Della servitù volontaria

Oggi sul Fatto Quotidiano, Antonello Caporale parla dell’App Immune. In fondo, riporto per intero l’articolo, perché va letto (e so che pochi di noi seguono i link che trovano in un post).

In sostanza Caporale si chiede che problemi ci sia a installare quell‘App: il suo smartphone sa già tutto di lui. E fa una descrizione impressionante del controllo totalizzante che quell’oggetto esercita nei suoi confronti.

Descrizione che sarebbe stata ancora più interessante, se avesse precisato che non è lo smartphone che ha quel controllo su di lui, sono le aziende che gli hanno venduto lo smartphone e ci hanno messo dentro le app.

Uno stretto parente dello smartphone del signor Caporale è il Pungolo elettrico Kawe automatico – 11241:

“Dispositivo per la gestione del bestiame KAWE, custodia in plastica rigida, funziona con 2 batterie 1,5 Volts, emette un suono-ronzio quando attivato, fornito senza batterie, esclusivamente per l’uso nell’allevamento secondo la legislazione applicabile in materia di protezione degli animali: disponibile in due versioni (con e senza spegnimento automatico).”

Ora, nessuno (tranne forse il maiale) pensa che sia il Kawe a controllare il bestiame.

Il Kawe, come ci ricordano gli apologeti del Dispositivo Globale, è solo uno strumento: dipende da come lo usa il macellaio.

In ogni caso, il signor Caporale conclude così il suo ragionamento:

“Essendo il mio telefonino come il vostro, e il mio computer uguale al vostro, anche voi come me siete accompagnati dal mattino alla sera dal vostro amico di fiducia e supervisore tecnologico.”

No, il mio telefonino non è come il suo.

Perché il mio non ce lo mando a spasso su Internet.

Il mio telefono telefona, e poi come sfizio speciale, manda pure SMS.

Io non intendo subire l’app Immune, sostanzialmente perché va installato su uno smartphone; e non accetto che lo Stato italiano mi obblighi a dare alcune centinaia di euro a un’azienda coreana megagalattica, perché mi riduca nelle condizioni del signor Caporale.

Al massimo, potrei fare come ha fatto il prof. Giancarlo Dessì, che ha preceduto tutti, installando l’app Immune così sul suo cellulare:

 

Comunque, eccovi l’articolo del signor Caporale.

Il mio telefonino, al pari del vostro, sa tutto di me. Mi conta i passi, mi indica i luoghi in cui sono stato, anzi me li fotografa. Sa se vado a piedi, se uso l’auto, se mi piacciono le osterie o frequento i ristoranti. Se vado in chiesa o in tribunale. Sa cosa acquisto, conosce ogni mio gusto e spesso mi consiglia, mi propone. Credo che il mio telefonino sappia molto meglio lui di me. E poi cosa scrivo, con chi converso. E stabilisce lui le regole. Facebook per esempio, mi giudica. Ed è insindacabile. Se si accorge che sgarro, nel senso che scrivo cose non di suo gusto, mi blocca. Io so che anche il mio elettrocardiogramma, le analisi del sangue, Psa, radiografie, sono mie fino a un certo punto.

Il mio telefonino sa se sono ateo, se ho malattie, se faccio una vita da balordo, se compro whisky oppure santini. Sa, sorveglia, e quando può sceglie e propone, lui per me. Il dovere e anche il piacere.

Essendo il mio telefonino come il vostro, e il mio computer uguale al vostro, anche voi come me siete accompagnati dal mattino alla sera dal vostro amico di fiducia e supervisore tecnologico.

Se è vero tutto quel che ho appena scritto, chiedo: qual è il motivo che ci fa scandalizzare tanto di Immuni, la app di Stato che dovrebbe tracciare i nostri spostamenti nella fase due del Covid?

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191 risposte a Della servitù volontaria

  1. Francesco scrive:

    Beh, a difesa delle mega-aziende coreane e californiane e cinesi ricordo che si deve dare un sacco di permessi perchè tutte quelle cose lì succedano col mio permesso.

    Sennò lo fanno contra legem e quindi peggio per loro (!)

    😀

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Francesco

      “Beh, a difesa delle mega-aziende coreane e californiane e cinesi ricordo che si deve dare un sacco di permessi perchè tutte quelle cose lì succedano col mio permesso.”

      Esatto.

      La gente fa la coda per “dare i permessi”.

      E’ il fondamento stesso del meccanismo.

      • Mirkhond scrive:

        Io non l’ho dato il permesso di ingerirsi nei fatti miei, ma tanto il permesso se lo prendono lo stesso…..
        Oggi non c’è più bisogno delle dittature classiche o dei colpi di stato. Un regime può mantenersi formalmente democratico con elezioni, stampa “libera” e alternanze partitiche, tanto con le tecnologie attuali si ha un controllo dei propri sudd…ehmm… cittadini che Mussolini, Hitler o Stalin se lo potevano soltanto sognare….

        • Francesco scrive:

          anche no, eh, diciamo che qualcuno cerca di truccare il sistema delle informazioni per spingerti a votare in un certo modo

          già questo dovrebbe dirti quanta libertà ti rimane, con MHS col cazzo che il tuo voto valesse così tanto!

    • werner scrive:

      Aggiungo che con un po’ di attenzione, qualche rinuncia e un po’ di astuzia le informazioni condivise legalmente sono molto meno di quelle elencate.

      • werner scrive:

        Detto questo, l’app proposta sembra essere molto più rispettosa della privacy di molte altre app comunemente usate.

      • Peucezio scrive:

        Werner,
        verissimo.

        Poi, se uno volesse proprio fare il paranoico, si cracca android (non vale più la garanzia ma chissenefrega) prendendosi il root e toglie tutte le spie già preinstallate e per il resto, anche senza craccarlo, ci saranno un sacco di applicazioni per paranoici che impediscono questo e quello.
        E comunque tante cose le configuri a tua scelta.
        Certo, c’è sempre il fatto che poi molte delle funzioni più comode non le puoi usare e allora a che vale avere lo smartphone.
        Ma anche lì è molto relativo: mi tengo acceso il gps quando guido in posti che non conosco, altrimenti lo disattivo. E così un po’ per tutto.

  2. Mirkhond scrive:

    “Se è vero tutto quel che ho appena scritto, chiedo: qual è il motivo che ci fa scandalizzare tanto di Immuni, la app di Stato che dovrebbe tracciare i nostri spostamenti nella fase due del Covid?”

    Per quel nulla che ci capisco da perfetto ignorante in tecnologie, credo che il motivo di scandalo possa essere l’ulteriore controllo delle nostre vite già fin troppo controllate.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “Per quel nulla che ci capisco da perfetto ignorante in tecnologie, credo che il motivo di scandalo possa essere l’ulteriore controllo delle nostre vite già fin troppo controllate.”

      Credo che sia invece la solita ossessione politica.

      Se la Finmeccanica produce milioni di bombe e le esporta in Arabia Saudita, boh, chi se ne frega?

      Se un politico scrive “caronovirus” anziché “coronavirus”, è una notizia nazionale.

      Se Microsoft, Huawei, Bezos, Zuckerberg sanno tutto di noi, chi se ne frega.

      Invece, se ci sono di mezzo il governo, e quindi i partiti politici, allora tutti impazziscono.

      • Peucezio scrive:

        Vero in effetti.

        • Francesco scrive:

          chiedetevi il perchè magari!

          la politica può fare cose che i signori sopracitati non si sognano neppure, e le può fare legalmente!

          Bezos alla peggio mi vende le mutandine usate di Katy Perry, il governo mi mette le tasse e mi sbatte in galera

  3. supervice scrive:

    C’è una cosetta matematica che mi sembra sfugga a parecchi, ma forse mi sbaglio.
    Dato un uso del 100% dell’app, se a Milano vengono trovati 200 positivi che sono venuti a contatto nei 5 gg precedenti con 10 persone al giorno (per stare bassi), devi quarantenare e/o tamponare 10.000 persone. Il giorno dopo hai fatto i tamponi, e con un 5% di positivi ne hai altri 200 che sommi ad altri 150 che hai rilevato in altro modo. Non mi va di fare il calcolo su Excel, ma credo che in una settimana hai quarantenato tutta Milano.

    • PinoMamet scrive:

      Dico la mia da perfetto ignorante.
      O la app non serve a niente, e lo scopo dei litigi della “task force” che forma “il pool” degli esperti consiste nell’inserire quella che sottobanco fa guadagnare uno anziché l’altro, e basta;

      o, se serve a qualcosa, visto che è come dici tu, sarà sforzo del governo quella di renderla disponibile quando i contagi saranno prossimi allo zero comunque, per evitare casini, e quindi di nuovo non servirà a un cazzo.

      Ipotizzabile che venga anche fermato uno sfigato a caso e suoi cinque contatti, così, per dare un esempio, più o meno come fanno con quelle persone (del tutto innocue per il resto) filmate dall’elicottero come fossero narcotrafficanti in fuga armati e pericolosi, mentre fanno una corsetta solitaria sulla spiaggia.

      • supervice scrive:

        Esatto, serve solo agli inizi di un’epidemia, farla dopo è solo per dire “Sto facendo qualcosa, anche se non so cosa cazzo sto facendo”.

      • Peucezio scrive:

        Pino,
        eppure in Corea hanno usato un sistema di questo tipo e stanno contenendo il virus molto bene.

        • Francesco scrive:

          ma lo hanno fatto all’inizio, pare

          oggi forse servirebbe a bloccare un “nuovo inizio”

          di certo manda in vacca ogni idea di privacy peggio di Facebook

          • Peucezio scrive:

            Certo, lo scopo è quello di gestire la situazione ore che i contagi stanno diminuendo.
            In realtà sarà utilissima ora nel sud e solo fra un po’ il Lombardia, ma prima si comincia, meglio è.

            Circa la riservatezza, vale ciò che ha detto Miguel: siamo già talmente spiati, che esserlo un po’ di più per qualche mese, dallo stato italiano e non dalle multinazionali, per contenere un virus letale e poter uscire e far ripartire le attività economiche davvero mi sembra un danno inconsistente.

  4. Peucezio scrive:

    Miguel,
    pare che chi non ha lo smarthpone, se vorrà usare comunque l’applicazione, potrà usare un apposito braccialetto fornito gratuitamente dallo stato (no, non è quello dei carcerati, dev’essere una specie di smartwatch) con l’app già installata dentro e operativa.

    Te lo fai dare, non ha whatsapp né nulla del genere, ti controlla solo lo stretto necessario al tracciamento dell’epidemia e, quando questa finisce, lo butti nel cesso e tiri la catena.

  5. Moi scrive:

    Dopo 75 anni, … si avvicina il primo XXV Aprile senza (!) Parate nelle Piazze ?!

    Va be’, diranno che “Fascista Chi Esce !” … 😉

  6. PinoMamet scrive:

    Ora, purtroppo è vero quello che dice il signor Caporale
    (che non vedo cosa ci veda di buono, e sembra aver scritto l’articolo in tempi pre-virus come critica, e averlo riciclato adesso in senso opposto, ma io sono malizioso)

    ammettiamo che l’app non faccia nulla ma proprio nulla contro la nostra privacy.

    E naturalmente ha ragione la scienza ufficiale (qualunque cosa dica, perché se ne sentono di molto diverse nel caso specifico);
    e hanno torto i complottisti, su questo siamo tutti d’accordo.

    Va bene, lo dico sul serio.

    Però lo stesso mi spaventa il fronte del pensiero unico, per il quale ogni critica, anche la più lieve e la più logica, è diventata un reato di lesa maestà e contità.
    Il fronte rigorista con il metro tarato sui 200 metri in punto, quello che urla dai balconi ai vecchi che fanno la passeggiata, quello che “se sto in casa io deve starci anche lui”, qualunque cosa stia facendo lui, quelli che “io quando vedo quelli senza mascherina li ucciderei”, quello che “lo ha detto Burioni” (che poi ridicolizzano quelli che “lo ha detto Montagnier”), quelli che giurano sul vangelo della virologa Capua…

    Va bene, ripeto: avranno sicuramente ragione (per quanto lo stesso Burioni, si sa, era quello che a Febbraio diceva che non c’era nulla di cui preoccuparsi… “eh ma allora avevodegli altri dati”, grazie, ma allora che esperto sei? sei tu che devi leggere i dati, compresi quelli degli altri paesi, compresi quelli degli altri anni per paragone, altrimenti sono buoni tutti e le tue previsioni valgono quanto le mie, permettimi…)

    ma ri-ripeto: hanno sicuramente ragione.

    Ma mi spaventano lo stesso.

    • Peucezio scrive:

      In questo hai ragione.

      Sull’app però vedo molte riserve, legate appunto alla riservatezza, che mi sembrano tutto sommato un po’ pretestuose: è più grave costringere la gente in casa tipo legge marziale che usare un’app per contenere dei focolai di contagio.
      Ma se si creasse il clima per cui è immorale non installarsela e scattasse l’isteria e l’ostracismo verso chi non lo fa, sarebbe deprecabile, al pari delle altre cose che hai elencato.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Pino Mamet

      “ma ri-ripeto: hanno sicuramente ragione.

      Ma mi spaventano lo stesso.”

      Condivido in pieno tutto!

    • Peucezio scrive:

      Pino,
      mi permetto di aggiungere un’altra cosa al tuo elenco 🙂

      Quelli che “nulla sarà più come prima”.
      Oltre a quelli che un po’ godono a stare reclusi e soprattutto all’idea che lo facciano gli altri, che godono a vedere le strade deserte e infestate dai bruti e dalle piante, ecc. ci sono quelli che hanno una sorta di voluttà del catastrofismo.
      Cominciarono a rompere il cazzo con l’11 settembre e tutta la massa di retorica imbecille che ne derivò. E ora vogliono convincerci che dovremo usare le mascherine fino al 2036, che dovremo entrare contingentati nei bar per i prossimi decenni o secoli, che il prossimo inverno ci sarà una seconda ondata infinitamente più violenta, che farà milioni di morti e ci costringerà a una reclusione stile Wuhan…
      Poi c’è una frase orrenda che gira da un po’ di tempo: “non vogliamo tornare alla normalità, perché la normalità era il problema”. Si può prevedere la pena capitale per chi fa un’affermazione simile.

      Poi, per carità, c’erano tutti i problemi che spesso elenca Miguel (ma ci sono ancora, potenziati). Ma se la normalità era il problema, a me andava benissimo avere il problema della normalità, anche perché questo è un problema più grosso! 🙂
      I cambiamenti, se ci devono essere, devono essere migliorativi, non peggiorativi (sembra La Palisse, ma non è così scontato come sembra).

      A quelli che dicono che è bene che l’umanità magari non si estingua, ma almeno si riduca così la natura respira di più, io risponderei: cominciamo da te.
      Come diceva un romano in un film, a uno che dichiarava di voler andare a uccidere un suo rivale in amore: “mejo! Stamo più larghi…”.

      • Peucezio scrive:

        “Si può prevedere la pena capitale per chi fa un’affermazione simile.”

        Era una domanda. Mi sono mangiato il punto interrogativo.

      • PinoMamet scrive:

        OMDAP

      • Mirkhond scrive:

        “E ora vogliono convincerci che dovremo usare le mascherine fino al 2036”

        Fino all’arrivo di John Titor.

      • Roberto scrive:

        D’accordo su tutto ma soprattutto con

        “Poi c’è una frase orrenda che gira da un po’ di tempo: “non vogliamo tornare alla normalità, perché la normalità era il problema”. Si può prevedere la pena capitale per chi fa un’affermazione simile”

        Certo che si può! Io sono una persona piuttosto pacifica e tranquilla ma non esiterei a mollare un ceffone ad uno che mi dice una cosa del genere…anzi ho già mandato amichevolmente ma fermamente affanculo un’amica con la quale facevo una videochiamata e mi ha detto sta cosa riferendosi in particolare a quanto era bello sentire gli uccellini a Bologna (cavolo vai a vivere a loiano se vuoi gli uccellini!)

        • paniscus scrive:

          “Poi c’è una frase orrenda che gira da un po’ di tempo: “non vogliamo tornare alla normalità, perché la normalità era il problema”. Si può prevedere la pena capitale per chi fa un’affermazione simile”

          Certo che si può!

          —–

          personalmente trovo molto più orrenda un’altra frase he sta girando diffusamente negli ultimi giorni, e cioè che “se sei una persona per bene che non ha niente da nascondere“, allora non dovresti avere nessun problema a farti tracciare da tutto e da tutti,

          e che quindi, se opponi qualche obiezione, devi avere sicuramente qualche scheletro nell’armadio e qualche forma di coscienza sporca.

          Ma ci si rende conto delle implicazioni di una mentalità del genere?

          • Miguel Martinez scrive:

            ” allora non dovresti avere nessun problema a farti tracciare da tutto e da tutti, ”

            Infatti è uno strumento neutro.

            Dipende solo da ciò che ne fa il macellaio.

          • Peucezio scrive:

            Lisa,
            mentalità protestante, da villaggio Amish, del tipo: facciamo una vita talmente grigia e incolore, che non abbiamo ninete da nascondere, perché non facciamo nulla di divertente.

          • habsburgicus scrive:

            Ma ci si rende conto delle implicazioni di una mentalità del genere?

            sono d’accordo al 100 % con Lisa

            • daouda scrive:

              tutte le gerarchie nei paesi ex sovietici sono colluse quindi fatti due conti da solo habs. Il resto sono quisquilie, spero di aver risposto.

              scusate l’incursione

            • daouda scrive:

              ah tanto che ci sto sapete bene che quelle frasi mi farebbero schifo ma dicono la verità indipendentemente dalla mentalità.

          • Z. scrive:

            Paniscus,

            — personalmente trovo molto più orrenda un’altra frase —

            Mi pare naturale: la frase citata da Ezio secondo me la condividi 🙂

            — he sta girando diffusamente negli ultimi giorni —

            Dove “sta girando”?

            — se sei una persona per bene che non ha niente da nascondere“, allora non dovresti avere nessun problema a farti tracciare da tutto e da tutti —

            Secondo me questo discorso non è condivisibile, ma per una ragione differente.

            Farsi tracciare da tutto e tutti è esattamente ciò che fa la gran parte delle persone, sicché a quanto pare alla gran parte delle persone la cosa sembra creare ben pochi problemi. Eppure tutte le persone – nessuna esclusa, direi – hanno qualcosa da nascondere, qualcosa che non vogliono che si sappia di loro.

            Si chiama riservatezza, esiste da sempre e continua ad esistere persino nell’era dei videogiochi social (i quali, ben inteso, sono solo un mezzo: come per le mine antiuomo, dipende solo dall’uso che ne fa) 🙂

            — Ma ci si rende conto delle implicazioni di una mentalità del genere? —

            Beh, è da una vita che sento dire “male non fare, paura non avere”. E’ un discorso molto ingenuo – presume che tutti gli altri siano impeccabilmente onesti – ma tutto sommato diffuso.

            PS: piuttosto, sapete che non ho capito l’utilità di questo tracciamento?

      • PinoMamet scrive:

        Lo affermo e lo confermo:

        voglio tornare alla normalità.
        Proprio, esattamente, quella di prima.

        Non ne posso più della domanda “cosa cambierà nelle nostre vite”.
        Spero che nelle nostre vite, rispetto a prima del virus, non cambi proprio NIENTE.

        Non ho nessuna intenzione di passare una vita a stare a uno o due metri di distanza dai miei amici. Per i miei nemici, se sono prudenti ci penseranno da soli ad allontanarsi.

        Non voglio mettere la mascherina in spiaggia
        (ma poi, che idea del cazzo è? Pensiero magico allo stato puro!!
        Cioè, io vado in spiaggia, in mezzo alla sabbia dove centinaia di persone hanno appena messo i piedi, a bagnarmi nell’acqua dove si sono appena bagnate migliaia di persone- l’acqua di mare, non della fonte Levissima- e credo di salvarmi dai virus perché mi sono messo la mascherina per arrivarci??)

        voglio vivere, toccare, urlare e sputacchiare come prima.

        • Francesco scrive:

          Pino

          scusa se rompo ma quel “voglio” è infantilismo italiano. prima del voglio ci sono i dati di fatto medici, che col tempo usciranno dalla nebbia attuale per diventare chiari

          sennò mi pari i politici che vogliono la crescita sempre, i sindacalisti che vogliono la piena occupazione sempre, gli azionisti che vogliono profitti elevati, quelli che vogliono la benzina a poco prezzo e così via

          un sacco di pretese basate su cosa? che mi piace e mi fa comodo?

          e che cazzo, io voglio il fisico e il talento di Michael Jordan e i soldi di Creso e le donne di Alessandro Magno e i Playmobil romani ma negri per fare l’Impero di Etiopia

          non ti incazzare ma mi pare una falla grave nel legittimo desiderio di tornare a stare con gli amici

        • PinoMamet scrive:

          Francè, i dati medici
          (che sono compilati da pirla come me e te, non dal signor Nobel in collaborazione con la dea Ragione)
          dicono che sono stati fatti moltissimi più tamponi di un mese fa, e nonostante questo i contagi stanno diminuendo in misura notevole.

          SE avessero fatto lo stesso numero di tamponi già all’inizio, è lecito supporre che potremmo trarne la conclusione che il contagio sia al suo stadio finale, e che per Maggio sia definitivamente scomparso.

          i dati medici suggeriscono anche che la mascherina, fuori dagli ambienti chiusi, non risponda ad alcuno scopo particolare che non sia quello di tranquillizzare la cittadinanza (o di spaventarla).

          I dati medici dicono anche che ormai è chiaro che la malattia è nella stragrande maggioranza dei casi non letale e curabile, per quanto in maniera sicuramente impegnativa, specialmente se affrontata al suo primo apparire, cioè con una strategia proattiva
          (il contrario insomma di quanto è stato fatto nelle regioni dove si è espansa di più- la Lombardia- e come è stato fatto in quelle dove si è espansa meno- per esempio il Veneto).

          Questo è quello che dicono i famosi “dati”.

          Il resto è allarmismo, voglia di controllo sociale, e cattiveria pura, che non vorrei fossero le linee guida di questo governo per il resto dell’anno…

          • Francesco scrive:

            se i dati medici diranno questo, ne sarò estremamente felicissimo!

            e andrò a fare una bella grigliata a casa dei miei, che hanno un giardino adattissimo all’uopo

            in più potrò finalmente mandare affanculo Conte in maniera ancora più esplicita

            e se proprio tutto va bene magari farmi un pò di lavoro da casa, che è molto più comodo di andare fino a là per fare le stesse cose

            ciao!

            • paniscus scrive:

              “e se proprio tutto va bene magari farmi un pò di lavoro da casa, che è molto più comodo di andare fino a là per fare le stesse cose”
              ——

              Beato te che consideri il lavoro da casa più comodo e più facile di quello in sede.

              Quando ci sono quattro o più membri della famiglia che devono fare il lavoro da casa in contemporanea, e quando c’è la necessità di adattare a studio professionale un’intera stanza della casa che precedentemente era dedicata alla vita privata (e quindi, di mettere delle proprie risorse private a disposizione del datore di lavoro senza nessun indennizzo), a me non sembra una grande conquista positiva.

            • PinoMamet scrive:

              “se i dati medici diranno questo, ne sarò estremamente felicissimo!”

              Lo stanno già dicendo, comprati un giornale.

              “farmi un pò di lavoro da casa, che è molto più comodo”

              sei l’unico a cui lo sento dire.

              Io trovo il lavoro da casa detestabile, alienante, improduttivo, negativo sia per i rapporti famigliari che per quelli che tra i colleghi.

            • Roberto scrive:

              A me piacerebbe poter lavorare da casa 1-2 giorni a settimana (già con due giorni guadagnerei 4 ore di vita, 16 al mese!)

              Poi di più è noioso, sono d’accordo

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Francesco, le proiezioni epidemiologiche dicono quello che dice Pino.
              Tranne che per la Lombardia, si intende, dove l’unione di un pizzico di sfortuna e pacchi di scelte a metà tra l’imbecille e lo scellerato hanno fatto sì che la situazione si amolto più grave che altrove.

              https://www.osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2020/04/new-19-aprile-Definitivo-CS-COVID-19-Osservatorio.pdf

              • Francesco scrive:

                mi pare che ce l’abbiate appena appena con la Lombardia però

                e che i dati tendano al bello, con media chiarezza e quasi nessuna sul futuro

                vi manderò cronaca della grigliata, comunque!

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “mi pare che ce l’abbiate appena appena con la Lombardia però”

                Io pensavo che fosse la Lombardia ad avercela con noi 😀

          • werner scrive:

            I contagi sono in calo, ma riaprire tutto subito purtroppo causerebbe un ritorno dellepidemia.
            La famigerata fase 2, se ho ben capito, vorrebbe essere un compromesso tra minimizzazione dei decessi e ripartenza socio-economica. Il che non significa mascherine perpetue, ma che per qualche mese dovremo accettare dei compromessi per salvare capra (le vite dei soggetti più deboli) e cavoli (l’economia e la vita sociale).

            Qui una delle proposte sul tavolo (cercando in rete si trova anche lo studio completo).

            https://www.corriere.it/economia/opinioni/20_aprile_22/modello-la-fase2-che-tiene-l-r0-sotto-l-1-lavoro-funzione-dell-eta-settore-rischio-0d517690-849d-11ea-8d8e-1dff96ef3536.shtml

            Interessante questo passaggio:
            Come prevedibile, la riapertura totale riduce al minimo la perdita economica, ma causa oltre 40.000 morti in Lombardia e circa 36.000 in Veneto nei 365 giorni successivi al 4 maggio.
            Esistono però varie strategie miste (per età e per settore) che consentono di ridurre notevolmente i decessi, portandoli a circa 5.000 in entrambe le regioni (senza violare il vincolo TI) e contenendo la perdita di PIL al di sotto della soglia del 10% circa.
            Cercare invece di limitare ulteriormente i decessi imporrebbe perdite di PIL notevolmente superiori, fino all’estremo, di una caduta pari al 25% nel caso di prolungamento del lockdown.

            • Peucezio scrive:

              No, secondo me invece la capra è l’economia e la vita sociale, mentre i cavoli sono le vite dei soggetti più deboli.

              Scherzi a parte, io francamente sono un po’ preoccupato.
              Non si doveva chiudere tutto, ma gestire il contagio quando i numeri erano davvero minimi (non quelli ufficiali, quelli veri), stile Corea del Sud.
              Ma visto che si è fatto perché stava arrivando un’ecatombe (che infatti è arrivata e poteva essere ancora peggio) e visto che ‘sti signori sono molto in ritardo nel testare almeno a campione la popolazione, individuare e tracciare i focolai, aumentare i tamponi e cercare di fare test sierologici a tappeto, con l’applicazione per i cellulari, la produzione delle mascherine e tutto il resto, temo che questa riapertura sia pure parziale o sia azzardata (e in tal caso possono essere guai) oppure (e a questo punto me lo auguro, sia pure a malincuore) dovranno differirla un po’.

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              — Scherzi a parte, io francamente sono un po’ preoccupato —

              Anch’io. Perché ormai le Regioni sono lanciate in una gara a chi riapre prima, una gara dalla quale difficilmente indietro. Non credo che l’apertura possa essere differita, e quindi sarà azzardata (alla fine, gira e rigira, sulla sostanza la pensiamo allo stesso modo).

              Del resto, se già si discute di come organizzare E-State a Covid Beach, perché non dovrebbero riaprire senza meno tutte le attività produttive? Dopotutto in fabbrica ci si va per guadagnarsi il pane e non per spendere i propri risparmi, e in fabbrica è possibile garantire la sicurezza più facilmente che in ispiaggia.

              Sono sempre più convinto che questo comporterà una nuova serrata. Con tutte le conseguenze devastanti della serrata non solo sull’economia ma anche e soprattutto a carico delle persone più fragili, della loro salute fisica e soprattutto mentale, già messa a durissima prova.

              Già mi par di sentire accorati dibbattiti sul fatto che riaprire è stato giusto, anzi giustissimo, solo che è stato fatto male perché [inserire accuse a piacere].

              E siccome mi sbaglio spesso, spero di sbagliarmi anche stavolta.

              • Peucezio scrive:

                Lo spero anch’io.

                Ma non temo troppo le situazioni lavorative (non posso davvero pensare che gli imprenditori, per risparmiare su qualche mascherina, vogliono far ammalare i loro dipendenti; non nel mondo della piccola impresa italiana, che utilizza oltretutto personale qualificato, che acquisisce un’esperienza proprio sul posto di lavoro).
                Quanto gli spostamenti.
                Io avrei chiuso proprio tutti i mezzi pubblici e lasciato a casa chi non ha l’auto (o il tuo amato scooter, la bicicletta, insomma, il mezzo privato).
                E un po’ l’hanno capita, infatti sospenderanno tutte le ztl, ecc. (in molte città l’hanno già fatto).

                Perché parlano di distanziamento nel mezzo pubblico, ma per prenderlo, visto che in ognuno potrà entrare un decimo della gente che ci entrava prima, si formerà una coda chilmetrica in cui ci si preoccuperà pochissimo delle distanze (hanno già fatto un test a Roma e ti puoi immaginare…).
                Come al supermercato: per evitare di assembrartici dentro, ti ci assembri fuori per mezz’ora, un’oretta. Sì, almeno è all’aperto, bisogna dire: il virus non ristagna nell’aria.
                Io vado all’orario di chiusura e se va male aspetto dieci minuti (ma di solito entro subito, senza trovare nemmeno una persona in coda), ma al lavoro non puoi andare quando vuoi tu.

              • werner scrive:

                Temo cha abbiate entrambi ragione.

        • habsburgicus scrive:

          Per i miei nemici, se sono prudenti ci penseranno da soli ad allontanarsi.

          mitico ! 😀

          su tutto il resto, d’accordissimo con te !
          mi sembra che sulla questione la pensiamo allo stesso modo

      • PinoMamet scrive:

        E comunque, confermo Roberto:

        se vuoi gli uccellini, vai al Lago Santo (per i bolognesi: Lago Scaffaiolo).

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Peucezio

        “Ma se la normalità era il problema, a me andava benissimo avere il problema della normalità”

        Uno, non si “torna” a niente, perché l’essenza della modernità è il flusso e la trasformazione incessante, fino all’autoconsumo. E’ come dire che la “normalità” è un sasso mentre cade.

        Due, non ne usciremo “bene”: usciremo con un’accelerazione ulteriore a tanti processi attuali, tra cui soprattutto quelli di “ciberdominio”, di controllo totale (e consensuale) delle vite delle persone.

        Usciremo con Amazon rafforzata al massimo, e i piccoli commercianti sul lastrico.

        Usciremo con le ultime spiagge libere privatizzate.

        Poi ci saranno anche conseguenze positive, come i cali degli affitti con il crollo di Airbnb, o il fallimento di diverse linee aeree, ma proprio perché tutto è flusso e trasformazione.

        Quindi, ciò che Peucezio sta dicendo è, “voglio il flusso globale che tutto travolge”.

        • Moi scrive:

          … oppure ci diranno : “se volete evitare tutte le beghe burocratiche (illustrate puntualmente da Peucezio) , potete farvi iniettare un bel microchip sottocutaneo e via andare, pensateci che gran bazza 😉 :

          … potrte uscire senza starvi a ricordare se avete preso il borsellino con il pieghevole di carte magnetiche (fra bancomat, tessere, documenti, pugnette varie …) da mezzo metro srotolato … in fondo è da 20 anni almeno che _ per la vostra comodità_ ce li hanno anche “Fuffi & Fido”(^) e v’ è tanto comodo !

          (^)

          cane e gatto domestici … come si dice in Giornalistese ! … O “Figli Non-Umani” come dice la Cirinnà 😉

        • Roberto scrive:

          Una domanda

          Perché ti preoccupano i piccoli commercianti e non i piccoli proprietari che affittano su airbnb?

          So che è un fenomeno totalmente sconosciuto agli airbnbofobi, ma senti qua:
          Avrò usato finora una cinquantina di volte airbnb, e diciamo a parte due tre volte erano sempre case abitate (cioè non usate per affitti: seconde case affittate nei periodi non occupati, case principali affittate durante le vacanze, pezzi di case riservate all’affitto.

          In particolare quest’ultima conformazione l’ho vista sempre negli Stati Uniti (a parte New York): hanno spazi, giardino, nel giardino costruiscono una mini casetta e la affittano (quando non la usano per le famiglie in visita)

          Devono scomparire? Ma perché? Tanto, scusa il cinismo, non saranno mai case messe sul mercato né regalate ai poveri e spesso sono famiglie normali che ci pagano spese normali (per dire, con alcuni ci scriviamo ancora dopo anni, uno mi ha detto che usavano la casa in giardino per pagare l’università al figlio e che se continua così quest’anno niente università….)

          Io capisco il problema di una società che si compra 20 appartamenti e li affitta ai turisti, ma non c’è solo quello!

          • Roberto scrive:

            Ps rettifico i numeri: 38 case affittate, 4 con società (due comunque in villaggi turistici, direi che non sono in concorrenza con l’edilizia residenziale)

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “Io capisco il problema di una società che si compra 20 appartamenti e li affitta ai turisti, ma non c’è solo quello!”

            Partiamo dagli effetti, poi cerchiamo di capire le conseguenze.

            Quindi per non farla troppo lunga, ti rispondo in due puntate.

            Gli effetti per noi sono lo svuotamento del quartiere; la perdita delle relazioni tra le persone; l’impossibilità per persone nuove (stranieri, studenti, poeti finlandesi…) di inserirsi nel quartiere stesso.

            Che diventa un guscio vuoto e una città morta, come immagino sia la Venezia di Las Vegas.

            Chi viene nel quartiere per due, tre notti, è del tutto indifferente alla sua vita. Consuma in locali che sono stati aperti da gente che non è del quartiere, serviti da pizzaioli egiziani che ogni notte alle due devono tornare in qualche tana in periferia.

            • Miguel Martinez scrive:

              E adesso le cause.

              Io ne vedo diverse.

              1) Molti abitanti hanno lasciato il quartiere, perché le case sono sicuramente vecchie e in periferia hanno la vasca da bagno e l’ascensore. Ma invece di affittare queste case dodici mesi l’anno a nuove persone, che potrebbero portare vita nel quartiere, preferiscono affittarle per un periodo complessivo molto più breve, a prezzi molto più alti.

              2) I proprietari che già affittano, cercano di sfrattare i propri inquilini. E ti trovi gli anziani che hanno vissuto tutta la vita nel quartiere, cacciati dalla forza pubblica.

              3) Poi esiste chi accumula due, cinque o anche quaranta appartamenti diversi, mettendoci davanti la targa tipo “Botticelli Homes”, e su questo c’è tutta un’industria (con peruviani in nero che fanno le pulizie, e devono pulire talmente tanti locali che buttano i rifiuti in mezzo alla strada, non avendo il tempo di andare fino ai bidoni).

              Qui, proprio per la struttura delle case, non c’è invece il fenomeno (a mio avviso rispettabile) del tizio che magari ha una casetta intera e affitta qualche stanza per ricavarne un guadagno in più: su questo non avrei nulla da ridire.

              • Roberto scrive:

                Ok ma tutto ciò non potrebbe essere semplicemente regolato con dei limiti?
                Tipo, per affitti inferiori a 10 giorni non puoi affittare la casa più di 3-4 mesi all’anno?

                Così sarebbe economicamente poco conveniente fare quel che dici tu, lasciando però la scelta a chi ha voglia di guadagnare un po’ di farlo
                esempio: non lo faccio perché mia moglie non vuole, ma la casetta ereditata sui Pirenei, che sicuramente non venderà né affitterà mai perché ci è troppo affezionata e le piace andarci, che male faremmo a metterla su airbnb tre mesi all’anno nella stagione sciistica quando non ci andiamo?
                Esempio 2: venite tutti a trovarmi nel fine settimana. Perché non metti casa tua su airbnb quel fine settimana?

                PS per Z: uso volutamente il termine affitti per semplificare 😉

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Tipo, per affitti inferiori a 10 giorni non puoi affittare la casa più di 3-4 mesi all’anno?”

                L’assessora all’ambiente di Firenze ci ha detto che uno dei problemi principali è che Airbnb, che in realtà è la più grande catena alberghiera del mondo:

                1) ha sede europea in Irlanda, dove paga il 12,5% di tasse https://www.forbes.com/sites/timworstall/2013/09/13/what-a-surprise-airbnb-chooses-dublin-as-european-headqaurters-here-comes-the-2-tax-rate/ , che con varie escamotage scendono a circa il 2%, ma permette di fare affari in tutta Europa (io butterei fuori l’Irlanda dall’Europa)

                2) risulta essere semplicemente una “piattaforma” informatica, senza responsabilità per lo scombussolamente che opera nel mondo

                Cioè, il Comune di Firenze deve cercare di sistemare migliaia di sfrattati, deve mantenere le strade e i rifiuti per Airbnb, e Airbnb paga una piccola cifra all’erario irlandese. Anzi, Firenze perde contribuenti perché moltissimi fiorentini sono stati costretti a trasferirsi nei comuni limitrofi.

                Diverse città hanno cercato di regolamentare la situazione, un po’ nel senso che dici tu, in particolare Barcelona, dove l’impatto di Airbnb è stato devastante.

                E ovviamente non ci sarebbe niente di male negli esempi che citi.

                Ma ormai sono solo una parte del grande flusso di Airbnb.

              • Peucezio scrive:

                Roberto,
                porre limitazioni mirate è il modo per fare sì che le cose possano avvantaggiare categorie di persone senza avere gli effetti snaturanti che descrive Miguel.
                Ma è il motivo per cui ciò non avviene e per cui non viene consentito a te, a me o a Miguel di decidere le regole su queste cose.

                Un po’ per una legge fisiologica del capitalismo, che vuole che ogni ostacolo al flusso possa servire solo per regolare e rendere più efficiente e veloce il flusso stesso, mai per altre ragioni o istanze.
                Un po’ perché ci sono persino dei custodi di questo processo apparentemente (e in parte realmente) spontaneo.
                Blondet, di cui si può pensare quello che vuole ma in quel caso, come spesso fa, citava documenti, dichiarazioni, interviste, ai tempi della campagna elettorale da cui uscì vincitore Obama (primo mandato) pubblicò stralci di una risposta di non ricordo quale alto personaggio a un’intervista o comunque un racconto che Obama aveva fatto sulla sua infanzia in Indonesia, mi pare, in cui parlava di certe realtà comunitarie spontanee e di come si basassero su un equilibrio fragile, minacciato da dinamiche più grandi.
                Il personaggio diceva proeccupato che mai, finora, un candidato presidente americano aveva difeso realtà comunitarie contro quei meccanismi omologatori che pretendono di imporre diritti e regole astratte ovunque e che sono l’unica garanzia di democrazia e progresso.
                Cioè la cosa viene teorizzata: il radicamento, le reti di rapporti sociali locali, spontanee, con una storia alle spalle sono paventate come un pericolo.

              • Francesco scrive:

                beh Peceuzio, hai appena scoperto l’individualismo?

                credo abbia qualche secolo e che sia nato CONTRO le comunità religiose e gli stati assoluti dell’epoca

              • Peucezio scrive:

                Ed è l’essenza della sinistra.
                L’individuo che si emancipa dalla famiglia, la religione, la comunità, lo stato, le istituzioni.

                In fondo lo stesso Marx era un anarchico: la dittatura del proletariato doveva preludere alla vera realizzazione dell’individuo contro ogni vincolo tradizionale.

        • Peucezio scrive:

          Miguel,
          ma infatti l’ho detto che la normalità di prima non era perfetta e che i cambiamenti possono essere sia migliorativi che peggiorativi.
          Io pavento che ci impongano cambiamenti oggettivamente peggiorativi per tutti dicendoci che è per il nostro bene.

      • Francesco scrive:

        scusa Peucezio ma tra voler fucilare chi vuole dei cambiamenti e ammettere che ci possono essere cambiamenti migliorativi non vedi una leggere contraddizione?

        io sono per i cambiamenti in meglio, non per un ritorno cieco all’Ancien Regime nè per seguire le idee di Gino Strada

  7. habsburgicus scrive:

    ODATP
    AT=accordo totale !

  8. Mirkhond scrive:

    Mi associo!

  9. daouda scrive:

    E’ infatti un discorso che interessa tutte le frequenze “smart” ma è pur vero che il computer andrebbe saputo usare ( cosa che io non sò fare ).
    Ad esempio TOR è già fallito in sè.
    Il computer è uno sfizio che và rivisto come consultazione e non deve essere una fonte di sapere, comunicazione di favella e gesto oltre che visiva, un aggeggio con cui fare le cose coi programmi ( se in alto pé ddi ) od i tutorial giusti ( se in basso pé ddi ) anche in artibus.
    E’ orripilante realmente. Però uno può isolarlo il computer e non ti accompagna…

  10. habsburgicus scrive:

    OT (sse ffa ppe ddì..in realtà è IT)
    più il tempo passa, più appare manifesto al colto e all’inclita, al greco e al barbaro, al lascivo e al casto che la caduta di Renzi è stata una sciagura per l’Italia
    di fronte a una destra improponibile (anche se migliore, chiaro) e a una sinistra liberticida, arrogante, strafottente, sicura dell’impunità per sé e settaria per gli altri, che ora (e per molto tempo) ha/avrà ogni potere sulla nostra sventuratissima Italia, solo Renzi con il suo sano pragmatismo, la sua visione moderna e non-marxista di tipo socialdemocratico “soft”, la sua sostanzialità amoralità (che ipso facto lo rendeva più morale di tutti i moralisti !) avrebbe potuto rappresentare un equilibro
    Renzi avrebbe trovato una sintesi fra Scilla delle (necessarie) limitazioni e Cariddi delle (altrettanto necessarie) libertà, Renzi avrebbe trovato un equilibrio fra l’antieuropeismo di maniera e la supina acquiescenza agli eurocrati, Renzi avrebbe gestito tutto meglio….
    e invece gli italiani, nella loro dabbenaggine politica, lo hanno sfiduciato !
    devo dire che anch’io fui antirenziano ma a mia lode (scusatemi, eh :D) pongo il fatto che già prima del fatidico voto mi resi conto che Renzi era migliore dei suoi opponenti..mi bastò vedere i suoi oppositori e tutto mi fu chiaro :D..certo, non ebbi il coraggio (soprattutto con me stesso) di adottare una posizione apertamente filo-renziana ma smisi ogni appoggio al NO e soprattutto al voto non votai “NO”…..en passant, Alba fu tra i pochissimi luoghi in Italia a dare la maggioranza a Renzi…ma non bastò
    e ancora soffriamo le conseguenze di quei fatti
    il PD è tornato indietro anni luce..da possibile partito non-ideologici, con un po’ di genderismo (e vabbé non si può avere tutto :D) è tornato il partito forcaiolo (post-)marxista, illiberale e attaccato al potere..
    non parliamo degli altri..obbopve !

    P.S
    Peucezio mi scomunicherà :D, ma stavolta, a differenza di quanto feci con Renzi lo dico fin da ora apertis verbis
    non mi convince più l’anti-europeismo, soprattutto l’anti-germanesimo
    qualcosa stona !
    confesso di non sapere ancora bene cosa, ma incomincio a dubitare che la UE (o almeno la Germania ) sia la causa di tutti i nostri mali

    • habsburgicus scrive:

      scusate alcuni errori ortografici

      • daouda scrive:

        non peregrina come riflessione ma tu parli come se già avessi saputo del virus, come loro ( non c’entra il crearlo quanto lo sfruttarlo, ed erano già chiari in questo ). MA credo che sia se leggi l’EU come pacchetto confezionato per i russi in futuro, come me, e collaborazione occidentalista come si usa fare, anche sperando nell’indipendenza, Renzi ha dovuto perdere per come leggo quel referendum.

        Poi vabbè…i nostri mali sò i vecchi senza l’omini e le risorse, perché altrimenti avremmo ballato comunque sia.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Habs

      “Renzi avrebbe trovato una sintesi fra Scilla delle (necessarie) limitazioni e Cariddi delle (altrettanto necessarie) libertà, Renzi avrebbe trovato un equilibrio fra l’antieuropeismo di maniera e la supina acquiescenza agli eurocrati, Renzi avrebbe gestito tutto meglio….”

      Io Renzi l’ho incontrato la prima volta nel 2009, e conosco gente che lo conosce bene da molto prima.

      Habs ha ragione in parte: i politici si espongono a una quantità pazzesca di odio e di fango e di derisione, spesso non meritata. E Renzi si è esposto più di altri, e ne ha prese più di altri.

      Detto questo, Renzi:

      1) rappresenta la categoria degli imprenditori-truffatori di provincia

      2) da qualche anno sta cercando di accreditarsi con i sauditi, con Israele, con qualunque lobby lui riesca a intortare a pagarlo

      3) a Firenze ha radunato attorno a sé il peggio di tutta la città, la feccia che vorrebbe annientarne la popolazione per farne una mangiatoia per le imprese del turismo.

      4) è un contaballe seriale. Lo sono tutti i politici, ovviamente, ma solo Renzi poteva dire in Consiglio Comunale che quando ha affittato il Ponte Vecchio ai suoi amici ferraristi, i soldi servivano per pagare le vacanze dei bambini handicappati. Che fu una menzogna senza il minimo fondamento.

    • Roberto scrive:

      “confesso di non sapere ancora bene cosa, ma incomincio a dubitare che la UE (o almeno la Germania ) sia la causa di tutti i nostri mali”

      Beh meglio tardi che mai
      🙂

    • Francesco scrive:

      riflessione totalmente condivisibile, forse ingenua nell’attribuire tante qualità a Renzi ma perfetta nel dire perchè i suoi avversari sono il male assoluto

      PS insisto a mettere i 5 stelle in una loro categoria merceologica a parte, nè dx nè sx nè centro. merda ebbasta.

  11. Mirkhond scrive:

    “non mi convince più l’anti-europeismo, soprattutto l’anti-germanesimo
    qualcosa stona !
    confesso di non sapere ancora bene cosa, ma incomincio a dubitare che la UE (o almeno la Germania ) sia la causa di tutti i nostri mali”

    Potresti approfondire questa riflessione? Perché è interessante!

    • habsburgicus scrive:

      è solo una sensazione Mirkhond…qualcosa “a pelle”
      ma “sento” che l’anti-europeismo ha qualcosa di sinistro, non in tutti, ma in alcuni sì
      quando (e se) avrò le idee più chiare, approfondirò e ve lo dirò 😀
      ho anche la sensazione che qualcuno voglia presentare la Germania (con i suoi difetti enormi, eh !) in una luce peggiore….e a pensar male, il divo Giulio la sapeva lunga 😀
      però sono solo sensazioni al momento 😀
      che potrebbero velocemente cambiare
      anche se l’anti-renzismo si incrinò appunto con sensazioni..
      col tempo avveratesi ! purtroppo per l’Italia
      così come erano “sensazioni” quelle che avevo contro il nuovo governo l’anno scorso..
      e mi sembra che, anche se per ragioni all’epoca imprevedibili, le cose bene non siano andate
      certo la politica non si fa di “sensazioni”..ma meglio non sottovalutarle 😀

      • Peucezio scrive:

        Beh, ma che l’antirenzismo venisse in parte dai poteri forti (e per il resto dal solido odio politico italiano verso chiunque abbia dei tratti caratteriali un po’ brillanti e non sia un opaco e grigio custode delle pastoie costituzionali e del resto della fuffa che paralizza l’Italia) era abbastanza palese.

        Oggi ci sono poteri antieuropeisti, ma sono legati alla Russia, a Trump… Poi, certo, ogni potere fa i suoi interessi e non è sempre detto che siano in consonanza con i nostri, ma ci sono anche componenti ideologiche: finché l’Ue è portatrice delle peggiori sensibilità nichiliste e del più isterico moralismo progressista, qualunque potere che vi si contrapponga è migliore.
        Inoltre c’è il fatto che l’Europa è oggettivamente nemica dello sviluppo economico dell’Italia, l’Europa è quella che vorrebbe ridurre il mondo (forse Germania compresa, non come stato o come élite economica, ma come realtà sociale) come la Grecia (e un domani come il Burundi). Dove s’impone c’è miseria, sottosviluppo, rovina, morte.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Peucezio

          “Beh, ma che l’antirenzismo venisse in parte dai poteri forti … era abbastanza palese.”

          Un paio di anni fa, il mini-Renzi che è il nostro sindaco inveì contro i politici di destra che non erano andati in piazza a festeggiare il 25 aprile.

          Poi venne fuori che Renzi quel giorno era in Arabia Saudita (!!!) a fare una “conferenza”.

          Cioè una di quelle cose dove arrivi in aereo, dici una mezz’oretta di banalità e ti danno qualche decina di migliaia di euro.

          A buon rendere, perché nessuno è tirchio come i sauditi.

          • Miguel Martinez scrive:

            Sempre a proposito di “poteri forti”…

            Il creatore di Renzi, Marco Carrai (che è anche presidente dell’aeroporto di Firenze), è stato recentemente nominato console onorario d’Israele a Firenze.

            https://firenze.repubblica.it/cronaca/2019/10/04/news/marco_carrai_e_il_nuovo_console_di_israele_per_toscana_emilia_e_lombardia-237682171/

            • Moi scrive:

              Cosa che NON ha impedito a Renzi e a Carai di venire ricevuti con tutti gli onori a Riyadh dai Sauditi !

              • habsburgicus scrive:

                non è (più) in contraddizione, Moi..
                ai tempi di Re Faisal (assassinato in 1975), forse..
                oggi il regime di Riyadh è un alleato di ferro degli israeliani…al punto che, pare, la parola “Palestina” non può più essere pronunciata

            • Peucezio scrive:

              Miguel,
              certo.
              Berlusconi ha fatto mille cose più o meno dello stesso tipo. E qualcosina anche Salvini, nella sua breve esperienza di governo.
              E ti paiono gente cui i poteri forti hanno dato la propria benedizione?
              Direi semmai che gli hanno dato solo calci nel sedere.

              • PinoMamet scrive:

                Secondo me Renzi e Berlusconi sono stati votati e sostenuti proprio da quelli che possiamo chiamare “poteri forti”, cioè le banche e il ceto imprenditorial-sporcaccione italiano.

                Che poi li hanno- in parte e con mille distinguo- mollati quando hanno visto che combinavano casini.

                Mi pare una dinamica piuttosto semplice:
                “non voglio la sinistra al governo- sostengo Berlusconi che ne dice peste e corna, o Renzi che la vuole distruggere da dentro- vedo che ci fanno perdere soldi e credibilità in Europa- li mollo”.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Pino Mamet

                ““non voglio la sinistra al governo- sostengo Berlusconi che ne dice peste e corna, o Renzi che la vuole distruggere da dentro- vedo che ci fanno perdere soldi e credibilità in Europa- li mollo”.”

                Abbastanza d’accordo.

                Poi non vedo una tremenda preoccupazione per “la sinistra” oggi: l’unico caso in Europa in cui ho visto un accanimento forte contro la sinistra è stato contro Corbyn in Inghilterra.

                Lì c’è stato veramente un attacco impressionante, da tutte le parti – anche da ambienti per nulla filo-Tory.

                Non credo che in Germania, per dire, le banche o l’industria delle auto temano i socialdemocratici.

              • Moi scrive:

                a proposito … non è che col Coronavirus la Brexit slitta alle Greek Calends 😉 ?

              • werner scrive:

                @Pino
                “vedo che ci fanno perdere soldi e credibilità in Europa- li mollo”.

                Concordo riguardo a Berlusconi. Su Renzi direi che si sia creato da solo un sacco di nemici, inoltre ha avanzato varie proposte di riforma che implicavano modifiche degli assetti di potere consolidati crebadosi altri nemici.
                In molti casi non ha avuto il coraggio / la forza di portare fino in fondo le sue riforme, perdendo l’appoggio di chi ci credeva o pensava di guadagnarci.

                Risultato, quando è andato all-in ha perso perché aveva più nemici che sostenitori.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                “proprio da quelli che possiamo chiamare “poteri forti”, cioè le banche e il ceto imprenditorial-sporcaccione italiano.”

                Allora bisogna intendersi sui poteri forti.
                Io e Habsb ci riferiamo non certo a poteri italiani, ma a poteri internazionali, che hanno dei referenti in Italia, ma che agiscono contro gli interessi dell’imprenditoria italiana (tranne forse la più alta, la Fiat e pochi altri molto internazionalizzati), per potersela comprare, cioè per espropriare l’Italia di un ceto e un tessuto imprenditoriale nazionale e farla diventare un campo di investimenti esteri senza nessuna vitalità economica interna e senza, a propria volta, capacità di proiezione all’estero.

              • Francesco scrive:

                >>> Secondo me Renzi e Berlusconi sono stati votati e sostenuti proprio da quelli che possiamo chiamare “poteri forti”, cioè le banche e il ceto imprenditorial-sporcaccione italiano.

                di sicuro questa tesi ha un problema: banche e truffatori NON votano e NON riescono a far votare.

                è più vicino alla realtà Peucezio, che ha percepito il vitalismo “belluino” espresso da Silvio e da Matteo (entrambi) e la sua consonanza con una parte vitale dell’elettorato, decisamente esclusa dai tavoli decisionali, non credo però i maggioranza fatta fa proletari quanto da piccoli e piccolissimi borghesi

                vi invito a completare il quadro con i nemici di Silvio e dei Mattei, dal due vecchiume Scalfaro/Scalfari al Corsera, non solo il mondo Avvenire-Manifesto

                ciao

          • habsburgicus scrive:

            @Miguel
            perché nessuno è tirchio come i sauditi.

            davvero ? non lo sapevo…
            non con le belle donne, però…
            parrebbe che un numero non poi così irrilevante di giovani strafighe balto-russe (vero Moi ? :D) abbia risolto i propri problemi economici per una quantità di vite da sfidare la più radicale scuola indù :D, per la “generosità” dei ricchissimi sauditi (che le incontrano, dicitur, non tanto in Saudia-avverrà anchje questo ma è più raro – quanto negli Emirati in primis a Dubai, e nel Bahrain…e talora da noi in Europa)

        • werner scrive:

          A che pro?

          Per quale motivo un qualsiasi governante dovrebbe voler rendere più povero e scontento il suo paese?
          Un paese* più povero è anche più debole nei confronti di altri stati o delle multinazionali e se sei corrotto c’è meno da rubare.
          Un paese scontento è più difficile da governare.

          *Anche se l’UE non è uno stato il discorso resta valido secondo me.

  12. supervice scrive:

    Sono l’unico a Firenze che non si mette la mascherina se va a giro in bici, scooter o a a piedi da solo. Ma ho sempre voluto essere normale, e penso anche di esserlo. Purtuttavia mi pare che tutti si stiano cacando in mano, e pensano che una mascherina li salvi.

  13. Mirkhond scrive:

    Qui non ti fanno entrare in un supermercato o nei pochi esercizi rimasti aperti se non sei bardato di mascherina e guanti.

    • supervice scrive:

      Non nei supermercati: a Firenze ovunque. Uno su 40 in auto non ha la mascherina, in scooter ce l’hanno tutti, a piedi non se ne parla. Ieri sera mi sono messo a fare 5 giri sul raggio di 200 metri da casa, facendo a piedi credo 5 km per cercare di evacuare senza prendere pasticconi, ho incontrato un’eroica corritrice, due portatori a spasso di cani e basta, in un’ora. Una città agli arresti domiciliari.

  14. Peucezio scrive:

    Comunque, visto che ne stiamo parlando, vi racconto la storia (futura) dell’app Immune.

    E’ stata sviluppata all’estero, quindi sarà relativamente semplice e lineare.
    Ma ovviamente funziona se tu, oltre a installarla, una volta fattolo ti registri con le tue generalità, in modo che allo stato risulti che tu, Mario Rossi, residente in via, ecc., hai l’app e questa possa trasmettere i dati allo stato stesso.

    Per farlo però, essendo una cosa ufficiale, non basta che tu inserisca tali dati: la cosa va certificata e dimostrata.
    Quindi tu dovrai andare in un ufficio dove mostrerai i tuoi documenti, insieme a una richiesta in carta bollata.
    Questo ufficio però è chiuso per il coronavirus.
    Ma in giugno aprirà un giorno alla settimana dalle 10 alle 12.
    Quindi, dopo una coda chilometrica, andrai a fare la richiesta e lì ti daranno un pin.
    Il quale pin dovrà essere inserito insieme a un altro pin che ti invieranno per posta e che, dati i tempi della pratica, ti arriverà verso ottobre.
    Con i due pin in teoria puoi procedere all’attivazione, ma per fare questo bisogna passare dalla Asl (è sempre una cosa che ha a che fare con la sanità) e fare anche lì una richiesta speciale, redatta dal medico curante.
    Il quale deve istruire la pratica, poi, nel giro di quattro o cinque mesi gli arriva la risposta (siamo intorno a marzo 2021). A quel punto vai da lui, ti dà tutto l’incartamento e vai alla Asl, solo che siccome il virus non se n’è ancora andato perché non hanno trovato il vaccino, lì è aperto due giorni a settimana dalle 9 alle 11, ma bisogna prenotare per avere l’appuntamento e il primo momento libero è nel luglio 2021.
    A luglio quindi andrai lì con la documentazione del medico, consegnerai il tutto e loro manderanno tutto a Roma, dove sarà gestito congiuntamente dal Ministero della Sanità e dal quello dell’Interno, che continueranno a rimpallarsi il tutto.
    Alla fine, verso febbraio 2022 finalmente arriverà la risposta, che, nel giro di un paio di mesi, ti arriverà a casa e potrai procedere con l’attivazione dell’applicazione.
    Ma cìè ancora un altro passaggio che devi fare, un passaggio telematico con lo Spid, necessario per completare tutta la procedura. Solo che lo puoi fare solo dopo tutti i passaggi precedenti e, per vari motivi burocratici, richiede circa quattro mesi per essere concluso.
    In tutto questo siamo a settembre 2022, è già stato trovato il vaccino, diffuso e somministrato più o meno a tutti e il virus non esiste più.

    • daouda scrive:

      ahahahaahahahahahah

    • werner scrive:

      Hahaha.
      In tempi normali avresti ragione al 99%.

      Oggi però siamo in emergenza.
      Nel giro di qualche giorno le ricette dematerializzate sono diventate la norma ovunque. La scuola a distanza è operativa in buona parte d’Italia. Con un piccolo sforzo potrebbero addirittura confermare l’identità con la foto dei documenti come si fa con i conti on line.

      Il problema vero per me è che ci sono ancora troppe opacità su destinazione e gestione dei dati, oltre che sul software e sui suoi meccanismi. Chiarire questi dubbi mi pare doveroso di per sé, e anche necessario per incentivare più persone possibili ad utilizzarla. E chiaramente se non la usano in tantissimi non servirà a nulla.

  15. Moi scrive:

    https://www.repubblica.it/politica/2020/04/22/news/anpi_partigiani_governo_25_aprile_festa_liberazione_resistenza_occupazione_tedesca_fascismo-254679158/

    Il governo fa pace con i partigiani: “Nessuna esclusione dalle celebrazioni del 25 aprile”Il governo fa pace con i partigiani: “Nessuna esclusione dalle celebrazioni del 25 aprile”

    Palazzo Chigi fa chiarezza dopo l’amarezza dell’Anpi per la circolare del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fraccaro. Alessandra Mussolini: “Paese con le pezze al… e pensate al 25 aprile”. Salvini: “Sia giorno di vera libertà”

  16. Moi scrive:

    25 Aprile, una grande piazza (virtuale) per celebrare la Liberazione

    In streaming su Facebook, la manifestazione consegnerà un ideale testimone al “Bella Ciao” dell’Anpi cantato dai balconi di tutta Italia

    https://www.ilsecoloxix.it/eventi/2020/04/22/news/25-aprile-una-grande-piazza-virtuale-per-celebrare-la-liberazione-1.38749418

  17. Moi scrive:

    Scontro tra Anpi e Governo sul 25 aprile: «Mai nessuno ci ha negato il diritto di partecipare». Poi Palazzo Chigi smentisce
    22 APRILE 2020 – 14:30
    di Riccardo Liberatore

    Secondo l’associazione partigiani una circolare del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, vorrebbe impedire ai loro rappresentanti di deporre le corone nei luoghi simbolo della Resistenza, come avviene ogni anno. Ma il governo dice che non è così

    https://www.open.online/2020/04/22/scontro-tra-anpi-e-governo-sul-25-aprile-mai-nessuno-ci-ha-negato-il-diritto-di-partecipare-ma-palazzo-chigi-smentisce/

  18. Moi scrive:

    “Tricolore e Bella Ciao dai balconi”: il 25 Aprile al tempo del Coronavirus
    Iniziativa lanciata da Cgil Savona: “La pandemia che impedisce manifestazioni e cortei non impedirà il ricordo del 25 Aprile”

    https://www.ivg.it/2020/04/tricolore-e-bella-ciao-dai-balconi-il-25-aprile-al-tempo-del-coronavirus/

  19. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=mjLIpo1Saus

    La voce narrante e le musiche di Rocco Rosignoli per raccontare ai bambini, con una filastrocca, che cos’è il 25 Aprile. Da un’idea dell’Anpi di Parma a pochi giorni dalle celebrazioni che quest’anno, a causa del coronavirus, non potranno essere aperte alla cittadinanza

  20. tomar scrive:

    MIGUEL
    Detto questo, Renzi:

    1)…
    2)…
    3)…
    4)…

    sottoscrivo in toto (anch’i0 ho un po’ conosciuto il Renzi antemarcia e il suo entourage, e la puzza era già, per il mio naso, immediatamente avvertibile)

  21. Davide scrive:

    Anche il rullo in gomma della mia Olivetti Lettera 22 sa tutto di me… cosa ho scritto, con che rabbia o delicatezza ho pigiato i suoi tasti, se ho scritto in rosso o in nero, se ho urlato in MAIUSCOLO… Ma è un segreto che condivide solo con me!

  22. Roberto scrive:

    A proposito di cose assurde, un’amica mi ha fatto vedere un’ordinanza comunale che interpreta la regola del “ci si può recare nel proprio orto” indicando che nell’orto ci può essere una persona alla volta anche se si parla dello stesso nucleo familiare.
    Insomma lei è obbligata a condividere spazi chiusi domestici con marito e figlio, ma non possono andare tutti e tre insieme nell’orto….

  23. Antonino scrive:

    Io francamente non penso che mi abbiano capito fino in fondo. Neanche se mando commenti, mail, ecc. a mezzo mondo di max 2-3 categorie. Bisognerebbe essere intelligenti per capire. Invece gli algoritmi lo sono fino ad un certo punto: non ragionano come noi. Sono progettati per fissarsi su schemi chiave, per trovare “reati” o più facilmente “mercati”.
    Deve esserci dietro un analista in carne ed ossa, che a un certo punto tolga i fiaschi che l’algoritmo vede per fischi. Finchè non c’è l’analista ma una macchina che “impara da sè”, stiamo freschi: capirà ancora meno. O peggio: convincerà tutti che lei ha capito giusto, e noi siamo scemi. Snowden smascherò questo, e disse che solo un barlume di controllo democratico può darci una speranza.

  24. Roberto scrive:

    Dovreste vedere l’applicazione “amministrazione on Line” che abbiamo qui…quella sa veramente tutto, ma proprio tutto, da quanto pago per lo smaltimento rifiuti, a quando mi scade il certificato per l’idoneità agonistica, quanti punti ho sulla patente, quanti contributi devo pagare per la tizia che viene a fare le pulizie

    Posso fare qualsiasi domanda o ottenere qualsiasi certificato stando seduto sul cesso di casa mia in 90 secondi

    Figo!

    • Francesco scrive:

      servitù volontaria e felice?

      😀

    • Roberto scrive:

      È una questione di scelte

      Per me il tempo vale più della privacy (frase generale che troverà mille eccezioni e distinguo)
      Mi sta benissimo che il mio cellulare sappia quante persone siamo in casa se posso domandare e ottenere un certificato di composizione di famiglia in 90 secondi netti stando seduto sul cesso di casa mia, invece che andare in comune, fare la fila, tornare a casa

  25. Miguel Martinez scrive:

    Sui “poteri forti”.

    Credo che sia una fortuna fare un lavoro come il mio, dove – anche se in un ruolo assolutamente servile – mi trovo ogni giorno a contatto con quelli che decidono le nostre sorti.

    E so quindi che le due letture opposte, “umane”, sono fantasie.

    I “potenti” non sono razzisti che sognano svastiche e godono nel vedere negri che razzolano nel fango

    I “potenti” non sono filosofi che stanno cercando di distruggere i valori cristiani (o islamici).

    I potenti sono persone che ogni giorno, con grande lucidità, cercano di aumentare la propria ricchezza. Probabilmente perché sono degli scommettitori all’ennesima potenza (splendida intuizione di Sombart).

    I potenti giocano un’incessante partita di scacchi, fatta di alleanze, inganni, corruzione, accordi segreti, in un gioco in cui ogni giorno si rischia di inciampare.

    E dove la freddezza, il non lasciarsi prendere da antipatie o simpatie personali, da ideologie, è decisiva.

    • Moi scrive:

      …interessante, Sombart mi mancava.

      Cercherò di rimediare !

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      ma tu non fai traduzioni per Soros. Né per Brzezinski. Né per Kissinger.

      E’ interessante come, guardando i dibattiti politici, un’ideologia, da parte del mondo istituzionale (quello pro Europa, di destra o di sinistra non importa, insomma, quello che, con l’alternanza progressisti-moderati, o socialdemocratici-liberali o comunque tu la voglia chiamare, che in Italia è rappresentata dal Pd, perché in Italia non ha mai attecchito la destra stile Fini o stile Sarkozy o stile Aznar), che siano i politici o i giornalisti, emerge un’ideologia precisa.
      Un’ideologia che vede ogni retaggio storico, quando non è museale come una curiosità antiquaria ma pretende di farsi opzione politica, modello sociale, realtà antropologica, come un pericolo regressivo e fascista esiziale.
      E siccome questi personaggi sono troppo stupidi per averla concepita da soli, evidentemente c’è gente che l’ha elaborata e fatta diventare l’ideologia cui si devono abbeverare i decisori del medio livello (compresi tanti psuedo-intellettuali conformisti).

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Peucezio

        “E siccome questi personaggi sono troppo stupidi per averla concepita da soli, evidentemente c’è gente che l’ha elaborata e fatta diventare l’ideologia cui si devono abbeverare i decisori del medio livello (compresi tanti psuedo-intellettuali conformisti).”

        Questo lo vedo anch’io.

        Credo che dovremmo innanzitutto definire l’esatta consistenza di quel pensiero che citi (dire che è “contro” i retaggi storici ne definisce solo il lato negativo).

        Poi cercare di capire, non tanto “chi” la promuove (la gente va e viene), quanto “perché” viene promossa.

        • Miguel Martinez scrive:

          Prima riflessione.

          Pochi estremisti un po’ biliosi hanno una visione “negativa” (tipo, “odio il capitalismo e i padroni e non amo niente”).

          Normalmente, esistono visioni “positive”: io non provo piacere a pensare al mio dipendente che si ammala sul lavoro, ma provo piacere a pensare ai miei profitti, ad esempio.

          Io conosco molto bene il modello sociale da progetti europei (ne sto curando uno adesso): esiste tutto un mellifluo linguaggio “inclusivo”, “non discriminatorio”, ecc. ecc.

          Probabilmente il primo elemento è abbastanza semplice: la concorrenza capitalista è spietata e travolge sfigati, poveri, dislessici, storpi, gente cresciuta per strada e altro.

          Lo Stato ha il compito di raccogliere i cocci, e quindi deve dedicarsi a sfigati, poveri, dislessici, storpi e gente cresciuta per strada (il grande compito che fu della Chiesa Cattolica, peraltro).

          E per farlo, in genere tassa chi può: che non sono quelli che “contano davvero” (e hanno sede in Irlanda o in Olanda, mica in Italia), ma sono il “ceto medio”.

        • Peucezio scrive:

          Miguel,
          sul lato positivo non dell’imprenditore ma di questi ideologi:
          la società aperta alla Popper/Soros,
          intesa nel senso di Gesellschaft pura, priva di un tessuto comunitario.
          Cioè non ho nessun rapporto con gli altri tizi del mio isolato o del mio quartiere, ma mi metto in relazione (nella mia città di persona, nel resto del mondo telematicamente) col tizio a cui piace il mio stesso genere musicale, con quello/a con cui posso praticare la mia perversione sessuale preferita, con quello appassionato di fumetti anni ’70.

          • Peucezio scrive:

            Questo è stato argomento di discussione tanti anni fa con Aldo Giannuli e recentemente con un tuo amico, che non nomino per riservatezza.

            In sostanza dicevano che in ciò ci sarebbe un incremento di complessità (Aldo tirava fuori gli Stati Uniti, in cui c’è l’omosessuale che ama il sadomaso con il lattice, purché sia lui a fare da sottomesso e il lattice sia, chessò, di colore rosso e mille altri “stili di vita” di questo tipo; l’esempio è mio, non di Aldo).
            E il tuo amico diceva che l’incontro fra gente di provenienze diversissime nelle città occidentali crea un quadro sociologico più complesso rispetto alle società passate.

            Io non ci credo: essendo varietà verticale, la complessità ha dei limiti: gli stili di vita possono essere tantissimi, ma sono comunque quel tot e diventano gli stessi in tutto il mondo.
            la varietà orizzontale invece non ha virtualmente limite se non l’estensione delle terre abitate: nessun villaggio o quartiere è del tutto identico a un altro, nemmeno sul piano culturale e antropologico (e linguistico).

      • Francesco scrive:

        beh, Peucezio, tu che parti liquidando le differenze tra Aznar e Merkel, per fare un caso, e Fini e Sarkozy, come pura cosmetica – per non parlare del loro contrasto con Blair, Sanchez, Macron, visto come gioco delle parti, insomma pure tu parti con delle lenti ideologiche pesantissime

        anche perchè “retaggio storico” è un termine molto ambiguo, preferirei vederlo calato nella realtà

        e.g. sei felice di possedere la Nuova Alitalia? ennesima riedizione di quell’immonda macchina bruciasoldi?

        • Peucezio scrive:

          L’idea è che essere italiani nel senso del museo, della bella chiesa, del bel castello, della pinacoteca di Brera, della biblioteca coi codici della Divina Commedia, va bene.
          Ma esserlo nella sostanza, cioè avere un carattere e delle caratteristiche sociologiche diverse, chessò, dall’Olanda o dall’Australia è visto coem intollerabile: accade per inerzia, ma si fa di tutto per formare giovani identici in tutto il mondo (e piano piano ci si riesce).
          Se uno si opponesse a questo dicendo che bisogna fare scelte specifiche per preservare questa diversità, verrebbe visto come un pericoloso fascista.

          • paniscus scrive:

            “L’idea è che essere italiani nel senso del museo, della bella chiesa, del bel castello, della pinacoteca di Brera, della biblioteca coi codici della Divina Commedia, va bene.
            Ma esserlo nella sostanza, cioè avere un carattere e delle caratteristiche sociologiche diverse, chessò, dall’Olanda o dall’Australia è visto coem intollerabile”…
            —–

            Ma sei sicuro che quella identità non ci sia PERCHE’ “è vista come intollerabile”, e perhé quindi esiste qualcuno che ha complottato perché la vuole affossare o nascondere?

            Non può darsi semplicemente che non ci sia perché DAVVERO non c’è?

  26. Moi scrive:

    … chi l’ avrebbe mai detto ! 😉

    https://www.agensir.it/quotidiano/2020/4/20/brexit-scozia-contro-londra-russell-rimandare-il-recesso-dallue-di-2-anni-la-nostra-economia-non-reggerebbe-covid-e-no-deal/

    Brexit: Scozia contro Londra. Russell, “rimandare il recesso dall’Ue di 2 anni. La nostra economia non reggerebbe Covid e no deal”

  27. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    Pensi che la UE riuscirà finalmente (dal proprio punto di vista) a “trattenere” l’ UK ?

  28. Moi scrive:

    So che esiste la Pussy Church of Modern Witchcraft , cmq …

    https://pussychurchofmodernwitchcraft.com/

    The P*ssy Church (yes, this is real)

    https://www.youtube.com/watch?v=Q_eSZfFUifY

  29. Moi scrive:

    @ TUTTI

    Due voci “curiose” 😉 che “serpeggiano” sul Coronavirus :

    I

    Chi mangia “robazza” (… carni, specie salumi, nonché uova e latticini stagionati, l’ Orrore Puro di ogni Dietologia Tradizionale !)

    II

    Chi “fuma”, suppongo le “Bionde” del Giornalistese visto NON ulteriori specificazioni …

    … resisterebbe meglio (!!!) al Coronavirus

    ———————-

    Alcol pareva prima di sì, poi di no … ci manca solo la “Mitridatizzazione” a Mignotte ! 😉 😀

  30. Moi scrive:

    Cmq, come dice spesso giustamente Pino … è sconcertante come gli Espertoni Professoroni e/o le Espertone Professorone (tipo Burioni e la Capua) si contraddicano fra di loro … probabilmente perché affermare di non saperne nulla creerebbe un panico ancor maggiore !

    • PinoMamet scrive:

      Io però non uso gli accrescitivi! 😉

    • PinoMamet scrive:

      Comunque credo sia come dici tu, e anche perché non sta bene che un esperto sia senza opinione personale…
      Inoltre conoscono i loro polli, sanno che gli italiani sono stati avidi di notizie soprattutto negative, quindi credo ci sia stata una certa corsa al rialzo in questo senso (più dei giornalisti che degli esperti)

      Ora probabilmente la moda sta cambiando, ma i giornalisti non se ne sono ancora accorti, poi non possono far vedere di aver mutato d’idea in un istante, un po’ di tempo ci vuole.

  31. Miguel Martinez scrive:

    Due cose enormi che stanno succedendo più o meno in contemporanea:

    1) Il governo americano alcuni mesi fa ha abolito il Net Neutrality Act, che dava pari accesso alla rete (come banda) a tutti:

    https://www.theverge.com/2019/10/4/20898779/fcc-net-neutrality-court-of-appeals-decision-ruling

    https://action.openmedia.org/page/58964/petition/1

    Potenzialmente, e considerando anche il ruolo degli Stati Uniti nel sistema globale, significherebbe la fine della “democrazia di Internet”, in un momento in cui però ne siamo diventati totalmente dipendenti

    2) L’ICAAN, l’autorità che controlla i domini “storici” (.com, .org, ecc.) e che aveva concesso a una non-profit la loro vendita per prezzi ragionevoli, ha appena venduto tutti i domini .org a una finanziaria, la Ethos Capital, per oltre un miliardo di dollari.

    Che la Ethos Capital chiaramente si riprenderà molte volte, imponendo prezzi insostenibili a tutte le realtà che attualmente hanno sito .org: praticamente tutto il mondo del “non profit”.

    Ma anche la possibilità di chiudere, dietro pagamento, siti che stanno antipatici a qualcuno. Non come censura, ma come normale business.

    https://action.openmedia.org/page/59585/petition/1?locale=en-US

  32. Moi scrive:

    Adesso è sbocciato Franceschini a dire che va bene far le vacanze, purché per qualche anno non si esca dall’ Italia … però ancora NON ho approfondito : NON mi è chiaro se sia un semplice auspicio o se vogliano fare il Decreto Vacanze Sottocasa, percui potrei andare solo _ orrore in ambo i casi ! _ o sull’ Appennino nella pensioncina del paesino sperduto o a Rimini davvero (… come ironizza un noto meme !) a poter fare il bagno con il numerino in fila tipo Coopo Poste ! … Piuttosto, davvero : resto in Quartiere !

  33. Moi scrive:

    C’è anche uno scontro fra Nobel (!) sul Coronavirus : Luc Montagnier VS Françoise Barré-Sinoussi !

  34. Moi scrive:

    Altro Scenario :

    L’EPIDEMIA
    Coronavirus, il Martello e la Danza
    Non fare niente, mitigazione, soppressione: ecco le tre opzioni analizzate da un gruppo di cittadini che lavorano 24 ore su 24 per elaborare informazioni sul coronavirus. E che giungono a una conclusione: bisogna guadagnare tempo
    di Tomas Pueyo

    Coronavirus, il Martello e la Danzashadow

    Ripubblichiamo l’articolo The hammer and the dance di Tomas Pueyo, pubblicato per la prima volta il 19 marzo, nella traduzione fatta su Medium da Claudio Porta. Ringraziamo l’autore e il traduttore.

    Nel giro di una settimana, i paesi di tutto il mondo sono passati da: «Il Coronavirus non è un grosso problema» al dichiarare lo stato di emergenza. Eppure molti paesi non stanno ancora facendo molto. Perché? Ogni paese si pone la stessa domanda: come dovremmo rispondere? La risposta non è ovvia. Alcuni paesi, come Francia, Spagna o Filippine, hanno imposto pesanti restrizioni. Altri continuano ad esitare, attuando molto cautamente misure di distanziamento sociale. Ecco di cosa parla l’articolo tramite l’esposizione di grafici, dati, modelli previsionali e numerose fonti:

    https://www.corriere.it/cronache/20_marzo_25/coronavirus-martello-danza-b1d17c1e-6eb4-11ea-925b-a0c3cdbe1130.shtml

  35. Moi scrive:

    Coronavirus: The Hammer and the Dance

    What the Next 18 Months Can Look Like, if Leaders Buy Us Time
    Tomas Pueyo

    https://medium.com/@tomaspueyo/coronavirus-the-hammer-and-the-dance-be9337092b56

  36. Moi scrive:

    WORLD ASIA

    Singapore Built a Coronavirus App, but It Hasn’t Worked So Far
    The city-state’s experience in digital contact-tracing holds lessons for other countries, including an Apple-Google effort in the U.S.

    https://www.wsj.com/articles/singapore-built-a-coronavirus-app-but-it-hasnt-worked-so-far-11587547805

  37. Moi scrive:

    Passata la Quarantena … Tutti in Germania facendo il giro dal Baltico ! 😉

    I migranti sbarcati in Italia verranno messi in quarantena su una barca al largo di Lampedusa

    continua su: https://www.fanpage.it/politica/i-migranti-sbarcati-in-italia-verranno-messi-in-quarantena-su-una-barca-al-largo-di-lampedusa/
    https://www.fanpage.it/

  38. Moi scrive:

    VENEZUELA

    … Lì, almeno, potrebbero fucilarli davvero !

    WORLD NEWS
    Coronavirus, nonostante la quarantena fanno un party con alcol, droga e prostitute: contagiati sei giovani rampolli

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/08/coronavirus-nonostante-la-quarantena-fanno-un-party-con-alcol-droga-e-prostitute-contagiati-sei-giovani-rampolli/5764149/

    • habsburgicus scrive:

      @Moi
      pare le chiamino in acronimo FMTY “fly me to you”, ovvero la crema della crema delle top escort 😀 quelle che si spostano anche fra i continenti !
      certo che ‘sti venezuelani dovevano averne di dinero 😀 😀 😀
      effetti del madurismo…i gonzi credono che quelli facciano le nazionalizzazioni por el pueblo 😀 e invece quelli si pappano tutto per se stessi 😀 e, come si vede, non si fanno neppure mancare el coño 😀 [cosa in sé non deprecabile, sia chiaro :D]
      il guaio è che pure noi siamo sulla strada del Venezuela
      che il cielo abbia pietà di noi….e arresti il tragitto
      Libertà e Costituzione…queste sono la Legge e i Profeti

  39. Peucezio scrive:

    Miguel,
    “Usciremo con Amazon rafforzata al massimo, e i piccoli commercianti sul lastrico.
    Usciremo con le ultime spiagge libere privatizzate.
    Poi ci saranno anche conseguenze positive, come i cali degli affitti con il crollo di Airbnb, o il fallimento di diverse linee aeree, ma proprio perché tutto è flusso e trasformazione.
    Quindi, ciò che Peucezio sta dicendo è, “voglio il flusso globale che tutto travolge”.”

    Aggiungo,

    in effetti mi sono espresso male.
    La normalità viene erosa da secoli e da decenni.
    E questo virus di merda ne sta togliendo un altro pezzo.
    Quindi, no, non voglio nessun flusso.
    Mentre temo che le conseguenze negative che prevedi siano irreversibili (al di là delle singole questioni: spiagge, negozi, in generale si accelererà una minore tendenza alla socialità della gente e una riduzione degli spazi in cui questa si esercita, cioè il tessuto delle piccole attività) e quelle positive dureranno sì e no un annetto o due, dopodiché ci ritroveremo di nuovo il dilagare di Airbnb o qualche altra diavoleria analoga o peggiore e alle compagnie aeree fallite se ne sostituiranno delle nuove, più belle e più superbe che pria! 🙁

    Quindi, sì, forse la normalità di prima era il problema; questa è un aggravamento del problema.
    Non a caso chi dice questa frase è quasi immancabilmente il solito misantropo amante della natura.
    (Miguel, lo so che tu riesci ad amare contemporaneamente la natura e gli esseri umani, ma, dammi retta, forse sei l’unico che ci riesce davvero, insieme a qualche santo, qualche uomo illuminato e pochi altri; per il resto le due cose sono mutuamente esclusive, nel senso che ciò che va all’una non va all’altra: il lenzuolo è quello)

    • Z. scrive:

      Peucezio,

      — per il resto le due cose [amore per la natura e amore per gli esseri umani] sono mutuamente esclusive, nel senso che ciò che va all’una non va all’altra: il lenzuolo è quello —

      Secondo me sono mutualmente esclusive pure per Miguel, ma non è questo il punto. Il punto è che ti sto dando ragione troppo spesso!

      • Peucezio scrive:

        C’era stato un periodo in cui accadeva una cosa simile 😀

        Però ribadisco che per Miguel non sono mutuamente esclusive. 🙂
        Tu non lo sai, perché non conosci le sue gatte.
        E nemmeno la sua famigliola (umana).

        • Z. scrive:

          Non penso che a Miguel non voglia bene ai suoi familiari, veh. Temo che non sia troppo amante degli esseri umani nel loro complesso 🙂

          • paniscus scrive:

            Io personalmente ammetto di non avere una grande stima della specie umana nel suo complesso.

            Ma non c’entra niente con il “volere bene”, che è tutt’altra questione.

  40. Moi scrive:

    @ ZETA

    ” E-state a Covid Beach ” è inquietantemente divertente … Mèmala 😉 !

  41. Moi scrive:

    cmq il tizio che si è messoa correre in spiaggia a Pescara , in USA avrebbe dovuto “out-run bullets” 😉 !

  42. Moi scrive:

    Specismo di Stato : Canidi sì … Cheloni no ! 😉

    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Coronavirus-una-donna-porta-a-spasso-la-tartaruga-multata-a-Roma-c1254ab6-947c-44b5-9797-ce5b4930accc.html

    I controlli Coronavirus, una donna porta a spasso la tartaruga: multata a Roma Se ne andava in giro portandosi dietro una…tartaruga, a cui voleva far fare una passeggiata. Questa la spiegazione che una donna di 60 anni ha dato ai carabinieri della Stazione Roma Cinecittà –

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