Fiamma Nirenstein, l’Agente Betulla e i Protocolli immaginari

L'altro giorno, abbiamo parlato qui delle proposte di censura planetaria avanzate dall'on. Fiamma Nirenstein, affiancata da persone che si auspicano pubblicamente la deportazione in blocco dei nativi palestinesi.

Su RaiNews hanno trasmesso un filmato-intervista con Fiamma Nirenstein, che avevo visto. Mi era però sfuggito un particolare, che apprendo dal blog Civium Libertas: a un certo punto, nel filmato (minuto 4.04), si vede una pagina web che parla dei Protocolli dei Savi di Sion.

Peccato che si tratti in realtà di un'accuratissima critica a chi sosteneva l'autenticità dei cosiddetti Protocolli. Una critica spietata, intitolata Per finirla con i "Protocolli dei Savi di Sion". Un dettaglio, forse, ma indica la superficialità con cui si conducono certe presunte inchieste.

Poi apprendo che i politici che stanno minacciando di censurare Internet si sentono minacciati perché "vengono chiamati con nome e cognome una serie di parlamentari di tutti i partiti". Cioè un deputato fa una pubblica audizione, il suo nome viene citato da decine di agenzie stampa favorevoli, ma non si deve fare il suo nome.

Veramente noi non abbiamo citato solo i nomi e cognomi dei parlamentari in questione. Abbiamo pure citato il nome segreto di uno di loro: Agente Betulla.

«Nei giorni scorsi sui siti internet denunciati nel corso di alcune ultime audizioni svoltesi nell’ambito dell’Indagine Conoscitiva sull’Antisemitismo, che si sta svolgendo alla Camera a cura della Commissione Esteri e Commissione Affari Costituzionali, sono apparse numerose minacce e vari insulti all’intero Comitato d’Indagine, con specifico riferimento ai nomi e cognomi dei partecipanti, sia i parlamentari che gli auditi. In particolare risulta minacciata in modo grave la presidente del Comitato Fiamma Nirenstein, ma vengono chiamati con nome e cognome una serie di parlamentati di tutti i partiti, che saranno domani presenti a una conferenza stampa indetta per le 10.00 alla Sala Stampa della Camera (sala del Mappamondo) per denunciare questi fatti di inaudita gravità. Saranno presenti tra gli altri il Vicepresidente del Comitato d’Indagine, Pierangelo Ferrari (PD), il Segretario Raffaele Volpi (LNP), Paolo Corsini (PD), Renato Farina (PDL) e Enrico Pianetta (PDL).»

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6 risposte a Fiamma Nirenstein, l’Agente Betulla e i Protocolli immaginari

  1. utente anonimo scrive:

    Invece questo che allego in  calce col post c'entra un po' di più. Qualcuno ne sa niente? Ricevo e inoltro.
    Ciao!
    Andrea Di Vita

    Il 18 / 5 / 2010 il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L.733), che include tra gli altri un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet;

    La prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60.

    Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno Liberticida della"Casta".

    In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i/providers/ dovranno bloccare il blog.

    Questo provvedimento può faroscurare un sito ovunque si trovi, anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria,può infatti disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

    L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.

    Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.

    Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da Tutti i link scomodi per la Casta!

    In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.

    Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo dove una /media company/ ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.

    Il nome di questa /media company/, guarda caso, è Mediaset.

    Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un'impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d'interessi.

    Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di /normalizzare/ con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.

    Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa!

    Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in> Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.

    Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto Informatico.

    Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema dialettico.

    documentazione diffusa dal Coordinamento Provinciale Veronese degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani c/o Provincia di Verona – Gruppi Consiliari via S.Maria Antica 1 37121 Verona
    Consigliere/i: Allegri, Caldana, Campagnari, Rizzi…..Coord. tecnico:
    Andreoli,Ferrari,Velardita
    http://www.perlapace.it-www.scuoledipace.it – mail:
    entilocalipaceverona@alice.it
     335 8373877  335 8373877

  2. utente anonimo scrive:

    Invece questo che allego in  calce col post c'entra un po' di più. Qualcuno ne sa niente? Ricevo e inoltro.
    Ciao!
    Andrea Di Vita

    Il 18 / 5 / 2010 il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L.733), che include tra gli altri un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet;

    La prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60.

    Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno Liberticida della"Casta".

    In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i/providers/ dovranno bloccare il blog.

    Questo provvedimento può faroscurare un sito ovunque si trovi, anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria,può infatti disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

    L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.

    Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.

    Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da Tutti i link scomodi per la Casta!

    In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.

    Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo dove una /media company/ ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.

    Il nome di questa /media company/, guarda caso, è Mediaset.

    Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un'impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto giudiziario e d'interessi.

    Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di /normalizzare/ con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.

    Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa!

    Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in> Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.

    Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto Informatico.

    Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema dialettico.

    documentazione diffusa dal Coordinamento Provinciale Veronese degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani c/o Provincia di Verona – Gruppi Consiliari via S.Maria Antica 1 37121 Verona
    Consigliere/i: Allegri, Caldana, Campagnari, Rizzi…..Coord. tecnico:
    Andreoli,Ferrari,Velardita
    http://www.perlapace.it-www.scuoledipace.it – mail:
    entilocalipaceverona@alice.it
     335 8373877  335 8373877

  3. kelebek scrive:

    Per Andrea n. 2

    Credo che sia una bufala impazzita. A quanto mi è dato capire, si tratta di una proposta di emendamento vera, ma che è stata tolta alla legge; una legge approvata, se ben ricordo, più di un anno fa.

    E' una di quelle cose che girano su Internet a forza di persone che non fanno i controlli sulle fonti. Hai fatto molto bene a presentarla in forma dubitativa.

    Miguel Martinez

  4. kelebek scrive:

    Per Andrea n. 2

    Credo che sia una bufala impazzita. A quanto mi è dato capire, si tratta di una proposta di emendamento vera, ma che è stata tolta alla legge; una legge approvata, se ben ricordo, più di un anno fa.

    E' una di quelle cose che girano su Internet a forza di persone che non fanno i controlli sulle fonti. Hai fatto molto bene a presentarla in forma dubitativa.

    Miguel Martinez

  5. utente anonimo scrive:

    Effedieffe secondo voi non è antisemita ?!?! … Blondet ha persino difeso il nazista Priebke !!!

    http://it.narkive.com/2007/6/21/977678-priebke-e-il-totalitarismo-della-vilta-maurizio-blondet.html

    … e guardacaso l' ex Hitlerjung Joseph Ratzinger NON scomunica il cattolico Blondet !!!

     

    Stefano

     

  6. utente anonimo scrive:

    Effedieffe secondo voi non è antisemita ?!?! … Blondet ha persino difeso il nazista Priebke !!!

    http://it.narkive.com/2007/6/21/977678-priebke-e-il-totalitarismo-della-vilta-maurizio-blondet.html

    … e guardacaso l' ex Hitlerjung Joseph Ratzinger NON scomunica il cattolico Blondet !!!

     

    Stefano

     

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