L’Uomo Nero era uomo e pure nero

Difficile immaginare un atto più orribile della pedofilia.

Proprio per questo, non esiste calunnia più infame, della falsa accusa di pedofilia.

Rignano Flaminio. Sei persone arrestate e portate a Rebibbia – tre maestre, una bidella, il marito di una delle maestre e un benzinaio cingalese, di cui il mondo intero, ovviamente, già conosce nomi e cognomi.

L’accusa? Aver trascinato ottanta o più bambini in orge sado-sataniche:

“Le maestre e l’uomo nero ci facevano bere il sangue e ci facevano dei tagli sulle braccia”.

Repubblica ieri titolava, “Pedofilia, orrore nella scuola materna maestre e bidelle seviziavano i bimbi – la banda filmava i piccoli e vendeva i video“.

Umberto Galimberti racconta come fatto certo che le mamme “durante la giornata, consegnavano i piccoli a loro affidati agli orchi, per le loro mostruosità fisiche e per giunta videoregistrate per la gioia dei perversi voyeur“.

Gasparri chiede le dimissioni del ministro della pubblica istruzione, nonché “piazza pulita di tutti i dirigenti scolastici che non sono intervenuti anche se informati“.

Il presidente dell’Unicef Italia chiede che si istituisca un “Garante nazionale” per l’infanzia dopo “questo nuovo drammatico episodio di violenza che vede ancora una volta bambini di eta’ piccolissima vittime innocenti.”

Per Stefano Pedica di Italia dei Valori, questa “terribile piaga” non è isolata, ma c’è una “rete” che opera in diverse scuole in diverse parti d’Italia, tra cui si segnalano il bresciano, il torinese e il bergamasco, e al sud la Basilicata e la Puglia, oltre, naturalmente, a Rignano Flaminio”.

Il Ministro degli Interni, Giuliano Amato, parla di “un incubo che fa rabbrividire”, di episodi ”molto gravi”, ”figli di una perversione che riesce a diffondersi sempre di piu’ attraverso l’ informatica” e assicura che la polizia ha uno speciale nucleo che, 24 ore su 24, monitora internet ”perche’ solo cosi’ si riesce a capire chi sono, da dove vengono e quali sono le ramificazioni di queste organizzazioni”.

E così, la prossima settimana, la Commissione cultura della Camera esaminerà – e possiamo presumere, farà passare – la proposta di Amato, di applicare immediatamente la “sospensione cautelare”, a stipendio minimo, a ogni insegnante appena viene indagato (non condannato) per “reati gravi e gravissimi quali la pedofilia”.

Una proposta che apre orizzonti gloriosi per tutti quegli studenti che stanno per essere bocciati: basterà denunciare un’insegnante per vedersela sparire, sostituita da una supplente che per consuetudine non gode, si sa, del diritto di bocciare.

Quando, cinque anni dopo, saranno conclusi processi e assoluzioni, e l’insegnante potrà cominciare a richiedere gli arretrati, rimarranno sul suo stato di servizio gli anni di sospensione: “come mai?” “O, niente, era solo un’accusa di pedofilia e abusi satanici, ma poi mi hanno assolta”.

Poi, vai a vedere cosa è successo davvero a Rignano.

Un enorme titolo, sempre su Repubblica di ieri, grida, “Quel giorno mia figlia mi disse: mamma ho visto l’uomo nero“. E scopriamo così che una bambina era solita dire alla mamma, quando incrociavano il benzinaio Wera Khelum De Silva, “Mamma, quello è l’uomo nero”. E infatti, non era solo nero di pelle, ma era pure uomo.

Ottanta bambini, quindi tagliuzzati e penetrati dai maniaci che inneggiavano a Satana.

Con quali riscontri?

Ce lo dice Franco Coppi, avvocato difensore di uno degli arrestati, citato su Repubblica:

“Cinque dei sei referti medici sui bambini presunte vittime degli abusi sono negativi. Non è stata riscontrata alcuna traccia di violenza anche pregresse. E allora mi chiedo: se è vero che in queste spaventose sedute di violenza di gruppo venivano usati su bimbi di tre anni oggetti profondamente invadenti, come è possibile che non sia rimasta neppure una cicatrice? Che i loro genitori non abiano notato subito lesioni che nessun bimbo può nascondere? Il sesto caso, poi, certifica una cicatrice interna che non si esclude possa essere congenita”.

E le testimonianze dei bambini? Umberto Galimberti ieri poetizzava:

“I bambini non parlano mai per niente […]. Nei loro frammentari e divaganti discorsi, noi scrutiamo l’intelligenza, mai la paura […] [I genitori] li hanno guardati da vicino, non hanno trascurato i loro sguardi tristi, i loro accenni vaghi, le loro paure che scoppiavano [ecc.]. Hanno fatto i genitori come spesso non si fa. L’invito a tutti noi è di seguire il loro esempio“.

Dice oggi una Repubblica leggermente ridimensionata:

Nessuna voce diretta dei bambini. Non li ha sentiti il magistrato. Non li hanno sentiti i carabinieri. Li ha sentiti la dottoressa Marcella Battisti Fraschetti, consulente del pm. Ma – a quanto riferisce Coppi – non ha registrato nessuna delle sue sedute. ‘Abbiamo solo le sue relazioni scritte. E le parole dei genitori. Pensa che bastino, non dico per una condanna, ma per autorizzare un pubblico linciaggio?”

Tutto ciò non dimostra l’innocenza di nessuno (ma non era la colpevolezza, quella che andava dimostrata?).

Ma ministri e media non sembrano chiedersi come mai quattro donne, unite dal puro caso di aver trovato impiego nello stesso edificio, abbiano potuto condurre, presumibilmente per anni, abusi di massa assieme ai loro complici, in una scuola dove le classi sono divise solo da vetrate, riconsegnando ogni giorno le garrule vittime ai genitori.

Tempo fa, capitò di incrociare una madre che si chiedeva come mai suo figlio avesse l’esecrabile mania del wrestling – collezionava le figurune e provava micidiali mosse sui propri compagni. Poi vieni a scoprire che il marito, appena tornava a casa, correva a vedersi le gare di wrestling in TV. “Ma mica posso impedirglielo, poveretto, ha bisogno di rilassarsi”, sospirò la mamma.

In quante case i genitori comprano bamboline ammiccanti, reggiseni finti, perizomi per bambine di cinque anni, per poi giurare sulla loro innocenza?

In quante case la televisione è una fogna aperta in ogni momento, che riversa le perversioni e le paranoie degli adulti su tutti i presenti, orgia di veline erotizzate, di doppi e tripli sensi, di film dell’orrore, che non sembra mai suscitare preoccupazioni da parte dei moralisti?

Quanti genitori, che gridano racconti sdegnati su pedofili, zingari e musulmani davanti ai propri figli (“tanto non capiscono”), sanno poi condurre un interrogatorio pacato, evitando di suggestionare i figli?

Grazie al flusso mediatico, l’arcaico orrore del satanismo (furono i bambini, inebriati di prediche domenicali, i primi a denunciare le streghe di Salem) si fonde meravigliosamente con la modernità del politicamente corretto, con la cultura delle Vittime e dei Vittimi, per rigenerare l’eterno orco del linciaggio.

Segnalo a tutti il sito Falsi Abusi, in particolare questa interessante perizia.

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300 risposte a L’Uomo Nero era uomo e pure nero

  1. utente anonimo scrive:

    Mi ricordo la mia prima visita in Italia. Era scoccante per me di vedere in un programma televisivo ragazzine minorenne che ballavano molto volgarmente in costume da bagno( mi sembra, che era un programma di Ambra). La TV Italiana e un bordello gratuito per politici e uomini d’affare… e oviamente per pedofili.

    E possibile che un programma per la familia al pommerigio, comincia con una immagine del sedere di una ragazza in tanga.

    Prima di occuparsi del fular delle donne musulmane. meglio che le donne Italiane riflettono sulla loro posizione nella propria società.

    fenice

  2. utente anonimo scrive:

    interessante la perizia che linki…

    ovviamente anche il post visto che molti dettagli non li conoscevo…

    ma ribadisco anche io la presunzione d’innocenza che molte volte viene dimenticata, come quando c’è da indagare su temibili individui legati all’eversione… 😉

    alla prossima

    orso

  3. utente anonimo scrive:

    >La TV Italiana e un bordello gratuito per politici e uomini d’affare… e oviamente per pedofili. fenice<
    Ricordo che la TV albanese ai Gloriosi Tempi di Hoxha era morigeratissima: al confronto quelle dell’Iran o dell’Arabia Saudita sembrerebbero dei lupanari:-). Eppure gerarchi del Partito e aguzzini del KGB in salsa albanese trovavano il modo di fare i loro porci (in tutti i sensi) comodi. E anche gli altri, giu-giu, fino al più miserabile caposquadra di un kolkhos con le donne della squadra, costrette a dargliela per non perdere il pane per i propri figli.

    Non esiste una “posizione delle donne” e una “posizione degli uomini” nella società. Ognuno/a ha la sua, in ogni posto, camera da letto inclusa:-). Pertanto, non mi pare proprio il caso di importare la Gloriosa Polizia Per la Repressione Del Vizio E La Promozione Della Virtù. Sarebbe in ogni caso peggio degli articoli su Repubblica.

    Ciao

    Ritvan

  4. utente anonimo scrive:

    per una volta sono completamente d’accordo con miguel

    senza entrare nel merito della storia italiana, della quale non sappiamo niente, sulle accuse farlocche, in francia c’è stato un caso terribile, il cd affaire d’outreaux, con gente che si è fatta due anni di galera accusata ingiustamente di aver violentato i propri figli) .

    giusto sulla storia della sospensione cautelare ho qualche dubbio, nel senso che non mi sembra un’idea cosí peregrina: le accuse farlocche possono essere facilissimamente scansate con alcuni accorgimenti pratici semplicissimi (per dire: se parli con uno studente tieni sempre la porta aperta, *mai* studenti a casa ecc.).

    so che negli states ci sono regole rigidissime in questo senso, ho visto un regolamento che proibiva ai docenti di prendere l’ascensore con uno studente (cioè un prof due studenti = si; un prof con uno studente = il prof fa le scale)

    roberto

  5. utente anonimo scrive:

    Completamente d’accordo con quanto scritto da Kelebek.

    Merita attenzione soprattutto questo passaggio:

    [i]Ma ministri e media non sembrano chiedersi come mai quattro donne, unite dal puro caso di aver trovato impiego nello stesso edificio, abbiano potuto[/i]

    E’ la prima cosa che ho pensato io. E’ la prima spia che si accende a segnalare la probabile assurdità di questo caso di crimine presunto, sicuro linciaggio.

    Non conoscevo il sito falsiabusi.it e adesso me lo vado a vedere.

    Ma conosco benissimo un bel film prodotto da Oliver Stone, “Indictment”, che racconta l’incredibile storia della persecuzione da parte di magistrati, media e popolino contro la famiglia statunitense McMartin, i cui membri gestivano un scuola materna (o elementare, non ricordo). Anche in quel caso le vittime della malagiustizia (vennero infatti assolti) gravitavano quindi attorno ad una scuola.

    E conosco benissimo un bel libro di Luther Blissett, libro dichiarato illegale (toh!) dalla magistratura italiana: “Lasciate che i bimbi”. Il testo approfondisce le considerazioni fatte da Kelebek con un’ampia documentazione, tratta anche dal caso McMartin che ho citato qualche riga sopra. Impossibile trovare il saggio nelle librerie. Facilissimo leggerselo gratis in Rete, basta cercare un pochino.

    Per quanto riguarda quanto detto da Kelebek sull’infamia delle false accuse di pedofilia, mi verrebbe voglia di invocare una legislazione che punisca chi lancia tali calunnie con la stessa durezza con cui si puniscono (o si dovrebbero punire) i pedofili.

    Stradivari

  6. utente anonimo scrive:

    Accuse senza prove, persone sbattute in galera ad minchiam, racconti agghiaccianti non necessariamente corroborati di riscontro alcuno, nomi sbattuti in prima pagina – iniziali, in caso di imputati (anzi, stupratori) minorenni. Questa purtroppo è la prassi in caso di accuse di pedofilia. Piuttosto analoga, anche se fa meno notizia – e riscuote ancor meno proteste – è la prassi in caso di “normale” violenza sessuale.

    Inqualificabile Amato, naturalmente idiota Gasparri. Ma tocca spezzare una bella lancia a favore di Giovanardi.

    E’ un servo di Berlusconi (a cui sta cercando di svendere il partito), è un cattolico piuttosto becero (memorabile la sua identificazione dell’Olanda con la Germania nazista per via dell’eutanasia). E peggio che mai, è pure di Modena 🙂 Ma anche a causa di passati episodi proprio in quel di Modena, che l’hanno toccato da vicino, il suo intervento in questo caso è stato esemplare. Se vi è sfuggito andate a leggerlo su Repubblica.

    E’ triste che – tra destra forcaiola e sinistra-sempre-dalla-parte-dei-Vittimi si debba lasciare ad un tristo figuro come Giovanardi la difesa ad oltranza della presunzione di innocenza. Una volta a sinistra si gridava “meglio mille colpevoli in libertà che un innocente in galera”: oggi lasciamo questo compito ai modenesi?? E che caspita 🙂

    E visto che si torna a parlare di sciocchezze come il “satanismo” e l'”abuso rituale”, colgo l’occasione per consigliarvi ancora una volta Lasciate che i bimbi – il libro di LB che descrive la vicenda giudiziaria di Marco Dimitri e dei Bambini di Satana [1]. Un’associazione assolutamente pacifica, che non ha mai compiuto un reato che fosse uno, ma che tuttora viene citata in occasione dei più efferati omicidi, specie se a sfondo sessuale.

    Z.

    p.s.: Nella garantista Italia, culla del diritto, non so se sia peggio essere falsamente accusati di pedofilia (gogna mediatica, probabile assoluzione) o di stupro (minor gogna mediatica, condanna molto più probabile).

    [1]So che su questo sono più insistente che non sul Mengozzi 🙂 ma persino qui ho trovato gente seria e informata e tuttavia non al corrente della loro piena assoluzione…

  7. utente anonimo scrive:

    Interessante anche questo articolo, una sorta di appendice al libro di Luther Blissett: http://tinyurl.com/2hvo7r

    Per quanto riguarda Galimberti, che in quanto psichiatra dovrebbe essere un fine conoscitore della mente umana, è evidente che taluni attacchino il somaro dove gli dice il padrone, senza tenere conto della possibilità che non si tratti affatto di un somaro, ma di un capro espiatorio.

    Stradivari

  8. utente anonimo scrive:

    No, roberto, stavolta non sono d’accordo con te. Anche a scuola devono vigere le stesse regole del mondo civile circostante. Ossia che l’onere della PROVA (le chiacciere devono stare a zero in uno stato di diritto) spetta a chi accusa e non esiste che per pararsi il culo uno debba farsi 7 piani a piedi perché nell’ascensore c’è solo l’allieva bonazza e un po’ zoccoletta (del resto gli USA che in teoria dovrebbero essere il Paese Delle Libertà – prego gli antiimperialisti di non crocifiggermi, ho detto “in teoria”:-) s’inventano i divieti più assurdi e ridicoli): esistono i videofonini, le trappole e quant’altro per PROVARE le accuse.

    Ciao

    Ritvan (ex docente, nonché padre di famiglia:-))

    P.S. Meno male che la dolce Cocco è volata ad altri lidi, altrimenti ti avrebbe azzannato al collo per quanto hai offeso l’onore degli insegnanti:-).

    P.S.2 La storia dell’ascensore “selettivo” ameregano mi ha fatto venire in mente quella di un mio ex collega zootecnico all’azienda agricola dove ho lavorato dopo la laurea.

    Era costui un irreprensibile signore quarantacinquenne che aveva ottenuto l’ambìto posto alla modernissima azienda alla periferia della città solo grazie alla sua profonda competenza professionale, visto che c’aveva qualche ombra in biografia (pare che un suo cuggino di terzo grado fosse stato a suo tempo un famigerato “nemico del popolo”).

    Ebbene, in quest’azienda c’era abbondanza della categoria proletaria “bella gnocca zoccoletta che si struscia ai capi per avere privilegi”(categoria di cui il sottoscritto, scapolo e senza “ombre” nella biografia, approffittava biekamente:-) ). Era risaputo che anche il nostro caro similKGB utilizzava spesso e volentieri tale categoria proletariofemminile per “incastrare” soggetti dalla biografia macchiata dal cuggino, in modo da implementare il piano quinquennale di condanne di “nemici del popolo” (il primo presidente dell’Associazione Nazionale Ex-Detenuti Politici era stato incastrato proprio in questo modo e nell’Albania postcomunista – poco post e molto comunista – i fogliacci “postcomunisti” continuavano a sghignazzare senza vergogna sul fatto che il presidente di quell’associazione era stato condannato come stupratore) e il mio collega, oltre ad essere sposato, non era certo un fesso.

    Ebbene, si dà il caso che una delle mignottone di cui sopra mise gli occhi su di lui (ovviamente per cavar privilegi, oppure perché era stata istruita dal nostro similKGB, vallo a sapere, non perché il collega fosse un adone o un superdotato) e con ogni futile pretesto lo andava a trovare nella clinica dell’allevamento. Dopo i suoi netti rifiuti di inzuppare il biscotto, un giorno, la kompagna zoccoletta passò dalle preghiere alle minacce:”Sai, se continui a fare lo spocchioso mi metto a urlare che mi hai messo le mani addosso e tu lo sai come finisci, vero?”. Alla minaccia sua, il collega ebbe un lampo d’ingegno: si arrotolò le maniche della camicia e si corparse le mani fino ai gomiti di blu di metilene che tenevamo come disinfettante, poi uscì nel corridoio urlando:”Kompagni, uscite e guardate le mie mani, poi guardate il vestito della donna che urlerà fra poco e capirete che non l’ho toccata nemmeno con un dito!”

    Da quel giorno, il collega, con sadico compiacimento:-) incollò alla porta dell’ufficio il seguente cartello “Alla kompagna X.Y. è tassativamente vietato l’ingresso in quest’ufficio: per ogni sua eventuale esigenza è pregata di rivolgersi al medico veterinario” (che sarei poi io – ndr).

  9. Aragonbiz scrive:

    Martinez, vai piano anche tu con lo “scagionamento”

    Io ho letto su Stampa, oggi:

    “Visite mediche accurate sono effettuate sui piccoli, al Policlinico Gemelli e al Bambin Gesù. Sei perizie dimostrano che sei bambine sono state deflorate. Su una c’è una cicatrice sull’imene, possibile violenza ma anche malformazione congenita. Verifiche sui racconti delle caramelle narcotizzanti (prima degli incontri) danno conferme: nei capelli di due bambine sono trovate tracce di Clonazepan, farmaco ansiolitico.”

    Una cosa mi chiedo: perchè non lasciare lavorare gli inquirenti in pace, invece di gridare al mostro, o alla vittima?

  10. utente anonimo scrive:

    Leggendo le dichiarazioni dei politici sulla vicenda mi sto spremendo le meningi per capire chi meriti la palma di imbecille supremo.

    Credo che l’onore spetti al tizio dell’Italia dei Valori, il partito di quel fior di garantista di Di Pietro, che addirittura si mette a tracciare una mappa delle reti pedofile in Italia, buttandoci ovviamente anche dentro Rignano Flaminio, località di cui probabilmente fino a due giorni non aveva mai sentito parlare.

    Ho sempre pensato che sia una vergogna che l’unico esponente dell’Italia dei Valori a frequentare i salotti televisivi sia sempre e solo Di Pietro, provando così che il suo partito esiste solo perchè c’è lui, e per dare lustro mediatico a lui.

    A leggere le dichiarazioni del suo commilitone viene quasi da ricredersi e da pensare che all’interno della sua formazione politica l’ex magistrato noto per le urla sergentesche e il tintinnar di manette durante gli interrogatori possa essere tutto sommato il meno peggio.

    Stradivari

  11. utente anonimo scrive:

    Bere il sangue, l’orgia, tutti tratti caratteristici del culto di Dioniso (figlio di Zeus), nato a fine dicembre, ricollegato al sole. Ricorda il cattolicesimo.

    I sacerdoti che accusavano gli altri di pedofilia erano i veri pedofili. Accusavano gli altri di essere satanisti e poi loro, non solo loro, praticavano (e praticano?) culti dionisiaci. Conoscevano bene Satana e pertanto lo sapevano ben descrivere. Vedi dichiarazioni recenti dal Vaticano sulla presenza di Satana nei movimenti per la pace. Saluti, fra.

  12. utente anonimo scrive:

    >Nella garantista Italia, culla del diritto…Z<
    Due battute in proposito:

    “L’italia è la culla del diritto…e anche del rovescio”.

    “L’Italia è la culla del diritto. A forza di cullarlo, però, lo hanno fatto cadere in un sonno profondo”.

    Ciao

    Ritvan Bieko Razzista Antiitaliano

  13. utente anonimo scrive:

    hm.. sono ctu informatico per reati di pedofilia da diversi anni e posso assicurare che non ho trovato un solo caso di totale estraneità ai fatti contestati. Il dato che è emerso dalla mia esperienza è che il fenomeno sia molto più vasto di quello che si pensa. Questo ormai l’hanno capito tutti, opinione pubblica, addetti e media. Trovo che sia abbastanza naturale che vengano accentuati i toni quando si tocca questo argomento.

    Sono daccordo con te che sciacallaggio e giustizialismo mediatico andrabbe tenuto un po’ più sotto controllo, ma nel dubbio penso che sia giusto impedire anche all’ipotetico pedofilo di esercitare.

    Insomma se non fa notizia il caso in questione cosa dovrebbe farlo? che siano gli inquirenti poi a dirci se sono mostri o meno, intanto è giusto che si sappia che lì, potenzialmente, potrebbero essersi consumati dei reati atroci.

    per quanto riguarda la tv devo raccontare un anedoto, mio figlio di 3 anni l’altra notte s’è svegliato urlando. un brutto sogno, niente di che. ha provato a spiegarlo: “la testa di mamma usciva da una scatola ed era disperata perché aveva il telefono rotto.”

    abbiamo dedotto che fosse rimasto sconvolto dalla pubblicità (tim?) di aldo giovanni e giacomo, in cui spunta una testa da un vassoio sul tavolo.

    ora cambiamo canale, ma ce n’è un altra, della famiglia addams, una mano che gira solitaria, poi c’era quell’altra del piccione in bocca…

    Insomma in tv un bambino, del target degli adulti, al massimo può guardare qualche fiction, tutto il resto è una mina.

    Fabio Guerrazzi

  14. kelebek scrive:

    Per Aragonbiz n. 9

    Io non scagiono nessuno.

    Mi baso sui media, che come vedi si possono contraddire clamorosamente (tu citi La Stampa, che dice l’esatto opposto di Repubblica, sempre di oggi).

    Ovviamente esiste una piccola possibilità che ci sia del vero in questa faccenda.

    Quello che mi interessa e ci riguarda tutti, è la reazione dei media e dei politici.

    Che partono da un presunto fatto, affermato come certo, per arrivare a conclusioni sicure.

    Questo a pochi mesi dal finto pentimento dei media per la strage di Erba.

    Nessun accenno alle decine di casi simili che sono finite in bolle di sapone (ma con strascichi devastanti sia per gli accusati, sia per i bambini manipolati).

    Nessun accenno al ruolo criminogeno di tante “brave famiglie”.

    Nessun accenno al ruolo del meccanismo mediatico-pubblicitario.

    E potrei andare avanti…

    Miguel Martinez

  15. Aragonbiz scrive:

    Scusa se insisto.

    Sul Corriere leggo:

    “Eppure, secondo i carabinieri, sono troppe le coincidenze, troppi i «particolari riscontrati» per pensare che i piccoli si siano inventati tutto. Senza dimenticare quegli accertamenti specialistici che hanno dimostrato il fatto che ai bimbi erano stati somministrati psicofarmaci. Dal Palazzo di giustizia di Tivoli non trapela nulla. Ma nell’ordinanza che ha portato in carcere i sei arrestati ci sono altri elementi che appesantiscono la loro posizione. Come i referti medici dell’ospedale «Bambin Gesù» che confermano le violenze subìte da almeno una bimba.”

    Ecco, voglio dire: oggi ho visto un post che parla dei preti pedofili, che se uno lo legge pensa che gli insegnanti erano preti.

    Poi leggo te, e dai la colpa alle macchinazioni.

    Cioè, in pratica, state usando un fatto di cronaca per colpire obiettivi estranei alla vicenda.

    Se gli inquirenti trovano dei riscontri, data la gravità degli eventuali fatti, sarebbe molto grave che non agissero.

    Supporre che ci sia una macchinazione che coivolge 6 famiglie, carabinieri, magistrati, periti, mi pare che sia altrettanto sbagliato che considerare gli inquisiti tout court colpevoli.

  16. utente anonimo scrive:

    ritvan,

    tu dici :”anche a scuola devono vigere le stesse regole del mondo civile circostante”.

    giusto.

    però i dipendenti pubblici possono (ed in alcuni casi debbono) in via cuatelare essere sospesi dal servizio nel caso in cui siano sottoposti a procedimento penale (quindi non ancora condannati).

    questo per esempio era il contratto collettivo di lavoro per il comparto università ai tempi in cui si applicava alla mia rispettabile persona

    “ART. 44

    1. Il personale che sia colpito da misura restrittiva della libertà personale è sospeso d’ufficio dal servizio con privazione della retribuzione per la durata dello stato di detenzione o comunque dello stato restrittivo della libertà.

    2. L’Amministrazione, ai sensi del presente articolo, cessato lo stato di restrizione della libertà personale, può prolungare il periodo di sospensione del personale, fino alla sentenza definitiva alle medesime condizioni del successivo comma 3.

    3. Il personale, può essere sospeso dal servizio con privazione della retribuzione anche nel caso in cui venga sottoposto a procedimento penale che non comporti la restrizione della libertà personale quando sia stato rinviato a giudizio per fatti direttamente attinenti al rapporto di lavoro o comunque per fatti tali da comportare, se accertati, l’applicazione della sanzione disciplinare del licenziamento ai sensi dell’art. 45, commi 5 e 6.”

    che ci sia una norma simile per la scuola non mi sorprende né mi scandalizza

    roberto

  17. utente anonimo scrive:

    Kelebek, dove hai trovato la notizia riguardo la Commissione Cultura della Camera? sul sito non la vedo.

    Keiros

  18. utente anonimo scrive:

    Miguel, seguo questa faccenda da quando se ne parlò per la prima volta, ovvero sei mesi fa. L’inchiesta era iniziata da prima.

    La seguo perchè mi colpì la sua totale scomparsa dagli organi di stampa dopo quella fugace apparizione.

    Ora, conosci meglio di me l’usanza tipica dei giornalisti di fiondarsi sulle storie pessime come le mosche sulla cacca, anche perchè sono quelle che vendono di più.

    E questa storia aveva tutte le credenziali per raggiungere l’apoteosi del pessimo. Eppure non mi risulta abbia mai avuto chissà quale risonanza, anzi, nonostante l’ispezione ministeriale disposta un mese dopo.

    Il linciaggio mediatico, che onestamente non mi pare abbia raggiunto i vertici ordinari, è partito solo ieri. Giustamente, dopo i mandati di arresto. Però, per esempio, se vai in questo momento sul sito di Repubblica la notizia la trovi già in settima posizione, dopo “Zapatero con gli scrittori spagnoli: Adottiamo le parole che muoiono” (!), peraltro affiancata all’articolo di Bonini in cui non si fa mistero del (ragionevole) dubbio sulla prassi con cui sono state “estorte” le testimonianze. Ma tutta la paranoia di un genitore non può arrivare ad accuse simili – sarebbe decisamente antieconomico… patologico ancor più che lo stesso movente “pedofilo”.

    Tutto ciò è insolito. E’ insolito il fatto che tra la notizia dell’arresto e il nome “eccellente” (e ghiotto) di Scancarello siano passate quasi ventiquattro ore. E la citazione che riporti tu, quella delle “cinque perizie negative”, è dell’avvocato di Scancarello. Che ammette l’esistenza di un “sesto caso di ferita che non si esclude possa essere congenita”. Quel “non si esclude” puzza assai, così come il potere di un autore televisivo che riesce a tenere una storia simile fuori dallo scandalo per almeno sei mesi.

    Io so che il mercato della paura vende, Miguel, così come lo sa – ovviamente – Bonini. Ma questa storia contiene degli elementi che non consentono una difesa immediata dei presunti mostri. Almeno per me.

    diego

    PS: avevo provato a spedire questo commento qualche ora fa, ma il proxy mi dava “categoria: SEX”… bontà loro…

  19. utente anonimo scrive:

    In effetti i giornalisti e i politici hanno il vezzo di sparare bordate in base a nulla, e vengono sempre perdonati. Anche dal popolo, che tutto sommato mette il 99% delle loro dichiarazioni alla voce “caxxate”, putroppo resta un 1% che finisce nelle “leggende urbane & pregiudizi vari”.

    Una cosa: manco i DVD dei cartoni animati faccio vedere ai miei figli da soli, altro che la TV.

    Saluti

    Francesco

  20. utente anonimo scrive:

    PS noi moralisti e bacchettoni da sempre ce la prendiamo con la volgarità e la violenza in TV, ma non ci si fila nessuno. Adesso poi MM ci accusa di non farlo!

  21. kelebek scrive:

    Per Aragonbiz, tu scrivi:

    Supporre che ci sia una macchinazione che coivolge 6 famiglie, carabinieri, magistrati, periti, mi pare che sia altrettanto sbagliato che considerare gli inquisiti tout court colpevoli.

    Mai pensato alla minima macchinazione.

    1) I magistrati fanno benissimo ad aprire un’inchiesta per un’accusa gravissima, per quanto strampalata.

    2) I carabinieri fanno benissimo a condurre le indagini su tale inchiesta.

    3) I genitori fanno benissimo a vivere nel perenne terrore, visto il clima mediatico.

    4) I bambini fanno benissimo a condividere i sentimenti dei genitori e a rispecchiare le loro storie, nonché quelle degli adulti che sentono tutti i giorni.

    5) Il perito di parte fa benissimo a cercare prove a sostegno dell’accusa.

    Miguel Martinez

  22. utente anonimo scrive:

    Ciao

    Ho letto il tuo post, secondo me mancano alcuni aspetti importanti.

    Piccola premessa Scancarello lavora per la CEI e precisamente per SAT 2000 e questo conta a fini processuali e di informazione.

    1) La Giustizia:

    A) Negli USA ha dato una serie di condanne alla chiesa cristiana per abusi da parte di prelati tanto è che alcune diocesi hanno dichiarato fallimento, inoltre i tempi processuali sono rapidi

    B)In Italia i tempi sono lunghi, ti do un esempio il caso di Don Mauro Stefanoni, in cui la vittima era minore è iniziato stranamente quando il minore è divenuto maggiorenne

    2)L’influenza della chiesa nei media: Oltre all’Avvenire, le diocesi Italiane hanno molti media locali, ti cito il caso lombardo

    Sesaab (Diocesi di Bergamo) Ha l’eco di bergamo, Provincia di Como,Lecco, Sondrio, Varese ed ora anche monza, e guarda la combinazione nel caso di Don Mauro Stefanoni che è successo a Laglio (CO) sui giornali locali finivano le interviste dei parenti del prete, dei fedeli a lui legato, di lui… ma della vittima niente.

    C)L’influenza della Curia e dei Porporati:Mentre in Usa i preti venivano messi in galera, qui in Italia il Vescovo li sposta di paese e basta.

    D)Il sito da te citato fa parte di un network cattolico.

    E)E successo che localmente con una comunicazione ai fedeli il vescovo ordini il silenzio ai fedeli (Mons. Maggiolini ai fedeli di Laglio per il caso Stefanoni)

    Ora è chiaro che è interesse della chiesa prevenire, screditando le preventivamente le presunte vittime creando attraverso il sito da te riportato, come altri media, per esempio quello locali, informazioni di parte e mettendo il tarlo del dubbio, che tutto è fatto per fini economici. Non dimentichiamo inoltre la capillarità e l’influenza che la chiesa ha.

    Solo questo.

    Ciao

    SPB

  23. kelebek scrive:

    In diretta da Rignano…

    From: “Michele Angileri”

    Newsgroups: it.istruzione.scuola

    Subject: Re: Rignano Flaminio: sono inorridito…

    Date: Wed, 25 Apr 2007 22:29:57 +0200

    xxxx ha scritto nel messaggio

    news:j0av231hqlkb06471rufv2c392444uaimf@4ax.com…

    >

    > non è inverosimile muoversi senza essere notati, se la scuola è nel

    > posto che si vede qui:

    > http://snipurl.com/1i4tw

    > http://snipurl.com/1i4ux

    Non e’ nella posizione segnata sulla mappa, ma si vede benissimo nella foto di google maps: e’ quel grosso edificio al centro. Alla destra della foto vedi il piazzale su cui si apre l’ingresso della scuola.

    Quindi il giardino e alle spalle l’edificio scolastico. La strada di accesso al piazzale e’ una

    e una sola (via Pascoli, traversa di via Ariosto.

    Le strade sono tutte

    strette, al punto che dove c’e’ un’auto parcheggiata (e ce ne sono molte) le altre debbono procedere a sensi unici alternati. Rispetto alla foto oggi c’e’ qualche casa in piu’ (il paese e’ in rapida espansione)

    La casa indicata come luogo degli abusi e’ nella zona di Via Giotto (NON e’ una villa isolata), raggiungibile senza passare dalla Flaminia percorrendo la parallela di via Bramante (via Brunelleschi).

    La scuola ha un’uscita posteriore, situata sul lato tondo dell’edificio, ma normalmente non e’ usata da alcuno. L’uscita da’ su quella piccola traversa senza nome di via Ariosto.

    Gli accusatori sanno che e’ impossibile uscire dall’ingresso principale senza essere notati dal personale della scuola (confermo: e’ assolutamente impossibile), e sostengono che i bambini venissero fatti uscire (e rientrare) dall’ingresso posteriore.

    Siccome questo non e’ mai usato, uscire da li’ sarebbe in realta’ il modo migliore per farsi notare.

    Ma nessuno ha mai visto nulla. Non esiste alcun testimone.

    Stasera noi amici delle arrestate ci siamo incontrati in casa di una di loro per avviare la costituzione di un’associazione che intervenga a difesa delle accusate (finalmente ci muoviamo: alleluja!!).

    Non ho potuto leggere le 55

    pagine dell’ordinanza di custodia cautelare perche’ ce l’hanno gli avvocati.

    Li’ dovrebbero essere elencati gli elementi in possesso del PM, sulla base dei quali e’ stato preso il provvedimento.

    I parenti dicono che il PM non ha

    nulla di concreto, a parte i racconti dei bambini e alcune perizie psicologiche attestanti il grave danno da essi subito.

    Anche essere indotti a ripetere una storia falsa puo’ essere fonte di traumi gravi.

  24. kelebek scrive:

    La difesa della maestra:

    PEDOFILIA: LE MAESTRE DI RIGNANO DAL CARCERE, SIAMO INNOCENTI = ‘HO FIGLI E NIPOTI NON POTREI MAI COMMETTERE QUESTE MOSTRUOSITA”

    Roma, 26 apr. – (Adnkronos) –

    “Ho dei figli, nipoti, vi pare che potrei fare quello di cui mi accusano?”.

    Ad affermarlo nel corso di un colloquio con la deputata dei Verdi Paola Balducci, membro della commissione Giustizia, riportato su ‘La Stampa’, Marisa Pucci, una delle maestre coinvolte nell’inchiesta sui presunti abusi subiti da alcuni bambini in una scuola materna a Rignano Flaminio e che da martedi’ sera si trova in isolamento nel carcere di Rebibbia a Roma.

    “Quella bambina aveva dei problemi – aggiunge – era stata malata per tre mesi. Al ritorno aveva creato agitazione anche negli altri bambini. Le capitava di toccarsi spesso, come e’ normale che i bambini facciano a quell’eta’. La mamma pero’ le faceva di continuo domande, sempre piu’ insistenti. Ma com’e’ possibile che non si capisca che i bimbi dicono quello che vuole la mamma? Tante cose si dicono solo per compiacere le mamme”.

    Era stata interrogata ad ottobre, aveva avuto una perquisizione a casa. “Ma sono rimasta a insegnare fino all’ultimo – spiega Marisa – ed ero convinta: si trattava di una vicenda destinata a sgonfiarsi. Non si devono fare gli stessi errori di Brescia dove sono stati tutti assolti. Comunque onorevole – conclude rivolgendosi alla parlamentare – vada a guardare questo sito Internet, Falsi Abusi, li’ trovera’ la risposta ai dubbi, li’ c’e’ tutto sui falsi abusi nelle scuole”.

    (segue) (Ghi/Col/Adnkronos) 26-APR-07 12:41

  25. kelebek scrive:

    La difesa delle maestre… (2)

    K (CRO) – 26/04/2007 – 12.43.00

    PEDOFILIA: LE MAESTRE DI RIGNANO DAL CARCERE, SIAMO INNOCENTI (2)

    PEDOFILIA: LE MAESTRE DI RIGNANO DAL CARCERE, SIAMO INNOCENTI (2) = UN’ALTRA INSEGNANTE, ‘VOGLIO PROCESSO IN FRETTA PER RISTABILIRE VERITA” (Adnkronos) –

    Le quattro donne arrestate della scuola materna di Rignano Flaminio si trovano tutte nello stesso corridoio. Le tre maestre sul lato destro, la bidella sul lato sinistro.

    Ognuna da sola nella propria cella, con il fascicolo aperto accanto.

    Patrizia De Meglio, riferisce ‘La Stampa’, e’ la piu’ trasandata, indossa un camicione nero, ha le occhiaie, si vede che ha pianto a lungo.

    Ripete: “Sono innocente, sono innocente”. Il suo pensiero va ai quattro figli, alle “conseguenze di tutto questo su di loro”, al nipotino di tre mesi.

    L’ultima cella sul lato destro, continua il quotidiano, e’ quella di Silvana Magalotti: “Sono estranea – dice la maestra – non c’entro nulla.

    Noi maestri siamo i piu’ deboli in una scuola che ormai non garantisce piu’ nulla. Le vittime del bullismo siamo noi. Ma ho fiducia nella magistratura e voglio che si faccia presto il processo, voglio che tutto questo si chiarisca in fretta”.

    Sul lato sinistro si apre la cella di Cristina Lunerdi, la bidella, la piu’ giovane delle arrestate, la piu’ chiusa. Il suo pensiero e’ per la madre:”Sono sola, lei e’ malata e non sa nulla, aiutatemi”.

    La visita prosegue nel Nuovo Complesso, racconta il quotidiano, Gianfranco Scancarello, l’autore televisivo e il cingalese Kelun Da Silva, quello che i bambini chiamavano ‘l’uomo nero’, si trovano nella stessa cella. “Leggo ma non capisco cosa vogliono”.Dice il cingalese riferendosi al fascicolo dell’ordinanza. “Sono innocente e lo ripetero’ fino alla morte – afferma Scancarello -mia moglie e’ a poca distanza da qui e tutti e due siamo qui dentro solo perche’ abbiamo sempre lavorato bene con i bambini”.

    (Ghi/Col/Adnkronos) 26-APR-07 12:47

  26. ikalaseppia scrive:

    penso che potrei smettere di leggere il quotidiano (uso il singolare perché sono l’uno la copia dell’altro) e visitare solo il tuo sito, mi risparmierei un sacco di stupidità passiva che nuoce più del fumo alla salute!

  27. kelebek scrive:

    Un altro commento…

    From: scrivimi@mauriziopistone.it (Maurizio Pistone)

    Newsgroups: it.istruzione.scuola

    Subject: Re: Rignano Flaminio: sono inorridito…

    Date: Wed, 25 Apr 2007 20:31:36 +0200

    Rignano Flaminio è un buco di neanche settemila abitanti. A guardare

    sulla mappa, non si distingue neanche una vera piazza. Il tipico posto

    dove non puoi muoverti, senza che lo sappiano tutti e settemila, e

    magari qualche altro migliaio di ficcanaso dei comuni vicini.

    In un posto del genere, regolarmente, “in orario scolastico” una

    quindicina di bambini, con almeno quattro adulti accompagnatori,

    vengono portati “in un locale privato … attiguo alla scuola” dove

    vengono narcotizzati e usati per fare “filmini” (che non sono ancora

    stati trovati). Con la complicità, mi sembra evidente, di tutto il

    personale scolastico – una manovra dl genere non può passare

    inosservata. Sotto gli occhi dell’intero paese. Per più di un anno.

    (Per fare questo trasporto viene utilizzato un “pulmino”, che non deve

    essere neanche tanto piccolo. Chissà che fatica spostarsi, parcheggiare,

    in un gomitolo di ve strette tra la Flaminia e la ferrovia.)

    Che dire? Aspettiamo la conclusione delle indagini. Sperando che tutti

    quelli che ora fanno la coda per piangere in televisione, ci dicano poi

    com’è andata.

  28. utente anonimo scrive:

    I giornali in questi casi danno sempre il peggio di sé, e le notizie vanno prese col benefico d’inventario. Si vedrà più avanti quanto c’è di vero, annche se i guasti fatti saranno irrimediabili. Piuttosto in una società che crea sempre più azioni squinternate da parte di persone non dedite per mestiere, diciamo così, al crimine, sarà visto sempre più come necessario un controllo da fiato sul collo degli apparati statali. Una libertà sempre più sotto tutela. L’afghanistan e l’iraq democratizzati dalla “cura” bush, possono davvero diventare il modello d’ogni democrazia.p

  29. utente anonimo scrive:

    Caro Martinez,

    complimenti per il post coraggioso. È strano come la vicenda di Rignano Flaminio ricordi da vicino quella di Outreau in Francia. Anche qui un numero elevato di persone una trentina fu accusato di abusi e violenze innominabili su minori nel periodo 2001-2003. Otreau é un comune di 15.000 abitanti. Il processo che si celebró a Saint-Omer fu seguito dalla stampa francese come “Il nuovo caso Dutroux” anche se non vi erano stati morti. In primo grado 17 accusati furono prosciolti con formula piena e sei condannati in modo molto leggero, questi ultimi fecero appello e furono anch’essi assolti a Parigi nel 2006. Nel frattempo tutti erano stati sottoposti a un linciaggio mediatico di scorticante violenza. Nessun giornale o media italiano che io sappia, da qui, ha richiamato la vicenda francese, che tuttavia monopolizzó il sistema mediatico. Juppé parló di necessitá di sospendere i diritti civili per tutelare quelli dei minori!!! Poi ci fu un’inchiesta che portó alla luce colpevoli mancanze nell’istruttoria. Questo breve ricordo suscita due riflessioni. Credo che in gran parte vicende di questo tipo siano rese possibili dal discredito violento in cui é caduta la psicanalisi. Parlare dell’inconscio é diventato quasi un tabú o un ridicolo. Le rappresentazioni e le immagini che fermentano e bollono sotto la superficie della coscienza e le relazioni tra rimozione, narrazione, parola sono di nuovo rientrate nell’ambito del non conoscibile.

    L’eclissi dell’analisi dell’inconscio genera mostri giuridico mediatici. Peró a quale esigenza strutturale del sistema mediatico e di controllo coriponde l’apparizione o la costruzione di questo tipo di vicende? Perché una logica sistemica ci deve ben essere. Il che non vuol dire beninteso che ci sia un complotto o una regia ma che forze e tensioni sociali e psichiche si accumulino lungo linee di faglia e precipitino in fenomeni come questi.

    La vicenda di Rignano se comparata con quella di Outreau nel dettaglio puó aiutarci a fare luce sull’organismo mediatico che configura la nostra vita sociale, che domina i nostri corpi e le nostre menti e che finisce per sincronizzare i nostri pensieri.

    Sarebbe interessante anche un’attenta analisi comparativa con episodi storici come quello di Loudun o di Taggia o di Salem. E questo potrebbe tra le altre cose provare che non é solo la religione che genera superstizioni sanguinarie ma spesso anche la scienza nelle sue forme piú rozzamente riduzioniste.

    Con stima

    genseki

  30. utente anonimo scrive:

    Sempre dal sito già citato, segnalo questa inchiesta:

    http://www.falsiabusi.it/archivio/notizie/dossier_scuole_materne.html

    Scrive Fabio Guerrazzi:

    ***”hm.. sono ctu informatico per reati di pedofilia da diversi anni e posso assicurare che non ho trovato un solo caso di totale estraneità ai fatti contestati.”***

    Ma cosa significa questa frase? E’ ovvio che SE esistono foto e filmati, esistono anche abusi sui minori, e SE esistono collegamenti a siti pedopornografici, non c’è estraneità!

    Peccato che, a quanto pare, per ora a Rignano Flaminio i fimati esistano solo nella teoria accusatoria, ma non nella realtà. E infatti gli inquirenti li cercano da mesi e li stanno ancora cercando…

    Scrive un anonimo:

    ***Quel “non si esclude” puzza assai, così come il potere di un autore televisivo che riesce a tenere una storia simile fuori dallo scandalo per almeno sei mesi. ***

    Ma quale potere volete che abbia un autore di programmi tv per bambini rispetto all’autorità giudiziaria?

    Questa storia ricorda veramente il caso Outreau, o il caso della scuola materna di Brescia dove sono stati tutti assolti venti giorni fa..anche lì c’erano gli orchi, il satanismo, i certificati medici, gli avvisi di garanzia, gli arresti. Tutto completamente demolito durante il dibattimento, concluso con la piena assoluzione per tutti gli imputati, in un processo dalla serietà esemplare dinnanzi a un collegio giudicante di altissisma levatura(come hanno ammesso addirittura gli stessi avvocati dell’accusa/parte civile).

  31. utente anonimo scrive:

    #31

    interessante l’anonimo che mi da dell’anonimo…

    >>>Ma quale potere volete che abbia un autore di programmi tv per bambini rispetto all’autorità giudiziaria?

    boh… quale potere può avere chi può permettersi lo stesso avvocato di Fazio (Antonio, non Fabio)?

    cmq., il mio sospetto – e l’ho spiegato – viene dal tempo intercorso tra la prima volta che sentii parlare di questa storia ad oggi, tempo trascorso in un insolito (per questo tipo di merce) blackout mediatico.

    chi vivrà vedrà. mi auguro, per tutti, che siano fantasie.

    diego

  32. utente anonimo scrive:

    ANTONELLO DE PIERRO E DIANA KLEIMENOVA

    Il noto giornalista Antonello De Pierro, direttore di Italymedia.it, acerrimo e irremovibile nemico dei reality e in particolare del Grande Fratello, per ironia della sorte qualche anno fa ha più volte giudicato e a quanto si può capire dalle foto anche premiato, alle selezioni di “Una ragazza per Miss Mondo, la più originale e simpatica protagonista del Grande Fratello 2007 Diana Kleimenova, la ragazza russa, che però si era guardata bene dall’affermare di avere avuto in precedenza più esperienze nel mondo dello spettacolo.

    Per vedere il servizio fotografico

    http://fotogossip.tripod.com/dianakleimenova/diana_kleimenova_antonello_de_pierro.htm

  33. utente anonimo scrive:

    >Ecco, voglio dire: oggi ho visto un post che parla dei preti pedofili, che se uno lo legge pensa che gli insegnanti erano preti. Aragonbiz< No, non potevano essere preti, visto che erano donne:-), ma il commento sui preti pedofili non è casuale, né a vanvera.
    Sia il post di Miguel, sia dispacci d’agenzia e ritagli di giornale presentati qui si dimenticano di dire che quella scuola materna era PRIVATA e CATTOLICA.

    Vabbè, tutti si possono dimenticare ogni tanto di un insignificante dattaglio. Però, devo fare un bello sforzo d’immaginazione per supporre che i media si sarebbero astenuti dal riferire la qualifica della scuola se il fattaccio fosse successo in una certa scuola privata – non cattolica – di Milano, aperta di recente e frequentata da alunni lievemente “abbronzati” provenienti da un certo paese in cui ci sono delle Piramidi?:-) 🙂

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Detto en passant, tempo fa, su questo stesso blog, misi in guardia sul accusare la gente di pedofilia esclusivamente dietro i racconti dei bambini, senza i dovuti ed inconfutabili riscontri oggettivi. Non parlavo nello specifico, solo in linea di principio, né c’era di mezzo un extracomunitario da difendere dalle accuse di pedofilia. Mi si magnò e mi si cagò:-). Ora, qualcuno vorrebbe, per par condicio, dare un morsettino anche a Miguel?

  34. utente anonimo scrive:

    >boh… quale potere può avere chi può permettersi lo stesso avvocato di Fazio (Antonio, non Fabio)? diego<
    Pecuniariamente parlando, non vedo la differenza:-). La Banca d’Italia mica era di proprietà di Antonio, eh!

    Ciao

    Ritvan

  35. dragor scrive:

    Caro Aragonbiz, sono l’autore del post in cui si potrebbe credere che le maestre sono preti pedofili

    http://dragor.blog.lastampa.it/journal_intime/2007/04/il_partito_dei_.html

    In realtà dico chiaramente che sono donne e che sono maestre, anche se insegnavano il catechismo. Comunque questa citazione è un trascurabile dettaglio rispetto all’impressionante catena di scandali che ha travolto la chiesa americana, austriaca, irlandese, parte di quella francese. In Italia si cerca di tamponare alla meglio, ma prima o poi cominceranno a cadere anche i grossi papaveri.

    Ciao, Kelebek (o ti chiami Miguel Martinez?). Il tuo blog è bellissimo, l’ho linkato sul mio. Avro’ qualcosa da imparare

    dragor (journal intime)

  36. dragor scrive:

    Ma perché su Splinder i link non fun zionano?

    dragor (journal intime)

  37. kelebek scrive:

    Per Ritvan n. 34,

    Se ti riferisci alla scuola di Rignano, mi risulta che è un istituto comprensivo statale.

    Miguel Martinez

  38. utente anonimo scrive:

    Stradivari,

    – Per quanto riguarda quanto detto da Kelebek sull’infamia delle false accuse di pedofilia, mi verrebbe voglia di invocare una legislazione che punisca chi lancia tali calunnie con la stessa durezza con cui si puniscono (o si dovrebbero punire) i pedofili. –

    Campa cavallo… il giornalista è di fatto libero di diffamare a destra e a manca. A meno che non si provi a diffamare un magistrato: nel qual caso rischia di passare guai seri.

    Per questo sono contento che il delinquente tunisino a cui hanno massacrato la famiglia sia intenzionato a citare in giudizio chi l’ha diffamato a mezzo stampa. Chissà che, piano piano, la tendenza cominci a cambiare.

    Z.

  39. Aragonbiz scrive:

    Questo è per Dragor, ma anche per altri.

    Quel che voglio dire, è :

    porca boia, è mai possibile che qualsiasi fatto, e segnatamente qualsiasi fatto giudiziario, lo si debba virare in teorema ideologico?

    Uno contro i preti, l’altro contro giornalisti o non garantisti?

    Una cultura civile è una cultura in cui le responsabilità di ogni fatto deve essere attribuita puntualmente a chi il fatto lo commette.

    Non fare sempre polveroni per aizzare odio contro categorie di persone, o persone, prendendo spunto da fatti di cronaca.

    Qualsiasi categoria o qualsiasi persona, anche se sono categorie che non ci piacciono.

    Le responsabilità sono individuali, e, nel caso di fatti giudiziari, vanno valutate con prudenza (juris prudentia), conoscendo a fondo i dati, a volte complessi, che risultano agli atti.

    Il resto, sono chiacchiere, inutili o dannose, finalizzate ad aizzare superficialmente all’odio verso categorie di persone.

    E questo a me non pare bello.

    Per questo non mi è piaciuto nè il post di Kelebek nè di Dragor. E meno ancora quello di Dragor, sostanzialmente colpevolista.

  40. utente anonimo scrive:

    Sicuramente gli avvocati degli imputati impugneranno davanti al Tribunale per il Riesame l ‘ ordinanza del Giudice per le indagini preliminari che dispone la custodia cautelare in carcere.

    L’esito darà una prima idea della gravità degli indizi a carico degli indagati.

    Non credo sia particolarmente rilevante il fatto che un uomo nero ( il cingalese) sia coinvolto nell’inchiesta, dato che gli altri sono bianchi e italiani.

    Non penso neppure che sia rilevante il fatto che in alcuni casi, all’esito del processo, gli imputati sono stati assolti : meno male, altrimenti si dovrebbe pensare che il processo non serve a niente.

    Il processo ovviamente non va fatto anticipatamente , con annessa condanna, dai media e neanche dai politici

    ma, come dice Diego, è già strano che il fatto non sia ” esploso” prima.

    Vuol dire, quanto meno, che la Procura della Repubblica competente è riuscita a mantenere abbastanza riservato , fino ad ora, il contenuto delle indagini .

    In generale :

    si parlava del traffico di cocaina, piaga sociale, che fa arricchire la ndrangheta a livelli tali che gode di assoluta supremazia tra le organizzazioni criminali in Italia. La cocaina rende perché c’è sempre più gente che ne fa uso.

    Anche la pedopornografia garantisce profitti enormi : vuol dire che c’ è una domanda elevata .

    Quello che voglio dire è che purtroppo bisogna sospettare anche degli insospettabili.

    E in primo luogo di tutti coloro che sono a contatto coi bambini : padri, zii, amici di famiglia, vicini di casa, maestri, insegnanti di ginnastica, educatori di comunità, preti nell’oratorio, capetti dei boy- scouts, titolari di giostre e trenini per bambini, frequentatori di parchi e luoghi per bambini dove le mammme lasciano i figli a giocare incustoditi ecc.ecc.

    Io se fossi mamma sarei molto sospettosa.

    Aurora.

  41. utente anonimo scrive:

    Correzione prima frase : non “imputati” ma ” indagati”.

    Aurora.

  42. utente anonimo scrive:

    >Per Ritvan n. 34, Se ti riferisci alla scuola di Rignano, mi risulta che è un istituto comprensivo statale. Miguel Martinez< Su “Libero” di oggi, prima pagina, scrive fra l’altro Renato Farina:”…Possibile che la razza peggiore dell’universo si annidi tra le insegnanti di scuole materne cattoliche?..”.
    Vabbè, lo so kompagni, non vi sganasciate:-), io non dovrei dar credito all’ex agente “Betulla”, radiato dall’Ordine come giornalista e rientrato dalla finestra a “Libero” come opinionista, ecc., ecc., ma porca miseria, collaborare col SISMI non lo ritengo disdicevole, pasticciare con la sintassi italica sulla prima pagina di un quotidiano, sì.

    Mea culpa, dunque, traviato da quel pasticcione sintattico baciapile, che non sa che in questo caso dovrebbe scrivere “maestre cattoliche di scuole materne” e non “maestre di scuole materne cattoliche”.

    Ciao

    Ritvan Errare Humanum Est (e anche Ovest)

  43. utente anonimo scrive:

    ***interessante l’anonimo che mi da dell’anonimo… ***

    Chiedo scusa a diego per non aver visto la firma in fondo al suo post.

    Sul fatto che i processi sono utili, beh, siamo d’accordo. Solo che alcuni processi (quello della scuola di Brescia in particolare), se la Procura avesse lavorato meglio, forse non sarebbero nemmeno partiti. Tanto è vero che la Procura stessa archivierà altri due casi simili seguenti a questo, frutto del medesimo contagio.

    Ma tant’è, la giustizia deve fare il suo corso.

    Io non sono molto convinto che i prossimi atti saranno chiarificatori di alcunchè: bisognerà attendere l’inevitabile dibattimento per poter valutare e formare le prove (le udienze preliminari in questi casi rischiano di essere un pro-forma e i vari tribunali per il riesame o per la libertà giudicano utilizzando i riscontri del PM, che è parte in causa).

    Trovo comunque bizzaro il fatto per cui il GIP, secondo quanto riferito dalla stampa, ha già deciso che i bambini sono stati abusati e che i loro racconti sono certamente credibili…

    marco

  44. kelebek scrive:

    Per Aragonbiz n. 40,

    L’unico caso in cui io abbia scritto qualcosa sulle accuse di pedofilia ai preti riguarda il fondatore dei Legionari di Cristo, che è stato personalmente accusato (lui, non tutto l’ordine) di molestie da parte di diversi suoi ex-discepoli, tutti molto al di sopra dei tre anni, in diverse parti del mondo.

    Questo non vuol dire che tali accuse siano vere, semplicemente sono su un altro piano rispetto al caso delle orge sado-sataniche di massa di Rignano Flaminio.

    Farei gli stessi ragionamenti nel caso di accuse contro preti, perché no?

    Forse un prete accusato avrebbe maggiori garanzie, e sarebbe sottoposto a minore linciaggio politico-mediatico. E questo sarebbe solo un bene.

    Il problema è che nel caso di Rignano abbiamo, oltre al pm che fa il suo dovere, anche i politici e i media, nonché le folle, che hanno già emesso una condanna netta per un delitto tutto da dimostrare.

    Ed è contro questo che mi batto: anche se le maestre risultassero colpevoli, non cambierebbe affatto l’orrore del linciaggio.

    Miguel Martinez

  45. utente anonimo scrive:

    Ti pare che i giornali stiano usando “prudenza di giudizio”? Perché è proprio di questo che si parla. Che significa “responsabilita individuale” se non che è accertato ciò di cui uno è ritenuto responsabile? Se no tutti possiamo essere responsabili di tutto.p

  46. utente anonimo scrive:

    >…è mai possibile che qualsiasi fatto, e segnatamente qualsiasi fatto giudiziario, lo si debba virare in teorema ideologico?

    Uno contro i preti, l’altro contro giornalisti o non garantisti? Aragonbiz< Ehm…in un mondo perfetto, in effetti sarebbe impensabile. Purtroppo, viviamo in un mondo imperfetto e, in più, si sa che il perfezionismo non rientra certo fra le prime 10 virtù del buon popolo italico, di cui i media non possono essere che il più o meno fedele specchio.
    Poi ci si mette pure quel belzebù di Andreotti a sibilare ogni tanto:”A pensar male forse si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca” (non saprei, però se abbia applicato questa splendida teoria anche a chi pensava che lui fosse un mafioso:-)).

    Inoltre, si sa che il Belpaese è – almeno dal medioevo in poi – il paese dei campanili, dove ogni fatto, non solo quelli giudiziari, dà subito luogo alla formazione di almeno due fazioni che litigano ferocemente sulla natura e i retroscena possibili dietro quel fatto. E siccome l’essere umano è per sua natura un animale politico (zoon politikon), come si fa a tener lontana la politica da tali liti? Anche se in genere si tratta di “politica” da basso cortile, come diventare innocentista perché un cingalese, per definizione:-), NON PUO’ macchiarsi di sì orrendi misfatti tipici del bieko e korrotto mondo kapitalistiko occidentale, o diventare colpevolisti perché chi bazzica le sacrestie la pedofilia ce l’ha senza dubbio nel sangue:-).

    Figuriamoci, poi se il fatto è giudiziario, le squadre di “innocentisti” e “colpevolisti” si formano in un battibaleno, Vespa può finalmente mandare in soffitta il plastico ormai spremuto come un limone della villetta di Cogne, sostituendolo con quella dell’ istituto scolastico STATALE:-) di Rignano Flaminio: and the show can (sic) go on.

    Ciao

    Ritvan

  47. utente anonimo scrive:

    >Per questo sono contento che il delinquente tunisino a cui hanno massacrato la famiglia sia intenzionato a citare in giudizio chi l’ha diffamato a mezzo stampa. Chissà che, piano piano, la tendenza cominci a cambiare. Z.< Caro Z, mi sa che anche dare del “delinquente” ad Azouz in un blog potrebbe configurare la fattispecie penale di “diffamazione” o “ingiuria”, a norma dell’art…ecc.., ecc.:-). Che fa, concilia?:-)
    Ciao

    Ritvan

  48. utente anonimo scrive:

    Una delle acquisizioni piú interessanti dello stidio dell’inconscio è stata quella che risale a Freud per cui non vi è modo di distinguere attarverso il racconto il fantasma dalla realtá, cioè che non c’è differenza dal punto di vista della storia psichica individuale tra fantasma e realtá. C’è invece differenza dal punto di vista penale.

    La ferita del desiderio, la ferita de la “jouissance” soprattutto di quella degli altri costituisce un fatto fondante nella storia di ogni bambino, che sia reale o che sia fantasmatica. Peró ogni atto di parola non rivela automaticamente la realtá giuridica dei fatti che stanno alla base della ferita e dell’ossessione.

    genseki

  49. utente anonimo scrive:

    Beh, io in questa storia(ccia9 mi auguro solo che i periti non siano del livello di quello che manipolò le forbici di Unabomber o le macchie di sangue nella villetta di Cogne.

    Ritvan

    P.S. Mezzi di prevenzione possibili: mettere telecamere a circuito chiuso nelle scuole? No, eh, i sindacati s’inkazzano, la privacy del piffero viene violata e potrebbe sorgere anche il sospetto che dietro ci sia Bush che ci vuole controllare fin dalla più tenera età oppure le bieke multinazionali della produzione di telecamere:-).

  50. utente anonimo scrive:

    x roberto (#16)

    Beh, vedo che la PA sa pararselo bene il didietro:-)

    Certe cose mi sembrano giuste: se un tizio finisce in carcere preventivo e, di conseguenza non lavora, non si vede perché dovrebbe ricevere lo stipendio. Se venisse assolto, lo metterebbe in conto allo Stato (che, vabbè, paga a babbo morto:-) ), se condannato, pace e amen e la PA non sarebbe costretta a rincorrerlo dopo anni per avere indietro i soldi.

    Sarei curioso di sapere, però, se lo stesso vale per i datori di lavoro privati. Sospetto di no:-).

    Il resto mi sembra vessatorio e come tale impugnabile in tribunale. Non vedo perché se mi danno gli arresti domiciliari per un fatto che nulla ha a che vedere con il rapporto fiduciario col datore di lavoro, quest’ultimo abbia la facoltà di sospendermi, anche se ottengo il permesso di recarmi al lavoro di giorno.

    Ciao

    Ritvan

  51. kelebek scrive:

    PEDOFILIA: LEGALE MAESTRA RIGNANO, BAMBINI NON SONO TESTIMONI CREDIBILI = AVV. NASO, STRANO GENITORI SIANO STATI ASCOLTATI TUTTI INSIEME Roma, 26 apr. – (Adnkronos) – “I bambini? Non sono testimoni credibili. Non sanno neppure cosa vuol dire ‘scopare’. I genitori sono convinti a torto di una violenza che non c’e’ mai stata”. Lo dichiara al quotidiano Affaritaliani.it., l’avvocato Giosue’ Naso, il legale di Silvana Magalotti, una delle maestre arrestate nell’ambito dell’indagine della procura di Tivoli sui presunti abusi nei confronti di bimbi di tre e quattro anni nella scuola materna di Rignano Flaminio, un paesino alle porte di Roma. “Se fosse tutto vero sarebbe terrificante – sottolinea il legale – Se lo fosse. Ma nulla e’ vero, o quasi niente. Ma il mio e’ un giudizio di parte, che nasce dalla semplice lettura dell’ordinanza. Quello che mi colpisce negativamente e’ che tutto si basa sul credito che viene dato a parole di bambini di 3 o 4 anni. Anzi, per la precisione da un minimo di 3 anni e due mesi a un massimo di 4 anni – continua Naso – Tra l’altro queste parole sono state riferite dopo l’elaborazione, e uso questo termine non a caso, che di questi riferimenti dei bambini sono state fatte da parte dei genitori. E poi c’e’ un’altra stranezza, i genitori, incredibilmente, sono stati ascoltati dai carabinieri cumulativamente. Tutti insieme. Non separatamente”. “Tuttavia i bambini sono diversi. Sei famiglie dicono la stessa cosa – continua l’avvocato Naso – Attenzione su questo punto. Sono sei bambini differenti che pero’ sono amici, che fanno la vacanze insieme tra di loro, che vengono interrogati dai carabinieri in questa maniera. Poi, per quanto possa apparire strano, la dichiarazione di un bambino resta sempre la dichiarazione di un bambino, e un bambino non e’ un testimone affidabile perche’ nelle sue parole c’e’ un misto di fantasia, magia, esperienze, suggestioni”. (Segue) (Fto/Pe/Adnkronos) 26-APR-07 15:11

  52. kelebek scrive:

    PEDOFILIA: LEGALE MAESTRA RIGNANO, BAMBINI NON SONO TESTIMONI CREDIBILI (2) = (Adnkronos) – “Se interrogo un piccolo di 3 anni – aggiunge l’avvocato Giosue’ Naso – e lo interrogo in un modo piuttosto che in un altro, alla fine dalla bocca di quel bambino faccio uscire quello che voglio, e’ inevitabile. Non voglio parlare di malafede ma dell’inconscio pregiudizio, questo si’, del fatto che i genitori pensino che i figli siano stati oggetti di una violenza”. “Fare riferimento al satanismo e’ un’accusa circostanziata? Io vorrei capire come fa – sottolinea – un bambino di 3 anni a esprimersi in relazione a fenomeni di satanismo. Non mi convince. E sarei anche contento di sapere come un bambino di 3 anni abbia potuto dire ‘Quelli scopano…’. Cosa vuol dire per un bambino di tre anni scopare? E intendiamoci, questo e’ il tenore delle dichiarazioni contenute nell’ordinanza – conclude Naso – Qualcosa non quadra, secondo me nulla di quanto contenuto e’ vero. E non ci scordiamo quell’incredibile fatto di Milano, quello di Lanfranco Schillaci, accusato di aver praticato la sodomia alla figlia di due anni”. (Invece si trattava di cancro al retto, e lui era assolutamente innocente, ndr). (Fto/Pe/Adnkronos) 26-APR-07 15:16

  53. kelebek scrive:

    PEDOFILIA: LEGALE MAESTRA RIGNANO, REATI CONTESTATI NON POTEVANO ESSERE COMMESSI = Roma, 26 apr. (Adnkronos) – Tramite il proprio legale, l’avvocato Giosue’ Naso, Silvana Magalotti, una delle maestre arrestate per i presunti abusi sui bambini dell’asilo di Rignano Flaminio, respinge ogni addebito “nella maniera piu’ ferma, assoluta e perentoria”. Intervistato da Radio R 101 l’avvocato Naso dichiara che “cosi’ come sono stati ricostruiti nelle ordinanze di custodia cautelare, i fatti contestati non possono essersi svolti”. “Per le insegnanti – continua l’avvocato Naso – era impossibile portare alcuni bambini fuori dalla scuola materna senza che nessuno degli altri docenti se ne accorgesse”. L’avvocato Naso conclude ricordando che, secondo quanto contenuto negli atti dell’inchiesta, e contrariamente a quanto riportato da diversi quotidiani, “tutte le visite specialistiche effettuate dopo le denunce sui bambini coinvolti, hanno dato esito negativo. Nel contempo i Carabinieri hanno ispezionato le abitazioni e i computer degli indagati, mettendo sotto controllo tutte le loro utenze telefoniche”. Da questi controlli, secondo l’avv. Naso, “non e’ emerso nulla che sia stato messo agli atti contro le persone indagate”. (Rre/Ct/Adnkronos) 26-APR-07 17:23

  54. kelebek scrive:

    PEDOFILIA. RIGNANO,PEDICA(IDV):UNA VERA E PROPRIA RETE CRIMINALE ZCZC DIR0328 3 LAV 0 RR1 / DIR PEDOFILIA. RIGNANO,PEDICA(IDV):UNA VERA E PROPRIA RETE CRIMINALE “SI COMPIA OGNI SFORZO PER APPURARE OGNI RESPONSABILITÀ”. (DIRE) Roma, 26 apr. – “Ci auguriamo di sbagliarci, ma ci potremmo trovare dinnanzi ad una rete criminale, con alte coperture morali e finanziarie, che adotta pressoche’ le stesse line difensive, e che agisce in maniera simile in diversi istituti per l’infanzia in tutta la penisola e forse anche altrove in Europa”. Questa la convinzione espressa da Stefano Pedica, capo della segreteria politica di Italia dei valori, a proposito della vicenda di pedofilia scoperta a Rignano Flaminio, nei pressi di Roma. “Mi auguro ora- aggiunge Pedica- che l’atteggiamento incredulo che aveva caratterizzato l’avvio di questa inchiesta laziale vada dissolvendosi sotto le prove fornite dalle indagini in corso”. Da parte delle istituzioni, prosegue l’esponente di Idv, “non si cerchi di minimizzare la gravita’ di queste ulteriori ipotesi, ma si compia realmente ogni sforzo per appurare ogni responsabilita’, se fosse necessario anche riaprendo indagini archiviate o chiuse”. Pedica parla di “un dossier fornitomi proprio dalla stessa associazione di genitori di Rignano, che ho aiutato assieme ai circoli della legalita’ di Italia dei Valori nell’iter delle denunce”, e che e’ stato “trasmesso anche, oltre che agli organi inquirenti, ai ministeri della Pubblica istruzione e dell’Interno, dovrebbe mettere di tutt’altro avviso, offrendo riscontri ad un’ipotesi che mette i brividi e che non puo’ essere assolutamente sottovalutata”. (Com/Mua/ Dire) 15:41 26-04-07

  55. kelebek scrive:

    Perfino Don Fortunato Di Noto ci va piano…

    PEDOFILIA: DON DI NOTO SU CASO RIGNANO, C’E’ BISOGNO DI CHIAREZZA = IL SACERDOTE AD AFFARITALIANI.IT, IL MIO PENSIERO VA ANCHE AI SOSPETTATI Roma, 26 apr.- (Adnkronos) – “I dubbi sono generati dalla complessita’ mediatica delle informazioni ricevute… c’e’ oggi troppa confusione e noi non abbiamo, anzi io dico, nessuno ha a tutt’oggi un elemento agli atti”. Cosi’ don Fortunato Di Noto, Presidente del Meter, onlus impegnata da anni nella tutela dell’infanzia e della adolescenza, interviene sulle vicende dei presunti abusi sessuali commessi in un asilo di Rignano Flaminio parlando con il quotidiano online Affaritaliani.it. “Il dubbio nasce -prosegue don Di Noto- dal fatto che gia’ un’ assistente sociale fa dichiarazione pubbliche…mi chiedo perche’ non sia il magistrato a farle. Mi chiedo perche’ non credere si’ ai bambini, ma anche a chi e’ accusato”. C’e’ dunque bisogno di nitidezza per il sacerdote, che, con Affaritaliani.it, parla chiaro, “vogliamo presto sapere la verita’: ai bambini e’ successo qualcosa, come pure ai genitori, a cui va la mia personale vicinanza. Ma va anche il mio pensiero a chi e’ sospettato di aver compiuti tali reati, gravi: la verita’ prima di tutto. Vorremmo sapere, conoscere di piu’. Ma sia chiaro la scuola italiana non e’ sotto accusa, anche se spesso, ci sono comportamenti omissivi, i docenti non sanno gestire l’evento, e da una nostra piccola indagine nove scuole su dieci, analizzate per casi giudiziari in 10 citta’ italiane, hanno mantenuto un atteggiamento di incomprensibile difesa ad oltranza di dipendenti accusati di molestie sessuali”. Don Di Noto, che in questi giorni sta celebrando la Giornata della Memoria dei Bambini vittime della violenza dello sfruttamento e dell’indifferenza, lancia un invito alla prudenza: “Attendiamo le difese, le prove, – dice – perche’ le troppe informazioni ‘a meta” hanno creato confusione: satanismo, chi ha detto che le scuole materne hanno una rete di pedofili, chi ha trovato crocefissi bruciati. Le perizie dicono cose sconvolgenti. Per favore, fateci capire meglio e di piu’. La confusione alimenta la lobby pedofilia reale, i pedocriminali autentici”. Perche’ in questa vicenda i protagonisti sono sempre i bambini, che “lottano contro sentimenti conflittuali di colpa e innocenza, onnipotenza e impotenza; possono supplicare attenzione e poi rifiutarla quando viene loro offerta”, conclude. (Mpi/Gs/Adnkronos) 26-APR-07 17:35

  56. kelebek scrive:

    Per Ritvan n. 51

    tu scrivi se un tizio finisce in carcere preventivo e, di conseguenza non lavora, non si vede perché dovrebbe ricevere lo stipendio

    No, qui non si parla di uno che va in carcere, ma semplicemente di uno che viene indagato.

    I giuristi qui possono aiutare, ma non credo che la magistratura possa esimersi dall’indagare su una denuncia per pedofilia, per quanto campata in aria possa essere.

    Miguel Martinez

  57. utente anonimo scrive:

    Mischi le carte intavola ritvan.

    noi parlavamo di sospensione di un insegnante indagato per pedofilia.

    ora scrivi: “Non vedo perché se mi danno gli arresti domiciliari per un fatto che nulla ha a che vedere con il rapporto fiduciario col datore di lavoro(…)”

    ecco penso proprio che nel caso di un insegnante indagato per pedofilia questo rapporto di fiducia venga (temporaneamente, sia chiaro) meno

    roberto

  58. utente anonimo scrive:

    mi ricorda il caso dei bambini di satana, che fu chiuso con assoluzioni piene perchè i fatti non si erano mai verificati e un paio di vite rovinate dal punto di vista lavorativo ed economico (poi risarciti, in vero).

    ricordiamoci bene una cosa, per il futuro: i satanisti non amano i bambini per i loro rituali, ma i puttanoni con grande esperienza nonchè perversione.

    insomma, se uno vuol fare le cose perverse, mica può servirsi di chi perverso non è.

    negli USA, dove di satanismo hanno esperienza, negli anni i crimini a sfondo satanico comprovati sono stati ben….0. Il che potrebbe significare che non solo i satanisti sono cattivacci, ma che sono più furbi di quello che si pensa. Me li vedo già che ridono diavolescamente dicendo “dai, vediamo come mi metti in galera se in vita mia non ho torto neanche un capello!”. Che gente perversa. Farebbe di tutto per non andare in galera, anche seguire la legge.

    quanto alle testimonianze dei bambini, anche se ci fossero state, sempre negli USA si è stabilito che devono anche essere comprovate, visto che tutti sanno che se ad un bambino gli dici di dire qualche cosa lui la dice.

    E meno male che mi è tornato internet. Ahhhh, avere internet! Santi dei del web vi ringrazio!

    saluti

    Rubimasco

  59. utente anonimo scrive:

    ecco penso proprio che nel caso di un insegnante indagato per pedofilia questo rapporto di fiducia venga (temporaneamente, sia chiaro) meno . Roberto

    maria

    quoto questo concetto.

    La condizione di indagato infatti non è quella di semplice sospettato, non è frutto di gossip e basta, in teoria c’è qualcosa di più che deve essere accertato. Molestare un bambino non è come fare una piccola truffa sul posto di lavoro. La cautela è d’obbligo, come non mai.

    Naturalmente questo non dovrebbe significare gogna mediatica , e linciaggio. ma questo è un altro discorso.

    Ieri una stupida barbara palombelli davanti all’asilo in questione ,diceva che i bambini erano già stati liberati ” dagli orchi e dalle streghe”… è stato disgustoso…

  60. utente anonimo scrive:

    #59 rubimasco

    >>se uno vuol fare le cose perverse, mica può servirsi di chi perverso non è.

    mah… penso che se volessi (io personalmente) fare una cosa “perversa”, che già di per se è difficilmente oggettivabile (illegale forse? cioè, la perversione è altamente soggettiva credo), non mi servirei comunque di persone consensienti… parlo per me eh… nel senso, non ci sarebbe alcunché di “perverso” nel confrontarsi solo con un altro in sintonia con la mia “perversione”, sarebbe un teatrino, un rituale vuoto, qualcosa che ha a che fare con la finzione, che cancella il desiderio… il desiderio si nutre di uova rotte, di confini passati, di novità nell’ordine del noto. “Fare le cose perverse” avrebbe ben poco senso, sarebbe grottesco (apparirebbe grottesco agli stessi attori, credo) e stancherebbe presto. Penso io eh.

    Cmq. in tutta ‘sta faccenda l’Avversario c’entra, come al solito, come i cavoli a merenda… ma senza il satanasso i giornalisti non saprebbero che colori usare per quelle quattro parole che usano e i lettori non avrebbero solidi appigli ai quali aggrapparsi e i genitori, forse, non saprebbero difendersi dalla morsa della vendetta.

    diego

  61. Aragonbiz scrive:

    Ok Miguel, ti avevo un poco frainteso.

  62. utente anonimo scrive:

    >Mischi le carte intavola ritvan. roberto<
    E tu fai il gioco delle tre carte:-)

    >noi parlavamo di sospensione di un insegnante indagato per pedofilia.<
    Noi sì, ma il pezzo di contratto che hai incollato no. Nella fattispecie:-) io stavo analizzando quel pezzo in modo giuridicamente astratto, non stavo considerando se sospendere o meno le maestrine indagate per pedofilia.

    >ora scrivi: “Non vedo perché se mi danno gli arresti domiciliari per un fatto che nulla ha a che vedere con il rapporto fiduciario col datore di lavoro(…)”

    ecco penso proprio che nel caso di un insegnante indagato per pedofilia questo rapporto di fiducia venga (temporaneamente, sia chiaro) meno <
    Ma mica contestavo questo io. E’ il cosiddetto “principio di precauzione”, nell’interesse superiore dei bambini (sempre tener presente il bilanciamento di diritti e interessi in gioco) che prevale sul diritto alla TOTALE presunzione d’innocenza.

    Quello che contestavo NEL CONTRATTO era la scappatoia che consentiva all’ipotetico fetentone datore di lavoro (a cui potevo stare sulle balle per altri motivi o che aveva un cuggino da sistemare al posto mio, eh, si sa, la carne è debole, fratello:-) ) di sospendermi la paga anche se mi fosse stato ritirato il passaporto (è o non è una misura restrittiva della mia libertà?) perché indagato, chessò, come presunto avvelenatore di quella santa donna di mia suocera:-), la quale, poretta, non aveva la più pallida idea di dove io lavorassi.

    In questo caso, invece, il sullodato “principio di precauzione” si potrebbe benissimo espletare spiegando dicretamente:-) ai miei colleghi di lavoro che fino a sentenza definitiva forse era il caso di declinare gentilmente ogni eventuale alimento o bevanda offertigli dal sottoscritto:-).

    Ciao

    Ritvan ‘O Giurista Alle Vongole

  63. utente anonimo scrive:

    x Miguel (n.57)

    >No, qui non si parla di uno che va in carcere, ma semplicemente di uno che viene indagato. MM<
    “Qui” dove?:-)

    Io stavo commentando l’articolo del contratto di lavoro collettivo incollato da Roberto (# 16), articolo che parlava esplicitamente solo di “personale che sia colpito da misura restrittiva della libertà personale”.(scusate il bisticcio di parole, ma non è mio:-) )

    Essere indagati non è equivalente a essere colpiti da “misura restrittiva della libertà personale”. Si può essere indagati anche senza esser sottoposti ad alcuna misura restrittiva della libertà.

    Ultimo, le persone di cui si parla “qui” mi pare siano in carcere. Preventivo, ma sempre carcere è. E se sono in carcere non possono essere al lavoro. E se non possono essere al lavoro non vedo perché dovrebbero essere pagate dal datore di lavoro. Se alla fine risultassero non colpevoli, il mancato stipendio lo pagherebbe (insieme a tante altre cosette debitamente monetizzate) Pantalone (ovvero nosotros contribuenti), se colpevoli…beh è lapalissiano.

    Ciao

    Ritvan

  64. utente anonimo scrive:

    >E poi c’e’ un’altra stranezza, i genitori, incredibilmente, sono stati ascoltati dai carabinieri cumulativamente. Tutti insieme. Non separatamente< Se quello che dice l’avvocato è vero, a mio immodesto avviso quei carabinieri andrebbero sospesi senza stipendio fino alla fine del processo: cosi imparano come si conduce un interrogatorio. Ritvan

  65. utente anonimo scrive:

    sarebbe un teatrino, un rituale vuoto, qualcosa che ha a che fare con la finzione, che cancella il desiderio.

    —giustissimo, ed infatti nella sua “bibbia satanica” LaVey parla del rituale satanico appunto come uno psicodramma, una rappresentazione teatrale. Ma lasciando perdere il satanismo razionalista (che è poco più che un’ ateismo materialista anticlericale molto aggressivo) anche i satanisti luciferiani e quelli acidi non saranno mica così imbecilli, coi tempi che corrono, da seviziare bambini?

    la pedofilia è una compulsione, e come tale bisogna ricercarla, secondo me, in persone che sono ossessionate solo da quello. E’ sempre una mia opinione, ma raramente il pedofilo nasconde la sua compulsione dietro alla maschera della religione. Può usarla come scusa per cacciare, ma non come scusa per agire.

    saluti

    Rubimasco

  66. vogliopartire scrive:

    Io non so quanta verita’ ci sara’ in tutta la faccemda di Riano Flaminio, il Gip dice che le dichiarazioni dei bambini sono attendibili, indagavano da tempo…non so se qualcuno si ricorda di quel fatto tremendo di qualche anno fa’ …di quel padre accusato di aver violentato la sua bambina, invece poi si accerto’ che la bambina aveva una rara malattia all’ano, che le aveva procurato delle lesioni e se non ricordo male la bimba poi è morta e il padre riabilitato. La faccenda è delicatissima e la stampa è quella che è, bisognerebbe fare nome e cognome solo a condanna avvenuta.

  67. utente anonimo scrive:

    L’ordinanza del GIP è tutto fuorchè inattaccabile.

    Se indagavano da tempo, come mai non hanno trovato alcun serio riscontro ai (presunti) racconti dei bambini?

    Altro fatto veramente incredibile: l’anziana psicologa, consulente di fiducia del PM, non ha videoregistrato i colloqui con i bambini!!

    Non so se lo sapete, ma in Inghilterra, tanto per fare un esempio, questo fatto renderebbe la relazione della psicologa inutilizzabile ai fini processuali…

    marco

  68. utente anonimo scrive:

    il sito dei falsi abusi segnalato ieri da miguel è agghiacciante…

    roberto

  69. utente anonimo scrive:

    Ricordo benissimo il fatto terribile della piccola con un tumore all’ano.

    In quel caso furono i medici a iniziare il tutto, pensate , a volte, in che mani siano:-(

    maria

  70. utente anonimo scrive:

    volevo scrivere

    SIAMO

    MARIA

  71. utente anonimo scrive:

    fosse solo un problema di medici maria…

    prova a dare uno sguardo qui

    http://www.falsiabusi.it/casi/forno/forno02.html

    roberto

  72. utente anonimo scrive:

    Ho visto roberto, una stato di cose allarmante. Quando un magistrato si scatena può succedere di tutto. Al di là di questo episodio, hanno un potere veramente grande!

    Certo sono delitti molto difficili da accertare, e io credo molto diffusi, come ricordava Aurora, per cui se fossi madre starei con gli occhi ben aperti e forse non basterebbe perchè il pedofilo spesso si cela sotto sembianze inoffensive se non familiari!

    Comunque è strano, che una signora anziana, che ha lavorato per 27 anni nel medesimo asilo, e in un paese piccolo, senza che mai sia successo nulla, improvvisamente scopra in sè le orride pulsioni pedofile che non nascono con il tempo, tipo capelli bianchi!

    E d’altra parte alcuni elementi e circostanze , riportate in un articolo di Bonini su repubblica, sono abbastanza ambigui, al punto da sembrare , sul serio, pesanti indizi.

    Speriamo che non sia vero nulla, per i bambini prima di tutto…..

    Ma i carabinieri hanno interrogato davvero i genitori in gruppo,senza prima averli sentiti individualmente?

    maria

  73. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    – sospendermi la paga anche se mi fosse stato ritirato il passaporto (è o non è una misura restrittiva della mia libertà?) –

    Dunque, anche ammesso che in generale il ritiro del passaporto sia considerata misura restrittive della libertà personale (penso di no, ma posso sbagliarmi) mi sbilanGio nell’affermare che non dovrebbe essere annoverata tra quelle da considerarsi efficaci al fine della clausola.

    Il senso della clausola, da quel che posso inferire, immagino si debba leggere più o meno come supponi tu nell’intervento seguente. Ossia: “se ti ingabbiano o ti danno i domiciliari io non sono più tenuto a pagarti, perché tu non puoi lavorare”.

    Se ti applicano il divieto di accedere al comune di Quarto Oggiaro e tu lavori a Quarto Oggiaro, il datore ha certamente interesse a non pagarti per una prestazione che non puoi svolgere. Ma se ti ritirano il passaporto di norma puoi lavorare lo stesso – a meno che per lavoro tu non debba andare in Arabia Saudita o tu non sia un pendolare che viene dall’Arabia tutte le mattine :-))

    Z.

  74. utente anonimo scrive:

    All’ottima pagina segnalata da MM e da roberto aggiungo una considerazione, che forse gli autori hanno dato per scontata e che a mio avviso andrebbe invece evidenziata.

    Se il sig. Tizio racconta bischerate sul tuo conto, il tuo avvocato a regola lo fa chiamare in aula per controinterrogarlo: e se il sig. Tizio non si presenta, lo fa accompagnare coattivamente dai CC al secondo giro. Certo: se il PM è proprio bastardo dentro 🙂 cercherà delle scuse per cui il tribunale non dovrebbe chiamare a testimoniare il contaballe – chessò: sta male, non ce la fa psicologicamente. Ma anche se ci riesce, la credibilità del contaballe ne risulta in certo grado compromessa, specie se gli altri riscontri non sono particolarmente solidi.

    Ma ovviamente non si può pretendere di controinterrogare un bambino di quattro anni! Sicché si rischia la condanna in base a dichiarazioni che, oltre a non essere veritiere, potrebbero anche non essere mai state rese: una adulto legge il verbale prima di firmarlo (di regola 🙂 ) ma un bambino? 🙂

    Z.

  75. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    – Caro Z, mi sa che anche dare del “delinquente” ad Azouz in un blog potrebbe configurare la fattispecie penale di “diffamazione” o “ingiuria”, a norma dell’art…ecc.., ecc.:-). Che fa, concilia?:-) –

    Giammai, carissimo 🙂 Azuz è stato giudicato colpevole di spaccio di stupefacenti (in specie hashish e cocaina), e come tale può ben essere definito delinquente 🙂

    Z.

    p.s.: Memorabile quando, dopo aver usufruito dell’indulto, si è lamentato perché “in Italia i delinquenti li mettono sempre fuori” :-)))

  76. utente anonimo scrive:

    x Z. (n.74)

    Abbi pazienza, Z., ma come lo leggi tu, come lo leggo io o come lo legge mio nonno è totalmente ininfluente. Come già detto, quel che conta è come lo legge il datore di lavoro carogna. Per smentire la sua lettura dovresti fargli causa e – comprensibilmente – non sei nelle migliori condizioni di spirito per affrontare un’altra causa.

    Porca miseria, ma se la volontà del “legislatore” che ha fatto quel contratto fosse solo quella di assicurare il buono svolgimento del lavoro da parte dell’indagato, bastava scrivere “misure restrittive della libertà tali da non consentirgli, anche in parte, l’espletamento dei compiti lavorativi”. Punto.

    Invece, io credo che il bastardo forcaiolo che ha formulato così il paragrafo consideri pregiudizialmente un poco di buono uno a cui è stato semplicemente ritirato il passaporto come misura puramente cautelativa (e non mi dire, per favore, che il ritiro del passaporto non sia una misura restrittiva della libertà, altrimenti l’Albania di Hoxha che col cazzo ti dava mai il passaporto risulterebbe un paese campione di libertà:-) ).

    Ciao

    Ritvan

  77. utente anonimo scrive:

    >Ma ovviamente non si può pretendere di controinterrogare un bambino di quattro anni! Z.< Scusa l’ignoranza, ma dove starebbe scritto? E ammesso che sia scritto da qualche parte, in quel caso la tanto strombazzata “parità” fra accusa e difesa va chiaramente a donne di facili costumi. O no?
    Ciao

    Ritvan

  78. utente anonimo scrive:

    >Giammai, carissimo 🙂 Azuz è stato giudicato colpevole di spaccio di stupefacenti (in specie hashish e cocaina), e come tale può ben essere definito delinquente 🙂< Abbi pazienza, caro Z., ma a me risulta che la definizione giuridicamente “neutra” di un tal soggetto sia “pregiudicato”. Nel chiamarlo “delinquente” (magari “ex delinquente” o “ex spacciatore” sarebbero ancora passabili, a seconda se la moglie del giudice la sera prima aveva mal di testa o meno.-) ) tu travalichi la verità dei fatti, insinuando – oh, senza volerlo, certo:-), ma per essere condannato per tali fatti non è neccessario il dolo – che Azuz ancora ieri sera stava spacciando nel vicolo vicino a casa, oppure, ancora peggio, chessò, che egli possa essere Unabomber, il mostro di Firenze oppure l’uomo nero pedofilo di Rignano Flaminio solo che ancora non l’hanno beccato:-). Che fai, concili con un caffé? Non mi costringere a persistere in sofisticati ragionamenti azzeccagarbuglieschi o a spulciar sentenze che poi il conto aumenta:-).
    Ciao

    Ritvan

  79. utente anonimo scrive:

    X Roberto

    < P.S. Meno male che la dolce Cocco è volata ad altri lidi, altrimenti ti avrebbe azzannato al collo per quanto hai offeso l'onore degli insegnanti:-). >

    Sono sempre qua anche se non scrivo. Può succedere che il blog di Miguel lo trascuri, ma mai che lo lasci.

    Non avevo nessuna intenzione di considerare il tuo un attacco all’onore degli insegnanti. Tra l’altro non considero onorabili in blocco né gli insegnanti, né i preti, né i genitori, né altri.

    Conosco abbastanza bene gli accorgimenti che bisogna adottare onde evitare di essere calunniati e ciononostante, a volte, si può finire calunniati lo stesso e non solo per problemi di pedofilia ma per interessi qualsiasi di chi non si fa scrupolo di distruggere la vita delle persone per perseguire un interesse.

    Usare il buon senso, qualora qualcuno vuol fare del male ad un altro, è sperimentato conti sempre meno poiché la paura e l’attacco preventivo basato sulla calunnia regnano ovunque e la scuola non è altro che una parte di tale “ovunque”. Recentemente mi è capitato che un gruppo di genitori si sia coalizzato per accusare un’insegnante (poco simpatica ad alunni e genitori) di dare delle botte in testa ai ragazzi ogni volta che sbagliavano. Assurdità che si sono rivelate tali in breve tempo, che però sono servite ad alimentare la diffidenza in tutte le direzioni.

    Concordo con il commento 45 di Miguel.

    Qualsiasi sia la realtà dei fatti di Rignano, considerata la palese contraddittorietà di quanto riportato dai giornali, e a meno che non vogliamo trasformarci tutti nei vespa di turno nel caso non avessimo di meglio da fare, i media stanno facendo né più né meno che ciò che hanno fatto nei confronti del tunisino la cui famiglia è stata trucidata ad Erba di recente: scrivono ciò che meglio impressiona la fantasia del lettore così guidando in modo colposo, quando non doloso, l’evolversi di una mentalità.

    Cocco

  80. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    1. – Abbi pazienza, Z., ma come lo leggi tu, come lo leggo io o come lo legge mio nonno è totalmente ininfluente. Come già detto, quel che conta è come lo legge il datore di lavoro carogna –

    Secondo me che quel che conta è come lo legge il giudice. Mi spiego: può sempre capitare che il datore di lavoro ti licenzi senza lo straccio di una giusta causa, non necessariamente interpretando in modo arbitrario clausole precisamente stabilite. E in ogni caso, è solo facendo valere le tue ragioni in tribunale che puoi difenderti: questo anche quando, come osservi, puoi non essere nelle migliori condizioni per farlo.

    Come direbbe Lubrano, la domanda sorge spontanea: ma come lo leggerebbe il giudice?

    2. Che il ritiro del passaporto limiti la tua libertà non ci sono dubbi, Ritvan: lungi da me voler mettere in discussione il concetto, né tantomeno esaltare Hoxha 🙂 Ma la locuzione “persona sottoposta a misure restrittive della libertà personale”, in ambito giuridico, assume un significato più preciso e più…restrittivo 🙂

    Vale a dire: “i soggetti presenti negli istituti penitenziari, negli istituti penali per minori, nonché nei centri di prima accoglienza, nei centri di assistenza temporanea per stranieri e nelle strutture sanitarie in quanto sottoposti al trattamento sanitario obbligatorio.”

    http://213.175.14.104/Produzione/Normativa/Leggi.nsf/RicercaWeb/827618485D337FD5C1256DB1003480BD

    Del resto, il “Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale” è concepito proprio a tutela delle persone costrette in situazioni che, in senso molto lato e certamente impreciso potremmo definire, tra mille virgolette, “detentive”.

    Z.

  81. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    — Nel chiamarlo “delinquente” (magari “ex delinquente” o “ex spacciatore” sarebbero ancora passabili, a seconda se la moglie del giudice la sera prima aveva mal di testa o meno.-) ) tu travalichi la verità dei fatti, —

    Ma neanche per sogno: diGiamo che dimostro scarsa fiducia nella riabilitazione operata dalle italiche istituzioni :-))

    –insinuando – oh, senza volerlo, certo:-), ma per essere condannato per tali fatti non è neccessario il dolo – che Azuz ancora ieri sera stava spacciando nel vicolo vicino a casa–

    E che cacchio, no! Mica esiste la “diffamazione colposa”! 🙂 La diffamazione è punita solo se dolosa (ancorché, questo sì, non pienamente intenzionale). Tiè, niente caffè, e soprattuto: gne gne gne! Né a te né ad Azuz (più o meno riabilitato)! :-))

    Z.

    p.s.: E’ però vero che si potrebbe obiettare che *tutti* siamo delinquenti. Chi non ha mai violato almeno una volta la legge penale? 🙂

  82. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    – Scusa l’ignoranza, ma dove starebbe scritto [che non si può controinterrogare un bambino di quattro anni]? –

    E’ il giudice ad ammettere i testi, e vorrei proprio conoscerlo un giudice che ammette a testimoniare un bimbo in età prescolare! :-))

    In effetti, se ci fai caso, i bambini piccoli in questi casi non vengono tecnicamente *interrogati*. In genere vengono “ascoltati” da una pissicologa che ha riportato quello che lei ha capito di quello che loro hanno detto…

    – E ammesso che sia scritto da qualche parte, in quel caso la tanto strombazzata “parità” fra accusa e difesa va chiaramente a donne di facili costumi. –

    Eh, non hai tutti i torti. Diciamo che SE si assumono come dati di fatto le affermazioni dei bambini CERTAMENTE la presunzione di innocenza va tutta a professioniste dell’eros.

    Z.

  83. utente anonimo scrive:

    x Cocco (n.80)

    L’esca ha funzionato: ti ho fatta uscire dal letargo:-)

    Ciao

    Ritvan

  84. utente anonimo scrive:

    >Ma la locuzione “persona sottoposta a misure restrittive della libertà personale”, in ambito giuridico, assume un significato più preciso e più…restrittivo 🙂

    Vale a dire: “i soggetti presenti negli istituti penitenziari, negli istituti penali per minori, nonché nei centri di prima accoglienza, nei centri di assistenza temporanea per stranieri e nelle strutture sanitarie in quanto sottoposti al trattamento sanitario obbligatorio.” Z< Cioè, famme capì, se la regione Lazio fa – come ha fatto – quella legge che citi tu, la quale non include fra le misure restrittive della libertà personale il domicilio coatto o gli arresti domiciliari, così è se vi pare? Andiamo bene!:-)
    Scusa Z. ma non ti sorge il sospetto che quella legge NON E’ FATTA per definire IN MODO GIURIDICAMENTE INDELEBILE ciò che è da considerarsi “limitazione…ecc.”, bensi molto più banalmente per istituire un garante delle condizioni di detenzione negli ISTITUTI adibiti a tale scopo.

    Insomma, a me francamente pare che, se il legislatore del Lazio non ha incluso gli arresti domiciliari e il ritiro del passaporto nella magniloquente e memorabile 🙂 definizione LAZIALE di “misure restrittive…ecc.”, forse ciò è dovuto banalmente al fatto che nominare un garante anche per vigilare che la moglie e i figli non picchino il detenuto agli arresti domiciliari o che i topi non mangino il passaporto custodito nel cassetto del maresciallo sarebbe sembrato un po’ eccessivo. O no?

    Ciao

    Ritvan

  85. utente anonimo scrive:

    >E’ il giudice ad ammettere i testi, e vorrei proprio conoscerlo un giudice che ammette a testimoniare un bimbo in età prescolare! :-))<
    Riformulo la domanda, Vostro Onore. Dove lo ha letto il giudice che ci si debba comportare così? O è una tradizione orale che si tramanda in segreto da giudice a giudice, dai tempi di Salomone, probabilmente riferita al caso del bambino da dividere in due con la spada a cui non fu chiesto in tribunale se eventualmente avrebbe gradito tale trattamento?:-)

    >In effetti, se ci fai caso, i bambini piccoli in questi casi non vengono tecnicamente *interrogati*. In genere vengono “ascoltati” da una pissicologa che ha riportato quello che lei ha capito di quello che loro hanno detto…<
    Ma mi andrebbe bene comunque. Però la pissicologa mica la invia lo Spirito Santo, la scelgono gli inquirenti. Benissimo, i bambini son sempre lì, anche la difesa dovrebbe avere facoltà di nominare una pissicologa di parte (come di parte è stata quella dell’accusa) che “controinterroghi” i bambini con discrezione e professionalità, in omaggio alla tanto decantata “par condicio” fra accusa e difesa e nel contempo, nel rispetto della particolare condizione psicologica di un bambino. Mica ho detto che i bambini vanno trascinati alla sbarra e sottoposti al martellante interrogatorio di un avvocato d’assalto, con domande tese a screditare il teste, tipo:”Lei pel pampino, qvante volte ha rubato la marmellatten di nascosten dalla mammen? Ricordi che è sotto giuramenten” “Obiezione vostro onore, la difesa sta tentando di intimidire il teste”:-) )

    Ciao

    Ritvan

  86. utente anonimo scrive:

    >E’ però vero che si potrebbe obiettare che *tutti* siamo delinquenti. Chi non ha mai violato almeno una volta la legge penale? 🙂 Z<
    Senti, democristiano:-), non tentare l’inciucio con me. Niente accordo, si va in tribunale! Aspettami!:-)

    Ciao

    Ritvan

  87. utente anonimo scrive:

    >E che cacchio, no! Mica esiste la “diffamazione colposa”! 🙂 La diffamazione è punita solo se dolosa (ancorché, questo sì, non pienamente intenzionale). Z< Non ho detto che esista la “diffamazione colposa”. Intendevo dire nel mio # 79 che per essere condannato per una CONTRAVVENZIONE PENALE, come p.es. la diffamazione e l’ingiuria, NON E’ NECCESSARIO provare il dolo: basta l’accertamento dell’esistenza del reato e del fatto che l’imputato l’abbia commesso.
    Sentenza della Cassazione (se non credi come san tommaso, ti scovo pure numero e data.-) ) che cassava una sentenza assolvente dei cacciatori che avevano traportato i loro cani da caccia nel portabagagli (fattispecie “maltrattamento degli animali”, contravvenzione penale), con la motivazione che non c’era dolo da parte dei cacciatori.

    Ciao

    Ritvan

  88. utente anonimo scrive:

    Secondo il Manifesto del 26.04.07 l’Agerif, che non so che cosa sia, chiede che tutti gli insegnanti siano sottoposti periodicamente a test psicologici vista la delicatezza delle funzioni da loro svolte. Insomma, gli insegnanti sono presunti pazzi! E perché non fare test psicologici coatti ai piloti dell’aviazione civile per accertare che non desiderino spiaccicarsi su qualche torre? O sui presidenti degli Stati Uniti perché non nutrano fantasmi di ridurre un qualche paese sabbioso del Golfo Persico a una macelleria grondante? E se il test psicologico indica tendenze dubbie, che si fa? li si licenzia o li si processa preventivamente. Mahssi! Preventivamente como con il sabbioso paese del Golfo? Comincia ad essere pericoloso davvero fare l’insegnante in Italia tra youtube e sospetti.

    genseki

  89. utente anonimo scrive:

    x genseky # 89

    L’Agerif è l’associazione dei genitori di Rignano Flaminio.

    Che io sappia, la categria degli insegnanti è tra quelle (se non “quella”) che fanno più largo uso di antidepressivi. Presumo però che gli insegnanti comincino ad assumere antidepressivi dopo, non prima. 🙂

    Cocco

  90. utente anonimo scrive:

    >Secondo il Manifesto del 26.04.07 l’Agerif, che non so che cosa sia, genseki<
    Visto che siamo nella categoria “giornalisti cialtroni”, dopo il caro Farina dell’altro giorno che mi ha fatto credere che la scuola di RF fosse cattolica, proporrei per la radiazione dall’Ordine anche il giornalista del Manifesto che butta lì con nonchalance l’acronimo AGERIF senza spiegare che cazzo significhi.

    >chiede che tutti gli insegnanti siano sottoposti periodicamente a test psicologici vista la delicatezza delle funzioni da loro svolte.<
    Non è una cattiva idea. Le Facoltà di Psicologia e l’Ordine degli Psicologi sentitamente ringraziano.

    Mi risulta che una misura simile fosse stata invocata qualche anno fa anche nei confronti dei giudici. Ovviamente:-) non se ne fece nulla.

    >Insomma, gli insegnanti sono presunti pazzi!<
    No, gli insegnanti sono soggetti a rischio, avendo a che fare costantemente con 30 e più piccole creature pestifere. Da noi si racconta che nei tribunali dell’Impero Ottomano gli insegnanti sopra i 40 anni non venivano accettati come testimoni in tribunale: erano considerati ormai “bambinizzati”:-).

    >E perché non fare test psicologici coatti ai piloti dell’aviazione civile per accertare che non desiderino spiaccicarsi su qualche torre?<
    Difatti, mi risulta che i piloti dell’aviazione civile vengono sottoposti periodicamente a test psicoattitudinali, proprio per evitare che vadano a spiaccicarsi da qualche parte portandosi dietro 300 e passa persone.

    >O sui presidenti degli Stati Uniti perché non nutrano fantasmi di ridurre un qualche paese sabbioso del Golfo Persico a una macelleria grondante?<
    Fratello, tu confondi un povero psicologo con il Buon Dio:-).

    Comunque, per tua norma e regola, il candidato a presidente degli Stati Uniti viene preventivamente messo sotto il microscopio da metà del paese (quella che tifa per il candidato avversario), cosa che difficilmente accade a una maestra d’asilo. E dopo 4 anni, se si ripresenta alle elezioni, il gioco si ripete. E dopo altri 4 anni va a casa, inesorabilmente. Comprendi, allora, che il paragone con la maestrina dalla penna rossa risulta altamente ad minchiam.

    >E se il test psicologico indica tendenze dubbie, che si fa? li si licenzia o li si processa preventivamente.<
    No, li si manda p.es. a fare i passacarte in qualche ufficio della PA. Possibilmente non accessibile ai bambini. Ti sembra una sorte sì crudele?

    >Mahssi! Preventivamente como con il sabbioso paese del Golfo?<
    Sì, anche secondo me ‘sto Agerif è al servizio della CIA.

    >Comincia ad essere pericoloso davvero fare l’insegnante in Italia tra youtube e sospetti.<
    Mah, mica gliel’ha prescritto il medico di fare l’insegnante, eh! Potrebbe p.es. seguire il luminoso esempio dell’amico turco di Miguel e fare il pastore nei monti dell’Abruzzo. Nel caso gli venissero strane tentazioni, saprebbe con certezza che youtube non ha corrispondenti fra i monti abruzzesi e le pecore non denunciano nessuno per abusi:-).

    Ciao

    Ritvan

  91. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    sei tremendo, mi fai lavorare pure di notte! Un giorno tutto questo ti tornerà indietro…grr :-))

    1. Il testimone dev’essere mentalmente idoneo a testimoniare (196.2 c.p.c.), e un bambino di quattro anni di certo non lo è! 🙂 Il sito segnalato da Miguel, tra l’altro, spiega perfettamente perché. Comunque, tieni presente che anche con bambini mooolto più grandi di un quattrenne, se è proprio necessario sentirli, si adottano procedure particolari perché non siano sottoposti a pressione pissicologica.

    2. La definizione in questione è ripresa pari-pari dalla Regione Lazio come da tutte le altre regioni che stanno mettendo a punto il progetto del Garante in questione. In altre parole, non si tratta di un’invenzione di Storace, allora presidente pro tempore della regione (e che mi è pure simpatico 🙂 ). Se provi a sgooglare vedrai come la locuzione viene usata generalmente come sinonimo di “misure detentive”, anche al di fuori del progetto-Garante. Fidati… nessun giudice, neanche il più anarcoliberista 🙂 potrebbe interpretare il ritiro del passaporto come fatto idoneo a integrare quella clausola :-))

    3. Per le contravvenzioni è sufficiente la colpa, siamo d’accordo. Ma dato che ingiuria e diffamazione sono DELITTI, e non CONTRAVVENZIONI 🙂 sono punibili solo se è accertato il dolo…

    Invece, se la cassazione che hai citato è relativa ad un 727 (che è appunto una contravvenzione), lì basta certamente la colpa.

    Z.

  92. utente anonimo scrive:

    1. (o quanto meno non viene ritenuto tale… e la cosa mi sembra condivisibile 🙂 Però da piccolo mi piaceva Perry Mason, magari in un processo mi sarei divertito :-)) ).

    Z.

  93. utente anonimo scrive:

    Sono qui che sto finendo del lavoro arretrato al computer e ho la televisione che blatera di fianco a me. E’ finito da un po’ di minuti Matrix, la trasmissione di Enrico Mentana.

    Presente era Barbara Palombelli (di professione ospite nei salotti televisivi), che ha più o meno detto che nella vicenda di Rignano deve esserci parecchio di vero in quanto i genitori non manderebbe i loro figli a fare delle visite mediche che potrebbero turbarli se non avessero già loro stessi delle prove.

    Alla consorte di Rutelli non viene in mente che tanta gente diventa isterica quando si tratta di figli?

    Vari salottieri esprimono grande ammirazione per il coraggio mostrato dai genitori nel prestarsi ad interviste chilometriche… a viso coperto!

    Un genitore racconta dell’orrore provato nell’accorgersi che nei disegni della figlioletta le persone ritratte avevano sempre i capelli neri, biondi e rossi. “I colori che giravano erano sempre quelli”. Terribile, non trovate? Sarebbe più normale se i capelli li avesse disegnati verdi, blu e viola, forse.

    Lo stesso racconta anche che sua figlia e i suoi compagni di classe, stupore, quand’erano osservati assieme avevano atteggiamenti simili, nonostante provenienti da famiglie differenti. Sarebbe più normale se sua figlia avesse atteggiamenti diversissimi dai suoi compagni di classe, con cui gioca tutti i giorni, e similissimi a quelli di bambini provenienti da altre scuole e che non ha mai incontrato, forse.

    La voce della ragionevolezza è quella portavoce di Telefono Azzurro, che ha espresso perplessità sul fatto che gli interrogatori ai bambini non siano stati filmati (e non possano quindi essere valutati da psicologi) e ricordato che peraltro essi non dovrebbero nemmeno essere sottoposti ad interrogatori, bensì coinvolti in conversazioni con personale preparato a gestire situazioni del genere.

    Stradivari

  94. Tisbe scrive:

    Anche a me sembra molto strano che persone unite dal caso possano parlarsi su argomenti così sconvenienti. Ad ogni modo da parte mia c’è massima cautela, non sono né innocentista, né colpevolista. Però questo episodio ne porta alla luce un altro occorso negli anni ’80 negli Usa. In una scuola materna i bambini venivano seviziati e sottoposti a giochini sessuali. Per farli stare zitti, un ragazzo coinvolto (non ricordo se nipote o figlio della donna che gestiva la scuola) li minacciava dacapitando un uccellino a mani nudi: se avessero parlato gli avrebbe fatto fare la stessa fine. Ovviamente io queste cose le ho lette, non ne ho conoscenza diretta. Però una cosa la so di certo: gli esseri umani sono sadici e amano arricchirsi a qualunque prezzo

  95. utente anonimo scrive:

    anche l’uccisione di 6 milioni di ebrei sembra una cosa fuori dalla logica, eppure è avvenuta.

  96. utente anonimo scrive:

    Sì, è vero l’episodio americano citato. E’ il famosissimo caso dell’asilo “McMartin”. Dimentichi una cosa: fu dimostrato che non era vero nulla, furono tutti assolti.

    In rete c’è tanta documentazione a riguardo. Ne fu fatto anche un film. E da quell’errore giudiziario, che impressionò tutti gli States, naque la rivisitazione delle procedure con cui si ascoltano i minori. Cosa auspicabile anche in Italia.

    Comunque, direi che le performance dei genitori nelle varie reti televisive stanno fornendo alle difese abbondante materiale per dimostrarne il poco equilibrio e l’evidente suggestione indotta da agenti esterni.

  97. utente anonimo scrive:

    Date un’occhiata qui, a proposito del caso dell’asilo americano:

    http://www.falsiabusi.it/casi/mcmartin.html

  98. utente anonimo scrive:

    ***anche l’uccisione di 6 milioni di ebrei sembra una cosa fuori dalla logica, eppure è avvenuta.***

    Curiosa questa citazione: in almeno un paio di processi simili a quello di Rignano, un perito dell’accusa iniziava la sua perizia con questo concetto, citando anche Primo Levi.

    Non senza imbarazzo, però, non è stato però in grado di spiegare l’attinenza con i fatti concreti contestati agli imputati (che poi furono assolti).

    Gli piaceva questo concetto, e l’ha messo. In una perizia tecnica, si badi bene…

  99. utente anonimo scrive:

    Secondo il Manifesto del 26.04.07 l’Agerif, che non so che cosa sia..

    maria

    e meno male che sembri uno psicanalista, un po’ di intuito, no, vero? pensaci, si parlava di genitori e di associazioni….

    Per il resto del tuo intervento quoto alcune considerazioni di ritvan,(piloto e presidenti) che io avrei sintetizzato, ma cosa c’entra il c. con le quaranta ore.

    Riguardo invece alla fatica di insegnare, penso che sia una cosa molto seria, probabilmente è uno dei lavori più logoranti che esistano, escluso ovviamente altiforni, cave e miniere.

  100. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, sei tremendo, mi fai lavorare pure di notte! Un giorno tutto questo ti tornerà indietro…grr :-)) Z.<
    Mi dovresti pagare il ben noto caffè, invece, poiché ti faccio da “sparring partner”, leguleio ingrato che non sei altro!:-)

    >1. Il testimone dev’essere mentalmente idoneo a testimoniare (196.2 c.p.c.),<
    Cioè, volevi dire 196.2 c.p.P?:-).

    >e un bambino di quattro anni di certo non lo è! 🙂<
    Ah, “di certo”:-). E dove sta scritto, scusa? Un bambino è o non è una “persona”, nel senso che a questa parola dà il comma 1 del succitato articolo “Ogni persona ha la capacità di testimoniare”? Il comma 2, invece, dà al giudice LA FACOLTA’ di stabilire caso per caso L’IDONEITA’ della persona a testimoniare. Se il legislatore avesse voluto mettere dei “paletti” legati all’età, non credi che avrebbe potuto agevolmente scrivere da qualche parte:-):”I minori di anni ics sono inidonei a testimoniare?”. Su, non mi fare l’azzeccagarbugli, per favore, il giudice può far testimoniare – con le dovute cautele e dietro perizia, ci mancherebbe – chi gli pare e piace e se non lo fa…beh, lasciamo perdere.

    >Comunque, tieni presente che anche con bambini mooolto più grandi di un quattrenne, se è proprio necessario sentirli, si adottano procedure particolari perché non siano sottoposti a pressione pissicologica.<
    E chi lo contesta? Io contesto il limite di 4 anni, o qualsiasi altro limite fisso. Ripeto:-), dove sta scritto?

    >2. La definizione in questione è ripresa pari-pari dalla Regione Lazio come da tutte le altre regioni che stanno mettendo a punto il progetto del Garante in questione. In altre parole, non si tratta di un’invenzione di Storace, allora presidente pro tempore della regione (e che mi è pure simpatico 🙂 ). Se provi a sgooglare vedrai come la locuzione viene usata generalmente come sinonimo di “misure detentive”, anche al di fuori del progetto-Garante. Fidati… nessun giudice, neanche il più anarcoliberista 🙂 potrebbe interpretare il ritiro del passaporto come fatto idoneo a integrare quella clausola :-))<
    Sì, caro, ma il giudice non è obbligato a sgooglare:-) e, come ho già detto, io aborro le cose scritte in modo da dover essere districate poi da un giudice (prassi nefasta che abbonda in Italia ed è uno dei principali fattori dell’intasamento dei tribunali). Se permetti, io chiederei la modifica della clausola nel senso da me descritto. Ma ovviamente:-) nessuno mi cagherebbe:-(.

    >3. Per le contravvenzioni è sufficiente la colpa, siamo d’accordo. Ma dato che ingiuria e diffamazione sono DELITTI, e non CONTRAVVENZIONI 🙂 sono punibili solo se è accertato il dolo…<
    Si, qui hai ragione tu.

    >Invece, se la cassazione che hai citato è relativa ad un 727 (che è appunto una contravvenzione), lì basta certamente la colpa.<
    Sì, era un 727 (non Boeing, però:-) ), visto che il famigerato 544-ter introdotto con la 189 del 2004 (che qualifica la fattispecie come delitto e non come contravvenzione) non c’era ancora all’epoca dei fatti.

    Beh, se l’errore d’interpretazione l’hanno fatto giudici di I grado e anche d’Appello, potrei permettermelo anch’io qui, no?:-)

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Su Azouz continuo a pensare che tu abbia torto – leguleimente parlando – nel definirlo pubblicamente e per iscritto “delinquente”, a meno che tu non dimostri di essere affetto da Parkinson che ti fa ballare le dita sulla tastiera, configurando così la natura colposa :-).

    Rifletti, caro Z., tenendo in considerazione che le leggi vengono (o perlomeno dovrebbero essere:-) ) fatte basandosi sulla logica e il buonsenso comune e anche i giudizi in tribunale dovrebbero tener conto di ciò. Voglio dire, se tu fossi libero di gridare impunemente ai 4 venti ogniqualvolta ti salta il ghiribizzo e fino alla fine dei suoi (di Azouz) o dei tuoi giorni “Azouz è un delinquente”, solo per il fatto che lui è stato condannato in passato (e ha scontato la pena, vabbè, solo parzialmente, ma tant’è) per un delitto che succederebbe? Succederebbe che le leggi su diffamazione e ingiuria diverrebbero una barzelleta, poiché varrebbero solo per gli incensurati.

  101. utente anonimo scrive:

    >anche l’uccisione di 6 milioni di ebrei sembra una cosa fuori dalla logica, eppure è avvenuta. anonimo< E vai con la famosa “reductio ad hitlerium”! 🙂 Ciao
    Ritvan

  102. utente anonimo scrive:

    —-Secondo il Manifesto del 26.04.07 l’Agerif, che non so che cosa sia.. —genseki

    >e meno male che sembri uno psicanalista, un po’ di intuito, no, vero? pensaci, si parlava di genitori e di associazioni….maria< Nella ben nota modalità sintetica mariana:-), questo sta forse a significare che il Manifesto dovrebbe leggerlo esclusivamente chi è in possesso di una laurea in psicologia applicata al giornalismo?:-) >Per il resto del tuo intervento quoto alcune considerazioni di ritvan,(piloto e presidenti) che io avrei sintetizzato, ma cosa c’entra il c. con le quaranta ore.<
    Il “c.” non è quello che maliziosamente penso io, vero?:-). E le 40 ore che sarebbero? Sorella, troppa sintesi a volte fa male alla salute:-)

    >Riguardo invece alla fatica di insegnare, penso che sia una cosa molto seria, probabilmente è uno dei lavori più logoranti che esistano, escluso ovviamente altiforni, cave e miniere.<
    Il paragone lo trovo ad minchiam:-). Perché non tiene conto di una differenza fondamentale. L’operaio di altoforno o miniera deve per forza raggiungere determinati risultati OGGETTIVAMENTE MISURABILI DA PARTE DI TERZI nel suo lavoro, altrimenti viene licenziato, pertanto deve impegnarsi e “usurarsi”.

    L’insegnante, invece, non è sottoposto ad alcun vincolo del genere (non mi parlare degli esami di fine ciclo, per favore, che tutti sappiamo che sono una pietosa farsa), pertanto quello che è coscienzioso si fa il mazzo quasi come un minatore e chi è un furbastro fancazzista ha modo di faticare anche meno dell’ostetrica di un paesetto di soli anziani:-) e fare cosi un doppio lavoro (rigorosamente in nero) o arrivare all’agognata pensione fresco come una rosa.

    Ciao

    Ritvan

  103. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    1. – Mi dovresti pagare il ben noto caffè, invece, poiché ti faccio da “sparring partner”, leguleio ingrato che non sei altro!:-) –

    Questo non lo ammetterò mai, neanche sotto tortura da parte di spie guatemalteche :-)))

    2. – Se il legislatore avesse voluto mettere dei “paletti” legati all’età, non credi che avrebbe potuto agevolmente scrivere da qualche parte:-):”I minori di anni ics sono inidonei a testimoniare?”. –

    Certo che non ci sono paletti precisi. E non escludo che in una lista testi tu possa inserire, in teoria, persino un bambino di due anni (o un neonato) 🙂 DiGiamo che a me sembra piuttosto pacifico che un bambino di due o quattro anni non dovrebbe essere ammesso a testimoniare, e a quanto vedo anche alla maGGistratura… ochei? :-))

    3. – Se permetti, io chiederei la modifica della clausola nel senso da me descritto. –

    Beh, indicazioni più precise non fanno mai male. Se ad esempio si elencassero le misure che possono azionare la clausola, la cosa sarebbe senz’altro positiva.

    4. – Sì, era un 727 (non Boeing, però:-) ), visto che il famigerato 544-ter introdotto con la 189 del 2004 (che qualifica la fattispecie come delitto e non come contravvenzione) non c’era ancora all’epoca dei fatti. –

    Essendo dotato di sensibilità zero verso le bestiacc…, ehm, gli animalini 🙂 condivido la tua valutazione sul 544ter. Ma se fossi un veterinario appassionato dell’Ars Boni et Aequi credo che sarei più tenero con una legge che trasforma me in un potenziale consulente tecnico e i miei referti perizie medico-legali (o si dice veterianario-legali? 🙂 ). In cui indicare non solo “shock post-traumatico” ma più precisamente come, dove e con quanta violenza è stato percosso l’animaletto :-))

    5. – Beh, se l’errore d’interpretazione l’hanno fatto giudici di I grado e anche d’Appello, potrei permettermelo anch’io qui, no?:-) –

    Ci mancherebbe 🙂

    Z.

  104. utente anonimo scrive:

    Il “c.” non è quello che maliziosamente penso io, vero?:-). E le 40 ore che sarebbero? Sorella, troppa sintesi a volte fa male alla salute:-)

    maria

    E’ un culto eucaristico antico, quarantore di preghiera e di penitenza, di comunione tra il clero e il popolo, tra ricchi e poveri, tra superiori e sudditi. Un’ adorazione che coinvolgeva tutte le categorie di persone che, giorno e notte, si avvicendavano in preghiera, spesso in modo inventivo e spontaneo, per quaranta ore davanti a Gesù Eucaristia.

    Da qui una battutaccia toscana che deriverebbe, appunto, da un toccamento poco religioso del prete a una devota, che avrebbe esclamato, ma cosa c’entre il c. con le quarantore! frase dunque che indica qualcosa, gesto o ragionamento, di incongruo…

  105. utente anonimo scrive:

    Dalle nostre parti si dice “c’entra come le pugnette con la frutta” 🙂

    Z.

  106. utente anonimo scrive:

    x mary (#105)

    Non l’avevo mai sentita: mi sembra sia usata molto a proposito da te in questo caso di collegamento surreale e ipertestuale.-) fra Bush e gli pseudosatanici di Rignano Flaminio. Però, devo dire che non lo trovo tanto strano. Sarà perchè ho fatto le scuole con testi scritti da sedicenti marxisti albanesi, i quali non si vergognavano p.es. di aggiungere una postilla al commento su Dante, nell’antologia scolastica di letteratura straniera, che suonava (vado a memoria9 più o meno così:”Sono evidenti le limitazioni ideologiche di Dante che nella sua opera letteraria non riusciva a percepire il ruolo progressista del proletariato nella società del suo tempo”:-) :-).

    Ciao

    Ritvan

  107. utente anonimo scrive:

    È la prima volta che mi dicono che sembro uno psicanalista. E non ho mai creduto di essere molto intuitivo. Comunque non avevo capito che cosa era AGERIF. Per Ritvan: quello del test psicologico agli insegnanti è un ragionamento del tipo: finché non sia provato da un test o da piú test o da esperti o da piú esperti che non sei un satanista pedofilo noi sospettiamo che tu lo sia. La qual cosa non è particolarmente simpatica per chi deve subirla, converrai. Insomma non è che si puó tenere una intera categoria di lavoratori sotto suspicione di essere depravati fino a che non si provi il contrario! E, d’altra parte, se al test psicologico segue una sanzione questa sarebbe preventiva e visto che sei un agguerrito giurista me lo spieghi tu che cosa é una sanzione preventiva? Anche se la sanzione consistesse nel trasferimento a passare carte. Quello del presidente degli Stati Uniti e dei Piloti dell’Alitalia era un PARADOSSO con pretese esplicative, tu e Maria non sembrate psicanalisti ma neppure particolarmente intuitivi salvo nella decifrazione di acronimi. Ed era anche un gioco di associazioni sulla parola: “preventivo”. Il fatto che abbia scritto “gioco di associazioni” probabilmente è uno degli indizi che fanno pensare a maria che io sembri uno psicanalista con limpida intuizione holmesiana (nel senso di Sherlok!!!).

    Il fatto che il candidato alla presidenza sia sottoposto al giudizio elettorale non ha impedito, spesso, l’elezione di psicopatici furibondi, lo sai bene, e non sto a citarli, in piú di uno sventurato paese. Le elezioni non sono un test psicologico! Tu e Maria direste che elezioni e test psicologici stanno insieme come C… e 40h.

    Tanto per essere ancor piú psicanalitico mi pregio di far notare come c e 40h, stiano, in realtá strettamente insieme, almeno nello spazio del discorso in cui sono utilizzati il che configura un double link mica da buttare.

    Il pastore in Abruzzo è un mestiere rispettabile, degno e importante ma pure quello di insegnante lo è, e così siamo di nuovo alle 40h del c…

    Per quanto riguarda AGERIF e CIA, poi, la mia idea è che sia la CIA piuttosto ad essere al servizio dell’AGERIF, mi pareva chiaro e non ho pensato di spiegarlo a gente tanto intuitiva.

    genseki

  108. utente anonimo scrive:

    l’uomo nero, o meglio, un uomo vestito di nero…un sacerdote. Fra

  109. utente anonimo scrive:

    veramente avevi tirato in ballo, e giustamente in quel caso ,anche il concetto di storia fantasmatica che in un bambino ha la medesima importanza di quella reale ecc ecc. Sì un po’ poco per definirti uno psicanalista, infatti ho detto “sembri”…

    Per quanto, invece, riguarda l’intuito, che io avrei, secondo te, poco o punto, mi pare che non basti a definirlo ,il non apprezzamento di un tuo paradosso che io continuo a ritenere troppo forzato e quindi non riuscito.

    maria

  110. utente anonimo scrive:

    >Per Ritvan: quello del test psicologico agli insegnanti è un ragionamento del tipo: finché non sia provato da un test o da piú test o da esperti o da piú esperti che non sei un satanista pedofilo noi sospettiamo che tu lo sia. genseki<
    Non è esatto. Il ragionamento è del tipo aristotelico classico:

    Tesi: Tu, caro il mio/la mia inseganante sei un essere umano.

    Antitesi: I pedofili (satanisti o meno, poco importa) sono anch’essi esseri umani.

    Sintesi: Non si può escludere che tu, in quanto essere umano, possa avere tendenze pedofile. E, visto che tali tendenze non sarebbero il massimo per un maestro d’asilo, abbiamo pensato di sottoporti a dei piccoli test, assolutamente indolori, per vedere se tali tendenze ce l’hai o meno.

    Se siamo d’accordo fin qui, si può procedere al passo successivo.

    >La qual cosa non è particolarmente simpatica per chi deve subirla, converrai.<
    Convengo. Avere a che fare con gli strizzacervelli non è come aver a che fare con una massaggiatrice tailandese:-).

    Però, caro genseki, converrai con me che infinite volte noi cittadini ci sottoponiamo bon gré mal gré a procedure poco simpatiche, in nome di un bene supremo, sia questo nostro oppure collettivo? P.es. un barista dev’essere sottoposto a una serie di analisi prima di ottenere il libretto sanitario e l’idoneità a servirti il caffé (caffè che, diGiamocelo, come dice Z., diversamente dai bambini da portare a scuola d’obbligo, mica è obbligatorio prenderlo al bar:-) ). Dici che lui dovrebbe ribellarsi, gridando:”A ‘nfami, ma per chi mi avete preso, per uno zozzone tubercolotico?”:-).

    >Insomma non è che si puó tenere una intera categoria di lavoratori sotto suspicione di essere depravati fino a che non si provi il contrario!<
    Giusto! Giggetto er Lavoratore barista sarà senza dubbio d’accordo con te. Così finalmente avrà modo di servirti i suoi bacilli con caffé e cornetti:-).

    >E, d’altra parte, se al test psicologico segue una sanzione questa sarebbe preventiva e visto che sei un agguerrito giurista me lo spieghi tu che cosa é una sanzione preventiva?<
    1. Non sono agguerrito. Ti giuro che non ho sparato alcun missile sul pastorello afgano, né lanciato autobombe sulle moschee di Najaf.

    2. Non sono giurista, se questo significa “laureato in giurisprudenza”. Però, siccome la legge non ammette ignoranza (Prevengo Z. e Roberto:-), con la dovuta eccezione stabilita dalla ben nota sentenza della Corte Costituzionale) mi diletto a conoscere le leggi. Non si sa mai.-).

    3. Non sarebbe una “sanzione”. Sarebbe saggia applicazione di un “principio di precauzione” in nome di un principio che io da ben noto bieko e crudele sodomizzatore di lavoratori adulti e vaccinati:-) ritengo superiore a quelli stabiliti dal tantoladato “Statuto dei lavoratori”, ovvero il diritto dei minori a essere protetti da una minaccia reale e certa, ma anche da una probabile. Soprattutto se i minori SONO COSTRETTI PER LEGGE ad andare a scuola.

    >Anche se la sanzione consistesse nel trasferimento a passare carte.<
    Eh, lo so, fratello, è doloroso (chi non vorrebbe 3 mesi di ferie all’anno, invece di 3 settimane.-) ), specie per qualcuno che vede nell’insegnamento la Missione della propria Vita. Ma il bene dei bambini resta ancora superore stando a quel che mi dicono i legulei. Probabilmente sono solo i soldi per pagare un esercito di psicologi esaminatori che mancano, non la buona volontà.

    >Quello del presidente degli Stati Uniti e dei Piloti dell’Alitalia era un PARADOSSO con pretese esplicative,<
    Pretese deluse, fratello:-)

    >tu e Maria non sembrate psicanalisti ma neppure particolarmente intuitivi salvo nella decifrazione di acronimi.<
    Solo maria. Io non leggo il Manifesto e l’acronimo l’ho trovato già bell’e spiegato da maria. E se leggi anche l’inizio del mio #91 senza pregiudizi ideologici nei mei confronti, ti accorgerai – forse – che ti davo ragione sul fatto che un giornalista decente dovrebbe spiegare l’acronimo AGERIF, che non ha la stessa rilevanza e notorietà nazionale a livello, chessò, di CGIL o FIAT.

    >Ed era anche un gioco di associazioni sulla parola: “preventivo”.<
    Massì, e già che c’eri potevi metterci pure Hitler che ammazzò “preventivamente” 6 milioni di ebrei, prima che questi conquistassero il mondo in applicazione dei “Protocolli dei savi di Sion”:-).

    >Il fatto che il candidato alla presidenza sia sottoposto al giudizio elettorale non ha impedito, spesso, l’elezione di psicopatici furibondi, lo sai bene, e non sto a citarli, in piú di uno sventurato paese.<
    Ma no, io amo le citazioni, si, su, dimmi!

    >Le elezioni non sono un test psicologico!<
    Non hai capito quel che volevo dire. Gli avversari, nei paesi anglosassoni (ma tu non hai colpa, visto che nella pudibonda Italia è vietatissimo dire a Casini in campagna elettorale di andare a cagare coi suoi principi cristiani, visto che convive senza sposarsi) rovistano così a fondo nella vita passata e presente di ogni candidato e spifferano tutto, tanto da rendere superfluo ogni test psicologico.

    Insomma, poi, che vuoi, se non ti piace così vai a prendere a calci i sarcofaghi dai Padri fondatori e Costituenti degli USA che le regole dell’elezione presidenziale le hanno volute così. Cazzi loro, se permetti!

    >Tu e Maria direste che elezioni e test psicologici stanno insieme come C… e 40h.<
    Io no. Vedi sopra. Di Maria, non saprei:-).

    >Tanto per essere ancor piú psicanalitico mi pregio di far notare come c e 40h, stiano, in realtá strettamente insieme, almeno nello spazio del discorso in cui sono utilizzati il che configura un double link mica da buttare.<
    Beh, non mi sembra che gli inquirenti abbiano messo in galera i sospettati di Rignano Flaminio entro 40 ore dalla denuncia di abusi sessuali:-). Sono passati alcuni mesi di indagini, o no?

    >Il pastore in Abruzzo è un mestiere rispettabile, degno e importante ma pure quello di insegnante lo è, e così siamo di nuovo alle 40h del c… <
    No che non lo siamo, se mi dici che “il mestiere di insegnante è diventato pericoloso” solo perché alcuni insegnanti sono indagati per pedofilia. A quel punto il pastore abbruzzese assolutamente indenne da tale “pericolo” e, dunque da suggerire come alternativa a chi non ama simili “pericoli” casca proprio come il cacio sui maccheroni:-)

    Ciao

    Ritvan

  111. utente anonimo scrive:

    Essendo dotato di sensibilità zero verso le bestiacc…, ehm, gli animalini 🙂 condivido la tua valutazione sul 544ter. Ma se fossi un veterinario appassionato dell’Ars Boni et Aequi credo che sarei più tenero con una legge che trasforma me in un potenziale consulente tecnico e i miei referti perizie medico-legali (o si dice veterianario-legali? 🙂 ).<
    Già pecunia non olet, vero:-). Si vede che non conosci il mondo veterinario e tanto meno quello talebanoanimalista, disgustosamente permeati reciprocamente.

    Io, invece, di sensibilità verso le bestiole, specie se VERAMENTE maltrattate ne ho da vendere. Ma in un clima di caccia alle streghe come quello che si sta creando in Italia dove milioni di persone sole, infelici e nevrotiche considerano non solo la propria bestiacc…pardon, mi sono lasciato trascinare anch’io, volevo dire “graziosa bestiolina”:-) ma anche tutti i suoi (della bestiolina) simili con un sentimento infinitamente più enfatizzato di quello di un induista osservante per una vacca sacra. Di conseguenza, hanno l’ardire di denunciare (le denuncianti erano tutte femmine:-) ) un cacciatore che trasporta nel portabagli il suo cane da caccia, ma non per danni o percosse, semplicemente perché tale atto -come da sciagurato art. citato – è contrario alle “esigenze etologiche dell’animale”. Se posso azzardare un paragone, è la stessa isteria che spinge le maestrine dalla penna rossa a vietare i canti di natale nelle scuole perché offendono “le credenze religiose degli alunni musulmani”:-). E, purtroppo, fra PM, periti, GIP, GUP, GOP, GAP:-), giudici di I grado e d’Appello nessuno ha trovato il coraggio di urlare in faccia alle infoiate megere:”Ma andate a scopare, che ne avete bisogno:-) e non vi mettete a cianciare ad minchiam di esigenze etologiche fra un cacciatore e il suo cane, visto che non avete mai cacciato in vita vostra. E soprattutto la Giustizia non è stata istituita per farvi sfogare le vostre paranoie, capito?!”

    >In cui indicare non solo “shock post-traumatico” ma più precisamente come, dove e con quanta violenza è stato percosso l’animaletto :-))<
    No, davanti a dolore, sofferenza e traumi anch’io sono inflessibile. Ma se mi tiri in ballo le famigerate “esigenze etologiche” divento io una bestia! Ma mi fermo qui per non mangiarmi il fegato:-).

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Su Azouz glissi, eh? Beh, io maramaldescamente:-) persisto. Seguendo il tuo consiglio:-) e sgooglando ho trovato un parere legale “spassionato” che tratta proprio l’argomento. Non ci sono sentenze e in più è parere di anominevoli:-) legali “padani” (http://old.lapadania.com/2001/marzo/22/22032001p22a4.htm), ma penso che il ragionamento fili.

    Desidererei conoscere il parere dei nostri legali sul seguente quesito: è punibile l’offesa fatta ad una persona che è notoriamente conosciuta come adusa, per esempio, a rubare perché più volte condannata per furto? Gli si può dare impunemente del mascalzone o delinquente o truffatore?

    La domanda è interessante. Si può rispondere che “l’onore”, sotto il profilo penalistico, non corrisponde alla pubblica stima o al buon nome, ma riguarda ciascuna delle numerose manifestazioni della personalità. Un soggetto che notoriamente ruba e ha rubato e continua a subire condanne per tale reato, se viene raggiunto da una espressione verbale che concerne specificatamente tale sua attività illecita (se appellato cioè con l’attributo di “ladro”) non può dolersi e querelare l’appellante per in ingiuria in quanto l’espressione in tal caso non costituisce offesa giuridicamente valutabile, perché non può mettere in pericolo un bene che non esiste più. Ma dare al soggetto in questione l’attributo di “mascalzone” o di “delinquente” o di “truffatore”, nel caso in questione può esporre il maldicente ad una legittima querela per ingiuria. Infatti non è improbabile che altri centri morali della persona siamo rimasti immuni da elementi disonoranti e in tal caso l’ingiuria è possibile con riferimento a questi altri centri morali, proprio perché è possibile che sia esposto a pericolo o che sia leso il bene giuridico dell’onore tutelato dalla legge penale. Poniamo che il ladro in questione sia soltanto un cleptomane ma assolutamente non commetta altre gravi infrazioni della legge penale e si comporti correttamente nei suoi rapporti familiari e di lavoro, egli resta pur sempre degno di rispetto sociale in queste altre importantissime sfere. Bisogna aggiungere che il fatto stesso uomo attribuisce a ogni persona il diritto ad un minimo di rispetto. Infatti l’ordinamento giuridico non consente ad alcuno di ingiuriare impunemente un altro uomo, anche se costui, sotto alcuni profili, non sia ritenuto moralmente apprezzabile.

  112. utente anonimo scrive:

    Novità [da qui

    La principale accusatrice e l’accusato più in vista sono personaggi dello Spettacolo.

    I protagonisti chiave della triste vicenda di Rignano Flaminio, paese alle porte di Roma balzato alla ribalta per le accuse di pedofilia rivolte ai gestori della scuola materna locale, sono infatti entrambi autori che hanno lavorato in televisione.

    Di Gianfranco Scancarello si è già scritto molto.

    Collaboratore di Buona Domenica, inventore di famosi programmi per ragazzi, la sua scheda si può leggere nella sezione Autori di Zoom, database dei personaggi che lavorano dietro le quinte dei Media.

    Poco si sa invece di Roberta Lerici, autrice teatrale e scrittrice satirica che ha recitato al cinema con Vanzina, Risi e Steno, ed ha partecipato anche a programmi radiofonici e televisivi.

    Tra questi, Non Stop, rassegna di comici che ha lanciato Verdone e Troisi e che andava in onda alla fine degli anni ’70 con la regia di Enzo Trapani, e Il Gatto in Tasca, con la regia di Gigi Proietti.

    Ha anche inventato insieme a Francesco Verdinelli la prima tv su internet, come si può leggere in questa intervista che ho fatto nel 2002 per il Bernabè Magazine.

    Come racconta questo articolo de La Repubblica, Roberta Lerici si è attivata per organizzare il Comitato dei Genitori che ha sollecitato le indagini, assieme ad un giornalista suo conoscente, e sta preparando un dossier accusatorio.

    A parte la singolare e suggestiva coincidenza che accomuna due personaggi chiave, Giancarlo Scancarello e gli altri arrestati ribattono che “è stato tutto architettato dai genitori”.

    E il dramma di Rignano diventa purtroppo anche un giallo con troppe incongruenze.

    A pagarne le conseguenze sono dei bambini piccolissimi, che in ogni caso, qualunque sia la verità, soffrono un disagio enorme…

    diego

  113. utente anonimo scrive:

    @Ritvan

    “Tesi: Tu, caro il mio/la mia inseganante sei un essere umano.

    Antitesi: I pedofili (satanisti o meno, poco importa) sono anch’essi esseri umani.

    Sintesi: Non si può escludere che tu, in quanto essere umano, possa avere tendenze pedofile. E, visto che tali tendenze non sarebbero il massimo per un maestro d’asilo, abbiamo pensato di sottoporti a dei piccoli test, assolutamente indolori, per vedere se tali tendenze ce l’hai o meno.

    Se siamo d’accordo fin qui, si può procedere al passo successivo.”

    Sì, però la stragrande maggioranza degli esseri umani ha anche dei figli, che per una buona parte del loro tempo di vita sono bambini. E dunque codesti test anti-pedofili-satanisti li famo anche per tutti coloro che manifestino il desiderio di procreare?

  114. utente anonimo scrive:

    >Sì, però la stragrande maggioranza degli esseri umani ha anche dei figli, che per una buona parte del loro tempo di vita sono bambini. E dunque codesti test anti-pedofili-satanisti li famo anche per tutti coloro che manifestino il desiderio di procreare?<
    Seo genseki, vero? Non la trovo una cattiva idea:-). Bisogna vedere, però se Padoa Schioppa c’ha i soldi per pagare tutti quegli psicologi, perché se mettiamo il costo del test a carico dei futuri genitori si rischia di aumentare la denatalità, con gran nocumento per i posti di lavoro degli insegnanti che hanno passato il test:-). Come vedi, ‘ste faccende non sono tanto semplici e si rischia facilmente l’autogol:-).

    Parlando seriamente, il tabù dell’incesto mi sembra una discriminante equivalente al test psicologico (che non è infallibile neanch’esso, eh, solo che riduce drasticamente l’incidenza), ma sicuramente sarei per l’introduzione del test – se non già previsto – per chi aspira all’adozione di bambini altrui.

    Come vedi, non ce l’ho con gli insegnanti. E se proprio vuoi saperlo, sono figlio d’insegnante. Ma ho sempre detestato l’esagerazione nello spirito corporativistico.

    Ciao

    Ritvan

  115. utente anonimo scrive:

    x Diego (#113)

    Visto quanto riportato, mi sta sorgendo un dubbio atroce. Non è che vedremo prossimamente l’omino TV srotolare davanti al carcere di Rebibbia il lenzuolo nero con suscritto in giallo “Scherzi a parte”?:-)

    Ciao

    Ritvan

  116. utente anonimo scrive:

    @ Ritvan

    “l’adozione di bambini altrui”

    Esiste anche l’adozione dei bambini proprii? ^^;;;;

    L’anonimo di sotto che non era genseki ma aveva voglia di rompere le palle a Ritvan

    E che poi aggiunge, essendogli venuto in mente al momento: forse il tabù dell’incesto è ben meno forte del tabù del buon insegnante (esisterà): mi pare, ricordando a naso, che i genitori che allungano le mani sulle figlie siano in percentuale sul totale ben più degli insegnanti che fanno altrettanto… E dunque?

  117. utente anonimo scrive:

    >@ Ritvan

    “l’adozione di bambini altrui”

    Esiste anche l’adozione dei bambini proprii? ^^;;;;<
    Certamente. Non solo puo capitarti di adottare il tuo proprio bambino, ma anche di ammazzare il proprio padre e sposare la propria madre. Chiedere informazioni a un certo Edipo di Tebe:-). (le mie palle ti fanno “marameo”!:-) ).

    >L’anonimo di sotto che non era genseki ma aveva voglia di rompere le palle a Ritvan<
    Eh, vedi sopra:-).

    >E che poi aggiunge, essendogli venuto in mente al momento: forse il tabù dell’incesto è ben meno forte del tabù del buon insegnante (esisterà): mi pare, ricordando a naso, che i genitori che allungano le mani sulle figlie siano in percentuale sul totale ben più degli insegnanti che fanno altrettanto… E dunque?<
    E dunque ‘n par de ciufoli. Con la tua stessa sicumera io sostengo che sia il contrario, ovvero che siano più i casi di abuso da parte degli insegnanti, mentre la maggior parte delle denunce (poi nella stragrande maggioranza archiviate, ma intanto il padre era stato sputtanato sui media) provengono da ex mogli troie che vogliono vendicarsi o bussare a quattrini.

    Come la mettiamo?:-)

    Ciao

    Ritvan

  118. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan,

    Il n. 114 non sono io! Perché io firmo, quando mi ricordo.

    Per Maria n. 110

    non sono io che ho cominciato a mettere in dubbio le capacitá intellettuali dell’interlocutore basandomi sulla sua acribia nella decifrazioni di acronimi, tuttavia non era mia intenzione offendere e se comunque il mio post ti è risultato offensivo me ne scuso. Naturalmente accetto che il mio paradosso ti paia fallito, ci mancherebbe altro e che tu lo esprima sarcasticamente.

    Per Ritvan: i batteri di Gigetto non sono un fatto etico o morale. Invece i sospetti di pedofilia lo sono. Cioé la natura etica dell’uomo consiste esattamente nel fatto di avere impulsi di vario genere e di dominarli oppure di orientarli. Il tuo sillogismo va a colpire proprio questo, la natura etica dell’uomo. Perché a) Tu sei un essere umano b) gli esseri umani possono avere impulsi pedofili c) Tu puoi avere impulsi pedofili d) Tu puoi dominarli in modo che non appaiano a livello cosciente e) Tu non puoi impedire che emergano al livello della coscienza f) Tu puoi impedire che condizionino la tua condotta g) Tu non puoi impedire che condizionino la tua condotta. È al livello di questo ultimo punto che si situano gli interventi giuridici legittimi. Leggere Burgess e la sua immortale Arancia Meccanica please!

    Così il paragono di Gigetto starebbe in piedi dal punto di vista tuo se gli facesero un test volto ad accertare che non ha tendenze irrefrenabili a sputare nel caffe del cliente o a scaccolarsi su suo cornetto.

    Io evito per principio di introdurre Hitler nelle argomentazioni! Si puó discutere di tutto senza ricorrere ad Hitler che è l’attaccatutto delle argomentazioni deboli. Non credo di avere pregiudizi ideologici nei tuoi confronti perché non so nemmeno bene a quale ideologia ti riferisci.

    a bientot

    genseki

  119. utente anonimo scrive:

    Interessante la notizia riportata da diego.

    La Lerici era ospite nella trasmissione di Matrix di cui ho parlato alcuni post fa.

    Ero rimasto stupito dal fatto che appariva perfettamente a suo agio in televisione, tranquilla e al tempo stesso aggressiva, con un certo senso del ritmo.

    Ora scopro che è un personaggio televisivo e posso finalmente spiegarmi il perchè della sua ottima performance sul piccolo schermo.

    Naturalmente il fatto che graviti nel mondo dello spettacolo può anche non voler dire nulla, ma credo che sia stato interessante saperlo.

    Così come, anche se pure questo può non voler dire nulla, credo sia interessante saperne di più sul variopinto assieme di opere teatrali, televisive e cinematografiche di cui la donna si è occupata, tra cui figura anche un lavoro sul Conte Dracula e uno sull’Inferno dantesco. Il suo sito ufficiale: http://www.ragdoll.it/rl/lerici.htm

    Stradivari

  120. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    – No, davanti a dolore, sofferenza e traumi anch’io sono inflessibile. –

    Beh, non sto dicendo che sia giusto torturare le bestiole 🙂 Intendevo dire che per provare il dolo e il nesso eziologico serve un referto più approfondito di quello praticato dal veterinario medio – un conto è asserire che c’è stato un trauma, un altro è descriverlo nel dettaglio in modo da poterlo ricollegare all’autore del fattaccio. Sicché non è da escludere che tra poco comincino a girare per le venerande aule di giustizia del Bel Paese tante belle perizie veterinario-legali. E come diceva Vespasiano… :-))

    Z.

  121. utente anonimo scrive:

    Ah, dimenticavo…

    per l’argomento su cui io glisso e tu maramaldeggi 🙂 il parere per quanto ne so io mi sembra ragionevole. Detto questo, se chiamare Azuzz “delinquente” è un’evidente e provocatoria forzatura (ha “delincùto” una sola volta, a quanto ne so io), mi sembra difficile che sostenere che un noto delinquente abituale possa ritenersi leso nell’onore se chiamato “delinquente” (l’offensività del fatto sarebbe esattamente pari a zero). Ma è un’opinione mia così su due piedi, non esattamente un’approfondita ricerca giurisprusticazzi 🙂

    Z.

  122. utente anonimo scrive:

    Vicino all’azienda in cui lavoro hanno sistemato un campo nomadi.

    Da allora sono cresciuti esponenzialmente furti e danni alle auto, al punto di dover sistemare guardie giurate intorno all’area per tutta la giornata.

    Si tratta, ovviamente, di una leggenda metropolitana.

    JZ

  123. utente anonimo scrive:

    non sono io che ho cominciato a mettere in dubbio le capacitá intellettuali dell’interlocutore basandomi sulla sua acribia nella decifrazioni di acronimi, tuttavia non era mia intenzione offendere e se comunque il mio post ti è risultato offensivo me ne scuso. Naturalmente accetto che il mio paradosso ti paia fallito, ci mancherebbe altro e che tu lo esprima sarcasticamente.

    maria

    ma dai gen , non mettevo in dubbio le tue capacità intellettuali, casomai quelle intuitive:-).

    E nemmeno io volevo offenderti…

    Commentatori come prima e più di prima, dunque, senza per questo nascondere i dissensi.

  124. vogliopartire scrive:

    Miguel conoscevi il blog di Massimiliano Frassi sulla pedofilia?…io ogni tanto lo leggo e quello che ho letto è sconvolgente…ho fatto un post sul mio blog.

  125. utente anonimo scrive:

    Gli zingari sono molto dediti ai piccoli furti , credo sia vero, una volta un mio amico che ha un casa con giardino e molte aperture, si ritrovò uno zingarello in casa, svelto e silenzioso come uno scoiattolo ,che fuggì non appena lo vide senza che il mio amico facesse parola, sono appunto furti di stampo antico, senza violenze….

    Sostenere che non rubano sarebbe, quindi, sciocco, sostenenere invece che rubano i bambini è da stronzi perchè non è vero.

  126. utente anonimo scrive:

    #126,

    riguardo agli zingari, sostenere che rubano i bambini è senza dubbio falso se “i bambini” è complemento oggetto. Ma se “i bambini” è soggetto, come il tuo esempio dimostra, è abbastanza vero :-)))

    Z.

    p.s.: Un’amica che non sentivo da tempo mi chiama qualche settimana fa chiedendomi: “come si fa ad ottenere un mandato (sic) per far perquisire delle rulòtt?” 🙂 Nel senso: prima lasciano due, dico DUE portatili in bella vista dal lunotto posteriore davanti a un campo nomadi, e poi si lamentano se al ritorno il lunotto è sfondato e i due PC hanno preso il volo :-))

  127. utente anonimo scrive:

    sabato 21 aprile 2007 provincia pag. 33

    DARFO. Niente sostegno al convegno

    Pedofilia, una rottura

    tra Cgil e «Prometeo»

    Questo pomeriggio, a Darfo Boario si apre con un imprevisto «incidente diplomatico» (il ritiro del patrocinio da parte della Cgil) il quinto convegno internazionale «Pedofilia oggi: quando il dolore ha gli occhi di un bambino», organizzato dall’associazione Prometeo onlus con il patrocinio del Comune.

    Il convegno si terrà nell’hotel S. Martino di Boario Terme a paertire dalle 14. Tra gli ospiti l’attore Luca Barbareschi, il responsabile dell’unità crimini sui minori di Scotland Yard e il detective capo della sezione anti pedofilia della polizia della Virginia.

    E l’«incidente diplomatico»? È nato dalla presa di distanza del segretario generale della Cgil comprensoriale, Domenico Ghirardi, il quale ieri ha diffidato Prometeo «dall’usare nelle iniziative in corso l’adesione che precedentemente era stata assicurata».

    Il riferimento è al patrocinio che la Cgil aveva concesso all’iniziativa, ritirato dopo gli sviluppi del processo contro i presunti casi di pedofilia avvenuti in due scuole di Brescia. In sostanza, il sindacato non ha gradito le mosse della onlus protagonista del convegno relative proprio a questa vicenda giudiziaria.

    «Siamo venuti a conoscenza – scrive Ghirardi ai responsabili di Prometeo – delle accuse da voi rivolte a persone che sono risultate i e che il Tribunale di Brescia ha assolto. La nostra organizzazione è interessata ai problemi della pedofilia, non condivide però certi protagonismi da “caccia alle streghe” che rischiano di favorire un clima di ansia nelle famiglie e nella scuola».

    g.cap.

  128. utente anonimo scrive:

    >Nel senso: prima lasciano due, dico DUE portatili in bella vista dal lunotto posteriore davanti a un campo nomadi, e poi si lamentano se al ritorno il lunotto è sfondato e i due PC hanno preso il volo :-))< Sono d’accordo, del resto è risaputo che le donne stuprate se la vanno a cercare perché indossano la minigonna… JZ

  129. vogliopartire scrive:

    Pedofilia, una rottura

    tra Cgil e «Prometeo»

    ————————-

    mi fido piu’ di Promoteo che della CGIL

  130. utente anonimo scrive:

    JZ,

    se tuo figlio lascia la tua automobile parcheggiata di notte all’aperto col finestrino aperto e le chiavi inserite, e inevitabilmente te la rubano, non ti viene da incazzarti un po’ – dico un po’ anche con lui? Secondo me sì :-))

    Senza nulla togliere al fatto che chi ruba è un ladro, naturalmente.

    Z.

    p.s.: L’esempio della minigonna non mi pare calzante. Ma certo, se una ragazza fa uno strip nella barca di Tyson alle 5 del mattino, poi ci va a dormire assieme per poi lamentarsi che Tyson gli ha messo le mani addosso, sì, se l’è un po’ cercata 🙂 Ciò non toglie, naturalmente, che Tyson debba essere condannato se ha commesso un reato.

  131. utente anonimo scrive:

    Vogliopartire,

    a parte che mi sembra che la CGIL abbia perfettamente ragione nel caso di specie (e dovrebbe essere questo che conta, non altro) davvero ti fidi più di LUCA BARBARESCHI che della CGIL? Sono piuttosto sbalordito anzichenò 🙂

    Voglio dire, posso anche capire – sforzandomi – la voglia di forca e di giustizialismo sul tema in questione. Faccio più fatica a capire come si possa accordare fiducia a certi loschi figuri :-)))

    Z.

  132. utente anonimo scrive:

    >se tuo figlio lascia la tua automobile parcheggiata di notte all’aperto col finestrino aperto e le chiavi inserite, e inevitabilmente te la rubano, non ti viene da incazzarti un po’ – dico un po’ anche con lui? Secondo me sì :-)) < La tua amica aveva forse lasciato chiavi in auto e finestrino abbassato? E’ il TUO esempio a non calzare… JZ

  133. utente anonimo scrive:

    Ah, ho fatto un giretto sul sito di Barbareschi e compagnia cantante e devo dire che questa gente mi fa piuttosto rivoltare lo stomaco. Roba da iscrivermi alla CGIL giusto per rappresaglia.

    Notevole la notizia segnalata da Repubblica: RAGAZZINA SI SUICIDA DOPO AVER DENUNCIATO ABUSI SESSUALI. Si confida, suppongo, sul fatto che pochi cliccheranno sul link, e quindi pochi scopriranno che si trattava di una ragazzina con gravi problemi psichiatrici – risultati ingestibili persino da parte dell’istituto di cura – che più volte ha denunciato abusi del genere senza che fosse mai stato possibile rinvenire alcun riscontro.

    Mi auguro che questi figuri siano in mala fede. Perché se fossero in buona fede la cosa sarebbe ancora più preoccupante. Capisco che per ragioni mediatiche e pecuniarie possa essere proficuo incitare al linciaggio e alla caccia alle streghe e dare il proprio contributo a diffondere le peggiori fobie: e pazienza se persone innocenti ci vanno di mezzo, tanto succede agli altri.

    Ma se questa gente crede davvero di fare giustizia a questo modo… beh, non saprei che dire.

    Z.

  134. utente anonimo scrive:

    JZ,

    – La tua amica aveva forse lasciato chiavi in auto e finestrino abbassato? –

    No JZ, infatti non le hanno mica rubato l’auto 🙂 Però aveva lasciato due portatili in vista dal lunotto: praticamente un invito a nozze per chi volesse commettere un furto di oggetti di valore.

    Tant’è che, in un caso del genere, un’eventuale assicurazione non ti darebbe il becco di un quattrino.

    Il reato resta e chi ruba è un ladro, è evidente. Ma chi si fa derubare in questo modo se l’è cercata eccome 🙂

    Z.

  135. vogliopartire scrive:

    LUCA BARBARESCHI E’ STATO ABUSATO DA NAMBINO…PER QUESTO HA FONDATO L’ASSOCIAZIONE PROMOTEO.

    La CGIL è un sindacato.punto.

    “RIDICOLI I SUOI COMUNICATI STAMPA. FACCIA DAVVERO QUALCOSA PER I BAMBINI ABUSATI!”

    A fronte della dichiarazione di Don Di Noto interviene Massimiliano Frassi, presidente dell’associazione Prometeo(www.associazioneprometeo.org) :

    >

    http://www.associazioneprometeo.org

    http://www.massimilianofrassi.splinder.com

    —————————–

    il libro denuncia lo avete letto sul blog?

    Non vi sembra che cominciano ad essere troppe le scuole in cui si verificano questi gravi episodi?

    A

  136. vogliopartire scrive:

    Ah, ho fatto un giretto sul sito di Barbareschi e compagnia cantante e devo dire che questa gente mi fa piuttosto rivoltare lo stomaco. Roba da iscrivermi alla CGIL giusto per rappresaglia.

    ————————

    A me non mi fa rivoltare proprio iente…anzi mi fa’ aumentare i dubbi che qualcosa non quadra.

  137. vogliopartire scrive:

    Z…lo sai per esempio che persino due poliziotti stupratori di una ragazza handicappata sono stati riassunti dopo una sentenza al TAR ? colpevoli ma riassunti? è questa la giustizia?

  138. utente anonimo scrive:

    Più che altro non si capisce cosa c’entri la cgil con la pedofilia. Mettiamo che un’insegnante che sia o si creda (vista la quantità di abbagli che gi esperti pigliano)esperta di pedofilia partecipi al convegno. Se sia iscritta alla cgil scuole sarebbe giusto rilevarlo. Ma l’organizzazione nel suo complesso, che c’azzecca? Tante volte mi pare che ci si firmi sotto un manifesto di qualche iniziativa solo per godere di riflesso di quella pubblicità che si prevede che il manifesto, per l’iniziativa che promuove, abbia.p

  139. vogliopartire scrive:

    Abbiamo paura di dire che questo mondo sta diventantro una *FOGNA A CIELO APERTO* per i soldi si fa di tutto…non esiste piu’ una vita normale e serena…esiste una pubblicita’ martellante invadente orribbile che invade i nostri occhi…e non si sa piu’ dove guardare…se non possiedi non sei nessuno…e voglioamo parlare del vergogno processo di Cogne che ha invaso la nostra vita…solo perche’ il fatto è avvenuto ad una ricca e viziata ragazzotta di un clan *mafioso*:

    1) processo 30 anni

    2) appello 16 anni

    volete scommettere che in cassazione l’assolvono?

    E’ questa la giustizia?

    Berlusconi innocente…il colpevole è il suo avvocato Previti.

    Giustizia?

  140. utente anonimo scrive:

    Vogliopartire,

    perché hai quest’astio verso la Franzoni ?

    La conosci personalmente tanto bene ?

    O forse per te la presunzione di innocenza vale solo per quelli che ti sono “simpatici” e non per gli altri ?

    Perché parli, spregiativamente, di “ragazzotta” ?

    Perché dici che è viziata ? Chi ti ha detto che è ricca ? Sarebbe poi già una colpa essere ricca ? Andrebbe condannata per questo ? O perché è viziata ?

    Perché parli di ” clan ” ? e di clan ” mafioso” ?

    Chi ti ha fornito queste specifiche informazioni ?

    Aurora.

  141. utente anonimo scrive:

    >Intendevo dire che per provare il dolo e il nesso eziologico serve un referto più approfondito di quello praticato dal veterinario medio – un conto è asserire che c’è stato un trauma, un altro è descriverlo nel dettaglio in modo da poterlo ricollegare all’autore del fattaccio. Sicché non è da escludere che tra poco comincino a girare per le venerande aule di giustizia del Bel Paese tante belle perizie veterinario-legali. E come diceva Vespasiano… :-)) Z.<
    Mi fa piacere poter discutere con te un aspetto della professione veterinaria che mi sta abbastanza a cuore.

    Intanto va chiarito subito che nell’ambito medico veterinario italico – diversamente da quello medico “umano” – non viene legalmente riconosciuta dallo Stato alcuna specializzazione. Certo, in un concorso per fare il veterinario AUSL dei macelli una specializzazione in “Ispezione di alimenti di origine animale” fa punteggio, ma tutto qui. Non mi risulta che i giudici, per far fare a un veterinario perizia legale esigano una specializzazione (che, del resto, non mi risulta figuri nei curricula degli atenei italici, almeno fino a qualche anno fa, quando ancora m’interessavo a queste cose) in “Medicina veterinaria legale”. Ma se lo si dovesse provvedere in tal senso (almeno a istituire un albo di professionisti riconosciuti come periti legali) non sarebbe male. Inoltre, va detto che nelle indagini serie, gli inquirenti si avvalgono di norma della consulenza di prof universitari esperti nel campo specifico, ma non neccessiariamente specializzati in medicina legale. Ricordo il caso dei cavalli stramazati qualche anno fa al palio di Siena: le indagini furono affidate a un veterinario, maggiore dei carabinieri (che, detto en passant, in passato ha frequentato con me un corso di specializzazzione a Pisa), il quale a sua volta ha affidato la perizia al prof di patologia equina alla Facoltà di Pisa. Inzomma, dipende molto dalla buona (o cattiva) volontà dei singoli e poco dalla legge.

    Il fatto inquietante (e sconosciuto fuori da certi ambiti veterinari) è che col famigerato 544-ter è stato introdotto – nell’ambito della categoria “maltrattamenti agli animali” e dietro pressioni delle esagitate lobby animaliste der cazzo – il reato specifico di “detenzione in condizioni incompatibili con le esigenze etologiche degli animali”. Osserva bene, o fine leguleio:-), in tal caso non c’è bisogno di provare il danno oggettivo causato all’animale (abbandono che lo espone a pericoli, percosse che lapalissianamente gli causano dolore, traumi ecc.), basta che uno specialista veterinario fallocefalo metta nero su bianco che secondo il Suo Illuminato Parere le Sacre Esigenze Etologiche del Cane da caccia sono state violate perché trasportato nel bagagliaio (debitamente aereato) dell’auto e il padrone è fritto: in galera!

    Tu mi dirai “Ma Ritvan, spero che i tuoi confratelli non siano tanto fallocefali da scrivere questo!”. E invece sì, ho scoperto – con mio sommo sconforto – che purtroppo lo sono!

    Vedi Z., già la “selezione” dei futuri medici veterinari nel Belpaese avviene piuttosto ad minchiam. L’unico requisito che posseggono il 99% degli aspiranti pare sia “amare gli animali”: un po’ come dire che gli aspiranti avvocati penalisti dovrebbero esser mossi nella scelta esclusivamente dall’ amore… pei delinquenti:-). E già siamo alla prima selezione di sfegatati animalisti. Poi, nell’ambito delle specializzazioni (ancorché non ancora ufficialmente riconosciute), i più integralisti/fondamentalisti di essi, per amarli e “capirli” ancor di più, scelgono di specializzarsi in Etologia, la branca che studia il comportamento degli animali e si fan chiamare Comportamentalisti Veterinari (forse per distinguersi dagli etologi “generici”, tipo Celli): inzomma, sono gli analoghi di psichiatri/psicologi “umani”. Siccome fino a un paio d’anni fa tale specializzazione non era disponibile presso gli atenei italici, tali esimi aspiranti adepti della setta degli Adoratori Della Psiche Animale dovevano andare ad abbeverarsi alla Suprema Fonte del Sapere Pissicoanimale istituita oltrealpe da un paio di ciarlatani francofoni, tali Pageat e Dehasse.

    Tornavano più esagitati (se possibile:-) ) e più pericolosi di prima, visto che i due sullodati istillavano ai talebani ignoranti come capre anche delle sofisticate argomentazioni pseudoscientifiche (zero verifiche sperimentali, per intenderci) a favore delle loro strampalate credenze intime ed empiriche.

    Ora, questa pericolosa setta di veterinari deviati:-) si sta battendo in modo silenzioso e subdolo per vedersi riconosciuta come unica legittimata a rilasciare referti in casi contemplati dal famigerato 544-ter e, con l’ausilio degli adepti dell’Animalismo Antiumano che prolificano come conigli in Italia, credo che ben presto ci riusciranno. Pertanto, in un prossimo futuro vedo uccelli senza zucchero per i possessori di animali. I quali, per evitare guai con la novella Polizia Per la Prevenzione del Vizio e la Promozione della Virtù del Rispetto per la Misteriosa Etologia, – se la logica umana non è un’opinione – si vedranno costretti a sbarazzarsi dei loro animaletti. Con gran nocumento di nosotros veterinari “semplici”, che sulla presenza di quegli animaletti basiamo il sostentamento alle nostre famiglie.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Quando ho tentato di esporre i susscritti argomenti in un forum chiuso per medici veterinari, tenuto da una delle maggiori associazioni professionali di categoria, sono stato epurato in perfetto stile sovietico. Il male sembra essere più esteso di quanto sembri.

  142. vogliopartire scrive:

    Aurora…IL CASO COGNE E’ UNA VERGOGNA NAZIONALE…ne sono piu’ che convinta, posso esserlo o no? questa è la mia idea, punto.

  143. utente anonimo scrive:

    VP,

    se tu ritieni accettabile – anzi, meritorio – diffondere odio e fobie in base a notizie non documentate allora che devo dirti, la pensiamo diversamente.

    Ad esempio:

    PEDOFILIA A BRESCIA – SENTENZA SCANDALOSA

    Perché scandalosa? perché smentisce la tesi di Prometeo? quali sarebbero gli “evidenti segni” dell’abuso sostenuto? Il benemerito presidente di questi allegri fanatici si guarda bene dal farcelo sapere. Perché?

    Ancora: riguardo al TAR che avrebbe annullato il licenziamento dei due poliziotti colpevoli di aver violentato una minore portatrice di handicap, si possono consultare da qualche parte le sentenze (del giudice penale e di quello amministrativo)?

    Una volta si diceva “meglio mille colpevoli in libertà che un innocente in galera”: peccato che sia andato dimenticato così in fretta.

    Z.

    p.s.: A proposito di libri denuncia, consiglio anche a te Lasciate che i bimbi di Luther Blissett.

    p.p.s.: p. non ha torto, e credo che la CGIL dovrebbe occuparsi di difendere la vita e gli interessi dei lavoratori. Non di guerra in Iraq, pedofilia o surriscaldamento globale. Un sindacato dovrebbe fare il sindacato, e possibilmente farlo bene.

  144. vogliopartire scrive:

    Ma insomma lo vogliamo dire che prima la gente si vergognava a denunciare il pedofilo…perche’ era nascosto in famiglia, poteva essere il padre, lo zio, il fratello, il prete ecc,. ecc. …io da bambina mi ricordo il vinaio sotto casa…mio cugino il prete della sua scuola, tutto veniva messo a tacere come una vergogna, addirittura chi subiva l’abuso se ne vergognava e se ne sentiva colpevole…adesso finalmente se ne parla…ma mi sembra che ancora ci sia molta voglia di non condannare questo tipo di reato, scusate ma la penso cosi.

  145. vogliopartire scrive:

    Penso che quello che sta avvenendo nelle scuole sia qualcosa di molto piu’ grande, qualcosa che va al di la’ di un semplice caso di pedofilia.

  146. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    il tema è senza dubbio molto interessante, così come il (piuttosto desolante) sguardo panoramico che ci hai offerto sul mondo delle perizie veterinario-legali 🙂 Dal punto di vista prettamente penale bisogna dire che c’è ben poca giurisprudenza sul 544ter e la pochissima dottrina che si legge in giro è piuttosto, come dire, vomitevole 🙂

    Credo che molto dipenderà da come i giudici decideranno di interpretare il discutibile inciso “con crudeltà o senza necessità”, e naturalmente dal valore che sarà assegnato ai referti di cui si parlava. C’è quanto meno da augurarsi che, dal momento in cui saranno assunti come atti a processo, si pretenda una maggiore specializzazione e qualificazione dei CT che li redigono!

    Purtroppo siamo in un paese in cui la polizia, quando ha il videoregistratore rotto, va a visionare le registrazioni di una banca al CED di un’altra banca “perché siamo amici” (giuro…e il direttore dell’altra banca che faceva commenti tipo “ah, da noi queste cose non succedono!!”…) :-))

    Z.

  147. utente anonimo scrive:

    VP,

    – adesso finalmente se ne parla…ma mi sembra che ancora ci sia molta voglia di non condannare questo tipo di reato, scusate ma la penso cosi. –

    Forse ti ho frainteso… tu stai sostenendo:

    – che alcuni di noialtri autorevoli commentatori di Kelebek si sia favorevoli allo stupro di minori?

    – che i giudici preferiscano assolvere piuttosto che condannare dei pedofili conclamati?

    – o entrambe le cose? 🙂

    Ti chiedo anticipatamente scusa se ho frainteso il tuo pensiero, come forse è successo, ma preferisco chiedere piuttosto che mettere in bocca a qualcuno cose che non intendeva dire…

    Z.

  148. utente anonimo scrive:

    >Berlusconi innocente…il colpevole è il suo avvocato Previti.

    Giustizia? vogliopartire< Si, Giustizia, con la “G”. E se il Berlusca ci avesse creduto, ci avrebbe risparmiato – con soddifazione di tutti – l’indecente spettacolo del Parlamento okkupato a lungo a fare leggi ad personam per parargli il culo. Di questo, sì, lui è colpevole.
    Berlusconi non è stato proclamato “innocente”. Non è stata provata la sua colpevolezza, cosa ben diversa e in uno stato di diritto sta bene così. Ti sembrerà probabilmente una distinzione di lana caprina, ma se ti sobbarchi la fatica di leggerti qualche bignamino di diritto non edito a Mosca negli anni ’30, forse capirai. Casomai, i PM che lo accusavano, forse è il caso che si leggano – oltre all’opera omnia di Marx e Lenin – anche qualche bignamino di regole processuali, specie di quelle che riguardano la consistenza delle prove da portare in tribunale. Avrebbero risparmato così un sacco di soldi a Pantalone, soldi da destinarsi a opere di bene, eque nonché solidali.

    Ciao

    Ritvan

  149. vogliopartire scrive:

    Ti chiedo anticipatamente scusa se ho frainteso il tuo pensiero, come forse è successo, ma preferisco chiedere piuttosto che mettere in bocca a qualcuno cose che non intendeva dire…

    —————————–

    Assolutamente no…

    intendo dire che non ci deve essere necessariamente uno stupro…le violenze sui bambini possono essere di vario tipo, per esempio i bambini di Rignano hanno accusato sintomi di vario genere, abbastanza gravi senza arrivare allo stupro.

  150. utente anonimo scrive:

    VP,

    leggiti questo “bellissimo” articolo di Frassi, per capire di che razza di cialtrone stiamo parlando:

    http://www.associazioneprometeo.org/articoli/letterapaoloonofri.aspx

    Insomma: se tu visioni foto pedopornografiche sei ipso facto un delinquente (e a dire il vero non si capisce perché un delinquente e non, più semplicemente, un pervertito). Ma se ti hanno ammazzato il figlio allora sei un po’ meno delinquente, e anche un po’ meno pedofilo.

    E poi aggiunge: “da qui scrivo che lo perdono”. Ma chi sei, Gesù Cristo? :-))

    Questo è il *presidente* dell’associazione Prometeo. Figurarsi gli altri.

    Z.

  151. utente anonimo scrive:

    Un blog molto interessante sulla discussione in corso.

    http://il-giustiziere-lafabbricadeimostri.blogspot.com/

    Mr. XYZ

  152. utente anonimo scrive:

    >Forse ti ho frainteso… tu stai sostenendo: – che alcuni di noialtri autorevoli commentatori di Kelebek si sia favorevoli allo stupro di minori? Z.< Massì, usciamo dal vil anonimato, come hanno fatto in Olanda, fondando l’equivalente del tulipano Nvd (“Amore del prossimo, libertà e diversità”). Cos’altro sono i pedofili se non gente che ama appassionatamente i bambini?:-) :-). Ciao
    Ritvan Ke Fa Koming Out:-)

  153. vogliopartire scrive:

    Ritvan …tranquillo, me lo ha spiegato mia figlia che è un procuratore che non esercita, perche’ ha scelto poi un altro lavoro.

    Comunque devo dire che nei confronti di Berlusconi è vero che c’è stato un accanimento giudiziario..Agnelli faceva piu’ o meno le stesse cose, ma solo dopo gli anni 90 fu processata la Fiat per le tangenti e pago’ mi sembra Romiti, se non ricordo male.

  154. vogliopartire scrive:

    Z.

    Posso provare comprensione per Barbareschi abusato…non lo sopporto come attore e come uomo. Leggero’ quello che mi dici.

  155. utente anonimo scrive:

    Occhio Ritvan a scherzare troppo!

    Ricorda che sei grande e grosso, fai regolarmente incazzare i giornalisti di Libero :-), sei un “ospite” (anzi, un albanese!) e, quel che è peggio, hai addirittura un bisnonno muSSulmano (anzi, imam!!) 🙂

    Se scrivi ste cose, per come lavorano giornalisti e procure in Italia, al prossimo caso di pedofilia più o meno presunta la qualifica di uomo nero non te la toglie proprio nessuno!! :-)))

    Z.

  156. vogliopartire scrive:

    Bastardi sti Olandesi pedofili, dopo tutti i bambini che ammazzarono in Belgio….,hanno avuto il coraggio di voler fondare un partito.

  157. utente anonimo scrive:

    Vedi VP, in realtà quella del “partito di pedofili” è una definizione che ne hanno dato i nostri benemeriti giornalisti del Bel Paese.

    Questo perché il partito in questione, tra le altre cose, propone l’abbassamento a 12 anni dell’età del consenso. Certamente si può anche giudicare una proposta da depravati, ma in Italia è a 14 (13 se il partner ha meno di 17 anni), e non per questo i giornalisti del TG1 parlano di “parlamento pedofilo” 🙂

    Z.

  158. vogliopartire scrive:

    Ritvan, per essere Albanese conosci cosi bene il nostro paese meglio di 100 italiani! hahahah!

  159. utente anonimo scrive:

    >VP, leggiti questo “bellissimo” articolo di Frassi, per capire di che razza di cialtrone stiamo parlando:

    http://www.associazioneprometeo.org/articoli/letterapaoloonofri.aspx <
    No, ti prego, non farglielo leggere a VP, sarebbe capace d’iscrivere d’ufficio d’ufficio “Prometeo” nel Libro Nero Della Filopedofilia:-).(scusa il bisticcio di “fili”:-) )

    >Insomma: se tu visioni foto pedopornografiche sei ipso facto un delinquente (e a dire il vero non si capisce perché un delinquente e non, più semplicemente, un pervertito).<
    Ma Z., è la legge che lo stabilisce, mica “Prometeo”! O no?

    >Ma se ti hanno ammazzato il figlio allora sei un po’ meno delinquente, e anche un po’ meno pedofilo.<
    Non mi pare di leggerlo così. In linguaggio leguleio credo che si chiami “invocazione della clemenza della Corte” per un uomo che ha già sofferto una pena infernale.

    >E poi aggiunge: “da qui scrivo che lo perdono”. Ma chi sei, Gesù Cristo? :-))<
    Beh, qui, invece, penso che tu abbia ragione: certi capi di set…pardon, onlus:-) a volte hanno degli accessi di messianismo:-).

    >Questo è il *presidente* dell’associazione Prometeo. Figurarsi gli altri.<
    E invece no. Io lo leggo sotto un’altra luce. Un presidente di un’associazione antipedofilia, associazione accusata – a torto o a ragione, non entro nel merito – di persecuzione fanatica di ogni persona sospettata di pedofilia, il quale presidente mostra tale comprensione (e p.es. pensa che forse sarebbe stato opportuno chiarire se Onofri guardava e scaricava foto di infanti stuprati o di maliziose lolite più o meno consenzienti, come lo stesso onofri ha sempre sostenuto, questione che – al di là della legge – non mi sembra di lana caprina), ebbene, sta a dimostrare solo che tale associazione tanto ciecamente fanatica e persecutoria non lo è. O almeno non lo è il suo presidente. Che poi sia cialtrone, sarebbe da provare. A scanso di possibili querele:-)

    Ciao

    Ritvan

  160. vogliopartire scrive:

    Z… il vecchiaccio olandese di 62 anni che ha fondato il partito in Olanda la vuole di 12 anni…fra 10 anni abbassera’ l’eta’ a 10!

  161. utente anonimo scrive:

    >Se scrivi ste cose, per come lavorano giornalisti e procure in Italia, al prossimo caso di pedofilia più o meno presunta la qualifica di “uomo nero” non te la toglie proprio nessuno!! :-))) Z.< No, dranguillo, ber forduna nosotros albanezi ziamo bianghi!:-)
    Ciao

    Ritvan

  162. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, per essere Albanese conosci cosi bene il nostro paese meglio di 100 italiani! hahahah!vogliopartire< Oddio, no, ti prego, non ti accodare anche tu ai vari castrucci e similcastrucci telematici che sostengono indefessamente che io sia, invece, un italianissimo, nonché pessimo avvocato (magari al servizio dell’IADL) che gira pei blog spacciandosi per veterinario albanese.
    Ciao

    Ritvan

    P.S. Quando ho incontrato di persona MM credo di avergli mostrato il mio passaporto. E’ pur vero che la Digos riesce a far miracoli in questo senso:-), ma il perfido Miguel mi ha sottoposto anche – mediante la tentacolare rete di traduttori tlaxcala, di cui è il Capo – ad uno stringente interrogatorio sulla lingua albanese. E al miracolo di ottenere da un agente italico la perfetta padronanza dell’albanese la Digos non c’è ancora arrivata. Fino a prova contraria.

  163. vogliopartire scrive:

    Onofri è un bel soggetto…un bel cappotto glielo ha cucito addosso con una bella inchiesta su tutto il caso, Enrico Deaglio sulla rivista Diario. Deaglio mi è antipatico ma l’articolo era perfetto.

  164. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    – Ma Z., è la legge che lo stabilisce, mica “Prometeo”! O no? –

    Certo. Legge che il tizio mostra di condividere nel modo più assoluto e “senza mediazioni”, ma che vorrebbe si applicasse con particolare clemenza a Onofri. Perché? ma perché gli hanno ammazzato un figlio, e questo lo rende più degno di comprensione della massa. Tanto da doversi considerare un po’ meno pedofilo quando fa il pedofilo 🙂

    Non fa una piega, che dici? :-)) Tra l’altro fatico a capire il nesso: se lo comprendesse qualora si fosse fatto giustizia da sé troverei comprensibile il punto di vista del Frassi. Ma in che modo la morte violenta di tuo figlio giustifica, o attenua, la tua eventuale responsabilità come pedofilo?

    La risposta è piuttosto semplice, secondo me.

    Quando due francesi sono stati rapiti per protesta contro la legge francese sul velo, Barenghi del Manifesto – contrarissimo alla guerra, ma che quella legge aveva appoggiato – ha subito elogiato gli americani affermando: mille volte meglio gli americani che i guerriglieri iracheni.

    Allo stesso modo, il Frassi deve stare dalla parte di Onofri perché è una Vittima per eccellenza: non gli hanno stuprato il figlio, ma addirittura trucidato a freddo. Solo che al processo si scopre che Onofri, sfiga delle sfighe, patteggia una condanna per un reato che attiene alla pedofilia.

    E quindi, che si fa? si ammette che quella legge è oscena, perché condanna al carcere e alla gogna persone che non hanno arrecato danno a nessuno (tantomeno alla pubblica decenza, visto che nessuno ostenta certe foto in piazza)? si ammette che a causa di quella legge tante persone come Onofri sono state condannate alla gogna di cui sopra, e che questa cosa è inutile quanto ingiusta? e di conseguenza si fa un po’ di autocritica, che sinceramente non guasterebbe?

    No. Si dice che legge è giusta, ma che Onofri, dopotutto, non è proprio pedofilo al 100%.

    Gli hanno ammazzato un figlio. “Quindi” è pedofilo solo al 50%.

    Premio “Disonestà Intellettuale Primavera 2007” assegnato al sig. Frassi 🙂

    Z.

    p.s.: azz, vuoi farmi condannare per diffamazione per via del “cialtrone”? e che cacchio, io ti credevo un garantista :-)))

  165. vogliopartire scrive:

    Ritvan, lo dicevo senza malizia ho amici rumeni da anni in Italia che sono piu’ italiani di me, sanno tutto, sono informati…e invece sappiamo che la popolazione italiana è molto ignorante e legge poco.

    Ciao.

  166. utente anonimo scrive:

    >Aurora…IL CASO COGNE E’ UNA VERGOGNA NAZIONALE…ne sono piu’ che convinta, posso esserlo o no? questa è la mia idea, punto. vogliopartire<
    Ehm…onestamente devo dire che non la trovo una argomentazione tanto esaustiva. Cionondimeno, non mi vergogno di confessare che provo un certo qual sadico compiacimento:-) nel vedere la dolce Aurora ricevere ogni tanto pan per focaccia, specie da una persona del suo stesso sesso:-).

    Ciao

    Ritvan

  167. vogliopartire scrive:

    punto…nel senso che non cambio idea, quindi taglio subito l’argomento. Lascio ad Aurora il suo pensiero, ma non puo’ mettere dei punti interrogativi sul mio. Al nome Cogne mi viene la nausea, azzo!

  168. utente anonimo scrive:

    x Z. (#165)

    Beh, sull’indecente piroettismo di Barenghi – se le cose stanno davvero così – ti devo dar ragione, tanto più che io considero la legge francese sul velo una iniqua forzatura laicista (e anche il laicismo una “religione” non meno potenzialmente pericolosa delle altre), esattamente come trovo il burqua una forzatura fondamentalista del Corano.

    Il caso del prometeino invocante clemenza per il solo Onofri, invece, confesso che non l’avevo considerato sotto l’aspetto che consideri tu. Pertanto, a posteriori, aggiungo che:

    1. Quella legge anch’io la trovo piuttosto forcaiola.

    2. Non è, però, la sola ad essere ispirata a tale insano principio, ovvero di colpire il “fruitore” di un certo reato, anche se non fa male a nessuno, date le difficoltà ad individuare e colpire chi effettivamente quel reato lo compie, nonché per scoraggiare quest’ultimo dal compierlo, togliendogli la convenienza economica di farlo.

    3. Gli esempi del punto 2 sono moltissimi: vanno dalla contravvenzione al cliente trovato senza scontrino (equiparandolo di fatto al commerciante ladro) fino a quella al povero turista ignaro che compra una borsa falsa Gucci dal solito vuccumpra’, su cui si chiudono entrambi gli occhi in nome dell’accoglienza equa e solidale, passando pei tentativi più o meno riusciti di colpire i clienti delle mignotte, senza avere il coraggio di definire reato la mignottaggine né, al contrario, di legalizzarla facendole pagare le tasse. Per fortuna, nell’ambito della droga non siamo arrivati a tanto, ma solo perché i drogati sono considerati “kompagni che sbagliano” e gli estimatori di foto pedopornografiche ancora:-) no. Ma diamo tempo al tempo:-).

    4. Faccio anch’io il mio paragone, a ‘sto punto: la ricettazione è un reato da tempo immemore. Eppure l’onesto commerciante che compra il frutto del lavoro del ladro non mi sembra tanto diverso dal guardone che fruisce (a pagamento, credo) dell’infame commercio pedopornografico.

    5. Tornando a bomba, lo scopo della lettera del prometeiano non era di discutere la legge. Anzi, no, velatamente la dicuteva eccome e te l’ho fatto notare, ma forse ti è sfuggito, nel pezzo in cui faceva distinzione fra foto di infanti abusati e di lolite evidentemente compiacenti: per un’associazione antipedofilia mi sembra già tanto.-). Ma non credo fosse la sede adatta per discuterne approfonditamente. Si riferiva a un singolo caso umano e come tale, credo, dobbiamo prenderlo. Ovvero, come un’invocazione alla clemenza della Corte.

    Ciao

    Ritvan

  169. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, lo dicevo senza malizia ho amici rumeni da anni in Italia che sono piu’ italiani di me, sanno tutto, sono informati…e invece sappiamo che la popolazione italiana è molto ignorante e legge poco. Ciao. vogliopartire<
    Non avevo dubbi, cara, lo so che è così e che una “de sinistra” non dovrebbe pensarla che così. Se gli italiani si prendessero la briga di leggere ogni tanto Metropoli, il supplemento domenicale di Repubblica (costa 10 cent e ciononostante rimane regolarmente invenduto, fino alla prossima domenica:-( ), specie la pagina delle lettere, si accorgerebbero che i “diversamente comunitari”, pur non toccando tutti le Sublimi Vette Ritvaniane:-), non sono tutti quelle bestie ignoranti e puzzone di cui delirano i razzistoidi italici. Certo, di bestie ignoranti e puzzone (e anche delinquenziali, che è peggio) ce ne stanno, ma è dovere dello Stato separare il grano dal loglio: se non è in grado di farlo, i razzistoidi che gli danno il voto devono star zitti o al limite prenderselo con esso.

    Ho, invece, biekamente:-) approfittato del tuo commento per lanciare la mia solita frecciatina ai miei cari estimatori fascioleghisti (che so che mi leggono anche qui) pei quali è materialmente, nonché razzialmente impossibile che il sottoscritto possa essere un albanese:-).

    Ciao

    Ritvan

    P.S. E con me, invece, vorresti approfondire su Cogne?:-)

  170. vogliopartire scrive:

    Ritvan… che dire ancora sulla *bambina*?

  171. utente anonimo scrive:

    Non saprei Ritvan,

    secondo me quella legge è pensata per punire un mero vizio.

    Ti dico come la vedo io. L’illecito dello scontrino di cui parli era senza dubbio discutibile (non si vede perché il cittadino debba assumersi obbligatoriamente compiti di polizia fiscale), e abolendolo il Berlusca ha fatto una delle poche cose buone del suo mandato 🙂 Si può discutere certamente anche sul falso Gucci, e sulle sanzioni spesso esorbitanti e di dubbia legittimita irrogate ai ciccionazzi tedeschi con moglie al seguito…

    Nota però che in entrambi i casi si tratta di un illecito amministrativo. Salvare sull’hard disk [1] foto pedopornografiche invece è *reato*: ed è reato *in sé*, non in quanto le foto siano acquistate a titolo oneroso, ossia in quanto il pedofilo abbia contribuito ad arricchire un traffico illecito (nel qual caso sarebbe una versione penale del “falso Gucci”).

    La disposizione è di costituzionalità non dubbia, ma inesistente. Osserva la nostra dottrina che “il legislatore [mira] alla repressione della pornografia minorile perché essa deriva dallo sfruttamento sessuale dei minori” (corsivo nel testo). In altre parole, non perché in tal modo si colpisca il commercio (perché appunto non è necessario che vi sia *commercio*) ma semplicemente perché costituisce un vizio particolarmente abietto per qualità e origine. E nota che l’autore in questione scrive questo non per criticare, ma per giustificare, per difendere l’articolo che noi stiamo criticando!

    La cosa più “divertente” è che questo rientra nei delitti contro la libertà sessuale. La domanda sorge spontanea: la libertà sessuale di chi? 🙂 Piuttosto è la legge che viola la libertà sessuale del maniaco di farsi una sega davanti ad una foto… :-))

    Z.

    p.s.: Siccome però al peggio non c’è mai limite, e Berlusconi si è distinto per peggiorare tutto il peggio dell’Ulivo, ha peggiorato anche questa legge. Infatti oggi si può andare in galera anche per aver salvato sul proprio hard disk delle immagini pedopornografiche VIRTUALI: ossia, immagini che rappresentano come fossero vere situazioni non reali. Qui è proprio impossibile capire di chi è la libertà sessuale lesa, visto che la vittima è appunto virtuale 🙂 A parziale discolpa di Berlusconi, va però detto che questa legge è stata approvata all’UNANIMITA’ dal Senato…

    [1] La Kassazione ha stabilito che, in base alla legge, consultare le foto e basta non è reato: bisogna salvarle perché scatti la sanzione. Ora, per carità, è un’interpretazione perfettamente aderente al testo normativo: solo, che minchia cambia se le guardi o le salvi? :-))

  172. utente anonimo scrive:

    Vogliopartire,

    invochi spesso Giustizia.

    Ma quanto sei giusta tu ?

    Infatti io non contesto la tua nausea, ma il fatto che vai “vomitando ” giudizi immotivati su una persona a te sconosciuta, la signora Franzoni, magari basandoti su quegli stessi mezzi di informazione che qui si deprecano tanto.

    Aurora.

  173. vogliopartire scrive:

    Aurora sai quante donne ammazzano i propi figli ogni anno? sono tante Aurora, ne senti parlare? stanno tutte in galera a scontare la pena…ti sembra giustizia quella concessa alla Franzoni? a me sembrano privilegi.

  174. vogliopartire scrive:

    Aurora e parlo di Rai – Mediaset stampa in generale…compresi i giornali aggratis…un tormentone da anni…se non era ricca stava in galera.

  175. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, il tema è senza dubbio molto interessante, così come il (piuttosto desolante) sguardo panoramico che ci hai offerto sul mondo delle perizie veterinario-legali 🙂 Z.<
    Grazie, fratello, la tua qualificata comprensione mi rincuora. Devo dire che anche il collega che si occupa di diversi aspetti legali nell’ambito dell’associazione di cui sopra (non laureato in legge, ma appassionato come me degli aspetti legali della professione e, pertanto, avente anche lui approfondito da autodidatta un po’ di rudimenti di giurisprudenza) era piuttosto perplesso sui possibili effetti di tali leggi draconiane. Ma la massa ottusa dei veterinari animalisti lanciava grida di giubilo, credendo, nella loro crassa ignoranza, che con le leggi draconiane nel paese delle grida manzoniane:-) si possa far tutto.

    >Dal punto di vista prettamente penale bisogna dire che c’è ben poca giurisprudenza sul 544ter e la pochissima dottrina che si legge in giro è piuttosto, come dire, vomitevole 🙂<
    Giuristi animalisti talebani? Oddio, anche lì?:-) (secondo me sono gli studenti scartati nelle prove d’ammissione a veterinaria – eppure son prove dal limite piuttosto terra-terra, da quel che mi risulta – che poi hanno ripiegato su Giurisprudenza:-) ).

    >Credo che molto dipenderà da come i giudici decideranno di interpretare il discutibile inciso “con crudeltà o senza necessità”,<
    Discutibilissimo, infatti, specialmente la seconda parte.

    Già i colleghi animalisti hanno cominciato a rifiutarsi di eseguire eutanasie (o almeno di vantarsi pubblicamente di rifiutarsi, sai gli ipocriti non mancano nemmeno nella categoria dei veterinari:-)) nei casi p.es. di diabete, “imponendo” al proprietario di far andare avanti a vita il micio diabetico a forza di insulina (che nel caso degli animali mica la passa il SSN).

    I colleghi non animalisti talebani, invece, hanno cominciato anche loro a non farlo, per non essere ritenuti correi del fetente:-) proprietario, nel caso la Polizia Animalista Per La Prevenzione Del Vizio E La Promozione Della Virtù decida di ficcare il naso nella faccenda. E piuttosto comprensibile che la categoria dei veterinari (talebani o meno) sia restia ad essere costretta a chiudere l’ambulatorio, per presentarsi davanti a un giudice, il quale dovrà stabilire se v’è stata “neccessità” di sopprimere dolcemente il micio diabetico. Ti faccio però notare, che nel caso di Berlusconi proprietario di gatto diabetico, tale neccessità è inimmaginabile, visto che lui potrebbe mandare avanti a colpi d’insulina, senza soffrirne affatto pecuniariamente, tutti i gatti di Roma e provincia, ma nel caso della sciura Pina a pensione sociale la cosa è inimmaginabile anche per un solo gatto, però nel senso opposto.

    A quel punto, il povero veterinario si vedra chiedere dal giudice coscienzioso:”Ma lei, veterinario Rossi, ha chiesto o non ha chiesto al suo cliente sig. Bianchi, proprietario del fu sig. Micio Diabetico, di mostrarle le sue ultime 3 denunce dei redditi, prima di decidere se la scelta di eutanassizzare il suddetto fu sig. Micio fosse “neccessaria” o meno?” La risposta, ovviamente sarebbe “No” e la condanna del veterinario assicurata.

    Le conseguenze di tale scellerata scelta legislativa sono che davanti al proprietario medio – ovviamente scartata subito la folle proposta di insulinizzare il micio per anni – si apre il seguente ventaglio di scelte (rigorosamente in ordine decrescente di “giustezza”, a mio insindacabile:-) giudizio):

    a) Trovare un veterinario compiacente abbastanza audace da sopprimergli il micio come pietà e scienza comandano. Ovviamente pagando il multiplo della tariffa usuale (che varia da 20 a 50 euri), poiché l’audacia ha un prezzo, però sempre infimo rispetto all’insulina a vita:-).

    b) Sgozzare personalmente il micio nella vasca da bagno e poi seppellirlo in giardino.

    c) Trovare un ragazzino abbastanza precocemente crudele da affidargli la sgradevole (per le persone “normali”) incombenza.

    d) Portare il micio in una città ad almeno 500 km di distanza dalla propria (sai, la leggenda dice che a volte ritornano, se non li porti abbastanza lontano) e lasciare che il buon Darwin faccia il suo corso, lontano dai suoi occhi e – speriamo – abbastanza in fretta. (è gradito automobilista che non freni quando se lo vede davanti).

    e) Lasciare che il micio muoia in casa in modo “naturale” di diabete, fra atroci e soprattutto PROLUNGATE soferenze.

    Così, chi si accontenta, gode….

    Ciao

    Ritvan

    P.S. A proposito delle pene draconiane invocate ed ottenute – sulla carta – dagli animalisti talebani e fallocefali.

    Una mia intelligente amica e collega (e anche cliente del nostro lab, che non guasta:-) ), animalista e perfino guardia zoofila, ma cum grano salis, a cui stavo facendo questo discorso, mi ha approvato, anzi mi ha confidato uno degli effetti paradossali (ma solo in apparenza) che tali pene draconiane stanno avendo sul comportamento dei giudici. I quali giudici, costretti dalla sullodata legge fra inculare spietatamente un tizio – che, intendiamoci, a rigor di buonsenso comune, un buon ceffone educativo lo meriterebbe, ma nulla più – e assolverlo del tutto, stanno trovando (i giudici, eh, non gli avvocati degli imputati!) i peggiori cavilli legali per mandare tutti assolti i maltrattatori di bestie che le guardie zoofile gli portano davanti!

    E di nuovo, chi si accontenta gode:-).

  176. utente anonimo scrive:

    VP,

    in galera ci si dovrebbe andare, salvo casi particolari, dopo la condanna definitiva.

    Non dovrebbe stupire che la Franzoni sia libera, dato che non risultano ricorrere esigenze cautelari (non può inquinare alcuna prova, non è verosimile che fugga alle Bahamas da un dì all’altro, né è stata prospettata la reiterazione del reato). Dovrebbe forse stupire che le altre – se le cose stanno come dici – siano in carcere.

    A scanso di equivoci, non ho nessuna simpatia per la Franzoni.

    Z.

  177. utente anonimo scrive:

    OT (?) – a [s]proposito di media, mostri e spettacolo

    Miguel,

    ma nessuno si accorge di quello che sta succedendo in Turchia?

    [leggasi: si attende succoso post in merito ;)]

    diego

  178. utente anonimo scrive:

    >Ritvan… che dire ancora sulla *bambina*? vogliopartire<
    Ma chessò, p.es. che quando si trova in casa un bimbo col cranio fracassato e il cervello schizzato sui muri, parallelamente all’elicottero che porta la creatura in ospedale per essere curata:-) forse ci dovrebbe esserne un altro elicottero che porti la scientifica sul posto e sottoponga tutti i presenti sulla scena del delitto alle dovute perizie, per avere le prove certe, prima che il tutto s’imbordelli senza speranza. O no?

    E se non lo si è fatto – dimostrando così di essere un paese poco civile – trovare IL PIU’ PROBABILE capro espiatorio e schaffarlo in galera (per 30 o 17 anni, fa l’istess) renderebbe tale paese ancor meno civile.

    Per come l’intende la civiltà un barbaro albanese par mio.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Di una cosa sono certissimo. A quella tal dottoressa Satragni andrebbe immediatamente ritirata la laurea in Medicina. Sarebbe l’unico atto di giustizia certa possibile. Ma mi sa che non lo faranno mai….

  179. utente anonimo scrive:

    No, non lo so quante donne ammazzano i figli, magari me lo puoi dire tu.

    Mi risulta però che tante figlicide siano nella struttura psichiatrica di Castiglione dello Stiviere ( VR) , e non in carcere.

    Ma solo perché , ammettiamo, altre donne sono state, magari ingiustamente, recluse, allora bisogna internare, per non discriminare , anche la Franzoni ?

    E la sua colpevolezza si giudica in base al fatto che sarebbe ricca e viziata e ragazzotta ?

    Aurora.

  180. vogliopartire scrive:

    Ma solo perché , ammettiamo, altre donne sono state, magari ingiustamente, recluse, allora bisogna internare, per non discriminare , anche la Franzoni ?

    __________________________

    Aurora, io amo la *giustizia* voglio per un povero la stessa giustizia del ricco…va bene? siccome sappiamo che la giustizia uguale per tutti non esiste, permetti che la privilegiata Franzoni mi stia sul cavolo per tutta l’attenzione che la stampa gli ha dedicato? non la sopporto, come non sopporto i privilegiati.

  181. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    – quali giudici, costretti dalla sullodata legge fra inculare spietatamente un tizio – che, intendiamoci, a rigor di buonsenso comune, un buon ceffone educativo lo meriterebbe, ma nulla più – e assolverlo del tutto, stanno trovando (…) i peggiori cavilli legali per mandare tutti assolti i maltrattatori di bestie che le guardie zoofile gli portano davanti –

    O Ritvan…se riesci a fornirmi qualche riscontro in materia da qualche sentenza è la volta che il caffè te lo offro sul serio :-))

    Z.

  182. utente anonimo scrive:

    Leggo solo ora il tuo successivo commento, Vogliopartire : le stesse tue fonti, giornali e televisione, hanno scandagliato la vita della Franzoni : ha conosciuto il marito mentre faceva la cameriera in un albergo , durante un’ estate.

    L’avv. Taormina l’ ha assistita gratuitamente, immagino dopo avere appurato che alla famiglia mancavano effettivamente i fondi per corrispondergli il suo onorario.

    E’ chiaro che lui si è fatto pubblicità , con un caso così eclatante, ma nel contempo si deve prendere atto che, se la famiglia fosse stata ” ricca” , Taormina non avrebbe avuto motivo per proporsi assolutamente gratuitamente.

    Belpietro, che pare abbia seguito da vicino la vicenda , ha dichiarato di avere saputo dal marito della Franzoni che non hanno richiesto copia dei nastri della immensa mole di intercettazioni, ( il cui ascolto può essere sempre utile per verificare che elementi a favore della difesa non siano stati trascurati o erronemente riportati o interpretati elementi a sostegno dell’accusa ) perché costava troppo e non potevano permetterselo.

    Sarà vero, non sarà vero, ma non ho trovato elementi da cui dedurre che la Franzoni è ” ricca”.

    Aurora.

  183. vogliopartire scrive:

    Ritvan…sono in tutto d’accordo.con te ..adesso si che siamo d’accordo.

    Se abitava a Tor bella Monaca stava in galera, il caso si sarebbe chiuso subito.

  184. vogliopartire scrive:

    Aurora ci sono tanti figle di papa’ che vanno a fare le cameriere nelle birrerie per hobby, e scusa non è che abitasse in un monolocale, ma in una bella villa a Cogne, ma insomma se vogliamo negare l’evidenza si puo’ fare…Aurora io di questo caso ho la nausea, vorrei non sentirne piu parlare.

  185. utente anonimo scrive:

    scusa ,voglio partire,

    ma non riesco a capire il tuo discorso sulla franzoni; il fatto che sia ricca e che abbia una bella villa, a parte che di case come la sua in val d’aosta ce ne sono a centinaia, le toglie il diritto di battersi per evitare la galera?

    E se ci sono donne che non lo hanno potuto fare adeguatamente devo dolermi perchè anche lei non ha avuto la stessa sorte?

    Non amo anna maria franzoni, come non ho amato il suo protagonismo, peraltro coltivato non soltanto da lei, ma non capisco tutta questa delusione, che non è soltanto tua, per la pena dimezzata, 16 anni di galera ti sembrano pochi?

    Riguardo , poi, alle altre madri che hanno ucciso i loro figli, forse non sai che non stanno in galera ma in una struttura speciale, perchè il figlicidio o come si chiama è delitto SPECIALE, e deve avere una pena diversa da tutte le altre.

    Non so se anna maria franzoni andrà in galera e poco me ne importa, ma penso che il can can mediatico che il suo caso ha suscitato dovrebbe indurci alla cautela riguardo al giudizio che ne possiamo dare. Io per esempio sento adesso per la prima volta che la famiglia sia addirittura un clan mafioso, sarà vero, sarà falso, vattelapesca; ieri l’altro, una signora mi diceva che la sua famiglia era stata testimone di alcuni episodi della famigerara saga della uno bianca….

    Gli avvocati di grido che l’hanno difesa, grosso e taormina, lo avranno fatto, specialmente quest’ultimo, anche per la risonanza chre la vicenda ha avuto, il protagonismo di taormina è stato pari a quello dalla Franzoni per esempio e le sue comparsate televisive ben pagate, in compagnia di altri bei tomi, tipo Palombelli, Crepet ecc. ecc. mi disgustano più della pena dimezzata…

    maria

  186. utente anonimo scrive:

    Bambini e processi di Salem vecchi e nuovi:

    http://www.randi.org/encyclopedia/Salem%20witch%20trials.html

    Stradivari

  187. utente anonimo scrive:

    >Per Ritvan, Il n. 114 non sono io! Perché io firmo, quando mi ricordo. genseki<
    Precisazione superflua a ‘sto punto, direi. Al secondo intervento dell’ “Innominato” ci sono arrivato anch’io, tanto più che il sullodato a quel punto ha confessato di non essere te. Però, come facevo a capire che non eri tu che ti eri dimenticato di firmare la prima volta?:-)

    >i batteri di Gigetto non sono un fatto etico o morale.<
    Ah, mbè, allora se la prossima volta ti chiamo “Genseki ‘o zozzone che si pulisce il naso con le mani e che puzza come una capra”, non te la prendi, vero?:-)

    >Invece i sospetti di pedofilia lo sono.<
    Vedi sopra.

    >Cioé la natura etica dell’uomo consiste esattamente nel fatto di avere impulsi di vario genere e di dominarli oppure di orientarli. Il tuo sillogismo va a colpire proprio questo, la natura etica dell’uomo. Perché a) Tu sei un essere umano b) gli esseri umani possono avere impulsi pedofili c) Tu puoi avere impulsi pedofili d) Tu puoi dominarli in modo che non appaiano a livello cosciente e) Tu non puoi impedire che emergano al livello della coscienza f) Tu puoi impedire che condizionino la tua condotta g) Tu non puoi impedire che condizionino la tua condotta. È al livello di questo ultimo punto che si situano gli interventi giuridici legittimi. Leggere Burgess e la sua immortale Arancia Meccanica please!

    Così il paragono di Gigetto starebbe in piedi dal punto di vista tuo se gli facesero un test volto ad accertare che non ha tendenze irrefrenabili a sputare nel caffe del cliente o a scaccolarsi su suo cornetto.<
    No, gli fanno fare un test teso ad appurare se abbia o meno la tendenza a curare l’igiene personale e del locale. Si chiama HACCP. Sembra sovietico:-), ma non lo è. E “stranamente” non si fidano della sua parola che sia pulito e lindo. E se il test è ripetutamente positivo, perde il lavoro, alla faccia dei diritti dei lavoratori (ma un barista è un onesto lavoratore o uno sporko borghese sfruttatore?:-) boh!). Pensa te.-).

    >Io evito per principio di introdurre Hitler nelle argomentazioni! Si puó discutere di tutto senza ricorrere ad Hitler che è l’attaccatutto delle argomentazioni deboli.<
    Giusto. Se, però, tu facessi altrettanto con Bush mi faresti un enorme piacere. Sai, a zio Bush io ci tengo:-)

    >Non credo di avere pregiudizi ideologici nei tuoi confronti perché non so nemmeno bene a quale ideologia ti riferisci.<
    Ehm…a quella che in certi discorsi, in mancanza del Hitler ci mette il Bush:-).

    Ciao

    Ritvan

  188. utente anonimo scrive:

    >Ah, dimenticavo… per l’argomento su cui io glisso e tu maramaldeggi 🙂 il parere per quanto ne so io mi sembra ragionevole. Detto questo, se chiamare Azuzz “delinquente” è un’evidente e provocatoria forzatura (ha “delincùto” una sola volta, a quanto ne so io), mi sembra difficile che sostenere che un noto delinquente abituale possa ritenersi leso nell’onore se chiamato “delinquente” (l’offensività del fatto sarebbe esattamente pari a zero). Ma è un’opinione mia così su due piedi, non esattamente un’approfondita ricerca giurisprusticazzi 🙂 Z.< Sono d’accordo. Anch’io – mi son dimenticato di precisare – il ragionamento lo trovavo “filante” solo per la prima parte. La seconda è troppo “filodelinquente”, specie per un leguleio “padano”:-)
    Ciao

    Ritvan

  189. utente anonimo scrive:

    >..mi sembra che la CGIL abbia perfettamente ragione nel caso di specie (e dovrebbe essere questo che conta, non altro)..Z<
    Sulla vicenda CGIL-Prometeo anch’io credo che abbia ragione la CGIL. E detto da uno a cui stanno sui cosiddetti le gite cigielline al sacco e con bandiere rosse che infestano periodicamente la metro romana dovrebbe esaurire la questione:-).

    Ciao

    Ritvan

  190. utente anonimo scrive:

    x Z. e JZ

    Ragazzi, ma non vi accorgete di dire le stesse cose?:-)

    Del resto, l’Antica Saggezza Italica non ha forse sentenziato che “L’occasione fa l’uomo ladro”: figuriamoci se uno ladro c’è già per conto suo:-).

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Pragmaticamente parlando, non vedo come possa esser risolto nell’ambito delle italiche leggi il problema posto da JZ. Secondo me le soluzioni possibili sono:

    a) Assumere delle guardie (cosa già fatta)

    b) Non costruire aziende vicino a campi rom. Così, almeno se ti rubano, il bottino se lo sudano di più e avranno bisogno di un lungo riposo prima di tornare di nuovo.

    c) Pagare una tangente al boss del campo rom per la “protezione”.

    d) Costruirsi l’azienda in un paese straniero, in cui possibilmente sia consentito di sparare a vista ai rom ladri.

    e) Mettere i soldi destinati a costruire l’azienda in un fondo d’investimenti “blindato” e godersi la vita.

  191. utente anonimo scrive:

    x Z. (#172)

    Sì, sono d’accordo, così com’è fatta sembra una legge di tipo iraniano:-). Che poi raggiunge vette surreali, quando la Cassazione – che iraniana non è – precisa in punta di diritto che secondo la legge è lecito consultare le foto sul sito ma non scaricarle. Ma porca miseria, gli assatanati moralisti alle vongole nemmeno le leggi similiraniane sanno far bene senza “buchi”?:-)

    Ciao

    Ritvan

  192. utente anonimo scrive:

    >permetti che la privilegiata Franzoni mi stia sul cavolo per tutta l’attenzione che la stampa gli ha dedicato? non la sopporto, come non sopporto i privilegiati. vogliopartire<
    Ehm…mi sa che qui ci sia un equivoco di fondo. Neanche a me sta simpatica la Franzoni, la quale forse, più di un Taormina, avrebbe dovuto assumere un consulente d’immagine, tipo Klaus Davi:-), il quale avrebbe dovuto insegnare a quella fredda donna del nord p.es. a non lacrimare senza singhiozzare e ululare platealmente e a comportarsi come una guagliuna napoletana che esterna dal balcone della casa tutta la propria disperazione in puro stile Mario Merola (pace all’anima sua). Così sarebbe stata simpatica (quasi) a tutti, giudici compresi.

    Tornando all’equivoco, io non credo che i media le abbiano dedicato tanta attenzione perché era una sporka borghese. Troppo comodo. Se la Franzoni avesse confessato l’omicidio o le avessero trovato fra i capelli framminti del cervello del figlio, il caso si sarebbe sgonfiato subito e non si sarebbe prestato al circo mediatico, neanche se la Franzoni fosse stata davvero la nipote prediletta di Prodi o ricca come Berlusconi.

    Ricordo il caso di una donna che affogò il figlio handicappato in piscina (e se aveva la piscina in casa proprio una morta di fame non doveva essere, no?), poi si autolegò con lo scotch e – ispirata indubbiamente dalla TV – dichiarò agli inquirenti che era stata una banda di albanesi a compiere il delitto.

    E mal gliene incolse a diffamare così i miei molto onorevoli:-) compatrioti, visto che l’inquirente subito le domandò:”Signora, ma lei conosce qualche parola d’albanese?”. Da lì nacque il sospetto, tramutato in certezza, quando si trovarono sullo scotch che le legava le mani DIETRO LA SCHIENA tracce della sua saliva. Incastrata così, la donna confessò e tutto finì lì, senza aver avuto l’onore di passare dal salotto di Vespa.

    Giustizia fu fatta, anche se la donna era ricca (o non era povera, a scelta:-) ).

    Ciao

    Ritvan

  193. utente anonimo scrive:

    >il figlicidio o come si chiama è delitto SPECIALE, e deve avere una pena diversa da tutte le altre….maria<
    Sì, ma solo se l’assassina fimmena è. Se masculo, in galera “normale” hadda muri’, assieme a “uomini d’onore” per cui i figli so’ piezz’ e core (e ci siamo capiti). Alla faccia della par condicio fra i sessi:-).

    Ciao

    Ritvan

  194. utente anonimo scrive:

    Su Franzoni e berlusconi (è l’ultima, poi smetto:-) ).

    Secondo me l’introduzione del “bipolarismo giudiziario secco”, ovvero l’eliminazione della cosiddetta “assoluzione per insufficienza di prove” abbia nuociuto alla giustizia. E sia stata voluta soprattutto dai PM, per evitarsi la perenne berlina di non aver saputo trovare le prove.

    Se fosse ancora in vigore, io credo che sia la Franzoni che berlusconi sarebbero stati entrambi assolti con quella formula, che è un monito che dice:”Fratello/sorella è molto probabile che tu abbia commesso quello per cui ti accusano, ma nel dubbio ti abbiamo assolto. Stai in campana, però!”.

    Invece, così, Berlusconi è stato – secondo me giustamente – assolto e la Franzoni è stata – altrettanto secondo me, ingiustamente – condannata. Impar condicio.

    Ritvan

  195. utente anonimo scrive:

    le due puttane rumene sono state beccate evviva!

    d.

  196. utente anonimo scrive:

    anch’io , sul caso prometeo,sono del parere che abbia ragione la cgil

    maria

  197. utente anonimo scrive:

    D’accordo con Ritvan su Berlusca e Franzoni.

    Vorrei dire che secondo me la mamma di Cogne è stata condannata anche e soprattutto a causa di quel cretino di Taormina.

    Un personaggio che non ha fatto altro che andare in televisione a fare delle piazzate. Che non ha fatto altro che insultare tutto e tutti. Che non ha fatto altro che insinuare la colpevolezza di molteplici persone dell’assassinio, salvo poi ritirare la mano dopo aver lanciato il sasso. Che non ha fatto altro che annunciare continuamente di essere sul punto di rivelare il nome dell’assassino senza poi pronunciarlo una singola volta. E così via.

    Un personaggio, Taormina, che ha accettato di difendere la Franzoni quando gliel’hanno chiesto, sapendo che ci avrebbe fatto tanti soldi. Ma che fino al giorno prima era colpevolista, vuoi verso la Franzoni vuoi verso il fratellino appena più grande del povero Samuele.

    E qui vi consiglio di leggervi il materiale sul sito di un criminologo che nei salotti televisivi compare molto poco, Carmelo Lavorino: http://www.detcrime.com

    Sulle due puttane rumene: avete visto com’erano vestite? Di bianco, coi pantaloni attillati. Mi chiedo: non è scandaloso che abbiano subito detto, nelle ore successive all’omicidio, che erano probabilmente state due zingare? Le zingare di solito vestono in modo piuttosto differente da quelle due, mi risulta.

    Stradivari

  198. utente anonimo scrive:

    il *142 è un bel testo di italian kafkism, complimenti!

    luciano

  199. vogliopartire scrive:

    Pensavo fosse inutile riscrivere i motivi per cui non amo il caso Cogne…li ha scritti Stradivari e Ritvan…bene ragazzi, è faticoso starvi dietro in quanto voi arzicogolate assai…qualcuno fa’ di lavoro il veterinaio?

  200. utente anonimo scrive:

    sulla querelle “consultare foto/ conservare foto”,

    non vi pare che la differenza possa essere nel fatto che foto zozze potete vederle anche solamente per semplice caso?

    lo dico perchè stamattina (come el resto quasi quotidianamente) fra le 73 mail di spam ricevute ce ne era una di una tizia che faceva un pompino ad un tizio.

    ora, siccome non è decisamente il genere di foto che mi piace guardare, non ho fatto minimamente caso all’età apparente della tizia.

    supponiamo per un attimo che fosse minorenne, dovrei in qualche modo essere associato agli zozzoni che guardano questo genere di cose?

    roberto

  201. utente anonimo scrive:

    ritvan,

    ho visto qualche sera fa sulla tv francese una trasmissione sugli psicologi per cani.

    la cosa che mi ha fatto scompisciare dalle risate non è tanto come lavorava il soggetto (non ho nessunissimo elemento per dire che faceva delle domande stupide o no alla padrona. mi sembrava piuttosto serio, ma appunto di etologia ne capisco solo quello che un appassionato di quark può capire), ma il fatto che il cane fosse sdraiato su un divanetto di cuoio nero come facciamo noi umani

    da uno psicologo

    🙂

    roberto

  202. utente anonimo scrive:

    Roberto, pensavo proprio questo, non alla tua immagine, ma al fatto che stampare delle foto sia più grave che guardarle, magari per caso….

    Se uno le stampa, ha in mente, probabilmente qualcosa, per esempio potrebbe mostrarle a un minore per scopi certamente non pedagogici, ma non saprei dire altro, mi limito a seguire voi giuristi, aggiungo soltanto che guardare una foto pornografica che ha per proptagonista un bambino, denota qualcosa , delle pulsioni un po’ pericolose, anche perchè quella foto una volta è stata realtà, un’orrida realtà…

    maria

  203. utente anonimo scrive:

    Che Prometeo (che si indentifica essenzialmente nel suo presidente) sia un’associazione di fanatici e calunniatori mi pare fuori di dubbio.

    Mi stupisce che abbia ancora credito.

    Per ora.

  204. utente anonimo scrive:

    x Stradivari

    >Sulle due puttane rumene: avete visto com’erano vestite? Di bianco, coi pantaloni attillati. Mi chiedo: non è scandaloso che abbiano subito detto, nelle ore successive all’omicidio, che erano probabilmente state due zingare? Le zingare di solito vestono in modo piuttosto differente da quelle due, mi risulta.<
    Detto e scritto. P.es. sul Corriere della Sera. Complimenti vivissimi al cronista decerebrato che non conosce ancora la differenza fra rom e rom-ene (o rumene, che dir si voglia). Per fortuna che gli italiani hanno anche virtù, oltre ai vizi:-): in un altro paese, per colpa di quell’imbecille di cronista sarebbe subito partita una folla a incendiare il più vicino campo rom.

    Porca puttana zozza, è proprio il caso di dirlo!

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Ah, dimenticavo, vorrei pregare gli spiritosoni di un tempo (Silviu, Sgombro, Aurora e qualche altro che adesso non ricordo) di andare a raccontare qualche barzelletta alla madre di quella povera ragazza ammazzata in metro per un banale battibecco, così, tanto per tirarle su il morale e a spiegarle che non è il caso di fare inutili allarmismi sul pattume umano che vi circola.

  205. utente anonimo scrive:

    >Se uno le stampa, ha in mente, probabilmente qualcosa, per esempio potrebbe mostrarle a un minore per scopi certamente non pedagogici, ma non saprei dire altro, mi limito a seguire voi giuristi, aggiungo soltanto che guardare una foto pornografica che ha per proptagonista un bambino, denota qualcosa , delle pulsioni un po’ pericolose, anche perchè quella foto una volta è stata realtà, un’orrida realtà… <
    Già, e chi tiene in casa la famosa collezione di farfalle è certamente un pericoloso stupratore:-)

    Ciao

    Ritvan Giurista Per Caso:-)

  206. utente anonimo scrive:

    La spiritosona Aurora ti dice che tu bari, Ritvan, ma non ci riesci bene, perché sei smemorato, o fai finta di esserlo.

    Tante volte ti han fatto notare che mischi le carte, e tuttavia tu insisti.

    Ora ti rinfresco la memoria : tu hai parlato delle barricate umane in metropolitana, e dei bulletti in autobus, e dei sindacalisti manifestanti con le aste di bandiere che mettono a rischio, sui soliti mezzi di trasporto, il tuo preziosissimo deretano.

    Questi tuoi episodi di vita cittadina, o Ritvan, neustro senor del blog, li vivono tutti quelli che scorrono nelle grandi città, non sei la bestia rara, cui capitano tutte.

    E’ su questo che io ho spiritosato : sul tuo istrionico protagonismo : sei quello che si piazza in prima fila al centro della porta del metrò e quando si apre dà le spallate per farsi largo. Tu sei quello che, in un modo o nell’altro, deve essere sempre al centro di qualcosa . E nelle prime file. E sempre deve parlare, per farsi notare.

    Come a scuola : il primo della classe, quello che risponde subito, prima di tutti, anche alle domande che vengono rivolte agli altri.

    Il capo classe , quello che fa il moderatore, il mediatore, l’ apparente esempio di persona saggia ed ” equilibrata”, il Kofi Annan , il Sergio Romano che contribuisce ai ” processi chiarificatori “, salvo po improvvisamente scattare raptoidamente in una svalangata, in una rafficata, di insultacci immotivati quando qualcuno cerca di zittire la tua infinita parola , o viene da te frainteso malignamente o ti dà una schiacciatina.

    Mai nessuno qui, che io mi ricordi, e tanto meno io, ha “spiritosato” su incidenti mortali, su omicidi, su gravi fatti di cronaca, metropolitani o meno. Né ha mai negato, spiritosando o meno, che ci siano in giro delinquenti.

    Quanto al fenomeno del bullismo, sono stata io la prima a parlarne, con riferimento alla scuola e , quando tu hai riportato il tuoi banali episodi, non ho commentato affatto.

    Sul tuo eccesso di insulti e parolacce per le banchine metropolitane, ho fatto poi un mio intervento , Ritvan, non su altro.

    Consiglio non richiesto : se ti trovi ad un convegno in cui parla un oratore e tutti stanno zitti, cerca di trattenerti dall’alzarti per andare a chiudere o ad aprire la finestra, attraversando maestoso la sala e spiegando a tutti i presenti, che ti guardano con aria interrogativa, che fa freddo, o che fa caldo.

    Aurora.

  207. utente anonimo scrive:

    aspettando l’inevitabile rappresaglia del veterinario (vetrinaio?), mi chiedo ma questo cazzo di post quand’è che finisce?

    d.

  208. utente anonimo scrive:

    X Ritvan:

    >b) Non costruire aziende vicino a campi rom. < Peccato che il campo esista da un anno e l’azienda da 35…. 🙂 >c) Pagare una tangente al boss del campo rom per la “protezione”.< Manco per il cazzo. >d) Costruirsi l’azienda in un paese straniero, in cui possibilmente sia consentito di sparare a vista ai rom ladri.< Ottima iniziativa nel caso si aprano filiali all’estero… >e) Mettere i soldi destinati a costruire l’azienda in un fondo d’investimenti “blindato” e godersi la vita.< JZ e altri 500 dipendenti non sarebbero d’accordo… 🙂 Saluti
    JZ

  209. utente anonimo scrive:

    Se una cosa nel caso “cogne” è emersa esemplarmente è la sinergia (usiamo questa parola di moda) di scempi e scempiaggini. Gli uni alimentano le altre e viceversa in un cerchio che sembra non doversi mai spezzare. Delitti assurdi e chiacchiericci insulsi vanno a braccetto come vecchi fidanzati e si giurano, anche se spesso in tono furente, eterno amore. Che del resto non è bello se non è litigarello. Per d: un blog segue le paturnie del tenutario e non insegue l’attualità. Che è la futile anziché nobile arte di non perdere mai il treno perché si prende il primo che passa senza sapere però dove porta.p

  210. vogliopartire scrive:

    Aurora, ti sei sfogata…ma che mangi Ritvan, il cxxo della gallina? hai troppe energie!

  211. georgiamada scrive:

    A me sembra che di queste cose non si dovrebbe mai discutere con leggerezza, né sui giornali né sui blog.

    Chiaro che esistono i pedofili e chiaro che esistono anche madornali ingiustizie che portano a linciare dei perfetti innnocenti con accuse mostruose. Poi è anche verissimo che il nostro giornalismo è malato di sensazionalismo e di cialtroneria … ma non è un motivo per imitarlo anche noi blogger.

    Voglio dire solo due cose (che magari sono già state dette, non ho letto tutti i commenti)

    1) Da quello che ho letto io sui giornali mi sembra di aver capito che l’inchiesta vada avanti da ben un anno (e solo ora appare sulla stampa) quindi qualcosa avranno trovato in un anno (e non è giusto liquidare il tutto come un affrettato Sbatti il mostro in prima pagina), ci sono inoltre testimoni che hanno visto portare alcuni bambini nella casa di uno degli imputati, i bambini (soprattutto quelli delle materne) per legge NON possono TASSATIVAMENTE uscire dalla scuola senza il permesso dei genitori, quindi non credo sia giusto parlare dell’inchiesta con leggerezza, come fate voi, in luoghi pubblici, come sono i blog, come se i giudici fossero tutti dei mentecatti vogliosi di accusare alla io boja.

    2) da quello che ho capito il caso specifico non riguarda propriamente degli individui pedofili, quindi non è detto che sui corpi dei bambini siano rimaste prove di violenza fisica (vi ricordo che per fare violenza non occorre compiere gesti che lascino tracce), quindi le cose dette dall’avvocato difensore a discolpa mi sembrano del tutto inutili e giornalistiche pure quelle, il caso, da quello che ho capito, non riguarda direttamente pedofili ma un gruppo di persone che usavano i bambini per fare film (e foto) pornografici da vendere poi nei circuiti pedofili (materiale che abbonda e che da qualche parte verrà pur prodotto). Oggi tutto è denaro e se il mercato tira tutto sembra essere lecito.

    Per questo io temo che sia tutto vero e che non sia altro che la punta di un fenomeno molto diffuso, ma naturalmente spero che invece alla fine risulti tutto falso, lo spero per quei bambini e lo spero anche per questa nostra umanità del duemila che assomiglia sempre di più a degli yahoos di Swiftiana memoria.

    I giornalisti sono, naturalmente, per lo più anche loro degli yahoos, beh almeno noi cerchiamo di essere meno impulsivi, nell’accusare, ma anche nel difendere: è sensazionalismo anche difendere.

    geo

  212. vogliopartire scrive:

    Per questo io temo che sia tutto vero e che non sia altro che la punta di un fenomeno molto diffuso, ma naturalmente spero che invece alla fine risulti tutto falso, lo spero per quei bambini e lo spero anche per questa nostra umanità del duemila che assomiglia sempre di più a degli yahoos di Swiftiana memoria.

    —————————-

    Anch’io credo che sia tutto vero.

  213. utente anonimo scrive:

    George Amada, per quanto riguarda i testimoni di cui parli, da’ un’occhiata qua:

    http://il-giustiziere-lafabbricadeimostri.blogspot.com/2007/04/la-vera-storia-dei-falsi-pedofili-di_30.html

    Mr.XYZ

  214. georgiamada scrive:

    a me il troppo eccesso di difesa come il troppo eccesso di accusa mi lascia sempre molto perplessa.

    Detesto sia le lobby dei colpevolisti che quelle degli innocentisti, nessuna delle due è del tutto innocente. Il blog dove mi hai mandato Mr.XYZ poi è semplicemente insopportabile, non foss’altro per il patetico narcisismo cosmico della gigantografia che ti assale … bleah.

    geo

  215. utente anonimo scrive:

    >Aurora, ti sei sfogata…vogliopartire<
    Eh, la sfruculiata del 544-ter mica me la poteva far passar liscia, no?:-).

    >ma che mangi Ritvan, il cxxo della gallina? hai troppe energie!<
    No, per fortuna le galline non hanno il cxxo, altrimenti qualcuna di mia (purtroppo) conoscenza sarebbe una stupratrice seriale. Mangio zuppa di gonadi di gallo: sembrano fagioli:-).

    >aspettando l’inevitabile rappresaglia del veterinario (vetrinaio?), d.<
    Non mi sfruculiare sorella Linda: il suo refuso fu, io veterinario sono. E la dovuta la rappresaglia kanunoria non tarderà.

    >mi chiedo ma questo cazzo di post quand’è che finisce?<
    Ma non c’è problema, per quanto mi riguarda potrei continuare anche nel prossimo:-).

    Ciao

    Ritvan il Terribile

  216. utente anonimo scrive:

    non puoi vendicarti su donne e bambini, mi pare

    d.

  217. vogliopartire scrive:

    Ma che hai capoito Ritvan, è un detto romano, quando uno parla molto, troppo… a Roma diciamo: ma che hai mangiato il culo della gallina?

  218. vogliopartire scrive:

    Mr.XYZ…questo tipo ha postato sul mio blog chiedendomi di leggerlo…ho letto il blog e devo dire che è inquetante la grossa foto e il contenuto.

  219. utente anonimo scrive:

    >non puoi vendicarti su donne e bambini, mi pare d.< Giusto in linea di principio. Però ci sono le eccezioni. Il kanun consentiva a qualsiasi donna lo volesse di tagliarsi i capelli, vestirsi da uomo e portare il fucile. In tal caso era considerata in tutto e per tutto alla stregua degli uomini, con diritto di parola e di voto all’Assemblea del klan. Ovviamente, però la medaglia aveva il suo rovescio: poteva essere oggetto di rappresaglia kanunoria. Il nostro dolce avvocato, mi pare ne abbia tutte le caratteristiche, fucile compreso.
    Per i bambini, mi pare di aver già detto che ogni bambino decideva da solo (ovviamente col consenso dei genitori) quando diventare un uomo: bastava imbracciare il fucile. Dunque, non si sparava ai bambini disarmati (e neanche agli uomini disarmati, se per questo), ai “bambini” armati sì.

    Ciao

    Ritvan

  220. utente anonimo scrive:

    >Ma che hai capoito Ritvan, è un detto romano, quando uno parla molto, troppo… a Roma diciamo: ma che hai mangiato il culo della gallina?vogliopartire<
    Vabbè, avevo equivocato il tuo eccesso di pudibondia:-). Ma non puoi scrivere “culo”, benedetta donna? O “deretano”? O “didietro”?:-)

    Certo, però che – parlando sempre di miei potenziali pazienti -mi sembra la vacca che dà del cornuto al bue:-)

    Ciao

    Ritvan

  221. falecius scrive:

    Minchiiiaaaa! Sto via due giorni e mi ritrovo duecento e passa commenti… Ok, non li leggo.

  222. utente anonimo scrive:

    >La spiritosona Aurora ti dice che tu bari, Ritvan, ma non ci riesci bene, perché sei smemorato, o fai finta di esserlo.<
    E tu menti per la gola, avvocato, ma non è colpa tua, è deformazione professionale.

    >Tante volte ti han fatto notare che mischi le carte, e tuttavia tu insisti.<
    Le carte vanno mischiate, sennò il gioco non vale.

    >Ora ti rinfresco la memoria:<
    Oh, che dolce brezza di fine aprile: peccato che qui piova.

    >tu hai parlato delle barricate umane in metropolitana, e dei bulletti in autobus, e dei sindacalisti manifestanti con le aste di bandiere che mettono a rischio, sui soliti mezzi di trasporto, il tuo preziosissimo deretano.<
    Per la verità mi pare di aver cominciato con la signora isterica che mi voleva sfrattare dal mio (quasi)comodo angolino perche in fregola di pigiare un pulsante che non serve a un cazzo. E che dopo averglielo gentilmente spiegato, mi son sentito pure insultare. Eh, avvocato mio, la tua memoria siderale non mi sembra più quella di una volta….

    >Questi tuoi episodi di vita cittadina, o Ritvan, neustro senor del blog, li vivono tutti quelli che scorrono nelle grandi città, non sei la bestia rara, cui capitano tutte.<
    Intanto si scrive “nuestro”. Ma, avvocato, chi ti ha detto che succedono solo a me? La mia “rarità” consiste in questo: che diversamente da te e da altri pecoroni vigliacchi io cerco di far capire al pattume umano che infesta quei luoghi che non si fa così. E lo faccio nell’unico linguaggio che quella feccia capisce. Chiaro adesso? E credo che la ragazza ammazzata fosse della mia stessa “specie”, non della tua, (e non parlo del passaporto), lasciata morire vigliaccamente da schifosi pecoroni (ci sarà stato qualcuno col cazzo nei pantaloni in quella carrozza, che chiamarlo “uomo” mi sembra esagerato?) per non aver fermato il treno e buttato fuori le ignobili sgualdrine che la molestavano/chiamato le guardie. Ecco perché m’inkazzo. E spero che la sua morte (sempre dopo che scappa il morto ci si muove in Italia) almeno possa servire a rinforzare la vigilanza nella metro.

    >E’ su questo che io ho spiritosato : sul tuo istrionico protagonismo: sei quello che si piazza in prima fila al centro della porta del metrò e quando si apre dà le spallate per farsi largo. Tu sei quello che, in un modo o nell’altro, deve essere sempre al centro di qualcosa . E nelle prime file. E sempre deve parlare, per farsi notare.<
    Uh, ha parlato la Erin Brockovich de noantri, che col suo solo ruggito ha messo al tappeto gli avvocati delle multinazionali!:-) Ma fammi il piacere, fammi!

    >Come a scuola : il primo della classe, quello che risponde subito, prima di tutti, anche alle domande che vengono rivolte agli altri.<
    E allora? Ti stanno sul cazzo? Metti un sostegno al cazzo, allora, altrimenti ti si piega!

    >Il capo classe , quello che fa il moderatore, il mediatore, l’ apparente esempio di persona saggia ed ” equilibrata”, il Kofi Annan , il Sergio Romano che contribuisce ai ” processi chiarificatori “, salvo po improvvisamente scattare<
    Come ti ha già detto l’Ecclesiaste, c’è un tempo per tutto. Anche Kofi Annan e Sergio Romano, nel loro piccolo.-) s’inkazzano, ma non lo danno a vedere. Perché sono pagati – e profumatamente credo – per agire così. A me, nessuno mi paga.

    Ricordo, invece, di aver visto in TV, dopo l’abbatimento del muro, un episodio avente per protagonista Helmut Kohl, il grande statista tedesco, stratega della riunificazione. Ebbene, durante una sua visita nella ex DDR, un esagitato (probabilmente ex aguzzino komunista rimasto disoccupato) lo colpì con dei pomodori (suppongo non freschissimi). Il Kohhl s’inkazzo come una bestia e si lanciò come un ariete contro il fetente: ci volle tutta la forza perizia delle sue 4-5 guardie del corpo per bloccarlo e non lasciarlo spaccare la faccia al pomodoraro. Ecco, più che a Romano o Annan in casi simili io mi sento tanto – nel mio piccolo – un Kohl. E, se permetti, io non ti pago per essere la mia guardia del corpo.

    >raptoidamente<
    Raptoide sarai tu, magari estrogenica.

    >in una svalangata, in una rafficata, di insultacci immotivati<
    Ovviamente quei tuoi due neuroni sfuggiti alla furosa corrente di estradiolo che ti attraversava il cervello in quei momenti, non sono sufficienti a capirne il motivo.

    >quando qualcuno cerca di zittire la tua infinita parola<
    E’ uno stronzo e un imbecille che cerca rogna, visto che qui non esiste il razionamento, ognuno scrive come e quanto gli pare. E chi prende le sue parti è, per proprietà transitoria, un suo simile.

    >o viene da te frainteso malignamente<
    Eh, già, si capisce a chi ti riferisci. Va bene avvocato, la prossima volta ti diro che mi fai schifo perché sei una milanese, poi dirò che mi hai evidentemente frainteso, anzi “malignamente frainteso”. E vedremo con quale nonchalance la prenderai.

    >o ti dà una schiacciatina.<
    Menti per la gola, avvocato, come sopra. A chi mi dà una schiacciatina io rispondo con una schiacciata “normale”, nulla più, nessun insulto.

    >Mai nessuno qui, che io mi ricordi, e tanto meno io, ha “spiritosato” su incidenti mortali, su omicidi, su gravi fatti di cronaca, metropolitani o meno. Né ha mai negato, spiritosando o meno, che ci siano in giro delinquenti.<
    No, ma hai fatto – insieme agli altri due e a qualche altro/a, che continuo a non ricordare.-) – spirito di patata su di me che mi lamentavo e che alla fine, stufo di subire le prepotenze dei buzzurri li ripagavo della stessa moneta. Adesso che la povera ragazza è morta per aver tenuto lo stesso mio comportamento, sghignazza pure su di lei, su!

    >Quanto al fenomeno del bullismo, sono stata io la prima a parlarne, con riferimento alla scuola<
    Ma certo, tu sei sempre LA PRIMA. e hai battuto pure gli avvocati delle multinazionali, ekkkekakkio!

    >e, quando tu hai riportato il tuoi banali episodi, non ho commentato affatto.<
    Già, sono “banali”. Finché non scappa il morto. E continui a mentire. Hai lanciato più di una frecciatina avvelenata “a freddo”, tempo dopo i miei racconti. Se tu hai una memoria di ferro, io, da buon veterinario, ne ho una da elefante.

    >Sul tuo eccesso di insulti e parolacce per le banchine metropolitane, ho fatto poi un mio intervento , Ritvan, non su altro.<
    C’è altro, c’è altro. Piccole frecciatine da spirito di patata, come tuo solito. E ricorda, avvocato, io non insulto mai per primo, solo dietro provocazione insultante. E se hai presente i libri che ti danno da mangiare, per la legge sono pienamente giustificato. Non lo sono per la poetica Aurora che preferirebbe mi spuntasse, invece, un fiore in bocca? E sticazzi non ce li metti!

    >Consiglio non richiesto : se ti trovi ad un convegno in cui parla un oratore e tutti stanno zitti, cerca di trattenerti dall’alzarti per andare a chiudere o ad aprire la finestra, attraversando maestoso la sala e spiegando a tutti i presenti, che ti guardano con aria interrogativa, che fa freddo, o che fa caldo.<
    E’ un consiglio del menga. Mai detto di averlo fatto, eppure ho partecipato a decine di convegni.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. x MM. Ho salvato la presente:-)

  223. utente anonimo scrive:

    >Minchiiiaaaa! Sto via due giorni e mi ritrovo duecento e passa commenti… Ok, non li leggo. falecius< Ohi, ohi, che dolor!:-) Ciao
    Ritvan

  224. utente anonimo scrive:

    >quindi non credo sia giusto parlare dell’inchiesta con leggerezza, come fate voi, in luoghi pubblici, come sono i blog, come se i giudici fossero tutti dei mentecatti vogliosi di accusare alla io boja. georgiamada< Non ti sembra, o Suprema Vestale Custode Dell’Onorabilità Di Tutti I Blog Dell’Universo di parlare tu con un po’ di leggerezza? Chi ha derro che i giudici siano dei mentecatti? Certo, il PM deve essere “voglioso” di accusare, è il suo mestiere, in altri paesi si chiama “Pubblico Accusatore” e anche se “voglioso” non lo fosse esiste in Italia una cosa chiamata “obbligatorietà dell’azione penale”. Ma se il PM, invece di archiviare il tutto alla fine delle indagini, accusa senza solide prove e GIP, GUP, ecc., ecc. convalidano tutto a occhi chiusi solo perché magari giocano a biliardo e prendono il caffè insieme al PM:-), poi finisce come con Berlusconi: milioni di euro spesi in carte bollate e avvocati e un pugno di mosche in mano. Ovviamente Berlusconi se ne frega, tanto c’ha i soldi e in più le assoluzioni gli fanno pubblicità politica, ma un poverocristo tenuto sulla graticola e la gogna per anni, con un’accusa infamante come la pedofilia, anche se viene assolto resta rovinato per sempre. Ed è successo in passato con accuse per pedofilia, qui sono stati riportati diversi casi, fatti, non fuffa come la tua. Allora che dici, erano mentecatti i PM di quei processi che non avrebbero dovuto mai essere celebrati in pompa magna e col “mostro” sbattuto sui giornali con nomi e foto?
    Ciao

    Ritvan

  225. georgiamada scrive:

    grazie per il Vestale Custode Dell’Onorabilità Di Tutti I Blog Dell’Universo, mai avrei ambito a tale carica 😉

    geo

  226. utente anonimo scrive:

    >grazie per il Vestale Custode Dell’Onorabilità Di Tutti I Blog Dell’Universo, mai avrei ambito a tale carica 😉 geo< Di nulla, cara. Come dicono i PM assolutamente NON MENTECATTI quando fanno recapitare il cosiddetto “avviso di garanzia” al disgraziato di turno, era solo “un atto dovuto”:-).
    Ciao

    Ritvan

  227. utente anonimo scrive:

    Quante Kannunate cianciose, alla fine delle quali è risultato che tu sei un raro esempio di coraggio e che gli italiani sono un branco di vigliacchi.

    Dovresti vergognarti Ritvan , di volerti mettere al centro dell’attenzione anche cogliendo l’ occasione di queste disgrazie, addirittura inventandoti che qui qualcuno, tra cui io, siccome avrebbe sfottuto all’epoca te, potrebbe andare a raccontare barzellette alla madre della ragazza morta, o sogghignare su quanto le è accaduto.

    Ma tu non ti vergogni.

    Hai scritto da qualche parte di AVERE sensibilità da VENDERE.

    Sicuramente sei convinto di AVERE anche coraggio da vendere, ( già, tu, grande e grosso, ti sei imbufalito in metrò con una donna “isterica” e in autobus con dei ragazzetti, ma con gli uomini,degli arabi, sei stato molto più diplomatico ).

    Ma non lo sai quanti condomini e conducenti di auto, per esempio, litigano tutti i giorni, reagendo a un vero o presunto sopruso ? E che, d’ora in poi bisogna pensare sempre a te , e ai tuoi battibecchi , al tuo coraggio , al tuo affrontare impavido il rischio della morte, come è capitato alla ragazza ?

    Ecco , Ritvan, mi preoccupa che tu possa individuare con la tua esperienza di veterinario qualche pollo/a italiano/a disposto/a a credere alla tua autopromozione- cioè che tu SIA sensibile o coraggioso——– da truffare. Gli albanesi, tuoi conterranei, non ci cascano di sicuro.

    Quanto agli italiani, albanian, se anche una parte di loro ti prende di sguincio e non di cresta o di corna, non ti illudere, ci sono anche dai noi, non tanti è vero, gli uomini tosti : poche parole e azione tempestiva e decisiva, ma solo quando serve, non a vanvera, per farsi sentire e notare.

    Naturalmente si tratta di uomini che non si limitano a salvare… i messaggi (non perdono tempo con le boiate).

    Aurora.

  228. utente anonimo scrive:

    x Z. (# 182)

    Ehm…caro Z., ma dimmi un po’, il caffé tu per caso vai a comprarlo di persona in Brasile e poi paghi uno stuolo di belle ragazzuole karioka poco vestite per fare torrefazione e macinazione (come si vede in certe pubblicità) e poi magari offrire un po’ di compagnia a chi lo beve? No perché se non è così, offrirmelo come compenso per aver beccato in castagna quei volponi dei giudici mi sembrerebbe un po’ poco:-).

    Comunque, proverò a chiederlo alla collega, ma non ti prometto niente: dall’esperienza ho appreso che noi veterinari (femmine incluse, anzi, soprattutto quelle:-) ) purtroppo in certe faccende siamo molto fumo e poco arrosto: prima tutto un “ghe pens’ mì”, “ma è una sciocchezza”, ci si racconta un sacco di cose e poi…quando si vorrebbe andare al sodo (non nel senso che pensi tu, malizioso!:-) ) nisba, spariscono….

    Però, pensandoci bene, quel caso della Kassazione che kassava la sentenza assolutoria dei trucidi cacciatori caneinbagagliaioportanti….A me puzza proprio di questo. Infatti, siccome io presumo sempre – fino a prova provata contraria – che il prossimo sappia fare bene il suo lavoro come io so fare ilo mio e che abbia – sempre fino a prova provata contraria – un’intelligenza paragonabile alla mia, la domanda sorge spontanea: possibile che i giudici di ben due gradi di giudizio si fossero sbagliati in modo così clamoroso, ritenendo neccessario il dolo in una contravvenzione penale? (sì lo, so, ti immagino con un ghigno sardonico in faccia che scuoti vigorosamente la testa su e giù e dici forte “Siiiii!!, ma ti prego, siamo seri:-) ). Secondo me, date le perizie ad minchiam dei sullodati vetanimalisti fallocefali i raggazuoli erano bell’e fritti e l’unico modo per “assolverli” era tirando per le lunghe il caso, fino alla prescrizione del reato. E i poveri giudici hanno inserito apposta quella castroneria, per non dover tener conto delle perizie, ben consci che la cosa non sarebbe sfuggita all’occhio di falco della Kassazione, ma che però, quest’ultima non poteva fare altro che cassare la sentenza e disporre l’inizio del processo da principio. Magari (anzi, credo sicuramente) con altri periti e, in ogni modo con la prescrizione incombente. Piccoli trucchi del mestiere, credo, come ogni mestiere ne ha e nessuno è mai riuscito a provare.-).

    Comunque, se la Kassazione in questione t’interessa, ti potrei trovare subito i riferimenti, anche se credo – come mi pare che abbiamo detto – riguardi la 727 e non il più draconiano 544-ter.

    Ciao

    Ritvan

  229. utente anonimo scrive:

    >Quante Kannunate cianciose, alla fine delle quali è risultato che tu sei un raro esempio di coraggio e che gli italiani sono un branco di vigliacchi. Aurora<
    Stai mentendo spudoratamente, avvocato, come al solto. Ma il pudore è come il coraggio di don Abbondio, se uno non ce l’ha non se lo può dare.

    Ovviamente stai mentendo solo nella seconda parte. Non ho mai detto che GLI ITALIANI siano vigliacchi. Ho detto – e lo confermo – che quelli che c’erano in certe scene che ho visto – e indubbiamente in quella precedente la morte della povera ragazza – sono dei luridi vigliacchi. Italiani o stranieri – albanesi compresi – che fossero. La ragazza morta, invece, quella sì che era una persona coraggiosa, non disposta a subire in silenzio le angherie di due puttane stronze e cafone (sai, ci sono anche puttane gentili, son rare ma ci sono. Non lo dico per esperienza personale, eh, mai andato a puttane io). E, purtroppo ha pagato con la vita

    >Dovresti vergognarti Ritvan , di volerti mettere al centro dell’attenzione<
    Gelosa, eh?:-)

    >anche cogliendo l’ occasione di queste disgrazie, addirittura inventandoti che qui qualcuno, tra cui io, siccome avrebbe sfottuto all’epoca te, potrebbe andare a raccontare barzellette alla madre della ragazza morta, o sogghignare su quanto le è accaduto.<
    Stai delirando, sorella. Era chiaramente una battuta sarcastica la mia (e non ci provare a rigirare la frittata, dicendo che anche le offese a me rivolte DA ALTRI erano battute sarcastiche, che ti condanno per oltraggio alla Corte!:-)). Ma anche il senso dell’ironia è come il coraggio di don Abbondio.

    >Ma tu non ti vergogni.<
    No, perché non ho niente di cui vergognarmi.

    >Hai scritto da qualche parte di AVERE sensibilità da VENDERE.

    Sicuramente sei convinto di AVERE anche coraggio da vendere, ( già, tu, grande e grosso, ti sei imbufalito in metrò con una donna “isterica” e in autobus con dei ragazzetti, ma con gli uomini,degli arabi, sei stato molto più diplomatico ).<
    La tua memoria sta facendo acqua da tutte le parti. Già l’arabo della metro l’ho fatto prima piroettare e poi quando mi ha latrato contro inkazzato gli ho dato il resto in italiano, lingua che evidentemente non capiva. Volevi per caso che mi fossi fatto lì su due piedi un rapido corso di arabo per insultarlo nella sua lingua? Oppure fargli un corso accelerato d’italiano a lui?

    Per quanto riguarda gli arabi sull’autobus, con quello ubriaco non c’è stato alcun alterco, lui parlava arabo a voce alta coi suoi amichetti e mi sorrideva da beota. Siccome non so una parola d’arabo, poteva darsi che m’insultavano, poteva darsi che si facevano i cazzi loro: del resto, se erano così forzuti e temibili, perché non prendevano LORO il coraggio del cazzo di insultarmi in italiano? Se io li avessi insultati in italiano, sarei stato io dalla parte del torto, visto che non potevo provare che m’avessero insultato o danneggiato in altro modo. Li ho insultati in albanese: hano capito che ero straniero e che probabilmente stavo rendendo loro pan per focaccia in perfetta par condicio, anche se io ero solo e loro 3 o 4. Capito avvocato? Sai contare fino a 4. Ecco. Io non cerco rogna, ma se la rogna cerca me trova pane pei suoi denti. E se in tribunale tu usi questa logica del piffero, mi sa che alla fine dovrai essere tu a pagare i tuoi clienti e non viceversa.

    >Ma non lo sai quanti condomini e conducenti di auto, per esempio, litigano tutti i giorni, reagendo a un vero o presunto sopruso?<
    No, non lo so e non me ne frega una cippa. Non sono un condomino, né un conducente d’autobus. E nemmeno un avvocato piuttosto vigliacchetto di persona, nonché dal raziocinio ottenebrato, ma che vorrebbe che gli altri scatenassero una zuffa 1 contro 4 senza essere sicuri di aver subito un’offesa o un sopruso.

    >E che, d’ora in poi bisogna pensare sempre a te , e ai tuoi battibecchi , al tuo coraggio , al tuo affrontare impavido il rischio della morte, come è capitato alla ragazza ?<
    Ma pensa un po’ a quel che cavolo ti pare, che me ne frega a me?

    >Ecco , Ritvan, mi preoccupa che tu possa individuare con la tua esperienza di veterinario qualche pollo/a italiano/a disposto/a a credere alla tua autopromozione- cioè che tu SIA sensibile o coraggioso——– da truffare.<
    Truffare come, egregio avvocato? Vendendogli i numeri vincenti del lotto? Il classico “pacco” alla napoletana? Naah, troppa concorrenza in giro. Trovato:farò l’avvocato!:-)

    >Gli albanesi, tuoi conterranei, non ci cascano di sicuro.<
    Eh, già tu li conosci mooolto bene gli albanesi. Non si son fatti fregare da un’avvocatessa-poetessa, scommetto, hanno voluto un avvocato con le palle quadrate!:-). Perché non hai raccontato loro qualla storia eroica di Erin Brockovich alle vongole, magari ci cascavano.

    >Quanto agli italiani, albanian, se anche una parte di loro ti prende di sguincio e non di cresta o di corna, non ti illudere, ci sono anche dai noi, non tanti è vero, gli uomini tosti : poche parole e azione tempestiva e decisiva, ma solo quando serve, non a vanvera, per farsi sentire e notare.<
    Tipo Bernardo Provenzano, per intenderci? Di poche parole sicuro, usava minuscoli pizzini.

    >Naturalmente si tratta di uomini che non si limitano a salvare… i messaggi (non perdono tempo con le boiate).<
    No, probabilmente qualche Principe Azzurro ci penserà anche a salvare la dolce principessa sul pisello Aurora dall’orco albanese dal cuore di pietra. Certo, come diciamo noi veterinari non animalistotalebani “Campa cavalla che l’erba cresce”:-)

    Ciao

    Ritvan

  230. utente anonimo scrive:

    P.S. del #230

    Dolce avvocato, come mai nel tuo amarcord delle mie kattive frequentazioni ti sei dimenticato del caro rom (del Kosovo? boh!) che spavaldamente mi si rivolse con “Sai, io sono rom, eh, mica un mangiaspaghetti”. Come mi piacerebbe poterti mandare telepaticamente l’espressione della sua ributtante faccia mentre diceva “mangiaspaghetti”. Mah, pensando a te, forse comincio a pentirmi di avergli risposto sprezzantemente “non me ne frega un cazzo delle tue abitudini alimentari, ma tu, caro il mio rom, sappi che io sono albanese, hai capito”, facendolo ammutolire: dovevo invece dirgli “si fratello hai ragione, certi mangiaspaghetti fanno proprio pena”.

    Ritvan

  231. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    a me interessava, più che la KaSSazione sul Boeing 727, l’orientamento dei giudici di primo grado che pare favorevole a chi è accusato ex 544ter.

    Quel “senza necessità” messo così a capocchia mi sembra una bella grana per un giudice che voglia fare seriamente il suo lavoro. Naturalmente, quando è ritenuto necessario, la magistratura assume orientamenti anche ipergarantisti: basta pensare alla legge che permette l’aborto, che a colpo d’occhio pare piuttosto restrittiva, ma le cui “aperture” vengono interpretate – giustamente, per quanto mi riguarda – in modo assai garantista.

    Su questo reato ancora non ho letto cassazioni (esiste da tre anni soltanto… sai com’ è… un po’ poco per concludere il terzo grado 🙂 ) così sarebbe interessante vedere come i giudici di merito affrontano la cosa.

    E no, niente mignotas brasileiras :-)) Sorry 🙂

    Z.

  232. utente anonimo scrive:

    Maria,

    il legislatore non può inferire, da una foto stampata, l’intenzione di chi la stampa di commettere gesti turpi e scellerati. E se anche lo facesse – ma saremmo già qualche passo oltre lo stato di diritto – il processo si fa ai fatti o al più ai tentativi. Non alle mere intenzioni. Altrimenti, appunto, è un *processo alle intenzioni* :-))

    Comunque la legge non richiede che le foto siano stampate. E’ sufficiente che siano salvate sull’hard disk (come nel caso del povero Onofri. Che infatti ha dovuto patteggiare la pena).

    Tant’è che certa dottrina riteneva ammissibile una condanna per quel reato anche in caso di foto solo consultate. Infatti è piuttosto noto – anche se non a tutti – che tutto ciò che consulti da remoto, che tu lo voglia o meno, viene almeno temporaneamente salvato in una cartella temporanea.

    La giurisprudenza ha deciso diversamente, ovvio, ma lo stesso fatto che si dibatta su argomenti così fumosi e surreali dà l’idea di quanto questa legge sia insensata.

    Z.

    Il guardasigilli dell’epoca si è vantato di questa legge, “una legge che tutta Europa ci invidia”. Nessuno, dicasi *nessuno* l’ha smentito. Quale politico amerebbe farsi chiamare “amico dei pedofili” dalla stampa italica?

  233. utente anonimo scrive:

    georgiamada,

    — Da quello che ho letto io sui giornali mi sembra di aver capito che l’inchiesta vada avanti da ben un anno (e solo ora appare sulla stampa) quindi qualcosa avranno trovato in un anno —

    Un indagine di un anno è un indagine parecchio lunga, in effetti. Si giustifica generalmente due modi: o si è deciso di trovare un mucchio di prove per inchiodare i responsabili, o proprio non si riusciva a trovarle.

    Il mucchio di prove per ora non lo vedo, e anche per questo mi sembra più plausibile la seconda ipotesi. Ma si tratta di un’impressione personale.

    — non è giusto liquidare il tutto come un affrettato Sbatti il mostro in prima pagina —

    Beh, a me risulta che un mostro – pardon, un uomo nero – sia stato precisamente sbattuto in prima pagina, con tanto di nome cognome professione e fotografia!

    — i bambini (soprattutto quelli delle materne) per legge NON possono TASSATIVAMENTE uscire dalla scuola senza il permesso dei genitori —

    Il che rende la prassi di questi supposte “uscite clandestine” a dir poco inopinata e ancor più facile da notare. Se ci sono stati “giochi da orchi”, è evidente che il personale TUTTO della scuola non poteva non esserne a conoscenza. Ma di questo non c’è traccia nei media…

    — Per questo io temo che sia tutto vero e che non sia altro che la punta di un fenomeno molto diffuso —

    Anch’io penso che sia la punta dell’iceberg di un fenomeno molto diffuso – l’allarmismo quotidiano. Per la destra ci sono gli extracomunitari spacciatori e terroristi, per la sinistra ci sono i feroci stupratori: i pedofili, poi, vanno bene per entrambi gli schieramenti.

    –a me il troppo eccesso di difesa come il troppo eccesso di accusa mi lascia sempre molto perplessa.–

    Considerato che l’imputato si dovrebbe presumere innocente fino a prova contraria, il troppo eccesso di accusa mi sembra un pochino più grave e pericoloso. Detto questo, credo che nessuno qui (né MM, né Ritvan, né Stradivari, né altri) intenda difendere nessun altro per partito preso. Solo che questo caso, come molti altri presunti casi di pedofilia, pare puzzare proprio tanto di caccia alle streghe. Anzi, agli uomini neri 🙂

    Z.

  234. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    non esiste più la formula “per insufficienza di prove”, è vero. Ma il giudice, se ritiene di assolvere perché la prova manca o è contraddittoria anziché perché esistono riscontri del contrario, assolve ex 530 c. 2 anziché ex 530 c. 1 c.p.p.

    Così è stato per Berlusconi, assolto perché il fatto non sussiste quanto a un capo, per non aver commesso il fatto quanto all’altro capo. Ma in entrambi i casi – stando a quanto riportato dal TG1 – l’assoluzione è stata pronunciata ex 530 c. 2.

    E qui viene il bello 🙂 perché la riforma ha incasinato gli effetti del giudicato penale nel processo civile. Prima una disposizione escludeva esplicitamente che vi fosse differenza in tal senso tra l’assoluzione per insufficienza di prove e quella “con formula piena”. Oggi, dato che l’assoluzione è sempre piena, quella disposizione è stata abrogata… e il risultato è stato che l’assoluzione ex 530 c. 2 è valutata diversamente da quella ex 530 c. 1 in sede extrapenale, nonostante la formula assolutoria sia ora la medesima!

    Insomma, in teoria si sancisce che ogni assolto lo è con formula piena: e invece si finisce per danneggiare chi è assolto “per insufficienza di prove” decisamente più di prima! Paradossi imperscrutabili della giustizia italiana :-))

    Z.

  235. utente anonimo scrive:

    zeta,

    leggo le tue parole e me le metto in testa:-)

    Mi fido di te e di tutti coloro che in questo blog parlando di cose giuridiche in modo fondato.

    Le leggi sono una cosa molto seria, l’opinione pubblica televisiva o dei bar e dei treni, molto meno.

    Ci menano per il naso come niente fosse, ieri anche chi l’ha visto ha fatto il suo servizietto su Rignano con le parti in causa, e devo dire che entrambi gli schieramenti facevano pena per mancanza di una qualsiasi e minima cultura giuridica, anche quella di buon senso come non tirare in ballo per esempio assoluzioni per fatti ,analoghi solo all’apparenza.

    Poi ci sono i sindaci, fauna a parte, i quali si preoccupano soltanto del bene del paese, che non si sa quale sia.

    Gente ,speriamo di non incorrere mai nel tritapersone del giornalismo d’accatto, del giustizialismo di tutti i tipi, e dell’opinione pubblica ballerina, che passa dall’innocenza alla colpevolezza ad ogni stormir di programma.

    Buon primo maggio a tutti:-)

    maria

  236. georgiamada scrive:

    Z

    Beh, a me risulta che un mostro – pardon, un uomo nero – sia stato precisamente sbattuto in prima pagina, con tanto di nome cognome professione e fotografia!

    G

    Io non so che giornali leggi 🙂 i giornali che ho letto io non presentavano foto di nessuno, e soprattutto non davano particolare risalto al fatto che uno dei presunti imputati fosse nero, ad ogni modo io non sono certo colpevolista, ci mancherebbe altro (anche io ho grossi dubbi), ma che il traffico di filmini e e foto pornografiche con bambini protagonisti sia una realtà purtroppo non lo può negare nessuno, ed è anche probabile che fra gli operatori del settore ci siano persone di tutti i colori :-).

    Ad ogni modo come mai vedete il tutto come un fatto di razzismo? in fondo nero è solo uno;-) gli altri mi sembra siano tutti bianchi e italiani e, rispettando le quote rosa, c’è pure una donna.

    A me semmai ha interessato di più il fatto che due degli imputati fossero legati ad alcuni operatori della televisione … voi certo non avete seguito la storia chiamata vallettopoli (penso di no perchè non mi sembra che ci fossero implicati uomini neri o beige per poter urlare al razzismo), beh seguendola, sempre da quel poco che ci è dato sapere, sembrava proprio che certi settori malavitosi ci si fossero infiltrati comodamente, nella nostra televisione di merda, e il traffico della pornografia pedofila non è certo gestito da personcine per bene ma certo è filmato e fotografato da tecnici.

    Sulle cose che dici sul fatto che la pedofilia scatena sentimenti irrazionali con tutto il pericolo che ne consegue sono perfettamente d’accordo con te, ma il caso di cui parliamo non tratta di pedofili in prima persona, (anche se la stampa, con i suoi stupidi giornalisti aspiranti romanzieri, si è comportata con la solita leggerezza lasciandolo intendere) ma di business, di banale e bieco business (difficile da dimostrare), quello che porta soldi a palate e i soldi una volta arrivati non puzzano più, tenetelo presente prima di dare generici giudizi passionali e romantici. 🙂

    geo

  237. Skeight scrive:

    Grazie per questo articolo importante. La pedofilia è di sicuro il crimine più infame che si possa immaginare, e proprio per questo per contrastarlo in ogni modo occorrerebbe utilizzare lucidità e raziocinio. Invece l’opinione comune sembra essere che, proprio perché è un crimine orrendo, allora le reazioni più passionali (e spesso deleterie proprio per le vittime, i bambini) sono giustificate e accettate come le migliori

  238. utente anonimo scrive:

    Ciao Miguel,

    a proposito di sbattere il “mostro” in prima pagina, attendo di leggere il tuo pensiero sul fatto Doina Matei, ennesimo linciaggio pubblico di una vittima alla quale è stato appioppato il ruolo di carnefice.

    Giusto perchè in Italia non sia mai che in prima pagina finiscano le vere notizie, quelle che, in sordina, stanno trasformando l’Italia in un paese in cui: “al cittadino non far sapere come gl’infilano l’ombrello nel sedere”.

    Grazie per il tuo pensiero sempre ricco di stimoli.

    Jajetta.

  239. utente anonimo scrive:

    …buon primo maggio miguel….

    di resistenza e di lotta….

    orso

  240. utente anonimo scrive:

    geo,

    — i giornali che ho letto io non presentavano foto di nessuno, e soprattutto non davano particolare risalto al fatto che uno dei presunti imputati fosse nero —

    Come no? Il benzinaio cingalese, descritto e raccontato con tanto di nome e cognome!

    — A me semmai ha interessato di più il fatto che due degli imputati fossero legati ad alcuni operatori della televisione … —

    A dire il vero, secondo quanto scrive Diego non sono due imputati, ma uno degli imputati e la principale accusatrice. Naturalmente, se anche tutti gli imputati fossero personaggi televisivi il nostro giudizio non dovrebbe esserne influenzato, magari in un malinteso revanscismo di lotta di classe.

    — Sulle cose che dici sul fatto che la pedofilia scatena sentimenti irrazionali con tutto il pericolo che ne consegue sono perfettamente d’accordo con te —

    Allora non posso che consigliare anche a te Lasciate che i bimbi di Luther Blissett. Si possono non condividere le opinioni politiche degli autori, ma resta un libro-inchiesta di grande interesse. Anche per chi, come me, non ama molto i libri inchiesta 🙂

    — ma di business, di banale e bieco business (difficile da dimostrare), quello che porta soldi a palate e i soldi una volta arrivati non puzzano più, tenetelo presente prima di dare generici giudizi passionali e romantici. 🙂 —

    Oddio, a me non pare che qui siano stati dati giudizi particolarmente passionali e romantici 🙂 Però è vero che gli articoli di giornale che hanno trattato il caso rientrano a pieno diritto nella categoria.

    Ribadisco che non si tratta, dal mio punto di vista (ma penso anche dal punto di vista degli altri) di difendere ad oltranza persone che non si conoscono. Si tratta di criticare i processi mediatici che puzzano di caccia alle streghe. Se ci sono responsabilità ritengo che vadano accertate in silenzio, senza bordello, sia per tutelare le persone coinvolte nell’inchiesta e più in generale nell’ambiente, sia per evitare che – posatosi il polverone – eventuali colpevoli veri restino impuniti.

    Z.

  241. georgiamada scrive:

    a essere sospettosi tutta sta storia sembra servire solo a pubblicizzare un vecchio libello dei luther blissett attuali wu ming 😉 … io non sono sopettosa a prescindere, ma suvvia siamo seri e lasciamo perdere sia i cavoli che le quarant’ore :-)))))

    ogni caso è un caso sè.

    geo

  242. utente anonimo scrive:

    geo, se temi che io mi sia inventato l’indagine anti-pedofili a Roma per pubblicizzare un libro di LB, ti rassicuro:

    1. né io né Miguel abitiamo a Roma;

    2. non ho sufficiente potere sui media nazionali per creare scandali ad arte (ma ci stiamo attrezzando 🙂 ). Sui poteri dell’Internazionale dell’Odio da lui diretta non saprei :-);

    3. il libro si trova su internet aggratise!

    :-)))

    Z.

  243. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan, 230, senza bis e senza ter.

    Scusa, ma il mio amarKord ha omesso la memorizzazione puntuale dei tuoi eroismi metropolitani, rom compreso che ti ha dato del ” mangiaspaghetti” ( UHHHHHHHHH!!! Che insulto!) . E ora ” quasi cominci a pentirti” di non avergli risposto adeguatamente. Temi di avere sbagliato ? Ma tu non devi temere, sei coraggioso.

    Sei tanto coraggioso che hai persino ……paura ( ! ) di non capire se ti stanno insultando.

    Eroe, rilassati, non avere paura di avere paura.

    Aurora.

  244. utente anonimo scrive:

    Ribadisco che non si tratta, dal mio punto di vista (ma penso anche dal punto di vista degli altri) di difendere ad oltranza persone che non si conoscono. Si tratta di criticare i processi mediatici che puzzano di caccia alle streghe. Se ci sono responsabilità ritengo che vadano accertate in silenzio, senza bordello, sia per tutelare le persone coinvolte nell’inchiesta e più in generale nell’ambiente, sia per evitare che – posatosi il polverone – eventuali colpevoli veri restino impuniti.

    maria

    quoto, e aggiungo che in questa discussione non si è accusato e difeso, in particolare, nessuno.

  245. utente anonimo scrive:

    x Aurora (#244)

    Mi sa che che non c’hai capito una mazza, come al solito. Il caro rom, in quell’occasione, ha insultato VOI, TUTTI VOI (te lo faccio col disegnino?) e non per la dieta alimentare, bensì per la vigliaccheria – che probabilmente lui avrà avuto occasione di sperimentare spesso -nell’affrontare un rom sbruffone e prepotente quale lui era. E visto che ancora non sono un cittadino italiano, credo che anche una bambina di 5 anni animaldipendente e complessata avrebbe qualche probabilità di capire che in quel caso non si vede perché IO avrei dovuto sentirmi insultato.

    Ciao

    Ritvan

  246. utente anonimo scrive:

    >a proposito di sbattere il “mostro” in prima pagina, attendo di leggere il tuo pensiero sul fatto Doina Matei, ennesimo linciaggio pubblico di una vittima alla quale è stato appioppato il ruolo di carnefice. Jajetta.< Intanto scrivo il mio, anche se ovviamente:-) non ti frega un tubo di leggerlo.
    Famme capi’, vorresti forse dire che Vanessa Russo è morta di raffreddore, mentre Doina Matei passava di lì per caso, anzi, non c’era proprio e, anche se per caso ci fosse stata, sicuramente dormiva?

    Ciao

    Ritvan

  247. utente anonimo scrive:

    Anch’io quoto il #245.

    Ritvan

  248. utente anonimo scrive:

    scusa ritvan,

    ma se mi danno di mangiaspaghetti non mi sento insultata:-) e ,comunque sia, non mi metto a questionare perchè credo che potrebbe accadere di peggio.

    Voglio dire che a volte è meglio tacere, glissare, portare pazienza ,perchè l’aria delle città è intrisa di violenza, di stanchezza e possono sorgere tanti equivoci…

    Un insulto vero, invece, a me o ad altri, mi solleciterebbe di più, specialmente se gli altri fossero più deboli dell’insultante.

    Sono una che ama prendere posizione anche per la strada e mi è capitato di farlo più volte, in situazioni problematiche….

    E’ vero però quello che dici, a volte, possono verificarsi gravi situazioni dove c’è qualcuno che ha bisogno di aiuto senza che nessuno intervenga, e questo sempre più spesso forse. Ma non è il caso di qualche parola dubbia o discutibile ,quanto piuttosto di atteggiamenti materiali aggressivi e intolleranti che possono fare veramente paura a chi non possieda forza fisica. Sono situazioni in genere di gruppo però, bande di ragazzotti o adulti che se prendono di mira qualcuno sono guai grossi.

    Ma venendo a bomba.Quello che è successo a roma è stato terribile e emblematico di come in una situazione di usuale intolleranza possa inserirsi tragicamente il caso.

    Non credo infatti che la rumena volesse uccidere con l’ombrello, che non è certo da considerare un’arma, ma è successo, purtroppo.

    Finisco queste mio post con una considerazione generale, ma cosa diavolo c’entrano i flussi di stranieri con un diverbio tra ventenni conclusosi con la morte di una giovane ragazza?

    Le prostitute sono più pericolose se rumene?

    Il dolore della madre di Vanessa è immenso e quindi può dire qualsiasi parola, ma non può farlo, il comitato di quartiere della sua città ,che su un cartello razzista scrive di ” NUOVA barbarie che non ci appartiene”

    maria

    Voglio dire ritvan che qualche volta è meglio tacere, glissare,

  249. utente anonimo scrive:

    P.S. x #247

    Jajetta è il vezzeggiativo di Jaja, vero?:-)

    Ritvan

  250. georgiamada scrive:

    ma dai Z …:-)))))

    Che il libro si trova aggratis nella rete … figuriamoci se non lo so .. ogni volta che accade qualcosa che riguardi anche lontanamente un caso di pedofilia o anche solo di podistica viene subito segnalato e risegnalato 🙂 e anche stavolta ovunque io vada in questi giorni leggo un imperioso: leggete il libello di luther blissett … ora poi ti ci sei messo pure tu :-(.

    Già mi da fastidio che tutti parlino di questi episodi da giornalismo d’accatto (e per questo intervengo, sull’argomento, solo in questo, blog dove per lo meno è stato affrontato in maniera un po’ meno banale) … se poi mi pubblicizzano anche il libro … mi casca proprio il mouse:-).

    Dai Z … che di solito mi sembri in gamba

    geo

  251. jajetta scrive:

    Per il commento #247

    Non sto mettendo in forse il coinvolgimento più o meno volontario della Matei in questa storia, non è compito mio. Con tutto il rispetto per il dolore causato dalla scomparsa di Vanessa Russo, la mia perplessità era rivolta all’individuo medio che, coinvolto nella collettiva frustrazione quotidiana, ha sempre bisogno di focalizzare un nemico, e i media ufficiali sono sempre pronti a darlo in pasto su un vassoio d’argento. Tutti se ne servono abbondantemente, tanto è gratis, poi siamo in Italia, il paese degli scrocconi per eccellenza…

    Costa troppo fermarsi, pensare, dubitare, confrontare.

    Più facile lasciarsi trasportare dall’emotività, ed infierire su situazioni che sono di miseria già in partenza e per le quali, se ci fosse rimasto un barlume di umanità, si dovrebbe provare compassione. Invece ci si compiace della cattura di un capro espiatorio oeri problemi della delinquenza, dell’immigrazione, di Roma, dell’Italia, dell’Europa, del Mondo… e via dicendo…

    [Quasi OT] La benzina proprio oggi è ingiustificatamente aumentata. Ho faticato a trovarne notizia sui quotidiani…

  252. utente anonimo scrive:

    >scusa ritvan, maria<
    Ti scuso volentieri:-). Anche se una volta hai espresso – scherzosamente, è vero, ma si sa che ridendo e scherzando Bertoldo si confessa – il tuo sacro terrore di imbattersi nel sottoscritto in metropolitana. Per tranquillizzarti ti posso giurare che uso sempre ombrelli pieghevoli, senza punta:-).

    >ma se mi danno di mangiaspaghetti non mi sento insultata:-)<
    Neanch’io, qualora fossi italiano, mi sentirei, se p.es. si dicesse che “La “Gioconda” l’ha dipinta un “mangiaspaghetti”. Come il tuo Venerabile Maestro di Giurisprudenza:-) Z. ti potrà confermare, spesso è la circostanza che fa l’insulto, non la parola in sé.

    >e ,comunque sia, non mi metto a questionare perchè credo che potrebbe accadere di peggio.<
    Eh, qui sta la differenza fra me e te. Io rispondo, perché non temo “il peggio”. Sarò temerario? Forse sì, ma non la vedo una ragione plausibile perché la prima signora in fregola che passa mi dia dell’ “esibizionista” e addirittura del “truffatore”.

    >Voglio dire che a volte è meglio tacere, glissare, portare pazienza ,perchè l’aria delle città è intrisa di violenza, di stanchezza e possono sorgere tanti equivoci…<
    Ehm…mi sa che a questo tipo di comportamento il sullodato rom si riferiva sprezzantemente come da “mangiaspaghetti”:-)

    >Un insulto vero, invece, a me o ad altri, mi solleciterebbe di più,<
    “Solleciterebbe” in che senso, Illustrissima? Alzeresti il sopracciglio e ti rivolgeresti all’insultante più o meno nei seguenti termini:”Ohibò, caro Signore, mi par di capire che lei mi stia lievemente insultando? Oppure ho capito male?”:-)

    >specialmente se gli altri fossero più deboli dell’insultante.<
    Vuoi dire se “gli altri” fossero “diversamente udentiparlanti” (traduzione dal politicamente corretto: sordomuti)?

    >Sono una che ama prendere posizione anche per la strada e mi è capitato di farlo più volte, in situazioni problematiche….<
    Immagino che la tua “presa di posizione” sia consistita nel piazzarti a 100 m di distanza con un cartello “La violenza di strada è un bieco residuato borghese-kapitalistiko”, vero?:-)

    >E’ vero però quello che dici, a volte, possono verificarsi gravi situazioni dove c’è qualcuno che ha bisogno di aiuto senza che nessuno intervenga, e questo sempre più spesso forse. Ma non è il caso di qualche parola dubbia o discutibile ,quanto piuttosto di atteggiamenti materiali aggressivi e intolleranti che possono fare veramente paura a chi non possieda forza fisica.<
    Mary, lascia che ti spieghi una cosa semplice-semplice. La tolleranza generale verso quelle che tu moooolto eufemisticamente chiami “qualche parola dubbia o discutibile” è propedeutica a quelli che col tuo solito giro di parole chiami “atteggiamenti materiali aggressivi e intolleranti”. Così come qualsiasi tolleranza marxisteggiante verso i piccoli furtarelli commessi dagli “sfruttati” porta inevitabilmente ad un’escalation dei grossi furti, delle rapine e poi dei veri e propri assalti banditeschi in cui ci scappano uno o più morti. Qualsiasi pissicologo sociale alle prime armi – purché non di fede marxista – te lo potrebbe agevolmente confermare.*

    >Sono situazioni in genere di gruppo però, bande di ragazzotti o adulti che se prendono di mira qualcuno sono guai grossi.<
    Già. Ma molto probabilmente i cari ragazzotti, quando erano più piccoli, hanno cominciato pronunciando “qualche parola dubbia o discutibile” e poi, visto che tutti hanno preferito – per usare le tue susscritte parole – “…tacere, glissare, portare pazienza ,perchè l’aria delle città è intrisa di violenza, di stanchezza e possono sorgere tanti equivoci..” hanno preso coraggio e sono andati avanti.

    >Ma venendo a bomba.<
    No, le mignotte rumene alle bombe non ci sono ancora arrivate: quella è roba da islamici:-).

    >Quello che è successo a roma è stato terribile e emblematico di come in una situazione di usuale intolleranza possa inserirsi tragicamente il caso.<
    Caso un cazzo, e scusa la tragica volgarità. Un ombrello con punta è lungo almeno 75 cm, come fai a dire di aver usato la sua punta “per proteggersi da uno schiaffo”? Che per caso la Russo – ammesso e non concesso che stesse per schiaffeggiare la Matei – aveva le braccia lunghe 1 metro? Ma ci si prende per cretini?

    >Non credo infatti che la rumena volesse uccidere con l’ombrello, che non è certo da considerare un’arma, ma è successo, purtroppo.<
    Eh, grazie al suddetto membro virile:-), lo so che non voleva uccidere, sarà pure rumena ma saprà che in Italia, come in Romania del resto, chi ammazza il prossimo deve dire addio perlomeno nei prossimi 10 anni ai 500 euri (minimo) a sera guadagnabili col più antico mestiere del mondo e relativi piaceri che quella somma ti può procurare, e accontentarsi della sbobba da galera. Ma che volesse FAR DEL MALE alla Russo, “darle una lezione”, come si fa con una “collega di strada” che invade “il tuo territorio” (ci siamo capiti, vero?) su quello non ho dubbi. Fatto sta, pero, che ha ucciso. A occhio e croce (o a occhio e…punta) direi che trattasi di “omicidio preterintenzionale”, con aggravante di futili motivi – da 10 a 18 anni di galera (Z. mi corregga se sbaglio), mentre gli avvocati difensori della Matei – coll’ovvio solito codazza di Benemerite Associazioni Promignotte e Prodiversamentecomunitari (anche se la Romania è ormai “Comunitaria”:-) ) – credo vorrebbero che fosse giudicata colpevole solo di “omicidio per eccesso colposo di legittima difesa” (e magari anche con l’attenuante della gravissima provocazione da parte della defunta!), con conseguente pena irrisoria. Su questo si gioca adesso la partita e ne vedremo delle belle (si fa per dire). Capisco gli avvocati, fa parte del loro mestiere sostenere anche l’insostenibile in tribunale (e purtroppo ALCUNI di loro, per deformazione professionale continuano a farlo anche fuori dal tribunale:-) ) per favorire il proprio assistito. Capirò meno il codazzo di Promignotte & Prodiversamentecomunitari se si aggregeranno stupidamente alla fantasiosissima tesi della difesa.

    >Finisco queste mio post con una considerazione generale, ma cosa diavolo c’entrano i flussi di stranieri con un diverbio tra ventenni conclusosi con la morte di una giovane ragazza?<
    C’entrano, in termini probabilistici, anche se – purtroppo:-) – i rumeni e le rumene non sono più soggetti ai flussi e i cari razzistoidi stanno abbaiando sotto l’albero sbagliato:-). E neanche le mignotte sono soggette a “flussi” e roliferano indisturbate nelle periferie, per la grande gioia dell’infoiato masculo italico e non. Però, come già accennato sopra e sociodarwinianamente parlando:-), siccome le strade “appetibili” italiche non sono infinite, mentre il numero delle mignotte pare lo sia:-), queste ultime per difendere (o conquistare) un “territorio di caccia” ricorrano spesso e volentieri a metodi…ehm…non proprio ortodossi. E poi, una volta in metro, qualcuna viene presa dalla suddetta “deformazione professionale” anche al difuori dell’ esercizio della “professione”. E la povera Russo di turno ne fa le spese. Capito mi hai?

    >Le prostitute sono più pericolose se rumene?<
    Assolutamente no. Anche se fossero albanesi, nigeriane o italiane, la suddetta “deformazione professionale” sociodarwiniana l’avrebbero lo stesso. Per dissinescare l’infernale meccanismo andrebbe abrogata l’ipocrita legge Merlin e vietata, invece, la prostituzione per strada. Avremmo per strada mignotte più educate e meno feroci e magari le si potrebbe anche tassare. Con grande gioia dei VERI deboli ed indifesi.

    >Il dolore della madre di Vanessa è immenso e quindi può dire qualsiasi parola,<
    No, non deve dirlo, ammesso che abbia detto qualche castroneria del genere (ma che ha detto?). Può chiedere giustizia, al limite – il dolore le è da scusante -anche vendetta, ma il razzismo no, non è scusabile neanche dal dolore. In tal caso vuol dire che il razzismo c’era già, ipocritamente nascosto, e il dolore solo l’ha fatto uscir fuori. Come sogghignano i conservatori amerikani, tacciando i democratici d’ipocrisia, quando definiscono un democratico “un inconsapevole conservatore a cui un negro non ha ancora violentato la figlia”:-).

    >ma non può farlo, il comitato di quartiere della sua città ,che su un cartello razzista scrive di ” NUOVA barbarie che non ci appartiene”<
    Quelli men che meno. Secondo me andrebbero indagati immediatamente per “istigazione all’odio razziale”.

    Ciao

    Ritvan

  253. utente anonimo scrive:

    mi è capitato di recente, alla guida della mia escort, di fare un gestaccio al solito “tagliatore di strade”, il quale ha frenato all’improvviso dvanti a me, è sceso, e mi ha ricoperto di insulti. io ho tirato su il finestrino per prudenza, poi ho cercato di uscire, ma il tagliatore folle mi ha impedito di farlo, respingendomi all’interno, poi se n’è andato ed è ripartito. Se uno dei due avesse avuto una pistola, avrebbe sparato. Da quel giorno, evito le risse nel traffico, perchè sono incontrollabili, e poi i soprusi sono talmente tanti che uno non saprebbe da che parte cominciare. E comunque prima di offendere qualcun altro per una stronzata che ci dà sui nervi, bisogna prevedere che l’altro ci può contraccambiare con gli interessi. In un mondo browniano impazzito, la nostra piccola “arte marziale” mentale non può consistere in un continuo botta e risposta di risentimenti e feroci vendette, magari per rispondere a una battutaccia da ubriachi. Bisogna proporsi un clima collettivo più vivibile, fermo restando che quanno ce vo’ ce vo’.

    d.

  254. utente anonimo scrive:

    x # 252

    OK, il logo bloggaiolo mi ha chiarito che non sei jaja “in piccolo”( ma penso che la jaja sottoscriverebbe in pieno le tue considerazioni).

    Hai chiarito correttamente anche il tuo pensiero e ne prendo atto. Precisazione per precisazione, però, ci tengo a dirti che PERSONALMENTE non ho l’abitudine – e mi pare di non averne dimostrato tendenza neanche qui- di “infierire su situazioni che sono di miseria già in partenza”, anche perché la miseria l’ho provata nel mio paese. Purtuttavia e riconoscendomi (magari a torto?) “un barlume di umanità” mi riesce difficile provare “compassione” di matrice cattocomunista per una signora , la quale per SUA SCELTA (non aveva “protettore” sfruttatore) faceva il più antico mestiere del mondo, guadagnando probabilmente in un giorno quasi quanto io in un mese, invece che – miseria scusante – p.es. la mendicante. Ignorando altre opzioni più faticose e meno remunerative come donna delle pulizie o badante, di cui in Italia c’è gran richiesta. E inoltre, non vedo come tale “barlume di umanità” mi debba spingere a far considerare chi infila la punta dell’ombrello nell’occhio del prossimo “una vittima”.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Per maggiori informazioni, pregasi di leggere il mio preg.mo:-) #253.

  255. utente anonimo scrive:

    x d. (#254).

    Il bieko poeta fascistone Ezra Pound diceva “Se uno non è disposto a rischiare per le proprie idee, o vale poco lui o valgono poco le sue idee”.

    Io non ho idee precise su molte cose, p. es. su come stabilire la Pace Nel Mondo, su come eliminare La Fame Nel Mondo e così via. Ma per certe faccenduole di vita quotidiana ho idee ben precise. E, poundianamente parlando, sono disposto a correre i miei rischi per difenderle.

    Io non guido, ma nel merito dell’episodio, la mia idea sui folli tagliatori di strade è uguale alla tua. Inoltre penso che il proliferare di tale pericolosa abitudine sia dovuta al fatto che il legislatore italico non abbia previsto il ritiro della patente e il sequestro dell’auto per un anno per chi lo fa, oppure non abbia previsto la facoltà del “tagliato” di fare una foto col telefonino e consegnarla ai vigili, che provedderebbero a far cambiare una volta per tutte abitudini al “tagliatore”.

    Ciao

    Ritvan

  256. utente anonimo scrive:

    >ma se mi danno di mangiaspaghetti non mi sento insultata:-)< Ritvan
    Neanch’io, qualora fossi italiano, mi sentirei, se p.es. si dicesse che “La “Gioconda” l’ha dipinta un “mangiaspaghetti”.

    maria

    men che mai

    Ritvan

    Come il tuo Venerabile Maestro di Giurisprudenza:-) Z.

    maria

    :-)))))

    >e ,comunque sia, non mi metto a questionare perchè credo che potrebbe accadere di peggio.< Ritvan
    Eh, qui sta la differenza fra me e te. Io rispondo, perché non temo “il peggio”. Sarò temerario?

    maria

    no carissimo sei semplicemente più grosso di me, se ricordo come ti sei descritto, io peso sì e no 50 kg e capisci bene che non posso mettermi a far risse fisiche…

    maria

    >Voglio dire che a volte è meglio tacere, glissare, portare pazienza ,perchè l’aria delle città è intrisa di violenza, di stanchezza e possono sorgere tanti equivoci…< ritvan
    Ehm…mi sa che a questo tipo di comportamento il sullodato rom si riferiva sprezzantemente come da “mangiaspaghetti”:-)

    maria

    e chi se ne frega delle intenzioni ,

    non devo mica dimostrare nulla a chi la pronunci come offesa, peggio per lui

    maria

    >Un insulto vero, invece, a me o ad altri, mi solleciterebbe di più,<
    Ritvan

    “Solleciterebbe” in che senso, Illustrissima? Alzeresti il sopracciglio e ti rivolgeresti all’insultante più o meno nei seguenti termini:”Ohibò, caro Signore, mi par di capire che lei mi stia lievemente insultando? Oppure ho capito male?”:-)

    maria

    hai capito male, anche perchè ero già oltre alla vicenda del rom

    Ritvan

    >specialmente se gli altri fossero più deboli dell’insultante.<
    Vuoi dire se “gli altri” fossero “diversamente udentiparlanti” (traduzione dal politicamente corretto: sordomuti)?

    maria

    no più deboli nel senso di più deboli, non fare lo spiritoso, potrei citarti degli episodi, capita sai di prendere posizione verbalmente verso coloro che maltrattano a parole o gesti ,persone straniere, inermi, colpevoli solo di essere di altro colore…

    >Sono una che ama prendere posizione anche per la strada e mi è capitato di farlo più volte, in situazioni problematiche….

    Ritvan<
    Immagino che la tua “presa di posizione” sia consistita nel piazzarti a 100 m di distanza con un cartello “La violenza di strada è un bieco residuato borghese-kapitalistiko”, vero?:-)

    maria

    immagini molto male, l’ideologia non c’entra, ma che te lo dico a fare…

    >E’ vero però quello che dici, a volte, possono verificarsi gravi situazioni dove c’è qualcuno che ha bisogno di aiuto senza che nessuno intervenga, e questo sempre più spesso forse. Ma non è il caso di qualche parola dubbia o discutibile ,quanto piuttosto di atteggiamenti materiali aggressivi e intolleranti che possono fare veramente paura a chi non possieda forza fisica.

    ritvan<
    Mary, lascia che ti spieghi una cosa semplice-semplice. La tolleranza generale verso quelle che tu moooolto eufemisticamente chiami “qualche parola dubbia o discutibile” è propedeutica a quelli che col tuo solito giro di parole chiami “atteggiamenti materiali aggressivi e intolleranti”. Così come qualsiasi tolleranza marxisteggiante verso i piccoli furtarelli commessi dagli “sfruttati” porta inevitabilmente ad un’escalation dei grossi furti, delle rapine e poi dei veri e propri assalti banditeschi in cui ci scappano uno o più morti.

    maria

    stai facendo tutto da te, o pensi che sia da bastonare a furor di popolo uno che al mercato tenti di rubarti il portafoglio?

    Ritvan

    Qualsiasi pissicologo sociale alle prime armi – purché non di fede marxista – te lo potrebbe agevolmente confermare.*

    maria

    ma che minchia c’entra la fede marxista? E’ un problema di equilibrio, si tratta di scegliere volta volta come reagire

    maria

    >Sono situazioni in genere di gruppo però, bande di ragazzotti o adulti che se prendono di mira qualcuno sono guai grossi.

    Ritvan<
    Già. Ma molto probabilmente i cari ragazzotti, quando erano più piccoli, hanno cominciato pronunciando “qualche parola dubbia o discutibile” e poi, visto che tutti hanno preferito – per usare le tue susscritte parole – “…tacere, glissare, portare pazienza ,perchè l’aria delle città è intrisa di violenza, di stanchezza e possono sorgere tanti equivoci..” hanno preso coraggio e sono andati avanti.

    maria

    ah ho capito tu sei per la punizione PREVENTIVA.

    Eppure mi sembra di averti spiegato bene cosa intendessi per glissare, l’ha fatto anche D., raccontandoci quell’episodio di cui è stato protagonista.

    >Quello che è successo a roma è stato terribile e emblematico di come in una situazione di usuale intolleranza possa inserirsi tragicamente il caso.

    Ritvan<
    Caso un cazzo, e scusa la tragica volgarità. Un ombrello con punta è lungo almeno 75 cm, come fai a dire di aver usato la sua punta “per proteggersi da uno schiaffo”? Che per caso la Russo – ammesso e non concesso che stesse per schiaffeggiare la Matei – aveva le braccia lunghe 1 metro? Ma ci si prende per cretini?

    mariA

    ma guarda che io non giusitifico e non giudico nulla, ho solo detto che probabilmente il gesto scellerato della ragazza rumena non è da considerarsi omicidio VOLONTARIO , avrà voluto menare di brutto, forse, COSA ESECRABILE, ma non uccidere, come ho già detto…

    >Non credo infatti che la rumena volesse uccidere con l’ombrello, che non è certo da considerare un’arma, ma è successo, purtroppo.

    Ritvan<
    Ma che volesse FAR DEL MALE alla Russo, “darle una lezione”, come si fa con una “collega di strada” che invade “il tuo territorio” (ci siamo capiti, vero?) su quello non ho dubbi. Fatto sta, pero, che ha ucciso. A occhio e croce (o a occhio e…punta) direi che trattasi di “omicidio preterintenzionale”, con aggravante di futili motivi – da 10 a 18 anni di galera (Z. mi corregga se sbaglio), mentre gli avvocati difensori della Matei – coll’ovvio solito codazza di Benemerite Associazioni Promignotte e Prodiversamentecomunitari (anche se la Romania è ormai “Comunitaria”:-) ) – credo vorrebbero che fosse giudicata colpevole solo di “omicidio per eccesso colposo di legittima difesa”

    Maria

    senti ritvan io non volevo giudicare dal punto di vista strettamente giuridico, dicevo , come te,che non era omicidio volontario, perchè mi rimescoli le carte così:-(

    Poi come vorranno impostare la difesa, non lo so, e mi interessa il giusto, anche perchè non voglio considerare questa storia, ESEMPLARE ,come la stai considerando tu, ma semplicemente una brutta e terribile storia metropolitana dei nostri tempi!

    >Finisco queste mio post con una considerazione generale, ma cosa diavolo c’entrano i flussi di stranieri con un diverbio tra ventenni conclusosi con la morte di una giovane ragazza?

    <
    C’entrano, in termini probabilistici, anche se – purtroppo:-) – i rumeni e le rumene non sono più soggetti ai flussi e i cari razzistoidi stanno abbaiando sotto l’albero sbagliato:-).

    maria

    i rapporti probabilistici, dai non farmi ridere…

    ritvan

    E neanche le mignotte sono soggette a “flussi” e roliferano indisturbate nelle periferie, per la grande gioia dell’infoiato masculo italico e non. Però, come già accennato sopra e sociodarwinianamente parlando:-), siccome le strade “appetibili” italiche non sono infinite, mentre il numero delle mignotte pare lo sia:-), queste ultime per difendere (o conquistare) un “territorio di caccia” ricorrano spesso e volentieri a metodi…ehm…non proprio ortodossi. E poi, una volta in metro, qualcuna viene presa dalla suddetta “deformazione professionale” anche al difuori dell’ esercizio della “professione”.

    maria

    e allora, cosa vuoi dimostrare?

    >Le prostitute sono più pericolose se rumene?<
    Assolutamente no. Anche se fossero albanesi, nigeriane o italiane, la suddetta “deformazione professionale” sociodarwiniana l’avrebbero lo stesso. Per dissinescare l’infernale meccanismo andrebbe abrogata l’ipocrita legge Merlin e vietata, invece, la prostituzione per strada.

    maria

    e te pareva che non tirassi in ballo la merlin, ecco cosa volevi dimostrare, la necessità di riaprire i casini per diminuire la violenza nella metro e nelle strade, dai per favore….

    Ritvan

    Avremmo per strada mignotte più educate e meno feroci e magari le si potrebbe anche tassare. Con grande gioia dei VERI deboli ed indifesi.

    maria

    senti ma quello o quella, non ricordo bene , che spinse una donna sotto la metropolitana,e quelli che tirano fuori il trincetto, istigati dalla gentile fidanzata, per un soprasso o un posto al parcheggio, che lavoro l fanno e di quale nazionalità sono?

    >Maria

    Il dolore della madre di Vanessa è immenso e quindi può dire qualsiasi parola,

    Ritvan<
    No, non deve dirlo, ammesso che abbia detto qualche castroneria del genere (ma che ha detto?).

    maria

    che palle! era un esempio che portavo citando l’ignobile manifesto dei suoi concittadini, lei poveretta aveva parlato di ergastolo, una cosa discutibile, ma che certamente non può venire rintuzzata lì per lì, non ti pare? E lo stesso anche se avesse detto cose razziste contro i migranti in generale, che fai apri un dibattito con una che ha perso la figlia in quel modo?

    Ritvan

  257. utente anonimo scrive:

    Avviso per i naviganti.

    Il collage-commento n. 257, malgrado il nome che reca in calce (dovuto probabilmente alla tagliola splinderiana, data l’eccessiva lunghezza) non è mio, è di mary.

    Ritvan (quello “vero”:-) )

  258. utente anonimo scrive:

    confermo. non sono riuscita a imparare le famose virgolette e allora debbo arrangiarmi come posso:-))

    maria

  259. jajetta scrive:

    Ciao Ritvan #255

    La compassione non è invenzione di cristiani e comunisti, credo che lo sappia anche tu: se ti diverti a utilizzare comode definizioni nei tuoi scritti, buon per te.

    Il mio commento non era una critica al tuo pensiero. Ho espresso le mie idee senza riferimenti agli interventi del post. La sintesi rischia di confondersi con la superficialità, ma io preferisco essere breve.

    La tua risposta comunque mi avvicina ancora di più alle idee che ho esposto.

    Frasi come “poteva fare la badante, ha scelto di prostituirsi, colpa sua”, mettono a posto la coscienza dei molti, ma non servono a capire. Ammetto che anni fa probabilmente sarebbe anche stato il mio pensiero, quindi Ritvan, ciò che pensi ed esprimi tu, come altri, non mi è cosi incomprensibile, ma ormai sono lontana da tali forme mentali.

    Tornando al post sui presunti atti di pedofilia, il fatto che si osservi che in un paese di settemila abitanti, in cui si conoscono quasi tutti, certi movimenti sospetti non sarebbero passati inosservati, mi perplime. E’ vero che tutti conoscono tutti e nessuno oserebbe minare la propria rispettabilità in una piccola comunità. Non dimentichiamo però che molto spesso lo scenario in cui vengono commessi abusi e violenze è proprio, insospettabilmente, quello più familiare alle vittime.

  260. utente anonimo scrive:

    >La compassione non è invenzione di cristiani e comunisti, credo che lo sappia anche tu: se ti diverti a utilizzare comode definizioni nei tuoi scritti, buon per te. jajetta<
    Leggi bene, non ho detto “cristiani”, visto che questi hanno – a parole, ovviamente – una “compassione” pret a porter per tutti, in modo ecumenico.

    E non ho detto “comunisti”, perchè quelli non hanno “compassione” per nessuno, al limite hanno “giustizia sociale” per alcuni.

    I cattocomunisti, invece, sono un orrido ibrido delle suddette categorie, che prova compassione solo per “alcuni”, tipo prostitute, a prescindere se queste siano schiave o “autoimprenditrici”, o magari ninfomani che riuniscono l’utile al dilettevole:-). E che poi estendono tale compassione ad minchiam quando una di esse ammazza una persona, ancorché senza volerla ammazzare. Ahò, ma “compassione” de che? Coi soldi che ha indubbiamente racimolato si paga un principe del foro (dove “foro” sta per tribunale, eh:-) ) e in pochi anni sarà di nuovo sul marciapiede. Principe che il sottoscritto, col suo lavoro, non potrebbe mai permetterselo in simili frangenti e pertanto si dovrebbe accontentare di un avvocato d’ufficio, tipo Aurora per intenderci:-). In quel caso starei fresco:-( (specie se mi assegnassero proprio Aurora, ma non per scarsa bravura, per troppa bile nei miei confronti:-) ).

    >Il mio commento non era una critica al tuo pensiero.<
    Il mio, invece, era proprio una critica al tuo. Qualcosa in contrario, sorella?

    >Ho espresso le mie idee senza riferimenti agli interventi del post.<
    Io, invece, ho espresso le mie idee CON riferimento agli interventi del post. Di nuovo qualcosa in contrario, sorella? E, nel caso, su che basi, se è lecito chiedere?

    >La sintesi rischia di confondersi con la superficialità, ma io preferisco essere breve.<
    Beh, in questo caso, i tuoi timori si sono, purtroppo, rivelati fondati.

    >La tua risposta comunque mi avvicina ancora di più alle idee che ho esposto.<
    Mi fa piacere aiutare la gente ad andare d’accordo con se stessi:-).

    >Frasi come “poteva fare la badante, ha scelto di prostituirsi, colpa sua”<
    Che io giudichi la prostituzione – quando virgoletti, sorella, ricordati, devi mettere le ESATTE parole dell’interlocutore! – una “colpa” è una tua delirante invenzione. Ho scritto che provare quella particolare compassione lì (e non quella “generica” come per ogni essere umano che sbaglia al di là delle proprie pur squallide e delittuose intenzioni, ammazzando) per una signora che HA SCELTO di farsi pagare 50 e passa euri per un “lavoretto” di 5 minuti che fa al suo “fidanzato” aggratise, mi sembra inconcepibile.

    >mettono a posto la coscienza dei molti, ma non servono a capire.<
    Siccome non ho mai avuto il discutibile piacere di servirmi degli esosi servizi della signora o di una qualsiasi sua collega, credo di avere la MIA PERSONALE coscienza appostissimo.

    Per quanto riguarda la cosiddetta “coscienza collettiva”, invece, ti faccio umilmente notare che se quella “professione” lì la chiamano comunemente, nonché eufemisticamente “il mestiere più antico del mondo”, una ragione ci sarà pure. Vuol dire che veniva esercitata con profitto:-) anche quando il bieko kapitalismo imperialistiko-globalizzatore era ancora al di là da concepire.

    E così sarà, in saecula saeculorum, anche nell’improbabilissimo Regno del Sol Dell’ Avvenir De Vosotros, poiché ci sarà sempre una femmina umana che vorrà avere una cosa non tramite il sudore delle fronte ma tramite il “sudore” di un’altra parte anatomica. E ci sarà sempre un maschio umano disposto ad accontentarla. O viceversa, un maschio potente che non si accontenta dell’amore che il buon Dio o il fato gli ha dato e corre la cavallina, dispensando in cambio favori invece che contanti.

    E guarda cara, che prostitute non sono solo quelle che passeggiano avanti e indre’ sulla tangenziale.

    >Ammetto che anni fa probabilmente sarebbe anche stato il mio pensiero, quindi Ritvan, ciò che pensi ed esprimi tu, come altri, non mi è cosi incomprensibile, ma ormai sono lontana da tali forme mentali.<
    Ah sì? E si può sapere, di grazia, quale sia stato l’evento memorabile che ti ha fatto allontanare dalla via del vil peccato mentale? Caduta da cavallo sulla via di Damasco anche per te?:-)

    Ciao

    Ritvan

  261. utente anonimo scrive:

    Ritvan, quanto sei molesto, mi citi in quasi ogni commento, indirettamente o direttamente , pronunci il mio nome o invano o indegnamente.

    Comunque, per risolvere i tuoi problemi legali, se combini qualcosa di veramente impattante , innovativo nonché originale ( dubito fortissimamente), , forse ti può difendere – brevettare- anche un principe del foro.

    In effetti se ti difendessi io staresti( al ) fresco. Ma non perché sono anche iscritta alle liste dei difensori d’ufficio, come bene segnali tu, per una volta. Solo perché non mi piaci.

    Piuttosto, tu che eserciti la professione di veterinario, sei iscritto all’albo ?

    Aurora.

  262. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, quanto sei molesto, Aurora.<
    Sì, ma non sessualmente. E di questi tempi:-) è già qualcosa.

    >mi citi in quasi ogni commento, indirettamente o direttamente , pronunci il mio nome o invano<
    Andiamo bene, mo’ c’abbiamo l’estasi mistica e ci crediamo Dio!:-)

    >o indegnamente.<
    Ma quando mai? Diciamo piuttosto “scherzosamente”. Sai io soffro un po’ della “sindrome di Stoccolma” (dalle mie parti detta – come la tua ferrea memoria non mancherà di farti notare – “sindrome del fruttivendolo tiranas dal naso grosso”).

    >Comunque, per risolvere i tuoi problemi legali, se combini qualcosa di veramente impattante , innovativo nonché originale ( dubito fortissimamente), , forse ti può difendere – brevettare- anche un principe del foro.<
    Taormina escluso, ovviamente. Lui i “diversamente comunitari” musulmani li vorrebbe tutti deportati nei paesi d’origine. Come faccio a dimostrargli che non sono musulmano? Se mangio prosciutto e bevo vino in sua presenza mi credera, o penserà che sia la solita taqiya? Mah…

    >In effetti se ti difendessi io staresti( al ) fresco. Ma non perché sono anche iscritta alle liste dei difensori d’ufficio, come bene segnali tu, per una volta.<
    Ma perché, quante volte avresti voluto che io segnalassi che sei iscritta alle liste dei difensori d’ufficio in quel di Milano ???(attenzione, cari spiantati delinquentelli o aspiranti tali di Milano e provincia, questa non è una Pubblicità Progresso:-) )

    >Solo perché non mi piaci.<
    L’avevo vagamente intuito:-). Ma io che avevo detto?! Ma leggi bene, anzi, toh, te lo reincollo:

    In quel caso starei fresco:-( (specie se mi assegnassero proprio Aurora, ma non per scarsa bravura, per troppa bile nei miei confronti:-) ).

    Vabbè “non mi piaci”, “troppa bile nei miei confronti”, è lo stesso, non facciamola una cosa cavillosa o -per par condicio – una questione di lana canina (sic)! 🙂

    >Piuttosto, tu che eserciti la professione di veterinario, sei iscritto all’albo ?<
    Come ti ho già detto un’altra volta (e la tua ferrea memoria ti dovrebbe confermare) in questo caso, Vostro Onore, mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

    Ciao

    Ritvan

  263. utente anonimo scrive:

    Scusate che cambio discorso, ma in questi giorni accadono cose meravigliose !!!

    Da brava ultraateista dico solo „viva la Turchia“ ( almeno per questa volta).

    Forso in un giorno lontano, anche noi in questo paese possiamo dire la stessa cosa.

    fenice

  264. utente anonimo scrive:

    >Da brava ultraateista dico solo „viva la Turchia“ ( almeno per questa volta). fenice<
    Che è successo, La Turchia ha forse messo nella sua Costituzione che Dio non esiste?:-)

    Ciao

    Ritvan

    P.S. (serio). Non rallegriamoci, per favore, quando un demone litiga con un altro. Come disse qualcuno, con le baionette dell’esercito si possono fare un sacco di cose, tranne che sedervisi sopra in tempo di pace. E la democrazia ha la pelle del sedere molto delicata.

    L’ateismo è una cosa, la laicità dello stato un’altra e la teocrazia un’altra ancora. E’ meglio non confonderli.

    P.S. 2 Anch’io aspetto il Verbo Migueliano in merito. Saranno cose turche?

    P.S.3 Ma il ciclo sul Dar Fur è finito o no? Vorre farne la recensione omnicomprensiva, ekkekkakkkio!

  265. utente anonimo scrive:

    per Ritvan,

    Se ho parlato di ateismo, ho parlato di me e non del parlamento o della gente in Turchia.

    Nessuno confonde la laicità e l’ateismo. Infatti, io sono contenta perché

    una gran parte della popolazione turca ( magari anche credente) non vuole vivere in un paese teocratico. Loro sono contro una strumentalizzazione della religione. Leggendo anche i giornali turchi, se nota il rifiuto della gente, di accettare una interpretazione religiosa all’iraniana o araba. Non per caso Atatürk voleva che le preghiere venissero letti in turco e non in arabo.

    La gente non voule la dipendenza di un gruppo di fondamentalisti, ma vuole basasi su dei valori comuni ( indipendentemente dell’appartenenza religiosa)

    Io invece non voglio la religione. Ecco questi sono due scoppi diversi. Il mio e ateismo, la loro laicità.

    Il risultato pero e identico

    fenice

  266. utente anonimo scrive:

    il furbo miguel s’è dato e ci lascia qui a battagliare sulle inezie eh! eh!

    d.

  267. utente anonimo scrive:

    ops mi correggo non sono inezie ma sono OT

  268. utente anonimo scrive:

    x l’araba:-) fenice (#266)

    D’accordo. Io l’avevo intuito (anche perché so cosa avviene in Turchia) ma qualcuno qui che non s’intende di cose turche:-) poteva pensar male:-).

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Sulle “baionette” nessun commento, eh?:-)

  269. utente anonimo scrive:

    Evvai col collage del collage!:-)

    >no carissimo sei semplicemente più grosso di me, se ricordo come ti sei descritto, io peso sì e no 50 kg e capisci bene che non posso mettermi a far risse fisiche… maria< Ah, scusa, avevo equivocato, credevo che ANCHE tu pensassi che io lo facevo perché sono un becero barbaro albanese oppure per “protagonismo”, “esibizionismo”, “truffa” o non so che altre castronerie. Ma benedetta donna, se la pensi come me non c’è bisogno di ingrassare fino a 90 e passa chili e metterti sui trampoli:-): basta seguire un corso di arti marziali (a Firenze ci saranno, immagino, oppure la Molto Onorevole Amministrazione Comunale li ha vietati, giudicandoli Incompatibili Con La Pace Nel Mondo?:-) ) o più banalmente tenere nella borsetta uno di quei piccoli aggeggi (e non sto parlando di coltelli o rivoltelle, eh!) che consentono agevolmente anche a una donna apparentemente fragile e minuta di stendere a terra anche un energumeno più massiccio del sottoscritto.
    >Un insulto vero, invece, a me o ad altri, mi solleciterebbe di più,<
    Ritvan “Solleciterebbe” in che senso, Illustrissima? Alzeresti il sopracciglio e ti rivolgeresti all’insultante più o meno nei seguenti termini:”Ohibò, caro Signore, mi par di capire che lei mi stia lievemente insultando? Oppure ho capito male?”:-)

    >hai capito male, anche perchè ero già oltre alla vicenda del rom.< No, sei tu che hai capito male:-). La frase “Oppure ho capito male?”, come puoi rivedere qui sopra, era inserita nel probabile dialogo fra te e l’insultante, non era una mia domanda a te rivolta. Io avevo capito benissimo:-).
    >no più deboli nel senso di più deboli, non fare lo spiritoso,< Tentativo di censura komunistaaaaa!:-)
    >potrei citarti degli episodi, capita sai di prendere posizione verbalmente verso coloro che maltrattano a parole o gesti ,persone straniere, inermi, colpevoli solo di essere di altro colore…< E viceversa no, eh?:-). Cioè, uno solo perché è straniero o di colore è da difendere, a prescindere, come direbbe Totò? Ma brava! ( e glisso sull’ “inerme”, visto che non sappiamo cosa potrebbe tenere in tasca o nella borsetta gente apparentemente “inerme”. Per non parlar di ombrelli appuntiti).
    Ritvan: Immagino che la tua “presa di posizione” sia consistita nel piazzarti a 100 m di distanza con un cartello “La violenza di strada è un bieco residuato borghese-kapitalistiko”, vero?:-)

    >immagini molto male, l’ideologia non c’entra, ma che te lo dico a fare…< Era una battuta, mary. L’ideologia non c’entrerà, vabbe’, ma i tuoi 50 chili scarsi, probabilmente sì, però:-)
    >stai facendo tutto da te, o pensi che sia da bastonare a furor di popolo uno che al mercato tenti di rubarti il portafoglio?< Era un esempio, cara, su come IN TUTTI I CAMPI il mancato rispetto dell’altro, se tollerato in “piccole” cose, porta inevitabilmente al proliferare di “grandi” cose. Per passare dalla prevaricazione al furto, ovviamente non sono per la bastonatura a furor di popolo (e neanche più discretamente in caserma:-) ) del piccolo tagliaborse. Ma credo che identificarlo per la 189-esima volta, prendergli le impronte e riportarlo – sempre per la 189-esima volta – in comoda auto di servizio agli amorevoli genitori (di cui non do altre specifiche, a scanso di accuse di “razzismo”:-)), come si fa attualmente, non sia il massimo. Ecco, preferirei una sana via di mezzo, se possibile. Grazie.
    Qualsiasi pissicologo sociale alle prime armi – purché non di fede marxista – te lo potrebbe agevolmente confermare.*

    >ma che minchia c’entra la fede marxista? E’ un problema di equilibrio, si tratta di scegliere volta volta come reagire< La Fede c’entra sempre, sorella, c’entra sempre, fidati!:-) (ah, mi son dimenticato dell’asterisco, serviva a mettere una storiella in tema di “prevenzione”, provvedo a scriverla subito, la trovi qui in fondo, nel P.S.)
    >ah ho capito tu sei per la punizione PREVENTIVA.< Sì, dillo anche tu, sono come il bieko Bush, vero? Ma quale cazzo di PREVENTIVA e PREVENTIVA, io sono per la punizione CERTA ed ADEGUATA, ma DOPO, anche delle cose che vosotros trovate banali, insignificanti, “non originali”, piccolo “folclore locale”, inzomma, che magari fa anche bene al turismo:-).
    ADEGUATA e DOPO, ma CERTA e senza sconti per nessuno. Ficcatelo bene in zucca!:-)

    (piccola parentesi: per la punizione “preventiva” era notoriamente Nasreddin Hoxha, il Bertoldo dei turchi. Si racconta, infatti, che picchiasse i propri figli prima di mandarli a riempire le piccole anfore di terracotta alla pubblica fontanella. E a chi gli chiedeva conto di tale comportamento, rispondeva:”Picchiarli dopo che abbiano rotto l’anfora sarebbe inutile, tanto l’anfora mica si risana. Così, faranno più attenzione”. Violenza fisica a parte, io non credo che avesse tutti i torti.)

    >Eppure mi sembra di averti spiegato bene cosa intendessi per glissare, l’ha fatto anche D., raccontandoci quell’episodio di cui è stato protagonista.< Sì, ho capito. Ma non condivido. No se puede?
    >Quello che è successo a roma è stato terribile e emblematico di come in una situazione di usuale intolleranza possa inserirsi tragicamente il caso.<
    Caso un cazzo, e scusa la tragica volgarità. Un ombrello con punta è lungo almeno 75 cm, come fai a dire di aver usato la sua punta “per proteggersi da uno schiaffo”? Che per caso la Russo – ammesso e non concesso che stesse per schiaffeggiare la Matei – aveva le braccia lunghe 1 metro? Ma ci si prende per cretini?

    >ma guarda che io non giusitifico e non giudico nulla, ho solo detto che probabilmente il gesto scellerato della ragazza rumena non è da considerarsi omicidio VOLONTARIO , avrà voluto menare di brutto, forse, COSA ESECRABILE, ma non uccidere, come ho già detto…< Beh, sorella, “voler menar de brutto” non è certo dovuto al “caso” inserito “tragicamente”. Ti prego di scegliere:-).
    >Non credo infatti che la rumena volesse uccidere con l’ombrello, che non è certo da considerare un’arma, ma è successo, purtroppo.<
    Ma che volesse FAR DEL MALE alla Russo, “darle una lezione”, come si fa con una “collega di strada” che invade “il tuo territorio” (ci siamo capiti, vero?) su quello non ho dubbi.

    >senti ritvan io non volevo giudicare dal punto di vista strettamente giuridico, dicevo , come te,che non era omicidio volontario, perchè mi rimescoli le carte così:-( < Io non rimescolo alcuna carta, ma se vuoi parlare di quella faccenda trascurando “il punto di vista strettamente giuridico” forse è meglio che tu lo faccia al bar sotto casa o dal parrucchiere.
    >Poi come vorranno impostare la difesa, non lo so, e mi interessa il giusto, anche perchè non voglio considerare questa storia, ESEMPLARE ,come la stai considerando tu, ma semplicemente una brutta e terribile storia metropolitana dei nostri tempi!< Ah, non sarebbe “esemplare”? Urka, ma leggiti un po’ più sopra, dove la definisci “emblematica”! Mi spiegheresti, gentilmente la differenza fra i due termini, che c’ho il Sacro Paravia un po’ indisposto oggi? O che facciamo, il rimescolamento delle carte solo quando sono gli altri a tener banco:-)?
    >Finisco queste mio post con una considerazione generale, ma cosa diavolo c’entrano i flussi di stranieri con un diverbio tra ventenni conclusosi con la morte di una giovane ragazza? <
    C’entrano, in termini probabilistici, anche se – purtroppo:-) – i rumeni e le rumene non sono più soggetti ai flussi e i cari razzistoidi stanno abbaiando sotto l’albero sbagliato:-).

    >i rapporti probabilistici, dai non farmi ridere…< Anche la maggior parte delle persone, centinaia di anni fa, si mettevano a ridere a crepapelle se qualcuno diceva loro che la terra era rotonda. Che la terra sia rotonda, di per sé non ha valore etico, non è né un bene, né un male. Semplicemente è. Se a te fa ridere, ti ricordo che i nostri comuni avi dicevano “risus abundat in ore stultorum”.
    E neanche le mignotte sono soggette a “flussi” e proliferano indisturbate nelle periferie, per la grande gioia dell’infoiato masculo italico e non. Però, come già accennato sopra e sociodarwinianamente parlando:-), siccome le strade “appetibili” italiche non sono infinite, mentre il numero delle mignotte pare lo sia:-), queste ultime per difendere (o conquistare) un “territorio di caccia” ricorrano spesso e volentieri a metodi…ehm…non proprio ortodossi. E poi, una volta in metro, qualcuna viene presa dalla suddetta “deformazione professionale” anche al difuori dell’ esercizio della “professione”.

    >e allora, cosa vuoi dimostrare?< Non sta a me dimostrare nulla di nulla. Se leggi bene, forse capirai cosa intendo.
    >Le prostitute sono più pericolose se rumene?<
    Assolutamente no. Anche se fossero albanesi, nigeriane o italiane, la suddetta “deformazione professionale” sociodarwiniana l’avrebbero lo stesso. Per dissinescare l’infernale meccanismo andrebbe abrogata l’ipocrita legge Merlin e vietata, invece, la prostituzione per strada.

    >e te pareva che non tirassi in ballo la merlin, ecco cosa volevi dimostrare, la necessità di riaprire i casini per diminuire la violenza nella metro e nelle strade, dai per favore…

    Ecco, brava, vedi che quando ti applichi riesci a capire?:-).

    Non principalmente per quello, ma sarebbe, secondo me, un piacevole “effetto collaterale”. Certo, una…

  270. utente anonimo scrive:

    SEGUITO DEL # 270

    Ecco, brava, vedi che quando ti applichi riesci a capire?:-).

    Non principalmente per quello, ma sarebbe, secondo me, un piacevole “effetto collaterale”. Certo, una donna che si prostituisce in casa calpesta brutalmente la propria dignità, mentre una che lo fa pe’ strada o in macchina, no:-): ma non farmi ridere tu! E soprattutto non far ridere gli altri paesi europei, o quelli sono “stolti” e solo l’Illuminato Legislatore Italico è Saggio e Rispettoso Della Dignità Femminile?

    Avremmo per strada mignotte più educate e meno feroci e magari le si potrebbe anche tassare. Con grande gioia dei VERI deboli ed indifesi.

    >senti ma quello o quella, non ricordo bene , che spinse una donna sotto la metropolitana,e quelli che tirano fuori il trincetto, istigati dalla gentile fidanzata, per un soprasso o un posto al parcheggio, che lavoro l fanno e di quale nazionalità sono?< Mary, io non ho mai dimostrato, né qui, né altrove, la pretesa di avere la formula per istaurare Il Paradiso Dei Lavoratori o far scoppiare La Pace Nel Mondo. Forse tu mi confondi con qualcun altro.
    >Il dolore della madre di Vanessa è immenso e quindi può dire qualsiasi parola,<
    No, non deve dirlo, ammesso che abbia detto qualche castroneria del genere (ma che ha detto?).

    >che palle! era un esempio che portavo citando l’ignobile manifesto dei suoi concittadini, lei poveretta aveva parlato di ergastolo, una cosa discutibile, ma che certamente non può venire rintuzzata lì per lì, non ti pare?< No, come ho già detto, se invoca una pena la più severa possibile (magari anche esagerata, tanto lei non ha l’obbligo di conoscere il “tariffario” del Codice penale) non è da censurare, visto che chiunque di noi auspicherebbe la pena più severa per chi gli ammazza il figlio. Tanto, la giustizia seguirà “indisturbata” il suo corso. Spero.
    >E lo stesso anche se avesse detto cose razziste contro i migranti in generale, che fai apri un dibattito con una che ha perso la figlia in quel modo?<
    Sì, io sì. Le do della stronza razzista. Ma si sa che io sono un uomo insensibile. Però, penso che il dolore di una madre – debitamente amplificato dai megafoni stronzi dei media – non dev’essere lasciato fungere da detonatore (sai, l’italica gente è troppo sensibile ai lamenti materni, secondo me) per possibili cacce indiscriminate al “diversamente comunitario”.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. La storiella promessa.

    Nel califfato di Haroun Al Rashid un giovane uomo stava per essere impiccato sulla pubblica piazza, per aver ammazzato un altro nel corso di una rapina finita male. Come ultimo desiderio, chiese che gli fosse portata a suo cospetto suo madre. Fu fatto. A quel punto, il condannato chiese alla mammina:”Madre mia, ti prego, avvicina il tuo volto al mio e tira fuori la lingua”. Stupita da tale insolita richiesta, ma volendo esaudire l’ultima richiesta del su’ figliolo, la madre obbedì. A quel punto – incredibile dictu – con uno scatto veloce e potente delle mascelle il condannato gli staccò la lingua di netto. Il popolazzo che gremiva la piazza – come tutti i popolazzi di questo mondo:-) – tumultuò furiosamente e si apprestava a risparmiare il lavoro al boia, facendo a piccoli pezzettini l’orripilante mostro mammamutilante.

    A quel punto, il califfo Al Rashid, – il quale è notorio che amava girare travestito per il suo regno, per controllare da vicino come andava la vita dei sudditi – presente in piazza, salì sul palco e si rivelò alla folla che di colpo ammutolì. Poi chiese al condannato:”Dimmi, perché facesti quell’orribile gesto?”

    E lui” O Potente Sovrano, lo feci perché ritengo sia stata quella sua maledetta lingua a portarmi qui sul patibolo. Avevo pochi anni quando rubai una gallina al vicino e la portai a casa. Mia madre mi accarezzo, mi lodò e mise la gallina in pentola, invece di – col senno di adesso – darmi le sacrosante legnate che mi meritavo. Così, continuai a rubare e ogni volta che portavo la refurtiva a casa, mia madre mi copriva di benedizioni. Dai furti con destrezza passai alle rapine e il primo uomo che mi contrastò lo uccisi. E per questo sono qui”.

    Il Sovrano chiamò di nuovo i parenti dell’ucciso (la sharia dà loro questa facoltà) e gli chiese se, alla luce dei nuovi avvenimenti, se la sentivano di salvare la vita al condannato mostratosi coi fatti profondamente pentito. E così fu.

    P.S.2. Lo so che tagliar via a morsi la lingua alla propria madre non sembrerà a vosotros un bell’esempio di “redenzione sociale”, ma vi faccio osservare che il ragazzotto mica fu rimesso in libertà, solo scansò il cappio ma fece un sacco d’anni di galera. E poi, suvvia, contestualizziamo:-), la sensibiltà media ai tempi di Rashid mica era come quella dei nostri giorni!

  271. utente anonimo scrive:

    per Ritvan

    Hai ragione : con le baionette dell’esercito si possono fare un sacco di cose.

    Non per caso ho aggiunto: viva la Turchia “almeno per questa volta”.

    Certamente non ho descritto la Turchia come la società ideale di Platone… e ovviamente non si risolvono tutte le problematiche del mio paese, ma almeno togliamo qualche fastidioso cancro..

    fenice

  272. utente anonimo scrive:

    — Beh, sorella, “voler menar de brutto” non è certo dovuto al “caso” inserito “tragicamente”. Ti prego di scegliere:-). —

    Violando spudoratamente il CPK 🙂 intervengo per dire che, secondo me, Maria intendeva sostenere che si tratta di omicidio preterintenzionale.

    Azzardo una profezia. Il PM sosterrà che la rumena voleva proprio uccidere – salvo che emergano evidenti riscontri del contrario. La difesa che la rumena si stava solo difendendo. E il giudice – se non si farà influenzare troppo dai media e dall’opinione pubblica – darà ragione a Maria…

    Un po’ troppi “se” per una profezia, lo so, ma sono un astrologo alle prime armi 🙂

    Z.

  273. utente anonimo scrive:

    Violando spudoratamente il CPK 🙂 intervengo per dire che, secondo me, Maria intendeva sostenere che si tratta di omicidio preterintenzionale.Z

    maria

    sì intendevo questo:-)

    Il polverone però si fa sempre più grande, stamani su libero blog si chiamano gli internauti ad accapigliarsi su un quesito, a dir poco stupido, perdono o ergastolo?

    A volte mi viene da pensare che internet concorra notevolmente alla bestiale superficialità della cosiddetta opinione pubblica…..

    maria

  274. utente anonimo scrive:

    Perdono o ergastolo?

    In effetti corrisponde a quanto succede nei programmi televisivi del pomeriggio, dove spesso si confrontano due persone che sostengono idee talmente eccessive (nel modo e nel merito) che ti vien da pensare che nessuna delle due abbia davvero ragione.

    Sono i programmi del marito di Costanzo 🙂 che ci hanno resi così superficiali? o il marito di Costanzo ha successo perché siamo così superficiali?

    Urge rigirare la domanda agli ospiti di Marzullo.

    Z.

  275. utente anonimo scrive:

    x Z. (#275)

    Buona la seconda, secondo me. Con l’aggiunta che c’abbiamo l’attenuante specifica:-) che la scuola insegna a mio figlio p. es. quanti diversi tipi di vetro ci sono in circolazione (mi son dovuto fare du’ palle sgooglando per la solita ricerca scolastica der pupo), ma non la differenza fra “omicidio volontario” e “omicidio preterintenzionale” e relative pene. Così, ognuno in questi casi può sparare in libertà tutte le castronerie che gli passano per la testa.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Invece del solito appello a favore del pastorello afghano brutalizzato da Bush una raccolta di firme per l’introduzione nelle scuole dell’obbligo – magari al posto di quella che insegna i diversi tipi di vetro:-) – di una materia tipo “Educazione giuridica”, no, eh?

  276. utente anonimo scrive:

    Violando spudoratamente il CPK 🙂 intervengo per dire che, secondo me, Maria intendeva sostenere che si tratta di omicidio preterintenzionale. Z.

    >maria

    sì intendevo questo:-)< Lo so, per quanto riguarda L’OMICIDIO, ma – permettimi d’insistere – allora che c’azzecca “il caso inserito tragicamente”?? Vuoi forse dire che puntare la punta dell’ombrello all’occhio del prossimo sia “un tragico caso”?
    Inzomma – come dice Z:-) – che volesse uccidere è fuor di questione, ma vogliamo dire papale-papale che un bello (si fa per dire) sfregio in faccia in puro stile puttanesco-aggressivo glielo voleva fare alla povera ragazza e in questo il “tragico caso” non c’entra ‘na michia? O è politicamente scorretto dirlo?

    Ciao

    Ritvan

  277. utente anonimo scrive:

    ritvan,

    nei litigi, strattonamenti, risse e altri casi del genere, può capitare che un cazzotto per esempio, vada a colpire, un punto nevralgico, e provocare guai o addirittura morte.

    Voglio dire che probabilmente , ma non lo so, la punta dell’ombrello non era mirata all’occhio, anche perchè credo sia molto difficile centrarlo verso una persona in moviemto.

    per q

  278. utente anonimo scrive:

    Siempre sul caso alla puttanesca:-)

    Oggi, su “Metro”, il giornalista che tiene la rubrica delle lettere ha dato il primo piano alla lettera della solita esponente del gentil sesso che vive – seppur parzialmente – su Marte:-):

    Le ragazze che hanno accecato e ucciso Vanessa sono abituate a usare violenza nella consuetudine del mondo della prostituzione di cui fanno parte. Ma le prostitute in Italia sono tantissime perché ci sono tantissimi italiani che ci vanno. Vincete il vostro vizio, e le tante ragazzotte violente, non trovando più guadagno, se ne andranno. Lucia

    Non fa una piega: l’ombrello assassino l’hanno maneggiato in due, trombare è un abietto vizio e non un istinto naturale di tutti gli esseri viventi che si riproducono sessualmente e, se diminuissero i clienti, le prostitute se ne andrebbero di loro spontanea volontà (magari in un monastero di clausura, ah, ah, ah:-) ), invece di litigarsi ancor più furiosamente i clienti rimasti.

    Si salva in corner dall’appellativo “decerebrata”:-), solo perché indovina correttamente il perverso meccanismo che produce prostitute aggressive e violente.

    Ho inviato a “Metro” la seguente mail:

    Temo che, all’accorato nonché surreale appello che la lettrice Lucia rivolge ai clienti delle prostitute, esortandoli ad astenersi in blocco dall’usufruire dei servizi delle suddette signore del sesso, qualcuno di essi possa rispondere altrettanto surrealmente che lo farebbe volentieri se Lucia e le sue consorelle non bisognose di soldi gliela dessero aggratise ogniqualvolta lui lo desiderasse, tipo volontariato sociale. E a proposito di surrealismo, per eliminare almeno quei rischi derivanti – come la lettrice, stavolta correttamente, indica – dalla feroce e selvaggia lotta delle prostitute per il possesso dei marciapiedi più “appetibili”, non sarebbe il caso di abrogare l’ipersurreale legge Merlin e trattare la prostituzione come negli altri paesi civili d’Europa?

    Secondo me non me la pubblicano:troppo irrispettosa della “dignità femminile”:-)

    Ritvan

  279. utente anonimo scrive:

    scusate finisco il post che mi era partito inavvertitamente…

    Volevo dire che quando si fanno gesti aggressivi, inconsulti, gli esiti possono essere differenti.

    Se uno mi strattona e mi fa cadere, ci sono molte possibilità, tra le quali quella di battere la testa e magari morire ma anche quella di farsi un semplice livido, una piccola frattura ecc. ecc.

    Per questo parlavo di caso.

    maria

  280. utente anonimo scrive:

    E’ bello sapere che non tutto il popolo è popolino.

    A Rignano Flaminio delle persone, se molte o poche non lo so, stanno organizzando una fiaccolata di solidarietà e una raccolta di firme a favore degli arrestati:

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/05_Maggio/03/paese_maestre_abusi_frigano_brogi.shtml

    Stradivari

  281. utente anonimo scrive:

    x 278

    Commentus interruptus?:-)

    Ciao

    Ritvan

    P.S. All’occhio no, ma alla faccia (sfregio alla puttanesca) sì. A meno che non risulti che la detentrice dell’ombrello sia affetta da Parkinson:-).

  282. utente anonimo scrive:

    si può fare come ad Amsterdam, dove le vetrine con le prostitute stanno fianco a fianco alle chiese, non si sa mai, se uno schiatta d’infarto o deve chiedere perdono a dio…su cattolici, evolvetevi!

    d.

  283. utente anonimo scrive:

    x Stradivari (#281)

    Si parla di circa 600 firme raccolte fra gli abitanti. Par condicio:-).

    Ciao

    Ritvan

  284. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    – Con l’aggiunta che c’abbiamo l’attenuante specifica:-) che la scuola insegna a mio figlio p. es. quanti diversi tipi di vetro ci sono in circolazione (mi son dovuto fare du’ palle sgooglando per la solita ricerca scolastica der pupo), ma non la differenza fra “omicidio volontario” e “omicidio preterintenzionale” e relative pene. –

    No, per carità no! Il mercato è già abbastanza saturo anche senza nuove vagonate di bimbi educati a diventare legulei fin da piccoli :-))

    – Invece del solito appello a favore del pastorello afghano brutalizzato da Bush una raccolta di firme per l’introduzione nelle scuole dell’obbligo – magari al posto di quella che insegna i diversi tipi di vetro:-) – di una materia tipo “Educazione giuridica”, no, eh? –

    Oddio, l’educazione civica già ci sarebbe. Ma la spiegano per lo più insegnanti di lettere o di storia che di diritto capiscono poco o nulla. Quando io ero al liceo ero straconvinto che il diritto fosse la cosa più pallosa del mondo 🙂 Però, se l’insegnamento fosse prerogativa di chi ha studiato legge e non bischerate letterarie :-)), allora sarebbe buona cosa. Se non altro ci sarebbe più lavoro per la categoria :-))

    Z.

    p.s.: oltre al vetro comincerei ad abolire Dante, Manzoni e compagnia cantante…

  285. utente anonimo scrive:

    A proposito (e mi perdoni Maria… massì, è così buona, sono sicuro che mi perdonerà :-)) )…

    che è sto strapotere dei baroni di lettere?

    Ora giurisprudenza è diventata quinquennale. Il 3 + 2 si sta estinguendo (se dio vuole) e nel nuovo ordinamento è previsto anche l’insegnamento di deontologia forense.

    Ora, sono cose che vengono troppo spesso trascurate, e magari diventerebbero più rare molte sgradevoli mosse barbine. Però a tenere l’insegnamento non c’è un professore, o un giudice, o un avvocato, o magari un cancelliere. C’è, per qualche incomprensibile ragione, un professore di lettere. Che tipicamente è esperto di processi quanto io lo sono di serbatoi criogenici 🙂

    E poi si lamentano che per i letterati non c’è lavoro! ;-)))

    Z.

  286. utente anonimo scrive:

    Come si pronuncia il nome “Ritvan”? rìtvan o ritvàn? Quanto è diffuso in Albania? E’ cioè un nome molto comune oppure insolito? E’ la versione albanese di un nome che esiste anche in italiano, allo stesso modo in cui in Francia Etienne “significa”[1] Stefano?

    Stradivari

    P.S. Penso comunque che i nomi non andrebbero mai tradotti, se non altro perchè “Tommaso Jefferson” e “Biagio Pascal” suonano un pò ridicoli.

  287. utente anonimo scrive:

    “Quando io ero al liceo ero straconvinto che il diritto fosse la cosa più pallosa del mondo 🙂 ”

    e qualcosa ti ti ha fatto cambiare idea? 🙂

    ma è vera quella cosa del prof di lettere professore di deontologia? parli dell’università di bologna?

    roberto

  288. utente anonimo scrive:

    >ma è vera quella cosa del prof di lettere professore di deontologia? parli dell’università di bologna? roberto< Il buon Z. probabilmente si dimentica di aggiungere dopo “lettere” “e filosofia”. Ora, siccome la deontologia è associabile all’etica e quest’ultima fa parte della filosofia….e soprattutto il prof di lettere e filosofia è moooolto amico del preside di Giurisprudenza:-), oplà, il gioco è fatto.
    Ciao

    Ritvan

  289. utente anonimo scrive:

    >Oddio, l’educazione civica già ci sarebbe. Z.<
    Sì, e gli effetti li vedo ogni giorno sui mezzi pubblici:-).

    Parlando seriamente, mi andrebbe bene inserita come si deve nell’ambito dell’educazione civica, ovvero meno esortazioni ad aiutare la vecchietta ad attraversare la strada e più concetti giuridici, insistendo su quelli concernenti il rispetto per il prossimo.

    >Ma la spiegano per lo più insegnanti di lettere o di storia che di diritto capiscono poco o nulla.<
    Eh, si potrebbero riqualificare con corsi appositi. Io così ho acquisito quell’infarinatura di diritto che posseggo.

    >Quando io ero al liceo ero straconvinto che il diritto fosse la cosa più pallosa del mondo 🙂<
    Te l’ha imposto il Partito:-) la facoltà in cui iscriverti, come a me?

    >Però, se l’insegnamento fosse prerogativa di chi ha studiato legge e non bischerate letterarie :-)), allora sarebbe buona cosa. Se non altro ci sarebbe più lavoro per la categoria :-))<
    Il solito spirito corporativistico italico!:-)

    >oltre al vetro comincerei ad abolire Dante, Manzoni e compagnia cantante…<
    Ma manco pe’ la capa! Quella è cultura generale, ci mancherebbe altro che la scuola mandasse in giro dei robot. Oddio, detto così, in linea di principio e tenendo presente il rapporto troppo sbilanciato che c’era nella scuola albanese fra autori indigeni e autori stranieri (Manzoni, p.es. il Partito non lo menzionava neanche!) qualche piccolo ridimensionamento non sarebbe male, sai pure gli altri popoli hanno prodotto discreta letteratura:-).

    Ciao

    Ritvan

  290. utente anonimo scrive:

    >Come si pronuncia il nome “Ritvan”? rìtvan o ritvàn? Stradivari<
    In Albania lo pronunciamo con l’accento sulla “a”, qui tutti me lo pronunciano con l’accento sulla “i”, ma io non ci faccio caso.

    >Quanto è diffuso in Albania?<
    Abbastanza. C’è pure il sottopanza di Berisha che si chiama così (con mia grande vergogna:-) ).

    >E’ cioè un nome molto comune oppure insolito?<
    No, non è insolito, ma nemmeno tanto comune come Hasan o Selim (tanto per rimanere in ambito musulmano).

    >E’ la versione albanese di un nome che esiste anche in italiano, allo stesso modo in cui in Francia Etienne “significa”[1] Stefano?<
    Credo proprio di no. Come ho spiegato diverse volte qui, è un nome arabo, non albanese, e in arabo significa più o meno “giardino dell’Eden”

    >P.S. Penso comunque che i nomi non andrebbero mai tradotti, se non altro perchè “Tommaso Jefferson” e “Biagio Pascal” suonano un pò ridicoli.<
    Lo penso anch’io.

    Ciao

    Ritvan

  291. utente anonimo scrive:

    Anch’io pronuncerei rìtvan…

    Giardino dell’eden? bellino, magari poco appropriato:-))) ma va bene lo stesso, i nomi alla fine diventano tutt’uno con la persona e stanno bene tutti, e tu non potresti chiamarti che …rìtvan!

    maria

  292. utente anonimo scrive:

    >Ritvan = Giardino dell’eden? bellino, magari poco appropriato:-))) maria< Ma perché o mia Amata e Signora (significati di “maria”:-)), ti sembra poco appropriato? Non ti ha offerto forse infinite delizie sotto forma di informazioni?:-). Vabbè, ogni tanto Ritvan s’inkazza, ma se non ricordo male pure Nostro Signore s’inkazzò non poco per via di una sola mela colta senza il suo permesso nel Giardino dell’Eden. E ancora ci perseguita tutti per quello!:-)
    Ciao

    Ritvan

  293. paniscus scrive:



    >Come si pronuncia il nome “Ritvan”? rìtvan o ritvàn? < In Albania lo pronunciamo con l’accento sulla “a”, qui tutti me lo pronunciano con l’accento sulla “i”, ma io non ci faccio caso.

    Già, esattamente come succede con l’orrendo “Vlàdimir” o l’ancora più orrendo “Mànuel“… :/



    >E’ la versione albanese di un nome che esiste anche in italiano, allo stesso modo in cui in Francia Etienne “significa”[1] Stefano?< Credo proprio di no. Come ho spiegato diverse volte qui, è un nome arabo, non albanese, e in arabo significa più o meno “giardino dell’Eden”

    Allora, etimologicamente, il nome italiano che si avvicina di più all’etimologia di “giardino” in senso religioso… è nientemeno che Carmine o Carmelo. Mi sa tanto che ti conviene tenerti stretto il tuo…

    saluti

    Lisa che prima o poi il blog lo riattiva

  294. utente anonimo scrive:

    e il mio “Splendente di gloria” è appropriato?

    🙂

    roberto

  295. utente anonimo scrive:

    >Già, esattamente come succede con l’orrendo “Vlàdimir” o l’ancora più orrendo “Mànuel”… :/ Lisa< Ehm…non credo lo si faccia apposta. Dovrebbe esser dovuto alla peculiarità dell’italiano di essere una lingua con parole prevalentemente preparossitone o parossitone, mentre l’albanese è prevalentemente parossitona-ossitona.
    Del resto, è noto che nosotros albanesi – per la stessa ragione di cui sopra – chiamiamo il Belpaese “Italìa” e non “Itàlia”. Par condicio, dunque:-).

    Ciao

    Ritvan

  296. utente anonimo scrive:

    italìa? E’ uno scherzo spero… :-/

    Stradivari

  297. utente anonimo scrive:

    Robèrto & Ritvàn,

    — ma è vera quella cosa del prof di lettere professore di deontologia? —

    Verissima, ahimè 🙂 E si tratta, a quanto ne so, di una disposizione presa a livello nazionale.

    Ora, già i filo-letterati hanno qualche problema a intellegere gli aspetti teorici del diritto. Ad esempio, in sede di esame ho rischiato di giocarmi un 30 perché il titolare della cattedra non voleva credere che esistono eccome ambiti del diritto che ammettono la “liceità dell’uso della forza privata” (la difesa legittima è l’esempio più classico). Ma con un po’ di diligenza i filo-letterati potrebbero colmare certe lacune. Invece, con la deontologia si parla di fatti ben più concreti che riguardano il processo nei suoi dettagli, e francamente non si capisce perché non lasciare l’insegnamento ad un docente di procedura. Considerata però la veemenza e la solerzia con cui – almeno qui – i baroni di lettere tutelano gli interessi delle loro cattedre, allora la cosa si capisce eccome 🙂

    — Il buon Z. probabilmente si dimentica di aggiungere dopo “lettere” “e filosofia” —

    Non si dimentica: lo fa apposta, per accentuare il proprio disgusto 🙂

    — Te l’ha imposto il Partito:-) la facoltà in cui iscriverti, come a me? —

    Eheh 🙂 Ciò che intendevo dire era che se qualcosa te la insegna qualcuno che non ha nessun interesse per la materia è difficile che l’insegnante stesso la apprezzi, ed è ancora più difficile che riesca a farla apprezzare a te.

    Se io insegnassi biologia, ad esempio, non solo la insegnerei sicuramente male anche se mi fossi fatto il mazzo tanto per apprenderne qualche nozione, ma i miei “allievi” si convincerebbero che si tratta della materia più pallosa del mondo. Non dimenticare che tu la passione per il diritto ce l’hai, Ritvàn. A me la biologia fa ragattare! :-))

    — Ma manco pe’ la capa! Quella è cultura generale, ci mancherebbe altro che la scuola mandasse in giro dei robot. —

    E siamo d’accordo. Ma converrai che tra perdere tre ore alla settimana per quattro anni su Manzoni prima e su Dante poi e tra mandare in giro dei robot ci sono innumerevoli e apprezzabili vie di mezzo! 🙂

    Personalmente sono dell’avviso che, anziché un liceo classico che risale aal 1921 e uno scientifico che non è altro che un classico castrato, sarebbe forse ipotizzabile un liceo unico con differenti indirizzi nell’ultimo anno (o negli ultimi due anni) del liceo: letterario, scientifico, “politico” (ner zenzo di socio-giuridico-economico).

    L’importante sarebbe evitare di formare dei ragazzini che a 19 anni sono convinti che studiare significhi nient’altro che apprendere nozioni su Dante, Leopardi e Manzoni.

    Zeta o Pedagoggo

  298. utente anonimo scrive:

    PS:

    Ritvàn suona meglio di Rìtvan, in effetti. Vuoi vedere che anche Istvan si pronuncia Istvàn?? 🙂

    Z.

  299. utente anonimo scrive:

    >italìa? E’ uno scherzo spero… :-/ Stradivari< Affatto. Si dice anche Gjermanìa, Anglìa, Polonìa, Suedìa, Norvegjìa, Amerìka, Australìa, Japonìa, Afrìka, Azìa, Oqeanìa e così vìa:-).
    Ciao

    Ritvan

    P.S. Vabbe’ che siamo piccoli e perennemente sul gommone:-), ma possiamo almeno mettere l’accento dove ci pare, visto che tutti ci chiamate con un nome diverso (Albania) da quello con cui ci chiamiamo (Shqipëria) ?

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