Nel 1971, Don McLean – nome di evidente origine ulsteriana/scozzese – diede agli Stati Uniti la canzone, American Pie, “torta americana”, uno svelamento geniale dell’anima profonda di un paese:
“Addio allora, signorina torta americana.
Ho guidato il mio Chevrolet fino all’argine,
Ma l’argine era al secco.
E quei bravi ragazzi bevevano whiskey,
mentre cantavano, “oggi sarà il giorno che muoio.
oggi sarà il giorno che muoio.”
Hai scritto il libro dell’amore,
e hai fede in Dio in alto,
se to lo dice la Bibbia?
Hai fede nel rock ‘n roll,
la musica ti può salvare l’anima mortale,
e riesci a insegnarmi come si fa a ballare davvero piano?”
Nell’estate del 2012, un ragazzo altrettanto americano, e magari scozzese/ulsteriano pure lui, se ne sta sospeso in aria, su di un elicottero, nei cieli del lontano Afghanistan.
Per terra, vede dei contadini, piccole macchie come gli scoiattoli a casa.
Punta tutti gli schermi del suo videogiocattolo volante addosso a loro e li elimina con un missile che costerà dieci volte di più di tutto il villaggio.
Mentre spara, canta Bye bye Miss American Pie, peraltro con una bella voce.
E poi aggiunge, “nice”.
Beh noialtri italiani c’avevamo “annichilèscion”, che qualcosina sull’anima nostrana lo svelava; se non altro, il finto inglese!
Ma dici quel filmato di “C’è uno che corre. Annichiliscilo, Luca !” ?
C’era anche un “Porco D**” finale. Ma non è che in privato bestemmiava anche Goffredo da Buglione ?!
Era una scena di Soldatini Italiani in Missione di Pace a Nassiriya…
Goffredo di Buglione non ne ho idea;
ma il filmato era quello, all’ordine “annichiliscilo”, il soldato rispondeva canticchiando “annichilèscion”…
all’epoca aveva sollevato un po’ di scalpore&indignazione.
Qui i video non si vedono: come si fa a riconoscere i contadini afgani dai combattenti ostili afgani?
Saluti
Se i cadaveri rinvenuti sono di combattenti vuol dire che han sparato ai combattenti, se invece sono di contadini vuol dire che han sparato ai contadini e “si sono sbagliati”. Di solito “dopo” si scopre, con una buon margine di certezza, anche.
“dopo” mi pare un pò tardi
sono troppo ingenuo?
ciao
E perché l’avevo messo fra virgolette io?! 😀
L’intento era ironico, ovviamente.
—-Qui i video non si vedono: come si fa a riconoscere i contadini afgani dai combattenti ostili afgani? Francesco—
Purtroppo non si può, visto che in quelle lande portare un fucile in spalla è roba assai comune anche fra pacifici contadini e visto anche che i “combattenti ostili” se ne fregano altamente di quel bieko prodotto della corrotta civiltà occidentale:-) che è la Convenzione dell’Aia, la quale impone anche ai sullodati “combattenti ostili” l’uso di segni esteriori ben visibili che servano a poterli distinguere dalla popolazione civile.
Qui i video non si vedono: come si fa a riconoscere i contadini afgani dai combattenti ostili afgani?
Bel ribaltamento della realtà.
mi metto dei panni del contribuente USA: può andar bene pagare le tasse per tirare costosissimi missili a dei nemici armati e potenzialmente pericolosi (o almeno amici di tizi assai pericolosi) ma perchè mai dovrei finanziare il tiro al contadino afgano?
oppure basta ribaltare la domanda “come si fanno a riconoscere i combattenti afgani ostili dai contadini afgani che si fanno i cazzi sua”?
saluti
Scusa Francè
ma il contribuente è lontano migliaia di chilometri, è l’ultima ruota del carro, ed è completamente in balia di quello che gli viene raccontato, in un senso o nell’altro.
Quando i caccia italiani bombardavano la Libia (un annetto e mezzo fa, mica a inizio secolo), mica mi telefonavano tutte le volte per chiedermi, ehi, ma quella è una centrale elettrica, una scuola o una caserma? E quei tizi sulla jeep, da dove sono scappati secondo te?
😉
Il problema è proprio questo. Nel filmatino si vedono dei puntini che vengono fatti esplodere. Non c’è nè un prima nè un dopo.
Potrebbe essere chiunque, e a dire il vero potrebbe benissimo essere stato girato non in Afghanistan: che ne sappiamo?
Ora neanche io credo che un esercito sprechi armi costose totalmente a casa, di regola.
Però credo anche che le regole possano venire infrante, per vari motivi (se vuoi posso provare a elencarli, ma che importanza ha?).
Perciò, in fondo… che ne sappiamo? Come si fa a ragionare per astratto, a dire “ecco gli americani buoni che stanno sparando ai terroristi”, “no so’ gli americani cattivi che sparano ai contadini”, “no gli americani ‘ste cose non le fanno…” ??
Errata corrige:
totalmente a caso.
😉
se il contribuente-elettore si dimentica di chi era al governo quando i bombardieri italiani bombardavano la Libia e quando firmavamo gli accordi per comprare gli F35
la colpa è tutta sua e si merita di essere governato da Bersani o da Grillo
c’erano mica una volta quei famosi libriccini neri per segnarsi le cose importanti?
Per Francesco
“mi metto dei panni del contribuente USA:”
mettiti invece nei panni dell’operaio della fabbrica dei missili, che per pagare le cure al figlio malato fa i turni di notte, e apprende con sollievo che l’esercito ha consumato talmente tanti missili da aver bisogno di comprarne altri.
ma tu sei un keynesiano e io un neo-liberista, caro Miguel
PS vale a dire, si producono tanti missili quanti servono e neppure uno in più “solo” per dare “pane e lavoro” (cit. mi pare)
comunque TU come fai a sapere che i puntini sono contadini e non resistenti?
🙁
ciao
Possiamo aggiungere all’elenco delle performance anche quella di Madonna, che la canta (non così male, peraltro) in “Sai che c’è di nuovo?”. Il film racconta la storia di due amici, che finiscono a letto assieme. Lei rimane incinta (lui è gay), poi nasce una battaglia legale per l’affidamento del figlio. La cosa interessante, in questo contesto, è che si tratta dell’ultimo film di John Schlesinger, che aveva conosciuto ben altra profondità di espressione con film come “Un uomo da marciapiede”. Qui, male assistito dal cast (Rupert Everett se la cava, Madonna lasciamo perdere), viene fuori una mezza schifezza. L’America dei diritti civili, che s’intuiva in “Un uomo da marciapiede”, lascia il posto al privato più politicamente corretto. Ci potrebbe essere qualcosa di simbolico in questo congedo così poco riuscito, e pazienza se Schlesinger non era americano, ma inglese.
Ciao da M.T.
Confesso di avere scoperto quella canzone nella versione di Madonna e di non aver visto il film (neppure Un uomo da marciapiede, a dire il vero)
Non capisco perchè dedicare tempo a qualcosa con scritto disperazione sulla confezione (infatti mi manca pure quasi tutto il neorealismo italiano)
x Miguel: trovi una contraddizione tra le azioni del soldato e i versi della canzone?
ciao
” Non capisco perchè dedicare tempo a qualcosa con scritto disperazione sulla confezione (infatti mi manca pure quasi tutto il neorealismo italiano) ”
…mi spieghi cosa avrebbero in comune un film con Madonna e Rupert Everett e il neorealismo italiano?
Davvero non ho capito il nesso.
A me par chiaro, invece: in comune hanno l’assenza della speranza !
… almeno dal punto di vista di Francesco. Non avendo visto il film con Ms Ciccone e Mr Everet, non mi esprimo.
A proposito di film, ma “la butto lì” 🙂 e basta: Sturmtruppen e Kakkentruppen sono films 🙂 diversissimi, e il primo di Bonvi ha ben poco.
… il secondo oserei dire nulla, scusate lo spezzettamento del discorso.
@ FRANCESCO
Si vece che non sei per nulla un CattoLepantino ! Ma ne conoscerai l’ adagio (che riprende Confucio in termini di bastonate alla moglie !) secondo il quale quando un soldato occidentale bombarda dei civili musulmani, cosa questi civili musulmani abbiano fatto nel nome dell’ Islam per meritarsi quelle bombe … lui lo ignora, ma loro lo sanno benissimo.
Altrimenti detto, i CattoLepantini dimostrano piena assimilazione di quella stessa cultura giacobina della quale, all’ occorrenza, si proclamano vittime designate ab initio.
PS
Wikipedia dice che il testo di “American Pie” ha molti significati reconditi oscuri, e l’autore stesso non ne ha mai confermato né smentito alcuna esegesi.
posso prenderlo per un complimento?
—-posso prenderlo per un complimento? Francesco—
A mio immodesto:-) avviso lo è.
>> l’autore stesso non ne ha mai confermato né smentito alcuna esegesi.
diciamolo, quando la ha scritta era fumato di brutto e non ha idea di cosa volesse dire, però suonava bene 😀
Mi colpisce come i commenti vertano sull’Afghanistan, sulla guerra e così via, e non sullo spaccato di vita di un certo tipo umano statunitense (non a caso ho insistito sulle origini “ulsteriane” certa o probabile dei soggetti).
Ho il sospetto che si tenda sempre a guardare fuori e non dentro, a non assumere una prospettiva antropologico verso ciò che si ritiene “proprio”.
Ovviamente i commenti sono liberi, nascono dalle libere associazioni dei lettori; ma per me, tutto ciò che scrivo è soprattutto una riflessione su “noi”, cioè su ciò che si conviene chiamare Occidente.
Allo stesso modo, ho visto che la discussione su Stormfront verteva in gran parte su considerazioni riguardanti la domanda se fosse “giusto” o no arrestare i melaninodeficienti, se erano “innocenti” o meno.
Mentre quando scrivevo, avevo in mente tutt’altro: cioè il sistema diffuso (e non certo limitato a questo caso) della costruzione delle “associazioni”; come i media costruiscono le stesse cose che demoliscono; e il rapporto tra media e magistratura.
Poi magari nascono discussioni molto interessanti, volevo solo dire che avevo in mente altro.
—-Mi colpisce come i commenti vertano sull’Afghanistan, sulla guerra e così via, e non sullo spaccato di vita di un certo tipo umano statunitense (non a caso ho insistito sulle origini “ulsteriane” certa o probabile dei soggetti). Miguel Martinez—
Dici che se il “tipo umano” avesse intonato un bel “De Profundis” invece dell’ “American Pie” sarebbe cambiato qualcosa? Del resto, quella di accompagnare le azioni belliche con musica e/o canti è una abitudine che si riscontra spesso nella storia umana, in tutte le epoche e latitudini.
—-Ho il sospetto che si tenda sempre a guardare fuori e non dentro, a non assumere una prospettiva antropologica verso ciò che si ritiene “proprio”.—
Vedi sopra.
—-Ovviamente i commenti sono liberi, nascono dalle libere associazioni dei lettori;—-
C’era forse bisogno di sottolinearlo?:-)
—- ma per me, tutto ciò che scrivo è soprattutto una riflessione su “noi”, cioè su ciò che si conviene chiamare Occidente.—-
Già, ma forse bisognerebbe riflettere un pochino anche sulla “controparte” del biekissimo:-) Occidente…no se puede?:-)
Però un po’ è colpa tua, Miguel 😉 :
se ci metti un filmatino con l’elicotterista che spara in Afghanistan, è anche logico che l’italiano (Ritvan compreso 😉 ) si focalizzi più su questo che sul testo strano/nostalgico/poco decifrabile del cantante americano ulsteriano.
Comunque confesso che se non fosse stato per una googlata, non avrei capito esattamente di cosa stesse parlando McLean: si percepisce chiaramente un sentimento nostalgico, un’inquietudine, il richiamo a parecchie figure della cultura pop americana, la tendenza anglosassone/statunitense a trasformare la religione cristiana in una strana mitologia di angeli&demoni…
ma senza San Google, appunto, brancolerei abbastanza nel muto.
Vallo a sapere che ci rimaneva copsì male per la morte di Buddy Holly!
😉
L’esempio italiano che mi viene da avvicinargli, non è il solito De Andrè, ma alcune cose altrettanto sconclusionate, ma rivelatorie dell’anima nazionale, scritte da Rino Gaetano…
“brancolare nel muto” non so come mi sia uscita, ma non la trovo male!
😀
Miguel
ieri su Raistoria guardavo un documentario sulla partecipazione USA alla seconda guerra mondiale, fronte africano.
un ufficiale rilevava (soddisfatto?) che dopo un pò di mesi i soldati USA avevano smesso di considerare una cosa brutta ammazzare i nemici e si comportavano come i soldati degli altri eserciti
oppure potrei pensare ai disegni sulle fusoliere degli aereoplani o le scritte sulle bombe
mi viene da dire che è il modo USA di combattere, senza troppo scandalizzarmi, forse anche i cecchini canticchiano mentre aspettano di sparare
” un ufficiale rilevava (soddisfatto?) che dopo un pò di mesi i soldati USA avevano smesso di considerare una cosa brutta ammazzare i nemici e si comportavano come i soldati degli altri eserciti”
e non ti ha fatto incazzare una dichiarazione di questo genere??
Cioè, secondo questo ufficiale i soldati americani “nascono” buoni, ma dopo un po’, causa la cattiveria della guerra, si abbassano al livello di tutti gli altri…
e tu, che a dire il vero sei tutti gli altri, e dovresti avere avuto qualche parente che è stato in guerra, pure, no?
Gli dai anche ragione?
vale a dire, tutti sappiamo che “italiani brava gente” è una cazzata, e dobbiamo berci “americani brava gente”?
mah…
a volte Francesco, con tutta la simpatia che provo per te, credo che la tua identificazione con gli USA abbia qualcosa di preoccupante…
ehi buono che mi pari Mirkhond!
mica ho detto che sono d’accordo con quell’ufficiale, la storia USA è ricchissima di guerre, alcune notoriamente condotto in modo estremamente e sinceramente brutale (penso alle guerre indiane)
d’altra parte, senza servizio militare obbligatorio, non so quanta “tradizione militare” ci fosse nella cultura del popolo USA, che come sai può essere cosa distaccata dalla realtà storica
in quegli anni, magari, la cultura delle città USA era relativamente pacifica (sono stati portati in guerra dai loro presidenti contro la volontà popolare due volte), mentre immagino delle campagne molto più abituate all’utilizzo delle armi da fuoco
oppure è il famoso moralismo americano, per cui puoi uccidere i cattivi … cosa che non identifica immediatamente i soldati nemici (devo citare De Andrè?)
se domani l’Italia entra in guerra col Lussemburgo, Roberto e io dobbiamo spararci, eppure siamo quasi amici
ciao
Vabbè scusa il tono Francesco, era solo per capirsi…
però cosa c’entra la cultura militare?
Io non so quanta cultura militare ci fosse nella mia famiglia, ma il fratello grande di mio nonno ha fatto la I guerra mondiale, alpino poi passato in un Plotone di Arditi, e ha ammazzato un bel po’ di gente, anche all’arma bianca…
non so perché lui sì, e un suo compaesano magari aveva timore a tirare il grilletto e vedeva nei nemici dei poveri cristi come lui…
forse lui ci era portato, non so.
Semplicemente, non credo che c’entri molto la nazione di appartenenza.
E gli americani lo sanno benissimo fin dal tempo della Guerra Civile: hanno una lunga storia di atrocità (come noi eh? probabilmente come tanti altri) che tengono anche meno nascoste di tanti altri, noi inclusi…
x Pino
il libro è un mattone incredibile, infatti l’ho letto con piacere
però alla fine è la solita menata pacifista
ciao
“se domani l’Italia entra in guerra col Lussemburgo, Roberto e io dobbiamo spararci, eppure siamo quasi amici”
ti ringrazio per il quasi amici che contraccambio.
avrei voluto dirti che potremmo fare una tregua cantando inni di natale dalle nostre trincee, ma temo che la mia voce ti darebbe un’ottima scusa per spararmi
🙂
oh no, io sono molto favorevole alle tregue natalizie, e forse anche alle pallottole vaganti per ufficiali zelanti
saluti e auguri anticipati
Pino,
è abbastanza vitale che i tuoi commilitoni considerino cosa normale – e possibilmente soddisfacente – uccidere i nemici durante la guerra, se vogliono tornare a casa interi e aiutare te a tornare a casa intero.
E non credo che questo abbia a che fare con l’essere americani. Credo che questo valga per qualsiasi soldato in qualsiasi esercito. Il problema è la guerra, mica gli americani.
Z.
Eh ma infatti non è mica questo che mi dà fastidio.
Mi dà fastidio che uno dica “i miei sono più buoni e non vogliono uccidere nessuno”- un fastidio molto moderato, perché tutti tendiamo a credere, per una serie di motivi condivisibilissimi, che i nostri sono i più buoni;
mi dà decisamente più fastidio che aggiunga “…dopo purtroppo diventano come tutti gli altri”, perché allora insisti eh? Non ci vuoi proprio stare, che tutti gli esseri umani sono uguali…
e infine mi dà molto fastidio che un terzo, che non c’entra e dovrebbe essere obiettivo, e anche gli strumenti intellettuali per esserlo, ci caschi e gli dica “eh sì, i vostri erano proprio più buoni!”
Francesco: e guàrdatela, ‘na puntata di Band of Brothers! dai cazzo!!
😉
mi sono letto La sottile linea rossa: basta?
Io non l’ho letto ma ho visto il film: pesantissimo!
ma ha fatto di peggio dopo, ha fatto The tree of life, di cui non c’ho capito una mazza proprio…
(cioé sì, è la versione pesante e pomposa del Libro di Giobbe, già trattato dai Coen in A serious man)
– Mentre quando scrivevo, avevo in mente tutt’altro –
All’incomprensione, te devi da rassegnà 🙂
Conoscerai il racconto (fra l’altro anche carino oltre che forse ormai banale) del derviscio e della cassapanca (?!)
Libera associazione di idee – a me viene in mentre Guy Debord e la societa’ dello spettacolo.
C’è una bomba più potente di quella che ha tirato il killer USA e che ha mandato in brandelli quei poveri cristi : è la bomba costruita in Uccidente che gli hanno fatto esplodere dentro la sua umanità mandandola in mille pezzi.
come fai a sapere che erano dei poveri cristi? o ti basta che siano stati uccisi da un soldato USA?
la guerra non è un pranzo di gala, per parafrasare degli amici tuoi, solo dei borghesi col culo al caldo possono scandalizzarsi
o devo credere ai soldati descritti da Tom Clancy nei suoi libri? pur facendo naja in una caserma di CAR, ho conosciuto persone che avrebbero combattuto in quel modo
Ma perché gli USA intervengono “manu militari” anzicché limitarsi a vendere armi ai ribelli contro quei governi che, ovunque si trovino, non gradiscono ?
… Anche armi “toste” che consentano ai Ribelli di giocarsela alla pari contro i Governanti, naturalmente.
l’hanno fatto, e sono venuti fuori i Talebani …
—–Ma perché gli USA intervengono “manu militari” anzicché limitarsi a vendere armi ai ribelli contro quei governi che, ovunque si trovino, non gradiscono ?… Anche armi “toste” che consentano ai Ribelli di giocarsela alla pari contro i Governanti, naturalmente. Moi—-
Fanno anche quello, Moi, fanno anche quello…e le armi di solito non le vendono, le regalano! Però, a volte non basta e così devono intervenire di persona.
OT
Dunque, scopro l’esistenza di quello che mi sembra sia un forum calcistico di Cosenza.
Le discussioni, peraltro, mi sembrano anche di un certo livello, come succede al Sud.
Sul forum, un commentatore parla della questione Stormfront:
http://forum.cosenzaunited.org/esempi-di-neofascismo-quotidiano-vp630379.html#p630379
La cosa divertente è che il suo commento è al 90% un copia e incolla di quello che ho scritto io, ma con l-inserimento qua e la – scusate, ho qualche problema con la tastiera che devo risolvere – di parole sue, in modo che sembri tutto scritto da lui.
divertente…
Sei un islamonazicosentino, insomma!
Z.
—La cosa divertente è che il suo commento è al 90% un copia e incolla di quello che ho scritto io…Miguel Martinez—
Già, compreso il “melaninodeficienti” che è un tuo marchio registrato:-)…che fai, li accusi di plagio?:-)
Ma anche se parlassimo delle Origini Ulsteriane, che diremmo ?
Irlandese ? E quindi ? Celti ? E quindi ? Che un Bardo NeoBoico mi ha detto che se la Secchia e il Panaro potessero parlarci non esiterebbero a narrarci le Gesta Eroiche dei Più Grandi Guerrieri Che il Mondo abbia mai conosciuto ? E che l’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena rappresenta la Summa Celtica della Farmacopea Gallica Druidica ?
Non so …
Moi
ti prego, non dirmi che a sentire parlare di ulsteriani la prima cosa che ti viene in mente sono i “celtari” de noantri!
dai… un po’ di rispetto per i poveri ulsteriani!
Che poi, che cavolo c’entrano i Celti, nello specifico… questo qua sta a parlà dell’America che non c’è più, che sarebbe morta con Buddy Holly (e con Kennedy) facendo una serie di oscuri (per noi) e un po’ meno oscuri (per gli statunitensi) richiami a versi di canzoni, episodi della vita di celebrità, ritornelli pubblicitari ecc.
insomma, quello che ti pare, ma i Celti no, ti prego!
😉
Casomai dovremmo trovare un paroliere e un musicista e fare la versione italiana, che parte.. dalla morte di Aldo Moro? Non so, ipotizzo.
E cita Carosello, il Mago Zurlì, il logorio della vita moderna, la Carrà, la Renault 4 e la Giulietta, l’autoradio nella mano destra, la sigla di Novantesimo minuto ecc.
Francesco nell’ “autoradio nella mano destra” aveva trovato un significato recondito assai inquietante …
E poiché era un tipo di tecnologia oggi oramai già obsoleta da anni, l’ immagine sarà sempre più “oscura” 😉
Sono curioso di farmelo spiegare!
Confesso che anni fa lo spiegarono anche a me, che si trattava di misura antifurto… i recordi di infanzia non lo avevano registrato.
Come l'”uomo col borsello”: mi pare di ricordare uno zio (acquisito!) borsellomunito…
poi da qualche anno mi capita di vedere ragazzi col borsello, colo c’hanno scritto sopra Vespa o Gola (che ho scoperto essere una marca inglese), comunque ha perso lo stigma della sfiga e dell’effeminatezza.
—-Confesso che anni fa lo spiegarono anche a me, che (l’autoradio nella mano destra-ndr.) si trattava di misura antifurto…PinoMamet—-
Sì, l’autoradio era un oggetto particolarmente preso di mira dai ladruncoli, pertanto i costruttori di auto l’avevano fatta diventare facilmente estraibile dal cruscotto e così l’automobilista se la portava dietro (nella mano destra:-)) quando si allontanava dall’auto.
P.S. Però, a volte c’erano lo stesso spiacevoli sorprese. Un tizio con l’autoradio nella mano destra, probabilmente per evitare che ladri frettolosi gli rompessero il vetro dell’auto prima di accorgersi dell’assenza dell’autoradio, dopo averla parcheggiata e chiusa incolla sul parabrezza un vistoso cartello su cui aveva scritto “In quest’auto non c’è l’autoradio”. Quando torna non trova più la macchina ma per terra vede il suo cartello, dove era stata aggiunta la scritta: “Non preoccuparti, ci pensiamo noi a mettercela”:-):-).
@Francesco
Deve essere scomodo per te avere due fedi : una in Cristo (che a me basta ed avanza) ed una fede “minore” negli USA.
Ma sei sicuro di essere un “ciellino” ? Non sei nemmeno capace di capire il senso di un intervento così semplice come il mio ! E meno male che don Giussani (Grazie Dio di avercelo donato !) ha invitato la gente ad avere lo sguardo a 360° !!!
Tu conosci i miei amici ? E come fai a sapere quali sono ? Abbiamo mangiato fagioli assieme per caso ?
Ma se avessi veramente ascoltato quello che diceva don Giussani sapresti che lui prima di denunciare una scristianizzazione, denunciava una perdita dell’umano (che si tocca con mano nel video sopra).
Ah sì ? Hai conosciuto persone che avrebbero combattuto in quel modo al CAR ? Forse per te è tutto normale, ma non per me che sono figlio di un reduce di El Alamein (poi prigioniero di guerra degli inglesi per quattro anni in Egitto dal 1942 al 1946) e che mi ha testimoniato come anche in guerra si può restare umani . Lui provava dolore per quello che doveva fare e per quello che vedeva. E don Giussani (ma dovresti saperlo se sei ciellino) proprio questo denunciava come cosa estremamente grave : la mancanza di dolore nella società disumanizzata : disumanità e mancanza di dolore che traspare dal video !
Dici che non posso sapere se il killer USA dopo è andato a battersi il petto davanti ad una statua della Madonna ?
Un po’ come faccio a sapere che erano poveri cristi insomma !
Allora se concedi al killer USA l’assassinio preventivo (pena di morte ? e per quale reato ? Senza processo ? Vietato anche provare compassione per le sue vittime chiamandole poveri cristi ? O bisogna prima saperne il curriculum ?) concedimi anche a me di sparare un giudizio non dico sulla persona del killer USA, per carità, che spero si salvi l’anima (in fondo per commettere un peccato mortale ci vuole piena coscienza, e questo mi pare tanto un automa), ma sugli effetti devastanti di una cultura disumanizzante.
La stessa cultura che permette a te, pseudo-ciellino post-giussaniano, di usare la guerra (anzi no, intervento umanitario, scusami) come alibi e contesto per assolvere le nefandezze e le menzogne più diaboliche.
Il tuo intervento non è semplice, è rozzo e disonesto.
Che la guerra disumanizzi non è certo una novità della modernità, era tale anche nell’antichità e nel medio evo. Non ho nessun motivo per immaginare che gli addetti a una catapulta o a un trabucco fossero in qualcosa diversi dal cannoniere dell’elicottero USA, mentre bombardavano il nemico. O che lo fosse un cavaliere di Gengis Kahn.
Anche in guerra si può restare umani? lo credo anch’io ma non credo sia facile e automatico. Non credo permetta di dare facili patenti agli altri. Ho qualche dubbio che tutti gli artiglieri e i piloti e i sommergibilisti italiani piangessero ogni volta che mettevano a segno un colpo, credo che una sospensione della sensibilità e dell’empatia sia necessaria per combattere. Poi torni a casa, alla vita normale e vera, e quello che hai fatto riemerge nel suo vero significato (Gran Torino lo hai visto?)
A te poi di questo non frega nulla, come emerge dal tuo reiterato uso del termine killer e dall’ostentato sottolineare USA. Che getta un’ombra anche sul “poveri cristi”, termine in sè corretto.
I Soldati, i sedicenti USA “Warriors” (come sottolineava Pino) odierni però sono sempre più dei “Fyborgs” che si appoggiano ad un vantaggio dato da un supporto tecnologico, e quindi tutt’al più ci si potrebbe chiedere quanto varrebbero senza (!) di esso questi “Warriors”. Questi soldatini che spesso “vincono facile” giacché si sono addestrati fin da “kids” sui “videogames” a quel tipo di “fight” fin dalla più tenera età.
L’ utopia destrorsa, in fondo umanissima, di uno come il Puccioni direbbe che se costui NON è un “Nerd che si crede un Dio smanettando dentro a un Giocattolone” … che sfidasse un coetaneo afghano di corporatura simile in un match di MMA !
… Ma la “Missione di Pace” NON funzia in modo così pradossalmente “violento” (botte, atterramenti, strapazzate articolari, strangolamenti) in termini di azione fisica (smanettare un “joystick”) del “Warrior”.
l’utopia USA della tecno-guerra, senza perdite proprie, è una delle cose che mi fanno pensare che il loro tracollo militare non sia così lontano come la vede Miguel
certo, si può pensare che sia una tendenza in atto da tempo, anche gli inglesi massacrarono gli zulù a distanza con le mitragliatrici, ma sui siti di “robe di guerra”, quando si parla di Afganistan, fanno molta differenza tra i tecno-bamboccioni USA e i veri soldati inglesi (che alla bisogna vanno di baionetta)
del resto è un tema comune a moltissimi film di fantascienza: quando la tecnologia fallisce, i soldati vengono massacrati, tranne la star del film (Alien 2, per citare un caso)
Chi ama davvero (!) combattere, ama farlo contro avversari al suo livello.
@Francesco
La tua incapacità di leggere la realtà è impressionante e solo per questo non ti rinfaccerò di essere te il disonesto. Non credo che tu ci faccia ma che proprio tu ci sia e che abbisogni di aiuto umano e psicologico e di deprogrammazione (significativo il sintomo di provare fastidio quando qualcun’altro si permette di scrivere USA invano).
Killer è colui che uccide per professione, soldato è colui che ha (almeno come definizione) come principale obbiettivo la difesa della propria patria. Ormai gli eserciti dell’occidente (o meglio dell’uccidente) sono sempre più costituiti da droni e da contractors (sempre disprezzati nel passato, quando erano molto più semplicemente e meno ipocritamente chiamati mercenari). Il post di Miguel “Il futuro del Dominio” è significativo al riguardo.
Forse allora capisci (ma ne dubito) perchè è un forte imbarazzo per me usare il termine soldato …. USA (tiè l’ho scritto un’altra volta 🙂
L’hai visto “I Sette Samurai “di Kurosawa ? il nemico nel passato rimaneva comunque una persona. Certamente ci si ammazzava , ma vi erano precise regole negli scontri.
Ah un ultima cosa : tu dici “Poi torni a casa, alla vita normale e vera, e quello che hai fatto riemerge nel suo vero significato”
Deve essere per questo infatti che vi è una altissima percentuale di suicidi fra i reduci delle ultime guerre USA (gli è che è una parola breve, capisci ? si fa meno fatica a scriverla)
(Gran Torino ? Gran bel Film ! Hollywood allo stato puro ! Ne sniffi un po’ e raggiungi il Nirvana !)
>> La tua incapacità di leggere la realtà è impressionante
e allora fammi la carità di aiutarmi
>> scrivere USA invano
seguendo Giuliano Ferrara. ho guardato in faccia quelli che detestano gli USA e non sono belle facce. inoltre non credo alle coincidenze per cui ti è venuto da aggiungere quel dettaglietto inutile
>> soldato è chi combatte in un esercito, non scrivere corbellerie
>> film stupendo, però è un film; puoi leggerti anche il Tasso sul tema del bel tempo andato
>> quello dei suicidi è un tema interessante
di solito sono bravino a leggere la realtà. o almeno a riconoscere le letture fatte bene
“e allora fammi la carità di aiutarmi”
lo sto facendo, infatti
“seguendo Giuliano Ferrara. ho guardato in faccia quelli che detestano gli USA e non sono belle facce”
posto che ognuno ha la faccia che Dio gli dà, se sopporti quella di Ferrara che difficoltà hai a sopportare quella di chi non condivide la tua fede minore ? Saresti meno fondamentalista.
” soldato è chi combatte in un esercito”
questione di diverso significato che si dà ad una parola : anche da questi particolari in cui si annida satana si vede la progressiva e silenziosa disumanizzazione della società occidentale.
Il tuo è il significato che si deve dare oggi alla parola soldato per negargliela ai talebani che automaticamente diventano “insorgenti”.
“puoi leggerti anche il Tasso sul tema del bel tempo andato”
grazie del consiglio
“quello dei suicidi è un tema interessante”
sviluppalo ed approfondiscilo
“di solito sono bravino a leggere la realtà”
no
(sto continuando a farti caritativa come vedi)
come diceva la mia prof di greco mille anni fa, non è che i sofisti giocassero solo con le parole, però insomma alla fine … ci siamo capiti?
PS tranne la minchiata sui soldati che è esagerata, adesso un soldato USA non è un soldato e uno sgozzatore di bambini lo diventa solo perchè a tempo perso combatte contro l’ISAF. comunque non ho eccessivi problemi coi soldati senza divisa, basta che si prendano in carico i civili uccisi.
Un soldato è un soldato perchè FA il soldato. Uno sgozzatore di bambini lo è perchè sgozza i bambini. Non è questione di divise od etichette.
Riguardo ai civili uccisi presi in carico bisogna dire che i “soldati USA” hanno un modo particolare di farlo visto che ci pisciano sopra.