L’infinita meraviglia dei gatti

gatto-artigli-piccoloIl fotografo non era all’altezza del gatto, evidentemente, anche perché con la mano sinistra reggeva la pallina di carta stagnola che si vede scintillare nell’angolo in alto a sinistra.

Non ho mai capito perché gli antievoluzionisti non citino i gatti come prova della bravura dell’Onnisciente.

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549 risposte a L’infinita meraviglia dei gatti

  1. Grog scrive:

    Il mio mai abbastanza compianto “Atamao”… toglieva i pesciolini dalla padella senza scottarsi, li artigliava con precisione chirurgica e li buttava sul pavimento aspettando che si raffreddassero e ed evitava la scopa che la nonna gli tirava dietro, mai un centro neanche per sbaglio! Yum!
    Incursioni nelle cucine dei vicini che nemmeno la Xmas avrebbe osato o nemmeno immaginato di effettuare per perizia, sprezzo del pericolo e beffa! Da rendere ridicole le incursioni a Gibilterra ed Alessandria.
    Mitico furto di arrosto natalizio dai vicini con fuga su pergolato con la preda tra le zanne tra le urla impotenti dei depredati!Yam!
    Combattente per l’amore di una gatta fino alla morte a te sia dolce e lieve la terra valoroso “Atamao”, tuo unico difetto quello di essertene andato troppo presto per il nostro orologio fasullo.
    Il più grande pirata miagolante della Laguna
    Atamao! Atamao! Atamao!
    Grog

  2. mirkhond scrive:

    Dirò qualcosa di spiacevole, ma sono convinto che gli animali, così come le persone, siano anch’esse dotati di personalità e caratteri differenti l’uno dall’altro.
    In sostanza, per limitarci ai gatti, credo che ne esistano di intelligenti come quello della foto o quello di Grog, ma anche di stupidi.
    A quest’ultima categoria, si puo’ annoverare il gatto di casa di una mia parente toscana.
    Un gatto che mangiandosi anche i peli dei “baffi”, non faceva altro che riempire la casa di schifose palline di roseo vomito….
    Non ho mai visto una bestia più stupida in tutto il Creato…..

  3. Z. scrive:

    Per la prima volta scopriamo ufficialmente un Miguel estremamente mainstream!

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Dirò qualcosa di spiacevole, ma sono convinto che gli animali, così come le persone, siano anch’esse dotati di personalità e caratteri differenti l’uno dall’altro.”

    Verissimo!

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “Per la prima volta scopriamo ufficialmente un Miguel estremamente mainstream!”

    Dici che la signora grigia è nel meinstrìm dei felini?

    • Z. scrive:

      Nuuu, dico che per la prima volta da quando seguo il tuo blog ti ho visto fare una cosa che va per la maggiore: postare e commentare foto di gatti sul web!

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Io avevo capito che voleva semplicemente donarci uno spazio in cui valesse davvero la pena trollare 😀

        Comincio io: avete visto la pagina “esperimenti divertenti sugli animali” del “Perfido Social Network”? (chi la segnala è un… ahem… ahem…)
        😀

  6. Francesco scrive:

    perché i gatti sono atei, immagino

  7. Va Fangul scrive:

    Il vero spirito libero è il gatto, perché fa quello che vuole e non si lascia imprintare da niente e da nessuno. Non è gregario e ha idee di lusso, di pulizia, di libertà e di aristocrazia. Riesce a conservare la sua dignità perfino quando è innamorato, perché non fa mai il cascamorto e sbriga le sue faccende rapidamente e con eleganza.

    Anacleto Verrecchia

  8. habsburgicus scrive:

    @Miguel e Mirkhond
    su un sito c’è scritto
    “Per quanto riguarda X, forse è un po’ troppo sborrone ma è un rumeno, è il suo modo di fare e come diceva un mio amico di Benevento che faceva l’imprenditore in romania, il rumeno, come modo di atteggiarsi, è la somma di un messicano ed un napoletano moltiplicato per 10”
    che ne pensate di ‘sto paragone, invero non proprio corrente 😀 ?

    • mirkhond scrive:

      Non saprei cosa dire…
      So solo che qui a Bari, i Rumeni o meglio le Rumene non godono di una buona fama, essendo considerate delle zoccole opportuniste e AVIDE di DENARO, sfruttate da mariti-magnaccia che se la godono in Romania….
      Rumene, non Rom…
      Che ovviamente sono considerati/e con i soliti steretotipi presenti in altre parti d’Italia, e di cui Miguel ci ha abbondantemente erudito….

    • PinoMamet scrive:

      Devo dire che alcuni miei ex vicini di casa romeni mi davano questa impressione, mentre in Romania sono stato un paio di volte, ma troppo poco a lungo per farmi un’impressione (inoltre, frequentando quasi esclusivamente persone “selezionate” e in ambiti abbastanza formali).

      I miei attuali vicini di casa, che sono romeni E rom, sono invece persone tranquillissime e non sboroni.

  9. habsburgicus scrive:

    @Francesco
    vedo che sei tornato..e dunque auguri anche a te 😀
    se non tu fossi di CL (e dunque persona timorata :D), penserei che hai passato le vacanze con una splendida ventitreenne (moldava, romena, massimo slovacca :D) alla faccia del blog 😀 e della consorte 😀
    ma dal momento che tu sei una persona devota e pia, non lo penso 😀

  10. mirkhond scrive:

    Da ragazzo provavo simpatia per i Rumeni (che non conoscevo) per via della comune latinità.
    E difatti me li immaginavo un po’ dei “napoletani” o magari “irpini” 😉 danubiano-balcanici.
    Insomma non dissimili da noi.
    Poi dopo la fine di Ceausescu, l’apertura delle frontiere e la conoscenza diretta di alcuni di loro, professori universitari e una badante, hanno in parte modificato tali sensazioni, facendomeli vedere più correttamente come parte di quel mondo danubiano-balcanico a cui appartengono.
    E che anch’esso ha perso moltissimo il fascino che mi suscitava da ragazzo.
    Un po’, anzi moltissimo per quel feroce e ottuso nazionalrisorgimentalismo, che, a differenza che in Italia, lì purtroppo è divenuto un fenomeno di massa e talmente e profondamente introiettato a livello popolare, da aver modificato profondamente (e negativamente purtroppo) la stessa visione del passato in quelle stesse popolazioni.
    Poi, credevo che le Rumene almeno, fossero brune e ritondette, e invece sono esattamente come le loro vicine di casa;), belle donne, ma NON di nostro gusto (tranne eccezioni come la badante vista ad Ascoli).
    La stessa delusione siscitatami dalle donne russe…..

  11. mirkhond scrive:

    In sostanza ti rendi conto di quanto sia difficilissimo comunicare, entrare in sintonia con persone per cui non sei affatto prevenuto negativamente.
    Ma che frequentandoli, ti accorgi quanto non si abbia proprio nulla in comune…
    Del resto, e non mi stancherò MAI di ripeterlo, non ci si capisce tra gente del tuo STESSO sangue, della tua stessa famiglia, e dovresti farlo con dei foresti?
    A volte, ciò paradossalmente è possibile, e il mio amico croato ex frequentatre ed ex lettore di questo blog, ne è l’esempio migliore.
    Quando parliamo (solo per telefono o via mail) ci capiamo molto bene, che non devi sudare sette camicie per non essere ugualmente compreso, da gente come Francesco o Zanardo :), giusto per fare due esempi a caso… 🙂
    Per cui alla fine, credo che contino solo le persone chiunque e ovunque esse siano e provengano, che non stereotipi e pregiudizi positivi o negativi su questo o quel popolo…
    Senza togliere nulla al fatto che ci sono luoghi che proprio non riesco a sentire come miei…
    Ad esempio l’artificio modernista Emilia-Romagna… 🙂

    • Z. scrive:

      Le persone sono tutte diverse, ma i luoghi non sono tutti uguali.

      http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/01/03/news/il_comune_i_nostri_vigili_sono_un_esempio_per_l_italia-104229531/

      Detto questo, trovo che nella recente aggressione ai vigili urbani di Roma ci sia infinita ipocrisia.

      • izzaldin scrive:

        d’accordissmo.
        ma poi non c’è stato neanche un incidente mortale, un maxitamponamento, niente, nessuna conseguenza vera e propria.. e la vendono come una cosa epocale, come l’incendio del Reichstag. Invece qualche vigile urbano si è dato malato
        mah

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me più di qualche, però nel merito sono d’accordo con te!

        • Z. scrive:

          Il fatto che non ci siano stati incidenti non è certo merito di chi si è comportato scorrettamente. Come dire, ho tirato sassi dal cavalcavia ma non ho ucciso nessuno, quindi va tutto bene.

          Detto questo, intendiamoci.

          Io non vedo nulla di scandaloso nel comportamento di chi ha chiesto, com’è proprio diritto, un permesso per assentarsi dal lavoro in un dato giorno.

          Trovo purtroppo comprensibile che alcuni dei vigili contattati praticamente alle 17 per le 18 di S. Silvestro – e che evidentemente non erano dunque né in permesso né in malattia – abbiano pensato “e che, sono il più fesso io?” e abbiano agito di conseguenza. E vorrei vedere come si comporterebbe in privato chi fa mostra di biasimarli in pubblico.

          Trovo invece anzichenò fuori luogo, e quindi tipicamente italiano, alla voce “ogni paese ha la classe dirigente che merita”:

          – che il dirigente apicale sia ancora in carica, e che probabilmente ci resterà, o al massimo sarà trasferito in modo indolore;
          – che nessuno dei medici che ha rilasciato certificati falsi verrà in alcun modo sanzionato;
          – che il ministro competente abbia detto in buona sostanza: se l’inchiesta non finisce come pare a me, beh, allora va cambiata la legge;
          – che gli unici contro cui si punta l’indice sono, come sempre, i lavoratori che stanno sul fondo della piramide.

        • izzaldin scrive:

          sono d’accordo con Z. tranne il punto sui medici.
          cioè, se io ho una serie di scariche di diarrea e sono debole, non posso lavorare e il medico deve farmi un certificato, anche se non ha visto il prodotto delle scariche 🙂
          Nè si può pensare di fare esami tossicologici che hanno tempi lunghi per dare un permesso di malattia.
          C’è una falla nel sistema, e credo che nessuno abbia agito illegalmente (tranne chi ha finto di stare male, naturalmente. ma magari aveva mal di testa, e un vigile urbano col mal di testa può essere pericoloso)

        • Z. scrive:

          Izz,

          — cioè, se io ho una serie di scariche di diarrea e sono debole, non posso lavorare e il medico deve farmi un certificato, anche se non ha visto il prodotto delle scariche —

          Guarda, potrei raccontarti storie di dipendenti pubblici in infortunio o in malattia con le giustificazioni più incredibili, ma “non posso lavorare perché ho avuto lo squaraus” davvero mi manca 😀

        • Z. scrive:

          Comunque, a parte giustificazioni stile Pierino anni Settanta, il problema è piuttosto semplice: o il controllo del MDB ce serve o nun ce serve.

          Se è discriminante ce serve, e allora il medico dev’essere responsabile di quel che firma: specie quando firma atti che fanno fede fino a prova contraria.

          Se non è discriminante allora nun ce serve, e quindi va abolito. Ognuno si autocertifica la malattia e affronta in proprio il rischio di una visita fiscale. La spesa dello stato per i MDB sarebbe dunque ridotta di conseguenza, e i suddetti avranno più tempo per visitare i pazienti a domicilio – qua è più facile ricevere una visita da Obama in persona – anziché far loro attraversare la città con trentanove di febbre e il virus intestinale.

      • Francesco scrive:

        aggressione? eppure non ho ancora sentito la lieta novella della decimazione dei furbi

        cosa che non mi stupisce affatto ma mi rattrista e mi porta a escludere il termine aggressione

        parliamo di usuale buffonata e cialtroneria?

    • Francesco scrive:

      Duca

      ma noi ci comprendiamo benissimo! solo che non siamo mai d’accordo su nulla

      🙂

      Buon Anno a tutti

  12. mirkhond scrive:

    Le persone sono tutte diverse, ma i luoghi non sono tutti uguali.

    Condivido al 100%!

  13. mirkhond scrive:

    Ho fatto l’elogio dell’eura$$servimento? 🙂

  14. mirkhond scrive:

    Capisco il tuo amore per Bologna, com’è giusto che sia da parte tua.
    Ma proprio NON posso condividerlo…..

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, senza polemica, ma potremmo parlare di altro?
      😉

      tu dici che siamo “cispadano-centrici”, ma se ci fai caso, sei quasi sempre tu che introduci l’argomento, eh?
      😉

      sono sicuro che ci sono tanti altri argomenti più di tuo gusto, e più interessanti anche per gli altri lettori del blog… noi “cispadani” per primi… e parla di quelli no?
      🙂

  15. mirkhond scrive:

    Hai ragione! 🙂
    E che rispondevo al Traversara…. 😉

  16. habsburgicus scrive:

    una romena giovane (credo c.a 30 anni) su fb, in lingua italiana
    “Sono convinta che si stava meglio quando si stava peggio
    In Romania quando c’era Ceausescu c’era da mangiare case e lavoro venivano costruite tante strutture e al tempo dopo il terremoto già eravamo all’avanguardia e forse anche meglio dell’Italia
    Meglio un dittatore con delle regole che 1000 dittatori che quelle regole le cambiano a piacimento e sempre contro il bene del popolo .
    Penso che lo stesso vale per Italia”

    lasciamo perdere il “già eravamo all’avanguardia e forse anche meglio dell’Italia”, tipica millanteria romena 😀 resta il fatto che questo discorso è fatto da molte/molti
    non è però MAI fatto nel Baltico e quasi mai in Cechia e in Polonia…e ne parleremo (a proposito degli articolo dell’ex-presidente ceco Klaus), credo che ne valga la pena

    • PinoMamet scrive:

      Sicuramente ne vale la pena!

      Al netto della millanteria romena, mi incuriosisce la variabilità geografica della nostaglia per la dittatura.
      Io ho il sospetto che i baltici veri, non la minoranza (o maggioranza, boh) russa, abbiano sempre sopportato obtorto collo il comunismo, non tanto per odio verso il comunismo, quanto per motivazioni nazionalistiche anti-russe.

      Non li conosco abbastanza (per niente, in effetti) ma mi danno l’impressione degli “aspiranti tedeschi”.
      Anzi, sicuramente più “prussiani” dei tedeschi medi 😉

      Invece i romeni credo abbiano un po’ il dente avvelenato con gli ungheresi (“non hanno risorse naturali ma stanno meglio di noi, è ingiusto! solo perché noi abbiamo pagato i nostri debiti e loro no!”- è un discorso che ho sentito, e hanno anche una parte di ragione, ma che colpa hanno gli ungheresi delle deliranti decisioni di Ceausescu? che poi mi sembrano derivare in parte anche da una sorta di orgogliosa forma mentis romena… di cui farebbero bene a liberarsi perché per loro autolesionista).

    • PinoMamet scrive:

      PS
      una conoscente moldava, ma di etnia russa (con i figli che lavorano a Mosca, forse è della Transnistria? non saprei) considera i romeni “tutti ladri e falsi”.

      • izzaldin scrive:

        anche io ho sentito rumeni e rumeni dire che con Ceausescu c’era lavoro e i mercati erano pieni di roba.
        “Noi eravamo in piazza a urlare Democràzia ma poi ce ne siamo pentiti!”
        Invece una ragazza moldava parlava di come imprenditori italiani e tedeschi vadano in Moldavia a provarci con le ingegnere e le ragazze che lavorano nei loro studi professionali.
        Gli italiani toccando il culo in pubblico, i tedeschi in silenzio fuori dall’orario di lavoro.
        boh

        • Z. scrive:

          Nulla è per sempre, neppure quel sistema che oggi chiamiamo democrazia. Se la dittatura – di qualsiasi colore – è preferita dal popolo, il popolo può ben tentare di promuoverla.

          E’ successo in un passato neppure troppo lontano, e non si vede perché non debba succedere nel presente o nel futuro.

        • habsburgicus scrive:

          imprenditori italiani

          ‘sti italiani debbono sempre farsi riconoscere nell’universo orbe 😀
          tuttavia in Moldova non è necessario utilizzare metodi così “pecorecci” 😀
          le donne, e pure belle e giovani, per varie ragioni si trovano in quantità e la stessa differenza di età, entro limiti “razionali” eh 😀 non è un ostacolo insormontabile (anche se forse qualcosa sta cambiando, dopo l’avvicinamento all’UE e all’abolizione del visto a fine aprile 2014) e, sovente, sono loro a cercare i (relativamente) pochi stranieri che ci vivono 😀
          forse l’imprenditore italico “beccherebbe” di più con metodi più eleganti di quelli dei film del mitico Alvaro Vitali 😀

        • Z. scrive:

          Mannaggia agli eurobankers strozzini, che ostacolano il diritto al turismo sessuale in Moldavia degli imprenditori italiani 😀

  17. PinoMamet scrive:

    Nota che non c’entra;
    anche se non parliamo di faiga 😉 inviterei chi vuole a partecipare lo stesso, sottolineando tre volte in rosso che si tratta di una cosa scherzosa e da non prendere troppo sul serio.

    Classifica personale di simpatia verso i paesi centro-barra-est Europa:

    1-ungheresi: bella musica funk anni ’70 (davvero! al livello di quella USA) cinema divertente e anche impegnato (ma preferisco quello divertente), ottima cucina, lingua impossibile, Ilona Staller, ci abita Rocco;

    2-russi: nessuno può odiare i russi! Vabbè il comunismo, vabbè Stalin, gli zar, i boiardi, quello che vi pare, ma i russi come popolo sono impossibili da odiare!
    Musica, letteratura, arte… tutto quello che vi pare, ma soprattutto quei soldati con le mimetiche tutte scompagnate, veri duri, con la sigaretta in bocca, con l’aria sempre scazzata anche in mezzo alle situazioni più tremende. La Russia non si batte, non ci sono cazzi.

    3-cecoslovacchi: su per giù le stesse cose degli ungheresi, ma senza Rocco Siffredi, cucina non pervenuta; ah, naturalmente non credo che esistano “cechi” e “slovacchi”, e mi sa che ci credano poco anche loro;

    4-romeni: ok, un po’ sboroni nel modo particolare dei paesi, absit iniuria, del cazzo (“abbiamo inventato l’orologio da polso”, disse un amico brasiliano…), ma tutto sommato bravi guaglioni, parlano pugliese;

    5-bulgari: chi li conosce? li metto qua in mancanza di altri dati (in realtà conosco una bulgara, ma è nata in Italia e fin troppo italiana, quindi boh)

    6-ucraini: non per intromettermi, ma per me sono sempre russi, per non sapere altro li metto qua;

    7-polacchi: cattolici, odiano i russi, senza queste due caratteristiche non sarebbero male, ma il cattolicesimo no, dai, non ce la posso fare.

    8-jugoslavi: vanno agli stadi e menano, guardano in cagnesco i turisti che non gli han fatto niente, hanno dei musicisti che fanno la musica zingara;

    9- baltici: troppo tedeschi;

    10: tedeschi: troppo tedeschi, riescono a rompere il cazzo anche quando fanno i “buoni”.

    • Z. scrive:

      Pino, ucraini qui non ne abbiamo per cui puoi insultarli liberamente: “insultarli” è detto dal loro punto di vista, si intende.

      Però, visto il ritorno di Ritvan – che saluto con affetto – ti sconsiglio di aggiungere cose tipo che gli albanesi per te sono sempre slavi. Perché l’Ucraina è lontana, ma da Roma a casa tua è un lampo 😀

      • PinoMamet scrive:

        Ma io non credo che gli albanesi siano slavi;
        quel poco che so di linguistica, perlomeno, mi impedisce di pensare una simile castroneria.

        Mentre quel poco che so di storia russa mi spinge a considerare l’identità ucraina, come radicalmente distinta da quella russa, perlomeno controversa.
        Se (alcuni) ucraini si offendono per questo, beh, mi dispiace per loro, ma che ci posso fà?

        • Z. scrive:

          Come diceva sostanzialmente Peucezio: io i musulmani voglio chiamarli “maomettani” e i gay voglio chiamarli “ricchioni”, e se loro si offendono che ci posso fà? 😀

        • PinoMamet scrive:

          Il paragone avrebbe senso se io li chiamassi con qualche termine obiettivamente offensivo, tipo “stronzi”.

          Io invece dico che secondo me sono una varietà di russi, particolare finché vuoi, ma sempre russi;
          è una valutazione storico/etnografica che ad alcuni di loro , soggettivamente potrà anche sembrare offensiva, ma oggettivamente rientra nella libertà di opinione.

          Perciò se si incazzano, ripeto, fatti loro…

        • PinoMamet scrive:

          Tra l’altro ho anche scritto che a me i russi stanno di molto simpatici, quindi non dovrebbero certo offendersi se li paragono a loro, no?

          Invece mi stupisce che qualcuno, che potrebbe esserlo, non voglia essere russo 😀

        • Z. scrive:

          Pino,

          — Il paragone avrebbe senso se io li chiamassi con qualche termine obiettivamente offensivo, tipo “stronzi” —

          Capisco il punto, ma pensaci:

          proprio come “russo”, “maomettano” non è un’offesa in sé!

          Per usare parole tue, non è “obiettivamente offensivo”. E non lo era neppure soggettivamente: non veniva usato per offendere, e non credo si sia stato neppure coniato con questa intenzione. Tuttavia è offensivo per i musulmani, per ragioni abbastanza note.

          Lo stesso vale per “giallo” (nel senso di “orientale”), “negro” (per dire “di pelle scura”), “mongoloide” (nel significato di “affetto da sindrome di Down”) o “handicappato”.

          Capisco che per te “russo” non sia offensivo – e ti dirò, di Russia so poco o niente, ma il mio immaginario sui russi è molto simile al tuo. Ma a gran parte degli ucraini, così come dei polacchi, non piace proprio essere confusi coi russi.

          E credo proprio che lo ritengano molto offensivo!

        • PinoMamet scrive:

          Guarda, a parte le valutazioni sull’offensività o meno del termine, penso che per confondere i polacchi con i russi ci voglia un bell’ignorante.

          Mentre la questione dell’identità ucraina è decisamente controversa (anche tra gli ucraini stessi).
          Perciò se si offendono, come dice il Nostro Caro Leader 😉 , me ne farò una ragione, ma non cambio certo idea per questo…
          😀

        • Z. scrive:

          Beh, capisco per gli ucraini dell’Est. Ma ho l’impressione che gran parte di quelli dell’Ovest la veda diversamente!

          Comunque “Caro Leader” mi piace. Rispetto a “vulvologo” c’è una differenza notevole 😀

        • Peucezio scrive:

          Z., tanto peggio per la realtà, vero?
          Ognuno non è ciò che è, ma ciò che vuole.

        • Peucezio scrive:

          Ma lo scopo dell’esistenza umana è non urtare la suscettibilità altrui?
          Questo dovrebbe valere nei rapporti interpersonali, non nei discorsi fra terzi e tantomeno nel dibattito pubblico, che dovrebbe essere ispirato a criteri neutri, oggettivi.

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — Z., tanto peggio per la realtà, vero? —

          Non ho capito uno…

          — Ognuno non è ciò che è, ma ciò che vuole. —

          …non ho capito due…

          — Ma lo scopo dell’esistenza umana è non urtare la suscettibilità altrui? —

          …direi piuttosto che una delle precondizioni del vivere insieme è il rispetto reciproco…

          — Questo dovrebbe valere nei rapporti interpersonali —

          Già, anche perché magari trovi un gay o un musulmano troppo grossi e suscettibili per farci il bulletto da tastiera. E nel caso è meglio volare bassi e tenere il minimo, specie se non ti fidi del trauma center della tua città 😀

          — non nei discorsi fra terzi e tantomeno nel dibattito pubblico, che dovrebbe essere ispirato a criteri neutri, oggettivi —

          Già, infatti è da sempre costume nel dibattito pubblico delle nazioni civili discutere in parlamento a suon di ululati, insulti, rutti e peti. Vedi alla voce “Quando la teoria non collima con la realtà è sbagliata la realtà”, che precede “Quei terribili magistrati comunisti che complottano contro i cittadini per bene” 😀

        • Francesco scrive:

          Z

          non ho capito nulla ma stai barando palesemente!

          🙂

          PS a me i tedeschi piacciono più dei russi (all’ingrosso), per le femmine non mi pronuncio

          😉

        • PinoMamet scrive:

          Come faranno poi a esserti più simpatici i tedeschi dei russi… mistero!
          Vabbè, ma tu sei tutto strano, mi sa 🙂

  18. Ritvan scrive:

    Scusate l’OT ma la Filarmonica di Vienna che suona musica albanese al Concerto di Capodanno non potevo lasciarla passare.
    https://www.youtube.com/watch?v=j-jXO8jOT44

  19. habsburgicus scrive:

    Io ho il sospetto che i baltici veri, non la minoranza (o maggioranza, boh) russa, abbiano sempre sopportato obtorto collo il comunismo, non tanto per odio verso il comunismo, quanto per motivazioni nazionalistiche anti-russe.

    verissimo
    Per dire, in Lituania (nelle altre due un po’ diverso) la struttura del comunismo era composta quasi tutta da lituani (vabbé inclusa una quota congrua di tuoi “correligionari”, quelli non mancano mai :D)
    Eppure ciò è stato RIMOSSO del tutto
    Quando però nel 1971 un prete era arrestato per aver preparato i bimbi alla comunione (lo denuncia, insieme a moltissimi altri casi, la “Cronaca della Chiesa Cattolica di Lituana” famoso samizdat dell’epoca) e condannato ad 1 anno di carcere, i miliziani che lo prelevarono, quelli che lo denunciarono e i giudici che lo condannarono, sino a prova contraria erano lituani, non russi ! e il carcere in cui scontò la pena era lituano !
    Parlare quindi di russi cattivi che, con il comunismo, avrebbero oppresso i lituani buoni è semplicistico..anche se oggi,almeno quando parlano ai gonzi americani lo fanno tutti 😀
    Vero è che senza l’invasione URSS del 1940 il comunismo non sarebbe mai giunto al potere in Lituania, dove il PC era debolissimo e costituito quasi integralmente da allogeni (non solo “loro”, anche polacchi e bielorussi)
    Ma i sovietici trovarono molto collaboratori..e non solo fra i circoncisi (come un tempo si diceva e oggi non si può più dire :D)
    Una lituana, di Kaunas, professoressa universitaria, di buona condizione (esponente della neo-borghesia benestante, quasi certamente legata al vecchio PC come quasi dappertutto all’Est, dove chi sta bene sono gli ex-comunisti..alla faccia del proletariato e balle simili :D) una quindicina di anni fa mi parlò bene di Antanas Sniečkus (1940-1974), 1° segr del LKP..motivazione..era riuscito a tenere i russi fuori dalla Lituania :D..vero..la Lituania non subì l’emigrazione massiccia che le più “sfigate” Lettonia ed Estonia (soprattutto la prima) ebbero in età kruscioviana si badi, non staliniana 😀 e, verosimilmente, Sniečkus fu in gamba a farla dirottare altrove.. però Sniečkus voleva dire anche lotta antireligiosa molto violenta, persecuzioni e, all’inizio purghe pure sanguinose..evidentemente questo per alcuni di loro era un dettaglio, basta che avesse tenuto fuori i disprezzati russi 😀
    Capite che della profondità di un anticomunismo basato su queste fragili motivazioni, si può dubitare 😀
    In Lettonia ed Estonia l’aspetto etnico/ideologico è più chiaro..
    In Lettonia, dal 1959 almeno, il PC è stato in mano ai “russi” (parola vaga che indica russi, ucraini, bielorussi, polacchi ecc) dunque filo-lettonismo era uguale ad anti-sovietismo ed anti-russismo…ed è in Lettonia (ed in Estonia) che non va giù la vittoria sovietica del 1945, donde-nonostante le brutali, ed efficaci, pressioni e minacce di chi si sa-periodiche commemorazioni dei volontari lettoni ed estoni che nelle Waffen-SS e nella Wehrmacht combatterono contro il bolscevismo

    • PinoMamet scrive:

      Nota che non c’entra assolutamente nulla:
      hai visto Into the white?

      con attori tedeschi che fanno i tedeschi, inglesi che fanno gli inglesi (c’è anche il roscio di Harry Potter, in un ruolo un po’ alla Mickey Rooney in realtà, che però fa bene).
      Ambientato in Norvegia durante la Seconda Guerra, tratto da una storia vera (per motivi che ignoro sono stati cambiati i nomi degli inglesi, quelli tedeschi sono quelli autentici), girato con pochi mezzi ma efficace.

      L’anti “Pearl Harbor” (nel senso di film), insomma.

    • PinoMamet scrive:

      Altra nota che non c’entra (forse un po’ di più):

      leggo e riporto a memoria da un qualche buontempone su FB:

      “Breve spiegazione per i lituani appena entrati nell’Eurozona.

      1 Euro equivale a 3,45 Lita, ma, per evitarvi calcoli inutili, tutto quello che costava 3,45 Lita lo pagherete 3,50 Euro”

      (firmata da un tal Federico Bagnolesi, lo scrivo per evitare storie di diritto d’autore, non per criticarlo 😀 )

  20. habsburgicus scrive:

    Il comunismo è anche morto senza rimpianti in Cechia..
    Leggevo sul suo sito alcuni articoli inglesi di Václav Klaus (Ministro delle Finanze cecoslovacco dic 1989-luglio 1992, P.M ceco, estate 1992-dic 1997, Presidente ceco, 2003-2013)
    Innanzitutto due parole sull’uomo, come lo vedo io
    Václav Klaus è un borghese, uno degli ultimissimi borghesi al potere (nel senso previano del termine), anche nell’aspetto fisico e nel modo di vestire
    È un uomo duro e seria, ma con una sua schiettezza e una certa ritrosia mittel-europea..
    È molto più vicino a Francesco che a Mirkhond 😀 tuttavia non è, forse così inumano come i capitalisti anglo-americani, che pure sono i suoi modelli 😀 ad esempio, pur manifestando fastidio e ritrosia a parlarne, ha detto che il fatto che egli non ami il termine “economia sociale di mercato”, non vuol dire che lo Stato debba essere insensibile e indifferente ai poveri
    Per il resto è un liberista puro, che si ispira alla Thatcher e non ne ha mai fatto mistero….con onestà intellettuale insiste che lui, da Ministro, disse apertis verbis che voleva tornare al capitalismo e rammentava che egli non volle mai parlare di riforma, perché a suo dire nel comunismo non c’era nulla da riformare (fa un ritratto del comunismo lucido e spietato, mettendone in risalto l’inefficienza, l’odiosità, la stupidità e nei primi tempi la crudeltà come pochi altri sistemi nella Storia, pur ammettendo che alla fine era divenuto molto meno repressivo.. dichiarò poi che il comunismo è caduto da sé, non è stato abbattuto dai suoi oppositori..lì si sente l’esperienza ceca ove il comunismo era un cadavere vivente sin dal ’68, svuotato oramai di ogni “forza propulsiva” per parafrase Berlinguer..altrove, come in Romania, il comunismo restò repressivo, e temibile, sino all’ultimo); egli preferiva invece parlare di “trasformazione”..e la realizzò ! (molti riconoscono che forse fu quello che la fece meglio, tra l’altro con il minor tasso di “mafiosità” in tutto l’Est, tranne forse la Germania-Est..la Cechia è l’UNICO paese dell’Est, non annesso ad un altro Stato, ove la ricchezza pubblica non è del tutto finita ai vecchi arnesi della nomenclatura e dei disciolti servizi segreti riciclatisi in “oligarchi”)
    Egli non ama la parola “terapia shock”, insiste su questo, ma in pratica difende, anzi esalt, la sua politica di un passaggio completo e veloce al capitalismo..fatto però con discernimento per ché Klaus l’economia a differenza di certi stralodati italici assurti al potere politico, per breve tempo invero, ma già troppo lungo..continuate voi 😀 ad esempio il 1/1/1991 Klaus liberalizzò contestualmente i prezzi e il commercio con l’estero, non alla carlona come in ex-URSS
    Nel 1991 (e nel 1990) ci fu un crollo economico in Cechia, e lo notai io stesso già nel 1990 rispetto al 1986 (tutti i i Paesi dell’Est SI IMPOVERIRONO nei primi anni del post-comunismo, SENZA ECCEZIONI inclusa la Romania già disastrata ..@Izzaldin, i mercati pieni sotto Ceauşescu sono una bufala, almeno da fine 1970’ i mercati romeni erano famosi per l’assenza dei generi alimentari :D) e continuò nel 1992 ma ben presto il trend cambiò (Cechia e Polonia dove Leszek Balcerowicz, dicono con un taglietto in una parte sensibile :D, applicò una terapia simile, con nome diverso e poco mediatico, la “terapia shock” appunto, cioè il passaggio dal marxismo-leninismo al thatcherismo senza mediazioni :D) furono i primi a rilevarsi, e oggi stanno bene (la Polonia cresce, la Cechia è Europa pura..pure la Romania per dire la verità cresce..solo noi andiamo a rotoli :D)
    Klaus esalta i risultati ottenuti e lamenta che oggi a causa dell’UE c’è più socialismo in Cechia che ai tempi suoi ! (fine ’90)
    Klaus è un critico severo della UE e ciò lo rende attraente…critica l’UE non solo dal punti di vista economico ma pure il “politically correct!” e il so illiberalimo..
    JKlaus era in sintonia con Benedetto XVI che nel 2009 visitò la Cechia..
    Klaus è inoltre pro-Russia (di cui cui comprende gli enormi problemi nel passaggio economico), rispetta Putin, non trancia giudizi sull’Ucraina (ove accusa velatamente gli UAA !), e questo stupisce (in Italia :D)
    Ciò è probabilmente figlio dell’ethnos ceco, tradizionalmente russofilo e serbofilo…infatti Klaus, e questo non mi piace ma è scontato, attaccò l’Austria-Ungheria a Belgrado nel 2014 (suo nonno però combatté sul fronte italiano nell’Esercito I. e R., e fu gravemente ferito, dunque non fu un rinnegato aderente ai reparti cechi pro-Intesa formati da disertori)
    Diciamo che è un uomo serio, un uomo libero, con molte idee che a me paiono errate, ma nondimeno un figura di spicco
    Una figura come la sua ci aiuta a capire perché il comunismo (un tempo, nel 1945, forte) é sepolto a Praga, mentre le nostalgie vivono in Romania

    P.S
    Sulla Moldavia
    In effeti molti cittadini moldavi (russi, gagauzi, bulgari ecc ma anche moldavi etnici anti-romeni, e ne esistono..sono gli aderenti al “moldovenismo-“ che enfatizzano l’identità moldava come separatae sono oggi attaccati furiosamente dai filo-romeni, e dai romeni stessi, come agenti di Mosca e rottami di epoca sovietica :D) sono ostilissimi alla Romania…però poi ne cercano la cittadinanza, in quanto UE (seppur non ancor pienamente in Schengen) 😀

    • Francesco scrive:

      >> non vuol dire che lo Stato debba essere insensibile e indifferente ai poveri

      non credo che lo ritenesse neppure Maggie, che pure non era tenera. infatti non mi pare abbia abolito il sussidio di disoccupazione.

  21. Roberto scrive:

    “Io ho il sospetto che i baltici veri, non la minoranza (o maggioranza, boh) russa, abbiano sempre sopportato obtorto collo il comunismo, non tanto per odio verso il comunismo, quanto per motivazioni nazionalistiche anti-russe.”

    Io frequento molti lituani (metà della mia squadra di basket è lituana) e confermo l’antirussismo viscerale, misto a fanatismo nazionalista (e cattolico, ma secondo me piuttosto per distinguersi dagli ortodossi). Sinceramente uno dei rari popoli che mi sta decisamente antipatico. Si limitassero a ubriacarsi di vodka invece di pensare sempre ai russi sarebbero più simpatici e sereni

    • Confermo.
      Nel 2005 mi recai in vacanza sul Baltico.
      Autobus urbano a Vilnius, tratta aeroporto-centro. Colmo di uomini tra i venti e i quarant’anni, quasi senza eccezioni in preda all’eroina.
      Hotel a triplo servizio: albergo, casinò e soprattutto casino senza accento. Il lettore si immagini la figura di uno che entra in una camera doppia con la propria compagna di viaggio, e la prima cosa che vi nota è un catalogo patinato che magnifica la disponibilità delle femmine al piano terra… e la discrezione della struttura.
      Lapide con scritta “I nemici della Lituania sono i nemici dell’AmeriKKKa”, firmata George Diabolus Bush, affissa all’esterno del municipio cittadino.
      Retorica nazionalista infarcita di recriminazioni piagnucolose. I tedeschi cattivi, i russi peggio dei tedeschi, la collina delle croci, eqquantoseppatìto eccetera eccetera. Silenzio assoluto sulla solerzia antisemita dei lituani.
      I fratelli della foresta? Eroi nazionali, alla cui presenza si dovrebbe addirittura il fallimento della “russificazione” del paese. Il George Diabolus Bush di cui sopra aveva un concetto tutto particolare dei corpi armati irregolari, specialmente dopo lo spregiudicato intervento urbanistico a New York nel settembre del 2001, ma a Vilnius nessuno deve avere dato troppo peso alla cosa.

      • habsburgicus scrive:

        e la prima cosa che vi nota è un catalogo patinato che magnifica la disponibilità delle femmine al piano terra

        quei tempi sono ormai finiti, in Lituania almeno…forse molti italiani diranno “purtroppo” 😀

      • Z. scrive:

        INSCO,

        — Il lettore si immagini la figura di uno che entra in una camera doppia con la propria compagna di viaggio, e la prima cosa che vi nota è un catalogo patinato che magnifica la disponibilità delle femmine al piano terra… e la discrezione della struttura. —

        Immagino. D’altro canto, immagina tu cosa succedeva se la tua compagna veniva a sapere che questo era l’albergo in cui eri andato in viaggio DA SOLO.

        😀

      • Francesco scrive:

        mi piacciono questi lituani!

        scherzi a parte, con la loro storia non trovo difficile che amico poco tedeschi e russi e preferiscano gli statunitensi: almeno da quelli li separa un intero oceano!

        😀

  22. mirkhond scrive:

    Sulla Russia

    In questi giorni sto guardando sul tubo una miniserie russa di 12 puntate, Strasti po Chapayu (credo che voglia dire la “Passione” o la “Lotta” di Chapayev, ma non conoscendo il Russo, ed essendomi avvalso di traslitterazioni dal Cirillico, posso certamente sbagliarmi).
    La miniserie russa del 2012, narra le vicende (che, sospetto, ampiamente romanzate) di Vasilij Ivanovich Chapayev (1887-1919), un contadino ciuvascio russificato, già sottoufficiale zarista nel 1914-1917, e che dopo il crollo della Russia zarista, divenne bolscevico (settembre 1917) e un comandante dell’armata rossa, combattente sul fronte di Samara, del Volga e degli Urali contro le armate bianche di Kolchak (nella serie si tratta di Cosacchi), e morto annegato il 5 settembre 1919 mentre fuggiva ad un’imboscata dei bianchi, nell’attraversare l’Ural.
    Chapayev diventò subito una leggenda nella neonata Urss e dal 1934 gli furono dedicati diversi film e la serie sovracitata.
    E che riguarda gli anni dal 1908 al 1919, e racconta la storia di un giovane contadino ciuvascio rusificato,profondamente religioso ortodosso e le vicende che coinvolgono lui e i suoi compaesani in quegli di passaggio da un vecchio a un nuovo ordine.
    Peggiore.
    Le prime due puntate e mezzo, parlano del periodo in cui da contadino, Chapayev diventa sottoufficiale durante la guerra 1914-1917 (e in cui salva la vita ad un suo ufficiale; lo stesso che poi lo combatterà accanitamente a capo di un’armata bianca, e alla fine lo ucciderà durante la guerra civile) e infine bolscevico.
    Le restanti puntate invece vertono sulle gesta di Chapayev nel novembre 1917-settembre 1919 a capo di un reparto di cavalleggeri rossi.
    Ora, lo sceneggiato riflette il pensiero di Putin, il suo tentativo di riconciliare i russi col loro passato sia zarista che sovietico.
    E dunque si vede una guerra civile in cui ENTRAMBE LE PARTI commettono crimini e atrocità.
    Non solo tra combattenti, ma soprattutto contro la popolazione civile, composta in maggioranza da contadini.
    Spesso uccisi solo per essersi opposti al furt…ehmmmm…sequestro dell’unica vacca di loro proprietà da parte di altri straccioni con la stella rossa o con l’uniforme cosacca!
    Inoltre lo stesso Chapayev pur divenuto comunista, nel suo animo resta cristiano ortodosso, e quando entra in una chiesa data alle fiamme, piange, si fa il segno della Croce e salva una preziosa icona che poi avrebbe donato al pope del suo villagio nativo!
    Cosa che, dato lo spirito di quei tempi terribili e del feroce anticristianesimo che animava i primi bolscevichi mi sembra quantomeno assurdo.
    Ma, ripeto, credo che la serie sia una rilettura di quel periodo alla luce della politica putiniana di riconciliazione e superamento in nome della COMUNE patria russa, di quell’antica sanguinosissima lacerazione!
    Nello sceneggiato compare anche Trotzky, fondatore e primo comandante supremo dell’armata rossa (1918-1925), che viene visto come un tipo sinistro e sgradevole, uno snob che quasi se la ride di quegli stessi straccioni in armi che pure lo osannano come leader militare della rivoluzone!
    E difatti i commentatori (serbi e russi) non mancano di sottolinearne la spregevolezza in quanto “khazaro” ovviamente…. 🙂
    La violenza comunque è contenuta e il regista non è Mel Gibson.
    Le donne protagoniste poi, sono tutte delle cagne in calore che si accoppiano con diversi uomini, pur dichiarando continuamente di amarne solo uno.
    E la prima è proprio la moglie di Chapayev, Pelagia, sorpresa a letto con un amante, proprio dal marito tornato per una breve licenza!
    Però questi cornuti cantati a queste zoccole le perdonano sempre e non ce n’è uno che ne accoppi qualcuna! 🙂
    Del resto lo stesso Chapayev avrebbe mollato moglie e figli, per mettersi con la vedova di un suo commilitone, pure lei di nome Pelagia, e adottandone i figli!
    Insomma uno squallido ambientino tipico di quell’epoca di passaggio e già immortalato da Pasternak nel Dottor Zhivago, e poi da Bulgakov ne Il Maestro e Margherita, e che riflette il clima di anarchia sessuale, legittimato da Lenin con due leggi del 1918 e 1920 che distrussero la famiglia, e che furono riviste da Stalin nel 1936, per ricostituire la famiglia, rendendosi conto che anche in uno stato ATEO e SOCIALISTA, la famiglia restava INDISPENSABILE argine al degrado morale di quei tristissimi anni.
    Degrado morale che diventava disagio SOCIALE, con le baby-gang di orfani o di figli di puttana scaricati in orfanotrofi-lager o per la strada, perché mammà e papà (qual’era poi il papà vero?) erano troppo impegnati a trombare con questo, quello e quell’altro ancora…
    E Stalin dovette abbassare l’età penalmente punibile mediante fucilazione dai 16, 14, fino ai 12 anni!
    Insomma una serie che non mi è piaciuta per niente, a parte il bisogno di Dio che compare anche tra i bolscevichi (?) e soprattutto tra i contadini, vere vittime di rossi e bianchi, e sempre religiosi e pietosi con le vittime sia bianche che rosse!
    La scena migliore forse, è al minuto 30-32 della 9° puntata, quando la giovane Tatiana Andreyevna, catturata dai bolscevichi, fatta puttana da loro e arruolata come infermiera-soldatessa-schiava-prostituta, ricorda la sua infanzia felice, di nobildonna zarista figlia di un generale (ucciso dai bolscevichi), nel suo bel palazzo, circondata da altri bambini e dall’affetto dei familiari e della domestica!
    Insomma, quasi un nascosto rimpianto per una vita e una storia che, forse, avrebbero potuto essere diverse….
    Maledetto bolscevismo!

    • Grog scrive:

      Una nobildonna russa, installatasi a Venezia ricordava spesso con nostalgia della sua grande e bellissima terra, di essere stata violentata 187 volte dai bolscevichi … però sempre dallo stesso bolscevico.
      Grog
      “Santa Madre Russia è la patria dell’amore assoluto”

    • Z. scrive:

      In effetti c’è molto che si può rimproverare ai bolscevichi. Ho però l’impressione che i loro avversari, mediamente, non fossero granché meglio.

      • mirkhond scrive:

        Non è stato certo un periodo della storia russa di cui vantarsi.
        Tranne ovviamente, per chi vinse….

        • Z. scrive:

          Beh, in effetti vincere una guerra civile dove tutto il mondo appoggia apertamente i tuoi rivali è cosa che un po’ di rispetto lo merita.

        • mirkhond scrive:

          Chissà perché le rivoluzioni vanno bene solo quando si tratta di distruggere società tradizionali.
          Mentre poi, gli stessi che elogiano quelle devastazioni, oggi si ergono a difensori dell’euro$trozzinaggio liberi$ta, mettendola in culo proprio a quei poveri, nel cui nome dicono di agire e di cui si sono in passato, tanto sciacquati la bocca.
          Distruggere una società antico regime va benissimo ed ogni mezzo è lecito.
          Mentre solo disapprovare quella $trozzino-liberi$ta è il peggiore dei crimini.
          Sei un essere che definire spregevole è il minimo…
          Siiii nu’ chin’ d’meerd….

        • mirkhond scrive:

          A parte che tutto il mondo per modo di dire, visto che in Germania e negli U$A le POTENTI lobbies khazare hanno finanziato per ANNI il bolscevismo “proletario”.
          Armand Hammer è solo un esempio…..

        • PinoMamet scrive:

          “Chissà perché le rivoluzioni vanno bene solo quando si tratta di distruggere società tradizionali.”

          Secondo me Mi’ sbagli in un punto fondamentale, cioé di vedere una specie di piano o volontà unica dietro tutto.

          Una volontà che ricostruisci a posteriori dagli effetti di azioni anche molto diverse tra loro e distanti svariati decenni, avvenute in luoghi lontani e in condizioni economiche, sociali, culturali, radicalmente diverse.

          Come si può dire che “chi sta dietro” alla Rivoluzione d’Ottobre (ammesso che fosse una sola entità coerente, e non un complesso o coacervo di cause) sia la stessa entità che sta dietro al capitalismo degli USA o all’Unione Europea?

          Il risultato paradossale è quello di giudicare i “nemici” di questa entità o volontà in base al giudizio che dai di essa, anche se probabilmente essa neanche esiste…

          così le società tradizionali (che in quanto a brutture avevano ben poco da invidiare a quelle… non tradizionali) devono per forza essere “buone” e così via…

        • mirkhond scrive:

          Tutto per difendere quel….signore di nome Zanardo.
          Come si dice?
          I lupi tra di loro non si azzannano!
          Quanto alla Russia PREbolscevica, era tutt’altro che una società IMMOBILE come l’ha dipinta una INTERESSATA propaganda a cui alcuni qui, credono ancora….
          Già dal 1861 in Russia i contadini stavano diventando gradualmente piccoli e medi proprietari terrieri, e con biekiSSimo oskurantista Stolypin (1862-1911) dal 1906 il processo subì un’ulteriore accelerazione.
          Per non parlare dell’analfabetismo che nel 1917 vedeva il 50% della popolazione rurale russa alfabetizzata!
          Ma chissenefrega, purché vinca la nostra idea di rivoluzione.
          Costasse CATASTE DI MILIONI DI MORTI, facesse arretrare per venti e più anni la Russia al livello di rozzezza tatara, che solo nel 1934 i livelli di produzione raggiunsero quelli del 1913 (si legga Giuseppe Boffa, Storia dell’Unione Sovietica 1917-1964; Boffa era COMUNISTA e fu per anni corrispondente dell’Unità dalla Russia)!
          Che le POTENTI LOBBIES KHAZARE di origine RUSSA, al potere in Germania pre-1933 e soprattutto negli U$A abbiano finanziato ABBONDANTEMENTE e PER ANNI Lenin, e il primo Stalin, non è propaganda anti”semita”.
          Così come Armand Hammer il banchiere “rosso”, morto quasi centenario nel 1990, fu per anni il collettore delle “donazioni” della suddetta LOBBY per aiutare gli “amici del popolo”.
          I quali, tranne Stalin e Molotov e pochi altri, erano TUTTI KHAZARI, Lenin in testa.
          Ora capisco benissimo che i KHAZARI, bolscevichi o bank$ter$ newyorkesi e berlinesi di origine russa, avessero i loro conticini da regolare con la MADREPATRIA, soprattutto verso lo Zar e la Chiesa Ortodossa che li avevano vessati, soprattutto a partire dal 1874, e poi con una serie di pogrom a partire dal 1881.
          Peccato però che CHI ne abbia fatto le spese sia stata un’INTERA CIVILTA’, distrutta, e quasi totalmente annientata per i primi 20-25 anni, se Stalin capendo che l’internazionalismo khazaro leninista-trotzkista era inattuabile, se si voleva far sopravvivere quel capolavoro messo in piedi nel 1917, avesse deciso di russificare il bolscevismo, recuperando QUANTO PIU’ ZARISMO POSSIBILE, inclusa (sia pur sotto pesantissimi limiti) la stessa Chiesa Ortodossa.
          I Khazari hanno sofferto, ma le travi ne deretano se le ritrovano anche loro, visti gli ABBONDANTI CRIMINI di cui si sono MACCHIATI sia in PATRIA, la Russia, e sia in quell’avamposto franchizzante creato in Medio Oriente…
          Il più pulito c’ha la rogna sotto, come dicheno a Roma….

        • PinoMamet scrive:

          “Tutto per difendere quel….signore di nome Zanardo.
          Come si dice?
          I lupi tra di loro non si azzannano!”

          ??
          Ma no, Mirkhond, tutto per dire che secondo me sbagli a mettere insieme cose così diverse come:
          -la Rivoluzione russa;
          -il capitalismo USA dall’Ottocento ai giorni nostri;
          -le politiche della Banca Europea

          come se avessero una sola causa…

          Che poi la società russa pre-rivoluzionaria non fosse immobile lo so (e non equivale a dire che fosse perfetta, eh?) ma da qui a trovare la causa di tutto nei “Khazari cattivissimi” ce ne passa, su, Mirkhond
          😉

        • habsburgicus scrive:

          appoggia apertamente i tuoi rivali

          dai, Z, non scadermi a questo livello 😀
          visto che tu la storia la conosci
          ci fu è vero un po’ di semi-ostilità (soprattutto la Francia..Lloyd George non fu mai serio contro i sovieti vedi Prinkipo ecc, gli americani “veri”, ignorantissimi, se ne fregarono e lo stesso “red scare” fu cosa interna..e anzi i soliti ignoti si allarmarono nel 1919 per un’eventuale caduta del potere rosso che a loro tutto sommato stava bene. :D..e ci fu una campagna di stampa violentissima contro i bianchi denunciante pogromy, in cui comparve pure la celebre cifra, applicata ad altri dopo il 1945, e divenuta canonica, pena la fortezza 😀 Mussolini, un tuo conterraneo, lo capì meglio di te 😀 e disse nel 1919, quando era ancora anticlericale e abbastanza à gauche, che “cane non mangia cane” e che a lui facevano ridere, non dice proprio così ma il senso è quello se lo cerchi in rete lo vedi, quelli che pensavano che veramente i poteri finanziari occidentali, etnicamente consanguinei a Bronstein, volessero la vittoria di Denikin e Kolčak !), qualche semi-para-“intervento” (poi gonfiato a dismisura dai sovietici..interessante che gli americani non comparivano nel Breve Corso sovietico del 1938 quando l’America rooseveltiana era tutta, a livello ufficiale perché i, p’opoloera come sempre tradito e ingannato come è normale in “democrazia” :D, con l’ anti-hitlerista Stalin esaltato a Hollywood che gli condonò pure i processi-farsa 😀 e invece divennero dominanti nei 1950′ in tempi di guerra freddissima 😀 ed é questa versione che tramite Togliatti e il PCI penetrò ijn Italia e probabilmente giù giù per li rami giunse fino a a te :D), tutte bazzeccole, pinzellacchere 😀
          non si ebbe MAI una seria volontà di abbattere i sovieti (neppure nel 1927m, crisi anglo-sovietica)..sino al 1941..e quello che ci provò (ormai in ritardo) non era un liberale 😀 anzi i liberali aiutarono in modo decisivo i bolscevichi a vincerlo !
          l’Amb francese de Saint-Aulaire (fu Ministro in Romania dal 1916 al 19\9) scrisse nei Trenta che la SdN faveva tutto per i Sovieti !
          il principe romeno Sturdza, in esilio, a Madrid 1966 riporta un giudizio secondo cui Wilson (e chi lo controllava..quello era un demente :D) fece tutto per salvare i Sovieti e dice che i boss rossi stessi, per primi, si stupirono di ciò 😀 erano infatti convinti di aver fallito alla grande (donde la NEP)..per credere al marxismo, bisogna avere una dose di imbecillità che, da persona equanime, non mi permettrei attribuire a Blank (più noto Ul’janov), Bronstein, Apfelbaum, Radek e compagnia 😀 solo ai compagni italiani di oggi 😀 quelli sì, sono irrecuperabili 😀
          dai, il mito dell’ostilità occidentale (democratico-liberale) al bolscevismo nascente è da abbandonare !
          attenzione..dico “ostilita” che per me vuol dire qualcosa di chiaro, pee intenderci come trattarono AH e Benito già prima del 1939 (e pure Franco..ancora nel dic 1973 gli ammazzarono Carrero Blanco per rendere impossibile un eventuale mantenimento del franchismo, del resto difficile, perché Juan Carlos era già designato)
          non-ostilità non vuol dire godimento :D.ammetto senza alcun problema che USA, GB e ancor più Francia (l’unica che ci rimise..in palanche :D) avrebbero preferito un Kerenskij (cioé uno El’cin di quei tempi, anzi molto peggio :D) un buffoncello che avrebbe svenduto la Russia a prezzi da saldo, in più avrebbe mandato i russi a farsi massacrare gratis per le massonerie anglo-francesi..il Bengodi 😀
          non si può però volere tutto 😀
          e certamente i Sovieti erano preferiti a una Russia vera, monarchica e cristiana
          o, al massimo, erano indifferenti

        • Peucezio scrive:

          “Beh, in effetti vincere una guerra civile dove tutto il mondo appoggia apertamente i tuoi rivali è cosa che un po’ di rispetto lo merita.”

          Questa è veramente impagabile!
          C’erano le banche americane, Kuhn&Loeb ecc. che li finanziavano, i tedeschi che li sostenevano, in pratica l’establishment mondiale li ha voluti al potere, ora scopriamo che avevano contro tutto il mondo…

          Z., stasera sei riuscito a mettermi proprio di buon umore.

        • Peucezio scrive:

          Pino,
          d’accordo, ma non si devono neanche considerare i fenomeni come atomizzati, irrelati.
          La storia è interconnessa, fatta anche di fenomeni di lungo periodo, relazioni, legami.
          Soprattutto quella contemporanea.
          Effettivamente ciò che accadeva in un villaggio medievale aveva conseguenze marginali oltre un certo numero di chilometri e gli stessi re controllavano pochissimo.
          Ma oggi (ma, direi, dall”800, dal colonialismo, ecc.) ci sono uomini che facendo una scorreggia possono determinare i destini non di milioni, ma di miliardi di persone.

        • PinoMamet scrive:

          “La storia è interconnessa, fatta anche di fenomeni di lungo periodo, relazioni, legami.”

          Sicuramente, non lo metto in dubbio.
          Quello che metto in dubbio è che sia possibile individuare uno “schema” o, ancor meno, una “volontà” univoca comune dietro fenomeni così diversi come la Rivoluzione russa e l'”eurobanksteraggio”, per usare il termine di Mirkhond.

        • Z. scrive:

          Mirkhond,

          — C’erano le banche americane, Kuhn&Loeb ecc. che li finanziavano, i tedeschi che li sostenevano, in pratica l’establishment mondiale li ha voluti al potere, ora scopriamo che avevano contro tutto il mondo… —

          Hai dimenticato: i Savi di Sion, Ben Gurion, il Muftì di Gerusalemme e Nonna Pina 😀

          Volendo sottilizzare, a dirla tutta, hai anche dimenticato altre cose di poco conto:

          – che la guerra civile russa è durata dal 1918 al 1923, e che nel novembre 1918 la Grande guerra era finita e i tedeschi asfaltati;
          – che le grandi potenze vincitrici del conflitto – Francia, Regno Unito e Stati Uniti – combattevano contro i rossi, evidentemente a loro insaputa in stile Scajola;
          – che anche i Paesi minori dalla parte dell’Intesa (Italia, Giappone, Romania, Serbia) combattevano contro i rossi, sempre a loro insaputa;
          – che contro i rossi combattevano, sempre a loro insaputa, anche alcuni dei Paesi che invece avevano preso botte: Cina e Impero Ottomano, per esempio;
          – che contro i rossi combattevano, sempre a loro insaputa, anche i nuovi Paesi sorti dal collasso dell’impero russo: Polonia, Finlandia, i tre Paesi baltici, e svariate repubbliche che l’Unione Sovietica finirà per annettere nel corso degli anni;
          – che contro i rossi combattevano altre formazioni militari come l’esercito mongolo e formazioni paramilitari di destra e di sinistra: sempre inconsapevolmente, com’è naturale,
          – infine, che contro i rossi combattevano inconsapevolmente persino formazioni paramilitari tedesche e persino (tieniti forte Peucè, perché questo è un segreto che sappiamo solo io, te e Adam Kadmon!) l’esercito tedesco regolare, o per meglio dire ciò che ne restava.

          Certo, tutto questo impallidisce di fronte alle truppo pippo-topolin-plutocratiche di Nonna Pina 😀

        • Z. scrive:

          Duca,

          anch’io ti voglio tanto bene 😀

        • mirkhond scrive:

          Intanto l’esercito regolare tedesco NON combattè CONTRO i bolscevichi, con cui iniziarono già trattative di PACE nel novembre 1917, e che portarono all’armistizio del 15 dicembre 1917 e alla pace di Brest-Litovsk del 3 marzo 1918.
          I Tedeschi furono generosi finanziatori e appoggiarono il nascente bolscevismo khazaro fino all’11 novembre 1918.
          Gli americani, inglesi e francesi non combatterono contro un cazzo di niente, limitandosi solo a controllare qualche porto e a qualche modesto rifornimento di armi ai bianchi.
          Gli americani, grazie alla nota lobby non solo non aiutarono per NIENTE la galassia bianca (composta da armate e comandanti diversissimi e anche in lotta tra di LORO oltre che contro il comune (mai troppo) nemico bolscevico.
          Gli U$A anzi, fecero pressioni sul Giappone che, nell’aprile 1918 aveva occupato l’Estremo Oriente Siberiano, con l’intenzione di annetterlo e inviandovi 70.000 coloni, per costringerlo a sgomberare questo territorio nel 1922.
          E “restituendo” all’Urss il nord di Sachalin nel 1925.
          I tedeschi antibolscevichi, furono sì composti dai resti dell’esercito imperiale tedesco, ma sotto l’etichetta di corpi franchi, guidati dal generale prussiano Rudiger von der Goltz (1865-1946), e con l’assenso contrastato inglese, tra il marzo 1919 e gli inizi del 1920, quando furono COSTRETTI a sciogliersi e a tornare in Germania.
          Von der Goltz più che ad una restaurazione zarista o comunque antibolscevica, pensava più alla creazione di uno stato balto-tedesco tra Estonia e Lettonia con capitale Riga, e in cui il locale elemento tedesco erede dell’Ordine Teutonico, e rinforzato da coloni giunti dalla Germania sconfitta, riprendessero il loro ruolo di gruppo dominante nell’area.
          Cosa non possibile, data la resistenza dei pur germanizzati e luterani estoni e lettoni ormai conquistati al nazionalismo, e non avevano l’appoggio dell’Intesa.
          Infine gli Ottomani avanzarono in un Caucaso in cui il potere russo era collassato, ma non si era ancora formato e stabilizzato quello bolscevico, e avanzarono fino a Baku tra marzo e ottobre 1918.
          Con l’armistizio di Mudros (31 ottobre 1918) gli Ottomani si ritirarono dalle terre ex zariste conquistate.
          Poi vi faranno un breve ritorno nel settembre-novembre 1920, sotto il generale Qazin Qarabeqir (1882-1948) che nella sua marcia che lo portò a riconquistare i distretti armeni di Kars e Ardahan (russi dal 1878 al 1917, e poi rivendicati dall’Urss fino al 1953).
          Qarabeqir si scontrò con gli Armeni della effimera repubblica armena sorta nel 1918, ma MAI contro l’Armata Rossa, e rendendosi responsabile (stando alle ricerche dello storico armeno Vahakn Dadrian) del massacro di 198.000 Armeni!
          l’Arrivo dell’Armata Rossa nel sud Caucaso nel 1920-1921, se soffocò le appena risorte nazioni indipendenti di Georgia e Armenia, però salvò quest’ultima da un altro massacro ottomano.
          Visto che Mustafà Kemal, da poco giunto al potere (seppur nominalmente sotto il Sultano fantoccio di Istanbul fino al novembre 1922), era alleato con Lenin, in quanto entrambi i regimi essendo rivoluzionari e non ancora riconosciuti ufficialmente, si riconoscevano a vicenda.
          Enver Pascià che poi si recò in Asia Centrale combattendo e morendovi nell’agosto 1922 contro l’armata rossa del generale Frunze (1888-1925), lo fece a titolo personale di ex triumviro dei Giovani Turchi, in nome di un Panturanismo che Mustafà Kemal all’epoca NON poteva appoggiare, dovendosi rinforzare nel nucleo anatolico a prevalenza turcofono rimasto del morente Impero Ottomano, e sulle cui ceneri stava fondando la nuova repubblica turca!
          Quindi il blocco antibolscevico fu più che altro una mossa propagandistica di un’Intesa stanca, e bisognosa di concludere una pace che portasse alla spartizione del lauto bottino ex ottomano nella Fertile Mezzaluna.
          Infine si riteneva (purtroppo a torto) che il bolscevismo non sarebbe durato a lungo, visto l’odio e l’impopolarità provocati dal “comunismo di guerra” e dal terrore rosso del 1918-1921.
          E la Nep fu vista, falsamente proprio come un “nuovo termidoro” russo, una fase di (pseudo) imborghesimento della rivoluzione, dopo la fine del terrorismo di matrice “giacobina”!

        • mirkhond scrive:

          Qazim Qarabeqir

        • habsburgicus scrive:

          vedo che Z non mi ha risposto 😀
          a meno che non lo sia quel lungo elenco (un po’ esteso e “infiorato” stile vecchio PCI scuola della Frattocchie, ma tutto sommato non errato, anche se detto in modo troppo enfatico :D)
          tuttavia è appunto a quello a quello che mi riferivo parlando di semi-ostilità..punture di spillo, fatte con retropensieri, nulla di decisivo e “serio” (solo la Polonia combatté seriamente, ma per obiettivi “suoi”, territoriali e non certo per abbattere il potere sovietico)

        • Z. scrive:

          Ti ringrazio dei dettagli che ci hai fornito, che peraltro ci illustrano come i bolscevichi – per ragioni piuttosto ovvie – non godessero esattamente del favore del mondo intero.

          Poi sul giudizio negativo sul regime siamo d’accordo, e direi che ormai lo sono tutti tranne il PMLI. Il rispetto di cui ti parlavo non deriva dall’apprezzamento per le politiche del regime, naturalmente.

        • Z. scrive:

          habs,

          — vedo che Z non mi ha risposto —

          Uhm… sei in attesa di una risposta da me? allora scusami, temo di essermi perso la domanda!

          — a meno che non lo sia quel lungo elenco (un po’ esteso e “infiorato” stile vecchio PCI scuola della Frattocchie, ma tutto sommato non errato, anche se detto in modo troppo enfatico :D) —

          Scusa per la prolissità e grazie per l’accostamento alla Scuola, un complimento troppo buono che certamente non merito 🙂

        • habsburgicus scrive:

          spezzo una lancia in favore di Z..
          i suoi ragionamenti storici ci potrebbero anche stare ed è sempre un piacere ascoltarlo, quando scrive seriamente e non in modo ironico (vabbé si sente l’avvocato) 😀
          purtroppo gli manca, ma per chi ha la sua Weltanschauung (diciamo repubblicano-laico-liberal-illuminista) sarebbe qualcosa di eccezionale e quasi unico, la consapevolezza del potere “massonico” (uso le virgolette, perché non sono solo le logge classiche ma non trovo termine migliore) sul mondo, almeno quello “occidentale” (un tempo “Christianitas”) ma da ultimo non solo lì
          intendiamoci non bisogna esagerare (né io credo di farlo)
          purtroppo il 99 % di chi accenna a ‘ste cose sono tipi bizzarri, i “complottisti”appunto che vivono in un modo fatato 😀 che non ha legami con la realtà (e, spesso, specialmente i “destri” commettono errori storici da far rabbrividire :D) e, comprensibilmente, rendono il tutto poco credibile
          ma anche le esagerazioni del”mainstream” (qui rappresentato, su questo tema, anche da Roberto e financo da Pino) cioè l’irridere sistematicamente, anzi negare pervicacemente l’esistenza stessa di questo livello, impedisce una comprensione più estesa del divenire storico dal 1789 in avanti..prima si era in un altro mondo (migliore, dico io..peggiore, dite voi tranne Mirkhond e Peucezio..adesso non ci interessa….comunque era TUTTO diverso, specialmente prima del 1748, e su questo credo concordiamo), dunque l’approccio storico-scientifico è anche diverso, ad un tempo più facile e più difficile (per la lontananza da noi)
          in questo manca, e si sente, a Z (e agli altri) l’aver avuto da ragazzi un’ educazione cattolica. .quando esisteva ancora il Cattolicesimo puro (che in certi paesini sopravvisse agli anni Ottanta anche se la sua fine “istituzionale” è da porre fra 1962 e 1965) la filosofia cattolica della Storia, almeno per l’epoca dal 1200 in poi (anche vista laicamente, intendiamoci) mi pare inconfutabile e infatti ho cambiato idea su moltissime cose, forse la ricambierò (è probabile), ma all’essenza di quella visione, come Guida storica, aderisco da quando avevo 10-12 anni !
          una cosa è certa..questo livello “massonico” dal 1945/1962 non è più indagabile in modo scientifico e le conseguenze si sentono
          mancano le fonti (SERIE)..si può andare solo a deduzione (metodo in sé rischioso e proclive alle cantonate :D)
          sino al 1945 esisteva la Chiesa, esistevano Stati con i loro apparati ostili a quei poteri ecc quindi si ottenevano anche fonti alternative e, con qualche difficoltà, si metteva insieme il tutto..e molto si scopriva o, almeno, ci si avvicinava alla verità
          infatti la Storia europea VERA dal 1789 al 1945 è ormai nota a grandi linee (qualche oscurità certo rimane ma nell’insieme chi vuole sapere ha gli strumenti)..anche se non apparirà alla TV, chiaro 😀
          dopo..hic sunt leones 😀
          dal 1945 al 1962 ci fu ancora la Chiesa (Civiltà Cattolica era illuminante su molte cose, ad esempio riesce a spiegarci la campagna anti-Franco del 1945-1947), da allora il buio completo !
          lo confesso, umilmente :D..della caduta del comunismo nel 1989-1991 (avvenimento importante e a cui sono interessato) onestamente io credo di sapere ben poco delle VERE CAUSE (pur conoscendo abbastanza bene i fatti “bruti”)..ma non è forse colpa mia 😀 mancano le fonti (alternative)..e non avendo una CIA personale a disposizione, purtroppo 😀 si mette insieme quel poco che si viene a sapere e..spesso ci si sbaglia 😀 per carità ci si sbagliava anche prima del 1945, ma era più difficile 😀
          comunque questo aspetto “massonico” é fondamentale (anche se dobbiamo ammettere che OGGI COME OGGI non possiamo saperne nulla di concreto :D)…ma Z non sarà d’accordo, non può esserlo !
          il che non mi impedisce di stimarlo e di avere (si spera fecondi) scambi telematici con lui così come con gli ottimi Roberto e Pino (e altri)
          in quanto le idee personali, anche se palesemente errate, non incidono né devono incidere per nulla nei rapporti interpersonali !

        • Peucezio scrive:

          Z.,
          capirai che poi hanno fatto finta di combatterli, se prima li hanno aiutati ad andare al potere.
          Come l’ISIS: gli americani prima sostengono l’opposizione anti-Assad, poi fanno finta di combattere l’ISIS, insieme a una specie di coalizione internazionale.
          (E con l’altra mano continuano a cercare di danneggiare Assas).
          E tu ci credi.

        • Z. scrive:

          Difficile darti torto, ossia:

          – non riesco proprio a prendere sul serio i discorsi sulle trame massoniche;
          – il fatto che quei discorsi siano fatti tipicamente da persone “leggermente” esaltate sicuramente non aiuta la mia diffidenza;
          – non ho avuto un’educazione cattolica, cosicché non sono mai stato né anticlericale né livoroso verso una cultura che semplicemente è altra rispetto alla mia, e in più posso ereditare il trono d’Inghilterra 😀

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — capirai che poi hanno fatto finta di combatterli, se prima li hanno aiutati ad andare al potere —

          Cioè, prima si sono coalizzati tutti quanti assieme per farli andare al potere. Poi si sono coalizzati tutti quanti assieme per fingere di combatterli. Maledetti imbroglionacci!

          — E tu ci credi. —

          Vero. Per fortuna che ci sei tu, ad aprirmi gli occhi 😀

        • Peucezio scrive:

          Pino,
          “Quello che metto in dubbio è che sia possibile individuare uno “schema” o, ancor meno, una “volontà” univoca comune dietro fenomeni così diversi come la Rivoluzione russa e l’”eurobanksteraggio”, per usare il termine di Mirkhond.”

          Mah, gli attori sono più o meno sempre gli stessi.
          Anche senza voler tirare fuori gli ebrei (che invece hanno un peso decisivo, viste le proprozioni fra la loro entità numerica e l’entità della loro presenza nei posti di potere), che ci sia un’egemonia anglosassone nel mondo da almeno un secolo a questa parte (ma anche prima, solo che prima c’erano anche altri attori non proprio irrilevanti) mi pare difficilmente discutibile.

          D’altronde non vedo cosa ci sia di strano. L’Impero Romano è durato molti secoli. Non vedo cosa ci sia di soprendente nel fatto che determinati poteri perseguano dei disegni nel lasso di un secolo o un secolo e mezzo.

          E in ogni caso io credo si trascurino gli elementi di continuità nella storia. Perché ci si concentra sugli eventi, sugli elementi appariscenti, anziché su quelli invarianti, che in fondo sono i più interessanti, perché riguardano gli aspetti più profondi, meno mutevoli ed effimeri.

        • Z. scrive:

          La continuità nella storia è sicuramente elemento importante, ma dobbiamo riconoscere che il mondo di oggi è molto più instabile, e molto più mutevole, di quello dell’epoca dell’Impero romano.

          Pensa solo a com’è cambiata la politica degli Stati Uniti in pochi anni, tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso.

          Se applichiamo categorie troppo statiche, secondo me, si rischia che il mondo reale ci sfugga in avanti (che poi è quel che è successo alla classe dirigente del PD, ma questa è un’altra storia).

        • Peucezio scrive:

          Z.,
          di queste ultime cose ti do atto.
          Direi che non si deve esagerare in nessuno dei due sensi.

          Il fatto è che spesso l'”irrelazione”, se così vogliamo chiamarla, è invocata come una petizione di principio (non è il caso di Pino).

  23. mirkhond scrive:

    in quegli anni di passaggio ecc.

  24. mirkhond scrive:

    Per chi comprende il Russo (e i sottotitoli in Serbo, in cirillico :)) una puntata della serie su Chapayev, la 9° :

    СТРАСТИ ПО ЧАПАЈЕВУ, 9. епизода (руска серија из 2012. са преводом на српски)

  25. mirkhond scrive:

    Habsburgicus, rifatti gli occhi:

    http://s.io.ua/img_vscr/0020/68/00206807.jpg

    L’attrice russo-“ucraina” si chiama Karina Andolenko, 28 anni quest’anno e che interpreta la nobildonna russa che sarebbe stata contenta di essere stuprata da 187 bolscevichi che poi erano…un 5-6 nel film!

  26. mirkhond scrive:

    Nella serie, pardon!

  27. mirkhond scrive:

    “Ma no, Mirkhond, tutto per dire che secondo me sbagli a mettere insieme cose così diverse come:
    -la Rivoluzione russa;
    -il capitalismo USA dall’Ottocento ai giorni nostri;
    -le politiche della Banca Europea

    come se avessero una sola causa…”

    Veramente ho solo riassunto il pensiero di Zanardo, tipica incarnazione dell’INVOLUZIONE LIBERI$TA del fu comunismo.
    Poi, a me non dispiace affatto che scoppiasse una rivoluzione socialista ma non atea, repubblicana e troifico-sfascia-famiglia!
    Una rivoluzione di autentico socialismo sottomesso al Signore, DOVEVA scoppiare, ma negli U$A e in Inghilterra, dove i bank$ter$ (di qualunque origine fossero) dovevano finire appesi ai lampioni, e non si sarebbero avuti gli orrendi reagan e thathcher….

    • Francesco scrive:

      una rivoluzione cristiano-socialista nei paesi anglosassoni? è che hanno troncato ogni relazione tra la Fede e il Socialismo (che abbiano espunto Isaia dalle scritture?) per cui non ho mai sentito nessuno di quella tendenza

      forse il reverendo King prima di essere ucciso

      ma è come se tutto il Socialismo anglosassone avesse a essere Ateo

      ciao

      PS tientela cara la BCE, che il resto è peggio!

  28. mirkhond scrive:

    Quanto ai Khazari c’entrano eccome e alla grande.
    Ovviamente non i MILIONI di RUSSI di RELIGIONE EBRAICA, ma una COSPICUA MINORANZA TRA ESSI, composta di atei che avevano rinnegato innanzitutto la Sinagoga!
    Costoro col SUPPORTO di altri Khazari emigrati in Occidente (3.000.000 circa tra 1880 e 1915, stando a quanto dichiarato da Moni Ovadia in una conferenza a Bari nel novembre 2003, e a cui chi scrive, assistette ed ascoltò con l’estrema attenzione dovuta agli interessantissimi argomenti del celebre autore e regista teatrale sefardita), divenuti bank$ters tra Berlino e New York, approfittando di una situazione di OGGETTIVA debolezza della Russia, dovuta all’esaurimento da prolungato sforzo bellico unita alla DEBOLEZZA DI CARATTERE dello zar Nicola II, fecero quel che fecero.
    Ma che non avrebbero MAI potuto fare da SOLI, senza quel FORTE SUPPORTO.
    Che poi i bianchi fossero una massa di pasticcioni e divisissimi AL LORO INTERNO, non si puo’ che concordare.
    Come il loro limite di militari adusi a dare e ricevere ordini, ma non a sapersi trasformare in raffinate menti POLITICHE come i tempi esigevano.
    E cioè fare le due cosette che avrebbero tolto il terreno fertile ai NON amati bolscevichi: e cioè dichiarare la cessazione di una guerra impopolare e dall’altro avallare, cioè accettare il compimento delle riforme agrarie, già molto avanzate sotto l’ultimo periodo zarista.
    Purtroppo tra la galassia bianca l’unica cosa che univa era l’antibolscevismo, mentre mancava una MENTE POLITICA che, riprendendo le politiche di Stolypin fosse riuscita ad unire questa massa di rissosi e distruggere la nascente khazarocrazia rossa.
    Avendo ulteriore cura di DISTINGUERE tra una MINORANZA e la STRAGRANDE MAGGIORANZA KHAZARA russa che non aveva colpa di NIENTE, ed è stata solo una vittima anch’essa.
    Dei loro sedicenti falsi cristi e falsi messia della rivoluzione “comunista” finanziata dal bank$teri$mo del più ABIETTO capitale….

  29. mirkhond scrive:

    “Quello che metto in dubbio è che sia possibile individuare uno “schema” o, ancor meno, una “volontà” univoca comune dietro fenomeni così diversi come la Rivoluzione russa e l’”eurobanksteraggio”, per usare il termine di Mirkhond.”

    Pecunia non olet……

    L’euro$trozzoban$teraggio è guidato dagli eredi di coloro che vollero e favorirono la rivoluzione inculaproletari del 1917…..

    • PinoMamet scrive:

      Beh, Mirkhond, mi sembra una tesi molto campata per aria.

      Se ti riferisci a quelli che chiami “khazari”, non mi risulta che ci sia alcuna particolare preminenza numerica o di influenza all’interno delle istituzioni europee.

      E comunque, resta da dimostrare (e permettimi, trovo che sia una fissazione quasi paranormale…) che questi “khazari”, per qualche motivo, debbano avercela con i proletari… sia quando dicono di stare dalla loro parte, sia quando dicono il contrario…
      insomma, se so’ comunisti sbagliano, se so’ capitalisti sbagliano, e dimme che me vuoi menà! 😉

      Se intendi altro, non ho proprio capito cosa! 🙂

      • mirkhond scrive:

        Intendo gente che, mossa da ODIO verso popoli e società con cui hanno avuto (e spesso duramente subito) rapporti difficili, non mi meraviglia che siano animati da volontà di distruggere chi non si piega ai loro diktat.
        Però è logico e comprensibile che tu NON possa condividere questa visione…. 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Mi’, questa gente non esiste proprio.

        Può essere benissimo che ci sia uno, o molti ebrei, che non hanno in simpatia la religione cristiana, e sicuramente ne ho conosciuti (telematicamente) di quelli che non possono soffrire la Germania (per inciso, sono molti di più quelli che attualmente la adorano e la considerano un ottimo posto dove trasferirsi, c’è stata una serie di articoli in proposito sulla stampa israeliana…)

        Nello stesso modo, ci saranno alcuni cristiani (alcuni su questo blog) che, diciamo, non stravedono per il mondo ebraico 😉

        Questo c’entrava qualcosa con la Rivoluzione Russa? Io francamente credo di no, o in modo troppo marginale e controverso per diventarne la Spiegazione Universale Archetipica.
        Sicuramente ci saranno stati molti bolscevichi ebrei, che non avranno avuto in simpatia estrema i preti cristiani ortodossi, come sicuramente, se vai a cercare, troverai ufficiali zaristi ebrei.

        (PS non è vero, come ho già linkato tempo fa in risposta ad Habs, che le sinagoghe non furono mai chiuse e i rabbini mai perseguitati; al contrario, pare che seguirono esattamente gli stessi alti e bassi dei “colleghi” cristiani)

        C’entra qualcosa, adesso, con la Banca Centrale Europea??
        Ecco, qui secondo me non c’è proprio nessunissimo legame di sorta, e volercelo vedere per forza mi sembra “ai confini della realtà”!

        • mirkhond scrive:

          Capisco le tue ragioni Pino.
          Ma non posso condividerle.
          I Khazari furono il fulcro e la principale componente del bolscevismo russo almeno per i primi 15-20 anni dal 1917.
          Come non si puo’ negare il fortissimo appoggio (che ti hanno spiegato con maggior competenza Habsburgicus e Peucezio) del bank$teri$mo khazaro usano e tedesco.
          Formato da esuli russi pieni di COMPRENSIBILE ODIO verso la propria patria d’origine e desiderosi di vendicarsene.
          E visto il momento di OGGETTIVA debolezza della Russia tra marzo e novembre 1917, perché non approfittarne?
          I Giudei, chiunque essi siano sono stati spesso perseguitati non perché erano più buoni ma solo perché NON AVEVANO IL POTERE.
          Quando ce l’hanno avuto, lo hanno UTILIZZATO ABBONDANTEMENTE.
          Esattamente come altri gruppi religiosi ed etnici, cristiani e non solo!
          Capisco che la cosa per te sia inaccettabile.
          Però la verità è amara….

        • mirkhond scrive:

          I bank$ter$ di oggi, sono gli eredi se non biologici, certamente culturali di quelli di 100 anni fa.
          E passiamo pure per complottisti, fa niente!
          Anch’io rimasi scioccato quando scoprii che i khazari teocon statunitensi erano stati degli antichi trotzkisti!
          Trotzky, un uomo molto ben ammanicato con la grande finanza di New York….

        • PinoMamet scrive:

          Guarda, ripeto, non vedo niente di strano nel dire che tra i bolscevichi ci fossero molti ebrei.
          Mentre trovo, diciamo, molto discutibile dire che la causa della Rivoluzione fosse l’odio degli ebrei verso il mondo russo-cristiano…

          che questo c’entri poi qualcosa con problemi economico/politici di oggi, lo trovo assolutamente incredibile!

        • Z. scrive:

          Pino,

          — per inciso, sono molti di più quelli che attualmente la adorano e la considerano un ottimo posto dove trasferirsi —

          Difficile dar loro torto. Solo qui a casa nostra c’è chi sostiene che secondo i tedeschi la Shoah non è mai esistita…

      • Peucezio scrive:

        Pino,
        “Se ti riferisci a quelli che chiami “khazari”, non mi risulta che ci sia alcuna particolare preminenza numerica o di influenza all’interno delle istituzioni europee.”

        Scusami, ma io credo che le istituzioni europee non contino un cavolo.
        C’è chi ha interesse a che esista l’Unione Europea e abbia certe caratteristiche. Ma questo è ben diverso dall’esporsi direttamente e dall’avere cariche dentro tale Unione, cariche oltretutto più simboliche che concrete.
        D’altronde c’è stato anche un concerto internazionale che voleva l’Italia unita, concerto in cui gl’inglesi avevano un ruolo centrale.
        Ma mica dopo l’unità ci siamo trovati presidenti del consiglio inglesi.

  30. mirkhond scrive:

    “Già, anche perché magari trovi un gay o un musulmano troppo grossi e suscettibili per farci il bulletto da tastiera. E nel caso è meglio volare bassi e tenere il minimo, specie se non ti fidi del trauma center della tua città :D”

    Ovviamente dopo le perculaggini, si passa alle (mica tanto) velate minacce….
    Meno male che non ti conosciamo di persona….
    Oppure dici che finiremmo al pronto soccorso?

    • Z. scrive:

      Guarda che ti sbagli. Io non sono né gay né musulmano!

      Non per questo però mi diverto ad insultare gli uni e gli altri, ben protetto da una tastiera, sapendo che se me ne trovassi di grandi e grossi davanti rischierei eccome di finire al pronto soccorso.

      Tu ti lamenti della modernità, ma dovresti apprezzarne la natura iper-democratica: Internet, ad esempio, permette ai vigliacchi mezza calzetta di fare i gradassi con mezzo mondo senza pagarne le conseguenze 😀

      • mirkhond scrive:

        Passiamo a nuove minacce, condite dal paraculismo che ti contraddistingue?
        Non avendo altri argomenti, ti fai forte della tua forza fisica.
        E siccome sul ring verrei messo ko da te, ben mi guardo dal voler avere a che fare de visu con te….
        Pensala come ti pare, ma le stronzate le spari a raffica lo stesso….
        E le tue minacce le tengo ben in considerazione, qualora dovessi avere la sfortuna di incontrarti di persona….

  31. Z. scrive:

    OT:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/04/renzi-berlusconi-lodo-nazareno/1313892/

    Grazie a una legge fascista, la n. 4 / 1929, il favor rei in materia fiscale e finanziaria non valeva: ma il centrosinistra, con la norma fiscale n. 507 / 1999, la cancellò 15 anni fa.

    Due righe e tre errori.

    Questo governo è talmente imbarazzante e catastrofico che se l’opposizione non lo fosse altrettanto sarebbe già stato spazzato via. Se io fossi il complottista che non sono mi verrebbe il sospetto che l’opposizione e i suoi giornali fossero stipendiati non da chissà quali interessi occulti, ma semplicemente dalla maggioranza. Per mantenerla in vita, nonostante tutto ciò che non fa e tutti i rovesci che combina.

    • Francesco scrive:

      potrebbe essere

      fossi Renzi, gente come Berlusconi, Salvini, Grillo, la considererei una assicurazione sulla vita

      quasi quasi lo voto pure io, piuttosto che vedere loro

      i peggio nemici li ha in casa: NCD e gerarchi PD

  32. mirkhond scrive:

    “Internet, ad esempio, permette ai vigliacchi mezza calzetta di fare i gradassi con mezzo mondo senza pagarne le conseguenze”

    Anche questa poi è una cazzata, che vale bene per gli sfigati.
    Ma prova a toccare chi comanda davvero, e vedi come la polizia postale o la digos, non ci mettono niente a sgamarti anche se usi 10.000 nickname!
    Comunque il tuo avvertimento lo teniamo ben in considerazione!

    • Z. scrive:

      Sì, ma noialtri sfigati siamo la grande maggioranza, e quasi tutti tendiamo a fregarcene e a lasciar correre: ti è mai venuto in mente di querelare qualcuno perché ti ha preso a nomi sul web? A me no, e credo neppure a te.

      Sicché l’anonimato, di fatto, tende ad essere quasi sempre garantito.

      Ah, e nel caso che non fossi stato abbastanza chiaro: puoi insultarmi finché vuoi, non preoccuparti. Tanto lo so che in fondo mi vuoi bene 😀

      • mirkhond scrive:

        Che tu sia davvero uno sfigato, ho qualche dubbio.
        Certo non sei il gran maestro del grande balanzone di Bologna.
        Ma non sei nemmeno quel sempliciotto che vuoi far credere qua dentro.
        Comunque tengo conto dei tuoi avvertimenti, e mi terrò sempre alla larga da te…
        Qua no, almeno finché Miguel non mi metterà al bando. 🙂
        Ma nel mondo reale, certamente sì……

        • Z. scrive:

          Il dubbio è l’anticamera della verità, diceva un tizio di cui non ricordo il nome.

          Ma mi stupisce molto che ci sia chi pensa che la gente che conta perda tempo a leggere un blog dove si discute di immaginario, di Vicino Oriente, di storia contemporanea e di un quartiere popolare di Firenze.

          O forse sono io a sbagliarmi, non avendo granché idea di come sia fatta la gente che conta. Però mi stupisce uguale.

    • lanzo scrive:

      Un velato riferimento alla Boldrini ? Forse no, non credo che la Boldrinova “comandi” davvero, e’ solo una super stipendiata, politically correct – membro – no, lasciamo perdere il membro, ha connotaioni maschiliste brrr, diciamo parte della kasta e non e’ manco kazara o sefardita !

  33. mirkhond scrive:

    “Non per questo però mi diverto ad insultare gli uni e gli altri, ben protetto da una tastiera”

    Però ti diverti a perculare chiunque non condivida le tue DISGUSTOSE e francamente NON condivisibili idee che l’eurobank$ter$trozzinaggio sia il migliore dei mondi possibili.
    Certamente lo è per TE.
    Non per tantissimi altri.
    E ti fai forte delle minacce di passare alle mani, qualora si avesse la sfortuna di conoscerti.
    Vai a fare il mafioso piddino con qualcun’altro, pezzo di merda!

  34. mirkhond scrive:

    (solo la Polonia combatté seriamente, ma per obiettivi “suoi”, territoriali e non certo per abbattere il potere sovietico)

    Infatti.
    Tant’è vero che c’è chi pensa che Pilsudskj, non avendo collaborato con la malaccocchiata coalizione bianca nel 1919, abbia OGGETTIVAMENTE contribuito a rafforzare la nascente Urss.
    Trovandosela poi di fronte nell’aprile-ottobre 1920, dopo averla gravemente sottovalutata.
    Ma a Pilsudsky non interessava certo la restaurazione di una Russia imperiale, di cui il grosso della Polonia e lui stesso (sebbene di lontana origine lituana) erano stati sudditi fino al 1915!
    E Pilsudsky aveva passato 5 anni della sua gioventù tra prigione, botte e Siberia, per lottare, con metodi terroristici, proprio contro l’odiata Russia.
    Pilsudsky voleva al massimo restaurare la Polonia-Lituania del 1385-1772/1795.
    Cosa che ovviamente non fu più possibile, e il disastro e lo scampato pericolo sotto Varsavia nel 1920, gli fecero finalmente aprire gli occhi.

  35. mirkhond scrive:

    Guarda, ripeto, non vedo niente di strano nel dire che tra i bolscevichi ci fossero molti ebrei.

    Molti? Erano la maggioranza, almeno tra i quadri dirigenti!

    “Mentre trovo, diciamo, molto discutibile dire che la causa della Rivoluzione fosse l’odio degli ebrei verso il mondo russo-cristiano…”

    Quella di marzo 1917, no.
    Quella di novembre sì, ed estesa poi ad una guerra alla religione in genere (tranne alcuni iniziali e ambigui rapporti con esponenti musulmani e delle colonie europee, vedasi la conferenza di Baku del 1920).
    I bolscevichi si ispiravano a Robespierre, almeno sotto Lenin e Trotzky, nonché il primo (e NON ebreo) Stalin!

    “che questo c’entri poi qualcosa con problemi economico/politici di oggi, lo trovo assolutamente incredibile!”

    A costo di passare per complottista c’entra eccome, visto che i burattinai sono gli stessi, ovviamente in senso di eredità biologica e/o culturale!
    Tu stesso, se non sbaglio tante volte hai paragonato la comunità europea ad un nuovo regime sovietico!
    Ed hai ragione, se, con le dovute differenze (populismo allora, liberismo oggi) tieni in mente chi e cosa creò l’Urss e la sostenne per i primi 15-20 anni….

    • PinoMamet scrive:

      “Tu stesso, se non sbaglio tante volte hai paragonato la comunità europea ad un nuovo regime sovietico!”

      Sì, ma nel senso che la trovo una comunità:

      -dirigistica;
      -con una democrazia molto mediata;
      -che agisce per “piani” astratti che passano al di sopra dei popoli;
      -burocratica;
      -che confini che vengono messi o tolti secondo il comodo di chi governa;
      -che dà la preminenza a una visione economicista dei rapporti umani;

      mica per presunte eredità biologiche, eh?

      • Z. scrive:

        Sono sinceramente ammirato…

        Credo che nessuno abbia mai chiamato l’URSS “democrazia molto mediata” quanto meno dalla Primavera di Praga.

        😀

        Z.

        PS: scherzi a parte, credo che ci siano molti texani pronti a servirsi dei tuoi bullet points per descrivere il governo federale degli Stati Uniti.

        • PinoMamet scrive:

          …e infatti avrebbero ragione 😉

        • Z. scrive:

          E lo direbbero anche dell’ONU, forse a maggior ragione.

          Insomma, UE = USA = URSS = ONU.

          Ma non è finita: sono più o meno i concetti che Mirkhond usa per descrivere l’Italia, come Stato-nazione artificiale e imposto al Meridione da potenze straniere.

          Quindi UE = USA = URSS = ONU = Italia.

          Dai che la lista si allunga 😀

        • PinoMamet scrive:

          Mmm ma no.

          L’Italia non è una democrazia mediata; non ha confini interni che possono diventare invalicabili per i suoi stessi cittadini; non è basata su una visione economicista dei rapporti umani e dei diritti (ancora); non ha “piani quinquennali” o di altra scadenza, per realizzare i quali deve passare sopra l’interesse concreto dei cittadini (escludendo il “pareggio di bilancio” e gli altri parametri imposti, appunto,dall’Europa).
          Invece è vero che è malata di burocraticismo, una caratteristica che invece manca negli USA.

          L’ONU è semplicemente macchinosa e inefficiente.

        • Z. scrive:

          Pino, il tuo punto di vista è in parte condivisibile: ma appunto è il punto di vista di chi (come me e come te) considera l’Italia uno Stato-nazione a pieno titolo.

          Se la pensi come Mirkhond, ossia ritieni che l’Italia sia una creatura artificiale imposta dal Piemonte alle genti e agli Stati preunitari, proprio come Mirkhond la troverai:

          -dirigistica;
          -con una democrazia molto mediata (per non dire proprio antidemocratica);
          -che agisce per “piani” astratti che passano al di sopra dei popoli (napoletani, lombardi, romagnoli…);
          -burocratica;
          -che confini che vengono messi o tolti secondo il comodo di chi governa (mentre tu dovresti stare in Lombardia e io in Romagna);
          -che dà la preminenza a una visione economicista (e peggio ancora: laicista e amorale) dei rapporti umani.

          Quello che voglio dire è che non serve scomodare i Soviet: le caratteristiche che tu elenchi, e che indubbiamente fanno parte dell’immagine che l’UE ha assunto nella mente di tantie persone, sono caratteristiche tipiche di pressoché tutte le organizzazioni sovranazionali quando non ci piacciono.

        • Peucezio scrive:

          “Quindi UE = USA = URSS = ONU = Italia.”

          Beh, sono inquadrabili nella stessa tendenza a dissolvere le nazioni in organismi più grandi (e imposti dall’alto, cioè decisi a tavolino, non prodotti da dinamiche storiche spontanee e di lungo periodo).
          Poi non è detto che gli attori siano gli stessi.
          Anche la mafia persegue da sempre gli stessi fini, ma gli uomini si succedono, non foss’altro per ragioni biologiche.

      • mirkhond scrive:

        Non biologiche Pino.
        Bensì culturali.
        Tenendo conto che tanti liberisti di oggi, teocon e teodem sono antici trotzkisti…..

        • lanzo scrive:

          I teocon ? Ossia i cristiani fondamentalisti ? Nin zo, qualcuno di loro e’ o e’ mai stato a capo della Fed, del Tesoro ? Ne’ mi risultano teocons che fanno la spola tra Goldman ed il Governo Federale ? – Per quanto riguarda neocon e liberisti avverto invece una distinta comunanza biologica…

  36. mirkhond scrive:

    “ti è mai venuto in mente di querelare qualcuno perché ti ha preso a nomi sul web? A me no, e credo neppure a te.”

    No.
    Perché non vorrei mai che a qualcun altro, anche se odioso, gli venisse fatto passare quel che NON vorrei mai passare io.
    Odioso, ovviamente in senso ideologico…

    • Z. scrive:

      Ecco, poi aggiungi a questo i costi (inutili) di una querela, la perdita di tempo che comporta un processo penale, lo sbattimento che si porta appresso, il fatto che nessun giudice di solito è felice di celebrare un processo perché due persone si mandano a quel paese…

      Insomma, alla fin fine è naturale che le persone che vanno alla polizia postale siano davvero pochissime. Sicché, a conti fatti, l’anonimato è pressoché garantito.

  37. mirkhond scrive:

    “i bolscevichi – per ragioni piuttosto ovvie – non godessero esattamente del favore del mondo intero.”

    Che però nella realtà non si coalizzò MAI per DAVVERO, visto che prima di odiare i bolscevichi, si odiavano tra loro.
    Il “belagardismo” fu un fallimento bell’e buono, e persino Hitler lo capì quando era troppo tardi…..
    Solo in Rumeli, riuscì, sia pure ad un prezzo sanguinosissimo, nel 1949, ma solo perché la Rumeli era considerata sfera occidentale dopo gli accordi di Yalta del febbraio 1945, e Stalin non aveva ancora l’atomica….

    • Z. scrive:

      Beh, era anche appena finita la Grande guerra. Non è che le nazioni del mondo smaniassero per ricominciarne una da capo. Si può pure capire!

      Però quasi tutto il mondo – inclusi molti ex-sudditi dell’Impero russo – erano ostili ai bolscevichi, e questi riuscirono comunque a prevalere, e a buttare fuori i loro nemici dal Paese.

      Questo ebbe conseguenze tragiche anche per la sinistra, eh, ché da allora il marxismo ortodosso cessò di essere quello della SPD e divenne quello piuttosto aberrante del PCUS. Insomma, non muoio esattamente di simpatia per i bolscevichi. Però quella che era creduta una fazione debole ed effimera è riuscita a prevalere su tutti i nemici, e questo ai miei occhi è rappresentato da immagini molto simili a quelle descritte da Pino.

      • mirkhond scrive:

        “questi riuscirono comunque a prevalere, e a buttare fuori i loro nemici dal Paese.”

        Lo poterono fare proprio perché non avevano un unico e davvero compatto fronte contro cui confrontarsi.
        Il fatto che quasi tutti li odiassero vuol dir poco se poi costoro si odiano innanzitutto tra loro.
        Vedasi il fallimento del belogardismo sia in Russia, che fuori….
        Il consolidamento e la lunga durata dell’Urss si dovette proprio alla crescente “dekhazarizzazione” e rizaristizzazione dello stesso bolscevismo russo!
        Senza la rizaristizzazione stalinista, l’Urss non sarebbe durata 10 anni…..

        • Z. scrive:

          Ma infatti è proprio questo che non posso non ammirare nella parte bolscevica: l’unità e la determinazione che li hanno portati alla vittoria.

          Detto questo, e premesso che sulla rizarizz… rizasir… rizazizz… insomma, sull’accentramento autoritario come necessario per salvare l’URSS siamo d’accordo, non credo che se l’URSS fosse scomparsa entro i primi dieci anni il mondo sarebbe cambiato in peggio.

          Oddio, visti certuni degli avversari di Stalin, forse neppure troppo in meglio (oltre tutto con quel potere a disposizione diventare tiranni e sanguinari è facile).

  38. mirkhond scrive:

    “Ma mi stupisce molto che ci sia chi pensa che la gente che conta perda tempo a leggere un blog dove si discute di immaginario, di Vicino Oriente, di storia contemporanea e di un quartiere popolare di Firenze.”

    Non vedo perché non dovrebbero.
    Vista l’originalità, la lucidità e lo spessore culturale delle analisi di Miguel.
    Che riguardano anche l’attualità.
    Perché pensare che tra i potenti, non ci possano essere (al di là delle divergenze d’idee) persone colte e interessate a sondare cosa pensano degli sfigati? 🙂

    • Z. scrive:

      Duca, accettalo: non contiamo un piffero!

      Ciò che pensiamo io e te del governo o della UE o dell’ONU è del tutto irrilevante per il potere (e se non lo fosse, per inciso, non lo scriverei in pubblico neppure sotto pseudonimo: sono vigliacco e tengo famiglia).

      Figurati se si interessano a cosa pensiamo della Rivoluzione bolscevica, dell’abbandono del metodo di traslitterazione Wade-Giles o della relazioni tra la lingua degli Illiri e le divinità greche!

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      ma pensi che l’originalità, la lucidità e lo spessore culturale abbiano una qualche rilevanza per il potere?
      Per diventare potenti bisogna essere sì intelligenti (per arrivare ai livelli medio-alti no, ma ai vertici sì), ma fino a un certo punto, non troppo.
      Quello che conta è avere un carattere ambizioso e aggressivo, ma al tempo stesso scaltro e diplomatico.
      Non certo essere capaci di fare analisi lucide e originali.
      Quelli che fanno analisi lucide originali né raggiungeranno il potere loro, né susciteranno mai l’interesse di chi il potere lo detiene, perché sa benissimo che non contano nulla.

      • Z. scrive:

        Secondo me saper fare analisi lucide e originali non preclude la possibilità di raggiungere il potere (perché dovrebbe?), ma per il resto siamo d’accordo. Ventidue!

    • lanzo scrive:

      Assolutamente d’accordo con Mirkhond, di sicuro il “potente” per avere il polso della situazione, usa un qualche manipolo di “geeks” addetto specificamente a leggere i commenti di tanti blogs, poi non parliamo se provengono da un quartiere di Firenze, mica Velletri o Canicatti’ – ma esiste realmente Canicatti ?

      • mirkhond scrive:

        Vabbè a parte l’evidente perculaggine, non vedo perché Miguel dovrebbe passare inosservato, visto che di volta in volta, in passato, ma anche oggi, non ha esitato a parlare di questo o quel potente, rivelandone magagne e meschinità….

      • PinoMamet scrive:

        Aspetta, il potente di turno sarebbe Renzi?

        Non credo che lui (o qualunque altro politico o presidente del Consiglio) si preoccupi particolarmente di conoscere il polso della situazione a Firenze;
        e ammesso che venisse a sapere che una mezza dozzina di persone così inutili da perdere tempo a parlare in un blog lo trova più o meno simpatico (ammesso che lo venga mai a sapere), la cosa non gli farebbe né caldo né freddo.

        Figuriamoci se paga qualcuno per controllarci! Manco sa che esistiamo.

        • mirkhond scrive:

          Io non ne sarei così sicuro.
          Visto che oggi, la tecnologia dispone di strumenti di controllo poliziesco che avrebbero fatto gola ai tanti tiranni di cui è piena la storia umana….. 🙂

        • PinoMamet scrive:

          E’ vero, ma ci vuole sempre qualcuno che li usa, e un buon motivo per farglieli usare;

          è vero, come diceva Miguel (credo) tempo fa, che ci sono per esempio satelliti che possono mettere a fuoco e fotografare un singolo fiore del tuo giardino.

          Ma ci vuole uno che sappia che tu esisti;
          che ti ritenga un pericolo così importante da doverti controllare;
          che convinca di questo una serie di istituzioni e di persone ;
          che puntino su di te, di preferenza che sul capo dell’ISIS o dei servizi segreti di Putin, il benedetto satellite…

          Nel frattempo, conosco più di un paio di persone che nel giardino condominiale ci coltivano la cannabis… 😉

        • Z. scrive:

          Duca,

          Miguel scrive in pubblico da parecchi anni, e per giunta col proprio nome e cognome (non che la cosa cambi molto, a dire il vero), e a quanto ci ha riferito le uniche minacce che riceve gli arrivano da troll, mattoidi e altri anonimi squinternati.

          Insomma, credo abbia ragione lui: non sembra che l’amministrazione di Firenze, o la Presidenza del Consiglio dei Ministri, siano troppo interessate a fargli le scarpe. Dopotutto Miguel critica Renzi da anni, ma ciò non ha impedito a quest’ultimo di diventare primo ministro e vincere le europee 🙂

  39. mirkhond scrive:

    Non conosco la storia di Miguel, se non per quel poco che lui stesso ci ha raccontato qui più volte, più notizie sparse qua e la in internet su siti che non gli sono proprio amici (e dunque da prendere con le dovute cautele).
    Detto questo, la mia superficialissima impressione è che Miguel con quell’enorme bagaglio di cultura VERA e di esperienze di vita che ha maturato in tanti anni, avrebbe potuto benissimo diventare un prestigioso accademico o addirittura un diplomatico.
    Solo che lui ha scelto la via dell’umiltà francescana, volendo essere povero e mettendo la sua intelligenza e sensibilità a servizio dei poveri.
    Ieri dei Rom.
    Oggi dei Rom e dei suoi vicini Oltrarnini……

    • Z. scrive:

      Non mi so immaginare Miguel al servizio incondizionato di uno Stato-Nazione. Non per difetto di capacità al riguardo, ovviamente, ma perché per svolgere bene certi incarichi bisogna crederci, e ciò in cui Miguel crede è altro.

      Credo che lui direbbe, al riguardo, “al vostro posto non ci so stare”.

      🙂

    • habsburgicus scrive:

      un prestigioso accademico o addirittura un diplomatico.

      Miguel è troppo intelligente..dunque l’avrebbero scartato a PRIORI 😀 almeno in Italia !
      in Messico, non so…avranno il culto della santa muerte :D, ma è difficile pensare che a livello istituzionale possano essere peggio di noi 😀

      • mirkhond scrive:

        Ma infatti ho parlato di scelta francescana, proprio in riferimento alla sensibilità di Miguel che gli avrebbe e gli impedisce tuttora di prostituirsi al potere.
        Cosa che un accademico e un diplomatico debbono fare….

    • Peucezio scrive:

      Mah, sai, avere ruoli di un certo rilievo comporta anche molte rotture di cazzo e compromessi. Miguel è uno spirito libero e non ne vuole sapere.
      Così lo santifichi, ma lui più che un santo, se l’ho capito un minimo, è un cane sciolto, insofferente a padroni, vincoli e seccature varie.

      • Z. scrive:

        Molti si aspettano proprio queste caratteristiche da un santo, però.

        🙂

        • Peucezio scrive:

          Nel senso che quando cercano queste caratteristiche, si rivolgono a un santo, o nel senso che quando vedono un santo, cercano in lui queste caratteristiche?

        • Z. scrive:

          Intendo dire, di norma come ce lo immaginiamo un santo?

          Direi che ce lo immaginiamo come qualcuno che ha il coraggio di rinunciare alla ricchezza e agli agi, che non ha bisogno di allisciarsi i ricchi e i potenti, che aiuta il prossimo senza chiedere niente in cambio, che è coerente non tanto con dottrine apprese da altri ma soprattutto – e forse solo – con quello che la sua coscienza gli impone.

        • Peucezio scrive:

          Mah,
          io veramente me lo immagino diverso da così.
          O, meglio, anche con queste caratteristiche, ma in funzione di altro, rispetto a cui sono secondarie.

          Cioè me lo immagino come un asceta, disposto a rinunciare a qualsiasi piacere o gratificazione terrena in nome di un ideale mistico superiore.
          E Miguel non mi sembra così (come nessuno di noi).
          E’ un padre di famiglia, ama le letture, si diverte un mondo nel suo contesto dell’Oltrarno, in cui pure s’appassiona, si spende, anche a costo di rinunce, ma non giungendo all’abnegazione e all’automortificazione, anzi, a me sembra un tipo che sa vivere, che se la gode, anche se non guida la macchina e non guarda la televisione.

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — Mah,
          io veramente me lo immagino diverso da così.
          O, meglio, anche con queste caratteristiche, ma in funzione di altro, rispetto a cui sono secondarie. —

          Naturalmente hai ragione… dopotutto la mia era una battuta!

          Però, a ben vedere, perché un santo dovrebbe necessariamente scegliere la via dell’automortificazione? Voglio sperare che si possa essere santi senza essere masochisti, insomma 😉

    • lanzo scrive:

      “Addirittura un “diplomatico” Ah, Ah ah !
      Non offendiamo Miguel. I “diplomatici” sono una casta dove vengono assunti i figli di.
      Spesso ignoranti ma con tante arie che poi visto che l’Italia conta come il 2 di bastoni a briscola… Una diplomatica, gran topa fra l’altro – consigliere, quindi grado alto, una volta mi chiese, leggendo un articolo su una rivista inglese Economist ?, cosa volesse dire MP dopo un nome, gli spiegai che MP significava member of parliament cioe’ un onorevole.
      Sono tollerati in quanto un po’ d’inglese lo parlano e quindi sono indispensabili quando i nostri politici vanno fuori, i quali altrimenti senza l’aiutino non saprebbero come barcamenarsi, mentre tutti gli altri politici stranieri conversano fra di loro senza problemi, loro invece di solito sono condannati a fare “tappezzeria” e stare da soli col bicchierino e la tartina in mano visto che l’italiano non e’ che sia poi tanto conosciuto fuori dai confini ed anche entro, e quando provano a parlare inglese fanno pena, eppure proviene da famiglia benestante, se fai bancarotta fraudolenta, devi essere benestante, se sei un poveraccio ti viene o la finanza o equitalia e ti distruggono, ma i soldini per un paio di mesi in Inghilterra o USA a studiare la lingua non li potevano trovare magari dopo il liceo, ammesso che abbia fatto il liceo, no ? Ascoltandolo anche in italiano – mi sembrava un fuoriuscito di “indietro tutta”, sarebbe stato perfetto con Arbore, Frassica & Co.

  40. mirkhond scrive:

    “purtroppo gli manca, ma per chi ha la sua Weltanschauung (diciamo repubblicano-laico-liberal-illuminista) sarebbe qualcosa di eccezionale e quasi unico, la consapevolezza del potere “massonico” (uso le virgolette, perché non sono solo le logge classiche ma non trovo termine migliore) sul mondo, almeno quello “occidentale” (un tempo “Christianitas”) ma da ultimo non solo lì
    intendiamoci non bisogna esagerare (né io credo di farlo)
    purtroppo il 99 % di chi accenna a ‘ste cose sono tipi bizzarri, i “complottisti”appunto che vivono in un modo fatato 😀 che non ha legami con la realtà (e, spesso, specialmente i “destri” commettono errori storici da far rabbrividire :D) e, comprensibilmente, rendono il tutto poco credibile
    ma anche le esagerazioni del”mainstream” (qui rappresentato, su questo tema, anche da Roberto e financo da Pino) cioè l’irridere sistematicamente, anzi negare pervicacemente l’esistenza stessa di questo livello, impedisce una comprensione più estesa del divenire storico dal 1789 in avanti..prima si era in un altro mondo”

    Hai abbondantemente e da parte mia, condivisibilmente spiegato, le ragioni delle difficoltà che abbiamo nel confrontarci su questi argomenti con i pur ottimi Roberto, Pino e persino Zanardo.
    Diverse mentalità non possono concordare sugli STESSI eventi perché li leggono da punti di vista IRRIDUCIBILMENTE OPPOSTI.
    Da qui le incomprensioni a cui alludo spesso….

  41. mirkhond scrive:

    E aggiungo che l’amico che ha mollato il blog, lo ha fatto proprio per i motivi che hai citato.

    • Z. scrive:

      Il tuo amico fa come meglio crede, ovviamente.

      Però, per quanto mi riguarda, se io discuto volentieri con voi è proprio perché quasi tutti – tu, habs, Peucezio, ma anche Pino, Miguel, Francesco e Ritvan che spero redivivo – la pensate diversamente da me.

      Se voglio trovare qualcuno che vede le cose esattamente come me non ho da fare molta strada e non mi serve neppure il collegamento a Internet: mi basta andare in bagno, guardarmi allo specchio e sopportare mio malgrado i segni dell’età che avanza inesorabile…

  42. habsburgicus scrive:

    e ha fatto male, lo dissi già e lo ripeto,,,la sua voce, credo, sarebbe stata benvenuta e comunque ascoltata
    diglielo 😀

    P.S
    anche Daouda è un conservatore…speriamo che torni a farsi vivo
    come Antonio Di Vita che invece è giacobino..
    par condicio 😀 e saluto ambedue, se ci leggono

  43. mirkhond scrive:

    Non tutti hanno la pazienza di sopportare continui dialoghi tra sordi…
    Io resto, sia perché Miguel non mi ha MAI censurato, e sia perché sono troppo solo e ho bisogno comunque di parlare con qualcuno.
    Anche se al 90% non comprende ciò che cerco di dire, per il discorso fatto da Habsburgicus, e che, ovviamente condivido, riguardo alle opposte visioni “reazionaria” e progressista che animano i nostri commenti….

    • Z. scrive:

      Secondo me nessun dialogo è davvero tra sordi, a ben vedere. Confrontarsi è sempre proficuo.

      • mirkhond scrive:

        Non saprei Traversara.
        Almeno non sempre.
        Io ad esempio, vengo da una famiglia che, per parte materna, non è che un concentrato di continue polemiche.
        E credimi alla fine si restava sfibrati.
        Almeno per i più sensibili.
        Sia i morti che gli ancora vivi come me…. 🙂

        • Z. scrive:

          Oh, forse mi sono spiegato male… io parlo di dialogo e confronto, mica di polemiche sterili e risse!

          Quelle non piacciono a nessuno, salvo a quel genere di persone che vive per litigare (e che in genere gli altri evitano come la scabbia).

        • mirkhond scrive:

          Infatti il mio lato peggiore mi viene proprio dalla parte materna (ma non da mia madre, grazie a Dio che aveva la stessa mitezza di Peucezio).
          Ed è un peccato, perché parte della mia famiglia materna discende dai Fabbri degli Altai o dai Magiari ugrici originari degli Urali.
          Ed io ne sono sempre stato fiero.
          Mio nonno comunista ammirava Toshiro Mifune e Karol Busisnsky (meglio noto come Charles Bronson), che considerava i suoi attori preferiti.
          Un giapponese e un tataro di Lituania!
          Mia madre e mio padre mi hanno trasmesso fin da piccolo l’amore per la Russia, ma una visione estremamente critica del comunismo, sia bolscevico che sessantottino.
          Ecco perché sono un reazionario socialisteggiante! 🙂

        • Z. scrive:

          Mah, io sono convinto che di persona tu sia una persona molto più tranquilla. In parte ne sono convinto perché mi hanno parlato bene di te, e in parte perché ti accorgeresti che dopotutto non sono il mostro orribile che sembro 😀

  44. mirkhond scrive:

    Andrea Di Vita.
    Non Antonio…. 😉

  45. habsburgicus scrive:

    vero 😀

  46. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Guarda, ripeto, non vedo niente di strano nel dire che tra i bolscevichi ci fossero molti ebrei.

    Molti? Erano la maggioranza, almeno tra i quadri dirigenti!”

    Vi potrà sorprendere, ma sono abbastanza d’accordo con Mirkhond. In Russia e ancora di più nel partito socialdemocratico polacco (che copriva l’area della Polonia e della Bielorussia e oltre, cito a memoria), i quadri dirigenti erano talvolta in schiacciante maggioranza di origine ebraica.

    E lo stesso valeva, in misura appena minore, in Germania e persino in Francia.

    Su questo esiste uno studio documentatissimo e recente di Rogalla von Bieberstein, „Jüdischer Bolschewismus“ – Mythos und Realität, che ha i difetti di tutti gli elenchi telefonici, ma è certamente uno studio credo molto affidabile.

    In negativo, notiamo subito che questa maggioranza relativa o assoluta di quadri dirigenti di origine ebraica vale solo tra gli ebrei di origine russa – in Italia, ci sarà pure qualche singolo ebreo (e diventeranno di più ovviamente dopo la Seconda guerra mondiale), ma mai in ruoli chiave.

    Secondo, gli ebrei russi non vanno contati sulla popolazione complessiva della Russia, ma su quella urbana; e lì arrivano a percentuali elevatissime della popolazione.

    Terzo, il tipico rivoluzionario sovietico è spesso un giovane, ambizioso, frustrato dalle leggi zariste che emarginavano una comunità attiva e produttiva come quella ebraica, nato in una famiglia di piccola borghesia ebraica; un giovane che ha abbandonato le proprie radici religiose, anzi disprezza le proprie origini per molti versi, ma che conserva certe spinte retoriche “bibliche”.

    Quarto, questa maggioranza relativa o assoluta ebraica, tra coloro che hanno guidato la rivoluzione, dura il periodo della rivoluzione: cioè quello che ci vuole per terrorizzare mezza Europa con i racconti, veri o esagerati, degli orrori che accadevano in Russia.

    Che, non dimentichiamo, sembrava una specie di “Stato dell’Isis” ma immensamente popolato e molto più vicino.

    In questo, non vedo traccia di “potenti lobby”: alcuni singoli rivoluzionari venivano da famiglie ricche, o trovavano parenti che li aiutavano, ma lì siamo nella norma di tutti gli eventi storici.

    • roberto scrive:

      il punto 3 mi sembra più che sufficiente per capire perché tanti ebrei erano affascinati dalla rivoluzione.

      sorprendersi di questo, sarebbe un po’ come sorprendersi dell’esistenza dei black panthers

    • habsburgicus scrive:

      ottima analisi, Miguel….si può concordare in tutto o in parte (o al limite per nulla), ma questa è Storia !
      se facessero tuti così si otterrebbero 3 risultati importanti
      1, si farebbe avanzare la ricerca storica per me è quello il punto più importante 😀
      2, molti che a torto sono definiti “complottisti” rientrerebbero nel “mainstream” e verrebbero “sdoganati”, dando anch’essi il loro contributo
      3, i veri e propri complottisti ridotti a macchiettE verrebbero emarginate IN MODO DEFINITIVO e derisi da tutti
      invece molti negano l’evidenza e magari rispondono, a chi fa notare certe cose spiacevoli (ma spiegabili, come tu hai fatto, razionalmente) con accuse deliranti, richiesta di leggi liberticide e paranoie varie 😀
      che a sua volta spinge gli “altri” a immaginare complotti e oscuri piani contro di loro 😀
      e il circolo viziosissimo continua 😀

  47. Miguel Martinez scrive:

    L’approccio di Rogalla von Bieberstein è interessante – discendente di una famiglia aristocratica prussiana antinazista, si è dedicato a studiare, sotto l’egida di Leon Poliakov, le “teorie del complotto”.

    In sostanza, lui smentisce radicalmente le tesi del “complotto giudaico-massonico”, ma chiede di cercare le cause storiche di certe idee.

    E non c’è dubbio che l’antisemitismo di massa, qualunque antiche radici abbia, si formi negli anni delle “rivoluzioni” (1917-1923, diciamo).

    E che si nutra delle notizie tremende di ciò che stava succedendo in Russia.

    E che, per quanta esagerazione ci fosse, si aveva ragione a dire che ciò che stava succedendo in Russia fosse in larghissima parte guidata da persone di origine ebraica.

    Ma se analizziamo le motivazioni di queste persone, troviamo quasi sempre una reazione diretta alle incredibili vessazioni imposte agli ebrei, dallo zarismo, che Rogalla von Bieberstein analizza molto bene.

    Colgo un processo non tanto diverso da quello dell’islamofobia contemporanea.

    • Z. scrive:

      Sono quasi certo di non aver capito…

      intendi dire la crisi economica mondiale sarebbe in larghissima (o comunque in larga) parte scatenata da persone di origine islamica?

      • mirkhond scrive:

        Come al solito fai il bazurlone quando la solfa non ti conviene.
        E NON siamo connazionali.
        Con Pino, siamo quasi-amici, ma non connazionali.
        Con te NULLA! 🙂

        • Z. scrive:

          Mirkhond,

          — Come al solito fai il bazurlone quando la solfa non ti conviene. —

          Cioè? esattamente cosa mi conviene? come disse il Maestro do Nascimento: dimmelo, così facciamo a metà!

          — Con Pino, siamo quasi-amici, ma non connazionali.
          Con te NULLA! —

          Anch’io ti voglio bene 😀

        • mirkhond scrive:

          Hai capito benissimo….:)

        • Z. scrive:

          No, francamente non ho capito un tubo: né la relazione tra l’islamofobia e la crisi economica (potrei capire la relazione tra l’attentato al WTC e l’islamofobia, ma a questo punto non capisco che c’entrino i bolscevichi ebrei), né men che meno cosa ci guadagnerei, da cosa e perché.

        • PinoMamet scrive:

          “Con Pino, siamo quasi-amici, ma non connazionali.”

          A dire il vero io sono molto fiero di una mia piccola particina napoletana, e sogno sempre di trasferirmi lì…

          PS
          requiescat Pino Daniele!

    • Peucezio scrive:

      Molto interessante.

      Ho qualche riserva sul fatto però che più una comunità è perseguitata, più è reattiva.
      Semmai è tanto più reattiva in quanto, in generale, è più attiva (in questo senso è molto pertinente ciò che dici sulle “comunità attive e produttive”).
      Ma probabilmente era una persecuzione relativamente blanda (checché se ne dica; d’altra parte l’a Russia zarista è stata spessissimo demonizzata senza alcuna base storica): se una comunità è davvero marginalizzata e ridotta allo stato di paria, non reagisce: gli ultimi, i reietti non sono mai stati protagonisti della storia.

      Sul complotto (cioè sulle lobby internazionali): è uno dei soliti problemi epistemologici insolubili: è difficile da dimostrare (un complotto per definizione è segreto) ed è impossibile dimostrarne l’inesistenza.
      Ma alla fin fine non è neanche tanto importante.
      Se uno mi dà una mazzata in testa e contemporaneamente un altro, in perfetta sincronia, mi dà un calcio negli stinchi, mi importa poco del fatto che fossero intenzionalmente coordinati o che sia stato un caso.

  48. habsburgicus scrive:

    socialdemocratico polacco (che copriva l’area della Polonia e della Bielorussia e oltre, cito a memoria),

    infatti era noto come SDKPiL=socialdemocratici del Regno di Polonia e di Lituania..e Lituania, in senso storico, non mi stancherò mai di dirlo (parole al vento, lo so :D) significa innanzitutto Bielorussia (+Vilnius) e solo dopo la Lituania del 1920-1939 (senza Vilnius) o “Samogizia” allargata
    piccante questo accenno al “Regno” in un partito ultra-marxista 😀 dove persone di estrazione cristiana dovevi trovarle con il lanternino 😀
    P.S
    in Polonia (e anche in LT/BY) c’era un altro partito socialista, il PSP, più patriottico e meno marxista..lì i cristiani (in senso sociologico, almeno) c’erano…apparteneva ad esso il mitico Piłsudski

    • Z. scrive:

      Colgo l’occasione per consigliare ancora una volta Crusader Kings, sia a te che al Duca 🙂

      • mirkhond scrive:

        Cos’è un film statunitense?

        • Z. scrive:

          No, è un gioco di strategia della svedese Paradox Interactive, ambientato nel Medioevo (da Hastings alla caduta di Costantinopoli, com’è tradizione del settore).

          La caratteristica particolare è che il giocatore non interpreta un regno o una nazione, ma una dinastia (per la precisione, il titolare di un casato e i suoi eredi… finché ce ne sono).

  49. habsburgicus scrive:

    questa maggioranza relativa o assoluta di quadri dirigenti di origine ebraica vale solo tra gli ebrei di origine russa

    diciamo (opinione “a naso”, chi ha informazioni più dettagliate le condivida :D) che, per limitarci all’Est, i marxisti estremi (e poi i comunisti) avevano una forte/fortissimapreponderante (a seconda dei casi) percentuale dei sopra-citati in
    ex-URSS (soprattutto RUS, BY, UA, LT) + in PL, H, RO
    avevano una percentuale media
    CZ (meno in SK) e D/DDR (forse qui enfatizzato)
    la percentuale era infima in
    BG, ALB e quasi tutta l’ex-YU
    all’Ovest in I pochi, in E ancor meno (in F alcuni di più) ma, da un punto di vista oggettivo, mai “dominanti” come furono nel SDKPiL (il non plus-ultra, credo) e in certe epoche nei bolscevichi (ma anche nei menscevichi, eh), nei PC di Ungheria e Polonia e (meno, però, va detto) nel PC romeno

    P.S
    un romeno in esilio fece un’opera simile, ma molto meno “seria di quella di Rogaila, e la pubblicò in Messico..si tratta di Traian Romanescu “La gran conspiración judía”

  50. habsburgicus scrive:

    E non c’è dubbio che l’antisemitismo di massa, qualunque antiche radici abbia, si formi negli anni delle “rivoluzioni”

    Per il poco che so
    I primi autori anti-rivoluzionari, da Barruel sino a Solaro della Margarita (1792-1869) e agli anni 1850’, attaccano la “rivoluzione” (parola vaga equivalente a quello che più tardi si preferirà dire “massoneria”, in quest’epoca attaccata expressis verbis quasi solo da Barruel che ancora eccettua la massoneria anglosassone, gli altri usavano frasi più vaghe “i settari”, la “setta”, gli “empi” oppure il Canosa “la sovrana itala liberalesca canaglia” :D) ma NON MENZIONANO accanto ad essa i giudei..se vi sono accenni, en passant, sono negativi e pieno di disprezzo, sans doute (c’era mica stato il Concilio :D) esattamente come sono negativi gli eventuali accenni agli idolatri, ai maomettani (eh sì, allora si usava così :D) ecc
    Solo de Maistre (che fu Ministro di S.M Vittorio Emanuele I presso Alessandro I di tutte le Russie), ma come vago timore per il futuro (e dimostrò ancora una volta di essere preveggente) e NON come pericolo attuale (insisto su questo !), si chiede sgomento cosa succederebbe se le masse giudaiche della Russia occidentale (le terre di residenza; nella geografia politica di fine Ottocento dunque a lui posteriore erano le seguenti; governatorati di Kaunas, Vilnius, Mahilioŭ, Viciebsk, Minsk e Harodnia nell’antica Lituania; governatorati di Podillja, Volyn’ e Kyïv nell’Ucraina della riva destra ex-polacca; governatorati di Poltava e Černihiv, cioè l’ex-Het’manato, polacco fino al 1654 poi russo ma autonomo sino al 1764/1780; governatorati di Katereynoslav, Kherson e Tavrija cioè la Nuova Russia; governatorato di Basarabia, in tutto 15 gubernii) fossero state toccate dalla rivoluzione..noi lo sappiamo, i russi per loro sfortuna pure 😀
    Che io sappia il primo autore controrivoluzionario ad attaccare i giudei e a collegarli ai settari (massoni) fu Crétineau-Joly ma rimase isolato al momento e comunque li ritiene al più ausiliari (il suo opus magnum è “La Chiesa romana di fronte alla rivoluzione” non “La Chiesa romana di fronte ai giudei” :D).. il Solaro (che non ama i sopraddetti e crede ad esempio che alcuni di loro abbiano ammazzato padre Tommaso a Damasco nel 1840, quando lui era Ministro degli Esteri di S.M Carlo Alberto, feb 1835-ott 1847) tuttavia MAI li accusa in corpore (pur ammettendo già l’influenza di certi ambienti economici)..accusa i settari, i liberali, i massoni, i rivoluzionari, però MAI ACCUSA i giudei come tali
    Il vero creatore dell’idea di “giudeo-massoneria”, o almeno di “complotto” (ut ita dicam) forse fu Gougenot des Mousseaux che scrisse un libro “Le Juif, le judaïsme et la judaïsation des peuples chrétiens” nel 1869 per certi versi profetico e inquietante
    Ma è dopo il 1870 (e il trauma della presa di Roma) che i conservatori associarono in modo sistematico “giudaismo” a “massoneria” e ciò diverrà canonico sotto Leone XIII di immortale memoria (1878-1903)..si legga “La Civiltà Cattolica” di quegli anni, soprattutto nei 1890’ (giustamente e con Schadenfreude, Farinacci nel 1938 ricorderà ai gesuiti che criticavano le “leggi razziali” che loro, i fascisti, avevano solo appreso, e ancora poco, da “Civiltà Cattolica” :D)
    Il francese Drumont popolarizzò queste idee, in chiave nazionalista, negli 1880’ con “La France juive”..il giudaismo fu da lui associato alla forzata laicizzazione della Francia radicale e massonica (divorzio, 1884, propugnato dal circonciso Naquet; cacciata degli ordini religiosi ecc)
    Poi, e qui concordo con Miguel, ciò che avvenne in Russia dal 1917 favorì ed estese molto queste idee anche in versione “laica” ed “etnico-razzista”, aberrante

  51. habsburgicus scrive:

    e lì arrivano a percentuali elevatissime della popolazione.

    le città di Minsk e Pinsk in Bielorussia erano quasi integralmente ebraiche..a Vilnius contrariamente alla vulgata erano “solo” il 40 %, molti in numero ma percentualmente “pochi” 😀
    Brody, però in Galizia austriaca e non in Russia (oggi UA) era al 90 % ebraica !

  52. mirkhond scrive:

    Concordo con Miguel, ma non sottovaluterei il peso degli appoggi finanziari e politici delle lobbies ban$teri$tiche usane e tedesche di origine khazara, nell’affermarsi dell’Urss e nel suo svilupparsi per i primi anni.
    E proprio in virtù di ciò che ha ribadito lo stesso Miguel, e cioè l’odio contro la propria patria d’origine per le pesanti vessazioni subite sotto gli ultimi zar.

  53. Miguel Martinez scrive:

    per habsburgicus

    “diciamo (opinione “a naso”, chi ha informazioni più dettagliate le condivida :D”

    i tedescofoni che vogliono mi possono chiedere il libro del nobil prussiano… fornisce una quantità eccessiva di informazioni, e anche le molte straordinarie biografie individuali che narra (che tempi!) annoiano dopo il trecentonovantesimo personaggio raccontato.

    Però è un lavoro notevole.

    • habsburgicus scrive:

      grazie mille, molto gentile…io però l’ho già trovato…non dubito, anzi confido, che interesserà anche ad altri 😀
      per fare una controprova, e vedere se la mia è una copia autentica e non “purgata” :D, a pagina 147 vi è una lista che inizia con Ruth Fischer (sorella di Gerhard Eisler)-Germania e finisce a pag 148 con William Weinstone (Weinstein)-USA ? 😀

      P.S
      l’amico Mirkhond lì ne trova di “Khazari” 😀 da farci indigestione 😀

      • habsburgicus scrive:

        P.S
        si noti che in quella lista (se non mi è sfuggito) non vi è alcun italiano…
        e in effetti i capi del PdCI erano praticamente tutti..vabbè quella parola che inizia con A non si può più dire :D..diciamo “cristiani”, eh ? o “gentili” a cominciare da Bordiga, napoletano verace..Bombacci, che fu qualcuno a sinistra (benché censuratissimo come pure Bordiga..gli storici ufficiali del PCI hanno voluto farci credere che il PCdI lo ha fondato Palmiro :D…che all’epoca era praticamente nessuno ! anche se divenne importante presto), finirà addirittura come è noto con Benito, a Dongo

  54. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    “sorprendersi di questo, sarebbe un po’ come sorprendersi dell’esistenza dei black panthers”

    Certamente, con la differenza che la sinistra statunitense non solo non era diretta da neri, ma anzi i Black Panthers nacquero anche per il rifiuto di sottostare a una sinistra “bianca”.

    E potrei aggiungere che la sinistra statunitense, fino ad anni recenti, aveva una forte caratterizzazione etnica ebraica (ashkenazita, ovviamente).

    Chiaramente in quel caso, il discorso è più complesso, perché gli Stati Uniti non furono certo sede di pogrom zaristi; comunque va detto che ho conosciuto numerosi ebrei americani di sinistra, nessuno dei quali aveva qualcosa a che vedere con banchieri o simili, anzi 🙂

    Il fatto che nell’economia statunitense, gli ebrei siano molto ben rappresentati, non ha davvero molto a che vedere con il fatto che gli ebrei fossero anche ben rappresentati nei movimenti anticapitalistici.

    • Roberto scrive:

      Si, la mia analogia si ferma al fatto che mi pare logico che un gruppo sottoposto a vessazioni desideri cambiare la società che lo vessa. Mi pare evidente che il “tutti siamo uguali”detto nella russia zarista abbia affascinato gli ebrei piuttosto che il barone di vattelapescagorod

    • Peucezio scrive:

      Miguel,
      ma tu che intendi quando dici “non ha davvero molto a che vedere”?
      A che tipo di relazione pensi, cioè.
      – A un nesso causale stretto (sono banchiere, ho i soldi, quindi sono anche ricco, colto, ho i mezzi per studiare, quindi divento un intellettuale di sinistra),
      – a un dato etno-psicologico comune (l’ebreo è intelligente, scaltro, diabolico, inclinato al potere, quindi accumula soldi ma si inserisce anche nei posti chiave dell’intelligencija colta),
      – a un complotto (tu sei inclinato per la cultura, io per i soldi, ci mettiamo d’accordo e agiamo di concerto per metterlo in quel posto ai gentili),
      – altro.

    • lanzo scrive:

      Come si dice: Un colpo al cerchio ed uno alla botte…

  55. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    Mi spiego meglio sul rapporto con l’islamofobia.

    La percezione dell’islamofobia cambia, secondo il punto in cui ne situiamo la causa:

    1) l’antirazzista: “la gente ha pregiudizi, quindi se la prende con i musulmani”.

    2) il fallaciano: “veramente noi non ce l’abbiamo con nessuno, sono loro che l’11 settembre ci hanno attaccati.”

    3) quello che si interessa al resto del mondo: “guarda che l’11 settembre è successo per protestare contro la presenza militare statunitense in Medio Oriente, il sostegno statunitense a Israele, ecc.”

    4) e magari il paleontologo, “guarda che l’Islam fu una violenta esplosione di saccheggio e barbarie nel settimo secolo, che assoggettò e massacrò popoli, quindi meno male che l’Occidente interviene in Medio Oriente”

    Nessuna di queste risposte è di per sé falsa (le ho semplificate tutte, ovviamente). Ma siccome siamo alla ricerca di capri espiatori, ciascuna ci offre un diverso “vero colpevole”.

    E questo pone anche un problema concreto: se io accetto di riconoscere che l’11 settembre dei musulmani hanno compiuto un attentato a New York, legittimo in qualche modo i sospetti del leghista medio verso la moschea sotto casa, il terrore della mamma che scopre sua figlia esce con un medico palestinese o il fatto che i nostri soldi vengano spesi per bombardare paesi islamici.

    L’antirazzista quindi è costretto a trattare ogni discussione sull’11 settembre come un problema; e per questo stesso motivo, anche Rogalla von Bieberstein viene trattato come “antisemita”; e, se è lecito confrontare la mia modesta esperienza, io stesso ho ricevuto talvolta l’accusa di essere un complice dei neocon perché ritengo sostanzialmente corretta la versione “ufficiale” sull’11 settembre.

    • Z. scrive:

      Ora capisco meglio la tua posizione, credo.

      Tuttavia mi sembra un parallelo che prova troppo.

      Nel senso che tutti possiamo convenire che l’attentato al WTC sia stato effettivamente – perdona il termine rozzo e certamente poco corretto – un “attentato jihadista”. Per contro, quasi tutti troveremmo raffazzonata e scalcagnata la definizione di “rivoluzione ebraica” (o “rivoluzione tedesca”) per definire la Rivoluzione d’Ottobre.

      In altre parole, un conto è osservare che gli ebrei tedeschi erano sovrarappresentati tra i bolscevichi rispetto alla loro presenza nell’intera Russia, e un altro conto è banalizzare la Rivoluzione con l’etichetta “rivoluzione ebraico-tedesca”.

      • Peucezio scrive:

        Scusa, Z., ma sovrarappresentati significa (per esempio):
        – ebrei 0,1% della popolazione russa,
        – ebrei 3% fra i quadri dirigenti del boscevismo.
        (rapporto 1/30)

        Gli ebrei erano molto più che sovrarappresentati.
        Erano il gruppo nettamente preponderante, se non la maggioranza assoluta.

        • mirkhond scrive:

          Gli puoi dire tutto quello che vuoi, ma il Traversara continuerà sempre a far finta di non capire e a perculare, su verità per lui indigeribili….
          Fatica sprecata!

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          non conosco le proporzioni esatte, ma poniamo che sia esattamente come dici.

          Il fatto che la minoranza ebraica – e in particolare, tra essi, gli ebrei tedeschi di Russia, che non erano esattamente dei sudditi qualunque – fosse un’élite particolarmente colta e attiva, e che pertanto abbia avuto un ruolo più rilevante di altri gruppi etnici, per te è da scartare a priori?

          Per essere precisi, trovi davvero più ragionevole e lineare spiegare la Rivoluzione con l’esistenza di un qualche tipo di congiura mondiale degli ebrei?

          Insomma, io qualche dubbio me lo porrei, ecco.

          Z.

          PS: Duca, io faccio finta di non capire perché, come tutti sanno, sono stipendiato dallo Stato di Israele. Per questo mi arrabbio se Moi mi dà del nazista: se a Gerusalemme gli credono poi non mi passano più mezzo shekel…

        • Peucezio scrive:

          Z.,
          ma perché una spiegazione escluderebbe l’altra?
          L’idea che i fenomeni abbiano un’unica spiegazione non mi ha mai convinto sul piano metodologico.
          Non tanto nel senso del concorso di cause.
          No, il punto è un altro.
          E cioè che l’interpretazione dei fenomeni dipende dal punto di vista da cui li si guarda.
          Per esempio, un anziano di 96 anni muore di arresto cardiaco.
          Dal punto di vista del senso comune è morto di vecchiaia e il senso comune non sbaglia: in un caso del genere l’età è un fattore determinante.
          Ma Lévy-Bruhl parlava di una tribù di primitivi che pretendeva sempre di dare una spiegazione alla morte, come se non fosse un fatto inevitabile per tutti.
          E in effetti un medico non scriverà mai un referto dicendo che uno è morto di vecchiaia, ma dirà, appunto, arresto cardiaco.
          Eppure non hanno torto né gli uni (medico, primitivi), né gli altri (senso comune).

        • Z. scrive:

          Peucezio,

          — ma perché una spiegazione escluderebbe l’altra?
          L’idea che i fenomeni abbiano un’unica spiegazione non mi ha mai convinto sul piano metodologico. —

          Non è detto infatti che un fenomeno abbia un’unica causa. La scarsa simpatia di molti ebrei russi verso l’Impero zarista, nel caso di specie, immagino possa aver contribuito a rendere molti di loro più attivi per la distruzione dell’antico ordine e per la progettazione di un regime nuovo e differente.

          Quel che mi lascia davvero perplesso è il paragone con il terrorismo islamista antiamericano, che mi ricorda la celebre teoria di un medico italiano (o presunto tale) secondo cui il cancro è un fungo perché entrambi sono bianchi 🙂

    • Z. scrive:

      Cioè, per capirsi: gli attentatori del WTC hanno compiuto l’attentato in quanto combattenti musulmani mentre Trockij, Zinovev e Kamenev non hanno preso parte alla rivoluzione in quanto tedeschi o in quanto ebrei (peraltro Kamenev era figlio di madre ortodossa, ma ce semo capiti).

      • Peucezio scrive:

        “non […] in quanto ebrei”.

        Te lo venivano a dire a te…
        Scherzi a parte, esistono motivazioni che per funzionare devono essere pubbliche e altre che funzionano proprio in quanto nascoste o che, quantomeno, non hanno bisogno di palesarsi.

      • PinoMamet scrive:

        “esistono motivazioni che per funzionare devono essere pubbliche e altre che funzionano proprio in quanto nascoste”

        Ok, ma se non le conosco, come faccio a dire che esistono?

        Posso fare supposizioni, certo; ma restano nell’ambito del probabile o dell’improbabile, e la supposizione che esista (semplifico) una “congiura” ebraica, motivata da odio anticristiano, dietro la Rivoluzione russa, è molto improbabile.

        • mirkhond scrive:

          “una “congiura” ebraica, motivata da odio anticristiano, dietro la Rivoluzione russa, è molto improbabile.”

          E invece è accaduta, visto che avevano la possibilità di vendicarsi e ottenere quel POTERE a cui aspiravano, ma che era possibile solo attraverso un nuovo verbo religioso internazionalista….

        • mirkhond scrive:

          Le prove inoltre si trovano.
          Basta semplicemente osservare i nomi veri della stragrande maggioranza dei dirigenti bolscevichi del 1917 e degli anni seguenti.
          Per non parlare degli appoggi e contatti coi fratelli tedeschi e statunitensi.
          Vedasi i legami di Trotzky con l’alta finanza newyorkese e il famoso trenino messo su dal governo tedesco, con l’appoggio del banchiere Parvus, e che mandò un piccolo gruppetto di khazari bolscevichi da Zurigo a Pietrogrado nell’aprile 1917…
          E infine il mai troppo ricordato Armand Hammer…

        • PinoMamet scrive:

          Beh, no, Mirkhond: è avvenuta la Rivoluzione russa, certo, quello che non è avvenuto è che qualcuno spiegasse in modo convincente che si è trattato di una “congiura degli ebrei contro i cristiani” 😉

          Le prove che dici tu sono prove che moltissimi ebrei russi erano bolscevichi, anzi il contrario, e che alcuni banchieri americani, alcuni dei quali ebrei, li hanno finanziati.
          Interessante, ma certo non la prova che sia “una congiura contro i cristiani”.

        • mirkhond scrive:

          Miguel che ha detto?
          La STRAGRANDE maggioranza dei dirigenti bolscevichi russi era khazara.
          E sono stati finanziati da confratelli e connazionali divenuti ricchi e potenti banchieri tedeschi e statunitensi!
          Come mai?

        • PinoMamet scrive:

          Eh, come mai?

        • Z. scrive:

          Pino,

          — Ok, ma se non le conosco, come faccio a dire che esistono? —

          A me e a te non le hanno dette, ma a Peucezio sì 😀

  56. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “Cioè, per capirsi: gli attentatori del WTC hanno compiuto l’attentato in quanto combattenti musulmani mentre Trockij, Zinovev e Kamenev non hanno preso parte alla rivoluzione in quanto tedeschi o in quanto ebrei “

    Verissimo, ma credo che se gli attentatori al WTC fossero stati tutti improbabili atei sauditi, la differenza non sarebbe stata percepita dall’americano medio.

    • Z. scrive:

      Beh, io credo che un po’ di importanza vada data pure alla realtà, e non solo alla teoria e alle congetture.

      E a proposito di congetture: penso che se a compiere l’attentato fosse stata un’organizzazione di atei sauditi in nome, chessò, del comunismo, forse durante lo scorso decennio avremmo visto in giro un po’ più odio per i comunisti e un po’ meno ostilità verso i musulmani.

      Forse 🙂

  57. mirkhond scrive:

    Zanardo fa finta di non capire, perché non VUOLE capire….
    I motivi li ha spiegati abbastanza bene Habsburgicus…. 😉

  58. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “E sono stati finanziati da confratelli e connazionali divenuti ricchi e potenti banchieri tedeschi e statunitensi!
    Come mai?”

    Non conosco un testo sul finanziamento dei bolscevichi, comparabile per rigore a quello di Rogalla von Bieberstein, e quindi non posso rispondere in modo sicuro.

    I bolscevichi sono stato certo finanziati all’inizio dal governo tedesco; hanno poi creato un immenso sistema di saccheggio dei tesori artistici e storici del paese, e credo che il grande canale di passaggio lì fosse il famoso Willi Münzenberg, che ebreo non era.

    Armand Hammer, che era ebreo e ideologicamente “progressista”, ha sicuramente svolto un grosso ruolo di collaborazione economica con l’URSS, sin dagli esordi; ma un ruolo forse maggiore lo hanno svolto i fratelli Koch, che non erano ebrei, e i cui discendenti oggi finanziano il Tea Party:

    http://www.alternet.org/story/146504/the_roots_of_stalin_in_the_tea_party_movement

    • mirkhond scrive:

      Hammer era il collettore dei finanziamenti della lobby ashkhenazita statunitense, per i bolscevichi.

    • Peucezio scrive:

      Dovrei andare a rivedere le pagine relative, ma mi sembra che Solženicyn, in “Due secoli insieme”, qualche accenno lo faccia, anche proprio a Kuhn&Loeb (ma non ci metto la mano sul fuoco).
      Comunque posso andare a vedere nella mia letteratura complottista (in genere legata al cattolicesimo tradizionalista) se c’è qualche riferimento bibliografico affidabile.

      • Z. scrive:

        Un’altro dei motivi per cui questo blog mi piace è che, pur essendo persone per bene, qui nessuno di voi la manda a dire 🙂

  59. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “E a proposito di congetture: penso che se a compiere l’attentato fosse stata un’organizzazione di atei sauditi in nome, chessò, del comunismo, forse durante lo scorso decennio avremmo visto in giro un po’ più odio per i comunisti e un po’ meno ostilità verso i musulmani.”

    Infatti, il paragone è piuttosto forzato, perché musulmano vuol dire il contrario di ateo.

    Mentre nel giudaismo gioca sempre l’ambiguità (tutta nella mente dell’osservatore, ma di osservatori stiamo parlando) tra “religione” e “popolo”. Un saudita ateo non è un musulmano, punto e basta; un ebreo ateo “è pur sempre un ebreo”.

    Inoltre, è sempre utile (alla propria causa) isolare il “nemico”. “Comunista” è potenzialmente qualunque soldato, contadino o operaio, cioè la grande maggioranza della popolazione. “Ebreo” può essere solo chi è nato in una famiglia ebraica, che resta pur sempre una minoranza.

    E siccome siamo costruiti mentalmente in modo da sopravvivere e far prevalere ciascuno di noi la propria visione delle cose, compiamo istintivamente questo isolamento.

    Se siamo tedeschi, non mettiamo a fuoco il minatore comunista della Sassonia, che magari potrebbe anche essere una brava persona, fuorviata dai suoi capi; ma mettiamo a fuoco l’ebreo di famiglia piccolo borghese che lo “comanda”.

    • habsburgicus scrive:

      @Miguel
      hai spiegato magistralmente quella che fu nei tardi 1920′ la linea politica di un certo partito che nei ’30 assunse il potere assoluto..
      ottenendo grandissimi risultati proprio in Sassonia (esempio che ritengo NON scelto del tutto a caso :D)..trasformando una regione più rossa di Livorno 😀 (già nel 1912, 22 su 23 deputati al Reichstag inviati dal Regno sassone erano SPD cioè marxisti..nel 1923 fra SPD e KPD le sinistre avevano sull’85 % :D) in un caposaldo, fedelissimo e fanatisch, del nuovo partito !
      che ebbe, anche giocando quella carta, ben più successo fra le masse (ex)-rosse del corregionale di Z 😀
      che MAI riuscì a convertire ad esempio gli operai rossi di Torino, le sacche rosse della Bassa ecc.. poté obbligarle a tacere, e ci riuscì per 20 anni, ma non le trasse mai a sé

    • roberto scrive:

      “Un saudita ateo non è un musulmano, punto e basta;”

      sicuro che agli occhi dell’osservatore di cui parli (hehehe ti rimprovero l’impersonale, vero che non hai usato l’aborrito “si” ma poco cambia) un saudita ateo non è un musulmano?
      mi viene da pensare agli incidenti dopo l’11/9 che hanno coinvolto i sikh (turbante=musulmano=nemico)

      • Peucezio scrive:

        In effetti non è un’osservazione peregrina.

        C’è una percezione popolare in cui la categoria di “mussulmano” è più etnica che religiosa.
        Mi viene in mente quello sketch di Abatantuono in cui parlava di una bellezza esotica dagli occhi “ishlamici”, con la s pronunciata come palatale. 🙂

    • lanzo scrive:

      Io da “gnurante” mi permetto solo di esprimere la mia ignoranza romanesca.
      Le vittime dell’ ” Olocausto” – sono romano e SO che gli ebrei del ghetto venivano rastrellati e mandati in Germania a lavorare nei campi, ma anche tanti italiani non ebrei, renitenti facevano la stessa fine. Mio nonno, che voleva andare volontario, fu bloccato dal padre padrone, che gli intimo’ ” tu te nasconni in soffitta e in guera nun ce vai – e rimase nascosto in soffitta per 2 anni e cosi’ salvo’ la ghirba, visto che era pure gracile di costituzione, ma aveva fatto gia’ il servizio militare e poi congedato, quindi non era un renitente o un pacifista. Ho conosciuto anziani romani (Bersaglieri) e friulani (Alpini) che bella gente ! – che furono succhiati e mandati allo sbaraglio in Russia e che mi hanno raccontato storie da brivido.

    • Z. scrive:

      MM,

      — Infatti, il paragone è piuttosto forzato —

      Ecco Miguel, è esattamente quel che stavo dicendo. Paragonare il ruolo dei terroristi islamici durante l’attentato a NY e quello dei rivoluzionari di origine ebraica durante la Rivoluzione d’ottobre significa compiere un paragone “leggermente” forzato, piuttosto e anzichenò 🙂

      Infatti dopo l’11 settembre 2001 c’è stata – e lo ricordiamo bene tutti – una grande ondata di islamofobia in tutto l’Occidente, mentre non mi risulta attestata un’analoga esplosione di antisemitismo dopo la Rivoluzione.

      Insomma, continua a sembrarmi un paragone che prova davvero troppo.

      • Peucezio scrive:

        “non mi risulta attestata un’analoga esplosione di antisemitismo dopo la Rivoluzione.”

        Questo credo sia proprio storicamente falso.
        Forse in Italia no (di ebrei ce n’erano pochi oltretutto), ma altrove sì.
        D’altronde se Hitler è andato al potere in Germania c’è un motivo.

        • Z. scrive:

          Se Hitler è andato al potere in Germania, come si diceva prima, di motivi ce ne sono parecchi, non certo uno solo.

          E ribadisco, l’antisemitismo – specie in altri Paesi d’Europa – era diffusissimo prima, durante e dopo la Rivoluzione, altro che storie. Mica è nato con Lenin.

          Mentre la diffusissima islamofobia in Occidente è diretta conseguenza degli attentati degli 11 settembre 2001. Certo, c’era chi diceva “ah ma fanno l’infibulazione alle donne”, ma c’era anche tanta gente che diceva “bisognerebbe tagliar le mani ai ladri come fanno gli arabi!”.

          Secondo me, prima di allora, Moi aveva giusto una vaga idea del fatto che esistesse gente che pregava verso la Mecca 🙂

        • habsburgicus scrive:

          non mi risulta attestata un’analoga esplosione…..dopo la Rivoluzione

          lì hai proprio toppato, mio caro Z 😀
          addirittura il tuo Ciurcillone nel 192o scrisse cose oggi non più riproducibii 😀 ma non perseverò 😀 micca fesso era 😀 e tornò alla “retta” via 😀
          qualcosa pure in Italia (negli ambienti cattolici e gesuitici..e non solo..mai sentito parlare di Preziosi, la cui “Vita Italiana” ALLORA era molto letta fra gli intellettuali…ed ebbe illis temporibus la stima di un Maffeo Pantaleoni e altri ? per altro..mica solo di quello parlava, almeno all’inizio :D)
          un consiglio…non leggere solo gli “storici” mainstream di oggi che sono auto-censuratissimi su certi argomenti..hanno paura della loro ombra 😀 e un libro serio come quello di Rogalla (che pure CONFUTA tali teoria “complottista” , sia chiaro ! te lo ha detto pure Miguel), ad esempio, è INTRADUCIBILE in italiano e in qualunque altra lingua (e non per problemi linguistici)
          leggi alcune opere, e giornali dell’epoca..
          no, non quelli di “destra”..é troppo 😀
          leggiti pure i liberalissimi dell’epoca e anche i giornali (francesi ad esempio..se quelli fascisti, monopolistici dal 1926 qui da noi, ti fanno schifo :D) più i libri di Churchill pubblicati negli anni Venti..
          non cambierai idea (e chi te la vuol far cambiare ?) ma acquisirai una prospettiva più ampia 😀

        • Z. scrive:

          habs,

          — lì hai proprio toppato, mio caro Z —

          Io sbaglio spessissimo, però sono dispostissimo a verificare i miei errori. Se mi dici che dopo la Rivoluzione, improvvisamente:

          – si cominciavano ad arrestare ebrei a caso per la faccia che avevano;
          – la gente che non aveva mai avuto problemi con i luoghi di culto ebraici manifestava per la chiusura delle moschee esistente e contro l’apertura di nuove moschee;
          – l’antisemitismo che prima era pressoché sconosciuto diventava mainstream;
          – chi prima non era razzista – o addirittura provava schifo per il razzismo – diventava un fervente antisemita;
          – cominciavano a comparire armi e materiali esplodenti nelle case degli ebrei;
          – l’ebreo sostituiva non si sa chi come nemico pubblico numero uno…

          ecco, allora forse comincio a darti ragione.

          Se la prova è una cosa che avrebbe scritto e poi ritrattato Churchill, o peggio ancora le teorie “alternative” di qualche storico stile Irving, scusami, ma credo di aver preso granchi molto più grossi 😀

        • habsburgicus scrive:

          non fu arrestato nessuno..
          ma ci fu un aumento enorme di ostilità nei loro confronti e soprattutto aumento del timore (fino al 1914 chi non li amava in genere li derideva, non li temeva)
          per dire, la tesi della rivoluzione bolscevica come diretta da loro (e a loro quasi esclusivo vantaggio) divenne diffusissima, si trasformò in luogo comune (attenzione..ciò non significa che sia “vera”..altrimenti sarebbero “veri” ipso facto i mille luoghi comuni di oggi :D), la si trova en passant addirittura sulla Rivista Storica Italiana nel 1922 😀 (diretta dal sinistrorso Barbagallo :D) come cosa ovvia, chessò come dire che nella seconda metà dell’XI secolo Papi e Imperatore si facevano (spesso) la guerra
          in tutta Europa
          soprattutto in Francia, Germania, Est Europa
          anche in Italia (di meno)
          ma anche mondo anglosassone..e l’ho citato per paradosso perché dove fu (relativamente) meno diffusa
          però bisogna conoscere queste cose, sugli originali dell’epoca..te lo ha detto anche Miguel
          a te non interessa nulla ? bene..però non dovresti mettere in dubbio quanto ti viene detto da chi invece qualcosina di quell’epoca ha letto 😀
          tuttavia mi confermi in una vecchia idea (e dunque, vedi-mi rivolgo a Mirkhond-che è sempre utile discutere ? :D), che l’obietitvo di ELIMINARE anche il ricordo di ciò (e altro), tenacemente perseguito, è ormai praticamente raggiunto
          entro 30-50 anni nessuno saprà più nulla di quell’epoca e soprattutto a nessuno interesserà più nulla
          e sia !.. allora vivremo/vivranno tutti felici e contenti 😀
          o così dicono 😀 e poi criticano la Fede cristiana come “irrazionale” 😀 mi sembra che per avere ‘sta “fede” siano necessarie ben altre contorsioni !

        • Z. scrive:

          habs,

          anzitutto credo tu sappia bene che non mi permetto di mettere in dubbio la tua cultura e le tue conoscenze (peraltro sto aspettando ancora il famoso PDF, eh!).

          E del resto, che Hitler (e non Hitler soltanto) parlasse di “plebaglia giudaico-bolscevica” è noto.

          Da qui a improbabili paralleli – dai quali, come sanno persino gli ignoranti come me, ci metteva già in guardia Guicciardini – direi che ci passa un’autostrada per il lungo 🙂

          Comunque, sul fatto che presto si rimuoverà tutto di quel periodo – e non solo di quel periodo – sono perfettamente d’accordo con te, e mi sono trovato anche a parlarne di recente con diversi interlocutori.

        • habsburgicus scrive:

          il PDF l’ho mandato a Roberto il 5 agosto, credo (forse addirittura il 4 sera) 😀
          dunque non dipende da me 😀

          comunque non c’è (praticamente) nulla in più di quanto all’epoca scrissi quotidianamente qui, e che senza dubbio da lettore attento avrai ogni volta visto 😀

        • Z. scrive:

          Beh, alcune puntate le ho perse sicuramente e poi in un unico file è più comodo…

          Robertoooooooooooooooooooo!

  60. mirkhond scrive:

    “Duca, io faccio finta di non capire perché, come tutti sanno, sono stipendiato dallo Stato di Israele.”

    O più semplicemente perché sei ammanicato con la sezione romagnola del piddì, che ti fornisce i clienti. 😉
    Per non parlare del discorso sulla forma mentis citato a ragione da Habsburgicus, sull’irriducibilità nel non comprendersi tra “reazionari” e progressisti…..

  61. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Hammer era il collettore dei finanziamenti della lobby ashkhenazita statunitense, per i bolscevichi.”

    Cerchiamo di disinquinarci qui, dai luoghi comuni.

    Esistono luoghi comuni di maggioranza, come di minoranza, e sono entrambi perniciosi.

    Ora, “lobby” significa un gruppo di interessi che fa pressione sul congresso e sul senato degli Stati Uniti per ottenere determinate leggi. Esiste indubbiamente oggi, ed è potentissima, una lobby filoisraeliana. E’ un fenomeno che ha enormi ripercussioni, visto che gli Stati Uniti sono la principale potenza economica e militare del pianeta, e va discusso e criticato.

    Ma di “lobby ashkenazita” nel congresso e nel senato negli anni della rivoluzione russa, non credo che esista traccia.

    C’erano alcuni ebrei ricchi negli Stati Uniti che si battevano contro quello che succedeva agli ebrei russi sotto lo zar, è vero.

    Ma non mi risulta (mi posso sbagliare, tra l’altro sono amico di un ebreo americano, di sinistra e antisionista, che sta scrivendo la biografia di Hammer, per cui mi posso informare meglio) che Hammer raccogliesse soldi di ebrei; piuttosto, Hammer – che fino alla fine pare sia stato antisionista – era felice di fare soldi con chi aveva abbattuto lo zar.

    • lanzo scrive:

      Caro Miguel, Orwell – che poi faceva Blair di cognome, aveva gia’ previsto il “New speak” Orwell, che poi di cognome faceva Blair, escluderei parentele = lo conosciamo tutti: war is peace, ignorance is strenght et cetera. Non so se fu lui a dire che la tortura e’ fine a se stessa e non ha altri scopi.
      Ai giorni nostri – new speakando – “Lobby” significa corruzione legalizzata ed istituzionalizzata, punto. Ci puo essere il riccone wasp che ti ammolla qualche milionata di dollaroni (magari divisi in piccole quote) e poi la lobby piu’ potente e temuta che ti tiene saldamente per i coglioni grazie alle banche che ti danno i soldini per la campagna e se non bastasse ai media, dal cinema, alla stampa, all’editoria, alla TV, – globali – – quindi o fai il cagnolino ammaestrato o sei fottuto e addio sogni di gloria.
      Vai controcorrente ? Non ti sparano, ma ti distruggono professionalmente, tutti lo sanno e quindi, come si dice: “Sto co’ i frati e zappo l’orto”.

    • habsburgicus scrive:

      Ma di “lobby ashkenazita” nel congresso e nel senato negli anni della rivoluzione russa, non credo che esista traccia.

      si, è più o meno così…diciamo che, come quasi sempre, “in medio stat virtus”
      c’era già un potere discreto nella stampa (almeno all’Est), questo sì (già nei primi del secolo)..
      e con Wilson (che giurò il 4/3/1913) incominciò a farsi sentire in politica
      prima del 1913, NO..intendiamoci l’élite nordamericana, per quel poco che si interessava di Russia, era da quache decennio antizarista (e qualche “porcata” quando poteva la faceva allo Zar 😀 lo si vide a Portsmouth nel 1905)..ma per altre ragioni (in cui, volendo, si innestavano anche loro ma come ausiliari)..diciamo il “massonismo” liberale (ipso facto ostile ad una Monarchia “assoluta”..che poi non lo era più dal 1905 ma lasciamo perdere..così come a fine 1840′ e nei 1850′ tutti erano, in primis a New York, per Kossuth contro gli Asburgo e poi per Garibba’, in attesa che con Lincoln iniziassero a scannarsi fra loro :D), la puzza sotto il naso anglosassone verso i russi “barbari” (comune anche ad altri, per dire la verità) ecc l’influenza dell’Antico Testamento in una società calvinista, che portava a simpatizzare con i (presunti) eredi sempre e comunque ecc ecc ecc in più gli interessi 😀 (qualche rivalità in Cina ad esempio)

  62. mirkhond scrive:

    Quando Hammer morì, nel 1990, la Gazzetta del Mezzogiorno, fece un interssante articolo in cui si spiegava che il “banchiere di Lenin” era non solo un finanziatore, ma il collettore dei fondi raccolti tra i suoi pari banchieri, ashkhenaziti russi come lui.
    Ovviamente (ma questo lo abbiamo scoperto noi più tardi) per le motivazioni che hai citato anche tu, e cioè per il comprensibile ODIO che tali gruppi di (divenuti) facoltosissimi immigrati, nutrivano verso la loro patria d’origine.
    Probabilmente negli Usa, non avevano ancora il potere di oggi.
    Ma c’erano già (dal 1880) e cominciavano ad esercitare le loro pressioni.
    Come si vide proprio negli anni 1917-1923, in cui gli Usa, in questo succeduti alla sconfitta Germania, ebbero un grande ruolo nel far fallire l’opposizione bianca in Russia.

  63. mirkhond scrive:

    “Non so se fu lui a dire che la tortura e’ fine a se stessa e non ha altri scopi.”

    Beh, uno scopo credo che invece ce l’abbia sempre avuto.
    E cioè di intimidire e terrorizzare, e dunque ridurre al silenzio veri o possibili oppositori.
    Se non servisse a nulla l’avrebbero abbandonata….

  64. lanzo scrive:

    Mi riallaccio ad un commento precedente che parlava di mio nonno nascosto in soffitta ed ebrei rastrellati a “Ghetto” come diciamo a Roma -quello che mi ha sempre colpito e’ che gli ebrei che ci hanno rimessi le penne erano quasi tutti piccola/media borghesia. Ai ricconi – che in ogni caso non hanno mai abitato a Ghetto – non mi risulta abbiano mai torto un capello. Vi risulta che almeno un, uno, one Rotschild, eppure so’ tanti de’ sta famija, sia mai finito in un campo di prigionia ? La tessera n. 1 del PD e famiglia se la sono sempre passata bene, idem per Mieli. C’e’ qualcosa che non mi torna, cioe’ che il poveraccio sia stato dato in pasto ad una macchina infernale per altri scopi ?

  65. mirkhond scrive:

    Lanzo pone una questione che andrebbe approfondita.
    In effetti, (non conosco le vicende degli Italkim romani, che, come mi ha detto più volte lo stesso Pino e come Lanzo ci conferma, erano dei poveracci; e così smentiamo finalmente, si spera, UNA VOLTA PER TUTTE, la falsa leggenda dei Giudii TUTTI ricchi. A Roma erano prevalentemente PROLETARI), riguardo alla tragedia dell’olocausto ashkhenazita dell’Europa centro-orientale del 1941-1945, lo storico inglese Paul Johnson, nella sua Storia degli Ebrei, afferma che a morire a MILIONI furono i POVERISSIMI Ost-Juden, di lingua yiddish e abitanti nei ghetti.
    Di riccoidi pochi e nulla.
    Idem Vittorio Messori in alcuni suoi articoli.
    Forse perché il grosso degli Ashkhenaziti ricchi erano riusciti a fuggire in Inghilterra o nelle Americhe, grazie anche agli appoggi che lì vi godevano….

    • lanzo scrive:

      Mirk,
      Non erano esatamente “proletari” almeno nel senso che intendo io, cioe’ (spero che il cioe’ di sessantottina memoria non ti irriti, ma non e’ che posso eliminare dal vocabolario un avverbio per colpa di Carlo Verdone che col suo – primo film – evidenziava l’uso del cioe’ ogni 3 parole da parte dei ggiovani dell’epoca.
      Per me proletario e’ uno che lavora – manualmente – a padrone e viene pagato poco e mettiamoci pure che era pure ignorante. Al giorno d’oggi, a parte l’ignorante, sono tutti proletari. Il Giudio in genere a Roma, aveva il suo negozietto, solitamente stoffe, bigiotteria e simili. Quasi nessuno nello Stato, quanti poliziotti o CC ebrei conosci ? Poi alcuni sono diventati affluenti grazie a spirito imprenditoriale e fiuto- post guerra – mi viene in mente CENCI, che a te non romano non dice niente, ma quando vivevo a Roma anni 60/70, se volevi l’impermeabile
      Burberry, il cachemire Ballantyne (che ora non esiste piu’) e cosette esclusive, era il posto dove andare. CENCI, perche’ ? Originariamente questa famiglia era chiamata cosi in quanto erano raccolglitori di stracci (cenci) ma invece di spendersi i soldi in osteria, risparmiavano e poi dopo generazioni hanno sfondato. I cognomi allora erano spesso legati al lavoro, per dire FUNARI, il compianto, sicuramente romano, avra’ avuto qualche antenato che faceva corde.
      Comunque la maggior parte dei negozi esclusivi e non di abbigliamento sono di proprieta’ ebrea, hanno il monopolio, si mettono d’accordo e la Burberry o Acquascutum o chi te pare deve abbassare la cresta e vendere ad un prezzo conveniente. Non dimentichiamo – non so se e’ traspirato – ma non sono un sionista ed ho una certa diffidenza verso certe etnie perche’ so che se possono fregare qualcuno preferiscono farlo nei riguardi di uno ‘NON”, ma il bimbo ebreo, proletario come dici tu, era sempre piu’ scolarizzato, fosse solo per ragioni religiose, doveva leggere la Torah, mentre il bimbo proletario goym romano, spesso aveva un padre analfabeta che si andava a spendere i soldi all’osteria a trangugiare frascati , giocare a zecchinetta per non parlare della “passatella” che spesso finiva a coltellate con padre morto, madre vedova e di conseguenza famiglia in miseria nera.
      A quei tempi, le fortune di famiglia si facevano risparmiando per generazioni.
      E comunque i giudii romani , spero di non offendere nessuno altrimenti i carciofi alla judea come li dovrei chiama’ carciofi all’Israelita ? Erano
      sefarditi, cioe’ i terroni, poi il contingente fu aumentato dalla diaspora ex Spagna della geniale regina Isabella che forse aveva capito tutto o non aveva capito niente e li costrinse a sloggiare. A ghetto trovi ancora colonne che indicano la “schola catalana”…
      Dicevo, Sefarditi, quindi i terroni della societa’ ebraica, li distingui anche anche somaticamente, De Benedetti, sefardita si e’ fatto i soldini ma Elkan/Fiat askenazita, se lo magna cento volte e quasi tutti i “grossi” sia in politica USA che nelle banche, media, cinema o informatica sono askenazi ) Comunque i veri romani de Roma sono proprio loro, anzi, io che mi considero romano, mi sovviene che il mio bisnonno era romagnolo calato a Roma da giovane, ma la bisnonna era romana e fece i soldi, veniva non da Rimini, ma dal l’entroterra uggioso, piovoso, privo di qualsiasi retaggio storico/artisticovisibile, tranne la rocca di San Leo, non troppo distante, ma questa e’ un’altra storia.

      • mirkhond scrive:

        Lanzo

        Ti ringrazio per queste preziosissime notizie, che io, NON romano de Roma :), diversamente non conoscerei. ciao!

      • PinoMamet scrive:

        Vabbè, ma gli ebrei di Roma NON sono sefarditi, sono “italiani” (italkim) e specificamente “figli di Roma” (il rito si chiama proprio così).

        Poi ci sono stati ovviamente apporti sefarditi e di altra provenienza, l’ultimo e abbastanza notevole è di ebrei libici dopo la Seconda Guerra, che hanno optato per la cittadinanza italiana.

        Toaff compianto era sefardita, ma di provenienza livornese, si ricorda che ha inserito qualche melodia sefardita di sua memoria nel rito romano, che è rimasta.

      • PinoMamet scrive:

        Peraltro fino a tempi piuttosto recenti i “terroni” del mondo ebraico erano gli ashkenaziti, che visti dalle (spesso) ricche famiglie sefardite di Salonicco o di Istanbul facevano la figura di una massa di profughi dagli shtetlach, pronti a campare di espedienti, pieni di idee bizzarre e al limite dell’ortodossia.

        Ancora Elias Canetti ricorda che nella sua infanzia i “nobili” ebrei spagnoli accettavano mal volentieri i matrimoni con i “pezzenti” ebrei tedeschi, in Bulgaria.

        • lanzo scrive:

          Sono sicuro che quello che dici e’ corretto, ma mi fa pensare allo snobbismo degli europei verso gli americani ingenui e cafoni. Poi sappiamo come e’ andata.
          E chi dice che gli ebrei romani non siano italiani ? Anzi ho sottolineato che sono i veri romani de Roma e non in senso ironico o spregiativo.
          Solo che sono “piu’ uguali degli altri” italiani, in quanto hanno diritto al passaporto Israeliano, il che significa che se ne combinano una grossa – come accade talvolta in america – tagliano la corda e chi si e’ visto si e’ visto.

          Non ci piove pero’ che globalmente le leve del potere mediatico e finanziario siano da qualche annetto in mani, askenazi. Soros non e’ mica nato a Livorno.

        • PinoMamet scrive:

          “E chi dice che gli ebrei romani non siano italiani ? ”

          Mi sono spiegato male: mi riferisco al fatto che tu li hai definiti sefarditi.

          Di fatto, gli ebrei romani veri e propri non sono “sefarditi” (che indica gli ebrei propriamente “spagnoli”, in senso lato e meno preciso lo si usa anche per gli ebrei orientali che hanno una “liturgia” simile) ma sono “italkim”;

          è proprio un altro rito, in sinagoga, e altre abitudini.
          Tecnicamente, gli ebrei “italiani” (italkim) sono più vicini agli ashkenaziti che ai sefarditi.

          Poi ovviamente in Italia ci sono ebrei italiani “italkim”, “sefarditi” e “ashkenaziti”, visto che vari Stati d’Italia sono stati un polo attrattore di ebrei commercianti, medici ecc. di varia origine.
          E nelle città di maggiore popolamento ebraico ci sono appunto “scole” di vario rito: spagnolo, tedesco ecc. ecc., anche se le comunità si sono ampiamente omologate.
          Nella mia città c’è comunque il rito “italiano”.

  66. lanzo scrive:

    Mi riallaccio all’argomento iniziale. Pur preferendo i cani (ne ho 2) sono sempre affascinato dai gatti ( ne ho raccolti 2 per strada , salvati da sicura morte, spiaccicamento automobilistico da piccolisimi, mezzi morti e pieni di pidocchi) tutti hanno una loro distinta personalita’ individuale. I cani (rottweiler, credimi hanno una marcia in piu’) : La cagnona e’ dominante, prepotente, mangiona, scureggiona, la zampa te la mette sempre addosso, il cagnone e’ invece gentile ed educato, un vero gentleman e sono “fratelli” ossia della stessa cucciolata – ma tornando ai gatti, sono affascinanti, con uno addirittura posso andare a camminare con i cani e lui – unico gatto maschio – segue come se facesse parte del branco canino, un altra ha la tipica abitudine gattesca di prediligere la sedia hi tech da dove scrivo queste inezie e quando la sollevo per depositarla da qualche altra parte si lamenta, come per dire, ma come cazzo ti permetti ? – SE LO TROVI, AMERAI “THE HONORABLE CAT by PAUL GALLICO. Sono affascinanti eppure non amano, a differenza dei cani, di essere “hugged” , un gatto lo puoi tenere in braccio per 30 secondi, poi se ne vuole andare, viceversa un cane te lo potresti tenere per ore in braccio, certo se e’ sotto i 20 kg… quindi non il mio caso.

  67. mirkhond scrive:

    A proposito di italkim nell’est comunista.

    Itzhak Fintzi (Isacco Finzi) :

    http://en.wikipedia.org/wiki/Itzhak_Fintzi

    Il suo capolavoro :

    http://en.wikipedia.org/wiki/The_Hare_Census

    Il film del 1973, fu sdoganato in Bulgaria solo nel 1990, essendo una perculata del regime comunista locale.

    Il film (purtroppo sul tubo c’è soltanto in Tedesco a parte l’originale in Bulgaro) :

    http://youtu.be/EMT6qgLE1j8

  68. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “Infatti dopo l’11 settembre 2001 c’è stata – e lo ricordiamo bene tutti – una grande ondata di islamofobia in tutto l’Occidente, mentre non mi risulta attestata un’analoga esplosione di antisemitismo dopo la Rivoluzione. “

    Questo è un punto su cui stiamo in radicale disaccordo. Non perché ci sia in ballo qualche premio ideologico 🙂

    Semplicemente, decenni di letture di ogni sorta, comprese fonti originali, mi dicono che una vasta parte del mondo (compreso il giovane str… Winston Churchill e la giovane romanziera Agatha Christie) in quegli anni si fosse convinti che dai tenebrosi fondi dei ghetti dell’Europa orientale, fosse partito il Grande Massacro di chiunque possedesse un campetto o una casa.

    Una lettura che veniva confortata da pregiudizi più antichi (tipo deicidio, ecc.), ma che era sostanzialmente nuova, e nutrita da storie di ciò che stava succedendo in Russia.

    Dietro quel fumo, c’era parecchio arrosto, perché la rivoluzione bolscevica fu davvero atroce; solo che dietro quell’arrosto e quel fumo, c’era la legna di cui nessuno parla: cioè il massacro ancora più spaventoso che si chiama oggi “Prima guerra mondiale”, e che non fu certamente colpa di ebrei, di comunisti o di altri strani elementi.

    • Z. scrive:

      MM,

      — Semplicemente, decenni di letture di ogni sorta, comprese fonti originali, mi dicono che una vasta parte del mondo (compreso il giovane str… Winston Churchill e la giovane romanziera Agatha Christie) in quegli anni si fosse convinti che dai tenebrosi fondi dei ghetti dell’Europa orientale, fosse partito il Grande Massacro di chiunque possedesse un campetto o una casa. —

      Anche Franco metteva confusamente insieme ebrei, comunisti e massoni. Lo fanno anche alcuni soggetti tra il clownesco e il cialtronesco che a parecchi dei tuoi lettori sembrano piacere, e pure alcuni tra questi ultimi.

      Però l’islamofobia che noi abbiamo conosciuto pervadeva (e in misura minore tuttora pervade) ogni strato sociale della popolazione. Improvvisamente la gente non voleva avere moschee nel quartiere, figli di musulmani in classe coi propri figli, colleghi musulmani al lavoro. Improvvisamente si iniziò ad andar per “radici” come le talpe e giù ripescare le peggiori e più deliranti teorie sul diritto della “civiltà greco-romana-giudaico-cristiana” di disporre a proprio piacimento delle altre. Ciò che prima era confinato a settori della società minoritari, deliranti e ampiamente derisi (i discorsi sul “relativismo etico”, ad esempio) improvvisamente diventava mainstream.

      Qualcosa che fino al 10 settembre 2001 semplicemente nessuno avrebbe, né aveva immaginato.

      Mentre l’antisemitismo in Europa era già diffusissimo eccome: lo era prima della Rivoluzione, lo è stato durante e lo è stato dopo.

      Altroché Churchill o Agatha Christie, Miguel 🙂

      • Peucezio scrive:

        Z.,
        a me sembra però che tu faccia una descrizione del post-11 settembre un po’ immaginifica.
        Sicuramente ha sepreggiato molto filoislamismo, ma, insomma, gli italiani che avevano a che fare da prima con mussulmani ed erano in buoni rapporti con loro hanno continuato ad esserlo, ai leghisti e simili i mussulmani stavano sui coglioni già da prima, insomma, tutta ‘sta psicosi io non l’ho proprio percepita.

        Semmai a livello di potere è stato il pretesto per agire in modo disinvolto (gli arresti del tutto arbitrari di cui ci ha parlato Miguel) in modo da preparare il terreno, a livello di opinione pubblica, all’invasione dell’Afghanistan, ecc.
        Ma a me sembra sia stato più un fenemoeno mediatico, che sociale.
        Poi qualcuno a cui prima stavano simpatici gli islamici, dopo no, ci sarà anche stato.

        • mirkhond scrive:

          Fiato sprecato Peucezio.
          Noi siamo i clown-cialtroni, lui l’intelligente che ha capito tutto.
          Nu chin’ d’ merd’….

        • Z. scrive:

          Peucezio, la mia esperienza – e credo quella di molti cittadini italiani ed europei – è molto diversa dalla tua.

          Ho visto ridicole realtà marginali diventare mainstream e ho conosciuto persone che prima non erano razziste (e anzi, guardavano il razzismo con disprezzo) diventare Talpe che Andavano a Radici in odio ai musulmani. A Bologna venivano arrestati turisti perché durante una visita guidata in S. Petronio guardavano un dipinto con “facce ostili”. In casa di immigrati da Paesi a maggioranza islamica comparivano armi e/o materiale esplodente. Improvvisamente le moschee – intesi come centri di culto magari anonimi e spogli, non come costruzioni monumentali con pinnacoli e minareti – erano diventate un problema.

          Il musulmano sostituiva il pedofilo, che aveva a sua volta sostituito il satanista, come nemico numero uno delle persone per bene.

          Insomma, è stato un ampio fenomeno sociale, eccome. Che con gli anni è andato scemando e ha subito una brusca battuta d’arresto con il massacro in Norvegia, ma c’è stato eccome. Ora, è vero che non ho più la memoria di quand’ero ragazzo, ma c’è stato di recente e me lo ricordo molto bene.

          Peraltro non ho più sentito nessuno dire, a proposito dei ladri, “bisognerebbe fare come gli arabi” 🙂

        • PinoMamet scrive:

          “Il musulmano sostituiva il pedofilo, che aveva a sua volta sostituito il satanista, come nemico numero uno delle persone per bene.

          Insomma, è stato un ampio fenomeno sociale, eccome. Che con gli anni è andato scemando e ha subito una brusca battuta d’arresto con il massacro in Norvegia”

          Sono d’accordo.
          In effetti il massacro in Norvegia, ora che mi ci fai pensare, mi sembra abbia segnato un punto di svolta nell’abitudine dei media di scagliarsi sul musulmano come comodo “nemico di turno”.

          Non oso sperare che i media abbiano “fatto autocritica” (forse qualcuno sì), ma in generale credo abbia reso evidente che la situazione era molto più complessa, e soffiare sul fuoco non conveniva a nessuno.

        • Peucezio scrive:

          Z., sarà che il Lombardia, diversamente dall’Emilia, il mussulmano non era popolarissimo nemmeno prima…
          Ad ogni modo gli arresti, il materiale esplodente ecc. appunto non sono cose che vengono dal basso, non c’entrano col sentimento collettivo.

      • Francesco scrive:

        Quale islamofobia? sinceramente non me ne sono accorto, di una ondata di paura e odio verso i musulmani

        Senza contare che le ondate passano

        • Z. scrive:

          Francesco,

          — Quale islamofobia? sinceramente non me ne sono accorto, di una ondata di paura e odio verso i musulmani —

          Non mi stupisce, visto che sei stato tra le persone travolte dall’onda 🙂

          — Senza contare che le ondate passano —

          Beh, sì, per fortuna!

        • Moi scrive:

          Se non altro si è seppur timidamente squarciato il velo d’ ipocrisia, di quieto vivere piccolo-borghese e di omertà dell’ Occidente sulla realtà completamente sconosciuta dei Cristiani perseguitati … e si è riscoperto che la Laicità è una cosa seria, che non deve essere adulterata da cupio dissolvi e in odium sui !

        • Z. scrive:

          Ammettilo: cupio dissolvi e odium sui ce li metti per farmi contento, come strizzatina d’occhio 🙂

          Z.

          PS. ammetti anche questo: fino all’11 settembre 2001 a te dei musulmani non importava assolutamente un tubo! ammettilo! ammettilo!! 8)

        • Moi scrive:

          Dell’ Islam ne avevo, come tutti o quasi, una facilona idea da PCI Anni Cinquanta, nei confronti del Cattolicesimo del tipo una religione arcaizzante e retriva che scomparirà assieme al frigo elettrico e al cesso in casa in nome del Progresso e in effetti per il Cattolicesimo, almeno “da noi” è stato grossomodo così.

          Ma in realtà le cose erano diverse, con il clamoroso precedente dell’Iran Khomeinista che “dalla Secolarizzazione si può regredire !” … cosa che però in nome del Cristianesimo parrebbe ad oggi del tutto impossibile.

        • Francesco scrive:

          mea cupa

          mi ero dimenticato il successo editoriale di Oriana Fallaci

          anche perchè io l’ho vissuto in odio non ai musulmani ma ai “nemici interni” dell’Occidente

          però oggi direi che Oriana è storia passata, il che è un peccato perchè era viva, anche se incazzosa e irragionevole

          PS notizie dalla Francia? lì ci sono più musulmani indigenizzati e più problemi?

      • Francesco scrive:

        la gente non voleva avere colleghi musulmani al lavoro

        questa mi giunge del tutto nuova, ti dirò. qualche caso concreto?

  69. mirkhond scrive:

    Concordo con Miguel

    Lo storico polacco-statunitense di origine “khazara” Richard Pipes, nel suo Il Regime Bolscevico 1918-1924, dice che la rivoluzione del novembre 1917 e conseguenti orrori interni che provocò, ebbe come conseguenza anche la forte diffusione di un anti”semitismo” che accanto alle vecchie e tradizionali accuse antigiudaiche, ne accomunava una nuova: il bolscevismo.
    Gli stessi Protocolli dei Savi di Sion, fabbricati da alcuni agenti della Ochrana zarista tra 1897 e 1905 (anche se, forse, alcuni di questi agenti erano criptokhazari doppiogiochisti), ebbero un’improvvisa diffusione in Europa proprio tra il 1919 e il 1921, grazie all’emigrazione russa anticomunista (circa 2.000.000 di persone).
    I quali diffusero, trovandovi orecchie in parte assai ricettive, la visione di un complotto giudeo-bolscevico finalizzato a distruggere la civiltà cristiano-europea.
    E su QUESTO pericoloso terreno, il nascente nazismo e altri movimenti di destra avrebbero trovato il loro terreno fertile, con le tragedie che conosciamo….

    • Z. scrive:

      Insomma, gli espatriati dopo la Rivoluzione hanno diffuso in Europa le loro idee antisemite, se ho capito bene.

      Immagino che sia andata proprio così, e questo non significa che la Rivoluzione sia stata pianificata nel Sinedrio, né che improvvisamente sia sorta dal nulla un’esplosione di antisemitismo.

      Significa che chi era già antisemita nell’Est Europa si è unito a chi era già antisemita nell’Ovest.

      Che poi a molti ebrei di Russia l’Impero zarista non andasse a genio non ho dubbi, e mi stupirei del contrario, ma per sostenere che l’ebraismo sta alla Rivoluzione come il terrorismo islamico all’attentato dal WTC continua a essere necessaria una certa dose di affabulazione, secondo me…

      • mirkhond scrive:

        Come al solito!
        Fatica sprecata parlare con te….

        • Z. scrive:

          Già, perché non ti do ragione 😀

        • mirkhond scrive:

          No, perché spari cazzate perculando a destra e a manca chi ha il torto di risultare sgradito alle tue “idee”….

        • Z. scrive:

          Perdonami, ma non mi sento in dovere di portare rispetto a certi sedicenti intellettuali da webzine a pagamento. Sei naturalmente libero di difenderli a spada tratta manco fossero parenti tuoi 🙂

        • mirkhond scrive:

          Rispondo solo alle tue insinuazioni perculatorie.
          Che non sono rivolte a “sedicenti intellettuali ecc ecc.” ma a persone di qua dentro, incluso il sottoscritto, che hanno il torto di non condividere le tue scorreggie mentali.

        • Z. scrive:

          No, veramente mi riferivo a persone come Blondet, e mi sembrava anche piuttosto evidente. Comunque ti voglio bene 😀

  70. lanzo scrive:

    Non sono mai riuscito a capire l’orrore della prima guerra mondiale.
    Razionalmente me la posso spiegare solo in questa maniera “complottista” diciamo che erano anni di fermento, gli anarchici, dio li benedica, esistevano realmente ma non mettevano bombe nelle stazioni, mettevano in gioco la propria pelle ed ammazzavano con le proprie mani qualcuno, ma dietro ogni anarchico ci potevano essere migliaia di giovani, malpagati, con poche prospettive e che potevano costituire un pericolo per lo “status quo”, soluzione dell’Establishment: Facciamoli ammazzare fra di loro, le teste calde – quindi le piu’ pericolose – venivano selezionate ed adulate per fare gli assaltatori cosi’ si levavano prima dalle palle.
    Erano tempi in cui si sentiva che qualcosa ribolliva come sotto un vulcano.
    Provo pieta’ – nel senso di pietas latino per i poveri terroni che manco parlavano italiano, costretti con le armi a diventare italiani e costretti col fucile puntato dai carabinioeri sabaudi ad andare a farsi ammazzare per non si sa che.
    E pieta’ per la meglio gioventu’ australiana, gasata dalla propaganda for Queen and Country, imbarcati su navi – andati a farsi sterminare dalle mitragliatrici turche a Gallipoli. Un capolavoro tattico il cui autore fu Churchill Winston, dopo di che si disse sui giornali inglesi che la carriera di Churchill fosse finita irrimediabilmente. Come si sbagliavano !
    Ho amato BLACKADDER con Rowan Atkinson, la serie 4 “Blackadder goes forth” e’ proprio ambientata in trincea con ufficiali snob, molto British ed incompetenti e finisce male, molto male… nonostante che il povero Blackadder, che aveva gia’ capito tutto, cercasse in tutti i modi di marcare visita.

    • Z. scrive:

      Immagino che decenni e decenni di propaganda bellicista con relativa mobilitazione e nazionalizzazione delle masse, la drastica riduzione di terre da conquistare e spogliare e l’errata convinzione che si sarebbe trattato di uno dei tanti conflitti che avevano costellato il secolo precedente abbiano avuto un qualche peso…

  71. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    Testuya Chiba (non so se hai “indagato” sull’ autore) è senz’altro un “mangaka” versatile : due anime sportivi diversissimi come Rocky Joe e Tutti in Campo con Lotti (che ti ispira tanto …) sono entrambi opere sue :

    Chikai no Makyū
    (Weekly Shonen Magazine, Kodansha, Genn. 1961–Dic. 1962, created by Kazuya Fukumoto)

    1•2•3 to 4•5•Roku (Shōjo Club, Kodansha, Genn.–Dic. 1962)
    Shidenkai no Taka (Weekly Shonen Magazine, Lug. 1963-Genn. 1965)

    Harisu no Kaze (Weekly Shonen Magazine, Apr. 1965-Nov. 1967)

    Misokkasu (Shōjo Friend, Kodansha, Agos. 1966-Agos. 1967)

    Ashita no Joe (Weekly Shonen Magazine, Genn. 1968-Giu. 1973, scritto da Asao Takamori); in Italia Rocky Joe

    Akane-chan (Shōjo Friend, Apr. 1968-Sett. 1968)

    Hotaru Minako (Weekly Shonen Magazine, Sep 1972)

    Ore wa Teppei (Weekly Shonen Magazine, Agos. 1973-Apr. 1980)

    Notari Matsutarō (Big Comic, Shogakukan, Agos. 1973-Giu. 1993 e Ott.1995-Mag.1998)

    Ashita tenki ni naare (Weekly Shonen Magazine, Genn. 1981-Mag.1991); in Italia Tutti in campo con Lotti

    Shōnen yo Racket o Idake (Weekly Shonen Magazine, Mag.1992-Giu. 1994)

    da Wikipedia :

    Rocky Joe :

    https://www.youtube.com/watch?v=Poi-lGMb9ik

    Lotti :

    https://www.youtube.com/watch?v=HuXGa05SxfY

    Inoltre è sempre suo anche Io Sono Teppei che forse è l’ unico esempio di “Inno al FanKazzismo Felice” Giapponese :

    https://www.youtube.com/watch?v=m0KBDHMhYVI

  72. Moi scrive:

    @ FRANCESCO

    Come fanno i gatti a essere “Atei”, se Basteth era una Dea ?

    • Francesco scrive:

      vivono e godono dell’istante con assoluta e sfacciata noncuranza

      almeno all’apparenza, realizzano l’empio etsi Deus non daretur desiderato da tanti farabutti

      a me piacciono un sacco

      perchè alla fine sono solo gatti

  73. mirkhond scrive:

    “Anche Franco metteva confusamente insieme ebrei, comunisti e massoni. Lo fanno anche alcuni soggetti tra il clownesco e il cialtronesco che a parecchi dei tuoi lettori sembrano piacere, e pure alcuni tra questi ultimi.

    Mentre il tizio che si crede più intelligente degli altri, non fa altro che scorreggiare col cervello per l’incapacità di vedere quel che non vuol vedere.
    Ottenebrato LUI sì dal “clownesco e cialtronesco” che attribuisce a chi disprezza….
    ps. Franco era di origini sefardite e durante il 1940-1945, salvò direttamente o indirettamente 400.000 Ebrei perseguitati dai nazisti…..

    • Z. scrive:

      Pétain si vantò più o meno di aver fatto lo stesso. E il fatto che Franco fosse di origini sefardite non implica, naturalmente, che non fosse antisemita.

      Ti voglio bene anch’io, comunque 🙂

      • mirkhond scrive:

        Io invece no.
        Mi fai pena.
        Ideologicamente parlando, naturalmente.

      • habsburgicus scrive:

        siamo più prudenti..
        Franco può essere di origine sefardite..
        non è detto

        non mi risulta che alcun suo antenato fu condannato in un auto de fe (in Galizia il Santo Uffizio fu introdotto solo da Felipe II all’inizio dei 1570′)
        bisognerebbe controllare anche gli archivi del Santo Uffizio di Coimbra (e financo di Lisboa) perché molti fuggivano dal Portogallo dove l’Inquisizione era MOLTO più dura
        purtroppo Pombal fece distruggere le liste di purezza..sennò il lavoro, per il Portogallo era tutto fatto 😀
        avremmo avuto pronte le liste di chi non aveva limpeza de sangre
        e se c’erano dei Franco (c’erano), vedere se qualcuno si trasferì in Galizia e se fu l’antenato del Caudillo 😀

        • Z. scrive:

          Boh, io non avevo mai sentito che fosse di origini sefardite. Quello che ho letto è che lui tendeva a biasimare in modo diciamo rozzamente sincretistico le idee che pervadevano la modernità, idee per le quali incoplava ebrei e massoni…

        • mirkhond scrive:

          Leggiti Jean Dumont, La Regina Diffamata, pp. 98-99.
          Samuel Hoare definiva il SEFARDITA Francisco Franco Baaamonde (sefardita per parte di padre e di madre) “ufficialetto EBREO”!
          E quando morì, la sinagoga SEFARDITA di New York tenne un servizio funebre in sua memoria, per aver salvato 400.000 ebrei e aver mantenuto la legge di Alfonso XIII del 1924, che autorizzava (sia pure senza clamori) il ritorno dei SEFARDITI nella loro AVITA patria spagnola!

        • habsburgicus scrive:

          ripeteva quanto dicevano i gesuiti (e non solo) sotto Leone XIII..all’epoca era dottrina ufficiale fra i cattolici (vabbè il bolscevismo fu aggiunto nel 1917, ovvio 😀 prima c’era “socialismo”, la “Comune” ecc)
          il fatto che oggi idee del genere paiano strane dimostra il “cambiamento” che ha fatto il Concilio !

          P.S
          secondo me tu che sei laico, e dunque sei più libero di molti, condizionati dall’educazione cattolica, dovresti cominciare a distinguere in modo netto fra
          Cattolicesimo (de facto estinto)
          Conciliarsimo (quello di oggi)
          non per fare giudizi di valori, ci mancherebbe…poi a te non può fregartene nulla 😀
          semplicemente per essere più rigorosi
          non trovi ? 😀
          proprio il tuo laicismo/ateismo potrebbe essere un asset, almeno qui 😀

        • habsburgicus scrive:

          (il soggetto è Franco)..mio post sopra

          P.S
          Dumont è spesso acuto ma io diffido anche degli ultra-.cattolici 😀 che spesso pieganom la realtà alle loro idee 😀 si è già capito che io sono ramnkiano, l’ideale sarebbe per me una storia “pura”, oggettiva, non-ideologica !
          però, può esserlo, lo ripeto !
          (fosse stato catalano, molto probabilmente no
          fosse stato basco, NO bello grande !
          ma galiziano si)

        • PinoMamet scrive:

          Che Franco potesse avere origini ebraiche (come, suppongo, diversi milioni di spagnoli… e di italiani 😉 ) lo avevo sentito anche io;
          può essere benissimo che la storia circolasse da tempi non sospetti.
          L’accusa/sospetto di “giudaizzazione” sembra essere un classico della Spagna dai tempi di Quevedo, probabilmente anche a causa della delirante teoria della “limpieza de sangre”, e non mi stupirebbe che qualcuno l’avesse rivolta contro Franco.

          Wikipedia in spagnolo definisce comunque un mito il fatto che la Spagna di Franco sia stata, durante la guerra, particolarmente accogliente nei confronti degli ebrei;
          un mito che il franchismo del dopoguerra, comunque, alimentò con cura, tanto da renderlo quasi un luogo comune:
          http://es.wikipedia.org/wiki/Sefard%C3%AD#Franco_y_los_sefard.C3.ADes_durante_el_Holocausto:_el_mito_de_.22Franco.2C_salvador_de_los_jud.C3.ADos.22

          peraltro scopro, grazie alla tua allusione alla legge del re Alfonso XIII, che la concessione di cittadinanza agli ebrei che dimostrino un’ascendenza sefardita non è una novità dell’ultimo governo spagnola, ma quasi una tradizione 😉

        • habsburgicus scrive:

          cerro che ai bei tempi,. si sarebbe risolto tutto 😀
          una bella visita al Santo Uffizio 😀
          e avremmo conosciuto la “verità” 😀

        • habsburgicus scrive:

          Wikipedia in spagnolo definisce comunque un mito il fatto che la Spagna di Franco sia stata,

          questo però è un altro mito, zapaterista questa volta 😀
          secondo cui Franco non può aver fatto del bene !
          la sinistra spagnola, quasi onnipotente oggi, è ai livelli della nostra in fatto di faziosità 😀

          credo che la realtà sia a metà..come spesso accade 😀

        • habsburgicus scrive:

          di spagnoli… e di italiani 😉

          il primo sì, e aggiungo portoghesi (ancor di più)
          il secondo no, credo sia un mito !

        • habsburgicus scrive:

          ma quasi una tradizione

          una “tradizione”, sì..ma SOLO dopo la fine dell’unità cattolica che il grande Menéndez Pelayo pone nel 1869
          ciò fu poi sancito dalla Costituzione del 1876 che ammetteva il culto privato acattolico..inaudito sino al 1868
          sino al 1865 furono in vigore alcune leggi di limpieza (in Portogallo abolite ex abrupto sin dal 1773)
          il conservatore Menéndez Pelayo, eruditissimo, rimpiange i vecchi tempi !

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me perché non guardi indietro abbastanza 😀

          mi spiego: le radici ebraiche di molti spagnoli e portoghesi sono relativamente recenti, dovute alle ben note politiche contro i giudei e i moriscos.

          In Italia una cristianizzazione di massa c’è stata, ma molto più antica;
          nel Medioevo l’Italia, in specie quella meridionale ma non solo, era una delle zone di più grande popolamento ebraico, e uno dei principali centri di cultura ebraica.

          Che fine hanno fatto tutti questi ebrei? Io credo che non siano spariti nel nulla o emigrati chissà dove, ma, molto semplicemente, si siano convertiti.

          Del resto, credo che in gran parte fossero, a loro volta, convertiti in epoca Romana, italici (o greci, ma insomma capiamoci) affascinati dal monoteismo, prima che il Cristianesimo ne diventasse la versione “dominante”.

        • PinoMamet scrive:

          Tra l’altro molte supestizioni e usanze ebraiche sono semplicemente identiche a quelle italiane, mentre non so se abbiano lo stesso grado di somiglianza con quelle, che ne so, olandesi o prussiane…

          così come sono italiani alcuni cognomi sefarditi (Canetti citato sopra, per esempio, o Caro, l’autore dello Shulchan Aruch…), è italiano, anzi calabrese (una delle regioni che fu di più intensa presenza ebraica) il cedro migliore da usare per la festa dei Tabernacoli, e di origine latina i termini yiddish che ho già citato allo sfinimento (“pregare” e “benedire”, non proprio due parole insignificanti…) oltre che nomi di persona attestati (“Antshl” cioè “Angelo” e “Kalonymus”, greco, attestato anche in iscrizioni in Italia meridionale, ma che tutt’ora ogni tanto salta fuori come nome di qualche rabbino magari polacco…)

        • habsburgicus scrive:

          pensavo soprattutto all’Italia longobarda 😀 e ancor più al nord-ovesr
          in Puglia e Calabria sì (ma in epoche più antiche..di cui ci resta meno…molti però come dici, erano italici giudaizzati..dunque son tornati all’ovile :D)

        • habsburgicus scrive:

          Caro però forse è spagnolo 😀
          c’era un Arcv di Santiago de Chile sotto Pio XII che si chiamava Caro+un altro cognome, in -ez..fra l’altro ostilissimo a quelli 😀

        • PinoMamet scrive:

          Se per Nord Ovest intendi dove vivo io, ti assicuro che all’epoca di ebrei ce n’era un fottio, a quanto pare provenienti dall’Italia meridionale, e poi (quasi) tutti convertiti.

          C’è ampia documentazione sulla loro presenza nelle parta montana-collinare del piacentino…
          😀

  74. mirkhond scrive:

    lì hai proprio toppato, mio caro Z 😀

    Non solo lì…. 🙂

    • habsburgicus scrive:

      però sull’utilità di discutere ANCHE CON Z, leggi quello che ho scritto prima 😀 (cosa che il tuo amico croato purtroppo non afferra :D)

      • mirkhond scrive:

        Cosa c’è da afferrare se si discute tra SORDI?

        • Francesco scrive:

          veramente stiamo scrivendo …

          battute a parte, la sordità di cui parli tu è volontaria e (scusami) colpevole

          oltre che disdicevole per uno studioso, quali che siano le sue convinzioni (e ci mancherebbe che lo studioso non ne avesse)

          ciao

  75. habsburgicus scrive:

    O.T nell’O.T
    stanotte in “Russia” (inclusa Ucraina, Bielorussia e Moldova),Georgia, Serbia, Macedonia (Chiesa non riconosciuta dai serbi come autocefala né dagli altri) e Gerusalemme celebrano il Natale..
    in Grecia, Albania (ortodossi), Bulgaria, Romania, Costantinopoli NO, perché hanno adottato il nostro calendario per le feste fisse (dagli anni 1920′..tranne in Bulgaria dal 1968, incredibile dictu..in piena epoca marxista la Chiesa ortodossa bulgara dunque previo consenso del Cc del PCB, si allontana oggettivamente dal Cremlino..ciò meriterebbe una ricerca erudita..che nessuno farà 😀 che sia un pallido eco bulgaro della “Primavera di Praga” ? :D)

  76. mirkhond scrive:

    Per Moi

    Si so di Tetsuya Chiba.
    Lotti mi piace sia per la splendida “Karima” ;), che per mostrare uno Zanardo che era ancora un puro e non nu’ chin’ d’….lasciamo perdere, và…. 🙂
    Rocky Joe invece è l’anime più duro della storia giapponese che io conosca.
    Il finale italiano però fu modificato raffigurando un Rocky Joe sì sconfitto, ma che fugge per riprendere la sua vita di “cane randagio” come lui stesso si definisce.
    Almeno nel doppiaggio italiano.
    Una storia di povertà, fallimento di un ragazzo di strada che attraverso la box aveva creduto di poter diventare qualcuno….

  77. mirkhond scrive:

    la boxe

    • PinoMamet scrive:

      Andava bene anche “la box”: fino a inizio Novecento la trovo scritta anche così, per esempio ho una ristampa di un “Manuale di box-libera” di un tal Luigi Carmine del Milleottocentoqualcosa (pare a sua volta un plagio da un manuale francese).

  78. mirkhond scrive:

    Per Moi

    Teppei non l’ho mai visto!
    Ma dalla sigla dev’essere un anime sociologicamente interessante….. 🙂
    Essendo io un fankazzista che fosse stato per me, non avrei fatto nemmeno un giorno di scuola….

  79. mirkhond scrive:

    “No, veramente mi riferivo a persone come Blondet, e mi sembrava anche piuttosto evidente.”

    A me non sembrava così evidente! 🙂
    Comunque, il tuo errore è che per confutare il complottismo a tutti i costi, finisci per cadere nell’anticomplottismo a tutti i costi…..
    E se Blondet, qualche volta avesse ragione?

    • Z. scrive:

      Mirkhond,

      — Comunque, il tuo errore è che per confutare il complottismo a tutti i costi, finisci per cadere nell’anticomplottismo a tutti i costi —

      Il rischio c’è, effettivamente: e questa se ci pensi è un’altra delle ragioni per cui il complottismo a tutti i costi non è una buona idea.

      Poi certo, qualche volta Blondet immagino abbia ragione. Nessuno è perfetto, quindi nessuno è un perfetto abborraccione. Persino Hitler fece cose giuste: ad esempio, tentò una difficile battaglia contro il fumo.

  80. mirkhond scrive:

    Rocky Joe mi ricorda molto quell’adagio:

    Ommo se nasce, brigante se more….
    Tipico di sfigati che attraverso lo sfogo della violenza fisica, legalizzata (vedasi boxe) o meno, si illudono di emergere da quel degrado, miseria, umiliazioni, mancanza di amore e calore familiare in cui vivono.
    Io, lo vidi solo per le prime puntate a 12 anni, e lo trovai durissimo già allora…
    Poi recentemente avendo letto su wiki la storia per intero e averne visto qualche puntata, mi ha fatto venire un senso di pena profondo…
    Chiba con questo manga poi anime, ha solo raccontato il volto triste, amaro della vita…
    Joe, uscito dal carcere, a differenza dell’amico di cella Nishi, non riesce a reinserirsi in una realtà normale, che trova squallida.
    Tipo la salumeria dove con l’amico va a lavorare come commesso, e la cui figlia del padrone, Norina (Noriko in Giapponese) si innamora di lui…
    Ma comunque, in entrambi le versioni, giapponese ed italiana, NON c’è il lieto fine, perché il pugile suonato conosce solo la legge dello slum degradato di Tokyo.
    Una vita da umile, modesto ma onesto lavoratore non gli interessa perché si sente ridicolo, impacciato e a disagio non avendo mai fatto un cazzo nella vita…
    Un “marchese del Grillo” che non puo’ permettersi di essere tale…
    E perciò è condannato a finire male….
    Come tanti che nei secoli si facevano briganti.
    Come tanti per cui Dio SI FECE UOMO nel Bambino di Betlemme di cui oggi si commemora la Visita dei Magi.
    Ed un tempo ed ancora oggi in una parte della Cristianità Ortodossa si commemora la SUA venuta sulla Terra in questo giorno…..

  81. Moi scrive:

    @ PINO

    C’ è qualche nesso etimologico o filologico fra “box-boxe-boxing” e il termine”nostrano” il “cartone” per il “pugno” ?

    • Z. scrive:

      Io ho sempre pensato che “cartone” derivasse da qualcosa come “cassettata in faccia”, ma la tua ipotesi è affascinante!

    • PinoMamet scrive:

      Credo non ci sia alcun nesso…
      a naso a cartone darei al termine un’etimologia bizantina (karteròs “forte”, qualcosa del genere…)
      come sicuramente la ha, absit iniuria, “sborra” (sporà, seme, rimasto nell’italiano “spora”, perfettamente equivalente alla forma neutra “sperma”)

      • Moi scrive:

        Ma perché in Inglese si dice “boxe / boxing” e arcaicamente “box” ? Un’ allusione al bendaggio, al caestus dell’Antichità Classica ?

      • PinoMamet scrive:

        Boh?
        Io credevo fosse una cosa come la “scherma”, cioé riferita all’aspetto protettivo della “nobile arte”, lo “schermare” i pugni appunto;
        invece leggo che in inglese antico “box” era un pugno, semplicemente (ma ignoro, a sua volta, l’origine del termine);

        invece “box” nel senso di “scatola” ha origini germaniche ma paralleli latini (“buxis”) e in ultima analisi greci (“pyxis”), o da “buxus” (gr. “pyxos”), che è l’albero di bosso… con cui si facevano appunto le scatole

        • Moi scrive:

          Mah … in Inglese è particolare che la mano stretta a pugno senza colpire prende il nome di fist che ritroviamo anche in Tedesco come Faust però il pugno come colpo è punch; Inglese moderno, ovviamente.

        • Moi scrive:

          Segnalo che al caestus era stato dedicato un manga :

          http://it.wikipedia.org/wiki/Cestus

          La trama di Cestus si svolge nell’antica Roma, all’epoca in cui il potere era nelle mani dell’imperatore Nerone, diciassettenne. Protagonista del manga è l’omonimo personaggio, Cestus, uno schiavo pugilatore di appena 15 anni. Già dall’inizio entriamo nell’atmosfera crudele caratteristica dei Seinen, in quanto, dopo un match col suo amico Rocco per decidere chi dei due diverrà membro 😉 della scuola di Valente , quest’ultimo verrà ucciso, poiché considerato un perdente. Cestus affronterà così la sua difficile vita assieme al maestro Zafar, e in seguito farà la conoscenza dell’imperatore stesso e anche di Lusca, lottatore libero e suo coetaneo.

        • PinoMamet scrive:

          Col suo amico Rocco??

          Vabbè, del resto noi facciamo di peggio, perché a volte confondiamo addirittura cinesi e giapponesi… 😉

          confermo comunque di aver incontrato stranieri di varia provenienza (vabbè, statunitensi e israeliani) che avevano un concetto assai nebuloso della differenza tra Antica Roma e Italia di oggi, quanto a lingua-costumi-nomi ecc. ecc.
          (“ah ma gli antichi romani non parlavano italiano?”)

          del resto “latino”, anche per molti italiani truzzi, sembra ormai aver preso il significato esclusivo di “sudamericano”, quando non di “ballo sensuale per ultra-quarantenni che sperano di rimorchiare” 😉 e credo che pochissimi notino la connessione etimologica col Lazio…

  82. mirkhond scrive:

    Wikipedia in spagnolo

    Non ti sorge il dubbio che sia stata redatta da spagnoli antifranchisti? 🙂

  83. Moi scrive:

    io sono ramnkiano, l’ideale sarebbe per me una storia “pura”, oggettiva, non-ideologica !

    [cit.]

    —————

    Mah … e come fai ? Nel momento in cui selezioni delle fonti a discapito di altre …

    • habsburgicus scrive:

      non bisogna selezionare, Moi
      bisogna prendere tutto, e valutarlo quanto più possibile oggettivamente

      • Moi scrive:

        Tutto … quel che riesci a trovare, fino a inizio Novecento. Poi c’è una marea di roba (soprattutto dagli anni Duemila) che è impossibile starci dietro.

        Insomma: può esserci “riduzione del danno” 😉 ma “oggettività”, davvero lo pensi possibile ?

        Senza contare l’ utilità “edificante-collante” … che ogni potere richiede, per conservare sé stesso.

  84. mirkhond scrive:

    “e dunque, vedi-mi rivolgo a Mirkhond-che è sempre utile discutere ?”

    A volte sì.
    A volte no.
    Per quel che mi riguarda, quando cambio idea è perché dentro di me qualcosa è maturato per cambiarla.
    Altrimenti ai voglia a fare battibbecchi inutili con lo “Zanardo” di turno! 😉

    • Francesco scrive:

      >> quando cambio idea è perché dentro di me qualcosa è maturato per cambiarla.

      questo mi pare giusto però posso farti una domanda? come reagisci quando dentro di te non è maturato nulla ma ti presentano dei fatti che smentiscono una tua idea?

      io prendo e porto a casa e demolisco quella parte delle mie idee che risultano incompatibili con i fatti. col tempo magari maturerà qualche cosa di più

      ciao

  85. Moi scrive:

    Fra una settimana riparte la “rumba” per Palazzo Chigi …

  86. mirkhond scrive:

    Ad esempio sul rapporto Franco-Sefarditi e Giudaismo in genere nel 1939-1945, ho letto una lunga pagina di wiki in spagnolo su Franco e la suddetta questione.
    Il testo, che comprendo al 60/70%, in sostanza (se ho ben capito) sostiene ciò che dice Pino, e cioè sostanzialmente che fu un rapporto quantomeno ambiguo, in cui se da un lato si esaltava Sefarad come parte dell’eredità spagnola, dall’altra si faceva fatica ad ammettere giudei, sefarditi e non, in territorio spagnolo.
    Dove, sarebbero rimaste vigenti le leggi del 1492 (cosa che mi sembra alquanto assurda, alla luce delle vicende ottocentesche e della legge di Alfonso XIII sovracitate dal sottoscritto e da Habsburgicus), e risiedevano pochissimi sefarditi a Madrid e Barcellona, e forzati a convertirsi al Cattolicesimo.
    Mentre invece a circa 6.000 Sefarditi nel Marocco spagnolo era permesso di restarvi, purché sotto forti limitazioni.
    D’altra parte però si afferma che, se da un lato la propaganda ufficiale, ecclesiastica inclusa si allineva al tradizionale antigiudaismo, rafforzato dai movimenti nazifascisti coevi, dall’altra vi si afferma che i Sefarditi perseguitati erano tali perché repubblicani e massoni, non in quanto Giudei.
    E si afferma che i diplomatici spagnoli fecero grandi sforzi per salvare quanti più Sefarditi (ma anche Ashkhenaziti) possibili tra Francia e Rumeli.
    Il numero più grosso sarebbe stato salvato tra luglio 1944 e gennaio 1945 dall’ambasciata spagnola a Budapest, grazie anche al cittadino spagnolo, ma nato veneto, Giorgio Perlasca. Il numero sarebbe di 5.500 Ebrei (ma uno storico spagnolo abbassa la cifra a 3.500).
    Insomma una politica perlomeno ambigua che, inizialmente schierata su posizioni di tradizionale giudeofobia, allineata con Hitler, si sarebbe via via parzialmente mutata a favore dei Giudei perseguitati, in seguito all’imminente crollo tedesco e alle crescenti pressioni alleate e in parte, dello stesso Pio XII!
    Tutto il contrario di quanto asserito da Jean Dumont.
    Dov’è la verità?
    E qui Moi ha ragionissima nel constatare quanto sia difficile, se non impossibile padroneggiare l’intera documentazione esistente anche su un solo argomento, tipo questo, e secernere il vero dal falso.
    Già, ma in base a quali criteri?
    Quelli della nostra sensibilità personale? come ci diceva più di 20 anni fa, il nostro compianto medievista Giosuè Musca, in una sua lezione universitaria.

  87. habsburgicus scrive:

    non avevo ancora visto 😀

    • Moi scrive:

      Ma anche in Austria, in Germania o altri Paesi “incriminati” c’è un giornalismo d’inchiesta che (in assoluta malafede, va be’ …) assimila prostituzione e stupro ?

    • Moi scrive:

      Penso però che Iacona abbia sbagliato tempistica : ‘sto libro doveva uscire nell’ ultima fase del Berluscocene, NON poco dopo di esso !

    • Francesco scrive:

      “l’unico posto in cui gli uomini sono contenti delle donne che incontrano”

      quasi quasi lo compro

      😀

      Francesco o’incattivito

  88. Moi scrive:

    Fra l’altro, a quanto pare, ha scritto pochissimo di proprio pugno: quasi tutte le pagine non sono che copiaincolla di glossarii, recensioni, discussioni “fra amici” … il tutto con sguardo attonito e commenti con la erre moscia ! Per un pubblico, soprattutto di donne misandriche, che mai avrebbe immaginato …

  89. Moi scrive:

    @ Z & MIRKHOND

    State sminuendo il Ruolo Srorico di Checco Zalone, con la vostra nenia dell’ islamoffobbbia :

    https://www.youtube.com/watch?v=Yh_T2v6E4tQ

    https://www.youtube.com/watch?v=j0s0h0mpTXs

    • Moi scrive:

      Questo, apprezzerete :

      https://www.youtube.com/watch?v=eYTfRk-a3JE

      L’immigrazione islamica _ Relatore: Stefano Allievi

      • Moi scrive:

        Che la Chiesa abbia negato che gli Indios avessero un’anima mi sa di riclato-UAARato … UAAR Old School.

        • Francesco scrive:

          a memoria: era un dibattito tra teologi, che si chiedevano perchè gli Indios fossero confinati oltre il mare e impossibilitati a ricevere il Vangelo, se avessero avuto l’anima.

          una cazzata di tesi così rozza da farmi sospettare che l’avessero pagata i propugnatori della schiavizzazione degli Indios

          MM, tu che sei il nostro storico della teologia latino-americana, ne sai qualcosa?

          ciao

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Era una tesi più che altro diffusa tra gli umanisti come Sepulveda, lodati dagli uaarini come iniziatori dell’Europa Laica.

  90. Moi scrive:

    “Reciprocità” del Peggio :

    http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/udine-dissotterrare-neonata-cimitero-musulmana-protesta-340093/

    Paderno (MI) : no al cimitero musulmano. “E dissotterrate la bimba non cristiana”

    http://www.tempi.it/i-cristiani-in-algeria-non-possono-riposare-in-pace-l-islam-non-tollera-che-un-infedele-sia-sepolto-con-i-musulmani#.VKySKCuG-CM

    I cristiani in Algeria non possono riposare in pace. «L’islam non tollera che un infedele sia sepolto con i musulmani»

    … purtroppo.

  91. Francesco scrive:

    Ah, pare che in Francia la stampa irrispettosa stia ricevendo quello che merita (scusate ma mi porto avanti col lavoro).

    • Dif scrive:

      Stavo appunto chiedendomi perchè l’esultanza di voi reazionari del blog tardasse ad arrivare…

      • Francesco scrive:

        mi stavo accodando vigliaccamente al Gran Muftì di Parigi prossimo venturo

        noi reazionari del blog non abbiamo ammazzato nessun giornalista, di recente almeno

        • Dif scrive:

          Mmm, mi pare di capire adesso che eri ironico, o sbaglio?
          Se è così ti chiedo scusa 🙂

        • Francesco scrive:

          esatto

          una cosa che mi distingue (credo) da Miguel è che io tengo moltissimo alla libertà di parola e la ritengo una conquista borghese di valore assoluto

          che poi sia usata per dire grandissime cazzate … pazienza

          se insultano me (o la Santa Chiesa) mi incazzo ma non meno: è un punto d’onore

          ciao

        • habsburgicus scrive:

          una cosa che mi distingue (credo) da Miguel è che io tengo moltissimo alla libertà di parola

          penso che hai mal compreso Miguel…il quale, senza dubbio, tiene alla liberà di parola molto più di te..e quantomeno vede benissimo quanto sia minacciata OGGI..
          tu no 😀
          (e così ho, seppur in modo indiretto, risposto anche alla tua domanda di sopra sull’autoritarismo)

        • Francesco scrive:

          mah

          a me pare si possa scrivere che l’attentato a Parigi l’ha fatto il Mossad senza neppure finire ai lavori forzati per 10 anni

          cosa si vuole di più non riesco a immaginarlo

          ciao

        • habsburgicus scrive:

          quelli che lo dicono si screditano da soli 😀 dunque perché “colpirli” ? 😀
          ben altro, mio caro, ci vuole :D..ma su quell’ “altro” si colpisce con una durezza da fare invidia al buon vecchio Andropov 😀
          che, come sai, prima essere alla guida del PCUS (nov 1982-feb 1984) fu capo del KB per 15 anni

        • habsburgicus scrive:

          KGB
          KB è una versione privatizzata, thatcheriana, ahahah 😀 senza la “G” che significa “di Stato” (Comitato per la Sicurezza dello Stato, nome assunto nel 1954)

        • Francesco scrive:

          scusa ma se questi si screditano da soli, chi è che viene keghebizzato in Occidente?

          chi sostiene che è tutto organizzato dagli ebrei per continuare a dominare il mondo?

          la domanda è seria: l’unico autoritarismo che vedo all’opera è contro gli storici revisionisti, è biasimevole e del tutto irrilevante

          ciao

        • Dif scrive:

          Concordo con Francesco. Spesso leggo discordi del genere ma mi astengo dall’intervenire viste le mie scarse conoscenze, e visto perché già so cosa mi verrebbe risposto, ma spesso rimango un po’ sconcertato di fronte ad alcune vostre affermazioni.

        • roberto scrive:

          concordo pure io con francesco

        • Francesco scrive:

          x Has

          se uno scrive quello che scrive abitualmente Mirkhond, cioè che l’Occidente è in mano a una banda di ebrei ricchissimi che manovra tutto, non è penalmente perseguibile, anche se subisce una certa reazione negativa come uno che ruttasse a un banchetto

          per questo non trovo giusto parlare di autoritarismo paragonabile a quello delle società pre-moderne

          se poi scrive che Garibaldi era un criminale invasore, che invase il Regno su istigazione di Cavour e di Francia e Inghilterra, gli pubblicano pure il libro

          ciao

        • habsburgicus scrive:

          @Francesco
          hai compreso metà della questione 😀
          però, al momento, vorrei che intervenissero anche Mirkhond e Peucezio (e Daouda e l’ormai sparito Luigi e altri “non-mainstream”) che si presume (magari mi sbaglio, eh !) condividano almeno in parte, per dire la loro..e aprire un dibattito 😀
          e anche tutti gli altri, che la pensino come te oppure no, sono graditissimi, ça va sans dire 😀 e in primis Miguel che ora però, è giustamente, in tutt’altre faccende affaccendato…e ben più importanti !

        • Francesco scrive:

          beh ma Peucezio è favorevole all’autoritarismo!

          😀

        • daouda scrive:

          A me pare che sia gli attaccati che gli attaccanti ci abbiano solo che guadagnato.

          Negare che l’ebraismo sia all’origine delle persecuzioni anti-cristiane ( come fu all’origine dell’avanzata degli islamici assieme agli eretici ) è quantomai ingenuo.
          Ciò non significa di certo che gli ebrei siano di per sé dominatori del globo perché, a conti fatti, di tutti gli ebrei dichiarati e ben messi nelle stanze dei palazzi, pochi credo abbiano realmente a cuore le mizvot, e , PER ME, già l’ebraismo se non è ortodosso ma anche antisionista ha smesso ipso facto di essere tale.
          Di conseguenza i dominatori effimeri nient’altro sono che seguaci di qualche diavolo , o di sé stessi, che possono anche dichiararsi e comportarsi da religiosi ma non lo sono affatto.

          Mi pare comunque abbastanza chiaro che il comunismo ( servizi segreti ) abbia certamente dalla sua banchieri ed il nuovo imput culturale che con i suoi pensatori ha plasmato in parte l’oggi, per quanto ciò non si comprenda credendo che ci siano contraddizioni.Dove di grazia? La strategia può andare avanti per secoli, e come il comunismo ha riciclato quel che ha disprezzato ( nazionalismo, frogi et cetera ) quel che oggi c’è c’è perché serve e nient’altro.
          L’islam sta soltanto venendo usato abilmente visto che la maggior parte delle lotte islamiche che si credono autonome sono volute da U.s.a. e Russia che, tendenzialmente, sono una razza sola.

          Per quanto mi riguarda gli ebrei giustamente sarebbero da discriminare sempre, ma mai perseguitare, come d’altronde non và perseguitato nessuno.

  92. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “una cazzata di tesi così rozza da farmi sospettare che l’avessero pagata i propugnatori della schiavizzazione degli Indios”

    Certamente fu una tesi interessata (e presto respinta).

    Però non era così peregrina: per la prima volta, l’uomo eurasiatico incontrava qualcosa di totalmente alieno e pure somigliante – un’esperienza non del tutto diversa dai primi incontri con le grandi scimmie antropomorfe, anche se con esito inverso (spesso si pensava che le scimmie antropomorfe fossero esseri umani diversi).

    E mi sembra anche sensato il dubbio che Gesù fosse venuto “per tutti”, mentre per 1500 anni, di là dall’Oceano, si continuava a morire senza la minima possibilità di essere salvati.

    • Francesco scrive:

      e nelle Indie? o nel Cipango? lì le possibilità erano non nulle ma quasi

      non mi pare una tesi degna della razionalità dell’epoca

      ciao e grazie della risposta

  93. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “e nelle Indie? o nel Cipango? lì le possibilità erano non nulle ma quasi”

    Ma credo che tutto fosse immaginato come una sorta di continuità, verso Oriente, e la sottile differenza sta in quel “quasi”.

  94. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “Ah, pare che in Francia la stampa irrispettosa stia ricevendo quello che merita “

    Io sono rimasto colpito dall’inusuale efficienza dell’azione.

    Sono entrati in azione in pieno giorno, nel centro di Parigi, in un luogo presidiato dalla polizia, hanno colpito esattamente nel momento in cui erano riunite proprio le persone che volevano colpire, che io sappia non hanno ammazzato la donna delle pulizie o le altre tipiche vittime di azioni di giovani sconsiderati, hanno messo in fuga di nuovo la polizia e sono riusciti, per ora, a non farsi prendere.

    Roba da far gongolare un complottista, se io lo fossi, ma non lo sono.

    Probabilmente è un insieme di affiatamento, buon fisico, capacità di autocontrollo e molta fortuna.

    • Francesco scrive:

      saranno dei Commando addestrati provenienti dall’estero, invece che ragazzotti delle periferei

      non credo siano Guardie Svizzere in incognito che vendicano l’onore del Successore di Pietro

      stupendo il sito de l’Avvenire, che trasuda voglia di dare la colpa a noi europei

      🙁

    • roberto scrive:

      “Io sono rimasto colpito dall’inusuale efficienza dell’azione”

      chissà, gente che si è divertita a fare la guerra qui e là in giro per il mondo e che sa usare un kalahnikov ce ne è molta in circolazione….

      piuttosto, anzi, al contrario, a me impressiona sempre l’assoluta inadeguatezza di tutti i sistemi di sicurezza esistenti.
      da quanto ho letto, la sede di charlie hebdo non era “presidiata dalla polizia”, c’era un poliziotto che faceva da guardia del corpo a charb e che è stato il primo a morire, più una macchina della polizia che è arrivata subito dopo ed è stata presa a mitragliate.

      insomma, se ci sono tre scalmanati con armi da guerra pronti a tutto, mettere tre ghisa armati di pistola non serve a nulla, se non a “fare la faccia feroce” e rassicurare quelli che non hanno i miei pensieri neri.
      🙁

      • Francesco scrive:

        avevano un piano di fuga e questo è efficiente e insolito, in effetti

        molto poco fanatico religioso islamista, di solito vengono mandati dei suicidi

        x Moi: tu sei il diavolo?

  95. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “una cosa che mi distingue (credo) da Miguel è che io tengo moltissimo alla libertà di parola e la ritengo una conquista borghese di valore assoluto”

    Non ho valori assoluti, ma certamente ci tengo molto alla libertà mia di parola, il che comporta giocoforza che devo rispettare quella degli altri 🙂

    La questione riguarda semplicemente le possibilità estreme che insorgono quando ci sono di mezzo i grandi numeri.

    Ci sarà sempre qualcuno che studia furiosamente per trovare il modo per umiliare qualche milione di persone.

    E tra qualche milione di persone, ci sarà sempre qualcuno che ci abboccherà e lo farà fuori.

    Non è questione di libertà, ma solo di elementari motori psicologici, già sperimentati innumerevoli volte.

    Penso al guerriero vichingo che grida ai guerrieri sassoni, “mi trombo la tu’ ma!” finché un guerriero sassone non esce fuori con la mannaia.

  96. Moi scrive:

    @ FRANCESCO

    Sei quindi ufficialmente pronto a emulare i “Cugini nell’ Unico Dio” e, in nome della Chiesa, smitragliare a freddo di persona :

    … Vauro Senesi; Maurizio Crozza; Piergiorgio Odifreddi & la UAAR; Bobby Henderson & i Pastafariani; Luciana Littizzetto; il Trio Caterina-Corrado-Sabina Guzzanti; Mario Cardinali & tutta la redazione de “il Vernacoliere”; Corrado Augias; Eugenio Scalfari; Giulia Innocenzi; Michele Santoro; Michele Serra (ti ricordi quando negli Anni Ottanta auspicava di far saltare in aria i ripetitori di Radio Maria ?); Daniele Luttazzi; Romeo Castellucci & tutti gli Artisti Blasfemi LGBTQU …

    … eccetera; eccetera e molto eccetera ?

    PS

    Vorrei aspettare a scrivere altro in merito …

    PPS

    Confesso d’essere deluso da Stefano Allievi : ma come,” ? Prima spacca il capello in sessantaquattro sul Mondo Islamico e poi per quel che _ je piaccia o no_ è il suo stesso mondo culturale … il primo pamphlet del primo Massoncello Ottocentesco diventa oro colato, come per gli UAARini intellettualmente più pigri ? Insomma, rispetto alle sue critiche alla Fallaci mi sembra un esempio ahinoi eloquente di “Good Preaching, Bad Razzoling” …

    PPPS

    Mi rendo conto anche che purtroppo NON sarà di certo questa la questione più problematica per l’ Islam Europeo …

    @ ROBERTO

    SE (ma davvero ?!) non ti frega nulla dell’ Algeria (ma la credi “scollegata” dalla Francia ?!), come se fosse totalmente “Altro da Noi”; be’ … allora NON fare l’ offeso se sempre più gente pensa che in materia di Diritti la UE abbia miseramente fallito, riducendosi a una mera Banda di Estorsori Legalizzati a danno dei Popoli …

    • Roberto scrive:

      Moi
      Dovresti smetterla di pensare che io sia l’UE, io scrivo a nome mio, ti dici quel che penso io, non l’UE.

      Ciò premesso, e spero per l’ultima volta, potresti spiegare che rapporto c’è tra i cimiteri in Algeria, l’UE e la tutela dei diritti da parte dell’UE????????

      L’UE si occupa di permetterti di andarti a ricoverare in un ospedale francese se scivoli per le scale del metrò di Parigi, non dei cimiteri in Algeria

      Infine non mi offendo affatto se uno sostiene castronerie, mi limito a correggerle

    • Francesco scrive:

      io avrei scritto il contrario ma per i nomi che fai forse potrei fare una eccezione

      tu sei il Male che cammina

  97. Moi scrive:

    Le commentaire de Tariq Ramadan posté sur sa page facebook après l’attentat contre l’hebdomadaire Charlie-Hebdo.

    http://directinfo.webmanagercenter.com/2015/01/07/tariq-ramadan-charlie-hebdo-non-non-non/

    « Déporter les musulmans », les propos xénophobes d’Eric Zemmour [17 Décembre 2014, ndr !!!] font polémique

    http://directinfo.webmanagercenter.com/2014/12/17/deporter-les-musulmans-les-propos-xenophobes-deric-zemmour-font-polemique/

    E il giorno prima di tutto ‘sto marasma :

    http://www.lepoint.fr/societe/tariq-ramadan-houellebecq-est-au-roman-ce-que-zemmour-est-a-l-essai-06-01-2015-1894441_23.php

    Tariq Ramadan : “Houellebecq est au roman ce que Zemmour est à l’essai”

  98. Miguel Martinez scrive:

    Per Roberto

    “piuttosto, anzi, al contrario, a me impressiona sempre l’assoluta inadeguatezza di tutti i sistemi di sicurezza esistenti.”

    Ma da quello che ho visto in giro in questi anni, il bombarolo normale suona alla porta sbagliata quando l’ufficio che vuole colpire è chiuso, ammazza per sbaglio una vecchietta che sta portando a spasso un cane e poi salta per aria mentre preme il bottone sbagliato sulla bomba.

    Ovviamente dopo essersi messo in posa per un selfie sul Libro de’ Ceffi.

  99. Moi scrive:

    http://www.huffingtonpost.fr/2015/01/07/charlie-hebdo-bien-fait-twitter-polemique-musulmans_n_6428706.html?utm_hp_ref=mostpopular

    Charlie Hebdo : “Bien fait” déclarent certains sur les réseaux sociaux, créant la polémique

    • Roberto scrive:

      Riassunto please, stiamo, rectius, stai parlando di cimiteri in Algeria e “diritti UE”, a naso una beurette che parla della le pen mi pare un ennesimo salto logico che non riuscirò a capire.

      Puoi spiegarti con parole tue?

      • Moi scrive:

        Mi è sembrato brutto il tuo “non me ne frega niente” dei Paesi NON-UE:non solo sapendo che la gente si muove, ma anche di per sé … ma son l’unico ?!

        • Roberto scrive:

          Capisco

          A me invece sembra brutto invocare una reciprocità del peggio come fai tu. Nessun orrore “degli altri” giustifica gli orrori “nostri”.

        • Moi scrive:

          L’ho constatata … l’ho citata perché i Cristiani “esotici” in Europa sono oggetto di un’attenzione molto di nicchia, che sarebbe ben più interessante se andasse oltre il loro sono peggio di noi

        • Moi scrive:

          “loro” intesi come “Musulmani”, noi intesi come “POST-Cristiani” e”POST-Europei”, sempre che per “Europei” non si intenda “stessa massa indistinta e indefinita secolarizzata”.

  100. Miguel Martinez scrive:

    Autocitazione:

    “Penso al guerriero vichingo che grida ai guerrieri sassoni, “mi trombo la tu’ ma!” finché un guerriero sassone non esce fuori con la mannaia.”

    Da qualche parte, lessi che durante la prima guerra contro l’Iraq, gli americani mettevano altoparlanti che lanciavano tremendi insulti sessuali contro i soldati iracheni nelle trincee; e immancabilmente qualcuno usciva fuori per vendicarsi e veniva ovviamente immediatamente liquidato.

    Il punto ovviamente non è il contenuto della provocazione in sé – a una manifestazione del Gay Pride, dire a qualcuno “ehi, bellina, che occhi dolci che hai!” otterrà una reazione diversa che dirla a un gruppo di Bianchi; e anche gridare “fascisti!” a un gruppo di militanti di Forza Nuova o a un gruppo di militanti di un Centro Sociale ha effetti diversi.

    Per questo, tutto il discorso se sia lecito insultare la religione di qualcuno, ma non la sua etnia, ad esempio, è sostanzialmente privo di senso, e quindi esula dall’ambito verso cui tendiamo sempre a trascinare i discorsi, cioè “cosa la legge deve permettere e cosa la legge deve proibire”.

    Anche dire “negro” per me non ha nulla di male, è una parola antica; ma detto in un ghetto nero degli Stati Uniti, equivale a dire, “ti ho sputato in faccia, vediamo se reagisci”. E in quei casi, c’è sempre qualcuno che reagisce.

    • Francesco scrive:

      Miguel

      quello che citi suona come una fesseria

      americani che conoscono l’arabo così bene?

      trincee usane?

      trincee irachene che resistono così tanto tempo?

      veterani dei 10 anni di guerra con l’Iran che cadono in simili trucchetti? o permettono ai pivelli di caderci?

      quella guerra rimane per me l’Occasione persa dal Mondo

      tutto il resto è discesa verso l’abisso

  101. Moi scrive:

    @ PINO

    Ci son già degli “AntiSionisti” pronti a “spiegare” che la Strage del Charlie Hebdo l’avrebbe fatta il Mossad come Flag Staff Operation contro tutti i Paesi che riconoscano la “Palestina” …

  102. Moi scrive:

    I Quattro Giornalisti uccisi :

    Jean “Cabu” Cabut

    Stéphane “Charb” Charbonnier

    Bernard “Tignous” Verlhac

    Georges Wolinski

  103. Moi scrive:

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-07/dieci-morti-parigi-le-vignette-121110.shtml?uuid=AB5VNvZC

    il secondo poliziotto ucciso aveva 42 e si chiamava Ahmed, nome di chiare radici musulmane, ed è stato freddato con un colpo alla testa dai terroristi.

    http://www.mosaiquefm.net/fr/index/a/ActuDetail/Element/46256-fusillade-contre-charlie-hebdo-l-un-des-policiers-tue-s-appelait-ahmed

    Fusillade contre Charlie Hebdo: L’un des policiers tué s’appelait Ahmed

  104. Tortuga scrive:

    x Ritvan

    Stupenda la musica che hai postato!
    Te l’ho rubata e me la sono messa sul mio blog.

    Questi sono pochi versi di un poeta albanese che ho incontrato pochi giorni fa

    Tutti i soli, all’alba, dormono ancora un po’.
    Confusi, indifferenti,
    non si preoccupano del fuoco del giorno,
    dei volti degli uomini,
    della morte, delle guerre.
    Tutti i soli, all’alba, sono come dei bambini,
    che non sanno che fare del tempo.

    Ismail Kadare

  105. Miguel Martinez scrive:

    Per Roberto

    “Mah miguel, temo che tu ti sia perso qualcosa (Madrid? Londra? Londra bis? Boston? Bruxelles? Tolosa?)”

    Beh, far saltare in aria una metropolitana, della gente che corre per strada o ammazzare qualche bambino non le considero azioni mirate. Sono forme estensive dell’ammazzare la vecchietta, che anche un incompetente può compiere.

  106. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Ci son già degli “AntiSionisti” pronti a “spiegare” che la Strage del Charlie Hebdo l’avrebbe fatta il Mossad come Flag Staff Operation contro tutti i Paesi che riconoscano la “Palestina” …”

    Infatti, immagino che l’efficienza dell’azione darà adito a un sacco di supposizioni del genere. Non da parte mia, comunque.

  107. Moi scrive:

    http://www.repubblica.it/esteri/2015/01/07/news/francia_colpi_sparati_a_charlie_hebd_parigi_feriti-104447972/

    – Cinque minuti di terrore, 12 vittime e 8 feriti, di cui 5 gravissimi.

    4 giornalisti ; 2 poliziotti … le altre persone uccise e i feriti, si sa nulla ? NON li riesco a trovare.

  108. Moi scrive:

    A inizio anno erano rispuntate fuori “Greta e Vanessa”, poi oscurate mediaticamente dalla morte di Pino Daniele e dalla Strage del Charlie Hebdo …

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/05/vanessa-greta-rapite-ex-assessore-legnago-non-rompano-i-coglioni/1316505/

    Vanessa e Greta rapite, ex assessore Legnago: “Non rompano i coglioni”

  109. Moi scrive:

    Pare che gli attentatori fossero addestrati molto bene : avanzavano coprendosi l’un l’altro, pochi colpi ma precisi … e anche questo alimenta “complottismi” chez les AntiSionisti.

  110. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “quello che citi suona come una fesseria”

    non lo escludo, infatti è un ricordo vago di qualcosa che ho letto molti anni fa.

    Può anche darsi che piuttosto che di trincee, si trattasse di bunker o di altre forme di fortificazioni, nei lunghi giorni prima che gli americani attaccassero.

    E’ comunque una cosa psicologicamente credibile, esattamente come il mio vichingo e il mio sassone, che sono ovviamente di fantasia.

    Invece, sul dettaglio che si riesca a fare una registrazione di frasi tipo, “ominiccho quacquaraquà, mentre tu ti nascondi, io mi faccio tu’ sorella” in un arabo credibile, non ci vedo niente di strano.

    Stiamo parlando di un paese di 300 milioni di abitanti in cui, se sei arabo, hai sempre la possibilità di trovare lavoro nei servizi segreti.

  111. Moi scrive:

    Fra l’altro oggi è uscito il nuovo libro del già controverso Michel Houllebecq, ambientato in un 2022 in cui la Francia è diventata la prima Repubblica Islamica d’Europa di stampo Khomeinista :

    http://www.huffingtonpost.it/2015/01/07/soumission-houellebecq-charlie-hebdo_n_6428776.html

    “Soumission” …

    • Moi scrive:

      Houellebecq è già sotto scorta …

      http://www.fdesouche.com/545405-michel-houellebecq-convertit-france-lislam-prochain-roman-soumission

      Mais il n’y a pas que les musulmans qui sont dans une situation schizophrène, au niveau de ce qu’on appelle classiquement les valeurs, les gens d’extrême- droite ont plus en commun avec les musulmans qu’avec la gauche. Il y a plus d’opposition foncière entre un musulman et un athée laïc qu’entre un musulman et un catholique. Cela me paraît évident.

      […]

    • habsburgicus scrive:

      la Francia è diventata la prima Repubblica Islamica d’Europa di stampo Khomeinista :

      cosa s’ha da ‘ffa, pe’ campa’ 😀 e pure bene !
      probabilità, 0, 00000000000000001 % 😀 che è un modo elegante per diro ipso facto impossibile 😀

  112. habsburgicus scrive:

    @Miguel e tutti (inclusi i soli lettori e frequentatori occasionali)
    qualcuno di voi ha accesso a Questia ?

  113. Moi scrive:

    Fra l’altro questa faccenda ha messo in sordina il Pegida Tedesco … che la Germania è sempre il Paese che fa più paura, in Europa.

    http://it.euronews.com/2015/01/05/germania-il-movimento-anti-islam-pegida-fa-sempre-piu-adepti/

    Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes

    http://en.wikipedia.org/wiki/PEGIDA

    http://de.wikipedia.org/wiki/Patriotische_Europ%C3%A4er_gegen_die_Islamisierung_des_Abendlandes

  114. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Fra l’altro oggi è uscito il nuovo libro del già controverso Michel Houllebecq, ambientato in un 2022 in cui la Francia è diventata la prima Repubblica Islamica d’Europa di stampo Khomeinista”

    Uno, la gente che ha attaccato Charlie Hebdo presumo che, dovendo scegliere tra tagliare la gola al signor Uelbec, e ammazzare un qualunque sciita, godrebbe di più ad ammazzare lo sciita.

    Due, per capire chi è il signor Uelbec, cercate Houellebecq su Google immagini.

    Mentre l’Italia si prostra ai piedi di cialtroni incredibili, la Francia si prostra ai piedi di qualunque cosa si dichiari intellectuel.

    Fabrizio Corona da noi, Michel Houellebecq in Francia…

    • roberto scrive:

      se permetti, intellectuel maudit.

      non solo devi dichiararti intellettuale, ma devi anche andare in televisione senza cravatta e dire parolacce (stile bernard henry levi), o/e dire cose che possano épater les bourgeois (sile uelbec)

      ciao

  115. Moi scrive:

    http://www.freundederkuenste.de/uploads/pics/pegida_01.jpg

    il Logo di PEGIDA … nel “rusco” 😉 ci gettano _ se non erro_ tutti assieme ISIS (assurto a “Islam”), Anarchismo “Antifa” (una bandiera rossa e una nera), il PKK Curdo (?!), e naturalmente il Nazismo che per aSSimilazione 🙂 “delegittima” anche tutto ciò che lo precede.

    • Francesco scrive:

      ma quanto pesano questi tizi? mi sembra una classica “casapoundata” che è entrata di culo nel circo dei mass media

  116. Miguel Martinez scrive:

    Per habs

    “@Miguel e tutti (inclusi i soli lettori e frequentatori occasionali)
    qualcuno di voi ha accesso a Questia ?”

    In queste ore, l’Oltrarno ribolle 🙂 e quindi ho mille cose per la testa.

    Me lo riscrivi, magari dopo il 12 gennaio (1o gennaio, nostro corteo per il quartiere, 11 gennaio Progetto Oltreverde che cerchiamo di ricostruire il quartiere, il 12 gennaio cala il sindaco per vantarsi di aver risolto tutti i problemi del quartiere…), in privato?

    E poi, quand’è che cali da queste parti?

    • habsburgicus scrive:

      ok…e buona manifestazione ! (per quel che poco che vale [cioé nulla], vi sono vicino !)
      senza dubbio, se mi capiterà di essere a Firenze, o in zona, sarà un piacere conoscerti..e vedere l’Oltrarno ! non mi lascierò certo scappare l’occasione
      purtroppo, finora, a Firenze sono stato 1 volta sola (e non avevo ancora il piacere di conoscere l’esistenza del tuo blog :D)
      son stato di più in Lituania o in Germania, per dire, che a Firenze..strano, ma è così 😀

  117. habsburgicus scrive:

    @Moi (e tutti)
    valori morali delle nuove generazioni 😀

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sesso-web-italia-18mila-cam-girl-1072808.html
    se troviamo l’amico Mirkhond in una serata “giusta”, fa un’invettiva contro queste qui da superare il vecchio Elia contro i “profeti” di Ba’al 😀

    • Francesco scrive:

      però … di fanciulle zoccole e di vecchi maiali non è piena tutta la storia?

      come lo è di chi per questo si scandalizza e chi per questo ridacchia

      leggendo qualche classico sospetto che la Virtù abbia sempre avuto vita difficile

      ciao

  118. Moi scrive:

    I fatti secondo Allam … nel senso di Khaled Fouad :

    http://www.lettera43.it/esclusive/charlie-hebdo-fouad-allam-non-sono-lupi-solitari_43675153382.htm

    autore di un libro purtroppo quasi profetico per Parigi :

    http://www.panorama.it/cultura/libri/khaled-fouad-allam-jihadista-porta-accanto/

    https://www.youtube.com/watch?v=rF7Lyn7okFU

    (che parla in Italiano come il doppiatore di Hercule Poirot)

  119. habsburgicus scrive:

    adesso si esagera !
    vero, Moi ? 😀
    vabbè per qualcuno la colpa è sempre dei cattolici..ma insomma 😀

    http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11740197/Charlie-Hebdo–Abu-Omar-.html

    • Francesco scrive:

      ma è tornato in Italia? non era finito fatto a pezzi dalla polizia marocchina?

      che poi dice delle cose quasi ragionevoli, anche se pare difendere l’omicidio dei blasfemi – al massimo ne contesta l’opportunità

  120. Moi scrive:

    Aux chiottes (“cessi”) toutes les religions …

    http://www.gestornoticias.com/archivos/religionenlibertad.com/image/charlie_hebdo_antireligion2.jpg

    Se non altro erano davvero Anarchici, a differenza de Il Vernacoliere e altri …

  121. Moi scrive:

    @ PINO

    Fra la Umma di Banlieue sta decollando la vulgata False Flag Staff Operation da parte del Mossad … qualcuno ci vede il Castigo Divino _ o per lo meno “se la son cercata” … _ per ‘sta vignetta in particolare:

    http://static1.ozap.com/articles/6/45/00/66/@/4455993-la-une-polemique-de-charlie-hebdo-620×345-1.jpg

    • Moi scrive:

      Si riferiva alle “ammazzerie” (“tueries”, stessa struttura morfologica galloitalofona !) in Egitto ai tempi di Mubarak …

  122. Moi scrive:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/07/charlie-hebdo-attentato-parigi-financial-times-giornalisti-stupidi/1321704/

    Forse che invece sarà il Regno Unito, la prima Repubblica Islamica di stampo Khomeinista in Europa ?!

    • Moi scrive:

      Elisabetta II “si spegnerà serenamente” ultracentenaria sul trono … poi fine della Monarchia Inglese. Magari Repubblica “normale”, almeno per un po’ 😉 🙂 …

      Forse …

    • Francesco scrive:

      noi di destra diciamo da sempre che il FT è una chiavica

      e voi rossi a difenderlo perchè attaccava Silvio!

      😀

  123. Moi scrive:

    “Improvvisamente si iniziò ad andar per “radici” come le talpe e giù ripescare le peggiori e più deliranti teorie sul diritto della “civiltà greco-romana-giudaico-cristiana” di disporre a proprio piacimento delle altre. ”

    [cit.]

    —————————

    Lo si è fatto per colpa dell’ipocrisia dell’egemonia culturale di Elites Sinistronze che dopo aver spalato merda dagli Anni Sessanta a Fine Novecento sulle proprie tradizioni (qualunque cosa siano) hanno iniziato a pretendere un immotivato e improvviso rispetto per quelle degli “ultimi arrivati”.

  124. Moi scrive:

    Comunque, per scongiurarne una “seconda ondata”, la RAI dovrebbe (niente impersonali, eh !) ingaggiare Roberto Benigni affinché spieghi il Corano con lo stesso afflato (sì, lo so: gli Islamologhi di professione rosicherebbero di prepo … ma chi, completamente ignorante in materia, li cagherebbe mai ?) con il quale ha spiegato la Divina Commedia, l’ Inno di Mameli, la Costituzione Italiana, i Dieci Comandamenti eccetera …

  125. Miguel Martinez scrive:

    Per habs

    “e anche tutti gli altri, che la pensino come te oppure no, sono graditissimi, ça va sans dire 😀 e in primis Miguel che ora però, è giustamente, in tutt’altre faccende affaccendato…e ben più importanti !”

    Grazie… la mia attività internettara in questi giorni è tutta qui:

    http://www.nidiaci.com

    Ah, due consigliere del PD ci hanno definite irrispettosi dell’amministrazione.

    • habsburgicus scrive:

      ai vecchi tempi vi avrebbero definiti d’emblée “fascisti” e/o “nemici del popolo”..
      dunque è un progresso 😀

      • Francesco scrive:

        beh, ai Bei Vecchi Tempi il Partito non avrebbe usato certi termini da contessine boccuccia a culo di gallina verso dei popolani ribelli

        anche se li avrebbe schiacciati senza pietà, in quanto (e qui do torto a Miguel) nemici del popolo

        “non c’è peggior nemico del popolo che il popolo stesso se non è docile alla guida del partito” – giusto Moi?

        Francesco o’leninista

        • habsburgicus scrive:

          tu dovevi vivere in URSS, Francesco 😀
          se ti notavano al Cremlino, almeno la guida del KGB azero te la davano subito 😀
          e forse, pure di più 😀

  126. Miguel Martinez scrive:

    Per habs

    “ai vecchi tempi vi avrebbero definiti d’emblée “fascisti” e/o “nemici del popolo”..”

    “fascisti” vuol dire tutto e niente, ma “nemici del popolo” lo vedo difficile 🙂

    Diciamo che siamo irrispettosi, questo sì.

  127. Moi scrive:

    beh, ai Bei Vecchi Tempi il Partito non avrebbe usato certi termini da contessine boccuccia a culo di gallina verso dei popolani ribelli

    [cit.]

    Poco ma sicuro … Contessine Lèdilàich e Donne Prassedi, nemmeno Ronald Reagan avrebbe mai augurato fine tanto ingloriosa al più grande Partito Comunista d’ Europa !

    https://www.youtube.com/watch?v=_3tsnDoqHMk

  128. Moi scrive:

    @ FRANCESCO

    Il Partito ha tradito sé stesso …

    https://www.youtube.com/watch?v=6i0axOgVpQY

    Sentinel Prime: Optimus… All I’ve ever wanted… was the survival of our race. You must see why I had to betray you. [Optimus picks up Megatron’s gun]

    Optimus: You didn’t betray me. [cocks the gun and points it at Sentinel] You betrayed yourself.

    Sentinel Prime: [realizing what’s about to happen] NO, OPTIMUS! [Optimus shoots

    Sentinel in the back, flipping him over then shoots him in the head, killing Sentinel. Optimus drops the gun in disgust]

  129. Moi scrive:

    @ PINO

    Peggio di Noah NON sarà 😉 …

    https://www.youtube.com/watch?v=t-8YsulfxVI

    Exodus: Gods and Kings

    • Moi scrive:

      Dubito che il FiloIslamico Ridley Scott possa aver fatto una roba proto-Sionista, anzi: è capace di sposare la tesi che la visione Islamica di Mosè come “Hanif” sia più vicina allo Spirito dell’ Esodo rispetto agli Israeliani odierni !

      • PinoMamet scrive:

        Ridley Scott filo-islamico??

        Comunque credo sia abbastanza difficile fare un film anti-ebraico sulla Bibbia 😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Be’, insomma, c’è una buona tradizione di uso antireligioso della Bibbia, quindi vuoi che, oltre che contro il Protagonista, non la si possa usare anche contro i coprotagonisti? 😉

          Però in effetti Ridley Scott filoislamico mi risulta nuova. Forse per Le Crociate?

  130. habsburgicus scrive:

    http://buchanan.org/blog/the-paralysis-of-europe-15444

    Pat Buchanan include pure i piemontesi fa coloro che, in Europa, vorrebbero secedere 😀 insieme a catalani, scozzesi, fiamminghi ecc
    i piemontesi lo ringrazieranno 😀 è raro che il già glorioso Piemonte sia anche solo menzionato all’estero (e a fortiori) in America dal 1861 ! 😀

    • Moi scrive:

      opo essere stato costretto a difendersi dalle accuse di razzismo per aver scelto attori di etnia anglosassone per interpretare egiziani.

      ———

      Aribenglistah 😉

    • PinoMamet scrive:

      Mah… ma vuoi rispondere a me e Mauricius e dirci perché Ridley Scott sarebbe filo-islamico?

      Io credo che sia un registone-fracassone e basta. Tra l’altro ho dato un’occhiata al cast di Exodus e mi sembra sufficientemente inter-etnico.

      • Moi scrive:

        Mica lo dico solo io … poi c’era un altro suo film, credo Robin Hood, in cui Re Riccardo torna dalla Crociata e in pratica racconta di Falluja e di Bush ! 😉 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Vabbè che non lo dici solo tu, ma esattamente cosa dici?
        😉

        perché è filo-islamico??

        • Moi scrive:

          Be’, fa vedere “solo il meglio e in meglio” del Mondo Islamico e “solo il peggio e in peggio” dell’ allora fu Cristianità …

        • PinoMamet scrive:

          Mah, non so che dirti, non ho mai avuto questa impressione.

          Ché il mondo arabo-islamico fosse più avanzato culturalmente, e come livelli di vita, rispetto a gran parte dell’Europa, era risaputo… dai tempi dei Crociati 😉 appunto, e dirlo non ha mai scandalizzato nessuno al di sopra del livello di Borghezio.

          Quanto alla descrizione “eroica” dei leader avversari, se è filo-islamico Ridley Scott allora lo sono anche il Poema del Cid e la Gerusalemme Liberata…

        • Moi scrive:

          Faceva prima a intitolarlo “Le Mille e Una Notte” VS “Il Medioevo dei Truzzi” 😉 …

          PS

          I Monaci che sapevano il Greco non li ricorda mai nessuno ?

        • PinoMamet scrive:

          Scusami, ma a te non era piaciuto quel film dove dei palestrati fanno “auuuu” mentre mettono in scena una roba che per qualche oscuro motivo riprende dei nomi della Storia Greca?
          😉

          Non sei in posizione di fare lo schizzinoso sulla correttezza storica 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “dei palestrati fanno “auuuu” mentre mettono in scena una roba che per qualche oscuro motivo riprende dei nomi della Storia Greca”

          😆

  131. Moi scrive:

    Mosè, l’ AngloSassone “Ashkenakazaro” ?! 😉

    • PinoMamet scrive:

      Guarda, Hollywood da sempre sceglie i protagonisti tra persone di lingua madre inglese, possibilmente di aspetto non eccessivamente esotico.
      Non c’è niente di scandoloso.

      Ci sono stati film e serie televisive sull’Antica Roma dove in pratica nessuno degli attori aveva qualcosda a che fare con l’italica penisola… e si vedeva pure 😉

      Al confronto, questo Exodus mi sembra quaaaaaasi accettabile (ci sono anche degli arabi dentro, ovviamente non i protagonisti), perlomeno…. variegato.

  132. Moi scrive:

    Be’, quei Tamarri Palestrati (rientrati prepotentemente negli immaginari “machisti” dopo decenni …) ti ricordo che trovarono un “Avvocato d’ Eccezione” in Roberto Saviano, che da poco aveva riscoperto origini Ebraiche 😉 …

    • PinoMamet scrive:

      …e che c’entra?

      ci fosse un grecista che li ha trovati corretti, quello potrebbe essere considerato un “avvocato”;
      ma un giornalista napoletano diventato famoso per la camorra, e con un nonno ebreo, perché mai dovrebbe essere particolarmente autorevole in Storia greca??

  133. Moi scrive:

    Comunque credo che in Egitto non sia piaciuto che il Mosè rappresentato è _ nei fatti e nelle vicende_ Biblico anziché Coranico … ai tempi di Sadat non gliene sarebbe fregato niente a (quasi) nessuno.

  134. Moi scrive:

    In teoria Mirkhond dovrebbe essere contento del fatto che dalla Secolarizzazione può esserci (ma non è detto che ci sarà anche per “Noi”) Ritorno (per “Loro” c’è stato da decenni e _ more solito_ “Noi” abbiam fatto finta di niente finché …)

  135. Moi scrive:

    i filmoni “epici” (termine purtroppo sputtanatissimo dai MinKiaKids … come d’altronde “awesome”, pure) NON sono ricostruzioni archeologiche.

    • PinoMamet scrive:

      …e allora perché guardi la pagliuzza nell’occhio di Ridley Scott, e ti piace la travona nell’occhio di 300?
      😉

  136. Moi scrive:

    Perché NON sono un Professorone d’ Istoria 😉 …

    • PinoMamet scrive:

      Ma dai Moi, per favore…
      proprio tu che fai della coerenza la tua bandiera, dovresti essere coerente: le Crociate di Ridley Scott non sono certo un capolavoro di correttezza storica, ma in confronto a 300 sembrano un manuale di Storia!

      Solo che Ridley Scott non ti piace perché osa dire cose positive del mondo islamico, mentre 300 ti piace perché un tamarro prende a calci un marocchino-talebano-ninja, mai esistito ma ricreato a bella posta per identificarci i “nemici dell’Occidente”.

      • Z. scrive:

        Pino,

        la coerenza è come ordine, legalità e disciplina:

        qualcosa a cui devono obbedire, invariabilmente, gli altri 🙂

  137. Moi scrive:

    E comunque mi pare che l’ Islam magnificato da Ridley Scott sia MOLTO lontano (non solo nel tempo !) da quello dei Fratelli Kouachi !

  138. habsburgicus scrive:

    OT erudito
    È ora di tornare un po’ a questioni erudite su questo blog 😀
    Che ne pensata della cronologia babilonese della prima metà del II millennio a.C propugnata da Gasche ed altri in un libro del 1998 ?
    Come è noto, esistevano 3 cronologie base per la Babilonia antica
    1.quella “alta” pone la caduta di Babilonia (ad opera degli Hittiti di Muršiliš I) nel 1651 a.C, donde Hammurabi avrebbe regnato nel 1848-1806 a.C (in XIX secolo a.C)
    2.quella “media” o canonica (ma non per questo corretta :D) pone la caduta di Babilonia nel 1595 a.C, dunque Hammurabi finisce in 1792-1750 a.C (in XVIII secolo a.C) data che forse rammenta pure Franceso, è la più popolare 😀
    3.Quella “bassa”, che pone la caduta di Babilonia nel 1531 a.C, dunque Hammurabi finisce al 1728-1686 a.C (a cavalo di XVIII/XVII secolo a.C)
    In realtà ci sarebbe una cronologia “bassissima” su cui non vi tedio anche perché quella di Gasche et alii (l’oggetto di questo noiosissimo post :D) in un certo senso la supera e la integra
    Infatti la cronologia di Gasche et alii pone la caduta di Babilonia nel 1499 a.C e dunque Hammurabi è trasferito al 1696-1654 a.C (nel XVII secolo a.C)
    Aggiungo che, se le cose stanno così e SE LA CRONOLOGIA EGZIANA RIMANE QUELLA STANDARD, Hammurabi sarebbe contemporaneo degli Hyklos e non del Medio Regno !
    Sempre io aggiungo che ciò spiegherebbe l’assenza di sincronismi fra Hammurabi e il Farraone allora sul trono nel paese del Nilo
    Infatti che Hammurabi abbia ignorato un Egitto in preda a barbari Hyksos, in piena decadenza e guerra civile (anche se il peggio doveva ancora venire :D) si spiega meglio, secondo me, dell’assenza di ogni rapporto scritto, per quanto ne sappiamo, fra Hammurabi e un possente Amenhotep della XIII Dinastia..chessò, magari un incidente diplomatico per via di precedenza, fra ‘sti due gran Sovrani, ci sarebbe stato, che ne dite ? 😀
    Purtroppo, e Gasche et alii non fanno eccezione, gli assiriologi in genere lavorano a compartimenti stagni (senza badare agli egittologi) e così fanno gli egittologi, dunque non so se esistoino cronologie egiziane più recenti che spingano il Medio Regno sino al XVII secolo a.C (ma non lo credo) ..di fatto l’unica data egiziana che Gasche et alii citano é quella di Ramesse II (1279 a.C, ascesa al trono..scelgono la bassa cronologia e rigettano quella ultra-bassa adottata da quasi nesun egittologo)
    In pochissime parole Gasche et alii giungono al 1499 a.C
    a.per via archeologica (notando che le ceramiche pre-caduta di Babilonia e le prime kassite sono ancora molto simili, dunque 85-100 anni di iato sarebbe più probabile dei 200 della cronologia media; i primi kassiti di cui è rimasto qualcosa sono posti a c.a 1400 a.C)
    b.reinterpretando la lista reale assira, di cui abbiamo 5 recensioni (solo 2 complete) a ritroso (è noto che fino al 1400 a.C è affidabile e sino a c.a 1050 a.C affidabilissima), poi hic sunt leones 😀 giungono a una caduta di Babilonia da porre fra 1509 e 1491 a.C, molto dopo la cronologia “media”
    c.con una reinterpretazine astronomica della tavola di Venere dell’anno 8 di Ammisaduqa (essi pongono l’anno 1 di quel sovrano antico-babilonese, dopo vari calcoli, eclissi ecc, al 1550 a.C che implica il 1499 a.C per la caduta di Babilonia, ovvero anno 31 di Samsuditana, laddove il predetto Ammisaduqa avrebbe regnato 21 anni)
    Se vi interessa, vi posto anche la Lista Reale Assira dal 1719 al 1031 a.C (con tutti i Sovrani) e quella dei Sovrani babilonsi da 1798 a 1499 a.C (I Dinastia di Babilonia), con le date ante-cristiane “loro” e glia nni di regno 😀
    Loro, insieme ad altri, ritengono lunare il calendario assiro prima di Tiglath-Pileser I (1114-1076 a.C) dunque tolgono 18 anni alle cifre ottenute (Šamšī-Adad I che verrebbe al trono nel 1735 a.C è posto nella lista di cui vi dico nel 1719 a.C) si noti che ad una data di quest’epoca per il Re assiro era giunto qualcuno già a fine degli ani Quaranta
    Fra l’altro sono quasi certo di aver scoperto un errore di calcolo, cioè che avrebbero dovuto togliere 19 anni e non 18 ! (Erība-Adad I, il n° 72 della lista assira, ha l’asterisco, dunque è uno di quelli a cui dovrebbe essere tolto un anno..e non glielo tolgono ! restano 27 e non 26 !)…se così fosse (chiamiamola “cronologia rivista di Habsbugicus” Babilonia sarebbe caduta nel 1498 a.C, Hammurabi avrebbe regnato da 1695 a 1693 a.C e Šamšī-Adad I sarebbe salito sul trono nel 1718 a.C
    Ma voi concentratevi sulla cronologia di Gasche et alii (che ci sia o l’errore di calcolo !)
    A me pare che, se corretta, rivoluzioni il Vicino Oriente del II millennio a.C !

    • mirkhond scrive:

      In che senso sconvolgerebbe le acquisizioni note e condivise sull’antico Vicino Oriente del II millennio a.C.?
      Mi sembra che sia in qualche modo già affermato che Hammurabi fosse coevo degli Hyksos……

      • habsburgicus scrive:

        a me pare che in 1792-1750 a.C per attenerci alla cronologia canonica babilonese (media), in Egitto ci fosse ancora il Regno Medio (al limite gli Hyksos potevano già esserci, ma come nomadi ai confini)…
        invece in 1696-1654 a.C saremmo in piena Era Hyksos (MANTENENDO la cronologia egiziana “abituale”, ripeto)
        comunque una caduta di Babilonia al 1499 a.C (e non 100 anni prima) forse avrebbe ancora più implicazioni per gli Ittiti e di conseguenza per la Siria, non trovi ?

        grazie per avere notato, almeno tu, i post 😀

  139. habsburgicus scrive:

    forse è meglio che vi dia i dati subito 😀
    ASSIRIA
    Cronologia di base corretta secondo date solari (18 anni in meno )
    sull’assunzione che in Assiria sino al regno di Tiglath-Pileser I (1114-1076 a.C) si usava un calendario lunare, si sottrae un anno ogni 33 anni (3 anni in un secolo); * indica un Re cui si è sottratto un anno (nel caso del N° 72 Erība-Adad I vi è *, ma non c’è “un anno in meno”, altrimenti verrebbero 19 anni in meno)

    Sovrani assiri, 1719-1031 a.C (Gasche et alii 1998)
    N° 39, *Šamšī-Adad I, 1719-1688 a.C (32) un anno in meno
    N° 40, *Išme-Dagan I, 1687-1678 a.C (10) un anno in meno
    N° 41, Aššur-dugul I, 1677-1672 a.C (6)
    N° 42, Aššur-apla-idi, 1672 a.C bāb tuppišu
    N° 43, Nāsir-Sîn, 1672 a.C bāb tuppišu
    N° 44, Sîn-namir, 1672 a.C bāb tuppišu
    N° 45, Ipqi-Ištar, 1672 a.C bāb tuppišu
    N° 46, Adad-salūlu, 1672 a.C bāb tuppišu
    N° 47, Adasi, 1672 a.C bāb tuppišu
    N° 48, Bēlu-bāni, 1671-1662 a.C (10)
    N° 49, *Libbaya, 1661-1646 a.C (16) un anno in meno
    N° 50, Šarma-Adad I, 1645-1634 a.C (12)
    N° 51, *IB.TAR-Sîn, 1633-1623 a.C (11) un anno in meno
    N° 52, *Bazaya, 1622-1596 a.C (27) un anno in meno
    N° 53, Lullaya, 1595-1590 a.C (6)
    N° 54, Šū-Ninūa, 1589-1576 a.C (14)
    N° 55, Šarma-Adad II, 1575-1573 a.C (3)
    N° 56, *Ērišu III, 1572-1561 a.C (12) un anno in meno
    N° 57, Šamšī-Adad II, 1560-1555 a.C (6)
    N° 58, Išme-Dagan II, 1554-1539 a.C (16)
    N° 59, *Šamšī-Adad III, 1538-1524 a.C (15) un anno in meno
    N° 60, *Aššur-nīrārī I, 1523-1499 a.C (25) un anno in meno
    N° 61, Puzur-Aššur III, 1498-1475 a.C (24)
    N° 62, *Enlil-nāsir I, 1474-1463 a.C (12) un anno in meno
    N° 63, Nūr-ili, 1462-1451 (12)
    N° 64, Aššur-šadûni, 1450 (1 mese)
    N° 65, Aššur-rabi I, 1450-1437 [14*]
    N° 66, *Aššur-nādin-ahhē I, 1436-1423 [14*] un anno in meno
    N° 67, Enlil-nāsir II, 1422-1417 (6)
    N° 68, Aššur-nīrārī II, 1416-1410 (7)
    N° 69, *Aššur-bēl-nišēšu, 1409-1402 (8) un anno in meno
    N° 70, Aššur-rē’im-nišēšu, 1401-1394 a.C (8)
    N° 71, Aššur-nādin-ahhē II, 1393-1384 a.C (10)
    N° 72, Erība-Adad I, 1383-1357 a.C (27) segnato * ma non messo un anno in meno
    N° 73, *Aššur-uballit I, 1356-1322 a.C (35) un anno in meno
    N° 74, Enlil-nīrārī, 1321-1312 a.C (10)
    N° 75, *Arik-dēn-ili, 1311-1301 a.C (11) un anno in meno
    N° 76, *Adad-nīrārī I, 1300-1270 a.C (31) un anno in meno
    N° 77, *Shalmaneser I, 1269-1241 a.C (29) un anno in meno
    N° 78, *Tukulti-Ninurta I, 1240-1205 a.C (36) un anno in meno
    N° 79, Aššur-nādin-apli, 1204-1201 a.C (4)
    N° 80, Aššur-nīrārī III, 1200-1195 a.C (6)
    N° 81, Enlil-kudurrī-usur, 1194-1190 a.C (5)
    N° 82, *Ninurta-apil-Ekur, 1189-1178 a.C (12) un anno in meno
    N° 83, *Aššur-dān I, 1177-1133 a.C (45) un anno in meno
    N° 84, Ninurta-tukulti-Aššur, 1133 a.C tuppišu
    N° 85, Mutakkil-Nusku, 1133 a.C tuppišu
    N° 86, Aššur-rēša-iši I, 1132-1115 a.C (18)
    N° 87, Tiglath-Pileser I, 1114-1076 a.C (39)
    N° 88, Ašared-apil-Ekur, 1075-1074 a.C
    N° 89, Aššur-bēl-kala, 1073-1056 a.C
    N° 90, Erība-Adad II, 1055-1054 a.C
    N° 91, Šamšī-Adad IV, 1052-1050 a.C
    N° 92, Aššurnasirpal I, 1049-1031 a.C

    Altra linea
    N° 41 a, Mut-Aškur, 1677-1672 a.C
    N° 41 b, Rimu-x, 1672 a.C
    N° 41 c, Asīnum, 1672 a.C

    Loro assunzioni
    Išme-Dagan I (N° 40), 11 anni
    Re tuppišu (N° 42-47), 0 anni
    Re N° 61, 79, 82 e 83 (variante più alta, seguendo Brinkman 1977) per l’83 sopra non è neppure indicata la variante
    Re N° 65 e N° 66, 29 anni (insieme)
    Re tuppišu (N° 84-85), 0 anni
    [14*=periodo di regno ricostruito]

  140. habsburgicus scrive:

    e BABILONIA (in senso lato)
    BABILONIA
    Ur III, 2018-1911 a.C (cronologia di Gasche et alii 1998)
    Ur-Nammu, 2018-2001 a.C (18)
    Šulgi, 2000-1953 a.C (48)
    Amar-Šin, 1952-1944 a.C (9)
    Šū-Sîn, 1943-1935 a.C (9)
    Ibbi-Sîn, 1934-1911 a.C (24)

    Isin I, 1921-1698 a.C (cronologia di Gasche et alii 1998)
    Išbi-Irra, 1921-1889 a.C (33)
    Šū-ilišu, 1888-1879 a.C (10)
    Iddin-Dagan, 1878-1858 a.C (21)
    Išme-Dagan, 1857-1839 a.C (19)
    Lipit-Ištar, 1838-1828 a.C (11)
    Ur-Ninurta, 1827-1800 a.C (28)
    Būr-Sîn, 1799-1779 a.C (21)
    Lipit-Enlil, 1778-1774 a.C (5)
    Irra-imittī, 1773-1767 a.C (7)
    Enlil-bāni, 1766-1743 a.C (24)
    Zambiya, 1742-1740 a.C (3)
    Itēr-pīša, 1739-1736 a.C (4)
    Urdukuga, 1735-1732 a.C (4)
    Sîn-magir, 1731-1721 a.C (11)
    Dāmiq-ilišu, 1720-1698 a.C (23)

    Larsa, 1930-1667 a.C (cronologia di Gasche et alii 1998)
    Naplānum, 1930-1910 a.C (21)
    Emisum, 1909-1882 a.C (28)
    Samium, 1881-1847 a.C (35)
    Zabāya, 1846-1838 a.C (9)
    Gungunum, 1837-1811 a.C (27)
    Abīsarē, 1810-1800 a.C (11)
    Sumuel, 1799-1771 a.C (29)
    Nūr-Adad, 1770-1753 a.C (16)
    Sîn-iddinam, 1754-1748 a.C (7)
    Sîn-erībam, 1747-1746 a.C (2)
    Sîn-iqīšam, 1745-1741 a.C (5)
    Sillī-Adad, 1740 a.C (1)
    Warad-Sîn, 1739-1727 a.C (13)
    Rīm-Sîn, 1726-1667 a.C (60)

    I dinastia di Babilonia, 1798-1499 a.C (cronologia di Gasche et alii 1998) [il numero degli anni l’ho aggiunto io]
    Sumuabum, 1798-1785 a.C (14)
    Sumulael, 1784-1749 a.C (36)
    Sābium, 1748-1735 a.C (14)
    Apil-Sîn, 1734-1717 a.C (18)
    Sîn-mubullit, 1716-1697 a.C (20)
    Hammurabi, 1696-1654 a.C (43)
    Samsuileuna, 1653-1616 a.C (38)
    Abī-ešuh, 1615-1588 a.C (28)
    Ammiditana, 1587-1551 a.C (37)
    Ammisaduqa, 1550-1530 a.C (21)
    Samsuditana, 1529-1499 a.C (31)

    vi ho aggiunto pure Ur III, Isin I e Larsa…
    contenti ? 😀
    che volete di più ? 😀

  141. habsburgicus scrive:

    un Luc…
    pardon, i Kassiti ? 😀

    eccoli
    Kassiti (sino a 1150 a.C)
    N° 1, Gandaš 1° in lista dei Re A; kassiti menzionati per la 1° volta sotto Samsuiluna
    N° 2, Agum I
    N° 3, Kaštiliaš I
    N° 4-9
    N° 10, Burna-Buriaš I
    Kaštiliašu III Brinkman 1977
    Agum-(kakrime ?) Brinkman 1977
    Ulam-Buriaš Brinkman 1977 però è chiamato Re del Mare o Re, mai Re di Babilonia
    (Hurduzum Re può essere kassita)
    (Šiptalzi Re può essere kassita)
    N° 15, Kara-indaš I
    N° 16, Kadašman-Harbe I
    N° 17, Kurigalzu I
    N° 18, Kadašman-Enlil, (1369)-1355 a.C
    N° 19, Burna-Buriaš II, 1354-1328 a.C
    N° 20, Kara-hardaš, 1328 a.C
    N° 21, Nazi-Bugaš, 1328 a.C
    N° 22, Kurigalzu, 1327-1303 a.C
    N° 23, Nazi-Maruttaš, 1302-1277 a.C
    N° 24, Kadašman-Turgu, 1276-1259 a.C
    N° 25, Kadašman-Enlil II, 1258-1250 a.C
    N° 26, Kudur-Enlil, 1249-1241 a.C
    N° 27, Šagarakti-Šuriaš, 1240-1228 a.C
    N° 28, Kaštiliašu IV, 1227-1220 a.C
    N° 28 a, Tukulti-Ninurta, 1220 a.C
    N° 29, Enlil-nādin-šumī, 1219 a.C
    N° 30, Kadašman-harbe II, 1218 a.C
    N° 31, Adad-šuma-iddina, 1217-1212 a.C
    N° 32, Adad-šuma-usur, 1211-1182 a.C
    N° 33, Meli-Šipak, 1181-1167 a.C
    N° 34, Marduk-apla-iddina, 1166-1154 a.C
    N° 35, Zababa-šuma-iddina, 1153 a.C
    N° 36, Enlil-nādin-ahi, 1152-1150 a.C

    II Dinastia di Isin, 1157-1026 a.C (date secondo Brinkman 1977)
    Marduk-kabit-ahhēšu, 1157-1140 a.C
    Itti-Marduk-balātu, 1139-1132 a.C
    Ninurta-nādin-šumi, 1131-1126 a.C
    Nebuchadnezzar I, 1125-1104 a.C
    Enlil-nādin-apli, 1103-1100 a.C
    Marduk-nādin-ahhe, 1099-1082 a.C
    Marduk-šāpik-zēri, 1081-1069 a.C
    Adad-apla-iddina, 1068-1047 a.C
    Marduk-ahhē-erība, 1046 a.C
    Marduk-zēr-x, 1045-1034 a.C
    Nabû-šumu-lībur, 1033-1026 a.C

    per soprammercato, pure Isin II

    scusate (nel 1° post specialmente) alcuni errori ortografici dovuti alla fretta

    P.S
    confido che sia andato tutto bene alla manifestazione dell’Oltrarno !!!

    • mirkhond scrive:

      Riguardo alla lista reale kassita, noto che gli ultimi sovrani portavano ormai nomi pienamente semitici accadici.
      In sostanza dovevano essersi assimilati alla massa dominata babilonese.
      Ovviamente per i Kassiti stabilitisi in Babilonia.
      Quegli rimasti sugli Zagros invece (quale che sia la loro origine etnica, ancora oggi non chiarita) mantennero ancora a lungo un senso identitario, se non nella lingua (forse non indoeuropea) certamente nell’ethnos, visto che ancora Alessandro Magno nel 330 a.C. e poi al suo ritorno dall’India, nel 324 a.C. dovette affrontarli interrompendo (stando almeno agli storici posteriori) l tradizione cassita di estorcere balzelli alle carovane e agli eserciti persiani che attraversavano le loro montagne.
      Ed infatti le fonti ellenistico-romane li chiamano Cossei, e, pare, che l’attuale Khuzistan iraniano, ne riprenda il nome (sia pur iranizzato).
      E alcuni studiosi, sin dall’800, identificano la Cossea/Khuzistan (almeno la sua parte montana al nord dell’attuale provincia iraniana), con la biblica Kush, che confinerebbe con l’Eden.
      Del resto le fonti assire chiamavano l’urheimat dei Cassiti Kashshu, da cui la Cossea greco-romana!

  142. Moi scrive:

    Vogliono essere i più Musulmani di tutti e poi si identificano nel Faraone Pagano che si crede un Dio egli stesso, ‘sti Egiziani ?!

    Tutte ‘ste paranoie, tutto ‘sto saltabeccare fra Passato e Presente-Futuro (per cui il Saldino di Ridley Scott, diversissimo da quello di Franco e Ciccio alle Crociate 😉 diventa “dalla parte dei Fratelli Musulmani contro Bush e Re Riccardo di Robin Hood un American Sniper pentito !”) decenni fa in Egitto NON c’era, c’ è stato un “regresso” della Laicità ! L’unica cosa che metta d’accordo Magdi Allam e Sherif El Sebaie.

  143. mirkhond scrive:

    i più identificano Kush con l’Etiopia…

    Infatti.
    E, pare che tale identificazione, sia documentata per la prima volta proprio da Giuseppe Flavio (37-104 d.C.) nelle sue Antichità Giudaiche.
    Giuseppe infatti, identifica il Nilo con il Gihon, uno dei quattro fiumi dell’Eden, e tale identificazione assieme alla Kush/Nubia/Etiopia (non l’Abissinia vera e propria, ma appunto, l’attuale nord Sudan), si dovette ad un’assonanza onomastica tra il paese nubiano e la Kush biblica, forse non più antica del III secolo a.C. e fatta dai Giudei di Alessandria.
    In realtà il termine Aethiopia, che deriva dal Greco, significa il paese delle facce bruciate, quindi dei “Neri”.
    E ovviamente la Nubia risponde benissimo a tale caratteristica.
    Però, dobbiamo osservare che ANCHE nel Khuzistan gli abitanti, oggi in maggioranza arabofoni, sono di fattezze PIU’ SCURE rispetto agli Iraniani “aryani” dell’altopiano.
    E poi, nella Bibbia si dice chiaramente che l’Eden è ad ORIENTE (di Gerusalemme), e dunque Kush se confina, non può certo trovarsi nella Nubia! 🙂
    Infine, anche nella mitologia greca, nel ciclo troiano, il poema Ilioupersis (forse V secolo a.C.) narra delle vicende di Memnone re degli ETIOPI, giunto in soccorso di Priamo e di Troia contro gli Achei.
    Certamente a QUALUNQUE “Etiopia” il poema si riferisca, si tratta ovviamente di un anacronismo rispetto all’epoca in cui si presume sia avvenuta la guerra narrata da Omero (intorno al 1200 a.C.).
    Però, tenendo conto che, a parte i Traci, TUTTI gli alleati di Troia sono ASIATICI, è più verosimile che l’ignoto autore (o autori) dell’Ilioupersis parlando di Etiopia avessero in mente Kashshu/Cossea sugli Zagros.
    E grazie alle loro relazioni con l’Impero Persiano degli Achemenidi (559-330 a.C.), molto meno conflittuali di quanto farebbero ritenere alcuni scontri marginali tra l’immenso impero e parti del mondo greco, tra VI e IV secolo a.C.
    Tipo, insomma gli scontri del 480-478 a.C., ispiratori della cag…ehmmm… del film 300, tanto caro ai sognatori orientofobi dello scontro di civiltà. 🙂
    Del resto, ripeto, Khuzistan, termine ripristinato da Reza Shah Pahlavi nel 1938 al posto d Arabistan, proprio in quel clima di rinascita identitaria iranica preislamica, voluta da questa effimera dinastia, è un termine IRANICO per indicare la terra a nord dell’Elam, che nei documenti achemenidi era denominata Khuj e che, probabilmente riprendeva il termine originario della terra dei Cassiti, come l’assiro Kashshu!

    • PinoMamet scrive:

      “E poi, nella Bibbia si dice chiaramente che l’Eden è ad ORIENTE (di Gerusalemme), e dunque Kush se confina, non può certo trovarsi nella Nubia! 🙂
      Infine, anche nella mitologia greca, nel ciclo troiano, il poema Ilioupersis (forse V secolo a.C.) narra delle vicende di Memnone re degli ETIOPI, giunto in soccorso di Priamo e di Troia contro gli Achei.
      Certamente a QUALUNQUE “Etiopia” il poema si riferisca, si tratta ovviamente di un anacronismo rispetto all’epoca in cui si presume sia avvenuta la guerra narrata da Omero (intorno al 1200 a.C.).
      Però, tenendo conto che, a parte i Traci, TUTTI gli alleati di Troia sono ASIATICI, è più verosimile che l’ignoto autore (o autori) dell’Ilioupersis parlando di Etiopia avessero in mente Kashshu/Cossea sugli Zagros.”

      Mah…
      io ci andrei molto cauto nel trarre conclusioni geografiche dai miti e dalle opere poetiche.
      L’Eden è descritto in maniera fortemente simbolica, come tutto il libro della Genesi.

      Quanto all’Iliade, sicuramente è una miniera di informazioni sulla civilòtà micenea e del cosiddetto Medioevo greco, ma è appunto un’opera di poesia… del resto, per scuri che fossero gli abitanti del Khuzistan, i Greci vivevano nel Mediterraneo e non gli mancavano certo esempi di persone dalla carnagione scura, ma non risulta che storicamente abbiano mai chiamato Etiopi altro che i “neri” o, al limite, gli indiani del sud…

  144. mirkhond scrive:

    Relazioni tra Greci e Impero Persiano Achemenide, naturalmente

  145. mirkhond scrive:

    Si dia un’occhiata ai tratti somatici delle popolazioni del Khuzistan e in genere della sponda iraniana del Golfo Persico.
    Per esempio il film Bashù del regista iraniano Bahram Beyzai del 1989, in cui il piccolo Bashù, arabofono del Khuzistan e di pelle SCURISSIMA, sopravvissuto alla distruzione del suo villaggio e della sua famiglia ad opera dell’aviazione irachena di Saddam Hussein, allora amico e alleato dell’Occidente dopo aver vagabondato giunge nel Gilan, sulla sponda sudoccidentale del Caspio.
    Il bambino, proprio a causa della sua pelle SCURA verrà inizialmente discriminato dagli altri abitanti della sua nuova patria!
    L’Ilioupersis è posteriore di almeno due/tre secoli all’Iliade e scritta in un’epoca in cui i Greci sia sudditi e che non dell’Impero Persiano, erano in relazione con la corte di Susa (una delle quattro capitali persiane).
    La Genesi infine dice che l’Eden è ad ORIENTE, e dunque l’identificazione di Kush con la Nubia è successiva, prbabilmente causata dall’omofonia che colpì i Giudei di Alessandria.
    La Genesi inoltre fu scritta proprio nella prima epoca achemenide (VI-V secolo a.C.) e fortemente influenzata da mitologie mesopotamico-iraniche più antiche.
    L’Eden infatti rispecchia anche un motivo cosmico iranico, riprodotto nelle grandi reggie achemenidi di Persepoli e Pasargade edificate sotto Ciro (559-530 a.C.) con i loro parchi attraversati da ruscelli, vere oasi nel deserto sconfinato.
    E Paradiso è parola persiana (Pardes resa in Greco Paradeisos).

    • PinoMamet scrive:

      Sì, ok, l’hai già detto 😉 ma io continuo a pensare che occorra andarci molto cauti…
      dell’Iliuopersis comunque rimane pochissimo, e la Bibbia… ti invito a leggerla attentamente, e vedrai che molte cose sono scritte abbastanza chiaramente perché non le si prenda alla lettera!
      😉

      • mirkhond scrive:

        L’Eden è ad ORIENTE, non in Nubia.
        Quell’identificazione è successiva…
        Poi, credi quel che ti pare….

        • mirkhond scrive:

          Inoltre non sei tenuto ne a credere, ne tantomeno a leggere ciò che non combacia con la narrativa del club in cui stai entrando.

        • PinoMamet scrive:

          ??
          Mi’, ma che stai a ddì??

          Il club in cui forse sono già entrato 😉 non ha alcuna narrativa ufficiale sulla posizione dell’Eden.

          Mi stupirebbe il contrario… e mi stupisce che per te sia tanto importante dimostrare che gli abitanti del Khuzistan siano gli Etiopi dell’Iliade.
          Boh!

        • mirkhond scrive:

          Se il Khuzistan è la vera Kush biblica, l’Ilioupersis ne fornirebbe una (sia pur indiretta) conferma.
          Alla luce di quanto si è detto.
          Non vedo perché non dovrebbe avere importanza, se la cosa fosse dimostrabile….

    • habsburgicus scrive:

      arabofono del Khuzistan e di pelle SCURISSIMA

      la scurezza di pelle può dipendere, anche e soprattutto, dal molto sangue africano di schiavi (poi liberati e islamizzati)..in Iraq del sud, non molto lontano quindi, ci fu una famosa rivolta di schiavi neri nel IX secolo d.C..
      in più oggi tutta l’area del Golfo (anche nella parte araba) presenta molto “sangue nero” (l’Oman, è noto, aveva legami con Zanzibar, ancora nel XIX secolo…ed era centro di schiavismo,che il “politically correct” occidentale “dimentica”..vero Moi ? :D)..dunque ciò può essere, e secondo me è, molto recente..non certo del V secolo a.C..o del II millennio a.C !

      • mirkhond scrive:

        A parte che bisognerebbe vedere se la tratta dei Neri comincia con i Musulmani (secc. VII-VIII dopo Cristo) oppure era GIA’ praticata dalle locali società, arabe e non, PREislamiche.
        Uno dei primi discepoli del Profeta, fu appunto lo schiavo NERO Bilal!
        Inoltre, se non sbaglio, i Sumeri erano (o si autodefinivano) il Popolo delle teste NERE!
        E infatti vi sono ipotesi che li fanno provenire dall’Elam o addirittura da Meluhha (l’India, forse l’area tra la foce dell’Indo, il Gujarat e il Kerala).

  146. mirkhond scrive:

    Del resto, come accennato, già studiosi ed esploratori dell’800 identificarono il Khuzistan montano con la Cossea antica e con la biblica Kush.
    Uno fu il mantovano Alessandro de Bianchi (1831-1902), massone, esule nell’Impero Ottomano negli anni 1855-1859 in cui, fingendosi musulmano, fu ufficiale ottomano a servizio del Sultano, e viaggiando per le terre di frontiera con l’Iran dei Qagiari!

  147. mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    Temo di non aver capito bene la questione della relazione cronologica tra Hammurabi e l’invasione Hyksos dell’Egitto.
    Forse ritieni che il primo, avanzando su Mari (distrutta intorno al 1700 a.C. circa) potrebbe aver provocato la migrazione-invasione dei secondi in Egitto?

  148. habsburgicus scrive:

    forse non mi sono spiegato io….
    probabilmente hai letto un libro che faceva riferimento (magari senza dirlo…non si dovrebbe fare, ma lo fanno :D) alla “bassa cronologia” (1728-1686 a.C) o addirittura, se recentissimo, già a questa cronologia (1696-1654 a.C, per Hammurabi)…in queste epoche gli Hyksos c’erano già anche se nella “bassa cronologia” siamo lì lì, in quella nuova invece siamo in piena epoca Hyksos
    se però facciamo riferimento alla molto più diffusa “cronologia media” (1792-1750 a.C) o financo alla screditata “cronologia alta” (1848-1806 a.C) che però qualcuno ha cercato di difendere negli ultimi anni, ALLORA Hammurabi non sarebbe un contemporaneo degli Hyksos (che iniziano in c.a 1730.-1720 a.C, ritengo)
    volevo solo dire quello..
    ho probabilmente enfatizzato più del dovuto perché
    1.la possibilità di sincronismo Hammurabi-Hyksos (all’estremo inizio) c’era in effetti già con la “cronologia bassa”, dunque non è una novità assolutissima
    2. probabilmente l’importanza di questa nuova cronologia è maggiore per l’Asia (Ittiti ecc) che per le relazioni con l’Egitto
    resta peraltro, mi sembra, degna di considerazione..se vera, o quantomeno verosimile

  149. mirkhond scrive:

    La cronologia che situa Hammurabi al 1728-1686 a.C, in effetti mi è nota da tempo.
    Credo che già nel parlasse Werner Keller nel 1978 nel suo La Bibbia aveva ragione.
    Poi conosco anch’io la questione cronologica, e c’è un archeologo inglese, David Rohl, il quale da anni gioca con la cronologia soprattutto egizia (è un egittologo) per dimostrare a tutti i costi la sostanziale storicità del Vecchio Testamento, in linea col fondamentalismo protestante a cui è legato.
    Anni fa arrivò addirittura ad ipotizzare che Mosè e Hammurabi fossero coevi, datandoli al XVI-XV secolo a.C.! 🙂
    La questione Hammurabi-Hyksos invece, se i dati cronologici che hai citato coincidessero, forse potrebbe fornire qualche spiegazione sulla migrazione invasione di nomadi semitici amorrei (gli occidentali rispetto agli Accadi che sono orientali) del Basso Egitto.
    Del resto Finkelstein e Silberman sostengono che la cacciata degli Hyksos verso Canaan, da parte del Faraone Ahmosis intorno al 1570-1550 a.C., potrebbe costutuire la remotissima base storica della memoria popolare cananea su cui fu fondato il mito dell’Esodo ebraico!

  150. habsburgicus scrive:

    se non si fosse capito :D, io in genere prediligo nell’Antichità le cronologie bassissime 😀
    anche per Roma e Grecia, dove i problemi (che pur paiono grandi ai classicisti) in confronto sono delle inezie !

  151. mirkhond scrive:

    Riguardo all’arabizzazione del Khuzistan, essa comincia, pare, già PRIMA dell’Islam, almeno dal IV secolo dopo Cristo, sotto lo Shah Shapur II (309-379 d.C.), e, in parte dovette trattarsi di gente che era (o divenne nella loro nuova patria) cristiana (nestoriana dal tardo V secolo dopo Cristo).
    Il processo comunque, continuò anche in epoca musulmana, tanto che, nel XV secolo dopo Cristo l’area dell’antico Elam era ormai un paese a maggioranza arabofona, e difatti venne chiamato Arabistan.
    Fino alla ridenominazione attuata da Reza Shah nel 1938, in ossequio alle politiche di recupero dell’identità iranica preislamica, di cui si è accennato.

  152. Moi scrive:

    Nell’ Antichità c’era la “servitudo” …la Tratta dei “Negri” (e non facciamo il Politically Correct Retroattivo come la Boldrini … Basta George Jefferson in TV negli Anni Settanta !) è stata una prassi Settecentesca con pretese “scientiste” infondate, che probabilmente ha creatola differenza semantica moderna fra “servo” e “schiavo” …

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