E’ sabato sera, poi il post lo metto in rete con ritardo per non rubare spazio a quello ben più importante sui grandi vampiri inutili del declino:
Se ci si pensa bene, l’unico settore in crescita rimasto nell’economia statunitense è quello di imprese che spiano i cittadini statunitensi. E quelli europei.
Fuori, una fila interminabile di auto che si appresta a entrare nel quartiere in cool al mondo, a provare l’ebrezza di parcheggiare sui passaggi pedonali.
Per una miracolosa metamorfosi alchemica di solido in liquido, gli entrerà la cocaina nel naso e gli uscirà la pipì sui marciapiedi. E il fatto che a vendere siano marocchini dalle facce patibolari non toglie che gli acquirenti siano italiano dalle facce da ebete.
Torno indietro di qualche ora.
Al parcheggio in Viale Ariosto, ci sono i posteggiatori abusivi.
Dall’aspetto, dovrebbero essere – insolitamente – somali. Davanti a ogni bar del quartiere, c’è adesso un nigeriano o un ghanese con un cappellino in mano, ma mai un somalo.
Provo a contare i posteggiatori abusivi.
Uno, due, tre… sono dieci in uno spazio in cui ci stanno poche decine di auto, perfettamente allineate.
Dieci.
Non so quanto siano aggressivi, ma stanno cercando in dieci di sopravvivere di un mestiere perfettamente inutile, e certamente anche fastidioso. Non sapranno cosa voglia dire, ma diciamo che l’unica cosa che fanno di concreto è fare i galoppini per Salvini.
Poi incontro Giovanni, davanti alle poste.
Giovanni è uno straordinario fotografo, che sa cogliere particolari misteriosi:
“Male, grazie!”
e mi racconta una lunga e complessa storia di come l’ha truffato senza pagarlo, l’amministratore dei beni di una signora italiana anziana per cui faceva il badante (e l’unica persona onesta era il figlio galeotto della signora), e più si infervora a raccontare i dettagli (“sono stato sindacalista e son figlio di avvocato!“), meno ci capisco.
Mica perché lui non si sappia esprimere, il problema sono le mie scarse conoscenze in materia di diritto di lavoro.
“Poi prendono gli stranieri, perché possono pagarli di meno, prima aveva un badante peruviano che non le dava nemmeno da mangiare, non le cambiava la dentiera e non la puliva… ma io non voglio fare la guerra tra poveri”.
Mi racconta che il suo computer e la macchina fotografica, hanno accettato di tenerseli fino a lunedì, in un centro per disastrati. Poi non si sa.
“E io ho ventiquattro anni di contributi”, dice con aria quasi feroce. “Io faccio di tutto per non crollare, per non lasciarmi andare, ma sulla strada è dura. Ma tu non sei italiano vero?”
“Sono messicano…”
“E che ci sei venuto a fare in questo c… di paese? Io ci sono stato in Messico, negli anni Novanta, ed era un paese più civile di questo… beh, quasi. Ero nel Chiapas, a fare qualcosa” e ride forte, poi mi guarda con sospetto… “ma forse non la pensi come me sullo zapatismo?”
Diplomaticamente, dico che conosco meglio il Messico centrale di quello meridionale.
“Sono stato anche nel Kurdistan, anche lì a fare qualcosa, e anche lì un paese più civile di questo”, e ridiamo insieme.
“Ma adesso dove dormi?”
“Nella sala d’attesa dell’ospedale di Careggi. Si sta dritti sulla sedia tutta la notte, ma almeno non mi buttano fuori. Adesso sono venuto a prendere tutti i soldi che ho sul conto, dal bancomat”.
“Sicuro che sia il caso di tenerteli addosso?”
“Eccoli!” e mi fa vedere un solitario biglietto da cinquanta euro.
“Me li vado a bere tutti in vino, perché mi girano troppo… mi devo calmare se no commetto qualche scemenza!”
Anche Giovanni è diventato inutile. Il momento – sempre più comune – in cui una farfalla si trasforma in bruco.
Invece, l’altro giorno cercavamo Ahmad.
E’ un giovane marocchino, con un fratello più piccolo, biondo e con gli occhi azzuri.
Ahmad è affetto dalla sindrome di Down, come si dice.
E’ venuto da noi un paio di volte per portare il fratello, ma ha timore di tornare in un posto che sarebbe riservato ai bambini e ai loro accompagnatori, visto che lui ha venticinque anni. E per questo ci sfugge, rintanandosi in qualche antro buio (nel quartiere in cool al mondo, ci sono anche gli antri bui), dove mi immagino la televisione sempre accesa, il tè profumato e la paura di venire sfrattati.
Ora, potete accusarci di tutti i buoni sentimenti di questo mondo, ma il vero motivo per cui cerchiamo Ahmad è che noi ne abbiamo bisogno.
In un mondo dove il denaro ha reso tutti superflui, noi abbiamo bisogno di tante persone.
Di chiunque sia disponibile, attento, pronto a dare una mano senza chiedere nulla in cambio. Sapendo che le facoltà cosiddette intellettuali sono solo una piccola parte delle cose belle e utili che gli esseri umani possono dare.
Poi quello che si dà in cambio diventa naturale.
Come ai bei vecchi tempi in cui io ti regalavo, a mio rischio e pericolo, un pranzo intero di carne di mammut, senza chiederti niente.
E tre anni dopo, tu salvavi mio fratello da una tigre con i denti a sciabola, senza segnare tacche o obblighi da nessuna parte.
Solo che non possiamo dare l’unica cosa di cui si abbia davvero bisogno: un tetto. Di tutto il resto, in questo mondo, ce n’è pure troppo.
E i telegiornali non fanno che parlare di crescita e di nuovi posti di lavoro…….
Per Mirkhond
“E i telegiornali non fanno che parlare di crescita e di nuovi posti di lavoro…….”
Avrai notato che in questo post, mancano i segnali di richiamo, per cui i commenti finora sono uno, cioè quello tuo.
Poi sono certo che qualcuno troverà il modo di:
1) dire che è colpa di Grillo che ci sono le fake news
2) che prima di parlare di Ahmed, sarebbe bene chiedergli di strisciare in ginocchio per quello che fa l’Isis
3) che se ci sono i dieci immigrati, li ha chiamati di persona Renzi
Ma sarebbe bello che per una volta si riflettesse su una cosa molto più profonda: che dal punto di vista del mercato, una persona come Giovanni – che ha un’intelligenza e una sensibilità altissima, che ha un curriculum alle spalle e ha studiato – tra qualche mese, sarà uno dei tanti clochard del nostro quartiere, un tocco di degrado, come dicono…
Mentre dal punto di vista della comunità-non-mercato, una persona come Ahmed non sarebbe oggetto di “tolleranza”. Sarebbe proprio UTILE PER TUTTI. Un uomo forte, gentile, capace, magari poco intellettuale, per noi sarebbe una ricchezza incredibile.
E abbiamo davvero bisogno di una persona così.
Però sono percorsi di riflessione che hanno poco a che vedere con il teatrino di Grillo vs Renzi vs Salvini, o con l’altro teatrino del “tutti i musulmani sono mostri bombaroli fanatici” contro “che schifo i razzisti che non amano gli spacciatori magrebini”.
Teatrini ce n’è a bizzeffe. Semplificando, sono teatrini le idee degli altri che non si accordano con le nostre 😉
Vabbè, ma che idea ha espresso Miguel qui?
Ha solo portato una testimonianza, ha descritto delle persone e delle situazioni.
E io ho descritto dei teatrini, giusto? ndo’ sta il problema?
😉
Miguel,
conosco gente che si è persa inseguendo sogni professionali irrealizzabili, e che adesso vive con seicento euro al mese.
Altri si sono laureati, a loro tempo, in materie che non garantiscono un accesso proficuo al mondo del lavoro: alcuni lavorano come telefonisti, altri sono emigrati, altri ancora si arrabattano come possono.
Ad altri semplicemente è andata storta, perché sono stati sfortunati o perché qualcuno li ha fregati alla grande. Scappando con la cassa, tipo il compagno Seniga. Alcuni si sono rimessi in piedi, altri ‘nzomm.
Ho parlato di persone a cui voglio bene, e mi scuso se sono rimasto volutamente generico, ma preferisco non rischiare di compromettere in nessun modo la loro riservatezza, che è naturalmente più importante delle quattro righe piuttosto inutili che sto scrivendo.
Ci sono momenti in cui non vedi via d’uscita, tutto sembra andare a rotoli, ed effettivamente non sai se prendertela con Grillo, con Salvini o con Renzi. Altri se la prendono coi musulmani, con gli ebrei, con la finanza, con gli ambientalisti, col gender, col mercato, coi comunisti e così via, perché la cosa importante per i neopresocratici di oggi è trovare qualcosa o qualcuno a cui dare la colpa di tutto. Onestamente non conosco quasi nessuno che sfugga alla trappola neopresocratica, e forse il quasi è di troppo.
Però intanto le cose continuano ad andarti male, e finisce che pensi che la colpa è soltanto tua, perché gli altri tutto sommato ce la fanno e tu no, e un motivo ci dovrà pur essere (come se spesso non fosse anche, e forse soprattutto, questione di fortuna).
Anni fa, mentre guardavo un TG in Germania cercando di seguire le notizie in una lingua in cui non sono esattamente un fenomeno, pensavo: guarda, un Paese senza Grillo, senza Renzi, senza Salvini. Che avrà i suoi problemi – che noi non conosciamo, e che magari sono pure gravi – ma a quanto pare ha politici che puoi apprezzare e avversari che puoi capire. Da noi ben che vada si riesce a salvare il salvabile, pieni come siamo di mediocri che non sanno che pesci prendere e di disperati che hanno interesse a tirar tutto per aria, e infatti di solito non ci si riesce.
Hai voglia a dire che tanto i politici e i Paesi sono tutti uguali. Anche dove nasci è questione di fortuna, o più spesso di sfortuna.
La morale finale è che la colpa sarebbe dei politici italiani mediocri…?
La morale finale c’è nelle favole…
quella che ho raccontato è la mia esperienza, e le impressioni che ne ho avuto
Mah… piove governo ladro.
Per avere un’esperienza sui politici, avresti dovuto frequentarli. Ma anche frequentandoli, avresti toccato con mano la mediocrità dei politici, ma non di tutti gli altri pezzi della società italiana per colpa dei quali stiamo messi come stiamo messi.
Su, era abbastanza chiaro cosa intendevo dire…
Che hai fatto la sparata qualunquista e non vuoi ammetterlo. 😛
Non volevo essere qualunquista, solo osservare che non tutti i Paesi e non tutti i politici sono uguali, come non lo sono tutte le situazioni.
Un po’ Z ha ragione nel senso che il rapporto con la politica che si ha in Italia non è quello di altri paesi. Accendi la televisione e guarda quanto se ne parla in Italia!
ma penso che la mediocrità che viene attribuita ai politici per farli entrare nel ruolo di capri espiatori mostri più la mediocrità della società.
a me non sembra che il discorso di Z. sia qualunquista, anzi a me sembra che descriva in maniera puntutale l’Italia di oggi, quando dice:
“conosco gente che si è persa inseguendo sogni professionali irrealizzabili, e che adesso vive con seicento euro al mese.
Altri si sono laureati, a loro tempo, in materie che non garantiscono un accesso proficuo al mondo del lavoro: alcuni lavorano come telefonisti, altri sono emigrati, altri ancora si arrabattano come possono.
Ad altri semplicemente è andata storta, perché sono stati sfortunati o perché qualcuno li ha fregati alla grande. Scappando con la cassa, tipo il compagno Seniga. Alcuni si sono rimessi in piedi, altri ‘nzomm.”
sono le cose che capitano a chi è nato dopo gli anni ’70 e non ha goduto delle garanzie e del boom economico che hanno aiutato la generazione nata nei ’40-’50. Al sud io metterei l’accento sull’emigrazione, perché quelli che restano sono pochi e spesso i meno intraprendenti.
Poi quando dice
“Da noi ben che vada si riesce a salvare il salvabile, pieni come siamo di mediocri che non sanno che pesci prendere e di disperati che hanno interesse a tirar tutto per aria, e infatti di solito non ci si riesce.”
come si fa a non essere d’accordo?
Nel 1848-60 si era in una situazione simile: qualche decennio dopo un periodo rivoluzionario (lì la rivoluzione francese qui gli anni ’60) tantissimi giovani si trovavano senza lavoro e con molto tempo libero. All’epoca però c’erano comunità, reali o immaginate, che spingevano all’azione. Oggi le comunità sono diventate community su internet e la gente non si ferma più per strada a parlare con persone come Giovanni l’amico di Miguel, non ha interesse a rapportarsi ad altri e non ha neanche la spinta a unirsi come hanno fatto in Oltrarno o in altri posti dove si tenta faticosamente di conservare un legame comunitario “offline”. che effettivamente ormai è inutile per molti. L’unica differenza che vedo tra Firenze e il nord Italia in generale e qui giù è che qui si diventa inutili non dopo il licenziamento magari a cinquant’anni ma appena usciti da scuola
Ruttone,
“ma penso che la mediocrità che viene attribuita ai politici per farli entrare nel ruolo di capri espiatori mostri più la mediocrità della società.”
Infatti è quello il punto.
Non è che Z. abbia torto nell’additare la mediocrità dei politici italiani.
Il problema è che sono il riflesso della mediocrità delle attuali classi dirigienti italiane.
Con la differenza che i politici hanno un ruolo passivo: stringi stringi la loro colpa è aver consentito alle classi dirigenti di svendere gli interessi del paese (o, nei casi migliori, di aver tentato di impedirlo in modo velleitario e irresoluto).
Circa la società, il discorso andrebbe articolato.
Quella italiana è una società poco portata all’efficienza, al rispetto delle regole e molto portata al clientelismo.
A questo, che è tipico, per dire, anche delle società latinoamericane e di mille altri posti, si aggiunge una specificità solo italiana: la complessità parossistica dello stato a tutti i livelli, la tendenza a rendere tutto immensamente farraginoso e ingestibile.
Ma tutto questo è sempre stato così, anche in epoche invece in cui l’Italia otteneva grandi successi e c’era molto benessere diffuso.
Evidentemente in altre condizioni storiche questi limiti non erano tali da impedire che il sistema funzionasse.
Il vero punto da capire è come mai oggi non è più così, qual è l’elemento determinante.
Izzaldin,
per carità, la mia osservazione non si riferiva a tutto l’intervento di Z., ma alla parte finale: dopo delle osservazioni molto pertinenti se ne veniva con il solito luogo comune sui politici mediocri che sarebbero il vero male dell’Italia.
Per il resto dite entrambi cose, ahimè, verissime.
Peucezio,
tu sei una persona molto intelligente, nessuno può negarlo. Forse per questo ogni tanto procedi per balzi logici intercontinentali 🙂
Non ho scritto che i politici italiani sono “il vero problema”, anzi a ben vedere non ho neanche parlato in modo particolare della loro mediocrità.
Faccio però molta fatica a immaginare che tutti i politici, tutte le città, tutti i Paesi siano uguali, e l’unica cosa che incombe su di noi è…:
– i musulmani;
– il capitalismo;
– gli ebrei;
– i massoni;
– i verdi;
– le banche;
– il gender;
– i comunisti…
…e così via.
Peucezio,
— Il vero punto da capire è come mai oggi non è più così, qual è l’elemento determinante. —
Secondo me, banalmente, è finito quello che Francesco chiama “l’epifenomeno della ricostruzione postbellica”. Dopo aver fatto a lungo i pesci in barile, siamo tornati alla normalità. Secondo me, dico.
>>> Ma tutto questo è sempre stato così, anche in epoche invece in cui l’Italia otteneva grandi successi e c’era molto benessere diffuso.
Peucezio, il miracolo era che si ottenessero grandi successi e benessere diffuso nonostante quella roba lì che tu citi.
ma i miracoli non durano, Montella è stato licenziato, l’Italia è economica-mente ferma al 1980 o giù di lì e stiamo andando di insuccesso in insuccesso, mentre il benessere va a chi l’ha visto.
piccolo esempio (uno goccia, direbbe Miguel): il governo fa l’accordo sulle pensioni con i sindacati, la CGIL fa il solito teatrino che non basta … una settimana dopo l’ISTAT pubblica i numeri dei nuovi nati, che sono sempre meno.
ciao
Che ingenui, ‘sti Fratelli Migranti 😉 … a Napoli il Posteggiatore Abusivo si offre di “Fare la Guardia alla Macchina”, e se non gliela lasci fare … poi te ne accorgi quando la vai a riprendere.;)
ovviamente il servizio di Guardia è a prezzi modici (almeno rispetto a quanto ti prenderebbe il carrozziere) senza Partita IVA e senza contratti …
… e NON dite ch’è Off Topic ! 😉
e secondo te i 10 somali 10 non hanno imparato il mestiere? vivono di aria e luce? o sono pagati da Salvini?
Miguel NON dà àdito a credere che i Fratelli Migranti abbiano appreso le Terronate da Lungomare di Via Mergellina … e non solo colì ! 😉
Chiamano col telefonino pagato da NOI
…NOI con salvini!
io mi sono fermato qui “Se ci si pensa bene, l’unico settore in crescita rimasto nell’economia statunitense è quello di imprese che spiano i cittadini statunitensi. E quelli europei.”
a chiedermi la fonte di questa interessantissima notizia, se fosse una notizia, mentre temo sia una intuizione profetica
ciao
Ma perché tutta ‘sta polemiha, detta poi da un depotenziato che vorrebbe fare il fiorentino, ma che non ha la stoffa? Chiudono solo migliaia di ipermart, di catene di media e grande dimensione, di negozi medi, piccoli e minuscoli grazie alla profilazione del “gusto personale” venduto da Google ad Amazon, TripAdvisor, Airbnb, Uber, et cetera.
Ma che diamine! Non ti stanno mica spiando, ti stanno solo tracciando da mattina a sera tutto quello che dici, che posti, che opini, che pensi di poter volere.
appunto, perchè questa polemica? anche al mio pizzicagnolo gli ho detto che mi piace il basket ma non mi ha offerto delle scarpe fighe nè lo sconto sui biglietti di Milano
Miguel
c’è un bel sito, Zhistorica, che conosco tramite FB.
Ogni tanto mettono link ad articoli di storici-archeologi-maniaci che sono andati a guardare le osse fossili dei tempi che dici tu (quelli del mammuth e in generale prima di banche, assicurazioni, amministratori, denari, scrittura)
Beh, pare che le maggiori probabilità fossero di fare la fine del mammuth, non di ricevere un munifico dono da contraccambiare chissà quando e chissà a chi
🙁
q
—— Qui è In Topic !!! ——
Sul canale Iùtiùb 😉 del Personaggione Lambrenedetto XVI trovate qualche Oltrarnoscopia interessante in giro per l’ Europa;
i suoi temi principali sono : strade, gallerie autostradali, uffici pubblici, giardini, nettezza urbana, fermate del bus, “cagacazzi” [sic] in stazione, prezzi nei super ed iper mercati, ecc …e … come viene gestita la _ … triggheralèrt ! _ Prostituzione … nel giro di pochi ettometri 😉 tra Italia e Canton Ticino e/o tra Italia e Carinzia !
… almeno Habs troverà quest’ultima “tematica” 😉 interessante ! 😉
Però anche a un Collezionista di Personaggioni 😉 come Miguel Martinez consiglio qualche spunto di riflessione da ‘sto Lambrenedetto XVI !
Una sola Oltrarnoscopia 😉 che riguarda Oltrarno e tutto il resto del Pianeta :
https://www.youtube.com/watch?v=dmMbaGzfr_U
Analisi del Black Friday di Lambrenedetto XVI … penso che Francesco ci andrebbe d’accordo !
A me sembra uno scemo
Senz’altro sarebbe un Ministro dell’ Economia più capace di Mister Litro di Latte … solo che gli piace La Figa e ciò oggi è imperdonabile, nevvero Habs ? 😉 🙂 😀
certo, è perché gli piace la figa che fa i video da deficiente su youtube dove dice ordinariezze da bifolco.
altrimenti sarebbe stato a ritirare il nobel per la fi(si)ca.
grillinismo di ritorno
For every complex problem there is an answer that is clear, simple, and wrong. (H. L. Mencken)
Una delle mie frasi preferite.
Grazie di averla riportata.
🙂
Quando vi fa comodo … sennò giù di Occam ! 😉
Sai anche tu che è vero, Muà. E sai anche cosa diceva Occam: quello vero, non quello della bloggheria 😉
Beh ma Occam era per le soluzioni più semplici tra quelle corrette
mica sempre, e soprattutto per i suoi discepoli moderni, tutti presi a potare la realtà per infilarla nelle loro teorie
ti dò una rasoiata: ‘essere discepoli di occam’ è una premessa ridondante per adattare i dati alle proprie teorie 🙂
sono loro che rivendicano
😀
Grazie a ruttone per la citazione di una delle mie frasi preferite
For every complex problem there is an answer that is clear, simple, and right. My answer. (M. Thatcher, apocrifo)
For every complex problem there is an answer that is clear, simple, and right. Ask a Liberal … do the opposite !
(Donald Trump, Apocryphal) 😉
For every complex problem there is an answer that is clear, simple, and right. The last one I heard of.
(Donald Trump, Apocryphal)
per esempio a trumpone la fica gli piace, ed è POTUS
FLOTUS MILFOTUS 😉 …
https://www.merriam-webster.com/words-at-play/scotus-potus-flotus
POTUS … against all fuckin’ bloody odds ! 😉
credevo fosse di Berlusconi
😉