Il grande segreto

Guido Battisti, che tante volte ha ispirato le riflessioni su questo blog, mi segnala un articolo che non ho ancora letto fino in fondo: sono rimasto folgorato dal brano con cui inizia.

Si tratta di una citazione di Karl Marx, e questo ci crea subito un problema: basta nominarlo per entrare in un gioco allucinante di specchi di identità novecentesche.

Per cui preciso che non sono un -ista di nessun tipo e tantomeno un marxista.

Il mio non marxismo non deriva solo da un disaccordo su questo o quel punto, o dalla scarsa simpatia che ho per i mondi reali dei marxisti. E’ una cosa più profonda.

Anni fa, me lo spiegò un marxista vero: Marx pensava solo per immense astrazioni – e quindi parlava come i teologi – mentre io vedo il mondo attraverso le gocce d’acqua, arrivo a vaghe e confuse astrazioni solo attraverso gli individui.

Però quel tizio barbuto, egocentrico, insopportabile – dicono – scriveva quando il mondo moderno era appena agli inizi; eppure in qualche modo vedeva esattamente ciò che vediamo noi ogni volta che camminiamo per le nostre strade:

Nella storia reale la parte importante è rappresentata, come è noto, dalla conquista, dal soggiogamento, dall’assassinio e dalla rapina, in breve dalla violenza. Nella mite economia politica ha regnato da sempre l’idillio. Diritto e “lavoro” sono stati da sempre gli unici mezzi d’arricchimento, facendosi eccezione, come è ovvio, volta per volta per “questo anno” (K. Marx, Il capitale. Critica dell’economia politica).

 

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1.925 risposte a Il grande segreto

  1. mirkhond scrive:

    Mi sembra che nel Manifesto, Marx affermasse che il capitalismo avrebbe distrutto e piallato tutte le economie e culture tradizionali.
    E lo scrisse nel 1848!
    Su questo, almeno, mi sembra che ci abbia azzeccato….

    • gotcha scrive:

      stanno mettendo assieme i proletari di tutto il mondo. adesso dovremmo unirci!

      • Z. scrive:

        Ah, ecco, quindi è ora che il capitalismo crollerà e il comunismo trionferà 😀

        • gotcha scrive:

          bravo.. vedi che con un po’ di pazienza tutto si mette a posto.. : )

        • mirkhond scrive:

          E il cui NON trionfo, fa gongolare di gioia Zanardo….

          • Francesco scrive:

            Duca

            chi spera nelle fole e nelle fandonie, fa il gioco dei potenti

            credo sia questo che Z intende

          • mirkhond scrive:

            O piuttosto che ama il denaro come te, senza però idolatrarlo…..

          • Francesco scrive:

            come diceva Karl Marx, per poter cambiare una società ingiusta non basta volerlo, bosogna anche capire come funziona e come sia possibile cambiarla

            per questo credo che i primi nemici “effettivi” della giustizia siano gli uomini di buona volontà e i secondi i profeti della società perfettamente giusta.

            dietro i loro errori, i grandi pescecani possono dormire sonni tranquilli

            mi sono spiegato, Duca? la passione è per lo sport, non per la rivoluzione

            ciao

          • gotcha scrive:

            frency, io concordo. del resto se fossi in mezzo alla strada paralizzato dopo un incidente, vorrei che mi soccoresse un dottore, non un brav’uomo.
            però è dura sperare che si possa “fare qualcosa” senza sbagliare..

    • Francesco scrive:

      Un pochino in ritardo, forse … e chissà perchè conosco uno che se da Bari va a Bologna si trova in un’altra cultura, aliena e ostile. Eppure dovrebbe mica essere tutto piallato e omologato, da Los Angeles a San Diego ma facendo il giro lungo?

      🙂

      Ciao Duca

  2. daouda scrive:

    Visto che il regno degli individui è il regno dei propri astrattismi, cosicché è un po’ insensato ed inzenziente ( la s e la z, Soavità e Zelo, oppure Sudicium e Zotichezza )parlare dal punto di vista poietico o razionale, che in fin dei conti è lo stesso…ebbene dire che il cittadino esige l’ombra esprime solo il fatto che il cittadino non c’è.
    Ora che non ci sia prché l’ombra ci appartiene, questo è normale ed è inutile ricamarci sopra.
    Che però l’ombra da sempre esiga AMBITO CIRCOSCRITTO RICONOSCIUTO ed il cittadino voglia poter concedersi alle volte delle libertà riferendosi ad esso, ebbene non solo ciò nega la guerra santa nel suo più puro significato, di cui la visione islamica è alquanto parodistica quando presa di per sé al di sopra del suo ambito legittimamente parziale.
    La sacertà altro significato non ha che permettere l’integrazione giacché a conti fatti i cittadini di cui parla sono farlocchi clerical-feudal-borghesi, come si voglia secondo le fisime ( ovviamente il proletariato è borghese, quando si ha l’accortezza di non limitare la borghesia al rentier, d’altronde il discorso verte sull’esistenza non solo sulla posizione ).

    Di conseguenza non si parla affatto di Ordine sociale, tutto sommato neanche di ordine politico visto che la politica così è negata ( ovviamente negando la religione come legittimazione del politico e mezzo dell’integrabilità, di per sé non si ha bene comune ).
    La tesi è dunque giusta, ma i termini volutamente confusi.

    Inoltre tutto l’interesse per il subalterno, leggendo tra le righe, è fittizzio come al solito. Perché già desumere un “buono” o “cattivo” è patteggiamento, ed in realtà, servizio a qualchedunaltro indipendentemente dalla propria avvertenza.

    D’altronde si vede bene che c’è ancora questa incomprensione di cosa sia il capitalismo : socialismo + liberismo. Questo è un’assioma che difficilmente è accettato.

    Il riferimento all’asse verticale è poi del tutto inintelligibile. Se si rimarca l’opposizione, è evidente che l’asse orizzontale e quello verticale non sono affatto opposti e contrari ma complementari.
    Semmai l’ombra starà a sinistra ed il cittadino a destra , oppure in basso ed in alto ( sempre facendo finta che il cittadino sia qualcosa meritevole di valore e merito )

    Il fatto poi che si rimarchi il ” siamo tutti ameregani” puzza come al solito. Gli ameregani sono 40 anni che spargono per il mondo la loro autofrustrazione impotente, sono loro stessi che si descrivono così, basterebbe vedersi i loro filmese e non fermarsi alla supposta sboronaggine, guardacaso…”all’ameriganata”.

    Anche sta retorica del globalismo ha stuccato i cojoni. Il cosmopolitismo esiste da ben altri tempi ,povero davvero Il Cane che coniò il termine con tutt’altro senso…

    L’accenno al migrante sarebbe stato molto più pregnante se si fosse aggiunto che esso non subendo processivamente ma di “botto”, soprattutto per via astrattiva ( televisioni, turisti, racconti ) , il bordello occidentalistico, è proprio quello che ci voleva giust’appunto.
    Proprio per questo il discorso in sé tra ombra e cittadino non ha senso, ma pazienza…

  3. MOI scrive:

    Nei siti citati da Habsburgicus ci sono sistemi economici basati sul fatto che certi esseri umani sono la vacanza per altri esseri umani che ne costituiscono il lavoro … l’alternativa è la frustrazione in un Paese e la miseria nell’ altro.

    • MOI scrive:

      Qui però si deve “Sposare Marx e Freud” [cit.] come Coppia di Fatto

    • gotcha scrive:

      a volte mi chiedo se sia meglio la frustrazione, la miseria, aver coscienza di come va il mondo, o fregarsene veramente alla grande che tanto fra una cinquantina d’anni chi s’è visto s’è visto.

      • daouda scrive:

        il comunismo può arraffare chiunque giacché punta al poli-ammmore.
        Beh Gò, se uno è frustrato e miserrimo in sè sapendo come và il mondo, in realtà esegue su qualche grado diverso, dove certo ha assunto della visuale, i medesimi dettati.
        Non vale la pena scendere, ma alzarsi ancora anche perché il chi si è visto s’è visto è una stronzata. Domani potremmo morire e sia che volevamo goderci la vita, sia che volevamo conoscere , s’attaccamo 🙂

        • gotcha scrive:

          “Il fatto poi che si rimarchi il ” siamo tutti ameregani” puzza come al solito. Gli ameregani sono 40 anni che spargono per il mondo la loro autofrustrazione impotente, sono loro stessi che si descrivono così, basterebbe vedersi i loro filmese e non fermarsi alla supposta sboronaggine, guardacaso…”all’ameriganata”.

          Anche sta retorica del globalismo ha stuccato i cojoni. Il cosmopolitismo esiste da ben altri tempi ,povero davvero Il Cane che coniò il termine con tutt’altro senso…

          L’accenno al migrante sarebbe stato molto più pregnante se si fosse aggiunto che esso non subendo processivamente ma di “botto”, soprattutto per via astrattiva ( televisioni, turisti, racconti ) , il bordello occidentalistico, è proprio quello che ci voleva giust’appunto.”

          daù, non so se sono io che non sono normale, ma i film americani non riesco più a guardarli, mi sembra che siano iniezioni nell’inconscio di un supposto stile di vita in-cui-devi-primeggiare.
          però, come disse una volta francesco, la religione e la pubblicità hanno lo stesso scopo: abbellirti l’anima.
          chiaramente io preferisco sentir messa che guardare un filmaccio, perché ci sono cresciuto, e mi ricorda quand’ero piccolo.
          rimango dell’idea che noi siamo molti contro pochi. e a metterci in opposizione non sono le opinioni personali o la storia di ciascuno (anzi i contrasti ci avvicinano, sennò mica stavamo discutendo in questo momento..). per me l’opposizione deriva dal fatto che

          “certi esseri umani sono la vacanza per altri esseri umani che ne costituiscono il lavoro”.

          e questo a livello globale.

          • daouda scrive:

            Certo c’è anche quel messaggio. Fa parte della dissonanza cognitiva, ossia mandare una cifra di messaggi tutti ovviamente strumentali e fallaci, tecnicamente inversi o laterali, dipende ( rispetto al corretto uso che sò della forza o della passività od altro ) , ergo quel che vedi c’è.
            Ma se guardi bene gli Stati Uniti da 40 anni, allo stesso tempo, si spacciano per forti e cojoni, ed è qui il succo.

            Perdonami poi ma io un discorso del genere non riesco più a farlo. La schiavitù materiale ( che fa il paio con quella intellettuale giacché come poco si può usufruire davvero dei beni, così anche delle idee in verità ) è veramente la più banale e la meno importante quando , da 50 anni a questa parte, ci stanno CAMBIANDO I CONNOTATI biologicamente, emotivamente e razionalmente.

            Se uno lo sà, e sà che comunque le fisime di coloro che attuano di queste cose, lasciano il tempo della loro e della nostra vita, non ha motivo di abbattersi essendo tutto ciò vacuo e perché la soluzione è nello Spirito ( pneuma anteriore a nous-psiche-soma ). D’altronde sarebbe veramente ingiusto indegno ed ingrato dire a Dio che non sà fare il suo mestiere.
            Di conseguenza il miglior modo per fregarsene e sapere sempre di più e quindi usufrire del mondo nel modo appropriato. Certo…è facile scrivere…

            Non è una questione di difficoltà dovute ai tempi od alle situazioni in generale, è proprio robba di ingegneria scientifica deliberata e desiderata affinché sia applicata all’umano.
            E’ abbastanza palese, solo che è tosta accettarlo.

          • gotcha scrive:

            i connotati cambiano, effettivamente. il problema è: da chi ce li vogliamo far cambiare?
            sempre ammesso che possiamo deciderlo noi..

            questo è proprio uno dei punti in cui mi rendo conto di esser credente. io in verità non me ne rendo conto mai, ma di fronte a minacce del genere (per me la minaccia è un’assimilazione al pensiero stupido), sento che in realtà non c’è poi così tanto da preoccuparsi.

            come disse il grande chesterton, meglio credere in Dio che credere in tutto..

          • gotcha scrive:

            che poi alla fine il problema è questo:

            “Non è il progresso tecnico la causa del venir meno dei fini, ma è il suo asservimento all’accumulazione capitalistica. “

          • gotcha scrive:

            daù, so già cosa mi risponderai: “ma allora non hai capito un cazzo!”

          • daouda scrive:

            Io quando parlo di cambiamenti di connotati intendo proprio l’incapacità del moderno uomo di ragionare, gestire le emozioni e governa il corpo, tant’è che il frogiume per dire una cosa più immediata deriva da certe disconnesioni valorial-razionali propagandistiche, disturbi relazionali e farabutte distorzioni biologico-alimentari respiratorie et similia che ci inducono LORO, o comunque il processo sistemico che ci governa.

            Si in definitiva non hai capito 🙂 che il cambiamento è già successo.
            Il problema è voler recuperare o continuare in esso…
            Il progresso tecnico fà il paio con l’ipertrofia razionalistica d’altronde.
            Se poi vogliamo chiamare capitalismo il socialismo liberista, od il liberismo socialista, concordo, altriementi no.

          • gotcha scrive:

            ma il frogismo è sempre esistito, anzi. paradossalmente, sono convinto che il fatto di dargli un nome sia segno della sua “crisi”, o meglio, della sua solidificazione come idea, che PUO’, e ri-sottolineo PUO’ significare che prima le persone vivevano PIU’ liberamente la sessualità. nei secoli passati non esisteva una forte contrapposizione tra eterosessualità (corretta) e devianze varie. la gente faceva un po’ come gli pareva.

            per cercare di rafforzare la teoria secondo cui viviamo un periodo molto più morale del passato, potrei tirare in ballo “la sporcizia nel sesso”. oggi, il sesso squallido, o sporco, è visto come una idea di trasgressione che ci si può concedere, oppure qualcosa da deviati. siccome oggigiorno abbiamo mediamente una buona igiene personale, “la sporcizia nel sesso” non è più la norma, quindi viene nominata. una volta la gente non si lavava mai. posso solo immaginare una donna mestruata che ha “qualche timore” a lavarsi (roba di trenta-quaranta anni fa, a beduinia) cosa possa esalare dalle sottane, dopo ANNI.. eppure non sembra che la cosa causasse particolari difficoltà ai maschietti.

            il progresso tecnico e l’ipertrofia razionalistica, quando vanno a braccetto, sono il segno che ogni tanto mandare qualcuno a pulir le cunette ridimensionerebbe le cose..

          • daouda scrive:

            Che le cose ci siano sempre state, non è proprio vero ma comunque ci capiamo.
            Il problema è che oggi è omnipervadente a livello bio-ingegneristico e possessivo-mentale della persona.
            Credi davvero che le schifezze attuali erano dello stesso livello?
            Già per esempio il fatto stesso che si abbia avuto il materialismo come ideologia implica che l’uomo post 800centesco non veda per definizione e delimitazione come uno del 700, e magari si passavano solo 100 anni.
            Parlo proprio di un cambiamento dei sensi eh.

            L’ultima tua frase è la realtà.

          • gotcha scrive:

            siamo d’accordo. ma il livello possessivo mentale della persona, invece che “liberarla”, la frena, anche in ambito sessuale. chi si libera non sta tanto tempo a dire “mi libero”, lo fa e basta.

          • daouda scrive:

            vermente sto dicendo che ESSI possiedono mentalmente e compiono bioingegneria su di noi, cosa che prima non era possibile.
            Certo le mie parole sono drastiche solo perché , se aspettiamo qualche decade, diverranno vera realtà mentale e biologica.

  4. izzaldin scrive:

    @mirkhond et habsburgicus

    che ne pensate delle aperture di Bergoglio alla chiesa ortodossa? parrebbe aver addirittura tentato di trovare una data unica per la pasqua che non fosse nè giuliano nè gregoriano.
    personalmente nel mio piccolo penso sia soltanto un bene per il cattolicesimo “tornare verso Oriente”, riguardo alcuni aspetti specifici del culto Ortodosso.
    Negli ultimi tempi ho avuto modo di approfondire l’argomento, e adesso, dopo anni, capisco perché Mirkhond sente più sua l’identità cristiana orientale rispetto al cattolicesimo romano. Forse anche Bergoglio lo sta capendo..
    saluti,
    izzaldin

    • daouda scrive:

      Non ha senso. Il problema mica è il calendario, è il fatto che NON SI PUO’ celebrare nello stesso periodo degli ebrei.
      Ergo non devono essere gli ortodossi a cambiare, ma gli occidentali.

    • Francesco scrive:

      un’iniziativa un pò modernista ma meritevole, la separazione tra cattolicesimo e ortodossia non solo è irragionevole, è anche stucchevole

      sembriamo due vecchiette che non si parlano perchè mille anni fa litigavano per il posto di prima cheer leader!

      ciao

    • mirkhond scrive:

      Se potessi me ne andrei nell’Alto Egitto, a chiudere gli occhi a questo mondo, lontano dalla merda occidentale a cui mi sento estraneo.
      Forse là, una santa se lo prenderebbe questo scontento cronico che scrive in totale solitudine, e dopo l’ennesimo pesantissimo palo di 5 giorni fa….

      • mirkhond scrive:

        Rispondevo a Izzaldin.
        Papa Bergoglio a me piace, e soprattutto per le sue denunce sulle ingiustizie sociali davvero intollerabili nel contesto ipocrita che si autodefinisce democratico.
        La Chiesa Cattolica o ritrova il COMUNISMO EVANGELICO delle Origini, o crollerà, trasformandosi in conventicole di sedenullisti da una parte o di carismatici protestanteggianti alla Socci….

        • Francesco scrive:

          il comunismo non funziona mai, di questo direi che c’è totale certezza

          o se vuoi funziona in tribù il cui livello di sviluppo è fermo all’Età della Pietra e che non mi sembrano un gran modello di civiltà

          la Chiesa, poi, non deve mai legarsi a formule terrene, mai

          ciao

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Mi pare che l’idea della data unica l’abbiano lanciata i copti, ora Francesco la appoggia e pare che neppure a Bartolomeo dispiaccia.

      • mirkhond scrive:

        Dopo l’infelice parentesi Ratzinger, vedo che i rapporti tra il successore di San Marco e quello di San Pietro, sono felicemente ripresi.
        E i poveri Copti ne hanno bisogno di almeno un aiuto internazionale, viste le dure persecuzioni che subiscono, anche ai tempi dei laici Sadat e Mubarak, pagando duramente l’occidentofilia e le politiche antifratelli muSSulmani di questi regimi….

        • Francesco scrive:

          scusa ma Benedetto XVI aveva problemi con le Chiese Ortodosse?

          • mirkhond scrive:

            Dopo Ratisbona, sì, almeno con la Chiesa Copta d’Egitto, il cui papa, Shenuda III, si affrettò SUBITO a prendere le distanze dall’orientofobo in XVI.
            E a buon motivo!

          • Francesco scrive:

            beh, per salvarsi la pelle dalla violenza dei cari fratelli egiziani di religione islamica … ragionevole, comprensibile, necessario ma molto infelice

            una curiosità: perchè per Benedetto XVI parli di odio contro l’Oriente e non contro l’Islam? non credo ci sia una sola parola di ostilità del Papa emerito contro l’Oriente

          • mirkhond scrive:

            Quando un dice che MALGRADO le radici MEDIORIENTALI, ben presto (?) il Cristianesimo si identificò con l’Occidente, cosa debbo pensare, a parte la VOLUTA malafede di queste parole?
            Ratzinger è troppo colto per credere che pensi davvero che già con San Paolo il Cristianesimo si identificasse con l’Occidente?
            E l’umiliazione all’Areopago?
            E il martirio a Roma?

          • PinoMamet scrive:

            Quella del Cristianesimo che si identifica con l’ “Occidente”, detta dal primate della Chiesa che si definisce Universale (Cattolica) è una gaffe clamorosa, in effetti…

          • mirkhond scrive:

            Non credo che San Paolo si identificasse con l’ “Occidente” come l’intendiamo noi.
            Era e restava pur sempre un MEDIORIENTALE.
            Snobbato all’Areopago di Atene (la Sorbona dell’ecumene ellenistico-romana) e martirizzato a Roma.
            E per tutto il primo millennio cristiano, il vero centro religioso, teologico e culturale del Cristianesimo fu l’area tra Costantinopoli, Alessandria d’Egitto e Babilonia/Baghdad!
            Ma nell’epoca delle cagate orientofobe alla 300, ci mancava pure il teologo divenuto papa, a santificare un mix di ignoranza, paura e orizzonti mentali limitati, che costituiscono l’ossatura del pensiero teocojon….

          • Francesco scrive:

            Si vabbuo e Cicciolina e’ morta vergine. Buona serata a tutti.

          • mirkhond scrive:

            Ecco, va a dormire! 🙂

    • Peucezio scrive:

      Sì, è un bene per il cattolicesimo, ammesso che il cattolicesimo sia suscettibile di recepire del bene (in realtà queste cose non servono per recepire aspetti sani di identità altrui, ma per annacquare le proprie in un magma indistinto e amorfo).
      Il fatto è che non è un bene per il mondo ortodosso!
      E’ come mettere un infetto vicino a uno sano.
      Io auspico comunque che il mondo ortodosso abbia sufficienti anticorpi contro queste contaminazioni, al di là delle dichiarazioni di cortesia.

  5. Francesco scrive:

    In modo abbastanza usuale, dissento fortemente da Miguel nella critica metodologica a Marx (che ha ragione a pensare per astratto, sennò non si pensa).

    E dissento anche più fortemente da Marx, che ogni volta o mente o sbaglia alla grande. Come nel ridicolo brano citato da Miguel, in cui assomma una visione caricaturale della storia (in malafede, gli serve a giustificare la rivoluzione) a una distorta dell’economia politica (che è uno strumento parziale di analisi, l’accusa che le rivolge ha senso come accusare un microscopio di non sapermi dire la temperatura).

    Ogni tanto mi chiedo chi fossero quelli con cui polemizzava Marx, se anche il loro livello era così basso. Per fortuna ci sono i testi della Chiesa Cattolica a risollevare la mia fiducia nel genere umano.

    • gotcha scrive:

      la chiesa cattolica si è comportata allo stesso modo, quando ha negato l’ingiustizia della crocefissione mettendo tutto l’evento sotto il segno del sacrificio, per una economia politica del peccato e della redenzione.

      • Francesco scrive:

        l’ingiustizia della crocifissione dell’innocente è sempre stata denunciata, fin da Pietro nei giorni successivi a Pentecoste.

        il suo significato di sacrificio volontario è dichiarato esplicitamente da Gesù stesso (che io tengo per autorità massima in fatto di religione)

        ciao

      • daouda scrive:

        A gotcha non è devi andà contro per forza…a conti fatti perché non blateri sul fatto che con il felix culpa la Chiesa ha negato il valore del peccato originale ( eppure però rompete sempre le palle al riguardo? )

        • Francesco scrive:

          ehm, come ha negato il valore del peccato originale?

          lo chiama culpa e gli attribuisce la cacciata dal Paradiso terrestre, la mortalità, la chiusura del Paradiso vero.

          dici che dovevano anche dargli la colpa di Calciopoli?

          • daouda scrive:

            era pé ddì na stronzata secondo la lloggica sua

          • Francesco scrive:

            ma io sono un semplice e non ve seguo, scusatemi

          • gotcha scrive:

            daù, con tutte le sfighe ci mancherebbe anche che abbiamo qualche colpa!

          • gotcha scrive:

            io non penso che quello di Gesù sia “sacrificio volontario”: che doveva fare, accoltellare i sommi sacerdoti e dichiarare guerra a Roma? per me il messaggio è che il potere uccide.. (come la coerenza!)

          • gotcha scrive:

            ..avessimo qualche colpa..

          • daouda scrive:

            Ed è qui che sbagli…il potere dipende da chi lo esercita.
            Inoltre come avro riportato da qualche parte , Dante dichiara l’universalismo di Roma provvidenziale e voluto da Dio, il che rende la pena espiatoria di Cristo legittima, perché altrimenti non sarebbe affatto valsa per nessuno.

            Tendenzialmente la nostra colpa è che non siamo Dio in Cristo. Mi pare abbastanza

          • gotcha scrive:

            ok ma non è che se lo dichiara dante allora va bene.
            secondo: il sacrificio vale come prova da non ripetere. se uccido uno che è innocente, il suo sacrificio serve ad evitare che la cazzata si ripeta, non a causa di supposti peccati di “essenzialità”.

          • gotcha scrive:

            daù, so già cosa mi risponderai: “ma allora non hai capito un cazzo!”

          • daouda scrive:

            Non è che non capisci. E’ che sei un infedele ignorante e indisciplinato, ma stai tranquillo, anche io sono così.

            Non è che lo dichiara Dante, lo dichiara Cristo stesso riguardo Cesare. Perché devi renderti conto che il regno di Dio , che è Dio stesso, è ovviamente un qualcosa di Oltre e quindi non mondano ( intendendo ovviamente i 3 mondi : nous-psiche-soma ).
            Come faceva Cristo a riconoscere il potere dei giudei , quando esso era illegittimo? Solo Davide può regnare su Israele e Lui era il potere, giust’appunto.
            Inoltre Egli dichiarò che non c’è popolo più religioso che quello romano.
            Inoltre Roma può avere origini non solo edomitiche ma anche ebraiche, per dire…

            Per il resto non capisco di cosa hai paura…se vuoi divinizzarti da solo provaci, auguri!

    • Thyrrenus scrive:

      Scusa ma sembri il volantino di un partitello comunista che si dissocia da una corrente concorrente, non dico che sei criptocomunista solo che usi lo stesso armamentario logico-retorico… 😉

      • Thyrrenus scrive:

        Questa sopra era per Francesco…

        • Francesco scrive:

          1) spada o pistola? naturalmente all’ultimo sangue!

          2) adesso ci partitucoli comunisti che insultano Marx?

          3) io amo la retorica marxiana almeno quanto il mio omonimo di Roma, lo confesso, ma ne ribalto gli esiti. di solito passo per stalinista, non marxista

          AIUTO!

          😀

          • Z. scrive:

            Tu sei il più comunista che io conosca: non nel senso di Emilia anni ’50, ma nel senso di Unione Sovietica prima metà del secolo scorso.

            Poi certo, esteriormente le idee che professi sono diverse, e non faresti male a una mosca.

            Ma dentro, dentro di te, sai di essere bolscevico.

            😀

          • Thyrrenus scrive:

            Mi sa che ha ragione Z
            comunque se ci tieni possiamo batterci all’ultimo grappin 😉

          • Francesco scrive:

            caro Th

            temo che non avrei speranza … forse se lo facessimo all’ultimo terzo tempo o all’ultimo playmobil

            Z ha colto parzialmente: la mia analisi della storia è abbastanza marxiana (tolta la parte romantica sulla supposta rivoluzione comunista), le mie tendenze politiche un pochino leniniste (amo l’opposizione, se posso fucilarla)

            ciao

  6. Francesco scrive:

    x MM

    neanche io sono arrivato in fondo, alla ventesima volta che il nostro ha affermato apoditticamente che la posizione del migrante è paradigmatica per la maggioranza della società mi sono rotto i coglioni.

    Scusa ma è semplice mancanza di serietà, su livelli salviniani. Come se scrivessi che la posizione di zio Paperone, da orfano nullatenente a papero più ricco del mondo, è paradigmatica della vita nel mondo capitalista.

    Ciao

    • izzaldin scrive:

      per me è il contrario, o meglio..
      la Boldrini sarebbe infastidita, in una spiaggia pubblica, dai coatti romanacci tatuati e con figli urlanti al seguito, non certo dai vu cumprà cui darebbe lauta mancia comprando catenine e gingilli per sentirsi “solidale” 🙂
      insomma la spiaggia presidenziale è comoda perché non c’è la plebaglia

    • gotcha scrive:

      ma questa non è politica seria: se uno è un buon legislatore non me ne frega di dove fa le vacanze. mica deve portarsi i vu cumprà in casa.

    • Z. scrive:

      Moi, se il papa è contrario alla pena di morte deve per forza ospitare un serial killer? e magari se io sono contrario a discriminare i gay allora devo per forza fare sesso con un uomo?

      Perché non perdi mai, dicasi mai, un’occasione per tacere? 😀

    • roberto scrive:

      d’altronde la meloni ce l’ha tanto con gli immmigrati, ma non mi sembra che abbia mai affondato un barcone.
      la classica destra solo chiacchiere e distintivo!

      • Francesco scrive:

        guarda che quella è solo la Puffetta che cerca di sopravvivere in attesa che la spedizione organizzata dal Grande Puffo venga a salvarla

        per questo si comporta in quel modo

      • gotcha scrive:

        vorrei chiedere alla meloni cosa sceglie tra le seguenti opzioni:

        -affondare un barcone di decrepiti immigrati.

        -partecipare ad un’ammucchiata con immigrati ben messi.

        però deve essere sincera.

        • Francesco scrive:

          spero per lei che scelga la seconda opzione

          meglio maiala che sanguinaria!

          • gotcha scrive:

            sempre se è d’accordo, si potrebbe filmare il tutto e spedirlo a…

          • Francesco scrive:

            Gargamella?

          • gotcha scrive:

            frency, un ciellino che preferisce le maiale alle sanguinarie è un piccolo passo avanti per un uomo, ma un grande passo avanti per l’umanità!

          • Francesco scrive:

            voi avete delle idee astratte, preconcette e molto sbagliate su CL

            😀

          • gotcha scrive:

            mi ricordo di aver assistito ad una “video-conferenza” di carron presso i ciellini di parma. a lui si presentava della gente ad esporre i propri problemi, punti di vista eccetera, qualche volta piangendo.. io sono d’accordo con daouda che non bisogna divinizzarsi, ma nemmeno divinizzare uno come carron (che tra l’altro ci godeva a essere “l’autorità”). è sempre stato un problema del cattolicesimo: rifiuta chi “fa di se stesso un Dio”, e poi va a finire che si inchina a cani e porci (madre teresa, Arguello, Lubich) in nome della frase “Dio ha parlato agli umili”.. avete travisato un bel po’ di robe..

          • Francesco scrive:

            non mi toccare Carròn! in CL ha dei problemi perchè non è Giussani e qualcuno è un pò tardo ma lo trovo una persona molto in gamba

            e il riconoscimento grato che Dio ha dato ad alcuni 10 talenti e che questi sono delle guide per gli altri è una parte importante della mia concezione del mondo

            c’è Maradona, c’è Michale Jordan, c’è San Tommaso … nessuna divinizzazione necessaria

            ciao

          • gotcha scrive:

            maradona è un evasore drogato, di Jordan chissenefrega. non è proprio necessaria la divinizzazione. : )

          • gotcha scrive:

            comunque non conosco carron, ti parlo dell’impressione che ho avuto. non se se faccia bene avere persone ai propri piedi, in primis per il “talentuoso”. uno potrebbe dire che Hitler aveva i talenti, o Kissinger..

          • Francesco scrive:

            Manzoni riconoceva la grandezza di Napoleone, mica è detto che uno usi i talenti per il bene

            Ma che alcuni uomini siano più grandi di altri è del tutto evidente

          • Thyrrenus scrive:

            Fra’ io c’avevo uno zio capace di far crescere qualsiasi cosa su qualsiasi terreno, sapeva disquisire di Dante e ha tirato su una mezza dozzina di figli, ma non aveva la minima idea di come schierare una batteria di cannoni né di dove fosse la Russia … era piu’ o meno grande di Napoleone?

          • Francesco scrive:

            io di per me preferisco tuo zio!

          • PinoMamet scrive:

            Io, onestamente, il contrario.

            Lo zio di Thyrrenus sarà un’ottima persona, e nel suo campo sarà sicuramente il migliore. Non c’è dubbio.

            Però, tutto sommato, a me che mi frega? cosa mi muove, a me, cosa mi tocca?

            Io in queste cose non mi sono mai riconosciuto nei “valooooori” della Sinistra Italiana, marchio registrato, che poi alla fine sono gli stessi del Cattolicesimo Italiano.

            Nonostante sia politicamente abbastanza a sinistra (senz’altro più della Sinistra Italiana, marchio registrato) temo che il mio animo sia intimamente abbastanza fascio, lo riconosco.
            Maratona e Austerlitz mi affascinano di più di qualunque bravissimo artigiano o artista, e preferisco Zhukov e Giap a Don Milani.

            Quando leggo quella frase di Che Guevara sul “non dobbiamo perdere la nostra sensibilità”, mi viene sempre da rispondergli, ma smettila di dire vaccate, sei un rivoluzionario e fai a fucilate, va benissimo, non venire a farci anche la predica. Le prediche in generale non lo sopporto.

          • Thyrrenus scrive:

            Pino, il talento (della serie strano ma vero) è la cosa più soggettiva che ci sia. Ma è difficile poter valutare il talento in una cosa col talento in un’altra. Sarebbe comunque una valutazione esteriore.
            Tel potrebb’assicurar un confuciano/ e pur anch’un taoista/ ancor meglio d’un cattocomunista…
            (Ecco per esempio io non c’ho talento per i contrasti in rima 🙂 )

          • gotcha scrive:

            io, dopo anni ed anni in cui al posto di grouchy ho visto spuntare blucher, ho deciso di lasciarmi affascinare da quello che mi affascina.. per quello ho detto a daù che ragionare sul lungo periodo è una minchiata a super-effetto. come disse keynes, “nel lungo periodo siamo tutti morti.”

          • PinoMamet scrive:

            ” Ma è difficile poter valutare il talento in una cosa col talento in un’altra. ”

            Io non giudico una cosa col talento di un’altra.
            L’ho detto, tuo zio sarà il migliore nel suo campo, chi lo discute?

            Però neanche i gusti si discutono, e con tutto il rispetto, tra Napoleone e tuo zio preferisco Napoleone.

          • Francesco scrive:

            Pino

            io che sono a Destra, molto a Destra, di fronte a un “ha tirato su sei figli” ti lascio il 99% del talento e prendo lo zio

            il talento è vanesio e irrilevante, tirar su un figlio è divino

            ciao

            PS e non credo dipenda solo dalla mia scarsità di talento 😀

        • Thyrrenus scrive:

          Di certo mio zio non si offende.

  7. MOI scrive:

    Il capitalismo ha i secoli contati

    2008
    Gli struzzi
    pp. 296
    € 16,00
    ISBN 9788806188276

    Una civiltà che pretende di abolire il limite è perduta, perché non riconosce i suoi confini ecologici e sociali né le possibilità del suo sviluppo culturale.

    Le profezie sulla fine del capitalismo sono state così tante da avergli portato fortuna, ma niente giustifica l’idea che esso rappresenti un assetto definitivo. La storia scorre, implacabile. I suoi tempi sono contati. Su questo sfondo Ruffolo ci narra nel suo stile sempre godibile l’avvincente percorso storico del capitalismo occidentale. Dalle prove d’orchestra dell’antichità fino al suo pieno dispiegarsi nel Cinquecento e alle successive egemonie nazionali. E soprattutto le incognite di questo nostro nuovo secolo, le sfide, i rischi, le risposte possibili che si muovono sul filo della progressiva mercatizzazione dell’economia, fino alla globalizzazione dello spazio e alla finanziarizzazione del tempo. Uno scenario complicato dall’affanno del controllo politico, che potrebbe riservarci prospettive drammatiche ma anche, tra le sue sorprese, quella di un «capitalismo ben temperato».

    «Le filosofie che contestano la scienza e la tecnica come idoli della nostra servitù ci portano sulla strada opposta a quella segnata dalla legge dell’organizzazione che regola l’evoluzione dell’essere. Ci portano nelle fumosità del misticismo, mentre la scienza e la tecnica, al servizio della conoscenza, non del mercato, sono le vie aperte al nostro sviluppo creativo. Non è il progresso tecnico la causa del venir meno dei fini, ma è il suo asservimento all’accumulazione capitalistica. Quella sintesi di tecnica e di mercato che ha costituito il segreto del trionfo capitalistico ne rappresenta oggi la prigione. Non è vero che la tecnica prescrive di fare tutto ciò che è fattibile. Essa prescrive di fare tutto ciò che è profittevole. Il problema, allora, non è quello di sottrarsi alla tecnica, ma di sottrarre la tecnica alle leggi del mercato, ponendola al servizio della conoscenza. In questo senso l’equilibrio ecologico, l’arresto della crescita economica dell’avere, sterile e autodistruttiva, è la premessa necessaria di un umanesimo trascendente inteso allo sviluppo esistenziale della specie umana».

    http://www.einaudi.it/libri/libro/giorgio-ruffolo/il-capitalismo-ha-i-secoli-contati/978880618827

  8. MOI scrive:

    In fondo ne abbiamo contati finora (dal primo proclama del 1848) poco più di uno e mezzo, di secoli !

    😉

    … Cos’è, dunque, tutta ‘sta fretta ?! 🙂 😉 😀

  9. Mauricius Tarvisii scrive:

    Letto l’enciclica (quella uscita oggi, non la bozza).
    Chiamarla ecologista è riduttivo: è anticapitalista a tutto tondo. E tuttavia non cade nei fanatismi di reazione prodotti dalla stessa cultura consumista, come l’animalarismo e l’antiscientismo.

  10. mirkhond scrive:

    Orban intanto in Ungheria, vuole iniziare la costruzione del vallo antimarocco.
    Ci aspettiamo la sua rapida prosecuzione lungo la linea di confine bosniaco-croata fino all’Adriatico.
    Qui, poi, una flotta tra Zara e Senigallia, con prosecuzione terresetre del vallo fino a Sarzana.
    Poi nuovo patugliamento costiero tra Livorno e Gibilterra…..

    • PinoMamet scrive:

      Mi sembra leggerissimamente fantapolitico… 😉

      • mirkhond scrive:

        Intanto Orban sta cominciando i lavori….

        • PinoMamet scrive:

          Ho capito, ma tra il suo progetto di inizio lavoro del vallo ungherese (che si fermerà, vedrai.. tutto il mondo è Italia 😉 ) e la tua visione di flotte e mura transnazionali, ce ne corre un pochettino
          😉

          • Z. scrive:

            Non tutto il mondo è Italia, e ho diversi amici lieti di poterlo confermare.

            Poi credo anch’io che il vallo ungherese sia più propaganda che altro, sperando di non sbagliarmi…

          • gotcha scrive:

            io intanto comincio il mio pezzo dal cerreto a sarzana. però un vallo di quelli all’antica, di pietra, alto un metro, che si possa calcolare la lunghezza a occhio.. poi ci incontreremo con orban e andremo a cena da lindo ferretti. sua madre preparerà acqua con dentro un uovo sbattuto con un po’ di formaggio.

    • gotcha scrive:

      uno dei miei passatempi è cercare di ridurre a letterale la retorica dei politici: orban vuole iniziare il vallo anti-marocco. è bella l’immagine di orban che, tutto solo, armato di punta e mazzotto, comincia a squadrare le pietre e piano piano arriva a zara..

      • mirkhond scrive:

        L’ironia è che il suo vallo, taglierebbe fuori dall’Ungheria, la Voivodina settentrionale, serba dal 1918 (tranne nel 1941-1944, quando tornò ungherese), ma abitata da Ungheresi!

    • Francesco scrive:

      Slovenia e Croazia sono nella UE, il muro non si può fare

      però il resto della tua idea ha un certo fascino 😀

    • Thyrrenus scrive:

      Eppoi se lo facesse nei territori attuallmente sotto sovranità ungherese lascerebbe, a sud, un bel po´di magiari in Voivodina, per dirne una…

  11. mirkhond scrive:

    L’asse Salvini-Zaia-Toti, riuscirà nell’impresa in cui fallì Rommel?

    • Francesco scrive:

      dici che sono stati quei tre?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        No, chiedo una loro reazione indignata.

        • Francesco scrive:

          IO sono indignato e dispiaciuto. Conta qualcosa?

          • PinoMamet scrive:

            Tu che c’entri, tu sei un cattolico serio che si preoccupa soprattutto di quello che combina la tua comunità religiosa
            (naturalmente sbagli tutto 😀 ma sono punti di vista!)

            mica uno che vuole la “reciprocità” 😉

          • Francesco scrive:

            io questa idea delle reciprocità la metterei insieme all’uguaglianza e butto via tutto

            tanto i termini sono così deformati rispetto al contenuto di verità che hanno che non servono a nulla di buono

            non ho il coraggio di prendere in mano l’enciclica, mi aspetto che tutti gli errori in economia della Chiesa siano ripresi, cavalcati e ingigantiti … sigh

          • Z. scrive:

            A Socci e alla signora Garnero credo importi del cristianesimo quanto a me importa della saga di Twilight.

          • gotcha scrive:

            frency, tu puoi buttar via quello che vuoi se, e solo se, è la LEGGE che non butta via “uguaglianza e reciprocità”. altrimenti oltre a buttar via quelle butta via te, o me, a seconda del gioppino che decide..

          • PinoMamet scrive:

            Gotcha, stiamo parlando di un altro tipo di “reciprocità”, quel principio un po’ assurdo che andava di moda qualche anno fa per cui non si sarebbero potute costruire moschee in Italia perché non ci sono chiese in Arabia Saudita…

            che è come dire, visto che in Arabia Saudita le donne non possono prendere la patente, in Italia togliamola agli uomini 😉
            solo che questo stranamente credo non l’abbia mai proposto nessuno 😀

          • gotcha scrive:

            beh, allora sarai d’accordo con me che “per la vita in generale” è lo stesso tipo di reciprocità.
            a me poi viene da pensare alle persone come tuo padre, e in fondo vorrei avere la stessa mentalità: se uno mi chiede se può costruire una moschea, in regola, che non da noia a nessuno (e stiamo parlando di diritto civile, non di fisime culturali), a me non viene manco in mente di dire: “no, perché da voi non si può fare”.
            poi non ho capito, critichiamo loro per una supposta intolleranza, e critichiamo nel medesimo tempo noi per la tolleranza che mancherebbe a loro.. mah!

          • Francesco scrive:

            l’ambito legale (e quello elettorale) è l’unico in cui uguaglianza ha un significato preciso e positivo

            e nello sport, in teoria molto teorica

  12. Silviu' scrive:

    @ Miguel hai scritto
    “mentre io vedo il mondo attraverso le gocce d’acqua”
    e mi è tornato in mente che quando ero giovane e anarchista e un po’ poetastro dicevo che il mondo si vedeva nei granelli di polvere sfarfallanti al sole ;-)))
    Comunque qua girano tonnellate di intelligenza e io mi sento nu poco oppresso e miliardate di byte e son vecchio e non ho più tempo.
    Comunque è bello leggervi e sapere che esistete.

  13. Francesco scrive:

    usano una roba che non è proprio una gru, sembra un tronchesino elevato all’ennesima potenza

  14. Francesco scrive:

    “http://www.lanuovabq.it/it/articoli-clima-e-poveri-la-politica-fa-piu-dannidei-cambiamenti-13000.htm”

    qualcuno fa le pulci al Papa (meglio, agli esperti del Papa) e demolisce l’Enciclica, mi pare con argomentazioni ragionevoli

    🙂

    • PinoMamet scrive:

      Beh…
      non mi pare che addirittura “demolisca l’enciclica”, anche se sono certo che tu non veda l’ora che questo avvenga 😉

      mi pare invece che abbia qualcosa da ridire sul fatto che le emissioni di anidiride carbonica siano dovute ai “paesi ricchi”;

      Cita dati solo per “demolire” questa affermazione, e in realtà li cita in maniera abbastanza discutibile, visto che il “soprasso” nelle emissioni da parte dei paesi… non più ricchi è avvenuto solo negli anni ’90;

      inoltre, l’articolista si fa sfuggire il dato essenziale che i paesi ricchi sono tuttora la minoranza dei paesi, e tuttavia continuano a essere responsabili di un buon terzo delle emissioni.

      Interessanti invece i dati che dimostrano che… il Papa ha ragione, anche se l’articolista crede di dire il contrario, tipo qua:
      “Vi è infine da sottolineare come i Paesi più ricchi siano anche quelli più efficienti nello sfruttare le risorse energetiche: per ogni dollaro di ricchezza prodotto negli Stati Uniti si emettono 0,40 kg di anidride carbonica, in Europa 0,20. Nelle altre aree (che si trovano in condizioni analoghe a quelle dei Paesi ricchi alcuni decenni fa) le emissioni unitarie sono molto più elevate. Questo fa sì che sia preferibile ridurre con “l’aiuto dei Paesi che sono cresciuti molto” ( n. 172) le loro emissioni piuttosto che le nostre: a parità di risorse impiegate si potranno conseguire risultati molto migliori.”
      😀

      Altre considerazioni (come “un articolo del New York Times dove dice che una famiglia del Maryland ha cambiato in meglio la propria vita acquistando una vecchia auto”) stento a chiamarli dati, se non con grande sfoggio di fantasia…

      vabbè, un articolo schierato di un pro-inquinamento della destra cattolica antipapista 😉

      da mettere nella categoria “grazie, abbiamo già dato”

      • gotcha scrive:

        a “la nuova bussola quotidiana” hanno un sistema di selezione del personale molto particolare, che non so se abbia a che fare con del simbolismo cristiano di nicchia. prendono un candidato e gli guardano dentro alle orecchie. se si vede la luce dall’altra parte, è assunto.

      • Francesco scrive:

        Pino

        a occhio hai appena dato ragione all’autore dell’articolo cercando di dimostrare che ha torto …

        gli emergenti producono i due terzi dell’inquinamento … questo conta per il bilancio ecologico, non che le loro emissioni procapite siano basse

        anche perchè temo che siano in aumento invece che in calo

        alla fine risolverà tutto questo problema il prezzo del petrolio, tornando a livelli abbastanza alti, e le chiacchiere rimarranno a utilità zero, scommettiamo?

        • PinoMamet scrive:

          Credo invece che tu mi stia dando ragione 😉 ma fa lo stesso.

          Non credo comunque che il prezzo del petrolio sia destinato a tornare alto, se non per un breve periodo.
          Comunque risolverà tutto la tecnologia, su questo non ci sono dubbi, e non certo la decrescita
          (su questa, se la sostiene nell’enciclica, credo che il Papa abbia preso un colossale granchio).

          • Francesco scrive:

            la tecnologia è una funzione dell’economia, a differenza della scienza che richiede del genio

          • Francesco scrive:

            Pino

            se la maggior parte dell’inquinamento atmosferico è prodotta dai paesi poveri, come faccio ad avere torto su questo punto?

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            Oh mamma, Francè…

            mi copio-incollo:
            ” in realtà li cita in maniera abbastanza discutibile, visto che il “soprasso” nelle emissioni da parte dei paesi… non più ricchi è avvenuto solo negli anni ’90;

            inoltre, l’articolista si fa sfuggire il dato essenziale che i paesi ricchi sono tuttora la minoranza dei paesi, e tuttavia continuano a essere responsabili di un buon terzo delle emissioni.”

            Da notare che i paesi ricchi sono riusciti a far diminuire il loro inquinamento grazie a tecnologie costose, non alla portata dei paesi più poveri, che risultano così cornuti e mazziati:
            se non si industrializzano, restano poveri;
            se si industrializzano, inquinano…

            inoltre c’è anche il “mercato dell’inquinamento” sostanzialmente messo in piedi dal Protocollo di Kyoto
            (mai ratificato per altro dal numero uno dei paesi ricchi, gli USA…) ma immagino vada al di là delle capacità dell’articolista…

            non delle tue, però, perciò mollami 😉

            l’articolista si butta sull’antipauperismo, o pauperismo al contrario, per dimostrare che i kattivissimi poveri sono responsabili dell’inquinamento, e il kattivo papa komunista li appoggia, ma prende un granchio colossale.

  15. Thyrrenus scrive:

    Uno stralcio dall’enciclica LAUDATO SI’
    (Francesco di certo dirà che non ci sono fondamenti …. sciantifichi ….) 😉 a parte che dovrebbero bastargli quelli evangelici … )

    VI. LA DESTINAZIONE COMUNE DEI BENI

    93. Oggi, credenti e non credenti sono d’accordo sul fatto che la terra è essenzialmente una eredità comune, i cui frutti devono andare a beneficio di tutti. Per i credenti questo diventa una questione di fedeltà al Creatore, perché Dio ha creato il mondo per tutti. Di conseguenza, ogni approccio ecologico deve integrare una prospettiva sociale che tenga conto dei diritti fondamentali dei più svantaggiati. Il principio della subordinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni e, perciò, il diritto universale al loro uso, è una “regola d’oro” del comportamento sociale, e il «primo principio di tutto l’ordinamento etico-sociale».[71] La tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata, e ha messo in risalto la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata. San Giovanni Paolo II ha ricordato con molta enfasi questa dottrina, dicendo che «Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere né privilegiare nessuno».[72] Sono parole pregnanti e forti. Ha rimarcato che «non sarebbe veramente degno dell’uomo un tipo di sviluppo che non rispettasse e non promuovesse i diritti umani, personali e sociali, economici e politici, inclusi i diritti delle Nazioni e dei popoli».[73] Con grande chiarezza ha spiegato che «la Chiesa difende sì il legittimo diritto alla proprietà privata, ma insegna anche con non minor chiarezza che su ogni proprietà privata grava sempre un’ipoteca sociale, perché i beni servano alla destinazione generale che Dio ha loro dato».[74] Pertanto afferma che «non è secondo il disegno di Dio gestire questo dono in modo tale che i suoi benefici siano a vantaggio soltanto di alcuni pochi».[75] Questo mette seriamente in discussione le abitudini ingiuste di una parte dell’umanità.[76]

    94. Il ricco e il povero hanno uguale dignità, perché «il Signore ha creato l’uno e l’altro» (Pr 22,2), «egli ha creato il piccolo e il grande» (Sap 6,7), e «fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni» (Mt 5,45). Questo ha conseguenze pratiche, come quelle enunciate dai Vescovi del Paraguay: «Ogni contadino ha diritto naturale a possedere un appezzamento ragionevole di terra, dove possa stabilire la sua casa, lavorare per il sostentamento della sua famiglia e avere sicurezza per la propria esistenza. Tale diritto dev’essere garantito perché il suo esercizio non sia illusorio ma reale. Il che significa che, oltre al titolo di proprietà, il contadino deve contare su mezzi di formazione tecnica, prestiti, assicurazioni e accesso al mercato».[77]

    95. L’ambiente è un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti. Chi ne possiede una parte è solo per amministrarla a beneficio di tutti. Se non lo facciamo, ci carichiamo sulla coscienza il peso di negare l’esistenza degli altri. Per questo i Vescovi della Nuova Zelanda si sono chiesti che cosa significa il comandamento “non uccidere” quando «un venti per cento della popolazione mondiale consuma risorse in misura tale da rubare alle nazioni povere e alle future generazioni ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere».[78]

    • Francesco scrive:

      ma cosa fumano i vescovi del Paraguay? neppure da Santoro ci sono uscite di questo tenore!

      vabbè, mi aspetta un periodo molto difficile e doloroso, temo

      PS lo sapete, vero, che i beni della terra senza il lavoro dell’uomo non esistono? non mi pare errato dire che senza cura dell’uomo di fatto non c’è nulla per l’uomo su questo pianeta. se mi lasciate nudo in mezzo alla fertilissima pampa argentina, io crepo di fame (prima di sete, sospetto)

      • gotcha scrive:

        gises non la pensava così, a proposito dei gigli nel campo e dei corvi.

        • Francesco scrive:

          Troppo comodo, se vuoi comunque prova. Aiutati che Dio t aiuta dice un saggio proverbio, non ne conosco che dicano Aspetta che Dio t aiuta.
          C’e una nota di astrattezza moralistica in queste considerazioni di anti economia che mi induce a ritenerle non veritiere.

    • Thyrrenus scrive:

      Appunto, i paraguayani parlano di contadini non di Monsanto… ossia di gente che se avesse terra da coltivare la curerebbe come le proprie pupille. Lavorandola per nutrire se ed altri non per aumentare le cifre di certi numeri in certi elaboratori elettronici…
      Ma comunque non capisco cosa ti da tanta noia in quest’enciclica. Mi sembra buon senso cristiano all’opera. Niente di rivoluzionario. Ops ehm sì certo c’è del vero cristianesimo dentro … un po’ di spirito dell’Evangelo ehm certo questo lo fa più rivoluzionario di quanto possa piacere a certi neoprotestanti … ehm neoliberali …. 😉

      • Francesco scrive:

        il buonsenso è il padre degli idioti ed è molto attivo, non crederai che la madre resti incinta da sola?

        le ciance sui contadini ci lasciano con la produttività agricola del neolitico e la popolazione umana che si conta a milioni

      • Francesco scrive:

        e questo senza dire che confondere i desideri con i diritti è un tipico delirio moderno

        «Ogni contadino ha diritto naturale a possedere un appezzamento ragionevole di terra, dove possa stabilire la sua casa, lavorare per il sostentamento della sua famiglia e avere sicurezza per la propria esistenza. Tale diritto dev’essere garantito perché il suo esercizio non sia illusorio ma reale. Il che significa che, oltre al titolo di proprietà, il contadino deve contare su mezzi di formazione tecnica, prestiti, assicurazioni e accesso al mercato»

        mi basta chiedere: chi paga tutto questo? e quando la terra finisce cosa fa il Paraguay, invade l’Argentina?

        • mirkhond scrive:

          Già, il denaro al di sopra di tutto, Franky….

        • PinoMamet scrive:

          “mi basta chiedere: chi paga tutto questo?”

          Questo France’ mi sembra un mettere il carro davanti a buoi.
          Tu sei economista e tendi a considerare le cose dei “beni”, e per “bene” intendi qualcosa che ha un prezzo, e ha un prezzo perché qualcuno lo produce.

          Ma la terra non la produce nessuno, sta semplicemente lì, semmai lei produce delle cose.

          Chi paga l’assegnazione di una terra a un coltivatore? Nessuno. Se qualcuno già la possedeva (un latifondista) lo si può rimborsare, ma è una legge dello Stato, non dell’economia, intendiamoci.
          A scelta del governante, si può fare anche una legge che prevede di non dargli niente, o un bel calcio in culo.

          Quanto al fatto che prima o poi finirà la terra del Paraguay, beh, non credo che in Paraguay tutti diventeranno agricoltori, e poi, che fai, mi diventi malthusiano?
          😉

          • Francesco scrive:

            è la logica dei vescovi, che presuntuosamente prescinde dalla terra esistente e dalla necessità di produrre i beni per renderne la coltivazione profittevole per i contadini

            avessero detto: togliamo le terre ai latifondisti e diamole ad alcuni contadini, in appezzamenti non troppo piccoli, avrei applaudito

            e atteso che la natura riportasse la situazione al punto di partenza

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            “e atteso che la natura riportasse la situazione al punto di partenza”

            In Italia la teoria della terra a chi la lavora fu applicata dai democristiani di De Gasperi (riforma agraria), e non mi pare che la natura abbia riportato tutto al punto di partenza.

            Continua a non essermi chiaro in cosa l’enciclica differisca, e non vedo come in un’enciclica si possa scendere in ulteriori particolari.

          • gotcha scrive:

            io intanto partirei col redistribuire le terre, poi si vede. a bedonia si dice che “per strada si accomoda la soma”.

          • Francesco scrive:

            Pino io parlo di natura e tu di PAC, non è’ la stessa cosa.

            La seconda la paghi.

          • PinoMamet scrive:

            Se leggi meglio ho già chiarito questo punto sopra.

            C’ho ragione, France’, stacce.
            😉

          • PinoMamet scrive:

            PS
            per semplicità e chiarezza di lettura di quanto io c’abbia ragione 😀

            ripeto: ripagare le espropriazioni di terre ai latifondisti è una cosa politica, che si può fare o meno;

            la “natura” è la terra, fine, stop. Che è lì, sta al suo posto da un sacco di tempo.

            E no, la “natura” non ha idee economiche, e si autoassegna da sola ai più ricchi, tanto per far felici i liberisti.

            Le grandi proprietà- e qui la natura già c’entra meno, c’entra di più il modo in cui l’uomo la gestisce- producevano meno ;
            le piccole e medie, producevano di più e meglio.

            Quindi gli agricoltori stavano meglio, quindi non hanno lasciato la produzione trasferendosi in massa in città a fare i lavoratori, quindi la proprietà non è tornata ai latifondisti,

            quindi c’ho ragione, rassegnati ad avere un papa cristiano, e non rompere le palle!!
            😀 😀

          • PinoMamet scrive:

            errata: “e NON si autoassegna da sola ai più ricchi”

          • gotcha scrive:

            d’altronde assegnare le terre ai contadini in libera concorrenza è “lo spirito del liberalismo”. la variante usa impone di avvelenare le terre del contadino che rompe, calunniarlo, farlo rapire da squadroni della morte, violentargli le figlie e.. direi che è sufficiente.

          • Francesco scrive:

            Pino

            è che tu pensi ai latifondisti dell’Età Moderna o ai nobili siciliani, io all’agroindustria. Tu ai contadini, io agli agricoltori.

            Questo spiega le nostre differenze.

            Ciao

          • PinoMamet scrive:

            Non ho capito un cazzo, Francè, e sospetto che la frase sia un concentrato di fuffa che non significhi un cazzo, un modo elegante per non darmi ragione pur non riuscendo a trovare argomenti contrari…

            perciò non voglio infierire 😀

        • Thyrrenus scrive:

          Cosa ci dicono i dati e le storie vittoriane? Beh qualcosina su come è messo il mondo oggi credo che lo dicano. Per esempio l’idea che il libero mercato abbia sempre bisogno di stati armati, che dove è arrivato il libero mercato ma non la capacità politica di prendere in mano le leve del potere reale arriva la peste, ecc.
          Ma basta: sul libero mercato e baggianate simili sottoscrivo quel che ha detto gotcha

          • Francesco scrive:

            Ok e stato costruito anche in modo orribile. Ma vogliamo guardar cosa e no? Senza di quel mostro, Bergoglio invece che Papa sarebbe morto. Di vecchiaia, come capitava prima a quasi tutti i settantottenni.

            Non credo che il bene nasca dal male.

        • gotcha scrive:

          in questo non ti si può dar torto. c’è la roba da tenere e la roba da buttare dappertutto. anche negli usa:

          https://www.youtube.com/watch?v=rlV8O_1n1-M

    • Francesco scrive:

      Chiedo scusa ai vescovi della Nuova Zelanda per aver trascurato la LORO uscita, che mi pare frutto di rapporti molto intensi con gin e acquavite.

      Magari è che la citazione è troppo breve e dietro c’è qualche ragionamento preciso ma messa così ha meno senso delle frasi di Salvini a Pontida.

      🙁

  16. mirkhond scrive:

    France$co ama $olo i $oldi.
    Per lui quello che dice Papa Francesco, è pura bestemmia.
    Il Cristianesimo o si fa COMUNISMO o verrà spazzato via dai cuori degli affamati e degli assetati di AMORE e di GIUSTIZIA SOCIALE!

    • PinoMamet scrive:

      Mi’, tu sbagli candeggio.

      Dici “comunismo”, e Francesco pensa subito alle sfilate sulla Piazza Rossa, che non gli piacevano perché non ama le uniformi sovietiche.

      Chiamalo “comunitarismo”, anzi, fa’ come Miguel e di’ che è una roba che fanno nelle praterie del Wisconsin, e vedrai che Francesco ti darà ragione 😉

      • Francesco scrive:

        chiamalo come vuoi, io vedo un sistema ingiusto e inefficiente che si nasconde dietro le buone intenzioni. e in cui IO riuscirei a scavarmi un posto migliore di voi 😉

        se potesse, il Duca farebbe più vittime di Mao Tse Tung, a oggi il massimo massacratore della storia umana, con l’aggravante della buona fede 🙁

        • mirkhond scrive:

          Il capitali$mo invece genera sono benessere e felizità per tutti. Come si può ovviamente constatare in tante parti del mondo…
          E poi chi ti ha detto che a me piace il bolscevismo?
          Trovi sempre scuse estreme per malcelare la tua profonda avversione verso chi vuole combattere le ingiustizie legate al denaro.
          Il TUO dio…..

          • mirkhond scrive:

            Su Mao hai ragione.
            Ma lui era in linea con una certa tradizione cinese.
            Vedasi la rivolta dei Tai Ping del 1851-1873 che provocò 60.000.000 di morti….

          • Francesco scrive:

            >> Il capitali$mo invece genera sono benessere e felizità per tutti.

            no, e non dice di saperlo fare. anche se garantisce sussidi a poveri che nessun altro sistema si è mai potuto sognare

            adesso però se ti metti a distinguere tra comunismo e bolscevismo potrei tirarti le orecchie per capziosità!

            ciao

        • Thyrrenus scrive:

          Il vantaggio, con i dittatori sanguinari, è che li si riconosce subito e che anche dopo milioni di morti cadono. Tutti. Invece i milioni di morti che fa un sistema ‘anonimo’ ma pur diretto da mani più o meno invisibili ma dotate di ‘portatore’ non è altrettanto riconoscibile e per questo ben più pericoloso. Un bambino morto di fatica ad un telaio inglese del XIX secolo o ad un telaio bengali di oggi non sembra comparabile alla vittima di un campo di lavori forzati siberiano. Senza parlare della violenza esplicita esercitata per la ‘liberazione dei mercati’.
          A proposito la strage di cinesi rammentata da Mirkhond, dovuta alla guerra dei Tai ping era una diretta conseguenza delle guerre dell’oppio condotte per aprire il mercato cinese agli spacciatori di SUA MAESTA’ BRITANNICA. Da rammentare i morti per droga in tutto il mondo nati da quel commercio? Da rammentare le carestie che hanno mietuto MILIONI di vittime nell’India colonizzata dai britannici dovute alle monocolture imposte dai colonizzatori? Di MILIONI di morti potremmo continuare a parlarne ed ad allinearne purtroppo moltissimi. Tutti vittima di … nessuno in particolare. Un sistema economico imposto con le armi dei governi è nient’altro che frutto di leggi di natura non certo umane…
          Eppoi, certo degli eleganti ufficiali inglesi che prendono il the con delle vezzose dame albioniche non si riesce a considerarli alla stregua dei feroci ma soprattutto ineleganti stalinisti.

          • mirkhond scrive:

            Già, lo penso anch’io che c’entri molto l’immagine, nel vedere o no, il demonio all’opera.
            Nel cinema hollywoodiano e in molti anime i cattivi hanno caratteristiche definibili, mentre nella realtà sono gli stessi che si pavoneggiano e vengono considerati come beneffattori….

          • MOI scrive:

            Satana an l’è menga un tanpérla ;)…

          • mirkhond scrive:

            Eh?

          • Francesco scrive:

            sì, abbiamo letto qualcosa sugli “olocausti vittoriani” ma a mio modesto giudizio si tratta di tempi passati

            peggio ancora, non sono certo che la loro “giustificazione” come frutto di leggi di natura sia una bufala

            oggi cosa ci dicono quelle storie?

          • mirkhond scrive:

            Pur di giustificare il $uo idolo, cosa non sparerebbe da quella bocca…..

          • gotcha scrive:

            Per me il discorso di thy non fa una piega. Se non lo “sentiamo” in tutta la sua gravita’, e’ perche’ siamo, marginalmente, fortuitamente e temporalmente, dalla parte giusta. Inoltre, i carnefici controllano l’opinione pubblica, e di conseguenza le loro azioni sono sempre belle e buone. Simone weil ha chiarito molto bene la questione con l’esempio degli studenti francesi di storia romana, che tendono a mettersi nei panni dei vincitori anche quando questi conquistano la gallia..

          • Francesco scrive:

            vabbè, repetita iuvant, se spera

            SIAMO 7 MILIARDI e passa

            mai nella storia dell’umanità ci sono stati così pochi poveri e hanno avuto così tanti beni

            è in corso una gigantesca redistribuzione dei redditi da “noi” a “loro”, che miopemente chiamiamo “crisi”

            e con tutto questo devo buttare via l’economia di mercato per le raffinate critiche di Mirkhond, Evo Morales e qualche gesuita?

          • gotcha scrive:

            France’, qui non arriva niente!! : )

          • gotcha scrive:

            l’economia di mercato non è da buttare. è una teoria formulata pensando a dei lati positivi. ma, ad esempio, gli usa nel ventesimo secolo non l’hanno mai applicata. questo perché per loro la concorrenza è salutare solo quando si piega ai loro interessi. nel sudamerica hanno rilevato parecchie aziende competitive, tra cui alcune statali poi privatizzate, falsificando i dati che ne riguardavano l’efficienza.
            detto in soldoni: se io apro un azienda nel settore comunicazioni, e funziona bene, e faccio concorrenza a loro, sono in grado di rompere i coglioni alle banche finchè queste non mi prestano più niente, e va a finire che mi danno un calcio nel culo e me la comprano a un prezzo come regalato. il liberismo americano funziona così.

          • PinoMamet scrive:

            Ah là!

            questo è il Gotcha che mi piace!

          • gotcha scrive:

            Pino, io mi impegnerò, nei commenti seri, ad esser chiaro. però ti chiedo di lasciarmi libero di fantasticare nei commenti ironici brevi! affare fatto?

          • gotcha scrive:

            per quanto riguarda la redistribuzione dei redditi, ho dei presentimenti sinistri: il reddito di cittadinanza, che può sembrare una legge d’emergenza che cerca di arginare l’iniquità, allo stato delle cose attuali è un’arma a doppio taglio. un mio amico sedicente imprenditore mi raccontò che le banche, solo una decina d’anni fa, se gli chiedevi “prestami un milione” ti dicevano “non due?” ora vanno in tilt per un mutuo da 500 euro. non vorrei che il reddito di cittadinanza fosse alla base del progetto “creiamo una massa di truzzi analfabeti che odiano il lavoro e sono contenti quando possono prendersi quelle orribili tute a vita bassa..”
            redistribuire significa innanzitutto distribuire occasioni di realizzazione, ad esempio per un contadino che ama la sua terra come le sue palpebre.

          • PinoMamet scrive:

            Num.: 1: affare fatto!

            Num. 2: il reddito di cittadinanza, se gestito male, rischia di diventare un “sistema Speenhamland” due, un sistema cioé partorito dalla buona intenzione di aiutare il ceto povero, ma che si trasforma in un modo per far sì che resti povero…
            è vero che mi pare che esista in altre parti d’Europa, e funzioni, ma noi siamo anche maestri nel far funzionare male le buone idee…

            in realtà credo basterebbe introdurlo a termine, come un sussidio di disoccupazione ampliato ai non-ancora-occupati, semplicemente:
            te lo diamo per non più di tot mesi (un anno, massimo due) e nel frattempo devi dimostrare che stai cercando un lavoro.

          • Thyrrenus scrive:

            Cosa ci dicono i dati e le storie vittoriane? Beh qualcosina su come è messo il mondo oggi credo che lo dicano. Per esempio l’idea che il libero mercato abbia sempre bisogno di stati armati, che dove è arrivato il libero mercato ma non la capacità politica di prendere in mano le leve del potere reale arriva la peste, ecc.
            Ma basta: sul libero mercato e baggianate simili sottoscrivo quel che ha detto gotcha

            (qui doveva finire il commento non sopra come …)

          • PinoMamet scrive:

            Esempi:
            https://en.wikipedia.org/wiki/Guaranteed_minimum_income#Minimum_income_examples_around_the_world

            nota per Francesco:

            ci sono gli USA! Ripeto, ci sono gli USA! Disattivare i missili, bersaglio non valido!

          • gotcha scrive:

            in vietnam, il sud e il nord si erano accordati a parigi all’inizio degli anni 60. gli usa hanno messo il veto, hanno bruciato 5 milioni di tonnellate di armi, e alla fine hanno ratificato l’accordo di parigi.

            i dati possono essere sballati, sto andando a memoria, ma la solfa è giusta.

          • Thyrrenus scrive:

            il reddito di cittadinanza a quanto avevo capito è una cifra che tutti, indipendentemente dal reddito ricevono, un dividendo del sistema
            una cosa simile c’è solo in Alaska a quanto ne so o all’interno della famiglia dei Saud (è mooolto grande)
            quel che c’è in giro in Europa è una sorta di assegno sociale di valore decente
            in Germania si chiama Harz IV dal nome del suo ideatore
            peccato che serve per non far morire di freddo milioni di tedeschi che sono oggettivamente in surplus come manodopera (la storia ha origine colla deindustrializzazione della Ruhr negli anni ’80 e ’90)
            al tempo stesso ha trasformato una parte della popolazione in gente che non riesce ad uscire dalla situazione economica e sociale in cui è stata cacciata anche perchè le sovvenzioni sonmo pensate in modo da far sopravvivere non in modo da aiutare a ripartire
            ma a parte questo il problema è che non c’è bisogno di lavoratori oggi
            può suonare paradossale ma è così

          • Francesco scrive:

            Gotcha
            Ma c’e un argomento su cui non si frigna in America latina? Peggio degli arabi. E dei meridionali.

            Chiaro che poi uno guarda ai veneti, ai coreani, ai cinesi, ai vietnamiti, con ammirazione. Se rinunci a frignare puoi superare qualsiasi ostacolo.

            Per me il libero mercato e’ Microsoft che supera IBM e Google che supera Microsoft e cosi via.

          • Francesco scrive:

            Per curiosità dove e che non arriva niente?

          • gotcha scrive:

            è una battuta tipica delle mie parti: hai parlato di redistribuzione e io mi sono lamentato che qua non arriva niente! ti giuro che sto ancora ridendo adesso.. roba da bedoniesi..

          • gotcha scrive:

            frency: ibm, microsoft e google sono aziende a delinquere.
            non lo so ma vado sul sicuro. e a proposito, dovresti parlare con un dipendente di amazon, la grande industria culturale.. no logo di naomi klein, che passa per estrema sinistra, non può essere un libro di pure balle..
            thy: paradossalmente, sarebbe il momento giusto per metterci tutti in proprio e inventarci qualcosa. ci si ipoteca la casa e ci si mangia tutto quello che i nostri hanno messo da parte.. e che vvoi fa? le grandi aziende hanno volutamente dislocato il reparto produzione a terzi, quasi come se ci si vergognasse di lavorare..

          • gotcha scrive:

            pino, il sogno sarebbe che un funzionario statale e una banca prendessero il malcapitato giovane in questione e gli chiedessero: tu cosa vorresti fare nella vita? l’educatore. bene, noi ti diamo 500 euro al mese e ti paghiamo gli studi, a patto che presenti un piano in cui star dentro. oppure, vuoi aprire un’officina? ti garantiamo noi il mutuo e ti diamo 800 euro al mese come sussidio finchè non ce la fai da solo.. insomma, robette del genere.

          • gotcha scrive:

            se succedesse, giuro che comincerei a fumare 3 pacchetti di sigarette al giorno!

          • Francesco scrive:

            Per Pino

            Il tuo wikipedia link sul reddito minimo e’ davvero una bomba perché mette Hayek tra i sostenitori.

            Ma non si capisce perché

          • PinoMamet scrive:

            Me ne frega qualcosa?

            France’, stacce.

          • Francesco scrive:

            Beh, Gotcha, tra i Galli e i Romani non c’è molta gara.

            Brutali e crudeli entrambi, almeno i secondi non erano solo un branco di selvaggi senz’arte nè parte. Non credo che la vittoria sia il fattore dirimente per la simpatia.

  17. mirkhond scrive:

    Certo che qui è tutto un non capirsi reciproco!
    Un pò come nella vita, purtroppo….

  18. PinoMamet scrive:

    Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/06/19/news/il_cardinale_di_bologna_l_europa_muore_se_nobilita_l_omosessualita_-117242945/?rss&utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter

    notevole non il fatto che il cardinale si schieri contro il matrimonio omosessuale (è il suo mestiere) ma che ricorra all’argomento “che fine ha fatto Carmen Sandiego”, ovvero “gli Azzéchi credevano a X- dove X indica la pratica che non mi aggrada- e sono morti tutti”

    “dove sono ora gli assiri? dove sono i babilonesi?” (citazione sua).

    In Iraq, suppongo.

    • izzaldin scrive:

      interessante.
      un paio di giorni fa ho pizzicato Moi dicendogli di non pappagallare Caffarra, ma forse ho esagerato e mi scuso con Moi se sono stato troppo sprezzante.
      Ha un che di medievale (nel senso non dispregiativo del termine, famo a capisse 😉 ) questo cardinale che effettivamente ha un suo fascino.

      Definire i gay “malati” da “guarire” mi sembra una metafora troppo scientista, quasi genderista. Dichiararli posseduti e bisognosi dello Spirito Santo è , secondo me, sia più precisa come definizione sia più efficace come propaganda.

      e poi sarebbe un ottimo sceneggiatore, lo scenario di un cardinale suo successore arrestato e rinchiuso alla Dozza è davvero coinvolgente. bravo Caffarra

      saluti,
      Izzaldin

      • gotcha scrive:

        io ho deciso di rifiutare qualsiasi etichetta che cerchi di rinchiudere le tendenze affettive, sessuale e preferenziali delle persone. la fissa per la famiglia borghese è, appunto, una fissa della famiglia borghese. mi sa che dietro alla lotta per i valori non negoziabili ci sia una malcelata paura di perdere privilegi che, tutto sommato, è il socialismo ad aver concesso.
        insomma, le famiglie neocatecumenali con 15 figli che sputano sullo stato sociale (e sulla sua storia: illuminismo, socialismo, femminismo, conquiste sociali eccetera..) e si “affidano alla provvidenza” dovrebbero cominciare a pagare 30.000 euri all’anno di università, per svegliarsi!

        • MOI scrive:

          @ GOTCHA

          Sembri Aldo Busi da Giulia Innocenzi: quando lui, da Veterano Gay, ha redarguito i Giovini Pivelli Gay … presuntamente rei d’ aver sostituito la Trasgressione con il Quieto Vivere Piccolo Borghese !

          Più o meno quel che mi aspetterei da Red Ronnie contro i Fattoni del DAMS …

        • gotcha scrive:

          boh, non la guardo la tv..

    • Roberto scrive:

      Piuttosto, dove diavolo sono le chiavi della macchina?

  19. Mauricius Tarvisii scrive:

    Verso la fine dell’enciclica c’è in nota una citazione che credo piacerà per come sancisce la fine dell’epoca ratzingeriana-ratisbonese

    • PinoMamet scrive:

      Questa?
      “[159] Un maestro spirituale, Ali Al-Khawwas, a partire dalla sua esperienza, sottolineava la necessità di non separare troppo le creature del mondo dall’esperienza di Dio nell’interiorità. Diceva: «Non bisogna dunque biasimare per partito preso la gente che cerca l’estasi nella musica e nella poesia. C’è un “segreto” sottile in ciascuno dei movimenti e dei suoni di questo mondo. Gli iniziati arrivano a cogliere quello che dicono il vento che soffia, gli alberi che si piegano, l’acqua che scorre, le mosche che ronzano, le porte che cigolano, il canto degli uccelli, il pizzicar di corde, il fischio del flauto, il sospiro dei malati, il gemito dell’afflitto…»(Eva De Vitray-Meyerovitch [ed.], Anthologie du soufisme, Paris 1978, 200; trad. it.: I mistici dell’Islam, Parma 1991, 199).”

      • Francesco scrive:

        pure la fuffa New Age hanno messo in una Enciclica?

        manca solo Fedez

        • PinoMamet scrive:

          Mmm non definirei i sufi come fuffa new age, più che altro mi ha stupito la fonte
          (mi aspettavo che la biblioteche vaticane fossero abbastanza fornite, e i ricercatori che avranno collaborato alla stesura abbastanza preparati, da non dover ricorrere a una pubblicazione tutto sommato “generalista”- editore Guanda, di Parma, una raccolta, suppongo, degli scritti sul sufismo di questa islamologa francese).

          • Moi scrive:

            La New Age “fa brodo” con tutto …

          • Francesco scrive:

            il contenuto è niuegismo purissimo

            fuffa da ricconi di manhattan e da ubriaconi sentimentali

          • daouda scrive:

            A Francè ma nun rompe er cazzo.

            Io pure dico che st’enciclica fa schifo, ma mica faccio r cojone come a te.
            A me è dall’encicliche sul “distributismo” che i papi me fano sorride…

          • Francesco scrive:

            dear Mr. D

            I simply can’t laugh at those letters

            kisses

          • daouda scrive:

            Si a france ma calcolando che te de spiritualità nun ce capisci n cazzo , ar massimo me baci r culo, ma no perché me piaccia a me.

            Non è che se Mirkond cià dei problemi ed è un beota su certe sue fisime , te le fisime non ce le hai eh.
            Cio è quello che te sfugge a te è che la legge di Dio è più importante de quello che è bene per l’uomo.
            Se ad esempio ciài un vestito in più, rilassati, verrai di certo giudicato, e di vestiti in più inutili, te come io , ne abbiamo molti.
            QUESTO TE DEVE ENTRA’ NELLA ZUCCA : INUTILE.
            Perché te pensi solo al materiale, in questo cianno raggione. Ma la prima devianza è la vanità

          • Francesco scrive:

            La legge di Dio non e bene per l uomo???

          • daouda scrive:

            Certo che si, ma ti porrà per forza di cose contro gli altri uomini SINE COMPROMESSO, cosa cui tu cedi.

          • Francesco scrive:

            La Legge di Dio non è’ per il bene degli uomini, tutti e ciascuno?

          • PinoMamet scrive:

            C’era mica quella parte “non sono venuto a portare pace ma una spada… e per causa mia saranno padre contro figlio ecc.”?

  20. mirkhond scrive:

    Il Sufismo è una grande esperienza spirituale.
    Bisogna solo discernene i veri Santi di Dio, dai mestatori e dai pervertiti.
    Come i Legionari di Cristo nella Chiesa Cattolica…..

  21. mirkhond scrive:

    Ratzinger è stato solo un disastro come Papa, e, sebbene io sia contrario all’abdicazione di un papa, credo che abbia fatto solo la cosa migliore togliendosi dal cazzo.
    Mentre mi piace questo Papa così odiato dai fascisti, razzisti e amanti del denaro.
    Vuol dire che segue il VANGELO e non gli interessi mondani.

  22. mirkhond scrive:

    “Definire i gay “malati” da “guarire” mi sembra una metafora troppo scientista, quasi genderista. Dichiararli posseduti e bisognosi dello Spirito Santo è , secondo me, sia più precisa come definizione sia più efficace come propaganda.”

    L’ipocrisia di certa cultira cattolica, purtroppo contagia la sanità pubblica, anche quella psichiatrica con cui, purtroppo ho a che fare da anni.
    Si costringe tanta gente ad ANNI DI SOFFERENZE E SOLITUDINE, quando basterebbe la legalizzazione dell’eutanasia per risolvere TUTTI i problemi INSOLUBILI che Dio non vede e non sente!
    Del nazismo si è conservato solo l’amore per le BESTIE che vengono prima dei nostri simili svantaggiati, ma guai a parlare di eutanasia!

    • gotcha scrive:

      mì, ma in italia l’eutanasia c’è.. se hai una grave malattia e più di 75 anni che cavolo vuoi che curino..
      è solo un disco rotto per orientare i fedeli:
      l’aborto è una conquista delle donne, che altrimenti dovrebbero partorire ogni volta.
      il divorzio idem.
      l’omosessualità manco da prenderla in considerazione.
      l’eutanasia pure.

      i preti son contenti a radunare le persone, raccontare qualche storia, farsi una bella mangiata..

      • daouda scrive:

        Non è che l’eutanasia c’è, c’è semplicemente sempre stata. Come i froci ci sono sempre stati.
        E’ inutile che fate finta di non capire quello che c’è dietro.

  23. mirkhond scrive:

    “insomma, le famiglie neocatecumenali con 15 figli che sputano sullo stato sociale (e sulla sua storia: illuminismo, socialismo, femminismo, conquiste sociali eccetera..) e si “affidano alla provvidenza” dovrebbero cominciare a pagare 30.000 euri all’anno di università, per svegliarsi!”

    E la Provvidenza li aiuta?
    O magari ricorrono a quello stato sociale che ufficialmente disprezzano?

    • gotcha scrive:

      la provvidenza li aiuta nel senso che qualcuno ha lottato per ottenere dei diritti, qualcuno che chiamerebbero figlio del demonio o roba del genere..

      • mirkhond scrive:

        Ah, ecco!

      • daouda scrive:

        Ah mmo le inculate si chiamano diritti? Cioè il credere che esista uno stato sociale ossia che si riceva più di quanto viene estorto in qualità e servizi, robba di fabiana memoria, si chiama lotta per i diritti sana e giusta?
        A regà…

        • gotcha scrive:

          daù, è chiaro che si riceve meno. ma con la prospettiva di ricevere niente, rimpiango il meno.

        • gotcha scrive:

          è inutile che fai i tuoi sofismi, che i diritti sono inculate, che il comunismo è liberismo e lo stato sociale un troiaio. se ragioniamo su astrazioni io sono con te, e andrei avanti per anni a speculare contortamente. però, se un neocatecumenale che conosco, con sei figli, mi dice che alla catena voltaire-robespierre-marx-parri-gotcha manca l’anello “satana”, che i partigiani erano stupratori, che la crisi è colpa nostra che ci vogliamo far le seghe e curare la miopia coi soldi pubblici.. allora mi incaz.. mi inquieto leggermente.
          perché questi mica mandano i loro coniglietti alle private! quando si raccomandano a san michele, devono ricordarsi che all’istruzione e all’incolumità dei loro mocciosetti ci pensa satana..

        • daouda scrive:

          E’ inutile che? Grazie al cazzo che è inutile sò solo parole al vento ed irrecepite e che quindi non comportano il cambiamento di pensiero ed azione.

          I diritti inculate? No Gotcha rilassati. Quelli non sono proprio diritti perché la delegazione è un procedimento di frogizzazione generale. E’ una cosa studiata, loro non hanno mai voluto darti degli aiuti, ma LEVARE la tua forza, prima, distruggendoti, poi si sono fatti passare per benefattori e allo stremo ti hanno poi fornito lenimento, ora dopo che ci hanno dato mille distrazioni e mode, ri iniziano a levare tutto. Se non impari a ragionare non ti dico per millenni ma almeno per secoli, non andrai tanto avanti.

          Io poi non ho detto che il comunismo è liberismo suvvia. Ho detto che IL CAPITALISMO è socialismo + liberismo e che il gomunismo NON ESISTE semmai, o meglio, è la catena di unione tra l’approccio materialistico e l’idealismo gnosticheggiante.

          Se mi citi un neocatecumenale che per mentalità non è che all’interno dello spettro gnostico-materialista , ed ha prettamente una mentalità di stampo comunista ( perché ti avverto che il comunismo è uno status dell’anima , NON E’ MAI ESISTITO, è tutta una finzione ) come posso dar valore a quel che scrivi o tu valore a quel che dico io se giungi ad accomunarmi a qualcuno che è un infiltrato nella Chiesa ( e Dio abbia pietà dell’anima e riconosca la devozione di chi viene traviato suo malgrado, perché Lui scruta i cuori ).

          Non capisco perché tiri fuori satana.
          Che lo stato debba gestire l’assistenza e la protezione, non ci piove, ma l’abuso e la completa delegazione del cittadino rispetto queste pratiche di per sé annulla la sovranità derivante dal popolo, ma oltre questo, ingenera deresponsabilizzazione, considerando oltretutto che lo stato si intromette in molteplici affari che esulano da queste due realtà.

          ti ripeto lo stato attuale è uno stato anti-sociale ed anti-giuridico, ed è evidente, e lo era di per sè già quando tu godevi , o ne godevano i nostri padri e nonni ( i miei no per dire ) .
          E’ un discorso lungo

          • mirkhond scrive:

            E Daouda da CHI viene aiutato?

          • Moi scrive:

            Se non impari a ragionare non ti dico per millenni ma almeno per secoli, non andrai tanto avanti

            Daouda

            ————-

            😉

          • daouda scrive:

            famiglia Mì e Dio, ringraziando Dio. Quello che voglio far capire è che lo stato è sì, per dovere, di natura protettiva ed assistenziale, ma bisognerebbe sapere come.
            Io per ora , non pretendo, sò solo come non dovrebbe essere e fidati, il welfarismo è un’inculata oltre al fatto che nasce in previsione di essere smantellato vista la sua insostenibilità.

          • daouda scrive:

            bella frase eh ? 😀

            Duscieh!

          • Thyrrenus scrive:

            Vai a vedere che so’ pur io a dar ragione a dauda? In effetti è vero:

            “… lo stato è sì, per dovere, di natura protettiva ed assistenziale, ma bisognerebbe sapere come.
            Io per ora , non pretendo, sò solo come non dovrebbe essere e fidati, il welfarismo è un’inculata oltre al fatto che nasce in previsione di essere smantellato vista la sua insostenibilità.”

            il welfarismo venne fuori quando lorsignori iniziarono ad averci la strizza…. passata la strizza si deve dimostrare che è insostenibile…

          • gotcha scrive:

            Se non impari a ragionare non ti dico per millenni ma almeno per secoli, non andrai tanto avanti

            daouda, a parte per questa minchiata a super-effetto, hai completamente, completamente ragione!
            mò che si fa?

          • gotcha scrive:

            forse, come suggerisce thy, bisognerebbe fargli venire un po’ di strizza again?

          • daouda scrive:

            Ahahhah la strizza? QUELLA STRIZZA CHE HANNO COLTIVATO PRIMA E FOMENTATO POI PROPRIO LORO?

            Tecnicamente il boicottaggio, evasione fiscale, sabotaggio, astensionismo et cetera.

            Per quanto riguarda la strizza, rilassati. Se davvero facessimo quel che dovremmo fare, ti incarcerano o rovinano, ancora non è tempo di assasinamenti, prima che si crei qualcosa che oltretutto non si creerà mai nel modo che andate paventando perché potrai trovare solo qualcheduno con cui solidarizzare.

          • gotcha scrive:

            a sto punto mi va bene anche solidarizzare.

          • Thyrrenus scrive:

            Solidarizzare è l’alpha e l’omega in fondo. Però colle altre lettere proverei anche a rompere i coglioni a chi sappiamo.

          • daouda scrive:

            Il motivo per cui farsi eliminare deve essere lo stesso per cui alcuni andrebbero eliminati.
            Che il tempo sia quel che sia, è solo un mero dato di fatto.

          • gotcha scrive:

            La vera tragedia e’ che siamo sei miliardi e novecento milioni e novecento contro cento, accomunati dagli stessi interessi minimi (cibo, cure, roba del genere), e ci sentiamo impotenti. Sono convinto che “farci sentire impotenti”, in virtu’ della estrema sproporzione delle forze, sia il reale scopo dell’apparato di potere.
            A proposito di quanto ha detto dau’ sull’insostenibilita’ del welfare: sotto la thatcher, gli inglesi tornarono ai tempi di dickens, ma, come per magia, la spesa pubblica rimase la stessa (42,25 del pil).

          • Francesco scrive:

            gotcha

            l’ultima cosa che hai detto è vera

            la penultima falsa

            manca che da quando c’è stata lei l’economia britannica ha ripreso a vivere, giusto?

          • gotcha scrive:

            francesco, mi fai camminare su un’asse di equilibrio: io non mi intendo di economia e probabilmente ai tuoi occhi sto sparando cazzate: se vedo la gente che fruga nei cassonetti e poi sento al tg che il rating del mio paese è aaa+++++++++ non significa che l’economia va a gonfie vele..
            tra l’altro, mentre guardavo “rating” su wikipedia, ho notato nella cartina che lo stato messo peggio è proprio l’ucraina! ma, perdincibacco, noi ci facciamo in quattro per il pareggio di bilancio e poi vogliamo fare entrare sti qua che c’hanno le pezze al culo? misteri dell’economia..

          • Thyrrenus scrive:

            La situazione della gente normale in Gran Bretagna mi sembra semplicemente triste se non disperata. Un paese con un’economia letteralmente di carta e cartolarizzata dove si vivacchia in pochi centri provinciali o ci si fuma la gioventù in tutto il resto, ossia nelle immense e grigie periferie. Buon per i dati economici generali. Quello che si vede in giro nelle città mi sembra al novanta per cento gente ridotta a vita di m… se le va bene.

  24. mirkhond scrive:

    “mì, ma in italia l’eutanasia c’è.. se hai una grave malattia e più di 75 anni che cavolo vuoi che curino..”

    Purtroppo non c’è per i malati, fisici e psichici SOTTO i 75 anni.
    E parlo con cognizione di causa….

  25. mirkhond scrive:

    Oggi sono stato dalla psicoterapeuta e dalla cretina di psichiatra che mi “segue”, dcendo che ne ho le palle piene di soffrire, di una vita senza soddisfazioni e di solitudine affettiva.
    Quando ho chiesto se mi aiutavano ad ottenere l’eutanasia, hanno chiesto se volessi ricoverarmi o di aumentare quella terapia di merda che già prendo….
    Questo per dire, come te la danno l’eutanasia, in questa società IPOCRITA dove FINGONO di aiutarti, ma se chiedi davvero il CONTO, ti rispondono con cazzate tipo la vita così e colà, i centri diurni, le attività di socializzazione e altre stronzate da mongoloidi…..

  26. mirkhond scrive:

    Questo è l’aiuto che sanno darti in questo Frangistan di merda e dove ogni volta che ti innamori di una, puntualmente prendi il palo….

  27. MOI scrive:

    @ TUTTI

    La “Chiesa dei Pani e dei Pesci” profanata …. “fòlsflèghstaffoperéscion” di Hamas/Al-Fatah/Hezbollah e Kwellarobalah ; -) ! Ovviamente, chi da 14 anni a questa parte attribuisce ogni strage jihadista al Mossad … dirà che la “fòlsflèghstaffoperéscion” è un concetto paranoico !

    Fòlsflèghstaffoperéscion ! Fòlsflèghstaff ! Fòlsflègh! Fòls !

    @ GOTCHA

    Reciprocità … se si ritiene che sia una cazzata, si ammetta che la Umma è un’entità farloccamente (!) identitaria :

    Prova inconfutabile _ Habsburgicus mi è testimone _ ne sia che nella Patria del Profeta l’ unica “Migrantazione Halal” è la Figa Kafirra NorrenoBaltoSlava pagata a peso di petrolio !

    Intelligenti Pauca !

    @ ZETA

    Fra gli Ebrei, di gente che ha sostituito Mosè con Imi Lichtenfeld ce n’è …
    Anzi: stando a Moni (nel senso di Ovadia) , la Comunità Ebraica di Milano (che lui ha lasciato) avrebbe _ cito testualmente _ sostituito la Torah con lo Stato d’Israele, Ha-Shèm con l’ Idolatria della Terra …

    @ TUTTI

    Purtroppo Monsignor Scola ha ragione :

    http://www.tempi.it/scola-spiega-ai-cristiani-mediorientali-perche-e-fatica-sprecata-sperare-nell-occidente

    Io la vedo così: la NON-Europa (senza “Grecia” _ nel senso che dispiace a Mirkhond ! _ è assurdo chiamarla “Europa” !) è in mano a Loggioni insipienti che, seppur con molta più diplomazia e con metodi infinitamente più raffinati, odiano i Cristiani (Ottocentescamente … ancora !) almeno quanto l’ ISIS ! … Nevvero, Habs ?

    @ TUTTI

    Ecologismo & Spirito del Concilio :

    http://www.tempi.it/laudato-si-un-trailer-trash-spiega-cosa-si-aspettano-media-e-ambientalisti-dallenciclica-di-papa-francesco

    il Papa come lo vorrebbero i Calcianti … così, giusto per tornare in Oltrarno ; -) !

    http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/the-pope/9931413/Pope-Francis-20-things-you-didnt-know.html

    (number seven !)

    In realtà, un po’, ce l’ hanno già … i’ (p)Papa che vorrebbero !

    @ ROBERTO

    Quel che la Meloni vorrebbe sono più che altro Centri Accoglienza Profughi del Migrantistan & Migranti del Profughistan + Campi Nomadi-Zinagri-Rom&Sinti&Camminanti … ai Parioli !!! … NON sempre e solo a Tor Coatta !!! … A vedere la “Preaching/ Razzoling : -) Ratio” dei Radical-Chic !!!

    @ Z

    Ma Giorgia Meloni … nun c’aveva er Ministero dàa Mejo Gggiovventù ?! : -)

    @ HABSBURGICUS

    Viktor Mihály Orbán teme che con troppa immigrazione “negra” e “levantina” a carattere genetico ereditario dominante … la tanto “pregiata” Figa Magiara vada in arretramento genetico irreversibile (!) da caratteri ereditari recessivi, o che ?

    ————

    PS

    Specifico una cosa sul Politically Correct : se mi si chiede gentilmente di tenere conto di “sensibilità diverse” dandomi “carta bianca”, ci sto attento (ad esempio ho sempre considerato la Kyenge come “Emiliana di origine Congolese” senza sentir bisogno di dover definirla in alcun altro modo …). MA SE mi s’impone per legge, spesso con l’ aggravante di un’ignoranza arrogante, cosa dire e scrivere per esprimi … NON mi sta bene.

    Tipo il titolo di “Onorevole” che escluderebbe le Parlamentari Donne [sic ; cit. & WTF ?!] … roba che avrebbero dovuto segare all’ Esame di Quinta Elementare (!) chi lo ha digià (!) proposto in veste di carica pubblica !

    PPS

    Come ha notato giustamente Pino, il vero “problema” di “Onorevole” è che NON ha equivalente nei Paesi Norreni & AngloSassoni della NON-Europa-senza-Grecia !

    Aggiungo che l’ Ultimo Baluardo di Orgoglio Mediterraneo (condiviso con Spagna e Portogallo, almeno) è … il Bidè/Bidet in bagno (parola Francese: ma in Francia è paradossalmente sparito assieme alle Case di Tolleranza, ove sorse come misura igienica; v.di l’ espressione idiomatica “se laver à la pute” [sic] ) !
    Ma per quanto tempo, ancora, resisterà l’ Ultimo Baluardo di Orgoglio Mediterraneo … ossìa il Bidè/Bidet ?

    • izzaldin scrive:

      su tempi:
      “trailer trash” loro lo intendono come un filmato proporzionale di scarsa qualità, ma “trailer trash” in slang americano è un quasi sinonimo di “white trash”, i bianchi poveri che vivono nelle roulotte. infatti all’inizio non capivo.

      sul politically correct.
      sono sostanzialmente d’accordo con te quando dici

      se mi si chiede gentilmente di tenere conto di “sensibilità diverse” dandomi “carta bianca”, ci sto attento (ad esempio ho sempre considerato la Kyenge come “Emiliana di origine Congolese” senza sentir bisogno di dover definirla in alcun altro modo …). MA SE mi s’impone per legge, spesso con l’ aggravante di un’ignoranza arrogante, cosa dire e scrivere per esprimi … NON mi sta bene.

      è un po’ come la legge Mancino: se degli idioti disegnano una svastica e tu li condanni per associazione a delinquere sovversiva etc etc loro diventano dei martiri e altri idioti li seguiranno, o come le leggi contro il negazionismo storico.

      • gotcha scrive:

        minchia moi, ma che te frega della umma? se ti dico: oggi sono stato a far la spesa, mi rispondi “vorrei vedere se nella terra del profeta compri questa o quell’altra a meno che non sia una puttana norrena..”
        per quanto ne sappiamo noi, la umma manco esiste, è una cosa che vediamo al telegiornale.
        in quanto all’articolo di tempi su scola, non ho mai visto un mix così grossolano di incomprensione e inconseguenza. sarebbe stata meglio una bella pagina bianca.
        scola e caffarra sono coglioni come i fanatici di altre religioni, con l’aggravante che dobbiamo mantenerli.

        sempre su tempi, caffarra dice:
        “il bambino non deve essere privato dei suoi beni spirituali fondamentali. Non vogliamo che il bambino sia privato, per la legge umana, della paternità e della maternità. Il richio c’è. È già accaduto in altri paesi del mondo.”

        ecco un esempio di incomprensione e inconseguenza: il bambino non ha bisogno di un padre e una madre, ma di un cazzo, di una figa e di qualche annetto di svezzamento. è la legge umana che gli ha dato padre e madre.

        ad ogni buon conto, caffarra non vuole che i bambini siano privati di beni spirituali.. ma cosa succede se è caffarra che priva i bambini di beni spirituali?

    • Roberto scrive:

      Moi, quel che la meloni vorrebbe sono solo due voti e cinque minuti di tv in più

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Quindi è tutto un gombloddo di Hamas per mettere in cattiva luce gli estremisti israeliani. Una posizione coerente 😆

    • Z. scrive:

      Moi,

      — Ma Giorgia Meloni … nun c’aveva er Ministero dàa Mejo Gggiovventù —

      Esatto. Prova a cercare “Gioventù Ribelle” 😀

  28. MOI scrive:

    http://mediaset.vitv.it/notizie.virgilio.it/VVMS_545712?ref=notizie.virgilio.it

    Già saprete del 21enne Dylan Roof … “Obbbama” abolirà l’ Emendamento sul Porto d’Armi ?!

    La Lobby delle Armi ha risposto che se anche il “Pastor” avesse avuto una pistola in chiesa (!) allora … bang ! bang ! Meno vittime ! Far West Style …

    • gotcha scrive:

      Hanno ragione le lobbies.. Uah uah uah uah..

      • Francesco scrive:

        beh, se questo ha avuto il tempo di vuotare due (o cinque) caricatori sui fedeli … forse un paio di fedeli con cannone sarebbero serviti davvero

        è vero che in America hanno chiuso i manicomi, per risparmiare?

        • gotcha scrive:

          già. ha colpito anche me il fatto che le cose si siano svolte con così grossa disparità di forze.. ho paura che in certe situazioni le persone vengano completamente paralizzate da una situazione così incredibile.

          • Francesco scrive:

            se non hai una pistola, la paralisi è del tutto naturale.

            per questo si dovrebbe sempre portarsene dietro una!

            PS seriamente, come stiamo negli USA a omicidi per futili motivi da arma da fuoco? quelle cose che da noi alla peggio finiscono con un “ma va a morì ammazzato”? è l’unica seria critica a “pistola libera”

          • gotcha scrive:

            minchia.. se dovessi mai andare negli stati uniti e uno mi fa un frontale perché ha preso l’autostrada contro mano, gli chiedo scusa io..

  29. mirkhond scrive:

    “Viktor Mihály Orbán teme che con troppa immigrazione “negra” e “levantina” a carattere genetico ereditario dominante … la tanto “pregiata” Figa Magiara vada in arretramento genetico irreversibile (!) da caratteri ereditari recessivi, o che ?”

    Intanto il suo vallo, taglierebbe fuori per primi, gli Ungheresi della Voivodina settentrionali.
    Per non dire inoltre che gli Ungheresi sono uno dei popoli più meticciati d’Europa.
    Se si dovesse definire un tipo ungaro “puro”, bisognerebbe trovarlo negli Urali settentrionali tra i Mansi detti anche Voguli…..
    Le cui donne sono ben lontane dai canoni di bellezza di Eva Henger…. 🙂

  30. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    BUSI CONTRO TUTTI: “SIETE ABOMINEVOLI, INCOLTI, MARCI DI CATTOLICESIMO”
    4 giu 2015
    Aldo Busi e i ragazzi in studio si scontrano in maniera durissima: “Siete abominevoli, questi ragazzi favorevoli alle adozioni e quelli contrario sono facce della stessa medaglia reazionaria con le fette di salame sugli occhi. Incolti, vecchi, stravecchi, marci di cattolicesimo. Siete preti in civile”. La temperatura sale ulteriormente quando interviene Therese, che accusa Busi di aver usato il termine ‘negro’. “Ma chissà cosa hai capito, sei talmente ignorante che prendi le cose alla lettera. Sarà stata un’ironia, un paradosso” E quando interviene Alba Parietti in difesa dello scrittore finisce ancora peggio: Busi si alza e attacca tutti…

    http://www.announo.tv/2015/06/therese-vs-busi/

    • PinoMamet scrive:

      Il litigio mi interessa fino a là, si sa: si litiga e ci si offende.

      Ma in cosa Busi non era d’accordo con “i ragazzi”?
      Ho visto il filmatino; a quanto ho capito, “i ragazzi” sono una presenza fissa del programma, mi sbaglio?
      La conduttrice infatti si rivolge a Therese chiamandola per nome e dicendole di stare calma perché è incinta.
      Cosa mi rappresentano?

      • gotcha scrive:

        A me busi mi sembra frustrato dal rapporto di amore e odio che ha con la televisione. Siccome e’ abbastanza intelligente per capire che la TV vuole dei casi umani da dare in pasto al pubblico, e’ inutile che continui a finire come caso umano anche lui. E’ come se uno odiasse la messa e continuasse ad andarci e incazzarsi col prete durante l’ omelia.. Farebbe prima a starsene a casa..

        • gotcha scrive:

          Ma una incinta deve prender su e andare a anno zero per forza?

          • PinoMamet scrive:

            Secondo me funziona così:

            sei giovane carino & disoccupato, abiti a Roma o al massimo a Milano, hai qualche esperienza di corsi di recitazione, o anche no;
            segui gli annunci di casting per comparse, ne fai un paio e finisci nel registro di qualche “agente”, poi se parte un programma televisivo ti chiamano a fare il pubblico “di giovani”.

            Quando lavoravo a Roma in una casa di produzione ho assistito a telefonata di politico che chiedeva espressamente “una bella figa” da mettergli alle spalle tra il pubblico di non ricordo quale trasmissione Rai o Mediaset.

          • gotcha scrive:

            Immagino. Sembra una scena di “Boris”!

          • PinoMamet scrive:

            Ti confermo che Boris descrive la realtà che ho visto io con precisione entomologica.

            In effetti oltre a essere una delle poche serie italiane riuscite (e divertenti) è anche una delle più realistiche!

          • gotcha scrive:

            a volte quando vedo renè mi viene un groppo in gola. quante volte bisogna maledire le circostanze perché ti devi “compromettere”..

  31. MOI scrive:

    Però è interessante il discorso di Busi: ai tempi della prima vera e propria Contestazione Giovanile di Massa (tipo Woodstock e dintorni …) essere gay (o simili) significava essere assolutamente e frontalmente contro la Morale Borghese ! Adesso invece significa voler esservi riconosciuti a tutti i costi …

    • gotcha scrive:

      ho visto.. beh, a incazzarsi con quella therese aveva ragione. in fin dei conti però era incazzato con se stesso. cos’erano le rivolte gay degli anni 60 se non un bisogno di essere riconosciuti dalla morale borghese? e come mai è sempre in tv? e soprattutto, in cosa consiste la morale borghese se non nel dominio che il “riconosciuto” opera sullo “sconosciuto”? dal punto di vista borghese, la conoscenza della cultura è conoscenza della forma; in pratica, nomina e riconoscimento (da qui il fatto che una cosa è arte e un’altra no). il passo conseguente al riconoscimento è il dominio, come accumulo di conoscenza, anche se solamente nominale. da questo punto di vista, si può affermare che il “gaysmo” sta diventando un’ideologia dominante. rimango comunque dell’idea che non c’entri niente con l’intimità sessuale di ognuno. ed inoltre, non si possono incolpare i gay se cercano di tirarsi fuori dalla miseria sociale con gli stessi mezzi che un tempo li hanno schiacciati. forse sono i soli mezzi che conoscono (io ne so di più, te ne sai di meno eccetera eccetera).

      Moi, mi hai paragonato proprio ad un bel tipo… : (

    • Z. scrive:

      Mettere “discorso di Busi” e “interessante” nella stessa frase è come metterci “politica” e “Civati” 😀

  32. MOI scrive:

    Tipo un nonno AfricanAmerican (se ancor sipuò dire …) che da giovane abbia marciato a Selma accanto a Martin Luther King per poter avere il Diritto al Sogno Americano … poi si ritrova con dei nipotini che chiedono Discriminazione Positiva senza mai alzare il culo dal divano, perennemente davanti alla playstation in tenuta da repper e ingozzandosi di robazza da fast-food, magari con il nerdissimo elmetto porta-bibite in testa …

    http://www.nerdequipment.com/media/catalog/product/cache/1/image/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/t/b/tb_02890_a_1000.jpg

    • gotcha scrive:

      minchia se te vai verso sinistra sono io a tornare a destra. il discorso sui gay val bene per il nonno nero: se ha fatto la marcia per il sogno americano, ora che se lo goda.. che s’aspettava??
      comunque, e qui non puoi darmi torto, il risultato dei “beni spirituali fondamentali”, oramai prorogati a età indefinite, è una progenie di fancazzisti in tenuta da rapper, che giocano a gta sognando di spaccare culi.

  33. MOI scrive:

    @ PINO

    In realtà l’atteggiamento di tuo padre è tipico degli umarèll, anche qui … anche in famiglia da me. La scuola pubblica esistente, però, come già denunciava Pasolini pialla una feconda cultura popolare per sostituirla con sterili nozionismi.

    • PinoMamet scrive:

      OMDAM

    • gotcha scrive:

      si, però pasolini quando descriveva le borgate romane era obbligato a piallare anche lui. la questione del piallare non è dovuta allo scarso riguardo della scuola, ma al funzionamento della scuola stesso, che ha una direzione “impositiva”. sotto questo aspetto, la figura del mite pasolini era particolarmente triste, perché compativa persone “perdute” con cui non avrebbe voluto aver niente a che fare. tanto valeva disprezzarle apertamente.
      una volta ho frequentato una scuola di regia teatrale, insieme ad altri 4 0 5, ed era venuta un’autrice-attrice, stracarica di attestati, a parlarci della sua nuova opera. Era la storia di un uomo minimo, semplice, una figura perduta, raccontata alla beckett (magari): di lavoro faceva il postino. la cosa paradossale è che uno dei miei compagni del corso nella vita faceva veramente il postino!

      • PinoMamet scrive:

        Confermo che a volte ho serie difficoltà a seguirti, Gotcha.

        Non lo dico polemicamente, ci mancherebbe;
        è che proprio non ti capisco.

      • gotcha scrive:

        Mi sono spiegato di fretta. La scuola pubblica e’ costretta ai nozionismi (che altro potrebbe fare), ma siccome sono imposti in generale, vengono percepiti come regole di massima, che danno relativa liberta’ di seguire una strada individuale. Non vedo cos’altro potrebbe fare. La scuola non ha lo scopo di preservare la cultura popolare.. Sarebbe come rimproverare un ospedale per i treni in ritardo.
        La saudade di cui soffriva Pasolini e’ quella classica di un borghese che soffre perche’, invece che stare dietro ad un aratro, scrive di quanto sarebbe bello tornare indietro nel tempo e stare dietro ad un aratro. ‘La vita vissuta’ infondo trasuda lontananza dalla realta’ compianta. Molto meglio il sano disprezzo verso ‘il popolo’ che trasuda da verga, Pirandello o dagli immortali versi di gioacchino belli: il risultato e’ un documento piu’ autentico.
        L’esempio che ho tratto dalla vita stessa e’ questo. L’autrice teatrale ci spiegava, piena di sorridente rammarico, di come avesse voluto render giustizia a quelle forme di vita miserabili e insignificanti: un umile postino, solo, che ascolta il telegiornale. Noi del corso stavamo li’ ad annuire e comprendere come sia bello, una tantum, scendere nei bassifondi e stare a contatto con quelle forme di vita cosi’ abbruttite e in balia degli eventi; se non fosse che un mio compagno di corso faceva veramente il postino..
        Insomma, la letteratura non va presa troppo sul serio. Mi immagino un fan di Beckett che prende alla lettera la famosa incomunicabilita’: comincia ad isolarsi e a vivere il non-senso delle relazioni e si ritrova a non avere piu’ amici a sopportarlo. Poi un giorno al bar incontra Beckett, circondato da amici, che se la ride..

        • PinoMamet scrive:

          Così ho capito meglio e ti do (in parte) ragione.

          In parte perché non credo che il disprezzo aperto e consapevole sia meglio dell’attrazione “borghese” verso i poveri.
          Pasolini poi non mi sembrava così borghesemente estetizzante e lontano dalla vita vissuta come dici tu, anche se non sono tra i suoi santificatori.

          (Ma tu credo che sia uno della “scuola Mirkhond”, un pessimista insomma 😉 , ma sarebbe un altro argomento)

          Ora comunque ho capito anche l’esempio che hai fatto della regista teatrale:
          in effetti non c’è niente di così abominevole nel fare il postino, mi pare un lavoro poi dei più normali, e visto che offre il pomeriggio libero mi risulta che sia anzi scelto come mezzo di finanziamento da molti giovani di tendenze artistiche (ne ho conosciuti), per cui Pasolini non so, ma questa regista sicuramente vive fuori dal mondo…

          • gotcha scrive:

            Non sono pessimista, sono povero! : )

          • Z. scrive:

            Secondo me Pasolini era molto vicino alla “vita vissuta”. Tanto che da decenni alcuni intellettuali cercano di rivenderci certe sue abitudini come amore per il proletariato, e la morte che ne conseguì come elemento di chissà quale oscura cospirazione.

    • PinoMamet scrive:

      Comunque, per chiarezza, non credo che la scuola- intesa come professori e programmi ministeriali- inciti alla xenofobia.

      Credo invece che maggiore sia il periodo di “pressione dei pari” o forza omologativa del gruppo (specialmente nelle età critiche dell’infanzia e dell’adolescenza) più alta sia la possibilità che nella persona penetrino luoghi comuni.

      Mio padre, come gli umarell ricordati da Moi, semplicemente è dovuto andare a lavorare da giovanissimo.
      Le sole pressioni esterne “culturali” che ha ricevuto- PCI e cattolicesimo- spingevano nel senso di una generica accoglienza del diverso e ospitalità dello straniero.

      Perciò il sottoscritto ha per esempio scoperto che i “taroni” erano diversi solo alle scuole elementari e medie (la cosa era già ampiamente scaduta in barzelletta agli occhi di tutti, però per me è stato stranissimo lo stesso; in realtà in famiglia i “taroni”, sotto forma di amici di famiglia o di film di Totò ecc., erano popolarissimi…)

    • Z. scrive:

      Anche Pasolini ne ha scritte, di corbellerie. Succede a tutti, non è un dramma 😀

      • Moi scrive:

        Ti ricordo che Pasolini scriveva quando i Ministri della Pubblica Istruzione erano immancabilmente Democristiani, seppur con simpatie vagamente sinistrorse …

        • Z. scrive:

          Che i ministri della PI fossero democristiani non ci sono dubbi. Da qui a sostenere che la scuola sostituisse con nozioni razzistiche il buon senso ecumenico degli italiani mi sembra una tesi molto, molto tirata per i capelli.

          • gotcha scrive:

            A dirla tutta non siamo malaccio come popolo. Il buon senso e la capacita’ di ridimensionare le cose sono due caratteristiche di cui c’e’ da esser fieri.

          • Z. scrive:

            Hai dimenticato: le belle donne, la buona cucina, il clima mite e temperato, le opere d’arte e la biodiversità. E il vino, miseriaccia! 😀

          • Thyrrenus scrive:

            A pensarci bene questo ecologismo papale mi ricorda l’ecologismo del patriarca Bartolomeo.
            Il Papa ha raggiunto le posizioni ecologiste del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, vuole festeggiare la Pasqua assieme agli ortodossi … non è che alla fine diventiamo tutti ortodossi? 🙂
            a riprova dell’ecologismo costantinopolitano ante enciclica

            http://vaticaninsider.lastampa.it/documenti/dettaglio-articolo/articolo/bartolomeo-i-ecologia-17704/

            e comunque de googlate su Bartolomeo patriarca ecologista trovate altra roba.

          • Z. scrive:

            Ma per caso de.googlate è un sito che riporta numerosi hit di Google nella lingua di Goethe?

          • Thyrrenus scrive:

            non male 🙂 ma: primo non so perché il commento è capitato qui sotto, sarà la forza del vino che mi attrae… o delle belle donne …
            e comunque quello voleva essere un deh! venuto storpiato… chiedo venia 🙁

          • gotcha scrive:

            vino e donne è un mix micidiale. l’unica cosa che mi manca sul serio nella vita da ometto adulto. all’epoca ero un anarchico idealista, ovvero un coglione.
            se dovessi avere un figlio, gli consiglierei vivamente, sui quindici anni, bevi e scopa più che puoi!

        • MOI scrive:

          in realtà il vino è diventato da vecchi, adesso “tira” la birra.

          • gotcha scrive:

            a dir la verità, non “tira” granchè. serve più a prendere appuntamenti per momenti in cui si è più in forma.. : )

          • Thyrrenus scrive:

            Allora contento di essere ‘vecchio’, la birra ti fa venire il buzzo ed il vino lo puoi controllare meglio. Qui in Germania poi se bevi vino sei pure più attraente per le tedesche.

          • gotcha scrive:

            io oramai ho trovato la mia anima gemella.. bellissima sensazione, quella di avere una persona con cui ti senti complice da anni, bla bla bla. però pensare che gli anni degli inganci sono andati per sempre, ogni tanto, un po’ di nostalgia te la da..

          • Thyrrenus scrive:

            fare conoscenze nuove è interessante, uno si fa un’idea di come sono le donne … un continente da cui si traggono sempre nuove conoscenze … a me piace in particolare vedere come ciascuna donna sia unicissima e qui capisco il vecchio Don Giovanni (non ne ho le capacità beninteso 🙂 )
            eppoi è un buonissimo motivo per uscire dal mio misantropismo latente…
            Però ammetto che quella che cerco è LEI, quella che …

          • gotcha scrive:

            bè, la conoscenza dell’unicità di ciascuna non è preclusa se hai la morosa.. ti è precluso qualcos’altro.. almeno, così la morale, che purtroppo mi è stata impiantata dentro, ordina!
            come ti dicevo, quando trovi LEI, sai che non cercherai più (a meno di cause di forza maggiore), e quindi un filo, ma giusto un filo, di rammarico, ogni tanto ti giunge alla mente!

            comunque, una donna è veramente un universo di parole, comportamenti, sguardi, emozioni. noi uomini siamo più dozzinali, non ti sembra?

          • Z. scrive:

            Gotcha, io capisco pure i peggio sensi di colpa, ma trovo che tu stia lievemente esagerando 😀

          • Thyrrenus scrive:

            gotcha concordo sulla tua concezione della donna solo perché eterosessuale 😉
            la mia parte femminile (lesbica) mi dice che potrei sbagliarmi
            comunque è bellissimo sentirsi dozzinali in modo da farsi raffinare da morbide mani femminili…
            certo qualche volta le cose vanno storte proprio perché le donne pensano le loro cose così in fretta che cascano fuori dalla realtà …

  34. MOI scrive:

    Ma è anche vero che mentre uno come Busi appartiene a una generazione in cui la “solidarietà” era un concetto dialettico, non di rado polemico … uno come Fedez invece appartiene a una generazione in cui la “solidarietà” è un click su “mi piace”.

  35. gotcha scrive:

    comunque su questo concordo.. è che purtroppo fedez è il figlio fancazzista che busi ha protetto, da “riconosciuto”.

  36. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=X92PIVktdqY

    Altro tipo di barba senza baffi … però cortissima 😉 !

    • Roberto scrive:

      Una scena che mi è sempre piaciuta finché non mi è capitato di fare un lavoro tipo quello del tizio dell’ACI 🙂

  37. Moi scrive:

    http://www.la7.it/announo/video/busi-non-si-pu%C3%B2-volere-e-avere-tutto-05-06-2015-156621

    Qui forse Busi è un po’ più esplicito: in pratica, ha in mente un modello AntiBorghese di Essere Gay (quello della sua giovinezza) e aborra (o “aborrisce” ?) che possa esisterne un modello interno invece perfettamente inserito (senza doppi sensi omoffobbbi 😉 … ) nella sempre tanto vituperata Società Borghese fatta di “Diritti dei Consumatori”, ove tutti _ Tabula Rasa Universale del Passato ! _ devono poter far tutto. Busi si sente superiore perché cita libri di Filosofoni e di Letteratoni anziché vulgate da SocialNetwork !

  38. mirkhond scrive:

    (Ma tu credo che sia uno della “scuola Mirkhond”, un pessimista insomma 😉 , ma sarebbe un altro argomento)

    Argomento su cui gli ottimisti non si chiedono MAI del perché uno sia pessimista.
    Chissà come mai!

    • PinoMamet scrive:

      Non te lo chiedo perché tu lo hai già detto un milione di volte 😉

      il che non toglie che esistano pessimisti, così così, e ottimisti;

      e tu senz’altro sei tra i primi! 😉

    • Francesco scrive:

      pessimisti si nasce, credo

      e siccome si vede tutto scuro, si è convinti di esserlo perchè il mondo è brutto e scuro

      🙂

      • mirkhond scrive:

        Superficiale!

        • Francesco scrive:

          Eppure sono molto serio: il mondo è così brutto per i pessimisti perchè lo vedono così loro.

          In generale, le condizioni oggettive sono superabili con relativa facilità. Se tu volessi, impareresti a cucinare in poco tempo e risolveresti uno dei tuoi problemi (e te lo dico perchè io so cucinare e sono decisamente imbranato).

          Poi tu non sei solo pessimista, hai un problema medico molto più serio.

          Ma per una volta rigetto l’accusa di superficialità.

          Ciao

          • mirkhond scrive:

            Francesco

            Sarà anche una predisposizione caratteriale, te lo riconosco.
            Però sono anche le situazioni in cui ti trovi a vivere a renderti pessimista…..

  39. Roberto scrive:

    Quale modo migliore per celebrare il family day che ricordare che anche Pitcairn, lo stato più piccolo del mondo, permette il matrimonio gay?
    http://files.eqcf.org/cases/pitcairn-island-same-sex-marriage-and-civil-partnership-ordinance-2015/

    • PinoMamet scrive:

      Pitcairn non è l’isola abitata dai discendenti degli ammutinati del Bounty e delle loro mogli tahitiane, o samoane o giù di lì?

    • MOI scrive:

      Veramente lo Stato più piccolo d’ Immondo 😉 è proprio il Vaticano … 😉

      • PinoMamet scrive:

        Come estensione hai ragione, come numero di abitanti però il più piccolo dovrebbe essere proprio Pitcairn (Wikipedia dà varie stime sugli abitandi in pagine diverse, alla buona possiamo dire una quarantina…)

        • Z. scrive:

          Secondo me ha ragione il mio buon concittadino Moi… non credo che Pitcairn sia uno stato sovrano!

        • Roberto scrive:

          Non è uno stato sovrano, ma ammetto che è uno di quei casi in cui dire “non è uno stato sovrano” è una cosa abbastanza curiosa, visto che si tratta di uno scoglio in mezzo all’oceano dimenticato da dio e dagli uomini e abitato da una sessantina di persone.

          Qualche anno fa c’è stato un mezzo scandalo perché dei poliziotti inglesi (in realtà uno, se non ricordo male) avevano scoperto che le pitcairnesi venivano metodicamente stuprate a partire da tenerissima età (tipo dieci anni).
          La questione (che è non semplice: i pitcairnesi si difendevano dicendo “da noi si è fatto così negli ultimi 300 anni e non c’è nessuna legge che lo vieta”) è arrivata al privy council (una specie di corte suprema del Commonwealth) che ha dovuto fissare alcuni paletti del tipo “la Commonwealth law si applica anche a pitcairn”, “fare sesso con una decenne non si fa nemmeno a pitcairn, e nemmeno se si fa da x generazioni”

          (

      • gotcha scrive:

        il vaticano è piccolo solo in metafora..

      • Roberto scrive:

        A voler essere pignoli anche la difinizione del vaticano come stato è piuttosto curiosa (per dirne una, può dirsi “popolazione stabile” una popolazione legata ad una funzione?)

        Sono sicuro che habsburgicus ne sa di più e potrà raccontare meglio, ma mi pare che ad un certo punto il vaticano aveva esplorato la possibilità di entrare a fra parte delle nazioni unite e aveva rinunciato dopo aver preso atto di un atteggiamento piuttosto tiepido degli usa

        • gotcha scrive:

          io non mi intendo di diritto internazionale, ma credo che al vaticano sia convenuto essersi trasformato in uno stato “simbolico” (ma che può mantenere ambasciate), dotato di una “sovranità spirituale universale”.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il Vaticano (SCV, Stato Città del Vaticano) è quel fazzoletto di terra che c’è a Roma, con un proprio ordinamento civile e penale e le proprie corti. Le sue relazioni internazionali sono in realtà pochissime e meramente con funzioni pratiche (es., la fornitura d’acqua dall’Italia, ecc).
            Poi c’è la Santa Sede, che è soggetto di diritto internazionale di natura non statuale, la quale ha status di osservatore all’ONU. Ha relazioni diplomatiche con quasi tutti i paesi del mondo, con una rete di ambasciatori (i nunzi apostolici) e “ospita” (in Italia, però) ambasciatori stranieri (le famose ambasciate presso la Santa Sede).
            Infine c’è la Chiesa, che ha un proprio ordinamento (quello canonico) e non è soggetto di diritto internazionale.

            Un esempio pratico? Il caso del nunzio apostolico pedofilo.
            Oltre a incorrere nella sanzione canonica (subita in quanto cattolico, ma irrilevante dal punto di vista del diritto “secolare”), prima è stato richiamato dalla Santa Sede (di cui è ambasciatore), per poi essere processato secondo il codice penale vaticano dal tribunale locale.

  40. Z. scrive:

    Se lo scopo è fugare i timori di quanti scendono in piazza per il Family Day, temo che questa iniziativa di Sel possa avere – al massimo – solo effetti controproducenti…

    http://www.repubblica.it/cronaca/2015/06/19/foto/family_day_sel-117262095/1/?ref=HREA-1#2

  41. MOI scrive:

    20 giugno 2015: “Difendiamo i nostri figli” – L’intervento di Gianfranco Amato

    http://www.youtube.com/watch?v=0wb_Lds260c

    7 min ; 25 sec

    • gotcha scrive:

      che carisma amici!

    • Z. scrive:

      Tra l’altro ha citato uno dei personaggi storici preferiti da Habs, forse il suo preferito in assoluto 😀

      • MOI scrive:

        NO SPOLIER ! 😉

      • PinoMamet scrive:

        Io questa cosa del “no spoiler” continuo a non sopportarla;

        è una cosa creata da dilettanti per i dilettanti. Sarebbe come, in Giurisprudenza, una cosa creata dai babbani per i babbani, suppongo 😉

        Quando un amico torna dal cinema, e mi dice “Ho visto XY, è molto bello”, e io “Dai spiega”, e lui “No che poi te lo spoilero ” , mi fa l’effetto… come spiegare?

        Avete mai avuto da fare a casa una versione di greco di cui non avete capito un’acca, anzi, uno spirito aspirato?
        Immaginate di chiedere al compagno di banco, il giorno dopo, come l’ha fatta lui, e che lui vi risponda “no, ché poi ti dico come va a finire…”
        Non l’avreste strozzato?

        Ecco, così. 😉

  42. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS

    http://www.youtube.com/watch?v=4rY8Bo-oBqw

    “Gli uomini di fede sono gli ultimi difensori della ragione umana”
    [sic]

  43. gotcha scrive:

    a proposito, daù, ci sei andato al matrimonio di florenzi?

  44. Thyrrenus scrive:

    Deh ma che è sta storia di gotcha e di John Adams? QUI SI VUOLE SAPERE!!!

    • gotcha scrive:

      oi!
      ma discendente da hackney, prima che lui si imbarcasse..

      • Thyrrenus scrive:

        gotcha, bisogna che ti prenda un paio di gioni di ferie, che troviamo tutti assieme un angolo sulla costa, o altrove, dotato di adeguate riserve alcoliche e che, seduto possibilmente su un mucchio di corde, ci prendi a raccontare le tue incredibili storie. Giuro di non voler vedere anche un pappagallo parlante sulla tua spalla ma insomma devi raccontare …. 🙂

  45. MOI scrive:

    SE ‘sta roba del “Gender a Scuola” e “SìvilPàtrnerscipp” 🙂 dovesse andare a referendum … poi potrebbe segnare o il 3 a 1 Stato Vs Chiesa, oppure il 2 a 2 (ma non credo, sarebbe possibile solo smuovendo la popolazione Over60 che (in netta maggioranza, almeno in Italia) “le diavolerie elettroniche interattive” (a differenza di TV e Radio) neppure le sa accendere.

    • gotcha scrive:

      Moi, la vera tolleranza io l’ho riscontrata solo negli over 60 abbastanza intelligenti da capire che la chiesa è, quasi del tutto, una faccenda umana: “facciano come cazzo gli pare, basta che non rompano i coglioni a me!”

      • daouda scrive:

        Invece dovresti sapere che la mentalità ebraico-romana impone di andare in giro per il mondo a rompere i coglioni.

        • Moi scrive:

          Scusa, Daù … ma non erano Cristianesimo e Islam a voler convertire il Mondo (pardon: “farsene abbracciare”, come si dice Politically Correct …) ?

          I Pagani sono “naturaliter” senza troppe pretese e gli Ebrei sono orgogliosamente “di nicchia” !

        • daouda scrive:

          a me sembra che i romani avessero la missione di spaccare il culo in giro e gli ebrei coi goym abbiano un certo attegiamento senza contare che il Messia deve portare le nazioni sotto l’egida di Dio.

          L’islam riconosce le altre realtà , basta sottomettersi, ed infondo l’Islam ha guerra santa solo di difesa.

        • daouda scrive:

          che poi se ti basi sul semplice imperialismo, tutti hanno voluto conquistare tutto, soprattutto i pagani.

          • daouda scrive:

            però magari non ho capito

          • gotcha scrive:

            a me pare che questa breve sintesi sia indicativa di “come stanno realmente le cose”. sicuramente così stanno in base a quello che ho sperimentato io sulla mia pelle, lasciando perdere telegiornali e balle varie.
            ma veniamo alle cose interessanti. daù, ci sei stato al matrimonio di florenzi? com’era la sposa?

          • daouda scrive:

            Guarda che la nostra religione è divino umana, non solo divina, non solo umana.

            Per il resto a Gò, ma che davero?

          • gotcha scrive:

            ma no è per ridere, poi hai detto che totti è il migliore se gli fai fare solo un tempo, e quando ieri ho visto sul giornale che si sposava florenzi ho subito immaginato di romperti i coglioni!

          • daouda scrive:

            Beh come “personaggio” io sì preferisco Florenzi, ma The Passing Machine is unbeatable.

  46. MOI scrive:

    Va be’, internet ha avuto i suoi dubbi vantaggi come svantaggi (denunciati con troppa spocchia da Umberto Eco) di un Joe Formaggio qualsiasi che interagisce alla pari contro un Nobel per la Pace.

    (eccezion fatta per il Nobel per la Pace Preventivo a Obbbama)

  47. MOI scrive:

    http://www.repubblica.it/cronaca/2015/04/19/news/armi_quel_nordest_che_chiede_piu_fucili_per_tutti_lo_stato_non_ci_difende_noi_facciamo_da_soli_-112307991/

    @ MAURICIUS

    A Treviso che tu sappia quanta ce n’ di gente armata e pronta a sparare ?

    PS

    Joe Formaggio era praticamente sconosciuto fuori Albettone (VI), poi è diventato un Fenomeno Nazionale grazie a Gian Luigi Paragone (vero e proprio “Tàlent Scàut”, per questi grotteschi personaggi !) prima e a Corrado Formigli (che ricicla gli scoop de “LaGabbia” senza dirlo) poi.

    • gotcha scrive:

      ma si chiamava così prima di essere così o era così prima di chiamarsi così?

      • MOI scrive:

        @ TUTTI fuorché GOTCHA

        **** Attenzione : Spoiler !!! ****

        @ GOTCHA

        Non hai letto/ascoltato ? I suoi genitori volevano chiamarlo come il “Puteo” protagonista di Furia Cavallo del West … però all’ anagrafe han fatto presto a sbagliarsi “Joey” con “Joe”; lui, a sua volta, ha recuperato chiamando “Joey” correttamente il proprio figlio.

  48. gotcha scrive:

    @ thyrrenus

    mi spiace ammettere che ho copiato la battuta. ma non riesco a resistere e devo “linkarti” la fonte..

    https://www.youtube.com/watch?v=DkI85Kt10e4

      • gotcha scrive:

        a meno che non sia per te una sorpresa. mi avevi detto che avevi già visto i campionati indoor..

        • Thyrrenus scrive:

          Grandioso!
          No, non lo conoscevo,
          i campionati indoor li ho visti in alcuni ‘meetinghes’ in cui c’erano squadre CL e neopincopallonari che provavano a interloquire con padri missionari …
          Credo che sia stato un miracolo che i suddetti siano riusciti ad uscire dall’apnea posttraumatica.

          • gotcha scrive:

            a pensare a squadre di ciellini e neopincopallonari che sguazzano attorno a missionari, non so perché, mi vengono in mente i salmoni che saltano controcorrente le cascate e gli orsi che cercano di pigliarli.. con la differenza che qua i salmoni rompono i coglioni agli orsi..

          • Thyrrenus scrive:

            Hai colto la situazione. Ma lo sguazzamento cessa ed entrano in catalessi non appena incominciano a capire qualcosa, qualcosina … ina ina di quel che gli dicono i missionari…

          • gotcha scrive:

            ieri alla apple di parma ce n’era uno. ho comprato un paio di cuffie, le migliori, non sapendo che costavano una fortuna. mi ha detto: “79”. e io “centesimi?!”, e si è spento con quel sorriso che non è un vero sorriso, ma un intorbidimento socio-culturale. dopo un interminabile pausa, senza aver capito nulla, ha detto impassibile “no, euro.”

    • Moi scrive:

      Insomma: se il referendum fosse a partecipazione limitata fra i 18 e i 45 anni, penso che Giovanardi perderebbe “malamente” … però, appunto, questo è un Paese ad altissima % di popolazione umarello-zdaurica che NON concepisce “diavoleria” tecnologico-mediatica più elaborata del telecomando della TV e della manopolona della radio.

      Perciò massimo fra 50 anni ‘sta roba sbarca anche in Italia. Dubito però che nel resto d’Europa ove già c’è ci possa essere ancora … visto che a sfornare cinni raffica è una popolazione immigrata che anche quando NON è musulmana è comunque “retriva” (o meglio sarebbe considerata retriva dalle Elites Culturali … se solo fosse autoctona).

  49. Moi scrive:

    s-T-ato …

  50. mirkhond scrive:

    “Nonostante sia politicamente abbastanza a sinistra (senz’altro più della Sinistra Italiana, marchio registrato) temo che il mio animo sia intimamente abbastanza fascio, lo riconosco.”

    Se non fosse così, non potresti amare lo stato d’Israele, uno dei regimi più fascisti all’interno dell'”Occidente”……

    • PinoMamet scrive:

      Al contrario, e non lo dico per difendere Israele, ma per condannarlo.

      Io sono un po’ “fascio” non nel senso che sia a favore di guerre o politiche coloniali, ma perché mi piace, per esempio, la parata del Cristo morto del Tercio spagnolo, che già ti linkai 😉

      e tutto sommato, la preferisco a mille bei discorsi “buonisti”, per usare un termine abusato, che non mi dicono nulla, mi suonano falsi e spesso mi fanno anche incazzare.

      Israele in questo è il mio esatto opposto. Le parate con le canzoni eroiche stanno a zero, i discorsi sulla parità dei sessi e credi in te stesso e quant’è bello lo yoga ayurvedico ascoltando Bob Marley stanno a mille.

      Il risultato è che io e te di guerre non ne facciamo, mentre Israele, beh…

      • PinoMamet scrive:

        Però è vero che Israele non ha la zavorra cattocomunista, che è una roba che in Italia è veramente pesante…

        • Thyrrenus scrive:

          Pi’
          e io che pensavo che il buonista qui dentro fossi tu! Mi sembrava che intervenissi sempre col classico buon senso anglosassone …
          Di certo non mi sembravi né cattolico né comunista (che poi nessuno dei due, nemmeno presi assieme, se coerenti con se stessi possono essere uolteristi) ma insomma smussatore, calmierista … 😉
          Ed invece? Bonapartista! 🙂 🙂 Lasciamelo dire: meno male! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Beh, non mi piacciono i litigi….

          però buonista, proprio no, dai!
          😉

          • gotcha scrive:

            Le parate con le canzoni eroiche stanno a zero, i discorsi sulla parità dei sessi e credi in te stesso e quant’è bello lo yoga ayurvedico ascoltando Bob Marley stanno a mille.

            questo mi ricorda le cene della nato. non ho mai visto dei volti impressionanti come quelli di rasmussen e stoltenberg. non muovono mai le pupille senza muovere la testa. sono una variante dello sguardo catalettico dei salmoni neopincopallonari.
            il mio sogno è chiedere a stoltenberg:
            “la nato è ancheyddiiorldmd?
            “eh?”
            e fare una pernacchia.
            oppure fargli da dietro la “gamba gigia”.
            ma continuerebbe con quello sguardo vitreo, le pupille fisse, come se non avvertisse nessun “alto-basso” emozionale.
            ehud barak resta più simpatico. somigliava moltissimo ad uno degli scemi del mio paese, e con quella faccia raccontava “insomma, il telefono non scoppiò, così entrammo in casa e lo strangolammo”, non mancando di finire con una bella sghignazzata, come se avesse ricordato una ciucca tra amici (e in un certo senso era così).

          • PinoMamet scrive:

            Ma tu che ci facevi alla NATO?

            Dicci tutto!!

            “ehud barak resta più simpatico. somigliava moltissimo ad uno degli scemi del mio paese”

            questa è un’altra roba strana degli israeliani. Sopra ai 40-50
            (spesso anche sotto ai 40-50 anni) moltissimi assomigliano in modo impressionante a quintali di coltivatori diretti di queste parti, clienti di mio padre quando ero ragazzino.
            Forse perché in effetti sono dei coltivatori, o comunque vengono da quell’ambiente lì, ma se è per questo lo sono anche centinaia di migliaia di americani, che non assomigliano per niente…
            boh!

          • Thyrrenus scrive:

            no ora basta che diamine, ieri sera John Adams, stasera la Nato … GOTCHA, qui urge un chiarimento! Chi sei? Custodisci una base segreta sull’Appennino per conto della nato-spectre? Sei tu che tieni prigioniero Elvis (preso in custodia da tuo nonno)? Reagan si è reincarnato in un manzo di Bedonia e tu lo devi sorvegliare?
            io comincio a preoccuparmi!!!!
            se però sei riuscito ad entrare non visto in una riunione nato del genere … beh insomma parliamone … in caso di …. si potrebbe …. certo solo come etrema ratio … ma insomma … in futuro non si sa mai ….

          • gotcha scrive:

            ha ha ha… ha ha ha… ha ha ha…

            lavoro al “centro”. sidney mi vuole bene, parker non so, non si capisce.

            reagan è LA GIOVENCA ROSSA!

          • PinoMamet scrive:

            Gotcha:

            ti droghi?

            Io, non so se si è capito, non sono un grande fan delle dichiarazioni enigmistiche, allusive, a doppio senso e così via.

            Sono della scuola pane al pane, le allusioni dopo un po’ mi stancano e perdo la voglia di decifrarle.

            Ma caspita, non è molto più semplice e anche più soddisfacente die semplicemente le cose come stanno?

          • gotcha scrive:

            minchia pino, non si può andar d’accordo conservando le proprie unicità?
            a te non piacciono, a me si. comunque tutte le volte ti ho rispiegato in maniera non allusiva ciò che intendevo.
            anzi, ogni volta che discuto con te mi prendo la briga di cercar di essere chiaro. (beh, non proprio TUTTE LE VOLTE, ma quasi).

            e poi, vai a saperlo LE COSE COME STANNO.. : )

          • gotcha scrive:

            comunque ho citato “jarod il camaleonte”, una serie tv americana.
            io trovo che la satira, proprio perché “satura”, non contempli la chiarezza, perché sarebbe costretta a tirare in ballo la storia dell’uomo dal principio a oggi.

          • gotcha scrive:

            Comunque non mi drogo.. Ho l’impressione che se prendessi quelle porcherie diventerei pericolosamente chiaro e conciso! : )

          • PinoMamet scrive:

            “a te non piacciono, a me si.”

            Sono gusti, ma se fai allusioni a cose che capisci solo tu, non aspettartidi venire compreso.

            E se non vieni compreso, onestamente, che scrivi a fare?
            Mi sfugge completamente.

          • gotcha scrive:

            è come quando tiri manciate di fango contro il muro, sperando che qualcosa resti attaccato!

            comunque, dichiaro solennemente di cercare di ricordarmi di trovare compromessi tra la mia personale passione per le allusioni e il bisogno di essere compreso.

            ps. magari inconsciamente spero che venga compresa la “complessità del mio pensiero” : )

          • PinoMamet scrive:

            Gotcha,
            le allusioni (che comunque a me piacciono poco, ma ripeto, sono gusti)
            funzionano quando il destinatario del messaggio capisce a cosa si allude.

            Esuliamo dai miei gusti e vediamo se l’allusione ha funzionato:
            io (e penso altri) per esempio avevo capito semplicemente che tu avevi lavorato per la NATO.
            Interessante, no?

            Invece salta fuori che alludevi a una serie TV americana. Bene, ma mica tutti l’avranno vista (io per esempio no) o lo ricorderanno.

            Ma soprattutto, perché vi alludevi? Cosa volevi dire?
            Il messaggio che c’era sotto si è perso completamente.

            Hai voglia a tirare fango…

          • gotcha scrive:

            “Le parate con le canzoni eroiche stanno a zero, i discorsi sulla parità dei sessi e credi in te stesso e quant’è bello lo yoga ayurvedico ascoltando Bob Marley stanno a mille.”

            una delle ultime conferenze nato, che immagino finiscano in pingui banchetti, si è conclusa con i convitati che cantavano abbracciati “we are the world”, con sullo sfondo uno di quegli alberghi di lusso senza il minimo gusto, come ce ne sono tanti anche qui in italia, all’uscita delle tangenziali.
            la “cantata” si è svolta al termine di una riunione in cui, presumibilmente, si è discusso di cose particolarmente gravi per la popolazione mondiale, noi in primis.
            ho preso spunto da una tua citazione perché ho l’ho trovata particolarmente congeniale al contrasto tra lo scudo anti-missile e “we are the world”, con stoltenberg brillo che cercava di palpare il culo alla mogherini (si vede chiaramente).

            sulla citazione da “jarod il camaleonte”, l’ho scritta alle 6 del mattino..

            Beh, e con ciò? è la semplice tradizione europea. Non dico che debba piacere, ma il discorso tipicamente neocon ” noi amiamo la vita, loro amano la morte” mi è sempre sembrato una cagata pazzesca.

            Fatto da gente che poi i film sulle Termopili.
            Ok, non capendoci un cazzo.

            Ma perché non ci hanno capito un cazzo?
            Perché tutto sommato, nonostante la Storia, ma più ancora, nonostante la trama , continuano a immaginarsi gli Spartani antichi come gli americani moderni: il sacrificio lo facciano gli altri, questa è Spartaaaa
            (vedasi alla voce: bomba atomica).

            Tra le marce del Tercio e la bomba atomica, continuo a preferire le prime, e mi sembrano più umane.

            questo, lo riconoscerai, è un post che hai scritto tu. io ho due problemi: non ho memoria, e non ho mai imparato a studiare senza divagare e in modo da fissarmi bene in testa le cose. cazzi miei. ma siccome mi interessa capire quel che scrivi, devo darmi una rinfrescata su “tercio”, “battaglia delle termopili”, “trecento”, e costruirmi un filo conduttore resistente. lo stesso faccio con parecchi post di moi.
            se tu avessi voluto scrivere un post “completamente comprensibile”, avresti dovuto scrivere un papiro interminabile. ma se n’era già parlato.

            rinnovo la mia promessa di scrivere più chiaro.

          • gotcha scrive:

            e riconosco che certi post che scrivo sono proprio allucinanti. ; )

          • PinoMamet scrive:

            Gotcha

            perdonami, ma la battaglia delle Termopili si studia a scuola, tutti sanno che il film 300 parla di quella (ammetto che per essere ancora più chiaro avrei dovuto specificarlo; mi è sembrato abbastanza chiaro, mi sono sbagliato), e quanto al Tercio se ne stava discutendo con Mirkhond, e a quanto pare Thyrrenus e Z. hanno capito di cosa si tratta.

            In ogni caso, ripeto, io tento di essere chiaro, se non ci riesco è un mio sbaglio.

          • gotcha scrive:

            Ma io non ti ho rimproverato di non esser chiaro, anzi; ho capito quello che volevi dire. Stavo solo facendoti notare che a volte l’emergenza di comunicare ci porta a dare per scontato un certo bagaglio di conoscenze. Io lo trovo fantastico.

          • PinoMamet scrive:

            NOn c’entra tanto, ma sai che comincio a dar ragione a Mirkhond su questo punto?

            Nel senso che a volte le distanze culturali non aiutano a capirsi.

            Io per esempio ti trovo simpatico, ma per sensibilità e modo di esprimersi lontanissimo da me.

            Infatti stai Bedonia 😉

          • gotcha scrive:

            quindi dovresti apprezzare i miei sforzi.
            a bedonia:

            sparta è la cittadina dove hanno ambientato l’ispettore tibbs (risposta di pochi eletti).

            termopili è una azienda che modifica le macchine (assetti, minigonne, scarichi), tipo la abarth.

            neocon è una azienda che fabbrica oggetti per rendere truzzo l’abitacolo dell’automobile. è partita con le lucine al neon.

            tercio è un tamarro che viene su da chiavari a ubriacarsi.

            300 l’hanno visto.

          • Z. scrive:

            Ho appena cercato “Tercio” su wikipedia. Lo ammetto, prima non avevo idea di cosa fosse. Mi faceva pensare a un tizio non proprio guercio, ma quasi, e con lo sguardo torvo.

  51. mirkhond scrive:

    Però concordo con te nell’averne abbastanza dell’ipocritally correct di tanta sinistra che fu comunista.
    Tipo dover essere favorevole al matrimonio dei culattoni o all’animalismo esasperato….

    • gotcha scrive:

      sull’animalismo esasperato concordo in pieno. non è animalismo. gli animali conducono una vita per noi quasi totalmente incomprensibile. soprattutto, a differenza nostra, non mostrano alcun interesse a farsi comprendere, a distinguersi.

      • mirkhond scrive:

        Infatti.
        Dimenticando che la natura animale ha le sue leggi che sono diverse dalle nostre.
        Mentre conosco una persona che ha portato una gattina azzoppata in comunità da sorema, e dopo averle fatto amputare la zampetta posteriore, vuol farla sterilizzare per evitare che si accoppi perché non potrebbe reggere una gravidanza.
        Intanto la gattina viene tenuta in gabbia, altrimenti avrebbe già preso il largo…
        Ora mi chiedo se tutte queste attenzioni siano vero amore, oppure solo incapacità di accettare leggi di natura diverse dalla nostra…..

        • gotcha scrive:

          la seconda che hai detto.
          il mio gatto è quasi morto dalle botte l’anno scorso durante la lotta per il territorio, ma farlo sterilizzare sarebbe peggio.

      • mirkhond scrive:

        Poi la cosa che più trovo insopportabile è vedere donne che si commuovono per un gattino, mentre NON GLIENE FREGA NIENTE di un uomo che avrebbe MOOOLTO PIU’ BISOGNO di amore e attenzione.
        Ma si sa, l’animale non ti risponde, il poveruomo sì.
        Un gatto che non fa un cazzo dalla mattina alla sera si può accettare.
        Un uomo che ha bisogno di essere curato, coccolato, nutrito bene e soprattutto AMATO, no quello no!
        Troppo “mammone”, “pantofolaio”, “casaiolo” e altre stronzate tipiche di chi non sa amare….

        • Moi scrive:

          In effetti l’ Animalarismo 😉 ha dirottato parecchio istinto materno Frangistano sulle bestie …

          • Moi scrive:

            Particolarmente fastidiose le Animalare che (ce n’è, a josa !) ad esempio contestano la signora che va a comprare l’ agnello per Pasqua … rinfacciandole “pensi se facessero la stessa cosa di sgozzamento a suo figlio !”

          • Thyrrenus scrive:

            Uhm, qui in Crucconia c’è un mare di donne sole, che si tengono non uno ma anche due o tre cani in casa tanto per rimpiazzare altri affetti. Triste ma l’evitarle è d’uopo…

          • gotcha scrive:

            Dura competere con un dobermann..

        • izzaldin scrive:

          d’accordissimo. c’è gente che è vegetariana da trent’anni e mai si comporterebbe come i malati che su internet fanno gli estremisti dopo una settimana senza salsicce.
          a Palermo questi dementi stanno tentando di bloccare una mostra di un grandissimo artista internazionale,Hermmann Nitsch perchè accusato di aver usato animali nelle sue opere.
          se riescono a farla annullare io mi faccio esplodere

          • mirkhond scrive:

            Palermo dev’essere risalvata dai Musulmani, per non vedersi certi cialtroni tra le balle? 😉

          • MOI scrive:

            Forse i Musulmani, a prezzo di una Fitna interna pesissima, erediteranno quell’ ABC del Discernimento che in Frangistan è purtroppo definitivamente andato …

            sì insomma : salus ex inimicis ? 😉 …

          • izzaldin scrive:

            non so se con un califfato ci sarebbero così tante mostre di arte contemporanea 🙂
            poi da sempre ci si lamenta dicendo !ah se venissimo governati dai tedeschi/svedesi/russi/nazisti/comunisti/etc la mafia scomparirebbe”..
            ma io non ci credo, secondo me anche se trasferisci tutta la pubblica amministrazione norvegese in sicilia dopo un po’ ti troveresti coi vari Harald Kuffarund e Leoluk Orlanden 🙂

          • gotcha scrive:

            Se dovessi scegliere tra cuffaro e Rasmussen, stringerei le palpebre e le labbra come quando mangi un limone.. E sceglierei cuffaro.

          • mirkhond scrive:

            Izzaldin ha ragione.
            La Sicilia è già stata abbondantemente norrenizzata tra XI e XIII secolo.
            Per non parlare degli Asburgo tra 1516 e 1700 e 1720-1734, i Savoia nel 1713-1720 e 1860-1946.
            Tra l’altro gli Asburgo e i in parte anche i Borbone, si servivano di truppe tedesche e svizzere, per presidiare l’Isola.
            Risultato?
            La mafia c’è lo stesso…..

          • daouda scrive:

            ma la mafia non nasceva sotto i sabaudi?

  52. MOI scrive:

    @ HABS

    Solo la gnocca può salvarci dalle tasse
    di Nicolò Petrali

    http://blog.ilgiornale.it/petrali/2015/06/18/solo-la-gnocca-puo-salvarci-dalle-tasse/

    Austria, bordello gratis contro le troppe tasse
    La protesta di un imprenditore di Salisburgo: “In 10 anni ho dovuto versare al fisco 5 milioni di euro, adesso sono stufo”. Code chilometriche davanti al postribolo

    http://www.ilgiornale.it/news/mondo/austria-bordello-gratis-contro-troppe-tasse-1140517.html

  53. mirkhond scrive:

    “Io sono un po’ “fascio” non nel senso che sia a favore di guerre o politiche coloniali, ma perché mi piace, per esempio, la parata del Cristo morto del Tercio spagnolo, che già ti linkai 😉

    e tutto sommato, la preferisco a mille bei discorsi “buonisti”, per usare un termine abusato, che non mi dicono nulla, mi suonano falsi e spesso mi fanno anche incazzare.”

    Come non concordare. che magari Cristo mi avesse fatto forte, che mi sarei arruolato nel Tercio! 😉
    Perché anch’io ne ho abbastanza di tanta FALSA bontà, dietro cui si cela solo amore per il denaro….
    Almeno un mercenario è sporco per davvero, non deve fingere inesistenti ideali fuorché il denaro e l’amore per la guerra.
    Purtroppo Dio mi ha fatto vigliacco…..

    • Z. scrive:

      Ricordo un discorso molto interessante di Pino sull’importanza della divisa, e anche della marcia solenne e della parata, come elementi che separano la vita militare del corpo da quella civile di ciascuno dei suoi membri.

      Trovo che siano elementi importanti ovunque, e naturalmente a maggior ragione nelle forze armate.

      • Thyrrenus scrive:

        gente marciare è faticoso, ve l’assicuro, se poi dovete farlo in alta montagna con pezzi di armamento pesante in spalla tirerete giù tutti santi dal paradiso in men che non si dica
        e non mi venite a parlare di spirito di corpo, prima tocca darsele, poi magari si fa amicizia
        lo spirito di corpo ce l’avevano solo gli ufficiali giovani

        l’unica cosa che potrebbe farmi riprendere le armi in mano sarebbe qualcuno del Tercio che venisse a rompere i coglioni dalle mie parti, ecco allora svilupperei velocemente anche lo spirito di corpo con chi stesse dalla mia parte a sparargli addosso

    • izzaldin scrive:

      sì ok però il Tercio aveva una mistica della morte davvero estrema, niente a che fare con le marcette fasciste, si tratta di un profondo rapporto con la morte paragonabile a quello dei nazisti più esaltati o dei legionari dell’Arcangelo Michele della Guardia di Ferro di Codreanu. In italia, “me ne frego”, nessun rapporto coi defunti, Evola piaceva a quattro radical chic 🙂 di nobile stirpe non certo alle masse

      • mirkhond scrive:

        Gli Spagnoli sono più estremi degli Italiani.
        Loro vedono le cose in bianco e nero.
        E dunque i mercenari esteri che si arruolavano nel Tercio, ne venivano contagiati, oppure erano già degli estremisti della guerra in patria.
        Anche da noi, nelle Due Sicilie, i reggimenti borbonici più kattivi, erano proprio quelli esteri gli Svizzeri e i Bavaresi…. 🙂

      • Thyrrenus scrive:

        sembra che Evola sia diventato interessante per certi russi tipo Dugin

      • PinoMamet scrive:

        “sì ok però il Tercio aveva una mistica della morte davvero estrema”

        Beh, e con ciò? è la semplice tradizione europea. Non dico che debba piacere, ma il discorso tipicamente neocon ” noi amiamo la vita, loro amano la morte” mi è sempre sembrato una cagata pazzesca.

        Fatto da gente che poi i film sulle Termopili.
        Ok, non capendoci un cazzo.

        Ma perché non ci hanno capito un cazzo?
        Perché tutto sommato, nonostante la Storia, ma più ancora, nonostante la trama , continuano a immaginarsi gli Spartani antichi come gli americani moderni: il sacrificio lo facciano gli altri, questa è Spartaaaa
        (vedasi alla voce: bomba atomica).

        Tra le marce del Tercio e la bomba atomica, continuo a preferire le prime, e mi sembrano più umane.

        • izzaldin scrive:

          no Pino ma io mi riferivo al fatto che Mirkhond scherzosamente diceva di volersi iscriversi al Tercio! per quanto poco lo conosco non mi sembravva il tipo.
          e hai ragione quando dici che si tratta di una cosa molto europea

        • gotcha scrive:

          io ho visto solamente qualche spezzone su youtube, poi ho cambiato perché leonida mi ricorda mio zio da quando s’è rifatto tutti i denti davanti. ma 300 è un film da prendere al 100% sul serio??

    • PinoMamet scrive:

      “Purtroppo Dio mi ha fatto vigliacco…..”

      Io credo che Dio ti abbia fatto come tutti gli esseri umani;

      nel senso che ho conosciuto, per esempio, dei ragazzi che praticavano “sport estremi”, che uno si aspetterebbe spericolati e noncuranti, mentre erano dei terribili fighetti che si spaventavano poi con nulla…
      uno, che scavalcò un muretto per fare il furbo ed entrare a casa di un amico, venne poco più che annusato dal cane da guardia, e ci mancò poco che chiamasse l’Elisoccorso…

      per cui, ecco, non credo che sia chiarissimo come funziona il coraggio, e credo che in fondo non lo abbia capito bene nessuno.

      • gotcha scrive:

        Che uno rischi la vita per una botta di adrenalina da trenta secondi mi e’ inconcepibile. Se proprio non sai dove sbtter la testa fatti una sega! Che mi dicano pur vigliacco..

        • mirkhond scrive:

          Forse mi sono troppo abituato agli eroi degli anime giapponesi della mia infanzia.
          Che narrano storie inverosimili, compreso lo stimabile Lupin III (Jigen è uno dei miei eroi preferiti; ma non perché è un pistolero infallibile, quanto per i suoi tormentati rapporti con le donne, improntati alla più profonda diffidenza, e quasi sempre a ragione… 😉 ).

  54. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    Ammetterai però che un certo tipo di Femminismo “dozzinalizza” le donne (ti prego : diciamo “le donne” … NON “La Donna” !)

    • MOI scrive:

      @ GOTCHA

      https://www.youtube.com/watch?v=uu99Ei2k4h8

      … falla adesso, una canzone così ! 😉

    • gotcha scrive:

      moi, io ammetto anche che il buon gusto dozzinalizza le persone in generale.
      comunque, il buon gusto è salito alla ribalta nelle due sbilenche rivoluzioni del settecento, in cui le classi agiate hanno cercato manforte nel popolo, per poi rendersi conto che avrebbero dovuto tirarsi dietro una masnada di sanculotti nelle cene di gala. quindi torniamo alla boldrini che va in spiaggia a castelporziano o roba del genere.
      la visione stile gianfranco amato si rende conto della situazione nonostante il prosciutto negli occhi (che non opacizza del tutto la visuale), ma poi non sa che pesci pigliare e allora “tutto è male!”
      comunque, la democrazia e il liberismo non sono mai stati tali da che mondo e mondo, quindi rischiamo di giudicare le cose senza averle mai veramente vissute. ciò che abbiamo vissuto è “manipolazione del consenso”, e “legnate”!

  55. MOI scrive:

    Pare che Salvini e Fedez stiano litigando sul videogame preferito da entrambi (unica cosa che li accomuna?), per dirla alla Zeta 😉 …

  56. gotcha scrive:

    @ moi

    e poi, vedere una figa per strada non è per niente dozzinale..

    https://www.youtube.com/watch?v=TfQWm2Hq2xM

    • daouda scrive:

      Mah, dici? Io pensavo che era un senza palle quello che la guardava e peggio ci provava, talmente l’inversione è andata avanti che il don giovanni od il casanova neanche più passa per frogio senza valore.

      Sempre ricordandoci che spesso abbiamo innanzi mignotte, sempre per dire.

      • gotcha scrive:

        Dau’ hai visto il video?

        Anyway, io a volte manco mi accorgo di girarmi, e’ come un riflesso. Pero’ sono d’accordo su una cosa: provarci con tutte, proprio col puro scopo di avere conferme, significa essere un tantino egocentrici, ed aver bisogno di periodiche iniezioni di autostima. Lo stesso vale per le femmine: capita che la diano via giusto per sentirsi apprezzate.

      • daouda scrive:

        Non li vedo i video di solito. Ad ogni modo è una semplice questione di Forza.
        Il fatto che i Forti non ci siano più dipende dal discostamento dalla via virtuosa che non è poi troppo seguibile ormai, d’altronde il Forte sarebbe ugualmente sommerso dalla quantità.

        Se però vuoi mantenere una mafia, un impero , fidati, già che hai una donna fuori dal matrimonio non và bene, e non parlo di obbligo alla monogamia.

        Poi per carità lo sò che sembrerà un discorso pesante, ma se la gente st muorendo di fame o nasce storpia, magari noi non siamo realmente responsabili ( per quanto conniventi perlomeno con gli appoggi mentali a cui acconsentiamo ) ma quelli che uccidono la gente in giro sono gli stessi che ti fanno fare la figura del frogio.
        A me me roderebbe il culo, ed in fatti me rode il culo che non me roda abbastanza perché ormai sò un traviato.
        Ergo non sto a dà n giudizio, ormai sto alla fase nun me ne frega n cazzo.

  57. MOI scrive:

    @ MAURICIUS

    Gender History/Herstory in sintesi … sulla TV dei Preti, che dovrebbe il tuo punto di riferimento base.

    https://www.youtube.com/watch?v=GsBm4R7ckLU

    … e relative origini Statunitensi ! (2 min ; 25 sec)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sei tu che scegli i miei punti di riferimento base, ora? 😀

      Temo che tu ti trovi tremendamente a disagio ogni volta che scopri che il mondo non è unicamente popolato di macchiette.

  58. mirkhond scrive:

    “Simone weil ha chiarito molto bene la questione con l’esempio degli studenti francesi di storia romana, che tendono a mettersi nei panni dei vincitori anche quando questi conquistano la gallia..”

    Io invece, quando a scuola studiavo le guerre sannitiche, ero sempre dalla parte dei Sanniti.
    Come pure di quella dei Liguri…. 🙂

  59. mirkhond scrive:

    “per questo credo che i primi nemici “effettivi” della giustizia siano gli uomini di buona volontà e i secondi i profeti della società perfettamente giusta.

    dietro i loro errori, i grandi pescecani possono dormire sonni tranquilli

    mi sono spiegato, Duca? la passione è per lo sport, non per la rivoluzione”

    Franky, io sono un pigro, dunque non mi metto certo ad innalzare barricate per salvare l’insalvabile.
    Detto questo, pur con delle ragioni, i discorsi come il tuo, chissà perché, tendono SEMPRE a giustificare le ingiustizie contingenti….

    • Francesco scrive:

      veramente di solito tendono a promuovere politiche di riforme possibili e ragionevoli

      sono io che sono un sostenitore della razionalità dell’esistente, come regola del pollice

      ciao

      PS vedi che a volte ci si capisce?

  60. mirkhond scrive:

    “Non è che se Mirkond cià dei problemi ed è un beota su certe sue fisime”

    In che cosa sarei un beota? 🙂

    • daouda scrive:

      nel credere che gli Usa siano solo quello che pensi tu, nel non capire in cosa consista il vero semitismo, nello sbagliare ad esigere moralità purataniste, nel parlare a cuor pesante ma bocca leggere di eutanasie varie, nel fare il comunista pauperisa ignaro della realtà coestesa a queste amenità e poi fracassare i coglioni col gomblotto che tutti avrebbero verso di te.

      Francesco è semplicemente un borghese di merda, ma prima dei borghesi-proletari ci sono i feudalisti-rentiers e poi i clerical-professorali.
      Noi poracci stamo al di sotto, il che rischia addirittura di poterci rendere peggiori.

      Ad ogni modo a breve se cambio casa mi faccio lascià qualche numero pé mail prima che accanni internet perché ormai è chiaro che è la morte, perlomeno per me.

      • daouda scrive:

        Soprattutto perché se è vera la cosa che ci dicevamo na decina d’anni fà, io ho contribuito troppo alla Legione ed al database

        • izzaldin scrive:

          internet è una discarica radioattiva infetta che nasconde dei piccoli e inutili tesori. alcune discussioni scaturite negli anni su questo blog, secondo me, sono dei piccoli e inutili tesori che forse vale la pena coltivare, ma anche io come te sono dubbioso

      • Francesco scrive:

        Grazie del borghese ma temodi non essere all’altezza della classe che ha rifatto il mondo a sua immagine e somiglianza. Sono troppo poco serio e impegnato.

  61. MOI scrive:

    «Al Family Day siamo un milione». Applausi per il delegato musulmano

    http://www.secoloditalia.it/2015/06/family-day-milione-applausi-per-delegato-musulmano/

    Siamo qui tutti insieme, musulmani e cristiani, per difendere la famiglia.

    Così l’Imam responsabile della Moschea di Centocelle, intervendo dal palco del Family Day. «Anche la comunità islamica – ha spiegato l’Imam – è contro questo progetto pericoloso per l’esistenza dell’umanità che vuole inquinare i cervelli dei nostri figli».

    In effetti la FARSA dei FiloIslamici di Sx NON poteva durare per sempre: dopo una quindicina d’anni circa, cala il sipario !

    • MOI scrive:

      Al massimo, il CattoComunismo si evolverà nel CattoIslamismo …

    • gotcha scrive:

      la mia personale farsa da filoislamico di sx è finita un par di mesi fa, quando ho voluto attaccar bottone col kebabbaro. adesso ho trovato la scusa che mi fanno bruciare lo stomaco.
      d’altronde, dopo anni e anni a cercare di svincolarmi dai preti, oramai sono sgamato.

  62. mirkhond scrive:

    “nel credere che gli Usa siano solo quello che pensi tu, nel non capire in cosa consista il vero semitismo, nello sbagliare ad esigere moralità purataniste, nel parlare a cuor pesante ma bocca leggere di eutanasie varie, nel fare il comunista pauperisa ignaro della realtà coestesa a queste amenità e poi fracassare i coglioni col gomblotto che tutti avrebbero verso di te.”

    Hai sparato solo un mucchio di cagate dislessiche, com’è tuo solito, quando non riesci a capire niente di quello che uno dice.
    Gli U$A sono socialisti solo nella tua mentalità contorta.
    Il “vero” semitismo vorrei capire in cosa consista, se sua eccelsità ce lo vuol illustrare dalle sue immensità di sapienza e conoscenza.
    Quanto alle “moralità puritaniste” (ma parli come caghi?), si tratta semplicemente di un maggior pudore, che, in tempi di troiismo come questi non guasterebbe.
    E non mi riferisco solo alle donne….
    Sull’eutanasia, ti auguro di non dover assistere MAI alla morte TRA ATROCI SOFFERENZE e DOPO LUNGA SOFFERENZA di un tuo caro.
    Che altrimenti per prima cosa vorresti farla finita TU.
    Il “comunismo pauperista” di cui caghi a raffica nella tua mente contorta, è semplicemente il VANGELO.
    Quando mai infine ho parlato di complotti verso di me?
    Se ti riferisci all’incomprensione, è un’altra cosa, e non sempre chi non ti capisce (99,9% delle persone che incontri nella vita), è una persona cattiva.
    Ha solo vissuti, carattere e sensibilità diverse.
    E cosa dovrei dire allora delle cagate siderali che spari a raffica da quel dislessico che sei?

  63. MOI scrive:

    Cmq, stando alla dichiarazione di Gianfranco Amato, chi l’ avrebbe mai detto che … lo spot delle gnocche degli orologi Breil fosse ispirato a una frase di Don Giussani ?! 😉 🙂

    … eh, Francesco ? 😀

    • gotcha scrive:

      da nonciclopedia:

      Se Giussani è un Filosofo, io che cazzo sono?
      ~ Nietzsche su Don Giussani

      • Thyrrenus scrive:

        🙂 🙂

        • Francesco scrive:

          Strano, a me paiono abbastanza simili.

          Alla prima lettura non capisci nulla, quando ti abitui il apprezzi, dicono la verità ai laici.

          • PinoMamet scrive:

            Ah, don Giussani era simile a Nietzsche?

            Da aggiungere ai motivi per disprezzarlo.
            😉

          • Z. scrive:

            In realtà Nice (pron.: Nàis) scrisse cose molto interessanti, e talvolta molto diverse da quelle che – come direbbe Moi – ci fanno studiare alla scuola dell’obbligo 🙂

            Umano, troppo umano (I e II) sono due volumi che consiglierei a chiunque, specie per chi è solito valutare il contenuto di un pacchetto in base a come è stato infiocchettato.

          • PinoMamet scrive:

            Prima o poi dovrò ascoltare il tuo consiglio e provare a leggerlo.
            Io ho letto Così parlò, e mi è sembrato, come dire, una cagata pazzesca.

            Il contenuto è discutibile, la forma, a mo’ di racconto agiografico orientale, può essere anche divertente, ma risulta talmente falsata e contaminata dal contenuto (la teoria superomistica di un tedesco dell’Ottocento…) che il risultato è… quello sopra descrittto 😉

          • Francesco scrive:

            Pino

            sai che io e te dovremmo litigare davvero? Nice io lo dovrei detestare invece col tempo lo apprezzo sempre di più, molto più interessante di filosofi di regime come Kant o Hegel o di deprecabili rivoluzionari.

            Lui era in cerca (naturalmente folle e disperata) della verità. E a modo suo credo ci sia andato molto vicino (cazzo, è Oltre-uomo, non Super-uomo!)

            Ciao

          • PinoMamet scrive:

            Sarà.
            A me me pare un po’ uno scemo, per dirla tutta.

            In cerca della vertià ci andavano tutti…

          • Francesco scrive:

            Ma solo i veri matti cercano la verità senza rendersi conto delle conseguenze, e questo è grande e veramente umano!

            E solo gli uomini di Fede possono intraprendere quel cammino, perchè più di tutti hanno da perdere ma vanno lo stesso.

            Certo, c’è un tipo di uomini, i borghesi, che non possono correre certi rischi, si sono costruiti tutto un mondo a loro misura e non possono perderlo solo perchè scoprono che è falso. Piuttosto muoiono o negano l’evidenza.

            Ciao

          • Z. scrive:

            Pino,

            lo Z. secondo me è interessante in alcune parti, o almeno così mi parve da ragazzo. Ma è un libro che è stato scritto in quei momenti che la sua malattia mentale gli risparmiava, se non ricordo male.

            Dopodiché comprai Umano, e lì ci trovai alcuni concetti che avevo scorto in Z. Ma in forma più chiara e semplice, senza inutili e immotivate pretese letterarie (lo Z. è effettivamente pomposo, pesantissimo e sgradevole da leggere, e infatti viene fatto a Bologna nei corsi di Estetica. Vedi alla voce “oddio oddio non tagliamo i fondi alla ricerca!”).

            Il bello di Umano, oltre tutto, è che non c’è un’inutile pseudotrama dietro. E’ una raccolta di pensieri, molto asciutta ed essenziale, che puoi leggere uno alla volta quando ti va, senza interrompere particolarmente il filo.

            Praticamente il trionfo della sostanza sulla fuffa, come piace a Noi 🙂

            Z.
            (che con l’opera di Nàis non c’entra!)

          • Z. scrive:

            Francesco,

            Über (lat. super, ing. super e over) significa, come sai bene, “sopra”.

            Sicché, che piaccia o meno a Vattimo, direi proprio che Übermensch in italiano si traduce correttamente “superuomo”!

            E non volermene, ma se va bene “superuomo” per Colli e Montinari, beh, credo che possa andar benissimo anche per me e per te 😀

          • PinoMamet scrive:

            “lo Z. secondo me è interessante in alcune parti, o almeno così mi parve da ragazzo”

            Secondo me sei interessante tutto! 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            N. è stato il patriarca del cialtronismo. In lui manca qualsiasi riflessione razionale seriamente argomentata, l’umore del momento è tronfiamente spacciato per verità e la ricerca filosofica si trasforma in vaneggiamenti gratuiti e indimostrati.
            In effetti sì, potremmo accostarli a Giussani 😀

            Il successo di un demente fondato sull’anticristianesimo alla moda da quel momento in poi dovrebbe far riflettere di più sul prodotto N.
            Del resto parliamo di un tale che ha scritto un libro in cui la tesi è che la nostra morale sarebbe un gombloddo giudaico-clericale…

          • PinoMamet scrive:

            “N. è stato il patriarca del cialtronismo. In lui manca qualsiasi riflessione razionale seriamente argomentata, l’umore del momento è tronfiamente spacciato per verità e la ricerca filosofica si trasforma in vaneggiamenti gratuiti e indimostrati”

            OMDAMT

          • Z. scrive:

            MT, pare il ritratto del tizio che hai votato alle ultime politiche 😀

            Battute a parte, il Nàis che viene spacciato al liceo assomiglia abbastanza alla descrizione che ne hai fatto. Però leggetevi Umano. Non ne resterete delusi.

          • Francesco scrive:

            1) Superman sappiamo chi è e sappiamo anche a cosa pensasse AH quando pensava al suo super-uomo. Siccome Nietzsche pensava ad altro, preferisco fare meno confusione

            2) MT (e Pino che lo fiancheggia): non avete capito un tubo. Siete proprio i gerarchi del PC bulgaro di fine 1989, convinti che il sistema andasse bene, con qualche ritocchino al massimo. N. è stato DAVVERO un profeta e ha squarciato molti veli della vomitevole ipocrisia catto-borghese, se fosse stato preso sul serio molto della merda successiva sarebbe stata impossibile.

            ciao

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            @ Z
            Non sapevo che La Genealogia della Morale lo avesse scritto il mio prof. di Liceo. E dire che era quasi riuscito a non farsi attribuire tutte quelle corbellerie 😀

          • Thyrrenus scrive:

            Con tutto il rispetto per Colli e Montinari ma ‘ueber’ ha anche il significato di ‘oltre’. E dopo aver leggiucchiato il Nicce direi che dal latino si potrebbe prendere la particella ‘ultra’, lo so che ‘ultrauomo’ suona malissimo, per contingenti ragioni ‘calcistiche’, ma forse sarebbe la traduzione migliore. Per ragioni ‘estetiche’ e per ragioni di ‘tradizione’ io sto comunque bene anche con ‘superuomo’.

          • Thyrrenus scrive:

            Dazu: in realtà credo di preferire Colli a Nicce …

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Che differenza ci sarebbe tra superuomo e oltreuomo? In ogni caso parliamo di roba che Anselmo D’Aosta (perché, come è noto, con settecento anni d’anticipo ci si prende spesso) definirebbe diabolica.

  64. mirkhond scrive:

    “ma la mafia non nasceva sotto i sabaudi?”

    Che infatti non sono meridionali.
    Sì, si sviluppa sotto i Savoia, ma ha una lunga genesi nella cultura feudale siciliana.
    Che è di origine normanna.

    • izzaldin scrive:

      parlando di “cosa nostra” le origini vengono fatte risalire,a seconda di chi parla,tra normanni arabi o spagnoli o addirittura americana se si parla delle più recenti evoluzioni.
      ma la “mafia” secondo me è un fenomeno umano troppo antico e diffuso per essere limitato alla trinacria

  65. mirkhond scrive:

    “In generale, le condizioni oggettive sono superabili con relativa facilità.”

    Se ti piace una donna, ma lei non ti corrosponde, non vedo proprio la “relativa facilità” nel superare tale condizione oggettiva….

  66. MOI scrive:

    Quando lo Stato BEN che vada è assente, se non addirittura ostile … è ovvio che la mafia (o altre forme di criminalità organizzata) prosperi nella connivenza.

    • MOI scrive:

      Però prenderne atto rimette(rebbe !) troppo in discussione l’ Unità d’Italia … che NON sarebbe più politicamente sostenibile.

      Mica occorre essere NeoBorbonici per capirlo.

  67. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    Credo che a ragionare per redditi e proprietà non se ne esca … l’unica sarebbe forse individuare dei “bisogni minimi universali e inalienabili”.

    Certo: si spazia dal pane alle escort, nella realtà … 😉

    • gotcha scrive:

      se fai questa battuta a bedonia ti risponderebbero: ma che escort, io sono un golfista!

      su huffington post, dove mi hai costretto ad andare, ho letto di un pastore americano che invoca la galera per le donne che nominano god all mighty mentre fanno sesso.
      secondo me non si eccitava più e aveva bisogno di una “spintarella”..
      in effetti, a pensarci bene, tutto questo sesso a buon mercato sta veramente togliendo mordente a se stesso.
      quindi, come beni inalienabili, bisogna proibire assolutamente le escort, pena la galera, e le tenebre eterne, in caldo e in gelo..

  68. MOI scrive:

    Sì, va be’: ma è inutile che ci mettiamo a teorizzare Socialdemocrazie di stampo Scandinavo … se prima NON debelliamo il Familismo Amorale e altre presunte furbastrerie da Levantini !

    • gotcha scrive:

      beh, allora facciamo molto prima ad abbattere il capitalismo!

      • gotcha scrive:

        in verità ti dico: nei miei viaggi in francia, austria e germania, dopo un paio di giorni sentivo l’orribile nostalgia per le fregature, i salti avanti nelle code, gli scorni di chi crede, che la realtà sia quello che si vede. amo il mio paese.

        • izzaldin scrive:

          e diciamolo finalmente!
          come dice daouda, non siamo scemi e conosciamo il compromesso.
          tanti problemi irrisolti ma un cuore grande così!

          • Z. scrive:

            E poi ‘o sole, ‘o mare, ‘a ggente, ‘a pizza, le belle ragazze, la pasta quella buona, il sugo che come lo fa mammà lo sa fare solo mammà, il cuggino che ci dà una mano per quel posto in Comune… ma chi sta meglio di noi 😀

          • mirkhond scrive:

            Tu che c’entri?

          • Z. scrive:

            In che senso io che c’entro?

          • mirkhond scrive:

            Che c’entri con la pizza, il sugo, le raccomandazioni tipiche dell’Italietta alle vongole?
            Rigorosamente a SUD di Senigallia!

          • PinoMamet scrive:

            Mi’,

            1-Z., come spero avrai notato, prendeva garbatamente in giro i luoghi comuni sull’Italia;
            che siano originati da cose più tipiche del Sud, può essere anche vero, ma che ci vogliamo fare?

            2-ti stupirà sapere che la pasta al sugo esiste anche qua (non conosco nessuno che pasteggi a polenta, come già ti dissi mille volte 😉 peraltro gli spaghetti erano già così comuni che in un numero Ottocentesco del quotidiano locale, prima dell’unità d’Italia, viene riportata una protesta dei detenuti perché gli venivano serviti spaghetti di qualità scadente…), come esistono le pizzerie 😉 e c’è persino gente che fa la pizza in casa…
            e purtroppo esistono anche le raccomandazioni 😉

            PS
            Mamma mia, ma stai fissato co’ ‘sta Senigallia!

            Ti assicuro che come confine è del tutto inesistente, non se lo fila nessuno come confina, ci passeranno delle isoglosse forse, ma sono invisibili e non elettrificate 😉

          • mirkhond scrive:

            Io però lo avevo chiesto a Zanardo….

          • Z. scrive:

            Esistono anche mare, vongole e belle ragazze. Ma soprattutto, ottime cozze.

    • Z. scrive:

      Per essere una socialdemocrazia di stampo scandinavo ci manca, prima ancora che la socialdemocrazia, la Scandinavia.

      Nel senso del rapporto tra abitanti e superficie, innanzi tutto.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        La Danimarca ha una densità di popolazione superiore a quella francese.

        • Z. scrive:

          E poco più della metà rispetto a quella italiana.

          La Svezia, invece, ha una densità che è poco più di un decimo di quella italiana; quella norvegese è circa tre quarti di quella danese.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Allora devi farmi capire quale sarebbe il limite massimo di densità di popolazione per la socialdemocrazia scandinava. Abbiamo capito che la Francia potrebbe essere più nordicamente socialdemocratica della Danimarca, perché ha una densità più bassa.
            La Spagna che ne ha una che è quasi la metà di quella danese suppongo che sarà la nuova Svezia, invece.
            Al contrario, i Paesi Bassi e la Germania, popolati più densamente dell’Italia, saranno più lontani del Bel Paese dal modello danese.
            Il top, invece, è notoriamente la Mongolia.

          • Z. scrive:

            Noto che stasera sei in vena di polemica gratuita. Che succede? sei agitato? Vai tranquillo, non te lo faranno fare l’esame senza codici annotati. Fidati di me 🙂

            In effetti, però, credo che la densità di popolazione in Italia renderebbe difficile l’implementazione di un welfare scandinavo, anche se i problemi di cui parla Moi non ci fossero (e ci sono).

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il fatto è che se mi tocca leggere i soliti mantra non argomentati io esigo 😉 una spiegazione.

            1) Il libero mercato fa aumentare la popolazione (suppongo che la gente si accoppi di più che sotto altri sistemi, che siano feudali o socialisti)
            2) Il libero mercato aumenta le rese (un campo incolto di proprietà di un privato produce più grano di un campo incolto collettivo, no?)
            3) Il libero mercato aumenta l’aspettativa di vita (!)
            E altre mirabolanti promesse taumaturgiche.

            Il libero mercato è un sistema più competitivo? Certamente sì.
            Questo lo rende moralmente buono? Può essere: anche il rapinatore è più competitivo della vittima, però.
            Il libero mercato con una tecnologia del paleolitico sfamerebbe 7 mld di persone? Ne dubito. Poi se ne siete convinti…

          • Z. scrive:

            Sì ma non prendertela con me, mica le ho scritte io ‘ste cose del paleolitico 😀

            Posso dire che sì, secondo è più facile che qualcuno sia più attento all’igiene del proprio bagno che di un bagno pubblico. E sì, se io devo vivere del mio lavoro forse lavorerò un po’ di più; se siamo diecimila e dobbiamo suddividerci tutti il lavoro di diecimila persone e vivere del risultato comune, forse me la prenderò un po’ più comoda.

            Insomma, per certe cose il collettivismo funziona piuttosto male.

            Per altre cose è bene che le decisione siano centralizzate, autoritative e non negoziate, e siamo d’accordo.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sempre che io non decida che guadagno di più ad usare il mais per fare biocarburanti, piuttosto che per sfamare qualcuno…

          • Z. scrive:

            Oppure che alcune malattie sono rare, sicché l’investimento non rende e tanto vale lasciar morire i malati.

            Proprio per questo ci sono decisioni e ambiti che vanno sottratti al libero mercato.

            Ma senza andare nel drammatico, basta l’esempio dei fuochi artificiali.

  69. Mauricius Tarvisii scrive:

    “SIAMO 7 MILIARDI e passa
    mai nella storia dell’umanità ci sono stati così pochi poveri e hanno avuto così tanti beni”

    L’idea che la ragione sia nello sviluppo tecnologico e non nell’economia di mercato ovviamente non li sfiora di striscio.
    Faccio anche notare che il vero libero mercato è incompatibile con lo sviluppo tecnologico. In caso contrario, non ci sarebbe bisogno dei brevetti (strumento giuridico che crea un monopolio legale temporaneo) per convincere un’impresa ad investire in innovazione e il grosso della ricerca di base non avverrebbe in quei biekiSSimi enti pubblici noti come università.
    Ritenta, Francesco, sarai più fortunato 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Aggiungiamo anche che importanti passi in avanti per l’essere 7 miliardi, tipo le vaccinazioni di massa, sono stati fatti con bieko dirigismo statalista (vaccinazioni obbligatorie) e persino che vaccini mai commercializzati per volontà dei loro scopritori (vedi entrambi gli antipolio, che né Salk né Sabin vollero brevettare) e i gioiosi propagandisti del laissez-faire capiranno che forse nel mantra che si ripetono acriticamente qualcosa non torna… e che dunque occorre ripeterlo più volte e ancora più acriticamente 😉

      • gotcha scrive:

        i gioiosi propagandisti del laissez-faire capiranno che forse nel mantra che si ripetono acriticamente qualcosa non torna

        ehi, non sfottere la gente che “solving problem”!

      • Z. scrive:

        Non disperare, chissà che con l’antivaccinismo – questo si in ossequio ai principi del laissez-faire più sfrenato – si sfoltisca un po’ la popolazione 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Il problema è che l’immunodepresso paga lo scotto, come lo pagano quelli che non sono stati immunizzati dal vaccino e come lo paghiamo tutti quanti noi, che non possiamo sperare di vedere un giorno eradicate molte malattie.
          Chi non si vaccina, oltre ad essere autolesionista, crea i problemi di un free rider.

          • Z. scrive:

            Tutto vero. Però i manuali di economia politica considerano il problema dei free rider verso l’inizio. E’ che gli ultraliberisti di solito non li hanno letti con attenzione 🙂

    • Z. scrive:

      Beh, io un qualche ruolo all’economia di mercato – temperata, naturalmente, da istitituti come quelli che citi – sarei piuttosto propenso a riconoscerlo.

      Se non altro i modelli economici che escludevano in tutto o in larga parte il ricorso al mercato, almeno di recente, non hanno sempre goduto di grande fortuna.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        non hanno sempre goduto di grande fortuna

        Esattamente questo che cosa c’entra con il fatto che siamo 7 miliardi? Direi, anzi, che la crescita demografica ha interessato principalmente i paesi poveri, quindi questa correlazione tra il successo economico dovuto all’economia di mercato e i 7 mld di abitanti del globo non riesco proprio a vedercela.

        • Z. scrive:

          Oddio, non ho seguito la discussione dal principio, è vero. Ma mi pareva che si stesse parlando del fatto che (cito) “mai nella storia dell’umanità ci sono stati così pochi poveri e hanno avuto così tanti beni“, non tanto del fatto che mai come oggi ci siano stati tanti abitanti.

          Vero è anche che (almeno secondo Macry) l’aumento demografico nei paesi del Terzo mondo è dovuto anche al fatto che vivono più a lungo grazie a investimenti nella sanità da parte dei paesi più ricchi, ma questo è un altro discorso.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Investimenti nella sanità vuol dire:
            1) un biekiSSimo Stato che regala soldi sottraendoli al mercato
            2) farmaci

          • Z. scrive:

            Vuol dire anche che i soldini per quegli investimenti ci sono, e che il tuo popolo non risente troppo del fatto che li destini all’Africa, e probabilmente non stiamo parlando della Corea del Nord.

            Comunque, se davvero i poveri oggi sono meno di ieri e hanno più beni di quelli che avevano ieri, ripeto, mi pare un po’ curioso sostenere che non c’entri niente il sistema economico prevalente.

            Che è un sistema economico di mercato, e che è certamente diverso da quello che gli ultraliberisti vagheggiano.

            Cioè, non capisco proprio ‘sta polemica…

          • Thyrrenus scrive:

            Il problema è che i poveri e peggio sono in percentuale ed in numero assoluto più numerosi che mai a quel che sapevo. C’è una differenza tra popolazioni che la sfangano in economie di sussistenza che non sono per forza miserabili e le popolazioni odierne, urbanizzate anche nel terzo mondo, che vivono in condizioni mirerrime.
            La questione della produzione: qui in Germania i crucchi, che di solito sono molto bravi a far di conto, han calcolato che almeno il 40% dei prodotti alimentari che entrano nella catena economica-distributiva moderna vengono sprecati e distrutti, per ragioni economiche legate a vari fattori o eliminati perché invenduti.
            Dico il sistema MODERNISSIMO ci fa sprecare il 40% di quel che viene prodotto! Ma che scherziamo?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Se produco da mangiare per 7 mld di persone dubito sia merito di Adam Smith. Ma sì, alla fine viviamo nei sogni degli economisti pieni di trasferimenti di ricchezza, gente che mangia euro e crescita infinita 😀

          • Z. scrive:

            Non ho capito se la tua è una critica rivolta a soggetti pittoreschi come certi megaliberisti di casa nostra (che non mi sembra abbiano capito granché di Smith e dei principi stessi del liberismo) o davvero sostieni che qualsiasi sistema politico-economico sia in grado di produrre la stessa quantità di cibo, di ricchezza e di benessere.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sostengo molto semplicemente che le nostre condizioni di vita devono quasi tutto al progresso scientifico-tecnologico e che ci vuole molta cecità ideologica per dire che la loro principale causa sia il libero mercato.

          • Francesco scrive:

            Scusa MT secondo te realizzare e applicare sistematicamente progressi tecnologici non ha come principale condizione il sistema economico e giuridico?

            Non ho mai sentito nessuno mettere in dubbio una cosa così evidente.

            Ciao

          • Thyrrenus scrive:

            Francesco, ti stupirà ma codeste tue sicurezze non sono prese da tutti come tanto sicure.

      • gotcha scrive:

        il guaio non sta nell’economia di mercato eccetera, quanto che i gioiosi propagandisti del laissez-faire sono dei coglioni!

        • Z. scrive:

          Oddio, pure quelli che ancora cercano di convincerti del famoso, imminente crollo del capitalismo non è che siano delle aquile reali.

          Diciamo che è una contesa di buon livello, ecco 😀

          • gotcha scrive:

            si ma io mica insegno economia a chicago! : )

          • gotcha scrive:

            ma se vogliam esser seri, il vero capitalismo, con la concorrenza, il libero mercato, l’antitrust e keynes come antibiotico, a dirla tutta, non è mai esistito. quello che è esistito sono due o tre pazzoidi americani senza scrupoli, assolutamente incapaci in politica, che hanno fatto ciò che quasi nessuno ha il coraggio di fare: essere veramente cattivi.

          • Z. scrive:

            Perché, Oscar Giannino sì? 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Tutti possono insegnare economia a Chicago: è sufficiente scriverlo nel curriculum 😆

          • Francesco scrive:

            Strano, a me paiono abbastanza simili.

            Alla prima lettura non capisci nulla, quando ti abitui il apprezzi, dicono la verità ai laici.

  70. MOI scrive:

    @ Z

    mica basta rapportare superficie d’un Paese e popolazione : devi vedere le risorse naturali e NON, la concentrazione e dimensione di centri abitati … la percentuale di “furbi” 😉 ecc …

    • Z. scrive:

      Certo, non basta. Sono d’accordo che la percentuale di “furbi” sia importante. Purtroppo la densità, diciamo, non aiuta a smaltire il problema 🙂

  71. MOI scrive:

    @ TUTTI

    Poi “Noi” abbiamo anche gente che proprio è antropologicamente (!) incapace di distinguere l’ assistenza come condizione di bisogno … dall’ Assistenzialismo come condizione di esistenza.

    ———

    AD ESEMPIO

    specie @ HABS

    In Austria, Germania, Spagna … come saprai, si parla o si parlava (crisi permettendo, sai com’è …) dello Stato che fornisse prostitute gratis ai disabili (che non avrebbero alternativa per “farlo” … ma NON è questo il punto).

    Il punto è che in Italia (anche abolendo o modificando la Legge Merlin … tutt’altro che realistico, cmq …) ci ritroveremmo con una pletora di Canaglie FanKazziste Professioniste (Amici & Amici-di-Amici di Vecchi Democristianazzi della Marocconia in primis !) che sguazzerebbero : “Evvai, avete sentito ? Noi che c’abbiamo il Diritto Acquisito, mò … pure le mignotte gratis !!! … Alla facciazza di quel branco di poveri culi che hanno tanto studiato, tanto speso in master che non servono a un cazzo … per poi fare i Precari/Disoccupati o gli Esodati a vita ! E pure se trovano l’impiego a tempo indeterminato è malpagato al punto che non avranno mai totale indipendenza economica dalla famiglia ! Mentre noi con il nostro Familismo Amorale DemocristianoMafioso, noi sì che siamo furbi !”

    @ TUTTI

    Reddito di Cittadinanza ? Per poche centinaia di euro al mese in meno d’uno stipeNdio minimo … si creerebbe _ in Italia ! _un esercito di milioni di Poveri Professionisti (che magari farebbero tanti lavori in nero), magari diventerebbe Status Symbol d’ Essere Furbi.

    • izzaldin scrive:

      sono d’accordo, io sarei il primo a volere soldi per non lavorare. ho amici (forse davvero troppi! 🙂 ) emigrati in paesi col welfare che dopo sei mesi di lavoro sono tornati continuando a ricevere botte di 880 euro al mese da francia/uk/germani/belgio etc.
      una volta al mese tornavano lì, firmavano e poi tornavavno in sicilia a godersi il welfare.
      grandioso! 🙂

      • gotcha scrive:

        Chi bisogna contattare??

        • izzaldin scrive:

          ma smettila che parli di Nato e vai a cena con Rasmussen.
          stiamo parlando di piccola borghesia o semiproletari che lavorano sei mesi come schiavi nelle cucine e poi si godono il meritato welfare europeo.

          • izzaldin scrive:

            @gotcha
            mi sono scordato il 🙂

            @thyrrenus
            ieri o l’altro ieri hai citato tale Dugin, che non avevo mai sentito nominare. Evidentemente Evola non è l’unico “pensatore” italiano che gli piace…

            http://www.iltempo.it/politica/2015/06/23/l-ideologo-di-putin-lancia-la-lega-ultima-speranza-per-l-italia-1.1429396

          • daouda scrive:

            Dughin…

            Singolare sta cosa su Salvini. Dughin è il motivo per cui i russi sono solo degli pseudo tradizionalisti mentre in realtà sono peggio degli U.s.a.

          • gotcha scrive:

            in poche parole, salvini è l’ultima speranza che abbiamo per non prenderla nel culo, e non solo in metafora.

          • gotcha scrive:

            tutto questo “uscire allo scoperto” rischia di privare molti “veri uomini” del gusto per la trasgressione. lo stesso potrebbe valere per il tradimento: se tradire è come non tradire, che brivido c’è?
            l’eccitazione sessuale non sussiste senza almeno un poco di “ignoto”..

          • gotcha scrive:

            @ pino

            mi riferivo al fatto che anche dughin (o dugin) abbia evocato il “coming out” generale come la fonte di tutti i mali. l’unica spiegazione che mi do è che la parola “gay” tocchi il cuore nel profondo di molti uomini veri, come dugin appunto.

            ps avevo paura di esser già venuto meno agli accordi.. : )

          • PinoMamet scrive:

            Che c’entro io?

          • gotcha scrive:

            Avresti potuto leggere il mio commento scarno di riferimenti e ti ho voluto anticipare.

          • daouda scrive:

            guarda che non c’è più alta trasgressione nel engare sè stessi e seugire la legge di Dio che come tale è impossibile da realizzare senza di Lui talché quando la si compie e conosce e segue non si può che meravigliarsi e godere nel modo più ampio ed eretto visto che si diviene quel che non si è per natura in nome della sua Grazia.

            Inoltre oggi seguire Dio è la cosa più trasgressiva che si possa fare, non c’è alcun vero piacere nel soddisfare sè stessi, nel corpo nell’anima o nella mente, chi vive lo sà ed infatti lo sai.

          • Thyrrenus scrive:

            Izzaldin, i ‘pensatori’ russi ed americani che sembrano andare per la maggiore fanno davvero dubitare dello sviluppo umano nelle due (quasi) ex superpotenze. D’altra parte provo una notevole curiosità etnologica…

  72. MOI scrive:

    Gissi (CH … nel senso di Chieti !) e Nusco (AV), sono centri abitati a quantità e densità di popolazione superiore rispetto ?

    Be’, non credo proprio ma … ci sono nati individui come Ciriaco De Mita e Remo Gaspari e colà sono “venuti su” nell’ Humus adatto a loro, impensabile appunto a Stoccolma e a Copenaghen !

    Intelligenti Pauca …

  73. mirkhond scrive:

    Moi, i forchettoni sono inesistenti tra gli indigeni a nord di Senigallia?

    • MOI scrive:

      Ask Mr Zee … 😉

      • mirkhond scrive:

        Zanardo è un forchettone?

        • MOI scrive:

          Ha senz’altro maggiore cognizione di causa circa l’ intricatissimo nesso Colore Politico / Origine Etnica _ PCI / DC ; Democristianizzazione / Meridionalizzazione di Maniera

          • MOI scrive:

            Esiste un concetto paradossale come “Sana Lobby”, di conio se non erro D’Alemiano.

          • MOI scrive:

            In pratica, poiché NON c’era un Suffragio Universale “Ponderato” che facesse valere i voti “ammanicati” della DC meno (!) dei voti “idealisti” del PCI … i Democristiani vincevano fin troppo facilmente mediante Familismo Amorale, specie in Meridione. Ove _ come ognun sa, o dovrebbe sapere … _ l’ Armatore DC Achille Lauro, addirittura, regalava a tutti una scarpa dx prima delle elezioni per poi consegnare a tutti anche la scarpa sx a vittoria avvenuta !

            “Che Fare ?” [cit.]

            Ebbene : un Familismo Amorale all’ insegna però di una Superiorità Morale del PCI sulla DC !

          • MOI scrive:

            Ma ripeto : Zeta te lo può spiegare molto meglio … salvo Direttive Superiori di Partito che glielo abbiano espressamente vietato, naturalmente.

          • mirkhond scrive:

            Insomma anche in Romagna c’era il voto di scambio?

          • MOI scrive:

            Be’, robe tipo “far vincere l’ appalto alla Cooperativa per Creare Lavoro” Vs “Papà Remo, Papa Rééé … nu posht’e alle posh’te per lu criatur’e … Papa Réééé, site nu sand’e !”

            [chiedo scusa per eventuali errori di trascrizione Abruzzesofona]

          • mirkhond scrive:

            Quindi anche a nord di Senigallia, si facevano truffe e voti di scambio.
            E Zanardo?
            Ne è stato in qualche modo coinvolto (magari solo come legale di qualche politico o imprenditore tra Ferrara e Senigallia e tra Panaro e Adriatico?)?

          • MOI scrive:

            “Sana Lobby” … sopra il Vallo SS si chiama “Sana Lobby”, ed esprime una Superiorità Morale nei limiti dell’ Italianitudine ! 😉

  74. mirkhond scrive:

    Per Daouda cos’ è il Tradizionalismo?
    E soprattutto come si puo’ distinguere quello “vero”?

    • daouda scrive:

      Il tradizionalismo è basarsi su liturgia, scritture , canoni, insegnamento dei padri, usanze consolidate e precettistica.
      E’ usare le quattro letture per ognuno di questo ambito nello Spirito senza tradire, sapendo usare acrivia ed economia.
      In definitiva la Chiesa come si conserva in poche parti sane.

      Dughin è un falso tradizionalista, uno gnostico materialisticheggiante, un invertito.

  75. mirkhond scrive:

    E Daouda è un vero tradizionalista?

    • daouda scrive:

      Nella misura in cui sono come Cristo sì, ergo mortacci vostri, me pare n po’ de no.
      Ma la Chiesa come deposito deve esserlo.

  76. MOI scrive:

    da Wikpiedia

    Il familismo amorale (dall’inglese amoral familism) è un concetto sociologico introdotto da Edward C. Banfield nel suo libro The Moral Basis of a Backward Society del 1958 (trad. it.: Le basi morali di una società arretrata, 1976), scritto in collaborazione con la moglie Laura Fasano. Le tesi di Banfield sono state e sono oggetto di controversia e hanno stimolato un notevole dibattito sulla natura del familismo e sul ruolo della cultura nello sviluppo o nell’arretramento sociale ed economico.

    […]

    I Quattordici Punti del Familismo Amorale [ndr]

    1)

    nessuno perseguirà l’interesse comune, salvo quando ne trarrà un vantaggio proprio;

    2)

    chiunque, persona o istituzione, affermerà di agire nell’interesse pubblico sarà ritenuto un truffatore;

    3)

    solo i pubblici ufficiali si occuperanno degli affari pubblici, perché pagati per farlo, i cittadini non se ne occuperanno e se lo facessero verrebbero mal visti;

    4)

    i pubblici ufficiali saranno poco controllati, perché farlo è affare di altri pubblici ufficiali soltanto;

    5)

    i pubblici ufficiali non si identificheranno con gli scopi dell’organizzazione che servono, e i professionisti mostreranno una carenza di vocazione o senso della missione; entrambi useranno le proprie posizioni e le loro particolari competenze come strumenti da usare contro il prossimo per perseguire il proprio vantaggio personale;

    6)

    il pubblico ufficiale tenderà a farsi corrompere, e se anche non lo farà sarà comunque ritenuto corrotto;

    7)

    non ci sarà alcun collegamento tra i principi astratti, politici o ideologici, e il concreto comportamento quotidiano;

    8)

    la legge sarà trasgredita ogni qual volta sembrerà possibile evitarne le conseguenze;

    9)

    il debole vedrà con favore un regime autoritario che mantenga l’ordine con mano ferma;

    10)

    sarà difficile creare e mantenere una qualsiasi organizzazione, perché ciò richiede una certa dose di disinteresse personale e identificazione e lealtà verso l’interesse dell’organizzazione;

    11)

    non vi saranno né leader né seguaci, poiché nessuno sarà interessato a sostenere l’impresa, tranne se motivato da interesse personale;

    12)

    il voto verrà usato per assicurarsi vantaggi materiali di breve termine, più precisamente per ripagare vantaggi già ottenuti, non quelli semplicemente promessi;

    13)

    oppure il voto verrà usato per punire coloro da cui ci si sente danneggiati nei propri interessi, anche se quelli hanno agito per favorire l’interesse pubblico;

    14)

    gli iscritti ai partiti tenderanno a rivendersi a partiti più favoriti, determinando l’instabilità della forze politiche.

    […]

    • gotcha scrive:

      moi, se ti presenti alle elezioni con questo programma in 14 punti, è vittoria.. a meno che non ti considerino un truffatore..

      • gotcha scrive:

        lungi dal sapere se l’arretratezza causa il familismo o viceversa, o entrambe le cose (come mi sembra più probabile, nel senso che una soggiace alla riproduzione dell’altra), ti posso assicurare che a bedonia funziona così. il termine “villaggio globale” significa che il familismo amorale si è esteso, almeno, all’intero occidente.

        • Francesco scrive:

          Stai insinuando che fuori dall’Occidente sono diversi? Razzista!

          • gotcha scrive:

            No, ma siamo noi che abbiamo coniato il termine “villaggio globale”. Le caratteristiche sono piu’ quelle del “villaggio” che quelle del “globale”. Per quanto mi riguarda, l’arretratezza dei villaggi tipo chiaromonte, che e’ quello preso in esame da banfield, sono imputabili alla chiusura verso le diversita’. Lungi dall’essere considerata un handicap, e’ ostentata con orgoglio (perche’ a livello piu’ o meno conscio la gente SA CHE E’ UN HANDICAP). Il problema non riguarda l’occidente in se, ma per se, perche’ noi non esportiamo cultura, ma merci, e di conseguenza siamo predisposti “naturalmente” ad una visione protezionistica. A costo di sparare una fesseria, e’ inevitabile che questa mentalita’ (di cui gli USA sono l’epitome) sia liberalista quando deve espandersi e protezionista fino alla violenza quando deve frenare la concorrenza “non allineata”.
            Riguardo all’esportare merci e non cultura, non e’ uno slogan superficiale che mi e’ venuto in mente: il contatto tra culture diverse e’ uno sforzo di una societa’ in tutti i suoi individui, a cui e’ richiesta una predispozione all’apertura che deve essere uno dei fondamenti di quella societa’, esattamente come la diffidenza e l’autosufficienza-ad-ogni-costo e’ la base del familismo amorale (e su questo non ho dubbi, perche’ l’ho vissuto, e lo sto vivendo, in prima persona).
            Con il familismo amorale si spiega anche il comportamento politicamente corretto: non si tratta di coscienza anti-razzista, quanto piuttosto di attenzione a non esporsi. Nel familismo amorale qualsiasi manifestazione forte del pensiero puo’ compromettere l’immagine e l’interesse del “gruppo” agli sguardi esterni.

    • roberto scrive:

      moi,
      l’hai scritta tu quella pagina di wiki?

      • MOI scrive:

        NO ! Se vedi la pagina, è una sintesi di Banfield stesso ! Se “va giù pari” a quel modo, è solo perché il Politically Correct non c’era ancora ! Le istituzioni degli Stati Uniti dovettero studiare così dettagliatamente il modus vivendi della “plebe” in Sicilia perché, altrimenti, NON sarebbero riusciti a organizzarvi lo Sbarco degli Alleati ….

        O almeno io la so così.

  77. MOI scrive:

    Come dicono certi Buzzurri Statunitensi che si esprimono medianti “memes” con immagini becere :

    Fuck Liberals ! Stereotypes do exist for a fuckin’ bloody reason !

  78. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    https://www.youtube.com/watch?v=dT_EESSd6jY

    Morena Martini : Joe Formaggio = Maschile : Femminile ?

    • gotcha scrive:

      mmm, se l’equazione fosse più elastica avremmo:

      hannah harendt : joe formaggio

      ma anche

      djana pavlovic : james joyce

      non mi viene in mente un nome forte della nostra epoca, a parte, chiaramente joey “joe” formaggio.

      • gotcha scrive:

        ma “la gabbia” che programma è? perché stanno tutti in piedi con un microfono rockabilly? ma gianluigi paragone ha un fratello che si chiama gianluigi paragone, ma molto più cool?

    • Z. scrive:

      Moi, a meno che Morena Martini non sia un uomo e Joe Formaggio una donna confesso di non aver capito la tua proporzione!

  79. MOI scrive:

    pardon : Femminile / Maschile … a forza di gender culture dappertutto, va a finire che li confondi 😉 !

    PS

    Dijana Pavlovic vs Joe Formaggio – Fast & Furious

    https://www.youtube.com/watch?v=NQx8nlI0kcY

  80. mirkhond scrive:

    “Ecco, non è possibile avere lo Stato sociale di Copenaghen e il paesaggio appenninico contemporaneamente?”

    Tornare ai Longobardi del Ducato poi Principato di Benevento? 😉
    Il primo duca, Zottone (571 c.- 591 d.C.), prese il titolo di duca dei Longobardi e dei Sanniti….

    • Francesco scrive:

      Però mi pare fosse deboluccio a stato sociale. Quello è stato reso possibile solo dallo Stato moderno e dalla rivoluzione industriale, in qualche modo connessa al capitalismo.

      • mirkhond scrive:

        Il capitalismo però può fare del bene, solo accompagnato da correttivi socialisti.
        Altrimenti si hanno i disastri del thatcherismo-reaganismo.

        • Z. scrive:

          Gli ultraliberisti non lo ammetteranno mai, ma in quasi tutti i Paesi occidentali esistono correttivi di natura sostanzialmente socialista. Che si tratti di progressività dell’imposta, di redditi minimi, di sussidi di disoccupazione e così via.

  81. Francesco scrive:

    Premesso che sono fuori, di testa e dal blog, per serissimi motivi di salute in famiglia, vorrei veramente invitare chi ha voglia di dare giudizi o sparare sentenza in materia economica a capirci qualcosa prima.

    Giuro che è utile.

    Il livello delle fesserie economiche in questo post sta diventando imbarazzante, tra poco saranno i grillino a riderci dietro.

  82. daouda scrive:

    Questa è la mia e-mail.

    daouda86@libero.it

    Che poi speero di cancellare, libero fa na cifra de problemi. E’ che sto a ri-traslocà e internet nun lo metto. E’ piacevole scrive qua per quanto Miguel è un manigoldo ( e non posso dire diversamente, sò anni che lo inzurto ) gentiloide.

    Tra tutti se me scrivesse Peucezio sarebbe fenomenale che è l’unico che ho costantemente osteggiato inzieme a Ritvan er falso albanese.

    Tutti gli altri me stanno simpatici ed ho affetto, davvero, lo pseudo Tyrreno è forse l’unico che me sta a pelle antipatico per via del nome.

    • daouda scrive:

      Il se era tanto pé ddì era. Chi se lo incula quer pagano idolatra degli indoeuropei di merda

    • Thyrrenus scrive:

      AHAHA ma nun te se accorto che non so r Tyrrhenus tuo ma uno balordo che però pe’ rispetto (inconscio) all’antenato suo s’è sbagliato e ha posizionato l’acca dove non ce stava?
      Comunque Dauda non me lo puoi fà, un nemico buono e bravo non lo si lascia mai da solo! E come campo io con sti iperrazionalisti de qua? Me tocca pur’a me de sloggià.

    • Ritvan scrive:

      —…Ritvan er falso albanese. daouda—
      Nelle mie scorribande internettiane ho costatato – fra l’altro – una cosa: i razzisti si rifiutavano di riconoscermi come albanese (il mio ipertrofico ego:-) suggeriva che un razzista italiota non poteva riconoscere ad un “selvaggio” albanese qualita` dialettiche, linguistiche ed intellettuali in genere come le mie, altrimenti tutto il suo amato impianto razzistoide andava a farsi fottere) . Uno diceva addirittura che ero un croato che si spacciava per albanese. Alla mia domanda “Scusi esimio, ammesso e non concesso di esser io croato, sarebbe cosi gentile da spiegarmi quale vantaggio avrei nelle discussioni spacciandomi per albanese?”. Silenzio totale come risposta.
      P.S. Daouda, perche` non te ne vai gentilmente a cagare, cosi restituisci a Madre Terra il meglio di te? Grazie!

      • Z. scrive:

        O forse uno di loro ti ha visto per strada e ha notato che non hai la coda 😉

        ciao Ritvan, bentornato!

      • daouda scrive:

        No no no vecchia sagoma. Tu non sei albanese solo perché sei un traditore dell’alabanesità.
        Che l’albanesi siano gente seria io non metto in dubbio, anzi, è un popolo che stimo. Te invece fai un po’ schifo ergo non puoi essere albanese.

        • daouda scrive:

          Senza entrare nel discorso islém , perché è chiaro che un albanese musulmano è inferiore sia a quello ebraico sia a quello paganisticheggiante e tutti a quelli cristiani.

          Tiè, frogio! Inizia a scrive!

          • Ritvan scrive:

            —-No no no vecchia sagoma. Tu non sei albanese solo perché sei un traditore dell’alabanesità. daouda—-
            Miiiiii, che sarebbe quest’alabanesita` e come avrei fatto a tradirla?!

            —-Che l’albanesi siano gente seria io non metto in dubbio, anzi, è un popolo che stimo. —-
            Si, quando quel “popolo” ti ristruttura bene il bagno e tace.

            —Te invece fai un po’ schifo ergo non puoi essere albanese.—
            Gia, io non solo non ti piastrello il bagno ma oso – ovvove et abominio – criticare le fregnacce che posti ogni tanto qui.

            —-Senza entrare nel discorso islém , perché è chiaro che un albanese musulmano è inferiore sia a quello ebraico sia a quello paganisticheggiante e tutti a quelli cristiani.—-
            “E` chiaro”?! A me mica tanto…vuoi spiegarti meglio, se ti riesce, ovviamente?

            —-Tiè, frogio! Inizia a scrive!—-
            Daouda, spero che il Demonio possa tramutarti ogni tanto in pene di “frogio”, cosi’ ogni tanto verresti infilato in un ambiente consono alla tua natura e ti sentiresti a casa tua….

      • roberto scrive:

        sarà anche razzismo ritvan
        ma è anche comprensibile un po’ di sorpresa di fronte ad uno straniero che scrive un italiano assolutamente perfetto come il tuo.
        ciao!

        • daouda scrive:

          beh allora o zò negRo!

        • Ritvan scrive:

          —-sarà anche razzismo ritvan ma è anche comprensibile un po’ di sorpresa di fronte ad uno straniero che scrive un italiano assolutamente perfetto come il tuo. ciao! roberto—
          Si, ma per questo darmi del “croato”?!:-)
          Ma porcaccia la miseriaccia zozza, non s’usa piu` accordare la buonafede al prossimo – fino a prova contraria – nemmeno per chiacchiere da blog che non arricchiscono nessuno?:-(

  83. mirkhond scrive:

    “Il problema non riguarda l’occidente in se, ma per se, perche’ noi non esportiamo cultura, ma merci, e di conseguenza siamo predisposti “naturalmente” ad una visione protezionistica. A costo di sparare una fesseria, e’ inevitabile che questa mentalita’ (di cui gli USA sono l’epitome) sia liberalista quando deve espandersi e protezionista fino alla violenza quando deve frenare la concorrenza “non allineata”.”

    Privatizzare i profitti, socializzare le perdite.

    • gotcha scrive:

      Sembra uno scherzo.. Non oso nemmeno pensare ai soldi che certe persone hanno bruciato. Mi’, a proposito di forchettoni a nord di senigallia, leggiti la voce crac parmalat su wikipedia e scoprirai che nell’aggiotaggio siamo veramente una sola bandiera, un solo cuore!

  84. mirkhond scrive:

    Se c’è un luogo a nord di Senigallia dove mi piacerebbe andare, è la provincia di Pesaro-Urbino, dove sono stato tanti anni fa, di passaggio, in gita scolastica.
    Sarebbe bello poter vedere Novilara (Pesaro), dove fu rinvenuta una stele antica in una lingua, oggetto di dispute tra studiosi.
    E poi Pesaro è la patria di Sandro Pellegrini, indimenticabile voce italiana di Jigen Daisuke! 🙂

  85. mirkhond scrive:

    Escluso ovviamente il troiaio turistico di Gabicce Mare.

    • gotcha scrive:

      mirkhond, oramai che posso dire di conoscerti un poco, posso andare sul sicuro e consigliarti tre luoghi della romagna-marche che si avvicinano profondamente alla tua sensibilità e alle tue aspirazioni:

      TAVULLIA: la patria del fenomeno. che spettacolo!

      ITALIA IN MINIATURA: presso l’autostrada venendo da bologna, uno dei parchi a tema più raffinati ed evocativi del mondo. l’antitesi dello squallore.

      COCORICO’: la discoteca della techno che spacca. lì è possibile parlare di tutto, tanto non sentono niente (nemmeno se c’è silenzio). ti raccomando i bagni, dove i generi si confondono!

      • mirkhond scrive:

        Il più lontano possibile dalle discoteche! 😉
        A me interessa la tranquillità.
        Tipo Fonte Avellana, il Monte Catria, Novilara, oppure Carpegna, San Leo, la Val Marecchia, ecc.

      • PinoMamet scrive:

        😀 😀

      • MOI scrive:

        cdn.tempi.it/wp-content/uploads/2014/03/manif-pour-tous-vignetta-307×214.jpg?80e139

          • roberto scrive:

            la vignetta potrebbe essere anche fatta così:

            -bimba che dice “moi j’aime mes papas” e la sentinella in piedi che dice “perversa contronatura!”

            – bimba che guarda la mamma con hijab e dice
            “moi j’aime ma maman” e il giornalista di lanuovaBQ o di quelsi che gli dice “fanatica integralista”

            e via dicendo

          • gotcha scrive:

            Il mondo interiore dei bambini e’ troppo complesso e affascinante per essere alla portata di “tempi”. Non mi risulta ad esempio che i bambini ragionino in termini di scontro di civilta’. A meno che non abbiano un genitore degenere che glielo insegni a 3 anni.
            Riguardo all’uso dei bambini a scopo ideologico, proporrei la lettura obbligata de “il cerchio di gesso del caucaso” di brecht.

          • Z. scrive:

            In lingua originale, naturalmente.

          • gotcha scrive:

            al limite in lingua circassa..

          • Thyrrenus scrive:

            Pensa te gotcha che non conoscevo quest’opera di Brecht e mi sono pensato il giochino che i bambini caucasici facevano ai loro coetanei yazidi. Quello di chiuderli dentro un cerchio fatto col gesso. La diceria era che i bambini yazidi non potevano rompere il cerchio… pensa te che cultura strana mi son fatto …

          • gotcha scrive:

            comunque non è stata scritta ex novo, ma si basa su una leggenda orientale. il tropo del cerchio di gesso è comune come il lupo che rimane bloccato nel “malpertugio”, roba che magari si sviluppa in diverse leggende indipendenti le une dalle altre.

          • Francesco scrive:

            roberto

            le sentinelle in piedi leggono in silenzio (tranne quella di FN che finge di saper leggere)

            e nessuno di NBQ ha accusato qualcuno di essere un fanatico integralista (massimo era un complimento)

            😀

            PS hai notato l’Imam al family day?

          • Roberto scrive:

            ” hai notato l’Imam al family day”

            Nô, non ci sono andato al family day
            😀

            Scherzi a parte, la mia antipatia per i familideisti è politically correct, mi stanno antipatici tutti senza distinzione di razza, religione, origine eccetera. Ergo l’imam non mi fa meno antipatia della sentinella in piedi

          • Z. scrive:

            Robbè,

            ti ricordi quando dissi che, seppure il dialogo tra religioni è una cosa molto bella, tuttavia a volte per noi miscredenti conviene se litigano tra loro?

            Ecco, ora hai una rappresentazione concreta del perché 🙂

          • Z. scrive:

            Comunque a me quella dei bambini yazidi intrappolati nel gesso ricorda molto il pentacolo tracciato col gesso dentro cui contenere i demoni.

            Forse perché gli yazidi, nella vecchia manualistica sull’Islam, venivano curiosamente appellati “adoratori del demonio” (non ricordo perché).

          • PinoMamet scrive:

            Questa cosa del cerchio che intrappolerebbe gli yazidi l’ho letta in due capisaldi della cultura popolare-che-aspira-a-essere-colta, cioè Corto Maltese e. mi pare, Gurdjeff.
            Il primo, come spacciatore di fuffa, ha l’attenuante di essere un bel fumetto, il secondo di essere un… russo? armeno? georgiano? un po’ greco? Vabbè, quello che è, poi comunque è interessante.

            Ma la domanda è: è vera?

          • Z. scrive:

            Uhm, no. Secondo me ce la fanno ad attraversare le righe di gesso!

          • roberto scrive:

            😀

  86. mirkhond scrive:

    A chi ti riferisci?

  87. MOI scrive:

    Citofonare Boldrini: non pervenuto …

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-nella-gara-di-corano-il-primo-premio-e-una-schiava-13031.htm

    Isis : Gara di Corano, primo premio … la schiava !

    • Z. scrive:

      E D’Alema, vogliamo parlarne? Ma poi di Battista: cos’ha da dire al riguardo Di Battista?

    • gotcha scrive:

      la comunità montana delle valli del taro e del ceno organizza una gara-evento di taglio del tronco con la motosega: lo scopo consiste nel tagliare la base del tronco con una pendenza che permetta di direzionare la pianta, che dovrebbe colpire un bersaglio. ad ogni taglialegna è arrivato un sms, o mail, o messaggio what’s up (o whatsapp o come diavolo si chiama), con scritto “SEI STATO INVITATO AD UN EVENTO).
      il premio consisterà nella spartizione del montepremi in denaro ai primi tre classificati. il quarto, il quinto e il sesto classificato riceveranno una “moglie dei paesi tuoi”, chiaramente eccitata dalla maestria con la motosega, e inconsapevole che anche le donne possono cercarsi un’occupazione. starà in casa a far la casalinga e a tirar su casalinghe e taglialegna.

    • gotcha scrive:

      dimenticavo: si tratta di una sintesi da un articola della ” بوصلة اليومية الجديدة”

  88. gotcha scrive:

    @ z.

    sulla possibilità di insegnare materie difficili in età precoce:
    melantone frequentava l’università di Heidelberg dodicenne.
    reuchlin a 15 anni studiava grammatica, retorica e filosofia.
    pico della mirandola a 23 anni preparò un congresso filosofico universale.
    ficino a 21 anni scrisse la summa philosophiae.
    poliziano a 17 anni iniziò la traduzione dell’iliade dal greco al latino.
    Giorgio merula studò presso francesco filelfo tra i 14 e i 16 anni.
    filelfo, a 19 anni, ricevette la cattedra di oratoria e filosofia morale a venezia.

    ora, o questi sono geni inarrivabili o noi stiamo regredendo alle scimmie..

    • gotcha scrive:

      e bada che io sono andato da una voce all’altra “linkando” su Wikipedia, chissà quanto si potrebbe allungare la lista!

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Il modello educativo europeo dalla seconda metà del Seicento in poi è tendenzialmente ostile alla precocità, a favore di uno sviluppo culturale più graduale e organico. E mi pare che abbia portato frutti.
        I precoci piacciono, invece, negli USA. I quali sono didatticamente indietro anni luce.

        • Z. scrive:

          Faccio comunque presente che il nostro progettone scritto sopra comprendeva una cultura classico-scientifica a tutto tondo, completa sin dalle elementari.

          I modelli citati da Gotcha, al confronto, sono esempi di apprendimento abbastanza tardivo 😀

          • gotcha scrive:

            ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha…..

          • gotcha scrive:

            in fondo mauricius ha ragione. resta il fatto che alla scuola di oggi manca qualcosa. lo si vede dai “frutti”. i ragazzi sembrano disinteressati. mi viene in mente di nuovo il “familismo amorale”.

          • gotcha scrive:

            in particolare la parte che riguarda “l’interesse”: ciò che non rientra nella sfera dell’interesse immediato e personale, viene lasciato da parte velocemente.

          • PinoMamet scrive:

            Secondo me è anche un po’ colpa del metodo interrogazioni-verifica scritta-pagella…

            ovvio, in qualche modo bisogna pur verificare che lo studente sappia.

            E in realtà i metodi dove non si verifica, perlomeno quello visto da me, mi sono sembrati ancora più fallimentari come risultati.
            Bisognerebbe aprire una parentesi su ciò che rimane delle materie studiate a scuola, ma sarebbe lunga e desisto.

            Per alcune materie, a quanto vedo da studenti di ripetizioni private, trovo semplicemente che sia sbagliato il metodo mnemonico, imposto da professori poco aggiornati, o assorbito da studenti- paradossalmente-pigri.

            Pigri perché è più facile impegnare un pomeriggio per ricordare a memoria la terza declinazione in latino o il past perfect continuous in inglese, per l’interrogazione dell’indomani, anziché imparare a usare queste conoscenze in un brano o in una conversazione.

            Forse si tratta della famosa differenza tra “conoscenze” e “abilità”, su cui insiste la didattica ma che alla fine mi è sempre apparsa applicata nella migliore tradizione italica: cioè, a sua volta, come “conoscenza” burocratica, pura fuffa per riempire i programmi, continuando però a fare le cose come sempre.

          • gotcha scrive:

            sul metodo mnemonico concordo, e del resto è diventato il metodo obbligatorio anche all’università, se vuoi dare un esame ogni quindici giorni. ricordo di esami presi alla lunghissima, con mille parentesi aperte, percorsi laterali, insomma, un vero e proprio “viaggio” che ti fa apprezzare lo studio, e nel momento dell’interrogazione scopri che sei in bilico per colpa di una facezia (il nome di un doge, l’ora esatta in cui si aprì la dieta di ratisbona..)

  89. Moi scrive:

    Una brutta notizia, di cui mi dispiace e di cui mi vergogno un po’ per una segnalazione tardiva di due settimane, ma … è anche passata in sordina:

    http://www.lastampa.it/2015/06/10/italia/cronache/morto-lo-studioso-del-mondo-islamico-khaled-fuad-allam-XHi9z3cQ2iwGv3eUPROp1H/pagina.html

    datemi pure di complottista e di paranoico, ma _ sapendo quanto fosse scomodo il personaggio_ la casualità e la naturalità di questa morte NON mi convincono !

    • Z. scrive:

      Dubito che ci siano dietro complotti o altro – da quello che leggo sembrerebbe proprio un malore, e comunque non mi sembra che l’influenza di KFA sul discorso pubblico italiano non fosse particolarmente decisiva – ma la notizia ha colpito molto anche me.

  90. mirkhond scrive:

    Chi avrebbe avuto interesse a farlo fuori?

  91. Z. scrive:

    Ma se torturare un fermato è cosa buona e giusta (cito letteralmente: “cazzi suoi”), perché secondo Salvini alcuni agenti “hanno sbagliato”? Se torturare è giusto quegli agenti non hanno sbagliato, hanno fatto il loro dovere!

    http://www.repubblica.it/politica/2015/06/25/news/salvini_no_al_reato_di_tortura_-117679348/?ref=HRER3-1

    Ora, direte, non si può pretendere che Salvini dica cose sensate, e forse avete ragione. Passiamo oltre. Il leader del Sap Gianni Tonelli, noto per gli applausi agli assassini in divisa: che fosse sostanzialmente un luogotenente di Salvini lo avevano capito anche i sassi. Ma quella frase sugli archivi andrebbe chiarita meglio. Mica sta confessando di tenere archivi sugli avversari politici? Mi auguro di avere frainteso…

    • gotcha scrive:

      hanno anche un dossier su di te. comunque, fa parte del bagaglio intellettuale tipico dei frustrati quello di “legarsi al dito” le angherie che subiscono dagli avversari. la lega sta coagulando un tipo di violenza che si rappresenta molto bene nel gesto di tirare il telecomando contro il televisore. la solidarietà dei leghisti ai poliziotti in merito ai fatti della diaz è spiegabile in questo modo: ci sono molti onesti lavoratori che in fondo sono invidiosi di quei giovani belli e pieni di ideali che si mettono tanti grilli per la testa. il tipico repertorio del leghista rivolto ai manifestanti è “vai a lavorare”, “bisogna produrre”, “ma che vuoi, cambiare il mondo” (non sono frasi immaginarie, le ho sentite con le mie orecchie). a me danno una sola impressione: i leghisti invidiano le libertà che non si sono mai presi, per paura, convinzioni, FAMILISMO AMORALE eccetera..

  92. mirkhond scrive:

    Forse Salvini si riferisce ai suoi Padani o al massimo agli Italiani.
    Non certo agli extracomunitari….

  93. mirkhond scrive:

    IL MITO DELLA CIVILTA’ GRECA.
    QUANTO VALE UN MITO FONDATORE?

    Che la civiltà dell’Occidente moderno sia fondata sul primato della finanza e
    dell’economia, ormai lo sappiamo tutti: anche i più ingenui tra noi. Tutto si fa per i soldi, nulla si muove senza danaro. Non è una legge naturale: sono esistiti tempi e civiltà nei quali vigevano altri valori. Ma la nostra è questa: ce la siamo scelta e costruita. Semmai, si può riflettere adesso –anzi, dovremmo seriamente farlo –su che cosa sia divenuto realmente e concretamente il danaro adesso che non è ormai più ancorato rigorosamente a una unità di misura obiettivamente valutabile –com’era un tempo l’oro -, adesso che in
    molti paesi la circolazione del contante viene addirittura limitata per legge e la valuta rischia sempre di più di divenire un valore virtuale, un numero. Certo svegliarsi una mattina ed accorgersi che il nostro mondo riposta sui pilastri del Nulla sarebbe quel che una civiltà nihilista come la nostra logicamente merita. Ma non di questo vogliamo ora parlare.
    Per soldi, ci stiamo giocando e forse perdendo la Grecia. Non è poi un gran male?
    Che cosa significa in fondo questo staterello egeo-balcanico nato a metà dell’Ottocento dalla frana del sultanato ottomano, affidato alla dinastia bavarese dei Wittelsbach, poi avventurosamente divenuto repubblica e sempre sviluppatosi zoppicando con un’economia basata soprattutto sul turismo e sul reddito di una banda pletorica di statali svogliati?
    Il fatto è che quel piccolo paese aveva un grande orgoglio, e siamo stati noi
    europei a darglielo. Per quel paese sono andati a combattere e magari a morire dei geni europei come lord Byron. Certo, quel miscuglio di genti levantine che lo popola ha poco a che fare con achei, con dori, con attici, con peloponnesiaci e via discorrendo. Ma è il paese dove si va per ammirare il Partenone e le rovine del santuario di Delfi, il paese di Omero e di Saffo, di Argo e di Micene,di Platone e di Aristotele.
    L’Europa moderna non ha un bel niente a che fare, storicamente e obiettivamente,
    con l’antica Grecia. Forse ha a che fare con l’eredità romana, che a sua volta aveva metabolizzato l’eredità ellenistica (attenzione! Non quella puramente
    ellenica: il che vuol dire che c’era un bel po’ dell’Oriente immessovi dall’avventura di Alessandro Magno e dai suoi esiti): ma della Grecia noi occidentali ci eravamo scordati al punto che, nel medioevo, il greco non veniva più letto e le opere dei greci antichi le abbiamo ricevute tradotte nel XII-XIII secolo dagli arabi attraverso la Spagna. La gente del medioevo, gli antichi greci, li aveva anche antipatici: Iliade
    e Odissea le erano note solo attraverso epitomi latine e
    semmai franchi e germani – come del resto i romani stessi – si sentivano legati ai troiani.
    Ma poi vennero l’umanesimo e il Rinascimento; e quindi, un paio di secoli dopo, l’Illuminismo e il Neoclassicismo, e poi la grande cultura filologica classica soprattutto tedesca dell’Ottocento. L’arte, la poesia, la filosofia, perfino la musica, tutto fu ripensato e ricostruito sulle basi di un’antichità greca metabolizzata, ripensata, trasformata. Se il medioevo aveva sì letto Platone e Aristotele ma a modo suo, rimpastandolo di cristianesimo, si fece di tutto per tornare alle pure fonti del sapere ellenico. Dopo di che, con un abilissimo gioco di prestigio, si rovesciò la frittata: e quella cultura greca antica che
    avevamo ricostruito (con tutte le mistificazioni del caso) e della quale ci eravamo unilateralmente figli ed eredi diventò, nella nostra coscienza, la nostra vera origine.
    C’inventammo quel nobilissimo albero genealogico: ci costruimmo una madre nobilissima e ci comportassimo come se davvero fossimo stati suoi figli.
    Un mito fondatore. Una grossa mistificazione. Ma perdinci, se ci abbiamo creduto: è
    dal Quattrocento dei neoplatonici fiorentini al Settecento di Goethe e di Winkelmannall’Ottocento di Foscolo e di Leopardi che ci crediamo. Ci hanno creduto soprattutto i tedeschi: andatela a vedere, la loro Grecia, nella Museeninsel
    di Berlino e nel Walhalla di von Klenze. Sentitela pulsare, nei versi dell’Iperion e nelle note della Sesta Sinfonia di Beethoven. Non è vero che l’Ellade è la nostra madre, ce lo siamo inventato questo mito fondatore. Ma ci abbiamo creduto generazione dietro generazione, banco di liceo su banco di liceo, leggendo caratteri greci minuscoli alla bizantina e pensando che fossero
    quelli classici del tempo di Pericle, ammirando colonne ed archi ripensati da architetti toscani e sassoni eppure credendoli dorici e corinzi.
    Ma la Grecia non paga. E’ un piccolo paese popolato da piccola gente ignorante
    che ha sfruttato per anni il proprio apparato statale e che è vissuta vendendo ricordi sul Partenone e ammannendo gyros sbruciacchiato e retzina che sapeva di detersivo a incauti turisti. Un piccolo paese di gente spiantata. E allora sì, buttiamola pure a mare.
    Senza nessuna gratitudine per quel che senza saperlo e senza volerlo i loro padri, che non sono nemmeno i loro padri veri, ci hanno regalato.
    Ulisse e Medea, Platonee Aristotele, Eschilo e Policleto, il Partenone e Delfi.
    Paccottiglia, roba di scuola. Ma non erano questi i fondamenti universali sui quali riposava la nostra civiltà universale, superiore a tutte le altre? Sì, va bene: ma i conti debbono tornare, i numeri debbono quadrare, questo danaro che non ha più copertura aurea impera nei files della Banca Centrale Europea e senza la garanzia di quella cosa concretamente parlando inesistente non c’è nulla che valga, né religione, né eroismo, né poesia, né civiltà.
    A questo siamo ridotti, meine liebe Frau Merkel.
    Ma stasera, se ci passa in auto dalla cancelleria andando a casa, dia un’occhiata alla Porta di Brandeburgo e pensi a che cosa significano quegli archi e quelle statue, da dove provengono, a che cosa alludono.
    E ripensi magari a quel che ha detto una volta Ezra Pound: se qualcuno non è capace di difendere le proprie idee, i casi sono due: o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui.
    Che cos’è l’Europa, Frau Merkel? Che cos’è la tradizione europea
    che ci siamo illusi fondasse le sue radici sull’antica Ellade? Nulla, se non ce la sentiamo di far qualche sacrificio per tenere con noi la sua sgraziata nipotina, la Grecia fallita e in bancarotta. Non sarà che, in fondo, siamo noi a non valere un accide
    nte?
    Franco Cardini

    http://www.francocardini.net/minimacardiniana/2015/MC%2081.pdf

    • PinoMamet scrive:

      Mi pare un bel po’ esagerato…

      al netto di Byron e Winkelmann, Aristotele ed Eschilo non ce li siamo mica inventati

      • Z. scrive:

        Tra l’altro mi pare che Frau Merkel – al di là delle caricature giornalistiche italo-yawn-italiane – si stia impegnando decisamente più di altri per tenere la Grecia nell’Unione Europea.

      • Z. scrive:

        Oh, e a proposito, sul fatto di sentirsi vicini ai Troiani anziché ai greci: a me hanno insegnato che i Troiani erano nientemeno che greci. Mi hanno raccontato palle? 🙂

        • mirkhond scrive:

          “Mi hanno raccontato palle?”

          Sì.

          • Z. scrive:

            Non avevano sostanzialmente la stessa cultura di quelli che chiamiamo greci? non parlavano sostanzialmente la stessa lingua? non adoravano gli stessi dei, con gli stessi nomi?

            Perché se non è così allora mi raccontavano palle veramente…

          • mirkhond scrive:

            I Greci tendevano a grecizzare i popoli con cui venivano a contatto.
            Cioé utilizzavano un processo di “egemonia culturale” per rendere meno evidenti le diversità con popoli nemici o comunque estranei alla civiltà ellenica (tipo assimilare anche solo ne nomi, le divinità “barbare” cioé non greche, a quelle greche; inventarsi mitologie su comuni origini con questo o quel popolo, ecc.).
            Tieni conto che l’Iliade, se contiene un fondo di verità, fu messa per iscritto, dopo una lunga tradizione orale, solo nell’VIII secolo a.C. circa, dopo almeno mezzo millennio dagli eventi che descrive (forse accaduti intorno al 1200-1180 a.C., se la Troia VII, è quella omerica).
            E dunque in così tanto tempo, e alla luce del discorso “grecizzante” sovracitato, i Troiani possono anche essere spacciati per Greci.
            Mentre con tutta probabilità erano degli Anatolici, forse luwitofoni, o preindoeuropei che utilizzavano il Luvio come lingua franca.
            Oppure genti mescolate con elementi traci (ed i Traci nell’Iliade, sono gli unici europei presenti tra gli alleati di Troia).

          • gotcha scrive:

            ma nell’eneide sono dei troiani che fuggono dalla città sconfitta dai greci a fondare roma.

          • mirkhond scrive:

            Certamente, data la posizione di Wilusa/Troia a pochi chilometri dall’Egeo, è verosimile che nel XIII secolo a.C., vi fossero rapporti con i Micenei.
            Come potrebbe apparire dagli archivi dei Gran Re Ittiti, che menzionano un Alakshandu di Wilusa, e da cui si potrebbe dedurre che Alakshandu sia la variante ittita di Alexandros.
            Che era l’altro nome di Paride!
            Ma per il resto, il contesto geoculturale troiano non fu greco, fino all’VIII secolo a.C., quando l’insediamento troiano venne colonizzato da gruppi greci ed ellenizzato.

          • Thyrrenus scrive:

            Già ma il fatto che un poeta greco faccia passare i nemici per degli eroi da ammirare più dei greci stessi non suona particolare? E lo stesso fu ripetuto da vari tragici. Gli altri erano sì barbari ma spesso erano considerati anche più ‘umani’ dei ‘nostri’ greci dai ‘nostri’ greci. Ricordate Ettore? Per questo i greci sono i ‘nostri’: non perché hanno grecizzato i troiani ma perché li hanno visti altrettanto umani.
            Da confrontare con la letteratura biblica, mesopotamica, egizia, ecc. : nessun confronto. Per tutti questi altri i nemici erano semplicemente da ammazzare o da schiavizzare.
            E scusate se è poco.

          • PinoMamet scrive:

            Beh, onestamente Thyrrenus questo mi sembra “tirare un po’ troppo la coperta”
            😉

            voglio dire, all’epoca di Omero i Greci sicuramente non avevano paranoie scioviniste-identitarie (ne ebbero abbondantemente dopo) e in ogni caso lo status dei Troiani era abbastanza incerto:
            sicuramente erano considerati barbari, come tutti i loro alleati, ma erano anche personaggi del mito…

            Sulla letteratura mesopotamica ed egizia confesso la mia ignoranza, per quanto riguarda quella biblica, che poi è molto varia, noto che ufficialmente gli stranieri vengono divisi in varie categorie a seconda del grado di maggiore o minore “parentela”
            (ma non sempre questa è garanzia di buon trattamento: riservato agli Egiziani, discedenti di Ham, ma negato agli Amaleciti discedenti di Shem…)

            dai libri più propriamente “storici” emerge una realtà etnica molto frastagliata e mista: se la Moabita (in teoria uno dei popoli “antipatici”) Ruth è la nonna di re David, Uriah l’Hittita era uno dei suoi “Gibborim” o eroi, guardie del corpo/generali…

        • Thyrrenus scrive:

          Sì e no. I popoli anatolici erano un’insalata di genti. Ma nel complesso pare che gli indoeuropei stanziati in Tracia e nella Troade fossero piuttosto affini agli indoeuropei scesi più a sud, ovvero i greci. Il Pantheon aveva anch’esso molti punti in comune, così come aveva a che fare anche con il Pantheon dell’impero ittita che si trovava poco più ad est.

          • mirkhond scrive:

            Non erano però greci.
            Da quel che mi risulta, Troia non è parte degli insediamenti micenei in Anatolia, come ad esempio Milawata/Milawanda/Mileto o gli Akkiyawa (Achei?) delle fonti ittite.
            Sono certamente verosimili alcuni rapporti commerciali, non un’affinità etnica coi Micenei, di cui non ci sono prove.
            Secondo gli ultimi studi, la Troia VII, potrebbe essere stata distrutta dai Popoli del Mare….
            Ricordiamoci che Omero (o chi per lui) mise per iscritto l’Iliade qualcosa come 500 anni DOPO i fatti che narra….
            E tra gli alleati di Troia vi aggiunge i Frigi, anacronistici per l’epoca in cui si presume sia avvenuta la guerra di Troia….

      • mirkhond scrive:

        Inventati no.
        Mistificati sì.

        • Francesco scrive:

          Guarda che senza Platone e Aristotele non riusciamo a capire Tommaso nè Agostino nè, mi sa tanto, Paolo e Giovanni. Tradotti o meno, sono i loro concetti che danno forma al pensiero cristiano – pure in Oriente.

          Delle seghe mentali dei crucchi nell’Ottocento posso fregarmene, sono nanerottoli ai piedi di giganti che, però, esistono davvero.

          Ciao

          PS poi, un minimo di onestà nel capire di quale sia l’Occidente di cui si parla, come se Carlo Magno e Francois Hollande fossero la stessa cosa!

    • Thyrrenus scrive:

      La Grecia è sempre stata una terra di pecorai e pescatori morti di fame. Non è una novità. Non per nulla emigrarono in tutti gli angoli del Mediterraneo. Gli uomini facevano i pirati se non potevano fare i mercanti con l’oriente e si facevano ingaggiare da tempo immemore dai faraoni come mercenari. Che ci faceva Senofonte e tutti gli altri in Mesopotamia? I mercenari assoldati tra i morti di fame e i profughi ellenici. I greci sono stati un popolo misto e di emigranti da quando ci sono stati ellenofoni. E lo sapevano. Davan del cretino agli ateniesi che credevano di esser spuntati dalla terra. Tutti sapevano di essere arrivati da un’altta parte, di essersi mescolati e ridivisi ecc. non si facevano certo i problemi razziali di un crucco del XIX secolo. Zenone di Cizio, il fondatore di una delle più grandi scuole filosofiche dell’antichità, lo stoicismo, era fenicio. Tutti ad Atene lo sapevano e se ne infischiavano finché lo trovavano buon filosofo. Solo gli europei cruccanti storsero il naso e giudicarono la filosofia ellenistica non più ‘pura’. Che minchiata.
      C’era una ragione ben precisa e ben spuegata per cui i nostri Petrarca, Salutati, Bruni, Valla ecc. scelsero di tornare all’antico. Ragioni di formazione storica, civile, politica. Ragioni ben diverse dalle stucchevoli pseudoidealizzazioni winkelmanniane.
      Fu un’invenzione? Fossimo capaci di farne di altre simili … Io sarò più romantico di tutti i crucchi di tutti i tempi ma ritengo che quegli scritti e quelle idee trapelate dai vecchi testi sono così vive che NONOSTANTE i loro fautori e loro sfruttatori, nonostante i loro negatori così come nonostante gli pseudofacitori di radici culturali che se se sono appropriati, quelle immagini, quelle idee si sono insinuate DA SOLE o quasi, PER FORZA PROPRIA nelle nostre radici.
      Ma certo padronissimi di spomodorarmi per la spontanea dichiarazione d’ammore!!!

      • mirkhond scrive:

        Non si sono insinuate da sole, ma sono il frutto di una VOLUTA ricerca culturale verso una civiltà fin troppo sopravvalutata.
        Anche perché NON cristiana…..

        • PinoMamet scrive:

          Non ho capito il passaggio “sopravvalutata- anche perché non cristiana”;

          intendi dire che gli umanisti e i romantici amavano la Grecia (anche) perché non era cristiana, o che non occorre amarla troppo dal momento che non era cristiana?

          • mirkhond scrive:

            Beh, in parte sì.
            Dall’umanesimo in poi, l’eccessivo amore per la classicità greco-romana, portò diversi intellettuali a disprezzare sempre di più il Cristianesimo.
            Lo stesso disgusto per il “medioevo” veniva diritto da questa infatuazione classicista.
            Che raggiunse il culmine con l’illuminismo e la grande tradizione storiografica tedesca dell’800, tutta amore per l’ecumene greco-romana classica e pagana.
            La stessa ostilità antigiudaica, trovò nuova linfa proprio da questa “rinascita” classicista….

  94. mirkhond scrive:

    Immaginavo la tua obiezione su una constatazione giusta sulla mistificazione che sta dietro al mito ellenico.
    Che con la Rumeli bizantino-ottomana ha poco o nulla da spartire! 🙂

    • Z. scrive:

      Mah, Duca… persino a me, che certamente sono molto ignorante in materia, questo articolo sembra – diciamo – di taglio un pochino rozzo.

  95. mirkhond scrive:

    Cercate di coglierne la sostanza: e cioé che le mistificazioni del mito ellenico (che è duro a morire, come si vede dalle risposte che date, come ovviamente mi aspettavo 😉 ), con la Rumeli, hanno poco o nulla a che fare.
    E non lo dice un Mirkhond qualsiasi….

    • Z. scrive:

      Duca, per dirla stile Miguel, un vasaio per vivere fa vasi e un uomo di cultura per vivere fa cultura. E’ il loro lavoro, e qualcuno dovrà pur farlo. Ma non è detto che tutto si spieghi con la cultura, così come non tutto si spiega coi vasi.

      In questa storia a nessuno frega un tubo della Grecia antica o della Rumeli o di tutte queste storie. C’è chi vuole dei soldi e chi non vuole darli, direi ciascuno coi propri torti e le proprie ragioni. Tutto qui.

      • gotcha scrive:

        però ovidio è stato mandato in esilio sul mar nero, ezra pound rinchiuso in manicomio..
        i soldi sono legati con la cultura in maniera indissolubile. quello che intende dire cardini è che i soldi non esistono, se non sotto forma di convenzioni culturali che servono a far funzionare un sistema.
        ad esempio, se tizio fa un fido di 5000 euro presso una banca, ha una possibilità di disporre di 5000 euro in più, ma quei soldi non esistono, e la banca non presta nulla: scrive solo +5000 nel saldo disponibile.

        • Z. scrive:

          Proprio nel saldo? sicuro? uhm…

        • mirkhond scrive:

          Ovidio a Tomi, città greca, ci racconta che gli abitanti avevano costumi scitici, cioé indossavano i pantaloni e lunghi camicioni legati con una cintura alla vita.
          Probabilmente dovevano assomigliare più agli Sciti/Sarmati /Roxolani iranici, confinanti e/o ai Daci, come ci vengono raffigurati nella Colonna Traiana a Roma (eretta nel 113 d.C.), piuttosto che ai Greci di Atene, abbigliati con lunghe vesti e gonnellini e tuniche corte….

          • PinoMamet scrive:

            ..Mi’, ma con questa cosa dei gonnellini (che non è vera: i Greci- o i Romani, se è per questo- non mettevano gonnellini, semmai tuniche) sei un po’ in fissa.

            Non è che vuoi vederci dei significati che non ci sono?

            Guarda che quando San Paolo è venuto ad Atene (o prima di lui i monaci buddhisti nelle varie città d’Asia Minore…) nessuno ha trovato qualcosa di strano nel suo abbigliamento, anche se era un semita monoteista 😉 perché, semplicemente, era vestito uguale agli altri, si vestivano tutti così, gli “strani” erano i popoli che portavano gli “effeminati” pantaloni…

          • mirkhond scrive:

            I popoli del freddo che portavano i pantaloni, consideravano invece delle checche i mediterranei…. 🙂

          • PinoMamet scrive:

            Può essere, ma non ho mai letto testimonianze in tal senso…

            invece so di sicuro che gli highlander scozzesi, che sicuramente sono un “popolo del freddo”, consideravano umanly e da mollaccioni il costume inglese di portare i pantaloni…

          • PinoMamet scrive:

            *unmanly

          • mirkhond scrive:

            Comunque Ovidio constatava che i Greci di Tomi erano più affini agli Sciti/Sarmati/Roxolani e ai Daci, che ai Greci tipici del Mediterraneo….

          • mirkhond scrive:

            Mi riferivo ai popoli scitici e ai Daci, non agli Scozzesi.

          • PinoMamet scrive:

            Ok, ma dove le dicono ‘ste cose?

          • mirkhond scrive:

            Gli uomini della steppa e della foresta, abituati agli stenti e ai climi rigidi, consideravano i popoli del caldo sud mediterraneo, delle checcoidi.
            Leggiti Alle Origini della Cavalleria Medievale di Franco Cardini, in proposito, al capitolo primo.

          • PinoMamet scrive:

            Ma cita delle fonti? O è, come dire, un’impressione sua?

            Naturalmente anch’io tendo a pensare che i “barbari” pensassero questo dei Romani (in senso lato), e negli storici romani qualcosa in tal senso traspare;

            ma non ho mai letto nessuna fonte di prima mano dove uno Scita (cognome presente dalle mie parti, tra l’altro) dicesse “ah però, ‘sti Greci e/o Romani, che checche!”

          • mirkhond scrive:

            Cardini si riferisce ai contrasti tra i nomadi delle steppe e gli abitanti sedentari dei climi mediterranei, e delle città/oasi dello stesso Iran e dell’Asia centrale pure allora iranica, come il Khwarezm/Corasmia….

          • daouda scrive:

            checchoidi che gli hanno spaccato il culo.

    • PinoMamet scrive:

      Mah…

      che il greco nel Medioevo non si leggesse mi sembra uno di quei inossidabili, epperò falsi
      (in realtà il greco è sempre stato studiato, da Boezio fino a Boccaccio; poco, magari maluccio, ma sempre)
      stupisce che ci creda Cardini, che in aggiunta ci butta su che i Greci antichi stavano antipatici…

      vero che molta cultura greca (ma mica tutta, ahò) è tornata col tramite degli arabi, ma è un altro discorso.

      Che l’epoca bizantina sia diversa da quella classica, non ci piove, come non ci piove sul classicismo degli autori bizantini medesimi, perciò…

      cosa c’entri tutto ciò con la Merkel, resta per me un mistero.

      • Thyrrenus scrive:

        Dagli arabi sono arrivati dei testi scientifici e i famosi commentari di Avicenna e Averroè (ed altri ‘minori’). I testi veri e propri però li si è andati a cercare praticamente da subito, da quando si è capito che esitevano testi simili, a Bisanzio. Le biblioteche grecoromane siciliane furono distrutte dagli arabi …. ma in Calabria e in Puglia e nella stessa Roma il greco non era certo scomparso. Quando sono stato a Massa Marittima, provincia di Grosseto, repubblica comunale fiorente per l’industria mineraria, ho scoperto che secondo alcuni docomenti e resti, nel XII-XIII sec. la città aveva una scuolina di greco che serviva anche per i contatti coll’Impero d’Oriente…
        In ogni caso i testi aristotelici e tanti altri furono copiati direttamente in Grecia. Manco tutti a Bisanzio: Guglielmo di Moerbeke imparò il greco nella penisola greca e lì iniziò a tradurre le opere di Aristotele. La versione che studiò subito Tommaso d’Aquino…

        La Merkel c’entra come il cavolo a merenda.

  96. mirkhond scrive:

    Vuol dire che dopo tutte le mistificazioni sull’Ellade, iniziate con l’Umanesimo, oggi proprio la Germania vuol buttare fuori la Rumeli dall’area euro, non si puo’ che biasimare un’eurocrazia attenta solo al denaro.
    Questo è il senso dell’articolo di Cardini.

    • PinoMamet scrive:

      Secondo me poteva biasimare Rober.. ehm… l’eurocrazia, senza bisogna di tirare in ballo dei vecchi miti altrettanto mistificatori, come quello del graecum che non legitur 😉

  97. mirkhond scrive:

    Il Greco non era quasi più conosciuto nel Frangistan.
    Tranne in Longobardia minor e Sicilia, per il retaggio bizantino, e, pare, nei monasteri irlandesi del IX secolo dopo Cristo.
    Non a caso Petrarca e Boccaccio, per attingere a conoscenze di prima mano sul Greco, non potendo recarsi in una Costantinopoli decaduta e già circondata dal nascente Impero Ottomano, si rivolsero agli eruditi romei della Calabria, come Vaarlam di Seminara (1290-1348) e Leonzio Pilato (morto nel 1366)!

    • PinoMamet scrive:

      Mi’, appunto. Avevano la curiosità di conoscere il greco, e maestri per conoscerlo.
      Certo non era diffuso quanto in epoca romana, ci mancherebbe.

      Eppure, nonostante i salti carpiati di Cardini, che vuol dimostrare che la Grecia non c’entra niente con l’Europa, ma la Merkel fa male lo stesso a cacciarla dall’Europa…

      la Grecia con l’Europa c’entra: compresa- e oserei dire, specialmente- quella antica.

      Piaccia o meno (è questione di gusti); sia una cosa antica o recente o entrambe o nessuna;
      fatto sta che l’Europa è più figlia di Platone e Aristotele che di Fozio e Michele Psello.

      Comunque, anche se in Grecia si parlasse kiswahili, non dovrebbe cambiare il giudizio sull’eurocrazia: o piace o non piace…

      • mirkhond scrive:

        Per me la Rumeli dovrebbe uscirsene dall’eurozollverein strozzino, con cui ha poco o nulla a che fare.
        Questa ossessione rumelica di voler restare attaccati a tutti i costi all’Europa, quando si ha una cultura e una civiltà DIVERSA, non riesco proprio a capirla….

        • PinoMamet scrive:

          Non credo che la cultura e la civiltà c’entrino qualcosa con la crisi greca, ma in ogni caso non vedo in cosa i greci siano più diversi dagli italiani, per dire, rispetto ai finlandesi 😉

          • mirkhond scrive:

            Sono più simili ai Turchi e ai Bulgari, che ai Francesi e ai Tedeschi.

          • Thyrrenus scrive:

            Meno male, di tutti sti francesi e di tedeschi ne ho le scatole piene! A parte che il kebabbaro turco di mia fiducia è spiccicato un mio amico di Volterra…
            E anche gli altri turchi mi sembrano tutti miei parenti boh. ma dove so sti tatari? Anche i bulgari che conosco… I croati e russi invece li sgamo subito. Se dovessi fare proprio il misuratore di tratti umani direi che il tipo antropologico del greco, del turco, dell’albanese e in parte del bulgaro assomiglia moltissimo ai toscani. Più di certi terroni e di certi mangiapolenta. Boh. Ma in fondo che me ne frega?

          • PinoMamet scrive:

            Boh?

            Per me i toscani hanno due facce di base (Donald Sutherland e Pieraccioni) nessuna delle due particolarmente “turca” o “greca”…

            per altro da vecchie cartine antropologiche linkate dall’inossidabile Sizzi, siate anche più “nordici” della gente che vive qua nel Mondo, per non parlare del Meridione…

            ma comunque, chissenefrega della Toscana 😀 😀

        • Z. scrive:

          mirkhond,

          — Per me la Rumeli dovrebbe uscirsene dall’eurozollverein strozzino, con cui ha poco o nulla a che fare. —

          Le code che fanno ai bancomat mi fanno sospettare che i greci non desiderino particolarmente uscire dall’euro. Anzi, che abbiano paura che questo succeda. E al loro posto avrei paura anch’io, essendo che sono vigliacco e tengo famiglia.

          • mirkhond scrive:

            Zanardo

            Quest’Europa non funziona.
            E’ troppo grande e variegata e i contrasti sono notevoli.
            Aveva ragione Lucio Caracciolo quando disse che l’allargamento dell’Europa, l’avrebbe resa solo più ingestibile….

          • Z. scrive:

            Che ci sia molto (e anzi troppo) che non funziona in Europa siamo d’accordo. Del resto è sotto gli occhi di tutti, e la vicenda di Ventimiglia ne è un esempio sin troppo evidente.

            Detto questo non credo che la Grecia abbia interesse a uscire dall’Euro e non credo che i greci lo vogliano.

    • Thyrrenus scrive:

      A partire dal XIII Costantinopoli era meta costante di eruditi che partivano dall’Europa per apprendere. Gli italiani furono più assidui e si impegnarono ad aprire in Italia scuole di greco. Gli umanisti non avevano paura dei turchi, frequentarono Costantinopoli sino alla fine. Tra la fine del Trecento e la caduta della città ci fu un andirivieni incredibile. Oltre alla diaspora di dotti greci in Italia. Guarino Veronese, per dirne uno, quello poi fondò la nota scuola, rimase a Costantinopoli dal 1388 al 1393 per imparare il greco.

      • mirkhond scrive:

        Petrarca però nel 1368, ad un suo amico che voleva andare a Costantinopoli per apprendervi il “Greco”, lo sconsiglia a causa della povertà in cui è ridotta la capitale romana, e già circondata dagli Ottomani.
        E data, dunque, la pericolosità del viaggio, gli consiglia invece di recarsi in Calabria….

        • Francesco scrive:

          e già, perchè la Salerno-Reggio è una bella strada sicura!

          ma già il casello di Milano Est (in entrata) è l’inferno

          🙁

  98. Mauricius Tarvisii scrive:

    Ma esattamente in che modo Platone e Fidia c’entrano col debito greco? Sono fideiussori? Hanno firmato un avallo senza pensarci due volte? Sono stati nominati prestatori d’ultima istanza?

  99. mirkhond scrive:

    Cardini constata come proprio i Tedeschi, tra i massimi cultori della classicità ellenica, oggi vogliano gettare fuori dall’area euro la terra in cui è nata tale cultura (con tutte le mistificazioni sovraccennate, soprattutto sugli pseudo-discendenti rumelici).

    • PinoMamet scrive:

      “tra i massimi cultori della classicità ellenica”

      nell’Ottocento, Mi’, nell’Ottocento…

    • Z. scrive:

      Certo, e tuttavia:

      – la classicità ellenica col debito greco c’entra quanto me con Anna Falchi;
      – Frau Merkel non è tra coloro che vogliono buttar fuori la Grecia.

      Non mi sembrano questioni da poco, in relazione al discorso di Cardini…

    • Roberto scrive:

      Ma perché poi i tedeschi vorrebbero buttar fuori la Grecia?
      Vogliono solo recuperare i soldi prestati

      • Thyrrenus scrive:

        Ma scusate perché non si sono accollato le banche francesi e tedesche la loro responsabilità e rischio di mercato? Perché hanno statalizzato quei rischi, tirandoci di brutto dentro anche noi italiani che non eravamo scoperti? Perché se le banche tedesche e francesi, che rincorrevano la gente (anche sfigati come me) per affibbiargli dei prestiti si sono poi accorte di essere state fregate dal nostro amico ammeregano e non sono state semplicemente fatte fallire?
        Io ricordo chiaramente l’insistenza della mia banca tedesca nel volermi rifilare dei prestiti. In giro c’erano pubblicità cui non riuscivo a credere venendo dall’Italia. Roba tipo: prenditi un bel prestito da mille euri e fatti una vacanza anche se non hai stipendio, rilassati ci pensiamo noi … giuro il succo se non la lettrera era questo.

        • roberto scrive:

          sul fatto che chi da fregature prendendo rischi insensati debba andare personalmente ai lavori forzati credo che siamo d’acccordo,
          ma sul fallimento delle banche, può essere che tu abbia ragione e che io sia fifone, ma a me viene in mente la scena di me stesso che dico “toh, vado a prelevare che sono rimasto con una monetina in tasca” e il bancomat che mi risponde “sorry, abbiamo fatto bancarotta e devi aspettare che il fantomatico fondo di solidarietà si attivi prima di poter rivedere i tuoi soldi, nel frattempo vivi con quello che hai in tasca perché il conto è bloccato. tschüss”
          certo c’ho sempre il salvadanaio dei bambini da scassinare, ma non è una bella immagine

          • gotcha scrive:

            Io credo che il grexit si risolvera’ facendo cadere syriza. Si indiranno nuove elezioni con un governo piu’ obbediente e anche il problema grecia verra’ ridimensionato. Quello che sta succedendo e’ una farsa che serve a screditare il governo tsipras.

          • mirkhond scrive:

            Tsipras dovrebbe avere il coraggio di andare fino in fondo nell’uscire dallo zollverein strozzino e dalla sua moneta.

          • mirkhond scrive:

            Piuttosto dovrebbe rafforzare i legami con la Russia.

          • roberto scrive:

            qualcuno saprebbe spiegarmi come si farebbe ad un bambino di tre anni (cit.) quale sarebbe il vantaggio per i greci (e sottolineo per i greci, che con le ubbie estetiche delle elites intellettuali che frequentano il blog non ci riempiono le loro pites) di uscire dallo zollverein e rafforzare i legami con la russia?

          • gotcha scrive:

            Per me (e penso di avere dalla mia parte tutta l’europa mediterranea,la francia, la Germania e addirittura l’inghilterra), tutta l’europa dovrebbe rivolgersi alla russia e abbandonare gli USA.

          • mirkhond scrive:

            Stai dicendo che la tua adorata Unione Strozz….ehmm… Europea è una gabbia da cui è impossibile uscirne?

          • mirkhond scrive:

            Straconcordo con Gotcha!
            Purtroppo dovremmo prima far evacuare le basi nato con le terrificanti bombe atomiche.
            Il che, purtroppo, non è affatto facile….

          • gotcha scrive:

            Io sono favorevolissimo all’unione Europea, e fiero di essere conterraneo di quei parlamentari che a bruxelles stanno fermando il trip, in particolare la clausola che rinvierebbe a tribunali extraterritoriali privati i contenziosi tra imprese e stati, definendola una follia. Mi piace meno il moralismo della germania: l’accusa di inaffidabilita’ alla grecia somiglia a quella fatta all’italia, quando facevamo finta di riempire i treni di ebrei; da che pulpito!
            Quello che non voglio e’ il legame con gli USA, che vogliono esportare qui le loro riforme di limitazione delle sovranita’ nazionali: proprio la riforme dell’aut-aut che ora viene sventolato in faccia a tsipras.
            Ma, non so perche’, sono ottimista: credo che pero’ in quanto Europa dovremmo ricordarci di essere piu’ intelligenti dei rednecks, che non sono proprio in grado di fare politica.

          • roberto scrive:

            mirkhond sei esasperante quando fai apposta a fraintendere!

            se rileggi, non ho detto che non si può uscire dalla gabbia, è pacifico che si possa uscirne (e sono abbastanza sicuro per esempio che UK uscirà)!

            invece mi/ti/vi chiedo, quale è il vantaggio di uscire dalla gabbia dorata per cadere nell’abbraccio dell’orso russo?

            ho capito che la russia ti sta più simpatica, ma chessò sostituire le basi NATO con una bella base navale russa in cosa migliorerebbe la vita dei greci?
            fare un accordo commerciale con gli USA è peggio che con la russia? e perché?

          • gotcha scrive:

            Ttip, non trip..

          • roberto scrive:

            “l’accusa di inaffidabilita’ alla grecia”

            gotcha,

            credo di essere aldilà di ogni sospetto sulla mia filogrecità (e sicuramente mirkhond ti confermerà), paese che adoro e che vorrei che restasse nell’UE (e, vi do una chicca, sto anche seriamente pensando di trasferirmici con famiglia per tre anni).

            ma a proposito dell’affidabilità un piccolo aneddoto.

            anni fa, all’inizio della crisi greca, la commissione aveva fatto notare alla grecia che non avevano un catasto (cioè ce l’hanno ma è fatto su carta igienica, cosa che gli stessi greci ammettono senza difficoltà)
            poi, allo scoppio della crisi, gli è stato fatto notare che hanno un tasso di imposte non recuperate (leggi: frodi) tipo dell’85%.

            che ti dicono i greci?
            abbiamo la soluzione! mettiamo una bella imposta sugli immobili tipo ICI, basandoci sui dati catastali!

            capisci che quando “la germania” rimprovera alla grecia di essere inaffidabile, un filino di ragione ce l’hanno?
            poi certo sono simpatici, hanno un mare stupendo, una storia ed una civiltà gloriosa e sicuramente esistono paesi meno affidabili e più carogna.

            ma l’accusa di inaffidabilità non è del tutto campata in aria

          • roberto scrive:

            “Quello che non voglio e’ il legame con gli USA, che vogliono esportare qui le loro riforme di limitazione delle sovranita’ nazionali”

            su questo sono d’accordo

          • gotcha scrive:

            mah, forse solo perché i russi sembrano, al momento, tenere le ali più basse. ma si potrebbe anche proporre una “centralità europea”..

          • Francesco scrive:

            Roberto, il tuo squallido realismo, nel chiedere perchè una base russsa con bombe atomiche russe dovrebbe essere più interessante di una base americana con bombe atomiche americane è fuori luogo.

            Sarebbe come chiedersi perchè la NATO c’è ancora e il WP è andato a pezzi. O perchè le guardie di confine “loro” dovevano sparare per tenere la gente dentro.

            Oppure domandarsi perchè è colpa nostra se l’Argentina, con più risorse naturali di quante ne abbia l’Europa tutta, sia ancora l’Argentina.

            Insomma, basta con questi dubbi! la rivoluzione ha bisogno di fede!

            😀

  100. mirkhond scrive:

    (o prima di lui i monaci buddhisti nelle varie città d’Asia Minore…)

    Cos’è questa storia?
    Monaci buddhisti nell’Anatolia ellenistico-romana?
    Mi risulta nuova!

    • PinoMamet scrive:

      Ashoka (che emetteva editti anche in greco…) ricorda espressamente di aver mandato missionari buddhisti ad Antioco, Tolemeo ed altri regnanti ellenistici…

  101. mirkhond scrive:

    Non lo sapevo.
    Mi risulta che i contatti e le simbiosi indo-buddho-ellenistiche avvenissero tra Battriana e India (le mogli yavani/greche dell’harem di Ashoka a Pataliputra/Patna nel III secolo a.C.).
    Oppure il re greco battriano Menandro (circa 140-80 a.C.) che si convertì al Buddhismo e viene ricordato nei testi buddhisti come Milinda, e autore di un canone di leggi e precetti, seguiti dai Buddhisti dell’India e dello Sri Lanka.
    Le fonti antiche, parlano inoltre di città e regni yavani in quello che oggi è il Tagikistan e parte del Kirghizistan, ancora nel II secolo a.C., ma si doveva trattare di isole nel mare iranico, e verosimilmente già in osmosi con questo, seppure continuassero a mantenere quanto più possibile il loro carattere ellenistico…
    Ma in Anatolia ed Egitto, la cosa mi giunge nuova, anche se potrebbe spiegare lo sviluppo dello Gnosticismo….

    • PinoMamet scrive:

      Quale che fosse l’impatto dei missionari buddhisti (tendo a credere, tutto sommato scarso: mescolati alla folla di maghi, stregoni e incantatori itineranti ecc.) sicuramente Buddha era un personaggio noto nel Mediterraneo antico, forse più per il tramite di culti sincretici come quello manicheo…

    • PinoMamet scrive:

      Secondo me comunque c’è stato un continuo travaso di idee religiose-mistiche-metafisiche-paranormali da e per l’India, con il tramite iranico.

      Alcune sono rimaste come grandi suggestioni (la metempsicosi per esempio) altre in forma favolistica-folklorica (vari racconti che riappaiono come agiografie cristiane-ebraiche-musulmane dopo essere stati “vite anteriori del Buddha” e avere probabilmente un’origine ancora più antica..)

  102. mirkhond scrive:

    Su questo concordava lo stesso Toynbee, per spiegare certi elementi del pitagorismo e della metempsicosi.
    E riteneva che i popoli iranici delle steppe, Cimmeri, Sciti ecc. ne fossero i propagatori (magari involontari) tra l’India e l’Oriente mediterraneo….
    Buddha del resto venne cristianizzato e bizantinizzato in Vaarlam, un santo monaco eremita vivente sugli estremi confini della Terra, come documentato in leggende agiografiche del VII secolo dopo Cristo.
    Teniamo conto che l’ecumene greco-romana aveva rapporti con l’India anche via mare, attraverso il Mar Rosso, ancora nel VI secolo dopo Cristo (vedasi Cosma Indicopleuste).
    Nell’attuale Afghanistan settentrionale, furono rinvenute monete romane in siti kushana del I-II secolo dopo Cristo….

  103. mirkhond scrive:

    Una notizia interessante, se pensiamo che il premier turco Erdogan è originario dell’Agiaristan.

    • mirkhond scrive:

      Dall’articolo linkato da Thyrrenus:

      “L’islamizzazione degli agiari risale al 1614, anno della conquista ottomana.”

      e, soprattutto:

      “Le ragioni della conversione sono presto dette dal metropolita Dimitri di Batumi: gli agiari furono forzosamente convertiti all’Islam dagli ottomani, ma, in fondo, restarono cristiani. Continuarono fino a tempi recenti a indossare la croce, anche segretamente, mantennero la consuetudine di dipingere le uova per Pasqua (tipica tradizione popolare dell’oriente cristiano) e avere icone in casa.”

      Giusto il contrario di quanto qui affermato da qualcuno, secondo cui una volta che si è stati islamizzati a forza, sarebbe stato impossibile mantenere PER SECOLI una doppia identità, coltivando NEL SEGRETO quella CRISTIANA.
      Perché, la taqiyya sarebbe solo una pratica islamica e giudaica!

  104. mirkhond scrive:

    Su Guglielmo di Moerbeke (1215-1286), leggo questo da wikipedia:

    “Uomo di grande cultura filosofica e scientifica e profondo conoscitore della lingua greca in un’epoca in cui questa lingua era POCO NOTA nel mondo latino, e del tutto ignota nella curia di Roma, con le sue traduzioni dal greco in latino dette un contributo essenziale alla cultura europea del suo tempo.”

    e da quella in inglese, relativa allo stesso personaggio:

    “At the request of Aquinas, so it is assumed—the source document is not clear—he undertook a complete translation of the works of Aristotle directly from the Greek or, for some portions, a revision of existing translations. The reason for the request was that many of the copies of Aristotle in Latin then in circulation had originated in Spain (see Gerard of Cremona), from Arabic whose texts in turn had often passed through Syriac versions rather than being translated from the originals.”

    https://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_di_Moerbeke

  105. mirkhond scrive:

    Quanto a Guarino da Verona (1374-1460), siempre su wiki :

    “Fu avviato allo studio dei classici latini da Giovanni Conversini e proprio studiando la letteratura latina si incuriosì a proposito degli autori greci a cui le opere latine spesso alludevano e decise di cominciare a studiare la lingua greca. ALL’EPOCA PERO’ NON ERA DIFFUSO IN ITALIA L’INSEGNAMENTO DEL GRECO e quindi l’unica possibilità di apprenderlo era quella di andare ad impararlo a Costantinopoli. Così nel 1388 si trasferì nella capitale bizantina dove fu presentato ad Emanuele Crisolora, stimato studioso e letterato, che decise di fargli da maestro.

    I suoi studi però si interruppero bruscamente nel 1393 quando i turchi presero d’assedio Costantinopoli e l’imperatore Manuele Paleologo inviò Crisolora in Italia per chiedere aiuto ai principi cattolici. Ma ormai, dopo cinque anni di intenso lavoro, Guarino aveva raggiunto la piena fluenza in greco e quindi poteva tranquillamente fare ritorno in Italia.”

    https://it.wikipedia.org/wiki/Guarino_Veronese

    • PinoMamet scrive:

      Mi’. all’epoca… di oggi non è diffuso l’insegnamento del greco in mezz’Europa, e anche in Italia, ahimè, latita sempre di più.

      Lo insegnano solo nel Liceo Classico (che, ripeto, non è detto che abbia equivalenti in Europa, e credo sia una delle poche scuole- fuori dalla penisola ellenica- a insegnarlo così estentivamente e in maniera curricolare, non “a scelta”) con sempre meno iscritti e, ahimè, sempre meno ore.

      Mutatis mutandis, fatte le proporzioni con quello che poteva essere lo stato dell’insegnamento nel X o XI sec., non siamo poi troppo lontani 😉
      a noi moderni ci salva che esiste la stampa e internet, e molta ricerca filologica è già stata fatta…

      voglio dire, è indubbio che nel Medioevo il greco fosse poco conosciuto in Europa occidentale, è falso invece che ci sia stata questa cesura pressochè completa che vuol vederci Cardini
      😉

  106. mirkhond scrive:

    Quanti lo potevano conoscere?
    A parte nelle aree romeofone di Salento, Calabria e Sicilia?
    Cardini, credo alluda ai secoli VII-XIII dopo Cristo.

  107. mirkhond scrive:

    Secondo me tutta questa conoscenza del Greco, nel Frangistan, fino al XIV-XV secolo, dev’essere molto ridimensionata….

    • PinoMamet scrive:

      Mi’, a te il greco sta sulle balle, lo abbiamo capito;

      ma ti faccio notare che l’idea tradizionale sulla sua conoscenza nel Medioevo (cioè che non lo si conoscesse affatto…) ma ridimensionata, sì, ma nel senso che era assai più ampia…
      😉

      PS
      Hai letto il link su Liutprando? dalla tua faccina, direi di no 😉

  108. mirkhond scrive:

    L’ho letto.
    Però come Izzaldin, mi chiedo quanto fosse profonda….
    L’ambasceria franca di Ottone I (936-973 d.C.) nel 968 d.C., guidata proprio dal vescovo longobardo Liutprando da Cremona alla corte di Niceforo II Foca (963-969 d.C.), a Costantinopoli, è più verosimile che si sia svolta tramite interpreti.

    • PinoMamet scrive:

      Cito:
      “[Liutprando] ostenta sequenze testuali, frasi, termini greci, che gli vengono da una lingua tutta parlata, che egli ha sentito e imparato nel corso delle sue ambascerie e dei suoi soggiorni in Oriente, e sa operare formescrittorie greche..”

      e del nostro amico Paolo Diacono, che ne dici? visto che ha imparato il greco a Pavia, qualcuno glielo avrà insegnato no?

      Insomma, ripeto, è ovvio e risaputo che il greco in Occidente fosse poco noto.

      Meno risaputo, e degno di nota, è invece il fatto che in effetti fosse ancora conosciuto .

      • izzaldin scrive:

        d’accordo con Pino, i monasteri ‘romeofoni’ al sud erano ancora in pieno rigoglio ed è normale che, per quanto scarsi, i contatti ci sono stati e di conseguenza anche gli scambi linguistici.
        Andrebbe poi approfondito quanto nel mondo marinaresco si parlasse greco o altre lingue. Il link su Liutprando conferma che le sue conoscenze non erano ‘scolastiche’ ma appunto relative alla lingua parlata, e il mondo marinaresco è da sempre un ottimo calderone per esercitare un poliglottismo dal basso e in cui il greco, posso supporre, anche per motivi geografici, doveva fare la sua parte

      • mirkhond scrive:

        Concordo.

  109. mirkhond scrive:

    “ma ridimensionata, sì, ma nel senso che era assai più ampia…”

    Dipende dalle aree a cui ti riferisci.
    A nord di Roma, credo molto poco, fino al XIV-XV secolo….

  110. mirkhond scrive:

    “e del nostro amico Paolo Diacono, che ne dici? visto che ha imparato il greco a Pavia, qualcuno glielo avrà insegnato no?”

    Anche qui è da vedere quanto fosse profonda tale conoscenza…..
    Comunque, come hai giustamente detto, si trattava di una elite nell’elite….

  111. mirkhond scrive:

    “che con le ubbie estetiche delle elites intellettuali che frequentano il blog non ci riempiono le loro pites)”

    I primi ad averle, certe ubbie estetiche, sono proprio lorsignori Romei, che si sciacquano la bocca con la loro presunta ascendenza ellenica, per nascondere dietro tale foglia di fico, la PROFONDA FRUSTRAZIONE che provano nei confronti del Frangistan, verso cui hanno un rapporto di amore-odio.
    E che oggi, non sente più neanche il richiamo della MISTIFICAZIONE “neoellenica”, per esigere crudamente il pagamento dell’europizzo!

  112. mirkhond scrive:

    “Insomma, basta con questi dubbi! la rivoluzione ha bisogno di fede!”

    Un po’ come aderire a cielle, senza vederne le magagne…. 🙂

    Quanto a Roberto, deve difendere chi gli da il pane a lui e alla famiglia.
    Ed ha ragione ad essere esasperato se c’è chi glielo ricorda…

    • roberto scrive:

      se la grecia esce dall’unione eropea, direi che continuerei ad essere pagato tale e quale (anzi ad occhio ci sono alcuni posti occupati ad esso da greci che si libererebbero e mi interesserebbero), quindi la tua considerazione lascia il tempo che trova e non sono affatto esasperato.
      resta invece la mia domanda.
      in cosa essere schiavi della russia è meglio che dell’eurobank$teraggio $trozzino?

    • Francesco scrive:

      1) io le magagne le vedo ma ne vedo anche i lati positivi

      2) CL è molto meno pericolosa di una rivoluzione

      3) la Russia è molto bella, purchè da una prudente distanza 🙂

      • mirkhond scrive:

        Il bolscevismo è morto da un pezzo Franky….. 🙂
        Cielle è un branco di pecoroni guidato da un’elite di maneggioni.

        • Francesco scrive:

          ehm, veramente CL è guidata da Don Julian Carron, che è un prete spagnolo e nessuno ha accusato di maneggi (qualcuno di errori nel parlare in italiano)

          io parlavo di Russia, non di URSS. quella manco era bella (URSS era femminile, giusto?)

          Syriza, Podemos, M5S, Salvini, GinoStrada, Papa Francesco, l’America del Sud … a me il comunismo pare bello vivo

          ciao

          • mirkhond scrive:

            E non ti chiedi il perché?

          • mirkhond scrive:

            Che Salvini sia comunista lo apprendo ora da te.
            Nessun altro se ne è accorto.
            Come mai?

          • Francesco scrive:

            1) leggi Salvini, ama darsi del comunista, lo fa per giustificare le squallide dichiarazioni anti-UE, anti-banche, e difendere lo sfodamento dei conti pubblici italiani (pensioni e così via). un vero kompagno

            2) aspetta, eri tu ad aver detto che era morto! allora, pensi che sia morto o vivo?

            ciao

          • gotcha scrive:

            bè, non ci vuole un comunista per capire che una comunità di stati governata dalle banche è destinata a fare una brutta fine.

          • gotcha scrive:

            e con questo non voglio dire che il pareggio di bilancio sia un concetto sbagliato: ma se una famiglia ha dei debiti, non esiste che lo paghino i figli operai, i nipoti in fasce e i nonni..

          • Francesco scrive:

            gotcha

            sapresti descrivere cosa fanno le banche in una società?

            di norma, senza bisogno di derive patologiche

            forse capiresti perchè di cerca di non lasciarle fallire con leggerezza

          • gotcha scrive:

            non ti do torto sulle derive psicologiche.. a volte mi rompo i coglioni da solo.

            comunque, questo video spiega alla perfezione:

            https://www.youtube.com/watch?v=CPmMs1XBm8E

          • gotcha scrive:

            nessuno è contrario all’esistenza delle banche, il problema è che la banca centrale europea dovrebbe essere un’istituzione pubblica, e fungere da tesoro dell’unione europea. a quel punto, l’unione europea sarebbe in grado di svolgere delle manovre di politica monetaria che siano “sovrane”, cioè che rappresentino i bisogni e le volontà delle popolazioni europee.

          • Francesco scrive:

            non confondiamo le banche centrali con le banche commerciali, sono due bestie del tutto diverse

            la BCE fa quello che deve, cioè obbedisce al paese più importante d’Europa che NON VUOLE che si stampi moneta a go go come in USA e Giappone (e su questo fatico a dargli torto)

            ciao

          • gotcha scrive:

            le domande che a questo punto ti faccio sono:
            la bce è pubblica o privata?
            le banche centrali nazionali, che evidentemente compongono con differenti “pesi” la bce, sono pubbliche o private, ovvero, sono NOSTRE o di qualcun’altro?
            quali interessi servono?
            la bce funziona da tesoro europeo, oppure gli stati che richiedono un prestito verso di essa contraggono un passivo, che sarebbe ridicolo, visto che sarebbe un passivo di propria moneta?

            ps: se le mie curiosità verranno soddisfatte, potrei essere d’accordo pure sul concetto di austerità.

          • Francesco scrive:

            la BCe è pubblica, che io sappia, al modo in cui lo sono le Banche centrali – MA non è una vera banca centrale perchè non esiste lo Stato Europa di riferimento

            le banche centrali nazionali in Europa servono interessi nazionali generali e di lungo periodo – quindi combattono l’inflazione e cercano di non affogarci nei debiti. nel breve periodo i rossi e i ladri chiamano questa roba austerità e la incolpano delle proprie malefatte

            ciao

          • gotcha scrive:

            allora, qui è l’europa, qui esista lo stato europa!

  113. mirkhond scrive:

    “fare un accordo commerciale con gli USA è peggio che con la russia? e perché?”

    Perché gli U$A non si limitano ad “accordi commerciali”, ma pretendono anche la tua anima.
    Di uniformarti in tutto e per tutto a loro.
    Te ne rendi conto?
    Ma del resto a te gli U$A piacciono.
    Come a tutti i forti e i superficiali….

    • roberto scrive:

      mirkhond,

      ti posso fare notare un’incoerenza nella tua weltanschauung ?

      lunedì sostieni che ci sono differenze incolmabili tra i baresi e coloro che vivono aldilà della linea sarzana senigallia
      martedì dici che se vai a verona ti senti all’estero
      mercoledì dici che non hai niente in comune con sassoni e visigoti,
      poi arrivi a giovedì a dirmi che gli usa hanno piallato ed uniformato tutto.

      qual è la verità, è tutto una specie di succursale degli usa o esistono ancora popoli e genti diverse?

    • roberto scrive:

      “Come a tutti i forti e i superficiali….”

      grazie, mi permetti di ricordare una delle mie citazioni preferite

      “Couple: We know, I just thought you had hidden depths.
      Will: No. No. You’ve always had that wrong. I really am this shallow”
      (about a boy)

      • Francesco scrive:

        😀

      • Francesco scrive:

        forte, poi, vorrei vedere le tue statistiche … o sei un giocatore come Brooks di Sassari, tutto sostanza?

        qui siamo all’autocertificazione pura e semplice

        • roberto scrive:

          in effetti le statistiche sono ridicole, con la sola eccezione degli assist (giuro!) e delle teste rotte (ho un paio di magliette con la faccia del play avversario stampata sopra a mo’ di sindone a causa di un blocco bien piazzato)
          🙂

    • Francesco scrive:

      Mirkhond

      sei il primo che trova gli USA più “invasivi” dei Russi! non è che tu hai una certa qual antipatia per i primi e non sai nulla dei secondi?

      ciao

  114. mirkhond scrive:

    Potresti tradurla?

  115. mirkhond scrive:

    “no scusa come fa a darsi del razzismo senza differenza di costumi?

    si basa sul quello!”

    I costumi sono diversi solo con i muSSulmani.
    Per il resto vige l’omologazione di matrice usana.

  116. mirkhond scrive:

    Dall’azzento, dal paesaggio e dalle città vecchie.

    • Francesco scrive:

      e allora cosa hanno piallato?

      non capisco

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Gli abbigliamenti e i rapporti sociali, oggi fondati sull’individualismo, la checcaggine, la distruzione della famiglia, la musica.

        • Francesco scrive:

          la musica? non capisco

          idem per la “checcaggine”: cosa intendi?

          su individualismo e distruzione della famiglia, invece, credo di seguirti benissimo. ma la scelta personale è sempre possibile.

          ciao

          • gotcha scrive:

            ma siete proprio sicuri di non voler essere guidati in un viaggio verso la vera musica indipendente americana degli anni 80′?

          • gotcha scrive:

            magari cominciando con l’ottimo lp dei nation of Ulysses, “13 point program to destroy america”?

          • Francesco scrive:

            a parte Because the night, io sono per la musica “ufficiale” degli anni ’80

            se mi metti la colonna sonora di Top Gun o di Rocky potrei persino ballare …

            😀

          • PinoMamet scrive:

            “ma siete proprio sicuri di non voler essere guidati in un viaggio verso la vera musica indipendente americana degli anni 80’?”

            Sì, ma grazie lo stesso.

          • gotcha scrive:

            il fatto che tu metta “because the night” della smisuratamente sopravvalutata patti Smith tra le indipendenti è chiaro segno che hai bisogno che ti prenda per mano e ti conduca attraverso rare gemme di cultura..

          • Francesco scrive:

            cultura? quando sento la parola cultura porta la mano alla cintura ed estraggo il 406 mm con muniziomanento radioattivo!

            grrrr

          • gotcha scrive:

            non m’aspetto altro da uno che vorrebbe sul piatto la colonna sonora di top gun.

            minchia..

          • Z. scrive:

            Francesco,

            hai cattivo gusto in materia di politica, letteratura e cinema. Questo lo si sapeva. Ma è niente in confronto al tuo cattivo gusto in musica 😀

          • Francesco scrive:

            potete dirmi tutto

            ma non criticare le mie scelte di film!

            adesso, o infame Z, tu sfido a citarmi i tuoi 10 film preferiti

            e poi ti faccio il contropelo

          • gotcha scrive:

            oramai devi dire i tuoi fra.. sono tutt’orecchi.

        • Francesco scrive:

          e no, ha iniziato lui e pure travisando le mie parole

          😀

  117. mirkhond scrive:

    Quando intendo costumi, intendo abbigliamenti, gusti musicali, film e telefilm, e a volte anche l’alimentazione (l’orrendo macdonald).

    • Francesco scrive:

      secondo me voi terroni vi vestite diversi da noi polentoni, guardate TV e ascoltate musica diversa, mangiate molto meglio

      restano giusto i film!

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Sul vestiario credo proprio di no, purtroppo!

        • Francesco scrive:

          dovremmo fare una prova foto: una piazza a Bari e una a Bergamo, i vestiti sono uguali o diversi?

          e una di Stoccarda, Minneapolis, Seoul, San Pietroburgo, Ankara?

          ciao

          • PinoMamet scrive:

            Temo che la risposta sia uguali, tristemente ugualissimi, in tutti i posti che hai citato.

            Francè, i vestiti erano diversi quando li cuciva nonna, non quando li compri all’Oviesse (o da Armani, se è per questo…)

          • Francesco scrive:

            mah, non ne sono così certo, ognuno ha una sua forma di cattivo gusto

          • PinoMamet scrive:

            Ci sono piccole differenze di gusto locali, ma davvero trascurabili, se pensi alla differenza che poteva esserci nel Seicento tra un cosacco ucraino, un pescatore norvegese e un pastore di Marrakesh…

          • Francesco scrive:

            ma tra un pastore mongolo e uno abruzzese, un pescatore norvegese e uno giapponese (del nord) c’era tutta sta differenza?

            o l’uso si imponeva?

          • PinoMamet scrive:

            Fino all’Ottocento credo ci fossero marcate differenze regionali.

            Credo che l’uniformazione sia derivata da tre cose:

            1- la moda “inglese” (giacca e cravatta e derivati più o meno da cerimonia) diventata in epoca post-napoleonica il must dell’ “uomo serio” e la divisa internazionale della diplomazia
            (ma già gli ufficiali francesi di Napoleone si accusavano a vicenda di essere anglomani in fatto di abbigliamento…)

            2-il mondo militare, del lavoro e, infine, dello sport
            (metà della roba che indossiamo tutti i giorni ha un’origine militare)

            3-da ultima, la grande distribuzione; se un sarto di Napoli è ancora considerevolmente diverso da uno di Londra, e leggermente diverso da uno di Milano, quando si tratta di fare un completo giacca e cravatta; lo stesso ocmpleto, in vendita daa Armani o da Oviesse, è identico in tutte e tre le città…

          • PinoMamet scrive:

            Per quanto riguarda l’uso tra persone che fanno lo stesso lavoro;

            nell’Ottocento avresti distinto un pescatore irlandese, o di Guernsey e uno norvegese, dal tipo di maglione indossato.
            Anche perché erano cuciti dalle rispettive mogli, secondo l’uso locale.

          • Francesco scrive:

            tutto sommato temo di avere appena scoperto la rivoluzione industriale … bella figura per un economista!

            grazie

          • Roberto scrive:

            Mah, francamente guardando solo i vestiti secondo me è abbastanza facile distinguere certe provenienze.
            Gli italiani per esempio sono inconfondibili, gli americani pure (anche quando si vestono eleganti: camicia con il colletto a cazzo, pino mi perdonerà la definizione atecnica,? È yankee), i tedeschi anche (cravatta grigia con giacca grigia? Tedesco!), magari pure le slave (trucco molto curato, tacchi altissimi, vestito da sera, il tutto in spiaggia alle 11h00 di mattina? Russa!), o le francesi….

          • PinoMamet scrive:

            Questo devo riconoscerlo, in effetti…

            se è per questo, si riconoscono anche abbastanza facilmente i “colletti bianchi” milanesi, che spesso sono colletti azzurri 😉 (e spread collar) e quelli romani che invece spesso sono proprio bianchi…
            (almeno fino a qualche anno fa, non so se poi si siano adattati all’uso milanese).

            ma sono differenze minime dettate da preferenze locali, è vero che ci sono ma trovo difficile dar torto a Mirkhond quando parla di “piallamento” se si pensa a com’era il mondo secoli fa…

            PS
            qualcuno dica a filippini e sudamericani bassini di non vestirsi da rapper, stanno quasi peggio dei bianchi!

          • PinoMamet scrive:

            Poi è vero, c’è il grande mistero delle russe truccate e con tacco 12, in qualunque situazione, dal mattino alla sera.

            Però quelle residenti qua o sono vecchie bacucche, ehm, babushke, vestite in modo non appariscente, o quando sono giovani e carine (ma mazze 😉 ) si sono adeguate ampiamente alla moda locale.

            In Israele avvistai due tizie, segnalatemi come “sharmutta” (puttana) o “zonà” (idem), che non avrei saputo dire se erano russe o arabe:
            truccate e tinte si assomigliano tutte;
            non solo con tacchi altissimi e trucco puttanesco, ma con i vestiti lasciati con la zip mezza a aperta dietro e il cartellino del prezzo attaccato… non so, forse per sottolineare il loro status di prezzolate.. boh!
            mai visto niente del genere altrove.

          • Roberto scrive:

            Però le russe non hanno il trucco puttanesco, sono solo sempre e molto truccate

          • PinoMamet scrive:

            Vero…
            una mia amica lavora per una casa di moda, in trasferta lavorativa a Mosca e San Pietroburgo ne rimase impressionate, nonostante lavorando in quel settore sia abbastanza abituata all’eleganza…
            ma il fatto è che queste erano regolarmente così appena uscite di casa al mattino!
            Chiese il perché, e pare che alle giovani russe carine (ma mazze 😉 ) piaccia sentirsi “femminili”… una cosa un po’ vecchio stile, volendo.

          • Roberto scrive:

            Come volevasi dimostrare, sono appena andato a prendere mia figlia da un’amichetta che festeggiava il compleanno in un parco giochi nella foresta e tutti i genitori (me compreso) erano vestiti a cazzo, tranne la mamma russa di una loro compagna di classe che girava per la foresta con dei tacchi che avrebbero messo in difficoltà una top model è vestita come fosse al matrimonio della regina d’Inghilterra (bellissima, complimenti)
            🙂

    • PinoMamet scrive:

      Penso che l’abbigliamento regionale o locale in Europa sia stato “piallato” da almeno un secolo (almeno! e già un secolo fa, ne restavano sacche puramente folkloriche).

      Per quanto riguarda il cibo, beh, non tutti mangiano da McDonald’s, quasi nessuno anzi a meno che non sia in viaggio…

      una certa uniformazione nazionale e da ultimo anche internazionale c’è stata, ma la cucina mi sembra tutto sommato uno degli ambiti “identitari” più conservativi, assai più delle lingue…

  118. mirkhond scrive:

    “aspetta, eri tu ad aver detto che era morto! allora, pensi che sia morto o vivo?”

    Veramente non ho mai detto una cosa simile.
    A me invece, sembra piuttosto un leader in crescente ascesa….

  119. roberto scrive:

    ho come l’impressione che da oggi non potrete più accusare il buon francesco di filousanismo acritico

    http://www.repubblica.it/esteri/2015/06/26/news/usa_corte_suprema_nozze_gay_sono_diritto_costituzionale-117760539/?ref=HREC1-1

    (per gli amanti del genere scommetto che la dissenting opinion di scalia sia divertente, me la leggo nel we)

    • gotcha scrive:

      LOVE WINS!
      io sono mezzo americano, o almeno per un quarto: se sono anti ho le mie motivazioni. mia madre ha la collezione completa di sex and the city, non potevo venir su filo-americano. e comunque, il fatto che io critichi le loro contraddizioni (per usare un eufemismo) rivela che “ci tengo”!

    • Dif scrive:

      “o tempora o mores” tra 3,2,1…

    • Francesco scrive:

      per darmi del filo-USA acritico ci vuole una tonnellata e mezzo di malafede da sempre, mica bisognava aspettare questa porcheria

      almeno c’è qualcosa di buono: i 4 voti contrari, che mostrano un minimo di decenza costituzionale (solo un pazzo può far dire a una costituzione di fine Settecento sì ai matrimoni gay)

      il problema più serio è: come tieni insieme una società se sputtani la Costuzione?

      per far sporare i gay bastava un emendamento

      • Roberto scrive:

        Senti il consiglio di chi ti vuol bene, leggi la dissenting opinion di scala, trovi delle chicche tipo “But what really astounds is the hubris reflected in today’s judicial Putsch.”
        Ti farà piacere (inutile dire che io sono contento che sia minoranza, anche se non posso negargli l’onore delle armi)

      • Z. scrive:

        Francesco,

        tu sei criticamente filo-USA circa quanto Secchia era criticamente filo-URSS alla fine degli anni Quaranta. Forse un po’ meno criticamente 🙂

        • MOI scrive:

          Francesco, prendilo come un complimento ! 😉

        • Francesco scrive:

          io credo di essere serenamente critico dei molti aspetti degli USA che non mi piacciono e moderatamente entusiasta di quelli che mi piacciono

          😀

          • PinoMamet scrive:

            Tu sei critico degli USA nello stesso modo in cui secondo Informazione Corretta si può essere critici di Israele:
            “a volte il clima è un po’ così così, e poi mamma mia che traffico!”
            😉

          • Francesco scrive:

            1) non mi piace come si vestono (anche se apprezzo la libertà … però in questo caso gli esiti sono nefasti)
            2) non mi piace come mangiano, tanto meno la mancanza del rito del pranzo.
            3) guardo soprattutto film non loro
            4) leggo anche fumetti non loro
            5) in America Latina hanno fatto quasi solo casini
            6) oggi giocano a basket abbastanza male
            7) quasi tutta la loro cultura è spazzatura comunista o radicale (che è anche peggio)
            8) i loro cattolici in maggioranza sono del modello RosiBindi

            seriamente, è che voi preferite un Putin agli USA, un PCC alla loro democrazia, Bari a Boston e il mare di Celle Ligure a quello delle Hawai

            😀

          • PinoMamet scrive:

            Bari a Boston sì, dieci volte, e non solo perché sono amico di Mirkhond (anche se lui nega) ma perché… insomma… caspita, Bari è Bari!

            Boston è una metropoli con, caso raro negli USA, un centro storico (meno antico della casa di mia nonna, ma vabbè) e un bel pratone per gli usi pastorali del vecchio New England, non malaccio, ma insomma non c’è paragone!

            Per il mare delle Hawaii, mi riservo di giudicare dopo averlo visto 😉

          • Francesco scrive:

            sì certo e Nichi Vendola potrebbe essere meglio di Kelly Le Brock

            😀

            PS Boston è di famiglia, per me, sono molto parziale

          • PinoMamet scrive:

            Io ci vidi la peggior rappresentazione di Shakespeare a cui abbia mai assistito.

            Dico solo che l’assassinio di Banquo avveniva con un combattimento stile kung fu.
            Ed erano seri!!

          • gotcha scrive:

            celle ligure : hawaii = heaven : hell

          • Francesco scrive:

            Goccia

            il mio sangue è per il 50% di Celle Ligure ma certe cose non si possono neppure pensare

  120. mirkhond scrive:

    Per vedere le vere differenze, bisognerebbe recarsi qui (se si potesse)? :

    https://youtu.be/nwKZ_KdP8YQ

    • PinoMamet scrive:

      Sì, ma poi perché quando vengono qua si vestono tutti da tamarri normali??

      Nella cittadina dove risiedo, c’è num. 1 arabo, anziano, che va in giro vestito da arabo, con tunicone ecc. tra i residenti.

      Di “camicioni” sia arabi sia, più colorati, africani, capita di vederne in giro, se sono arabi è facile che siano religiosi, gli africani o sono in viaggio o si vestono appariscenti così per vendere.

      Poi ci sono i sikh, che se non altro, quando sono osservanti, mettono il turbante (o il miniturbantino legaciuffo i bambini-ragazzini).

      Avvistato anche, una sola volta, un anziano cinese vestito da anziano cinese, con quella giacca morbida a bottoncini di tessuto.

      Per il resto, tutta gente vestita banalmente “normale”…

  121. mirkhond scrive:

    “qualcuno dica a filippini e sudamericani bassini di non vestirsi da rapper, stanno quasi peggio dei bianchi!”

    Condivido!
    Non c’è mai limite all’imitazione del peggio!

  122. mirkhond scrive:

    “In Israele avvistai due tizie, segnalatemi come “sharmutta” (puttana) o “zonà” (idem), che non avrei saputo dire se erano russe o arabe:
    truccate e tinte si assomigliano tutte;
    non solo con tacchi altissimi e trucco puttanesco, ma con i vestiti lasciati con la zip mezza a aperta dietro e il cartellino del prezzo attaccato… non so, forse per sottolineare il loro status di prezzolate.. boh!
    mai visto niente del genere altrove.”

    C’ shkif’!
    Scommetto che erano pure due mazze di scopa!

    • PinoMamet scrive:

      Mmm per i tuoi gusti direi di sì, ma neanche troppo… era tutto il resto a essere davvero sgradevole.
      I miei amici locali si sono affannati a spiegarmi che era uno spettacolo strano anche per loro, comunque.

  123. Roberto scrive:

    Gotcha

    “Love wins”

    Infatti la sentenza si chiude così

    “No union is more profound than marriage, for it embodies the highest ideals of love, fidelity, devotion, sacrifice, and family. In forming a marital union, two people become something greater than once they were. As some of the petitioners in these cases demonstrate, marriage embodies a love that may endure even past death. It would misunderstand these men and women to say they disrespect the idea of marriage. Their plea is that they do respect it, respect it so deeply that they seek to find its fulfillment for themselves. Their hope is not to be condemned to live in loneliness, excluded from one of civilization’s oldest institutions. They ask for equal dignity in the eyes of the law. The Constitution grants them that right.”

    • gotcha scrive:

      Oh, say can you see, by the dawn’s early light,
      What so proudly we hailed at the twilight’s last gleaming?
      Whose broad stripes and bright stars, through the perilous fight,
      O’er the ramparts we watched, were so gallantly streaming?
      And the rockets’ red glare, the bombs bursting in air,
      Gave proof through the night that our flag was still there.
      O say, does that star-spangled banner yet wave
      O’er the land of the free and the home of the brave?

      eccetera eccetera

  124. Mauricius Tarvisii scrive:

    La cosa curiosa dei fatti di Tunisi è che il numero delle vittime sale notevolmente col passare delle ore. In genere, invece, ci sono lievi arrotondamenti verso il basso in caso di attentati (contrariamente a quando succedono catastrofi naturali).

  125. gotcha scrive:

    la repubblica ha elencato tra i maggiori successi di obama
    1)la sanità
    2)nozze gay
    3)trattato di libero scambio

    non ho capito il perché della terza. sarebbe come dire che i successi della juve sono

    1)lo scudetto
    2)la finale di champions
    3)calciopoli

    • Francesco scrive:

      1) il Trattato di libero scambio sarebbe un’architrave del Bene nell’eterna lotta contro il Male e l’Ignoranza ma … mica lo hanno appena segato?
      2) l’Obamacare pare sia un compromesso ma … piuttosto che niente è meglio piuttosto
      3) un Democratico ha sempre un perchè sarebbe meglio se NON fosse lui il presidente

      • gotcha scrive:

        infatti stanno cercando, grazie a Dio, di segarlo. comunque su repubblica così sta scritto!

        • gotcha scrive:

          perché dici che il trattato sarebbe un’architrave del bene? per quanto ne so, nafta e varie corsie preferenziali non hanno fatto un gran bene. ad esempio, i messicani vendevano pomodori a basso costo in usa finchè gli accordi nafta non hanno escluso quel commercio per proteggere la produzione interna. insomma, un caso di liberalismo in uscita (quando fa comodo a te), e protezionismo in entrata (sempre quando fa comodo a te.

          • Francesco scrive:

            il NAFTA dovrebbe aver fatto crescere molto le tre economie coinvolte, con gran beneficio generale (a quello serve il commercio)

            dubito che le eccezioni protezionistiche siano state significative e a favore degli USA

            oggi il Messico è una potenza manifatturiera mondiale e sta fottendo la Cina

            inoltre i sindacati sono contrari e loro non sbagliano mai nello sbagliarsi

            ciao

          • Thyrrenus scrive:

            Non so se il settore manifatturiero del Messico sta fottendo la Cina, magari vorrei vedere i dati ordinati e disposti. Poi vorrei vedere dove vanno i profitti degli eventuali successi. Io ho una amica giovane docente a Città del Mexico che non è affatto comunista (educazione in college britannico ecc.) e di ‘buona famiglia’ che mi racconta un’altra storia. Per esempio che i trattati NAFTA hanno fatto arricchire i soliti noti messicani ed impoverito tutti gli altri. Magari può anche essere che quel che i ricchi hanno guadagnato in più sia molto di più di quel che hanno perso i poveri, ecco qui ti darei ragione 😉

          • Francesco scrive:

            i miei colleghi che in Messico ci vanno trovano un sacco di fabbriche aperte lì (parecchie anche nella zona di Città del Messico), molte nuove

            la vulgata è che la Cina, tra salari in crescita e distanze, non è più competitiva rispetto al Messico

            posso forse concederti che la distribuzione del reddito sia un tema non al centro delle analisi, anche perchè non serve a un cazzo studiarla, non spiega la crescita economica generale, è traviata dal marxismo, alla fine sembra una fisima intellettuale

            magari non è così in sè ma il per sè attuale

            ciao

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ma è così: i successi dei corleonesi sono le stragi, il racket e la pax mafiosa. Il profitto del singolo solitamente si contrappone al bene collettivo.

      • gotcha scrive:

        eppure il liberalismo, almeno nelle intenzioni dei padri fondatori, e in genere del complesso culturale nel quale ha preso vita, prefigurava un bene collettivo in sintonia col profitto del singolo. la storia la si può interpretare anche come “meccanismo retroattivo di giustificazione che funziona sul serio”: come dire, adam Smith e i fisiocratici si erano illusi che l’uomo fosse abbastanza buono da continuare sulla retta via; a sua volta Gesù si era illuso, marx si era illuso, Nietzsche pure, eccetera eccetera.. se così fosse, tutto è destinato ad andare in malora e non se ne parla più.
        oppure, si ammette che le idee funzionano se funzionano anche dei dispositivi di controllo ad esse preposte: oggi, e questa è la tendenza dei trattati di libero scambio, si vorrebbero eliminare i dispositivi di controllo (che altro non possono essere che stati sovrani). insomma, se tiro una martellata in faccia a uno, non posso dare la colpa all’inventore del martello..

        • Francesco scrive:

          i limiti al libero scambio sono (quasi) sempre e solo dei vantaggi privati ai danni della collettività

          però le scuse con cui sono proposti sono begli esempi di creatività

          • gotcha scrive:

            facciamo che siamo entrambi produttori di telefonini: tu ne produci 50 al mese, perché i tuoi 10 operai sono dei fannulloni, ovvero lavorano otto ore per 1000 euro al mese. io invece ho 10 ragazzi che ho preso dalla strada, li tengo sotto torchio con un mitra, fanno 16 ore al giorno per 400 euro al mese, e producono 100 telefonini.
            entrambi paghiamo 10.000 euro al mese di costi fissi, facciamo che un telefonino ci costa 1 euro. io spendo 14.100 euro al mese, tu 20.050. io posso far pagare i miei telefonini meno di 20 euro ed avere già un buon guadagno, mentre tu non puoi scegliere di stare sotto i 40.
            ma se qualcuno viene a rompermi i coglioni posso dire che mette un paletto al libero scambio..

          • Z. scrive:

            Ci sono un po’ di cose da chiarire. Per comodità presumiamo un mese di 28 giorni e una settimana lavorativa di 5.

            – se gli operai sono disposti a lavorare per 400 euro al mese per 16 ore al giorno, e la legge vi permette di farlo, perché Francesco li sta pagando 1000 per 8 ore?

            – per contro, se esistono fabbriche che pagano gli operai 1000 per 8 ore, perché i tuoi sono disposti a lavorarne 16 e a guadagnarne 400?

            – nei tuoi costi fissi di produzione non dovrebbero rientrare anche armi, munizioni e stipendi per 16 ore/guardia al giorno?

            – se non ho sbagliato i conti, i tuoi operai, esattamente come quelli di Francesco, impiegano mediamente 32 ore di lavoro per produrre 1 unità di prodotto. Nonostante i tuoi operai siano presi dalla strada e facciano turni massacranti di 16 ore, la loro produttività è identica a quella degli operai di Francesco…

          • gotcha scrive:

            orca troia mi sono scordato che devo pagare le guardie..
            comunque io non lavoro nello stesso paese, e/o sotto la stessa legge di francesco, sennò il discorso non ha senso.. dicevo appunto che senza una regolamentazione simile la concorrenza la fa la mancanza di regolamentazione.
            comunque, le guardie le paga lo stato dove lavoro io, altrimenti mi trasferisco in un altro paese; li ho ricattati. e risolviamo tutto!

          • Francesco scrive:

            Gotcha

            senza bisogno di guardie e ricatti, basta che il mio paese sia la Grecia e io paghi gli operai in dracme e posso lo stesso vendere i miei cellulari a meno!

            e se qualcuno viene a rompermi i coglioni, io fallisco e i miei operai salgono in gommone per venire a cercare fortuna da te.

            si chiama MONDO REALE e per qualche motivo lo frequentiamo solo noi economisti e i terroristi, tra i segaioli mentali. poi ci si vive tutti ma questo è il mondo in sè e non quello per sè, direbbe un tale.

            e ti dirò un segreto: a volerlo, vedere il mondo reale non è neppure così difficile.

          • gotcha scrive:

            ho capito ma se

            in se=tesi
            per se=antitesi

            in se e per se=sintesi.

            insomma, bisogna lavorarci su!

            comunque, potrei sbagliarmi io a credere che gli usa siano cattivi e l’economia sia in mano a stronzi (che poi non è che io creda a ciò, ma mi preoccupo che non sia così), e lo spero tanto, che siano tutte paure infondate. insomma, a criticare una cosa mica si gode!

          • Francesco scrive:

            no, veramente

            in se = come sono le cose

            per se = come ce le raccontiamo

            che gli USA siano cattivi, spero di no; che l’economia sia in mano a qualcuno, non credo proprio

            ma sono solo un umile travet milanese

            ciao

          • Thyrrenus scrive:

            mi piacciono sempre codesti tuoi interventi con cui magari credi di dire qualcosa di più di un mantra risentito ma senza senso comune

          • Thyrrenus scrive:

            “e se qualcuno viene a rompermi i coglioni, io fallisco e i miei operai salgono in gommone per venire a cercare fortuna da te.

            si chiama MONDO REALE e per qualche motivo lo frequentiamo solo noi economisti e i terroristi, tra i segaioli mentali. poi ci si vive tutti ma questo è il mondo in sè e non quello per sè, direbbe un tale.”

            mi rotolerei a terra per le risate se fossi di buon umore, siccome oggi ce l’ho storta mi verrebbe di rispondere semplicemente con una linguaccia, poi mi ricordo che non so fare il disegnino!

          • gotcha scrive:

            penso che hegel li usasse in modi diversi, anche

            in se=essenza

            per se=dispiegamento

            più o meno eeh!

            allora diremmo: gli stati uniti sono un po’ cattivi (tesi)
            gli stati uniti sono buoni (antitesi)
            gli stati uniti sono una banda a delinquere (sintesi derivante dalla negazione della negazione intermedia)

          • gotcha scrive:

            ciao thy, quando ti vedo mi sento come napoleone che vede spuntare grouchy invece che blucher..

          • Francesco scrive:

            Thy,

            io sono sempre di cattivo umore, quindi invece di fare le linguacce cerca di spiegarti.

            Goccia, io facevo il marxiano, non l’hegeliano. Mi piace comunque il tuo modo di gestire tesi-antitesi-sintesi, io faccio lo stesso quando parlano i giornalisti di servizio del Milan

            😉

          • gotcha scrive:

            minchia, deve esser dura tifare per il milan, ultimamente.. ma c’è una scimmia urlatrice ad occuparsi del mercato?

  126. MOI scrive:

    http://www.famigliacristiana.it/articolo/fouad-allam-sull-isis-l-occidente-e-cieco.aspx

    Quel che è peggio della prematura scomparsa di Khaled Fouad Allam … è che sembrerebbe proprio aver scritto e parlato invano ! ;(

  127. MOI scrive:

    Ora probabilmente Tahar Ben Jelloun scriverà un nuovo libro, forse altrettanto (ma con il solito stile ambiguo) farà Tariq Ramadan, ma … a parte “far girare un po’ l’ editoria”, servirà anche a qualcosa ?

    Purtroppo sappiamo che NON esistono limiti all’ insipienza delle attuali Classi Politiche/Culturali/Dirigenti …

    • MOI scrive:

      nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/06/24/news/via-i-libri-genitore-1-e-genitore-2-dalle-scuole-1.11669636?ref=fbfnv

      l’aveva detto anche in campagna elettorale …

      Alfano invece si era autoproclamato Katéchon AntiGender per le Masse Cattoliche … Giovanardi alla scissione in NCD ?!

    • gotcha scrive:

      Dovremmo provare a imporre dei modelli maschili:

      Angelino alfano, ovvero i cinque sensi piegati ai principi dell’apparato militare, concetto difficile da esprimere ma facilmente esperibile quando si cerca di far capire qualcosa ai carabinieri, tipo una battuta, e loro rimangono li’ con quello sguardo altero e lesso allo stesso tempo.

      Joey formggio, una via di mezzo tra scarface, Michael buble’ e salvini.

      Come modello femminile propongo le mondine.

      Tra cinquant’anni discuteremo dei risultati.

  128. MOI scrive:

    Insomma, ormai a scuola “genere” significa tutto fuorché (!) il “maschile” o “femminile” dell’ analisi grammaticale : magari aboliscono la differenza fra aggettivi e sostantivi perché in fondo è classista e suprematista … facciamo pure razzista 😉 !

  129. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Mi meraviglio di Cardini: la UE ha una “cultura” da Istituto Tecnico Commerciale … lo impara adesso ?

  130. MOI scrive:

    http://www.lemonde.fr/societe/article/2015/06/25/5-000-euros-d-amende-requis-contre-eric-zemmour-pour-ses-propos-sur-les-bandes-d-etrangers_4661136_3224.html

    ecco, multare chi si sforza di salvare la capacità di discernimento : poi si meravigliano se finiscono nel polifosfato organico urbano compattato ! … Bella lì ! 😉

  131. mirkhond scrive:

    Questo sistema è radicalmente sbagliato
    Maurizio Blondet 25 giugno 2015

    Da pochi anni abito a Corsico, alle porte di Milano. Un abitante che è nato qui mi raccontava di quanto fabbriche c’erano: la Richard Ginori – il cui stabilimento lungo il naviglio sta sgretolandosi abbandonato – le cartiere Burgo, una grossa conceria, decine di aziendine metallurgiche. La Richard Ginori da sola occupava 1800 dipendenti, al Burgo ottocento, la conceria trecento. Ad occhio e croce, questa cittadina di 35 mila abitanti ha perso almeno 3 mila salari e decine di attviità produttive. Sostituiti da pensioni: adesso è una cittadina di pensionati, alcuni caporioni ndranghetisti in un quartiere marginale; e circondata di mega-centri commerciali esteri: Ikea, Auchan, magazzini di sei piani dei cinesi che vendono tutto. Alcuni dei supermercati però stanno chiudendo, l’affitto degli amplissimi spazi è diventato insostenibile data la caduta dei profitti.

    Il partito comunista governa ininterrottamente dal dopoguerra. Questa meravigliosa classe politica – sull’esempio di quella nazionale del resto – ha assistito a questa decadenza e arretramento operai, a questa desertificazione, non è stata capace né ha pensato di fare nulla per riconvertire in qualche modo l’abitato. Nè gli abitanti si sono ingegnati, si sono sforzati di migliorarsi. Si sono lasciati vivere – magari partecipando con convinzione agli scioperi e sostenendo i ricatti dei loro sindacati, ovviamente corresponsabili della perdita di competitvità delle fabbriche.

    Adesso sembra che la caduta sia all’accelerazione finale. Una quarantenne che lavora in una azienda ai margini della cittadina, dice: il contratto mi scade il 30 giugno, non so se me lo rinnovano. Una sua amica, cinquantenne, faceva la donna delle pulizie, aveva messo sù un gruppetto di pulitrici per le ditte: niente da due anni, nessuna ditta la chiama, nessun reddito.

    Sua figlia, sposata con una bambina di due anni, nemmeno lei ha lavoro. Il marito, un giovanotto tatuato, è stato licenziato, anche lui aveva un lavoro di bassa professionalità: quel tipo di lavori che prendono gli immigrati(che sono spesso più istruiti, e sempre più svegli di un italiano come il tatuato cresciuto a Nutella). La mamma non riesce più ad aiutarli, ovviamente. La coppia, sostanzialmente, non ha più da mangiare, figurarsi pagare le bollette. E nemmeno osa chiedere aiuto al Comune, perchè teme le assistenti sociali gli toglierebbero la bambina per metterla in un istituto.

    Io temo che un giorno si apprenderà che la coppietta s’è uccisa. Magari per la vergogna di non poter più permettersi l’ultimo smartphone, o la partenza per le vacanze o il pantalone da palestra orribile e costoso, di cui questa classe di poveracci si adorna.

    Ma tutto si addiziona alla disperazione di “umili” (una volta si chiamavano così) a cui è stato fatto balenare il paradiso consumistico in terra, e li si è illusi che hanno “diritti”: diritto al lavoro, diritto alla felicità, diritto all’orgasmo, alla sessualità. Adesso i diritti non esistono più. E gli ex umili non hanno nemmeno più la fede che valorizzava l’esser poveri, che dava un senso al sacrificarsi, il duro lavoro, che prometteva un compenso eterno all’abnegazione, la dignità della croce. Non c’è più un “perché” a quel che ti si rovescia addosso, la sofferenza non ha più senso. Il suicidio è ovviamente la via d’uscita accettabile. Si uccidono piccoli imprenditori perché non possono più andare in giro col Suv e sono pieni di debiti con la banca: sono stati operai di successo, quindi stessa testa delle donne delle pulizie, nessuna visione più alta. Adesso, temo, cominceranno i suicidi dei disoccupati di lunga data, dei giovani con poca scuola a cui i genitori o i nonni non possono più dare soccorso.

    Ora, io che sono vecchio, sono nato in una Milano diversa: aziende chimico farmaceutiche, fabbriche di auto e di industrie fini, un premio Nobel per la chimica; se ben ricordo, non ci si lasciava vivere, ci si sforzava di migliorare, le maestre e i professori sferzavano perchè non dovevamo dormire sugli allori.

    Ci si insegnava – giuro, alle elementari – che l’Italia non avendo materie prime, doveva puntare sulle attività trasformatrici complesse (non si diceva ancora “ad alto valore aggiunto”), al turismo (che era allora la prima voce del Pil) e quindi non si dovevano sporcare le città perché ciò offendeva i visitatori turisti.

    persone a milano

    Era la Milano delle possibilità. Era la Milano delle fabbriche: e i meridionali entrando nelle fabbriche acquistavano civiltà, e dignità di lavoratori. Sì, le fabbriche, le industrie, sono molto più che entità economiche: sono civilizzatrici. Il salario è molto più che un introito contabile, è il compenso di un dovere svolto bene. C’è un valore morale- “qualitativo” – in un’economia industriale, che abbiamo gettato nel cesso perché – ci hanno detto gli ideologi del liberismo – non aveva un valore, anzi era inefficienza da abolire.

    La globalizzione del sistema liberista ci ha insegnato questo: le cose che producevate, è meglio se le comprate da chi le sa produrre con “vantaggio competitivo”; voi concentratevi nelle produzionie nelle attività terziarie dove avete “il vantaggio competitivo”; vendete queste a loro, e loro vi vendono le loro cose a voi.

    Siete inderdipendenti ma efficientissimi.

    Secondo questa dogmatica liberista, insomma, uno stato, un popolo, una nazione non sono altro che una azienda, il cui scopo è la “vendita”,ossia l’export, e da cui trae il profitto.

    Ma uno stato non potrà mai essere un’azienda. Una ditta, una finanziaria, un a SpA non deve mantenere vecchi, invalidi e ammalati, non deve insegnare a leggere e scrivere a dei bambini pagandone gli insegnanti; una ditta espelle queste bocche inutili, questi costi – e le mette a carico della società, dello Stato. Il quale non può gettarle fuori, se le deve mantenere.

    Ovviamente il liberismo risponde: e perché mantenerle?

    Si mettano a lavorare questi ignoranti, malati, vecchi, bambini, coglioni fancazzisti: si mantengano. Il mercato assegnerà loro il salario che meritano, data la forte concorrenza degli immigrati, dei disoccupati che non fanno i difficili – 400 euro mensili, e di che vi lamentate? Sono le paghe correnti in Germania per i minijob. Non bastano? Ma a forza di abbassare i salari, anche le merci in vendita caleranno di prezzo. Il colsto della vita diminuirà. E’ matematico. E’ la teoria liberista, infallibile.

    I sindacati e i rossi, che quando Milano era piena di industrie facevano i leoni, indicevano milioni di scioperi dannosissimi, sputavano sulle necessità del mercato, pretendevano dai “padroni” le paghe come “variabile indipendente”, da quando il globalismo è instaurato si sono fatti conigli. Anzi, nemmeno conigli: servi del sistema, hanno abbandonato gli operai e si danno alle “lotte” per gli statali, (che guadagnano il 20 per c ento in più dei privati, e sono illicenziabili) , per i “diritti” dei gay…

    miracolo italiano

    Ora non ci sono più industrie. E i poco istruiti non trovano lavoro nemmeno come addetti alle pulizie delle aziende: logico, visto che le aziende sono molto diminuite. Il lavoro minorile non è ancora fiorito nella sua bellezza. I disoccupati anziani, una volta espulsi dal lavoro,non ne trovano. Ma guarda un po’.

    Non sarà che quando mancano le industrie mancano anche quasi tutte le attività terziarie? E peggio: che i bambini diventano più ignoranti, che il “capitale umano” si degrada, perché gli manca la scuola delle fabbriche, del lavoro aziendale, del lavoro che dà dignità, competenze e saperi pratici che nessuna scuola può insegnare.

    A voi giovani parrà impossibile, ma io che sono vecchio lo ricordo: l’Italia era un paese di industrie. Tante industrie diverse, non solo quelle “competitive sui mercati mondiali”. Specie la Lombardia. Ed erano le industrie che facevano nascere “i servizi”, specie quelli “avanzati”. Le tante industrie diverse davano ai lavoratori – alti e bassi, ingegneri e dattolografe e muratori – “competenze”. Queste competenze erano coltivate e ci si sforzava di mantenerle. Davano cittadinanza e dignità; quella dignità che il “reddito di cittadinanza” non darà – anzi la toglierà, trasformando definitivamente gli italiani in una torma “romana”, quella dei tempi di Roma, dipendente dalle elargizioni, frumentationes, e dai circenses.

    Sarebbe la fine della dignità del lavoro. Precisamente per questo ve la daranno, alla fine, la paga “di cittadinanza”: perché vi rende meno cittadini, vi priva di potere politico, quel poco che vi resta.

    Era il lavoro che vi rendeva cittadini, non la paga. Vedete che l’economia non è “quantità”, è “qualità”. Che non è aritmetica né matematica; è storia umana, umanesimo. Vedete che il sistema liberista applicato nel suo massimo rigore dogmatico, è un sistema radicalmente sbagliato, perché dà valore solo a ciò cui può assegnare un prezzo. E nel sistema, voi siete un costo. Il sistema punta alla massima efficienza, che vuol dire questo: alla massima efficienza per il capitale. Ossia: il capitale chiama chiama “efficienza” qulla che compensa sempre più il capitale, e sempre meno il lavoro (un costo).

    Il capitale per avere più capitale, taglia i costi. I costi, siete voi. vi stanno tagliando.

    Io che sono vecchio, prima di morire devo assolutamente trasferirivi qualcosa della esperienza che a voi giovani è negata: Milano era piena di fabbriche e quindi di centri di ricerca, di banche che finanziavano industrie, e trovare il lavoro era facile. Il tessuto economico vivo e complesso richiedeva competenze alte, laureati in ingegneria, chimica industriale, nucleare, spaziale, aeronautico. Vi farà ridere, ma a abbiamo avuto industrie aeronautiche eccellenti che gli americani ci hanno segato perché avevano vinto al guerra. Vi posso assicurare che anche nel dopoguerra erano piene di competenti che erano pieni d i idee. …

    Da dove venivano tutte queste competenze? Queste idee? Di quale economia era frutto questo vasto tessuto industriale? Di quale filosofia?

    Ve lo dico, per trasferirivi una conoscenza che vi viene negata: Era il residuo di un sistema che considerava lo Stato non un’azienda, ma un motore dela continuità storica di un popolo nei secoli. I secoli passati, e i secoli – soprattutto – futuri (1). Uno Stato che cercava di insegnare ai bambini meglio, che li sferzava con la tremenda “severità”, perché non degradassero in inoccupabili, in cittadini senza dignità e senza abnegazione che si lasciano v ivere, contentandosi di essere quello che già sono. Uno stato che rendeva obbligatorio l’insegnamento della religione, perchè i meno favoriti non si vergognassero della povertà, e dessero un senso ai loro sacrifici.

    Uno stato che si occupava di economia: non per mantenere aziende non-competitive (quello l’ha fatto, ma solo quando è diventato democratico ossia irresponsabile verso di voi come popolo), ma per salvaguardare competenze che riteneva preziose per reggersi collettivamente con decenza nella storia: ingegneri, ricercatori che, chiuse le aziende, magari sarebbero emigrati; avrebero trovato lavoro, loro, ma avrebbero depauperato la nazione con la loro emorragia di cervelli.

    Uno Stato che, vivendo in tempi di enorme crisi internazionale, puntò a ridurre le importazioni. Scandalo!

    Mirava all’autosufficienza, a produrre il grano all’interno invece di comprarlo all’estero. Sapete perché? Perché non è la stessa cosa: il grano comprato all’estero lo devi pagare in dollari, in una moneta che lo stato non stampa; il grano prodotto in patria (scusate, m’è scappata la parola) magari costa di più di quello offerto sui mercati; ma lo pagate in lire, la vostra moneta. E date lavoro ai vostri agricoltori, non a quelli stranieri. E i vostri agricoltori imparano a lavorare meglio, se sono occupati, magari diventano competitivi. Da disoccupati, perdono le competenze che hanno.

    E questo che vale per l’autosufficienza agricola valeva, in quello Stato, per tutte le attività economiche: è il vantaggio del puntare all’autosuffficienza. Anche se non la si raggiunge mai completamente, si dà lavoro all’interno, si creano idee competente e possibilità, e si pagano nella moneta nazionale che lo Stato stampa.

    Che poi non è solo la moneta che stampa, ma la moneta che vi somiglia. Perché la moneta non è una “unità di conto”, una mera quantità, come vi hanno detto; è una foto segnaletica di quello che siete come popolo. Le sue debolezze sono esattamente le vostre, i suoi difetti sono quelli che non volete curare in voi, collettivamente. Le sue qualità sono anche le vostre: la flessibilità, l’ingegno improvvisatore che a volte – nei migliori di voi – diventa arte.

    50-lire-Vulcano-1958

    Per questo anche l’euro, come il capitalismo globale dell’interdipendenza, è un sistema radicalmente sbagliato. Avete adottato il marco; dovevate diventare tedeschi. Con le virtù dei tedeschi, la disciplina dei tedeschi. Dei sindacati tedeschi che hanno trattato col governo, senza un giorno di sciopero, la Hartz, la normativa di riduzione dei salari che li ha resi competitivi nel mondo –a nostro dano. Siete forse diventati tedeschi? Avete mai voluto diventarlo? E allora perché volete l’euro? E’ una moneta che non i somiglia, e che – giustamente -. non vi appartiene. Cretini.

    Avete accettato un sistema radicalmente sbagliato, con la globalizzazione. Avete applaudito l’adesione ad una Europa radicalmente sbagliata. Avete adottato una moneta radicalmente sbagliata per voi. Ed ora non avete prospettive. Il sistema vi offre la sola prospettiva di rientrare dal d ebito pubblico a suon di ipertassazione, e di tagliarvi i salaari, per tutti i prossimi cinquant’anni e più. Miseria senza uscita, riduzione dei consumi senza speranza di vittoria. Anni in cui generazioni di vostri figli e nipoti non troveranno lavoro perché saranno sempre meno competitivi, istruiti, responsabili verso la nazione (m’è scappatala parola). In cui un intero popolo non solo ha dimenticato quel che sapeva fare bene, ma nemmeno più capisce cosa gli è successo. E non sa come uscirne, il che è più terribile di una guerra perduta.

    E’ la china per cui si diventa selvaggi. Le tribù africane o del Mato Grosso non sono “primitive”; sono residui degradati di popoli che millenni fa’ partecipavano a grandi civiltà. Voi, avendo rinunciato allo stato che vi ho descritto, siete destinati a quello. Se devo giudicare dagli sgorbi con cui riempite i muri delle vostre città – città d’arte lasciatevi dai vostri antenati – siete a buon punto nella discesa verso lo stato selvaggio. Anche i vostri ragionamenti sempre più rozzi e semplicistici, il vostro obbedire senza vergognarvi un po’ alla pancia come ultima istanza (o anche a quello che sta sotto la pancia), testimoniano il vostro degrado come ben avanzato. Già siete pieni di tatuaggi come i Maori…anzi i Maori hanno smesso di tatuarsi. Siete rimasti voi e i forzati nelle galere.

    Note

    Qualcosa che il pensiero dominante disprezza, chiama populismo, autarchia, dirigismo, magari fascismo; crede di ravvisare le idee di Keynes. Ma quale Keynes. Per lui, in tempo di crisi bastava che lo stato impiegasse i disoccupati a scavare buche, qualunque cosa inutile; era ancora, come britannico, un monetarista. Ma quale Keynes. La teoria di cui parlo fu applicata senza teorizzarla da Alexander Hamilton (1755-1804), il segretario al Tesoro di George Washington, per sviluppare i neonati Stati Uniti da economia agricola a potenza industriale. Il teorico ne fu Friedrich List (1789-1846), che chiamò questa ricetta per lo sviluppo, ironico ricordarlo, il Sistema Americano. In Italia, fu praticata durante il fascismo, da Beneduce; dopo, da Mattei e Fanfani. In Germania fu applicata genialmnente dal Terzo Reich, e risollevò la Germania dal baratro dopo la disfatta. Ma di quale Keynes parlate, fatemi il piacere.

    http://www.maurizioblondet.it/questo-sistema-e-radicalmente-sbagliato/

    • Z. scrive:

      Duca, come ci raccomandò Miguel a suo tempo, posso chiederti il piacere di postare solo il link anziché interi papiri scritti da altri?

      Altrimenti ci tocca, volenti o nolenti, sorbirci lunghissime tomelle altrui. Certo, a volte sono interessanti – la tesi secondo cui Keynes avrebbe aderito a teorie nate un ventennio dopo la sua morte meriterebbe approfondimento – però il link è sufficiente e appesantisce meno il blog 🙂

      • mirkhond scrive:

        Non mi risulta che Miguel abbia detto qualcosa in proposito.
        Comunque, non sei tenuto a leggere ciò che non ti piace…..

        • gotcha scrive:

          Mi’, non credo sia una questione che riguarda gli argomenti trattati.. Ma se per caso c’e’ una connessione internet lenta, piu’ i commenti sono lunghi piu’ la pagina fa fatica ad aprirsi. L’articolo e’ molto interessante.

          • Z. scrive:

            Esatto, e in più rendono la pagina inutilmente luuuuunga da scorrere. Contro i link non ho nulla, anzi a volte li apro pure 😀

    • Francesco scrive:

      per una volta c’ero arrivato prima di finire l’articolo: le numerosissime fesserie di Blondet nell’articolo sono coerentemente fasciste

      ah, il fascismo ha illuso moltissima gente, anche per bene e anche in gamba, ma non ha mai funzionato. un pò come Renzi: sotto la retorica niente

      e la Milano economicamente viva era quella di un’Italia in via di sviluppo industriale che esportava in tutto il mondo, vera alfiera della globalizzazione

    • Francesco scrive:

      >> In Germania fu applicata genialmnente dal Terzo Reich, e risollevò la Germania dal baratro dopo la disfatta.

      ce lo sapete che non è vero, nevvero? a me mi piace scandalizzare i borghesi parlando bene di baffino ma c’è un limite che mi piacerebbe non venisse superato. anzi, più di un limite, e uno dei più importanti è quello della verità storica: perchè si può revisionare molto ma a Poitiers vinsero i Franchi e a Stalinagrado i sovietici e ad Atene il Milan non ci piove. giusto?

      baci e abbracci

    • lanzo scrive:

      Da incorniciare e lo faro’.
      I Maori – che non e’ una popolazione autoctona della Nuova Zelanda tipo Aborigeni Australiani – hanno sti tatuaggi rituali bellissimi – I Maori erano predatore e navigatori – grosso modo come i VichinghI.
      Ho lavorato a Milano ai tempi di Milan l’e’ un gran Milan. E si lavorava bene, poi sono arrivati i vari Tassan Din – P2 – allora manco sapevo che fosse la P2 – a smontare tutto e sto stronzo ce l’avevo in Sede nel palazzo a Via Conservatorio – per fortuna che, da buon italiano ho subdorato che c’era qualche cetriolo letale ed ho tagliato la corda in tempo.

  132. MOI scrive:

    Si parla di moda ggggiovane e … nessuno menziona i tattù e altre bòdimodifichéscion tràibal stàil?! Tipo quella cazzo di ragnatela nera sulla gola di Fedez da farci il sèlfi tamarrone ?!

    http://www.boxmusica.it/wp-content/uploads/2014/08/fedez-tatuaggio-5.jpg

    • gotcha scrive:

      Ma perche’ quando si fanno i selfie arricciano tutti le labbra? E perche’ taluni fanno il segno due con le dita alzando indice e medio? E perche talaltri alzano mignolo indice e pollice (nei Simpson era “il tocco della morte”).

  133. MOI scrive:

    Gender Miracles 😉 :

    Monoteismi Uniti _ Entrambi e Tre 😉 _ come in nessun’altra occasione (a parte, forse, un’ eventuale richiesta di mettere il Pastafarianesimo fuori legge !)

    http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_giugno_20/family-day-roma-difendiamo-nostri-figli-no-gender-polemica-b2b6d23c-172f-11e5-86ef-d7e3d30aa75b.shtml

  134. MOI scrive:

    Jovanotti racconta la sua esperienza da ospite al Bilderberg :

    https://www.youtube.com/watch?v=0CBQC2eTIiY

    • gotcha scrive:

      ma perché non sono stato invitato a questo evento?

      • Roberto scrive:

        Perché ancora non ti conoscevo, ti invito alla prossima, ti va di occuparti della musica che l’ultima volta mi sono ammazzato di noia?

        • gotcha scrive:

          io propongo di entrare vestiti da poliziotti in borghese con la colonna sonora adeguata, come se volessimo finalmente smascherare le pratiche complottiste, ma con atteggiamento figo all’americana; insomma, è inutile che ti spiego, beccati sto video!

          https://www.youtube.com/watch?v=z5rRZdiu1UE

          • roberto scrive:

            grande gotcha!

            prima di vedere il video, a leggere la tua descrizione avevo pensato a sabotage!!!

          • PinoMamet scrive:

            Questo piace anche a me!
            🙂

            PS
            Ma in America i poliziotti in borghese si vestono da poliziotti in borghese ?

          • gotcha scrive:

            robè, lo sapevo che sapevi.. comunque sarebbe veramente da fare: entrare dentro vestiti così. con quella camminata sgamata, e farli cagare sotto (tanto come minimo ci cagheremmo sotto noi).

            pino, a quanto pare si, molto più eleganti tra l’altro del

            modello italiano: che forse si sta perdendo ma aveva il suo pezzo forte nelle polo, di colore e fantasie improbabili, di solito con taschino e colletto a fare da contraltare al resto. penso il peggio che si sia mai visto in fatto di moda; roba che potrebbe interessare agli hipster comunque.

            modello ispanico: scarface.

            modello nigger: che tutto sommato si salva, forse più per il fisico dei modelli che per l’abbigliamento in sé.

            modello alto-wasp: tipo steve jobs, che gli chiederesti “ma con tutti i soldi che hai ti metti sta roba?” e magari ti risponde che ha 100.000 maglie tutte uguali.

            modello basso-wasp: maglietta bianca e bragoni taglia xxxxxl. fanno parte dell’abbigliamento anche le vene varicose, gambe e piedi gonfi, e la faccia che sbuffa di continuo.

          • PinoMamet scrive:

            In Italia sapevo che una volta c’erano le auto “in borghese” della Polizia “vestite” da auto in borghese della Polizia 😉

            le Uno senza poggiatesta, riconoscibilissime…

            la curiosità sull’abbigliamento dei poliziotti in borghese negli USA mi è venuta dai conoscenti di un forum statunitense sull’abbigliamento vintage;
            uno dei frequentatori è un poliziotto e, dalle cose che dice e dalle sue foto, pare che si vesta proprio da “poliziotto in borghese” come nei telefilm, e mi chiedo come facciano a non riconoscerlo subito…

          • Z. scrive:

            Ce ne sono anche di camuffati molto bene, però 🙂

  135. MOI scrive:

    @ PINO

    Ma come sono passati in massa (!) dalla permanente megaricciolona alla pelata ?!

    Merito/ colpa di Michael Jordan (non ricordo altri prima) ?

  136. MOI scrive:

    Di solito, l’ obeso con il cappellino porta la visiera girata sulla nuca …

  137. mirkhond scrive:

    Pino

    Da una risposta data da Blondet ad un lettore, sull’Ebraismo:

    “l’aldilà non interessa gli ebrei, nemmeno oggi. Miracoli, acque che si aprono, tecnologie fantastiche, eccetera, sono tutte “narrativa ebraica”, un po’ come la narrativa sulla Shoa…”

    http://www.maurizioblondet.it/chi-e-maurizio-blondet/

  138. mirkhond scrive:

    Che ne pensi?

    • PinoMamet scrive:

      Che non ho capito esattamente cosa voglia dire…

      comunque è vero che l’Ebraismo parla poco dell’aldilà, ma parla molto poco anche di miracoli. Perlopiù vengono considerati una cosa che poteva succedere ai giorni di Mosè, ma adesso, insomma… 😉

      l’attitudine ebraica riguardo ai miracoli è che il Signore ti aiuta, sì, ma perlopiù in modo normale, naturale, è raro che si metta a sovvertire la natura per te…
      insomma, aiutati che Dio t’aiuta.

      Poi ci sono i chassidici, che secondo me hanno un forte influsso cristiano slavo, e sono pieni di storie di giusti miracolosi e di wunderrabbi…

      infine, l’allusione maligna alla Shoah non poteva proprio farsela mancare, eh?
      😉

      Io mi chiedo perché sia così fissato, se perdesse questa ossessione sarebbe una persona interessante.

  139. mirkhond scrive:

    “Che non ho capito esattamente cosa voglia dire…”

    Non ti copincollo l’intera discussione tra Blondet e un commentatore (tra l’altro rimasto deluso dal fatto che Blondet ad un certo punto abbia voluto troncare il discorso, ma vabbè :)), altrimenti Zanardo si fastidia…. 😉
    Il succo parte da un commento su Mauro Biglino, ennesimo esponente di quella “scuola” di pensiero che legge la Bibbia e i testi sacri di altre religioni (tipo i Veda o quelli dei Maya), come “prove” di lontane incursioni di alieni sulla Terra, poi divinizzati da terrestri primitivi, e alla base delle stesse religioni.
    Insomma un continuatore di Sitchin e di Compassi! 😉
    Blondet, smonta Biglino come un credulone, e, non a torto, ma su richiesta dell’interessato e incuriosito commentatore, accenna a ciò che ti ho copincollato sopra.

    • PinoMamet scrive:

      Beh, fa bene a smontarlo 🙂

      • mirkhond scrive:

        Su Biglino

        L’anno scorso trovai un forum ebraico, interessantissimo per i suoi coltissimi commentatori, in cui lo stesso Biglino veniva smontato alla base dell’esegesi giudaica della stessa Torah, più altre tradizioni esegetiche che non conosco.

  140. mirkhond scrive:

    Blondet, inoltre su Elohim, sembra dimenticare la risposta cristiana, e cioé che il NOME PLURALE DI DIO, E’ SINONIMO DELLA SANTA TRINITA’ UNICO VERO DIO!
    Quindi non “gli Dei” ma “I-Dio”, cioè L’UNO DECLINATO AL PLURALE!

  141. mirkhond scrive:

    “comunque è vero che l’Ebraismo parla poco dell’aldilà, ma parla molto poco anche di miracoli. Perlopiù vengono considerati una cosa che poteva succedere ai giorni di Mosè, ma adesso, insomma… 😉

    l’attitudine ebraica riguardo ai miracoli è che il Signore ti aiuta, sì, ma perlopiù in modo normale, naturale, è raro che si metta a sovvertire la natura per te…
    insomma, aiutati che Dio t’aiuta.”

    E già questa asciuttezza, questo andare al sodo, senza abbandonarsi a visioni magiche e superstizione, dovrebbe indurre a riflettere sul nucleo di VERITA’ contenuto nel Giudaismo, e proprio da parte dei suoi odiatori, ma non sprovveduti, come Blondet….

    • PinoMamet scrive:

      Infatti!
      Stupisce perché Blondet è tutt’altro che uno scemo, e mi pare capace di ottime analisi.
      Come “smonta” altre cose, dovrebbe essere capace di “smontare” anche l’Ebraismo stesso, e vederne l’estrema varietà attraverso lo sviluppo storico e geografico.
      Un po’ come fai tu, insomma 🙂

      Invece mi pare che tenda a vederlo come un unico monolite, in cui le differenze profonde di atteggiamenti, che pure vede, vengono spiegate come pura “taqyia” come direbbe il nostro Moi.

      Strano insomma che una persona così acuta abbia questa forma di pregiudiziale acritica, tra l’altro poi contro un bersaglio già così maltrattato dalla Storia.

      Forse gioca il fascino del “proibito” (“adesso vi svelo la verità che nessuno osa dire…”) o forse ognuno ha il suo angolo irrazionale, non so.

      • daouda scrive:

        parafrasando Flaiano : il sionismo si divide in due categorie sionismo ed antisionismo…

        Di conseguenza l’ebraismo non è che filtrato da questa lente, ed il brutto è che è così anhe per glie ebrei stessi

  142. mirkhond scrive:

    Certamente.
    Ognuno c’ha le sue fissazioni. 😉
    Nel caso di Blondet, credo che giochi molto la sua forma-mentis pre-Vaticano II, l’essere attaccato ad una visione ecclesiastica e teologica cattolica ormai superata, ma a cui si aggrappa tenacemente la galassia sedevacantista o della Fraternità San Pio X.
    Per cui i Giudei continuano a restare “perfidi” e complottatori contro il Cristianesimo, sempre e ovunque.
    Dunque una visione teologica, che prevale su quella più laica e scientifica, che pure Blondet dimostra di avere nello smascherare “storici” alla Biglino.

  143. mirkhond scrive:

    “a sua volta Gesù si era illuso”

    Non credo proprio, visto che HA DATO la SUA VITA per redimerci dai nostri peccati!
    La Salvezza di Cristo si prepara sulla Terra ma è destinata ad una dimensione ULTRATERRENA.
    Non credo che sia una distinzione da poco, confrontandola a chi pensa solo a salvezze terrene (Pino, non mi riferisco ai Giudei 😉 ).

    • gotcha scrive:

      se fosse così, la sua predicazione sarebbe stata solo suppellettile! a parte il fatto che stavo descrivendo un modo d’interpretazione della storia che non condivido: secondo me non si è illuso.
      comunque, io non ho la certezza della dimensione ultraterrena finchè non vivo in una dimensione ultraterrena (sperando che non sia trasformarsi in ortaggi, anche se avrebbe la sua utilità). ma le sue parole, come quelle di altre persone che si sono spremute le meningi per combattere le ingiustizie, sono parole che vivono nella dimensione che interessa a me adesso, perché la sto vivendo.
      per questo non posso condividere la visione di daouda quando mi rimprovera di “non saper ragionare per secoli, se non per millenni”: come posso portare a termine una simile impresa, quando la mia speranza di vita è al massimo di 75 anni? non sono proprio stato progettato per “pensare per secoli”. e mi sembra lo stesso errore che fanno quei filosofi della storia, che per unire dei concetti che a loro PAIONO connessi fanno balzi di secoli tagliando fuori l’immensità che c’è nel mezzo.

      • daouda scrive:

        Guarda che se rinneghi Cristo Lui rinnegherà te, come hai trattato, sarai trattato.

        com’rala massima “pensa che se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire subito” bla bla bla

        Dio vuole comunque anche creare un regno eh, sennò che cazzo risorgemo a fa?

        • gotcha scrive:

          Minchia, il successore di colui che l’ha rinnegato e’ arrivato a possedere quasi mezza Italia, in suo Nome. Cosi’ sembra proprio che convenga, rinnegarlo. Comunque per me e’ gia’ dura non rinnegare me stesso. Se c’ e’ il regno spero che ci vedremo tutti la’. (Gia’ faccio fatica a credere in dimensioni ultraterrene antropomorfe, ma sull’inferno nun me poi convince!)

          • daouda scrive:

            Non serve spostare il discorso su altri piani. E le proprietà ecclesiastiche non sono dei preti ma del vescovo che tecnicamene è il successore di Roma ossia se fosse possibile cancellare questo stato immondo dovremmo tutti essere sotto la cappella dei vescovi, in giustizia.
            Che poi quelle proprietà non servono ad un cazzo, o siano abusate, l colpa è anche dei laici.

            MA ad ogni modo la vita dopo la morte è ovvia.

          • gotcha scrive:

            Come diceva il filosofo manicheo Martino, “conviene sempre sperare”.

          • daouda scrive:

            No, perché se speri male era meglio se disperavi.

          • Z. scrive:

            Psicologicamente parlando pare convenga sempre sperare nel meglio.

            Dal punto di vista religioso non ne ho idea!

  144. mirkhond scrive:

    Certamente.
    Noi viviamo QUI e ADESSO, e dunque ci aspettiamo risposte ORA.
    Però Dio ragiona diversamente, e la Salvezza a cui ci Ha destinato, è per l’eternità.
    Cosa ovviamente, non possibile su questa terra.
    Perché?
    Non lo sa nessuno di noi….
    Del resto si chiama Fede, e non dimostrazione scientificamente inoppugnabile.

    • gotcha scrive:

      Non sto parlando di dimostrazioni inoppugnabili. A noi gesu’ raccomanda di amare ora, e sottolinea l’immediatezza dell’oggi quando dice di non affannarsi pensando al future.

  145. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=YvSatxOEZd0

    Salvini infighettato (!) al Rotary, sul gender …

  146. MOI scrive:

    Esempio di “rap” soltanto de nomine … anni ’80 !

    https://www.youtube.com/watch?v=yVR9JykPC-0

    … troppo bianco-melodico !

  147. MOI scrive:

    Ma forse il meglio del peggio U’àit Rèp fu questo :

    https://www.youtube.com/watch?v=LJSZ1TwjcsQ

    😉

  148. roberto scrive:

    a naso i romei non sembrano molto contenti e/o rassicurati all’idea di uscire dall’euro

    http://www.repubblica.it/economia/2015/06/27/foto/bancomat_grecia_capitali-117810673/1/?ref=HREA-1#5

  149. Mauricius Tarvisii scrive:

    Il tema della giornata sono i neuroni specchio. Ovvero quella cosa che fa mettere a metà degli utenti di Facebook avatar arcobaleno… magari pure se in passato hanno deliziato il mondo con uscite omofobe solo malamente mascherate 😆

  150. Mauricius Tarvisii scrive:

    Mi ricorda qualcosa, in effetti.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/27/grecia-ecco-come-la-troika-ha-cambiato-il-lavoro-ma-non-leconomia/1821249/

    Tutti a turno hanno il mercato del lavoro più rigido d’Europa. Io non credo alle punizioni collettive per la deficienza di classe… ma temo che esistano quando la deficienza di classe diventa eccessiva.

  151. mirkhond scrive:

    “io credo che dobbiamo essere europeisti per forza.”

    Non ho mai creduto nella comunità europea ed oggi meno che mai, tante sono le diversità e i conflitti accaduti per secoli all’interno della “casa comune” europea.
    Quello che chiamano europa mi sembra solo uno zollverein bravo a pretendere pagamenti usurai, ma incapace di essere davvero solidale, come, ad esempio, nelle drammatiche vicende dell’immigrazione, il cui peso non può essere scaricato solo sull’Italia, visto che il 90% di tali immigrati ambisce a mete transalpine.
    Idem per quell’esigere con l’arroganza del cravattaro, che la Rumeli paghi fino in fondo i suoi debiti, strafottendosene se il paese cada nel baratro.
    Oggi la cultura aziendale così amata, anche qua dentro, pensa di trattare stati e popoli come aziende.
    Ma stati e popoli NON sono aziende!
    E poi infine, se guardo il mercato di Aswan lo trovo molto più simile a quelli da noi a Bari, mentre con Copenhagen o Stoccolma o con Rostock, non ho proprio NULLA in comune….

    • gotcha scrive:

      hai ragione: ma proprio i motivi che ti spingono a deprecare la casa comune, sono quelli che mi convincono che essa è possibile. se hai una buona idea ma i metodi con cui la applichi sono deleteri, non c’è bisogno di mettere in discussione l’idea.
      insomma, se due teste vogliono collaborare e uno viene da pachino e l’altro da merano è possibile collaborare: la cosa fondamentale sono gli obiettivi condivisi e una discreta dose di lealtà su di essi. se tu e uno di brindisi volete inchiappettarvi l’un l’altro è un discorso diverso..

  152. mirkhond scrive:

    Comprendo il tuo punto di vista, ma non vedo cosa ho in comune con un danese o uno svedese o un olandese.
    La “casa comune” così com’è è solo una gabbia strozzina, buona solo ad estorcerci balzelli, ma INCAPACE di essere davvero solidale.
    A tutto vantaggio di Germania e Francia, e ai danni dei paesi mediterranei…..

    • PinoMamet scrive:

      ” ma non vedo cosa ho in comune con un danese o uno svedese o un olandese.”

      Beh, non c’è bisogno di spingersi tanto in là, per te Senigallia è già terra straniera 😉

      ma aldilà di questo, boh. Secondo me l’importante, se si fa una “casa comune”, è che la casa sia bella e comoda per tutti. Poi io posso avere pochissimo in comune con gli altri inquilini, basta che le bollette siano divise equamente e nessuno pesti i piedi agli altri.

      Questo, che sarebbe già un requisito base per la convivenza, mi pare che nell’Unione Europea già manchi.

      Ci sarebbe poi l’altro obiettivo, che avrebbe aiutato anche per quello sopra, cioè creare una identità o coscienza comune.

      E questa non la si crea con un’anonima bandiera blu, né tantomeno con i richiami alla “stabilità” e alla “solvibilità”.
      Nessuno fa il tifo alle Olimpiadi per la Banca!

  153. mirkhond scrive:

    Ma quale “coscienza comune”!
    Qua gli unici fessi a crederci sono gli Italiani.
    Di fronte ai problemi SERI, prevalgono sempre gli interessi nazionali!
    Vedasi la questione dell’immigrazione…..

    • Francesco scrive:

      Infatti l’Italia rifiuta di identificare gli immigrati, per lavarsene le mani e lasciarli passare verso il Nord Europa, che stranamente si incazza

      Inoltre, non capisco perchè uno Zollverein dovrebbe essere solidale, visto che è una Unione Doganale. Invece la UE distribuisce alle regioni povere una barca di soldi, si chiamano Fondi Strutturali e in altri modi che Roberto può illustrarli.

      Peccato che alcune regioni povere, governate in modo democratico, riescano a perdere un buon 95% di questi fondi e a spendere il resto in modo improduttivo. E poi a dare la colpa alla UE!

      Come uno che si taglia gli zebedei e poi incolpa la moglie perchè la sua vita sessuale è insoddisfacente!

      Ciao

      • mirkhond scrive:

        Difendi sempre i cravattari, mi raccomando!

        • Francesco scrive:

          Scusa, dove vedi dei cravattari?

          io parlo del Fondo Sociale Europeo, di soldi dati per ridurre le differenze tra ricchi e poveri dando alle regioni povere la possibilità di fare investimenti a spese dei ricchi … e tu ci vedi dei cravattari?

          Non credo ci sia mai stato nella storia qualcosa di più “solidale” del FSE ma accetto controesempi.

          Non sarai tu che devi sempre dare la colpa a qualcun altro?

          Ciao

          • gotcha scrive:

            io spero fortemente anche in questo, ma veramente fortemente. che bella questa parola, speranza, che fa parte di quella triade di virtù che fortificano l’uomo sull’intricato cammino dell’esistenza. speriamo, speriamo sempre di realizzare i nostri sogni con dei prestiti dal fondo sociale europeo!

          • Thyrrenus scrive:

            “… aspetta e spera che già l’ora s’avvicina…”

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Un fondo strutturale europeo finanzia, non presta.

  154. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    https://www.youtube.com/watch?v=XihlS9aPgMc

    “AntiRacist Hitler” [sic] … l’avevi mai visto ?

    • gotcha scrive:

      no non l’avevo visto prima.. non è un’idea del tutto campata per aria. a dir la verità, una civiltà sonnolentemente antirazzista mi fa lo stesso effetto di una civiltà razzista. un po’ come quando guardi le vie di los angeles. ti senti sperduto. ma non sperduto nel senso in cui ci si può voler trovare per rilassarsi, come potrebbe essere a roma o milano, oppure in una foresta, o al passo del cerreto. sperduto nel senso che non conti proprio nulla, tu e tutto il tuo retroterra.
      comunque, non credo che funzioni così, in stile “mein anti-racist kempf”. credo che corrisponda sempre alle logiche del capitalismo sfrenato, in cui le relazioni sono relazioni tra cose, e le radici stesse di ognuno non contano più per orientarlo, per rappresentarlo come persona, ma sono messe sul piatto come un etichetta. non so se riesco a spiegarmi:

      radice-uomo-relazione-uomo-radice

      diventa

      uomo-radice-relazione-radice-uomo.

      in cui sono le cose che rappresentano le mie tradizioni ad essere in rapporto tra loro. per questo ad un italiano che emigra la prima cosa che viene in mente è aprire un ristorante!

  155. PinoMamet scrive:

    L’ultima del Tuttologo:

    “Evidentemente (e già partiamo male, nota mia) la Grecia, che ha inventato la democrazia e ne va fiera, la capisce meglio dell’Italia, che ha inventato il fascismo e non se ne vergogna”

    Ora, aldilà dell’appoggiare o meno l’idea di Tsipras del referendum…

    ma Mirkhond, gli spiegheresti gentilmente chi era al governo in Grecia quando Mussolini ne tentò l’invasione?
    Gli spiegheresti che mentre l’Italia, che tanto fiera non va del Fascismo, ha rinunciato a mire ormai anacronistiche su Istria e Dalmazia, la Grecia continua a menarla con la Macedonia (che “einai ellinikì”, stava scritto un po’ ovunque quando ero in Grecia io…) e Cipro, quando non con Smirne?
    Già che ci sei, potresti ricordargli come funzionava la democrazia aten.. greca antica, e che sono anche passati duemilacinquecento anni?

    No, vabbè, a me i Greci (e greci) stanno simpatici, ma l’approssimazione da libro di storia delle elementari no, dai…

    • PinoMamet scrive:

      Ecco un greco che “ha inventato la democrazia e ne va fiero”

      https://it.wikipedia.org/wiki/Ioannis_Metaxas#/media/File:Metaxas-regime-greek-fascism.png

    • Z. scrive:

      Avevo letto. Mi ero astenuto dal commentare perché gliene avevamo già date abbastanza aliunde, ma avevo letto. E ho pensato le stesse cose, pur senza la tua cultura classica, a partire da “evidentemente”.

      Ho anche pensato che Ritvan avrebbe qualcosa da dire al riguardo ma nel caso lo lascio dire a lui. Perché in effetti ci sarebbe altro da eccepire, a dirla tutta. Ma a dire il vero, per me era stato sufficiente quell’interessante interpretazione del funzionamento di Irpef e Iva per decidere che sarebbe bene non perdere tempo a leggere Odifreddi quando esula dal suo campo di specializzazione.

      Però siamo esseri umani, e non facciamo sempre ciò che sarebbe bene fare…

    • mirkhond scrive:

      Di tizi come quello che hai descritto, ne ho conosciuti.
      Ed ogni volta erano litigate furibonde…
      Ora sono stanco…
      Per cui adesso, forse, mi crederai quando parlo di sangionose mistificazioni da parte dei “neogreci”, spalleggiati dai loro lecchini d’Italia…

    • PinoMamet scrive:

      Sullo stesso argomento:

      circola sul notorio social network un discorso di Pericle agli ateniesi, spacciato per originale, in realtà ampiamente rimaneggiato per i gusti della retorica moderna copiata dagli USA
      (se Pericle avesse usato le ripetizioni allo stesso modo, lo avrebbero ostracizzato in cinque minuti, dopo averlo lapidato si intende 😉 )

      Come lode della democrazia, è simpatico; naturalmente inutile dilungarci sui difetti della democrazia antica, piuttosto giova ricordare che Pericle era sostanzialmente un demagogo che aveva scelto il “partito democratico” per convenienza, e poco diverso da un Berlusconi o da un Renzi.

      Ma non c’è niente di totalmente negativo, e il discorso (nella versione originale, che parla anche di altro) vale invece come risposta ai filo-spartani, antichi e moderni
      (“questa è Spartaaaaaa” 😉 )
      ricordando che gli ateniesi, senza tante menate aristocratiche e senza tutte le scemenze da “educazione spartana”, gli facevano tranquillamente il culo…

      • PinoMamet scrive:

        Per spiegarsi meglio:
        ricorda che gli Spartani (lungi dalla retorica “stile 300”) si muovevano sempre in gruppone con i propri alleati, gli Ateniesi invece da soli invadevano le città “di gente che combatte per il proprio focolare”
        (Pericle ovviamente lo dice come una lode per gli Ateniesi, ma non ditelo a chi lo scambia per Tsipras 😉 )

        • gotcha scrive:

          non riesco a capire come mai ad un gruppo di persone, ad un certo momento, salti in testa di interpretare la storia come pare a loro. this is sparta è alla moda anglo-americana, in pratica è un modo di dire che in quella lingua si usa molto spesso, con intento enfatizzante. non so cosa possa c’entrare leonida, e tutto il mischiotto pseudo-culturale da duri e puri che vorrebbe farci ripercorrere le orme degli spartani.
          comunque, this is sparta mi ricorda briatore e affini quando iniziano tutti i loro discorsi con “ma sai, …” che viene chiaramente dall’inglese “you know”.

        • PinoMamet scrive:

          Beh la moda spartana c’era già ai tempi di Pericle o giù di lì, in effetti.

          Era proprio una moda, con dei tizi che giravano per Atene travestiti da Spartiati, con capelli lunghi, bastone e mantelluccio alla moda lacone, e proponevano di reintrodurre un governo ologarchico e fare come a Sparta dove i treni arrivavano in orario 😉

          ci riuscirono in un paio di occasioni, sempre malvisti dal grosso della popolazione che li cacciò.

          Nonostante gli Spartani avessero vinto in partica la guerra del Peloponneso (più per errori ateniesi che per il loro stravantato valore militare- che poi era quasi sempre sulle spalle di alleati, perieci e iloti “liberati” per l’occasione, ricordo) la Storia direi che comunque ha ampiamente dimostrato il fallimento del sistema spartano (che a Sparta stessa, ricordo, non è durato molto più di due secoli…)

          • gotcha scrive:

            molto divertente e interessante sta cosa! ma è vero che i fissati con sparta andavano nei crocchi di ateniesi a urlargli in faccia: αυτή είναι η Σπάρτη!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

          • Francesco scrive:

            Epperò il fascino di Sparta è sopravvissuto nei millenni, nonostante una sconfitta disastrosa e la cancellazione della città e dalla storia.

            Come se fossero diventati il richiamo per una parte dello spirito umano, un simbolo, un ideale.

            Come il Milan di Sacchi?

          • gotcha scrive:

            no, il milan di sacchi giocava bene sul serio. è anche vero che l’ideale a volte sopravvive al di là dei meriti e diventa ugualmente un richiamo, un’etica.

            e il foggia di Zeman?

          • PinoMamet scrive:

            “Come se fossero diventati il richiamo per una parte dello spirito umano”

            per la parte peggiore, direi.

          • gotcha scrive:

            bè, se il leonida di 300 è aderente a quello storico, potrebbe invogliare le genti ad un’etica dei denti sani e forti!

          • Francesco scrive:

            Pino

            non eri tu quello con la fascinazione per il Tercio de la Muerte?

            io mi fermo alle legioni di Playmobil!

            😀

          • PinoMamet scrive:

            Io ho la fascinazione per le cose scenograficamente belle.

            Per esempio mi piace moltissimo il parlare laconico e i detti famosi degli Spartani antichi, riportati da Plutarco e altri.

            Invece non mi piace l’oligarchia, tantomeno nella forma estrema della Sparta di quel periodo, il sopruso dei potenti, e l’assolutismo.

            Tutte cose che sembrano affascinare gli ammiratori di Sparta!

          • PinoMamet scrive:

            PS

            è banalmente il Tercio de Extranjeros, il “Novio de la muerte” è una canzonetta da cabaret che i soldati del suddetto hanno preso come inno non ufficiale, ma tradizionale.

            Semmai sono esistiti gli Ussari della Morte (cosidetti, anche loro, la designazione ufficiale era diversa).

    • Thyrrenus scrive:

      puntino su una i:
      i greci non vogliono la Macedonia slava, le contestano il nome, anche per paura di possibili rivendicazioni nei riguardi della Macedonia che è oggi in Grecia
      Ed in effetti gli slavomacedoni hanno preso il simbolo del diadema di Filippo II il Macedone e se lo son piazzato nella bandiera rivendicando origini ovviamente improbabili. “Makedonia einai elliniki” sta per il nome, e per la provincia greca, abbondantemente slava in tempi ottomani ma ellenizzata collo scambio di popolazioni avvenuto con la Bulgaria (le città bulgare del Mar Nero erano popolate in gran parte da greci).

    • lanzo scrive:

      Quindi Roma Sud e Roma Nord – ma era per Douda !
      Infatti e’ proprio quello il bello e che dimostra come siamo coglioni (Greci e Italioani a noi la Sicilia a loro la Macedonia – perfetto ! Ciliegina sulla torta le micidali Olimpiadi.

  156. mirkhond scrive:

    “un po’ come quando guardi le vie di los angeles. ti senti sperduto. ma non sperduto nel senso in cui ci si può voler trovare per rilassarsi, come potrebbe essere a roma o milano, oppure in una foresta, o al passo del cerreto. sperduto nel senso che non conti proprio nulla, tu e tutto il tuo retroterra.”

    Io questa sensazione l’ho provata a Milano, e nelle stazioni ferroviarie delle grandi città italiane.
    Figurati se posso dunque provare attrazione per le metropoli norrene, tipo Copenhagen o Stoccolma o Amsterdam o Londra, o New York, andando di peggio in peggio…..

    • gotcha scrive:

      vero che si va di peggio in peggio, ma quando passi dall’europa agli usa il peggioramento è netto. almeno per quanto mi riguarda, a ny lo spaesamento è totale, e dubito che ci sia qualcuno che ci si senta a casa propria. inoltre, se cominci dalle città appena oltre gli appalachi e vai verso ovest, sono in sostanza fotocopie le une delle altre, su una distanza che corrisponderebbe a quella tra una ginevra e una minsk!

      • Francesco scrive:

        secondo me ci sono parecchi milioni di persone che si trovano a casa propria a NY come ce ne sono a centinaia di migliaia che si trovano a casa a Milano

        nel senso di conoscere quella via, quella piazza, quella chiesa, quel cinema, quel bar e così via

        • PinoMamet scrive:

          Ma te sei di Milano, infatti 😉

          Se “quel” cinema, “quella” chiesa, “quella” piazza…
          non sono tutte nel raggio di 500 metri-1 km massimo, e non sono frequentate dalle stesse persone (le stesse per ognuna di esse, intendo), non c’è vita di quartiere, ci sono solo Milanesi Imbruttiti (è un blog, non un’offesa) che parlano mezzo in inglese, corrono stressati per la città credendo di camminare, e “si aggiornano ASAP”
          😉

          • Francesco scrive:

            1) in effetti sono un Milanese Imbruttito al 99% e ne rido assai

            2) mica vero, capita di passare per una strada e dire “qui ci abitava una mia morosa” o “qui c’era il mio dentista” o “qui vivevano i miei nonni” e roba del genere … c’è vita, non come se fossimo un paesino o un rione ma c’è vita

            3) se voi siete lenti mica è un merito!

            😀

          • gotcha scrive:

            per quel che mi riguarda,

            milano:new york = bedonia:milano

            insomma, a parte Manhattan, dove pure gente sgamata s’è presa paura (il leggendario critico musicale lester bangs, morto suicida per sbaglio di overdose di non so quali pillole (!), affermava che a Manhattan si incontrava “il male”, e se lo diceva lui..), ny non finisce mai, ed è come prendere un fotogramma e ripeterlo.. insomma, è una città indefinita e periodica.

  157. Moi scrive:

    Però è quasi commovente : ‘ste religioni monoteiste che litigano su interpretazioni di testi oscuri di migliaia di anni fa, consuetudini più o meno tribali e altre “pugnectae” formali … poi dinanzi ai “facta” sostanziali del Gender si ricompattano nel nome dell” unico Dio che _ per la cultura dominante odierna è una superstizione da pastorazzi e beduinazzi del destro_ “creò maschio e femmina lo stesso essere umano” [cit.].

  158. Moi scrive:

    “deserto” [cit.] … lapsus 😉 ?

  159. Moi scrive:

    Magari il “Chrislam” [sic] potrà diventare in futuro una realtà (da termine spregiativo a propositivo) nell’ Alleanza contro Satana (individuato nel Gender)

    https://rightcogency.files.wordpress.com/2013/07/fbmeme_chrislam.jpg

    http://www.eaec.org/images/Chrislam-banner.jpg

    … chissà !

    https://www.youtube.com/watch?v=Q2Br1EH-_1A

    In “Chrislam Exposed” Pastor Shahram Hadian exposes the seductive lie of a common God between Christianity and Islam. He shares his journey of becoming a Christian, exposes the false teachings of “Chrislam,” and uncovers Chrislam’s growing and devastating implementation into our churches and missions both in America and oversees.

    Shahram speaks around the nation with a heart to awaken America, and especially the church. As a former Muslim, he is deeply grieved over Christian pastors and missional leaders promoting this false gospel in their effort to be culturally sensitive to Muslims. Despite Chrislam’s proponents, Christians and Muslims do not worship the same God.

    Shahram was born in Iran and came to America at the age of 7 to escape an oppressive Islamic regime. He is a proud US citizen. He experienced a transformational life change when he committed his life to Jesus Christ 14 years ago. He has served his local community as a pastor, police officer, teacher and coach and was a candidate for WA State Governor in 2012.

    “You cannot be a Muslim and a true follower of Jesus Christ. Chrislam not only endangers the hope of salvation for Muslims but threatens to lead many Christians astray from the truth of God’s Word.”

    Shahram Hadian _

  160. Moi scrive:

    @ HABSBURGIUCS

    Come mai nel Das Lied der Deutschen (che NON* è un’ invenzione Nazista !!!) si nomina _ contrariamente allo stereotipo !_ il “vino” ma NON la “birra” ?

    http://www.youtube.com/watch?v=Jr5qd-DRFQI

    *

    https://de.wikipedia.org/wiki/Lied_der_Deutschen

    https://it.wikipedia.org/wiki/Das_Lied_der_Deutschen

    … Qualcosa è cambiato, nel ” frattempo ” ?

  161. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    Al prossimo giro, i Monoteismi si uniranno contro il Transumanismo … 😉

  162. gotcha scrive:

    ..transumanismo..

  163. MOI scrive:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/26/gender-perche-inclusione-sociale-non-vuol-dire-ideologia/1716921/

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/26/gender-la-psicosi-collettiva-che-si-vorrebbe-attribuire-alla-costituzione/1814874/

    in pratica il “giochino” consiste nel dire che l’ ideologia (!) del “gender” non esiste … perché è scienza, come fino agli Anni Settanta lo è stato il Marxismo.

    E ciò _intellettuali “shocking” Statunitensi che finoagli Anni Settanta sembravano dei “fuoroni” ai loro stessi colleghi “fossilizzati” nell’ Operaismo Marxista_ sorgerebbe ” spontaneamente ” fra le masse ?!

    • Francesco scrive:

      >> in pratica il “giochino” consiste nel dire che l’ ideologia (!) del “gender” non esiste … perché è scienza

      OMDAMoi! per la prima volta, credo

      però consiglio il mio punto di osservazione “bigotto che non crede di dover risolvere i problemi del mondo che Lui sa molto meglio cosa fare”: è rilassante e ci si diverte un sacco a osservare le contorsioni delle menzogne per farsi senso comune.

      ciao

  164. MOI scrive:

    Comunque è interessante la questione della Costitizione, il Corano Laico 😉 della politica Italiana (perché se viene meno quella finisce l’ Italia) :

    c’è chi _ AntiGender_ dice che scrivere “matrimonio” senza specificare “fra uomo e donna” è come scrivere “acqua” senza specificare che “è bagnata” …

    c’è chi _ProGender _ dice che scrivere “matrimonio” senza specificare “fra uomo e donna” è lungimiranza politica …

    Chi avrà ragione ? Nel 1948 la Secolarizzazione c’era già, ma era ancora un fenomeno elitario e sostanzialmente urbano, mentre montanari-pastori, pescatori e contadini (insomma: gente NON di città, che fossero il più grande e alienante-sradicante-piallante possibile delle identità popolari !) erano _ senza più l’ Impero_ i “CattoSelvaggi” di ripiego 😉 da civilizzare.

    … Nevvero, Habs ? 😉

  165. MOI scrive:

    Però è curioso come i “civilizzati” dalla secolarizzazione siano (v.di Fedez, emblematico !) proprio esteticamente tatuati e impiercingati come Selvaggi (se non ancor di più, ma spesso con l’ anestesia) in rapporto “animista” con internet, gli àipòd, àifòn, àipadd, ecc, pratiche sportive “estreme” derivate da rituali di passaggio selvaggi come il “bànghi-giàmp” ecc …

    • MOI scrive:

      … neppure il RS autore dell’ articolo !

      • PinoMamet scrive:

        …che si conferma per sopravvalutatissimo.

        Cito:
        “Lo spettatore invece non è toccato dai contorcimenti di budella degli antichisti che si sentiranno traditi per quell’impugnatura di spada, quel fregio dei pugnali, la trama e l’ordito delle stoffe, le irregolari ferite sul volto dei sovrani e sugli elmi degli opliti che non sono filologicamente accurati”

        Ora, gli “antichisti”- ma più semplicemente, chiunque abbia aperto un libro di Storia- non è colpito dalla maggiore o minore accuratezza filologica del film.
        Sa già che, semplicemente, non ce n’è nessuna.

        Ma non è questo a turbarlo (e parlando da laureato in greco, credo di essere nella posizione di rappresentare l'”antichista” degli incubi di Saviano).

        Quello che infastidisce del film è:

        -la tamarraggine, che pare invece esaltare il Nostro;
        -l’ideologia violentemente neocon, con voluti ammiccamenti razzisti, che idem;
        -l’esaltazione della hybris, che era esattamente ciò che faceva inorridire i Greci;
        -la faccia tosta di spacciare tutto questo per rappresentazione di un evento di Storia greca;
        -il fatto che gli ammeregani, come al solito, non ci abbiano capito un cazzo di ciò che esce dai loro patri confini, ma siano così ansiosi di venircelo a spiegare.

        • gotcha scrive:

          e poi, se ammettiamo che l’intento della rivisitazione sia un’epica “purista”, allora gli americani dovrebbero immedesimarsi nei persiani; altrimenti dov’è che si troverebbe “sin city”?
          io, a parte la scena in cui urla “questa è sparta”, ho visto lo spezzone in cui leonida getta il messaggero persiano nel pozzo.. e l’impressione è quella di uno di quei film porno con trama storica, solo che il film porno è più attento alla filologia.
          300 : l’armata brancaleone = beautiful : citizen kane

          • Z. scrive:

            La definizione migliore di 300 la diede Pino:

            “palestrati che fanno aù”

            😀

          • gotcha scrive:

            ma minchia, cazzo, porca troia, l’ha scritto roberto saviano!!!!!!!!!
            cioè, il vate, il più grande letterato d’Italia, l’erede di tommaso d’Aquino e di giordano bruno, l’eroe, la risposta a tutto, l’ultimo degli onesti, stella del mattino, rifugio dei peccatori, consolatore degli afflitti.. ha scritto sta roba qua??
            pino, quando hai nominato saviano pensavo che ti rifacessi a qualche sua dichiarazione..
            ma come fa ad esaltare l’omertà (anche se indirettamente)?

            “Ma se si lasciavano scoprire, venivano gravemente puniti, non per il furto, ma per l’incapacità di tenerlo celato.”

            non riesce nemmeno ad astrarsi dall’unica possibile immedesimazione, che sfiora per un attimo: oggi gli spartani sono gli iracheni o i palestinesi!

            scrittore raffinato, filosofo sottile, magnanimo duce, splendido erroe!

          • gotcha scrive:

            .. non riesce nemmeno ad astrarre..

          • PinoMamet scrive:

            “e l’impressione è quella di uno di quei film porno con trama storica, solo che il film porno è più attento alla filologia.”

            Come si fa a non essere d’accordo??

            Grandissimo Gotcha!!

          • Francesco scrive:

            spero di trovarlo in biblioteca, a questo punto la visione si impone!

            😀

          • gotcha scrive:

            In biblioteca hanno i pornazzi?

          • Francesco scrive:

            sennò a cosa servono?

          • PinoMamet scrive:

            “300 : l’armata brancaleone = beautiful : citizen kane”

            e di nuovo: grandissimo Gotcha!!

          • Francesco scrive:

            300:Armata Brancaleone=FFAA USA:FFAA italiane

            temo

            😉

          • PinoMamet scrive:

            France’, permettimi.

            Sai quando mi ricordi che tu sei un economista, mentre io di economia non ci capisco un cazzo?
            Ecco.

            Io sono un laureato in filologia greca. Che fa lo sceneggiatore. E insegna pure sceneggiatura.

            L’Armata Brancaleone è ambientato in un Medioevo totalmente inventato;
            nonostante questo, riesce a essere una rappresentazione più realistica di molti aspetti del Medioevo mai vista al cinema.
            L’uso- geniale-della lingua, oltre agli effetti comici innegabili, è stato pensato da qualcuno che il volgare medievale lo conosceva davvero, e masticava Ariosto e Dante
            (“Io vi sono duce! e però mi dovete obbedienza, e dedizione!”).

            300 è un film tratto da un fumetto truzzo, rendendolo ancora più truzzo.
            L’antichità greca non solo è ricreata ex novo, cosa del tutto lecita, ma è anche completamente fraintesa, e qui già siamo un po’ oltre il lecito…
            i Greci, che sono gli eroi, vengono descritti altrettanto cinici, violenti e smisurati dei loro avversari Persiani, per cui non si capisce bene perchè si dovrebbe parteggiare per loro.
            Dei Persiani viene mostrata la schiavitù, purtroppo però gli Spartani, scelti come eroi, erano noti proprio per quella… per cui, per quale motivo ci dovrebbe stare più simpatico Leonida del re Persiano?
            Tolto questo aspetto, che è fondamentale, e di cui solo il pubblico sotto la terza media (e Saviano) non si accorge, cosa resta del film se non una carneficina di bruti sotto un cielo plumbeo che ha ben poco a che fare con la Grecia?

            Ha ragione Gotcha: è pornografia.

            Se vogliamo poi parlare del linguaggio, non perdonerei a Miller di aver tradito la laconicità che prende il nome dagli antichi Spartani, per sostituirle con le solite sbrodolate made in USA, un po’ come il discorso di Braveheart (per la serie, grazie, abbiamo già dato…)

          • gotcha scrive:

            comunque, pino correggimi se dico qualche cazzata, per mischiare epica ed ideologia senza farsi odiare bisogna avere i controcazzi: mica tutti si chiamano cecil demille.. gli usa avevano una grande tradizione di registi consumati fino al secolo scorso, e non sto parlando di estremisti tipo lynch o cronenberg, ma joe dante, Landis, Zemeckis.. e a quanto pare, Hollywood ha trovato che anche questi non fossero consoni al mos maiorum; i gremlins, vero capolavoro dell’horror leggero, ma hanno quel finale agro-dolce in cui non si capiscono bene i buoni e i cattivi, troppe ambiguità.. e, a suon di tarpare le ali a coloro i quali si dedicano al cinema per passione (e nolan rientra in questa logica, solo in maniera più consapevole: ovvero si è svenduto) ti ritrovi ad avere come tuo regista di punta un Michael bay!

          • Francesco scrive:

            Pino

            mi spiace per te ma in tema di cinema la competenza non è riconosciuta, è un pò come il calcio … destino cinico e baro!

            io non lo ho visto, ancora, mi sembra molto particolare e coerente come “scrittura” e come “stile”, il che è un merito (per me)

            certo, tratta il tema eterno dell’Eroe in stile fumetto e quindi pensa di potersi prendere qualsiasi libertà … poi parlano in inglese per cui la filologia se ne va a ramengo

            non vorrei poi dirti che Braveheart è bellissimo!

            PS se ti chiedessi 5 film belli, cosa mi consiglieresti?

          • Francesco scrive:

            PS x Goccia

            ho visto in TV Trasnformers 4 di MB ed è una cagata pazzesca!

          • PinoMamet scrive:

            5 film belli?

            i primi che mi vengono:

            Il Sorpasso, Il grande Lebowski, Little Miss Sunshine, Shining, I sette samurai, Per un pugno di dollari…
            boh, ce ne sono milioni!!

          • Francesco scrive:

            1) Il sorpasso? non male ma detesto l’attore francese, mi annoia già in fotografia
            2) manca
            3) manca
            (ma entrambi mi puzzano di stantio e saccente, hai visto Le mele di Adamo? film danese degno di nota, direi)
            4) manca ma perchè ci vuole una certa qual forma psico-fisica per affrontarlo …
            5) stupendo, un capilavoro, ho già detto che è bellissimo?
            6) mah, devo averlo visto ma Leone non mi entra dentro, troppa calligrafia

            ciao e grazie

          • gotcha scrive:

            little miss Sunshine.. ho quasi pianto!
            fra, tanto che ci sei, vediti assolutamente anche “memento” di nolan, “il processo” di Welles, “a serious man” dei coen (dedicato a pino), “ghost dog” e “broken flowers” di Jarmusch, “i tenenbaum” e “Rushmore” di Anderson, e per ora basta così.

          • PinoMamet scrive:

            Sottoscrivo tutti quelli di Gotcha e rilancio con L’uomo che amava le donne (lontanissimo dai gusti di Francesco, temo), Gli Uccelli, Full Metal Jacket…

            stantio e saccente il Grande Lebowski??

            France’… France’… cosa bisogna fare con te??

          • PinoMamet scrive:

            The eternal sunshine of the spotless mind…
            (mi rifiuto di nominare il titolo italiano)

          • gotcha scrive:

            pino, ma perché dobbiamo ridurci a delle traduzioni così infami? lo stesso Citizen kane, la cui traduzione ha un suo perché, ma esteticamente lascia a desiderare, e si sbilancia troppo sul versante socio-politico.
            aggiungo “sul lago tahoe” di fernando eimbcke, e trainspotting, inflazionato dal suo successo ma, a parer mio, molto ben strutturato.

          • Z. scrive:

            Quando ho letto “Il sorpasso” e “Il grande Lebowski” credevo che Francesco rispondesse a me. Poi mi sono ricordato di non avergli ancora risposto!

            Per arrivare a cinque – dieci sono troppi per un ignorante come me – aggiungo:

            – L’odio;
            – Habemus papam;
            – Nemico pubblico (1998). Sì, lo so, è abbastanza tamarro, ma fatemene mettere uno tamarro almeno. La frase “abbiamo speso troppi soldi in avvocatucoli della tua risma… per colpa di avvocatucoli della tua risma!” e la relativa risposta del personaggio interpretato da Will Smith mi piacciono sempre un sacco 😀

            https://youtu.be/3hhO8yZwquE?t=2545

          • PinoMamet scrive:

            Va bene, ma la risposta qual è?

          • Z. scrive:

            Nel link trovate anche la risposta!

          • Z. scrive:

            Tradotto è qualcosa tipo:

            ‘Avvocatucolo’ è un insulto generalmente riservato agli avvocati ebrei. Credo che un insulto appropriato per uno come me sarebbe ‘melanzana’.

            🙂

          • Z. scrive:

            Detto questo, non c’è niente da fare:

            esattamente come l’intro di Diablo II, anche Nemico pubblico doppiato è molto meglio!

          • PinoMamet scrive:

            Grazie del link!
            Stasera me lo guardo 🙂

          • Francesco scrive:

            OK

            mi pare chiaro che insieme potremmo marciare per i Nidiaci, trascinare il Duca fuori di casa e portarlo a mangiare, invadere la Polonia, andare a donne facendo figuracce inenarrabili

            ma NON andare al cinema!

            😀

            PS però vi salvo Trainspotting e L’odio

          • gotcha scrive:

            trascinare il Duca fuori di casa e portarlo a mangiare, invadere la Polonia, andare a donne facendo figuracce inenarrabili

            e due!! ancora d’accordo, soprattutto sulle figuracce inerrarabili. è sempre stata la mia specialità!

  166. Dif scrive:

    Se vi volete fare quattro risate, mettete su La7, a “La Gabbia” stanno delirando.

  167. gotcha scrive:

    ma perché saviano è fissato con la violenza?

  168. gotcha scrive:

    non vorrei passare per paranoico e complottista, ma per me saviano (insieme a fedez e jovanotti) fa parte di un piano bilderberg-mafia per spingere i giovani ad amare la cultura distorta che propone lui, quella dell’immedesimazione, degli eroi, del sacrificio, insomma quelle narrazioni che ti inchiodano sul divano e non ti rialzi più.. e sei contento così. i ragazzi leggono gomorra, unico libro impegnato (!) in tutta la loro vita, giusto per ritagliare una parentesi di coscienza sociale in pizzeria: “minchia, fa proprio senso, cazzo, cioè, è uno scandalo, figa, dei bambini che guidano il camion, minchia, che poi cioè, m’ha lasciato proprio lì, senza parole, vacca boia..”

    • gotcha scrive:

      no, ha ragione pino, è semplicemente un tamarro.
      non mi spiego perché la mafia ce l’abbia tanto con un tamarro però. i casi sono due:

      o è una montatura

      o i mafiosi sono messi veramente male..

  169. MOI scrive:

    Giannini:

    “sensibilizzazione degli studenti sulla parità di genere, sulla violenza di genere, che significa violenza contro le donne

    http://www.today.it/cronaca/teoria-gender-riforma-scuola.html

    ah, be’ … nessun’altra tipologia è possibile ?! Qualcosa che non esiste viene nominato con insistenza per giustificare scelte che ne dimostrano l’inesistenza.

    I CattoBoccaloni “Conservatori” (seeeh …) ci sono cascati in pieno, nevvero Habs ? Oppure, più verosimilmente, han fatto i finti tonti per non sbullonare i culi dalle Poltrone ? 😉

    • Francesco scrive:

      non la capisco, il ministro

      la parità di genere significa che le femmine vanno trattate come i maschi, cioè che le posso menare

      non vedo altra possibile interpretazione, per i pupi di elementari e medie, di quella roba lì

      sbaglio?

      • gotcha scrive:

        una volta quand’ero piccino ho dato per sbaglio una manata in faccia ad una mia amichetta.. cioè, più che altro è stata lei a darmi una facciata in mano, e non scherzo.. è stato uno dei momenti più brutti della mia vita, tra un po’ mi facevano sfilare col sanbenito e le catene..

  170. MOI scrive:

    Comunque, aspetto pochissimo o nulla considerato sia dai Pro che dagli AntiGender … la scuola 9 volte su 10 (99 su 100, se mancano stimoli culturali “alti” in famiglia …) fa odiare ciò che insegna !

    L’altro 1 su 10 o perfino su 100 … finisce a commentare ‘sto blog ! 😉

    • daouda scrive:

      Quan’dero regazzino io Rutelli mandò diaretti in regalo alle sqole contro i graffiti e le tag.
      Io non me ricordavo Roma così de merda piena de schifezze.
      Na cazzata pé ffà capì come, da sempre ma ormai con una scientificità basilare, questi giostrano su di noi.
      MMò il giostrà con pargoletto è doveroso. Tanto lo fai puro si nun vuoi.
      Il senso è che il dove portarlo è già dirimente e cambia tutto, in secondo luogo er mi fijo è mio, la sqola manco è dello stato , pé ddì.
      Alché sò cazzi.
      Ad estendelo finché si vuole questo principio, si ha la dimostrazione di Dio.
      PEr ora invece ciàbbiamo la costatazione che l’autarchia nun è na stronzata in un certo senso anche economicamente , ma è chiaro che non è posizionabile sul piano della procedura protezionistica.
      C’è un qualcosa che non si deve vendere, perché deve essere assolutamente qui.
      Chissà se certe influenze passeggiano sopra i materiali…toccherà mettesse li guanti a toccà li pleuri? Fanno pure schifo esteticamente!

      • lanzo scrive:

        A Dauda – sia pur con la premessa del volemoce piu’ bene – ALVARO AMICI – ma ma risulta e nun so ciociaro – che se dice (affanculo il congiuntivo) froci – con la C e non frogi con la G – visto che l’ho letto gia’ un par de volte…
        Scommetto che mi stenderai dicendomi robba tipo, nel sedicesimo secolo a: quello che te pare –
        Dimo che OGGI come ieri c’e’ una differenza fra romanesco e e romanesco – Roma e’ grande./ Quando ero pischello, anna’ da Via Firenze dove ero cresciuto a San Giovanni – in particolare al mercatino tipo porta portese – non era un problema, il traffico era poco, se volevi fatte un drink a Piazza del Popolo, cazzo, parcheggiavi a piazza del popolo !

  171. MOI scrive:

    Perciò, in teoria, se vuoi che i giovani e i giovanissimi abbiano in sempiterno odio qualsiasi cosa … “fagliela fare” a scuola !

  172. mirkhond scrive:

    Pino, che ne pensi?

    “Maurizio Blondet 30 giugno 2015

    La Bibbia vera è quella greca. Non l’ebraica.

    Israel Shamir, il grande convertito, ha raccontato di aver ricevuto da un santo Staretz russo un compito paradossale e geniale: la traduzione in ebraico della Bibbia greca. Quella cioè che fu editata sotto Tolomeo Filadelfo (un diadoco di Alessandro che regnò dal 285 al 246 a.C.) da eruditi ebraici (miticamente ‘i Settanta’) in Alessandria d’Egitto, capitale dell’ellenismo. Perché geniale? Le Chiese ortodosse hanno adottato una volta per tutte quella Bibbia in greco. I cattolici a cominciare da San Girolamo (che cosa gli saltò in mente?) sono andati a cercarsi il presunto originale ebraico: ed hanno preso come originale i testi “masoretici”. Che sono non solo molto più tardi rispetto alla Bibbia greca dei Settanta – furono raccolti e rielaborati da rabbini nel nono secolo dopo Cristo, sulla base di testi antichi ma comunque risalenti ad almeno il 150 d. C. – ma sono stati ricomposti in polemica col cristianesimo, e dunque tendenziosamente attenuando o oscurando i passi che alludono ad un Messia troppo simile al Nazareno. Gerolamo studiò l’ebraico pagando (“a caro prezzo”) un giudeo, e la sua nuova Bibbia in latino dall’ebraico è ancor oggi la base delle posteriori Bibbie, anche protestanti.

    http://www.israelshamir.net/shamirReaders/english/Shamir–Translating-the-Bible-into-Hebrew.php

    Con ciò, dicono gli ortodossi, i romani hanno reso i giudei “custodi e sorveglianti del loro primario sacro testo”: da qui la dipendenza culturale e la continua tentazione giudaizzante del cattolicesimo, da ultimo la sua piena giudaizzazione, con effetti politici e metapolitici patologici: basti pensare alla “sacralizzazione” dello Stato sionista, la legittimazione del suo razzismo sterminatore, e il peso che si lasciano assumere alle lobbies ebraiche. L’Ortodossia ne è esente perché sta contenta della sua Bibbia greca. “La traduzione” non è un atto meccanico, scrive Shamir: il traduttore “stampa nel testo il suo spirito. Lo spirito ellenico trova espressione nei Settanta, mentre lo spirito giudaico è quello che si esprime nei masoretici”. Ma questo non basta: Shamir sostiene – e lo prova con varie citazioni – che quando i Vangeli e lo stesso Gesù citano passi biblici, è la Bibbia greca (più precisamente, l’originale ebraico da cui fu tratta, detto dai linguisti H70) quella che citano.

    Per esempio quando Matteo (12:21) cita Isaia: “Nel Suo nome i gentili fideranno”, ciò è consonante con la Bibbia greca, ma non con quella ebraica, che legge Isaia in questo modo: “Le isole aspetteranno la sua legge” (Isaia 42:4). Il Salmo 21: 17 era per i cattolici: “…hanno forato le mie mani e i miei piedi”. La Bibbia CEI, per compiacere i giudei, riporta: “hanno scavato le mie mani e i miei piedi”, ovviamente cancellando il significato di profezia messianica, del Messia crocifisso. Se poi si è in grado di leggere la Bibbia masoretica nella sua lingua, si trova al verso 17 qualcosa di ancor più insensato: “ “ka’ari yaday weragelay” significa letteralmente: come un leone le mie mani e i miei piedi”. Generazioni di talmudisti si sono scervellati per dare un senso a queste parole, senza arrivare ad un accordo. S’intende che dovunque è questione di un figlio nato da una Vergine, la Bibbia masoretica, nata per smentire i cristiani, dà “giovinetta”, giovane fanciulla.

    L’originale che Cristo citava, lo H70 da cui ipoteticamente nacque la Bibbia greca, è perduto; fatto sparire dagli ebrei malevoli. I Settanta – imbevuto dell’universalismo ellenico, intinto di platonismo e di più alta spiritualità – non l’hanno potuto far sparire. Ce n’erano troppe copie in circolazione, e – soprattutto – l’avevano tradotto loro, i loro stessi savi anziani, e dunque era difficile rigettarlo come un’invenzione cristiana. Tra l’altro, s’è scoperto che la Settanta in greco è più fedele ai testi trovati a Qumram delle Bibbie “attuali” influenzate dagli ebrei… La “ritraduzione” dei Settanta fatta da Shamir sarebbe dunque in certo senso la ricostruzione dello H70, e allora se ne vedrebbe la differenza – la superiorità – rispetto ai testi masoretici messi insieme secoli più tardi. Il più antico manoscritto masoretico, la cosiddetta Bibbia di Leningrado, risale al 1008 dopo Cristo…

    Geniale, la proposta dello Staretz.

    Ma anzitutto sale la domanda: come mai gli ebrei del 280 avanti Cristo hanno ritenuto di tradurre il greco le loro Scritture? La risposta che i greci di Alessandria (più numerosi di quelli abitanti in Terrasanta) non capivano più l’aramaico in cui era scritta la Legge, anche se vera, è insufficiente. Bisogna cogliere la sfida morale, intellettuale e spirituale che la conquista di Alessandro Magno ha rappresentato per le etnie e le culture che ha inglobato. Culture spesso altissime e di immensa antichità, prima chiuse in se stesse o piuttosto auto-contenute in sé, si sono aperte al confronto con altre.

    Per capire come ciò avvenne, bisogna entrare nella celebre Biblioteca di Alessandria, la più grande del mondo, raccolta dall’insaziabile curiosità, una vera bulimia intellettuale, dei generali ellenici ormai mondializzati da Alessandro Magno conquistatore. A quei tempi, la lettura mentale e privata era ignota; si leggeva ad alta voce. Sicché ogni consultazione diventava una lettura pubblica. Dovevano essere continue letture pubbliche; attorno al lettore si sarà formato un capannello di curiosi e interessati; in quelle teste entravano ogni sorta di scoperte e idee nuove, su argomenti scientifici, geografici, storici, religiosi, che suscitavano in quelle stesse teste una imprevista effervescenza di domande e polemiche. Nascevano così, di sicuro, dispute intellettuali, che venivano condotte secondo un ben noto schema consacrato: il modello delle domande bonariamente provocatorie inaugurato secoli prima da Socrate, e pubblicizzato da Platone.

    Insomma la Biblioteca di Alessandria era una università senza pari, pubblica, gratuita, e dove anche i (pochi) analfabeti e (moltissimi) stranieri imparavano spontaneamente – anzitutto la duttile lingua greca – e la stessa cultura ellenica: Omero e Socrate, Platone e Aristotile, Erodoto e Tucidide gli storici, e il metodo della discussione, del confronto critico. Negli stranieri colti, tipicamente scribi e appartenenti a caste sacerdotali, questa effervescenza culturale fu come un scossa elettrica, o una pioggia fertilizzatrice. In un certo senso, le culture altre presero coscienza di sé, divennero desiderose di comunicarsi a stranieri, confrontarsi con le altre e mostrare la loro superiore dignità, specialmente in confronto alla cultura ellenica, di cui sentivano – e non potevano negare – l’immenso prestigio. Lo fecero usando la lingua greca e la metodologia greca: il racconto storico-filosofico.

    Fu nello stimolante clima culturale della Biblioteca di Alessandria che nacquero importantissimi storici stranieri.

    Beroso, un sacerdote babilonese di Marduk nato verso il 350 a.C., scrisse la Storia di Babilonia (Babyloniaka) per dimostrare che la cultura della sua nazione, caldea, nulla aveva da invidiare alla sapienza greca, poco – se per quello – dell’India, fatta conoscere da un viaggiatore ellenico, Megastene, primo entusiasta della cultura indù in Occidente. Beroso narra di come una strana creatura venuta dal cielo, un uomo-pesce Oannes, insegnò la civiltà e la tecnica ai primi uomini, che vivevano come fiere; racconta le lotte primordiali fra gli dèi, poi il Diluvio: tratto dal poema nazionale antichissimo, Enuma Elish. Elenca le liste dei re: quelli assiri, poi i neo-babilonesi, e i persiani, fino ad Alessandro. Per questo, poté consultare archivi babilonesi risalenti al 1600, se non al 1800 avanti Cristo, che ancora esistevano conservati nei santuari caldei. Beroso, dimostrato così che la sua nazione godeva di una rivelazione divina più antica delle altre, specie dei greci, dedicò il suo libro – in greco – ad Antioco I, ellenicissimo governatore di Siria nel 293 a. C.

    Manetone era un sacerdote egizio, che operava in un tempio egizio di Ierapolis; fu d’aiuto al regime ellenistico nell’operazione altamente politica di introdurre ufficialmente il culto di Serapide, divinità utilmente ibrida accettabile da egizi come da greci. Anche lui scrisse la sua Storia dell’Egitto (Aἰγυπτιακά, Aigyptiaká) di cui ci restano frammenti. Frammenti preziosi perché Manetone – come Beroso, poteva accedere ad archivi millenari della civiltà faraonica – ci ha lasciato una relazione notevole delle trenta dinastie imperiali che governarono l’Egitto. Non si lasciò mancare anche un attacco polemico agli ebrei (che ad Alessandria erano una torbida maggioranza odiosa per le sue pratiche usurarie e il suo strapotere) raccontando come i loro antenati erano “i lebbrosi”che il farone Amenofi radunò nel delta del Nilo a lavorare per lui, senza che potessero contaminare gli egizi. Inutile dire che anche Manetone scrisse in greco, e dedicò il suo libro ai suoi sovrani e datori di lavoro, Tolomeo Sotér e Tolomeo Filadelfo (320-246 a. C.)

    E gli ebrei? La potentissima, turbolenta, ricca ed arrogante comunità alessandrina non voleva essere seconda a nessuno nella dimostrazione della superiorità della sua cultura, della sua Legge. Ci restano testi divertenti di autori ebraici totalmente subalterni alla cultura greca, che si vantano in greco dell’eccellenza delle loro Scritture. Un tizio chiamato Ezechiele il Tragico, scrisse una tragedia scopiazzando lingue e modi di Sofocle ed Eschilo in cui Mosé era il protagonista. Titolo dell’opera, ovviamente, era quello che sarà un di film di successo nella Hollywood ebraica di duemila anni dopo: “Exodus” (Exagoghe). Un tal Aristobulo scrisse libri per dimostrare che non solo Omero ed Esiodo erano stati ispirati dal Mosè e dalle sue gesta, ma “si vede bene che Platone ha copiato la nostra Legge (…) così come Pitagora traspose molti dei nostri dogmi facendoli passare nella sua dottrina”. Un certo Artapano, giudeo proveniente dalla Persia, redasse la sua Ioudaikà (storia degli ebrei) e Perì Ioudaion, dove dimostrò senza ombra di dubbio che era stato Abramo ad insegnare al Faraone l’astrononomia (una eccellenza tipicamente egizio-caldea), e che Mosè era stato il vero maestro di Orfeo….

    Tutta tipica “narrativa” ebraica, di cui erano e sono maestri. Ma non bastava: per convincere il mondo della superiorità ebraica bisognava tradurre il loro testo sacro . Anche se ciò significava esporlo al giudizio di classi dirigenti molto evolute e critiche esponenti di una cultura che aveva prodotto – e ancora produceva – capolavori d’arte, poesia e letteratura, oltre che ineguagliabili testi di filosofia e meditazione religiosa. Per di più, dentro la capitale dell’ellenismo dove esisteva la più grande e vivace biblioteca del mondo antico, quindi era un centro impareggiabile di dibattiti intellettuali e (diremo oggi) “mediazione culturale” e cosmopolitismo. I cosiddetti Settanta lo fecero. Approfittando per dare una robusta aggiustata alle loro raccolte di memorie etniche. Ne fecero una traduzione assai libera per affinarne lo stile, omettendo le troppe ripetizioni e ridondanze, e volte interi periodi; le narrative favolistiche e leggendarie o “storiche” furono drammatizzate all’uso greco; a Mosè fecero assumere la figura del legislatore primigenio come, nell’ellenismo, ogni città aveva il suo: Sparta Licurgo, Cnosso Minosse, eccetera. Rimpolparono il loro mito della creazione avendo sott’occhio Beroso e la sua descrizione della “Genesi Accadica”, un poema risalente al 1600 a.C., dove è questione di un dio che viene sacrificato perché col suo sangue mescolato a fango, la dea Nintu possa formare il primo uomo, e dove viene descritto il Diluvio con cui gli dei tentarono di sterminare l’intera umanità.

    Inoltre, i Savii traduttori misero un po’ di sordina al tribalismo più rozzo e provinciale, iniettando – in una religione che credeva che esiste un solo Dio da adorare in un solo tempio, e che Esso protegge un solo popolo del vasto mondo – una buona dose di universalismo secondo la temperie dell’epoca, quella appunto della scoperta reciproca delle culture antiche nel senso di appartenenza alla comune umanità. A tale universalismo per loro inedito, i Savii diedero la forma di messianismo accentuato: l’attesa di una palingenesi dei tempi e di un re universale, allora acuta anche fra le altre nazioni. Soprattutto, come ha scritto il biblista Francesco Bianchi per il libro di Ester (ma ciò vale per tutta la Settanta), “diedero una forte orientazione teologica alla Scrittura, onde colmarne le carenze religiose del testo ebraico inserendovi elementi religiosi assenti”. Carenze religiose nella Bibbia? Proprio così: nell’originale non si trova alcuna nozione sulla vita dopo la vita, nessuna domanda sull’aldilà, nulla sull’immortalità dell’anima, che era tanto importante nel pensiero platonico. Gli ebrei non sono occupati che dal successo nel mondo di qua. Naturalmente non trascurarono di prendersi qualche rivincita su detestati egizi, che costituivano tanta parte della popolazione di Alessandria, quindi loro vicini di casa: la figura da stupidi che fanno fare al popolo egizio (da cui si sarebbero fatti prestare l’argenteria a prima di scappare nel deserto – Es 12,35-36; cfr. Es 3,21-22 e 11,2) riecheggia probabilmente un’animosità molto tipica della contrastata convivenza nella megalopoli ellenistica.

    Fu un lavoro duro, che durò (si dice) un ventennio. Ma il risultato, con l’aiuto dello Spirito Santo, fu egregio: ne venne fuori la Scrittura senza la quale il messaggio di Gesù, la Buona Notizia, sarebbe stato incomprensibile al vasto mondo pagano. Oltretutto, questa Bibbia così opportuna era stata scritta due secoli prima che Cristo nascesse; da ebrei non da cristiani, che ancora non esistevano; per di più, la pubblicazione nella lingua internazionale, fissò le Scritture, sottraendola ai continui rimaneggiamenti, aggiunte ed inserzioni cui era soggetta la Bibbia (a cosa credete servissero gli “scribi” che i Vangeli citano sempre insieme ai farisei? “Scribi e farisei ipocriti!”) finché fu limitata all’etnia giudaica.

    Si aggiunga un evento di importanza capitale: il gran sacerdote di Gerusalemme, dal Tempio, sancì che quella traduzione dei Settanta era divinamente ispirata tanto quanto quella aramaico-ebraica, se non di più: del resto era stato il Tempio a selezionare i “settanta” traduttori. Sicché gli ebrei potevano salmodiarla nelle loro sinagoghe senza dubitare della sua sacralità. Come infatti fecero per un paio di secoli, rassicurati dalla sanzione ufficiale della loro più alta autorità religiosa, finché la comparsa del Nazareno non li indusse a tornare e a rinchiudersi nell’aramaico – ormai accessibile solo ai loro specialisti. Come dice Shamir, vollero “riprivatizzare” la Legge, pretendere la proprietà privata sulla Rivelazione e l’accesso in esclusiva al Creatore. ”Maledetto chi rivela i nostri segreti ai Goym”, è scritto in mosaico sul pavimento della sinagoga di En-Gedi, a testimonianza di questo spirito settario. Maledizione che fu lanciata sulla Bibbia greca e suoi suoi Savii traduttori.

    Furono i cristiani ad adottare la Bibbia greca pienamente e senza dubbi; quelli di Costantinopoli nella versione originale, quelli di Roma nella traduzione latina dal greco, la Vulgata. Come si capisce, finché la Bibbia comune fu quella dei Settanta, mancarono i semi della discordia e dello scisma. Questa comunanza durò quasi quattro secoli. Poi Girolamo nel 390, si mise a tradurre una Bibbia masoretica. Che cosa gli era saltato in mente? Quale bisogno ne aveva?

    Se la cosa vi interessa, ve lo racconto in un’altra puntata. Sarebbe il capitolo ulteriore di un saggetto che scriverò, se Dio vorrà, ed ha il titolo provvisorio “La Bibbia come problema”. Ma solo se vi interessa.”

    E un commentatore:

    “La bibbia nella versione della vulgata latina di San Girolamo è in sostanza la versione dei settanta ed è completa di quelle parti esclusedai giudei come non canoniche (maccabei ecc.). San Girolamo, per tradurre in latino qualche passo dubbio e difficile si studiò anche le versioni ebraiche che circolavano all’epoca. Queste non erano la cosiddetta versione masoretica che risale a circa trecento anni dopo San Girirolamo ed è evidentemente alterata. Attenzione a non buttare a mare il bambino con l’acqua sporca le versioni cattoliche, confermate e fissate con decreto definitivo e dogmatico nel concilio di Trento poi per la divulgazione nelle lingue volgari sono ottime e sante. Ottimi predicatori spiegavano i passi accostando anche il testo dei settanta e perciò accostiamoci con fiducia anche alle traduzioni in italiano proposte fino a prima del concilio (esempio Ricciotti e prima il Martini con i bei commenti esplicativi relativi): sono una delle fonti della rivelazione che Dio ci ha comunicato senza errori tramite autori ispirat (dogma della totatale inerranza ed ispirazione garantita dalla Chiesa cattolica con pronunciamenti marcati dallinfallibilità almeno fino all’apostasia del vaticano 2).”

    http://www.maurizioblondet.it/la-bibbia-vera-e-quella-greca-non-lebraica/

    • PinoMamet scrive:

      Trovo interessante e ben fatto (aldilà sel solito pregiudizio malevolo verso la comunità ebraica, in questo caso alessandrina) l’excursus su Alessandria, la sua Biblioteca, Beroso, Manetone ecc.

      Complessivamente non mi stupirebbe che avesse ragione su qualche passaggio dei Salmi o dei Profeti, cambiato andando alle ricerca di varianti diverse perché suonava “troppo cristiano”.
      Sicuramente c’è stato un tentativo esplicito degli Ebrei di isolare e cacciare quelli tra loro che aderivano al messaggio messianico cristiano, e questo si inserisce bene nello schema.

      Escluderei invece, per i criteri compositivi, che la Torah vera e propria, cioè il Pentateuco, sia stata rimaneggiata in questo senso.

      Intanto non ve n’era affatto bisogno, visto che di Messia, e in generale di metafisica o escatologia, quasi non parla, mentre si dilunga su particolari del tutto inutili per i cristiani come l’esatta forma del Santuario mobile (Mishkan), il modo in cui devono essere compiuti i vari tipi di sacrifici ecc.

      Poi direi che se è stato rimaneggiato (ci sono allusioni interne a uno, o forse due libri, che non abbiamo più) la cosa è accaduta in epoca antecedente;
      inoltre, dato il valore sacrale con cui è trattato (già all’epoca di Gesù) tendo ad escludere che un cambiamento sarebbe stato accettato da tutti così semplicemente…

      Strano quello che dice del Rotolo di Ester, che è in realtà l’unico libro in cui Dio non viene nominato! l’affascinante (e un po’ strampalata a tratti) novella di ambientazione persiana mi pare però una collazione di due tradizioni leggermente diverse, con piccole incongruenze.

      Una cosa che non c’entra NULLA:
      un amico kurdo ha postato foto di Yazidi. Soloche lui scrive in turco, perlopiù, e non si capisce niente. Sono prese da un sito che si chiama Zerdest-u Kurdistan, che non so se faccia riferimento agli zoroastriani…

      comunque: questi yazidi (alcune foto sono piuttosto recenti) portano delle trecce lunghe ai lati della testa. Fino ad ora li avevo visti così colo in un fumetto di Corto Maltese (benemerito) non credevo fosse vero…
      in ogni caso: mi hanno ricordato i cernecchi degli ebrei osservanti, e mi chiedo se non si tratti anche in questo caso di un’abitudine iranica-zoroastriana poi fatta propria degli Ebrei nel lungo soggiorno “babilonese”.

    • PinoMamet scrive:

      Comunque se
      leggi il più noto commento medievale alla Bibbia, quello ebraico di Rashì (il vignaiolo-viticultore francese Rabbi Shlomo Yitzachi) vedrai che molte parole ebraiche antiche non erano comprese, e Rashi le spiega o appoggiandosi al Targum (traduzione aramaica) del convertito greco-romano Onkelos, oppure, a volte, con termini del francese antico! (per cui risulta un’utile fonte anche per la filologia romanza).

    • Francesco scrive:

      ma Blondet si rende conto che riesce a odiare i Settanta Ebrei che traducono la Bibbia in greco su ispirazione dello Spirito Santo e a rendersi ridicolo?

      se poi è vero che la Bibbia masoretica è posteriore di 300 anni a San Gerolamo … siamo quasi ai livelli di Giacobbo!

      😀

    • PinoMamet scrive:

      Naturalmente ci sono altre cose nell’articolo e nel commento che risultano discutibili e che dimostrano una sostanziale ignoranza del mondo ebraico, ma transeat…

      • mirkhond scrive:

        E’ un milieu antigiudaico e clerico-fascista.
        Non si può pretendere chissà quali approfondimenti.
        Comunque se ti va, sottolinea qui gli aspetti che non ti convincono.

    • PinoMamet scrive:

      Beh, prima di tutto Blomndet dimostra di confondere la redazione aramaica e quella ebraica, che non è certo indice della padronanza dell’argomento
      (come quando dice che gli ebrei “tornarono a rinchiudersi nell’aramaico”);

      anche la sua domanda retorica “a cosa credete che servissero gli scribi?” dimostra scarsa conoscenza del mondo ebraico;
      gli scribi non servono (perché ci sono ancora) certo a re-inventarsi il teso biblico, ma banalmente a scriverlo (in maniera molto rigorosa e attenti a non fare il minimo errore, nemmeno di grafia) sui Sefarim, i rotoli, e per altre necessità (redigere i documenti matrimoniali, scrivere i rotoli contenuti nei tefillin, scrivere quelli delle mezuzot, controllare la validità dei Libri in uso…);

      sicuramente avevano ancora più da fare all’epoca di Gesù, quando la scrittura non era appannaggio di tutti, senza andarsi a inventare che riscrivessero la Legge della quale (sono sempre parole di Gesù…) “non uno iota o un apice andrà perduto”
      (nota bene: gli apici sono segnetti che si fanno sulle lettere ebraiche nella Torah, senza alcun significato evidente: anche quelli sono contati e ordinati precisamente, se una lettere di solito ne ha, poniamo, due, e in un passaggio invece ne ha tre, va ricopiata esattamente così… altro che inventarsi interi passi!)

      Shamir, nell’articolo linkato, fa ancora più confusione, e prima si lamenta (come il commentatore di Blondet, che però sembra una persona di buon senso) che i Giudei abbiano tolto i libri dei Maccabei dal loro canone in odio ai Cristiani
      (anche se, come ti dicevo, non si capisce il perché, visto che si tratta di un “banale” libro storico)
      poi arriva a scrivere che i Maccabei stessi avrebbero ucciso dei “proto-cristiani”, e questa è davvero fiction fantastorica, oltre a essere in contraddizione con l’affermazione precedente…

      Una nota: cercando H70 Bibbia, h70 Bible ecc., si trovano solo riferimenti a Blondet o alla sua fonte Shamir.
      Tendo a credere che Shamir abbia citato male il nome dell’ipotetica fonte ebraica della Settanta, e Blondet gli sia andato dietro. Peccato perché mi abvrebbe fatto piacere leggere qualcosa in più a proposito, magari cercherò se ricapito in università.

      Comunque ho sempre più l’impressione che le accuse a Shamir di essere un “falso convertito”, nel senso che probabilmente era già cristiano ortodosso, perlomeno culturalmente, prima di convertirsi al cristianesimo ortodosso 😉 non siano del tutto campate per aria…
      rimane una persona interessante da leggere, ma non oro colato insomma.

  173. mirkhond scrive:

    “comunque: questi yazidi (alcune foto sono piuttosto recenti) portano delle trecce lunghe ai lati della testa. Fino ad ora li avevo visti così colo in un fumetto di Corto Maltese (benemerito) non credevo fosse vero…
    in ogni caso: mi hanno ricordato i cernecchi degli ebrei osservanti, e mi chiedo se non si tratti anche in questo caso di un’abitudine iranica-zoroastriana poi fatta propria degli Ebrei nel lungo soggiorno “babilonese”.”

    I Parsi dell’India, e gli Zoroastriani dell’Iran, hanno tali abitudini?

  174. mirkhond scrive:

    Che negli Yazidi vi sia un fondo di credenze iraniche preislamiche è verosimile.
    Purtroppo il carattere estremamente ermetico delle loro dottrine, perlomeno ai livelli dei massimi iniziati, non permette risposte più approfondite.
    Un po’ come con i Drusi.

  175. mirkhond scrive:

    Pino

    Che ne pensi di ciò che scrive questo commentatore, in relazione all’articolo di Blondet sulla Settanta?

    “Con tutta la stima per il grande e coltissimo Direttore, la Settanta nelle comunità ebraiche era spesso posposta alle traduzioni dei proseliti del Giudaismo Teodozione di Efeso e Aquila di Sinope (oscuro il Simmaco traduttore ‘samaritano’). Origene ne faceva gran conto, ed anche Girolamo promosse le versioni di Teodozione al Libro di Daniele e alle sue estensioni in lingua greca (Susanna, Bel etc.). Quando Giustiniano impose il testo greco alle comunità ebraiche di tutto l’impero, allora sì il testo ebraico venne posto come veridico e alternativo. Agostino infine, forse frettolosamente, dubitava del valore della Septuaginta.”

  176. mirkhond scrive:

    Pensavo che l’avessi scritto tu ;)!

  177. MOI scrive:

    @ DAOUDA

    Gender, Gnosi e …

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-gender-le-origini-sataniste-di-unideologia-9441.htm

    Gender, le origini sataniste di un’ideologia
    di Massimo Introvigne
    11-06-2014

    ———-

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-veri-razzisti-sono-proprio-loroi-primi-fondatori-della-dottrina-gender-13111.htm

    I veri razzisti sono proprio loro: i primi fondatori della dottrina gender
    di Massimo Introvigne
    30-06-2015

    ————-

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Vorrei che ora linkassi una roba tipo “lo stalinismo è una bella cosa, perché Stalin era nemico di Hitler, Hitler era cattivo, quindi Stalin era bravo”.
      Davvero, avrebbe la stessa identica inconsistenza logica 😀

      • gotcha scrive:

        ma che dici? satana esiste davvero! è altro un metro e venti, ha le corna, le grinfie, la coda, gli zoccoli. cammina col sedere all’infuori. va in giro nudo. è molto provocante!

        • gotcha scrive:

          ma come si fa a prendere millenni di storia e a collegare momenti distanti tra loro in modo che possano puntellare una teoria? è come dire: a sarzana nel 893 c’era un tizio che faceva bollire l’acqua. io stasera ho fatto la pastasciutta a pontremoli, e ho dovuto far bollire l’acqua. a pontremoli. è un caso??

      • MOI scrive:

        Nell’ immediato Secondo Dopo Guerra, la sua logica ce l’aveva … e comunque stando alla logica del Monoteismo se si crede e si è pro Gender si è automaticamente pro Satana. NON che io voglia “demonizzare” 😉 🙂 Satana, eh … ma nella Genesi il Gender NON c’è ! Magari nei midrashim un po’ d’ Indistinto-Androgino c’è (nevvero, Pino ?), ma di solito è roba da Padre Amorth, mica da Pasquale dei Grest 😉 !

        • MOI scrive:

          Stalin ha sconfitto Hitler, Stalin era buono … intendo. Nell’ Emilia Romagna “profonda” è durato almeno fino agli Anni Ottanta, almeno fra chi di guerre mondiali poteva ricordarle entrambe.

        • gotcha scrive:

          stando alla logica del monoteismo dovrei credere che un serpente ha parlato e da allora il mondo è dannato, che un tizio ha salvato le specie costruendo una barca, che un altro è stato inghiottito da una balena ed è sopravvissuto, che infine un altro tizio è venuto al mondo senza che la madre copulasse, che questi si sia fatto crocifiggere per noi, e il cielo si è oscurato per tre ore, e il terzo giorno.. insomma, mi tocca stare con satana anche a me!

          • gotcha scrive:

            “Così DIO creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina. 28 E DIO li benedisse; e DIO disse loro: «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra».

            li creò a sua immagine maschio e femmina, può solo significare che Dio non è ne l’uno ne l’altro..

            sul siate fruttiferi e moltiplicatevi, io al giorno d’oggi non mi darei tanta pena, e sono sicuro che il padre eterno aggiungerebbe “con moderazione”..

            ho sempre l’impressione che i pro-life si sentano minacciati dai “deviati”.. ma da cosa in particolare?

          • MOI scrive:

            @ GOTCHA

            Be’ allora ti consiglio Mao Dante di Go Nagai … 😉 E anche al Giovin Inquisitore PostConciliare Mauricius, va’ là;) !

          • PinoMamet scrive:

            “stando alla logica del monoteismo dovrei credere che un serpente ha parlato…”

            questo credo che sia il tuo quarto statunitense che parla 😉

            no, Gotcha, stando alla logica del monoteismo devi credere che esista un solo Dio.

            Che la Bibbia possa essere letta in maniera non letterale, è un’idea che ha perlomeno duemila anni 😉

          • gotcha scrive:

            sapevo che mi avresti fatto questo appunto ed ero preparato: io credo in un solo Dio. ma se la logica del monoteismo si estende all’equazione pro-gender=satana, e quindi prende un versetto in senso letterale, allora può benissimo essere estesa a tutto, sempre in senso letterale!

          • gotcha scrive:

            comunque, si, era il mio quarto statunitense.. : )

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Quindi, Moi, stai dicendo che quella che dici tu – esattamente come la visione di Stalin nel Dopoguerra – è una visione miope e deformata dalla mancata conoscenza di dati fondamentali nonché da tifoserie del momento?
          E’ un passo in avanti.

      • Francesco scrive:

        credo di averlo letto un migliaio di volte, questo sillogismo, caro MT

    • PinoMamet scrive:

      Questo però ha degli spunti interessanti:

      http://www.lanuovabq.it/it/articoli-lultima-bufala-il-gender-lha-inventato-il-vaticano-13050.htm

      in effetti dire che non esista alcuna “teoria gender” presentata come tale non significa dire automaticamente che gli “studi di genere” siano sempre indiscutibilmente buoni e giusti;
      l’interpretazione radicale di questa Butler (che non conoscevo) della distinzione tra sesso e genere che risale a Simone de Beauvoir (“donne non si nasce si diventa”, che già mi convince poco ma nel suo contesto poteva avere un senso) mi pare, perlomeno nella versione presentata dall’articolo, la proverbiale “cagata pazzesca”.

      Il che non significa, attenzione, che io creda che esistano dei misteriosi fanatici dell'”ideologia gender” che vogliano imporre le loro idee ai bambini in età scolare…

      • gotcha scrive:

        ma, il fatto che l’identità sessuale dipenda dal contesto sociale in cui si cresce mi sembra pacifico! ed è perfettamente dimostrabile dalla diversa presa di coscienza dei ruoli che si può osservare in civiltà diverse, o in classi diversi, o addirittura in piccole realtà sociali diverse (tipo la famiglia, vedi il familismo amorale..)

        • PinoMamet scrive:

          Beh, tu sei quello che ama le donne che spccano la legna, no?
          😉

          scherzi a parte, naturalmente alcuni ruoli (ma si può chiamarli più tranquillamente lavori, il lessico sociologico-antropologico comincia a rompermi un po’ le palle, non è una critica a te ma ai sociologi-antropologi 😉 ) in alcune società spettano alle donne e in altre agli uomini;

          tuttavai, temo che le bambine della società matriarcale dei Mosuo (o come se chiama) siano innegabilmente bambine, anche come gusti, e i bambini bambini.
          Non voglio dire che a tutte debba piacere il rosa (già se ne era parlato, ed era risultato evidente che era una convenzione) ma per esempio le figlie dei miei amici, senza nessun condizionamento particolare, a tre anni già si mostravano “materne” verso un neonato di altri amici…
          chi glielo ha insegnato?
          escluderei le loro madri, che hanno idee molto varie in proposito e non mi sembrano le tipe da fare lavaggi del cervello, tantomeno in quel senso;

          è che facevano così perché gli piaceva farlo…

          • gotcha scrive:

            l’ultima tua frase riassume il senso della vita: è che facevano così perché gli piaceva farlo!

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Mimesi, nessun lavaggio del cervello.

          • PinoMamet scrive:

            Va be’, ma nessun loro fratellino fa la stessa, perlomeno, non quelli visti da me.
            Non “mimesano” loro?
            😉

          • MOI scrive:

            Ma forse quella roba là, com’ è che si chiama già ? Ah, sì: il cosiddetto “istinto materno” … una vieta ebecera superstizione da pastorazzi e beduinazzi del deserto NON lo è …

            O almeno NON del tutto.

            🙂 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Certo che imitano pure i maschi! Il maschio non piange, non si sventola quando fa caldo, deve fare giochi (/sport) competitivi, deve essere più forte e meno empatico, se fa a botte “so’ ragazzi”, ecc.
            Dal padre ai cartoni animati, dagli amici alle pubblicità, questo è quello che devono essere.

          • PinoMamet scrive:

            Maurì, io ho parlato di bambine di tre anni, con madri moderne&evolute e padri idem.
            I cartoni animati che vedevano erano Peppa Pig e Il Piccolo Regno di Ben & Holly.
            I coetanei maschietti, uguale.

            (Adesso va forte Masha e Orso, sempre tra femmine e maschi nello stesso modo).

            Ciò non toglie che le bambine (una più delle altre) erano “materne” verso il neonato, i bambini se ne fregavano.

            Pianti e capricci, distribuiti in ugual misura.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Perché magari mamma si dimostra sempre più interessata al neonato rispetto a papà? Perché la bambina in TV vede la pubblicità dei bambolotti associati ad altre bambine?

          • PinoMamet scrive:

            PS
            Masha e Orso è figo (e russo), ma Il Piccolo Regno di Ben & Holly era fighissimo! (e inglese).

            My Little Pony faceva cagare i maiali bulgari, per usare un’espressione di un mio compagno di liceo (ed era americano).

            Gli statunitensi sanno fare tante cose, ma si confermano negati per i cartoni animati televisivi!

            Il che dà da riflettere, visto che fanno ottima animazione cinematografica…

          • PinoMamet scrive:

            Sulla tua ipotesi:
            boh, tendo a credere di no, che fosse così perchè insomma, siamo anche un po’ animali dopo tutto, un po’ di istinto ce lo abbiamo, e l’ultima volta che ho controllato erano le femmine a partorire.

            Ma tutto è possibile!

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            L’ultima volta, però, esisteva anche un sistema pensionistico e l’anziano non era considerato solo un competitor nell’accoppiamento da togliere di mezzo 😉

            “si confermano negati per i cartoni animati televisivi! Il che dà da riflettere, visto che fanno ottima animazione cinematografica”

            Scarsi investimenti nel settore? Poca considerazione di un ambito che si ritiene rivolto solo ai bambini, con relativa associazione cartone-babisitteraggio?

          • PinoMamet scrive:

            Non credo che le bambine di tre anni siano particolarmente informate sul sistema pensionistico, tantomeno dal nostro residuo istinto animale…

            ma ripeto, tutto può essere 😉

            a parte questo, sull’animazione americana:
            secondo me è banalmente un problema di mentalità.

            Un problema, per essere chiari, mio, non degli americani;
            è che molte robe sono proprio irritanti per il mio gusto, però funzionano benissimo per il loro.

            Io, in viaggio con famigliola di amici, mi guardavo Ben&Holly e mi pareva simpatico, con personaggi divertenti;

            girano sui Little Pony, e cosa c’è?
            La classica scuola americana di mille orribili film sui problemi della scuola americana, con i “popolari”, gli “sfigati”, i “balli di fine anno” e tutte quelle altre menate che fanno apparire la scuola americana come un terribile esperimento sociale gestito da psicotici.

            Dal quale ci si salva diventando truzzoni ignoranti, quindi al di sotto da ogni condizionamento, o nerd autoreferenziali che si trovano fra loro a fare battute “da intenditori” su Batman e i supereroi…

            No, non lo reggo.

          • gotcha scrive:

            concordo con mauricius.

          • PinoMamet scrive:

            Certo che voi cattolici di sinistra siete strani forte…
            😀

          • gotcha scrive:

            Certo che imitano pure i maschi! Il maschio non piange, non si sventola quando fa caldo, deve fare giochi (/sport) competitivi, deve essere più forte e meno empatico, se fa a botte “so’ ragazzi”, ecc.
            Dal padre ai cartoni animati, dagli amici alle pubblicità, questo è quello che devono essere.

            questo mi sembra il succo del discorso!

          • PinoMamet scrive:

            A me mica tanto…

            e onestamente credo di aver risposto già a questo “succo”, ma invece di ripetere (tanto è scritto ospra) ti faccio una domanda, tanto per capire, senza polemica:

            cioè, in pratica, tu pensi che se io prendo un maschietto e per esperimento lo faccio crescere come una femminuccia, si comporterà da femminuccia?
            o viceversa.

            Ma soprattutto: perché? a chi giova tutto ciò?

          • gotcha scrive:

            non si tratta di esperimenti, di atti di volontà del tipo questo maschio deve crescere come una femmina eccetera. sono i meccanismi in cui si entra a far parte di una società, e che regolano la posizione che ciascuno si ritaglia all’interno di una società, e quindi anche le inclusioni/esclusioni. ad esempio, la nostra società misura il tempo in un certo modo; non è un atto di volontà personale, ma allo stesso tempo la nostra volontà non si sottrae a siffatta pratica.

          • PinoMamet scrive:

            Scusami, io sono uno terra terra e non troppo sveglio, ma potresti darmi una risposta chiara?

          • PinoMamet scrive:

            E riscusami:

            io non sono troppo sveglio, ma neanche coglione del tutto, e ti faccio notare che non mi hai risposto per niente;
            nella prima parte hai scritto come avrei dovuto formulare la domanda (il che sostanzialmente mi dà ragione sul monossido di diidrogeno 😉 ma puoi anche seguire Bourdieu e definirlo una tua “violenza simbolica” 😉 )
            nella seconda esemplifichi la teoria in base alla quale dovrei basare il mio linguaggio…

            ma torniamo alle cose serie:

            se io cresco un bambino come una femmina, si comporterà come una femmina?

            Ma soprattutto, perché? e sarà felice?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Io credo di sì: che se educhi un bambino come una femminuccia si comporterà esattamente come si comporterà una donna. Se sarà felice? Non lo so: ci sono tanti uomini che si comportano da uomini, ma che sono infelici.
            Non è questione di plagio, come dice gotcha: io sono cresciuto in una società in cui gli uomini non portano il gonnellino e finirei per trovare molto imbarazzante il portarlo. Come troverei imbarazzante l’andare in giro completamente nudo, o innaturale e mostruoso il limarmi gli incisivi. Lo trovo normale, naturale e ordinario… ma non è o non è stato normale, naturale e ordinario per moltissime altre persone.
            Esattamente come per miliardi di abitanti del pianeta è normale parlare lingue diverse dall’italiano: eppure nessuno si chiede se un bambino italiano, cresciuto tra francofoni, sarà o meno felice…

          • PinoMamet scrive:

            L’esempio delle lingue non c’entra assolutamente niente, spero che tu lo veda da solo senza costringermi a lunghe spiegazioni.

            L’esempio del gonnellino o del nudismo è più interessante:
            di fatto, ci sono persone come il nostro Mirkhond che paiono impermeabili alla più piccola traccia di relativismo (Mirkhond, esagero un pochino, non prendertela) e pensano che i Greci antichi fossero gay perché non mettevano i pantaloni…

            in realtà il problema è sempre ciò che è visto come “giusto” o “sbagliato” all’interno di una singola società .

            ora, io ho la seria impressione che voi crediate di vivere (o forse siete circondati, non so) negli anni Cinquanta, ma dell’Ottocento.
            Non lo dico per offendere, dico davvero.

            La realtà che vedo io non è affatto quella dove il “genere maschile” esercita un dominio simbolico su quello femminile, e dove essere femmina è in qualche modo vergognoso, e dove viene ripetuto che ci sono “lavori da maschi” e “lavori da femmina”.

            Io vivo nella società dei padri casalinghi e delle pilote d’aereo militare, dove non anche, ma specialmente alle bambine/ragazzine viene continuamente ripetuto che possono fare quello che voglion oe sono piene di doti, mentre semmai i maschietti vengono portati a un’autoanalisi ironica (e credo precoce) dei propri limiti, accettazione delle paure ecc.

            Insomma, tutta questa enorme distanza tra i sessi non c’è, è stata enormente ridotta e in certi casi direi rovesciata.

            Ciò nonostante, le bambine, ictu oculi, continuano a comportarsi da bambine.

            Naturalmente possiamo darne la “colpa” (perché credo sia percepita così!) alle mamme
            (che magari fanno arrampicata sportiva e si vantano di guidare meglio del babbo) o alla TV (dove le eroine dei cartoni salvano il maschio imbranato) o al colore rosa, chissà…

            ma continua a non convincermi 😉

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            La mimesi linguistica è l’esempio più lampante di come si crea se stessi imitando modelli.

          • PinoMamet scrive:

            Continua a non c’entrare niente.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Concordo: se c’entrasse sarebbe la confutazione lampante della tesi per cui non si copia il modello esterno se non si è sottoposti ad una cura in stile Arancia Meccanica, no? 😉

          • PinoMamet scrive:

            Per la precisione
            (uff, lo sapevo..)

            non è tanto l’argomento a non c’entrare niente, quanto il modo in cui l’hai posto.
            Se tu avessi scritto “italofono”, anziché “italiano”, la domanda avrebbe avuto un senso.

            Purtroppo avrebbe avuto anche una risposta piuttosto chiara, che avrebbe dato ragione a me…
            😉

          • PinoMamet scrive:

            “la tesi per cui non si copia il modello esterno se non si è sottoposti ad una cura in stile Arancia Meccanica”

            nessuno qua dentro ha mai sostentuto questa tesi però.
            Straw man.

            Yawn.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            I bambini italiani imparano da piccoli l’italiano e si esprimono in italiano. Evidentemente c’è un istinto italiano che li spinge a parlare nel Dolce Idioma, perché altrimenti non si spiega perché loro si mettano a parlare italiano a differenza dei loro coetanei francesi e tedeschi.
            Poi facciamo quella cosa bruttissima, quell’esperimento sadico in cui un neonato italiano viene spedito in Francia fin dal primo giorno e cresce circondato di francofoni.
            Parlerebbe francese? E, soprattutto, sarebbe felice?
            Tu dici che non c’entra nulla, perché non esiste l’istinto italofono, mentre esiste l’istinto materno. Dovrebbe essere lampante perché, invece, c’entra eccome e dovrebbe farti dubitare (almeno un poco: non sei costretto a cambiare idea) della certezza assoluta della tua premessa.

          • PinoMamet scrive:

            “Tu dici che non c’entra nulla, perché non esiste l’istinto italofono, mentre esiste l’istinto materno. ”

            Esattamente.
            Attendo smentite dalla scienza.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Mai qualcuno che attenda conferme dalla scienza 😀

          • PinoMamet scrive:

            Vabbè, comunque siamo sempre lì, natura vs cultura.

            Io credo che un pochino naturali ancora lo siamo. Nonostante tutto.

          • gotcha scrive:

            minchia pino abbi pietà! oggi ero ubriaco, domani devo star su alle 6! : (

            comunque mauricius ha risposto per me. devo dire che se io tiro su un maschio come una femmina in una società che ha come valori la virilità e una palpabile divisione di ruoli, è probabile che il mio tentativo venga inquinato, perché quei valori vengono percepiti sotto forma di aspettativa, e il ragazzo prima o poi ne verrà a contatto. un altro fattore importante riguarda la violenza con cui vengono presentati certi modelli, che possono spingere ad una adesione fanatica o ad una negazione ribelle.. insomma, il discorso è lungo..
            comunque, credo che la felicità dipenda non dalle influenze, ma, appunto, dal peso delle aspettative di cui parlavo sopra: quindi, non è legata tanto al femminile/maschile quanto alla violenza dell’esperimento. più una società è violenta nelle aspettative, più le scelte verranno sentite come aut/aut, un po’ come quando rimproveriamo ad un nevrotico di vedere solo il bianco ed il nero. una opzione che non hai contemplato ma che probabilmente influenza la “felicità” è quella della “posizione intermedia”, che poi è quella a cui ti riferisci quando ci rimproveri di vivere nell’ottocento (a proposito, ho la sensazione che il 2015 nell’alta valtaro sia “fuori categoria temporale”, è inutile spingersi indietro). le domande “perché” e “a chi giova” potrebbero trovare risposta nel bisogno di economizzare la propria vita nella nostra società di appartenenza: ad esempio, in una società chiusa dal pregiudizio tirare su un maschio come maschio giova all’economia della famiglia, all’adesione a valori imposti violentemente, e alla sua riproduzione (e qui si può concludere che una società chiusa e paurosa è probabilmente una società che si sente minacciata, e a ragione, e quindi cerca la sopravvivenza dall’interno, nell’auto-riproduzione delle sue pratiche).

          • Z. scrive:

            Non facciamola troppo difficile…

            Come gli altri animali, l’uomo apprende molto per mimesi; e come per gli altri animali, gli esseri umani di sesso maschile hanno istinti diversi da quelli di sesso femminile. Il che rende il rapporto tra i generi asimmetrico.

            Oh, non dico che sia giusto. Non tutto ciò che è naturale è bello e buono, anzi. Al giorno d’oggi naturale significa spesso “medicina finta e priva di effetti”. Naturale è morire di raffreddore e influenza.

            Ma non per questo mi sento di credere che uomini e donne, o che orsi e orse, siano del tutto fungibili.

    • daouda scrive:

      Però a sto punto vié da ddì che il satanismo non esiste…tutto sommato il satanista fà parte della pietistica cattolica.
      Coglione per coglioni. Per carità, gesto nefando, distruttivo letteralmente, bieco e molto problematico, necessario per certi disturbi attuali, ma meno grave dell’eresia.
      Il satanista lo uccidi per dire, perché è un chiaro sovversivo o retrogrado ( entrambe categorie del tirannismo ) , l’eretico è come te perché esce da te pur NON essendo dei tuoi, della Chiesa.
      Il satanista non influisce socialmente, e se socialmente influisce, è un depravato zozzone schifoso, e si sà già cosa si dovrebbe fare.
      Però il satanismo non è culto, gaiché esso stesso è una deviazione ed usufruimento delle leggi, cosicché diano diverso da quel che normalmente danno. E’ odio, non culto, che è ringraziamento, sempre, e devozione.
      Di conseguenza satanico è molto più un papa furbo che un papa tosto, un papa ambiguo che un papa matto.
      Per ddì.
      Tutto ciò per non esprimermi sulle persone, visto che il satanismo è un’indole del battezzato, am ringraziando Dio non più una realtà.
      Visto che non sò chi è, mi astengo, spesso, per quanto per conoscere una persona tra verbale e non verbale, parlano i fatti e la cultura di riferimento.
      Su Introvigne il giudizio è abbastanza chiaro, dice Miguel.

  178. MOI scrive:

    Sul salto logico (o illogico ?) “Razza”-Genere :

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-se-ti-opponi-alle-nozze-gay-sei-razzista-13093.htm

    ripeto: ancora negli Anni Sessanta, “la militanza” (parola neutra) LGBTQU considerava in maggioranza sballato mettere sullo stesso piano “race” e “gender” come proposto dagli estremisti delle loro medesime fila. Adesso questa equiparazione suddetta è invece Legge di Stato in quasi tutto il “Frangistan”.

    • MOI scrive:

      il “Lovangelo” [sic] però “spaKKa” 😉 …

      • gotcha scrive:

        effettivamente, i “cristiani” della nuovabq e affini, che sono senza dubbio dei “giusti”, hanno difficoltà non indifferenti col comandamento NUOVO.

    • MOI scrive:

      Ovviamente “Frangistan” ove la MadrePatria Culturale delle Elites sono gli USA … e la UE fa da “pusher” 😉 🙂 delle trovate ideologiche Statunitensi !

      • gotcha scrive:

        alla nuovabq si preoccupano mai del fatto che se tutti gli abitanti del mondo consumassero come quelli della loro redazione (che secondo me non va a pane e acqua), adesso starebbero invocando qualche cataclisma?

        • MOI scrive:

          Mah … un vecchio articolo di Rino Cammilleri diceva che i Neandertaliani si estinsero da sé perché “pensavano ecologico”, mentre “Noi”abbiamo sempre dominato il pianeta fregandocene dell’ ecologia … adesso siamo in crisi proprio perché stiamo ripetendo l’ errore dei Neandertaliani di “pensare ecologico”.

  179. MOI scrive:

    Un antico adagio democristiano (ripeto: demo-cristiano !) ammonisce che l’ Ottimo è Nemico del Bene

    • gotcha scrive:

      “signor falegname, ma questi giunti si stanno staccando, forse che ha usato della colla non adatta?”
      “caro cliente, la ammonisco che l’ottimo è nemico del bene!”

  180. MOI scrive:

    Originariamente lo diceva DGB 😉 alludendo al fatto che il Valdocco era più importante del superamento o delle scappatoie alle Leggi Massoniche di Rattazzi …

    Il famoso “togliere i ragazzi difficili dalle strade” … con relativo “maledetti pretacci fatevi i cazzi vostri !” 😉

  181. gotcha scrive:

    Bernard haring, uno dei maggiori teologi morali cattolici del xx secolo, che non si può certo additare di “progressismo sostenuto”, si rammaricò di come, anche al concilio, l’approccio individuale alla salvezza (l’importante è che mi salvo io), non si fosse evoluto in un approccio solidaristico (ci salviamo tutti insieme). la nuovabq e affini sono l’epitome della concezione individualistica della salvezza, con tutto il bagaglio annesso (teologia morale incentrata esclusivamente sulla (a)sessualità, inferiorità storica della donna, indifferenza ai problemi sociali e globali, religiosità superstiziosa (messori minaccia di scisma papa francesco sulla questione Medjugorje!!)

    • Francesco scrive:

      beh, l’individualismo cristiano è uno dei maggiori portati alla civiltà umana della cultura (o religione) cristiana

      capisco il fastidio per la sua scimmia, l’individualismo liberista, ma la risposta è capire di più, non buttarsi nelle adunate di partito!

      tutti insieme facciamo un sacco di cose ma NON ci salviamo l’anima

      la teologia collettivista è, già di primo acchito, disgustosa e prepotente

      ciao

      • gotcha scrive:

        hai ragione sull’individualismo ma haring intendeva una cosa diversa: la salvezza individuale ci spinge a non peccare solo in funzione del premio/punizione, quindi non implica responsabilità nei confronti del prossimo e di Dio. come dire, un conto è se evito di rubare perché poi la polizia mi picchia, un conto è se evito perché trovo ingiusto privare qualcuno di oggetti che gli sono cari.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Sai, Francesco, c’è più di un passo delle Scritture (neotestamentarie) che trovi disgustoso e prepotente. Ah, e anche qualche millennio buono di storia della Chiesa si è caratterizzato per disgustosità e prepotenza.

        • Francesco scrive:

          x MT

          puoi fare qualche esempio?

          x goccia

          non sono d’accordo, la salvezza individuale non c’entra necessariamente con la contabilità dei Bollini Paradiso.

          anzi, quella collettiva, col suo inevitabile formalismo, è molto più a rischio.

          il primo caso ha a che fare con il mio destino e la realizzazione piena della mia vita. il secondo con le ore passate nei gruppi, comitati, sinedri, consigli e assemblee di vario tipo

          • gotcha scrive:

            non sto parlando di associazionismo, ma semplicemente di sintonia col prossimo, che per un cristiano cattolico vale anche nella “ottica-salvezza”.

          • gotcha scrive:

            ti faccio un esempio semplice: tu sei in macchina alla periferia di una città, e vedi un sacco di gente che si fa gli affari suoi: vecchie, vecchi, bambini, lavoratori, amanti, prostitute eccetera. puoi pensare male di loro, e ti assicuro che c’è gente che lo fa, o pensare che “tanto alla fine siamo tutti figli di Dio e siamo tutti salvi”. io propenderei per la seconda soluzione, almeno quando sono di buon umore..

          • Francesco scrive:

            a pensare male si fa peccato, a pensarsi migliori degli altri si fa peccato, c’è scritto a chiare lettere nei Vangeli

            (e poi è anche evidente che a pensare male degli altri si marcisce dentro)

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            ” tanto alla fine siamo tutti figli di Dio e siamo tutti salvi”. io propenderei per la seconda soluzione ”

            Scusami, Gotcha, non che siano affari miei, ma tra non giudicare gli altri (non parliamo di “pensare male”, che significa semplicemente avere una testa che pensa…) e pensare che tutto si equivalga, siamo tutti uguali e va bene tutto…
            ci dovrebbe essere una differenza, no?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Pensa alla tripartizione medievale: il clero doveva pregare per la salvezza di tutti. La Chiesa imponeva “leggi” e aveva tribunali per tenere i fedeli lontani dal peccato con la coercizione. Le intercessioni permettono a vivi e morti di aiutarsi a vicenda, le indulgenze erano salvezze per conto terzi. Intere comunità votavano collettivamente.
            La storia del cattolicesimo è di solidarietà salvifica.

          • gotcha scrive:

            non dico di essere indifferente ai “mali di questo mondo”, anzi. dico solo che, per meglio affrontarli, penso sia agevole lasciare che la decisione ultima di cosa è bene e cosa è male spetti a qualcuno che “è più grande di me”.
            ho sempre avuto la sensazione che lo zelo non solo fosse malvagio, ma anche inefficiente: con lo zelo non riesci a risolvere i problemi; ad esempio, accanirsi contro un fumatore lo spingerà a fumare di più.. : )

            last but not least: a me piacciono le diversità, che si esprimono tranquillamente quando tutto si equivale. e poi io non ho alcun potere di cambiare le cose, per fortuna.

          • PinoMamet scrive:

            Non so come dirlo meglio, un giorno magari mi sarà chiaro in cosa e come, ma mi sento radicalmente, ontologicamente diverso da te.

          • gotcha scrive:

            se fossimo uguali non avremmo confronti così avvincenti! ; )

  182. mirkhond scrive:

    “inferiorità storica della donna”

    Oggi non mi pare proprio.
    Senza contare tutto il male che tante donne fanno a tanti uomini….

    • gotcha scrive:

      mì. ti consiglio di leggere “il dominio maschile” di pierre bourdieu.

      • mirkhond scrive:

        Mi basta osservare quanto avviene nella vita di tutti giorni, la mia in primis per essere convinto che l’inferiorità della donna è solo un mito moderno.
        Le donne sono forti e deboli, buone e cattive, esattamente come gli uomini.
        Ed io per mia sfortuna ne ho conosciute più stronze che buone….

        • PinoMamet scrive:

          “Le donne sono forti e deboli, buone e cattive, esattamente come gli uomini.”

          OMDAM!!!!

          • gotcha scrive:

            ragà, “il dominio maschile” sono 150 pagine di sociologia scritta anche bene, fanno un mese di cagate mattutine. vi siete letti dei mattoni, date una possibilità al buon bourdieu!

          • mirkhond scrive:

            La sociologia mi annoiava all’università!
            E mi annoia tuttora…. 😉
            Incasellare gli esseri umani in schemi precostituiti, non aiuta a capire le persone come sono davvero….

          • gotcha scrive:

            le lingue mi annoiavano all’università, e mi annoiano tuttora. incasellare le lingue in schemi precostituiti, non aiuta a capire come sono davvero..
            non hai torto, ma è un paradosso!

          • mirkhond scrive:

            Hai ragione, ma non sono io il linguista in questo blog! 🙂
            A scuola poi ero un ciuccione nelle versioni di Latino e Greco…. 😉

          • gotcha scrive:

            vabè, metti qualsiasi disciplina al posto di lingue e vale lo stesso discorso!

          • PinoMamet scrive:

            Mmmm

            e poi

            mmmm

            io, se non trovo un buon libro (o internet, ormai) che me le spiega, non saprei niente delle lingue altaiche.

            Invece le persone le incontro tutti i giorni…

            per cui i sociologi, devo dire, mi danno sempre l’impressione di chi viene a spiegarti l’acqua calda, e per non fartelo capire la chiama monossido di diidrogeno surriscaldato…

            naturalmente è l’impressione di un ignorante, lo ammetto.

            Per quanto riguarda gli antropologi, potrei stare ore ad ascoltarli mentre mi parlano della struttura famigliare degli Hausa, davvero. Resto convinto che mi raccontino anche un sacco di fregnacce, però…

          • mirkhond scrive:

            D’accordo, ma volevo solo sottolineare come i rapporti umani VERI, spesso sfuggono a catalogazioni sociologiche.
            Tipo, per fare un esempio, il rapporto uomo-donna, che non vede sempre e solo la seconda come una povera vittima e il primo come un bieko oppressore.
            ciao!

          • PinoMamet scrive:

            Ma infatti sono d’accordo con te!

          • mirkhond scrive:

            Rispondevo a Gotcha.

          • gotcha scrive:

            mmm, l’ascesa della sociologia come materia a se stante, e la suddivisione delle competenze (comunicazione, linguaggio eccetera) è servita più a occupare poltrone che a sfornare studi interessanti, massimo in italia. questo non significa che sia tutta da buttare. infine, non credo che studi “le persone”, ma le pratiche e le dinamiche sociali; se come me si è interessati a ste cose, può dare delle risposte.

          • PinoMamet scrive:

            Può essere, ma a me non piace troppo chi ha delle risposte.

          • gotcha scrive:

            l’analisi delle pratiche può servire proprio a diffidare di “chi ha delle risposte”! è lo stesso principio che guida la psicologia quando invita a rinunciare a “ideali rigidi”. l’argomentazione di mauricius a riguardo della mimesi dei maschietti dovrebbe smascherare la “risposta tradizionale” secondo cui maschi e femmine si comportano istintivamente da maschi e femmine. alla fine, se non ti piacciono coloro che hanno le risposte, ti piace la sociologia (se ben fatta..)

          • PinoMamet scrive:

            L’argomentazione di Mauricius, devo dirlo, fino ad ora non mi ha convinto per niente, ma contento tu…

            ma cosa c’entra con questo discorso? boh.
            Sarò un sociologo?
            Ariboh.

          • gotcha scrive:

            pino, sei tutto fuorché un coglione, anzi: dalle mie parti si dice “volpino”, ed è un complimento, ben inteso!
            qui sopra, hai preso un modo di dire marginale del mio discorso (“da delle risposte”), e l’hai messo al centro del ragionamento, come se mi aspettassi che goffman e bourdieu avessero forza di oracoli.. sarebbe come se ti dicessi: “sono andato dal tal fruttivendolo e sono rimasto contento.” e tu confutassi le implicazioni metafisiche della parola “contento”.
            anche sopra, io volevo rovesciare il discorso di moi:

            “… e comunque stando alla logica del Monoteismo se si crede e si è pro Gender si è automaticamente pro Satana.”

            che è un aut-aut basato sull’interpretazione LETTERALE della genesi.

          • Francesco scrive:

            anche se non si crede.

            l’adesione a una dottrina diabolica è un male in sè, anche se meno grave dell’adesione all’autore della stessa

            giusto?

          • gotcha scrive:

            una dottrina diabolica è una dottrina che fa soffrire le persone. le rivendicazioni dei deviati non mi sembra includano pregiudizi verso le altre persone, tanto meno limitazioni alle libertà, tanto meno raccolta e “infornata” dei dissidenti in una camera a gas o roba simile.
            insomma, Gesù è stato condannato da sacerdoti, non da Judith Butler..

          • PinoMamet scrive:

            Mi pare un’affermazione erronea dal punto di vista cristiano, discutibile dal punto di vista ebraico, e sbagliata da quello simbolico…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Quale?

          • PinoMamet scrive:

            Che Gesù sia stato condannato da sacerdoti.

            Ebraismo: no, i sacerdoti non ordinavano le crocefissioni, e non si sarebbero neanche potuti riunire il tal giorno (ti risparmio il calcolo della data perché non lo ricordo)

            Cristianesimo: i sacerdoti sono i preti cristiani e certo non hanno ucciso Gesù; inoltre è morto per salvare l’uomo dal peccato.

            Punto di vista simbolico-antropologico-comparativo-vattelapesca: il Sinedrio del 1 sec. d.C. non c’entra assolutamente nulla con i sacerdoti cristiani moderni, e nessuna delle due organizzazioni, che senso ha paragonarle? solo per dire che sono stati genericamente “i religiosi” a condannare Gesù, facendo così un simbolo di una vaga spiritualità fuori dalle organizzazioni?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            …e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo. 3 Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici. 4 Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani…

            (Lc 22, 2-4, edizione CEI-Gerusalemme)

          • PinoMamet scrive:

            …sì, l’ho letto;
            non per spoilerare, ma va a finire che lo portano da Pilato e… 😉

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il quale se ne lava le mani e fa decidere a loro 😉

          • PinoMamet scrive:

            Ehmmm no, fa decidere alla folla, ma non sottilizziamo.

            Ammettiamo pure che i cristiani dicano (è il loro punto di vista tradizionale) che la colpa sia degli Ebrei, specialmente dei loro sacerdoti;

            come si può prendere questa come una affermazione che siano stati i “sacerdoti” come categoria universale a uccidere Gesù?
            Non sono sacerdoti i preti cristiani, o mi sbaglio?

            Allora, o Gesù è morto per salvare dal peccato e quindi vi serve la religione cristiana, e quindi i suoi sacerdoti;

            o è stato ucciso dai sacerdoti, cioè, fuor di metafora, dall’apparato (repressivo ecc. ecc.) della religione organizzata, e allora vi beccate Butler o chi per lui (dico per dire, magari è un’ottima persona, che ne so) e non i sacerdoti.

            O Dio o Mammona, no?

          • gotcha scrive:

            chiaramente non intendevo i sacerdoti ebrei in quanto ebrei..

            sulla prassi di condannare moralmente ed affidare l’esecuzione della sentenza al braccio secolare, mi pare abbia avuto fortuna, direi in maniera quasi profetica.

            a me, il vangelo ha insegnato a mettere le persone davanti alla legge, e non viceversa. la legge serve per migliorare le condizioni morali ed etiche, non per imporle. sul concetto di sacrificio e Gesù morto per i nostri peccati, non l’ho mai veramente capito e sfido a trovarci una spiegazione logica (a meno di non voler ripetere come pappagalli quello che si sente a messa..). l’interpretazione di girard, sul capro espiatorio FINALMENTE MOSTRATO INNOCENTE, mi sembra molto più significativa.

          • gotcha scrive:

            “fa decidere alla folla, ma non sottilizziamo”

            7Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. 8La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva. 9Allora Pilato rispose loro: “Volete che vi rilasci il re dei Giudei?”. 10Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 11Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba.

            ..e allora ci becchiamo Butler o chi per lei.. per me va bene!

          • PinoMamet scrive:

            Beh, sono gusti.

            Basta che non la imponi a me.

          • gotcha scrive:

            si fa per discutere. Dio mi guardi dal voler imporre qualcosa a qualcuno!

  183. mirkhond scrive:

    “indifferenza ai problemi sociali e globali”

    Mi sembra che Papa Francesco sia tutt’altro che indifferente!

    • gotcha scrive:

      infatti la nuovabq si è permessa di criticare un’enciclica.. roba da tuoni e fulmini fino a una settimana fa!

      • Francesco scrive:

        si vede che l’hanno letta!

        i problemi sociali e globali sono la via per disinteressarsi delle persone concrete e per giocare a fare Dio

        eppure abbiamo avuto i Santi sociali che hanno indicato la strada!

        • gotcha scrive:

          al di là delle tematiche, è dura che le frange conservatrici critichino un enciclica. tu obbietterai “appunto perché sono conservatrici la criticano”, e io rispondo “uno dei pilastri del conservatorismo è l’obbedienza al papa”. ma, siccome viviamo in tempi globali, non ci si può interessare alle persone concrete senza riferirsi ai problemi globali. se poi intendi amare le persone che si hanno intorno, quello era scontato.. “ma le chiacchiere non ne affastellano sarmenti”.

          • Francesco scrive:

            1) la risposta è nel COME si affronta l’Enciclica. poi già Dante criticava i Papi!

            2) saran due secoli che si vive in tempi globali … il problema è che una Chiesa abbastanza saggia da sapere che non si poteva governare l’Europa adesso pensi che si possa governare la globalizzazione

            ciao

          • gotcha scrive:

            dante non era un conservatore!

          • Francesco scrive:

            Dante era un cristiano cattolico e tanto mi basta

            era anche un grande uomo e un poeta sommo (cìè poco da dire su questo)

          • gotcha scrive:

            non lo metto in dubbio, anche se non l’ho mai conosciuto.. ma io mi riferivo al fatto d’aver scritto che sono le frange conservatrici ad aver criticato l’enciclica. se è per quello, anche voltaire era cristiano cattolico.. così com’i sono e fui!

        • Thyrrenus scrive:

          Ohè faccio un salto in rete e sul blog e mi devo leggere questo:

          “i problemi sociali e globali sono la via per disinteressarsi delle persone concrete e per giocare a fare Dio”

          Quindi mi ricordo immantinente che ho a che fare con Francesco e mi tranquillizzo: a certe bischerate megagalattiche in fondo ci dovevo aver fatto il callo. Se fossi cattivo andrei in cerca di qualche circoncellione…

  184. gotcha scrive:

    mì, per essere preciso, io non intendevo parlare di tutto il mondo cattolico, ma di quella frangia, oramai sfilacciata, che ho chiamato la nuovabq e affini.

  185. mirkhond scrive:

    Che è nuovabq?

  186. gotcha scrive:

    la nuova bussola quotidiana.

  187. mirkhond scrive:

    I rami secchi si tagliano e si gettano nel fuoco.

  188. Mauricius Tarvisii scrive:

    Oggi ho letto questa:
    “Cosa diremmo noi se Renzi (o chi per esso) indicesse un referendum così, dall’oggi al domani, su un tema di importanza nazionale? Se oggi ci dicessero di votare per martedì prossimo cosa faremmo? Saremmo già saliti sulle barricate”

    Amici dell’assolutismo, gioite 😉

    • Francesco scrive:

      1) sui tempi hanno assolutamente ragione: votare senza possibilità di informarsi è una fregatura garantita

      2) io non capisco perchè avere un governo, se si decide coi referendum!

      ciao

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Io mi chiedo a cosa servano le elezioni visto che c’è un monarca che decide tutto.

        • Z. scrive:

          Io invece mi chiedo a cosa servano parlamento e governo, visto che tanto esistono i referendum. Si potrebbe anche abolire la magistratura e far votare ai cittadini le sentenze via web, magari in un bel sito con tanta pubblicità 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sai, la sovranità appartiene al popolo, non al governo in carica, quindi se il governo prima di decidere di far saltare la permanenza del paese nell’UE consulta la popolazione tutta, una minima ragione teorica forse ce l’ha.
            Ma dimentico sempre che la democrazia in salsa PD sono le primarie con i voti dei rom a 20 euro l’uno, l’Italicum, il Senato non elettivo e Renzi che passa dalla fase uno alla fase due come gli gira 😀

          • Roberto scrive:

            A questo giro sono d’accordo con Mauricius, anche se secondo tsipras stesso non si tratta di far saltare la permanenza della Grecia nell’ue…

            “NO does not mean breaking with Europe, but rather, returning to a Europe of values.”

            http://www.referendum2015gov.gr/en/why-a-referendum/address-by-pm-alexis-tsipras/

          • Roberto scrive:

            Sono invece d’accordo sul punto 1) di Francesco ma più che sul principio sul fatto che nel caso specifico il quesito è un delirio

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Di fatto è un referendum puramente simbolico. Avrebbero potuto indirlo anche sull’acconciatura della Merkel e il senso sotteso sarebbe stato lo stesso.
            Sui tempi direi che i greci hanno già avuto qualche anno per pensarci su e che più di una settimana con le banche chiuse non si può ragionevolmente stare.

          • Z. scrive:

            Anche la giustizia è amministrata in nome del popolo, almeno in Italia. Eppure – forse per colpa dei cattivissimi PD che cooptano i rom per le primarie – mi pare che nessuno abbia ancora proposto il televoto degli italiani per le sentenze.

            Tu dirai: non sarebbe un sistema adatto. No, infatti non lo sarebbe.

            Così come non è una buona idea un referendum per abbandonare Euro e UE. Ma siccome dubito che Tsipras abbia intenzione di “far saltare la permanenza del paese nell’UE”, credo che la sua sia essenzialmente una manfrina, e non una consultazione della popolazione in merito.

            E se proprio voleva organizzarla poteva fare più in fretta: sono settimane che i greci fanno – chissà perché – la coda agli sportelli, e mi pare che il kompagno se ne sia accorto con molta flemma. Sai quanto me che l’uscita dall’Euro, se si deve fare, la si fa di notte e di nascosto, non chiacchierando per giorni mentre le banche si svuotano.

            Sicchè, se passi giorni a chiacchierare e a sgommare in moto con Varoufakis, significa che dall’Euro non vuoi uscire: o almeno è quel che mi auguro per i greci.

          • Francesco scrive:

            per una volta, sono d’accordo con Z sui principi basilari su cui deve fondarsi una società democratica

            anche se io sono tentato da ulteriori correzioni al semplice voto popolare, tipo il voto unico nella vita

            d’altra parte, con un pò più di democrazia diretta, qui a Milano ci sarebbe da divertirsi … Salvini e Grillo che indicono referendum per impiccare i Rom, abolire la UE, chiudere le banche, mettere a morte i giornalisti, abolire i giudici, dichiarare la Terra piatta, praticare l’eutanasia a Berlusconi …

            eppure mi pare ci siano almeno 200 anni di riflessioni sui rischi della demagogia, sulle Costituzioni, sulle Istituzioni

          • gotcha scrive:

            vero, però quando la demagogia funziona, e non puoi negare che funzioni meglio di una quindicina d’anni fa, è segno che le condizioni sociali e culturali attuali hanno bisogno di una scossa.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Z, sono sicuro che sai meglio di me che nel nostro sistema (o, meglio, nella sua versione teorico-idealizzata) l’amministrazione della giustizia è un’attività tecnica. Infatti se la decisione del giudice non ti piace puoi impugnarla (in linea di massima) sulla base di argomentazioni tecniche.
            Le scelte politiche, invece, sono inoppugnabili e demandate ai meccanismi decisionali politici. E non tirare fuori la gerarchia delle fonti perché non c’entra assolutamente nulla.

          • Thyrrenus scrive:

            Nel caso greco il governo avrebbe già i numeri per fare quel che vuole. Considerano il test del referendum una consultazione di conferma o sconferma alla politica intrapresa. Non si tratta né di referendarismo né di altro. Lo chiamerei una chiamata popolare ad un voto di fiducia.

          • Z. scrive:

            Mauricius, il punto non è la gerarchia delle fonti, ma più banalmente che ci sono cose che sono adatte ad essere decise via referendum, e altre no. Qui dentro ne siamo tutti consapevoli, credo.

            Tu dici che questo referendum significa “volete restare o meno nella UE?”. E se fosse così potrei essere d’accordo con te e con Roberto sulla bontà della scelta referendaria.

            Ma non è così. Non è quello che c’è scritto sulla scheda, e passi, ma soprattutto non è quello che chiede Tsipras: lui stesso ha chiesto un NO per tornare a negoziare con più forza. Cioè per rimangiarsi tutta la trattativa intessuta sinora dal buontempone con la motoretta, e ricominciare da capo. E credo di non dover spiegare a nessuno cosa significa questo per la credibilità internazionale dei greci. Non solo di questo governo – che credo abbia finito la sua corsa, quale che sia l’esito del referendum – ma di qualsiasi governo verrà in futuro.

            Insomma, secondo me il solo fatto di indire questo referendum è stato un passo falso grave, che costerà caro a noi e ai greci comunque questa brutta storia andrà a finire.

            E come sai a me Tsipras non dispiaceva neppure.

    • Z. scrive:

      Direi che Renzi dovrebbe assumersi le sue responsabilità e prendere una decisione. Specialmente dato che ha promesso più volte che, a differenza dei suoi predecessori, lui si sarebbe preso appunto tutte le responsabilità del caso anziché incolpare i cattivoni, i ribaltoni e i poteri forti.

      Piuttosto mi ha colpito quel che ha detto il ministro greco delle Finanze: se vince il SI’ io me ne vado. Secondo me va letto a contrario, ossia: “se vince il NO voi da qui non mi schioderete mai più, sapevatelo!” 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Mi piace l’uso dell’espressione “assumersi le proprie responsabilità”. In questo caso, come in ogni caso, significa “fare il cavolo che si vuole scaricando sugli altri le conseguenze negative dei propri comportamenti e millantando una remota punizione che solo eventualmente si potrebbe subire”.
        Direi che è proprio quello che sta facendo Renzi 😀

        Sto cominciando ad apprezzare molto la coerenza della posizione di Mirkhond.

        • Z. scrive:

          Beh, sei partito apprezzando Grillo, Casaleggio e Di Battista. Apprezzare il buon Duca mi sembra un immenso passo in avanti!

          Remota punizione? Tipo “non hai mantenuto quello che hai promesso e quindi non ti voto più”? Non so se sia un’opportunità così remota, e credo di no: se il M5S arriva al ballottaggio ha ottime possibilità di vittoria, e se ci arriva Salvini forse anche di più. Ma se davvero lo è prenditela con gli italiani che anziché votare Grillo o Salvini contrinuano a votare Renzi.

          Invece i greci nel migliore dei casi si vedranno un governo di liquidazione fallimentare dell’esperienza ciprica, e un’enorme tensione sociale; nel peggiore, una tensione sociale ancora più grave, un ritorno al 1946 (lo dice quel fan del NO, eh, mica io!), e soprattutto la permanenza al governo del tizio con la moto 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            La apprezzo perché almeno lui lo ha sempre detto che non gliene frega niente delle menate sulla democrazia e che guarda in concreto ai diritti sociali.
            Altri, invece, decidono che la democrazia è un’inutile limitazione dei poteri del Re unicamente quando si chiede al popolo di esprimersi su un tema importante. Altrimenti tutti filoamericani, perché gli USA ci hanno portato la democrazia e le gomme da masticare.

          • Z. scrive:

            Mi sfugge l’idea di come i diritti sociali potranno mai fiorire e prosperare in concreto in un Paese che ritorna – lo dice un sostenitore del NO – “agli anni del dopoguerra e della fame”.

            http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/27/grecia-triantafilopoulos-senza-euro-anni-difficili-ma-poi-margini-di-sviluppo/1810614/

            In un simile contesto, invece, la democrazia formale potrebbe pure sopravvivere. Forse.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Che è un problema dei greci. Quindi perché ritieni di poterti esprimere sull’argomento con più diritto di loro?
            Ma neanche ti esprimi sull’argomento: ti limiti a denunciare la violazione del sacro potere monarchico.

          • Z. scrive:

            Maurì, cos’è che ti appanna la ragione? L’anticiclone africano o le nuove disposizioni per l’iscrizione all’albo? Nel primo caso non posso aiutarti, nel secondo sì: tranquillo, non cambierà niente 😀

            Io mi esprimo eccome: spero che vinca il SI, anche se questo probabilmente comporterà – come al solito – che saranno partiti più responsabili a gestire la liquidazione fallimentare del dilettantismo estremista. Sicché non sono ottimista come te sulla marginalizzazione di Alba Dorata, anche se vorrei esserlo.

            Non penso invece di dover decidere io (ovviamente), e non so come ti sia venuta in mente una cosa del genere. Penso che rimangiarsi le trattative e rimetterle a un referendum sia stata, questo sì, una pessima idea: per la UE, per la credibilità della Grecia e per il conto in banca dei greci.

            Ma questo l’avevo già scritto altrove: qui dicevo solo che le casse vuote di solito non aiutano l’ampliamento dei diritti sociali dei cittadini. Forse la democrazia formale può sopravvivere, ma non sono così ottimista da darlo sempre per scontato.

        • Francesco scrive:

          palle!

          >> fare il cavolo che si vuole scaricando sugli altri le conseguenze negative dei propri comportamenti e millantando una remota punizione che solo eventualmente si potrebbe subire

          è la perfetta descrizione di quella che altri chiamano Prima repubblica.

          il decisionista Renzi, che si assume la colpa del fallimento, è un enorme passo in avanti, rispetto al “tutti insieme appassionatamente”, per cui il debito pubblico italiano non ha padri (tanto per fare un esempio)

          certo, l’unica punizione concepibile in politica è la sconfitta alle elezioni e per chi ha la mistica del linciaggio è un pò poco

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Applicando il proverbiale paradigma oltrarnino.
        Se il discorso è che il Re che se ne fotte dell’opinione dei cittadini e non li consulta è bravo perché dimostra di avere le palle, allora avrei voluto leggere nei mesi scorsi apprezzamenti a Nardella che ha dimostrato di avere le palle fottendosene dei propri cittadini perché tanto è stato eletto e tornerà alle urne a farsi giudicare.

        • Francesco scrive:

          eccomi!

          mille volte ho scritto a Miguel che la colpa è solo loro. Nardella può rivendicare con orgoglio ogni porcata che ha fatto, tanto poi i fiorentini lo votano.

          in questo caso il fallimento del sistema è platealmente colpa dei cittadini e non dei politici

          o forse i fiorentini sono in maggioranza dei masochisti e il sistema funziona benissimo!

          PS a parte che il discorso varrebbe anche per un Re, ti ricordo che si parla di Sindaci e Presidenti del Consiglio eletti

          • gotcha scrive:

            non hai del tutto torto, ma gli sbagli dell’elettorato sono passibili di mille giustificazioni: mancanza di tempo, disinteresse, ignoranza, individualismo, idee sbagliate, vecchiaia, giovinezza, problemi di salute, tossicodipendenza, collusione e via dicendo.. il tutto aggravato all’ennesima potenza da un opinione pubblica che dipende da interesse, o che è disinformata eccetera. in mezzo a questa giungla, è difficile trovare una maggioranza che riesca ad abbattere un solo delinquente e soprattutto a non rieleggerne un altro..

          • Francesco scrive:

            allora torniamo alla monarchia: responsabilità chiare, educazione fin dalla più tenera età, peso del lascito degli avi e responsabilità verso i discendenti

            ottime coreografie, forte senso di appartenenza, bei cappelli, cerimonie fastose, legami col passato

            cosa ne dici?

          • gotcha scrive:

            visto che oggi siamo insolitamente in sintonia, lascio passare anche questa e dico, si, sia monarchia!: )

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Francesco, ma io l’ho sempre detto che tu sei antidemocratico nel profondo dell’animo!

          • Thyrrenus scrive:

            Mah, per evitare i guai delle democrazie rappresentative non si era pensato a cose come costituzioni, regole parlamentari di salvaguardia delle minoranze e altre pallosità simili? Certo è un po’ come con l’aliquota unica: sembra di semplificare e allora va tutto meglio, ma è anche un ferrovecchio fiscale superato già ai tempi del’impero romano.

          • Thyrrenus scrive:

            Comunque se ricominciate a fare i reucci io mi metto assieme ad altri a rifare le repubblicucce.

          • Francesco scrive:

            MT

            al solito non ci si capisce: a me la democrazia piace proprio, anche se da cattolico sono in minoranza politica

            è che a te non piace la democrazia ma la sua versione boccaccesco-avellinese

            mentre a me già De Luca fa impressione

          • gotcha scrive:

            la caratteristica principe di una democrazia dovrebbe essere la capacità dei suoi citoyen di lavorare assieme. persa quella, semo fottuti!

  189. MOI scrive:

    01/07/2015 at 10:20 pm

    ho la seria impressione che voi [i Maschi in Odium Sui, ndr] crediate di vivere (o forse siete circondati, non so) negli anni Cinquanta, ma dell’Ottocento.
    Non lo dico per offendere, dico davvero.

    La realtà che vedo io non è affatto quella dove il “genere maschile” esercita un dominio simbolico su quello femminile, e dove essere femmina è in qualche modo vergognoso, e dove viene ripetuto che ci sono “lavori da maschi” e “lavori da femmina”.

    Io vivo nella società dei padri casalinghi e delle pilote d’aereo militare, dove non anche, ma specialmente alle bambine/ragazzine viene continuamente ripetuto che possono fare quello che voglion oe sono piene di doti, mentre semmai i maschietti vengono portati a un’autoanalisi ironica (e credo precoce) dei propri limiti, accettazione delle paure ecc.

    Insomma, tutta questa enorme distanza tra i sessi non c’è, è stata enormente ridotta e in certi casi direi rovesciata.

    Ciò nonostante, le bambine, ictu oculi, continuano a comportarsi da bambine.

    [CIT.]

    Quotone per Rabbi Mamet ! 😉

  190. MOI scrive:

    La classica scuola americana di mille orribili film sui problemi della scuola americana, con i “popolari”, gli “sfigati”, i “balli di fine anno” e tutte quelle altre menate che fanno apparire la scuola americana come un terribile esperimento sociale gestito da psicotici.

    Dal quale ci si salva diventando truzzoni ignoranti, quindi al di sotto da ogni condizionamento, o nerd autoreferenziali che si trovano fra loro a fare battute “da intenditori” su Batman e i supereroi…

    [cit.]

    ————

    Com’è possibile che a qualcuno piaccia davvero ?!

  191. MOI scrive:

    alla TV (dove le eroine dei cartoni salvano il maschio imbranato)

    ————–

    Mmmhhh … succede spesso, ancora ? Io me lo ricordo solo in She-Ra che, pur restando diverse spanne al di sotto degli anime del Cipango 😉 che gli erano contemporanei, resta fra i cartoni animati statunitensi “for kids” che più apprezzo … forse più del dovuto, ma perché mi pare che vi fosse un’ ironia particolarmente riuscita.

    • MOI scrive:

      Non senza quella retorica di buoni sentimenti e venato moralismo, dei tempi quando quel cinismo che va tanto di moda adesso _ ininterrottamente dal primo episodio dei Simpson e relativi cloni più o meno riusciti_ nei cartoni animati USA … sarebbe stato accusato di “fare il gioco dei Comunisti”. 😉

    • MOI scrive:

      In teoria doveva essere “l’ equivalente” di He-Man per pubblico di bambine, ma in realtà non ne ricordo neanche una che lo seguisse … e giustamente: non glien’ era mai fregato nulla neppure di quello, perché avrebbero dovuto appassionarsi a sua sorella ?!

  192. MOI scrive:

    specialmente alle bambine/ragazzine viene continuamente ripetuto che possono fare quello che voglion oe sono piene di doti, mentre semmai i maschietti vengono portati a un’autoanalisi ironica (e credo precoce) dei propri limiti, accettazione delle paure ecc.

    [cit.]

    ——-

    Precisamente !

    • gotcha scrive:

      specialmente alle bambine/ragazzine viene continuamente ripetuto che possono fare quello che voglion oe sono piene di doti, mentre semmai i maschietti vengono portati a un’autoanalisi ironica (e credo precoce) dei propri limiti, accettazione delle paure ecc.

      insomma, se uno è timido viene spronato, e se uno è temerario gli si consiglia prudenza. questo atteggiamento, di spronare le ragazze e “affinare lo spirito” dei ragazzi, rivela che si cerca di rovesciare una base di partenza che è all’opposto, cioè bambine insicure e maschietti spavaldi..

      • PinoMamet scrive:

        Tutto in teoria, perché poi i bambini maschietti sono estroversi, introversi, spavaldi, timidi…
        e le bambine femminucce, esattamente lo stesso.

        Ma noi pensiamo ancora di vivere nell’Ottocento, quando alle bambine (mi correggo: alle bambine di buona famiglia delle città europee…) si diceva che dovevano comportarsi in un certo modo, e ci facciamo un punto d’onore di dirgli adesso (quando nessuno ci pensa più minimamente) di dirgli di comportarsi all’opposto, perché siamo “buoni”.
        E visto che siamo buoni, non ci sta male anche un rimprovero velato (o mica tanto) ai maschietti, colpevoli di appartenere al “genere dominante”.

        Naturalmente esagero, come quando uno sottilinea con un pennarello fosoforescente, però la realtà che vedo io è questa.

        • gotcha scrive:

          quello che dici conferma la teoria del comportamento che sarebbe socialmente determinato: tutti nascono con le più svariate caratteristiche, ma “nell’ottocento si diceva di comportarsi in un certo modo, (…) adesso di comportarsi all’opposto, perché siamo buoni”. insomma stai confermando quello che dicevamo io e Mauritius: le condizioni dell’educazione e della dipendono dai gradi di apertura e dagli indirizzi culturali di una certa società. altrimenti, l’ottocento o oggi o il medioevo sarebbe la stessa cosa.

        • gotcha scrive:

          ..le condizioni dell’educazione e della mimesi..

        • Z. scrive:

          gotcha,

          non dovrei permettermi, forse, ma sappi che i tuoi sempre più evidenti sensi di colpa da maschio eterosessuale apologetico mi preoccupano. Ti conosco poco ma già ti voglio bene e un po’ mi preoccupo per te 🙂

        • PinoMamet scrive:

          “quello che dici conferma la teoria del comportamento che sarebbe socialmente determinato”

          No, Gotcha, conferma solo che ci sono persone estroverse, introverse, spavalde, timide…

          e che le bambine treenni dei miei amici continuano a “curare” il neonato, e i bambini a sbattersene completamente.

          Ripeto, saranno sicuramente tutte queste determinazioni sociali che ci vedi tu e Mauricius, non lo metto in dubbio.
          Io però vedo loro, i loro genitori e le influenze varie che ricevono e…
          no, dai, non mi venite a raccontare che Gesù è morto di freddo.

      • Francesco scrive:

        spavaldi un tempo, oggi ho qualche dubbio

        se non provvedesse la natura, sarebbero tutti ridotti ad avere paura della propria ombra, tranne quelli matti

        PS ma nessuno ha notato che il Papa ha ricevuto Naomi Klein? a quando Nicki Minaj?

        • PinoMamet scrive:

          😀 😀

          non hai tutti i torti sul Papa in questo caso…

        • gotcha scrive:

          tu pensi che le informazioni che naomi klein ha raccolto su “no logo” siano false?

          • Francesco scrive:

            senza alcun dubbio

            anche se penso che la maggior parte non le abbia minimamente capite

            ma ci metterei il 100% del movimento no logo alla voce “falsità&fesserie” della mia biblioteca storica ideale

            dove non sta neppure la collezione de L’Unità

      • PinoMamet scrive:

        Sarò via tutto il giorno, vado a respirare una boccata di realtà, ciao!!

        • Francesco scrive:

          divertiti!

          e vedi qualche BEL film

          😉

          • PinoMamet scrive:

            Suggerimenti?

          • Francesco scrive:

            Fury, per esempio, mi fa molta voglia

          • PinoMamet scrive:

            Visto!
            Bello, ho letto la recensione di un tizio che diceva che era neocon, mascriveva sull’Unità e che ne sa! 😉
            comunque ha torto, il film è bello e basta, non aggiunge niente di nuovo al genere bellico, ma lo fa molto bene!

          • roberto scrive:

            ho visto jurassic world con mia figlia, a lei è piaciuto moltissimo, ma ha 11 anni!

            comunque ci sono alcune scene veramente belle e pure abbastanza divertenti, ma è una specie di cartone animato

          • PinoMamet scrive:

            Beh sì, Jurassic World è un bel videogiocone, gi autori secondo me se ne rendono conto benissimo e gli elementi seri (il background dei protagonisti soprattutto, alcuni dialoghi, insomma tutto quello che non è “dinosauro”) mi paiono volutamente abbozzate in modo “sketchy” come strizzata d’occhio allo spettatore:
            “Occhio, ci stiamo solo divertendo, sei in un LunaPark, non aspettarti grandi contenuti e goditi il tuo popcorn”
            😉

          • PinoMamet scrive:

            In nessun film serio a partire dal 1990 la protagonista corre in mezzo alla foresta in tacco 12 😉

          • Francesco scrive:

            Pino

            mi pare che manchi un “non” nel tuo ultimo commento

            😀

          • PinoMamet scrive:

            😀

          • roberto scrive:

            “In nessun film serio a partire dal 1990 la protagonista corre in mezzo alla foresta in tacco 12”

            è quello che mi ha detto mia figlia “papà quando metterò dei tacchi li toglierò per correre nella foresta”
            🙂

  193. mirkhond scrive:

    Maurizio

    Che ne pensi di Don Guido Bortoluzzi e della questione relativa alla Genesi, che avrebbe raccolto da rivelazioni fattegli da Dio Stesso nel 1968-1974?
    Come si pone la Chiesa di fronte a tali rivelazioni?

    • gotcha scrive:

      scusa mì, ma don guido bortoluzzi è quello che considera eva, e quindi la donna, una specie di creatura sub/umana?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Non mi risulta che sia molto in voga tra i biblisti. In ogni caso la Chiesa cattolica è galileiana: la Bibbia non va inserita in discorsi scientifici, perché non parla di verità scientifiche.

  194. mirkhond scrive:

    Sì, è lui.
    Ieri, ho trovato in internet il suo libro.
    Non sono riuscito a leggere che l’introduzione e la biografia del sacerdote veneto.
    Se non sbaglio la Chiesa non ha confermato la veridicità delle sue rivelazioni.
    La cosa che, ad una lettura superficiale, mi ha colpito, è che stando a Don Guido, il Peccato Originale sarebbe un mostruoso incrocio genetico primordiale avvenuto tra Adamo e la sua mamma-scimmia (ancestre, secondo il linguaggio di Don Guido) Eva.
    Da tale mostruosità sarebbe nato Caino, origine di tutti i nostri mali.

  195. daouda scrive:

    Dice dico

  196. mirkhond scrive:

    E’ morto nel 1991, a 84 anni.

  197. Francesco scrive:

    Full Metal Jacket … è quello con la prima parte bella e la seconda pallosa?

    col ciccione che impazzisce e accoppa il sergente istruttore?

    • Z. scrive:

      Non c’entra un tubo, ma sappi che ultimamente ti cito spesso su quella tua osservazione di grande saggezza, secondo cui quando una parola italiana diventa inglese significa che è in arrivo una fregatura.

      E ti assicuro che il consenso raccolto è totale, dire quasi totalitario!

  198. mirkhond scrive:

    Pino, che ne pensi?

    Cosa saltò in mente a San Gerolamo?
    Maurizio Blondet 3 luglio 2015

    Perché il letterato dalmata Sofronius Eusebius Hieronymus, da noi conosciuto come “San Gerolamo” (347-420) dottore della Chiesa, ritenne necessario tradurre di nuovo l’Antico Testamento dall’ebraico? Perché non gli bastava la Bibbia greca dei Settanta?

    Per provare a rispondere, sarà bene vedere Gerolamo come figura di “intellettuale”. Con tutti i segni caratteristici dell’intellettuale di ogni tempo: irrequietezza, tendenza a gettarsi in polemiche furenti, ideologicamente militante ed estremista; penna affilata usata come una sciabola; il piacere di farsi dei nemici. Inquieto e insoddisfatto, non però senza un occhio alla carriera: ci fu un momento in cui, chiamato a Roma a fare il segretario di Papa Damaso, stava quasi per esser fatto pontefice, rovinando poi tutto con il suo caratteraccio.

    Ma per un intellettuale, “far carriera” significa anzitutto una cosa: il successo editoriale, la fama. In una parola, scrivere un best-seller.

    Anche se il successo non gli mancò, fu sempre secondo a quello che aveva riscosso Sant’Atanasio di Alessandria (295-373) con la Vita di Antonio, il copto Antonio del Deserto, il padre di tutti gli eremiti: la sua vita da digiunatore e quasi-fakiro orientale, le sue lotte contro le tentazioni e ed allucinazioni carnali del demonio suscitarono in Roma, tra la classe altolocata, una passione travolgente per la conquista del regno dei cieli ad imitazione del semplice, eroico contadino copto.

    Specie fra l’elemento femminile della classi alte. Il best seller di Atanasio non solo portò di moda l’ascetismo, ma contribuì all’esplodere di un fenomeno sociale rilevante – che siamo obbligati a chiamare il primo movimento femminista della storia. Il fenomeno fu agevolato dal diritto romano: per il quale la vedova tornava ad essere padrona del suo patrimonio (la dote) e di quello del caro defunto, dunque conseguiva la completa autonomia economica – purché non si risposasse. Cosa di meglio, in una Roma ormai cristiana, per le ricche vedove fare voto di castità? Lo fece santa Marcella, proprietaria di una magione sull’Aventino, rimasta vedova solo dopo 7 mesi di matrimonio; lo fece santa Melania, con seconda casa nel Monte degli Ulivi, rimasta vedova a 22 anni. Santa Paola, di cui Gerolamo fu segretario, aveva trentun anni quando perse il marito.

    Son vedovanze precoci su cui non è lecito gettare sospetti, perché tutte erano sante: santa Rufina e santa Furia, santa Principia e santa Pretestata, tutte con grandi beni che usavano chi per mantenere giovani intellettuali cristiani, chi per leggere in gruppo Origene e Atanasio, chi per visitare gli stiliti e gli anacoreti in Egitto…

    L’Egitto, bisogna dire, era da sempre la meta della ricca gioventù romana prima di assumere il cursus honorum: era il gran tour che si concedevano anche le ricche fanciulle diventate autonome. Un pellegrinaggio di istruzione con numerosa servitù al seguito, a vedere il Bue Api che ancora si venerava, le statue di dei che per certi meccanismi, se gettavi una moneta in una fessura, alzavano il braccio a benedire… un parco tematico (ci tratteniamo dal dire: una Disneyworld) a cui s’era aggiunta la più recente e severa meraviglia: la devozione cristiana estrema. Il santo appollaiato sulla colonna, quello che per voto non si tagliava capelli né unghie, lo smagrito eremita che intrecciava cestini ed emanava profonde risposte piene di sapienza, la vita anacoretica così ben narrata nel best seller di Atanasio.

    Gerolamo, rodendosi per quel successo, aveva annunciato a tutti i romani-bene nel 373 che anche lui si ritirava nel deserto; e lo fece. Asceta per due anni. Fu, per sua ammissione, un’esperienza orribile. Mentre disciplinava la carne coi digiuni, la sferza e le spine, non riusciva a “dimenticare le danze delle giovani romane”. Ma c’era un motivo per superare quelle sofferenze.

    Come nota un suo biografo, il domenicano tedesco Hans Conrad Zender, in realtà “gli intellettuali cercano la solitudine per poter finalmente scrivere indisturbati quel che avrebbero voluto scrivere già da tempo”. È il caso di Gerolamo. Dal deserto di Calcide emerse con un suo libro-inchiesta sul movimento degli eremiti egiziani. Titolo: Vita Sancti Pauli primi eremitae. Aveva fatto quel che oggi si dice uno scoop: aveva scoperto, lui solo, che il primo eremita era stato non Antonio, ma un più antico “Paolo di Tebe”. Era lui che Antonio, ancora inesperto e giovane, era andato ad incontrare per apprendere la via. Paolo era vecchissimo; Antonio gli rese omaggio. Stettero insieme per molti giorni, Paolo insegnando e Antonio ascoltando. Un corvo portava loro un pane ogni giorno.

    Questo Paolo proto-eremita è ritenuto, ahimé, un’invenzione di Gerolamo. Che importa? Egli si rituffò a Roma e si gettò con delizia nella battaglia della fede del momento: la lotta per la verginità e la castità. È la forma che aveva preso il movimento proto-femminista cristiano già prima che lui sparisse nel deserto. Non che avessero torto, le pie vedove: gran parte del clero romano conviveva con una vergine che si dedicava a curarlo per obbligo di carità. Era il fenomeno delle agapete. Originariamente sarà anche stato autentico (1), e la castità sarà stata rispettata da entrambi. Ovviamente era diventato presto uno scandalo di lussuria. “Una nuova specie di puttaneggio”, come scrisse furioso san Girolamo ad Eustochio, che era una delle figlie della sua datrice di lavoro, santa Paola.

    Santa Paola era una miliardaria d’alto rango senatorio (discendeva dagli Scipioni: gens Cornelia). Adottò come segretario personale, factotum, consigliere spirituale ed intellettuale san Girolamo. Soprattutto, i due si impegnarono nella famosa lotta per la castità, il celibato dei preti e la verginità delle fanciulle, contro i prelati mondani, gaudenti e profumati del loro tempo, che Gerolamo faceva bersaglio dei suoi sarcasmi più che urticanti, per iscritto in splendida prosa ciceroniana…

    Sono rimaste anche le centinaia di lettere che Girolamo scrisse alle due figlie dell’imperiosa signora Paola, Blesilla ed Eustochio: tutte istruzioni su come mantenere la castità e la verginità.

    Un’altra protagonista di questa santa battaglia, la bella vedova Marcella, aveva dato vita ad una comunità di vergini nella sua gran villa di campagna presso Roma: dove si rinunciava per sempre alla cucina di Apicio, grassa carnea e piena di salse, e ci si nutriva dei prodotti dell’orto, del pane fatto in casa e del latte delle pecore locali, onde non essere annebbiate quando si doveva meditare e leggere.

    Una comunità vegana, con alimentazione biologica a chilometro zero per scopi spirituali.

    Girolamo divenne un apostolo (militante, secondo il suo solito) del vegetarianesimo, utilissimo ausilio alla castità – insieme ai digiuni. Tanto che quando la discepola Blesilla, figlia di santa Paola, morì ventenne, i numerosissimi nemici che Girolamo s’era fatto nel clero ebbero buon gioco di accusarlo: è stato lui, il guru vegano, ad averla fatta morire a forza di digiuni e di dieta a lattughe.

    La realtà era che il movimento capeggiato dalle ricche vedove auto-realizzate era ormai identificato dalla classe dirigente come un pericolo sociale, e san Gerolamo come un sovversivo di sinistra soggiogatore delle vedove. E precisamente per questo: le fanciulle di grandi famiglie non aspettavano nemmeno più di diventare vedove. Si dichiaravano in anticipo votate alla verginità, negandosi al matrimonio – e si tenevano il patrimonio del papà defunto, senza rimetterlo in circolazione nella classe alta, né fare figli a beneficio della medesima classe, da inserire nei ranghi politici. Così, appena morto papa Damaso che lo proteggeva, Gerolamo fu praticamente espulso da Roma. O se ne andò lui, inseguito dalla accusa di aver fatto morire Blesilla come il capo di una setta fanatica.

    Era lo sconfitto movimento della verginità e del veganismo, quello che con Gerolamo, e i pochi preti e monaci rimasti al suo fianco, si imbarcò tristemente da Ostia nell’agosto 385 per la Terrasanta. Poco dopo lo raggiunse santa Paola con Eustochio ed alcune delle ascete d’alto rango; continuarono la battaglia da Betlemme, dove Gerolamo fondò (coi soldi di Paola) un monastero maschile dove andò a vivere, ed uno femminile dove visse Paola, ormai non più tanto ricca, azni povera: aveva profuso tutto nella lotta.

    Ormai, in questo esilio, Gerolamo si dedicò completamente alla Bibbia. Sappiamo che già prima anche santa Paola aveva studiato seriamente l’ebraico, e intuiamo il motivo: dalla scelta della nutrizione biologico-integrale alla preferenza per il “testo integrale” non contaminato dalla civiltà ellenica, c’è una relazione che non sfuggirà.

    Pane genuino, Torah genuina. Verdure a chilometro zero, testo sacro a chilometro zero: niente più greco, ma aramaico. Lì a Betlemme c’erano ebrei (più o meno convertiti) a cui chiedere lumi quando nascevano dubbi linguistici; ebrei integrali, biologici a chilometro zero. Nelle cui mani si misero.

    Il resto – la lotta di Gerolamo ciceroniano nato con il testo semitico – ve la racconto nella prossima puntata. Sempre che v’interessi.

    Note

    I favorevoli alle “sorelle amate” (questo il significato di ‘agapete’) pretendevano che l’usanza avesse un fondamento dottrinale. Precisamente nella 1ma Corinzi (9, 4-5) dove San Paolo dice: “«Non abbiamo forse noi il diritto di mangiare e di bere? Non abbiamo il diritto di portare con noi una donna credente, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa?”

    http://www.maurizioblondet.it/cosa-salto-in-mente-a-san-gerolamo/

    • PinoMamet scrive:

      Beh, mi sembra un bellissimo excursus sul mondo pagano-cristiano della tarda romanità.
      Ora non sono in grado di dire se ogni particolare sia esattissimo al cento per cento, ma poco importa: descrive molto bene quello che doveva essere il clima dell’epoca, se qualche paragone moderno è forse leggermente eccessivo raggiunge comunque lo scopo esplicativo richiesto.

      Insomma, finché non si parla di ebrei mi sembra una persona molto intelligente, preparata, e gradevole da leggere.

      Due consigli per le letture:

      Il Regno, di Emmanuel Carrere, un agnostico che ha passato un periodo da cristiano convinto;
      aldilà di questo (l’ho leggiucchiato in libreria) mi pare descriva bene il clima, la vita, le abitudini dei primi giudei-cristiani, a partire da Paolo e Luca;

      l’Esamerone, di Basilio di Cesarea, che è un’opera di esegesi alla Genesi strutturata come i commenti ebraici
      (tipo:
      E Dio vide che era buono
      vuol dire che…”)
      di cui tra l’altro Basilio pare a conoscenza, anche se non è incline alle divagazioni simbolico-esoteriche (che afferma essere state adottate da molti vescovi) ma si ferma al significato semplice o a quello morale del testo.

    • PinoMamet scrive:

      PS
      I vegani non bevono latte, ma vabbè 😉

      • mirkhond scrive:

        A questo gli ha già risposto un commentatore. 🙂

      • MOI scrive:

        e nemmeno mangiano uova … rifiutano uova, latticini e roba che contenga per non sfruttare gli animali. Ovviamente, come tutti gli Animalari & Affini, se ne sbattono i maroni delle sofferenze del resto della specie umana … che anzi odiano, considerandosi naturalmente fra i pochi Eletti degni di Gaia [sic]. Le loro femmine sono impassibili ai feti abortiti come un rusco organico qualsiasi, ma in compenso riversano uno smisurato amore materno (di cui negano l’esistenza) per i cuccioli di tutte le altre specie !

        … Insomma : poiché i Monoteismi convergono a definire Adamo Signore del Creato, da un irrefutabile punto di vista logico monoteista siamo di fronte a un’ altra Forza di Satana !

      • PinoMamet scrive:

        Di vegani ne conosco diversi. Tutti donne 😀
        Vegetariani invece anche qualche “maschietto” ( 😉 ).

        Io ho una certa antipatia per i “buoni”, quindi faccio testo.

        Ma i vegani che conosco (tranne una) e i vegetariani (tranne uno) sono degli insopportabili moralizzatori da social netwrok, che ogni tre per due ti fanno la predica, e adesso se ne sono usciti che “per un bambino vegano denutrito quanti bambini onnivori (sic, parole loro) obesi ci sono??, e nessuno si lamenta di loro, non è giusto, e sbroc sbroc”.

        Ora, è stra ovvio che ognuno ha diritto di mangiare quel cazzo che gli pare, ma non di imporre scelte discutibili e controverse ai bambini e altre categorie che non possono decidere da sole.

        E ci butto dentro anche gli antivaccinisti: bambino morto in Spagna per la prima volta da tanto tempo di non ricordo che malattia, i genitori ex antivaccinisti “adesso ci siamo ricreduti…”
        pensarci prima no, eh, teste di cazzo?

        • PinoMamet scrive:

          errata corrige:
          quindi NON faccio testo.

        • PinoMamet scrive:

          PS

          Una nota che forse c’entra:
          la vegana non rompipalle, e il vegetariano non rompipalle, non sono italiani.
          Sono di due paesi che non c’entrano niente l’uno con l’altro, e non si conoscono tra loro. Oltretutto, i miei contatti sono ovviamente in maggioranza italiani, quindi possibile che il valore statistico del fatto sia scarso.

          Tuttavia non riesco a non avere il sospetto che la rompipallità sia una caratteristica dei vegani/vegetariani italiani, specialmente. sarà il provincialismo o l’essere circondati dal culto contrastante della “buona cucina”, o forse anche il carattere individuale
          (un precisini, una figa inversa, un’altra figa inversa convinta di essere intellettuale e così via…)

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Io conosco una vegana tendenzialmente non rompipalle. Ed è italiana!

          • Z. scrive:

            Io ho un amico che si fa coprire dagli amici per non farsi beccare dalla moglie.

            La tradisce? No, fa di peggio:

            lei è vegana, e lui, in assenza di lei, mangia pesce…

        • paniscus scrive:

          “e adesso se ne sono usciti che “per un bambino vegano denutrito quanti bambini onnivori (sic, parole loro) obesi ci sono??, e nessuno si lamenta di loro, non è giusto, e sbroc sbroc”.”
          ————————-

          Se ci si riferisce al caso del bambino ricoverato a Pisa qualche giorno fa, ammetto che io, pur non avendo nessuna simpatia per i vegani stretti, credo davvero che il questo caso specifico il veganismo non c’entri niente.

          Ma cazzarola, il bambino in questione aveva meno di un anno, ed era ancora prevalentemente allattato dalla madre, con in più le classiche grattugiatine di frutta e le ancora più classiche pappine di brodi vegetali con dentro le farinate di riso o di mais… esattamente come milioni e milioni di bambini sanissimi di quella stessa fascia di età, che non sono affatto figli di vegani, e che in futuro mangeranno anche la carne, solo che ancora non hanno cominciato.

          QUINDI, in che cosa la sua alimentazione avrebbe dovuto essere tanto carente rispetto a quella di un suo coetaneo figlio di onnivori? Se a quasi un anno prendeva ancora quantità notevoli di latte materno, vuol dire che si stava regolarmente ingurgitando tutti i giorni tante di quelle proteine animali che un vegano adulto si sogna.

          O non penserete mica che il latte umano prodotto da una donna vegetariana o vegana NON CONTENGA proteine animali? E allora perché quello della vacca o della pecora sì?

          Le uniche sostanze che oggettivamente scarseggiano nel latte umano sono il ferro (ma quello scarseggia esattamente allo stesso modo anche nelle madri che mangiano carne, mica solo nelle vegane) e alcune vitamine (e infatti i vegani stretti, solitamente, gli integratori di vitamine li prendono, anche da adulti).

          Secondo me quello che è successo è che il bambino ha avuto un rallentamento di crescita per dei problemi di salute di altro genere, e che i genitori (che oltre a essere vegani saranno anche cialtroni in generale, e di sicuro seguiranno anche chissà quale altra usanza alternativa bizzarra), non se ne sono accorti subito, o hanno sottovalutato il problema, ma hanno aspettato troppo (o magari l’hanno fatto visitare da qualche omeopataccaro cialtrone quanto loro, invece che da un medico serio), e si sono decisi a chiedere aiuto solo quando la situazione era grave.

          E quindi appunto sono cialtroni, ma INDIPENDENTEMENTE dal veganesimo. Ci sono anche cialtroni onnivori che fanno cose molto simili…

          L.

      • PinoMamet scrive:

        Se proprio volessimo essere maligni, faccio notare l’incosistenza del loro paragone:

        un bambino vegano denutrito = l’alimentazione vegana funziona poco, almeno per i bambini

        molti bambini “onnivori” obesi = l’alimentazione onnivora funziona, semmai, troppo bene… (o più semplicemente, mangiano troppo…)

  199. mirkhond scrive:

    Grazie per il consiglio!

  200. mirkhond scrive:

    Non capisco perché oggi si dica vegano e non vegetariano.
    A me vegano mi da di un abitante del pianeta Vega. 😉

    • Francesco scrive:

      magari!

      vegano è un vegetariano ancora più fuori di testa

      noi si rimane fedeli del Pio Maiale e della piissima Mucca, e in particolare devoti della Salsiccia e della Bisteccona!

      PS la mì figliola, in traferta al mare, è diventata devota di divinità straniere come Eggs&Bacon a colazione!

      😀

      • gotcha scrive:

        eggs and bacon è un dio vendicativo, capace di dare il colesterolo fino alla quarta generazione.

        • Francesco scrive:

          il colesterolo è una leggenda diffusa dal Nemico per intristirci la vita e avviarci al veganesimo

          • gotcha scrive:

            bè, tra il veganesimo e eggs and bacon alle 7 di mattina ce ne passa..

          • paniscus scrive:

            Io la mattina presto, prima di andare a lavorare, non reggo nemmeno una ciambellina o un cornetto, mi darebbero la mappazza allo stomaco per quattro o cinque ore, figuriamoci eggs and bacon.

            Oltretutto, col cavolo che mi alzo mezz’ora prima per preparare la colazione elaborata, preferisco di gran lunga dormire un po’ di più!

            Quando NON devo andare a lavorare e sono in vacanza, allora tollero di mangiucchiare un po’ di più a quell’ora, ma anche in quel caso, se fa troppo caldo, non se ne parla proprio…

  201. mirkhond scrive:

    “Insomma, finché non si parla di ebrei mi sembra una persona molto intelligente, preparata, e gradevole da leggere.”

    Leggendo questo articolo di Blondet, ho come l’impressione che il suo filopalestinismo, nasca solo dall’odio antigiudaico.
    Perché diversamente, anche lui, come altri nella galassia “clerico-fascista”, in fondo disprezzi l’Oriente, anche cristiano che non comprende e che sente estraneo.
    Questo milieu si distingue dai teocoions solo perché disprezza l’attuale elite dominante politico-culturale dell’Occidente, cioè detta rozzamente la “Giudeo-ma$$oneria”.
    Diversamente, la penserebbero come B16 e Pera(cottaro)……

  202. mirkhond scrive:

    Leggere poi un commento che paragona i Padri del Deserto siro-copti a Rasputin, è veramente indizio di orientofobia acuta, unita a tanta, tanta, tanta ignoranza….

    • Francesco scrive:

      perchè?

      barbuti, incazzosi, fanatici, miracolosi … vedo molti punti di contatto

      e se leggi bene Blondet li associa ai guru occidentali del fanatismo vegano

      insomma, ci vedrei bene Naomi Klein nel gruppo

      🙂

      • mirkhond scrive:

        Stiamo parlando di SANTI, Franky!

        • Francesco scrive:

          diciamo che inizio ad avere qualche dubbietto sui criteri di selezione dei santi nei 2.000 anni di storia della Santa Madre Chiesa

          mi sa che qualche volta c’è scappata qualche scelta “politica” o “di opportunutà”

          poi, a dirla tutta, “moglie e buoi (e santi) dei paesi tuoi”, nel senso che ogni popolo ha la sua strada verso Dio, non ha senso scimmiottare una pretesa “via superiore”

          ciao

          • mirkhond scrive:

            Che le Vie del Signore siano infinite e variegate non ci piove.
            E che TRA CRISTIANI non ci si capisca proprio perché sono tanti e variegati i retroterra culturali da cui ci si avvicina a Lui..

          • gotcha scrive:

            naomi klein, intelligente e gran pezzo di donna, cosa vuoi di più frency!

          • PinoMamet scrive:

            Non è che stai parlando di un’omonima, eh?

          • gotcha scrive:

            non riesco a postare immagini. ho provato a googlare naomi klein hot ma non ci sono foto rubate mentre prendeva il sole o simili. comunque io me la farei volentieri..

          • PinoMamet scrive:

            Mah…
            di questo passo potrebbe piacerti pure la Boldrini!

          • gotcha scrive:

            ..pensa un po’, sono uscito un attimo a chiudere i vetri per il temporale e ho dovuto sospendere il post in cui avrei ammesso che la boldrini è uno dei miei massimi sogni erotici! : )

            ditemi quel che volete, ma per me è una strafiga!

          • gotcha scrive:

            So che non ci crederai, ma tra belen e la Merkel da giovane, io scelgo das fraulein..

          • PinoMamet scrive:

            Non so come fosse la Merkel da giovane…

            ma lì piove??
            qua solito caldo afoso (che io apprezzo moltissimo 😀 )

          • PinoMamet scrive:

            Ok, l’ho vista.
            Soprassediamo.

          • gotcha scrive:

            l’hai vista nuda??

            che bocconcino! (ma non so se è lei.)

            comunque qui c’è il temporale. tu sarai abituato ma noi moriamo..

          • Francesco scrive:

            a me la Klein sembra una propagatrice di gran cazzate, il cui principale merito è di aver fatto i soldi sputando sui soldi (ci sono idoli molto peggiori di Mammona, caro Duca, mi sto convincendo)

            quanto a gnocca, rimango alle dive anni ’50 e alle modelle anni ’80

            so’ vecchio

  203. mirkhond scrive:

    “significa che dall’Euro non vuoi uscire: o almeno è quel che mi auguro per i greci.”

    Già, guai a chi tocca l’inossidabile e perfetto euro!
    Per il resto, concordo che Tsipras e Kekkotsalonis siano due pagliacci!

    • gotcha scrive:

      fin da piccino sono sempre stato impressionato dalla propaganda pro-euro: mi piaceva l’idea di unirmi con spagnoli, irlandesi, olandesi; e tuttora mi da delle belle sensazioni. gli stessi sentimenti positivi che provo per parte della cultura statunitense, che del resto viene dalla mia famiglia. insomma, per me ogni idea è positiva se viene applicata pensando al benessere delle persone. però, aumentare la pressione fiscale costringendo le persone a mangiare una volta al giorno, diminuire pensioni già ridicole, rifiutare le cure perché la sanità deve guardare al bilancio, tutte queste non sono “idee”, ma malversazioni!

  204. mirkhond scrive:

    Io invece sono sempre stato antieuropeista, perché aborro i superstati, soprattutto quando sono fondati solo sugli interessi strozzini di pochi gruppi bancari.
    Siamo diversi tra italianim fuguriamoci tra europei!

    • Francesco scrive:

      Duca,

      io sono uno dei pochi spostenitori dei una Federazione Europea Politica, che unisca i popoli europei nello stesso Stato.

      Con una ampia autonomia federale sul modello USA (non vorrei mai la stessa Costituzione dei francesi o degli svedesi, o almeno ne voglio anche una mia).

      Gli interessi materiali dei diversi popoli richiedono a gran voce questo Stato, mentre alle banche non gliene frega nulla. Loro sanno fare soldi in tutte le situazioni, i cittadini sono mille volte più tutelati con robe tipo l’Euro e molte altre che Roberto ha più volte citato.

      Le mafie italiane sono meno forti a livello europeo (e penso ai tassisti, ai petrolieri, agli assicuratori, a tutti i nemici della libera concorrenza).

      Per questo mi piace l’idea, pur diffidando dello strapotere della massoneria.

      • gotcha scrive:

        e tre!! e stavolta ti dirò di più, sottoscrivo e aggiungo: questa è l’europa che ho sempre sognato, definita da francesco, con la quale sono sempre in combutta. per questo motivo, non può essere che la soluzione giusta!

        • mirkhond scrive:

          L’europa è un cappio strozzino!

          • gotcha scrive:

            quello è un errore che l’europa potrebbe pagare caro. così come quello di avere dei paesi traino che si sentono di dettare la politica estera per tutti. così come il fatto che gli altri paesi glielo lasciano fare.
            ma, non esistono idee, persone o costruzioni che nascono perfette.. anzi forse non esistono proprio.
            in quanto alle diversità, è così che è fatto il mondo. un mondo di persone che la pensano alla stessa maniera non potrebbe proprio esistere, sarebbe di una noia mortale.

          • mirkhond scrive:

            Appunto.
            Perciò ribadisco il mio NO a questo eurozollverein $trozzino, in cui NON mi riconosco!
            Abbasso l’unione europea!

          • Francesco scrive:

            Duca

            strozzino: chiunque ti abbia prestato dei soldi e li voglia indietro alle condizioni da te firmate. quello cattivo sei tu

            cappio: chiunque ti chieda conto degli impegni che hai assunto con lui quando vorresti svicolare

            insomma, su questo tema la Merkel mi sembra avere ragione al 200%

            ciao

          • mirkhond scrive:

            Fai solo schifo nella tua disgustosa difesa dei quattrini.
            Mi chiedo se ci se o lo fai lo stronzo!

          • PinoMamet scrive:

            “chiunque ti abbia prestato dei soldi e li voglia indietro alle condizioni da te firmate. ”

            Francè, esiste il reato di usura, che prevede che se tu firmi delle condizioni non eque il contratto non abbia valore.
            E il cattivo è lo strozzino, non il poveraccio che ha firmato il contratto capestro.

          • mirkhond scrive:

            E’ semplicemente disgustoso nella sua difesa ad ogni costo dell’usurocrazia!

          • PinoMamet scrive:

            Francesco, in effetti è una grande fortuna per tutti che tu non faccia il giudice.

            Per tutti quelli che fatturano meno di Briatore, perlomeno.

          • Francesco scrive:

            io difendo chi si è fidato di te abbastanza da prestarti dei soldi e da stabilire con te un patto

            e davvero non capisco come quello possa diventare un cattivo strozzino

          • Francesco scrive:

            Pino

            questo è forse l’unico campo in cui sono veramente un ultra-liberista: se tu vai a cercare lo strozzino e firmi per un prestito al 100%, non vedo come puoi lamentarti

            certo, sei andato perché sennò fallivi ma … saresti dovuto fallire, punto.

          • PinoMamet scrive:

            Francesco

            non sei semplicemente di cosa stai parlando.
            Ti auguro di non trovarti mai nelle condizioni di avere a che fare con uno strozzino.

            Non ti voglio insultare, ma davvero, fa’ un favore a tutti, e non occuparti di leggi.
            Fai già abbastanza danni con l’economia…

          • gotcha scrive:

            francesco, il tuo discorso ha una lacuna invisibile alla partenza: lo strozzino NON ti presta dei soldi, o meglio, NON ti presta soldi suoi. il significato di “possesso” riguardo i soldi è complicatissimo, e viene trattato come una bazzecola.

  205. mirkhond scrive:

    Roberto difende chi gli dà da mangiare.
    Sarebbe incomprensibile se criticasse l’eurocrazia.
    Cosa invece ci guadagneremmo noi, oppressi da tutte queste tasse, tu compreso, non riesco proprio a vederlo….

    • Francesco scrive:

      quali tasse?

      l’Italia è uno dei paesi europei con la massima pressione fiscale e quello che spende peggio i soldi dei contribuenti

      per l’Italia la UE significa qualche soldo di aiuti alle regioni depresse e qualche regola che limita la prepotenza fiscale dello Stato

      in più abbiamo anche un altissimo debito pubblico e una lunga tradizione di alta inflazione: la UE ci protegge da queste tare genetiche nazionali

      oltre a proteggerci dalle estorsioni di compagnie telefoniche e di altri consimili aggregati intermedi della società

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Le tasse che paghiamo, ma che forse tu non paghi…..

      • Thyrrenus scrive:

        A quel che avevo letto qualche tempo fa in realtà noi italiani nel dare e avere con l’europa ci scapitiamo. Non trovo la pagina dove avevo letto i dati comparati, ma il succo era quello.
        Ci sono anche altre cosucce che mi ricordo: della politica automobilistica tedesca che fa lobby e vince facendo cambiare (al ribasso) parametri dei consumi dei motori ed efficenza degli stessi, decisi da anni in comune e acquisiti, udite udite da Italia e Francia.
        Mi ricordo che i parametri di Maastricht condannano e prevedono punizioni per chi sfora le percentuali di esportazione entro l’UE, cosa che la Germania fa da un bel po’ senza che nessuno faccia una piega…
        ach, ma che vale?
        Potrei andare avanti per ore ma basta leggiucchiarsi un po’ anche i vecchi giornali.
        Insomma a questo tipo di legami europei io rinuncio volentieri. Dico di più: apprezzo la sensibilità di Mirkhond che sente puzza di unificazione alla savoiarda.

        • PinoMamet scrive:

          Concordo.

          • Francesco scrive:

            oh beh, che i tedeschi giochino sporco quanto gli altri è sicuramente vero

            per questo serve una vera unione politica

            fare chiarezza e dare regole nitide

            PS Duca, lo sai già, da lavoratore dipendente le tasse le pago tutte, smettila di insultare quando non hai da argomentare, è brutto

          • mirkhond scrive:

            E tu smettila di difendere il denaro e chi lo possiede a palate!
            Se non sei un deficente, vuol dire che hai TUTTO L’INTERESSE a difendere chi è indifendibile e causa di tante sofferenze.
            Grazie alla TUA europa di merda solo nello scorso mese ho dovuto sganciare 2000 euro, solo di tasse!
            E vaffanculo!

          • Francesco scrive:

            no scusa, da quando si pagano lo tasse all’Europa?

          • mirkhond scrive:

            Non fare finta di non aver capito.
            Sono anni che paghiamo più tasse, grazie ai governi $ERVILI impostici dall’europa.
            Perché?
            Perché ce lo chiede l’europa è il mantra di questi $ignori, che i sacrifici li dobbiamo fare noi, mica loro (e te ovviamente).

          • PinoMamet scrive:

            “no scusa, da quando si pagano lo tasse all’Europa?”

            Dalla nascita della medesima, oppure credi che l’Unione Europea raccolga i soldi dall’albero dei miracoli?

            France’, quando fai finta di non capire sei irritante.

          • Roberto scrive:

            In effetti non si pagano tasse all’Europa

          • Moi scrive:

            aridaje con ‘sti “tornichetti” (cfr. arte della prestidigitazione) fiscali …

  206. mirkhond scrive:

    Non credo ai federalismi, tantomeno a quello Usa, che comunque NASCE come sistema federale fin dal 1776, quando le 13 colonie si ribellano alla madrepatria britannica.
    L’unico stato federale che mi pare funzioni fin dal tardo medioevo (sia pure con continui aggiornamenti) mi pare che sia la Svizzera.
    L’unione europea è troppo grande, non serve ad avere un’unica politica estera distaccata dagli usa, non riesce ad avere un’unica politica interna, in quanto alla fine prevalgono sempre gli interessi degli stati nazionali.
    Quelli più forti come Germania e Francia, o la Gran Bretagna paracula che sta col piede in due staffe.
    Mentre gli stati meridionali sono quelli che soffrono di più.
    Chi ci guadagna sono gli strozzini legalizzati e gli stati membri di “serie a”, visto che tra i 28 paesi dell’unione non tutti hanno lo stesso peso e la stessa capacità di influenzare l’andazzo politico-economico a favore dei propri interessi.
    Solo l’Italia fa la figura dell’eterno ruffiano e boccalone, a tal punto da svendere del tutto, anche quei RESIDUI di propria sovranità e propri interessi, che ancora riusciva a perseguire durante la prima repubblica.
    Lo schifo che vedo, mi rafforza nel mio antieuropeismo….

  207. mirkhond scrive:

    Come dice, giustamente, un commentatore di Blondet:

    “..sorvegliare e punire..infatti la UE è la fotocopia, in salsa frocesca, dell’URSS

    stessi metodi, stesse menzogne…sorvegliare e punire”

    • Francesco scrive:

      strano che nessuno che sia vissuto nell’URSS trovi calzante il paragone

      e io non sono un grosso tifoso della UE come esiste di fatto!

      ciao

  208. mirkhond scrive:

    Infatti ha parlato di “fotocopia in salsa frocesca”…..

    • MOI scrive:

      Ti sei espresso in modo un po’ 😉 becero , ma la tua intuizione è condivisa in certi ambienti :

      http://www.zenit.org/it/articles/gender-il-nuovo-marxismo-che-vuole-distruggere-l-uomo

      http://www.tempi.it/eresia-antropologica-del-totalitarismo-gender#.VZbR5Pntmko

      la Gender Culture è il Nuovo Marxismo: la medesima Vis di voler far Tabula Rasa di quel che l’ Umanità era od è sempre stata fino a quel momento.

      • mirkhond scrive:

        Ho solo ricopiato un commento da un articolo di Blondet. 🙂
        Vatti a dare un’occhiata al suo sito…. 😉

      • gotcha scrive:

        mah,
        usare versetti biblici in maniera strumentale è come minimo anacronistico, a volte proprio completamente sballato.
        c’è la parabola in cui Gises chiede l’acqua alla tipa del pozzo, in cui lei racconta di aver avuto cinque mariti: secondo un’interpretazione che mi pare corretta in ottica esegetica generale, la storia dei cinque mariti era una metafora che spiegava come la donna non si decidesse ad adorare il “dio giusto”. ma la pruderie ha convinto a interpretarlo in senso letterale.
        invece, il cantico dei cantici era talmente spinto che conveniva interpretarlo in senso metaforico.. insomma, bisogna che ci decidiamo.
        ad ogni modo, tutta questa sessuofobia è stata distruttrice, e non mi pare si possa ricondurre alla tradizione veterotestamentaria: poteva accennarla ogni tanto, ma mi sembra più senso comune che sessuofobico, che comincia ad essere più soffocante solo in paolo, e poi in agostino e così via.. e, last but not least, la degenerazione patologica della sessuofobia mi sembra roba abbastanza moderna, che si può leggere nei racconti di sante degli ultimi secoli. teresa d’avila e l’angelo che “estrae la lancia”, e le storie allucinanti di veronica giuliani, quella tale alacocque eccetera eccetera, fino ad arrivare al buon guido bortoluzzi: se avesse raccontato un semplice film porno sarebbe stato meno pervertito. insomma, se ci si contiene per arrivare ad immaginare cose inimmaginabili, è meglio sfogarsi un po’!

        • gotcha scrive:

          sulla storia della tipa del pozzo e in generale sul significato metaforico di “sposalizio” nella bibbia, potrebbe intervenire mauricius.. non vorrei aver detto stronzate!

          • PinoMamet scrive:

            “e in generale sul significato metaforico di “sposalizio” nella bibbia, potrebbe intervenire mauricius..”

            Ehmm… cof cof…

            non per sminuire Mauricius, che anzi stimo, ma c’è anche un altro di gruppo di persone che fa riferimento alla Bibbia… anzi, forse forse vengono prima dei cristiani…
            😉

          • gotcha scrive:

            ok, allora dimmi che ne pensi tu!

          • PinoMamet scrive:

            Per la storia del Cantico dei cantici (ma che brutta traduzione, così datata… non sarebbe meglio semplicemente “il canto dei canti”, o magari, evitando il semitismo, “il migliore dei canti”?)
            la vedo sostanzialmente come te.

            La tipa coi cinque mariti già esula, è Nuovo Testamento, ma io tendo a credere che, semplicemente, abbia avuto cinque mariti
            😉

          • gotcha scrive:

            riguardo alla samaritana del pozzo di giacobbe (che guaio non avere memoria..):

            Secondo il Vangelo, Gesù, recandosi dalla Giudea alla Galilea, dovette attraversare la Samaria. («Giunse pertanto ad una cittadella Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era il pozzo di Giacobbe.»[2]) Fermatosi accanto al pozzo per riposarsi, Gesù vide giungere una samaritana ad attingervi acqua e le chiese da bere. La samaritana, avendolo riconosciuto come giudeo, si meravigliò e gli chiese come mai un giudeo si rivolgesse ad una samaritana (i samaritani non erano ben visti dai giudei). Al che Gesù offrì alla donna, di rimando, «…acqua viva […]» grazie alla quale «…chi ne berrà non avrà mai più sete, anzi […] diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». Gesù quindi chiese alla Samaritana: «…vai a chiamare tuo marito e poi torna qui». Alla risposta della donna di non avere marito, Gesù ribatté: «…infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito» Sbalordita per la conoscenza che Gesù dimostrava sulla sua vita, la samaritana tornò in città annunciando di aver incontrato forse il Messia. Molti samaritani accorsero da Lui e, dice l’Evangelista, «…credettero in lui per le parole della donna […] e lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni».[3]

            Tutta la narrazione ha una forte valenza metaforica:[1]
            l’incontro con la samaritana ha il significato simbolico dell’innovazione portata da Cristo che offre la buona novella anche a chi non è considerato ebreo puro, il quale, per altro, sembra comprendere qui il messaggio di Cristo meglio di come lo comprendevano gli israeliti tradizionali
            l’acqua che Cristo offre, in alternativa a quella del pozzo tradizionale, è simbolo della nuova Legge, che sostituisce l’antica
            i cinque mariti della samaritana simboleggiano il tradimento del popolo, che, nonostante la predicazione dei sacerdoti «…si fabbricò i suoi dei e li mise nei templi delle alture costruite dai Samaritani […] Venerarono anche il Signore: si scelsero i sacerdoti delle alture, presi qua e là, e li collocarono nei templi delle alture.»[4] (Le città che si erano fabbricate divinità proprie erano cinque, come i mariti della samaritana).

            questo l’ho copiato da Wikipedia, ma mi sembra esauriente.

          • gotcha scrive:

            questa metafora dei mariti, oltre che essere significativa, potrebbe essere un tropos.
            e potrebbe anche essere un errore leggere sempre, dove ci sono sposi e spose, mariti e mogli, una riaffermazione della centralità del matrimonio nel creato.
            soprattutto, quei cattolici che finiscono sempre per parlare di sesso, confermano la legge per cui “si parla insistentemente di quello che più ci manca”!

          • PinoMamet scrive:

            Beh come la fai complicata…. e anche Wikipedia.

            Francamente non vedo tutta questa necessità di leggere delle metafore dove non ci sono. La spiegazione che dà Gesù alla samaritana è già esaustiva di sè (“voi adorate quello che non conoscete, perché la salvezza viene dai Giudei… ma nun te preoccupà, io sono venuto a portare un messaggio universale”) senza bisogno di ulteriori simbologie.

            Il Vangelo non si presenta mica come la Torah, e non ha mai preteso di sostuirsi a essa in questo senso:
            la Torah è un’opera- per il punto di vista ebraico- dettata da Dio, e quindi sicuramente ha infiniti significati e chiavi di lettura.

            Il Vangelo è il resoconto della predicazione di Gesù, scritta da quattro persone che si presume abbaino raccolto testimonianza di cose realmente accadute .

            Altrimenti, se si cominicia a leggere tutto come metafora, allora va a finire che cade anche il Cristianesimo…

          • gotcha scrive:

            non siamo solo io e Wikipedia a dare questa lettura, ma anche un sacco di altri studiosi. i cinque mariti rappresenterebbero le cinque divinità adorate dai samaritani. ad ogni modo la scelgo perché non è sessuofoba. anche il pozzo e l’acqua viva sono metafore di matrice veterotestamentaria.

          • PinoMamet scrive:

            Io ho sempre avuto come regola di fidarmi di quello che penso io, finché non mi si dimostra che ho torto;
            il numero, o il “nome”, di chi la pensa diversamente da me non mi impressiona di certo…

            l’acqua (=Torah) è sicuramente usata nella letteratura ebraica in senso metaforico e simbolico, ciò non toglie che il pozzo in oggetto esiste realmente, realmente è stato storicamente associato a Giacobbe, e non vedo il motivo di dubitare che un rabbino ebreo di nome Gesù vi si sia fermato e abbia tenuto una conversazione con una donna samaritana che aveva avuto cinque mariti.

            Ma davvero, sei sicuro di essere cristiano?

            No, perché se per te, che ti definisci cristiano, è tutto un libro di metafore, guarda che ce ne sono di più belli…

            ti consiglio le 101 Storie zen 😉

          • PinoMamet scrive:

            PS
            i Samaritani, in effetti, adorano un solo Dio, lo stesso degli Ebrei

          • gotcha scrive:

            qui non è questione di torto o ragione; per quanto mi riguarda scelgo una metafora se mi piace di più dell’interpretazione letterale, e viceversa. (insomma, io non credo che abbia resuscitato morti o ridato la favella ai muti). se sono cristiano bene, se non lo sono, pace.

            non ti sto rimproverando di aver torto, ma di voler aver ragione su tutta la linea: e questo è un errore, perché se anche l’avessi, poi uno la vede come gli pare!

            non voglio utilizzare l’autorità o numero altrui per cercare di metterti con le spalle al muro, ma per dirti: “vedi, c’è anche qualcuno che la pensa come me!”

            in quanto al pozzo, è plausibile che ci sia stato come no, a meno che uno di noi due non fosse stato a sicar, quel giorno. ad ogni modo il pozzo come luogo dell’amore è arrivato sino ai “goonies”..

          • gotcha scrive:

            24Il re d’Assiria mandò gente da Babilonia, da Cuta, da Avva, da Camat e da Sefarvàim e la stabilì nelle città della Samaria al posto degli Israeliti. E quelli presero possesso della Samaria e si stabilirono nelle sue città. 25All’inizio del loro insediamento non veneravano il Signore ed egli inviò contro di loro dei leoni, che ne facevano strage. 26Allora dissero al re d’Assiria: «Le popolazioni che tu hai trasferito e stabilito nelle città della Samaria non conoscono il culto del dio locale ed egli ha mandato contro di loro dei leoni, i quali seminano morte tra loro, perché esse non conoscono il culto del dio locale». 27Il re d’Assiria ordinò: «Mandate laggiù uno dei sacerdoti che avete deportato di là: vada, vi si stabilisca e insegni il culto del dio locale». 28Venne uno dei sacerdoti deportati da Samaria, che si stabilì a Betel e insegnava loro come venerare il Signore.

            29Ogni popolazione si fece i suoi dèi e li mise nei templi delle alture costruite dai Samaritani, ognuna nella città dove dimorava. 30Gli uomini di Babilonia si fecero Succot-Benòt, gli uomini di Cuta si fecero Nergal, gli uomini di Camat si fecero Asimà. 31Gli Avviti si fecero Nibcaz e Tartak; i Sefarvei bruciavano nel fuoco i propri figli in onore di Adrammèlec e di Anammèlec, divinità di Sefarvàim. 32Veneravano anche il Signore; si fecero sacerdoti per le alture, scegliendoli tra di loro: prestavano servizio per loro nei templi delle alture. 33Veneravano il Signore e servivano i loro dèi, secondo il culto delle nazioni dalle quali li avevano deportati. 34Fino ad oggi essi agiscono secondo i culti antichi: non venerano il Signore e non agiscono secondo le loro norme e il loro culto, né secondo la legge e il comando che il Signore ha dato ai figli di Giacobbe, a cui impose il nome d’Israele. 35Il Signore aveva concluso con loro un’alleanza e aveva loro ordinato: «Non venerate altri dèi, non prostratevi davanti a loro, non serviteli e non sacrificate a loro, 36ma venerate solo il Signore, che vi ha fatto salire dalla terra d’Egitto con grande potenza e con braccio teso: a lui prostratevi e a lui sacrificate. 37Osservate le norme, i precetti, la legge e il comando che egli ha scritto per voi, mettendoli in pratica tutti i giorni; non venerate altri dèi. 38Non dimenticate l’alleanza che ho concluso con voi e non venerate altri dèi, 39ma venerate soltanto il Signore, vostro Dio, ed egli vi libererà dal potere di tutti i vostri nemici». 40Essi però non ascoltarono, ma continuano ad agire secondo il loro culto antico.

            41Così quelle popolazioni veneravano il Signore e servivano i loro idoli, e così pure i loro figli e i figli dei loro figli: come fecero i loro padri essi fanno ancora oggi.

          • gotcha scrive:

            dal libro dei re (2).

          • gotcha scrive:

            sul pozzo, intendevo “che ci sia stato Gesù”, “non il pozzo”.

          • PinoMamet scrive:

            Gotcha, i Samaritani del tempo di Gesù erano semmai discendenti di quelli del Libro dei Re, comunque, quale che sia la loro origine (molto discussa) sta di fatto che adorano un Dio solo.

            Sono, di base, degli Ebrei (si autodefiniscono Israeliti) con le feste e le abitudini degli ebrei, semplicemente invece del monte Sion avevano un tempio sul monte Gerizim.

            Sul fatto che io abbia ragione su tutta la linea, mi pare abbastanza pacifico 😀

            comunque se ti scegli una lettura o l’altra secondo come ti fa comodo, continuo a dubitare molto del tuo cristianesimo…

            perché non fai prima e ti fondi una religione tua?
            😉

          • PinoMamet scrive:

            “(insomma, io non credo che abbia resuscitato morti o ridato la favella ai muti). se sono cristiano bene, se non lo sono, pace. ”

            Non lo sei.

            Dai là, togli togli, una cosa non l’ha fatta, l’altra neanche, cosa rimane?
            Un tizio molto saggio coi sandali?

            Il mondo è pieno di tizi molto saggi più o meno autentici, a ‘sto punto pigliati Alce Nero che è più folkloristico.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “la Torah è un’opera- per il punto di vista ebraico- dettata da Dio, e quindi sicuramente ha infiniti significati e chiavi di lettura.
            Il Vangelo è il resoconto della predicazione di Gesù, scritta da quattro persone che si presume abbaino raccolto testimonianza di cose realmente accadute”

            Gli esegeti medievali (cristiani) ritenevano che qualsiasi passo biblico dovesse essere polisenso. In particolare, di significati ne cercavano quattro: letterale, allegorico, morale e anagogico (che qualcuno rende con “mistico”). Col tempo questo sistema così rigido è caduto, ma la sostanza è rimasta molto simile.

          • PinoMamet scrive:

            Questo è più o meno il sistema ebraico (adesso non stiamo a sottilizzare sulle differenze, che pure ci sono) ma è applicabile anche al Vangelo?

            Probabilmente sì, cum grano salis.
            Voglio dire, mi sta bene che un cristiano mi dica che i cinque mariti sono anche “figura” di questo e quest’altro.

            Mi sta un po’ meno bene che mi dica “io credo che sia tutta una roba metaforica”, o addirittura, come il nostro Gotcha “secondo me non ha mica fatto risorgere davvero Lazzaro”, perché allora il Vangelo diventa una pura opera di finzione educativa, e perde il valore di testimonianza.

          • gotcha scrive:

            “40Essi però non ascoltarono, ma continuano ad agire secondo il loro culto antico.

            41Così quelle popolazioni veneravano il Signore e servivano i loro idoli, e così pure i loro figli e i figli dei loro figli: come fecero i loro padri essi fanno ancora oggi. ”

            pino, il tuo problema è che vuoi vincere, invece che confrontarti!
            sul fatto che i samaritani fossero discendenti c’ero arrivato anch’io. cerca di non sbagliarti quando valuti gli altri.

          • gotcha scrive:

            Voglio dire, mi sta bene che un cristiano mi dica che i cinque mariti sono anche “figura” di questo e quest’altro.

            finalmente!!
            ti ci è voluta mezza giornata di sottigliezze!!!!

            ora che ci penso, la resurrezione di lazzaro può avere valore come “testimonianza”. ma quello che ne è derivato, ossia il bisogno di “segni”, ossia una spiritualità che bada solo al tornaconto, ha reso il cristianesimo una roba per imbonitori e fattucchieri. se devo misurarmi con questo “essere cattolici”, allora lo sono anch’io.

            infine, se fosse solo un libro di metafore, e a conti fatti nessuno può dimostrare il contrario e metterci una mano sul fuoco, non vedo che problema ci sia, a parte i tuoi dubbi sul mio “essere cristiano”. : )

          • PinoMamet scrive:

            “pino, il tuo problema è che vuoi vincere, invece che confrontarti!”

            Gotcha, il mio problema è che ho ragione decisamente spesso.
            Per esempio adesso ce l’ho.

            I Samaritani del tempo di Gesù, come quelli di oggi, erano monoteisti.

            Stabilito questo, passiamo all’altro argomento, se sei cristiano o meno.

            Adesso mi dici “se sono cristiani loro che fanno gli imbonitori, allora lo sono anche io che scelgo quello in cui credere…”

            Ora, a parte che non vedo cosa c’entri essere “imbonitori”, il requisito minimo per definirsi cristiani è credere in Gesù Cristo, non certo il razionalismo.
            Quello è il requisito minimo per l’appartenenza ad altri club.

            Ora, sei un razionalista femminista (che orrore, ma sono gusti… brutti, ma gusti) che legge il Vangelo un po’ come gli pare.
            Bene, buon pro ti faccia.
            Ma non sei cristiano, sicuramente non cattolico.

          • gotcha scrive:

            razionalista femminista.. mmh, mi piace di più “idealista femminista”..
            facciamo che sono un “idealista femminista non cristiano”!

          • PinoMamet scrive:

            Io capisco tutto e mi va bene tutto…
            anche che tu sia cristiano nel senso di Bendetto Croce, e ci sta;

            ma femminista, ecco, questa è una cosa che proprio non riesco a capire come uno possa esserlo.

            Capirei se tu fossi donna!
            è logico, saresti parte in causa. A volte ho pensato a come ragionerei su questo fatto, e anche se il femminismo continua a sembrarmi fuffa, posso capire che sia fuffa attraente per la parte in causa.
            Un po’ come l’ “Atena nera” per i neri americani: è una somma di stronzate, ma capisco che in certo senso ricopra un ruolo di “rinforzo positivo” di cui possono sentire il bisogno.

            Ma visto che sei uomo, mi chiedo, perché??

          • gotcha scrive:

            mmmmm
            sto pensando a mille risposte da dare e nemmeno una che mi convinca.
            forse femminista non è il termine adatto.
            odio i pregiudizi, che scaturiscono dalla rigidità delle idee e dei ruoli: l’idea e ruolo di uomo e donna mi sembra quella che sta alla base di tutto. può essere che il mio vissuto abbia sentito questa cosa più fortemente, a causa della relativa arretratezza dell’Appennino..

            a me in realtà “essere me” basta e avanza, anzi: mi ci vuol tutta.

          • Z. scrive:

            Colonizzazione conformista a suon di sensi di colpa. E gotcha sa che gli voglio bene 🙂

          • gotcha scrive:

            z, te ne voglio anch’io..
            è che sono sulla torre più alta di bedonia aspettando i colonizzatori, ma ancora non si vede niente!

          • Z. scrive:

            Vi hanno già colonizzato da tempo, mon cher carpentier. Non hanno mica bisogno di restare per controllarvi 😀

          • gotcha scrive:

            sarà che io sono affezionato ai funzionari.. voglio vedere delle persone a controllare per sentirmi al sicuro. altro che Google e facebook!

        • PinoMamet scrive:

          Mi togli una curiosità Gotcha, ma tu sei cattolico?

        • Thyrrenus scrive:

          I vari livelli di interpretazione non erano di scuola alessandrina in senso lato? Non erano state letti così anche i poemi di Omero? Ebrei e cristiani hanno, credo, ereditato questa forma mentis un po’ complicatina…

  209. MOI scrive:

    @ FRANCESCO

    Cerca “UERSS” [sic] in Google … poi se ne riparla !

  210. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=CeBzKA3_q0Y

    L’UERSS démasquée – par Vladimir Boukovski (Union soviétique européenne – UE)

  211. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Scusa, ma dov’è il testo di questo articolo (o commento) su Effedieffe (?) che paragona Rasputin ai Padri del Deserto ?! Francamente mi convince poco, stando allo stile di vita dissoluto e tutt’altro che “Eremitico” di Rasputin …

    • mirkhond scrive:

      Guarda i commenti all’articolo di Blondet su San Girolamo.
      Il livello di orientofobia e di ignoranza di certi commentatori non ha confini….

  212. MOI scrive:

    JUNGE FRAU MERKEL

    https://www.youtube.com/watch?v=hu3SkyaONTc

    Genossin Merkel in der DDR

    https://www.youtube.com/watch?v=dDas4Akv7uA

    “Auferstanden aus Ruinen” … des Staates

  213. MOI scrive:

    Pare che i Padri del Deserto pregassero con quella postura che sulla NBQ chiamano a spregio “a culo per aria” pensando all’ Islam …

  214. mirkhond scrive:

    Questi articoli e relativi commenti, dimostrano un disprezzo per l’Oriente Cristiano dovuto all’incomprensione per diverse realtà, pur cristiane.
    E Cardini ha ragione quando parla di Cristianesimi.

  215. MOI scrive:

    Per “muratrice” o “muratora” tutta ‘sta smània neologista, però NON c’è … perché all’ occorrenza lo “stereotipo di genere” va benissimo: fèr fadiga l’è un quèl da omen , si sa. Potrebbe anche avere un senso se poi non proponessero anche la “pompiera” (senza doppi sensi, eh …) e la poliziotta; evidentemente “spostare pietre” è considerato _ snobisticamente ! _ degradante mentre salvare vite dal fuoco o mantenere l’ ordine pubblico è considerato “edificante” più che edificare 😉 edifici .

    Certo, le donne possono lavorare in polizia o in “vigilanza del fuoco”(giusto ?) però con dei notevoli limiti. Perché diciamola tutta: sedare dei facinorosi gettandosi in una mischia ove la tua divisa anziché intimorirli li ringalluzzisce; sfondare una porta mentre ti trovi tra fiamme che neanche Dante e Vrgilio 😉 per poi portare via di peso gente che si dimena … NON è neppure da “maschi” standard: ci vuole una prestanza, e fisica e psichica, NON comuni !

    • gotcha scrive:

      “edificante più che edificare edifici”

      moi, this is pure poetry!
      comunque sono d’accordo. se ingancio la boldrini, mi deve dare una mano a tagliare le erbaccie. si prende su la sua bella roncola e via!

    • PinoMamet scrive:

      Boh?
      In effetti non ho mai visto una vigile del fuoco; ci saranno, ma io non lo ho mai vista. Il che mi stupisce, perché ho visto moltissime poliziotte, e persino qualche carabiniera (che però sembrano misteriosamente molto più rare).

      Non credo c’entri qualcosa la prestanza fisica in questo

      (di fatto, per entrare nelle Forze Armate, almeno in Italia, alle donne sono richiesti standard fisici diversi da quelli maschili, il che comunque è discutibile perché poi le donne rivendicano di fare tutte le attività…)

      quanto forse l’appeal delle diverse organizzazioni.

      Ariboh?

      PS
      Comunque i poliziotti hanno anche altro da fare oltre a manganellare i tifosi, già Van Dine, l’autore della serie poliziesca di Philo Vance negli anni Trenta, chiedeva che i poliziotti newyorkesi fossero scelti anche per l’intelligenza, e non solo per la prestanza fisica…

  216. MOI scrive:

    Per entrare nelle Forze Armate, almeno in Italia, alle donne sono richiesti standard fisici diversi da quelli maschili, il che comunque è discutibile perché poi le donne rivendicano di fare tutte le attività…

    [cit.]

    Penso che lo dicano, ma NON lo richiedano 😉 …insomma, non sono mica stupide : sanno che la realtà NON è l’action movie hollywodiano, in cui la Quota Rosa di turno, dopo aver steso da sola con acrobatica eleganza 5 o 6 Cattivi (il Duello, eventuale, con la Cattiva è sempre invece più dignitoso per la sconfitta !) … esclama “Noooo ! … I just broke my nail !” 😉

  217. MOI scrive:

    Anzi, spesso il duello fra donne negli action movies implica uno spirito paradossalmente “cavalleresco” come nessun “maschio” : tipo mitica frase “at last … a worthy opponent !” e se una ha il vantaggio della pistola la getta via, o se ha due pugnali ne dà uno all’ altra. Magari ricambiandosi il favore …

  218. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    E’ che “somarnazzocratico” mi sembrava troppo emilianocentrico …

    • gotcha scrive:

      ha ha ha ha ha ha ha…
      .. moi, delle persone che ti sono molto vicine mi hanno confidato che leggi lanuovabq, tempi e zenit per auto-provocarti “episodi depressivi” (tipo le fasi down accoppiate alle manie nel disturbo bipolare). altrimenti staresti sempre a sparar cazzate.. : ))

  219. mirkhond scrive:

    “41Così quelle popolazioni veneravano il Signore e servivano i loro idoli, e così pure i loro figli e i figli dei loro figli: come fecero i loro padri essi fanno ancora oggi.”

    Gotcha, i passi a cui ti riferisci, parlano dell’etnogenesi del popolo samaritano, che in effetti è il risultato della fusione tra gli indigeni israeliti, scampati ai massacri e alle deportazioni assire tra 740 e 720 a.C., più l’insieme di coloni deportativi dagli Assiri e provenienti da varie località del loro impero.
    Dire che i Samaritani o meglio gli Israeliti/Samaritani fossero pagani è vero, per l’epoca tra l’VIII e il V secolo a.C.
    Epoca in cui anche i Giudei lo erano, e come lo era stato il distrutto regno di Israele.
    Il Monoteismo ebraico, viene storicamente accertato a partire dall’epoca del ministero profetico di Elia (tra l’875 e l’850 a.C.), ma per 2-3 secoli, rimase minoritario tra le popolazioni cananee di Israele e Giuda.
    In Giuda il Monoteismo comincia a prendere piede sotto Ezechia (716-687 a.C.) e poi col suo discendente Giosia (640-609 a.C.), per poi affermarsi in maniera definitiva in seguito alle deportazioni di Giudei in Babilonia tra 597 e 582 a.C.
    Al ritorno di parte dei deportati Giudei da Babilonia, tra 539 e 445 a.C., costoro sia pur con contrasti e discussioni al loro interno, iniziano a convertire le masse contadine giudaiche (amaretz) rimaste nell’ancestrale patria (Nabucodonosor si era limitato a deportare la classe dirigente giudaica di Gerusalemme).
    E tuttavia, nel contrasto coi loro simili semitici rimasti in patria, e pagani, l’elite di Gerusalemme, inizialmente sceglie una politica religiosa razzista-esclusivista, arrivando nel 444 a.C. a costringere un centinaio di Giudei di Gerusalemme a ripudiare le proprie mogli pagane e i figli avuti da esse (queste scene tristissime e vergognose, trovano eco nel racconto biblico dei ripudi di Agar e Ismaele e di Ketura e Madian, da parte di Abramo e della sua discendenza da Sara).
    Di fronte a tale politica razzista, nata per salvaguardare la NUOVA fede nell’Unico Dio, dalle “contaminazioni” con gli idolatri, però si pongono quei Giudei che, consapevoli che DIO E’ UNO, E’ L’UNICO PER TUTTI, ne concludono (a ragione) che l’UNICO debba essere annunciato a TUTTI i Goyim, a partire dai Giudei rimasti pagani, e dagli Israeliti/Samaritani (e più tardi da estendere ad altri popoli come Edom, giudaizzati a forza dal Sommo Sacerdote-Re Giovanni Ircano nel 129-128 a.C.).
    Manasse, giovane sacerdote giudeo, ribellandosi all’imposizione di ripudiare sua moglie samaritana e i figli avuti da lei, fugge con la famiglia in Samaria, ospite del suocero Samballat, che è il governatore della stessa Samaria sotto l’Impero Achemenide (559-330 a.C.), negli anni 425-410 a.C.
    Samballat vuol fare suo genero, sommo sacerdote della religione samaritana, ma Manasse accetta solo a condizione che il popolo samaritano abbracci il MONOTEISMO.
    E così anche i Samaritani, grazie all’opera missionaria di questo sacerdote giudeo, divennero MONOTEISTI PURI, adorando solo YHWH!
    La differenza col Giudaismo consiste nell’erigere un tempio a YHWH, alternativo a quello di Gerusalemme, sul Monte Garizim, rendendo lo scisma tra l’antico territorio israelitico e Giuda, ancor più irreversibile.
    E tale era la situazione ancora ai tempi di Gesù e dell’episodio della Samaritana che hai citato.

    • PinoMamet scrive:

      Grazie Mirkhond per l’ottimo excursus

      e grazie ancora di più perché l’excursus mi dà ragione 😀
      (non che avessi dubbi… 😉 )

      • mirkhond scrive:

        Di niente! 🙂
        Del resto lo stesso Blondet, in uno articolo sui Samaritani del 2007, affermò che studiosi giudei del moderno stato d’Israele, si recano a Nablus (l’antica Samaria) proprio per apprendervi le peculiarità del culto samaritano a YHWH, che rispecchia fedelmente quello che si teneva nel Secondo Tempio a Gerusalemme nel 515 a.C-70 d.C. !

  220. Moi scrive:

    Jurassic World :

    Lo Sborone di turno è più turbato all’ idea di cedere al sessismo con la figlia di Ron Howard che a quella di finire sbranato in tempo zero dai bestiazzi che addestrerebbe.

    I due ragazzotti … il “cinno” sgrana gli occhi ed esclama “wow !” ad ogni dinosauro; il “cinnazzo”, invece, resta indifferente ed è più propenso a fare “fàiga watching” 😉 che “dino watching” !

  221. Moi scrive:

    Da questo punto di vista gli “Stéits” sono affascinanti : la parte “Semitica” del Cristianesimo è sentitissima, più che in qualunque Paese d’ Europa … eppure sempre da lì (e da dove sennò ?!) ci arrivano anche ideologie “sataniche” /”prometeiche” come Ecologismo, Animalismo, Genderismo (di cui sono Femminsmo e Omosessualismo sono sottoprodotti epifenomenici molto dirompenti) , Transumanismo, Pastafarianesimo 😉 , ecc …

  222. mirkhond scrive:

    Credo che sia la maledizione del protestantesimo.
    Puntare troppo sul (l’arbiraria interpretazione del) letteralismo biblico, soprattutto veteotestamentario, produce per reazione l’esplosione delle peggiori aberrazioni.
    Secondo Messori, lo stesso espolodere del fenomeno rock 50 e più anni fa, sarebbe una reazione alle gabbie di un letteralismo biblico applicato con eccessiva severità.

    • PinoMamet scrive:

      Non sono uno storico del rock, ma trovo difficile dar torto a Messori come ragionamento generale.

      Anche il satanismo vero o presunto (secondo me più spesso presunto) o comunque la fascinazione satanica che indubbiamente sente una parte della cultura rock non si spiega se non si prende un considerazione un popolo che la Bibbia la legge, o almeno si presuppone che lo faccia, che la ha come parte della propria cultura diffusa.
      Che poi si scelga la “parte del cattivo” per convinzione, o per stupire, o per moda/manierismo è un altro discorso.

      Idem (e il nostro Moi è un esperto dell’argomento!) le critiche alla Bibbia da parte del mondo omosessuale statunitense (e simili):
      è ovvio che stanno criticando o prendendo in giro persone che intendono la Bibbia in modo letterale, per cui le loro critiche sono curiosamente inefficaci e fasulle sia nel mondo cattolico (dove la Bibbia si legge poco, e mediata dagli studi storici, archeologici ecc. e dalla interpretazione cattolica) sia nel mondo ebraico (dove, tra l’infinità di letture possibili, raramente prevale quella letterale, a meno non sia proprio inevitabile…)

      • mirkhond scrive:

        Non a caso il rock nasce in terre protestanti.
        L’equivalente cattolico è invece il genere cinematografico porno-conventuale, sviluppatosi nel 1968-1975 in Italia, e dopo il 1975 in Spagna e Portogallo, qui assumendo l’aspetto inquietante di un porno-satanico con monache rotte ad ogni vizio e cripto-sacerdotesse del demonio….

        • PinoMamet scrive:

          Certo, perché noi avevamo a che fare con i conventi, e l’inevitabile curiosità/malizia popolare, “cosa faranno là dentro?”

          Hai presente il film I nuovi mostri?
          Quel bellissimo episodio con Sordi, laidissimo nobile romano viveur che deve andare a un incontro “sullo scisma Lefèvre… ma non so dove sia, perché non c’è figa e non vado mai…”, e fa salire sulla sua Rolls Royce bianca un povero incidentato, portandolo da un ospedale all’altro?
          e quando finisce a quello gestito dalle suore (che ovviamente anche loro rifiutano l’incidentato) dice al suo passeggero “ha visto la sorella, come aveva fretta di tornare alle sue ammucchiate tra sorelle, madri, portantini e infermieri? D’altronde, anche io ho sempre avuto la passione per queste ammucchiate…”

          Credo che una descrizione più spietata della nobiltà nera romana, e del mondo (già allora!) sede-vacantista, sia difficile da fare!

  223. mirkhond scrive:

    Anche la Sunna se vuol salvarsi deve ripudiare l’isis e le sue aberrazioni totalitariste, pena di ritrovarsi tra 50-100 il peggior troiaio satanico nel dar-al-Islam…..

    • Moi scrive:

      … dici ? Meriterebbe approfondimento. Comunque è vero anche che la severità della religione sta vivendo una “riscoperta” in controtendenza, visto che adesso (!) è da “Benpensanti” dire che tutto è uguale a tutto per non offendere nessuno …

  224. mirkhond scrive:

    50-100 anni

  225. Moi scrive:

    Rompipalle Vegani … mah, io ho sentito dire di “Onnivori” (come li chiamano) che li avevano invitati a cena preparando loro un menù diverso apposta : anziché apprezzare la disponibilità, i Vegani definivano “cadaveri” [sic] i piatti di carne altrui.

    • Thyrrenus scrive:

      Anch’io ho amici, una coppia, che hanno deciso di chiamare delicatamente cadavere quel che mangio. L’ultima volta mi sono ordinato un bel bisteccone e dopo il commento sul cadavere da parte della avvenente amica ho cominciato a fare ahi ahi ogni volta che lei mordeva della vivissima insalata. Autocitazione: “ma insomma non ti vergogni a mangiare esseri che sono ancora in vita?” Meno male che non l’ha presa poi così male poi …

  226. Moi scrive:

    Quanto a Tzipras, Alba Dorata aveva previsto che avrebbe vinto lui … ma che avrebbe fallito e che dopo avrebbero vinto loro.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ecco, mentre affrontiamo le profezie di Alba Dorata, faccio notare che se al referendum vince il sì, allora difficilmente Alba Dorata ha qualche possibilità di vincere le prossime elezioni.

      • MOI scrive:

        @ MAURICIUS

        Più o meno è quel che dice Salvini su Renzi e relativo fallimento (scilicet Impauperimento di Massa) del suo PD …

        … sempre che Joe Formaggio non chieda primarie in cui sconfigga Salvini, per fare dell’ Italia un’ unica Albettone dal Brennero a Lampedusa ! 😉

        PS

        Che tu sappia, Joe Formaggio è mai venuto in qualche Saloon di Kansas Treviso a fare un comizio per onorare il suo Mentore Giancarlo Gentilini ?

        • MOI scrive:

          D’altronde anche l’ altro Matteo era un “Sindaho” che _ con cattiva pace 😉 di Zeta _ ha confezionato un bel “calzaturificio di massa” 😉 per gli ex DS nel PD …

          • Z. scrive:

            Hai ragione, naturalmente, ma se devo dirla tutta non provo pena per loro. Penso che il calzaturificio se lo siano meritato tutto.

  227. mirkhond scrive:

    Pino

    l’episodio del film che hai citato:

    https://youtu.be/eOuzefI1Hu8

  228. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=7kfP7ot0lk4

    colonna sonora “halalizzata”, un inaspettato Nino D’Angelo in Maletiempe il cui intento era ecumenico …

    Addò sta ienn’ ò munn addò cé port’ a verità,
    e chist’ maletiempo quant’ tiemp’ addà sta cà?
    a gente miezz’ e vie cerc’ vie pe sé truvà,
    s’è pers’ appriess’o bell’ e mo nun sap’ chiù turnà.
    (ritornello)
    Cé vò Dio cé vò Allah cé vò tantu’ bene pe cé’ ama,
    cé vò Dio cé vò Allah ma nun bast’ sul’ à fede pe cagnà.
    E figli nun’ se créscen sultant cò mangià
    cé vonn’ chiù rispost’ pe cumbatter’ ò sbaglià,
    nu’ tizio c’ luttav’ pe diritt’ é a libertà
    se venn’ a chi sta mmeglje e se ne fott’ rà pietà.
    (ritornello)
    Cé vò Dio cé vò Allah cé vò tantu’ bene pe cé’ ama,
    cé vò Dio cé vò Allah ma nun bast’ sul’ à fede pe cagnà.
    Arrivn’ emigrant cà so stanc é murì
    nun song’ tutt’ sant ma nisciun é sta a sentì,
    e nuje ch’avimm’ vist mman’ é valigg’e partì
    sapimm’ ò pan amar e cé mbrugliamm’ ind’ò capì.
    (ritornello)
    Cé vò Dio cé vò Allah cé vò tantu’ bene pe cé’ ama,
    cé vò Dio cé vò Allah ma nun bast’ sul’ à fede pe cagnà.
    Nù viécchio se lament rò guvern e a società
    nù ricc’ ch’è scuntent’ troppì tass’ addà pavà,
    nù ladr stà aspttann cà giustizia pass’ a cà
    é ‘ntant n’assassin già cammin pa città.

    (ritornello)

    Cé vò Dio cé vò Allah cé vò tantu’ bene pe cé’ ama,
    cé vò Dio cé vò Allah ma nun bast’ sul’ à fede pe cagnà.
    Addò sta ienn’ ò munn addò ce porta a verità
    chistù maletiempo qunt’ tiemp’ addà sta cà…?

  229. MOI scrive:

    Ho sbagliato commentario, scusate …

  230. mirkhond scrive:

    “per questo serve una vera unione politica”

    Che sarebbe la copia in grande dell’italia unita.
    E cioé il gruppo degli stati forti del nord che dirigono le politiche di tutti gli altri.
    Ma perché sei così stronzo e malvagio?

    • Francesco scrive:

      perchè da soli, gli stati piccoli non farebbero la fine del Lussemburgo ma del Libano o della Liberia

      iniziando dalla Grecia, dalla Trinacria e dalla Longobardia Minor

      inoltre uno Stato sarebbe democratico e il giorno delle elezioni un tedesco peserebbe quanto uno scozzese, un basco o un sardo.

      vedi che sono buono e saggio?

      • mirkhond scrive:

        “uno Stato sarebbe democratico e il giorno delle elezioni un tedesco peserebbe quanto uno scozzese, un basco o un sardo.”

        Pura utopia….

        • Z. scrive:

          Beh, però oggi in Italia il voto di un ligure vale quanto quello di un sardo o di un molisano o di un romagnolo.

          Poi in Italia ci possono essere mille cose che non vanno ma questo obiettivamente è vero. Poco o tanto che sia, ci siamo riusciti. Nel Settecento, e per buona parte dell’Ottocento, molti la consideravano pura utopia.

          • mirkhond scrive:

            Chi detiene davvero il potere in Italia?
            Io non conterò MAI quanto un Lapo Elkann, caro Zanardo….

          • roberto scrive:

            tu forse no, il tuo voto sicuramente si

          • mirkhond scrive:

            No, Roberto

            Perché alla prova dei fatti sono SEMPRE delle oligarchie dominanti e potenti a decidere il corso della politica economica e culturale di un paese.
            Che il mio voto conti, lo dimostrano tali politiche non certo a mio favore….

          • roberto scrive:

            mirkhond ma per la miseria proprio oggi che c’è la grande lezione di democrazia dei romei, anzi dei poveracci, dei discoccupati, degli strozzati, che danno uno schiaffo in faccia alla nazimerkel e agli eurobk$ter$trozzini mi vieni a dire che non si può fare nulla contro le oligarchie dominanti????

          • mirkhond scrive:

            Beata ingenuità Roberto…..
            Non dicono nulla le dimissioni di Kekkotsalonis, all’indomani della vittoria del no?
            Questi fanno il gioco delle tre carte, come direbbe il nostro Ritvan… 😉

  231. mirkhond scrive:

    “quando non hai da argomentare, è brutto”

    Parli di te stesso in quello specchio in cui ti rifletti!
    Se fossi il tuo confessore ti caccerei a calci in culo dalla chiesa!

  232. MOI scrive:

    A proposito di UE :

    ci rendiamo conto che gli unici “ammortizzatori sociale” degno di questo nome in Italia sono … umarell & zdàure (ovviamente in tutte le “declinazioni” locali …) con relative pensioni ?! Si tratta da “palazzinari tassandi” chi vive in casa di proprietà frutto della loro (!) vita di sacrifici ?!

    http://www.youtube.com/watch?v=o2zv1dayVvE

    lo sai fratello, siamo nella m …

    ———

    Qua o anche i Laici imparano a riconoscere il Sibilo della Serpe di certa propaganda menzognera “méin strììm” oppure è La Fine …

  233. gotcha scrive:

    Secondo Messori, lo stesso espolodere del fenomeno rock 50 e più anni fa, sarebbe una reazione alle gabbie di un letteralismo biblico applicato con eccessiva severità.

    messori non ha mai detto cose intelligenti e anche questa, tutto sommato, non fa eccezione.

    • Moi scrive:

      Satana sa benissmo che “demonizzarlo”, appunto, lo rende Figo agli occhi della Gioventù Secolarizzata … ‘sa cràddet ?! 😉

      • gotcha scrive:

        qualsiasi cosa che viene demonizzata è “figa”, e direi giustamente. quindi messori imbrocca senza volerlo la via del ragionamento giusto. ma strumentalizzare la cosa contro i protestanti è un ritorno alla banalità. il rock è un fenomeno nato negli stati uniti, non nei paesi protestanti in genere, perché gli states non avevano una forte tradizione di musica colta, ma una forte tradizione di musica popolare, sia bianca (country, bluegrass eccetera) che nera (soul, blues eccetera). l’affermazione sociale e politica e culturale ed economica degli usa ha permesso che le filastrocche che si cantavano alle sagre di paese diventassero la musica più ascoltata del mondo. il fatto che il rock esalti chi è demonizzato è tipico della cultura giovanile, “ragazzi foruncolosi che colpiscono bersagli seduti”..

        • PinoMamet scrive:

          “il rock è un fenomeno nato negli stati uniti, non nei paesi protestanti in genere”

          e chi lo nega?
          Semplicemente non stavamo parlando di altro (tradizione musicale per esempio) ma chiarendo perché la fascinazione per il diavolo e l’immaginario biblico non poteva che nascere in un paese che l’immaginario biblico ce l’ha.

  234. Moi scrive:

    @ GOTCHA

    Le robe nascono l’una dall’altra … pare che nessuno lo sappia meglio di voialtri Artigiani del Legno :

    https://www.youtube.com/watch?v=AHxNzHv84u4

    • gotcha scrive:

      infatti il senso del discorso di messori non è sbagliato, ma il rock, a parità di condizioni sociali, si sarebbe affermato comunque anche se gli stati uniti fossero stati a maggioranza cattolica. Pino dice che il mondo cattolico riceve una interpretazione mediata della bibbia, più “vivibile”: ma su cento cattolici, ce ne sono venti che possono comprenderla, e dieci sono chierici; gli altri 80 capiscono solo che se fai del male vai a finire tra le grinfie di “cornetta” (così lo chiamava la mia bisnonna.)

      • PinoMamet scrive:

        No aspetta:

        io dico che il Cattolicesimo ha tentato, storicamente, di limitare la lettura dell’Antico Testamento.
        In questo senso media tra la tendenza “giudaizzante” e quella “marcionista”.
        Ovviamente, essendo la lettura di fatto riservata a un gruippo ristretto, la gran massa della popolazione ne sa poco o nulla…

        Il protestantesimo recupera la lettura privata dell’Antico Testamento, tradotto in lingua volgare e quindi accessibile a tutti.
        Ovviamente, essendo accessibile a tutti, lo è anche a un massa di coglioni…

        sono scelte.

        Di fatto, il mondo protestante è più legato alla tradizione veterotestamentaria, questo lo sanno anche i sassi, il che non vuol dire che sia più o meno vivibile…

        • gotcha scrive:

          questo è chiaro: ma se analizziamo “cosa arriva alla gente”, se questa gente non è abituata alle speculazioni teologiche o alla riflessione liturgica, quando la messa è finita si ricorda solo di far la brava, che satana è in agguato. oggi forse non più, ma sino a qualche tempo fa questo controllo delle coscienze funzionava: io ti parlo delle persone che conosco. più che la paura di satana, il senso del male si esplica come il mantenimento di una buona condotta gregaria, a cui un giovane più volersi ribellare, giustamente..

  235. Moi scrive:

    Poi c’è questa che credevo fosse sempre di Sergio Endrigo …

    https://www.youtube.com/watch?v=lDCELCR34EU

    che invece a quanto pare è la traduzione di Vinicius Moraes :

    Era uma casa
    Muito engraçada
    Não tinha teto
    Não tinha nada
    Ninguém podia entrar nela, não
    Porque na casa não tinha chão
    Ninguém podia dormir na rede
    Porque na casa não tinha parede
    Ninguém podia fazer pipi
    Porque penico não tinha ali
    Mas era feita com muito esmero
    Na rua dos Bobos
    Número zero

    https://www.youtube.com/watch?v=fEW7wd4fAnY

  236. Moi scrive:

    Comunque è tradotta bene, nel rispetto anche della metrica …

  237. mirkhond scrive:

    “In effetti noi veniamo dalla tradizione di Boccaccio.

    Gli spagnoli, non saprei…”

    Secondo Christian De Sica, gli Spagnoli non hanno il senso della misura perché vedono tutto in bianco e nero.
    Ergo cattolici hasta la muerte y porno-satanisti 🙂 hasta la muerte!
    Meglio gli Italiani! 🙂

    • Moi scrive:

      Christian De Sica ?!

      Be’, che sia in privato una persona di cultura (come d’altronde lo era suo padre Vittorio !) a dispetto del burino (di lusso e non) che interpreta sempre nei Cinepanettoni/Cinecocomeri non mi sorpenderebbe nemmeno troppo.

      In che contesto, quindi ?

      • Moi scrive:

        Per contro, un vecchio librino di storielle Portoghesi che ho letto riporta un’atmosfera più tranquilla “all’ Italiana” …

        • mirkhond scrive:

          Vediti Confessioni di una monaca adolescente, di Jesus Franco (si faceva chiamare Jess Franco), regista spagnolo, ma ambientato e girato in Portogallo con attori e attrici portoghesi, del 1977 e ambientato in un monastero femminile del Portogallo del XVI secolo, e poi ne riparliamo…. 🙂

      • mirkhond scrive:

        Non ricordo il contesto, ma credo che si riferisse ad aspetti del carattere.

  238. mirkhond scrive:

    “messori non ha mai detto cose intelligenti”

    Beh, Ipotesi su Gesù credo che sia un’ottima pietra miliare sulla questione della credibilità storica di Gesù stesso.
    Credo che Messori abbia cominciato a rovinarsi più tardi, quando diventato miliardario, ha sparato cagate tipo Gesù figlio putativo di un ricco imprenditore, vestito come un fighetto (le sue vesti preziose sarebbero state giocate ai dadi dai soldati romani), con amici ricchi (i fratelli Marta, Maria e Lazzaro e gli Sposi di Cana), e che Zaccheo si tenne per se la metà delle sue cospicue ricchezze ottenute attraverso l’usura…..

    • gotcha scrive:

      al di là di quello che uno può scrivere, è la strumentalizzazione che non funziona: se io studio le origini del rock, mi imbatto sicuramente in figli di protestanti lugubri che si sono messi a fare i presunti satanisti; ma se voglio dare la colpa al protestantesimo della decadenza della civiltà occidentale perché sono cattolico, tutto il ragionamento va a farsi benedire, e anche le parti corrette.
      sul rock va detto che bisogna distinguere il fenomeno di massa, che in sostanza merita le stesse attenzioni di un supermercato, dal fenomeno musicale, che mi sembra la parte interessante.

  239. mirkhond scrive:

    “Pino dice che il mondo cattolico riceve una interpretazione mediata della bibbia, più “vivibile””

    Diciamo più “elastica” almeno fino a certi limiti.
    Però la mediazione c’è, a differenza del Sola Scriptura del letteralismo protestante.
    Che poi in realtà anche i Protestanti interpretano eccome la Bibbia, è anche vero.
    Ma la interpretano ad capocchiam….

  240. mirkhond scrive:

    Perché ci sono dei limiti.
    Ma rispetto alla galassia protestante, è preferibile….

    • PinoMamet scrive:

      Io tendo a credere che il Cattolicesimo abbia fatto moltissimi errori;

      però è anche una delle pochissime organizzazioni religiose che ha avuto il coraggio e la chiarezza di ammetterli, e di chiedere scusa.

      Inoltre ha un clero, ben definito e con una elaborazione dottrinale precisa, che cerca risposte agli interrogativi della società in maniera lenta, macchinosa, burocratica, ma perlomeno chiara, come indirizzo, e univoca.

      Di solito finisce anche per mediare tra le proprie tendenze più estreme (conservatrici o innovatrici, liberali o reazionarie ecc.) che non è un male.

      Altre organizzazioni religiose, o non mediano, oppure non sono neppure organizzazioni in senso proprio, e ognuno dice il cazzo che gli pare e ognuno l’opposto dell’altro (tipo una a me cara 😉 ) e chiedere scusa, figuriamoci!

      Insomma, non butterei via così facilmente la Chiesa cattolica, specialmente quella italiana che, storicamente, è spesso stata più moderata che in altri paesi.

      • Z. scrive:

        Da miscredente, categoria che storicamente in Italia non ha mai goduto di particolare favore, tocca darti ragione!

      • Thyrrenus scrive:

        Ho sempre pensato che la chiesa cattolica come istituzione funzioni soprattutto perché nel tempo è sempre riuscita a socializzare la santità che capitava di avere tra i fedeli e a privatizzare gli errori, se non i crimini, che sarebbero sempre compiuti dai ‘singoli che sbagliano’ ma mai dalla chiesa per se stessa.
        Insomma socializzare i profitti e privatzziare le perdite la fa andare alla grande da duemila anni circa.
        Da meditare no?

        • PinoMamet scrive:

          Questo però lo fanno tutte le religioni.

          La Chiesa cattolica è l’unica però di cui mi risulti che abbia fatto anche il contrario, cioé dire:
          sì, abbiamo avuto molti santi, ma complessivamente ci siamo comportati di merda e abbiamo sbagliato, scusate.

          E non la dichiarazione di qualche “dissidente”, ma quella ufficiale dei vertici.

          Il problema è che per farla, serve avere dei vertici…

          • Thyrrenus scrive:

            Appunto, ci vogliono dei vertici che siano capaci di fare la politica di cui sopra e magari anche per ‘pentirsi’ come capita alla chiesa cattolica da un po’. Poi ci sono le R: ci provano anche i calvinisti nei loro siti tedeschi a cercare di convincere che Calvin fosse in realtà un simpatico zuzzurellone.
            http://www.calvin09.org/de/calvin-actio/spielen/calvin-actio-spielen.html

          • PinoMamet scrive:

            Cosa sono le R?

          • Thyrrenus scrive:

            ehm intendevo le PR naturalmente

          • PinoMamet scrive:

            Ahhh ok.

            Ma anche quelle servono. Il mio nuovo club 😉 è negato
            (Mi’, lo sai, un po’ ci sono per motivi famigliari, un po’ perché fa figo 😉 e un po’ perché sì… il che non significa che non sia ragionevolmente convinto).

            Lo so che non si direbbe, ma davvero non ci sa fare con le relazioni pubbliche.

            Il vizio sta a monte, nell’autoreferenzialità e autoschediasmo dei testi, che si traduce in un’autoreferenzialità del messaggio (parliamo a noi di noi per noi) che non di rado sfocia nell’autoincensamento…

          • gotcha scrive:

            la religione è come il prezzemolo: a piccole dosi insaporisce le pietanze, ed ha effetti diuretici e sudoriferi. ma attenzione a non esagerare!

          • PinoMamet scrive:

            La mia idea, lo ribadisco, è:
            prendi qualunque religione con un po’ di buddhismo!

          • Z. scrive:

            A me il prezzemolo non piace!

            E poi trovo – col Dalai Lama, che immagino guardi con perplessità le attricette sedicenti buddiste – che ciascuno farebbe bene a tenersi la spiritualità della propria cultura.

            Ma poi chissene, l’importante è che i religiosi si bastonino tra loro. Così non hanno tempo per dar fastidio a me, a Moi e a Robbè 😀

          • PinoMamet scrive:

            Il Dalai Lama, nell’intervista che citi, diceva in realtà una cosa un po’ diversa, cioè che le conversioni sono cose difficili da gestire psicologicamente, e che non sempre ce n’è bisogno.

            Non diceva mica “ehi, smettete di interessarvi al buddhismo! non abbiamo niente da darvi”.

            Sarebbe un buddhista ben strano, d’altronde…

            invece, da vero buddhista, faceva notare che uno può imparare dal buddhismo senza bisogno di conversioni formali, e tantomeno senza bisogno di adottare tradizioni tibetane a lui completamente estranee.

          • gotcha scrive:

            this is wisdom!

          • Z. scrive:

            Pino, scusami, ma il gusto dell’essere buddista sta nel riempirsi la casa di incenso edire agli altri “sapete, sono diventato buddista!” per saggiarne le reazioni ammirate…

            Se togli tutto il gusto della vanità resta il sistema di pensiero… chennoia!

            😀

  241. mirkhond scrive:

    Non potevo sentire un discorso più onesto ed equilibrato, e condivisibilissimo sul Cattolicesimo, da parte di un neo-giudeo!
    ps. Ma perché non torni al Cattolicesimo? 😉

    • Moi scrive:

      … “tornare” ?!

      PS

      Sì, lo so: i Musulmani dicono “tornare” all’ Islam, considerandolo condizione spirituale originaria universale. Però, appunto, è l’ Islam … e l’ hanno senz’altro strolgata bene: molto suggestiva !

  242. mirkhond scrive:

    Tornare, nel senso di riabbracciare la fede in cui è stato battezzato.

  243. mirkhond scrive:

    “Insomma socializzare i profitti e privatzziare le perdite la fa andare alla grande da duemila anni circa.
    Da meditare no?”

    Tale saggezza dovrebbe estendersi alle classi dirigenti che sgovernano l’Europa di oggi….

    • gotcha scrive:

      il bello della chiesa cattolica è che ha sempre avuto sudditi abbastanza furbi da capire che le tasse che servono a ripianare le perdite non andavano pagate. però c’è una cosa che mi spaventa un poco:

      noi mediterranei cattolici diciamo di non pagare le tasse, facciamo i furbi e via dicendo, e alla fine si scopre che a pagare siamo proprio noi.

      i white norrenean protestant ripetono come automi slogan civici da bambini delle elementari, e poi si scopre che non hanno messo fuori un soldo, anzi, magari ci rifilano pure delle fregature. va a capire..

      • PinoMamet scrive:

        Io questa cosa l’ho sempre sospettata. Ma non so, chiedo a Thyrrenus che ci vive.

        Cioè, sospetto che sotto la retorica di “noi brafi cittadinen, no come voi terronen”, i nordici/germanici siano più truffatori e disonesti di noialtri, come indole. Peggio, perché più ipocriti.

        Ricordo vagamente (io non seguo il calcio) una squallida combine tra due squadre scandinave, volta ad eliminare il pericoloso concorrente mediterraneo (mi pare proprio l’Italia) da una competizione europea. Ecco, mi pare che il modo di pensare sia proprio quello: dietro la facciata (ura, in giapponese) del “prode guerriero vichingo a torso nudo che non ha paura di nulla”, c’è il rovescio (omote) del piccolo bottegaio e artigiano disonesto, che annacqua l’acquavite e trucca i pesi della bilancia, meglio ancora se a danno dello straniero così rompipalle.

        • Z. scrive:

          Scusami, Pino, ma la tua mi sembra per metà apologia del levantinismo e per metà voglia di stupire stile FB 😀

          • PinoMamet scrive:

            Confermo entrambe le metà 😀

            però davvero, da un bel po’ di tempo, ho questa impressione da parte dei nordici.
            Credo che assomiglino poco all’immagine idealizzata che hanno di sè stessi… e che ne abbiamo anche noi!

          • PinoMamet scrive:

            Peraltro su FB non noto alcuna voglia di stupire, direi anzi che la voglia di conformarsi va alla grande…

          • Z. scrive:

            Pino,

            — Peraltro su FB non noto alcuna voglia di stupire, direi anzi che la voglia di conformarsi va alla grande… —

            E la contraddizione dove sarebbe, in un ambiente dove esibirsi nello stupire gli altri è il più diffuso e il più conformista dei passatempi? 🙂

            — però davvero, da un bel po’ di tempo, ho questa impressione da parte dei nordici.
            Credo che assomiglino poco all’immagine idealizzata che hanno di sè stessi… e che ne abbiamo anche noi! —

            Può essere. Secondo me, i nordici non sono né migliori né peggiori di noi. Hanno solo società molo più organizzate e molto meglio funzionanti, dove conviene essere corretti.

            Per questo la gente che abita lassù – inclusi gli italiani che vi si trasferiscono, eh – si comporta in modo più corretto.

            L’ideologia-leggenda sull’uomo mediterraneo e sull’uomo teutonico sono, a mio avviso, sciocchezze da letterati 😀

          • PinoMamet scrive:

            Sono sciocchezze però alle quali gli uomini “nordici” (e i loro fan di qua…) credono fermamente, e sempre a danno dei “mediterranei”…

          • Z. scrive:

            Su questo hai ragione, Pino. C’è molta gente che crede a cose per me inconcepibili.

            Pensa che ci sono persone intelligenti di cui ho profonda stima – anche nel Parmense, ad esempio – che credono in Dio! 😀

        • PinoMamet scrive:

          Mi correggo, omote è l’aspetto pubblico, ura il rovescio.

          Li cito perché sono concetti cardini, leggo, della vita sociale giapponese, ma penso che possano adattarsi anche a molte realtà europee, mutatis mutandis.

        • gotcha scrive:

          la cosa peggiore dello squallido bottegaio è questa: sembra non sapere di fregare il prossimo, anzi, è convinto di avere il diritto di fregare nel suo interesse, ergo non sta fregando nessuno.
          la cosa che mi rende più patriota, è che quando parli con un italiano che ti sta ciulando, hai la sensazione che si renda conto di comportarsi da stronzo: quasi come volesse scusarsi, ma così va la vita..

          • Z. scrive:

            gotcha,

            — la cosa peggiore dello squallido bottegaio è questa: sembra non sapere di fregare il prossimo, anzi, è convinto di avere il diritto di fregare nel suo interesse, ergo non sta fregando nessuno. —

            Hai descritto l’evasore fiscale medio. Secondo te ce n’è di più in Italia e in Grecia o in Germania e Danimarca?

            — la cosa che mi rende più patriota, è che quando parli con un italiano che ti sta ciulando, hai la sensazione che si renda conto di comportarsi da stronzo: quasi come volesse scusarsi, ma così va la vita.. —

            Queste sono le virtù che rendono forte e solido un grande Paese 😀

          • PinoMamet scrive:

            ” Secondo te ce n’è di più in Italia e in Grecia o in Germania e Danimarca?”

            In Germania e in Danimarca.

          • gotcha scrive:

            penso che l’ideologia norrena sia perfettamente esplicata in dogville di von trier: prima nicole kidman è gentile in modo patetico, quasi nel modo patologico di chi non ha un briciolo di autostima (e sembra che il film la voglia far passare per una innocente, ma chiunque abbia qualche nozione di psicologia sa che, come direbbe nasi, “chi si abbassa vuol essere innalzato”), quindi si vendica sterminando tutti.

            non poteva farsi furba prima e mitigare la collera dopo?

          • gotcha scrive:

            ..come direbbe nais..

          • PinoMamet scrive:

            Scusa l’ignoranza, chi è Nasi?
            A parte un punk storico della mia cittadina…

          • PinoMamet scrive:

            Ah ok, scusa 🙂

          • Z. scrive:

            Pino,

            ci sono più evasori fiscali in Germania che in Italia? in Danimarca che in Grecia?

            Capisco la voglia di stupire e mettersi in mostra, davvero, ma ora per spararla più grossa cosa potrei dire? che Renzi è Lenin? che Cicciolina è vergine? 😀

          • gotcha scrive:

            non so ma mi fido di pino; comunque il punto è: se tu “fai solamente il tuo interesse”, mentre io “sono un ciarlatano”, quando entrambi stiamo semplicemente sopravvivendo, e soprattutto, se non ti rendi conto di quanto il credere in te ti abbia allontanato dalla realtà, allora significa che la tua mentalità è pericolosa.. insomma, hitler mica era di serramazzoni!

          • Z. scrive:

            Se è per questo non era neanche scandinavo o tedesco. In compenso Mussolini era romagnolo come me, e Metaxas greco come Tsipras. Quindi i popoli mediterranei sono intimamente fascisti? è questa la tesi? 😀

          • PinoMamet scrive:

            Z., credimi, nessuna particolare volgia di stupire.
            Lo penso davvero.

            Non vedo peraltro perché pensare che in Grecia ci siano molti evasori fiscali sia “normali”, mentre dire la stessa cosa della Germania sia “eretico”, una cosa da dire per stupire.

            Questa sì che è colonizzazione culturale!

          • Z. scrive:

            Pino,

            — Z., credimi, nessuna particolare volgia di stupire.
            Lo penso davvero. —

            Allora sbagli, semplicemente, come sbaglia chi pensa che Cicciolina è vergine.

            — Non vedo peraltro perché pensare che in Grecia ci siano molti evasori fiscali sia “normali”, mentre dire la stessa cosa della Germania sia “eretico”, una cosa da dire per stupire. —

            Perché è così, così come Cicciolina non è vergine. Nemmeno Tsipras – l’unico premier greco, peraltro, che ha provato a fare qualcosa contro la massiccia evasione fiscale – oserebbe negare un’ovvietà simile.

            — Questa sì che è colonizzazione culturale! —

            No, questo è informarsi sul mondo reale. Colonizzazione culturale, forse, sarebbe sostenere che i “nordici” sono persone moralmente migliori o cose simili.

          • gotcha scrive:

            z., dubito che gli italiani abbiano aderito al fascismo con la stessa pedanteria dei tedeschi.. noi italiani non aderiamo a niente!

            secondo punto: la doppia morale, ovvero frego, so di sbagliare ma d’altronde così va la vita, è sintomo di adattabilità e intelligenza. e anche di dare il giusto peso alle cose. per il resto si frega dappertutto: ma se uno non è in grado di elaborare la complessità della morale, beh, come minimo lo evito..

          • PinoMamet scrive:

            Scusa Z.

            ma davvero, tu arrivi e dici che i tedeschi e i danesi sono meno evasori fiscali degli italiani e dei greci.
            Bellissimo, ma non è “informarsi sul mondo reale”, è un’affermazione che fai tu e alla quale bisogna credere per partito preso, perché “si sa che è così”.

            Questa è colonizzazione culturale e permettimi, anche un po’ lavaggio del cervello.

            Informarsi sul mondo reale sarà quando mi porterai dati che dimostrino quanto sostieni, poi passiano a parlare di chi li ha raccolti e come…

          • Z. scrive:

            gotcha,

            — z., dubito che gli italiani abbiano aderito al fascismo con la stessa pedanteria dei tedeschi.. noi italiani non aderiamo a niente! —

            Sì, è quello che ci diciamo noi italiani quando vogliamo convincere gli altri – e noi stessi – che la nostra dittatura non era una vera dittatura, che le nostre stragi non erano proprio stragi, che le nostre deportazioni non erano davvero deportazioni.

            Alla faccia che non siamo ipocriti… nooooo 😀

            — secondo punto: la doppia morale, ovvero frego, so di sbagliare ma d’altronde così va la vita, è sintomo di adattabilità e intelligenza —

            Chi ruba mica fa queste contorsioni filosofiche da film d’essai. Ruba e basta!

          • Z. scrive:

            Pino,

            — ma davvero, tu arrivi e dici che i tedeschi e i danesi sono meno evasori fiscali degli italiani e dei greci. —

            Non lo dico io. Lo dicono anche le competenti autorità italiane e greche. Naturalmente mentono: Tsipras è pagato dai tedeschi per far fare brutta figura al suo paese.

            Noi la stessa cosa 😀

          • Z. scrive:

            Anzi, ho letto un articolo sull’Internazionale che descriveva l’ “uomo forte” messo da Tsipras a studiare come risolvere problema dell’evasione fiscale greca – di cui Tsipras non ha ovviamente alcuna colpa, mentre socialisti e destri sì – e da quel che ho letto è una persona che mi piace molto.

          • Z. scrive:

            E per capirsi:

            le cose sul “tipo nordico” o sul “tipo mediterraneo” per me sono robe da film. Da film scadenti pieni di stereotipi, per giunta.

            Quindi non pensare che io voglia sostenere che al Nord sono migliori di noi o cose simili. E’ uno dei pochi punti su cui dissento con Roberto.

            Penso che una società organizzata favorisca la correttezza, e una disorganizzata le furberie. A nord, a sud, ad est e financo a sudovest!

          • PinoMamet scrive:

            Tsipras non ho idea, ma le competenti autorità italiane hanno tutto l’interesse a far notare quanto percentualmente gli italiani siano “i più grossi evasori d’Europa”, naturalmente senza accennare al fatto che sono anche quelli percentualmente più tassati…

            ma quando si parla di cifre, e l’attenzione si sposta sui veri grossi evasori (quelli che le tasse potrebbero benissimo pagarle tutte, no il pizzicagnolo sotto casa)…

            voilà:
            https://www.webeconomia.it/evasione-fiscale-differenze-italia-germania/2445/

          • gotcha scrive:

            su evasione fiscale e moralità:

            molti artigiani, grazie all’evasione, hanno condotto una vita dignitosa e si sono goduti i frutti del proprio lavoro: insomma, l’evasione fiscale è una questione morale, ma “lo sviluppo della persona umana” ancor di più.. forse che la pressione fiscale è un pò altina??

            “che la nostra dittatura non era una vera dittatura, che le nostre stragi non erano proprio stragi, che le nostre deportazioni non erano davvero deportazioni.”

            beh, riguardo alle deportazioni, ci siamo distinti in umanità, almeno stando alle testimonianze raccolte da hannah arendt..
            riguardo a dittatura e stragi, non volevo negarle, ma evidenziare che, come popolo, siamo un poco più cinici e “sgamati” di quanto si voglia far credere.

          • Z. scrive:

            Pino,

            — Tsipras non ho idea, ma le competenti autorità italiane hanno tutto l’interesse a far notare quanto percentualmente gli italiani siano “i più grossi evasori d’Europa”, naturalmente senza accennare al fatto che sono anche quelli percentualmente più tassati… —

            Quindi i Paesi mediterranei si accordano per simulare un’evasione fiscale che in realtà è pressoché inesistente, allo scopo di tramare contro i propri cittadini. Chi era il razzista verso i mediterranei, scusa? 😀

            Quanto all’articolo del web designer, non mi pare un granché. Non specifica ad esempio se si parla di evasione in senso stretto o di fenomeni elusivi, e non cita proprio le sue fonti sull’Italia.

            Insomma, non posso prenderlo troppo seriamente per buono, né pretendo di fondarci sopra delle argomentazioni. Lo preciso giusto per evitare critiche al riguardo 🙂

            Fatte queste doverose premesse, il web designer pare confermare quanto dicevo: l’evasione fiscale pesa più in Italia che in Germania.

          • Z. scrive:

            Hannah Arendt è un’omonima di quella signora che ha basato la sua filosofia sul totalitarismo su di un romanzo? di quella signora che, piantata in asso da un celebre filosofo tedesco, per vendicarsi ha scritto piccata che quel filosofo era un esponente marginale della sua corrente di pensiero?

            Mi spiace per la sfortunata coincidenza!

            Quanto ad essere così “sgamati”, scusami, mi sembra un’altro luogo comune, che fa il paio con i “superiori popoli nordici”.

            Sul fatto che la pressione fiscale in Italia sia eccessiva non ho dubbi, e questo – così come il fatto che evadere le tasse conviene – non incoraggia la correttezza del contribuente.

          • PinoMamet scrive:

            “Quindi i Paesi mediterranei si accordano per simulare un’evasione fiscale che in realtà è pressoché inesistente, allo scopo di tramare contro i propri cittadini.”

            Sarebbe bello se avessi detto questo, purtroppo ho detto invece che la tassazione in Italia pesa di più che in Germania, e poi ho postato un tizio che dice che la Germania evade di più.

          • Z. scrive:

            No, hai postato un web designer che dice – non so con quale autorità, ma vabbè – che la Germania evade di meno. Perché converrai che il raffronto va fatto in percentuale sul PIL, non su valori assoluti. Altrimenti San Marino sarebbe da sempre un modello di obbedienza alla fiscalità internazionale, e con esso gran parte dei paesi blacklistati!

            Poi hai detto che il dato sull’evasione in Italia sarebbe gonfiato ad arte, e io mi chiedo se lo stesso gombloddoh si estenda a tutto il Mediterraneo 😛

          • PinoMamet scrive:

            “Poi hai detto che il dato sull’evasione in Italia sarebbe gonfiato ad arte”

            Io non ho mai detto questo, questa è un tuo espediente retorico che vai ripetendo dall’inizio (“forse volete dire che Grecia e Italia gonfiano ad arte..”) senza che nessuno si sia preso la briga di risponderti… perché è un banale trucco retorico.

            A me che lavoro faccia il tizio del link non interessa;
            ma tu sei interessato ai trucchetti retorici, vedo 😉

            in ogni caso, se hai dati diversi dai suoi, postali.

            Infine, no, il raffronto non va fatto sulle percentuali, perché è logico che:
            -le percentuali sono poco significative, perché sono medie, e c’è dentro il pizzicagnolo sotto casa e Lapo Elkann;
            -la percentuale degli evasori dipende direttamente dalla percentuale dei tassati e da quella delle tasse, come capirebbe chiunque (a meno che non creda che i tedeschi siano, se non razzialmente, ontologicamente più onesti degli italiani…)

          • PinoMamet scrive:

            Scusami però Z., è tanto difficile rispondere senza tutto l’armamentario del voluto fraintendimento, della presa in giro, della provocazione e così via?

            ci si guadagna in chiarezza.

          • Roberto scrive:

            Pino

            “ma davvero, tu arrivi e dici che i tedeschi e i danesi sono meno evasori fiscali degli italiani e dei greci.”

            Non riesco a trovare dati più recenti, ma per il 2013, prendendo in considerazione l’economia sommersa (utilizziamo questo pio eufemismo) rispetto al PIL, effettivamente i greci imbrogliano il doppio dei tedeschi (il che non vuol dire che i tedeschi non imbrogliano, ma che i greci imbrogliano il doppio)

            Guarda la tabella size of the shadow economy
            http://www.bruegel.org/nc/blog/detail/article/1581-welcome-to-the-dark-side-gdp-revision-and-the-non-observed-economy/

            O se non ti piace metti su google europe shadow (o grey) economy e scegli la fonte che ti pare

          • Roberto scrive:

            Aggiungi che in Grecia esistono delle esenzioni fiscali pazzesche

          • Z. scrive:

            Pino,

            — Io non ho mai detto [che i dati sull’evasione fiscale italiana sarebbero gonfiati ad arte] —

            Scusami, ma tu hai scritto:

            “le competenti autorità italiane hanno tutto l’interesse a far notare quanto percentualmente gli italiani siano “i più grossi evasori d’Europa””

            ora, questo secondo me significa, in buona sostanza: le autorità italiane si comportano in modo furbesco e scorretto, dicendo cose false (per giustificare una pressione fiscale esorbitante, come si intuisce dal resto del tuo intervento).

            Ora, dove stanno gli artifici retorici? e pensi davvero che mi interessi provocarti? dai, su! 🙂

            — le percentuali sono poco significative, perché sono medie, e c’è dentro il pizzicagnolo sotto casa e Lapo Elkann —

            Già. Quindi se due paesi evadono entrambi per 100.000 euro è poco rilevante che uno sia un paese di 50 abitanti e l’altro di 50 milioni di abitanti. Pino, ma che stai addì!

            — la percentuale degli evasori dipende direttamente dalla percentuale dei tassati e da quella delle tasse, come capirebbe chiunque —

            Nonché dal rischio di farti beccare con le manine nel sacco, e dai problemi in cui incorri se questo succede. Ma non ho ben capito perché il tasso di evasione fiscale sarebbe scarsamente rilevante.

            Comunque, ripeto, questa cosa dei “nordici superiori” è una cosa a cui qui non crede nessuno, almeno credo.

          • Francesco scrive:

            ragazzi

            sono a casa malaticcio e mi state ammazzando del tutto

            ore di discussione perchè Pino non vuole leggere i dati che esistono e che nessuno critica, che smentiscono in pieno la sua tesi

            dai, datevi una mossa, almeno andiamo sulle esenzioni a favore dei ricchissimi nel sistema fiscale USA (fonte: Warrren Buffet, finanziere ricchissimo)

            i tedeschi non sono geneticamente migliori ma pare proprio che siano mediamente più corretti

          • PinoMamet scrive:

            “ora, questo secondo me significa, in buona sostanza: le autorità italiane si comportano in modo furbesco e scorretto, dicendo cose false”

            Beh no, Z., questo significa che chi raccoglie le tasse (Equitalia ecc.) ha interesse a far vedere che gli italiani le pagano poco;
            nessun interesse invece a dire perché le paghino poco.

            Non ho detto che diano dati falsi. Neanche i tedeschi danno dati falsi;

            è che secondo me se si parla di evasione fiscale e non si parla anche di percentuale delle tasse, costo della vita ecc., non serve a niente.

            Gli italiani evadono di più? Può essere (percentualmente) ma perché? sono più brutti sporchi e cattivi dei tedeschi?

            E non sarà mica perché se il signor Rossi proverbiale vuole un esame clinico decente e in tempi non biblici se lo deve pagare di tasca sua?
            sarà mica legato a quanto sua moglie può stare a casa in maternità e quando può starci Frau Sarkazzen? E quanto prende di disoccupazione lui se resta a casa, e quando prende Herr Sarkazzen?
            (magari soldi gentilmente offerti da noi, visto che loro doveano ripagarsi l’acquisto della Germania Est, che poi vorrei fare bene i conti anche su questo, per non parlare di altre cose- citate da Thyrrenus- dove la Germania si fa i suoi comodi alla grande fregandosene delel leggi che fa rispettare pignolamente agli altri)…

          • PinoMamet scrive:

            I trucchi retorici, Z., sono quando dici gombloddoh quando nessuno ne ha parlato, quando fai allusioni ad aspetti della vita personale di questo o di quello per squalificarne i dati che porta senza discuterli (“è un webdesigner”), e quando, come sopra, fraintendi- io credo volutamente, perché non sei scemo- il senso di una frase…

            dai là.
            Nun ce provà. Capisco che siano nella tua cassetta degli attrezzi per l’aula di tribunale, ma qui li trovo solo controproducenti.

          • Francesco scrive:

            Pino

            sarò malato ma le tue domande suonano come una confessione: sì ho rubato ma avevo tanta fame, vostro onore.

            Ora, per non fare cattiva impressione, sarà meglio trovare un bravo economista o statistico che lo dimostri, sennò sembrano le solite scuse (come quelle della Grecia adesso)

            Ciao

          • Z. scrive:

            Pino,

            credimi, non era mia intenzione squalificare la tua tesi. A quanto pare non l’avevo capita, e passi: il problema è che continuo a non capirla (a proposito, Equitalia si occupa solo di riscossione, non accerta l’evasione fiscale).

            Non intendevo neppure squalificare il web designer. Anzi, volevo far presente che il tizio probabilmente ne capisce quanto me e che, anche se mi dà ragione, non per questo mi sento di considerarlo una fonte o un’autorità in materia. Insomma, volevo solo anticipare una possibile – e ragionevole – obiezione alla mia stessa argomentazione.

            Inoltre, scusami, qui nessuno ha detto che i tedeschi sono buoni e onesti e gli italiani cattivi e disonesti. Quanto meno, non io. Credo di averlo ribadito ormai in tutte le salse. Sono pure d’accordo se dici che l’ evasione è un fenomeno che va studiato e compreso e non liquidato con due slogan, e anche Francesco credo sia d’accordo con noi. Ma non per questo credo sia ragionevole rifiutarsi di accettare i dati di fatto per ciò che sono.

            Infine, credo che il gusto per stupire l’interlocutore, per il paradosso e per l’artificio retorico riguardi molto di più te che me. Il che è ragionevole: tu sei un letterato (classico, per giunta), mentre io un giurisperito! E’ vero che al liceo mi insegnarono che gli avvocati greci classici solevano citare leggi inesistenti, abrogate o desuete – a proposito: è vero? – ma oggi le cose funzionano un po’ diversamente!

            Z.

            PS: davvero, devo darvi una delusione: la professione dell’avvocato ha molto poco a che fare con quel che mostrano i film. Ha molto a che vedere con l’umile lavoro di ricerca e di studio e pochissimo a che vedere con arguti duelli verbali all’ultima parola!

          • PinoMamet scrive:

            Prima di leggere inesistenti confessioni altrui, Francesco, faresti bene a ricordare che tu sei intervenuto in difesa degli strozzini.
            Non metaforicamente o per modo di dire?
            Proprio degli strozzini.

          • Francesco scrive:

            Pino

            nessuna allusione personale ma ribadisco che chi ruba per fame ha rubato lo stesso e il danno (privato e sociale) del furto rimane tutto. poi vediamo che fare per chi ha fame.

            la mia difesa dell’utilità sociale degli strozzini non è stata confutata o sbaglio? che poi mica è mia, io sono troppo limitato.

            ciao

        • Moi scrive:

          Il “Biscotto” [cit.] Svezia-Danimarca, Europei del 2000 ?

          • mirkhond scrive:

            Eh?

          • Z. scrive:

            2004.

            Fu un episodio bruttissimo. D’altronde, ci liberò di Trapattoni 😀

          • mirkhond scrive:

            Che vuol dire “biscotto” in senso calcistico?

          • gotcha scrive:

            combinare un risultato in maniera che dia vantaggi a tutti e due i competitori: un pareggio a somma multipla per entrambi i contendenti.

          • Z. scrive:

            In sostanza, Duca, quelle due squadre sarebbero passate entrambe solo col risultato di 2-2.

            E guarda un po’, la partita finì 2-2.

            Ci fu persino un giornale sportivo che scrisse “2-2 giugno” anziché “22 giugno” come data, se ben ricordo…

          • gotcha scrive:

            sono cose che in italia sono all’ordine del giorno; ma è la pretesa superiorità morale a darmi fastidio..

          • mirkhond scrive:

            E poi dicono che i furbi disonesti saremmo solo noi….

          • PinoMamet scrive:

            “sono cose che in italia sono all’ordine del giorno; ma è la pretesa superiorità morale a darmi fastidio..”

            Straconcordo.

          • Z. scrive:

            I furbi e i disonesti esistono ovunque. Il problema è che nelle società disorganizzate tendono ad avere più fortuna e più successo, perché essere disonesti tende a convenire di più.

            Così chi abita in società più organizzate ci guarda dall’alto in basso: proprio come noi facciamo con africani, pachistani e bengalesi, insomma.

          • PinoMamet scrive:

            Credo che anche molti bengalesi, pakistani indiani e singlaesi però ci guardino dall’alto in basso, perché (da cose scritte da loro che mi è capitato di leggere, e da rapporti avuti con indiani) “noi abbiamo avuto il sistema inglese”.

            Quando si dice, appunto, la colonizzazione culturale…

          • Z. scrive:

            gotcha,

            — sono cose che in italia sono all’ordine del giorno —

            No, beh, questo non è vero.

            In Italia ci sono stati brutti scandali nel mondo del calcio, dove gira gentaglia davvero ignobile. Senza dubbio. Ma quello fu un evento davvero clamoroso.

          • Z. scrive:

            Pino,

            — Credo che anche molti bengalesi, pakistani indiani e singlaesi però ci guardino dall’alto in basso, perché (da cose scritte da loro che mi è capitato di leggere, e da rapporti avuti con indiani) “noi abbiamo avuto il sistema inglese”. —

            Chissà, potrebbe pure essere. Nel credersi superiori agli altri, come dico sempre al Duca, tutto il mondo è paese.

  244. mirkhond scrive:

    “noi mediterranei cattolici diciamo di non pagare le tasse, facciamo i furbi e via dicendo, e alla fine si scopre che a pagare siamo proprio noi.

    i white norrenean protestant ripetono come automi slogan civici da bambini delle elementari, e poi si scopre che non hanno messo fuori un soldo, anzi, magari ci rifilano pure delle fregature. va a capire..”

    Vedasi la Germania di $chauble che impone durissimi sacrifici ai membri terronici dell’eurozollverein $trozzino, ma poi fa i suoi interessi nazionali, al di sopra della “comunità” europea.
    E l’Italia a fare la figura del ruffiano fesso col solito insopportabile mantra del “ce lo chiede l’europa”!

  245. Moi scrive:

    “di facciata” e “alle spalle” in senso di convenzioni sociali si dice anche in Italiano …

  246. mirkhond scrive:

    “Hanno solo società molo più organizzate e molto meglio funzionanti, dove conviene essere corretti.”

    E a cosa si deve tutto questo?

    • Z. scrive:

      Duca, se sapessi come creare una società organizzata e funzionante sarei molto ricco e non sarei qui. E mi manchereste, tutti 😀

      Quel che posso dirti è che, secondo me, non dipende da cose come il “tipo nordico” o il “tipo mediterraneo”.

  247. mirkhond scrive:

    “Nel credersi superiori agli altri, come dico sempre al Duca, tutto il mondo è paese.”

    Non ne dubito Traversara.
    Però alcuni di questi che si credono superiori agli altri, hanno i mezzi per imporsi con la forza su tutti gli altri.
    E questo rende tale presunta superiorità, ancora più insopportabile….

    • Z. scrive:

      Questo lo posso capire. Quel che dico è che chiunque ha i mezzi per poterlo fare lo fa, senza eccezioni. Non si tratta di tipo nordico, tipo mediterraneo o dieta mediterranea.

  248. mirkhond scrive:

    “Penso che una società organizzata favorisca la correttezza, e una disorganizzata le furberie. A nord, a sud, ad est e financo a sudovest!”

    E perché, ripeto la domanda, le società nordiche sarebbero meglio organizzate e dunque più “virtuose”?
    Qual’è il segreto di tale “virtuosità”?

    • PinoMamet scrive:

      Se devo dire la verità, a me sembrano meno organizzate.

      A naso, lo ammetto, ma a naso mi paiono meno ingombre di leggi e di burocrazia.
      Invece, non a naso da testimonianze di prima mano (comprese alcune dei diretti interessati) hanno più controllo sociale.

      • PinoMamet scrive:

        “non a naso MA da testimonianze…”

        • Z. scrive:

          Pino, dobbiamo metterci d’accordo sulla semantica…

          Se “organizzato” significa “regolato maniacalmente da norme inutili e disapplicate” allora hai ragionissima!

          Per “ben organizzato” io intendo “regolato in modo preciso, efficiente e lineare”, e quindi anche non oberato da inutili bizantinismi 🙂

    • Z. scrive:

      Te l’ho detto, non sono in grado di risponderti, e chi crede di farlo in due righe a mio avviso è un cialtrone.

  249. mirkhond scrive:

    “hanno più controllo sociale.”

    Secondo Pino, perché c’è un maggior controllo sociale?

  250. MOI scrive:

    stereotipo per stereotipo …

    Il Mediterraneo è sempre un po’ (troppo) baldanzoso, ma in fondo non è malvagio … il Norreno invece è integro ed esemplare … finché non gli capita (mica lo decide) di attivare il “Berserk Mode”.

  251. MOI scrive:

    i Norreni percepiscono come “giusto” un forte controllo sociale che in Italia saprebbe di Dittatura, parlano di “Nazione” senza sentirsi NaziFascisti, NON hanno pertanto il famigerato Familismo Amorale che impedisce a “Noi” di identificarci nello Stato.

    Sono tendenzialmente più “razzisti” e “chiusi” ? Vogliamo mettere il Mare Baltico e il Mare del Nord con il Mare Mediterraneo, come luogo d’incontro fra popoli ?!

  252. MOI scrive:

    Messori notava che per i Cattolici “classici” 😉 la legge (con la minuscola) è una persona che la interpreta e/o la fa applicare (non senza interesse personale), per i Protestanti invece la Legge (con la maiuscola) è un pezzo di carta scritto, al quale rigare dritto acriticamente.

    • Z. scrive:

      Questa curiosa teoria anticattolica come si concilia, ad esempio, col fatto che i cattolici sono la maggioranza in buona parte dei Paesi europei, ivi inclusi alcuni di quelli comunemente additati a modello?

      Per non parlare della cattolicissima Austria 🙂

      • MOI scrive:

        Anti ?

        … Ma non era un apologeta, Messori ?! 😉

        • Z. scrive:

          Di Messori non so niente. Ho solo il vago ricordo di una sua vecchia teoria secondo cui omosessuali e pedofili sarebbero sostanzialmente la stessa cosa. Lo sai che l’entomologia non mi appassiona 😀

  253. MOI scrive:

    Comunque per capire il “Familismo Amorale”, e su questo il Duca 😉 ha già scritto a fiumi, bisogna de-mitizzare il Risorgimento …

  254. MOI scrive:

    ‘Sto “cattolicissima” fa ridere i polli da almeno 50 anni, di ovunque lo si dica …

  255. MOI scrive:

    Il Mondo Mitteleuropeo, forse, ha filtrato il meglio dei due modelli che aveva sotto le Alpi e sopra i Carpazi … forse, eh.

  256. MOI scrive:

    Ma è davvero “perfetto” un essere umano programmato come un automa dalla Legge con la maiuscola ?

    • Z. scrive:

      Moi, tu pensi davvero che i protestanti siano “programmati come automi”?

      • MOI scrive:

        Non è detto che lo siano personalmente, ma direi che sono più propensi … come lo sono le persone più acritiche (tutt’altro che rare) Musulmane e dell’ Ebraismo Ortodosso.

        La vecchia storia del Dio-Persona Vs Dio-Libro …

      • Thyrrenus scrive:

        Prima abitavo in una regione prevalentemente cattolica (a Colonia e dintorni) adesso in una decisamente protestante. Qui intorno ci sono tante belle piccole cittadine tipico tedesche colle casine come le si vedeva quando paperino e zio aperone dovevano capitare in Germania.. In mezzo ad una zona luterana c’è Frizlar, vescovato in una microenclave cattolicissima. Il posto dove san Bonifacio fece cadere l’albero sacro a Thor… (Un po’ mi pare di stare dalla parte di Thor …:) anche senza problemi di ecologismo modaiolo). Sto conducendo a tempo perso delle ricerche sul campo frequentando chiese, birrerie e locali che forniscono materiali edibili vari alla ricerca della differenza tra tedesco luterano e tedesco cattolico. Le tracce sono per ora solo storiche… qui son piovuti gli ugonotti in fuga dalla Francia, probabilmente hanno inquinato il capione germanico … 😉 fatto sta che a me sembrano tutti dei bravi contadinoni più o meno simpatici cattolici e luterani che siano. Potrei fare delle eccezioni per i gli adepti delle varie Freikirchen ma sono pochi.

  257. MOI scrive:

    Frau Dietlinde 😉 NON è certo imputabile di simpatie cattoliche … eppure scrive chiaramente che Rosa Tiefenthaler mise in guardia (purtroppo invano) la figlia Hella Rizzolli dal PanGermanesimo del NazionalSocialismo Tedesco proprio perché i “Sudtirolesi” ancor prima che “Tedeschi” erano sempre stati Cristiani, quindi tenuti a diffidare (!) dell’ allora Nuova Era in cui le Ideologie Laiche erano divenute più importanti della Fede.

  258. mirkhond scrive:

    Non era facile per un tirolese di allora, reduce dal crollo dell’Austria-Ungheria nel 1918 e dell’annessione ad un’Italia con cui aveva poco o nulla da spartire (tranne, appunto, il Cattolicesimo; ma il governo sabaudo era massonico e il Concordato del 1929, non impedì il tentativo di italianizzazione forzata del Sud Tirolo), resistere alle lusinghe del pangermanesimo.
    E difatti, nel 1939-1942, in seguito agli accordi Hitler-Mussolini, comportanti la rinuncia della Germania al Sud-Tirolo, la maggioranza dei sudtirolesi germanofoni preferì emigrare nel reich per restare tedesca, piuttosto che vivere in un’Italia dove si restava cattolici ma perdendo la propria identità germanica.
    Nonostante i sacerdoti cattolici sud-tirolesi avessero, invano, esortato il loro gregge a non farsi sedurre dal pangermanesimo nazista.
    Nonostante che moltissimi di quei gemanofoni fossero antichi ladinofoni germanizzati tra XIII e inizi XIX secolo (nella Val Venosta il locale idioma ladino si estinse proprio ai primi del XIX secolo).

  259. Thyrrenus scrive:

    Piccolo aneddoto edificante sulla vita in Germania.
    Tempo fa abitavo in una cittadina vicino a Duesseldorf, in un quartiere periferico tipicamente piccolo-medio borghese. L’edificio in cui avevo affittato un appartamento assieme alla mia ragazza (ora ex) aveva sei appartamenti in totale, di cui uno occupato dalla madre della padrona di casa. Intorno il giardino, piccolo parco, gente dabbene che porta bambini e cani a passeggio (netta prevalenza dei secondi), ecc. ecc. Tutti con i prati rasati ecc. insomma se sieta stati in svizzera vi può bastare. Io e la mia bella avevamo naturalmente un abbonamento internet che però prese a fare i capricci, la situazione precaria la sopportammo un po’, però la connessione arrivò a collassare e ci lasciò a piedi per il fine settimana, nono solo senza internet ma anche senza telefono. Ovviamente chiamai un tecnico. Questo si presentò solerte il lunedì mattina (io potevo per fortuna stare a casa) e si mise a cercare la fonte dei problemi. Apparecchi casalinghi nisba, dunque cantina comune per controllare gli allacci (internet e telefono erano via cavo…) e scoperta interessante: qualcuno aveva fatto degli strani ponti tra la mia connessione e quella della madre della padrona di casa. Il tecnico mi mostrò con sufficenza che poi era stato allacciato anche un appartamento che la tedeschissima rompiballe borghesissima padrona di casa (in affari vari di catering ecc.) affittava a coppie che aspettavano. Ero allibito. La padrona che mi rompeva gli zebedei per quisquilie inaudite, che girava come se fosse la quintessenza della madre dei Gracchi era una volgare ladra di internet… Il tecnico fece delle foto, mi disse che era meglio assicurarsi delle prove ma non fare nulla, niente denunce o altro. In fondo, mi assicurò, queste cose le vedo tutti i giorni….
    Potrei continuare col racconto del calcolo delle spese di condominio, contenstabili e contestati dal sottoscritto in quanto scritti su un foglietto quasi a mano…
    Eppoi gli affari di un altro padrone di casa che da bravo si faceva prestare soldi, comprava case antiche, le svuotava di infissi di valore sostituendoli grazie a manodopera polacca con roba da rigattiere e col ricavato e con gli affitti ripagava il debito, cause pendenti in giro che facevano parte del modo di fare affari…
    Fuori cantieri cittadini che bloccavano strade per tempi biblici, se non geologici, un sacco di amministrazioni locali in bancarotta …
    Insomma anche qui c’è modo di sentirsi … a casa …

    • Roberto scrive:

      Io ho un aneddoto diverso ma altrettanto interessante sul Lussemburgo.

      Quando siamo arrivati quassù, mia moglie era libera professionista.
      Ha avuto due controlli fiscali all’anno (totali & globali = porta tutta la tua vita all’ufficio IVA e poi alle entrate), ogni anno per quattro anni….

  260. mirkhond scrive:

    Interessante!
    Il problema è nella PERCEZIONE sia nordica che, soprattutto “sudica” che si ha della realtà tedesca e nordica in genere, come modello di perfetta efficienza.
    Qualche anno fa, in un sito internet sulla storia di Trieste asburgica, trovai una notizia del 1843 o 1846, non ricordo più bene la data, in cui si parlava di arresti del personale di un ospedale del luogo, per assenteismo, imbrogli, gente che faceva le truffe sulle medicine, che fingeva di lavorare e invece era assenteista.
    Sembrava di leggere una cronaca italiana dell’oggi….. 🙂

    • Thyrrenus scrive:

      Tieni conto che la riunificazione tedesca ha pompato in Germania talmente tanti soldi europei che i fondi per Grecia e altri sono bruscolini. Le aziende della Germania Ovest sono riuscite inoltre a distruggere completamente e a svendere come ferrovecchio le aziende che potevano essere concorrenziali con acquisizioni per due marchi bucati. Alla fine del processo di privatizzazione la Treuhand si è trovata con due dirigenti uccisi … e circa 250 miliardi di euro a debito. Miliardi che tra l’altro non vengono conteggiati nel bilancio generale … La riunificazione che è stata di fatto un’annessione pagata dai cittadini dell’Ovest e da tutti gli europei colle tasse e i contributi di ‘solidarietà’ ha visto anche imperversare ruberie ed corruzione a livelli di stati caraibici, dove cioè tutto sembra bello e patinato ma … C’è da chiedersi, tra l’altro perché è stata distrutta l’industria automobilistica dell’est che non produceva certo solo trabant ma piuttosto le migliori auto del vecchio blocco est (vedi Eisenach per esempio). In fondo le acquisizioni di skoda e altre a est non han portato alla chiusura…

      • mirkhond scrive:

        Più si vogliono erigere superstati, maggiore è il costo da pagare.
        Da parte dei più fessi, ovviamente…..

        • Thyrrenus scrive:

          Sono d’accordo. Ma dall’altra parte raccontano sempre, e anche con qualche ragione visto il mondo come va, che è importante essere grossi…

          • mirkhond scrive:

            La cosa sarebbe ragionevole se, all’interno del superstato non ci fossero i furboni e i “terroni” di turno da discriminare e trattare da colonizzati….

  261. mirkhond scrive:

    “ma tu sei interessato ai trucchetti retorici, vedo ;)”

    Finalmente vedo di non essere il solo ad essersene accorto.
    Del resto è un avvocato.
    Che però ha il vizietto 😉 di estendere a questo blog le sue furbate, necessarie invece in tribunale per salvare qualche poveraccio dalla galera.
    Zanardo, almeno qui, sii più sincero….

    • MOI scrive:

      Secondo Z te si occupa di poveracci ?!

      Non è un Avvocato di Partito ?!

      • mirkhond scrive:

        Roberto, tempo fa, disse che si occupava di poveracci.
        Non è da escludere però che il partito gli procuri i clienti.
        Questo spiegherebbe la sua difesa dell’ordine europiddino…. 🙂

      • Z. scrive:

        Capisco il Duca che sta dall’altra parte d’Italia, ma tu, Moi, perché non vieni anche tu al gr… ehm, al romeo la prossima volta?

        Così scoprirai esattamente chi sono e cosa faccio nella vita e come lo faccio, visto che la cosa sembra interessarti così tanto.

        🙂

  262. MOI scrive:

    @ PINO

    Però è vero che in ‘sti Paesi Nordici c’è più severità e certezza della pena per chi viene sgamato … anche questo conta.

  263. Thyrrenus scrive:

    in Grecia i No sono sopra il 62% (notizia dalle tele greche rimbalzatami da amici ivi aborigeni, alias Elleni 😉 )

  264. Thyrrenus scrive:

    scrutinati più dell’85 % dei voti
    Mo stiamo a vedere che succede domani

  265. mirkhond scrive:

    Hanno già messo le mani avanti, dicendo che la vittoria del no, non è sinonimo dell’uscita della Rumeli dall’euro, e tantomeno dall’indistruttibile cappio eurozollverien $trozzino…..
    Tsipras e Kekkotsalonis sono dei gran paraculi….

  266. Thyrrenus scrive:

    Un tema ulteriore che riguarda la corruzione: c’è differenza tra corruttori e corrotti? La Siemens risulta essere una delle aziende più CORRUTTRICI, non certo una delle più corrotte.
    In genere sembra assodato che più un paese è in crisi più aumenta la corruzione. Del resto è più facile in un paese che si impoverisce o è comunque istabile che 1) la gente si senta più disposta a farsi corrompere 2) che arrivino più numerosi i corruttori a caccia del cacciabile…

  267. Pietro scrive:

    A me sto referendum un po’ puzza di rivendicazione dell’assistenzialismo. Mica hanno detto “ce ne andiamo saluti e grazie” hanno detto “i soldi li vogliamo ma decidiamo noi come ridarli”. Come se in Italia ci fosse un golpe della CGIL a difesa degli statali. Poi che l’Europa cosi’ no va ok, ma il fatto che la sinistra residuale italiana sia stata filo tunisina, egiziana, turca ed ora greca lascia perplesso. Quasi da rivalutare Renzi che almeno due cose in croce giuste le dice quando attacca certi soggetti, salvo non combinare nulla quando costruisce. Sono stato all’INPS e mi hanno detto che non stanno erogando una disoccupazione perche’ quelle vecchie sono ad esaurimento e quelle nuove hanno parametri d’accesso non ancora rilevati. Poi oggi un sottosegretario di Renzi diceva che l’Italia e’ solida con una faccia che come minimo gli avevano rubato la macchina nuova. Mi sa che entro breve dopo sto referendum crolla anche la Cina.

    • Z. scrive:

      La processione di sinistri e sinistrati italici in Grecia è un aspetto secondario della vicenda, naturalmente, ma non per questo meno miserevole e squallido. Sfruttare la tragedia politica ed economica di un Paese per farsi un po’ di pubblicità e riscattarsi dal proprio fallimento politico è una cosa un filino disgustosa, direi.

      Per questa gente, pare che l’unico significato della crisi greca sia cogliere l’occasione per fare i dispettini a Renzi.

      Mi piacerebbe pensare che tutto questo succede perché Renzi li paga, i suoi avversari politici. Mi piacerebbe pensare che li paga perché loro facciano queste figure barbine. Purtroppo invece quegli arnesi le fanno gratis, le figure barbine, e pure volentieri.

      • Francesco scrive:

        secondo me stanno pure per abbattere Renzi, questi ben più miserabili di lui

        vedo un futuro per l’Unione Euro-Mediteranea, forse neppure troppo lontano

        • Z. scrive:

          Quando assisto a certi orrori mi viene il dubbio di non aver mai capito niente, e non solo di politica.

          Cioè, questa è la gente a cui davo la mia fiducia quando votavo Bersani prima, e Cuperlo poi.

          Va bene che bisogna stare con la propria parte anche quanto questa sbaglia, e che non è che dalla parte di Renzi sia tutto sto bel vedere. Ma miseriaccia…

    • Francesco scrive:

      >> Come se in Italia ci fosse un golpe della CGIL a difesa degli statali.

      credo che ce ne siano stati più che i film di Rocky e anche meglio recitati

      è che in ogni paese di sono categorie abbastanze forti e decise da difendere se stesse a qualsiasi costo e si sottolinei qualsiasi

      poi uno parte per l’ISIS o la California

  268. MOI scrive:

    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/voto-grecia-renzi-convoca-padoan-a-palazzo-chigi-fronte-no-esulta-9d68e12b-d7a1-4c45-bc15-25e8d3199f4c.html

    l’unica per buttare giù il Bòiscàut sarebbe che si alleassero con i CattoPasdaràn AntiGender per mandarlo in minoranza sui ddl Cirinnà e soprattutto Scalfarotto … quello che, stando ad Adinolfi, avrebbe incarcerato all’istante un milione di Italiani in un colpo solo all’ ultimo Fèmili Déi per il reato di credere che esistano ancora Mamma e Papà anziché Genitore 1 e Genitore 2

  269. MOI scrive:

    @ Z

    Pare cheBreivik non avesse alcun precedente : neppure la biga 😉 legata al cartellone pubblicitario sul marciapiede, o truccare il ferro abbassando la testa e allargando le luci e mettendo su l’ espa che fa una gran ruggia 😉 stare in auto senza cinghia 😉 di sicurezza sui sedili posteriori (so che sembra incredibile, ma sono robe che in teoria NON si può neppure in Italia !) …

    Insomma: il classico esempio di Norreno Perfettino che va in Berserk Mode come i suoi avi in elmo cornuto 😉 , treccioni + barba lunga e incolta, pelle d’orso e ascia a tracolla 😉 …

  270. MOI scrive:

    Le altre no, anzi le trovo persino ragionevoli: MA quella di non poter legare la bici ai cartelloni o simili, quando l’ appresi da un opuscoletto informativo del comune “a disegnozzi buffi con testo di legge sotto, mi sconvolse : in pratica, se esci di casa in bici non scendere mai ! Perché o la leghi che neanche Houdini 😉 su supporto fisso e inamovibile oppure … “poi di bighe ne trovi due !”, come si dice.

    Sempre che non usino grimaldelli o iniezioni di azoto liquido nei barilotti dei lucchetti …

  271. MOI scrive:

    Anche gli Umarell-Ciclisti (senza fanali) in cosplay 😉 da Giro d’Italia e che stanno affiancati in schiere da almeno 3 o 4 lungo la via Emilia … in teoria commettono 2 reati in 1. (no luci, no “fila indiana” … mai capito se alluda all’ India o ai Pellerossa !)

  272. Dif scrive:

    Vista che si sta parlando di cose tipo stereotipi, autopercezioni, “allopercezioni” e cose del genere, che mi interessano molto, ne aggiungo una io sui popoli nordici. Su internet vengono spesso derisi e accusati di essere poco nazionalisti, sottomessi agli immigrati e, non poteva mancare, “odiatori di sé stessi”.
    Ad esempio vennero pubblicati i risultati di un sondaggio che chiedeva a vari popoli se secondo loro la loro cultura è superiore alle altre. Gli svedesi avevano risposto in maggioranza di no, e venivano per questo accusati di essere rammolliti.
    Curioso poi che queste accuse vengano soprattutto da slavi, da polacchi in particolare, che l’ultima volta che un popolo germanico decise di essere superiore agli altri non è che si divertirono più di tanto.

    • Z. scrive:

      Uhm Dif,

      non vorrei fare della sociologia da salotto, e me ne scuso in anticipo, ma forse è meno curioso di quel che sembra. Se ti hanno ferito e umiliato e trattato (letteralmente) da subumano, lo scatto d’orgoglio nazionalistico è una reazione piuttosto prevedibile, e tutto sommato comprensibile.

      • Dif scrive:

        No aspetta forse non hai capito. È normale che polacchi e affini abbiamo questo rigurgito nazionalista e tradizionalista, anche in reazione a cinquant’anni di comunismo.
        Quello che non trovo normale è deridere i popoli nordici e pretendere da loro più nazionalismo, quando loro stessi in passato ne hanno fatto le spese.

  273. roberto scrive:

    Pino

    “Gli italiani evadono di più? Può essere (percentualmente) ma perché? sono più brutti sporchi e cattivi dei tedeschi?”

    innanzitutto in germania ci sono maggiori controlli, sanzioni efficaci, processi rapidi. insomma se imbrogli magari la fai franca perché nulla è perfetto in questo basso mondo, ma hai la ragionevole speranza di essere beccato e di pagarla cara. è un po’ l’inverso di quello che succede in italia dove magari sei beccato ma hai la ragionevole speranza di farla franca.

    poi, e qui entro in considerazioni del tutto soggettive, c’è un rapporto stato cittadino diverso. in germania, lo stato non ti tratta preventivamente come se tu fossi un ladro ed il cittadino non guarda automaticamente lo stato come se fosse una banda di cirini pomicini. insomma c’è la differenza che esiste fra essere sudditi di un monarca capriccioso e cittadini di uno stato

    infine, anche qui è una mia idea ed ovviiamente generalizzo, in italia c’è la convinzione che il benessere individuale passi solo ed esclusivamente attraverso….il benessere personale e della propria famiglia (o tribù). in germania, ma direi a nord delle alpi, l’idea è che il benessere individuale dipenda dal funzionamento della società. non dico che uno è brutto e l’altro è cattivo, ma che sono proprio due filosofie diverse. inutile dire che io mi riconosco di più nella filosofia nordica, ma è in fin dei conti questione di gusti e non di giusto/sbagliato.

    • Z. scrive:

      Non è solo una questione di rischio di essere beccato, purtroppo…

      In Italia, se anche hai la certezza di essere beccato, evadere spesso è comunque conveniente.

      Questo non aiuta lo Stato a fidarsi dei cittadini, né viceversa.

      • Thyrrenus scrive:

        Quando ero bambino sentivo parlare di riforma del fisco. Poi si sono decisi a fare solo riforme delle pensioni…

  274. Z. scrive:

    Giovani, sapete cosa mi dà fastidio – davvero fastidio – della situazione greca?

    La stessa cosa che dà fastidio al Duca, che a conti fatti aveva ragione, mentre io avevo torto: il fatto che il governo greco vuole stare coi piedi non in due, ma in tre staffe.

    La reazione “siete strozzini, mi fate schifo, scordatevi i vostri soldi e ciao” la capisco, specie se quei debiti li hanno fatto i tuoi predecessori, che hanno tollerato – a differenza di Tsipras – che proseguisse la peggior evasione fiscale mai vista a danno delle casse del tuo Paese. Beninteso, è una reazione che non condivido, ma può darsi che sia io che sbaglio, e comunque ogni popolo ha diritto a decidere il suo destino.

    E in questo diritto può rientrare anche il diritto di mandare tutti a quel Paese, tenersi i soldi incautamente prestati e proseguire da soli. Ché magari io mi sono sempre sbagliato, su tutta la linea: magari la UE è veramente un club di cravattari, magari l’Euro è veramente una iattura, magari tornando alla sovranità monetaria saremmo tutti più liberi e felici.

    Ma il diritto di fare la rivoluzione con l’aiuto dei carabinieri e a loro spese, mi spiace, no.

    E visto che la posizione del governo greco è questa, non mi meraviglia che ieri in Grecia fosse pieno di politici-rottame italiani.

    • roberto scrive:

      condivido

    • Thyrrenus scrive:

      tenersi i soldi ? ma che capperi dite? Il debito greco è dovuto solo in parte, a soldi prestati malamente da banche carlomagnesche ovvero francotedesche. Né è dovuto a disavanzi di bilancio non confrontabili con altri paesi. Il problema è stato il non reagire alla crisi di 7 anni fa ma lasciarla prima incancrenire e poi accrescerla senza pietà con l’austerità: tale austerità ha distrutto ‘economia e dunque l’imponibile fiscale portando ad un effetto diabolico: la troika ha imposto ancora più austerità e provocato minori entrate. Tanto è vero che adesso non c’è più niente da tagliare in Grecia se non le pensioni minime (richiesta troika) mentre le proposte di passare a tassare gli evasori sono accolte a buone parole ma sono state dichiarate non ‘serie’ perchè non si sa quanto gettito darebbe tassare i ricchi.
      Ma cosa più importante, direi ESSENZIALE per capire la presunta idiozia economica dei paesi nordici: finché la Grecia è in crisi i buoni tedeschi sono un bene rifugio e dunque sono venduti a zero da Berlino, inoltre lo spread risulta favorevole alle imprese tedesche. Dunque la crisi greca è utilissima a mantenere a galla l’economia tedesca (e dei satelliti), basta poi cercare di continuare a far pagare gli interessi sul debito ai greci che tutti ci guadagnano il triplo.
      Inoltre il ‘debito’ greco è dovuto al crescere dei tassi di interesse e ai prestiti che sono stati costretti ad accettare in tutti questi anni per ‘salvarli’.
      Se fosse stato per i greci loro avrebbero risposto no già al tempo di Papandreu (chissà perchè fu falciato da Parigi e Berlino non appena disse la parola referendum).
      Inoltre dovevan prender tempo, a Parigi e Berlino per ‘socializzare’ le perdite delle loro banche con i bilanci degli stati europei che ora hanno rilevato il debito greco e noi, per esempio ce lo troviamo sul gozzo… pur non avendo prestato che briciole.
      Inoltre: si presta denaro quando l’economia cresce, lo fanno tutti, perchè si spera in guadagni quasi sicuri. Poi però può arrivare una crisi di liquidità: ricordate chi ha fatto nascere la crisi? Atene o Wall Street?
      Cazzo cerchiamo di guardare le cose per come sono e non per come ce le raccontano i pinocchietti di turno.

      • gotcha scrive:

        insomma, l’unione europea è una buona idea (ed anche l’unica idea..); forse che gli europei debbano occuparsi più di politica? forse che l’economia politica vada asservita alla politica?
        qui leggo opinioni contrastanti: ma non riesco a immaginare un futuro di “sovranità nazionali”; la storia le ha messe in soffitta e per come s’è messa oggi mi pare che non si possa tornare indietro.

        • mirkhond scrive:

          Insomma sempre avanti, anche se verso il baratro….

          • Francesco scrive:

            se hai una macchina e devi andare all’ospedale, puoi (devi) pensare di cambiare strada per non finire nel baratro ma è difficile pensare di saltar giù in corsa e prendere un mulo, che forse non c’è neanche.

            giusto?

  275. habsburgicus scrive:

    @Mirkhond (e Moi)
    Da noi ci si limita a spogliarelli e scopate, non a fare tutte queste zozzerie 😉 in nome del demonio… 🙂

    sicuro ? 😀
    clicca su google, ad esempio, inverse-angel video (dovrebbe essere la prima, o fra le prime che compare) e vedrai..e non è la sola

  276. mirkhond scrive:

    Dov’eri finito? 🙂
    Mi riferivo al genere porno-conventuale post ’68 in Italia.
    Che rispetto a quello ispano-portoghese era un’opera pia…. 😉

  277. mirkhond scrive:

    Poi sicuramente il cattivo esempio estremo della Spagna, ha preso piede anche qui.
    Ma qui entriamo in un filone più recente, e che non trasmettevano (non trasmettono? Guardo la tivù solo per il telegiornale da anni) in televisione negli anni in cui eravamo ragazzi noi.
    Per non parlare di fumetti e filmatini internet che preferisco non guardare tanto è lo schifo che mi provocano…. 🙂

  278. habsburgicus scrive:

    allora c’era ancora un minimo di religione e di senso comune in Italia 😀 oggi, e se clicchi vedrai, è stato superato grandemente…
    siamo sempre lì..si torna alla questione della morale, che deve avere qualche fondamento (ultraterreno, terreno, fate voi..o, e qui rivendico la primogenitura :D, in assenza di quelle due caratteristiche, almeno di substrato)..ma non ho voglia di riparlare di ‘ste cose, e non lo farò…ce ne parli Mauricius (lui che tiene al Concilio), se ne avrà voglia 😀

  279. mirkhond scrive:

    Sono d’accordo, ma non vedo cosa c’entri la Chiesa degli ultimi 50 anni, che non ha certo il potere di opporsi al pornosatanismo, se non trova l’appoggio del braccio secolare….
    L’Italia è uno stato laico….

  280. mirkhond scrive:

    Pino

    Che ne pensi? (leggiti anche i commenti, alcuni ai limiti del delirio…)

    http://www.maurizioblondet.it/gesu-esseno-al-contrario/

  281. MOI scrive:

    @ ROBERTO

    Una cosa che hai scritto, però, mi trova pienamente d’accordo :

    Satana, mediante la Pubblicità, fa il lavaggio del cervello soprattutto ai cinni che la roba trista è roba buona e che la roba buona è roba trista ! Facevi l’ empio del “Mars” …

    … Andare a Mangiare da Mèchdònald ha preso il posto di Andare a Mangiare dalla Nonna, interclassisticamente !

    Purtroppo persino in Italia … ove, nonostante la “controversiale” (come orrendamente direbbe Luca Telese !) “Eataly” di Oscar Farinetti, la Buona Tavola Identitaria aveva sempre funto da Katéchon !

    Buona Tavola Identitaria che sa anche “Includere e Far Contribuire i Migranti” con i vari “Festival della Gastronomia MultiEtnica”, che a livello locale di Borgotrecase [cit.] valgono ben più dell’ Expo di Milano a livello planetario !

    PS

    A proposito di “Fastfùd”, ci vanno anche i Migranti: però mi pare che mentre altri, di ogni origine etnica e presunta religione, ci vadano come in un posto qualsiasi … quelli dell’ Africa Nera, invece, di quei robi ne vadano proprio ghiotti ! Quasi a voler emulare (!?) i loro omologhi dermo-cromatici Statunitensi ! … O no ? … Potrei sbagliare, ma l’ impressione è questa !

    PPS

    Sull’ Expo condivido quel che diceva Pino : roba anacronistica, da Londra-Parigi in due giorni fra treno e battello a vapore, con baffoni a manubrio e bastone da passeggio o corsetti e gonnelloni con le stecche !

    @ MIRKHOND & FRANCESCO …

    http://www.dongiorgio.it/20/03/2015/don-gius-ha-generato-un-mostro/

    Il Redde Rationem di Don Giorgio De Capitani per CL e il suo Fondatore Don Giussani …

    @ HABSBURGICUS

    Il Canonico che convinse Rosa Tiefenthaler (Bisnonna di Dietlinde “Lilli” Gruber) che in nessun modo i Sudtirolesi dovevano seguire Hitler e mettere l’ Esser Tedeschi dinanzi all’ Esser Cristiani …

    https://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Gamper

    https://de.wikipedia.org/wiki/Michael_Gamper

    … la quale però, a sua volta NON riuscì a convincere la figlia minore Hella Rizzolli che come molti suoi coetanei (emblematicamente nati mentre l’ Ultimo Kaiser moriva) riteneva obsoletamente Ottocentesco il discorso di cui sopra.

  282. MOI scrive:

    @ MIGUEL /INSCO / RICCARDO VENTURI / … TUTTI !

    Una Nuova Stella brilla nel Firmamento EquoSolidale delle Onlus :

    http://www.libanitaly.com/

    https://www.facebook.com/pages/Together-Onlus/1586934881533357

    di cui già conosciamo il Presidente e Fondatore :

    https://www.youtube.com/watch?v=UKxBvZ8Vqbg

    con i suoi “Abbracci di Solidarietà Contro La Crisi” [sic] … sì, sì : è proprio Egli ; -) !

    http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2015/06/12/abbracci-di-solidarieta-contro-la-crisi_3499948a-8b91-476e-a930-a2073db2d8c0.html

    PS

    Miguel, non sarai “razzista al contrario” [cit. ; fenomeno _ nonché noumeno _ tipicamente Francese] … ma “classista al contrario”, sì ! : -)

  283. MOI scrive:

    Noooo ! Ho sbagliato post !

  284. PinoMamet scrive:

    Mi’, ho letto, ma non mi fa postare la risposta!
    forse è troppo lunga, non so.

  285. mirkhond scrive:

    Grazie per la risposta! 🙂

  286. mirkhond scrive:

    A proposito di Greci e loro attuali discendenti, su you tube ho trovato questo interessante commento:

    “We are a Greek tribe. Direct descendants if ancient Greeks. We speak Greek and we use more than 400 ancient Greek words of the Homeric era, while the rest of the Greeks use most classical era words and less from the homeric era. “Karakachans” is a nickname the turks gave us, back at 1800 when ali pasha manage to force us in an exodus from our fatherland , in Agrafa mountains, in central Greece. Before we take that turkish nickname (karakachan means “black rebel”, because mist if our clothes and our lamps were black and we were always revolting against the ottomans), we didnt had any specific name,because we were and we still are, Greeks. The most ancient Greek tribe. It is very possible that the name we had in antiquity was “elopes”. The tribe who baptised the whole Greek nation with the name “Ellines” (hellenes). After our exodus from central Greece, we were divided in 3 big groups. 1st group remained in central Greece, struggling constantly against ali pasha and the ottomans. The second group went to macedonia (the real Greek macedonia. Not FYROM) and the 3rd group went to thrace and modern day bulgaria. Those 3 groups gave a promise that one day they will unite again and return in Agrafa mountains. They gave a curse to each other if they dont come back. 100 years later, macedonia was liberated by the greek army and the karakachans of the 2nd group live free now with the rest of their Greek brothers. Unfortunately, the karakachans if the 3rd group became “hostages” of the bulgarian goverment for many years. After the balkan wars, the bulgarian government didnt recognize the karakachans as a Greek minority and they didnt allow us to take our sheep and return back to our fatherland! After the fall of commiunism in bulgaria the karakachans were-for the first time-free to go back to Greece. Most of them remain in bulgaria because they have their houses and their belongings there… Karakachans always were huge patriots and nationalists. Some of the most glorious fighters of the Greek revolution at 1821 were karakachans. Like katsantonis, karaiskakis and diplas! Also we gave many fighters to the macedonian struggle 1904-1908 against VMRO and the turks. Like Garefis. Anthropologists have proved that we are the most ancient Greek tribe and the oldest people in europe. I ask from the bulgarian government to recognize us as a Greek minority. Sonething that they deny us the last 100 years! Karakachans ( or sarakatsans, as we call ourselves) , are a tribe of Greeks who remain pure and we are the last Greek people who still keep so many characteristics of the way of life our ancient ancestors had”

    Pino e Thyrrenus, che ne pensate?

    Il commento si riferisce a questo video:

    https://youtu.be/oRL5aiaAZQ4

    • PinoMamet scrive:

      Beh, che dire… mi sembrano le classiche polemiche balcaniche infinite! credo che il commentatore si riferisca alla didascalia del video, che dice che i Sarakatsani bulgari sono “una minoranza greca che ha scelto la Bulgaria come patria”, e risponde dicendo “col cazzo, è che la Bulgaria non li ha lasciati partire…” molto in sintesi.
      Poi le solite cose su quanto siamo antichi e quanto siamo greci e quanto siamo greci antichi 😉

    • PinoMamet scrive:

      Sempre per amore di polemica 😉

      https://www.facebook.com/hazinor/videos/10152506532554662/

      non so se si vede da qua…
      comunque una araba israeliana, madre di figli che stanno nell’esercito israeliano, che dice “io non sono palestinese, sono araba israeliana, e mi sta antipatica Hanin Zoabi (deputata araba pro-palestinese) perché ce l’ha col mio paese”

      • mirkhond scrive:

        La bionda tinta sarebbe l’araba israeliana?
        Sai anche scrivere l’Ebraico oltre a comprenderlo, parlarlo e, presumo, leggerlo?

      • PinoMamet scrive:

        Sì la bionda tinta è lei;

        diciamo che la mia compensione orale dell’ebraico è la parte più debole 😉 leggerlo inizio a leggere anche cose non strettamente religiose ma semplici, e scriverlo… boh, non mi è mai capitato, ma so come si fa (faccio confusione con il corsivo).

        La TV israeliana come vedi mette spessissimo i sottotitoli, io credo per via dei moltissimi nuovi immigrati e degli arabi stessi, e aiuta molto, comunque.

  287. mirkhond scrive:

    Video e commento si riferiscono ai Sarakatsani.

    • habsburgicus scrive:

      c’è un’opera seria e approfondita sui Sarakatsan, che però io non ho letto, quella del danese Carsten Høeg 1925 che nel titolo li definisce una tribù nomade greca e contesta l’origine valacca dei Sarakačan (sono in maggioranza nomadi e per questo erano stati messi in relazione con gli arumani e i valacchi fărşeroţi di Albania)

  288. mirkhond scrive:

    Da quel che ho letto su wikipedia, i Sarakatsani si autodefinivano “Vlachi” pur essendo grecofoni arcaici, forse perché vissuti a lungo in simbiosi con i Valacchi del Pindo e della Megalovlachia (antica Tessaglia).
    Noel Malcolm, disse che i Sarakatsani sono uno dei misteri balcanici….

  289. mirkhond scrive:

    Pino, che ne pensi delle origini dei Sarakatsani?

    • PinoMamet scrive:

      Non ne ho alcuna idea precisa!
      Tendo a concordare con l’ipotesi che ci riporta Habs e con quello che dici tu, cioè che in pratica si autodefinissero Valacchi più che altro come “denominazione professionale” e perché facevano la stessa vita di/con i pastori nomadi latinofoni.
      Più che altro sono le origini di questi ultimi a suscitarmi curiosità: a che punto saranno diventati latinofoni, e perché, e da quale o quali popoli discendono?

  290. MOI scrive:

    @ PINO

    Ma gli Irsraeliani sono tutti bilingui con l’ Inglese ?

  291. mirkhond scrive:

    Sull’origine dei Valacchi, la linguistica offre la soluzione: e cioé che tutti i linguaggi valacchi sparsi tra i Balcani e il Rumeno discendono da un unico gruppo latinofono che, all’origine era stanziato tra Danubio e Macedonia.
    Grosso modo l’area tra Belgrado-Vidin-Sofia-Skopjie-Kosovo, sopravvissuta alla marea avaro-slava del VI-VII secolo dopo Cristo, che travolse i Balcani romani, modificando in modo irreversibile il carattere etno-linguistico degli stessi.
    Solo intorno al X secolo questo grosso nucleo valacco avrebbe cominciato a frantumarsi, prendendo varie direzioni.
    Dei gruppi minoritari rimasero in Serbia (pare che fino al XV-XVI secolo ne costituissero ancora un terzo della popolazione, stando allo storico rumeno Nicoale Iorga), altri in Macedonia.
    Altri ancora si sparsero per la Bosnia, Dalmazia e fin quasi al retroterra di Trieste e nell’Istria interna.
    Altri in Bulgaria, mentre un grosso gruppo si stanziò in Tessaglia, che dall’XI-XII secolo prese il nome di Grande Valacchia (Megalovlachia), tanto dovette essere consistente il loro insediamento.
    Qui nel 1066 si rivoltarono contro le pesanti tasse del governo romano di Costantinopoli, guidati da un loro principe (o capotribù se vogliamo 😉 ), Niculiza Delfinàs, poi confinato ad Amastri o Amasya in Anatolia dall’imperatore Costantino X (1059-1067).
    Altri gruppi si spinsero in Etolia, che prese il nome di Piccola Valacchia (Microvlachia).
    Ma il gruppo più grosso dei Valacchi, attraversò il Danubio, forse nei secoli XI-XII, stanziandosi nella Transilvania ungherese, formandovi il nucleo della nazione rumena.
    Qui i Valacchi divennero talmente numerosi che tracimarono dai Carpazi, dando vita a due grossi principati, l’Ungrovalacchia nel tardo XIII secolo, e la Moldavia dopo la conquista ungherese delle terre qipchiaq tra Carpazi e Dnestr nel 1345.

  292. mirkhond scrive:

    Del resto in un sito neoirredentista, lessi che l’Albanese è un “latino mancato”, nel senso che per poco gli Illiri delle montagne dell’Albania interna non si latinizzarono, essendo effettivamente vissuti a lungo letteralmente circondati da latinofoni.
    Che poi erano a loro volta antichi illiri latinizzati, gli antenati dei Valacchi.
    Pare che sulle coste tra Cattaro e Durazzo inclusa, fino al XIV secolo si parlasse un idioma latino, il Labeatico, che proseguiva a sud il Dalmatico…..

  293. mirkhond scrive:

    sito neoirredentista italiano

  294. mirkhond scrive:

    Casomai, il “mistero” dei Valacchi è nella loro trasformazione da contadini sedentari, quali verosimilmente erano nella tarda età antica, a pastori seminomadi sparsi per tutti i Balcani…..
    Ed in questo aspetto credo, sta la chiave per risolvere il mistero dei Sarakatsani….

  295. habsburgicus scrive:

    Più che altro sono le origini di questi ultimi a suscitarmi curiosità: a che punto saranno diventati latinofoni, e perché, e da quale o quali popoli discendono?

    @Pino [e tutti quelli cui interessa]
    se leggi l’idioma transalpino qui troverai delle risposte (anche se parla più dei romeni “veri”, ma li tratta tutti anche quelli balcanici, c’è un paragrafo ad hoc), 3 lunghissimi articoli di uno studioso ungherese e dunque ostilissimo alla “teoria della continuità daco-romana”, con abbondantissima bibliografia..io ho finito di leggerli oggi stesso…
    http://epa.oszk.hu/02600/02625/00001/pdf/EPA02625_archivum_europae_1935_01_001-096.pdf
    http://epa.oszk.hu/02600/02625/00002/pdf/EPA02625_archivum_europae_1936_01-02_046-083.pdf
    http://epa.oszk.hu/02600/02625/00003/pdf/EPA02625_archivum_europae_1936_03-04_245-374.pdf
    (nello stessa rivista storica c’è molto altro, più spesso in tedesco però…lì interviene Thyrrhenus allora :D)

    e, visto che sei nel mondo artistico lato sensu
    http://epa.oszk.hu/02600/02625/00003/pdf/EPA02625_archivum_europae_1936_03-04_233-244.pdf un attacco del celebre musicista Bártok Béla ai romeni che lo avevano criticato

  296. mirkhond scrive:

    “Bártok Béla”

    Era khazaro?

    • mirkhond scrive:

      No, l’ho confuso con Bela Bartha, personaggio lui sì khazaro del romanzo I Paracadutisti, del khazaro statunitense Klein, e ambientato tra Egitto e Ungheria nel marzo-dicembre 1944….

  297. mirkhond scrive:

    “Carsten Høeg”

    Chissà se è reperibile almeno in Inglese….

  298. mirkhond scrive:

    “Makedonia einai elliniki” sta per il nome, e per la provincia greca, abbondantemente slava in tempi ottomani ma ellenizzata collo scambio di popolazioni avvenuto con la Bulgaria (le città bulgare del Mar Nero erano popolate in gran parte da greci).”

    Un romeo di Serre, a nord di Salonicco, la cui famiglia paterna è originaria della Tracia rimasta in mano turca, litigò furiosamente col sottoscritto, quando ebbi il piacere di dirgli ciò che hai scritto…..

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