Terroristi perché vanno su Internet

Leggo oggi dell’arresto di un ennesimo “terrorista islamico” armato di tastiera e libri,  nonché dell’oscuramento di altri siti web semplicemente per le idee che esprimono.

Purtroppo sono molto preso dal lavoro in questo momento e posso fare poco.

Come sapete, non sono nemmeno musulmano, figuriamoci musulmano “integralista” come amano dire i media.

Ma casi come questi, mi interessano e preoccupano proprio nella misura in cui rivelano la violenza sottostante al sorriso e ai balletti del sistema in cui viviamo.

Mi sembra chiaro che stia scattando il solito dispositivo, per cui l’espressione di idee insolite è sufficiente per dimostrare l’intenzione terroristica, mentre il fatto di comunicare tra di loro su Internet, è sufficiente per dimostrare l’associazione terroristica.

Ricordiamo che stiamo parlando di individui che da anni vengono sorvegliati, che non possono certo essere entrati in contatto con al-Qa’ida per il semplice motivo che persino la CIA fa fatica ad arrivarci, figuriamoci se ci riescono un operaio di Pesaro, un insegnante di latino e greco di Cagliari (peraltro persona di vasta e dignitosa cultura) e una famiglia impegnata ad allevare i propri figli a Dakar. Persone accusate a loro volta di frequentare un forum fondato da Malika Al Aroud, una scrittrice del cui interessante libro abbiamo già parlato qui (la traduzione completa in italiano si scarica liberamente qui, non esplode e non sono noti danni collaterali).

Non amo certo i radicali, ma noto con piacere che almeno qualche radicale sta agendo coerentemente con i propri ideali libertari.

Invito chi ne sa di più ad aiutare a tenere aggiornato il blog su questo ennesimo caso di sopraffazione.

Siti islamici, scatta la censura

di Alessandro Longo

La procura di Cagliari decide di oscurare cinque indirizzi Internet italiani, in un’inchiesta sul terrorismo. E’ la prima volta nel nostro Paese che si chiude una pagina on line con un provvedimento del pm, senza la decisione di un giudice terzo. Ecco quali sono i siti incriminati (dove, almeno ora, non ci sono contenuti proibiti)

(23 aprile 2012)

Ci sono siti e blog insospettabili tra i cinque che saranno oscurati d’urgenza con l’accusa di fomentare il terrorismo, di cui ‘L’Espresso’ pubblica qui i nomi in anteprima. Ma su questi siti – che al momento sono ancora leggibili – adesso non c’è traccia di materiale illegale, ma solo semplici articoli sulla religione musulmana.

E’ la prima volta che in Italia viene deciso l’oscuramento di siti e blog in via d’urgenza, senza passare da un giudice terzo. A decidere la censura è stato infatti il procuratore distrettuale di Cagliari, ordinando ai provider di impedire agli utenti di accedere a quei siti.

Di certo c’è che i cinque sono finiti nel mirino di un’indagine anti-terrorismo della polizia di Cagliari, con l’arresto di un operaio di Pesaro, Andrea Campione, e di un insegnante sardo. Quest’ultimo è Luca De Martini, a quanto risulta all’Espresso: il nome è citato nel provvedimento di sequestro dei siti.

Con tutta probabilità, si tratta dello stesso responsabile dell’associazione islamica El Hoda noto per alcune campagne sui diritti dei musulmani: si era battuto per ottenere una moschea a Cagliari e aveva inviato al sindaco una lettera sui valori dell’integrazione religiosa.

Nel provvedimento si legge però che quei siti erano funzionali all’attività terroristica di cui sono accusati ora De Martini e Campione.

Secondo il procuratore, gli indagati avrebbero diffuso su quei siti «materiale di propaganda religiosa incitante al compimento di atti di violenza ed altresì informazioni e documenti concernenti l’apprendimento di tecniche di guerra a scopo terroristico».

I primi due siti in elenco, blog.libero.it/islamnuri e blog.libero.it/islamitalia risultano adesso cancellati dalla piattaforma Libero(non semplicemente oscurati dai provider). Sugli altri tre al momento non c’è traccia del materiale contestato né dei nomi dei due indagati:

ummusama.wordpress.com, islamo-il-monoteismo.over-blog.com e abulbarakat.wordpress.com.

L’elemento più interessante è su quest’ultimo: una dichiarazione del curatore, che si firma Shaykh ‘AbdulQadir FadlAllah Mamour, alias Imam Fall. «Se il fatto di spiegare come il Corano è stato rivelato al nostro Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam), se il fatto di raccontare la vera storia della mia Ummah (secondo le fonti islamiche, e non accettando ciecamente le menzogne inventate dagli oppressori), se il fatto di divulgare le informazioni sui massacri subiti dai miei fratelli e dalle mie sorelle in tutto il mondo, se il fatto di difenderli con la mia parola, con la mia mano, con il mio cuore, con le mie ricchezze e con la mia vita, mi vale l’appellativo di “terrorista”… Ebbene sappiate che sì, sono un TERRORISTA… Alhamdulillah».

Certo, è possibile che, sentendosi scoperti, i curatori dei blog abbiano fatto in fretta a rimuovere i contenuti illegali. Resta tuttavia il dubbio che l’oscuramento possa essere stato deciso in modo un po’ troppo sbrigativo: «La lotta al terrorismo non ci deve far calpestare i diritti civili: adesso gli inquirenti facciano chiarezza, perché non è chiaro se ci siano in effetti contenuti illegali su quei siti», dice Fulvio Sarzana, avvocato esperto di internet e noto per le proprie battaglie sui diritti degli utenti. «La faccenda è molto strana: quei siti non hanno nemmeno le caratteristiche tipiche di covi terroristici. Hanno nomi e congnomi dei curatori, sono in italiano, messi su normali piattaforme; mica sono su server crittografati del Bahrein, per intenderci», aggiunge.

Appunto per chiedere chiarezza, nei prossimi giorni è prevista un’interrogazione parlamentare dei Radicali. «Giusto oscurare siti terroristici, ma nella foga della lotta e per via di provvedimenti d’urgenza rischiamo di impedire ai musulmani la legittima espressione della propria religione su internet», conclude Sarzana.

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107 risposte a Terroristi perché vanno su Internet

  1. Z. scrive:

    Miguel,

    — I primi due siti in elenco, blog.libero.it/islamnuri e blog.libero.it/islamitalia risultano adesso cancellati dalla piattaforma Libero(non semplicemente oscurati dai provider) —

    Quindi il PM cosa mette nel suo fascicolo? L’asserita stampa di un sito web?

    Comunque, a parte sta cosa dei siti web, leggendo gli articoli non ho capito in cosa consistesse in concreto la supposta attività terroristica di queste persone. Chessò, progettavano attentati?

    Z.

    PS: Il PM può ordinare perquisizioni e sequestri, non mi pare irragionevole che possa disporre il sequestro di un sito web.

  2. Miguel Martinez scrive:

    Questo articolo dal titolo allucinante, ma dal contenuto più ragionevole, dice che Di Martini non avrebbe ” trasmesso il manuale operativo sulla fabbricazione artigianale di ordigni, trovato invece ad altri indagati”, da cui viene da pensare che gli “altri indagati” sarebbero accusati anche di aver scaricato un manuale da Internet, o comunque di averlo visto (la differenza tra aprire una pagina per cinque secondi e stamparsi un manuale da leggere con attenzione, sottolineando gli ingredienti da comprare, è notevole).

    Escludo che tale manuale potesse trovarsi su Minbar.sos.

    http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/268363

    Un cagliaritano al servizio di Al Qaeda

    Insegna latino e greco alle scuole superiori, ma non ancora di ruolo, il docente cagliaritano finito tra i dieci indagati nell’operazione antiterrorismo denominata “Niriya” condotta dalla Digos e dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Cagliari.

    L’insegnante non ha ancora quarant’anni, ma si è convertito all’Islam ormai da un decennio. Per gli investigatori guidati dal pm Danilo Tronci e dal dirigente della Digos, Alfonso Polverino, si tratta di un personaggio di spicco del gruppo, finito sotto inchiesta con l’accusa di apologia della Jihad e per il presunto addestramento via web di nuovi adepti con la traduzione e la divulgazione di materiale riconducibile ad Al Qaeda.

    In realtà, stando alle poche indiscrezioni filtrate a margine della conferenza stampa in Questura, il docente cagliaritano non avrebbe trasmesso il manuale operativo sulla fabbricazione artigianale di ordigni, trovato invece ad altri indagati, ma avrebbe avuto in mano altro materiale riconducibile indirettamente – almeno secondo l’accusa – ad ambienti vicini ai presunti terroristi Moez Garsallaoui e Malika El Aroud, coniugi tunisino e belga ormai da tempo finiti nella lista nera del terrorismo. Canale di comunicazione, in particolare, il sito sunna-minbar.com (e altri siti ad esso collegati), riconducibili proprio al tunisino fuggito nel 2007 e alla moglie, condannata in Belgio ad otto anni di reclusione. Il docente indagato è molto attivo nel capoluogo sardo tra le associazioni legate alla comunità musulmana.

    Lunedì 23 aprile 2012 17:52

  3. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “Il PM può ordinare perquisizioni e sequestri, non mi pare irragionevole che possa disporre il sequestro di un sito web.”

    Domanda da ignorante, il PM può ordinare anche il sequestro di un libro o di un giornale, senza approvazione da parte di un giudice?

    Mi chiedo cosa significhi “chiudere” siti wordpress (credo basati negli USA) e over-blog che vedo è francese.http://www.over-blog.com/

  4. fp40 scrive:

    Il titolo è in puro stile “Ugnone sarda”, niente di nuovo per noi Miguel 😀 Così, a naso, penso che questa storia si rivelerà l’ennesima bufala, molto utile per distribuire medaglie e rovinare vite.

    Mi ricorda questa altra storia, che ha avuto sempre per protagonista un sardo:

    http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2011/11/22/news/bruno-bellomonte-non-e-un-terrorista-assolto-dopo-29-mesi-in-cella-1.3596172

    uno dei tanti tentativi malriusciti di smantellare “sa manca indipendentista”. In precedenza, c’è stata la famosa operazione Arcadia, anch’essa rivelatasi una bufala, nella quale avevano provato a incastrare sempre il Bellomonte confezionando una falsa intercettazione. Si proprio così, un taglia e cuci da parte delle forze dell’ordine, che è stato sbufalato in tribunale.

    Purtroppo il tritacarne è sempre in moto, “miseru chie rughet in manos de sa giustìssia”.

    E per il momento, la moschea a Cagliari, i musulmani se la scordano 🙁

    • Peucezio scrive:

      “E per il momento, la moschea a Cagliari, i musulmani se la scordano ”

      Questo è forse l’unico aspetto positivo di questa grottesca vicenda.

      • Francesco scrive:

        E perchè?
        A perseguitare una comunità si ottiene sempre di rafforzarla e di spingere alcuni suoi membri verso la reazione violenta.
        Oltre al fatto che il male commesso corrompe chi lo fa.
        Non riesco neppure a immaginare un solo buon motivo per impedire ai musulmani di costruirsi la moschea (anche se prego perchè si convertano e vadano invece in chiesa, naturalmente).

        Ciao

        • Peucezio scrive:

          “A perseguitare una comunità si ottiene sempre di rafforzarla e di spingere alcuni suoi membri verso la reazione violenta.”
          A parte che chi parla di persecuzione, ma questa in ogni caso è la logica dei radicali per cui, se è difficile combattere un fenomeno, si risolve il problema rendendolo lecito. Secondo questa logica perché non legalizzare il furto, l’omicidio…?
          Questa è la solita eresia liberale di voi modernisti: la professione pubblica, in foro esterno, di una falsa religione, da un punto di vista cattolico, non può essere tollerata, perché induce altri all’errore e quindi smette di essere un fatto puramente privato e intimo.
          Per voi liberali è giusto opprimere e massacrare i mussulmani a casa loro, bombardarli, incenerirli, ma devono poter fare il comodo loro a casa nostra e islamizzare le nostre terre: il concetto è distruggere ovunque i connotati storici e peculiari dei luoghi e delle nazioni, per cui sia i paesi islamici che le terre cristiane devono diventare dei puttanai in cui c’è un’offerta religiosa a 360°, compresi i pastafariani e gli adoratori dello stronzo di cane sul marciapiede e dove in realtà, al di là delle forme, ognuno se ne fotte della religione e vive nella dissolutezza più totale.
          Ad ogni modo, se con le tue preghiere riesci a convertire e far andare in chiesa anche un solo mussulmano, non mancare di farmelo sapere.

        • Francesco scrive:

          1) non ho paura della concorrenza, almeno in campo religioso. non è questo tempo di “protezione” da vedere la tentazione ma di educazione alla responsabilità.
          2) la motivazione dei semplici da proteggere è stata talmente abusata … che si lavori per renderli più forti, non più deboli
          3) mai chiesto di bombardare un musulmano perchè musulmano a casa sua, nè chiedo di opprimerlo a casa mia, nè accetto di nascondere nel privato la mia fede per non disturbare il prossimo – quindi non posso chiederlo a altri
          4) sì, questa è epoca di “puttanai con offerta religiosa a 360 gradi e gradne dissolutezza” e ai cristiani è chiesto di darvi testimonianza della loro fede, non di imprecare al destino (che non esiste)
          5) e come farei a saperlo? mica l’Altissimo mi manda una mail a ogni conversione …

          ciao uomo di poca fede

          😀

        • Peucezio scrive:

          1) e 2) non c’entrano paure né motivazioni, ma l’ortodossia della dottrina cattolica, che prevede ciò che ho detto.
          Ma al di là di questo la scusa della responsabilità, dell’umanità adulta e consapevole è quella di cui si sono semrpe valse tutte le ideologie progressiste e anarcoidi, cioè tutte quelle che odiano l’ordine, i buoni costumi e istituzioni.
          3) Capirai al mussulmano di Gaza o dell’Afghanistan che si piglia le bombe in testa quanto gli importa di sapere che l’incenerimento suo, di sua moglie e dei suoi figli avviene perché è mussulmano, perché non è abbastanza democratico o per il controllo dei flussi petroliferi.
          4) Ai cristiani non è chiesto di prendere atto dell’epoca: voi progressisti siete piuttosto ipocriti, non offenderti: quando qualcosa vi piace però è indifendibile, dite che è inevitabile e quindi la si deve accettare, come se i fenomeni sociali e culturali fossero fatti astronomici, legati al moto delle sfere celesti. Invece la Chiesa, che non si nasconde dietro simili sciocchezze, ha sempre preteso di plasmare una società cristiana: dare testimonianza significa questo, non significa fare una mera professione individuale del cavolo.
          5) Allora fidati di me, anche se sono uomo di poca fede: non solo non ne converti mezzo, ma contemporaneamente c’è Allah dall’altro mondo che ride come un pazzo ogni vota che fai di queste preghiere.
          Sulla poca fede: io non mi identifico nell’ottimismo marxista ma nel pessimismo antropologico tipico di ogni pensiero reazionario, che sa che senza i calci nel sedere, cioè senza la coercizione, non si ottiene nulla di buono, perché l’uomo non è naturalmente buono, non esiste il buon selvaggio rousseauiano, ma è solo la civiltà, cioè il vincolo e la coercizione, a renderlo buono. Ed espungere la religione dalla civiltà lasciandola all’arbitrio individuale significa inficiare la civiltà stessa (oltre che la religione), perché significa accettare il relativismo e l’anarchia morale, che è il contrario della civiltà.

          Vedi, la cosa che mi dà fastidio delle idee che esprimi (legittimamente, quanto io esprimo le mie, ovviamente) qui dentro è che sottendono un’operazione di mistificazione ideologica, probabilmente senza che tu ne sia nemmeno cosciente.
          Cioè tu ti fai passare per uno di destra, conservatore, cattolico, quando in realtà difendi la totale e assoluta licenza morale e vuoi una società anarchica, dissoluta, depravata in cui tutto è lecito ed è vietato vietare, ragioni cioè come il più radicale dei sessantottini, il più pervicacemente refrattario a ogni forma di autorità e di regola.
          Poi so bene che ciò riguarda le tue idee e non la tua condotta: tendo a escludere quasi categoricamente che tu sia il tipo che si droga, che pratica le più ripugnanti perversioni sessuali, che partecipa alle messe nere (o le officia). Però le idee possono fare più danni delle condotte individuali, perché una sola persona che agisce in modo malvagio può fare danni limitati, ma uno che difende il diritto alla depravazione morale induce tanti altri ad agire in modo malvagio.
          Solo che mentre un comunista, un anarchico, si parte già dall’idea che sta dall’altra parte della barricata, che è un avversario, tu confondi le acque, fai un gioco ambiguo (probabilmente in buona fede, condizionato come sei dall’indottrinamento di decenni di una chiesa marxistizzata).

        • paniscus scrive:

          “4) Ai cristiani non è chiesto di prendere atto dell’epoca: voi progressisti siete piuttosto ipocriti, non offenderti: ”
          ——————-

          Francesco è un progressista.

          Ci manca solo che Ritvan sia comunista e che io sia una seguace dell’omeopatia.

          Avanti così, ragazzi, questo blog verrà preso per una succursale di Zelig 🙂

          Lisa

        • Francesco scrive:

          x Peucezio,

          ti rispondo di getto per mancanza di tempo, sul tema inedito del mio “progressismo”.

          Io mi definirei piuttosto un “buonista”, perchè ritengo che ogni cosa vada giudicata per quanto sia buona o malvagia e non per quanto sia “nuova o vecchia”.

          Che una donna badi prima al compito più importante che può avere nella vita, cioè educare il marito e i figli, e non a prendere stupidi premi Nobel o guadagnare fantastiliardi di euri, mi pare bene, non mi piace perchè “una volta si faceva così”.

          E che un testimone non si veda infilare un palo arroventato dove fa male solo per certificare che si impegna a dire la verità, mi pare buono e non “moderno”.

          E che il mercato libero gestica meglio la produzione di beni rispetto all’accordo della Corporazione o al volere del capo-mafia o del comitato della cashba mi pare vero, non mi pare “liberale”.

          Ciao

        • Ritvan scrive:

          —Ci manca solo che Ritvan sia comunista..Lisa–

          Beh, il buon Peucezio potrebbe arrivare facilmente anche a questo: per i cari “peucezi”non siamo forse tutti noi musulmani degli “islamonazicomunisti”?!:-):-)

        • Ritvan scrive:

          —-A perseguitare una comunità si ottiene sempre di rafforzarla e di spingere alcuni suoi membri verso la reazione violenta. Oltre al fatto che il male commesso corrompe chi lo fa. Non riesco neppure a immaginare un solo buon motivo per impedire ai musulmani di costruirsi la moschea (anche se prego perchè si convertano e vadano invece in chiesa, naturalmente). Francesco—

          Fratello Francesco, a mio immodesto:-) avviso da biekissimo:-) musulmano “moderato”, se tutti i cristiani fossero come te il mondo sarebbe sicuramente un posto molto migliore.

          Ciao

        • daouda scrive:

          Lisa se vuoi te lo dimostro io che Ritvan è un para-comunishta, solo che però poi non potrò più scrivere qui per qualche settimana… 😀

        • daouda scrive:

          Ovviamente sto esagerando, sia chiaro.

        • Ritvan scrive:

          —Lisa se vuoi te lo dimostro io che Ritvan è un para-comunishta, solo che però poi non potrò più scrivere qui per qualche settimana…daouda—

          Ma no, dimostralo, facce ride’ e ti garantisco che il buon Miguelito stavolta non rimetterà freno giornaliero alle tue incomprensibili e logorroiche disquisizioni future.

        • daouda scrive:

          e ridi quarche volta…vedi che te non cambi mai?

      • fp40 scrive:

        Faccio gentilmente notare che, almeno nel caso in questione (se non in generale), i concetti di “casa mia” e “casa sua” siano alquanto contradditori.

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Rock & Troll

    “Se è intervenuta un motivo ci sarà e come dicono gli inglesi better safe than sorry, specie se si tratta di gente che si passa manuali per fare bombe. Anche perché, a differenza di certi paesi, qui siamo in uno stato di diritto e garantista, e nessuno viene condannato se non ha fatto niente di male.”

    Il tuo commento è interessante, perché riflette un modo di pensare sicuramente maggioritario in questo paese, e certamente trasversale a destra e sinistra, cattolici e laici e tutto il resto.

    Per cui vale la pena rispondere.

    Prendiamo due casi diversi:

    1) qualcuno si studia con grande attenzione un manuale per la produzione di esplosivi, iniziando magari pure ad acquistare gli ingredienti, e avendo in mente un obiettivo preciso da colpire, per un motivo preciso.

    2) qualcuno che passa ore in rete, capita di sito in sito su un link in arabo, lingua che conosce a mala pena, scopre una pagina che contiene un manuale che non capisce, si sofferma per curiosità per cinque minuti e poi va a visitare un altro sito.

    In entrambi i casi, abbiamo la fattispecie dimostrabile di addestramento al terrorismo tramite consultazione di un manuale.

    La decisione – anni di carcere oppure no – dipende in larghissima misura dal carattere personale del giudice, più che da elementi giuridici concreti.

    Altro punto: non è vero che ” nessuno viene condannato se non ha fatto niente di male”. Non esiste il reato di “fare qualcosa di male”.

    Nessuno viene condannato se non si riesce a definire come reato qualche comportamento di un imputato. Il “bene” e il “male” non c’entrano.

    • Peucezio scrive:

      Beato Rock & Troll che nutre tanta fiducia nella magistratura italiana, che giustamente Aldo Giannuli, che non è certo un berlusconiano, definisce la peggiore del mondo occidentale

      • Rock & Troll scrive:

        Mi fido più della magistratura italiana che di quella iraniana o cubana, per citare due paesi adorati e portati a modello dagli internazionalisti dell’odio.
        Preferisco mille volte il tribunale italiano di oggi rispetto a quello del 1600 quando ancora non esisteva quella modernità che voi tanto odiate e disprezzate e dei cui benefici pure godete, tra cui quello di scrivere liberamente corbellerie di ogni tipo in rete.
        Preferisco un milione di volte farmi processare da un tribunale italiano che non da un tribunale dell’Afghanistan quando comandava il mullah Omar.
        In Italia se sei sospettato di “intelligenza col nemico islamico” hai un processo con tutti i crismi delle garanzie liberali, magari anche claudicanti e non sempre applicate, ma almeno ci sono. I Talebani passano direttamente dall’accusa al taglio della gola col popolo plaudente.

        Se a voi sta bene la “giustizia” così come veniva e viene amministrata nelle società “tradizionali”, nei regimi comunisti e dove comandano talebani, shabab e loro consimili potete sempre accomodarvi, fatevi un biglietto aereo e stabilite la vostra residenza nella Somalia islamica, in Korea del Nord o in qualche villaggetto della Papua Nuova Guinea, e lì provate a infrangere uno dei loro divieti e vedete come andate a finire. Altroché processo, sarà già una fortuna se vi condannano a morte senza prima un po’ di tortura.

        E se ogni tanto in Italia si fanno delle indagini su individui sospettati di fare bombe per ammazzare gente innocente, vi mettete pure a piangere come se fosse arrivata l’inquisizione spagnola.

        • PinoMamet scrive:

          ” Mi fido più della magistratura italiana che di quella iraniana o cubana, per citare due paesi adorati e portati a modello dagli internazionalisti dell’odio.”

          Eppure stai qui tutti i santi giorni, qualcosa dovresti avere notato…

          “o in qualche villaggetto della Papua Nuova Guinea”

          to’, una nuova aggiunta all’Asse del Male (o erano i “Paesi Canaglia”?) la Papua Nuova Guinea.
          Wikipedia mi informa che fa parte del Commonwealth britannico e che il 69% degli abitanti pratica esclusivamente la religione cristiana, con ben il 36% di cattolici: in effetti fai bene a starne alla larga…

          “vi mettete pure a piangere come se fosse arrivata l’inquisizione spagnola.”

          immagino che tu sia quello che rida, quando arriva l’Inquisizione spagnola, visto che in fondo non faceva che proteggere la Verità come proclamata dalla Chiesa Cattolica, contro quei perfidi che avevano l’ardire di avere idee diverse, brrr… che guarda un po’ dove ci hanno portato, a quella modernità che tu difendi a giorni alterni.

        • Peucezio scrive:

          Chissà perché la magistratura comunista cubana o nordcoreana, che dice di esserlo e applica leggi conseguenti, secondo un principio di certezza del diritto, non va bene, invece la magistratura comunista italiana, che nominalmente non lo è ma de factu sì, quella va bene!
          A ogni intervento migliori il mio umore 😀

        • Peucezio scrive:

          Errata corrige: de facto

        • Ritvan scrive:

          —-Preferisco un milione di volte farmi processare da un tribunale italiano che non da un tribunale dell’Afghanistan quando comandava il mullah Omar. Rock&Troll—

          Mmmm…e non sii così “assolutista”, cribbio! Da un certo punto di vista potresti aver ragione: dati i tempi biblici:-) della giustizia italica potresti sempre sperare nella prescrizione (specie se c’hai un bravo avvocato “specialista” nel tirarla per le lunghe) e, in ogni caso non rischi la capoccia o il taglio di qualche arto. Però, d’altra parte, dipende un pochino anche dal reato di cui vieni accusato. Ecco, se p.es. una pulzella molto “relativista”:-) ti accusasse falsamente di averla stuprata io ti consiglierei vivamente di chiedere di essere giudicato da una corte del mullah Omar, piuttosto che da un tribunale italico…perché sai, la sharia richiede almeno 4 testimoni oculari dell’avvenuta penetrazione forzosa per condannare:-):-).

    • Z. scrive:

      Miguel,

      credo che il pensiero “se ti condannano allora hai fatto qualcosa di male” sia maggioritario in molti Paesi, almeno quanto lo è in Italia (e forse di più).

      Il che, entro certi limiti, è anche comprensibile. Non dico che sia necessariamente giusto (molto dipende da cosa si intende per “male”), solo che è comprensibile.

      Invece, il ragionamento che scatta in questi casi mi pare sia “se ti arrestano allora hai fatto qualcosa di male”, che non è proprio la stessa cosa.

      Z.

  6. Moi scrive:

    Insomma, per gli Independentisti Sardi … un Sardistan 🙂 distaccato (anche) politicamente dal Continente sarebbe il classico gioco che non vale la candela.

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Z.

    “Invece, il ragionamento che scatta in questi casi mi pare sia “se ti arrestano allora hai fatto qualcosa di male”, che non è proprio la stessa cosa.”

    Giusto!

  8. reb scrive:

    “E’ la prima volta nel nostro Paese che si chiude una pagina on line con un provvedimento del pm, senza la decisione di un giudice terzo. ”

    Ma chi ha detto questa cazzata?
    Questo articolo avrebbe un senso solo se riportasse una critica alla censura di moltissimi siti che avviene quotidianamente e,senza autorizzazione di un giudice terzo

  9. Pietro scrive:

    Ma il manuale?
    Se ne linko qualcuno mi arrestano? 😀

  10. Severino Boetii scrive:

    >Sugli altri tre al momento non c’è traccia del materiale contestato né dei nomi dei due indagati:
    >ummusama.wordpress.com, islamo-il-monoteismo.over-blog.com e >abulbarakat.wordpress.com.

    I primi due non sono raggiungibili dal server di ”Alice.it”, il terzo sì.
    Si può arrivare comunque pure ai primi due pel tramite di
    http://anonymouse.org/cgi-bin/anon-www.cgi/http://Anonymouse.org/cgi-bin/anon-snoop.cgi

    A quando un legame tra Coldiretti e Hezbollah? Se si e’ confuso un ripetitore per cellulari con un minareto si potra’ con minor sforzo confondere i vessilli giallo verdi delle due organizzazioni, (entrambe rispettabilissime, NdR).
    BTW,
    Altri arresti sgonfiati:
    http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/catanzaro_sellia_marina_imam_terrorismo_garouan_brahim_dahhaki_cellula_islamica_4565.html

    http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/catanzaro_islamici_terrorismo_addestramento_arresto_tre_persone_armi_esplosivi_4656.html

    http://www.lametino.it/Cronaca/lamezia-operazione-antiterrorismoil-terzo-arrestato-fa-parte-della-comunita-marocchina-di-lamezia.html

    http://www.lametino.it/Cronaca/lamezia-tornano-liberi-i-marocchini-sospettati-di-terrorismo.html

  11. Miguel Martinez scrive:

    Per Rock & Troll

    “Preferisco mille volte il tribunale italiano di oggi rispetto a quello del 1600 quando ancora non esisteva quella modernità che voi tanto odiate e disprezzate”

    Lo sapevo che dentro ogni Rock & Troll batte un cuore di anticlericale laicista relativista modernista e forse forse anche massone.

    • Francesco scrive:

      temo di sì

      anche se non apprezzo molto la seduta preliminare di tortura che usava fino al ‘700 con piena concordanza tra tribunali cattolici, protestanti, laici e quant’altro

    • Peucezio scrive:

      Tra l’altro è interessante la logica di questi progressisti: il passato è oscurantista e non va bene, ma la modernità è irreformabile: chi vuole ancora più garantismo ha torto, perché se uno viene arrestato, avrà pur fatto qualcosa (chissà perché nel ‘600 questo principio non valeva).
      Cioè oggi siamo alla teofania, a Dio che si fa storia, al mondo perfetto e compiuto: la validità del principio progressivo a un certo punto si interrompe e si diventa conservatori non del passato ma del presente: siamo alla >i>Civitas Dei in terra, il progresso non serve più. Solo che vi il macchinista non se n’è accorto, vi siete dimenticati di dirglielo, e il motore non si è arrestato (già che siamo in tema di arresti).

      • paniscus scrive:

        “Solo che vi il macchinista non se n’è accorto, vi siete dimenticati di dirglielo, e il motore non si è arrestato (già che siamo in tema di arresti).”
        —————————-

        “…e corre, corre, corre, corre la locomotiva…”

        Scusate, ma mi è toccato accollarmi nel giro di pochi giorni la lezione conclusiva sulla termodinamica e sui motori termici in due mie classi, e la gita infantile sul mitico “treno a fumo” 🙂

        Lisa

        • PinoMamet scrive:

          Hai altri rebus, a proposito?
          Quello del lemure mi ha riempito una serata 🙂

        • paniscus scrive:

          “Hai altri rebus, a proposito?
          Quello del lemure mi ha riempito una serata ”
          —————————

          Avevo colpevolmente trascurato quel vecchio thread, e quindi mi sono resa conto solo adesso che l’avevi effettivamente risolto. Ma non è mica mio, eh! E’ un classico dell’enigmistica d’autore, di parecchi anni fa…

          Sempre pescando dagli archivi storici, eccone un altro (googlare non vale):

          un gladiatore nell’arena, contrassegnato con la lettera S, sta tentando di costringere alla resa un leone, contrassegnato con le lettere E e G, mentre attorno giacciono vari corpi straziati di altri suoi colleghi a cui è andata male.

          La chiave risolutiva è una citazione biblica…

          Lisa

        • PinoMamet scrive:

          L’ho risolto, ma ho chiesto un aiuto e per correttezza non do la risposta, così ci si può divertire qualcun altro 🙂

        • Moi scrive:

          Bibbia eh, ma è un rebus … “antisionista” ? 🙂

      • daouda scrive:

        io volevo arisponne alle cose ma ho perso ‘r mezzo pubblico aka volevo arispone RE ma ho perso el BUS.

        PEDRO! MIRA EL DITO! iihihih SEGURO! ESTO ES ESTATHE!

    • Rock & Troll scrive:

      – Lo sapevo che dentro ogni Rock & Troll batte un cuore di anticlericale laicista relativista modernista e forse forse anche massone. –

      Molto divertente, peccato che concetti come i diritti umani, i diritti individuali (tra cui quello di libertà e impresa), la divisione tra Stato e Chiesa ognuno coi rispettivi compiti e prerogative (Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio Matteo 22,21), il rispetto per la donna, l’uguaglianza degli uomini di fronte alla legge siano tutte cose derivate dal Cristianesimo e che senza il Cristianesimo non sarebbero state possibili, e non è un caso che siano frutti prodotti dall’Occidente.
      E Nostro Signore ha detto
      Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. (Matteo 7, 15-20).

      Massoneria e anticlericalismo e relativismo invece, di diretta ispirazione satanica, pretendono che la religione sia sottomessa allo Stato e da questa distrutta, come diceva del resto Marx e tutta la progenie comunista.
      E guardate la condizione della donna in quest’epoca di relativismo rampante, ridotta a merce e oggetto di consumo, condizione spacciata per “liberazione”, tutto questo grazie al ’68 promosso e accolto dai massoni e dai comunisti.

      E l’Islam invece che frutti ha prodotto? Nell’Islam c’è una commistione incestuosa tra potere politico e “religioso” (per quanto si possa definire religione l’eresia islamica), non c’è il concetto di diritti individuali, la libertà d’impresa è di conseguenza soffocata, e c’è il massimo disprezzo per la donna, ridotta a una condizione praticamente uguale a quella del mondo pagano (condizione da cui è stato il Cristianesimo a riscattarla, dandole la dignità sua propria).

      Ma come disse Nostro Signore:Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
      Ed è questo il destino che attende l’islam: il fuoco; al pari di massoneria, relativismo, e comunismo.

      • Moi scrive:

        Bah … a sentire voialtri CattoLepantini l’ Islamizzazione sono le Porte dell’ Inferno (che va be’: non prevarranno ma tanti Mona le chiudono e le sbattono urlando !!!) a sentire i Diretti Interessati “ai tempi della Dhimmitudine del Mulino Bianco le Marmotte nella Baita confezionavano la Cioccolata” [cit.]

        🙂 🙂 🙂

        … Ma ci sarà una Via di Mezzo nella Ricerca della Verità ?!

        • Ritvan scrive:

          —-Bah … a sentire voialtri CattoLepantini l’ Islamizzazione sono le Porte dell’ Inferno….a sentire i Diretti Interessati “ai tempi della Dhimmitudine del Mulino Bianco le Marmotte nella Baita confezionavano la Cioccolata”… Ma ci sarà una Via di Mezzo nella Ricerca della Verità ?! Moi—-

          Se ti va bene un Perfido Giudio:-) come Via Di Mezzo, ecco cosa scrive del “mulino bianco della dhimmitudine”:-) il Prof Bernard Lewis, illustre storico orientalista, in un suo libro (Bernard Lewis and Buntzie Ellis Churchill, “Islam: The Religion and the People”, Wharton School Publishing, 2008, p. 146)
          “….the fanatical warrior offering his victims the choice of the Koran or the sword is not only untrue, it is impossible…..generally speaking, Muslim tolerance of unbelievers was far better than anything available in Christendom, until the rise of secularism in the 17th century.”

          Da http://en.wikipedia.org/wiki/Bernard_Lewis

        • daouda scrive:

          Nell’Islam c’è moltissima libertà di impresa!

          Da noi il rispetto della donna prevede la sua sottomissione!

          L’uguaglianza degli homini davanti alla legge oltre ad essere un’impossbilità non è affermata nei Vangeli!

          Le libertà individuali , anche da noi, non sottostanno alla legge? Sia che si chiami diritto romano-canonico o shariah?

          Fammi il piacere!

      • PinoMamet scrive:

        “peccato che concetti come i diritti umani, i diritti individuali (tra cui quello di libertà e impresa), la divisione tra Stato e Chiesa ognuno coi rispettivi compiti e prerogative (Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio Matteo 22,21), il rispetto per la donna, l’uguaglianza degli uomini di fronte alla legge siano tutte cose derivate dal Cristianesimo”

        Certo, dillo ai cattolici italiani, allora, che quando gli si ricorda la divisione tra Stato e Chiesa strillano come aquile, e quando gli si cita il bell’episodio evangelico si arrampicano sugli specchi ancora umidi di Vetril per dire che “vuol dire qualcos’altro”…

        tacciamo sulla “libertà di impresa”, che evidentemente per te è il valore massimo, e che senz’altro nello “splendido Medioevo dove l’homo era tanto vicino a Dio” che piace così tanto ai cattolici era al massimo…

        “Nell’Islam c’è una commistione incestuosa tra potere politico e “religioso””
        Ti confondi, quella si chiamava Democrazia Cristiana
        (ah, si chiamava anche Stato Pontificio)
        (per quanto si possa definire “religione” l’eresia cristiana 😉 )

        “ridotta a una condizione praticamente uguale a quella del mondo pagano (condizione da cui è stato il Cristianesimo a riscattarla, dandole la dignità sua propria)”

        Scusa il francesismo, ma che cazzo stai a ddì?
        Parli del mondo pagano, quale?? Di che epoca?
        Del mondo pagano arabo? Mi pare che, volendo fare una critica all’Islam, le donne arabe se la passassero probabilmente meglio prima, “al tempo degli idoli”;

        del paganesimo classico? Mi spiace deluderti, ma il Cristianesimo non ha riscattato proprio nulla, e la donna di epoca romana aveva almeno in più, rispetto alla sua bisnipote “cristiana”, la possibilità di divorziare (oo che orrore!); per il resto, per attendere miglioramenti veri nella condizione della donna, bisogna aspettare l’Illuminismo, ti piace l’Illuminismo?

        “Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.”

        Com’è, fa caldo laggiù?

        • Francesco scrive:

          >> dillo ai cattolici italiani, allora, che quando gli si ricorda la divisione tra Stato e Chiesa strillano come aquile

          hai UN esempio? non me ne sovvengono

          >> quella si chiamava Democrazia Cristiana
          (ah, si chiamava anche Stato Pontificio)

          mi sa che sei l’ultimo rimasto a non rimpiangere la laicità della DC, allora. tranne quelli come me che la trovavano intollerabile ma nell’altro senso

          sulla donna non ti rispondo per cartià di patria, moh la zoccola settecentesca è il modello di donna “con uno status migliore”

          caldo, caldo, quasi caldissimo

          🙂

        • PinoMamet scrive:

          ” >> dillo ai cattolici italiani, allora, che quando gli si ricorda la divisione tra Stato e Chiesa strillano come aquile

          hai UN esempio? non me ne sovvengono”

          Crocifisso nei locali pubblici, anyone? Ora di religione? Soldi alle scuole cattoliche, ICI o non ICI, IMU o non IMu alla Chiesa, aborto, divorzio… serve altro? 😉

          “mi sa che sei l’ultimo rimasto a non rimpiangere la laicità della DC”
          Sicuramente la Dc era più laica di certi partiti di adesso (che è tutto dire su quanto in basso siamo scesi), mica per questo diventa un simbolo di laicità, però…

          “moh la zoccola settecentesca è il modello di donna “con uno status migliore””
          Che c’entra quello che facevano Maria Antonietta e Madame de Pompadour e la virtù di Justine e i gioielli indiscreti e le relazioni pericolose?
          Dico che i primi a parlare timidamente di un eguale status della donna mi pare fossero proprio gli Illuministi, non certo gli apologeti cattolici che richiamavano invece costantemente alla sottomissione della donna all’uomo (un’altra roba che si trova negli Atti degli Apostoli, ma di cui non c’è traccia nei Vangeli)

          ciao!!

        • Francesco scrive:

          1) cancellare la storia per far piacere alla modernità? ma mi faccia il piacere, come se non fosse evidente da “alcuni” anni che senza fondamenti e motivi le nostre società non stanno in piedi. magari è ridotto a elemento culturale, ma il buon senso esige che il ruolo del cristianesimo sia riconosciuto. io sono bastardo-dentro e lo toglierei, per gongolare alle conseguenze (ma gongolare è peccato)
          2) l’ora di religione è un diritto delle famiglie cattoliche, visto che si cerca di obbligarle a mandare i figli alle scuole statali – e coi loro soldi! insomma, oltre al furto la beffa
          3) vogliamo far pagare le tasse al privato sociale? ti pare una bella idea?
          4) il divorzio e l’aborto sono due istituti anti-sociali, mica due peccati

          non mi hai fatto persuaso

        • PinoMamet scrive:

          1) la Storia, in Italia, è casomai quella dei locali pubblici senza crocefisso, senza scandali per nessuno… finchè non è stato introdotto (mi pare, ma Paniscus sa meglio) col Concordato Fascista; se fosse questa cosa “culturale” mi aspetterei che fosse pacificamente condivisa da tutte le persone di cultura italiana, al contrario mi permetto di farti notare che nel mondo ebraico italiano, per esempio, l’idea del crocefisso pubblico “culturale” non ha mai attecchito e non è bene accetta;
          2) ma certo, e infatti i cattolici (come le altre religioni) sono in Italia liberissimi di educare i figli alla propria religione, e lo fanno col Catechismo; che c’azzecca la scuola??
          3) Non ho capito a cosa ti rifersci!
          4) il divorzio e l’aborto sono due istituti anti-sociali secondo il legittimo punto di vista cattolico, ma secondo molti altri al contrario sono due diritti e due istituti altamente sociali… ora, la Repubblica Italiana non si chiama Soviet Italico e neppure Femministalandia; ma neanche Catholicstan! si chiama Repubblica Italiana, è democratica, e i cittadini, democraticamente chiamati a esprimersi sull’argomento, si sono dimostrati più d’accordo col secondo punto di vista elencato che con quello cattolico, sull’argomento…

          ciao! 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Mi permetto anche di farti notare l’assurdità del punto 2:

          non mi risulta che si mandino i Carabinieri a casa di chi non frequenta le scuole private, le quali al contrario godono di aiuti statali!!
          Quindi sono i “privatisti”, e in specie i privatisti cattolici, che, dopo aver fregato risorse pubbliche per le loro scuole private, tentano di imporre il loro punto di vista anche nel pubblico!!

          Oltre il furto, la beffa!!

        • PinoMamet scrive:

          Errata corrige:
          “a casa di chi frequenta la scuole private”, c’era un non di troppo.
          😉
          ciao Francè!

        • daouda scrive:

          I cattolici italiani fanno benissimo, perlomeno fin quando ci sono ancora parecchi battezzati di cui si ha responsabilità.

          Il divorzio si è ottenuto, così l’aborto. Il fatto che la Chiesa non paghi le tasse è cosa che rientra nella normalità delle cose e che riceva dei sussidi pubblici beh, questo, come l’8 per mille truccato sì fà schifo ( non dimenticare però le espropriazioni che la Chiesa occidentale ha subito, a me tali espedienti sembrano un risarcimento diluito ).

          La divisione Stato è Chiesa non è estranea alla dottrina ma è al suo interno ed è difficile credere che sia applicabile alla societas in sé, senza tralasciare poi l’illegittimità del pensiero laicista.
          Ad esempio nella Chiesa ortodossa non mi si puà venire a dire che non ci fosse una teocrazia essendo l’Imperatore un chierico oltretutto.
          Ad ogni modo la teocrazia è governare secondo legge divina…cosa che il cristianesimo invoglia e spera.

          Nel medioevo c’era molta ma moltissima più libertà d’impresa che oggi.

          Sì il divorzio fà schifo perché i sacramenti si possono sciogliere/annullare solo per questioni speciali.
          Ugualmente essere puttane ed andare in giro senza velo, cose che un buon romano come Catone ha sempre disprezzato tra l’altro ( era islamico evidentemente!) è disdicevole.

          Come l’aborto non è un peccato? Ed il divorzio neanche? Ma qualche rudimento abbilo Pino!

          Che il cattolico imponga il suo parere nel pubblico E’SUO DOVERE FARLO.

          x Francesco: De Gasperi è stato un mezzo boia

      • Ritvan scrive:

        —Nell’Islam c’è una commistione incestuosa tra potere politico e “religioso”… Rock&Troll—

        Esattamente come c’era nel Tuo Caro Cristianesimo, finché massoni, anticlericali e tutta la congrega da te tanto aborrita non vi pose fine più o meno a cavallo del 1800….anche se qualche “commistione incestuosa” pare sia ancora rimasta, p.es. nella Perfida Albione:-) la Regina è anche il capo della Chiesa Cristiana locale (vabbeh, magari il tuo sodale “daouda” dirà che quella chiesa non è cristiana:-), ma tant’è…).
        Poi, se esci dalla tua caverna:-), deponi la clava:-) e vai all’internet point più vicino forse – e dico forse – potresti colmare le tue abissali lacune usando google…e magari potresti apprendere p.es. che nella stragrande maggioranza dei Paesi islamici il potere politico è ben distinto da quello religioso.

        —–(per quanto si possa definire religione l’eresia islamica),—
        Oh, beh, come ha argutamente osservato l’amico Pino, se ampliassimo il raggio del tuo castroneggiante metro di giudizio, il Tuo Caro Cristianesimo risulterebbe non essere altro che una “eresia giudaica”: cuntent?:-):-)

        —non c’è il concetto di diritti individuali,—
        Ah no? Minchia, dici che l’islam p.es. pratica la collettivizzazione forzata della proprietà privata, nonché il linciaggio senza processo?:-) Complimenti vivissimi per l’erudizione!:-)

        —la libertà d’impresa è di conseguenza soffocata,—
        Per “libertà d’impresa” tu intendi il prestare soldi a strozzo, emettere titoli finanziari spazzatura e fare altre funamboliche speculazioni col denaro (anche virtuale)? E lo dici proprio in questo momento in cui grazie a simili “libertà d’impresa” der c..zo il Tuo Caro Occidente Cristiano si trova nella merda fino al collo? Ma c’hai una bella faccia tosta, sai!:-)

        — e c’è il massimo disprezzo per la donna, —
        Minchia, vediamo un po’ di riportare qualche segno tangibile di tale “massimo disprezzo”….
        1. La signora Megawati Sukarnoputri è stata Presidente dell’Indonesia (Paese islamico NON laico) dal 2001 al 2004.
        2. La signora Khaleda Zia è stata Primo Ministro del Bangladesh (Paese idem come sopra) dal 1991-1996 e dal 2001-2006: dal 2009 il sullodato Bangladesh ha di nuovo un Primo Ministro donna, la signora Hasina Wazed.
        3. In Pakistan (Paese idem come sopra) la sig.ra Benazir Bhutto è stata Primo Ministro dal 1988-1990 e dal 1993-1996.
        4. La signora Tansu Ciller è stata nel periodo 1993-1996 Primo Ministro della Turchia (Paese islamico laico)
        5. La sig.ra Atifete Jahjaga è stata eletta nel 2011 Presidente della Repubblica del Kosovo (Paese islamico laico).
        6. Notare quando le donne hanno ottenuto il diritto di voto nei seguenti Paesi islamici: Albania-1920; Turchia-1930; Maldive-1932; Indonesia-1945. Poi, tanto per fare un paragone, nella cristianissima & civilissima Svizzera (che c’ha la croce pure nella bandiera) solo nel 1971!!!!
        Allora, caro il mio Trollone Rockettaro, ti è più chiaro adesso chi “disprezza” chi?

        —ridotta a una condizione praticamente uguale a quella del mondo pagano (condizione da cui è stato il Cristianesimo a riscattarla, dandole la dignità sua propria).—
        Oh, sì un bel riscatto, non c’è che dire: lasciamo parlare il buon San Paolo:
        “Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l’uomo” (1 Corinzi 11,3)
        “…le donne tacciano nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare; stiano sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è vergognoso per una donna parlare in assemblea…(1 Corinzi 14, 34-35)

        —-Ma come disse Nostro Signore:Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Ed è questo il destino che attende l’islam: il fuoco; al pari di massoneria, relativismo, e comunismo.—
        Mi sembri un pochino:-) piromane….penso che non dovrebbero lasciarti giocare coi fiammiferi…:-)

        —la divisione tra Stato e Chiesa ognuno coi rispettivi compiti e prerogative (Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio Matteo 22,21)—
        Mi sa che tu leggi i Vangeli un po’ come Bin Laden e Magdi Allam – ovviamente ognuno con intenti diversi – il Corano. Ovvero estrapolando senza tener conto del contesto in cui la frase estrapolata è stata pronunciata e poi dando un’interpretazione ad minchiam della stessa. Il buon Gesù non intendeva fare un trattato politico alla Montesquieu:-) e rispose semplicemente a una perfida provocazione dei farisei, stabilendo che anche i credenti in Dio dovevano pagare le tasse a Cesare. Tutto qui.

        • PinoMamet scrive:

          Grazie Dio, qualunque sia il Tuo nome, per lo spettacolo di Ritvan che fa il culo a Rock&Troll!

          metaforicamente, si intende 🙂

        • Ritvan scrive:

          Grazie a te, carissimo Pino, per l’apprezzamento!

          Ciao

          P.S. Solo una precisazione. Non intendevo “fare il culo” (neanche metaforicamente) al Troll rockettaro – che ho perfino difeso qui in un paio d’occasioni da accuse che mi sembravano ingiuste, pur sapendo che è un islamofobo – ma semplicemente ribattere alle sue minchionesche affermazioni sull’islam…insomma, come dite voialtri adepti dell’ “eresia giudaica”:-) bisogna distinguere fra il peccatore e il peccato…anzi magari lo devo ringraziare:-) il caro Troll per aver scritto quelle castronerie fallacio-allamite, poiché così mi ha fornito l’occasione per smontarle e rendere edotti della verità anche altri succubi del fallacio-allamismo che ci leggono ma magari non hanno il coraggio di esporsi qui.

        • daouda scrive:

          PRECISAZIONI:

          -questo occidente luteran-calvinista aka anti-cristiano poiché anticristico.

          -L’episodio d Gesù nostro Signore però Ritvan và comunque saputo leggere.
          Il Signore NON TOCCO’ QUEL DENARO, il che ha un’implicazione profonda.

          -Tiri fuori tutte date post Impero Ottomano. E quegli esempi non sono edificanti, ma anzi un segno di decadenza e sviamento dalla dottrina.

          -gli anglicani sono eretici di cui la trasmissione apostolica è dubbia, di conseguenza, si possono considerare cristiani volendo.

          -I miei sodali sono quelli che dicono il vero. se il troll mentisce non lo è, quando afferma il giusto lo è.

        • daouda scrive:

          Pino chiami Dio, e gli chiedi il nome? E’ un poco sciocco.

        • Ritvan scrive:

          —questo occidente luteran-calvinista aka anti-cristiano poiché anticristico. daouda—
          Minchia, non sapevo che i luteran-calvinisti&co avessero abolito il buon Gesù! Ma con chi l’avrebbero sostituito, con Sai Baba?:-)

          —L’episodio d Gesù nostro Signore però Ritvan và comunque saputo leggere. daouda—
          Sì, ma non come quel tale che andò dallo psicanalista per fare un test e ogniqualvolta lo strizzacervelli gli mostrava un cartellino con una macchia nera (sempre di forma e dimensioni diverse) e gli chiedeva “Cosa ci vedi?” lui rispondeva invariabilmente “Una donna nuda” e poi, quando il professionista spazientito sbottò “Ma com’è possibile che lei ci veda solo donne nude?!” rispose candidamente “Dottore, mica è colpa mia se lei ha disegnato donne nude in tutti i suoi cartellini!”:-):-)

          —Il Signore NON TOCCO’ QUEL DENARO, il che ha un’implicazione profonda.—
          Sì, come la Fossa delle Marianne:-)… la semplice e lapalissiana risposta che non ci fosse alcun bisogno di toccare la moneta per dire di pagar le tasse non ti passa nemmeno per l’anticamera del cervello, eh!

          —Tiri fuori tutte date post Impero Ottomano.—
          Beh, mica è colpa mia se il caro Impero Ottomano non dava il diritto di voto alle donne (e nemmeno agli uomini in molti casi, se per questo, in quegli ultimi aneliti di vita quando si cominciò a votare). Comunque, l’islam – di cui si parlava, mica dell’Impero – non è nato mica con l’Impero Ottomano e non è neanche defunto insieme ad esso, qualsiasi cosa ne pensi in proposito la Molto Onorevole Chiesa Di Rito Daoudiano:-).

          —E quegli esempi non sono edificanti, ma anzi un segno di decadenza e sviamento dalla dottrina.—
          La “dottrina” dell’islam è il Corano e in esso non c’è alcun divieto per le donne ad assumere incarichi pubblici. Perfino nell’Iran degli ayatollah (sì, sì, lo so, per il Rito Daoudiano gli sciiti sono eretici&scismatici, come no:-) ) ci sono donne in Parlamento…ah, ma evidentemente tu preferisci la “dottrina” saudita, per cui le donne non possono nemmeno avere la patente di guida, eh!:-)

          —gli anglicani sono eretici di cui la trasmissione apostolica è dubbia, di conseguenza, si possono considerare cristiani volendo.—
          “dubbia”??!! “volendo”??!! Ma noi vogliamo da te solo Granitiche Certezze, cribbio, e tu ci deludi così?!

          —I miei sodali sono quelli che dicono il vero. se il troll mentisce non lo è, quando afferma il giusto lo è.—
          Ciusto!:-)

  12. Grog! scrive:

    Grog!
    Inutile farla lunga, l’occidente si stà rapidamente trasformando in un simpatico ibrido tra la fattoria degli animali ed il 4to reich, i principali “media” usano un linguaggio doppio ed ipocrita da fare invidia alla “Pravda” di sovietica memoria, che la verità la diceva sul serio almeno tra le righe.
    Da quì le ovvie persecuzioni di chi non è allineato alla bugia di maggioranza o presunta tale, i governi non eletti, i parlamentari non votati, i presidenti che fanno strame delle carte costituzionali e della guerra chiamata pace.
    L’occidente è pericoloso perché è una bestia ferita e morente che azzanna, uccide, mente, tortura e pretende di farlo per i diritti umani.
    Grog!

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “anche se non apprezzo molto la seduta preliminare di tortura che usava fino al ’700 con piena concordanza tra tribunali cattolici, protestanti, laici e quant’altro”

    Beh, certamente…

    E’ che cambia completamente il senso del dispositivo giuridico/punitivo, nel giro di pochi decenni appena prima della rivoluzione industriale.

    Cioè prima, abbiamo una società sostanzialmente indomita, in cui si afferma però sulla carne delle persone la maestà del sovrano e la sua forza.

    Dopo abbiamo l’interiorizzazione della pena, la sua trasformazione in “giustizia” (nel doppio senso comune moderno), in colpevolizzazione, in “rieducazione” come parte di tutto un sistema di “rieducazione” dell’umanità; la punizione viene resa invisibile e igienica, come i macelli pubblici.

    Probabilmente si sta meglio a farsi vent’anni di carcere a Milano oggi che a farsi cinque anni ai remi nel Cinquecento; però limitiamo il miglioramento a questo – che è già tanto – senza tirare in ballo l’idea che lo Stato dovrebbe pure avere ragione.

    • “Cioè prima, abbiamo una società sostanzialmente indomita, in cui si afferma però sulla carne delle persone la maestà del sovrano e la sua forza.

      Dopo abbiamo l’interiorizzazione della pena, la sua trasformazione in “giustizia” ”

      Non condivido. Anzi, direi che il diritto penale di “prima” fosse molto più eticizzato del nostro e la prova sta nell’inesistenza, prima, del principio “nullum crimen sine lege”: si puniva chi si riteneva meritevole di essere punito (per una considerazione morale) e non semplicemente chi avesse messo in atto comportamenti espressamente previsti come reato e solo se espressamente previsti.
      L’Ancien Régime si presentava come il garante dell’ordine che non discendeva dal diritto positivo, ma che era espressione della volontà di Dio (dunque il criminale non solo è malvagio, ma persino blasfemo!) immutabile. Il sovrano non governava “quia sum leo”, ma per legittimazione divina e sacra, così che la pena era pubblica, crudele e manifesta, perché fosse catartica per la comunità che con essa ristabiliva l’ordine trascendente.
      E credo che tutto questo sia molto diverso dall’idea liberale di crimine come violazione del patto sociale o venir meno ai doveri minimi per la convivenza civile. Tanto è vero che la comunità si è trovata nuovi strumenti di catarsi, cioè trasmissioni tipo Quarto Grado che si sostituiscono alla forca pubblica ormai mandata in soffitta.

      • PinoMamet scrive:

        Penso che tu abbia senz’altro ragione per quanto riguarda le motivazioni ufficiali della legge nella società, diciamo, dell’Ancien Regime;
        ma non credo però che il popolo approvasse queste motivazioni in modo particolare (o ne fosse persino a conoscenza!)

        Penso che perlopiù, con gradazioni diverse, accettasse obtorto collo l’esistenza di quella “legge” o “giustizia” per la quale vale la citazione sarda di fp40 “miseru chie rughet in manos de sa giustìssia”, una sorta di calamità che si deve accettare per cause di forza maggiore, ma spesso imperscrutabile e persino palesemente ingiusta.
        Insomma, in qualunque modo sceglieva di (auto)legittimarsi, il re (o chiunque amministrasse la giustizia) governava proprio “quia leo”.

        (Va da sè, e lo dico a Daouda, che l’unica forma di governo che io posso ritenere legittima è quella data dal mutuo consenso democratico tra cittadini dotati di pari diritti; il resto è puro sopruso, mascherato più o meno bene. Tu naturalmente puoi chiamare in causa il diritto divino, e lo farai, e io te lo contesterò dicendo che finora Dio non ha mai detto “deve governare Tizio anzichè Caio”, mentre, costantemente, Tizio e Caio hanno nominato invano il suo nome per dare una legittima fasulla al loro governo).

        • Peucezio scrive:

          Ciò che dici è pienamente vero nei casi in cui la legge e i suoi apparati agivano per garantire gli interessi delle classi dominanti, cioè dei signori feudali, del clero, del sovrano appunto, ma sugli altri casi avrei dei dubbi.
          Le popolazioni erano ancora più giustizialiste dei tribunali e amavano i metodi spicci, laddove individuavano elementi pericolosi per la comunità o comunque fortemente devianti, per cui, paradossalmente, l’apparato repressivo serviva a temperare la furia popolare.

        • PinoMamet scrive:

          ” Le popolazioni erano ancora più giustizialiste dei tribunali e amavano i metodi spicci”

          Può benissimo essere, ma avevano il buon senso di attribuirne la colpa a Dio! 😉

        • daouda scrive:

          E io non ti ripondo nel merito!
          Però voglio spezzare una lancia in tuo favore. E’ giusto non idolatrare alcuna forma, in ogni campo.

          Quel che scrive Peucezio poi è molto importante visto che và di moda crticare l’inquisizione, di cui io non ho stima, ma la cui critica illumnista non può affatto attirarmi.

          p.s. se alla Destra si dà il suo vero nome ( monarchia, conservatorismo, moralismo, identitarismo et cetera ) ed alla Sinistra il suo ( repubblicanismo, progressismo, libertinismo, umanismo et cetera ) non si può può essere però né l’uno né l’altro, in realtà.
          La questione del diritto divino abusata dalla destra non mi convince. Camillo Langone non mi convince.

        • PinoMamet scrive:

          Meno male! 🙂

          ” E’ giusto non idolatrare alcuna forma, in ogni campo.”

          la mia (scarsa, ma presente) formazione buddhista, mi spinge a darti ragione!

        • daouda scrive:

          BAH, ma ios ò abbastanza apodittico ma so MOLTISSIMo più zen de quelli che dicono de esse zen tant’è che chi parla non applica ed io esigo da esse ‘r primo tra chi parla, assieme a chi può, che la montagna è sempre montagna, all’inizio ed alla fine, se capimo no?

        • daouda scrive:

          vabbè, fai come al solito…fai come se non avessi scritto!

    • Francesco scrive:

      scusa Miguel

      hai qualche ragione per affermare questo? io non sono uno storico del diritto ma mi pare decisamente difficile affermare che “prima” la giustizia era una questione di mera forza e solo “ora” lo Stato pretende di metterti in galera “a ragione”.

      Già i Romani distinguevano tra iustitia e ius e si interrogavano su come la prima potesse essere realizzata dal secondo.

      E non mi pare che la ribellione al Re/Monarchia fosse meno grave di quella alla Democrazia.

      ciao

  14. Miguel Martinez scrive:

    Per Paniscus

    “Francesco è un progressista.

    Ci manca solo che Ritvan sia comunista e che io sia una seguace dell’omeopatia.”

    Per me, Francesco è un progressista, anche se non in maniera non uniforme.

    “Progressista” per me vuol dire la credenza che quello attuale e occidentale sia il culmine della civiltà umana. Con un’idea di concorrenza, di flusso che sarebbe in sé benefico. E una fiducia nei meccanismi del sistema in cui ci troviamo, che possono avere certo difetti qua e là, ma che potranno sempre essere migliorati.

    • Z. scrive:

      Uhm…

      al di là del caso di specie (ossia Francesco), perché la definizione che hai appena fornito non sarebbe invece buona per definire “conservatore”?

      Z.

      • Moi scrive:

        In effetti ci sono taluni “Progressisti” (concetto tutto esclusivamente Occidentale o cmq di gente “esotica” ma occidentalizzata !) che in odio al Vaticano odiano il Cristianesimo, transitivamente, in odio al Cristianesimo odiano l’ Occidente e quindi finiscono con il rispolverare il Mito del Buon Selvaggio; in questi casi la soluzione religiosa migliore è un panteismo modello Gaia di Lovelock … se poi in preda ai fervori animalisti alla Peter Singer odiano la specie umana, a cui loro malgrado appartengono, magari poi si tingono la pelle di blu e giocano ai Na’vi di Pandora , ma ritenendo che sia cosa ben più infantile di questo l’ andare a messa !

        … E se a messa c’è il pretino postconciliare che si affida a Pasqualao magari è vero 🙂

        • Moi scrive:

          La cosa più paradossale però è che _con buona, anzi: cattiva :), pace di Mauricius … la “pasqualata” costituisce il culmine del Cattolicesimo “Adulto” ! 😉

        • Mi puoi mostrare un video in cui si vede Pasqualao impiegato nella liturgia o mettermi un link di un articolo in cui si parla di Pasqualao sull’altare?
          Così, giusto per rendermi partecipe (con mia cattiva pace) di questo sacrilegio di cui parli da mesi. Oppure ci chiedi di essere beati, perché pur non avendo visto ti crediamo?

        • Moi scrive:

          Credevo che la Piazza del Duomo di Milano contasse qualcosa per te … cmq se vuoi ti “spulcio” qualcosa sulle “messe spettacolo”, di cui si lamentano Gnocchi & Palmaro, Rino Cammilleri, Camillo Langone e altri giornalisti che se la tirano da Storici … in particolare mi sembra di aver letto da qualche parte 🙂 dell’ “Alleluia delle Lampadine”, cmq una volta, dovendo partecipare a una messa, ricordo che un Pretino che si fa chiamare “Don [… e basta !]” con il bieKo “Tu Giovanilistico di Chiara Origine Giacobina” … fece il trenino (!) in chiesa !

        • Piazza del Duomo è uno spazio pubblico, laico. Una volta nel sagrato della chiesa ci facevano i balli di paese, dunque non ci vedo nulla di scandaloso…

  15. Moi scrive:

    @ Rock & Troll

    ——

    Capisco la tua allusione all’ Iran … ma, Cuba ?! No, no … troppe ragazzine sviluppine 🙂 che sculettano per strada a ritmo di salsa 🙂 🙂 , famo Corea del Nord ! 😉

    • PinoMamet scrive:

      Non ricordo che su questo blog si sia mai parlato di Cuba, in positivo o in negativo, ma.. tutto può essere, come non credere alla parola di Rock&Troll?
      Dopo tutto lui c’ha la Verità con la V maiuscola, mica palle… 😉

  16. Moi scrive:

    Però in Italia (!) “Progressista” è una parola problematica, seconda soltanto ad “Ateo” e seguita a ruota da “Filoislamico” …

    Di queste tre parole, le prime due vengono usate più per dire cosa NON si è che cosa invece si è : “Io sono Ateo” significa essenzialmente “Io NON sono a favore del Concordato e dell’ OttoPerMille alla Chiesa Cattolica”, mentre “Io sono Progressista” significa essenzialmente “Io NON sono a favore di una cultura fascistoide che stigmatizzi le minoranze (in senso NON solo numerico !) pretendendo di assimilarle o censurarle”.

    Tuttavia il “Progressista” e l’ “Ateo”, che tanto amano accusare di “ipocrisia” gli altri, a un certo punto non possono non fare i conti con le contraddizioni intrinseche alle quali conduce il Relativismo e le sue temutissime azioni di “Discriminazione Positiva”, che per ora sono limitate alle Quote Rosa, ma se ne preannuncia in Sede UE un’ estensione di utenza … scimmiottando così in tutto e per tutto gli USA pur avendo rispetto ad essi una Storia diversissima !

    • Il relativismo di per sè non dovrebbe condurre a discriminazioni positive. Perché dici che porta ad esse e, soprattutto, perché inquadri la legislazione di tutela delle categorie deboli nella categoria filosofica del relativismo?

      • Moi scrive:

        Anche tra i “deboli” c’ è sempre chi “ci marcia” … poi mi pare che le due parole d’ordine post-conciliari “dialogo” e “diritti” non (!) siano contemplate in alcun evangelo, ove Gesù NON parla di “diversabili” ma di “storpi e infermi”.

        Mi pare, eh …

        • Moi scrive:

          E poi più volete compiacere gli AntiClericali più essi vi sbertucciano sul notiziario UAAR !

        • Scusa, ma non sto riuscendo a seguirti. Cosa c’entra il Vangelo coi diritti civili (concetto inesistente ai tempi della composizione dei Vangeli: pretenderne la presenza è come domandarsi perché non si faccia riferimento a internet…)? E cosa c’entra il Vangelo con il relativismo (che, se non erro, era l’argomento di cui parlavi)? E cosa c’entra il relativismo con il politicamente corretto?
          E il relativismo con i post-conciliarismo (concetto che esiste solo nella fantasia di chi NON sa una cippa di Chiesa odierna, visto che postconciliari sono l’opus dei, don Tonino Bello, don Gallo, CL, don Paolo Farinella, Franco Barbero e i Carismatici)?
          Faccio prima a domandarti una definizione di relativismo (etico? Culturale? Ontologico? Gnoseologico?), così almeno si può capire di cosa si sta parlando…

  17. Moi scrive:

    Ecco l’ “Alleluia delle Lampadine”, fatto talquale a messa , no ?

    http://www.youtube.com/watch?v=XZs0HybinI0

  18. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “al di là del caso di specie (ossia Francesco), perché la definizione che hai appena fornito non sarebbe invece buona per definire “conservatore”?”

    Infatti, perché è proprio qui che questi termini perdono di senso.

    Il fatto fondamentale è il passaggio dalla società fisiocratica alla società energivora:

    http://paniscus.org/2007/09/08/leggetelo/

    questo è stato il verso in cui si è mosso il mondo in questi due secoli, il punto verso cui tende la “freccia del progresso”.

    Il “progresso” ha tre punti: un passato, un presente e un futuro che per definizione esiste solo nell’immaginazione delle persone, e quindi il “progressista” si autodefinisce in teoria per quel futuro che immagina (e che può essere come gli pare), nei fatti perché ritiene il presente superiore al passato.

    Quindi nei fatti è l’esaltazione del presente che caratterizza sia il “conservatore” (tipo imperialista vecchio stampa), sia il “progressista”.

    Ora, il concetto di “passato”, in questa visione, non comprende solo il nostro passato, ma anche tutti coloro che vivono diversamente dal nostro “presente”.

    Da qui nasce l’ambiguo gemello imperialismo-redenzione verso tutto ciò che non corrisponde al modello attuale occidentale.

    Dove troviamo tanto colui che vuole bombardare l’Afghanistan, quanto colui che vuole convertire l’Afghanistan ai nostri valori.

    Salvo alcuni individui assolutamente eccentrici, quasi nessuno sogna di avvicinarsi all’altro alla pari, o di immaginare che altre società realmente esistenti potrebbero essere migliori delle nostre, almeno per i diretti interessati; e non si riesce ad ammettere alcuna diversità che non sia quella semplicemente folkloristica.

    • Moi scrive:

      Interessante, si direbbe, mi fa pensare _ per opposto, eh !_ a quella teoria del CattoLiberista Ettore Gotti Tedeschi secondo il quale l’ Uomo di Neandertal si estinse per i fatti suoi perché perché “ragionava ecologico”. “Noi” invece siamo arrivati al progresso dimostrandoci superiori, ai neandertaliani prima e ai selvaggi poi, grazie al pensiero “antiecologico” che trova il suo migliore momento di sviluppo passando dalla concezione “primitivista” di Natura Divinità Palese a quella “progressista” di Natura Cosa CreataCi da un Dio BeneVolente per soddisfare i nostri bisogni.

    • Francesco scrive:

      Miguel

      ho seguito il link e ho coperto che già allora osai chiedere delucidazioni per la assoluta insufficenza del riassunto del testo

      senza successo, manco un brusco “leggiti il libro”

      quindi rinnovo: è possibile avere un motivo per crederci, alla insostenibilità del sistema? che non sia fideistico e neppure eccessivamente astratto, perchè a dire “non possiamo crescere all’infinito in un pianeta finito” è fin troppo facile rispondere “per adesso c’è spazio” senza per questo essere dei criminali

      • Z. scrive:

        Beh,

        ci si può anche procurare il libro – magari dopo averne sfogliato qualche pagina – e giudicare da noi se dice cose interessanti o stupidaggini.

        Z.

        • Francesco scrive:

          1) farlo costa, e io sono ligure
          2) mai sentito parlare di promozione?

          e che cavolo, se volete i miei soldi almeno sforzatevi

          😉

        • Z. scrive:

          Sfogliare le pagine è gratis!

          E non credo che i tuoi soldi vadano a Lisa, comunque 😀

          Z.

          PS: Ligure di dove?

    • Z. scrive:

      Miguel,

      a me sembra che “progressista” e “conservatore” nel linguaggio comune abbiano due significati piuttosto diversi, e oserei dire contrapposti.

      Né mi sembra che essere progressisti significhi “esaltare il presente”, che anzi dovrebbe essere considerato – dal progressista, ossia da colui che crede che il cambiamento vada indotto appunto progressivamente – come una tappa in un processo di riforme.

      Poi, per carità, possiamo anche creare un linguaggio dove “blu” significa “verde”, e allora “blu” e “verde” finiranno per aver lo stesso significato. Solo che una lingua così, che tende necessariamente a confondere l’interlocutore, non è molto utile per comunicare con gli altri 😉

      Z.

  19. Miguel Martinez scrive:

    per Z

    “a me sembra che “progressista” e “conservatore” nel linguaggio comune abbiano due significati piuttosto diversi, e oserei dire contrapposti.”

    Per farti capire, prendiamo un esempio.

    Il progressista dice che in Italia si sta meglio che in Afghanistan. Poi un giorno si starà ancora meglio.

    Il conservatore dice che in Italia si sta meglio che in Afghanistan. Poi magari domani andrà un po’ meno bene da noi.

    Il progressista manda la missione di femministe per insegnare alle afghane a non infibulare le loro figlie (scoprendo poi che l’infibulazione non c’è).

    Poi si stufa della reazione delle afghane, e manda loro le bombe.

    Il conservatore manda le bombe sull’Afghanistan.

    Poi si stufa perché non sortiscono alcun effetto, e allora manda la Croce Rossa e i panettoni invenduti dopo Natale.

    Ecco perché ritengo che i due termini significhino entrambi, concretamente, l’esaltazione del presente dell’Occidente, accompagnata da divergenti fantasie sul futuro.

  20. Francesco scrive:

    >> Il progressista dice che in Italia si sta meglio che in Afghanistan.
    In effetti credo ci possa arrivare anche un progressista. ci vuole un’immensa fantasia e una violenza negazione della realtà per negarlo.

    >> Il progressista manda la missione di femministe per insegnare alle afghane a non infibulare le loro figlie (scoprendo poi che l’infibulazione non c’è).
    Allora è un progressista intelligente, se può scopire qualcosa oltre le sue fantasie!

    >> Poi si stufa della reazione delle afghane, e manda loro le bombe.
    Ah, ecco perchè il Mullah Omar non lo catturano mai, in realtà è una donna! Come si spiega allora la barba? “la reazione delle afghane” ti rende degno di consegna a un collettivo femminista …

    >> Il conservatore manda le bombe sull’Afghanistan.
    Con quello che costano e con quello che serve l’Afghanistan? Hai delle idee ben strane, tu. Al massimo se ci fosse stato un attacco militare diretto partito da lì, potrebbe considerare l’opzione militare.

    >> Poi si stufa perché non sortiscono alcun effetto, e allora manda la Croce Rossa e i panettoni invenduti dopo Natale.
    Di solito mandiamo cartoline di saluti e addii e caldi inviti ad arrangiarsi. Non ci piace fare regali (1).

    (1) mi sono sbagliato, temo di essere al 50% un conservatore e al 50% un neo-con, che è una strana bestia ottimista sulla natura umana. ma pazienza, non ho voglia di correggere.

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