Questa mappa segnala alcuni degli episodi di violenza contro luoghi di preghiera islamici negli Stati Uniti, fino allo scorso agosto.
Cioè prima che si scatenasse l’attuale ondata di islamofobia. Da notare che sono passati nove anni dall’11 settembre del 2001; e da allora, gli Stati Uniti non hanno subito alcuna forma di ciò che potremmo chiamare “violenza islamica”.
Aggiungiamo che nello stato dell‘Oklahoma, dove i musulmani sono appena 30.000 su 3 milioni e mezzo, il 70% degli elettori ha votato per vietare che i tribunali locali applichino la Shariah, cosa che nessuno aveva mai proposto.
C’è una fondamentale differenza con l’islamofobia europea.
Per un terzo, i musulmani statunitensi appartengono alle antiche correnti dei “musulmani neri”, per i due terzi sono immigrati o discendenti di immigrati dall’Asia e dall’Africa; ma nel complesso decisamente non costituiscono una comunità marginale.
Uno studio Gallup del 2009 ci rivela che engli Stati Uniti, i musulmani sono secondi per istruzione e reddito solo agli ebrei; le donne musulmane sono più istruite non solo della media delle donne statunitensi (il 43% di laureate contro una media del 29%), ma anche degli uomini musulmani.
In termini di reddito e di professionalità, uomini e donne musulmani sono quasi alla pari, molto più dei membri di altre fedi.
Sarà perché si sono laicizzati, come si dice in Italia?
No: solo i mormoni si dichiarano più religiosi dei musulmani; e le donne musulmane frequentano i luoghi di preghiera quanto gli uomini.
Quella islamica è la comunità religiosa con il tasso di delinquenza più basso di tutte. E non si può dire che i musulmani nel loro complesso costituiscano un problema politico: dalle elezioni di Obama in qua, gli apparati di sicurezza hanno smantellato 39 “complotti terroristici” a opera di estremisti americani non musulmani e 16 a opera di musulmani, per la maggior parte provenienti dall’estero.
Mentre l’islamofobia europea è legata a drammatiche questioni sociali, quella statunitense è quindi una pura e semplice costruzione mediatica.
A proposito di Islam USA e Black Muslims :
Chi si fa musulmano deve assumere un nuovo nominativo in lingua araba … No?
E’ celeberrimo il caso del pugile “black” Cassius Clay che è divenuto Muhammad Ali . Però anche il famoso pugile “black” Mike Tyson si è fatto “Black Muslim” . Idem il certamente meno noto pugile “black”(a dire il vero nel mondo della boxe a fare notizia è se c’ è un “white”) Bernard Hopkins. Tutti e tre nello stesso “circuito islamico” fondato da Malcolm X.
Però a nessuno risulta che né Mike Tyson né Bernard Hopkins, a differenza di Cassius Clay, abbiano assunto nuovi nominativi arabofoni. Come mai ? Non è quindi obbligatorio ? L’imam politicizzato Malcolm X, che non ha certo lasciato un passaggio indolore nella storia USA, trovò un cavillo coranico particolare ?
Chiedo per sapere, visto che la vicenda m’ incuriosisce molto …
Altro caso famosissimo è il cestista, sempre dei Black Muslims, Ferdinand Lewis Alcindor jr , divenuto Kareem Abdul Jabbar nel 1971 …
Chi si fa musulmano deve assumere un nuovo nominativo in lingua araba … No?
No. Nel senso che è assai frequente, e probabilmente almeno raccomandato dalla Tradizione ma esistono molti esempi del contrario.
Da notare che sono passati nove anni dall’11 settembre del 2001; e da allora, gli Stati Uniti non hanno subito alcuna forma di ciò che potremmo chiamare “violenza islamica”.
Il 911 é stato un atto di “violenza islamica”?
E poi cosa gli è successo a questa violenza islamica per passare dal WTC alle mutande al petn?
Errare humanum est, sed perseverare…
Io insisto, che non si sa mai.
Per nic
Non ho capito bene la tua domanda.
La stessa domanda che ti ho rivolto qui:
http://kelebeklerblog.com/2010/11/02/alternativa-di-giulietto-chiesa/#comment-3773
e indirettamente qui:
http://kelebeklerblog.com/2010/10/14/il-terrorista-mancante/#comment-2991
A pesar del mio Itañol, mi sembra che non sia così difficile capirmi… non parlo mica turco… ,-)
Ma Malcolm X, adesso che ci penso, era un imam o un musulmano laico ?
… il fatto che andasse in giro in giacca e cravatta lascerebbe intendere la seconda opzione, ma chissà che non sia poi la prima.
…Mike Tyson, non ha avuto bisogno di aggiungere un nome musulmano, x’ Mike lo é già!
L’Arcangelo Michele é valido x tutti.
ciao!
Per Nic
Eccomi, adesso ho capito.
Credo che il senso della tua domanda sia, “che razza di esercito è quello che organizza un’azione della portata dell’11 settembre e poi non è più in grado di fare nulla?”
Se è così, è una domanda importante, di quelle che mi creano molto più problemi delle affermazioni di carattere tecnologico sull’11 settembre.
Non ho ovviamente nemmeno la risposta.
La mia idea personale (che vale quanto l’idea personale di qualunque blogger, ovviamente) è che non sia mai esistito un “esercito”.
Un piccolo gruppo, eccezionalmente fortunato, ha compiuto un’azione suicida l’11 settembre, con un riferimento molto vago e generico alle predicazioni di Osama bin Laden riguardanti il diritto di portare la guerra in casa dell’aggressore.
Non so quanto Osama bin Laden fosse al corrente delle intenzioni del gruppo, e certamente non lo erano i taliban che lo ospitavano.
Lo dico solo per dire come la penso, non mi interessa argomentare la mia posizione.
e allora perchè si sono spesi a difendere il loro ospite fino al punto di sfidare la più grande potenza militare del mondo?
va bene la mitica ospitalità delle antiche culture ma mi pare qui si sia esagerato.
x nic: un possibile spiegazione è che dopo l’11 settembre 2001 l’apparato di sicurezza si sia dato una sveglia, mentre prima dormicchiava tranquillo
anche perchè dovresti spiegare come mai dopo l’11 settembre non sono stati organizzati ALTRI auto-attentati, tanto per mantenere allarmata la popolazione
sai, i due minuti di odio di 1984 erano un appuntamento abituale, proprio perchè col tempo tutto si anestetizza
invece abbiamo avuto un sacco di “avvisi” di sapientoni da Internet sull’arrivo di qualche attentato “ad hoc” e nessun attentato
ops
Per Francesco
1) non credo che i taliban fossero particolarmente contenti di avere Osama bin Laden come “ospite”. Se ricordo bene – ma dovrei ripassare ciò che è successo allora – erano anche pronti a consegnarlo agli americani, purché ci si potesse salvare un po’ la faccia, per cui chiedevano qualche prova del coinvolgimento di ObL.
2) “dopo l’11 settembre 2001 l’apparato di sicurezza si sia dato una sveglia” Sì, è piuttosto probabile
3) “dovresti spiegare come mai dopo l’11 settembre non sono stati organizzati ALTRI auto-attentati”
Sempre a livello di chiacchiere da bar – visto che non sappiamo tante cose – concordo.
Aggiungerei che il numero di persone seriamente interessate a compiere attentati su suolo “occidentale” è molto, molto limitato, per tanti motivi. Anche tra chi combatte militarmente.
Le organizzazioni che hanno realmente combattuto contro l’imperialismo – Hamas, il Jihad Islamico palestinese o Hezbollah – sono tutte assolutamente contrarie a ogni azione militare non puramente difensiva.
Ci sono quelli che vorrebbero colpire bersagli militari, ma non civili, e i bersagli militari sono difficilmente accessibili, come ha scoperto Nizar Trabelsi; o non hanno la competenza tecnica, come ha scoperto Mohammed Game.
E’ ovvio che se milioni di musulmani avessero voglia di fare stragi di occidentali, le potrebbero fare a prescindere da qualunque grado di controllo dei servizi occidentali. Basterebbe mettersi a lanciare acido muriatico su un autobus affollato, per dire. Il fatto che non succeda indica che i potenziali “terroristi” sono davvero pochi.
4) “abbiamo avuto un sacco di “avvisi” di sapientoni da Internet sull’arrivo di qualche attentato “ad hoc” e nessun attentato”. Esatto: questo per me è il vero “complotto”, cioè l’accordo tra gente di servizi, giornalisti cialtroni, politicanti furbi per lanciare quotidianamente l’Allarme Islam. Di simili complotti, che realmente esistono, ne abbiamo denunciati qui a decine, ormai.
E hanno quasi la stessa efficacia che avrebbe un autoattentato vero, con la differenza che se qualcosa va storto mentre metti una bomba, sei nei guai; se qualcosa va storto mentre pianti un comunicato fasullo, non ti succede nulla.
Credo che i sostenitori della tesi dell’autoattentato trascurino il grado di virtualità del nostro mondo: fare un telefilm in cui la Madonna di Fatima salva il Papa dai terroristi islamici (come fece la Rai alcuni anni fa) ha quasi lo stesso effetto che avrebbe un vero attentato al Papa.
io in verità mi riferivo ai sapientoni complottisti anti-Bush o anti-Berlusconi, che prima di ogni elezione vaticinavano un (finto) attentato islamico come “corroborante” elettorale per il governante.
anche se è ben vero che ci sono periodici allarmi attentato: a quelli ufficiali tendo a credere, almeno più che a quelli del tipo “metteranno una bomba a San Pietro il giorno di San Marco d’Aviano”.
tu giochicchi disonestamente tra l’ipotesi “milioni di musulmani terroristi suicidi” e “nessuna organizzazione terroristica musulmana”. in mezzo ci sta “qualche organizzazione che non riesce a realizzare attacchi in occidente grazie a molto lavoro coperto dei servizi segreti”
del resto, se noi attacchiamo i musulmani a casa loro, perchè loro dovrebbero astenersi dal farlo a casa nostra?
Per Francesco
Preciso meglio:
1) credo che ci sia qualche organizzazione, magari piccola, che vorrebbe compiere attentati contro civili in Occidente, perché no? E può essere benissimo che le loro attività venga sventate, magari proprio perché sono poche simili organizzazioni.
2) Non trovo nulla di sorprendente nel fatto che ci siano persone che vorrebbero fare qualcosa per contrattaccare. Il punto è che la maggior parte di loro vorrebbe colpire bersagli che hanno qualche significato, come ha fatto Roshonara Choudhry
X Miguel
… Che strano che i talibani non fossero al corrente, mentre il Comandante Massud si!
Quando ando’ a Strasburgo predisse gli attentati, disse che i talibani stavano trasformando l’afghanistan in una zona pericolosissima anche per l’occidente.
Parole di Massud: “l’esistenza di un sistema politico che, in nome dell’islam nega i diritti più elemetari della persona umana” e mise in guardia l’occidente “il regime talibano a causa del suo fanatismo é una minaccia per la società internazionale”.
Naturalmente nessuno ascolto’ Massud assassinato guardacaso il 9 settembre.
Allora Massud sapeva ed i Talibani no. Ti sembra razionalmente possibile???
Per Jam
Anche il fin troppo lodato Massud non fu esente da crimini contro civili inermi, come da un rapporto dei servizi segreti statunitensi del 1998.
ciao
Per Jam
“… Che strano che i talibani non fossero al corrente, mentre il Comandante Massud si!”
Non voglio assolutamente fare l’apologia dei taliban, però basandomi solo su quello che dici tu, ci trovo qualche problema.
Dal discorso di Massud, non mi sembra proprio che lui fosse al corrente di ciò che si preparava per l’11 settembre. Anche perché se lo avesse saputo, presumo che lo avrebbe riferito alle autorità USA, piuttosto che a un pubblico consesso europeo.
Ora, Massud, battendo cassa per un gruppo in guerra con i taliban, dice che i taliban “negano i diritti umani” (non so bene da quale pulpito…); e che il fanatismo dei taliban sarebbe un problema internazionale.
Io non credo che i taliban guardassero molto oltre l’Afghanistan, al massimo al Pakistan; e non penso che immaginassero affatto – a differenza di Osama bin Laden – di fare qualcosa contro gli Stati Uniti.
Per Miguel,
‘Un piccolo gruppo, eccezionalmente fortunato …’
io direi ‘ECCEZIONALMENTE INFILTRATO’
a meno che non si voglia chiamare “fortuna” la coincidenza d’interessi ed una amplia collaborazione tra supposti “nemici”. Per provincializzare il tutto, dovere morale di ogni buon Italiano anche se all’estero o nazionalizzato, mi ricorda molto da vicino il Caso Moro, le “deviazioni” dei servizi nazionali ed internazionali, la domanda “chi infiltra chi”, il ruolo di Cossiga, le rivelazioni delle sedute spiritiche di Prodi, le ricerche nei laghi ghiacciati, chi pagava l’affitto di Via Fani e soprattutto come un gruppo militarmente sgangherato come le BR potesse da un momento all’altro espressare la famosa “GEOMETRICA POTENZA”.
per il resto sono d’accordo con te
y encantado de seguir discutiendo
Grazie per rispondermi.
saludos
A proposito del buon Massud:
“These U.S. allies are rapists. As early as 1996, the U.S. State Department’s own report on human rights in Afghanistan concluded that the forces led by (the now lionized) Ahmed Shah Massoud systematically raped and killed Hazzara women in Kabul in March 1995: “Massood’s troops went on a rampage, systematically looting whole streets and raping women.” Since their return to power, Northern Alliance forces have returned to their old habits…”
Gary Leupp, CounterPunch.org, July 16, 2002
ps. questa ed altre chicche sul celebre comandante afghano si trovano nel sito del RAWA in inglese, il Rawa nota associazione talebana….
…Parlando a Strasburgo si rivolse ad un pubblico internazionale, cioé ad una diplomazia e a dei politici anche americani. Certo non poteva sapere dell’11 dettagliatamente, ma sapeva che ci sarebbe stato.
Il fatto poi che il suo assassinio sia avvenuto proprio due gg. prima dell’11 é la conferma che la sua morte e le torri sono opera di una stessa folle strategia.
Massud non batteva cassa, voleva che i politici internazionali la smettessero di aiutare il Pakistan, cioé, “un fanatismo minaccia perla società internazionale” (ndr internazionale significa anche america) perché il Pakistan sosteneva i talibani.
Massud batteva cassa per sé stesso, per le sue idee che erano opposte ai talibani proprio perché stavano trasformando l’afghanistan in un inferno.
Sai Mirkhond,
National geographic sta collaborando con Reza, fotografo grande amico di Massud, é uscito fra l’altro un documetario “afghan warrior”
dovresti indagare a fondo sulla personalità di questo’uomo , quei rapporti del 1998 non sono oro colato!
In ogni caso, Massud sapeva, ne era sicuro, convito, minimizzare questo dettaglio é un’azione antistorica.
Ciao!
Per Francesco,
‘ un possibile spiegazione è che dopo l’11 settembre 2001 l’apparato di sicurezza si sia dato una sveglia, mentre prima dormicchiava tranquillo’
Scusa, ma questa è una gran balla ripetuta mille volte dai media ma priva di qualunque riscontro. “L’apparato di sicurezza” americano (se con ciò ti riferisci alla CIA o l’FBI) era dal 1999 che annunciava gli scenari che si sono puntualmente materializzati persino nei dettagli. Poi, come dice Miguel, “basterebbe mettersi a lanciare acido muriatico su un autobus affollato”. Non è richiesta un’organizzazione o una specializzazione (di pilota ad esempio). Solo un paio di dollari, la convinzione e un supermercato, settore pulizie. E quale apparato di sicurezza può prevenire un attacco del genere? Ed immaginati il panico.
‘anche perchè dovresti spiegare come mai dopo l’11 settembre non sono stati organizzati ALTRI auto-attentati, tanto per mantenere allarmata la popolazione’
Per mantenere allarmata la popolazione (quel tanto che basta e che non sia troppo perchè può diventare economicamente e politicamente controproducente) è più che sufficiente il Tiggì e qualche idiota con le mutande imbottite di materiale infiammabile oltre a code d’imbarco interminabili che ti diano il senso “del risveglio dell’apparato di sicurezza” la volta all’anno che prendi l’aereo.*
Ma soprattutto è fondamentale che il 911, come il natale, il primo maggio ed il 25 aprile non sia mai seguito dall’anno. Così da diventare un evento assoluto, astorico come l’Olocausto. Il giorno del Terrore Islamico (magari tra qualche anno si festeggerà con porchetta e champagne).
*PD: Chissà poi perchè i kamikazee ce l’hanno a morte con gli aerei e non con gli aeroporti, gli stadi, i caselli dell’autostrada, i ponti, ecc.
peccato che io in Occidente ci viva:
l’idiota con le mutande esplosive fa notizia per due minuti, dopo la descrizione del tanga della letterina;
e l’anniversario dell’11 settembre serve a malapena per una pagina di cultura dei giornali, dedicata ad Alliende.
questo per l’Italia, non so come giri negli USA ma non mi pare sia molto diverso
se io volessi mantenere alta la paura e l’appoggio alla mia causa, o esplosioni e stragi o almeno qualche bel camioncino imbottito di tritolo e ritrovato appena in tempo.
dici che sono più crudele di Cheney?
PS Stalin si inventata una congiura via l’altra, se non sbaglio.
x Mirkhond
…il discredito che si vuole a tutti i costi gettare su Massud, appartiene a quell’orientofobia di cui anche tu ci parli.
L’afghana Malalai Joya, come le femministe del RAWA, nemmeno vogliono pensare che Massud inzio 2001 firmo’ la “carta dei diritti della donna afghana” (worfa.free.fr) quella con la quale Emma Bonino ando’ a Bonn.
A loro basta sapere che sia musulmano per essere convinte che viola le donne. Mettono Massud e i talibani nello stesso sacco, senza nemmeno riuscire a percepire la differenza!
Sono musulmani quindi stronzi, un ragionamento in più diventa troppo complicato.
L’inferno che successe a kabul durante la guerra civile, fu proprio l’inferno.
Ma nel Panjshir Massoud ha accolto gli hazaras e li ha protetti contro i talibani.
Vedi un po’ tu.
ciao!
…”Good bye, sweet prince,and flights of angels sing thee to thy rest”
..e a proposito delle tue chicche un po avariate ti passo uno stralcio della lettera che lo scrittore Michael Barry invio’ simbolicamente a Massud ormai morto:
…ti ho raggiunto nel 1992 con le mie équipes umanitarie di aiuti d’urgenza durante la liberazione di kabul, quando i tuoi resistenti (maquisards), non gli islamisti inféodés au pakistan, entrarono per primi nella capitale.
Euforia di corta durata.
Abbiamo sofferto e vissuto insieme l’assedio che subito ne segui’, la fame, la pioggia di obus delle forze integriste che accerchiavano, soffocando kabul, sfiorato constantemente la morte sotto le sifflement de mêmes roquettes.
E’ la che ti ho conosciuto, apprezzato ed infine compreso.
Perché in quel momento non ho smesso di incontrarti per organizzare, nelle macerie, distribuzioni di medicine e cibo.
Ed é allora che hai rivelato le tue scelte. Hai mantenuto tutte le donne nell’amministrazione, negli ospedali, alla televisione, all’università. Ho tenuto una conferenza, sui banchi il 70% ragazze!….infine nel 1966 hai lasciato la capitale, non solo per salvaguardare le tue truppe, ma per evitare la distruzione di tutto cio’ che restava a Kabul…..ecc….Mikael Barry
Massoud amava questa poesia che dedicava spesso a sua moglie:
“qu’il est doux d’avoir a mes côtés quelqu’un qui comprend les paroles de mon coeur, avant que je ne bouge mes lèvres”.
ciao
“a proposito delle tue chicche un po avariate”
sono chicche del Rawa….
Ma tu credi davvero che gli eredi di Massud possano mai farsi accettare nel Pashtunistan?
Credi davvero che “carta dei diritti della donna afghana” che hai citato, ammesso che poi venga DAVVERO applicata nel Panjshir e nel Tagikistan afghano, possa essere fatta propria nel sud pashtun?
Qualche anno fa, proprio una parlamentare afghana disse che per migliorare la condizione della donna in Afghanistan ci vorranno dei SECOLI…..
ciao
Comunque ciò che dici, mi conferma ancora di più nell’idea che l’Afghanistan creato da Abdur Rahman Khan nel 1880-1901 e distrutto dall’invasione sovietica non sia più ricostituibile, almeno nella forma unitaria e i gruppi settentrionali debbono restare separati dal Pashtunistan.
ciao
…Massud lascio’ kabul nel 1996, non nel 1966, sono un po’ in coma, mi scuso x tutti gli errori!
bye!
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