Background

LA MOSCHEA DI PONTE FELCINO

La moschea di Ponte Felcino consiste in un paio di stanze coi pavimenti ricoperti da tappeti mediorientali. Lo stabile è lo stesso della USL, lungo via Mastrodicasa.

In realtà si tratterebbe della sede di un’associazione, la “Ibn Khaldoun”, ma i suoi iscritti, i suoi affiliati, la chiamano “moschea”, tour court.

“La preghiera è una componente fondamentale della nostra attività – dice Korchi Mustafa, uno dei leader dell’associazione – ma facciamo molte altre cose”.

Come accoglienza e consulenza per gli immigrati di religione musulmana, ad esempio. “Molti arrivano in Italia e non conoscono le leggi di questo Paese – continua – noi formiamo un appoggio importante, un punto di riferimento per ogni tipo di spiegazione e di consiglio”.

Mustafa è in Italia da 16 anni, 8 trascorsi a Perugia ed 8 a Ponte Felcino. Lavora come muratore in un’impresa edile, è sposato e pur essendo giovanissimo ha già tre figli.

L’idea di uno spazio comune in cui i musulmani del paese potessero riunirsi per la preghiera e per discutere risale a cinque anni fa.

Nel 2001, poi, la costituzione dell’associazione. “Che presto si trasformerà in onlus, e con un nome italiano, più accessibile”, ride Mustafa. Gli iscritti e i frequentatori della moschea provengono soprattutto dal Maghreb – proprio come lui, che è marocchino – ma ci sono anche mediorientali, centroafricani, albanesi.

In media, quotidianamente, non si superano i 30 frequentatori, ma in occasione delle feste consacrate, quando l’associazione prende in affitto locali più grandi come il CVA o l’Auditorium, si può arrivare anche a 200 o 300 persone.

In una realtà spesso dipinta come difficile proprio per le tante identità che in essa convivono, come è Ponte Felcino, la “Ibn Khaldoun” si sta impegnando intensamente per favorire l’integrazione degli arabo-musulmani e la conoscenza reciproca con gli autoctoni.

E per sostenere ulteriormente questo processo l’associazione, a partire dalla primavera, organizzerà degli incontri e dei dibattiti che toccheranno alcuni aspetti della cultura islamica.

Tratto da: “Il Giornale dell’Umbria” di Sabato 12 marzo 2005

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58 risposte a Background

  1. utente anonimo scrive:

    c’é troppo razzismo in giro, c’é troppa bugia nell’aria, ecco perché la terra é inquinata: la nostra ristrettezza culturale crea veleni senza saperli rendere dolci…. la bellezza dell’islam é anche sapere che shiti e sunniti scompaiono per lasciare posto al credente in quanto tale, per lasciare posto all’Unico. Il profeta Mohammed, Gesù, Mosé, Abramo parlano dell’UOMO UNIVERSALE. Induisti, buddhisti, cristiani, musulmani, siamo un’unica comunità. Quando qualcuno parla razzisticamente contro i neri, é in effetti contro sé stesso che parla, perché ognuno di noi ha le radici nella stessa origine. L’islam é storicamente l’ultima delle religioni, il sigillo della profezia, la conferma delle rivelazioni nel DIO UNICO, la realizzazione dell’amore. E si puo essere un buon musulmano anche essendo buddhista, induista, cristiano ecc. ecc.islam vuol dire sottomettersi alla verità che è scritta nel nostro cuore e si estrinseca con la conoscenza nella luminosità dell’amore. Cercare di dividere creare differenze essere razzisti perpetrare errori storici essere dei giornalisti che diffondono ilfalso essere dei governanti che governano l’ingiustizia vuol dire essere ancora all’inizio di questo cammino verso la conoscenza, oppure di esserne già quasi alla fine, ma di voler far emergere le contraddizioni della non verità. anche il diavolo diventerà sottomesso all’inevitabilità dell’amore( altrimenti il mondo non ruoterebbe) e dobbiamo tutti cercare “l’oriente che é in noi stessi” cosi come diceva anche Dante Alighieri. Ciao !!!!!!!!wadhuda…ops!!!!!!!

  2. BarbaraLattanzi scrive:

    “anche il diavolo diventerà sottomesso all’inevitabilità dell’amore”

    Versione origeniana del corano? simpatica però!!

  3. utente anonimo scrive:

    Colpiremo, e colpiremo duro!

  4. utente anonimo scrive:

    Abbiamo disseminato centinaia di mine esplosive sulle vostre spiagge, simbolo di perdizione dei più miscredenti. Passerete un agosto di sangue e paura!

    Kalid al Khanzeri – al Qaeda

  5. calmansi scrive:

    Nuovo nic, Andrea Sartori?

  6. BarbaraLattanzi scrive:

    Miguel, questo lascialo ti prego, è divertente pensare alla gente che rinuncerà all’abbronzatura per paura di saltare in aria!!

  7. audace12 scrive:

    E’ ora di bruciarle vive ste palandrane del cazzo!!!

    Ha ragione Magdi, fuori i predicatori della morte dall’Italia!!!! Fuori dalle nostre terre i fiancheggiatori di al-Qaeda, degli stragisti infanticidi ceceni, dei tagliagole algerini e dei kamikaze di HAMAS!

    QUESTO E’ IL NAZISMO DEL III MILLENNIO, DOBBIAMO PREPARARCI AD UNA NUOVA RESISTENZA CONTRO LA DITTATURA DELL’ISLAM!!!

    Audace12

  8. BarbaraLattanzi scrive:

    Tutto a posto, era il solito Audace che si annoiava ed è venuto a salutarci. A modo suo

  9. audace12 scrive:

    Hafiiiz, smettila di crearti utenti da utilizzare come fake!! 😉

    Audace12

  10. utente anonimo scrive:

    Purtroppo l’antiamericanismo e’ un problema forte in tutto il mondo islamico, e’ certamente l’eresia wahhabita e i suoi derivati politicizzati (qutubi, ikhwani, ecc.) il responsabile di questo. Per sconfiggere davvero l’ideologia della morte dei cosiddetti Fratelli mussulmani e’ necessaria un alleanza tra l’Occidente democratico, Israele e i Musulmani moderati.

    ‘Abu Jamaal

  11. utente anonimo scrive:

    il bikini non é antislamico, é l’ignoranza ad essere antislamica. Il bikini é ancora inadatto ad una mentalità di gente che non si é mai troppo bagnata nel mare, ma ci sono zone d’africa dove si vive più leggermente vestiti e nonostante cio si é muslim. le nuove generazioni di donne muslim indonesiane indiane isola della reunion ecc. non si abbronzano certo in burka. I tempi cambiano i costumi pure quello che non deve cambiare é la purezza del cuore e che al qaida vada a farsi friggere insieme a quelli che riescono sempre e soltanto a vedere i lati difficili da comprendere per un occidentale del comportamento muslim vecchio stile. In giro per il mondo ho incontato molte donne muslim che alla spiaggia ci vanno in bikini… ciao. waduda

  12. kelebek scrive:

    Quando si sveglia il gatto, i topi tornano a nanna.

    Comunque le trollate di stanotte le lascio, sono abbastanza simpatiche.

    Miguel Martinez

  13. utente anonimo scrive:

    Posso chiedervi qual’e’ la connessione tra Wahabbismo e terrorismo/al-qaeda?; poi tra Wahabbismo e Ikhwan?; ed infine chi e’ che ha messo in giro la teoria che i wahabbi sarebbero ebrei infiltrati nel mondo islamico per distruggerlo tramite implosione? Se c’e’ qualcuno che ha creato questa teoria, altrimenti se la sono inventata i musulmani dell’Asia Centrale.

    Scusate se vado taaanto fuori tema, ma su questo blog mi sto anche un po’ istruendo, e siccome sto scrivendo una tesi che non c’entra niente ma che e’ anche sull’Asia Centrale e i suoi muslims, ho un po’ di curiosita’, visto che spuntano anche li’ ogni tanto personaggi Wahabbi e Ikhwan…e teorie complottiste varie!

    Grazie a chi mi vorra’ rispondere!

    Pat

  14. utente anonimo scrive:

    Scusa Miguel,

    ti ho rubato l’ultima parola, certo non pensavi che qualcuno potesse fare le ore cosi’ piccole…e invece io sono ancora qui a studiare…anche perche’ ho iniziato due orette fa!

    Buonmattino!

    Pat

  15. utente anonimo scrive:

    Gli Ikhwani sono i la cosiddetta fratellanza islamica, Hamas, Hasan al Banna & soci, i qutubisti sono i jihadisti che seguono Sayyid Qutb, sia i fratelli Qutb che al-Banna si sono nutriti degli insegnamenti wahhabiti. Osama bin Laden è stato allievo di Mohammed Qutb a Jedda e di Abdullah Azzam in Afghanistan. I wahhabiti non sono ebrei ma neokharigiti, eretici e fanatici assassini profondamente antisemiti e totalitari.

  16. kelebek scrive:

    Per n. 15

    Firmare sempre i commenti, anche con un nick qualunque.

    Il “wahhabismo” è semplicemente il nome di un movimento nato (e morto) attorno al 1800; e nessuno chiama se stesso “wahhabita”.

    Credo che pochissimi abbiano letto i testi di Abdul Wahhab; casomai, come lui, hanno letto l’autore medievale Ibn Taymiyya, una sorta di Giuda Maccabeo dei suoi tempi.

    Il movimento wahhabita aiutò a costruire il primo stato saudita, poi crollato; e ha lasciato comunque un segno sul secondo stato, che si presenta come “stato islamico” rigoroso soprattutto per tenere unito un paese estremamente vario e complesso; è servito in passato soprattutto per sradicare il nomadismo e per concentrare il potere nelle città.

    Ovviamente il rigore sui costumi (peraltro condiviso dalla società saudita nel suo complesso) permette di parlare poco di politica, cosa che fa abbastanza comodo al regime saudita.

    Dagli anni Cinquanta, l’insegnamento religioso in Arabia Saudita è sostanzialmente in mano a egiziani e ai loro discepoli.

    La mentalità saudita (non “il wahhabismo”) si è diffusa in tutto il mondo islamico, grazie al denaro che i sauditi possono investire nella “politica estera”.

    Una politica estera assai complessa: ad esempio, la faraonica e inutile Moschea di Roma è una cogestione tra il governo marocchino, quello egiziano e quello saudita, che lavorano tutti e tre in grande armonia con i servizi italiani, Magdi Allam ecc.

    C’è però un altro aspetto: un gran numero di arabi si è recato in Arabia Saudita per lavoro, ed è tornato a casa con un’autosufficienza economica che ha permesso loro una certa indipendenza rispetto al sistema clientelare militare-politico dei loro paesi.

    Infine, l’educazione religiosa in Arabia Saudita non serve solo a consacrare il regime, ma anche a giudicarlo: l’opposizione saudita (assai vivace e che gode anche di una certa libertà) è quindi una coalizione tra interessi regionali, borghesia urbana e “conservatori” religiosi.

    Miguel Martinez

  17. kelebek scrive:

    P.S.

    Ovviamente quella degli “ebrei che crearono il wahhabismo” è una simpatica bufala, analoga a quella sunnita secondo cui sarebbe stato un ebreo, tale Ibn Saba, a creare lo sciismo.

    Sulle origini del wahhabismo, il complotto che mi piace di più è quello delle “Confessioni di una spia”, pubblicate da un simpatico farmacista di Istanbul che si dedica da anni all’esclusivo compito di attaccare il “wahhabismo”.

    Il testo si presenta come le confessioni di una spia inglese di nome… Rasputin (!) che avrebbe convinto un delinquentello corrotto a fondare il wahhabismo, per favorire gli interessi inglesi.

    Miguel Martinez

  18. utente anonimo scrive:

    La più bella e quella che ci spiegano la “cultura islamica”. Grazie ma il Corriere dei piccoli lo abbiamo già letto.

  19. utente anonimo scrive:

    per Barbara. mi sono espressa un po impropriamente quando ho detto che si puo essere un muslim pur essendo indù buddhista cristiano perché scrivendo muslim pensavo al concetto “sottomesso a Dio” e quindi qualsiasi vero credente di qualsiasi religione é sottomesso a Dio. non si usa forse dire nell’islam che ogni bambino quando nasce é musulmano, é poi l’ambiente nel quale vive a farlo diverso? certo é il riconoscere Mohammed come profeta, lâ illâha illa’llah Moammed rasoullullah, che ti fa appartenere alla sua specifica religione. In ogni caso leggi questa poesia di Ibn’ Arabi (1165-1240) Il mio cuore é diventato capace di tutti gli aspetti. Una prateria per le gazzelle.un convento per i monaci. Un tempio per gli idoli. la ka’ba del pellegrino. Professo la religione dell’amore e qualsiasi direzione io prenda con il mio cammello, l’amore é la mia religione e la mia fede. Ibn ‘Arabi .ciao.wadhuda

  20. BarbaraLattanzi scrive:

    wadhuda

    per Barbara. mi sono espressa un po impropriamente quando ho detto che si puo essere un muslim pur essendo indù buddhista cristiano perché scrivendo muslim pensavo al concetto “sottomesso a Dio” e quindi qualsiasi vero credente di qualsiasi religione é sottomesso a Dio.

    Avevo capito. Origeniana è l’idea che un giorno anche il diavolo tornarà al Bene.

    Avevo premiato la tua simpatia.

    Caio

    Barbara

  21. Mujahid scrive:

    Per Miguel Martínez:

    >è una balla analoga a quella sunnita secondo cui sarebbe stato un ebreo, tale Ibn Saba, a creare lo sciismo.< Davvero ?! E se posso chiedere su cosa è basata questa certezza ? Perché nel mondo sunnita è una tesi molto diffusa. Comunque non è vero che i testi dello shaykh Abd al-Wahhab non sono diffusi, il suo trattato sul Tawhid è molto importante come testo di base sunnita ed è presente anche in italiano, shaykh ibn Wahhab è considerato come un “Mujaddid” che ha riportato la gente al credo puro Ahlu-s-Sunnah wa-l Jama’ah che aveva subito molte innovazioni (per esempio checché se ne dica la circoambulazione e le preghiere sulle tombe non sono pratiche conformi alla Sunnah e al Consenso) ritornando a ciò su cui si basavano il Profeta (ss) e i pii predecessori (r) e che secondo vari ahdith autentici è quello che dovrebbe fare ogni musulmano evitando la “bidaa” (innovazioni del credo).

  22. BarbaraLattanzi scrive:

    Come vedete, esistono ancora i wahabiti

  23. utente anonimo scrive:

    >Ovviamente quella degli “ebrei che crearono il wahhabismo” è una simpatica bufala, analoga a quella sunnita secondo cui sarebbe stato un ebreo, tale Ibn Saba, a creare lo sciismo.

    < ‘Sti Ebrei. Sempre a rompere il cazzo 😉 🙂 JZ

  24. Mujahid scrive:

    >Come vedete, esistono ancora i wahabiti< No, non esistono Barbara, e non sono mai esistiti, il termine fu coniato dagli europei, il movimento dello sceicco Abd al-Wahhab non si denominava “wahhabita”. Shaykh Abd al-Wahhab è un Imam della Ahl-s-Sunnah wa-l Jama’ah, un Imam sunnita insomma. Chi lo attacca sono gli innovatori e i deviati il cui credo confligge con la Sunnah e con il Consenso e quindi si sono inventati la favola del “wahhabismo”. Il mio credo si rifà al Corano, all’insegnamento del Profeta, alla comprensione dei suoi Compagni e degli Imam delle 4 scuole sunnite, il cui credo non confligge con quello del “Mujaddid” Ibn Wahhab o con quello del “Mujaddid” Ibn Taymiyyah, questo perché sono stati dei restauratori del Puro Islam.

  25. kelebek scrive:

    Posso chiedere sia a Hafiz che a Mujahid di dichiarare una breve tregua?

    Miguel Martinez

  26. hafiz scrive:

    Nel Nome di Dio il clemente

    In questo secolo, ma anche prima, è apparso un gruppo di persone che si oppongono alla Gente della Sunna e si oppongono alle quattro tradizionali scuole di pensiero religioso (madhahib). Essi sono contro il credo e le pratiche della maggioranza dei musulmani e ne fuorviano una minoranza con credenze errate. Costoro, inoltre, hanno dato un giudizio religioso (fatwa) che è permissibile per loro arrecare danno a chiunque non accetti le loro credenze. Questo opuscolo viene scritto per descrivere in breve la storia del movimento wahhabita. Una delle principali pretese di questo gruoppo è che i musulmani il cui credo differisca dal loro sono innovatori (ahl ul bida’), politeisti (mushrik) e perfino miscredenti (kafir). Questa scuola è stata fondata da Muhammad ibn Abd ul Wahhab (1699/1792). Egli venne dall’est di quella che è adesso l’Arabia saudita, dall’area del Nejd. Suo padre era un uomo pio e giusto e così pure suo fratello Sulaiman, entrambi seguaci della scuola Hanbalita. Muhammad ibn Abd ul Wahhab studiò la religione a Medina. Egli fu fortemente influenzato dagli insegnamenti di Ibn Taymiyya (661/1263 728/1350) e Ibn al Qayyim al Jawziyya(1292/1350). Entrambi questi studiosi avevano deviato dagli insegnamenti dell’Ahl as-Sunna wa-l-Jama’at fino a che dissero che non c’era alcuna necessità di ascoltare o di seguire nè i sapienti nè le quattro scuole di pensiero (madhahib). Essi proclamarono che chi non segue la loro scuola è un miscredente. La loro è conosciuta come la quinta scuola dopo Maliki, Hanafi, Shafi’i e Hambali. Come risultato degli insenamenti che sviluppò, sia suo padre che suo fratello ammonirono la Nazione (Umma) circa Muhammad ibn Abd ul Wahhab e le sue innovazioni. Negli anni, molte persone sincere ma facilmente influenzabili erano state ingannate dai suoi insegnamenti sul soggetto dell’Unità Divina (Tawhid), del politeismo (shirk) e della miscredenza (kufr). I suoi insegnamenti contraddicono gli Imam e gli studiosi dell’Islam dal tempo del Profeta (s.A.’a.s.) fino ad oggi, tutta via egli considerava miscredenti tutti quelli che non lo seguirono. Egli iniziò la sua missione nel 1143 H. (1731 d.C.) e le sue credenze si sparsero fra le tribù del Negd dopo il 1150 H. (1738 d.C.). Muhammad bin Sa’ud, Emiro di Dariya e suo figlio ‘Abd ul ‘Aziz lo sostennero e cercarono di propagare i suoi insegnamenti. Molti degli insegnanti di Muhammad ibn Abd ul Wahhab dissero: “…i suoi insegnamenti possono deviare molta gente dalla Sunna e dalle vere pratiche dell’Islam”. Questi, inclusi suo padre e suo fratello Shaikh Sulaiman, che scrisse il libro “Illuminazione divina nel refutare gli insegnamenti wahhabiti” stampato in Iraq nell’1888 d.C. Muhammad ibn Abd ul Wahhab dichiarò la sua intenzione di instaurare una ristretta e limitata interpretazione dell’Unità Divina (tawhid) e di eliminare l’associazione a Dio (shirk). Egli considerò tutti, da 1000 anni prima fino ai suoi giorni, dei politeisti (mushrik) e credette che i suoi insegnamenti correggessero l’errato credo della maggioranza dei musulmani. Egli applicò versi del Corano, rivelati a riguardo di coloro che non accettavano Allah, a tutti i musulmani che non credevano in lui e questo è un grave errore. In breve, secondo la sua scuola chiunque non credesse nella sua interpretazione era un miscredente. Muhammad ibn Abd ul Wahhab ed i suoi seguaci iniziarono ad ottenere influenza su tribu’ dopo tribu’, sia tramite i suoi insegnamenti sia assoggettandoli militarmente, finché il loro regno divenne abbastanza grande ed i suoi seguaci crebbero in numero. Essi invasero quindi i Sacri Recinti di Mecca e Medina ed impedirono ai pellegrini di raggiungerli. Inviarono poi i loro Imam ad incontrarsi con gli Ulamà (sapienti) delle due Sacre Moschee per convincerli a credere in loro. Gli Ulamà delle due Sacre Moschee spiegarono a costoro il credo dell’Ahl as-Sunna wa-l-Jama’at secondo le quattro scuole di pensiero e d iedero loro tali prove che essi furono incapaci di controbattere, allora come oggi. Tutto questo è stato ben documentato dagli storici e da studiosi in numerosi libri. L’emiro dell’Higiaz , Mas’ud bin Sa’id ordinò ai suoi soldati di forzare i seguaci di Muhammad ibn Abd ul Wahhab a lasciare le moschee, da dove poi essi ritornarono nel Nejd. Come risultato Muhammad ibn Abd ul Wahhab ed i suoi seguaci divennero così furiosi che emisero una fatwa per invadere le due Sacre Moschee, i cui recinti Allah stesso ha dichiarato inviolabili nel Corano. Di nuovo essi iniziarono ad impedire ai pellegrini di raggiungere Mecca (non ritengono accettabile da Allah il pellegrinaggio degli altri musulmani) fino a che divennero abbastanza potenti da organizzare un grande esercito nel 1217 H., dieci anni dopo la morte di Muhammad ibn Abd ul Wahhab. Quell’esercito marciò su Ta’if, l’assediò e massacrò tutti, uomini, donne e bambini, perchè appartenevano all’Ahl as-Sunna Wa-l-Jama’at. I Meccani, terrorizzati dall’idea che qualcosa di simile al massacro di Ta’if succedesse loro, si arresero e cedettero le chiavi della città agli invasori in Muharram 1218 H. (1806 d.C.). Gli invasori rimasero a Mecca, forzando la gente ad accettare il loro credo ed a pentirsi del loro presunto politeismo ed a rinnovare il loro Islam. Finalmente in Rabi ul awwal 1218 H. furono cacciati dai due ‘Amir, Sharif Ghalib e Sharif Pasha. Ma due anni dopo essi marciarono nuovamente su Mecca e Medina e le assediarono. Dopo averle conquistate, violentarono le donne, vendettero i bambini come schiavi e sgozzarono gli uomini senza pietà. Poi misero l’Emiro Mubarak bin Madyan al potere in Medina. Il loro regno sui due Santuari Sacri durò sette anni. Impedivano ai pellegrini dall’Egitto e dalla Siria di compiere il pellegrinaggio perch&egrav e; li consideravano miscredenti. Nell’anno 1226 H. l’ordine fu dato dal Sultano Ottomano a Muhammad ‘Ali Pasha, Governatore dell’Egitto, di combatterli e di espellerli dalle due Città Sacre. Egli riunì da tutto il mondo islamico un esercito molto potente che riconquistò Medina, poi Mecca ed alla fine Ta’if nell’inizio dell’anno 1228 H.. Non ancora soddisfatto, Muhammad ‘Ali Pasha, riunì un altro esercito sotto il comando di suo figlio Ibrahim Pasha e lo inviò, nel 1231 H., a distruggere la loro roccaforte nel Nejd, base del potere wahhabita. Egli arrivò a Dariya nel 1232 H. e combattè contro l’Emiro di Dariya, Abdullah bin Sa’ud. Vi furono molti scontri e molte battaglie e finalmente nel 1233 H. i wahhabiti furono completamente sconfitti.

    La confusione che hanno portato nell’Islam è stata così terribile da mostrare l’Islam crudele e senza pietà, avendo loro sgozzato uomini, schiavizzato bambini e donne credenti.

  27. hafiz scrive:

    Nel Nome di Dio

    Per me va bene Miguel , io non c’è l’ho con nessuno in particolare.

    Amo la verità 🙂

  28. utente anonimo scrive:

    Torno ora dopo qualche ora di sonno, grazie per le spiegazioni!

    Scusa Miguel, proprio ora che hai chiesto la tregua, posso chiedere ulteriori elucidazioni?

    Lo chiedo perche’ tra i musulmani in Cina e Xinjiang ci sono molti gruppi che vengono definiti Wahabbi, con le loro proprie moschee—vuol dire che saranno in gran parte moschee finanziate dall’Arabia Saudita?

    Questi si oppongono violentemente ai Sufi e in certi periodi hanno avuto l’appoggio del gov. cinese in funzione anti-sufi, in altri sono stati essi stessi repressi dal gov. per la loro temuta pericolosita’…

    Poi c’e’ un gruppo definito Ikhwani, fondato da un pellegrino musulmano cinese che torno’ dal pellegrinaggio a Mecca con queste idee-(come accadde per il wahabbismo d’altronde) si dice sia basato sulle idee wahabbi ma ne ha anche preso le distanze, in pratica propina una stretta osservanza del Corano ed appoggia la modernizzazione del paese con progammi educativi ‘moderni’ quindi e’ molto in linea col gov. e si e’ salvato dalle persecuzioni.

    Ora un sufi uighuro (popolo musulmano centroasiatico del Xinjiang-ce ne sono anche in Afghanistan-e fino a poco fa anche a Guantanamo!- e altri luoghi dell’Asia Centrale) mi ha detto questa storia dei Wahabbi ebrei. Visto che Mujahid dice che e’ diffusa nel mondo sunnita, posso chiedere chi l’ha diffusa o su cosa si basa se lo sai? O anche dove e’ particlarmente diffusa?

    Perche’ mi ha molto sorpresa che tra i musulmani di uno dei posti piu’ remoti della terra circoli questa idea…vorrei solo capire come cavolo ci e’ arrivata, se tramite pelleginaggi anche quella o se e’ una bufala che si sono creati loro tramandandola di generazione in generazione.

    Grazie!

    Pal

  29. Mujahid scrive:

    L’articolo senza fonti attendibili sui “fatti” citati e senza soffermarsi minimamente sull’isegnamento dottrinale dello sceicco Abd al-Wahhab è tratto dal sito dell’eterodossissima Naqshbandiyyah (vedere articolo sul mio blog) e dal sito del finto sceicco Palazzi al-munafiq, che belle fonti Hafiz !!!

    Comunque accolgo l’invito di Martínez… Tanto Hafiz nessuno al mondo può dimostrare davvero che lo sceicco dell’Islam Ibn Wahhab abbia insegnato la seppur minima eresia rispetto al Qur’an e alla Sunnah..

  30. hafiz scrive:

    Nel Nome di Dio

    Il Popolo uighuro è di osservanza islamica sciita , è constantemente presa di mira dalla autorità cinesi che con la scusa del terrorismo (loro vogliono lo Xijang libero e islamico ) ne massacra a centinaia.

    In Cina vi sono almeno 28 milioni di musulmani , che le idde whabbite siano giunte sin lì è una notizia che non sapevo , quanto le dicerie sugli ebrei , credo sia un modo spregiativo per dare la colpa sempre a una figura , considerata a torto e a ragione dai musulmani infima e traditrice.

  31. Mujahid scrive:

    http://tipislamyultuzi.com/mazmun/summary/summary.html

    Nello Xinjiang gli sciiti sono una sparuta minoranza, il jihad contro i cinesi lo fanno soprattutto i sunniti, alcuni dei quali hanno fatto la bayat a shaykh Usama.

  32. utente anonimo scrive:

    Ah Scusate,

    c’e’ anche un gruppo definito Salafiyya che si dice versione ‘estremista’ del wahabbismo, per lo meno sempre da quelle parti, e’ cosi’?

    Fate la tregua tra di voi, ma vi prego aiutatemi a capirci qualcosa tra tutti questi -ismi e -yya!!!

    Soprattutto Mujahid, la storia degli ebrei Wahabbi, se ne sai qualcosa di piu’!

    Thanks,

    Pat- non Pal (errore battitura:)

  33. utente anonimo scrive:

    Si Hafiz, ti assicuro che ci sono tanti cosiddetti Wahabbi, ne ho incontati di persona e ci sono articoli su di loro nel mondo accademico cinese. Io mi occupo di Cina, per questo so poco del resto del mondo islamico, ma ora mi interessano i musulmani cinesi e faccio fatica a capire senza il background islamico necessario.

    I musulmani cinesi comunque sono tutti sunniti, c’e’ solo la minoranza Tajika che vive principalmente sui monti del Pamir in Xinjiang che e’ sciita, ma sono pochi. Pero’ nell’Islam dello Xinjiang ci sono forti influenze sciite, per es. la popolazione venera le tombe di 8 dei 12 Imam sciiti che si dice-bufala enorme-siano sepolti li’. Si dice che questi erano anticamente luoghi di culto Buddhisti che all’arrivo dell’Islam sono stati anch’essi ‘convertiti’ con vari escamotage, tra cui quello di dire che erano le tombe degli Imam e la popolazione ancora ci crede piu’ o meno!

  34. utente anonimo scrive:

    Ero sempre io del 33

    Pat

  35. Mujahid scrive:

    I miscredenti e gli idolatri tra i Figli di Israele (i Giudei) saranno i partigiani dell’Anticristo nei Tempi Ultimi (ma anche molti idolatri non-Giudei) almeno quelli fedeli al peggior messianismo talmudico, quindi sono avversi all’Islam Sunnita la cui escatologia è basata sullo schieramento dei fedeli dalla parte del Mahdi e di Isa (nome arabo di Gesù) il quale ucciderà il Dajjal (nome arabo dell’Anticristo). Non c’è nessun legame tra gli Ebrei e lo sceicco sunnita ortodosso Abd al-Wahhab ma piuttosto certe sciagurate calunnie fabbricate dagli innovatori lo vorrebbero strumentalizzato dagli inglesi contro gli ottomani, mentre ci sono cose molto inquietanti nell’escatologia sciita che sembrano combaciare col messianismo talmudico, in più il fondatore dello sciismo sarebbe un rabbino Ebreo dello Yemen intenzionato a creare un movimento perverso per distruggere l’Islam dal suo interno.

  36. hafiz scrive:

    Nel Nome di Dio il clemente

    C’è un mio articolo sui musulmani cinesi sopratutto uighuri sul “Il Puro Islam” (www.ilpuroislam.net )magari mi contatta in privato e le spedisco la rivista gratis naturalmente , quanto l’ifluenza “whabbi” come la chiamano i miei fratelli pakistani l’aria asiatica dall’Afghanistan al Pakistan alla Cina è in continua espansione , vuoi per l’emulazione di Al-Qaeda e vuoi per i soldini dei sauditi , sicuramente la Cina è un potenziale umano e spirituale ancora vergine dopo anni di duro maoismo , il governo cinese perseguita i credenti islamici sopratutto perchè non sono passivi come i cristiani o i buddisti che si limitano a protestare ,sapevo della bufala degli 8 Imam (s) è curioso vedere come la gente è legata alla tradizione popolare anche la improbabile.

  37. hafiz scrive:

    Nel Nom edi Dio il Clemente

    Ancora stà storia del rabbino yemenita?? e basta! sono menzogne certificate sia dai sapienti sunniti e sciiti e tutte le volte lo tiri fuori di nuovo!

  38. utente anonimo scrive:

    Grazie Hafiz,

    mi farebbe piacere leggere il tuo articolo,ti contattero’ presto in privato, non ora perche’ devo uscire.

    E si gli uighuri sono perseguitati e letteralmente ‘disperati’-stranieri nella loro terra a causa dell’invasione cinese che usa l’Islam un po’ come gli fa comodo, se lo fa amico quando si tratta di stabilire rapporti diplomatici coi padroni del petrolio e lo peseguita quando ci sono rivendicazioni territoriali (e non solo, ma anche di semplice liberta’ di culto, sempre piu’ negata). Purtroppo loro non hanno un Dalai Lama che va in giro per il mondo a raccogliere consensi alla loro causa. Anzi, stanno anche perdendo quei pochi, visto che si rivolgono come ultima risorsa ad al-Qaeda o qual’altro movimento ‘terrorista’.

    Saluti

    Pat

  39. Mujahid scrive:

    Tanto gli sciiti sono una minoranza nella Ummah e lo resteranno fino al Giorno del Giudizio, la Sunnah parla chiaramente: nessuna setta ereticale riuscirà a sopraffare l’Ahlu-s-Sunnah wa-l Jama’ah (la setta ortodossa salvata menzionata dal Profeta, ss), shaykh al-Qaradhawi ha rialzato la testa sulla sciitizzazione prmossa dall’Iran nel mondo arabo. Mi auguro davvero per voi (non per me, che sono sunnita) che le cose riportate sugli sciiti siano davvero false, il che non credete farebbe piacere a me per primo.

  40. audace12 scrive:

    > quanto le dicerie sugli ebrei , credo sia un modo spregiativo per dare la colpa sempre a una figura , considerata a torto e a ragione dai musulmani infima e traditrice. <
    by hafiz

    ECCO, FINALMENTE LO AMMETTETE!!! 🙁

    E COME MAI QUANDO LO SCRIVE CARLO PANELLA SUL FOGLIO DIVENTA “PROPAGANDA SIONISTA E NEOCONSERVATRICE”?! X-(

    A12

  41. utente anonimo scrive:

    >Posso chiedere sia a Hafiz che a Mujahid di dichiarare una breve tregua? Miguel Martinez< Si dice “hudna”, miscredente!:-)
    Ciao

    Ritvan

  42. utente anonimo scrive:

    >In giro per il mondo ho incontato molte donne muslim che alla spiaggia ci vanno in bikini. wadhuda< Oh, se per questo ci sono in giro per il mondo anche un sacco di donne cattoliche che trombano col preservativo e se questi si buca non hanno problemi a prendere la pillola del giorno dopo e se anche questa non dovesse funzionare un bell’aborto in convenzione col SSN e non se ne parli più. E allora?
    Ciao

    Ritvan

  43. utente anonimo scrive:

    >Abbiamo disseminato centinaia di mine esplosive sulle vostre spiagge, simbolo di perdizione dei più miscredenti. Passerete un agosto di sangue e paura! Kalid al Khanzeri – al Qaeda< Scusa fratello, va bene, le mine esplosive le avete disseminate sulle spiagge e fin qui non ci piove. Sarei curioso, però, di sapere dove avete piazzato, invece, le mine non esplosive.
    Ciao

    Ritvan

  44. utente anonimo scrive:

    >Si dice che questi erano anticamente luoghi di culto Buddhisti che all’arrivo dell’Islam sono stati anch’essi ‘convertiti’ con vari escamotage, tra cui quello di dire che erano le tombe degli Imam e la popolazione ancora ci crede piu’ o meno! Pat< Oh, ma se per questo ho visto in TV qualche tempo fa che da quelle parti mostravano anche la tomba di Gesù Cristo, morto lì di vecchiaia:-).
    (a Francesco gli prende un colpo:-) ).

    Ciao

    Ritvan

  45. utente anonimo scrive:

    >Ovviamente quella degli “ebrei che crearono il wahhabismo” è una simpatica bufala, analoga a quella sunnita secondo cui sarebbe stato un ebreo, tale Ibn Saba, a creare lo sciismo. MM< >’Sti Ebrei. Sempre a rompere il cazzo 😉 🙂 JZ< Già. Prima un certo Saul di Tarso, detto Paolo l’Apostolo dei Gentili, agente del Mossad infiltrato nella congrega cristiana dagli Anziani Savi di Sion per farne una religione imperialista:-) e poi Ibn Saba, ex rabbino infiltrato fra i seguaci di Alì.
    E poi dicono che non c’è il Grande complotto Ebraico!:-)

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Comunque ho controllato le Sacre Fonti. Ibn Saba era stato rabbino prima di convertirsi all’islam (diversi ebrei si convertitono all’islam, come lo furono anche al cristianesimo prima) ed è fra i fondatori dello sciismo. Che piaccia o meno.

    P.S.2 Muhammad Ali Pasha, Governatore dell’Egitto che sconfisse i biekissimi wahabiti e li espulse definitivamente da Mecca e Medina era albanese. Tzé!:-)

  46. utente anonimo scrive:

    >Tanto Hafiz nessuno al mondo può dimostrare davvero che lo sceicco dell’Islam Ibn Wahhab abbia insegnato la seppur minima eresia rispetto al Qur’an e alla Sunnah..Mujahid<
    Questo è vero. Perché i sacri testi si possono leggere in diversi modi. E, d’altronde, per proclamare qualcuno “eretico” ci dev’essere un’autorità suprema, chessò, l’equivalente del Concilio per i cristiani o del Papa per i cattolici. Niente di tutto ciò esiste nell’Islam.

    Cionondimeno, la lettura del Corano da parte dei “wahabiti” è – a mio modo di vedere – quanto di più estremista ed intransigente ci possa essere. Si può essere nel torto anche senza essere esplicitamente “eretici”, perché ricordo che una delle frasi più ricorrenti nel Corano è “Allah non ama chi eccede”. Suppongo che si riferisca anche all’applicazione alla lettera e con troppo zelo di certi versetti. A buon intenditor….

    Ciao

    Ritvan

  47. utente anonimo scrive:

    x Ritvan 44

    ce lo sapevo già, gommonaro che non sei altro 😉

    Ciao

    Francesco

  48. utente anonimo scrive:

    >Ibn Saba […]ed è fra i fondatori dello sciismo. Che piaccia o meno. < Taci taci… Vuoi dire che è l’ennesimo caso di “selfhate” di ‘sti giudei?
    Che scopriamo che gli Sciiti sono un branco di ebrei antisemiti stile Philip Roth? 🙂

    JZ

  49. utente anonimo scrive:

    Vabbè,

    di tutte le critiche che si possono fare al mondo, quella di selfhate è la più assurda.

    Perché squalifica ogni autocritica proprio ed esclusivamente in quanto autocritica.

    (non c’entra niente con la storia dello shi’ismo, lo so. Del resto che l’Islam pescasse idee e persone dalla folta comunità ebraica non è una novità per nessuno, credo.)

    Paolo

  50. utente anonimo scrive:

    Esempio:

    “Certo che noi italiani abbiamo proprio il tal difetto!”

    “Ecco, il solito self-hating italian!”

    Vabbè, ma c’ha ragione o torto?

    Mi dimostri che ha ragione, e mi va bene, che ha torto, e mi va bene uguale, ma se mi dici solo “è uno che si autocritica”, a me che me ne po’ fregà??

    Paolo

  51. utente anonimo scrive:

    >Vabbè,

    di tutte le critiche che si possono fare al mondo, quella di selfhate è la più assurda. < Hitler: “‘Sti ebrei sono razza ladra e bastarda”.
    Giudeo: “Sì, ha ragione, siamo malvagi”.

    Ssssssssss (rumore dello Zyclon B)

    Esempio di Self-Hate, per come lo intendo io.

    JZ

  52. utente anonimo scrive:

    Ok.

    Ma come la mettiamo con

    “certo che gli accordi di Oslo erano una fregatura per i palestinesi”

    “ecco, il solito self-hating jew!” ?

    Ciao!! 🙂

    Paolo

  53. utente anonimo scrive:

    >Ok.

    Ma come la mettiamo con

    “certo che gli accordi di Oslo erano una fregatura per i palestinesi”

    “ecco, il solito self-hating jew!” ?< Sì, ma per un motivo molto semplice. L’autocritica diventa “self_Hate” quando rischia di essere autodistruttiva e, soprattutto, quando hai di fronte incapace di autocritica e autoironia (l’esempio che TU hai scelto è perfetto in tal senso 😉 ) JZ

  54. utente anonimo scrive:

    “L’autocritica diventa “self_Hate” quando rischia di essere autodistruttiva e, soprattutto, quando hai di fronte incapace di autocritica e autoironia (l’esempio che TU hai scelto è perfetto in tal senso 😉 )

    JZ”

    Eheh 🙂

    ma allora non posso autocriticarmi se ho di fronte uno che secondo me non si autocritica?

    Questa parte del tuo discorso è un po’ debole, dai!

    Poi, l’autocritica è senz’altro un esercizio antipatico, lo so; però spesso, più che autodistruttiva, è utile.

    Un generale convinto che qualsiasi sua mossa sia automaticamente giusta non credo sia destinato ad andare molto lontano, ecco.

    Se ogni tanto suo cugino gli dice “guarda che secondo me hai fatto una cazzata” farebbe bene ad ascoltarlo.

    Certo, se suo cugino gli dice “ammazza quanto siamo brutti in famiglia” allora no, è meglio che non lo ascolti.

    Paolo

  55. utente anonimo scrive:

    >Hitler: “‘Sti ebrei sono razza ladra e bastarda”.

    Giudeo: “Sì, ha ragione, siamo malvagi”.

    Ssssssssss (rumore dello Zyclon B)

    Esempio di Self-Hate, per come lo intendo io. JZ< Di nuovo la Hitler-card?:-)
    Beh, certo, se il Giudeo avesse risposto a Hitler:”Ma che cazzo stai dicendo, noi siamo il Popolo Eletto, altro che razza ladra e bastarda”, allora invece dello Zyklon B dagli innaffiatoi dei lager sarebbe uscita acqua calda e profumata:-) (e scusa l’umorismo nero ma a volte tu lo tiri fuori a forza!)

    Ciao

    Ritvan

  56. utente anonimo scrive:

    >ma allora non posso autocriticarmi se ho di fronte uno che secondo me non si autocritica? < Nessuno te lo vieta. Diventa esercizio pericoloso.
    La questione Israelo-Palestinese è un esempio. Ci sono un sacco di Israeliani/ebrei che fanno gli utili idioti dei palestinesi, mentre il mondo arabo è abbastanza monolite in tal senso (a meno per te Magdi Allam non sia esempio di “voce alternativa”), e non è autocritica manco per il cazzo, allorchè incapace di capire le ragioni di Israele.

    Questo è un esempio di autocritica pericolosa.

    Rendo?

    JZ

  57. hafiz scrive:

    Nel Nome di Dio

    P.S. Comunque ho controllato le Sacre Fonti. Ibn Saba era stato rabbino prima di convertirsi all’islam (diversi ebrei si convertitono all’islam, come lo furono anche al cristianesimo prima) ed è fra i fondatori dello sciismo. Che piaccia o meno.

    Si , ma Ibn Saba non esiste è uno dei 150 compagni del Profeta (sas) inventati di sana pianta e ci sono fonti sciite e sunnite a dimostrazione.

  58. mauritania scrive:

    invito per veder lezione di democrazia

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