Cina e America

Una notizia che almeno riporta la politica alle sue dimensioni serie, che sono le forze del denaro, delle armi, delle burocrazie, dei tecnici del dominio, che se ne fregano delle cose che rendono isterici gli elettori.

Esiste una tecnica di respirazione e ginnastica, che si chiama pratica della ruota del Dharma, o Falun Gong.

Un movimento che ha coinvolto decine di milioni di cinesi a fare lenti movimenti per strada.

Così il governo cinese ha deciso di stroncarlo. Perché in Cina deve esistere un unico sistema, non di più.

Pare che centinaia di migliaia di falunghisti abbiano subito carcerazioni e torture: il governo è accusato di averne fatto un’utile riserva di donatori involontari di organi; e si dice che almeno duemila siano stati uccisi. Poi come stiano le cose davvero, non lo so certo io.

Il Falun Gong prospera però in esilio, in particolare negli Stati Uniti, dove i suoi seguaci hanno fondato una pubblicazione, Epoch Times, che nasce per raccontare alla diaspora cinese ciò che secondo loro succede all’interno della Cina.

Alcuni giorni fa, i redattori di Epoch Times si sono trovati tra le mani un video che girava sui social cinesi, fino al momento in cui se ne sono accorti quelli di Epoch Times, poi è scomparso di colpo. Non solo dai media cinesi, ma a quanto pare, pure da Youtube. Infatti, adesso si può vedere solo su Rumble.

Nessuno ha messo in dubbio l’autenticità del video.

Si vede il professore Di Dongsheng vicerettore della Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Pechino, il cuore della geopolitica planetaria cinese, che parla a Shanghai.

Di fronte a una platea che comprende anche l’ex-presidente della Banca dello Sviluppo Asiatico ed ex-direttore del dipartimento internazionale della Banca Centrale del Partito Comunista e altre personalità chiave, Di Dongsheng parla del futuro geopolitico del pianeta.

Il discorso è interessante per tante cose, per cui ve lo presento per intero, in fondo a questo post, con traduzione dall’inglese fatta con DeepL (se qualcosa non vi torna, guardate l’originale).

In particolare, il discorso ha attirato l’attenzione per un brano in cui parla delle elezioni presidenziali statunitensi. Le sue parole fanno comodo a Trump, che non ha mancato di tuittarle, ma la loro portata va ben oltre il buffo personaggio dai capelli arancione che non vuole uscire dalla Casa Bianca.

Ecco la parte centrale del discorso, che però si capisce solo nel contesto di un ragionamento più ampio, per cui invito a leggere tutto il discorso.

Perché sappiamo che l’amministrazione Trump è in guerra commerciale con noi, quindi perché non possiamo risolvere il problema dell’amministrazione Trump?

Perché la Cina e gli Stati Uniti sono sempre stati in grado di risolvere tutti i tipi di problemi tra il 1992 e il 2016?

Non importa che tipo di crisi abbiamo incontrato, che si trattasse dell’incidente di Yinhe, del bombardamento dell’ambasciata o dello schianto dell’aereo, le cose sono state tutte risolte in poco tempo, come (una coppia) fanno con i loro litigi che iniziano dalla testata del letto ma finiscono in fondo al letto. Abbiamo risolto tutto in due mesi.

Qual è il motivo? Sto per lanciare qualcosa di forse un po’ esplosivo.

È solo perché abbiamo gente al vertice.

Abbiamo i nostri vecchi amici che sono in cima alla cerchia ristretta del potere e dell’influenza dell’America.

[…]

“Ok, quindi in realtà, per dirla senza mezzi termini, negli ultimi 30 anni, 40 anni, abbiamo utilizzato il potere centrale degli Stati Uniti.

Come ho detto prima, a partire dagli anni Settanta, Wall Street ha avuto una forte influenza sugli affari interni ed esteri degli Stati Uniti. Quindi avevamo un canale su cui contare. Ma il problema è che dopo il 2008, lo status di Wall Street è diminuito e, cosa ancora più importante, dopo il 2016, Wall Street non può sistemare Trump. È molto imbarazzante. Perché? Trump aveva un precedente problema di soft default con Wall Street, quindi c’è stato un conflitto tra loro, ma non entrerò nei dettagli, potrei non avere abbastanza tempo.

Così, durante la guerra commerciale USA-Cina, loro (Wall Street) hanno cercato di aiutare, e so che i miei amici statunitensi mi hanno detto che hanno cercato di aiutare, ma non hanno potuto fare molto.

Ma ora stiamo vedendo che Biden è stato eletto, l’élite tradizionale, l’élite politica, l’establishment, sono molto vicini a Wall Street, lo vedete, vero?

Trump ha detto che il figlio di Biden ha una sorta di fondazione globale. L’avete notato?

Chi lo ha aiutato (il figlio di Biden) a costruire la fondazione? Capito? Ci sono un sacco di accordi all’interno di tutti questi.”

Non so bene cosa pensare di queste parole, ma ammetterete che sono interessanti.

Ecco il discorso per intero, compresa la premessa di Jennifer Zeng.

Fonte : https://www.jenniferzengblog.com/home/opening-up-financial-sector-as-goodwill-to-biden-as-we-cant-fix-trump-via-wall-street

(Nota di Jennifer: Di seguito la traduzione del discorso di Di Dongsheng, Vice Preside della Scuola di Relazioni Internazionali, Renmin University of China, Vice Direttore e Segretario del Centro di Studi Strategici Esteri della Cina il 28 novembre, a Shanghai, Cina.

Il tema dell’evento era “L’apertura della Cina nel settore finanziario attirerà il lupo di Wall Street?

Hanno partecipato all’evento anche Zhang Zhizhen, ex presidente della Banca asiatica di sviluppo ed ex direttore del Dipartimento internazionale della Banca centrale del Partito comunista cinese, Ding Yifan, vicedirettore del World Development Institute del Development Research Center del Consiglio di Stato cinese, e Yao Yang, presidente del National Development Research Institute dell’Università di Pechino.

La traduzione è stata fatta da Jennifer. Anche i sottotitoli sono stati aggiunti da Jennifer. )

La trascrizione del suo discorso in cinese è qui)

Guarda il video qui su Rumble (rimosso da YouTube)

Perché l’apertura del settore finanziario cinese sta accelerando?

Qual è la chiave? La chiave sta nel nostro tema di oggi, il tema dell’apertura del settore finanziario. I nostri mercati finanziari non sono ancora completamente aperti, soprattutto, oltre al problema di come gli istituti stranieri possono entrare, ci sono problemi di come possono operare. E c’è un altro problema, ovvero che il nostro settore dei conti capitale non è ancora completamente aperto. Quindi impone ancora alcuni limiti alla capacità di Shanghai di competere a livello globale, come ho accennato nel mio programma “Politica ed economia illuminate”. A mio parere, nel villaggio globale ci sono solo una società e mezza che vende assicurazioni, e questi sono gli Stati Uniti. La valuta degli Stati Uniti è la valuta di riserva globale, quindi si assume il rischio per gli altri, e poi l’euro è la metà di un’entità assicurativa. La stragrande maggioranza delle oltre 200 economie di tutte le dimensioni del villaggio globale sta pagando un prezzo per trasferire il rischio, giusto? Si tratta di trasferire il rischio a un prezzo. È come un cliente assicurato. Ci sono solo una società e mezzo nel villaggio globale che può vendere assicurazioni, può avviare una compagnia di assicurazioni.

La natura della nostra Cina è piuttosto speciale. È la più grande economia reale del villaggio globale, giusto? Il più grande cliente assicurato che acquista assicurazioni per ogni tipo di affari. Quanto paghiamo per il premio? 3 trilioni di dollari, con un picco di 4,2 trilioni di dollari.

Il problema è che, se un giorno ci succederà davvero qualcosa, quando avremo una vera e propria crisi economica e finanziaria, e useremo le nostre riserve di valuta estera di 3 trilioni o 4 trilioni di dollari per andare negli Stati Uniti, sarà come una polizza assicurativa, se andrete negli Stati Uniti e gli chiederete di pagarci, andranno in bancarotta, giusto? Questa compagnia di assicurazioni dirà: “Mi dispiace, non farò più questo business”. Giusto?

Quindi, in termini di questa logica, mi sono sempre opposto al modo originale di accoppiamento tra Cina e Stati Uniti. Ho sempre sostenuto l’internazionalizzazione del Renminbi cinese, e ho sempre sostenuto che dovremmo aprire anche questa compagnia di assicurazioni. Per aprire questa compagnia di assicurazioni, che è il nostro argomento di discussione di oggi, è necessario aprire il mercato finanziario, e il conto capitale deve essere aperto in misura adeguata.

Allora, perché di recente, come tutti sappiamo, dal 2019, soprattutto dopo il nostro ingresso nel 2020, l’apertura del settore finanziario cinese ha subito un’accelerazione? Perché sta accelerando? Innanzitutto, quando la Cina è entrata nel WTO nel 2001, ci siamo impegnati ad aprirci non appena ci fossero state le condizioni giuste. Ma dopo 20 anni, come ha appena detto Yao, quante istituzioni finanziarie straniere sono entrate? Quanti sono entrati? Nella vostra vita quotidiana, acquistate azioni attraverso le banche d’investimento straniere? Depositate in una banca straniera? Al massimo ci sono alcune compagnie di assicurazione (straniere). Quindi, a questo proposito, dobbiamo pensare dal punto di vista degli altri nella prima metà della notte, poi dal nostro punto di vista nella seconda metà della notte. Lei ha promesso di aprire, e deve mantenere la promessa. Altrimenti, perché le porte della gente dovrebbero essere aperte per voi? L’apertura è reciproca.

Considerazioni politiche e tattiche: Wall Street non può sistemare Trump

Quindi prima di accoppiarci in quel modo di cui ho appena parlato. Ma ora la gente vuole dissociarsi da noi, quindi la mia comprensione, e naturalmente, è la mia interpretazione personale, perché stiamo iniziando ad accelerare in questo momento? Prima di tutto, questo è quello che abbiamo promesso vent’anni fa, e in secondo luogo, l’attuale spinta del governo cinese ad aprire il settore finanziario, in termini di tempistica, e devo sottolineare ancora una volta, che questa è una mia personale speculazione, può avere qualcosa a che fare con considerazioni politiche e tattiche. Perché? Perché sappiamo che l’amministrazione Trump è in guerra commerciale con noi, quindi perché non possiamo risolvere il problema dell’amministrazione Trump? Perché la Cina e gli Stati Uniti hanno usato per risolvere tutti i tipi di problemi tra il 1992 e il 2016? Non importa che tipo di crisi abbiamo incontrato, che si tratti dell’incidente di Yinhe, del bombardamento dell’ambasciata o dello schianto dell’aereo, le cose sono state tutte risolte in poco tempo, come (una coppia) fanno con i loro litigi che iniziano dalla testata del letto ma finiscono alla fine del letto. Abbiamo risolto tutto in due mesi. Qual è il motivo? Sto per lanciare qualcosa di forse un po’ esplosivo. È solo perché abbiamo gente al vertice. Abbiamo i nostri vecchi amici che sono in cima alla cerchia ristretta del potere e dell’influenza dell’America.

Dato che non abbiamo molto tempo, non entrerò nei dettagli. Racconterò solo una piccola storia. Il sindaco Zhang ha appena raccontato alcune storie. Ha funzionato molto bene, vero? Quindi anch’io racconterò una storia.

Ops, è un peccato che questa storia …… Oggi stiamo facendo una trasmissione in diretta su tutta internet, e si dice che un milione di persone la stanno guardando, quindi devo controllare quanto posso raccontare. Non posso tradire gli altri.

Mettiamola così, nel 2015, prima dell’ultima visita del segretario generale Xi negli Stati Uniti, sappiamo, che tutti i nostri sistemi negli Stati Uniti avevano bisogno di lavorare al riscaldamento, giusto?

Quindi uno dei sistemi del nostro partito, il modo in cui quel sistema poteva aiutare a riscaldare le cose negli Stati Uniti, era l’opinione pubblica. (Così è stato organizzato che ) la prima edizione della versione inglese del nuovo libro di Xi Jinping “Xi Jinping: Prima che egli visitasse gli Stati Uniti, avremmo organizzato un evento di lancio del libro per aiutarlo a costruire lo slancio.

Chi dovrebbe farlo? Proprio come oggi, hanno scoperto (mi hanno detto), Di Dongsheng, che ci sai fare con gli stranieri e che sei più bravo ad ingannarli, vero? Perché hanno visto come ho ingannato gli stranieri, e hanno pensato che fosse molto buono, così hanno detto: “Tu fai da padrone di casa e da ospite”, quindi è molto simile al nostro evento di oggi, dove io sono sia il padrone di casa che un ospite.

Quindi la sede di questo evento è già stata decisa dal leader. Ha detto che era la prossima settimana, giovedì prossimo, alle 15.30, Andare nella più importante libreria “Politics and Prose” degli Stati Uniti, al 2650 di Connecticut Avenue a Washington? Sembra proprio il numero. È una libreria professionale. Quindi dovevamo andare lì per il lancio del libro, e dovevamo sbrigarci a comunicare con il negozio.

Sappiamo tutti che l’Est e l’Ovest lavorano in modi diversi. Mi avete chiesto di assicurarmi quel posto con così poco preavviso, è stata dura.

È venuto fuori che il proprietario della libreria era molto viziato, ha detto di essere dispiaciuto, non possiamo ospitarti. Poi ho chiesto, ho detto, ditemi, quale autore ha prenotato questa sessione? Cosa intendevo dire? Non c’è niente che i dollari non possano gestire, giusto? Se non posso farlo con una pila di dollari, lo farò con due. Naturalmente, questo è il mio modo di gestire le cose.

Ma ahimè, il proprietario della libreria era molto viziato e ha detto: “Mi dispiace, non vi dirò quale autore ha prenotato questa fascia oraria, abbiamo i nostri principi”.

Quindi era molto viziato. Si è davvero dato delle arie con me.

Così ho chiesto in giro e ho scoperto che prima era un democratico, e una volta era un giornalista in Asia. Era molto insoddisfatto del nostro partito, così ha scelto di proposito di non collaborare.

Poi ho pensato che avevamo perso l’occasione, che almeno dovevamo cambiare l’ora e il luogo, giusto? Così ho girato la questione ai leader, lasciamo che siano i leader a risolverla. Ero solo un ospite per aiutare, giusto?

Giovedì mattina, il vice capo del dipartimento, che era anche il vero relatore principale di quel giorno, mi ha chiamato e mi ha detto: “Piccolo Di, andiamo avanti con il nostro piano originale, alla stessa ora e luogo, come avevamo pianificato”.

Dopo pranzo mi sono precipitato in libreria, solo per scoprire che la direzione era lì prima di me. Ha detto, il motivo per cui oggi siamo stati in grado di seguire il nostro piano originale, di eseguirlo senza problemi, è grazie a questa persona eccezionale. Poi mi ha presentato un’anziana signora. Ha un naso grande, e ho capito che è ebrea al primo sguardo. Mi ha dato un biglietto da visita, dicendo: “Il mio nome è così e così, non tradirò il suo nome qui”. Mi ha detto, il mio nome è così e così, piacere di conoscerla.

Attenzione! Parla molto bene il mandarino nel dialetto pechinese.

Sono rimasto molto sorpreso. Le ho detto: “Oddio, lei parla cinese anche meglio di me, non potrò mai…”.

Sono rimasto molto sorpreso. Ho detto: “Oddio, parli cinese anche meglio di me, non riesco mai a liberarmi del mio accento jiangsu”.

Quando ho sentito che l’ho lusingata, è stata molto contenta. Mi ha detto: “Lascia che te lo dica, non solo parlo cinese, ma ho anche la cittadinanza cinese”.

Lo capisce questo? Ha la cittadinanza straniera? Se hai la cittadinanza straniera, non puoi avere la cittadinanza cinese, giusto? Questa vecchia signora non rinuncerebbe alla sua doppia cittadinanza statunitense e israeliana per la cittadinanza cinese, vero?

Così ho capito subito che era una vecchia amica di noi cinesi.

Poi ha detto un’altra frase che mi ha molto impressionato.

Ha detto che non solo ho la cittadinanza cinese, ma ho anche la Beijing Hukou (residenza permanente registrata). Ho una Siheyuan (abitazione quadrangolare) in Chang’an Street, nel distretto di Dongcheng. Quando torni a Pechino, vieni a prendere il tè con me. Se quest’anno hai bisogno di qualcosa qui, non dimenticarti di chiamarmi. Che cosa significa? Potrebbe sistemare qualsiasi cosa qui.

Poi ho visto il proprietario della libreria, che prima era molto fiero di sé, con la faccia infelice, chiedere ai suoi dipendenti di sistemare tavoli e sedie. Era molto riluttante, perché era costretto a farlo.

Gli ho detto: “Come l’hai sistemato? Abbiamo cercato di comunicare con lui, ma non ci siamo riusciti. Era molto viziato”. La vecchia signora sorrise ironicamente e disse: “Ho ragionato con lui”.

Sapete da dove viene questa frase?

È un classico del famoso film di mafia americana “Il Padrino”. Quel tizio ha tagliato la testa di un cavallo e l’ha infilata nella coperta di qualcuno.

Certo, la vecchia non era nella mafia, ma chi era? Perché ha vissuto in Cina per trent’anni? Perché parla correntemente il dialetto di Pechino? Come abbiamo appena detto, Wall Street. Viene da una famosa e importante istituzione finanziaria globale di Wall Street. È la presidente della regione asiatica di un’istituzione finanziaria di alto livello. Naturalmente, sarebbe politicamente scorretto per me andare avanti.

Capisce cosa intendo? Se lo capisci, unisci le mani!

L’elezione di Biden e la buona volontà del CCP: “Ci sono un sacco di affari in tutto questo”

Ok, quindi in realtà, per dirla senza mezzi termini, negli ultimi 30 anni, 40 anni, abbiamo utilizzato il potere centrale degli Stati Uniti.

Come ho detto prima, a partire dagli anni Settanta, Wall Street ha avuto una forte influenza sugli affari interni ed esteri degli Stati Uniti. Quindi avevamo un canale su cui contare. Ma il problema è che dopo il 2008, lo status di Wall Street è diminuito e, cosa ancora più importante, dopo il 2016, Wall Street non può risolvere Trump. È molto imbarazzante. Perché? Trump aveva un precedente problema di soft default con Wall Street, quindi c’è stato un conflitto tra loro, ma non entrerò nei dettagli, potrei non avere abbastanza tempo.

Così, durante la guerra commerciale USA-Cina, loro (Wall Street) hanno cercato di aiutare, e so che i miei amici statunitensi mi hanno detto che hanno cercato di aiutare, ma non hanno potuto fare molto.

Ma ora stiamo vedendo che Biden è stato eletto, l’élite tradizionale, l’élite politica, l’establishment, sono molto vicini a Wall Street, lo vedi, vero?

Trump ha detto che il figlio di Biden ha una sorta di fondazione globale. L’hai notato?

Chi lo ha aiutato (il figlio di Biden) a costruire le fondamenta? Capito? Ci sono un sacco di accordi all’interno di tutti questi.

Quindi, quindi, in un momento come questo, usiamo un modo appropriato per esprimere un po’ di buona volontà. Questa è la mia comprensione personale basata sul mio limitato background professionale. Se comprendiamo la questione dal punto di vista dell’economia politica internazionale, penso che ci sia un valore tattico e politico.

D’altra parte, naturalmente, l’apertura dei mercati finanziari tra la Cina e gli stessi Stati Uniti, ora stiamo aprendo i settori finanziari, molti pensano che l’apertura dei mercati finanziari significhi grandi concessioni. Lo scopo della vostra apertura dei mercati finanziari è quello di tenere stretta la grande coscia dell’America, giusto? Voi vi tenete stretti gli Stati Uniti, gridando ad alta voce: non scappate, non mi scaricate, è così? Per non essere disaccoppiato?
Aprire il nostro mercato finanziario per avere la supremazia

Riesci a capirlo in questo modo? Io la capisco al contrario. Mi capita di pensare – questa potrebbe essere un’altra teoria esplosiva – e mi capita di pensare che l’apertura dei mercati finanziari sia proprio una sorta di disaccoppiamento degli Stati Uniti. Stiamo aprendo i mercati finanziari, ed è proprio questo il disaccoppiamento in un certo senso. Quindi le chiedo di nuovo: perché in molti luoghi ci viene data così tanta difficoltà? Come sapete, ho visto la notizia solo oggi, a mezzogiorno, la gente mi ha mandato questa notizia, il nostro direttore generale di Hong Kong, la signora Carrie Lam, se esce ogni giorno a fare la spesa, le borse e i vestiti, sapete cosa? Lei porta con sé una grande quantità di contanti. Perché? Non ha più un conto in banca, non può più usare una carta di credito, non può usare strumenti di pagamento finanziario, può comprare le cose solo in contanti.

Perché? È stata autorizzata dagli Stati Uniti. Allora perché siamo stati sanzionati dagli Stati Uniti? Perché siamo stati sanzionati dagli Stati Uniti in materia di finanza, di pagamenti, di pagamenti transfrontalieri, di chip, di software, ecc. Qual è il motivo, e perché siamo stati sanzionati dagli Stati Uniti in termini di scienza e tecnologia di base? Ci sono naturalmente molte ragioni dietro a tutto questo, e vorrei sottolineare che questa ragione risiede proprio nel modo in cui gli Stati Uniti e la Cina si sono precedentemente accoppiati.

Sappiamo che negli anni ’80 il Nord-Est (della Cina) era in pieno boom. Perché? Il Nord-est è la radice dell’intera economia cinese. Non è forse vero che le nostre università fanno le loro ricerche scientifiche di base? E perché? Perché all’epoca eravamo un’università indipendente… Lo si può capire come un albero, con le sue radici, il suo tronco, il suo fusto, le sue foglie, i suoi fiori. Più piccolo, naturalmente, rispetto al sistema capitalistico mondiale dominato dagli Stati Uniti, al sistema del mercato mondiale, alla sua divisione del lavoro, sei molto più piccolo, molto più debole.

Ma siete un sistema industriale completo e indipendente. La Cina è entrata a far parte dell’economia mondiale dominata dagli Stati Uniti, soprattutto su larga scala nel 1992, e dopo il 1992 abbiamo attratto investimenti su larga scala, quindi la costa sudorientale si è sviluppata rapidamente e il nord-est è diminuito, perché? Infatti, è perché quell’albero è stato tagliato dal centro del fusto, la metà superiore è stata innestata direttamente sulle radici e sul fusto di un altro sistema. Capito? Quell’energia era grande, quel mercato era grande, quindi è cresciuto rapidamente, è sbocciato rapidamente, e oggi stiamo tutti godendo dei frutti di quella decisione, e stiamo tutti meglio.

Ma la domanda è: tutte le scelte, tutte le strategie hanno il loro prezzo, giusto? Qual è il costo? Le nostre radici e i nostri rami originali sono appassiti. In origine, avevamo da due a trecento aziende che producevano chip, litografia e tutta questa catena industriale. Ora sono tutte appassite perché si possono importare le cose di successo di altre persone, più piccole e ad alta tecnologia, il nostro software non ha bisogno di essere sviluppato, usando il software di altre persone è migliore del vostro. Capito? Quindi, in passato, dopo essere stati integrati nella globalizzazione guidata dagli Stati Uniti, siamo stati i vincitori.

Ma notate che questo ha un prezzo, e la situazione che affrontiamo oggi è proprio la manifestazione del prezzo inevitabile di un tale modo di integrazione. L’integrazione precedente era che noi accettiamo gli IDE, cioè gli investimenti diretti esteri, voi venite da me per aprire le fabbriche, vi accogliamo a braccia aperte. Per quanto riguarda il commercio, siamo entrambi completamente aperti. Ma non apriamo il settore finanziario. Per quanto riguarda il conto capitale, cioè l’investimento di portafoglio, come ha detto il signor Ding, non lo apriamo.

Quindi l’integrazione precedente è in realtà, si può chiamare un parassita, o si può chiamare una pianta che è stata innestata su un altro sistema. Ha un costo. Quindi i giganti digitali, avete visto che le quote che stanno salendo in questi anni sono tutte di giganti digitali?

L’avete notato? Nell’era del dopo crisi finanziaria, negli ultimi 12 anni, chi sono le aziende i cui prezzi delle azioni e degli asset sono aumentati di più? Sono Alibaba, le “tre Ma” (Jack Ma, MaHuateng, Ma mingzhe). I “tre Ma” hanno fatto strada, seguiti da altre aziende digitali, hanno fatto un sacco di soldi dal mercato cinese. Hanno molto potere di contrattazione, molte posizioni di contrattazione, molto potere di prezzo, molto apprezzamento del capitale. Avete fatto soldi? Avete fatto soldi quando avete speculato sul mercato azionario cinese? Non l’avete fatto, vero? Allora dov’è il profitto principale? Dove avviene l’apprezzamento del capitale che deriva da quella parte della riforma economica? Nasdaq. Questo è il modo in cui siamo stati originariamente accoppiati con gli Stati Uniti. Quindi gli Stati Uniti hanno detto che ora vogliono disaccoppiare con la Cina, penso che non sia una brutta cosa. L’industrializzazione che volevamo prima è stata raggiunta. Ora vogliono disaccoppiare, penso che sia esattamente quello che vogliamo.

Naturalmente, gli Stati Uniti vogliono disaccoppiare. Alcuni di noi, quelli che non capiscono bene la logica interna del rapporto, si sono spaventati molto.

Ma penso che dopo l’apertura del nostro settore finanziario, in futuro, i soldi che i cinesi risparmieranno saranno trasformati in capitale e investimenti direttamente sul mercato finanziario e dei capitali di Shanghai, a Shenzhen. I nostri risparmi si trasformeranno direttamente in investimenti, invece di essere convertiti in riserve di valuta estera, per poi essere messi come titoli di stato americani, europei, giapponesi. Saranno direttamente sul mercato finanziario locale cinese.

E poi arrivano gli operatori finanziari globali e lo trasformano in un investimento in questo mercato. Avete capito? Quindi da questa logica, quando la nostra apertura finanziaria avrà successo, quando la nostra apertura finanziaria avrà successo, speculeremo sui titoli di Shanghai e sui titoli di Shenzhen in futuro, la possibilità di vincere soldi sarà un po’ più grande, anche se ancora limitata. Quindi, infatti, durante questo processo, fate attenzione, non pensate che il settore finanziario sia qualcosa di virtuale e vuoto. Le cose virtuali sono molto importanti. Finanza, istruzione, ricerca e sviluppo ad alta tecnologia, sono in realtà la radice dell’albero, la radice che vogliamo piantare in casa nostra, all’interno del nostro cortile. Dobbiamo far crescere di nuovo le nostre radici.

Si può dire: questa apertura non permetterà agli stranieri di entrare e guadagnare i nostri soldi? No, questo è diverso. In passato, le nostre imprese sono state rese pubbliche nei mercati altrui e hanno seguito le regole di altre persone. Erano soprattutto gli investitori di altre persone a trarre profitto dalle nostre imprese. Ma ora stiamo piantando nel nostro cortile, e le regole, quando innaffiare, quando prendere il sole, sono stabilite da noi, quindi chi ha il predominio è diverso.

Questa voce è stata pubblicata in ciberdominio, Storia, imperi e domini e contrassegnata con , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

147 risposte a Cina e America

  1. Francesco scrive:

    mi sembra troppo bello per essere vero

    Trump ci avrebbe potuto fare la campagna elettorale e vincere in 45 stati

    dici che lo hanno fatto uscire DOPO le elezioni per dare un segnale?

    PS Peucezio, non è che dietro ci sei tu? la nasona ebrea sembra una tag!

  2. Massimo scrive:

    Io fermandomi alla parte “motoria” del discorso , vorrei dire che in piccolo mi sento anche io un po’ parte di quella setta di terroristi.In quanto ormai quando vado a camminare (non correre) non vedo nessuno o se c’è qualcuno corre con gli orecchi imbottiti di musica.quindi non si gode ciò che sta intorno ,magari anche un bel silenzio che potrebbe depurare dai vari bollettini di guerra.E comunque di questo gruppo della loro ginnastica e soprattutto delle loro epurazioni si aveva notizia già da qualche anno .poi come spesso capita ..,il silenzio assoluto

  3. Miguel Martinez scrive:

    E proprio oggi leggo:

    Source : https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-capitalismo-comunista

    Giorgio Agamben, Capitalismo comunista

    Capitalismo comunista

    Il capitalismo che si sta consolidando su scala planetaria non è il capitalismo nella forma che aveva assunto in occidente: è, piuttosto, il capitalismo nella sua variante comunista, che univa uno sviluppo estremamente rapido della produzione con un regime politico totalitario. Questo è il significato storico del ruolo di guida che sta assumendo la Cina non solo nell’economia in senso stretto, ma anche, come l’uso politico della pandemia ha mostrato eloquentemente, come paradigma di governo degli uomini. Che i regimi istaurati nei paesi sedicenti comunisti fossero una particolare forma di capitalismo, specialmente adatta ai paesi economicamente arretrati e rubricata per questo come capitalismo di Stato, era perfettamente noto a chi sa leggere la storia; del tutto inatteso era invece che questa forma di capitalismo, che sembrava aver esaurito il suo compito e quindi obsoleta, fosse invece destinata a diventare, in una configurazione tecnologicamente aggiornata, il principio dominante nella fase attuale del capitalismo globalizzato. È possibile, infatti, che noi stiamo oggi assistendo a un conflitto fra il capitalismo occidentale, che conviveva con lo stato di diritto e le democrazie borghesi e il nuovo capitalismo comunista, dal quale quest’ultimo sembra uscire vittorioso. Quel che è certo, tuttavia, è che il nuovo regime unirà in sé l’aspetto più disumano del capitalismo con quello più atroce del comunismo statalista, coniugando l’estrema alienazione dei rapporti fra gli uomini con un controllo sociale senza precedenti.

    15 dicembre
    Giorgio Agamben

    • Francesco scrive:

      😀

      veloce questo tizio, a destra lo si dice da decenni, almeno da quando i “neocon” hanno riconosciuto la fallacia dell’implicazione capitalismo –> democrazia

      ai cinesi di terraferma basta arricchirsi, la libertà non è un bene che ha mercato lì

    • Peucezio scrive:

      Sì, ma resta il fatto che se io ora vivessi in Cina, potrei girare senza mascherina, andare la sera al ristorante, tornare a casa quando cazzo mi pare, cosa che in Italia mi sogno.

      • habsburgicus scrive:

        questo è vero….
        dispero che potremo mai più godere di quanto dici…e me ne dolgo…
        ma non ne vedo i legami diretti con la Cina, semmai con la stupidità delle nostre “éltes”

        • Peucezio scrive:

          Habsb,
          “dispero che potremo mai più godere di quanto dici…e me ne dolgo…”

          Ma stai scherzando? Già ci siamo andati vicino ‘st’estate senza vaccino né niente.
          A volte non so perché tu faccia certe affermazioni…

        • Z. scrive:

          Ezio, io capisco Habs, perché la vita di una volta ci sembra roba di millenni fa.

          Però anch’io come te sono convinto che un giorno, probabilmente non troppo remoto, potremo riprendere la vita che conoscevamo.

          Per quel giorno vi aspetto tutti al gr… al romeo e pretendo anche la presenza di Miguel 🙂

      • Francesco scrive:

        figa Ezio

        non potresti neppure scrivere qui che Roma era l’impero più figo della storia o fare battute su Benito e Adolfo. e comunque avresti un “punteggio sociale” da difendere facendo cose decise dal PCC

        e accetti questo solo per uscire la sera o gettare la mascherina un pò prima?

        senza contare che i dati pubblici cinesi rispecchiano solo la volontà del PCC, non i fatti. quindi sarei lo stesso schiscio e prudente

        • Peucezio scrive:

          Guarda che non posso farlo neanche qui, lo faccio coperto da pseudonimo.

          • Z. scrive:

            Ah, e tu dici che laggiù è la stessa cosa: basta firmarsi Cheng anziché Ching e si va tranquilli 🙂

          • Francesco scrive:

            Ezio

            colpa mia che ho mescolato cose leggermente diverse

            ma il 99% di quello che scrive Peucezio potrebbe scriverlo anche Carlo Rossi, rischiando al massimo di passare per lombrosiano

            in Cina la percentuale scende allo 0,5% e solo per le cose che collimano con quanto dice il PCC

            non confondiamo lucciole e supernove, svp

    • giovanni scrive:

      com’era quella del cretino con lampi di imbecillità?

  4. roberto scrive:

    sai cosa?

    mi domando se il buon Di Dongsheng non abbia un filino la tendenza a spararle grosse (mi teniamo per le palle! li abbiamo conquistati! sono tutti nostri!)

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “mi domando se il buon Di Dongsheng non abbia un filino la tendenza a spararle grosse”

      Certo, sta parlando in un contesto relativamente rilassato, in modo informale.

      Ma non è un americano, è un cinese; e parla in un sistema totalitario dove il peggio che può succedere NON è essere ridicolizzati su Twitter.

      E sta parlando davanti all’elite del proprio paese.

  5. Mauricius Tarvisii scrive:

    USA e Cina in questo momento sono nemici e in una situazione di guerra fredda, con la Cina che cerca di prendere il controllo delle acque che la circondano e gli USA che hanno costituito una cintura di contenimento (S. Corea, Giappone, Taiwan, Filippine, Australia e ora anche India) per impedirglielo. Stanno persino mobilitando gli europei per mandare navi nel Mar Cinese, dove sono già dispiegati i francesi e a breve ci andrà anche la marina italiana.
    A fronte dell’accerchiamento, un dirigente cinese dice che la vittoria di Biden è una vittoria cinese, ottenuta dai cinesi, e lo dice davanti alle telecamere volendo essere ascoltato, quantomeno dall’opinione pubblica interna. E infarcisce tutto con ovvietà, ovvero che ci sono soggetti che coltivano informalmente i rapporti tra le due superpotenze.
    Mi pare un misto di auspici (gli USA allenteranno la morsa) e propaganda (siamo in grado di influenzare il livello decisionale della controparte).

    • Miguel Martinez scrive:

      Per MT

      “A fronte dell’accerchiamento, un dirigente cinese dice che la vittoria di Biden è una vittoria cinese, ottenuta dai cinesi, e lo dice davanti alle telecamere volendo essere ascoltato,”

      Si, è una lettura abbastanza plausibile.

      Comunque mi sembra anche da altre fonti, che i cinesi abbiano entrature migliori adesso di prima. Non solo per eventuali “acquisti”, ma perché presumo che il nuovo governo accantonerà le politiche protezioniste di Trump, e quindi cercherà di far ripartire la macchina sinergica USA-Cina.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Sentivo Caracciolo sostenere che, senza un’azione forte al vertice, la china delle relazioni tra USA e Cina porterebbe inevitabilmente ad un conflitto armato.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per MT

          “Sentivo Caracciolo sostenere che, senza un’azione forte al vertice, la china delle relazioni tra USA e Cina porterebbe inevitabilmente ad un conflitto armato.”

          Caracciolo ci capisce, le mie sono chiacchiere, in particolare riguardo alla Cina.

          Ma le faccio lo stesso.

          Più o meno credo che la Cina esista, nel senso che esiste un organismo forte, unitario, che è il famoso PCC, in grado di dominare anche sui singoli capitalisti.

          Ma chi sono “gli Stati Uniti”? Sono i fondi di investimento con sedi in tutto il mondo? E’ Silicon Valley che potrebbe pure trasferirsi in Irlanda? E’ il sistema del debito pubblico che sta in piedi perché i cinesi vi investono i loro soldi?

          E’ il complesso militare industriale che cerca di avere sempre commesse?

          Penso che quest’ultimo prefirebbe di gran lunga guerre in paesucoli – Afghanistan, Kosovo, Somalia, roba del genere – che danno infiniti appalti per decenni, ma non mettono a rischio nulla.

          Poi capisco che magari gli operai medi americani licenziati vorrebbero rivedere le fabbriche in patria, ma è più probabile che vadano a sparare a un cervo, piuttosto che ai droni cinesi.

          Non so, sono riflessioni un po’ confuse, che potrebbero essere smentite dai fatti.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Ma chi sono “gli Stati Uniti”? Sono i fondi di investimento con sedi in tutto il mondo? E’ Silicon Valley che potrebbe pure trasferirsi in Irlanda? E’ il sistema del debito pubblico che sta in piedi perché i cinesi vi investono i loro soldi?

            E’ il complesso militare industriale che cerca di avere sempre commesse?”

            Se vieni investito da un automezzo dell’esercito americano e vuoi fare causa agli Stati Uniti d’America, la citazione la devi spedire al loro governo, rappresentato dal Presidente.
            La volontà degli USA è la proprietà emergente data dall’interazione di tutte quelle forze che hai elencato – oltre che di moltre altre – all’interno del governo.

          • Francesco scrive:

            Miguel

            mi sa che hai scordato quali commesse militari può generare una guerra fredda

            e col vantaggio che le armi non si usano, per cui se vendi al Pentagono una porcata che non funziona hai buone probabilità di farla franca!

            ciao

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “mi sa che hai scordato quali commesse militari può generare una guerra fredda”

              Certo.

              Purché resti fredda!

              Come il Tav Lione-Torino.

              Gira un bellissimo ritaglio di giornale del 1991 dove c’è scritto che “bisogna fare subito” il Tav 🙂

              Adesso la scadenza ottimistica prevista è il 2032.

              • Francesco scrive:

                la TAV è una “specialità” italiana

                di roba paragonabile conosco solo l’aeroporto di Berlino, che in Germania è uno scandalo

                non lo prenderei come idealtipo degli investimenti pubblici nel mondo reale

                qui a Milano, per esempio, la metro la fanno davvero!

                ciao

  6. Miguel Martinez scrive:

    Qui c’è una lettura “trumpista” dei rapporti tra Cina e America, che è interessante da leggere, perché dice sostanzialmente le cose di Di, anche se dal punto di vista opposto.

    Source : https://www.washingtontimes.com/news/2020/dec/15/bidens-economic-and-defense-appointments-wrong-for/

    Biden’s economic and defense appointments wrong for dealing with China

    By Peter Morici – – Tuesday, December 15, 2020

    ANALYSIS/OPINION:

    China poses the greatest challenge to American global leadership and liberty but judging by key appointments, President-elect Biden appears clueless to Beijing’s strategies.

    China is building cyberwar capabilities that could cripple U.S. electric utilities and satellite navigation systems and render ineffective and quickly defeat the U.S. fleet in the Pacific. And Beijing has recruited Wall Street banks as witless allies with the jingle of the guinea.

    Domestic economic strength and a just society are preconditions for the military and diplomatic resources needed to counter China, but Mr. Biden’s ‘wokeism’ and nostalgia for bygone multilateralism, manufacturing and strong unions are delusional.

    Global economics has become three-dimensional chess. China and the United States compete in artificial intelligence, microprocessors and the like to create wealth, weapons and jobs. Overlaying all that, the sheer size and influence that globalization, economies of scale and network effects offer high tech behemoths, like Ant and Facebook, challenge the sovereign authority of both Beijing and Washington.

    Emerging digital empires are not employing a lot of factory workers for unions to organize or creating glass tower bureaucracies that could offer more opportunities for women and minorities without STEM degrees or equivalent technical training.

    Through Machiavellian design, President Xi Jinping is at once subsidizing and subordinating Chinese high tech to support its surveillance state and assist Beijing’s ambitions to replace the liberal political and economic international order with a soft adherence to its autocratic, state-directed capitalism.

    By contrast, American politicians and regulators appear bent on neutering American power by breaking up Big Tech. That would leave America helpless to match Chinese global hardware manufactures like Huawei and software wonders like WeChat, and reduce America to a technological vassal state in an emerging Chinese Empire.

    If Mr. Biden really wants to help women and minorities, fire up growth so that new opportunities for them don’t displace white males and fan an even more virulent Trumpian populism and meet the challenge China, he should aim to double the number of capable students enrolled in university STEM disciplines and technology apprenticeships. And support incubators for new high-tech competitors to challenge Facebook and Google instead of breaking them up.

    The pledge of 30 CEOs from big companies, including IBM and Merck, to create one million jobs for Black Americans is laudable but naïve without recognition that many high school graduates are poorly prepared for the jobs the digital economy is creating.

    President Trump fell victim to the same trap as his predecessors. He let Beijing lure him into three years of negotiations instead of acting quickly with harsh measures that would disrupt the Chinese economy and force results.

    Ultimately, his tariffs were not enough and Beijing undercut U.S. domestic support by promising Wall Street financial institutions like Goldman Sachs, JP Morgan and Blackrock better treatment in the Middle Kingdom. The Phase One Trade Deal to open Chinese markets for American products is a failure, other than for farm goods and acquisitive U.S. banks.

    All the insidious tools of Chinese mercantilism — forced technology transfer and patent theft, export subsidies and markets closed to U.S. exports outside of agriculture — remain in place. Mr. Biden can hardly expect to combat those by embracing multilateralism in the WTO with European cooperation.

    National Security Adviser John Ratcliffe reports Beijing is cultivating members of Congress, whose constituents’ employment may be dependent on Chinese investments, just as it bribed Wall Street financiers during Mr. Trump’s trade war. And former Vice Foreign Minister Fu Ying is preaching to American intellectuals and media that cooperative competition is now possible between the United States and China.

    Neither Mr. Biden nor his key economic and defense appointments appear to have a sophisticated sensitivity to all this.

    To head the National Economic Council, Mr. Biden has chosen an executive from an institution at the center of Wall Street’s sellout — Blackrock’s head of sustainable investing Brian Deese. For U.S. Trade Representative, Katherine Tai is an outstanding trade lawyer but has not held a high-level policy position or demonstrated much systemic vision.

    At Treasury, Janet Yellen, a labor economist who proved singularly uninventive at the Fed, will reflexively support free trade and focus on Keynesian solutions in a post-Keynesian world. At Defense, Gen. Lloyd Austin offers great experience fighting land wars in the Middle East, but the paramount security challenges are cyber and naval in the Pacific.

    Each is highly accomplished and in combination address Mr. Biden’s obsession with race and gender balance, but every one is the wrong peg in the wrong hole.

    • Peter Morici, @pmorici1,is an economist and emeritus business professor at the University of Maryland, and a national columnist.

  7. Mauricius Tarvisii scrive:

    Mi segnalano che oggi, 16 dicembre, è l’anniversario della promulgazione del Digesto (536).

    • PinoMamet scrive:

      Mi sembra una data che merita di non passare inosservata!

    • Z. scrive:

      – E che cos’è il Digesto?
      – Una raccolta di iuuuraaa…
      – Bravi…

      Bologna, molti anni fa, quando ero giovane.

    • habsburgicus scrive:

      e quel bischero di Giustiniano scelse di promulgarlo in un anno senza consoli 😀
      infatti dopo Belisario (console nel 535 d.C), il prossimo console fu solo Giovanni di Cappadocia (538 d.C)….
      dunque, presumo, la data coeva sia stata in Oriente a. d. XVII. Kal. Ian p.c. Fl. Belisarii v.c.
      e in Occidente
      a.d. XVII Kal. Ian. iterum p.c. Fl. Paulini iun.
      (sotto pena di morte fra le più atroci torture i Re goti d’Italia non riconobbero il consolato di Belisario…però riconoscevano l’istituzione del consolato..che sarebbe come, ai giorni nostri, non riconoscere Andropov ma riconoscere la legittimità del potere sovietico :D)

      • Z. scrive:

        Il mio manuale di storia del diritto italiano diceva che Justin aveva tre sogni: restaurare l’impero romano, fare riconoscere come ortodossia la sua confessione e imporre a tutto il mondo il diritto di Roma.

        I primi due progetti ebbero vita assai breve. Il terzo, forse il più folle e inverosimile, ebbe successo.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          ” fare riconoscere come ortodossia la sua confessione”

          Ma riuscì anche in questo: l’Occidente alla fine fu sconfitto nella controversia dei Tre Capitoli.

          • Z. scrive:

            Oddio, non me ne intendo. Però i monofisiti non sono mai diventati mainstream, ecco…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Lui non era monofisita, anzi, la sua famiglia fu messa su proprio in opposizione ad Anastasio, che invece lo era o, almeno, era molto vicino.
              Che Teodora fosse filomonofisita e che lui fosse più vicino ad Alessandria che ad Amtiochia, invece, è vero. Ma non smise mai di essere calcedoniano e questo lo favorì in Occidente.

            • Z. scrive:

              Allora sono molto più ignorante di quanto non immaginassi!

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “però riconoscevano l’istituzione del consolato”

        Uno dei due consoli veniva tradizionalmente scelto con il loro placet, per cui è comprensibile.

  8. Moi scrive:

    Si noti che nello striscione giallo con scritte rosse, quello sottotitlato , c’è 法輪大法 in Logogrammi Tradizionali, anziché 法轮大法 in Logogrammi della Semplificazione Anni Cinquanta … almeno Habsburgicus, sa senz’altro a cosa alludo.

    Segnatamente 輪 in luogo di 轮

    • PinoMamet scrive:

      Ehi, ci sono anche io!! 😉

      PS
      Bravo, non ti facevo così ferrato da distinguere i caratteri tradizionali dai semplificati a prima vista!!
      Chapeau!

      • Moi scrive:

        … cmq è complicato,perché ad esempio i Kanji in Giapponese sono tendenzialmente più simili ai Tradizionali Cinesi , ma hanno subìto un po’ un’ evoluzione-adattamento a sé stante. I semplificati sono ovviamente più semplici, ma è più difficile ricostruire l’ immagine di partenza. I segni più arcaici sono meglio intellegibili come immagini, poi lo diventano sempre meno con l’ evolversi nel tempo.

        • PinoMamet scrive:

          Non lo so, la butto lì, ma ipotizzo che i caratteri semplificati possano essere derivati dalla grafia corsiva (hai mai visto i camerieri prendere le ordinazioni al ristorante cinese?)
          che in realtà una sua storia e una sua valenza artistica.

        • Moi scrive:

          Ad esempio : a volte, per rendere meglio il concetto , viene aggiunto (almeno) un radicale che non c’entra nulla con il significato che però serve come assonanza fonetica … ovvio che in una lingua totalmente diversa , come il Giapponese, non ha più lo stesso valore e si cercano altre soluzioni.

  9. Moi scrive:

    in quello rosso co scritte in giallo:

    il primo non so … nel secondo, mi pare di vedere i due “radicali” per “altare” e “fratello maggiore”, il terzo non so, il quarto sta per “padre” , il quinto per “germoglio / vita” , il sesto per “sole” (uno dei più noti …) , il settimo è di nuovo 好 già sottotitolato, dato dai radicali per “donna” e “bambino”.

  10. Moi scrive:

    Un altro carattere cambiato notevolmente è quello per ” drago ” … da
    龍 a 龙 !

  11. Moi scrive:

    Anche 大 per “grande / ampio” è fra i primissimi che vengono insegnati ai principianti.

  12. habsburgicus scrive:

    un giorno (lontano ? vicino ? chi può saperlo) una nuova amministrazione USA, probabilmente ma non con certezza REP, dovrà infine rendersi conto che il vero problema per gli USA (in quanto guida dell’Occidente) è la Cina, non la Russia..e agire di conseguenza stabilendo un accordo Washington-Mosca in funzione anti-Pechino….quel giorno gli USA capiranno che è ora di lasciar perdere le beghe medio-orientali e gli intrighi est-europei e concentrarsi sull’Estremo Oriente….o lo capiranno o scompariranno

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      ” il vero problema per gli USA (in quanto guida dell’Occidente) è la Cina”

      Ma lo è: il Quad (India, Australia e Giappone) è proprio la cintura di contenimento anticinese.

      • habsburgicus scrive:

        è da rafforzare ! occorrerebbe passare a un 12 marzo 1947 per la Cina…sarebbe ora di finirla con il kissingerismo…la Cina dovrebbe “ricevere” il trattamento che ebbe l’URSS..a partire dai media 😀
        ma non lo faranno, per ora

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Oltre a fargli sfilare navi da guerra alla porta di casa che puoi fare? Proteste su Hong Kong e Asia centrale si sprecano, ma ai cinesi non gliene frega nulla, inoltre l’economia cinese è troppo più integrata con quella americana rispetto a quanto lo fosse quella sovietica per poter premere sul piano economico più di tanto.
          La Cina, inoltre, non arma proxy, per cui è impensabile una guerra per procura. Quello che fa è comprare spazi e gli USA su quello non fanno davvero sconti (vedi quello che è successo con noi per Trieste). Però devi bastonare la Germania, che con la Cina ci fa affari, per cui hai già un problema di fronte interno.

          • daouda scrive:

            habs però tu fai un rgionamento d ritardto.

            La giordania costiera e l’ammerega da clinton in poi HANNO VOLUTO LA CINA.

            Se non sai rispondere al prché, che cazzo parli affà?

            • habsburgicus scrive:

              habs però tu fai un rgionamento d ritardto..
              ……
              ….
              Se non sai rispondere al prché, che cazzo parli affà?

              grazie per i calorosi “apprezzamenti” 😀
              davvero un campione di gentilezza da Quiriti 😀

              • daouda scrive:

                te ignori troppe cose e quando le sai ( come che la stragrande maggioranza dei gerarchi ortodossi NON sono neanche appertenenti all’ordine sacro con tutto ciò che ne consegue ) fai finta di nulla.

                LA CINA l’hanno voluta gli USA.

        • Francesco scrive:

          secondo me il crinale decisivo è Taiwan: finchè gli USA saranno credibili nel loro impegno ad intervenire in caso di invasione, la Cina sarà contenuta

          anche se fa grandi progressi in Asia sud-orientale

          ma se si incrina Taiwan, quelli arrivano fino in California – e vista la Harris magari è meglio

          😉

  13. habsburgicus scrive:

    il 20 gennaio ci sarà la svolta epocale, con il ritorno DEM al potere..è finita un’epoca, per sempre..i 4 anni iniziati con la brexit che si annunciavano gloriosi sono finiti con un nulla di fatto
    confido che i DEM vogliano qualcuno di accettabile in Italia..
    ecco un ritorno di Renzi (imposto dagli USA) sarebbe un grande regalo per l’Italia e basterebbe a farci vedere di miglior occhio l’elezione di Biden 😀 😀
    io ormai sono un migliorista 😀 ritenendo impossibile il ritorno della dx (che MAI più nessuno di noi rivedrà al potere in Ausonia, a meno di campare 100 anni e oltre :D), mi accontenterei di Renzi, uomo che potrebbe ancora salvare il Bel Paese..ma siamo messi così male che noi da soli non riusciremmo, occorrono ordini espliciti dall’estero 😀 confido che i DEM diano quell’ordine e invece non impongano altri ben più deleteri 😀

    • roberto scrive:

      Oh sei troppo pessimista!

      Io credo che siamo semplicemente nell’epoca dell’alternanza.
      Nessuno riesce a soddisfare le aspettative e ad ogni giro si cambia

    • daouda scrive:

      HABS TU CHE RICORDI TUTTI, CHI ERANO LE PERSONE CHE DICEVANO CHE LA HARD BREXIT NON CI SAREBBE MAI STATA?

      FAMME LA LISTA.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Habs

      “ecco un ritorno di Renzi (imposto dagli USA) sarebbe un grande regalo per l’Italia e basterebbe a farci vedere di miglior occhio l’elezione di Biden 😀 ”

      Noooooo!!!

      Mi hai convinto che Trump ha vinto!

      • Miguel Martinez scrive:

        Preciso che su questo blog sono permessi l’istigazione alla violenza, propositi sessisti, razzisti e sovversivi.

        Ma c’è un limite a tutto: l’apologia di Renzi è reato.

        • Francesco scrive:

          non è apologia di Renzi, è che non è Conte nè Di Maio

          scusa ma a voi fiorentini tocca soffrire perchè noi si stia un pò meno male

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “Renzi, uomo che potrebbe ancora salvare il Bel Paese”

      Mi spieghi perché tu e Francesco dovete sempre finire a sostenere i peggiori? 😀

      • PinoMamet scrive:

        Convengo con Mauricius!!

        • Francesco scrive:

          perchè non sono i peggiori, semplice

          detesto Renzi personalmente e mi piace poco politicamente

          la lista di quelli peggiori di lui è lunghissima – e comprende quasi tutta la maggioranza con cui è alleato e molta dell’opposizione

          siete voi che adorate il Male e quindi detestate ogni politico che, per qualche impalpabile frazione di quanto o di fotone, se ne distacchi!

          🙂

  14. daouda scrive:

    NON HAI CAPITO UN CAZZO.

    Englaterra e Russia

  15. Miguel Martinez scrive:

    Sempre dalla rivista dei Falun Gong, un interessante modo di influenzare le elezioni…

    Se ho capito bene, oltre a dare soldi direttamente a Biden, Zuckerberg ha usato alcune sue fondazioni per promuovere genericamente il voto, ma solo in distretti in cui questo avrebbe favorito i democratici.

    Source : https://www.theepochtimes.com/money-from-facebooks-zuckerberg-used-to-undermine-election-violate-law-report_3621192.html

    Money From Facebook’s Zuckerberg Used to Undermine Election, Violate Law: Report
    December 16, 2020 Updated: December 16, 2020

    Hundreds of millions of dollars from Facebook founder Mark Zuckerberg were used to violate election laws, according to a new report.

    The Amistad Project of the Thomas More Society, a national constitutional litigation organization, released the 39-page report, alleging that Zuckerberg’s $500 million given to election officials was used to treat voters unequally and to improperly influence the election for Democratic presidential candidate Joe Biden.

    The bulk of the funds went to the Center for Tech and Civic Life (CTCL), a nonprofit started by former managers and staff at the New Organizing Institute, a progressive nonprofit.

    According to the report, the nonprofit earlier this year “began sending agents into states to recruit certain Democrat strongholds to prepare grants requesting monies from” it.

    For example, the center gave $100,000 to Cory Mason, the mayor of Racine, Wisconsin, to recruit four other cities to develop a plan and request a larger grant from it. Those five cities submitted such a plan in June and received $6.3 million to implement it.

    That kind of privatization of elections “undermines the Help America Vote Act (HAVA), which requires state election plans to be submitted to federal officials and approved and requires respect for equal protection by making all resources available equally to all voters,” the report states.

    “The provision of Zuckerberg-CTCL funds allowed these Democrat strongholds to spend roughly $47 per voter, compared to $4 to $7 per voter in traditionally Republican areas of the state. Moreover, this recruiting of targeted jurisdictions for specific government action and funding runs contrary to legislative election plans and invites government to play favorites in the election process.”

    Mason’s spokesperson didn’t respond to a request for comment, nor did a Facebook spokesperson, nor CTCL’s media office.

    “This effectively is a shadow government running our elections,” Phill Kline, director of the Amistad Project, said at a press conference in Virginia.

    “Government has the core responsibility of managing elections. We don’t put out elections for bid. We don’t have elections brought to you by Coca Cola. It is government’s job to manage elections, and it must do so without a thumb on the scale.”

    The project said the main foundations funding the efforts include The Democracy Fund, New Venture Fund, Skoll Foundation, and Knight Foundation.

    Other nonprofits deemed key to distributing the money besides CTCL were named as the Center for Electronic Innovation Research, the Center for Civic Design, the National Vote at Home Institute, the Center for Secure and Modern Elections, and Rock the Vote.

    None immediately responded to requests for comment.
    Follow Zachary on Twitter: @zackstieber

    • roberto scrive:

      “Se ho capito bene, oltre a dare soldi direttamente a Biden, Zuckerberg ha usato alcune sue fondazioni per promuovere genericamente il voto, ma solo in distretti in cui questo avrebbe favorito i democratici.”

      hai capito bene ma cosa ci trovi di strano o interessante?
      è lo stesso principio per il quale i candidati proprio non fanno campagna elettorale negli stati, o addirittura nelle contee, che danno per perse senza nessun dubbio
      (devo trovarti un articolo interessante che avevo letto su questa cosa)

      per il resto, prova a dare uno sguardo a cosa è la thomas more society
      🙂

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “hai capito bene ma cosa ci trovi di strano o interessante?”

        A me della sconfitta di Trump, interessa poco, però fa emergere cose più importanti.

        Ad esempio, che un’organizzazione come Facebook ha (almeno) quattro modi per creare un clima politicamente favorevole ai propri interessi:

        1) fare donazioni dirette

        2) fare donazioni tramite i propri impiegati (un sistema molto usato)

        3) usare gli algoritmi per favorire o scoraggiare certi discorsi

        4) finanziare ONG che incoraggiano il voto, senza apparente parzialità, nei distretti in cui il candidato che favorirà l’azienda potrà essere eletto.

        Immagino ci sia mille altri modi.

        Sulla Thomas More Society, non so nulla, immagino che siano dei sostenitori di Trump.

        • roberto scrive:

          ah ok, ma questa è la scoperta dell’acqua calda, dai!

          no pensavo ti riferissi alla questione (che invece è più interessante e mi sono espresso male e troppo brutalmente nel messaggio di prima) del fatto che l’intervento di zuckerberg sia concentrato in alcune aree e non a pioggia dappertutto

        • PinoMamet scrive:

          Beh, c’è di interessante che Zuckerberg non è un candidato…

          • roberto scrive:

            e ammesso e non concesso che tutto quanto raccontano dagli amici della thomas more society sia vero (esprimo un piccolo dubbio visto che fino a ieri FB era il covo della disinformazija russa, e non credo molto né agli uni né agli altri) non si è mai sentito di non candidati che cercano di influenzare il voto? chessò la NRA che sposta milioni di dollari sui candidati pro armi….

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “non si è mai sentito di non candidati che cercano di influenzare il voto? chessò la NRA che sposta milioni di dollari sui candidati pro armi….”

              Infatti, è proprio la normalità della cosa che volevo sottolineare: il sistema americano funziona così, poi è facile dimenticarlo a volte facendoci prendere dai tic personali di singoli candidati.

              Solo che il presidente degli Stati Uniti è anche (ancora) il presidente del pianeta terra, e questo complica le cose.

              Specie quando di mezzo ci sono cose che riguardano il resto del mondo (petrolio, elettronica, intelligenza artificiale, guerre…).

  16. Miguel Martinez scrive:

    Una destra moderna, al passo co’ tempi:

    “Basta selfie in terapia intensiva”. La sfuriata del primario contro il politico ricoverato “troppo social”

    10 Dicembre 2020

    Neppure il coronavirus e il ricovero in terapia intensiva bastano più a interrompere la connessione con il mondo virtuale. Per quanto incredibile possa sembrare, è proprio da un letto del reparto di rianimazione dell’ospedale di Udine riservato ai pazienti Covid che, nei giorni scorsi, sono partiti selfie e commenti che l’imprenditore 59enne Paolo Ciani, uno degli oltre 35 mila contagiati in Friuli Venezia Giulia, ha ritenuto di dover diffondere con il cellulare, per raccontare la propria storia a parenti e amici. Non un degente qualsiasi, Ciani, visto il suo passato di amministratore di prim’ordine in Regione, di cui è stato vicepresidente tra il 2003 e il 2008, come esponente di An nella giunta allora guidata da Roberto Antonione, e il suo presente di consigliere comunale a Villa Santina, un piccolo comune della Carnia friulana in cui aveva tentato la scalata a sindaco.

    • roberto scrive:

      posso dirla una cosa?

      mi immagino me stesso, sto in ospedale, sto evidentemente male, oltre al fatto di essere in isolamento, di non poter vedere nessuno se non medici vestiti da astronauti….mi faccio un selfie e lo metto su FB per, come dice l’articolo “raccontare la MIA storia ai MIE parenti e MIEI amici”…e il medico mi rimprovera….ma un grandissimo pacco di cazzi suoi il medico non se lo può fare???? proprio umanamente, ma lui che gliene frega, finché ovviamente non mi metto a fotografare persone che non vogliono essere fotografate?

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “.mi faccio un selfie e lo metto su FB per, come dice l’articolo “raccontare la MIA storia ai MIE parenti e MIEI amici”…e il medico mi rimprovera….”

        Ma se lo avesse mandato a un gruppo chiuso di amici, nessuno avrebbe avuto da ridire.

      • roberto scrive:

        E se io mando metto una MIA foto su un profilo pubblico che problema c’è?
        Se racconto la mia vita pubblicamente che problema c’è (oltretutto da persona pubblica…)?

        Perché il medico dovrebbe avere da ridire di quello che il tipo fa della sua vita?

      • Peucezio scrive:

        Secondo me il medico dovrebbe dimettersi.

    • roberto scrive:

      non so dove hai trovato questo articoletto ch etrasuda un moralismo d’accatto veramente allucinante,, ma

      “Neppure il coronavirus e il ricovero in terapia intensiva bastano più a interrompere la connessione con il mondo virtuale”
      cazzo, uno è in isolamento e gli vuoi pure togliere la connessione con il mondo virtuale??? ma perché???

      ” Per quanto incredibile possa sembrare”
      eh si, è incredibile, uno sta da solo in ospedale, magari con la paura di morire solo come un cane, chi penserebbe mai di mettersi a messaggiare ad amici e parenti…io sicuro mi prenderei un bel libro di filosofia perché i libri sono gli amici migliori….ma faciteme ‘o piacere, va

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “non so dove hai trovato questo articoletto che trasuda un moralismo d’accatto veramente allucinante,, ma ”

        A me interessava soltanto per sottolineare (e mi dispiace per i nostri “destri”) la totale, assoluta integrazione nella modernità dei politici di Destra in Italia.

        Questa è la Destra italiana: branco di fesbuccari, di sbucaltatori, di filo-tav, di devastatori dell’ambiente, di esaltati del turismo, di narcisisti piagnucolosi su sozziali, di gente che si lamenta perché non ci sono abbastanza parcheggi per Suv costruiti in Cina, che vuole più aerei in cielo e meno volpi in terra…

        Sulla Destra in Italia ha detto tutto Salvini, che ha problemi magari con i senegalesi che cercano di arrangiarsi, ma esaltando l’espansione dell’aeroporto di Firenze, ha detto che “più gente si muove meglio è”.

        Credo che quel coglione che si faceva i selfie con la mascherina spieghi in pieno perché non amo la Destra.

        • roberto scrive:

          Io non amo affatto la destra ma detesto il moralismo, su questo sono abbastanza peuceziano con la differenza che lui vede solo il moralismo di sinistra

        • Z. scrive:

          Miguel, non credo che i selfie con la mascherina se li faccia solo la gente di destra…

          • Miguel Martinez scrive:

            per Zeta

            “Miguel, non credo che i selfie con la mascherina se li faccia solo la gente di destra”

            Probabilmente no, ma credo che riveli quanto poco la Destra sia “antimoderna”.

            • roberto scrive:

              mah sai, io di quella cosa vedo una conferma di una cosa che ho sempre pensato

              l’umanità la puoi facilmente dividere di tre categorie di persone:

              1. i comuni mortali (tra i quali il leghista social)
              2. i santi (tra i quali il medico, categoria che mi sta un filo antipatica, ma vabbé)
              3. i sacerdoti dei santi (la giornalista)

              i sacerdoti dei santi sono quelli che detesto di più. non sono santi essi stessi ma si sono prefissati come scopo nella vita quello di fare sentire inadeguati i comuni mortali perché non sono santi, e di additare i santi ad esempio senza minimamente prendere in considerazione il fatto che, beh, sono santi

  17. Moi scrive:

    @ PINO / TUTTI

    In questo articolo, un altro striscione sottititolato in Inglese del Falun Gong

    … si noti che il 功 è lo stesso di 功夫 : Gongfu, universalmente noto trascritto come “Kung Fu” con il metodo Wade-Giles, reso obsoleto dal Pinyin.

    Sempre stando al suddetto libricino della Vallardi, di Yuan Huaqing :

    功 indica il duro lavoro, unendo i radicali per “vanga” e “aratro”

    夫 indica l’ uomo adulto / sposo con tanto di acconciatura identitaria

    • Moi scrive:

      … in quest’ altro, invece, striscione sottotitolato coi caratteri semplificati del Falun di cui sopra

      https://www.epochtimes.it/news/persecuzione-falun-gong-cina-arresti-2020/

    • PinoMamet scrive:

      Non sono sinologo, ma lessi e mi dissero che in effetti kung fu (o gong fu, più correttamente- il giovane Bruce Lee traslitterava gung fu) significa tipo “risultato che si ottiene con il duro lavoro”, per cui “uomo adulto, compiuto” e “lavoro, fatica”, rendono l’idea…

      e che in effetti si troverebbe in espressioni che non c’entrano nulla con le arti marziali (tipo “quel violinista sì che ha gong fu! non come quell’altro!”).

      Peraltro il nome con cui chiamare le arti marziali ha, tanto per cambiare, un retroscena politico
      (wu-shu, identico al giapponese bujutsu, è scelto dall’ “internazionalista” Cina Popolare, ma ha finito per indicare la “disciplina sportiva nota come wushu”, una specie di kung fu ridotto a ginnastica artistica 😉 ;
      guoshu, “arti o tecniche nazionali”, è scelto da Taiwan, ma è chiaramente molto meno preciso…)

  18. mirko scrive:

    Peucezio c’è una mail per te.

  19. Mauricius Tarvisii scrive:

    Settimane fa spiegavo che i posti di terapia intensiva non si possono aumentare da un giorno all’altro. Il nostro Zaia, sulla base di un massiccio aumento di posti di terapia intensiva ha ottenuto la zona gialla nonostante i numeri impazziti.
    Ora è il nostro Doge stesso a dirci che:

    “La dotazione di terapie intensive è nominale perché non ci potrebbe essere mai un organico sufficiente ad alimentarle. Le situazioni di pressione sugli ospedali sono fuor di dubbio e immagino che le condizioni di lavoro non siano delle più felici, i nostri operatori stanno facendo un lavoro ciclopico. Quanto alle intensive, sia chiaro, il piano è stato fatto dai tecnici non dal sottoscritto con due assessori. E ho sempre detto che sarebbe stato necessario chiudere sale operatorie e usare organico di altri reparti. Certo, in un momento come questo, gli apporti dovrebbero essere collaborativi e costruttivi” (da Il Corriere del Veneto)

    Intanto siamo messi così
    https://espresso.repubblica.it/attualita/2020/12/17/news/veneto-container-bare-1.357420?ref=RHTP-BH-I278724953-P3-S2-T1

    Ma niente paura: il nostro dice che da sabato non si esce dal proprio comune. Ma il divieto vale solo dopo le 14.00: fino alle due del pomeriggio si potrà scorrazzare liberamente per la regione durante tutte le festività.

    Il prossimo che si lamenta dei DPCM…

    • Z. scrive:

      Io mi lamento dei DPCM.

      E più in generale del caos che sembra dirigere la politica del governo.

      Il governo cambia idea ogni giorno, colora le cartine, a Natale non si può uscire dal comune ma si può andare al ristorante, anzi valutiamo di aprire i comuni ma chiudere i ristoranti, anzi no: misuriamo la distanza in chilometri (ma in linea d’aria o con Tuttocittà?).

      Ti fa firmare fogli che si chiamanto “autodichiarazioni” (da contrapporsi non si sa se a motodichiarazioni o a eterodichiarazioni), che preferisco non commentare perché finirei per rischiare una denuncia.

      Invita la gente ad assembrarsi nei negozi a far spese anziché acquistare online, tra applicazioni per cellulare e lotterie degli scontrini. E poi dice: ah, ma com’è irresponsabile la gente che si assembra nei negozi a fare spese. Eh no, non si fa, vergogna!

      Nomina Supercommissario Globale Totale un signore che promette prima undici milioni di mascherine al giorno, cioè circa un miliardo di mascherine per anno scolastico. Poi promette, se non ricordo male, mezzo milioni di vaccinati al dì, da farsi nelle piazze in tende fiorate appositamente erette. Poi non se ne parla più.

      Vi risparmio la normativa di settore in questo o quell’ambito. Robe di cui è meglio sorridere per non mettersi a piangere.

      Sono certo, anzi certissimo che l’opposizione farebbe di peggio, se fosse al governo. Del resto l’attuale leader dell’opposizione, quando era capo del governo, si era dimesso per lasciare agli altri la legge di bilancio.

      Però rivendico il diritto di lamentarmi pure del governo 🙂

    • PinoMamet scrive:

      OMDAZ totale.

      Del resto è esattamente lo stesso principio per cui Mauricius, che vive in Veneto, si lamenta, giustamente, di Zaia.

    • roberto scrive:

      A proposito di quanto dice Z
      Relata refero

      “ Riflessione del momento
      Faccio mio lo sfogo contenuto nei messaggi di sconforto, che mi stanno arrivando in privato, da parte dei ristoratori che stanno leggendo sui maggiori quotidiani nazionali che ” Vigilia, Natale, Santo Stefano, domenica 27 e mercoledì 31 dicembre, Capodanno, 2 e 3 gennaio, ristoranti e bar saranno chiusi tutto il giorno”.
      Senza entrare ovviamente nel merito della questione sanitaria che deve ovviamente essere prioritaria, ci si chiede come sia possibile emettere un provvedimento del genere ad una sola settimana dalla vigilia di Natale.
      La ristorazione non si improvvisa: i servizi della viglia, del Natale e del Santo Stefano non vengono preparati in un paio d’ore la mattina del 24, ma partono ben prima con ordini ed acquisti di materie prime che ogni attività ora ha già ampiamente effettuato.
      E’ la mattina del 17 Dicembre e speriamo che, qualsiasi decisione sia da prendere per la tutela di tutti, sia presa il prima possibile ponderando anche i danni che la tardività di questo provvedimento ha provocato.”

      • PinoMamet scrive:

        Qua sono- quanti?- tre giorni? che si sta aspettando il DPCM, che è sempre in procinto di uscire “alle dodici di oggi” o “alle sei di stasera”, e che invariabilmente conterrà le misure della “zona rossa in tutt’Italia, no, scusate, ci siamo sbagliati, tutta gialla tranne rossa il weekend ma solo i giorni dispari divisibili per nove…”

  20. Moi scrive:

    OT (dopo unbel po’, relativamente …)

    La Storia Bizantina come NON l’ avevate mai vista 😉

    https://hyperallergic.com/604769/identifying-slut-shaming-racism-and-transphobia-in-the-byzantine-world/

    Identifying Slut-Shaming, Racism, and Transphobia [!] in the Byzantine World

    In his new book, Roland Betancourt examines how stories of gender, race, and sexuality from the Byzantine world of the Eastern Mediterranean provide insight into the intersectionality that existed in the medieval world.

    by Sarah E. Bond

  21. roberto scrive:

    ah nella mia tripartizione (comuni mortali, santi, sacerdoti) dimenticavo una categoria: le merde

    eccone un esempio preclaro (no per favore, non mi dire che “ma è un discorso perfetamente logico” è una merda e basta)

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/12/17/leuroparlamentare-ciocca-lega-nel-distribuire-i-vaccini-covid-si-valuti-leconomia-se-si-ammala-un-lombardo-vale-di-piu/6041022/

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “(no per favore, non mi dire che “ma è un discorso perfetamente logico” è una merda e basta)”

      Intanto, è uno che non fa il santo, ma dice ciò che pensa.

      Lui parte dicendo (non so se sia vero, poi con le statistiche è facile giocare) che i laziali riceveranno più vaccini a testa dei lombardi:

      “I fattori che devono portare alla distribuzione del vaccino devono essere il numero di abitanti, una proporzione fra quanti abitanti ho e quanti vaccini”

      A questo punto, lui dice che se invece si vogliono seguire criteri che privilegiano una regione rispetto all’altra, dovrebbe casomai essere il contrario.

      Ora, se per astratto bisogna privilegiare qualcuno, metterei i lombardi all’ultimo posto: esiste una chiara correlazione tra pandemia e qualità dell’aria, e la Lombardia ha fatto di tutto per peggiorare la propria qualità dell’aria, nonché dell’acqua e del suolo (ma qui non so se ci sono correlazioni dimostrate), e ha il peggiore livello di cementificazione dell’Italia, e forse uno dei peggiori d’Europa.

      E mi sembra che la Lombardia abbia contagiato il resto d’Italia.

      La Lombardia è il motore d’Italia, e proprio per quello va pesantemente frenata.

      Poi come Ciocca, penso che “I fattori che devono portare alla distribuzione del vaccino devono essere il numero di abitanti, una proporzione fra quanti abitanti ho e quanti vaccini”.

      • roberto scrive:

        Miguel

        “Poi come Ciocca, penso che “I fattori che devono portare alla distribuzione del vaccino devono essere il numero di abitanti, una proporzione fra quanti abitanti ho e quanti vaccini”.”

        davvero?

        quindi per dire, due regioni con la stessa popolazione ma una con più anziani e più personale medico dovrebbero avere lo stesso numero di vaccini?

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “quindi per dire, due regioni con la stessa popolazione ma una con più anziani e più personale medico dovrebbero avere lo stesso numero di vaccini?”

          In effetti, ho parlato presto, volevo solo dire che non mettevo al primo posto il fatto eco/nomico/logico.

          Certo, i criteri possono essere molti.

      • roberto scrive:

        “Intanto, è uno che non fa il santo, ma dice ciò che pensa.”

        infatti l’ho messo nella categoria “merde” non “santi”

        gente di merda che ha a merda nel cervello e che dice, beh, stronzate

        (questo messaggio scatologico ispirerà Peucezio, grande estimatore della canzone popolare milanese)

    • PinoMamet scrive:

      Come direbbe il nostro Mauricius:

      il prossimo che dice che rimpiange la Lega di Bossi…

      je meno, completo la frase io.

      Questa è proprio la Lega di Bossi, all’opera, con il suo modo di ragionare:

      i lombardi, o in genere i polentoni (ma in realtà pensano ai lombardi: di noi emilianoromagnoli non gliene frega un cazzo se non come bacino elettorale, tant’è vero che da sempre sognano di dividerci- per comandarci- senza averci chiesto alcun parere in merito) “valgono di più”.

      Poi si trova una foglia di fico economica per giustificare quello che è semplice razzismo.

      E come diceva Petrolini “non ce l’ho con te, ma con chi ti sta di fianco e non ti butta di sotto”;
      che ci siano degli idioti e dei razzisti lo capisco, non capisco che ci sia chi li vuole sostenere da Sud!!
      il negro che vota Ku Klux Klan “perché almeno dice quello che pensa”…

      • mirko scrive:

        Senza Bossi, tanti meridionali crederebbero ancora alla favola dei fratelli d’Italia…..

      • PinoMamet scrive:

        L’uncio paese che conosco dove le persone si sentono “fratelle” tra di loro è Israele.
        Davvero.

        Perchè è piccolo, perché molti lo hanno scelto come luogo di residenza, e perché moltissimi dei suoi abitanti sono usciti dall’esperienza di essere stati sterminati in quanto membri del suo popolo, senza altro che li unisse.

        In tutti gli altri paesi che ho visitato e con i cui abitanti ho parlato, le cose stanno esattamente come in Italia…

        • mirko scrive:

          In Francia ci sono differenze tra quelli del nord e del sud? Discriminazioni?

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Mirko

            “In Francia ci sono differenze tra quelli del nord e del sud? Discriminazioni?”

            Direi che la grande differenza è tra Parigi e il resto del paese.

          • PinoMamet scrive:

            Confermo Miguel.
            In Francia ci sono grosse differenze sociali, e i localismi (che là avrebbero ragione di esistere: un bretone non è un provenzale…) sono stati spianati col bulldozer.

        • Moi scrive:

          Io diffido della “Fratellanza” come sentimento Mediorientale : Caino e Abele, Giacobbe e Esaù … 😉 sapete com’è !

      • Miguel Martinez scrive:

        Per PinoMamet

        “Poi si trova una foglia di fico economica per giustificare quello che è semplice razzismo.”

        Ma credo che sia leggermente più complesso.

        Io ho visto sempre una sovrapposizione tra due cose in origine piuttosto diverse: il sacrosanto campanilismo, che come sai ritengo la cosa migliore dell’Italia; e l’idea che la vita consiste nel farsi un mazzo per fare i soldi, e i lombardi se lo fanno più degli altri, e quindi valgono di più.

        I più str… di tutti sono i milanesi, solo che sono praticamente tutti o nati fuori città o hanno i parenti fuori città, per cui non possono farne una questione etnica, e infatti non votano particolarmente per la Lega. Ma sono molto peggio dei bergamaschi 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Infatti la Lega è la versione perversa del campanilismo, o l’anticampanilismo per così dire.

          Il campanilismo italiano vuol dire che le persone che vivono all’ombra dello stesso campanile odiano (per lunghi motivi storici, spesso risalenti al Medioevo) gli abitanti del “campanile” vicino, e si impegnano per avere il campanile, il borgo, il quartiere più bello;
          di dove sei nato gli importa il giusto, per non dire niente.

          La Lega sostituisce tutto ciò con un odio generico verso il Sud (tra l’altro costruito in buona parte a tavolino: basta vedere le vicende famigliari di Bossi stesso) e la pretesa della costruzione di una “patria nordista” che non è mai esistita e che nessuno si è mai sognato.

          Tutto finto e plastificato ad maiorem Umberti gloriam.

          C’è chi ne ha colto dall’interno il lato goliardico e sputtanevole, vagamente socialistoide (cioè Maroni) e ci sono stati degli idioti che l’hanno presa sul serio (Miglio sul fronte pseudointellettuale, Borghezio sul fronte del gorilla di montagna).

          L’evoluzione naturale non poteva che essere, però, verso il nazionalismo all’incirca fascista, che poi è la Lega di Salvini….

          • Francesco scrive:

            no dai, non è una evoluzione naturale, è una mutazione genetica dovuta al 5G!

            anche perchè pareva che quel fronte fosse occupato dai fascisti storici

            piuttosto è interessante la forza estrema del razzismo contro gli immigrati, che da un capo all’altro d’Europa ha un successo politico che mi stupisce e atterrisce

      • Francesco scrive:

        eccomi! e non lo dico per provocazione ma citando al 100% Miguel

        che a volte ha la chiarezza logica e la lucidità consequenziale del Torquemada o del Robespierre

        poi se i non polentoni vivono d’aria e quindi per loro l’economia è una questione astratta o razzista, buon per loro, forse sono anche degni di invidia

        ma a noi tocca mangiare, per vivere, e pagare, per mangiare

        PS avevo letto di questo Boccia e mi ero subito contro-scandalizzato

  22. mirko scrive:

    “La Lombardia è il motore d’Italia, e proprio per quello va pesantemente frenata.”

    E fatta tornare a livelli preindustriali.

    • Francesco scrive:

      ehm … credo che la cosa toccherebbe a tutto il paese, nel caso

      e MT può fornirci ampi dati su come si viveva nel 1700 e primi dell’Ottocento

      ah, i vaccini contro il vaiolo e tutto il resto vanno cancellati anch’essi?

      😀

  23. Moi scrive:

    Ma … “Ciocca” è un cognome Lombardo ?! Mi sembra un cognome da Coatto Romano 😀 !

  24. Moi scrive:

    Cmq il discorso è di “Etica del Capitalismo” … il cosiddetto (imho “aberrante” …) concetto di “Capitale Umano” su base Etno-Locale anziché Sociale / Fascia di Reddito (base sulla quale diffuculmente è contestato) !

    Il Baüscia è immaginato come un Imprenditore Produttivo … il Terrone come uno Statale Parassita !

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *