“Tanto ardore di novità”

Su al Bellosguardo, vicino al boschetto umido dove crescono le piccole fragole, e un tempo c’era la Confraternità dei Ciccialardoni, c’è la chiesetta dei Santi Vito e Modesto.

E lì troviamo questa lapide di Giovanni di Giulio, Marchese Barbolani dei Conti di Montauto, i cui avi pare fossero già assai attivi primi dell’anno Mille.

Le lapidi sono sempre affascinanti: se non raccontano certamente la verità sulle persone che commemorano, ci dicono involontariamente tutto sull’epoca in cui sono state scritte.

Ma è particolarmente interessante leggere cosa avviene in un’epoca di “tanto ardore di novità” come quella in cui visse Giovanni Barbolani, 1779-1858.

A
GIOVANNI DI GIULIO MARCHESE BARBOLANI DEI CONTI DI MONTAUTO
CAVALIERE DELL’ORDINE DI S. STEFANO P.M.
CIAMBERLANO DI FERD. III E DI LEOPOLDO II
GG.DD. DI TOSCANA
UOMO DI FEDE SINCERA E DI ARDENTE PIETA’
CH’EBBE LA RELIGIONE A GUIDA DELL’OPERARE
ED A CONFORTO DEL SOFFERIRE
FU NELLA ECONOMICA AMMIRATO
DI GRAN SENTIMENTO PRUDENZA E ONESTA’
ONDE TOLSE DAL TEMUTO STERMINIO
L’AVITO RETAGGIO
E ASSICURO’ E CREBBE I PATRIMONI
DELLE SACRE VERGINI E DEI PUPILLI.
MARITO E PADRE DI RARO ESEMPIO
DA FARSENE SPECCCHIO I PRESENTI
PER RICHIAMARE I LODATI COSTUMI
CON LE VIRTU’ CITTADINE E CRISTIANE
CHE LUI FECERO DEL BEL NUMER’UNO
DELL’ISTITUTO SOCCORRITORE ALLA POVERTA’ VERGOGNOSA
E DI QUEL CHE SUSSIDIA LA MANIFESTA INDIGENZA
IL CORSO DELLA SUA VITA DALL’ANNO MDCCLXXVIII
AL XXIII MARZO MDCCCLVIII.
FU PER SOBRIETA’ CONTINENZA EQUANIMITA’
PROSPEROSO ONORATO TRANQUILLO
E LA SUA MORTE SI DEPLORO’ DA CHI SCORGE COL SENNO
IN TANTO ARDORE DI NOVITA’
MINACCIARSI LA PERDITA DI OGN’ORDINE ANTICO
GIULIO CON I FIGLI GIOV.FERD. E FEDERIGO
FECERO SEGNO DI ONORANZA E DI AMORE
AL PADRE ED ALL’ [?]IMO

marchese

Questa voce è stata pubblicata in Firenze, mundus imaginalis e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

490 risposte a “Tanto ardore di novità”

  1. habsburgicus scrive:

    ci leggo un prudente attacco al “liberalismo” ormai in procinto di vincere (forse AVEVA già vinto quando fu fatta l’iscrizione che potrebbe essere posteriore al 27 aprile 1859)
    l’aver ricordato Leopoldo II..
    il biasimo, temperato, all’ardore di novità
    il carattere “religioso” della persona (anche se la Chiesa non è nominata)
    tutto lascia pensare ad un rimbrottio di aristocratici conservatori cattolici (e, nella sostanza, legittimisti) verso i liberali ed i critici del Granduca

    • Lanzo scrive:

      Il bello di questo sito e’ che si parte da una lapide di un nobiluomo (che magari sara’ stata pure na’ brava perzona) e si parte a razzo con Saddam o Bashar.
      Non so chi lo disse, – non e’ un pensiero particolarmente originale – mi era venuto in mente a me 18enne quando andavo al cimitero del Verano a Roma a visitare la tomba di mio padre. Il Verano e’ grande, durante il percorso leggevo tutte ste’ vecchie lapidi: padre affettuso, sposo ecceziunale et cetera – e mi domandavo, ma i fii de na mignotta, fedigrafi, ladroni, incestuosi, criminali ma ndove stanno seporti ? Ce sara’ un cimitero a parte ?

      • Miguel Martinez scrive:

        ” mi domandavo, ma i fii de na mignotta, fedigrafi, ladroni, incestuosi, criminali ma ndove stanno seporti ? Ce sara’ un cimitero a parte ?”

        🙂

      • Francesco scrive:

        e dai, certe cose non le si mette sulle lapidi … mi pari il mio vecchio prof di italiano, il prete che mi ha sposato, uomo intelligente e ricco di umanità ed esperienza

  2. Francesco scrive:

    OT

    x Hasburgicus: cosa ne pensi dello scontro Ferrara-Blair?

    alla fine dobbiamo tutti correre dietro al Saddam di turno, sperando (pregando chi crede) per tempi migliori e, nell’immediato, che il principe non si svegli col maldipancia? o almeno tale è il destino degli arabi, persiani, pakistani e afgani nel presente e nel futuro prevedibile?

    ciao

    • habsburgicus scrive:

      su Blair, meglio tardi che mai 😀
      attaccare Saddam fu una follia, anzi peggio, un crimine contro gli interessi dell’Europa !
      sembrerà qualunquistico (e io amo, e molto, la profondità quando è opportuna..ma ci sono casi in cui è il qualunquismo ad aver ragione !) ma in certi Stati ci sono, purtroppo, solo due possibilità..o la tirannide “laica” alla Saddam o i fanatici ! tertium non datur
      e mettersi contro Saddam al grida di “vogliamo la democrazia”, è fornire su un piatto d’argento il potere ai fanatici
      non diversamente sta accadendo oggi in Siria..anziché appoggiare IN TOTO Assad (che per fortuna ha Mosca, per il momento) lo si critica, i più imbecilli magari pure in buona fede :D, senza rendersi conto che se Assad cadrà, tutti i cristiani saranno sterminati e la notte buia più estrema calerà sul popolo siriano..)
      ma forse alcuni lo capiscono..ed è questo che vogliono 😀

      • Miguel Martinez scrive:

        “attaccare Saddam fu una follia”

        Su questo, non sono affatto d’accordo.

        Credo che sia stata un’iniezione keynesiana di quelle straordinarie, muovendo somme enormi di denaro. Forse ha ritardato di anni la crisi economica in arrivo. E probabilmente ha avuto ricadute positive anche su tutto un indotto internazionale: tanto per dire un dettaglio, pensiamo agli addetti alla sicurezza agli aeroporti, o ai venditori di metaldetector.

        Sicuramente ha dato anche una spinta formidabile all’innovazione tecnologica.

        Non credo nemmeno che abbia danneggiato gli interessi dell’Europa.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          In effetti l’alternativa sarebbe stato iniziare una guerra fredda contro il Canada.

          P.S.: non mi stancherò mai di suggerire il film Operazione Canadian Bacon 😀

          • Lanzo scrive:

            @ Mauricius
            Me fido, e mi vedro’ sto Canadian Bacon.
            Tu guardati il piu’ ed il meno – con Franchi ed Ingrassia – entrambi perfetti nei rispettivi ruoli.

        • Francesco scrive:

          strano, non ricordo una crisi da carenza di domanda in quegli anni

          mi puoi rinfrescare la memoria?

          grazie

        • daouda scrive:

          Un ritardo CHE HA PEGGIORATO le condizioni della crisi.

        • Lanzo scrive:

          Un sacco di imprese ammerigane ci hanno fatto miliardi di dollari (blackwater, kellogg (niente a che vedere con i corn flakes) et cetera – sopratutto, ma non viene menzionato mai, Saddam voleva vendere il petrolio in Euro ed anche altre valute, quella e’ stata la sua fine.
          Idem Gheddaffi – ma non le sapevano ste’ cose ? Che se ti azzardi a toccare il $ muori.

          • Miguel Martinez scrive:

            Io sono in linea di massima d’accordo con te: i fatti storici recenti sono più o meno quelli, ed è ipocrita chi lo nega.

            Dove ho qualche dubbio è nel separare gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita o Israele da tutto il resto. E’ una questione delicata, e molto ideologica, mi ricordo di epici scontri tra “negriani” e “antimperialisti” su questo tema: i primi dicono che l’Impero è ormai mondiale e quindi basta che le Moltitudini ovunque si ribellino; i secondi dicono che l’Impero si regge su un forte squilibrio tra nazioni ricche e ben armate e paesi disgraziati.

            Credo che ci sia del vero in entrambe le tesi.

            Esistono squilibri enormi, che sono alla fonte delle migrazioni, delle guerre e di grossi guadagni. Ma poi i capitali si spostano virtualmente in un istante tra New York, Singapore, Dubai o Francoforte, per cui i potenti ovunque hanno interessi abbastanza simili.

          • Francesco scrive:

            questa storia di vendere il petrolio in euro mi pare una classica leggenda urbana: salta fuori a ogni sommovimento in un paese petroliero, non ci sono riferimenti a documenti, non è neppure chiaro quanto danneggerebbe gli USA

            però fa figo negli ambienti “duri” anti-yankee

      • roberto scrive:

        “pensiamo agli addetti alla sicurezza agli aeroporti, o ai venditori di metaldetector.”

        pensa però che le spese extra per la sicurezza degli aeroporti le pago io passeggero (o contribuente) pagando lo stipendio degli addetti alla sicurezza con dei soldi che avrei potuto utilizzare, chessò, in prosciutti e birra (settori quindi danneggiati da quello stesso fenomeno che avvantaggia gli addetti alla sicurezza)

        pensa poi ai soldi letteralmente bruciati. certo, i soldati o i fabbricanti di munizioni ne avranno approfittato, il resto della società no

        no, non sono sicuro che il tuo metodo per calcolare vantaggi e svantaggi sia corretto, o almeno tende a vedere i vantaggi per certi settori dimenticando gi svantaggi per gli altri

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          In che altro settore gli USA possono spendere denaro pubblico a profusione senza che il presidente di turno sia chiamato comunista?

          • roberto scrive:

            nessuno avendoci mai provato non si può sapere….

            comunque Habsburgicus parlava di europa

          • Francesco scrive:

            e a cosa dovrebbe servire spendere denaro pubblico a profusione?

            comunque ne hanno speso di più in banche e assicurazioni, di recente

            😉

          • Lanzo scrive:

            Il termine “comunista” negli USA e’ abusato come il termine “fascista” da noi.
            E’ roba da lavaggio mentale, cani di Pavlov.

        • Miguel Martinez scrive:

          “no, non sono sicuro che il tuo metodo per calcolare vantaggi e svantaggi sia corretto”

          Nemmeno io, ovviamente, perché non sono certo competente come economista.

          Però – con tutti i limiti della mia incompetenza – penso che si possa benissimo fare un bel lancio dell’economia a breve termine, giocando sui debiti.

          E se tu forse avrai meno soldi per la birra, ci saranno migliaia di venditori di bandierine americane che si saranno potuti permettere più birre, per cui poggio e buca fa piano.

          • Miguel Martinez scrive:

            E comunque mi sembra anche corretto partire dal presupposto che chi ci domina abbia una notevole intelligenza pratica, che è cosa ben diversa dalla intelligenza chiacchiera.

            Si tratta di persone che per arrivare dove stanno, hanno passato una serie innumerevole di prove.

            Tra il sottoscritto e chi comanda davvero, esisteranno almeno mille livelli gerarchici di selezione.

            Però alcuni li colgo subito: ci sono persone che io ritengo ignoranti e ottuse, che però stanno più in alto di me, perché hanno superato una serie di prove. Hanno saputo fiutare l’aria, cogliere istintivamente a chi legarsi, saputo dire la battuta giusta al momento giusto, saputo intimidire chi andava intimidito e saputo non intimidire chi non andava intimidito.

            Da lì si sale sempre, sempre più in alto, e alla fine chi comanda, per quanto ci possa dispiacere, dal momento stesso in cui comanda, è più intelligente di noi che non comandiamo.

            Chiaramente, possiamo far finta che i consiglieri di Bush fossero degli stupidi, se prendiamo come metro le balle che hanno raccontato sulla “diffusione della democrazia” e tutto il resto. Ma siamo tra persone adulte, e sappiamo benissimo che se non ci credevamo nemmeno noi che siamo qui in fondo alla scala gerarchica, non potevano essere certamente così cretini da crederci loro.

            • Miguel Martinez scrive:

              E’ un po’ la storia della vuppi e a’ rracina, la volpe e l’uva.

              Chi come noi non ha potere, si vendica sui potenti accusandoli di avere “sbagliato”, di essere “stupidi”, di essere “incapaci”.

              Nel testo di Fedro (rubato da Wikipedia):

              « Spinta dalla fame una volpe tenta di raggiungere un grappolo d’uva posto sin alto sulla vite, saltando con tutte le sue forze. Non potendo raggiungerla, esclama: “Non è ancora matura ; non voglio coglierla acerba!”. Coloro che sminuiscono a parole ciò che non possono fare, debbono applicare a se stessi questo paradigma. »

          • Roberto scrive:

            “E comunque mi sembra anche corretto partire dal presupposto che chi ci domina abbia una notevole intelligenza pratica”

            Io invidio il tuo ottimismo, e lo dico in un periodo in cui ho maturato la quasi certezza (prima era un sospetto) che “chi ci domina” non abbia la minima idea di quello che sta facendo.
            Temo che siamo alla mercé di una massa di apprendisti stregoni che non sono capaci di vedere oltre tre giorni, e se anche fossero capaci non ne avrebbero nemmeno interesse….
            🙁

            • Miguel Martinez scrive:

              “Io invidio il tuo ottimismo, e lo dico in un periodo in cui ho maturato la quasi certezza (prima era un sospetto) che “chi ci domina” non abbia la minima idea di quello che sta facendo.”

              Credo che ci sia un malinteso.

              Sanno fare, individualmente, ciascuno il proprio interesse.

              In questo sono più bravi di noi.

              Poi è chiaro che non hanno alcun motivo per fare il “nostro” interesse, ma perché mai dovrebbero?

              • Miguel Martinez scrive:

                Credo che ci sia anche un altro motivo di incomprensione. Chi arriva al potere, a certi livelli almeno, possiede una straordinaria dote di passività mentale.

                Sa pronunciare qualunque luogo comune nel momento stesso in cui le masse se lo aspettano. Sa farsi massimo comune denominatore (e non fatevi ingannare da quel grandioso “massimo”) tra ogni possibilità banalità.

                In questo senso, sa essere perfettamente stupido, mentre noi sappiamo solo imitare goffamente la stupidità, e ci sgamano subito.

              • Miguel Martinez scrive:

                Nel nostro piccolo, ci siamo scontrati con livelli sovrumani di apparente stupidità, in persone che stavano al di sopra di noi.

                Ma è una stupidità genialmente adatta al ruolo, che permette a quella persona di eliminare ogni concorrenza.

                Un vero stupido sarebbe troppo intelligente per sopravvivere.

          • Roberto scrive:

            Sui venditori di bandierine e security aeroportuali, secondo me devi chiederti se sono numericamente più dei Roberti e Miguel che indirettamente li pagano

          • roberto scrive:

            caro miguel,
            forse in realtà pensiamo a due cose diverse.

            non voglio dare troppi particolari che sarebbero inutili e noiosi, ma nel mio caso mi è capitato recentemente di seguire un procedimento legislativo abbastanza importante per una cosa che, egoisticamente, riguarda direttamente la mia vita professionale, e, meno egoisticamente, ha una grande importanza, indiretta, per tutti.

            ebbene, la decisione finale, che è una pura follia, scritta con i piedi, senza nessun senso, senza capo né coda, che costerà fantastiliardi che verranno letteralmente gettati dalla finestra, è dipesa da:

            1. cazzari che parlano senza avere la minima idea di quello che dicono, ma gli piace dirlo;
            2. divinità iraconde che esercitano un potere malvagio solo per il puro gusto di esercitarlo;
            3. ingenuotti pigri e fessi che fanno quello che gli si dice senza riflettere;
            4. bambini viziati che litigano (tu non hai votato quella cosa per me? beh io non voto questa per te);
            5. irresponsabili che preferiscono avere un fagiolo oggi e subito anche se rinunciano (più o meno consapevolmente) alla pianta domani (questi sono i furbacchioni di cui parli tu)
            6. filosofi esperti dei massimi sistemi che però non sanno da che parte si gira il cacciavite per svitare o per avvitare
            7. (questa è una caratteristica dell’europa) stati membri che guardano solo al loro più micragnoso interesse (bruciate tutto, basta che mi date un posto da direttore di qualcosa per un mio cittadino)

            poi certo potrei pensare che dietro c’è un piano malvagio della spectre per distruggere l’europa, ma credo che ci sia semplicemente la fauna descritta ed un cirinopomicino qualsiasi contento perché avrà avuto una poltrona oggi…e che non si rende conto che la perderà tra sei mesi (giuro, a cose fatte gliel’ho fatto notare e a momenti mi sveniva davanti agli occhi)

            vabbé, un bel whisky e tutto passa….

            • Miguel Martinez scrive:

              Cerchiamo di capirci.

              Io per intelligenza intendo la facoltà darwiniana che permette di sopravvivere e di fare ciò che si desidera.

              Togliamo il caso – importantissimo – della semplice nascita che ti inserisce in una casta, e qui Habs ha pienamente ragione: si può essere stupidi e fortunati, come il figlio di Bossi.

              Roberto fa un elenco meraviglioso di gente che effettivamente detiene il potere, cioè che può decidere di chi, come noi, non lo detiene. Sembra il Comune di Firenze al completo, meno le frizzanti battute del sindaco simpaticone.

              Bene, le persone che descrivi non mi sembrano particolarmente stupide.

              1. Qualcuno sa dire cose a caso, che però lo aiutano a tenere il posto.
              2. Qualcuno sa ispirare terrore al momento giusto.
              3. Qualcuno sa guadagnarsi la fiducia di chi è sopra, facendo sempre ciò che gli viene detto.
              4. Qualcuno sa cogliere ogni occasione per ricattare i propri rivali e per negoziare vantaggi con loro.
              5. Qualcuno vuole fagioli oggi e li ottiene, non credendo particolarmente alle piante domani.
              6. Qualcuno sa spacciarsi per intellettuale.
              7. Qualcuno sa ottenere posti da direttore per gente che poi li aiutetrà a loro volta.

              Tu, che su questo blog faresti sicuramente più bella figura di qualunque di loro, sei nei loro confronti quello che subisce.

              • Miguel Martinez scrive:

                Sempre sull’intelligenza…

                Avendo a che fare quotidianamente con i micro-potenti, quelli del Comune (che però somigliano tanto ai mitici eurocrati di Roberto), ho imparato a rispettarli.

                Intanto, percepiscono con grande sensibilità il pericolo costituito da qualunque cosa si muova, da qualunque idea originale, percependovi un potenziale sorpasso.

                Hanno memoria lunga, per cui sanno aspettare a lungo prima di colpirti.

                Sanno come comprarti, ma si accorgono subito se non ti fai comprare; ma anche lì sanno fare buon viso a cattivo gioco.

                Mentre sanno come impedire ad altri di fare, sanno anche come non fare, in modo da non venire stroncati da altri.

                Tutte arti che mi mancano, e infatti loro comandano e io obbedisco.

          • Francesco scrive:

            Miguel

            per quanto tu sia notevolmente intelligente e abbia un passato di addestratore di guerriglieri, sei straordinariamente incapace di pensare in modo sistemico (tranne che per l’Oltrarno!)

            ti fermi al livello micro (il singolo burocrate che fa oggi quelli che gli serve oggi) e ignori (apposta?) le conseguenza macro (Firenze che affonda)

            ora, nel bel confronto con Roberto è lui a vedere le conseguenze generali

            in ogni caso, non so perchè ma sento la mancanza di un bunker sotto casa, dopo avervi letto

            PS Blair non è molto furbo, con i tuoi parametri, giusto?

          • daouda scrive:

            Non si chiama intelligenza quel di cui tu parli. Se cedi su questo punto, te ne fai collaboratore, diventi un vittimista piagnone, e giustifica le loro merdate.

          • paniscus scrive:

            Sa farsi massimo comune denominatore (e non fatevi ingannare da quel grandioso “massimo”)
            —————————-

            Che sia messo a verbale che in matematica, in effetti, il cosiddetto “minimo comun denominatore” è un numero GRANDE, a volte grandissimo, quasi sempre molto più grande dei singoli fattori dai quali è stato ricavato all’inizio…

            Il motivo per cui sia stato indebitamente importato nel linguaggio comune (e specialmente politico) come sinonimo di “obiettivo minimo possibile”, mi è ignoto.

            L.

          • Z. scrive:

            Dev’essere come “equazione” che viene usato regolarmente al posto di “uguaglianza”, o “teorema” che viene usato regolarmente al posto di “assioma”.

            “Teorema”, in quest’ultima accezione, nasce negli anni Settanta, nei processi per terrorismo: i difensori degli imputati probabilmente non avevano mai capito la differenza tra un teorema e un’assioma 😀

          • Z. scrive:

            Miseriaccia, ciài raggione pure tu 😀

      • roberto scrive:

        invece sono d’accordo praticamente su tutto con Habsburgicus

      • Lanzo scrive:

        @ Habs
        Io lo capisco,

  3. PinoMamet scrive:

    Ma, in tanto ardore, non ci stiamo scordando della parte più importante?

    Chi sono i Ciccialardoni??

  4. Z. scrive:

    Forse non ho letto bene la lapide, ma non ho capito un tubo di quel che ci sta scritto. Oltre tutto, leggerla mi dà una sensazione simile al mal d’auto.

    • PinoMamet scrive:

      In effetti dovrei rileggerla più riposato, ma non mi pare che la sintassi fili proprio liscia, secondo me ci sono alcune cose che non tornano
      (del resto, lapidi e incisori hanno un costo, perciò se c’era qualcosa di sbagliato si sarà tentato al massimo di risistemare nella riga successiva… magari peggiorando chissà la situazione 😉 )
      e il linguaggio non aiuta di certo…

      • Z. scrive:

        A Cortina c’era, fino a qualche anno fa, una bancarella dove i commercianti tenevano un gufo. Sembrava piuttosto a disagio, forse perché aveva due gran occhi pallati in pieno giorno. Ma era comunque un animale molto bello, e poi io sono di parte (mi piacciono molto i gufi, che da quando Renzi è premier sono peraltro tornati di gran moda).

        Qualche anno fa il gufo è morto e i padroni gli hanno fatto fare una lapide con una scritta in numeri romani che credo volesse essere l’anno della morte:

        MIIX

        Avrei voluto dire loro che avevano un credito nei confronti dell’incisore, ma non me la sono sentita.

        • MOI scrive:

          Nelle culture nordiche (dalle Alpi alla Scandinavia comprese) i gufi tradizionalmente “portan bene” …

          Qualche anno (sotto Monti, più o meno) fa invece, venne di gran moda il gecko, pochissimo noto prima almeno dove non si trova comunemente …

        • Lanzo scrive:

          Il gufo e’ un animale notturno. Venire esposto al sole, sara’ stata una tortura – chi lo sa, forse era l’incarnazione di qualche serial killer poi punito in base a concetti buddisti, induisti ?

      • Lanzo scrive:

        Visto che e’ morto ad 80 anni – non dovrebbe aver vissuto una vita scellerata… Pensate solo alle malattie veneree…

  5. habsburgicus scrive:

    @Miguel
    per quanto ci possa dispiacere, dal momento stesso in cui comanda, è più intelligente di noi che non comandiamo.

    stai cadendo in una sorta di “calvinismo” Miguel 😀 o hegelismo (più nobile), fate voi
    innanzitutto perché la frase abbia un po’ di senso avresti dovuto scrivere “potenti” [ciò è lapalissiano] o all’inglese “successful” [su questo non ci piove]
    poi, “sopravvaluti” troppo i politici dell’oggi..se arrivano lì, di norma, non è questione di “intelligenza” [anche se non tutti sono del tutto “stupidi”..ma ci sono anche quelli e più di quanto tu possa immaginare :D] bensì di “altro” (amoralità, cattiveria, opportunismo, ma anche innocuità per chi comanda DAVVERO ecc)…fra cui, non per “marxisteggiare”, FORTUNA, legami di famiglia, censo, nascita, amicizie e collegato a tutto ciò, logge et similia [dove, per entrate, devi avere certe “caratteristiche”..altrimenti ci sarebbe la fila 😀 e se non sei cooptato per definizione in certi luoghi non puoi neanche avvicinarti..é un circolo “chiuso”]….per dire, ma è solo un esempio e neppure il più pertinente, se uno ha i soldi e/o gli agganci per “studiare”, frequentare, Harvard ipso facto è considerato capax imperii :D..anche se ignorantissimo, nei fatti ! [questo nell’Italia di oggi, esterofila e americanofila]
    no, stavolta sbagli 😀

    • habsburgicus scrive:

      confido che intervenga anche Mirkhond..l’argomento è interessante e il suo parere non può-né deve-mancare !…e tutti, a partire da Roberto che ci offre una prospettiva extraitalica..pure Thyrrhenus che sembra averci abbandonato…e Peucezio (idem)..e quel commentatore (di cui adesso non mi sovviene il nome) che aveva 2-3 mesi fa scritto penetranti e taglienti righe contro il mondo accademico attuale italiano, del genere “e voi credete che le Università oggi abbiano qualcosa a che fare con lo studio e la ricerca ?”..mi farebbe veramente piacere se facesse un’epifania !

    • Roberto scrive:

      Sono d’accordo ma mi viene il sospetto che Miguel non parla dei politici.

      Per Harvard, almeno per quel che riguarda le cose che conosco, puoi avere soldi ed amicizie ma se non sei almeno un po’ bravo non la finisci

      • habsburgicus scrive:

        e chi ha detto finirla ? 😀 infatti ho messo pure “frequentare”

        • habsburgicus scrive:

          P.S
          se non parla dei politici, ancora peggio !
          perché in tal caso sei influente se hai le palanche e/o sei nato nella famiglia “giusta” “!..e queste cose non dipendono dalla tua intelligenza, e spesso (la seconda) neppure da te !
          ammetto che l’intelligenza (ma direi più “furbizia” e “pelo sullo stomaco” serva per mantenere le proprie posizioni, questo sì…ma anche lì, chi fa parte della classe “dorata”, a meno che sia proprio super-stupido (chessò, regalare a piene mani a TUTTE le zoccole che incontra…comprare una casa cinematografica solo perché una delle proprie amanti possa farci la diva..e questo non una tantum, ma in modo sequenziale :D) non ha bisogno dell’ “intelligenza”….non affonda neppure con una “stupidità” doppia o tripla del “normale “!

    • Lanzo scrive:

      e se non sei cooptato per definizione in certi luoghi non puoi neanche avvicinarti..é un circolo “chiuso”]…
      Come diceva George Carlin (RIP) – vado a memoria… they have all the money, all the best lands, they have the judges and politicians in their pockets – but you must belong to the “Club” and you and I – ain’t in it !

  6. habsburgicus scrive:

    P.S
    il tipo è 1778-23/3/1858 e non 1779-1859

  7. habsburgicus scrive:

    1779-1858

  8. MOI scrive:

    SEGNALAZIONE

    http://it.radiovaticana.va/news/2015/10/29/p_livio_radio_maria_web_araba_per_cristiani_perseguitati/1182953

    Padre Livio presenta al Papa Radio Maria web araba per i cristiani perseguitati

    وقالت ملكة السلام أن الشيطان هو محلولا من السلاسل

    waqalat malikat alssalam ‘an alshshaytan hu mahlulaan min alssulasil

    ———

    adesso su Google Translate han messo la “traslitterazione” almeno per le principali lingue con alfabeto NON-Latino …

  9. roberto scrive:

    Sul’intellienza faccio un esempio

    siamo su una nave che va dritta verso un iceberg.

    tizio, se ne accorge, corre a chiudere a chiave le porte delle cabine di seconda e terza classe per essere sicuro di avre posto sulla scialuppa, cosa che effettivamente gli riesce spingendo a mare una famiglia con bambini.
    raggiunge il suo obbiettivo e si trova in mezzo all’atlantico in tempesta su una scialuppa, senza radio (perché se l’è dimenticata) né giubotto di salvataggio (l’ha dato ad un tizio per tenerlo buono)

    su un’altra nave, stessa situazione, caio corre sul ponte di comando, prende il timone e prova a schivare l’iceberg. ovviamente non sa che fare col timone e dirige la nave dritta dritta sull’iceberg. la nave affonda.

    il terzo corre a chiamare il comandante (che stava gozzovigliando al bar). invertono i motori, girano il timone, intanto fanno scattare l’allarme e salvano la nave ed i passeggeri

    per me il primo è un cinico furbo, ma un vero coglione.
    il secondo un pirla di buona volontà
    il terzo è intelligente

    • Miguel Martinez scrive:

      “il terzo è intelligente”

      Ma forse il primo ha in mente ciò che successe al quarto:

      il quarto corre a chiamare il comandante (che stava gozzovigliando al bar). Il comandante lo fa accusare di aver violato il regolamento che vieta di disturbare il comandante nell’esercizio delle sue funzioni (quella di verificare la corretta distanza tra le sedie del bar) e dà il suo posto al barista.

      • Francesco scrive:

        e poi tutti e tre affondano nell’Atlantico gelato

        dovremmo considerare di più quello che è successo in Somalia, credo

      • Francesco scrive:

        PS il quinto, quello avveduto, fa balenare al comandante le interviste che potrà rilasciare raccontando come ha eroicamente salvato la nave e i passeggeri, grazie al fatto di essere rimasto al timone per 10.000.000.000 ore di seguito senza mai gozzovigliare

        e si salva la pelle e si fa un debitore …

        • roberto scrive:

          il quinto è andreotti
          😀

          • Francesco scrive:

            vorrei essere io, sarei onesto intelligente e avveduto. invece è già tanto cercare di essere onesto

            il problema è che fino a quando la nave non affonda, il comandante reagisce come da ipotesi 4

            quando affonda, di solito lui è scappato in elicottero

            🙁

        • Miguel Martinez scrive:

          “e si salva la pelle e si fa un debitore …”

          ma non salva il capitano da un processo per non aver imposto le distanze regolamentari tra le sedie al bar della nave ormai affondata. Per questo il capitano, che non è stupido, preferisce gozzovigliare e poi fare la fuga in elicottero.

          • Miguel Martinez scrive:

            Comunque, vi porto un esempio piccolo piccolo, ma concreto.

            C’è una ludoteca, in cui da due anni una musicista tiene, una volta a settimana, un corso gratuito di violino per i bambini. E’ un po’ il fiore all’occhiello della ludoteca, un’attività che piace moltissimo alle famiglie e ha un forte valore.

            Poi la musicista si è trasferita altrove, e abbiamo trovato una nuova musicista, disposta a venire una volta a settimana dall’altro capo della città per fare gratuitamente un corso di violino ai bambini.

            Il funzionario del Comune responsabile ha vietato che desse le lezioni, adducendo come motivo che il “rumore” (sic!) avrebbe potuto arrecare disturbo.

            Credo che il funzionario si sia comportato in modo estremamente intelligente.

            Ha fatto bene a non vietare alla musicista precedente di fare le lezioni, perché non è opportuno essere accusati di aver tolto qualcosa. Mentre non c’è problema, invece, a impedire cose che ancora non esistono.

            E’ vero che l’attività avrebbe potuto dare una notevole fama alla ludoteca. Questa fama probabilmente non sarebbe stata per nulla gradita dai funzionari responsabili di altre ludoteche, che avrebbero fatto tutto il possibile per danneggiare quindi il funzionario autorizzante, sospettato di voler emergere con una trovata pubblicitaria.

            Nessuno poi protesta per le cose che non ci sono; mentre per una cosa del genere, avrebbero potuto protestare in tanti. Ad esempio, i musicisti che fanno corsi a pagamento e non possono competere con un’attività del tutto gratuita; o qualche nemica personale della musicista, che avrebbe potuto prendere un controllo di sicurezza ed eventualmente il sequestro dei violini: c’è sempre il pericolo che una corda si stacchi e graffi qualche bambina, i cui genitori potrebbero immediatamente fare causa al Comune, che si rivarrebbe subito sul funzionario.

            La musicista poi non risulta iscritta al Partito, e nemmeno in rapporto di parentela con nessuno che possa per ritorsione creare problemi al funzionario.

            Il funzionario ha saputo fare in un istante tutti questi ragionamenti (e sicuramente molti altri che i nostri piccoli cervelli non riescono a immaginare) e in una frazione di secondo ha saputo fare la scelta più intelligente.

            • Miguel Martinez scrive:

              “La musicista poi non risulta iscritta al Partito”

              Ho citato il Partito, ma dovrei citare anche le altre realtà a cui un funzionario non può dire di no: la Chiesa (in qualcuna delle sue innumerevoli diramazioni) e i Grandi Cognomi Storici, dal suono vagamente longobardo, nonché qualche straccivendolo arricchito in tempi recenti con la scusa della Moda.

              Ma l’intelligenza del funzionario è tale da riconoscere immediatamente anche quando è il caso di sciogliere, e non solo di legare, il suo oggetto simbolico più prezioso: il nastro bianco e rosso che delimita i divieti.

          • Francesco scrive:

            sicuro? la fedeltà al regolamento è così forte da opporsi anche a un uomo di successo?

            orpo

            poi dicono male del vecchio West!

            😀

            • Miguel Martinez scrive:

              “sicuro? la fedeltà al regolamento è così forte da opporsi anche a un uomo di successo?”

              Ho detto il contrario, forse mi sono espresso male.

              Non ho mai parlato di fedeltà al regolamento, ma di calcolo intelligente e capacità di previsione.

              Il regolamento c’entra solo in quanto permette di giustificare certe scelte tue, oppure giustificare le scelte dei tuoi concorrenti e nemici a tuo danno.

          • roberto scrive:

            il funzionario del comune *può* vietare a qualcuno di fare lezioni di musica?

            c’è qualche elemento che mi sfugge

            comunque mi sa che a firenze avete una collezione di amministratori particolarmente pavidi e palesemente inutili sive dannosi. non credo che sia, almeno per questo, il metro per misurare il mondo

            • Miguel Martinez scrive:

              “il funzionario del comune *può* vietare a qualcuno di fare lezioni di musica?”

              No, può rifiutarsi insindacabilmente di autorizzare una nuova attività in uno spazio comunale.

              Non credo che quel funzionario sia particolarmente pavido. Penso solo che abbia fatto un calcolo ben ponderato e a modo suo saggio.

      • Lanzo scrive:

        La terza ipotesi pare non funziono’ con Schettino.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Secondo me l’unico intelligente è il primo. Sarebbe anche altruista se dopo essersi assicurato il posto in scialuppua avvertisse il comandante per provare a schivare l’iceberg.

      • Francesco scrive:

        Veramente ha scelto di usare il tempo a disposizione per salvare solo se stesso. Garantendosi contro gli altri passeggeri.

        Direi che tenere il piede in due scarpe è proprio l’opzione che non esiste.

        Ma tu li vedi i film di supereroi?
        😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Certo, quelli dove ti insegnano che il cittadino individualista fa sempre la cosa giusta, no? Direi che il sig. Uno ne è uno splendido esempio.

          • Francesco scrive:

            veramente quelli in cui persino Iron Man sceglie di sacrificarsi per il bene del mondo, lui che è un milionario playboy gaudente e scettico

            😀

            PS il signor Uno è un personaggio tipico dei film di supereroi, lo si vede dopo i titoli di coda, solo sulla scialuppa con le orche che gli girano intorno

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Girard direbbe che è un esempio di fratelli-nemici. Poiché non si può ammettere l’uguaglianza delle situazioni si dipinge uno dei due (quello che finisce male) come cattivo. È umano, ma non deve farci dimenticare che l’individualismo resta sempre individualismo.

          • Francesco scrive:

            l’individualismo è la base dell’umanità

            la massa non è mai umana

            a parte questo, Uno finisce male per la concezione morale e moralistica dei protestanti. per i cattolici finisce all’inferno

      • roberto scrive:

        maurì,
        il genio si ritrova in mezzo all’atlantico su una scialuppa, nella tempesta e magari anche con della gente incazzata intorno….

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma non è quell che succede in ogni naufragio? Suvvia, nessuno si è mai ribellato al “prima le donne” quando questo condannava a morte certa tutti i passeggeri uomini…

          • Francesco scrive:

            gli uomini vigliacchi sì, quelli che pestano donne e bambini per salire sulle scialuppe

            poi arriva Cap e li fa scendere con le cattive

            🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Vigliacchi tanto quanto le loro controparti femminili. Altro esempio di fratelli-nemici di cui parla Girard.

          • Francesco scrive:

            immagino che gli uomini, più forti, siano in grado di resistere più a lungo nuotando o aggrappati ai relitti di donne e bambini

            non mi pare che le tradizioni siano cavalleresche ma ragionevoli

          • Z. scrive:

            Invece credo proprio che si tratti di una tradizione cavalleresca, non diversa da quando, sull’uscio, si cede il passo a una signora.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Francesco, una donna galleggia meglio di un uomo. È fisica.

          • Francesco scrive:

            Lo so ma sospetto che le regole di comportamento in caso di naufragio abbiano un fondamento.

            O è tutta fuffa in attesa di crepare affogati?

            Possibile che non ci sia qualche storico in grado di dirimere la questione?

            🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            E’ questione di arretratezza culturale: la morte di un uomo è meno grave di quella di una donna, perché l’uomo deve correre il rischio di morire, se no ci sarà chi gli darà del vigliacco (lo hai scritto prima).

            • Miguel Martinez scrive:

              “E’ questione di arretratezza culturale: la morte di un uomo è meno grave di quella di una donna, perché l’uomo deve correre il rischio di morire, se no ci sarà chi gli darà del vigliacco (lo hai scritto prima).”

              Interessante e plausibile. Io però penso che sia una cosa anglosassone ottocentesca. Credo che in quasi qualsiasi altra cultura, sarebbe normale salvare prima gli uomini, al massimo anche i figli maschi, per lo stesso principio per cui sulle scialuppe, si fanno salire anche gli animali domestici solo se tutti gli esseri umani sono già in salvo.

              La creazione della “dama da rispettare” (distinta dall’idea di, “tieni giù le mani dalla mia donna!”) penso che sia molto legato alla cultura britannica.

          • roberto scrive:

            “Ma non è quel che succede in ogni naufragio?”

            scusa mauricius,
            ma perché non provare ad evitarlo il naufragio?
            è questo quello che riprovero ad uno, il fatto di pensare a tenere le sue terga all’asciutto senza avere la buona idea di provare ad evitare l’iceberg

            • Miguel Martinez scrive:

              “è questo quello che riprovero ad uno, il fatto di pensare a tenere le sue terga all’asciutto senza avere la buona idea di provare ad evitare l’iceberg”

              Capisco, ma nella posizione di un funzionario/politico ecc.:

              1) non esiste alcuna possibilità di evitare il naufragio: il capitano che prova a cambiare rotta sarà immediatamente bloccato da tutti gli altri passeggeri.

              2) la metafora del naufragio – dove immaginiamo la morte di tutti tra pochi minuti – forse non rende l’idea di una situazione vaga e fluida come quella attuale, dove tutti percepiamo che finirà male, ma in maniera confusa, senza sapere esattamente quando o come, e con ottime speranze comunque di portare a casa almeno noi la pelle.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            E mentre lui tenta di evitare il naufragio, gli altri gli rubano il posto nella scialuppa?
            Un esempio concreto. Io non vedo intorno a me orde di persone che limitano il proprio tenore di vita per il bene del pianeta: quando le vedrò, allora converrò con te che effettivamente il sig. Uno è un fesso.
            E sì, l’esempio è improprio, ma per una ragione diversa da quella apparente, perché l’intervento del comandante può eventualmente salvare la nave, mentre un’azione collettiva sicuramente salva il pianeta.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Io però penso che sia una cosa anglosassone ottocentesca.

            Credo piuttosto che sia l’esito di una tradizione molto più antica, quella poetica cortese, dove il rapporto dama-cavaliere ricalcava quello feudale. Espressioni come “cavalier servente” lo tradiscono e il cavaliere, si sa, muore in guerra per il proprio signore.

          • Francesco scrive:

            Miguel

            tu hai ragione ma io insisto con la Somalia: alla fine lì nessuno è riuscito a cavarsela

            e intanto questo genere di considerazioni (le tue) mi fa amare gli Stati Uniti d’America,almeno quelli “immaginali”

            Ciao

          • Z. scrive:

            Miguel,

            — Però questa è una regola specifica del mare, e credo che lì tutte le regole “moderne” siano di origine britannica. —

            Immagino che molte “regole moderne” del mare siano di origine britannica. Ma a loro volta sono verosimilmente derivate, in parte, da usi e costumi che già esistevano.

            Peraltro la flotta inglese non è nata esattamente nell’Ottocento 🙂

          • PinoMamet scrive:

            “La creazione della “dama da rispettare” (distinta dall’idea di, “tieni giù le mani dalla mia donna!”) penso che sia molto legato alla cultura britannica.”

            Beh, va bene l’affetto per la cultura britannica, ma questa Miguel mi sembra un filino esagerata 😉

            direi che l’idea della dama da rispettare, la cui incolumità viene prima di quella di tutti gli altri
            (direi pure: compresi vecchi e bambini, almeno fino a un certo punto) risalga all’epica cavalleresca
            (se proprio vogliamo vederci i britannici, sarà sotto forma di “ciclo arturiano” 😉 ) ed è attestatissima ovunque in Europa, dalla poesia trobadorica in giù…

          • PinoMamet scrive:

            Quanto alle leggi che regolano la navigazione, mi risulta che in effetti i britannici siano stati i primi a sistematizzarle, riassumendo però usi e consuetudini risalenti a secoli prima, tant’è vero che in occasione di non ricordo quale disputa, sono andati a citare come fonte di giurisprudenza gli usi (ricordati in un codice) di una repubblica marinara italiana…

            insomma, va be’ la simpatia per gli inglesi, ma neanche loro non è che abbiano inventato proprio tutto 😉

            • Miguel Martinez scrive:

              “insomma, va be’ la simpatia per gli inglesi, ma neanche loro non è che abbiano inventato proprio tutto”

              Attenzione, non parlavo di simpatia.

              Le idee costituiscono sempre delle costellazioni, non vengono mai da sole.

              In Inghilterra, verso la fine del Settecento, si determina un complesso molto particolare: la donna che si sposa tardi e fa pochi figli, che gode di una certa libertà intellettuale e che viene considerata non demoniaca e tentatrice, ma angelica e fragile.

              Come esempio contrario, mi ricordo in Sicilia di essere stato a pranzo da famiglie dove le donne non si mettevano a sedere finché tutti i maschi non si erano seduti, e si assicuravano che i maschi avessero sempre il cibo migliore.

          • PinoMamet scrive:

            Ecco qua:
            https://en.wikipedia.org/wiki/Admiralty_law

            da cui cito tra l’altro:
            “Admiralty law was introduced into England by the French Queen Eleanor of Aquitaine while she was acting as regent for her son, King Richard the Lionheart. She had earlier established admiralty law on the island of Oleron (where it was published as the Rolls of Oleron) in her own lands (although she is often referred to in admiralty law books as “Eleanor of Guyenne”), having learned about it in the eastern Mediterranean while on a Crusade with her first husband, King Louis VII of France. In England, special admiralty courts handle all admiralty cases. These courts do not use the common law of England, but are civil law courts largely based upon the Corpus Juris Civilis of Justinian.”

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            In Inghilterra, verso la fine del Settecento, si determina un complesso molto particolare: la donna che si sposa tardi e fa pochi figli, che gode di una certa libertà intellettuale e che viene considerata non demoniaca e tentatrice, ma angelica e fragile.

            Diciamo che non è una particolarità inglese: da un punto di vista europeo occidentale, era la Sicilia l’eccezione alla regola.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Diciamo che non è una particolarità inglese”

              Non lo so.

              Ho letto confronti in particolari tra le famiglie inglesi e quelle tedesche, che avevano una struttura totalmente diversa, anche se il patriarcalismo tedesco è molto diverso da quello siciliano.

              • Miguel Martinez scrive:

                Come volevasi dimostrare 🙂

                https://en.wikipedia.org/wiki/Women_and_children_first

                Non esiste alcuna legge che lo stabilisca, la prima occorrenza è in un romanzo inglese del 1860.

                A conforto dell’opinione di Mauricius, il romanzo esalta anche la “manly” figura del capitano che si fece in disparte: “‘It was a manly way to leave the world,’ [John Harrington] said. ‘Life is sweet to me with the memory of such a father.'”

              • Miguel Martinez scrive:

                ““Diciamo che non è una particolarità inglese”

                Quello che sarebbe interessante è definire quando e dove viene meno l’affermazione, “il maschio vale di più”.

                Non è la stessa cosa della parità dei sessi, né tantomeno del femminismo: la costellazione di cui parlo io afferma che la donna è fragile e angelica e va difesa, cosa non propriamente femminista; ma anche che “vale spiritualmente” di più degli insensibili bestioni dei maschi.

                Quando si passa dal timore della donna astuta, dall’incontrollabile sensualità, che insidia il puro asceta, all’immagine del maschio stupratore, preda dei propri istinti, che aggredisce le donne “pure”?

                In una società definita da maschi, è evidente che il maschio vale di più, ed è etico salvarlo per primo.

          • Z. scrive:

            Pino,

            — tant’è vero che in occasione di non ricordo quale disputa, sono andati a citare come fonte di giurisprudenza [corsivo mio, n.d.r.] gli usi (ricordati in un codice) di una repubblica marinara italiana… —

            Diritto.

            Zeta ‘o Pignolo

            🙂

          • PinoMamet scrive:

            Beh… grazie!
            🙂

            (nello specifico, ricordo, ora che li leggo nel link, che erano gli Ordinamenta et consuetudo maris di Trani- variamente datati, comunque medievali- ma non ricordo altro del caso purtroppo)

          • PinoMamet scrive:

            Comunque, per dare a Cesare ecc., l’influenza britannica nel mondo marinaresco moderno è innegabile:
            le divise delle marine di tutto il mondo sono copiate da quella britannica (con particolari a volte ripresi da questa o quella versione di qualche annata…. britannica), gli studenti di navigazione italiani imparano (imparavano?) le precedenze tra navi ecc. con le rime (tradotte) di un ufficiale inglese mi pare settecentesco, la lingua non ufficiale di tutti i marinai del mondo è l’inglese (a sua volta con influenze olandesi nei termini marinareschi, così come il linguaggio marinaresco greco è veneto/ligure in buona parte…) e così gli usi e le superstizioni (particolarmente “anglizzati” risultano i liguri, grandi navigatori anche oceanici e che oltre a fabbircare, compravano anche velieri dai cantieri scozzesi) e gli usi pratici di bordo
            (però i francesi legavano la ruota del timone al timone medesimo in modo contrario, cosicché lo stesso ordine “barra a dritta” o “a sinistra” aveva effetti opposti in un veliero inglese e in uno francese… credo che la cosa ebbe qualche effetto all’epoca delle guerre napoleoniche, quando gli scafi venivano conquistati e passavano di mano…)

          • PinoMamet scrive:

            “Quello che sarebbe interessante è definire quando e dove viene meno l’affermazione, “il maschio vale di più”.

            Non è la stessa cosa della parità dei sessi, né tantomeno del femminismo: la costellazione di cui parlo io afferma che la donna è fragile e angelica e va difesa, cosa non propriamente femminista; ma anche che “vale spiritualmente” di più degli insensibili bestioni dei maschi.”

            Quando, mah, direi dai provenzali, la donna angelicata, quelle robe lì.

            Che poi la cosa era legata alla società feudale, e a considerare la donna “angelicata” erano appunto persone che in origine appartenevano, o aspiravano ad appartenere, all’ordine dei bellatores;
            e corteggiavano la donna del proprio signore.

            Poi il movimento prende il segno contrario: non è che, essendo nobile, puoi amare una donna distante e angelica;
            ma che, amandola, diventi appunto nobile (e siamo allo stil novo 😉 )

            sotto sotto ci sono quindi i tria ordina, e, suppongo, il loro sostrato celtico.

            Le donne del popolo sono escluse, e sono perciò libere di essere libere 😉 , forti, brutte, capaci di difendersi da sole, di difendere all’occorrenza i famigliari ecc.

          • PinoMamet scrive:

            Esemplare come sempre il Don Chisciotte, con la distanza tra le donne angeliche della fantasia di don Chisciotte (Dulcinea e “cortigiane”) e la loro realtà di popolane rozze e robuste, svelte di lingua e spicce di modi (Aldonza Lorenzo e le puttane della locanda dell’investitura);

            ma anche il ritratto di certe donne e ragazze dell’aristocrazia risulta parecchio lontano dall’idealizzazione cavalleresca (Altisidora che tenta di sedurre il povero cavaliere… che mi assomiglia sempre di più al nostro Mirkhond!)

          • Andrea scrive:

            “Diciamo che non è una particolarità inglese: da un punto di vista europeo occidentale, era la Sicilia l’eccezione alla regola.”

            @ Mauricius

            No, non lo era affatto, dato che la Scuola poetica siciliana (che storicamente precede, e contribuisce ad influenzare in modo determinante, lo Stilnovismo) riprende e rielabora il tema dell'”amor cortese” provenzale. Si veda, ad esempio, “Pir Meu Cori Alligrari” di Stefano Protonotaro. Mi riconosco, piuttosto, in quello che dice Pino nei commenti successivi: la subordinazione del Cavaliere alla Dama sottende una differenza di ceto sociale.

          • PinoMamet scrive:

            Oy ciao Andrea!
            Piacere di rivederti e mi dispiace se mi sono scaldato in discussioni precedenti.

            Gianni Morandi direbbe “un abbraccio” 😉 e te lo dico anche io sinceramente

          • Andrea scrive:

            Ciao Pino!
            Ricambio l’abbraccio!
            Ma è successo tanto tempo fa, quindi figurati… “Scurdammocce o passat’ !!” 🙂

          • Lanzo scrive:

            Questa delle donne e bambini – sarebbe un argomento da discuterne. Mai capito. Arriva una bella bomba a grappolo o un drone: si evidenzia che dei BAMBINI sono stati uccisi, ma i poveri adulti innocenti non contano niente ? Sei maggiorenne, beccati la bomba, sei infante… che ovvove.

  10. Francesco scrive:

    nota di servizio

    Miguel, il link di Les Amazones de la Liberté mi porta a un sito che vende scarpe! meglio farsi pagare, nel caso

  11. Francesco scrive:

    nota di servizio bis

    il sito Bye Bye Uncle Sam è messo sotto “Notizie serie”!

    😀

    PS il nome è bello, comunque

  12. Z. scrive:

    Muà…

    alla fine ci hai preso. Comunque vada, Marino non si è dimesso.

    🙂

    • mirkhond scrive:

      E’ stato dimesso dalle dimissioni dei 26 consiglieri del pd.
      Le 26 pugnalate come le ha chiamate il sindaco costretto ad uscire……

  13. mirkhond scrive:

    (nello specifico, ricordo, ora che li leggo nel link, che erano gli Ordinamenta et consuetudo maris di Trani- variamente datati, comunque medievali- ma non ricordo altro del caso purtroppo)

    Trani non fu una repubblica marinara, e i suoi Ordinamenta, tradizionalmente attributi al 1063, pare invece che siano più tardi di 200-300 anni.

  14. MOI scrive:

    Francesco, una donna galleggia meglio di un uomo. È fisica.

    [cit.]

    ———

    Dici per la % media di grasso corporeo e di ossatura ? … Be’, sarà ma … è molto più gettonata quella che “non esistono nuotatori negri di livello perché fanno troppa fatica a galleggiare !” , roba da Stormfront e dintorni. 😉 Stesso presunto motivo …

    Ma una donna negra obesa galleggia meglio o peggio di un uomo bianco robusto e muscoloso ?

    🙂

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Non solo: la donna ha anche un baricentro più basso e questo aiuta. Che c’entra Stormfront?

    • PinoMamet scrive:

      Credo di aver letto da qualche parte che in Polinesia diversi bianchi sono stati salvati, durante naufragi alluvioni tempeste ecc., dalle mogli polinesiane, che stavano a galla molto meglio in quanto donne e in quanto polinesiane.

      Nuotare veloci è anche questione di muscolatura, per cui i record sono maschili, ma stare a galla infatti no…

    • Lanzo scrive:

      Ditemi di un – dico un negro – sono parecchie centinai di milioni nel mondo dall’Africa al Sud America agli States dove hanno i migliori esemplari per semplice selezione, solo per arrivare nelle navi negriere, dovevi essere super forte , gli altri morivano e venivano buttati a mare. Garibaldi ne sapeva qualcosa, si sussurra) Allora 1 negro che abbia mai vinto un olimpiade di nuoto, ma anche senza olimpiadi – un campione USA negro di nuoto ? So’ tutti poveracci ? Le Williams a tennis hanno sbaragliato tutti.

  15. MOI scrive:

    Proviamo a immaginare la scena “marinaresca” in un’ astronave con a bordo gli ultimi umani sopravvissuti a una Terra invivibile che deve atterrare su un pianeta abitabile: l’astronave madre è in avaria, sta per schiantarsi … ma c’è qualche scialuppa spaziale.

    Per massimizzare la continuazione della specie umana sul nuovo pianeta, quanti maschi (in senso biologico) è sufficiente che sopravvivano ? Uno solo, che poi peròbinsemini tutte le femmine (sempre in senso biologico) superstiti.

    • MOI scrive:

      Nient’altro, alla Luce del Crescere e Moltiplicarsi, può dare senso compiuto a mettere in salvo prima le donne —-

      Anche prerché poi l’abbiam visto anche di recente: lo stereotipo di genere èuna beceraggine intollerabile finché fa comodo, ma … fèr fadiga e murir in guèra l’è un quèl da omen ! 😉

  16. MOI scrive:

    però insèmini

  17. MOI scrive:

    Dàilà régaz’ … siamo nella gender fluid era e voi ancora lì a menarla con uomini e donne ! Ma scrivete da dei commodore64 in collegamento spazio-temporale ?! 😉

  18. MOI scrive:

    @ MAURICIUS

    I “Razzialisti” (tipo Sizzi), che ci tengono a distiguersi dai “Razzisti” , c’han ‘sta fissa dei negri che non galleggiano e non escludo che tutto sia partito da qualche metodologicamente discutibile osservazione di qualche misura-crani dai baffi a manubrio cento e più anni fa.

  19. MOI scrive:

    Miguel (!) tempo fa linkò un sito contro i più popolari luoghi comuni “pro-negri” 😉 , anche se molto basatosu casi singoli: roba tipo che il Rocky Marciano dei tempi d’oro avrebbe gonfiato sia il Cassius Clay/Mohammed Ali sia il Mike Tyson dei tempi d’oro; che nessun Mandingo ha mai avuto un arnese più grosso di quello di John Holmes; che nessun lottatore negro ha mai eguagliato la potenza dinamica di Aleksander Karelin !

    • MOI scrive:

      Circa il primo esempio, sinceramente NON credo.

      Circa il secondo esempio, ci crediamo sulla fiducia 😉 …

      Circa il terzo esempio … fino a oggi la materassina gli dà ragione (lo “spatassare” aquel modo 😉 un altro atleta era qualcosa dapprima ritenuto possibile solo in categorie di peso minime, tipo il Romagnolo Vincenzo Maenza detto “Pollicino” … Karelin lo hainvece mostrato in maniera ancor più eclatante direttamente fra i bestioni massimi) .

      Chiedere ai Calcianti di Oltrarno per eventuali conferme.

      http://www.youtube.com/watch?v=7_dDKWmyz4k

      Si è dato alla politica, Putin _ sottoprodotto di fattore umano del Comunismo molto diverso da D’Alema come dalla Boldrini !_ ne va orgogliosissimo.

  20. MOI scrive:

    it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080521082706AA2ZclU

    @ LISA

    “Si aiutano, gli automatic kids” [cit.]

  21. MOI scrive:

    … una culturista bumbata di steroidi meno femminile di un travone 😉 galleggia meglio o peggio di un ciccionazzo maschietto ? 😉

  22. MOI scrive:

    *** A proposito di una certa parola 🙂 in Italiano ***

    « Forse è un Swazi, o un bianco, o uno del piccolo popolo. È tutti e tre, o forse nessuno dei tre. Eppure io ho visto: boscimani, negri [sic], bianchi sono stati capaci di amarlo e di sacrificarsi per lui quando lo hanno conosciuto. Ed egli ha amato tutti. Ecco: quando ci conosciamo, anche se la nostra pelle è di un altro colore, ci amiamo. »

    Alberto Manzi, 1955

    ——————–

    https://it.wikipedia.org/wiki/Orzowei

    ————–

    https://www.youtube.com/watch?v=dJBK-VIiCwc

    • Miguel Martinez scrive:

      Nel 1968, il mio amico Roberto Giammanco usava tranquillamente il titolo “Strategia del Potere Negro” per una traduzione dei saggi del militante nero statunitense, Stokely Carmichael. Con intenti decisamente antirazzisti, anche di avanguardia per l’epoca.

  23. PinoMamet scrive:

    A proposito dei funzionari nominati da Miguel.

    “Il signor Song Qing Yuan raccontava questa storia.
    Quando era stato aiutante del professor Wang Tan Zhai, esaminatore agli esami imperiali, un amico gli aveva raccontato un sogno. Aveva sognato di trovarsi nel tribunale dell’inferno a guardare una lunga fila di persone [… ]
    A un certo punto vide vicino a sé uno che gli sembrava di conoscere ma non ne ricordava il nome; doveva essere il segretario di un funzionario [… ] allora gli si avvicinò e gli chiese: “Chi sono quelle persone? Perché hanno tutte quell’espressione vergognosa e contrita?”
    L’altro sorrise e rispose: “Si anche tu al servizio di un funzionario, possibile che non sappia chi sono? [… ] si chiamano “i signori dei quattro aiuti” [… ] le persone al servizio dei magistrati si chiamano tra loro in gergo così perché seguono una regola tradizionale che impone di rispettare quattro tipi di aiuto:
    “Aiutare i vivi, non aiutare i morti; aiutare il funzionario, non aiutare il popolo; aiutare i grandi e potenti, non aiutare i piccoli e deboli; aiutare i funzionari vecchi e non i nuovi arrivati””
    [… ] Lui chiese: “Quale castigo dovranno subire?”
    L’altro rispose: “Pianta meloni e raccoglierai meloni, pianta fave e raccoglierai fave [… ] nella loro vita futura, anche se incontreranno i signori dei quattro aiuti, ognuno di loro sarà destinato a non ricevere i quattro aiuti”.
    A un tratto si svegliò di soprassalto. Non riusciva a capire il significato recondito del sogno: forse un dio glielo aveva inviato per mandare un messaggio agli uomini?”
    (Gu Wang Ting Zhi, XVIII 4, in Note scritte nello Studio YueWei, di Ji Xiaolan, traduzione di Edi Bozza)

    • Miguel Martinez scrive:

      “Il signor Song Qing Yuan raccontava questa storia.”

      Stupendo!

      • habsburgicus scrive:

        Song Qing Yuan

        tre dinastie al saldo di una 😀
        Song=960-1279 d.C (dopo 1126 d.C, Song meridionali)
        Yuan (cioè mongoli)=1271 (de facto già prima, ma senza titolo “Yuan”)-1368 d.C
        Qing (cioè manciù)=1644-feb 1912 d.C

        • habsburgicus scrive:

          mancano i Ming (1368-1644 d.C)

        • PinoMamet scrive:

          Beh, dipende anche come sono scritti in cinese, ‘sti nomi…
          😉

          forse, visto che i cognomi cinesi sono relativamente pochi, Song può essere davvero lo stesso carattere che identifica la dinastia (boh?) per gli altri invece credo si tratti di semplici omofoni
          (cioè, omofoni in italiano, e non in cinese dove ci sono i toni);

          Ji Xiaolan scrive comunque durante la dinastia Qing (ma è “cinese etnico”)

    • PinoMamet scrive:

      In una delle parentesi, lo spirito del segretario del magistrato spiegava i quattro tipi di “aiuti” con esempi molto simili ai tuoi…
      (“l’espressione “aiutare i vecchi funzionari, non aiutare i nuovi” vuol dire che, quando il vecchio funzionario vien mandato altrove, non tutto va via con lui; si lascia sempre indietro qualcosa, non si può abbandonare il timore di un suo controllo o di un suo castigo. Per il funzionario appena arrivato invece basta valutare i suoi punti forti e i suoi punti deboli e ci si può sempre barcamenare. Che il nuovo funzionario sia capace o no non deve avere importanza”)

  24. mirkhond scrive:

    I Panzavolti percorrevano lentamente, ritti sui loro cavalli, le solitudini gelate della pianura padana.
    Il loro comandante, Panza de Traversariis, cavalcava alla loro testa, nelle nebbie della valle padana.
    Non aveva paura della nebbia il Panza, abituato a quella fitta di Ravenna e del suo forese.
    Si stavano avvicinando ad una città, doveva essere Vercelli, a giudicare dal tragitto percorso fino ad allora attraverso i campi di Lombardia.
    Avevano varcato il confine tra Romagna e Lombardia al ponte di Sant’Ambrogio sul Panaro, passando per le terre del duca d’Este, ma non entrando a Ferrara, e per rispetto al Papa che vi stava tenendo un concilio, e per l’avversione del Panza per la stessa Ferrara, che già a Conselice si sentiva male.
    Ma i Panzavolti nel loro lungo tragitto, evitarono anche Bologna, dove Davide Bentivoglio aveva messo una taglia sul Panza e i suoi mercenari, una compagnia di ventura forte di 200 uomini, reclutati tra la schiuma e la feccia di tutta la Romagna.
    Sulla via per Vercelli, Panza pensava al suo passato, che non era quello tipico di chi guida una condotta.
    Dottore in Utroque, Panza era un brillante avvocato e professore all’università di Bologna, città in cui stava bene e che considerava la sua seconda patria dopo la natìa Ravenna.
    Sta il fatto, che un giorno, durante una festa in cui il vino era corso a fiumi c’era stata una rissa, quelle risse di piazza tipiche delle città e dei centri della Bassa Padana.
    Panza, focoso come molti della sua gente, non si era tirato indietro e vi erano stati dei morti.
    Il signore di Bologna, Davide Bentivoglio aveva emesso un bando per Panza de Traversariis e altri non bolognesi coinvolti nella sanguinosa rissa.
    E così il nostro dottore in utroque aveva dovuto fuggire nottetempo dalla Dotta, e tornare a Ravenna.
    Qui, non sapendo come vivere, appartenendo ad un ramo cadetto e illegittimo dell’illustre e antica schiatta dei Traversari, sfruttando le sue capacità fisiche, con parenti e amici, mise su una compagnia di ventura, i Panzavolti, con cui per anni terrorizzò la Val Tiberina, il comitato di Carpegna e la Massa Trabaria, con estorsioni, stupri, saccheggi, passando a servizio di questo o quel signore tra Romagna e Toscana.
    Ma il Panza aveva obiettivi di fondo, più vasti delle semplici razzie: sognava di ricostituire l’unità dell’antico esarcato sotto il suo potere e dare ai Traversari la gloria del dominio.
    E pensava a Bologna, città che amava nel suo profondo. Pensava che con anni di guerre e con una fortuna accumulata ed una rete di relazioni altolocate, poter fare il colpo grosso, impadronendosi di Bologna e cacciarvi i Bentivoglio suoi nemici.
    Questi pensieri correvano nella mente del Panza, nel momento in cui si avvicinava a Vercelli, appena varcato il Sesia, nuovo confine tra Lombardia e Ducato di Moriana, il cui duca, il mistico Amedeo, e soprattutto suo figlio Luigi, parteggiavano per il Concilio di Costanza contro il papa Eugenio.
    Panza, che ora combatteva a servizio del Papa, era consapevole di essere in territorio nemico e doveva comportarsi di conseguenza.
    Vercelli appariva immersa nelle nebbie padane, e suscitava un certo fascino romantico nei Panzavolti e nel loro comandante, abituati ad un paesaggio simile.
    Ad un certo punto Panzone delle Case Murate, avvertì Panza che qualcuno si stava avvicinando.
    Panza vide una delegazione, uscita da Vercelli.
    La guidava il podestà Guala Vialardi.
    Il podestà chiese ed ottenne di parlare col comandante dei Panzavolti, consapevole del pericolo che si poteva correre con una tale compagnia, la cui fama di ferocia si era diffusa attraverso la valle padana.
    Panza, nella sua rozza praticità, tagliò corto e chiese 2000 marche d’argento, se non si volevano vedere devastati i campi e la stessa Vercelli, nonostante i Panzavolti non fossero più di 200 armati, con un seguito di baldracche.
    La cifra era pesante, ma non introvabile, e il giorno dopo i Panzavolti ripartirono con la cifra pattuita.
    Per i campi gelati e le nebbie padane, Panza guidò i suoi uomini ad ovest.
    Aveva un piano ben preciso, quello di evitare i grandi centri come Ivrea e la stessa Torino, inespugnabili per una condotta così ridotta numericamente.
    Per cui, attraversato il Canavese senza far danni, ma nemmeno incontrando resistenza alcuna, puntò diritto verso le valli di Lemie e di Ala, e le loro ricche miniere.
    Qui, con 200 uomini poteva fortificarsi e colpire i Moriana nella borsa, in modo da costringerli a riconoscere le ragioni del Papa.
    Nel percorso, non si vedeva anima viva, e per la comprensibile paura suscitata da una compagnia di ventura, e per la diffidenza dei contadini verso i foresti in genere, chiunque fossero.
    In pochi giorni, i Panzavolti giunsero a Lemie, un piccolo villaggio di montanari, e qui Panza sistemò il suo quartier generale, dopo aver requisito le case migliori, scacciandone gli abitanti.
    I poveri montanari subirono vessazioni di ogni tipo dagli avidissimi Panzavolti.
    Tutti i giorni erano festini a base di cinghiale, cervi, polenta con gli uccelli, vino nero che scorreva a fiumi.
    Il duca Luigi non si faceva vedere, avendo perso metà delle sue entrate, finite nelle mani dei Panzavolti.
    Inoltre, la stagione autunnale, che qui era già inverno, con nebbie, nevi e gelate abbondanti, impediva di inerpicarsi per quei ripidi sentieri di montagna.
    Panza e Panzone delle Case Murate contavano il ricavato delle loro brigantesche imprese.
    Panza già si vedeva signore vittorioso che entra a Bologna, osannato dalla folla, e con Davide Bentvoglio in ceppi, in attesa di essere squartato e gettato i mille pezzi in pasto ai cani.
    Panza gustava la sua futura vittoria, come rappresentante della Chiesa, e signore di tutto il paese da Conselice a Senigallia e dal Panaro all’Adriatico.
    Aveva grandiosi progetti il Panza per il suo dominio futuro.
    Intanto nel presente però, la situazione non era così idilliaca.
    I montanari di Lemie e di Ala, erano sfruttati duramente nelle miniere, le loro donne e poveri averi violati, tutto saccheggiato per mantenere questi foresti ferocissimi e ingordi.
    Finché la sofferenza giunse ad un punto insopportabile e il malessere sfociò in aperta ribellione.
    Bande di montanari assalivano i Panzavolti trovati soli o in piccoli gruppi.
    Ma un giorno Panzone delle Case Murate, riferì al suo comandante, che dalle Alpi stava giungendo una grossa comitiva armata inviata dal duca Luigi.
    Panza radunò le truppe e uscì da Lemie per affrontare questi armati.
    Ma, dopo usciti dal villaggio, videro che le cime più basse delle alture erano piene di centinaia e centinaia di uomini, con stendardi, tra cui capeggiava la Croce dei Moriana e l’Aquila Bicipite Imperiale.
    Ad un grido
    -Fert!-
    Gli armati discesero come sciami.
    Solo pochi erano cavalieri armati, la stragrande maggioranza erano erano montanari armati di falci, roncole e altri attrezzi agricoli, e portando gli stendardi dei Moriana e dei loro signori.
    Panza allora capì che era davvero finita, e, col coraggio che non gli era mai mancato, sfoderò la lunga spada e al suo cenno, i Panzavolti si gettarono nella mischia in sella ai loro destrieri.
    Fu un massacro totale, e prima che facesse buio, lo Stura era rosso di sangue, in gran parte sangue dei Panzavolti, i cui cadaveri galleggiavano o affondavano nel torrente.
    Il conte di Challant, comandante delle truppe di Moriana, fece cercare il cadavere di Panza de Traversariis.
    Panzone delle Case Murate giaceva con una freccia che gli aveva trapassato il collo, nei pressi di un mucchio di pietre, dietro le quali aveva cercato, invano, di ripararsi.
    Finalmente, venne riconosciuto il cadavere del Panza, galleggiante nello Stura, tra i cadaveri dei suoi uomini, in un ruscello di sangue.
    – Che la Misericordia di Dio, subentri alle armi del giusto castigo! –
    Urlò una voce tra i montanari.
    Si fece largo un sacerdote che brandiva un vessillo con la Croce.
    – Signore, questi farabutti hanno fatto tanto male, ma la tua Misericordia E’ INFINITA.
    Perdona i loro peccati, che li portino in Purgatorio e non all’Inferno!

    E si inginocchiò in preghiera.

    Poi, chiese al conte di Challant di fare seppellire quelle carogne prima che si decomponessero e portassero la peste.
    – Il Duca Amedeo, vuol conoscervi di persona, don Peppo. – disse il signore di Challant.
    Don Peppo si rialzò, finì di recitare una preghiera e rispose:
    -Sia fatta la volontà di Dio. Verremo con voi, signore, al cospetto del Duca Amedeo.
    In quel momento le nebbie si diradarono e comparve un timido sole, donando un po’ di luce e di calore in quelle terre norrene.
    Era il 31 ottobre dell’anno dell’Incarnazione di Dio, 1438.

    • PinoMamet scrive:

      Beh, Z. è direi robusto, ma Panza non se lo merita!!
      😉

      • mirkhond scrive:

        Ma non parlavo di Zanardo, ma di un condottiero romagnolo vissuto molti secoli fa. 😉
        Una storia che avevo in mente da tempo…..

        • Z. scrive:

          Molto bella!

          Comunque sì, il mio peso ha (nuovamente) raggiunto le Tre Cifre. Quindi temo di meritarmi l’appellativo Panza a buon diritto 🙁

          • mirkhond scrive:

            Sapevo di rischiare scrivendo una storia in cui il protagonista, tra luci ed ombre, fosse stato un tuo antico corregionale….. 🙂

  25. mirkhond scrive:

    L’ho scritto pensando a ciò che mi aveva detto Habsburgicus, riguardo alle riflessioni sul potere, e poi alle foto dei luoghi della Massa Trabaria postate da Miguel….
    Un brogliaccio in cui ho messo diverse cose che pensavo in questi giorni…..

  26. mirkhond scrive:

    La vicenda dei Panzavolti è ovviamente pura invenzione, anche se è ispirata alle vicende del condottiero Facino Cane (1360-1412) e della sua compagnia di ventura, i Cani.
    I quali si impadronirono davvero di una vallata mineraria alpina, a nord di Vercelli, dove schiavizzarono e terrorizzarono la locale popolazione.
    Che stanca delle troppe sofferenze, trovò la forza per massacrare e scacciare quei crudeli e avidi mercenari.

    • daouda scrive:

      Dio perdoni la stupidità umana e punisca i satanici. Amen.

    • Roberto scrive:

      Mamma mia cardini…..ma farsi una passeggiata ed una barretta no, eh?

      Soccia che pesantezza!

      • Roberto scrive:

        Birretta

        • Z. scrive:

          Secondo recenti studi, la birra contiene cervisiomorfina ed è stata classificata dall’OMS come alimento liquido ad alto fattore di rischio tossicologico.

          E comunque promana da Satana.

          • daouda scrive:

            non siamo islamici

          • Lanzo scrive:

            Ditemi di un – dico un negro – sono parecchie centinai di milioni nel mondo dall’Africa al Sud America agli States dove hanno i migliori esemplari per semplice selezione, solo per arrivare nelle navi negriere, dovevi essere super forte , gli altri morivano e venivano buttati a mare. Garibaldi ne sapeva qualcosa, si sussurra) Allora 1 negro che abbia mai vinto un olimpiade di nuoto, ma anche senza olimpiadi – un campione USA negro di nuoto ? So’ tutti poveracci ? Le Williams a tennis hanno sbaragliato tutti.

          • daouda scrive:

            è che è il nome con cui mi chiamavano i miei amichi senegalesi.
            Ma a breve quando cambio casa sopprimo puro st’imeil che mi sta dando fastidio difatti.
            Poi sono contrario a dire che è un nome islamico, semmai araboide, ergo semito-camita per natura

            ahahahahahha

      • mirkhond scrive:

        Ha 75 anni.
        Ma non è certo un cataplasma, che si è divertito parecchio in gioventù, e non solo….. 😉

    • Miguel Martinez scrive:

      Su Halloween…

      una decina di anni, ero sicuramente molto critico verso questa “festa copiata dagli Stati Uniti” e del tutto inesistente quando io ero giovane.

      Da allora, ho avuto occasione di ripensarci in maniera radicale.

      Halloween è certamente l’antica “festa dei morti”, ma c’è una grande cesura in mezzo: “per i morti”, gente di almeno sessant’anni, oggi, in Italia, va a portare i fiori sulle tombe dei loro genitori. Fanno benissimo, ma evidentemente Halloween c’entra poco.

      Halloween è l’unica festa in cui i bambini sono padroni delle strade e hanno il diritto di muoversi liberamente, in una città normalmente loro nemica.

      E’ una festa in cui si vestono in modo bizzarro.

      Dubito che abbiano una chiara coscienza del rapporto tra mascherine-a-teschio, schizzi di pittura rossa, eccetera e “la morte”, che per noi è quella cosa che arriva a tardissima età per acciacchi vari.

      Esiste casomai un rapporto tra questi strani abbigliamenti e il mondo immaginale, che ben si lega alla fine dell’ora legale, e al buio che arriva presto.

      Oggi i bambini erano un centinaio, nella semioscurità del nostro giardino, con un vento tremendo e freddo che soffiava tra rami e foglie, e poi a correre – quasi invisibili grazie ai colori scuri, tranne qualche brillante colpo di arancione, nei nostri vicoli.

      • habsburgicus scrive:

        Halloween è l’unica festa in cui i bambini sono padroni delle strade e

        è chiaro che una Chiesa FORTE culturalmente e soprattutto conscia e orgogliosa di se stessa, non la attaccherebbe, anzi cercherebbe di appropriarsela (come venne fatto per molte feste pagane, con successo) e dunque proverebbe “a trarne bene”..non farebbe certr ste geremiadi, che si ripetono purtroppo impotenti ogni anno…e fanno ridere i settari
        ma, per l’appunto, non siamo più nell’Età di Mezzo 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Che poi qualcuno ci prova, anche se in modo maldestro.

          http://animatorisalesiani.altervista.org/halloween-in-oratorio-si-perche-no/

          Le reazioni sotto non sono buone, però.

        • PinoMamet scrive:

          “è chiaro che una Chiesa FORTE culturalmente e soprattutto conscia e orgogliosa di se stessa, non la attaccherebbe, anzi cercherebbe di appropriarsela”

          beh, allora tutte queste belle qualità ce le ha la Diocesi della mia zona, che organizza attività con nomi tipo “Insieme con sale… in zucca” in cui i bambini festeggiano Halloween e si travestono riscoprendo, suppongo, in teoria, le origini cattoliche della festa;

          nella pratica, con la presenza di un prete o di una suora che presiedono una festa mascherata e fanno quattro chiacchiere con i genitori, e non credo di andare troppo lontano dal vero…

      • Roberto scrive:

        Totalmente d’accordo con Miguel

        • daouda scrive:

          il problema non sono i bambini, ma i “vampiri” che usano tali manifestazioni

          • Miguel Martinez scrive:

            “il problema non sono i bambini, ma i “vampiri” che usano tali manifestazioni”

            credo di aver capito abbastanza bene ciò che intendi, e che forse non sarà chiaro a tutti.

            La differenza sta nel fatto che io amo Corbin, e quando Corbin e Guénon vanno per strade diverse, seguo di più il primo.

            Un tipico difetto di noialtri sciitofili.

          • daouda scrive:

            Gli sciitofili sono cripto fasciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

            A parte gli scherzi se mi dici qual è la differenza potrei capire perché non l’ho presente. Io pensavo più a Le Bon per dire, il fatto di immaginarsi diavoli ed accoliti di questi non implica il dover seguire pedissequamente un anticristo gnosticista come Guénon, e lo dico con tutto il rispetto , ma è un dato di fatto per chi mistifica l’incarnazione dell’Essere

      • mirkhond scrive:

        Qui Miguel, riscopre le sue radici anglosassoni, e le festività collegate a tali radici.
        Anche negli aspetti più inquietanti e francamente peggiori! 🙂

  27. habsburgicus scrive:

    Cardini ha ragione..
    ma
    temo che più la si contrasti (dalla parte cattolica, ora priva di qualunque influenza e anzi con valore negativo :D), più faranno venire voglia di diffonderla, a causa della mentalità di oggi anti-nazionale, a-cattolica (se non “anti”), esterofila e per il solito anticlericalismo d’accatto, dominante nei “media” e assorbito dal “poppolo”, specialmente i “semicolti” (come li definisce il amrxista GLG), forse meno al Sud (“ma come si permettono ‘sti pretacci, che fanno certe porcate con chi è loro vicino, hai sentito di quel Monsignore ?..oscurantisti, bigotti, ipocriti :D”)
    l’ideale sarebbe ignorarla e attendere che il popolo si stufi..purtroppo ciò non è possibile perché il male si diffonde subito e la moneta cattiva scaccia quella buona (legge di Gresham)..inoltre io non credo nella razionalità del “poppolo”
    l’unica altra soluzione sarebbe combatterla in modo laico, ASSOLUTAMENTE evitando tutte le parole dette da Cardini..pur pensandole, eh 😀 (coinvolgendo quindi la parte “migliore” della massoneria nel nome della Nazione), come difesa delle tradizioni nazionali italiche, di Roma e, per accontentarli, pure di Mazzini ! :D..ma oggi anche queste sono, di fatto, finite [ecco perché sono a favore della rinascita nazionale..per usarlo come schermo 😀 anche se Mirkhond non mi ha mai capito su questo :D]
    dunque non c’è nulla da fare..
    Halloween rimarrà., si espanderà..e più i preti e i cattolici “impegnati” faranno mostra di dolersene più i tiggì, controllati da (quasi)-uaarini et similia, faranno a gara per pomparla..esaltandosi, nella loro pochezza, che “gliel’abbiamo data al Vaticano !” e si sentirebbero pure forti 😀 come fossero loro a contare, da attori e non solo da maggiordomi di basso livello :D)
    appelli come il suo non serviranno dunque a nulla, se non a peggiorare..pace Cardini

  28. mirkhond scrive:

    Dal silenzio telematico generale che regna sul blog, temo che purtroppo sia come dici.
    L’erba cattiva è sempre quella più difficile da sradicare…….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Cosa sarebbe vero? Ti ricordo che è un sabato sera di ponte e solo la gente come me sta a casa su internet in queste occasioni, magari ad esercitarsi a scrivere pareri 😀

      • Z. scrive:

        Pareri il sabato sera? a fine ottobre, oltretutto? esci a farti una birretta, valà 🙂

        • mirkhond scrive:

          A Bologna stanotte la birra scorre a fiumi?

          • Roberto scrive:

            Immagino come tutti i sabati sera

          • Z. scrive:

            Beh, a Bologna ci sono molti giovani, e molti appassionati di Halloween. Ma io giovane non lo sono più e appassionato di Halloween non lo sono mai stato.

            Sicché, anche se fortunatamente non devo redigere motivati pareri premessi brevi cenni sul (fumigante) concetto di abuso del diritto o sul concorso dell’extraneus nel reato proprio, me ne resto a casa e me ne vado a letto presto 🙂

    • Roberto scrive:

      Io continuo a pensare che ogni occasione per fare festa, divertirsi con i bambini, conoscere persone nuove è buona, e chissenefrega dei preti e di cardini.

      Oggi da noi, mega gruppo e di bambini in giro per il quartiere, accompagnati da un gruppo di genitori, adeguatamente riforniti di gluhwein.
      I bambini si son divertiti come pazzi, io ho conosciuto dei nuovi abitanti del quartiere…peccato solo che coincideva con il secondo tempo della finale del mondiale di rugby

    • Roberto scrive:

      Anche se halloween negli Stati Uniti ha veramente tutta un’altra atmosfera e mi dispiace un sacco non essereci potuto andare quest’anno…..

  29. MOI scrive:

    “La Festa delle Zucche Vuote” … la definì per primo (che io sappia) al Vèc Cardinalâz’ .

  30. MOI scrive:

    Ripeto : quel che davvero mi spaventa di Halloween è il conformismo assolutamente acritico già fra i cinni più piccoli … lasciarne fuori uno oggi, anche in Italia, significherebbe farne un alienato e un emarginato ad vitam.

  31. MOI scrive:

    Be’ … in fondo l’ eutrapelìa è ancora una virtù, no ?

    • Z. scrive:

      Tu usi questi termini forbiti per farmi sentire ignorante, lo so.

      Per facilitarti il lavoro, sappi che mi ci sento lo stesso 🙂

  32. Z. scrive:

    Secondo Caselli, il sistema processuale penale italiano è troppo garantista.

    Vediamo cosa scrive il celebre magistrato… ci sono troppi diritti, ci sono troppe garanzie, bisogna abolire il diritto di presentare appello, due avvocati per un imputato sono troppi, bisogna permettere che i processi durino trent’anni senza prescrizione, motivare le sentenza richiede troppo tempo e troppo sforzo. Vabbè, le solite cose.

    No, aspetta, ce n’è una che mi mancava: le spese delle difese d’ufficio sono di fatto a carico dello Stato.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/31/giustizia-garantisti-come-noi-nessuno-mai/2177068/

    Sono letteralmente senza parole. Non è retorica, è proprio che di fronte a certe affermazioni non saprei proprio cosa dire. Quindi non dico niente e vado a letto…

    • Roberto scrive:

      Quella della motivazione è…..è….è….. No Vabbè veramente non ci sono parole….

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        E’ stato proposto di introdurre la motivazione facoltativa (su richiesta di parte intenzionata ad appellare). Inoltre la Cassazione ha già autorizzato il giudice a copia-incollare la motivazione da un atto di parte 😀

        • Roberto scrive:

          Vabbé ma il copincollare è una motivazione comunque non mi pare così aberrante
          È l’assenza di motivazione che mi sembra, ma che dico, è una pura follia

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Dicono che tanto il giudice deve almeno pensarla, visto che eventualmente dovrà scriverla su richiesta (sic!).

          • Z. scrive:

            MT,

            — Dicono che tanto il giudice deve almeno pensarla, visto che eventualmente dovrà scriverla su richiesta (sic!). —

            Ehm, mi sfugge una cosa: se la motivazione andrà scritta dopo, su richiesta, il giudice dovrà per forza scriverla ex novo? non potrà semplicemente copincollarla dopo anziché prima? 🙂

          • Z. scrive:

            Comunque, ognuno può fare le considerazioni de iure condendo che crede. Certo, da parte di persone addentro la materia da una vita ci si aspetterebbe di sentire altre cose, ma vabbè: il mondo è bello perché è vario, dicono.

            Però quando si fanno affermazioni sulla realtà delle cose, beh, lì non è che possiamo raccontare che a Cortina c’è il mare e che Rimini è sulle Dolomiti. E una persona come Caselli, cui certo non mancano l’esperienza e la professionalità di lungo corso, potrebbe informarsi un minimo prima di scrivere certe cose davvero incredibili.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Chiaramente le due cose non c’entrano tra loro, se non nella misura che c’è della più o meno autorevole dottrina che ritiene che stiamo assistendo ad una trasformazione della sentenza verso il suo impoverimento a favore di esigenze di celerità.

          • Z. scrive:

            Mi riferivo al discorso dello Stato su cui graverebbero, a dire del celebre magistrato, tutte le spese per le difese d’ufficio.

            Cioè, tu puoi anche sostenere che sia giusto che il difensore d’ufficio lavori praticamente gratis. Anzi, puoi pure sostenere che sarebbe giusto che la difesa d’ufficio sia gratuita per legge, perché no? Ognuno la vede a modo suo.

            Ma se dici che oggi le spese per le difese d’ufficio sono praticamente tutte a carico dello Stato, beh, stai dicendo che a Cortina c’è l’Adriatico…

            • Miguel Martinez scrive:

              “Ma se dici che oggi le spese per le difese d’ufficio sono praticamente tutte a carico dello Stato, beh, stai dicendo che a Cortina c’è l’Adriatico…”

              E invece come stanno le cose?

              E’ una domanda domanda, priva di qualunque secondo fine.

          • Francesco scrive:

            in effetti, se non la paga lo Stato che cavolo di difesa d’ufficio è?

            come cavolo funziona sta cosa?

            poi, all’estero esiste il problema della motivazione delle sentenze?

            grazie

            F’ o’economista ignorante

          • Roberto scrive:

            Sulla motivazione direi che è la prima volta che sento che si discute sulla necessità o meno di motivare sentenze (e su un piano diverso ma simile negli ultimi 5 anni ho fatto cestinare un bel po’ di decisioni delle varie amministrazioni dell’unione europea perché non erano sufficientemente motivate….detto papale papale, non si capiva perché la commissione o chi per lei aveva preso una certa decisione). Certo i magistrati si lamentano regolarmente del fatto che devono motivare troppo. Un avvocato utilizza un argomento assurdo? Devi motivare perché lo rigetti per non rischiare l’appello. Copierei dagli usa il sistema di sanzioni pesanti e sostanziali per gli avvocati cazzari invece che eliminare la motivazione

          • Roberto scrive:

            Sul gratuito patrocinio credo che Z voglia dire che è pagato così poco da gravare direttamente, almeno in parte, sulle tasche degli avvocati

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Le sanzioni per le liti temerarie? Esistono, ma se la controparte le chiede il giudice è capace che rigetti la domanda e compensi le spese (be’, sì: uno pari e palla al centro 😀 ), quindi è come se non esistessero 😉

            Sul costo della difesa d’ufficio, Francesco, sono due cose diverse difensore d’ufficio e patrocinio a carico dello Stato. Il secondo è riservato ai meno abbienti e non è limitato all’avvocato d’ufficio (puoi farti pagare dallo Stato l’avvocato di fiducia, sempre che lui sia disposto).
            Il primo è semplicemente un difensore che supplisce alla mancanza di un difensore di fiducia costituito: se sei contumace o te ne freghi del processo, hai comunque diritto alla difesa. Una volta, per esempio, anche Berlusconi fu difeso da un difensore d’ufficio, perché il collegio dei suoi difensori di fiducia era assente. E quindi sì, lo devi pagare.

          • Roberto scrive:

            Sulla difesa d’ufficio ha ragione mauricius, ho sicuramente mal interpretato il Z pensiero

          • Z. scrive:

            In breve:

            tutti i costi connessi alla difesa d’ufficio sono a carico del difensore, che potrà vedersene rifusi solo alcuni (tipo le raccomandate e i diritti di copia, ma non ad es. le spese connesse al recupero del credito).

            Nel migliore dei casi, se il cliente è insolvente potrà vedersi corrisposta una parte (variabile) della remunerazione richiesta, ma solo alla fine. Non “solo alla fine del processo”, si badi, ma solo alla fine della procedura esecutiva a carico dell’imputato insolvente.

            Infatti, per vedersi liquidare il credito dallo Stato il difensore d’ufficio deve dimostrare di aver vanamente escusso il cliente insolvente, salvo che quest’ultimo stato dichiarato irreperibile per decreto dal giudice (in questo caso non c’è nessuno da escutere).

          • Francesco scrive:

            x Miguel

            l’articolo è inutilmente confuso, visto che parte bene e poi si perde

            il mondo è stato inondato di denaro per evitare che la crisi del 2008-09 fosse terribile ma da allora le economie “vere” cercano di vivere sotto questa alluvione

            a me il problema pare il rischio che un giorno qualcuno si stufi di accettare cartaccia verde come se avesse del valore

            il resto (dell’articolo) mi pare fuffa

            ciao

  33. Z. scrive:

    No, vabbè, io me le cerco. Prima di chiudere il sito ho letto un articolo di Padellaro secondo cui dimettersi da un consiglio comunale è un reato punito con cinque anni di reclusione. Vado a dormire davvero, stavolta. Lo giuro.

  34. Z. scrive:

    Oggi invece è domenica, e siamo tutti più buoni. Un po’ come a Natale, insomma.

    E quindi mi capita di elogiare, nella sostanza, questo articolo di Gomez:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/01/corruzione-dagli-al-politico-prima-guardiamoci-allo-specchio/2177209/

    Qualcosa da eccepire l’avrei, ma direi che in soldoni centra il punto.

  35. Dif scrive:

    Halloween mi sembra soltanto un pretesto per far divertire i bambini e per organizzare feste cafone a tema nei vari locali.
    Tutto questo pericolo per l’umanità ce lo vede solo gente tipo Cardini, a cui consiglierei di dedicarsi al vecchio passatempo del Sizzi, che magari si rilassa.

  36. mirkhond scrive:

    Moi
    C’è un’altra Bologna, che non fa clamore, che non fa rumore:

    https://youtu.be/qtkvIWra2Bs

    • PinoMamet scrive:

      Come al solito, avrebbe ragione e direbbe cose interessanti, se non esagerasse.

      Non è che i candidati USA vengono scelti in Israele;
      eprò è singolare che gli si proponga di fare un comizio là;
      e un po’ triste il fatto che, vedrai, accetteranno quasi tutti, mica per altro, ma perché è nell’immaginario americano è “normale” dire che gli USA e Israele sono alleati immarcescibili, di ferro, che Israele ha sempre ragione ecc. ecc.

      (un po’ come dire che i “nostri soldati sono eroi”, vedasi puntata di BoJack Horseman 😉 )

      PS
      Invece sulla propaganda non posso dire niente. Ce n’ è moltissima, da entrambi gli schieramenti, quindi boh.

      • Lanzo scrive:

        Attenzione, la lobby piu’ temuta ed influente negli USA, e’ l’AIPAC
        E mi fermo qui. Ma le sapete ste cose, quindi non fate gli ingenui.

      • PinoMamet scrive:

        Ma sì che le sappiamo, ma per incontrare l’AIPAC non c’è mica bisogno di volare in Israele.

        Quello che chiedono è semplicemente un atto di presenza, un discorso di occasione, per saggiare il livello di affidabilità.
        Poi, comunque, per influente che sia resta una lobby.

        Obama gli sta sul cazzo, e governa uguale: due mandati.

        • Francesco scrive:

          Pino

          a me stanno sul cazzo sia Obama sia Bibi: che devo fare?

          nulla, mi dirai, mica voti in USA o in Israele

          e c’hai anche ragione!

  37. MOI scrive:

    Mi sa che qui il più eutrapelico, sotto-sotto è … Pino Mamet ! 😉

  38. MOI scrive:

    Per chi volesse approfondire il punto di vista …

    https://vimeo.com/49754322

    “Halloween, la festa delle zucche …. vuote!”

    Relatore, don Lorenzo Lasagni

  39. MOI scrive:

    A proposito di “Ardore di Novità” : arriva il RiRo :

    Registro Italiano Razzisti & Omofobi

    http://www.registrorazzista.it/

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-lultima-frontiera-della-gogna-sul-webliste-di-proscrizione-per-razzisti-e-omofobi-14279.htm

    PS
    1

    Interessante la sezione “Autosegnalazione” :

    Molti di voi ci stanno scrivendo perchè provocatoriamente, credono che autosegnalarsi sia un modo per affermare di avere un qualche tipo di ragione o torto, fraintendendo stolidamente il senso di RIRO.

    RIRO non nasce con l’intento di punire o di dare uno smacco a razzisti e omofobi, stalker o chi ferisce gli animali.

    RIRO nasce con l’intento di potersi difendere da chi disprezza le vittime di omofobia, razzismo, stalking e quant’altro.

    Se ritenete comunque di volevi autosegnalare procedete per questi passi:

    1) Registratevi al sito ed effettuate la Login

    2) Compilate l’apposito form seguendo le LINEE GUIDA (COME SI USA RIRO)

    Una volta inviata il nominativo lo staff lo prenderà in esame, valutando se inserirlo o meno

    Tutte le email inviate in questo senso saranno scartate.

    Aida

    [cit.]

    PS
    2

    Si noti che l’ AntiRazzismo, per loro stessa ammissione, include anche l’ AntiSpecismo (si arriverà al paradosso “Negri Vs Cani”, con le Avanguardie dei Buoni dalla parte dei cani ?!) … di cui ci si aspetta a breve una sezione autonoma che ne faccia il “RIROS”.

    PS
    3

    La prima vittima di “Quantaltro” (così come viene oggi usato) è la lingua Italiana; ma forse ormai siamo più in fase di “scempio del cadavere” che non di “assassinio” della stessa.

  40. mirkhond scrive:

    La cosa ridicola di questi cattolici di destra è la loro islamofobia.
    Non si rendono conto che, in un Occidente del nulla massmediatico, solo l’Islam potrebbe essere un antidoto e non il nemico.

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, però tradotto nel linguaggio del coglione normale, cioè il sottoscritto 😉 , suona come “diventare tutti islamici perché a Mirkhond non piacciono le tipe in minigonna”
      😉

      lo trovo un po’, come dire, sproporzionato 😉

      Oltretutto lo trovo velleitario: alla lunga la minigonna la vince sempre sull’Isis…

      • mirkhond scrive:

        Chi ama e si trova bene in QUESTA società, sarà l’ultima persona a capire il disagio di chi proprio non riesce a dire bello a chi è brutto.
        E in questo sei in ottima compagnia, persino qua dentro.

      • Francesco scrive:

        non credo Pino, è un giro, tra periodi porcelli e periodi bigotti

        inutile che ti dica quali preferisco io

        invece il Duca sbaglia di grosso: i cristiani stanno con Cristo, non con la virtù e la morigeratezza. possono avere rapporti rispettosi coi musulmani, non dipendere da loro

        ciao

        • PinoMamet scrive:

          Ma sai, c’è la legge di gravità, le robe rotolano in discesa.

          Voglio dire: come l’acqua, l’uomo sceglierà sempre la strada di minor resistenza, di suo è spinto sempre al facile.

          Per spingerlo ai periodi bigotti ci vuole una forza esterna: la costrizione imposta da qualche idealista al potere, di solito.
          Però, che ci vogliano mesi, anni o secoli, prima o poi, lentamente, la palla torna a rotolare in discesa…

    • Miguel Martinez scrive:

      “Non si rendono conto che, in un Occidente del nulla massmediatico, solo l’Islam potrebbe essere un antidoto e non il nemico.”

      Non lo so… credo che da un punto di vista religioso, una religione sbagliata sia peggiore di uno stato di generico edonismo.

      • mirkhond scrive:

        Quindi non resta che suicidarsi di fronte ad un nulla edonista insopportabile e da cui non c’è alcun modo di liberarsi…..

        • Roberto scrive:

          Esagerato

          • mirkhond scrive:

            Esagerato per chi non sente il disagio di vivere in un mondo in cui si sente estraneo…..

          • PinoMamet scrive:

            Senza polemica (tutt’altro) ma invece di suicidarti, hai mai pensato di farti frate?

            Mi pare chiaro che tu sia una persona religiosa, e attratta dalla vita contemplativa.

            Ami le donne (come qualunque essere umano maschio eterosessuale) ma è anche vero che hai ricevuto delusioni e non hai al momento alcun rapporto che ti trattenga.

            Poi mi pare (correggimi) che molti ordini consentano (o forse, qualunque ordine imponga) un periodo di prova con voti temporanei.

            Perché non provare?

            Non credo che sia davvero un problema il fatto che tu abbia una sorella da accudire, sono sicuro che esista un ordine, o forse tanti, che saprebbero trovare una sistemazione che consenta sia la tua vita contemplativa che le cure per la sorella- sono monaci, mica bastardi senza cuore! e non è detto che tu debba vivere in clausura.

        • Francesco scrive:

          liberarsi?

          il cristianesimo ha resistito a un paio di secoli di libertinismo romano che aveva come apici di dissolutezza la famiglia imperiale!

          il nostro compito è fare il bene, non vincere

          ciao

  41. mirkhond scrive:

    Poco fa sul Tubo, ho visto un trasmissione di una tivù cattolica di due anni fa.
    Si parlava di una novizia romana di 20 anni, che aveva sentito la chiamata del Signore nel 2011 durante un raduno dei giovani cattolici a Madrid, sotto il pontificato di Benedetto XVI.
    In quella ragazza ho visto uno sguardo di luce, di pace, di una dolcezza soave infinita.
    Tutto ciò che a me manca.
    Eppure ho sentito tutta la mia profonda ESTRANEITA’ a questo Cattolicesimo da raduno, da gruppi e movimenti giovanili di scosciatissimi e scosciatissime che stanno sempre in giro per il mondo, con un immaginario religioso più simile ad un concerto rock e ad una balera, che ad un momento di preghiera.
    Mi si dice che sono i tempi, che sennò i ggiovani non si avvicinano a Cristo, ecc. ecc.
    E sarà vero, chi lo mette in dubbio.
    Ma io a tutto questo mi sento ESTRANEO, sono sempre stato ESTRANEO, perché cerco, sento il BISOGNO DI DIO, ma NON lo trovo in parrocchia e nei gruppi parrocchiali, ma nel DESERTO dove TUTTO E’ COMINCIATO.
    Io cerco le ORIGINI!
    Da qui, il mio essere ai margini, condannato da situazioni più grandi di me e contro le quali sono IMPOTENTE, a vivere in una società che ODIO profondamente, a partire dai 9-10 anni.

  42. mirkhond scrive:

    “Oltretutto lo trovo velleitario: alla lunga la minigonna la vince sempre sull’Isis…”

    E l’Ellenismo intorno al 168-166 a.C. era talmente SEDUCENTE da essere sul punto di soffocare il Giudaismo.
    Che però nell’inaspettata reazione dei Maccabei, primi Talebani della storia, trovò una forza incredibile per combattere e vincere tali diaboliche seduzioni.
    Non ho simpatia per l’Isis e i suoi guerrieri drogati, ma se da qualche parte del mondo, sorgesse un movimento auspicante una maggiore serietà contro il nulla occidentale, io dovrei stare col primo.

    • Francesco scrive:

      prova l’Opus Dei: da come sono dipinti, dovrebbero andare abbastanza bene

      e loro si vantano di non selezionare in base al reddito o al successo mondano i membri

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Ho avuto modo di conoscereli.
        Mi danno l’idea di una massoneria “bianca”.

        • Francesco scrive:

          però non gli piacciono le scosciature, di questo sono sicuro

          🙂

          • mirkhond scrive:

            E’ gente culo e camicia col potere.
            Non mi interessano.

          • Francesco scrive:

            Duca

            scusa ma dovresti fare una lista delle tue richieste, mi sembra che ogni volta aumentino, quasi tu volessi comunque dire di no a tutto

            i monasteri cristiani in Oriente non erano centri di opposizione al potere politico, mi pare?

      • Lanzo scrive:

        2 Francesco
        e loro si vantano di non selezionare in base al reddito o al successo mondano i membri…
        Stai scherzando ?

        • Francesco scrive:

          l’ho sentito con le mie orecchie … e nel mio caso stavano anche cascando male

          io ho conosciuto gente molto seria e che mi piaceva molto, forse troppo seria per un mollaccione come me

          poi se qualcuno è odiato dai peggiori nemici della Chiesa a me piace di deafult 😉

  43. mirkhond scrive:

    Tempo fa, chiesi ad un amico che commentava qui, il motivo per cui avesse abbandonato il blog.
    Mi rispose perché vedeva nella maggiorparte dei commentatori un “blocco” liberale sia pur in armonica disarmonia.
    Un blocco di “contenti” che pur con le normali critiche, si sentiva appagato in questa società, e dunque, nonostante la “linea editoriale” di Miguel di allora, e che infatti contestava in continuazione, non riuscendo a capire le critiche dello stesso Miguel al sistema.
    Oggi anche Miguel ama Halloween, e dunque con l’età, un cammino intellettuale personale, gli affetti famigliari, la riscoperta in positivo di quelle sue radici anglosassoni che fino a qualche anno fa criticava, l’amore per l’Oltrarno, lo hanno portato su posizioni di critica del sistema “dall’interno”.
    Questo amico mi disse che Miguel è un originale pensatore all’INTERNO dell’occidente liberale.
    Io allora pensavo che esagerasse, ma ora ho in parte modificato il mio pensiero in merito……

    • Roberto scrive:

      Però miguel ha spiegato cosa gli piace di halloween e non ha molto a vedere con le radici anglosassoni….

    • Miguel Martinez scrive:

      “Questo amico mi disse che Miguel è un originale pensatore all’INTERNO dell’occidente liberale.
      Io allora pensavo che esagerasse, ma ora ho in parte modificato il mio pensiero in merito……”

      Distinguiamo tra carattere personale, visione degli altri e riflessioni sul mondo in cui viviamo.

      1) Come carattere personale, sto sostanzialmente bene e sono contento. Anche se ogni tanto mi butto giù per cinque minuti, poi rimbalzo allegramente. E trovo meraviglioso il mondo in cui sono nato. Io sono sempre stato così, e non cambio. Questo significa che le mie critiche alla “società” non partono da rabbie esistenziali personali.

      2) Nel mio rapporto con gli altri, divido il mondo in una manciata di nemici e una grande maggioranza di persone in cui spero di trovare un granello di positività, del tutto a prescindere dalle idee che esprimono. Anche se dicono il contrario, in apparenza, di ciò che dico io.

      3) Nelle mie riflessioni sul mondo, credo che questo “sistema liberale”, se vogliamo dargli un nome, sia un’immensa menzogna che porta alla catastrofe, per mille motivi. Credo che i rapporti politici ed economici siano innanzitutto assurdi: non “criminali”, semplicemente assurdi e degni di una grandiosa risata.

      Dove ci porta questa piccola digressione su di me?

      Al fatto che sui punti 1 e 2, tu e io siamo profondamente diversi e lo siamo sempre stati, mica solo da quando parlo dell’Oltrarno. Mentre sul punto 3), per motivi diversi, ci troviamo spesso vicini.

    • habsburgicus scrive:

      Tempo fa, chiesi ad un amico che commentava qui, il motivo per cui avesse abbandonato il blog

      ha fatto male a “lasciarci”..poteva unire la sua voce e contribuire, dandoci informazioni sulla Croazia (perché è quello, giusto ?), contribuendo alla “sprovincializzazione” e aprendo nuove prospettive sull’Est, argomento qui trascuratissimo (addirittura ai “tempi d’oro”..tranne un mitico articolo di Miguel sulla Moldova o meglio su moldavi, illis temporibus)..dunque dovresti dirgli di tornare di nuovo !..magari vedrà con i suoi occhi che il presunto “blocco” è tutt’altro che unito (ammesso che esista)…mal che vada, ci lascia di nuovo 😀

  44. mirkhond scrive:

    In questo non sono d’accordo con Peucezio e Habsburgicus.
    I quali pur critici dell’occidente di oggi, se da un lato auspicano il ritorno ad un veterocattolicesimo in latino (che personalmente non hanno vissuto, essendo nati DOPO il Vaticano II), dall’altro cercano l’appoggio in loschi figuri come Pera, Ferrara, Salvini e altri pseudo-difensori di un occidente NON PIU’ cristiano, contro il pericolo muSSulmano.
    Una società marcia, dovrebbe crollare il prima possibile, e non aggrapparsi ad essa solo perché IN PASSATO era cristiana.
    Purtroppo un tale miracolo lo può fare solo Dio, che il terrorismo oltre a prendersela con chi non ha colpe personali, ottiene solo l’effetto contrario di rendere ancor più odioso, un cambiamente che invece è necessario, se vogliamo restare uomini, e non diventare una massa clonati pervertiti (genderisti direbbe il Moi) gallegginati nel nulla massmediatico…..

  45. mirkhond scrive:

    gallegianti

  46. mirkhond scrive:

    “Questo significa che le mie critiche alla “società” non partono da rabbie esistenziali personali.”

    Vorrei condividere tanto, la tua visione sostanzialmente positiva della società.
    Io invece sono divorato da rabbie esistenziali personali, per non aver POTUTO vivere la vita che volevo…..

    • Miguel Martinez scrive:

      “Io invece sono divorato da rabbie esistenziali personali”

      che rispetto profondamente, e credo che diano spesso una lucidità magari non desiderata, ma che permettono di non farsi ingannare da tante cose.

      Però penso che sia fondamentale distinguere le due cose: il malessere personale e la critica al “sistema liberale”.

      Perché ovviamente il rischio è che ogni critica al “sistema liberale” venga spiegato come semplice malessere personale.

      • mirkhond scrive:

        Hai ragione.
        Ma io parto sempre da ciò che sono e sento.
        Non riesco, se non con molta difficoltà, ad astrarmi da questa base di partenza.
        Forse, se mi sentissi appagato, non sarei così critico verso il “sistema liberale” (non trovo un termine più appropriato).

        • Miguel Martinez scrive:

          “Forse, se mi sentissi appagato, non sarei così critico verso il “sistema liberale”””

          non lo so. Credo che anche le persone che si appagano guardando una fila di formiche su di un antico muro, possano trovare un sacco di motivi per avercela con il “sistema liberale”.

          • Francesco scrive:

            preferisco guardare per terra e scoprire le formiche una per una, molto lentamente

            ciò detto, il sistema liberale mi pare ancora avere un sacco di lati buoni e “salvabili” anche dandogli una bella raddrizzata

            ma sono sempre più incerto sulla mia capacità di capire oltre il mio naso

          • Z. scrive:

            Ci sono un sacco di motivi, direi anzi un sacco di ottimi motivi per avercela con il “sistema liberale”.

            Direi che è il peggior sistema possibile, esclusi tutti gli altri.

  47. PinoMamet scrive:

    Io sto sostanzialmente bene in questa società.
    Cambierei lavoro, e sto per tornare al mio lavoro vecchio il prima possibile;

    ma a parte questo, e lo solite cose che colpiscono un po’ tutti (mutui, roba da pagare ecc. ecc.) non ho motivi per avercela con questa società ideologicamente .
    Mi sta bene che esistano i supermercati e le tipe in minigonna, insomma;
    vorrei che tutti quanti avessero un po’ più soldi, ma ci si può lavorare.

    Invece mi permetto di far notare (no nce n’è bisogno perché l’ha già fatto Miguel) che a Miguel Halloween piace non perché è una festa diffusa nel mondo di lingua inglese, tantomeno per suoi aspetti pagani o chissà, satanici (che non credo ci siano in origine: è una festa cattolica, in effetti), ma perché è una festa di bambini che scorrazzano liberi .

    E in questo senso non dispiace neanche a me.
    è una festa importata? Beh, pazienza, un sacco di cose sono state importate, anche il Cristianesimo in origine, le carpe le patate i pomodori…

    certo, è stata importata in seguito alla televisione e al martellamento di telefilm americani, ma che ci vogliamo fare? Trovo un po’ triste l’imitazione di modelli altrui, d’altra parte se una cosa si fa per divertimento, e non ha controindicazioni negative
    (Halloween mi pare avesse strascrichi davvero violenti e inquietanti negli USA fino agli anni Ottanta, ma erano un tradimento e un fraintendimento delle sue radici celtico/pagane/cattoliche/contadine, e a noi italici di tutto ciò rimane solo qualche accenno in film come Il Corvo o qualche horror)
    se non ha controindicazioni, dicevo, in fondo perché no?

    • Lanzo scrive:

      In effetti – se fosse possibile materialmente un travaso – un Egitto popolato da europei, escludendo italiani dalle leve di comando, potrebbe essere una realta’ florida. Come negli alberghi, metterei gli Svizzeri al comando.
      Un bacione a Firenze, mo’ ho da dormi’ e domani devo tubarmi Canadian Bacon.

    • Lanzo scrive:

      @ Mamet
      Quando una societa’ accetta consuetudini di un altra significa solo 2 cose od entrambi:
      1) La societa’ ricevente e’ ormai alla frutta
      2) La societa’ esportante e’ quella piu’ forte sia economicamente ma sopratutto culturalmente. La festeggiano la Befana negli USA ? Invece ci hanno imposto l’albero di natale – film et cetera. Adesso pure il pop corn nei cinema e il popolo bue che se magna er pop corn perche’ vede che nei telefilm ammerigani TUTTI magnano er poppe corne ar cinema e pure a casa di fronte alla TV – Non sanno che i coltivatori di MAIS americani, sono una lobby per influenza seconda solo all’AIPAC o al Pentagono.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Io infatti mangio il gelato in sala 😀

      • PinoMamet scrive:

        Sì, entrambe le considerazioni sono verissime, ma non credo sia un motivo per demonizzare i bambini che fanno un “carnevale- secondo turno- tema: la paura” a fine Ottobre.

        Sì, “dolcetto o scherzetto”, che deriva direttamente dai doppiaggi televisivi, mi mette quasi altrettanta tristezza di “fottuto”, ma almeno qui c’è la scusante dell’infanzia.

      • Francesco scrive:

        allora sono una lobby terza, dietro i generali e gli ebrei!

        😀

      • Z. scrive:

        Scusate, ma chissene?

        A me piace il rock classico anni Sessanta e Sessanta. Tutta roba inglese e americana. Dovrei ascoltare Nilla Pizzi e Gigi D’Alessio perché sono italiani? Su, siamo seri 😀

      • Miguel Martinez scrive:

        “1) La societa’ ricevente e’ ormai alla frutta
        2) La societa’ esportante e’ quella piu’ forte sia economicamente ma sopratutto culturalmente. ”

        Non sono d’accordo. Ci sono mode che divertono e che non incidono se non superficialmente, che si prendono da qualunque parte quando riempiono un vuoto.

        Pensiamo alle “mode nere” negli Stati Uniti: sono i neri a essere alla frutta e a essere debolissimi economicamente e culturalmente; però già il jazz faceva figo, i giovani bianchi da generazioni si danno aria da maschi veri o da uomini liberi “facendo i negri” quando parlano o come si vestono.

        Insomma, serve a soddisfare un loro bisogno, non serve ai neri.

        In Italia, non esisteva una grande festa per l’infanzia tra Carnevale e Natale; “i morti” sono oggi tutt’altra cosa, sono i settantenni che vanno a portare i fiori ai propri genitori al cimitero.

        Casomai, sarebbe da capire perché Carnevale si stia estinguendo, almeno come festa per l’infanzia.

        • Miguel Martinez scrive:

          Sempre su Halloween… coincide, almeno in Italia, con le ultime giornate di bel tempo prima dell’inverno. L’ultimo momento in cui i bambini possono scorrazzare per strada, suonando i campanelli.

          In questo senso, è una festa che “se non c’era, bisognava inventarla”. Oppure copiarla.

          Poi è ovvio che la spinta viene dalla televisione, dal vedere che si fa in altri paesi, ma questo non vuol dire esattamente importare una “cultura”.

          La cultura che si è importata non è quella americana, ma quella televisiva-globale. Che ha conquistato gli Stati Uniti prima e più di altri paesi, è vero, ma è in un certo senso straniera ovunque.

          • Miguel Martinez scrive:

            Probabilmente anche qui c’è un malinteso fondamentale tra me e Mirkhond (e penso anche Lanzo), che riguarda il rapporto tra “cultura teleglobale” e “cultura anglosassone”.

            Due cose tra cui non c’è alcun legame diretto.

            La cultura teleglobale (chiamiamola così) nasce in Europa, con il cinema, ma diventa rapidamente statunitense, perché ci sono capitali molto più grandi a disposizione. E grazie a un gruppo di geniali avventurieri europei, spesso ebrei del tutto laicizzati, che inventano la “industria culturale”, calibrata sui sentimenti-base dei consumatori.

            Questo c’entra moltissimo con il meccanismo economico dell’espansione capitalista attraverso il “nuovo” continente, e parla quindi la lingua dei conquistatori.

            Ma non ha quasi nulla a che vedere con la “cultura anglosassone”, che casomai viene spodestata dalla cultura “teleglobale”, rifugiandosi nel ricco mondo accademico da una parte, nella religiosità dei redneck dall’altra.

          • Francesco scrive:

            dai, il cinema e la TV è un pochino di più di quello che dici, ha un suo interesse e un suo retroterra culturale

            anche nella sua versione industriale

            😀

        • PinoMamet scrive:

          “Sempre su Halloween… coincide, almeno in Italia, con le ultime giornate di bel tempo prima dell’inverno. L’ultimo momento in cui i bambini possono scorrazzare per strada, suonando i campanelli.

          In questo senso, è una festa che “se non c’era, bisognava inventarla”. Oppure copiarla.”

          Anche questo è vero.

          Mentre il Carnevale dipende dalla Quaresima, che dipende dalla Pasqua, che dipende da qualche calcolo astruso di qualche prete (vista dall’uomo della strada, cioè, come me 😉 )

          però, settimana più o meno, coincide con la fine dei rigori invernali, quindi potrebbe starci lo stesso…
          anche se spesso è ancora abbastanza freddo, e questa potrebbe essere una spiegazione del minor gradimento non dei bambini, che se ne fregherebbero, ma dei genitori, che diventano sempre più apprensivi.

          Per altro due categorie di genitori- immagino per la gioia di molti- stanno già uccidendo il calcio come sport popolare, svago e passatempo.

          La prima sono i padri; la seconda le madri 😉

          I padri, invece di lasciarli giocare nei parchi, negli sterrati e nei parcheggi come facevano loro, iscrivono i figli a terribili, noiose, regolarizzate scuole di calcio;
          che sono scuole per l’appunto, non bastasse quella del mattino, con gare disciplina e l’allenatore e la rivalità e lo spirito da professionisti e tutte cose che andranno forse bene per gli adulti (in realtà no) non certo per i bambini.

          Le madri, essendosi rese conto- dopo averlo ignorato per decenni- che il calcio è uno sport che si gioca all’aperto, quindi col sole e con la pioggia, e quindi mio figlio non si deve ammalare…

          • Francesco scrive:

            mio figlio alla scuola calcio si è divertito di bestia e il fatto che non ci fossimo noi genitori potrebbe aver aiutato

          • PinoMamet scrive:

            Il figlio dei miei amici
            (di un mio amico appassionatissimo calciatore dilettante)
            dopo un anno in cui vi è stato trascinato, regolarmente imboscandosi durante le ripetizioni degli esercizi, ha detto testualmente:
            “Papà, credo che calcio lo abbiamo provato abbastanza…”

            Ed era allievo di un altro amico, quindi in una situazione tutto sommato famigliare.

            Certo, non è forse il più sportivo dei bambini, ma se lo avessero lasciato semplicemente giocare , fare quattro tiri al pallone in amicizia e senza regole come li abbiamo fatti tutti, sono convinto che si sarebbe portato nel futuro un ricordo assai migliore del calcio, che ormai credo sia stato messo da lui nell’armadio delle “cose noiose che gli adulti obbligano a fare per qualche motivo che sfugge”.

            Naturalmente i bambini non sono tutti uguali, però tutto sommato sto con quel mio amico che dice che le scuole di calcio andrebbero abolite.
            Ha anche scritto un libro sul calcio negli anni Settanta, durante la presentazione ha invitato un calciatore semifamoso (non chiedermi nomi, per queste cose sono negato) che confermò che anche secondo lui le “scuole di calcio” uccidono la fantasia e il divertimento, e i migliori calciatori tutto sommato sono ancora quelli che vengono da situazioni in cui si gioca per divertirsi…

          • Francesco scrive:

            vuol dire che i maestri di montagna sono bravi a far divertire i ragazzini, mio figlio è partito con una paura fottuta

            però lui ama il calcio come io amo il basket, forse anche di più

            ciao

  48. mirkhond scrive:

    Pino

    Ti ringrazio per la tua sincerità.

  49. mirkhond scrive:

    “Al fatto che sui punti 1 e 2, tu e io siamo profondamente diversi”

    Penso proprio di sì.

    “e lo siamo sempre stati, mica solo da quando parlo dell’Oltrarno”

    Non vedo perché negarlo, anche se prima eri molto più “antisistema! 😉

  50. mirkhond scrive:

    Pino

    Sì, in passato ho pensato spesso di entrare in un monastero, magari tra i Minimi di San Francesco di Paola, o i Certosini di Serra San Bruno, o tra i Carmelitani.
    Poi però, guardandomi dentro, sentivo che avevo bisogno di una donna accanto a me.
    Solo che la donna che fa per me NON esiste.
    Se mi facessi frate, mia sorella dovrebbe stare in comunità a vita, e lei non vuole.
    Il mio sogno non è il celibato, ma di vivere in una dimensione da cultura “deserticolo-semitica” e CRISTIANA.
    Solo che io questa dimensione non so proprio dove trovarla, e i luoghi che mi attraggono fin da bambino, oggi non sono accessibili ai Franchi, neanche a coloro che odiano il Frangistan e cosa è diventato.

    • Lanzo scrive:

      Quello che dico ti potra’ sembrare una provocazione. Anche io mi sento a disagio, un pensierino a farmi monaco mi era passato per la testa – se hai la grana da devolvere e’ un vantaggio, non penserai che ti diano vitto e alloggio – scarsi – a vita senza una contro partita ?
      Ma io non potrei mai svegliarmi alle 4 o le 5 della mattina – causa depressione alle volte dormo 14 ore al giorno.
      La chiudo qui.

      • Lanzo scrive:

        La monaca di Monza – non era una morta di fame.
        Ora le monache vengono reclutate nel terzo mondo per fare le sguattere ai preti, le poche belle… verranno trombate o sodomizzate dai preti non gay.

        • mirkhond scrive:

          A me piacciono le monache…come mogli! 😉
          Cioè, la monacazione VERA, è qualcosa per pochi e poche, chiamati e chiamate DAVVERO da Dio.
          Tutte le altre mi piacciono religiose e velate.
          Com’è nell’Islam, e in molte cristianità fino a tempi recenti.

        • habsburgicus scrive:

          La monaca di Monza – non era una morta di fame.

          in effetti il momento in cui la monacazione cessò di apparire una BELLA cosa ai potentes, è l’inizio della fine dei christiana tempora (e, in questo mondo corrotto, alla faccia dei pauperisti e populisti di sx e dx, se perdi i potentes, entro 100-200-300 anni, perdi tuta…è matematica qui, non più storia 😀 il che non vuol dire che i potentes mi s tiano simpatici, eh 😀 è una constatazione)
          in Portogallo, ho letto, ciò avviene abbastanza tardi..nei 1770′ (quindi con Pombal potente, cadrà in 1777) ancora le più nobili famiglie di Lisboa (e a fortiori del resto) riteneva orgoglioso avere una, o più, figlie monache..a fine 1780′ vi sono i primi indizi che nell’alta aristocrazia non è più così..seppur nella media aristocrazia di provincia la figlia monaca resta qualcosa di “positivo” ben dentro l’Ottocento
          era finita un’epoca..che ovviamente in Portogallo si appaleserà solo 200 anni dopo !
          (come forse avrete intuito, a me piace molto la cronologia, in ogni campo..il fissare una cronologia degli eventi il più possibile esatta è secondo me molto affascinante.e pure utile !..per quanto la cronologia sia sdegnata dalla “nouvelle histoire”, talvolta per ideologia…talvolta però anche per ignoranza, etimologicamente intesa :D)

          • Francesco scrive:

            >> in questo mondo […] se perdi i potentes, entro 100-200-300 anni, perdi tutto

            beh, questa mi pare una osservazione molto saggia. alla faccia della lotta di classe, la società è molto più simile a un organismo in cui i vari organi sono indistricabilmente connessi

            e uno dei sistemi circolatori più complessi è quelli della cultura e dei valori. non so se la direzione vista di Hasburgicus (dalle classi alte al resto della società, con il tempo) sia l’unica o la dominante ma di sicuro non è vero che ognuno fa per sè

  51. mirkhond scrive:

    “scusa ma dovresti fare una lista delle tue richieste, mi sembra che ogni volta aumentino, quasi tu volessi comunque dire di no a tutto”

    Tipica risposta di chi non ha capito niente di situazioni che non conosce e non riesce a comprendere…..

    “i monasteri cristiani in Oriente non erano centri di opposizione al potere politico, mi pare?”

    Ma io non voglio farmi monaco…….

    • Francesco scrive:

      Veramente quello che mi pare di capire è che non ti va bene nulla perchè vuoi rimanere insoddisfatto

      Non volevo dirti di farti monaco ma non capisco perchè l’Opus Dei ti fa schifo quando la cristianità orientale non ha la lontananza dal potere tra i suoi ideali

      ciao

  52. mirkhond scrive:

    Credo di aver ripetuto più volte, che la civiltà occidentale non mi piace.
    E tantomeno certe sue forme di religiosità moderna.

  53. mirkhond scrive:

    Se si potesse fare un cambio, tipo l’85% degli Egiziani viene a vivere in Frangistan, e chi qui è insoddisfatto poter vivere in un Egitto non più tenuto sotto un tallone poliziesco oppressivo, e con una popolazione di 10.000.000 di persone, io accetterei volentieri quel cambio….. 🙂

    • Francesco scrive:

      credo che il 200% degli egiziani vorrebbe vivere in Egitto, senza oppressione poliziesca e senza sovrappopolazione

      mica sono fessi!

      😀

      la civiltà occidentale non ti piace … quella di Luxuria e Cirinnà o quella di Benedetto XVI? o le trovi la stessa zuppa?

      • Lanzo scrive:

        L’esercito in Egitto ha il controllo su TUTTO – E’ una casta feroce come la nostra, si vogliono pappare tutto e naturalmente trovano milioni di morti di fame disposti a fare gli sgherri ed i soldati per un piatto di lenticchie quotidiano assicurato, ne’ piu’ ne meno come come i nostri poliziotti e CC e a massacrare gli altri poveracci a bastonate e fucilate ci vanno entusiasticamente – mors tua vita mea. C’est la vie.

        • Miguel Martinez scrive:

          “L’esercito in Egitto ha il controllo su TUTTO – E’ una casta feroce come la nostra”

          Esatto. E’ la potenza che controlla il turismo, l’industria, la produzione agricola, il petrolio e il commercio estero, nonché la distribuzione del cibo.

          E lo fa con le armi, come abbiamo visto quando il ceto medio dei Fratelli Musulmani ha cercato timidamente di emergere.

          Poi il problema è anche più complesso, perché il paese ha poche risorse, una popolazione strabordante, industrie per nulla competitive ed è talmente disastrato che non può sperare nemmeno in un futuro da “qui la manodopera costa poco”.

          Ma fish mustaqbal, “non c’è futuro”. E quando hai diversi figli da mantenere, è un problema.

      • mirkhond scrive:

        Benedetto XVI si era alleato con chi ha permesso il sorgere del fenomeno Luxuria.
        Dunque non mi piace.

        • Francesco scrive:

          B16 aveva dialogato con chi era disposto a farlo e su un tema che dovrebbe stare a cuore anche a te.

          Non per nulla era assai detestato in molti luoghi della società occidentale, tutta gente a cui Luxuria fa un baffo e che seleziona con sapienza cosa diffondere delle parole di Francesco

          ciao

          • mirkhond scrive:

            Dialogando con Pera?
            Accettando il project for a new century world?
            Assecondando gli islamofobi alla Oriana Fallaci, preoccupati di perdere soldi e libertà sessuali, così duramente conquistati nel’68, liberandosi dalla morale CATTOLICA?
            Francesco, Francesco, Francescoooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

          • Francesco scrive:

            dialogando con Pera? e perchè no? pareva una persona seria e interessante

            accettando il PNAC? chi, il Papa? ma dove l’hai letto?

            la Fallaci aveva moltissimi difetti, tra cui essere anticattolica all’estremo ma era simpatica (a non essere musulmani, direi)

            sulla fine del rispetto per la morale cattolica, dovresti chiedere conto al Papa attuale, così dialogante e benevolente e censurato. almeno B16 era insultato e basta.

            Duca, sveglia, guarda il mondo per come è e non per confusi sogni!

            PS davvero Pera è massone? uno così poco importante?

          • PinoMamet scrive:

            “la Fallaci aveva moltissimi difetti, tra cui essere anticattolica all’estremo ma era simpatica”

            La Fallaci aveva alcuni pregi… beh… alcune caratteristiche, che ha elencato lei con grande sintesi, convinta forse di parlare di altro: la rabbia e l’orgoglio.

            Credo che ben pochi la trovassero simpatica, anche tra i colleghi e, più tardi, tra i suoi riscopritori in chiave anti-islamica.

            Onestamente mi sfugge cosa ci fosse di particolarmente simpatico in lei anziana e incattivita che spara a zero su tutto, ma sospetto che anche lei giovane non fosse tutto ‘sto campionario di calore umano… però non lo so di sicuro.

  54. Lanzo scrive:

    Forse mi sbaglio, ma credo di sapere chi sia lo “straccivendolo” che hai menzionato di striscio/ E non era – neanche ebreo.
    A Roma, uno dei piu’ eleganti/esclusivi negozi di abbigliamento si chiama da sempre, CENCI, nome della famiglia che si puo’ immaginare come abbia cominciato cento anni fa.
    A differenza dello straccivendolo milanese, che ti ammollava cagate, da Cenci trovavi il Burberry e Aquascutum originali, i twill, i cachemire Ballantine e via dicendo.
    Da stracciaroli a venditori del meglio.

    • PinoMamet scrive:

      “Forse mi sbaglio, ma credo di sapere chi sia lo “straccivendolo” che hai menzionato di striscio”

      A chi ti riferisci?
      Mi sono perso il riferimento.

  55. mirkhond scrive:

    “le origini cattoliche della festa”

    Stando a Cardini, le radici di tale festa, risalgono alla rottura con la Chiesa Cattolica e alla protestantizzazione dell’Inghilterra nel XVI secolo.
    E dunque, eliminato il culto dei santi e relative celebrazioni, riemerse un’ancestrale memoria pagana che però, proprio a causa della cristianizzazione, assunse aspetti demoniaci.

    • PinoMamet scrive:

      Non intendo mettere in discussione Cardini, ma la “vigilia di Tutti i Santi” (tale l’etimologia più accettata) a me pare una cosa molto cattolica… e il fatto che si entri in contatto con i defunti, e che vi siano reminiscenze pagane… anche.
      😉

      Si entra in contatto con i defunti per esempio anche durante i dodici giorni da Natale all’Epifania, in vari modi tradizionalmente cattolici e italici sui quali nessuno ha mai avuto nulla da ridire (tipo, lasciare la tavola imbandita per i “i tristi, i pallidi morti” la notte di…. non ricordo quale, dipende dalle zone d’Italia), e che sicuramente hanno alle spalle i Saturnali e altre occasioni pagane;
      idem il Carnevale…

    • Miguel Martinez scrive:

      “Stando a Cardini, le radici di tale festa,”

      Le feste sono ciò che la gente ci vive.

      In questo senso, il Natale è oggi almeno tre cose.

      Una festa cristiana, per pochissimi in Italia (un po’ di più, in Messico o nei paesi ortodossi).

      Un momento privo di significati religiosi, da passare “in famiglia” e in particolare con i bambini.

      Il perno di tutto il tempo commerciale, e in questo senso il Natale è la festa dell’Anticristo, altro che i fantasmini di Halloween.

      • Miguel Martinez scrive:

        Aggiungo che il Natale è erroneamente immaginato dai Testimoni di Geova e da alcune frange protestanti, come una festa pagana, cosa magari vera nell’anno 200 d.C., ma oggi per nulla.

      • mirkhond scrive:

        “Il perno di tutto il tempo commerciale, e in questo senso il Natale è la festa dell’Anticristo, altro che i fantasmini di Halloween.”

        E da questo, la comprensibile ira di Don Giorgio De Capitani verso Berlusconi (nel periodo natalizio del 1987-1988, su mediaset mandavano una pubblicità con un coretto di bambini che cantava una canzoncina che diceva: – buone feste e buoni AFFARI!).

        • Francesco scrive:

          infatti, tutta colpa di Berlusconi se Natale non era più vissuto come la grande festa cristiana della Nascista di Cristo!

          ma curarla, certa gente, invece di lasciarle disonorare la tonaca?

          Silvio era l’ultimo epigono di un mondo intero e balordo, mica il colpevole. dare a lui la colpa è complicità, è infantile personalizzazione

  56. mirkhond scrive:

    “Duca, sveglia, guarda il mondo per come è e non per confusi sogni!”

    Svegliati tu, coglione!

    • Francesco scrive:

      Riesci a urlare le parolaccie nel sonno, bravo.

      Però sarebbe meglio per te vedere il mondo come è, anche perchè è meno peggio di come lo sogni.

      Ciao

  57. mirkhond scrive:

    Il mondo come è, è uno schifo, e tu ne sei il rappresentante perfetto qua dentro con quel ” (per nulla) fantastico coacervo di luoghi comuni” che esprimi qua dentro.

  58. mirkhond scrive:

    Forse manicheo di basso livello ;), visto che la Gnosi è roba da intellettuali e mistici di elevatissimo livello.
    Cosa che io, grazie a Dio, non sono…… 😉
    In realtà sono pessimista, perché vedo le cose come sono.

  59. mirkhond scrive:

    Spesso negative e/o deludenti.

  60. mirkhond scrive:

    Quando ne hai accumulate di sòle, dove la trovi la positività?

    • Miguel Martinez scrive:

      “Quando ne hai accumulate di sòle, dove la trovi la positività?”

      Non stiamo parlando di cose che devi trovare.

      Stiamo parlando di come sono le cose.

      Non per te o per me:

      “Quanto pesa un picciotto? Quanto una piuma sparsa al vento”

  61. mirkhond scrive:

    “Non stiamo parlando di cose che devi trovare.

    Stiamo parlando di come sono le cose.

    Non per te o per me”

    Credo che la “neutralità” delle cose, sia molto condizionata dal nostro vissuto e quindi, da come vediamo le cose.

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, la neutralità delle cose non è condizionata da niente: è la neutralità.

      Noi siamo condizionati dal nostro vissuto, semmai.

      Cercare di trovare la neutralità delle cose, significa tentare di liberarci dai condizionamenti e di essere obiettivi.

    • Miguel Martinez scrive:

      “Credo che la “neutralità” delle cose, sia molto condizionata dal nostro vissuto e quindi, da come vediamo le cose.”

      Appunto.

      Ma come sono le cose?

  62. mirkhond scrive:

    Vabbè, non ci capiamo, vedendo le cose in modo differente……….

  63. mirkhond scrive:

    Chi ha un’esistenza ricca di soddisfazioni, è forte, capace di affrontare la vita, vedrà sempre la realtà in modo positivo.
    Quando invece non ha niente di tutto questo, è normale che tenda a vedere le cose in modo negativo.
    Le fregature possono dare coraggio o abbatterti, a seconda di come sei.
    E sei parte di ciò che chiamiamo “cose”, cioé la vita Miguel……

  64. mirkhond scrive:

    Non capisco perché mi vengono bloccati i commenti….

    • mirkhond scrive:

      Ieri sera, mi sono visto un film dedicato a Don Pino Puglisi, sacerdote palermitano ucciso dalla mafia e beatificato due anni fa.
      Certo era un film, per quanto ispirato ad una persona realmente esistita.
      Io, non riuscirei ad essere nemmeno un miliardesimo come quel buon prete.
      Ed è anche per questo, e rispondo così anche al Mamet, che non mi sono fatto prete.
      Non è solo questione di donne e/o di obbedienza ai superiori.
      No, è anche mancanza di coraggio.

      • PinoMamet scrive:

        Io a dire il vero ti proponevo di farti frate, cercando una sistemazione che ti consentisse di tenerti vicina la sorella…
        e visto che alcuni ordini si occupano di assistenza ecc. continuo a trovarla un’opzione realizzabile.

        Poi non ti voglio mica obbligare, ci mancherebbe.

        Però non ho mai pensato di farti fare il sacerdote antimafia!!

        PS
        Migliaia di bravissimi preti vivono tranquillamente e muoiono nel loro letto, eh?
        Possibile che tu debba essere sempre così tragico? 😉

    • Miguel Martinez scrive:

      “Non capisco perché mi vengono bloccati i commenti….”

      Non mi risultano commenti bloccati (ce n’era uno di daouda che ho approvato).

  65. mirkhond scrive:

    E poi, io cerco il deserto, non la metropoli coi suoi casini.
    Non riesco ad amare l’umanità così tanto, da dare la vita per essa…..

  66. mirkhond scrive:

    Anche la “religiosità” proposta da Francesco, tutta interna a questa società occidentale, mi è estranea e non mi dice nulla.
    Tranne quando pontifica di “diritto alla vita” a tutti i costi, mentre l’eutanasia spesso è l’unica soluzione per risolvere problemi individuali insolubili e causa di sofferenze e ferite che non si rimarginano, neanche dopo anni…….

    • Francesco scrive:

      quindi secondo te un monastero cattolico in Italia, non posto dentro una città, non ti andrebbe bene? solo perchè fuori è verde invece che desertico?

      non mi convinci, per il nulla che questo importa

      • mirkhond scrive:

        Non capisco in cosa non ti convinco, anche se delle tue convinzioni non so in fondo, cosa farmene……

        • Francesco scrive:

          SE cerchi Dio, un monastero in Italia, lontano dalla città e dalle sue volgarità, va benissimo. ma anche un paesino non troppo grande, in cui vivere senza televisione.

          diverso il caso se, sotto sotto, sei in cerca di esotismo desertico che spacci per cristianesimo delle origini

  67. mirkhond scrive:

    Quando pontifica sulle sofferenze altrui, da estranea mi diventa odiosa e insopportabile.

  68. mirkhond scrive:

    Possibile che tu debba essere sempre così tragico? 😉

    Io cerco Dio, cerco l’Assoluto.
    Ma l’Assoluto tollera, accetta i nostri limiti, le nostre debolezze, le nostre vigliaccherie?
    Il perfezionismo è un peccato grave, perché porta ad essere orgogliosi, pieni di se e superbi.
    Ma allora perché sento che, se non riesco ad essere “perfetto” mi sento una nullità?

    • PinoMamet scrive:

      “Ma l’Assoluto tollera, accetta i nostri limiti, le nostre debolezze, le nostre vigliaccherie?”

      …sì?

      E poi ti dico, nessuno pretende che tu faccia il martire!

      • Miguel Martinez scrive:

        “Ma l’Assoluto tollera, accetta i nostri limiti, le nostre debolezze, le nostre vigliaccherie?”

        Dal momento in cui esistono i nostri limiti, è evidente che li tollera, altrimenti non esisterebbero.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ma allora perché sento che, se non riesco ad essere “perfetto” mi sento una nullità

      Perché lo siamo, quindi tanto vale conviverci con questa consapevolezza. Che non è una scusa per non cercare di aspirare ad essere perfetti (ovvero essere come Dio, l’unico perfetto). Non è forse imitatio Christi?

    • Francesco scrive:

      >> Ma l’Assoluto tollera, accetta i nostri limiti, le nostre debolezze, le nostre vigliaccherie?

      ma se tutti i Vangeli non sono altro che il racconto di come l’Assoluto abbia amato e abbracciato proprio quella roba lì? e di fronte a quell’abbraccio, arrivato fino alla croce, uno deve smetterla di dare tanta importanza al fatto di essere un minchione (e penso proprio a me) e cedere a Lui

      ciao

  69. mirkhond scrive:

    “cercando una sistemazione che ti consentisse di tenerti vicina la sorella…
    e visto che alcuni ordini si occupano di assistenza ecc. continuo a trovarla un’opzione realizzabile.”

    Non saprei, non sono dentro a certi giri.
    Eppoi, ho bisogno di un affetto femminile……

  70. mirkhond scrive:

    “Silvio era l’ultimo epigono di un mondo intero e balordo, mica il colpevole. dare a lui la colpa è complicità, è infantile personalizzazione”

    Sono in parte d’accordo, ma considera che senza Berlusconi, l’americanizzazione (o la teleglobalizzazione, come la chiamarebbe Miguel), forse non avrebbe dato il colpo di grazia a ciò che restava di una morale cattolica in Italia.
    Come disse anni fa Messori a Michele Brambilla, non è stato il comunismo, ma il CONSUMISMO ad uccidere ciò che restava della cultura cattolica italiana.
    Ed in questo, pur con esagerazioni e personalizzazioni, Don Giorgio De Capitani credo che ci abbia preso eccome!

    • Francesco scrive:

      era pieno di televisioni private, non c’erano solo quella di Silvio

      e prima della TV già Pasolini si lagnava del capitalismo

      e, soprattutto, il moralismo cattolico e comunista era morto, ipocrita e vissuto come una imposizione

      che cazzo, la vita è bella, poi parliamo di non fare i pirla

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Silvio ha avuto un potere televisivo ignoto alle altre emittenti private prima di lui.
        Dunque non è estraneo a certo malcostume italiano……

        • Miguel Martinez scrive:

          “Silvio ha avuto un potere televisivo ignoto alle altre emittenti private prima di lui.
          Dunque non è estraneo a certo malcostume italiano……”

          Ma non avrebbe avuto tale potere televisivo, se non si fosse adeguato al Mercato. E’ il Mercato quindi che ha corrotto l’Italia, non lui.

          • mirkhond scrive:

            Il Mercato della tivù spazzatura lo ha portato lui in Italia.

          • Francesco scrive:

            beh, no, Duca, almeno qui al Nord c’erano mille mila TV commerciali

            le sue sono quelle sopravvissute alla competizione sul mercato

            ma le altre erano uguali, solo fatte meno bene, soprattutto quelle in mano alle Grandi Famiglie, che infatti lui si è comprato per un tozzo di pane

            ciao

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            E senza di lui, nessun altro imprenditore ci avrebbe pensato?

            Diciamo che era l’unico ad avere gli agganci massonici e politici necessari per farlo: ricordiamo che i privati non potevano trasmettere su tutto il territorio nazionale e che a lui fu permesso grazie ad un regalino dell’amico Craxi.
            Certo, sicuramente era il destino, solo procrastinabile di qualche anno.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            le sue sono quelle sopravvissute alla competizione sul mercato

            Competizione e Mercato sono le due parole che non vanno mai pronunciate quando si parla di Silvio 😀
            Vedi sopra

          • habsburgicus scrive:

            E senza di lui, nessun altro imprenditore ci avrebbe pensato?

            e infatti !
            (del resto, altrove in Europa, dove lui non c’era o quantomeno contava poco, ci sono stati parimenti effetti negativi..pure peggio, forse, anche, se magari, meno “pacchiani”..e, per quanto mi sia estranea, non è improbabile che talvolta la “pacchianeria” fosse un labile resto dell’antica “cultura” italica popolare, dunque “positiva” !)
            altre sono le accuse che, volendo, si potrebbero fare al tipo
            ad esempio il fatto che, da tipico italiano alla Alberto Sordi (lui un grande e compiantissimo attore !) e sostanzialmente attento solo al suo “particulare” (di guicciardinesca memoria), non abbia mai avuto la benché minima sensibiltà “culturale”-“ideololgica” (come invece hanno/avevano i rossi, eredi, un po’ degenerati :D, del loro Gramsci)..e dunque, quando ha avuto l’informazione grazie a Craxi, l’ha appaltata di buon grado alla (ex ?)-sinistra “liberal” (filo-americana, filo-sappiamo che :D, dissolvitrice di ogni valore, da ultimo pro-gender ecc ecc ecc), CONTRO i suoi stessi interessi, se non quelli immediatissimi, e non sempre (è noto che l’anti-berlusconismo non avrebbe potuto svilupparsi qualora le sue TV avessero dato spazio ad una visione alternativa..ad esempio un attacco ai miti fondanti del 1945-1946, al Sessantotto e altro..fatto quello, e lì sta la sua debolezza di fondo, si sarebbe potuto pensare anche agli argomenti che gli stavano più a cuore..e con successo, stavolta 😀 ma , inutile, l’uomo a certe cose non ci arrivava !)..in più c’era la sua sudditanza alle logge..loro lo aiutarono a divenire quello che fu però in cambio, più tardi, gli chiesero il controllo delle sue televisioni che lui DIEDE subito gioendo (si sarà detto, e chi se ne frega ? cosa vuoi che contino :D…..invece un uomo con la testa sulle spalle, pur dovendo fare certe concessioni-viviamo nel mondo reale, non nelle favole-avrebbe però tenuto saldamente il potere in mano)..il personaggio pensava solo ad accumulare denaro e a tanto sesso…e neppure quello gli lasciarono fare in pace 😀 (se avesse avuto un minimo di conoscenza degli arcana, avrebbe capito che la migliore strategia, ANCHE-e molto anche :D-per scoparsi le starlettes tranquillo, era non cedere sulle grandi questioni ! ma vaglielo a dire :D)
            da ultimo, il drammatico novembre 2011..che gli ordini (massonici ? eurocratici ?, chiamateli come volete) per farlo fuori dal governo, vennero imperiosamente è certo..che ci sia stato male, lo è altrettanto..e ogni tanto ha tirato fuori qualche sassolino, per poi rimangiarsi tutto qualche minuto dopo, more solito 😀
            ma in sostanza ha accettato tutto (e collaborato pure all’operazione contro se stesso :D), ben sapendo che la vittima effettiva sarebbe stato molto più il popolo italiano che non lui (e chi se ne fotte del popolo, si darà detto ?)…è verosimile che abbia subito ricatti (del resti quando si prestano certi giuramenti :D) e non è il tipo da opporvisi specie quando al bastone è accompagnato la carota
            e lui ha subito ceduto..
            e continua a cedere, facendo la ruota di scorta degli attuale potentes, appoggiando la sovversione pro-gender..in cambio ottenne tranquilità—alla fine qualcosa ha avuto (ma fu poco sagace..le stesse condizioni potevano contrattarle nel 1993, per stare fuori dalla politica..e a migliori clausole pe lui)
            un uomo piccolo piccolo..tutto qui..[che però i suoi affari li ha fatti]
            eppure, in politica, fu nonostante tutto un italiano… l’ultimo ?

          • Francesco scrive:

            >> Competizione e Mercato sono le due parole che non vanno mai pronunciate quando si parla di Silvio

            qui ti contraddico con certezza: Mercato no ma Competizione sicuramente sì, nel caso di Silvio. e molto del suo declino è dovuto al fatto che ha virato verso la convivenza pacifica (mai concessa a quelli come lui) invece di attenersi alla dura regola della competizione

            guardate Renzi, il Giovin Signore: lui non lo dice mai ma a prendere prigionieri non ci pensa proprio!

            che nostalgia del Silvio giovane che schiacciava la Gente Perbene dell’antico regime!

  71. mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    Monacare un figlio o una figlia a forza, non mi sembrano segni di forza, ma di OPPRESSIONE.
    E la Fede non può fondarsi su una castità FORZATA di gente ricca o povera.
    Capisco che per te il potere e la Fede sono inscindibili, ma quando si costringe un giovane o una giovane a rinunciare al mondo, vuol dire che siamo in un ambito che di Gesù Cristo non ha che il nome……

    • habsburgicus scrive:

      e chi ha parlato di “costrizione” ?…quelle c’erano, purtroppo, ma per il semplice fatto che in questo mondo imperfetto le cose brutte, e anche pessime, accadono-e in gran copia
      a me piace (forse sbaglio) guardare le cose da una prospettiva storica e basandomi, nei limiti del possibile e delle mie scarse conoscenze, sui fatti…
      ed è un fatto che, putacaso financo nel 1779, il marchese di Lavradio per citare uno dei più nobili fra i nobili in Portogallo, ritenesse un ONORE e un VANTO da tramandare che sua figlia fosse monaca
      prova a dirlo oggi..non è il caso di andare così in alto…basterebbe, chessò, il tipo simpatico a Miguel (di cui postò anche un divertente video delle vacanze)..vai da lui e chiedigli come si sentirebbe se sua figlia (se ne ha..si fa per dire) volesse farsi monaca..e poi ci dici 😀 (lo stesso vale per chiunque nel jet set (e non solo, ormai..tranne in Africa come accennava in modo brusco ma chiaro Lanzo)..anche ben più in alto…e fuori Florentia
      io questo lo chiamo grande mutamento di valori…e ne prendo atto

  72. mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    Ti ripeto una domanda, a cui non hai risposto.
    Ma TU ci credi in Gesù Cristo DIO INCARNATO?
    Oppure è solo un nome da mettere ad una struttura di potere?

  73. mirkhond scrive:

    “diverso il caso se, sotto sotto, sei in cerca di esotismo desertico che spacci per cristianesimo delle origini”

    Quello che chiami “esotismo desertico” non sono che i luoghi in cui LUI SI E’ MANIFESTATO per la prima volta, per quello che ne sappiamo.
    La tua è la tipica risposta di chi non riesce ad andare oltre la visuale culturale della società in cui vive.

    • Francesco scrive:

      beh no, visto che nessuno ha mai pensato di sacralizzare il modo di vivere del Medio Oriente all’epoca di Nostro Signore, visto che è il Redentore di tutto il mondo e tutta la storia!

      non è il tuo caso ma la Fede non è un caso di Rappresentazione in costume, come quelle che piacciono a Pino e agli esperti di berretti militari

  74. mirkhond scrive:

    Mi chiedo se ci sei o lo fai lo stronzo, giusto perché non hai argomenti, ma devi sempre stare in mezzo a tutto, come il cacchio sui maccheroni, secondo uno stile tipicamente ciellino.

  75. mirkhond scrive:

    Su Berlusconi

    Francamente non riesco a capire i cavilli che fa Miguel su Berlusconi e il mercato, visto che, sofismi intellettuali a parte, è stato Berlusconi, inizialmente con l’appoggio di Craxi, a dominare il mercato televisivo privato italiano e ad introdurvi il monnezzaio “culturale” di ispirazione statunitense.
    In questo blog le questioni più semplici e comprensibili, devono per forza venire criticate alla luce di complicati cavillismi che alla fine non fanno che confondere il tutto…..

    • Miguel Martinez scrive:

      “Francamente non riesco a capire i cavilli che fa Miguel su Berlusconi e il mercato”

      Non sono per nulla cavilli.

      E’ che trovo infantile cercare colpevoli umani per fenomeni storici.

      Poi chi si trova in quel momento a incarnare la storia è riprovevole quanto si vuole, per aver accettato di farlo; ma se avesse rinunciato, ci sarebbe stato subito un altro al posto suo.

      Non penso proprio che senza Berlusconi, in Italia ci sarebbe una televisione di alto valore intellettuale che si rifiuta di comprare o di copiare materiali “statunitensi”, cioè che provengono dal mercato più ricco e grande del mondo.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Berlusconi? Più sopra ci sta venendo raccontata di nuovo la storia di Silvio (tessera 1816 della P2) che sarebbe stato fiero ostacolo ai massoni, antiamericano (LUI? I cui sgherri gridavano a reti unificate contro i “pacifinti” e ci ricordavano quotidianamente che saremmo dovuti essere grati agli ammeregani in perpetuo??), alterglobalizzatore (Diaz e Bolzaneto sono già bei ricordi, no?) e che avrebbe avuto le proprie TV tutte contro e a favore dei Comunisti (suppongo ci si riferisca a Emilio Fido, Signorini, Giordano e compagnia 😀 ).

      • Miguel Martinez scrive:

        “Più sopra ci sta venendo raccontata di nuovo la storia di Silvio (tessera 1816 della P2) che sarebbe stato fiero ostacolo ai massoni”

        Ma credo che in effetti, alla fine, Berlusconi sia stato fatto fuori.

        Posso immaginarmi diversi fattori – troppo potere in una mano sola, per cui tutti gli altri ricchi e potenti si saranno coalizzati, ad esempio; totale incapacità di far uscire il capitalismo italiano dalla crisi; il fatto che voleva fare di testa sua e non agire da funzionario per altri; il fatto che stava cominciando a dare di matto; e il fatto che le riforme peggiori è sempre meglio farle fare alla “sinistra”.

        Tutti motivi più che sufficienti per far coalizzare grossi interessi a farlo fuori, senza per questo immaginare lui come un’alternativa a quegli interessi.

        • mirkhond scrive:

          Maurizio però si è limitato a constatare quanto si debba a Berlusconi, del forte filoamericanismo culturale in Italia, negli ultimi 35 anni……
          Come del resto, confermò uno psicologo di mediaset nel 2000, quando disse che, nel 1980, l’immagine degli Usa in Italia era al ribasso (cosa a cui personalmente, non ho mai creduto; si sono scambiate alcune critiche ad alcuni aspetti della società statunitense, con l’avversione tout court che NON C’E’ MAI STATA in Italia).
          Poi, grazie a mediaset in 20 anni, l’immagine degli USA in positivo, era aumentata.
          Parole di un psicologo e dirigente mediaset.

          • Francesco scrive:

            che si era perso la guerra del Vietnam e l’infame cagnara che girava l’Italia per tutti gli anni ’70

            di filo-americani in Italia c’erano il PRI, Indro Montanelli e il popolo, il resto era tutto contro.

            😀

          • mirkhond scrive:

            Ti assicuro che ho conosciuto fior di comunisti che passavano il tempo a casa, a vedersi film e telefilm statunitensi, oppure a dire che non si devono odiare gli Usani, oppure andare nei Mac Donald’s, ecc.
            Questo sarebbe l’antiamerikanismo degli Italiani?

          • Francesco scrive:

            infatti il popolo del PCI mica seguiva gli intellettuali del PCI su quel tema

            anzi, erano spesso questi costretti a rincorrere

            • Miguel Martinez scrive:

              “infatti il popolo del PCI mica seguiva gli intellettuali del PCI su quel tema”

              Infatti. Nella mia esperienza, c’era un certo antiamericanismo tra gli operai, mentre gli intellettuali del PCI comunque ritenevano che gli Stati Uniti avessero scatenato alla massima potenza le famose “forze di produzione”, in grado di scalzare il vecchio sistema e con un tocco di magia, a instaurare il socialismo; e guardavano sempre al cinema e alla letteratura statunitense con un’immensa ammirazione.

              • Miguel Martinez scrive:

                Che poi alla fine né gli operai, né gli intellettuali contavano molto. A fare il PCI erano tutti i piccoli funzionari, gli assessori, i dirigenti delle Arci e i ragionieri dell’Unipol, i manager delle cooperative… che se ne fregavano di “americanismo” o “antiamericanismo”.

          • mirkhond scrive:

            E dunque confermi che in Italia, l’antiamerikanismo non c’è mai stato.
            Al massimo alcune critiche ad alcune politiche statunitensi.

            • Miguel Martinez scrive:

              Claudio Mutti, che è un fascista intelligente, anni fa scrisse un saggio in cui cercava di delegittimare la critica “di sinistra” all’americanismo. Il suo ragionamento è un po’ a senso unico, ma dice diverse cose non peregrine, tra cui questo:

              http://www.claudiomutti.com/index.php?id_news=82&imag=4&url=6

              “Romolo Gobbi, che in un paio di pagine ha accennato alla storia delle posizioni americaniste del marxismo, da Marx fino all’alleanza sovietico-americana nella seconda guerra mondiale, fa notare che “all’inizio (…) la sinistra non poteva che essere americanista e fordista, in quanto fin dall’origine era stata industrialista; infatti fin dall’ Ideologia tedesca Marx e Engels avevano esaltato lo sviluppo dell’industria (…) E il marxista che volle realizzare il socialismo prima dello sviluppo generalizzato del capitalismo, Lenin, fu tanto più americanista e fordista (…)”.

              Effettivamente, uno dei massimi esponenti del pensiero marxista in Italia, il protoantifascista Antonio Gramsci, rivendicò al gruppo comunista dell'”Ordine Nuovo” (da lui fondato nel 1919 con Palmiro Togliatti e altri) il merito di aver sostenuto una “forma di ‘americanismo’ accetta alle masse operaie”. Per Gramsci esiste infatti un “nemico principale”, ed è, citiamo testualmente, “la tradizione”, la “civiltà europea (…), la vecchia ed anacronistica struttura sociale demografica europea”. Bisogna dunque ringraziare, dice, il “vecchio ceto plutocratico”, perché ha cercato di introdurre “una forma modernissima di produzione e di modo di lavorare quale è offerta dal tipo americano più perfezionato, l’industria di Enrico Ford”.

              E il ceto plutocratico, nella persona del senatore Agnelli, individuò prontamente i propri compagni di strada. Un autorevole chiosatore dei classici del marxismo, Felice Platone, ricorda infatti come il senatore Agnelli avesse fatto delle ” avances ” nei confronti del gruppo di Gramsci e di Togliatti, in nome di una pretesa “concordanza di interessi tra gli operai della grande industria e i capitalisti dell’industria stessa”. È lo stesso Gramsci, d’altronde, a parlare in maniera sintetica di un “finanziamento di Agnelli” e di “tentativi di Agnelli di assorbire il gruppo dell”Ordine Nuovo'”.

              Non è stato comunque Gramsci né il primo né l’unico, tra i marxisti, a vedere nell’America il paesaggio ideale per l’edificazione di una società alternativa a quella europea, che purtroppo è “gravata da questa cappa di piombo” delle “tradizioni storiche e culturali” (5). È Gramsci stesso, infatti, a menzionare esplicitamente l’interesse di “Leone Davidovic” (cioè Lev Davidovic Braunstein, alias Trotzkij) per l’americanismo (6), le sue inchieste sull’ American way of life e sulla letteratura nordamericana.

              Questo interesse del pensiero marxista per l’americanismo è dovuto, spiega Gramsci, all’importanza e al significato del fenomeno americano, che è, tra l’altro, “il maggior sforzo collettivo verificatosi finora per creare con rapidità inaudita e con una coscienza del fine mai vista nella storia, un tipo nuovo di lavoratore e di uomo” (7). Le realizzazioni dell’americanismo hanno fatto nascere una sorta di complesso d’inferiorità nei marxisti, i quali proclamano per bocca di Gramsci che “l’antiamericanismo è comico, prima di essere stupido”.

              Abbiamo parlato, più sopra, di letteratura americana. Ebbene, una delle più significative manifestazioni di cultura antifascista avvenute durante il Ventennio fu quella che ebbe luogo nel 1942, con la pubblicazione dell’antologia Americana curata da Elio Vittorini per l’editore Bompiani. È stato detto a buon diritto che per Vittorini e per i compagni che lo affiancarono nell’iniziativa in qualità di traduttori (tutti più o meno gravitanti nell’orbita del Partito Comunista clandestino), “la letteratura americana contemporanea (…) diventò una sorta di bandiera; e fu anche o forse soprattutto come un implicito manifesto di fede antifascista che Vittorini concepì e realizzò la sua antologia. L’America doveva risultare anche per i lettori, come era per lui, una grande metafora di libertà e di futuro”.

              Ancora più esplicito, in quegli stessi anni, era l’americanismo di un antifascista d’altissimo rango: Palmiro Togliatti. Nei discorsi che il Migliore indirizzava da Radio Mosca agli ascoltatori italiani, è frequente una esaltazione degli Stati Uniti che a volte assume veri e propri accenti di misticismo. Ecco un breve ma significativo florilegio.

              8 agosto 1941. “E in realtà noi dobbiamo essere grati all’America non soltanto di aver dato lavoro per tanti decenni a tanti nostri fratelli, ma per il fatto che a questi uomini, che uscivano dalle tenebre di rapporti sociali quasi medioevali, ha fatto vedere e comprendere che cosa è un regime democratico moderno, che cosa è la libertà. (…) Mussolini e il fascismo (…) vorrebbero far credere al popolo italiano ch’esso ha nel popolo americano un nemico (…). Gli italiani che conoscono l’America dicano ai loro concittadini la verità. Dicano loro che il popolo degli Stati Uniti è amico dell’Italia, ma è nemico acerrimo di ogni tirannide (…) E gli italiani che amano il loro paese, che non sono e non vogliono essere servi di nessun dispotismo, hanno un nuovo motivo di riconoscenza verso il popolo degli Stati Uniti, dal quale viene oggi al popolo italiano non solo un nuovo incitamento a rompere le proprie catene, ma un così potente aiuto concreto” .

              2 gennaio 1942. “Ma da quella parte ci giunge per l’etere un’altra voce. È la voce del grande popolo americano. Nel suo accento maschio par di sentire il rombo di mille fabbriche che giorno e notte lavorano, senza posa, a forgiare cannoni, tank, aeroplani, munizioni. Un mese fa l’America fabbricava in un mese tanti aeroplani quanti la Germania e i suoi vassalli messi assieme. Tra poco ne fabbricherà due volte tanto. Trenta milioni di operai americani hanno giurato di non allentare il loro sforzo produttivo sino a che non saranno schiacciati i regimi fascisti di terrore, di violenza, di guerra. Buone prospettive, dunque, per l’anno nuovo”.”

              • Miguel Martinez scrive:

                “Ma da quella parte ci giunge per l’etere un’altra voce. È la voce del grande popolo americano. Nel suo accento maschio par di sentire il rombo di mille fabbriche che giorno e notte lavorano, senza posa, a forgiare cannoni, tank, aeroplani, munizioni”

                Notate il linguaggio di questo brano.

                E’ affascinante come, a differenza di settant’anni, i nemici di allora – fascismo, americanismo, comunismo – appaiano così simili tra di loro e così diversi da noi.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Tutto, ma Mutti no 😀

            L’America in quegli anni piaceva proprio a tutti, anche a Italo Balbo. Di questo il fascista intelligente (?) se ne dimentica.
            Ma era un’America per sentito dire, ovvero il posto dove si emigrava e si stava meglio.

            Poi quello che si diceva negli anni ’40 è completamente deformato dalla guerra, quindi non lo prenderei ad esempio.

            Glissiamo sulla storia del plutocratico Agnelli: alla FIAT il fascismo piacque moltissimo proprio “in nome di una pretesa ‘concordanza di interessi tra gli operai della grande industria e i capitalisti dell’industria stessa’”, meglio nota come “Stato corporativo”.
            Idem su Gramsci capitalista. Ma, oh, è Mutti, mica mi aspetto niente di diverso…

            • Miguel Martinez scrive:

              “Glissiamo sulla storia del plutocratico Agnelli:”

              Ma infatti, il discorso generale che fa Mutti non sta in piedi. Però mi sembra un ottimo riassunto di una parte della realtà, cioè il “filoamericanismo marxista”.

              Che ha una sua precisa logica, alla faccia di Francesco 🙂

  76. mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    Continui a parlare di tutto, ma NON a rispondere se ci credi o no se Gesù SIA DIO INCARNATO!

    • habsburgicus scrive:

      allora, vista la tua insistenza, in breve
      1° ciò è quanto dice la Chiesa (almeno fino al Concilio..anche oggi, ma in molti casi, è triste dirlo, la credibilità è incrinata….non praevalebunt…ma, sembrerebbe, hanno prevalso :D)
      2°, ci sono dubbi-credo innegabili-sulla divinità (anche il contrario, però, è tutt’altro che certo; in effetti da dove verrebbe il mondo se non ci fosse ? Lisa, e molti altri, potrebbero accontentarsi delle spiegazioni cosiddette “puramente scientifiche”, ma altri la penseranno diversamente); però se Dio esiste allora non può che essere come dice(va) la Chiesa; solo il Cattolicesimo è razionale, null’altro-date premesse che però oggi sono messe in discussione e per nulla auto-evidenti
      3°. Da un punto di vista culturale (quindi su un altro piano), mi sto rendendo conto dei “guasti” del monoteismo e della loro intolleranza (che scuso nel caso cristiano in passato ma solo perché evitò un’intolleranza peggiore, inevitabile..come si è visto, dal Settecento in poi ! in effetti io sono molto tollerante e aperto, direi “liberale” se la parola non avesse assunto un signicato deleterio :D)..forse i nostri antenati non avevano tutti i torti “al tempo de li dèi falsi e bugiardi” 😀 in ogni caso i monoteismi non-cristiani (e pure Calvino che poi è cristiano come lo può essere Zhou Enlai :D) mi fanno, in buona parte, orrore, sempre di più..Moi una volta disse una frase giusta all’uopo !
      4°. Il mio giudizio sulla Christianitas, basato su argomenti storici (dunque disponibile a cambiare idea se mi si prova che ho torto nei singoli casi), è e resta positivo..amo Roma e la Cristianità “onde Cristo è romano”…in questo mi distinguo radicalmente dal becerume anti-clericale e uaarista (composto i genere da persone prive di vera conoscenza)
      ti basta ? 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ti rispondo io: non proprio, ma tra le righe mi pare di capire la tua risposta. Sei ateo tendente al dubbioso e dici che se un giorno dovessi convincerti dell’esistenza di Dio diventeresti cattolico. Ma per ora all’esistenza di quel giorno non ci credi nemmeno tu.
        Capito bene?

        • mirkhond scrive:

          Temo di aver capito anch’io la stessa cosa di Maurizio.
          Credo che sia la mentalità maurrassiana e ateo-devota: non credo in Cristo, coacervo di oscure mitologie mediorientali ad usum stultorum, ma credo alla Chiesa Cattolica in quanto POTERE POLITICO!

        • habsburgicus scrive:

          hai capito esattamente il contrario
          fui certamente cattolico e orgoglioso di esserlo (buono ? pessimo ? devoto ? non spetta a me dirlo e continua a stupirmi dell’interesse qui per fatti personali e intimi..e ancora più mi stupisco di me, che vi do corda !), amai la Chiesa…
          la vita mi ha “dimostrato” che non è tutto così chiaro..
          i dubbi vengono..alcune obiezioni “laiche” sono serie, specialmente storiche..poi vi è l'”obiezione” (di sentimento) dell’apostasia strisciante dei pretoni..i sedevacantisti la risolvono con teorie astruse, io-peccatore-mi limito a rammentare che esiste pure la possibilità laica (possibilità, eh ! non certezza..anche loro hanno punti debolissimi e forse più)
          ma non sono anticlericale, neppure ora (o forse sì, ma nel senso limitativo di protesta contro “‘il clero” di oggi :D)..ritengo la Christianitas il meglio di quanto abbia dato l’uomo (pur con i difetti inerenti all’umano)–e mi duole che sia finita..per tutti !

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Fui”
            Suppongo sia un perfetto resultativo e quindi non lo sei più.
            Ehi, mica ti mandiamo al rogo se dici “ormai sono ateo”, eh 😉

          • mirkhond scrive:

            Non mi sembra di aver detto che sei anticlericale.
            Al contrario.
            L’impressione che dai, è proprio quella di uno che crede ad una certa idea di Chiesa, ma NON a COLUI che ne E’ (o dovrebbe Esserne) a Capo.
            E cioè la posizione di Maurras e poi di Pera.
            Quanto ai “personalismi” che detesti così tanto, a mio modesto parere sono invece IMPORTANTISSIMI per capire con chi abbiamo a che fare.
            E mi dimostri come in questo blog, a parte alcuni casi, non siamo amici, proprio per le reciproche diffidenze che nutriamo gli uni verso gli altri.
            E da qui il non sapere praticamente NULLA di chi abbiamo davanti…..
            Qui, cascano tutte le menzogne che ci diciamo su tanti aspetti di cui discutiamo.
            Non credo alla morale doppia, che purtroppo è quella vincente in questo mondo.

          • habsburgicus scrive:

            mica ti mandiamo al rogo

            lo so 😀
            ma il nome “cattolico” è dolce e separarsene sembrerebbe un tradimento verso la nostra civiltà e la propria storia [vabbè i prelatoni, con eccezioni, ne hanno fatto strame :D]
            tanto più che le obiezioni all’ateismo permangono, almeno altrettanto serie di quelle alla religione cristiana….
            quindi se oggi si dice “cattolico”* uno come Kasper (pure Cardinale !), credo che il termine lo si possa usare abbastanza liberamente 😀 o c’è il copyright ? 😀
            (se continua così entro 30 anni il termine “cattolico” però sarà una parolaccia…visto l’andazzo miserevole dei tempi…corvi, “teologi” che fanno outing ecc :D)

            P.S
            sempre più, ma è solo cultura, provo “rimpianto” per la religione dei nostri antenati..che non pretendeva di dare risposte, forse impossibili, comunque difficili…
            come era sereno un sacrificio di un pontefice o un augure mentre sovrintendeva agli auspici !
            sia chiaro che il “paganesimo” che “apprezzo”-è quello olimpico della Grecia e soprattutto dell’alma Roma repubblicana e augustea, non quello misterico e tantomeno le porcherie perverse dei fenici e dei cananei !
            quel mondo finì.. non pochi diranno, e dissero, “purtroppo…ma il Cattolicesimo, forse suo malgrado, ne salvò qualcosa e iniziò una nuova civiltà, continuatrice degna, e dopo i primi secoli di problemi, per certi aspetti superiore a quella vecchia
            ecco perché l’orobico erra nel suo volgare anti-cristianesimo, funzionale proprio a quelli che lui dice di detestare (e non lo metto in dubbio)..soprattutto sbaglia storicamente che per me è ancora peggio !

  77. mirkhond scrive:

    “E’ che trovo infantile cercare colpevoli umani per fenomeni storici.”

    La storia è fatta dagli uomini.

    • Miguel Martinez scrive:

      “La storia è fatta dagli uomini.”

      La storia è fatta dall’interazione di miliardi di uomini.

      • mirkhond scrive:

        Sui quali, alcuni hanno il dominio e la capacità di orientare tutti gli altri…….

        • Miguel Martinez scrive:

          “Sui quali, alcuni hanno il dominio e la capacità di orientare tutti gli altri…….”

          No, hanno la capacità di cogliere alcune cose che si muovono dentro gli altri, di prevenire i loro desideri e le loro paure.

          Anche un caso estremamente carismatico, come Hitler, seppe semplicemente cogliere quanto ribolliva in un’intera nazione.

          • habsburgicus scrive:

            semplicemente cogliere quanto ribolliva in un’intera nazione.

            allora, Miguel, allora…
            oggi non è più così–anche per questo, e per molto altro, mi sono permesso di introdurre il concetto di “post-storia” (da 1945 ? dai 1960 ?)..ma non divaghiamo
            oggi è certo che il popolo non conta assolutamente nulla..NULLA
            e a contare sono ben pochi (fra cui verosimilmente non c’è un solo cattolico)…il brutto, e il tratto distintivo della nostra epoca, è che quelli che contano sono intellettualmente e culturalmente inferiori a un buon numero di quelli che non contano assolutamente nulla !
            chi fra questi potentes, che fanno tutto o quasi, sa ad esempio di Agatarchide di Cnido o saprebbe trasformate in data cristiana gregoriana le indicazioni comprese nella stele demotica di Tolomeo III ad Akhmim ?

            • Miguel Martinez scrive:

              “oggi è certo che il popolo non conta assolutamente nulla..NULLA”

              Non dico che il popolo conti qualcosa, figuriamoci.

              Dico casomai che il popolo vive un complesso confuso di desideri, paure, angosce e fantasie che devono essere assecondati se ci si vuole illudere di dominarlo. E che cambiano secondo le circostanze storiche, culturali e un sacco di altre cose.

              Nemmeno tutte le televisioni di Berlusconi avrebbero potuto imporre all’Auditel il successo, poniamo, di otto ore al giorno di discussioni teologiche con presentatrice un’anziana suora velata.

              In un’intera nazione, l’Italia, ribolle… vediamo, quella morale particolare che approva il turismo sessuale a Phuket accanto ai matrimoni in chiesa, Whatsapp su tutti i telefonini di ultima generazione, ma niente innovazioni nelle regole del calcio e tante altre cose, che Berlusconi ha saputo incarnare benissimo.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            chi fra questi potentes, che fanno tutto o quasi, sa ad esempio di Agatarchide di Cnido o saprebbe trasformate in data cristiana gregoriana le indicazioni comprese nella stele demotica di Tolomeo III ad Akhmim ?

            Dubito che Carlo Magno o Napoleone lo sapessero o sapessero fare. Eppure diciamo che non erano proprio gli ultimi fessi 😀

  78. mirkhond scrive:

    “Poi chi si trova in quel momento a incarnare la storia è riprovevole quanto si vuole, per aver accettato di farlo; ma se avesse rinunciato, ci sarebbe stato subito un altro al posto suo.”

    Non lo so. Può darsi come anche che sarebbe andata diversamente.

    “Non penso proprio che senza Berlusconi, in Italia ci sarebbe una televisione di alto valore intellettuale che si rifiuta di comprare o di copiare materiali “statunitensi”, cioè che provengono dal mercato più ricco e grande del mondo.”

    Appartengo alla generazione che ha fatto in tempo a vedere la televisione italiana PRIMA di Berlusconi.
    E la differenza è enorme.
    Poi non è detto che un altro avrebbe portato la stessa immondizia, almeno nelle modalità e nell’intensità in cui l’ha portata lui.

    • Francesco scrive:

      io invece credo di sì, c’era una domanda fortissima di quella roba lì, quando è stata offerta è andata a ruba e il resto è stato ignorato

      scopro solo ora, in tarda età, che la RAI TV aveva anche programmi di altissimo livello culturale, un tempo

      ma sospetto risalissero a un’era precedente, diciamo al massimo ai ’70, quando ci poteva essere la mediazione di dirigenti DC e di giovani sovversivi

      quando arrivò la TV commerciale, spazzò via un morto

      ciao

      • Miguel Martinez scrive:

        “scopro solo ora, in tarda età, che la RAI TV aveva anche programmi di altissimo livello culturale, un tempo”

        Verissimo, e anche di un coraggio politico oggi inimmaginabile.

        Merito del monopolio, o ti guardavi quella roba “noiosa” o andavi all’osteria a giocare a carte.

  79. mirkhond scrive:

    Quanto al mercato più ricco e più grande del mondo, non è che sia un qualcosa di alieno dalla cultura e dalla civiltà da cui è scaturito.

  80. mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    Interessante come sempre il tuo excursus storico-esegetico.
    Ma, pur avendo capito benissimo che per te il Cristianesimo è quello Cattolico latino pre-Vaticano II, non ho ancora capito invece, se TU PERSONALMENTE creda che in un falegname GIUDEO del I secolo d.C. si SIA INCARNATO NIENTEDMENO CHE L’ONNIPOTENTE IN PERSONA!
    QUESTO mi interessa capire di te, non le CONSEGUENZE STORICHE dello sviluppo di UNA Cristianità, sebbene questa Cristianità per prestigio sia ancora oggi, nonostante tutto, quella considerata più importante.
    Insomma per te Cristo E’ VERO oppure solo un dettaglio marginale da apporre sul capo di una struttura di POTERE?

    • habsburgicus scrive:

      se ebbe dubbi San Pietro (e San Tommaso), potremo averli anche noi peccatori ?
      all’epoca (per usare una frase che non mi piace e ho criticato !!!) non c’eravamo

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        La differenza sta nella risposta al dubbio e non nella sua proposizione. Il dubbio è superato in positivo, oppure non è superato o superato in negativo?

  81. mirkhond scrive:

    I dubbi sono legittimi, spesso necessari e se siamo onesti, TUTTI li abbiamo, almeno in alcuni momenti della vita.
    Però se NON credo in Cristo, diventa singolare credere in una Chiesa, solo e se si fa struttura di potere.
    Perché il potere umano non te lo porti nell’Aldilà, destino che ci tocca a TUTTI.

  82. mirkhond scrive:

    “Ehi, mica ti mandiamo al rogo se dici “ormai sono ateo”, eh ;-)”

    Infatti.
    Solo che poi diventa incomprensibile il difendere una struttura religiosa che attrae solo se si fa POTERE, ma in cui nel PROFONDO non si crede.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io non credo che sia così incomprensibile. Molto spesso le nostre preferenze sono dovute esclusivamente a ragioni estetiche (a te piace il deserto, a me le cattedrali gotiche, ecc.), magari anche se ci porterebbero dei disagi concreti.
      Habsburgicus ha questa preferenza estetica: la società tardo-barocca, l’alleanza Trono-Altare, il cerimoniale di corte, gli studiosi gesuiti europei, la guerra in merletti, le formalità cancelleresche e la società degli ordini. Badare bene che si tratta di cose che non sono state tutte coesistenti, ma nemmeno la donna ideale lo è, eppure ci piace ciò che si avvicina a quello standard!

  83. habsburgicus scrive:

    in un certo senso, e lo dico con paradosso :D, Dio ha fatto una grande grazia a Miguel, Z e Roberto, dando loro l’ateismo puro 😀
    anzi Miguel ha avuto la grazia pressoché unica di essere ateo e al contempo lontanissimo da ogni uaarismo e anticlericalismo
    quindi pellegrinaggio di ringraziamento nella maggior chiesa dell’Oltrarno, compunto, entro domenica…recita di Ave Maria, Pater, Gloria..mi raccomando 😀

  84. mirkhond scrive:

    Ringrazio Maurizio per l’interessante riflessioni.
    Spesso però, mi chiedo se i nostri gusti estetici siano ispirati da Qualcuno che E’ Superiore a tutti noi…..

  85. mirkhond scrive:

    “Miguel, Z e Roberto, dando loro l’ateismo puro 😀
    anzi Miguel ha avuto la grazia pressoché unica di essere ateo e al contempo lontanissimo da ogni uaarismo e anticlericalismo”

    Da quel che leggo, francamente non ce lo vedo tutto questo ateismo puro in Miguel.
    Certo non è cattolico, non si riconosce in nessuna fede organizzata, ma credo che in lui l’interesse per la sfera divina, vada oltre il mero interesse di studioso.
    Diversi ancora Roberto e Zanardo.
    Roberto è un ateo “riservato”, non uno che sta sempre con la bandiera ad urlare, per far vedere che esiste.
    Zanardo infine è l’ateo VERO, prosaico, orizzontale, incapace di guardare più in alto della Torre degli Asinelli, le cui tensioni ideali sono tutte concentrate sulla vittoria piddina a Bologna, oppure su zamponi e culatelli.
    Insomma il tipico ateo romagnolo ai tortellini e al sangiovese.

    • habsburgicus scrive:

      si, forse puro è esagerato per Miguel. intendevo altro..
      sostituiamolo con “tout court” 😀

    • Dif scrive:

      Scusami, Miguel dice sempre che non ha senso distribuire patenti di veridicità (i veri musulmani, i veri comunisti), per quale logica sostieni che Z sia un ateo vero mentre Roberto no?

      • mirkhond scrive:

        Non ho detto che Roberto non è ateo, ma solo che è più riservato.

        • mirkhond scrive:

          Per ateo “vero” intendo chi non ha bisogno di sventolare bandiere, far parte di gruppi organizzati e partecipare a manifestazioni sull’attentato continuo alla laicità dello stato.
          Zanardo è ateo E BASTA.
          Non ha bisogno di erigere barricate.
          In questo assomiglia a Roberto, ma ripeto, Zanardo mostra anche i suoi orizzonti ideali che non salgono più in alto della Torre degli Asinelli……

  86. habsburgicus scrive:

    Insomma il tipico ateo romagnolo ai tortellini e al sangiovese.

    stranamente abbastanza indifferente alle curve femminili, o così appare..e anzi con tendenze “moralistiche”
    in questo non è romagnolo tipico 😀

  87. mirkhond scrive:

    Forse la sua è solo riservatezza, dato il mistero con cui circonda se stesso, a partire da quella cappero di Z. che ancora non si è capito a cosa rimandi…..

  88. mirkhond scrive:

    Il fatto che Zanardo, si presenti in questo blog come un “prosaico”, non fa di lui una persona cattiva ai miei occhi.
    Se solo si sapesse chi fosse veramente!

    • Z. scrive:

      Eh, ma non state attenti!

      Z. non vuol dire niente e l’ho scelta apposta. Poi ci sono sempre motivazioni inconsce, quindi magari pensavo a Zeta la Formica (come suggerito da Moi) o magari all’Operazione Zet, non so. Ma l’idea era proprio di scegliere una sigla priva di significato.

      Sul resto, effettivamente sono ateo e non sono né laicista né anticlericale, ma credo che lo stesso valga anche per Roberto. Invece, cosa vi fa pensare che io sia privo di ideali, o che al contrario sia moralista, e per di più insensibile al fascino femminile?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Cosa significa la Z?
      E’ un evidente rimando iniziatico. Non è Z e basta, ma Z seguita da un punto, cioè la fine: fine della frase, fine del discorso… o fine di altro? E Z non è come tau e omega l’ultima lettera di un alfabeto?
      L’ultima lettera, quella che completa l’alfabeto, seguita da un punto, simbolo di fine, ma anche di istante, di Assoluto: la Creazione è un punto, come anche Dio.
      Ma se la compiutezza precede la Creazione, la fine l’inizio, allora il mondo è capovolto, la realtà è ribaltata: il capovolgimento del disegno di Dio, l’Anticristo, l’Apocalisse.
      E per finire la professione forense, ovvero l’inganno, la seduzione ed il capovolgimento dialettico…
      Non c’è dubbio: c’entrano qualcosa i Massoni, gli Illuminati ed il Bidelbeldberg.

  89. mirkhond scrive:

    Su fede e ateismo

    La sofferenza di cui porto ancora le ferite interiori, mi ha fatto comprendere le ragioni anche di chi è ateo.
    Se Dio c’E’, perché il male?
    A questa domanda non ha mai saputo seriamente rispondere nessuno, nemmeno Benedetto XVI che, nel 2011 disse di non avere risposte………
    Nel pomeriggio mi sono vito un ‘intervista ad un giovane sacerdote e ad una giovane suora, quella dal volto emanante luce e pace.
    Li ho visti ed ascoltati con attenzione, ma non ho trovato ne pace ne serenità nelle loro parole.
    Poi, ho visto e ascoltato un’intervista a Beppino Englaro, e mi hanno colpito la pacatezza e la serenità con cui ha risposto alle domande dolorose sulle vicende che lo hanno visto lottare per anni, per far ottenere agli italiani un fine vita digitoso, ancora oggi negato da una cultura cattolica impregnata di un demoniaco diritto alla vita a tutti i costi, anche con l’accanimento terapeutico.
    E ho visto che signore è Beppino Englaro, che io al suo posto mi sarei comportato peggio di Barnard quando si incazza.
    E ripenso a quel prete e a quella suora, cosa risponderebbero a chi soffre e non trova ne pace, ne luce, ma al massimo solo odiosi ipocriti pietismi…..

    • mirkhond scrive:

      dignitoso

    • daouda scrive:

      Veramente è una risposta che già si è avuta, solo che non si è disposti ad accettarla e perché si difetta nel credere che questa vita non è che il seme per far germogliare l’albero nell’aldilà.
      Poi il concetto di male è molto variegato, anche farsi i muscoli od acquisire conoscenze comporta del male e del sacrificio per dire, ed anche questo male andrà in pensione un giorno, che è il male che alcune persone neanche ritengono sia tale, sbagliando, giacché in Eden non esisteva.

  90. mirkhond scrive:

    Habsburgicus parla di Finis Ecclesiae, Finis Christianitatis, spiegandolo con il crollo del confessionalismo politico.
    Ma oggi credere, significa anche avere delle risposte.
    Che però sono spesso quelle di cielle, di Livio Fanzaga e di altre macchiette che ottengono solo l’effetto di farti allontanare ancora di più da una chiesa che non ti da niente……..

  91. PinoMamet scrive:

    ” però se Dio esiste allora non può che essere come dice(va) la Chiesa; solo il Cattolicesimo è razionale, null’altro”

    scusa se di tutto il commento sulle tue convinzioni religiose prendo solo questa parte, Habs, ma è un punto del tuo discorso, già da te accennato altre volte, che proprio mi è oscuro.

    Va bene che parlare di razionale per una religione è sempre un fatto rischioso.

    Ma se c’è una religione basata su assunti pochissimo “razionali” quella direi cheè il Cristianesimo, e quello cattolico forse più di altri.

    Cioè, chiede di credere nell’ordine che:

    -esista Dio (e già sul punto uno ti vedo in difficoltà 😉 )

    -sia “uno e trino”, e non in un modo qualsiasi ma in uno ben definito (“sostanze”, “persone” e altre definizioni di cui non saprei dare alcuna spiegazione e di cui fatico a notare le differenze; chi “procede” da chi e così via)

    -una di queste tre persone sia apparsa come uomo, nata in un preciso periodo storico e appartenente… a un’altra religione, della quale avrebbe compiuto le profezie;

    -compito di questa persona era di morire per salvare tutti gli esseri umani dal peccato originale

    -perciò esiste una cosa come il peccato originale, da cui gli uomini non sarebbero in grado di salvarsi da soli…

    -i fedeli cristiani sono tenuti a ricordare il sacrificio di questa persona mangiandone il corpo e sangue sotto le spoglie di pane e vino, che però sono anche realmente carne e sangue…

    insomma, gli stessi cristiani si rendono conto che, a elencarle così, queste cose sembrano tutt’altro che un elenco di convinzioni “razionali”;
    e ci credono sostanzialmente “per fede”, pensando- senza averne alcuna prova razionale- che sia giusto che Dio sia venuto a condividere la vita umana incarnandosi in una persona…

    ora, quest’ultima immagine è davvero potente, intrigante intellettualmente e persino commovente ma… razionale??

    • habsburgicus scrive:

      allora
      1°, perché il Cristianesimo è così “assurdo” che, una volta ammessa la Causa Prima non può che essere vero 😀 già Tertulliano, per cui non stravedo, diceva qualcosa del genere
      (e che il Cristianesimo sia solo Cattolicesimo basta la Storia..vabbé anche l’ortodossia e volendo gli orientali, così facciamo contento Mirkhond ..in ogni caso, per chi ha senso storico, non può a fortiori essere quello di uno che si sveglia nel Cinquecento e tira fuori teorie più o meno assurde, alcune inaudite altre da lungo definite stra-eretiche)
      2°, solo il Cistianesimo ha raggiunto tale grandezza, tale profondità (forse quasi mai applicata, magari inapplicabile, ma adesso stiamo parlando di massimi principi :D) , tale sublimità che se c’è una religione vera non può che essere quella…con tutto il rispetto, non offenderti, rispetto a quello che hai scelto, c’è un abisso (fra i Vangeli ed i Padri della Chiesa ed il messaggio- quando va bene. ristrettissimo, etnico, non-universale, estimatore dell’odio in aeternum, obliante di ogni perdono e per giunta settario della tradizione che segui c’ un abisso morale ! ..non c’è con Calvino, lo ammetto, ma ciò di cui penso dell’homo di Noyon e del suo presunto cristianesimo-anche se lui forse era convinto di essere un pio- forse è noto, ormai 😀 lì sì gli atei, quelli non-uaarini, vincono 10 a 0 :D)
      3°, sempre AMMESSA l’ipotesi di partenza, il Cristianesimo è più storico della tua, anzi di ogni altra (buddismo)..tranne l’Islam, lo ammetto, anche se la maggior storicità dell’Islam (la più grande delle tre monoteistiche, va riconosciuto) è soprattutto su avvenimenti politici, importanti ma che sulla Questione non c’entrano nulla.sul contenuto del suo messaggio e sul suo volo a Gerusalemme siamo a livelli inferiori di storicità rispetto ai Vangeli, tipo i Patriarchi !
      inoltre, diciamolo, da europeo, da franco (come direbbe Mirkhond) non posso ammettere facilmente una rivelazione ad un cammelliere arabo nel VII secolo !
      purtroppo tu e tutti avete trascurato la mia valutazione positiva della religione romana (pre-cristiana) ! peccato, ma non è una novità

      • habsburgicus scrive:

        Cristianesimo

      • PinoMamet scrive:

        Beh, in effetti mi è ben chiara la tua valutazione positiva della religione romana;
        credo anzi che sia, come per Peucezio che ha posizioni in parte simili alle tue, il perno delle critiche che vengono rivolte alla tua visione del Cristianesimo, qua dentro;

        vale a dire, in sintesi, tu e Peucezio sembrate a volte considerare Cristo come un “incidente di percorso”, un orientale appartenente a popolo un po’ antipatico che “ci tocca” mantenere all’interno di una tradizione squisitamente europea, romana nei termini e nella pompa, greca nell’impianto filosofica, europea e contadina nei miti e nelle feste.

        Ma aldilà di questo, nella tua risposta non dici, senza offesa, niente che renda il Cristianesimo più razionale non dico dell’Ebraismo o dell’Islam, ma di nessuna altra religione tout court.

        Sì, può essere più “storico”- cioè, mi pare di capire, avere una tradizione più lungamente ininterrotta di uniformità- di questa o di quella;

        e sicuramente, ammessane la causa prima, non può che essere vero…
        ma questo è vero per qualunque ragionamento!

        Mi pare invece di capire che tu rivendichi il Cristianesimo come eredità europea e tradizionale, e va benissimo;
        ma a questo punto si tratta, in definitiva, come sostiene credo giustamente Mauricius, di una semplice questione estetica:

        il Cristianesimo cattolico (e tutti gli altri aspetti che vi sono legati, che Mauricius elenca) ti piacciono, per te sono belli.

        E va benissimo, ripeto: ma “razionali” è un’altra cosa.

        • PinoMamet scrive:

          Quanto all’ “odio in Aeternum”, beh, permettimi…

          riguardo al popolo che non ti è simpatico:

          dalla parte dei suoi avversari, c’è stata la persecuzione, l’additarlo come colpevole di deicidio, e a scendere di una lunga serie di reati inventati, dall’infanticidio all’avvelenamento dei pozzi allo spargere la peste,la chiusura nei ghetti e/o, secondo la convenienza, l’utilizzo come capro espiatorio per violenze individuali o pogrom, la confisca dei beni, la soppressione dei diritti, l’utilizzo come esempio di ogni difetto morale e infine il tentativo di genocidio che ha distrutto le vite di milioni di persone;

          dall’altra, ci sono mezza dozzina di frasi poco carine in un antico trattato, che sono state anche cambiate e cancellate dietro richiesta dei propri avversari.

          Beh, viene da pensare che questo “odio eterno” forse esista, ma sia di segno opposto a quello che pensi tu…

          • mirkhond scrive:

            Habsburgicus non crede in Cristo, ma crede alla tradizione antigiudaica cattolica.
            Per questo odia il Vaticano II, perché ha abbandonato il tradizionale antigiudaismo teologico.
            In questo seguendo il pensiero di Blondet, pur non essendo personalmente credente…..

          • PinoMamet scrive:

            Il che non significa che l’Ebraismo sia privo di difetti o di errori:
            soffre, secondo me, di eccessivo formalismo legalistico, che rischia di soffocare ogni slancio mistico, e sicuramente è autoreferenziale al massimo, il che può ingenerare sgradevoli effetti di chiusura.

            Però non è un motivo per credere che gli ebrei odino i cristiani, come ovviamente non è vero che tutti i cristiani odino gli ebrei.

            I cristiani hanno avuto, in un certo senso, la sfortuna di avere il potere temporale, e di poter fare anche cose, diciamo, sgradevoli, ma gli ebrei, che non l’hanno avuto, si sono sfogati più che altro a parole;
            col che hanno fornito argomenti per poterli odiare, ovviamente, perché è una ruota…

            ma da questa ruota sarebbe ormai anche ora di uscire, e qualcuno avverta il nostro caro (e preparatissimo: aggiungo i miei sinceri complimenti a quelli degli altri per la sua doppia preparazione scientifica e umanistica) Habs che la “pacificazione” c’è stata, e in grande stile….

            anche se da parte di Papi che lui non riconosce 😉

            • Miguel Martinez scrive:

              Per PinoMamet

              “la “pacificazione” c’è stata, e in grande stile….”

              Chiaramente, la “pacificazione” nel senso di evitare di picchiarsi per strada, è una gran buona cosa.

              Il problema è che non è strutturalmente possibile una “pacificazione” tra coloro che ritengono di essere “il vero Israele”.

              Se gli attuali ebrei sono il “vero Israele”, il sacrificio di Gesù per i peccati dell’umanità non vale per loro, e quindi costituiscono, geneticamente, una specie diversa dal resto dell’umanità; e quindi la visione universale del cristianesimo va a farsi (giustamente) benedire.

              Oppure il Patto tra Dio e il suo popolo è passato a un’altra comunità, e gli attuali ebrei non sono “il vero Israele”.

              Ma se non sono il “vero Israele”, tutte le parolacce che il Vecchio Libro manda contro i rinnegati valgono sempre per loro; e sono quanto meno dei “per-fidi”. Ed essendo il Vecchio Libro del tutto giudeocentrico, la loro condanna e la loro conversione finale, alla fine dei tempi, è il centro stesso della storia: non si possono trattare come si trattano, poniamo, i buddhisti.

              Chiaramente si può glissare su tutto questo parlando del “mistero d’Israele” che solo Dio sa, ecc. ecc., e in questo i preti sono maestri.

          • mirkhond scrive:

            Proprio perché non li riconosce, non ne può accettare la pacificazione.
            Quanto al potere, i Giudei però, si sono e si stanno arrifacendo in Palestina verso i Palestinesi, che nulla c’entrano con secoli di persecuzioni e oppressioni antigiudaiche.

          • habsburgicus scrive:

            che lui non riconosce

            ci mancherebbe 😀 non sono sedevacantista 😀
            al limite, ‘sti Papi fanno il possibile (certe volte) per de-riconoscersi da soli 😀

            sul resto, cioè “pacificazione” ecc…..beh, se son rose fioriranno 😀 (io sono irenico, vorrei che la gente pensasse a cose concrete e non a vecchi odi e soprattutto si facesse del bene o al massimo se proprio non è possibile si ignorasse :D, dunque per quel poco o anzi nulla che può valere la mia opinione, ne sarei felice ! ma son pur scettico :D)

            sul “potere temporale”
            beh, ora l’avete…
            e forse non lo usate proprio bene 😀 (ma questo è il campo di Mirkhond ! rammento che forse sarebbe ora di far finire i sistematici oltraggi quando c’è Pasqua, a costo di mostrare all’uopo il pugno di ferro con qualcuno anche se millanta da discendere da qualche “personalità” della Lituania 300 anni fa…basterebbe, a far fiorire le rose :D)

          • PinoMamet scrive:

            Habs,
            il potere temporale gli ebrei ce l’hanno in un posto solo, che è Israele, e anche lì non sono riusciti neanche a far proclamare l’Ebraismo qualcosa come una “religione nazionale”.
            Vero che lo Stato potrebbe dimostrarsi più severo (ma je mena pure…) verso certe intemperanze di gruppuscoli, che vivono ancora nel feroce universo mentale del XVII o XVIII secolo polacco…
            e non si sono accorti (non per odio eterno e neanche per il Talmud, ma per vera e propria ignoranza) che il resto del mondo non li odia più…

            beh facciamoglielo sapere, dico io, anziché confermarli nella loro ignoranza…
            qualcuno deve smettere, e come ho già scritto, credo che l’Ebraismo soffra grandemente della mancanza di un “Papa” che abbia l’autorità di fare ciò che fa quello cattolico, cioè dire tu, ordine religioso, sì, tu no, tu, ehi aspetta un momento siamo sicuri che stai operando bene? tu smettila di dire questo e tu comincia a fare quest’altro.

            ma non confondiamo poi questi gruppi né con “gli ebrei”, che poi in Italia per esempio sono delle persone che di solito hanno tutte uno o più parenti cattolici, e per forza di cose si interessano della Chiesa e ne parlano con un certo affetto e competenza, come di un parente appunto, ricercando i famosi “ponti”
            (eventi di dialogo, pranzi e cene con religiosi cristiani, incontri di studio biblico ecc.);
            né con lo Stato di Israele, che poi può benissimo sbagliare o comportarsi in modo criticabile, ma non lo fa certo perché un gruppo di haredim è convinto che sia un dovere mostrarsi insofferenti di quella che giudicano idolatria…

          • PinoMamet scrive:

            “Il problema è che non è strutturalmente possibile una “pacificazione” tra coloro che ritengono di essere “il vero Israele”..”

            Ma questo è il limite di qualunque “dialogo ecumenico”, in fondo.

            Certo, nel caso ebraico-cristiano è particolarmente evidente;

            perché mentre i politeisti antichi, o gli induisti o i buddhisti moderni, possono essere, e sono visti, dai cristiani come gente che non ha ancora ricevuto o accolto la rivelazione, gli ebrei sono in qualche misura la negazione della rivelazione, perché, per così dire, stanno nello stesso campo da gioco dei cristiani, o per usare un altro esempio sono “in causa” con i cristiani per lo stesso bene, e o hanno ragione loro o hanno ragione i cristiani.

            Però, ripeto, è il limite di qualunque dialogo inter-religioso, in fondo, e anche il motivo per cui i vari incontri ecumenici non possono mai spingersi molto più in là di
            “ehi, non è male quello che dice quel vostro tal pensatore, anche se purtroppo non è dei nostri” e “dai, smettiamo di prenderci a bastonate per strada”.

            Solo che “smettiamo di prenderci a bastonate per strada” è già un gran bella cosa, da non sottovalutare…

        • habsburgicus scrive:

          può essere più “storico”- cioè, mi pare di capire,

          per più “storico” non hai capito bene ciò che intendevo o, più verosimilmente, mi sono espresso in modo ambiguo
          mi riferivo alla “storicità” delle origini
          orbene, delle vostre, è stato distrutto pressoché tutto (anche da parte di valenti studiosi nati nella vostra religione) 😀 (per non ripetermi, rimando a tutto quanto si è detto su Antico Testamento e affini)
          sul Cristianesimo ci sono problemi indubbiamente seri sui primi 50-100 anni (lo ammetto e non “messorizzo” :D), che è tittavia molto meno ! sui cristiani come persone concrete c’è molto buio sino ad Origene (però Tertulliano) è prima..siamo però sempre 2 secoli al più… bazzeccole, pinzellacchere..per dire (non che abbia neccesariamente ragione) il semitista Garbini, laico, vi fa fuori pure Ezra, oltre a tutto quello prima 😀 e pone la composizione della Legge fra 159 e 152 a.C, oltre 1100 anni dal presunto Esodo…è chiaro che non c’è paragone…anche se si pone la Legge nel V secolo a.C come i più, siamo pur sempre 700 anni dopo..é un’altra scala, penso che vada ammesso, no ?
          sull’Islam..dipende
          sull’origine dell’Islam come societas e sui primi musulmani ci battono tutti e di gran lunga ! (solo il primo cinquantennio è buio…ma politicamente sappiamo molto, relativamente, pur con qualche problema cronologico)
          sul Corano come testo religioso (profezie, viaggio a Gerusalemme, annunci ecc) invece, credo che-laicamente.il Cristianesimo possa competere favorevolmente
          intendevo solo dire questo, cioè che da questo punto di vista il Cristianesimo mi pare messo meglio (alla luce della critica storica, con il caveat della parte, ut ita dicam, “evenemenziale” e non “religioso-mistica” dell’Islam ove sono, o sembrano, messi meglio loro di tutti)
          solo per puntualizzare..non per altro

  92. mirkhond scrive:

    “vale a dire, in sintesi, tu e Peucezio sembrate a volte considerare Cristo come un “incidente di percorso”, un orientale appartenente a popolo un po’ antipatico che “ci tocca” mantenere all’interno di una tradizione squisitamente europea, romana nei termini e nella pompa, greca nell’impianto filosofica, europea e contadina nei miti e nelle feste.”

    Non bisogna mai meravigliarsi di niente.
    Pensavo che non avrei udito e letto di peggio, fino a quando ho letto queste considerazioni di Habsburgicus e Peucezio.
    Che senso ha difendere una chiesa vecchia, se poi non si crede nel Suo Fondatore?
    Con Peucezio ne abbiamo parlato varie volte anche di persona.
    Ma francamente, anche per cose sue che lo riguardano, non mi sembra che abbia provato tutto questo appagamento nel sedevacantismo che ha frequentato.

    • Z. scrive:

      Santayana, ricordato per una sua frase molto più banale e molto meno incisiva, disse anche che il fanatismo consiste nel raddoppiare i propri sforzi quando ci si è dimenticati della propria meta.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Che Blondet pur di attaccare il Papa si attacca a qualunque cosa. Lo ha già scritto un bell’articolo a favore dei Legionari di Cristo o di Bertone?
      I Francescani dell’Immacolata non sono questo baluardo della Tradizione che crede Blondet: sono numericamente irrilevanti. Sono semplicemente l’ultimo degli ordini della grande famiglia francescana.
      Nessuno ce l’ha con Kolbe, nessuno con chi segue la regola bullata (ovvero la meno severa delle due, contrariamente a quello che – non – dice Blondet) e nessuno con i francescani (il vecchio commissario era un cappuccino).
      La decisione, contrariamente a quello che dice Blondet (che quindi mente) era già stata presa con papa Benedetto XVI, anche se l’atto porta la firma del suo successore.
      Le menzogne a cui si abbandona nella chiusa sono infine disgustose e smentite dai fatti.

  93. Moi scrive:

    —- Segnalazione e Attualizzazione —–

    Dopo le elementari, presi di mira gli asili. La denuncia del leghista Morelli: “Lasciate stare i bambini”. Il gender arriva pure negli asili: ecco il disegno choc dato ai bambini

    http://www.ilgiornale.it/news/milano/gender-arriva-pure-negli-asili-ecco-disegno-choc-dato-ai-bam-1191455.html

    … se (!) sembra strano a qualcuno, colpa del Condizionamento della Distinzione Mosaica ?!

  94. mirkhond scrive:

    Sempre per Maurizio

    Sai di un certo Don Luigi Villa?
    Che ne pensi dei suoi libri su Paolo VI, e Giovanni Paolo II?
    E del suo sito chiesaviva?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      No, non lo conosco. Faccio una ricerca e poi se c’è da dire qualcosa la dico

      • mirkhond scrive:

        Grazie!
        Ho bisogno delle tua enorme competenza sulla Chiesa di oggi!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Enorme competenza? No, direi che sono l’ultimo degli osservatori.
          Da adolescente ho fatto il lettore in chiesa (il parroco ora in pensione, non certo esempio di virtù umana, era riuscito a crearsi intorno il deserto e non c’era nessun altro che lo facesse…) per qualche anno. Non ho mai frequentato la parrocchia (se non per l’ora di catechismo), mai partecipato a gruppi cattolici e bene o male coltivato la fede completamente in solitario.
          Quindi no, non posso dire di vivere la Chiesa, né di oggi né di ieri se non per sentito dire, per documenti che vengono pubblicati e per idee che circolano per quei due o tre canali che seguo.

          Sul prete, da quel poco che vedo è un tale che ha passato la vita a scrivere male di Paolo VI. Ora, Paolo VI ha sicuramente fatto degli errori come li fa qualsiasi essere umano. Astraendomi dalla mia posizione, magari li ha fatti proprio nella direzione che piace a me, perché hanno ragione i tradizionalisti, io non lo posso escludere in assoluto.
          Ma Paolo VI era un essere umano. E’ facile condannare un essere umano con una gigantesca responsabilità sulle spalle per un errore che fa ed è praticamente impossibile passare al pettine la storia di chiunque senza trovare abbastanza materiale per poterlo definire artificiosamente l’incarnazione del Male.
          Ma si tratta, appunto, di semplice macchina del fango, che non costruisce assolutamente nulla (Paolo VI è morto) e che mira soltanto a far felice chi vi è impegnato.
          Quindi posso dire soltanto che, in fin dei conti, mi fa compassione.

          • mirkhond scrive:

            Grazie per la risposta.
            Tornando ai Francescani dell’Immacolata, perché Benedetto XVI prese la decisione di “commissariare” l’ordine in vista di un suo scioglimento?
            E perché Sandro Magister (personaggio per cui provo un’antipatia viscerale) sostenne che Benedetto XVI rimase sorpreso dalla decisione di Bergoglio?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Be’, direi che i motivi ci sarebbero (il condizionale è d’obbligo), eccome se non ci sarebbero…

            http://www.huffingtonpost.it/2015/06/16/suore-molestate-al-convento-di-frigento_n_7594036.html

            Bisognerebbe chiederlo a Magister 😉

          • habsburgicus scrive:

            @Mauricius
            l’ho sentito stamattina alla Radio, prima di conoscere questo articolo..e mi fece a pelle pessima impressione !
            in questi casi, mancando una guida autorevole, si possono solo fare due ipotesi
            1° complotto settario (con sponda dei circoli oggi dominanti in Vaticano)
            2° oppure erano veramente degenerati moralmente…
            mah….
            non c’è nulla di cui non siano capaci i “figli della vedova”..ce lo dice Leone XIII
            ma, devo ammetterlo, non c’è alcun abisso morale in cui paiono fermarsi, nella loro degradazione, i preti d’oggi [in genere è più facile che perverso sia un “prete del Concilio” ma oggi possono esserlo tutti..par condicio nella corruzione :D.]
            non so…può essere il 2° (però,. la storia insegna, potrebbe essere anche l’1°.-.già i riformatori usarono storie simili, spesso risultate inventate, per favorire le loro mene)
            può anche essere un 1/2..cioé qualcosa (l’uomo è sensibile alla carne 😀 dunque qualche palpata è possibile anche non proprio francescana*..ingrandito a dismisura dai primi e dai loro giornali..che invece tacciono le perversioni dei pretoni 😀

            *però nel Medioevo, il frate quasi per definizione si trombava le donne..non c’era mica sto moralismo !

          • habsburgicus scrive:

            anche se

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Quindi le decine di denunce INTERNE potrebbero essere frutto di un’invenzione di sana pianta della Procura? Diciamo che è una teoria poco solida.

            in genere è più facile che perverso sia un “prete del Concilio”

            Semplicemente perché gli altri semplicemente non esistono o, comunque, sono una quantità miserrima, priva di alcun ascendente sulla popolazione e di finanze che permettano loro di fare scandalo. Poi se dici che Marozia ed Alessandro VI operarono in ambito postconciliare, allora è un altro paio di maniche 😀

          • habsburgicus scrive:

            operarono in ambito postconciliare, allora è un altro paio di maniche 😀

            beh, posteriore ai Concili di Nicea (il I e il II) 😀

    • habsburgicus scrive:

      di Villa, posso dirti io che era un prete tradizionale di Brescia
      attaccò con durezza Paolo VI, pubblicò foto su una tomba e altre che avrebbero provato la sua appartenenza alla massoneria (e anche peggio, la sua apostasia) come, lo accusò, allegando documenti su cui non voglio pronunciarmi (ci amacherebbe) di essere gay e di ricevere il suo compagno in Vaticano e si batté da leone contro una sua beatificazione (poi imposta da chi comanda ora)
      ostile pure, seppur meno a G.P II, ma non gliele mandava a dire..ostile al “santo subito”
      critico verso Giovanni XXIII ma (posso sbagliarmi qui, magari ha scritto articoli che non ho letto) non troppo, e in ogni caso distingueva bene il suo caso..forse però mi sovviene adesso che si schierò contro la sua beatificazione
      vicino a posizioni sedevacantiste pratiche ma non era sedevacantista, per quanto ne so
      era un nemico implacabile dei settari, nello stile del clero di fine Ottocento
      lui era uno di quelli cui Pino avrebbe potuto rinfacciare, in modo corretto (in quel caso sì !), che la “pacificazione” c’reta stata ma da Papi da loro non riconosciuti ! 😀

      • habsburgicus scrive:

        comanda ora

        per prevenire Mauricius 😀 “ora” si riferisce agli ultimi decenni, non al post 2013…c’è stato solo una variazione di grado, parrebbe in peggio, nel 2013 (pace Socci e anche Blondet ! Benedetto XVI era meglio, ça va sans dire, forse il massimo possibile in questi tristi tempi, ma era “bacato” pure lui 😀 o almeno lo fu da giovane ed era troppo debole per imporre una sterzata… chi ha il potere può essere sconfitto e distrutto, ma ci vuol l’energia e la durezza di un Pombal ! non i modi fini di un teologo dotto, mite e timido)

  95. mirkhond scrive:

    “Il che non significa che l’Ebraismo sia privo di difetti o di errori:
    soffre, secondo me, di eccessivo formalismo legalistico, che rischia di soffocare ogni slancio mistico, e sicuramente è autoreferenziale al massimo, il che può ingenerare sgradevoli effetti di chiusura.”

    Il Fariseismo da cui Gesù cercò di liberare i Giudei del suo tempo.
    Libertà poi soffocata dai nuovi farisei al vertice della SUA Chiesa……..
    Quei farisei cristiani tanto cari ai bravi Peucezio, Habsburgicus e Blondet…… 🙂

  96. mirkhond scrive:

    “Però non è un motivo per credere che gli ebrei odino i cristiani, come ovviamente non è vero che tutti i cristiani odino gli ebrei.”

    Concordo pienamente.
    Però, nel 2002, una crocerossina italiana, di ritorno proprio da Israele, in una trasmissione televisiva, parò dell’ostilità dei coloni israeliani verso coloro che venivano definiti “Goy-Nazi”!

    • PinoMamet scrive:

      I coloni israeliani sono una frangia molto ristretta di persone, che, come certi gruppi di haredim, sono ostili più o meno a tutti;

      insomma, prenderli come paradigma del comportamento degli ebrei (o persino degli israeliani, che è un’altra cosa ancora) sarebbe un po’ come prendere CasaPound come esempio del comportamento degli italiani/cattolici…

      • mirkhond scrive:

        Mi chiedo però, facendo le debite proporzioni, quanti siano in percentuale questi razzisti fanatici sul totale della popolazione israeliana (non della galassia giudaica in generale).

      • PinoMamet scrive:

        Non ne ho idea, ma non credo molti.

        Prima di tutto, molti “coloni” sono tali per la comunità internazionale, perché vivono in cittadine che si trovano aldilà della “linea verde”: ma di fatto sono persone normali che vivono in cittadine normali, per quanto possa essere “normali” in Israele 😉 …

        poi ci sono i “veri” coloni che vivono in veri insediamenti spesso illegali, baracche e casette abusive, e molti di questi mi risulta che non siano neppure israeliani di nascita.

        Certo nelle proporzioni israeliane, tutto sommato ristrette, hanno un peso maggiore d iquello che possano avere i casapoundini qua: paragoniamoli, semmai, ai leghisti, con due differenze fondamentali:
        -i leghisti sono i classici bauscia che parlano parlano, poi alla prova dei fatti tarallucci e vino, questi invece sono davvero preoccupanti e davvero armati;
        -i leghisti sono davvero italiani, anzi, per certi versi sono arci-italiani (lo ho sempre sostenuto) mentre questi mi sembrano un po’ un corpo estraneo nella realtà israeliana,

  97. mirkhond scrive:

    parlò

  98. mirkhond scrive:

    “’ho sentito stamattina alla Radio, prima di conoscere questo articolo..e mi fece a pelle pessima impressione !”

    Chi ti fece pessima impressione?

    • habsburgicus scrive:

      il fatto !..SE VERO..e in effetti mi domando a chi possa fare bella impressione (sempre se vero..repetita iuvant)

  99. mirkhond scrive:

    “Quindi le decine di denunce INTERNE potrebbero essere frutto di un’invenzione di sana pianta della Procura? Diciamo che è una teoria poco solida.”

    E’ la teoria dei loro difensori, e dei siti tradizionalisti.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Quindi secondo questi signori le suore francescane dell’Immacolata sono al servizio della massoneria.
      Pezza peggiore del buco: significa che l’ordine va non solo commissariato, ma addirittura sciolto. Ma sono sicuro che Blondy & friends non sanno quello che dicono, come al solito.

      • Z. scrive:

        Mi sembra che la tecnica sia spararla sempre più grossa, così prima o poi qualche pesce verrà su. Un po’ come la pesca con le bombe a mano.

  100. mirkhond scrive:

    No. Sostengono semplicemente che sono calunnie tese a colpire un ordine religioso, solo perché, a loro dire (Blondet&Friends) sarebbero un focolaio di vocazioni, messa in Latinorum, tradizionalismo cattolico.

  101. mirkhond scrive:

    le suore francescane dell’Immacolata

    La cosa più inquietante (se vera) è che le suore si prostituirebbero a facoltosi benefattori dell’ordine.
    Mi ricorda un film porno di pessimo gusto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *