Notizie

Ieri, la grande notizia, sui siti di informazione in Italia, era che una ignota Mamma avrebbe scritto sulla propria pagina Facebook un confuso sfogo a proposito del fatto che alcuni compagni avrebbero preso in giro suo figlio, affetto da sindrome di Down. Mettendo contemporaneamente a disposizione del pianeta anche le foto del proprio figlio, nome-e-cognome facilmente indovinabili (con Facebook siamo proprio noi che ci mettiamo la faccia). Ma il ragazzo, siamo certi, avrà dato il proprio consenso informato, con apposita liberatoria.

Oggi la grande notizia è che la stessa Mamma avrebbe perdonato i bambini cattivi in questione (le Mamme possiedono insieme il potere di maledire e di perdonare).

Ieri c’era una Mamma da queste parti che urlava per strada alla propria figlia di cinque anni,

“tu fai schifo, per colpa tua ho perso un appuntamento di lavoro, ma non pensare che puoi scappare da me, prima o poi ti riempio di schiaffi, sarò una mamma cattiva, ma tu ti meriti una mamma cattiva!”

Lo sappiamo noi che l’abbiamo visto, ma inutile che cerchiate la notizia su Repubblica.

I media sono un prodotto che ogni giorno (e ormai ogni clic) deve stupire, spaventare, far gioire gli acquirenti con storie mirabili prive di qualunque importanza, ma cariche delle emozioni più diffuse ed elementari.

Sono di vario tipo: la sete di novità in un mondo in cui tutto è già visto perché ormai miliardi di persone cercano di venderci qualcosa di finto-originale, le pulsioni erotiche più strane (in particolare quelle voyeuristiche) ma anche il perbenismo e il sentirsi moralmente superiori, l’immedesimazione in altre vittime-come-noi, la paura dei mostri, l’invidia, la ricerca disperata – in un mondo in cui tutti stanno attenti a essere diplomatici – di un capro espiatorio da odiare.

Questi racconti, incessantemente inventati, devono a loro volta rientrare esattamente nelle aspettative del lettore, che deve già avere chiaro chi deve amare e chi odiare.

Poi c’è una striminzita minoranza, che cerca informazioni utili: il testo esatto di una legge, il resoconto più veritiero dello stato del mercato immobiliare, e roba del genere. Ma quelli sanno dove andare, e non si rivolgono certo ai media.

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513 risposte a Notizie

  1. Francesco scrive:

    beh, io per le notizie che ancora non conosco, uso proprio i media

    diciamo che seleziono un 10% circa delle loro notizie come “non cazzate” e che per immaginare la verità uso pesantissimi filtri, ognuno specifico per ogni media

    e ribadisco che il magico mondo del giornalismo sportivo è stato un’ottima scuola

    ciao

  2. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    ” il magico mondo del giornalismo sportivo è stato un’ottima scuola”

    Interessante. Immagino che sia un campo in cui i lettori/spettatori sappiano di cosa si sta parlando, a differenza di tanti altri temi, ma forse intendevi dire qualcos’altro. Se ti va di approfondire…

    • Francesco scrive:

      è un campo in cui il 90% delle “notizie” sono false, quasi sempre il loro significato è diverso da quello apparente, in cui i fatti sono irrilevanti rispetto alle interpretazioni (la mia squadra ha perso 6-0 ma ha giocato meglio), in cui i soldi comandano ma la retorica impera, in cui i pregiudizi vivono felici accanto al più banale Politicamente Corretto, in cui non si parla MAI di cose come la malavita che controlla lo spaccio in curva e tante altre cose che ritrovi anche nel giornalismo vero, magari un poco mascherate

      • roberto scrive:

        ottima riflessione!

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “è un campo in cui il 90% delle “notizie” sono false”

        Grazie, ecco, avrei pensato esattamente il contrario, perché ci sono migliaia di esperti che sanno esattamente come è andata la partita.

        Scopro qualcosa di nuovo.

        • PinoMamet scrive:

          In effetti deve essere davvero un campo interessante:

          ci sono migliaia di esperti che sanno esattamente come è andata la partita, e comprano il giornale perché il giornalista gliela racconti come vorrebbero leggerla, perché gliela reinventi.

          Utilissima la riflessione di Francesco!

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Vero: sono rari i campi in cui i massimi esperti sono proprio i massimi tifosi.

          • Val scrive:

            Mi riconosco perfettamente in questa psicopatologia. Io torno dallo stadio e mi rivedo i gol in tv. Il giorno dopo leggo le pagelle sul giornale. E’, presumo, uno modo di restare con una parte del cervello in quella strana realtà parallela che è il calcio.

            Un aspetto interessante della stampa sportiva è dato dall’abbandono ormai quasi totale e incondizionato dell’imparzialità giornalistica. Il lettore è considerato per quello che è nel 90% dei casi, un tifoso che non vuole una versione più distaccata e oggettiva possibile dei fatti, ma la conferma di una visione parziale e stereotipata della realtà (la visione del mondo del tifoso è parziale e stereotipata per definizione; non sarebbe tifo, altrimenti). E così i tre grandi giornali sportivi italiani sono diventati delle specie di fanzine, che blandiscono il lettore-tifoso con una partigianeria e una mancanza di deontologia che va molto al di là di una naturale attenzione al bacino geografico di riferimento.

            • Roberto scrive:

              Non sei solo Val. Io ho lo stesso virus col basket ma si tratta di varianti della stessa malattia

            • Moi scrive:

              la politica è un po’ così anch’essa … senza poterlo però ammettere così manifestamente. Per riprendere una vecchia riflessione di Miguel: in Pallone come in Politica, i giocatori possono intercambiarsi finché vogliono … i tifosi NO !

        • Francesco scrive:

          le notizie non riguardano solo le partite, quelle sono troppo visibili … anche se sono lo stesso molto opinabili

          le notizie riguardano tutto il resto, da giocatori che vogliono cambiare squadra a quelli che vogliono restare, dal giocatore Tizio che odia l’allenatore Caio o ama il dirigente Pippo o vorrebbe fare una esperienza in Spagna/Inghilterra/Cina/Pannonia e così via

          un ricchissimo mondo intangibile e indefinibile, in cui si può dibattere all’infinito, di solito secondo schemi ben noti: io dico che conta di più lo stato di forma fisica, tu che conta di più la voglia di vincere, lui che conta di più la tattica e l’organizzazione, l’altro che alla fine decide il caso, un altro ancora che bisogna ingraziarsi l’arbitro o il superiore dell’arbitro

          ciao

  3. roberto scrive:

    queste storie hanno lo stesso valore delle scritte nei cessi dell’autogrill, tipo “paola p. fa i pompini”, che ne parliamo a fare?

    invece non ci hai ancora detto chi è il più grande pericolo per l’umanità

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “queste storie hanno lo stesso valore delle scritte nei cessi dell’autogrill, tipo “paola p. fa i pompini”, che ne parliamo a fare?”

      esatto.

      Però la faccenda della mamma che urla – prima in fila al supermercato e poi per strada – alla figlia mi ha molto colpito.

      Non è la prima volta che vedo una scena del genere: ovviamente si tratta di una minoranza di mamme, non intendo assolutamente generalizzare.

      Non c’entra nulla con la disciplina, che io trovo sacrosanta e che anzi manca (il figlio maschio della signora in questione è una belva feroce che dà bastonate in testa agli altri bambini, l’unico caso di bambino che abbiamo dovuto espellere dal giardino).

      E’ un’altra cosa: la mamma X litiga con la propria figlia, esattamente come litigherebbe con un’altra donna, alla pari, carica di odio e di accuse personali.

      Solo che si tratta di una creatura di cinque anni che non può scappare da nessuna parte. Almeno il bambino down presunto bulleggiato incontra i cattivi per pochi minuti ogni tanto; questa bambina ha la “mamma cattiva” in casa da quando esce da scuola a quando ci ritorna.

      Io conosco una donna che a oltre quarant’anni ha ancora gli incubi per un trattamento simile subito per mano della propria mamma da bambina.

      Solo che le Mamme sono sante come lo erano cent’anni fa. E quindi la Mamma Strozzabimba non rientra nei Luoghi Comuni.

      Per quanto riguarda il cattivo più cattivo che io conosca, abbi pazienza… ho una vita talmente incasinata che raramente riesco a realizzare le mie promesse internettare, speriamo nei prossimi giorni (e fai bene a ricordarmeli).

      • Francesco scrive:

        statti calmo, Miguel, sappiamo quale è il nostro posto nella scala delle serie priorità della vita e aspettiamo fiduciosi

        Renzi?
        Marchionne?
        Elon Musk?
        Trump no perchè è banale
        il presidente cinese sviluppista?

        mah, è dura indovinare

        ciao

      • Carlo scrive:

        E io che pensavo che il cattivo più cattivo in assoluto fosse proprio la “mamma cattiva perché tu ti meriti una mamma cattiva”.

        • roberto scrive:

          in effetti è di una cattiveria stupefacente questa frase!

          se non fossi contrario a mettere in croce qualcuno per una frase detta in un momento di rabbia/stress/stanchezza/depressione, mi sembrerebbe almeno al livello di darth vader

        • ruttone scrive:

          mamma cattiva perché tu ti meriti una mamma cattiva

          l’autoassoluzione

      • Un preservativo costa un euro.
        Io l’avrei senz’altro scandito ad alta voce apostrofando la Mamma in questione…!

        • Z. scrive:

          Eh, INSCO, ma tu sei un Vero VOMO!

        • Lucia scrive:

          E avresti avuto perfettamente ragione, in quel caso. Chissà che miscuglio di frustrazione personale/lavorativa quella madre (indicativo che parlasse di “colloqui di lavoro”), e chissà chi l’ha convinta a fare figli, per poi lasciarla sola in quelle condizioni. O forse ha fatto tutto (o quasi) da sola, pensando di rivalersi su altre situazioni di vita non soddisfacenti. Che tristezza. Auguro tanta forza interiore (non esteriore, soprattutto per il figlio-belva) alla prole.

          Sono solo in parte d’accordo con Roberto, nel senso che certo quelle frasi o quella situazione descritte per commuovere o scandalizzare su una testata giornalistica sarebbero l’ennesimo caso di sciacallaggio (mentre in un blog di riflessioni e osservazioni personali come questo hanno senso), però da situazioni come queste i rappresentanti politici della comunità, magari attraverso ricerca accademica o rapporti di operatori sociali, può farsi domande come: c’è la mancanza di infrastrutture che da un lato diano il permesso alla madre di realizzarsi al di fuori di un contesto famigliare costringente e dall’altro permettano ai figli di essere seguiti per varie ore al giorno da persone pedagogicamente formate? Quindi situazioni come queste se da una parte non dovrebbero diventare mediatiche, dall’altro dovrebbero entrare nel discorso pubblico/politico.

          • Lucia scrive:

            “E avresti avuto ragione” = INSCO con la frase di ordinanza sui preservativi

          • Roberto scrive:

            Sono d’accordo con la tua osservazione!

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Lucia

            ” Chissà che miscuglio di frustrazione personale/lavorativa quella madre (indicativo che parlasse di “colloqui di lavoro”), e chissà chi l’ha convinta a fare figli, per poi lasciarla sola in quelle condizioni”

            Certo, ci sarebbero tante cose da capire.

            Sarebbe bello se tante mamme potessero sedersi in cerchio e riflettere su queste cose.

            Sarebbe bello se si riuscisse a parlare di come crescere i figli, ancora prima di restare incinte; e condividendo sempre: perché nessuno di noi è un’isola a sé.

            Ma sono comportamenti a cui non siamo abituati: c’è l’idea che ognuno di noi è un Cittadino Perfetto di fronte alle Istituzioni; mentre in Italia si è convinti che la Mamma Sa Già Tutto.

            Non credo che gli psicologi possano fare in molto in questo caso: c’è qualcosa di artificiale nell’idea della Signorina So Tutto Io che fa fare i giochini alle mamme.

            Non lo so, è una questione cruciale, una delle più importanti in assoluto, che dovremmo trovare come affrontare.

            • Francesco scrive:

              ma solo io ho il sostegno di un completo sistema-famiglia?

              genitori, suocera, sorelle e mariti, cognati e mogli, zii e cugini, amici, un fottio di gente che non mi fa sentire solo? e sì che sono un mezzo orso, con pesanti tendenze a stare per i fatti miei e un millesimo dell’empatia di Miguel

              ma la famiglia è lì prima di te e rimane, anche se tu te ne vai

              dite che sono molto fortunato?

            • roberto scrive:

              “dite che sono molto fortunato?”

              decisamente si.
              poi la fortuna bisogna un po’ cercarsela e non fare per esempio come me che metto 1000 km tra me e la famiglia (peraltro molto sparpagliata di per sé), ma un elemento di fortuna c’è sicuramente

            • roberto scrive:

              “condividendo sempre:”

              condivisione delle esperienze è sicuramente interessante e direi terapeutico.

              alla fine però secondo me sei solo davanti alla tua vita e nessuno può sostituirti nelle tue scelte o decisioni

            • Francesco scrive:

              Roberto, tra sostituirti e sostenerti corre una sottile (?) differenza che fa una grande differenza nella vita

              Ciao

            • roberto scrive:

              si francesco sono d’accordo.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        il figlio maschio della signora in questione è una belva feroce che dà bastonate in testa agli altri bambini

        La cosa non mi sorprende più di tanto.

    • PinoMamet scrive:

      Ma le scritte nei cessi sono un valido argomento di studio, secondo me.

      • Francesco scrive:

        vorrei che Paola P. stesse con me

        non ho il coraggio di chiederlo

        mi vendico di lei scrivendo nei cessi che fa i pompini

        fine dello studio!

      • PinoMamet scrive:

        L’è mica vero

        scritte nei cessi di Parma fino al 1990 “Rossi culàn” (omosessuale) dal 1990 in poi “Rossi culà”: è cambiata la popolazione, è integrata nel tessuto cittadino (usa il dialetto) ma è di provenienza geografica diversa (non “sente” la n nasalizzata finale)
        (PS: esempio vero).

        E pensa quante cose potrebbero dirci su: immigrazione, politica, costumi sessuali, cultura popolare…

        • paniscus scrive:

          “scritte nei cessi di Parma fino al 1990 “Rossi culàn” (omosessuale) dal 1990 in poi “Rossi culà” (….)

          provenienza geografica diversa (non “sente” la n nasalizzata finale)”

          ———————

          Ma dai! I catalani ne hanno fatto una rivendicazione nazionalistica : – )

    • roberto scrive:

      “Però la faccenda della mamma che urla […] alla figlia mi ha molto colpito”

      e ci credo! avrebbe sicuramente colpito pure me e capisco che tu ne parli. non capirei se fosse la nazione a parlarne

      • paniscus scrive:

        Ma nel caso del ragazzo disabile bulleggiato, la “fake news” non sta nel fatto che l’episodio stesso sia falso (anzi, quasi sicuramente è autentico, anche se magari non riportato in maniera proprio esatta e certa, ma non c’è motivo di credere che sia inventato del tutto); la “fake news” sta proprio nel fatto che la notizia NON E’ una notizia, non dovrebbe chiamarsi notizia, e non dovrebbe avere il lancio in in prima pagina di un grande quotidiano nazionale, come invece ha avuto.

        Perché nell’articolo (almeno, quello di Repubblica, quello della Nazione non ho avuto il piacere di leggerlo) non c’è traccia della consistenza effettiva dell’episodio in sé.

        A leggere la struttura di quel pezzo giornalistico, si deduce che la notizia non è: “un ragazzo disabile ha subito molestie e umiliazioni dai compagni di squadra“, bensì la notizia è: “una mamma, in condizioni di sbrocco emotivo a seguito di una brutta esperienza di suo figlio, si è sfogata scrivendo un post strappalacrime e sgrammaticato su facebook“.

        Se mi si dice che questa è una NOTIZIA, allora c’è davvero un problema di definizioni lessicali.

  4. Carlo scrive:

    Ottima riflessione, Miguel, che condivido in pieno. Vorrei aggiungere, però, un altro piccolo particolare: anche le vituperate fake news o bufale che dir si voglia nel 90% dei casi secondo me appartengono al campo delle non-notizie (tipo “pescato pesce dal volto umano” oppure “trovati oggetti erotici nel luogo in cui c’è stato il concerto di Vasco Rossi” che hanno lo stesso rilievo della storia della mamma del bimbo down), pertanto sono false ma anche fossero vere non cambierebbe granché, cosa che mette in luce l’esagerazione di chi riversa su di esse la responsabilità della “falsificazione” della percezione della realtà, mentre essa è opera del sistema mediatico nel suo insieme.
    P.s. per quanto riguarda il fatto che i media facciano leva sulle pulsioni voyeuristiche hai preso spunto dalla versione on line di Libero?

  5. Mario scrive:

    Il geniale orobico Sizzi sul più grande mistero della storia:
    https://ilsizzi.wordpress.com/2017/10/25/il-mistero-basco/

    • Moi scrive:

      a me Sizzi sembra fenotipicamente un incrocio fra Rasputin e Tesla 😉 …

    • Peucezio scrive:

      Certo che questo è proprio esperto, si dev’essere letto un sacco di roba!
      Se si prescinde da tutto ciò che di ideologico ci aggiunge e da tutto il resto del folclore (compresa l’impagabile intestazione con lo sguardo alla Hitler, che garantisce che a nessuno salti in mente di prendere sul serio il sito), sembrerebbe, almeno a un profano come me, un divulgatore competente.
      Se mi gira gli scrivo chiedendogli ragguagli bibliografici.
      Spero che scrivere a un appassionato di antropologia, anche se si crede un novello Führer in salsa bergamasca, non violi la legge Mancino. 🙂

      • Francesco scrive:

        l’impagabile intestazione con lo sguardo alla Hitler, che garantisce che a nessuno salti in mente di prendere sul serio il sito

        e pensa quanti autoscatti prima di riuscire a immortalare l’attimo AH dei suoi occhi chiari!

        😀

      • PinoMamet scrive:

        Non è una critica al grande orobico, che non riesco a trovare antipatico per quanti sguardi faccia;
        anzi, tributo il massimo rispetto alla serieà del suo impegno.

        Solo che l’antropologia fisica secondo me è una cosa che funziona solo su scala larga.
        Non voglio dire che non funzioni; ma che bisognerebbe inventare una categoria nuova, quella della quasi-scienza, cioè delle cose che sono vere spannometricamente
        (“nella Francia del Nord ci sono molte persone con la faccia fatta così”) ma nelle quali risulta davvero impossibile utilizzare tutta la precisione richiesta dalla scienza “vera”.

        Non per sminuire: anche l’empirismo ha il suo perché.

        Ma quando si va troppo in profondità nelle analisi di antropologia fisica, saltano fuori i problemi che la rendono non-scientifica:
        il campione è troppo mutevole e difficile da definire (chi stabilisce i confini tra “Francia del Nord” e “Francia del Cenetro”, per dire?) e la varietà tra questi tipi fisici, che dipendono sempre un po’ dall'”occhio” dell’osservatore, è potenzialmente infinita (un incrocio mediterraneo-cromagnoide con una sfumatura dinarica che cosa sarà? ecc. ecc.)

        • Francesco scrive:

          conosci il grande Gianni Brera? era un mago di queste pseudo-analisi, con cui spiegava ex-post le partite di pallone ed è diventato un mito di giornalista sportivo

          io non lo sopporto

          ciao

          • Val scrive:

            Gianni Brera e il Sizzi sono a modo loro due grandissime teste di cazzo. Poi le tdc possono essere anche simpatiche, interessanti e anche nobili, ma sempre tdc rimangono. E siccome la vita è breve, meglio dirottare l’interesse su altri.

        • PinoMamet scrive:

          In effetti non lo sopporto neanche io, ma forse perché ci vedevo il tentativo di andare a tutti i costi “ultra crepidam”, e la tendenza dei giornalisti italiani a considerarsi esperti di tutto senza conoscere a fondo niente.

        • roberto scrive:

          brera in effetti aveva la simpatia del chiodo arrugginito sul quale ti siedi, ma “storia critica del calcio italiano” è un libro che tutti dovrebbero leggere

        • Peucezio scrive:

          Pino,
          ma Sizzi da quello che ho capito conosce e approfondisce anche i moderni studi genetici, non solo quelli tradizionali sul fenotipo.

  6. Moi scrive:

    e infatti le notizie del giorno sono per la massima parte giovani donne aggredite da maschi che non telefonano a NoiNo …

  7. Moi scrive:

    Luigi Bignami corregge la gaffe della giornalista e Mimun lo licenzia

    http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2017/10/25/ASGi49GK-giornalista_licenzia_corregge.shtml

    ———————

    una stronzata di per sé, ma dice tutto: licenziato per aver corretto una clamorosa incompetenza …

  8. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=z6tsP4wtQWE

    Giovanni, no Luigi … Scienziato, no Giornalista ! … Bignami, comunque !

  9. Moi scrive:

    Cmq una roba che non sopporto da parte dei “wanna-be giornalisti da tubo” 🙂 sono quelle vocette nasali-metalliche sintetizzate tipo annuncio del treno in ritardo 😉 …

  10. Moi scrive:

    prima che sparisca o tocchi iscriversi per leggerlo :

    Luigi Bignami
    23 ottobre alle ore 5:35

    ” Un ciao a tutti. Da oggi non vedrete più servizi di Luigi Bignami sul telegiornale di Canale 5 (anche se ne facevo pochi), perché dopo quello che è successo al mio ultimo invito (mi sono permesso di correggere una giornalista che mi ha presentato per un astronomo morto da 3 mesi), sono stato estromesso dai collaboratori dal Direttore Dr Clemente Mimun, perché mi ha scritto: “Ha reagito in modo eccessivo ad un errore della nostra conduttrice,non ho apprezzato neanche un po’ …”

    Non so cosa significa che “ho reagito in modo eccessivo…”, ho cercato di farmelo spiegare, ma il Direttore dice che la frase è chiara. Pensavo che dire la verità, chiarire le cose fosse la cosa più naturale e normale di questo mondo, soprattutto quando si fa con educazione (come mi sembra abbia fatto in trasmissione) ed invece no. Noi freelance, liberi da ogni legame di ogni tipo, non siamo in alcun modo tutelati. Vale la parola o l’idea di una persona super-tutelata e tu sei schiacciato, infangato. Non importa se questo significa decurtazione dai tuoi già miseri stipendi se l’idea di chi ti dà la ciotola per mangiare è di un certo tipo neppure si degna di chiamarti e trovare una spiegazione. No! Nonostante abbia perso ore per loro, rimettendoci anche soldi.

    Questo è quanto! ”

    [cit.]

  11. Moi scrive:

    https://www.facebook.com/luigi.bignami.9/posts/10209739420151526

    iscriversi al giro di Marco Zuccheromonte 😉 , intendo 😉 …

  12. Moi scrive:

    Oddìo … si sarà mica configurato un caso di psico-reato di “Mansplaining” ?!

    https://en.wikipedia.org/wiki/Mansplaining

    ————————-

    http://www.rivistastudio.com/standard/ti-spiego-perche-sei-femmina/

    Ti spiego perché sei femmina

    Dai troll ai comitati etici, quattro tipi di mansplainer, ovvero quelli che “le donne non capiscono”

    Di Violetta Bellocchio

  13. Mario scrive:

    https://ilsizzi.wordpress.com/2017/10/27/figurine-e-figure-di-m/

    A differenza del leccaculo Sallusti, definitivo Sizzi sulla questione Anna Frank.

    • PinoMamet scrive:

      Ottimo intervento!

    • Francesco scrive:

      Mah, non credo di condividere il giudizio di Pino. Il pesante umorismo degli ultrà laziali è disgustoso e degno di repressione (non di DASPO, parlo di spedire i capi a Guantanamo che è ormai quasi vuota).

      Il messaggio spiritoso è che i romanisti meritano di finire nei lager, come la Frank. Non mi fa ridere.

      Il benaltrismo di quelli che non sono ultrà ma culoalcaldo ben messi, invece, suggerisce un trasferimento in quella prigione afgana di cui non ricordo il nome. Là, che vincano i Talebani o gli altri, in ogni caso i nostri avranno quello che meritano.

      E io il diario non lo mai letto, per la cronaca.

      • Davide Troiano aka daouda scrive:

        Dardano padre di Troya era ebbreo. La comunità romana più antica a Roma è ebrea. Fiero di ciò dico solo che gli abbrei hanno troppo potere e si evince dai fatti. Ci sono stati nel corso del tempo striscioni oiu efferati di questa immaginetta da parte delle due tifoserie…ergo…mi vien da pensare

        • Davide Troiano aka daouda scrive:

          I romanisto che rinnegano le origini ebraiche di Enea e della loro cristianità ossia il verus Israel sono solo blasfemi indrgni che si sentono toccati per via del loro nazifascisno che li accomuna ai falsi ebrei sionisti

        • Francesco scrive:

          Dardano padre di Troya era ebbreo.

          fonte?

      • PinoMamet scrive:

        Ma no, Francè.

        Io non sono intervenuto troppo nella vicenda perché bastaeavanzava quello che si è sentito e risentito da millemila parti.

        Però il messaggio “spiritoso” credo fosse “la curva dell’aesseroma è formata da ebrei”, che secondo qualcuno dovrebbe essere sia una constatazione che un insulto
        (tipo quando esponevano striscioni “squadra de negri, curva de ebrei”).

        Per inciso i tifosi laziali dicono che lo stesso fotomontaggio, con la maglia della Lazio, l’hanno ritrovato loro per primi, e boh, può pure essere.

        Invece è falso quello che dice il buon orobico sul potere della comunità ebraica di Roma, o italiana nel suo insieme.

        Non ha nessun potere particolare, in realtà, se non il fatto che tutti credono che sia potente.

        Paradossalmente sono i suoi più accesi avversari a fornirle tutto il potere che temono.

  14. habsburgicus scrive:

    OT, ma doveroso

    FINIS HISPANIAE ?
    la Catalogna proclama l’indipendenza (27 ottobre 2017)
    dopo 538 anni, l’Unità realizzata nel 1479 dagli immortali Re Cattolici, sparirà senza lasciare traccia ?
    vedremo

    • Francesco scrive:

      vediamo, per ora mi sembra un disperato colpo di coda di fronte alla durezza di Madrid

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Habs

      “la Catalogna proclama l’indipendenza (27 ottobre 2017)”

      E poi?

    • Carlo scrive:

      La Catalogna se non sbaglio era già stata temporaneamente indipendente dal 1640 al 1652. Comunque la vera Unità (cioè quella della penisola iberica) è durata solo sessant’anni (dal 1580 al 1640) e, secondo me, aveva molto più senso di quella dell’attuale Regno di Spagna.

  15. Mario scrive:

    Non ha nessun potere particolare, in realtà, se non il fatto che tutti credono che sia potente.

    AHAHAHAHAHAHAHAHAH

    • PinoMamet scrive:

      Beh, che altro potere ha?
      Influenza la politica italiana? pochissimo (l’Italia è stata per vari decenni apertamente filo-araba e filo-palestinese, fino a lasciar compiere un attentato davanti alla sinagoga più grande di Roma, in cui è rimasto morto un bambino- riconosciuto come vittima del terrorismo solo di recente)

      e quel pochissimo, in gran parte perché alcuni politici italiani credono che gli ebrei “siano una lobby potentissima unita in tutto il mondo ecc. ecc.” per cui una volta l’anno si manda Schindler’s List e La vita è bella in tv.

      Influenza la cultura?
      Per una decina d’anni è andato un po’ di moda il klezmer e la cultura yiddish, e si vedeva un po’ Moni Ovadia (peraltro filo-palestinese e inviso a gran parte della comunità ebraica) in tv o in giro nei teatri.
      Il resto della cultura ebraica italiana rimane un argomento frequentatissimo… dagli ebrei italiani, e di poco o nullo peso per tutti gli altri.

      Influenza l’economia?
      Boh, mi pare che solo di recente siano state incentivate le relazioni economiche con Israele, mentre l’Italia continua tranquillamente a fare affari con paesi che Israele e USA manderebbero al rogo, come l’Iran.
      E queste relazioni con Israele, non certo perché “i ricchi ebrei vogliono fare affari tra loro”, altrimenti lo avrebbero fatto da bene prima;
      ma perché Israele si vende molto bene come paese innovativo, pieno di idee nuove ecc.

      • Peucezio scrive:

        Il potere ebraico è internazionale, non nazionale.
        Ammesso che in Italia gli ebrei italiani non abbiano potere (e non è così, basta vedere la percentuale di imprenditori, dirigenti e giornalisti in proporizione alla percentuale di ebrei e gentili; non hanno un potere pervasivo come in America, questo sì), l’Italia è una colonietta irrilevante degli Stati Uniti, come tutto l’Occidente.
        E gli Stati Uniti sono una provincia dell’ebraismo.

        • PinoMamet scrive:

          Peucè

          il bello di queste idee antisemite è che sono, come si usa dire, perfettamente impermeabili alla realtà.

          Gli USA non sono una “colonia dell’ebraismo”: è un posto dove ci sono percentualmente molti ebrei- rispetto ad altri paesi del mondo, ovviamente- e dove gli ebrei (tutt’altro che uniti al loro interno, anzi, spesso divisi da spaccature feroci) hanno espresso alcune organizzazioni molto potenti.
          Non sono gli unici: quasi tutti i gruppi etnici hanno la loro lobby, più o meno potente, e tutti i gruppi “di mestiere”, diciamo così, dalla NRA dei mercanti di fucili fino alle lobby farmaceutiche ecc.
          Là funziona così (male, secondo me), non si capisce perché gli ebrei debbano fare eccezione, ed è vero che i loro gruppi di pressione sono più forti di quelli di altre minoranze arrivate dopo o meno inserite.

          Gli ebrei americani, in gran parte per motivi di tradizione famigliare, sono anche presenti in numero notevole nell’industria dell’intrattenimento, il che spiega la loro enorme visibilità rispetto alle comunità ebraiche di altri paesi.

          E in aggiunta voglio buttarci sopra che la mentalità protestante-fondamentalista è molto vicina o si sente vicina a quella dell’Antico Testamento ecc. ecc., e, ancora più importante, che il più più pesante e recente “mito di fondazione” degli USA come impero universale è la Seconda Guerra Mondiale, quandi gli USA combatterono contro Hitler che si sa come la pensasse sugli ebrei…
          mettici questa storia, raccontata, poniamo, da uno sceneggiatore ebreo e da un regista protestante che si sente in missione per conto di Dio, et voila, appare quel tono trionfalistico e missionario di molti film con banidere stelle-e-strisce svolazzanti.

          Ma insomma, “provincia dell’ebraismo” è davvero un’esagerazione.

          Quanto al potere ebraico internazionale, semplicemente non esiste.

          Gli ebrei sono divisissimi anche soltanto tra città italiane, figuriamoci a livello internazionale se organizzano qualcosa.

          Invece è vero che Israele si dà molto da fare per influenzare la politica internazionale, e ha negli USA un alleato d’eccezione, ma questo non significa nè che ci sia un ” complotto ebraico” né che gli USA “siano dipendenti dagli ebrei”.

          Guarda l’Unesco. Ha riconosciuto la Palestina come Stato indipendente (il resto dell’ONU ancora no). Ha dichiarato che l’unico nome “storico” per il Muro del pianto ecc. è quello arabo. Ha dichiarato che la Tomba dei patriarchi di Hebron è esclusivamente un “monumento islamico”.
          Israele e USA sono riusciti in qualche mod oa impedirlo, anche se gli dava fastidio? No. Quindi, dove sta il loro immenso potere intenrazionale?

          All fine decidono di uscire dall’organizzazione.
          Usciti loro, viene eletta alla guida dell’Unesco una signora ebrea-francese.
          Reazione degli anti-semiti, c’è da prevedere, “ecco, i soliti ebrei che comandano tutto”.

          Sicuramente è stata eletta, dopo la clamorosa uscita di USA e Israele, al posto dei candidati arabi (del Qatar e altri), per evitare che l’organizzazione si mostrasse clamorosamente “di parte”, come sostengono i fuorisciti, e anche come tentativo di ricucire lo strappo.
          Ma da qui a dire che “gli ebrei comandano tutto” c’è un luuuuunga strada….

          • ruttone scrive:

            @peucezio

            poco da aggiungere a quello che giustamente ha scritto PM. Tu devi semplicemente decidere se vuoi credere che gli ‘ebrei comandino tutto’, oppure se andarteli a cercare questi ebrei e constatare di persona che esiste quello ricco che conta tanto, quello meno ricco che conta di meno e quello povero che non conta un cazzo.

            cioè ma voi magari vi immaginate Israele un paese di gente che si accende il sigaro bruciando dollari?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Però, in effetti, sembra esserci questa sovrarappresentazione degli ebrei in posti di rilievo (nel sistema culturale, per esempio), anche in Italia.
            Però io penso che sia più un effetto di cooptazione tipico delle comunità ristrette (“è come me, quindi cerco di aiutarlo”) che un indice di un gombloddoh mondiale. Un po’ come l’omosessualità nel mondo della moda.

          • PinoMamet scrive:

            C’è secondo me questo aspetto, e c’è anche la tendenza- molto anni Novanta-inizio Duemila- del “come siamo belli bravi intelligenti, parliamoci tanto addosso”.

            Poi c’è questo: tu sei un autore ventenne che ha scritto un bel romanzino su un viaggio a New York: bravo, nessuno ti caga, o te lo pubblichi coi tuoi soldi e rompi il cazzo agli amici per la presentazione una sera oppure puoi tranquillamente leggertelo da solo al cesso.
            Fai la stessa cosa e sei ebreo, magari di famiglia in vista, ci metti dentro un po’ di roba del mondo “segreto ed elusivo” degli ultraortodossi di New York, e magari la Giuntina te lo pubblica.
            Se sei zingaro e fai un libro sul mondo ben più “segreto ed elusivo”, e infinitamente più interessante, degli zingari di, mettiamo, Monza, stai fresco, perché la Giuntina zingara non esiste.

          • Peucezio scrive:

            Mah, forse non diciamo cose così diverse, al di là della misura della cosa.
            Comunque, per chiarire meglio,
            1) non penso affatto che gli ebrei siano tutti ricchi o tutti potenti. Credo semmai che gli ebrei siano determinanti per stabilire gli indirizzi ideologici, geopolitici e culturali dell’Occidente (molto meno del resto del mondo; in Corea del Nord penso non contino nulla e in Cina molto poco).
            2) Credo che ciò avvenga principalmente in virtù di un dato statistico (nei posti di rilievo la sproporzione rispetto al dato demografico è estremanente vistosa e, per come funziona il potere e la società, questo diventa il potere di un gruppo);
            3) ciò non significa che non esistano divisioni interne, magari anche forti. Ma d’altronde anche la sinistra, tanto per fare un esempio, ha enormi divisioni interne, che spesso paga sul piano della politica in senso stretto, ma ciò non le ha impedito di condizionare in maniera decisiva, spesso in termini di vero e proprio monopolio, la cultura, l’ideologia dominante e il costume (anche se nel costume entrano anche altre spinte molto diverse).
            4) Tutto ciò non esclude il complotto, le sinarchie, le riunioni esclusive di pochissimi burattinai. Solo che sono probabilmente meno determinanti (o comunque in modo molto più indiretto, dovendo fare i conti con l’estrema complessità del mondo) di quanto il complottismo penserebbe. A volte però in certi eventi traspare una regia (nnon parlo solo degli ebrei, parlo di un establishment occidentale a guida statunitense, in cui gli ebrei hanno comunque un forte ruolo).

            • Davide Troiano aka daouda scrive:

              Gli ebrei parlamentari di tutto il mondo hanno le loro riunioni per scambiarsi pareri ed indirizzi. Geopoliticamente però solo in terra di Canaan hanno questo tipo di potere giacché altrove condizionano ma non imp4imono con soldi e cultura. Inoltre è vero che il cosidetto sionismo sia almeno divisibike in due fazioni che si odiano a vicenda genericamente caratterizzanti come destra e sinistra. Và detto anche che gli ebrei odiano i cristiani non i gentili strictu sensu.

  16. Mario scrive:

    Al Signor Francesco

    Spedire i capi a Guantanamo, “pesante umorismo degno di repressione”.
    L’umorismo pesante –lo ha detto lei– sarebbe quindi reato, crimine addirittura punibile con la detenzione nelle prigioni peggiori del mondo: ove la tortura è prassi abituale. Peccato che quelli che lei difende sono gli stessi che torturano, oggi; gli altri, per cui lei conformisticamente invoca la tortura, attaccano adesivi.
    A me me sa tanto che è lei che sta “culoalcaldo”, e che quindi si può permettere di essere paradossale e servile al tempo stesso.
    L’unica cosa saggia che emerge dal suo messaggio (“non mi fa ridere”: sa come si dice a Roma?) è che non ha letto il diario. Continui così: lei che è già ebbro di propaganda.

    • Z. scrive:

      Ma no, è il web che rende Francesco aggressivo. Non credo che voglia davvero torturare tutti quelli che non la pensano come lui.

      Almeno non è un imboscato come Peucezio, comunque, che non fa che sognare massacri e si spaventa al solo pensiero del sangue 😛

      • Peucezio scrive:

        Ma è una fissazione la tua…
        Beh, diciamo che mi secca se mi si macchiano i vestiti.

        • Z. scrive:

          Considera che mi hai dato del fan di Travaglio, che è come dare dell’interista a Francesco. Peggio, forse.

          Ti avrei potuto sfidare a duello, e non l’ho fatto. Perché ti voglio bene.

          E tu ti lamenti pure 😛

          • Peucezio scrive:

            Comportati bene, perché lo ritirai subito, ma sono pronto a ridarti del travaglista se mi fai arrabbiare! 😛

            E anche dello “scanzista”, che è ancora peggio! 😀

      • Francesco scrive:

        ma a Guantanamo, i pochi rimasti, stanno lì a poltrire come dice Silvio, mica li torturano

        la cosa peggiore che capiterebbe ai caporioni della curva laziale (e per me la rendition dovrebbe scattare già a curva) sono dei corsi obbligatori di Corano imposti da qualche anima bella del Dipartimento di Stato come forma di rispetto

        🙂

    • ruttone scrive:

      A me il commento del sizzi è piaciuto e sono d’accordo con il Mario (che sospetto essere la stessa persona) che non esiste umorismo che vada punito.

      Franco: culocaldo? Dice bene Mario, quelli attaccavano adesivi, se li attaccavano addirittura a vicenda, ma la lazio cia la foto de di canio che fa il fascio quindi la notiziuola è più spendibile e garantisce l’indignazione

      Un ebreo (un negro, un frocio, un sizzi, uno stronzo qualsiasi come me) di solito si tiene alla larga dagli stadi e dai circoletti hardcore che li frequentano, dove questo tipo di attività sono circoscritte.

      Le persone che fanno queste cose sono di solito inadatti alla vita in una società moderna. Eppure anche qui i media sono ambigui, perché quante cazzo di pubblicità/programmi ci dipingono gli infantilismi dei tifosi (che sfociano in violenza abbastanza facilmente essendo infantilismi e di branco) come chissà che bella condizione di vita

      Io quando ho visto l’immagine di Anna Frank co la maglietta della roma ho riso, perché la prima cosa che ho pensato è stata la dissacrazione di una icona. Stessa cosa di vedere un cane con la testa di maometto o gesù cristo sulla croce conciato da drag queen che si fa un selfie coi due soldati romani.

      Certo, è l’espressione degli infondatissimi* pensieri di vendetta sociale della summenzionata torma infantile, posso capire che possa destare preoccupazione, ma quelli andrebbero menati fortissimo per altre ragioni, non per l’adesivo con anna frank

      Penso comunque che avere il culo al caldo sia una legittima aspirazione di gran parte dell’umanità

      * ‘infondatissimi’: gli ebrei governano il mondo “internazionalmente”: come lo fanno? anzi, come lo misurate? Perché se contiamo le persone potenti di origine ebraica, allora andiamo a contare le persone potenti di origine italiana… lobby italiana?

      • ruttone scrive:

        Il nostro usuale modo di tifare, oggi, potrebbe esser mal interpretato da chi vuole danneggiare ulteriormente la Lazio e i suoi tifosi In un momento cosi particolare invitiamo tutti i tifosi della Lazio a cercare di non prestare il fianco ad ulteriori strumentalizzazioni, ricordando che per noi il bene della Lazio è assoluto e primario

        la radice “strumental-” di solito è un buon predittore di fascista ai maccheroni tipo la Meloni
        quei tipi che si credono che la vita è una lunga scuola superiore

  17. MOI scrive:

    @ MARIO

    Alla lunga è poi arrivato , il Ragnarok che dicevi !

    Senti mò se pompa:

    https://www.youtube.com/watch?v=8QxtIQ1F1ig

    • MOI scrive:

      Cmq anche Odino ha una mentalità da Oltrarno 😉 , quando dice che Asgard NON è un luogo … ma un Popolo !

      • Davide Troiano aka daouda scrive:

        L’Oltrarno è un falso popolo riunito solo da una zona vitale. Non avessero il collante del nemico nonnavrebbero piu identità. Ma invece questa è una pellicola femminista Moi? Una donna che resiste a Thor?

        • ruttone scrive:

          a me la parola “popolo” ha sempre fatto pensare ad individui da commedia sexy all’italiana che guardano una che si toglie il reggiseno, ignara dei guardoni e convinta di essere da sola

      • PinoMamet scrive:

        é una pellicola tamarra, direi. Ovviamente non può mancare il “fan service” per i feticisti, ed ecco la guerrierona donna cattivissima.

        • Moi scrive:

          aggiungo che l’unica Valkiria sopravvissuta (con grande soddisfazione di quelle morte in guerra per difendere Asgard in modo che ciò non sia più un Privilegio Maschile 😉 …) del film è una “negretta un po’ schiarita” 😉 ; cioè, voglio dire: almeno Heimdall seppur “negro” 🙂 è pur sempre un bel bestione grande e grosso … ma questa è pure bassa e minuta !

          • ruttone scrive:

            scusa moi,
            quale significato ha la tua critica diretta ad un cazzo di film della marvel, che parla di cose mai esistite, ed essendo un prodotto che deve tirare fuori i miliardi dalle tasche di chi ancora non conosce youporn è meticolosamente e minuziosamente tarato e progettato su cosa tira e non tira in questi 6 mesi?

          • Moi scrive:

            ‘Right from the start we wanted to diversify the cast, and it’s hard when you’re working with Vikings’

            http://www.independent.co.uk/arts-entertainment/films/news/thor-ragnarok-director-taika-waititi-on-why-casting-tessa-thompson-as-valkyrie-isnt-a-big-deal-a7142756.html

            ————-

            suppongo che invece la “inclusiveness” di Wakanda per il Blackpanther di “staltranno” 😉 NON sarà un problema : intelligenti pauca !

            … Cmq il Capo delle Guardie a Asgard è un “Muso Giallo” 😉 preso paro-paro da Temujin Ghenghiz Khan (o come si scrive) però sta venendo ignorato … insomma: evidentemente, il giallo NON dà i problemi del bianco e del nero ! 😉

            • Moi scrive:

              Tokien si è (parzialmente, visto che nel momento che ti “Hollywoodizzano” un’ opera …) parzialmente salvato ! 😉

            • ruttone scrive:

              tu kalergi un po’ troppo

            • Francesco scrive:

              Mi chiedo se questa immane stronzata sia più colpa di occidentali in preda al delirio della punizione di sè o di clienti non-occidentali a cui piace la varietà e che dei vichinghi non sa un cazzo e non vuole sapere un cazzo.

              Ho visto film cinesi da far uscire i morti dalle tombe.

  18. Moi scrive:

    Be’ … NON potete negare che, almeno oggi come oggi, a “Ollivud” 😉 la Lobby Femminista conta molto di più di quella Ebbbraica 😉 … ask Mr Vinopietra 😉 !

  19. Mario scrive:

    e quel pochissimo, in gran parte perché alcuni politici italiani credono che gli ebrei “siano una lobby potentissima unita in tutto il mondo ecc. ecc.” per cui una volta l’anno si manda Schindler’s List e La vita è bella in tv.

    Infatti la “Giornata della Memoria” è stata istituita per i giapponesi.

  20. Moi scrive:

    Dài, Mario : Figa vs Maghen Dawid ! … Chi vince ?

  21. mirkhond scrive:

    Intanto la Lega di Salvini non sarà più Lega Nord.

  22. Moi scrive:

    LOTITO

    ” Er vice rabbino ci sara? Solo il Rabbino c’è? Non valgono un c…o questi. Capito come stamo. A New York er rabbino, er vice rabbino. Famo sta sceneggiata. Te te rendi conto

    http://it.eurosport.com/calcio/serie-a/2017-2018/lotito-e-sempre-bufera-il-famo-sta-sceneggiata-scatena-le-polemiche_sto6380948/story.shtml

    • Moi scrive:

      però Renzi appartiene a una generazione che deve far finta che quella parola in Italiano sia sempre stata razzista e che la “j” si sia sempre chiamata “gei” (i Millennials “biologici” 🙂 lo credono invece sul serio !) … Bersani, invece, può permettersi gli anni che ha ! 😉

  23. Mauricius Tarvisii scrive:

    Lo so che non è carino, ma Z lo fa sempre, pure quando ha torto, quindi lo faccio anch’io 😀

    Chi è che aveva ragione, allora? 😀

    • Z. scrive:

      Impossibile, io ho sempre ragione ipso iure!

      A cosa ti riferisci?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ai catalani, che la tirano lunga guardandosi bene dal fare qualsiasi mossa drastica e dal violare qualsiasi legge…

        • PinoMamet scrive:

          e infatti per ora non hanno ottenuto un bel niente, e fanno il comodo di Madrid.
          Ah no, pare li abbia riconosciuti la Abkhazia.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Mica serve essere riconosciuti per esistere, altrimenti la Crimea sarebbe ancora ucraina e la Cina non esisterebbe che dal 1971 😀

            • Peucezio scrive:

              Comunque il riconoscimento dell’Abcasia è quasi un implicito riconoscimento della Russia.

            • Peucezio scrive:

              Molto comunque dipenderà da come decideranno di agire i Mossos d’Esquadra, a chi vorranno essere leali.

              In ogni caso non va sottovalutata l’ottusità dei castigliani. Sono capaci di far scappare il morto (indipendentista) e allora sono casini seri.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              A me sembra che entrambe le parti non abbiano molto margine di manovra: entrambi devono assicurarsi la fedeltà di quanta più parte delle attuali amministrazioni (i Mossos, ma anche i comuni con le loro pletore di polizie locali) e poi chi avrà la posizione di forza dovrà fare tabula rasa di tutte le amministrazioni fedeli al nemico.
              I catalani hanno già da adesso lo scoglio dei tribunali, che ovviamente sono fedeli alla Spagna (sono corti di diritto spagnolo…), gli spagnoli hanno lo scoglio delle centinaia di sindaci che ieri erano a proclamare la repubblica.
              E le prossime elezioni saranno ancora peggio, perché chi riuscirà a imporsi come “vero e unico” parlamento catalano condannerà il campo avverso all’extraparlamentarismo e quindi all’incontrollabilità.

            • PinoMamet scrive:

              Non serve essere riconosciuti per esistere, ma un buon inizio sarebbe avere il controllo del proprio territorio.

              Per ora quello che è successo è che i partiti indipendentisti (gli altri non c’erano) hanno votato a larga maggioranza, toh, di essere indipendenti.

              Madrid ha risposto dicendo che il governo locale non è più in carica, secondo la legge, che per ora controlla tutto Madrid, e che si faranno nuove elezioni tra qualche mese.

              Per ora abbiamo parole, parole, e parole.

              Per trasformarle in fatti ci vogliono i fatti.
              La polizia catalana (mi rifuto per motivi di decenza di chiamarli col nome ridicolo e dialettale di “ragazzi di squadra”) ha fatto sapere via social network che continuerà a fare la ordinaria amministrazione, per così dire.
              Non si è ancora opposta con la forza al cambio di “cappello” istituzionale, per dire, e non credo lo farebbe.

              A questo punto, credo che fino alle prossime elezioni catalane, quelle valide secondo Madrid, non succederà proprio niente, vale a dire, ha vinto Madrid.

              Dopodichè, se proprio gli indipendentisti vogliono l’indipendenza, dovranno prima o poi fare qualcosa di concreto…

              • Miguel Martinez scrive:

                Catalunya..

                Ieri sera ero al Mercato Genuino Clandestino.

                Se io vendo l’uva, devo pagare delle tasse che mi distruggono.

                Se io trasformo l’uva in vino, devo passare attraverso prove e certificazioni che possono affrontare soltanto aziende miliardarie.

                Quindi, i nostri amici sono genuini, ma sono costretti a essere clandestini.

                Allora invito un mio amico, che è consigliere del Partito Unico, oltreché musicista rock, a vedere anche lui cosa ne pensa.

                E mi dice, “io c’ho il piercing e c’ho il tatuaggio, ma quando si tratta di legalità, sto sempre dalla parte della legge. E io credo che siano illegali come occupazione di suolo pubblico, come trasformazione, come tasse, come tutto il resto, e ho paura che a cercare di legalizzarli, si finisca male”.

                Ora, queste persone presumo che esistano anche in Catalunya. Come agiranno?

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Per ora abbiamo parole, parole, e parole.

              Sai, quando si parla di leggi e simili ci sono soltanto parole, parole e parole. La differenza è fatta da chi ascolta quelle parole o meno.

            • PinoMamet scrive:

              Maurì, deciditi.

              O pensi che per l’indipendenza ci vogliano le leggi, e allora le leggi stanno dalla parte di Madrid.

              O pensi che ci voglia il controllo effettivo del territorio, come in Crimea che citi, e allora il controllo del territorio ce l’ha di nuovo Madrid perché “i ragazzi di squadra” hanno detto che non si opporranno all’eventuale arresto di Puigdemont e perché i catalani, come ti dicevo, non mi danno l’idea di essere pronti o disposti a un sollevamento in armi.

            • Z. scrive:

              Miguel,

              è un po’ come dire che un idraulico è costretto a evadere, o che un giornalista è costretto a pubblicare falsità, o che uno spacciatore è costretto a corrompere le guardie.. No?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “è un po’ come dire che un idraulico è costretto a evadere”

                Perché, a qualunque idraulico si chiede di avere due lauree, una in ingegneria e una in scienze acquatiche? E poi di spendere 100.000 euro in certificazioni?

              • Miguel Martinez scrive:

                Ah, a proposito del tale che ha dovuto pagare quasi metà del proprio reddito di poco più di 10.000 euro in tasse, e che ha ricevuto tre visite degli esattori… alla fine è andato alla Casa del Comune, dove ha ritirato un misterioso plico di molte pagine, dove c’erano scritte tante minacce, e c’era scritto che loro col cavolo che ti avrebbero detto qual era il problema, ma ti ingiungevano di pagare loro 66.71 euro di irpef presumibilmente evaso, più le spese per le relative notifiche, senza la minima spiegazione.

                Poi ti spiegavano tutti i modi in cui i tuoi avvocati avrebbero potuto ricorrere…

                L’evasore colpevole ha pagato immediatamente quanto richiesto.

            • Z. scrive:

              Miguel,

              secondo me sei una persona buona e onesta, e forse per questo sei propenso a credere a molte cose – tipo le aliquote irpef medie del 50% – specie se si accordano con la tua visione del mondo. Ci sta, capita un po’ a tutti noi.

              Però conosco diversi soci di società agricole: non mi risulta che nessuno di loro sia laureato (se non in altro, tipo economia o legge) né men che meno che abbiano aperture di credito milionarie…

              Ci sono comunque settori dove i titoli servono, tipo quello medico. Aprire banchetti di Otorino Clandestino per evitare undici anni di studi e tasse, che non tutti possono permettersi? dici che se ne può parlare?

              Quanto al tuo amico, le spiegazioni non deve chiederle all’esattore, ma all’ente che ha emesso la sanzione. Che siano tasse non pagate, multe stradali non pagate o altro. L’esattore deve indicare di che ente si tratta.

              Ah, se a suo giudizio l’amministrazione ha commesso un errore può chiedere di riesaminare il suo debito. Non costa niente e non serve l’avvocato.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                ” e forse per questo sei propenso a credere a molte cose – tipo le aliquote irpef medie del 50%”

                Non so di costa stai parlando. Una volta ho presentato un caso specifico di una persona che ha dovuto pagare imposte attorno a quella cifra, non ho mai detto né pensato che fosse la “media”.

                Per quanto riguarda i piccoli produttori contadini, il problema non sono le tasse (che pure esistono), ma le norme sulla trasformazione dei prodotti (tipo il pane fatto in casa) e quelle che regolano la certificazione “biologica”, nonché le imposte comunali sull’occupazione del suolo pubblico, calibrate sui dehors dei locali per fighetti.

                La certificazione “biologica” è particolarmente costosa e spesso puramente formale. Per questo si propone la certificazione partecipativa, dove i consumatori possono controllare direttamente tutte le fasi di produzione di ciò che consumano:

                https://agriregionieuropa.univpm.it/it/content/article/31/32/la-certificazione-partecipativa-agricoltura-biologica

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Maurì, deciditi.
              O pensi che per l’indipendenza ci vogliano le leggi, e allora le leggi stanno dalla parte di Madrid.
              O pensi che ci voglia il controllo effettivo del territorio, come in Crimea che citi, e allora il controllo del territorio ce l’ha di nuovo Madrid perché “i ragazzi di squadra” hanno detto che non si opporranno all’eventuale arresto di Puigdemont e perché i catalani, come ti dicevo, non mi danno l’idea di essere pronti o disposti a un sollevamento in armi.”

              1) Premettiamo che il tuo discorso sulle armi è follia pura: negli ultimi anni nessuna sommossa armata ha mai avuto la meglio contro un esercito regolare, riuscendo al massimo a raggiungere una situazione di stallo in teatri di guerra lontani e dimenticati. L’Afganistan non è un’eccezione: dal 2001 la capitale è sotto il controllo del fantoccio occidentale e da quelle parti, non esistendo uno Stato moderno, il controllo della capitale è l’unica cosa che conta e l’unico obiettivo plausibile di una guerra, di un golpe o di una rivoluzione. E mi pare che quindi le forze regolari abbiano vinto alla grande.
              2) Il controllo del territorio non è il controllo armato. Casa mia non è in Italia perché c’è un Ariete qui sotto a tenermi d’occhio, ma è Italia perché nessuno lo contesta. Una volta che qualcuno comincia a contestarlo allora si devono cercare altri indici, di cui la presenza di truppe è veramente uno degli ultimi, tanto è vero che i territori occupati non si considerano incorporati nel paese occupante. Però capisco che a voi filoisraeliani questo errore concettuale piace molto e proprio per questo dubito che smetterai di compierlo.
              3) In Catalogna è attualmente in corso un conflitto tra due ordinamenti giuridici, ovvero un conflitto tra tante parole da una parte e tante parole dall’altra. Non c’è stato materialmente il tempo per verificare quale dei due ordinamenti sia più effettivo: a quello repubblicano hanno già aderito centinaia di sindaci (che controllano le polizie municipali, cosa marginale se non fosse per la tua ossessione per manganelli e uniformi…), mentre i tribunali (mica cotica) sembrano continuano a rispondere a quello spagnolo.

              La Catalogna è Spagna? Sì, per l’ordinamento spagnolo. La Catalogna è indipendente? Sì per l’ordinamento repubblicano.
              Madrid ti manderà in estasi a furia di manganellate? Certamente, è prevedibile. Questo basterà per vincere? Può essere, ma l’altro giorno dicevo anche che non avrebbero mai proclamato l’indipendenza e si sarebbero ritirati in buon ordine come Tsipras e la May…

            • Z. scrive:

              Miguel,

              — Non so di costa stai parlando. —

              Provo a spiegarmi meglio.

              Questa è l’Irpef:

              https://it.wikipedia.org/wiki/Imposta_sul_reddito_delle_persone_fisiche

              Ora, se la mia imposta sui redditi in un dato anno equivale a metà del reddito che ho dichiarato, allora la mia aliquota media in quell’anno è effettivamente del 50%. E sarebbe un prelievo un pochino confiscatorio, in effetti, per chi dispone di un reddito netto di 10.000 euri l’anno.

              Però in Italia, come vedi, neppure l’aliquota dello scaglione più elevato arriva al 50%.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                ” E sarebbe un prelievo un pochino confiscatorio, in effetti, per chi dispone di un reddito netto di 10.000 euri l’anno.”

                Non ho parlato di aliquota.

                E’ un insieme di calcoli e di fattori che hanno portato a quella cifra.

                Ma non capisco dove sia il problema.

                Il tizio ha guadagnato X in un anno, nello stesso anno ha effettivamente, obiettivamente pagato un importo al fisco pari a un po’ meno di metà di quello che ha guadagnato.

                Casomai, si può ragionare su come ci si sia arrivati (e il commercialista ha dato una lunga spiegazione in merito), ma non capisco perché metti in dubbio il fatto in sé.

            • PinoMamet scrive:

              “1) Premettiamo che il tuo discorso sulle armi è follia pura: negli ultimi anni nessuna sommossa armata ha mai avuto la meglio contro un esercito regolare”

              No, fermo:
              non è follia, tantomeno pura, ma neanche annacquata. 😉

              Sarebbe semmai follia pensare che un ipotetico raccogliticcio esercito catalano indipendentista possa avere la meglio sull’esercito spagnolo.

              Io non lo penso e neanche lo auspico;
              non lo pensano neppure i catalani, che non hanno fatto alcuno sforzo in tal senso.

              Bene, visto che- come volevOsi dimostrare 😉 – non hanno alcuna intenzione di prendersi l’indipendenza con le armi, quale altra opzione hanno?

              Dire “no” a Madrid, oppure dire “no” a Madrid molto forte, oppure riunirsi in piazza per dire “no” a Madrid.
              Punto.

              Mi informi che centinaia di sindaci hanno l’effettivo controllo delle multe e dei piani regolatori cittadini, che nessuno si è mai sognato di toglierli.

              (per inciso, che io sia ossessionato da uniformi e manganelli te lo sei sognato stanotte;
              io mi limito a dire come si fa a prendere l’indipendenza di solito, chi riesce a prenderla.
              Poi ci sono anche i leghisti che si radunano a Pontida a mangiare la polenta…)

              I tribunali, che invece mandano in galera chi è accusato di sedizione, e la Polizia catalana, che non si è ribellata al cambio di gestione, sembrano ancora fedeli a Madrid.

              Ora, premesso che evidentemente io non ho simpatie per gli indipendentisti catalani, e tu per qualche motivo che non voglio indagare sì;

              al netto delle rispettive simpatie, ti sembra che gli indipendentisti abbiano ottenuto qualcosa di significativo?

              A me pare di no, e ipotizzo che si andrà di nuovo ad elezione tra un paio di mesi, che parteciperanno tutti i partiti fuori uno o due che vogliono fare i duri (e poi se ne pentiranno) e alla fine dei conti, tra un paio d’anni di tira e molla, la Catalogna otterrà quello che già aveva, cioè larga autonomia.
              Magari gliela allrgheranno un altro po’, to’.

              Ma cosa ti aspetti tu, devo ancora capirlo: che la Catalgona divenga indipendente per miracolo?

            • PinoMamet scrive:

              Alle altre minchiate su carriarmati e Israele mi compiaccio di non rispondere.

              Comunque la volta che i “tanchisti” veneti hanno fatto la loro proclamazione dal campanile di San Marco si sono trovati, non un Ariete, ma i GIS dei Carabinieri, e mica perché io vado in sinagoga e quindi sono un fanatico guerrafondaio…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Io non mi aspetto niente: dico solo che su come si raggiungano obiettivi politici de iure condendo hai idee molto particolari e anche un pochino inquietanti 😀

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Comunque hai ragione su un punto: è sbagliato applicare alla Spagna di Rajoy i ragionamenti validi per uno Stato di diritto. Parliamo infatti di un paese dove a chi non ha nemmeno lanciato un sasso puoi contestare il reato di ribellione, che è così definito dal codice penale:

              Son reos del delito de rebelión los que se alzaren violenta y públicamente para cualquiera de los fines siguientes […]

            • PinoMamet scrive:

              Maurì,

              famo a capisse:
              questa cosa che io sarei fanatico delle manganellate te la sei sognata proprio, e la pianterei anche lì.

              Per il resto, a me pare che qualunque stato che abbia ottenuto l’indipendenza da un altro stato, l’ha fatto in due modi:

              1-l’altro stato era d’accordo (molti paesi ex coloniali, anche se non tutti)
              2- ha fatto una rivolta, nel 99% dei casi armata
              (lo 1% è l’India, che comunque ha fatto anche rivolte armate perlomeno dall’Ottocento, e poi l’Inghilterra era quasi d’accordo sostanzialmente nel lasciarla andare)

              Poi tu mi parli di iure condendo, che se lo Stato di Burlonia non è d’accordo che io Presidente della regione Fanfaronia mi dichiari indipendente, c’ho poco da condere…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              I cambiamenti politici sono il frutto di evoluzioni dinamiche, non di fotografie statiche.
              Nelle varie decolonizzazioni normalmente la madrepatria è diventata d’accordo con il concedere l’indipendenza. Ma pure Ben Ali se ne è andato da Tunisi pacificamente diventando d’accordo col cambio di regime.
              Poi a volte per ottenere questo accordo è servito il ricorso alle armi? Verissimo, ma non è la guerra in sé a farti raggiungere il risultato, ma il trattato di pace che stipuli alla fine della guerra.
              Però, ripeto – e qui l’ebraismo non c’entra veramente nulla: lo stesso errore lo fanno cristiani, atei e atei-devoti – mi sembrano tutti fraintendimenti molto diffusi tra i filoisraeliani.

            • Peucezio scrive:

              “!Son reos del delito de rebelión los que se alzaren violenta y públicamente para cualquiera de los fines siguientes […]”

              Bellissimo il congiuntivo futuro!
              Ha un vago sapore retorico di prosa vecchio stampo.
              In effetti nel linguaggio giuridico è molto appropriato.

            • Z. scrive:

              Miguel,

              — Il tizio ha guadagnato X in un anno, nello stesso anno ha effettivamente, obiettivamente pagato un importo al fisco pari a un po’ meno di metà di quello che ha guadagnato. —

              Magari ha dovuto pagare somme arretrate, e quindi non correlate ai guadagni di quell’anno: avrebbe dovuto pagarle anche se non avesse avuto alcun reddito, o addirittura una perdita.

              Oppure il tuo conoscente ha messo nel conto somme non dovute al fisco (tipo i suoi versamenti previdenziali) o somme che non facevano parte dei suoi guadagni (tipo l’Iva).

              In ogni caso, se guadagni 10.000 euri, il fisco non te ne prende la metà. Neppure se ne guadagni 100.000, per chi ha la fortuna di averli mai visti.

            • Peucezio scrive:

              Eppure è un dato di esperienza comune che in Italia chi guadagna qualcosa paga più o meno la metà al fisco, sotto varie forme: poco importano i nomi dei balzelli.

            • Davide Troiano aka daouda scrive:

              I danesi e gli svedesi evadono procapite più he gli italiani

            • PinoMamet scrive:

              “Però, ripeto – e qui l’ebraismo non c’entra veramente nulla: lo stesso errore lo fanno cristiani, atei e atei-devoti – mi sembrano tutti fraintendimenti molto diffusi tra i filoisraeliani.”

              Maurì, questa cosa di Israele non c’entra veramente nulla ed è proprio attaccata con lo sputo, secondo me.

              Io in ogni caso non mi reputo filo-israeliano (e ne conosco parecchi…) ma anti-anti-israeliano. Però qui non c’entra e transiti pure.

              Invece Israele-barra-ebrei è stato accusato di:
              -volere l’indipendenza della Catalogna
              -non volere l’indipendenza della Catalogna
              -fregarsene 😉

            • PinoMamet scrive:

              “Poi a volte per ottenere questo accordo è servito il ricorso alle armi? Verissimo, ma non è la guerra in sé a farti raggiungere il risultato, ma il trattato di pace che stipuli alla fine della guerra.”

              Vabbè, è come dire che a farti vincere il Campionato non è aver vinto le partite, ma il punteggio accumulato per aver vinto le partite… 😉

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Quello del campionato è un esempio che non c’entra nulla: il campionto è una cosa che esiste per premiare chi vince le partite, mentre la guerra è la famosa prosecuzione della politica con altri mezzi.

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              — Eppure è un dato di esperienza comune che in Italia chi guadagna qualcosa paga più o meno la metà al fisco —

              Già, esattamente com’è un “dato di esperienza comune” che ogni anno i delitti triplicano. Non i “femminicidi”, sia chiaro: quelli, come tutti sappiamo, decuplicano.

              Basterebbe controllare la propria dichiarazione dei redditi per sapere come stanno le cose. Ma vuoi mettere il gusto di battagliare a suon di slogan 🙂

            • Peucezio scrive:

              Vabbè, non è che di cento persone che incontri e che ti dicono che la delinquenza continua a crescere e che hanno paura degli immigrati almeno metà ha subito un omicidio (altrimenti non sarebbe lì a raccontarlo).
              Dell’insicurezza la gente parla per sentito dire: sente un caso di cronaca e crede che mediamente a una persona su due succede la stessa cosa, oppure passa in una via con molti immigrati e si convince che sono pronti a scuoiarla viva.
              Ma le tasse la gente le paga, almeno quelli che hanno un’attività in proprio (agli altri le tasse sono prelevate alla fonte e non se ne accorgono): non è una cosa che accade a una persona su diecimila.

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              — Dell’insicurezza la gente parla per sentito dire —

              Eeeeeesatto, compagno!

              — Ma le tasse la gente le paga, almeno quelli che hanno un’attività in proprio —

              Anche quelli che non ce l’hanno. Ma dubito che tu conosca qualcuno che paga in tasse una somma pari al 50% del proprio reddito (anche considerando l’iva sui prezzi al consumo, le accise sulla benzina e le imposte sulle sigarette).

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Ma dubito che tu conosca qualcuno che paga in tasse una somma pari al 50% del proprio reddito”

                Credo che Peucezio conosca almeno una persona che ha dovuto pagare una somma vicino al 50% del proprio reddito, già non proprio stratosferico 🙂

                Comunque hai ragione, sempre meno del 50%. Più 66 virgola qualcosa euro perché l’evasore in questione non avrebbe pagato tutto-tutto.

            • Peucezio scrive:

              Vabbè, perché evadono…

            • Z. scrive:

              Peucè, che c’entra… stiamo parlando del reddito dichiarato e delle imposte che paghi sul reddito che dichiari.

              Se poi evadi paghi ancora meno, ma è un altro discorso 🙂

            • PinoMamet scrive:

              “mentre la guerra è la famosa prosecuzione della politica con altri mezzi.”

              Già, che succede quando la politica ha esaurito ogni altro argomento (semplifichiamo, perché ahimè non semre è così).

              Tu mi dici, “ma in Spagna c’è un dibattito politico: Madrid dice che è in vigore la legge di Madrid, Barcellona dice che è in vigore la sua”.

              Ammesso che siano ammissibili 😉 gli argomenti di Barcellona, e dal punto di vista della legalità ho seri dubbi
              (e devo dire che il resto della comunità internazionale, con l’eccezione dell’Abkhazia, ha scelto di adeguarsi al mio parere, e ha fatto bene perché di solito ho ragione 😉 )

              ma anche ammesso questo, a me pare proprio il classico vicolo cieco che potrebbe benissimo sfociare in una guerra.

              Che io, ripeto, non voglio e non auspico;
              che i catalani neppure;
              che Madrid neanche.
              Visto che non la vuole nessuno, e che nessuno dei due cede, e che l’indipentismo dei catalani ha ottenuto scarsissimo appoggio internazionale, specialmente in quell’Europa di cui continuano a sventolare la bandiera, a me pare che non se ne farà nulla.
              A te neanche, mi par di capire.

              Quindi, di preciso, di che diamine stiamo discutendo?? 😀

            • Peucezio scrive:

              Pino,
              hai abbastanza ragione e la tua analisi nella sostanza si può condividere.
              Ma c’è un fattore che state trascurando.
              E’ probabile che i castigliani vogliano stravincere, che s’impuntino per ottusità legalistica e per un certo fanatismo. Se cominceranno a incarcerare Puigdemont e altri capi indipendentisti (già ne hanno incarcerato qualcuno) e a fare altre azioni muscolari, magari contro i sindaci, alzeranno inutilmente la tensione finché il gioco gli sfuggirà di mano.
              Già così come stanno le cose, se anche tutto rientrasse, in Catalogna resterà un forte sentimento di rivalsa e di ribellione sopita, che fino a ora vi assicuro che non c’era in questa misura (l’ex marito di mia cugina è barcellonese, sono stato ospite da loro a Barcellona, ho conosciuto i genitori, alcuni suoi amici, inoltre per altre vie ho avuto vari amici telematici catalani, che in parte ho conosciuto anche di persona – la lingua mi aiutava -, insomma, so di cosa parlo). E questo sentimento non potrà covare all’infinito senza un qualche canale di sfogo.

            • Z. scrive:

              Miguel,

              — Credo che Peucezio conosca almeno una persona che ha dovuto pagare una somma vicino al 50% del proprio reddito, già non proprio stratosferico 🙂 —

              Ma su questo posso crederti. Solo, escluderei che sia andato tutto al fisco per il reddito relativo a quell’anno.

              Chessò, non è che in quella somma entrava anche altro: cartelle relative ad anni precedenti, sanzioni, INPS?

              Oh, intendiamoci, sono d’accordo pure io che il carico fiscale in Italia sia troppo alto. Ma da qui a portare via un euro ogni due a chi ne guadagna diecimila ne corre!

              Z.

              PS: e la prossima volta, se ha dei dubbi, digli di andare a sentire dall’ente che ha consegnato il carico a Equitalia (o come si chiamerà l’anno prossimo) a suo tempo. Non costa niente, non serve l’avvocato, e se c’è stato un errore gli sgravano la cartella.

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              — E’ probabile che i castigliani vogliano stravincere —

              Questa impressione l’ho avuta pure io. Voglio dire, hanno un avversario che non può vincere, ma non sembra che facciano molto per abbassare il livello della tensione.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Vedremo. Secondo me sono cavoli amari sia che i catalani vincano sia che perdano. Nel primo caso si apre il vaso di pandora di tutti gli indipendentismi europei, nel secondo si insegna a tutti gli indipendentisti europei che la via “democratica” porta solo ai commissariamenti e che se si vuole spuntare qualcosa bisogna usare altri mezzi. Cosa che secondo me non è vera e che qui si verificherà solo perché la sfida era ben oltre le capacità di Poggiodimonte, ma questo è quello che apparirà.

            • PinoMamet scrive:

              Poggiodimonte non ha scelto esattamente la via democratica, che era quella della riforma costituzionale, ma qualcosa che le somiglia molto ma non lo è, cioè farsi un referendum che è in pratica un suonarsela e cantarsela da soli.

              La legge istitutiva del referendum, leggo, è stata votata al Parlamento catalano da 72 parlamentari su 135: maggioranza sì, ma risicatissima (specialmente per una questione così delicata) e con l’abbandono dell’aula di tutta l’opposizione, per evitare di avvallare l’atto ritenuto illegale.

              Leggo anche che al referendum avrebbe votato il 43% degli aventi diritto, sostanzialmente quelli che lo volevano, e di questi, prevedibilmente, il 90% ha detto sì all’indipendenza.

              Sicuramente un dato notevolissimo, ma non la maggioranza della popolazione catalana.

              Leggo inoltre da Wikipedia:
              “Secondo un sondaggio pubblicato a fine settembre, il 61% dei catalani riteneva che il referendum non sarebbe stato comunque una valida base legale per un’eventuale proclamazione d’indipendenza.[7]”

              A me questo non sembra “la via democratica”, mi sembra un bellissimo trucco-e-parruco, un costume di carnevale (di Halloween, siamo in periodo) di un’operazione tutt’altr oche democratica, sostanzialmente un colpo di mano di Puigdemont e di altri irresponsabili, una “pontidata” presa troppo sul serio (so’ spagnoli) e messa in giacca e cravatta, ma non la via democratica.

            • Z. scrive:

              Più che altro ha scelto la via del Belgio…

              Ribellione indipendentista in salsa millennial. Al confronto Dibba è davvero Churchill 😀

            • PinoMamet scrive:

              Berlusconi non lo faceva apposta a essere basso e con pochi capelli. Si può dire anzi che abbia tentato il possibile per rimediare.

              Ma l’acconciatura di Puigdemont è senz’altro di sua libera scelta.
              Dico, secondo voi c’è da fidarsi di uno così?

              Guardate che l’argomento è serio.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Vabbé, sono i capelli da persona che non ha voglia di stare a curarseli. I capelli di una persona pigra, insomma, che di certo non si mette a sfruttare le tre preziosissime settimane che ha avuto per preparare una secessione, ma la butta un po’ lì. 😀

              Comunque è vero: la via democratica è farsi concedere lo statuto speciale a colpi di tritolo come baschi e altoatesini.

            • Z. scrive:

              A me più che la via democratica per l’indipendenza sembra un film di Vanzina riuscito male.

              E più che l’asilo politico, che mi sembra improbabile, sembra l’asilo Mariuccia…

            • PinoMamet scrive:

              “Vabbé, sono i capelli da persona che non ha voglia di stare a curarseli. ”

              temo invece che siano i capelli di una persona che li cura tanto, ha un pessimo gusto, non accetta consigli e crede di essere vent’anni più giovane.

              Peraltro io non ho parlato di tritolo, e tutta la sua sceneggiata di finti referendum poteva benissimo
              (come pare pensasse la maggioranza dei catalani) servire come valido sostituto del tritolo per aprire un negoziato con Madrid.
              Se Puigdemont avesse voluto negoziare.
              Invece ha voluto fare il grosso, come uno che non accetta consigli e si crede giovane bello ed eroico…

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              “A me più che la via democratica per l’indipendenza sembra un film di Vanzina riuscito male.

              E più che l’asilo politico, che mi sembra improbabile, sembra l’asilo Mariuccia…

              Il Filosofo diceva che gli stessi eventi si presentano una prima volta sotto forma di tragedia e la seconda sotto forma di farsa.
              Ma lui, da tedesco, non ragionava in un’ottica transpirenaica:
              gli Spagnoli sono invece bravissimi a far diventare la farsa una tragedia. E il guaio è che ci riescono pure.
              Il risultato è che appaiono ancora più farserschi, ma nelle tragedie, si sa, qualcuno si fa male.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Che li cura tanto? Come fa a curarli tanto se ottiene un risultato non molto diverso dal mio con l’unico colpo di pettine che mi do in tutta la giornata? 😀

            • PinoMamet scrive:

              Maurì, te lo dico amichevolmente: esteticamente sei un disastro!
              😉

              (poi lo so che magari sei come Z., che si dipinge grasso senza esserlo)

              Fallo, un giro da un barbiere, e mentre sei in giro comprati un impermeabile come si deve 😉

            • Peucezio scrive:

              Mauricius,
              “con l’unico colpo di pettine che mi do in tutta la giornata? :D”

              Io credo di aver usato una spazzola o un pettine l’ultima volta qualche lustro fa (e non sono calvo).

            • Z. scrive:

              Peucè,

              a me sembra che il tizio catalano abbia trasformato una farsa in una iperfarsa.

              Almeno i cosplayer italiani sanno quando è ora di fermarsi, e dopo aver giocato a fare i Brèivart o i Cieghevàra si fanno un paio di birre e poi vanno a letto tranquilli 🙂

            • Peucezio scrive:

              Appunto.
              In Italia non prendiamo nulla sul serio e in questo moodo evitiamo di essere ridicoli.
              In Spagna fanno l’esatto opposto.

            • PinoMamet scrive:

              In Spagna vincerà il primo che dirà “ragazzi, abbiamo scherzato, facciamo che non è successo niente, mettiamoci a un tavolo con un bicchiere di vino e discutiamo”.

              Proprio le due cose- non essere inutilmente estremi nelle conseguenze, e riconoscere una parte di ragione agli avversari- in cui gli spagnoli sono meno versati.

              Infatti adesso Rajoy, invece di dire “Dai Bellicapelli nun ce lassà, torna da noi che nessuno ti manda in galera”, si appresta a farne un martire o un Mazzini in esilio…

            • Z. scrive:

              Però in effetti un po’ di dramma ci sta, dai! Ribellioni, repressioni, governi in esilio e brigate internazionali. Finto, eh, giusto per la coreografia.

              Per ricreare il Novecento, ragazzi, mica brustulli! Quando la politica era una cosa seria e la faceva gente seria.

              Certo, ora al posto di Hemingway e della Ibarruri ci andrebbero Fedez e la Ferragni. Ma ogni epoca, e ogni ribellione, ha gli artisti e i ribelli che merita…

            • Peucezio scrive:

              Pino,
              “In Spagna vincerà il primo che dirà “ragazzi, abbiamo scherzato, facciamo che non è successo niente, mettiamoci a un tavolo con un bicchiere di vino e discutiamo”.

              Proprio le due cose- non essere inutilmente estremi nelle conseguenze, e riconoscere una parte di ragione agli avversari- in cui gli spagnoli sono meno versati.

              Infatti adesso Rajoy, invece di dire “Dai Bellicapelli nun ce lassà, torna da noi che nessuno ti manda in galera”, si appresta a farne un martire o un Mazzini in esilio…”

              Hai colto l’essenza della questione.

  24. Davide Troiano aka daouda scrive:

    Ad ogni modo ebreo è per definizione solo colui che segue i precetti ebraici. La maggior parte dei potenti di ascendenza ebrea NON SONO ebrei per forza di cose

  25. Moi scrive:

    il Forum Consulenza Ebraica è Lurkatissimo e “trollato in buonafede” 😉 dagli Adepti di PaleoContatettismo … sallo, Pino ! 😉

  26. Moi scrive:

    … tipo uno dei sette ruach emanato dal kavod di Yahweh che ricostruisce i corpi per intero di una pletora di gente morta a partire dal DNA nel midollo osseo; divenne anche uno spiritual della schiavitù AfroAmericana:

    https://www.youtube.com/watch?v=mVoPG9HtYF8

    Ezechiele … tutta roba di cui in Italia, prima di MB, non si sapeva un cazzo ! … E forse era meglio così ! Ma … avete voluto Liberare il Popolo dalla Tirannia Intellettuale del Magistero della Chiesa facendogli leggere la Bibbia da solo ?! … questa è l’ Eterogenesi dei Fini ! …O forse no ? 😉

  27. Moi scrive:

    un cazzo di film della marvel, che parla di cose mai esistite, ed essendo un prodotto che deve tirare fuori i miliardi dalle tasche di chi ancora non conosce youporn è meticolosamente e minuziosamente tarato e progettato su cosa tira e non tira in questi 6 mesi

    [cit.]

    ————

    Cazzo, questa sì ch’è una critica … altro che gli Hipsteromorfi 😉 Checcozalonofoni 😉 da DAMS !

    😉

  28. PinoMamet scrive:

    Lasciando da parte il discorso sul film truzzo con Thor
    (leggo che il regista ha convinto l’attore ha recitare una scena inutile a torso nudo- l’ennesima dei film con Thor- con la domanda retorica “la vuoi la sala piena sì o no?”; e questo dice tutto quel che c’è da sapere sul film)

    il discorso sull'”inclusività” delle “razze non bianche” nei film USA è interessante.

    Per esempio ci dice che i neri americani si sentono soprattutto americani.

    Insomma, ci sono stati diversi film USA che hanno raccontato un epos nativo-americano, e persino eschimese o polinesiano.
    Invece gli africani-africani sembrano scomparsi dagli schermi dal tempo di Radici.

    Anche la blaxploitation alla fine usava l’Africa come scenario o come pretesto, ma era tutto un inno agli afro-americani

    Da lì in poi, l’Africa appare in chiave favolistica (Il principe cerca moglie, oppure il film con il supereroe nero, credo sia Black Panther) oppure in chiave tragica, in alcuni film con l’africano buono o l’africano cattivo, con sullo sfondo le miserie del post-colonialismo.

    Ma un’epica africana che non sia pura favola sembra invisibile per gli americani, il che stupisce considerando il numero di persone di origine africana (anche recente) che viono laggiù.

    Quanta roba ci sarebbe da raccontare! Tra Ashanti, Yoruba, Mandingo, il Ghana, Monomotapa… intere civiltà, lo dico cinicamente, “sfruttabili” a fini narrativi.

    Invece niente, l’unica narrazione che ci viene data è completamente inventata e americanocentrica.

    • Moi scrive:

      … e invece preferiscono immaginare (reali o presunte “prove”, finché ne trovano … poi scatta l’accusa “se non ci credi sei razzista !”) i Faraoni Zulu 😉

      • Moi scrive:

        I Neri Americani sono degli sradicati, spesso “un po’ sbiancati ” 😉
        geneticamente ma tanto alla Legge frega cazzi: Schiavitù, Discriminazione Razziale o Risarcimento Danni Storico Politicamente Corretto che sia !

        Insomma, la “classica profezia che si auto-realizza”: identità solo nell’ ostilità !

    • PinoMamet scrive:


      (vabbè, a parte il fatto che effettivamente ci sono state dinastie egizie nubiane)

      in generale i neri americani sembrano più disposti a lottare per ritagliarsi un angolo nelle epiche altrui che in raccontarsene una propria.

      Allora vai di Egizi neri, di Romani neri, di Vichinghi neri…
      quando a me, che non sono nero (che io sappia) risulterebbe molto più interessante sentirmi parlare delle guerre o dei miti degli Hausa o dei Fon, piuttosto che vedere l’ennesimo drakkar vichingo con il rematore in “quota nera”.

    • Francesco scrive:

      quel bel film di Spielberg con gli schiavi africani che si ribellano in navigazione e vengono processati negli USA?

      Amistad si chiamava

  29. Moi scrive:

    il Mandingo è stato sfruttato in Europa … per tutt’altro 🙂 !

  30. Moi scrive:

    … Solo Vittorio Sgarbi lo ha ricordato: Alain Delon, senza (!) essere omosessuale “ha letteralmente dato via il culo” [cit.] a Luchino Visconti !

  31. Moi scrive:

    una polemica teologicamente inutile ma politicamente importante è di che “razza” (si vedono le virgolette ?) fosse Sant’ Agostino … nel senso che se fosse un Cittadino Statunitense odierno 😉 un agognato “black” con il quale fregiarsi di “punti-vittima”, forse, riuscirebbe a strapparlo !

  32. Peucezio scrive:

    Roberto, Miguel, ecc.
    Riprendendo il discorso circa il fatto che oggi sarebbero maggiormente legittimate e diffuse o invece stigmatizzate e represse le posizioni neofasciste/razziste ecc. ecc., mi chiedo (ne parlavo l’altro giorno con un amico) se la questione non sia di distribuzione sociale delle posizioni.
    Cioè se esse non si sono polarizzate in senso cetuale.

    La mia impressione (confermatami da gente più addentro di me) è che oggi nel mondo accademico e culturale in genere c’è molto più conformismo in senso progressista, fino al bigottismo e alla chiusura intollerante, mentre negli anni ’80-’90 si respirava tutt’altra aria, molto più libera, aperta, antidogmatica, relativista.

    E’ vero d’altra parte che le posizioni di estrema destra, quelle cosiddette populiste-sovraniste-nazionaliste-anti-immigrazioniste, hanno preso molto più piede sul piano politico-elettorale, quindi del consenso popolare. Ciò non significa necessariamente che mediamente la gente sia diventata più razzista (forse un po’ di più, perché c’è più immigrazione: contro chi cacchio sei razzista, se non ci sono stranieri?), ma probabilmente un’altra cosa:
    la gente comune collega più direttamente i propri sentimenti su queste cose (immigrazione, Unione Europea, costume, famiglia, sovranità nazionale, ecc.) a movimenti politici, orientamenti programmatici e legislativi, scelte geopolitiche.
    Insomma, i più anziani fra quelli che oggi scrivono commenti incazzati sul sito del Giornale (io non li leggo, ma mi risulta), dicendo cose alla Salvini (ma più estreme, quelle che lui non può dire), negli anni ’80 votavano la Democrazia Cristiana (alcuni il PSI o, marginalmente, i cosiddetti laici: il PRI o il PLI; poi c’erano i missini, gli unici identitari già allora): a un partito non si chiedeva che rappresentasse in parlamento la propria visione della società e i propri valori, ma solo che evitasse la rivoluzione comunista e che continuasse ad amministrare, anche mediocremente, ma senza grossi scossoni o traumi.
    Oggi no. E non so quanto tutto questo sia dovuto alla crisi, alla precarietà, ecc.
    Io credo c’entri semmai un maggiore protagonismo dei ceti bassi, un salire di esso alla ribalta della storia, la perdita di un complesso d’inferiorità, l’emergere di un attore che rivendica una sua fisionomia ideologica e culturale definita.
    Insomma: ieri per il popolano il professore era un uomo istruito, degno di ammirazione, cui si guardava con sacro timore e senso d’inferiorità; oggi è un mezzo parassita, che sostiene astruse idee un po’ depravate, un mistificatore pericoloso, servo del potere e da questo foraggiato, degno di essere preso a pomodori in faccia.
    E il professore a sua volta si arrocca sulla sua ideologia cosmopolita, antinazionale e ultraprogressista.

    • Z. scrive:

      Uhm. Sai che forse non hai tutti i torti?

      In effetti la nostra società è sempre più divisa, sempre meno osmotica, e le fissazioni che si radicano nei vari settori sono probabilmente sempre più distanti le une dalle altre.

      • Peucezio scrive:

        Già, anche questo è un dato preoccupante.
        Peraltro la scuola ha una funzione livellatrice, perché rende tutti mediamente abbastanza ignoranti, ma in grado, al tempo stesso, di leggere e scrivere, quindi queste divisioni si stabiliscono eividentemente su altre basi.

    • Peucezio scrive:

      Aggiungo un esempio: uno dei pochissimi statunitensi che conosco (amico di una mia amica: parla poco l’italiano, ci intendiamo solo grazie a lei che fa da interprete), un giovane universitario di uno stato del sud, per il fatto che è un repubblicano conservatore e filo-Trump, pur essendo una persona squisita, educatissima e mite (o forse proprio per questo) sconta, nell’ambiente universitario, un fortissimo isolamento, che si traduce in ostilità ai limiti del pericolo di violenza fisica, cosa ovviamente emotivamente pesante da reggere.
      In Italia per fortuna non ancora è così, ma parrebbe che la tendenza sia verso un mondo in cui, se vuoi essere di destra, devi fare il piacere di nascere in una famiglia di operai in qualche quartiere popolare e allora puoi trovare un ambiente solidale o che quantomeno non ti esclude. Altrimenti sono cavoli tuoi. E amari.

    • Roberto scrive:

      Si peucezio sono d’accordo con la tua analisi

  33. Mario scrive:

    Invece Israele-barra-ebrei è stato accusato di:
    -volere l’indipendenza della Catalogna
    -non volere l’indipendenza della Catalogna
    -fregarsene 😉

    Potrebbe sembrare contraddittorio, se non fosse che il teatrino della geopolitica è orchestrato da Israele, che chiagne e fotte, organizza, fomenta e poi indebolisce rivolte, crea etats d’eprit, foraggia i cineasti di sinistra e i fondamentalisti statunitensi, i teocon e i radical chic, Susanna Tamaro e Dario Fo, il libertarismo delle milizie e le frange aduse alla balcanizzazione della fortezza Europa, “La Stampa” e “Libero”, AFD e LC/CL, Papa Francesco e la TFP. Non solo e a volte non tanto materialmente, ma con autentici riti-maledizioni scagliati dai seggi di iniquità degli istituti usurocratici da lorsignori dominati. L’assenza di limite è il loro limite, e l’entità sionista a breve ne vedrà delle belle.

    • ruttone scrive:

      Mario, non è che stai adattando i dati alla tua teoria?

    • Francesco scrive:

      >> Non solo e a volte non tanto materialmente, ma con autentici riti-maledizioni scagliati dai seggi di iniquità degli istituti usurocratici da lorsignori dominati.

      mi hai fregato! stavo giusto per chiederti dove prendevano gli Ebrei i soldi per pagare tutto il mondo!

      😀

  34. Moi scrive:

    @ PINO

    Già: “Mao Dante”, di cui i Robottoni e Devilman sono derivati più commerciali … 😉

  35. Moi scrive:

    @ DAOUDA

    Ti ricordo che “Tradizione” significa Madri (… e BRISA ParentsTwo !) che trasmettono Cultura e Padri (… e BRISA ParentsOne !) che trasmettono Spirito Guerriero !

    Quindi nell’ Ebraismo è prioritaria la Cultura, nell’ Islam è prioritario lo Spirito Guerriero !

    • Davide Troiano aka daouda scrive:

      Ma che stai a ddi? Non vale affatto questo nell’ebraismo che è ben guerrieto anchesso. Inoltre è una complementarizzaziome erronea. C’è insegnamento teorico delle madri ed esempio pratico che devono dare i padri. L’animo guerriero è si dei padri ma si accosta alla clemenza ed alla premura che trasmettono le madri

      • Davide Troiano aka daouda scrive:

        Ok?

        • Moi scrive:

          OK , ma … una donna tutta casa e chiesa votata anima e corpo a “tirar su i cinni” [cfr. “to bring up” in Inglese 😉 …] sarà ben la principale trasmettitrice di Cultura … e un uomo che ogni giorno deve (o può essere chiamato a) combattere senza sapere sogni giorno se ci sarà un giorno successivo, sarà ben il principale trasmettitore di Spirito Guerriero …

          • Moi scrive:

            Cmq, per quanto complesso e vasto appaia l’ Islam come “Way of Life” [cit.] rispetto al Cristianesimo … l’ Ebraismo lo è molto di più dell’ Islam stesso, quindi non può permettersi di far affidamento su qualcuno che rischia la pelle ogni giorno.

            • Moi scrive:

              Si dirà, ma c’è il Rabbi … vero: ma c’è un detto che un buon Rabbi vale parecchie madri, però una buona madre vale parecchi Rabbi … (Moni Ovadia, da qualche parte 😉 …)

            • Davide Troiano aka daouda scrive:

              Bleah!!!

              😉

            • Moi scrive:

              eppure Ovadia fu messo da un sito Sionista (di quelli che gemellano Masada e le Termopili e in entrambi i casi il Nemico era metastoricamente la Umma Islamica !) figherrimo 🙂 in cima al Listone degli Ebrei Italiani Famosi che odiano sé stessi, in pratica NON ricordo … chi ne abbiano lascito fuori !

              era qualcosa di tipo “SHIT List Jews” acronimo di “Self Haters Israel Threatening Jews” …

            • Davide Troiano aka daouda scrive:

              Succo della matrilinearietà ebraica è un crescere da madre ebrea giacché è obbligatorio sposarsi tra ebrei e dunque la madre può appunto trasmettere la fede nei primirdi. Non c’entra niente la genetica e dunque nei primi anni di vita è certo che una madre vale più he volti Rabbì…ma solo in quel lasso di tempo!

          • Davide Troiano aka daouda scrive:

            Prima della guerra c’è il lavoro comunque. Il padre parla con quel che fa. Infatti ho dett che la madre trasmette la premura E la culurura ( rudimentale ) mentre il padre istruisce sulla prassi con l’esempio e dà l’ANIMO guwrriero.
            Di l ebraismo è piu complesso dell sislam ms non credo ci sia consequenzialittà con quel che dixi. Ora che hanno uno stato i più cazzuti mi sembrano proprio loro

          • Davide Troiano aka daouda scrive:

            Scusa che scrivo xol telefonino

  36. Moi scrive:

    Mapperò ammetto che è una gran figata in termini di “semantica” , diciamo … ad esempio, se il testo Ebraico parla di una “mazzucca” 😉 circondata di sei ali che “prillano a busso” 😉 … icché ha più senso, se ri-apparisse nel Mondo Reale ?

    Questo ?

    https://i.pinimg.com/originals/d9/0a/27/d90a270131202941eb031ae145bbd1d2.jpg

    Quest’altro ?

    https://airandspace.si.edu/sites/default/files/images/collection-objects/record-images/A20070022000cp01.jpg

    … 😉

  37. Moi scrive:

    @ DAU’

    https://www.youtube.com/watch?v=pp2IiL4NUeE

    La Madre è un Concetto Antropologggico … se ci hai da ridire sei un KleriKoFascio 😉 : ràiga !

  38. Moi scrive:

    Cmq,a Daù, io NUN so’ Ebbbreo : Rabbi Vs Madre … relata refero !

    Però mi pare che lo stereotipo Mamma Ebrea Yiddish sia molto simile a quello dell’ Italia all’ Estero …

    • Davide Troiano aka daouda scrive:

      Ahahahha non starò qui a spiegare che il sostrato pre indoeuropeo italico è semita!!!

    • paniscus scrive:

      “Però mi pare che lo stereotipo Mamma Ebrea Yiddish sia molto simile a quello dell’ Italia all’ Estero …”
      _____________________

      Una volta girava questo adattamento italiano di una barzelletta americana, di cui non ricordo bene l’originale, ma so che che riguardava varie versioni su più etnie diverse.

      La prova che Gesù Cristo fosse italiano:
      – solo una mamma italiana può credere che suo figlio sia una divinità;
      – solo un figlio italiano può credere che i propri genitori non abbiano una vita sessuale;
      – solo un figlio italiano può rimanere in casa della mamma fino a 33 anni.

      Poi ricordo confusamente, appunto, che ce n’erano altre versioni, una delle quali relativa ai neri americani (del tipo: la prova che Gesù Cristo fosse nero è che chiamava tutti “fratello” e che non avesse mai avuto un lavoro fisso), ma i dettagli li ho persi.

      • Peucezio scrive:

        Bella!
        La versione che hai riportato comunque si adatta solo all’Italia.

      • MOI scrive:

        Be’ … sarebbe interessante tuttavia uno studio che esaminasse gli stereotipi per “convergenza” di quali e quanti popoli “condividono” intercambiabilmente, in tutto o in parte, che cosa …

        e, mi permetto d’aggiungere, combatterebbe gli stereotipi meglio che mettersi in piedi sullo sgabello a puntar l’indice con invettive stridule !

      • Francesco scrive:

        me le ricordo!

        era pieno di battute che dimostravano l’appartenenza di Gesù a qualsiasi minoranza USA, era quando su queste cose si poteva ancora scherzare!

        ciao

  39. Moi scrive:

    Conoscete l’evoluzione del pensiero ebraico? Nacque un giorno un Ebreo di nome Mose’ e disse che tutto si trovava nella testa. Poi, nacque un altro ebreo, Gesu’ e disse che tutto si trovava nel cuore. Poi, nacque un altro ebreo, Marx e disse che tutto si trovava nella pancia. Poi, nacque un altro ebreo, Freud e disse che tutto si trovava negli organi genitali. E infine nacque un altro ebreo, Einstein e disse: “E’ tutto relativo”

    ————–

    Storiella Ebraica

  40. Moi scrive:

    “Nessun like è innocuo, i ragazzi diventeranno cacciatori della rete”

    La presidente della Camera Laura Boldrini commenta il progetto #BastaBufale, che sarà presentato a Montecitorio il 31 ottobre, insieme alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli

    http://www.repubblica.it/scuola/2017/10/30/news/_nessun_like_e_innocuo_i_ragazzi_diventeranno_cacciatori_della_rete_-179747371/

    … e po’ vuèter a dgì achsé ech a sån mé ch’ a eṡâger !

    • Moi scrive:

      Come dicono più o meno 😉 gli AngloSassoni :

      ” I don’t know if I render ” … 😉

    • Carlo scrive:

      Io ho molta stima di chi fa opera di debunking su Internet, tuttavia mi pare che non si rendano conto che ad alterare la percezione della realtà non siano tanto le vituperate bufale, quanto le non-notizie come quella nell’articolo di Repubblica citato nel post di Miguel o, addirittura le notizie vere che vengono però sovradimensionate, per fare un esempio: se tutti i canali televisivi e i siti Internet continuano per una settimana a rilanciare a tutte le ore tutti i giorni la storia (vera, non bufalara) dell’ultimo omicidio/stupro/rapina finita male è ovvio che la gente finisca per convincersi di vivere nel paese più insicuro del mondo, mentre, in verità, pur con tutti i suoi difetti, l’Italia ha un tasso di omicidi piuttosto basso.

  41. Mauricius Tarvisii scrive:

    A me della questione catalana dispiace una cosa soprattutto: non aver avuto l’occasione di leggermi la Commissione Europea che davanti alla Corte di Giustizia giura e spergiura che l’Unione Europea è solo un trattato internazionale come tutti gli altri e che quindi si deve applicare il principio della tabula rasa. Sarebbe stata la pietra tombale di quell’aborto che osiamo chiamare integrazione europea e magari l’occasione per pensare (ma non fare: i politici europei vanno dal livello di Puigdemont in giù…) a qualcosa di diverso.

    • Z. scrive:

      Non riesco a immaginare politici peggiori di Puigdemont. Non esistenti, dico, anche solo ipotizzati.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Secondo te un Crimi o una Picierno ne sarebbero usciti a testa più alta da un tunnel del genere?

        • Z. scrive:

          Persino Crimi dopo aver picchiato la testa avrebbe evitato di cacciarsi in una grottesca carnevalata del genere.

          E forse non abbiamo visto tutto. Dopo la gita Erasmus a BXL chissà cosa ci proporrà il Nostro 🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Io fossi stato in lui avrei indetto le elezioni della costituente per lo stesso giorno delle regionali. Purtroppo ha già riconosciuto le elezioni regionali, quindi tecnicamente non può più farlo.

            • Z. scrive:

              Io fossi in lui chiamerei Madrid e direi: dai, davvero volete darmi trent’anni? ma come fate a prendere sul serio uno che fa quel che faccio io?

              Magari è la volta che il Re lo grazia e ci si fa tutti una bevuta a base di sangria.

            • Z. scrive:

              Leggo che ha cambiato idea. È tornato a Barcellona. Che sagoma. Voglio Puigdemont presidente del consiglio in Italia!

  42. PinoMamet scrive:

    OT! Non c’entra niente!

    Che è ‘sta notizia di Hitler vivo in Colombia nel 1955? A me sa tanto di bufala, dal nome in codice dell’agente americano “desecrato” (Cimelody-3 ; C Melody, leggo, è un tipo di sax tenore) a quello dell’ex ufficiale SS (Philippe Citroen)…
    non so, mi sa di burla. Magari mi sbaglio, eh?

  43. Moi scrive:

    … dài là, un po’ di “pazienza” e se ne trova un altro, e di meglio: un sedicente 128enne che-li-porta-bene 🙂 che dice di essere proprio Lui ! 😉

  44. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=cwYEKg1gNBc

    Oh, va be’: Hitler è tornato or-ora ed è profondamente cambiato … o forse no ? 😉

  45. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=4WKrJsdN2uk

    … versione con finale un po’ diverso: Capolavoro Assoluto ! 😉

  46. Moi scrive:

    visto che parlate di capelli … il mitico riportone del Katechon 😉 :

    https://i.pinimg.com/736x/ae/7e/f3/ae7ef3f89b79fd182781096e55900f8f–donald-trump-bald-donald-oconnor.jpg

    … capolavoro di tecnica e geometria ! 😉

  47. Moi scrive:

    … a proposito di notizie: BLONDETTISSIMO ! 😉

    http://www.maurizioblondet.it/nostro-esposto-denuncia-allunar-accusare-discriminazione/

    Maurizio Blondet si rivolge direttamente all’ UNAR affinché venga posta fine alla discriminazione dei Necrofili e dei Coprofagi (che possano avere liberi ristoranti anch’ essi) !

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Maurizio Blondet si rivolge direttamente all’ UNAR affinché venga posta fine alla discriminazione dei Necrofili e dei Coprofagi (che possano avere liberi ristoranti anch’ essi) !”

      Idea brillante, solo che esagera. Doveva fare un esposto inappuntabile, usando davvero il linguaggio “politicamente corretto”, con meno ironia e meno divagazioni.

      • Miguel Martinez scrive:

        Blondet si basa sul trucco del luogo comune: è un luogo comune in questo momento storico che necrofilia e coprofagia “facciano schifo”; come era luogo comune che i rapporti omosessuali facessero “schifo”.

        Lo schifo non ha bisogno di essere dimostrato, come non ne ha bisogno la sua controparte, il sacro: non è possibile una spiegazione “logica” del motivo per cui non si possano fare vignette su Muhammad o su Anna Frank.

        Nei fatti, un esposto come quello di Blondet, fatto però in modo più preciso, potrebbe portare a reazioni interessanti.

        Immagino che, come al solito, le reazioni sarebbero tutte improntate sui “diritti”:

        – paragonando omosessuali a necrofili e coprofagi, Blondet offende i diritti degli omosessuali a non sentirsi messi in discussione (e quindi gli omosessuali dovrebbero condividere l’attuale luogo comune su cosa faccia schifo)

        – l’oggetto passivo della necrofilia non è consenziente per definizione (ma se prima di morire, firmasse un’apposita liberatoria?)

        – la coprofagia costituisce il caso più difficile: infatti, essendo il diritto alla salute primario, un funzionario che autorizzasse un ristorante per appassionati si dovrebbe assumere le conseguenze igienico-salutari, cosa assolutamente impossibile.

        • Francesco scrive:

          non è possibile una spiegazione “logica” del motivo per cui non si possano fare vignette su Muhammad o su Anna Frank.

          sospetto invece che sia possibilissimo

          ciao

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “sospetto invece che sia possibilissimo”

            Ad esempio?

            Quale potrebbe essere un motivo serio, logico, non emotivo, non identitario, non sacralizzante?

            • Roberto scrive:

              Logico intendi solo “logica matematica”, cioè 2+2 = 4?
              Perché sospetto che così sia difficile trovare una logica nel divieto dei sacrifici umani per ingraziarsi le divinità

            • Z. scrive:

              Miguel,

              — Quale potrebbe essere un motivo serio, logico, non emotivo, non identitario, non sacralizzante [per cui non si possano fare vignette su Muhammad o su Anna Frank]? —

              Le vignette su Maometto e su Anna Frank offendono profondamente molte persone, persone che l’ordinamento si prefigge di proteggere dalle offese.

              Un ordinamento che le proibisca prende dunque una decisione seria, logica e non emotiva. Che sia anche “non identitaria” e “non sacralizzante” non mi sembra affatto necessario, anzi, atteso che ogni ordinamento è costruito su elementi sacri e identitari.

              Il che non significa che l’ordinamento debba punire simili vignette, e in effetti ritengo che la legge penale italiana non lo faccia.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Le vignette su Maometto e su Anna Frank offendono profondamente molte persone, persone che l’ordinamento si prefigge di proteggere dalle offese.”

                Allora, Zeta dice a Roberto che l’idea di San Miniato cui tagliano la testa e che poi scappa via con la testa sotto braccio gli fa ridere.

                Nessuno mi ha invitato alla vostra intima chiacchierata, ma qualcuno mi riferisce che vi siete dette queste parole, e io oltrarnino mi sento ferito, offeso e dolente e chiamo i carabinieri.

            • Francesco scrive:

              Un conto è una opinione personale, un conto è esprimerlo con una pubblica comunicazione.

              Io lo so cosa pensi del Cristianesimo e la cosa mi fa molto soffrire, se tu appiccassi ai muri cartelloni che prendono in giro la mia Fede sarebbe diverso e peggio e apprezzerei un ordinamento che lo proibisca.

              Per un libro che faccia lo stesso, la mia preferenza personale credo sia la scorticatura dell’autore, di fatto mi accontento di non comprarlo.

              Questo perchè io spero che la moneta buona scacci quella cattiva, alla lunga.

              Ciao

            • Z. scrive:

              Miguel,

              — ma qualcuno mi riferisce che vi siete dette queste parole, e io oltrarnino mi sento ferito, offeso e dolente e chiamo i carabinieri. —

              Ci starebbe senza dubbio, se solo:

              1) quello di San Miniato fosse un culto molto sentito e praticato nella cultura ufficiale italiana

              e

              2) le nostre risa fossero giudicate offensive per quel culto.

              Anzi, credo proprio che il tuo scandalo sarebbe lo scandalo di molti, e probabilmente converrebbe sia a me sia a Roberto compiere azioni riparatorie.

            • Davide Troiano aka daouda scrive:

              Si deve punite o no? A noi Dio dice di si…ma diciamoci la veriþà vale solo per i camito semiti islamicicci e per gli àbbrei

            • Davide Troiano aka daouda scrive:

              Come riusciate a vedere dell’antisemitismo in Pippo Frank io non lo comprendo.
              L’offesa sottesa è contro l’ologausto finto ed il diario finto quindi romanista finto e qua quq ra qua. Che centraveno gli abbrei?

            • Peucezio scrive:

              Il punto sostanziale è che le vignette su Maometto o Anna Frank in Occidente non le puoi fare, quella su Cristo sì.
              Questo è il vero punto da chiarire, non la questione generica di come mai la legge reprime la mancanza di rispetto della sensibilità altrui.

            • Davide Troiano aka daouda scrive:

              La risposta è chiara Peucè. Il cristianesimo è la vera religio

            • Davide Troiano aka daouda scrive:

              Quando sd esempio dissacrano il volto di Cristo con la merda come castellucci ebbè quella invece è arte. Mi ricordo ancora wuando andai in america…no a milano ehehg a protestare. Noi eravamo degli stupidi per loro. Nessuna violenza solo protesta e siamo diventati degli oscurantisti ( noi copti lefevriani e militia christi no forza uova gabido? )

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              — Il punto sostanziale è che le vignette su Maometto o Anna Frank in Occidente non le puoi fare, quella su Cristo sì. —

              Distinguerei le cose.

              Se sfotti Cristo qualcuno si arrabbierà, quasi sempre senza conseguenze di rilievo. La società occidentale è molto secolarizzata, il cristianesimo ha sempre meno peso e d’altronde i cristiani sono abituati alla satira.

              Se sfotti Maometto qualcuno si arrabbierà, di solito senza conseguenze di rilievo e qualche volta con qualche conseguenza più seria. In parte perché molti musulmani ai margini della società trovano nella fede intransigente il loro riscatto (e probabilmente, come dice Miguel, vedono gli sfottò verso Maometto come sfottò verso i poveri e gli emarginati). In parte perché i leader del mondo arabo cercano di cavalcare eventi del genere per rastrellare consenso, con dinamiche non troppo diverse da quelle care ai leader della Lega.

              Se sfotti Anna Frank si arrabbiano in molti, spesso con conseguenze più serie. Il ripudio dell’ideologia nazista, e l’orrore per lo sterminio – con particolare riferimento allo sterminio per gli ebrei – sono elementi fondamentali in tutte le società democratiche occidentali. Su Anna Frank, in Occidente, non si scherza, proprio come in Arabia immagino non si scherzi con Maometto, e direi – in fondo – per la stessa ragione.

            • Z. scrive:

              (naturalmente è un’analisi tutt’altro che approfondita, anzi non la chiamerei neppure analisi. Giusto un paio di spunti di riflessione)

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              (naturalmente è un’analisi tutt’altro che approfondita, anzi non la chiamerei neppure analisi. Giusto un paio di spunti di riflessione)

              Beh, no, direi che hai inquadrato la questione in modo preciso.

              “Su Anna Frank, in Occidente, non si scherza, proprio come in Arabia immagino non si scherzi con Maometto, e direi – in fondo – per la stessa ragione.”

              Quella che Miguel chiama “l’unica religione obbligatoria”.
              Un bel giorno l’Occidente fino ad allora cristiano (da circa un millennio e mezzo) si è svegliato invece “olocaustico”.
              Loro sono mussulmani, noi siamo, perlappunto, olocaustici (ma non siamo caustici, anzi, siamo piuttosto bacchettoni).

            • Z. scrive:

              Peucè,

              non sono d’accordo sul fatto che siamo bacchettoni. O meglio, in qualche modo lo siamo, ma pur sempre meno di ieri.

              Come in tutte le società ci sono cose che è bene non dire. Ma oggi le conseguenze sono meno gravi di ieri: alla peggio, ci si dimette da una carica pubblica e tutto di norma è sistemato.

            • Peucezio scrive:

              Non lo so: in altre epoche certi tabù erano imposti, ma poi la gente faceva il possibile per eluderli.
              Oggi cercano di farteli interiorizzare e con le ultime generazioni ci sono riusciti. Questo è molto peggio della repressione esterna.

            • Z. scrive:

              Gli è che tu guardi al mondo di ieri con il distacco dello studioso, di chi analizza e valuta.

              Gli uomini di ieri invece vivevano i tabù di ieri, così come quelli di oggi vivono i tabù di oggi.

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              “Gli è che tu guardi al mondo di ieri con il distacco dello studioso, di chi analizza e valuta.”

              Tu invece l’hai vissuto… 🙂

            • Z. scrive:

              Certo che no! Intendo dire, l’uomo di ieri non viveva i tabù di ieri con freddo distacco. I tabù erano sentiti, presumo, quanto lo sono oggi, se non di più.

            • Peucezio scrive:

              Ma l’uomo di ieri non era moralista.
              Aveva paura che la divinità ostile gli mandasse a puttana il raccolto.

              Invece oggi, se uno non rispetta la memoria dell’Olocausto o le religioni degli altri (ma non la propria), deve sentirsi cattivo, reprobo.
              Nel cristianesimo c’è già molto di questo, che prelude alla modernità. Però c’è anche altro.

              In generale la mentalità tradizionale è oggettiva, quella moderna è soggettiva.

            • PinoMamet scrive:

              Ma la cosa mi sembra abbastanza semplice.

              Nel mondo tradizionale, era buon uso rispettare la propria religione (tradizioni ecc. ecc., ma principalmente la religione) fino all’ipocrisia e al bigottismo;
              mentre delle altre era buona educazione parlarne male e prenderle in giro.

              Ora è esattamente l’opposto.
              Il generico anti-cristianesimo della cultura dominante, che è percepibile (in Italia molto meno che altrove) è un effetto di questo, che potremmo definire “autocritica, compagni!”, e non una causa, come crede Habs.

            • Peucezio scrive:

              Sì, una sorta di odium sui.
              E’ vero.
              E volendo si può applicare anche all’Olocausto: guarda come siamo stati cattivi noi gentili/cristiani/europei/tedeschi, ecc., ecc.
              Ma non c’è solo questo.

              La pruderie che hanno gli americani (e che si va diffondendo lentamente anche da noi) rispetto all’adulterio o anche alla semplice menzogna; o alla legalità formale.
              In una società tradizionale una donna sapeva che se tradiva il marito e veniva beccata andava incontro a delle conseguenze piuttosto serie. Un uomo doveva solo confessarsi e fare penitenza e di solito se ne fregava pure.
              Ma, insomma, la sanzione era oggettiva, non soggettiva.
              Oggi invece lo scopo è instillarti il senso della colpa interiore.

            • PinoMamet scrive:

              Prima o poi comunque bisognerà fermarli, questi americani, per il loro bene.

              Guarda Kevin Spacey: un attore se ne salta fuori dicendo che tanti anni fa, ancora quattordicenne, sarebbe stato molestato da lui.
              (Magari gli ha messo una mano sul culo, o magari gli ha solo detto una battutaccia, per gli americani qualunque cosa è una molestia o è cugina di uno che ha visto una molestia…)

              Difesa di Kevin Spacey: sarà, però… ta-daaa! sono gay!
              Cioè, lo ha usato come un’arma di difesa, specchio riflesso.

              Punti vittima, come dice Miguel.

            • Peucezio scrive:

              Non c’è niente di peggio poi di questi meccanismi di emulazione.

              Pino, inventiamoci anche noi di essere stati molestati da qualcuno, visto che è il momento buono, così facciamo subito carriera!

            • PinoMamet scrive:

              Già che ci siamo, facciamoci molestare da una bella donna, però 😀 😀

            • PinoMamet scrive:

              Mi pare che ci fosse un film assurdo, dove Michael Douglas per fare carriera doveva fare l’amore con la sua capo Demi Moore…
              sai che sacrificio 😉

              (comunque non credo di averlo visto, mi sembrava troppo minchiata).

            • Peucezio scrive:

              Se non mi sto confondendo, lo vidi al cinema coi miei zii, in Abruzzo mi pare.

            • Francesco scrive:

              sì il film esistette, lo vidi e me lo dimenticai abbastanza prontamente

              benchè all’epoca mi piacesse molto, la Demi Moore

              :O

  48. Moi scrive:

    Quando la Giovin Ducina 😉 spezzò le reni a Vinopietra 🙂 :

    https://www.youtube.com/watch?v=L091HTzcIn4

  49. Moi scrive:

    i cosplayer italiani sanno quando è ora di fermarsi, e dopo aver giocato a fare i Brèivart o i Cieghevàra si fanno un paio di birre e poi vanno a letto tranquilli

    [cit.]

    —————-

    … già ! 😉

  50. Moi scrive:

    non è possibile una spiegazione “logica” del motivo per cui non si possano fare vignette su Muhammad o su Anna Frank.

    ———-

    Facile, invece :

    Muhammad —> “si ce provi”, in nome della Giustizia Islamica ti smitragliano sottocasa, un po’ come Marco Biagi venne smitragliato sottocasa in nome della Giustizia Proletaria !

    La differenza è che le due “Giustizie” si sono come “date il cambio” nell’ attualità mediatica main stream !

    Anna Frank —> ti “trascinano in Tribunale” … il Sinedrio della Laicità ! 😉

    • Moi scrive:

      Socio-Evoluzionisticamente parlando, Marco Biagi fu un caso paradossale di esemplare perfettamente adattato ai tempi, anzi: già proiettato nel Futuro … eliminato da Fossili Viventi del Novecento !

  51. Moi scrive:

    Allora, Zeta dice a Roberto che l’idea di San Miniato cui tagliano la testa e che poi scappa via con la testa sotto braccio gli fa ridere.

    Nessuno mi ha invitato alla vostra intima chiacchierata, ma qualcuno mi riferisce che vi siete dette queste parole, e io oltrarnino mi sento ferito, offeso e dolente e chiamo i carabinieri.

    [cit.]

    ——————

    …. si proceda ! 😉

  52. Moi scrive:

    Cmq è una storia che abbiamo anche “noialtri da staltra parte qui” 😉 dell’ Appennino: San Donnino, anzi: “Dunén” ! 😉

  53. Moi scrive:

    … a proposito :

    http://www.gazzettadiparma.it/video/306070/Sandokan-si-e-San-Donnino-no.html

    Sandokan sì e San Donnino no? Ci pensano i Masa Video !

  54. Moi scrive:

    vedono gli sfottò verso Maometto come sfottò verso i poveri e gli emarginati

    [cit.]

    …………………………………………

    Anche se chi non vorrebbe essere povero ed emarginato come uno Sceicco che lascia il Jihad ai Kweifessillah 😉 e si gode figa, macchinoni, figa, yacht, figa, lusso, figa, soldi, figa, privilegi, figa … l’ho già detto “figa” ? 😉

  55. Moi scrive:

    *** @ ZETA … nonché @ MAURICIUS ***

    Mauro Biglino

    https://www.youtube.com/watch?v=8bzvxcKHnDg

    … come la teologia influenza la giurisprudenza !

  56. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    Adempi al tuo EuroDovere: cos’è ‘sta storia che dal 1° Gennaio 2018 la UE imporrà la commercializzazione agroalimentare degli … insetti ?!

    … WTF ?!

    • Roberto scrive:

      Non capisco proprio cosa voglia dire “imporre la commercializzazione”.
      Ogni supermercato dovrà vendere per legge insetti? Ed ogni ristorantecucinarli pena chiusura ?
      Spiegati meglio

      • Z. scrive:

        Un progetto entomokalergico: al posto dei tortellini arrivano gli scarafoni.

        Il Diana chiude, è notizia di questi giorni. Coincidenze? Io non credo!1!!

        • Moi scrive:

          http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/10/25/news/diana_il_tempio_della_cucina_bolognese_a_rischio_sfratto_per_una_boutique-179312689/

          Diana, il tempio della cucina bolognese a rischio sfratto per una boutiqueDiana, il tempio della cucina bolognese a rischio sfratto per una boutique
          Il leggendario ristorante, che vide ai suoi tavoli Montanelli, Schumacher e Dalla, fa i conti con la crisi. Al suo posto un negozio di abbigliamento

            • Roberto scrive:

              Tema per moi:

              Riflettere sulla differenza fra “via libera alla commercializzazione” e “imporre la commercializzazione”

            • Moi scrive:

              Be’, ma … aver tolto il via libera della commercializzazione a tanti prodotti tipici tradizionali per darla agli insetti …

              Insomma: il reparto insetti secchi negli ipercoop a Gennaiosarà un argomento di campagna elettorale anti-UE da sfruttare appieno per le Politiche … a Febbraio.

            • Peucezio scrive:

              Il confine è labile, perché se poi queste schifezze costeranno pochissimo, sarà un modo di imporre a chi ha pochi mezzi economici di mangiarle.

              Come tanti prodotti stranieri, che costano meno di quelli italiani e costringono i poveri a comprare porcherie fatte all’estero.

            • Roberto scrive:

              Sui “tanti” (tanti?) prodotti tipici potrei essere d’accordo con te ed uso il condizionale perché se una cosa fa male veramente è meglio toglierla dalla circolazione (mi viene in mente la pajata nel periodo mucca pazza).
              In genere si tratta di fisime che vengono da oltremanica, un posto dove tolgono la crosta del camambert per motivi di igiene, e ho detto tutto. Non è scontato ma spero che con il Brexit si rompa il muro dell’igienismo talibano

            • Peucezio scrive:

              Questa non l’ho capita.
              Gli inglesi mangiano merda, vivono in case piene di merda, ce l’hanno persino addosso perché non si lavano (ho sentito storie raccapriccianti da una mia amica infermiera spagnola che ci ha lavorato: malattie della pelle legate alla mancanza d’igiene per il resto scomparse da tempo in Occidente) e poi fanno pure gli schizzinosi?
              E’ come se io stessi immerso in una tonizza piena di merda fino all’orlo e mi facesse schifo stringere la mano a uno perché ce l’ha un po’ sudata.

            • Z. scrive:

              Più di un amico, tutti convinti (a torto) di essere incorsi in una stramberia unica, mi ha riferito del guanto per pulirsi il c…, attrezzo quotidianamente utilizzato della famiglia inglese che li ospitava.

              Per ragioni di igiene usavano un guanto di gomma: lavarselo a mani nude era considerato antigienico, e pace se, in almeno uno dei casi, il guanto era unico per tutta la famiglia.

              Mi è tornato in mente adesso, leggendo della buccia del camembert, e ho deciso di googlare la cosa: sarà mica che mi hanno raccontato delle fesserie? Pare di no. Anzi, pare che gli amici inglesi non siano gli unici. Dispositivi analoghi sono attestati quanto meno in Germania e in Finlandia.

              Secondo me non è vero. Non può essere vero. Sono gli Illuminati che diffondono queste notizie ad arte per farci accettare Renzi, Grillo, Berlusconi e Salvini.

            • Roberto scrive:

              Peucezio,
              Non ho mai frequentato inglesi sporchi con case sporche, ma direi che tutti i miei amici inglesi sono dei cagacazzi pazzeschi sull’igiene quando si tratta di cibo.
              Tutto quello che non è plastica viene considerato pericoloso.
              Il formaggio con latte crudo è pericoloso, il formaggio con la muffa peggio mi sento (se non è stilton ovviamente) la carne deve essere stracotta, la frutta sempre sbucciata eccetera.

              Aneddoti a parte, più di una volta ho visto regole di igiene presunta (= plastificazione della natura) fortemente appoggiate da Londra

            • Francesco scrive:

              cribbio, come rovesciare di 180° i fatti e il giudizio!

              >>Come tanti prodotti stranieri, che costano meno di quelli italiani e costringono i poveri a comprare porcherie fatte all’estero.

              mentre i fatti sono “come tanti prodotti stranieri che costano meno di quelli italiani e PERMETTONO ai poveri DI MANGIARE”

              tutto il resto è Fusarismo

            • roberto scrive:

              totalmente d’accordo con francesco

            • Peucezio scrive:

              Roberto,
              “Non ho mai frequentato inglesi sporchi con case sporche”

              Fammi capire, esistono inglesi puliti, con case pulite?
              Io so che
              1) non si fanno il bidet, come tutti gli stranieri, il che già li rende dei zozzoni, ma, oltre a questo,
              2) hanno i lavandini e le vasche da bagno con due rubinetti, uno con l’acqua calda, uno fredda (non due manopole, proprio due bocche di uscita dell’acqua, una con quella gelata, una con quella che ti ustioni!), per cui mi immagino come si laveranno…
              3) si bagnano negli acuiqtrini fangosi e inquinati più schifosi, roba che il Naviglio a Milano è un mare caraibico;
              4) hanno le coase con la moquette che non viene lavata mai e accumula chissà quanti reperti stratificati risalenti a diverse epoche,
              5) un giorno sì e l’altro pure qualcuno s’intossica dopo aver mangiato in quei ristoranti etnici indiani e di tutte le etnie possibili che ci sono da loro, tanto che persino loro alla fine sono costretti a fare controlli e a farne chiudere qualcuno.

              Mi chiedo se ciò di cui tu parli non sia un’altra cosa: più che igienismo una sorta di entusiasmo protoindustriale per cui pensano che tutto ciò che è artificiale, plasticoso, asettico e possibilmente chimico sia ipso facto sano.
              Mi viene in mente il rappporto che hanno gli spangoli con l’igiene, la cucina e la chimica: mangiano grasso, pesante, con oli di pessima qualità rifritti infinite volte, infatti cominciano ad ammalarsi a trent’anni (non siamo ai livelli degli inglesi, perché nella cucina sono mediamente puliti e quanto all’igiene personale sono come noi, hanno pure il bidet, ecc.), però usano certi prodotti con estrema disinvoltura: sono più scettici di noi verso la medicina alternativa, anche quella ormai pià accreditata, perché non è abbastanza artificiale e chimica; sono capaci di spargere insetticidi vari creando nuvole tossiche nel giardino di casa (penso a ville di vacanza) e poi starci immediatamente, senza aspettare che si dissolva almeno un pochino; a Madrid si sente sempre una puzza indistinta che non si capisce in che misura sia di olio alimentare rifritto o invece di qualche sostanza industriale, tipo olio librificante per motori.
              Né d’altronde per loro la distinzione è netta come per noi: è capitato che sia venuto fuori che hanno usato il secondo per produrre il primo (non scherzo)!
              Il che è coerente con la loro mentalità: che c’è di meglio di un olio lubrificante altamente tecnologico, modernissimo, per motori potenti, anche per nutrire il corpo umano e condire i cibi??? Renderà il nostro organismo ancora più efficiente, lubrificherà i nostri muscoli, arterie, magari anche i neuroni (che probabilmente loro s’immaginano come degli ingranaggi…)!

            • Peucezio scrive:

              Ah, circa gli inglesi, dimenticavo le famose vasche verdi, i cui padroni di casa credono che siano così come scelta di colore ornamentale dello smalto del sanitario, invece è solo accumulo di muschio, perché l’idea è che i sanitari servono per lavare le persone, ma non vanno lavati a loro volta.

            • Peucezio scrive:

              Forse perché allora, per lavare un sanitario, ce ne vuole uno ancora più grande, e così all’infinito, quindi tanto vale non iniziare mai e pensare che ciò che lava non si lava: tu hai mai visto qualcuno lavare una saponetta?

            • PinoMamet scrive:

              Minchia Peucè, io non ho molta simpatia per gli inglesi, ma tue sei proprio rimasto alla perfida Albione, eh?
              😉

            • roberto scrive:

              Peucezio,

              non so che dirti, qualche inglese lo frequento qui in Lussemburgo e hanno tutti case normali, normalmente pulite e normalmente ben tenute.

              in qualche casa in inghilterra ci sono stato e pure lì non ho mai visto nulla di diverso rispetto a quello che ho visto in giro per l’europa.

              sul punto 2 è vero, ma da quello che ho visto usano poco il lavandino e di più la doccia, anche per sopperire alla mancanza di bidet (e comunque non sono delle signorine, si lavano con l’acqua fredda come tutti i nordici…e questo te lo dico perché avevo la stessa curiosità e ho chiesto).

              sul punto 3 temo che sia una cosa condivisa con chiunque non abbia la fortuna di sapere cosa è il mare (avrai notato le torme di nordici che fanno il bagno in quella specie di fanghiglia che c’è tra grado e riccione….addirittura ho visto tedeschi bagnarsi nel lago di garda!)

            • roberto scrive:

              “più che igienismo una sorta di entusiasmo protoindustriale per cui pensano che tutto ciò che è artificiale, plasticoso, asettico e possibilmente chimico sia ipso facto sano.”

              si su questo sono d’accordo, mi sono espresso male parlando di “ingiene”

            • roberto scrive:

              case veramente luride le ho viste in francia e olanda, ma erano piuttosto case di studenti, credo che facciano schifo ovunque, e, per la francia, montanari abbastanza anziani

              se parliamo di spazi pubblici, come si vive in mezzo alla spazzatura a Roma e a Napoli non l’ho mai visto da nessuna altra parte….

            • Peucezio scrive:

              Roberto,
              si sa: all’estero strade pulitissime e case merdose,
              in Italia case pulitissime e strade merdose.

            • Z. scrive:

              Secondo me la fai un po’ semplice – ma se fosse così, estero tutta la vita.

              Basta non frequentare casa d’altri, mentre frequentare la strada tocca 😀

            • Peucezio scrive:

              Che dritto che sei… se funziona così, funziona anche per casa tua.

              Ti piace l’idea di camminare in strade dove ti puoi specchiare e sapere che appena torni a casuccia tua, ti trovi a sguazzare nella merda?

              Quindi dove cammini soltanto dev’essere pulito, dove mangi, ti fai la doccia, dormi, dev’essere un merdaio…

            • Z. scrive:

              Beh no. A casa mia la pulizia dipende da me, per definizione. Per strada e in casa tua no!

  57. Moi scrive:

    … Rosatellum ?

    http://gayburg.blogspot.it/2017/10/quagliariello-loda-il-rosatellum-perche.html

    Binarium , HeteroNormativum, CisNormativum, HomoTransMisoGynicum !

  58. habsburgicus scrive:

    non dite nulla sulla Riforma, forse l’avvenimento più importante dell’intero II Millennio ?
    500 anni fa cambiava il mondo…il corso “naturale” era deviato per sempre !
    c’é un prima e un dopo
    ciò ebbe anche conseguenze geopolitiche..l’Inghilterra medievale era Europa, l’Inghilterra riformata NON é più Europa, é altro
    la Riforma fu vera rivoluzione, l’avvenimento più a sx degli ultimi mille anni
    altro che rivoluzione bolscevica..irrilevante, ha lasciato nulla………tranne dispute per PMLI e trockisti 😀 finita nella spazzatura della storia, come se non fosse mai esistita..purtroppo esistette ! con i suoi milioni di morti !
    le rivoluzioni innominabili dei ’20 e ’30 hanno, se possibile, lasciato ancor meno ! e i loro scarsi aderenti cadono sotto il codice penale ! cosa che non capita ai sinistri 😀
    la rivoluzione francese è importante, da quella nasce il mondo moderno, ma è pur essa figlia (spuria) della Riforma, nel senso che SENZA Lutero é impossibile il giacobinismo per quanto i passaggi siano molto indiretti..anche se proprio i paesi riformati non l’hanno avuta 😀 o l’hanno avuta meno 😀 essendo già stati vaccinati 😀 laddove-tout se tient-sarà nella Spagna ove la Christianitas durò sino all’illuminismo e la Riforma fu assente (o quasi) che il giacobinismo anticlericale sarà più estremo !
    Lutero é colui che a viste umane (e dunque fallibili) ha distrutto la civiltà cristiana, dapprima in potenza oggi in atto….altro che il buon Diocleziano..quello non ha minimamente fatto i danni del porno-monaco 😀 esempio lampante di come la gente non debba farsi quelle che, volgarmente, il popolo chiama “seghe mentali” 😀 Lutero aveva fatto voto di castità ed era ossessionato dalla f…….anziché fare come molti altri, che trombavano fregandosene di tutto e tutti, o almeno fare come Origene (che risolse il problema a la radice :D), quello incominciò a sentirsi in colpa, a farsi strane domande, a porsi il problema dei massimi sistemi..e infine, per poter (anche) scopare in santa pace (sic !) rivoluzionò tutto ! un disastro ! a ‘sto tipo bisognava pagare le donne con i soldi delle indulgenze e dargli uno “ius scopandi” illimitato :D, sancita pure dall’Imperatore non solo dal Papa, con assoluzione passata, presente e futura, solo per toglierselo dai piedi 😀
    Calvino, più a sx di Lutero, eliminerà ogni traccia di Cristianesimo e creerà un “giudaismo che onora il Cristo”..basta..tale è il calvinismo,…di cristiano non c’é assolutamente più nulla
    Socino, più a sx di Calvino, giungerà alle logiche conclusioni [gli unitariani americani sono sociniani, anche se da secoli lo sono anche molti “calvinisti” che Jean Cauvin avrebbe fatto bruciare sul rogo, come Michele Serveto) a Cluj (H oggi RO) c’erano molti unitariani con un “vescovo” e un rito. che mischiava Socino a Calvino..sai che roba !!!! da far venire un orgasmo :D] ed eliminerà la divinità di Cristo
    ultimo passo, il deismo (Toland ecc)..
    e infine Feuerbach e Marx, l’ateismo
    tutti son figli di Lutero ! anche se lui non lo sapeva
    Lutero é l’affossatore della Cristianità…che, penso sinceramente, voleva difendere !
    e poi si parla di “eterogenesi dei fini”

    • Z. scrive:

      Se ne parla a buon diritto. Gianfranco Fini e Massimo Fini hanno infatti idee abbastanza divergenti.

    • Peucezio scrive:

      Comunque, al di là dell’eterogenesi dei fini o dei Fini, mi sembra un’ottima analisi di ci che è stata la Riforma.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      In breve:
      – la religione non è il Parlamento, quindi non ci sono destra e sinistra
      – dopo che dici che Calvino è di sinistra puoi anche dire che Friedman era un comunista…
      – Lutero non parte affatto dalla figa: quello è stato solo il punto di arrivo. E l’esito della sua riflessione è più questione di superbia (mi danno torto senza nemmeno aprire il dibattito, quindi ho ragione) che di lussuria, visto che la vendita delle indulgenze e il sollevamento dalle penitenze hanno ben poco a che vedere col sesso

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        “– la religione non è il Parlamento, quindi non ci sono destra e sinistra”

        Almeno a partire proprio dalla Riforma questo non è vero.
        E’ difficile definire i catari, per dire, come un fenomeno progressivo o come un fenomeno reazionario. Lo stesso vale, andando più indietro, chessò, per monofisiti, nestoriani, prima ancora ariani…
        Erano posizioni divergenti da quelle che poi hanno prevalso definitivamente nella dottrina della Chiesa. Ma divergenti in che direzione?

        Ma a partire da Lutero è diverso, comincia la linea della modernità.
        Se non ti piace dire che Lutero è di sinistra, di’ pure che tutto ciò che chiamiamo di sinistra è luterano. Ma la sostanza è la stessa: infrangere l’ordine medievale in nome dell’autonomia dell’individuo.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Scusa, fammi capire: la sanità pubblica è luterana?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            L’articolo 18 luterano poi non si può sentire…

            • Francesco scrive:

              beh no, implica sindacati e lotta di classe

              nulla di meno medievale direi

              anche se è una stronzata come le tesi di Lutero, ma qui si ricade nel destra-sinistra alla Gaber

              😉

            • Peucezio scrive:

              Mauricius,
              sei rimasto solo tu a credere che lo stato sociale e i diritti dei lavoratori siano di sinistra.

            • Francesco scrive:

              Beh, io la metterei così: i diritti dei lavoratori sono di sinistra ma quelli dei disoccupati sono “sul mercato” della politica da tempo.

              E lo Stato sociale è di sinistra più in quanto sindacati degli statali che in quanto fornitore (o garante) di una copertura universale di prestazioni sociali.

              Il risultato paradossale è che il mercato è spesso più di sinistra della sinistra politica.

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          hai un concetto molto curioso di “sinistra” 🙂

          • Peucezio scrive:

            A me sembra banale.
            L’ordine è di destra, l’arbitrio di sinistra.
            Arbitrio sono i diritti individuali, sgancati da un ordine che li inquadri.
            Arbitrio è ogni società in cui non c’è Dio, quindi si deve perseguire solo il vantaggio materiale contingente.
            Arbitrario è tutto ciò che trova la sua ragione in sé stesso anziché nella totalità di cui fa parte.
            Se io posso leggere la Bibbia e interpretarla a mio piacimento, non c’è più L‘interpretazione giusta, garantita da un’istituzione superiore. Questo è l’arbitrio.

            • Francesco scrive:

              Quindi Don Rodrigo è di sinistra, mentre Fra Cristoforo è di destra?

              Berlusconi che compra Donadoni rubandolo alla Juventus perchè paga di più è di sinistra, come George Washington che si ribella alla Corona?

              Mentre Berlusconi che frigna contro i soldi dei petrolieri arabi e russi è di destra?

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              chiamali piuttosto Topolino e Pluto, valà, ché suona più credibile 😀

            • PinoMamet scrive:

              Peucè, ma che te stai a nventà?

              Destra e Sinistra sono due concetti (non chiarissimi) che non c’entrano nulla con Ordine, il cui contrario comunque non è l’Arbitrio

              (semmai sono del tutto arbitrari alcuni dei “pilastri” dell’Ordine reazionario: il concetto di nobiltà, o la presunta- da loro stessi- scelta divina dei governanti, un concetto già superato e deriso nel XIII secolo…)

            • PinoMamet scrive:

              “Se io posso leggere la Bibbia e interpretarla a mio piacimento, non c’è più L‘interpretazione giusta, garantita da un’istituzione superiore.”

              Già, e non è molto meglio? 😉

            • Francesco scrive:

              Pino

              ti perdono perchè non sai quello che scrivi

              però è grave, molto grave

              ciao

              🙂

            • Z. scrive:

              Certo che è grave.

              E’ grave ed è giusto, visto che Dio non esiste.

              Anche se un rabbi non dovrebbe pensarla così. Ma è un rabbi buddista 🙂

          • Peucezio scrive:

            Poi, se preferite, potete chiamarli Topolino e Pippo, anziché destra e sinistra, basta che c’intendiamo.
            Ma “destra” e “sinistra” mi sembra più chiaro e più attinente sia alla storia che al linguaggio corrente.
            Ovviamente è una metafora: come dice giustamente Mauricius, Lutero non stava in un parlamento.

            • habsburgicus scrive:

              @Peucezio
              in effetti torna sempre a galla la vecchia divisione discriminante su ciò che è sinistra
              per me e per te, sinistra è soprattutto qualcosa di culturale ed è l’opposto della “destra” * cioé delle forze favorevoli al mondo cristiano tradizionale almeno in potenza [per me è molto più a sinistra il radicale Clemenceau, fanatico nel suo odio per il Cristianesimo e laicissimo ma al tempo stesso moderatissimo in campo sociale in quanto preferiva far sparare sugli operai che dar loro anche pochi diritti, di quanto lo sia Ortega, presidente nicaraguegno, sandinista e avanzato socialmente, ma filo-cattolico e anti-abortista !]..e abbiamo ragione noi 😀
              per Z e Mauricius, influenzati dal marxismo essoterico [io non credo che Marx VERAMENTE pensasse agli operai e neppure Blank detto Ul’janov..penso che prendessero tutti per i fondelli per ben altro, ma è un’opinione, contestabilissima :D], invece hanno una visione sociale della sinistra
              ed è legittimo, sia chiaro..
              solo che, se non fossero influenzati dalla propaganda, per essere coerenti dovrebbero chiamare sinistra la Repubblica Sociale, e anche parte del Ventennio e financo alcune correnti del vecchio MSI (Beppe Niccolai !), che socialmente erano molto più avanzati del PSI e tutto sommato del PCI stesso, per non parlare del suo erede il proteiforme PDS/DS/PD, unico partito ammesso nelle Toscane e nell’Emilia 😀
              ma non lo fanno ! per loro, contraddicendosi, questi sono destra 😀

              *destra in questo senso lo usa già il grande Solaro della Margherita a metà Ottocento, scrivendo che Carlo Alberto dopo il suo licenziamento (9/10/1847, giorno in cui iniziò a morire il Piemonte) andò sempre più a sinistra, giungendo fino a tollerare l’espulsione dei gesuiti
              e in altre parti, per converso parla di “forze di destra” intendendo “tutti i buoni” che si opponevano alla cavourrizzazzione anti-clericale (fra cui Balbo, liberale nel 1848, ma cattolico e dunque sostanzialmente di destra per Solaro………Balbo morì purtroppo nel 1853 o giù di lì e forse ciò cambiò la storia del Piemonte e dell’Italia tutta, in quanto solo un uomo con un passato italianista e proto-risorgimentista come Balbo avrebbe forse potuto impedire il cavourrismo…non oso pensare a cosa sarebbe successo nel 1855 all’epoca della crisi di Calabiana, delle morti reali e delle profezie macabre di don Bosco. se ci fosse stato un Balbo pronto a formare un governo di centro-destra, unendo “tutti i buoni”, su questa base: SI ALLO STATUTO MA NON OLTRE, MANTENIMENTO DEL CATTOLICESIMO, NO ALLA SOVVERSIONE IN RESTO D’ITALIA, NUOVO CONCORDATO CON IL VATICANO)

              P.S Mirkhond dovrebbe apprezzarli (i “destri” piemontesi), perché se avessero vinto loro, lo Stato che egli ama, esisterebbe ancora !
              o sarebbe anche caduto, se così era scritto, ma non con la garibaldata 😀

            • PinoMamet scrive:

              “ma al tempo stesso moderatissimo in campo sociale in quanto preferiva far sparare sugli operai che dar loro anche pochi diritti”

              Minchia, che moderazione!
              😉

          • habsburgicus scrive:

            è una valenza semantica abbastanza diffusa…
            certo, è metaforica
            anche lo storico cattolico tradizionalista Roberto De Mattei (non sedevacantista ! un misto fra lefebvrismo duro e lepantismo, con elementi di ratzingerismo e messorismo) ha intitolato un suo libro sulla Riforma radicale “Alla sinistra di Lutero”
            è un uso del tutto legittimo e, direi, inevitabile !
            credetemi, anche se ora non ho tempo (e più tardi non avrò voglia :D) di portarvi prove, che l’uso di “sinistra” in questo senso, cioè di più lontano dall’ordine cattolico [che magari si condanna o vilipende !], lo si trova già nell’Ottocento, anche da parte anticlericale (tipo, chessò, gli ugonotti erano più a sinistra dei loro tempi dunque al momento furono sconfitti dai biechi reazionari ecc..Elisabetta vinse perché non andò troppo a sinistra a differenza di Edward VI ecc tutte frasi, che io vi parafraso, lette in libri dell’epoca !)

  59. Moi scrive:

    per me, la Demi Moore è (stata) una bellezza sopravvalutata … seppur notevole.

  60. Moi scrive:

    Bah … quando la parola “Physique-du Rôle” aveva un pieno significato (con Idris Elba viene meno solo il “fenotipo”, con Tessa Thompson perfino la corporatura !) … l’ Ultima Valkyria sarebbe stata Lei:

    https://www.youtube.com/watch?v=kGWbGZy8NHw

  61. Moi scrive:

    La roba del guanto di gomma Inglese “Arse Glove” [?] l’ho sentita anch’io … secondo me era vero tipo nell’ Ottocento … poi lo stereotipo è andato avanti perché gli Inglesi “they stay on the dick” 😉 al Resto del Mondo ! 😉

  62. Moi scrive:

    @PEUCEZIO

    Può essere benissimo: insetti imposti dal NON-Libero Mercato Pilotato del Kapitalismo KalergiKo !

    Cmq, sul Pianeta Sicilia 🙂 hanno Jedicamente (!) imparato a Trasformare la Rabbia in Forza: il Piddume comincia a pagare questo affronto dell’ imminente Reparto Insetti all’ IperCoop !

  63. Moi scrive:

    Forse NON tutti/e/* 🙂 sanno che … la Sicilia ha il quadruplo (!) di Guardie Forestali [sospetti FanKazzisti Professionisti CriptoMantenuti !] del … Canada !!! … CA-NA-DA !!!

    Fonte NON Feltri, NON Belpietro … bensì Crozza !

    Ma sì, let’s … “blame Canada !” [cit.] Mica la Sicily !

    https://www.youtube.com/watch?v=bOR38552MJA

    • roberto scrive:

      moi

      “il proverbiale forestale calabrese, che i liberisti nostrani spesso citano ad esempio di spesapubblicaimproduttiva, non si nutre di bacche, non dorme su un letto di foglie, non beve solo acqua di fiume e soprattutto con al sua busta paga non accende il fuoco per riscaldarsi la notte. No, non è così. Con i soldi che riceve, il forestale calabrese compra pane ad un forno privato, vino ad un osteria privata, e così via e quindi stimola l’economia privata. Piaccia o no è un fatto.”

      secondo te chi l’ha scritta questa frase?

      • Francesco scrive:

        uno che non si chiede da dove vengono i soldi dello stipendio del forestale, sospetto

        • roberto scrive:

          eh troppo vago!

        • roberto scrive:

          comunque la citazione continua dicendo “non sto certo dicendo che basta pagare lo stipendio a 60 milioni di forestali per risolvere i problemi dell’italia”

          • Moi scrive:

            … Alberto Bagnai ?

            Non sapevo che sapesse suonare il clavicembalo … lo dice Wikipedia, ch’è Il Verbo ! 🙂

            • Roberto scrive:

              Esatto!

              Del clavicembalo non sapevo, la citazione è dal tramonto dell’euro

              Chi vince a sto giro, crozza o l’antieuro per eccellenza?

            • Peucezio scrive:

              Pare che sia pure bravo!
              Fece recentemente un concerto vicino Varese, avevo pensato anche di andarci.

              E’ un artista, molto colto, che conosce anche molte lingue, viaggai, insomma, è uno molto internazionale, quindi critica l’Europa dall’interno, non certo da una prospettiva di arroccamento provinciale (come potrei fare io).

            • Z. scrive:

              Probabilmente suonare lo rilassa più che parlare di economia.

              Che poi chissà perché gli economisti tendono a essere spesso così aggressivi!

          • Z. scrive:

            Roberto,

            i suoi fan però ne sono convinti: per essere più ricchi è sufficiente stampare più soldi.

            Gli altri governi hanno l’obbligo morale di non farlo, immagino…

            • Francesco scrive:

              dal Marxismo al Peronismo … sarà colpa di Papa Francesco?

              😀

            • Z. scrive:

              Francesco,

              è legittima la tua posizione anticlericale – anche se poco rispettosa della Chiesa – ma certe idee circolano da ben prima dell’elezione del tuo omonimo!

            • Francesco scrive:

              dico solo che potrebbe averle sdoganate dall’alto!

              🙂

            • Z. scrive:

              Francè,

              parlando seriamente, noto che citi molto spesso il Papa in chiave critica, e da un bel pezzo ormai.

              Ti va di parlarci di cos’è che ti “inquieta” di questo Papa, e di come vivi – da cattolico praticante – la tua “inquietudine”?

              (se non ti va non mi offendo!)

            • Francesco scrive:

              1) sto di merda, il Papa non è l’allenatore del Milan ed essere in disaccordo totale, di pancia e di testa, quasi ontologico, col 90% di quello che dice mi fa star male

              2) se non fosse il Papa, lo liquiderei come un tardo epigono clericale dei tempi di Peron e Castro, un frignone latinoamericano col complesso degli capitalisti statunitensi, della scuola delle colpe altrui per i propri fallimenti. una specie di grillino

              3) ma è il Papa e fatti spiegare da Peucezio e Hasburgicus cosa questo significa per un cattolico tridentino (che nel Medioevo al Papa gli facevano la guerra senza troppi problemi, i bravi cattolici dell’epoca)

              ciao

            • Francesco scrive:

              PS il tweet di oggi mi va benissimo, invece

              immagino paia irrilevante per molti di voi, per me è assai più concreto e importante di appelli contro l’inquinamento o la corruzione.

              ecco, se vuoi puoi dire che lo trovo un Papa troppo materialista e terreno

            • roberto scrive:

              “disaccordo totale”

              ho sempre seguito in modo un po’ distratto le polemiche sul papa attuale, e ho capito che i tradizionalisti non lo amano, in sostanza, perché non abbastanza tradizionalista e perché non manda i gay all’inferno.

              ma hai un riassuntino semplice e schematico, che anche un pigro possa capire, su cosa non piace a te?

            • Peucezio scrive:

              Veramente è il contrario: li manda di più all’inferno, incoraggiando la loro condotta peccaminosa.

            • PinoMamet scrive:

              Scusami Peucezio ma che ne sai tu dell’Inferno?
              Se c’è, prima di tutto;
              e poi chi ci sta e chi non ci sta?

              Ha più ragione Roberto, a dire che il papa “manda” all’inferno, o meno, nel senso che stabilisce chi secondo lui , o secondo la Chiesa, è un peccatore.
              Mica che ce li manda davvero, come si manda uno a Empoli o a Asti…

              e permettimi una nota partigiana, dai 😉

              una delle cose che mi piacciono dell’Ebraismo è che ci si può permettere di sospendere il giudizio sulle cose di cui non si nulla, cioè se c’è l’Inferno, come è fatto, ecc. ecc.

              sì, ci sono tante teorie… ma ognuno la pensa come vuole.

              è tanto libberatorio, diceva Guzzanti interpretando Funari 😉

              PPS
              Ovviamente il massimo del liberatorio è il Buddhismo (quello vero, no Soka Gakkai):
              un consiglio per tutti:
              prendi la tua religione con un po’ di Buddhismo 😉

            • Francesco scrive:

              Roberto, che io sappia il Papa non ha affatto riconosciuto come lecita la pratica omosessuale, con buona pace dei molti che lo pretendono come prova di ubbidienza della Chiesa alla moda del momento.

              Giusto per la cronaca.

            • roberto scrive:

              ma lo devi dire a peucezio, mica a me!

            • Peucezio scrive:

              Pino,
              ti ricordo sommessamente che il cattolicesimo è una religione dogmatica.
              La dottrina è chiara.
              E non la modifica un nuovo papa a suo arbitrio.
              Ma il papa, come ogni prete ma più di ogni altro prete, ha in carico la cura delle anime. Può condurle alla salvezza o alla perdizione (poi ovviamente la scelta finale dipende da loro).
              Il cattolicesimo è fatto di certezze, è l’opposto del buddhismo.

              In pratica mi stai esortando a cercare di essere cattolico… non essendo cattolico!

            • Peucezio scrive:

              Francesco,
              è verissimo.

              E’ un criminale infatti. Non ha modificato la dottrina in modo così palese, perché non può.
              Ma fa di tutto per incoraggiare la libera sodomia, cercando di legittimarla socialmente con ogni mezzo. Cioè in pratica incoraggia al peccato mortale, a uno dei più gravi in assoluto peraltro, sapendo che è un peccato mortale.

              Quindi, appunto, cerca di gettare la gente all’inferno.
              Che bel papa, per chi crede che lo sia…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Peucezio, la definizione di dogma non è “ciò che piace a Peucezio”, quindi per cortesia dimmi quale dogma avrebbe negato il Papa.

            • Roberto scrive:

              Peucezio,
              Io ero un po’ ciuccio a catechismo, ma i miei vaghi ricordi riguardano cose tipo chi scaglia la prima pietra, beati gli ultimi, ammazziamo il vitello grasso per il figliol prodigo, cerchiamo la pecorella smarrita eccetera.
              A me sembra che questo papa sia molto ispirato da questi buoni sentimenti e per questo ne provo una tiepida simpatia.
              Se poi mi dici che Gesù ha segretamente lapidato l’adultera e che al figliol prodigo hanno dato solo la carota (dopo averla estratta dal….ci siamo capiti) ti seguo, ma non mi sembra che sia così

            • Z. scrive:

              Beh, Peucezio chiama “di destra” quel che gli piace e “di sinistra” quel che non gli piace, del resto…

              DAJE COR PEUCEZZIO BBESCIN!

            • PinoMamet scrive:

              “ti ricordo sommessamente che il cattolicesimo è una religione dogmatica”

              sì lo so 😉 ma io mi sto chiedendo un’altra cosa, cioè… com’è possibile che sia dogmatico tu ?

              cosa c’è di bello nell’affidare le proprie convinzioni a quello che ha pensato qualcun altro, anziché pensarsele in proprio?

            • Peucezio scrive:

              Mauricius,
              veramente a questo giro ho detto proprio il contrario, sei distratto 😛
              Ho detto che non ha mai negato che la sodomia sia peccato mortale, però la incoraggia, mandando quindi la gente all’inferno.

            • Peucezio scrive:

              Pino,
              d’accordo, io ho molto senso critico e autonomia di pensiero.
              Ma, ahimè, non ho ancora il potere di mandare la gente all’inferno o in paradiso, per quanto non mi dispiacerebbe.

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              “Beh, Peucezio chiama “di destra” quel che gli piace e “di sinistra” quel che non gli piace, del resto…”

              Per forza, sono di destra!
              Se fossi di sinistra sarebbe l’opposto.

            • Peucezio scrive:

              Roberto,
              non ho capito bene la pertinenza del tuo discorso.
              La dottrina cattolica, già in nome di principi veterotestamentari mai negati, rivisti o temperati dal Nuovo Testamento (quindi parliamo di verità scritturali, nemmeno di Magistero), condanna la sodomia e qualunque atto sessuale fra persone dello stesso sesso.
              Ora, se tu, papa, ti mostri acquiescente verso tali peccati, stai indebolendo la determinazione dei fedeli ad evitarli, quindi stai contribuendo a fare sì che perdano la loro anima, che si allontanino dalla salvezza eterna.

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              — Per forza, sono di destra!
              Se fossi di sinistra sarebbe l’opposto. —

              Chi è di destra vuole ordine e disciplina per gli altri, mentre chi è di sinistra vuole libertà e democrazia per sé 🙂

            • Peucezio scrive:

              E se uno vuole ordine e disciplina per sé e libertà e democrazia per gli altri come si chiama? 🙂

            • roberto scrive:

              Peucezio

              “non ho capito bene la pertinenza del tuo discorso.
              […], se tu, papa, ti mostri acquiescente[…]”

              provo a spiegarmi meglio e mi scuso in anticipo per la rozzezza dei miei ragionamenti teologici (equivalenti a quelli di una donna che cerca di capire il fuorigioco)

              secondo me il papa non è acquiesciente, ma dimostra semplicemente quella pietas, comprensione, compassione che mi sembrano proprio connaturate al messaggio evangelico.

              francesco sul prete di bologna scrive

              “un simile moralismo così privo di compassione e di empatia mi parrebbe da protestante, frutto avvelenato della tesi della predestinazione, non certo da cattolico, visto che Nostro Signore andrà ai crocicchi a raccattare gli invitati alle nozze”

              secondo me ha perfettamente ragione ed è la chiave di lettura per capire quello che dice il papa sugli omosessuali

            • Peucezio scrive:

              Roberto,
              guarda che non funziona così.
              In una società che condannasse chi compie un determinato peccato, una cosa del genere potrebbe avere senso.
              Eppure la chiesa non l’ha mai fatta e non la fa tutt’ora.
              Quando l’omosessualità veniva punita col rogo (cosa che in realtà non avveniva quasi mai, ma era comunque socialmente riprovata), la Chiesa non si preoccupava certo di dimostrare empatia verso gli omosessuali, dicendo “voi peccate e dovete cercare di non peccare, per salvare la vostra anima, ma, al tempo stesso, vi dimostriamo empatia e affetto per l’isolamento sociale che scontate”. Nulla di tutto questo.
              E ciò avviene ancora per i peccati che sono anche condannati dalla società come delitti.
              Papa Francesco non si preoccupa continuamente di empatizzare con ladri e assassini.
              Ed è normale che sia così, perché chi pecca lo fa scientemente e deliberatamente (c’è il libero arbitrio), fa danno alla propria anima e, quando non fa danno ad altri (l’omosessuale lo fa, perché oltre a dannare sé stesso contribuisce a dannare un’altra persona), dà comunque un pessimo esempio. Il peccato infatti ha sempre un insieme di conseguenze negative.
              Ma se si arriva all’opposto, per cui ciò che è considerato peccato grave dalla Chiesa è difeso e incoraggiato in tutti i modi dalla società, a quel punto a maggior ragione il papa dovrebbe non lesinare condanne pubbliche, ancor più che contro i peccatori, contro gli apologeti della sodomia, siano essi omosessuali, eterosessuali, padri di famiglia o quant’altro.

              In tutto ciò la vicinanza e l’empatia verso il peccatore non c’entra nulla.
              Quella non è mai mancata nemmeno verso il più abietto degli assassini, figuriamoci l’omosessuale.
              Esiste il confessore (che tra l’altro è anche vincolato dal segreto), che è tenuto da una parte a dissuadere in tutti i modi il peccatore dal reiterare il suo peccato, facendogliene comprendere la gravità, ma d’altra parte per fare ciò deve dimostrare la massima comprensione e vicinanza col peccatore: se si dimostrasse solo un giudice severissimo, privo di empatia e umanità, allontanerebbe il peccatore, che, in un mondo secolarizzato come il nostro, perderebbe ogni freno e si darebbe al peccato.

              Quello che il papa può fare legittimamente è invitare alla comprensione, insieme alla fermezza, verso i peccatori in genere (perché tutti siamo peccatori e abbiamo bisogno della correzione di un padre giusto ma amorevole) e, nel caso specifico dell’omosessualità, può distinguere la pulsione (sessuale e affettiva) dall’atto, dimostrando solidarietà e comprensione per chi prova la prima, cercando di dissuaderlo dal secondo.
              Ma un conto è dire: “sono solidale e vicino a voi perché soffrite, provando un desiderio e un sentimento la cui soddisfazione è illecita”, un conto è porsi in sintonia con un mondo che incoraggia alla soddisfazione fisica (e addirittura pubblica!!) di tale pulsione, cioè che incita la gente a uno dei peccati più gravi in assoluto, laddove invece ci sarebbe da tuonare continuamente contro un simile mondo perverso e degenerato.

              E’ come se io, di fronte a uno che ha subito un’ingiustizia e vuole andare a uccidere quello che ritiene responsabile dei suoi guai, invece di aiutarlo, materialmente e moralmente, cercando al tempo stesso di dissuaderlo dal suo proposito assassino, gli dessi una pistola in mano.

              Roberto,
              va da sé che ti porto in un terreno lontanissimo dai tuoi valori: sicuramente ti riesce incomprensibile ritenere un atto omosessuale una colpa grave. E in fondo lo penso anch’io (non mi scandalizza certo che la gente s’inchiappetti; quello che mi scandalizza è la pubblica esibizione dell’omosessualità).
              Ma qui stiamo parlando della Chiesa, che ha le sue regole, la sua morale sessuale, i suoi peccati.
              A noi può sembrare ridicolo, chessò, che per gli ebrei di sabato non puoi nemmeno accendere l’interruttore della luce (dico per dire, non so se questo, nello specifico, sia lecito: ci correggerà Pino nel caso), ma per loro sono prescrizioni serie ed è giusto che le rispettino.

            • PinoMamet scrive:

              Interruttore della luce di sabato:
              secondo la normativa più stretta no, sarebbe proibito
              (e come si fa? si lasciano accese un paio di luci in cucina o in sala, per dire, dal venerdì precedente)

              ma non c’è solo la normativa più stretta…

            • Francesco scrive:

              >> A me sembra che questo papa sia molto ispirato da questi buoni sentimenti e per questo ne provo una tiepida simpatia.

              Roberto, è che questi “buoni sentimenti” sono solo una parte della Fede.
              Prima di ammettere di essere uno stronzo e affidarsi alla misericordia di Dio, un cristiano appena decente ha versato ogni goccia del suo sangue per cercare di fare il bene (passatemi la genericità).
              Di questi tempi vigliacchi, smidollati, incoerenti e stupidi, insistere sulla Misericordia invece che sulla Verità è una pessima scelta.
              Hai mai visto qualcuno in crisi perchè oppresso dal senso di colpa e disperato, o piiuttosto è tutto un “love is love”, faccio come mi sento, adulti consenzienti e via di scuse simili?

              Ciao

              PS l’approvazione di cui il Papa gode nel mondo dovrebbe essere la prima spia che molto non va nella sua predicazione.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Il NT quando parla di Sodomia parla di pedofilia, perché a Sodoma gli abitanti presero di mira chi aveva le sembianze di un giovinetto. E infatti viene presentata come un peccato dei greci…
              Citare il Levitico come catalogo dei peccati cattolici è invece direttamente eretico e contrario a 2000 anni di insegnamenti della Chiesa.

            • Peucezio scrive:

              Francesco,
              “Di questi tempi vigliacchi, smidollati, incoerenti e stupidi, insistere sulla Misericordia invece che sulla Verità è una pessima scelta.”

              Diciamo quantomeno che la prima non va senza la seconda.
              E’ come una batteria senza uno dei due poli: semplicemente non funziona.
              Questo vale in generale e, come giustamente noti, a maggior ragione oggi.
              Se non condanni con forza il peccato, in nome di che sei misericordioso col peccatore? Da che vuoi redimerlo? In che modo vuoi aiutarlo? Tanto è già perfetto di suo.
              Ma, soprattutto, tu devi condannare chi induce al peccato. Chi vuole il pubblico riconoscimento, la legittimazione sociale di pratiche contrarie alla morale naturale (sempre in senso teologico cristiano, non venitemi a fare discorsi di biologia, che qui non c’entrano) e alla religione, chi fa l’apologia della depravazione deve essere stigmatizzato con la massima veemenza e chiarezza.
              Un simile peccato di omissione per il capo della chiesa è una forma di connivenza col male.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Aggiungo, ancora nel Medioevo centrale le norme dei monasteri a prevenzione della sodomia riguardavano la protezione dei novizi dalle avances dei monaci. Il passaggio da pedofilia a omosessualità quindi non può risalire a prima di allora.

            • Peucezio scrive:

              Mauricius,
              sta dicendo che in qualche epoca della sua storia la Chiesa ha considerato lecita la pratica omosessuale?

            • Z. scrive:

              Quando accetterete l’ovvio, cioè che Dio è un concetto inventato dall’uomo, vi resterà una pletora di tempo libero 🙂

            • Francesco scrive:

              x Mauricius

              e San Paolo? mi pare abbastanza inequivocabile o equivoco io?

              Ciao

              x Z

              tempo libero per fare cosa? aspettare la morte mentre ogni cosa ha la consistenza e il gusto del legno carbonizzato?

            • Francesco scrive:

              Scusate ma come cacchio siamo finiti a parlare di omosessuali? sarò brutto e cattivo ma è un argomento che mi interessa così poco che fatico a quantificare la cosa

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              “Quando accetterete l’ovvio, cioè che Dio è un concetto inventato dall’uomo, vi resterà una pletora di tempo libero :)”

              Ammesso per assurdo che fosse, che cambierebbe?
              Basta non dirlo in giro.

            • roberto scrive:

              Francesco

              “Scusate ma come cacchio siamo finiti a parlare di omosessuali?”

              perché io ho chiesto a te cosa non ti piace di papa francesco e peucezio ha introdotto il discorso (abbiamo effettivamente la tendenza a perderci in 1000 discorsi)

              🙂

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              — Ammesso per assurdo che fosse, che cambierebbe? —

              Che risparmiereste tempo!

              — Basta non dirlo in giro. —

              Eh, il fatto è che è troppo tardi. La voce è già girata parecchio 😀

            • Peucezio scrive:

              Roberto,
              veramente stavolta gli omosessuali li hai tirati fuori tu, non io.

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              e che cavolo ce ne faremmo di tutto ‘sto tempo in più?

  64. Moi scrive:

    Sì, lo so: senza la trattativa Mafia-USA niente Sbarco Alleato … ma con il Familismo Amorale ci marciano, for the Elohim’s 😉 Sake ! 🙂

    • Z. scrive:

      Moi, non sei sul pezzo!

      I nemici oggi sono: il gender, i musulmani, gli stranieri, la UE.

      La spesa pubblica ingiustificata porta voti. È cosa buona. Tanto mica paghi tu, giusto?

      • Francesco scrive:

        Z, allora sei siciliano anche tu!

        • Z. scrive:

          Pure tu. Anzi, visto il contributo netto della tua regione, lo sei più di me 🙂

          • Francesco scrive:

            Ach, kolpiten und affondaten!

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Non temete: con la ventura maggiore autonomia in campo tributario le nostre tre regioni potranno finalmente cambiare registro e imporci tutti i nuovi balzelli che preferiranno.

            • Francesco scrive:

              Io punterei a trattenere in regione i soldi dei balzelli esistenti.

              Non li vedo benissimo i militi della GdF che da Roma salgono al Nord a portare via i soldi dalle casse delle regioni, sia pure manu militari e con tanto di bollo della magistratura romana

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Mi spieghi che riscossione fa la tua regione per poterne trattenere i proventi?

            • Z. scrive:

              La riscossione la fa l’agente apposito, mica la regione!

              E tra un po’, chissà, forse tornerà ai privati…

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Appunto, quindi le regioni per definizione non hanno una cippa da trattenere.

            • Z. scrive:

              MT, non ho capito bene cosa c’entri la riscossione.

              Il discorso è:

              – la regione Alfa ha un avanzo netto pari ad x;
              – la regione Alfa versa allo Stato y, uguale o (realisticamente) o inferiore a x;
              – la regione Alfa vuole versare allo Stato z, pari a zero o (realisticamente) comunque minore di y.

              La rivendicazione di Francesco è chiara, insomma.

  65. Z. scrive:

    Renzi dice che vuole tagliare le tasse a chi ha una badante.

    A prima vista potrebbe sembrare demagogia improvvisata, ma forse è qualcosa d’altro: un modo per ammettere il proprio disagio, per chiedere aiuto.

    E quando la scelta sarà tra Grillo e Salvini?

    Comincio a capire i francesi sotto Vichy, e pure la loro vergogna.

  66. Moi scrive:

    … Cosa penso del Familismo Amorale l’ho già detto tante di quelle volte, se non l’ avete mai letto vuol dire che NON è di vostro interesse al dilà della polemicuccia da Umarell che bestemmiano giocando a “Bestia”.

    • Roberto scrive:

      Certo, ma ammetterai che leggere una difesa dei forestali nella Bibbia degli anti euro assomiglia ad uno di quei cortocircuiti che tanto ti interessano

    • Z. scrive:

      Moi,
      se le polemicucce ti danno fastidio, perché ne inizi così spesso? o ti danno fastidio solo quelle degli altri? 😛

      Roberto,
      in realtà è perfettamente logico che un antieuro sia pro-regalie pubbliche. Stupirebbe il contrario!

    • Roberto scrive:

      Ma in realtà non mi sorprende un anti euro favorevole alla spesa pubblica, ma un anti spesa pubblica anti euro.

  67. Moi scrive:

    Forse fonderà un Partito la Boldrini …

    Propongo: Federazione Universale Femminile Futuro Alternativo ! 😉

  68. Moi scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Rino Cammilleri ha scritto che Martin Lutero soffriva di pesanti attacchi fulminanti di diarrea , per questo era frustrato e pieno di odio per il godersi le cose buone della vita … finendo per creare una nuova religione con appunto queste caratteristiche.

  69. Moi scrive:

    Vedo che la lezioncina in Sicilia NON è servita “a una minchia” …

  70. Moi scrive:

    Il “Satàn” (in senso Ebraicon 😉 …) 😉 del PD ha un suggerimento :

    http://www.repubblica.it/politica/2017/11/08/news/libero_per_stendere_renzi_bisogna_sparargli_pd_vergognoso_incitazione_alla_violenza_-180552644/

    Libero: “Per stendere Renzi bisogna sparargli”. Pd: “Incita alla violenza”. Feltri: “Non sanno leggere”

  71. Moi scrive:

    Lo so che il Futuro del Paese affidato a due Ottantenni “all’ Estero fa un brutto vedere”, ma … se fosse, icché ne pensate ? 😉

    • Roberto scrive:

      Prodi ha detto chiaramente più di una volta che vuol star fuori. È per me un altro motivo per farmelo stare simpatico e ci rimarrei malissimo se si rimangiasse la parola (ma non credo succederà)

      Berlusconi, che dire….vabbè meglio opporre un dignitoso silenzio

  72. Moi scrive:

    Prodi ha detto chiaramente più di una volta che vuol star fuori [cit.]

    ————————

    … c’è da fidarsi 😉 ?

  73. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    Intervista 5 min 5 sic …

    https://www.youtube.com/watch?v=59lHyaysio4

    La Zanzara-Massimo Fini

    – Il maschio intimidito

  74. mirkhond scrive:

    “P.S Mirkhond dovrebbe apprezzarli (i “destri” piemontesi), perché se avessero vinto loro, lo Stato che egli ama, esisterebbe ancora !
    o sarebbe anche caduto, se così era scritto, ma non con la garibaldata :D”

    Infatti li apprezzo. 🙂

  75. mirkhond scrive:

    “DAJE COR PEUCEZZIO BBESCIN!”

    Eh?

  76. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=kIIm8v1Eg3g

    anche ‘sto parente di Zeta 😉 fece Cultural Appropriation ! 😉

    • Moi scrive:

      Una simile mancanza di empatia per la vittima NON mi pare “Cristiana” in senso tradizionale … però è un fatto che ci sono stili di vita che mettono salute e sicurezza individuale a rischio più di altri:

      purtroppo i più rischiosi sono spesso deliberatamente (!) scelti da una Gioventù sradicata e scombussolata che, quale che ne sia il motivo, NON sa dare un senso alla propria esistenza !

      • Moi scrive:

        … e aggiungerei che, se provi a “rimetterla in careggiata”, tale Gioventù ti manda affankulo con supplemento rapido ! 😉

      • Francesco scrive:

        x Moi

        un simile moralismo così privo di compassione e di empatia mi parrebbe da protestante, frutto avvelenato della tesi della predestinazione, non certo da cattolico, visto che Nostro Signore andrà ai crocicchi a raccattare gli invitati alle nozze

        :O

    • habsburgicus scrive:

      @Z
      nel mio caso ti sbagli di grosso

      • habsburgicus scrive:

        e se non hai ancora capito che l’assenza di empatia mi è oltremodo irritante e che in più sono molto aperto nella pratica*, vuol dire che in tutti questi anni non hai capito nulla di me 😀
        poco male..mica sono così importante 😀 basta saperlo !

        *io distinguo sempre fra la tesi che deve essere rigidissima senza alcun cedimento [ma si fa tanto ppe’ ddi’ :D] e l’ipotesi [che in questa valle di lacrime è l’unica che effettivamente conti] che invece deve essere larghissima, tener conto delle miserie umane, del buon senso e perché no ?, della carità verso il prossimo, visto che siamo tutti peccatori
        ecco perché mi piaceva tanto Leone XIII (1878-1903) che fece appunto una politica di questo genere, rigidissima in teoria [superò Pio IX ! a Papa Pecci si devono le encicliche più dure] e spregiudicata nella realtà !

    • Peucezio scrive:

      Mah, non ho capito, il concetto è che la punizione per i peccati deve arrivare in questo mondo, per mano (anzi, per un altro organo) di un maghrebino…?
      Mi sembra un discorso da bar. Non dico non abbia un suo senso, ma non vedo l’attinenza con la religione.
      A me piacciono i preti che dicono che il cattolicesimo romano è la religione unica e vera e che le altre vanno combattute con tutti i mezzi.
      Poi non voglio che vengano combattute sul serio, perché sono un pluralista.
      E in nome del pluralismo voglio che ognuno sia esclusivista nel proprio orticello, mentre non voglio l’indistinto universale, il buonismo ecumenico generalizzato come unica religione mondiale.
      Questo, stringi stringi, è tutto. Il resto in sostanza è un’applicazione di questo principio.

      • Francesco scrive:

        giusto per non perdere occasione di fare una figuraccia

        1) concordo con la totale condanna di un prete che scrive su FB
        2) peggio ancora se scrive robe da bettola
        3) da quel poco che ho capito della storiaccia, alla tipa può andare il minimo sindacale di commiserazione ma non di più, visto il comportamento.

        credo avrebbe rischiato anche se ci fosse stato il prete al posto dell’immigrato (PS che termine usare che non abbia sottintesi negativi?)

        • roberto scrive:

          PS che termine usare che non abbia sottintesi negativi?

          buona domanda.
          Gastarbeiter come in germania negli anni settanta? però non vale per i non lavoratori….

          propongo “tizio”, nessuna negatività, vale per qualsiasi nazionalità, religione o provenienza

          nel caso dello stupratore, “delinquente” mi sembra una buona definizione (“delinquente presunto” in caso di stupratore presunto)

          • Francesco scrive:

            diciamo che l’occasione tende a fare l’uomo ladro, con poche e sante eccezioni

            e ad andare in giro ubriachi, una volta ci si svegliava in un fosso con la gola tagliata e non si rompevano i coglioni su come fosse cattivo il mondo

            in questo caso, sto con Moi e la sua polemica con gli snowflakes

            • roberto scrive:

              è abbastanza chiaro che io e te non andremo mai a bere insieme, non vorrei trovarmi con la gola tagliata in un fosso

              🙂

            • Francesco scrive:

              ma io mi ubriaco in fretta, a stomaco vuoto mi basta la prima birra! di certo non sarei pericoloso ma in pericolo

              poi, se vuoi facciamo anche i classisti, dipende anche da dove vai in giro ubriaco, credo ci siano quartieri molto più sicuri di altri

              per non parlare di quelli dove è meglio che io non entri neppure da sobrio

              ciao

              PS si paga alla romana, naturalmente

            • Z. scrive:

              “Pagare alla romana”, a Bologna, a volte significa tutti uguale, altre volte ognuno il suo, a seconda dell’opzione più favorevole a chi lo propone 😀

  77. Moi scrive:

    chi è di sinistra vuole libertà e democrazia per sé

    [cit.]

    ——————

    No: chi è “Liberale”, NON chi è “di Sx” …

  78. Moi scrive:

    Si parlava di sinistra e di destra con un certo grado di liberalismo

    ————–

    ovvero che tradiscono sé stesse … 😉

    • Z. scrive:

      Cioè, o si è nazisti/stalinisti o si tradisce se stessi? E su 🙂

      • Francesco scrive:

        Beh, Z, qui tu stai tessendo un vero elogio del liberalismo politico, sai i rischi che ti assumi vero?

        😀

        • Moi scrive:

          Te Francesco, come il tuo Mentore Don Luigi Giussani, non hai ancora inteso una roba semplicissima: il Libero Mercato NON è “aggiuntivo”, ma “sostitutivo” rispetto a Dio … ràiga !

          😉

  79. Moi scrive:

    Ma lo Stupratore Maghrebino … viene da una religione che a seconda delle circostanze, dell’ interpretazione e del “target” uno stupro può valere una medaglia come un’ impiccagione in piazza, o sbaglio ?!

  80. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=3D1sW7tu6-s

    If Muhammad Replaced Trump

    24 Luglio 2016 (… quindi “prima” !)

  81. Moi scrive:

    le origini veramente vere 🙂 del velo che mette le donne “devote” al sicuro dagli stupri umani … e NON 🙂 !

    https://www.youtube.com/watch?v=WDvAo4SnvZ8

  82. Moi scrive:

    Si calmavano solo “nasando” 😉 grasso surrenale bruciato … specie Yahweh, che in assoluto era il più incazzereccio di tutti ! 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=-6iUqO3fpm4

    • Moi scrive:

      Perché, difatti, la “NASA” si chiama così ?

      … Chiaramente è un imperativo 🙂 😀 dal verbo Sumero-Accadico 🙂 “naṡèr” ! 🙂

      • Z. scrive:

        Credevo che la Nasa si chiamasse così perché esplora il cielo, lo annusa, per così dire.

        Perché al femminile? perché “agenzia” è femminile, e come al femminile “assessore” fa “assessora”, “naso” fa “nasa”.

  83. Moi scrive:

    Zeta, NON fare l’ ipocrita: quando si è convinti di Possedere Verità Assoluta (religiosa o politica, quale ne sia il segno al fa l’ istàss) , il Dissenso è Minaccia !

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