Stamattina, a curare il giardino, c’erano Sincero e Libero.
Sincero si chiama proprio così; e Libero si chiama così, se lo traducete dall’albanese.
Sincero dice:
“C’era quel napoletano con il carretto, che vende fiori… e mi deve dei soldi, solo che non me li pagherà mai. Allora, gli ho detto, dammi un ulivo! E l’ho piantato qui, perché è il simbolo della pace e dell’amore!”
Viene da un paese su in alto, tra Arezzo e Rimini, ha cominciato a lavorare da muratore che aveva quindici anni; e racconta storie di quel suo collega che morì di cirrosi epatica già giovane, a forza di sfidare le impalcature con il vino.
Ora che è in pensione, non si ferma un momento. Dalle sue mani, nasce molto di più di quello che potrebbero fare venti dipendenti comunali tutti a lavorare insieme.
Arriva di mattina, quando non lo vede nessuno, e inizia a piantare, zappare, spazzare, pulire; e siccome la gente non alza la testa e non si guarda intorno, non sa che è tutto merito suo.
“Io di tessere, ne ho avuto una sola nella vita, quella del Partito!” dice.
Sua figlia gli dice, “scusami, babbo, stavo parlando con Miguel”.
E lui: “quando parlano gli uomini, le donne stanno zitte!
Li vedi questi? Son piselli di Novoli! E te lo sai perché si chiamano così, ma lo sai? No? Me lo hanno spiegato alla cooperativa di Legnaia.
C’era uno di Novoli che girava per le Cascine, con il pisello di fuori! Ma io non ci credo, perché cosa ci faceva uno di Novoli, alla Cascine?
Lo sai perché questa terra rende tanto? Guarda le fragole, che ho piantato a settembre e son già grosse!
E’ che dietro al Carmine, dove hanno pregato tanto, le preghiere rendono fertile la terra! Per questo, da quando sono qui, ho smesso di bestemmiare, e una volta ne dicevo tante!”
Una personcina notevole direi … cosa ha fatto fino a 15 anni quel pelandrone?
😉
I “Sincero” ‘unn saprei … ma di “Libero”, in Emilia Romagna e Toscana, specie fra gli Umarell ce n’è un congruo numero ! Fortunatamente è durato poco … ma c’è stato un periodo in cui andava di moda chiamare “Libero” i cani, sulla scia del successo di uno spot di “internet e telefono fisso” !
I cani da spot hanno dettato diverse mode … il Dogue de Bordeaux spacciato per Mastino Napoletano con Kasia Smutniak, il “Libero” con Fiorello e Mike Bongiorno di cui sopra, adesso il Bracco di Weimer / Ungherese (molto simile) dalla pubblicità “Segugio” …
Lo sapevate che, in inglese, “hound” indicava il cane in generale mentre “dogue” un tipo particolare di cane, e poi le cose si sono tipo invertite?
non lo sapevate?
sapevàtelo, su Channel Z.!
l’avevi già detto … e io avevo già detto che “dogue” in Francese e “dogo” in Spagnolo e Portoghese significa “mastino”
Eh, abbi pazienza, è la vecchiaia.
Mi farò perdonare con un buon piatto di vermi all’arrabbiata 😀
Poi naturalmente la popolarità di Banfi come Nonno Libero … ma per un Pugliese mi sembra poco realistico. O meglio,mi sembra realistico solo per EmiliaRomagna e Toscana !
Nonno Libero si chiamava così perché il format era spagnolo e dovevano riadattare i personaggi.
Si dà il caso che nel Medico de Familia espagnolo il nonno era un nostalgico franchista; in Italia non potevano fare un nonno nostalgico del fascismo quindi inizialmente avevano puntato sul fare un nonno “di sinistra”, che si chiamava Libero ed era un ferroviere in pensione. Credo che i riferimenti alla sua fede politica furono lievissimi e unicamente nella primissima serie di Un medico in famiglia.
Ironico, tra l’altro, che Lino Banfi da uomo tradizionalmente di destra abbia fatto un personaggio di sinistra; anche se non siamo ai livelli di Mario Brega, fascista e laziale nella vita, che con Verdone interpretava puntualmente personaggi romanisti e comunisti 🙂
nel Medico de Familia espagnolo il nonno era un nostalgico franchista
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… ¡¿ sul serio ?!
… ¡¿ un Abuelito Franquista in pieno Zapaterismo ?!
Beh, Cervi voleva interpretare don Camillo e gli toccò Peppone 🙂
Cmq il Franchismo “casca” 😉 31 anni dopo, rispetto al Fascismo …
Ironico, tra l’altro, che Lino Banfi da uomo tradizionalmente di destra abbia fatto un personaggio di sinistra; anche se non siamo ai livelli di Mario Brega, fascista e laziale nella vita, che con Verdone interpretava puntualmente personaggi romanisti e comunisti
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Uno/a/um 🙂 attore/trice/tr* 😉 che “si triggherasse” per una parte … nel Novecento 😉 NON lavorava !