Il Battistero con il burqa. Con magnifiche e squillanti tonalità

Al centro di Firenze, come sicuramente saprete, c’è un edificio chiamato Battistero.

Se leggete la voce relativa su Wikipedia, troverete un tipico testo, dove si elenca la storia dei singoli elementi architettonici, con appena un accenno alla sua funzione.

Infatti, all’incirca fino alla Seconda guerra mondiale, il Battistero era l’unico luogo in cui venissero battezzati i fiorentini. Rito religioso ma anche civico, perché in quel luogo, in quel momento, tutti coloro che nascevano in città diventavano fratelli in San Giovanni, e condividevano diritti e doveri comunitari.

Da quelle pietre, insomma, nasceva un popolo, per ricordare il titolo del libro fondamentale di Tomaso Montanari, Le pietre e il popolo.

Ieri leggo che il Battistero se lo sono venduto.

Non l’hanno ancora impacchettato per mandarlo a un evento ad Abu Dhabi, però se l’è comprato – per un po’ – una signora di nome Laudomia Pucci, che ad Abu Dhabi ha già costruito un’imitazione del proprio palazzo di famiglia.

La signora Pucci avvolgerà il noto monumento fiorentino con 2000 metri quadrati di stoffe pubblicitarie della propria azienda, realizzando – ci assicurano i media – un suo sogno.

Prima che qualcuno obietti al fatto che un messicano di San Frediano parli di una Pucci decisamente di Firenze, precisiamo che la signora Laudomia gestisce in sostanza una sottomarca dell’impresa francese LVMH (che sta per Louis Vuitton Moët Hennessy, un po’ bevanda e un po’ abbigliamento), dove ricopre il ruolo di image director.

La LVMH – che poi ha sede a New York, in un grattacielo ben più alto del Battistero – a sua volta appartiene (grazie a un sistema di scatole cinesi) a un certo Bernard Jean Étienne Arnault che ha fatto i soldi nel settore immobiliare.

La Torre (o Battistero?) LVMH di New York

Il fatto che Arnault sia l’uomo più ricco d’Europa forse ci aiuta a capire perché i sogni di Laudomia si realizzano e quelli di tanta gente che conosco io, no. E certo aiuta i sogni anche il fatto che il marito di Laudomia sia Alessandro Castellano, Amministratore Delegato della SACE, potente gruppo assicurativo.

E infine, aiuto dopo aiuto, non guasta “l’impegno” dichiarato all’imburqamento del Battistero di Carlo Calenda (nipote per caso di Luigi Comencini), già Direttore dell’Area Strategica Affari Internazionali della Confindustria e responsabile relazione con le istituzioni finanziarie e responsabile Customer Relationship Management della Ferrari (quelli che si sono comprati il Ponte Vecchio), e oggi vice ministro dello sviluppo economico del governo italiano.

Calenda, come si vede dall’articolo che segue, ha fatto in modo che il suo ministero desse un “contributo straordinario” all’intabarramento del Battistero.

Avendo come unica fonte per ora proprio l’articolo che tra poco leggerete, ci chiediamo se il contributo sia stato di tipo lobbistico oppure finanziario; e in quest’ultimo caso se i soldi dei contribuenti servano a permettere a un imprenditore francese di trasformare il Battistero nel più grande cartellone pubblicitario d’Italia.

Leggete con attenzione, appunto, quanto scrive La Nazione.

E’ istruttivo, perché ci offre un notevole campionario degli aggettivi che adoperano i giornalisti dei nostri tempi, quando parlano di chi conta: Grandissimo straordinario straordinaria magnifica squillante abbraccio di amore infinito belle sorprese passione coraggio. E c’è pure Stefano Ricci, quello dei polli che si credono aquile.

“Firenze, 6 giugno 2014 – I permessi sono tutti arrivati e ora il sogno di Laudomia Pucci sta davvero per avverarsi: vestire il Battistero coi disegni e coi colori della maison fondata dal padre, il grandissimo Marchese Emilio Pucci, un fiorentino straordinario che ha segnato un’epoca altrettanto straordinaria della storia della moda. E in particolare della moda fiorentina fin dagli albori e dalla prima sfilata nel febbraio 1951. Ora tutta questa memoria ritorna magnifica e squillante di tonalità ed avvolgerà in un abbraccio d’amore infinito per la città il Bel San Giovanni, con otto pannellature di tela su tutti i lati del capolavoro, E sarà anche questa una delle belle sorprese del programma Firenze Hometown of Fashion che festeggia i sessant’anni del Centro di Firenze per la Moda Italiana, da un’idea piena di passione e coraggio del suo presidente Stefano Ricci.

Dal primo giorno di PittiUomo tutto il mondo potrà vedere “Monumental Pucci”, l’istallazione artistica realizzata dalla maison col Comune e col contributo straordinario del Ministero dello Sviluppo Economico, per l’impegno del viceministro Carlo Calenda che ha portato a Firenze sostanziosi finanziamenti, e di ITA- Italian Trade Agency. “Monumental Pucci” prende ispirazione dal disegno per foulard che Emilio Pucci realizzò nel 1957 pensando al “suo” Battistero e proprio dal monumento prende il nome, nei colori del mediterranei del giallo limone, dell’arancio, del fucsia e dell’iconico rosa Emilio. Il quadro foulard originale, da cui è tratta la stampa, verrà esposto sul lato Abside del Battistero. Gli altri sette lati del monumento, caratterizzato da una pianta ottagonale, saranno disegnati secondo lo stile Pucci; otto teli stampati, per una superficie totale di 2.000 mq, andranno dunque a rivestire l’edificio. Per l’occasione sarà possibile seguire il work in progress dell’evento sugli account social di Emilio Pucci attraverso l’hashtag #MonumentalPucci. Il 17 giugno cocktail a Palazzo Pucci per festeggiare l’istallazione e vedere dal vivo come si stampa un foulard Pucci.

«E’ una bella maniera per celebrare Firenze, i sessant’anni del Centro Moda, rimanendo fedeli alla tradizione nella modernità — racconta Laudomia Pucci —: io e il direttore creativo della maison Peter Dundas siamo molto felici di questa istallazione. E’ la prima volta che la moda interviene su un monumento di tale importanza. Ringrazio tutti, la città, l’Opera del Duomo, il Centro Moda e Pitti Immagine e anche il nuovo Sindaco per la loro generosità. Sì, faccio i miei auguri più belli a Nardella».

Eva Desiderio”

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399 risposte a Il Battistero con il burqa. Con magnifiche e squillanti tonalità

  1. Moi scrive:

    L’unica è sperare che costoro vengano insultati pesantemente e con ragione da parte Vittorio Sgarbi in qualche “tòlchsciò” 😉 …

  2. Moi scrive:

    A proposito di città rovinate …

    http://i235.photobucket.com/albums/ee239/beppeblq/Picture572.jpg

    … arcgnussévla ?

  3. mirkhond scrive:

    E la Curia fiorentina, il cardinale che ne pensano?
    E i credenti cattolici di Firenze?

    • Francesco scrive:

      secondo me hanno letto la lista dei benefattori del Battistero al momento della sua costruzione e questo ha fatto loro aprire gli occhi

      io sarò cattivo ma preferisco il Duomo, coi suoi benefattori anche discutibili, a un bel container realizzato dai duri e puri della santità

      poi, sbaglio o manco lo usano più il Battistero? è questo che mi fa tristezza, più del suo utilizzo mondano e volgare

      • PinoMamet scrive:

        France’, una cosa è un finanziatore o sponsor (=do i soldi per qualcosa e ne ricavo beneficio, per esempio sotto forma di pubblicità);
        un’altra è un benefattore (=fare del bene a qualcuno).

        Confonderli è sbagliato, peggio, ciellino 😀 e quasi altrettanto imperdonabile di non conoscere Catullo e Orazio…

        • Francesco scrive:

          Pino

          quanto sei protestante, ipocrita, bigotto e farisaico! 😀

          è esattamente la stessa cosa, con pochissime eccezioni di persone che veramente diedero tutti i loro beni

          per gli altri, la differenza è di lana caprina

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Non è affatto la stessa cosa, Francè, ma proprio per niente!

          Pensaci meglio, vedrai che la differenza è lampante, ma se per caso trovassi delle difficoltà, ti consiglio di aprire quei quattro libriccini che avrai da qualche parte in casa, sepolti sotto le opere di Don Giussani… 😉

          mi tengo il farisaico, e rimando al mittente il protestante, ovviamente.

        • Francesco scrive:

          Beh no, è tipico del formalismo protestante attaccarsi a questi dettagli, a queste ridicole minuzie, e in questo sono i continuatori proprio dei farisei (qualcuno qui spiegava che questi nascono come “puri” in reazione alla corruzione dei maccabei). Chi nasce puro muore sepolcro imbiancato (cit.).

          Se uno ci mette i soldi, ci mette i soldi, il perchè è roba del suo foro interiore, che è abbastanza poco scrutabile (certo, i Travaglio vi dicono di sapere tutto del foro interiore altrui, ma sono appunto i Travaglio)

          Ciao

        • PinoMamet scrive:

          Non si tratta AFFATTO di “formalismi” e di “minuzie”, e fartelo credere è opera del Diavolo, cioè di CL.

          Visto che ti rifiuti di leggerti quei quattro opuscoletti che ti dicevo, ti faccio uno schemino riassuntivo:

          -benefattore: dà 100.000 euro (o 100 euro, secondo le possibilità) al reparto di Oncologia, “la sua sinistra non sa cosa fà la sua destra”

          -sponsor: dà 100.000 euro al reparto di Oncologia, ci fa scrivere sopra bello grosso “Io Mario Rossi ho donato 100.000 euro”;

          -finanziatore: dà 100.000 euro al reparto di Oncologia, in cambio i medici dovranno comprare camici e attezzature mediche By Cognato di Mario Rossi, o altra sporcacceria del genere;

          -Pucci: impacchetta il reparto di Oncologia e non gli dona un cazzo di niente.

          Facci un salto, nel tuo foro interiore, c’è da cambiare aria e spolverare…

        • Francesco scrive:

          Pino

          non c’è bisogno di mettere in mezzo CL

          da quanto tempo non entri in una chiesa?

          affresco della Madonna con Bambino … in basso a destra, in piccolo, il benefattore Pinco Pallino ritratto in preghiera

          cappella del Santo Caio, a fianco targa in marmo che ricorda il Cardinale Tal dei Tali (o la famiglia de’ Talis) che permise la realizzazione o il restauro

          insomma, solo i Farisei si scandalizzavano perchè la Maddalena sprecava denaro per Gesù e perchè una zoccola osava toccarlo!

          mi sa che a questo giro sono proprio cattolico DOC e DOP 😀

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          No France’, non ci siamo.

          Io non mi scandalizzo che tal dei tali si faccia dipingere vicino all’Adorazione dei Magi o a Sant’Antonio, dopo che ha sborsato per farlo dipingere.

          Io distinguo costui da uno che dà soldi ai poveri (=benefattore). Magari sarà anche un benefattore, più o meno come uno che fa il sarto può fare anche l’idraulico: perché no? Rimangono però due cose distinte.

          Anche il vostro fondatore li distingueva (“non sappia la tua destra ecc.”) quindi non venirmi a parlare di farisei.

          Del resto, se tu mettessi piede in una sinagoga, avresti una stima migliore dei farisei

          (per inciso: il servizio di offerte al Tempio era rigorosamente A-NO-NI-MO), come io avendo messo i piedi in molte chiese ne ho una molta bassa della maggioranza dei preti, sottoterra quella dei ciellini, dei quali è sempre cosa buona e giusta dire male. 😀

          ciao!!

  4. PinoMamet scrive:

    Ma Eva Desiderio è un nome vero??

    Comunque, mi dispiace, non ce l’ho fatta a leggere l’articolo: alla parola “marchese” mi fermo, è più forte di me 😉

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “E la Curia fiorentina, il cardinale che ne pensano?
    E i credenti cattolici di Firenze?”

    Dopo aver steso un pietoso velo sulle tendenze immobiliari dell’attuale gestione della curia fiorentina (vedi come la immaginista dell’imprenditore francese ringrazia l’Opera del Duomo)… i credenti cattolici di Firenze, che sono spesso ottime persone, credo che non siano stati minimamente consultati.

    Una volta che hai votato, te ne puoi stare a casa per i prossimi cinque anni a leggere sul giornale – se ci arriva – ciò che fanno le persone per cui hai votato.

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “Ma Eva Desiderio è un nome vero??”

    Stessa domanda che mi sono posto anch’io… cercherò di indagare 🙂

  7. Roberto scrive:

    Lascio da parte un momento il fatto che se andassi a Firenze per la prima volta e vedessi il battistero con un catafalco appiccherei il fuoco ai maledetti foulard,

    per approfondire un po’ la questione che ne pensate di questo
    http://graphics8.nytimes.com/images/2009/11/20/arts/20jeanne-claude_CA0/articleLarge-v2.jpg

    e perché è diverso (se è diverso) dal sogno di laudomia (a parte l’ovvia questione della pubblicità…ma è poi così ovvia?)

  8. gbs scrive:

    Fa incazzare, ma poi razionalmente io rifletto sul fatto che mutatis mutandis questi edifici nacquero nelle stesse condizioni.
    In altre parole: a costruirlo è stato qualche privato in cerca di fama.
    Non ne sono sicuro perché non conosco la storia del Battistero ma secondo me la reazione emotiva che si ha di solito di fronte a queste notizie è smisurata rispetto poi all’effettivo significato e peso dell’accaduto.

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    “per approfondire un po’ la questione che ne pensate di questo”

    Non riesco a riconoscere il monumento sottostante, per cui non riesco a dire molto… certo, non mi entusiasma!

  10. Roberto scrive:

    É il reichstag imballato da christo e jeanne (i primi schizzi del progetto risalgono al 1970, quindi anche qui è un sogno di gioventù che si realizza)

    Ne hanno fatti altri di cosi così, un ponte a Budapest, central park, pure una valle non so dove negli Stati Uniti

  11. Roberto scrive:

    La domanda non è se christo ha impacchettato solo il reichstag ma qual è la differenza fra il sogno di christo e quello della pucci

    • PinoMamet scrive:

      A dire il vero, esteticamente mi fanno cagare entrambi, e non ho mai capito troppo bene il senso dell’arte dell'”impacchettatore” Christo;

      in generale tendo a non apprezzare troppo l’arte che ha bisogno di essere spiegata, e comunque se ha bisogno di essere spiegata, tanto vale spiegarla e basta, senza metterla in atto: scrivi un bell’articolo dove dici che il tal monumento andrebbe impacchettato per questo, questo, e quest’altro motivo.

      Detto questo, per me non c’è in effetti alcuna differenza: la Pucci deve vendere il suo prodotto, mentre Christo deve vendere se stesso, che è la stessa cosa.

    • Moi scrive:

      Christo è più pretenzioso come “artista”, (la) Pucci come “imprenditrice” … ma forse è un distinguo di lana caprina.

    • La differenza è geografica: uno non sapeva come passare il proprio tempo in Germania, l’altra in Italia.
      Il fatto che poi noi veniamo a sapere di questi nullafacenti piuttosto che di tanti altri sta tutto nel potere che portano e/o da cui sono portati (dote irresistibile per lo scribacchino di turno).

      Quanto ai distingui di lana caprina, starei molto attento a sottovalutarli: un giorno o l’altro ce li ritroveremo in qualche boutique d’alt(r)a moda, a caro prezzo.

  12. Miguel Martinez scrive:

    Per roberto

    “La domanda non è se christo ha impacchettato solo il reichstag ma qual è la differenza fra il sogno di christo e quello della pucci”

    In realtà, ho già scritto l’articolo, e quindi non mi va di riscriverlo. Ma adesso mi verrebbe da sottolineare come l’articolo falsifichi totalmente i ruoli.

    Esiste una grossa azienda franco-statunitense che ha deciso di comprarsi il Battistero per una campagna pubblicitaria, con un ruolo non chiaro in questa vicenda di un Ministero dello Stato italiano.

    Mandano avanti come ragazza-immagine una fiorentina che è figlia di un sarto.

    Ora, la cosa interessante è come il potere resti invisibile.

    Cito da un articolo giratomi da Guido:

    “Dove si trova il soggetto del potere? La rispo­sta è que­sta: «pre­ci­sa­mente là dove lavora atti­va­mente per farsi dimen­ti­care». Che si tratti del drone pilo­tato da un anonimo tec­nico, di un robot, in tutto e per tutto auto­nomo, ma inca­pace di disob­be­dire per­ché pro­gram­mato secondo le leggi della «guerra giu­sta», o delle sca­tole cinesi in cui si cela l’espansione del capi­tale finan­zia­rio, c’è sem­pre qual­cuno che aspira ad essere dimen­ti­cato. Un rap­porto sociale tra­vi­sato da indi­scu­ti­bile ogget­ti­vità . E’ que­sta spa­ri­zione che pre­serva il potere dai costi del suo eser­ci­zio, dalla respon­sa­bi­lità dei suoi atti e dalla rea­zione delle sue vit­time. E che tende a tra­sfor­marsi in un modello gene­rale di con­trollo e di governo oli­gar­chico della società . Sulle ali di un aero­pla­nino tele­co­man­dato vola anche que­sta sini­stra pro­spet­tiva. Sic­ché con­verrà com­piere uno sforzo per non dimen­ti­care il cac­cia­tore che si cela nellâ’anonimato.
    Dall’articolo di Marco Bascetta La guerra senza sacrifici: http://ilmanifesto.it/la-guerra-senza-sacrifici/

  13. daouda scrive:

    gbs ma che c’entra?

    Comunque schifo.

  14. daouda scrive:

    gbs ma che c\’entra?

    Comunque schifo.

  15. izzaldin scrive:

    @tutti

    sì, Eva Desiderio è il suo vero nome. lo so perché ci ho avuto a che fare.

    @moi
    la foto da te postata è una ricostruzione della Bologna Mdieval-rinascimentale?
    Donde il nome di “Bologna Turrita”.
    Praticamente ogni famiglia importante aveva la sua torre per controllare la città e avvistare i nemici ed eventualmente fargli colare olio bollente addosso…
    e poi uno dice che la mafia è nata in Sicilia… 🙂

    saluti,
    Izzaldin

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ogni comune medievale era il paradiso delle torri (periodicamente “tagliate” ogni volta che una famiglia decadeva o quando l’autorità comunale si rafforzava e non accettava più che le lotte politiche potessero sfociare in scontri armati in città). A Treviso, per esempio, le poche torri risparmiate dal tempo sono tutte basse, tagliate al massimo nella prima epoca veneziana.

      Però sarebbe davvero curioso attraversare un ipotetico centro storico medievale, però di una città vera, non di paesini appenninici, nel suo aspetto originale.

  16. mirkhond scrive:

    A Bari le case-torri, residenze fortificate delle famiglie nobili, furono fatte “scapitozzare” nel 1242 per ordine del re-imperatore Federico (I di Sicilia 1198-1250, II come imperatore del Sacro Romano Impero dal 1220), ostilissimo come i suoi avi materni Altavilla, alle autonomie comunali, di cui le case-torri di città come Bari, erano uno dei simboli più evidenti!

    • izzaldin scrive:

      Il buon Federico II istituì anche l’Università di Napoli (a lui intitolata) per evitare che gli studenti andassero ad acculturarsi a Padova o a Bologna: voleva avere controllo totale anche sul sapere dei suoi sudditi.
      Si dice poi che al Sud e in Sicilia si comportasse da sovrano assoluto, mentre in Germania doveva contrattare il potere con altri principi quindi era molto più “democratico”..

      saluti!

  17. mirkhond scrive:

    Nel regno di Sicilia e Puglia Federico I, seguiva le tradizioni dei suoi avi materni, gli Altavilla di Sicilia assolutisti e accentratori, come Federico II Sacro Romano Imperatore, re dei Franchi orientali/Germania e re d’Italia, seguiva le tradizioni imperiali, in Germania contrattando la sua autorità coi principi laici ed ecclesiastici ( e con un potere assai minore di quello di suo nonno Federico I il Barbarossa, ma ciò si dovette anche all’area privilegiata come baricentro dal re-imperatore, e cioè il Regno di Sicilia e Puglia, la gallina dalle uova d’oro dei suoi stati :)!), mentre nel Regno d’Italia longobardo-carolingia seguì ugualmente la politica del Barbarossa nel cercare di sottomettere i comuni e la rinata Lega Lombarda.
    Insomma un autentco tradizionalista e continuatore delle differenti politiche dei suoi differenti domini ereditati da parte paterna e materna!

  18. Moi scrive:

    http://www.prendiparte.it/index.php?lang=it

    Una delle poche torri rimaste oltre all’ Asinelli e Garisenda, la Prendiparte … è divenuta un Bed&Breakfast.

    • Francesco scrive:

      1) il tizio mi conferma che ho fatto bene a votare tutti i sindaci da lui attaccati, tranne Pisapia
      2) non capisco perchè ci sarebbe un’alternativa tra i grattacieli nuovi e la pulizia delle strade, la cura di prati, cespugli, siepi, alberi, il funzionamento dei semafori, l’impiccagione dei graffitari, insomma tutte quelle cose che rendono vivibile una città
      3) con Pisapia non mi pare cambiato nulla, in effetti, neppure “da sinistra”

      • Z. scrive:

        1) davvero hai votato Pisapia? lo sapevo che non potevi essere cattivo!
        2) a parte l’impiccagione dei graffitari (ho un caro amico nel settore) mi pare difficile darti torto;
        3) qualcosa è cambiato, invece. Oscar Giannino si è tagliato la barba!

      • habsburgicus scrive:

        @Z
        non per fare l’esegesi di Francesco..impresa (speso) più difficile della comprensione di un testo ruteno del XVI secolo 😀
        ma a me sembra che abbia detto chiaramente che NON HA VOTATO Pisapia (gli altri sì, quello no)..
        premesso che a me Pisapia sta pure simpatico (i maligni direbbero “perché non sei milanese” :D), un eventuale voto in suo favore da parte di Francesco mi parrebbe rompere l’armonia dell’universo 😀
        come se Mirkhond se ne uscisse attaccando violentemente gli oscurantisti e reazionari Borboni 😀
        o Roberto criticasse con veemenza la UE, accusandola di mille complotti e nefandezze 😀

        • PinoMamet scrive:

          😀

        • Z. scrive:

          Habs,

          mi hai scoperto, lo ammetto: ho finto di non aver capito solo per farlo arrabbiare. Però devi promettermi che non lo dirai a Francesco, altrimenti il mio gombloddo per farlo imbestialire se ne va in fumo peggio che il PD a Livorno 😀

          Z.

          PS: Che poi Francesco non se la prende mai, e quando se la prende si sfoga comprando i Playmobil su internet. Invece, quanto a te, se continui a scrivere Borboni anziché Borbone, rischi di incorrere nella ben più funesta ira del Duca!

          PPS: all’inizio l’esegesi di Francesco era difficile anche per me, ma ora sono passato al livello successivo: l’esegesi di Moi. Non posso dire di averlo superato, però…

        • Roberto scrive:

          Non preoccuparti habs non ho nessuna intenzione di rompere l’armonia del tuo universo
          🙂

      • Francesco scrive:

        davvero scrivo così male? eppure cerco di non essere troppo sintetico e incomprensibile, lo giuro

        sul punto, a me Letizia Moratti piaceva, la votai volentieri, mi era simpatica – poi come sindaco non so, sembra che sia una carica onorifica, non cambia mai niente nella vita concreta

        x Z: non è che adesso facciamo gli italiani, siccome c’ho un caro amico qui o lì non impicchiamo più questi o quelli! prima il Bene comune, poi gli amici 🙂

        PS sul punto 2, qualcuno può aiutarmi a capire? grazie

        • Z. scrive:

          Francè, io lo so da sempre che tu sei un bolscevico, e anche se io la penso diversamente rispetto la tua indole rivoluzionaria. Ma come ben sai l’Italia è il Paese dove la rivoluzione non si può fare perché ci conosciamo tutti 😀

        • Francesco scrive:

          ed è il paese che sta andando a fondo per questo

          🙁

          PS io continuo a obbligare i figli a studiare al meglio le lingue straniere, sperando li possa aiutare

        • Z. scrive:

          Oltre ad essere un bolscevico, sei anche una persona molto più saggia di quanto tu non voglia farci credere.

  19. izzaldin scrive:

    Un altro esempio di impacchettamento blasfemo di simboli religiosi:

    http://video.repubblica.it/dossier/brasile-2014-mondiali-calcio/mondiali-il-cristo-azzurro-fa-arrabbiare-rio-chiesti-i-danni-alla-rai/168594/167073

    Ha fatto bene l’Arcidiocesi di Rio a denunciare la RAI.

  20. izzaldin scrive:

    Va bene, vediamo ai prossimi mondiali in Russia quando ci saranno icone ortodosse con il volto di Balotelli al posto di Gesù come reagiranno i patriarchi. O magari mettere la maglia azzurra sul mausoleo di Lenin, in nome dell’internazionalismo proletario.

    🙂

    • PinoMamet scrive:

      La faccia di un giocatore sovrapposta a quella di una divinità/santo o altro, mi una cosa abbastanza blasfema per i credenti, e sicuramente discutibile;
      invece maglie e bandiere che colorano oggetti/monumenti/luoghi simbolo ecc. è una cosa abbastanza comune, e volendo mi sembra più che altro un invito alla fratellanza.

      Nel caso del Brasile il cortocircuito è scattato perché il monumento è anche un simbolo religioso, il che credo abbia dato un’ottima scusa.

      Ma persino il “duro editoriale” di Famiglia Cristiana che si cita nell’articolo linkato da Z., dice soltanto:

      “Ci siamo appropriati di un simbolo che non ci appartiene, vestendolo con la maglietta azzurra della Nazionale di calcio. Cristo, sì, ci appartiene. Ma quella statua del Corcovado fa parte della storia del Brasile. Più sobrietà e meno presunzione gioverebbe non solo negli spot per promuovere la Nazionale italiana ai Mondiali di calcio in Brasile, ma non guasterebbe neppure ai nostri stessi giocatori”

      • PinoMamet scrive:

        Invece ho trovato di pessimo gusto la pubblicità dei giocatori coi cuori sanguinanti in mano;
        l’ho scoperta grazie agli animalisti, che non apprezzavano l’utilizzo di cuori di mucca;
        io mi limito a trovarla veramente brutta.

    • Roberto scrive:

      D’accordo si tutta la linea con pino

  21. Moi scrive:

    1

    Elefanti e Pulci …

    http://video.repubblica.it/edizione/roma/gay-pride-a-roma-luxuria-elefante-pd-non-aver-paura-della-pulce-alfano/168484/166963

    … Renzi e Alfano.

    2

    Veramente mi pare che mischiare samba e gladiatori sia l’ esempio più “a caralho de cão” ; -) che i Brasileiri potessero fare : è già almeno da 20 anni di “Valetudo” che son proprio loro a farla, una roba del genere ! Inoltre, nulla nell’ Antichità fu ritenuto mai più AntiCristiano dell’ Ars Gladiatoria e relativi spettacoli cruentissimi … Stanley Kubrick fece arcinotoriamente di Spartaco un precursore “ipso facto” del Cristianesimo.

    PS

    Almeno nel caso di Maradona, già (!) esiste una forma di vero e proprio “sincretismo catto-calcistico” … “documentatore” d’ eccezione : Emir Kusturica !

    http://it.wikipedia.org/wiki/Maradona_di_Kusturica

    3

    Per il famigerato fenomeno delle Città-Suk a Cielo Aperto … a Bologna, non c’è : il turismo è troppo poco !

  22. Moi scrive:

    http://www.la7.it/la-gabbia/video/le-perle-della-boldrini-06-02-2014-126153

    L’ Union€ di fatto, per la Ka$ta, già c’è … vedi qui.

    • Z. scrive:

      Moi, ti do una notizia: sono finite le elezioni, inclusi i ballottaggi!

      Fossi in te mi riposerei un po’, in vista della prossima campagna elettorale 🙂

      • Moi scrive:

        @ Z

        A proposito: il PD tiene Modena ma perde Livorno: e la menano che nel 1921 venne fondato l’ allora “PCdI” [sic] , poi “PC” … ma io direi che il PD ‘unn c’entra una fava con i suddetti.

        Anche Renzi, tempo fa ha citato solo Enrico Berlinguer (che però è sempre stato un “Unicus”, al quale nessuno manca di rispetto: Casaleggio lo ha assimilato a Yoda !) come Padre Nobile del PD assieme a Don Sturzo e a De Gasperi … lasciando fuori Gramsci e Togliatti !

        PS

        Ma Livorno, non era “Anarchica” piuttosto che (!) “Comunista” ?!

        • Z. scrive:

          Moi,

          — A proposito: il PD tiene Modena ma perde Livorno: e la menano che nel 1921 venne fondato l’ allora “PCdI” [sic] , poi “PC” —

          Vorrai dire “l’allora PCd’I, poi PCI”. Scusa la pignoleria, Muà, ma se sic dev’essere che sia sic 😀

          — … ma io direi che il PD ‘unn c’entra una fava con i suddetti. —

          Il fatto che tenda ad essere forte e radicato laddove era forte e radicato il PCI – tipo nella tua città, che poi è la mia – dovrebbe farti almeno sospettare che qualcosa dopotutto c’entra 😉

          — Anche Renzi, tempo fa ha citato solo Enrico Berlinguer (che però è sempre stato un “Unicus”, al quale nessuno manca di rispetto: Casaleggio lo ha assimilato a Yoda !) come Padre Nobile del PD —

          Difficile mancare di rispetto a Berlinguer. Persino coloro che all’epoca lo schifavano alla grande, nonché i loro eredi politici più prossimi, faticano a dirne male. Ma Berlinguer era il segretario del PCI, mica dell’ACR.

          — assieme a Don Sturzo e a De Gasperi … lasciando fuori Gramsci e Togliatti ! —

          Renzi proviene dalla tradizione cattolica, mica da quella marxista. A ben vedere, non si può pretendere che lui valorizzi il contributo di Gramsci e Togliatti quando anche chi l’ha preceduto se n’è ben guardato.

          — Ma Livorno, non era “Anarchica” piuttosto che (!) “Comunista” ?! —

          Beh, un po’ comunista lo era, via 🙂

          Z.

          PS: apprezzo molto il tuo pudore nell’uso di “piuttosto che”, che ormai sembra suonare sbagliato anche quando usato correttamente (come nel tuo caso)!

        • Moi scrive:

          Dev’essere stato un lapsus … PCI

  23. Moi scrive:

    @ FRANCESCO

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-milano-ma-quanto-e-bello-pornificare-questa-citta-9414.htm

    Cos’è ‘sta storia della “Pornificazione” di Milano ?

    • Francesco scrive:

      chi non ha potere, si agita per nulla sperando di essere notato

      i centri sociali a Milano sono passatempi per fighetti in vena di recitare rivoluzioni

      ciao

  24. Moi scrive:

    @ FRANCESCO

    I Sindaci sarebbero senza Poteri ? Mai sentito parlare di Ordinanze ?!

    Tipo supermultare clienti di “battone di strada” per pagarsi poi escort da bombare a Dx e Transoni da cui farsi trapanare il fondoschiena a Sx … Tutto (e tanto) denaro esentasse e che “falsa” cifre e percentuali sulla “disoccupazione”, ndr.

    Questa ipocrisia è denunciata anche da Annalisa Chirico, perciò chi contesta me contesta lei ergo è un Sessista MiSSoGGGEno da denunziare alla Boldrini ; -) ! Il Politically Correct funzia così : adeguatevi, o Ideologosauri !

    PS

    Se può interessare a Mirkhond, Annalisa Chirico è di Francavilla Fontana, Brindisi; classe 1986.

    @ Z

    1

    Tu e Cuperlo (senz’altro ricorderai meglio di me l’ aneddoto di Gianni Cuperlo e Annalisa Chirico da Lilli Gruber) potete stare tranquilli, la Sorority di Donna Prassede : -) ha la spiegazione : Annalisa Chirico ha una “Falsa Coscienza di Genere” (quella “di Classe” mica va più di moda …) poiché la nacque quando digià da 6 anni Silvio aveva consolidato lo Strapotere Televisivo atto ad annichilire la Cultura degli Anni ’60 e ’70 !

    2

    Credi anche tu, come non pochi perfino nel PD stessso, che Giorgio Pighi a Modena sarebbe stato irriproponibile come Sindaco ?

    @ MIRKHOND

    Su quel “Razzismo Culturale della Sinistra” di cui trattava Pietro Germi e, per forza di cose storiche ,quel “Razzismo dell’ Ethos anziché dell’ Ethnos” … che c’è voluto Mastella responsabile di aver fatto cadere Prodi per averne un “revàival” :

    http://www.miradouro.it/node/48798

    NON era raro ancora negli Anni Ottanta trovare Ipegati Comunali che dissimulavano grande gentilezza con i Meridionali sul lavoro … ma in privato dicevano che avrebbero voluto un “passaporto regionale” (idea NON a caso ripresa dalla Lega !) obbligatorio per i Taroni, da rendere indissolubile dalla Tessera del “Partito”; che come in URSS si scriveva sempre maiuscolo … mentre “dio” , sempre come in URSS, si scriveva sempre
    minuscolo !

    Però bisogna dire che da sempre c’è anche questa idea “salvifica” dell’ Ideologia come sostituto (!) della Fede … che al massimo può svolgere un ruolo ancillare finché le si allinea.

    • Moi scrive:

      NON credo che sia peggio … seguiamoci ; -) :

      Il discorso è che il Razzismo Biologico NON dà scappatoie … il Razzismo Culturale può invece dare la scappatoia del rinnegare sé stessi, la propria storia, i prpri ideali, la propria Fede. Insomma, era anche il motivo per cui Wojtyla riteneva che il Nazismo fosse “meno peggio” del Comunismo.

    • Francesco scrive:

      Ordinanze? aspetta, come era quella parola nelle prime 100 pagine (cit) dei Promessi Sposi?

      🙁

  25. mirkhond scrive:

    Moi

    Grazie per la tua onestà intellettuale, nel non dipingere la CISpadania secondo le propagande alla Don Camillo e Peppone o alla Gigi e Andrea :), e confermare invece il volto oscuro e subdolo del razzismo CISpadano, ancora più odioso proprio perché non dichiarato come tale, ma nascosto dalle retoriche ideologiche del fu PCI.
    Il che è PEGGIO!
    Almeno per me!
    Quanto alle “dogane” interne, anche nel film di Germi, si vedono le difficoltà che il gruppo di emigranti siciliani devono affrontare già a Roma, quando vengono fermati in blocco dalla polizia e trattati alla stregua di delinquenti passabili di galera e a cui viene dato IL FOGLIO DI VIA per tornare in Sicilia!
    Uno zio materno, quando si recò la prima volta a Torino nel 1949-1950, per lavorare come spazzacamino, dovette comparire in questura accompagnato dal fratello poliziotto che dovette GARANTIRE per lui!
    Per un INCENSURATO che aveva solo la colpa di essere “meridionale”!
    Gli andò meglio invece il suo secondo soggiorno in Piemonte, dagli anni ’60 al 1988, in quanto fu assunto in fabbrica, in un contesto in cui il Triangolo Industrale del Nord, favoriva l’immigrazione dalla Napolitania e dalla Sicilia per arricchire il Nord stesso!
    E di questo secondo e più lungo periodo ne aveva un ricordo invece positivo, quasi pentendosi di essere tornato in Puglia e non esser rimasto a Torino.
    Però del suo primo periodo disse cose che trovano riscontro nel bel film di Pietro Germi!
    ciao!

    • Francesco scrive:

      secondo me negli anni ‘5o per muoverti dal tuo paese alla città dovevi fare quella trafila … non solo per invadere il Nord dal Sud (battutina)

      ciao

  26. mirkhond scrive:

    “sei tu che, a conti fatti, ritieni il Modello Nazista TransPadano “meno peggio” del Modello Bolscevico CisPadano.”

    Mi fanno schifo entrambi, ma almeno i “nazisti” transpadani il loro odio lo dichiarano più espolicitamente, insomma sono più leali e sinceri dei fratelli cispadani con le loro menate IPOCRITE su “ethos” 🙂 e altre corbellerie.
    E non a caso Germi ha scelto l’EMILIA non la Lombardia o il Piemonte, per mostrare il volto duro del razzismo padano.
    Il Piemonte qui è solo l’ultima tappa di un lungo viaggio verso la Francia, in cui anzi i nostri siciliani sono guidati da contrabbandieri piemontesi (alcuni mi sembrano anche veneti dal linguggio), nel cammino sotto bufere e tormente da siberia, per giungere in Francia!

    • Z. scrive:

      Già, infatti sono noti i campi di sterminio di Castelfranco Emilia e Lugo di Romagna. Luoghi infernali dove i meridionali venivano torturati a morte, sulle note di Katiuscia, dai funzionari locali del PCI.

      Mica come in Lombardia e Veneto, dove vivevano felici e perfettamente integrati.

      Cittadino Mirkhond, fatti un bicchiere 🙂

    • Moi scrive:

      http://www.youtube.com/watch?v=5NVpyDG-yiw

      Il brano del film di Pietro Germi … onde non rendere troppo dispersivo il discorso con il vecchio post su polli e aquile !

      • Moi scrive:

        Comunque è il “Crumiraggio” che innesca …

        • mirkhond scrive:

          Il “krumiraggio” è semmai la scusa.

        • Moi scrive:

          E’ una reazione indotta dal Bolscevismo però, mica dal Nazismo … sopra (!) al Po NON sarebbero andati bene in ogni caso. Insomma: torna il discorso di Wojtyla.

        • mirkhond scrive:

          Non sto dicendo che sarebbero andati bene.
          Tanto è vero che proprio lo “shock” del razzismo CIspadano, determina una scissione tra il gruppo di siciliani, tra chi se ne torna in patria pensando che se si veniva trattati così MALE tra i “fratelli” del Nord socialista e progressista, figuriamoci in Francia!
          Mentre l’altra parte, guidata da Saro (Raf Vallone), decide di andare ugualmente in Francia.
          Dove almeno se sarebbero stati trattati da schifo, non lo si sarebbe fatto in nome di FALSE fratellanze “italiane”, tantomeno condite da un socialismo ai tortellini e al lambrusco, davvero penoso!
          Germi ha avuto il merito di distruggere un luogo comune dell’immaginario di un ‘Emilia “sud del nord” e perciò più accogliente anche perché socialista!

        • Z. scrive:

          E di avere rivelato a tutto il mondo il terribile Vernichtungslager di Castelfranco, dove gli emigranti del Meridione venivano costretti a ingurgitare tortellini e lambrusco sino ad esplodere 😀

        • mirkhond scrive:

          Come mi dispiace!

  27. mirkhond scrive:

    esplicitamente

  28. Moi scrive:

    https://pbs.twimg.com/media/Bps0iRpCMAAsRcd.jpg:large

    Il principale rotocalco di Livorno saluta l’ Evento così !

    • Peucezio scrive:

      Già, l’ultima cosa che mi è venuta in mente è che a Livorno il Pd abbia perso per andare in quel posto a Renzi che è fiorentino, ma in effetti non è affatto implausibile.

  29. mirkhond scrive:

    Magra consolazione.
    Ha vinto a Livorno, ma ha perso in Italia, dove ha stravinto un partito che peggiore non puo’ essere per il tanfo di fogna che emana!

  30. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    Scusa, ma il Sud è davvero così accogliente con i “Furastir” ?

    • mirkhond scrive:

      Si e no!
      Diciamo che gli episodi di discriminazione, sono più forti dove la concentrazione di immigrati è molto massiccia, come a Castelvolturno.
      Forse se qui ci fossero le cifre del nord, probabilmente anche il razzismo vi aumenterebbe!
      Però ripeto, perché Germi sceglie proprio l’Emilia e non la Lombardia o il Piemonte, per ambientarvi lo squallido e indecente episodio razzista verso degli immigrati “maruchein”?
      Piemonte e Lombardia erano (e sono) scenari “classici” anche nell’immaginario collettivo italiano di allora, com luoghi di inaccoglienza, rispetto alla rossa Emilia!
      E siamo nel 1950!

      • PinoMamet scrive:

        Appunto, Mi… siamo nel 1950 😉

        poi io credo che lui scelga l’Emilia perché non era emiliano 😉

        Ma a parte tutto:
        sai che ti rispetto, Mirkhond, ma proprio non riesco a capire questo tuo desiderio un po’ masochistico di dover credere che l’ipotesi peggiore sia sempre quella vera.

        Io non credo certo che viviamo nel mondo dei minipony dove tutti si abbracciano tra arcobaleni colorati, ma caspita, tu pari vivere nel mondo di quella canzone di Jannacci “un bel mondo sol con l’odio ma senza l’amore” 😉

        In ogni caso:
        -sì, l’EmiliaRomagna è, per tanti motivi, il sud del nord;
        -no, questo non ha nulla a che fare con una maggiore o minore accoglienza verso gli immigrati, di qualunque parte del mondo (che comunque a conti fatti mi pare stiano meglio qui che in altre parti d’Italia);
        -l’EmiliaRomagna è una regione unica 😀 e ne ho avuta conferma andando nel posto più bello del mondo, ovvero Terra Promessa, ossia la Romagna qualche giorno fa 😀

        ciao!!

        • PinoMamet scrive:

          Intendo “unica”, a scanso di equivoci, non nel senso di “fantastica”, ma proprio nel senso di “una sola”: ahò, io continuo a capire il romagnolo (anche quello… marchigiano 😉 come direbbe Z.) e a non capire una cippa di bergamasco, qualunque cosa ne dicesse il buon Sizzi 😉

        • Z. scrive:

          Secondo me, per Mirkhond, non è l’ipotesi peggiore. E’ quella che gli consente di arrabbiarsi di più è meglio, quindi in un certo senso è l’ipotesi migliore 🙂

        • Z. scrive:

          Dicevo (il commento sembra sparito):

          l’Aemilia Felix è unica anche perché è proprio una regione unica. Ossia – mentre fuori ci sono i leoni, l’odio e la disperazione, qui regna la civiltà, la giustizia e l’amore.

          Un cantautore mio concittadino la chiama “Mondo”. Noi tutti che vi abitiamo, più semplicemente, la chiamiamo casa.

          8)

        • PinoMamet scrive:

          Aggiornamento indiano (prima o poi ci andrò davvero, mi sa 😉 ) :

          ho fatto un breve viaggio in treno per raggiungere quella parte di… mondo che il caro Mirkhond sostiene così diversa da quella in cui abito 😉

          beh, ero in uno scompartimento pieno di indiani… (sarà stato per l’apartheid emiliano… dai Mirkhond che scherzo!)
          non erano i soliti punjabi delle mie zone, che ormai conosco come fisionomia e modo di parlare, credo fossero dell’India del Sud.
          Essendo una persona di fantasie salgariane, subito mi sono messo a pensare “ecco, saranno i misteriosi thugs, ora si fingeranno gentili con me poi mi offriranno in sacrificio alla dea Kalì”.

          Invece si sono rivelati gentili e basta 🙂 e molto propensi a condividere cibo e bevande.

          Salta fuori che il paesino “marchigiano” dove sono andato a trovare villeggianti figliati (la zona si è riconvertita con emilianoromagnola velocità dai discotecari alle famiglie…) è pieno di negozietti indiani, che vendono le robe ai turisti.
          Quasi un monopolio.

          Vado a maggnà er pesce (un mio amico affarista- quello specializzato a fregare i milanesi- subito attacca bottone col cameriere della gestione famigliare, e si fa spiegare la rava e la fava) ed entra un senegalese, subito chiamato per nome di battesimo (o circoncisione, boh) dal cameriere medesimo, che gli offre da mangiare.

          Ma naturalmente noi perfidi emiliani lo abbiamo segnalato alla Gestapo…
          (dai Mi’ che si scherza!!) 😉

        • mirkhond scrive:

          “poi io credo che lui scelga l’Emilia perché non era emiliano”

          ?????????????????????????????????????????????????

        • PinoMamet scrive:

          1)- la conosceva poco/meno della sua zona;
          2)- è sempre bello dir male degli altri…

      • PinoMamet scrive:

        Un’altra cosa:
        dubito che il buon Moi abbia la registrazioni segrete delle conversazioni tra impiegati comunali degli anni ’80 😉 per cui ti consiglio di non prendere la sparata di un singolo pirla, raccolta dal nostro sommelier ufficiale 😉 , come se fosse il Vangelo 😉

        anche perché gli impiegati comunali, per comune esperienza, sono in grandissima e preponderante parte meridionali…

        • Z. scrive:

          Quando verrai a trovarmi a Bologna ti farò sentire una registrazione tra due impiegati comunali di Casalecchio di Reno, risalente al 1974.

          Delle robe che guarda, uno scandalo!

      • mirkhond scrive:

        “Appunto, Mi… siamo nel 1950”

        Cioè in un ‘epoca in cui il pensiero comunista era egemone nella vita culturale italiana, e in Emilia lo era anche a livello politico!
        Ed è un film unico, proprio perché sbugiarda un luogo comune di certo immaginario, luogo comune poi rinverdito dalle saghe di Don Camillo e Peppone e di Gigi e Andrea.
        Qua NON si vede gente alla mano, cordiale e con battute da sarcasmo penoso alla Zanardo, ma volti duri, cattivi, PIENI DI ODIO verso i “krumiri” dla Maruconia.
        Quelle donne emiliane con volti OSTILI! (chissà se tra costoro vi erano i nonni del Mamet, come comparse! :)).
        Almeno Moi ha l’onestà di vedere QUESTA realtà di razzismo SUBDOLO, mascherato da “ethos” e altre fregnacce, e non di gettarla in battuta come il penoso Zanardo!

        • PinoMamet scrive:

          Mi’, lascia che ti dica due cose dei film 😉

          si dividono in due grosse categorie, le commedie, dove si ride, e le tragedie, dove si piange 😉

          le tragedie NON sono automaticamente più realistiche delle commedie, sai?… anzi, direi a naso che nella maggioranza dei casi è il contrario 😉

        • mirkhond scrive:

          A proposito di film, ti ho segnalato in un altro post, degli spunti che mi piacerebbe veder sviluppati dalla tua sapiente mano e dal tuo tocco creativo!
          Per il resto, concordo solo in parte, e Germi per me ha avuto in questo film il pregio di mostrare una realtà cispadana meno macchiettistica, ma più VERA.
          Perché, purtroppo il razzismo esiste, quando ci si sente minacciati nei propri equilibri sociali, e quindi può essere anche di SINISTRA, se i nuovi arrivati, per il BISOGNO, minacciano equilibri sindacali pur faticosamente raggiunti.
          La cosa puo’ dispiacere, ma purtroppo è così!

        • PinoMamet scrive:

          Sì e no, Mirkhond.
          Tu sei un pessimistone, dai, ammettilo 😉 e la tua nemesi perfetta è il buon Moi, che da un frase orecchiata al bar costruisce un intero sistema…
          😉

          Comunque, quale post? me lo sono perso! Un abbraccio

        • Z. scrive:

          Duca, la diffidenze e i luoghi comuni esistono ovunque. Se la notizia è che da queste parti ci si vergogna a esibirli, mentre altrove sono strombazzati con vanto e orgoglio nei comizi e sui giornali, mi confermi ancora una volta che qui gira meglio che altrove.

          Detto questo, confondere i film (o i romanzi, o i videogiochi) con il mondo reale generalmente non è una prassi che ci aiuta a capire come le cose funzionano veramente.

        • Z. scrive:

          Pino,

          — il buon Moi, che da un frase orecchiata al bar costruisce un intero sistema —

          Moi ne è forse il caso più evidente, ma è una sindrome molto diffusa su questo blog. Che in parte credo riguardi anche me.

          L’unico ad esserne del tutto immune sembra essere il perfido massone lussemburghese nonché snello dissanguatore di popoli innocenti. Sembra. Ma poi chissà, non si può mai sapere con questi eurocrati 😛

        • mirkhond scrive:

          “Detto questo, confondere i film (o i romanzi, o i videogiochi) con il mondo reale generalmente non è una prassi che ci aiuta a capire come le cose funzionano veramente.”

          Il tuo connazionale Moi, ha però CONFERMATO quanto appare nel film!

        • Z. scrive:

          Ah beh, se lo dice Moi, allora sarà vero senz’altro. Immagino che abbia ricordi molto vivi dell’Emilia rurale degli anni Cinquanta…

          Comunque pregiudizi verso i forestieri ce ne sono ovunque, dalle mie parti come dalle tue. Il fatto che dalle mie parti già negli anni Cinquanta venissero considerati qualcosa di cui non andar fieri, ribadisco, non mi sembra poi qualcosa di esecrabile. Ma a dirla tutta dubito che anche dalle tue parti le persone cariche di pregiudizi li ostentino con orgoglio.

          Ed è bene che sia così. Di Borghezio ne basta uno, direi, e di leghisti ce n’è sin troppi.

        • roberto scrive:

          “L’unico ad esserne del tutto immune sembra essere il perfido massone lussemburghese”

          assolutamente no. l’ha sindrome ce l’ho anch’io, solo che a differenza di voi io sono illuminato, me ne rendo conto e la combatto
          ciao fratelli
          🙂

        • Z. scrive:

          Mica a caso ho scritto “sembra”. Peraltro, in quanto massone, essere illuminato è tuo preciso dovere.

          Comunque per combatterla la combatto anch’io, o quanto meno ci provo. Non ci si riesce sempre, però.

        • habsburgicus scrive:

          illuminato

          eh no, caro Z
          essere illuminati è ben più di essere massoni 😀 (nel senso che gli illuminati sono anche massoni, ma solo pochissimi massoni sono illuminati :D)
          l’ex-Gran Maestro del G.O.I Giuliano Di Bernardo, che poi uscì sbattendo la porta nel 1993 e fondò la Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI), ad un certo punto (2001 ?) uscì anche da quella :D..e fondò gli Illuminati 😀 lui stesso ha detto che sono molto selettivi, solo persone già affermatissime, non ammettono certo cani e porci 😀
          a proposito, per il poco che so, in Italia vi sono 5 massonerie diciamo “regolari”
          1. il Grande Oriente d’Italia, il più potente e numeroso ed il più stereotipato 😀 anticlericale, garibaldesco ecc ecc ecc
          2. il Grande Oriente Democratico, di Gioele Magaldi, ideologicamente simile (è una scissione), anzi se possibile più anticlericale e più laico e di “sinistra” (:D), ma va detto che è più trasparente (o almeno così si vanta); per quanto le loro “rivelazioni” vadano prese cum grano salis, talora svelano importanti altarini (Moi li ha già citati in links più volte)
          3. Grande Loggia d’Italia o nome simile, GLN (Massoneria di Piazza del Gesù)..non è la DC..anche se ci manca poco :D), nata nel 1908, da parte di Saverio Fera (predicatore protestante) meno anticlericale, meno antifascista (però, attenzione, Licio era del G.O.I :D), oggi mi pare “politically correct”, ammette le donne ecc meno politicizzata, forse è tornata anticlericale ma da “politically correct”, dunque meno Giordano Bruno e Galileo e più “violazione” dei diritti LG 😀
          4°. Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI), già di Di Bernardo ora di Fabio Venzi è la più piccola (e la migliore :D) Venzi si dichiara contro le ingerenze in politica, dichiara a ogni pié sospinto il suo rispetto per la Chiesa e il Papa, fa pure qualche timida autocritica per il passato (ritiene, per dire, che in passato il riavvicinamento fra Chiesa e Vaticano sia fallito non solo per colpa dei cattolici ma anche dei massoni) , ha partecipato ad un convegno con Giovanardi (: D) quindi, innocua 😀 fossero tutte così le massonerie 😀 è l’unica riconosciuta de iure dalla Gran Loggia di Londra (all’epoca di Di Bernardo, pare che lo sia tuttora sotto Venzi)
          5°. gli Illuminati, del citato Di Bernardo (già fanatico anticlericale nel 1990-1992, si è moderato e avrebbe, dicono, contatti con l’Opus Dei..mah) ultra-elitaria, già dalle sue (rare) interviste ama far sentire che loro sono loro e voi..vabbè continuate con la frase del marchese del Grillo 😀 addirittura da alcune frasi (volutamente ?) ambigue sembrerebbe essersi stancato della massoneria e vorrebbe andare OLTRE (donde, contatti con ambienti che tecnicamente non sarebbero massoni “stricto sensu”)…il uitto alla più grande gloria del Grande Architetto del’Universo !…che pensate, voi maligni 😀
          su di lui un aneddoto… quando era al GOI..aveva intenzione di andare in Moldova (dalla Romania, ove le logge nel 1990 tornarono alla piena luce..e del resto c’erano già sotto il comunismo) a fine 1991/inizio 1992, subito dopo l’indipendenza (27/8/1991) per crearvi la Massoneria e portarvi la Luce 😀
          orbene alla mitica frontiera di Leuşeni presso Iaşi trovò una coda iper-kilometrica di auto che lo costrinse, per il momento, a desistere ! e a fare marcia indietro 😀

        • Francesco scrive:

          in effetti, non bisogna prendere lucciole per lanterne, nè generalizzare

          quindi razzismo e accoglienza sono cose che si trovano nello stesso posto e nella stessa epoca

          persino nel Sud degli USA c’erano dei bianchi non razzisti

          e pare che persino Galliani sia riuscito a fare qualcosa di buono (ma deve morire lo stesso)

          ciao

        • Z. scrive:

          Habs, ne prendo atto e mi scuso per l’imprecisione 😀

  31. Moi scrive:

    Più che altro è avvilente la Parabola di Giuliano Poletti … ovvero Peppone Venduto al Bilderberg !

    • Moi scrive:

      … Altra Profezia di Augusto Del Noce che si realizza ?!

      • Francesco scrive:

        i Rossi arrivano al potere e tu ti lamenti? a oggi il Renzi ha fatto solo roba da rosso, io aspetto ancora che indossi un bel colbacco con la stella rossa e gridi “vi ho fregato”

        che poi viene dai boy scout, gruppo notoriamente a sinistra dei khmer rossi

  32. Roberto scrive:

    “Questa ipocrisia è denunciata anche da Annalisa Chirico, perciò chi contesta me contesta lei ergo è un Sessista MiSSoGGGEno da denunziare alla Boldrini ; -) ! Il Politically Correct funzia così : adeguatevi, o Ideologosauri !”

    Moi, questo non è politically correctness (PC) è coglionaggine.
    PC è dire nero invece che negro o disabile invece che storpio. Brutto? De gustibus…
    Ma non è certo una coglionata come dar ragione ad uno/a solo perché donna, o gay o ebreo o quel che vuoi. Chi sostiene ciò è un semplice mentecatto, non un politically correct

    Credo che la differenza dovrebbe essere abbastanza chiara

    Ciao

    • Peucezio scrive:

      Ma è solo una differenza di grado, non di sostanza.
      Anzi, il politicamente corretto è per definizione fanatico, quindi si sposa meglio con gli eccessi.

  33. mirkhond scrive:

    “Credo che la differenza dovrebbe essere abbastanza chiara”

    Ma NON lo è sempre.

  34. mirkhond scrive:

    Renzy nel suo viaggio in Cina, visitando il padiglione italiano, vi ha notato la mancanza di Pinocchio tra i simboli d’Italia presenti.
    Per lui è un buon segno, ma forse è più verosimile che non si sia accorto che il Pinocchio in realtà…era lui! 🙂

  35. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    No, il Politically Correct va molto oltre, ad esempio :

    La proposta Scalfarotto NON mi parte che si limiti a voler punire chi dice “Froci nei Lager !” … Basterà dire “Dissento dalla possibilità di un Diritto di Famiglia LGBTQU”.

    PS

    Ripeto che il Politically Correct l’ ho incontrato per la prima volta in Inglese in Terza Superiore, con una Prof. che ne era infojatissima !

    • Roberto scrive:

      Moi,
      Proprio non capisco perché ti ostini a ripetere sta cosa sulla proposta di scalfarotto.
      Ma anche senza leggerla e andando a logica, ti pare possibile mandare in galera tutti quelli che dicono “non sono d’accordo con la famiglia lgbt”?

      Mi dispiace che tu sia stato traumatizzato dalla tua insegnante. Io ripeto, follia e politically correct non sono la stessa cosa.

    • Peucezio scrive:

      E’ logico.
      Il politicamente corretto, come le ideologie progressiste in genere, è estremista, quindi è per il continuo scavalcamento a sinistra all’infinito, come negli anni ’70, che c’era sempre uno più rivoluzionario.
      Oggi c’è sempre uno più politicamente corretto, per il quale la terminologia e le posizioni del politicamente corretto precedente sono offensive.
      Infatti, come dice Marazzini, un linguista di Torino, c’è una consunzione rapida dei termini politicamente corretti.
      Il che tra l’altro significa che non riusciamo a non attribuire un valore negativo al referente designato: mi spiego meglio: se “netturbino” si comincia a usare perché meno dispregiativo di “spazzino” (che in realtà non è mai stato dispregiativo), ma poi alla lunga ci abituiamo a usare netturbino, il fatto che dobbiamo cambiarlo ancora in operatore ecologico fa capire che continuiamo a sentirlo come qualcosa di squalificante, che cerchiamo di esorcizzare bandendo la parola. E lo stesso vale per storpio – handicappato – invalido – disabile – diversamente abile.
      Però riconosco che essere disabile è uno svantaggio di fatto e quello dello spazzino non è di per sé un mestiere prestigioso.
      Ma qualcuno mi spieghi perché essere negro (o nero, o come volete voi) anziché bianco o giallo evochi di per sé qualcosa di negativo, per cui qualunque termine si usi, dopo un po’ debba suonare dispregiativo e discriminatorio ed essere sostituito da un altro.

      • Roberto scrive:

        Non lo so peucezio,
        ma mi piacerebbe capire perché se ai negri piace essere chiamati neri piuttosto che negri, o agli storpi disabili invece che storpi, la cosa suscita vertici di onanismo mentale ineguagliati.

        Vorrei poi capire cosa c’entra il tuo discorso con quello di moi (che in breve dice che il politically correct impone di dar ragione a tizia per non sentirsi accusare di maschilismo)

        Poi se vuoi dirmi che certe espressioni, tipo diversamente abili, sono orrende, sono pure d’accordo

      • Z. scrive:

        Peucezio,

        — Il politicamente corretto, come le ideologie progressiste in genere, è estremista —

        Ehm, se il progressista fosse estremista allora sarebbe un rivoluzionario, non un progressista 🙂

        — Ma qualcuno mi spieghi perché essere negro (o nero, o come volete voi) anziché bianco o giallo evochi di per sé qualcosa di negativo —

        Uhm… e inoltre, perché “zecca” o (absit iniuria verbis) “stronzo” dovrebbero essere considerate parole offensive? Dopotutto la zecca è solo un normale essere vivente e gli escrementi sono il frutto di un processo naturale e necessario. Oppure dimentico qualcosa?

      • Roberto scrive:

        Comunque non ho mai sentito un nero lamentarsi perché lo si chiama nero

        • Moi scrive:

          Voi dite “Scusa, tu nero” / “Scusi, Lei nero” ?!?!

          NON basta fermarsi a “tu” o a “Lei” ?

          Praticamente sempre, uso la prima delle due forme, visto che trovarne di anziani è così difficile. Ovvio che il”tu” ha da essere reciproco: mica sono Tintin nel Congo a spiegare a un avo della Kyenge che la sua patria è il Belgio … 😉 🙂

        • Moi scrive:

          A proposito :

          esiste anche un Congo “Fiammingofono” “Nederlandesofono” ?

          NON mi risulta, mai capito però il perché … visto che Anversa (“Antwerpen”) è tanto famosa per i diamanti presi “da chissà dove” 😉 .

        • PinoMamet scrive:

          Io uso il lei con le persone adulte che non conosco, indipendentemente dalla provenienza, e non ho mai avuto problemi di comprensione

          (lo dico in risposta alla frase che si sente sempre “se usi il lei non ti capiscono me l’ha detto un mio amico che lavora in Questura”: è una palla, la verità è che molta gente vuole essere maleducata, specialmente quelli che lavorano in Questura… un posto dove riescono a farti sentire una merda anche per un semplice rinnovo passaporto; a me cittadino italiano “bianco”; figuriamoci agli immigrati…)

        • roberto scrive:

          “Voi dite “Scusa, tu nero” / “Scusi, Lei nero” ?!?!”

          eh???????
          ovvio che no.
          “scusi” se parlo in italiano
          “Monsieur” se parlo in francese
          “ahò” oppure “ah bbbello” se siamo amici e ci diamo del tu

          proprio non ho capito la domanda!

        • roberto scrive:

          “esiste anche un Congo “Fiammingofono” “Nederlandesofono””

          semplicemente ai tempi di leopoldo la cultura belga era francofona (i fiamminghi si limitavano ad affumicare aringhe, coltivare patate e vendere diamanti)

        • Z. scrive:

          Pino,

          –lo dico in risposta alla frase che si sente sempre “se usi il lei non ti capiscono me l’ha detto un mio amico che lavora in Questura”: è una palla —

          Non è una palla, Pino. Io a volte sono dovuto passare al “tu” mio malgrado, proprio per ovviare a problemi di comprensione.

          In questi casi, peraltro, non è obbligatorio mancare di rispetto alle persone. Ad esempio, si può usare il “tu” pur chiamando l’interlocutore “signor Tizio” o “signora Caia”, proprio per capirsi e al contempo comportarsi nel modo più rispettoso possibile.

          Poi, come sempre, esistono le persone educate e rispettose e le persone maleducate e irrispettose.

        • habsburgicus scrive:

          Congo neerlandofono

          si, Roberto ha ragione..allora il francese dominava—-
          aggiungo che dal 1885 al 1908 il Congo era di Leopoldo II, non del Belgio come Stato, e dunque usava il francese (lingua molto più internazionale..fra l’altro in uso a nord e ad ovest del Congo, nelle colonie francesi fra cui il Congo-Brazzaville)
          anche in Ruanda-Urundi (belghe fino al 1962) non vi era alcuna nerlandofonia
          la rinascita alla grande della cultura e lingua fiamminga, contro la preponderante arroganza del francese, è uno dei GRANDI risultati della 1° metà del XX secolo (iniziò già a fine XIX secolo..nel 1830 tutte le classi dirigenti erano invece francofone, anche ad Antwerpen, Gent, Brugge, Mechelen e, ciò che è rimasto fino ad oggi e anzi si è esteso al popolo, a Brussel)
          anche se non è politicamente corretto il dirlo, nessuno mi toglierà mai dalla testa (se non con argomenti dettagliati e circostanziati) che ciò sia dovuto in gran parte alle due occupazioni tedesche
          1°, nel 1914-1918 l’appoggio ai fiamminghi fu totale (e nel 1917, per la prima volta, le autorità germaniche di occupazione, divisero il Belgio in Vlaanderen e Wallonie, quasi come oggi :D)
          2°, nel 1940-1945, Staf de Clercq e poi Hendrik Elias collaborarono con i tedeschi e ottennero molto (che poi, nel 1945, non poté essere revocato)
          nel vecchio Belgio (oggi la religione cattolica non esiste più, là) erano spesso i cattolici ad appoggiare i fiamminghi (questo sino al 1960 circa), mentre i liberali (filiazione della massoneria), fracui la ricca borghesia laica di Gent e Brugge, erano ultra-francofoni…solo dai1 1920′ iniziò a nascere un nazionalismo fiammingo laico..oggi il “fiamminghismo” è del tutto laico, né il 90 % dei fiamminghi ha più alcuna pallida idea di cosa c’entri il Cattolicesimo 😀
          ignoranza ? :D..forse..ma anche testimonianza della vittoria assoluta in quelle lande di chi sappiamo 😀 al confronto la stessa Toscana parrebbe terra clericale 😀
          tuttavia, tornando ai fiamminghi, li vedo con simpatia
          e, se è corretta l’ipotesi da me fatta sul ruolo della Germania nella loro (vittoriosa) affermazione, vi renderete conto anche voi tedescofobi che qualcosa di buono lo fanno anche, talora, i tedeschi ! 😀

        • roberto scrive:

          “oggi la religione cattolica non esiste più, là”

          in effetti mi ha sempre colpito la differenza fra francia e belgio francofono.
          nella prima, checché ne pensino i nostri cattolici :-), certi ambienti (diciamo “elites conservatrici”) sono rimasti profondamente cattolici.
          in belgio, mi pare che più sei mangiapreti meglio è

        • habsburgicus scrive:

          sulla Francia, hai pienamente ragione..ne abbiamo già parlato, una volta..in effetti il Cattolicesimo, in Francia, sopravvive molto più nelle élites (non tutte, è chiaro) che nel popolo..
          l’operaio, o l’artigiano, cattolico, è raro da trovare..
          magari però trovi il diplomatico che è cattolico a sua volta figlio di diplomatici nobili religosissimi), il generale cattolicissimo e (seppur più raramente) il prefetto l’enarca cattolico
          l’opposto dell’Italia, insomma..almeno delle città del Nord 😀
          (molto di questo cattolicesimo di élite però è critico del Concilio, in vario grado: talora sedevacantisti, soprattutto lefebvriani o almeno ratzingeriani di destra..e credo che proprio questa mentalità identitaria ne abbia aiutato la preservazione in queglia mbienti per definizione “chiusi”)
          in Belgio è tutto vero quanto dici ma ribadisco che é un fenomeno recente, da c.a 1960 o, volendo 1945..non prima
          se ci fossero storici e sociologi competenti e imparziali (e interessati all’argomento), credo che un libro dal titolo “Storia del declino e fine del Belgio cattolico nel XX secolo “, sarebbe interessantissimo da leggere..e istruttivo !

        • Peucezio scrive:

          “Comunque non ho mai sentito un nero lamentarsi perché lo si chiama nero”

          Ma guarda che il problema spesso non sono i diretti interessati, sono gli altri, sono gli offesi per procura.

        • Peucezio scrive:

          E soprattutto credo che gli spazzini si sentano solo presi per il culo a sentirsi chiamare operatori ecologici.

          Ricordo, fine anni ’80 inizio ’90 (non ricordo di preciso l’anno) una di quelle trasmissioni che trasmettevano piccoli processi in tribunale (veri), in cui un netturbino che faceva il testimone, alla domanda sulla sua professione disse: “spazzino”, poi, correggendosi, con tono quasi autoironico: “operatore ecologico”, aggiungendo: “tanto sempre monnezzaro è..”.

        • Peucezio scrive:

          Sul cattolicesimo delle élite francesi:
          in Francia penso si salvino solo quelle, in generale.
          Tutto ciò che apprezziamo della Francia, in fondo, credo abbia sempre avuto una matrice nobile prima, borghese poi.

  36. Moi scrive:

    Una che ti avrebbe definito “gravitationally challenged” …

  37. Moi scrive:

    La Sorority di Donna Prassede è la stessa Fornero – Boldrini … gli Oracoli li scoprì Silvio in tempi NON sospetti :

    http://www.youtube.com/watch?v=RG1Mwsb8ILw

  38. mirkhond scrive:

    “Comunque, quale post? me lo sono perso!”

    Copincollo qui:

    Idee su soggetti che mi piacerebbe divenissero sceneggiature e film scritti e diretti dal Mamet:

    1) La novella di Martuccio Comito e Costanza di Lipari, tratta dal Decamerone, che narra di una storia d’amore in un contesto in cui la pirateria era una ONOREVOLE attività esercitata ABBONDANTEMENTE anche dai CRISTIANI ai danni dei MuSSulmani, ma anche verso altri cristiani, come durante la Guerra del Vespro (1282-1372), e verso la Romània bizantina (in relazione a cui il re Federico II di Sicilia 1296-1337, aveva disposto che gli schiavi romei catturati e venduti in Sicilia, se si convertivano al Cattolicesimo latino, dovessero essere liberati dopo 7 anni di servizio!).
    2) Una saga ambientata durante le migrazioni “lombarde” in Sicilia in epoca normanno-sveva, sul modello tipo di “conquista del West”, con protagonista magari un villaggio o un gruppo di famiglie di Parma! 🙂
    3) Remake dell’Eredità della Priora di Carlo Alianello, con particolare riferimento alle vicende, qui più volte citate di Ugo Navarra e Maria Palumba (perché a me piacciono moltissimo le storie d’amore !)
    4) Una storia d’amore ambientata in Sicilia negli anni a cavallo del 1860-61, tra un ufficiale borbonico e una domestica siciliana! 🙂
    5) Martinez Mystere: inchiesta/documentario accompagnata da interviste, reportage e luoghi in cui si è svolta l’umana vicenda di uno dei più singolari e interessanti personaggi di questo periodo, avvolto da molte zone di mistero 😉 !
    6) Una vicenda legata a Fenestrelle e alla fuga di forzati napoletani, aiutati da gente dei luoghi!

    • PinoMamet scrive:

      Sono tutte idee fighissime, Mirkhond 🙂

      per i miei gusti personali, mi butterei su Boccaccio e pirateria… ma credo che i più realizzabili in termini di possibile interesse di istituzioni, Rai Cinema, sposnor ecc. siano la vicenda di Fenestrelle o il remake dell’eredità della Priora… ma anche la migrazione dei “lombardi” in Sicilia secondo me può suscitare interesse (essendo caduta completamente l’influenza leghista, che è stat spinta avanti a gomitate dalla gestione berlusconiana, ma del resto è sempre mal sopportata da tutti…)

    • roberto scrive:

      la storia di un timido e fragile eurocrate che armato solo della sua penna e della sua tenacia salva il mondo?
      con liv tyler nella parte della giovane collega segretamente innamorata
      grazie
      😉

      • PinoMamet scrive:

        Timido ci posso anche credere, ma fragile..!!
        A’ Robe’, a chi la racconti? 😉

        • roberto scrive:

          tipo il mordiroccia “sembrerebbero mani grandi queste, ti sembra?”
          (scherzi a parte è un mostro che mi è sempre piaciuto per il contrasto fra apparenza e spirito)
          🙂 🙂 🙂

  39. mirkhond scrive:

    Sempre i merito a possibili idee di un tuo film

    Sui “lombardi” in Sicilia, potresti realizzare un avvenimento simil-contrario a quello del film di Germi, ma ambientato tra XI e XIII secolo, in un villaggio vicino Parma, i cui abitanti al seguito di un loro feudatario o del richiamo di qualche nuova fondazione monastica benedettina, o da inviati dei sovrani normanni e svevi e allettati da franchigie, decidono di lasciare la loro povertà per scendere in Sicilia e ripopolare un ‘area a tua scelta (magari l’area tra Messina e Caltanissetta, oppure intorno a Corleone e Vicari).
    Poi mostrare i rapporti magari inizialmente contrastanti cogli indigeni romei ortodossi e i musulmani, ostili ai nuovi arrivati “polentoni” “ruba terre e lavoro”, per poi magari, gradualmente, iniziare delle storie di amicizia e poi di amore, pur senza negare i contrasti etnici e la politica di assimilazione-erosione portata avanti dai re di Sicilia verso i non cattolici.
    Magari come punti cluo, proprio la rivolta dei lombardi di Piazza Armerina del 1160-1161, oppure la migrazione guidata da Jacopo (o Oberto in altre fonti) Mostacciolo da Parma di suoi corregionali nel 1237-1243 a Corleone e Vicari, ripulite dai musulmani ribelli da Federico I (II come imperatore), e magari, far vedere l’aiuto che i nuovi coloni danno ai musulmani supersititi, asserragliati tra le montagne di Giato ed Entella (oggi San Giuseppe Jato e Contessa Entellina)!
    Quest’ultimo caso dovette verificarsi, stando ad Illuminato Peri, che afferma proprio che gli ultimi musulmani di Sicilia, sfuggiti ai massacri e alle deportazioni federiciane a Lucera in Puglia, nascosti tra i monti tra Palermo e Girgenti (Agrigento) finirono coll’essere assorbiti proprio dai contadini “lombardi” che però li portarono al Cattolicesimo!
    ciao!

  40. mirkhond scrive:

    “per i miei gusti personali, mi butterei su Boccaccio e pirateria…”

    Condivido.
    La Novella di Martuccio e Costanza (Decamerone, Giornata V, Novella 2), narra della storia d’amore di due giovani di Lipari tra XIII e prima metà del XIV secolo. I racconti del Decamerone, ricordiamolo, si svolgono durante la Peste del 1348; la narratrice di questa novella, afferma che la vicenda si sarebbe svolta non molto tempo prima, ma un’analisi attenta del contesto e il riferimento ad un sovrano di Tunisi chiamato Mariabdela, corruzione forse di Mawlaya Abu Abd Allah Muhammad I al Mustansir (1249-1277), oltre all’assenza di qualsiasi riferimento alla Guerra del Vespro (1282-1372), che vide un grande sviluppo della pirateria siciliana, ma “legalizzata” e inquadrata nello scontro tra Angiò di Napoli e Aragona di Sicilia, coi Liparoti arruolati nelle flotte corsare siciliane aragonesi fin dal 1283-1285, mi farebbe propendere ad una datazione attorno agli anni 1250-1266 e/o 1271-1277, in ogni caso prima dello scoppio della guerra del Vespro nel 1282!
    Tornando al racconto, Martuccio Comito (Gomito in Fiorentino), un giovane liparota, ama ricambiato la giovane e bellissima Costanza (Gostanza in Fiorentino), anche lei liparota, ma di famiglia benestante.
    Martuccio la chiede in moglie al padre di lei che non acconsente perché Martuccio è un pezzente.
    Disperato, il giovane decide di diventare un corsaro e arma una nave, arruolandovi parenti e amici e con cui si da alla pirateria nelle coste della Barberia (Maghreb, in questo caso l’Ifriqiyya/Tunisia).
    In breve grazie alla loro intraprendenza, i corsari liparoti accumulano un’ingente fortuna, ma Martuccio eccitato dai successi, si da alla testa, fa lo spaccone, finché un giorno vengono disfatti dalla flotta hafside (dinastia berbera arabizzata, che regnò nell’Ifriqiyya tra 1229 e 1574).
    La maggiorparte dei liparoti catturati viene mazzerata (supplizio capitale, seguito sia dai cristiani che dai musulmani, e consistente nel gettare in mare un condannato vivo chiuso in un sacco, talvolta assieme a serpenti o a cani pure vivi; da noi a Bari fu il supplizio che ricevette il nobile longobardo Datto, cugino del più celebre leader barese Melo, nel 1021 ad opera delle autorità romano-bizantine, per essere stato appunto uno dei capi delle insurrezioni longobarde del 1009-1010 e 1017-1018, capitanate da Melo), e Martuccio insieme ai supersiti gettato in prigione a Tunisi.
    Come giunge la notizia a Lipari, Costanza credendo morto anche Martuccio, disperata decide di lasciarsi morire, prendendo una barca e al largo della costa, getta i remi, addormentandosi sotto una coperta.
    Ma il Buon Dio, decide diversamente 🙂 e la barchetta di Costanza, grazie a venti favorevoli, dopo qualche giorno, approda sulle coste dell’Ifriqiyya, a Susa, a sud di Tunisi (l’antica Hadrumetum romana).
    Qui Costanza, viene trovata da una donna pure lei siciliana e cattolica, Carapresa da Trapani, che, forse ex schiava, cuciva le reti dei pescatori siciliani attivi in Ifriqiyya, oltre che per una facoltosa e anziana signora araba.
    Costanza e Carapresa diventano amiche, e quest’ultima conduce Costanza dalla sua padrona araba, per tutelare la ragazza liparota da possibili violenze.
    Nella casa maghrebina Costanza viene accolta come una figlia dalla padrona, e in un ambiente tutto femminile di sarte e ricamatrici, la ragazza si mette anche lei a lavorare, imparando l’Arabo.
    Un giorno la Tunisia viene minacciata dagli Andalusi di Granata, il cui principe rivendica dei diritti sul trono di Tunisi (forse qui Boccaccio allude alle mene di un fratello di al Mustansir, che effettivamente, rifugiatosi a Granata, nel 1279 sarebbe poi riuscito ad impadronirsi dell’Ifriqiyya anche se per pochi anni), e arma una flotta.
    Martuccio, venutolo a sapere chiede udienza al sovrano al Mustansir che gliela concede.
    Grazie alla sua padronanza della lingua araba e soprattutto dell’arte corsara, Martuccio spiega al sovrano le tattiche belliche e i trucchi per vincere la guerra di mare, soprattutto riguardo al tipo di archi e frecce da utilizzare).
    al Mustansir (se è lui Mariabdela del racconto) accetta i consigli del lupo di mare liparota, e sconfigge e vince gli Andalusi.
    Per riconoscenza, libera Martuccio e i suoi, ricompensandoli per il servigio resogli.
    Costanza a Susa, ormai rassegnata al ricordo del suo amato scomparso, venuta a sapere la novità che Martuccio non solo era vivo, ma che si era onorevolmente riscattato, chiede alla sua padrona di poter rivedere l’amato, raccontandole tutta la sua storie e le sue pene d’amore.
    La donna commossa, acconsente e Costanza e Carapresa si recano Tunisi per incontare Martuccio.
    Carapresa si presenta per prima nella nuova casa di costui, dicendogli che con lei è giuno un ambasciatore da Lipari che vuole incontrarlo.
    Martuccio, sorpreso, acconsente, ma dietro Carapresa, appare Costanza.
    I due innamorti sorpresi e commossi nel rivedersi dopo tanto tempo e commossi, si abbracciano e piangono di gioia.
    A questo punto Martuccio chiede al sovrano di poter tornare a Lipari con Costanza e i suoi uomini supersiti, per potersi finalmente sposare nel CATTOLICESIMO.
    Il sovrano che era un animo generoso (così ci dice Boccaccio) acconsente e i Liparoti con Carapresa tornano in patria ricchissimi e accamati da tutta l’isola eolica!
    Martuccio e Costanza finalmente possono sposarsi e amarsi come vogliono!
    Questa bellissima novella, stranamente non ha avuto spazio cinematografico riservato ad altre storie del Decamerone, forse perché troppo “casta” e non alimentante i pruriti erotici di altre novelle!
    Forse il nostro Pino, potrebbe invecedarle lo spazio cinematografico che merita, tenendo conto dell’argomento delle guerre di corsa, che pure lo affascinano, ma che non si svolsero solo in luoghi esotici e remoti come la Malesia di Sandokan salgariana!

  41. mirkhond scrive:

    “Ah beh, se lo dice Moi, allora sarà vero senz’altro.”

    Almeno ha il merito di non tirarsela con i luoghi comuni macchiettistici così sterotipati di un ‘Emilia sud del nord, e perciò accogliente anche e soprattutto perché di SINISTRA!

    • PinoMamet scrive:

      Beh direi che Moi è un grande sostenitore della teoria dell’EmiliaRomagna non-accogliente (diciamo diffidente, va) perché di sinistra;

      guarda, è una teoria interessante che nella formulazione Moi-esca può persino avere qualche contatto con la realtà (la paura di diventare democristiani);
      la realtà degli anni Cinquanta, ovviamente.

      Cosa poi ne abbiate fatto tu e Germi, è un altro paio di maniche… 😉

      per te, tutti ti odiano, per un motivo o per l’altro; l’unica differenza sta, appunto, nel dirlo.
      Per cui, uno che ti dice in faccia “brutto terrone” ha senz’altro il pregio della sincerità, dal tuo punto di vista.
      Peccato 😉 che il tuo punto di vista sia sbagliato ;).

      Dai là, Mi’, è una brutale semplificazione- per il peggio- della realtà di sessant’anni fa, che oltre tutto esalta solo le tinte fosche e dimentica completamente quelle tenui o allegre.

      Quanto a Germi, aveva bisogno di un cattivo per la sua storia, l’EmiliaRomagna era meno fuori mano della sua Liguria (vacci… vedrai che splendida ospitalità 😀 e guarda, terrone o non terrone non c’entra niente… sono bastardi con tutti 😀 ).

      A conti fatti, il tuo discorso sulla regione in cui vivo, mi ricorda quello che sento talvolta all’estero, sugli “italiani che sono razzisti”: una cosa su cui prima o poi bisognerebbe discutere.

      Brevemente: gli italiani, tutto insieme, non sono razzisti. Sono stronzi, è diverso.

      • PinoMamet scrive:

        Un altro indizio: Germi ce l’aveva, ricambiato, con la sinistra.

        Comincia a essere un po’ più chiaro perché ha scelto una regione rossa come “cattiva”? 😉

        • Francesco scrive:

          caro Pino

          io credo che gli italiani un pò razzisti siano, solo che l’ignoranza è tale che la cosa salta fuori solo quando vedono uno straniero

          ma perchè siamo così provinciali che di solito ci odiamo tra noi, non perdiamo tempo coi forestieri

          quando poi vedi un negro, un cinese, un ebreo*, allora salta fuori il razzismo

          (*sigh, parlo per esperienza)

          il rapporto nord-sud è più complesso, ci sono anche elementi economici e politici reali

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Non sono d’accordo, France’, ma non voglio andare fuori tema con un discorso troppo lungo…

        • Z. scrive:

          Pino, scusami:

          da quando “andare fuori tema” ha iniziato ad essere un problema su questo blog? mi son perso qualcosa? 😀

        • PinoMamet scrive:

          Beh, allora mettiamola così:

          mi piacerebbe molto andarfe fuori tema 😀 ma ho paura di dover scrivere troppo e sono troppo pigro per farlo!
          😉

  42. mirkhond scrive:

    Sì ho letto del conflitto Germi-PCI e credo che sia un argomento che andrebbe approfondito.
    Concordo sul fatto che npn esistano popoli “buoni” e popoli “cattivi”, ma i buoni e i cattivi (inclusi i razzisti) stanno OVUNQUE!
    Detto questo però perché NEGARLO per l’Emilia?

    • PinoMamet scrive:

      Ma Mirkhond, né io né Z. (che anzi lo ha ribadito più volte) neghiamo che esistano e siano esistiti dei razzisti in Emilia!
      Solo non mi va di essere descritti come “i peggiori”, qusndo poi la realtà, permettimi di dire con quel minimo di campanilismo che è il comun denominatore di tutti gli abitanti della Penisola, è anzi meno peggiore di tanti altri luoghi.

      E anche per questo bisognerebbe un giorno fare il discorso sui “racist italians”, una roba che comincia a infastidirmi parecchio, specialmente quando arriva da gente che:
      -ha inventato la segregazione razziale;
      -se l’è tenuta fino a ieri;
      -continua, dopo secoli di presenza africana, a essere una società molto divisa tra “bianchi” e “neri”

      e poi se la prende con noialtri, che abbiamo avuto l’immigrazione tutta in un botto negli ultimi decenni…

  43. mirkhond scrive:

    Più sopra ho segnalato qualche modesto spunto per un tuo possibile (magariiii!!!! 🙂 😉 ) film, che poi è ciò che mi interessa di più!

  44. PinoMamet scrive:

    Sono ottimi spunti, caro Mirkhond… magari trovare un produttore, però!

    🙂

  45. izzaldin scrive:

    Altro esempio di appropriazione di simboli sacri per motivi commerciali

    http://www.buzzfeed.com/reggieugwu/pharrell-on-elle-cover-controversy-i-am-genuinely-sorry

    il rapper/producer Pharrell Williams usa il copricapo dei nativi americani per farsi la foto da prima pagina su un giornale femminile, scatenando le (secondo me giuste) critiche delle comunità.
    Che ne pensano Moi e Z?
    Non è niente di grave, come per la maglia di Cassano su Gesù Cristo, oppure è una odiosa appropriazione indebita?

    • izzaldin scrive:

      errata corrige

      ho scritto Moi ma intendevo Pino, non che non mi interessi il commento di Mpoi o di tutti gli altri, ma i due sopra avevano giudicato “non eccessivamente offensiva” la vestizione di Cristo con la maglia dell’italia

    • PinoMamet scrive:

      Ma, inanzitutto non è la maglia di Cassano su Gesù Cristo, ma la maglietta degli azzurri, col num. 10, sul Cristo del Corcovado, che è una cosa un po’ diversa;

      ma anche fosse la maglia di Cassano su Gesù Cristo, continuo a stentare a trovarla offensiva dal punto di vista religioso (cosa c’è di offensivo nell’indossare una maglietta?);
      la trovo invece discutibile (ma poi manco tanto) dal punto di vista del patriottismo brasiliano.

      Detto qusto, io non sono un esperto di religioni o simboli nativo-americani, ma ho letto nei link all’articolo che riporti (schiacciando la parola “upset”) i commenti di molti “nativi americani (o sedicenti) arrabbiati” e non mi paiono molto convincenti.
      In partica gli si dice che “non avrebbe il diritto” di indossare il copricapo, e che è un simbolo “sacro” (per quale dei centinaia di popoli nativi americani non è detto);
      interessante, ma manco uno straccio di fonte.

      Gli si dice anche che “non mostra rispetto per la cultura nativa”, ma semmai è proprio il contrario…

    • Z. scrive:

      Izz, io sono emiliano-romagnolo, mica nativo americano. Se vuoi posso dirti che, se qualcuno farà una pubblicità con la torre degli Asinelli alle spalle o con la caveja in mano, non mi sentirò particolarmente umiliato (né men che meno spenderò denaro per fargli causa).

      I nativi americani e il signor Williams, per quanto mi riguarda, possono benissimo risolvere tra loro i loro problemi 🙂

  46. izzaldin scrive:

    qui una discussione sul tema

    https://twitter.com/jeepgirl77/statuses/474027017948905472

    secondo me è molto interessante, entrambe le parti sembrano avere buone ragioni.

  47. mirkhond scrive:

    Izzaldin

    Conosci qualche potenziale produttore siciliano che potrebbe aiutare il nostro Pino a realizzare un film su Martuccio e Costanza di Lipari? 🙂

  48. izzaldin scrive:

    Conosco qualche produttore, non siciliano, ma sì. Sarebbe una grande idea.

    Però pretendo un posto come sceneggiatore e/o dialoghista.

    🙂

    Comunque sul serio, Mirkhond, il cinema italiano ha bisogno di idee e tu ne hai. Occhio al budget però: è la prima cosa che guardano i produttori quando leggono un soggetto/sceneggiatura!

    saluti,
    Izzaldin

  49. mirkhond scrive:

    “Però pretendo un posto come sceneggiatore e/o dialoghista.”

    Pino è il regista. Dovresti parlarne con lui! 🙂
    Comunque penso che la tua consulenza sarebbe ESSENZIALE, in quanto da siciliano saresti di aiuto nelle pronunce e nei termini linguistici della tua terra (anche se i Liparoti credo che parlino una variante del Messinese, ma qui ci vuole anche Peucezio :)).
    Sotto le vostre sapienti mani, una delle più belle novelle del Boccaccio ed una delle più belle storie d’amore che abbia mai letto, finalmente troverebbe la sua giusta trasposizione cinematografica, tra il sole e l’azzurro del Mediterraneo tra Lipari e la Tunisia!
    Quando ho visto il film di Germi, mi è venuta in mente tale idea, guardando la storia d’amore di due tra i protagonisti, Luca e Rosa e in loro vedevo i loro antchi connazionali Martuccio e Costanza, in una storia di povertà, pirateria, valore, coraggio e amore!
    La Sicilia dovrebbe riscoprire moltissimo il suo grande e poco conosciuto passato medievale, che davvero se ne potrebbero trarre dei capolavori cinematografici.
    Basta a parlare sempre e solo di mafia!
    ciao!

  50. habsburgicus scrive:

    @gli emiliano-romagnoli

    un tale su fb scrive
    Dovessi seguire solo il cuore creerei un Reich con solo le provincie di Modena, Reggio, Bologna e Ferrara (e volendo Bassa Mantovana)… ma poi inizierei a schifarmi i reggiani sinistronzi e “testa quadra”, i bolognesi lagnosi e saccenti, i ferraresi rozzi, i finalini e i centesi parvenu, san felicesi e medollesi rissosi, crevalcoresi e persicetani spocchiosi, santagattini endogamici e buonisti, nonantolani idem, montanari bigotti, carpigiani fighetti, ecc. ecc. ecc. Inizierei anche a non reggermi gli stessi ravarinesi, miei compaesani… e diventerei un disadattato sociale più di quanto già sono hahahahaahahhaa!

    che ne pensate ? commentate 😀

    • PinoMamet scrive:

      che dire? Italiani!
      😀

    • PinoMamet scrive:

      In ogni caso, uno che vuole tenersi Ferrara e addirittura i mantovani… ha proprio le idee confuse!!

      😀

      • habsburgicus scrive:

        RE, MO e FE potrebbero essere indizio di pan-estensismo (pre-1598)..anche se FE era sottoposta anche prima, in teoria, all’alta sovranità del Papa, laddove MO e Re dipendevano dall’Impero
        ma BO ? 😀 boh
        (MN idem..tuttavia, magari, i Gonzaga sono stati assimilati agli Estensi :D)

  51. Moi scrive:

    @ IZZALDIN

    Giusto un paio d’esempi :

    Village People, Ultimate Warrior … oggi NON potrebbero più rispettivamente cantare nel pop e lottare nel wrestling ? Meno male che il Politically Correct all’ epoca non era ancora così esagitato, neppure in USA ove è stato in origine strolgato !

    @ MIRKHOND

    Ti assicuro però anche che nella medesima Epopea di Lotte Contadine 1848 – Anni Cinquanta (poi il Contadino diviene Operaio, quindi uno “Sradicato”, molto più malleabile dall’ Egemonia Culturale del PCI) NON erano da meno le invettive dei Braccianti del Ferrarese contro i Crumiri sopra (!) al Po del Polesine Rovigotto, zona molto più povera e fatalisticamente religiosa … cosa che veniva identificata /spiegata nell’ irriducibile Democristianità Rovigotta, che da sola spiegava il Crumiraggio.

    Il fenomeno opposto al Crumiraggio si chiamava Picchettaggio : Pietro Germi descrive, nel film, precisamente questa prassi socio-politica rimasta in voga almeno fino al 1977, fra gi “Studenti” anche dopo.

    Insomma il Lato Oscuro dell’ Emilia Romagna è Sovieto-Giacobin Culturale , NON NaziFascista Biologico. Ripeto che nel primo caso è possibile salvarsi rinnegando sé stessi e la propria storia, ideologia e fede … ovviamente non tutti sono disposti ad accettarlo, subendone le conseguenze più estreme. Nel secondo caso invece si può solo o venire annientati o andarsene … anche dalla propria terra, se sottomessa-colonizzata esautorandone / deponendone il governo / sovrano precedente.

    Da ultimo ma non meno importante, nel 1950 guerra e miseria erano ancora ricordi molto vividi, “vendette private” quasi all’ ordine del giorno. Ovvio che tutti (!) fossero “incattiviti” … Per farla breve, rifletti se per caso non stai confondendo le cause con le conseguenze di un politicismo identitario e “democristianofobo”.

    L’ assimilazione d’ Immaginario fra Marocco Francese e Meridione Savoiardo [cfr. “Maruchéin”; “Marucònia”, ecc …] mi risulta che abbia un’ origine Cialdiniana, ma stranamente sembra concentrarsi soltanto sotto l’ Enza (Reggio Emilia) e sopra la Misa (Senigallia). In ogni caso, NON mi piace l’ espressione “razzismo culturale” … visto che è semanticamente asimmetrica, tipo “razzismo omofobo” per capirci.

    PS

    Ma nessuno di ‘sti personaggi di “historic fiction” chiede asilo nella Bologna Pontificia, Ineguagliato Faro di Diplomazia ? ; -)

    @ PINO

    Alan Friedman risulta Ebreo da siti “mooolto Antisionisti” ; -) : -) ; probabilmente lo sarà: ma molto laico e molto secolarizzato* … tipo Paolo Mieli, Gad Lerner, Enrico Mentana, Fabio Fazio (?) e moltissimi altri !

    *Non ho mai approfondito la faccenda perché si presta molte, troppe inutili polemiche ma mi pare che paradossalmente i massimi fautori dello Stato di Israele siano Ebrei appunto laici e secolarizzati ! Addirittura che identificano laicità e secolarizzazione come liberazione dagli antichi, inutili, para-superstiziosi sensi di colpa … tutta roba che farebbe il proverbiale Gioco degli Antisemiti. O almeno così si direbbe da InformazioneCorretta, il sito più “peace was never an option”-style [cit] …

    • PinoMamet scrive:

      Sì in effetti Israele nasce come stato laico e di impronta quasi socialista;

      l’impronta socialista si è poi ampiamente persa per strada, ma la laicità rimane un valore
      (i “religiosi” sono pochissimo popolari, per esperienza mia, poi non sto a sottilizzare).

      In generale le cose mi sembrano stare, a livello di immaginario popolare, come dici tu: i religiosi sono visti un po’ come il simbolo di tutto ciò che l’israeliano ebreo medio non vuole più essere, inoltre in genere sono molto chiusi e hanno dei tratti che possono risultare sgradevoli
      (alcune volte sono proprio sgradevoli e basta, altre volte è diversità culturale, ma vabbè).

      • Andrea scrive:

        @ Pino Mamet

        “Sì in effetti Israele nasce come stato laico e di impronta quasi socialista…”.

        Sono d’accordo: basti pensare ai kibbutz. Mio padre, addirittura, considera l’Israele delle origini – al netto delle ostilità antipalestinesi, ovviamente… – come un esempio di liberalsocialismo compiuto…

    • Z. scrive:

      Moi, forse mi sfugge qualcosa… perché i VP e Warrior non potrebbero più esibirsi nei rispettivi campi?

    • PinoMamet scrive:

      Fazio mi risulta ligure e basta, ma c’è gente che vede ebrei dappertutto…

  52. Moi scrive:

    @ Z

    Guarda che il documentario sull’ evoluzione darwinisto-newage a cladogramma diramato dell’ Homo Sapiens Aquaticus è a prova di Prof. Paniscus ; -) : -) …

    @ FRANCESCO

    I Tedeschi, se sparassero ai Migranti “Clandestini”, pagherebbero mediaticamente e giuridicamente l’ infamia per tutto il resto d’ Europa (Norrena soprattutto …) come “Nazisti” … l’ hanno capita e NON vogliono “ricascarci”.

    @ BACULUM

    Cos’è ‘sta storia della ” tangenziale circumlagunare ” di Venezia che avrebbe voluto far costruire Brunetta se fosse diventato sindaco ?!?! [Almeno, così dice il Blogger Infatuato di Marta Canino, che le esprime passione amorosa politicizzata !]

    @ FRANCESCO (bis)

    Mi sa che il Comunismo conserverà sempre quell’aura di “Ideale Nobile MA Tradito” … è un serbatoio inesauribile di miti edificanti in era di secolarizzazione.

    Della mentalità secolarizzata, che ti piaccia oppure no, ne risentono pure parecchi preti …

  53. Moi scrive:

    @Baculum

    Spero che tu legga anche ‘sto post e relativo commentario : g’hò capìo che tì xè Venexiàn 😉 ma volevo evitare di “dispersivare” 😉

  54. Moi scrive:

    @ Mirkhond

    Come senz’altro già saprai e tutti già sapranno, il Regno dei Borbone di Spagna rischia di finire nel firo di appena 40 anni dopo El Caudillo …

    • PinoMamet scrive:

      Gli spagnoli per una volta sono riusciti a stupirmi positivamente: con una bella manifestazione repubblicana!
      Onore al merito.

      • Moi scrive:

        @ PINO

        Be’, contestualizziamo un attimino : El Rey Juan Carlos è stato un simbolo “libertadore” dal ClericoFascismo di Francisco Franco, eh !

      • Francesco scrive:

        che disastri ha prodotto il socialismo in Spagna, perchè a qualcuno venga in mente di perdere la monarchia?

        e sì che non hanno avuto gente come i Savoia sul trono

        mala tempora currunt!

        • PinoMamet scrive:

          Sai Francesco che sei strano? Ma strano forte.

          Habsburgicus ama l’ancien regime, e non ne fa mistero. Mirkhond è un grande sostenitore dei Borbone, che dovrebbero farlo perlomeno cavaliere di qualcosa, per riconoscenza.

          Ma tu? A te piacciono gli americani, ma tanto tanto; e non sei americano.
          Bene, uno penserà che apprezzerai i valori degli americani: che ne so, la libertà, il baseball, NON AVERE UN RE.

          La verità è che temo che a te piacciano i soprusi e le ingiustizie e le mostruosità, come Formigoni o l’imperialismo americano. Ti piacciono gli americani non perché sono liberi, ma perché sono potenti.

          Qualcosa dentro di te (qualcosa di profondamente sbagliato) te li fa sembrare giusti e belli.

          Io, davvero, spero che tu scherzi e sia tutta una maschera. Ma davvero. Sennò stai messo male forte, France’.

        • PinoMamet scrive:

          In ogni caso, non ti viene in mente che magari i danni se li è fatti il re da solo?

          I contatti spagnoli mi dicono che nel passato era molto popolare, per vari motivi che non voglio neanche stare a discutere.
          Il fatto che a forza di amanti, rimbambimento e spese sceme in tempo di crisi, sia riuscito a risuscitare negli spagnoli dei vivaci sentimenti repubblicani, temo sia solo merito 😉 suo, e di nessun complotto socialista.

        • roberto scrive:

          “La verità è che temo che a te piacciano i soprusi e le ingiustizie e le mostruosità”

          da eurocrate credo di avere qualcosa in comune con francesco
          🙂

        • Francesco scrive:

          Pino

          gli americani non hanno un Re, hanno un Imperatore – che eleggono ogni 4 anni.

          Io amo la continuità: 2.000.000 di anni che mangiamo fagioli, 500.000 anni che mangiamo bistecche, 10.000 anni che contiamo il tempo con gli anni, 3.000 anni che adoriamo Omero, 2.000 anni di cristianesimo, serie storiche che partono dal 1776 e non dal 1948 e così via

          in questo contesto, le cose nuove stanno benissimo, non sconvolgono la vita, entrano nel patrimonio

          poi, l’idea di cassare l’istituzione monarchica solo perchè il re si è rincoglionito è stupida … una volta quel re lo si accoppava e se ne metteva un altro

          PS i valori degli americani? la libertà, i fumetti, il credere nella verità, l’uguaglianza, il basket…………..

        • Z. scrive:

          Gli americani non hanno un imperatore né un re, ma un Presidente.

          Non è che la differenza sta solo nel nome, eh.

          🙂

        • PinoMamet scrive:

          Caro Francesco, le continuità a volte si interrompono.
          Capita.

          Si è interrotto (purtroppo) il paganesimo, in favore dell’assurda superstizione dei Galilei. Bene, ora è il momento del re di Spagna. Rassègnati.

          Quanto a te, a te piace chiunque ti faccia del male; ti fa del male, tu lo lodi e lo ringrazi pure.

          Ti piace avere un imperatore o un re; mancanza di meglio, ti accontenti di un presidente di regione che si fotte i tuoi soldi e ti prende in giro.
          E tu lo ringrazi e lo lodi.

          Francesco, rompi le catenee!!
          Porca troia, quanto mi fai incazzare. Non trovo niente di più odioso di uno schiavo felice.

        • PinoMamet scrive:

          Fracesco, davvero.

          Non credo che tu sia una cattiva persona. Purtroppo hai le idee tutte sbagliate, o forse (sospetto) fingi di averle.

          Ma non è che sei obbligato, eh?

        • Francesco scrive:

          il buon Formigoni ha speso bene i soldi dei contribuenti, se devo giudicare dai conti della regione e dai servizi che ricevo come cittadino

          peccato per l’instabilità caratteriale, che ormai volge alla follia pura

          non mi aspetto di meglio da altri, per cui non trovo irragionevole volergli bene

          guarda Expo: fatti fuori lui e la Moratti, che litigavano come bambini, è rimasto uno schifo fenomenale

          ciao

    • habsburgicus scrive:

      purtroppo..ma QUELLI non perdonano: la Repubblica (1931-1936/1939) era roba loro..e non saran contenti finché l’avranno restaurata ! e, di questi tempi di faziosità (e di mancanza di ogni prospettiva storica) ci riusciranno, forse prima che poi
      poi gli spagnoli medi (e impoveriti) inizieranno a rimpiangere i “bei tempi” di Juan Carlos..ma sarà troppo tardi 😀
      e si troveranno un inquilino repubblicano alla Zarzuela, ovviamente ateo e di sinistra :D, intoccabile e incensato dalla “libera”stampa, che manderà in rovina la Spagna con i suoi lussi e i suoi viaggi..altro che Botswana 😀

      P.S
      ciò dimostra che con quelli non bastano le acrobazie..non è servito a (quasi) nulla a Juan Carlos aver fatto fallire il golpe del febbraio 1981..aver acconsentito all’espunzione del grande Franco dalla toponomastica e dalle caserme..ecc ecc…non aver buttato via a calci, lui Re Cattolico, il settario Zapatero 😀 (trattamento, 25 luglio…se ci fossero stati problemi :D)
      sarebbe stato meglio resistere..e magari cadere già negli anni 1980′ (se andava male)..ma la dignità non è più di questo mondo ! neppure in Castiglia 😀
      è triste dirlo, ma la Monarchia ha fatto il suo tempo
      un Re deve anche regnare..se è ridotto ad una marionetta (senza autonomia politica), non è più un Re (lo aveva già capito Papa Zaccaria, 741-752, in rapporto agli ultimi Merovingi !)
      e dunque la fine delle ultime Monarchia, per quanto sgradevole, è nell’ordine delle cose
      resistono le Monarchie protestanti scandinave, quella belga, quella olandese, quella lussemburghese e quella inglese, ma sono Monarchie che non hanno più nulla di cristiano tradizionale né di sacro (neppure quella belga, dopo Baldovino.. né quella lussemburghese, anche se a Messa ci vanno ancora teste Roberto :D), del tutto massonizzate (e “globalizzate”)..anzi la Monarchia inglese è in un certo senso il “garante” e il “protettore” della potentissima massoneria britannico (anche se oggi non ce ne sarebbe più bisogno: è piuttosto l’inverso :D)
      sic transit gloria mundi !

      P.S:
      forse i super-illuminati ce l’hanno in modo particolare con i Borbone in quanto discendenti alla lunghissima da Ugo Capeto e dunque da Filippo IV (1285-1314) che eliminò i templari..ovviamente la famosa maledizione di Jacques de Molay è pura fuffa settecentesca 😀 ma quelli, ci credono…diamine, ho detto che sono illuminati e potentissimi (nei governi e nell’eurocrazia)…non ho mica negato che siano fessi 😀

      • mirkhond scrive:

        Eh sì, pare che questi Borbone non ne combinino mai una giusta negli ultimi 225 anni!
        Se si oppongono al progressismo illuminista sono dei bieki reazionari oskurantisti, se vengono incontro alle richieste dei radiosi e luminosi progressisti, sbagliano lo stesso!
        Forse come dici, il tempo delle monarchie è davvero finito, se in relazione a Dio, mentre sono vitalissime se sono comprese tra i vertici della massoneria!
        Come in Gran Bretagna!
        E ora aspettiamoci le lezioncine e il sarcasmo degli inquisitori del politicamente corretto, prevalentemente piddino, di questo blo!

      • PinoMamet scrive:

        Secondo me non c’entra niente Borbone e mica Borbone;

        è che in Spagna (ma anche in Inghilterra, Belgio, Olanda…) un re non serve proprio a niente.
        Con o senza, il sistema si regge benissimo lo stesso: vanno a votare, eleggono il governo, insomma, fanno come in tutti i paesi civili 😉

        il tempo della monarchia è finito (per fortuna) e no, Habs, gli spagnoli non sarebbero affatto impoveriti dalle spese pazze di un presidente, più di quanto lo siano stati da quelle del re mignottaro e spara-elefanti…
        😉

        • habsburgicus scrive:

          se fosse, come tu dici, dovrebbe cadere anche la Monarchia britannica
          P.S: pure il Re di Svezia va a mignotte 😀 ho dei contatti seri (dalla Finlandia, un giornalista mio amico) fidati 😀

        • Moi scrive:

          Io resto convionto che il Ròial Bèbbi fa la fine di Shah Reza Pahlavi 😉 …

        • PinoMamet scrive:

          Credo che la Monarchia britannica non cada perché per i britannici è davvero un simbolo , come il Big Ben o la Torre di Londra.

          Agli olandesi piace ubriacarsi e vestirsi di arancione epr il giorno della regina, e poi gli piace far finta di essere inglesi per non sentirsi troppo tedeschi.

          Per altre monarchie, non saprei quanto o perché siano popolari… ma sulle abitudini mignottare mi fido tranquillamente 😉

      • mirkhond scrive:

        “Borbone in quanto discendenti alla lunghissima da Ugo Capeto”

        Ne costituiscono uno dei tanti rami cadetti, grazie al matrimonio tra Roberto Capeto, sesto figlio di San Luigi IX (1226-1270) e l’ultima discendente dei conti di Borbone, una famiglia di feudatari della Francia centrale, nel 1276.
        E a quel che ne so, sono l’UNICO ramo (a sua volta divisosi in vari rami) superstite della stirpe capetingia, dal 1589 in poi, con l’estinzione dei Capeto Angiò (1245-1435), dei Capeto Valois (1328-1589) e dei Capeto Valois Angiò (1360-1481)!

    • Moi scrive:

      “giro”

  55. mirkhond scrive:

    “Per farla breve, rifletti se per caso non stai confondendo le cause con le conseguenze di un politicismo identitario e “democristianofobo”.”

    Eh?

    • Moi scrive:

      Mi appello alle capacità esegetiche di Rabbi Mamet 😉 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Credo che voglia dire che gli emilianiromagnoli temevano di “morire democristiani”, e di conseguenza erano chiusi verso i meridionali, non il contrario.

      Ma in realtà credo che ci fosse- come ci sarebbe stato ovunque, in condizioni simili- anche un po’ di chiusura verso l'”estraneo”.
      E poi, ricordiamo che la cosa era comunque nei due sensi di marcia (anche i meridionali, carabinieri o impiegati pubblici, non è che fossero così aperti e cordiali, per dirla tutta…) e in ogni caso ampiamente superata dal tempo.

      Rimane solo l’occasionale sfottò- ampiamente amichevole- e i matti, i quattro leghisti di numero, e forse forse un paio di vecchie rimbambite.
      Un po’ poco per preoccuparsene…

  56. mirkhond scrive:

    Hai bisogno del nostro Rabbi di fiducia 😉 per decifrare l’incomprensibilità che hai scritto e che nemmeno tu riesci a decifrare?

  57. Moi scrive:

    @ Roberto :

    Dài, che se le robe di Annalisa Chirico (compreso l’ aneddoto con Cuperlo dalla Gruber che Z finge di aver obliato) le avesse dette e scritte un “maschietto” … sai che linciaggio mediatico poi !

  58. mirkhond scrive:

    Moi

    Ti apprezzo molto e lo sai, soprattutto per la tua onestà di mostrare e non negare il volto oscuro dell’Emilia-Romagna, manco fosse l’eden a sentire certi suoi nativi.
    Però ti prego vivamente di essere meno sibillino e contorto, altrimenti non posso avvalermi delle tue preziose informazioni, se non ti fai capire! 🙂

  59. Z. scrive:

    Quando io gli faccio la stessa richiesta si arrabbia e mi accusa di fare il furbo…

    Spero che a te presti ascolto. In ogni caso cominciavo a sentirmi molto stupido. Mi fa piacere, se non altro, di non essere l’unico a stentare 😀

  60. mirkhond scrive:

    “è triste dirlo, ma la Monarchia ha fatto il suo tempo”

    E noi pure, caro Habsburgicus, che siamo dei relitti di un mondo scomparso, e qui è ovvio che non possano capirci, perché loro sono la NORMALITA’ DI QUESTO TEMPO, e a noi ci considerano nel migliore dei casi solo dei buffi attardati!
    Siamo noi ad essere nati nel tempo sbagliato, e non loro che pensano conseguentemente al mondo in cui sono nati e in cui vivono…. 🙂

    • habsburgicus scrive:

      Questo però non è un grande problema… nessuno qui (in ogni caso non io :D) cerca consenso..altrimenti mi candiderei per il PD 😀
      Ci sono ancora molte cose, su cui si può essere d’accordo..ad esempio con Miguel su molte riflessioni, con Pino Mamet su Roma..con Roberto, su molte questioni pratiche (del mondo reale, specialmente nord-europeo) ecc ecc o in disaccordo 😀 mica c’è il pensiero unico, almeno qui !
      L’Alta Politica non è tutto..anche se resto convinto che viviamo in pessima tempora (e, prima o poi, purtroppo dovranno, temo, darmi ragione :D)….però questo non è un motivo per renderli ancora peggiori…e farci il sangue ancora più amaro !

    • Francesco scrive:

      Mirkhond

      credo che pochissimi vivano pienamente nel loro tempo e vi si ritrovino pienamente

      io vorrei vivere a Milano sotto Ambrogio Vescovo, per farti un esempio

      ciao

  61. Moi scrive:

    Ma infatti Giampaolo Barra ha già vaticinato che dopo il TransGenderismo la UE regolamenterà il TransUmanismo … nevvero Rob 😉 ?

    • Moi scrive:

      In fondo, se rimanere confinati un sesso biologico di nascita è roba da bigotti fuori dal tempo [parole di Nichi Vendola vs Carlo Giovanardi, ndr] … il passo successivo è ovvio:

      perché mai rimanere confinati in una specie umana di nascita ?! E allora ci sarà gente _ inizialmente solo i super-ricchi ma la cosiddetta “scalarità verso il basso” si farà sentire _ che vorrà “del mudéffich” mediante innesti migliorativi bionici e/o di DNA intraspecie.

      NON è questione di “Se” … ma di “Quando”.

      • mirkhond scrive:

        Che orrore senza limite!

      • Moi scrive:

        Anche Michio Kaku (chiaramente, per look, un Emulo del GaiJin Albert Einstein) lo ritiene … solo che, a differenza di Gianpaolo Barra, anziché trovarlo agghiacciante lo trova fighissimo: finalmente cadranno tante barriere tra scienza e fantascienza !

        In fondo, rispetto agli albori fantascientifici di fine Ottocento, ne sono già cadute moltissime ;).

    • Roberto scrive:

      “Ma infatti Giampaolo Barra ha già vaticinato che dopo il TransGenderismo la UE regolamenterà il TransUmanismo … nevvero Rob ?”

      Confermo. Proprio stasera sto preparando una bellissima direttiva sulla tutela dei transgender, transpecie e transumani.
      Stavo pensando di obbligare gli stati membri a stabilire delle severe sanzioni penali per quelli che non vorranno farsi inserire il chip sotto la pelle, che è il primo passo per la nuova specie transumana
      Che ne dite?

      🙂

  62. mirkhond scrive:

    Dalla (fu) rossa Emilia, una canzone che puo’ essere simbolo di chi viene da un altro mondo:

    http://youtu.be/tyiNBy009HE

  63. Moi scrive:

    @ Z

    ‘Spe’, scusa … mi sa che era Piazzapulita del 25 novembre 2013 :

    http://www.youtube.com/watch?v=IJq-mOp7Mrw

    (si vede Cuperlo, cmq …)

  64. Moi scrive:

    @ Z

    Insomma: Cuperlo voleva dedicare alla Giornata della Violenza Contro le Donne & Derivati il fatto che Silvio fosse Decaduto da Senatore & Derivati … ai sàggna ? Bene. Cuperlo però voleva essere Politicamente Correttissimo e fare la suddetta dedica soltanto se tutte le donne presenti in studio, all’unanimità, tv fossero state concordi.

    Ancor prima di Michela Biancofiore, Annalisa Chirico ha pregato Cuperlo di NON farlo, dissociandosi.

    Cuperlo ha taciuto, coerentemente con l’ intento inizialmente dichiarato. Personalmente apprezzo questo episodio di coerenza da parte di Cuperlo.

    • Roberto scrive:

      “Cuperlo voleva dedicare alla Giornata della Violenza Contro le Donne & Derivati il fatto che Silvio fosse Decaduto da Senatore & Derivati …”

      Oddio ma perché cuore lo voleva questa idiozia?

      • Roberto scrive:

        Cuperlo non cuore

      • Z. scrive:

        In effetti mi sembra una dichiarazione inopportuna dal punto di vista mediatico (visto che sapeva di avere due berlusconiane in studio) e pure parecchio confusa dal punto di vista politico.

        Voglio dire, che c’entra la decadenza per una condanna da evasione fiscale con la violenza sulle donne? e se comunque hai deciso di fare questa singolare dedica, che senso ha chiedere il permesso a chi sai bene che non ha motivo per dartelo?

        Boh.

    • Z. scrive:

      Non ho trovato quello spezzone di dialogo. Comunque, se Cuperlo ha detto così, bene hanno fatto le due berlusconiane in studio a rispondergli picche…

    • Francesco scrive:

      insomma, caro Moi, il povero Cuperlo è quello che a scuola si definiva un emerito coglione!

      non ditemi che davvero è l’opposizione interna a Renzi, un quarto di hobbit come questo!

      PS pare che il vecchio (PCI e DC) e Renzi stiano andando allo scontro frontale: chi vince? come posso cobelligerare con Renzi senza dovermi mescolare ai suoi?

  65. Moi scrive:

    Mi sa che la futura esistenza del Regno di Spagna molto dipenderà dall’ Evento più costoso nella Storia dello Sport, che inizia oggi :

    http://video.gazzetta.it/mondiale-video-inno-ufficiale/8ce44e68-dda1-11e3-8858-5655a4342e74

    … Distrattore degno del miglior Panem et Circenses

  66. Moi scrive:

    Le risposte di Cuperlo sono sempre ispirate da qualche drammaturgo che conosce solo lui … fateci caso.

  67. Moi scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=bTMS9y8OVuY

    PostHuman: An Introduction to Transhumanism

  68. roberto scrive:

    moi, pino, francesco e habsburgicus (e dimentico forse qualcuno)

    ma perché pensate che la monarchia spagnola sia finita?
    si tratta di una normale abdicazione (come fanno pure i papi ultimamente 🙂 )
    e mi pare che felipe e letizia siano veramente molto popolari in spagna

    • habsburgicus scrive:

      mi auguro che tu abbia ragione..per gli spagnoli 😀

    • PinoMamet scrive:

      … ma io lo penso (e lo spero) perchè ho visto che gli spagnoli hanno fatto una grossa manifestazione pro-repubblica.
      Che mi ha stupito, appunto, perché ero rimasto anch’io al fatto che la monarchia fosse relativamente popolare.
      In effetti credo che si siano rotti le balle, semplicemente.

      Non credo che l’erede, chiunque sia, mollerà l’osso. Ma quando mai. Rarissimi i casi di gente che molla la poltrona perché capisce che, dai, ora basta così.
      Credo quindi realisticamente che ci vorranno altri vent’anni, tutto insieme, e un bel po’ di sbagli da parte dell’erede; che non mancherà di farli.
      Perché non siamo più al tempo delle rivoluzioni e delle ghigliottine.

      Però la Spagna non è l’Inghilterra, e la monarchia spagnola, anche se “democratica”, è stata comunque voluta a tutti i costi proprio da quel Franco che ha poi soppiantato; il quale, contro la Repubblica, ci ha fatto una guerra mica da ridere…

      certo, i Borbone sono meno posticci dei nostri Savoia, ma la storia spagnola è altrettanto o più controversa della nostra, e non sono perciò neppure gli innocui simboli di unità nazionale dei monarchi britannici.

  69. izzaldin scrive:

    Ritornando al tema del topic e ai link che ho postato e alle reazioni…

    mi pare di capire che da un lato ci sono Z e Pino Mamet e Moi, dall’altro Francesco.

    i primi tre non si scandalizzano per l’uso “politicamente scorretto” di simboli religiosi. Pino e Z. lo fanno da sinistra, giudicando eccessiva la sensibilità di chi si offende per il mancato rispetto dei simboli religioso/culturali; Moi lo fa da destra, scagliandosi contro il “boldrinismo-senonoraquandismo” del politically correct imperante.

    Francesco invece è d’accordo con l’arcidiocesi di San Paolo che denuncia l’appropriazione indebita del Cristo compiuta dalla RAi.

    Ora, seguendo la logica, Moi, Z e Pino dovrebbero prendere Miguel e Tomaso Montanati per matti, visto che si indignano per lo sfruttamento commerciale di simboli religioso/culturali.

    Se va bene sfruttare il Cristo o i copricapi cheerokee, perchè prendersela col Battistero col burqa? Vale tutto, no?

    Quindi, anche Miguel e Montanari sono due pazzi politically correct che ci sfondano i maroni con una sensibilità eccessiva. Un corto circuito, mi pare.

    Allo stesso modo, anche Francesco è vittima del corto circuito, perchè si stupisce dello stupore di Miguel ma poi è d’accordo con la querela brasiliano contro la RAI.

    Io personalmente mi trovo nel mezzo.

    Da un lato sono d’accordo con Miguel, e quindi trovo ingiusti anche gli altri esempi di appropriazione indebita.

    Dall’altro penso che la funzione di simboli ed edifici religiosi sia in continua evoluzione nelle varie epoche storiche, e che non sia facile criticarne gli eccessi, come Z e Pino.

    E in un certo senso condivido il giudizio di un mio amico critico d’arte e curatore di mostre che, appena gli ho citato Montanari (che io reputo interessante ma non privo di lacune) mi ha detto “bah, che schifo! lui è il grillismo applicato alla storia dell’arte!” forse eccessivo ma c’è un fondo di verità.

    Ci tenevo a ricapitolare non per fare polemica o per criticare nessuno, anzi penso che sia un discorso molto interessante e ricco di feconde contraddizioni.

    saluti,

    Izzaldin.

    • roberto scrive:

      però secondo me tralasci una questione importante.

      quello della rai era un semplice fotomontaggio, che non ha impedito a nessuno nemmeno per un secondo di godere della statua del cristo

      la pucci invece occupa fisicamente una cosa che sua non è

      ammetto che sono anche io indeciso.

      la rai non mi sembra di aver fatto nulla di male.
      la pucci mi pare aver fatto le stesse cose degli impacchettatori christo e jeanne e non sono sicuro che mi piaccia, ma nemmeno così sicuro che ci si debba strappare le vesti.
      all’estremo opposto i ferraristi sul ponte che si sono appropriati di un bene comune buttandofuori a calci i comuni mortali (e che secondo me si meritano, loro e chi ha avuto questa pensata, di mangiarsi un’ostrica malata)

    • PinoMamet scrive:

      Secondo me hai ragione a dire che io giudico eccessiva la sensibilità di chi si è offeso;
      però io la giudico eccessiva in questi due casi particolari che mi hai proposto, non in altri.

      Anzi, ho discusso, diciamo con un eufemismo, animatamente, con Andrea, che forse ci legge, per condannare altre offese alla sensibilità della religiosa, che a me parevano meritevoli di sanzione (interruzione di una messa ortodossa da parte di un gruppo di femministe russe).
      Poi si può discutere sulla severità della pena, ma è un altro discorso (altro motivo per cui ho avuto una discussione).

      Il fatto è che io credo che prima di tutto, come sempre, l’onere della prova spetti all’accusa:
      -se un popolo nativo americano mi dimostra che il tal simbolo è per esso particolarmente sacro, e che l’uso che ne ha fatto il tal cantante è davvero dissacratorio, non esiterei a dargli ragione.

      Questa prova non l’ho vista; non solo, mi pare che il copricapo in questione sia stato usato numerosissime volte, anche in maniera più dissacratoria (vedasi i casi linkati da Moi) senza conseguenze legali.

      -inoltre penso che esistano varie gradazioni di offesa. Un conto è chiamare uno sciocchino, un altro chiamarlo stronzo, e un altro ancora offenderlo senza volere.

      Per quanto riguarda il Battistero, invece, non so se si tratti di una dissacrazione religiosa; di certo si tratta di una commercializzazione di un simbolo cittadino.

      Non la trovo scandalosa; e non avrei niente da dire se, per dire, sul sito di Pucci, ammesso che esista, ci fosse un’immagine del Battistero di Firenze “imburqato”, come non mi stupirebbe trovare delle viggnette col David di Michelangelo.

      La trovo brutta, e discutibile perché si impacchetta non “virtualmente”, ma proprio fisicamente, un posto che è “di tutti”.

      ciao!

      • izzaldin scrive:

        Sono pienamente d’accordo con Roberto e Pino.
        Bisogna essere in grado di distinguere criticamente e senza preconcetti i singoli casi.
        Le pussy riot sono diverse da pharrell e dalla rai e dagli imburqatori del battistero. O dalla fiat, che scatenò le ire dei maori per una pubblicità in cui tante mamme ballavano l’haka, la danza di guerra dei maori.

        Per l’appunto, il metodo di Montanari lo trovo molto interessante e necessario ma con dei limiti.

        Spesso lui (come nel caso del Mose e di Venezia) tira in ballo il passato per deplorare il presente.

        Ma nel medioevo in chiesa si svolgeva il mercato, quindi non è una bestemmia affitare il pontevecchio alla ferrari, usando il metro de “nel passato era meglio e la repubblica di venezia salvaguardava la laguna mentre ora i capitalisti cattivi la distruggono”.

        Nello specifico ha ragione, anche io sono contro il mose, la tav e l’affitto del battistero, ma Montanari omette di dire che per salvaguardare la laguna i veneziani disboscarono l’Istria, sottomettendo le popolazioni istriane per le loro “grandi opere”.

        Quello che voglio dire è che io sono d’accordo con Miguel e Montanari su molte cose, ma se usi la storia per giustificarti devi farlo in maniera completa, e poi devi aspettarti che altri lo facciano nel senso oppsoto.

        In questo senso, prima giudicavo eccessivo la critica del mio amico a Montanari, ora capisco cosa intende.

        saluti,
        izzaldin

  70. habsburgicus scrive:

    @Pino Mamet (ma su questi temi, non possono mancare mirkhond e peucezio..e pure francesco..e chiunque voglia dire la sua :D)
    Si è interrotto (purtroppo) il paganesimo, in favore dell’assurda superstizione dei Galilei

    Visto che, anche se lo neghi :D, la tua credenza adottata è intrinsecamente anti-cristiana ? 😀 anzi, forse l’unica, che è ipso facto anticristiana..un tempo lo capivano anche i bambinetti…vabbé, hanno fatto il Concilio 😀 😀 😀 altro che latino, è lì il vulnus fatto dal Concilio..a me, personalmente, se il Concilio avesse ordinato di fare messa in laotiano o in slovacco, non avrebbe dfatto né caldo né freddo 😀 (mica lefebvriano sono 😀 pure francese è :D) è la Dottrina che invece è cambiata, su un punto fondamentale ! (che poi a te piaccia così, d’accordo..ma tu stesso affermi di non essere cristiano, e mi pare con crescente forza :D)
    Nella questione specifica, poi, potrei anche darti in parte regione..anch’io sono filo-pagano e mi chiedo se, storicamente, fu un bene per noi abbandonare gli antichi Dèi (a Mirkhond solo questo dubbio parrà anatema :D)..pensassi al 1200 dire di sI, se penso ad oggi..ho qualche dubbio in più 😀
    Ma è lì che si vede il tuo anticristianesimo 😀 del resto “logico”, per quato detto sopra, ad onta di tue (eventuali) posizioni personali
    Se infatti tu fossi stato un semplice filo-pagano, avresti scritto “la superstizione semitica”,la “superstizionbe desertica”, le “assurdità” di un piccolo popolo medio-orientale 😀
    Invece hai scritto “superstizione galilea”..
    E lì, anche se non vorrai rendertene conto, c’è tutto il Talmud 😀 che, semplificando semplificando semplificando :D, è un manuale in odium Christi !
    Ripeto, a me i filo-pagani piacciono..ma quelli “tosti” che attaccano anche (e soprattutto) il monoteismo giudeano, sviluppatosi nell’epoca del Secondo Tempio…
    Comodo avere la botte piena e la moglie ubriaca 😀

    • Francesco scrive:

      vabbè dai, è solo che Pino è persona colta e voleva farmi arrabbiare

      quindi ha la precisione di scrivere “galilea” invece che “ebraica” ma questo va a suo onore

      male è che non voglio riconoscere che il Cristo sia un pò tanto per ridurre la fede il Lui a superstizione (risusciti Pino da morte, se ne è capace)

      non voglio rinfocolare diatribe tra galilei e giudei nel momento in cui un mio illustre omonimo scaglia contumelie contro persone degnissime, suscitando confusione e smarrimento!

      un saluto

      PS Pino, mi stupisce tu non abbia colto il giusto spazio che lascio per le cose nuove, oltre che per quelle antiche!

      • PinoMamet scrive:

        Confermo che volevo solo farti arrabbiare, proprio perché non ho colto il giusto spazio che riservi alle cose nuove… nella foga di risponderti!

        Poi Francesco, ci conosciamo (telematicamente) da un po’, e sai che non ho proprio nulla contro il Cristianesimo, amore di polemica a parte (per il quale mi scuso) e che anzi mi faccio un punto d’onore di difenderlo quando lo ritengo giusto!

        PS
        A proposito di abuso del sentimento religioso, mi darebbe molto fastidio per esempio (e ti giuro che ci stavo pensando da prima di leggere questo tuo intervento!) trovare che le persone che si indignano perché un rapper si fa fotografare con le piume da guerriero sioux, siano poi le stesse che invocavano la libertà di espressione quando la cantante Madonna usava il crocefisso in maniera oscena e volutamente offensiva…

        • mirkhond scrive:

          Per Habsburgicus

          Conoscendo Pino anche privatamente per via email, posso assicurarti che è una persona molto più religiosa e credente in Dio di quanto possa apparire in uno sfogo internettiano volutamente polemico!
          Sulla monarchia concordo invece con te e in parte persino con Francesco! 🙂
          ciao!

    • PinoMamet scrive:

      Caro Habs, a parte il fatto specifico di punzecchiarsi con Francesco (col quale comunque mi scuso nuovamente se se l’è presa), in realtà sul Talmud sarebbe un discorso lungo.

      Tu ne fai un manuale anti-cristiano, ma in realtà il cristianesimo è l’ultima preoccupazione dei suoi infiniti estensori;
      è vero però che tra le molte migliaia delle sue pagine può capitare di trovare, mi pare, tre passaggini, di numero, in cui un personaggio che può essere identificato con Gesù viene messo all’Inferno.

      Guarda, voglio anche credere che redazioni più antiche, prima della sostanziale revisione operata per sfuggire all’Inquisizione, che proibì l’opera in diverse riprese, avessero qualche passaggio anti-cristiano in più, o una identificazione meno equivoca.

      Ciò non toglie che l’opera:
      1- è enorme e pertanto pochissimo letta;
      2- la parte in questione è l’ultima che interessa ai suoi lettori, di solito impegnati in questioni più vitali, tipo “come lavarsi le mani ritualmente nei pressi di un fiume” o “se ho più finestre, su quale devo esporre il candelabro di Hannkà” 😉
      3- si tratta di una polemica anticristiana medievale e tardo-antica,. che trova il suo esatto corrispondente nella polemica antigiudaica medievale e tardo-antica, senza che nessuna persona sana di mente sostenga che la Cheiosa cattolica è attualmente antisemita…
      (poi ci sono i non sani di mente, che è un’altra cosa…)
      4- il Talmud non è un’opera normativa!

      l’Ebraismo “ufficialmente”… non ha nessuna posizione ufficiale riguardo al Cristianesimo.
      Direi che attualmente la posizione che si sente normalmente in Italia è di considerare Gesù un bravo ebreo, che poi è stato divinizzato.

      Poi in Israele, tra i gruppuscoli haredim (quelli che stanno sulle balle a tutti) capita di trovare anche delle persone sgradevoli, quelli che insultano le processioni cristiane o tentano di sputare sulla Croce ecc., non tanto per il Talmud, ma per revanscismo, chiusura, e odio verso la presenza “pagana” a Gerusalemme.

      A parte la consistenza numerica di queste persone, va detto che sono persone che vivono in uno stato mentale di chiusura totale, per cui conoscono veramente poco o niente di tutto o ciò che esula dalla tradizione ebraica.

      • mirkhond scrive:

        Del resto la Chiesa Cattolica ci mise almeno un millennio e più per “accorgersi” dell’anticristianesimo del Talmud!
        Come mai dovette “aspettare” fino al XIII secolo?
        Concordo con Pino nell’osservare che l’odio era quantomeno reciproco.
        Solo che i Giudei di ALLORA non avevano il potere e dunque dovevano subire!
        Oggi il potere ce l’hanno e l’inquisizione te la fanno se non loro, i loro tirapiedi nel Frangistan, se osi mettere in dubbio la versione ufficiale degli eventi 1933-1945! 🙂

        • habsburgicus scrive:

          perché non sapevano l’ebraico 😀 (meglio l’aramaico in lettere quadrate..insomma, ci siamo capiti :D)
          però già San Agobardo di Lione (forse in contatti con la Spagna) qualcosa doveva aver captato nel IX secolo..nessuno lo capì 😀 capita, quando si è in anticipo sui tempi 😀
          in più la “talmudizzazione” (per così dire) del giudaismo europeo è forse tarda…ecco un argomento che meriterebbe di essere investigato sine ira et studio 😀
          il Talmud è ritenuto comolrtato verso il 500 d.C.. già sotto Giustiniano vi è segno di “innovazioni” cui Giustiniano reagisce (riteneva suo dovere interferire pure all’interno del mondo giudaico 😀 non gli bastavano le dispute teologiche dei Cristiani !)…in Iraq
          ancora in VIII secolo c’è una forte reazione (karaismo che andò ad un passo dal vincere..SE AVESSE VINTO, sarebbe stata una grandissima vittoria, per loro stessi e per l’umanità tutta !)
          è poi così peregrino supporre che il “talmudismo” si sia diffuso in Occidente solo da VIII secolo…e che solo verso il Mille abbia informato di sé tutte le comunità giudaiche ?
          così si ridurrebbe il “silenzio” (pero, ripeto, c’è San Agobardo) della Chiesa

        • PinoMamet scrive:

          Non lo ritengo affatto peregrino, penso anzi che sia una datazione piuttosto probabile; più di preciso non saprei non andare, al mio livello di conoscenze.

          Del resto anche l’opera di Maimonide (dapprima osteggiata perché di impronta aristotelica-razionalistica, e nata espressamente in contrapposizione al Talmud, prima di venire accettata a fianco a di questo) ci ha messo diversi secoli a raggiungere tutte le propaggini del mondo ebraico
          (credoche ci sia tuttora una parte di ebrei yemeniti che non l’accetta).

          In ogni caso le parti anticristiane del Talmud sono credo più antiche della sua diffusione in Europa, come si evince anche dal lessico:
          si parla infatti di “minim” o “settari”, e il bersaglio sono i giudeo-cristiani della Palestina, visti come apostati e divisori della comunità.

          ciao!!

      • PinoMamet scrive:

        Ah dimenticavo:
        il termine Galilei l’ho utilizzato in riferimento all’opera di Giuliano l’Apostata, Contra Galilaeos, visto che il buon Francesco in un altro intervento diceva che gli sarebbe piaciuto vivere ai tempi di Ambrogio, che è un po’ la mia bestia nera… 😉

        e anche un po’ per eufemismo, per evitare di insultare troppo i cristiani, che non mi hanno fatto proprio niente (e comunque, io non sono ancora di là, sono formalmente ancora di qua, e chissà poi dove andrò in futuroo… 😉 )

        • mirkhond scrive:

          Hanbsburgicus comunque ha notato un diciamo…contraddizione nel pensiero di Pino, tra il suo amore per la classicità pagana greco-romana e il Giudaismo, che invece erano agli antipodi in un rapporto di difficile convivenza, spesso sfociata in insurrezioni “talebane” da parte giudaica a partire dai famosi Maccabei, e di spietate repressioni antigiudaiche da parte seleucide e poi romana!
          Ma ognuno di noi c’ha le sue contraddizioni a partire dal sottoscritto, affascinato dalla donna velata, ma in estasi davanti alle POSSENTI grazie di una ragazzona israeliana sefardita e svestitissima :), che sulla sua bici scansa, (probabilmente con orrore) una manifestazione di Haredim a Gerusalemme, come in un video postato proprio da Pino, alcuni mesi fa! 😉

        • Z. scrive:

          Ma in fondo non si tratta di contraddizioni, secondo me.

          Se ti piace Mozart non significa che non possono piacerti gli Slayer, e se ti piacciono le bionde non significa che non ti devono piacere le more.

          Oppure le ostriche e le lumache assieme, come avrebbe detto Kubrick 🙂

        • Ritvan scrive:

          —–la classicità pagana greco-romana e il Giudaismo, che invece erano agli antipodi in un rapporto di difficile convivenza, spesso sfociata in insurrezioni “talebane” da parte giudaica a partire dai famosi Maccabei, e di spietate repressioni antigiudaiche da parte seleucide e poi romana! mirkhond—-
          Non credo fossero gli ebrei ad essere i “talebani” della situazione, visto che non erano loro a vietare ai seleucidi i frutti di mare:-), bensi erano i seleucidi che volevano trasformare il Tempio di Gerusalemme in un tempio dedicato a Zeus.

      • Francesco scrive:

        Caro Pino

        tra i miei moltissimi difetti non c’è quello di prendersela e, quando capita, sono fumantino per brevissimo tempo

        nel caso di specie, non me l’ero presa affatto

        però, perchè ce l’hai col mio Santo Ambrogio?

        🙁

        ciao

        • PinoMamet scrive:

          Sant’Ambrogio è stato un personaggio dalla statura politica e intellettuale di prim’ordine, e da un certo punto di vista il vero “papa” del suo tempo;

          “ce l’ho con lui” (come si può avercela con un personaggio storico… insomma più o meno come fare il tifo per Greci o Troiani nell’Iliade 😉 ) perché è stato determinante nell’imporre la cristianizzazione anche politica e simbolica dell’apparato statale.

          Comunque era un personaggio interessante anche dal punto di vista “etnico” e “geografico”: appartiene a quella fase dell’Impero Romano in cui per moltissimi (non solo altolocati come il nostro Ambrogio) era assolutamente impossibile dire se fossero romani de Roma, gallici, greci, germanici… erano Romani, e basta.

          Infatti stava a Milano 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Direi, piuttosto, la de-paganizzazione dell’apparato “statale”. Ovviamente, visto che la laicità era di là da venire, il discorso era sulla religione ufficiale che il potere doveva ostentare, mica sul divieto dei simboli religiosi nelle istituzioni.

  71. Francesco scrive:

    OT

    caro Miguel

    il tuo caro amico ed ex-sindaco sta scontrandosi durissimamente con il suo Partito. Lui vuole cambiare alcune cose (Senato francese, legge elettorale maggioritaria), loro non vogliono cambiare nulla.

    Lì da voi si dice se sta facendo il passo più lungo della gamba? Su questi due temi sono un tifoso sfegatato di Renzi, ti confesso.

    Ciao

  72. mirkhond scrive:

    “per salvaguardare la laguna i veneziani disboscarono l’Istria, sottomettendo le popolazioni istriane per le loro “grandi opere”.”

    Questa storia l’ho sentita per la prima volta 14 anni fa, quando, fresco di laurea proprio sulla dominazione veneziana in Dalmazia nel XIII secolo, un signore croato residente a Bari da una vita, mi disse che per costruire le travature e i sostegni di San Marco, i veneziani avevano disboscato la Croazia!
    Ora lui è di Zagabria, e dubito fortemente che i veneziani potessero disboscare terreni non sotto la loro sovranità (che non si estese MAI a tutto l’Adriatico orientale, vedasi il Quarnaro continentale da Fiume a Novigrad/Cittanova e al Canale della Morlacca; l’area intorno e a sud di Fiume, come il Vinodol sono ed erano ricche di boschi), forse però qualcosa del genere dovette avvenire in Dalmazia, almeno nell’area settentrionale attorno a Zara, visto che lo storico zaratino Vitaliano Brunelli (1848-1922), sostiene che già dopo il XII secolo il manto boschivo attorno a Zara era andato perso, e l’aspetto di quella parte di Dalmazia doveva presentare l’aspetto brullo e aspro giunto fino a noi.
    Per l’Istria non saprei, ma in uno su Venezia di Frederick C. Lane (1900-1984), Storia di Venezia, Einaudi Editore, si afferma che il legname (o almeno il grosso di questo) usato da Venezia per le sue opere edilizie provenisse dalle Dolomiti!
    ciao!

  73. mirkhond scrive:

    in uno studio su Venezia

  74. Buenaventura Durruti scrive:

    Sorprendente la fauna umana che si ritrova a commentare le pubblicazioni di Martinez.
    Un estimatore e studioso dell’aristocrazia pre rivoluzione francese
    Un monarchico neo-borbonico
    Un integralista cristiano
    Un razionalista
    Il classico commentatore che sdrammatizza
    e mi perdo sicuramente altri tipi umani, dato che sono andato indietro solo di una mezza dozzina di post.
    Mi chiedo se Martinez vi ha scelto di persona per questo zoo umano o l’aggregazione è avvenuta casualmente, in quest’ultimo caso si confermerebbe la teoria dell’origine casuale della vita.

  75. Ritvan scrive:

    OT. Piccola provocazione… illirica:-)
    Nel folklore albanese esiste anche una specie di uomo mostruoso chiamato Katallan, contro cui lottano gli eroi buoni. Katallan….ricorda qualcosa a qualcuno…magari a proposito della Spagna? Oppure e` solo la solita fottutissima coincidenza verbale pinomametesca?:-)
    P.S. Mirk, mi sa che e` il tuo campo….aiutino: Andronico II recluta mercenari….

    • roberto scrive:

      ne ho conosciuti molti di catalani (fra i quali mia moglie, visto che la sua parte francese è catalana), ma di “uomini mostruosi” no.

      poi, mi correggeranno i linguisti e glistorici, mi risulta che la prima attestazione della parola “catalunya” sia intorno al 1100, anteriore quindi ad andronico.

      a naso andrei a coincidenza
      ciao
      🙂

      • Ritvan scrive:

        —mi risulta che la prima attestazione della parola “catalunya” sia intorno al 1100, anteriore quindi ad andronico. roberto—
        E chi ti ha detto che fosse stato Andronico a chiamarla cosi?

        —a naso andrei a coincidenza—
        Pinomametesco che non sei altro!:-)

        • roberto scrive:

          “E chi ti ha detto che fosse stato Andronico a chiamarla cosi?”

          sicuramente non è stato andronico, *se* il nome è anteriore.
          credo di non aver capito la tua ipotesi. potretsi spiegare in termini che anche un piccolo ed ingenuo leguleio possa capire? 🙂

  76. Moi scrive:

    ** @ TUTTI (specie @ Z) **

    Il Libro di Alan Friedman “Let’s Kill the Catpard” * ; -) diventa una trasmissione TV su “ZeSèven” : -) a partire dal 19 Giugno …

    Qui un anticipo dell’ intervista a “Reggia” D’Alema … certo che Massimo D’Alema che con verace spocchia da “Signorotto” Manzoniano parla dei suoi English Mastiffs ** (altro che Dudù !) è roba _ però “làiv” ; -) _ che oramai si potrebbe vedere solo in un film di Quentin Tarantino … o che si sarebbe potuta veder in uno di Sergio Leone.

    http://www.ilgiornale.it/video/interni/ecco-reggia-dalema-ulivo-costa-1500-euro-998456.html

    http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1869745&codiciTestate=1

    Qui, il commento post ex facto di D’Alema dalla Bignardi :

    http://www.youtube.com/watch?v=jkr1ePWbbYM

    Ci saranno anche commenti di Prodi che si autovaticinava che D’Alema gli avrebbe fatto le scarpe : d’altronde, le capacità da Medium di Prodi sono ampiamente testate fin da quando partecipò alla celeberrima Seduta Spiritica Democristiana per chiedere alle Anime del Purgatorio dove fosse tenuto prigioniero Aldo Moro. Però NON mi pare che la Chiesa Cattolica abbia mai sdoganato le Sedute Spiritiche … Mauricius, confermi ? Lo Spirito del Concilio ; -) è un altro tipo di Spiritismo : -) , no ?

    Ma ora come ora, è Corradino Mineo a minare la Superiorità Morale … ma si sa: il PD si spacca sempre, ma non si scissiona mai !

    _ Note _

    *

    Per me è diventato una trasmissione TV perché pochi Italiani (per fortuna i Severgninoidi non sono così tanti !) accettano di farsi trattare come “Niggers” ( a ‘s dgèva axé !) dell’ Ottocento studiati da uno spocchiosissimo (sai che novità !) AngloSassone al quale mancano solo baffi a manubrio e casco coloniale !

    **

    “What a lion is to a cat, a mastiff is to a dog” (British English Proverb)

    • Moi scrive:

      Il Mastino da Difesa Politico di Fabio Mussi mi pare che fosse Fabio Mussi … che, per carità, sarà un caso sicuramente, ma anch’egli massiccio e prognato ! 😉

      PS

      Friedman è reso simpatico in Italia unicamente perché appare e soprattutto, come ha detto Crozza … “suona” come Ollio parlando in Italiano.

  77. Moi scrive:

    @ IZZALDIN

    Per favore, NON farmi dire più di quel che ho effettivamente detto: il copricapo “pluripennuto” da “Capo Indiano” è roba che DIGIA’ stata stra-usata _ anche in USA _ come simbolo frivolo parecchissime (!) volte: mi son limitato ai Village People e a qualche clownesco wrestler, ma di simboli simili ce ne sono inneumerevoli altri … a mio avviso, è come se _ per assurdo, almeno al momento sarebbe assurdo … Pino te lo confermerà !_ è come se i Sikh si sentissero offesi dal turbante e dalla panolplìa Salgariano-cinematografiche di Sandokan, perché troppo simili a “usvigli consacrati” adoperati anche da parte loro nella Gatka !

    Specifico meglio un’altra roba : il “Guerriero Consacrato” è una figura ricorrente in ogni mitologia e almeno nelle religioni NON-Monoteiste. Ebbene, cì è una contraddizione di fondo insanabile : se riscopri questi personaggi in chiave “gay culture” offendi una minoranza etnoculturale … se ne vieti la rilettura “gay culture”, offendi una minoranza di “gender” …

    Questo (!) è ciò che intendevo (sperando di non aver sbagliato l’ idioma tuo del Subcontinente Italico, idioma che NON mi è nativo) con :

    “Nuddu scassava la minchia !” [autocit.]

    PS

    Izzaldin, NON googlare chi erano gli “Squallor” e il loro filmazzo “Arrapaho” … il rischio da trauma irreversibile ti sarebbe troppo alto !

    PPS

    Va be’: le sensibilità saranno pure cambiate, ma … ci mettiamo a fare accuse perfino retroattive, adesso ?!?!

    Mi viene in mente l’ incredibile caso linkato da Roberto di quei (!) Musulmani che (in Austria) almeno 35 anni dopo (!) hanno trovato blasfemo Jabba The Hutt (con il suo nome ”finto Arabo per Anglofoni” nonché Pianeta, intrallazzi mercantili-contrabbandistici gaudenti e Palazzo tipo “Le Mile e Una Notte”) … e dopo che George Lucas aveva dichiarato _ sempre almeno 35 anni fa _pure nelle interviste che il pianeta di Luke Skywalker è ricavato in un villaggio di (dico io) “simil-trulli” in Tunisia, ove la troupe aveva incontrato gente della “location” entusiasta (!) e “Mediterraneamente” ospitale al dilà di ogni più benevola aspettativa !

    Riguardo al Cristo Rendentor do Corcovado, di fronte al Pão de Açúcar, a Rio de Janeiro … sono semplicemente stupito, ripeto : il sincretismo cattocalcistico già esiste eccome, e non solo per Maradona e Kusturica; l’ esempio del Colosseo e delle vallette è davvero grottesco e sballato : googla “Valetudo”, “Gracie”, “Helio Gracie” e capirai … e per tacer di termini come “oba-oba” o “bundinha”.

    • Moi scrive:

      Anche la storpiatura in “Arrapaho” del nome della tribù dei “Cheyenne”, oggi sarebbe impensabile …

      • habsburgicus scrive:

        @Moi
        hai presente il film “Toto cerca casa” ?…c’è una scena in cui Aroldo Tieri riesce a cogliere un Ambasciatore arabo-persiano con l’amante (che già prima faceva la modella)…seppur in modo soft, vi sono dialoghi “coloriti” sui musulmani..oggi sarebbe impensabile 😀 maledetto politically correct 😀
        (e poi vi vengono a dire che siamo più liberi :D)

        P.S: il sindaco con cui il grande Totò si “scontra” sempre, a partire dalla casa trasformata in scuola, ha una faccia da democristiano 😀 😀

    • izzaldin scrive:

      ..e allora sei cascato nel tranello mio caro Moi!

      Si dà il caso che a deridere il politically correct dei cheerokee indignati siano propri i tuoi odiati “gender-studies”-queer-studies-enthusiasts che, in nome della libertà d’espressione, se la prendono con chi si indigna per l’uso del copricapo!

      il tuo atteggiamento è pari pari a quello degli intellettuali LGBTQIA uaaristi pastafariani! 🙂 che pensano che l’arte possa anzi DEBBA andare contro le religioni costituite, e che quindi si preparano a indossare copricapi cheerokee in sostegno a pharrell..

      insomma, gira che ti rigira sei cascato nel boldrinismo-liberal-uaarino politically correct anche tu! viva la libertà d’espressione! viva il detournment dei simboli religiosi! abbasso il bacchettonismo di chi si indigna per stronzate simili! viva Moi che sfila al gay pride con un copricapo cheerokee abbracciato a Nichi Vendola! 🙂
      🙂

      saluti!

  78. Moi scrive:

    @ FRANCESCO e Z

    Con ogni probabilità, Gianni Cuperlo è nel PD il più intellettualistico, il più sincero “orfano” di Enrico Berlinguer … ma NON ha assolutamente né le capacità (anche Berlinguer era molto riflessivo … ma lungimirante e con i piedi ben saldi per terra ! Enrico Berlinguer è stato il classico “inattuale”, uno che ebbe ragione troppo presto e perciò si riteneva che nel proprio presente avesse torto !), né il carisma né “i numeri” per poterne raccogliere l’ eredità politica.

    @ FRANCESCO

    Secondo la Sokkagakkaika (o come si dice …) SaBBina Guzzanti l’ anima di Berlusconi sarebbe trasmigrata in Renzi ….

    http://www.youtube.com/watch?v=DAa2B9QWdIg

    @ TUTTI

    In contrasto (almeno in apparenza) con le Ipotesi di Sapir & Whorf ,

    a imparanoiare prima (e scombussolare con nuove tipologie di reato d’ opinione poi !) il Resto del Mondo con “Gender and Communication Studies” e robe simili … è gente “linguisticamente nativa” di un idioma come l’ Inglese che è pressoché priva di genere grammaticale.

    Mai porre limiti alla mente umana, pertanto !

    • Z. scrive:

      Chi ha ragione troppo presto può ben darsi che abbia torto nel presente, ed è stato il caso di Berlinguer. Allora il compromesso storico non si è dimostrato un’ottima idea: e tra l’altro poteva pure andar peggio.

      Infatti in Grecia, e in Cile, ha potuto.

      Nel caso di specie, pare che siano stati russi e americani a rassicurare gli inglesi sul fatto che i comunisti NON sarebbero andati a governo. E guarda caso, avevano ragione.

      Z.

      PS: Detto questo, secondo me Berlinguer era un uomo del suo tempo, nel miglior senso possibile. E oggi verrebbe tritato almeno quanto Cuperlo. Direbbero di lui che non buca lo schermo, che è vecchio, che non è abbastabza trendy, che non ha un animo social, che non si veste cool e che non parla young. In ogni caso, finirebbe per prendere meno voti di Civati.

      • Francesco scrive:

        scusa, limitarsi a dire che è comunista non basterebbe?

        me lo vedo a difendere “la più bella del mondo” contro Renzi, sia pure con un qualche imbarazzo per la sguaiataggine della compagnia

  79. mirkhond scrive:

    Per Ritvan

    Purtroppo non ho padronanza della lingua albanese.
    Quanto ai Catalani a cui hai accennato, credo che ti riferisci agli Almogaveri, compagnia di ventura forte di 6500 uomini, formata dai montanari catalani e aragonesi, che tra XII e XIII secolo avevano imparato dai vicini-nemici musulmani di al-Andalus le tecniche di combattimento, costituendo l’ossatura dell’esercito aragonese durante il primo ventennio della Guerra del Vespro in Sicilia (1282-1302).
    Con la Pace di Caltabellotta del 1302, cui seguì un decennio di effettiva pace tra Aragonesi di Sicilia e Angioini di Napoli, gli Almogaveri erano rimasti “disoccupati”.
    Per cui il loro comandante, Ruggero de Flor da Brindisi (un pugliese/napoletano) ex templare (1268-1305) accolse l’invito dell’imperatore di Romània, Andronico II Paleologo (1282-1328) e del figlio e coimperatore Michele IX , per dirigersi in ciò che restava dell’Anatolia romana nicena, andata perduta in quegli anni, con l’arrivo di nuove ondate di Turcomanni, rifugiatisi in Anatolia a seguito delle invasioni mongole gengiskhanidi.
    Michele VIII (1259-1282), padre di Andronico II, dopo aver riportato la capitale romana a Costantinopoli nel 1261, strappandola al residuo impero franco sorto dopo la IV Crociata (1202-1204), per difendere i territori balcanici riconquistati, aveva colpevolmente trascurato l’Anatolia nicena, smantellandovi il sistema dei soldati-coloni di frontiera (gli Akriti) che fino ad allora avevano contenuto le nuove orde turcomanne ammassatesi alle frontiere romane (1262).
    E dunque intorno al 1300, tranne poche enclavi cittadine da Eraclea del Ponto (oggi Eregli presso Zonguldak) a Filadelfia (oggi Alashehir), tutto il territorio niceno del 1261 era praticamente in mano turcomanna, diviso a sua volta in vari emirati tra cui i Qayi/Ottomani, spesso anche in lotta tra loro.
    La stessa Nicea era ormai un’enclave sotto costante assedio ottomano!
    Per cui Andronico II, constata l’impossibilità di riprendere l’Anatolia nicena con proprie truppe, in particolare contingenti di mercenari Alani/Osseti al comando del coimperatore Michele IX, pensò bene di rivolgersi ai Catalani, promettendo a de Flor il governo dei territori da riconquistare col titolo di Gran Duca (Megas Dux).
    De Flor non si fece pregare due volte e nel 1303 coi suoi almogaveri e relative famiglie giunse a Costantinopoli nel 1303.
    Nel 1304, sbarcato presso Cizico, in pochi mesi strappò ai Turcomanni tutto il territorio tra il Marmara e Filadelfia sul Meandro, ma commettendo ogni sorta di atrocità verso le popolazioni romee cristiane ortodosse non meno che verso i nuovi arrivati turcomanni musulmani.
    Inoltre, lo stesso Michele IX timoroso della rinascita di una Romània franca come cento anni prima, e magari del formarsi di un’altra Aragona o di un’altra Sicilia cattolicizzata e franchizzata, portò all’assssinio dello stesso de Flor da parte di sicari di Michele (aprile 1305).
    Fu un errore GRAVISSIMO, perché Michele e suo padre non disponevano di alternative militari valide ai Catalani, e quindi videro sfumare definitivamente la speranza di una riconquista dell’Anatolia nicena (i successivi tentativi di Andronico III e del suo ministro e poi futuro imperatore Giovanni Cantacuzino di liberare almeno Nicea e la Bitinia nel 1329 si riveleranno un fallimento).
    Inoltre i Catalani, sotto nuovi leaders e con rinforzi giunti dalla patria e arruolando persino dei Turcomanni, si dettero a devastare la Romània balcanica per sei anni, prima in Tracia (1305-1307), poi in Macedonia e Megalovlachia (1307-1311), fino ad impadronirsi del Ducato di Atene, uno staterello franco sorto dopo la IV Crociata nel 1205, e detenuto dai borgognoni de la Roche, trasformandolo in un avamposto catalano in Romània (1311-1388).
    Qui gli Almogaveri, per legalizzare le loro brigantesche imprese proclamarono il re di Sicilia Federico II d’Aragona (1296-1337) come loro signore, e il re vi nominò dei vicari.
    Quest’estensione della potenza catalana fino all’Egeo, determinò nel contesto della Guerra del Vespro (1282-1372) un incremento della pirateria catalana, già forte nel XIII secolo, e già con l’ammiraglio pugliese Ruggero di Lauria (1245-1304), estesasi all’Ifriqiyya/Tunisia hafside e alla Romània stessa, fin dal 1283-1285, e col concorso anche di corsari siciliani (anche se lo storico siciliano Illuminato Peri, ridimensiona il ruolo di questi ultimi), sviluppando oltre al tradizionale commercio di schiavi maghrebini musulmani, quello dei Romei ortodossi (che in Sicilia, secondo le ordinanze dello stesso Federico II d’Aragona, se si convertivano al Cattolicesimo LATINO, dovevano essere liberati dopo 7 anni di servizio), e perfino di schiavi turcomanni d’Anatolia (i “saraceni bianchi” come venivano chiamati nei documenti siciliani negli anni 1310-1330) e di Tatari (verosimilmente Qipciaq/Cumani dei territori del Khanato dell’Orda d’Oro, e ugualmente fonte primaria di arruolamento coatto dei Mamelucchi d’Egitto, i cui sultani come le loro truppe, erano essi stessi degli ex schiavi qipciaq, secondo una secolare tradizione musulmana).
    A Palermo nel XIV secolo, la comunità di schiavi e liberti “tartari” doveva essere talmente consistente che per loro venne eretta una chiesa, San Giovanni dei Tartari appunto!
    In questo INTENSO TRAFFICO DI UOMINI i Catalani dovettero avere un grosso peso, seguiti dai Genovesi.
    Non so però se le attività catalane, sia degli Almogaveri stabilitisi ad Atene, che coloro che praticavano la pirateria avessero a che fare anche con l’Albania.
    Certamente a partire dal 1320 circa, aveva inizio la grande migrazione albanese di ceppo tosco, per la Romània, bizantina e franca, soprattutto per le pressioni dell’avanzata serba verso Salonicco e lo Jonio.
    Dunque è verosimile che Albanesi e Catalani abbiano avuto contatti, se non in Albania, quantomeno nelle nuove terre d’insediamento tosco in Megalovlachia, dove furono sottomessi dall’imperatore romano Andronico III (1328-1341) e poi anche nello stesso Ducato di Atene, come più tardi nella Morea romana sotto i despoti (principi) Teodoro I (1384-1407) e Teodoro II Paleologo (1407-1443).
    Ora, non ho dati sull’insediamento albanese nel Ducato di Atene per l’epoca catalana (1311-1388), anche se è quasi certo che proprio in quell’epoca tale stanziamento dovesse verificarsi. I registri ottomani del 1466 ne registrano la presenza a Livadia, Istefe (Tebe) e appunto Atene, ma è probabile che l’afflusso albanese fosse continuato proprio in epoca ottomana e per gli stessi motivi del periodo precedente: il bisogno di ripopolare interre aree della Romània/Rumeli meridionale spopolate dalle guerre e dalle razzie franche, catalane, genovesi, siciliane e infine ottomane!
    Eleusi venne ripopolata da Albanesi nel XVIII secolo e Atene nel 1821 aveva quasi la metà della popolazione composta da Albanesi, in prevalenza Toschi ortodossi, insieme a quelli islamizzati in epoca ottomana, che però erano considerati a parte proprio in quanto musulmani.
    Quindi in conclusione, è possibile che un ricordo di contatti non certo positivi con la presenza e la dominazione catalana in Romània, abbiano lasciato traccia nella tua lingua come catalano sinonimo di essere spregiudicato e spregevole, proprio per l’intenso ruolo di NEGRIERO ai danni di altri cristiani, seppure ortodossi!
    ciao!

    • PinoMamet scrive:

      Concordo con la conclusione di Mirkhond, che ringrazio per il fantastico excursus storico!!

    • Dif scrive:

      Storia interessantissima! Ti volevo fare i complimenti per la tua immensa cultura storica e ringraziati per tutte le cose che sto apprendendo grazie ai tuoi commenti, magari averti avuto come professore al liceo!

    • roberto scrive:

      grazie mille!
      alla luce della tua spiegazione interessantissima credo di aver capito cosa voleva dire l’amico ritvan (che sospettavo di voler dare un’origine albanese ai catalani, e, conoscendolo, mi pareva troppo strano!)
      ciao a te e a ritvan

      • mirkhond scrive:

        Ringrazio piuttosto Ritvan per averci rivelato con la sua interessante indicazione linguistica, un prezioso indizio per fare ancora più luce sull’affascinante realtà mediterranea e balcanica medievale pre-ottomana!

        • Ritvan scrive:

          @ roberto
          Ecco, bravo, volevo dire precisamente quello che ha detto mirkhond…e la prossima volta non mettermi in bocca ipotesi che non mi passano nemmeno per l’anticamera del cervello, cribbio!
          @ mirk
          Grazie a te. Non avevo dubbi che uno storico serio par tuo avrebbe indovinato. E non serve sapere l’albanese:-), pero`, se uno lo sa puo` trovare in rete pezzi come questo (traduzione mia):
          Diversi studiosi dell’albanologia hanno visto nei tratti negativi del Katallan il riflesso del brutto ricordo lasciato nei territori albano-bizantini dai mercenari catalani della Compagnia Almogava. Nel libro di Robert Elsie “A Dictionary of Albanian Religion Mythology and Folk Culture”( 2001, pp. 150-151) si trova questo passaggio: “Secondo Gustav Meyer (1850-1900) e Maximilian Lambertz ( 1882 – 1963) il nome katallan deriva dalla famigerata compagnia di mercenari catalani che furono invitati nell’Impero Bizantino nel 1302 dall’Imperatore Andronicus II Palaeologus per combattere controi i turchi”.

        • mirkhond scrive:

          Ti ringrazio per questa tua ulteriore indicazione!
          Pino, se la cosa puo’ interessarti se ne troverebbero idee e spunti per trame cinematogrfiche ORIGINALI, come la novella di Martuccio e Costanza, e le imprese delle filibuste catalane, genovesi e siciliane nel Mediterraneo dei secoli XIII-XIV, e che non hanno nulla da invidiare anche per spietatezza ad analoghe imprese di altre epoche e altri contesti!

  80. mirkhond scrive:

    “Non credo fossero gli ebrei ad essere i “talebani” della situazione, visto che non erano loro a vietare ai seleucidi i frutti di mare:-), bensi erano i seleucidi che volevano trasformare il Tempio di Gerusalemme in un tempio dedicato a Zeus.”

    Diciamo che i Seleucidi, specialmente Antioco IV Epifane (175-163 a.C.), spinsero l’accelleratore sulla globalizzazione ellenizzante, sperando in tal modo di salvare il loro impero che faceva acqua da tutte le parti, ad est eroso dagli iranici Parni/Parti, ad ovest disfatto da Roma, dopo le sconfitte di Antioco III (223-187 a.C.) nel 191-189 a.C., e dal conseguente Trattato di Apamea (188 a.C.) che tolse ai Seleucidi i territori ad ovest di Antiochia, la loro capitale!
    Inoltre il “talebanismo” maccabeo fu provocato anche dall’ellenizzazione della stessa elite giudaica, incluso sommi sacerdoti come Menahem che non si limitarono solo a farsi chiamare alla greca Menelao, ma DI PROPRIA INIZIATIVA favorirono l’ellenizzazione introducendo palestre e giochi greci, sport in cui si praticava il nudismo maschile e si incoraggiavano l’omosessualità e la pederastia, fino ad arrivare al rigetto della circoncisione.
    Antioco IV nel 168-167 a.C., giunse a dare MANFORTE all’elite giudaica che aveva già avviato tali obbrobrii, e proprio per il crescente risentimento degli ambienti popolari e del basso clero, a ragione indignati.
    Quindi fu innanzitutto una lotta INTERNA al giudaismo palestinese tra elite ellenizzata e popolo legato al proprio credo MONOTEISTA e FORTEMENTE ETICO.
    Dunque il paragone con certe situazioni attuali di alcune realtà musulmane non mi sembra tanto azzardato! 🙂
    Non dimentichiamo che se i Seleucidi alla fine persero, le successive reazioni romane antigiudaiche furono invece di una durezza estrema arrivando a due distruzioni di Gerusalemme (70 e 134 d.C.) e la paganizzazione della stessa Gerusalemme per due secoli da Adriano a Costantino, fino al 325 d.C.
    Ai Giudei non cristiani poi Gerusalemme, sarebbe rimasta interdetta addirittura fino all’arrivo degli Arabi del Califfo Omar nel 638 d.C.
    ciao!

  81. Miguel Martinez scrive:

    Per Buenaventura Durruti

    “Mi chiedo se Martinez vi ha scelto di persona per questo zoo umano o l’aggregazione è avvenuta casualmente, in quest’ultimo caso si confermerebbe la teoria dell’origine casuale della vita.”

    Ti sei perso il funzionario della comunità europea, il ciellino che accusa la Chiesa di essere poco liberista, il veterinario albanese e lo studioso di greco antico in via di avvicinamento al giudaismo (scusate le descrizioni un po’ caricaturali, anche se affettuose, i diretti interessati potranno spiegarsi molto meglio).

    No, non ho scelto proprio nessuno di questi, sono arrivati tutti da soli e si sono trovati bene insieme, anche a prescindere tutto sommato da me, che adesso scrivo molto poco.

    • Francesco scrive:

      >> il ciellino che accusa la Chiesa di essere poco liberista

      presente compagno Miguel!

      😀

    • roberto scrive:

      “il funzionario della comunità europea”

      preferirei “orribile eurocrate” (soprattutto la comunità europea non esiste più, sostituite sempre con “Unione europea”)

      • Z. scrive:

        Però nessuno dice “diritto dell’Unione Europea”. Continueremo sempre a dire “diritto comunitario”. Alla facciaccia vostra di plutopippomassoni! 😀

    • PinoMamet scrive:

      ” lo studioso di greco antico in via di avvicinamento al giudaismo”

      come dice Tortuga (che saluto!), li sto contro-tantrando 😉

    • Tortuga scrive:

      Non solo è sorprendente, e non solo Miguel non ci ha scelti (ma noi abbiamo scelto lui) e non solo siamo così variegati che pariamo l’Arca di Noè, ma siamo anche felici di stare insieme, ci divertiamo, qualche volta diciamo anche cose serissime, siamo affezionatissimi, ci vogliamo un bene dell’anima e siamo il gruppo più eterogeneo con il più alto tasso di aggregazione e solidarietà reciproca che abbia mai visto nel web, per giunta viviamo di sregolamento sistematico, eterni off topic, niente moderazione, ma nemmeno automoderazione, niente regolamento, e non si può neanche dire che siamo anarchici. Niente newsletters, niente martellamento di notifiche messaggi in casella postale, niente “cazzabbubboli forumistici” di varia natura in somma. Poi siamo anche molti di più a comparsa e scomparsa a seconda dei periodi, degli impegni, degli articoli, e di tutte le contingenze … eppoi siamo pure un sacco di altre cose che ora non mi ricordo … tutti affezionatissimi, poi abbiamo anche uno dei più bei vocabolari contemporanei e spesso parole che si trovano con gugle solo da noi.

      Profitto per salutare tutti, anche Ritti che l’altro giorno ho visto far capolino …
      … e … Pino!!! Non devi dire che io ti diseduco così! 😀

  82. mirkhond scrive:

    E quanto al “neo”-borbonico

    Aggiungo solo che il sottoscritto era GIA’ borbonico (ke orroreeeeee!!!!!!! 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 ), prima che sorgessero i Neoborbonici nel 1993, e con cui sebbene abbia ovviamente dei punti in comune, non ne è parte!
    Non ho tessere di NESSUN partito o movimento.
    Giusto per precisare.

  83. mirkhond scrive:

    e di cui

  84. Z. scrive:

    Quando provo a replicare a un post spesso non viene pubblicata la mia replica… succede a qualcun altro?

    • Francesco scrive:

      capita

      di solito penso di non aver postato perchè interrotto dal lavoro

      dici che lavoro ancora meno di quello che penso?

      😉

    • PinoMamet scrive:

      Succede anche a me…
      (oggi poi mille casini di connessione internet, un sacco di gente col mio stesso abbonamento li ha avuti)

      • mirkhond scrive:

        E’ successo anche a me oggi, e solo adesso ho potuto connettermi con lo spazio mail, che è rimasto bloccato per gran parte della giornata!

  85. Z. scrive:

    Francè,

    (il mio post è svanito nella nebbia, lo ripeto qui)

    Berlinguer non è comunista. E’ morto, da circa trent’anni. E siccome sono contrario alla negromanzia, penso che sia bene lasciare i defunti al loro riposo.

    • Francesco scrive:

      non ero io a immaginare un Berlinguer oggi

      e comunque garantisco che Enrico Berlinguersi definiva comunista fino all’ultimo dei suoi giorni

    • roberto scrive:

      “Berlinguer non è comunista”

      sai che questa non l’ho capita?

      • Francesco scrive:

        Credo obbietti all’uso del tempo presente

        Il fu Enrico Berlinguer è diventato un santissimo laico, la cui fulgida luce scalda il cuore e acceca la vista dei credenti

        • mirkhond scrive:

          Qui concordo con Francesco!
          Zanardo non essendo più comunista, proietta sulla buonanima di Berlinguer, il SUO (di Zanardo cioè) e di altri piddini, cammino discendente verso l’involuzione liberale dello stesso pci!

        • Francesco scrive:

          Serio com’era, se Berlinguer avesse avuto un’evoluzione in senso liberale (liberale politico, quindi seriamente democratico!) mi sa che la sinistra avrebbe governato l’Italia per un trentennio. E se quell’evoluzione avesse liberato il partito non solo dai legami materiali con sindacati, coop e altri enti economici di riferimento ma anche dal ciarpame marxista, sarebbe stato un bene.

          Magari oggi Napoli sarebbe la Stoccolma del Mediterraneo!

          ciao

  86. izzaldin scrive:

    @Moi

    guarda che Arrapaho non è una storpiatura, ma il nome di una vera nazione indiana, gli Arapaho

    • PinoMamet scrive:

      Beh, ma i benemeriti Squallor giocavano pesantemente sull’equivoco… 😉
      non dirmi che non ricordi la pubblicità con l’indiano gay!

      ricordo anche il film, di Ciro Ippolito, con le tribù degli Arrapaho e dei Frocheyenne (sempre legato agli Squallor)

  87. izzaldin scrive:

    Ma figuriamoci, lo so.. non vorrei apparire per il bacchettone moralista che non sono, a me (ad esempio) piacciono gli Slayer citati da Z. e apprezzo l’arte che prende di mira i valori costituiti cultural/religiosi, quando è fatta con criterio.. quello che voglio fare notare è che è un terreno molto scivoloso, dove Moi rischia di scivolare e trovarsi al fianco dei suoi odiati gender-queer-uaar-boldrinists.. incollo l’intervento che ho fatto sopra per chiarire ulteriormente

    insomma, gira che ti rigira sei cascato nel boldrinismo-liberal-uaarino politically correct anche tu! viva la libertà d’espressione! viva il detournment dei simboli religiosi! abbasso il bacchettonismo di chi si indigna per stronzate simili! viva Moi che sfila al gay pride con un copricapo cheerokee abbracciato a Nichi Vendola! 🙂

    rilancio ancora: perchè indossare il copricapo cheerokee non è offensivo mentre invece l’opera d’arte Pisschrist (un crocifisso immerso nell’urina) viene ritenuta offensiva?

    La verità è che tutto sta nell’occhio di guarda, e nel suo sistema di valori.. perciò facevo notare (estremizzando e con simpatia, non voglio offendere nessuno, men che meno il mitico Moi!) che Moi ridendo dei cheerokee si trova accanto a chi detesta.. solo questo. è un argomento interessante però.

    saluti,
    Izzaldin

    • izzaldin scrive:

      nell’occhio di chi guarda etc

    • PinoMamet scrive:

      Mah, credo di aver già detto come la penso: non conta solo l’occhio di guarda, ma anche quello di chi offende 😉

      il rapper che non ricordo il nome non voleva offendere i nativi americani (suppongo, semmai, omaggiarli); invece l’artista che dici tu usa apposta un simbolo religioso in maniera volutamente provocatoria.

      Quanto agli Squallor e ai Village People, evidentemente i nativi americani all’epoca avevano altro a cui pensare, o forse se la prendevano meno, o, poveretti, non hanno mai avuto la fortuna di ascoltare Cornutone e Telefona a ‘sto cazzo 😉

      E poi, seriamente: se il copricapo è una roba sacra, ok, hanno ragione i Cherokee;
      ma se è solo una roba di “una volta per guadagnarsi queste penne dovevi uccidere tot nemici in battaglia”, allora scateni il rompipalle che c’è in me 😉

      perché come la mettiamo con i pow-wow o altre occasioni di festa native americane, dove mangiano l’equivalente dello gnocco fritto, e gente che non ha mai ucciso alcun nemico, né è in grado di farlo (e in qualche di discendenza nativa abbastanza dubbia) balla coperta di penne??
      E questa per loro è un’occasione di celebrare la loro cultura, mica un’offesa.

      E come la mettiamo con questo o quel copricapo militare (che se non altro viene attribuito dopo qalche settimana di pesante addestarmento) o intere giacche da marines con tanto di decorazioni, che ogni tanto qualche stilista butta addosso a modelli o modelle che non hanno mai visto alcun campo di battaglia?

      Insomma, anche nell’offendersi ci sono torti e ragioni…

      Ho visto ora una pubblicità di una birra brasiliana, che mostra gli italiani con tutti i soliti stereotipi (manca la mafia) come una banda di bonaccioni buoni a nulla, per terminare con un finto Baggio che sbaglia clamorosamente un rigore a pochi centimetri di distanza…
      e si incazzano per il Cristo del Corcovado con maglietta azzura? Dai là…

      Meno male che noi ci incazziamo meno! (vabbè, io non faccio testo 😀 )

  88. Moi scrive:

    @ FRANCESCO

    Premesso che purtroppo oggi un’ espressione come “Terza Via” è sputtanatissima … Enrico Berlinguer è stato un “ComunistaItaliano”, da intendersi come un tutt’uno NON scindibile.

    *** PROVO IL “WHO’S WHO” , O COME SI CHIAMA ***

    1

    Un estimatore e studioso dell’aristocrazia pre rivoluzione francese

    (Habsburgicus)

    2

    Un monarchico neo-borbonico

    (Mirkhond)

    3

    Un integralista cristiano

    (Mauricius, sic rebus in ecclesia stantibus … Francesco è troppo “bòrder-làin” con l’ Eresia Protestante in generale e Calvinista in particolare.

    4

    Un razionalista

    (Mi ritengo “Universalista”, ma posso accettarlo come complimento … visto che tanta gente si sente esentata dal dover giustificare le proprie contraddizioni.)

    5

    Il classico commentatore che sdrammatizza

    (Z)

    @ IZZALDIN

    “guarda che Arrapaho non è una storpiatura, ma il nome di una vera nazione indiana, gli Arapaho”

    [cit.]

    … Vut ch’an al sèva brisa ?!

    In ogni caso l’aggiunta di una “r” NON è casuale …

    Alludevo a ben altro, a un’altra (!) Nazione Indiana di quel filmazzo : i “Froceienn” [sic], storpiatura omoFFoBBBiSSima di “Cheyenne” !

    Ecco, ormai è fatta … ma a rivelartelo mi ci hai costretto tu, per far chiarezza !

    Aggiungici il personaggio di Scella Pezzata, interpretato da una giovane statuaria Tinì Cansino, e il filmazzo fa l’ En Plein : Razzismo, Blasfemia, Omofobia e Maschilismo !

    @ TUTTI

    UKIP :

    http://www.corrispondenzaromana.it/wp-content/uploads/2014/01/United-Kingdom-Independance-Party.gif

    … chi si rivede ! (No Spoiler !)

    @ PINO

    Secondo me, i Brasileiros o Cristo do Corcovado lo hanno trovato calcisticamente (sono “Mediterraneissimi”, in senso De Crescenzesco !) blasfemo … solo che, vergognandosi a dirlo, ci han messo la pezza che sta proverbialmente peggio del buco !

    • Z. scrive:

      1. E’ riduttivo per Habs, la cui preparazione in materia di diplomazia occidentale va ben oltre la Rivoluzione francese!
      2. Idem. Vogliamo etichettare il Duca solo per le sue preferenze socio-politiche?
      3. Mauricius un integralista cristiano? Bum! Questa è grossa!
      4. La lotta alle contraddizioni è come la carità: dovrebbe sempre partire da casa propria 😉
      5. Questa era facile, dai!

      😀

  89. habsburgicus scrive:

    @Moi
    Un razionalista

    potrebbe essere anche Andrea Di Vita..che però manca da moltissimo (purtroppo…spero che ritorni..a me piacevano molto i suoi interventi), dunque non può essere lui…a meno che abbia letto uno dei post dell’epoca eroica 😀 (diciamo sino a fine 2012)
    del resto da un anarchico ci si può aspettare un po’ di anarchia anche nella lettura, no ? 😀

  90. Miguel Martinez scrive:

    Su Berlinguer…

    Pensate cosa è stato il movimento che si chiamava comunista.

    Non in senso negativo, pensate alle persone migliori di quegli anni, all’incomparabile intelligenza che hanno speso nell’analizzare le situazioni dei loro tempi, a quanti erano, a quanti sforzi hanno fatto. Sia sul piano pratico che su quello intellettuale.

    Pensate poi al livello dei loro avversari: tolti pochi individui eccezionali, erano davvero penosi.

    Bene, il risultato finale di tutto quello sforzo, di tutto quel lavoro, di tutta quella intelligenza, di tutta quella buona volontà, è stato semplicemente la storia del loro stesso partito. Che oggi si chiama PD, e cioè Matteo Renzi.

    Ci deve essere stato un errore immenso, fatale, di partenza, in tutto ciò.

    Qualcosa di molto più radicale di difetti individuali, di persone che si sono “vendute” o altro.

    • Peucezio scrive:

      Da un vecchio articolo di Aldo Giannuli (dicembre 2013):

      “D’altra parte, questa liquidazione del problema Pd come semplice condanna del suo “destrismo” sa tanto di rimozione per non fare i conti con il nostro passato. Insomma, i D’Alema, i Veltroni, i Fassino, i Bersani, ecc. e persino i Cuperlo, da dove vengono? E siete proprio sicuri che non si siano portati dietro niente di quella cultura politica?

      Il Pci fu un grande partito che ebbe tantissimo demeriti ma più grandi meriti, di quella grande tradizione. Il ceto politico passato per il Pds, poi Ds ora Pd si è portato dietro solo la parte peggiore: l’ottuso burocratismo ma non il senso della politica di massa, la diffidenza verso le novità, ma non la serietà dell’analisi, l’incomprensione del mercato, ma non l’egualitarismo, il moderatismo eccessivo ma non il reale slancio riformatore, una certa propensione al compromesso deteriore ma non l’abilità tattica.

      Sono liberisti, ma non hanno dimenticato del tutto lo stalinismo. Questi hanno buttato via il bambino per tenersi solo l’acqua sporca. D’accordo: sono dei personaggi indecenti, di ripugnante asservimento al capitale finanziario ed ai suo grand commis della Bce, va bene. Ma sono anche il prodotto –per quanto degenerato- di quella cultura politica e di quel modello organizzativo che allevava i dirigenti come polli di batteria. E questo è il risultato. Ora, non possiamo far finta di nulla e liquidare tutto con una spicciativa scrollata di spalle ed una rapida etichettatura di destra. Mi spiace, ma dobbiamo riconoscere che sono un prodotto della nostra cucina politica e dobbiamo capire cosa è che non andava bene in quella cucina al punto di far andare a male il tutto.”

    • Z. scrive:

      Miguel,

      errori ne commettiamo tutti ogni giorno, ma che in Italia le forse progressiste – così come quelle conservatrici – devono necessariamente allearsi a quelle cattoliche per governare mi pare un’osservazione tutt’altro che astrusa e iperuranica. Né men che meno mi pare il frutto di qualche errore.

      Ed era tanto prevedibile che era stata effettivamente prevista, proprio dal PCI di Berlinguer, negli anni Settanta.

      Tutti ricordiamo, del resto, come l’allora PDS per governare dovette offrire la poltrona di presidente del Consiglio a un riformista di formazione democristiana. E anche oggi il PD governa retto da un politico che proviene dalla tradizione democristiana.

      C’è una frase che lessi sul tuo blog tempo addietro, qualcosa tipo “chi è destinato alla sconfitta può permettersi di combattere dal lato della bellezza”. Questo era il caso del PCI, che sapeva di non poter vincere né governare (e sappiamo tutti cosa successe quando Berlinguer volle dimenticarlo). Chi ha la possibilità di vincere, e peggio ancora chi effettivamente vince, deve rinunciare a questo privilegio.

      Se poi quello che non ci piace è la politica-spettacolo (e dunque, tra le altre cose, la leadership-spettacolo), temo dovremo rassegnarci: a noi italiani d’oggi piacciono gli uomini di spettacolo e le campagne elettorali teatrali. Che si tratti di PD, M5S o FI – ma a ben vedere, pure di Lega o lista Tsipras – poco cambia: è così che ci si guadagna i voti in Italia, oggidì. Con il teatro, mica con la sobrietà.

      E’ un bene? è un male? poco cambia: così è.

      Forse sarebbe interessante discutere di questo, invece, specie dato che tu ti interessi anzitutto di immaginario: quando e perché siamo passati dalla sobrietà al teatro? c’è stato un processo analogo negli altri Paesi europei? se sì, come si è sviluppato? se no, perché?

    • Francesco scrive:

      >> Ci deve essere stato un errore immenso, fatale, di partenza, in tutto ciò.

      ribadisco la mia ossessione: l’errore sta in Karl Marx, un uomo dal pensiero affascinante e potente quanto sbagliato. forse davvero un eretico.

      in ogni caso, il pensiero marxiano è sterile, le sua analisi illusorie, le sue indicazioni disastrose.

      e non basta la moralità di fondo (il “non è giusto” di fronte agli esiti del mercato) a riportare l’analisi nella correttezza.

      se vuoi è qualcosa di tragico, una trappola senza via di uscita (però, cazzo, se non ci sono finiti gli svedesi non è impossibile cavarsela!)

      a me, personalmente, scoccia che in quella trappola siano finiti molti cattolici, incapaci di pensare con la propria testa e ridottisi ad adattare Cristo alle misure di Marx

      quell’errore ha lasciato campo libero ai ladri (nella prassi) e ai liberisti (nella teoria)

      • PinoMamet scrive:

        Ma per curiosità, cosa esattamente ci trovi di sbagliato nell’analisi di Marx?

        Io non è che la conosca così bene (filosofia l’ho sempre studiata poco e male, economia non parliamone); però trovo giusta la faccenda del plusvalore, la faccenda dell’alienazione, la distinzione struttura/sovrastruttura;
        e penso non che “sia giusta” o “sbagliata”, ma che esista di fatto la lotta di classe.

        Detto questo, trovo penosa e insostenibile la visione storica di molti marxisti, per i quali la singola personalità umana non conta assolutamente nulla, cosa mi pare ampiamente smentita dalla Storia;
        e anche se condivido la constatazione che la religione abbia funzionato spesso da forma di controllo sociale (“oppio dei popoli”) non ci vedo per niente la necessità di abolirla, tantomeno quella di costruire un “uomo nuovo” che mi pare utopistico e forse un po’ mostruoso.

        • Z. scrive:

          Il motivo per cui ho iniziato a interessarmi al blog di Miguel è perché l’impostazione di fondo – l’interesse per l’immaginario – è essenzialmente non-marxista. Ossia, in altre parole, distante e diversa dalla cultura in cui sono cresciuto.

          Di Marx non ho mai capito perché se l’economia moderna ha un ciclo denaro-merce-più denaro quella classica non poteva avere un ciclo merce-denaro- più merce, come in effetti aveva. In compenso credo che lui, ben altra mente rispetto alla mia, non abbia mai accettato che quello che lui chiamava “plusvalore” altro non era che il frutto del rischio di impresa, che può ben sfociare nel “minusvalore”. Uno a uno, che viste le squadre a confronto è un risultato più che onorevole per me! 😀

          Il discorso su struttura e sovrastruttura invece mi sembra sempre tremendamente attuale, così come – per riprendere l’ottimo Pino – il riconoscimento della lotta tra classi come fenomeno storico.

          Quanto alle sue analisi e alle sue conclusioni, mi risulta che Marx nella sua maturità non fosse esattamente un estremista. Che poi la Rivoluzione d’ottobre ne abbia fatto un santino pietrificato è un altro discorso.

        • Francesco scrive:

          premessa l’estrema modestia della mia intelligenza e cultura, che dovrebbe ispirarmi un savio silenzio

          1) la faccenda del plusvalore è una fesseria pretesca, moralistica, non ha proprio nessun senso – come è carente la teoria marxiana del lavoro, altra roba da parroco di campagna

          2) l’alienazione è una roba da settimanale femminile

          3) anche la distinzione e la causalità tra struttura e sovrastruttura, pure al netto della ritirata di Engels, è di dubbia utilità e di dubbia verificabilità, una specie di postulato metafisico

          4) la lotta di classe esiste ma solo “alla Hegel”, cioè insieme col suo contrario, in perenne contrapposizione.

          insomma, mi sa che il Marx era molto reattivo alle fesserie spiritualiste del suo tempo, decisamente troppo

          ciao

  91. mirkhond scrive:

    Nascono incendiari e muoiono pompieri….

  92. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Nascono incendiari e muoiono pompieri….”

    E’ una delle spiegazioni possibili, ma non vale per tanti.

    Penso a tanta gente che ho conosciuto, che è passata per il PCI, e di cui ho un’enorme stima. Gente che non è nata “incendiaria”, ha sempre avuto un’attenzione alla realtà; e non ha mai voluto diventare “pompieri”.

    • PinoMamet scrive:

      Vabbè, dico la cazzata del secolo:
      secondo me è un problema di selezione dei vertici.

      In un partito come PCI e derivati, che nasce con forte struttura ideologica, grande organizzazione, diffusione capillare; ad andare avanti sono non sempre i più “preparati”, ma di certo i più “convinti”, o che sanno sembrarlo.

      E cambiando le convinzioni…

  93. mirkhond scrive:

    Forse si era solo esaurito un modo di vedere la vita….
    Forse il benessere…..
    Il fatto è che hanno buttato l’acqua sporca con tutto il bambino…..

    • Peucezio scrive:

      Come da citazione più sopra di Giannuli, sul bambino d’accordo, ma l’acqua sporca si sono ben guardati dal buttarla via! Quella la custodiscono gelosamente.

      Comunque io sarò pazzo ma credo che il peggio (sul piano antropologico) il Pd l’abbia prodotto con la generazione precedente, quella dei D’Alema, dell’orrido Veltroni ecc.
      Perché erano completamente asserviti agli USA e al neo-liberismo, ma avevano anche il dito puntato e lo sguardo accigliato dei censori, dei moralizzatori rompicoglioni, l’atteggiamento cupo e mortifero.

      Questo è altrettanto filo-americano e servo del potere, ma almeno è simpatico.
      Inoltre questo è un narcisista infinitamente ambizioso che ama solo sé stesso e non crede in niente al di fuori della propria autocelebrazione, quindi non può fare grossi danni, perché non ha una fede.

      Invece quelli nell’americanismo in salsa stalinista ci credevano davvero, D’Alema era uno che ordinava di lanciare le bombe sulla Jugoslavia con lo spirito fanatico di una missione, di un ruolo messianico di redenzione della sinistra progressista europea verso i non omologati. Quindi ci mettevano uno zelo che Renzi si sogna: Renzi, non appena il servilismo agli americani e la svendita dell’Italia non fossero più funzionali ai suoi disegni di ambizione personale, cambierebbe linea in un battibaleno e si alleerebbe pure con Kim Jong Un.

      • PinoMamet scrive:

        Concordo con l’analisi di Peucezio.

        I simpatizzanti e votanti sono un’altra cosa, naturalmente; ma i tre -quattro aspiranti “quadretti” PD che mi è capitato di conoscere rispecchiano, ahimè, fin troppo bene le descrizioni di Giannulli e di Peucezio.

        Non voglio dire che sia un gran campione statistico, e può essere che sia un problema di tutti i partiti
        (però i grillini mi paiono avere problemi diversi, i rifondaroli pure ecc.)
        ma l’impressione purtroppo è quella.

        • Z. scrive:

          Pino,

          per caso concordi anche con frasi fantasiose tipo “Invece quelli nell’americanismo in salsa stalinista ci credevano davvero, D’Alema era uno che ordinava di lanciare le bombe sulla Jugoslavia con lo spirito fanatico di una missione, di un ruolo messianico di redenzione della sinistra progressista europea verso i non omologati“?

          Perché è vero che qui su Kelebek ci interessiamo di immaginario, è anche vero che più che immaginario questa pare una sceneggiatura di fantastoria. Tanto varrebbe aggiungerci elfi con la cresta cyberpunk e renderla più coreografica 😀

        • PinoMamet scrive:

          Secondo me a D’Alema della Jugoslavia in sè non fregava nulla, però i piddini con cui discussi all’epoca erano convintissimi che “la Nato alla fine ha difeso la nostra libertà e bisogna rispettare gli accordi” e che “l’America comunque è una grande democrazia”.

          Davvero, questa frase dell’America-che-è-una-grande-demcrazia l’avrò sentita tipo tremiladuecento volte, al tempo del Kosovo.

        • Z. scrive:

          La mia perplessità mica era sui “quadretti” (bel termine!): è come potessi condividere la curiosa teoria secondo cui “D’Alema (…) ordinava [a chi? a Clinton?] di lanciare le bombe sulla Jugoslavia con lo spirito fanatico di una missione”!

          A parte l’immagine tra il paradossale e il millenaristico descritta dalla frase precedente, è curioso come la propaganda ci faccia dimenticare che l’Italia agì in modo assai più defilato dei leader di centrosinistra degli altri paesi d’Europa. Leader che intervennero direttamente e attivamente nel conflitto, senza mai limitarsi a concedere l’uso delle basi e – per quanto mi consta – senza attraversare le difficoltà interne che lacerarono i DS all’epoca (il PD nacque quasi dieci anni dopo).

          Sul resto niente da dire. A parte l’ampia base statistica del tuo campione – a proposito: se questo blog fosse rappresentativo del corpo elettorale italiano, il PD avrebbe circa un decimo dei voti che ha! – non stento a credere che gli aspiranti quadretti di cui parlavi parlassero a frasi fatte. Posso assicurarti che è prassi diffusa in tutti partiti, com’è ovvio che sia: ne ho trovati tra i grillini, tra i rifondaroli e pure in SEL.

          Il fatto che nel PD non abbia amici di questo tipo non è certo perché nel PD non ce ne siano. E’ perché i miei amici me li scelgo diversi 🙂

          Z.

          PS: e dovunque, tranne che tra i grillini (ma è vero che ne conosco davvero pochi), ho trovato “quadretti”, o aspiranti quadretti, di tipo diverso.

        • PinoMamet scrive:

          Sono abbastanza d’accordo, però con precisazioni.

          L’Italia mi pare non si limitò a concedere le basi, ma partecipò ai bombardamenti (con una classica formula all’italiana, per cui il ruolo dei Tornado italiani veniva messo in ombra e quasi sminuito sulla stampa nazionale).

          A parte questo, se altri leader del centro sinistra europeo furono meno defilati, la cosa non suona troppo come una scusante di D’Alema…
          ma vabbè.

          Per i “quadretti”, in effetti nel mio ampio campione statistico ne ho conosciuti anche di rifondaroli, umanamente molto simili;
          però con una differenza fondamentale: i piddini venivano da una preparazione “quadristica” all’UDU (universitari di sinistra) e mi sembravano arrivare già con una certa acquisita destrezza nel maneggio politico e arrampicatorio, e anche nella politica come mestiere
          (iniziato scarificando un paio di anni di studio alla costruzione della carriera politica “universitaria”).

          Poi, e questo è senza dubbio caso, tra i rifondaroli ne conosco un paio simpatici, tra i piddini manco uno
          (parlo sempre di quadrettini, eh?)

          ciao!

        • Z. scrive:

          Pino,

          a me risulta che in un primo momento l’Italia si limitò a concedere le basi. Ma non è così importante.

          — A parte questo, se altri leader del centro sinistra europeo furono meno defilati, la cosa non suona troppo come una scusante di D’Alema… —

          No. Infatti deve suonare come una critica amichevole a chi vede in D’Alema la Somma di Ogni Orrore anche in questo caso, quando il suo ruolo è stato del tutto marginale, per non dire trascurabile (è egocentrico e permaloso, e non vorrei che si offendesse).

          A differenza di quello degli altri leader socialisti europei che quel conflitto hanno deciso, voluto e portato avanti – e che invece erano portati come modello dalla Sinistra Vera e Pura contro i cattivoni dei DS in generale e di Max in particolare 😀

        • Z. scrive:

          Dimenticavo: qua per tradizione consolidata le elezioni accademiche le vince CL!

        • PinoMamet scrive:

          Qua le ha vinte CL per un bel po’, soprattutto perchè erano i più attivi e gli unici ad andare a votare in massa, organizzatissimi:
          inoltre non dicevano di essere di CL, e presentavano pubblicità-slogan furbetti e ammiccanti.

          Non si può fargliene una colpa, ma a un certo punto quelli di sinistra si sono “scantati” (non so se dice anche lì: svegliati, sviluppati, si sono dati una mossa) e gli hanno reso pan per focaccia, e da un po’ mi pare vincano loro.

        • Peucezio scrive:

          Z., il millenarismo messianico è ovviamente un’idea radicata nella cultura nord-americana, ma a suo modo, in forme molto diverse, anche nel marixsmo, e D’Alema viene da quella storia.
          Poi è un pragmatico, in mezzo a un popolo ancora più pragmatico, quindi non si è certo messo alla testa degli assalitori, ma in posizione defilata.
          Ma ricordo un suo intervento da Vespa in cui raccontava di come la mattina preparasse la colazione per la sua famiglia e poi si mettesse subito a seguire le vicende della guerra in TV e sui giornali e come avrebbe volentieri evitato quella guerra, ma la riteneva moralmente necessaria.
          Tu e molti altri sopravvalutate la tendenza simulatoria della gente: in fondo gli uomini sono in prevalenza sinceri.
          E ciò che proprio non dicono esplicitamente, traspare.

        • Z. scrive:

          Peucezio, le tue riflessioni sono interessanti e – come spesso avviene – hanno il pregio di portare alla luce frammenti di verità non banali.

          Detto questo, chi ha seguito la vicenda ricorderà che D’Alema – ma diciamo pure tutto il centrosinistra – avrebbe firmato qualsiasi cosa per non rimanere coinvolto in un conflitto che gli ha provocato solo problemi, da numerosi punti di vista: tenuta della maggioranza di governo, problemi interni al partito e alla coalizione, grane in politica estera (la cosa che a mio avviso è stata, tutto sommato, gestita meglio).

          Persino Veltroni, che sosteneva l’intervento con più convinzione, dovette andarci coi piedi di piombo.

          E bada che questo a mio avviso non è un merito ma un demerito, perché nei Balcani si poteva e si doveva intervenire il prima possibile, anziché attendere che la situazione degenerasse, per quanto capisco che ci fossero ragioni geopolitiche che complicavano le cose (ad es. il fatto che Milosevic fosse considerato un baluardo contro la diffusione dell’integralismo islamico nella regione).

          Ma sostenere che D’Alema e la maggioranza di centrosinistra fossero entusiasti della guerra in Kosovo significa avere una versione, come dire, piuttosto ucronica degli eventi dei allora…

        • roberto scrive:

          d’alema è brutto e cattivo e c’ha pure la barca.
          i DS erano dei pazzi guerrafondai.
          prodi era orribile e si metteva pure le dita nel naso.

          fin qui tutti d’accordo, ma posso solo ricordare qualche elemento del contesto dell’orribile bombardamento degli agnelli serbi?
          1994, ruanda centinaia di migliaia di persone scannate a colpi di machete, mentre si levano alte grida “cosa fa la comunità internazionale? nessuno interviene perché non c’è il petrolio!”
          1996 sebrenica, migliaia di persone fatte a pezzi, seguito dal girotondo “cosa fa la comunità internazionale? nessuno interviene perché sono musulmani!”
          nel frattempo l’assedio di sarajevo. anche qui il solito “cosa fa la comunità internazionale? nessuno interviene perché non c’è il petrolio e sono musulmani!”

          poi arriva il kossovo, la comunità internazionale interviene e tutti se la prendono con d’alema.

          seriamente, il bombardamento indiscriminato di popolazioni civili è cosa certamente brutta, anche se lo ordina d’alema. però restare braccia conserte a guardare gente che si scanna o, peggio ancora, gente che scanna altri, mi pare moralmente ingiustificabile.

        • PinoMamet scrive:

          D’Alema si è sapientemente costruito una pessima immagine pubblica, della quale può incolpare solo sè stesso.

          A parte questo, l’intervento contro la Serbia fu assai meno “incontroverso” di come lo presenti, Robè; per come lo ricordo io.

          In effetti, proprio il fatto che non si fosse intervenuti in presenza di altri massacri, mentre si interveniva allora in quella che sembrava una guerra civile/etnica dove era difficile distinguere torti e ragioni; intervenendo peraltro in un modo che appariva >/em> abbastanza “schierato” e non imparziale (alla fine si bombardò la Serbia, schieramenti “umanitari” di interposizione vennero dopo)
          fu una delle cause che resero controverso l’intervento militare, specialmente “a sinistra” e anche dentro il PD o come si chiamava allora.

          Oltretutto fu una operazione dagli esiti discutibili: copio e incollo da qui
          http://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Allied_Force

          ” ma resta un fatto che appena iniziarono le incursioni aeree NATO l’esercito serbo iniziò operazioni volte ad ottenere esodi massicci e compì in taluni casi dei veri massacri.”

        • Francesco scrive:

          Per essere un popolo cinicamente pragmatico, gli italiani hanno un fanatismo pacifista che mi impressiona sempre.

          Vigliaccheria divenuta congenita? Odio per la divisa nato tra i macelli della Grande Guerra e il vergognoso sparire dei comandi dopo l’8 settembre? Siamo più stronzi degli altri?

          Oppure è solo una parte della popolazione, che però è maggioranza vocale?

          Credo che pesi molto l’anti-americanismo (Putin in Cecenia può fare quello che vuole) ma non son se è solo quello.

          Sepolcri imbiancati … ma anche Gino Strada, che rischia la pelle pur di non vedere quello che sta succedendo intorno a lui.

        • roberto scrive:

          “l’intervento contro la Serbia fu assai meno “incontroverso” di come lo presenti, Robè; per come lo ricordo io.”

          mi sono perso. credo che sia stato molto controverso e contestato, specialmente a sinistra. è quello che vuoi dire anche tu?

          “In effetti, proprio il fatto che non si fosse intervenuti in presenza di altri massacri […]”

          ma appunto secondo me l’ignavia criminale della fine dello scorso secolo doveva essere abbandonata. poi era la classica situazione lose lose. intervieni? ce l’hai con i russi che sono amici dei serbi. non intervieni? ce l’hai con i musulmani o con gli albanesi.
          ovviamente perché a nessuno gliene fregava nulla di quello che stava realmente succedendo in kossovo, gli unici discorsi che si sentivano erano quelli sul Grande Gioco, Grandi Alleanze, D’alema e l’Articolo 11 della Costituzionepiùbelladelmondo.*

          “Oltretutto fu una operazione dagli esiti discutibili”

          su questo non ho dubbi, e credo che sia una conseguenza diretta del:

          1. non avere una politica di difesa (o, senza falsi pudori,
          una politica estera + un esercito) europea
          2. lasciar sbrigare queste cose agli americani sparatutto

          scusatemi, mi sono svegliato guerrafondaio.

          *che poi è la stessa cosa che si sente ora, con la storia dei doppi pesi e doppie misure nella situazione russia vs ukraina, senza minimamente prendere in considerazione se la situazione dei kosovari nel 1998 era paragonabile a quella dei russi in ucraina nel 2014

        • Z. scrive:

          Pino e Robè, state dicendo la stessa cosa: l’intervento è apparso lacerante e controverso!

          Nel merito sono d’accordo con Roberto, e aggiungo:

          a fine anni novanta, quando finalmente l’Europa decise di intervenire nei Balcani, la Sinistra Vera e Pura spiegò che l’Europa interveniva perché c’erano i gasdotti. Tutti costruiti tra il ’94 e il 99, presumo.

          Chissà, forse c’erano gasdotti, oleodotti e giacimenti anche a Timor Est…

          E’ un peccato che la SVP abbia passato lo sbarramento, così come non è un caso che ci sia riuscita truffando la maggioranza dei suoi elettori (provienienti da SEL).

          Z.

          PS: spiegazioni alternative fornite all’epoca per l’intervento: il saccheggio dei diamanti locali, la gestione del traffico di eroina.

        • PinoMamet scrive:

          ” Per essere un popolo cinicamente pragmatico, gli italiani hanno un fanatismo pacifista che mi impressiona sempre.”

          Questo è vero, e le cause andrebbero indagate. Oltre a quelle che dici tu, che contano, ne cito anche due che riporta Roberto parlando specificamente di Kosvo, ma generalizzabili:
          “1. non avere una politica di difesa (o, senza falsi pudori,
          una politica estera + un esercito) europea
          2. lasciar sbrigare queste cose agli americani sparatutto”

        • habsburgicus scrive:

          senza minimamente prendere in considerazione se la situazione dei kosovari nel 1998 era paragonabile a quella dei russi in ucraina nel 2014

          Non c’è nessuna analogia…ora certi ultra filo-russi hanno stancato
          I kosovari albanofoni erano perseguitati (forse meno di quanto si disse, ma la persecuzione ci fu) e furono sistematicamente oppressi dal 1912 al 1915, dal 1918 al 1941, dal 1944/1948 al 1974 (specialmente sino al 1966, caduta di Ranković) e, con un antipasto nel 1981, da c.a 1988 al 1999
          Mai nessuno ha perseguitato gli ucraini russofoni e i russi dell’est dell’Ucraina
          Limitiamoci al dato linguistico..nessuno pensa di mettere fuori legge il russo..chi dice questo non conosce l’Ucraina, ove il russo è utilizzato esclusivamente all’Est e al Sud, e in molte città del centro (fra cui Kyïv) e financo centro-ovest ! si può dire, tristemente, che l’ucraino è lingua d’uso corrente solo nelle 5 regioni ucrainissime (Luc’k e Rivne, cioè Volyn’ occidentale; L’viv, Ivano-Frankivs’k=ex-Stanyslaviv e Ternopil’, cioè la Galizia) e, probabilmente, nella regione di Khmel’nyc’kyj (ex-Proskuriv), l’unica nella vecchia Ucraina sovietica (pre-1939) c’è una legge non-scientifica (non è la linea di Laus :D) ma più o meno valida..se trovate i ritratti e le vie dedicate a Stefan Bandera (mitico combattente nazionalista assassinato in esilio dal KGB nel 1959), lì si parla ucraino 😀
          L’opposizione al russo come lingua ufficiale inserita nella Costituzione è una pura misura di difesa, contro lo strapotere dell’idioma moscovita !
          in Belarus, dal 1995, il russo è lingua ufficiale accanto al belarusiano (a differenza del 1990-1995, quando ci fu una prima timida rinascita linguistica, bruscamente interrotta dai nuovi governanti, al potere dal 1994) ; risultato ? russo, lingua UNICA..belarusiano conosciuto da qualche intellettuale di opposizione e, in versione dialettale, parlato a Niasviž e Lida, forse a Hrodna…bon il belarusiano è sul punto di morire
          a me dispiace molto, storicamente, che non abbia potuto consolidarsi una Nazione rutena nelle terre non-moscovite (voivodati di Rus’ e Belz, polacchi dal XIV secolo e voivodato di Podillja, conteso fra polacchi e lituani fra XIV e XV secolo, polacco da c.a 1432; voivodati di Volyn’, Braclav e Kyïv, lituani sino al 1569 e poi polacchi, cui si aggiunse per breve tempo il voivodato di Černihiv, creato nel 1635 e durato solo fino al 1645; voivodato lituano e dal 1569 polacco di Pidlašša; voivodati lituani di Połack, Viciebsk, Mscisłaǔ, Minsk, Hrodna, Navahrudak, Brest, Vilnia e cui si aggiunse dal 1611 al 1654 quello di Smalensk); avente come lingua scritta il ruteno;
          il ruteno è antenato sia dell’ucraino che del belarusiano…ucraini e nazionalisti bielorussi amano proiettare le origini delle loro lingue nel passato ma oggi il consensus degli specialisti è che il vecchio slavo-orientale si spaccò nel XIV secolo in 2, e non in 3: moscovita o russo e ruteno (in Lituania e Polonia)..solo da fine XVIII secolo, quando il ruteno fu definitivamente abbandonato, alcuni intellettuali in età romantica crearono dalle ceneri del glorioso ruteno, lingua ufficiale del Granducato di Lituania e delle terre ex-lituane (tranne la Pidlašša) sino al 1696 (allorché fu soppiantato dal polacco), due nuove lingue nazionali, l’ucraino il cui primo testo è considerato la traduzione dell’Eneide di Kotljarevs’kyj nel 1798 e il belarusiano, il cui primo testo è considerato la traduzione belarusiana della medesima Eneide di Kotljarevs’kyj da parte di un anonimo, fra 1812 e 1830
          che bello sarebbe stata una Rutenia, di lingua rutena e religione unita, fra la Polonia (latina) e la Moscovia (bizantina !)
          non andò così..e con le spartizioni della Polonia (1772, 1793 e 1795) i moscoviti/Russi si presero tutto tranne la Galizia

        • PinoMamet scrive:

          Grande intervento come al solito, Habs!

          O, e non mi dici sul fatto che stia “contro-tantrando” (copyright Tortuga) quel gruppo religioso che ti sta tanto simpatico? 😉

      • Z. scrive:

        Pino, ma siamo sicuri che quelle che citi siano cause? se prendiamo quello di Francesco come un dato di fatto, quelle parrebbero essere più che altro conseguenze…

        • PinoMamet scrive:

          Mmm in effetti…

        • Z. scrive:

          …il fatto è che secondo me tu hai ragione, e – a conti fatti – quelle sono più cause che conseguenze.

        • Francesco scrive:

          mi sa che sono in larga misura conseguenze, e a riprova sono due elementi fissi della politica italiana, anche se il mondo cambia

          1) lasciamo fare agli americani (in misura che nessuno stato europeo si sognerebbe di accettare)
          2) le nostre forze armate sono un datore di lavoro per inoccupabili, con parziali eccezioni che mi sa sono auto-gestite, cioè sono corpi i cui appartenenti decidono di farsi un mazzo per essere addestrati e in gradi di combattere
          3) di conseguenza, in Europa non contiamo un cazzo
          4) di conseguenza, la politica estera italiana è finita con Giulio Andreotti, che è un moltiplicatore incredibile da solo

      • habsburgicus scrive:

        Černihiv, lituana sino al 1500/1503, tornò alla Rzecspospolita (ma alla Polonia) con la tregua di Deulino (dic 1618)…e nel 1635 divenne voivodato, cessato de facto nel 1648, con la rivolta di Bohdan Khmel’nyc’kyj, il Bandera della sua epoca
        Voivodato di Rus’ è L’viv (Galizia)..si noti come proprio la meno russa (oggi !) delle terre slavo-orientali abbia conservato, unica, l’etnonimo Rus’… 😀
        Ciò serva a confermarci che la confusione dela storiografia moscovita, russa, sovietico e ora putiniana fra Rus’ e Russia è, spesso, arbitraria e anche errata
        Ecco perché (con sforzo, lo ammetto :D) ho preferito scrivere belarusiano e non bielorusso..temo, però, che l’abitudine mi farà tornare a bielorusso, più spontaneo 😀

  94. Z. scrive:

    Robè,

    Berlinguer non è comunista perché, appunto, era comunista. Oggi non è più, e non è più da trent’anni, per quanto sia continuamente evocato da destra a manca per ragioni di convenienza elettorale (trasformato in un santino laico, direbbe Francesco).

    Anche e spesso soprattutto da chi mai l’avrebbe votato allora, peraltro.

    Berlinguer – come De Gasperi, come Togliatti, come Gramsci, come Giolitti – è figura politica di un’altra epoca, nato vissuto e morto in un’altra epoca. Tentare di trapiantarlo nel nostro presente è un’operazione politicamente sterile, se non appunto come mero espediente da campagna elettorale.

    • habsburgicus scrive:

      @Z
      Berlinguer – come De Gasperi, come Togliatti, come Gramsci, come Giolitti – è figura politica di un’altra epoca, nato vissuto e morto in un’altra epoca. Tentare di trapiantarlo nel nostro presente è un’operazione politicamente sterile, se non appunto come mero espediente da campagna elettorale.

      non posso che essere d’accordo al 1000 per mille con te !

  95. Miguel Martinez scrive:

    per Tortuga

    “Non solo è sorprendente, e non solo Miguel non ci ha scelti (ma noi abbiamo scelto lui) e non solo siamo così variegati che pariamo l’Arca di Noè, ma siamo anche felici di stare insieme, ci divertiamo, qualche volta diciamo anche cose serissime, siamo affezionatissimi”

    Verissimo!

  96. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    So che sei un personaggio assai riservato (come si vede anche dall’email che hai usato per iscriverti a questo blog!), ma sto cercando disperatamente un parere legale su una vicenda per noi importante. Anche un parere molto superficiale e veloce.

    Se ti va, scrivimi in privato a muqawama@gmail.com, scrivendo nel messaggio il finto indirizzo email che utilizzi per registrarti, giusto per sapere che sei tu.

    Non farò girare il tuo vero indirizzo o altri dati!

  97. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus

    “Berlinguer – come De Gasperi, come Togliatti, come Gramsci, come Giolitti – è figura politica di un’altra epoca,

    non posso che essere d’accordo al 1000 per mille con te !”

    Questo atteggiamento di Habsburgicus costituisce un punto fondamentale d’accordo tra di noi, che manca con tanti altri.

    Poi sulla posizione dei servi della gleba nel 1337, probabilmente siamo su fronti diversi, ma… il 1337 era un’altra epoca!

  98. mirkhond scrive:

    “Ciò serva a confermarci che la confusione dela storiografia moscovita, russa, sovietico e ora putiniana fra Rus’ e Russia è, spesso, arbitraria e anche errata”

    La Moscovia non fu essa stessa parte della Rus’ kievana (secc. IX-XIII) ?
    Già nel 1169 il gran principe di Rus’ stabilì la sua capitale a Vladimir, e con le devastazioni mongole del 1237-1241, la stessa Kiev decadde, e con l’emergere di Mosca, proprio sotto il Khanato dell’Orda d’Oro (1238-1502), lo stesso metropolita di Kiev, primate della chiesa russa ortodossa, si stabilì a Mosca nel 1306.
    Certo a Kiev nomineranno un nuovo metropolita e sotto il domino lituano e poi lituano-polacco tra XIV secolo e 1795, si creeranno (grazie anche alle splendide politiche uniatistiche se non addirittura latinizzanti-polonizzanti dei dominatori cattolici lituano-polacchi) le cause della separazione degli eredi dei Rus’ kievani, nelle tre “nazioni” che hai citato!
    In sostanza lo spostamento al nordest del centro di gravità russo non è un arbitrio della storigrafia moscovita, ma un evento dovuto da un lato la bisogno di valorizzare le aree centrali della Rus’, grazie anche alle spinte verso gli Urali ad opera di Novgorod, e dall’altro proprio delle devastazioni mongole che, crearono un nuovo assetto russo, in cui Mosca sarebbe emersa come il centro più intraprendente (a parte Novgorod), grazie ad un lungo vassallaggio verso il potere tataro, e il ruolo di gabellieri e strozzini che i sovrani moscoviti si assunsero per conto dei nuovi padroni.
    Da quali mutuarono il sistema del terrore come strumento di controllo e la conoscenza della realtà dei vari principati russi sudditi dell’Orda d’Oro, e dunque rendendoli all’interno e nei confonti dei khan tatari della stessa Orda, i referenti dell’intera Russia sotto giogo tataro. E già ai primi del XIV secolo!
    Cosa che poi, avrebbe reso più facile la riunificazione sotto IL DIRETTO DOMINIO moscovita di tutta la Russia tatara, sotto i principi Ivan III (1462-1505) e Vassilij III (1505-1533), e infine sotto Ivan IV (1533-1584) al fagocitamento di gran parte degli eredi della dissolta Orda d’Oro, i khanati di Khazan e Astrakhan (1552-1556), e la sottomissione di Kasimov (principato tataro, i cui sovrani Qasim, passarono dall’Islam all’Ortodossia Cristiana e durati fino al 1681, quando il khanato fu direttamente annesso alla Moscovia!).

  99. mirkhond scrive:

    In sostanza i Moscoviti erano i fratelli più rozzi, selvaggi “tatarizzati” fin quanto si voglia nella cultura e nei sistemi di potere, ma sempre RUSSI erano e SONO, e dunque LEGITTIMI EREDI della Rus’ Kievana ORTODOSSA!

  100. mirkhond scrive:

    “Non c’è nessuna analogia…ora certi ultra filo-russi hanno stancato”

    Così come i pignistei dei NAZI ucraini di Leopoli e compagnia bella, ansiosi di farsi SPENNARE da quell’eurozollverein strozzino, a cui tanto aspirano a far parte!
    Ma che se lo spartissero una volta per tutte questo paese FASULLO chiamato Ucraina!

  101. habsburgicus scrive:

    non fu essa stessa parte della Rus’ kievana

    si, ANCHE (in senso lato)..ma non SOLO (non stiamo adesso a vedere se aveva ragione o torto l’ucraino Myxajlo Hruševs’kyj, 1866-1934, che vedeva nella Galizia e nella Volinia del XIII-XIV secolo la VERA EREDE della Rus’ e non in Vladimir-Suzdal’ e tantomeno in Mosca !)
    ritengo che Rus’ si dovrebbe usare sino al XIII secolo (diciamo sino a c.a 1300, dai), quando c’era (pare) una lingua comune est-slava e soprattutto una civiltà comune, innegabile, pur nel variegato policentrismo politico
    poi si dovrebbe parlare di Moscovia e Rutenia (al limite mantenere Rus’, eventualmente con aggettivo “settentrionale” sino all’ascesa di Mosca, a fine XIV secolo..e, ancor più nel XV secolo)
    Russia dovrebbe essere usata solo da Pietro il Grande (o, al massimo, dal 1654)
    in epoca proto-moderna non c’erano però, lo ripeto, 3 popoli ma soli due:
    1.moscoviti o grandi-russi o russi (tout court)
    2.ruteni (antenati SIA degli ucraini che dei belarusiani)
    (purtroppo la storiografia sovietica e post-sovietica di Ucraina e Belarus non lo capisce 😀 e parla di 3 popoli, da c.a XIV secolo e, spesso, pur con delle nuances, di 3 lingue (russo, ucraino, belarusiano)
    secondo me, e anche altri (altrimenti la mia opinione varrebbe poco :D) bisogna invece reintrodurre il concetto di Rutenia e ruteni ! non si possono separare l’Ucraina e la Belarus, sino al XVIII secolo avanzato; invece vi è chiara separazione fra Moscovia (Grande Russia) e Rutenia (Ucraina/Belarus), sin da fine XIV secolo (sino al 1500 le frontiere della Lituania inglobavano vastissime terre oggi russe, moscovizzate in seguito)

  102. mirkhond scrive:

    “si, ANCHE (in senso lato)..ma non SOLO (non stiamo adesso a vedere se aveva ragione o torto l’ucraino Myxajlo Hruševs’kyj, 1866-1934, che vedeva nella Galizia e nella Volinia del XIII-XIV secolo la VERA EREDE della Rus’ e non in Vladimir-Suzdal’ e tantomeno in Mosca !)”

    In senso lato?
    Bisogna intendersi cosa si intende per “vera erede”!
    Se ci riferiamo allo spazio geolinguistico lo sono entrambi!
    La Moscovia sarà stata anche più rozza e tatarizzata, ma le sue RADICI sono comunque nella RUS’ KIEVANA, di cui ha mantenuto il Cristianesimo ORTODOSSO, a differenza delle più civili ma cattolicizzate e polonizzate Rutenia e Ucraina ad Ovest di Kiev!
    Concordo che il termine Rus’ sia utilizzbile fino al XIII secolo, ma come per la Rutenia, a maggior ragione la Moscovia/RUSSIA è DISCENDENTE ed EREDE di Kiev!

    • habsburgicus scrive:

      certo…io contestavo l’identificazione ESCLUSIVA di Mosca con la Rus’, non il fatto che fosse anch’essa parte di quella storia
      la cosa migliore sarebbe distinguere Rus’, rus’iano ecc da Russia, russo ecc (e per estensione Belarus’ e non Bielorussia, belarus’iano e non bielorusso ecc)
      ma è pedante..e poi ci sono problemi/ambiguità già a monte, nelle loro lingue 😀
      e il Cremlino così va a nozze 😀 e, sottilmente, propaganda l’idea che Rus’ sia Russia !
      invece Rus’ è anche Russia, ma non solo Russia..é pure Rutenia (UA+BY), termine che mai avrebbe dovuto essere abbandonato !
      (poi Rutenia è una latinizzazione medievale di Rus’ )

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        L’identificazione credo dipenda dalla continuità statuale. Visto che la Moscovita ha assorbito tutto e la Russia è la Moscovia con un altro nome, la Russia si considera l’unica erede diretta dei principati rurikidi.
        Che poi Rurik stava a Novgorod/Holmgardr, mica a Kiev, la città di Askold, conquistata solo in seguito dai rurikidi. 😀

  103. mirkhond scrive:

    “Di Marx non ho mai capito perché se l’economia moderna ha un ciclo denaro-merce-più denaro quella classica non poteva avere un ciclo merce-denaro- più merce, come in effetti aveva. In compenso credo che lui, ben altra mente rispetto alla mia, non abbia mai accettato che quello che lui chiamava “plusvalore” altro non era che il frutto del rischio di impresa, che può ben sfociare nel “minusvalore”. Uno a uno, che viste le squadre a confronto è un risultato più che onorevole per me! :D”

    Eh?
    Sembri Moi 🙂 visto che non ho capito NIENTE di ciò che vuoi dire….. 😉

    • Z. scrive:

      Beh, non mischiamo il sacro col profano. Se Moi è poco chiaro è perché è un artista; nel mio caso, probabilmente mi sono solo spiegato male 😀

      Intendo dire:

      – Come sai, Marx scriveva che il ciclo merce-denaro-merce (il padrone ha della merce, la vende per comprare denaro, e con quel denaro comprerà altra merce) è stato soppiantato dal ciclo denaro-merce-più denaro (il padrone ha una somma di denaro, colla quale comprerà della merce, che venderà per ottenere una somma di denaro superiore a quella con cui è partito). Certamente scrive in un periodo in cui la ricchezza cominciava ad essere quantificata sempre meno in ettari e sempre più in moneta, e in cui le ragioni della conservazione della proprietà tendevano sempre più a cedere il passo alle ragioni della circolazione della proprietà, e va bene. Ma al di là della forma (liquida o fondiaria) della ricchezza, perché il padrone dell’antico regime non avrebbe dovuto tentare di ottenere più merce, e dunque un plusvalore in merce? Forse non ho mai studiato abbastanza, perché questo mi è sempre sfuggito.
      – Il guadagno del padrone non è automatico né obbligatorio: bisogna che il rischio di impresa dia i suoi frutti. Altrimenti non solo non c’è plusvalore, ma il padrone rischia pure di giocarsi il capitale investito: poco cambia se sotto forma di merce o di denaro…

      • Francesco scrive:

        Marx economista si occupa quasi solo di produzione in corso, non affronta nè la decisione di iniziare a produrre nè il problema della vendita della produzione

        il che mi pare indebolisca molto la sua analisi, anche se prettamente macroeconomica

        questo senza dimenticare le sue previsioni …

        ciao

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