L’Eurabia è davvero alle porte, anzi gli arabi ci infilano pure le mani in tasca.
Un esponente del governo italiano, in un’occasione ufficiale, ha dichiarato di voler cambiare la legge italiana per adattarla alla Shariah.
Adolfo Urso, vice-ministro per lo sviluppo economico, ha infatti dichiarato al Forum Internazionalizzazione dell’Associazione Bancaria Italiana che occorre introdurre una “legge quadro” per applicare la Sharia in Italia; e Guido Rosa, vicepresidente dell’Abi, ha detto che per imporre la Sharia al popolo italiano, occorre “modificare il nostro impianto normativo, civilistico e fiscale“.
Cambiando le nostre leggi, che affondano le loro radici in settemila anni di civiltà giudeocristiana, i nostri governanti sperano di attirare i capitali degli sceicchi del deserto!!!! Stendendo il tappeto di fronte ai cammellieri del jihad, i nostri politici vogliono aprire l’Italia alla “finanza islamica” che non permette di ricevere o concedere interessi, non permette attività speculative e vieta di investire in “alcol, armi, gioco d’azzardo e pornografia“.
Ma noi non venderemo novemila anni di civiltà per un piatto di lenticchie. Bisogna reagire subito, e con i fatti.
Noi abbiamo deciso di fare la nostra parte: colpiremo dove fa male, nel portafoglio!
Nella saletta del biliardo del Bar Margherita, in data 24 ottobre 2010, abbiamo quindi costituito
KELEBANK
LA PRIMA BANCA GIUDEO-CRISTIANA D’ITALIA
Per la Banca, abbiamo scelto un simbolo che riassume in sé la nostra mission, coniugando i Valori dell’Occidente al senso del servizio che vogliamo offrirvi:
Una banca al servizio di chi crede alla Libertà e vuole bere il cognacchino e non il latte di cammella.
Una banca deregolementata, perché i soldi li teniamo noi per voi, e a casa nostra facciamo come vogliamo noi.
Non vi promettiamo guadagni astronomici. Ma promettiamo che i vostri capitali saranno investiti, per quanto possibile, in usura, alcol, armi, gioco d’azzardo e pornografia. E non faremo mai la carità agli zingari.
Andate in banca domani mattina, chiedete del direttore in persona e ditegli cosa ne pensate della svendita di ottomila anni di civiltà da parte dei dhimmi dell’Abi.
Soprattutto, però, riprendete i vostri soldi dalle grinfie degli amici degli sceicchi.
Poi dateli a noi. I contanti vanno benissimo.
“Nella saletta del biliardo del Bar Margherita, in data 24 ottobre 2010,”…
Manca un dettaglio importante: al momento della firma dell’atto, i soci fondatori quante consumazioni alcooliche avevano assunto?
Perfetto, se mi garantite zero spese io ci sto.
Dico davvero.
🙂
Il simbolo che hai scelto non fa cerchi sulla sabbia o ghiaia fine; non ti fa andare al cinema come premio per un aver acceso un mutuo; non fa correre due presunti innamorati verso chissà quale meta (la rovina!?); non fa esperimenti genetici con mucche e ghepardi; non ha il colore di una zucca…
Potrei sapere su che base dovremmo fidarci?
Almeno hai qualcosa sulla fedina penale che possa fungere da garanzia minima? 😀
ti segnalo l’art. 14 del testo unico bancario, con i requisiti per avere l’autorizzazione della banca d’italia
1. La Banca d’Italia autorizza l’attività bancaria quando ricorrano le
seguenti condizioni:
a) sia adottata la forma di società per azioni o di società cooperativa per
azioni a responsabilità limitata;
a-bis) la sede legale e la direzione generale siano situate nel territorio
della Repubblica (3);
b) il capitale versato sia di ammontare non inferiore a quello determinato
dalla Banca d’Italia;
c) venga presentato un programma concernente l’attività iniziale, unitamente
all’atto costitutivo e allo statuto;
d) i titolari di partecipazioni rilevanti abbiano i requisiti di onorabilità
stabiliti dall’articolo 25 e sussistano i presupposti per il rilascio dell’autorizzazione
prevista dall’articolo 19 (1);
e) i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e
controllo abbiano i requisiti di professionalità, onorabilità ed indipendenza
indicati nell’articolo 26 (2);
f) non sussistano, tra la banca o i soggetti del gruppo di appartenenza e
altri soggetti, stretti legami che ostacolino l’effettivo esercizio delle funzioni
di vigilanza (3).
2. La Banca d’Italia nega l’autorizzazione quando dalla verifica delle
condizioni indicate nel comma 1 non risulti garantita la sana e prudente gestione.
2-bis. La Banca d’Italia disciplina la procedura di autorizzazione e le
ipotesi di decadenza dalla stessa quando la banca autorizzata non abbia iniziato
l’esercizio dell’attività (4).
3. Non si può dare corso al procedimento per l’iscrizione nel registro
delle imprese se non consti l’autorizzazione del comma 1.
4. Lo stabilimento in Italia della prima succursale di una banca extracomunitaria
è autorizzato dalla Banca d’Italia, sentito il Ministero degli affari
esteri, subordinatamente al rispetto di condizioni corrispondenti a quelle
del comma 1, lettere b), c) ed e) (5). L’autorizzazione è rilasciata tenendo
anche conto della condizione di reciprocità
mi pare che tu sia in regola solo con il punto a bis)
Per Roberto
Kelebank è una banca DEREGOLAMENTATA (come saprai, noialtri amiamo le MAIUSCOLE).
Nel solco di Reagan e della Thatcher, contro le interferenze stataliste e nazicomuniste. Niente shariah e niente lacci e laccioli!
Questo mi piacerebbe assai e mi ispirerebbe fiducia.
Ma mi risulta esistano e funzionino anche bene, si fanno chiamare Hedge Fund e ad oggi camminano con le loro gambe e non con le tasse dei contribuenti.
A differenza delle banche regolamentate e a somiglianza delle banche islamiche.
Ciao
Per PinoMamet
Certo, zero spese. Sono i vostri soldi che ci interessano, mica vi chiediamo pure le spese.
Per Riccardo Giuliani
Ti fidi di San Francesco d’Assisi?
Ti fidi di Giulio Cesare?
Ti fidi degli eroi di Lepanto?
Ti fidi di Einstein?
Allora ti puoi fidare di Kelebank.
Per Iononstoconoriana
Le consumazioni alcoliche servivano come filtro per tenere fuori mussulmani taquiyeggianti.
Come tutti sanno, è più criminale fondare una banca che rapinarla.
Ma dal momento che “criminale=islamico” (o meglio, “non tutti gli islamici sono criminali, ma tutti i criminali sono islamici”… o era “terroristi”: non rammento!!)), mi pare che la fondazione della banca giudeocristiana Kelebank determini un cortocircuito logico!…
Insomma, Miguel: margarita a damigiane in omaggio alla madrepatria, o negroni a bacinelle in omaggio a quella di adozione…?
Carissimo Miguel,
ti passo tutto, anche glissare sull’Islam come elemento cooptato nel Flusso Globale Danaroso (altro che Eroica Resistenza) e credere a l “non permette attività speculative”.
Ma senza le cazzo di armi come facciamo a sconfiggere il Grande e il Piccolo Satana???
Per Francesco
Ma come è possibile che con te, debba sempre spiegare le cose.
[spoiler]
Allora, qui abbiamo detto ampiamente che tutto ciò è un “elemento cooptato nel Flusso Globale”. Abbiamo scritto più volte sull’Islam Mercato.
Abbiamo anche detto che gli arabi senza soldi sono terroristi, per quelli con soldi cambiano pure le leggi.
Ora, i soldi in questione sono quelli – per capirci – dello stato saudita che trama contro Hezbollah e che ha aperto i propri spazi aerei a Israele per bombardare l’Iran.
[/spoiler]
‘spetta, lo sai che sono lento
i soldi della teocrazia familiare sunnita saudita sono brutti, quelli della teocrazia ayatollaica sciita sono belli.
adesso ho capito?
e quando collaborano con gli americani contro i talebani sciiti e i trafficanti di droga come sono gli iraniani, brutti o belli?
che confusione, me ne torno a lavare i piatti in cucina che è il mio posto
ciao
Per Francesco
“Satana”
Questa è un’ottima domanda. Credo che buona parte delle armi usate da quella che Martinez chiama Resistenza siano il frutto dell’ ”elemosina”, ossia delle copiose donazioni fatte dai Musulmani osservanti a favore di associazioni caritatevoli assorbite. Il fatto che sia Hamas, sia i Fratelli Musulmani dell’Egitto sia Hezbollah abbiano messo in piedi tali organizzazioni è significativo.
Ciao!
Andrea Di Vita
a parte che non credo a una tale spontanea generosità senza una regia politica, per farti la Bomba e resistere ai due Satana ci vogliono fondi più cospicui, decisamente.
Per Francesco
”più cospicui”
Precisamente. Ora, come fanno i nostri islamofobi in servizio permanete effettivo ad ammettere l’introduzione di una Finanza Islamica in cui non si sa chi possa riciclare i propri soldi, e a quale scopo? Ai loro occhi qualunque ricco Musulmano che faccia girare quattrini è un potenziale émulo del miliardario Bin Laden.
Ciao!
Andrea Di Vita
Quindi siamo tutti d’accordo nell’investire i nostri sudati risparmi nella Kelebank per evitare che domani ci scoppi un’atomica islamica in testa?
😀
perfetto, allora permettimi solo di ricordarti l’esistenza dell’art. 131 del suddetto codice bancario
Articolo 131
(Abusiva attività bancaria)
1. Chiunque svolge l’attività di raccolta del risparmio tra il pubblico in
violazione dell’articolo 11 ed esercita il credito è punito con la reclusione
da sei mesi a quattro anni e con la multa da lire quattro milioni (euro 2.065)
a lire venti milioni (euro 10.329)
Caro Miguel,
Approvo l’iniziativa, ma ho qualche riserva sul simbolo, che potrebbe urtare la delicatissima sensibilità dei nostri FMS (Fratelli Maggiori Semprevittime). Suggerisco invece un vitello, d’oro (per la parte giudeo-) e grasso (per quella cristiana).
Saluti da Marcello Teofilatto
beh, scusa, la sensibilità di un miliardo di islamici dove la metti? mica ci sono solo i FM, ci sono anche i fm!
e dei vegetariani?
e di quelli messi a dieta che vorrebbero ma non possono più?
propongo una bella carota, che l’arancione dona!
Per Teofilatto
Purtroppo vedo che anche tu ti sei fatto condizionare dalla propaganda dei “palestinesi”.
In realtà, ci sono due tipi di ebrei.
Quelli veri sono proprio come noi, solo che hanno dato al mondo Gesù mentre noi abbiamo dato al mondo Leonardo Da Vinci. E solo un ANTISEMITA potrebbe insinuare che non mangiano carne di maiale mentre difendono l’Occidente in PRIMA LINEA.
Poi ci sono alcuni che sono odiatori di sé che hanno copiato i mussulmani e non mangiano carne di maiale e si sono fatti circoncidere, ma questo è solo perchè hanno letto il Mein Kampf e sono diventati comunisti.
Ho scritto che mangio più “halal” io della maggioranza dei miei amici musulmani, giova aggiungere che mangio più “kosher” della maggioranza degli amici israeliani/ebrei.
🙂
Per Francesco: peso el tacon del buso (come si dice quassù in Veneto). Con una carota (evidente simbolo fallico) si offenderebbero le femministe. Anzi, le Femministe e i Femministi, per dirla con l’islamonazicomunista Miguel.
Per il suddetto: ammetto l’errore. Non mi ricordavo più dello sforzo eroico di chi mangia carne di maiale mentre difende l’Occidente. E pensare che il termine relativo, multitasking, è ormai d’uso comune.
Saluti da M.T.
ostregheta, l’è vero
un elefante?
un ippopotamo?
un santo in disuso?
una figura geometrica con più di tre lati?
Beh, io mi sono fatto da poco un conto in Che Banca, dell’adelphico-massonica Madiobanca. Va bene lo stesso? Solo che nel consiglio di amministrazione c’è anche l’islamico Tarek Ben Ammar, un tale Marco Tronchetti Provera, che pare abbia sposato una donna ARABA, e una tale Marina Berlusconi, il cui padre intrattiene rapporti amichevoli con alcuni dittatorucci arabi e comunisti e che in passato pare abbia finanziato la resistenza palestinese. Mi tocca cambiare banca?
Mi sa di sì, altrimenti potresti essere preso per un dhimmi collaborazionisti passato ai nemici della nostra luminosa cultura.