Opporsi a qualcosa è mantenerla

“Opporsi a qualcosa è mantenerla… se volgi le spalle a qualcosa e te ne allontani, sei pur sempre sulla stessa strada. Opporsi alla volgarità significa inevitabilmente essere volgari. Devi andare altrove; devi avere un’altra meta; e allora camminerai su una strada diversa.”

Ursula K. Le Guin

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13 risposte a Opporsi a qualcosa è mantenerla

  1. Moi scrive:

    Togli una “t” a “voltgari” 😉

    … per il resto, c’è da riflettere.

  2. Moi scrive:

    Un momento: com’ è in English ?

    “Opporsi” mi fa pensare anzitutto a uno scontro frontale ! “Mantenere” ? Nel senso di “keep” o di “maintain” ?

  3. daouda scrive:

    “cambiare strada è mantenela là” soprattutto quando le istrade nun ce stanno.

  4. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    In realtà è il riadattamento di un brano di un romanzo:

    “To oppose something is to maintain it.
    They say here “all roads lead to Mishnory.” To be sure, if you turn your back on Mishnory and walk away from it, you are still on the Mishnory road. To oppose vulgarity is inevitably to be vulgar. You must go somewhere else; you must have another goal; then you walk a different road.

    Chapter 11 “Soliloquies in Mishnory” (p. 151)”

  5. Guido scrive:

    Che poi è quanto Deleuze esprime a proposito di Nietzsche e del suo pensiero sul trionfo delle forze reattive nel nichilismo: un divenire-schiavo di ogni uomo, un divenire-malato di tutta la vita.

    “ …Succede che un malato dica: ah! Se ne avessi le forze farei questo – e forse lo farebbe anche – ma i suoi progetti e le sue concezioni sono ancora quelle di un malato, nient’altro che quelle di un malato. È la stessa cosa per lo schiavo e la sua concezione della signoria o della potenza. E la stessa cosa per l’uomo reattivo e la sua concezione dell’azione. Ovunque il rovesciamento dei valori e delle valutazioni, ovunque le cose viste da un miserabile punto di vista, le immagini rovesciate come nell’occhio del bue. Una delle più grandi affermazioni di Nietzsche è: «bisogna difendere i forti dai più deboli».”

    http://incidenze.blogspot.it/2011/01/gilles-deleuze-sul-trionfo-delle-forze.html

    Foucault è sulla stessa lunghezza d’onda quando preferisce il concetto di “non-fascismo” a quello ambiguo e abusato di antifascismo:
    http://pescebabele.wordpress.com/2010/11/27/vita-non-fascista/

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Quindi, i Leopoldini

    http://www.7per24.it/2014/10/31/quel-che-i-leopoldini-non-sanno/

    Sì, qui mi ci ritrovo, nel senso che la parte trainante del PD è ormai così. Poi c’è tutta una periferia più “semplice” di vario tipo.

  7. Grog scrive:

    W Godzilla abbasso Martinez, più salmone meno miguel!
    W mao tze dong grande cuore di leong.
    W ho chi min che accende il vecchio cerin.
    W che guevara parla poco e tanto spara.
    La vita è uno stupido … Grog!

  8. Moi scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=bWe6k1F5WKQ

    @ GROG

    Pensa tì che stra chei putèi-là 1:10 – 1:15 ghe xera anca la Merkel …

  9. Francesco scrive:

    Per la gioia del Duca e del Regista, è uno degli insegnamenti base di Don Luigi Giussani a chi lo stava ad ascoltare.

    Chi reagisce è prigioniero di chi per primo ha agito e stabilito il campo di gioco e le regole.

    😀

    PS Nietzsche, Gius, Ursula … che maestri!

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