Renzi, Carrai, Peretola, Dubai e un futuro dannando

Matteo Renzi, un signore che ogni tanto vedo a fare jogging sotto casa mia, poche settimane fa rovesciò il governo e fece arrivare al potere “il primo governo occidentale compiutamente “post-democratico“.

Adesso sta passando un momento particolare.

L’hanno pizzicato in un misterioso viaggio segreto a Dubai; e quando al ritorno è sceso all’aeroporto, hanno notato che assieme a lui c’era Marco Carrai.[1]

La signora Francesca Campana Comparini, coniugata Carrai, è attualmente sotto inchiesta per riciclaggio, da quando durante un controllo all’aeroporto di Firenze, una cittadina del Togo fu trovata con addosso 160 mila euro in contanti, che ammise erano destinati proprio alla signora Carrai.[2]

Passa qualche ora, e si legge che anche il babbo e la mamma di Matteo Renzi sono stati rinviati a giudizio per bancarotta fraudolenta.[3]

Intanto continua l’inchiesta della magistratura fiorentina sulla Fondazione Open con cui Marco Carrai e Alberto Bianchi (del giro del Monte dei Paschi di Siena) [4] hanno finanziato la carriera di Renzi.

L’accusa è di traffico d’influenze illecite e finanziamento illecito ai partiti. Impegnandosi a versare 100.000 euro l’anno, i donatori conquistavano il diritto di”interloquire” con Renzi (figlio) in persona.

Svariati milioni di euro raccolti tra idealisti che volevano fare il bene dell’Italia, senza nulla chiedere in cambio: in testa la British American Tobacco, che vende fumo in 180 paesi del mondo:[5] la filiale italiana ha l’onore di mandare nei polmoni italici Rothmans, MS, Lucky Strike, Vogue, Dunhill, Rothmans, Esportazione, Kent, Lido, Samson.

Di tutta questa vicenda, mi interessa una sola cosa, qui ce ne sbattiamo delle polemiche tra partiti.

Tra i presunti finanziatori della Fondazione Open (e quindi di Matteo Renzi), compare Corporación América Italia, del miliardario armeno-argentino Eduardo Eurnekian: un signore che ha fatto soldi con tutto, e oggi si dedica agli aeroporti: ne controlla ben cinquanta.

Renzi e l’ex-presidente della Regione Toscana Rossi hanno voluto la società Toscana Aeroporti, che oggi gestisce gli scali sia di Pisa che di Firenze Peretola.[6]

Toscana Aeroporti appartiene per il 62,2% a Eurnekian.

Il presidente di Toscana Aeroporti, casualmente, è Marco Carrai.

E l’obiettivo principale della società è di trasformare il piccolo aeroporto di Firenze in un aeroporto intercontinentale.

Per farlo, devono distruggere il Parco della Piana, il polmone verde che collega i monti al fiume e permette a Firenze di respirare (e dove passai un’indimenticabile notte), con tutte le sue forme straordinarie di vita.

Il signor Eurnekian oggi ha 89 anni, magari non è mai stato a Firenze.

Invece di pregare ogni sera che non lo trascinino tra qualche mese all’Inferno (avari, usurai, barattieri?), il futuro dannando pensa solo a come trasformare questa terra nei suoi profitti privati.[6]

Ora, nella descrizione di Wikipedia:

Nel 2018 Dicasa Spain S.A.U e Mataar Holdings 2 B.V. hanno acquistato il 25% di Corporacion America Italia S.p.a.

Il controllante ultimo di Dicasa è Southern Cone Foundation, una fondazione di diritto del Principato del Lichtenstein con sede legale in Vaduz, Lichtenstein

Il controllante ultimo di Mataar è Investment Corporation of Dubai con sede legale in Dubai, Emirati Arabi Uniti

A decidere che bisogna distruggere la Piana di noialtri fiorentini, sono quindi:

uno speculatore argentino (la cui ditta però ha sede in Uruguay, che però appartiene a una ditta con sede nel Delaware, che però appartiene a una ditta con sede nelle Virgin Islands),

una ditta finta spagnola che appartiene a una finta fondazione

“beneficiari di questa fondazione sono «i membri della famiglia Eurnekian ed istituzioni religiose, caritative o dedite all’educazione»

con finta sede nel Lichtenstein per eludere le tasse,

e una ditta che appartiene a un’altra ditta del Dubai, e che è proprietà privata dello sceicco padrone del paese.

Dubai, Carrai, Renzi…

Finalmente capiamo che ci sono andati a fare Renzi e Carrai a Dubai.

Poi me la prendo con il kebabbaro pakistano che si dimentica regolarmente lo scontrino…

Ora, vi presento un interessante ragionamento fatto su Twitter da qualcuno che si firma, immagino ironicamente, Cuore Immacolato di Maria.

A febbraio del 2020, il TAR ha sostanzalmente bocciato il progetto di Eurnekian.

Poi, Renzi interviene:

“L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi si è messo in contatto con Eduardo Eurnekian, miliardario argentino, per rassicurarlo su una cosa: la nuova pista dell’aeroporto fiorentino di Peretola sarà fatta. “Stia tranquillo, la pista parallela si farà”, ha detto il leader di Italia Viva all’imprenditore sudamericano, che con la sua Corporacion America detiene il controllo di Toscana Aeroporti, la società che gestisce l’aeroporto di Firenze e quello di Pisa.”

Lo scorso agosto, il M5S ha intodotto nel decreto Semplificazioni un emendamento che rendeva obbligatoria la valutazione ambientale strategica (VAS) per l’ampliamento dell’aeroporto.

Il microscopico partito di Renzi, che a ogni sondaggio perde punti, butta giù il governo senza apparente motivo e fa mettere uno dei suoi, la Bellanova, proprio come viceministro alle infrastrutture e ai trasporti.

Non spiegherà tutto, ma ci aiuta a capire parecchie cose.

Mi dicono diverse persone che la conoscono (Firenze è un villaggio) che la moglie di Matteo è una persona limpida che andrebbe tenuta fuori dalle critiche che si possono rivolgere al marito

Note:

  1. Marco Carrai, ciellino storico e nipote di repubblichini, è anche misteriosamente Console d’Israele a Firenze. Quando Renzi nel 2016 volle imporlo come responsabile dei servizi segreti italiani, la stessa CIA è intervenuta fermamente per bloccarlo, considerandolo un agente del Mossad.
  2. Come regalo di pre-matrimonio, il Comune di Firenze, nonché la Fondazione bancaria che possiede il Comune di Firenze, misero a disposizione dell’allora fidanzata del Carrai tutta la città, per farci un suo personale Festival delle Religioni., forte del suo notevole curriculum (“A 22 anni scrive il suo primo articolo su La Nazione denunciando il degrado urbano e morale ed inneggiando alla responsabilità di ogni cittadino”. … “Last but not least, all’età di 12 anni intrattiene un breve epistolario con la Regina Madre Queen Elizabeth, The Queen Mother, perché sognava  di bere una tazza di tè insieme a lei…”).
  3. I peccati dei padri non dovrebbero ricadere sui figli, finché non peccano insieme… Nel 2013, il sindaco/figlio Renzi ha fatto vendere il Teatro Comunale di Firenze, valutato 44 milioni di euro, a un ente pubblico, la Cdp, per 26 milioni, e lo stesso ente l’ha subito rivenduto alla Nikila Invest, una società partner dell’imprenditore/babbo Renzi – miracolosamente, il titolare della Nikila Invest entrò nel consiglio di amministrazione della Cdp. E appena il figlio è andato a Roma, gli amici del babbo hanno messo su a Roma una società specializzata in lobbying politico: il fatturato della ditta di Tiziano Renzi passa da 1,9 a 7,3 milioni in tre anni.
  4. Nessuno potrà mai accusare Renzi di ingratitudine: nel 2013, Francesco Bianchi, fratello di Alberto, fu nominato “commissario straordinario del Maggio Musicale Fiorentino.”
  5. La British American Tobacco Italia , che nel 2003 si è aggiudicata la gara della privatizzazione dei tumori ai polmoni nel nostro paese, è particolarmente impegnata nella diffusione delle sigarette elettroniche: “BAT has been active at global level also in the Next Generation Products sector. The Company developed innovative nicotine delivery devices for adult smokers, with the highest quality standards. The main areas of activity in this field concern Vaping products (namely e-cigs), such as Vype, as well as Tobacco Heated Products, such as glo.” Sarebbe interessante vedere cos’abbia fatto Renzi (figlio) nel suo periodo al governo dell’Italia, in merito.
  6. Entrambi del Partito Unico, ufficiosamente avversari, ma quando si tratta di sbucaltare le Alpi Apuane o distruggere la Piana, improvisamente d’accordo.
  7. Per far capire quanto sia una presa in giro lo scontro “destra-sinistra”, Eurnekian amico dell’ex-capo del PD è socio onorario del Comitato Leonardo: l’eccellenza italiana nel mondo. Diretto dall’ex-europarlamentare forzitaliota, Luisa Tadini.

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323 risposte a Renzi, Carrai, Peretola, Dubai e un futuro dannando

  1. Moi scrive:

    Boh, in Italia siamo Campioni Incontrastati di Doppia Morale …

  2. Moi scrive:

    Eh … ve’ un po’ : la Resurrezione Politica di Enrico-STAI-SERENO 😉 Letta a guida del PD !

    https://tg.la7.it/politica/enrico-letta-48-ore-per-sciogliere-la-riserva-e-accettare-la-guida-del-pd-sarebbe-eletto

  3. Moi scrive:

    Intanto il Leader Sardino parla di “Tossicità” NON ambientale 🙂 :

    Pd massacrato dalle Sardine. Santori:”Partito tossico, nessuno ci si iscrive”

    https://www.affaritaliani.it/politica/pd-massacrato-dalle-sardine-santori-partito-tossico-nessuno-ci-si-iscrive-727550.html

  4. Massimo scrive:

    Un partito come Italia Viva ha un un misero se va bene tre per cento a livello nazionale.Nonostante questo il suo leader stando alle cronache e ai fatti riesce ad avere grandi influenze e l’ultima parola su questioni fondamentali della vita pubblica.Quindi o a lui sta bene avere pochi voti per agire nell’ ombra oppure come veniva indicato alla nota numero sei ,essendo tutti più o meno sulla stessa barca lascia fare agli altri tanto alla fine gli interessi combaciano.Splendido!Sapendo poi che sarà difficile veramente capire chi non sta dentro a questa catena.

  5. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martinez

    “futuro dannando”

    Beh, con adeguate donazioni tutto s’aggiusta. Come la moneta nella cassetta tintinna, l’anima su dal Purgatorio salta. Poi RRenzi non è un fervente fedele della Madonnina dell’Impruneta?

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Peucezio scrive:

      Andrea,
      ma porre ostacoli all’ampliamento dell’aeroporto non è un modo di opporsi alle magnifiche sorti e progressive in nome del comunitarismo regressivo, oscurantista e neomedievale che non vuole che un signore argentino, d’accordo con lo sceicco di Dubai, faccia liberamente scorrere soldi nel circuito finanziario mondiale, attraverso flussi e infrastrutture che ampliano senza limiti la circolazione di uomini, mezzi e idee?

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Peucezio

        Se l’aeroporto fosse stato deciso a livelli di Stato per facilitare i rapporti a livello continentale a beneficio dell’intera collettività, qualcosa del tipo TAV, Terzo Valico o TAP, concorderei. Così, a leggere il post sembra solo l’ennesima manfrina di palazzinari. Poi, probabilmente è vero che senza palazzinari remo ancora al mulo che tira il birroccio, ma che ci vuoi fare, ucci ucci sento odor di privatucci… 🙂

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Andrea Di Vita scrive:

          remo=saremmo

        • Peucezio scrive:

          Mah, come riesci a conciliare la tua organicità all’Occidente finanziarizzato contemporaneo che ha sostituito i diritti civili a quelli sociali con lo statalismo giacobino e a tratti socialista che sembri spesso sostenere non riuscirò mai a capirlo.

          Non ti va bene il sovranismo perché pone dei freni alla globalizzazione selvaggia del capitale in nome dell’interesse nazionale e collettivo e dei ceti operai, però non ti piacciono i privati!

          • Francesco scrive:

            si chiama stalinismo scusa!

            una sola e meravigliosa Unione delle Repubbliche Socialiste Devitiche su tutto il globo, che possiede il 100% dei mezzi di produzione del pianeta

            secondo me a quel punto i diritti civili sarebbero lasciati amplissimi e forse la libertà di parola, tanto ormai non contano più

            PS a me, pensando a Firenze come destinazione amata da turisti di tutto il mondo, l’idea dell’aeroportone non pare balzana, dentro la vecchia logica commerciale. certo, dovresti sterminare del tutto i fiorentini (chissà perchè l’idea ha un certo appeal) e fare della città una sola grande Las Vegas a tema “Medici”. Di certo ci si farebbe un sacco di soldi.

            • Peucezio scrive:

              Ma l’Unione Sovietica è salviniana agli occhi di Andrea: niente diritti dei ricchioni, autoritarismo, controllo, vecchi valori tradizionali, sia pure senza religione, insomma, la negazione della società aperta popperiana.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “salviniana”

                E infatti è fallita.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                La Cina però si guarda bene dal fallire 🙂

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Secondo me ad AdV la Cina dovrebbe piacere: lavoratori senza diritti, niente democrazia, anticlericalismo, centrali nucleari, efficientismo economico.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ MT

                “piacere”

                Aridaje.

                Non è questione di “piacere”. Se non vogliamo diventare come la Cina dobbiamo competere con loro, ci piaccia o no. E possiamo farlo solo a livello continentale, ci piaccia o no.

                Quale sarebbe l’alternativa? Le ” piccole patrie”? La Padania da sola sarebbe ventesima al mondo come PIL, o giù di lì. La Comune di Parigi su scala globale? Aspetta e spera. Un continente ridotto a tante piccole Oltrarno? Si salvò una volta quando i Mongoli rinunciarono a sfondare dal Balaton verso l’Adriatico e l’Atlantico. Non tenterei la sorte un’altra volta.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Guarda che quella roba per ADV è secondaria, lui con la comoda scusa del “paradosso della tolleranza” è pronto a sbattere in Siberia chiunque, dai preti ai ricchioni ai giornalisti dissidenti.

                E’ un criterio così vago e arbitrario che vale le “attività sovversive” del XX secolo.

                Poi anche l’URSS di Lenin fu antesignana di diritti civili, quali divorzio e aborto, se ricordo bene. Cosa gli costerebbe catalogare i trans tra i “compagni” invece che tra i “controrivoluzionari”? basta che obbediscano

              • Francesco scrive:

                mi sa che il nostro ADV è più abile come sofista di quanto pensassi!

                con la scusa dei valori mi ha distratto dal fatto che il fallimento dell’URSS ebbe zero a che fare con un suo supposto bigottismo e tutto a che fare con i problemi strutturali del socialismo autoritario che tanto gli piace!

                e bravo il nostro gira-frittate!

                🙂

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “valori”

                Bigottismo = rigidità ideologica = incapacità di adattarsi.

                “girafrittate”

                “Il mondo è quello che è, non quello che la nostra vecchia zia vorrebbe che fosse” (R. A. Heinlein, “Fanteria dello spazio”)

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Andrea

                rigidità ideologia e tu siete fratelli gemelli, non te ne sei mai accorto? il tuo sviscerato amore per le mega-tecno-strutture è assolutamente legato alla rigidità e al rifiuto di adattarsi – come lo è il tuo rigetto per il mercato e per l’impresa

                eppure di classici su come funzionano TUTTE le burocrazie ce ne sono tanti, consiglio “Fantozzi” di Paolo Villaggio

                Ciao!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “fratelli”

                Il mio non è “sviscerato amore”. Nessuno più di me amerebbe ritirarsi in un’amena villa di campagna a leggere poesie. Riconosco che in un mondo di sette miliardi di abitanti che consumano ogni anno quattro volte quello che la Terra può offrir loro l’idea del laissez faire, della mano invisibile ecc. è una illusione tanto quanto le mie fantasie d’Arcadia, ma molto più radicata e quindi pericolosa. Affidarsi al cieco automatismo del libero mercato è come affidarsi alla provvidenza divina, un mero atto di fede. Tanto varrebbe giocarsi i risparmi in Borsa sgranando il rosario. Ne’ credere che se dividessimo francescanamente il pane fra fratelli le cose si sistemerebbero sembra più ragionevole, siamo comunque troppi. Se non risolveremo le cose collettivamente sulla sola scala che ha un senso, quella globale, avremo dato ragione ancora una volta a Malthus. Ho l’età per sperare che non lo vedrò, ma per mia figlia speravo meglio.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Se non risolveremo le cose collettivamente”

                pronome sottinteso, noi.

                Noi vuol dire io, la cartolaia Costanza, la vicina di casa L. quando è di buon umore, il poro Passepartout morto tra le ginestre sotto le Fiesole, la Marghe con tre figlioli, il calciante dei Bianchi, e per estensione te e Peucezio e Habsburgicus.

                No, noi non risolveremo collettivamente un cazzo.

                Ci mangeranno vivi.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Noi”

                Intendevo ‘noi’ come specie Homo sapiens. Dubito anch’io dei poteri fella vartolaia, anche se unita con verdumaie, fisici e traduttori 🙂

                Siamo gregari e non socisli dunque le decisioni le lasciamo prendere ai capibranco più grossi (Pareto, Pareto…). Che non decidono: e qui Greta ci sta tutta.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “devitiche”

              🙂 🙂

              A parte che semmai sarebbe “divitiche”, come non citare “Imagine” di John Lennon?

              E poi non ditemi che non serbo sogni nel cuore…!

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Moi scrive:

                … té sta’ in uràccia 🙂 con al Gender Lingo !

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Moi

                “uraccia”

                Ehhh?

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Moi scrive:

                “stare in orecchia” = stare ai detti, adeguarsi … si può dire anche “Dèr a màint” / “Dare a mente” … “lingo” è slang AngloAmericano per “gergo” … chi NON sta al passo diventa di Dx !

                … Nevero, Francesco ? 😉

              • Francesco scrive:

                non dirmi che non sai cosa penso del testo di quella canzoncina!

                è una delle battute che mi ripetono spesso, i miei amici quei del blog

                e di cui sono abbastanza fiero

            • werner scrive:

              Visto che mi pare di aver capito che gli aeroporti di Pisa e Firenze sono della stessa società, se io fossi nei Fiorentini chiuderei l’aeroporto di Firenze, raddoppierei quello di Pisa costruenoci una bella stazione e tanti negozi. In treno ci si arriverebbe in meno di un’ora, e nel giro di un anno tutte le compagnie aeree lo venderebbero come “aeroporto di Pisa-Firenze”.

              Tutti i vantaggi ai Fiorentini, tutti i problemi ai Pisani. Cosa volete di più?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Werner

                “Tutti i vantaggi ai Fiorentini, tutti i problemi ai Pisani. Cosa volete di più?”

                🙂

              • Francesco scrive:

                beh, a Bergamo lo hanno fatto da soli e sono molto contenti

                saranno masochisti

              • werner scrive:

                L’aeroporto di Bergamo è un successo economico da manuale. Sul piano disagi qualche problema c’è, ma io personalmente sono felicissimo di avere una porta per l’Europa a quindici minuti da casa.

                Mi pare però un caso molto diverso. A Bg si è trovata una nicchia di mercato non presidiata – i low cost- e l’aeroporto è cresciuto insieme ad essi, avendo come bacino tutta la Lombardia e oltre.

                I Fiorentini vorrebbero farsi un aeroporto intercontinentale con un piccolo aeroporto intercontinentale vicino (Pisa) e un grande aeroporto intercontinentale non molto lontano (Roma). Un po’ come se Linate cercasse di fregare i voli a lungo raggio a Malpensa.

              • PinoMamet scrive:

                A Parma l’aeroporto c’è, e la concorrenza con Bologna e Bergamo sta andando in effetti male, a quanto vedo…

                naturalmente per il senso della grandeur delle amministrazioni parmigiane
                (dei reggiani, mossi da pura invidia del pene, non voglio nemmeno parlare)
                è una verità inammissibile, ma non c’è alcun vero bisogno di un aeroporto a Parma quando in un’oretta si può andare a Milano, Bergamo, Verona e Bologna…

                resta perciò una piccola struttura, ma è basata su precedenti strutture militari dell’Aeronautica e addirittura della Marina! quando la prima ancora non esisteva… quindi non è andata a fare grosse distruzioni.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ peucezio

            Il sovranismo postula che problemi globali possano essere risolti localmente, il che è una fesseria.

            Ci fosse un sovranismo planetario (:-)) andrebbe benissimo.

            Il peccato mortale dei sovranisti è la mancanza di fantasia, il non voler guardare oltre il giardino.

            Così, l’unica forza davvero globale rimane il capitalismo finanziario.

            Ma è un gigante cieco.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Andrea Di Vita scrive:

              Esempio:

              se salvini premier (Epicuro ce me scampi) mette una tassa sui proventi di Amazon in Italia, quella se ne va in Irlanda e fa una pernacchia. Se l’UE fa lo stesso per tutta la UE (il che vuol dure poi in pratica anche in Svizzera, Norvegia ecc.) forse a Bezos conviene pagare…

              E così per tutto. Ce li vedete salvini, Kaczyński e Haider che si accordano per combattere il buco nell’ozono?

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                Sembra fatto apposta, ma ti assicuro che non lo sapevo!

                Un altro chiodo nella bara del sovranismo:

                https://quifinanza.it/green/video/stop-auto-benzina-diesel-data/470172/

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “quella se ne va in Irlanda”

                Dici che le merci ce le spedisce direttamente dai magazzini in Irlanda?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ MT

                “merci”

                Intendevo il domicilio fiscale.

                Dai, su, puoi far di meglio.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ah, ecco: io faccio un ordine su internet e una merce parte da Piacenza e mi arriva a Milano. E la compravendita dici che sarebbe senza ombra di dubbio avvenuta in Irlanda?
                Su, puoi fare di meglio 😉

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Tra l’altro se io vado a vedere nell’informativa sulla privacy chi sono i soggetti con cui ho a che fare non trovo nessuna società italiana:

                “Amazon Europe Core SARL, Amazon EU SARL, Amazon Services Europe SARL e Amazon Media EU SARL, ciascuna di esse con sede in Lussemburgo, 38 avenue John F. Kennedy, L-1855 e Amazon Digital UK Limited, con sede nel Regno Unito, 1 Principal Place, Worship Street, Londra, EC2A 2FA (congiuntamente “Amazon Europe”) sono titolari del trattamento dei dati personali raccolti e trattati attraverso i Servizi Amazon. Puoi trovare maggiori dettagli qui.”

                Se vado nelle condizioni poi leggo:

                “Amazon Europe Core SARL, Amazon EU Sarl e/o le sue affiliate (“Amazon” o “noi”) ti forniscono funzionalità del sito e altri prodotti e servizi quando visiti o fai acquisti su Amazon.it (il “sito”), utilizzi dispositivi, prodotti o servizi Amazon, le applicazioni Amazon per dispositivi mobili o i software forniti da Amazon in relazione a una qualsiasi delle precedenti attività (collettivamente, i “Servizi Amazon”). ”

                Quindi di cosa stiamo parlando?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ MT

                Mi interessa (ci interessa) dove Amazon paga le tasse. Solo a livello continentale si possono uniformare le tasse in modo da evitare che Amazon giochi a rimpiattino col Fisco pur avvantaggiandosi del mercato unico.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                beh, non è vero, Amazon può fare quei giochino perchè tra Italia e Irlanda ci sono degli accordi – tramite la UE

                per vendere in Bielorussia, Amazon deve obbedire alle leggi bielorusse, giusto?

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                Tu intanto comincia a far abbassare la cresta a Bezos nella UE.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

                P.S. lo so, ma Imagine è splendida!

              • Francesco scrive:

                Andrea

                il problema non è Bezos, è l’Irlanda!

                e la cosa mi pare evidente, oltre a una loro bellissima mossa

                ah, Imagine fa cagare come musichetta, il testo invece è esplicitamente diabolico – solo che la somma è evidente, scoperta, una di quelle menzogne naziste così grandi da risultare credibili per i fessi

                e i preti

                🙁

  6. Moi scrive:

    Il principe Mohammed bin Salman intervistato da Matteo Renzi a Riyadh, Arabia Saudita. 28 gennaio 2021.

    https://www.internazionale.it/opinione/francesca-gnetti/2021/01/29/renzi-arabia-saudita-salman

    …NON da AnunnakiVsRettiliani.org , eh ! 😉

    • Moi scrive:

      … mi sembra interessante, di certo Renzi è il Politico Italiano che meglio ha capito che la vera (!) Politica “la fanno girare” gli Appalti … NON i “dissing” 😉 da Sòscials ! 😀

  7. Il signor Renzi si è limitato ad estendere a Roma prima e al contesto internazionale poi la stessa prassi che lo vedeva protagonista a Firenze. Che consiste in ultima analisi nell’imporre una determinata agenda politica a un elettorato che si era espresso a larga maggioranza per il suo contrario.
    Il democratismo rappresentativo non gode poi di chissà quale salute. Nella penisola italiana gli individui come lui hanno contribuito ad alienargli qualche altra simpatia.

    • massimo scrive:

      Se posso porgo anche a te la domanda che mi sono fatto e alla quale mi sono dato due potenziali spiegazioni : come ha fatto ad estendere il suo “dominio” in campo nazionale e magari internazionale ?

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Massimo

        “Se posso porgo anche a te la domanda che mi sono fatto e alla quale mi sono dato due potenziali spiegazioni : come ha fatto ad estendere il suo “dominio” in campo nazionale e magari internazionale ?”

        E’ una domanda molto interessante.

        Chi guarda solo i sondaggi vede che al 98% degli italiani, il partito di Renzi non interessa.

        Il problema è che tra quel 2% c’è un’altissima percentuale di quei pochi italiani che contano davvero.

        E questo lo sentono moltissimo i politici, almeno a Firenze: a ogni punto che Renzi scende nei sondaggi, c’è qualcuno in più che sta studiando come passare con lui.

        • massimo scrive:

          Non lo so , e’ come se certe citta’ o certi luoghi avessero come un tipo di attrazione e che da li’ poi nascano e si sviluppino determinate situazioni . Potrei fare gli esempi di Arezzo e Perugia per certe logge e venerabili o per certi altri aspetti , abbastanza simili , Siena . La cronaca e’ ricca di fatti , a volte anche drammatici , che vengono da certi posti . Sicuramente la storia , la ricchezza economica , certe tradizioni la cultura in genere li rendono crocevia di scelte e decisioni che si tramandano e vanno avanti da secoli .

  8. Moi scrive:

    Sì, va be ‘ ma … Letta risorge o no, a guida PD ?! 😉

    Fortuna che dicevano che bisognava coinvolgere di più il Popolo Italiano 😉 !

    • Moi scrive:

      HABEMUS SECRETARIUM ! 😉

      https://www.quotidiano.net/cronaca/letta-ha-deciso-oggi-accetta-la-segreteria-tra-un-anno-il-congresso-e-lui-si-candider%C3%A0-1.6121725

      Letta ha deciso, oggi accetta la segreteria Tra un anno il congresso. E lui si candiderà

      Ultimi contatti con i big dem, l’ex premier ha chiesto di non avere un mandato a tempo e di avocare a sé alcune nevralgiche cariche interne

      • Moi scrive:

        In pratica, una Reggenza con AutoCandidatura alle Primarie Incorporata !

        … Roba che manco a farci preventivamente e prevenutamente un Meme : ormai il PD è la Caricatura di Sé Stesso ! 😉

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Moi

          Beh, almeno adesso tutti i Renzifobi di questo blog e altrove sapranno di poter contare su un “non amico” di Renzi nel PD.

          Stiano sereni.

          🙂

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Moi scrive:

            Appunto, per me Letta sta meditando un “Matteo [NON Salvini … l’ Altro !] stai sereno !” per far fuori lui e Italia Viva nel 2023 !

            … Ma Renzi è decisamente più scaltro, quindi NON so se Letta ruscirà, NON ci scommetterei 😉 !

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Moi

              Vorrei sbagliarmi, ma a me Renzi con il sua brillante eloquio e il fallimento clamoroso del 2016 ricorda tanto il Winston Churchill dei giorni successivi alla batosta dei Dardanelli. Fuori dai giochi per anni, e poi…

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Fuori dai giochi per anni, e poi…”

                E’ vero che scrivevi versi per la Boschi, ma lo capivo: era in sella ed il duce vittorioso ispira sentimenti strani alle persone. Sono i nostalgici che capisco meno.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ MT

                “versi”

                Caschi male.

                Ho votato contro Renzi e i suoi candidati ad ogni elezione (politiche, primarie). Non mi convince il suo alzare il tetto del contante.

                Questo non mi impedisce di riconoscere quando ha ragione.

                Non sono nostalgico. Mi sforzo di essere obiettivo. Soprattutto visti certi avversari di Renzi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Voti contro di lui e poi passi il tempo a lodarlo e imbrodarlo? Contento tu…

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ MT

                Non essendo un trinariciuto, io posso benissimo non votare un politico pur riconoscendone alcuni meriti.

                Provaci, mica è difficile.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

          • Miguel Martinez scrive:

            Per ADV

            “Beh, almeno adesso tutti i Renzifobi di questo blog e altrove sapranno di poter contare su un “non amico” di Renzi nel PD.”

            Io non sono un “renzofobo”.

            Sono spaventato dal sistema che Renzi incarna.

            Il precedente presidente della Regione Toscana, Rossi, era un acceso nemico personale di Renzi, ma faceva la sua stessa identica politica su tutti i temi cruciali, con altrettanta aggressività.

            Poi magari era meno palesemente un imprenditore economico.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “incarna”

              Ti ha gia’ risposto Aznavour cantando ai sessantottini, quelli veri, parlando di De Gaulle.

              “Tu le regretteras”

              Il “sistema” e’ appunto quel Flusso in cui tutti siamo immersi e di cui correttamente hai spesso parlato.

              Ignorarlo? Impossibile.

              Utilizzarlo, assecondandolo? Ci si può almeno provare.

              Il velista non fa diversamente con le correnti marine ed i venti. Governa, appunto, il timone, non per cambiare il Flusso ma per non far schiantare la barca.

              Ricorda il Principe di Machiavelli? Magari. (In fondo sono quasi concittadini).

              Di certo non è pestando i piedi per terra, stringendo i pugnetti, chiudendo gli occhi e strillando “cattivo! Cattivo!” come fanno gli abolitori di povertà che miglioreranno le cose.

              Anche all’epoca di Machiavelli i Piagnoni hanno combinato solo guai.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Gli abolitori della povertà sono diventati del tutto organici alla sinistra.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “organici”

                Quelli puri, che ci hanno creduto no. Per loro vale ancora “PD=PD-L” e “ognuno vale uno” e “il doppio mandato”.

                Poveretti.

                Poi ci sono i furbetti dei condoni edilizi nascosti nel decreto sul ponte di Genova e i geni del mandato zero.

                L”Uomo Qualunque, insomma.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Vabbè, ma, insomma, la maggior parte dei loro parlamentari e anche dei loro iscritti ha accettato la nuova linea. Poi a parole si può dire tutto…

  9. Miguel Martinez scrive:

    Buongiorno, arrivano gli xenobot (traduzione DeepL)

    Fonte : https://phys.org/news/2020-01-bot-beast-scientists-programmable.html

    20 gennaio 2020
    Non bot, non bestia: Gli scienziati creano il primo organismo vivente e programmabile

    di Simon Coghlan e Kobi Leins, The Conversation
    Non bot, non bestia: gli scienziati creano il primo organismo vivente e programmabile
    I nanobot sono piccoli robot che svolgono compiti specifici. In medicina, possono essere utilizzati per la consegna mirata di farmaci.

    Una notevole combinazione di intelligenza artificiale (AI) e biologia ha prodotto i primi “robot viventi” del mondo.

    Questa settimana, un team di ricerca di robotici e scienziati ha pubblicato la loro ricetta per creare una nuova forma di vita chiamata xenobot dalle cellule staminali. Il termine “xeno” deriva dalle cellule di rana (Xenopus laevis) utilizzate per crearli.

    Uno dei ricercatori ha descritto la creazione come “né un robot tradizionale né una specie nota di animale”, ma una “nuova classe di artefatti: un organismo vivente e programmabile”.

    Gli xenobot sono lunghi meno di 1 mm e composti da 500-1000 cellule viventi. Hanno varie forme semplici, comprese alcune con “gambe” tozze. Possono spingersi in direzioni lineari o circolari, unirsi per agire collettivamente e spostare piccoli oggetti. Usando la propria energia cellulare, possono vivere fino a 10 giorni.

    Mentre queste “biomacchine riconfigurabili” potrebbero migliorare enormemente la salute umana, animale e ambientale, sollevano preoccupazioni legali ed etiche.

    Una nuova e strana “creatura

    Per fare gli xenobot, il team di ricerca ha usato un supercomputer per testare migliaia di disegni casuali di semplici esseri viventi che potrebbero eseguire determinati compiti.

    Il computer è stato programmato con un “algoritmo evolutivo” AI per prevedere quali organismi avrebbero probabilmente visualizzato compiti utili, come muoversi verso un obiettivo.

    Dopo la selezione dei disegni più promettenti, gli scienziati hanno tentato di replicare i modelli virtuali con pelle di rana o cellule cardiache, che sono state unite manualmente utilizzando strumenti di microchirurgia. Le cellule del cuore in questi assemblaggi su misura si contraggono e si rilassano, dando agli organismi il movimento.

    La creazione di xenobot è innovativa.

    Nonostante siano descritti come “robot viventi programmabili”, sono in realtà completamente organici e fatti di tessuto vivente. Il termine “robot” è stato usato perché gli xenobot possono essere configurati in diverse forme, e “programmati” per mirare a certi oggetti, che poi cercano inconsapevolmente.

    Possono anche ripararsi da soli dopo essere stati danneggiati.

    Possibili applicazioni

    Gli xenobot possono avere un grande valore.

    Alcuni ipotizzano che potrebbero essere usati per pulire i nostri oceani inquinati raccogliendo le microplastiche.

    Allo stesso modo, potrebbero essere usati per entrare in aree confinate o pericolose per recuperare tossine o materiali radioattivi.

    Gli xenobot progettati con “sacchetti” accuratamente sagomati potrebbero essere in grado di portare farmaci nei corpi umani.

    Le versioni future potrebbero essere costruite a partire dalle cellule di un paziente per riparare i tessuti o colpire i tumori. Essendo biodegradabili, gli xenobot avrebbero un vantaggio sulle tecnologie fatte di plastica o metallo.

    Un ulteriore sviluppo di “robot” biologici potrebbe accelerare la nostra comprensione dei sistemi viventi e robotici. La vita è incredibilmente complessa, quindi manipolare gli esseri viventi potrebbe rivelare alcuni dei misteri della vita – e migliorare il nostro uso dell’IA.
    Questo video in time-lapse mostra cellule manipolate e assemblate per creare xenobot. Credito: Douglas Blackiston, Tufts University

    Questioni legali ed etiche

    Al contrario, gli xenobot sollevano preoccupazioni legali ed etiche. Nello stesso modo in cui potrebbero aiutare a colpire i tumori, potrebbero anche essere usati per dirottare le funzioni vitali per scopi malevoli.

    Alcuni sostengono che creare artificialmente esseri viventi è innaturale, arrogante, o implica “giocare a fare Dio”.

    Una preoccupazione più convincente è quella dell’uso involontario o malevolo, come abbiamo visto con le tecnologie in campi come la fisica nucleare, la chimica, la biologia e l’IA.

    Per esempio, gli xenobot potrebbero essere usati per scopi biologici ostili proibiti dal diritto internazionale.

    Futuri xenobot più avanzati, specialmente quelli che vivono più a lungo e si riproducono, potrebbero potenzialmente “funzionare male” e diventare disonesti, e superare le altre specie.

    Per compiti complessi, gli xenobot potrebbero aver bisogno di sistemi sensoriali e nervosi, che potrebbero risultare senzienti. Un organismo programmato senziente solleverebbe ulteriori questioni etiche. L’anno scorso, la rinascita di un cervello di maiale disincarnato ha suscitato preoccupazioni sulla sofferenza delle diverse specie.

    Gestire i rischi

    I creatori dello xenobot hanno giustamente riconosciuto la necessità di discutere sull’etica della loro creazione.

    Lo scandalo del 2018 sull’uso di CRISPR (che permette l’introduzione di geni in un organismo) può fornire una lezione istruttiva. Mentre l’obiettivo dell’esperimento era quello di ridurre la suscettibilità delle bambine gemelle all’HIV-AIDS, i rischi associati hanno causato sgomento etico. Lo scienziato in questione è in prigione.

    Quando CRISPR è diventato ampiamente disponibile, alcuni esperti hanno chiesto una moratoria sull’editing del genoma ereditario. Altri hanno sostenuto che i benefici superavano i rischi.

    Mentre ogni nuova tecnologia dovrebbe essere considerata imparzialmente e in base ai suoi meriti, dare vita agli xenobot solleva alcune domande significative:

    Gli xenobot dovrebbero avere dei kill-switch biologici nel caso in cui vadano fuori controllo?
    Chi dovrebbe decidere chi può accedervi e controllarli?
    Cosa succede se gli xenobot “fatti in casa” diventano possibili? Ci dovrebbe essere una moratoria fino a quando non saranno stabiliti dei quadri normativi? Quanta regolamentazione è necessaria?

    Le lezioni apprese in passato dai progressi in altre aree della scienza potrebbero aiutare a gestire i rischi futuri, mentre si raccolgono i possibili benefici.

    Lunga strada qui, lunga strada davanti a noi

    La creazione di xenobot ha avuto vari precedenti biologici e robotici. L’ingegneria genetica ha creato topi geneticamente modificati che diventano fluorescenti alla luce UV.

    I microbi progettati possono produrre farmaci e ingredienti alimentari che potrebbero alla fine sostituire l’agricoltura animale.

    Nel 2012, gli scienziati hanno creato una medusa artificiale chiamata “medusoide” da cellule di ratto.

    Anche la robotica sta fiorendo.

    I nanobot possono monitorare i livelli di zucchero nel sangue delle persone e potrebbero essere in grado di pulire le arterie intasate.

    I robot possono incorporare la materia vivente, come abbiamo visto quando ingegneri e biologi hanno creato un robot a raggi pungenti alimentato da cellule attivate dalla luce.

    Nei prossimi anni, siamo sicuri di vedere più creazioni come gli xenobot che evocano sia meraviglia che la dovuta preoccupazione. E quando lo faremo, è importante che rimaniamo sia aperti di mente che critici.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      Un commento di ufficiale di artiglieria? Se davvero sono programmabili e biodegradabili con una vita di dieci giorni, sono un’arma ideale, meglio dell’atomica. Lanciati a milioni da una piccola ogiva di mortaio su postazioni nemiche, possono infettare velocemente e inoculare botulino, colpendo però (grazie alla loro biodegradabilità) un’area ristretta per un tempo limitato lasciandola libera per l’attaccante. Si supera così il tradizionale limite delle armi biologiche, l’incontrollabilita’ dei loro effetti l’impossibilità di calibrarli nel tempo e nello spazio. Essendo programmabili di volta in volta, una difesa a base di vaccini e’ impossibile. A differenza delle atomiche non lascia fallout. Se la notizia e’ confermata, e’ una tecnologia che trovera’ largamente finanziamenti. Una cosa del genere è descritta da Williamson nel suo “Figlia del fuoco”, fantascienza minore anni Settanta. Potrebbe pure essere usata per diffondere farmaci in zone difficilmente accessibili affette da epidemie, come certe giungle africane. Dual use, insomma.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        potrebbero evolversi per durare di più, come previsto da un fantastilione di storie di fantascienza

        e creare alcuni problemi

        🙂

        PS solo a me la descrizione di come sono stati creati ricorda l’apprendista stregone?

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ francesco

          “fantastilione”

          Solo se vivessero abbastanza a lungo da riprodursi.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “apprendista”

          Devi leggerti “Modello cinque” di Philip Dick.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            Jurassic Park (il librone!) andava già bene

            la Natura è sempre capace di battere gli ingegneri, quando questi si infilano in Biologia

            😉

            • Moi scrive:

              Mi viene in mente il filmaccio con Jason Voorhees nello spazio … avevano inventato le “formiche staminali” che si fondevano col DNA del paziente , ‘spe’ :

              https://www.youtube.com/watch?v=YEHbl1gwuZ8

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Moi

                Io cito Dick e voi Jason… 🙂

                Fatica sprecata!… 🙂 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                io cito Michael Crichton!

                e ci tengo a sottolineare che l’illusione di controllare la Natura come se fosse un meccanismo – oltre che prodromica a quella di controllare la Società allo stesso modo – è addirittura settecentesca!

                insomma, il più retrogrado e reazionario qui è proprio ADV mi sa

    • Francesco scrive:

      un robot a raggi pungenti

      che cosa sarebbe? il primo protipo di Mazinga o un’impresa di google traduttore?

  10. Moi scrive:

    Uff … che noia, ‘sta politica ! … Volete mettere quant’era più divertente il Post dell’ 8 Marzo ? … Va be’, è UN ALTRO modo d’intender la politica, molto più alla portata empirica dell* Comun* Cittadin* 😉

  11. Moi scrive:

    Sacrificheremo Pasqua … avevamo sacrificato Carnevale per salvarla, avevamo sacrificato Natale – Epifania per salvarlo, avevamo sacrificato Halloween per salvarlo …

    • PinoMamet scrive:

      Avevamo sacrificato Pasqua per salvare Pasqua di quest’anno!!

      • Peucezio scrive:

        Questi secondo me si sentono di fottere che ci sono i vaccini e presto saranno costretti a liberarci. Secondo me gli piange il cuore. Non scherzo.

        • PinoMamet scrive:

          Sono d’accordo.

          • Francesco scrive:

            a me pare che Draghi stia puntando tutto sulla vaccinazione a tappeto, invece

            • roberto scrive:

              mi pare innegabile

            • PinoMamet scrive:

              Non parlo di Draghi, almeno io, ma della corte di celebrità da virus, medici e veterinarie, che dovranno rinunciare al.loro status di famosi.
              Sì riciclino nell’apposita Isola, se gli manca la TV.

            • Peucezio scrive:

              Francesco,
              “a me pare che Draghi stia puntando tutto sulla vaccinazione a tappeto, invece”.

              Che mi pare una strategia tutt’altro che criticabile.

              Ma io mi riferivo ai rottami del vecchio governo rimasti a inquinare in questo, come Speranza, che secondo me, quando sarà finita la pandemia, si suiciderà: parafrasando Sordi, finché c’è virus c’è Speranza.

  12. Miguel Martinez scrive:

    La Toscana per fortuna non è solo Carrai e Renzi:

    Source : https://firenze.repubblica.it/cronaca/2021/03/11/news/lucca_giovane_laureata_pastora_gregge_100_pecore-291734567/

    Lucca, la “superdonna” è una giovane pastora laureata: ha un gregge di 100 pecore
    11 Marzo 2021

    Carolina è diventata un simbolo, la “superdonna” della provincia di Lucca per la Coldiretti, che l’ha scelta come emblema della resilienza tutta al femminile e l’ha premiata in occasione della festa della donna.

    Carolina Leonardi ha 28 anni, è laureata in Scienze agricole all’università di Pisa con una tesi sui formaggi, ma ha deciso di fare la pastora. E’ tra le più giovani allevatrici d’Italia, da qualche anno al comando dell’azienda agricola e agrituristica “Le Coppelle latteria Belato Nero” a Pian di Lago (Lucca), alle pendici del monte Corchia, a 1000 metri sul livello del mare.

    “Ho aperto l’azienda nel 2015, sono partita con 40 pecore di razza massese – racconta Carolina -. La passione per la produzione di formaggi mi ha spinto a sostenere studi post laurea di arte casearia. E’ un mondo dove non si finisce mai di imparare. In parallelo a tutto questo ho iniziato i lavori di ristrutturazione di un’alpeggio a Pian di Lago e nell’agosto del 2020 ho inaugurato l’agriturismo”.

    Robiole, stracchini, pecorini sono parte dei prodotti di Carolina che crede fortemente nel suo territorio, quello montano, teatro di una microeconomia fondamentale per le razze locali. “Ho scelto pecore di razza massese perché sono native del luogo – continua -, voglio mantenere un patrimonio genetico in simbiosi con queste terre”.

    Carolina oggi ha 100 capi di ovini e per mantenerli sani utilizza un metodo di migrazione vecchio di secoli: la transumanza. Un passaggio, dalla pianura alle terre in quota e viceversa che si compie con il cambio di stagione e serve per trovare pascoli che possano sfamare il gregge. “Parto dalla stalla in pianura, verso la fine di maggio – racconta Leonardi -, poi saliamo in quota fino all’alpeggio. Sono 10 ore di cammino in quella che è una giornata di festa per la mia famiglia perché si accompagnano gli animali verso pascoli più rigogliosi”.

    Oggi l’attività vive della sola vendita di formaggi durante la stagione invernale poi, in estate, si aprono le porte dell’agriturismo dove i prodotti vengono serviti anche a tavola. Carolina ha trasformato parte del suo lavoro in una fattoria didattica per bambini sperando in futuro di poter tenere corsi di arte casearia.

    L’8 marzo la giovane ha ricevuto il riconoscimento di Coldiretti per il suo lavoro.

    “Carolina non proviene da una famiglia di pastori – dice Andrea Elmi, presidente di Coldiretti Lucca – E’ partita da zero con un piccolo gregge, senza alcuna esperienza, spinta da un desiderio di concretizzare i suoi studi universitari. La sua è una bella storia, piena anche di difficoltà, ma da cui c’è molto da imparare in termini di coraggio, intraprendenza e volontà. Con questa iniziativa vogliamo esaltare il protagonismo delle donne e la loro straordinaria capacità di adattamento. Una impresa su tre in provincia di Lucca è guidata da figure femminili. La loro presenza garantisce dinamismo, originalità e concretezza insieme a capacità di conciliare famiglia e lavoro”.

  13. Andrea Di Vita scrive:

    @ Martínez

    “casearia”

    Davvero ammirevole.

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • paniscus scrive:

      “Carolina Leonardi ha 28 anni, è laureata in Scienze agricole all’università di Pisa con una tesi sui formaggi, ma ha deciso di fare la pastora. “
      ———————–

      Quello che non mi torna è la congiunzione avversativa, come se la cosa fosse contraddittoria o sorprendente: cosa ci sarebbe di strano, se una laureata in agraria con specializzazione in formaggi, ha deciso di fare di mestiere la produttrice di formaggi? Sarebbe stato più “naturale” o più coerente se si fosse messa a fare la influencer, la navigator, o la coordinatrice su smartphone dei ciclisti consegnapizze ?

      • Moi scrive:

        ciclisti consegnapizze

        ————

        “Riders” … mentre i “Raiders” 😉 [“Saccheggiatori” / “Predoni” … no, Miguel ?] veri e propri sono i loro Boss o Team Leaders o icché siano.

  14. Moi scrive:

    Ohibò, mi aspettavo che costei si definisse una roba tipo “Cheese Producer(ess)” , o qualcosa del genere : sul serio !

    Mah … la “Pastora” (o “Pastrice” ? 😉 ) in realtà è una parola / personaggia 🙂 che si sente / vede solo nel Presepio !

    Cmq “Pastore” (finché ci scampiamo dal termine Protestantoide per il “Prete” …) è un terminearcaizzante, bucolico, elegiaco, georgico, arcadico e tutto quell’ immaginario “polleggiato” lì, senza (!) Evoluzione Culturale !

    Poi costei ha pure sbagliato regione 😀 ove nascere … doveva essere Sarda ! 🙂

    • Moi scrive:

      Tradizionalmente 😉 “Pastore” NON è un lavoro muliebre perché “Male is the Expendable Gender” [cit.] , difatti _al contrario di quel che pensiamo Noi di Città …_ NON c’ è solo da andare a zonzo dietro al culo delle pecore mentre il cagnone saltella e abbaia felice … c’è anche da difendere il gregge dai Lupi o peggio ancora dai Briganti : per questo, in Sardegna Regione Pastorale per antonomasia, c’è un immaginario “machista” del Pastore Guerriero che deve saper armeggiare schioppo, mitra (nel senso di bastone nodoso e pesante … simbolicamente “Cultural ppropriation” 😉 Vaticana !) e coltellaccio a serramanico (per aver meno guai con gli Sbirri …) “sa pattada” !

    • paniscus scrive:

      “mq “Pastore” (finché ci scampiamo dal termine Protestantoide per il “Prete” …)” —–

      Veramente la similitudine “pastorale” per indicare un ministro del culto o un capo spirituale non è stata affatto inventata dai protestanti, anche il cattolicesimo e i vari cristianesimi orientali ne sono pieni. Il vescovo o l’abate ortodosso si chiama “archimandrita”, che vuol dire appunto “capo del gregge”…

      • Moi scrive:

        Già, anche perché il Protestantesimo non ha mai “inventato” nulla … Lutero stesso appartenne all’ Ordine Agostinano.

        Tuttavia però , nel tempo, si è finito per dire “Father” ai Preti Cattolici e “Pastor” a quelli Protestanti. Magari NON è una regola rigida … ma una consuetudine linguistica direi di sì.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          I protestanti si sono legati alla parola “pastore” perché non potevano usarne altre, per cui usavano solo quella.

          • habsburgicus scrive:

            in Inghilterra si usano anche i nomi cattolici, compresi alcuni “arcaici” qui ormai non usati (Dean=decano)….e si è sempre detto “bishops”
            nel Nord luterano, la Svezia ha mantenuto sempre i “biskoppar” (e un Arcivescovo) come ai tempi del disprezzato “papismo”, tranne nel periodo più estremo degli ultimi anni di Gustaf I Vasa allorché si disse “soprintendenti”
            in Danimarca -e dunque Norvegia- il titolo “papista” di “biskop” (biskopper al plurale) fu abolito dal 1537 allorché -SENZA RISPETTARE LA TRADIZIONE APOSTOLICA- il pomerano Bugenhagen, un semplice prete (apostata) “consacrò” (se ffa’ ppe ddi’) il 2/9/1537 a Copenaghen dopo un sermone violentissimo contro Roma Babilonia, il Papa Anticristo e le superstizione idolatre romane :D, i primi “soprintendenti” danesi (more biblico, dicevano :D) [“nemo dat quod non habet”, mi insegnate voi giuristi, dunque la Chiesa danese è invalida ab imo; la Chiesa svedese invece si potrebbe difendere, anche se il Cattolicesimo non considera valide le ordinazioni svedesi, mentre la Chiesa anglicana ebbe ordinazioni ritenute dubbie financo da molti cattolici rigorosi sino al pronunciamento di S.S. Leone XIII, di venerata memoria, con l’immortale “Apostolicae curae” del 1896 con cui proclamò l’invalidità delle ordinazioni anglicane, scatenando un putiferio..poi, mi dicono, hanno fatto il Concilio, vero Moi ? :D]
            nel 1684 la Grundlov (Legge di base) danese restaurò il titolo “vescovo” (in Danimarca continua a non esistere l’Arcivescovo: per dire, Lund, sede dell’Arcivescovo in età cattolica sin dal 1104 e ora svedese, era danese sino al 1658 ma vi furono solo soprintendenti” dal 1537 in poi; tra quelli che dal 1683 sono di nuovo chiamati “vescovi” si sceglie uno come “primus inter pares”; idem in Norvegia)

            • habsburgicus scrive:

              1683, sorry

              • habsburgicus scrive:

                sulla Chiesa danese, mi resta impressa una frase letta da ragazzo in un’enciclopedia cattolica curata da padre Tacchi Venturi, S.J, prima del noto Concilio
                “è una Chiesa senza fede in Cristo e con il sacerdozio delle donne”
                le femministe, allora [quando fu edito il libro, non quando ero giovane io, mica son così Matusa :D] inesistenti in Ausonia, avrebbero forse da ridire sull’accostamento 😀 😀 😀

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “una Chiesa senza fede in Cristo”

                Solo questo scredita l’opinione e chi l’ha espressa.

              • habsburgicus scrive:

                @Mauricius
                tu ci trovi un forte afflato mistico nella “Folkekirke” (Chiesa del popolo) danese ?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Se leggo Andersen non mi pare di trovarci una cultura di fondo meno cristiana della media europea. O anche solo della media dei paesi cattolici.

              • PinoMamet scrive:

                Ricordo che la ragazza italo-americana che conobbi, della Virginia, mi diceva che laggiù i cattolici erano considerati sostanzialmente pagani e sicuramente “senza fede in Cristo”.

                Per cui…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                @ Pino

                Quello è un ragionamento abbastanza evangelico (nel senso di riformato): esiste una cosa non meglio definita chiamata “fede in Gesù” che loro avrebbero e che tutti gli altri no e quindi loro si salvano e gli altri no.
                Un cattolico che dice “non crede in Gesù”, invece, mi lascia un po’ più perplesso: la si dovrebbe leggere più letteralmente (non credi nella divinità di Cristo o una roba del genere), per cui credo che, detto dei protestanti danesi, credo non sia vero.

              • Peucezio scrive:

                Se non credi nel Cristo che ha istituito l’unica Chiesa di Pietro, quindi romana, non credi in Cristo.
                Non ci sono tanti Cristi.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                “Se leggo Andersen non mi pare di trovarci una cultura di fondo meno cristiana della media europea. O anche solo della media dei paesi cattolici.”

                D’accordo. Ma questa è sociologia, non è dogma.

              • PinoMamet scrive:

                “Se non credi nel Cristo che ha istituito l’unica Chiesa di Pietro, quindi romana, non credi in Cristo.”

                Gli ortodossi avrebbero qualcosa da ridire 😉

                (Provo a fare l’umorismo da meme, che per inciso odio:
                “al patriarca di Alessandria non piace questo elemento” 😉 )

                a parte questo, mi stupisce come, guardando dentro lo stesso testo e riferendosi alla stessa persona- proprio Gesù Cristo- cattolici e protestanti riescano a trovarci cose diversissime, per cui per te Roma è “ovviamente” la sede di Pietro successore di Cristo, per loro è, altrettanto “ovviamente”, Babilonia e la sede dell’Anticristo…

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                “Gli ortodossi avrebbero qualcosa da ridire ”

                In teoria dovrei dire che hanno torto.
                Ma loro si sentono “romani” quanto noi. Faccio un po’ una forzatura dottrinale, in cui non mi seguirebbero mai i miei amici sedevacantisti, ma, insomma, se uno crede a Roma, crede in Cristo. Poi ci si può non trovare d’accordo su dove stia Roma. Ora a Roma c’è Bergoglio. E Bergoglio sarebbe Pietro? Saremmo al ridicolo. Sicuramente c’è molto di più dalle parti della Terza Roma, per esempio.

                Ma i protestanti rinnegano proprio Roma, esplicitamente e con orgoglio. Dunque rinnegano Pietro e dunque Cristo.

              • PinoMamet scrive:

                La querelle tra protestanti e cattolici mi è estranea, anche se certo per formazione e affetti tendo a “tenere” per i cattolici, ma…

                In effetti, dov’è che Cristo parla di Roma??

                Dice sì a Pietro che sarà suo successore, ma dai Vangeli non si ricava altro: niente cariche, niente sedi, e a stretto rigore, neppure un criterio per eleggere uno (o più?) successori di Pietro.

                Solo “su questa pietra fonderò la mia comunità”, che insomma vuol dire tutto e niente.

              • daouda scrive:

                il discorso Roma può divenire biblico solo e soltanto se si accettasse l’eredità giudea ( della tribù ) del dominio di Roma ALTRIMENTI il discorso inerisce solo la fondazione E NON HA NULLA DI BIBLICO.

                Il discorso babilonia è perché si riteneva nome in codice nelle lttere di Pietro per Roma come i rabbini pr dire dicevano edom per la cristianità ( ovviamente ci sono più edomiti fra i rabbinisti che fra i neocristiani )

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Sicuramente c’è molto di più dalle parti della Terza Roma, per esempio”

                Ah, ecco, quindi basta dire “Roma sono io” e va bene 😀
                Puoi parlarne con i vari Pietro II che ci sono in giro per il mondo.

              • daouda scrive:

                Se proprio uno dovesse cercare dove essa sia è da ritenersi insistente nella gerarchia ecclesiastica stessa e come Costantinopoli non è patriarcato ptrino così non lo è Mosca e dunque la supposta terza Roma dopo la seconda risulta insussistnte

              • PinoMamet scrive:

                Scusate amici cattolici, ma se l’idea che il vescovo di Roma sia il successore di Pietro è davvero così antica, come mai le chiese orientali e ortodosse invece non la riconoscono?

                Del resto al Concilio di Nicea partecipano praticamente tutti i vescovi, e ad avere il diritto di dire l’ultima parola è in definitiva nessuno di loro, ma l’imperatore in persona.
                Che non sta più a Roma da un pezzo.

                Neppure a Roma (ricordata soprattutto come sede del Senato pagano, all’epoca) si tiene il Concilio, nè quelli precedenti nè quelli successivi, fino al Laterano che è del 1100 e rotti…

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                “Scusate amici cattolici, ma se l’idea che il vescovo di Roma sia il successore di Pietro è davvero così antica, come mai le chiese orientali e ortodosse invece non la riconoscono?”

                Ma certo che la riconoscono. Dicono solo che è eretico, quindi non va bene. E comunque interpretano quella petrina come una primazia d’onore, simbolica, non come un’autorità reale cui ci si debba sottomettere sul piano organizzativo, ma con cui, se non ci fosse l’eresia, si starebbe in comunione.

                Circa ciò che dice il Vangelo, o meglio, ciò che non dice, conta molto relativamente. Ci basta appunto che Cristo abbia costruito la Chiesa su Pietro e che Pietro l’abbia stabilita a Roma e così i suoi successori.
                Le due entità si sovrappongono direi quasi ontologicamente (ubi Petrus ibi Roma), quindi i protestanti, negando Roma, negano l’idea stessa di Chiesa, cioè di continuità, di Cristo vivente nella Chiesa e trasformano la religione in archeologia, in messaggio scritto lanciato una volta per tutte cui ci si riallaccia senza mediazioni. È la loro solita bibliolatria: non adorano l’Uomo, che è Dio (Cristo appunto), ma la carta, le pagine. In fondo sono dei necrofili.

                Mauricius,
                ma l’ecumenista non eri tu?
                Ora sta a vedere che tutti gli ortodossi sono come i seguaci dei Pii tredicesimi americani.

              • PinoMamet scrive:

                “Ma certo che la riconoscono”

                Mmm no, ho appena controllato Wikipedia, da perfetto giargiana, alla voce “primato petrino”;

                e le chiese orientali contestano proprio l’idea che Pietro sia mai arrivato a Roma (in effetti è ricordato come vescovo, ma di Antiochia…)

                mentre quelle ortodosse fanno un qualche salto mortale per dire che il primato di Roma vale solo per i latini, mentre gli altri sono governati da Sinodi sul modello degli apostoli
                (a logica, delle due l’una…)

              • daouda scrive:

                Le chiese ortodosse che non riconoscono ciò sono le stesse che durante il primo millennio lo riconoscevano.
                La contestazione della supremazia non implica la negazione del primato, e tutti gli ortodossi sanno che il sistema patriarcale è basato sulla fondazione petrina ( Alessandria via Marco, Antiochia da Pietro secondo consuetudine, Gerusalemme giacché fu in Giudea l’investitura ) cosicché l’usurpazione fu guardacaso imperiale con Costantinopoli.

                Se non si ritiene cogente l’eredità ebraica di Troia e quindi di Roma ad inverare il rigetto del Cristo anche secondo lo scettro di Giuda ( la Giudea mancando di retto re e retto sacerdozio visti gli usurpatori ) non si capirà come Calcedonia poi il Trullano oltre il Corpus Iuris creino la fusione fra aspetto civile ed aspetto rligioso così Roma sussiste onde rimane una gerarchia ecclesiastica legittima.

                La ratifica di un concilio esige presenza e giudizio dei 4 patriarcati petrini in conformità col passato ed il deposito di Fede, e se guardate bene il ripristino della gerarchia cattolica romana latina orientale avvenne solo nel 1700 e passa.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                ho dato un’occhiata a Wikipedia, ma ho il sospetto che si sbagli.
                D’altronde perché, se agli orientali non importava del valore simbolico di Roma, chiamare i latini “franchi”, ritenere che le deviazioni siano arrivate a Roma dall’esterno, contro l’aristocrazia romana, perché chiamare Mosca la “Terza Roma”, insomma, c’è un riferimento ossessivo alla romanità in senso teologico e simbolico.
                E la questione della primazia d’onore mi risulta per certo. Mentre se fosse come dici, non avrebbe senso nemmeno porla: ci sarebbe al massimo per il Patrarcato Ecumenico di Costantinopoli.

                Habsb., magari, bisdrucciolamente, come direbbe Z., delùcidaci tu, che sei preparatissimo in fatto di Oriente cristiano (e in generale).

              • Peucezio scrive:

                Mi riferisco agli ortodossi calcedoniani, di rito greco.
                Su assiri, copti, nestoriani, ecc. non so, non mi sbilancio.

              • habsburgicus scrive:

                Allora, dal poco che so di questa particolare questione, ritengo che sia opportuno fare una distinzione temporale. Innanzitutto lasciamo da parte le Chiese orientali (nestoriani; copti/armeni/giacobiti) e limitiamoci ai “calcedoniani di rito bizantino non in comunione con Roma” (vulgo, “ortodossi” o pravoslavi nelle lingue slave orientali).
                In seguito bisogna distinguere fra l’epoca antica e medievale (sino a Ferrara/Firenze) e l’epoca posteriore ove, massime dal XVII secolo, si è avuto un forte influsso protestante che ha snaturato certe posizioni, senza che ne vogliano rendere conto :D.
                Per l’epoca più antica, nessuna persona seria ha mai messo in dubbio che San Pietro arrivò a Roma e vi fu vescovo e il primato petrino era accettato pacificamente, come dimostra il posto di Roma nella pentarchia giustinianea: ciò sino al 1054 (nei fatti) ma ancora, quantomeno a livello teorico, dall’XI secolo al 1439.
                Vi erano però degli importantissimi caveat: ASSOLUTAMENTE non si accettava l’interpretazione estensiva del primato papale già presente talora in Occidente nel I millennio, soprattutto da Niccolò I (858-867) in poi e a fortiori era anatema la versione gregoriana (Gregorio VII, 1073-1085) del primato papale..per dire, un Dictatus Papae faceva fare il segno della Croce agli “otodossi” 😀
                Se gli “ortodossi” fossero rimasti fedeli alle posizioni originarie e tradizionali, oggi con Papa Francesco l’Unione si farebbe in un battibaleno 😀 infatti ora Roma, a quanto pare, sostiene ben altro da quanto sosteneva sotto Innocenzo IV (1243-1254 !)
                Purtroppo, sin dal Concilio di Ferrara-Firenze (finito con l’effimera Unione il 6/7/1439, regnando Eugenio IV), le correnti anti-unioniste si radicalizzarono et pour cause e già Marco Metropolita di Efeso, uno dei loro neo-“Santi” e grande oppositore dell’Unione dopo averla in un primo tempo favorita (idem Gennadios Scholarios che sarà il primo Patriarca di nomina ottomana dopo l’infausto 29 maggio 6961/1453), fece proprie dottrine radicalmente anti-romane; la critica a Roma divenne più forte (al limite dell’eresia e oltre lo scisma) e si superarono ampiamente i limiti ammessi dai dottori del I millennio e ancor più dal popolo cristiano dell’Impero (per dire, ancora ad inizio IX secolo i monaci iconoduli di Costantinopoli CHIEDEVANO L’INTERVENTO DEL PAPA, altro che non credere al primato !).
                Il peggio doveva ancora venire: già fra XVI e XVII secolo era abitudine per i ricchi greci studiare (anche) in Germania ove furono influenzati da Lutero e financo da Calvino (Kyrillos Loukaris, nipote di Meletios Pigas !); da fine ‘600 la Church of England incominciò a farsi sentire (l’anglomania era “in”) e ad inizio Settecento Pietro il Grande favorì l’influsso protestante in Russia; il protestantesimo, come tale, non fu accettato (già il Metropolita di Kyïv ancora polacca dal 1633 al 1647 Petro Mohyla come lo chiamano gli ucraini o Petru Movilă come sarebbe il suo nome di boiaro moldavo, nel 1642 al sinodo di Iaşi fece condannare Lutero e Calvino e ne abbiamo gli atti in romeno cirillico e in greco) ma l’odium Romae sì; da quest’epoca si incominciò a negare IN ASSOLUTO il primato e con l’influenza razionalista (forte soprattutto nell’Ottocento) pure la presenza di Pietro a Roma.
                Oggi quindi è molto più difficile trovare un terreno di intesa comune con gli “ortodossi”: tuttavia queste tesi estreme non sono ufficiali, ancorché diffuse nel clero (soprattutto fra i teologi), e l’abilità sarebbe convincerli che i loro più grandi Santi e Maestri, anteriori al XV secolo, insomma ad un qualche Primato ci credevano 😀 😀 e dunque il Primato, in sé, non è un’invenzione del kattivo “Papa di Roma” 😀

              • habsburgicus scrive:

                P.S
                Vorrei tanto mettervi una foto della pagina 204 del libro di Darrouzes “Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantoinopolitanae” (Paris 1981) ma non son capace a farlo… 😀
                La mando a Peucezio in whatsapp e se riesce, la metta lui 😀
                dimostra che Roma era considerata la 1°, all’epoca della Notitia 1 (a spanne, metà VII secolo, essendo l’Ekthesis di Epiphanios Arcivescovo di Cipro) 😀

              • PinoMamet scrive:

                Ringrazio Habs per il dottissimo intervento, come suo costume!

                Però credo che sbagliate ad accantonare la questione delle chiese orientali (siriaca ecc.) perché secondo me la chiave della questione è proprio lì.

                Mentre gli ortodossi, cosiddetti, litigano con i cattolici su quale sia la “Roma giusta”, e su come vada inteso il primato del suo vescovo in quanto erede di Pietro, per gli orientali Pietro a Roma manco c’è andato e la sede di Roma è una come tante…

                E quindi il tema di Roma e del suo provvidenziale, centrale in Occidente, non li tange e non credo li abbia “tatti” mai 😉

                Mancare questo punto è mancare il nocciolo della questione petrina, secondo me
                È un po’ come concentrarsi su due gatti che litigano in salotto, mentre un elefante sta per sfondare la porta di casa…

              • Peucezio scrive:

                Un paio di osservazioni a margine della dottissima ricostruzione di Habsb. e delle osservazioni di Pino.

                Habs.,
                ciò che dici riguarda il primato concreto del vescovo di Roma o anche il richiamo stesso all’idea di Roma, della romanità e della cristianità come ad essa intimamente collegata?
                Cioè gli ortodossi attuali non si sentirebbero più eredi, attraverso Bisanzio, di Roma, sia pure idealmente e considerando la Roma storica, reale post-franca come abusiva?

                Pino,
                sì, ma, con tutto il più grande rispetto per le chiese orientali non greche, è da secoli che sono importanti ma secondarie, anche banalmente sul piano demografico, rispetto a cattolici e ortodossi.

                Ad ogni modo sarebbe da capire come queste chiese si pongono rispetto al rapporto fra Pietro e il Patriarcato di Roma.
                Cioè l’attribuzione dell’origine petrina del patriarcato romano e quindi di Pietro come primo vescovo di Roma sarebbe per loro abusiva? Ma l’hanno proclamato da subito?
                Eppure fino a Cirillo, nestorio, insomma, le dispute cristologiche, c’era piena comunione con quelle chiese.

              • Peucezio scrive:

                Peraltro su Wikipedia il riferimento è breve e generico, sarebbe da approfondire.

              • habsburgicus scrive:

                senza dubbio le Chiese orientali (non-calcedoniane) forse sono troppo trascurate, da me in primis (e me ne scuso)….
                Credo però, andando a naso :D, che occorra fare una distinzione ulteriore fra nestoriani e tutti gli altri; e non mi stupirei che quanto tu ricordi valga solo per i nestoriani (confesso però di saperne quasi nulla, vedrò di informarmi :D).
                Perché affermo questo (che magari è sbagliato, lo ri-sottolineo) ?
                Perché i nestoriani, insomma, sono la Chiesa dell’Impero persiano (un Impero non cristiano, per giunta) dunque può essere logico che abbiano rotto tutti i ponti con Roma e che, ammesso abbiamo vagamente riconosciuto a Roma qualche qualità peculiare nei primi tempi (epoche descritte dal Labourt oltre 100 anni fa), se lo siano bellamente scordato 😀
                Invece i copti e i giacobiti (ancora un po’ diverso il discorso degli armeni, così isolati) nascono da uno scisma all’interno del mondo dell’Impero Romano d’Oriente in data abbastanza tarda V-VI secolo d.C, cioè in epoca in cui la dottrina della pentarchia –pur non ancora sistematizzata- stava già formandosi !
                Sembra difficile che in origine abbiano potuto negare il ruolo di Roma…poi, ammetto senza problemi, è solo umano che –di fronte ad una Roma se possibile a loro più ostile di Costantinopoli stessa- abbiano iniziato prima a ignorarla, poi a declassarla 😀 l’influsso protestante nell’Ottocento (anche USA ! la famosa scuola di Beirut oggi American University) avrà fatto il resto
                ma non sarebbe comunque uno sviluppo originario

              • habsburgicus scrive:

                @Peucezio
                direi che riguarda solo (o, almeno, soprattutto) il primato
                ancorché la dottrina della Terza Roma sia da decenni in ribasso 😀
                Feofan di Pskov oggi non farebbe faville !

              • PinoMamet scrive:

                Mmm

                Sempre a naso, secondo me date un po’ troppo per scontate alcune cose:

                -Che Pietro dia davvero arrivato a Roma

                -Che la tradizione che lo dice sia particolarmente antica o diffusa

                -Che a Oriente questa tradizione sia arrivata in tempi antichi, o gliene fregasse qualcosa

                -Che il vescovo di Roma fosse “il papa” nei primi tre secoli della storia della chiesa in Occidente (a dire il vero, non mi pare affatto avesse ‘sto grande ruolo, perlomeno fino all’epoca dell’influentissimo Ambrogio… che era vescovo di Milano;.Solo in seguito si sente parlare di vescovi di Roma di un qualche peso politico)

                A dirla tutta, l’idea che l’ipotetico arrivo di Pietro a Roma sia stato voluto dalla Provvidenza e abbia segnato la fusione del ruolo imperiale romano con quello universale cristiano, mi sembra una costruzione piuttosto tarda della chiesa romana, sicuramente basata sulla sua tradizione della fondazione paol.. ehm, petrina (contestata altrove) e nata quando ormai Roma, come città, contava poco.

                Se fosse come dite voi sarebbero tutti cattolici 😉 o molto stupidi e cattivi a non volerlo essere 😉

                Esagero, ma insomma, mi pare che prendiate un po’ troppo per buona la versione romana…

              • Peucezio scrive:

                In realtà mi pare che siano tutti punti abbastanza documentati.
                Anzi, è a posteriori che se ne sarebbe allentato il senso, per motivi di contrapposizione Oriente-Occidente.
                Ma non sono espertissimo sul tema.

                In ogni caso non sarebbero tutti cattolici.
                L’essenza della cattolicità sta nel riconoscere la presenza di Cristo come un dato irreversibile.
                In un certo senso il protestantesimo è una forma di ebionismo: il Figlio non è poi così importante, anche se non lo dicono esplicitamente. Se non è incarnato nella storia, perché ogni fedele non si rapporta con un’istituzione viva che lo incarna, ma direttamente con un Dio trascendente, a che serve l’umanità di Cristo e la sua Incarnazione? A privilegiare solo una generazione?
                Il senso di Roma è esattamente questo, l’immanenza dello Spirito.
                Anche in senso non cristiano: un ordine immanente al mondo, che, dove non c’è Roma non c’è, perché non c’è la civiltà.
                E a maggior ragione ciò vale nell’ordine spirituale e cristiano.

              • PinoMamet scrive:

                Beh, no, la presenza di Pietro a Roma non è particolarmente documentata
                Se ne inizia a parlare un bel po’ dopo, e per sentito dire.

                Paolo stesso non ne fa cenno, ed è una dimenticanza notevole…

              • PinoMamet scrive:

                Il titolo di Papa era poi dato a vari patriarchi, credo non sia prima del regno dei Longobardi, a memoria, che il vescovo di Roma lo reclama per sé solo.

                Nell’indifferenza altrui, direi: tuttora il capo dei copti si fa chiamare Papa.

                Al concilio di Nicea il vescovo di Roma è citato alla pari (ma, nella frase, dopo) con quello di Alessandria, e con quello di Antiochia.

                No, mi dispiace ma non mi convince troppo: insomma continuo a ritenere più probabile che la presenza di Pietro a Roma, vera o leggendaria che fosse, inizi a essere riconosciuta gradualmente e soprattutto, o esclusivamente, in Occidente, e che nessun primato particolare fosse riconosciuto al vescovo di quella città per tre o quattro secoli buoni.

                Senza dubbio la caduta della parte occidentale dell’impero ha dato una grossa spinta, con la divisione politica con l’Oriente, alla crescita di questo punto di vista: tanto, chi ti controlla? 😉

                Scherzo, ma mica tanto: tuttora due persone coltissime come voi parlano della Chiesa come se a est di Costantinopoli non esista nulla 😉

              • daouda scrive:

                Appurato che la primazia romana sia sempre stata ritenuta presente sin dai primordi ciò risulta evidente soprattutto nella questione della data della Pasqua rispetto alle chiese d’Asia minore.
                A Roma si andò.
                Difatti tutte le altre questioni più antiche ( come i lapsi a Cartagine in cui Roma diede risposta definitiva e definitoria ) rimanevano di per sè all’interno della giurisdizione occidentale o propria di ogni patriarcato e generalmente risolt appunto in concili ecumenici.

                Che il movimento neopatristico ortodosso sia scivolato in un odio cieco contro i latini occidentali è ben spiegato da hasburgicus ed è cosa tarda, tant’è che certe ridicole spiegazioni sull’immacolata concezione ed il peccato originale sono esacerbate solo per distanziarsi dai latini occidentali non comprendendone il senso e creando accuse risibili.

                Il dilemma comunque verte sul fatto che la romanitas intesa in senso ecclesiale NON E’ associabile ad una città ma ad una Fede ed una gerarchia che questa promulga, protegge e professa che il vescovo rappresenta in ogni dove nella commmunio hierarchica.
                Secondo il corpus iuris , Calcedonia ed il Trullano, il gerarca ecclesiastico è anche amministratore civile secondo quel che gli compete. Roma è assunta dalla Chiesa in sè ma l’autorità nella Chiesa ( aka i gerarchi ) si ha in Pietro ed inerisce solo i 4 patriarcati secondo i gradi della missio canonica. Conoscendo i criteri dell’ecumenicità di un concilio , lo si comprende bene ( e Costantinopoli nnon c’entra nulla ) si vedrebbe che petrinismo e conciliarismo sarebbero la stessa cosa.
                Di conseguenza chiedersi se gli ortodossi si sentano anch’essi romani è ovvio come chiedersi se la fusione fra romanità e Chiesa dipenda da una città specifica è idiota.
                Continuare a parlare di romanitas così e poi piangere perché manca un ordinatore civile o principe cristiano è invece più che idiota schizofrenico dacché prima si dice che la romanitas è nel gerarca ecclesiatico e dopo si invoca un’imperatore civile.
                Difatti voi quando guardate allo pseudo imperatore occidentale dimenticate che era un usurpatore e quando guardate al legittimo imperatore orientale dimenticate che era chierico.

                Scrivere che lo Spirito possa essere immanente al mondo ( sia romano, cristiano, ebraico o cosa ) tecnicamente è poi bestemmia concettuale.

              • daouda scrive:

                la stessa questione del kathecon è dl tutto mal posta se la si ritiene in ambito meramente civile che con la Chiesa e la Fede non hanno nulla a che spartire.

                Guardando i gerarchi attuali, sapendo delle infiltrazioni di vario genere risalenti almeno al 1600, si può dire che atti formali giuridici ed addirittura i sacramenti possano in certe aree ritenersi inesistenti

              • Peucezio scrive:

                Al di là della questione dell’immanenza, a me risultano più o meno le stesse cose di Daouda.

                Bisognerebbe chiedere a uno storico del cristianesimo comunque.

              • daouda scrive:

                se ti risultassero le stesse mie cose
                a) non cadresti né nel papocesarismo né nel cesaropapismo.
                b) dichiaresti il concilio “sopra” il papato
                c) non contaminesti la Chiesa con la politica e sapresti che è la stessa gerarchia il katechon

                L’immanenza , per venirti incontro , è possibile solo nei sacramenti ergo ROMA non può entrarci a mno che appunto non sia assunta nella Chiesa

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “In un certo senso il protestantesimo è una forma di ebionismo: il Figlio non è poi così importante, anche se non lo dicono esplicitamente.”

                No.

                Ma guarda se mi tocca difendere gli eretici…

              • PinoMamet scrive:

                “Bisognerebbe chiedere a uno storico del cristianesimo comunque.”

                Sicuramente, ma gli Atti degli Apostoli li avrai letti, no?
                Dov’è che Paolo dice di essere a Roma con Pietro??

                Sorpresa: da nessuna parte. Non ne parla proprio.

                Ma come, vieni a Roma, nella capitale dell’Impero, e c’è lì con te uno che ha conosciuto di persona Gesù Cristo; che dico: il suo discepolo principale e designato successore;
                e non ne parli mai??

                Un po’ strano, non ti pare?

                Non sono certo uno storico, ma a quello che leggo si inizia a parlare di una presenza di Pietro a Roma solo da parte di Eusebio di Cesarea, che citerebbe Papia di Gerapoli che citerebbe Clemente Alessandrino…

                mi sembrano un po’ i maccheroni di Pulcinella, con tutto il rispetto.
                E comunque duecento anni dopo i fatti (Eusebio).

                Ma poi onestamente tutto NON torna.

                Paolo, ebreo ellenofono colto e cittadino romano, lo vedo benissimo fare i suoi viaggi e spedire le sue lettere alle varie comunità: non ci trovo niente di irrealistico, anche se non ci fossero altre fonti.

                Ma Pietro, pescatore galileo, già anzianotto al tempo di Gesù?
                Che ci avrebbe fatto a Roma, a morire trent’anni dopo, sotto le persecuzioni di Nerone?
                Posso anche crederci, ma ci vuole molta buona volontà…

                Faccio già fatica a crederlo “vescovo” di Antiochia, carica che gli è stata attribuita molto più concordemente che l’omologa a Roma…

              • daouda scrive:

                Pino c’è bisogno di ricordarti le fallacie logiche che stai commettendo?

                La comunità di Roma non era pagana affatto, tienilo a mente, e la propria documentazione nella successione apostolica che tu lo voglia o no costituisce un certo tipo di “documentazione” da tenere in conto in qualche modo e comunque Papia è praticamente a ridosso degli apostoli come testimonianza.

                Dove tu deduca poi che al tempo di Gesù Pietro sarebbe stato già “anzianotto” è un enigma che non mi premuro di sviscerare…

              • daouda scrive:

                domanda:

                “perché Giacomo il Giusto è detto che fosse il primo capo della Chiesa di Giudea se l’investitura a Pietro fu data lì in Giordania Costiera nei meandri di Gerusalemme?”

                qualcosa non torna:

                IL PRIMATO NON ESISTE! UE UE

                stai su sto livello calcola

              • daouda scrive:

                C’è comunque anche l’accenno ( ACCENNO ) al martirio i Paolo e Pietro a Roma da parte della I Clemente ai Corinzi.

                p.s. L’Acaia è sotto la giurisdizione occidentale rgo usare il primato a cazzo non è possibile a meno però di ritenere niente di codificato è comunque interessante

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ peucezio

              “irreversibile”

              Da agnostico, posso riferire una mia esperienza a conferma. LA settimana scorsa ero al funerale del padre di un mio amico, Testimone di Geova. Com’era da aspettarsi, c’erano gli anziani della congregazione, e una grande abbondanza di citazioni bibliche. Una sola volta in tutta la cerimonia è stato citato “l’amatissimo figlio di Geova, Gesù Cristo”, mentre il nome “Geova” è stato fatto dozzine e dozzine di volte. Gesù sembra più un messaggero, un rasul, che il figlio di Dio.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

  15. Moi scrive:

    Dipende, forse, da come si intende Gesù Cristo :

    1

    Qualcuno Che Fondò Una Chiesa …

    2

    Qualcuno Da Scoprire nella Tradizione Evangelica … che poi, in fondo, è un po’ uno “Spin Off” 😉 della Tradizione Ebraica.

  16. Moi scrive:

    … Piùo meno, quel che Peucezio ha espresso però perentoriamente !

  17. Moi scrive:

    Evoluzione dell’ umorismo citazionistico di Letta : da Joe Condor al Principe di Coné …

    https://www.msn.com/it-it/notizie/politica/letta-cita-manzoni-ho-dormito-come-il-principe-di-cond-c3-a8/ar-BB1ezkX0

    • Moi scrive:

      Condé

      ————–

      «Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi: ma in primo luogo, era molto affaticato; secondariamente aveva già date tutte le disposizioni necessarie, e stabilito ciò che dovesse fare, la mattina. Don Abbondio invece…».

  18. Moi scrive:

    Voto ai 16enni …

    https://tg24.sky.it/politica/2019/09/30/enrico-letta-voto-16-anni

    “Sì al voto ai 16enni”, la proposta di Letta che piace a Conte, Di Maio e Salvini

    • Miguel Martinez scrive:

      “Sì al voto ai 16enni”, la proposta di Letta che piace a Conte, Di Maio e Salvini”

      Se c’è solo da votare per un governo di destracentrosinistra, tanto vale far votare anche i piccioni.

  19. Moi scrive:

    Staltra 🙂 Proposta invece è vagamente 😉 più divisiva …

    https://www.adnkronos.com/meloni-italiani-in-ginocchio-e-letta-pensa-a-ius-soli_3X17NeGvZcjauCcOkI3Ytn

    Meloni: “Italiani in ginocchio e Letta pensa a ius soli”

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Meloni: “Italiani in ginocchio e Letta pensa a ius soli””

      mi sembra un caso di benaltrismo: io sono un localista acceso, come sapete; e proprio per questo penso che i “luoghi” siano di chi ci vive e se ne prende cura.

      L’origine dei genitori è irrilevante, l’importante è quanto le persone contribuiscano realmente, attivamente, alla cura e alla salvaguardia del luogo in cui vivono.

      Ogni tanto ci sono anche progetti europei buonisti che ci azzeccano:

      https://www.youtube.com/watch?v=aQrkCh9VOg4

      (vabbe, sono due ore e cinquantun minuti di eurochiacchiere, ma ci sono dei punti importanti).

      • Peucezio scrive:

        Sì, ma Letta mica pensa a una realtà comunitaria nel senso in cui la intendi tu. Lui vuole gli stranieri proprio per sfasciarle le comunità.

        • Moi scrive:

          tutti sraducati, tutti isolati … non ha forse vaticinato Frau Von Der Leyen, dall’ Antro di Davos, che ci aspetta un’ Era di Grandi Pandemie ?

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Moi

            “tutti sradicati, tutti isolati”

            1) Le migrazioni sono un sottoprodotto minore del Flusso Globale innescato dal capitalismo. Questo non lo vogliono sentire gli imprenditori padani che fanno outsourcing in Cina, né quelli fiorentini che vogliono i turisti cinesi, ma è così.

            2) I migranti sono nella media degli esseri umani, né più né meno “buoni”. Non confondiamo il fatto di avere dei problemi con la santità.

            3) Le migrazioni sono sostenibili oggi perché esistono muri pazzeschi, ingiusti e irrazionali che spaventano il 90% di quelli che vorrebbero migrare. E questo permette ai sostenitori della “accoglienza” di dire che “non è un grosso problema”. Invece lo è.

            4) L’attuale politica urbanistica all’americana tende a creare “zone”, cioè ghetti, che necessariamente creano situazioni esplosive. Questo gli “accoglisti” non lo prendono in considerazione; come gli “espulsisti” non prendono in considerazione il fatto che la soluzione consiste nell’inclusione in piccole comunità miste, di persone che si sentono tutte responsabili della cura della comunità stessa, a prescindere dalle loro origini, e dove è fondamentale che tutti abbiano gli stessi diritti.

            5) L’identità italiana, come quella africana o altro, è già stata distrutta dal capitalismo: gli eventuali “anticomunitaristi” di sinistra, che esistono ma non sono la maggioranza della sinistra, ci vanno semplicemente a rimorchio.

            Date queste premesse, che sfuggono totalmente alla polarità “destra/sinistra”, faccio un’enorme fatica a entrare in discussioni a riguardo.

            • Peucezio scrive:

              Miguel,
              “4) L’attuale politica urbanistica all’americana tende a creare “zone”, cioè ghetti, che necessariamente creano situazioni esplosive. Questo gli “accoglisti” non lo prendono in considerazione; come gli “espulsisti” non prendono in considerazione il fatto che la soluzione consiste nell’inclusione in piccole comunità miste, di persone che si sentono tutte responsabili della cura della comunità stessa, a prescindere dalle loro origini, e dove è fondamentale che tutti abbiano gli stessi diritti.”

              Sono abbastanza d’accordo, tranne sugli “stessi diritti”, che mi danno di astrazione egualitarista giacobina, poco comunitaria.

        • PinoMamet scrive:

          Peucè, quello era Kalergi 😉

          Letta mi sta sommamente antipatico, e rappresenta la pietra tombale su qualunque mia vaga idea di votare per il PD;
          Ma non credo proprio che gli interessi “sfasciare la società italiana” dando la cittadinanza a un paio di migliaia di ragazzi nati e cresciuti in Italia.

          Magari pensa che voteranno per lui, o magari gli sembra semplicemente giusto.

          Sono sicuro che ha in mente diversi modi più pratici per sfasciare la società 😉

        • roberto scrive:

          Credo proprio che abbia ragione Miguel, e che appunto lo jus soli serva a *non* sfasciare le comunità

          Quella del voto mi pare una cazzata: pensate veramente che gli elettori si ricordino chi gli ha dato il voto? Nel caso gli Italiani all’estero dovrebbero tutti votare a destra per ringraziare tremaglia, cosa che non è successa

          Letta invece mi sta simpatico ancorché democristiano.
          Vedremo

          • PinoMamet scrive:

            Io non credo che i possibili neo-cittadini voteranno per Letta.
            Magari voteranno Lega, più probabile, o non voteranno affatto o chissà.
            Ma può essere che ci creda lui…

            Comunque credo che la faccenda dello ius soli, e forse anche quella ancora più assurda del voto ai sedicenni, sia la versione lettiana del famoso “di’ qualcosa di sinistra”. 😉

            Naturalmente non si farà nè una cosa nè l’altra, quindi è tutto pour parler, è puro cosplay politico.

            Da notare che Letta, se ci crede davvero, scambia i sedicenni italiani di oggi, per i quali i videogiochi sono già troppo impegnativi, con quelli parigini del ’68, che la dice lunga sul suo polso della situazione.

            • roberto scrive:

              non sono sicuro che lui ci creda, e se ci crede è un imbecille

              penso che lo faccia proprio perché crede che sia una cosa giusta, forse in generale, più probabilmete politicamente (nel senso che intendi tu “di qualcosa di sinistra”).

              ora, non che io abbia chissà quali speranze, ma avere un segretario del PD che dice qualcosa di sinistra è un’esperienza nuova nell’ultimo ventennio

              • Francesco scrive:

                però quella del voto ai 16enni è una cazzata

                e anche disperata: sono così pochi che non cambieranno alcun rapporto di forza, se il resto rimane uguale

                ciao

            • Peucezio scrive:

              Pino,
              “Comunque credo che la faccenda dello ius soli, e forse anche quella ancora più assurda del voto ai sedicenni, sia la versione lettiana del famoso “di’ qualcosa di sinistra”. ”

              “Da notare che Letta, se ci crede davvero, scambia i sedicenni italiani di oggi, per i quali i videogiochi sono già troppo impegnativi, con quelli parigini del ’68, che la dice lunga sul suo polso della situazione.”

              Sì, condivido le tue osservazioni.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Peucezio

          “Sì, ma Letta mica pensa a una realtà comunitaria nel senso in cui la intendi tu. Lui vuole gli stranieri proprio per sfasciarle le comunità.”

          Vedi, ci sono ragionamenti di destra intelligenti, e ragionamenti di destra surreali.

          Ragionamento di destra intelligente: “gli immigrati sono in genere più conservatori degli autoctoni, ma visto che noi facciamo sempre campagne che li prendono di mira, finiranno per votare contro di noi, e quindi è meglio che non votino.”

          Ragionamento di destra surreale: quello che hai appena fatto tu 🙂

          • Peucezio scrive:

            Quella che descrivi è una possibile realtà, ma c’è il fatto che Letta non lo sa.
            Lui vuole lo jus soli per rompere il cazzo a Salvini e imporre un’idea di egualitarismo astratto mondializzato senza confini, in cui chiunque arriva ovunque e conta come gli altri, in nome di un consumismo dei luoghi e delle cose.

            Da destra si potrebbe anche osservare che una mancata integrazione degli stranieri comporta problemi in termini di criminalità e insicurezza percepita che sono funzionali appunto alla destra.

            In ogni caso non vedo in che senso la facoltà di mandare un politico a Roma contribuisca a integrare gli stranieri in realtà comunitarie locali (cosa che di fatto in Italia, contrariamente ad altri paesi, avviene già comunque, jus soli o meno).

            • Francesco scrive:

              beh, se non vedi come diventare cittadini di uno Stato possa servire a favorire l’integrazione nella comunità umana di cui quello Stato è espressione …

              anche se ammetto che da noi ci sono alcuni problemi di disallineamento, sia tra persone e Italia, sia tra Italia e Stato italiano

              ma di sicuro aiuterebbe

              • Peucezio scrive:

                Francesco,
                “beh, se non vedi come diventare cittadini di uno Stato possa servire a favorire l’integrazione nella comunità umana di cui quello Stato è espressione … ”

                Sei proprio un hegeliano statalista peggio di me! 🙂

                “anche se ammetto che da noi ci sono alcuni problemi di disallineamento, sia tra persone e Italia, sia tra Italia e Stato italiano”

                Appunto.
                Comunque non voglio che, per integrare gli stranieri, questi possano votare a casa mia. E il giorno in cui ci fosse una maggioranza di islamici? Da noi mica si può fare come altrove, che piazzi una bella dittatura laicista stile paesi arabi, con carcere, torture, repressioni di massa e li tieni a bada.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Comunque non voglio che, per integrare gli stranieri, questi possano votare a casa mia. E il giorno in cui ci fosse una maggioranza di islamici?”

                Il problema è tutto tranne che elettorale.

                Se decidiamo di relegare tutti quelli che vengono dall’Afghanistan, dal Marocco e dal Senegal in un unico quartiere (come fanno olandesi e francesi), avremo dei ghetti e creeremo delle isole in cui ci saranno regole pesanti per chi ci vive, e in cui ogni tanto qualche delinquente passerà dallo spaccio di droga agli attentati.

                Oppure si permetterà una forte interferenza da parte di governi stranieri, che siano Turchia, Arabia Saudita o Marocco.

                Questi sono rischi reali.

                Se invece qualche sciroccato vuol fare il suo Partito Islamico, uno gli rideranno dietro i musulmani per primi, due non c’è nulla che “integri” di più (nel senso peggiore del termine) che fare politica partitica.

                Ricordati la regola base della democrazia rappresentativa: gli elettori non contano nulla.

                Chiedilo a quelli che hanno votato Cinque Stelle per mandare a quel paese la casta, a quelli che hanno votato Lega per mandare via gli immigrati, a quelli che hanno votato PD per far sparire dalla faccia della terra Salvini, a quelli che hanno votato LeU contro il capitalismo.

                Risultato, Draghi.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                ““Comunque non voglio che, per integrare gli stranieri, questi possano votare a casa mia.”

                Da ex-cittadino straniero, mi colpisce come i critici italiani pensino subito alle elezioni.

                Io il diritto di votare l’ho esercitato il meno possibile, regolarmente sbagliando le volte che l’ho fatto.

                Mentre la cittadinanza è fondamentale per evitare il senso di precarietà, di rischio magari remoto ma sempre in agguato di espulsione, di non poter fare le stesse cose che i cittadini possono fare, di dover fare la fila in questura per poter esistere.

                E se uno nasce in Italia, mi sembra assurdo negargli questa fondamentale non-precarietà.

              • Peucezio scrive:

                Ma infatti ho sempre sostenuto che andrebbe cambiata completamente la legge, in modo che i non cittadini residenti, soprattutto se nati qua o che hanno trascorso qua molti anni, abbiano esattamente gli stessi diritti degli italiani (a parte il voto) e non abbiano impedimenti burocratici di sorta.

                Peraltro non si capisce bene la ratio dello jus soli: in pratica si vuole creare l’automatismo dell’acquisizione della cittadinanza a 18 anni, mentre ora la devi chiedere.
                Ciò significa che in Italia vige già lo jus soli, perché se vigesse lo jus sanguinis, non conterebbe l’essere nato in Italia in nessun caso, ma solo l’ascendenza.

              • PinoMamet scrive:

                Mi sfugge perché daresti ai nato qua stessi diritti tranne il voto.

                Se vivo in un condominio, ne devo rispettare le regole e pagarne le spese comuni, devo avere anche voce in capitolo su come lo si amministra.

                Non credo che la cittadinanza sia una specie di potere magico: è semplicemente poter esercitare alcuni diritti, tipo il voto, ed essere sottoposti ad alcuni doveri, tipo la leva militare quando c’era
                (cioè adesso: non è abolita, è solo sospesa)

              • daouda scrive:

                è evidente ch la cittadinanza DOVREBBE garantire certi obblighi e certe agevolazioni ( inesistenti anch’esse come corsie preferenziali o pagare meno tasse , l’unica opportunità sono gli incarichi pubblici con annessi doveri od oneri che dir si voglia, se ci fossero ) .

                Ricordo che se un islamico diviene cittadino italiano ha compiuto un atto di apostasia formale. Ma lasciateli tranquilli sti ignobili.

              • daouda scrive:

                ovviamente per dire che la cittadinanza di per sè non ha alcun valore e se la si anela per votare o pattggiare con lo stato si è delle merde, per dire

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                perché il mio è un discorso pratico.
                Molti figli di immigrati vissuti sempre qua incorrono in una serie di inconvenienti burocratici a volte molto pesanti, che condizionano aspetti della vita e questa è una stortura da eliminare.
                Il voto è un’altra faccenda: il non poter votare non comporta conseguenze pratiche.
                In linea di principio tu hai ragione, ma io considero lo straniero un ospite, che però deve sentirsi totalmente a suo agio in casa mia (se si comporta bene, s’intende) e non deve avere limitazioni o inconvenienti.
                Però se decido di ristrutturare il bagno, lo faccio a modo mio; poi lui ne usufruisce quanto me e se non gli piace il colore delle nuove piastrelle, pazienza.

              • Peucezio scrive:

                Questa storia mi sembra un po’ come quella delle nuoni civili.
                Non si fanno le cose per migliorare la vita della gente, ma per principio.
                Si potevano istituire una serie di diritti, scindibili e liberamente sottoscrivibili ognuno a sé (assistenza in caso di malattia e scelte relative, eredità, ecc.) senza che si dovesse per forza stabilire un pacchetto unico stile letto di Procuste.
                Una cosa così avrebbe solo reso più elastico e funzionale il sistema e dato più opportunità di libera scelta alle coppie di ogni genere, ma a loro interessava la bandiera, il simbolo.

                E così è per lo jus soli. Anziché scorporare gli altri diritti dalla cittadinanza e da quello di voto, che è l’unica cosa che può creare disagio alle destre, me compreso, si fa una questione di principio, identitaria, ideologica.
                Tra l’altro con la mia soluzione si risolverebbe per es. il problema degli apolidi, ignorato, perché non sono tantissimi, ma che vivono una serie di situazioni e limitazioni ingiuste e pesanti.
                Il punto è che la cittadinanza dovrebbe smettere di essere un presupposto per tutta una serie di cose.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Si potevano istituire una serie di diritti, scindibili e liberamente sottoscrivibili ognuno a sé (assistenza in caso di malattia e scelte relative, eredità, ecc.) senza che si dovesse per forza stabilire un pacchetto unico stile letto di Procuste.”

                Non la vedo molto pratica: dover andare da un avvocato ogni volta per farsi redigere un contratto personalizzato è complicato e costoso. Inoltre l’unione “bollinata” serve a godere di diritti non solo nei confronti dell’unito, ma anche dello Stato (pensa alla reversibilità).

              • roberto scrive:

                “da quello di voto, che è l’unica cosa che può creare disagio alle destre”

                ma che disagio crea che uno che è nato qui, vive da sempre qui, non si distingue in nulla da me e da te se non per il passaporto, possa votare?

                poi sono io quello feticista per le cartacce ed i documenti…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “poi sono io quello feticista per le cartacce ed i documenti…”

                🙂 Concordo in pieno.

                Poi non capisco di cosa si preoccupano i Destri.

                Nel Destrocentrosinistra avranno comunque i ministri anche loro.

              • PinoMamet scrive:

                “In linea di principio tu hai ragione, ma io considero lo straniero un ospite”

                Sicuramente lo straniero è un ospite;
                non ci sono dubbi su questo.

                Il fatto è che tutti gli stati moderni (e molti antichi) stabiliscono che a un certo punto lo straniero può scegliere di non essere più ospite, ma membro a pieno titolo della comunità nella quale vive ormai stabilmente.

                Qui si discute semplicemente di quando e come gestire questo passaggio di status.

                L’Italia, come fai notare, non ha uno ius sanguinis “puro” (non credo esista uno Stato che ce l’abbia): però l’ottenimento della cittadinanza per gli stranieri, compresi quelli nati qua, è ancora piuttosto complicato.

                Parli giustamente di togliere ostacoli burocratici alla vita delle persone: questo è uno dei modi per farlo, e forse il più semplice a livello legislativo.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Pino Mamet

                “Sicuramente lo straniero è un ospite;
                non ci sono dubbi su questo.”

                E infatti, noi oltrarnini abbiamo avuto il piacere di ospitare qui il parmense Pino Mamet, il pugliese (provvisoriamente ospitato dai notoriamente simpatici e accoglienti milanesi) Peucezio, e attendiamo di ospitare il lussemburgonapoletano Roberto.

              • daouda scrive:

                voi oltrarnini? Grasso che cola se ce ne sono alcuni originali ed originari.
                Praticamente siete tutti stranieri che se ospitano fra de loro lì dentro, compari dei capitalistici che ve vonno sfrattà chesò straniri dell’oltrarno puro loro.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per daouda

                “Grasso che cola se ce ne sono alcuni originali ed originari.”

                e infatti tu sarai l’ultimo neanderthaliano rimasto in Europa.

                Guarda che è un complimento.

              • daouda scrive:

                fallacia logica del “tu quoque”.

                Complimenti anche a te!

              • Peucezio scrive:

                Non parlatemi di neanderthaliani, che sono inviperito da quando ho sentito che uno degli elementi che possono predisporre a un esito grave del contagio da coronavirus sia il fatto di avere geni neanderthaliani nel proprio sangue (ormai si sa che, diversamente da ciò che si credeva fino a tipo un quindicennio fa, il Neanderthal si mischiò col Sapiens moderno).

                Quindi io non posso andare al bar per colpa di ‘sto cazzo di Uomo di Neanderthal!

      • daouda scrive:

        Grande Miguel allora posso prnotarmi il messico che vorrei andarci visto che la stragrande
        maggioranza dei messicani lo sta sfasciando come anche i negri i loro territori lì nel sub sahariano!

        AH NO? AAAAAAAAAAAAAAAAAAA. Scusa scusa sò poveri ponnò fa come cazzo je pare, ciai raggiona

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Vuoi andare a vivere in Messico?

        • daouda scrive:

          no smplicemnt MM spara le solite cazzate ad effetto da pezzente, fosse per lui visto che un affittuario si cura della casa automaticamente dovrebbe esserne il proprietario il che non ha senso.
          Inoltre visto che sono i poveri del mondo i motori del sistema con le loro scelte da pecore di merda , praticamente in ogni dove dovrebbero esserci espropri generali, lui se la fa ancora col giustificazionismo dei boveri poverini

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ daouda

            “ogni dove”

            E infatti quegli espropri generali, magari involontari, ci sono.

            Si chiamano “guerre”.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • daouda scrive:

              CVD visto che le guerre le fanno i poveri bovrini per conto dei badroni.

              Ma intendevo che IN NOME DELLA GIUSTIZIA, scondo MM, gli espropri che lui vorrebbe coinvolgerebbero gran parte dei poveri del mondo perché sono delle mrde inquinatorie etc etc

  20. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Almeno questo (!) problema … Letta potrebbe risolvero facilmente con una MtF Tranistio, no ? 😉

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/14/pd-letta-il-fatto-che-io-sia-qui-e-non-una-donna-dimostra-che-ce-un-problema-di-rappresentanza-di-genere-e-cita-il-caso-di-malmstrom-video/6132943/

    Pd, Letta: “Il fatto che io sia qui e non una donna dimostra che c’è un problema di rappresentanza di genere”. E cita il caso di Malmström – Video

  21. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=Qp6RMB_3mng

    Letta segretario PD, Paolo Mieli: “Una mossa azzeccatissima”

    Letta segretario PD, Paolo Mieli: “Una mossa molto lungimirante e intelligente”

    PS

    L’ IttioLiderino Sardino (inquadrato per pochi secondi) concorda ?

  22. Moi scrive:

    INTEGRALE (preparare sospensorio 😉 e damigiana di caffé espresso via flebo !)

    2 ore 22 min 40 sec

    https://www.youtube.com/watch?v=VLxqucg5GwA

    L’intervento di Enrico Letta candidato a Segretario Nazionale del Partito Democratico

  23. Moi scrive:

    Anche “il problema non sono io ma il fatto che non sono una donna” … OGGIDI’ è Dire Qualcosa di Sx !

  24. Moi scrive:

    Probabile che Letta voglia vaccinare e tornare subito alle urne in fretta … presentando il PD come Partito Salvatore e rendere il “Stare Sereno” 😉 a Renzi. Quest’ ultimo, però, si presenta come Rottamatore di Conte e Intestatario di Draghi.

  25. Moi scrive:

    O forse Letta crede che tutti i 16enni stiano su TikTok a salmodiare il Vocabolario LGBTSPQR, a berciare Peana “Green” alla Dea Gretina … MA incautamente Letta si espone agli “OK Boomer !” non appena apre bocca !

  26. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    https://www.mirror.co.uk/news/uk-news/transgender-man-gives-birth-non-21177808

    Transgender man gives birth to non-binary partner’s baby with female sperm donor

    EXCLUSIVE:

    Proud dad Reuben Sharpe has revealed how he gave birth to miracle baby Jamie with partner Jay in Britain’s most modern family – and even the couple’s doctor was transgender

  27. Moi scrive:

    Tradizione Religiosa …

    Storicismo … tutto quel che credete di sapere sulle vostre religioni è falso !

    Paleoastronautica … HOLD MY BEER ! 😉

  28. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA

    La FantaSci-Enza 😉 più grossolana, a volte, è la più predittiva e “inattuale” … proprio perché meno “vincolata” a quel che al momento (!) è ritenuto possibile o meno … gli Ibridi InterSpecie, ad esempio, fino a pochissimo fa (due decenni ?) sembravano una follìa da fantascienza dozzinale … oggi, con lo “splicing” e oltre, sempre più oltre 😉 , molto meno !

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      Giusto.

      E ci sono mille e mille esempi. Dai dilemmi etici dell’intelligenza artificiale nell'”Io Robot” di Asimov fino ai droni del “Modello V” di Dick fino appunto alla societa’ transgender di “Venere più X” di Sturgeon alla società di hikikomori dell’asimoviano “Abissi d’acciaio”… 🙂 🙂

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  29. Miguel Martinez scrive:

    https://ilrovescio.info/wp-content/uploads/2021/03/piu-chiaro3.pdf

    PIU CHIARO DI COSI

    Dopo aver piazzato al “Ministero alla transizione ecologica” Roberto Cingolani, un ex dirigente del più grande produttore italiano di armamenti (Leonardo); dopo aver affidato all’ex capo della polizia Gabrielli l’incarico di controllore dei Servizi Segreti (compito in genere affidato a politici); dopo aver messo al vertice della Protezione Civile Fabrizio Curcio, uomo di fiducia del Gabrielli; ora Draghi nomina “Commissario straordinario alla gestione dell’emergenza” un generale, il capo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Che a centralizzare e a velocizzare la campagna vaccinale sia l’ex Comandante del Contingente militare italiano in Afghanistan, l’ex Comandante delle Forze NATO in Kosovo nonché attuale Comandante Logistico dell’Esercito, ci sembra un passaggio di una chiarezza addirittura sfacciata. Chi ha diretto le azioni di guerra in Afghanistan ora si occupa della “salute pubblica”! Che la militarizzazione dell’emergenza fosse in piena linea con le direttive NATO già era stato notato. Ma la conferenza quotidiana di un generale su cosa dobbiamo fare per “salvarci dal virus” sopravanza quanto accade persino negli Stati Uniti (o nello Stato d’Israele).Certe misure – come il coprifuoco – sono qui per rimanere. E infatti vengono mantenute anche nelle “zone bianche”. In Sardegna ora si può andare al bar fino alle 21,00 e al ristorante fino alle 23,00, ma mezz’ora dopo scatta il “coprifuoco”.La Transizione verso una società digitalizzata, militarizzata e medicalizzata è talmente rapida che non si colgono nemmeno i passaggi. Il 17 luglio scorso, il Parlamento europeo ha approvato una “deroga temporanea” alle direttive sugli OGM per autorizzare lo sviluppo e la commercializzazione dei nuovi vaccini anti-Covid di tipo biotecnologico. Da qualche settimana, in Puglia una legge regionale vieta agli operatori sanitari non vaccinati di accedere a determinati reparti. Nel Consiglio europeo si procede spediti verso il “passaporto vaccinale”. E continua la guerra ai “complottisti” che denunciano la natura… biotecnologica di questi vaccini! E fioccano – come è successo a Genova – campagne mediatiche “dàgli all’untore” con annesse richieste di sanzioni e licenziamenti contro gli infermieri che rifiutano di vaccinarsi.Chi a sinistra e nel “movimento” chiede a gran voce vaccini per tutti, sarà accontentato. Anche con la forza, se serve. Parola di generale.

    • Francesco scrive:

      non capisco di cosa si lamentino, questi tizi

      l’efficienza è un nemico? la cura è un problema? non gli piace la NATO?

      e poi manco scrivono “Entità Sionista”, che sciatteria

  30. Miguel Martinez scrive:

    Per ADV

    Trovo il testo in polacco dei “dieci giorni che sconvolsero il mondo”.

    John Reed
    Dziesięć dni, które wstrząsnęły światem

    Riesco a dire abbastanza alla svelta tutto tranne il verbo.

    Cogliendo anche i riferimenti indoeuropei.

    Poi mi fermo davanti a wstrząsnęły .

    Faccio un primo lancio, e casco per terra come un cretino.

    Eppure so che è un suono delicato, come è tutto il polacco.

    Riprovo.

    Un po’ meglio, ma mi fermo a metà, prima di pronunciare l’altra metà.

    Però sono molto contento, perché almeno mi viene il mitico fischio polacco!

    • habsburgicus scrive:

      in bielorusso in caratteri latini sarebbe
      Dziesiać Dzion, jakija ŭzrušyli sviet
      (la prima parte è molto simile)
      in cirillico -unico ufficiale colà- è Дзесяць дзён, якія ўзрушылі свет

      • habsburgicus scrive:

        visto che la ŭ rende la w polacca, si noti il mantenimento della “w” iniziale nella parola tremenda 😀

      • Peucezio scrive:

        Habsb,
        ma tu bielorusso e ucraino li parli proprio? Correntemente?

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ peucezio

          Habsburgicus il polacco lo legge bene. Tieni conto che il bielorusso è in pratica un polacco arcaico scritto in un cirillico modificato. Senza averlo mai studiato, e conoscendo di polacco sono quanto trasmesso i oralmente da mia moglie, ho letto pure articoli di giornale in bielorusso.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Peucezio scrive:

            Eppure il polacco è classificato come slavo occidentale e il bielorusso come orientale.
            Tieni conto che, dietro le apparenze, le lingus elave alla fine si somigliano tutte fra loro.

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      leggendolo senza sapere la traduzione italiana, non mi diceva nulla.
      Invece sapendo il significato mi succede un po’ come a te, soprattutto grazie al confronto col russo, e sempre escludendo quel mostruoso verbo.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martínez

      Senza pretesa di precisione linguistica (non ho neanche i segni diacritici sulla tastiera del cellulare):

      w = v

      s = s

      t = t

      rz = generalmente j di John, ma se viene dopo t come qui allora rz = sh di shock

      a con cediglia = on francese

      s = s di strada

      n = n

      e con cediglia = in di Martin francese

      l tagliata = w di Washington, somiglia da vicino a una l estremamente addolcita. In italiano un esempio è la l delle tartarughe australiane in “Alla ricerca di Nemo” della Pixar

      y = oeu del milanese cassoeula

      Date queste regole, l’unica è leggere una lettera alla volta e poi le lettere tutte insieme una dopo l’altra. Il vantaggio dell’ortoepia polacca è che praticamente non ha eccezioni, è complicata ma gioca pulito. A parte cinque o sei parole, in tutto il polacco l’accento tonico cade sulla penultima sillaba (qui, la e con cediglia)

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        Per adv

        “rz = generalmente j di John, ma se viene dopo t come qui allora rz = sh di shock”

        è il suono che mi ha più colpito quando ho seguito l’itinerario che mi hai indicato in Polonia. Perché è anche retroflesso e fischiato.

        Anzi, siccome i polacchi tendono a parlare a bassa voce, li riconosci subito dal fisco in mezzo alla parola “prosze”.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “fischiato”

          Non a est di Varsavia. Il polacco ha una bassa variabilità nella pronuncia andando da una provincia all’altra, e in genere rz è forse un po’ più duro della j di john. Ad es. una delle pochissime parole sdrucciole, rzeczpospolita = repubblica, ha la rz che si legge come la gg del romanesco ggente.

          L’unica netta variante fonetica è nella zona meridionale montagnosa, con pronuncia molto gutturale. Quella di Giovanni Paolo II, per intenderci, che infatti era di Wadowice, nel sud.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  31. habsburgicus scrive:

    su Pietro e Roma
    senza dubbio, va riconosciuto con onestà e fair play, che il silenzio di Paolo è imbarazzante*
    detto questo, Clemente sarebbe vissuto verso il 100 d.C, anzi un po’ prima….e non è una cattiva fonte…mi direte che Clemente è solo citato attraverso Papia (floruit 140) a sua volta citato solo attraverso Ireneo e noto solo attraverso Eusebio (ben due secoli me mezzo dopo)..embé, vi dico io..
    tutti gli studiosi riconoscono che Flavio Arriano, di Nicomedia e legatus Augusti pro praetore provinciae Cappadociae all’inizio di Antonino Pio nei tardi 130′ d.C, è la nostra migliore fonte su Alessandro, pur essendo vissuto 5 secoli dopo(Alessandro Magno, come si sa, morì a Babilonia nel giugno 323 a.C, se crediamo ai computi del belga Leo Depuydt verso le 16.00 del 10/6/323 a.C) ! la ragione è presto spiegata, perché attinse a Tolomeo ottima fonte anche se un po’ parziale verso se stesso 😀 [e infatti Arriano è meno buono sull’Egitto]
    dunque, SE veramente Eusebio attinse a Clemente, è una fonte molto buona che se non attesta attesterebbe che la credenza già esisteva verso il 95-96 ! e scusate se è poco, appena un trentennio dopo il martirio che la tradizione pone nel 64 d.C
    sono però cose complesse, di cui ammetto di saperne poco, ma altrettanto sono convito che già esistano risposte dotte ed esauriente, magari di qualche padre giansenista francese 😀 (senza parlare delle ossa di Pietro che sarebbero state trovate sotto Pio XII e avallate, mi sembra, dalla grande epigrafista Guarducci)

    *certo, si potrebbe passare a van Manen, dichiarare apocrife tutte le lettere di Paolo (ora anche Detering), magari abbondare e dichiarare Paolo un mito 😀 😀 (cosa che van Manen non fa ! nega solo la paternità delle lettere) e togliere così valore all’omissione 😀
    però mi sembra più una strategia da marito che si taglia i gioielli per far dispetto alla moglie, e non la consiglierei 😀 😀 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Lo dice già Ireneo di Lione che è del secolo successivo, dando la notizia per scontata.

    • PinoMamet scrive:

      Non dirò di essere convinto della presenza di Pietro a Roma (non lo sono), ma insomma, contenti voi cattolici, contenti tutti… o quasi 😉

      peraltro, F. Arriano non è perlomeno il primo, e neppure l’unico che parla di Alessandro Magno 😉 e neppure siamo costretti a prenderlo come fonte per un singolo fatto della vita dell’attestatissimo condottiero macedone…

      il paragone con le fonti su Pietro è un po’ ballerino, ma in virtù della mia simpatia per i cattolici me lo farò andare bene 😉

      • PinoMamet scrive:

        Mi aspetterei che usaste la stessa elasticità interpretativa per l’ebraismo, che su questi lidi è sottoposto a critica spietatissima e non sempre imparziale, 😉 ma so che è chiedere troppo 😉

        • daouda scrive:

          caschi male giacché troverai cristiani che difendono certe storicità ebraiche mentre ben meno rabbinisti che difendano l’ultimo testamento

        • Peucezio scrive:

          Pino,
          beh, ammetterai che la mia all’ebraismo è una critica di principio, sul monoteismo fortemente trascendentista e aniconico, ma non mi sognerei di eccepire né su questioni storiche, né dottrinali, né esegetiche o filologiche, non foss’altro per il fatto che non ne ho le nozioni minime.

          E in fondo non eccepisco nemmeno sulla religione ebraica, non oggi (il suo potenziale deflagrante l’ha espresso millenni fa): oggi le comunità ebraiche più religiose sono fortemente conservatrici, comunitarie, insomma, alla fin fine le posso considerare degli alleati, pur con le riserve di fondo che sai.

          • daouda scrive:

            zoharisti e hasidim non sono trascendentalisti e smettiamola co sta storia dell’ebraismo aniconico.
            I barbari islamici sono aniconici , non l’ebraismo vero come archeologia conferma .

            Alleati al massimo i perushim seguaci del Gaon di Vilna od i Dor Daim yemeniti

            • Francesco scrive:

              domandina (che sto leggendo i Vangeli capitolo per capitolo): se il Tempio di Erode era così bello e ornato, com’è che si parla di ebraismo aniconico dopo?

              grazie

              • Peucezio scrive:

                Ma era ornato di immagini? Non di motivi astratti?
                tante moschee sono ornatissime, di una bellezza quasi abbagliante per ricchezza e horror vacui, ma senza mezza immagine, tutti segni alfabetici, greche, ghirigori, motivi astratti, geometrie…

              • PinoMamet scrive:

                Un attimo: l’Ebraismo non proibisce l’utilizzo di immagini in assoluto .

                Nella Torah sono descritti con grande precisioni gli ornamenti del Mishkan, il Santuario mobile poi modello del Tempio, e chiaramente ci sono decorazioni di cose realmente esistenti (come i pendagli a forma di melograno ecc.)

                la stessa Arca dell’Alleanza è sormontata dalle figure di cherubini con tanto di ali…

                L’Ebraismo (adesso evito di fare un discorso storico: prendiamolo come un discorso religioso, atemporale) proibisce di farsi immagini a scopo di culto .

                Non è che se sei ebreo non puoi avere in casa un dipinto o la foto del cugino, eh?

                Naturalmente, essendo una religione non dogmatica, il divieto di farsi immagini viene interpretato in maniera più o meno rigorosa secondo le correnti, però già Mishnah si parla per esempio di un Maestro che teneva in casa rappresentazioni dei corpi celesti- altamente a rischio eresia, nel mondo antico- e lo faceva perché li usava per insegnare ai suoi studenti le fasi lunari ecc.

                In generale poi (questa è una regola che vale sempre quando si parla di Ebraismo) bisogna fare molta attenzione ai verbi usati:

                se dice “non ti farai immagini di… alle quali > prestare culto ” intende proprio: non te le farai , e per uno scopo preciso;
                nessuno ti vieta di comprarle

              • daouda scrive:

                Peucé il processo di de iconizzazione dll’ebraismo rabbinista è dovuto a) alla critica differenziativa contro il cristianesimo b) da un processo che io chiamo di minimizzazione. Hai visto gli ebrei che non dicono mai DIO o lo scrivono D-o.
                Ecco quello è il ritardo mentale tipico delle loro minuzie artate che non c’entra nulla col nome di DIO , yom kippur o non yom kippur.
                Fino al VI secolo in sinagoga avevi immagini ( affreschi cosa ) ed addirittura sculture.

              • daouda scrive:

                la cosa più triste è vedere quanti siano gli anti-giudei e nmmeno sappiano distinguere gli ebraismi esistenti.

                Sta cosa che l’aniconismo ebraico è un’invenzione tarda ormai è robba di dominio comune cazzo.

              • PinoMamet scrive:

                In effetti in Italia gli ebrei hanno sempre scritto Dio, in italiano, con tutte le lettere, dal momento che non si tratta certo del Tetragramma.

                Solo di recente è invalsa questa abitudine (di provenienza direi americana) che hanno alcuni di mettere la lineetta al posto della i.

                Sono tendenze un po’ esagerate, secondo me.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                certo, io parlavo del culto, non delle immagini usate per altri scopi. D’altronde stiamo parlando di religione.

                Questa questione del “farai”, che quindi implica che se la compri o te la regalano già fatta non sei colpevole proprio non me l’ero mai posta, mi sembra la tipica capziosità rabbinica.

                Comunque, ripeto, il mio problema non è la religione ebraica in sé (riguarda una piccola minoranza della popolazione mondiale), ma la sua ricezione nei monoteismi a diffusione di massa, nello specifico islamismo e protestantesimo (ma anche la follia dell’iconoclastia ortodossa medievale, benché fu una breve parentesi, peraltro, si dice, influenzata dall’Islam).

              • Peucezio scrive:

                Ma c’è un’altra cosa che non perdono alla religione ebraica, con buona pace di Pino, di cui rispetto la scelta (d’altronde è un problema anche per me, come cattolico, non meno che per lui).

                La religione greca è chiaramente una religione uranica e maschile.
                Ma i greci fanno derivare Urano da Gea: non si sono mai sognati di pensare che il maschile fosse all’origine del femminile (a quell’epoca gli uomini non partorivano se non gli stronzi; ora non lo so, perché ormai si riesce a fare di tutto, anche se di stronzi se ne vedono ancora tanti in giro).

                Invece questa eccentrica idea della prima donna creata dalla costola dell’uomo credo che sia unica fra le mitologie umane.
                E ci ha fatto danni incalcolabili.

              • PinoMamet scrive:

                comunque i popoli semitici avevano la tendenza (ripeto e sottolineo: tendenza, con mille eccezioni e distinguo) all’aniconismo anche prima, eh?

                non altrettanto al “maschilismo religioso”: le dee esistevano tanto quanto nel pantheon greco…

              • daouda scrive:

                bah…anche il buddismo, gli aborigni australiani, e se vuoi esagerare oltre l’islam ( robba egizio-araba ) ci può mettere certe parate induistiche, o mazdee ed anche egiziane, senza escludere i greci ( aniconism in Greek Antiquity, by Milette Gaifman ).

                Dunque a ben vedere l’aniconismo può essere una tendenza ovunque dunque tu non esaltare i semiti e Peucezio non fare il ritardato credendo che tale cosa sia assurda, malvagia o specifica di una data etnia.

            • daouda scrive:

              L’iconismo ebraico è vivo fino a più o meno il 5 secolo.

              La spigazione banale è che i rabbinisti sono frustrati anti-cristiani ch facevan largo uso di immagini

  32. Peucezio scrive:

    Mauricius,
    “Non la vedo molto pratica: dover andare da un avvocato ogni volta per farsi redigere un contratto personalizzato è complicato e costoso. Inoltre l’unione “bollinata” serve a godere di diritti non solo nei confronti dell’unito, ma anche dello Stato (pensa alla reversibilità).”

    In effetti bisogna intendersi.
    Non pensavo a una totale assenza di regolamentazioni, cioè a contratti privati, ma a istituti separati, ma comunque elaborati e strutturati dal legislatore. In sostanza dividere il pacchetto unico in sottopacchetti già fatti, pochi, ma sufficienti a disciplinare separatamente le varie materie.

    Circa la revesibilità, lì semplicemente non condivido. La reversibilità è stata inventata per non lasciare la vedova, che un tempo non lavorava e ancora oggi le donne lavorano e guadagnano, ahimè talvolta anche a parità di lavoro, meno degli uomini, senza mezzi di sussistenza. Mi pare troppo facile che io domani mattina mi alzo, decido di fare un’unione con chi mi gira e poi quando muoio lui eredita la mia pensione.

    Ma questo è un aspetto secondario e ci si può discutere. Mi premeva chiarire cosa intendo con l’idea di “spacchettare”.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “In sostanza dividere il pacchetto unico in sottopacchetti già fatti, pochi, ma sufficienti a disciplinare separatamente le varie materie.

      In quale ordinamento ci si sposa componendosi il menù? Anche perché questo va a discapito della parte più debole del rapporto.

      “Circa la revesibilità, lì semplicemente non condivido”

      La reversibilità non è solo per la vedova, ma per familiari e parenti stretti a carico, per perpetuare il vincolo solidaristico che c’era in vita.

      “Mi pare troppo facile che io domani mattina mi alzo, decido di fare un’unione con chi mi gira e poi quando muoio lui eredita la mia pensione.”

      Fammi capire: se vuoi regalare la tua pensione ad una persona dell’altro sesso va bene, mentre se la vuoi regalare ad una persona dello stesso sesso no?
      Se c’è l’intento fraudolento, l’unione è comunque una simulazione e l’Inps può fare accertamenti. Sia con il matrimonio che con le unioni civili.

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        “In quale ordinamento ci si sposa componendosi il menù? Anche perché questo va a discapito della parte più debole del rapporto.”

        Qui non parliamo di matrimoni, ma di disciplinare legami affettivi più stretti di una comune amicizia (ma anche quest’ultima, se si decide di condividere per es. una casa; io ho due amici, maschi del tutto eterosessuali, che in un certo periodo pensavano di farlo).

        Quale ordinamento? Uno ben fatto.
        Qui è questione di libertà. Il mondo è pieno di persone più deboli di altre, ma non è che quelle meno deboli se ne debbano fare carico personalmente (al di là della giusta redistribuzione con la tassazione, ecc.), vincolandosi più di quanto desiderino.

        “La reversibilità non è solo per la vedova, ma per familiari e parenti stretti a carico, per perpetuare il vincolo solidaristico che c’era in vita. ”

        Beh, visto che sei uomo di legge dammi qualche dritta allora. Ho diversi patenti stretti anziani. Se potessi ereditare la loro pensione quando venissero a mancare, per me sarebbe un grosso vantaggio!
        Scherzi a parte, chi altri, tranne casi specialissimi (il disabile totale senza reddito mi pare possa avere la reversibile del genitore, ma basta che lavora per un mese e ne decade per sempre), può avere la reversibile se non il coniuge?

        “Se c’è l’intento fraudolento, l’unione è comunque una simulazione e l’Inps può fare accertamenti. Sia con il matrimonio che con le unioni civili.”

        Beh, ma ammetterai che sociologicamente non è proprio la stessa cosa.
        Il matrimonio è un vincolo solido, consacrato non solo dalla tradizione, ma in larga misura ancora dal costume, spesso ci sono i figli… insomma, non è che mi alzo una mattina e mi sposo.
        D’accordo, si avvicinano sempre di più matrimonio “tradizionale” e nuove forme di “coppia” (tra l’altro, chi cazzo ha stabilito che si debba essere tassativamente in due?? Non è un retaggio odioso, discriminatorio e anacronistico?).
        Ma la reversibile è nata in virtù del particolare ruolo della donna, che, partorendo i figli, in passato ma spesso ancora oggi, distrae tempo da attività esterne per allevarli e non matura una pensione adeguata. Un tempo poi, quando questi istituti sono stati concepiti, la maggior parte anche delle donne di coppie senza figli si occupava di attività domestiche e non lavorava fuori.
        Proprio non riesco a immaginare un parallelo con una coppia omosessuale.

      • daouda scrive:

        La pensione INPS non solo è uno schema Ponzi imposto coercitivamente ma se crepi prima od anche avendo ottenuto il traguardo truffa fai vincere il banco!

        I figli se non sono hadicapppati fino a 26 anni massimo, se lavorano col cazzo sempre in ogni caso.

        Maurì, vincolo solidaristico UN CAZZO. Tienitela pr te la neolingue e le fallacie relative

  33. Peucezio scrive:

    Roberto,
    “ma che disagio crea che uno che è nato qui, vive da sempre qui, non si distingue in nulla da me e da te se non per il passaporto, possa votare?
    poi sono io quello feticista per le cartacce ed i documenti…”

    Beh, esiste un diverso retroterra culturale.
    E se uno è islamico?
    Dice, ma anche un italiano si può convertire. Sì, ma che incidenza statistica ha? Non voglio morire in una repubblica sunnita.

    • daouda scrive:

      io non volevo manco vivere in una rebubbliga parlamentare di merda, sai com’è?

      Che cazzo te frega peucé, più islamici italiani ci sono meno invasione islamica avrai! Cogli l’attimo, idntifica il traditore!

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Peucezio

      “Dice, ma anche un italiano si può convertire. Sì, ma che incidenza statistica ha? Non voglio morire in una repubblica sunnita.”

      Ma non ci muori di sicuro.

      Mi preoccuperei piuttosto se fossi un autoctono povero in un quartiere dove comanda uno spacciatore tunisino, che magari fa anche il religioso.

      Per le botte, mica per i voti.

      • Peucezio scrive:

        Lo spacciatore è l’ultimo dei miei problemi.
        Ha troppo poco potere per dettare regole omologanti. Semmai incrementa l’entropia.

    • Moi scrive:

      @ PEUCEZIO [CIT.]

      Dice, ma anche un italiano si può convertire

      —————

      SE adottassimo il Metodo Ashin Wirathu , il problema non sussisterebbe più :

      “Chiunque uccida un Musulmano, salva l’ Umanità Intera ” !

      [cit.]

      • Moi scrive:

        … ma la Civiltà Superiore _ Anzi Unica _ de’ Diritti Umani NON può permetterselo ! Anzi : i Media Occidentali, SE ne parlano poiché il Myanmar è poco sotto i riflettori, paragonano Ashin Wirathu ad Adolf Hitler !

        • daouda scrive:

          è una cosa del tutto idiota: quando l’infezione di un’altra religione ( scevri da ogni giudizio su quale sia la sua natura, vrità o validità ) infetta una data etnia è evidente che si deve porr in essere un rimedio.
          Non sempre i traditori vanno uccisi, se inconsapevoli, la miglior soluzione è ghettizzarli ed operare per l’abbandono di tale pratica persuadendoli e garantendo loro agevolazioni.

          D’altronde l’ISlam ha dimostrato nella sua storia proprio qusta affaristica ipocrisia tra violenza e seduzione di cui il sentimnto religioso, la prassi e la teoria e la devozione non c’ntravano nulla.

    • daouda scrive:

      “ma che disagio crea che uno che è nato qui, vive da sempre qui, non si distingue in nulla da me e da te se non per il passaporto, possa votare?”

      Peucezio ha ragione, la tua Robbé è una petitio principi

      Ad ogni modo ho due domande:

      agli identitaristi : come giudicare l comunità arbrshe, serbocroato-molisane, gallo-romanze et similia e soprattutto quelle ai confini con le nazioni sulle alpi

      ai liberal-liberali: come potete non rendrvi conto che la vostra concezione di cittadinanza è giustappunto imperiale ed estremamente colonialista?

      • Francesco scrive:

        2) scusi ma lei ha qualcosa contro l’Impero? è forse un sovversivo? un socialista? uno di quelli che non saluta la bandiera?

        mi pare evidente che i nati qui non abbiano alcun desiderio di rifiutare imperialismo e colonialismo tornando a casa dei loro maggiori nè portando quella casa qui ma piuttosto desiderino quanto prima il titolo di Civis Romanus.

        🙂

        • daouda scrive:

          ROMA e’ MORTA, o meglio vive ed insiste nella Chiesa che ( speriamo non più ) è statale solo in vaticano ergo cosa cazzo c’entra?

          • Francesco scrive:

            Roma? e chi parla di Roma? io parlo di Brussels

          • daouda scrive:

            te saluti la bandiera ex savoiarda di uno stato giacobino? E tu saresti un patriota?
            Io non sovverto un cazzo, sai che per me Milton Friedman è anch’egli un socialista.

            Se accosti l’essere romani a brussel o si poco chiaro o sei un cojone.

      • daouda scrive:

        a me non me ne frega un cazzo di nulla dello statuale. Faccio presente che tutti coloro che vogliono dare la cittadinanza ai cinegri di ogni razza , agli straniri, giustificano il sistema e sono colonialisti.
        Tanto mi basta ricordargli che sono le merde che denunciano ad ogni pié sospinto essi steessi. Poi se si sputano in faccia da soli o no, cazzi loro.

        • Francesco scrive:

          ma il sistema c’è e mica devi giustificarlo o negarlo.

          almeno quello economico mondiale, mica puoi stare lì a dire all’Everest di spostarsi perchè non ti piace il suo profilo

        • daouda scrive:

          Francè me sà che non hai capito un cazzo prché io ho sostnuto che :

          a) va bene così
          b) gli idntitaristi amano regole di stampo giacobino ergo sono idioti
          c) i cosmopoliti della cittadinanza per gli stranieri sono colonialisti di merda

          spiegami in cosa io avrei voluto cambiare il mondo?

  34. Peucezio scrive:

    Pino,
    “però l’ottenimento della cittadinanza per gli stranieri, compresi quelli nati qua, è ancora piuttosto complicato.”

    Io però non vedo ‘sta gran complicazione. Lo fanno tutti.
    Comunque si può semplificare la procedura burocratica, questo sì. Ma è altra cosa rispetto ad ampliare i requisiti.

    • PinoMamet scrive:

      Mmm non saprei darti torto in effetti. La legge italiana offre una serie di possibilità per ottenere la cittadinanza, tutte piuttosto razionali in teoria, ma inutilmente complicate nella pratica
      (faccio un esempio eclatante, per quanto puramente teorico: si diventa cittadini italiani se si fa il servizio militare per l’Italia, ma l’Italia non arruola cittadini stranieri… Il perfetto Comma 22!)

      Alcuni miei studenti sono diventati cittadini italiani al compimento del diciottesimo anno, ma altri non sono riusciti, o qualche volta non hanno voluto…
      (il che depone a favore del non-automatismo della concessione…)

      • Peucezio scrive:

        Pino,
        “(faccio un esempio eclatante, per quanto puramente teorico: si diventa cittadini italiani se si fa il servizio militare per l’Italia, ma l’Italia non arruola cittadini stranieri… Il perfetto Comma 22!)”

        Questa non la sapevo! La tautologia…
        Secondo me nemmeno il più geniale e creativo inventore di distopie letterarie surreali avrebbe mai potuto concepire qualcosa come la burocrazia e il sistema di leggi italiano.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ peucezio

          “non”

          E sì che abbiamo l’esempio della Legione Straniera, sia francese sia spagnola!

          Ve l’immaginate degli albanesi contro la ‘ndrangheta in Aspromonte a spalleggiare i Cacciatori di Calabria?

          🙂

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            poi fai la fine degli USA, con un esercito di messicani e negri e il lieve sospetto dei ricchi e potenti “ma se questi si incazzano per come li trattiamo fuori dalle caserme?”

            😉

            PS oltre alle lamentele perchè la miseria spinge le minoranze ad arruolarsi, nessuno ha mai ipotizzato qualcosa di più “forte” là negli USA? solo un golpe dei redneck ex-militari?

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “Negri”

              Basta fare come in Francia: limitare gli effettivi. La Legione Straniera non ha mai costituito un pericolo per la République: troppo piccola.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                fino a oggi, che non hanno più la leva, come quasi tutti

                e poi facendo così limiti l’utilità “sociale” della Legione stessa

                ci vuole di nuovo la naja, seria lunga e ambosessi

                che le nuovi generazioni si formino carattere e solidarietà odiando il sergente istruttore

                mmh forse non ho scritto una cazzata

              • daouda scrive:

                sono convinto che il servizio di leva fosse utile a formare, ma credo ch sarebbe stato più formativo disertarlo rovinandosi la vita.

              • Francesco scrive:

                daouda, sei appena appena esagerato!

                però hai anche ragione, e per una volta sei stato breve e comprensibile

                sei sobrio?

                🙂

            • PinoMamet scrive:

              Ne discussi con amici militari, anni fa.

              Alcuni paventavano la stessa cosa che teme Francesco. Ma negli USA non mi risulta nessun golpe militare a impronta negro-messicana, e a occhio e croce la maggioranza dei militari USA sono ancora statunitensi di nascita, e pure bianchi.

              Del resto la Legione straniera francese, ma anche i Marines americani, hanno una fama e un’attrattiva che certo mancano all’esercito italiano (a torto, ne convengo) per cui anche qui parliamo di un discorso ampiamente teorico: i numeri degli stranieri che si arruolerebbero per avere la cittadinanza non credo sarebbe mai molto superiore la mezza dozzina all’anno…

              del resto ci sono infatti modi molto più semplici per ottenerla!

            • Peucezio scrive:

              Francesco,
              secondo me cercano proprio di de-bianchizzare l’esercito per paura di una ribellione dei bianchi contro lo stato profondo.

              • PinoMamet scrive:

                Vabbè, questa mi sembra un po’ lanciata a caso, Peucè. Chi lo avrebbe fatto? E quale ribellione temerebbero?
                Può esserci qualcosa di vero in alcuen politiche (esplicite, del resto) sulle forze di polizia, dove i neri sono sottorappresentati e si è tentato di incrementarne la presenza, anche per avere maggiore interazione con le comunità criminali nere
                (cosa ti infiltri a fare in un gang di neri se sei un tedesco/irlandese?)

                Comunque, come osservato spannometricamente, le forze armate USA sono ancora in larghissima maggioranza un affare di bianchi:

                https://www.cfr.org/backgrounder/demographics-us-military

              • Peucezio scrive:

                Beh, il Pentagono è parte integrante dello stato profondo, ma non si capisce che interesse avrebbe un soldato a schierarsi con i democratici contro Trump, che rappresenta valori molto più in consonanza con un patriota vecchia maniera, come può essere il soldato medio americano. E loro lo sanno e lo temono, perché a loro serve un esercito non disposto ad assecondare Trump (o chi per lui in futuro, se non riuscirà a rilanciarsi) in un colpo di stato o una guerra civile.

                E secondo me sbagliano pure calcolo, perché la faglia è sempre meno etnica e sempre più cetuale.
                Cosa importa a un negro o a un ispanico di un quartiere povero dei diritti dei trans, delle fisime degli universitari fighetti newyorkesi o di morire per fare guerra a Putin o ad Assad, che non danno nessun fastidio al popolo americano?

                Semmai il problema è che ormai la tecnologia rende molto facilmente controllabile la situazione indipendentemente dal numero: se anche i soldati si ammutinano o tradiscono che cambia?

              • PinoMamet scrive:

                “ma non si capisce che interesse avrebbe un soldato a schierarsi con i democratici contro Trump”

                sì, ma da qui a immaginarsi un possibile golpe militare, da impedire aumento la percentuale di neri, ce ne corre Peucè…

              • Francesco scrive:

                secondo me entrambi sottovalutate il peso dei simboli

                per cui un bianco povero potrebbe appoggiare Trump, come un nero povero la Harris, senza nessun vantaggio per sè ma solo per identitarismo

                ciao

      • daouda scrive:

        BISOGNA NEGARE LA CITTADINANZA AD OGNI ISLAMICO IN NOME DELL’ISLAMOFILIA.

        Non possiamo permettergli di aspostare.

  35. Moi scrive:

    … torna di attualità il Caso Patrick Zaki, la Segre spicca tra i Firmatari per dargli Cittadinanza Italiana.

  36. Miguel Martinez scrive:

    Allora, nel mondo dei traduttori, esiste una superpotenza informatica che si chiama Trados, e che costa anche parecchio, e che i traduttori ormai devono avere, come si deve avere Windows, anche se esiste Linux.

    Esiste poi un programma gratuito, Omega-T, che fa diciamo l’80% di ciò che fa Trados, anche se richiede un po’ più di attenzione tecnica.

    Come si finanzia? Oggi mi arriva una mail dall’organizzatore:

    “This is a mail send to all the people who made a donation in the year 2020.
    ================================================

    OmegaT would not be what it is without all the volunteers who contributed time, energy and sometimes money to improving it.

    As of December 31, 2020, we had a balance of €312.06 and $5454.91 on our PayPal account.

    The donations for the year 2020 amounted to €208.11 and $2251.24.

    In May, we had a $106.94 reimbursement to Aaron Madlon-Kay (current project manager) who pays for the Apple Developer program and the code signing certificate. Our other regular expense is the domain registration that is paid by Briac Pilpré.

    We don’t have plans for funding developments at the time. The reason being mainly that people who do understand the code base are busy with their jobs.

    We do not make proactive calls for donations and we are very grateful for your donations. Please understand that even though they look sadly under-used, it won’t always be the case.

    Thank you for your continuous support and we hope to see you on the forum!

    Jean-Christophe “

    • roberto scrive:

      quattro frasi per descrivere la differenza fra una cosa fatta professionalmente ed una cosa fatta bene finché vuoi ma in modo amatoriale

      -programma gratuito
      -fa diciamo l’80% di ciò che fa Trados,
      -richiede un po’ più di attenzione tecnica
      – We don’t have plans for funding developments at the time. The reason being mainly that people who do understand the code base are busy with their jobs.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Roberto, Martinez

        Succede lo stessi, mi dice mia figlia informatica, con le app per disabili.

        Quelle messe in commercio dalle grandi software house arrivano a costare cinquanta volte di più delle app per normodotati, ché si immagina che le spese vengano comunque rimborsare da qualche assistenza pubblica o privata.

        In rete sono allora comparsi gruppi di sviluppatori che su base volontaria producono app che fanno quasi le stesse cose ma gratis o comunque a prezzi comparabili a quelli delle app per normodotati.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • Peucezio scrive:

        Roberto,
        nella mia esperienza i software gratuiti sono fatti molto meglio, perché ci collabora più gente, sono aperti e quindi vengono perfezionati constantemente.
        Basta vedere Windows e Linux: come dire il colabrodo e la portaerei.

  37. Miguel Martinez scrive:

    OT
    Fonte: https://www.standard.co.uk/sport/sport-olympics/olympics-yohan-blake-covid19-vaccine-jamaica-b921606.html

    Yohan Blake: Il velocista giamaicano “preferirebbe perdere le Olimpiadi di Tokyo piuttosto che avere il vaccino Covid-19”.
    Da
    01 marzo 2021

    Lo sprinter giamaicano Yohan Blake ha detto che preferirebbe perdere le Olimpiadi di Tokyo che ricevere il vaccino Covid-19.

    Blake – due volte medaglia d’oro olimpica ed ex campione del mondo dei 100m – ha fatto i commenti al giornale giamaicano The Gleaner.

    All’inizio di questo mese, il Comitato olimpico internazionale (CIO) ha annunciato che ricevere un vaccino non sarebbe obbligatorio per gli atleti e funzionari a partecipare a questa estate ritardato giochi, anche se ancora incoraggiato concorrenti di essere vaccinati se possibile prima di arrivare in Giappone “per contribuire all’ambiente sicuro dei giochi”.

    “Anche per rispetto del popolo giapponese, che dovrebbe essere fiducioso che tutto è stato fatto per proteggere non solo i partecipanti, ma anche il popolo giapponese stesso”, ha detto il CIO.

    Parlando durante il fine settimana, Blake è stato citato come dicendo: “La mia mente rimane ancora forte, non voglio nessun vaccino, preferirei perdere le Olimpiadi che prendere il vaccino, non lo prenderò”.

    “Non voglio entrare nel merito ora, ma ho le mie ragioni”.

    “Segui la tua mente, non seguire la folla”, ha detto Blake in un video pubblicato su Twitter sabato.

    “Allo stesso tempo, sii rispettoso con ognuno di loro. Non lasciare che nessuno ti porti via la tua scelta”.

    Il governo giamaicano dovrebbe ricevere la prima spedizione del vaccino la prossima settimana, ha riferito The Gleaner.

    Le osservazioni di Blake sono arrivate dopo che una serie di otto incontri si sono tenuti sabato in tutta la nazione dell’isola caraibica, segnando un ritorno agli eventi sportivi su larga scala che erano stati sospesi a causa della pandemia.

    Le Olimpiadi, che sono state spinte indietro di un anno a causa della crisi sanitaria globale, sono impostate per iniziare il 23 luglio anche se la speculazione rimane l’evento potrebbe ancora essere annullato a causa della pandemia in corso.

    • Moi scrive:

      @ MIGUEL

      … a proposito : è ufficiale che a Tokyo 2020+1 😉 le categorie Uomini e Donne verranno sostituite con più moderne % di testosterone nel sangue ? … sì o no ?

      … Che come dicono l* TransAttivist*, nessuna specialità sportiva richiede l’ utilizzo del pene come gesto atletico ! … Perciò superiamo i suddetti Costrutti Sociali !

  38. Moi scrive:

    CITTADINANZA … curioso il caso, noto sicuramente almeno ad Habs 😉 , che nascendo in Moldavia conviene di gran lunga (!) stare in Italia prendendo la Cittadinanza Rumena ! … Che tanto, lo “Shock Culturale” è più o meno come fra San Marino e Romagna ! 😉

  39. Miguel Martinez scrive:

    Biden dice che Putin è un assassino e non ha un’anima, ma ci si può masticare gomma americana insieme:

    https://www.theguardian.com/us-news/live/2021/mar/17/joe-biden-covid-coronavirus-relief-plan-andrew-cuomo-atlanta-shooting-live-updates?page=with:block-6051f7b28f0832395ae582da#block-6051f7b28f0832395ae582da

    Biden dice che Putin “pagherà un prezzo” per l’interferenza russa nelle elezioni USA

    Joe Biden ha detto che il presidente russo, Vladimir Putin, dovrà affrontare delle conseguenze per aver diretto gli sforzi per far oscillare le elezioni presidenziali americane del 2020 verso Donald Trump, e che arriveranno presto.

    “Pagherà un prezzo”, ha detto Biden a ABC News in un’intervista andata in onda mercoledì mattina.

    Alla domanda del conduttore di Good Morning America George Stephanopoulos su quali sarebbero state le conseguenze, ha detto: “Lo vedrete presto”.

    I commenti di Biden arrivano dopo che un rapporto dell’intelligence statunitense declassificato martedì ha rafforzato le accuse di lunga data che Putin era dietro l’interferenza di Mosca nelle elezioni, proliferando “accuse fuorvianti o infondate” in gran parte progettate per denigrare Joe Biden e promuovere la rielezione di Trump, alcune alimentate attraverso alleati di Trump.

    La Russia ha definito le scoperte senza fondamento.

    Allo stesso tempo, Biden ha notato che gli Stati Uniti e la Russia possono “camminare e masticare gomme” allo stesso tempo.

    “Ci sono luoghi in cui è nel nostro reciproco interesse lavorare insieme” come il rinnovo dell’accordo nucleare Start, ha detto, aggiungendo che i due leader hanno una storia di conoscenza nota.

    “Lo conosco relativamente bene”, ha detto Biden, aggiungendo che “la cosa più importante nel trattare con i leader stranieri nella mia esperienza… è semplicemente conoscere l’altro”.

    Di Putin, Biden ha detto che non pensa che il leader russo abbia un’anima. Biden ha ribadito quello che era un vecchio commento, dicendo nell’intervista alla ABC che in risposta al commento dell’ex presidente repubblicano George W. Bush che aveva guardato negli occhi di Putin e visto la sua anima, Biden aveva notato all’epoca che aveva fatto lo stesso e detto al presidente russo in faccia che pensava che non avesse un’anima.

    “Gliel’ho detto, sì. E la sua risposta è stata ‘ci capiamo l’un l’altro'”, ha detto Biden, aggiungendo: “Non stavo facendo il saputello, ero solo con lui nel suo ufficio, ecco come è successo”.

    Alla domanda di Stephanopoulos se pensava che Putin fosse un assassino, Biden ha risposto affermativamente: “Mmmhmm, sì lo penso”.

    • habsburgicus scrive:

      fa dispiacere notare un tale imbarbarimento della prassi diplomatica….che, se ce ne fosse bisogno, è un altro indice di quanto profonda sia la decadenza del cosiddetto “Occidente”…
      e lo dico senza entrare in nulla nel merito della questione, solo nella forma

      • PinoMamet scrive:

        Concordo in toto con Habs!

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Habs

        “fa dispiacere notare un tale imbarbarimento della prassi diplomatica…”

        Il povero Biden è assolutamente fuori di testa, ma hanno deciso che il vestito dell’Imperatore esiste.

        Non voglio infierire, la sua follia è una mite perdita di controllo, dovuta alla distruzione di un numero eccessivo di neuroni, nulla di aggressivo.

        Ma non è minore della follia di personaggi più aggressivi, come Trump, oppure – tornando indietro nella storia – Cossiga, Idi Amin o Gheddafi.

  40. Moi scrive:

    Cmqè curioso anche come gli “Epigoni Cronologici del Vecchio PCI” siano divenuti AntiRussi sfegatati (v.di Vaccino Sputnik, ecc …) per “Rifarsi l’ Imène” 😉 da Liberal Wannabe Amerregani !

  41. Moi scrive:

    Europei di Calcio 2021 Itineranti (!) si faranno con pubblico ?!

    https://www.eurosport.it/calcio/euro-2020/2021/calendario-europei-2021-gare-date-orari-squadre-convocati-e-dove-vederlo-in-tv_sto8099119/story.shtml

    Il Còviddi 😉 sospende l’ attività 😉 per godersi le partite ?!

  42. Moi scrive:

    Europei, la Uefa prosegue il suo lavoro di “normalizzazione”: “Non ci saranno match senza tifosi”

    https://www.gonfialarete.com/2021/03/17/europei-la-uefa-prosegue-il-suo-lavoro-di-normalizzazione-non-ci-saranno-match-senza-tifosi/

    … poi Roberto Speranza che cazzo racconterà a Orde Ultrà Furibonde Italiche che magari a Settembre ancora NON potranno andare allo Stadio ?

    Secondo me , Speranza dovrebbe aver le palle di andare fino in fondo :

    Nessuno Stadio Italiano a disposizione !
    Ritiro della Nazionale Italiana di Calcio dal Torneo !

  43. Miguel Martinez scrive:

    Notevole la biografia su Wikipedia della nuova vice del PD, Irene Tinagli.

    Pinochet avrebbe pagato oro per averne una così nel suo governo:

    la bocconiana laureata alla Carnegie Mellon (attualmente un anno lì costa $58,924 e lì si sviluppa il “futuro della guerra”), collaboratrice del quotidiano degli Agnelli, “leader giovanile” del World Economic Forum, a fianco del presidente della Confindustria nel fondare un think tank, seguace del partito di Monti ma sostenitrice di un avvicinamento a Renzi.

    Della serie, gli esperti sono sempre gli esperti di qualcuno.

    °°°°°°°

    Laureata all’Università commerciale Luigi Bocconi di Milano col massimo dei voti e la lode, ha conseguito la laurea magistrale e un dottorato in politiche pubbliche e amministrazione presso l’Università Carnegie Mellon di Pittsburgh, dove si è specializzata in sviluppo economico e innovazione, e dove inizia i suoi studi su creatività ed economia urbana con Richard Florida.

    Nel 2004 scrive, assieme a Florida, Europe in the Creative Age (Demos), nel 2005 L’Italia nell’era creativa, e nel 2007 Sweden in the Creative Age[3], in collaborazione con ricercatori dell’Università di Göteborg. In quegli anni è consulente del Dipartimento per gli affari economici e sociali dell’ONU sui temi delle Società del sapere, contribuendo alla stesura del libro Understanding Knowledge Societies[4], pubblicato nel 2005 dalle Nazioni Unite.

    Nel 2008 ha pubblicato il libro Talento da svendere, edito da Einaudi[6] ed ha iniziato la sua attività di editorialista per il quotidiano La Stampa[7].

    Nel 2009 approda all’Università Carlos III di Madrid presso il dipartimento di Economia delle Imprese dove insegna Management e Organizzazione[8].

    Nel marzo 2010 per “le doti professionali, impegno nella società e potenziale contributo a dare forma al futuro del mondo” è stata nominata Young Global Leader dal World Economic Forum.[9]

    Nel 2009 contribuisce alla fondazione del think tank “Italia Futura”, presieduto da Luca Cordero di Montezemolo[15][16] e coordina alcuni dei suoi progetti e campagne, come quella sulla mobilità sociale[17]. Nel 2012 è stata consigliere del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Francesco Profumo sulle smart city nel governo Monti.

    Alle elezioni politiche italiane del 2013, si candida come capolista alla Camera dei deputati nella circoscrizione Emilia-Romagna, tra le liste “Con Monti per l’Italia”, risultando eletta.

    Successivamente, ha aderito al gruppo Scelta Civica per l’Italia[18]. Si è candidata come segretario del partito dopo le dimissioni di Stefania Giannini e la sconfitta alle elezioni europee del 2014 con una mozione che chiedeva un forte avvicinamento del progetto di Scelta Civica al PD di Matteo Renzi in contrapposizione alla mozione dell’altro candidato, il sottosegretario di stato al MEF Enrico Zanetti.

    A febbraio del 2015, insieme ad altri, lascia Scelta Civica e aderisce al gruppo parlamentare del Partito Democratico[20].

    • daouda scrive:

      Non infangare il grande Pinochet!

      • Miguel Martinez scrive:

        Per daouda

        “Non infangare il grande Pinochet!”

        grande capo di stato, grande modernizzatore, grande sostenitore del Governo Tecnico.

        Credo di onorarlo, dicendo che avrebbe subito colto le capacità professionali della dott.ssa Tinagli.

        • daouda scrive:

          non credo perché segui la vulgata che lui fosse stato seguace dei frieedmaniani e pedissequo agli Usa ( dimnticando nazionalizzazioni e protezionismo oltre i tratti tipici del grmialismo cileno che non sono proprio cose liberiste).

          Inoltre i tecnici non sono militari, i tecnici usano la polizia non l’sercito contro traditori sovversivi antiumani.

        • daouda scrive:

          anche prché è tempo ormai di ricordare che l’elitè amricana ERA A FAVORE DELL’UNIONE SOVIETICA, ed è tempo di dire che il supporto statunitense in Cile fu bn poca cosa.

          Basti vedere il cambio di politica con i libral americani contro il Cile, la ricerca di sponde intrnazionali in alcuni paesi sovietici nnon propriamente fedeli alla Russia, od al pronismo od al contatto diretto con gli arabi del Cile stesso di Pinocht.

          p.s. inoltre l’accusa di antismitismo, seppur falsa, già discrimin sul tuo accostamnto immondo e come al solito prezzolato e schifoso degno dei compari che veneri e fai finta di denunciare

    • Miguel Martinez scrive:

      La Tinagli stessa scrive in un suo libro che il partito di Monti ebbe il record di deputati imprenditori, battendo “a destra” anche Berlusconi:

      “Come prevedibile, la presenza dei manager e imprenditori ha avuto un picco soprattutto con la discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994: la loro incidenza tra i deputati di Forza Italia è sempre stata superiore al 20 per cento nelle ultime cinque legislature (26 per cento in quella iniziata nel 2018). Anche se la quota record è di Scelta civica, che nel 2013 aveva un terzo dei propri deputati provenienti da questa categoria.”

      • Miguel Martinez scrive:

        La signora Tinagli poi è autrice di un libro intitolato “Un futuro a colori. Scoprire nuove opportunità di lavoro e vivere felici,”.

        Il sequel del famoso libro di ricette per brioche della compianta Maria Antonietta.

        • Miguel Martinez scrive:

          La venditrice di brioche dà un suggerimento antico quanto le clientele romane:

          https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/intervista-irene-tinagli-un-futuro-a-colori

          “Nel libro suggerisce di costruire ponti, approfittando di tutte le occasioni per conoscere gente nuova e trovare l’occasione della vita. Lo studio serve solo fino a un certo punto?
          Lo studio serve, perché se ti crei dei canali con delle persone ma sei un incompetente, allora quelle impareranno solo questo e non ti daranno delle opportunità. Se però sei una persona bravissima, ma non esci mai di casa, non parli con gli altri, nessuno sa quello di cui sei capace, chiaramente diventa molto più difficile scovare queste opportunità e farsi apprezzare. È un binomio che va coltivato, competenza e capacità, ma hanno bisogno anche di un po’ di megafono. “

          • Miguel Martinez scrive:

            Sempre la venditrice di brioche:

            “Direi che questo è davvero un punto cruciale: chi ha la determinazione di non buttarsi giù, di reinventarsi, alla fine trova la sua strada. Se una persona invece si lascia abbattere dalla convinzione che tutto è molto difficile, raramente riuscirà. Anche perché tutta l’energia che ha la butta in pensieri negativi. E si preclude l’opportunità di scoprire nuove strade. Pensando già da prima che non ci sono. Poi ovvio ci sono tante variabili, non voglio scaricare tutto sull’individuo, ma uno può cambiarle. Le leve che abbiamo a disposizione sono tante e spesso non le usiamo tutte.”

    • Francesco scrive:

      non sembra male, basandosi sulla biografia

      forse un pò troppo accademica, non per nulla è finita nel PD

      ecco, non so quanto possa essere simpatica ma questo non è importante in un leader politico

      PS che c’entra Augusto? e hanno finito di distruggere il suo Cile per riportarlo al livello del resto del Sud America?

  44. Miguel Martinez scrive:

    Cicappini si diventa o si nasce?

    Fratelli d’Italia
    Flag of Italy
    Retweeted
    Maria Cristina Caretta
    @carettamc11
    ·
    1h
    40 anni fa andò in onda la prima puntata di #Quark,trasmissione che ha fatto la storia della divulgazione scientifica.A condurla fu #PieroAngela,da 70 anni riferimento nella nostra formazione.Non ringrazieremo mai abbastanza questo grande italiano.@FratellidItalia
    @GiorgiaMeloni

    • Moi scrive:

      … Piero Angela di Dx ?! Ma non era un Massone da Repubblica (πολιτεία) di Platone dal vivo ? 😉

      Un Massone sa che il Suffragio Universale è irrazionale , quindi fuori (!) da Dicotomie Politiche che lo prevedano !

    • Moi scrive:

      A (s)proposito :

      Tutte le parole fasciste che ce l’hanno fatta: l’elenco di Valerio Aprea

      https://www.youtube.com/watch?v=UdAlv8Xb0_I

      Oltre la polemica sui nomi delle paste de La Molisana, tutte le parole introdotte dal fascismo che sono arrivate fino a noi: l’elenco di Valerio Aprea

  45. Moi scrive:

    Sul Prof. Alessandro Barbero … finito nel mirino de’ Cartoni Morti :

    https://www.youtube.com/watch?v=eo01uT6WoNM

  46. Moi scrive:

    In Europa, quindi, specie i più Norenomorfi 😉 dovrebbero essere i più a rischio !

    Al Neanderthal è andata davvero bene : prima era Java di Martin Mystère , poi è diventato una specie di Chris Hemsworth ! 😉

    … ai Dinosauri, invece, è andata malissimo : prima eran tipo dei dragoni, poi son diventati dei tacchini giganti ! 🙂

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