Lutto

Un sito che avevo linkato tra i Diversamente pensanti, Destra Radicale, ha appena perso la sua anima.

Era una cosa bellissima, con proclami a favore della Legge del Taglione, esaltazioni del ruolo militare di Israele nel progetto di instaurazione planetaria della Legge Deuteronomica e Naturale con conseguente abolizione della democrazia, e l’invito a iscriversi a un ordine cavalleresco apposito, di cui venivano spiegati in dettaglio i costumi indossati.

Adesso è diventata una roba talmente sciatta, a parte l’uso creativo della punteggiatura, da sembrare il sito dei comunicati stampa di un deputato di Alleanza Nazionale.

Rimangono solo alcuni gioielli qua e , ma il resto è francamente noioso, per cui mi trovo costretto a togliere il link. I miei nemici non li voglio moderati, per favore.

Morale della favola: guai a vendere la vostra anima a un nuovo webmaster.

A proposito di Legge Naturale, non perdetevi questo post sul blog di Falecius.

Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

16 risposte a Lutto

  1. Harmachis scrive:

    Divertente quando dice che ormai gli ignoranti non esistono più! Ancora una volta la presunzione di vivere nel mondo perfetto, che porta a ripetere gli errori del passato.

  2. utente anonimo scrive:

    Hai ragione. Un Levita è un capolavoro. Fa veramente ridere…

    cloro

  3. BarbaraLattanzi scrive:

    Ma chi sono queste “anime” che si sono avvicendate alla guida del sito?

  4. fmdacenter scrive:

    Non sono riuscito a leggere il post di Fal.

    Shock anafilattico da fesserie presuntuose e malamente moderne.

    Del resto io non sono un moderato 🙂

    Francesco

  5. falecius scrive:

    Francesco n.4: Nemmeno io 😉

  6. paniscus scrive:

    Francesco, potresti chiarire che cosa ci sarebbe di “fesseria” nell’affermare che la famiglia è un’istituzione sociale umana che cambia continuamente nel tempo e che è diversa in diverse culture… e NON un’entità eterna e metafisica di cui non si può parlare senza camminare sulle uova?

    Lisa

  7. kelebek scrive:

    Dal Francescano Paravia:

    fes|se|rì|a

    s.f.

    Affermazione fatta da persona avente opinioni diverse da quelle di Francesco.

  8. fmdacenter scrive:

    Ringraziando l’ottimo Miguel Paravia per la chiara sintesi della mia posizione di partenza (però ha messo “di Francesco” invece che “della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana”), negare la realtà metafisica dell’uomo, della persona, delle relazioni che la costruiscono, della famiglia, di Dio-Trinità, è di scarsa ragionevolezza.

    IMHO, of course.

    E poi Fal ha capito bene lo spirito con cui argomento, direi 🙂

    Buon Natale

    Francesco

    PS Lisa, nella tua definizione di famiglia è presente un implicito SOLO che mi è inaccettabile.

  9. orsolele scrive:

    quasi pensavo ad un vero lutto…

    poi è rientrato il tutto…

    va beh, sarà per la prossima, eh eh…

    un saluto e a presto

    orso

  10. BarbaraLattanzi scrive:

    In effetti sono sicura che Falecius sappia scrivere cose più sensate 🙂

  11. RitvanShehi scrive:

    La famiglia è un Valore. O meglio, dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo) l’incarnazione di un concentrato di valori, come l’amore, l’affetto, la solidarietà (“in salute e in malattia, nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non vi separi” recita una formula divenuta alquanto retorica e vuota ultimamente), l’amicizia, l’altruismo, la comprensione, la tolleranza e l’ uso del buonsenso. Soprattutto della tolleranza e del buonsenso, visto che per ovii motivi le regole della democrazia non si possono applicare a un nucleo di due persone (i bambini, si sa, non hanno diritto di voto).

    E quando ci sono i figli, c’è un “valore aggiunto”. La cura e l’educazione delle nuove generazioni.

    Dire che la famiglia non è un valore perché “ne uccide più la famiglia che la mafia” è un sofisma di bassa lega che mi ricorda un po’ la barzelletta del marinaio e del signore di città:

    – Com’è morto tuo tuo padre?-chede il signore al marinaio.

    – Annegato in mare. Faceva il marinaio anche lui.

    -E tuo nonno?

    -Egli pure. E anche i miei zii.

    -Ma tu, allora, non hai paura ad andar per mare?

    -Ehmmm…permette che le faccio anch’io qualche domanda?

    – Ma certamente!

    – Suo padre, com’è morto?

    – Nel suo letto: infarto fulminante.

    – E suo nonno?

    – Nel suo letto anche lui: se n’è andato nel sonno.

    – E i suoi zii?

    – Tutti morti nel loro letto.

    – Ma allora scusi, lei non ha paura di coricarsi ogni notte nel suo letto?

    Inoltre, – e qui gioco la “Palestin card”:-) – trovo strano e alquanto contraddittorio che gente che vorrebbe “sposare finché morte non li separi” israeliani e palestinesi “per il loro bene” e come “la migliore soluzione possibile” cerchi di denigrare la famiglia e i suoi valori. Si vede che per loro quel che vale per due persone – ovvero il divorzio facile e allegro per “incompatibilità di carattere” – non deve valere per due popoli.

  12. kelebek scrive:

    Per Ritvan n. 11

    Palestina, Israele, famiglia…

    Il problema si pone quando due persone abitano nella stessa casa: o possono usare tutte e due la stessa cucina e lo stesso bagno; oppure una se ne sta sempre chiuso in cameretta (quella senza finestre con la lampadina rotta) e l’altra usa bagno e cucina.

    Ma non c’è mica bisogno di sposarsi e nemmeno di amarsi.

    Miguel Martinez

  13. fmdacenter scrive:

    Miguel

    sei sicuro del tuo ultimo commento?

    se due persone che non si amano devono proprio condividere lo stesso appartamento, è bene che ci siano regole molto precise sullo sfruttamento degli spazi comuni e confini ferrei degli spazi provati.

    E se sono d’accorod con te che l’uno non ha il diritto di fare il prepotente e monopolizzare l’acqua calda e la TV, l’altro dovrebbe fare a meno di dire che in realtà la casa è solo sua e il coinquilino farebbe meglio a levarsi dai piedi. Anche se quello piccolo e nero e l’inquilino è una copia di Ivan Drago….

    Ciao

    Francesco

    PS la famiglia non è un valore. E’ una esperienza in cui si possono vivere moltissimi dei valori che mostrano la vita per degna di essere vissuta.

  14. RitvanShehi scrive:

    >Miguel sei sicuro del tuo ultimo commento? Francesco< Ma stai scherzando?:-)

  15. kelebek scrive:

    Per Francesco n. 13

    Se si decide di dividere la casa in modo tale che tutte le stanze e i servizi vadano a uno dei due, e la cantina all’altro, allora tanto vale che uno dei due se ne vada: è la proposta, a modo suo logica, di chi propone la trasferit, cioè l’espulsione dei palestinesi dalla Terra Santa.

    Miguel Martinez

  16. fmdacenter scrive:

    MM

    l’ultimo paragone è corretto, il primo almeno un poco forzato, e ben lo sai.

    Ciao

    Francesco

    PS poi, non so se mi terrei in cantina uno che rivendica tutto il mio/nostro appartamento …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *