Altro attentato antislamico

Il lettore a cui devo la segnalazione di questo articolo mi segnala come su Google News, parlino del caso 3 mezzi di informazione, contro 24 che parlano di un tale che avrebbe cercato di murare la statua di una madonna nel cortile di casa sua, rinunciandovi dopo le proteste dei vicini.

Attacchi agli islamici, macelleria a fuoco a Chiari (BS)

È stata data alle fiamme da ignoti la macelleria islamica Bismi Allah, specializzata nella vendita di carne halal, che i musulmani traducono in italiano "carne senza sangue", ottenuta cioè da animali sgozzati. L’episodio segue una serie di attacchi che, negli ultimi giorni, hanno colpito luoghi di culto e sedi di associazioni islamiche in Lombardia. 

Nel negozio aperto nel centro storico di Chiari, tra vicoletti angusti, nella stretta via Quartieri, sette anni fa e che da due anni ha cambiato proprietario, si vendono anche altri alimenti etnici, sia orientali sia africani.

Attorno alle 4 di questa mattina qualcuno, allarmato dal fumo e dalle fiamme, ha chiamato il 115. Giunti velocemente i vigili del fuoco di Chiari hanno sedato il rogo nel giro di pochi minuti, anche se il fumo ha comunque causato danni ingenti al mobilio e alla merce in vendita.

Secondo la prima ricostruzione dei fatti, le fiamme sarebbero state appiccate con un copertone d’auto fatto passare dalla porta d’ingresso dopo aver forzato e alzato la saracinesca del negozio, chiuso per ferie da Ferragosto. Il proprietario della macelleria, Bouchta Fixih, che si trova in vacanza in Marocco nella sua città di origine, Bensalah, è stato avvisato da alcuni amici e dai carabinieri della Compagnia di Chiari.

Questa mattina all’esterno della macelleria si trovavano diversi conoscenti del proprietario, tra cui Hammadi Benzina, che ha mostrato ai cronisti i segni di un precedente incendio doloso che due anni fa ha danneggiato la saracinesca del negozio.

«Quando il mio amico ha acquistato la macelleria, qualcuno ha subito appiccato un incendio alla saracinesca. Fortunatamente le fiamme non si erano propagate all’interno – ha spiegato il marocchino Benzina -. Bouchta non ha mai dato fastidio a nessuno. Vive qui con la famiglia: la moglie e due fratelli. Sono persone tranquille e posate – ha concluso Benzina – che non hanno mai causato problemi alla comunità di Chiari».

L’episodio di Chiari si aggiunge ad un altro presunto atto di intimidazione nei confronti della comunità musulmana avvenuto nella vicina Brescia, la notte di ferragosto, quando due ordigni incendiari sono stati fatti esplodere davanti alla moschea, situata nella zona sud della città.

Il presunto attentato alla moschea ha fatto salire a sei i gesti intimidatori compiuti, da inizio anno, contro luoghi di culto e sedi di associazioni musulmane in Lombardia, tre consumati nei primi quindici giorni di questo mese. Nella notte tra il 9 e il 10 agosto, infatti, l’associazione culturale Aliff Baa di Abbiategrasso, già bersaglio di un attacco incendiario nella notte tra il 25 e il 26 luglio, ha subito il lancio di due molotov. Nessuno ha rivendicato i due attacchi.

Senza rivendicazione anche l’attacco incendiario, avvenuto sempre di notte, tra il 5 e il 6 agosto, che ha distrutto l’auto dell’imam vicario della moschea di Segrate. Proprio nel capoluogo lombardo, tra aprile e maggio si erano verificati altri due fatti simili: il lancio di una molotov contro la porta d’ingresso della sede milanese di Islamic Relief, rivendicato dal sedicente ‘Fronte cristiano combattente", sigla ignota agli investigatori; e l’incendio alla finestra della sede del Coreis (Comunità religiosa islamica), colpita da una bottiglia incendiaria. Attacco, anche questo, mai rivendicato.

Pubblicato il: 21.08.07

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53 risposte a Altro attentato antislamico

  1. utente anonimo scrive:

    …ma col macellaro dentro o no?

    Scherzi a parte, secondo me sono faccende interne al contesto islamico, forse, invidia tra di loro. E non ditemi che è una cazzata perchè a fianco, a destra e a sinistra dalla porta di casa mia abitano solo egiziani e tra di loro non vanno d’accordo. C’è parecchia invidia e non so il perchè. Noi siamo abituati a credere che siano tutta una comunità in pace e amore tra di essi e, invece non è come sembra.

    la Cellula

  2. PinoMamet scrive:

    Poche cose che ho notato:

    1- spero sia definitivamente tramontata la ridicola ipotesi del “regolamento di conti” all’interno della comunità islamica.

    I regolamenti di conti si fanno nei confronti di persone o al limite di organizzazioni ben precise, non contro luoghi scelti sostanzialmente a caso (una moschea qua, una là, addirittura un negozio di alimentari..);

    2- non è necessario credere che gli esecutori degli attentati siano molti, e neppure bene organizzati.

    Non è necessario che siano molti, perchè nel caso della Uno bianca o in quello di Unabomber si vede come pochissime persone, al limite una sola, possano agire in modo esteso; che non siano bene organizzati o esperti, lo si capisce dall’entità di danni che sono riusciti a causare fino ad ora, e anche dal tipo di obiettivi scelti.

    3- credo che gli esecutori siano degli idioti, che agiscono attorno alla zona in cui vivono e che (come i tipi della CADL) non sono nemmeno capaci di inventarsi un nome originale.

  3. utente anonimo scrive:

    LA POLIZIA SA BENE CHI SONO I RESPONSABILI MA NE’ I CAPI DELLA POLIZIA ,NE’ I POLITICI (A PARTIRE DEL DIRETTO RESPONSABILE CHE E’ MINISTRO DELL’INTENRO AMATO) POSSONO INTERVENIRE PERCHE SI TRATTA DELLA ORGANIZZAZIONE SIONISTA ” GIOVANI SIONISTI ” CHE AGISCE CON PROTEZIONI INTERNAZIONALI IN TUTTI I PAESI OCCIDENTALI.

    AI GIOVANI SIONISTI L’AIUTO LIGITSTICO E FISICO VIENE OFFERTO DAL GIOVANI DI FI, DI AN E DELLA LEGA NORD.

    L’ANTI ISLAMISMO IN OCCIDENTE E’ UNA REALTA’ E L’OLOCAUSTO DEI MUSULMANI E’ IN ATTO IN OGNI PARTE DEL MONDO.

    IL SIONISMO VUOLE STERMINARE I MUSULMANI E PER QUESTO USA ANCHE LA MANO DEGLI OCCIDENTALI TRADITORI DELLE TRADIZIONI E IDEE OCCIDENTALI I QUALI SI TROVANO NELLE FILE DI FI, DI AN E DELLA LEGA NORD.

  4. kelebek scrive:

    Per n. 3

    1) Firmare sempre i propri commenti, anche con uno pseudonimo qualunque

    2) I giovani sionisti hanno spesso la doppia nazionalità, hanno fatto il servizio militare in Israele o hanno comunque una forma di addestramento di tutto rispetto.

    Direi che gli attentatori incompetenti sono decisamente padani.

    Miguel Martinez

  5. falecius scrive:

    Per anonimo n3:

    Complimenti, questo tipo di paradelirio (a fondo antisemita, i suppose) veramente mi mancava, nella collezione.

  6. utente anonimo scrive:

    il 3 è uno che frequenta la “Blondet school”?

    L’Olocausto ebreo che minaccia Ahmadinejad invece desta meno preoccupazione eh!

    la Cellula

  7. AbdelQader scrive:

    Col nome di Allah Il Clemente Il Misericordioso.

    Indipendentemente dal mandante e dal sicario, penso che si cerchi una reazione di qualche testa calda, con la malcelata volontà di creare un casus belli atto a giustificare l’islamofobia.

  8. utente anonimo scrive:

    Martinez ti passo allora un’altra notizia, che CHISSà PERCHè, non è stata ripresa dai media italiani (evidentemente non è congeniale per lo “scontro fra civiltà”).

    http://www.thelocal.se/8222/20070817/

    (17 Agosto 2007)

    Per i pigri: un “artista” svedese ha fatto dei disegni rappresentando Maometto con il corpo di un cane:

    http://chromatism.net/current/images/vilks1.jpg

    http://www.vilks.net/wp-content/uploads/2007/08/muh-hund-original-rondellliten.JPG

    (e anche altri della stessa qualità “artistica”)

    Le gallerie d’arte svedesi si sono rifiutate di esibirle. Non tanto perchè facessero obiettivamente cagare, ma per “motivi di sicurezza” (hanno detto).

    Allora due organizzazioni islamiche svedesi hanno deciso di organizzare loro una mostra d’arte per mostrare i disegni islamofobi. Pur definendoli “di cattivo gusto”, il portavoce di uno dei due gruppi ha detto che l’iniziativa è stata decisa per aprire un dibattito sulla libertà d’espressione e la libertà religiosa etc.etc.

    Non leggo Il Giornale, Il Foglio, Libero o La Padania… ma ho paura che storie come queste passino quotidianamente “sotto i radar” dei nostri adorati islamofobi…

    -HTM

  9. audace12 scrive:

    > Direi che gli attentatori incompetenti sono decisamente padani.

    Miguel Martinez < Razzista!
    A12

  10. kelebek scrive:

    Per A12 n. 9

    Eh, lo so, ho detto che gli ebrei sono superiori ai padani…

    🙂

    Miguel Martinez

  11. utente anonimo scrive:

    Una piccola riflessione su questa, simile ad altre, notiziola d’arte.

    Si sta propagando una strana idea sul “diritto d’espressione”. Ci sono fior d’artisti in tutti i campi che sono morti senza che nessuno pubblicasse o mostrasse nulla delle loro opere, perché ritenute, a torto o a ragione, indegne d’essere pubblicate. A me viene in mente guido morselli, morto suicida senza che alcuna casa editrice pubblicasse un suo romanzo, che oggi sono definiti dei classici della letteratura del novecento. Ma si potrebbe citare il povero ligabue, per anni misconosciuto, e chissà quanti altri. Se uno fa un’“opera d’arte” sull’islam avrebbe invece secondo certi incredibili personaggi, che neppure conoscono i meccanismi della società che dicono di difendere, una sorta di diritto garantito alla pubblicazione/esibizione, altrimenti si violerebbe chissà quale norma costituzionale o quale diritto universale dell’uomo. Troppi artisti ormai si avvalgono di questa scorciatoia, contrabbandando il liberale diritto d’espressione con l’inesistente obbligo di pubblicazione.p

  12. utente anonimo scrive:

    “avrebbe cercato di murare la statua di una madonna nel cortile di casa sua”

    Se glielo lasciassimo fare, dimostreremmo d’aver ceduto all’ideologia dominante, che desacralizza tutto (l’immagine della madonna) tranne la proprietà privata (il tipo la può murare perché è nel suo cortile)! 😉

    Mr. XYZ

  13. kelebek scrive:

    Per n. 12

    Tra l’altro, tutta la mia solidarietà va alle vecchine.

    Ciò che colpisce, come giustamente sottolinei, è la maniera in cui l’islamofobia sfrutta tutto: il fatto che un musulmano cerchi di difendere quello che potremmo chiamare “l’onore” di un Corano è uno scandalo; il fatto che un musulmano “disonori” un’immagine della Madonna è ugualmente uno scandalo.

    Miguel Martinez

  14. utente anonimo scrive:

    Macché ‘Fronte cristiano combattente’: è stato il Benzina, ovvio.

    Zib

  15. BarbaraLattanzi scrive:

    p., infatti. però se uno scrive un libro che suscita reazioni perhcé offende qualcuno lo pubblicano volentieri. E lo pubblicano volentieri perché la pubblicità è assicurata, nemmeno la devono pagare. Meritarsi una fatwa è meglio di uno spot in tv, sei più visibile. queste sono le leggi del mercato. e così è nata la corrente artistica anti-islamica. le muse stanno per suicidarsi.

    Riguardo agli attentati.

    Vi sono alcune singolarità. il fatto che non sono rivendicati e che non hanno mai testimoni (questo accade generalmente in paesi dove operano le grandi associazioni mafiose e si chiama omertà).

    A questo punto chiediamoci: chi può avere entrambe queste caratteristiche?

    Secondo me l’ipotesi del #3 non è del tutto da scartare. Gente addestrata, se è addestrata bene, può anche fingersi incompetente e far credere che le azioni siano frutto del “malcontento popolare” e non direzionate da un gruppo ideologico para-militare specifico.

  16. kelebek scrive:

    Per Zib n. 14

    Ci avevo pensato anch’io 🙂

    Miguel Martinez

  17. utente anonimo scrive:

    Il post #3 è scritto da un noto blogger – BOICOTTAISRAELE – UN NAZISTELLO FRA LE ALTRE COSE ANCHE ANALFABETA, che si è visto chiudere già alcuni blog dalla DIGOS

    occhio che dove è passato lui, subito dopo è arrivata la digos ed ha chiuso tutto

    il matador

  18. metoikos scrive:

    La cellula # 1

    I tuoi vicini egiziani non sono un campione rappresentativo. La generalizzazione è alla radice del razzismo.

    Anonimo # 3

    Sei una fonte di informazioni invidiabile e di rara intelligenza. Dovresti fare l’analista per SISMI, davvero!

  19. utente anonimo scrive:

    Strano che Davide non ci ricordi Don Camillo e Peppone , nella scena in cui i compagni comunisti volevano eliminare la statua di una Madonnina perché si trovava sul terreno della edificanda casa del Popolo.

    Anche allora, come ora, fu una irremovibile vecchina a salvare l ‘ Inquilina.

    Aurora.

  20. utente anonimo scrive:

    Allora: gli attentati alle macellerie islamiche sono a mio avviso atti di oscena intolleranza da punire con la massima severità , mentre murare la madonna è sostanzialmente un giochino offensivo, poco educato, ma non è un reato grave e punibile. Questa è la mia specifica opinione. Se è anche la tua, allora perchè stracciarsi le vesti per il corano violato, per le vignette che offendono il profeta e via dicendo? Offendere profeti e divinità (di ogni sorta) è cosa cui dare il minor peso possibile: non deve essere reato, mentre offendere, bruciare, uccidere persone – e in seconda battuta beni – è vergogna e orrore. E’ o non è lì, la differenza? E se non è lì, dov’è?

    rosalux

  21. kelebek scrive:

    Per rosalux n. 20

    A me meravigliano sempre quelli che decidono cosa sia da punire così o cosà, del tipo “io i pedofili li impiccherei tutti”.

    Non faccio il giudice, non assegno punizioni: per la precisione, faccio il traduttore di manuali tecnici:

    “se fossi stato al vostro posto…

    ma al vostro posto non ci so stare

    se fossi stato al vostro posto…

    ma al vostro posto non ci sono stare.

    Murare la madonnina, per le vecchiette di quella cascina, è più o meno come dare un’esca avvelenata ai loro cagnolini.

    Poi mi sembra chiaro che esista una differenza tra il comportamento del muratore (o del murante?) in questione, e chi fa cose analoghe con l’unico scopo di dire “adesso sputo in un occhio al primo musulmano che passa, nella speranza che si arrabbi, così divento famoso”.

    Miguel Martinez

  22. utente anonimo scrive:

    Martinez, ne’ io ne’ te facciamo i giudici, ma scriviamo blog dai quali più o meno ci divertiamo a pontificare su questioni etiche.

    Ora la questione etica che si pone, nella nostra discussione, mi pare essere la seguente: un atto deve essere valutato come atto in se’, o bisogna analizzare i sentimenti e le motivazioni di chi lo agisce nonchè i sentimenti e le motivazioni di chi lo subisce?

    Io trovo *più grave* distruggere dei beni materiali (macelleria islamica) e offendere delle persone con l’odio (macellaio) piuttosto che offendere un simbolo (madonnina).

    Tu vuoi dare ad intendere che sia importante ai fini del giudizio sull’atto i sentimenti di chi lo subisce, io ritengo di no. Dare dello stronzo a un suscettibile non è più grave che darlo a uno sportivo, anche se – come ben sappiamo – può essere assai più pericoloso.

    E se chiedo conto ai giornali del perchè si parli tanto della madonnina murata e poco delle bombe nelle moschee, debbo partire da presupposto di questa distinzione: il vilipendio alla religione è reato infinitamente meno grave che l’attacco a persone o beni materiali.

    Questo però *sempre*, non solo ogni tanto, e soprattutto non per proteggere i suscettibili e punire gli sportivi.

    rosalux

  23. utente anonimo scrive:

    Mi pare che la posizione di Miguel sia chiarissima e coerente.

    Se dei suscettibili si schiantano con un’autobomba (per quanto artigianale) contro il terminal di un aereoporto, è solo uno ‘strano incidente’ e il passeggero, dato che è un medico suscettibile, non è mai esistito, perché, nonostante quanto sostenuto da tutti i media controllati dalle lobby sionistico-mammonite, non è mai esistita una cellula di medici suscettibili in GB, né di portantini o infermieri.

    Se invece uno sportivo passa nel raggio di 300mt da un luogo di raduno dei suscettibili e (Messner non voglia!) si fa scappare un peto, Miguel titolerà: ‘ATTACCO CHIMICO ALLA COMUNITA’ SUSCETTIBILE!’

    Miguel è come Libero, solo sull’altra sponda. Gli va riconosciuta una cultura superiore a quella del redattore medio di Libero, ma secondo me questa è una cicostanza aggravante, non attenuante.

    Zib

  24. utente anonimo scrive:

    Non si capisce bene cosa c’entri l’intervento di zib nello scambio d’idee tra miguel e rosa sul modo di valutare un fatto tenendo conto di più o di meno della sua gravità giuridica.

    Ma colgo l’occasione per ribadire un concetto già espresso, che ormai sembra valere solo più in filologia, purtroppo. Una premessa indispensabile in filologia è la seguente (copio da wikipedia):

    la testimonianza di tutte le copie (o apografe) di un unico testimone (antigrafo) conta per uno, ai fini della ricerca, fatti salvi naturalmente i casi di contaminazione.

    Dire che “nonostante quanto sostenuto da tutti i media controllati dalle lobby sionistico-mammonite”, quel “tutti” vale “uno”, se sono apografi d’unico antigrafe. Non perché siano “sionistico-mammoniti”, come ironizza zib, ma perché tutti diramatisi da una stessa fonte, per usare il gergo giornalistico. Il tentativo di far passare la critica a una notizia come “antisemitismo”, alla luce d’una luminosa conquista “occidentale” in ambito di critica testuale, cade miseramente.p

    ps: per chi voglia approfondire un minimo, questo è il rimando all’articolo di vikipedia sul metodo di lachmann:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_di_Lachmann

  25. utente anonimo scrive:

    sono assai incuriosito da rosalux; perchè una persona si deve fingere ebrea? solo per darsi importanza?

    Mi ricorda parecchio Lia di Aramlik, quella che si fingeva muulmana.

    muflone

  26. utente anonimo scrive:

    p, se tu non capisci, il problema è tuo, non mio.

    Se non capisci la differenza tra la diffusione di una notizia e la tradizione di un manoscritto, per esempio. Vero è che se 100 siti citano lo stesso dispaccio AP, la fonte dell’informazione è una, non cento. Però ce ne sono moltissime altre, nel villaggio globale, non tutte collegate tra loro sotto il tallone di un Moloch/Murdoch, tant’è vero che chi vuole una versione un sacco alternativa, in rete ne trova a bizzeffe.

    Oltretutto qui parliamo di fatti accertati. Nella fattispecie, fatto accertato dalla generalità delle fonti è che l’auto guidata da un cittadino di fede islamica, con a fianco un medico di fede islamica, con a bordo materiale esplosivo/infiammabile vario, si è andata a schiantare (intenzionalmente, non perché ha sbagliato a parcheggiare) contro il terminal dell’aereoporto di Glasgow. Quindi, a meno che l’ignaro medico di Allah fosse stato legato al sedile, o turlupinato dal correligionario che gli aveva raccontato che le taniche di benzina gli servivano per ovviare alla scarsità di distributori nella selvaggia Scozia, quel che affermava Miguel non corrisponde ai fatti ma a un diverso modo di pesare e misurare le notizie, a seconda di chi è coinvolto.

    Zib

  27. utente anonimo scrive:

    @15 Barbara

    Certo che essere dei professionisti ben addestrati per poi venir impegnati in azioni da simil incompetenti mi pare assai sconfortante per gli stessi autori di codesti, chiamasi; attentati. Non intravedo molto una psicologia sensata e nemmeno l’esito positivo delle stesse azioni incendiarie, magari pure studiate da chi le attua che, secondo me, sono piuttosto la classica opera di una banda di giovincelli incacchiati con quel sistema che si vede orientato sempre più verso una concezione sociale aperta alla multireligiosità, di fatto in continua espansione, nonostante il forte disappunto popolare e con tutte le problematiche che ne derivano. Allora, stando così, dei professionisti veri in possesso di una strategia studiata e concepita con l’intento di attenuare il fenomeno religioso (islamico) in espansione e ritenuto dannoso per la società italiana, intrinseca ad una forte teologia cattolica, agirebbero andando a colpire quelle persone del mondo politico, locale o nazionale, che permettono che il fenomeno continui ad ampliarsi per mezzo di una tanto e falsa proclamata apertura all’accoglienza più diversificata, che di fatto la maggioranza del Paese non desidera per il degrado sociale che comporta e il pericolo della perdita dei valori fondamentali che esso costituisce.

    Se fossero in possesso di una vera progettualità a cadere sotto questa minaccia sarebbero i geni del degrado che occupano istanze della nostra Classe politica (locale e nazionale)!

    Io in questi atti noto solo che invece di aumentare il “malcontento popolare” come affermi tu, contribuiscono a fortificare il senso di solidarietà che proviene dalla gente italiana che in seguito ricade a favore degli stessi offesi.

    la Cellula

  28. utente anonimo scrive:

    Sei tu che sei legato a murdoch come spauracchio, a me non interessa murdoch, può vivere cent’anni o morire anche domani, come me del resto. È piuttosto la pratica, ormai diffusa del copincolla che rende tutte le informazioni dei giornali la stessa informazione. Dire che sono “tanti” non serve a renderla più credibile. Altro è che possa essere vera, ma che si può accertare solo vagliando l’unica fonte di tutte quelle testate. Quello che manca nel giornalismo è proprio questo vaglio critico della fonte (qui sta – o dovrebbe – l’analogia col metodo di lachmann); lo vediamo non solo nei casi “politici”. Se tu non ti rendi conto di quest’aspetto del giornalismo e ti crogioli nel gettare addosso agli altri uno spauracchio antisemita che è tuo, non so che farci. Io non sono abituato a credere che alcuni superfessi facciano la storia a scapito dei sottofessi.p

  29. kelebek scrive:

    Comunque non ho scritto nulla su quello che è successo Glasgow, perché:

    1) scrivo solo su ciò che approfondisco (come gli arresti di Perugia)

    2) non scrivo su ciò che non approfondisco (il 99,99% di ciò che succede in giro per il mondo).

    Sul fatto di Glasgow ho ripreso, per documentazione, un testo non mio, che non riguarda ciò che è successo all’aeroporto, ma il riconoscimento che non vi fu alcun “complotto di medici islamici”.

    Come al solito, quello che a me interessa non è, se c’è stato o no un tentato attentato (scusate il bisticcio), ma la reazione mediatica.

    Miguel Martinez

  30. kelebek scrive:

    Per muflone n. 25

    Un nick abbastanza trasparente, direi… le idee religiose, o l’identità etnica (se si preferisce) di Rosalux sono del tutto irrilevanti alla discussione in corso qui, che peraltro tocca temi completamente diversi.

    Lascio il tuo intervento come segno della tua imbecillità, il prossimo del genere sarà cancellato.

    Miguel Martinez

  31. kelebek scrive:

    Per Rosalux n. 22

    Separiamo radicalmente l’aspetto etico da quello giuridico: del secondo non mi occupo, punto e basta.

    Sapere che una cosa è “legale” o non è “legale” mi interessa solo per non finire in carcere io.

    Tu operi una prima distinzione: danni a persone, da distinguere da altri danni.

    Fin qui ti seguo, è un criterio accettabile.

    Il problema è che da lì passi a un’altra distinzione, che non condivido: “danni che faccio io alla mia proprietà e danni che faccio alla proprietà altrui”.

    Io non credo alla sacralità di ciò che il diritto chiama “proprietà”.

    Credo che la sacralità (nel senso di intangibilità) venga data solo dal valore che le cose hanno per gli esseri umani.

    Prendiamo la macelleria: ovviamente, se l’attentato metteva a rischio delle persone, la cosa è “grave” secondo la prima distinzione che tu hai operato.

    Ma poniamo – solo per amor di discussione – che la macelleria fosse in un luogo isolato e gli attentatori avessero controllato che non ci fossero rischi per altri.

    Che valore ha la macelleria?

    Dipende. Se era la speranza di vita per tutta una famiglia, o se era un acquisto speculativo temporaneo di un arrampicatore sociale, ad esempio.

    Certo, l’attentatore non ha modo di saperlo – ma in certi casi, è facile capire.

    Ad esempio, il locale vicino a casa mia che tiene tutta la piazza piena di SUV fino alle 2 di notte.

    Non lo faccio saltare in aria:

    1) perché non ho idea come si preparano gli esplosivi

    2) perché la piazza è piena di telecamere

    3) perché mi beccherebbero subito, e non ho nessuna voglia di finire in galera.

    Motivi morali, però, non ne conosco e non ne riconosco.

    Prendiamo, invece, la famosa e bellissima chiesa davanti casa, con la sua facciata di mattoni nudi.

    Ora, a modo suo (semplifichiamo le questioni giuridiche all’osso) è proprietà privata del parroco, o del vescovo.

    E il parroco e il vescovo potrebbero decidere di piazzarci un enorme cartello pubblicitario per Berlusconi (lo so che non è possibile, perché esistono vincoli di vario tipo, ma queste sono concessioni proprio alla sfera “emotiva” e “simbolica”).

    In fondo, non danneggerebbero fisicamente il sottoscritto, né danneggerebbero una mia proprietà: ferirebbero solo qualcosa di “simbolico” e di “emotivo”.

    Eppure il prete rischierebbe grosso, o forse no, ma solo per i motivi già elencati in riferimento al locale sotto casa.

    Diciamo che se qualcun altro gambizzasse il prete, non mi dispiacerebbe affatto.

    Miguel Martinez

  32. utente anonimo scrive:

    Miguel, non è affatto vero che tu non abbia ‘scritto nulla su quello che è successo a Glasgow’.

    Hai derubricato un evidente attentato (per fortuna poco professionale) ad un’auto che avrebbe preso fuoco così, ‘in circostanze strane’.

    Hai fatto esattamente quello di cui accusi i media mainstream, ovvero hai preso un fatto singolo (la scarcerazione di un medico musulmano in Australia, inizialmente sospettato di coinvolgimento negli attentati) per arrivare alla tua Verità Assoluta: non è mai esistita nessuna cellula di medici, o infermieri, o portantini islamici in GB; quando invece ci sono alcuni medici (compreso il passeggero dell’auto-kamikaze di Glasgow) tuttora in carcere.

    La tua è quindi un’affermazione, allo stato attuale dei fatti e delle informazioni disponibili su di essi, manifestamente falsa.

    Zib

  33. kelebek scrive:

    Per Zib n. 32

    C’è un unico post sul tema Glasgow sul mio blog:

    http://kelebek.splinder.com/1185963692#13298940

    Quel post inizia con le seguenti parole in corsivo, per distinguere il testo del post dal mio commento.

    Nel mio commento introduttivo, in corsivo appunto, io scrivo:

    “Sul suo blog, Gennaro Carotenuto, all’interno di un post interessante anche per altri versi, scrive:”

    Gennaro Carotenuto non è Miguel Martinez

    Miguel Martinez (che non è Gennaro Carotenuto)

  34. utente anonimo scrive:

    Zib, io non ci vedo nulla di particolare nelle tue diffidenze, anzi ci vedo casomai una voce “dalla contrparte”. Lo stessa accusa che tu fai a Martinez; diciamo che questo fa parte del gioco delle interpretazioni. Contano, quindi solo i fatti.

    Ora secondo me bisognerebbe sapere cosa intendesse Martinez quando avrebbe scritto “in circostanze strane”. Si potrebbe riferire alla conoscenza di informazioni particolari (che magari avrebbe pubblicato) o ad una generica diffidenza verso la versione ufficiale dovuta all’esperienza di chi ha visto nel tempo ridicolizzarsi determinati allarmi. Di chi pone il dubbio.

    fabrizio

  35. utente anonimo scrive:

    Ok, Miguel Martinez non ha fatto (contro)informazione in prima persona, ha fatto copincolla da Gennaro Carotenuto, che respingeva la versione dei media mainstream trasformando un episodio (vero) nell’affermazione perentoria, generalizzata e falsa, che nessun medico o paramedico islamico risultasse coinvolto negli attentati.

    Il tutto con l’endorsement di Miguel Martinez (che non è Gennaro Carotenuto). Meglio così?

    Zib

  36. utente anonimo scrive:

    ma Miguel Martinez non è la verità.

    ragiona, ripeto, in base alla sua esperienza e cultura che lo porta ad informarsi in prima persona sui fatti e poi a darne una interpretazione personale sostenuta dalle informazioni su cui si basa (e delle quali pubblica o rimanda al link).

    quello che ne posso trarre io da quella situazione li, è che non è esiste una cellula di terroristi composta da medici, ma che “forse” qualche medico può commettere attentati. Scrivo “forse” supponendo che quello che scrivi sia esatto.

    fabrizio

  37. utente anonimo scrive:

    Fabrizio, il ‘gioco delle interpretazioni’ è una cosa, i fatti sono un’altra. L’informazione più recente che ho trovato sui medici bombaroli (inesistenti secondo Gennaro Martinez o Miguel Carotenuto) è questa:

    http://www.nytimes.com/2007/08/22/world/asia/22australia.html

    che non è tutti scagionati, liberi tutti come diceva Carotinez.

    Zib

  38. utente anonimo scrive:

    scusa ma tu parlando di Martinez lo ricolleghi a quel fatto specifico, sul quale Martinez ha detto di non essersi espresso se non, per l’appunto, facendo un copia incolla da un articolo di G.Carotenuto: come dire questo lo pensa e scrive Carotenuto, non io (lo ha ribadito pure).

    Io mi riferisco in generale a quello che scrive Kelebek e che non è il verbo, ma il suo punto di vista condivisibile o meno.

    fabrizio

  39. utente anonimo scrive:

    Quindi Martinez ha copincollato Carotenuto per spiegare che non era d’accordo con la versione di Carotenuto? Quando vuole distanziarsi da qualcuno, mi pare che sappia farlo in modo molto esplicito.

    Zib

  40. utente anonimo scrive:

    beh, questo bisognerebbe chiederlo a lui, no?

    >Sul suo blog, Gennaro Carotenuto, all’interno di un post interessante anche per altri versi, scrive:< (cit.) …interessante anche per altri versi. io lo trovo condivisibile nella sostanza: “cellula sanitaria di Al Qaeda”, “l’integrazione non è garanzia di integrazione”, “irriducibile conflitto di civiltà, sull’atavico odio dei musulmani per le società aperte”, ” Jean Charles de Menezes” sono alcuni dei punti che mi fanno pensare.
    “La guerra, il razzismo, le false notizie e il diritto all’ignoranza” è il titolo dell’articolo di G.Carotenuto.

    fabrizio

  41. rosalucs scrive:

    x martinez:

    aspe’, fammi capire. Quindi se il macellaio fosse ricco (ipotesi neppure tanto peregrina per un macellaio) allora…e vai col rogo?

    (ti rispondo anche sul blog http://rosalucsemblog.blogspot.com/2007/08/la-frontiera-dello-scontro.html)

  42. utente anonimo scrive:

    Fabrizio, le false notizie sono quelle di Carotenuto, come dimostra il fatto che tuttora, contrariamente a quanto affermava lui, ci sono medici islamici in carcere per gli attentati (di cui uno, torno a ricordartelo, tirato fuori dall’autobomba incendiatasi ma non esplosa).

    Questa è la sostanza.

    Altro che “irriducibile conflitto di civiltà, sull’atavico odio dei musulmani per le società aperte”, ” Jean Charles de Menezes”, blabla.

    Menezes è la vittima di un clima di paura instaurato dagli assassini che pochi giorni prima avevano fatto a pezzi decine di persone, in una società forse troppo ‘aperta’ e impreparata a gestire simili minacce.

    Zib

  43. utente anonimo scrive:

    “l’integrazione non è garanzia di integrazione”

    questo secondo me rappresenta il problema.

    Il messaggio che bisogna temere i musulmani anche se integrati.

    non il fatto (leggi: il fatto) che possa esistere qualche pazzo furioso laureato in medicina.

    fabrizio

  44. utente anonimo scrive:

    Saranno furiosi ma non sono pazzi. E la loro furia (anche questo è un fatto) non è motivata dalla laurea in medicina.

    Purtroppo sì, il successo socioeconomico, come quello dei kamikaze di Leeds, figli di papà con la rosticceria avviata, il rafting e la Mercedes parcheggiata nel vialetto (alla faccia della retorica di Miguel sugli occidentali corrotti servi di Mammona), non è garanzia d’integrazione.

    Zib

  45. utente anonimo scrive:

    se mi permetti sto cercando di fare una distinzione tra chi può avere una rosticceria (che per quanto remunerativa possa essere, sempre come roba da immigrato -nel senso ghettizzante che qualcuno suole dare a questo termine- può essere percepita] e chi invece è tanto integrato da esercitare una professione altamente qualificata come quella di medico, come di chi appartiene alla seconda o terza generazione di “immigrati”. Mi sembra ci sia una differenza.

    fabrizio

  46. utente anonimo scrive:

    Se fossimo governati da una Classe politica con le palle, quel personaggio che ha commesso l’offesa di murare la madonnina verrebbe espulso dal Paese in qualità di persona non gradita.

    OCC

  47. utente anonimo scrive:

    Zib, per questo penso che parlare di “Cellula medica di Al Qaeda” significhi, in realtà, puntare il dito contro i musulmani a qualsiasi generazione appartengano.

    Siccome sono convinto della professionalità di chi dirige una testata giornalistica o un canale televisivo, non credo si possano fare sconti su “errori” di questo genere.

    fabrizio

  48. utente anonimo scrive:

    Infatti la rosticceria era del padre, il kamikaze era il figlio.

    Zib

  49. utente anonimo scrive:

    Ci può essere del sensazionalismo, nella vicenda, ma non necessariamente antislamico (secondo me, quasi tutto l’antislamismo che c’è in giro è merito degli islamici stessi, o di parte di loro: se i mormoni tirassero giù grattacieli o sventrassero metrò o autobus, ci sarebbe l’antimormonismo, non dubitare). Mengele è ricordato ancora oggi (forse anche grazie a un vecchio film con Gregory Peck), più di altri boia nazisti, perché era un medico: da un medico ti aspetti che cerchi di far vivere la gente, non di ammazzarla.

    Zib

  50. utente anonimo scrive:

    che ci sia del sensazionalismo non ho dubbi, ma a me non sembra una questione incidentale. Anche perchè di questi tempi bisognerebbe andarci cauti con certe classificazioni e non si può non comprendere.

    Anni fa non c’era questa consapevolezza sul ruolo che i media possono assumere circa la canalizzazione delle opinioni (non era così evidente, perlomeno per quanto mi riguarda); oggi ci si sta più attenti ed ora certe situazioni sono di tutta evidenza.

    fabrizio

  51. utente anonimo scrive:

    Demodossalogia.

    Federico Augusto Perini-Bembo su “Il pubblico e la notizia”, ove la notizia come prodotto di consumo rapidissimo, facilmente inquinabile ed adulterabile, coinvolge la sfera psico-intellettuale dei singoli individui, per cui per incontrare il pubblico occorre conoscerlo; ecco quindi le tre facce del giornalismo (da diurnalia = cose di tutti i giorni): la raccolta delle notizie seguita dall’informazione e poi dalla formazione.

    http://www.demodossalogia.com/archivi/2004_10_01_archivio.html

    fabrizio

  52. kelebek scrive:

    Per Rosalucs n. 41

    Non ho detto nulla del genere.

    Dico che il mio giudizio (etico e non giuridico) su un attentato a una macelleria sarebbe molto diverso tra i due seguenti casi:

    – macelleria che mantiene una famiglia

    – macelleria messa in piedi per qualche motivo losco (che so, riciclare denaro sporco o cose simili, magari con qualche forma di danno alla collettività).

    Il giudizio della legge e il giudizio etico qui divergono totalmente.

    Ovvio che nel caso della macelleria, è difficile trovare esempi evidenti.

    Ma credo che il mio punto di vista sia più chiaro, se prendi in considerazione i due esempi che ho dato: il locale di fronte a casa, e la chiesa anch’essa di fronte a casa.

    Miguel Martinez

  53. utente anonimo scrive:

    x Miguel 31

    non sapevo fossi così stronzo!

    Detto con una certa qual simpatia anche più che internettistica, se io avessi sotto casa un locale per riccastri SUVvisti lo odierei quanto te (ho solo un viale usato per farci le corse notturne).

    Però non sognerei atti sanguinari e violenti, solo una bella ordinanza del Comune che li mette a nanna alle 23, in nome del reciproco rispetto tra umani.

    Io la chiamerei civltà, immagino per te sia vigliaccheria.

    Ciao

    Francesco

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