I due cani da penna corrono nel sottobosco, vicino al pino che nasconde nella corteccia, dicono, una discreta quantità di pigre zecche in attesa di un passaggio.
Chiedo al padrone/cacciatore, “ma non prendono mai le zecche?”
“Certo che le prendono, e anche tante!”
“E che fai?”
“Eh, pensa che vivono in casa con noi, stanno sui divani, per questo do loro una pasticca”.
“Dai una pasticca al cane, e le zecche?”
“Muoiono subito. Infatti, non ti fidare di questi rimedi per le zecche che trovi in giro, quelli non fanno niente. Io uso una cosa fortissima, è omeopatica!”
Caspita, se l’effetto placebo funziona persino sulle zecche, forse abbiamo sottovalutato la loro intelligenza 😉
ma forse voleva dire una cosa erboristica? credo che tanti confondano le due cose.
Anche perché alcuni prodotti erboristici sono classificati come “omeopatici”…
Mi viene il dubbio che la parola “zecche” indichi approssimativamente più specie diverse, alcune delle quali attaccano gli umani e altre no, e che hanno in generale cicli vitali molto diversi tra loro.