Se vi interessa il tenebroso tema delle elezioni a Firenze, non mancate in questi giorni di dare un’occhiata al blog di Io non sto con Oriana
Poi pubblica un “giornalino” – in realtà quattro pagine assai patinate – che reca in alto queste parole:
“Avrei potuto investire di più nella mia campagna, con più cartelloni, affissioni, ecc. Volutamente però, ho scelto di ridurre le spese e di limitarmi a questo giornalino per donarne una parte a chi, in Abruzzo, ha bisogno di cose più importanti. Un piccolo contributo, ma che spero possa essere seguito da alti, in un momento in cui i politici devono fare qualcosa in più, dando un esempio positivo.”
Come diceva il Salsicciaio nei Cavalieri di Aristofane:
“E s’io non t’amo, o Popolo, se le mie tenerezze
per te non sono, in trítoli sia tagliato e bollito.
Vuoi di piú? Su un’agliata col cacio io sia qui trito,
pei coglioni al Ceràmico sia tratto col rampino!”
Le elezioni portano a trasgredire il principio secondo cui non bisogna elogiarsi da soli.
A differenza di Bellosi, la maggior parte dei candidati aggira questo divieto, usando la terza persona.
Prendiamo Stefano Di Puccio – Lista Renzi – che ha due qualifiche fondamentali: gioca a rugby e gestisce una trattoria in Piazza della Passera (sì, si chiama così):
“La concretezza, la spontaneità e la coerenza costituiscono gli elementi grazie ai quali Di Puccio testimonia il suo amore per Firenze”.
Gli manca solo la modestia, poi sarebbe perfetto.
@nonstoconoriana
Blog bellissimo e assai divertente:-)
Sono anch’io di Firenze e quello che scrivi è verissimo; a proposito di degrado ti segnalo il raddoppio dei tavolini di Rivoire e di tutti gli altri bar o ristoranti in piazza signoria, ma anche in piazza duomo non si scherza, guarda il bar davanti al battistero, sempre più grande , sempre più sudicio e sempre più prossimo al monumento, e che dire di piazza della repubblica piena di cartoni, granate e secchi accanto ai banchini che vendono ciarpame.
Ma questo non è degrado per gli inquilini di palazzo vecchio, tutti, i quali non trovano di meglio che rifarsela con i neri che vendono all’esterno e a minor prezzo le cianfrusaglie vendute dai rinomati commercianti all’interno!
Grazie per quello che fai.
ps volevo lasciare questo commento nel tuo blog ma non so no registrata e allora lo metto qui.
…Grazie.
Insomma: questo qui è titolare di uno “studio immobiliare”.
Chissà cosa ci studiano, lì dentro!
Io so soltanto che fino a una quindicina di anni fa non ce n’era neanche uno e si viveva benissimo lo stesso.
Anzi, direi che si viveva meglio di oggi.