Su Libero del 21.12.10, Antonio Socci ha scritto un editoriale, intitolato:
Il capitalismo religioso
A Natale è Dio stesso che ci chiede di spendere
Su Libero del 21.12.10, Antonio Socci ha scritto un editoriale, intitolato:
Il capitalismo religioso
A Natale è Dio stesso che ci chiede di spendere
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Pensa che io mi sono pure dovuto vestire da Babbo Natale, ovviamente con il classico costume bianco e rosso, come da tradizione 😉
Ecco un altro coglione cattolico che inneggia ai soldi. Non bastava Messori.
Ecco il cristianesimo di oggi, un tristissimo natale di solitudine e di merda che serve solo a ingrassare i porci. Vorrei trovarmi in qualche sperduto angolo del Dasht-e Lut, nella solitudine del deserto….forse lì riuscirei a sentire di nuovo la tua voce o Signore, in quel villaggio di mattoni cotti d’argilla, con la piccola moschea dalla cupola d’oro, l’unico edificio prezioso in quel povero villaggio di contadini nel deserto….
Povero Issa, povero Gesù Bambino, tu nato povero e profugo nella mangiatoia di Betlemme per una chiesa di gente che adora il vitello d’oro…..
Ismail Samanì nel lontano 893 d.C. partito da Bukhara, varcò il Syr Darya, allora estremo confine tra Iran e Turan, ed espugnò la città di Talas, capitale dei Qarluq, convertendone la chiesa nestoriana in moschea….
La storia com ‘è strana….ci si accanisce sui poveri, mentre i Samanidi, se oggi potessero rinascere, vorrei che espugnassero il Vaticano e punissero il Frangistan una volta per tutte, per essersi allontanato da Dio e non sentire più Socci e Messori che inneggiano allo sterco del diavolo…..
E’ natale, è natale, si può fare di più….
Oggi mi arriva questo splendido spam:
“Se siete alla ricerca di un modo economico per ottenere un aspetto migliore e possibile, acquistare cronografi da noi – e per questo non riescerai a trovare un best seller di noi! Noi garantiamo una vasta gamma di cronomeri per la vendita sia per gli uomini e le donne e di ogni designer nel cui puoi essere interessato. I nostri accessori diventeranno il simbolo di successo e ti faranno popolare tra i tuoi colleghi e amici. E ‘ora di essere diverso con i cronometri che non costano un sacco di soldi!”>/i>
Poveri gli italiani, quando si riducono a copiare gli americani con i soliti dieci anni di ritardo; e già gli statunitensi stanno ormai copiando se stessi;
e poveri più di tutti i cattolici, evidentemente privi di guida, che avrebbero il centro di qua ma non sapendo dove guardare copiano anche loro gli eretici di là dall’Oceano, scambiando tradizione per conservatorismo; peggio, neo-conservatorismo.
Hanno proprio messo il papa sbagliato.
Mi fau venire in mente Giuseppe Sermonti e il Creazionismo … per decenni era stato una prerogativa protestante USA !
Sermonti NON è un creazionista. Criticare l’evoluzionismo mica significa ipso facto essere creazionisti. Non confondiamo le favolette creazioniste americane con gli argomenti di un Sermonti, che è un genetista e ha delle teorie “eretiche”, ma non legge l’Antico Testamento, prendendolo alla lettera e si esalta, come fanno i rimbambiti protestanti americani.
Però il presupposto che la Bibbia non può aver torto c’ è … più o meno come Harun Yahya con il Corano.
Lo so esiste una cosiddetta “Christian Science” e un corrispettivo “Muslim Science” … entrambe hanno lo stesso problema : i “salti illogici” dalla fisica alla metafisica. … Che però fa tanto “ecumenico” !
Preferirei che dicessero “Dimostriamo che Darwin per noi ha sbagliato, ma non abbiamo alternative !”.
“Disegno Intelligente” è filosofia teleologica* e quindi teologicheggiante, non è una dimostrazione scientifica …
_______
* sull’ opportunità del glottoneoellenismo mi rimetto a Pino …
Beh, “teleologico” mi sembra ampiamente attestato;
ma se non te ne ricordavi e lo ha ricreato sul momento tu partendo dal greco di scuola, che dire: complimenti! 🙂
Mi ricordavo la teleofase del nucleo della cellula in biologia … meiosi / mitosi intendo.
Sì, è il passaggio dal teleologico al teologico che è una forzatura. Il nostro apparato digerente, per esempio, serve ad assimilare i cibi e a trarne ciò che ci serve per il nostro metablolismo, quindi ha uno scopo, è teleologico, ma ciò non significa che sia teologico, che abbia un qualche rapporto col divino.
Cioè in Sermonti ci sarebbe il presupposto che la Bibbia non può aver torto?
Non dico di essere il massimo esperto mondiale del pensiero di Sermonti, ma ho letto due libri suoi e assistito a una sua conferenza e non ho trovato traccia di un’idea del genere, né in forma esplicita né implicita o sottesa.
Semmai, alla conferenza, ricordo una sua risposta a un sacerdote, in cui ribadiva come sia pericoloso e fuorviante ispirarsi alla religione nelle indagini scientifiche.
http://karimamoual.blog.ilsole24ore.com/zmagria/2010/12/il-natale-multietnico-che-fa-litigare-gli-italiani.html
segnalo … 😉
Penso che comunque l’ equivoco del “niente natale a scuola per non offendere i musulmani” continuerà perché in fondo, anche se a rimetterci sono gli immigrati musulmani, i “Padroni di Casa” di DX come DX ne ottengono un vantaggio reciproco :
da una parte impedire qualcosa che _a torto o ragione_ è visto come ingerenza vaticana (scambiarsi regali mangiando dolci non mi sembra paragonabile a genuflettersi e pregare) e che altrimenti non si sentirebbero di fare …
… dall’ altra è tutta visibilità mediatica per attaccare l’ avversario che “si fa comandare dagli Islamici”, l’ unica cosa comprensibile è che può essere irritante quella specie di schizofrenia tale per cui se a tuonare contro il consumismo è un prete è “medievale” mentre se lo fa un imam è “tristemente attuale” … a DX fanno l’ inverso, SE lo fanno, visto che savonaroleggiare per Natale è un vezzo più di SX.
a parte la cosisddetta “Destra Divina” … molto minoritaria e ben lontana dai bungabunga party (almeno a parole)
http://www.ilfoglio.it/soloqui/3883
http://www.ilfoglio.it/soloqui/3881
cultura del dono vs cultura del consumismo…in realtà no se uno legge tutto l’articolo
(al di là del titolo)
http://www.antoniosocci.com/2010/12/elogio-cristiano-del-natale-consumistico/
a proposito di america
http://www.revbilly.com/
E non diamo la colpa agli immigrati se abbiamo perso il Natale
http://www.apcom.net/newspolitica/20101222_185141_386ace2_107264.html
Un saluto e Buon Natale
Per fortuna sul Giornale, oltre all’articolo di Messori citato da Mirkhond (che non è certo uno dei migliori interventi del saggista emiliano), c’è anche la voce opposta del nostro conterraneo (mio e di Mirkhond):
http://www.ilgiornale.it/interni/il_mio_sogno_un_babbo_natale_che_ruba_doni/24-12-2010/articolo-id=495686-page=0-comments=1?&LINK=MB_T
Carino, anche se San Nicola russo chissà come gli è venuto in mente… immagino che aspettarsi che uno del Giornale si ricordi del Vicino Oriente (vicinissimo, per Bari) sia chiedere troppo!
PS
Ok ho capito come gli è venuto in mente… ma sempre anatolico rimane 🙂
In un certo senso i santi appartengono più al luogo e al popolo che li venera che non a quello ove sono nati. D’altronde non era neanche barese eppure si dice “San Nicola di Bari” e noi baresi lo sentiamo più concittadino di chiunque.
Certo, e infatti non avrei trovato niente da dire se avesse detto barese e basta; in fondo è lì “casa sua” attualmente.
Invece l’articolista fa tutta una pappardella per dire che San Nicola non può andare in slitta perchè è “mediterraneo”.
Allora stai parlando del San Nicola storico?
Anatolico, mi dispiace, non ci sono cazzi.
O stai parlando di quello della devozione? Allora va benissimo barese e basta, perché la sua sede è lì;
oppure andrebbe bene anche barese e russo, ma allora anche tedesco olandese (e ungherese, romeno ecc.) e quindi niente menate contro la slitta e le pellicce.
Ché San Nicola sulle Alpi è venerato assai.
Per il resto, non ho niente da ridire sull’articolo; è solo che io i semi-colti non li sopporto.
Fanno più danni che altro.
Ciao!! 🙂
Ah, è Veneziani l’autore?
Peggio me sento…
comunque è un problema comune dei giornalisti italiani, quello di lasciarsi andare a voli su argomenti che conoscono poco, e di idolatrare il perfido e orribile “Buon Senso”, divinità alla quale spesso e volentieri viene sacrificata la verità.
I peggiori sono gli inviati all’estero.
I migliori, quando sono bravi, sono i giornalisti sportivi: in fondo, lì la razionalità e l’esattezza contano ben poco, c’è solo la voglia di esaltarsi del tifoso.
Direi che socci è vittima della classica illusione di molti, che questa sia una società consumista. Imbecillità borghese, non certo profondità cristiana.p
Concordo con Pino sull’anatolicità di San Nicola. Il problema è che molti a Bari, considerano l’Oriente, parlo del Vicino, come qualcosa di estraneo, e quindi si accodano a tutta la paccottiglia che viene da occidente…..
Quanto a Messori, sono i soldi che lo hanno rovinato…..
ciao
Veneziani comunque è biscegliese. Il culto di S. Nicola, a livello regionale, è qualcosa di specificamente barese, che nemmeno uno di Carbonara o di Ceglie del Campo può capire a fondo nelle sue implicazioni. Io che sono per metà della provincia barese e comunque la frequento costantemente so che S. Nicola è sentito come estraneo e appartenente a Bari, quasi come un elemento del folclore cittadino.
Io mi riferivo al sentimento dei baresi di Bari città nei confronti del Vicino Oriente, in risposta all’interrogativo di Pino Mamet.
E non ci vedo poi tutta questa vicino-orientofilia, al contrario qui vengono recepiti molti, se non tutti gli stereotipi e i pregiudizi di un certo occidente, certo diluiti dal vivere in una città di provincia, piuttosto ai margini dei grandi eventi storici attuali, oltrechè da una minor presenza di immigrati rispetto al Nord, dovuta ad un benessere economico minore.
ciao
Una volta c’erano i mercanti nel Tempio. Oggi, per praticità, hanno direttamente unificato Tempio e mercato in un unico ambiente. Col prete che, come consiglia Socci, ha il solo compito di parlare d’altro, per distrarre un po’ l’attenzione…
Sì, ma Socci è un laico. Dalla Chiesa arrivano messaggi di tutt’altro tenore.
I neo-con, cristiani liberisti, reaganiani, turbocapitalisti, quando cattolici sono per la stragrande maggioranza laici, con l’eccezione di personaggi stravaganti come la buonanima di Baget Bozzo, che infatti era sospeso a divinis.
Io comunque non sono certo un pauperista, sono per le pompe e lo sfarzo della Chiesa, per i papi rinascimentali, ma il consumismo in genere, l’americanizzazione del Natale con tutte ‘ste canzoni orribili, questa figura grottesca e squallida di “Babbo Natale” e tutto il traffico che si crea da un mese e mezzo prima, insieme all’affollamento dei negozi e tutto il resto dei disagi che le persone che escono per fare i cavoli propri devono sopportare, mi fanno schifo.
In una moderata sobrietà c’è sempre un’intrinseca bellezza e nobiltà.
Concordo è tristissimo vedere in Italia certi Cattolici Tradizionalisti scimmiottare i Protestanti Teocon e Neocon USA, e altrettanto direi con i Cattolici Adulti rispetto ai Teodem e Neodem, sempre USA … quest’ultimo fenomeno è meno palese perché attualmente in Italia il CentroSX è all’ opposizione, e l’ unico vero collante è Berlusconi (da assediare a chiacchiere, ovviamente …)
…Kabir il tessitore di Benares (1440-1518) scrive:
“come potrei esprimere questa verità?
come potrei dire: non é questo non é quello
se dico che é in me, il mondo é incredulo,
se dico che é fuori di me é mentire.
Lui rende il mondo interiore ed esteriore
come un tutto indivisibile:
il visibile e l’invisibile sono dei marciapiedi.
Lui non é né evidente né nascosto
Lui non é né rivelato, né non rivelato
non c’é niente in verità che possa esprimere quello che Lui é!
ciao e buon natale buon natale buon natale buon natale buon natale buon natale
( anche se apparentemente il natale sembra essere stato inghiottito da qualche mostro, il natale nel suo profondo amore non puo essere toccato, il boccone prelibato il boccone migliore, il mostro non riuscirà a mangiarlo,
perché la sua ingordigia lo rende alieno alla vera bontà, e non riesce a riconoscere la parte ottima! Cosi i poveri diseredati della terra sono in realtà i depositari di questa infinita meraviglia ed insieme alle stelle, insieme alla natura, insieme agli angeli, insieme all’universo, non possono che far scaturire quest’armonia che loda incessantemente il Suo Santo Nome!!!!!!)
La nascita di Gesù é la Misericordia dell’universo divino, come la rivelazione Coranica che é la continuazione della nascita di Gesù, nessuno puo toccare questa Misericordia……(anche se apparentemente, ma solo apparentemente, si, in realtà no!)….
ciao
Dipende che cosa significhi capitalismo… una società può darsi come molto prolifica nel commercio e in materiali di lusso senza essere per questo CAPITALISTA.
Che il commercio a Natale incrementi è doveroso? Beh , in un certo senso è OVVIO che sì.
Il problema è che si dovrebbe digiunare nell’avvento, con tutte le implicazioni dovute.
In secondo luogo non si può fare commercio con arnesi/tecnologie magiche e blasfeme. Purtroppo la tal cosa ha ormai intaccatto sia Islam che Cristianità.
OLE!
p.s. x mirkhond :
Nel Santo Corano è espressamente vietato di odiare il secolo. Quest’epoca è così…va bene così…è bella così…Indipendentemente da ogni cosa poiché essa , essendoci, è stata voluta da Dio.
Per Daouda
Sono in conflitto da una vita con la società in cui vivo e non posso farci niente se proprio non mi piace.
ciao
Quanto al rapporto soldi/fede, il discorso di Socci e, soprattutto di Messori, credo che parta sia da un benessere economico, ottenuto dai due saggisti proprio grazie a libri di argomento religioso, e sia dalla constatazione che il denaro è necessario per compiere tutte quelle opere di aiuto ai poveri che diversamente, non potrebbero attuarsi.
I soldi servono, altrochè, e non è necessario che ce lo ricordi una canzone del conterraneo di Messori, Vasco Rossi.
Il problema è che dalla constatazione che il denaro serve, si passa all’ADORAZIONE del denaro stesso, visto che è così necessario.
Mi viene in mente un racconto di Moravia, uno che di soldi se ne intendeva, nonostante un certo snobismo sinistroide che all’epoca faceva tendenza.
Mi riferisco alla Disubbidienza, dove l’adolescente Luca, scopre sconvolto, che dietro il quadro della Madonna, davanti al quale la madre lo faceva inginocchiare da piccolo per dire le preghiere, dietro il sancta sanctorum della casa, Luca scopre che c’era la cassaforte col tesoro di famiglia.
Luca ne resta talmente sconvolto al pensiero che lo hanno fatto inginocchiare davanti a mammona, da cadere in una depressione che lo porterà sull’orlo della tomba….
Ora la storia si conclude bene e Luca certo non diventerà un santo bizantino o un sufi vagante dell’Iran e dell’Anatolia, ma il senso che vi ho colto è questo, i soldi servono, purtroppo, ma NON sono Dio, e questo, penso, valga anche per il migliore Islam, oltrechè per il Cristianesimo….
Diciamoci la Verità Mirkhond… un individuo che richiede la cittadinanza di un paese europeo ( ma credo ormai dappertutto ergo quella che ci capita ci teniamo in sorte ma non ce ne andiamo a scegliere una per empia convenzienza ) E’ UN BLASFEMO ed un APOSTATA della propria fede.
Comunque sia troppi cianciano di anticapitalismo e capitalismo senza, a mio parere, capire di cosa parlano.
Socci non solo è un fanatico della superstizione della vita…ora lo è anche del “capitalismo religioso”…annamo bene!
“Superstizione della Vita” ? … Cosa intendi ?
Ma di preciso, un blasfemo e un apostata secondo chi?
Io non sono un esperto in materia, ma mosso da curiosità da questa tua affermazione ricorrente, ho “googlato” citizenship e hadith, e ho trovato questo:
http://www.khilafah.com/index.php/the-khilafah/economy/8908-qaa-benefiting-from-public-property-in-the-khilafah
ora, visto che si distingue tra i diritti di proprietà dei musulmani che vivono nella dar-al-Islam, e quelli dei musulmani muhajirun o “emigrati”, è evidente che si ammette la possibilità per un musulmano di vivere “all’estero”, o no?
Si cita un tal hadith di Burayda.
ne sai di più?
Grazie.
@ TUTTI :
Non credo che sia il Capitalismo in sé il Male :
… ma piuttosto l’ avidità nel festirlo : c’ è una frase che ripete Bersani_ ma non certo inventata da lui_ che esprime bene quello che è stato il “Modello Emiliano”, che persino i Gringos Maccartisti (!!!) non riuscuvano a descrivere negativamente :
” Nessuno può stare veramente bene se sta bene da solo … ”
Penso che nella semplicità di questa frase ci sia tutto quel che c’ è da dire e che dovrebbe bastare il buonsenso _indipendentemente da convinzioni ideologiche o religiose_ per condividere. Lasciate stare il PD, pensate al Principio !
“gestirlo” …
“Nel Santo Corano è espressamente vietato di odiare il secolo.”
Nel Santo Vangelo no.
E poi non mi sembra che i musulmani accettino sempre con letizia e/o MUSULMANA…. rassegnazione gli eventi negativi della vita, soprattutto, in questo caso, il rilassamento e la corruzione religiosa.
Andando vicino alle tue parti, che cosa furono quelle due grandi dinastie berbere degli Almoravidi (1060-1147) e degli Almohadi (1130-1269), se non, almeno agli inizi, dei movimenti di rinnovamento spirituale musulmano, a capo di quella vastissima area che andava dal Senegal alla Tripolitania e alla Meseta spagnola?
E gli Ismaeliti, soprattutto quelli dell’Alamut nel 1090-1256? E alcuni dei santi sufi?
Anche Shah Ismail Safawì (1487-1524), a capo di una confaternita esoterica alevi ad Ardabil, e che a capo di un esercito di 7000 cavalieri armati solo di lance, spade e archi e frecce, in 13 anni riunificò l’intero Iran, riportandolo ai confini dei Sasanidi?
Era solo sete di conquista? Oppure al vertice c’era un profondo desiderio di rinnovamento spirituale, di una palingenesi religiosa, messianica si potebbe dire, se non si avesse timore di essere blasfemi.
Ismail era un ragazzo, e come molti ragazzi era animato da un ideale puro. Il suo ostinato rifiuto di dotarsi delle armi da fuoco che ormai stavano cambiando il modo di combattere, e quindi di condizionare la geopolitica, il suo tenace, caparbio rifiuto, gli costò la sconfitta di Chaldiran (1514), ad opera del più “prosaico” sultano ottomano Selim I Yavuz (il Crudele), sconfitta che infranse per sempre i sogni di giustizia di Ismail e che trasformò i suoi successori in tirannelli viziosi e pederasti.
Persino i movimenti moderni, seppure da te visti come eretici, nascono da un profondo stato di inquietudine dovuto ad una condizione d’infelicità esistenziale, come documentato dal bel romanzo di Pamuk, Neve.
No, non credo che i musulmani accettino sempre il secolo, comunque vada.
ciao
X Pino :
La maggior parte degli islamici sono qui per quale motivo?
E’ evidente che Dio chiederà conto del fatto che si sia preferito l’occidente IRRELIGIOSO ( e non solo non islamico!!! ) ad altri territori e religiosi ma soprattutto islamici.
Ci si può risiedere , ma quando si può , si deve/dovrebbe tornare.
Ugualmente chiedere la cittadinanza è , formalmente, apostasia dall’Islam.
Basta poco per capirlo, basta vedere il primo articolo della costituzione nostrana…
Per quanto riguarda il riferimento a proprietà pubblica: si dovrebbe comprendere che per definizione la proprietà pubblica NON ESISTE.
Di conseguenza se Maometto parlò di proprietà pubblica esso è da intendersi nel senso di bene comune e collettivo, e solo così interpretabile.
Ci sarebbe anche da fare tutta una disquisizione sul concetto di stato!
Faccio però un esempio.
La Chiesa cattolica dice che nella transustanzazione cambia la sostanza ma non gli accedenti il ché è però un’impossibilità.
A rigore il termine può anche essere corretto poiché , letteralmente, vuol significare passaggio oltre la sostanza ( e sarebbe più corretto dire essenza, ma va beh ) del pane e del vino .Ovvio.
Per avere AUTORITA’ vera su questo punto la Chiesa di Roma dovrebbe spiegare cosa intende chiaramente.Acluni lo fanno..altri no.
E’ ovvio che chi sbaglia non ha Autorità alcuna.
Secondo chi o cosa non ha quindi importanza.
E’ così perché è così, ossia vero.
La verità è il criterio ed è proprio per questo che il Cristo ed i suoi insegnamenti sono, di conseguenza , il criterio per quanto riguarda i cristiani.
Gli islamici hanno i loro mezzi per combattere le eresie islamiche. Il problema rimangono gli islamici però!
Comunque sia io l’inglese lo capisco poco.
x Moi sacralizzare la vita scordandosi invece che essa è un mero strumento di preparazione alla morte, questa è una superstizione, soprattutto se , per sacralizzarla, si deve ricorrere a mezzi tecnologici derivanti dall’accumulazione usuraia e che, per definizione, non sarebbero stati possibili in un mondo tradizionale. Il tecnologismo è per l’appunto superstizione della vita per antonomasia.
x Mirkhond : fai un grande errore. Ho espressamente scritto : NON odiare , mica ho detto che sta robba è da usare , da accettare, da favorire.
Oggi il mondo è popolato da islamici che odiano il secolo. Da chi odia non viene il bene anche se si nasconde dietro insegnamenti antichi…Lo stesso Santo Vangelo vieta di odiare.
Onore a Shah Ismail Safawì ed alla sua scelta di rifiutare le armi da fuoco!
p.s. i movimenti moderni sono eretici. Non esiste opinione.
Io comunque cerco di non disprezzare e quindi non discuto o condanno quel “senso di inquitudine e infelicità esistenziale”, vedo solo che la risposta è insensata ed anti-islamica.
“Sono in conflitto da una vita con la società in cui vivo e non posso farci niente se proprio non mi piace.”
Questo è bene , ma l’odio è male.
p.p.s FARE REGALI NON E’ CONSUMISMO!!!!!!!!!!!!!
Scusami Daoud,
ma, anche se basta poco, proprio non capisco come questa frase:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”
sia apostasia dell’islam
…credo sia Ibn’Arabi a dire
“non bisogna odiare il secolo, x’ il secolo é Dio”,
e penso che in quest’affermazione sia racchiuso il senso del rispetto, intuizione ‘orientale’, futuwwa-cavalleria, oppure ancora un pensiero al Buddhismo, al Jainismo, ancora qualcosa di non violento, un Islam che cerca di arrivare ai risultati mediante lo dzikr, la preghiera, attraverso il Sama , il dialogo, il risveglio dell’Amore, non parole, ma fatti, non aggressività, ma rispetto! Salam! Shanti!
Non bisogna odiare il secolo é anche un consiglio, l’invito ad avere sempre in primo luogo dei pensieri positivi, capire che dietro un male é sempre nascosto un bene, ed il secolo é un terreno di prova e di crescita, una scuola, un deserto, un giardino, x’ se non coltiviamo la positività, il rispetto, e la fiducia, diventiamo noi stessi vittime di idee negative, nichiliste, oppure del pensiero che ha sempre bisogno dello scontro violento per affermarsi.
Ed invece non é cosi che dev’essere! L’intesa ed il miglioramento si ottengono estrinsecando le qualità nobili, mettendo in circolo e nell’aria idee positive, praticando l’incontro.
Il vento pianta le sue stoffe migliori, gli stendardi dell’Unicità, i profumi dell’Unione dove la ricerca é sincera e dove esiste una reale crescita individuale e collettiva della capacità di realizzare l’AmoreAmanteAmato o AmoreAmatoAmante.
Rabia di Bassora diceva che il suo amore per Allah non gli lasciava nemmeno il tempo di maledire satana….
ciao
…la vita non é uno strumento x preparasi alla morte tout-court ma per prepararsi alla resurrezione alla vita eterna. La vita é uno strumento per prepararsi alla Vita.
Quel imparare a morire dei filosofi, o quel muori prima di morire, non toccano il concetto di morte come lo si intende sui dizionari, ma é una morte mimetica, che sfocia in una vita amplificata. Significa ascoltare il messaggio divino.
Il Profeta Mohammed dice “gli uomini dormono é quando muoino che si risvegliano”, quindi esistono gli uomini che credono di vivere, ma la loro é una sottospecie di esistenza, sono degli addormentati, e ci sono quelli che si risvegliano, anche prima del risveglio dell’aldilà perché seguono “il retto cammino”.
Tutto cio puo avvenire facendo il tipo di vita al quale siamo predisposti, si puo essere commercianti anche senza praticare l’usura, essere sul retto cammino non significa allontanarsi dal tempo storico nel quale viviamo, non significa non utilizzare progresso tecnologia e scienza che sono doni divini, perché il secolo é Dio!
L’Islam é la religione del viaggio. Espatriare é più che lecito, se esistono forme di rigorismi che lo vietano, sono particolarità che non riguardano l’Islam come lo ha insegnato il Profeta. L’Islam é cominciato proprio perché sono andati all’estero, l’Egira da Mecca a Medina..
ciao.
“Lo stesso Santo Vangelo vieta di odiare.”
Vieta di odiare chi pecca, e giustamente, se Dio E’ AMORE, non il peccato di questo mondo di merda.
“Onore a Shah Ismail Safawì ed alla sua scelta di rifiutare le armi da fuoco!”
E come tutti i giusti finì sconfitto, proprio perchè da quel vero cavaliere che era, non poteva avere spazio in un mondo dominato dalla logica del successo.
ciao
“Oggi il mondo è popolato da islamici che odiano il secolo.”
Bisognerebbe chiedersi del PERCHE’ di questo odio. Leggendo Pamuk, ne comprendo alcune ragioni, come quel senso d’impotenza nel sentirsi sorpassati dall’Occidente nel progresso economico e tecnologico, progressi che danno il potere e il successo sulla terra.
Una roba negativa, diresti e forse non a torto, senza dimenticarci che l’uomo è un insieme di contraddizioni tra ascesa al Cielo e discesa nel fango del mondo…
Leggendo poi Ahmed Rashid e Massimo Fini, ho cercato di capire le ragioni di un certo fondamentalismo islamico, attraverso l’osservatorio talebano, e vi ho scorto tanta, tanta disperazione…
Il progresso è una realtà ambigua, dipende da come lo utilizziamo e spesso, lo utilizziamo nel modo peggiore, scimmiottando le cattive mode e abitudini di chi riteniamo superiore a noi…
Dietro l’odio infine c’è tanta, tanta MANCANZA di amore, il camminare per un deserto anche se vivi in un’affollata città moderna e tecnologica….
Meglio sarebbe potersi ritirare in un deserto vero, nella solitudine degli spazi sconfinati, nel villaggio dalle case di mattoni cotti d’argilla con al centro l’edificio più prezioso, la piccola moschea dalla cupola d’oro, costruita con chissà quanti e quali sacrifici da quei contadini e pastori della regione dell’Arg-e Bam in Iran, come vidi in un documentario all’epoca del terribile terremoto che spazzò via quella storica fortezza torreggiante nel Dasht-e Lut, e in cui Valerio Zurlini nel lontano 1976 vi ambientò il Deserto dei Tartari, tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati….
ciao
Saluto Jam ringraziando delle sue precise correzioni.
Segnalo solo che non ho scritto che sia vietato “espatriare” eh!
Mirkhond non ti amareggiare.
I giusti vengono sconfitti quando la fine è vicina…e quindi un nuovo inizio è a portata di mano!
…questo mondo non é di merda, sono alcuni pseudo uomini che lo abitano ad esserlo, ma non tutti. Il mondo ha una neutralità , perché il mondo sorpassa continuamente sé stesso. Il mondo pulisce la merda, le onde del mare incessantemente ripuliscono i pensieri.
Gli islamici che odiano questo secolo in realtà odiano loro stessi e non hanno capito un tubo dell’Islam, del suo significato profondo.
Se poi l’analisi scende sul patetico, poverini si vedono sorpassati dall’occidente, hanno un senso d’impotenza…siamo assolutamente fuori strada, cioé fuori religione. Qualcuno che ha una fede non si sentirà mai sorpassato, cosciente dell’immensa dignità della propria fede. Questi si sentono sorpassati x’ vorrebbero fare loro le stesse cose che criticano. Il fatto é che esistono le teste calde, che travisano il senso delle cose, che non hanno pazienza e sono superficiali ed invece di migliorare il mondo lo complicano. Non a caso sono i talibani ad aver distrutto i Buddhas di Bamiyan, come firma della loro intolleranza, della loro chiusura. Si sono proprio “sorpassati”….
ciao
“Il mondo pulisce la merda, le onde del mare incessantemente ripuliscono i pensieri.”
Vorrei poter condividere questo tuo ottimismo che ti viene da una grande fede che io purtroppo ho perso….
ciao
Jam, capisco il tuo risentimento, ma i Talebani non sono la causa principale della distruzione dell’Afghanistan, bensì una delle CONSEGUENZE di tale distruzione, in cui sovietici, americani, i signorotti della guerra e le mine antiuomo della cristianissima Italia, hanno responsabilità MOLTO PIU’ PESANTI!
I Talebani non nascono nei palazzi di Kabul, di Herat e di Mazar-i Sharif, i Talebani sono i servi della gleba sui quali la guerrà si è abbattuta nel modo più crudele e pesante, con villaggi, colture e famiglie distrutte, migliaia di giovani che non hanno conosciuto altro che guerra e campi profughi e mai la carezza di una madre o di una sposa….
Certo l’orgoglio pashtun, la rozzezza di gente la cui unica fonte di cultura è un letteralismo coranico di rozzissima ispirazione deobandi mescolato al Pashtunwalì, hanno contribuito al disastro, ma ripeto, NON lo hanno creato….
Sulla distruzzione dei RESTI dei Buddha di Bamiyan, giocò anche il braccio ferro coi Franchi per ottenere aiuti e il riconoscimento internazionale. Il Mullah Omar per due volte, nel 1997 e 1999, si OPPOSE alla loro distruzione, poi di fronte al rifiuto del Frangistan, dette il via all’ala più intransigente dei Talebani, sbagliando sicuramente, ma condizionato come dici dall’impazienza, e da un dialogo impossibile….
Leggasi a proposito:
Philippe Flandrin
I Tesori Perduti dell’Afghanistan
Sperling&Kupfer Editori 2002
ciao
Sempre dal bel libro di Flandrin, leggo questa interessante riflessione, durante il suo viaggio in Afghanistan nel giugno 2000 e la sua visita al grande stupa buddista di Guldara del IV secolo dopo Cristo.
Flandrin è accompagnato dall’interprete afgano e da un giovane soldato talebano. I due pashtun non sanno nulla di Guldara e del grande passato greco-iranico-buddista della loro patria ed è il giornalista francese a dover far loro da cicerone. Lasciamo la parola a Flandrin :
“Eccoci ai piedi dell’altura che nasconde il monastero e lo stupa di Guldara. I resti di una postazione sovietica la coronano come tante scalfitture. Costeggiamo la rocca, seguendo il letto di un torrente in secca. Alle sorgenti del corso d’acqua, situato su una collina dominata da alte creste, si eleva infine il solitario stupa.
……
Scende la notte, Hodratullah Hazrat ci abbandona giusto il tempo di recitare la preghiera rivolto in direzione della valle. Appena ha finito, si alza e si avvicina con una domanda sulle labbra : ‘dimmi che cos’è uno stupa?’
Dietro questa semplice domanda stanno vent’anni di guerre e la DISTRUZIONE DI UN’IDENTITA’.
Hodratullah Hazrat è nato nel 1975. A 5 anni è scappato coi genitori in Pakistan ed è cresciuto in un campo profughi, come milioni di altri rifugiati. A vent’anni è diventato talib. Ritornato nel suo paese natale, ha combattuto prima di essere ferito. Oggi è uno storpio, ignora totalmente il passato del suo paese, anche se ha studiato il Corano nell’università islamica di Kabul e parla correntemente l’arabo e l’urdu, il persiano e il pashtun, e questo fa di lui un uomo colto. Ma ora VUOLE SAPERE che cos’è uno stupa, perchè lo stupa è bello e commovente, anche se si tratta in sostanza di una cosa morta; come l’Afghanistan, un paese distrutto, rovinato, disprezzato e schernito, che tuttavia conserva una misteriosa volontà di vivere, per quanto la collera alberghi nel cuore dei suoi abitanti. Come in Hodratullah Hazrat, un uomo alla ricerca di se stesso, vale a dire della memoria perduta, l’inestimabile tesoro che rappresenta il suo grande passato, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, quando l’Europa settentrionale era ancora una terra barbara, mentre in Afghanistan tre grandi civiltà realizzavano una sintesi stupefacente di cui quel monastero e quella torre sono il simbolo.”
Flandrin, I Tesori Perduti dell’Afghanistan, pp. 9-10
…non discuteremo più di questa cosa, stiamo ancora parlando di questa cosa?
i resti dei Buddha erano molto più che dei resti, erano la testimonianza di un passato che aveva determinato un paese unico al mondo che si chiama Afghanistan, un Afghanistan che era come un grande oceano. Certo i talibani non sono i soli responsabili di questo”declino”, ma non hanno nessun attenuante, anzi, in quanto musulmani, sono doppiamente responsabili perché perseguitano gli altri musulmani che non sono come loro. Tu che sei lo storico indaga da quanto tempo i deobandi cercano di corrompere la secolare convivenza di diversi popoli? E perché?
Senza madre, senza sposa? ma che cosa dici? Sono loro che “uccidono” le donne…
ciao
Vabbè, qui non c’intendiamo…
I Talebani NON sono gli UNICI musulmani che in Afghanistan hanno massacrato altri musulmani e tu lo sai bene…..
ciao
Quanto alle donne, non mi sembra che i NEMICI dei Talebani le trattassero molto meglio, come ad esempio, i signorotti dell’alleanza del Nord, quando entravano nei villaggi talebani e ne STUPRARONO le donne, così, giusto per dare una lezione a questi sporchi buzzurri maschilisti e come documentato da Ahmed Rashid.
Il più pulito c’ha la rogna sotto….
ciao
“Sermonti NON è un creazionista. Criticare l’evoluzionismo mica significa ipso facto essere creazionisti. Non confondiamo le favolette creazioniste americane con gli argomenti di un Sermonti, che è un genetista e ha delle teorie “eretiche”, ma non legge l’Antico Testamento, prendendolo alla lettera e si esalta, come fanno i rimbambiti protestanti americani.”
Verissimo. Ma il darwinismo e una della vacche sacre del mondo occidentale moderno, insieme al capitalismo, marxismo, liberalismo, “antifascismo” (ma chi deve esser considerato fascista, decidono “loro”) ed alcuni altri -ismi, e chiunque osi criticare l’ortodossia darwiniana (meglio dire: darwinista), viene tacciato di oscurantismo ed equiparato ai deliranti protestanti americani, cosiddetti creazionisti, che basano le loro teorie sulla lettura totalmente letterale della Bibbia. Anche da notare che criticare il darwinismo, non vuol dire automaticamente negare l’evoluzione come processo biologico (due cose diverse).
Concordo praticamente su tutto.
…la distruzione dell’identità afghana DISTRUZIONE appartiene alla politica talibana, il giovane talibano non sapeva niente dello Stupa di Guldara, o meglio anche se sapeva, doveva non sapere x’ ignorare tutto cio’ che non appartiene al loro indottrinamento é la consuetudine,, eludere questa consuetudine é x loro grave!Cioé se si sgarra, se ci si interessa della cultura in modo allargato le punizioni sono dure.
I talibani hanno distrutto non solo i Buddha di Bamiyan, ma molte biblioteche, molti reperti archeologici . L’ellenismo nella cultura afghana é palpabile nella quotidianità, nelle loro leggende che si rifanno ad Alessandro il Grande cioé Iskandar e Iskandar é un nome usato dagli afhgani. Ma sotto l’influenza “dell’Islam saudita” dei loro “ospiti” non solo hanno distrutto reperti storici lontani, ma hanno cercato di eliminare moltissimi aspetti della cultura afghana stessa, ogni qualvolta assomigliava troppo a tradizioni sciite x esempio!
Durante il periodo talibano era vietato praticare il bozkashi,(robe da matti!) tadizione antichissima dei cavalieri delle steppe, le cavalcate mitiche di uomoni cavalieri ( potresti organizzare un bozkashi con i lipizzano?).
Avevano vietato anche il gioco degli aquiloni, altra tradizione antichissima, forse x’ la consideravano erotica, x’ gli aquiloni a volte portavano anche i messaggi degli innamorati…. se tu ami anche solo un mm questo paese non puoi amare i talibani x’ come dice il Profeta Mohammed (pace sudi lui) l’ignoranza é il peggiore dei mali…
ciao
Hodratullah Hazrat è un colpevole o una vittima? E’ colpa sua se NON gli hanno mai spiegato cos’è uno stupa?
E’ colpa di tanti ragazzi essere cresciuti in campi profughi senza amore?
ciao
Se il talebanismo presenta delle assurde esagerazioni da casistica farisaica, è anche vero che nasce e si sviluppa sulla sofferenza di tanto mondo contadino pashtun e i poveri non sono i prediletti di Dio?
Personalmente non amo il burqa e trovo ridicolo il divieto degli aquiloni così come della musica in toto.
Quanto all’iconoclastia antibuddista, mi viene in mente una vicenda accaduta più di 80 anni fa e che certamente conoscerai meglio di me.
Nel 1922, Amanullah Khan, cercando di sottrarsi alla morsa britannica, strinse alleanza con la Francia e l’Italia. Questi accordi portarono alla nascita dell’istituto archeologico francese in Afghanistan, il Dafa. Il re e il suo ministro e suocero Mahmud Tarzi, concessero ampi privilegi alla missione archeologica francese, come il poter fare scavi ovunque TRANNE nelle moschee e nelle tombe dei santi.
Gli archeologi francesi iniziarono i lavori nel sito di Hadda, presso Jalalabad a partire dal 1923, e dove sarebbero venute alla luce le importantissime vestigia della cultura greco-buddista di Gandhara, cultura a cui appartiene lo splendido stupa di Guldara di cui abbiamo parlato prima.
Ad Hadda, vi era la tomba di un santo locale, Imam Hadda, morto in fama di santità per aver guidato la resistenza della sua valle contro gli Inglesi, e gli archeologi, proprio intorno alla sua tomba, rinvennero importantissimi reperti buddisti dell’arte di Gandhara. Ebbene, la popolazione insorse inferocita e bastonò a sangue gli operai e fracassò centinaia di preziosissimi reperti. La situazione divenne tesissima per l’insurrezione dei montanari locali, tanto che lo stesso Mahmud Tarzi dovette recarsi personalmente ad Hadda nel 1926 e cercò di calmare quella umile gente, inventandosi di un sogno in cui lo stesso stanto Imam Hadda, lo avvertiva di far ripulire la sua tomba dai reperti pagani. Cosa che avvenne puntualmente, tra forte scorta di soldati.
Gli archeologi francesi trovarono la stessa ostilità, le stesse facce truci, persino nella colta Balkh.
Perchè questa ostilità popolare verso il proprio GRANDE passato preislamico? Perchè era preislamico e ai loro occhi appariva blasfemo e incomprensibile tirare fuori reperti di un passato che non poteva capire….
Nel 1928 si giunse alla tragedia. Amanullah Khan, di ritorno da un viaggio nel Frangistan, accompagnato dalla giovane moglie Soraya Tarzi, cercò di spingere il tasto dell’occidentalizzazione dell’Afghanistan. Convocata a Kabul la Loya Jirga, impose ai capi tribali di tagliarsi la barba, levare il turbante e fece sollevare il velo dal viso della regina.
Gli inglesi, temendo sempre più la forte influenza francese, fecero circolare per le vie di Kabul dalle loro spie, le foto del viaggio della coppia regale nel Frangistan e dove la regina Soraya appariva vestita alla maniera franca (svestita secondo gli Afghani), e con i vari baciamano dei leaders franchi, i presidenti francese e tedesco, il primo ministro britannico, il re d’Italia Vittorio Emanuele III e Mussolini.
Tutto ciò unito alla politica riformista di Amanullah Khan, scatenò l’ira popolare.
Tra la gente correva l’idea che il re avesse venduto la regina come schiava ai Franchi!
Le tribù pashtun insorsero, e la polizia stessa si unì agli insorti. Il 21 dicembre 1928 Amanullah e Soraya fuggirono in India e da qui in Italia, che sarebbe diventata l’esilio della famiglia regale afghana, come sarà pure con Mohammed Zahir Shah nel 1973.
Un brigante, Baccha-e Saqao (il figlio del portatore d’acqua), si mise a capo dell’insurrezione popolare, autoproclamandosi re col nome di Habibullah II.
La prima cosa che fece, fu di dirigersi al museo di Kabul, fondato dallo stesso Amanullah Khan nel 1919 e affidato alla missione francese.
Habibullah che aveva restaurato la legge islamica annullando le riforme di Amanullah, sostenuto dai mullah, risparmiò i reperti musulmani del museo, ma si accannì ferocemente su quelli greco-buddisti facendoli fracassare in mille pezzi, e fece interrompere gli scavi di Hadda, dove pure avvennero le solite distruzioni.
Agli stupiti francesi, Habubullah II, dichiarò che l’Islam condanna le immagini e l’uomo non è raffigurabile perchè….a immagine e somiglianza di Dio e raffigurare Dio quindi è idolatria!
Soltanto nell’ottobre 1929, Nadir Khan cugino di Amanullah, alla guida delle tribù pashtun rimaste fedeli alla legittima famiglia reale, potè riconquistare Kabul e abbattere l’usurpatore-brigante.
La missione francese potè riprendere gli scavi, che, uniti alle successive missioni sovietica, negli anni 60′-’70 e quella italiana a Ghazni, guidata dal professor Scerrato nel 1964-1978, avrebbero portato alla luce il passato di questo crogiulo tra civiltà che fu l’Iran orientale.
E tuttavia la vicenda di Amanullah, anticipa drammaticamente ciò che è accaduto in anni a noi più recenti, e mi convince che il talebanismo, o comunque un certo spirito fanatico e intollerante non sia poi così ESTRANEO in alcuni ambienti pashtun….
ciao
Per mirkhond
”era preislamico e ai loro occhi appariva blasfemo e incomprensibile tirare fuori reperti di un passato che non poteva capire”
Sbaglio o l’epoca preMaometto viene definita nell’Islam ‘Età dell’ignoranza’?
Si e penso che ci si riferisca soprattutto al politeismo arabo, piuttosto che alle Religioni del Libro, Giudaismo e Cristianesimo, pure presenti nell’Arabia preislamica, anche se minoritarie.
Su questo comunque credo che Daouda, Ritvan e Jam potrebbero dirci di più.
ciao
Leggiamo nuovamente cosa dice Flandrin a proposito di Habibullah II, quando Joseph Hackin, capo della missione archeologica francese, incontrò l’usurpatore a Kabul, nell’agosto 1929 :
” ..quel re anafabeta si appoggiava ai mullah, che ne approfittarono per imporre un rigido ordine islamico: velo per tutte le donne, preghiere obbligatorie, lapidazione delle coppie adultere e (precedente che servirà più tardi) divieto di fotografare! Per quale ragione? Perchè la fotografia, come la pittura o la scultura, rappresenta l’uomo quale Dio l’ha voluto, a sua immagine, e ciò, dicevano i dottori intransigenti (numerosi in Afghanistan) era l’esatto opposto dello spirito e delle parole del Corano.
“Non c’è che Dio…” In effetti nell’Islam non esiste rappresentazione dell’Eterno, Onnipotente e Misericordioso, perchè qualunque mortale, per quanto geniale, lo ridurrebbe a semplice forma, necessariamente riduttiva e imperfetta. Ogni raffigurazione dell’uomo, pallida immagine di Dio, non poteva quindi che essere idolatra. ……..
L’oggetto antropomorfo non era portatore di memoria, ma soltanto ricordo di errori, di ignominie commesse dagli uomini, che ignoravano le rivelazioni dei profeti Ibrahim, Issa, e soprattutto Maometto, che nel Corano aveva trasmesso la parola divina. Di conseguenza gli idoli (buddisti ndr.) di Hadda, che alcuni empi avevano asportato dalla Geenna, da dove non sarebbero mai dovuti uscire, e che avevano avuto l’impudenza di esporre a Kabul, nel piccolo palazzo di Bagh-i Bala, avevano creato nel cuore dell’Afghanistan un tempio interamente consacrato al paganesimo, una macchina da guerra al servizio dell’ateismo, l’arma per eccellenza di giudei e cristiani, di cui Amanullah era stato il campione.”
Philippe Flandrin, I Tesori Perduti dell’Afghanistan pp.100-101
Tutto questo accadeva nell’Afghanistan del 1928-29. I Talebani non c’erano ancora e il Mullah Omar non era nemmeno nato.
Forse se il cauto e graduale riformismo di Mohammed Zahir Shah non fosse stato interrotto dal golpe del 1973, origine di tutte le tragedie afghane attuali, la storia di questo meraviglioso paese sarebbe andata diversamente, e tu ci illumineresti della tua cultura mistica nella tua patria, magari da un castello alpestre del Panjshir o del Badakhshan….
ciao
Sempre per Andrea Di Vita
Per quando riguarda il caso afghano invece, la più rigida ortodossia sunnita estende questo concetto all’arte greco-buddista, che queste popolazioni iraniche orientali, sentivano come estranea.
Certo ciò è sorprendente, se pensiamo che il Khorasan, regione dell’Iran orientale e di cui l’attuale Afghanistan è parte, fu la prima regione dell’Iran a conoscere l’islamizzazione di massa, e qui, come abbiamo visto altre volte, fu l’Islam eterodosso “shiita” su un fondo zoroastriano, mazdakita e in parte buddista, ad animare le rivolte contro il Califfato nell’VIII secolo dopo Cristo, come quella di Muqanna.
E tuttavia le prime dinastie iraniche musulmane, Tahiridi, Saffaridi e più famosi e colti Samanidi, erano SUNNITE, e furono esse a portare l’Iran a diventare un paese a maggioranza musulmana.
Forse, la maggior tribalizzazione, dovuta a un relativo isolamento e alla marginalità dei Pashtun, tra i grandi imperi dell’Iran e dell’India, può aver contribuito al radicarsi di un maggiore letteralismo coranico e fanatismo.
E’ un terreno interessante da indagare, anche perchè sul passato PREISLAMICO dei Pashtun stessi, si sa molto poco, a parte qualche passo di Erodoto e le ipotesi, avvolte nella leggenda, di un presunto e forse parziale passato ebraico.
Certo che la natura dei luoghi e la diffidenza dei suoi abitanti, uniti ad una pesante conflittualità che dura da più di un trentennio, impediscono ricerche archeologiche approfondite sul territorio, tranne per Ghazni con la missione di Scerrato, e quella di Hadda, il cui sito, scavato ancora negli anni ’70, è andato distrutto durante la guerra civile post 1989.
E tuttavia l’impressione che ne ricavo, ma che appunto non è supportata da intense ricerche sul campo che potrebbero rovesciare quanto detto, è che il Pashtunistan, l’antica satrapia persiana di Aracosia, sia rimasta, a parte forse Qandahar, un’area remota e marginale fino all’emergere dell’emirato d’Afghanistan nel 1747 e le cui presunte radici ebraiche mi appaiono un indice di ricerca di un blasone di nobiltà da parte di un gruppo etno-tribale che, evidentemente, non trovava altre memorie altrettanto antiche e prestigiose a cui risalire, a differenza del resto dell’Iran, fiero e orgoglioso del suo passato zoroastriano achemenide e sasanide, rielaborato da Firdusi.
ciao
….una cosa che non devi dimenticare é che nel 1885 gli inglesi hanno completamente e inutilmente distrutto la Musallah fatta costruire dalla regina Gowhar Shad moglie di Shah Rouk Mirza.
20 minareti del XVsec distrutti e un’insieme di Moschee e di preziosissime ceramiche e decorazioni sacre andate perdute a causa degli inglesi. Gli afghani non amano essere presi in giro e soprattutto non amavano diventare sudditi di un impero europeo come la vicina India, quindi l’ostilità é anche da ricercarsi in questo spirito anti coloniale.
Considera anche che furono solo gli archeologi francesi x’ la Francia non aveva implicazioni coloniali in Asia centrale, ad essere autorizzati ad eseguire scavi e ricerche, né gli inglesi né i russi, ottennero l’autorizzazione.
Che a volte, queste ricerche abbiano ricevuto boicottaggi e ostilità fa parte dell’orgoglio del popolo afghano che non aveva certamente dimenticato la guerra contro gli inglesi i quali essendo ancora nella vicina India erano dei potenziali nemici. E x le genti delle tribù sperdute un francese equivaleva ad un inglese. Interessante sarebbe anche verificare come altre équipes archeologiche siano state accettate benissimo e non abbiano incontrato che una grande ospitalità. I rigorismi religiosi degli afghani sono ingigantiti, perché se cosi fosse stato i Buddha e gli Stupa sarebbero scomparsi già da un pezzo, invece erano oppure sono, ancora là. Molti malintesi e vandalismi inseriti in un campo religioso, erano in realtà anticoloniali cioé politici. Non a caso le tombe dei Santi sono oggi sono prese di mira dai talibani, proprio x’ questi luoghi hanno una potenzialità che oltrepassa un Islam claustrofobico …
ciao
“né i russi, ottennero l’autorizzazione.”
Beh, l’Unione Sovietica nel 1967 ottenne da Zahir Shah il permesso di avviare scavi archeologici nella sponda afghana dell’Amu Darya, definita “zona prioritaria” per gli interessi strategici di Mosca. Nacque così la missione sovietico-afghana, guidata da Irina Kruglikova, specialista dell’antichità classica, e poi dal grande esperto dell’età del bronzo, il “greco”-russo Viktor Sarianidi (Sarigiannides, i cui genitori provenivano dalla regione di Trebisonda).
La missione lavorò dalle tue parti fino al 1979, portando alla luce i siti di Cheberghan, Tillia Tepe e Ai Khanum. Sariandi inoltre, nel novembre 1977 fece una scoperta davvero emozionante anche per chi qui sta scrivendo: portò alla luce il più ANTICO altare del Fuoco mai scoperto, e risalente al XII secolo a.C.!
Ciò che fa supporre a Sarianidi, così come a Gherardo Gnoli e ad altri iranisti, quanto fosse antica la base religiosa di quello che sarà lo Zoroastrismo e il cui culto ad Ahura Mazda (Saggio Signore) e Diyaus Pitar (Dio Padre) è davvero antichissimo fu la premessa di quell’irruzione di Dio nella storia umana….
Tutto questo, grazie ad una casuale scoperta fatta dallo stesso Zahir Shah in persona nel 1961, quando recatosi sulle rive dell’ Amu Darya, fu guidato dai contadini locali al sito di Ai Khanum. Imbattutosi in una delle tante pietre di un ammasso di antiche rovine, scoprì che la pietra in questione presentava dei motivi simili ai capitelli corinzi della Grecia antica. Lo Shah aveva scoperto…una città ellenistica!
Questa scoperta eccezionale, unita alla ripresa della volontà russa di penetrare ad sud dell’Amu Darya, riprendendo il Grande Gioco del XIX secolo, portò alla nascita di questa missione archeologica.
ciao
Errata corrige:
Nella foga di scrivere non ho sottolineato abbastanza che Ahura Mazda e Diyaus Pitar sono LO STESSO DIO!
La scoperta di Sarianidi porta a pensare quanto sia antica la premessa dell’irruzione dell’UNICO DIO nella storia umana…..
“Gli afghani non amano essere presi in giro e soprattutto non amavano diventare sudditi di un impero europeo come la vicina India, quindi l’ostilità é anche da ricercarsi in questo spirito anti coloniale.”
Mi sembra che oggi avvenga la stessa cosa con la coalizione a guida Usa.
ciao
“Molti malintesi e vandalismi inseriti in un campo religioso, erano in realtà anticoloniali cioé politici.”
E non pensi che i Talebani pur con le loro non scusabili esagerazioni dovute alla rozzezza e alla devastazione pluritrentennale del loro paese, si INSERISCANO in tale dinamica?
ciao
Quello che voglio dire è che CONDIVIDO la tua fierezza e quella dei popoli afghani, l’essere amici e non RUFFIANI dello straniero e che fin da bambino mi ha fatto amare l’Iran, compresa quella sua bella e bistrattata parte orientale da cui provieni.
Magari nel Regno di Napoli ci fosse stata la stessa fierezza….Ferdinando II di Borbone sarebbe considerato il più grande dei nostri re, e non schernito e calunniato per i suoi sogni di libertà e indipendenza dal giogo britannico….
La geografia e il clima, come mi insegni, determinano la storia delle comunità umane….
ciao
..i russi ottennero l’autorizzazione nel 1967, non negli anni 20, x’ in quel momento solo i francesi furono accettati in afghanistan…
ciao
Perchè fu Zahir Shah a cercare una politica di equilibrio tra blocchi contrapposti, e ciò portò ad una maggiore vicinanza tra Afghanistan e Urss, con conseguenze purtroppo tragiche, quando questa politica di equilibrio saltò col golpe del 1973.
ps. una curiosità a cui solo tu qui puoi rispondermi. Nel 1993-95, non ricordo bene l’anno, il tg2 mandò un servizio sulla guerra civile afghana di quegli anni.
Nel servizio si parlava e si mostrava una montagna, credo nel nord dell’Afghanistan, dove, secondo la tradizione, Dio si sarebbe rivelato a Zarathushtra.
Per quante ricerche abbia fatto, non sono riuscito ancora ad identificarla. Sapresti dirmi come si chiama questa montagna e dov’è situata esattamente, in base alle tue conoscenze?
ciao
Per mirkhond
Qui ho io una chicca per te 🙂 .
Ho in casa un vecchio testo (dei non mai abbastanza lodati Laterza dell’immediato secondo dopoguerra) intitolato ‘Uno che sopravvisse’, di tal Barmin. Costui è un diplomatico Sovietico scappato in USA per salvarsi dall’ennesima purga staliniana, che in tale libro scrive la propria autobiografia.
Barmin è stato diplomatico in Asia Centrale, e dedica un intero capitolo ai suoi sforzi per andare in missione in Afghanistan (parliamo degli anni precedenti alla seconda guerra mondiale). Parla di un emiro Afghano che si era fatto finanziare da Mosca, e che poi a fronte di una ribellione era scappato, vanificando così involontariamente appunto sia i sogni di carriera di Barmin, sia la penetrazione Sovietica verso i mari caldi.
Come d’uso all’epoca, in URSS fu data la colpa dello smacco non al governo infallibile per definizione, ma ai diplomatici e ai funzionari del Ministero degli Esteri coinvolti nell’appoggio all’emiro, ivi compreso l’innocente insegnante di farsi di Barmin, insegnante che sparì in una purga.
E’ in sua memoria che Barmin racconta la sua storia.
Quindi non è che i Russi/Sovietici siano sempre stati invisi agli Afghani.
Del resto, in ‘Kim’ di Kipling si fa esplicita menzione di Russi in Afghanistan (e poco tempo dopo Kim, l’Agente Segreto del Polacco Conrad si fa pagare da un diplomatico europeo facilmente identificabile con un Russo).
Ciao!
Andrea Di Vita
x Andrea
…età dell’ignoranza…
perché il Profeta Mohammed é i Sigillo della Profezia e quindi porta a compimento un sapere che senza quella Rivelazione sarebbe incompiuto. Ma usare cosi “età dell’ignoranza” é un po improprio, x’ ogni epoca storica pur avendo delle percentuali di” ignoranza” dimenticanza, ha anche la perfezione, nello spazio della rivelazione inconscia e anche della rivelazione effettiva che pero gli uomini hanno corrotto. Non a caso gli arabi e i persiani di Baghdad, riscoprendo i greci e traducendone i libri hanno riconosciuto un sapere indispensabile, un aiuto alla loro ricerca.
Gesù poi non é considerato “età dell’ignoranza”, perché il Profeta Mohammed é venuto a confermare le Sue parole, perché l’umanità dimentica facilmente e c’era ancora bisogno “del Libro e della Bilancia”.
ciao e buone feste!
Per jam
Lo credo bene che i talibani che distruggono le statue dei Buddha sono una squallida caricatura dell’Islam. Pero’ resta il fatto che sono sempre i credenti in qualcosa che si lasciano fare queste caricature. Lasciamelo dire: un agnostico non avrebbe mai distrutto nè quei Buddha, nè le icone bruciate dagli iconoclasti, nè la biblioteca d’Alessandria.
Ciao!
Andrea Di Vita
“non è che i Russi/Sovietici siano sempre stati invisi agli Afghani.”
E’ quello che penso anch’io. Del resto la missione archeologica sovietica negli anni 1967-1979 ha dato un enorme contributo alla conoscenza della storia antica dell’Iran orientale. Sarianidi resta uno dei più grandi archeologi per le scoperte importantissime che ha fatto. Insieme all’americana Nancy Dupree è uno dei non afghani più innamorati di questo meraviglioso e purtroppo sfortunato paese…
ciao
Per Andrea Di Vita
Sempre riguardo ai rapporti sovietico-afghani, fu la chiusura del confine con l’Urss, da parte di Nadir Shah nel 1929-1931, a contribuire all’annientamento sovietico della lunga rivolta dei Basmachi nell’Asia Centrale sovietica, rivolta iniziata nel 1916 sotto lo Zar con intenti antirussi e poi anticomunisti in nome dell’identità islamica di questa immensa area. Rivolta che tra l’altro, portò alla fuga in Afghanistan di masse di profughi usbechi e turkmeni e 30000 arabi dell’oasi di Bukhara, lontani eredi dei coloni inviati nella Transoxiana dai califfi omayyadi nell’VIII secolo dopo Cristo.
ciao
…no, Andrea , non te lo lascio dire. Oppure direi che anche un sufi non avrebbe mai distrutto né i Buddha né le biblioteche ecc, non c’é bisogno di essere agnostici …
ciao
per jam
Un sufi e’ quanto di piu’ vicino all’agnosticismo esista nel campo delle esperienze religiose. ‘Neti neti’, ‘non questo non quello’: il rapporto di un sufi con qualunque teologia e’ di pura negazione, che’ nessuna teologia si avvicina l’Uno piu’ di quanto un cartello stradale alle porte di Roma si avvicini alla natura di Roma. L’agnostico non si sogna di negare una dottrina come quella sufi, anzi!
Ciao!
Andrea Di Vita
…non lo so, la montagna forse é la Borz Kouh, vicino alla città di Balkh, poi adesso debbo uscire a cercare i miei yacks x’ sono scappati con i cammelli di bactriana, e sono in ritardo, non ho ancora preparato il chai e nemmeno il naan tandori..
ciao, tasakur
Infatti, un ateo o un agnostico non eliminerebbe mai un’opera d’arte per il suo solo significato religioso… chi era infatti quell’ateo che bruciò un’antica copia manoscritta del Corano solo per togliersi lo sfizio? http://kelebek.splinder.com/post/13478943/alla-convergenza-dei-due-mari
Per Mauricius Tarvisii
L’ateo e’ tanto credente quanto il fedele: entrambi affermano qualcosa su cio’ che non ammette un discorso razionale. Dire che non esiste una divinita’ e’ tanto insensato quanto dire che esiste: cosi’, chi dicesse che il numero cinque e’ verde direbbe una insensatezza allo stesso modo di chi dicesse che il numero cinque e’ rosso. L’ateismo e’ dunque tanto prono al fanatismo quanto la religione: il regime di Hoxha non era piu’ tollerante dell’Inquisizione.
Ciao!
Andrea Di Vita