Regole, regole, regole

Venerdì 17 dicembre 2010, una poliziotta di nome Fadya Hamdi ha fermato un venditore abusivo di frutta nel paese tunisino di Sidi Bouzid, sequestrandogli un piccolo carico di mele e di datteri, immaginiamo privi persino di codici a barre.

Quando il venditore abusivo si è espresso in un linguaggio poco politicamente corretto nei confronti dell’agente, lei lo avrebbe schiaffeggiato, cosa che l’accusata oggi però nega con determinazione.

Il seguito, cioè il clamoroso suicidio del venditore e la rivolta tunisina, è noto a tutti; meno noto il fatto che un tribunale tunisino ha appena assolto l’agente, perdonata dalla madre della vittima e accolta da gruppi di manifestanti in festa.

La signora Fadya Hamdi, nel suo impegno contro il Degrado e a favore della Legalità, si sarebbe certamente trovata meglio altrove.

Ad esempio, negli Stati Uniti, dove ogni anno tredici milioni di persone transitano per le carceri.

The Guardian ha pubblicato recentemente un articolo sulla presenza della polizia nelle scuole del Texas:

“Come centinaia di scuole nello stato, e in gran parte del resto degli Stati Uniti, la scuola media Fulmore ha una propria forza di polizia in divisa, che gira armata per mantenere l’ordine nelle mense, nel parco giochi e durante le lezioni. […]

Ogni giorno, centinaia di bambini vengono portati in tribunale nel Texas, accusati di aver detto parolacce, di essersi comportati male sul pullman scolastico o di aver fatto a botte durante la ricreazione. Ci sono stati arresti di bambini per il possesso di sigarette, perché indossavano vestiti ritenuti inappropriati o per essere arrivati a scuola tardi.

Nel 2010, la polizia ha inflitto circa 300.000 “Class C misdemeanour tickets” a bambini anche di appena sei anni nel Texas per violazioni a scuola e fuori, che hanno comportato multe, lavoro al servizio della comunità e persino condanne al carcere.  Ciò che una volta si gestiva con un rimprovero da parte dell’insegnante o una telefonata ai genitori oggi può comportare l’arresto e una fedina penale sporca che può costare al giovane un posto all’università o un posto di lavoro anni dopo.

Da marzo a maggio del 2011, la polizia ha effettuato 700 arresti all’interno delle scuole del solo stato del Connecticut, per la maggior parte ragazzi appartenenti a minoranze etniche, accusati di comportamenti esuberanti, che però in Tunisia avrebbero risolto in maniera assai più semplice.

Come disse l’ineffabile Barack Obama, occupandosi delle libertà altrui:

“On World Freedom Day, we renew our commitment to all who believe — even in the face of cynicism, doubt, and oppression — that walls truly can come down.

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15 risposte a Regole, regole, regole

  1. PinoMamet scrive:

    Nei commenti a qualche articolo qua sotto, parlavo con Francesco 🙂 di vigili urbani/poliziotti.
    Mi sembra di vedere da noi una tendenza abbastanza evidente alla “militarizzazione” dei vigili urbani, che molte amministrazioni vogliono trasformare in mini-carabinieri o simil-gendarmi “anti degrado”.

    I risultati sono il già citato “caso Bonsu” a Parma, dove un ragazzo colpevole di essere nero è stato arrestato, picchiato e insultato da agenti della Polizia Municipale (alcuni dei quali provenienti, in base non so a quale accordo, dalla Polizia Penitenziaria); l’ex capo dei vigili di Parma (a sua volta proveniente dai Carabinieri) era uso scrivere lettere al giornalaccio locale, dove difendeva gli arbitri e i soprusi dei “suoi uomini”, come li definiva, denunciati dal lettore di turno, rivendicando che i vigili dovessero avere soprattutto un ruolo repressivo. Sempre parole sue, che io riporto.

    Grande goduria di tutti quando si è scoperto quanto questi “repressori” fossero corrotti (ad esempio l’ex capo dei vigili di una cittadina della provincia, accusato di essere colluso con i gestori degli autovelox e costretto alle dimissioni; e di nuovo i vigili del capoluogo, pesantemente conniventi con i peggiori e più zozzi imprenditori locali…)

    La polizia, in Italia almeno, spesso è semplicemente parte del problema.

  2. Pietro scrive:

    Una totale deresponsabilizzazione dello Stato a favore di terzi, che poi in sostanza e’ quello che sta avvendendo con EU e FMI.
    La delega continua si vede ovunque, se notate le pubblicita’ dei comuni ecc… non sono piu’ non faremo questo per te ma AIUTACI a fare questo per te. Da un lato si spige alla delazione per creare un tutti contro tutti uccidendo la solidarieta’ di classe o altro (come sul lavoro dove oggi non si risponde piu’ NO ma si risponde “Se ti dico si danneggio il tuo collega”). Il tutto studiato a tavolino come politiche del lavoro, della gestione sociale, ecc. Il risultato e’ un immenso vuoto di potere dove la rivolta puo’ incunearsi, da qui lo Strapotere delle industrie di divertimento ossia veri e propri oppiacei. Se la delegittimazione dello Stato e’ voluta dai poteri economici e la gestione della cosa pubblica e’ delegata a terzi sorgono alcune domande: ma i politici sono cosi’ stupidi? Il capitalismo necessita quindi piu’ di conflitto piu’ che di pace sociale? L’essenza economica del contesto sociale puo’ fare a meno del lato politico rischiando l’opposizione costante e quindi la possibile propria distruzione? E quindi dittatura come unica via, ossia la quintessenza stessa della politica… Io mi apro una birra e con le patatine aspetto l’implosione…

  3. noname scrive:

    Nel 2010, la polizia ha inflitto circa 300.000 “Class C misdemeanour tickets” a bambini anche di appena sei anni nel Texas per violazioni a scuola e fuori, che hanno comportato multe, lavoro al servizio della comunità e persino condanne al carcere. Ciò che una volta si gestiva con un rimprovero da parte dell’insegnante o una telefonata ai genitori oggi può comportare l’arresto e una fedina penale sporca che può costare al giovane un posto all’università o un posto di lavoro anni dopo.”

    Lo possiamo definire “lavaggio del cervello” per creare utili idioti per le guerre di domani ?

  4. noname scrive:

    <i>Nel 2010, la polizia ha inflitto circa 300.000 “Class C misdemeanour tickets” a bambini anche di appena sei anni nel Texas per violazioni a scuola e fuori, che hanno comportato multe, lavoro al servizio della comunità e persino condanne al carcere. Ciò che una volta si gestiva con un rimprovero da parte dell’insegnante o una telefonata ai genitori oggi può comportare l’arresto e una fedina penale sporca che può costare al giovane un posto all’università o un posto di lavoro anni dopo.\"<i>

    Lo possiamo definire \"lavaggio del cervello\" per creare utili idioti per le guerre di domani ?

  5. Mondo cane scrive:

    Brother end sister! I don’t know what world is coming to!

  6. Francesco scrive:

    Vediamo se ho capito: gli insegnanti non riescono a gestire un minimo di ordine nelle scuole, i bulli (e i bulletti), spesso radunati in bande, spadroneggiano, picchiano e rubano, le famiglie …., e alla fine provano a mandarci la polizia, sperando che almeno quella abbia autorità e/o forza tali da permettere alle scuole di simil-funzionare, e tu rompi?

    Almeno avessi una grande teoria su come sistemare le cose senza poliziotti (che so, far iscrivere tutti gli insegnanti all’apposito sindacato, aumentare le tasse, tenere lezioni di Amore per la Costituzione, dotare le scuole di computer)

    Manco quello …

    x Pino: alla fine sei venuto allo scoperto, malefico anarchico! 😀

    • PinoMamet scrive:

      🙂
      cominciamo a dirmelo in troppi, sarà mica vero??
      Io ho sempre creduto di essere solo opportunista! 🙂

      • Francesco scrive:

        allora sei uno di quelli convinti che alla fine l’anarchia consista nel non pagare le tasse e le multe, oltre a non vedere più sindaci e preti …

        magari!

        ciao

  7. Francesco scrive:

    PS quale età hanno i “poveri bambini vittime della polizia”?

    parliamo anche di spacciatori e stupratori 16enni o sbaglio?

  8. Z. scrive:

    Pino,

    all’interno del corpo dei vigili urbani di Bologna c’è già da anni un’unità che si chiama proprio “Nucleo Anti-Degrado” o qualcosa del genere.

    Siccome “degrado”, dal suo significato originario – deterioramento e rovina, spec. degli edifici – è passata a significare “i negri”, bisogna dire che il NAD svolge correttamente la propria funzione. La loro attività più importante consiste nell’andare a caccia dei bengalesi sospettati di vendere accendini colorati e applicano loro sanzioni da 5000 (diconsi cinquemila) euri.

    La sanzione ovviamente non verrà mai pagata – la maggior parte di loro farebbe fatica a pagarla anche se fosse molto meno sproporzionata. Quei cinquemila euri aumenteranno del 10% semestrale fino a che non passeranno a Equitalia, che ci caricherà l’aggio dell’esattore. E così la somma fa presto a raddoppiare.

    In questo modo il Comune può essere certo che il bengalese non uscirà mai dal sottobosco abusivo. A prima vista non si capisce bene quali vantaggi porti questa politica, ma di sicuro è una politica ostile al degrado – ossia, ai negri.

    Z.

    • Francesco scrive:

      fate queste cose a Bologna la Rossa? vergogna!

      a noi della Lombardia leghista e berlusconiana cosa resta? mettere mano a campi di sterminio e linciaggi?

      il sistema non può funzionare se ci si ruba la parte!

      PS anche oggi nessun segno della moschea/moschee che il sindaco rosso-arancione-fesso di Milano avrebbe dovuto permettere di edificare 🙁

      • Z. scrive:

        Uhm… Pisapia ha impedito la costruzione di moschee a Milano?

        Z.

        • Francesco scrive:

          No, aveva promesso di farle/lasciarle fare e non ha mosso un dito! E sappi che in Milano non si muove un mattone senza beneplacito delle pubbliche autorità. Tranne forse ristrutturare l’interno di casa propria.

          Avrei avuto molto piacere a vedere i microcefali leghisti ambrosiani belare invano, invece nisba.

          Come già detto, Pisapia ha fatto una buona cosa di destra (l’area C), una pessima cosa di sinistra (aumentare a palla le tasse comunali) poi è finito in naftlina (credo ne sia uscito solo per la festa annuale del PCI di ieri)

          ciao

        • Z. scrive:

          Beh, a meno che non avesse proprio promesso di finanziarle a vostre spese, non credo che costruirle spetti al sindaco. Anche perché, se durante la crisi e dopo l’aumento delle tasse decide di costruire una moschea a spese del Comune temo che non saranno solo i leghisti ad andarlo a cercare coi forconi.

          Se poi invece sta anche facendo ostruzione ai progetti sottopostigli non so, non ne ho sentito parlare quanto meno, ma del resto non abito a Milano.

          Z.

          ps: cos’è l’area C?

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