Marine Le Pen invita a sacrificare la kippà

L’altro giorno, come vi abbiamo raccontato, Marine Le Pen ha chiesto il divieto di ogni simbolo religioso “ostentato” in qualunque luogo pubblico, alla faccia dei suoi elettori cattolici.

L’obiettivo primario consiste nell’esporre i capelli delle donne musulmane al freddo del clima francese (l’ombrello, pare sarà ancora permesso), ma tra i simboli da vietare, Marine Le Pen ha accennato anche alla kippà ebraica.

Adesso spiega che il riferimento alla kippà era solo una furbata, simile all’ebreo ultraortodosso che viene esibito sulla prima pagina di Charlie Hebdo:

“Io chiedo ai nostri compatrioti ebrei, questo piccolo sforzo, che però permette un’uguaglianza in ciò che si esige dagli uni e dagli altri. Io sono sicura che una gran parte di loro sia pronta a fare questo piccolo sacrificio“.

Insomma, se odiate abbastanza i musulmani, fate qualche “piccolo sacrificio” anche voi.

Marine Le Pen ha precisato che se non avesse chiesto il divieto anche della kippà, sarebbe stata bruciata in piazza per islamofobia.

Adesso, la signora Le Pen ha chiesto pure il divieto di indossare anche la jallaba. Che lì non regge più nemmeno il discorso di “simbolo di sottomissione delle donne”, ma poco importa: anche in Egitto, ho visto che nei locali pubblici perbene è vietato l’ingresso agli animali e a chi indossa quella che lì chiamano gallabeya.

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79 risposte a Marine Le Pen invita a sacrificare la kippà

  1. mirkhond scrive:

    I provvedimenti di Filippo II di Spagna (1556-1598) nel 1566 per combattere la tenace resistenza dei Moriscos all’assimilazione….
    Cambiano i tempi, i governi, le ideologie di potere, ma il bisogno di omologare pesantemente e forzatamente tutti quanti al gruppo dominante, quello resta…
    Del resto lo riconobbe anche il filosofo tedesco Norbert Elias nel lontano 1989, quando questi movimenti migratori di massa, cominciavano ad essere percepiti come un problema, al di la delle Alpi….

  2. PinoMamet scrive:

    Due note:

    -il tentato divieto contro i “vestaglioni africani” (o altra terminologia leghista che non ricordo) fu già roba di Gentilini… ‘sti francesi sono copioni! 😉

    -gli ebrei che non mettono la kippà continueranno a non metterla, mentre per quelli ortodossi osservanti che la mettono, toglierla non è affatto un “piccolo sacrificio” da accettare per fare dispetto ai musulmani (!): per quanto, a rigore, ogni copricapo vada bene, conosco persone che indossano sempre kippà E cappello o berretto, tanto per non sbagliare, e non credo saranno convinti dalla Le Pen… 😉

    • Peucezio scrive:

      Se è per questo in Turchia ci sono ragazze che per aggirare il divieto del velo a scuola lo nascondono sotto una parrucca, che ovviamente viene scambiata per i loro veri capelli. Anche se viene da chiedersi qual è il senso di un simbolo quando non è visibile.
      Io sono sempre dell’idea che il problema non sono i veli, ma le persone che ci sono sotto: è ovvio che non puoi vietare i copricapi: se io mi voglio mettere un cappello in testa, chi me lo può proibire.
      Se decidi di far entrare gente proveniente da un contesto sociale e culturale diversissimo, non puoi pretendere che si trasformi per magia in qualcosa di diverso da ciò che era e vietare i copricapi significa tutt’al più nascondere il problema. Altro è coprire il viso, quello era vietato pure prima, non si capisce perché dobbiamo fare un’eccezione per i mussulmani.

      • PinoMamet scrive:

        “Anche se viene da chiedersi qual è il senso di un simbolo quando non è visibile.”
        Sì ma la kippà non viene indossata perché è un simbolo (come una catenina con crocefisso, o mezzaluna o stella di David…) ma perché chi la indossa ritiene sia suo obbligo farlo.

        Così il cappello o berretto che alcuni indossano sopra non è un tentativo di nascondere la kippà (molti al contrario fanno in modo che spunti bene visibile da dietro il cappello…) quanto un “eccesso di prudenza” per rispettare l’uso di coprirsi il capo.

  3. PinoMamet scrive:

    Comunque la sua precisazione conferma la mia tesi. ha pestato una merda, e qualcuno deve averglielo fatto notare…

    sulla jallaba: non vedo proprio cosa ci sia che non vada nel vestirsi così, da un punto di vista razionale.
    Da un punto di vista simbolico-tradizionale, cosa c’è poi di più “europeo” di una tunica? 😉

  4. Roberto scrive:

    Non ha nulla contro la barba? Mi dispiacerebbe rinunciare alle mie puntate parigine per dover conservare il mio barbone da appollayatoallah

  5. Pietro scrive:

    Il Front National ha una forte percentuale di votanti ebrei, che lo votano in chiave antislamica

  6. PinoMamet scrive:

    Ora che ci penso:
    adesso che vuol proibire anche la jellaba, la Le Pen non dovrebbe chiedere per coerenza ai frati cristiani di rinunciare al saio?
    E il Papa, in visita in Francia, cosa dovrà indossare, giacca e cravatta? 😉

    • Marcello Teofilatto scrive:

      Pasolini avrebbe voluto il Papa in clergyman. Stai a vedere che il suo auspicio si realizzerà per merito della Le Pen. Le astuzie della ragione, come avrebbe detto il buon Hegel :-).
      Ciao da M.T.

  7. Pietro scrive:

    http://www.ticinolive.ch/esteri/perche-gli-ebrei-francesi-hanno-votato-marine-le-pen-37177.html
    http://www.metaforum.it/showthread.php/23823-Gli-ebrei-francesi-stregati-da-Le-Pen
    in effetti la parola forte e’, appunto, “forte”!
    I numeri mi sa non li sapremo mai, resta il fatto che il fenomeno esiste e di solito gli ebrei qualcosa contano…

    • Roberto scrive:

      Ah mi pareva… In effetti il tentativo della le pen di recuperare qualche voto ebraico è stato in genere spernacchiato dagli ebrei che non dimenticano la storia del fn. Poi qualcuno l’avra anche votata come ci sono quelli che su evirano per far dispetto alla moglie

      • Peucezio scrive:

        Oppure semplicemente che appena sanno che una realtà politica potrebbe contare qualcosa, si infiltrano immediatamente per influenzarla in funzione dei loro scopi.
        Hanno sempre fatto così.

      • PinoMamet scrive:

        Concordo con Roberto!

      • Pietro scrive:

        Io non sottovaluterei la cosa, ormai le categorie a cui siamo abituati sono andata a ramengo… A destra le posizioni filo-Israele fanno progressi. Penso che della retorica dell’olocausto tanti nel likud ne farebbero volentieri a meno e destra Israele viene vista come un baluardo bianco (si lo so, non commentate).
        In fondo l’arcigay e’ finita ad essere presieduta da persone vicine al PDL, almeno in Lombardia ma mi sembra anche a livello nazionale.
        La sfida piu’ grosse alla quale ci troviamo di fronte e’ rivedere le nostre categorie di lettura della realta’.

        • Pietro scrive:

          Quella sopra era una risposta a Roberto, non so perche’ sia finita qui.
          Qui volevo postare questo http://www.amazon.co.uk/Langue-fant%C3%B4me-paup%C3%A9risation-litt%C3%A9rature-litt%C3%A9raire/dp/2363710371/ref=ntt_at_ep_dpt_1
          un libro che racchiude Francia, Liguistica, Breivik, praticamente il riassunto del blog!!! 😀
          Riflessione: ma non e’ che in nome della liberta’ stanno uccidendo la democrazia? Con una scala di priorita’ di liberta’… O si arriva alla guerra civile permanente o le varie “dittature della propria liberta’” dovranno trovare un accordo nella gestione della societa’… La vedo grigia!

        • roberto scrive:

          non sottovaluto la cosa ma ne do le dimensioni:

          1. c’è un partito manifestamente razzista che per anni ce l’aveva con tutti, ebrei per primi (ricordi vero le pen padre e gollnisch?)
          2. il partito manifestamente razzista decide di prendersela con quelli con cui è facilissimo prenderserla, gli immigrati musulmani (e i rom)
          3. allo stesso tempo il partito manifestamente razzista cerca di rifarsi una verginità
          4. qualche gonzo ci è cascato
          5. molti altri hanno spernacchiato il partito manifestamente razzista

          a me pare evidente che se basi la tua visione del mondo sulla divisione fra francesi di souche da una parte e tutti gli altri dall’altra, una volta che sarai riuscito a scacciare la parte più evidente e rumorosa di “tutti gli altri” (i musulmani ed i rom) poi tornerai a prendertela con quelli che restano di “tutti gli altri” (gli ebrei e poi chesso’, gli italiani o gli slavi).

        • roberto scrive:

          mi correggo, al punto due sostituisci megret a gollnisch
          (il quale più che un razzista convinto mi sembra un furbacchione)

        • daouda scrive:

          Vorrei correggere questa insulsa concezione per cui è “facilissiomo” prendersela con msusulmani o rom o comunque stranieri e culturalmente diversi.
          Ciò è da che mondo è mondo cosa normale ed alle volte meritoria di per sé.
          Qualora invece intendessi che i franzosi si lasciano abbindolare non attaccando il vero nemico, ritratto, ponendomi però l’interrogativo del perché il popolo, che è per definizione passivo, debba essere capace di ciò.Difatti a conferma di questo basta notare che tra Rom e Musulmani , per focalizzarvicisi, c’è sempre lo zampino dei media e quindi della politica.

        • roberto scrive:

          voglio dire che se io ce l’ho con li svedesi e faccio una manifestazione all’insegna del “via gli svedesi dalle nostre strade”, il massimo che otterro’ è un “boh, ma la libreria Billy é carina…sono stato con inge che era un sacré bon coup…a me piacciono le polpette di ikea…”

          se io voglio scatenare un pogrom anti rom perché rubano, so sporchi e gli puzzano i piedi, e il loro accampamento non mi sta bene nel nostro bel quartiere bobo, mi ci vogliono tre minuti di televisione par raccogliere una folla inferocita armata di forconi.

          poi non so perché sia cosi’ (e le polpette di ikea sono una delle 666 manifestazioni del maligno)

        • PinoMamet scrive:

          Un mangiatore di prosciutti che se la prende con la sacre polpette di Ikea!!
          Non c’è più religione! 🙂

        • Roberto scrive:

          🙂 che poi le polpette svedesi non mi dispiacevano neppure troppo finchè mia figlia non mi ha detto che sono meglio delle mie polpette (la cui ricetta si tramanda da bocca di druido ad orecchio di druido) 🙂

        • daouda scrive:

          Roberto il tuo è un discorso condivisibile che fà il paio con il condivisibile discorso possibile ai coloro che citi come esempio.

          erò sbagli come loro sbagliano ( faide ed attacchi ingiustificati sono infamie ad esempio, come le prese in giro della religione altrui solo perché si tratta di Altri da sé )

          a) ignori che l’autoctono ha sempre più diritti dell’estraneo e che più l’estraneo è estraneo, più sarà discriminato , e ciò è del tutto comprensibile se non proprio giusto in sé.

          b) che la massa è passiva per definizione.

          ergo non capisco perché difendere a spada tratta stranieri ed accusare la massa di non essere egualitaria ( cazzata impossibile per natura ) ed evitare questi stereotipi e risentimenti ( cosa che non può fare essendo passiva , risentimenti d’altronde gonfiati ma basantesi su fatti ben documentabili ), considerando inoltre che gli stranieri sono “meritevoli”, prima di altre categorie, di essere i parafulmini della situazione.
          Anche perché , filosoficamente, ogni statualità è individualistica rispetto alle altre ( sicuramente oggi è così non avendo più una metafisica ergo quindi un’impossibilità d’intesa effettiva sul piano intellettuale ) alché creare squilibri interni è idiotico a meno che tu non sia internazionalista ossia voglia assoggettare ogni statuale-individuo ad un leader / stato mondiale in senso collettivista.

          Inoltre tu citi ikea solo per darti manforte. Se citavi luigi’s, china town od i kebabbari la dinamica era la medesima.
          Il caso Rom è inconsciamente del tutto normale. Calcolando che non sono più nomadi ma semplici itineranti, tecnicamente non hanno più ragione di esistere in quanto tali.

          E per concludere anche io vorrei essere discriminato ed avere privilegi.
          Chi è islamofobo ha dietro l’islamofilia , senza fermarsi a vedere i santimbanchi che recitano la parte da una o dall’altra parte ( Obama per dire, anch’egli recita la sua parte ).
          Nelle questioni intellettuali l’amore non esiste.

        • roberto scrive:

          Daouda,

          sul tuo punto a), tu ti basi sulle folli e sbagliate idee degli ultimi due secoli in base alle quali gli autoctoni hanno “più diritti” (che poi dovresti precisare cosa vuoi dire con questa espressione di una vaghezza straordinaria) degli estranei

          sul punto b) sono d’accordo a metà: la massa è passiva all’inizio, ma quando è attivata si attiva di brutto.

        • daouda scrive:

          beh è corretto. Una volta attivata è una forza potentissima e travolgente, ma non si attiva da sé, quessto intendevo e quindi non mi pare giusto accollargli dei torti che non ha.

          per il punto a) invece è sempre stato così, semmai in questi due secoli che ci precedono la cosa è stata sentita e motivata in modo del tutto stupido e fallace, questo sicuramente.

    • Kattivik scrive:

      Vero qualcosa contano! Contano i soldi!

  8. Pietro scrive:

    Ho capito il tuo discorso, e non penso sia sbagliato. Solo che io vedo le cose sempre piu’ complesse… e la figlia non e’ il padre… e gli ebrei stanno cambiando referenti politici… e il mondo e’ a soqquadro…

  9. Tortuga scrive:

    Dopo avervi letto, un po’ di dati sparpagliati

    .
    C’è stato una specie di documentario circa il mese scorso, in cui un imprenditore padano (lavorazione della carne di maiale) rappresentante leghista, ha incontrato la comunità Sikh di non mi ricordo quale località (30.000 persone). Personaggio troppo antipatico per memorizzarne il nome.

    A parte l’essersi presentato con un dono di carne di maiale insaccata (dovevate vedere la faccia dei poveri Sikh, che non mangiano carne di maiale) ed altre palesi, grezze, arroganze, ipocrisie, ignoranze, varie ed eventuali di diverso genere, è stato invitato a coprirsi il capo entrando nel tempio.

    Molto bella la spiegazione dei Sikh in proposito alla ragione del capo coperto, credo la più bella che io abbia mai sentito.

    .
    Fra i segni/simboli religiosi, aggiugiamo anche il pugnale sei Sikh, che – hanno detto – è come per noi [noi quelli che sono cattolici] la croce.
    Solo che il pugnale Sikh è vero, funzionante, lama che supera la cinque dita, ben esposto: presumibilmente sanno come usarlo).

    .
    Qui:
    http://sulahfaa.tumblr.com/post/30719941857/alhamdulillah-always-hijab-fashion

    Hijab ma jeans attillati.
    Personalmente non trovo un senso a questo modo di portare l’hijab.

    Approfitto per mostrarvi questa nuova foto che ho trovato:
    http://sulahfaa.tumblr.com/post/31984020899
    sono quelli che somigliano agli strofinacci da cucina di mia nonna.

    .
    Continuo a vedere donne che indossano hijab in maniera indisturbata a tutto spiano intorno a me: è scortese fotografare, ma a volte sono talmente belline che è un vero peccato non poterlo fare.

    .
    Sto cercando di ricordare gli eventi – per circostanziare – e non so se riuscirò, ma una delle ultime volte che c’è stato un po’ di can-can mediatico simile a questo, la Francia ha letteralmente arraffato agli altri paesi europei un contratto di fornitura di petrolio e derivati ad un prezzo più vantaggioso.
    Tanto che mi sono detta fra me e me: ma che gran f .. de na .. i miei compaesani 🙂 ci ero cascata anche io come una allocca.

    Ora, nel pieno di una trattativa, far credere ai concorrenti di essere in lite con il venditore … servirà pure a qualcosa 😉 … o no? 😀

    .
    Certo, questo “linguaggio in codice” a sfondo religioso, usato pubblicamente per comunicare cose che non si possono comunicare diversamente, o per creare degli spettacoli e delle messe in scena, non sempre diverte, comincia – piuttosto – un po’ ad essere pesante e ad infastidire.

    .
    Ci sono paesi di cui non sentiamo quasi mai nulla.
    Chissà come fanno a gestire la loro politica senza fare teatro?!

    .
    La Francia ha la bomba atomica.
    Mi sono seriamente domandata dove caspita la tengono nascosta.

    • Pietro scrive:

      Ci sono delle zone militari sparse un po’ ovunque, con divieto d’accesso. Intorno Marsiglia una e’ bella grossa…

    • PinoMamet scrive:

      Pugnale dei Sikh: aspettati la risposta di Moi 😉
      (che saluto)
      ne abbiamo già parlato qua sul blog
      (e di cosa non abbiamo parlato? 🙂 )

      comunque sì, sanno come usarlo 😉
      http://www.youtube.com/watch?v=f1sV0Y-7NQk

      (così accontento anche Moi 🙂 )

      qua da me i Sikh hanno partecipato alle manifestazioni del 25 Aprile, in modo molto colorato e marziale; non so perché, forse per qualche fatto dell’esercito britannico legato alla liberazione; comunque direi, per usare una bruttissima parola, che sono “integrati” anche in questo, e non è poco.
      Per l’emiliano medio vedere i turbanti dei Sikh sfilare di fianco alle piume dei bersaglieri e alle penne degli alpini, fa sempre il suo effetto.

    • PinoMamet scrive:

      Angolo fashion: quelli che assomigliano agli strofinacci della nonna 😉 a causa del disegno pied de poule, o houndstooth come dicono gli inglesi, sono semplicemente le kefiyah colorate (i militaristi che le comprano in toni sul verde nei negozi di militaria le chiamano shemagh, prendendo il nome da un’altra varietà di arabo parlato, per non passare per comunisti! 😉 )

      mi chiedo il perchè delle frangette più lunghe ai quattro angoli, che ricordano gli tzitzit del tallit ebraico: sospetto che una parentela ci sia…

      Bomba atomica francese:
      con tutta la campagna che hanno, un buco per un paio di missili vuoi che non lo trovino? 😉

      • PinoMamet scrive:

        “sospetto che una parentela ci sia…”

        anche perché, non ricordo più dove (forse nello Shulchan Aruch) si dice che il tallit deve essere messo in testa “alla maniera degli ismaeliti (arabi)”, e solo dopo si può buttarselo tranquilla sulle spalle.

      • Tortuga scrive:

        “con tutta la campagna che hanno” – Pino –

        Ma si vede, si vede tutto quello che fai. Vabbè, certo, ci sono anche i Pirenei.

        • PinoMamet scrive:

          Beh ma certo che si vede, che problema c’è?

          Credo che i luoghi delle installazioni militari sono ovviamente oscurati su Google Maps e applicazioni similari, ma credo che in massima parte l’idea che possano essere del tutto nascosti a un ipotetico nemico sia tramontata con la Guerra Fredda, l’epoca degli U2 (gli aerei spia, non il gruppo musicale 😉 ) ecc.

          Naturalmente qualche base sarà nascosta in qualche località poco accessibile (so che ne ha la Svizzera) e probabilmente useranno qualche furbizia per non far sapere in quale sito ci sono missili “normali” o missili nucleari, ma molto altro non credo si possa fare…

        • PinoMamet scrive:

          Errata corrige:
          il primo “credo” era un “certo” 😉

        • Tortuga scrive:

          Di cose militari non mi intendo proprio.
          So solo che nel 2006 era la prima volta che salivo su un aereo … ho diligentemente spento il cellulare, ma mi sono fatta cazziare da una hostess perché ho fatto delle foto, in quanto non pensavo che la macchinetta fotografica disturbasse l’avion.
          Qualcuno mi disse in seguito che la causa dell’interdizione poteva essere un’altra (nei pressi delle zone militari ad es. è vietato fotografare).
          In verità io ho fotografato solo le nuvole e i confini del mondo e sono venute bellissime foto.

          Invece che ne dici di un bel vocabolario che decodifichi i significati dei diversi simboli di abbigliamento religioso affinché anche noi comuni mortali possiamo capire cosa si stanno veramente dicendo queste persone?

          Mo ci mancava pure la jallaba.

          “sacrificare la kippà” = invito agli israeliani a rinunciare a eccessive protezioni ed eccessiva autorità?

          Decodifichiamo decodifichiamo, portiamo i “messaggi” in chiaro 😀

          Poi mi domando: non è un po’ pericoloso giocare con questi messaggi in codice?

          La gente non capisce e prende posizione su un fazzoletto in testa pensando di prendere posizione su un fazzoletto in testa, ma rischiando di fare la differenza in cose di cui non comprende nulla.

        • PinoMamet scrive:

          “Decodifichiamo decodifichiamo, portiamo i “messaggi” in chiaro 😀

          Poi mi domando: non è un po’ pericoloso giocare con questi messaggi in codice?”

          Mah… io francamente non credo che siano messaggi in codice.
          Credo semplicemente che alla Le Pen stiano antipatici gli arabi, e un pochino anche gli ebrei!

        • Tortuga scrive:

          Secondo me nè l’una e nè l’altra cosa.

          Stanno semplicemente dicendo che i costi della guerra fra israeliani e palestinesi non sono più sostenibili e che, quindi, se le parti devono giungere ad un accordo.

          Vignette, religione, ed ammenicoli vari, che siano capi di vestiario o altro, secondo me non centrano davvero più nulla.

        • Tortuga scrive:

          p.s. senza quel “se” che non so come ci è finito dentro

        • PinoMamet scrive:

          ” Stanno semplicemente dicendo che i costi della guerra fra israeliani e palestinesi non sono più sostenibili e che, quindi, le parti devono giungere ad un accordo.”

          (ho tolto il “se” 😉 )

          Tortuga non credo proprio che si tratti di “segnali simbolici”.

          Prima di tutto questo implicherebbe che esista da qualche parte un “codice” per intepretarli;

          se è un oggetto fisico, non ci credo: troppo romanzesco e improbabile; e chi decide a chi darlo, quando aggiornalo eccetera? Non sta in piedi.

          Se invece è qualcosa tipo “certe cose possono essere interpretate solo in un modo”, non funziona lo stesso, perché lo stesso segnale, di fatto, può essere interpretato in moltissimi altri modi
          (chi dice che si parli di quel conflitto lì? e non di un segnale rivolto a qualcun altro a cui non stiamo pensando? che ne so, l’amministrazione Obama? o accordi tra Stati di cui non sappiamo nulla? o, in definitiva, qualunque altra cosa? ) e a dire il vero non viene neppure istintivo prenderlo per un “segnale” di qualcosa.

          Del resto, un segnale o un codice o può essere decodificato in modo univoco (e non ci credo, vedi sopra) oppure non ha senso.

          Inoltre andremmo contro Occam.
          La politica interna francese offre già motivazioni d’avanzo per le dichiarazioni della Le Pen, senza andare a cercare chissà che altro…
          entia non sunt multiplicanda sine necessitate 😉

        • Tortuga scrive:

          @Pino

          Sarà come dici tu, ma continuo a credere che dietro a tutto vi siano motivazioni economiche molto precise legate ad una crisi che dipende da una cosa che si chiama petrolio.

        • PinoMamet scrive:

          Ehh che tte posso di’?
          Alla fine ognuno crede quello che gli pare…

        • PinoMamet scrive:

          E comunque, scusami se insisto, ma la Le Pen guida un partito, mica uno Stato;
          può anche darsi (per quanto improbabile) che un politico mandi qualche segnale “aumma aumma” a certi suoi contatti, o referenti, o clientele, stile “incappucciato” dello sketch di Corrado Guzzanti;

          di solito però si ha cura che questi messaggi siano riconoscibili come tali, in primis al porprio destinatario
          (per esempio, il politico inquisito onorevole Caio che dice “se parlo allora sono guai per tutti, vero onorevole Sempronio?”; oppure “volevo ringraziare tutti i miei amici, in particolare quelli in Sicilia e i loro amici…”)

          qui invece siamo di fronte a un politico francese che affronta uno dei temi caldi del dibattito interno francese, cioè la laicità dello Stato e l’integrazione delle minoranze arabe/musulmane.
          Come capire che si tratti di un messaggio rivolto a terzi?

          E poi ,ripeto, la Le Pen non è il presidente della Francia: perché dovrebbe essere lei a mandare messaggi in Israele, chi la avrebbe incaricata, e perché in Israele dovrebbero fregarsene qualcosa?

          Insomma, più lo guardo e meno sta in piedi.

          Dai, Occam proprio scemo non era 😉

        • Tortuga scrive:

          Non so se verrà lo smile giusto, ma dovrebbe comparire un faccino tutto verde. Se no, pazienza!

          :mrgreen:

  10. Kattivik scrive:

    Marine Le Pen non capisce un Pen!

  11. astruso scrive:

    Potrebbe chiedere ai suoi compatrioti bonapartisti (che pare ci siano davvero) di rinunciare ad indossare il bicorno nonché al curioso vezzo di nascondere la mano destra nel panciotto. Contestualmente, dovrebbe introdurre l’obbligo dello scolapasta in testa per se stessa ed i suoi accoliti.

    • Moi scrive:

      @ ASTRUSO

      Anche se davvero fosse Pastafariana, ipotesi molto suggestiva, Marine Le Pen non potrebbe però ostentarlo in pubblico !

      • astruso scrive:

        Hai perfettamente ragione.
        Purtroppo il Pastafarianesimo ha sdoganato lo scolapasta, oscurandone l’originale funzione di fiero copricapo degli Sciroccati.
        Ma i lepeniani, notoriamente tradizionalisti, non perdono occasione per rivendicarne pubblicamente l’antico e più genuino significato.

  12. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “(dovevate vedere la faccia dei poveri Sikh, che non mangiano carne di maiale) “

    una volta sono andato con un sikh in pizzeria, avvertendolo che c’era del prosciutto nella pizza, mi ha detto, “e che problema c’è, mica è carne di mucca”.

    Mi sa che hai sbagliato tabù 🙂

    • Tortuga scrive:

      Non so se hanno rifiutato perché era carne di maiale o semplicemente perché era carne. In effetti sono curiosa di conoscere le reali limitazioni alimentari osservate.

      • PinoMamet scrive:

        Dipende da Sikh a Sikh.
        So di un gruppo che deve uccidere gli animali con una macellazione particolare, diversa da quella islamica, che dovrebbe non farli soffrire (ho visto un filmato, decapitavano una capra, invece di sgozzarla…)
        la maggioranza non ho idea. Penso che nei loro templi, dove offrono il pasto alla comunità, si mangi soprattutto cucina vegetariana, ma non credo sia una regola ferrea.
        Poi, come saprebbe dirti ogni agricoltore da queste parti, rispettano molto le mucche
        (credo perché in fondo sono indiani) ma non le adorano (ho letto un sacco di “flames” in forum indiani in cui i Sikh chiamavano gli Indù “adoratori di mucche”)

        • Ritvan scrive:

          Leggete qui ed eruditevi, infedeli und miscredenti:-)
          http://www.sikhs.org/meat.htm
          altrimenti vi colpisco con una fatwa sikh:-) 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Amo aver ragione! 😉

          cito dal sito:
          “The view of Sikhism is that eating meat or abstaining from it is the individuals choice. A Sikh is considered no lesser or greater a Sikh if they eat meat or are a vegetarian.”

          “An Amritdhari Khalsa Sikh is not allowed to eat the meat of an animal slaughtered the Muslim way.”
          e
          “hatka meat is meat in which the animal has been killed quickly without suffering or religious ritual. ”

          e infine:
          “The reason why meat is not served at langar in the Gurdwaras is because langar is supposed to be a symbol of equality of mankind where all people no matter what race, religion or caste can eat toghether in the atmosphere of brotherhood. Hindu, Sikh, Muslim, it does not matter who they are. Different religions have different dietary restrictions. Hindus cannot eat cow, muslims cannot eat pork and will only eat halal meat. Jews will only eat kosher meat, others cannot eat fish or eggs. But in a gurdwara langar, it does not matter what their dietary taboos or religious beliefs are, the food is designed so that all can eat together and no one will be offended or not be able to partake of the meal.”

          embè, non è quello che vi ho detto io?

          🙂

        • Tortuga scrive:

          Non si dice nulla della carne di maiale.
          Quindi potrebbero averla rifiutata semplicemente perché in quel tempio Sikh praticano il vegetarianismo e non perché era di maiale.
          Cmq ho chiesto una conferma, se mi rispondono, all’unione italian sikh 🙄

  13. Moi scrive:

    @ TORTUE

    Quella “Roba Spirituale” là chiama “Gatka”, usa armi vere … i Sikh riescono a NON attirare l’ Odio Leghista.

    Sarà perché li scambiano per Fans di Sandokan in “Cosplay” (almeno te Pino, sai che roba l’è !) … boh !

    • Moi scrive:

      “si chiama” o più dottamente “chiamasi”, se preferisci …

      • Tortuga scrive:

        ” i Sikh riescono a NON attirare l’ Odio Leghista. ”

        Forse hanno pensato che potrebbero tornare utili per le ronde! 😛

    • Pietro scrive:

      Perche’ lavorano non fanno casino e al nord non ci sono! 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Al Nord non ci sono??
        L’Emiliaromagna è piena e mi dicono che anche a Mantova e Brescia ce ne siano parecchi…

        • Pietro scrive:

          In un eccesso di nordismo pensavo a nord della pianura padana!

        • Pietro scrive:

          In Toscana hanno rimesso in piedi diversi borghi abbandonati. E iniziano ad essere un importante forza elettorale. Io ho in mente la zona di Lucca. E lo stesso avviene nel lazio, io so della zona di Latina.

        • PinoMamet scrive:

          “In un eccesso di nordismo pensavo a nord della pianura padana!”

          per carità, a me va benissimo non essere annoverato tra i “nordici” 🙂

          del resto, manco loro ci vogliono troppo (tranne quando c’è da sbandierare le loro fantasie “macropadane”, allora buttano dentro senza problemi mezza Italia… allargare i confini piace a tutti!)

      • Moi scrive:

        Giuste la prime due, errata la terza … fatti Parma -Brescia (o Brescia – Parma) con calma su veicolo lento, su “strada normale” o meglio ancora con trenino che ferma in tutte le stazioni 😉

  14. Moi scrive:

    Ma alle Suoren 🙂 han chiesto il “petit scarifice” di togliersi il “loro” (!) di hijab ?

    • Ritvan scrive:

      —Ma alle Suoren han chiesto il “petit scarifice” di togliersi il “loro” (!) di hijab ? Moi—

      Nein, le Suoren e i loro hijaben fanno parten delle Nostren Gloriosen Radicen Kristianen, cribbien!:-)

  15. Moi scrive:

    “sacrifice” 🙂 e.c.

    Cmq, ho provato effettivamente a scrivere “Marine Le Pen” + “nonnes” in Google: al momento, nulla di significativo … ma prima o poi qualcosa degno di nota dovrebbe uscire.

  16. Moi scrive:

    Una notizia vecchia, ma …

    http://www.today.it/mondo/francia-le-pen-accusa-madonna-diffamazione.html

    Sarà pure una battuta scontata, ma irrinunciabile: Marine Le Pen NON ha denunciato la nota ragazza semitica che porta il velo 🙂 :-), ma “Madonna” nel senso di “Louise Veronica Ciccone” … Stefani Angelina Germanotta “Lady Gaga” iniziò come sua “Impersonator” (o “Impersonatress” ?!) e si vede e si ode !

  17. Moi scrive:

    Va be’, era una “Intro” in Italiano, su una TV di Silvio prima che “scendesse in campo” … comunque a 1:02 il primo “niqab” ipso facto che abbia mai visto, però era rosso, di solito è nero. Notare che appare proprio al pronunciare la parola “evil” a 1:02 !

    http://www.youtube.com/watch?v=wR65P73X5GI

  18. astruso scrive:

    L’imbecillità “no deja de expandirse”:
    http://www.diariodesevilla.es/article/espana/1361441/la/embajada/espana/egipto/pide/extremar/la/precaucion/por/las/vinetas/mahoma/jueves.html

    !! Por burlarse de los musulmanes en Espana, hay que ser capullos, brutos y atontados !!

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