Traguardi del Progresso!

Ieri Flightradar 24 ha registrato il massimo numero di voli aerei in un solo giorno nella storia umana: 225.000.

Ieri è stata la giornata più calda, da quando viene monitorata la temperatura, nella storia della Germania, del Belgio, dell’Olanda e della città di Parigi (ah, e da me, alle otto di sera, c’erano 34 gradi dentro casa).

Un istante qualunque del cielo:

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636 risposte a Traguardi del Progresso!

  1. mirkhond scrive:

    Non ho capito : l’aumento della temperatura è legato al numero dei voli aerei?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “Non ho capito : l’aumento della temperatura è legato al numero dei voli aerei?”

      per carità, non esiste alcun rapporto tra il Radioso Progresso e il cambiamento climatico 🙂

    • daouda scrive:

      Non esiste neanche nessuna correlazione fra l’essere 7,5 miliardi invece che 1,5 …

      Inizia te a suicidarti no? Oppure smetti di fare il buono e falla sta strage…

  2. mirkhond scrive:

    Non mai preso un aereo perché mi fa paura proprio il concetto di un contenitore di persone sospeso per aria.
    Ma se gli aerei contribuiscono all’inquinamento e al surriscaldamento climatico, ho un buon motivo in più per non prenderlo. 🙂

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “Non mai preso un aereo”

      Io ne ho presi pochi, e mi sono sempre divertito tanto: l’aereo per me è un fine, non un mezzo, mi piace tantissimo la sensazione della partenza, sto attaccato tutto il tempo al finestrino a godermi la visione del mondo dall’alto.

      Insomma, potrebbe diventare facilmente un vizio per me, tipo farmi di eroina. E probabilmente oggi costa pure di meno, ma fa altrettanto male.

      I danni sono legati all’uso del tipo di carburante più tossico che esista, all’usura delle grandissime ruote che mandano microparticelle nei nostri polmoni, all’inevitabile produzione di CO2 e a tanti altri fattori; ma soprattutto al fatto che l’industria aeronautica, grazie anche a un incredibile regime di esenzione fiscale, è in crescita in tutto il mondo.

      Ah, firmate la petizione per far tassare il carburante aereo, si vede l’iconcina sulla destra della schermata (sul PC, sullo smartphone non ho idea che aspetto abbia questo sito).

      • paniscus scrive:

        “Io ne ho presi pochi, e mi sono sempre divertito tanto: l’aereo per me è un fine, non un mezzo, mi piace tantissimo la sensazione della partenza, sto attaccato tutto il tempo al finestrino a godermi la visione del mondo dall’alto.”
        ——————–

        A scanso di equivoci, a me invece non piace per niente viaggiare in aereo. Il che non vuol dire che abbia la fobia: se c’è bisogno lo faccio, ma non la vivo come un’esperienza piacevole, e tantomeno come “un fine e non un mezzo”. Per me è solo un mezzo, e anche fastidioso.

        A parte il fatto che la considero una cosa assolutamente innaturale, controintuitiva e ansiogena già parecchi giorni prima… ma comunque, quando mi ci trovo, ci sto a disagio e basta, cerco di pensare ad altro, e non vedo l’ora che il volo finisca e che ci si ritrovi saldamente al suolo.

        • Roberto scrive:

          un vero bisogno di viaggiare in aereo non c’è mai

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “un vero bisogno di viaggiare in aereo non c’è mai”

            Ma credo che sia posto male il problema: un conto è quanto qualcosa sia importante per gli esseri umani, un altro quanto sia sostenibile.

            Caso estremo: mi trovo chiuso a chiave in una stanza, con un pezzo di pane.

            Ho un forte desiderio di mangiarmelo; ho la necessità fisica di mangiarmelo.

            Ma una volta che me lo sono mangiato, non ci sarà più pane, né per me né per nessuno.

            Il fatto di dire “ma avevo fame!” non farà ricomparire per miracolo il pezzo di pane.

            Ecco, un vero bisogno di viaggiare in aereo sicuramente non c’è mai; ma anche se ci fosse, non cambierebbe il danno causato dal trasporto aereo.

            • Roberto scrive:

              Certo, ma è molto più semplice giustificare la soddisfazione di un bisogno (mangio sennò muoio) che la soddisfazione di un capriccio (vado in aereo perché mi sfizia di andare a X)

              Viaggiare in aereo è un capriccio non dissimile rispetto a bere prosecco o mangiare fragole sudafricane a gennaio o bere una bibita con una cannuccia di plastica, comprarsi un paio di scarpe inutili, avere l’aria condizionata, bere acqua implasticata, usare le bustine di plastica o i guantini di plastica al supermercato.
              immagino che su questo siamo d’accordo

            • Roberto scrive:

              Continuando il ragionamento, più una cosa è difficile da giustificare più dovrebbe essere facile da proibire (o per utilizzare la tua formula curiosa e pudica ma nei fatti identica, essere resa così cara che alla fine nessuno può permettersela”)

        • …Mi raccomando mettete il passaporto tra i denti al momento del decollo, ché altrimenti tutte le volte è un disastro riconoscere i cadaveri…

          A me l’aereo piace.
          Migliori compagnie provate, Turkish e Iran Air.
          La peggiore, ovviamente, alitalia.
          Ho apprezzato anche la Azerbaijan Airlines, la Aerolineas Argentinas e la Austrian.
          Ryan Air una sola volta, che spero di non ripetere.

      • Peucezio scrive:

        Miguel,
        capisco il resto, ma le ruote gli aerei le usano solo nel breve lasso fra quando si avviano è quando decollano e stessa cosa all’atterraggio. Immagino che perdano di più, ogni giorno, le suole delle scarpe sei miliardi di persone che camminano.

    • Zhong scrive:

      “Non mai preso un aereo perché mi fa paura proprio il concetto di un contenitore di persone sospeso per aria.”

      “la considero una cosa assolutamente innaturale, controintuitiva”

      L’aria e’ densa. Un metro cubo di aria pesa quasi un kilo e mezzo. Quindi se ci pensate volare e’ naturale tanto quanto stare su una barca….

      • PinoMamet scrive:

        Io non ho mai pensato che sia innaturale, ma me ne sfugge quasi completamente la poesia, tranne appunto certi paesaggi che può capitare di vedere;
        per il resto, devo dire che mi pare all’incirca come andare in autobus.

        Sono stato anni fa su un aeroplanino ad elica, progettato nel ’47 (ma quello suppongo fosse di qualche anno più giovane) e quello è stato divertente.

        Un volo di linea invece per me è semplicemente una questione di comodità.

      • Moi scrive:

        io feci una sorvolata di Venezia in elicottero Robinson 44 … nonostante il prezzo folle, quello sì che fu divertente, tipo vedere la costa di un mare o un lago con una piccola imbarcazione ! L’ aereoplano di linea lo considero invece l’ equivalente in acqua dell’ aliscafo : comodo perché va a busso, ma poco divertente poiché vedi poco e niente …

  3. Mauricius Tarvisii scrive:

    Sei solo un fanatico.
    Vuoi negarmi il diritto di essere un vero cittadino europeo visitando l’intero continente. Ma a me non interessa: io viaggio in aereo e, se fa caldo, ho l’aria condizionata in ufficio, nella mia villetta in campagna e nel SUV con cui faccio i venti chilometri di tragitto casa-lavoro ogni giorno. Alla faccia di voi naziambientalisti, che fate le prediche a me, invece di farle ai cinesi che emettono anidride carbonica per il fiatone che hanno quando si spostano in bicicletta.

  4. Pierluigi Vernetto scrive:

    ho firmato, grazie! Comunque pure le navi non scherzano… per me il massimo dell’orrore sono le navi da crociera… si dai comunque a sto punto siamo spacciati, per cui non vale neanche piu’ la pena di arrabbiarsi con i negazionisti.

  5. Z. scrive:

    In effetti, se tanto siamo spacciati, non sarebbe meglio:

    1) disinteressarcene e fare ciò che ci pare, o
    2) costruire una nave-colonia per Alfa Centauri A?

    Se tanto siamo spacciati, come dicono in molti, perché dovremmo mutilare il nostro presente in nome di un futuro che non ci sarà?

    Io faccio del mio meglio per inquinare il meno possibile, differenziare e tutte cose, ma a che serve?

    • Roberto scrive:

      A prenderti delle bastonate, nel poco che ci resta, perché non fai abbastanza

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “2) costruire una nave-colonia per Alfa Centauri A?”

      Non esiste la tecnologia per farlo.

      “1) disinteressarcene e fare ciò che ci pare”

      Che è proprio ciò che avviene, quindi non è granché come argomento retorico antiambientalista.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “2) costruire una nave-colonia per Alfa Centauri A?”

        Che poi, anche se fosse possibile, significherebbe creare una comunità autosufficiente capace di viaggiare isolata per secoli riutilizzando le pochissime risorse a disposizione. L’incapacità di gestire le immense risorse di un intero pianeta e queste reazioni irrazionali al problema della sostenibilità mi sembrano non promettere bene, non credi?

      • Z. scrive:

        MT,

        — non è granché come argomento retorico antiambientalista —

        A me invece sembra un argomento difficile da superare: se il pianeta è già condannato, a che serve che io e te ci sforziamo per ridurre il danno? Per poter puntare il dito in faccia a chi gira in SUV, e dirgli che siamo meglio di lui?

        Non è polemica, o retorica: è davvero qualcosa che mi chiedo spesso, e che immagino ti sia chiesto anche tu…

        Quella su Alfa Centauri era una battuta, e comunque pare che lassù non faremmo miglior figura 🙂

        https://youtu.be/heULZtAwuhE?list=PLh6pYuAXzF-owKmVO7LlgQ1LrUlj1t62P&t=289

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Z

          “A me invece sembra un argomento difficile da superare: se il pianeta è già condannato, a che serve che io e te ci sforziamo per ridurre il danno?”

          Noi non sappiamo cosa nasconda il futuro.

          Se non gli arriva addosso un corpo celeste ancora da identificare, il pianeta non è condannato.

          Non è nemmeno condannata la vita: immagino che nella peggiore delle ipotesi, se la caveranno diverse specie di formiche.

          Certamente ci sarà una “kata-strophé” un momento di “rivolgimento verso il basso”. L’entità di questa catastrofe può dipendere almeno in parte dalla nostra capacità di attenuarne l’impatto.

          Per dire, produrre oggi più SUV sicuramente la renderà più dolorosa.

          Poi se qualcuno si interessa più al “tizio dentro il SUV” (da additare) che al SUV stesso, vuol dire che non ha capito il problema; come chi si interessa più alla Boldrini e Salvini che ai migranti non ha capito niente delle migrazioni.

          O chi si interessa del caso di Bibbiano solo perché il sindaco è del PD, non ha capito niente della questione della cultura della “memoria repressa”.

        • Z. scrive:

          Miguel,

          forse non mi sono spiegato. A me interessa capire se quello che sto facendo ha qualche senso, o se invece mi sto solo lavando la coscienza.

          Tu osservi che l’entità di questa catastrofe può dipendere almeno in parte dalla nostra capacità di attenuarne l’impatto, e immagino sia proprio così.

          Ma in quanta parte, grosso modo?

          I sacrifici che siamo disposti a fare dipendono, tra le altre cose, dalla prospettiva dei benefici che prevediamo di conseguire. Per dire, se la specie umana è comunque condannata all’estinzione – o a radunarsi ammassati nel solo chilometro quadrato rimasto vivibile – andare al lavoro a piedi anziché in auto è qualcosa che faccio per l’ambiente o qualcosa che faccio per me soltanto?

          Detta diversamente: è vero, io non ho figli, ma un comportamento virtuoso da parte mia potrà almeno essere di giovamento ai tuoi?

          Perché la prospettiva di salvare qualche specie di formiche non riesce a motivarmi a sufficienza!

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            La tua domanda si riassume in “quanti milioni di morti in meno avremo se io e solo io una volta soltanto non prendo l’aereo”, per caso?

            • Z. scrive:

              No, non si tratta di quel che faccio io.

              Piuttosto mi chiedo, ad es., se regolamentare in modo severo il settore rifiuti a livello europeo servirà a qualcosa o moriremo comunque affogati nella plastica.

              O se invece abbiamo sfasciato il pianeta al punto che, per bene che vada, potranno sopravvivere poche migliaia di persone in pochi chilometri quadrati; se addirittura ormai abbiamo innescato un meccanismo che trasformerà comunque il pianeta in una specie di Venere, per dire.

              Realisticamente, vista la condizione attuale, a che margine di riduzione del danno possiamo aspirare?

              Insomma, quando vado al lavoro in bicicletta anziché in auto vorrei poter pensare che quel che faccio serve a qualcosa – per quanto poco sia – oltre che a me per risparmiare benzina!

              PS: non è necessario sfoggiare certa aggressività un po’ scalognata. Siamo tra amici 🙂

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Il rischio massimo è l’estinzione della specie. Quindi direi di sì, c’è un ampio spettro di esiti.

              • Z. scrive:

                Mah, devo essere sincero: in un mondo dove pressoché ogni Paese si regola a suo modo, in ordine sparso e con scarsa convinzione, non mi sento di essere particolarmente ottimista.

                Forse con un governo mondiale autocratico, col potere di implementare ferocemente misure drammatiche per tutti, potremmo farcela. Quanto meno, immagino che avremmo una speranza.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Secondo me il problema è che si ragiona in bianco e nero: disastro/scampato disastro. In realtà il disastro ci sarà, ma la sua entità è ancora da determinarsi. Discorsi come “ce la faremo” o “siamo spacciati” non hanno molto senso. Più corretto dire “ce la faremo a…” e “non riusciremo a…”.

              • Z. scrive:

                Non hai tutti i torti, naturalmente.

                Però la quantità fa la qualità, a volte: a conti fatti un disastro che lascia in vita centomila o duecentomila persone è essenzialmente “nero”, proprio come se le uccidesse tutte.

                Se la prospettiva è questa, per capirsi, non vedo ragioni non dico per tenere io spento il condizionatore, ma nemmeno per emanare norme che ne impongano lo spegnimento.

                In più, qualunque sia la prospettiva, ho molti dubbi che l’Unione Europea da sola possa conseguire qualsivoglia risultato apprezzabile se – ad esempio – dall’altra parte dell’Atlantico al problema non viene dato peso.

                E già la mia speranza che ci si metta d’accordo su questi temi dentro la UE è scarsa, figurarsi fuori.

                Così, siccome il condizionatore non ce l’ho mai avuto, continuo a soffrire il caldo per niente 🙂

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Quindi dici che il soccorritore che estrae l’unico superstite da un aereo precipitato tanto valeva che se ne stesse a casa?

              • Z. scrive:

                Certo. Se per salvare un passeggero su sette miliardi è necessario che tutti vivano tra mille sacrifici per poi morire comunque, è meglio lasciar perdere.

                Se è possibile salvarne tipo due miliardi, parliamone: chi, dove, quando e come. E soprattutto, agli altri cinque, si dovrà spiegare perché.

                Insomma, serve un progetto fatto bene 🙂

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                La domanda è sempre la stessa: uccideresti per uno spritz? E lasceresti morire per uno spritz?

              • daouda scrive:

                “Forse con un governo mondiale autocratico, col potere di implementare ferocemente misure drammatiche per tutti, potremmo farcela. Quanto meno, immagino che avremmo una speranza.”

                Olè! Benevenuto!

                “a conti fatti un disastro che lascia in vita centomila o duecentomila persone è essenzialmente “nero”, proprio come se le uccidesse tutte.”

                ahahahahahahhaha Z. sei proprio deficiente

                “Se la prospettiva è questa, per capirsi, non vedo ragioni non dico per tenere io spento il condizionatore”

                La logica continua a far acqua. IO d’altronde non vedo a che pro NON UCCIDERE ( possibilmente in modo bieco ) nessuno visto che , sarà l’ambiente, sarà l’apocalisse, sarà semplicemente il destino della vita , si crepa uguale.

                “ma nemmeno per emanare norme che ne impongano lo spegnimento.”

                ahahahahahaha Olè ancora! Viva la dittatura! Viva la legge!

                “Certo. Se per salvare un passeggero su sette miliardi…”

                Che cazzo centra un aereo di 400 persone ( o 100) rispetto a 7 miliardi?
                E detto fra noi, sei una merda

                “è necessario che tutti vivano tra mille sacrifici per poi morire comunque, è meglio lasciar perdere”

                a morire crepi uguale quindi non ha alcun rinforzo l’utilizzo di tale ovvietà ( che anzi segnala la decomposizione ) ma mille sacrifici è cosa bislacca quando parlavi del solo condizionatore.
                Dovresti sapere che se tutti tornassimo senza elettricità, e tutto ciò che comporta, sarebbe dura, ma essendo di tutti, non si sarebbe nulla di così tragico come affermi

              • Z. scrive:

                MT,

                — La domanda è sempre la stessa: uccideresti per uno spritz? E lasceresti morire per uno spritz? —

                La domanda è anche: rinunciando a una gran quantità di cose – ben più serie dello spritz – quante persone salvo?

              • Z. scrive:

                Non rinunciando io solo, chiaramente. Supponiamo pure, ottimisticamente, che UE, Stati Uniti e potenze asiatiche trovino un accordo e lo facciano rispettare.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Come ti dico sempre quando si parla di elezioni, i comportamenti individuali, nei fenomeni di massa, sono assolutamente irrilevanti. Questo non ci esime moralmente, ma nei fatti sono i gruppi di individui numericamente rilevanti a fare la storia.

              • daouda scrive:

                Maurì è semmai vero tutto il contrario.

                Le due cose infatti non solo non si escludono, ma si necessitano

              • Z. scrive:

                E come ti rispondo sempre, il comportamento individuale non è affatto irrilevante, se concorre a un risultato 🙂

                Peraltro, qui non mi riferivo a comportamenti individuali. Pensavo a norme in grado di imporre comportamenti virtuosi, almeno a livello di Unione Europea.

                Ciò che io mi chiedo è: se a livello di UE fossero adottate politiche rigorose, che speranza avremmo di mitigare il danno? e quanto?

                Non è detto che esista una risposta. Forse però un’ipotesi concreta renderebbe più facile mandare giù misure drastiche al cittadino medio, che è mediamente molto meno sensibile di me al problema.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Questo è un approccio riduzionista che mi pare che ostacoli nell’analisi del problema. I gruppi umani hanno proprietà che i singoli individui non hanno.

              • daouda scrive:

                gruppi umani però vanno divisi in due categorie:

                -masse
                -consorterie

              • Z. scrive:

                Maurì, non andiamo fuori tema… la mia domanda riguarda un’ipotesi “di gruppo”, anzi quasi di continente: a livello di legislazione UE almeno!

                Io comunque continuo a differenziare tutte cose, tranquillo 🙂

              • daouda scrive:

                Me sà scordato la famiglia, la famiglia và difesa!

                A Z. fatte ddì na cosa : nun ce puoi scassà r cazzo con un competitor continentale.
                Non è una squadra di calcio, ma anzi lo è, fà i soldi su di te…

                E’ proprio questa la cosa. Invece della Guerra ci sono solo conflitti.

                E’ praticamente del tutto stronzo l’ottimismo od il pessimismo con tutto quello che c’è da fare.

                La superstizione della vita!

                p.s. il problema di ogni soluzione è che non risolve nulla, perché non si può risolvere.

                Vedo con piacere che è riapparso il GAM.
                Diffidiamo, come al solito.
                Ma la forza centrifuga era prevalsa già prima.
                Per forza di cose ci sarà il copyright.
                GRANDE CUCS!

                Vabbè ao serve l’autocrate, me sembrate tutti contenti.
                Poi?

            • Z. scrive:

              Poi capisco che non sia facile fare pronostici, anche considerato il numero enorme di variabili. Vorrei sapere se esistono possibilità concrete, per quanto esigue, che non siano tutti sacrifici inutili.

              Prometto che continuerò comunque a comportarmi bene 🙂

              • Francesco scrive:

                ottimo

                anche perchè non mi risulta che tu abbia garanzie su cosa ti capiterà DOPO la morte corporale … metti che avessero ragione quegli altri!

                😀

              • Z. scrive:

                Non ce le hai neppure tu, le garanzie… altrimenti si chiamerebbe “fideiussione”, non “fede” 😀

  6. Moi scrive:

    … e dopo la TAV, quando partono i cantieri per Atlantropa [già ne illustrai …] come progettato dal Genio Teutonico Herman Sörgel ?! 😉

  7. Moi scrive:

    Anche perché, chiudendo il Mediterraneo e abbassandone di qualche ettometro il livello … sai quanto spazio in più per, finalmente, le centrali nucleari e le discariche del rusco ?! 😉

  8. Moi scrive:

    E se … già la UE staltranno ci toglie la plastica che non si salva neanche l’ UK col NoDeal, pure gli aerei volete farvi togliere, branco di Gretini ?! 😉

  9. Guido Doria scrive:

    Caro Miguel,
    volevo firmare ma evidenziando le “parole calde” appare errore 404 pagina non trovata.
    Grazie per le tue costanti attenzioni,
    Guido Doria
    p.s.
    ti segnalo l’errore di battuta kerosone invece di kerosene

  10. Zhong scrive:

    Ciao a tutti!

    In quella immagine ci dovrei essere pure io di ritorno da Tokyo! 😀

    Zhong

  11. PinoMamet scrive:

    Dico una cosa che non c’entra.

    Negli anni Cinquanta c’era l’ossessione degli UFO; gli alieni a quanto pare non erano in procinto di invaderci, però c’erano davvero un sacco di esperimenti strani, specie legati ai velivoli e alle bombe;

    la coscienza collettiva li rielaborava così, con i dischi volanti e le storie pulp di rapimenti ed esperimenti alieni.

    Adesso alzo gli occhi al cielo, e veramente è rarissimo trovarlo completamente libero di scie;
    la coscienza collettiva lo ha rielaborato sotto forma di “scie chimiche” e complotti internazionali…

    perché una spiegazione bisogna darsela, e perchè alcune cose, anche se non si capisce bene il perché, sono davvero sottilmente inquietanti.

    Immagino che sotto tante storie di fantasmi, quando non c’è la Pro Loco, ci sia la cattiva coscienza di tanti signorotti rinascimentali.

    • paniscus scrive:

      Quelli che adesso se la prendono con le scie chimiche, in buona parte, sono gli stessi che 20 anni fa se la prendevano coi campi elettromagnetici (e in particolare, con i campi magnetici dei cellulari e delle relative antenne ripetitrici), e che poi hanno scoperto che senza campi elettromagnetici lo smartphone non prende il segnale, e non si può nemmeno avere la wireless in casa, nè tantomeno mettere il tablet in mano al bambino di due anni per farlo stare zitto e buono… e quindi hanno completamente rimosso quella preoccupazione.

      In un certo senso, la precedente era molto più seria, visto che almeno i campi elettromagnetici ESISTONO. Se facciano ammalare, non si sa, ma almeno esistono.

      • Z. scrive:

        Mah, prof, secondo me è solo cambiata la moda. Per dire, Grillo e i suoi continuavano a chiamare il professor Veronesi “Cancronesi” anche in era smartphone.

        Oltre tutto, adesso anche le scie chimiche sembrano aver perso attrattiva. Adesso vanno di moda i complotti in tema Soros, ONG e immigrati; in minor misura, le cospirazioni LGBT.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          La storia di Veronesi era per gli inceneritori, però, se non ricordo male.

          • Z. scrive:

            Mmm… sì, mi sa proprio che hai ragione tu. Lì si trattava di inceneritori.

            Willer Bordon attaccò Veronesi sull’elettrosmog, ma molti anni prima: prima di diventare grillino, e anzi prima ancora che Grillo iniziasse a fare politica.

            Ma la cosa più bella che ho recuperato di quella vicenda è la dichiarazione dell’allora Ministro dell’Ambiente, che non ti anticipo per non guastarti la sorpresa:

            http://www.repubblica.it/online/cronaca/elettro/bordon/bordon.html

            🙂

        • Peucezio scrive:

          Ma dov’è il complotto? Mi pare che Storia faccia tutto alla luce del sole. Gli OGM non solo certo un segreto. E i froci meno che mai. Magari avessero bisogno di complottare e cospirare in segreto: vorrebbe dire che non hanno legittimazione sociale.
          Come ormai avrete capito, non temo le cose segrete, ma quelle palesi, cioè il palesamento di ciò che o
          1) non dovrebbe esistere o
          2) dovrebbe stare ben nascosto.

          • Francesco scrive:

            segnalo che l’ambasciata USA a Berlino affiancava la bandiera LGBT a quella nazionale

            a me è parsa una follia, domani ci mettono la faccia di Donald per il suo compleanno? o le tre KKK nel giorno che i sudisti cattivi ricordano la loro sconfitta?

            o i signori LGBT sono entrati nella Costituzione Usana e non ce lo sapevo? perchè vuole dire che posdomani tocca a noi

        • Peucezio scrive:

          Scusate, Soros, non la storia!
          Sono in vacanza senza pc, maledetto correttore!

      • Caso triste quello di un mio ex amico ingegnere completamente perso dietro a cose simili, tantricamente olistiche nel senso ayurvedico dell’osciorainèscio: se non stai attenta ti apre tutti i ciàcra soprattutto quello posteriore.
        Ma omeopaticamente, certo.
        Il tutto dopo che per anni si è comportato in maniera gagliardamente, carnevalescamente, grullamente stronza con tutti quelli che conosceva. Loro, gli ingegneri, stavano lavorando alla Macchina Che Si Guida Da Sola, altro che le nostre boiate.
        Non l’ho nemmeno mandato a fare in culo, poveraccio.
        Preferisco ricordarmelo da vivo!

    • PinoMamet scrive:

      E in effetti la mania dei campi elettromagnetici è contemporanea alla grande diffusione di cellulari…

      davvero, credo queste manie siano un po’ la lettura magica della realtà.

      • Z. scrive:

        Beh, è comprensibile che le due cose siano state contemporanee: in quel periodo si sono moltiplicate le installazioni di ripetitori, e a molti non piace averne uno davanti a casa. Se poi senti pure dire che fanno male… 🙂

        • paniscus scrive:

          “in quel periodo si sono moltiplicate le installazioni di ripetitori, e a molti non piace averne uno davanti a casa.”
          ————–

          E allora perché nel giro di pochi anni la paura e le proteste sono assolutamente sparite?

          • Roberto scrive:

            non sono affatto sparite, semplicemente vanno più di moda altre fobie/manie

            • paniscus scrive:

              E invece sono sparite perché la maggior parte di quelli che 10 o 20 anni fa avrebbero avuto paura dei campi elettromagnetici, adesso non possono vivere senza smartphone e senza wireless, e quindi si sono convinti che siccome i campi elettromagnetici sono indispensabili alla loro comodità e al loro benessere, allora NON E’ POSSIBILE che facciano male.

              Esattamente come quelli che pensano che non sia possibile che l’industria dell’allevamento intensivo sia ecologicamente dannosa, perché è tanto “naturale” e tanto gradevole avere a disposizione grandi quantità di carne che costa poco… o quelli che pensano che non sia vero che il traffico automobilistico sia insostenibile, perché è così comodo usare la macchina tutti i giorni.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Paniscus

                “Esattamente come quelli che pensano che non sia possibile che l’industria dell’allevamento intensivo sia ecologicamente dannosa, perché è tanto “naturale” ”

                Infatti, è la questione della confusione tra il piano dei desideri/bisogni umani e quello oggettivo.

                Mi sembra che non ci siano molte prove che i campi elettromagnetici di vecchia generazione “facciano male”: poi magari siamo noi che non capiamo cosa cercare (tipo, stiamo a cercare tumori nelle persone, e invece muoiono le api, tanto per dire).

                Però la loro pericolosità (o meno) non ha nulla a che vedere con la questione della comodità.

              • Roberto scrive:

                Ho ricevuto un paio di mesi fa una causa di non so quanti comitati “mamme spaventate” “mamme che lottano per il futuro dei figli” sull’istallazione di antenne per la telefonia mobile….quindi confermo, non sono affatto sparite

              • paniscus scrive:

                ““mamme che lottano per il futuro dei figli” sull’istallazione di antenne per la telefonia mobile….quindi confermo, non sono affatto sparite”
                —————–

                Ma queste mamme hanno lo smartphone? E a quale età lo comprano anche ai figli?

                E hanno la wireless in casa?

              • Z. scrive:

                Però, prof, come dicevo, per i soliti noti il professor Veronesi era “Cancronesi” ancora nel 2013. In piena era smartphone!

                Due anni dopo, i medesimi parlavano dei danni irrimediabili delle reti wireless, e ci spiegavano che in Finlandia (tipo) il wi-fi nelle scuole era vietato.

                Insomma, mi sembra più che altro un avvicendarsi di mode…

              • paniscus scrive:

                Casomai esistesse davvero una situazione in cui la wireless nelle scuole sia vietata, io la approverei, ma non per la paura dei campi elettromagnetici, quanto per la resistenza contro il rincoglionimento di massa!

              • PinoMamet scrive:

                Se si parlava di scuole, doveva essere la Finlandia.

                In Finlandia le scuole sono lindi funghetti abitati da fatine e tutti gli studenti finlandesi sono dei geni, perché non studiano le materie come in Italia ma fanno dei magici test a crocette, e non hanno cattivi professori comunisti che gli danno i votacci solo perché bestemmiano e fanno atti di bullismo in classe, come ogni ragazzo deve fare, cribbio! in base alla ben nota massima “vanno capiti, son ragazzi…”

              • paniscus scrive:

                “In Finlandia le scuole sono lindi funghetti abitati da fatine e tutti gli studenti finlandesi sono dei geni, perché non studiano le materie come in Italia ma fanno dei magici test a crocette,”
                ——————

                Ah, ‘mbe’ certo.

                Invece in Italia si sostiene che bisognerebbe fare come la Finlandia (in cui non si studiano le materie ma si fanno solo i test a crocette…e anzi manco quelli, ma si impara tutto magicamente grazie a portentose metodologie alternative costruttiviste basate sul lavoretto di gruppo e sulla facilitazione dell’ autoapprendimento)…

                …e però bisognerebbe avere anche i tablet in classe, con la wireless totale gloBBale, e i maGGici test a crocette si dovrebbero fare solo online.

              • Roberto scrive:

                “Ma queste mamme hanno lo smartphone…eccetera”

                Non lo so ovviamente è non me ne frega nulla. Ribadisco solo quanti detto. La moda alle onde elettromagnetiche o antenne è viva e lotta insieme a noi, a prescindere dal fatto che uno abbia o meno il Wi-Fi. Il contrario mi stupirebbe o vuoi forse sostenere che si tratta di gente razionale?

              • PinoMamet scrive:

                “…e però bisognerebbe avere anche i tablet in classe, con la wireless totale gloBBale, e i maGGici test a crocette si dovrebbero fare solo online.”

                naturalmente!

                wireless dappertutto, registro elettronico che informa i genitori 24 su 24 (ma al momento della bocciatura “nessuno li ha avvisati dell’andamento didattico”…), metodologie innovative google classroom ecc., e naturalmente ci si aspetta che i ragazzi non usino il cellulare…

                (la giustificazione più bella di un genitore: “sa, a casa non glielo faccio usare, da qualche parte deve pur farlo!”)

              • Zhong scrive:

                “si impara tutto magicamente grazie a portentose metodologie alternative costruttiviste basate sul lavoretto di gruppo”

                Io mi sono fatto ”idea che le portentose metodologie costruttiviste” potrebbero anche avere senso fino ai 6/7 anni.. Il problema sta nel volerle usare oltre…. fino ai 18 anni e anche di piu’!

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              A me sembrano sparite: l’ultima volta che ho sentito la parola “elettrosmog” è stato riguardando il film La Passione.

  12. Moi scrive:

    Bisognerebbe abolire il Ministero della Pubblica Istruzione …

  13. Moi scrive:

    cultura della “memoria repressa”

    ————-

    Sbaglio o _ almeno nei film 🙂 _ è il meccanismo di vendetta Vs determinate “categorie antropologiche” alla base del fenomeno dei Serial Killer sopravvissuti agli “Abusi” da bambini ?

    • PinoMamet scrive:

      Credo che non sbagli: in effetti mi sembra proprio una cosa da americani.

      Cioè lo sputtanamento a fini spettacolari dello sputtanamento a fini non chiari (forse nessun fine) di teorie psicologiche nate spesso nella vecchia Europa;
      un po’ come l’Actor Studio deriva dal Metodo Stanislavski del Teatro d’arte di Mosca.

      E penso che continuare a vedere della politica spicciola nel caso di Bibbiano sia il modo peggiore di affrontare l’argomento.

      Alcuni giorni fa, leggo sul quotidiano locale che i giudici hanno deciso di restituire ai genitore naturali 4 bambini- per ora. 4, non millanta, ma se giudicate la questione complessivamente, neanche pochi: è già un numero preoccupante.
      Non c’è bisogno di esagerarlo (“il PD ha rubato diecimila bambini per darli ai froci e non vuole che se ne parli!”) né di sminuirlo (“non è successo niente, circolate, lo dicono solo per dar la colpa a noi del PD, non parliamone!”).

      Leggo anche che l’infaticabile turista Salvini si è recato sul posto, ha fatto un comizio dicendo cose di buon senso, per non sbagliare, e non ha nominato il PD nemmeno una volta.
      (Il lavoro sporco glielo fanno altri).

      Secondo me poi la politica spicciola c’entra davvero poco.
      Tolti i casi di favori agli amici di amici (“c’è questa coppia che desidera tanto un bambino…”) quello che è stato all’opera-

      secondo me, e sottolineo e ripeto secondo me, e senza aver letto “le carte”-

      sono stati degli psicologi, credo nella maggior parte dei casi in perfetta buona fede, che hanno applicato con rigore assoluto (da veri reggiani, ehm) delle teorie discutibili, se non false, forzando la realtà per farla rientrare nello schema, come fanno gli idealisti (e i reggiani);

      e l’indignazione non deriva tanto dal PD o da nessuno degli altri accidenti casuali dell’avvenimento, ma dal fatto che la popolazione-non-psicologa da tempo sente che in questi metodi c’è qualcosa che non va, che insospettisce, che “struscia” come si dice qua.

      In quasi tutti i casi di cronaca, abbiamo visto uno psicologo di qualche tipo saltar su a dire che il colpevole è così perchè da piccolo bla bla bla;

      qui il colpevole (tra virgolette, per l’opinione pubblica) è lo psicologo , è lui che fa subire robe strane da piccolo, “io l’avevo sempre detto che erano dei mezzi matti”.
      Il cerchio si chiude.

      • PinoMamet scrive:

        Aggiungo che da sempre Reggio Emilia è l’avamposto dell’americo-sovietizzazione dell’Italia.

      • Moi scrive:

        C’è anche il dibattito se togliere “razza” dall’ Articolo 3 della Costituzione … ma poi bisognerebbe spiegare da dove salti fuori il famigerato “Razzismo” ! Insomma : bella impasse !

        • Z. scrive:

          Nah… non si cambia, l’articolo 3 🙂

          • Moi scrive:

            Cmq pone un paradosso interessante … probailmente un Amerocano (di OGNI “race”, e “Liberals” più che compresi …) si meraviglierebbe che abbiamo la “R-Word” 😉 in Costituzione ma NON sui Documenti Personali …

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Perché dovremmo avercela nei documenti personali? Insieme all’estrazione sociale e all’orientamento sessuale, per caso?

              • PinoMamet scrive:

                Ho fatto una ricerca e mi risulta che in alcuni stati USA la razza sia indicata sui documenti;

                di certo è utilizzata dall’Ufficio del Censimento (Census Bureau) che distingue 5 macrogruppi (molte persone li trovano insufficienti o sbagliati per indicare la loro “etnicità”)

              • Moi scrive:

                Ma ke altre voci mica ci sono … però in effetti sorprende, in epoca di “Woke” con trazione Hollywoodiana [cfr. le “Feminist Rants” per la “Inclusiveness” e relative polemiche in X-Men Dark Phoenix & MenInBlack International] !

              • Moi scrive:

                le altre
                [e.c.]

                ———-

                @ MAURICIUS

                Era una constatazione NON un auspicio … cercando di vederla da “Americano”.

              • Moi scrive:

                Ma la mia voleva essere un’ osservazione di “modello cognitivo” …

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Sì, ma a cosa serve un’indicazione del genere?

              • MOI scrive:

                @ MAURICIUS

                … Chiedilo agli Americani !

                Ci stiamo americanizzando senza ritegno, perciò NON mi meraviglierei se dal PD (!) venisse una richiesta istituzionale del genere, finalizzata “a SX” alle Affirmative Actions o altre “Americanate”, come si diceva ai tempi della (per certi versi) mai abbastanza rimpianta URSS !

              • PinoMamet scrive:

                Beh, questa mi sembra un’esagerazione, Moi.

              • Francesco scrive:

                come “a cosa serve?”

                nell’Era dei Vittimi, dei avere i dati divisi per razze per dimostrare che la tua razza ha più punti vittima delle altre!

                ha presente quando al Tiggi dicono che “gli aa hanno un tasso di disoccupazione doppio dei bianchi” e roba del genere?

                nasce tutto dalle statistiche per razza

              • Moi scrive:

                @ FRANCESCO

                … U got it, buddy ! 😉

              • PinoMamet scrive:

                Sarà anche come dite voi, ma a me risulta che le minoranze siano di solito ovunque schierate contro queste forme di “classificazione” sui documenti

                https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6167006/

              • daouda scrive:

                Lysander Spooner ce pisciava sulla costituzione.

                Ma come le armi sò le armi, se citavi la razza in costituzione la stampavi dovunque.

                L’Old Right statunitense c’è stata per via di un miniarchismo giovane, non poteva copiare progetti o riferirsi a distinzioni continentali, né poteva porsi la differenza fra destra e sinistra.
                Non ha senso nemmeno chiamarla “destra” pur essendoo più paleo dei paleo-con, chiaramente, e sicuramente molto old left anche, in un mondo un po’ diverso almeno a quel tempo.

                Uno stato deputato ad invecchiare molto male.

        • PinoMamet scrive:

          Comunque grazie per aver dirottato il commento su un argomento che non c’entra assolutamente niente.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sì, in effetti quella roba della razza che minchia c’entrava col tuo commento sulla psicologia?

          • Z. scrive:

            Qui si dirotta tutto per tradizione!

            • PinoMamet scrive:

              Sì ma si è autodirottato, perchè io rispondevo a un suo commento, e Moi mi ri-risponde con un’altra cosa che non c’entra… mah?

              • PinoMamet scrive:

                Peraltro Bibbiano, che è quasi dietro casa, mi interessa molto di più dell’uso della parola “razza” nella Costituzione
                (che continuo a credere spiegabilissimo e accettabilissimo senza bisogno di credere nelle razze… basta che ci siano persone che ci credono!)
                o delle indicazioni di etnicità nei documenti USA.

  14. Moi scrive:

    Mah … temo sempre però l’ effetto “Ricorda quel che pare a me … e guarirai ! ” E allora il Paziente cercherà più di capire da una “traccia” cosa il Terapeuta vuol sentirsi dire che NON il ricordo effettivo, specie se remotissimo !

  15. MOI scrive:

    Sarà stato di certo qualche Sabotatore Negazionista del GloBBBal U’òrmingh, ma … chi ha acceso l’aria condizionata per istrada 😉 per screditare la Greta ?! 😉

    • Z. scrive:

      😀

      purtroppo pare che sia solo per oggi. Ma almeno per oggi, c’è quella temperatura che piace a me, che come dice Pino vorrei un’eterna primavera 🙂

  16. Zhong scrive:

    Un commento su app e bambini (argh!):

    Ho scaricato sul mio telefono una app. che era indicata *sul libro dei compiti delle vacanze* (!). Sostanzialmente sono giochini per imparare a fare somme e sottrazioni velocemente. La mia figliola e’ stata buona a giocarci in treno per una buona ora e ha decisamente migliorato le sue somme e sottrazioni…..

    Si puo’ concludere che il rincoglionimento app/bambini dipende da che app. viene concessa al bambino??

    • Moi scrive:

      Be’, interessante … ti ricordi come si chiama ? In effetti il “calcolo mentale” aiuta a imparare a ragionare, tipo che applichi (!) quelle proprietà delle quattro operazioni anziché impararle tipo poesia del Pascoli ! … Poi secerchi “Math Tricks” suYoutube ci sono diverse cose interessanti tipola”farfalla delle frazioni” o “gli intrecci di corde delle moltiplicazioni”, ecc … !

  17. daouda scrive:

    Debbo dire che Lisa ce pija come ar solito anche se non vuol dire che abbia ragione sull’inesistenza di “certe cose”.
    Il caso UFO è il più chiaro di tutti, ma basterebbe vedere la commercializzazione di internet che tutti sanno come è nato e perché, come tanti altri ammenicoli di cui disponiamo.
    Il problema scie od ufo è la spiegazione soggiacente semmai, ed anche la mania. Peucezio ce pijà sula balesidà.

    Si può difatti dire che la sensazione di “esser spacciati” a causa dell’azione dell’uomo stesso ha un grande significato simbolico , oltre che una grande verità del tutto avulsa dal senso del CERTO riscaldamento globale MA NON ANOMALO ( che è cosa scissa dall’inquinamento infame ).
    Perché far capire alla gente che è spacciata è utile , oltre che vero, seppur altre sono questioni e motivi.
    E’ evidente che il guadagno nel fare una cosa del genere c’è , che è lo stesso guadagno dal far credere che il tizio di Amazon nominalmente è l’uomo più ricco del mondo in carta straccia.
    Ma non toccate l’economia degli esperti! Le scie “chimiche” è cazzata, i velivoli supertecnologici anche, i demoni incarnabbili pure, i rapimenti militari lo stesso, come, chiaramente il problema della riserva frazionaria.
    Tutte cazzate.
    Se stai 20 ore al telefono la probabilità di disagi anche tumorali non può aumentare…è scontato.
    Se stai troppo a contatto con i gatti ( invece di mangiarli magari ) non ti rincojonisci…i batteri non esistono…i servizi segreti non esistono…

    e via.

    Quindi Lisa si cià preso, Peucezio aribbadisce la realtà, ma forse converrebbe sapere che il complottismo è il degno controaltare del mainstream ecco perché và disprezzato, perché dice cazzate tipo il morgellons, quella si che era una inventiva stupenda.

    p.s. Agustine Baruell, JEWsuita, primo complottista da posizione ufficiale e riconosciuta. Quando ancora quel mondo era in embrione.

  18. MOI scrive:

    @ MAURICIUS

    Benissimo : spiegami perché dovrebbero poter continuare a prendere l’ aereo i Manageroni e gli Intellettualoni … visto che possono benissimo fare trattative o conferenze via internet dal divano di casa, come dei “semplici” Youtubers !

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Perché sono ricchi, quindi possono permettersi cose che tu non ti puoi permettere: Ferrari, viaggi in aereo, caviale…
      Visto che voti a destra dovrebbe piacerti tutto questo, no?

    • Zhong scrive:

      Parlando di Youtubers:

      I video di Lambrenedetto spiegano benissimo il motivo per cui io sono favorevole alle compagnie aeree low-cost. E non e’ che sono d’accordo con tutto quello che dice… ma ne condivido pienamente il messaggio principale.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Io invece sono a favore delle discariche abusive in Campania: da qualche parte dobbiamo smaltire i nostri rifiuti industriali a basso costo e la Terronia mi sembra il luogo migliore.

      • habsburgicus scrive:

        @Zhong
        I video di Lambrenedetto

        l’hai nominato ! i suoi video sono spesso interessanti e alcuni, nel loro genere, sono divenuti un mito ! (sulle donne russe, sulla Svizzera ecc)…Moi, lo conosci ? 😀

    • Lucia scrive:

      Giustissimo

      • Lucia scrive:

        Intendo “spiegami perché dovrebbero poter continuare a prendere l’ aereo i Manageroni e gli Intellettualoni”… Alcuni dottorandi e postdoc che conosco hanno collaborato con altri senza mai vederli di persona. (Che poi dovrebbero esserci da mò esempi di rapporti solo epistolari fra “menti eccelse”..)
        Insomma cos’era l’acronimo per essere d’accordo con Moi tipo per la prima volta in vita mia?

  19. daouda scrive:

    @
    Diamo retta a Magaldi. La mia domanda è: ma cos’è la destra, cos’è la sinistra?

    anche a buttarla nell’esoterico sto scrivendo.

    Era inevitabile che dal popolo di Dio partisse il tutto. Retroattivamente, non è un caso, si riparte da la Damo.
    Questa è la storia de Cristo infine, così sò contenti pure i mocciosi che dicono che DIO ha creato male ma arimedia e bla ble bli , ma sò stubbidi ma il ritorno è quello.
    Potremmo dare ragione alla demonologia pagana, dargli ragione dicendo che hanno torto ad aver fatto ciò.
    I giganti d’altronde non lo erano solo nel corpo ma anche nella conoscenza, oltre che nella vita.
    Fino a qui ce sto, perché nun stavo a scrive se nun ce stavo, soprattutto se per voi è na premessa incomprensibbile.

    Eh si me sà che era facile. Stanti al motto “altruismo è elevare sè stessi, egoismo aiutare gli altri” la distinzione è solo fra le merde e no, e quindi il valore della trasmissione e della discendenza della benedizione, misurabile a chi ci si accompagna a tipi del genere.

    Alla fine famo i gaggi pé spiegasse le cose ma ce sta solo l’odio.

    Porco DIO!

    • daouda scrive:

      Ero partito da Enoch comunque. Per il resto non ha più senso niente perché il pattern è talmente ripetitivo , seppur affinato su escogitato, che non posso dire nemmeno che siete tutti comunisti di merda.
      Non ho ancora visto chi siete.
      Però me fate ride perché state a pezzi.
      Però non è solo contestuale od universale, è che il discorso è darvi ragione. LUCIFERO è un gran servitore.
      Siete voi che siete delle merde che lo seguite, quando lui fa solo il suo dovere. Satana sarà cascato proprio nell’impallo, per forza.
      Ce sta sotto poraccio.
      Ma voi no. E me fate ride. E nun ve vedo ancora, ma ve vojo vede tutti.

      • daouda scrive:

        comunista di merda nel senso che gli anti comunisti lo sono, quelli che lo sono lo sono, ma.
        Il popolo di Dio è la cinghia ovviamente, la cinghia de quelli che dicono di ed invece no.
        Quindi parliamo di Israele e la Chiesa.
        E’ na perdita de tempo, mai dare una lira al mainstream od al gombloddoh

        • daouda scrive:

          la cinghia fra destra e sinistra.

          Me sà che è difficile da diggerì se non avete capito la spontaneità eterodiretta egemonicamente dall’organicità naturale programmabile genuinizzando.
          DA DIO!
          COJONI!

          la destra è comunista, la sinistra è fascista. Fascimo teoria, comunismo prassi, anima in mezzo, soma sopra, nous sotto, prassi a destra, teoria a sinistra.
          Ma il fascismo non è mai esistino.
          Il comunismo è na vita che ce prova.
          Anima. L’anima.
          Non me ne frega un cazzo del fascismo e del comunismo a me.
          destra e sinistra che sono?Sto a parla del 7.

          Mi consola il fatto che , comunque sia, triadi e burocrati si siano riappacificati.
          E’ sempre così.

  20. Moi scrive:

    Finalmente un po’ di Dibattito DIALETTICO fra Accademici …

    https://www.difesapopolo.it/Media/OpenMagazine/Il-giornale-della-settimana/ARTICOLI-IN-ARRIVO/Cambiamento-climatico-e-scontro-tra-accademici

    PS

    Il finale di Conan di Miyazaki NON mi piace … e chi può capire capisca.

    • Moi scrive:

      Poi se volete davvero credere che una cinna Svedese che ha fatto fughino da scuola ha smosso le “CiOdDueScienze dei Potenti sul Picco del Mondo ApoCalottico” e che Soros NON c’entra … auguri ! 😉

      PS (specie @ Ugo Bardi, se sta lurkando …)

      Il Professor Luminare Universitario (quindi Collega Pari Grado di Vostra Eminenza Grigia) di Chimica (quindi sempre “Roba” Scientifica !) Graziano Baccolini crede espressamente (!) all’ Ingegneria Genetica degli Anunnaki !

    • Roberto scrive:

      Di tutte le cose con le quali sono in disaccordo con te, quella sul finale di Conan è la maggiore!

      • Z. scrive:

        Come finisce?

      • daouda scrive:

        Sono almeno 4 le curve, di cui 1 è sintetica ed è quella a spirale, che fanno parte della realtà.
        Bardi dice che c’è Seneca, poi c’è Guass e poi l’esponenzialità.

        Il tutto a ha che fare con i frattali in un certo senso e la sezione aurea, ma il dramma è ignorare il flusso informativo che pervade l’energia ( la chiamano così mi pare ).

        comunque HaidiS me pare che ha fatto quel che hai detto, perché lo neghi?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Un geologo non scrive articoli a revisione paritaria di climatologia. Ritenta, sarai più fortunato.

      • Moi scrive:

        Se è per questo _(stando a wikipedia !) _ Ugo Bardi è un Chimico … eppure pontifica di Climatologia e fa il Tuttologo sconfinando in Storia, nell’ Impero Romano !

        • Moi scrive:

          Sarebbe interessante una critica “Peer To Peer” (o come acidenti si dice) di Ugo Bardi a Graziano Baccolini, visto che anch’ egli sconfina in Storia Antica … vedi sopra.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ok, ma se io aderisco al consensus scientifico non serve che produca un articolo scientifico. Se dico chevado contro il consensus scientifico, invece, dovrei presentare uno studio, non cagate blogghettare.

    • Zhong scrive:

      Un problema fondamentale della ricerca sul clima e’ ce non si possono fare esprimenti per validare una o l’altra idea. Per esempio, se invento un nuovo farmaco, poi devo dimostrare che funziona attraverso vari clinical trials con standards molto elevati. Invece se propongo una certa azione per salvaguardare il clima in realtà non posso fare un esperimento sul globo che magari duri un secolo… e dimostrare che la mia idea funziona.

    • Roberto scrive:

      Sono vegetariano ma mangio il prosciutto
      Sono ateo ma credo in un essere superiore
      Sono femminista ma stirare proprio no
      Non sono razzista ma gli zingari, dai no non si possono vedere
      ….
      Dai sta cosa l’abbiamo letta mille volte in varie forme e fa sempre ridere
      🙂

  21. Moi scrive:

    Bibbiano :

    https://www.ilsussidiario.net/news/figlia-meloni-rimpiangera-di-non-essere-stata-a-bibbiano-post-choc-la-replica/1909989/

    contromossa o zappa sui piedi ?

    ———————

    “la Figlia della Meloni rimpiangerà di non essere stata a Bibbiano”

  22. PinoMamet scrive:

    OT totalissimo per Z. che ogni tanto ha citato come moldavo l’autore Lilin, che si presenta come russo.

    L’autore (che per inciso non ho mai letto, solo dato un’occhiata in libreria e visto un film tratto da) risponde così a un tizio moldavo che gli dice che non c’entra nulla con la Siberia (riporto solo la metà iniziale del suo intervento: tutti i diritti dell’autore; io l’ho trovato citato su FB):

    “1. La questione di mia provenienza.

    Tu sostieni con invidiabile certezza che sono un moldavo. Ti ringrazio per l’onore e fiducia, ho grande rispetto per il popolo moldavo, che reputo fraterno, anche se personalmente sono russo di etnia.
    Sono nato nel 1980, in Repubblica Sovietica Socialista Moldava, che faceva parte dell’URSS. Come puoi dedurre, era nel pieno dell’epoca sovietica, quando era normale che una persona di una certa etnia nasce nel luogo lontano da quello d’origine di sua etnia. Ad esempio se oggi vai a Mosca, nel cuore della Russia, troverai più georgiani, daghestani, ceceni e azeri che nei loro paesi d’origine. La gran parte di loro sono cittadini di Federazione Russa in quarta, quinta o sesta generazione. Indipendentemente però dalla loro cittadinanza (russa), la loro nazionalità (georgiana, cecena, daghestana, azera) rimane quella legata alle loro etnie d’origine. Esiste la netta differenza tra il concetto della cittadinanza e quello di nazionalità, etnia, o se vogliamo usare un termine più crudo – razza. Per capirlo é necessario aprire la mente e uscire dalle logiche nettamente nazionalistiche odierne, anche se comprendo che in questo momento storico per molti giovani cresciuti sulla propaganda liberista che usa il nazionalismo per dividere le persone, non é facile farlo.
    Ma torniamo ai tempi della Moldavia Sovietica. All’epoca nella repubblica Moldava abitavano tante etnie, così come oggi continuano ad abitare tante etnie nella Moldova attuale e nelle altre repubbliche dell’ex URSS. É l’eredità del multiculturalismo sovietico, può piacere o non piacere, ma é una realtà. A quei tempi tutti erano cittadini sovietici, nei vecchi passaporti sovietici, però, veniva anche precisata la nazionalità ed era un valore importante, perché nell’URSS gli ideologi del comunismo non volevano cancellare le origini delle nazionalità, ma facevano di tutto per preservarle. La moltitudine delle culture era considerato un valore aggiunto alla società, un legame tra il nuovo mondo e quel passato doloroso e spesso complicato che ci accomuna tutti. Per questo noi russi che abitavano in Moldavia sovietica studiavamo a scuola obbligatoriamente la lingua moldava, per il rispetto della nazionalità storica locale. E così funzionava in tutte le altre repubbliche sovietiche.
    Quindi, per fare il chiarimento sulla mia situazione cittadinanza – nazionalità : io sono russo di origini, la mia famiglia dalla parte di mio padre proviene dalla Siberia centrale, hanno le radici polacche, tedesche, russe e c’era anche un nonno cinese. In Siberia ho ancora dei parenti e amici. Mia madre ha le origini ungheresi e russe, la sua famiglia viveva in Bessarabia che poi diventò Moldavia sovietica. Sono nato li, in quella parte che dopo il crollo dell’URSS dichiarò l’indipendenza e oggi si chiama Transnistria, anche se non é riconosciuta dalla gran parte dei paesi che formano la comunità internazionale. Ho due cittadinanze, quella moldava e quella italiana. Ho anche quella transnistriana, però non ha nessun valore giuridico al di fuori dalla Transnistria. Avevo anche la cittadinanza russa, però nel momento in cui ho preso la cittadinanza italiana, dato che secondo la legge italiana non si può avere più di due cittadinanze, a malincuore ho dovuto rinunciare a quella russa. La mia decisione ha il motivo prettamente pratico, non legato all’ideologia, all’odio o alla delusione personale o politica. Amo la Russia con tutto il mio cuore, come amo tutte le repubbliche che una volta formavano la nostra grande Patria sovietica. Semplicemente con il passaporto moldavo è più facile tornare nella mia città natale.”

    Mi sembra tutto abbastanza logico e ragionevole.

    Su altri dettagli biografici della vita di Lilin, di cui so poco e nulla, non mi esprimo affatto.

    • Z. scrive:

      Non ricordo di averne mai parlato qui come “moldavo”, comunque effettivamente lo è (o almeno lo era). Detto questo, nei suoi libri che ho letto – così come nel film davvero imbarazzante che ne è stato tratto, ahimè finanziato dallo Stato – si parla delle sue origini siberiane e della deportazione della sua comunità in Trasnistria.

      Certo, non è molto credibile che un moldavo sia coscritto nell’esercito della Federazione russa: infatti Lilin, di tanto richiesto, ha precisato che quella parte non è autobiografica, ma è ispirata al racconto di un suo commilitone (Lilin, a quanto ho letto, ha prestato servizio per l’esercito russo come volontario).

      Nella prefazione del suo terzo libro (Il respiro del buio), comunque, spiega che i libri non trattano della sua vita, ma sono racconti ispirati alla sua vita e alla vita delle persone che ha conosciuto. Pare si dica “non-fiction novel”: una roba che molti credono inventata da Saviano (peraltro amico di Lilin), ma che i Wu Ming avevano già fatto prima di lui, e che a conti fatti non è molto diversa da ciò che una volta si chiamava “romanzo storico”.

      • PinoMamet scrive:


        Non ricordo di averne mai parlato qui come “moldavo”, comunque effettivamente lo è (o almeno lo era)”

        beh, come spiega lui, e come è facilmente intuibile dal cognome (quello vero, Verzhibcki o qualcosa del genere) è moldavo di cittadinanza, e russo di origine.
        Il che vale per moltissimi cittadini moldavi, in effetti.

        “Certo, non è molto credibile che un moldavo sia coscritto nell’esercito della Federazione russa”

        aldilà della biografia dell’autore, di questo non sarei troppo sicuro: Lilin è nato nella autoproclamata repubblica della Trasnistria, riconosciuta solo da Mosca, e non ho idea di che tipo di sovranità Mosca eserciti su questa specie di repubblica fantasma; leggo su Wikipedia che vi sono tuttora stanziati 2000 militari russi.

        Comunque, tutt’insieme mi sono fatto l’idea che lui sia partito da qualche dato biografico, ampiamente romanzandolo, e poi per orgoglio sia stato costretto a difendere il personaggio.

        Anche i famosi “Urka” inventati sarebbe (leggo su articoli di esperti di cose russe) semplicemente un nome demodè per i “vory” cioè i famosi criminali russi.
        Non un intero popolo o clan criminale, ma semplicemente una vecchia parola.

        La sua sfiga credo sia stata quella di spacciare il tutto per vero, mentre avrebbe potuto specificare un po’ meglio che era una libera rielaborazione in chiave romanzesca (come poi mi risulta abbia fatto nelle edizioni in altre lingue), ma c’è da dire che non è l’unico gonfiatore di autobiografie in circolazione.

        • habsburgicus scrive:

          riconosciuta solo da Mosca,

          a dirla tutta, neppure Mosca riconosce plenissimo iure la cosiddetta Transnistria, nome “popolare” e “usuale” della “Repubblica moldava del Nistro” (cap. Tiraspol’/Tiraspol) in russo traslitterato, Pridnestrovskaja Moldavskaja Respublika (PMR), in ucraino Pridnistrovs’ka Moldavs’ka Respublika (PMR), in “moldavo” cioè romeno cirillico РЕПУБЛИКА МОЛДОВЕHЯСКЪ НИСТРЯНЪ ovvero in ortografia romena Republica moldovenească nistreană (RMN)…
          la Russia, almeno ufficialmente, non nega la sovranità moldava (di Chişinău) e se ciò avveniva financo sotto i governi “di destra” antirussi della Moldova, a fortiori avviene ora sotto il governo di Igor Dodon (PSRM), uomo di Putin..
          la Russia invece riconosce de iure i governi secessionisti (dalla Georgia) di Abkhazia e Ossezia del nord, che a loro volta riconoscono de iure la Transnistria “i riconoscitori non riconosciuti :D”
          ciò non toglie che la Transnistria, a livello pratico, sia parte dei possedimenti di Putin..e moltissimi transnistriani hanno passaporto russo ! come moneta c’é il mitico “rublo della Transnistria”, che non gode ottima fa
          Marx, là, non é morto e i simboli marxisti-leninisti ancora sono presenti ovunque..a ciò si associa (accostamento strano in sé ma non così strano in ex-URSS) un nostalgismo zarista, specialmente verso Caterina II e Suvorov, che compare sulle banconote
          i russi (imperiali) giunsero al Nistru/Dnister/Dnestr con la pace di Iaşi del 9/1/1792 v.a, in piena età giacobina..si racconta che, essendo caduto il discorso sull’America da poco indipendente, un diplomatico ottomano candidamente avrebbe detto “ma cosa é questa America ? il Corano non ne parla !” 😀 😀 😀 tre secoli dopo da Colombo e, se è per questo, 290 anni dopo dal turco Piri Re’is !

          • habsburgicus scrive:

            pardon, Ossezia del sud (cap. Cxinvali)
            l’Ossezia del nord (cap. Vladikavkaz “la dominatrice del Caucaso” analogo a Vladivostok “la dominatrice dell’Oriente”; in età marxista Ordžonikidze dal nome di un boia rosso georgiano che sarebbe stato fatto segretamente avvelenare dal connazionale Stalin) è russa a tutti gli effetti !

            • mirkhond scrive:

              Abkhazia e Ossezia del Sud sono de facto sotto dominio della Russia?

              • habsburgicus scrive:

                in pratica sì
                uno dei più influenti politici abkhazi é il dotto linguista Vjačeslav Čirikba, autore di molti in russo (ma anche tradotti in albionico) sulle lingue caucasiche
                trovate le sue opere qui
                https://abkhaziainfo.academia.edu/ViacheslavChirikba

              • mirkhond scrive:

                Interessanti le sue pubblicazioni.
                Mi pare che sostenga anche la tesi dell’origine circassa della madre di Leonardo da Vinci.

              • Moi scrive:

                … c’è anche chidiceva fosse Araba (dalle impronte digitali ?!), va be’ : l’ importante è che al prossimo film hollywoodiano l’interpreti un’ attrice AfroAmericana 😉 !

              • Moi scrive:

                A sproposito : avete presente la (per nulla necessaria) nuova versione anime tutta CGI dei Cavalieri dello Zodiaco ?

                Han provatoa “stare al passo con i tempi” facendo diventare femmina Shun di Andromeda … proprio il più “bishonen” e dalle seppur pudiche pulsioni omosessuali. E così non solo le accuse di misoginia sono state ancor più gravi … ma inoltre si sono aggiunte pure quelle di omofobia !

                … Benessum, acsé ch’ i impèren ! 😉

              • mirkhond scrive:

                Per Moi

                Ieri sera in televisione hanno trasmesso una puntata della miniserie canadese-statunitense, Tut, il destino di un faraone, che verte sulla vita del faraone Tutankhamon (1332-1323 a.C.).
                Ebbene l’attore che interpreta Tushratta, il re dello stato del Mitanni è un afroamericano, sebbene il Mitanni fosse situato nell’attuale Kurdistan su una base di popolazione hurrita non indoeuropea (forse di ceppo caucasico) e dominato da un’aristocrazia indoeuropea di ceppo indoiranico (tra l’altro Tushratta non fu contemporaneo di Tutankhamon ma dei suoi predecessori Amenofi III 1390-1352 a.C. e Amenofi IV, il celebre Akhenaton 1351-1337 a.C.).

              • PinoMamet scrive:

                Secondo me in questo caso è pura ignoranza e scarsa o minore voglia di approfondimento;

                avran pensato: Mitanni? chi lo conosce? saranno neri, finisce per vocale, è legato all’Egitto che è in Africa, si sa che in Africa ci stanno i negri, e così facciamo contenti anche gli afroamericani che scassano le palle.

              • PinoMamet scrive:

                Correlato, e sempre per Moi (et al.):

                nell’ultimo film di Tarantino, ambientato nell’Hollywood anni Sessanta, c’è un cameo con un attore che interpreta Bruce Lee.

                Tarantino dice di essere un suo grande fan, ma io ne dubito, perché gli fa fare una bruttissima figura, presentandolo come un gigione montato che oltretutto le prende da uno dei protagonisti (perlomeno nel ricordo di quest’ultimo).

                La figlia di Bruce Lee, che gestisce buona parte della sua eredità economica e, possiamo dire, culturale
                (almeno nel senso di cultura popolare) ha già detto di aver trovato molto discutibile lo spezzone del film, che trasforma suo padre in una caricatura, e io credo di essere d’accordo con lei.
                Era una cosa evitabilissima.

                Altri giornalisti di origine asiatica affermano senza mezzi termini che lo spezzone con Bruce Lee è razzista.

                Da quel poco che ho visto a me non sembra, ma-

                ed è questo il punto

                sono convintissimo che sia obiettivamente razzista, agli occhi di un asiatico.

                Voglio dire, non credo che Tarantino come autore sia razzista consciamente; come non è consciamente sessista.

                Caspita, ha fatto espressamente un film “antirazzista” con Django!
                E uno con una donna che mena tutti (Kill Bill)…

                ma il fatto è che, come Kill Bll, più che antisessista, è un film feticistico abbastanza chiaramente
                (le lunghe inquadrature dei piedi della Thurman, la sequenza in cui sculaccia un giapponese con la katana, l’ammissione dell’antagonista di essere masochista ecc.)
                anche su Django Un. si può discutere a lungo se sia veramente antirazzista e non puro intrattenimento.

                Ora, sicuramente Tarantino non ha nulla contro i cinesi;

                sta di fatto, che nel suo film un attore bianco picchia proprio quella che è stata l’icona e il simbolo dell’ “empowerment” degli asiatici nel cinema USA;

                i quali, prima di Bruce Lee, erano relegati a ruoli di comparsa, di comici o di antagonisti
                (persino gli attori che interpretavano Charlie Chan erano stati quasi tutti bianchi…)

                quindi per il pubblico asiatico il film di Tarantino è come dire “avevamo scherzato, siamo sempre noi bianchi i migliori, e voi i soliti coglioni con gli occhi a mandorla”.

                Sul personaggio storico di Bruce Lee, non ci sono dubbi che fosse a tratti piuttosto arrogante e gigionesco;
                e molta sua “saggezza orientale” ci sembra oggi banalità da FB;

                però bisogna tener presente che era il primo a esporre certe idee, che erano- per l’epoca- davvero rivoluzionarie sia a Occidente che ad Oriente, perlomeno nell’ambito di cui ci capiva qualcosa (ovvero le arti marziali; e come renderle appetibili cinematograficamente).

                Inoltre, non sarà stato il più grande combattente del mondo, ma era sicuramente allenatissimo e non ci sono molti dubbi che avrebbe fatto il culo a Brad Pitt in due minuti, nella realtà…

              • Z. scrive:

                Brad Pitt pratica arti marziali?

              • PinoMamet scrive:

                No (che io sappia) ma interpreta il personaggio del film di Tarantino che picchia Bruce Lee (in suo ricordo o ricostruzione, a quanto ho capito).

    • Roberto scrive:

      La tutela dell’ambiente non era materia riservata allo stato?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Le tutele minime, ma non è che se il comune pianta un albero ha bisogno dell’autorizzazione ministeriale…

        • Roberto scrive:

          Certo ma non stai parlando di un albero ma di vietare la plastica (cosa? Quale?) in una parte del territorio regionale.
          Per quanta antipatia puoi avere per la plastica (ed io di plastica monouso praticamente non ne uso), mi sembra difficile scappare alle regole sulla competenza

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ma, ripeto, nel rispetto della legislazione statale le regioni possono esercitare la propria potestà regolamentare: quale legge statale che impone la vendita di bottiglie di plastica al mare avrebbe violato la Regione?
            Più semplicemente, è stato violata la libera iniziativa economica, che è il fondamento della democrazia sociale di mercato. Su questo punto sì, il TAR ha fatto benissimo.

  23. Moi scrive:

    @ HABS

    Sì, ho presente Lambrenedetto XVI : cmq, a parte la fissa Italianissima della F-+A e quella da “bscia” dello stile simpaticone-sborone … non di rado fa osservazioni e comparazioni “oltrarnoscopiche” interessanti ! Tutte tese a mostrare che l’Italia è messa male perfino rispetto a certi Paesi Balcanici , per certi versi ! 😉

  24. Moi scrive:

    “baüscia”

  25. Moi scrive:

    @ PINO

    Torniamo pure a Bibbiano … anche se ci han fatto su un gran polverone.

    In ogni caso, è mia semplice ma convinta opinione che certi OT scattino perché, in fondo, la nuova psicologia di massa ruota attorno a questo :

    https://en.wikipedia.org/wiki/The_Rise_of_Victimhood_Culture

  26. Moi scrive:

    Poi mi pare che ci siano dei “Dogmi da Assistenti Sociali Americanizzati” di tipo “la Società Tradizionale è una sciagura: se non hai sofferto è perché hai rimosso !” Laddove per “Tradizionale” basta identificare per implicazione “cis-binaria” sesso e genere almeno durante l’ infanzia, per dire !

  27. Moi scrive:

    Altra frase un po’ inquietante e ricorrente : “credevo di essere l’ unico al mondo, poi ho scoperto grazie a internet che non sono solo: c’è altra gente come me, con un vissuto simile al mio !”

    • Z. scrive:

      Non si dice “vissuto”, si dice “disagio”…

      • Moi scrive:

        No, no : quando si forma la “community” parte la “resilienza” (altra parola abusata ultimamente) e c’ è una specie di orgoglio (questo sì, da non confondersi con il compiacimento !) dell’ esser stati vittime.

        • Z. scrive:

          Sì, ma al di là del caso di specie la mia impressione è che il web abbia contribuito a far accettare, a far considerare accettabili situazioni di devianza e disagio. Del tipo, appunto: guarda, tanti altri sono come me.

          Forse però vado fuori tema.

  28. Z. scrive:

    Evasori è un termine sbagliato, in effetti: quello corretto è “premiati”. Sono tutti gli altri ad essere dei poveri fessi da mungere.

    https://video.repubblica.it/economia-e-finanza/pace-fiscale-in-coda-per-l-ultima-chiamata-devono-dai-150-ai-6-mila-euro-c-e-uno-sconto-ma-non-chiamateci-evasori/340831/341420?ref=RHPPLF-BH-I0-C4-P6-S1.4-T1

    Sicuramente ci sarà stata una epicontumelia tonante del mio amico Marco e del Giornale degli Onesti contro l’evasione e le leggi che la incoraggiano, ma in questo periodo sono sempre di corsa e me la sono persa. O forse anche lui è in vacanza in Riviera tra una moto d’acqua e l’altra 😀

    • Z. scrive:

      (voglio dire, nemmeno un “e allora il PD” o “e allora Bibbiano”? nemmeno quello? essù, dai!)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Scusami se devo sempre rovinarti la crociata personale

      https://www.youtube.com/watch?v=eCMfTbsA230

      • Z. scrive:

        Maurì, nota che:

        1) il video è dell’anno scorso, e con questa tornata c’entra poco;
        2) mi pare critichi le integrative speciali – discutibilissime, ma forse il minore dei mali – più che la rottamazione (che anzi in parte difende);
        3) in un video più o meno coevo, peraltro, elogiava addirittura il dono a chi aveva dichiarato ma non versato l’imposta (presentata come “fase uno” che avrebbe preceduto la fase “manette agli evasori”).

        Video che tra l’altro avevo già commentato a suo tempo, qui sopra.

        Siete in tanti a tifare per Travaglio, dai! che fastidio ti dà un criticone noioso ma bonario come me? 🙂

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Cioè stai dicendo che Travaglio non ha criticato abbastanza una misura del PD? 😀

          • Z. scrive:

            Perché del PD? Mi pare che Travaglio qui difenda la remissione delle cartelle sotto una certa soglia; in un’altra puntata aveva difeso lo sconto per chi non aveva versato le imposte dichiarate. Ci fece anche un titolo sul cartaceo, credo (quello che parlava di “manette agli evasori”).

            In entrambi i casi si trattava di misure rientranti nella “pace fiscale” e adottate nuovo governo, così come quella che invece critica (se ho capito bene).

      • Z. scrive:

        Per gli altri: va precisato che dichiarare e non versare non fa di Tizio un evasore (non ha dichiarato dati falsi, che vanno rettificati), ma piuttosto un debitore insolvente.

        Il senso del condono – provvedimento discutibile, per le ragioni che Travaglio spiega nel filmato – è un compromesso. Tu confessi che hai barato, dai ciò che avresti dovuto dare, e lo Stato ti sconta sanzioni e/o interessi in tutto o in parte.

        Ma se già hai dichiarato tutto, e lo Stato rinuncia in tutto o in parte al suo credito, ti sta facendo un dono, non un condono. Alla faccia di chi ha accantonato il dovuto, come ad es. tutti i lavoratori dipendenti.

        • daouda scrive:

          Ma anche il datore di lavoro dipendente ha varie possibilità di evasione, è inutile piangere:

          1) paga le tasse senza spendere soldi per un professionista e non compie il lavoro di esattore fiscale a gratis con le responsabilità coestensive in caso di errori

          2) può avere parte del pattuito salario benissimamente in nero di cui è evidentemente complice

          3) se fa un doppio lavoro , è in nero chiaramente

          MA COSA + IMPORTANTE:
          INAIL e parte dell’INPS le paga il suo datore di lavoro di conseguenza può configurarsi l’interrogativo ” il dipendente è un ladro?”.

          Quindi smettetela frogi di merda, non fate un cazzo di niente, ancora cianciate che non volete abolire 13esima e 14esima che preferite farvi dare separatamente invece di averle spalmate sullo stipendio così andate in vacanza.
          E soprattutto non alzate mai la voce contro il sostituto di imposta.
          Degni collaborazionisti del sistema ( chiaramente mi rivolgo ai dipendenti privati…il settore pubblico è la parte visibile del sistema stesso )

          p.s. se volessimo parlare degli assegni familiari che OVVIAMENTE è il datore che deve anticipare per conto della solita INPS, ci sarebbe da aprire un mondo, ma stiamo zitti che è meglio.

          p.p.s. laddove ci sia l’IRAP non vedo perché una parte della stessa non debba essere pagata dal lavoratore, ma anche qui sorvoliamo

          • daouda scrive:

            il dipendente sul datore di lavoro

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            E’ interessante che l’Inps tenda a prendere il femminile nel linguaggio parlato.

            • Moi scrive:

              Non troppo … in prosopopea è una specie di Mamma Democristiana Meridionale, ovviamente con Figli & Figliastri ! 😉

            • Z. scrive:

              Oddio… forse è solo perché viene accostata ai tributi: IVA, IRPEF, IRES, IRAP…

            • daouda scrive:

              il mammasantissima pure, ma allora si urla al patriarcato.

              mamma missina, democristiana, repubblicana o gommunisda, mamma è, che la spartizione già era.

              D’annunzio direbbe lo pneumatico comunque il che, come l’INPS non è interessante.

              Quanno 100 euro volano via fra regione e comune, quello è interessante.
              poi ao, se anche te alla carta nun dai valore, il resto si, quindi alla fine pesa pure se non esiste.

          • Z. scrive:

            In realtà con il “dono” di cui si parlava l’evasione non c’entra: parliamo di somme dichiarate e non versate, non di dichiarazioni infedeli.

            Mi devo scusare, peraltro, non ti ho ancora risposto sulla questione delle statistiche (domenica provvedo)…

            • daouda scrive:

              il dipendente non fa un cazzo.
              Non paga. Semplice.

              Quindi il discorso c’entra e come se parliamo di PMI.

              Non sarà mai soggetto a doni o condoni, e proprio per questo, in realtà, è una merda.
              Capish?
              No.
              Lo sò.
              Perché anche sò che i datori sono umani, e pur essendo l’unica realtà rivoluzionaria restaurante, o restauratrice rivoluzionando, sono umani, e spesso, neanche dei migliori

            • Z. scrive:

              Ma infatti non si tratta di dare giudizi morali, ci mancherebbe. Del resto il datore, come il dipendente, tende a fare il proprio interesse (l’ex ministro Visco, a un convegno a fine 2006, disse tra l’altro una frase molto simile alla tua).

              Ciò che dico è che quando parliamo di omessi versamenti non stiamo proprio parlando di evasione. L’artigiano che dichiara e non versa, per dire, non è un evasore: la sua dichiarazione, fino a prova contraria, è veritiera.

              Può sembrare puntiglio, ma non lo è: è un ambito un po’ intricato, ed è bene sforzarsi a tenere le cose distinte.

              • daouda scrive:

                Ogni stato valuta la sua zona grigia a seconda se ha bisogno di gonfiare o sgonfiare il PIL.
                Si riterrà dunque qualcosa di impossibile a soddisfarsi nella legalità come criminale per espungerlo dal PIL qualora lo si debba abbassare, mentre se lo si deve alzare lo si conteggerà giacché convertibile alla legalità .

                Questo è un gioco, come anche il PIL in sè alla fine è un gioco.

                Gli affari criminali non evadono nulla perché sono criminali, in sè non dovrebbero esistere.

                L’elusione è diversa dall’evasione che non possono fare i criminali.

                Io ho capito quello che dici ma tu hai scritto “alla faccia di chi ha accantonato tutto il dovuto come tutti i lavoratori dipendenti” IL CHE E’ FALSO.

                Non c’è nessuno che accantona tutto il dovuto, mai.
                Quindi la tua giusta distinzione è solo una petizione moralistica

              • Z. scrive:

                Ma no, non voleva essere un’osservazione moralistica. Non è che il dipendente paghi mese per mese perché è più buono, ci mancherebbe: lo fa per forza, perché il sostituto è tenuto a infliggergli la ritenuta.

                Peucezio una volta immaginò un meccanismo analogo per imprese e lavoro autonomo. Ma non credo che sarebbe possibile, e comunque suonerebbe a dir poco vessatorio.

              • daouda scrive:

                Perché non capisci?

                Se è IMPOSSIBILE che il lavoratore dipendete sia lindo e pinto innanzi allo stato perché lo stesso stato che sfrutta A GRATIS il datore di lavoro per compiere da sostituto esattoriale sul dipendente è tenuto a versare inail e parte dell’inps per il dipendente contribuendo dunque alla sua tutela , è evidente che il dipendente stesso NON è in regola.

                Essendo dunque che la tua distinzione non esiste, la retorica è moralista.
                Esistesse, ti darei ragione, ma anche il dipendente è ladro per definizione.
                Credi che quelli che te lo buttano al culo sò scemi? Te lo fanno pure piacé!

                Per il resto mi rendo conto che, date le tue ultimissime frasi, non hai capito e sei un tassarolo di merda.
                E lascia perdere Peucezio che sinistra e destra sò speculari.

              • daouda scrive:

                è tenuto a versare inail e parte dell’inps per il dipendente.

                ( il datore di lavoro )

                ovviamente mi riferisco alle PMI, più P che M

              • daouda scrive:

                non sò se hai capito che il datore di lavoro tuo ti paga l’INAIL e versa 2,5 volte in più di quello che versi tu PER LA TUA PENSIONE.

                LADRO!

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Il datore di lavoro SI paga l’Inail, visto che, altrimenti, in caso di infortunio, dovrebbe pagarti tutto di tasca propria vita natural durante.

              • daouda scrive:

                Maurì quindi se l’infortunio è dovuto non alla sicurezza e manutenzioni non implementate dal datore di lavoro ma dall’imperizia e deficienza del lavoratore, chi paga? il datore!

                Il discorso è che se te ti tagli un braccio perché sei un cojone, a me, se fossi datore, chi me ripaga il danno della tua assenza…perché se il deficiente è il lavoratore, e capita, qua allora ci rimette chi lavoro lo dà che deve formà, cercà un altro perché uno è un coglione.

                Quindi basta co ste cazzate.

                La gente se fà pure male apposta a Maurì, porca troia ma sei ritardato? Non sto a parlà della Thyessen merde io cazzo, ma lo capisci?

                ad ogni modo rimane che , diciamo, almeno metà della tua pensione da dipendente la dovresti versare all’altra persona che te la ha pagata: il tuo capo.

                LADRO!

                p.s. tutto ciò per ribadire al buon Z. che non esiste per definizione una categoria che, ad esempio, sia linda e pinta e non evada o meglio non scrocchi sulle spalle degli altri. Anzi il dipendente ha lo scrocco protetto dalla legge, quando la partita iva viene sgamata je se fa il culo.

                Ora nun fa er piagnore. Tutto questo non c’entra un cazzo collo stipendio di merda che i “badroni” danno ai loro dipendenti che per il 25% sarà pure avidità ( mai negata ) ma il resto è coercizione statale.

              • daouda scrive:

                forse pure il 50%…così famo pace

              • daouda scrive:

                Maurì te sei deficiente…famo che un dipendente fa na manovra sbagliata è rompe un macchinario da 100.000 euro.

                CHI CAZZO DEVE PAGA’ VITA NATURAL DURANTE, soprattutto se co la manovra sbagliata non è più in grado di lavorare?
                COME CAZZO TE RIPAGA?

                A Maurì, ancora giocate alle fazioni.

              • daouda scrive:

                Ah.

                Ovviamente lo sappiamo tutti che L’INPS è uno schema Ponzi vero?

              • daouda scrive:

                A conigli che siete spariti?

              • daouda scrive:

                mmo và a finì che io sò contro i dipendenti…sta a vedè…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Se metti sullo stesso piano la vita umana e un macchinario…

              • daouda scrive:

                Z. ha iniziato con il dir che I DIPENDENTI , poverini, sono discriminati e non possono evadere.

                Ebbene 2/3 della loro pensione sono di proprietà altrui.

                Tu hai rotto il cazzo sull’INAIL ( saresti stato scaltro a virare sulla questione della garanzia statuale ed invece non lo hai fatto, ma se lo farai, ti risponderò ) come se dovesse essere una sorta di protezione solo per parte del datore di lavro quando in realtà è anche una protezione per il dipendente, ergo che la paghi solo il “capo” è anch’essa una ladrata.

                Niente parallelismi di quel tipo Mà stai rilassato e trova un’altra scusa.

              • daouda scrive:

                la carta migliore sono le assicurazioni, ti converrebbe tirarla fuori

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                E’ una tutela del dipendente esclusivamente per due motivi:
                – tempi certi
                – garanzia contro l’insolvenza datoriale
                Nessuno dei due motivi c’entra con l’arricchimento.

              • Z. scrive:

                Non ci siamo capiti – non parlavo di evasione, ma di impossibilità materiale di omettere il versamento.

                Vale anche per i professionisti cui viene inflitta la ritenuta d’acconto, non solo per i dipendenti.

                Non significa che ci siano categorie migliori o peggiori di altre, ovviamente.

                Non agitarti, ché la vita è breve 😀

              • daouda scrive:

                “Tu confessi che hai barato, dai ciò che avresti dovuto dare, e lo Stato ti sconta sanzioni e/o interessi in tutto o in parte.

                Ma se già hai dichiarato tutto, e lo Stato rinuncia in tutto o in parte al suo credito, ti sta facendo un dono, non un condono. Alla faccia di chi ha accantonato il dovuto, come ad es. tutti i lavoratori dipendenti.”

                Z. guarda non serve che invece tu mi vuoi prendere per il culo, perché come tu in realtà non lo stai facendo perché sei ritardato, io sto a giocà.

                Il discorso è facile, se sei dipendente 2/3 della tua pensione, quando ci andrai forse, li dovresti consegnare al datore di lavoro che te li ha pagati.
                Il sugo del discorso è palese:

                – il dipendente non versa tutto quello che dovrebbe perché altrimenti il suo stipendio sarebbe più basso se si versasse tutti i contributi da sé stesso.

                – è evidente che questa è una cosa del tutto legale, cioè è un rubare legale

                Questo volevo dire né più né meno, giusto per dimostrare che la frase che hai scritto NON HA SENSO.
                Ed alla luce di questo ho scritto che essendo che nessuno mai accantona tutto il dovuto, la tua è una distinzione moralistica.

                poi se serve ariniziamo tutto da capo…

              • Z. scrive:

                Daouda, credimi, ho capito il tuo punto di vista sui contributi INPS. Ne discutesti qui già tempo addietro, se ricordo bene.

                È materia su cui sono ignorante e su cui non mi esprimo (sicuramente MT ne sa più di me). Peraltro i contributi INPS non sono imposte e non rientrano nella misura “saldo e stralcio” di cui si parlava.

                Se l’ordinamento italiano favorisca i dipendenti o gli autonomi è una questione interessante e a mio avviso non scontata. Ma non era di quello che intendevo discutere: non ho le competenze per farlo, anche se vi leggo volentieri al riguardo.

                Mi limitavo a dire che una misura che premia l’insolvenza rispetto al versamento (effettuato da parte di chiunque, anche imprese e autonomi: quello dei dipendenti era un esempio) è piuttosto singolare.

              • daouda scrive:

                Bah Z. il fatto che l’INPS ( schema di Ponzi ) non sia un imposta è un parere tuo, come è un parere alquanto diffuso che l’IVA sia una tassa che paghi il cliente mentre , a conti fatti, in realtà, è un’imposta aggiuntiva sul reddito di colui che vende ( merci e servizi o cos’altro ). Ovviamente svelare questo arcano sarebbe controproducente sull’ingranaggio, come lo è svelare che ogni dipendente riceve almeno metà pensione che non gli spetta .

                Guarda che io mica ho fatto un appunto su quel che scrivi concettualmente, che concordo.
                E’ la retorica della frase che circola superstiziosamente del dipendente che, poverino , versa tutto il dovuto che è falsa e mi ha fatto girare i coglioni perché il tuo discorso è certamente sensato.

                Per quanto riguarda le cose , i dipendenti prendono troppo poco, al netto delle agevolazioni che hanno per me, quindi la mia non è una battaglia dell’autonomo contro il dipendente.

  29. Z. scrive:

    A proposito, ho riletto di recente alcuni paragrafi di Prezzolini su fessi e furbi. Mi sono trovato a condividere in buona parte il pensiero di un autore già preso a modello da Fini.

    Sarà che sono invecchiato, e invecchiando si diventa un po’ di destra…

    • PinoMamet scrive:

      Leggo ora delle sue massime su Wikiquote.

      Alcune, poche, mi sembrano paurosamente invecchiate. Le altre direi che sono eterne.

      un esempio delle prime: “Appena fuori d’Italia, l’italiano torna ad essere quello che è: piemontese, toscano veneto ecc”; direi che adesso è esattamente il contrario;

      un esempio delle seconde: “L’italiano è un popolo che si fa guidare da imbecilli i quali hanno fama di essere machiavellici, riuscendo così ad aggiungere al danno la beffa, ossia l’insuccesso alla disistima, per il loro paese. Da molti anni il programma degli uomini che fanno la politica estera sembra riassumersi in questo: mani vuote, ma sporche.”

      • Z. scrive:

        Sull’Italiano fuori dall’Italia credo sia proprio come dici.

        So di due colleghi di un amico, bergamasco l’uno e siciliano l’altro, che lavorando nello stesso ufficio a Londra si parlavano solo in inglese.

        E questo è molto italiano!

      • PinoMamet scrive:

        Tra l’altro il mio amico tornato da poco da una conferenza all’estero mi diceva di come i relatori italiani, di qualunque origine geografica o universitaria di provenienza, finissero inevitabilmente per raggrupparsi tra loro (lui li evita perché li trova noiosi e boriosi, e di solito fa comunella con i sudamericani o i greci;
        lo capisco perché se vado al ristorante di lusso, inevitabilmente mi metto a chiacchierare con i camerieri evitando la compagnia “di lusso”; quando lavorai su un set, parlavo con macchinisti, operatori ecc. evitando il più possibile i “reparti alti”…
        ci deve essere qualcosa sotto- forse ci si riconosce tra simili, o forse la classe non è acqua, e i camerieri ce l’hanno e i ricchi, spesso, no 😉 )

      • Roberto scrive:

        Da italiano all’estero confermo.
        Frequento ogni italiano senza distinzione di origine e tifo, so ancora degli juventini o, iddio mi perdoni, dei fortitudini

  30. daouda scrive:

    A quella testa di capra di Francesco, che poi gratta gratta è un eretico liberale tendente a destra ( e fa ridere che se la prenda con i suoi compari tendenti a sinistra…ad ogni modo i fasci non esistono ed i comunisti anch’essi sono di centro a saper vedere, visto che in fondo il centro è lo stato ed il liberale medio è su di esso che valuta la propria liberalità…) volevo ricordare che mi ha rotto il cazzo su danesi ed italiani riguardo il fantomatico valore assoluto.
    Detto come lui sempre dice, non ha senso. Lo studio che avevo allegato del 2011 era un computo pro capite ripartito sulla percentuale di PIL. Io l’ho detto che comunque sia il dato per essere reso oggettivizzato và modellato sul potere d’acquisto reale del paese , ma ho anche sottolineato che allora i servizi ( in Italia chiaramente non in Danimarca che pur evadendo su una tassazione da folli almeno un ritorno lo hanno tralasciando il fatto che, oltremodo, hanno un alto reddito comunque sia, cosa che un italiano medio non ha quindi oltre a beffa il danno ) e le spese relative alle loro inefficienze complicherebbero la comparazione.

    Lui mi ha parlato di valore assoluto. Porco cazzo…d’altronde pé lui la Thatcher era liberista ma non ha capito un cazzo del liberalismo, che è una cosa sana, quando è presa per quella che è ( forse alla Camillo Berneri? ) è cosa comunque sia personale ed elitaria non da tutti.
    Dunque Francé, smettila de fa il simulatore che gratta gratta, quando serve, sia Keynes che Friedman che Hayek , lo statalismo lo giustificano ed incentivano ben bene.

    • daouda scrive:

      ovviamente l’eretico liberale è diverso dall’essere liberale in modalità politica, sorry per l’ambiguità

      • habsburgicus scrive:

        “El liberalismo es pecado”, Sardá y Salvany, anni 1880′ (1884 ?)
        e ho detto tutto ! d’ora in poi chiamatemi Peppino [cit. Totò, Peppino e la Malafemmina]

        • Moi scrive:

          Però l’ importante pei LiBBBeralz’ 😉 Italici è dare a intendere ai Trinariciuti di esser ancora Marxisti !

        • daouda scrive:

          Dio è liberale habs, per il semplice fatto che altrimenti saremmo tutti spacciati

        • daouda scrive:

          Il buon Moi continua a fare il servo della retorica.

          Spero tu prenda una buona prebenda che ti serva, altrimenti si innerva una diversa inconsistenza, per il fatto che a gratis poi si osserva un disservizio…sarà lo sfizio, almen che renda se sia inflitto.

  31. Roberto scrive:

    In topic (!!!)

    Miguel,
    Un esempio di aiuti di stato ad una compagnia aerea di cui parlavo qualche post fa.
    Spiega come mai chi viaggiava su una certa compagnia verso una certa destinazione pagava come una cena in pizzeria

    https://europa.eu/rapid/press-release_IP-19-4991_fr.htm?utm_campaign=58c66cc8dc97a53759048ebe&utm_content=5d444c3b46d5f60001b7b514&utm_medium=smarpshare&utm_source=facebook

  32. Moi scrive:

    Un certo Gene Le Bell (ex Wrestler ed ex Judoka, quindi applicando “grappling”, non “striking” …come direbbero nelle MMA) ha avuto modo di riportare non solo Bruce Lee, ma anche Steven Seagal … forse Quentin Tarantino “cripto-cita” lui … ma per ora, finché non vedo il film, NON voglio approfondire troppo 😉

    • PinoMamet scrive:

      Ha avuto modo di far cosa? Non ho capito.

      Premesso che comunque si tratta di attori, che nel tempo libero insegnavano arti marziali, i film di Steven Seagal sono abbastanza brutti (ignoro quale sia il suo livello da praticante di aikido nella realtà, chissà, magari è bravino);
      quelli di Bruce Lee sono bruttissimi visti ora , ma probabilmente fantastici visti negli anni ’70 da un pubblico che non aveva mai visto il kung fu.

      Di incontri veri ne fece, che io sappia, uno solo, con tale Wong Jack Man (così reso dalla trascrizione cantonese-americanizzata…), e a porte chiuse.

      la moglie di Bruce Lee disse che durò 5 minuti e B.L: vinse senza difficoltà gettando a terra l’avversario;
      Wong Jack Man disse che durò 20 min- circa e che vinse lui immobilizzando B. L: sotto il braccio;

      e cercando cercando, in rete ho finalmente trovato una testimonianza imparziale di un cinese-americano, tra i pochissimi che assistettero all’incontro (che era nato in seguito ai ripetuti tentativi di B.L. di screditare l’insegnamento tradizionale del kung fu);

      beh, dice che durò circa 5 minuti, che effettivamente B.L: fu immobilizzato una o due volte, e che effettivamente W.J.M. inciampò e a finì a terra, e che alla fine erano tutti e due spompati e la cosa finì lì.
      Che mi sembra la descrizione realistica di qualunque incontro tra due non-professionisti del ring che non sanno come gestire il fiato.
      B.L. peraltro praticava ancora la “sua” versione del Wing Chun e non era il muscolosissimo e allenatissimo atleta che si sforzò di diventare in seguito.

  33. Moi scrive:

    Condizionali d’ obbligo,

    Premesso che Gene Le Bell ora ha 85 anni e passa, si è dedicato in passato anche a coordinare gli “Stunts” dei film d’ azione e … a inizio Anni Settanta, avrebbe immobilizzato un Bruce Lee che sul set “calcava troppo il piede” 😉 sugli allievi di Le Bell. Qualcosa di analogo sarebbe accaduto nella prima metà degli Anni Novanta con Steven Seagal , altrettanto “sborone” 😉 sul set ; stavolta, però, Gene Le Bell avrebbe applicato una tecnica di strangolamento fino a far quasi svenire Steven Seagal.

  34. Moi scrive:

    Non poteva mancare il Filippino “naturalizzato” USA Dan Inosanto, osannato da alcuni e odiato da altri come presunto “Avvoltoio” dell’ Eredità Marziale di (nel senso di “Poter Insegnare a Nome di” … e qui c’è, o c’è stato molto, un immenso giro di “taroccherìe” sulle certifcazioni !) Bruce Lee

    https://variety.com/2019/film/features/bruce-lee-once-upon-a-time-in-hollywood-dan-inosanto-1203287237/

    • PinoMamet scrive:

      Mi pare che abbia sostanzialmente ragione: è notorio che B.L: ammmirasse Mohamed Alì e non sarebbe mai andato in giro a vantarsi di poterlo storpiare o cose del genere.

      Riguardo al comportamento sul set, poi, ricordo un’intervista con Jackie Chan, che, giovanissimo, era stato uno degli stuntman in un film di B.L.; beh, dice che B.L. gli fece male per errore, colpendolo veramente con un “nunchaku”; lui non ci fece neanche caso, perchè insomma era ampiamente nei rischi del mestiere e più o meno un inconveniente quotidiano, ma Bruce Lee si mostrò premurosissimo interrompendo l’azione, chiamando soccorsi e infine chiedendo anche allo sconosciuto Jackie Cham di uscire con lui la sera.

      Insomma, secondo me è un cazzaro anche questo Le Bell.

    • PinoMamet scrive:

      Peraltro Inosanto disse di aver scoperto di dovere il cognome a un antenato italiano, e non spagnolo come credeva.
      Un paesano, insomma. 😀

  35. mirkhond scrive:

    Scrivo qui sotto per comodità.
    Riguardo alle presunte radici matrilineari circasso-abkhaze di Leonardo da Vinci, ho scoperto questa chicca:

    https://en.wikipedia.org/wiki/Abkhazians_of_African_descent

    Quindi un ipotetico film hollywoodiano su Leonardo da Vinci, potrebbe non essere del tutto in torto nel presentare la madre, la serva Caterina, come di origini afro-caucasiche. 🙂

  36. mirkhond scrive:

    Sebbene gli storici siano in gran parte convinti che questa popolazione afrocaucasica si sarebbe formata nel XVII secolo, da schiavi importati dagli Ottomani che allora dominavano l’Abkhazia e fossero utilizzati nella coltivazione degli agrumi, grazie al clima subtropicale delle coste sudorientali del Mar Nero, e dunque successiva a Leonardo da Vinci (1452-1519), però abbiamo la testimonianza di Erodoto (V secolo a.C.), il quale racconta di una popolazione etiopica stanziata sulle coste della Colchide (poi Abasgia/Abkhazia).
    E il fatto che questa popolazione si sia totalmente abkhasizzata nella lingua e nei costumi, in modo non dissimile dai loro conterranei di pelle chiara, potrebbe deporre a favore di un’origine molto antica di tale stanziamento.

  37. Moi scrive:

    Speravo che simili scempi fossero finiti a Inizio Novecento …

    https://www.vanillamagazine.it/le-100-torri-della-bologna-medioevale-un-fascino-che-supera-la-moderna-new-york/

    … occorre mostrare altro ?! … E vale per tante altre città Italiane.

    • Z. scrive:

      È certamente un peccato. Va detto che tenere su una gran quantità di torri medievali vuote con i costi e i rischi connessi sarebbe stato improponibile…

  38. Moi scrive:

    Pd spaccato anche sulle petizioni contro Salvini. Calenda: “Le ho unite. Facciamo sforzo di unità?”. Renzi ritira la sua: “Ridicolo”

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/03/pd-spaccato-anche-sulle-petizioni-contro-salvini-calenda-le-ho-unite-facciamo-sforzo-di-unita-renzi-ritira-la-sua-ridicolo/5366883/

    Conflitti Estivi, al contempo esterni e interni al PD …

  39. Moi scrive:

    E’ più grave minacciare di sparare in testa a qualcuno, incidentalmente Ministro _ … ah, no, dài : facciamo ch’ è un auspicio per conto terzi, tipo quello a Lampedusa a Carola Rakete stuprata dai Negri _ o dire “zingaraccia” ?

    https://www.lapresse.it/politica/definisce_donna_rom_zingaraccia_bufera_su_salvini-1685567/video/2019-08-01/

    • Z. scrive:

      Pare sia la canzone italiana più nota nel mondo!

      • Moi scrive:

        … Non credo proprio !

        Sicuramente è più famosa “O’ Sole Mio” e tutte quelle da Festival dello Stereotipo Napoletano 😉 , ma in effetti NON sitratta di canzoni in LINGUA Italiana …

        Però almeno fra le canzoni moderne direi che quelle di Mino Reitano , Toto Cutugno e Albano&Romina sono i veri (!) Inni dell’ Immigrato Italiano all’ Estero.

        Ah, in “Spiderman Far From Home” , per far capire che vanno in Italia mettono su “Stella” di Umberto Tozzi !

        … Io avrei messo questa qui, invece 🙂 :

        https://www.youtube.com/watch?v=MznjUOxNCOk

        fra l’ altro la parola-chiave è già in Inglese !

        • PinoMamet scrive:

          Mmm non saprei. A orecchio tendo a pensarla come Moi ma mi incuriosisce che ci sia questa nomea per Romagna Mia.
          In effetti non stonerebbe affatto in un ritsotrnate “italiano” all’estero, con tovaglie a quadretti, “fettucine alfredo” e “spaghetti bolonyese”.
          E il cuoco il cui nome viene regolarmente mal scritto come Guiseppe, ovviamente 😉

          PS
          Nella mia cittadina c’è un gelataro che la mena (o la sua clientela) che sarebbe “il più bravo d’Italia”.
          Vado in gita in Toscana, e in una cittadina (forse Monetpulciano?) c’è “il campione d’Italia del gelato”.

          Incuriosito, cerco le classifiche dei gelatai migliori.

          In una, quello della mia cittadina è “tra i migliori 5 dell’Emilia Romagna”, in una è tipo ventisettesimo in Italia, in un’altra quarantacinquesimo.

          Non voglio dire che racconti balle: diciamo che si baserà su una classifica, di qualche anno fa… (come i colleghi toscani).

          Probabilmente per Romagna Mia è la stessa cosa…

          • Z. scrive:

            Si, immagino che sia andata così. Probabilmente c’è stato una specie di sondaggio in una data occasione, e Romagna mia era quella più conosciuta dalla platea.

            Personalmente io avrei puntato su Volare…

  40. Moi scrive:

    @ PINO

    A proposito di Personaggioni Strambi, conoscevi ‘sto Hulon Mitchell Jr. AfroAmericano Separatista Falashah (o qualcosa del genere) … che si faceva chiamare Yahweh Ben Yahweh ?

    https://www.youtube.com/watch?v=e21x0egZOUA

    https://en.wikipedia.org/wiki/Yahweh_ben_Yahweh

    Yahweh ben Yahweh, Leader of Separatist Sect, Dies at 71
    By DOUGLAS MARTINMAY 9, 2007

    https://www.nytimes.com/2007/05/09/us/09yahweh.html

    • PinoMamet scrive:

      Non lo conoscevo, ma sono a conoscenza del movimento afroamericano che sostiene che i neri siano i “veri” ebrei (credo usino il termine “hebrew”, e non “jew”);

      ti dirò di più, quando sono stato in scambio in Germania quest’anno ho incontrato a Stoccarda un raduno di un centinaio di neri (suppongo africani e non afro-americani ma chissà) in abiti africani o mezzo-africani, ma con zucchetto e in testa e tallit sulle spalle (indossato “a sciarpa” come fanno spesso gli ebrei riformati, tra l’altro);
      quelli di loro che erano in abiti “normali” portavano una cuffia (inizio Giugno, un caldo pazzesco) a righe rosse e bianche se ricordo bene, di cui ignoro completamente il significato.

      Non ho la minima idea di cosa stessero facendo tutti insieme, a Stoccarda poi, di tutti i posti sulla terra che possano aver qualcosa a che fare con africani e/o Ebrei antichi.

      Visto che avevo con me la kippah la ho indossata e ho provato ad attaccare bottone con due marcantoni, ma non si sono dimostrati per niente amichevoli.
      Mah?

      • daouda scrive:

        un negro marcantonio è un cinese ferreo che è la metà, due pippe.

        Se je raccontavi la storia dei falashà te menaveno, se facevi finta da seguire Jah boh, magari erano rastafariani.
        I negri sò troppo poco razionali ( del tutto diverso dall’intelligenza sia chiaro ) pé sgamà che seguono stronzate “bianche”

      • mirkhond scrive:

        Hai parlato loro in Tedesco?

        • PinoMamet scrive:

          No, in inglese (anche perché mi sembravano davvero appena arrivati dall’Africa per qualche motivo) e hanno risposto molto sbrigativamente al saluto.

  41. mirkhond scrive:

    Mi riferivo a Pino.

  42. PinoMamet scrive:

    Specialmente per Mirkhond:

    https://www.repubblica.it/scienze/2017/08/03/news/i_misteri_dell_antica_grecia_ora_ci_prova_la_genetica-172302873/?fbclid=IwAR38eVr7bHg0HLf7Gy8zR5m0WxPEqb6sgbVSTYjDQGCD19puJUyD5o32UOo

    come al solito, al netto delle semplificazioni giornalistiche, colpisce in positivo l’atteggiamento degli studiosi italiani intervistati, che, pur da posizioni piuttosto differenziate, rispondono “i greci moderni discendono in gran parte da quelli antichi? grazie al cazzo…”

    • PinoMamet scrive:

      Più seriamente: sono quasi tutti concordi nel trattare la genetica- disciplina scientifica e rispettabilissima- con i guanti e con un grano di sale, bene attenti a non identificarla con l’unica fonte possibile per la Storia o a non confonderla geni e popoli…

  43. mirkhond scrive:

    Molto interessante.
    Però come si spiegherebbero gli apporti slavi che ci sono stati nel Medioevo, e che hanno lasciato una forte traccia nella toponomastica romea (solo in Morea sono stati contati 429 toponimi di origine slava)?

    • PinoMamet scrive:

      Mah, ogni volta che trovo uno studio genetico, dice il contrario di uno precedente. Probabilmente si comincia ora (“ora” in senso relativo, magari 20 anni fa…) a comparare quello che dice uno studio che paragona tot campioni “greci”, “albanesi” e “turchi” con uno che utilizza campioni “greci”, “turchi” e “bulgari” e così via…
      (non so se mi spiego, spero di sì, naturalmente semplifico anche perché sono un ignorante della materia)

      In ogni caso, per me che sono di formazione umanistica, la genetica è un’affascinante disciplina accessoria che può svelare (o più spesso, confondere 😉 ) eventi avvenuti specialmente nella Preistoria;

      ma non parla di lingue, non parla di culture, non parla di idee, insomma, non parla di niente di quello che mi interessa e che è poi quello che “fa” un popolo, molto più dell’aplotipo J-tal-dei-tali anziché E-talaltro…

      • Moi scrive:

        Concordo ! NON credo che una singola persona sia soltanto i propri geni … a maggior ragione NON lo credo per interi popoli.

        Poi va be’, se mi dicono che i Pigmei sono molto uniformi geneticamente grazie all’ isolamento … be’: grazie al cazzo, di cui sopra ! 😉

  44. Moi scrive:

    movimento afroamericano che sostiene che i neri siano i “veri” ebrei (credo usino il termine “hebrew”, e non “jew”);

    ———–

    Mah … sinceramente: fino a un certo punto, e sottolineo “certo” (!) punto, li capisco anche ! Sono paradossalmente i più Americani di tutti proprio perché sono i più violentemente sradicati dalle proprie origini.

    MA NON possono per questo attribuirsi “at dick” 😉 qualunque Personaggio / Popolo della Storia Europea originario di aldisotto Lampedusa ! 😉 Hanno origini incerte e debbono farsene una ragione, o meglio : dovrebbero farsi una ragione di essere individualmente (!) Americani e di essere frutto di qualunque cultura alla quale si dedichino.

  45. Moi scrive:

    Poi proprio perché NON credo alla “geneticità” della cultura, trovo abbastanza grottesco quelle cose di “Cultural Appropriation” per cui un AfroAmericano che non si è mai minimamente interessato _ ad esempio _ di Jazz debba avere l’ ultima parola rispetto a un “Bianco” appassionato invece di quel genere musicale.

    • PinoMamet scrive:

      E concordissimo

      (peraltro non mi sognerei mai di dire che, per essendo vicino di casa di Verdi, mi intendo di lirica più dei tenori coreani e delle soprano giapponesi dei nostri Conservatori…
      e credo che nessuno abbia mai avuto niente da dire contro il violoncellista Yo Yo Ma, il direttore d’orchestra Zubin Mehta, o migliaia di altri bravissimi musicisti classici delle origini più diverse…
      forse gli afroamericani dovrebbero avere idee un filo più aperte…)

  46. Moi scrive:

    Pare che sia in parte Aborigena Megan Gale, la modella Australiana divenuta celeberrima ai tempi dei “telefonini antichi” 🙂 e riesumata 😉 qualche anno fa nell’ ultimo film della saga di Mad Max !

    Fra l’altro è interessante come l’estetica di quel film sia un’imitazione di “Ken Il Guerriero”, che a sua volta è l’ esasperazione caricaturale Giapponese del primo Mad Max !

    • PinoMamet scrive:

      Non è aborigena, è mezza maori anche lei (la madre, evidentemente neozelandese).

      In effetti è una donnona, statuaria ma come dire, impegnativa.

  47. Moi scrive:

    Ma il “Black History Month” [sic] … ha solo di queste “rivelazioni sconvolgenti” 😉 o anche altro ?

  48. Moi scrive:

    Salvini , in occasione del “Sicurezza Bis”, fa espressamente gli auguri alla Madonna di Medjugorje … probabilmente l’avrà fatto per contrasto polemico al PD che, quando governavano loro, facevano sempre degli auguri di Ramadan (non di rado anche di Hannukah … purché prendendo le distanze da Israele) … e ci sta ! 😉

    • PinoMamet scrive:

      Questo fatto di Salvini che sventola rosari e ringrazia i santi è una delle cose che trovo più irritanti del personaggio.

      Non capisco neppure cosa abbia da guadagnarci. La Chiesa l’Italia ce l’ha già, e se ne frega altamente.

      Del resto, vuoi fare il personaggio del matto-di-guerra, tutto azione e giubbotti militari? Benissimo. Che c’entra la religione?
      Vuoi fare il compagno di grigliate, che guarda i culi delle femmine, birra e rutto libero? Ottimo. Che c’entra il rosario?

      I rosari lasciateli ai ciellini.

      • Z. scrive:

        Credo che il richiamo ostentato alla fede sia una prassi tipica dell’ultradestra in diversi Paesi europei. In Italia è più raro: fino a quest’anno al massimo riguardava Forza Nuova.

        Per quanto mi riguarda, non essendo religioso, la cosa mi lascia piuttosto indifferente…

        • PinoMamet scrive:

          A me da e darebbe fastidio in ogni caso: da credente, da non credente, da credente in un’altra religione, da votante di destra o da votante di sinistra;

          è una cosa di cattivo gusto, e non lo dico nel senso morale del termine, ma proprio nel senso estetico;

          potrei accettarla da una signora, dichiaratamente cattolica, sopra i settant’anni d’età, e senza incarichi troppo attivi in politica: diciamo una senatrice a vita.

          In tutti gli altri casi, è proprio un passo falso, una cosa fuori personaggio.

          • PinoMamet scrive:

            E ci comprendo, in quelli che non devono dirlo, anche i vecchi democristiani:

            quelli venivano votati perché erano intelligenti, astuti, diabolici, sottili, abili parlatori, e non erano comunisti. Al limite perché erano clericali.
            Che fossero anche cattolici era un dato accessorio.

          • Z. scrive:

            Oddio, io non sono in grado di dire se mi darebbe fastidio da credente. Non sono credente, e se mai lo sarò (improbabile, ma non impossibile) sarò una persona diversa, con una visione del mondo diversa…

            Pare che mediamente Salvini ai cattolici non dispiaccia, comunque. Non necessariamente per i rosari, certo, ma se non altro i rosari ostentati non sembrano nuocergli troppo. Detto questo, neppure io credo che giovino granché al suo consenso.

    • Zhong scrive:

      Visti i post sulla sua spagina Facebook… pure il babbo di Renzi e’ molto devoto alla Madonna di Medjugorje…

      …il cerchio si chiude 😀

  49. mirkhond scrive:

    “I rosari lasciateli ai ciellini.”

    E a chi ha davvero fede.

    • PinoMamet scrive:

      Infatti, ma chi ha davvero fede di solito non li sventola.

    • Moi scrive:

      … e allora perché i Sikh o i Musulmani o gli Haredìm possono _ anzi : li si esorta a farlo esercitando il Diritto ! _ “ostentare” finché vogliono ? NON è una domanda retorica, vorrei capire un punto di vista che NON è il mio !

      • Moi scrive:

        Insomma : il Cristianesimo lo si porta con sé con un pudore solitamente riservato ai genitali 😉 , mentre Ebraismo, Islam, Sikhismo si esibiscono come fossero bicipiti tatuati 😉 … sul serio, vorrei capirne il presunto motivo intrinsecamente coerente.

        • Moi scrive:

          Oh … naturalmente anche Mauricius è benissimoaccetto a dar risposta, eh !

        • PinoMamet scrive:

          Anche questo è falso.

          Tu vivi in Italia, che è un paese in grandissima parte cattolico e con una storia cattolica.

          Ci sei talmente dentro che probabilmente non te ne accorgi, come il pesce non si accorge di nuotare nell’acqua (se ne accorge quando il pescatore lo tira fuori…)

          In Italia, molte persone vivono il cattolicesimo in maniera personale e intima, e ne parlano poco; è vero;

          altre- e tante- ne fanno una bandiera, e ne parlano tanto e spesso.

          Ogni tre per due c’è in televisione il Papa, e non passa giorno senza che ci sia sui mezzi di comunicazione qualche prete o vescovo;
          se si discute di.. qualunque cosa, i giornalisti si premurano di conoscere il parere della Chiesa, della CEI o del parroco del paese;

          a Natale e a Pasqua, gli schermi televisivi si riempiono di sceneggiati vecchi e nuovi su Betlemme, Gerusalemme, i pastori del presepe, i re Magi e così via;

          se c’è un funerale di Stato è invariabilmente celebrato col rito cattolico da un prelato cattolico che fa una predica cattolica…

          questo può piacere o non piacere, ma è parecchio diverso dal dire che “il Cattolicesimo è nascosto con pudore”.

          Poi i cattolici non devono portare dei copricapi strani, questo sì.

      • PinoMamet scrive:

        No, non mi sono spiegato: io non ho niente contro i cattolici e niente contro chi porta simboli religiosi.

        Trovo di pessimo gusto un politico che ostenti la sua presunta religiosità, specialmente quando (come nel 99% dei casi) appare del tutto falsa.

        Catenine e turbanti non c’entrano nulla.

        • daouda scrive:

          Ad ogni modo è singolare che questi giudizi li diano un ebreo, che non può non rivolere la teocrazia anelata, ed un ateo, è il frutto di quel che i padroni hanno voluto.

          Lo sappiamo tutti che non esiste politica senza sacralità, l’esistenza dell’ateismo è del tutto strumentale come sappiamo che il liberalismo non è mai esistito.

      • roberto scrive:

        la vedo esattamente come Pino.

        sei cattolico e giri con il croefisso al collo in bella vista? ok va benissimo, fatti tuoi (specialmente quando il golgota sono delle poppe burrose)
        sei salvini e usi la madonnina e padre pio per puri scopi elettorali? bleah

        • mirkhond scrive:

          Roberto

          Tempo fa accennasti che negli USA ci sono notevoli differenze culturali tra gli abitanti dell’est e quelli dell’ovest.
          In che senso?
          Avendo un’immagine degli USA che è quasi esclusivamente cinematografica più i racconti di parenti e conoscenti che hanno vissuto lì, l’idea che me ne sono fatta è quella di una società molto omogenea al suo interno, nonostante le più svariate provenienze dei suoi abitanti.
          Potresti approfondire quanto hai accennato in relazione a ciò che accennasti?

          • roberto scrive:

            faccio un caveat:
            sono semplici impressioni, senza pretese, e mi limito al gruppo “bianchi” o bianchizzati (cioè di varia origine ma che hanno totalmente assunto il modello di vita WASP, obama per capirci). inoltre ogni aggettivo va parametrato al modello usa. se dico “tradizionalisti” lo dico nell’accezione di un popolo la cui tradizione più antica varà si e no 200 anni.

            sulla costa est mi sembrano più simili a noi europei, più tradizionalisti, legati al passato, amanti della bella vita e delle belle cose, cittadini.

            sulla costa ovest sembra invece di vedere ancora la mentalità da pionieri, più semplici, più legati alla natura, più coraggiosi e aperti verso le novità, più ribelli

            ti faccio qualche esempio in base a cose che ho visto.

            costa est, nei ristoranti eleganti ci vai vestito elegante e non con le scarpe da basket (specialmente la sera). costa ovest, molto più casual e vedi gente con il cappello da cow boy o con la camicia a quadroni da boscaiolo.
            costa est, vai in giro per boschi e foreste, ma poi hai uno chalet. costa ovest, vai in giro per boschi e foreste e poi dormi in tenda o al massimo in un rifugio
            costa est, vedi le classiche case neovittoriane, con parquet e mobili in legno, costa ovest case sempre modernissime sia come stile che come arredamento

            • mirkhond scrive:

              E nelle aree centrali tipo Ohio, Michigan, Illinois, Indiana, Wisconsin, Minnesota ecc.?

              • mirkhond scrive:

                Trump in quali aree ha il suo maggior bacino elettorale?

              • roberto scrive:

                non sono stato in nessuno degli stati da te citati!

                negli stati centrali sono stato solo in wyoming, utah e arizona (in tutti e tre trump a vinto facilmente).
                lì mi sembra veramente un mondo a parte, cowboy, contadini, underdogs….ho conosciuto un’avvocatessa che mi ha raccontato come se nulla fosse che lei andava in tribunale con pistola, cappello da calamity jane e stivaloni da amazzone….

              • mirkhond scrive:

                Insomma, stando a quel che racconti, l’immagine cinematografica degli USA ricalca quella delle aree occidentali.
                Del resto Hollywood è in California.

              • PinoMamet scrive:

                Beh io ho visto solo la costa est e devo dire che (a parte che confermo le impressioni di Roberto) mi è sembrata già notevolmente simile a quello che si vede in TV o cinema
                (compresi i sobborghi di casette di legno dove la gente davvero vive…)

                ho un pessimo ricordo di New York, che non mi ha lasciato nessuna impressione positiva.

                Conosco milioni di persone che dicono di esserne tornati elettrizzati, illuminati, riempiti di voglia di fare o di vivere eccetera.

                Mah.
                A me è sembrata una città tutt’insieme brutta e sporca, con un grosso parco (davvero grande, ma a parte la grandezza… niente di speciale) e alcuni begli edifici anni Trenta o Quaranta.
                Ma sono le impressioni di un gitante.

                Invece una cosa che rarissimamente si vede al cinema dell’America (Roberto e altri mi confermeranno o smentiranno) è “il lato B”, per così dire:

                cioè, arrivi e rivedi tutto quello che hai visto al cinema, e va bene.
                Ma poi giri l’angolo e vedi una stradina normale, sporcuccia, con delle carte a terra, dei manifesti normali, degli uffici normali… e quello al cinema non lo vedi.

                Vai al mare, vedi le spiaggione con le onde grandi, oceaniche, del cinema; ma poi vai il giorno dopo, e vedi la spiaggia un po’ triste di una giornata grigia, con il mare calmo, la solita gente da spiaggia di tutto il mondo.

                Non so se rendo l’idea… per dire:

                vorrei entrare in una scuola statunitense e vedere se ci fanno anche lezione, o se ci sono solo mense e armadietti.

              • mirkhond scrive:

                A tuo parere il cinema americano è abbastanza realistico o racconta una realtà edulcorata?

              • PinoMamet scrive:

                Dipende… secondo me il 90% del cinema “commerciale” racconta una realtà falsata, non necessariamente edulcorata ma comunque non reale.
                Realistica sì, anche; ma non reale.

                Guarda come raccontano gli eventi storici, per esempio, e non mi riferisco alle trame.

                Cioè, vedi in Italia Il giovane favoloso, quello su Leopardi hai presente?
                Beh (tranne alcune parti ambientate a Napoli, curiosamente, perché il regista è napoletano) non è mai hollywoodiano, nelle ambientazioni, nei costumi, nei discorsi.

                Si tratta di una ricostruzione del passato come, semplicemente, dello stesso “posto” in cui viviamo oggi… solo anni fa.

                Muore la tizia, come si chiama, quella che ispira Silvia. Leopardi va a casa sua: è una casa povera, semplice, ma non una baracca.
                Il padre, cocchiere, è vestito più semplicemente dei conti Leopardi; ma non da straccione.

                Gli americani avrebbero subito fatto il contrasto, il ricco conte malato che vive nel maniero inaccessibile e cupo, e la pezzente libera e bella scalza coi capelli al vento…

                non c’è modo di fargli entrare in testa che il passato non era così , quella è la loro fantasia auto-giustificativa di nipoti di emigrati.

                Che se giro “in location”
                (cioè, le scene ambientate casa di Leopardi le giro a casa di Leopardi ) non ho bisogno, anzi, NON DEVO mettere luci strane o irreali o “che danno l’idea del passato”…

                invece il film è italiano, e infatti da questo punto di vista funziona benissimo: Recanati è Recanati, col suo clima e le sue luci, una persona benestante del settecento, o povera del settecento, parla si muove e si veste come una persona benestante o povera, con abiti normali… della moda dell’epoca, ovviamente.

                (Tranne la parte di Napoli “sotterranea” dove ha voluto fare la cartolina dell’orrore hollywoodiana, chissà perché, forse per venderlo all’estero…)

              • PinoMamet scrive:

                Chissà se la differenza notata da Roberto ha a che fare anche con questo:

                https://en.wikipedia.org/wiki/European_Americans#/media/File:European_Ancestry_in_the_US_by_county.jpg

                gli Stati Uniti sono il più grande paese tedesco del mondo, dopo tutto…

              • Roberto scrive:

                New York non l’ho trovata particolarmente bella, ma ci sono alcuni posti che mi hanno emozionato perché visti mille volte al cinema (per dire Manhattan vista da Brooklyn o il Brooklyn bridge nell’inquadratura delle prime scene di c’era una volta in America).
                Ho trovato in effetti eccitante l’atmosfera (teatri, musical, cinema, ristoranti, bar, basket) ed il melting-pot.
                Insomma direi brutta, ma eccitante

                Sul lato B, beh per me quella è l’America. Non i negozi dell 5th avenue, ma i tre ragazzoni di colore che armeggiano su una vecchissima macchina in una strada sporca del queens, davanti ad un garage con la serranda bruciata….o per Boston, non il waterfront e fenuil hall, ma le villette di legno con i pali della luce sgarrupati

                Questo lato B è effettivamente poco rappresentato al cinema

              • Z. scrive:

                Ma il nero è tutto “tedeschi” o comprende anche zone nere perché non censite?

              • Roberto scrive:

                Ps sono entrato in una scuola e si, fanno lezione
                😉

              • mirkhond scrive:

                Mi associo alla domanda di Zanardo sui Tedeschi.

              • mirkhond scrive:

                La scuola pubblica americana è scadente?

              • Roberto scrive:

                Così dicono….
                Mio fratello ha comprato casa in un posto dove ci sono scuole pubbliche particolarmente buone e mi dice che non sono tanto diverse da quelle italiane, ma immagino che una scuola di un quartiere ricco di una città ricca non sia paragonabile ad una scuola di qualche ghetto sfigato

              • PinoMamet scrive:

                Credo che il nero nella cartina siano tutti tedeschi.
                La mappa si riferisce solo alla distribuzione della popolazione “bianca”, quella di altra origine è trattata altrove.

              • mirkhond scrive:

                Da ciò che appare nella cartina, sembrerebbe che la popolazione di origine tedesca sia maggiore di quella di origine anglosassone e irlandese anche messe insieme.
                Ovviamente sempre riguardo alla popolazione bianca.
                Gli Italiani pensavo fossero più numerosi e presenti in misura massiccia anche in California, oltre alla zona di New York e alla Florida.

              • PinoMamet scrive:

                La cartina indica la maggioranza, contea per contea;
                naturalmente ci sono molti italiani in California, ma a quanto pare sono la maggioranza nelle contee del New Jersey- New York ecc.

                In effetti mi risulta proprio che gli statunitensi di origine tedesca siano più numerosi dei britannici (anglo-irlandesi).

                Credo abbiano sostanzialmente rinnegato l’origine tedesca, tenendola il più nascosta possibile, “inglesizzando” i cognomi ecc. attorno all’epoca della Prima Guerra Mondiale;
                ma la cultura media statunitense, popolare, continua a sembrarmi più simile a quella tedesca
                (il fai da te, il culto del lavoro, dei giardini, delle feste con birra e wurstel, l’umorismo un po’ grossolano…) che a quella britannica (le classi sociali, gli aristocratici con la puzza sotto il naso, lo humor nero o depressivo…)

              • PinoMamet scrive:

                A proposito di cognomi:

                mille anni, dovetti scrivere un “trattamento” (pre-sceneggiatura) su commissione, ambientato in Texas-New Mexico, dove non sono mai stato.

                Chi me lo commissionò ci volle dentro degli indiani (nativi americani), e io gli misi i cognomi che trovai su internet: che sono, in massima parte, cognomi inglesi o spagnoli (altrove anche francesi… o tedeschi).
                Invece lui ci voleva proprio i nomi tipo Cervo A Primavera o Bisonte in Erba ma Quella Buona.

                Fatto sta che vedo, per interesse personale, molti documentari sulla vita attuale di Pawnee, Navajo, Lakota ecc., e pochi hanno cognomi tipo Two Bulls o Six Kills (magari il nome del trisavolo trasformato in cognome), la maggior parte si chiama tipo Porter o Garcia, per intenderci.

                Mi chiedo chi, quando e perché gli abbia dato questi cognomi, come sia funzionata la cosa.

                Sospetto che ci siano dietro predicatori e scuole cristiane, ma chissà.

                Scopro anche che fino al 1978 (ieri!) le pratiche religiose native erano vietate dal governo statunitense;
                nel 1978 c’è stato un American Indian Religious Freedom Act che le ha di nuovo permesse
                (ma, sento nei documentari, molte famiglie le hanno perse del tutto- idem le lingue- e le stanno recuperando ora nelle nuove generazioni…)

                poi i cattivi e razzisti siamo noi italiani, eh?
                scusate…

  50. mirkhond scrive:

    Infatti.

  51. Moi scrive:

    @ PINO

    Ma se fosse vera la roba più semplice ?

    Cioè semplicemente, appunto, che Salvini ostenta i rosari e affini perché … sa che fa triggherare 🙂 la Sx “Laica” se NON addirittura “Laicista”,che però fa sempre auguri di Ramadan (o di Hannukah, previa presa distanza dalla politica di Israele !) ?

    … O le Femministe Lesbiche Vegane 😉 che dicono di aver (ipoteticamente) diritto ad andare anche in topless in Chiesa MA si velano regolarmente in Moschea senza premettere niente … Che adottano le agnelline a Pasqua ma per l’ Ecatombe di Post Ramadan stan mute e gobbe ?

    Secondo me, elettoralmente, ‘ste esibizioni di Cattolicesimo modello “Jan III Sobieski & Marco D’ Aviano da film di Renzo Martinelli gemellati con il Leonida di 300” 😉 gli danno punti simpatia elettorali _ e tanti !_ proprio perché in controtendenza al FiloIslamismo ipcorita politically correct da Professoroni / Intellettualoni / Giornalistoni (chi può esssere antropologicamente più antipatico di loro ?!) di Sx !

    • PinoMamet scrive:

      1- Ti prego, ti prego, per favore, non dire “professoroni” e “giornaloni”: è odioso, è stupido, e davvero indegno della tua intelligenza.

      2-no, non credo che Salvini voglia perdere i voti che non ha (“faccio arrabbiare la sinistra”), credo che voglia guadagnare i voti dei cattolici convinti, invece;

      3-non ho mai conosciuto femministe lesbiche vegane che si velino in sinagoga e approvino l’uccisione di agnelli per il Ramadan, e sì che di gente strana ne conosco. Ma se ne conosci una, per favore, portala, sarei curioso di sentire la sua opinione.

      • Z. scrive:

        1) E’ il linguaggio dei filogovernativi di oggi; è un linguaggio coerente con il loro modo di ragionare, che peraltro ha già avuto ampio corso – in forme non troppo diverse, considerato il profondo divario temporale – nel primo dopoguerra. Mi stupirebbe non vederlo riprodotto (anche) qui.

        2) Secondo me Moi intende dire che Salvini intende provocare reazioni scomposte negli avversari, utili a ricompattare la propria base. Succede (è successo anche ieri per lo sgombero in Bolognina, per dire) ma nel caso di specie non sono sicuro che abbia ragione.

        3) Su questo secondo me Moi non ha tutti i torti. Al di là di personaggi più o meno immaginari come le “lesbiche femministe vegane”, ci sono minoranze presso cui la tolleranza verso le usanze religiose esotiche è più sviluppata che non la tolleranza verso le usanze religiose cattoliche. Però parliamo, devo dire, davvero di minoranze, ampiamente sovrastimate e spesso sovrastimantesi.

  52. Moi scrive:

    @ ZETA & ROBERTO

    Bibbiano : SENZA scendere in dettagli scabrosi e chi ci possa speculare elettoralmente … NON credete che la risatina di Zingaretti sia stata quantomeno inopportuna ?

    https://www.youtube.com/watch?v=q_mYL3_WAPg

    • Roberto scrive:

      1. Non me ne frega assolutamente nulla di zingaretti
      2. Credo che sia opportuno schernire una, ehm, giornalista che inizia un’intervista così, quindi no, non è inopportuno

  53. Moi scrive:

    Ai tempi dei Vic’ Democristianàz’ 😉 i Musulmani NON c’ erano (o in numero minimo, trascurabile) … poi, com’è andata, già sappiamo che Guareschi lo profetizzò nel 1946 ! 😉

  54. Moi scrive:

    Segnalo a Mirkhond che nel Caso Bibbiano c’ è stata anche una certa Fadia Bassmaji … una giovane donna “integratasi” quivi in “Frangistan” nel Movimentismo LGBTQA+ dopo aver rinnegato l’ Islam.

  55. mirkhond scrive:

    Cioè una lesbica ex musulmana avrebbe avuto in affidamento un bambino sottratto ai genitori con discutibili metodi?

  56. Mauricius Tarvisii scrive:

    TAV: sulle cose che contano si vota compatti.

  57. mirkhond scrive:

    Già, a parte i 5stelle.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Le tre destre hanno votato compatte.

      • Z. scrive:

        La quarta si è sfilata, nella convinzione di poter fare bella figura a costo zero (il “movimento delle origini” etc).

        Leggo che Zingaretti avrebbe voluto astenersi, ma Renzi ha ancora la maggioranza dei parlamentari dalla sua. Le primarie, nei fatti, sono state poco più che un sondaggio.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Zingaretti è pro-Tav

          • mirkhond scrive:

            E ha pure ricevuto la piccola Greta.
            Che faccia di culo!

          • Z. scrive:

            Certo che Zingaretti è pro-Tav!

            Ma oggi non ha votato a favore perché è pro-Tav.

            Ha votato a favore perché l’alternativa era un PD che votava in maggioranza a favore (la maggioranza renziana) e in minoranza diversamente.

            Anche i renziani sono pro-Tav, e neppure loro – secondo me – hanno votato a favore per ragioni che hanno a che fare con la Tav.

            • mirkhond scrive:

              E perché hanno votato a favore?

              • Z. scrive:

                Sono mie illazioni, ma – come scrivevo sotto – credo che i renziani debbano anzitutto fare il possibile per scongiurare un ritorno alle urne. O almeno per provarci.

              • mirkhond scrive:

                Hanno paura di essere trombati una volta per tutte?

              • Z. scrive:

                Diciamo che sanno che molti di loro difficilmente sarebbero rieletti…

              • mirkhond scrive:

                Non sarebbe una grande perdita…..

              • mirkhond scrive:

                Se cade questo governo, credo che anche i 5stelle non avrebbero più un’altra occasione favorevole per ritornarci….

              • Z. scrive:

                Certo, i 5S alle prossime elezioni spariranno. Ma lo sanno benissimo.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                E avremo finalmente un bel monocolore di destra: la destra piddina e la destra leghista.

              • daouda scrive:

                eh maurì?

                semmai sinistra e basta…

                p.s. fermo restando che sinistra e destra esistono, il problema è un altro perché io ti faccio il verso solo per alludere ad altro ossia al comunismo

              • Z. scrive:

                Secondo me PD e Lega non governeranno assieme.

                Avremo un bicolore di destra diverso dal bicolore di destra attuale, ecco 🙂

              • mirkhond scrive:

                A questo punto i 5stelle farebbero meglio a far cadere il governo, se gli è rimasta ancora un pò di dignità…..

      • Z. scrive:

        Sono stato un po’ ellittico.

        Per ora, intendo, con la composizione attuale del parlamento, le primarie sono state poco più di un sondaggio.

        Se si va a nuove elezioni, la composizione degli eletti sarà differente: probabilmente molti renziani non saranno rieletti. Quella che Calenda considera “strategia dei popcorn” forse è anche dettata dalla volontà, da parte dei renziani, di evitare che si torni alle urne.

        Non è detto però che il voto PD di oggi scongiuri il ritorno alle urne.

      • mirkhond scrive:

        Anche il PD ha votato a favore.

  58. mirkhond scrive:

    A favore della Tav.

  59. mirkhond scrive:

    Comunque a questo punto dovrebbe essere la popolazione della Val di Susa a far sentire nuovamente la sua voce.

  60. mirkhond scrive:

    Però una mobilitazione massiccia e continuata potrebbe creare ostacoli alla realizzazione della Tav.
    In fondo saranno i Piemontesi a rimetterci in salute e danno ambientale.

    • daouda scrive:

      beh si probabilmente l’invenzione dell’automobile anche andava fermata con uno stragismo di massa, assieme a quelli che hanno inventato gli aereoplani.

      La cosa più ridicola di coloro che sono contro la TAV è il fattore economico. E’ chiaro che di per sè ora è un’investimento insensato da quel punto di vista, ma non lo sarà domani probabilmente se le relazioni Cina e Russia con l’Europa andranno ad implementarsi.

      • daouda scrive:

        Se avesse vinto “Ludd” ora avremmo una gran bella tecnologia più armoniosa.
        Infatti il discorso è quale, dove, come, quando, quanto, chi, perché, perciò.
        Saremmo stati un po’ meno, un po’ più lento, praticamente non saremo mai nati.

  61. daouda scrive:

    Sulle scie chimiche volevo ddì na cosa:

    PORCO DIO, ma cazzo se magnamo? Non penso ci sia scrupolo sul condizionamento mentale che c’è, o si sventa, o perlomeno rompe il cazzo ( magari ti esalti pure , si te và ) .
    Non c’è scrupolo pé n cazzo.
    A parte che esistono per la semplice cosa che ci stanno, ma a mme du dubbi me ponno venì? Ma come cazzo fanno a svortà? Me spiegate poi chi cazzo sò i proprietari, sei annato avede le fatture del…gas…dai a regà cioè mmò gli aerei esistono così, a cazzo, pé fatte volà?
    PORCO DIO, davero.
    Vabbè, comunque sia sappiamo tutti che se deve svoltà illegalmente, che la legge non è un problema.
    Sti cazzi comunque, famo l’euro 10 ar volo, aumentamo l’aerii, er 20G et cetera.

    E’ inutile che scappate, ve la dovete fà la domanda: fino a dove se pò ariva?
    Tra mille anni er carnefice sei te.
    Quindi pé ritornà a quer cojone de Z. , che fa er gaggio, te lo scrivo subbito a TE ( riportajelo): stamo solo ancora a decide cosa c’è da distrugge e cosa no.
    Volevi na cosa perfetta? E’ chiaro che vuoi anche il furore.

    Se ciài na piantaggione d’erba nun me stai a scassà er cazzo col condizionatore. Na cosa è giusta solo quando è giusta.
    Quanno serve er condizionatore ce DEVE sta, ma quanno nun serve pé davero, và sfonnato.
    Io ad esempio abbisogno di un condizionatore. Me lo paghi te?

  62. mirkhond scrive:

    Il suicidio perfetto dell’Occidente

    Il neo primo ministro neo zelandese Jacinda Ardern, una donna di 38 anni, ha affermato che il benessere collettivo ma anche individuale non dipende né dal Pil né dalla produttività né dalla crescita economica. Ci voleva un politico neo zelandese per scoprire l’acqua calda e cioè che non è la ricchezza delle Nazioni, tanto cara a Adam Smith, né del singolo individuo a dare non dico la felicità, “parola proibita che non dovrebbe essere mai pronunciata”, (Cyrano, se vi pare…), ma quel relativo benessere individuale che l’uomo può raggiungere.

    Edoardo Agnelli, erede della più grande impresa italiana, si è suicidato a 46 anni gettandosi giù da un ponte. Athina Onassis, moglie del famoso armatore, morì a 45 anni per abuso di droghe e identica sorte è toccata a sua figlia Christina a soli 37 anni. E’ solo un ridottissimo florilegio dei ricchi e famosi o dei figli dei ricchi caduti nella droga, nella depressione, a volte nel suicidio. Ma restano pur sempre casi individuali. Più significativo è che in Cina, da quando è iniziato il boom economico, il suicidio è la prima causa di morte fra i giovani e la terza fra gli adulti. I paesi scandinavi, ben ordinati e organizzati, hanno il più alto tasso di suicidio in Europa, in Italia, nella ricca Padania i suicidi sono 1628 per 100.000 abitanti, in Meridione 478 ( dati Istat 2010).

    Non si tratta quindi semplicemente di riorganizzare il Pil togliendogli tutti quei fattori che lo aumentano per inserirne degli altri che li sostituiscano come sostiene il mio spurio emulo Maurizio Pallante autore del famoso e infelicissimo brocardo La decrescita felice. La questione è molto più profonda e ha poco a che vedere con i numeri comunque li si voglia combinare. E’ un’armonia complessiva quella che è venuta meno col modello di sviluppo occidentale che ha ormai occupato quasi tutto il mondo, sfondando anche culture che ne erano lontanissime, come quella indiana e cinese (Il libro della norma di Lao Tse, che fonda millenni di pensiero orientale, si dedica esclusivamente alla ricerca interiore e spirituale e predica la “non azione”). Il processo che ha portato alla disfatta attuale, collettiva e individuale, sul piano psichico e nervoso ha inizio con la Rivoluzione industriale (metà del diciottesimo secolo) e l’Illuminismo che l’ha razionalizzata nelle forme del capitalismo liberista o del comunismo di radice marxiana.

    Nevrosi e depressione sono malattie della Modernità e non a caso colpiscono inizialmente la borghesia, cioè le classi più ricche, cosa che farà la fortuna di Freud e della psicoanalisi. Non esistevano nei cosiddetti “secoli bui”, come non esistono tuttora nelle poche comunità che hanno conservato costumi e ritmi di vita tribali. Nei “secoli bui” c’erano certamente lo psicopatico e lo schizofrenico che sono però malattie psichiatriche individuali e non sociali. Tra l’altro in quelle culture avevano elaborato un pensiero che inglobava nella società anche questi soggetti (“il matto del villaggio”) ritenendo che avessero un rapporto diretto e particolare con Dio.

    Negli Stati Uniti, il paese tuttora più ricco del mondo, che gode anche delle rendite di posizione dategli dalla vittoria nella seconda guerra mondiale, più di un americano su due fa uso abituale di psicofarmaci, è tutta gente che non sta bene nella propria pelle. Il fenomeno della droga propriamente detta, all’inizio appannaggio, si fa per dire, dei ricchi ha raggiunto tutti i ceti sociali e in particolare i ragazzi che pur hanno dalla loro il bene più prezioso e prelibato: la giovinezza.

    Come si spiega tutto questo? Col modello di sviluppo che, coll’ottuso ottimismo di Candide, abbiamo creato: raggiunto un obiettivo dobbiamo inseguirne immediatamente un altro e poi un altro ancora, salito un gradino salirne un altro e poi un altro, un processo che ha fine solo con la nostra morte. E’ un modello che ho definito “paranoico” perché non ci consente di raggiungere mai un momento di equilibrio, di armonia, di pace. Noi siamo come i levrieri, fra gli animali più stupidi della terra, che al cinodromo inseguono la lepre di stoffa che, per definizione, non possono raggiungere. Ludvig von Mises, uno dei più estremi ma anche dei più coerenti teorici del capitalismo industriale, lo dice a chiare lettere ma declinando la cosa in termini positivi: ”il vagabondo invidia l’operaio, l’operaio il capo officina, il capo officina il dirigente, il dirigente il proprietario che guadagna un milione di dollari, costui quello che ne guadagna tre”. Ma questa invidia è necessaria e consustanziale al ‘sistema’ per usare un termine sessantottino. Noi dobbiamo consumare alla massima velocità possibile ciò che altrettanto velocemente produciamo. Negli ultimi decenni il processo si è addirittura invertito: noi non produciamo più per consumare, ma consumiamo per poter produrre. Ma l’anomalia è presente fin dall’origine nel sistema se l’aveva già notata, con un certo sbigottimento, Adam Smith. Siamo stati ridotti da uomini a consumatori e non ci rendiamo nemmeno conto della degradazione tanto che esistono Associazioni di consumatori.

    E’ quindi l’attuale modello di sviluppo che va sbaraccato dalle radici. Ma nonostante esistano, in modo carsico quanto spesso confuso, correnti di pensiero antagoniste non avremo il tempo di farlo. Non saremo noi a uccidere il modello, ma il modello a collassare su se stesso, in modo improvviso, globale, data l’interconnessione mondiale, probabilmente nel giro di poche settimane. Questo lo sanno anche i ’padroni del vapore’, almeno i più avveduti, ma continuano a drogare il cavallo già dopato contando che schiatti quando loro saranno usciti di scena e le generazioni a venire non potranno nemmeno più impiccarli al più alto pennone. Se avessero un po’ di cultura potrebbero, invece di parlare di un futuro inesistente e con un falso patetismo dei nostri figli e dei nostri nipoti, dire con Oscar Wilde: “che cos’hanno fatto i posteri per noi?”.

    Massimo Fini

    Il Fatto Quotidiano, 8 agosto 2019

    http://www.massimofini.it/articoli-recenti/1865-il-suicidio-perfetto-dell-occidente

  63. habsburgicus scrive:

    26 panemos 2330 dei Greci
    voi crederete che stia iniziando l’epoca della Lega…
    io (che son sempre pessimista) temo che invece sia iniziata la fine e che M.S sia caduto nella trappola
    eh sì, in una democrazia SERIA (Inghilterra !) le elezioni le indice pro forma la Regina ma le sceglie il Partito al potere..domani, per dire Johnson potrebbe andare da Elisabetta e dirle..Maestà, votiamo il 15 ottobre..e la Regina dirà…Ok
    qui però è diverso
    ogni potere è ai Capi dello Stato che dopo il mitico, e mai abbastanza rimpianto Leone, hanno “usurpato” poteri su poteri
    e l’inquilino del Colle ovviamente non concederà il voto al buon Salvini (che ingenuo !)
    spread…campagna stampa….manifestazioni….immigrazione selvaggia
    intervento dell’Europa
    e a settembre avremo il governo tecnico..per la sventura nostra 😀
    che ci distruggerà
    a ottobre i giudici daranno l’ultimo colpo..volete che i leghisti siano stati cristallini al 1000 per mille..suvvia, dai 😀
    dopo la “cura da cavallo” e la de-salvinizazione del popolino bue, poi si voterà..ma nel 2011 o giù di lì
    e il PD riavrà il potere
    la vedo troppo nera (rosa per Robelux e altri qui :D) io ?
    il futuro, più o meno prossimo, ce lo dirà
    @Moi non fare mancare la tua opinione

  64. Moi scrive:

    Tu vivi in Italia, che è un paese in grandissima parte cattolico e con una storia cattolica.

    Ci sei talmente dentro che probabilmente non te ne accorgi, come il pesce non si accorge di nuotare nell’acqua (se ne accorge quando il pescatore lo tira fuori…)

    —————-

    Va be’, basta che NON stiamo a fare distinguo Bizantini di lana caprina fra Sacro e Blasfemo !
    😉

  65. Moi scrive:

    @ ZETA

    Salvini intende provocare reazioni scomposte negli avversari, utili a ricompattare la propria base

    .——————

    … Pensi davvero che , nel panorama politico Italiano degli ultimi decenni, solo lui lo faccia o l’ abbia fatto ?!

  66. Moi scrive:

    Cmq ti e vi ricordo che “Giornaloni” e “Intellettualoni” sono ineluttabili estensioni di quel “Professoroni” che fu l’ altro (!) Matteo a usare polemicamente contro l’ Intellighentzia che gli si opponeva ! Poi, certo, l’ Elettorato “classico” di Sx in media l’ ha presa male, poiché “tradizionalmente” confida in chi parla composto e forbito di per sé, anche senza spesso capirci quasi nulla.

    • PinoMamet scrive:

      Ma no, “giornaloni” è un grande classico di Feltri, ripreso anche da Informazione Corretta, ben prima di Renzi;
      che Renzi pescasse nello stesso lessico, la dice lunga sui suoi riferimenti…

  67. Moi scrive:

    “Professoroni” che fu l’ altro (!) Matteo a usare [per primo !] polemicamente

  68. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    Ma se i Parlamentari del M5S buttan giù il Governo rischiano la “pensioncina” 😉 …

  69. Moi scrive:

    rispondendo sopra … fu la Boldrini ad adottare/salvare le agnelline (due femmine, così da mettere a segno antispecismo e antisessimo 2 in 1 !) ; Salvini, invece, vuole indagare su eventuali,ipotizzate da certe accuse, irregolarità rispetto alla Legge Italiana per l’ Ecatombe di Post Ramadan (sulla quale molto difficilmente si sente qualche organizzazione animalista lamentarsi)

    Verificate pure dalle fonti che più ritenete affidabili e opportune !

  70. mirkhond scrive:

    “In effetti mi risulta proprio che gli statunitensi di origine tedesca siano più numerosi dei britannici (anglo-irlandesi).

    Credo abbiano sostanzialmente rinnegato l’origine tedesca, tenendola il più nascosta possibile, “inglesizzando” i cognomi ecc. attorno all’epoca della Prima Guerra Mondiale;
    ma la cultura media statunitense, popolare, continua a sembrarmi più simile a quella tedesca
    (il fai da te, il culto del lavoro, dei giardini, delle feste con birra e wurstel, l’umorismo un po’ grossolano…) che a quella britannica (le classi sociali, gli aristocratici con la puzza sotto il naso, lo humor nero o depressivo…)”

    Dei tedeschi non hanno nemmeno l’idea dello stato sociale, che lì sembra una bestemmia.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Un governo tecnico PD+M5S porterebbe comunque alla Vittoria del Capitano, alla fine.

      • Moi scrive:

        … Ma Di Maio non aveva testualmente detto che il PD è il “Partito di Bibbiano” con il quale non avrebbe mai governato ?

        • mirkhond scrive:

          L’articolo esprime il parere di Massimo Fini.
          Anch’io credo che una coalizione PD-5stelle non sia fattibile.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Sì, ma è chiaro che la leadership di Di Maio è agli sgoccioli.

          • mirkhond scrive:

            Pensi che i 5stelle siano vicini al crollo definitivo?

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Questo credo che sia più un desiderio dei loro avversari che una realtà. Credo, invece, che i 5S siano facilmente scalabili in questo momento da chi volesse mettere Dima davanti ai suoi errori dell’ultimo anno e mezzo.

              • habsburgicus scrive:

                una vittoria dell’ala di “sinistra” (Fico) potrebbe agevolare l’alleanza di tutte le sx (articolo 1-PD-5 S) con un programma (da incubo, ok 😀 preferisco metterla sil ridere sennò ci sarebbe da piangere :D) su questa base (qui alcuni avranno un orgasmo 😀 vabbé, son contento per voi :D):
                i.immigrazione incontrollata
                ii.genderismo senza limite
                iii.messa fuori legge di CP, di FN, delle associazioni cattoliche di destra (anti-Papa Francesco) e lotta ad ogni “fascismo” (il fatto che il fascismo no esista più da 74 anni è un dettaglio irrilevante :D)
                iv.censura del web e “canonizzazione” del politically correct
                v.moralismo giustizialistico (travaglismo !)
                resta la TAV come punto di possibile ostacolo…..in teoria NO..ma i piddini sono per il SI..in altri tempi bastava una telefonata dal Cremlino e “contrordine compagni” 😀 ora il Cremlino non telefona più e, se telefona, forse telefona ad altri 😀

              • mirkhond scrive:

                “genderismo senza limite”

                L’aspetto più inquietante della sinistra di oggi.

              • PinoMamet scrive:

                Il tuo incubo personale, Habs, mi sembra quanto di più lontano dai programmi della “sinistra” italiana, o ciò che ne rimane;

                al massimo, e sottolineo al massimo, e dopo moltissime lotte e discussioni, avremmo:

                i- abolizione del “decreto sicurezza bis” (che già fa gridare all’inumanità in Italia, ma assomiglia ai provvedimenti del governo socialista spagnolo… )

                ii- forse, forse, e ripeto forse, dopo anni di discussione, e ammesso che il governo duri così lungo, introduzione ufficiale del “matrimonio omosessuale” in qualche forma edulcorata

                iii- l’apologia di fascismo è già fuori legge, al massimo (ma non credo) si deciderà finalmente di applicarla a Casa Pound, o più realisticamente li si sfratterà finalmente dalle loro occupazioni abusive
                (ma non credo neanche questo, il “partito delle ruspe” è quello di Salvini, la pseudo sinistra italiana invece si “indigna” e lascia tutto com’è)

                iv- non capisco cosa intendi, l’Italia non è la Cina e non ha nessuna possibilità concreta e nessuna volontà ideale di censurare il web;
                per quanto riguarda i messaggi razzisti o comunque offensivi si può auspicare che venga applicata la normativa vigente.

                v- il moralismo giustizialistico è in vigore (puramente teorico, ça va sans dire) dai tempi di Tangentopoli

              • mirkhond scrive:

                E Travaglio NON è un giornalista di sinistra. 🙂

              • Z. scrive:

                A proposito di travaglismo…

                avete letto l’articolo del mio amico Marco, intitolato NIENTE PASTROCCHI?

                Dice: niente ribaltone, sarebbe del tutto legittimo ma inopportuno. Penso: sono un po’ stupito, ma stavolta sono perfettamente d’accordo col mio amico Marco. Elezioni subito!

                Poi proseguo, e cosa leggo? Che vuole il ribaltone!

                E vabbè 🙂

              • mirkhond scrive:

                Intanto le elezioni non ci sarebbero prima della fine di ottobre-inizi di novembre.

              • Z. scrive:

                Mi sembra un lasso di tempo ragionevole

              • mirkhond scrive:

                Pensi che Di Maio dovrebbe far posto a un nuovo leader 5stelle?

              • mirkhond scrive:

                La domanda è rivolta a Maurizio.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Secondo me dipende da come se la cava nel gestire la crisi ed il post-crisi. Se li gestisce male (e ha tutte le carte in regola per gestirli male) credo che anche per lui ci sarà selezione naturale.

              • mirkhond scrive:

                Nonostante gli errori, dovuti all’inesperienza, adesso più che mai bisogna sostenere i 5stelle nella lotta contro il fascio-leghismo di Salvini.

              • Z. scrive:

                Duca, ti dico come la vedo io.

                Secondo me non hanno commesso particolari errori. Anzi, sono sopravvissuti un pochino più a lungo di quanto non immaginassi. Che altro potevano fare?

                Pare anzi che ora convinceranno il PD a fare quel “governo non eletto” che, da criminoso ed esecrando che era, all’improvviso è diventato legittimo e anzi doveroso. Nel qual caso, potrebbero fare i pesci in barile per un altro po’ – c’è chi dice fino al 2023, ma la vedo dura.

                Più tardi si voterà, meno 5S resteranno. Ma fanno bene ad allungare il brodo: il PD è ancora alla deriva. A differenza di Salvini, sarà probabilmente incapace di gestirli.

                PD e 5S, alleati in un governo imbarazzante quanto impopolare, pagheranno il conto politico del fantasioso debito gialloverde. Così la Lega travolgerà gioiosamente entrambi come meritano (e il PD, liquidatore per fifa di guasti altrui, lo meriterà non una ma due volte).

                Questo avrà ricadute negative sulle elezioni regionali, e chissà che non diventi verde anche l’Emilia-Romagna.

                Spero di sbagliarmi e che questo pastrocchio salti.

              • roberto scrive:

                la vedo sostanzialmente come Z, a parte sul secondo paragrafo (il fatto di essersi fatti mangiare da un partito con praticamente la metà dei seggi mi pare effettivamente un “errore”)

              • roberto scrive:

                e sull’incubo del buon (ma pauroso) habsb, la vedo esattamente come Pino 🙂

              • Z. scrive:

                robè, un errore è qualcosa che puoi evitare. Il crollo grillino non credo lo fosse.

                Intanto la cronaca, come spesso avviene, inizia a darmi ragione.

                https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2019/08/14/news/salvini-adesso-si-prepara-a-scatenare-le-piazze-un-accrocco-vergognoso-1.37346146

                E sì, è decisamente un accrocco vergognoso. Difficile dargli torto.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Intanto la cronaca, come spesso avviene, inizia a darmi ragione.

                https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2019/08/14/news/salvini-adesso-si-prepara-a-scatenare-le-piazze-un-accrocco-vergognoso-1.37346146

                La pagina è a pagamento per cui non so cosa dice… però mi piace il concetto di “scatenare le piazze”.

                1) In Italia ci sono cento cortei al giorno da settantacinque anni, ma solo due volte “le piazze” hanno fatto realmente qualcosa: caduta del governo Tambroni nel 1960, rivolta di Reggio Calabria 1970 in poi.

                2) “Scatenare le piazze” (perché, le piazze sono “incatenate”?) può significare solo una di due cose:

                a) Salvini va ad Avezzano e dà a tutti i pensionati che lo stanno ad ascoltare una clava, con cui loro sbaragliano la polizia e occupano il Comune

                b) Salvini va ad Avezzano, come avrà già fatto altre volte, affitta un palco e un sistema di amplificazione, parla di fronte a qualche centinaio di pensionati che poi tornano a casa in tempo per la cena.

              • roberto scrive:

                dici che non potevano evitare di farsi mangiare in testa da un partito nettamente minoritario?

                mmmmmh, non sono convinto.

                certo se vuoi dirmi non potevano farci nulla perché sono dei pirla allo sbaraglio sono d’accordo….

  71. mirkhond scrive:

    Quello che sorprende è come il governo gialloverde sia potuto durare così tanto, visti i tanti contrasti tra i due schieramenti che lo compongono.

  72. Moi scrive:

    @ HABS

    NON credo che governerà Salvini da solo … non subito almeno. NON credo ci saranno nuove elezioni.

    Secondo me Mattarella non vedeva l’ora di poter “metter su” un Governo Tecnico da massacro sociale, grato alle Lobby Mondialiste della Finanza Apolide … salutato con entusiasmo dal PD !

    Poi, se nel 2026 ci sarà ancora un’ Italia … chissà !

  73. Moi scrive:

    Ah, no : in teoria 2024 … però già sappiamo che non si può mai sapere !

  74. Moi scrive:

    Richard Gere

    https://www.youtube.com/watch?v=LWfP2qtdhO4

    …woh ! woh ! woh ! woah ! … Take’ em home, buddy ! 😉

    • PinoMamet scrive:

      Ma cosa vuol dire quel woh woh woh lì?
      chi lo usa, da dove arriva?

      • Moi scrive:

        Mah, con la dovuta ironia che lo caratterizza su questi schermi, lo sento abbastanza spesso nei film* USA in V.O. e per emulazione dai Nerd Statunitensi che ne fanno le recensioni …

        *
        (o anche in cartoni animati “moderni”, che hanno intamarrito molto il linguaggio … rivedendone spezzoni in Youtube, ho notato che già solo i vari “wanna / gonna / gotta / ecc …” erano rarissimi nei cartoni animati dagli Anni Ottanta in giù ! )

        Sarei curioso io stesso se Miguel o Peucezio dicessero qualcosa a riguardo.

  75. Moi scrive:

    … in qualche raro caso, l’ ho sentito anche da giovani “Youtubers” Italiani … solo che loro si danno un certo tono, nel dirlo ! Come anche quando dicono “U’òddefaàcch !” 😉 o”Cringe” o “Trigger”, o “Hype” o “easy” o altri “Barbarismi” 😉 , direbbe Peucezio !

    • Moi scrive:

      Il “…woh ! woh ! woh ! woah ! ” , intendo. Che poi si enfatizza mettendo la mano “a palleggio” tipo contromuro …

  76. Moi scrive:

    A proposito di “Nerdate” …

    https://www.repubblica.it/le-storie/2019/08/08/news/lucca_comics_polemica_gender_ortolani-233156915/

    … segnalo specie a Mauricius, Fan di Leo Ortolani !

    • PinoMamet scrive:

      Non ho tanto presente “Cinzia”; Leo Ortolani è molto bravo anche se non tanto nelle mie corde (mi riferisco ai precedenti lavori) perché mi sembra proprio quel genere di umorismo allusivo per nerd che mi tocca poco (penso a Ratman ovviamente)…
      però rappresenta molto bene la mia generazione; trovo che faccia delle cose intelligenti e sia molto bravo nel linguaggio.

      è un compaesano, pure.

      Anche Zerocalcare è un po’ così, ma non so, mi piace un po’ di più, lo trovo un po’ più vicino a me come linguaggio: pura questione di gusti.

      Mi ha stupito che Ortolani abbia affrontato un tema come quello di Cinzia, e mi stupirebbe di più se lo affrontasse in modo superficiale o stupido.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ho mai parlato di Ortolani?
      Forse un paio di volte posso aver citato le sue strisce ironiche sui film.

    • habsburgicus scrive:

      anche da voi ?
      amici belgi mi avevano parlato, proprio stasera, di tornado in Belgio
      é anche vero che non siete così lontani 😀

      P.S
      come ben sai, se già il Belgio ha origine storiche discutibili, il Lussemburgo-come Stato- è messo pure peggio….
      gratta,gratta, l’attuale G.D. Lussemburgo esiste solo perché
      i.il Congresso di Vienna (atto finale del 9/6/1815) ritenne di “distinguere” pro forma il Lussemburgo dal resto delle province “belghe” (incluse nel Regno dei Paesi Bassi sotto Willem I, 1815-1840) includendolo nella Confederazione germanica
      e soprattutto
      ii.la provincia olandese del Lussemburgo, allora ben più vasta dello Stato odierno governato da Sua Massonità [cit. di Moi :D] non riuscì a secedere tutta nel 1830-1831, dunque in base al mitico Trattato del 19/4/1839 (quello delle garanzie, inter alia, tristemente famoso nel 1914) fu suddiviso in due: la metà occidentale/settentrionale fu inclusa nel neonato Regno del Belgio come “provincia del Luxembourg” (oggi, di lingua francese, come Liège, Namur, Hainaut e Brabant wallon) e il resto divenne un Granducato virtualmente indipendente, legato alla Casa reale olandese e poi, in base alla legge salica (allora in vigore in Lussembugo ma in Olanda..ora non vale più neppure da voi) sotto propria dinastia dal 1890; di questo Granducato fu confermata l’inclusione nella Confederazione germanica (sino al 1866..i postumi sanati solo con il trattato di Londra del’11/5/1867 che diede una garanzia anche al Lussemburgo,ma solo “collettiva”, cioé “aria fritta” e infatti Londra nel 1914 non fiatò sul Lussemburgo che puer la Germania aveva iniziato a invadere, con la non troppa opposizione dell’allora granduchessa Maria già il 2/8/1914, bensì si concentrò sul Belgio ove diplomaticamente aveva più frecce al suo arco..bei tempi quando la diplomazia ancora esisteva :D) che venne indennizzata pure con il Limburg (mai nessuno, già allora, ci capì nulla ! :D) che era olandese già da prima (Maastricht !)..insomma un pezzo di Olanda, per nulla indistinguibile (il Lussemburgo ERA distinguibile !) fu censito far parte del Deutscher Bund ! bon..il tutto fino al 1866 (il Re d’Olanda in quanto signore di Lussemburgo e Limburgo aveva 1 voto alla Dieta confederale di Frankfurt am Main..non 2, se non mi sbaglio..dunque non si capisce proprio la “ratio” di tale inclusione !

      • mirkhond scrive:

        “provincia del Luxembourg” (oggi, di lingua francese, come Liège, Namur, Hainaut e Brabant wallon)

        In passato era germanofona come il Granducato di Lussemburgo?

      • roberto scrive:

        “origine storiche discutibili”

        tutto ciò è molto interessante, ma sono sempre un po’ scettico sul giudizio che si può dare all’origine storica di un paese.

        esiste oggi e tant’è!

        • mirkhond scrive:

          In realtà il Belgio nasce sul calco dei Paesi Bassi rimasti asburgici perché cattolici, dopo la secessione delle Province Unite calviniste poi Olanda, nel 1581.

  77. Moi scrive:

    , Salvini: “Richard Gere sulla Open Arms? Spero si abbronzi”

    https://www.youtube.com/watch?v=gautFDZp11k

  78. mirkhond scrive:

    “A proposito di cognomi”

    Pino e Roberto

    A proposito di cognomi statunitensi, nel fare ricerche di tutt’altro genere, mi sono imbattuto in una famiglia di docenti del Michigan dal curioso cognome Calabrese-Barton.
    Per quante ricerche abbia fatto, non sono riuscito a capire come si sia generato questo doppio cognome italo-anglosassone, in quanto i motori di ricerca me li danno sempre separatamente o Calabrese o Barton.
    Vi è capitato di trovarti davanti a statunitensi con cognomi compositi simili?

    • PinoMamet scrive:

      Personalmente non mi ricordo, ma mi è capitato diverse volte di incrociare anche persone italiane con cognome doppio (uno dei due “straniero”) o con cognome “straniero”.

      Negli Stati Uniti credo sia anche più facile perché (ma credo si applichi un po’ a tutto il mondo di lingua inglese) noto che c’è più facilità legale, e più propensione culturale, a cambiarsi o modificare nome e cognome, magari includendo quello di qualche antenato o parente che si intende ricordare o scegliendo una grafia più semplice ecc.

    • PinoMamet scrive:

      Sempre a proposito di nomi e cognomi, e anche (un tema caro al blog) di culture vere e culture false, ascolta quello che dice questo signore cherokee dal min. 5.50 circa:

      https://www.youtube.com/watch?v=saSSlSQwlwg

      • mirkhond scrive:

        Purtroppo non riesco a capire.
        Cosa dice in sostanza?

      • PinoMamet scrive:

        Ci sono anche i sottotitoli se li attivi…

        comunque dice

        “uno dei modi di distinguere i veri cherokee dai falsi sono i nomi… se uno dice di chiamarsi Penna d’Aquila che galleggia o Orso delle Nevi, beh, state attenti… i veri nomi cherokee sono semplici, tipo Stomper (uno che calpesta), Swimmer (nuotatore), Smoker (fumatore), Crow (Corvo)..
        Principessa Luna Pallida? Fate attenzione 😉

        purtroppo ai turisti non interessa la verità, loro vogliono vedere scalpi e tomahawk insanguinati, se gli dici che i cherokee erano una comunità raffinata ed agricola, che piantavano il cotone, che hanno elaborato un sistema di scrittura e hanno avuto la loro stampa nel 1820, si annoiano…
        non corrisponde alla loro immagine mentale”

        devo dire di essere al contrario di quei turisti:
        vedere le donne cherokee col fazzoletto in testa come mia nonna (prima nel filmato) che cucinano su quello che dalle mie parti si chiamava (anche in marina) “focone”
        (dalle mie parti, come lì, un bidone all’aperto…)

        oppure le donne navajo che cucinano il fry bread (gnocco fritto…) mentre poco distante il marito sul trattore semina il mais (in altri documentari che ho visto)

        insomma, vederli fare una vita normale, vera, e non tanto diversa da quella degli agricoltori di tutto il mondo;

        mi interessa molto di più del finto folklore da film western…

        • mirkhond scrive:

          Condivido e grazie.

          • Moi scrive:

            Sec0ndo me anche i Turisti Stranieri (specie Americani, ma anche NordEuropei, seppur in misura minore …) hanno delusioni simili dopo esser stati in Italia … me lo sento ! 😉

          • PinoMamet scrive:

            non direi…

            in generale, credo che raramente i turisti abbiano delusioni di questo tipo:
            cercano esattamente e solo ciò che conoscono, vero o falso che sia, e c’è sempre qualcuno che glielo vende, naturalmente.

            (Ci sono delusioni di tipo diverso: alberghi sporchi, o essere rapinati… ma non c’entrano col discorso).

    • Roberto scrive:

      Negli usa è una cosa abbastanza comune, non solo tra gli ispanici.
      Conosco una coppia coreano-svedese con doppio cognome (quando si sono sposati hanno aggiunto l’uno il cognome dell’altro, tipo Larsson Jong)

  79. mirkhond scrive:

    trovarvi

  80. mirkhond scrive:

    Oggi fa un caldo insopportabile.
    Vorrei trovarmi da qualche parte delle Alpi per provare un pò di refrigerio.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      I treni in queste settimane sono un casino, ma, in astratto, se vai nel sito delle Ferrovie e scrivi da Bari a Belluno o Calalzo di Cadore, qualche combinazione la trovi. Poi da lì trovi gli autobus in coincidenza e arrivi veramente molto in alto senza mai usare un mezzo privato.

  81. mirkhond scrive:

    Se potessi lo farei già domattina.

  82. mirkhond scrive:

    Tu l’hai acquistato?

    • PinoMamet scrive:

      No ma voglio farlo presto (mi serve per un personaggio di uno spettacolino) quello da cavalleria in metallo, non so perché, si trova a un prezzo anche più basso! (Quello di Bismarck, insomma).

      Se no poi si va sulla plastica ma è un po’ troppo carnevalesco, forse (anche se uno in plastica mi sembra carino, costo irrisorio)

  83. mirkhond scrive:

    Sarebbe bello con tutta la divisa prussiana.
    Peccato che a parte l’esercito di Parma, gli stati italiani preunitari ma anche l’esercito italiano non lo abbiano mai adottato.
    E’ il mio elmetto preferito assieme allo stalhelm (quest’ultimo adottato anche dall’esercito austrungarico nei suoi ultimi anni, mentre il pickelhaube fu in dotazione solo per la polizia).

    • PinoMamet scrive:

      Mi pare di averne visti dal vero gli esemplari parmensi, quando ero ancora alle elementari, nel Museo del Risorgimento della mia cittadina.
      Magari ci torno! Mi incuriosiscono gli eserciti sud americani che li avevano (quasi tutti!) e li hanno (almeno tre o quattro, se non altro per scuole o bande ) in dotazione: da fine Ottocento. Era una vera moda.

      È sempre piaciuto molto anche a me, insieme al képi francese (da me era nella divisa degli spazzini, quando c’era un mio zio… ne avevo tre o quattro in casa da piccolo, ci giocavo alla legione straniera; ora- esattamente gli stessi, riesumati da qualche magazzino- li hanno dati alle “ausiliare del traffico”).

  84. mirkhond scrive:

    “Più tardi si voterà, meno 5S resteranno.”

    Tanto vincerà Salvini, anche se si votasse a ottobre o novembre di quest’anno.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “Tanto vincerà Salvini, anche se si votasse a ottobre o novembre di quest’anno.”

      Non è detto… gran parte della sua forza stava nel potersi presentare come un ministro degli interni, in grado di prendere decisioni. Adesso (si spera) diventa un semplice politico che chiacchiera, una categoria non molto gradita a chi “vuole i fatti”.

      • Z. scrive:

        L’elettore italiano vuole parole, non fatti!

        Non è una battuta. Ciascuno di noi italiani, almeno in piccola parte, è davvero fatto così.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Z

          “L’elettore italiano vuole parole, non fatti!”

          Beh, è vero e non solo in Italia, ma ovunque.

          Ma vuoi mettere che le parole suonano diverse quando si pronunciano dal balcone del Viminale 🙂

  85. daouda scrive:

    Moi bue, è finito il compito avete vinto, sono per te solo future bue!

  86. Peucezio scrive:

    O.T.:
    è da qualche settimana che vedo girare ‘sta foto per la rete:
    https://loccidentale.it/greta-thunberg-getta-la-maschera/
    Secondo voi è un fotomontaggio?

    • Roberto scrive:

      Wow!
      Una sedicenne con la bandierina del pride, incredibile!

      😉

      • mirkhond scrive:

        Perché i gay usano la bandiera arcobaleno?

          • mirkhond scrive:

            Adesso capisco perché i cattoamericanisti alla Socci l’hanno sempre avversata, fin dalle manifetazioni noglobal del 2001.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Ma era già così usata all’epoca? Io allora mi ricordo le bandiere arcobaleno della pace (quelle pure odiatissime dai cattousanisti, che sostenevano le guerre di Bush), che adesso, dopo la svolta imperialista dell’Occidente, sono sepolte nei cassetti…

              Tra la bandiera arcobaleno lgbtecc. credo che abbia avuto un ruolo importante nell’eclissare la bandiera della pace (che, tra l’altro, fu introdotta in Italia proprio dal pacifismo cattolico). E credo anche che questo passaggio sia stato rappresentativo di un qualche cambiamento profondo nell’opinione pubblica occidentale “di sinistra”.

              • Peucezio scrive:

                Ma certo.
                Una volta c’era ancora gente di sinistra che considerava un crimine buttare tonnellate di bombe su bambini iracheni inermi, oggi l’unico crimine è dire “frocio”.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ecco, stendiamo un velo pietoso su quelli di destra che, invece, sono sempre stati coerentemente dalla parte della peggiore stronzaggine.
                E che adesso, giustamente, prima negano il cambiamento climatico, poi con la Groenlandia che gli si scioglie sotto il naso ne negano la causa antropica e, alla fine, dicono che qualcosa va fatta, ma la devono fare gli altri per primi. E, come ciliegina sulla torta, se ne escono con “visto, anche Greta è di sinistra!”.

              • Peucezio scrive:

                Io non sono mai stato per le guerre americane. Tutti i camerati che conosco, praticamente senza eccezioni, nemmeno.
                Se poi per te la “destra” sono Carlo Panella, Ferrara, la Dell’Olio e simili (tutti peraltro ex comunisti giudaizzanti…), vabbè…
                Mentre mi risulta che la sinistra abbia appoggiato la guerra alla Serbia, alla Libia…

              • mirkhond scrive:

                Salvini però è filoisraeliano, anche se appoggia Putin, che, bisogna dargliene atto, è l’unica cosa positiva del suo pensiero politico.

              • Peucezio scrive:

                Davvero comunque mi stupisce come non riusciate a cogliere come gesti come questo della bandiera arcobaleno sono speculari e alimentano in modo perfetto la stessa logica che porta quelli di destra a dire che il problema ambientale non esiste, che non ha cause antropiche, che è tutta una mistificazione per farci vivere peggio, ecc.
                Una persona che è assurta a simbolo mondiale di un tema, ha il dovere assoluto di essere NEUTRA su qualsiasi tema divisivo estraneo alla questione ambientale, se davvero vuole perseguire seriamente la sua causa.
                Se, appunto, è un pretesto per esprimere identitarismi alla moda, è tutto un altro discorso e gli inquinatori ringraziano.

  87. mirkhond scrive:

    Non ho capito il senso dell’articolo.
    Se la battaglia progay è discutibile, lo sarebbe anche quella ambientalista?
    Ah già, il solito complotto di Soros! 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Sono completamente d’accordo con Mirkhond e Roberto.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Che visto che ci sono ambientalisti pro-omosessuali allora dobbiamo inquinare di più.

      • PinoMamet scrive:

        😀

      • mirkhond scrive:

        Con tutti i difetti e gli errori compiuti per inesperienza, sento che bisogna sostenere i 5stelle, ultimo presidio contro il fascio-leghismo di Salvini, che purtroppo ha consensi plebiscitari in tutta Italia.
        Il fascismo è figlio della paura……

        • Z. scrive:

          Curioso, credevo che leghisti e grillini fossero al governo insieme 🙂

          • mirkhond scrive:

            Ed è da meravigliarsi che siano durati così a lungo, non avendo praticamente niente in comune. 🙂

            • Z. scrive:

              Beh, se fosse stato per Salvini, spaventato dalla legge di bilancio prossima ventura, il governo sarebbe proseguito (e forse proseguirà).

              I grillini possono sostenere qualsiasi tesi e il suo contrario, purché l’impresa che servono lo richieda. Infatti è esattamente ciò che hanno fatto.

              E visto che è sbocciato l’amore con Renzi, sarebbe bellissimo se se lo prendessero 😀

              • mirkhond scrive:

                Salvini prima innesca la crisi di governo e poi ci ripensa!
                Ha fatto male i suoi calcoli?
                Eppure oggi ha consensi plebiscitari, se si votasse in breve termine.

              • mirkhond scrive:

                Sulla Tav però i 5stelle hanno avuto un atteggiamento coerente.

              • Z. scrive:

                Sulla TAV il ministero competente ha espresso parere favorevole e i grillini hanno sperato di salvare pilatescamente capra e cavoli dicendo “ah ma non è colpa nostra se la maggioranza in parlamento”.

                Perderanno capra, cavoli e maggioranza in parlamento.

                E il PD va loro dietro.

                Miseriaccia che tigna…

              • mirkhond scrive:

                Non mi sembra però che abbiano cambiato idea sulla TAV.

              • Z. scrive:

                Sulla TAV hanno fatto spallucce e hanno tentato di dire “non è successo niente”. Dopo l’ok del loro ministero e dopo aver promesso che avrebbero fermato l’opera.

                È ciò su cui hanno cercato di resistere di più, questo sì.

                Comunque non sembra così sicuro che la maggioranza gialloverde finisca qui…

              • mirkhond scrive:

                Salvini ci avrebbe ripensato?

              • Z. scrive:

                Salvini pare proprio di sì, ma ormai non dipende solo da lui. Vedremo…

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        “Che visto che ci sono ambientalisti pro-omosessuali allora dobbiamo inquinare di più.”

        No, il concetto è semmai che se non ce lo picchiamo nel c… il pianeta va a farsi friggere.

        Scherzi a parte, sì: se uno vuol dare credito a una battaglia che si rivolge a tutti (visto che destri e sinistri vivono sullo stesso pianeta), va benissimo che abbia idee su tutto il resto, ma deve tenersele rigorosissimamente per lui, perché ha una responsabilità altissima.

        • mirkhond scrive:

          E’ solo una ragazzina di 16 anni.
          Probabilmente nel suo ambiente famigliare ambientalismo e lotta progay non sono disgiunte…..

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ogni persona minimamente informata ha un opinione su quasi tutti i temi “politici”.
            Prendiamo i seguenti temi: USA, ambiente, diritti sociali e omosessualità.
            Prendiamo i seguenti soggetti: me, Mirkhond, Peucezio
            Io e Mirkhond la pensiamo in maniera abbastanza simile sui primi temi e in maniera molto diversa sull’ultimo.
            Mirkhond e Peucezio la pensano in maniera molto simile sul primo e sull’ultimo tema, ma in maniera molto diversa sugli altri due.
            Io e Peucezio la pensiamo in maniera molto simile sul primo tema, ma in maniera molto diversa sugli altri.
            Solo questo dimostra che le quattro tematiche sono disgiunte, visto che in tre abbiamo tre combinazioni diverse di opinioni.

            • Peucezio scrive:

              Mauricius,
              sai bene quanto poco rappresentativo sia questo blog rispetto alla società media.
              E ancora di più rispetto al dibattito mediatico, che è fatto di polarità nette e slogan semplici e univoci.

          • Peucezio scrive:

            Mirkhond,
            “E’ solo una ragazzina di 16 anni.
            Probabilmente nel suo ambiente famigliare ambientalismo e lotta progay non sono disgiunte…..”

            E allora scèsse a sscequà che lle pupe de pèzze.
            Se poi pensiamo che il problema ambientale è una fesseria da lasciare ai mocciosi e a quelli che lo inficiano mischiandoci temi divisivi, vabbè.
            Io temo invece che non sia una fesseria.
            Ma non ho mai pensato, per la verità, che fossero le Grete a risolverlo, ma se prima potevo avere qualche dubbio, ora ne ho la certezza.,

            • mirkhond scrive:

              Certamente non sarà Greta a risolvere la questione ambientale, ma per lo meno è diventata una cassa di risonanza mondiale che muove le opinioni pubbliche di tanti paesi.
              E di cui i politici, soprattutto nei paesi democratici non possono non tener conto….

              • Peucezio scrive:

                A me sembra sia diventata solo una delle tante icone del progressismo occidentale (non mondiale, perché in India se ne fottono di Greta): è come Che Guevara sulle magliette delle zecche, niente di più, niente di meno.

            • PinoMamet scrive:

              Minchia Peucè, è ‘na foto con una bandierina… rimettiamo le cose nella loro proporzione.

              Una ragazza assurta a simbolo dell’ecologia si è fatta una foto con la bandierina dei diritti gay.

              • Peucezio scrive:

                Veramente io ipotizzavo si trattasse di un fotomontaggio, quindi mi pare di non essermi dimostrato per nulla prevenuto contro Greta.
                Siete voi che implicitamente state sostenendo che non è un fotomontaggio.
                E se così è, scusami, ma non è affatto un’inezia, è una scelta di campo radicale, che colloca Greta non più fra i preoccupati dell’ambiente, ma fra i soliti progressisti per i quali l’ambiente non è un tema reale ma fa solo parte di un armamentario ideologico e simbolico. E il pianeta ringrazia.

              • PinoMamet scrive:

                Non credo che sia un fotomontaggio, e sì, mi sembra proprio un’inezia, alla quale stai dando un’importanza esagerata.

                e poi, scusa, scopri adesso che i valori di Greta Thunberg non sono quelli di Casapound??

                mi sfugge dove sia la portata da “scoop” di questa foto, davvero.

              • Peucezio scrive:

                Ripeto: non me ne frega niente di quali siano i suoi valori privatamente.
                Basta che ci mettiamo d’accordo: è un’attivista ambientalista o un’icona del conformismo progressista?
                Eppure mi sembra di averlo espresso in modo chiaro già in un bel po’ di commenti: se mischi le cose depotenzi il messaggio, perché non è più neutrale, super partes, ma uno deve prendersi tutto il cucuzzaro e potrebbe non volerlo fare.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                E’ un essere umano.

              • Peucezio scrive:

                Macché essere umano.
                Certo che è un essere umano, come altri otto miliardi.
                Ma per il mondo non è un essere umano, è un’immagine, un simbolo.

              • PinoMamet scrive:

                Mmmm

                No, continua a essere una ragazza che ama l’ecologia, e i diritti dei gay.

                Tu puoi essere anche un’icona e un’immagine, ma resti sempre una persona.

                In ogni caso, non vedo di cosa preoccuparsi.

                Ti piace l’ecologia? Inquina meno.

                Non ti piace il matrimonio omosessuale? Vota contro.

                Mi sfugge completamente perché le bandierine di Greta dovrebbero avere un peso in tutto ciò, se non come scusa.

              • Z. scrive:

                Capisco il ragionamento di Ezio.

                Detto questo, dubito si possa chiedere a una ragazza di sedici anni di non manifestare alcuna opinione per il resto dei suoi giorni – il tutto per non dare scuse a chi ne troverebbe comunque altre.

              • Peucezio scrive:

                Z.,
                d’accordo,
                ma c’è anche modo e modo.
                Qui non parliamo di un intervistatore che le ha posto una domanda e lei ha risposto.
                Ma proprio dell’esibizione di un simbolo in una foto.
                E’ molto diverso: è più che avere un’opinione, è fare militanza.

              • PinoMamet scrive:

                E più che fare militanza, è fare una foto con una bandierina di un movimento che si ritiene simpatico 😉

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      io pensavo fosse un fotomontaggio complottista di ambienti di destra per dimostrare i teorema per cui Greta è in realtà un’infiltrata che usa l’ambiente come pretesto per veicolare temi politicamente corretti.
      Perché, pur con tutte le riserve culturali che ho verso l’ecologismo come fenomeno sociale e ideologico, davo una certa apertura di credito a Greta sul fatto che fosse davvero una interessata sinceramente e seriamente a quell’aspetto.

      Ma se invece la foto è vera, dimostra quello che io penso in generale e cioè che l’ecologismo fa parte di tutto un pacchetto di cose che con l’ambiente non c’entrano un beato cazzo, che la sua ideologizzazione non si fa solo da destra, ma anche da sinistra e che Greta è una totale mistificazione, perché traveste da ecologismo e senso di emergenza per le sorti del pianeta il più banale ciarpame progressista, contribuendo oltretutto così ad alimentare lo schema che l’attenzione ambientale all’interno di una polarità ideologica, alienando così le simpatie di chiunque non sia di sinistra.
      Se Greta si è davvero fatta fotografare con quella bandiera, mi verrebbe da dire che ha compiuto un gesto demenziale. Ma più probabilmente ha solo agito coerentemente con l’essere un’icona del conformismo mainstream e della sua paccottiglia simbolica e ideologica, quindi in fondo non vuole persuadere nessuno, ma solo appunto fare da icona.

      Ma spero ancora nel fotomontaggio. Non perché mi sia simpatica Greta, che, anzi, mi è francamente antipatica, ma perché uno spera sempre che ci sia in giro gente che vuole portare messaggi con un contenuto e non solo marcare identitarismi di bandiera.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Se si fosse fatta la foto con la bandiera del Milan tu avresti detto che sarebbe stata la prova che l’ambientalismo è parte integrante del pensiero milanista? Mapperfavore…

        • Peucezio scrive:

          Avrei detto che è un’imbecille, perché mischia un problema serio col tifo calcistico.

          Io davvero mi chiedo come possa tu giustificare una cosa del genere.

          Non potete continuare a tediarci dicendo che noi di destra ideologizziamo l’ecologismo e la scienza, quando invece sono esattamente gli ecologisti a farlo.

          • PinoMamet scrive:

            Peucè, non si può essere semplicemente ecologisti E tifosi del Milan?

            😉

            Ma diciamo pure che Greta Thunberg fa parte di un sistema di pensiero che comprende entrambe le cose, ecologia e libertà di orientamento sessuale…

            e quindi?

            dov’è la novità, che c’è di strano o scandaloso?

            E in ogni caso, ritorniamo a quello che scrive Mauricius:

            a Greta piacciono gli omosessuali, quindi dobbiamo inquinare di più??

            • Peucezio scrive:

              Allora,
              qua non parliamo di un privato cittadino, ma di una persona che ha scelto o comunque le è stato attribuito e lei ha accettato un ruolo enorme, di portavoce mondiale dell’ecologia.
              Ogni opinionista e persona pubblica in genere ha diritto di dire la sua su tutto.
              Ma se io faccio mia la causa, chessò, dell’assistenza ai disabili, perché la ritengo ancora troppo carente, e ne divento il portavoce pubblico, non devo dire che partito voto, non devo esprimermi su nessun tema divisivo, se non voglio rischiare di danneggiare seriamente la cuasa che sto difendendo.

              Con ciò, Greta per quello che mi concerne può fare ciò che vuole.
              E ciò dimostra, anche applicato a lei (e questo non lo davo per scontato, nella mia ingenuità), ciò che sostengo in generale, e cioè che l’ecologismo, lungi dall’essere una risposta seria al problema ambientale, è un pezzo dell’armamentario ideologico della sinistra (che altrove si chiama progressismo, idee “liberal”, ecc.), quindi alla fine fa sempre parte del solito giochbino delle contrapposizioni.
              Se poi volete dirmi che il pianeta si salverà grazie al fatto che si continua ad alimentare ‘sto giochino con le due colonne e le croci da una parte o dall’altra sui vari temi, con tutto il gioco degli scomposti insulti telematici fra le due parti che ne deriva, tanto caro al nostro amico Z., che vi devo dire… auguri. Il guaio è che anch’io ci ho il culo sullo stesso pianeta, ahimè…

            • Peucezio scrive:

              Pino e Mauricius,
              “a Greta piacciono gli omosessuali, quindi dobbiamo inquinare di più??”

              Qui bisogna parlare dei dati di realtà, non delle intenzioni di noi quattro sfigati coltissimi del blog.
              E la realtà è che le persone veramente consapevoli non hanno bisogno di Greta per essere consapevoli del problema ambientale.
              Gli altri si divideranno, come al solito, in due partiti: i progressisti, ecologisti per moda, diranno “che bello, Greta difende anche gli omosessuali!” e rimarranno filo-gretini ed ecoligisti.
              Gli altri continueranno a dire che è brutta, antipatica e che ha torto e avranno un motivo in più (almeno dal loro punto di vista) per farlo.
              Però, se Greta fosse riuscita sul serio a smarcarsi da questo schema e ad alimentare la consapevolezza del fatto che il problema ecologico non c’entra nulla con le polarità ideologiche di moda, magari qualcosa poteva ottenerlo.
              Ma ha scelto prestissimo di rinunciarvi e di incasellarsi nell’inutile gioco.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Dai, diciamo le cose come stanno: tu, e con te la totalità della destra sovranista, avevi già mesi fa detto che a te la lotta al cambiamento climatico non interessa perché aspetti che la facciano i cinesi e basta. Quindi tu e i tuoi camerati della destra sovranista non siete e non potete essere e non potrete mai essere il target di Greta proprio in quanto impermeabili perché aprioristicamente ostili.
                Dunque non è affatto un boomerang indispettirvi: per voi lei nei casi migliori non doveva parlare a voi e nei casi peggiori era un complotto di Soros…

              • Peucezio scrive:

                Diciamo che se le cose stavano così, niente di meglio di questa conferma.
                In pratica Greta è riuscita, con questo gesto, a confermare clamorosamente tutte le prevenzioni cui hai giustamente fatto riferimento.

                Quindi non ti do torto, ma se pensi che uno sia un maleducato e poi si mette afare scorregge in pubblico, non solo non smentisce la tua tesi, ma la corrobora clamorosamente.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Molto schematicamente:
                – siamo davanti ad una minaccia alla sopravvivenza della nostra specie
                – molto tardi e con gran parte del danno ormai inevitabile ci stiamo accorgendo che forse bisogna inn qualche modo intervenire
                – quelli di destra si oppongono a priori a qualsiasi intervento
                – quelli di destra, da bravi frignetta, dicono che non è colpa loro se si oppongono aprioristicamente, ma che è colpa di chi lancia l’allarme, responsabile di non essere abbastanza convincente e di offrire il destro a quelli di destra che vogliono sputtanarlo
                Benissimo, quindi quelli di destra si rivelano essere ancora una volta pattume umano. Dovrei dispiacermi, essere scandalizzato oppure essere toccato nella mia indole missionaria perché “oddio, quelli di destra hanno sprecato l’ennesima occasione che avevano per dimostrare di non essere pattume umano”?

              • Peucezio scrive:

                Ripeto, il problema non sono quelli di destra dogmatici e fanatici, che avevano Greta sulle palle dall’inizio.
                Ma tutta la zona grigia, che nelle contrapposizioni feisbuccare sbiadisce, ma è forse la maggior parte della popolazione italiana e occidentale.

                E comunque, ripeto, conta il principio: è grave che, proprio per l’entità del problema, chi se ne vuole fare portabandiera poi scada in ‘ste cazzate.
                E’ grave in sé, non visto da destra, da sinistra, da in alto, da in basso o dal buco del culo.

                Quanto al pattume umano, per me è pattume umano la sinistra politica occidentale completamente organica al capitale, quello che fra le altre mille colpe ha quella di aver imputtanato l’ambiente.
                La destra in tutto ciò ha avuto un ruolo marginale: capirai quattro fanatici fascisti o cattolici reazionari quanto possono aver ingluenzato le scelte strategiche delle potenze mondiali.

              • Peucezio scrive:

                Stai semplicemente giustificando l’ingiustificabile, facendo l’apologia della cialtronaggine di chi svende cause importanti per assecondare la sua adesione conformistica alle cazzate alla moda.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                No, non sto giustificando niente perché non c’è niente da giustificare. Dico solo che se quelli già prima ostili all’ambientalismo trovano nuove ragioni stupide per essere ostili all’ambientalismo non me ne può fregar di meno: loro sono già una causa persa.

    • mirkhond scrive:

      Grazie a Dio papa Francesco non appoggia il fascio-leghismo razzista di Salvini, che può baciare tutti i rosari che vuole, ma non difende certo i valori del Vangelo.

      • Peucezio scrive:

        Mannaggia a questa maledetta mania del libro!

        • mirkhond scrive:

          Il Messaggio di Dio sarebbe andato disperso senza il Libro.
          Che, naturalmente, si presta alle più variegate intepretazioni, come accade da più di due millenni.

          • Peucezio scrive:

            Non condivido.
            Si sarebbe tramandato oralmente e soprattutto sarebbe stato fissato via via nei documenti della Chiesa, ma in una posizione di parità.
            Il vulnus è che si è anteposta la Scrittura alla Chiesa, come se la seconda non venisse dalla prima, per cui un atto del Magistero per i protestanti non conta, mentre, chissà perché, il Nuovo Testamento sì, come se anche quello non fosse stato scritto da uomini delle (primissime) comunità cristiane, cioè dai continuatori di Cristo e come se la scelta dei libri canonici rispetto agli apocrifi non fosse comunque stata compiuta dalla Chiesa.

            • PinoMamet scrive:

              Sì, vabbè, ma una volta scelti bisogna anche leggerli, eh…

              • Peucezio scrive:

                Ma, ripeto, era meglio se non li sceglievano proprio 😀

              • Peucezio scrive:

                Prima che mi obiettiate, è una battuta.
                Ciò non toglie che non condivido ciò che dice Mirkhond: non è vero che si sarebbe disperso il messaggio senza il NT.
                O, meglio, senza che diventasse qualcosa di diverso dai documenti successivi.

        • PinoMamet scrive:

          Peucè, dai, un conto è essere contrari al letteralismo biblico e all’archeologismo evangelico… un altro è non leggere proprio i testi sacri e fregarsene di quello che dicono 😉

          • Peucezio scrive:

            Sì, ma questa applicabilità diretta del Nuovo Testamento (di cui il Vangelo peraltro è solo una parte) ai temi di attualità ammetterai che è una fesseria.
            Peraltro il Vangelo non è un codice etico: la maggior parte se non la quasi totalità dell’etica cristiana viene da testi successivi, da prescrizioni e precettistiche che non Vangelo non ci sono di certo.
            Il Vangelo insiste su un’adesione fondamentale (scegliere di stare con Cristo) e per il resto esprime una sensibilità, in modo metaforico e a volte apparentemente contraddittorio.

            Uno stato cristiano è uno stato che difende la Chiesa e la religione e fa leggi secondo la morale insegnata dai catechismi e dal Magistero in genere: sfido chiunque a creare un sistema legislativo e a elaborare una politica secondo le prescrizioni del Vangelo.

          • PinoMamet scrive:

            Non so se sono d’accordo…

            di per sé gran parte del messaggio perlomeno dei sinottici consiste proprio nell’applicabilità diretta e continua delle parole di Cristo, con una sensibilità piuttosto nettamente pauperistica e quasi antiautoritaria, nella quale lo spirito delle azioni prevale sempre sulla loro forma, e il loro fine prevale sul precetto
            (“avete letto nella Legge… ma io vi dico…”; “il Sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il Sabato…”)

            Come, a partire da questo, la Chiesa sia riuscita a costruire un sistema autoritario e formalistico è uno dei grandi paradossi della storia umana, sul quale non mi dilungo;

            sta di fatto che il ritorno al senso autentico del messaggio evangelico è una costante nella storia della stessa Chiesa cattolica, perlomeno da San Francesco in poi…

            • Peucezio scrive:

              Pino,
              “con una sensibilità piuttosto nettamente pauperistica e quasi antiautoritaria, nella quale lo spirito delle azioni prevale sempre sulla loro forma, e il loro fine prevale sul precetto”

              Questo è verissimo.
              Ma proprio perché conta lo spirito e non la forma, è difficile tradurle in scelte etiche esplicite e chiare.
              In un certo senso conta l’intenzione, il cuore.

              “Come, a partire da questo, la Chiesa sia riuscita a costruire un sistema autoritario e formalistico è uno dei grandi paradossi della storia umana, sul quale non mi dilungo;”

              In effetti è vero.
              Ma io credo (da cattolico, certo, quindi non con una visione neutra) che il paradosso sia abo origine, nel “Tu es Petrus”.

              “sta di fatto che il ritorno al senso autentico del messaggio evangelico è una costante nella storia della stessa Chiesa cattolica, perlomeno da San Francesco in poi…”

              Sì, non è la tendenza in cui mi riconosco di più, ma c’è stata spesso, soprattutto nel basso Medioevo (da Lutero in poi in ambito cattolico, in età moderna, direi di no).
              Bergoglio però non so quanto c’entri con tutto questo. Mi pare un uomo alla moda; queste tendenze non le amo, ma erano piuttosto integraliste, non buoniste, dialoganti, concilianti.
              L’unica cosa in cui Bergoglio è assimilabile a queste tendenze è l’ostentato pauperismo, ma anche questo è in linea con la mentalità e l’estetica contemporanea.
              Bergoglio è un uomo del dubbio, della relativizzazione, del dialogo appunto, mentre quelli erano dei radicali, pochissimo inclini a qualsiasi forma di compromesso.
              Da un certo punto di vista in questo si potrebbe persino dire che è meglio Bergoglio, perché il pluralismo e il riconoscimento dell’alterità è sempre meglio di ogni unilateralismo omologante, ma il fatto è che ci può essere pluralismo e integrazione dell’alterità, se hai un’identità da proporre (si è altro rispetto a qualcosa), mentre non si capisce che dialogo ci possa essere in un mondo in cui ogni identità è ipso facto un crimine: dialogo fra chi? Su cosa?

              • mirkhond scrive:

                “L’unica cosa in cui Bergoglio è assimilabile a queste tendenze è l’ostentato pauperismo, ma anche questo è in linea con la mentalità e l’estetica contemporanea.”

                Veramente il pensiero di massa sull’argomento è piuttosto quello dell’ostilità all’immigrazione e dunque al “pauperismo”.
                E del tutto in linea col consenso plebiscitario di cui gode Salvini.

              • Peucezio scrive:

                Siamo sempre lì: bisogna distinguere il popolo dalle élite.
                I poveri pensano quello che pensa Salvini (e infatti, proprio perché sono poveri, non amano affatto la povertà, perché sanno cosa significa, e non escludo che siano più numerosi dei ricchi, visto che le risorse sono limitate), i borghesi quello che pensa Bergoglio.

                Chi dà il segno alle epoche, alle mode, alle tendenze culturali, non sono le maggioranze povere, ma le minoranze ricche. In questo senso dico che Bergoglio è conformista, non nel senso che aderirebbe alle idee della maggioranza (magari! Se così fosse sarebbe un populista, che è cosa nobile, perché il popolo è portatore di valori, mentre la povertà in sé non è certo un valore).

              • mirkhond scrive:

                Certamente non è Bergoglio che può risolvere il problema della povertà globale e dell’immigrazione di massa che ne consegue.
                Ma non può nemmeno chiudere gli occhi di fronte ad un problema gravissimo che, per essere affrontato sul serio, meriterebbe un approccio davvero globale nel senso di una collaborazione tra gli stati del sempre meno ricco Occidente e quelli di provenienza dei migranti.
                Invece ognuno pensa solo a se, e a chiudere porti e frontiere in nome del mero egoismo.

              • Peucezio scrive:

                Ma cosa farebbe di concreto Bergoglio, a parte avvilire i cattolici veri con le sue provocazioni continue?
                In che cosa darebbe un contributo a riequilibrare le ricchezze del mondo?
                Continuando a dire che dobbiamo accogliere i più ricchi, giovani, forti e istruiti fra gli africani, in modo da lasciare il resto degli africani ancora più nella merda?
                La colpa degli squilibri è nelle multinazionali, negli interessi economici che sfruttano le risorse dell’Africa (e in misura minore India, America Latina, ecc. ecc.), mantenendola quindi sottosviluppata, non di Salvini o dei muri di Trump.
                Prendersela con Salvini è come, di fronte a uno che ha la broncopolmonite, preoccuparsi solo della seccatura di smaltire le scatole degli antibiotici insieme alla carta per la differenziata.

              • PinoMamet scrive:

                Posso dire una cosa?
                Ancora non ho capito quali sarebbero le provocazioni di Bergoglio.

                A me pare anzi che rappresenti il comune sentire del cattolico medio italiano:

                affezionato a un certo pietismo religioso (il presepe, le tradizioni popolari…),

                ingenuamente “evangelico” e piuttosto pauperista da ben prima del Concilio Vaticano II
                (al contrario del Gisas americano, ricco imprenditore edile, il Gesù italiano è figlio di Giuseppe lavoratore, anzi, patrono e simbolo dei lavoratori…),

                leggermente anticlericale
                (che, ammetto, è un tratto inconsueto in un Papa 😉 … ma sicuramente gradito a moltissimi cattolici!)

                socialmente tollerante ma sostanzialmente conservatore
                (del genere “anche i gay andranno in Paradiso, ma sposarsi tra loro no, dai”)

                indifferente e piuttosto tollerante verso le altre religioni
                (“basta che siano brave persone”…)

                sono tutti aspetti, lo vedo bene, decisamente contrari alla Chiesa cattolica “stile Pio IX”;

                e sono sicuro che risultino provocatori
                (non sto a discutere di dottrina, che sarebbe un’altra faccenda)
                per i cattolici… “stile Pio IX”

                ma per la stragrande maggioranza di quelli che in Italia sono chiamati e si ritengono comunemente cattolici, beh, quelle che dice Bergoglio sono semmai banalità, che al massimo fa piacere sentire finalmente proclamate ed ufficializzate dal soglio pontificio, ma non certo provocazioni…

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                ci vorrebbe un’analisi sociologica, ma la mia impressione è che Bergoglio piaccia ai non cattolici e dispiaccia ai cattolici.
                D’altronde se lui è popolarissimo e la gente va sempre meno in Chiesa, in qualche modo bisogna spiegarlo.

              • Z. scrive:

                Quindi ci sarebbe stato un crollo della pratica religiosa cattolica da quando papa Francesco ha preso il posto di papa Benedetto XVI?

              • Peucezio scrive:

                Diciamo che è un fenomeno progressivo, che con Bergoglio non si è arrestato, ma semmai accelerato.

                L’unica controtendenza, dopo il concilio, è stata ai tempi di Wojtyla.

              • PinoMamet scrive:

                Mah, non mi risulta affatto che con Bergoglio meno gente vada in chiesa.

                E in effetti, fuori da questo blog, ne sento parlare solo bene.

              • Z. scrive:

                Abbiamo dei numeri?

              • mirkhond scrive:

                Intanto non piace ai destroidi e ai razzisti.
                Insomma al bacino di consensi di Salvini.
                E non mi sembrano pochi.

              • PinoMamet scrive:

                Mah, dove sto io la situazione è così:

                alcune persone, di solito oltre i 70 anni, entrano in Chiesa ogni tanto per dire una preghiera personale o per ascoltare la messa, tutta o un pezzo.

                Quelli di altre fasce d’età che vanno a messa con una certa regolarità sono “i cattolici”, cioè persone che si identificano con qualche movimento politico o social/religioso di ispirazione cattolica
                (da CL ai gruppi Scout) e di questi credo di conoscerne alcuni di vista, ma non ho dati sulla loro frequenza effettiva, che a naso reputo molto variabile.

                Poi ci sono i miei amici stretti, che non vanno a messa semplicemente mai, se non per matrimoni o funerali ecc., quindi per loro Bergoglio o Ratzinger non cambia nulla.

                Sempre a naso, sono la maggioranza assoluta della popolazione sotto i 60 anni, e sicuramente la maggioranza assoluta di quelli che frequento io.

                Molti hanno un qualche tipo di spiritualità del genere Gesù-brava-persona/ reincarnazione-forse-chissà-passatempo/musulmani van rispettati ma trattan male le donne e sgozzano le pecore/corso di meditazione tantrica/ mia cugina è una strega.

              • PinoMamet scrive:

                Conosco almeno 3 streghe sedicenti, in effetti, di cui almeno 2 praticano davvero qualche forma di rito (non so se inventato da loro… o da qualcun altro 😉 )

                credo che nessuna di loro viva la propria attività streghesca come in contrasto con la Chiesa, peraltro.

              • Peucezio scrive:

                Eppure avevamo parlato qui dentro del libro di quel sociologo che diceva che Bergoglio è popolarissimo e la Chiesa è sempre più impopolare e marginale e non mi sembrava dissentiste dalla tesi, ma ci si interrogava solo sull’interpretazione del fenomeno.

                Comunque, se trovo statistiche ve le posto.
                In ogni caso è una caduta verticale di vocazioni, frequenza, ultimamente leggevo anche di un crollo dell’8×1000.

              • Peucezio scrive:

                Tranne in Africa, questo è noto.
                Forse Bergoglio vuole investire sull’Africa e lasciare andare a puttane tutto il resto: Europa, le due Americhe, ecc.
                Può essere una strategia, ma non ha considerato che i cattolici africani sono gente seria e col suo progressismo d’accatto lo prenderanno a calci nel sedere.

              • Peucezio scrive:

                https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/statistiche-chiesa-cattolica-nel-mondo

                L’impressione in effetti è di una forte eterogeneità per aree.
                Però non va dimenticato che (l’articolo non ne parla, ma basta per esempio leggere il numero di Limes su papa Francesco) l’America Latina se la stanno mangiando le stette protestanti, quindi è proprio il mondo tradizionalmente cattolico o comunque culturalmente o linguisticamente legato alla cultura occidentale a sparire, in favore di Asia e Africa.

                Al di là che il problema della decattolicizzazione di aree la cui storia è stata permeata di cattolicesimo e che hanno espresso la cultura, la teologia e l’arte cattolica ce lo si deve porre: non è che si può buttare a mare l’Europa così.
                Ma al di là di quello, Bergoglio ha scelto di fare il papa del Terzo Mondo e va bene. Ma non è credibile come tale, visto che è portatore di una mentalità che è l’avanguardia più estrema dell’Occidente relativista, nichilista e depravato.

              • Peucezio scrive:

                Parliamo di posti dove i cristiano, per il fatto di essere cristiani, vengono sgozzati, crocifissi, impalati, fatti a pezzi, smembrati vivi.
                Se va da quelle parti a dire che bisogna dialogare con l’Islam, coi protestanti, che tutte le religioni sono buone e si avvicinano a Dio, come minimo lo impiccano!

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                ultimamente leggevo anche di un crollo dell’8×1000

                Ultimamente leggevi? Si vede che le notizie ti arrivano terribilmente in ritardo: il calo delle opzioni per la Chiesa è in corso dal 2006 (prima dichiarazione dei redditi del vero post-Giovanni Paolo II). Un calo analogo si è avuto il primo anno di Francesco (evidentemente la fine di un pontificato ha un certo peso). Un altro calo si è avuto nel 2011 (prima dichiarazione dei redditi dopo la deflagrazione dello scandalo della pedofilia nel 2010 https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/03/scandalo-pedofilia-il-2010-e-stato-lannus-horribilis-della-chiesa-cattolica/84609/) e poi c’è stato quello del 2016 (l’anno di uscita nelle sale italiane di Il Caso Spotlight).
                In generale il calo è costante, ma è accelerato in determinate circostanze.

                https://it.wikipedia.org/wiki/Otto_per_mille#Scelte_dei_contribuenti

              • Z. scrive:

                Insomma, il crollo della pratica religiosa a seguito dell’elezione di papa Francesco non risulta.

                Comunque, a me sembra molto più popolare del suo predecessore tra i cattolici, poi magari sbaglio.

              • PinoMamet scrive:

                “che diceva che Bergoglio è popolarissimo e la Chiesa è sempre più impopolare e marginale e non mi sembrava dissentiste dalla tesi”

                infatti non dissento affatto.

                Uno dei motivi della popolarità di Bergoglio credo sia proprio il fatto che sia visto, in qualche misura, come nemico del sistema clericale, o perlomeno come un outsider.

                Ma non credo sia certo questo il motivo per cui la gente va meno in chiesa (con la minuscola): semmai mi aspetterei che fosse un incentivo ad andarci…

                ma il fatto è che-
                contrariamente alle aspettative dei tradizionalisti-
                ai credenti normali non piace affatto il clericalismo.

                Il prete più popolare con i giovani di qua, per esempio, non è affatto giovane;
                ma lo era negli anni Sessanta/Settanta, ed è un purissimo prodotto del Concilio Vaticano II.
                Lo conosco bene.

                Trovo invece curioso il ragionamento dei tradizional/vacantisti che dicono

                “visto che nei barrios disagiati in America Latina fanno furore le sette protestanti che promettono guarigioni e raccontano miracoli in technicolor, allora in Italia per rendere popolare la Chiesa bisogna tornare al prete in tonaca nera che dice messa in latino”

                che è proprio un non sequitur totale.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                bisogna chiarire alcuni punti.

                1) Non penso affatto che Bergoglio sia la causa di un crollo di popolarità del cattolicesimo. Penso invece che sia interessante il fatto che la sua popolarità personale non vada affatto di pari passo con una crescita di popolarità della religione di cui è capo, ma che, anzi, una tendenza in atto da molti decenni, con il suo papato continui allegramente e forse si acceleri (non perché c’è lui, ma per un frangente storico, di cui forse anche lui è un prodotto: in una società molto meno cattolica persino il papa è molto meno cattolico).

                2) E’ abbastanza vero ciò che dici sui fedeli normali, ma i fedeli normali, volendo schematizzare (non è così banale circoscrivere il tipo del “fedele normale”), sono proprio l’espressione di questa crisi: sono fedeli tiepidissimi, che vanno in chiesa quando gli pare, che hanno idee proprie un po’ su tutto, poco ferventi…
                Il punto è come fare sì che la gente prenda la religione sul serio.
                E come mai nel mondo islamico gli integralisti riescono a ottenere ciò in larghe fasce della popolazione.
                E così i pentecostali in Sudamerica, ecc.
                Il punto è che il cattolicesimo è sentito come una scelta debole, poco impegnativa: un cattolico ormai è un signore la cui vita è fatta di tante cose e nell’economia delal quale la religione ha un ruolo molto secondario.
                Un messaggio forte potrebbe modificare le cose.
                E’ chiaro che una Chiesa preconciliare, ma di basso profilo, poco aggressiva, passiva non combinerebbe nulla.
                Ma certo quella postconciliare non vedo come possa portare una proposta forte, visto che non è nel suo statuto minimo, nella sua stessa essenza e pretesa, nel suo fondamento istituzionale, sociale e morale.
                Può succedere che un vecchio prete del Concilio piaccia a un gruppo di giovani, proprio perché sono giovani abituati a messaggi deboli e poco impegnativi e li cercano.
                Ma quanto faranno questi per la Chiesa, dove sta la loro vitalità storica?
                In Italia certi fenomeni sono poco evidenti perché la Chiesa istituzionale ha ancora un tale radicamento che tiene malgrado tutto discretamente.
                Ma in Francia si va verso una situazione di marginalizzazione del cattolicesimo postconciliare e di egemonia di un cattolicesimo preconciliare (che sia lefebvriano o del motu proprio), di minoranza (rispetto alla società in generale, con la sua laicizzazione radicale), ma minoranza rilevante.

                In Spagna il cattolicesimo postconciliare tiene e quello tradizionalista è marginale, perché lì hanno adottato una tattica diversa: dicono la messa nuova, non negano nulla in modo esplicito del Concilio, ecc., ma sono militanti in senso ultraconservatore: sono preti nominalmente postconciliari, ma dalla mentalità preconciliare.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Peucezio, ti ricordo che la Chiesa preconciliare esiste ancora: è la Chiesa postconciliare 😀

              • PinoMamet scrive:

                Esposte così, credo di essere abbastanza d’accordo con le tue idee e considerazioni.

                Attenti però, cattolici, che in questo modo si va verso il “pochi ma buoni”, che non è certo la strada abitualmente scelta dalla Chiesa in Italia, che ha sempre preferito essere “prodotto di massa”: snaturato, annacquato, edulcorato, però di tutti.

                Basta saperlo, poi sono scelte.

              • habsburgicus scrive:

                @Peucezio
                In Spagna il cattolicesimo postconciliare tiene

                se ne hai voglia, dicci qualcosa di più sul cattolicesimo spagnolo e sulla Spagna in generale
                francamente, io ritenevo il Cattolicesimo spagnolo defunto almeno dagli 1980′ (González) e definitivamente da Zapatero..roba del passato (come in Irlanda)…evidentemente, da quel che scrivi, non é così…e mi farebbe piacere saperne di più

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                è più semplice: esiste un’unica Chiesa, anche se molti suoi membri hanno abbracciato l’apostasia e una dottrina e liturgia caricaturale.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                “Attenti però, cattolici, che in questo modo si va verso il “pochi ma buoni”, che non è certo la strada abitualmente scelta dalla Chiesa in Italia, che ha sempre preferito essere “prodotto di massa”: snaturato, annacquato, edulcorato, però di tutti.

                Basta saperlo, poi sono scelte.”

                Questo è un problema serio in effetti.
                Il mio personale auspicio è che ci sia comunque un ritorno alla Tradizione dall’alto (pavento l’ipotesi pur contemplata dai sedevacantisti, dei vescovi residenziali “dissidenti” che, dopo aver proclamato eretico il papa, si fanno la loro chiesettina che sarebbe quella cattolica).
                A quel punto il cattolicesimo diventerebbe comunque di minoranza, ma comunque istituzionale, con un papa cattolico ortodosso, ecc.
                Tanto l’Europa è già persa e lì si resta comunque di nicchia (ma una posizione forte può essere la base per un rilancio), mentre in Italia la stessa tendenza di cui hai parlato farebbe probabilmente accettare le nuove condizioni alla maggior parte della gente, in quanto vengono dalla Chiesa ufficiale, allo stesso modo di come accettò a suo tempo le innovazioni conciliari, che pure, certo, tolti alcuni giovani esagitati, non sentiva.

              • mirkhond scrive:

                “Attenti però, cattolici, che in questo modo si va verso il “pochi ma buoni”, che non è certo la strada abitualmente scelta dalla Chiesa in Italia”

                Questa era la linea di Ratzinger, fortunatamente abbandonata dal suo successore.

              • Francesco scrive:

                Duca

                non capisco come tu possa approvare una linea del tipo “pochi ma graditi a Repubblica” però!

                lo stesso rifugiarsi di moltissimi cattolici nelle malsane braccia di Salvini mostra quanto poco sia viva la Chiesa cattolica, come non sia più sentita come l’istituzione intorno a cui raccogliersi in momenti di difficoltà – col risultato che col Papa restano solo quelli concordi con lui in politica, che per essere il Papa è un pessimo segno

                PS ma i dati confermano che il CV2 ha “ammazzato” la Chiesa (o almeno accelerato la sua morte?)

              • PinoMamet scrive:

                Dire che il Concilio Vaticano II ha ammazzato la Chiesa è come dire che i dinosauri hanno ammazzato l’asteroide…

              • Francesco scrive:

                che il CV2 sia roba da dinosauri mi è chiaro ma non capisco l’accostamento Chiesa-asteroide …

                seriamente

                ciao

  88. PinoMamet scrive:

    Speciale per Moi:

    dopo la “toxic masculinity”, che, tradotto, vuol dire comportamenti da maleducati tipici dei maschi

    scopro ora che negli USA di discute anche di “toxic femininity”…

    attendiamo fiduciosi la scoperta di “toxic automobility” e “toxic Post Officeability”, e infine la tanto sospirata “warm water”…
    😉

    c’è speranza per tutti.

    • roberto scrive:

      arriverà la toxic warm water….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      “toxic masculinity”

      Sì, sono i comportamenti maleducati, ma non solo. In generale è tutto ciò che c’è di negativo nel ruolo di genere maschile e che, nella teoria del patriarcato, è imputabile (ovviamente) agli uomini stessi.

      La mascolinità tossica generalmente è il pezzo di nastro adesivo che tiene in piedi la teoria del patriarcato. Faccio alcuni esempi.
      1. Fatto: gli uomini omosessuali sono sempre stati oggetto di discriminazioni più pesanti rispetto alle donne omosessuali.
      Interpretazione femminista: è colpa della mascolinità tossica. Poiché la cultura maschile dominante prevede un certo ruolo per l’uomo (sottinteso: di oppressione di genere, perché si sa che gli uomini si sposavano solo per poter opprimere le donne…), sgarrare ed essere letti come effeminati comporta una sanzione sociale più grave da parte della cultura maschile dominante.
      2. Fatto: la coscrizione obbligatoria riguardava solo gli uomini.
      Interpretazione femminista: è colpa della mascolinità tossica. Poiché la cultura maschile dominante prevede un certo ruolo per l’uomo (di potere, che comporta anche l’esercizio della violenza), allora l’uomo deve ricoprirlo fino in fondo.

      Ovviamente è tutta spazzatura sociologica, visto che nessuno dice “femminilità tossica” per indicare tutto ciò che di negativo il femminismo individua nel ruolo di genere tradizionale delle donne…

      • PinoMamet scrive:

        Beh ma adesso stanno proprio parlando di “femminiltà tossica”…
        davvero!

        Ho trovato anche articoli scritti da donne (e quindi, suppongo, incriticabili 😉 ) su questo argomento…

        è una bella svolta, scherzi a parte, che forse farà cadere tutta la mania americana per le definizioni inutili (e perciò dannose).
        Perché non sperare? 😉

        PS
        se proprio devo dire il mio parere, in media trovo che le donne omosessuali siano molto più pesanti e verbalmente aggressive degli uomini omosessuali. Ma si tratta di esperienze personali, aneddotiche.

  89. Peucezio scrive:

    Mirkhond,
    Salvini è filoisraeliano per pura tattica.
    Ancora dopo le elezioni, prima della formazione del governo, Salvini prese pubblicamente posizioni filo-Assad e contro il bombardamento, pur di modesta entità, di Trump in Siria: se uno è davvero filo-israeliano, non prende una posizione del genere.
    Oggi c’è una particolare situazione geopolitica: Trump è uno dei pochi che può sostenere seriamente Salvini, che ha contro tutta l’Europa occidentale, e quindi evita di mettersi apertamente contro i suoi alleati più stretti.

    • PinoMamet scrive:

      Ma guarda, credo che la posizione filo-israeliana di Salvini sia sincera.

      Israele è un paese piuttosto nazionalista, molto chiuso in termini di immigrazione, con una società sì molto aperta su posizioni liberal, ma anche piuttosto militarista (i “nostri ragazzi in divisa” non si toccano, e del resto tre quarti della hasbarà israeliana è a base di bei soldati e soprattutto belle soldatesse e poliziotte, l’altro quarto è “qui anche gli arabi sono liberi” e “qui anche i gay sono liberi”), e soprattutto ampiamente visto, nella destra italiana non fascista, come “l’avamposto dell’occidente nel mondo mussssulmano”.

      • Peucezio scrive:

        Sì, forse c’è anche tutto questo.
        Ma credo che Salvini abbia avuto intuizioni giuste in generale sugli equilibri mediorientali e sia piuttosto estraneo a quel sionismo acritico e fanatico di tanti opinionisti d’accatto, in genere tra l’altro ex comunisti.

  90. roberto scrive:

    Peucezio
    “Però, se Greta fosse riuscita sul serio a smarcarsi da questo schema e ad alimentare la consapevolezza del fatto che il problema ecologico non c’entra nulla con le polarità ideologiche di moda, magari qualcosa poteva ottenerlo.”

    secondo me chiedi troppo a greta.
    come la vedo io

    1. è stata veramente utile per sensibilizzare un certo numero di giovanotti alla questione ambientale
    2. è stata involontariamente utile a smascherare gli inutili polemisti di destra (quelli dei gretini)….e continuo a non capire perché la destra deve automaticamente essere antiambientalista

    ciò detto si tratta pur sempre di una sedicenne, che immagino farà cose da 16enne, tipo appassionarsi per le cause più disparate, senza per questo avere una piattaforma politica articolata come quella che potrebbe avere una persona più matura.

    trovo un po’ esagerato darle quest’importanza quasi come se fosse il nuovo messia

    • Peucezio scrive:

      Roberto,
      “….e continuo a non capire perché la destra deve automaticamente essere antiambientalista”

      Forse perché quelli che decidono di fare i portabandiera dell’ambientalismo sposano anche altre cause di sinistra.

      E non chiedo troppo, è lei che ha fatto troppo, ha pisciato fuori dal vaso.
      Offellée, fà ‘l tò mestée.
      L’età non è una scusante: se decidi di fare attivismo, te ne prendi la responsabilità e ho diritto di giudicarti per come lo fai.
      A parte che non credo che Greta sia Greta: lei avrà avuto l’idea iniziale, ma avrà dietro uno staff, della gente non sedicenne che ne cura le uscite pubbliche e tutto il resto.
      Quando parlo di Greta parlo di chiunque sia il fenomeno Greta: m’interessa ciò che fa pubblicamente, non la sua persona privata, che non so quanta parte abbia in tutto ciò e comunque non giudico.

      • Roberto scrive:

        Scusa ma uno di destra non potrebbe essere ecologista e allo stesso tempo sposare cause di destra?
        Cioè non posso allo stesso tempo amare l’orso polare e odiare il matrimonio gaio?
        Veramente mi è incomprensibile questo ragionamento per pacchetti: prendo il pacco 1 contiene ecologia, filofinocchismo, antifascismo. Prendo il pacco 1 prendo antiecologismo, omofobia e anticomunismo….boh? Mi sembra un modo strano di ragionare

        • Peucezio scrive:

          No, io dico che se sostieni seriamente una causa, dovresti evitare di sbilanciarti su tutto il resto, laddove possa essere divisivo (certo, se dici che bisogna cercare di eliminare le barriere architettoniche per i disabili o incentivare economicamente la ricerca sul cancro, nessuno avrà nulla da eccepire, tranne magari qualche pazzo), perché così rischi di alienarti una parte di potenziali consensi.

          Allora, un conto è un politico, che deve, come tale, dare risposte un po’ su tutti i temi.
          Un conto una persona che sceglie di essere il portavoce di una causa specifica; di grandissima portata, ma specifica.
          Mi pare così semplice. Davvero sono sorpreso che abbiate da obiettare.
          Potresto obiettarmi che quella foto non se la sarà cagata nessuno, che la maggior parte della gente non l’ha vista e molti l’hanno vista distrattamente e nemmeno ci hanno fatto caso, ma sul principio davvero mi chiedo come non si possa concordare.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “Scusa ma uno di destra non potrebbe essere ecologista e allo stesso tempo sposare cause di destra?
          Cioè non posso allo stesso tempo amare l’orso polare e odiare il matrimonio gaio?”

          Infatti.

          Soprattutto uno che è di “destra” per motivi ideologici (tradizionalismo cattolico, lettura di Evola, monarchismo antimodernista ecc.).

          Però se “Destra” in realtà significa “difesa dell’esistente qualunque sia”, il discorso cambia:

          – oggi si inquina senza pensarci

          – i tailandesi non hanno i soldi per farsi le vacanze in Italia, gli italiani hanno i soldi per farsi le vacanze in Tailandia

          – non è obbligatorio andare a Messa

          – gli omosessuali non si sposano (in realtà, lo fanno, ma da troppo poco perché la cosa sia interiorizzata)

          – si fuma nei luoghi pubblici

          Quello di Destra si arrabbierebbe anche se diventasse obbligatorio andare a Messa, o se un prete si permettesse di far sedere le donne da una parte e gli uomini dall’altra.

          In quel caso, “Destra” è davvero un “pacco” unico.

          In quel caso

        • Francesco scrive:

          Roberto, forse questa domanda dovresti farla ai rappresentanti ecologisti

          perchè c’è una curiosa coincidenza tra essere ecologisti e essere “di sinistra”, che metterei al 100% in senso liberal e al 75% in senso ottocentesco

          uno che vorrebbe salvare gli orsi polari e Venezia MA non è esattamente convinto della bontà di aborto ed eutanasia – o della CIGS – si trova a non avere Verdi da appoggiare, almeno in molti paesi

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “uno che vorrebbe salvare gli orsi polari e Venezia MA non è esattamente convinto della bontà di aborto ed eutanasia – o della CIGS – si trova a non avere Verdi da appoggiare, almeno in molti paesi”

            C’è del vero in ciò che dici.

            Se io voglio fare una legge che difenda gli orsi polari a Venezia, devo farmi eleggere in Parlamento.

            Dove però si vota su una quantità enorme di temi che non c’entrano niente con gli orsi polari a Venezia, ad esempio si vota sull’eutanasia.

            A questo punto, o mi astengo su qualunque tema non sia strettamente “ecologico”, facendo la figura del lavativo assenteista, oppure mi butto in una vasta serie di cause che collego solo in modo molto discutibile con il motivo per cui sono stato eletto.

            E’ un problema reale: personalmente, lo affronterei NON facendomi eleggere in parlamento, ma rompendo pesantemente le scatole a TUTTI i deputati quando si va a votare sugli orsi polari.

            • Francesco scrive:

              i Verdi tedeschi sono diventati una forza politica storica e riconosciuta facendo quello che tu reputi impossibile: hanno messo al primo posto i temi ecologici e lasciato sullo sfondo (ai singoli?) gli altri temi

              i Verdi italiani hanno preteso che l’ecologismo fosse di sinistra e sono spariti

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “i Verdi tedeschi sono diventati una forza politica storica e riconosciuta facendo quello che tu reputi impossibile: hanno messo al primo posto i temi ecologici e lasciato sullo sfondo (ai singoli?) gli altri temi”

                Davvero? Non sono informatissimo, ma pensavo che fossero molto legati agli “altri temi”.

                Poi probabilmente in Germania, la questione ecologica è sentita in maniera molto maggiore che in Italia; qui è un contorno ad altre cose.

                Comunque ho conosciuto qualche “verde” italiano, di quelli che stanno cercando di far rinascere un partito moribondo, e mi sono sembrati abbastanza centrati sui temi ecologici.

                Poi bisogna vedere che succede quando tocca fare coalizioni e altre schifezze.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Davvero? Non sono informatissimo, ma pensavo che fossero molto legati agli “altri temi”.”

                Ma infatti è così. Solo che è sempre bello dire “eh, ma all’Estero…”.

              • Francesco scrive:

                mi permetto di dubitarne molto: a ogni elezione in Germania si apre la possibilità di alleanze tra democristiani e verdi

                quindi non credo che i Grunen siano cambiati, rispetto al pragmatismo ecologista che li distingueva

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Allora, ogni partito ha i temi cruciali e altri temi su cui ha posizioni più o meno sfumate.
                Esempio di attualità: i 5S possono ora vendere al Pd i provvedimenti voluti dalla Lega proprio perché alla loro base di immigrazione, ordine pubblico, ecc. non gliene frega nulla (non si incatenano sul decreto sicurezza, ma non lo rimpiangerebbero neppure). Al contrario, il Pd non si sognerebbe mai di chiedergli di toccare il RdC perché, in quanto tema cruciale, sarebbe una proposta irricevibile.
                In generale lo spazio di trattativa tra partiti è tutto in questa seconda zona, ovvero tra i temi che per uno sono marginali e per l’altro sono cruciali.

  91. mirkhond scrive:

    Sono d’accordo con Roberto.

  92. mirkhond scrive:

    “e continuo a non capire perché la destra deve automaticamente essere antiambientalista”

    Per puro spirito di contrapposizione ideologica, in quanto la questione ambientalista è portata avanti soprattutto da ambienti di o vicini alla sinistra, senza discernere le situazioni.

    • Peucezio scrive:

      Appunto.
      E Greta ha alimentato esattamente questo meccanismo che voi, giustamente, deprecate.
      Ave a l’occasione di smarcarsene e l’ha sprecata. E’ speculare al 100% ai “destri” antiambientalisti acritici.

      • PinoMamet scrive:

        …mmmm

        continuo a credere che tu stia dando troppa importanza e troppo valore a quella foto.

        • Peucezio scrive:

          Il mondo d’oggi è fatto d’immagini.
          Greta non dirige alcuna multinazionale, alcuna istituzione strategica di qualche potenza mondiale, sul piano pratico non conta un cazzo.
          Conta per i messaggi simbolici e grazie a quelli potrebbe avere un’influenza positiva o meno. E le immagini sono la parte principale della semiotica mediatica, perché la gente non si sta a leggere lunghi papielli, ma è ricettiva rispetto a slogan brevi o, ancora di, a più immagini.

          Con questo, non sto dicendo che da quando è uscita ‘sta foto, Greta si sia alienata tutte le simpatie di quelli di destra, che prima stravedevano per lei.
          Per me è un sintomo del fatto che lei ha altri intenti, rispetto a un puro messaggio ecologista, e che quindi, in fondo, è un’ennesima mistificazione mediatica e culturale.

          • PinoMamet scrive:

            “Per me è un sintomo del fatto che lei ha altri intenti, rispetto a un puro messaggio ecologista, e che quindi, in fondo, è un’ennesima mistificazione mediatica e culturale.”

            ecco, questa è la parte in cui non sono d’accordo.

            Non credo che Greta abbia particolari intenti che non siano quelli dichiarati apertamente, e non credo che faccia parte- tantomeno coscientemente e volutamente- di un qualche piano, cospirazione o mistificazione.

            Penso che abbia semplicemente le sue idee:
            le piace l’ecologia e i diritti dei gay.

            • Peucezio scrive:

              Ma infatti non penso a nessuna cospirazione o piano.
              Ma a cosa serve al mondo l’ennesima ragazzina occidentale che pensa tutte le cose che pensano le ragazzine occidentali borghesi?

  93. Peucezio scrive:

    Mutatis mutandis, e a parti ideologiche invertite, è lo stesso discorso di Bibbiano.
    Bibbiano era l’occasione perfetta per sollevare il problema gigantesco della disinvoltura con cui si sottraggono i figli ai genitori poveri, non borghesi, non benestanti, ecc.

    Invece la destra, a tutti i livelli (politico, giornalistico, di attivismo bolggaro e feisbuccaro, ecc. ecc.) ha
    1) puntato il dito sul Pd: ecco l’ennesima dimostrazione che i piddini mangiano i bambini, li torturano, li seviziano, li sottraggono alle famiglie.
    Il che è anche in parte vero, ma se fai così, ti sei già alienato alla causa centinaia di migliaia di elettori del Pd e migliaia di opinionisti e intellettuali vicini a quel partito che magari erano sensibili al problema delle sottrazioni di minori disinvolte.
    Sono errori capitali, fatti per puro spirito di fazione, cieco, fanatico, ottuso.

    E vi dirò che è stato anche un errore calcare troppo la mano sulla questione degli affidi a coppie lesbiche o simili.
    La cosa gravissima è che in Italia se sei povero, lo stato non è che ti aiuta, ma ti toglie i figli, come se la povertà fosse una forma d’indegnità morale ed educativa.
    Se lo 0,1% di questi finisce a una coppia omosessuale è comunque gravissimo, ma non è il problema principale e si rischia che una battaglia che potrebbe trovare d’accordo tutti super partes venga percepita come una battaglia anti-omosessuale: vanno benissimo le battaglie contro pretesi diritti omosessuali del tutto indebiti, ma vanno fatte in separata sede, non rischiando di comprometterne un’altra altrettanto importante.

  94. Z. scrive:

    Per me il termine “Soros”, inserito in un discorso o in un articolo, è un indice di minusdotazione (assieme ad altri quali ad es. “poteri forti”, “radical chic”, “casta”, “buonista”, “sostituzione etnica” etc.).

    È un po’ come per gli indici di subordinazione: uno di loro non è necessariamente decisivo. Tuttavia, più ce ne sono, più è verosimile che il rapporto instaurato tra le parti sia un rapporto di lavoro subordinato.

    • Francesco scrive:

      eh no caro, qui fai di tutta l’erba un fascio!

      1) Soros esiste, anche se non ho idea di cosa faccia quando non specula con intelligenza e abilità

      2) i radical chic esistono davvero! lo so perchè qualcuno deve leggerlo il Manifesto e il Guardian, mica se li scrivono per se stessi i giornalisti. poi mi basta guardare la Banda per averne conferma

      altre cose sono invece pura demenza: sostituzione etnica (si fa eccome ma in tutt’altri modi), casta (ma anche qui un paio di conti su quanta gente campa direttamente di politica sono utili) e poteri forti (che è un passepartout)

      ciao

  95. Peucezio scrive:

    Per me lo sono “pericolo fascista”, “razzismo”, “accoglienza”, “discriminazione”, “deriva pelbiscitaria”, “pancia degli italiani”, “paura”, insomma, c’è tutto un lessico che qualifica come dementi i suoi utilizzatori.
    Il fatto è che lo usano tutti i media mainstream e tutti i politici di sinistra, il che fa capire che siamo proprio in un sistema informativo completamente demenziale.

    • Z. scrive:

      Trova le due differenze principali, oggettiva e soggettiva, tra le due liste.

      PS: secondo me, raffrontando le due categorie con valutazioni discrete (ad es., prove logico-deduttive, forse anche semplici operazioni aritmetiche), emergerebbe una differenza apprezzabile. Ma certo, si direbbe che Non È Mica Un Metodo Obiettivo 😉

    • PinoMamet scrive:

      Posso dar ragione a Peucezio per le espressioni “accoglienza” e “pancia degli italiani”, che trovo stucchevoli
      (ci butto su anche “restare umani”, ma soprattutto la “indignazione”, che proprio non riesco a digerire).

      Ma in generale è proprio brutto ragionare per luoghi comuni, destra o sinistra non cambia affatto.

      • Z. scrive:

        Le due espressioni che citi fuori dalla parentesi non mi sembrano appannaggio di un gruppo ristretto. Peraltro sono usate a destra e a sinistra, da diverse prospettive.

        Anche “indignazione”, che pure trovo anch’io ben poco sopportabile, è purtroppo di amplissimo e trasversale consumo.

        Le parole della mia lista invece identificano un gruppo ristretto, per quanto rumoroso, di esaltati strillatori da web.

        Restare umani invece, oltre a uno slogan (che come tale può suonare antipatico) è qualcosa che dovremmo ricordare tutti. In ispecie quando ci si confronta su opinioni divergenti, perché alla fin fine è qualcosa che tutti abbiamo in comune 🙂

        • Peucezio scrive:

          Z.,
          “Le parole della mia lista invece identificano un gruppo ristretto, per quanto rumoroso, di esaltati strillatori da web.”

          Ascolta un amico e fidati: ci sono hobby più divertenti di quello di esplorare i gruppuscoli di fanatici di facebook alla ricerca delle ricorrenze di termini e locuzioni. 😀

  96. Peucezio scrive:

    Ah, e ne dimenticavo una importantissima: “risposte semplici a problemi complessi”: è una frase a cui un uomo dabbene può rispondere solo con un bel ceffone sulla faccia dell’interlocutore che l’ha usata.

    L’Italia è un paese strano: siamo dei veri specialisti nel dare risposte complessissime, farraginose, contorte, barocche anche a problemi di una semplicità estrema, ma ci lamentiamo del fatto che accadrebbe l’opposto.

    • Z. scrive:

      Quindi i casi sono due:

      – o non sei una persona per bene;
      – o non sei all’altezza dei tuoi ideali fascisti.

      Perché ceffoni mica me ne hai dati 🙂

    • Francesco scrive:

      no Peucezio

      perchè ci sono casi in cui risposte semplici a problemi complessi sono state un disastro, magari voluto da chi da quelle risposte portava molto a casa

      posso solo darti ragione sulla tendenza della sinistra a trovare non risposte complicatissime (ma costose e stataliste) a tutti i problemi

      da cattolico, io rimango fedele alla linea che i problemi NON si risolvono in questa vita quindi è meglio non farsi troppe illusioni, nè semplice nè complesse

      poi quando ci vuole un bel ceffone ci vuole, non sono mica montessoriano

  97. mirkhond scrive:

    Il fatto è che Peucezio è un fascista complesso, ;), lontano dagli stereotipi del picchiatore squadrista….. 🙂

    • Z. scrive:

      Il fatto è che Peucezio fa tante chiacchiere rumorose, e poi non agisce di conseguenza.

      Mica è il solo, e poi sa gli vogliamo bene ugualmente 🙂

      • Peucezio scrive:

        Il fatto è che la destra è fatta di persone miti e tranquille, che amano l’ordine e la quiete, mica come i facinorosi sessantottardi, brigatisti rossi e tutto il resto.
        Poi si possono anche usare parole forti.
        Alla fine la differenza è proprio questa: Salvini magari va un po’ sopra le righe su twitter, ma avete mai sentito di un solo leghista che sia andato a buttare uova contro un comiziante del Pd o a cercare di impedirgli di parlare o a esercitare una qualsiasi forma di intimidazione di piazza nei confronti di un avversario politico?
        La destra ha il senso che esiste una linea di demarcazione fra la parola e la violenza vera, fisica, agita, e che quando la si sorpassa, sono guai, perché si precipita nell’imbarbarimento civile.

        • Z. scrive:

          Bla bla bla 🙂

          Consiglio per “persone miti e tranquille”: evitare ridicole smargiassate tipo ceffoni di qua e ceffoni di là. Specie quando si è tremebondi e gracilini 😛

  98. mirkhond scrive:

    “Comunque, a me sembra molto più popolare del suo predecessore tra i cattolici, poi magari sbaglio.”

    Ripeto, non tra gli elettori di Salvini e in genere a destra.

    • Francesco scrive:

      questo Papa ha suscitato una reazione violenta di rigetto tra i “cattolici per tradizione” di destra e tra i cattolici tradizionalisti, sia quelli scismati, sia quelli rimasti nella Chiesa

      è che non ha portato alla Fede un solo ateo di sinistra, mi pare, ha solo ringalluzzito i cattolici di sinistra

  99. mirkhond scrive:

    Zanardo

    A Bologna e in Romagna in generale, come viene visto papa Francesco?

    • Z. scrive:

      Mmm… non ho notato particolari differenze col resto d’Italia.

      Di solito ne sento dire bene, sia da parte dei credenti sia da parte dei non credenti. Anzi, non mi è mai capitato di sentirne parlare male, che io ricordi.

  100. mirkhond scrive:

    Forse perché è un ambiente ancora in gran parte di sinistra.

  101. Moi scrive:

    Oh, adesso basta con i Gretini tristi e catastrofici , basta sfruttare la Terra … diàmoci alle stelle 🙂 con una bella Sfera di Dyson e via andare 😉 !

    https://en.wikipedia.org/wiki/Dyson_sphere

    • Moi scrive:

      … Una VERA Sx Progressista dovrebbe sostenere iniziative di questo tipo con profluvio di Retorica Sovietoide, invece di darsi alle “gretinate” ! 😉

  102. Moi scrive:

    Scendendo di “rappresentazioni in scala” 😉 … a Bologna è almeno da Giugno che han finito quell’ accidenti di “Pìpol Mùver”, eppur NON 😉 si muove !

    http://www.marconiexpress.it/il-people-mover

  103. Peucezio scrive:

    Habsburgicus,
    sul cattolicesimo spagnolo:
    allora, non ne so moltissimo, praticamente non ho conosciuto preti.
    Mi baso su osservazioni indirette, attraverso i racconti che mi fa mia cugina e altri conservatori.
    Parrebbe di capire che lì i cattolici, che sono essenzialmente conservatori (c’è un ruolo forte dell’Opus Dei), siano in una contrapposizione radicale ai socialisti (e a Podemos), promotori di tutte le scelte politicamente corrette, femministe, omosessualiste, demonizzatrici del passato franchista e, diversamente che da noi, ultrasocialiste, in un senso piuttosto demenziale (tassazione altissima, funzionale essenzialmente a promuovere forme di parassitismo, specialmente nel sud, in Andalusia…).
    Mia cugina, ogni volta che gli parlo dei preti e vescovi d’assalto antisalvini e immigrazionisti fanatici italiani, strabuzza gli occhi, come se le dicessi, chessò, che da noi gli ecologisti sono i difensori dell’uso del carbone come fonte energetica e dell’amianto nell’edilizia.
    Probabilmente percepiscono Bergoglio come un’eccezione, un sudamericano un po’ estremista, più che come l’espressione della Chiesa occidentale contemporanea.
    Però, ripeto, ho pochi elementi, dovrei conoscere meglio il clero e il mondo cattolico direttamente.

  104. mirkhond scrive:

    Salvini com’è visto dai tuoi parenti e conoscenti spagnoli?

    • Peucezio scrive:

      Beh, loro sono molto di destra negli ultimi anni e gli sta molto simpatico.
      Mia cugina, il marito (spagnolo, ma che ora ha la cittadinanza italiana) e i figli hanno votato tutti la Meloni.
      L’altra cugina è più moderata, le piace Bergoglio, ma anche a lei non dispiace Salvini.
      Eppure sono entrambe abbastanza europeiste. Ma sono cattoliche, per la famiglia, i vecchi valori e non vedono di buon occhio l’immigrazione di massa incontrollata. Inoltre in Spagna la sinistra non fa molto per rendersi simpatica (neanche la destra, a dire il vero), coi suoi fanatismi volgari e aggressivi.
      Poi c’è la questione dei catalani e baschi, l’indipendentismo, che è molto malvisto da chi non è di quelle zone e ha rivitalizzato il sentimento nazionale spagnolo (anche se elettoralmente non parrebbe): ovunque adesso a Madrid vedi bandiere spagnole appese ai balconi.
      Invece mi ha sorpreso nelle Canarie vedere molte scritte indipendentiste sui muri. E dire che sono mezzi andalusi e gli andalusi sono piuttosto alieni a queste rivendicazioni etnico-identitarie.

        • Peucezio scrive:

          Cavoli, non sapevo nulla degli atti di terrorismo!

          Che poi gli attuali canari sono guanci tipo per un terzo: poco più della metà del DNA mitocondriale (linea materna), ma tipo l’8% o già di lì del cromosoma Y (linea paterna).
          Ragazze fighe comunque! Tipiche cozzale spagnole bone.

          Comunque ormai si sono riempiti di marocchini, cinesi e ogni altra razza: pensassero a quelli, invece di prendersela con Madrid: voglio vedere che fanno da sole ‘ste quattro isolette… (vabbè, sette per la precisione).
          Che poi grazie alla Spagna hanno un’organizzazione invidiabile, mezzi pubblici efficientissimi, sanità gratuita (senza ticket), insomma, sei in un posto dove ci sono fra i 20 e i 26 gradi tutto l’anno, non afoso e piacevolmente ventilato, ma con tutti i vantaggi di un paese europeo. Che vogliono di più dalla vita??

          • mirkhond scrive:

            Hai fatto appena in tempo a tornare, che si è sviluppato un grande incendio che sta divorando una foresta su un’isola delle Canarie.
            Conosci il posto in questione?

            • Peucezio scrive:

              Veramente ero lì quando è scoppiato.
              Non nel senso che ero nell’isola (Gran Canaria), ma che ero proprio nel bosco, vedevo l’incendio da lontano coi miei occhi (beh, giusto una piccola colonna di fumo) e gli elicotteri che cercavano di spegnerlo.
              Infatti siamo tornati dalla gita facendo un’altra strada rispetot a quella panoramica e molto bella dell’andata: siamo andati verso sud in modo poi da tornare lungo la costa, sull’autostrada, perché riprendere l’altra strada poteva essere rischioso.

  105. mirkhond scrive:

    “Mia cugina, ogni volta che gli parlo dei preti e vescovi d’assalto antisalvini e immigrazionisti fanatici italiani, strabuzza gli occhi, come se le dicessi, chessò, che da noi gli ecologisti sono i difensori dell’uso del carbone come fonte energetica e dell’amianto nell’edilizia.”

    In Spagna non c’è un clero progressista?

    • Peucezio scrive:

      Lei sostiene di no, ma io non ho esplorato.
      Ma, come ti dicevo altre volte, lì è tutto molto polarizzato: la Spagna non è certo il regno della complessità e delle sfumature. Inoltre, malgrado tutto, sono un po’ all’antica: ai comunisti non piacciono i preti e viceversa (come sarebbe logico, d’altronde).

  106. mirkhond scrive:

    Anche Christian De Sica disse lo stesso sugli spagnoli, che a differenza nostra vedono il mondo in bianco e nero.
    Meglio l’Italia! 🙂

  107. mirkhond scrive:

    “non capisco come tu possa approvare una linea del tipo “pochi ma graditi a Repubblica” però!

    lo stesso rifugiarsi di moltissimi cattolici nelle malsane braccia di Salvini mostra quanto poco sia viva la Chiesa cattolica, come non sia più sentita come l’istituzione intorno a cui raccogliersi in momenti di difficoltà – col risultato che col Papa restano solo quelli concordi con lui in politica, che per essere il Papa è un pessimo segno”

    Quale sarebbe allora la soluzione?
    Approvare il razzismo figlio della paura e dell’egoismo?
    E’ questo che dovrebbe fare il papa?

    • Francesco scrive:

      no, Santo Cielo, no!

      dovrebbe essere il Papa dei cristiani cattolici e parlare una lingua evangelica e cattolica, senza bisogno di fare la foca ammaestrata dei progressismo. se lo facesse, sarebbe credibile anche quando il contenuto delle sue parole fosse “oggettivamente” comuniste o quando ammonisse, con grave preoccupazione, contro certe figure razzista e truci

      e un Papa deve essere odioso a Repubblica, questo è chiaro, quanto deve essere odioso al Demonio in persona.

  108. Francesco scrive:

    – siamo davanti ad una minaccia alla sopravvivenza della nostra specie

    abbastanza plausibile, come anche che il gioco non sia alla nostra portata, come specie, in ogni caso

    – molto tardi e con gran parte del danno ormai inevitabile ci stiamo accorgendo che forse bisogna inn qualche modo intervenire

    abbastanza plausibile

    – quelli di destra si oppongono a priori a qualsiasi intervento

    abbastanza falso, a meno di ridurre la destra a Trump e Salvini, che è un pochino riduttivo

    – quelli di destra, da bravi frignetta, dicono che non è colpa loro se si oppongono aprioristicamente, ma che è colpa di chi lancia l’allarme, responsabile di non essere abbastanza convincente e di offrire il destro a quelli di destra che vogliono sputtanarlo

    abbastanza inesatto, è che forse avrai notato come moltissime proposte rosso-verdi sono in perfetto stile Gosplan, con la scusa che bisogna salvare la specie ci si ridurrebbe a schiavi del Sistema Ecologico Mondiale. per niente poi, che gli obiettivi rosso-verdi sono di tipo moralistico e giornalistico, mica hanno utilità scientifica

    PS scommetto che il PPE ha votato le norme antiplastica, giusto?

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