Il curioso simbolo del sito Ummati Fajrun, “Un’alba per la mia comunità”, che pubblica i comunicati di al-Hayat Media e dell’Isis.
Certe cose vanno studiate da almeno due punti di vista, contemporaneamente.
I percorsi del petrolio, e i percorsi delle immagini.
Non riconosco l’arma … è la solita mitragliatrice sovietica?
Il gatto invece si chiama Fuffy
Fuffy?
No, decisamente è Mu’izza.
Il gatto è l’antimaiale, direi.
nel senso che è carino, non puzza, non serve a un cavolo? il ritratto di Civati, direi
A me invece risulta che tenesse lontano le pantagane pestilenziali … almeno nell’ Antichità.
Cmq dire “gatto” è, per quanto generico, di gran lunga meno generico che dire “cane” … se gli attuali Windsors si tengono a corte degli insulsi botoli Corgi pur avendo in patria una razza possente come l’ English Mastiff, un “corrispettivo” 😉 motivo c’è !
Pingback: L’antigatto | Kelebek Blog
Insomma, un hijab di Hello Kitty (avvistato personalmente !) è meno “haram” delle apparenze …
Comunque,di per sé, considero un hijab alla stregua dei sandali con i calzini : un abbigliamento che non gradire è legittimo, ma che non va delegittimato.
La differenza fra coprire un “volto” e un “capo”, da noi si chiama “usta” 😉 e NON può essere in contrasto con alcun Vero Dio ! 😉
La differenza si chiama usta? o è il volto, piuttosto, che si chiama musta? 🙂
a proposito di Isis e gattini
https://ilfiumeoreto.wordpress.com/2014/08/08/alleyesonisis-la-nascita-del-califfato-in-diretta-su-twitter-con-tanti-teneri-gattini/