Tempi tristi

Interrompo un momento la serie di post sulle origini del fascismo – è davvero difficile mantenere una riflessione continuativa e documentata, in mezzo a tanti impegni – per esprimere il disagio che provo in questi giorni di fronte ai commenti che leggo sul blog.

Di solito, i conflitti che sorgono, tra visioni diversissime di ogni sorta, sono affascinanti, proprio perché provengono da un’umanità autentica e meravigliosamente eterogenea.

Ma in questi giorni vedo un tipo di conflitto che per sua stessa natura, può essere solo dannoso.

Qualcuno che è molto lontano da tutti noi ha deciso di lanciare un gioco, nei termini da lui definito, e che ammette solo due possibili scelte: essere totalmente d’accordo con lui, con un forte , oppure essere totalmente contrari, con un altrettanto stentoreo No.

Da questo, come da ogni contesa elettorale, non possono che discendere una serie di conseguenze perverse.

Innanzitutto, una forma di alienante identificazione: noi, che in tutto questo abbiamo solo  il ruolo di audience, per dirla mediaticamente, fingiamo di essere in campo e combattere anche noi, accettando amici e nemici definiti per noi da altri.

Proprio per la maniera infantile in cui è posta l’alternativa, la squadra per cui abbiamo deciso di tifare può soltanto vincere o perdere, esattamente come in guerra: i miei devono ammazzare i tuoi, con qualunque mezzo.

Ma non possiamo disporre di armi, abbiamo soltanto le parole, uno strumento che in teoria dovrebbe servire per dialogare, per arrivare a una comune verità: ma se io già so che devo arrivare al punto da cui sono partito, un elementare bofonchio oppure no, la comune verità può consistere soltanto nella distruzione della dignità del mio avversario di fronte ad altri spettatori. In mutande, il bischero!

A questo punto, la parola diventa strumento di menzogna, che assume innumerevoli forme: sottolineare che uno dei milioni e milioni di sostenitori della causa dei nostri avversari abbia espresso preoccupazione per le scie chimiche, abbia preso una tangente o abbia detto una parolaccia; far finta che le riflessioni dell’altro non esistano, per poi leggerle dieci volte di nascosto alla ricerca del minimo punto debole; rifiutarsi di guardare la trave nel proprio occhio; e fare spudoratamente finta che il trionfo del mio monosillabo salverà il mondo, mentre il trionfo di quello altrui porterà al collasso la società e ti farà morire di peste anche il cane.

In questo, come notava già Vernon Lee, Satana è davvero il guastatore delle migliori passioni, anche se qui siamo alla caricatura e non certo alla Grande Guerra.

Tutto questo impone una riduzione delle nostre sensibilità, un rifiuto dell’esperienza che la vita ci offre tutti i giorni, in nome del nostro pre-giudizio, cioè dell’idea che ci siamo già fatti.

E un’abdicazione alla nostra stessa intelligenza, dal momento in cui subiamo un gioco  imposto da altri. Un gioco già visto mille volte, ma non impariamo mai.

In questo, non c’è affatto un invito all’astensione: anche astenersi per principio dà un’idea eccessiva dell’importanza di queste cose.

Non è male anche andare alle urne, e una microscopica utilità potrebbe avere anche il nostro voto, a patto che abbiamo fatto altre cose più utili e durature per i beni comuni.

Ma sappiamo che le regole che ci invitano a cambiare o a mantenere saranno applicate poi da persone che, non essendo in grado di fare altro nella vita, hanno deciso di rappresentarci, e già questa finzione teatrale indica il loro spessore morale.

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108 risposte a Tempi tristi

  1. Grog scrive:

    Miguel la tua umanità di fondo mi ha convinto!
    D’ora in avanti invocherò solo metodi civili per accoppare i PD (chiedo scusa per la parolaccia) al massimo qualche finta esecuzione prima di ammazzarli per vedere quando si cagano addosso in diretta TV con rotolo di carta igienica con le spalle al plotone di esecuzione.
    Grog! Grog! Grog!

    RETROPENSIERO MALIGNO DEL Grog
    (Ma che razza di messicano sei se non accoppi qualcuno e non spacci almeno una tonnellata di coca! Puah!)

  2. Io amo i gatti: è arciplurigiustissimo che chi vota SI gli muoia soprattutto il cane.
    Di peste, sissignore…!

    • Grog scrive:

      Muoia lui se ha votato SI e vivano in armonia cane e gatto, come le mie compiante carogne GORDON(1) e l’accademico MALACHIA(2).
      Grog! Grog! Grog!
      (1) carogna GORDON grande figlio di puttana di scottish terrier che in casa è riuscito a morsicare TUTTI compreso ME e che aggrediva cani che erano il triplo di lui di taglia, non ha morsicato solo MALACHIA perché fra gran figli di troia si capivano.
      (2) accademico MALACHIA astutissimo gattaccio nero con stella bianca su dorso, con lui il furto era diventato un’arte, come rubare un arrosto che sta cuocendo o come agguantare dei pescetti che friggono senza scottarsi, non graffiava GORDON e non graffiava ME(3) perché lo difendevo dalle reazioni dei derubati.
      (3) con il che si dimostra la superiorità strategica del gatto sul cane anche sei io PIRLA difendevo anche GORDON al punto da riuscire a farmi azzannare da un boxer incazzatissimo per toglierli GORDON dalle fauci nonostante il fatto che i boxer abbiano ottimo carattere.

  3. Andrea Di Vita scrive:

    @ martinez

    “Di solito, i conflitti che sorgono, tra visioni diversissime di ogni sorta, sono affascinanti, proprio perché provengono da un’umanità autentica e meravigliosamente eterogenea.”

    Niente di nuovo sotto il sole. E’ comprensibile che tu parli di ‘tempi tristi’, perchè ritieni affascinante l’umanità autentica. Se è affascinante l’umanità, mi permetto di osservare, lo sono anche le sue menzogne, che ne sono il prodotto genuno tanto quanto la sincerità. Dubito che autenticità e umanità siano sinonimi.

    “Ma non possiamo disporre di armi, abbiamo soltanto le parole, uno strumento che in teoria dovrebbe servire per dialogare, per arrivare a una comune verità: ma se io già so che devo arrivare al punto da cui sono partito, un elementare bofonchio sì oppure no, la comune verità può consistere soltanto nella distruzione della dignità del mio avversario di fronte ad altri spettatori. In mutande, il bischero!”

    https://it.wikipedia.org/wiki/L'arte_di_ottenere_ragione
    https://deliberoarbitrio.wordpress.com/2010/02/13/38-stratagemmi-schopenhauer-arte-di-ottenere-ragione/

    “A questo punto, la parola diventa strumento di menzogna”

    https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjKwbSHkMTQAhWIuRoKHTC7CAcQtwIIGzAA&url=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3Du2QqXrOmYHQ&usg=AFQjCNHnkubycWDWGhj3EzYedWg5rEcQVQ&bvm=bv.139782543,d.bGs

    “As he watched the eyeless face with the jaw moving rapidly up and down, Winston had a curious feeling that this was not a real human being but some kind of dummy. It
    was not the man’s brain that was speaking, it was his larynx. The stuff that was coming out of him consisted of words, but it was not speech in the true sense: it was a noise uttered in unconsciousness, like the quacking of a duck. Syme had fallen silent for a moment, and with the handle of his spoon was tracing patterns in the puddle of stew.
    The voice from the other table quacked rapidly on, easily audible in spite of the surrounding din. ‘There is a word in Newspeak,’ said Syme, ‘I don’t know
    whether you know it: DUCKSPEAK, to quack like a duck. It is one of those interesting words that have two contradictory meanings. Applied to an opponent, it is abuse, applied to someone you agree with, it is praise.”

    (‘1984’, V)

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      non mi ricordo la traduzione in italiano, direi che descrive bene i dibattiti politici disponibili in TV

      ciao

      • Grog scrive:

        Se passa il SI ci sarà una PROVVEDIMENTO DI LEGGE di legge per la confisca dei beni a TUTTI I GENOVESI ed il divieto di pronunciare i termini “palanche” e “mussa”.
        Grog! Grog! Grog!

  4. Francesco scrive:

    Miguel,

    bellissimo post, anche nelle parti che non convido.

    Mi permetto di segnalarti:

    1) la tua consonanza con i miei carissimi amici di CL nel rifiuto della Guerra Totale tra le due sole posizioni assumibili.

    2) che hai scritto contesta invece di contesa.

    3) che hai scritto che “Da questo, come da ogni contesta elettorale, non possono che discendere una serie di conseguenze perverse.” Il che mi sembra discutibile assai, alla luce degli ultimi 10.000 anni di storia umana.

    4) che nonostante i vostri insegnamenti, le facce e le ragioni di quasi tutti i sostenitori del No mi fanno vomitare e fatico a voler vivere accanto a loro OGGI, figurati il 5 dicembre

    5) che rimani uno straniero, non capendo come gli italiani siano in grado di vedere infinite sfumature sia nel votare Sì o No, sia nel leggere i risultati.

    😀

  5. roberto scrive:

    bellissimo post che condivido in pieno

    avrai notato che pur avendo difeso le ragioni del si, non l’ho fatto con molta passione (come per esempio faccio quando si parla di europa) e la ragione è la seguente.

    credo che, a prescindere dal risultato, non cambierà nulla perché quello che dovrebbe veramente cambiare in italia è il modo di far politica (e questa è un’impresa uguale a pulire milioni di stalle di augia). gli strumenti in mano alla politica sono ovviamente importantissimi, ma non decisivi, o non così decisivi come noini e siini sostengono.

    faccio un esempio chiaro preso dalla discussione con il buon (ma non ottimo stavolta 😉 ) mauricius.

    parlando della navetta senato – camera, mauricius ne evidenzia la finalità positiva, io l’utilizzo negativo.
    credo che abbiamo tutti e due ragione. è una cosa che potrebbe essere utile effettivamente a prendere delle decisioni più meditate ma che potrebbe benissimo essere usata per affossare qualsiasi cosa.

    ora, vista la premessa (non cambierà nulla), io alla fine tra buttare la scheda nella monnezza per la prima volta in vita mia e votare per quelli che secondo me sono meno peggio, ho scelto la seconda cosa.

    “quelli che sono meno peggio” (sempre secondo me) sono quelli che hanno meno cercato la “distruzione della dignità del mio avversario di fronte ad altri spettatori” (ovviamente tutto è soggettivo e potrete farmi vedere mille frasi ad effetto di renzi & sodali contro i noini….ma capirete anche la mia incazzatura quando un noino dice che se vincono i siini con il mio voto, beh il mio voto “non vale”)

    • Francesco scrive:

      Veramente la finalità della navetta era l’ingenua speranza che un eventuale golpe (comunista o anti-comunista) venisse fermato dall’altra Camera.

      Seriamente, qualcuno pensa che una Costituzione avrebbe mai potuto fare qualcosa al riguardo?

      Non stupisce affatto che una cosa nata male abbia finito per sopravvivere peggio, diventando solo un sistema per perdere tempo e ottemperare di nascosto alle richieste di corpi intermedi ammanicati.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roberto

      “credo che, a prescindere dal risultato, non cambierà nulla perché quello che dovrebbe veramente cambiare in italia è il modo di far politica (e questa è un’impresa uguale a pulire milioni di stalle di augia). gli strumenti in mano alla politica sono ovviamente importantissimi, ma non decisivi, o non così decisivi come noini e siini sostengono.”

      Ottima riflessione.

      Ma sarebbe bello se ci inducesse a riflettere al tipo di politica che invece potrebbe essere adatta propria all’Italia.

      Il Messico è un paese fatto in un certo modo, che si cerca sempre di “raddrizzare” e di far funzionare in un altro modo: il suo sistema politico è una fotocopia di quello statunitense, le sue ideologie sono state, a varie riprese, il giacobinismo, il positivismo, il laicismo, il neoliberismo…

      Il risultato è un po’ come quella scena impressionante all’inizio del film di Spike Lee, dove si vede il futuro Malcolm X che si massacra i capelli per sembrare un bianco.

      Credo che lo stesso valga per l’Italia.

      Si è sempre cercato di adattare l’Italia alla Germania, all’Inghilterra, all’immaginario impero romano, agli Stati Uniti…

      se si cercasse invece di fare proprio il contrario: cioè di partire dalle tante cose straordinarie che ci sono in Italia (o nelle diverse “Italie”), e adattare il sistema politico alla vita reale?

      • Z. scrive:

        In effetti il mio sogno è un’Italia fondata sull’ unica cosa che nessuno ci può copiare, imitare, portare via: il turismo. Anzi, il Turismo.

        Un’Italia dove il Turismo di ogni cosa è padre e di ogni cosa è Re. Dove tutti noi vi siamo in qualche modo impiegati, donde tutti noi attingiamo come da un’immensa cornucopia senza fine.

        Miguel gestisce le traduzioni, Pino si occupa di media e riprese, Peucezio di gestione sistemi, Mario di teatro dell’assurdo, il Duca di storia medievale, Robéluxe delle relazioni con UE e altre eurorobe, Francesco ci spiega ex post che gli economisti ci avevano azzeccato ed è la realtà ad essere sbagliata…

        Io faccio il custode col mazzo di chiavi e butto fuori i turisti ubriachi quando il museo chiude.

        Benessere per tutti, senza l’industria pesante di ieri.

        Pensateci 🙂

        • Mario scrive:

          Per dirla coi giapponesi: chapeau! Mi pare un’ottima squadra. Il mio ruolo però è solo decorativo, un po’ come Alvaro Vitali nei film di Fellini, o l’uomo che si scalda misteriosamente ad un fuoco polacco in quelli di Kieslowski, senza che nessuno ci abbia mai capito nulla.
          E’ però necessario darsi una sorta di “schedule”, una forma astratta di “question time” per notti inquisitorie. A mio miserabile parere è fondamentale, quale primo provvedimento per direttissima, far ingollare a renzi le sue slides da scout tecnocratico, e a bergoglio metà dei documenti che egli ha eruttato dal suo volgare apparato gastroenterico, l’altra metà usandola per ardere un fuoco al quale ci scalderemo: succubi di una gloriosa sconfitta nell’ospedale da campo fondato da bergoglio, ma certissimi, come invitti nel trionfo mitostorico che ci attende, culmine di ogni danza che distrugga, quale Shiva rotante, ogni tavolozza dada per masse cattoliche.

        • Peucezio scrive:

          Z.,
          tanto per essere sicuri di essere dipendenti dagli altri per l’eternità.
          E, soprattutto, dai loro capricci.
          Perché finché si tratta di gente che ci deve importare idrocarburi e materie prime, si fanno i contratti, la paghiamo e si va tranquilli. Ma se stiamo alla mercè di dove a Mr. Smith gli gira di andare in vacanza con la famiglia quest’estate è tutta un’altra faccenda.

          • Z. scrive:

            Certo, Peucezio, perché ora siamo tante famiglie autarchiche che vivono dei prodotti del loro orto…

            Gli idrocarburi finiscono e saranno sempre meno richiesti.

            Il Colosseo no. È eterno come l’Urbe.

            E invece no, diamine, continuiamo a stracciarci le vesti per impresucole malandate che vivacchiano di sovvenzioni, di CIG e di evasione. E poi giù a piangerci addosso di quanto il mondo è cattivo!

            • Peucezio scrive:

              Non scherizamo, nessun paese sviluppato campa di turismo.
              La forza di un paese si vede dalla sua capacità di creare infrastrutture produttive.
              Tra l’altro l’Italia ha una tradizione millenaria di manifattura, quindi non si tratta di essere ultramoderni rinnegando la storia, ma l’esatto contrario.

            • Z. scrive:

              Io direi che la forza di un Paese si valuta dal benessere dei suoi cittadini.

              E nessun Paese sviluppato ha le potenzialità turistiche che ha l’Italia. Anzi, nessuno ci si avvicina neppure, in realtà. A quanto ne so, c’è più biodiversità in Italia che nel resto d’Europa, e ci sono più opere d’arte storiche riconosciute come tali in Italia che nel resto del mondo.

              Peraltro, l’Italia potrebbe anche avere una grande tradizione plurisecolare nella produzione di catapulte, trabucchi e scorpioni. Ma nessuno ce ne comprerebbe per amor di tradizione.

              Trovo incredibile, e anzi offensivo, che l’arte in Italia sia un pozzo dove buttare via i fondi pubblici anziché una miniera d’oro per tutti.

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              quello di cui parli tu sarebbe turismo d’élite, con cui non si campa (anche se va benissimo per valorizzare il nostro immenso patrimonio artistico).
              Oppure le masse di imbecilli con cappellino, zaino e bottiglietta d’acqua minerale, che vedono le cose senza capirle, o costretti da qualche istituzione scolastica o perché sanno che l’Italia è bella e va vista, come un cozzalo che vede un film di Tarkovskij e pensa “mi sono annoiato tutto il tempo, ma è un grande film d’autore, quindi è bello”.
              Questo tipo di turismo un certo ritorno economico lo dà, ma è un modo di deprimere e svilire l’arte e la cultura, non di valorizzarle.
              Allora preferisco l’industria. Che non sono le catapulte 🙂 ma il fatto che intanto negli anni ’60 siamo stati creativi come non mai proprio nell’industria contemporanea, in quanto avevamo la tradizione artigianale medievale, ecc., come retroterra.
              L’Italia non è solo un museo a cielo aperto. Pensa a quanti smiboli della modernità abbiamo inventato. Pensa alle autostrade. Pensa allo scooter. Pensa al ruolo dell’Italia a suo tempo nelle macchine industriali. Pensa in quanti campi siamo stati all’avanguardia fino a pochissimo tempo fa.
              Lo sai che il processore, grazie al quale funziona anche il Pc da cui scrivi, è stato inventato da un italiano, un signore delle tue parti?
              E noi dovremmo diventare il parco turistico per tipi che vogliono immergersi in uno scenario medievale, tipo macchina del tempo? Che vadano a Hollywood a vedere il set di qualche film storico: in fondo quello cercano.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “quello di cui parli tu sarebbe turismo d’élite, con cui non si campa (anche se va benissimo per valorizzare il nostro immenso patrimonio artistico).”

                Concordo sulla pars destruens, clamorosamente palese a Firenze, un po’ meno sulla pars construens, che sa di Uomo d’Acciaio.

            • Z. scrive:

              Sì, dovremmo. E tutti saremmo più ricchi.

              Beninteso, questo ci permetterebbe anche di avere i fondi necessari per incentivare la ricerca e lo sviluppo da patre delle nostre migliori industrie.

              Invece la nostra classe politica gareggia regolarmente per il consenso di piccoli intraprenditori che vivono di evasione e rimesse altrui. Guarda caso siamo sempre tra gli ultimi in Europa, con qualsiasi governo.

              E potremmo essere tra i primi al mondo. Come avere il petrolio ma senza i guai che il petrolio si tira appresso.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Sì, dovremmo. E tutti saremmo più ricchi.”

                Dunque, fammi capire.

                La Ryanair dovrebbe farsi pagare dal Comune di Firenze per portare a Firenze, poniamo, centomila turisti.

                Che vengono sistemati nella catena di alberghi di un camorrista napoletano, che prende cinquanta pachistani clandestini a lavorare per lui, e manda i soldi che guadagna alle Isola Cayman.

                Poi i rifiuti, la manutenzione della strada e i parcheggi per i suoi ospiti li dobbiamo pagare noi.

                Però così siamo tutti più ricchi…

            • Z. scrive:

              Miguel,

              — Dunque, fammi capire. —

              Eccomi qua! Ma in realtà credo che tu abbia capito perfettamente, è solo che non sei d’accordo 🙂

              — La Ryanair dovrebbe farsi pagare dal Comune di Firenze per portare a Firenze, poniamo, centomila turisti. —

              E perché? I prezzi di Ryanair sono abbastanza popolari. Possono continuare a pagarli i passeggeri, direi.

              — Che vengono sistemati nella catena di alberghi di un camorrista napoletano, che prende cinquanta pachistani clandestini a lavorare per lui —

              Ultimamente hai speso diverse parole di elogio per le mafie. Hai cambiato idea oppure anche le mafie devono sottostare al nimbismo, per cui vanno benissimo ma solo finché non entrano nel tuo cortile? 🙂

              Comunque mi pare che camorristi napoletani ce ne siano già, e anche pachistani che lavorano in nero. Non vedo perché puntando sul turismo – anziché su aziendine minuscole e non competitive, e/o sulla produzione di grammofoni e archibugi – dovrebbero essercene di più.

              — e manda i soldi che guadagna alle Isola Cayman —

              Perché no? Dopotutto sono soldi suoi. L’importante è che paghi le imposte in Italia.

              Naturalmente, se pagare le imposte in Italia non gli sta bene, può sempre costruirsi un Colosseo di cartone alle Cayman e vedere se per i turisti è la stessa cosa.

              — Poi i rifiuti, la manutenzione della strada e i parcheggi per i suoi ospiti li dobbiamo pagare noi. —

              No, si pagano con le imposte corrisposte dalle imprese. A quanto mi risulta, infatti, i Paesi più ricchi tendono ad essere anche leggermente più puliti e ordinati dei Paesi poveri. E non posso dire che la cosa mi stupisca.

              — Però così siamo tutti più ricchi… —

              Sì, direi proprio che lo saremmo.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “E perché? I prezzi di Ryanair sono abbastanza popolari. Possono continuare a pagarli i passeggeri, direi.”

                No, i prezzi della Ryanair sono popolari sia perché risparmiano all’osso sul personale e sui tempi, sia perché i comuni che ricevono i voli pagano salatamente con una finta sponsorizzazione pubblicitaria. Qui un esempio, ma al nord le cifre sono molto più alte:

                http://ilmattinodisicilia.it/14735-ryanair-e-i-finanziamenti-pubblici-indagini-in-corso/

                2) mai detto che i camorristi e mafiosi mi vadano bene. Rileggi, ho detto che non uccidono la gallina che fa le uova d’oro, che al massimo sarà un elogio del loro (incontestabile) spirito imprenditoriale.

                3) no, a Firenze i residenti (350.000 persone) pagano i rifiuti per i turisti (15.000.000 l’anno). Certo, qualcosa paga anche l’albergatore, come pago anch’io. Idem per i posti macchina per i pullman lungo le mura, posti tolti ai residenti, che permettono ai turisti di sbarcare a Livorno la mattina con la nave crociera, affollare le strade di Firenze e tornare la sera alla nave.

              • Miguel Martinez scrive:

                Comunque il punto fondamentale non sono i meccanismi effettivi del turismo di massa, che ovviamente non possono essere ben noti a chi abita a Bologna.

                Il turismo va benissimo, a patto che sia sotto controllo e non porti – come nel centro storico di Firenze – alla fuga di tutta la popolazione residente.

                E’che nessuno sano di mente dovrebbe puntare sulle monoculture, di alcun tipo.Perché puoi rendere l’Italia attraente quanto ti pare, ma basta un intoppo nel meccanismo globale per far saltare tutto.

                Con questo non sto dicendo che bisogna fare industrie pesanti: sto dicendo semplicemente che invece di contare in termini di PIL per quest’anno, una persona sana di mente, potente e disinteressata (che non esiste), dovrebbe promuovere una politica economica che privilegi:

                – le distanze brevi

                – la partecipazione del territorio all’economia (cioè il mega-albergo che caccia i residenti NON fa bene al territorio, anche se apparentemente porta molti soldi)

                – l’impronta ambientale a lungo termine

                – la diffusione su larghi spazi: il turismo a Firenze si concentra per forza nell’arco di pochissimi chilometri quadrati, e quindi gli effetti negativi si scaricano pesantemente su un’immensa periferia che non ne trae alcun beneficio.

                Sono principi generali di buon senso.

                Gli stessi per cui quando compro i fazzoletti, spendo 10 centesimi in più andandoli a comprare alla mesticheria piuttosto che alla Conad, ed è un investimento, perché finché ci sarà la mesticheria, ci sarà un pub in meno, un po’ meno gente che fa la pipì per strada la notte e mi tiene sveglio con gli urli, e poi alla mesticheria raccolgono le firme per tutti i problemi del quartiere, ci fanno attaccare le nostre locandine e alla Conad no.

                Ma un economista mi dirà che mi converrebbe andare alla Conad.

            • Z. scrive:

              Miguel,

              nel mio delirio non immagino una monocoltura. Piuttosto immagino un programma che permetta al Paese investimenti diversificati. Insomma, non credo si possa davvero raggiungere l’autarchia che sogna Peucezio, ma essere più ricchi ci aiuterebbe anche a diversificare.

              Inoltre, il petrolio prima o poi finisce – o diventa poco conveniente – mentre i Musei Vaticani no.

              Il fatto che siano i residenti a dover pagarne i disagi non dipende dal turismo, ma dalle decisioni politiche prese dalla classe dirigente. Da noi è stato l’afflusso di studenti universitari a svuotare il centro dai residenti. Ma una soluzione ragionevole sarebbe (ad esempio) un campus fuori le mura, non chiudere l’Università di Bologna.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Inoltre, il petrolio prima o poi finisce – o diventa poco conveniente – mentre i Musei Vaticani no.”

                Ma è proprio qui che casca l’asino. Se il petrolio finisce, ai Musei Vaticani ci dovranno arrivare a piedi lungo la Via Francigena. Anche se il pellegrino sarà ricco, dubito che lo sarà abbastanza da sfamare quattro milioni di romani.

            • Z. scrive:

              Miguel,

              — Ma è proprio qui che casca l’asino. Se il petrolio finisce, ai Musei Vaticani ci dovranno arrivare a piedi lungo la Via Francigena. —

              Scusa, Miguel, ma non è che il petrolio finisce di botto, bam, da un giorno all’altro.

              Diventa progressivamente meno conveniente, e man mano si sviluppano altre sorgenti di energia. Non è un’ipotesi sul domani, tra l’altro: è già storia di oggi, e lo è già da decenni. Chiunque compri un auto non sportiva, oggi, ci mette un impianto a GPL o a metano; gli ultimi treni a nafta li ho visti nella Spagna postfranchista molti anni fa; l’AV consente di impiegare meno in treno che in aereo per la tratta Milano-Roma.

              E così via.

              Nel frattempo, i turisti continuano e continueranno ad accalcarsi per entrare al Colosseo. Sicché, se non siamo in grado di farci soldoni a palate, affittiamolo a caro prezzo a una società cinese che sappia farlo, e incassiamo almeno gli affitti.

            • Abd al-Jabbar Ibn Hamdis (già "Andrea") scrive:

              Significativo il caso della Ryanair nello scalo di Trapani (e non solo, evidentemente) come esempio di regime decisamente non concorrenziale… 🙂

            • Roberto scrive:

              Z,
              I prezzi popolari di ryanair si spiegano (anche) con gli aiuti di stato che ricevono

              http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-1065_en.htm?locale=en

      • Peucezio scrive:

        Miguel,
        “se si cercasse invece di fare proprio il contrario: cioè di partire dalle tante cose straordinarie che ci sono in Italia (o nelle diverse “Italie”), e adattare il sistema politico alla vita reale?”

        Alla Francia, Miguel, alla Francia.
        E tale scelta è all’origine di tutti i nostri mali.

  6. Mario scrive:

    Quando siete nel segreto dell’urna, ricordate l’orripilante sguardo di bergoglio quando accolse la cainita emma malino: commercio che fu somma di tutti i malefici priomananti dalla bettola santa Marta, con tavole costruite su altari multicolori e benedizioni rovesciate o omesse a beneficio dei megafoni della dissoluzione, e tutti i disastri da lui ardentemente elaborati in questi ultimi, satanici anni, e votate NO per dare un calcio in culo patafisico al duo Boschi-Renzi, e, per eterogenesi dei fini, anche a giorgio maria bertoldo: se così sarà, come ogni pellegrino nella terra dei viventi si augura dal suo spicchio di mondo immaginale, il tempo si solidificherà in spazio, e el pappa sarà risucchiato nel vortice del kali-yuga, da lui stesso, autentico pagliaccio del maelstrom da cabaret della surrealtà, screanzatamente accelerato, sino alla paralisi di ogni rito, ordine, simmetria, dignità, dottrina, onore.

  7. Z. scrive:

    Alle considerazioni di Miguel aggiungo un’osservazione mia.

    Ora, a me questo referendum lascia piuttosto freddino. Saranno i toni apocalittici che mai come ora sono stati agitati, sarà che ho altre cose di cui occuparmi. Non so.

    Però ad es. ho amici che normalmente seguono la politica senza troppo interesse che ora si stanno agitando alla grande. Forse per via del linguaggio che i sostenitori del NO usano nei loro confronti, o forse per ragioni che mi sfuggono del tutto visto che sono orgogliosamente assente dal Tomo de’ Ceffi.

    Lo stesso vale per amici sostenitori del NO e per altri che amici non sono. Per l’ANPI in questa campagna elettorale vale tutto: il Duce era meglio di Renzi, manifestazioni accanto a Forza Nuova, espulsioni e tessere non rinnovate a chi dissente dal Capo. Che è un posato signore anziano di rara lucidità per i suoi 93 anni, oltretutto, mica un hooligan.

    Non so da dove sia nato tutto questo. Dalla contrapposizione tra due alternative? boh, referenda ce ne sono stati altri. Dalla decisione gratuita di Renzi di iperpersonalizzarla? Boh, forse.

    Però, secondo me, il Tomo vi sta facendo male.

    • PinoMamet scrive:

      Mah, io ci ho messo un bel po’ di tempo per prendere una decisione, e in definitiva della questione non me ne importa tanto, anche perché c’ha ragione Roberto (e i fatti lo cosano).

      I compari del mio Tomo non mi sembrano esasperati o esagitati, però in effetti mi pare ci sia un po’ più di passione che per altri referendum, probabilmente perché Renzi lo ha messo sul personale.

      Siamo ben lontani comunque dalle passioni di quando c’era Lui (Berlusconi).

      • Z. scrive:

        Non so, a me sembra ci si agiti molto di più per questo referendum che per quelli tenutisi quando c’era Lui.

        • Moi scrive:

          Secondo Sabina Guzzanti, Lui-Lui (da non confondersi con Lui-Lui-Lui) è morto ma si è reincarnato in Lui … tutto chiaro, no ? 😉

    • Moi scrive:

      èter dis dé … 😉

      • Moi scrive:

        Trump ha detto cosa voterebbe in Italia ?

        In teoria un “SI'”, che implicherebbe una forma di governo più “all’ Americana” dovrebbe essere preferibile per qualunque Americano a prescindere. Però, appunto, in teoria …

        Inoltre, Trump dice che l’ Europa adesso si deve arrangiare … le ingerenze pro PD sarebbero (!) state, semmai, un’ ingerenza da aspettarci da parte della Clinton.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Veramente gli USA il bicameralismo ce l’hanno…

          • Moi scrive:

            Mi pare che in ze Iuesséi , ze Prèsident, abbia qualche “poterino” 😉 in più, perfino rispetto alla Francia … ch’è tutto dire !

          • Francesco scrive:

            sì ma il Presidente lo eleggono loro, tramite i grandi elettori, non dipende dalle camere

            facciamo a cambio!

            facciamo almeno come il Messico e scimmiottiamo il sistema usano

    • Peucezio scrive:

      Z.,
      “Però ad es. ho amici che normalmente seguono la politica senza troppo interesse che ora si stanno agitando alla grande. ”

      Che cacchio ci troveranno continuo a chiedermelo anch’io.
      ‘Sta storia di ‘sti referendum è davvero noiosa!
      E dire che lo stesso giorno ci sono le presidenziali in Austria e quello sì che è un appuntamento importante, non le nostre cazzate.

  8. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA

    Mi fa piacere la tua citazione del sempre tuo illustre concittadino Paolo Villaggio : NON può essere degno di te limitarti a ripetere “Populisti” a mò di Mantra come un severgnino 😉 qualunque !

    … Ricordati di Cacciari, che cito ad memoriam :

    “da molti, troppi anni … nel c.d. Occidente i peggiori massacri sociali vengono compiuti da Forze Politiche sedicenti di SX, per questo è naturale che i ceti più deboli del c.d. Occidente votino CONTRO suddette Forze !

    … NON capire questo e scandalizzarsi sulle battute sessiste, non è che un trastullo da intellettuali che dei problemi più contingenti non ce li avranno personalmente mai !”

    [cit.]

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Ricordati di Cacciari”

      Il nostro gran cattolico selvatico,

      ammiratore di Papa Francesco (mi dispiace per Mario),

      riparatore di organi di chiesa,

      ex-guardacaccia nei monti,

      un po’ ammiratore di Mussolini e comunista,

      sfrattato e senza lavoro a 65 anni,

      boscaiolo che conosce tutti gli uccelli che volano per il giardino e fa amicizia con i gatti,

      membro della santa Compagnia dei Bianchi pur essendo aretino,

      che ogni tanto lo senti inveire contro gli islamici e gli stranieri ma è amico dei più disgraziati di ogni stirpe

      e si fa il segno scaramantico della croce quando nomini Renzi,

      violento come i temporali e spietato con i farisei,

      mi racconta mentre distribuisce casse di cibo ai poveri del rione:

      “In mezz’ora, abbiamo finito tutto, qui c’è gente che è alla fame, quelli che si dicono profughi, hanno colazione e pranzo garantiti, gli italiani niente… non dico che non bisogna dare anche agli altri, bisogna dare a tutti, non è possibile che gli italiani siano ridotti così…

      Ero sull’autobus, e c’era questo qui, che l’ho riconosciuto, è un professore, mi ha aggredito perché ho difeso un povero, e allora gli ho detto, razza di ipocriti, voi renziani, voi che voterete sì, per voi i poveri possono crepare, ma io son cristiano e ho il dovere di difendere i miei fratelli, anche contro di voi!”

    • Moi scrive:

      Il severgnino 😉 di turno, è uno che riserva tutta la propria indignazione al fatto che per i CdA Aziendali manchi una specifica Legge sulle Quote Rosa … ma se ne impippa di quanti lavoratori (nonché quantE lavoraTRICI) possano venir sbattut* 😉 in mezzo a una strada dai suddetti CdA Aziendali …

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      Cacciari ha ragione.

      Dopo la caduta del Muro di Berlino, alla sinistra è venuto meno il futuro, e si è ridotta a fornire materassi sempre più sottili per attutire la progressiva sodomizzazione dei percettori di reddito fisso da parte dei proprietari di capitale.

      Ma il populismo, distinguendo fra Casta sempre cattiva e Popolo sempre buono invece che fra capitalisti e redditi fissi, contribuisce a illudere questi ultimi.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  9. Moi scrive:

    Nei “Paéssi AngloZ’àz’z’oni” , come dice l’ Untermaskietten di Frau Gruber Marco Damilano, c’è il “férplèi” 😉 perché chi perde riconosce a chi vince la legittimità di andare a governare o ad amministrare .

    In Italia questo NON sussiste … da quando ? Oserei dire fin dal 1861 😉 … ma il fenomeno si è fatto evidentissimo solo con il Suffragio Universale (che per esser tale deve includere anche le donne …) del II Dopoguerra !

    • Moi scrive:

      Nei “Paéssi AngloZ’àz’z’oni” 😉 , perfino HC l’ ha riconosciuto a DT … anche se NON tutto il di lei Elettorato !

  10. Mario scrive:

    “il tempo si solidificherà in spazio”

    Ovviamente non è mia, io sono solo un melanconico, clownesco ripetitore di minestre riscaldate e mestatore di cicoria ripassata in padella: una sorta di traviato alchimista da forno, che opera le sue partizioni da operetta estenuata a partire da collage di weekend postmoderni. In questo senso, bergoglio è interessante: inter-est, “sta tra”, tra l’inferno e satana, s’intende.
    E’ Guénon, come sai, da “Il regno della quantità e i segni dei tempi”.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mario

      “E’ Guénon, come sai”

      Ho riconosciuto la citazione, e mi piacerebbe trovare il tempo (gatti, figlioli, giardini, piddini e traducendi permettendo) di dedicarvi un po’ di tempo qui. O di spazio?

  11. Moi scrive:

    Il Ze Ecònomist 😉 sugerisce, dopo aver auspicato la Vittoria dei “NO” (che forse un po’ sorpende), l’ opzione auspicata da Francesco :

    http://www.corriere.it/referendum-costituzionale-2016/notizie/referendum-costituzionale-2016-economist-l-italia-voti-no-ccd6f106-b274-11e6-b816-d363c3de2004.shtml

    dopo Renzi, un Nuovo Governo Pirotecnico [cit. *] da Macelleria Sociale Giù Pari (che invece non sorprende affatto !)

    *
    [cit.]

    https://www.youtube.com/watch?v=ZyyCe3imqPQ

  12. Moi scrive:

    SE poi nel 2018 va su Matteo Salvini con Joe Formaggio All American Gun Mona Ministro dell’ Interno, Daniela Santanchè Unleashed PresidentA 😉 della Camera, Giancarlo Gentilini Ministro della Pubblica Istruzione “per far diventare gli odierni putèi come lui ai suoi tempi”, ecc … Francesco NON cada dalle nubi 🙂 !

  13. Mario scrive:

    Dalla stessa pagina citata da muà si può leggere:
    Boldrini pubblica i nomi di chi la insulta sui social
    Papa: Dio vuole donne libere

    Altro empio commercio tra una insignificante, torbida e terrifica icona della poltiglia genderistico-ombelicale col vento dell’apocalisse in poppa, e il papa timoniere di rotte verso l’oltrenulla da lupanare ecclesiologico. Speriamo che Iddio vi metta mano: d’altra parte, il mondo è pieno di degenerati, ed è altrettanto certo che, dipartito un apostata, se ne fa un altro.

  14. Moi scrive:

    A proposito di Sboldry Nation 😉 :

    http://www.repubblica.it/politica/2016/11/24/news/polemica_per_lo_spot_con_bimbi_contro_la_violenza_sulle_donne_sospenderlo_subito_-152700619/

    Migliaia di messaggi contro il video ideato dalla Rai per la giornata mondiale. Le associazioni: “Il messaggio che passa è che una bambina da grande sceglierà un uomo violento per marito, che non saprà mettersi in salvo, che non potrà scegliere la sua vita, che sarà picchiata e finirà in ospedale”

  15. Moi scrive:

    “Basta sessismo in rete”. E Boldrini pubblica i nomi di chi la insulta (facebook, twitter …)

    http://www.repubblica.it/cronaca/2016/11/25/news/_basta_sessismo_in_rete_e_boldrini_pubblica_i_nomi_di_chi_la_insulta-152755106/

    … qua probabilmente siamo sotto il Controllo Diretto della DIGOS, perciò tutti tranqui ! 😉

  16. Peucezio scrive:

    Prima ancora di leggere gli altri commenti, non posso non dire
    splendido articolo!

  17. Moi scrive:

    SE vince il NO … Governo PiroTènnico fino al 2018 ?

    Va be’, ma anche 😉 … Campagna Elettorale Senza Esclusione di Colpi fino al 2018 … unica consolazione : lo spettacolo quotidiano garantito !

  18. Moi scrive:

    @ ZETA

    Crozza ha appena sgamato Veltroni, che ha tradito sé stesso rispetto al 2009 ! 😉

  19. Mario scrive:

    Dopo una qualche ricerca d’archivio, per il tramite di uno scavo ermeneutico costatomi non poco in termini di sussulti situazionisti, ritengo di aver infine individuato la fonte primaria della “riforma” costituzionale, che la mostruosamente perversa ministra boschi vorrebbe imporre al nostro popolo di merda: l’ecclesiologia conciliare di “Lumen Gentium”, che decretò l’esiziale incipit della clownerie da ospedale da campo. Si tratta della bergoglionata suprema, quella che non falla, quantomeno nei desiderata dei suoi malevoli propositori: da un lato la orizzontalizzazione di una struttura gerarchica per divina istituzione, dall’altro la verticalizzazione di un delicato meccanismo di conio democristico, ed oliato per decenni a colpi di partigianerie sofisticate come il vino al metanolo. Una gnosi di massa veicolata mediante un maleodorante canale di scolo, che sussume di fatto la camera degli anziani, come bergoglio, autentico lupo fenrir del postconcilio, ingolla ogni asserto dottrinalmente retto. Appare infatti evidente il parallelo analogico tra le conferenze episcopali ed i consiglieri regionali al senato: l’artificio eretto a sistema entropico, la gnosi che si incarna nella storia, l’anarchia su cui la religione del dominio celebrerà i suoi dissonanti e appena sussurrati rituali di dissacrazione.

  20. Moi scrive:

    Governo Tecnico ?

    … Ciriaco De Mita, l’ Ultimo dei Vîc’ Democristianâz’ !

    😉

  21. Moi scrive:

    Il Maelstrom è un membro degli Strommen, giusto ? 😉

  22. Moi scrive:

    http://www.ansa.it/sito/photogallery/primopiano/2016/11/25/violenza-donne-raggi-noi-parte-civile-in-tutti-processi_ebd3002d-925b-4350-8cd4-b07190f002e3.html

    —————————–

    mi sa che la Virgy sta a fà ‘a Ilari de NoantrE … 😉

    Ma …. “il Bilancio di Genere”, “casa rifugio” vs “centro antiviolenza”, … ci vorrebbe una traduzione a cura di Paola Taverna 😉 !

    • Z. scrive:

      Al di là di Virginia, che qualcosa dovrà pur fare, mi sono sempre chiesto in che modo un Comune possa dirsi danneggiato dal fatto che una donna ha subito reato, al punto da essere ammesso come parte civile.

      Con lo stesso criterio potrebbero rivendicare lo stesso diritto pressoché tutte le organizzazioni esistenti, pubbliche e non, italiane e internazionali – tanto un modo per giustificare questa bizzarra pretesa si trova sempre.

  23. Moi scrive:

    Chi, per caso, saprebbe tradurre (dal papirazzo alle poche righe) a misura di Elettorato di Sceriffo Genty 😉 ?

    Key Words (di un’ideologia che NON esiste 😉 …) nel text :

    Gender Budgeting
    Gender Auditing
    Gender Sensitive
    Gender Platform
    Gender Mainstreaming
    Gender Gap

    [cit.]

    ————————————————–

    http://qualitapa.gov.it/customer-satisfaction/ascolto-e-partecipazione-dellutenza/rendicontazione-sociale/bilancio-di-genere/

    • Z. scrive:

      Gia “auditing” è un termine spaventevole, che preannuncia bastonate e guai.

      “Gender auditing” non ne parliamo, non voglio nemmeno sapere cosa sia 😀

  24. Moi scrive:

    -aree di genere ambientali (criminalità, sicurezza trasporti, sport, cultura ecc.)
    -aree neutre

    ———————————-

    WTF ?!

    Continuate così, con tutto ‘sto English at Dick e ce la fate … a mandar su Matteone dopo Matteino ! 😉

  25. Moi scrive:

    Endòrsementofobia o Parossismo dell’ Italica Atavica Faziosità ?

    http://www.dire.it/22-11-2016/91861-referendum-complottismo-anche-papilloma-virus-si/

    Referendum. Il Complottismo: anche il papilloma virus è per il Sì

  26. Mauricius Tarvisii scrive:

    Secondo me è stato sbagliato sommergere questo post di commenti. Si sarebbe dovuto lasciare vuoto per qualche giorno e poi commentarlo dopo averci riflettuto.
    Se non altro perché si parla di noi, quindi una riflessione individuale più approfondita forse sarebbe stata utile.

    • Peucezio scrive:

      In effetti hai pienamente ragione.
      Ma ormai è un riflesso condizionato.
      Anche se Miguel facesse un post bianco, senza una parola, nel giro di mezz’ora verrebbe fuori un mare di commenti.

      • Mario scrive:

        Le nostre sono tutte miserabili note a pie’ di pagina del prezioso incunabolo postmoderno, memoria immaginale da ultimo boulevard, pazientemente vergato da Miguel.

    • Z. scrive:

      A riflettere siamo sempre in tempo. E così possiamo riflettere anche sulle altre opinioni, quelle dei commentatori 🙂

  27. Grog scrive:

    Grog è per il PLURALISMO ASSOLUTO.
    Grog ritiene che i PIDDINI ( scusate la parolaccia ) debbano essere massacrati con UNA PLURALITA’ DI METODI anche se non nasconde di preferire metodi storici tipici della civiltà OTTOMANA E TRANSILVANA TIPO L’IMPALAMENTO, ma anche una CROCIFISSIONE DI MASSA LUNGO LE STATALI analoga alla repressione della rivolta degli schiavi nell’antica Roma non sarebbe male, forse soffrirebbero addirittura di più.
    Grog! Grog! Grog!

  28. Z. scrive:

    Per ADV e Pino, sulla moltiplicazione dei centri di spesa:

    http://www.repubblica.it/economia/2016/11/26/news/cgia_fisco_tasse-152850917/

    In linea di principio io sarei molto favorevole alle autonomie, ma sono cose di questo tipo a frenare i miei entusiasmi.

  29. Moi scrive:

    … gialloverdi sarebbe ?!

  30. Moi scrive:

    Insomma, la sola forma di “Associazione” che faccia notizia sui media Main Stream … sono le barricate in stile Gorino … lo so: è poco edificante, ma qui il discorso cessa di essere razionale e si fa emotivo. Un limite del Marxismo (che io sappia) troppo poco studiato è il “mischione” _spesso “saltabeccante”, perfino_ fra emotività da Romanticismo Ottocentesco e mero calcolo da polveroso e poderoso librone (almeno ai tempi di Karl Marx) Formulario del tutto asettico, due cose in apparenza opposte.

    D’altronde c’è cho dice anche che purtroppo è diventato molto più difficile “prendersela” con chi sta sopra : NON ci sono più “i Padroni” nel senso di personaggi acrchetipici che potevano essere Ipocriti Perbenisti che si divertivano “nel torbidume” 😉 dell’ Ottocento, né i Gaudenti Scanzonati e ostentati degli Anni Ottanta … adesso il Capitalista è un personaggio “Apolide” (paradossalmente come lo Zingaro) che esiste nei numerini (ai quali difatti, a cifre espresse in elevatissime potenze di dieci , NON corrispondono “pezzi di carta”, men che meno ricchezze materiali …) che sposta con dei gingilli elettronici in giro per il Globo Terracqueo.

    Insomma : sono solo numerini con sboranta zeri, fini a sé stessi, esistenti solo su degli schermi … che reggono le sempre più incerte _ anzi “precarie” …_sorti del Pianeta …

  31. Moi scrive:

    chiedo scusa, ho sbagliato post … rispondete (se volete) nel post (al momento) ultimo

  32. Moi scrive:

    Per chi volesse rivalutare Trump e la Marine “da SX” con la Formula Animalismo > AntiRazzismo be’ … girano “video choc” di un “Ado Beur” che lancia un gatto contro un muro (va be’, sarà secolarizzato … con una religione “della Madre Patria” in cui è più grave farlo a un gatto che a un apostata) e una “Spic Teen Chick” che con molta meno violenza fa la stessa cosa a un cagnolino (ma con un cagnone che le ringhiasse contro, si cagherebbe addosso).

  33. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Il Mago Otelma voterà come il sottoscritto e come Grog:

    http://www.nextquotidiano.it/mago-otelma-vota-no-al-referendum/

    ” 17 Operatori dell’Occulto riconosciuti dall’Ordine, ben consapevoli del grave pericolo rappresentato dal signor Matteo Renzi – aspirante alla Dittatura più o meno larvata – nell’intento di risparmiare più gravose sciagure al popolo italiano,daranno vita ad un possente Rituale propiziatorio finalizzato alla sconfitta del predetto in occasione del nefasto plebiscito da lui fortemente voluto,col concorso di complici di varia natura ed in particolare dell’apparato mediatico,in gran parte asservito alle sue brame di potere.

    Il possente Rituale emarginativo avrà luogo sulle colline di Firenze,in un sito messo a disposizione da un Operatore affiliato all’Ordine,domenica ventisette novembre 2016:lo scopo primario sarà la sconfitta dell’aspirante tiranno e la sua emarginazione definitiva.

    Principierà a Mezzanotte e sarà presieduto dal Divino Otelma,Presidente Nazionale ODODI ed Europeo ODODE. Gli Operatori che non avranno la opportunità di partecipare personalmente,stabiliranno una colleganza energetica dai rispettivi siti di operatività disseminati in tutta Italia. L’Ordine esorta i cittadini italiani – nel loro interesse e delle future generazioni – a votare NO il 4 dicembre!”

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