grande italia co tre paradisi fiscali ancora più evasoribili come monaco e san marino + il vaticano con le sue spie e nunziature.

                Ma almeno lo sò che sò cazzate e sarebbero abusi.
                Bartolomeo e Kirill sono abusi.
                Kirill poi è un gangster in realtà, per dire

              • Daouda scrive:

                L’elezion del vescovo senza il popolo è anticanonica

              • Daouda scrive:

                Per non passare per fascista l’altro sogno nel cassetto è il ripopolamenti strategico italico dopo aver fatto soffrire prima di stenti e poi bruciati vivi almeno 50 percento dei cosidetti italiani.
                Ma lo sò che è na cazzata, mica me chiamo Pio V

                Inzomma te ragioni come se Usa e Russia non stiano giocando a braccetto.
                Dovresti sapere meglio di me che i cosidetti battaglioni “nazisti” sono pieni di russi, che gli chabad stanno da una parte e dall’altra, e l’Ucraina è una carta non un obiettivo:
                – per calare giù la distorsione covis e sbarazzarsi dei demoliberali
                – per favorire la rimodulazione della UE e NATO che solo i cojoni credono egli li abbia uniti
                – per switchare dal dollaro ed il web atlantico.

                L’Ucraina sò cagnolinetti, noi pure se semo un san bernardo ( magher ), sempre cani ed a cuccia pure noi saremo

                https://www.illiberalism.org/unexpected-friendships-cooperation-of-ukrainian-ultra-nationalists-with-russian-and-pro-kremlin-actors

  48. Miguel Martinez scrive:

    Gli Stati Uniti alzano la posta, con un attacco diretto alla Cina, e su temi che non c’entrano con l’Ucraina (uighuri, Tibet, Hong Kong).

    Per ora si tratta solo di restrizioni sui visti di alcuni individui presumibilmente legati al governo cinese.

    https://twitter.com/GeopoliticalCen/status/1506005422221795332

    • habsburgicus scrive:

      però, lasciamelo dire, Miguel
      sarà perché io sono un po’ démodé
      sarà perché conoscendo un minimo di storia so che la “guerra sui due fronti” [questa solo teorica] è meglio evitarla se possibile
      sarà pure perché sono un pavido
      ma insomma
      in questo momento la Cina andrebbe lasciata stare ! (e lo dici uno che è critico sui cinesi)..ma un minimo di senso diplomatico ! prima “risolvere” il problema russo, poi semmai pensare ai cinesi….così fecero gli Orazi contro i Curiazi, ogni cosa a suo tempo…
      non può che venire in mente l’antico adagio, quos Deus vult perdere prius dementat !

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        No, no: se terza guerra mondiale deve essere lo deve essere con tutti i crismi! 😀

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Habs

        “in questo momento la Cina andrebbe lasciata stare ! ”

        Ho pensato anch’io.

        I casi forse sono due:

        1) si tratta di un semplice “atto dovuto”, una procedura burocratica che si doveva comunque mettere in atto, ridotto in pratica ai minimi termini

        2) al contrario: gli Stati Uniti sanno che è arrivato il momento decisivo, che il gioco adesso è in mano alla Cina, e che bisogna arrivare allo scontro finché rimane almeno la superiorità militare statunitense.

        • Peucezio scrive:

          La superiorirà militare se la sbattono, perché con la bomba atomica sono tutti pari (e comunque la Russia ne ha di più, mi pare).

          • Francesco scrive:

            No, non credo proprio che la Bomba funzioni così.

            Altrimenti tutta la spesa militare convenzionale dagli anni ’50 in poi sarebbe stata la più grande e ben orchestrata truffa della storia!

            😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Le armi convenzionali servono per le guerre per le quali non serve la bomba. Nello scontro diretto tra superpotenze, invece, si usa la bomba, perché gli imperi cadono da imperi.

              La Spagna mica si arrese nel 1648.

              • Francesco scrive:

                Obiezione seria: la Spagna mica aveva la Bomba nel 1648.

                Quella tecnologia rende difficilmente applicabili le vecchie logiche.

                Nessuno pensava a un attacco nucleare sovietico contro la NATO in Europa, tutti gli scenari prevedevano divisioni corazzate e aerei da guerra (e sottomarini KILO e AKULA).

                All’inizio, almeno.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Non aveva la bomba, quindi ha combattutto convenzionalmente fino al collasso. E dopo la guerra la Spagna passò da essere la superpotenza ad essere un paese di secondo ordine in declino.
                Se avesse avuto la bomba, probabilmente l’omicidio-suicidio l’avrebbe compiuto.

              • Francesco scrive:

                Quindi?

                prevedi un Putin spagnolo, disposto a tutto per non riconoscere che la Russia non è più una superpotenza?

                “muoia Sansone con tutti i Filistei”

                bella prospettiva

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Gli imperi di solito fanno così. Lo faranno anche gli Stati Uniti quando verrà il loro turno.

              • Francesco scrive:

                A quali imperi stai pensando?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                L’Impero Romano d’Occidente fu incapace di riformarsi per sopravvivere come compagine limitata alla sola Italia (sostenibilissima, come dimostrarono Odoacre e Teodorico) e si svenò in tentativi velleitari di riconquista.
                L’Impero Spagnolo che abbiamo citato.
                L’Impero Britannico sparì con la Seconda Guerra Mondiale. Capisco che la cosa è indorata con risvolti etici e compagnia, ma il prezzo di quella vittoria (sovietico-americana) fu il collasso in pochi anni del più vasto impero della Storia.
                Il Giappone idem, lottò fino allo stremo.

                Mancano all’appello gli imperi la cui decadenza è stata molto più lunga (Romano d’Oriente, Moghul…) che nel momento decisivo si ritrovarono a non essere più imperi, nonché quelli più volatili, che si sono sgretolati molto rapidamente.

              • Francesco scrive:

                Scusa ma l’impero britannico è svanito pacificamente, niente crolli di templi con dentro tutti.

                Ha fatto più fatica la Francia e solo in alcune colonie.

                Non mi convinci, non c’è una regola per cui gli imperi tendano a fare fini grandiose, tragiche e sanguinose.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                L’Impero britannico ha resistito ai tedeschi fino allo stremo, rifiutandosi di fare concessioni e accomodamenti. Il risultato fu la dipendenza dagli USA che gli imposero di abbandonare impero e talassocrazia. E la traformazione in potenza di secondo ordine.

              • Francesco scrive:

                Curiosa lettura della Storia, mi viene da dire.

                Mi limiterò a osservare “per fortuna che lo hanno fatto”.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Non è questione di fortuna: è un comportamento imperiale. Se vuoi leggerla in chiave escatologica, non poteva che andare così e Hitler non poteva che perdere nello sfidare due imperi.

        • Francesco scrive:

          Mig,

          invecchiando tendi al melodramma. La Cina e gli USA giocano al solito giochino della diplomazia, tutta una pallosissima serie di minuetti e avant-indrè.

          Un giorno si attaccano (imperialisti! comunisti!), quello dopo fanno i paesi seri che collaborano per il bene del mondo, poi ricominciano. E sull’Ucraina è esattamente lo stesso, ognuno tiene i piedi in enne scarpe.

          Non mi agiterei a ogni loro ondeggiamento.

          PS ieri su FB un media ufficiale cinese sparava ad alzo zero sulla questione Taiwan. Ho dormito lo stesso.

          • PinoMamet scrive:

            Sì, ma tu hai anche detto che i russi non avevano alcuna portaerei mentre ne hanno una (“ma non vale” hai risposto “secondo me è una schifezza!”)
            e che hai negato che avessero missili ipersonici fino al giorno prima che li sparassero…

            • PinoMamet scrive:

              La discussione sulla portaerei russa è di anni e anni fa…

              • Francesco scrive:

                Quella che hanno venduto alla Cina per un tozzo di pane? Dato che i russi non sono mai riusciti a renderla operativa prima di venderla, mi sa che ho ragione.

                Sui missili ipersonici ha chiesto se erano operativi o prototipi, visto che si parlava di bestie intercontinentali. Quelli che stanno usando sono armi tattiche con poche centinaia di km di gittata (chapeau ai russi per averli sviluppati, certo).

                Brutte bestie ma non tali da modificare l’equilibrio strategico MAD.

                PS non ho capito da dove parte la tua osservazione, scusa.

              • PinoMamet scrive:

                No, quella che hanno tuttora e porta 12 Sukhoi 33 e 5 Sukhoi 25

                Francè, il mondo è più grande degli USA…

                sui missili vattelapesca, ricordo benissimo il tuo sarcasmo di qualche giorno fa…

              • Francesco scrive:

                Pino

                persino le navi italiane portano più di 17 aerei!

                moh mi cerco questa misteriosa nave russa!

                PS non prendertela troppo, sono anni che non approfondisco più come si deve gli arsenali delle potenze grandi e medie

              • PinoMamet scrive:

                Aridaje… è roba dei sov.. pardon, dei russi, quindi non esiste, e se esiste fa schifo.
                😉

                Non è tanto misteriosa, Francè, sarà lunga 200 metri 😉 e basta cercare su Wikipedia “flotta russa”.
                Anche dieci anni fa eh?

              • Francesco scrive:

                Allora Pino ha ragione (ma i russi direbbero di no perchè a chiamarla portaerei non passa per i Dardanelli).

                Non mi è chiaro perchè abbia a bordo 12 caccia cazzuti e 5 aerei anticarro … nè cosa sono i 20 caccia meno cazzuti ma futuri indicati.

                Cmq avevo torto, ero convinto che la avessero venduta alla Cina.

              • Francesco scrive:

                Ah ecco, i cantieri sono in Ucraina e lo scafo della seconda unità è stato venduto alla Cina per davvero!

              • PinoMamet scrive:

                PS
                La portaerei Cavour, fonte Ministero della difesa, porta “circa 20 aeromobili tra ala fissa e ala rotante”…

              • Francesco scrive:

                Allora, è lunga più di 300 metri ed è … rotta, i lavori di ammodernamento non stanno andando benissimo tra incidenti e incendi e dovrebbe tornare in mare nel 2023 se va tutto bene.

                in inglese ha una forza aerea più seria che in italiano

                (e se leggi tutta la voce di Wikipedia è una mezza bagnarola per davvero)

                🙂

              • PinoMamet scrive:

                Ripeto… 😉

        • Tortuga scrive:

          Nel momento stesso in cui cina e russia hanno anche il nucleare ipersonico la superiorità militare degli usa non esiste più.

          E non esiste comunque anche se l’avessero perchè una atomica su un ipersonico non si può intercettare.
          E’ quello di cui si sta parlando in giro in questi giorni a proposito dei missili ipersonici. O che ci carico una bombetta e che ci carino una nucleare arriva a destinazione.

          • Francesco scrive:

            Tortù

            la MAD è datata dagli anni Cinquanta, giusto? e non credo sia mai cambiata, che le difese sono sempre state troppo deboli rispetto alla forza bruta degli attacchi – comprese le mitologiche e propagandistiche Guerre stellari

            basta un buon numero di ICBalisticM con testata multipla

  49. Moi scrive:

    La III Guerra Mondiale … cui prodest ? … I NeoMalthusiani UltraEcologisti che vogliono ridurre il prima possibile la Popolazione Mondiale a 500’000’000 al massimo, direi.

  50. Peucezio scrive:

    Francesco,
    “ti scordi che io sono cristiano: Dio è l’Assoluto ed è pure morale. Tutta la storia obbedisce a Lui, quindi tutta la politica che presume di essere libera dalla moralità è sterco di Satana (e fallimento).”

    Qua non stiamo parlando di stati cristiani, ma di stati secolarizzati.
    È lì il satanico: una morale senza Dio, che produce mostri.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ peucezio

      “senza Dio”

      Anche il patriarca Kirill è senza Dio?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Peucezio scrive:

        Andrea,
        ovviamente no.
        Formalmente comunque la Russia non è una teocrazia.

        In ogni caso, siccome non esiste una morale universale, ma tante morali quante sono le culture, se ognuno applica la sua all’esterno del proprio paese succede una carneficina.
        Che è ciò a cui assistiamo.

        Il passaggio da un’idea pragmatica e negoziale della politica estera a una morale e messianica è la causa dell’imbarbarimento dei rapporti internazionali, perché è la base della delegittimazione morale dell’avversario, della sua demonizzazione.
        Se tu sei portatore di ragioni e interessi diversi dai miei, possiamo trovare un compromesso, anche scontrarci, ma in modo relativo e circoscritto e alla fine trovare un accordo di pace.
        Ma se tu sei malvagio io ti devo annientare.
        Per questo l’idea di una politica estera “morale” è un’idea intrinsecamente genocida.
        Quindi quanto di più immorale e criminale possa esserci.

        • Francesco scrive:

          Secondo me tu confondi morale e interessi.

          La pace o convivenza è una ragione morale comune, in una pluralità di interessi.

          Come dici tu, è quando gli interessi vengono vestiti da morale che la pace diventa impossibile.

          Ma anche quando ci sono attori politici semplicemente fuori da quella morale comune, come il defunto AH.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ francesco

            “morale comune”

            Un controesempio è la Guerra di Secessione.

            Fu combattuta con una ferocia inaspettata. Conosciamo le cause economiche di lunga durata della guerra (il destino del Far West, il protezionismo nordista contro il liberoscambismo sudista, l’inconciliabilità di mezzi di produzione diversi ecc.) ma l’odio reciproco fra le parti era fortissimo anche prima della guerra, dato che John Brown e i suoi degni avversari sudisti si ammazzavano in Kentucky ben prima di Fort Sumter. E non si ammazzavano per soldi, ma con la Bibbia in mano e perché sinceramente che i nemici fossero emissari del Male.

            Né certo i Nordisti erano i “buoni” e i Sudisti “cattivi”: oggi Brown sarebbe considerato a ragione un assassino a sangue freddo, e la “terra bruciata” di Grant emula la Vandea.

            Struttura e sovrastruttura, certo: ma senza la sovrastruttura religiosa il conflitto perde quel che non so che di gioiosa combustione dell’eretico che insaporisce il mondo da prima di Giordano Bruno.

            Per fare i conti del ragioniere basta la testa del ragioniere, ma per metterci l’odio ci vuole la Fede.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              basta dire che il Sud combatteva per la sua libertà e il Nord per l’unità della repubblica

              e trovi tutti l’odio laicissimo che ti serve

              ciao

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “laicissimo”

                Questa è come ce la raccontiamo oggi. All’epoca la laicità (specialmente oltreoceano) era inconcepibile. Ancora oggi scrivono “In God We Trust” sulle banconote.

                https://it.wikipedia.org/wiki/John_Brown_(attivista)

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                No, no, queste sono fesserie che vi raccontate voi materialisti volgare e razzisti anti-americani.

                Noi marxiani seri sappiamo distinguere la realtà dalle apparenze. E leggere le dichiarazioni dell’epoca riportate su dotti siti.

                😀

                PS Miguel, ho sparato a naso ma mi sa che ci ho preso. Tu che sei del ramo, cosa dici?

  51. Moi scrive:

    @ TORTUGA

    Con tutti questi peggioramenti, impossibile non ricordare il Marcel Proust che :

    « Les vrais paradis sont les paradis qu’on a perdus »

    [cit.]

  52. Miguel Martinez scrive:

    Per ADV

    L’amico Ugo Bardi ha pubblicato un testo molto chiaro e dettagliato di un certo Tsung Xu (che vive negli Stati Uniti):

    https://ugobardi.blogspot.com/2022/03/la-transizione-verso-lenergia-pulita.html

    Praticamente dice che le energie rinnovabili funzionano a meraviglia e salveranno l’economia.

    Ho qualche dubbio, ma la mia incompetenza in materia è assoluta, per cui lascio la parola ai giganti.

    • Francesco scrive:

      la mia incompetenza è vicina a quella di un ministro italiano medio ma già il primo grafico mi lascia moltissimo perplesso

      tra l’altro è ben noto che le batterie NON generano energia ma la conservano, dopo che è stata generata in altro modo

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “Tsung”

      Ho passato l’ultima ora a leggere il testo.

      Per lo più sottolinea le conseguenze del crollo del costo del fotovoltaico, e le analogie con simili crolli avvenuti all’inizio del diffondersi di altre tecnologie precedentemente impensabili (il vapore, l’alluminio).

      L’autore si sofferma sulla fase di crescita esplosiva di una nuova tecnologia.

      Tuttavia, dimentica che dopo una rapida fase di crescita, la presenza della nuova tecnologia si stabilizza.

      Inizialmente l’alluminio era più prezioso dell’oro. Oggi lo usiamo per le posate e per gli aerei. Ma le automobili e i camion li facciamo di lamiere d’acciaio, e le lattine le facciamo con altre leghe (la banda stagnata).

      Quand’ero giovane si parlava molto del titanio. Un grande avvenire dietro le spalle, oggi.

      Il laser ha avuto un’esplosione senza pari per le applicazioni, e se ne scoprono sempre nuovi utilizzi. Ma non lo usiamo per andare in bicicletta.

      E col vapore non ci facciamo nemmeno più i piroscafi, e men che meno le automobili (anche se la prima automobile andava a vapore).

      La saturazione è dettata anche dai limiti fisici intrinseci alla nuova tecnologia. Il vapore rilascia poca potenza per unità di volume, il laser ha un’efficienza ridicola, l’alluminio non è molto rigido, ecc.

      Più in dettaglio, è tipica l’insistenza sul crollo dei costi del fotovoltaico. È l’argomento principe dei suoi sostenitori, che peròtutti – e il nostro autore non fa eccezione – mettono sotto silenzio o quasi il suo collo di bottiglia, che è l’intermittenza.

      Di notte, o anche di giorno col cielo coperto o col cattivo tempi, il fotovoltaico non funziona. E di una fonte energetica che funzione a intermittenza il mercato non sa che farsene. Per tapparne i buchi si utilizza o il tanto vituperato nucleare, o il metano (magari russo). Perché non si usa il carbone? Perché quando sorge il sole di una bella giornata e le celle cominciano a funzionare, si può smettere di buttare carbone in caldaia; ma le braci continuano a bruciare e a emettere CO2 finché non si spengono. Il guaio è che quando il sole tramonta di nuovo le braci sono ancora ben lontane dallo spegnersi (basti pensare a quanto ci mettono a spegnersi in un focolare), ed e’ allora che bisogna di nuovo dare carbone. Dunque mettere celle in una rete alimentata a carbone non fa scendere moto la CO2.

      Risolvere il problema dell’intermittenza con l’accumulo dell’energia in eccesso in scorte da usarsi in seguito? Le scorte possono oggi essere in tre modi: idrogeno, idroelettrico e batterie.

      L’autore non parla di accumulo con idrogeno, e fa bene, che’ va immagazzinato, è esplosivo e la sua riconversione in elettricità ha una bassa efficienza a meno di usare anti ecologici catalizzatori.

      Accumulo idroelettrico? I bacini sono gia’ tutti occupati, ed e’ ecologicamente devastante.

      Batterie? L’autore ne parla di sfuggita, e cita un dato: 300 Wh a Kg di batteria. Prendendo per buono il dato (io sapevo di un record a 250 Wh/kg, ma passi) fanno 3,3 Kg per 1 KWh. Ora, in un anno l’Italia produce da 318 a 330 miliardi di KWh. Se li si dovesse accumulare tutti ci vorrebbe un miliardo di tonnellate in batterie. L’Italia produce l’1,5% di tutta l’energia elettrica del mondo. Per accumulare l’energia elettrica dell’umanità ci vorrebbero 60 miliardi di tonnellate di batterie. Immaginando una batteria fatta di litio, ci vorrebbero 60 miliardi di tonnellate di litio, la produzione di tutte le miniere della Terra per quattromila anni.

      Ora, è ovvio che le batterie si caricano e si scaricano: ma solo un numero finito di volte, poi vanno riciclate, e anche questo costa energia.

      Ma anche ammettendo di accumulare solo una piccola frazione dell’energia necessaria, è ovvio che è l’accumulo il collo di bottiglia del fotovoltaico, quello che gli impedirà verosimilmente inn ogni caso di essere la panacea predetta dall’autore dell’articolo.

      Non è solo la mia opinione. Il guru ascoltato d Bill Gates, Smolin (credo si chiami cosi’), ha usato questo argomento per convincere Gates a investire i suoi soldi non sul fotovoltaico, ma sul nucleare.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        Ma hanno trovato il modo di fare pannelli fotovoltaici senza usare materiali rari? e di riciclarli una volta che la vita utile è finita?

        In ogni caso dubito che esistano tecnologie panacee e sono certo che non si capisce neppure quali saranno quelle di successo in anticipo, saremmo troppo intelligenti.

        Ricordo i giudizi dei competenti sui primi Personal Computer!

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ francesco

          “pannelli”

          A bassa efficienza (dal 6 al 20%), si usa silicio cristallino raffinato e debitamente “drogato” (un po’ come i transistor). Si può variare l’architettura della cella fotovoltaica per aumentare l’efficienza. Celle fotovoltaiche ad efficienza più alta (sopra il 20%) richiedono materiali meno comuni come la perovskite (comune nelle condizioni di temperatura e pressione del mantello terrestre) o tecniche di nanotecnologia (i quantum dots) di solito usate su campioni da laboratorio.

          “riciclarli”

          Oggi le celle fotovoltaiche sono riciclabili al 90% e oltre.

          Questo riciclaggio è a sua volta energivoro: lavorare il silicio vuol dire fonderlo, e fondere il silicio richiede tanta energia. Il silicio, com’è noto, è parente del vetro. La costruzione di una sola bottiglietta di birra da 33 cl richiede l’energia immagazzinata da un Kg e mezzo di batterie di Tesla.

          “rari”

          I materiali rari servono soprattutto all’eolico, per produrre le calamite usate nelle dinamo montate sul mozzo della pala eolica. Il materiale migliore è il neodimio, terra rara (al 90% di origine cinese). Alla frequenza di rotazione della ruota di una bicicletta (1 giro al secondo o poco più) un grammo ci calamita produce 1 Watt per il fanale della bici. A una frequenza simile girano le pale eoliche in condizioni ottimali (cioè di rado): produrre 1 MW richiede allora una tonnellata di calamita, ossia di neodimio. L’estrazione e la lavorazione di 1 Kg di neodimio richiede l’estrazione e la frantumazione di 50 tonnellate di terra, per cui la nostra pala eolica da 1 MW richiede di lavorare cinquantamila tonnellate di terra. Un parco eolico da 200 MW, come quelli che andava di moda pubblicizzare fino all’attacco russo all’Ucraina, richiede di buttare all’aria dieci milioni di tonnellate di terra.

          Faccio notare che 200 MW sono la taglia di una modesta centrale a turbogas. Uno dei ventiquattro bruciatori di questa centrale è alto quanto me e richiede un paio di operai per la manutenzione, che avviene su una impalcatura a 1 o 2 metri di altezza. La manutenzione di una pala eolica da 1 MW richiede di tirar giù la pala dal mozzo a novanta metri d’altezza, magari in mezzo al mare, e di rimontarla a riparazione avvenuta.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            Anche peggio di quanto immaginassi.

            E poi dicono che sono fissato, a pensare alle centrali nucleari!

            oppure alternativa Moi, maglioni e caval di san Francesco.

    • Francesco scrive:

      una curiosità: tu leggi solo il FQ?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ha già risposto alla domanda. Perché non gli dai anche del grillino?

        • Francesco scrive:

          Credo di averlo già fatto – quando non gli do dello stalinista o del positivista!

          Questo articolo è uno dei molti nella serie “ho le mie idee e i miei pregiudizi e la realtà è pregata di adattarsi a ciò”.

          Modello Procuste, molto divertente ma totalmente inutile.

          Ciao

  53. Mauricius Tarvisii scrive:

    Oggi è Sant’Oscar Romero, caro agli atlantisti.

  54. tomar scrive:

    Paroline da tenere d’occhio: “armi chimiche”.
    Ieri Biden in una conferenza stampa lampo fuori dalla Casa Bianca prima di partire per l’Europa ha detto un’unica frase, e cioè che l’uso di armi chimiche da parte della Russia “è una minaccia reale”. Intanto Stoltenberg dichiara: “Evitare l’escalation ma se la Russia usa armi chimiche ci saranno conseguenze”. Insomma la famosa linea rossa.
    Quali conseguenze non ci viene ancora detto, ma tanto per stare sul pezzo, Kiev oggi denuncia: «Bombe al fosforo su Lugansk». E subito dopo il premier belga: “Armi chimiche? Sicuramente avrebbe gravi conseguenze” e poco dopo l premier norvegese: “Armi chimiche? È inaccettabile. C’è un motivo per essere sempre preoccupati e dobbiamo mettere in chiaro che avrebbe conseguenze serie da parte dei paesi vicini e della Nato”.
    Insomma sembrerebbe di capire che oggi decideranno quando stabilire che la linea rossa è stata superata e cosa significa “conseguenze serie”.

    • Francesco scrive:

      hai presente la Siria? ecco, da allora il significato di gravi conseguenze è molto chiaro

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Le armi agli estremisti stanno già venendo distribuite.

        • Francesco scrive:

          quello da sempre, sono i primi a essere disposti a usarle

          ma non capisco cosa c’entri

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            La Siria è questo.

            • Francesco scrive:

              sei troppo criptico

              per me la Siria è il paese in cui gli USA si sono rimangiati la loro linea rossa perdendo la faccia e la guerra

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Quale linea rossa?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “Quale linea rossa?”

                Quella del governo siriano, che aveva stabilito che negli Stati Uniti la spesa nella ricerca biomilitare non poteva superare una certa soglia.

                Lo stato siriano aveva messo in guardia gli Stati Uniti, se gli Stati Uniti non hanno obbedito all’ultimatum siriano, la colpa è solo loro.

              • Francesco scrive:

                l’uso di armi chimiche! non ricordi Obama?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Era una linea rossa? Credevo fosse più che altro un pretesto per provare a replicare la Libia, prima che si accorgessero che in Libia avevano appena fatto un casino.

              • Francesco scrive:

                DISTRATTONE!

                allora, Obama aveva minacciato Assad di un intervento diretto USA in Siria se quello avesse usato armi chimiche contro i ribelli.

                Quello lo avrebbe fatto (io non c’ero e non posso darlo per certo).

                Obama ha abbozzato.

                Questo è quello che ricordo con una certa convinzione.

              • Francesco scrive:

                DISTRATTONE!

                allora, Obama aveva minacciato Assad di un intervento diretto USA in Siria se quello avesse usato armi chimiche contro i ribelli.

                Quello lo avrebbe fatto (io non c’ero e non posso darlo per certo).

                Obama ha abbozzato.

                Questo è quello che ricordo con una certa convinzione.

              • Peucezio scrive:

                Francesco,
                “allora, Obama aveva minacciato Assad di un intervento diretto USA in Siria se quello avesse usato armi chimiche contro i ribelli.
                Quello lo avrebbe fatto (io non c’ero e non posso darlo per certo).
                Obama ha abbozzato.”

                Questo risulta anche a me.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Quella non era una linea rossa, ma un pretesto. In mezzo c’è stata la constatazione che in Libia non era andata così bene come ci si era raccontati prima (ricordo che Repubblica diceva che la guerra in Libia poteva essere usata come modello per le guerre americane del futuro!), per cui ci credo che Obama non procedette.

              • Francesco scrive:

                detto in francese, cosa cazzo c’entra?

                se poi tu pensi che avessero una qualche strategia dietro i due disastri Libia e Siria, sei più ottimista di me

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ma ti pare che qualche linea rossa americana potrà mai passare per la Siria? Bisogna essere capaci di distinguere la realtà dalle chiacchiere.

              • Francesco scrive:

                se sei il Presidente degli Stati Uniti e tracci una linea rossa sulla Luna, poi devi andarci

                il costo di non farlo è immenso

    • PinoMamet scrive:

      “Paroline da tenere d’occhio: “armi chimiche”.
      Ieri Biden in una conferenza stampa lampo fuori dalla Casa Bianca prima di partire per l’Europa ha detto un’unica frase, e cioè che l’uso di armi chimiche da parte della Russia “è una minaccia reale””

      Ai tempi miei si chiamavano “armi di distruzione di massa” 😉

      Too ricordi, signò? 😉

      • Francesco scrive:

        stavo per essere d’accordo, poi mi sono ricordato che nessuno credeva alla CIA quando diceva che Putin stava per attaccare davvero!

        🙁

        • PinoMamet scrive:

          …comincio a credere che la CIA sia persino più pasticciona del Mossad.

          In compenso assume persone che sono donne, nere, non-ncessariamente-etero-anche-se-le-piacciono-gli-uomini, ricordi? 😉
          Perché sono donne, nere, non necessariamente etero, e hanno la preparazione di un diplomato ITIS in Italia 😉

          • Francesco scrive:

            e a me non solo non mi assumono, neppure come informatore mi vogliono!

            cattivi

            • PinoMamet scrive:

              Ma che ne sai, hai mai fatto domanda?

              Non sovrastimarli, credo veramente che tu sia enormemente più preparato di tre quarti delle persone che ci lavorano, e di tutte quelle che ci contano qualcosa.

              • Francesco scrive:

                Pino

                tu parli male persino del leggendario Mossad!

                non so se devo fidarmi del tuo giudizio

                😉

              • PinoMamet scrive:

                Tutti sono leggendari quando parlano di sè stessi…

                e quando c’è Hollywood a parlare di te, è ancora più facile.

                Nella realtà mi pare che si siano fatto beccare con le mani in castagna più di una volta.

              • PinoMamet scrive:

                Poi guarda, ho conosciuto abbastanza bene un membro non del Mossad (quelli non vanno in giro a dirlo- spero) ma di un’unità dell’esercito “leggendaria”, sulla quale hanno fatto una serie TV israeliana(brutta) di cui ho palrato tempo fa.

                Detto con affetto: è un pirla 😉

  55. tomar scrive:

    A parte il fatto che Obama è stato messo in croce proprio per non aver dichiarato che la linea rossa era già stata superata, da un lato il livello della crisi siriana è incomparabile con quello della crisi ucraina, dall’altro la linea rossa non è costituita dall’uso ma appunto dalla dichiarazione della controparte reale (quindi non da parte degli ucraini) che questo uso c’è stato. Quindi occhio alle parole di chi decide lo status dei fatti (insomma è la stessa cosa che per Putin “criminale di guerra”).

  56. PinoMamet scrive:

    Ricevo e pubblico:

    “Fausto Fraisopi, professore straordinario di filosofia teoretica e fondamenti delle science all’Università di Friburgo in Brisgovia dove ha ricoperto, dal 2017 al 2021 la cattedra che fu di Edmund Husserl e Martin Heidegger.
    “Egregio Direttore del Corriere della Sera,
    sono un professore universitario, questo non piacerà affatto al Suo Co-Direttore Gramellini, che, horribile dictu, si occupa da anni proprio di teoria di sistemi complessi.
    Le scrivo precisamente in merito alla rubrica Il Caffè di Massimo Gramellini, apparsa sulla vostra testata.
    Sono a dir poco allibito dal carattere, dal tenore e dallo stile utilizzato per un attacco così virulento e scurrile, attacco ad uno studioso che non fa altro che esporre le sue analisi, competenti, frutto di un sapere sedimentato negli anni attraverso il lavoro.
    Ora, venendo al testo, in relazione a quanto detto da Gramellini nella prima colonna, non si tratta che di falsità meschinamente orchestrate : il Prof. Orsini non ha mai detto o spiegato « che tra l’Occidente e Putin non c’è differenza», che «bisogna sbarazzarsi di Zelenski che ostacola il lieto fine con la sua insopportabile ossessione per la libertà». Non sono interpretazioni, sono falsità! Volgari menzogne.
    Per quanto concerne la seconda colonna della rubrica, si tratta dell’attribuzione a Orsini di idee, posture mentali («satrapo slavo») e addirittura psicologiche («timor panico») che non fanno affatto onore alla sua testata né al giornalismo di livello di cui la vostra testata si fa veicolo.
    Ora, capirà benissimo che non si tratta di dare ragione a Orsini o Gramellini, semplicemente in virtù del fatto che da un lato ci sono analisi (fondate concettualmente e metodologicamente sebbene non necessariamente condivisibili) e dall’altro c’è una truce invettiva. Non si tratta neppure, ovviamente, di prendere parte per Putin o per l’Occidente, ma di chiedersi, all’interno dell’Occidente democratico, quali siano le soglie da non attraversare – almeno nel giornalismo di livello – tra analisi e invettiva personale. Gramellini, esprimendosi di volta in volta su tutto lo scibile umano, ovviamente non solo disprezza coloro che hanno frameworks epistemici (cioè competenza) ma li espone anche a derisione (si veda il post sul complesso della settimana scorsa!)
    Ponendo, come è de facto, che le analisi di Orsini sono le stesse fatte da un Mearsheimer, da un Chomsky o dallo stesso Bernie Sanders (nell’audizione della settimana scorsa al Senato) negli Stati Uniti, e anzi, secondo alcuni aspetti, molto più neutrali, potrebbe immaginare Lei una simile invettiva presso il Washington Post, il NYTimes o, per rientrare in Europa, la FAZ o Le Monde o Le Figaro. Leggendo quasi quotidianamente questi giornali non è mai successo di trovarsi di fronte ad un episodio così volgare.
    Una volta finita questa sciagura, speriamo presto, bisognerebbe iniziare a parlare seriamente, nel dibattito pubblico, di «ultracrepidarianismo» (dal detto latino «sutor ne ultra crepidam»), cioè iniziare a discutere – se si vuole in modo del tutto utilitaristico – quanto possa giovare ad una società che si reputa «avanzata» il fatto che persone SENZ’ALCUNA COMPETENZA possano parlare di tutto, inveire, inquisire, incitare al bando, moralizzare, senza avere nessuna formazione specifica né competenze logico-sintattiche di organizzazione del discorso ad un livello sufficiente di pertinenza.
    Bisognerebbe anche chiedersi, dal punto di vista strettamente «estetico» cioè del «contegno» di un giornalismo che si vuole promotore di vero dibattito, quanto giovi dare adito a simili volgarità ed amplificare un simil plaidoyer per l’ignoranza nella società.
    Cordiali saluti
    Prof. Dr. Fausto Fraisopi
    Ausserplanmäßiger Professor
    Albert-Ludwigs-Universität Freiburg
    Philosophisches Seminar
    Kollegiengebäude I, Raum 1067
    Platz der Universität 3, 79098 Freiburg
    P.S. Sono stato autorizzato a pubblicare questo testo.””

    • Francesco scrive:

      Uno che scrive “frameworks epistemici” farebbe meglio a coltivare cavoli rapa e allevare oche.

      E sì che condivido una pessima opinione su Gramellini!

      • PinoMamet scrive:

        Quello che ti pare, ma nel merito ha ragione da vendere.

        Voglio ricordare che Orsini è un signore amante degli Stati Uniti e sostenitore della democrazia occidentale (questo è ovvio) sottoposto a linciaggio mediatico per aver detto che le mosse di Putin erano prevedibili ed evitabili – pare accettabile o meno, ma libero parere di un analista su una data situazione – e perciò descritto in modo schifosamente ingiusto e del tutto caricaturale e offensivo come sostenitore della dittatura, e nemico della libertà.

        Al posto suo non esiterei a far causa a Gramellini per diffamazione.

        • Daouda scrive:

          Oltre che per quello pure perché ha detto di non inviare armi ( sia perchè altre volte non è stato fatto citava la Libia sia costituzionalmente ) e pure perché prevedendo la disfatta ucraina comunque, sosteneva l’arrendersi di Kiev.

          Quest’ultima cosa li ha fatti sballare del tutto.

          Orsini è chiamato in televisione, gli si dà spazio, ma è comunque risicolizzato ed esasperato da dei buffoni ( Orsini è un coglione per quanto esula la sua preparazione ) cosicchè si mantenga la demograzia perché te fanno parlà, poco e male, niente de nuovo.
          Ora sta su la7 e praticamente è osteggiato da na manica de gente che dovrebbe pulì le fogne aggratis.

  57. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Una panoramica sugli ipersonici (tanto di sapere di che cosa si sta parlando)

    https://it.insideover.com/schede/difesa/i-sistemi-ipersonici.html

    Ciao!

    Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        che i russi diranno che nessuno può intercettare i loro missili ipersonici e gli americani che nessuno può fermare i loro aerei stealth

        😀

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ fuzzy

        “vita”

        La volpe e l’uva.

        In effetti bisogna conoscere un minimo l’argomento per vedere la fuffa in questo articolo. Provo a spiegare quello che ho capito (non è il mio campo).

        E’ vero che ogni missile, anche la V2, è ipersonico (nel senso che vola almeno cinque volte più velocemente del suono) in qualche parte della sua traiettoria. I tradizionali ICBM arrivano a superare i 15 Mach, prima di colpire l’obiettivo.

        Però posso dire che un mio collega ha conseguito il dottorato in ingegneria aeronautica negli USA una decina d’anni fa. Racconta che a lui, straniero, nessuno diceva nulla; ma quando accendevano i prototipi di scramjet nel laboratorio a fianco di quello dove lavorava lui se ne accorgevano tutti, perché il rumore era tale che non si poteva lavorare e se ne andavano tutti a casa.

        E siccome il principio degli scramjet è noto da decenni e nessuno è mai riuscito finora a farne qualcosa di utilizzabile, pratica d’esercizio non ce n’è: per gli ingegneri aeronautici è il classico argomento accademico da tesi di laurea o di dottorato che rimane quasi sempre sulla carta. Credo addirittura che l’idea dell’aliante l’avessero tirata fuori i nazisti come alternativa alla V10 che doveva colpire New York. Se dieci anni fa c’erano esperienze sugli scramjet in corso negli USA è difficile immaginare che non si pensasse agli ipersonici, che tra l’altro non credo nemmeno siano vietati dai trattati antimissile.

        Sicuramente gli USA non hanno mai detto di avere impiegato missili che mantengono a bassa quota una velocità almeno cinque volte superiore a quella del suono per la maggior parte del volo riuscendo a rimanere manovrabili. I missili “cruise” – i famosi “euromissili” degli anni Ottanta – non arrivano a 2000 Km/h. E non è che l’industria USA sia meno ansiosa di piazzare le sue armi presso eventuali compratori dell’industria russa.

        Quando i Cinesi hanno provato con successo il loro ipersonico alcune reazioni USA erano sgomente, perché a loro un test è fallito.

        La volpe e l’uva, ripeto.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      non lo sai?

      i generali sono i nuovi virologi

      ne trovi per tutti i gusti e le fazioni

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io, che non capisco un cazzo, ho sempre più l’idea che la guerra potrebbe anche essere nella fase conclusiva: tolta l’attività russa di rastrellamento in qualche città del Sud (dove la Russia ha arraffato un territorio estesissimo: non guardate i disegnini, andate su Google Maps, misurate le distanze e guardate a cosa corrispondono in Italia) e l’operazione di “diplomazia delle cannoniere” contro Kiev, non sta succedendo granché.
      Spero di non essere smentito, perché questa sarebbe una buona cosa. Certo, subottimale per gli ucraini.

      Dell’intervista ho trovato interessante questo passaggio:

      “Ma loro sono abituati a un sistema dove il soldato è poco considerato, sono abituati all’idea che possa soffrire”

      Pensavo proprio l’altro giorno a come viene dipinta diversamente la guerra nei film (contemporanei) russi e americani. Nei film americani la guerra è una marcia trionfale dove, superati i primi venti minuti, in sostanza muoiono gli altri, mentre nei film russi (penso a Blackout/Avanpost dove il nemico sono gli alieni o a Frontiere Selvagge/Tobol, dove i nemici sono le orde delle steppe) la guerra è un bagno di sangue, dove, però, non c’è una condanna morale del bagno di sangue, ma la retorica del “male necessario”.

  58. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Con sta Guerra in Ucraina, della Francia non gliene frega più una mazza nessuno, ma … Marion-Marechal Le Pen , a quanto pare, NON sosterrà la Zia Marine, bensì (!) Eric Zemmour !

  59. Moi scrive:

    Quando credi che sulla Guerra in Ucraina sia già stato detto tutto, MA …

    https://www.ilriformista.it/le-profezie-di-padre-pio-sulla-guerra-in-ucraina-il-caso-dei-presagi-del-frate-un-paese-sara-cancellato-287944/

    Le profezie di Padre Pio sulla guerra in Ucraina

  60. Miguel Martinez scrive:

    Sandro Pertini, nel discorso al Senato del 7 marzo 1949 in cui votò contro l’adesione dell’Italia alla Nato.

    “Noi siamo contro il Patto Atlantico, prima di tutto perché questo Patto è uno strumento di guerra. […] Ma il nostro voto è ispirato anche ad un’altra ragione. Questo Patto Atlantico in funzione antisovietica varrà a dividere maggiormente l’Europa, scaverà sempre più profondo il solco che già separa questo nostro tormentato continente. […] Una Santa Alleanza in funzione antisovietica, un’associazione di nazioni, quindi, che porterà in sé le premesse di una nuova guerra e non le premesse di una pace sicura e duratura. Noi siamo contro questo Patto Atlantico dato che esso è in funzione antisovietica. Perché non dimentichiamo, infatti, come invece dimenticano i vostri padroni di oltre Oceano, quello che l’UnioneSovietica ha fatto durante l’ultima guerra. Essa è la Nazione che ha pagato il più alto prezzo di sangue. Senza il suo sforzo eroico le Potenze occidentali non sarebbero riuscite da sole a liberare l’Europa dalla dittatura nazifascista. […]
    E noi socialisti sentiamo che se domani per dannata ipotesi dovesse crollare l’Unione Sovietica sotto la prepotenza della nuova Santa Alleanza, con l’Unione Sovietica crollerebbe il movimento operaio e crolleremmo noi socialisti.[…]
    Parecchi di voi si rallegrarono quando videro piegata sotto la dittatura fascista la classe operaia italiana e costoro non compresero che, quando in una Nazione crolla la classe operaia, o tosto o tardi con la classe operaia, finisce per crollare la Nazione intera. […]
    Oggi noi abbiamo sentito gridare “Viva l’Italia” quando voi avete posto il problema dell’indipendenza della Patria. Ma non so quanti di coloro che oggi hanno alzato questo grido, sarebbero pronti domani veramente ad impugnare le armi per difendere la Patria. Molti di costoro non le hanno sapute impugnare contro i nazisti. Le hanno impugnate invece contadini e operai, i quali si sono fatti ammazzare per l’indipendenza della Patria! Onorevole Presidente del Consiglio, domenica scorsa a Venezia, in piazza San Marco, sono convenuti migliaia di partigiani da tutta l’Italia ed hanno manifestata precisa la loro volontà contro la guerra, contro il Patto Atlantico e per la pace. Questi partigiani hanno manifestato la loro decisione di mettersi all’avanguardia della lotta per la pace, che è già iniziata in Italia, essi sono decisi a costituire con le donne, con tutti i lavoratori una barriera umana onde la guerra non passi. Questi partigiani anche un’altra volontà hanno manifestato, ed è questa: saranno pronti con la stessa tenacia, con la stessa passione con cui si sono battuti contro i nazisti, a battersi contro le forze imperialistiche straniere qualora domani queste tentassero di trasformare l’Italia in una base per le loro azioni criminali di guerra. Per tutte queste ragioni noi voteremo contro il Patto Atlantico”.

    • Francesco scrive:

      Che schifo! non lo sopportavo quando era solo un vecchietto bizzoso ma questa roba mi disgusta nel profondo.

      Non capisco come Moro volesse governare con questa gente.

      PS 7/3/1949 … quante cose si potrebbero ricordare di quegli anni.

  61. tomar scrive:

    L’unico giornale che di questi giorni riesco a leggere in rete senza provare nausea è l’Avvenire, anche perché è l’unico che si sforza davvero di avere la necessaria visione “cattolica” della questione.

  62. Fuzzy scrive:

    https://lesakerfrancophone.fr/au-sujet-des-pertes-de-larmee-russe-en-ukraine

    Oh, finalmente dei numeri.
    Ora chi conosce la Storia, (io no), potrà valutare diverse cose.
    Ma a Mariupol come stanno messi? Non si sa più niente….

  63. Miguel Martinez scrive:

    L’Europa, con tutti i suoi difetti, aveva fino a oggi di buono un certo rigore nel proteggere i dati rispetto al mercato selvaggio/controllo totale militare degli Stati Uniti.

    Leggo questo e rimango basito: https://www.usnews.com/news/business/articles/2022-03-25/us-eu-sign-data-transfer-deal-to-ease-privacy-concerns

    Mi sembra di capire che in questi giorni sia stato siglato un accordo segreto tra Stati Uniti ed Europa, emerso solo perché se ne vanta il Presidente degli Stati Uniti, per trasferire i nostri dati negli Stati Uniti sperando che gli Stati Uniti non cambino mai regole o politiche.

    Come quando metti i dollari nelle banche usane e speri che non te li “sanzionino”.

    O che la NSA non se ne occupi:

    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-rivelato_il_pi_potente_strumento_di_attacco_internet_della_nsa/8_45722/

    • Francesco scrive:

      hai scoperto come funziona questa cosa delle riserve valutarie delle banche centrali che stanno all’estero?

      un accordo sui dati era necessario, agli USA, oggi è un asset dire “usiamo solo server nella UE e niente negli USA”

      ma se è segreto chissà le clausole quali sono

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “hai scoperto come funziona questa cosa delle riserve valutarie delle banche centrali che stanno all’estero?”

        Infatti… azzardo che le banche investono i loro dollari nei buoni del tesoro USA, quindi “all’estero? Ma non sono competente.

        2) “ma se è segreto chissà le clausole quali sono”

        Allora, noi abbiamo eletto delle persone che dovrebbero rendere conto a noi. Queste persone, senza dire niente a nessuno, hanno già raggiunto un accordo preliminare (non dice, “hanno deciso di negoziare”):

        “The European Union and United States made a breakthrough in their yearslong battle over the privacy of data that flows across the Atlantic with a preliminary agreement Friday that paves the way for Europeans’ personal information to be stored in the U.S.”

        Ad annunciare l’accordo non è il parlamento europeo o qualcosa del genere, sono solo i due – chiamiamoli – “capi di stato”:

        “President Joe Biden and European Commission President Ursula von der Leyen announced the deal during Biden’s stop in Brussels”

        Cosa hanno deciso per quello che riguarda i dati tuoi e miei? Sappiamo solo dalla prima frase che dati europei potrannio essere ospitati negli USA. Per il resto:

        “Details of the agreement were not provided.”

        E’ normale? Probabilmente sì, è questo il problema.

        • Francesco scrive:

          cavoli, un pò di pazienza!

          io non sono così ansioso di foraggiare la corporazione europea dei cloud services providers.

          😉

    • roberto scrive:

      Miguel
      “ Mi sembra di capire che in questi giorni sia stato siglato un accordo segreto tra Stati Uniti ed Europa, emerso solo perché se ne vanta il Presidente degli Stati Uniti, per trasferire i nostri dati negli Stati Uniti sperando che gli Stati Uniti non cambino mai regole o politiche.”

      Non è così

      Premessa.
      Per trasferire i dati fuori dall’UE ci vuole una cosa che si chiama adequacy decision che viene adottata dalla commissione (la procedura se non ricordo male è proposta della commissione, parere del controllore europeo per i dati personali, accordo dei rappresentanti degli Stati membri, decisione della commissione)

      L’adequacy decisione con gli Stati Uniti è stata annullata dalla corte di giustizia (sentenza schrems)

      In sostanza la situazione attuale è che o gli Stati Uniti danno garanzie sufficienti che i dati siano trattati in modo equivalente a come si fa in Europa o non se ne fa niente

      Adesso sembra che ci sia un accordo di massima (framework agreement) su cosa devono fare gli USA (non ho voglia di cercare ma dovresti trovare sul sito della commissione qualcosa se cerchi su google adequacy decision data usa framework o qualcosa del genere)

      Il prossimo passo sarà un atto usa (executive order di biden? Legge? Non lo so)

      Sulla base di quello che faranno loro, la commissione deciderà se adottare o no una adequacy decision

      Gli usa con un nuovo presidente cambiano? La adequacy decision può essere ritirata o modificata (qui l’iniziativa è del parlamento o del consiglio) o addirittura annullata come è già stato fatto dalla sentenza schrems

  64. Moi scrive:

    Piccolo stacco dalla Guerra in Ucraina, almeno in Italia … la Macedonia (del Nord, va be’ …) elimina l’ Italia dal Mondiale di Calcio degli Sceicconi Petroliferi Qatarioti (… che NON dovrebbero aver cmq problemi di Fàiga Import per l’ Evento, nevvero Habs ?) ! 😉

  65. Moi scrive:

    Macedonia (del Nord) che ha quel nome per distinguersi dalla regione della Grecia … come saprete. Forse NON è un caso unico, tipo la “lontanissima” Timor Est.

    • habsburgicus scrive:

      e, fra i non riconosciuti, la KKTC cioé Repubblica turca del Nord di Cipro, che solo Ankara riconosce dal 1983
      il vecchio Yemen del sud (dal 30/11/1967 sino al 22/5/1990) invece credo che ufficialmente si chiamasse Repubblica democratica popolare dello Yemen..come la Corea del nord o Corea “democratica” 😀

      • habsburgicus scrive:

        poi un giorno qualcuno spiegherà, forse, il motivo perché quanto più uno Stato si definisce “democratico” e “popolare” tanto più è autocratico e antipopolare 😀 😀
        antifrasi ? 😀

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ habsburgicus

          “popolare”

          Credo i motivi siano due, uno contingente e uno profondo.

          Quello contingente è che “popolare” traduce (come l’inglese “people’s”) l’aggettivo “narodny” che in molte lingue slave vuol dire in realtà “nazionale”; col che il governo stabilisce una “vera” autonomia dai “circoli imperialisti”.

          Quella profonda è che i marxisti condannavano la democrazia “borghese” come puro paravento degli interessi dei capitalisti, e alla democrazia liberale si contrappose così l’autentico “potere del proletariato e dei contadini”=”potere del popolo”=”democrazia popolare”.

          Il secondo significato prevaleva certo in Polonia, dove “nazionale” (narodny) sapeva troppo di Sanacja e la Rzeczpospolita si definiva “Ludowa”=del popolo =”Lud”.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Moi scrive:

            Esistono anche le “combinazioni”, tipo l’ Iran che è in contraddizione (addirittura “ossimoro” …) :

            “Res Publica” MA “Islamica” , SE è “publica” … dovrebbe essere però “laica” per definitionem, NON esclusiva di una confessione religiosa !

            • PinoMamet scrive:

              Beh, l’Iran si chiama non repubblica ma “jomhuri”, che deve essere la lettura farsi di “jamhuriyat”…

              lascio la parola agli esperti, ma non credo corrisponda esattamente a res publica.

              Vedo che di solito è tradotto “democrazia”, immagino con una certa libertà interpretativa.

              Noi in Italia c’avevamo la Democrazia cristiana…

              Non ho capito perché una “repubblica” non possa essere “di orientamento generale islamico”, comunque.

              • Moi scrive:

                Democrazia Cristiana … era un Partito, però.

                L’ Italia avrà pure avuto e in parte avrà ancora un rapporto privilegiato con il Cattolicesimo e il Vaticano, per ragioni storiche, MA è una Repubblica che è stata costruita espressamente da dei Massoni !

              • Moi scrive:

                Quanto all’ Iran ,in questione … capirei SE (ma qui ci addentriamo nella FantaPolitica 😉 …) gli Ayatollah si asseragliassero in una roccaforte e poi avessero un rapporto “tipo Vaticano Shi’ita” ;)con uno Shah Capo di Monarchia Costituzionale. O già che ci saremmo, un Presidente di una Repubblica.

              • Moi scrive:

                A differenza della Sunna ch’è totalmente “Acefala” e spesso “quando uomo con libro incontra uomo con mitra, uomo con libro è uomo morto” 😀 , un simil-“Vaticano della Shi’ia” sarebbe senz’altro “difficile” ma NON impossibile !

          • Andrea Di Vita scrive:

            …tant’è che tutto ciò che ha a che fare con la Polonia satellite dell’URSS e’ detto oggi “PRL-owy”, con “PRL= Polska Rzeczpospolita Ludowa”

            Ciao!

            Andrea Di Vita

        • PinoMamet scrive:

          Qualche volta l’alternativa era “stato fascistoide dipendente da Washington”, anche 😉

  66. Moi scrive:

    In teoria, che una Democrazia sia “popolare” è ovvio … SE debbono stare a ricordarlo, qualcosa NON torna.

  67. Moi scrive:

    @ HABS

    Secondo alcuni, è un po’ come per il PD 🙂 … “Demo-Crazia , identificare SOLO chi consente come “Demos”.

  68. Moi scrive:

    Sul “Popolare” … in politica.

    come accennò una voltami pare Habs … in Europa ci sono due concezioni moderne : il Francese “peuple” (base dello Ius Soli) , connotato alla Giacobina d’imporre a tutti la stessa retorica patriottica+liberale, e il Tedesco “Volk”(NON solo “Ius Sanguinis” ma anche imprescindibile dalla “Heimat” …), connotato identitariamente su basi proto-Naziste, perciò Tabù.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “Volk”

      È la base della polemica delle “Considerazioni inattuali” del giovane Thomas Mann contro il fratello Heinrich, considerato troppo francofilo. L’autore raffigura da par suo la scena di un infiammato sindacalista che conciona la folla degli scioperanti dal predellino di un omnibus il cui autista, bloccato nel lavoro, lo guarda con insofferenza. Lo sconclusionato retore parla al “peuple”, mentre il silenzioso autista dedito al servizio pubblico è il classico sobrio lavoratore del “Volk”.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  69. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    Stando al Corriere della Sera, Zhelensky accetterebbe per l’Ucraina una neutralità garantita da un gruppo di paesi, includente l’Italia.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  70. Miguel Martinez scrive:

    “L’idea di fondo è che se non sei del PD allora non sei proprio democratico.”

  71. Francesco scrive:

    OT

    non è che dietro tutto questo casino ci sta la Lockheed Martin? da quando è aumentata la tensione e poi scoppiata la guerra i contratti per gli F35 vanno benissimo!

    fine OT

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