La Roccia

T.S. Eliot, il coro di The Rock, 1934:

E alcuni dicono: “Come possiamo amare il prossimo? Perché l’amore
deve essere reso vero nell’atto, come il desiderio unisce a ciò che si desidera; noi abbiamo
da dare soltanto il nostro lavoro e il nostro lavoro non è richiesto.

Attendiamo agli angoli delle strade, e non abbiamo nulla da portare se non le canzoni
che sappiamo cantare e che nessuno vuole sentire cantare;
Aspettando di finire scagliati, alla fine, su un mucchio, meno utili del letame.

Dov’è la Vita che abbiamo perso nel vivere?
Dov’è la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza?
Dov’è la conoscenza che abbiamo perso nell’informazione?

Ho spazzato i pavimenti e decorato gli altari.
Dove non vi è un tempio, non vi sono case.

Anche se avete rifugi e istituzioni,
dimore precarie finché si paga l’affitto
cantine crollanti dove si moltiplicano i ratti
o residenze igieniche con numeri alle porte
o una casa appena migliore di quella del vostro vicino;

Quando lo Straniero vi chiede: “Qual è il significato di questa città?
Vi stringete vicini perché vi amate gli uni gli altri?”
Cosa risponderete allora? “Viviamo tutti insieme
per far soldi gli uni dagli altri?” oppure “Questa è una comunità?”
e lo Straniero partirà e tornerà nel deserto.
Anima mia, sii pronta per l’arrivo dello Straniero,
preparato per colui che sa fare domande.

And some say: “How can we love our neighbour? For love must
be made real in act, as desire unites with desired; we have only
our labour to give and our labour is not required.
We wait on corners, with nothing to bring but the songs we can
sing which nobody wants to hear sung;
Waiting to be flung in the end, on a heap less useful than dung.”

Where is the Life we have lost in living?
Where is the wisdom we have lost in knowledge?
Where is the knowledge we have lost in information?
I have swept the floors and garnished the altars.
Where there is no temple there shall be no homes.

Though you have shelters and institutions,
Precarious lodgings while the rent is paid,
Subsiding basements where the rat breeds
Or sanitary dwellings with numbered doors
Or a house a little better than your neighbour’s;
When the Stranger says: “What is the meaning of this city?

Do you huddle close together because you love each other?”
What will you answer? “We all dwell together
To make money from each other”? or “This is a community”?

And the Stranger will depart and return to the desert.
О my soul, be prepared for the coming of the Stranger,
Be prepared for him who knows how to ask questions.

Questa voce è stata pubblicata in mundus imaginalis, urbanistica e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

10 risposte a La Roccia

  1. Francesco scrive:

    il poeta inglese più amato da Giussani! credo che generazioni di ciellini abbiano letto e riletto i Cori della rocca, confrontandoli con la loro vita

    🙂

    PS e uno degli scogli più alti da superare per me, naturalmente, che venivo da lande individualiste e liberali

  2. Mario scrive:

    Individualisti e liberali.

    • MOI scrive:

      E soprattutto NON capiscono che il Liberismo funzia come la loro religione prima (!) del Concilio Vaticano II : o tutto il pacchetto o nisba ! 😉

      Ogni religione diventa un “brènd” 😉 più o meno sociale ….

      • Francesco scrive:

        Moi, confondi l’ideologia con la teoria economica: la seconda è molto più modesta nelle aspirazioni e ragionevole nelle conclusioni.

        Ma gli uomini vogliono una teoria che spieghi tutto e sempre e cadono come mosche

  3. paniscus scrive:

    Eliot conteso tra i ciellini che esaltavano i “Cori della Rocca” e i laici pessimisti e nichilisti che esaltavano la “Terra Desolata”?

    E nessuno che si renda conto che l’opera più importante e più universale del nostro sia quella sui gatti!

    https://en.wikipedia.org/wiki/Old_Possum%27s_Book_of_Practical_Cats

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *