Joe Fallisi per la Libia

Joe Fallisi è un energico tenore anarchico, noto soprattutto per la sua versione della Ballata per Pinelli e che non tanto tempo fa, fu tra i protagonisti della vicenda della Mavi Marmara.

Pubblico volentieri un volantino che ha scritto rivolto alla popolazione di Ostuni, dove lui risiede.

SE NON ORA QUANDO?

“E’ buffa la leggerezza con cui i malvagi pensano che gli andrà tutto bene.” (Victor Hugo)
“Chi mente una volta, spesso deve abituarsi alla menzogna; perché ci vogliono sette menzogne per occultarne una.” (Friedrich Rückert)
“Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici.” (Aldous Huxley)
“Il fatto che gli uomini non imparino molto dalla storia è la lezione più importante che la storia ci insegna.” (Aldous Huxley)

“Forse la terra è l’inferno di un altro pianeta.” (Aldous Huxley)
“Se vuoi un’immagine del futuro, immagina uno stivale che schiaccia una faccia umana – per sempre.” (George Orwell)
“I tre slogan del Partito: La guerra è pace. La libertà è schiavitù. L’ignoranza è forza.” (George Orwell)
“La libertà consiste nella libertà di dire che due più due fanno quattro. Se è concessa questa libertà, ne seguono tutte le altre.” (George Orwell)

Cari Ostunesi, mi rivolgo a voi come concittadino. Lo sono da poco, ma qui mi sento a casa mia, in famiglia, so di avere orecchie che mi possono ascoltare e capire più che in una grande città anonima, dove ogni voce si perde nei rumori del traffico, dove le masse sono composte da individui isolati, dove nessuno si conosce realmente e si parla. Al mio ritorno dalla Freedom Flotilla mi avete accolto come un fratello, come uno di voi. Non l’ho mai dimenticato, ed è per questo che mi permetto di scrivervi. I nostri sono giorni tragici, che nessun gioco a premi, nessun Grande Fratello, nessuna Isola dei Famosi, o Fattoria, o partita di calcio può nascondere. Ci troviamo precipitati nel gorgo della guerra, una delle più infami e ingiuste della storia, quasi di fronte alle nostre spiagge!… E l’Italia, fino a ieri alleata e amica dei libici, con cui aveva stipulato vantaggiosi e lungimiranti contratti di collaborazione e ai quali aveva chiesto perdono per gli orrori compiuti durante il fascismo, ora presta, come il peggior Giuda e traditore, le proprie basi e i propri “Tornado” ai predoni imperialisti! Eppure, voi lo sapete, la nostra Costituzione ce lo vieta espressamente… Ecco l’articolo 11:

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Chi può essere così falso e ipocrita da far rientrare il nostro odierno “intervento” in quelle eventuali “limitazioni di sovranità”, cancellando così l’affermazione, chiarissima, che apre il testo costituzionale? In effetti non c’è dubbio che i dirigenti del nostro Paese ci hanno trascinato in una “guerra come strumento di offesa alla libertà” di un altro popolo, il quale non s’è mai sognato di dichiararne a noi nessuna… e che immagino, d’ora innanzi, cosa penserà degli italiani!… voltagabbana, servili, pugnalatori alle spalle! Questo siamo, purtroppo. E badate che viceversa potremmo non esserlo!… la Germania, per esempio, s’è tolta da tale schifo… E del resto cosa speriamo?… di raccogliere qualche miserabile briciola, rimasuglio dal pasto degli avvoltoi? Meglio, enormemente meglio sarebbe stato (sarebbe ancora) serbare un poco di dignità e di orgoglio, dire no a questo scempio. NIENTE era vero, tutto inventato a tavolino, farlocco, dei pretesti con cui ci si è avventati sulla preda africana… diecimila morti, bombardamenti su civili inermi, fosse comuni!… una moltiplicazione inaudita e incredibile di menzogne… il falso, al posto del vero, obbligatorio per i teleutenti passivi!… Gheddafi, che non è certo un santo, ma rispetto a mostruosi criminali di guerra come Obama è un dolcissimo koala, dipinto… come il diavolo in persona!… stragista implacabile, divoratore del suo popolo (che, chissà perché, tuttavia, nella maggioranza è con lui…)… eppure bastava informarsi, ragionare con la propria testa per capire come stavano le cose… Sono certo che molti di voi l’hanno fatto. Perché i politici senza vergogna ci prendono per incapaci, per idioti, ma i pazzi furiosi sono loro! Le economie dell’Occidente, e innanzi tutto quella americana sull’orlo della bancarotta, dissanguate dalle banche private usuraie e dalle guerre in giro per il mondo, vogliono impossessarsi delle risorse energetiche della Libia e mettere fine alla sua scandalosa indipendenza, durata più di quarant’anni. Trasformeranno, quest’accolita di vampiri, in un Kosovo, in un Iraq anche la gloriosa Giamahiria del Libro verde… rovinata, smembrata, ridotta al rango di neo-colonia… per i nuovi Graziani, i nuovi genocidi! Lo sapete cosa significano tutte quelle tonnellate di bombe radioattive con cui stiamo impestando, noi, “democratici” e “progressisti”, esportatori dei “diritti umani”, il suolo della Libia? Vi prego solo di considerare le seguenti cifre: gli uomini sono tali da circa 8 milioni di anni, mentre le prime forme di vita multicellulari apparvero sul nostro pianeta 2,1 miliardi di anni fa. Bene. La vita media dell’uranio impoverito è di 4,5 miliardi di anni… E come nascono abitualmente, ormai, bambini deformi a Falluja o a Gaza, così succederà a Tripoli… MAI, in tutta la storia, nessun despota aveva compiuto atti tirannici di questa portata!… che invece noi perpetriamo tranquillamente, come se niente fosse!… sì, fino a quando non tornano i nostri stessi giovani ammalati a morte di cancro, di leucemia!… “No-fly zone” e bombardamenti a tappeto sulla Libia sovrana perché cerca di difendere – giustamente!… come faremmo noi, come farebbe qualunque altro Paese – la propria integrità territoriale contro un gruppetto di rivoltosi armati e pagati dallo straniero… ma niente di simile, nei confronti, che so, del Bahrein che massacra i dimostranti a mani nude o dello Yemen che li irrora di gas nervino!… o di Israele, lo Stato più razzista del mondo, che martirizza i Palestinesi e occupa la loro patria da 63 anni!… Pochi giorni fa gli abitanti di Madrid sono scesi in piazza per gridare la loro opposizione al governo che ha aderito, come il nostro, alla coalizione dei “volonterosi” (assassini)… FACCIAMOLO ANCHE NOI! Che un piccolo paese del Sud dia il buon esempio a tutta l’Italia!… Vi propongo di ritrovarci insieme nella piazza del nostro Municipio domenica 27 marzo alle ore 17.

Concittadini, è ora di dire BASTA ai distruttori di madre terra e dell’umanità… Protestiamo! Telefoniamo, scriviamo a tutte le autorità, esprimendo il nostro NO alla guerra!… DISSOCIAMOCI dalla Casta dei delinquenti! Non rimaniamo in silenzio, non chiudiamo gli occhi, SVEGLIAMOCI! Ne va del nostro onore e del futuro dei nostri figli, che un giorno ci giudicheranno… Viviamo con dignità!

SE NON ORA QUANDO?

Joe Fallisi, Ostuni, sabato 26 marzo 2011

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50 risposte a Joe Fallisi per la Libia

  1. Antonello scrive:

    Se queste sono le menti pensanti della sinistra pacifista, siamo messi bene…

  2. Andrea scrive:

    Caro Miguel, da oggi pomeriggio sei collocato nella prima pagina di voltairenet.org (Edizione francese! La principale!).

  3. Francesco scrive:

    mode Cinico on

    solo per gli amici che si ritrova e per quello che scrivono, varrebbe lo stesso la pena di far guerra a Gheddafi

    mode Cinico off

    deprimente oltre ogni misura

  4. Fausto Carbonaro scrive:

    Senza entrare nel merito delle critiche al testo, osservo che quando la critica manca di articolazione e contenuto, ma è puramente suggestiva, sorge inevitabilmente il sospetto di “trolling” o come altrimenti lo si voglia chiamare. Non è forse ormai acclarato che vi sia stata e sia ancora in atto una regia della Francia? Una montatura dei media? Che da parte dell’Italia sia ancora fresco di inchiostro una Trattato di amicizia italo-libico clamorasamente “tradito”? Se i nostri padri (seconda guerra mondiale), ed i nostri nonni (prima guerra) si meritarono la nomea di “traditori”, noi ci ritroviamo collocati nelle stessa tradizione. Non ho trovato in nessuna piazza d’Italia monumenti a Maramaldo, ma temo purtroppo che sia questo il nostro vero eroe eponimo… Naturalmente, non mi sento affatto responsabile di tutto ciò. Se Mubarak o Geddafi è il tiranno da abbattere, ebbene, mentre altro ne hanno uno solo, noi ne abbiamo una Miriade… Contro di loro dovremmo scendere in piazza… È solo questa l’unica lezione che possiamo trarre dai fatti tunisini, egiziani, libici…

    • Francesco scrive:

      non ritengo necessaria una critica puntuale a un testo di cotale livello, invito l’ottimo Ritvan a farlo, è un micidiale smontatore di minchiate riga per riga.

      per fare un paragone calcistico, se la tua squadra ha perso 6-0 non hai bisogno di leggere la cronaca della partita per sapere che è andata molto male.

      sapevamo chi era Gheddafi PRIMA di questa rivolta e di questa guerra e mentre veniva firmato il trattato. gioisco quindi perchè vedo la speranza che ci si liberi di lui, i libici e noi.

      tradimento? occasione colta per fare la cosa giusta, cosa che non sempre è possibile, e oggi lo è.

      e il trattato? a mio giudizio, ogni trattato con gente come lui è firmato durante una tregua di una inevitabile guerra contro simili personaggi.

      e poi, quale migliore dimostrazione di amicizia verso il popolo libico che contribuire a liberarlo dalla famiglia Gheddafi?

  5. Joe Fallisi scrive:

    ACCIDENTI, Miguel, che schifo vomitevole di seguaci-lettori ti ritrovi nel blog!… che compatta schiera di ectoplasmi!… ti confesso sinceramente che NON T’INVIDIO… così intelligente e sensibile ed equo come sei, meriteresti di più, molto di più di ‘sta zavorra lillipuzianborghese al traino guardone… boriosi senza nessuna base per poterselo permettere, ‘ste nullità gelatinose, ‘sti spettrucoli conformisti e decotti… enunciano critiche de-valorizzanti, basate sul fatto che il mio appello non sarebbe “articolato”… non “articolandone” neanche mezza!… Sono stupefatto, non credevo esistessero nullità simili. Ma, appunto, questi sono i tempi mediocri che ci è dato vivere, questa l'”umanità” larvale che si aggira sprovvista di un perché… e scomparirà senza lasciare traccia.
    Passerà anche tutta questa desolazione. Dopo le tenebre sorge sempre l’astro che sfavilla.
    Ad maiora.

    Joe Fallisi

    • Francesco scrive:

      Guardi che può ridurre tranquillamente la schiera dei vomitevoli borghesi al sottoscritto, egregio signore.

      Non mi dispiace affatto dispiacere a un anarchico, si figuri.

      Comunque, di solito dopo le tenebre viene il buio, non si faccia troppe illusioni …

      Insisterei a SEPARARE i libici da Gheddafi e a non dare affatto per scontato che i primi non abbiano tanto da guadagnare da questa guerra.

  6. Peucezio scrive:

    Splendido articolo! Sottoscrivo riga per riga.
    E’ bello leggere ogni tanto un discorso netto, rotondo, senza contorsioni logiche, senza ambiguità, perfino manicheo se vogliamo, d’altronde dice qualcosa nel mondo chi ha il coraggio, nei momenti decisivi, di prendere posizione; il resto è fuffa, è chiacchiericcio, è rumore di fondo.

    • Francesco scrive:

      Peucezio

      ho imparato da tempo che un discorso con tali qualità ha due difettucci:

      1) una certa dose di falsità al suo interno
      2) una accurata e abbondante omissione di fatti che stonerebbero dal manicheismo

      e questo lo rende del tutto inutile alla comprensione della verità

      saluti

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per tutti… dietro invito di Joe, ho aggiunto alcune citazioni all’inizio del testo del volantino.

    • Francesco scrive:

      mi prendo quella di Orwell sul 2+2=4

      una cosa che in nessuna dittatura si può dire, problema che rende la fantasia di Huxley sulle “dictablande” del tutto premature

      una domanda: fatto la scrematura della propaganda, emerge qualcosa su come Gheddafi si è mantenuto al potere per 40 anni?

  8. Miguel Martinez scrive:

    Per Antonello

    La comunicazione non serve solo per presentare ragionamenti.

    Serve anche per trasmettere delle sensibilità, che sono particolarmente forti in caso di una guerra.
    Non so poi se Joe Fallisi possa essere definito “di sinistra”. E’ anarchico.

    • Joe Fallisi scrive:

      … sì… “ragionamenti” di cui, tra l’altro, la mia lettera aperta agli ostunesi che domani distribuirò in piazza non è AFFATTO sprovvista…
      Cari saluti.

      Joe

      • Antonello scrive:

        Guarda, Miguel, che la mia era una critica puramente stilistica. Ideologicamente sono più vicino a Joe Fallisi che a Bertinotti, ma, per favore, un po’ meno di retorica!

        • Joe Fallisi scrive:

          Sì, indubbiamente uno stile ce l’ho, e mi sta molto bene. E’ vero che “lo stile è l’uomo”. Il mio a lei non garba… non me ne importa un fico maturo. Ma, a proposito, quale sarebbe, il suo?

          Joe Fallisi

          • Antonello scrive:

            Gentile signor Fallisi, “distruttori di madre terra e dell’umanità” è una frase che è poco definire retorica. Contestualizziamo: non credo che la guerra in Libia possa portare a cuor leggero a simoli iperboli, punto. Il mio stile, lo potrà vedere, è più “procedurale” e sicuramente lei lo giudicherà, forse a ragione, mediocre. Mi sta bene: la retorica è la fonte del principio di autorità e il principio d’autorità alla base di molte cose sbagliate. Fra cui, soprattutto, le evoluzioni delle opposizioni al sistema definite storicamente che ambedue, credo, abbiamo alle nostre spalle come formazione culturale.

            • Joe Fallisi scrive:

              Le auguro di inalare presto un po’ di aerosol radioattivo di provenienza dalle coste libiche. Quando avrà constatato di persona che trattasi di cosa proprio “sbagliata” e niente affatto “retorica”, temo, però, sarà troppo tardi.

              Joe Fallisi

              • Antonello scrive:

                Non si preoccupi, signor Fallisi, ho già probabilmente un tumore in corso essendo stato in Bosnia per alcuni anni! Almeno, dal mio punto di vista, le cose cambiano poco.

                Comunque ci terrei a dire che le citazioni che ha messo in esergo al suo testo sono di buon gusto.

              • Francesco scrive:

                Le risulta ampia partecipazione di elicotteri Apache e di aerei caccia-carri A-10 alla campagna di Libia? che io sappia, sono quelli i mezzi che utilizzano proiettibili in uranio impoverito

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Joe

    Non ti preoccupare; come si dice a Roma, so’ buddhista, io. e m’arimbarza!

    Comunque, l’intervento di Fausto mi sembra che sia a tuo sostegno, non contro di te. Forse si è perso un po’ nel discorso. e magari non è chiarissimo.

    • Joe Fallisi scrive:

      E’ “Peucezio” che ringrazio e saluto. Il suo intervento l’ho potuto leggere solo dopo aver inviato il mio. Che, salvo la sua eccezione, ribadisco. D’altronde, si sa, ogni regola ha le sue eccezioni. Ciao, e grazie comunque, Miguel.

      Joe

  10. Lorenzo scrive:

    Il testo del volantino mi sembra chiaro e in gran parte condivisibile. Bisogna pero’ stare attenti a inquadrare Gheddafi per quel criminale che era e che e’ e non fare l’errore di pensare che “il nemico del mio nemico e’ mio amico”. Vi linko un intervento a mio parere interessante del giornalista libico collaboratore di Radio Popolare Farid Adly che ha scritto al Manifesto per contrastare la linea del “compagno Valentino Parlato” che si dice “un grande estimatore del colonnello Gheddafi”.
    Farid Adly scrive al Manifesto.

    Inoltre non bisogna dimenticare il ruolo avuto da Gheddafi nel massacro di migranti che venivano arbitrariamente rispediti in Libia grazie all’accordo firmato da Berlusconi (ma preparato anche dai governi D’Alema e Prodi!).

    Naturalmente queste considerazioni non tolgono nulla alla condanna che deve essere a mio parere ferma e decisa dell’aggressione alla Libia.

    • Peucezio scrive:

      Lorenzo,
      trovo condivisibili le tue cautele metodologiche: non è che siccome metto il segno meno a Tizio, allora Caio, che è nemico di Tizio si prende il segno più e così via in una sequela di polarità, fai bene a ricordarlo.
      Però secondo me qui, più che una geometria geopolitica secondo cui il nemico del mio nemico è mio amico, conta un discorso di valutazioni relative. Come si suol dire, nel paese dei cechi, quello che ci vede da un occhio è il re. Così dobbiamo rapportare Gheddafi al contesto politico contemporaneo e, più specificamente, del mondo arabo. In questo senso io trovo che nel complesso non sia una figura negativa: il Libia c’è un relativo benessere diffuso, si è attuata tutto sommato una redistribuzione della ricchezza. E’ vero che parliamo di un paese con poca popolazione e molto petrolio ed è anche vero che Gheddafi e la sua famiglia si sono arricchiti oltre misura, ma è anche vero che ci sono altri paesi così, dove pure c’è povertà mentre qui c’è uno che si arricchisce senza ritegno, ma allo stesso tempo edifica uno stato secondo un modello socialista e nazionalista arabo alla Nasser e, sia pure arricchendosi lui, fa stare bene anche il suo popolo.
      Che poi la Cirenaica si opponga, lì c’è un’opposizione endemica: ci fu durante il colonialismo italiano, non ci fu sotto re Idris perché era esponente di quella parte, c’è di nuovo sotto Gheddafi perché rappresenta Tripoli e l’ovest: in una società a struttura tribale ci saranno sempre divisioni e linee di frattura e di conflittualità.
      Con ciò, non faccio certo un panegirico a Gheddafi, che tra l’altro non mi è simpaticissimo, perché mi dà fastidio un suo eccesso di revanscismo anticoloniale italiano (ci sono stati colonialismi incommensurabilmente peggiori del nostro), ma, indipendentemente da ragioni geopolitiche, se devo dare un giudizio complessivo, non mi pare poi un pessimo statista.
      Inoltre, più che la logico dal nemico del mio nemico che è mio amico, io ne applicherei un’altra, che può essere opinabile, ma risponde alla mia personale sensibilità, per cui il perdente, l’aggredito è mio amico. Io trovo morale solidarizzare col soccombente, con l’accerchiato, con quello che a un certo momento diventa il reietto, l’homo sacer, il capro espiatorio, come direbbe Girard, perché significa andare contro uno degli istinti più vili dell’umanità.

      • Lorenzo scrive:

        Capisco il tuo punto di vista, e in parte sono d’accordo. In particolare la solidarietà con il “capro espiatorio” e’ lo stesso motivo che ha portato Peter Handke a partecipare al funerale di Slobodan Milosevic, con tutta la coda di critiche che si e’ portato dietro.

        Pero’ non sono d’accordo sul fatto che il colonialismo italiano non sia stato tra i peggiori. Anzi e’ stato cosi’ orribile e criminale che la vendetta anti-italiana di Gheddafi e’ dal punto di vista libico perfettamente comprensibile.

        • Peucezio scrive:

          Mah, bisognerebbe raffrontarlo con quello inglese, francese… Bisognerebbe calcolare quanti morti abbiamo fatto noi, quanti loro, in proporzione alle popolazioni dei paesi in cui sono stati, quante opere pubbliche abbiamo fatto, in che modo abbiamo gestito le popolazioni colonizzate, con che leggi…
          Non sono un esperto in materia, non escludo, in linea teorica, che sia come dici tu, ma sarebbe molto interessante leggere, se esistono, degli studi comparati fatti in maniera rigorosa ed esaustiva.

          • Joe Fallisi scrive:

            Caro Paucezio, verissimo che l’imperialismo itaGliano è incomparabile con quello di maestri come i francesi e, soprattutto, gli inglesi (oggi gli anglogiudamericani, un unicum), ma ti assicuro che, nel nostro piccolo, ci siamo dati da fare pure noi. Per avere solo una piccolissima idea iniziale, ti consiglio la consultazione di http://www.criminidiguerra.it/itinerari.shtml.
            Ciao.

            Joe

    • Joe Fallisi scrive:

      Bene. Facciamo allora qualche considerazione sui “migranti”. Il lillipuziangorghese di sinistVa conforme, impiegatucolo, insegnantucolo, spettrucolo… para-sotto-statale, automa a modino, con 16.ma a prescindere e 5 caVte di cVedito (una della “Banca etica”)… l’ectoplasma più impoetico che sia possibile immaginarsi, in realtà si sente… poeta, ruminando questo mantra… quasi un dannunziano (ah no, che dico!… non sia mai… il Vate!, quel faSSSista! – sì… AVE, Gabriele con l’oro tra le dita!… e, a proposito, en passant… l’unico episodio rivoluzionario dell’Italia moderna: Fiume… la costituzione più avanzata del mondo a quei tempi: la Carta del Carnaro)… una parola del vocabolario politically correct (a sua volta lessico imprescindibile della neolingua) uguale a “malato del morbo di Hansen” invece di lebbroso, “non vedente” e “non udente” al posto di cieco e sordo e così via… d’accordo… ma io chiederei a queste anime bruttissime: potrebbe qualcuno di voi robotini mostrarmi un’evidenza razionalmente incontrovertibile della verità di simili accuse?… sulle quali io dubito in modo radicale, non fosse altro che per questa ragione: l’esperimento della Giamahiria comportò un’apertura inaudita all’immigrazione nera, al punto che oggi quasi la metà della popolazione libica è così, propriamente, africana… lo Stato meno razzista del continente era proprio la Libia di Gheddafi – meno razzista persino del Sudafrica, dove oggi impazza il razzismo, a rovescio però, contro i residui cittadini bianchi (cfr. http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/72638, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/72639, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/72640, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/74742, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/74745, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/74746, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/74762, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/74763, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/75033, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/77562, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/79066, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/79070, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/79073, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/79080, http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/79091). E infatti il primo atto (anche la loro vera fotografia) dei burkaribelli è stato quello di torturare, ammazzare e bruciare un po’di negri… L’attacco alla Libia fu lungamente preparato – costituendo i minicaos di Tunisia ed Egitto solo le ultime due tappe necessarie del percorso… la mostrificazione di Gheddafi, a questo scopo, era necessaria e indispensabile, e doveva svilupparsi in profondità lungo l’arco di anni… Cosa meglio, per l’audience larvale, di cVudeli violenze ai “migVanti” da parte di un tiranno così malvestito, coi capelli forse finti (letto in un’intervista all’ex-balilla Giorgio Bocca), che dorme in una tenda senza iacuzi!… che ama le donne è non è svendoliano… anzi, ha un vero e propri harem e guardie del corpo una più fica dell’altra e decine di figli!… un orribile vero maschio sano, ancora in azione alla sua età… e non una checcuzza gelatinosa impotente prima ancora di uscire alla luce del sole e fare bè!… uno che accende la scatoletta spettrale due o tre volte al mese, forse meno… quel VetVogVado, quel VeazionaVio!… Sì, fra un po’ di anni, dopo il crack di hamburgerlandia e la scomaparsa dalle cartine geografiche dell’entità sionista, la verità verrà fuori. Gheddafi risulterà, tra luci e ombre, il più grande statista arabo contemporaneo – insieme con Nasser. Naturalmente, com’è consuetudine, succederà a babbo stecchito.

      Joe Fallisi

  11. Miguel Martinez scrive:

    Per Lorenzo…

    concordo in pieno sulla necessità di separare la questione Gheddafi dalla questione attacco internazionale alla Libia.

    Piuttosto non so se Gheddafi sia un “criminale”. Ne so piuttosto poco e quel poco che ne so è molto contraddittorio.

    Certamente, se lui fosse un politico italiano, il suo modo vestire farebbe pensare che fosse matto da ricovero; ma lo stesso varrebbe per parecchie persone considerate “normali” negli Stati Uniti.

    Avevo letto l’articolo di Farid Adly, che mi sembra assolutamente in buona fede.

    L’esperienza mi dice che i regimi politici possono avere due facce contemporaneamente. Mi viene in mente, ad esempio, una signora nata nella DDR tedesca, che è assolutamente convinta della bontà di quel sistema ancora oggi, e che non ha mai messo in dubbio.

    La signora aveva conosciuto un italiano in visita, i due si sono fidanzati e lei ha deciso di sposarlo e venire a vivere in Italia, per amore e non per bisogno.

    A questo punto, lei si è trovata davanti un muro di idiozia burocratica e di ottusità, di cui è cosciente quanto lo è delle qualità del regime.

    Lo stesso sistema può fornire servizi sociali di altissimo livello ed educare tutta una società al rispetto, mentre mantiene schiere di spie che passano il loro tempo a intralciare la vita al proprio prossimo; anzi, le due cose sono strettamente collegate.

    Un’altra cosa che ho imparato dalla vita è che spesso dietro il nome di un apparente “capo assoluto”, si cela un intero sistema di persone che spesso si nascondono dietro quella figura, per non suscitare gelosie, o per segnalare il proprio conformismo. Ma queste persone sono i veri protagonisti del sistema, molto di più del nome che appare in copertina.

    Questo è sicuramente stata la realtà dell’Egitto di Mubarak; ma non avendo chiaro il sistema di potere libico, non so se è così anche in Libia o no.

  12. Joe Fallisi scrive:

    http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/82818 (v., a questo link, anche tutti quelli precedenti)
    http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/82822
    http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/82832

    °°°°°°°°°°

    Oggetto: sabato 26 e domenica 27 marzo 2011
    Da: Joe Fallisi
    Data: 25 marzo 2011 14.38.01 GMT+01.00
    A: segreteriasindaco

    Alla Polizia e al Sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella

    Io sottoscritto

    Giuseppe (Joe) Fallisi comunico l’intenzione mia e di altri uomini e donne di buona volontà di Ostuni di ritrovarci nella piazza del Municipio alle ore 17 sia domani sabato 26 marzo, sia il giorno successivo. Nel primo caso si tratterà della diffusione del volantino che allego in calce [cfr. http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/82817%5D. Nel secondo caso di una manifestazione spontanea che servirà a riunire e far conoscere tra loro gli individui sensibili all’appello espresso nella lettera aperta. E’ verosimile che in entrambe le occasioni saremo in pochi e, di sicuro, c’incontreremo all’insegna della non-violenza. Non arrecheremo alcun turbamento alla quiete pubblica, né problemi di sorta alle forze che la difendono. Vogliamo solo, in queste ore di tragedia per la Libia e di vergogna per l’Italia, affermare in modo chiaro e nettissimo il nostro NO, in quanto cittadini di Ostuni, alla guerra infame che purtroppo anche l’Italia ha scatenato, su pretesti spudoratamente falsi, contro una nazione libera e sovrana che mai si è sognata di dichiarare a noi guerra, e con cui, anzi, esistevano mutui rapporti di collaborazione e amicizia. Ora, di concerto con i padroni angloamericani, la stiamo distruggendo e impestando di uranio impoverito. Premessa a una successiva, più che probabile, invasione-occupazione predatoria. E tutto ciò avviene vicino alle nostre coste, con conseguenze irreparabili anche in relazione alla nostra stessa sicurezza nazionale. E’ un comportamento, quello di chi indegnamente ci rappresenta nelle istituzioni centrali, insieme vile, spregevole e folle. Ne subiremo tutti le conseguenze, volenti o nolenti. Che almeno qualche cittadino italiano esprima pubblicamente la sua protesta e dissociazione radicale da tutto ciò. I madrileni lo hanno già fatto. Se, primi in Italia, così faranno anche gli ostunesi, sarà solo a loro merito e a onore della città di Ostuni.
    Buon lavoro e buon fine settimana.

    Joe Fallisi, Ostuni, venerdì 25 marzo 2011

  13. Joe Fallisi scrive:

    “La resistenza alla riforma è stato attivamente sostenuta da forze esterne e Gheddafi scampò a vari attenti alla sua vita, ma il processo di cambiamento in Libia è andato avanti. Tutte le persone del paese hanno una tenore di vita sufficiente a soddisfare i loro bisogni di base, i prezzi alimentari sono sovvenzionati, il trasporto pubblico e la benzina erano praticamente gratuiti, e un alloggio gratuito era a sempre a disposizione. L’impegno del governo libico nel creare un modello alternativo – non-capitalista e non-liberale – di sviluppo, noto come Terza Teoria Universale, ha anche spinto le forze esterne a cominciare a mettere insieme una strategia che mirasse a distruggere la Libia. I fondamenti della teoria, come illustrato nel Libretto Verde di Gheddafi, che scrisse nel 1976-1979, sono stati effettivamente messi in pratica. La Jamahiriya, un sistema di governo diretto popolare sul modello della democrazia dell’epoca antica, si basa su tre principi: 1. La popolazione deve esercitare direttamente le funzioni amministrative tramite assemblee popolari cui tutti hanno accesso al processo delle decisioni; 2. Il popolo ha diritto alla proprietà condivisa del patrimonio pubblico. 3. Le armi devono essere fornite alla popolazione per porre fine al monopolio dell’esercito sulle armi. Il concetto stesso di Jamahiriya, è un offesa al pretesa superiorità della democrazia liberale occidentale, che l’Occidente impone invariabilmente ai paesi che occupa e soggioga. È importante sottolineare che la Libia – a differenza di un bel po’ di paesi in via di sviluppo – è stato un vero successo, come i dati statistici dimostrano chiaramente. Alla vigilia dello scoppio della violenza, lo scorso febbraio, il PIL pro capite della Libia, in termini di potere d’acquisto, era pari a $13.800, il doppio di quello dell’Egitto e l’Algeria, o più di 1,5 volte quello della Tunisia. La Libia ha 10 università e 14 centri di ricerca, e le sue scuole, asili e ospedali sono mantenute a livello mondiale. La Libia è al primo posto in Africa nello sviluppo umano, con la speranza di vita media di 77 anni (per confronto, in Russia, la media fa 69 anni) -. Libia è menzionato nel libro dei Guinness dei primati come il paese con il livello di inflazione più basso, solo il 3,1% nel 2001-2005. L’elenco dei vantaggi del socialismo di tipo libico è lungo e impressionante. Vale la pena notare che in Libia i diritti umani – se tali devono essere intesi come diritto individuale a decorose condizioni di vita – sono attuate in modo sempre di più esteso che, ad esempio, in Russia, Ucraina, o Kazakistan. In ogni caso, non è stata la preoccupazione per i diritti umani che ha spinto l’Occidente a minare il regime politico della Libia. Nel discorso del leader libico nel Settembre 2009, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, deve essere stato un altro motivo per cui l’Occidente sta cercando di rovesciare Gheddafi e di erodere la sovranità della Libia. Dopo aver preso 75 minuti invece dei previsti 15, Gheddafi rivolse una critica graffiante alle potenze mondiali più importanti, che ha accusato di razzismo de facto e di terrorismo, ed ha anche descritto il Consiglio di sicurezza dell’ONU come un consiglio sul terrorismo. Con la Carta delle Nazioni Unite in mano, Gheddafi ha sottolineato che in base al documento la forza militare può essere utilizzata solo col consenso di tutti i paesi membri delle Nazioni Unite, e ha richiamato il fatto che, da quando l’ONU è nata, i paesi potenti hanno condotto 64 guerre contro quelli più piccoli, mentre l’ONU non ha fatto nulla per prevenire le aggressioni. Gheddafi ha anche espresso l’opinione che i taliban avevano il diritto di stabilire un emirato musulmano e ha sostenuto i diritti dei pirati somali, affermando che sono i paesi che utilizzano le acque territoriali somale che stanno perpetrando effettivi atti di pirateria. Gheddafi ha inoltre sostenuto che G. Bush e T. Blair sono stati personalmente coinvolti nell’esecuzione di S. Hussein e, infine, ha detto che è l’Occidente che ha creato Hitler, gli ebrei perseguitati, ed aveva la responsabilità per l’Olocausto. Senza dubbio, l’Occidente non ha mai dimenticato lo schiaffo in faccia. E ancora, le vaste riserve di energia libiche sono probabilmente la ragione principale per cui la sovranità del paese è di fronte a una condanna a morte. Sono convinta che, del resto, lo scopo che sta dietro la nascita delle rivoluzioni Jasmine nel mondo arabo, sia la distruzione della Libia.” (http://aurorasito.wordpress.com/2011/03/23/una-strategia-volta-a-distruggere-la-libia/)

    A tutti i luridi “sinistri” all’assalto omicida, vigliacche facce di scolo fognario, della Libia indipendente sono proprio le grandiose realizzazione di Gheddafi e della sua Giamahiria fondata sul Libro verde a risultare insopportabili, letali. E te credo! Del vostro talmudico marxismo-leninismo-trotskismo-stalinismo-polpottismo-kimilsunghismo da vomito, l’insieme di dottrine più schiavizzanti e balliste mai partorite da mente umana, ciò che cercarono di realizzare i “beduini” libici in modo autonomo e libero fu ed è la negazione più clamorosa. E seppe dimostrare che non solo è possible, ma INDISPENSABILE, una Terza Via, unica salvezza per l’umanità e l’ecosistema.

    Joe Fallisi

  14. Joe Fallisi scrive:

    “La resistenza alla riforma è stata attivamente sostenuta da forze esterne e Gheddafi scampò a vari attenti alla sua vita, ma il processo di cambiamento in Libia è andato avanti. Tutte le persone del paese hanno una tenore di vita sufficiente a soddisfare i loro bisogni di base, i prezzi alimentari sono sovvenzionati, il trasporto pubblico e la benzina erano praticamente gratuiti, e un alloggio gratuito era a sempre a disposizione. L’impegno del governo libico nel creare un modello alternativo – non-capitalista e non-liberale – di sviluppo, noto come Terza Teoria Universale, ha anche spinto le forze esterne a cominciare a mettere insieme una strategia che mirasse a distruggere la Libia. I fondamenti della teoria, come illustrato nel Libretto Verde di Gheddafi, che scrisse nel 1976-1979, sono stati effettivamente messi in pratica. La Jamahiriya, un sistema di governo diretto popolare sul modello della democrazia dell’epoca antica, si basa su tre principi: 1. La popolazione deve esercitare direttamente le funzioni amministrative tramite assemblee popolari cui tutti hanno accesso al processo delle decisioni; 2. Il popolo ha diritto alla proprietà condivisa del patrimonio pubblico. 3. Le armi devono essere fornite alla popolazione per porre fine al monopolio dell’esercito sulle armi. Il concetto stesso di Jamahiriya, è un offesa al pretesa superiorità della democrazia liberale occidentale, che l’Occidente impone invariabilmente ai paesi che occupa e soggioga. È importante sottolineare che la Libia – a differenza di un bel po’ di paesi in via di sviluppo – è stato un vero successo, come i dati statistici dimostrano chiaramente. Alla vigilia dello scoppio della violenza, lo scorso febbraio, il PIL pro capite della Libia, in termini di potere d’acquisto, era pari a $13.800, il doppio di quello dell’Egitto e l’Algeria, o più di 1,5 volte quello della Tunisia. La Libia ha 10 università e 14 centri di ricerca, e le sue scuole, asili e ospedali sono mantenute a livello mondiale. La Libia è al primo posto in Africa nello sviluppo umano, con la speranza di vita media di 77 anni (per confronto, in Russia, la media fa 69 anni) -. Libia è menzionato nel libro dei Guinness dei primati come il paese con il livello di inflazione più basso, solo il 3,1% nel 2001-2005. L’elenco dei vantaggi del socialismo di tipo libico è lungo e impressionante. Vale la pena notare che in Libia i diritti umani – se tali devono essere intesi come diritto individuale a decorose condizioni di vita – sono attuate in modo sempre di più esteso che, ad esempio, in Russia, Ucraina, o Kazakistan. In ogni caso, non è stata la preoccupazione per i diritti umani che ha spinto l’Occidente a minare il regime politico della Libia. Nel discorso del leader libico nel Settembre 2009, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, deve essere stato un altro motivo per cui l’Occidente sta cercando di rovesciare Gheddafi e di erodere la sovranità della Libia. Dopo aver preso 75 minuti invece dei previsti 15, Gheddafi rivolse una critica graffiante alle potenze mondiali più importanti, che ha accusato di razzismo de facto e di terrorismo, ed ha anche descritto il Consiglio di sicurezza dell’ONU come un consiglio sul terrorismo. Con la Carta delle Nazioni Unite in mano, Gheddafi ha sottolineato che in base al documento la forza militare può essere utilizzata solo col consenso di tutti i paesi membri delle Nazioni Unite, e ha richiamato il fatto che, da quando l’ONU è nata, i paesi potenti hanno condotto 64 guerre contro quelli più piccoli, mentre l’ONU non ha fatto nulla per prevenire le aggressioni. Gheddafi ha anche espresso l’opinione che i taliban avevano il diritto di stabilire un emirato musulmano e ha sostenuto i diritti dei pirati somali, affermando che sono i paesi che utilizzano le acque territoriali somale che stanno perpetrando effettivi atti di pirateria. Gheddafi ha inoltre sostenuto che G. Bush e T. Blair sono stati personalmente coinvolti nell’esecuzione di S. Hussein e, infine, ha detto che è l’Occidente che ha creato Hitler, gli ebrei perseguitati, ed aveva la responsabilità per l’Olocausto. Senza dubbio, l’Occidente non ha mai dimenticato lo schiaffo in faccia. E ancora, le vaste riserve di energia libiche sono probabilmente la ragione principale per cui la sovranità del paese è di fronte a una condanna a morte. Sono convinta che, del resto, lo scopo che sta dietro la nascita delle rivoluzioni Jasmine nel mondo arabo, sia la distruzione della Libia.” (http://aurorasito.wordpress.com/2011/03/23/una-strategia-volta-a-distruggere-la-libia/)

    A tutti i luridi “sinistri” all’assalto omicida, vigliacche facce di scolo fognario, della Libia indipendente sono proprio le grandiose realizzazione di Gheddafi e della sua Giamahiria fondata sul Libro verde a risultare insopportabili, letali. E te credo! Del vostro talmudico marxismo-leninismo-trotskismo-stalinismo-polpottismo-kimilsunghismo da vomito, l’insieme di dottrine più schiavizzanti e balliste mai partorite da mente umana, ciò che cercarono di realizzare i “beduini” libici in modo autonomo e libero fu ed è la negazione più clamorosa. E seppe dimostrare che non solo è possible, ma INDISPENSABILE, una Terza Via, unica salvezza per l’umanità e l’ecosistema.

    Joe

  15. Joe Fallisi scrive:

    cloroalclero

    Registrato: Feb 25, 2006

    Inviato: Ven Mar 25, 2011 5:52 pm Oggetto:
    massicci e compatti contro Luttwak, vetroni, la russa e la compagnia merdosa di guerrafondai che sostengono il terrorismo imperiale

    firmate http://www.dueaprile.it/

    flespa

    Registrato: Dec 21, 2004

    Inviato: Sab Mar 26, 2011 11:34 am Oggetto: “vi prego”

    Ora mi son letto il manifesto di questi signori, con cui convocano i cittadini: http://www.dueaprile.it/… FA VERAMENTE SENSO. Ti prego di metterlo a confronto col mio… e senza vantarmi di un bel niente, solo per farti notare come e perché individui tipo Joe Fallisi si trovano a distanze siderali da tutta questa melma di falsoni (cioè non hanno e non potranno mai avere nulla a che spartire con loro)… di preti puzzolenti (“Don Ciotti” – e lavati i capelli di pece, sozzone!), di castucola-vampiraglia dei salotti bene (“Venzo Piano”, “Massimiliano Fuksas”), di sguince opportuniste-infiltrate-balliste (“Luisa MoVgantini”)…

    E’ proprio, il loro, un concentrato delle infami calunnie e menzogne politically correct utili agli invii radioattivi, ma declinato buonisticamente, cioè ancora più sinistro e ipocrita.

    “Gheddafi ha scelto la guerra contro i propri cittadini e i migranti che attraversano la Libia”… talmudiche facce disegnate alla Grosz, come il vostro orrido culo sfondato!…

    “E il nostro Paese ha scelto la guerra ‘contro Gheddafi'”… eggià, come dire, alla Bersani, alla Vomitorecchino: non fa sul serio, non l’ha ancora terminato, lui e i suoi cari… mica come i koshermacellai DOC con la famiglia e servitù e animali dello Zar… eh, quelli sì ch’erano tempi d’oro!… gente seria, risoluta, vampiri efficienti!

    “tutte le parti si impegnino a cessare il fuoco”… ma che caVi, equilibVati Vagazzi, che anime squisite… sì, “tutte le parti”, ovvero un nugolo di monarcorazzisti tagliagola con burka avvoltolato al posto del cervello + la coalizione internazionale dei loro capufficio armati fino ai denti e prontissimi (preparati da mo’) a deglutirsi (anche) la Libia – beninteso dopo averla debitamente impestata per l’eternità… e nel solito rapporto eroico di 10.000 contro 1… contro, appunto, 1… che cerca di difendere il proprio Paese da ‘sta marea di piattole e di assassini…

    “Le guerre appaiono a un certo punto inevitabili solo quando non si è fatto nulla per prevenirle. Appaiono inevitabili a chi per anni ha ignorato le violazioni dei diritti”… a ridaglie!… cioè: ve l’avevamo detto di faVlo fuoVi pVima!…

    “‘Questa è dunque la domanda che vi poniamo, chiara, terribile, alla quale non ci si può sottrarre: dobbiamo porre fine alla razza umana o deve l’umanità rinunciare alla guerra?’ Dal Manifesto di Russell-Einstein, 1955”, “La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire. Albert Einstein”… belle le citazioni devo dire, davvero sincere e commoventi!… sì, soprattutto in bocca al rabbi all’uranio, che ancora i giapponesi ringraziano per lo squisito regalo fatto ad Hiroshima e Nagasaki…

    “Perché l’utopia diventi progetto”… ma vi prego… ANDATEVENE INFINITAMENTE AFFANCULO.

    Joe

    (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=33785)

  16. Suleiman Kahani scrive:

    Il signor fallisi lo conosciamo bene, per il fatto che ha pensato bene di insozzare il nostro blog di sgangherate e ampollose intemerate pro-gheddafi accusando la nostra redazione di essere dei ‘cani imperialisti al soldo della Nato’, solo perché ci auguravamo una pronta caduta del pazzariello di Tripoli (questo settimane prima che si concretasse la no-fly-zone e il triste codazzo che ne é seguito).

    E’ chiaro, a tutta la redazione di Palaestina Felix, che il sig. Fallisi é un narcisista che usa gli argomenti politici del momento per autopromuoversi e fare la ruota…sperando che qualcuno lo noti,

    • Peucezio scrive:

      E questi filopalestinesi in salsa demo-americanista da dove sono saltati fuori? Che bella la varietà del mondo telematico!

      • coronel tapiocca scrive:

        Il commento di paucezio segnala che lui é abituato a dare epiteti e titoli senza nemmeno informarsi di chi ha davanti…

      • Joe Fallisi scrive:

        Appunto!!!!!… Te lo dico io, caro Paucezio: dalle più reazionarie madrasse coltivate dalla CIA. Del resto tale proficua collaborazione tra “islamici” con burka avvoltolato al posto del cervello e neo-crociati cristianisti (di conserva con i loro orridi “FVatelli maggioVi”) è da molti anni che è cominciata. Come minimo dalla guerra in Afghanistan degli eredi di Stalin.
        CIAO! Buona domenica.

        Joe

    • Joe Fallisi scrive:

      Eh no, mio caro “pro-palestinese” al servizio dei peggiori succhiasangue, monarco-“islamico” con burka incorporato consanguineo della CIA, dei reazionarissimi “Fratelli musulmani” e del Mossad, io vi ho solo visti per quel che siete, per la funzione che state devotamente svolgendo. E delle vostre sozzerie, come vi ho scritto, renderete conto dinanzi a un tribunale più alto.
      W i patrioti libici difensori della Giamahiria, W il Libro verde… e sempre W VOLTAIRE!

      Joe Fallisi

  17. coronel tapiocca scrive:

    Visto il fiorito turpiloquio cui il ‘tenore’ Fallisi si lascia andare contro chiunque non aderisca alle sue visioni sfocate e contorte posso solo immaginare che ‘lasciti’ abbia vergato…e se se ne andasse a Tripoli a far da scudo umano al suo amato Rais?

  18. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    Joe Fallisi, o lo ami o lo odi 🙂

    Una vita in mezzo alla sinistra lo ha reso ferocemente insofferente verso i luoghi comuni e i tic di quel mondo, i compromessi non detti e tutto il resto; e ha più spesso ragione che torto.

    Qualunque conflitto ci possa essere stato, comunque, garantisco anche per Suleiman Kahani, che ha un blog che è un’importante fonte di informazioni.

    Succede di questi tempi, poi, che nulla più sia scontato, e le intifada arabe, con le relative interferenze esterne, sconquassano ogni certezza, cosa che porta a un’impennata notevole di liti in questo periodo.

  19. Miguel Martinez scrive:

    Grazie della segnalazione, ho fatto un link

  20. Joe Fallisi scrive:

    Lapidario:

    COMMENTI

    Seba Says:
    marzo 26th, 2011 at 14:35

    Per rendere il popolo italiano solidale con un popolo bombardato è necessario bombardare il popolo italiano.

    ———-

    (http://www.alessandracolla.net/2011/03/26/se-non-ora-quando-un-appello-di-joe-fallisi-per-la-libia/#comments)

  21. Joe Fallisi scrive:

    VIDEO: un po’ di verità, finalmente:

    http://www.youtube.com/watch?v=UFkdeqz3Xww&feature=uploademail

    Joe Fallisi

  22. Joe Fallisi scrive:

    Cominciata, oltre che la distruzione di tutte le difese e delle infrastrutture della Libia libera, indipendente e sovrana (e che non ha mai dichiarato guerra a nessuno), il suo impestamento eterno con l’uranio impoverito. Di ciò saranno responsabili davanti al tribunale della storia i vampiri dell’Anglogiudamerica INSIEME con le schiere vigliacche e SINISTRE di tutti coloro che li hanno incitati e approvati (anche solo con il loro sguincio silenzio). SIATE TUTTI MALEDETTI.

    http://presstv.com/detail/171881.html

    Joe Fallisi

    • Francesco scrive:

      neppure al Chad? si sarà trattato di un errore del Tomtom, allora

      che la socialista e ricca repubblica gheddafica c’avrà i carrarmati col Tomtom, di per sicuro

      PS seriamente, l’unico merito di Gheddafi era di far sembrare meno ridicolo Berlusconi

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