2012 le profezie Maya e la mistificazione delle Americhe – 05

L’Italia nel mercato profetico planetario

Antico e giovane. Simbolo di natura e cultura. Liquore di inconfondibile personalità: ama la festa e condivide la compagnia, esalta il dopo pasto e sa ascoltare il silenzio. Perfetto equilibrio del gusto pieno ed evoluto di un liquore a base di rum invecchiato 12 anni che si integra con l’aroma setoso di note speziate e sentori di miele. Pellerossa va degustato con ghiaccio.

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Il 21 settembre del 2009, il programma di Roberto Giacobbo, Voyager, è stato dedicato alla domanda, Nel 2012 la fine del mondo? e ha avuto una media di 3.372.000 telespettatori. La fine del mondo è stata superata dalla fiction d’azione Intelligence, in cui i servizi segreti italiani sbaragliano malvagi islamici (Daniela Virgilio è Katia,addestrata in Giappone in una scuola Ninja, è un killer senza pietà, si muove nell’ombra e non lascia tracce. Ha ucciso più di 50 uomini“), ma ha superato ampiamente Chi l’ha visto.

Meno di due mesi dopo, il film di Roland Emmerich, intitolato semplicemente 2012, ha portato al cinema 760.000 italiani in un unico fine settimana, con un incasso di 5 milioni di euro. Se pensiamo che i Maya sono circa 6 milioni, possiamo dire che in quei due giorni e solo in Italia, il sistema costituito dal signor Emmerich, i proprietari dei multisala e la Sony ha guadagnato quasi un euro a testa su ognuno dei presunti attori della profezia.

(continua…)

(alla prima parte)

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36 risposte a 2012 le profezie Maya e la mistificazione delle Americhe – 05

  1. Del film “2012” apprezzai, in un pomeriggio estivo di noia, l’assoluta inconsistenza, la trama ridicola, l’intreccio da due lire e la demenzialità della concezione di fondo.

  2. Francesco scrive:

    Ti abbiamo già fatto notare che il principale contenuto di 2012 non sono i Maya ma l’odio anticristiano.

    Che però a te non interessa.

    Ciao

  3. Pingback: 2012 le profezie Maya e la mistificazione delle Americhe – 05 - Kelebek - Webpedia

  4. PinoMamet scrive:

    Scusami Francesco,
    ma tra i vari commenti a un post e l’altro mi sono persi quelli a cui fai riferimento:
    mi riassumeresti? Mi interessa, come chiave di lettura.

    Devo dire (anzi, ripetre, già lo dissi tempo addietro) che di tutte le reazioni al “2012” la più odiosa e anti-Maya è quella che ho sentito spesso proferire dal “fronte razionalista”:
    “Se i Maya erano così intelligenti, come mai si sono lasciati sterminare?”
    o addirittura
    “come mai si sono estinti tutti?”

    che mette insieme tre inesattezze in un colpo solo:
    1- confonde il marketing sul 2012 con le vere, e piuttosto diverse, idee dei Maya al riguardo;
    2-presuppone il successo militare di un popolo come unico criterio per giudicare idee di ambiti completamente diversi;
    3- suppone che i Maya si siano “estinti”, mentre ammontano tutt’ora a diversi milioni di persone.

    Ciao!

  5. giovanni scrive:

    OT, ma so che interesserà Miguel:
    http://www.thejc.com/comment-and-debate/columnists/48886/this-was-no-peace-activist

    notare l’incipit: “nemmeno l’esecuzione di Osama mi ha dato più PIACERE di quella di Arrigoni”

  6. Moi scrive:

    Nel film 2012 c’ è una scena in cui crolla la Basilica di San Pietro in Vaticano, avrebbe dovuto esserci per “par condicio” anche il crollo della Moschea del Profeta a La Mecca … ma poi quella scena fu più “prudentemente” sostituita da una satellitare in cui si vede la Penisola Araba completamente sommersa dalle acque causa totale scioglimento calotte polari.

    Il Sig.Emmerich, come conseguenza della prima scena, a tutto avrebbe potuto pensare, tranne al fatto che avrebbe fornito un giorno materia prima per un video “taroccato” su youtube in cui il Decano Storico di Telenuovo Verona causa tale distruzione a bestemmie … povero Emmerich, credeva che l’ Italia lo avrebbe ricordato come un Satanasso e invece lo ricorda soltanto come un “mona” qualsiasi che ha “sbattuto la porta e l’ ha chiusa urlando” 😉 🙂

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “Ti abbiamo già fatto notare che il principale contenuto di 2012 non sono i Maya ma l’odio anticristiano.

    Che però a te non interessa.”

    1) non ho visto il film 2012

    2) il film 2012 mi interessa solo in relazione al culto delle cosiddette “profezie Maya”.

    3) tutto il culto delle “profezie Maya” è comunque piuttosto anticattolico (“anticristiano” per me non vuol dire niente, visto che per me “cristianesimo” vuol dire molto poco), ed è un discorso che intendo approfondire.

  8. Moi scrive:

    visto che per me “cristianesimo” vuol dire molto poco

    Miguel
    _____________

    Molto poco ?! … Mi sa che non l’ ho capita: “Cristianesimo” vuol dire migliaia di anni di Storia per centinaia di popoli e più di un miliardo di persone oggidì, “Islam” quasi la stessa cosa con qualche secolo di meno ma in compenso oggi meno “annacquata” e con qualche milionata di adepti in più, “Ebraismo” circa sei millenni per un popolo piccolo ma diasporato e che quindi per quanto esiguo è dappertutto, e ciò vale anche per religioni non-monoteiste, che però non toccano molto la nostra attualità a differenza delle monoteiste.

    … Insomma, come fa qualcosa che riempie la Storia e l’ attualità a rappresentare per te “molto poco” ? !

    • PinoMamet scrive:

      ” Mi sa che non l’ ho capita: “Cristianesimo” vuol dire migliaia di anni di Storia per centinaia di popoli e più di un miliardo di persone oggidì”

      Appunto: prendiamo un battista dell’Arkansas, un gesuita del Settecento e un monaco etiope miafisita; ti pare che abbiano molto in comune?
      Sicuramente credono tutti e tre in Gesù Cristo, ma per il resto sono diversissimi come teologia, ma soprattutto cultura, sensibilità e stile di vita.
      Perciò un discorso che comprenda tutto il Cristianesimo (come tutto l’Islam o l’Ebraismo) rischia di essere generico, o fuorviante nel peggiore dei casi.

      • Francesco scrive:

        no

        questa è solo una conseguenza logica di un esasperato relativismo

        che poi, io ho molto in comune collo sconosciuto compositore dell’Iliade e dell’Odissea, figurati quanto con Saulo di Tarso o Ignazio di Loyola

        ciao

      • PinoMamet scrive:

        Francesco

        permettimi, ma se per paradosso spazio-temporale tu, e l’estensore o compositore di Iliade e/o Odissea vi incontraste, a parte la difficoltà linguistica, dubito che capireste l’uno di cosa sta parlando l’altro.
        Tu hai alle tue spalle, che ne so, Cechov e il Milan e Ignazio di Loyola e la TV degli anni Settanta e i Promessi Sposi e il Manierismo;
        e sì, anche l’Odissea e l’Iliade.

        Lui c’ha il Medioevo Ellenico e civiltà dell’Asia Minore di cui noialtri è già tanto se conosciamo i nomi, e leggende sui saggi d’Egitto e il Sole che va a mangiare dagli Etiopi e altre cose di cui, semplicemente, non sappiamo nulla.

        Non è relativismo: è proprio che i secoli non passano per niente.
        E neanche i chilometri.

        Senza dubbio senza Saulo di Tarso la storia del cristianesimo sarebbe stata diversa, o forse, chissà, non sarebbe stata affatto. Ma, a parte le sue Lettere di cui ricorderai qualche passo (ammettiamo pure molti passi… ): cosa cavolo hai in comune con lui?
        Non mi risulta che tu sia un ebreo vicino-orientale del primo secolo dell’era volgare, discepolo di un maestro della Mishnah e capace di esprimerti in greco attico…

        figurati cosa c’entra con lui il predicatore dell’Arkansas!!

        • Francesco scrive:

          siamo tutti e tre esseri umani, i due più tardi seguaci della fede messa in chiaro dal primo.

          e tutti e tre maschi!

          in pratica non avremmo problemi di nessun genere.

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “cristianesimo” è un nome usato da duemila anni, ecc…. certo.

    Il problema è che tutti coloro che in quei duemila anni hanno usato quel nome, hanno ben poco in comune.

    L’asceta irlandese dell’anno 700, il telepredicatore rock motociclista statunitense, il vescovo nestoriano in Afghanistan nell’anno 1000, il barbuto poligamo mormone, l’esorcista-guaritore nigeriano, il politico democristiano, l’austero borghese calvinista olandese, il ribelle anabattista del ‘500, il cerimoniere del Santo Padre (uso deliberatamente questo titolo)…

    In realtà, cos’hanno in comune tutti costoro?

    • Moi scrive:

      Ritengo che Francesco, con quel vezzo tipicissimamente cattolico pre-conciliare, alludesse che “anti-cristiano” = “anti-papista” … gli altri “cristianesimi” non essendo altro che “eresie che l’ han fatta franca”.

      Ma su questo solo Francesco in persona può illuminarci !

      • Francesco scrive:

        mi hai sgamata, furbone 🙂

        del resto, se Emmerich ha scelto di insultare il cattolicesimo, ci sarà un motivo

        • PinoMamet scrive:

          Sì: che col cattolicesimo, è caccia libera.

          Anche se non ho grandissima simpatia per il mondo cattolico (purtroppo, ho conosciuto i cattolici italiani, che non è che gli facciano tutta ‘sta gran pubblicità… 😉 ), devo ammettere che noto da parte anglosassone e protestante un certo accanimento anticattolico che trovo abbastanza antipatico, oltre che decisamente fuori tempo massimo.

          E bada bene, Francesco, che questo va a maggior sostegno della tua tesi.
          Del resto, mi pare che le testimonianze di medici e scienziati non credenti, che pure non trovano spiegazione logica a una guarigione, per esempio, abbiano, per la Chiesa, maggior peso di quelle di medici o scienziati credenti, nelle cause di santità;
          proprio perché meno influenzabili.

          Onore alla sottigliezza ermeneutica cattolica!

        • Inizialmente voleva far crollare pure la Kaaba, ma poi il regista ci ripensò e non inserì la sequenza. Dice, per non andare incontro a ritorsioni.
          A Pino: l’accanimento non è fuori tempo massimo perché è comunque sentita l’alterità del cattolicesimo rispetto alla “vera” cultura anglosassone. Da quelle parti lì l’idea Chiesa cattolica-Babilonia (purtroppo non riesco a trovare quella stampa cinquecentesca in cui la prostituta di Babilonia è rappresentata col Triregno in testa!) non è mai tramontata del tutto, al massimo si è inabissata in modo carsico, per rispuntare fuori di tanto in tanto ( http://www.chick.com/reading/tracts/0074/0074_01.asp ) e comunque influenzando invisibilmente l’immaginario collettivo non solo dei paesi protestanti, ma anche di tutte quelle culture esposte all’immaginario storiografico dei paesi anglosassoni.

          Una curiosità: qualcuno sa se Kevin Smith, il regista di “Dogma”, sia cattolico o protestante?

        • PinoMamet scrive:

          Kevin Smith a.k.a. Silent Bob, stando a Wikipedia, è di estrazione cattolico-irlandese;
          ma è sopratttutto americano.

  10. Moi scrive:

    Tornando a 2012, chi non ha visto il film non può coglierlo, ma al secondo 37 e 42 della scena del crollo della Basilica di San Pietro, l’ uomo con la candela in mano vuole essere _ nelle intenzioni di Emmerich_ un sosia di Berlusconi !

    Ricordo che un mio amico era tutto infervorato di voler vedere 2012 perché un suo conoscente gli aveva detto che “c’ è una scena in cui muore Berlusconi !” [sic]

    Insomma, persino per “2012”, la Reductio ad Silvium …

    ***** AVVISO IMPORTANTISSIMO : i soggetti particolarmente sensibili sul piano religioso disattivino subito la funzione audio !!! *****

    http://www.youtube.com/watch?v=w5EgsaUD3ZU

    • Moi scrive:

      Il “sosia” di Berlusconi si vede anche fra i secondi 10 e 13 … è cmq lui :

      poco prima, una “sosia” della Merkel dice che “il Primo Ministro Italiano ha preferito restare accanto al Papa” … e per questo è l’ unico del G8 a mancare sulle Arche della Salvezza …

  11. jam scrive:

    “In realtà, cos’hanno in comune tutti costoro?”

    kubilai khan (che non era nestoriano) e sua madre che era nestoriana, hanno già risposto a questa domanda molto tempo fa!

    In più molti di “costoro” celebrano la Messa, e tutti hanno letto l’Apocalisse di San Giovanni, che potremmo considerare come una variante delle profezie Maya, o viceversa.
    ciao

  12. jam scrive:

    …i secoli non passano per niente…
    i secoli passono e stanno fermi, sono lontani e sono vicini
    …scusami, Pino, se sono monotona, ma potresti provare a considerare che all’interno del tempo e dello spazio, esiste anche “l’eterno presente”, ed esiste un un luogo “inesistente” dove il tempo é fuori dal tempo e lo spazio fuori dallo spazio?
    In quel luogo Omero beve un té con un predicatore dell’Arkansas, parlando due lingue diverse, ma capendosi perfettamente. E non dimentichiamo che lo Spirito Cristico esisteva anche prima della nascita di Gesù ed é un patrimonio, che insieme al sigillo del Creatore impresso nel cuore di ogni essere umano, accomuna tutti gli individui anche se hanno dei vissuti storici e culturali diversissimi, anche se hanno delle religioni diverse.
    All’interno della diversità, c’é un quacosa di uguale x ogni uomo Vivente.
    Marco Polo quando parti’, non conosceva i lunguaggi di tutti i popoli che incontrava, purtanto captava delle caratteristiche importanti anche senza bisogno del linguaggio.
    E prima di lui Alessandro il Grande, capi’ al volo e rispetto’ delle culture apparentemente cosi’ diverse dalla sua. I buddha di Gandara sono stati fatti con i tratti del viso di Apollo….(la storia é un equilibrio di molte componenti, visibili ed invisibili, la storia non é un banale: tu sei diverso x’ abiti lontano, o x’ abiti in un’altro tempo).
    Omero era cieco ed aveva attivato un organo speciale, ed anche un linguaggio universale, al di là del linguaggio….
    ciao,ciao

  13. mirkhond scrive:

    Jam, questo sarà vero in una sfera metafisica, ma nel mondo di questa terra, gli uomini si sono scannati e si scannano tuttora proprio per le profonde incomprensioni che ci sono tra di loro. Non ci si capisce tra familiari stretti e dello stesso sangue, figuramoci tra popoli e culture diversissime, anche se hanno in comune la fede in Cristo.
    Il caro Alessandro Magno, quando calò nella valle dell’Indo, fece ammazzare degli asceti jainisti, proprio perchè non ne capiva la spiritualità.
    Gettò le basi dell’Ellenismo è vero, ma la spendida arte di Gandhara fiorì un paio di secoli DOPO tra I e VII secolo dopo Cristo.
    ciao

  14. Miguel Martinez scrive:

    per Mauricius Tarvisii

    “Inizialmente voleva far crollare pure la Kaaba, ma poi il regista ci ripensò e non inserì la sequenza. Dice, per non andare incontro a ritorsioni.”

    Mi viene una riflessione…

    L’idea di diventare famosi (e fare cassetta) insultando i musulmani è tipica di sfigati sconosciuti. Quelli che hanno altri canali (come appunto il regista di 2012) non ne hanno bisogno.

    Tutti sanno ormai che la Chiesa cattolica incassa senza fiatare, tutti sono convinti (anche a torto) che basti dire “Islam brutto!” che ci si tira addosso fatwe, fatwette e fatwoni.

    Quindi, 2012 prende a calci la Chiesa cattolica, ma non l’Islam.

  15. jam... scrive:

    ….giusto, non ci si capisce tra familiari stretti, a conferma che
    non sono i km le lontananze e le culture diverse che sbarrano la comprensione, ma semplicemente il bloccaggio egoistico che ognuno di noi si porta dentro se non comincia un lavoro di comprensione che vada più lontano del proprio naso. La mia patria é la Sua presenza, la mia casa é la Sua presenza, il mio prossimo é la Sua presenza. Le nostre differenze sono dei vestiti, l’Essenza é la stessa!
    Il caro Alessandro ha commesso errori come tutti i mortali, ma i suoi pregi sono più numerosi dei suoi difetti, e se non ci fosse stato lui nemmeno Gandara o Gandhara sarebbe stata cos’i come é stata, e cosi’ com’é!
    Alessandro ha seminato. Poi le raccolte sono avvenute nei secoli successivi.
    Quell’arte non é splendida soltanto x’ é bella da guardare, ma é splendida x’ é l’unione, il metissaggio di diverse bellezze e stili e civiltà, cosi lontane e purtano cosi’ vicine…
    ciao, ciao

    • Tra noi latini (o Franchi, direbbe Mirkhond 😉 ) Alessandro Magno, nel corso del medioevo, fu “assorbito” nel cristianesimo, così che circolavano leggende sul suo essere battezzato. Ugualmente Platone era stato “reclutato” tra i cristiani (si diceva che sulla sua tomba fosse stata ritrovata una professione di fede…), perché altro personaggio troppo grande per non aver almeno intuito che il Cristianesimo fosse l’unica verità possibile. Erano tempi di Scolastica, quando la ragione era la via che conduceva immancabilmente alle verità di fede, tanto che Platone e Aristotele, prima ancora della Rivelazione, dovevano aver previsto almeno in parte il messaggio divino.
      Jam, che tu sappia, è avvenuto qualcosa di parallelo anche in Oriente? Quantomeno inconsapevolmente, il folclore aveva “scagionato” Alessandro dal suo essere idolatra? Oppure la filologia era stata più forte ed era riuscita a preservare la paganità di Alessandro, grandissimo quanto si vuole, ma pur sempre un non ancora credente?

      • Moi scrive:

        E’ vero, la cultura cattolica ha prodotto forme di “iperdevozione” fino a mistificare la realtà, ma ha anche prodotto l’ esatto contrario : il satanismo e la blasfemia, la seconda soprattutto in Italia per non dire solo in Italia, soprattutto in alcune regioni del centro-nord e del nord-est; semplicemente chiedo … perché ?

        … E’ un fenomeno unico ? Lo storico Rodney Stark segnala di popoli nei cui culti primitivi è normale distruggere e insultare i propri idoli come valvola di sfogo quando le cose vanno male, purtroppo però non fa il parallelismo con le bestemmie italiane, perciò mi ritrovo da capo !

        Inoltre da alcune pagine bibliche si direbbe che tale pratica di ribellione al Divino non fosse del tutto sconosciuta nell’ antica “Giudea” …

  16. folklore, errata corrige 😀

  17. valerio scrive:

    @Jam
    Non tutti i crisitani hanno letto l’apocalisse di San Givanni, ovvero nel corso del tempo la maggior parte dei cristiani ha utilizzato i vangeli canonici come libri sacri, ma non tutti.

    I primi cristiani ovviamente no, visto che i vangeli non erano ancora scritti.
    Molte delle prime eresie (ma anche altre successive) hanno avuto i loro vangeli, anche radicalmente differenti (il vangelo di Giuda gnostico è un esempio calzante), eppure sono “critiani” come tutti gli altri.
    Altri crisiani recenti hanno riscritto i vangeli, li hanno deformati (è tipoco della New Age) oppure aggiunto libri sacri nuovi (come i libri di Mormon).

    Comunque non credo che la teologia cristiana sia neotestamentaria, quanto interpretativa e derivante da altre fonti.
    Per esempio i calvinisti sono figli di Calvino quanto di Cristo, i protestanti di Lutero, i cattolici di San Gregorio Magno (per la chiesa) e di Sant’Agostino, San Gerolamo, San Benedetto e San Tommaso d’Aquino (per la teologia). Gli ortodossi non sarebbero la stessa cosa senza i santi Cirillo e Metodio e San Giovanni crisostomo. Per non parlare del peso veterotestamentario su alcune chiese cristiane, assente od attenuato in altre.
    Ma il cristianesimo europeo è sopratutto struttura eclesiastica, è la struttura che crea teologia, appartenenza, rito, tradizione.

    Per esempio è solo perché la struttura ha cambiato idea che gli insegnamenti di San Paolo sull’inferiorità delle donne e sull’obbligo del chador non sono parte del cristianesimo cattolico, pur essendo contenute nelle lettere ai corinzi.

    L’organizzazione poi fa la differenza sotto molti aspetti. Una chiesa cattolica in cui i preti venivano eletti (come accadeva ancora nel medioevo) o scelti per elezione (è differente, in quanto in questo caso la chiesa ti rende prete, poi la comunità ti elegge tra più candidati, il sistema continuò in alcune aree periferiche d’Europa fino al ‘900) è ben diversa da quella attuale.
    Una chiesa “sola scriptura” come molte chiese protestanti, poi è ancora più differente, e produce una cultura differente, (con più di un contatto con l’Islam Sunnita).

    @ Mauricius
    Non conosco molto bene l’argomento, ma fino al ‘700-‘800 Alessandro-Iskender era uno dei principali protagonisti di leggende persiane, poi fu identificato con un “europeo”, straniero, ed espunto. Dopo tutto anche senza di lui il folklore iraniano rimaneva uno dei più ricchi, e la cultura persiana, plurimillenaria, aveva modelli più spendibili in ottica nazionalistica.

    Tra i pochi libri non arabi che probabilmente Maometto conobbe e lesse vi fu, con ogni porbabilità, una copia del Romanzo di Alessandro attribuito a Callistene di Alessandria, un’opera romanzesca sul macedone che ebbe eccezionale diffusione tra l’Europa e l’India. Alessandro quindi si meritò una citazione nel Corano.

    Al contrario Paolo Orosio, storico cristiano del IV-V secolo, diede di Alessandro un ritratto negativo (e teologicamente negativo) che però nel corso del medioevo fu ribaltato.

    • Sì, Alessandro aveva tutte le carte in regola per essere una figura ambigua, come dimostrano la leggenda dei grifoni, nella quale – in breve – Alessandro fa accoppiare i leoni con le aquile (i due animali regali per eccellenza) e ottiene così bestie volanti che, legate al suo carro, gli permettono di volare (atto di immensa superbia), oppure le varie tradizioni che gli attribuiscono la sfida al cielo (avendo conquistato tutta la terra, solo il cielo, sacro e intangibile per elezione, rimane possibile mira di una superba ambizione), che si sarebbe attribuita poi anche a Gengis Khan.

  18. jam... scrive:

    …se vai a Samarcanda troverai un venditore di profumi (Attar) che conserva l’essenza dell’avicennismo latino, e se vai a Toledo o a Siviglia incontrerai qualcuno che ti regalerà una virgola dell’averroismo latino.
    La Scolastica é stata profondamente influenzata da questi due autori non latini, e anche la tematica Alexandre, cosi come é vissuta in oriente é entrata nell’immaginario religioso medioevale latino.
    Non so se il Profeta Mohammed abbia mai avuto il tempo di leggere Callistene, ma di fatto Alexandre-Dhul-Qarnayn ha nel Corano un’enorme importanza, anche e soprattutto x’ é strettamene legato, ancora un nodo, ad al’Khadir o al’Khidr il verdeggiante. Tematica assente in Callistene.
    Questo Andreas-al’Khidr, vizir, cuoco, generale, di Alexandre, sarà indissolubilmente unito al suo padrone nella ricerca della “fontana o sorgente della vita”, cosi come, sempre nel Corano, anche al’ Khidr e Mosè, cercano insieme la stessa sorgente. Alexandre e Mosé, celano in loro stessi l’essenza di al’Khidr, personaggio che, senza essere profeta, é indispensabile x la “conoscenza-satori”….
    ciao, ciao, namaste

  19. mirkhond scrive:

    Alessandro Magno/Dhul Qarnayn nelle leggende musulmane compì un viaggio assieme ad al-Khidr alla ricerca della Fontana della Vita, in altre parole dell’Eden, viaggio in cui per giungere alla meta, bisognava attraversare la terra dell’Oscurità.
    Viaggiatori musulmani come l’andaluso Abu Hamid al-Gharnati (1080-1170) e il marocchino Ibn Battuta (1304-1369), recatisi nella Bulgaria del Volga, poi Orda d’Oro, identificarono la terra dell’Oscurità con la Yugra, terra situata tra il versante siberiano degli Urali e il Mar Bianco, Yugra che è appunto terra ugro-finnica e patria originaria dei Magiari/Ungari e della lingua ungherese!
    ciao

  20. jam... scrive:

    …no, la Sorgente Sacra, o Fontana della vita, non é l’Eden;
    Nell’Eden possono esserci fiumi e fontane, ma “QUELLA” é oltre…
    ciao

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