“Che nome gli metterò? Lo voglio chiamar Pinocchio” (V)


Zero
.

Zero morti, zero feriti, zero attentati, zero aggressioni. Persino zero risse. Forse anche zero pernacchie.

Molte centinaia di arresti, ma zero condanne.

Questo è il bilancio, a modo suo impressionante, di cinque anni di Scontro di Civiltà nel nostro paese, e mostra esattamente in che cosa consiste la Grande Emergenza Terrorismo.

Per fare qualche confronto, ricordiamo che in Italia – dal 1969 al 1980 – vi furono 12.690 attentati ed episodi di grave violenza politica, che provocarono 362 morti e 4.490 feriti. E credo che la prima cifra, quella degli atti di violenza, sia molto sottostimata.

Non possiedo i poteri paranormali di Maga Lisistrata. Non posso quindi escludere che domani mattina qualcuno scenderà nella metropolitana di Milano o di Roma, e compierà una strage enorme. E’ successo altrove, potrebbe succedere anche qui – sta nella stessa natura di grandi città che combinano luoghi molto affollati con un facile accesso alla tecnologia.

Ma la differenza cruciale tra allora e oggi non sta nel numero di morti e di feriti: sta nel numero di episodi di violenza, che allora furono oltre tre al giorno, ogni giorno dell’anno, per undici anni consecutivi (e ripeto, si tratta sicuramente di una cifra molto sottostimata).

Possibile che ci sia una "guerra in corso", tra Occidente e Islam, o tra "civiltà e barbarie", senza che finora sia stato picchiato un solo libraio che esponeva in vetrina i libri della Fallaci? Senza che mai un prete sia stato infastidito da bande di barbuti? E’ tutta qui la differenza tra un fenomeno sociale e un fenomeno individuale. Un fenomeno individuale può anche essere atroce, ma non rappresenta nulla sul piano politico.

Magdi Allam ha ricostruito tutta la sua carriera su questo immenso zero. Ricostruito, perché per i primi vent’anni non si è occupato né di Islam, né di migrazioni, ma solo di questioni politiche mediorientali.

Un fatidico giorno del 1998, prese il telefono e chiamò Hamza Piccardo, segretario dell’UCOII, la principale associazione islamica in Italia. Dicendogli che si parlava in giro di simpatie per il "terrorismo" nell’Islam italiano, e che lui voleva scrivere un articolo che smentisse tali voci. Magdi Allam si piazzò così per alcuni giorni nello studio di Piccardo, mentre il segretario dell’UCOII gli faceva un veloce corso introduttivo all’Islam italiano. Davanti ad Allam, Piccardo fece un giro di telefonate ad alcuni diffidenti esponenti dell’Islam italiano, garantendo per la buona fede di Allam e invitandoli a lasciarsi intervistare.

magdi allam hamza piccardo islam italiano

Magdi Allam mentre si fa spiegare l’Islam italiano nello studio di Hamza Piccardo a Imperia

Ne vennero fuori cinque puntate, dal tragicomico titolo, Il sogno di un’Italia islamica nei ghetti fanatici di Allah. Nell’inchiesta, un curioso ma significativo dettaglio. Allam, pur proveniente dai ceti sociali più bassi, ha evidentemente interiorizzato i pregiudizi classisti egiziani, se racconta di come rimase scioccato nel vedere un musulmano a Milano che indossava la "jallabiya, una tunica informe bianca, e una barba lunga e incolta". In effetti, tutti i locali egiziani di un certo livello hanno cartelli che vietano l’ingresso ai portatori di jallabiya.

All’epoca, a parte simili elementi di colore, le uniche notizie significative erano la simpatia che alcuni musulmani italiani dimostravano per i loro fratelli che avevano combattuto in Cecenia e soprattutto in Bosnia, e lo scontro tra l’ambasciatore marocchino e quello saudita per il controllo della moschea di Roma.

In una successiva inchiesta, Magdi Allam va a Londra, dove intervista il pittoresco Capitan Uncino del jihad, Abu Hamza. E trova un volantino, ben in vista e a disposizione del pubblico, che invita i giovani a partecipare a "tre giorni di corsi di sopravvivenza e di arti marziali, attività ginniche e conferenze islamiche".

Si tratta di una versione artigianale dei corsi di indottrinamento e krav maga che organizzano regolarmente le organizzazioni sioniste di destra in tante città dell’Occidente, nella speranza di indurre i giovani ad addestrarsi poi sul serio in Israele.

"Il 27 novembre 1998, ‘La Repubblica’ pubblicò in prima pagina il mio reportage dal titolo La scuola di guerra della Jihad a Londra. Ero rimasto scioccato […] quando mi resi conto che la notizia venne accolta in Italia solo come uno scoop giornalistico, senza comprenderne l’enorme portata eversiva e distruttiva per l’intera Europa".

Anche le decine di migliaia di italiani che frequentano "corsi di sopravvivenza e di arti marziali, attività ginniche" avranno avuto difficoltà a comprendere.

"Dopo cinque mesi di cuccagna, Pinocchio, con sua grande maraviglia, sente spuntarsi un bel paio d’orecchie asinine e diventa un ciuchino, con la coda e tutto."

  (Continua…)

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40 risposte a “Che nome gli metterò? Lo voglio chiamar Pinocchio” (V)

  1. utente anonimo scrive:

    Mah.

    La faccenda del terrorismo l’ho sempre considerata una burletta: non bastano due o tre “grandi attentati” in cinque anni nel mondo per gridare al terrorismo. Ci vuole la quotidianità, altrimenti il terrorismo stesso perde la sua funzione. Chi ha paura di una cosa che succede ogni tre anni? A meno che, naturalmente, non ci sia chi si occupa di soffiare sul fuoco (del nulla) tutti i giorni.

    Quanto alla jallabiya, non vedo cosa ci sia da inorridire. Al Cairo la portano tutti.

    La timida donzella

    PS Aspetto con ansia l’ultima puntata: chissà se anche tu sei arrivato alle mie medesime conclusioni riguardo allo zio Tom/Pinocchio.

  2. AndreaYGHPSA scrive:

    Miguel, stupendo, non c’è altro da dire.. Dovresti pubblicarla una biografia su Allam e altri, ampliando quella che stai mettendo qui sul blog..

    Andrea

  3. utente anonimo scrive:

    Il problema è che per il terrorismo vengono stabiliti parametri propagandistici e non reali.

    E’ terrorimo anche ogni azione militare che alcuni stati portano avanti.

    E’ terrorimo anche anti islamismo.

    Sono fancheggiatori del terrosimo anche quelli che sostengono le tesi del neonazifascimso.

    La guerra e il terrorismo sono le due facce della stessa medaglia, in mezzo vi è la resistenza e il sacrosanto diritto dei popoli a far valere i loro diritti.

    Spesso l’argomento viene trattato come se si trattasse di una partita di calcio, i “pro” di un squadra diventano autometicamente i “contro” dell’altra mentre, in questo caso tale atteggiamento è totalmente sbagliato.

    I problemi vanno analizzati alla loro radice altrimenti non si ottiene niente altro che inutili discussioni, discussioni che finiscono in rissa.

    reza

  4. utente anonimo scrive:

    Mi pare chiaro che ” zero morti ” è riferito all’Italia.

    Perchè il post parla di Allam, che scrive come se qui in Italia fossimo circondati e assediati da migliaia di possibili terroristi.A fronte dei suoi toni allarmati, delle sue paranoie, cosa abbiamo avuto in Italia ? Zero morti, appunto, ma potremmo anche dire zero danni. Perchè in Italia non ci sono state nemmeno azioni violente.

    MJ

  5. utente anonimo scrive:

    ” Sia” riferito.

  6. utente anonimo scrive:

    Il numero veramente troppo alto di stranezze e coincidenze che ha circondato gli attentati di NY e Londra mi hanno convinto che, qualora qualcuno dovesse scendere nella metropolitana di Milano o di Roma e compiere una strage enorme, questo qualcuno difficilmente sarà privo di appoggi che contano, per così dire. Ma lasciamo stare i complottismi (che personalmente non mi vengono da teoremi o sovrastrutture ideologiche ma dalla banale, materialistica, neopositivistica osservazione di fenomeni empirici): effettivamente ha dell’incredibile che (per ora) non siano scoppiate sommosse su larga scala, notti dei cristalli, pogrom e contropogrom nonostante gli Allam che soffiano sul fuoco. Questo un po’ mi fa riguadagnare fiducia nel genere umano, se si eccettuano i manipolatori psicopatici che stanno al comando e i molti che si fanno ordinare, ubbidienti, chi devono odiare senza fare troppe domande.

    –Lo (non ho mai scritto prima, ogni tanto passo a leggere)

  7. kelebek scrive:

    Ho cancellato un messaggio, non per il contenuto, ma per l’autore, che è stato già ammonito.

    Miguel Martinez

  8. utente anonimo scrive:

    Le uniche notizie significative …

    a volte sei stupendo, Miguel, un understatement da vero anglosassone. Ti ricordo che in italiano la parola si traduce ipocrisia.

    Per la mancanza di atti di terrorismo non mi lamento, certo che se le zero condanne hanno la firma di alcuni giudici dalla spiccata fantasia forse non valgono molto come indicatore di tranquillità reale.

    Ciao

    Francesco

  9. utente anonimo scrive:

    OT

    che fine ha fatto il Santo e Democratico e Libero Sceicco Somalo?

    Francesco il calciofilo

  10. AndreaYGHPSA scrive:

    per il calciofilo francesco:

    “Somalia – Approvato dispiegamento di forze di pace straniere

    Il parlamento somalo ha approvato il dispiegamento di peacekeeper stanieri nel Paese, con 125 voti favorevoli su 199. La decisione è però osteggiata dalle milizie islamiche che controllano Mogadiscio, che avevano minacciato di interrompere il dialogo in corso con il governo nel caso in cui il piano fosse passato. © peacereporter”

  11. utente anonimo scrive:

    >Ho cancellato un messaggio, non per il contenuto, ma per l’autore, che è stato già ammonito. Miguel Martinez<
    Chi era il sig.”zeromorti”, Sartori o GM? Potevi anche lasciarlo, tanto scriveva str..te, visto che tu ti riferivi all’Italia dove il sor allammo pesca i suoi “terroristi”. Temo che tu ci abbia preso gusto a cancellare ultimamente:-).

    Ciao

    Ritvan

  12. utente anonimo scrive:

    >” Sia” riferito.MJ<
    No, in questo caso va bene “è riferito”. Non mi chiedere il perché:-), è così e basta.

    Ciao

    Ritvan che scrive a orecchio:-)

  13. utente anonimo scrive:

    Il volto sorridente e lo sguardo diretto del ” servo” Magdi Allam, ospitato nello studio dell’attuale “capo” dell’ UCCOI, ci testimonia quanto sono meritevoli di stima certe persone che estraggono dall’album privato la foto di un ex- amico per utilizzarla contro di lui.

    Hamza Piccardo, che suppongo abbia gentilmente concesso la foto sottraendola al suo album privato, ricorda certi abbandonati che per vendicarsi divulgano foto del partner scattate in un momento ormai passato di intimità e destinate a rimanere riservate. Un momento che, a regolarsi con il calendario alle spalle dell’ ospitato, risale a quattro anni fa.

    Aurora.

  14. utente anonimo scrive:

    Ma…” L’ Archivio” è tornato con la veste di ” La timida donzella” ?

    Aurora.

  15. utente anonimo scrive:

    Ritvan, in effetti, mi suonava meglio ” mi pare che è riferito “.

    Poi, ho ricordato la regola che con i verbi ” credere “, pensare “, ” ritenere etc…verbi che esprimono incertezza , il congiuntivo è d’obbligo.

    E mi è venuto il dubbio.Non so,c’è qualcun altro che vuole offrire il suo contributo ?. E se tu vuoi dire la tua, almeno spiega:).

    MJ

  16. utente anonimo scrive:

    Te l’ho già detto che non lo so il perché, cara MJ, ma io mi fido dell’orecchio.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Non foss’altro forse perché quel “chiaro” annulla la connotazione titubante:-).

  17. kelebek scrive:

    Per Francesco, commento n. 8,

    Le zero condanne per atti di terrorismo in Italia sono state (non) emesse da un gran numero di giudici di diverso orientamento.

    Gli stessi giudici hanno condannato molti degli arrestati per reati tipo falsificazione di permessi di soggiorno, eccetera.

    Miguel Martinez

  18. kelebek scrive:

    Per la timida donzella,

    dopo l’ultima puntata, spero che ci dirai quali sono le tue conclusioni.

    Miguel Martinez

  19. kelebek scrive:

    Per Aurora, commento n. 13,

    Se una mia ex-partner si dedicasse ogni giorno dell’anno a scrivere un articolo sul principale quotidiano italiano in cui nega di avermi mai frequentato e mi descrive come un pericolo pubblico da sbattere in galera, non esiterei a pubblicare una vecchia foto di noi due che ci teniamo per mano guardando romanticamente un lago.

    Se non altro per sdrammatizzare.

    Miguel Martinez

  20. utente anonimo scrive:

    Miguel, ma seconto te Magdi legge il tuo blog ?

    M. 🙂

    P.S La emme non è per magdi eheheh

  21. rubimasco scrive:

    mi pare che “zero morti” è riferito

    — mi suona meglio col SIA, in effetti credo che sia uno di quei casi in cui si possono usare tutte e due le forme nel parlare comune……però se c’è un “che” davanti al soggetto è congiuntivo, quindi “sia” è più corretto grammaticalmente.

    that’s my “two cents”

    saluti

    Rubimasco

  22. utente anonimo scrive:

    Kel, non sapevo l’antefatto che tu riferisci. Mi fido di te, se, come spero, sai selezionare gli amici meglio di H. Piccardo.

    Ritiro quindi l’accusa di basso tradimento.

    Aurora.

    p.s. : mi sento, a mia volta, ingiustamente accusata di complicità nel tuo post Infopal.

  23. AndreaYGHPSA scrive:

    Io voto decisamente per il “sia”..

    Per Aurora: non vedo nulla di male nel fatto che Piccardo provi documentariamente che Allam l’ha “usato” dopo aver approfittato della sua disponibilità.. E che il paladino della “democrazia sostanziale” e della “sacralità della vita” sia stato amico del “referenti di Hamas e dei Fratelli Musulmani in Italia”..

    Andrea

  24. utente anonimo scrive:

    Per me una foto in uno studio non prova tutto quello che dici tu, Andrea.

    Non c’è poi nulla di male nel fatto che due siano stati amici, il male sarebbe semmai fingersi amici.

    Neanche nello sfruttare trovo del male : io sfrutto le mie amicizie o conoscenze e loro sfruttano me.

    Taqiya !

    Aurora.

  25. AndreaYGHPSA scrive:

    Scusa tu come lo chiami venire ospitato a casa di un “amico” e poi scrivere un articolo assurdo come quello di cui si parla in questo post dopo aver succhiato come una sanguisuga tutta la rete di contatti, fiducia, etc??

    E a maggior ragione, perchè mai sarebbe sbagliato pubblicare la foto di questa persona a casa propria??

    Andrea

  26. utente anonimo scrive:

    Andrea, l’episodio dell’articolo, a tuo dire in ” frode all’amicizia” ,risalirebbe al 1998, mentre la foto ” amichevole” di Allam nello studio di Hamza Piccardo risale ( almeno) al 2002, come da calendario sullo sfondo.

    Se l’articolo in cinque puntate di Allam è stato pubblicato nel 1998 e nel 2002 lo stesso era ancora ospite sorridente nello studio di Piccardo, ne deduco che il detto articolo non è stato causa o concausa della rottura della presunta amicizia tra i due.

    Peraltro io non conosco né l’uno né l’altro e la faccenda dei loro rapporti non mi interessa.

    Aurora.

  27. kelebek scrive:

    Per il commento n. 20,

    Diciamo che Magdi Allam nel suo libro dedica molto spazio ai blog di Dacia Valent e di Sherif el-Sebaie…

    🙂

    Miguel Martinez

  28. utente anonimo scrive:

    “mi pare che “zero morti” è riferito”

    >— mi suona meglio col SIA, Rubimasco<
    Citi male, Rubimasco, la frase era “mi pare CHIARO (maiuscole mie-nd.r) che…”. In questo caso “mi pare chiaro” è equivalente a “è evidente anche per un paramecio”:-), pertanto non ci sono dubbi di sorta.

    >in effetti credo che sia uno di quei casi in cui si possono usare tutte e due le forme nel parlare comune……però se c’è un “che” davanti al soggetto è congiuntivo, quindi “sia” è più corretto grammaticalmente.<
    Ah sì? E se io scrivessi p.es.”gli ho fatto capire che io non ero d’accordo”, il “che” davanti al soggetto “io” è forse congiuntivo??!!

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Urge linguista!

  29. utente anonimo scrive:

    >Io voto decisamente per il “sia”.. Andrea<
    La grammatica non è soggetta a quel bieco artifizio inventato dall’arcibieco Occidente kapitalistiko.:-). Ma nessun linguista segue questo blog? Male, molto male.

    >E a maggior ragione, perchè mai sarebbe sbagliato pubblicare la foto di questa persona a casa propria??<
    Nel presente caso io penso che sia stato “sbagliato” solo per ragioni …ehm..come dire..puramente estetiche, ecco. Non so se ci avete fatto caso, ma in quella foto la faccia del caro allammo somiglia stranamente al muso di un T-Rex (di quelli di “Jurassic Park”, per intenderci) a cui un burlone abbia messo un paio d’occhiali:-).

    Ciao

    Ritvan

  30. utente anonimo scrive:

    mi pare che il verbo “parere” vada sempre con il congiuntivo (come sapere, tranne nelle frasi interrogative)

    roberto

  31. utente anonimo scrive:

    ovviamente l’altro non è sapere (so che non è lui). so che parere va in coppia con un altro ma non mi ricordo chi

    roberto

  32. utente anonimo scrive:

    Mi spiace Roberto, ma “mi pare chiaro” sarebbe da intendersi “mi APPARE chiaro” e non come “così è se mi pare”:-).

    Ciao

    Ritvan il Cocciuto:-)

  33. utente anonimo scrive:

    In effetti,se non si mette il ” chiaro “, la frase assume due differenti significati,

    ” Mi pare chiaro che è riferito all’Italia ” ha un certo significato , di indicare una lampante o EVIDENTE realtà, quindi non dubitativo.

    ” Mi pare che SIA riferito all’ Italia ”

    Esprime invece incertezza e quindi richiede il congiuntivo.

    Penso Ritvan abbia ragione, il ” pare chiaro ” sembra abbia il significato di ” è evidente “, “è chiaro ” e perciò richiede l’indicativo.

    D’altra parte, Ritvan, considera la stessa frase ma con un altra parola che però significhi la stessa cosa ,questa :” Mi pare evidente che è riferita Italia “.

    Non ti suona strano ? Non sembrerebbe più giusto :” mi pare evidente che SIA riferito all’Italia ” ?.

    O.T. Ritvan, tu non sei cocciuto.

    Tu dai un nuovo significato alla parola ” cocciuto “:p

    MJ

  34. rubimasco scrive:

    ha un certo significato , di indicare una lampante o EVIDENTE realtà, quindi non dubitativo.

    —invece secondo me è il contrario. Una cosa che APPARE chiara può non esserlo, una cosa che E’ chiara lo è.

    E allora:

    mi E’ chiaro che è riferito all’ italia

    (certezza)

    oppure

    mi PARE chiaro che sia riferito all’ italia.

    (superficialità e quindi dubbio)

    saluti

    Rubimasco

  35. utente anonimo scrive:

    >D’altra parte, Ritvan, considera la stessa frase ma con un altra parola che però significhi la stessa cosa ,questa :” Mi pare evidente che è riferita Italia “.

    Non ti suona strano ? MJ< Sì, ma solo perché manca “all’ ” davanti a “Italia”:-)
    Ciao

    Ritvan il Gran Pignolo:-)

  36. utente anonimo scrive:

    Mi pare difficile condannare qualcuno per atti di terrorismo in Italia, dato che non ce ne sono stati.

    Discorso diverso riguarda il tentare di organizzarne o l’organizzarli in Italia per poi effettuarli altrove.

    Certo che può ben darsi una tendenza ad arrestare a casaccio, conuigata con un minimo di sfiga per cui non ci si azzecchi mai. Ma non so se sia il caso.

    Tanto meglio se viviamo in un paese in cui gli innocenti escono di galera.

    Francesco

  37. utente anonimo scrive:

    A tutti gli interessati ai congiuntivi, rivolgersi due post più su.

    Aurora, in rimescolamento.

  38. utente anonimo scrive:

    >A tutti gli interessati ai congiuntivi, rivolgersi due post più su. Aurora, in rimescolamento.< Ti faceva tanto schifo fare un copia-incolla qui?:-)
    Ciao

    Ritvan il Bieco Provocatore

  39. utente anonimo scrive:

    Ritvan, l’ho detto che ero in fase di rimescolamento o, se preferisci, di “rime-scollamento”.

    Aurora.

  40. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, l’ho detto che ero in fase di rimescolamento o, se preferisci, di “rime-scollamento”. Aurora.<
    Santa Aurora Scollata?:-)

    Ciao

    Ritvan

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