Oggi è la festa di San Frediano…
cui ri-dedico questo vecchio articolo.
Tra l’altro, l’unico post che io abbia mai scritto, a meritare un’attenta esegesi da parte di un docente di letteratura italiana.
Oggi è la festa di San Frediano…
cui ri-dedico questo vecchio articolo.
Tra l’altro, l’unico post che io abbia mai scritto, a meritare un’attenta esegesi da parte di un docente di letteratura italiana.
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ho seguito il link e trovato un tristo asilo per orfani dello stalinismo
almeno so dove andare in vecchiaia se mi cacciassero di casa
😉
Per Francesco
“ho seguito il link e trovato un tristo asilo per orfani dello stalinismo”
Ah ecco, un esempio di retorica stalinista:
Si pensi per esempio alla poesia “capra dal viso semita”, bagnata da gocce d’acqua di Umberto Saba; o ad un’esperienza autobiografica quasi-religiosa nei Fiumi di Ungaretti:
Stamani mi sono disteso
In un’urna d’acqua
E come una reliquia
Ho riposato.”
Boh, certo che gli anticomunisti so’ strani a volte.
http://www.lolandesevolante.net/blog/2014/09/lunica-riforma-strutturale/
primo esempio tipico
Francè, che c’entra Bagnai con lo stalinismo? E’ solo un economista-Stamina come ce ne sono tanti…
il tono, non il contenuto (o mancanza del contenuto) è quello che conta
PS RaiStoria adesso, imperdibile quanto tragico
Cioè, prima chiamavi stalinista chiunque criticasse Berlusconi, e ora chiami stalinista chiunque abbia un tono che non ti piace? esagerone che non sei altro! 😀
beh no siamo precisi: quello è IL tono dei bei tempi di Baffone
France’, mannaggia a te!
Questi articoli non devi linkarli neanche a mo’ di esempio, grazie. 🙂
Classificare un uomo è già un’altra cosa. Lo stesso critico d’arte potrebbe essere un “proletario” sovietico o un piccolo borghese “francese”. Possono entrambi, il sovietico ed il francese, essere “fascisti”, o “stalinisti”, “religiosi” o “agnostici”, “progressisti” o “tradizionalisti”.
secondo esempio, rivelatore
Con la morte di Hugo Chavez, la situazione è cambiata: una feroce guerra economica, scatenata dall’oligarchia e dalle classi ricche, da un lato ed un governo indubbiamente non all’altezza hanno determinato una inversione di tendenza. La classe oligarca con la morte di Hugo Chavez era convinta di riprendersi il potere e ritornare al governo; le urna, però hanno consegnato il governo a Nicolas Maduro, sia pure con uno stretto margine di vantaggio (solamente 223.599 voti in più del candidato dell’oligarchia).
Ciò ha scatenato, da parte delle classi ricche del paese, oltre ad atti di profonda violenza che si sono protratti per vari mesi, praticamente fino ad aprile del 2014, anche una vera e propria guerra economica: accaparramento dei prodotti, aumento indiscriminato dei prezzi, contrabbando e mercato nero hanno finito per far scarseggiare perfino prodotti di prima necessità e medicine.
ultimo esempio, definitivo
😀
PS intendo stalinista non tanto per contenuti quanto per stile, peraltro
Per Francesco
“primo esempio tipico”
Cioè io ti segnalo un saggio letterario, e tu invece ti vai a leggere tutti gli articoli che manco so cosa dicono, ma parlano di politica.
Sono davvero strani certi anticomunisti 🙂
ehm, diciamo che la saggistica letteraria non è esattamente il mio campo
🙂
in cambio sono curioso e ho cercato di capire dove ero finito
😀
per Francesco
“in cambio sono curioso e ho cercato di capire dove ero finito”
Sei finito in un posto dove scrivono persone diverse, con idee diverse.
Tra queste persone, una delle più interessanti è proprio l’amico Mahmoud che insegna storia della letteratura italiana all’università di Amman in Giordania e ama moltissimo la Toscana. Che potrebbe anche quello essere un argomento interessante per persone curiose.
Ma evidentemente certi anticomunisti so’ proprio strani, e non si interessano ad arabi che insegnano letteratura italiana ad Amman, ma pensano solo a Stalin 🙂
Caro MM
lo sai che io sono fissato con Baffone e con la sopravvivenza di molte parti del suo sistema a decenni dalla morte e dalla dissacrazione
Ciao
Olandese Volante …
Un altro sito nautico-metaforico … dopo i CattoLepantini la Bussola e il Timone, intendo. 😉
http://www.lolandesevolante.net/blog/2014/02/se-non-vi-piace-la-storia-falsificatela/
Questo è interessante … anche perché è un ” Mahmoud Jaran ” che lo scrive cercando più obiettività su ambo le sponde del Mediterraneo.
Anatole France combinò questa caratteristica dello storicismo con un aspetto estetico quando disse nel 1881:
“Tutti i libri storici che non contengono menzogne sono mortalmente noiosi.”
[cit.]
😉 🙂
Però “Controvento” [cit.] ‘UNN ci si va … il vento contrario si risale “bordeggiando un mure di bolina babordo-tribordo” (chiaro,no ? 😉 ), tuttavia.
http://3.bp.blogspot.com/-WlsmfuHZWrM/UBe4ddL35wI/AAAAAAAAAck/bCHgTE6XZ5k/s1600/velaandaturevg7.gif
A proposito, il nuovo giocattolone nautico per adulti ricchi è questo :
http://seabreacher.com/watercraft/
Dolphin :
http://www.youtube.com/watch?v=7cVu9SFsltw
HammerHead :
http://www.youtube.com/watch?v=oU8aL7nprbM
per peucezio,
una regola che sicuramente infrangerò se dovessi mai spendere una notte a venezia
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/11/21/foto/venezia_vieta_i_trolley_rovinano_la_citt_-101080908/1/?ref=HRESS-13#1
moi,
non è l’UE che impone sta cosa
però il mio trolley fa effettivamente un casino d’inferno, se appena non vado pianissimo
ciao
Il ponte di Calatrava se crolla direttamente in acqua è pure meglio, ma se io fossi un veneziano svegliato dal trolley di notte, credo che prenderei a fucilate il turista che lo trascina.
Effettivamente: ma perchè cazzo i trolley devono fare tutto quel casino??
Nessun Meliconi che abbia pensato a metterci deigli ammortizzatori, o delle ruote morbide, o che so io??
vedete però dove porta il cherry picking normativo?
io prenderei a fucilate uno che mi fa perdere un secondo perché ha parcheggiato il suv in doppia fila, peucezio la povera vecchietta che si trascina il suo trolley per raggiungere l’umile stamberga dove passerà la notte…se continuiamo così sarà come in highlander, ne resterà solo uno
🙂
Grazie Miguel per aver ridato vita al tuo meraviglioso pezzo, facendo riferimento al mio commento. L’ho visto purtroppo solo ieri notte.
Le parole di Francesco sullo stalinismo mi hanno fatto sorridere. Non mi hanno stupito affatto, anzi, confermano quanto ho detto nell’apertura del mio pezzo:
“Non è facile parlare o scrivere su Miguel Martinez ad un pubblico, per lo più di formazione culturale occidentale, abituato ad assegnare un’etichetta agli uomini, alle loro idee ed alle loro produzioni”.
Tanti cari saluti a tutti
io sono un vizioso delle etichette
adoro trovare quei modi di pensare e di esprimersi di permettono di scoprire i mondi nascosti, a volte negati, dall’interlocutore
è che credo molto poco alle coincidenze e se uno usa un modo di esprimersi tipico di un mondo, o di una ideologia, è difficile che non vi aderisca – magari senza saperlo
ciao