A memoria imperitura

Una signora che chiedeva l’elemosina all’Auchan di Catania è stata accusata a maggio di aver cercato di rapire un bambino, si è fatta quattro mesi di carcere. E adesso è stata assolta.

Ecco come l’agenzia ADN Kronos a suo tempo informò dell’arresto l’intero sistema mediatico italiano.

Ripeto, ADN Kronos, non l’Ufficio Stampa dell’onorevole Borghezio.

da ADNKRONOS:

E’ accaduto giovedì in un centro commerciale del rione di S. Giuseppe La Rena

Catania, tentano di rapire bimba di tre anni: arrestati due Rom

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.2180324274

Una zingara, con l’aiuto di un altro romeno, ha cercato di portar via la piccola mentre era su un carrello della spesa all’interno del supermercato. Tempestivo l’intervento della mamma, moglie di un ispettore di polizia

Catania, 20 mag. – (Adnkronos) – A Catania la polizia ha arrestato due Rom che avevano tentato di rapire una bambina di tre anni nel centro commerciale Auchan nel rione di S. Giuseppe La Rena. La mamma della piccola è stata avvicinata da una zingara che chiedeva l’elemosina. La signora ha risposto garbatamente di non avere spiccioli ma pochi istanti dopo, mentre la signora stava caricando la spesa in auto, la zingara ha tentato di sollevare la bimba dal carrello della spesa con l’aiuto di un uomo, anche lui romeno.

La scena, a quanto si è appreso, è avvenuta tra l’indifferenza della gente e la donna, che è moglie di un ispettore di polizia, ha avvertito il marito che a sua volta ha fatto intervenire una volante del vicino Commissariato di S. Cristoforo. I due romeni sono accusati di violenza privata, tentato sequestro di persona e sottrazione di minore. Il fatto è avvenuto giovedì scorso ma la Questura del capoluogo etneo ha fino ad oggi mantenuto il massimo riserbo.

Questa voce è stata pubblicata in giornalisti cialtroni, rom o zingari e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

7 risposte a A memoria imperitura

  1. controlL scrive:

    Un classico esempio, che qualcuno ha dovuto “documentare” con quattro mesi di carcere, di quanto sia molto più utile la filologia delle teorie politiche ad analizzare la politica. Se tutti i manoscritti d’un testo derivano dallo stesso originale, la pluralità delle fonti si può ridurre a una sola. Ecco spiegato il “pluralismo” di cui parlano i politici e le loro teorie.p

  2. Aramcheck scrive:

    Dobbiamo soltanto aspettare che i media nazionali diano pari risalto alla notizia dell’assoluzione rispetto a quella che diedero al presunto rapimento.

    Sediamoci comodi.

  3. utente anonimo scrive:

    Ovviamente un tentativo di sequestro non consumato per il tempestivo intervento della madre, che non si è risolto nello “spostamento” fisico del minore non può dare origine ad una condanna. Ciò non significa che il tentativo non ci sia stato.

  4. controlL scrive:

    Ovviamente non leggi, se non le tante copie in edicola di adnkronos, che stavolta hanno taciuto del processo. È del “tentato rapimento” che è stata assolta.p

  5. mariak scrive:

    Miguel,

    il tuo blog è l’unico, per quanto ne sappia, che fa una specie di monitoraggio sull’esito di denunce o processi a presunti attentatori, presunti rapitori e così via, lo sai che io ogni volta che il discorso cade su questi eventi ,ti cito sempre, dicendo il seguito ?

    Insomma per dirti che fai della vera e propria controinformazione:-), come si diceva una volta.

  6. mariak scrive:

    @ 3

    con codesto modo di ragionare, a minchiam direbbe ritvan,nessuno di noi si salverebbe, chiunque potrebbe sulla base di impressioni o supposizioni accusare chi gli sta sulle scatole e peggio ancora, come fai tu, continuare a farlo anche dopo che un tribunale ha giudicato il contrario!

  7. RitvanShehi scrive:

    >a minchiam direbbe ritvan..mariak< Veramente Ritvan direbbe – citando siempre il povero Scoglio – “ad minchiam”:-). E l’intervento dell’anonimo n.3 a mio immodesto avviso rientra di diritto in questa categoria, visto che non tiene conto dell’art.56 del CP. “Articolo 56 Delitto tentato.
    Chi compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, risponde di delitto tentato, se l’azione non si compie o l’evento non si verifica.”

    Pertanto, se il PM avesse ravvisato gli estremi di un tentato sequestro di persona/tentata sottrazione di minore, non avrebbe avuto alcuna difficoltà a modificare l’imputazione e condannare così comunque (sebbene con una pena più lieve) i rom. Se non lo ha fatto, vuol dire che molto probabilmente questi estremi non c’erano.

    Il tutto detto da uno – il sottoscritto – a cui i rom non sono affatto simpatici, ma per ben altri motivi:-).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *