“Le più alte grida di dolore…”

Nel 2002, gli Stati Uniti avevano 7,982 testate nucleari pronti all’uso, e altri 2,700 di riserva. Ricordiamo che novanta di queste bombe pronte all’uso si trovano sul territorio italiano.

Le zone chiuse degli Stati Uniti, riservate esclusivamente alla cura di tali missili, occupano un’area un po’ maggiore del Distretto della Colombia e degli stati del Massachusetts e del New Jersey messi insieme.

Aggiungiamo che gli Stati Uniti sono anche l’unico paese al mondo ad aver mai usato una bomba atomica. Anzi, due.

Nessuno sa di quante armi nucleari disponga invece Israele. Certamente abbastanza per distruggere ogni città tra il Pakistan e il Marocco nell’arco di una mezz’ora.

Adesso, come tutti sanno, si parla della possibilità che l’Iran si costruisca degli impianti nucleari a scopo civile, e qualcuno dice che l’Iran intenderebbe segretamente passare da lì a costruirsi anche una bomba atomica. Un’intenzione smentita dai diretti interessati. Per la cronaca, l’ultima volta in cui l’Iran ha attaccato un proprio vicino è stato nel 614 dopo Cristo, in una guerra sanguinosa contro l’Impero bizantino. Pare che la colpa fosse proprio dei persiani, quella volta. Però la guerra successiva, sette anni dopo, fu voluta dai bizantini.

Cosa dicono gli Stati Uniti a proposito della sospetta intenzione iraniana?

Ieri, il presidente Bush ha presentato il rapporto intitolato National Security Strategy, in cui si ribadisce la "doctrine of pre-emption". Tradotto dal Newspeak orwelliano, significa che gli Stati Uniti, come i vichinghi di una volta, si arrogano il diritto di attaccare chiunque, in qualunque parte del pianeta. Per colpire una "minaccia prima che si materializzi", cioè prima che esista. Quello che Romano Prodi più italianamente riassume nel concetto di "si può fare".

Lo stesso giorno, l’ambasciatore americano presso le Nazioni Uniti, John Bolton – un signore che aveva svolto un ruolo chiave nell’invenzione delle "armi di distruzione di massa" di Saddam Hussein – ha fatto una dichiarazione alla televisione ABC che nel suo surrealismo compendia molti aspetti dei nostri tempi, dalla paranoia come metodo alla violenza come prassi. Preparando il terreno alla guerra "preventiva" minacciata da Bush, Bolton dice dell’Iran:

"Proprio come l’11 settembre, ma con armi nucleari stavolta, questa è la minaccia. Credo che questa sia la minaccia. Si tratta, mi sembra, semplicemente di guardare in faccia la realtà. Non è una bella realtà, ma è la realtà, e se non l’affronti, potrà diventare ancora più antipatica".

Samuel Johnson [1], scrittore inglese, aveva riassunto perfettamente il metodo, alla fine del Settecento, parlando degli indipendentisti americani dei suoi tempi:

"Come si spiega che le più alte grida di dolore per la libertà le udiamo levarsi dai cacciatori di negri?"


Citato in Domenico Losurdo, Controstoria del liberalismo, Laterza 2006, p. 12. 

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104 risposte a “Le più alte grida di dolore…”

  1. utente anonimo scrive:

    Le armi nucleari sono tutte uguali, i governi no.

    Questo spiega abbastanza bene perchè la Bomba in mano agli USA (o all’India) preoccupi solo te, e quella in mano all’Iran molta più gente.

    E siccome lo sai benissimo, ti accuso di ipocrisia (e chissenefrega, diranno tutti).

    Con questo non intendo però appoggiare l’idea di una guerra preventiva contro l’Iran, anche, ma non solo, per motivi pratici (rischio di non bloccare per un periodo significativo il programma nucleare militare, di rendere ancor più popolare nel popolo iraniano, di perdere la guerra, eccetera).

    Complimenti per le tue informazioni sull’arsenale segreto di Israele: quando hai contato le testate e le città? e il problema dei vettori non lo consideri – mica ci vanno da sole a Casablanca le Bombe.

    Ti rinnovo una mia antica domanda: il mondo sarà un posto migliore quando l’Iran avrà scatenato la corsa al riarmo atomico in tutto il Medio Oriente?

    Francesco

  2. utente anonimo scrive:

    Caro Francesco,

    persino Gunther Anders, il quale ha dedicato pagine cariche di senso per spiegare l’era atomica come punto di non ritorno e di palingenesi antropologica di un nuovo tipo di essere umano, affermava che ciò non poteva essere un deterrente per i popoli che non avessero voluto soccombere allo strapotere di chi la bomba la deteneva e la detiene. Mi sembra che vi piaccia molto essere tratti in inganno dalla realtà(narrata dagli imperialisti).

    Onore a Mordechai Vanunu e disonore a chi si sente sicuro dell’arma in mano ai sedicenti amici!

  3. utente anonimo scrive:

    Caro anonimo,

    forse sono meglio certi sedicenti amici di certi altri dichiarati nemici.

    Se poi questi sedicenti amici sono i migliori sedicenti amici che il mio paese abbia mai avuto, sono quasi contento.

    Francesco

  4. utente anonimo scrive:

    Scusa sono Ripensaremarx!

  5. utente anonimo scrive:

    >E siccome lo sai benissimo, ti accuso di ipocrisia (e chissenefrega, diranno tutti)…Francesco<
    Presuntuoso!;-) (nel senso che presumi in modo esagerato, eh). Tutti possono dire quel che loro piace, ma io dico che non è ipocrisia, è puro e semplice doppiopesismo, mascherato (male) da voglia di “par condicio nucleare”. Esattamente come gli indipendentisti americani che gridavano “libertà” mentre accoglevano navi piene di negri in catene. Ma non erano ipocriti, semplicemente loro intendevano “libertà per i bianchi” e che i negri si arrangiassero da soli. Un po’ come certi Stati islamici di oggi che per libertà religiosa intendono solo quella dei musulmani in Occidente, ma non quella di cristiani, ebrei, ecc. nei loro territori. Con la differenza non disprezzabile che gli indipendentisti amerikani erano nel 18-esimo secolo, mentre l’Iran voglioso d’atomica e ululante “Cancellare Israele dalla carta geografica!” è OGGI.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Miguel, t’invito a leggere una storia della persia non scritta da un discepolo di Khomeini:-). Specie nel periodo della dinastia safavide gli iraniani hanno aggredito loro vicini eccome. Solo il potenziamento in successione dell’Impero Ottomano e di quello Russo li ha costretti alla difensiva e poi le ambizioni colonialistiche inglesi diedero il colpo di grazia alle ambizioni imperialistiche degli scià. Ossia, come al solito, come si dice dalle mie parti, “zanna di cane in pelle di cinghiale” (e che i musulmani mi scusino il blasfemo paragone,ma il detto è proprio così:-) ).

    In ogni modo, trovo assai bizzarro giudicare e prevedere il comportamento di uno Stato d’oggi da come gli abitanti antichi di quei territori si comportarono durante la prima guerra punica:-)

    P.S.2 Sulla comicità da “Zelig” di un paese che galleggia sul petrolio e vuole il “nucleare pacifico” (a proposito, Filomeno, perché non ne parli con la LIPU, che cerchino di dissuaderli?:-) ) ho già scritto e non intendo ripetermi. E anche ho scritto che non credo gli ayatollah siano cosi pazzi ed autolesionisti da lanciare missili nucleari su Israele. Ma sull’ipotesi che non regalino una bombetta atomica “tascabile” – una volta preparata in segreto – a Bin Laden o a qualche hesbollah “cane sciolto” non scommeterei neanche una moneta da 3 euro:-).

  6. utente anonimo scrive:

    >Onore a Mordechai Vanunu..RM<
    Aridaje con “onore a…”! Non è “marxisticamente corretto”, è uno slogan dell’ “altra parrocchia”!:-)

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Piccola domanda provocatoria: cosa succederebbe – visti anche i precedenti, come quelli della giornalista iraniano-canadese – ad un “mordechaivanunu” in salsa iraniana? Mi sa che la differenza si vede anche da queste “piccole” cose

  7. RIPENSAREMARX scrive:

    E che succederebbe se l’asse della terra si spostasse di pochi gradi? Ad un fatto si risponde con un ipotetico altro fatto. Dicesi retorica…

  8. rubimasco scrive:

    io prenderei in considerazione una soluzione alla Frank Herbert. Nel suo fantamitico mondo di Dune tutte le famiglie del Landsraad (la lega degli imprenditori interplanetari) avevano le cosiddette “atomiche di famiglia”. Il problema era una piccola clausola: chi si azzardava ad usarle contro una famiglia veniva soverchiato dall’ alleanza di tutte le altre e della sua famiglia rimaneva la polvere.

    Tornando alla realtà: tutti hanno la bomba nessuno ha la bomba. Tutti vincono nessuno vince.

    La spezia somiglia tanto al petrolio, speriamo che non arrivi lo

    Quisaz Aderah……(chi ha letto Dune sa di cosa sto parlando)

    E poi che cavolo, se deve arrivare sta fine del mondo diamoci un colpo secco e via!

    saluti

    Rubimasco

  9. RIPENSAREMARX scrive:

    Certo nessuno piangerà per noi, ma non sarei così apocalittico.

  10. utente anonimo scrive:

    >Ad un fatto si risponde con un ipotetico altro fatto. Dicesi retorica… RM<
    Mi dispiace caro RM, ma la giornalista iraniano-canadese stuprata ed ammazzata nelle carceri degli ayatollah non era affatto retorica. Era una persona in carne ed ossa. E non aveva rivelato nessun segreto “scottante” degli ayatollah.

    Ciao

    Ritvan

  11. kelebek scrive:

    Va bene.

    Creiamo il supremo tribunale dei commentatori di questo blog, e concediamo la bomba atomica solo a quei paesi che non hanno condotto guerre fuori dai propri confini, o guerre di colonizzazione, nel corso dell’ultimo secolo.

    Per quanto riguarda i vettori, credo che gli israeliani possano arrivare a Nouakchott prima che gli iraniani possano arrivare sul sito delle Torri Gemelle…

    Miguel Martinez

  12. rubimasco scrive:

    Cioè, scusa Miguel, la bomba praticamente la diamo solo a S.Marino e al Lichtenstein ?

    No, forse….ehm si potrebbe mettere su una micronazione virtuale…..mettiamo un gommone in acque internazionali e…..:-)

    saluti eh….

    Rubimasco

  13. utente anonimo scrive:

    >Specie nel periodo della dinastia safavide gli iraniani hanno aggredito loro vicini eccome< Assolutamente no. Se ti riferisci alle scaramucce di confine, endemiche tanto a est che a nord del regno safavide, sei del tutto fuori strada. L’unica vera aggressione in tempi non remotissimi fu quella di Nadir Shah all’India. Una volta saccheggiata fino al Kerala, se ne tornò indietro e con l’oro rubato rivestì d’oro le cupole delle città sante indiane. Nadir era una specie di panislamista ante litteram, piuttosto aggressivo sul piano politico (invase anche il Bahrein e l’Oman), ma rappresenta un’anomalia nella storia della Persia musulmana (come suggerisce anche il suo nome…). Miguel si rifersice, credo, alla “vocazione” geopolitica della Persia, assai poco incline all’aggressione militare, esattamente come l’India. In secondo luogo, l’Ayatollah Khamenei in persona ha dichiarato con una fatwa l’illicieità religiosa della produzione, del possesso, e dell’uso di armi atomiche. Dal punto di vista della credibilità religiosa, se più avanti si scoprisse che si tratta di una fatwa “tattica”, sarebbe un precedente devastante, politicamente e religiosamente. >Ma sull’ipotesi che non regalino una bombetta atomica “tascabile” – una volta preparata in segreto – a Bin Laden < Certo, proprio a lui, che considera l’omicidio degli “apostati” sciiti un obbligo religioso… >Sulla comicità da “Zelig” di un paese che galleggia sul petrolio e vuole il “nucleare pacifico” (a proposito, Filomeno, perché non ne parli con la LIPU, che cerchino di dissuaderli?:-) ) ho già scritto e non intendo ripetermi< Io invece non ci scherzerei molto: il petrolio e il gas, fintanto che ce n’è (non per molto, quindi), è molto più conveniente venderli che bruciarli per produrre energia elettrica. Se il problema fosse davvero l’uranio arricchito per costruirci delle testate, credo che sarebbe molto più semplice procurarselo in qualche altro modo, invece che impegnarsi a costruire delle centrali costose, ingombranti e facilissime da colpire. No? Ale

  14. utente anonimo scrive:

    >Mi dispiace caro RM, ma la giornalista iraniano-canadese stuprata ed ammazzata nelle carceri degli ayatollah< Questa dello stupro mi giunge nuova… dove l’hai letto, da Stefania Atzori? Ale

  15. utente anonimo scrive:

    >cosa succederebbe ad un “mordechaivanunu” in salsa iraniana?< Beh, al contrario dell’originale, sicuramente sarebbe accolto come un coraggioso eroe da Roma a Washington. Anzi, vedrai che un mordechaivanunu irainano verrà fuori al momento giusto, come l’antrace di Saddam… Ale

  16. utente anonimo scrive:

    Io non trovo così disdicevole che non tutte le nazioni abbiano la Bomba. Non è una roba molto igienica in sè.

    E neppure mi spiace troppo che ce l’abbiano i grandi imperi, che di solito sono tranquilli e conservatori (non ho detto pacifici), non compiono gesti avventati e hanno interessi ovunque, per cui non saprebbero neppure bene dove tirarla.

    Non credo che l’ipotesi Ritvan (magari corretta per le diatribe religiose interne) sia così assurda, pur parendomi improbabile.

    Quello che vedo molto propabile è che, se l’Iran si fa la bomba, se la vorranno fare anche Turchia, Arabia Saudita ed Egitto. Chi firma per questo Medio Oriente?

    Saluti

    Francesco

  17. RIPENSAREMARX scrive:

    Ma che cambia se tutti hanno la bomba? Già il fatto che ne esista una sola annihilisce ogni discorso. La bomba è l’inimmaginabile, l’impensabile, ciò che toglie il senso a tutto ciò che noi vorremmo ammantare di senso. La bomba è il surrealismo, paradossalmente la sua realtà è quella di distruggere la realtà medesima. Fine dei discorsi e dei distinguo.

  18. utente anonimo scrive:

    Ritvan: >Specie nel periodo della dinastia safavide gli iraniani hanno aggredito loro vicini eccome< Ale: “Assolutamente no. Se ti riferisci alle scaramucce di confine, endemiche tanto a est che a nord del regno safavide, sei del tutto fuori strada.”
    Te pareva che non saltavi fuori se ti sfruculiavano il tuo caro Iran?:-).

    Comunque, lquelle che tu chiami “scaramucce di confine” restano tali qualora non si abbia la forza di andare più avanti o si trovi davanti un osso altrettanto duro quanto il tuo. Altrimenti, scaramuccia oggi, scaramuccia domani si va avanti e si invade. Finché ti fermano.

    >L’unica vera aggressione in tempi non remotissimi fu quella di Nadir Shah all’India. Una volta saccheggiata fino al Kerala, se ne tornò indietro e con l’oro rubato rivestì d’oro le cupole delle città sante indiane.”

    Vorrai dire “iraniane”?

    “Nadir era una specie di panislamista ante litteram, piuttosto aggressivo sul piano politico (invase anche il Bahrein e l’Oman), ma rappresenta un’anomalia nella storia della Persia musulmana (come suggerisce anche il suo nome…).”

    Anche gli albanesi non hanno mai aggredito nessuno nella loro millenaria storia (vabbè, gli illiri un po’ di sana pirateria nell’Adriatico la facevano, ma non era vera e propria “aggressione”:-) ). Ma non per questo avrei voluto che il nostro caro leader di un tempo, ossia Enver Hoxha, avesse avuto l’atomica.

    “Miguel si rifersice, credo, alla “vocazione” geopolitica della Persia, assai poco incline all’aggressione militare, esattamente come l’India.”

    C’è sempre una prima volta. Specie se non si è un paese democratico come l’India.

    “In secondo luogo, l’Ayatollah Khamenei in persona ha dichiarato con una fatwa l’illicieità religiosa della produzione, del possesso, e dell’uso di armi atomiche. Dal punto di vista della credibilità religiosa, se più avanti si scoprisse che si tratta di una fatwa “tattica”, sarebbe un precedente devastante, politicamente e religiosamente.”

    Ma non credo. Non mi risulta che gli ayatollah abbiano anch’essi il dono dell’infallibilità, come il Papa:-). Al massimo “abrogherebbero” la fatwa di Khomeini e ne fatrebbero un’altra, magari votata pure all’unanimità, così ha più forza:-).

    >Ma sull’ipotesi che non regalino una bombetta atomica “tascabile” – una volta preparata in segreto – a Bin Laden <
    “Certo, proprio a lui, che considera l’omicidio degli “apostati” sciiti un obbligo religioso…”

    A volte il nemico del mio nemico se non diventa proprio un nemico, un alleato lo può sempre diventare. Il patto Molotov-Ribentropp e il susseguente voltafaccia lo dimostrano.

    E se Bin Laden facesse lo schizzinoso ad accettare una bomba “eretica”:-), ci sarebbero sempre i cari hesbollah come riserva. Ipotesi che tu – giustamente:-) – non riporti.

    >Sulla comicità da “Zelig” di un paese che galleggia sul petrolio e vuole il “nucleare pacifico” (a proposito, Filomeno, perché non ne parli con la LIPU, che cerchino di dissuaderli?:-) ) ho già scritto e non intendo ripetermi< “Io invece non ci scherzerei molto: il petrolio e il gas, fintanto che ce n’è (non per molto, quindi), è molto più conveniente venderli che bruciarli per produrre energia elettrica.”
    Ma le centrali atomiche non sarebbero antieconomiche?! La Lega degli Uccelli ce lo ha incontrovertibilmente dimostrato:-) in questo blog! E poi le scorie, ahi, ahi, sei sicuro che sia islamicamente lecito:-) inquinare la terra dell’Islam con scorie radioattive? Oppure contano di smaltirle in partibus infidelis?:-).

    Parlando seriamente, ti sei mai chiesto perché l’Iran esporta greggio ed importa benzina? Perché i cari ayatollah non pensano di costruire, invece, delle raffinerie e guadagnarci, oltre che offrire un po’ di lavoro a quel disgraziato popolo?

    >Se il problema fosse davvero l’uranio arricchito per costruirci delle testate, credo che sarebbe molto più semplice procurarselo in qualche altro modo,<
    Quale, di grazia? Conosci qualche supermercato che te lo vende, senza lasciare traccia?:-)

    >invece che impegnarsi a costruire delle centrali costose, ingombranti e facilissime da colpire. No?<
    No. Facilissime da colpire lo dici tu. Hanno fatto tesoro della brutta esperienza di Saddam e della sua centrale nucleare in superficie. Le centrifughe iraniane sono destinate ad essere messe sotto terra. Molto profondamente.

    >Mi dispiace caro RM, ma la giornalista iraniano-canadese stuprata ed ammazzata nelle carceri degli ayatollah< “Questa dello stupro mi giunge nuova… dove l’hai letto, da Stefania Atzori?”
    No, su “Libero”, una specie di Atzori cartacea:-). Ma se ammetti almeno l’omicidio non ho problemi a “condonarti” lo stupro. Così almeno “l’onore tribale-religioso” degli ayatollah rimane intatto. E la ferocia pure.

    >cosa succederebbe ad un “mordechaivanunu” in salsa iraniana?< “Beh, al contrario dell’originale, sicuramente sarebbe accolto come un coraggioso eroe da Roma a Washington.”
    Anche l’originale avrebbe avuto una simile (anzi, de più, viste le intenzioni atomiche di quel paese) se avesse deciso di andare in Iran.

    Io non mi riferivo – e l’hai capito bene – a quello che avrebbero fatto i suoi “amici”, bensì a quello che avrebbero fatto i suoi “nemici”. Ecco, al presunto mordechaivanunu in salsa iraniana una fine come quella della summenzionata giornalista non gliel’avrebbero risparmiata di sicuro. Con stupro o senza. E se si rifugiasse in occidente…una bella fatwa da alcuni milioni di dollari, come qualla per Salman Rushdie.

    >Anzi, vedrai che un mordechaivanunu irainano verrà fuori al momento giusto, come l’antrace di Saddam… <
    Speriamo. I discendenti degli antichi persiani hanno saputo dimostrare di non essere delle pecore che seguono in modo cieco i loro kapataz del momento. Qualcuno verrà fuori di sicuro. E allora per gli ayatollah che amano scherzare col fuoco…nucleare saranno c..zi amari. Mi dispiace che ci andrà di mezzo, come al solito, quel popolo fiero ed intelligente.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Mio zio materno si chiama Firdusì, nome messogli in onore del grande poeta persiano.

  19. utente anonimo scrive:

    ERRATA CORRIGE:

    Nel post 18, la frase:

    “…se non diventa proprio un nemico,…” va letta: “se non diventa proprio un amico,”.

    Ritvan

    P.S. Ale, tu sai che mi piace rileggermi DOPO:-).

  20. GEOPARDY scrive:

    IL COMMENTO PIU’ SENSATO E INTELLIGENTE, PER ME E’ QUESTO:

    Ma che cambia se tutti hanno la bomba? Già il fatto che ne esista una sola annihilisce ogni discorso. La bomba è l’inimmaginabile, l’impensabile, ciò che toglie il senso a tutto ciò che noi vorremmo ammantare di senso. La bomba è il surrealismo, paradossalmente la sua realtà è quella di distruggere la realtà medesima. Fine dei discorsi e dei distinguo.

    DI RIPENSAREMARX.

    Non parlo e non voglio entrare, con queste mie considerazioni, nel merito del nucleare iraniano.

    Vorrei sapere perchè qualcuno, pur continuando ad avere questo inconcepibile potere distruttivo su ogni cosa e tenendo vivo il terrore atomico su tutto il pianeta, debba minacciare chiunque non ce l’abbia di attacco.

    Non credo che se si eliminassero le atomiche gli Usa non potrebbero difendersi da chiunque.

    Perchè continuano ad averle?

    Così facendo costringe chi ce l’ha già a tenersele e chi non le ha (non parlo dell’Iran come già anticipato, ma in generale) a volersele procurare?

    Chi ha già un arsenale convenzionale inarrivabile, perchè dovrebbe far saltare tutti i precedenti accordi di autoriduzione (il governo Bush lo sta già facendo) delle armi nucleari?

    A me preoccupa chi le ha in generale e chi oltre ad averle le ha anche usate, anzi non esita a riempire intere nazioni di proiettili all’uranio impoverito.

    Cos’hanno di più pericoloso di ciò le barbe degli ayatollah?

    E’ meglio se a minacciare il mondo di usarle, addirittura preventivamente (questo va cianciando la bushcrazia nordamenricana) contro paesi che non ce l’hanno, anzi sono convinto solo contro tali paesi, siano persone sbarbate e vestite giacca e cravatta?

    Se anche qui è una questione di look, speriamo che nessuna radiazione (purtroppo quella cammina dove mamma atmosfera la conduce) venga ad alterare questi bei faccini da venditori di frottole.

    Ciao

  21. rubimasco scrive:

    Ma che cambia se tutti hanno la bomba?

    —cambia che ce l’ hanno tutti e nessuno ha una supremazia tattica sugli altri.

    Già il fatto che ne esista una sola annihilisce ogni discorso. La bomba è l’inimmaginabile, l’impensabile, ciò che toglie il senso a tutto ciò che noi vorremmo ammantare di senso. La bomba è il surrealismo, paradossalmente la sua realtà è quella di distruggere la realtà medesima.

    —la bomba è una delle cose più poetiche che siano mai state create dall’ uomo. Perchè finalmente l’ uomo ha VERAMENTE creato una cosa di cui ha paura. I concetti tecnici della bomba sono così semplici, e il nostro sbigottimento davanti a lei così grande, che ci fa capire quanto siamo trogloditi. Un pò come stare davanti ad un pezzetto di Dio.

    E se la finissimo di fare i buonisti converremmo che con una bomba sotto il letto dormiremmo tutti più tranquilli (istintivamente).

    Va evitata, dite? Ormai non si può più! Quindi che facciamo? Possiamo smantellarle tutte, ma prima o poi viene fuori qualch’ uno che la fa e se la mette in garage, e allora? Una soluzione concreta qual’ è ?

    saluti

    Rubimasco

  22. utente anonimo scrive:

    Io andrei un po’ più sui fatti, e lascerei sullo sfondo i discorsi sullo spauracchio-atomica. Non che la specie non possa distruggersi, è un’eventualità, ma questo non ci esime dal compito di valutare le altre. L’atomica annichilirà ogni discorso quando avrà distrutto ogni cosa. Prima, non è così. La mia corrente non ha mai creduto che i due che s’erano spartiti il mondo si sarebbero fatti guerra, e hanno avuto ragione. I cani s’erano fiutati e trovati uguali. Chi se n’era accorto leggeva tutt’altra storia dagli altri mentre si svolgeva.

    Venendo a oggi, io, per esempio, vedo miopia in quest’amministrazione. Nell’immediato può sembrare una “bella pensata” bombardare l’iran “fondamentalista”e foraggiare l’atomica all’india “democratica”. Perbacco, si vorrà mica paragonare maometto e alì a voltaire e jefferson! Ma tra dieci, quindici anni, quando il gigante in tumultuosa espansione economica sarà una grande potenza dei soldi, sarà convenuto ai sostenitori del “nuovo secolo americano” averla resa anche una temibile potenza militare? A me sembrano andare a tentoni questi neo-con, immediatisti, come certi gruppi comu, della più bell’acqua. E veniamo all’iran. Cosa vogliono veramente? “Solo” bombardare le eventuali installazioni nucleari incriminate? Magari con atomiche “tattiche”, come addolciscono con un aggettivo neutro il crudo sostantivo. Susciterebbero un vespaio più di quanto gia non sia quell’area geografica. A me pare avventurismo, tanto più se imbarcano Israele in quest’avventura, ma si avventurino pure. Io non posso impedirlo. O risolvere tutto con un bel regime-change a modo d’iraq? Ma proprio l’iraq mostra l’enorme difficoltà dell’operazione. L’iran è più grande, ha più popolazione e territorio più adatto alla guerriglia. Buona fortuna. E dove troveranno, sfogatisi impunemente sulla consolle dei videogames nella fase di bombardamento, a delizia dei tanti fede e suoi spettatori, altrettanti fantaccini per occupare il territorio? I fede, e chi li vede, commentano in studio o a casa, non vanno in guerra. Reintrodurranno la leva obbligatoria? Rischiano d’aver bisogno d’un esercito d’occupazione del loro paese, ben più di quanto sia già, nei fatti, militarizzato. E quanto costerà quest’altra guerra, mentre stanno lievitando i prezzi di quella irachena, e in generale della risibile guerra al “terrorismo”? Stiamo parlando del paese più indebitato al mondo. Perché la ragione principale che rende così aggressivi gli usa, a parte la stupidità di questa amministrazione, che, spero per loro, gli americani dovrebbero scacciare a calci in culo, è che stanno perdendo il controllo economico del mondo, cercando di sopperire con quello militare. È l’ansia reale, tradotta nella teoria della necessità di “flettere di muscoli”, che spiega la dottrina della guerra preventiva, detratta della fuffa ideologica. È stato quel controllo, altro che l’atomica, a permettere al cane americano di avere la meglio sul cane russo.p

    Il nulla emanava la pietra grigia

    e attorno campi di zafferano,

    passavano donne bellissime

    in sete altere.

    La porta dello spavento supremo, f battiato

  23. utente anonimo scrive:

    >Va bene. Creiamo il supremo tribunale dei commentatori di questo blog, e concediamo la bomba atomica solo a quei paesi che non hanno condotto guerre fuori dai propri confini, o guerre di colonizzazione, nel corso dell’ultimo secolo…MM<
    Miguel, più che di “paesi” io parlerei di “regimi”, poiché è noto che le guerre le fanno i regimi, non i popoli o i “paesi”; nessuno indice un referendum prima di dichiarare guerra o premere il bottone nucleare. La storicamente “guerrafondaia” Germania, anche se gliela regalassi, oggi te la sputerebbe in faccia la bomba!

    Io avrei una proposta molto più semplice da attuare. Io vieterei la bomba, anzi, vieterei tout court l’arricchimento dell’uranio e la produzione di plutonio, a ogni regime che abbia sobillato, appoggiato, perfino garantito la presa in ostaggio del personale diplomatico di un paese con cui non si era in guerra. Un atto che – a mia conoscenza – non ha precedenti (e nemmeno susseguenti) da quando l’uomo inventò le relazioni diplomatiche. Così è più facile, no?:-) :-).

    Ciao

    Ritvan

  24. utente anonimo scrive:

    >Io non trovo così disdicevole che non tutte le nazioni abbiano la Bomba. Non è una roba molto igienica in sè.<
    Sì, ma tu non sei comunista, mio caro. I comunisti, si sa, vogliono la socializzazione dei mezzi di produzione. Magari su scala planetaria. Ma siccome per il momento nun se po’ fa’, che si faccia almeno la socializzazione dei mezzi di…distruzione!:-). Un bell’esproprio proletario a quei biechi plutocratici (dove “pluto” sta per ..plutonio:-) ) e susseguente equa e solidale distribuzione delle atomiche a tutti i popoli oppressi e sfruttati del mondo. Non avranno lo stesso da magna’, creperanno lo stesso di AIDS, ma vuoi mettere quando lo fai all’ombra dell’atomica?:-).

    >E neppure mi spiace troppo che ce l’abbiano i grandi imperi, che di solito sono tranquilli e conservatori (non ho detto pacifici), non compiono gesti avventati e hanno interessi ovunque, per cui non saprebbero neppure bene dove tirarla.<
    Mi spiace, ma il tuo ragionamento lo trovo un po’ zoppicante. Non credo che il Liechtenstein butterebbe la bomba con più spensieratezza rispetto alla Cina.

    >Non credo che l’ipotesi Ritvan (magari corretta per le diatribe religiose interne) sia così assurda, pur parendomi improbabile.<
    Troppo onore, mio caro, magari fosse mia. E’ quella più accreditata dai biechi esperti amerikani. I quali, va detto, hanno un po’ scoperto anche loro l’acqua calda. Infatti, – come ho già detto, ridetto e stradetto – a nessuno sano di mente potrebbe pasare per l’anticamera del cervello che un bel giorno, dopo aver ben-bene confezionato qualche dozzina di atomiche, il caro Ahmadinejad salirebbe sul suo cavallo bianco e con il Corano in una mano e la scimitarra sguainata nell’altra (un po’ di teatralità non guasta, visto il personaggio:-)) ordinerebbe di pigiare il bottone che spedisce i missili carichi di bombe su Israele. Ahmadinejad e gli ayatollah che gli muovono i fili sanno benissimo che – a parte l’immancabile ed immediata rappresaglia atomica israeliana – buona parte di quei quasi 8000 missili made in USA, così amabilmente elencatoci da Miguel, punterebbero immediatamente sull’Iran, riducendolo ad un deserto radioattivo. Senza che nessun altro paese osi metterci becco. Fine del discorso. Epilogo: l’ex Iran diventerebbe una zona franca, abitata solo da tecnici petroliferi in tuta antiradiazioni, incaricati dall’ONU di pompare petrolio, i cui proventi serviranno per decontaminare la Palestina. Il cui territorio, – sbarazzato dai fastidiosi palestinesi, morti grazie alle atomiche degli “eretici” sciiti – una volta decontaminato sarebbe pronto ad accogliere qualche milione di ebrei americani e fondarvi finalmente la “Grande Israele”. Cuntent?:-)

    >Quello che vedo molto propabile è che, se l’Iran si fa la bomba, se la vorranno fare anche Turchia, Arabia Saudita ed Egitto. Chi firma per questo Medio Oriente?<
    Scusa, Francesco, ma perché metti nello stesso “sacco” cose che non si assomigliano affatto fra di loro? Il problema non è che la bomba iraniano possa far venir voglia di atomica a quei paesi. Se la volessero non basterebbe loro il fatto che ce l’abbia Israele? Mi sembra ridicolo che l’Egitto si svegli improvvisamente dal sonno e dica:”Porca miseria, che ce l’abbia Israele, con cui confino e contro cui ho fatto tante guerre, non me ne frega una cippa:-), ma che l’abbia l’Iran, paese con cui non ho avuto e non ho contenziosi, no, questo è intollerabile. Pertanto, la voglio anch’io, così mi sento più sicuro:-)!”

    La Turchia fa parte della NATO, pertanto, per la sua sicurezza, è già come se ce l’avesse l’atomica. Gli sceicchi dell’Arabia Saudita, con gli harem che si ritrovano, troverebbero probabilmente fastidioso occuparsi nel poco tempo libero:-) anche dei problemi legati alla sicurezza delle basi missilistiche, cose che fanno venire il sudore anche in climi temperati:-), pertanto, se proprio vorranno atomiche nella sacra terra del Profeta (ammesso e non concesso che sia anche sunnitamente lecito:-) ) potranno sempre chedere la cortesia agli amerikani di tenerne una dozzina nelle loro basi in quella terra. I quali saranno ben felici di accontentarli:-).

    Ciao

    Ritvan

  25. utente anonimo scrive:

    Ti rispondo velocemente (ma ti avverto da subito che non leggerò nemmeno i tuoi successivi avvitamenti :-))

    >scaramuccia oggi, scaramuccia domani si va avanti e si invade. Finché ti fermano.< Esse scaramucce sono ormai da tempo acqua passata, finite, sepolte. Da allora l’Iran è stato sempre e solo aggredito. Compreso un attentato terroristico degli Stati Uniti d’America, che buttarono giù con un missile terra-aria un Boeing 747 dell’Iran Air (morirono anche 4 Italiani. Naturalmente fu un “errore”) >Vorrai dire “iraniane”? <
    No, volevo dire iraniane e irachene.

    >C’è sempre una prima volta. Specie se non si è un paese democratico come l’India.< Certo, ragionando così dovremmo invadere San Marino, perché nel prossimo secolo potrebbe sviluppare un programma nucleare civile, montarsi la testa, costruire un missile nucleare e minacciare la Marche.
    Poi io questa cosa delle atomiche democratiche e delle atomiche antidemocratiche davero non la capisco. Cosa fanno, fiorire i giardini le prime?

    >Ma non credo. Non mi risulta che gli ayatollah abbiano anch’essi il dono dell’infallibilità, come il Papa:-)< Non è questo il punto. Troppo facile reagire istericamente quando una fatwa non piace (come nel caso Rushdie) e non cagarla nemmeno quando disturba i nostri piani d’aggressione, perché infirma il dogma del “paese-che-vuole-dotarsi-di-armididistruzionedimassa. >Quale, di grazia? Conosci qualche supermercato che te lo vende, senza lasciare traccia?:-)< Io personalmente no. Ma mi risulta che esiste un mercato nero piuttosto fiorente di questi articoli, dopo la dissoluzione dell’URRS. Qualche anno fa (adesso non mi ricordo la fonte), un commesso viaggiatore un po’ fesso era si era portato dall’Ucraina a Milano una barretta di uranio arricchito nella ventiquattrore. Morì in pochi giorni, ma credo che con qualche accortezza in più le spie iraniane potrebbero farcela se volessero, che ne dici? >E se Bin Laden facesse lo schizzinoso ad accettare una bomba “eretica”:-), ci sarebbero sempre i cari hesbollah come riserva. Ipotesi che tu – giustamente:-) – non riporti.< Credo che sarebbe Tehran a fare la schizzinosa. Quanto a Hezbollah, è la sola considerazione sensata che fai. Per questo ho taciuto.
    > ti sei mai chiesto perché l’Iran esporta greggio ed importa benzina?< No, dimmelo tu, visto che sembri bene informato. In ogni caso non è esatto che non raffinino pertolio. Solo non raffinano tutto quello che serve. >No. Facilissime da colpire lo dici tu. Hanno fatto tesoro della brutta esperienza di Saddam e della sua centrale nucleare in superficie. Le centrifughe iraniane sono destinate ad essere messe sotto terra. Molto profondamente< E’ proprio per questo che gli USA producono le loro bombette atomiche perforanti. Poi per il momento la maggior parte dei siti nucleari iraniani sono in superficie, anche se non posso escludere che abbiano qualche cantina :-). >Ma se ammetti almeno l’omicidio non ho problemi a “condonarti” lo stupro. Così almeno “l’onore tribale-religioso” degli ayatollah rimane intatto. E la ferocia pure< Tremendo e feroce omicidio. Succede sempre, quando gli apparati di sicurezza sono troppo potenti e agiscono fuori dal controllo parlamentare, tipo a Guantanamo o a d Abu Ghraib. In ogni caso i responsabili dell’omicidio sono sotto processo. >>Anzi, vedrai che un mordechaivanunu irainano verrà fuori al momento giusto, come l’antrace di Saddam… < Speriamo. I discendenti degli antichi persiani hanno saputo dimostrare di non essere delle pecore che seguono in modo cieco i loro kapataz del momento. Qualcuno verrà fuori di sicuro< Visto che ho menzionato l’antrace di Saddam, ne deduco che tu speri venga fuori qualcuno che racconti balle sul programma nucleare iraniano, in modo da servire su un piatto d’argento il pretesto per scatenare un olocausto nucleare sull’Iran. Ti racconto un aneddoto edificante. Nel 1990 George Bush stava preparando la prima campagna irachena, ma l’opinione pubblica non era particolarmente coinvolta. Per suscitare sentimenti di odio, l’intelligence (che era stata guidata fino a pochi anni prima proprio da Bush, architettò una messinscena incredibile, tra l’altro di un’arroganza plateale:una ragazzina di quindici anni, Nayirah, il 10 ottobre 1990, di fronte a un comitato del Congresso per i diritti umani, testimoniò tra le lacrime che
    mente era infermiera volontaria in un ospedale del Kuwayt i soldati iracheni avevano fatto irruzione e tolto i neonati dalle incubatrici, gettandoli a terra a facendoli morire di freddo. Questa vicenda creò grande indignazione nell’opinione pubblica e Bush fece riferimento a questi 312 nenonati in diversi discorsi ufficiali. Anche Amnesty ci cascò come un pero. A guerra conclusa, saltò fuori che la ragazza non aveva mai lavorato in Kuwayt; non solo: era addirittura la figlia dell’Ambasciatore kuwaitiano negli USA e il fatto era noto agli organizzaztori della audizioni parlamentari. Ecco, questo è l’uso del parlamento della più grande democrazia del mondo. Ecco, se è questo è il Vanunu che speri venga fuori, complimenti. Visti gli 85 milioni di dollari stanziati dagli USA per la “democrazia” in Iran, non dubito che le tue speranze si realizzeranno. Per il momento, comunque, sulla questione del nucleare, sono decisamente con i kapataz.

    >Mi dispiace che ci andrà di mezzo, come al solito, quel popolo fiero ed intelligente.< Cose che capitano, il fine è molto nobile, del resto. La Halliburton ringrazia. Un saluto anche allo zio Firdusi. Ale

  26. utente anonimo scrive:

    >Nell’immediato può sembrare una “bella pensata” bombardare l’iran “fondamentalista”e foraggiare l’atomica all’india “democratica”. Perbacco, si vorrà mica paragonare maometto e alì a voltaire e jefferson!…p<
    Mi sa che fai un po’ di confusione. Anche il Pakistan mi risulta sia assai devoto a Maometto e agli altri califfi, Alì compreso, ma non per questo gli USA vogliono bombardarlo. Jefferson e Voltaire in India non ci sono mai stati in carne e ossa, ma in ispirito li ha portati un certo Mahatma Gandhi. Quando lo Stato degli ayatollah farà lo stesso, sicuramente una bombetta non glielo negherà nessuno.

    >È stato quel controllo, (il controllo economico del mondo) altro che l’atomica, a permettere al cane americano di avere la meglio sul cane russo.p<
    Entrambi “cani infedeli”, immagino:-). Ma non era stata invece la superfantaconcentrazione (detta anche “socializzazione del lavoro”)della produzione amerikana rispetto a quella sovietica a decretare la fine dell’URSS?:-). Che fai, p., abbandoni l’analisi marxista di scuola napoletana e ti rifai alle illuminate teorie terzomondiste, secondo cui il bieco imperialismo usano si mantiene in piedi succhiando come Dracula la ricchezza dei poveri e derelitti paesi poveri, minacciandoli con la pistola atomica puntata alla tempia?

    Il fatto che – statistiche alla mano – i biechi cittadini amerikani lavorino come matti (secondi solo ai giapponesi), producano ricchezza per sé e per lo Stato, – a cui nessuno si sogna di evadere le tasse – e la falsa pensione d’invalidità del nonno non sanno cosa sia, non ti rientra nei tuoi schemi marxisti, vero? Però, come mi spieghi che un’accozzaglia di isole, senza alcuna risorsa mineraria e/o energetica, senza l’atomica e senza “succhiare il sangue” ad alcun campesino del XIV mondo, il Giappone, dico, sia diventato un colosso imprenditoriale-finanziario praticamente secondo solo agli Stati Uniti? Si sarà arricchito con la caccia alle balene, vendendone l’olio (come magari dice il WWF:-) ) o avrà minacciato i campesinos di fare harakiri se non gli davano un po’ di sangue da succhiare?:-).

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Da buon veterinario non potrei essere secondo a te in fatto di storie di cani e altri animali:-) con la differenza che i miei saranno veri.

    Dunque, raccontava l’Avvocato, che durante il suo incontro in URSS con Gorbaciov, questi gli chiese: “Signor Agnelli, secondo lei come si spiega che l’URSS, pur disponendo di risorse materiali e – qualitativamente parlando – umane uguali, se non superiori, a quelle dei paesi capitalisti non riesce ad avere risultati paragonabili in economia?”

    “E lei sa perché” – replicò l’Avvocato – “pur essendo il levriero più veloce della lepre, in 9 casi su 10 non riesce ad acchiapparla?”. “No, non lo so” rispose Gorby. “Perché la lepre corre per conto proprio, mentre il levriero per conto del cacciatore” concluse il padrone della FIAT. Lo so, mi dirai che il nostro nella pratica razzolava male, quasi come un boiardo sovietico:-), “socializzando ” le perdite e intascando i profitti, ma quanto alla suddetta predica io la trovo ineccepibile.

  27. utente anonimo scrive:

    Vallo a dire ai paesi asiatici del “pacifico” giappone, una volta diventato potenza capitalista, ma non ti garantisco l’incolumità fisica, se lo fai. E da quando gli inglesi, prima potenza economica del mondo per secoli, hanno smesso di lavorare come matti? E venezia, la prima grande società capitalista, è decaduta per “pigrizia”? E da dieci anni a questa parte, sono i cinesi e gli indiani, a lavorare come matti, visto che costantemente superano il giappone e gli usa in crescita economica? Si sono forse stancati gli altri? Be’, ma allora ha ragione berlusconi, ecco fatta la ricetta per l’italia, aboliamo i sabati e qualche festività / e tutto sorriderà. Del resto si vede anche a livello individuale. Quanto s’è ammazzato di lavoro agnelli, per essere così ricco. Almeno quanto quel piccolo nobile sabaudo di suo nonno. Come si spiegherebbe altrimenti la loro ricchezza?p

    Ps Quelle statistiche dimostravano che era (ed è) più socialista l’america dell’urss di ieri e della russia di oggi. Nient’altro. Ma è un “niente” che fa piazza pulita d’un mucchio di sciocchezze.p

  28. utente anonimo scrive:

    >Vallo a dire ai paesi asiatici del “pacifico” giappone, una volta diventato potenza capitalista, ma non ti garantisco l’incolumità fisica, se lo fai.<
    Non mi rivoltare la frittata (come dice MM:-) ), sto parlando del Giappone DOPO LA WW2. Che per caso, ti risulta che avessero nascosto sotto il materasso le fedi e i denti d’oro rapinati negli altri paesi asiatici durante la guerra e si siano arricchiti con quelli?

    >E da quando gli inglesi, prima potenza economica del mondo per secoli, hanno smesso di lavorare come matti?

    Appunto. Con la differenza non disprezzabile che gli inglesi ebbero delle colonie in giro per il mondo e quelli sì, si arricchirono ANCHE sfruttando le colonie. Come del resto fecero anche francesi, spagnoli, olandesi, belgi, ecc. (solo italiani e sovietici, da bravi fessi, hanno speso per le loro colonie più di quello che ci hanno guadagnato!).Gli USA non hanno mai sfruttato colonie, da quel che mi risulta.

    >E venezia, la prima grande società capitalista, è decaduta per “pigrizia”?<
    No, decadde perché le sue rotte commerciali furono bypassate da altri. Se ti basi solo su vantaggi geopolitici nelle rotte commerciali, una volta che questi vengono a mancare, sei fottuto.

    >E da dieci anni a questa parte, sono i cinesi e gli indiani, a lavorare come matti,<
    Più che lavorare come matti, vengono pagati e trattati come negri. Se ricevessero salari, non dico occidentali ma appena decenti, col c..zo che avrebbero il boom, con tutta l’arretratezza strutturale che si ritrovano.

    >visto che costantemente superano il giappone e gli usa in crescita economica?<
    Anche il nostro benamato presidente criptocomunista Berisha, di professione medico, negli anni ’90 soleva sempre vantarsi della crescita a due cifre dell’economia albanese e faceva pure paragoni con i paesi occidentali che crescevano ad una cifra sola. Ebbene, un giorno, un deputato della destra, di professione economista, così gli rispose: “Signor presidente forse bisogna che lei legga qualche testo d’economia, prima di avventurarsi in azzardati paragoni di questo tipo. E glielo spiego con un piccolo esempio: se lei avesse una catapecchia dal tetto bucherellato e senza acqua, né elettricità, e ne costruisse nell’arco di un anno un’altra uguale, lei avrà indubbiamente una crescita economica annuale del 100%, ossia addirittura a tre cifre. Però, resterebbe sempre proprietario di due catapecchie.

    Invece, se lei fosse il felice proprietario di un grattacielo di 20 piani e in un anno ne aggiungesse un altro piano, la sua crescita economica sarebbe di un modestissimo monocifra del 5 %, ma sarebbe proprietario di un grattacielo di 21 piani. Riesce a cogliere la differenza?”

    >Si sono forse stancati gli altri? Be’, ma allora ha ragione berlusconi, ecco fatta la ricetta per l’italia, aboliamo i sabati e qualche festività / e tutto sorriderà.<
    No, Berlusconi è un eccellente venditore, ma come statista non ha le palle per scardinare l’infame sistema economico semifeudale-semisocialistareale (e anche il ridicolo sistema fiscale) di cui l’Italia è ostaggio. E si sfoga raccontando barzellette come quella dell’abolizione di qualche festività per acquisire competitività internazionale.

    >Del resto si vede anche a livello individuale. Quanto s’è ammazzato di lavoro agnelli, per essere così ricco.<
    Lui era nato ricco. Si chiama eredità.

    >Almeno quanto quel piccolo nobile sabaudo di suo nonno.<
    Quello, invece, s’è fatto il mazzo. Del resto, la natura, in un sistema liberale (non semifeudale-semisocialistareale, come quello italico) di solito è impietosa coi ricchi fannulloni, applicando la cosiddetta “legge delle tre generazioni”: la prima crea il patrimonio, la seconda lo consolida e la terza…lo dilapida. Per le suddette ragioni gli Agnelli sono riusciti immeritatamente ad arrivare alla quarta. Ma se coca e trans sapranno far bene il loro lavoro:-), la quinta sarà di sicuro “proletaria”. Almeno speriamo:-).

    >Come si spiegherebbe altrimenti la loro ricchezza?p <
    Vedi sopra.

    >Ps Quelle statistiche dimostravano che era (ed è) più socialista l’america dell’urss di ieri e della russia di oggi. Nient’altro. Ma è un “niente” che fa piazza pulita d’un mucchio di sciocchezze.p<
    Allora, gli infami negrieri di Prato che “socializzano il lavoro” concentrando 2000 cinesi in un cappannone di 2000 mq, dove lavorono mangiano, dormono, cagano e tutto, sono dei campioni del socialismo, vero?:-)

    Ciao

    Ritvan

  29. utente anonimo scrive:

    Vanno di fretta questi americani.

    Hanno la morte sul collo.

    Pensatoio

  30. utente anonimo scrive:

    Ma paragoni l’albania alla cina e l’india? E dimmi, e magari anche quel grande economista, quanti bond americani (debito degli usa verso quel paese) possiede l’albania rispetto alla cina? Ne hai una minima idea? E qual è la situazione della bilancia commerciale tra albania e stati uniti? Si avvicina a quella, a tutto vantaggio della cina, tra cina e stati uniti? Ma al di là di frasi fatte, conosci un minimo di dati economici? Agnelli s’è fatto il culo? Sì, arricchendosi delle commesse militari di due guerre, mentre al fronte si moriva. Per favore. Tu ciurli. Il giappone era già potenza capitalista prima della seconda guerra mondiale, non lo è diventato dopo. Berlingueriano che non sei altro, la storia è un tutto indissolubile. E veniamo alla “socializzazione del lavoro”, che non è affatto la “centralizzazione” dello stesso (di cui si occupavano quelle statistiche), ma non pretendiamo troppo. T’hanno mai detto che il passaggio da economia feudale a economia capitalista è stato appunto il passaggio alla “socializzazione del lavoro”? Non c’è neppure bisogno del marxismo esoterico o del marxismo tout court per sapere queste cose. Come spieghi il boom economico d’un paese semifeudale (ma quando mai, ‘ste cazzate sono da pci togliattiano, l’italia non è mai stata feudale), semisocialista (un paese è semisocialista, come una donna è semiincinta, togliattiano) negli anni 60? Si lavorava come matti, forse (ma che sei, uno stacanovista?)? Quanto all’america, derattizzazione degli indiani, annessioni violente di territori del messico, dottrina monroe, filippine, e mi fermo all’ottocento, immagino non ti dicano nulla.p

  31. utente anonimo scrive:

    >Ti rispondo velocemente<
    Una botta e via, insomma:-)

    >(ma ti avverto da subito che non leggerò nemmeno i tuoi successivi avvitamenti :-))<
    Su questo non avevo il minimo dubbio:-).

    >…da allora l’Iran è stato sempre e solo aggredito. Compreso un attentato terroristico degli Stati Uniti d’America, che buttarono giù con un missile terra-aria un Boeing 747 dell’Iran Air (morirono anche 4 Italiani. Naturalmente fu un “errore”)<
    Nooo, ma quale errore! Atto dovuto fu. Un agente della CIA sotto copertura da kebabaro a Isfahan aveva segnalato a Langley che su quell’aereo viaggiava sotto mentite spoglie l’ayatollah Khomeini in persona!

    Comunque, vedi come anche i migliori possono sbagliare? Figuriamoci gli iraniani quali tragici errori potrebbero commettere avendo l’atomica, visto che i loro aerei MILITARI di fabbricazione sovietica cadono da soli come pere mature, per scarsa manutenzione, senza l’aiuto dei biechi terroristi amerikani. Pare che già metà degli alti gradi dell’ “esercito parallelo” dei pasdaran si gode ormai le hurì grazie a questo.

    “C’è sempre una prima volta. Specie se non si è un paese democratico come l’India.”

    >Certo, ragionando così dovremmo invadere San Marino, perché nel prossimo secolo potrebbe sviluppare un programma nucleare civile, montarsi la testa, costruire un missile nucleare e minacciare la Marche.<
    Non c’è bisogno di invadere San Marino. Appena approvato il progetto, LIPU, WWF, ENPA, Verdi, Verdi arcobaleno, disobbedienti, tute nere, bianche, a pois, si darebbero appuntamento in quell’ameno luogo per “denuclearizzarlo”. La missione sarebbe compiuta in un solo giorno, nel senso che non rimarrebbe nemmeno un nucleo atomico sano in tutta San Marino. Peccato che i sullodati non siano disposti a trasferirsi in Iran per fare la stessa cosa:-).

    >Poi io questa cosa delle atomiche democratiche e delle atomiche antidemocratiche davero non la capisco. Cosa fanno, fiorire i giardini le prime?<
    Si, fai lo spiritoso. Vabbè, visto che sei il solito islamico troglodita:-) ti faccio un esempio semplice semplice. La differenza che passa fra un’atomica “democratica” e una “non democratica” è la stessa che passa fra una pistola nella fondina di un poliziotto e un’altra piatola, stessa marca, stesso calibro, stesse munizioni, nella cintura di una persona in cura psichiatrica. Ovviamente, la differenza non sta nel fatto che il primo tiene la pistola in una fondina bianca e il secondo infilata con nonchalance nella cintura:-).

    “Ma non credo. Non mi risulta che gli ayatollah abbiano anch’essi il dono dell’infallibilità, come il Papa:-)”

    >Non è questo il punto. Troppo facile reagire istericamente quando una fatwa non piace (come nel caso Rushdie) e non cagarla nemmeno quando disturba i nostri piani d’aggressione, perché infirma il dogma del “paese-che-vuole-dotarsi-di-armididistruzionedimassa.<
    No, mi dispiace, il punto è proprio questo, che una fatwa si può sempre ritirare. Non mi risulta che quella su Rushdie sia stata ritirata.

    “Quale, di grazia? Conosci qualche supermercato che te lo vende, senza lasciare traccia?:-)”

    >Io personalmente no. Ma mi risulta che esiste un mercato nero piuttosto fiorente di questi articoli, dopo la dissoluzione dell’URRS.<
    Ma come no, esistono anche gli ebrei avvisati telefonicamente dal Mossad il 10 settembre del 2001, i protocolli dei Savi di Sion, la lettera al fratello ebreo di M.L.King (detta per par condicio:-) ) e anche i coccodrilli albini nelle fogne di New York!:-). Tu vedi troppi film hollywoodiani e ti dannerai, fratello!:-)

    >Qualche anno fa (adesso non mi ricordo la fonte), un commesso viaggiatore un po’ fesso era si era portato dall’Ucraina a Milano una barretta di uranio arricchito nella ventiquattrore. Morì in pochi giorni, ma credo che con qualche accortezza in più le spie iraniane potrebbero farcela se volessero, che ne dici?<
    Dico che è una sciocchezza. Le barre di uranio, quelle, per intendersi, che si usano nelle centrali nucleari civili non servono per l’atomica, anche se possono benissimo far secco per radiazione un commesso viaggiatore pirla. L’arricchimento dell’uranio ha diversi gradi, a seconda dell’uso che se ne vuol fare. Di sicuro le purissime semisfere di esafloruro di uranio gassificato e poi portato allo stato metallico – ne servono almeno 20 kg per una piccola bombetta – non te le vende nessuno. Chiedi conferma a qualche ingegnere nucleare iraniano di tua conoscenza.

    “E se Bin Laden facesse lo schizzinoso ad accettare una bomba “eretica”:-), ci sarebbero sempre i cari hesbollah come riserva. Ipotesi che tu – giustamente:-) – non riporti.”

    >Credo che sarebbe Tehran a fare la schizzinosa.<
    E’ probabile. E poi dicono che sciiti e sunniti sono come fratelli:-).

    >Quanto a Hezbollah, è la sola considerazione sensata che fai. Per questo ho taciuto.<
    Grazie della “sola”:-). E già che ci sono, ti ricordo anche l’esercito “parallelo” dei pasdaran.

    “ti sei mai chiesto perché l’Iran esporta greggio ed importa benzina?”

    >No, dimmelo tu, visto che sembri bene informato.<
    Sono informato sui fatti, mica sono entrato nelle teste degli ayatollah. Ma se volessero davvero lo sviluppo industriale del paese, non credi che comincerebbero dalle raffinerie?

    >In ogni caso non è esatto che non raffinino pertolio. Solo non raffinano tutto quello che serve.<
    Diciamo meglio, raffinano una piccolissima parte di quello che serve per uso interno e neanche una goccia di quel che vendono. Se l’economia non è una cazzata, vendendo qualsiasi prodotto finito si guadagna di più (e si ha una positiva ricaduta in termini di occupazione e modernizzazione) che vendendo materia prima.

    “…Le centrifughe iraniane sono destinate ad essere messe sotto terra. Molto profondamente.”

    >E’ proprio per questo che gli USA producono le loro bombette atomiche perforanti.<
    Gli iraniano conoscono anche quelle, stai tranquillo. E non sono atomiche.

    >Poi per il momento la maggior parte dei siti nucleari iraniani sono in superficie,<
    He, he, quelli sono come le patate, la parte “buona” si trova sotto terra.

    >anche se non posso escludere che abbiano qualche cantina :-).<
    Lo confermava qualche giorno fa un fisico iraniano su “La Repubblica”.

    >Tremendo e feroce omicidio. Succede sempre, quando gli apparati di sicurezza sono troppo potenti e agiscono fuori dal controllo parlamentare, tipo a Guantanamo o a d Abu Ghraib.<
    Eh, il problema è che l’Iran e TUTTO un Guantanamo o un Abu Ghraib. Anzi, de più, poiché non mi risulta che a Guantanamo o ad Abu Ghraib qualcuno sia morto di trorture. Dai, su, ammettilo, almeno la mano un po’ più leggera gli adepti del “Grande Satana” ce l’hanno.

    >In ogni caso i responsabili dell’omicidio sono sotto processo.<
    Grandioso! Tribunale di pasdaran, immagino:-). La morte per suicidio della povera donna è assicurata.

    >Anzi, vedrai che un mordechaivanunu irainano verrà fuori al momento giusto, come l’antrace di Saddam… <
    “Speriamo. I discendenti degli antichi persiani hanno saputo dimostrare di non essere delle pecore che seguono in modo cieco i loro kapataz del momento. Qualcuno verrà fuori di sicuro”

    >Visto che ho menzionato l’antrace di Saddam, ne deduco che tu speri venga fuori qualcuno che racconti balle <
    No, caro, che racconti la verità. L’antrace Saddam ce l’aveva davvero. Se ti fossi degnato di seguire l’ameno dialogo che ebbi a suo tempo con MJ sull’antrace secco versus quello umido, avresti capito meglio.

    >sul programma nucleare iraniano, in modo da servire su un piatto d’argento il pretesto per scatenare un olocausto nucleare sull’Iran.<
    Ci sarebbe un metodo sicurissimo per evitare tutto ciò. Che l’Iran la smetta di fare il gradasso de noantri e usi i soldi del petrolio per modernizzare il paese e creare posti di lavoro, non per comprare centrifughe e uranio o per foraggiare terroristi. Al limite, rinnovi la tecnologia bellica convenzionale. Così, oltre a non affollare il Paradiso degli shahid di pasdaran precipitati con l’aereo, potrebbero fronteggiare meglio una – seppur improbabile – aggressione, senza scatenare guerre nucleari.

    >Ti racconto un aneddoto edificante. Nel 1990 George Bush stava preparando la prima campagna irachena, ma l’opinione pubblica non era particolarmente coinvolta. Per suscitare sentimenti di odio, l’intelligence (che era stata guidata fino a pochi anni prima proprio da Bush, architettò una messinscena incredibile, tra l’altro di un’arroganza plateale:una ragazzina di quindici anni, Nayirah, il 10 ottobre 1990, di fronte a un comitato del Congresso per i diritti umani, testimoniò tra le lacrime che

    mente era infermiera volontaria in un ospedale del Kuwayt i soldati iracheni avevano fatto irruzione e tolto i neonati dalle incubatrici, gettandoli a terra a facendoli morire di freddo. Questa vicenda creò grande indignazione nell’opinione pubblica e Bush fece riferimento a questi 312 nenonati in diversi discorsi ufficiali. Anche Amnesty ci cascò come un pero. A guerra conclusa, saltò fuori che la ragazza non aveva mai lavorato in Kuwayt; non solo: era addirittura la figlia dell’Ambasciatore kuwaitiano negli USA e il fatto era noto agli organizzaztori della audizioni parlamentari. Ecco, questo è l’uso del parlamento della più grande democrazia del mondo.<
    Scusa Ale, ma non mi dici la cosa più importante, ossia se gli sgherri di Saddam avevano VERAMENTE commesso quell’atrocità o atrocità simili o atrocità tout court in quel paese. Poi, secondo te avrebbero fatto meglio a lasciare che Saddam si pappasse il Kuwait? Immaggino che gli iraniani ne avrebbero goduto come ricci:-). E poi, la figlia dell’ambasciatore kuwaitiano ha raccontato agli amerikani una piccola bugia utile per salvare il suo paese dalle grinfie di un pazzo sanguinario? E chissenefrega, non ce lo metti?!

    >Ecco, se è questo è il Vanunu che speri venga fuori, complimenti. Visti gli 85 milioni di dollari stanziati dagli USA per la “democrazia” in Iran, non dubito che le tue speranze si realizzeranno.<
    Se dicono la verità, perché no. Vanunu mica ha raccontato balle.

    >Per il momento, comunque, sulla questione del nucleare, sono decisamente con i kapataz.<
    Ah, “per il momento”. Per cambiare idea – forse – ti servirebbe Ahmadinejad in TV a cavallo di un missile nucreare che fa ciao-ciao con la manina?

    “Mi dispiace che ci andrà di mezzo, come al solito, quel popolo fiero ed intelligente.”

    >Cose che capitano, il fine è molto nobile, del resto. La Halliburton ringrazia.<
    Non credo proprio. S’è già “scottata” in Iraq. L’Iran lo lascerebbe restare un cumulo di rovine. Purtroppo.

    >Un saluto anche allo zio Firdusi.<
    Grazie, presenterò:-). Non parlo granché di politica con lui, perciò non so come la pensi sulla questione, però, siccome vive felicemente nel “Grande Satana”…:-)

    Ciao

    Ritvan

  32. utente anonimo scrive:

    QUESTO TRATTAMENTO NASCOSTO AGLI OCCHI DELLA GENTE E’ ANCORA DEMOCRAZIA?

    Ci sono degli interrogativi fondamentali che vorrei sottoporre alla cortese attenzione dei lettori:

    quali sono i motivi e le cause che rendono possibili in un paese conosciuto civile e democratico come l’Italia, il causare e praticare sempre impunemente danni alla persona,persino con derisione e scherno?

    Perché simili atrocità possono essere censurate da stampa e televisione e mantenuti sempre nascosti con questo artifizio agli occhi della gente?

    Perché una donna in Italia può essere torturata in silenzio per causa di servizio,privandola dei diritti di legge e di contratto?

    Da tempo ho deciso di svelare ai lettori di internet i meccanismi illegali utilizzati contro di me dai funzionari amministrativi dirigenti del mio posto di lavoro ossia l’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano. In quel posto,malgrado ci fossero responsabilità specifiche affidate a medici specialisti,io da impiegata amministrativa sono stata adibita a lavorare in un locale contaminato e senza neppure i più elementari mezzi di protezione da contagio e infezione per circa tre anni.

    Mi ero fidata dei medici responsabili e dei dirigenti amministrativi e credevo di non correre alcun rischio. Invece fui contagiata di tubercolosi,perché di tanto in tanto venivo a contatto a mani nude con materiali organici ogniqualvolta che fuoriuscivano dai contenitori impropri sui fogli di accompagnamento, durante la registrazione al computer dei materiali organici (urine, escreati ecc.).

    Dopo il contagio ho vinto due sentenze al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia in maniera schiacciante. Malgrado ben due Giudici Amministrativi mi abbiano dato ragione,per parecchi anni e sino ad oggi non solo non mi è stata regolarizzata nel diritto la causa di servizio sono sempre stata persino derisa e schernita dai funzionari amministrativi dello stesso Ospedale i quali mi hanno ulteriormente beffata oltretutto punendomi con il più atroce mobbing riconosciuto formalmente dalla Clinica del Lavoro di Milano.

    Inoltre sono stati mantenuti quattro imputati per lesioni colpose gravissime (tre medici ed un funzionario dirigente amministrativo) in attesa di giudizio con numerosi rinvii di udienze e temporeggiamenti per arrivare dopo nove anni a fare ottenere agli imputati la prescrizione dei reati e quindi all’archiviazione.

    Le protezioni politiche hanno fatto sì che fossero protetti i criminali e rovinata sempre di più la vittima. Oggi sono in malattia grave con ossigenoterapia quotidiana domiciliare. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, è stato informato dei fatti,ma fino ad oggi non è mai intervenuto,neppure dopo avergli inviato alcune centinaia di petizioni firmate per solidarietà dai cittadini.

    Vivo da 14 anni nell’inferno del crimine, del raggiro politico e della frode giudiziale. In questo modo sono stata spinta alla più estrema disperazione. Inoltre sono stata privata di potermi curare al meglio la tubercolosi (e relativi postumi), contagiata in servizio e per causa di servizio per la più assoluta mancanza di mezzi economici.

    Il mio avvocato mi fece sapere che tutti preferiscono salvare “la faccia” e così si preferisce sacrificare me. Comunicherò ad oltranza a tutto il mondo questo trattamento da DITTATURA nei miei confronti finchè non mi verranno dati i miei diritti di legge e di contratto e abbiano fine gli sporchi abusi sulla mia persona. Tutto come meglio spiegato e provato nel seguente mio sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com

    Si dice che anche l’Italia vuole promuovere la democrazia nei paesi arabi. Chiedo cortesemente ai lettori, di aiutarmi a fare intervenire il Presidente della Repubblica e chiedo di rispondere alla seguente mia domanda: pensate che sia ancora democrazia questo trattamento nascosto agli occhi della gente? Giovanna Nigris

  33. utente anonimo scrive:

    >Ma paragoni l’albania alla cina e l’india?<
    No, le catapecchie di Cina e India sono moooolto più grandi, dovendo contenere miliardi di persone invece di 3 striminziti milioni. Ma sempre catapecchie sono.

    >E dimmi, e magari anche quel grande economista, quanti bond americani (debito degli usa verso quel paese) possiede l’albania rispetto alla cina? Ne hai una minima idea? E qual è la situazione della bilancia commerciale tra albania e stati uniti? Si avvicina a quella, a tutto vantaggio della cina, tra cina e stati uniti? Ma al di là di frasi fatte, conosci un minimo di dati economici?<
    Si, un minimo sì. Tanto per sapere che se A deve 1 euro a B, B deve 1 euro a C e C deve 1 euro a A, debiti e crediti si compensano e tutto finisce a tarallucci e vino. Con grande disappunto di vosotros che state aspettando da troppo tempo la caduta degli USA nel baratro, peggo della volpe della favola che vedendo le palle dell’ariete penzoloni pensò che prima o poi si sarebbero staccate a causa del loro peso e, pregustando il delicato boccone, seguì per anni l’ariete nelle sue peregrinazioni:-).

    >Agnelli s’è fatto il culo? Sì, arricchendosi delle commesse militari di due guerre, mentre al fronte si moriva. Per favore. Tu ciurli.<
    Ma neanche per idea. Tu credi che il materiale bellico si fabbrichi da solo? Il kapitalista non ha più bisogno di andare al mercato, comprare il telaio, il rocchetto di filo ecc., ecc, come da manuale del piccolo e grande marxista? Eh, si, mentre i proletari morivano al fronte i biechi riccastri si grattavano i co..ni e pasteggiavano a caviale e champaigne:-). Le scarpe dalla suola di cartone rifilate all’esercito dal bieco avo di Della Valle, le vogliamo nominare anche quelle, così la fiera delle bufale diventa completa?:-)

    >Il giappone era già potenza capitalista prima della seconda guerra mondiale, non lo è diventato dopo.<
    Mi stai saltando di palo in frasca. Era prima, sì, perché saccheggio la Cina. Poi fu sconfitto e distrutto, raso al suolo dai bombardamenti amerikani, come la Germania. E risorse, senza “succhiare” il sangue a nessuno. A questa seconda “rinascita” del Giappone nel dopoguerra mi riferivo io, come esempio di paese che diventa potente solo grazie al lavoro, senza materie prime e senza fare il pirata in giro per i mondo. Capito mi hai?

    >Berlingueriano che non sei altro, la storia è un tutto indissolubile.<
    Si, quando fa comodo a te. Un grande calderone dove bolle una minestra fatta esclusivamente di “rapporti di produzione” e di “plusvalore”, dove attingere ogni volta che non si sa come rispondere ad una domanda precisa: Perché il Giappone postbellico ripartito quasi da zero, senza risorse naturali e senza lo straccio di una colonia da “vampirizzare” arrivo a rivaleggiare con i biechi “kolonialisti” amerikani?

    >E veniamo alla “socializzazione del lavoro”, che non è affatto la “centralizzazione” dello stesso (di cui si occupavano quelle statistiche), ma non pretendiamo troppo.<
    Veramente questo lo dicevi tu. ma è pur vero che vosotros marxisti siete rinomati per dire oggi una cosa, domani un’altra contraria o leggermente modificata rispetto alla prima e alla fine accusare l’interlocutore di non capire un tubo, poiché ha la parabola dell’istinto mal orientata:-). Ovvero la famosa “dialettica marxista”.

    >T’hanno mai detto che il passaggio da economia feudale a economia capitalista è stato appunto il passaggio alla “socializzazione del lavoro”?<
    Sì, me l’hanno detto i miei biechi prof di marxismo in salsa albanese. Non è che, poiché lo affermano loro, adesso mi cambi avviso sulla faccenda?:-)

    >Non c’è neppure bisogno del marxismo esoterico o del marxismo tout court per sapere queste cose.<
    Come no, come già detto, l’Impero Ottomano di Mehmet II era uno stato capitalista, poiché nelle fonderie dei suoi cannoni lavoravano centinaia di salariati “socializzati”:-). Ma mi faccia il piacere, mi faccia, come diceva il tuo illustre conterraneo!

    >Come spieghi il boom economico d’un paese semifeudale (ma quando mai, ‘ste cazzate sono da pci togliattiano, l’italia non è mai stata feudale),<
    Tranne qualche repubblichetta, sì. Non ho alcun problema a concordare con Togliatti, se ha detto questo.

    >semisocialista (un paese è semisocialista, come una donna è semiincinta, togliattiano)<
    E’ stato prima Mussolini, poi Togliatti, appunto, in combutta coi cattocomunisti della DC a fare dell’italia un paese corporativista e semisocialista nello stesso tempo. Una società, mio caro è un filino più complicata di un utero. Con tutto il rispetto dovuto all’utero. Mi sa che stai assumendo la stessa posizione dei marxisti/materialisti detti “volgari” da Lenin, il quale li sferzava così nel suo “Materialismo ed empiriocriticismo”: “I materialisti volgari sostengono che il cervello produce il pensiero nello stesso identico modo in cui la cistifellea produce la bile”:-).

    >…negli anni 60? Si lavorava come matti, forse (ma che sei, uno stacanovista?)?<
    Sì, si lavorava come matti e ci si divertiva anche come matti. Adesso si lavora come stronzi e ci si diverte pure da stronzi. Sempre in generale, è ovvio, le eccezioni non sono rare, ma restano sempre eccezioni. Non mi chiedere le ragioni di tale declino, ci sarebbe da scrivere un paio di volumi:-).

    >Quanto all’america, derattizzazione degli indiani,<
    Eppure nelle fogne di Calcutta ci sono ancora legioni di pantegane grosse come gatti:-). Porca miseria, dopo il Vietnam e prima dell’Iraq questa dev’essere la sconfitta più dolorosa per i biechi yankees:-).

    >annessioni violente di territori del messico,<
    I messicani ancora si mozzicano le mani e maledicono i loro antenati perché non lasciarono annettere tutto il Messico, così loro non crepavano nel deserto tentando di entrare illegalmente negli USA. Poveri yankees, come padre e figlio con l’asino della storiella, qualsiasi cosa facciano a qualcuno non va bene.

    >dottrina monroe,<
    Mi sa che te l’hanno spiegata male quella dottrina alla scuola napoletana di marxismo. “L’america agli americani” significava che gli stati europei non dovevano ingerirsi nelle faccende americane (cosa che puntualmente osservarono) e dal canto loro gli usa dovevano essere indifferenti verso l’europa e gli altri continenti. Però, l’Europa li tirò per la giacchetta ben tre volte e loro dovettero con riluttanza abbandonare quella dottrina menefreghista.

    >filippine,<
    Gli usa tolsero le filippine alla spagna nel 1898 come “bottino di guerra” e già nel 1916 – visto probabilmente che non c’era nulla da guadagnarci e gli indigeni erano ostili – il Congresso USA approvò una dichiarazione ufficiale per cui le isole avrebbero ricevuto l’indipendenza entro il 1945. Cosa che puntualmente avvenne. Un po’ poco per definire gli usa “colonialisti”, non trovi?

    >e mi fermo all’ottocento, immagino non ti dicano nulla.p<
    E la Corea, il Vietnam? Mi meraviglio di te!:-)

    Ciao

    Ritvan

  34. alhamdulillah scrive:

    A proposito di Francesco:”il mondo sarà un posto migliore quando l’Iran avrà scatenato la corsa al riarmo atomico in tutto il Medio Oriente?”

    Skusate, permettetemi una perplessità: il mondo sarà un posto migliore quando l’America avrà paralizzato qualsiasi governo, terrorizzandolo con la minaccia della guerra preventiva e dei bombardamenti, senza che possa esserci un barlume di opposizione negli affari riguardanti l’Amministrazione internazionale??

    Ti ricordo, Francesco, che la tua meravigliosa democrazia di fatto funziona così: si parte da un minimo di due coalizioni, una viene eletta e l’altra no. Quella che viene eletta fa il governo, quella che non viene eletta fa l’opposizione. Se il governo decide di fare delle baggianate madornali, l’opposizione si arrabbia e il cittadino che vuole farlo può manifestare il suo dissenso liberamente e, soprattutto, legalmente appoggiandosi al partito d’opposizione, senza dover essere costretto a fare il carbonaro, il terrorista, il partigiano il bandito o come si dice, vedi un po’ tu. Se, a livello internazionale, permettiamo all’America di azzerare qualsiasi tipo di opposizione, l’amata democrazia occidentale è bell’e fritta e perduta per sempre: un governo che non ha un opposizione con la quale confrontarsi, nel gergo occidentale, dicesi DITTATURA.

    Khadi

  35. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan: Ovviamente non rispondo punto per punto alle tue “osservazioni”; mi permetto solo di segnalarti una sciocchezza che non può passare:

    >No, mi dispiace, il punto è proprio questo, che una fatwa si può sempre ritirare< Non ti chiedo di farti un corso accelerato di usul al-fiqh, sarebbe sufficente leggere con maggiore attenzione anche i nostri scaciati giornali. Sono anni che la comunità internazionale chiede all’Iran di “ritirare” la fatwa su Rushdie e sono anni che le autorità iraniane rispondono che una fatwa non si può “ritirare”. La fatwa è un’opinione giuridica e al massimo quanlche altro mujtahid ne può emettere una contraria. Infatti il caso – almeno a livello diplomatico, non so se c’è ancora qualcuno che pedina Rushdie armato di pugnale – con l’impegno dell’Iran a diffidare chiunque la voglia “eseguire”. >Ma come no, esistono anche gli ebrei avvisati telefonicamente dal Mossad il 10 settembre del 2001< Ti sbagli, fratello :-): io a questa cosa non ho mai creduto, forse dovresti rivolgerti a Haaretz, ce pubblicò la notizia (e ne ha il vizio: all’indomani degli attentati di Londra, la medesima testata israeliana scriveva che Netaniahu era stato avvertito telefonicamente degli attentati circa mezz’ora prima che avvenissero. Io Netaniahu che prende la metro o l’autorbus per recarsi agli incontri ufficiali non me lo vedo. Guerra psicologica?). >Tu vedi troppi film hollywoodiani e ti dannerai, fratello!:-)

    < Talora sono molto istruttivi. Ti sei mai chiesto perché negli ultimi anni i film epici su guerre del passato tra bene e male, tipo crociate, Alessandrimagni, Troia, signore degli anelli, pullulino? No? Be’, faresti bene, invece di abboccare come un tonno a tutti i gli spauracchi che ti agitano davanti. >Di sicuro le purissime semisfere di esafloruro di uranio gassificato e poi portato allo stato metallico – ne servono almeno 20 kg per una piccola bombetta – non te le vende nessuno. Chiedi conferma a qualche ingegnere nucleare iraniano di tua conoscenza.

    < Mi fa piacere che ce lo dica Ritvan, siamo tutti più tranquilli, ora. Ovviamente non mi prendo la responsabilità della storia del rappresentante, anche a me sembrava una sciocchezza, ma non capisco da dove provenga tutta la tua beata sicumera. Che, forse hai tentato personalmente di procurarti dell’uranio? >Ma se volessero davvero lo sviluppo industriale del paese, non credi che comincerebbero dalle raffinerie?< Mah, misteri della politica. Anche da noi invece di potenziare la ferrovia Roma-Firenze-Bologna, che se uno sibutta sotto un treno a Prato io arrivo a Verona alle tre di mattina, fanno il ponte sullo stretto e la Tav…
    Ecco, il nucleare civile è un po’ il ponte di Messina iraniano, la “grande opera” per eccellenza.

    Non sono davvero in grado di dire se è una scelta prioritaria, ma a occhio e corce non mi sembra del tutto insensata (fermo restando che sono in genere contrario al nucleare, ma è un altro ordine di considerazioni).

    >La differenza che passa fra un’atomica “democratica” e una “non democratica” è la stessa che passa fra una pistola nella fondina di un poliziotto e un’altra piatola, stessa marca, stesso calibro, stesse munizioni, nella cintura di una persona in cura psichiatrica< Su questa sciocchezza eurocentrica ho davvero poco da dire. Il Tibet (per portarti un esempio estremo) prima dell’occupazione cinese, era una dittatura del Dalai Lama. Non per questo era una minaccia per chicchessia. Lo stesso dicasi della Birmania, e di un buon numero di altri stati non-democratici. >E poi, la figlia dell’ambasciatore kuwaitiano ha raccontato agli amerikani una piccola bugia utile per salvare il suo paese dalle grinfie di un pazzo sanguinario? E chissenefrega, non ce lo metti?!

    < Prendo atto che è questa la tua idea di una democrazia parlamentare. Cioè in parlamento è normale, giusto e benedetto andare a contar balle per nobili fini. Bene, complimenti al liberale! Poi ti vorrei far notare che il pazzo sanguinario ce lo hanno lasciato, ancora più saldo, al suo posto per altri tredici anni. Riducendo il suo popolo alla miseria. Non ti viene il sospetto che sia anche per questo che gli iracheni giocano a calcio con i cadaveri dei soldati americani, quando ne ammazzano uno? >Gli iraniani conoscono anche quelle, stai tranquillo. E non sono atomiche.< Eh no, proprio atomiche sono, anche se molto buone e misericordiose (ammazzano solo i Cattivi), guarda qui: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=20060217&articleId=1988

    >Se dicono la verità, perché no.< Insomma, deciditi caro Ritvan. Hai appena detto che vanno bene anche se raccontano balle. >Vanunu mica ha raccontato balle.

    < Quindi, cosa facciamo? Invadiamo Israele? Lo embarghiamo? Su, Ritvan, proponi qualcosa di liberale. Ciao Ale

  36. utente anonimo scrive:

    Che c’entrano le catapecchie non si capisce. L’inghilterra era strapiena di catapecchie (mai letto dickens?) nel suo boom economico. Non per questo l’italia (meno catapecchiara, proprio perché meno sviluppata) poteva paragonarsi economicamente all’inghilterra. Ma lasciamo stare. Venendo brevemente alla cina. Tanto per fare un esempio preso da un settore su cui s’è molto blaterato e frignato in occidente. Lo sai che a bergamo ha sede la più grande fabbrica del mondo di telai meccanici per l’industri tessile, e che su dieci telai meccanici che questa industria esporta nel mondo, ben sette vanno in Cina, uno nel resto dell’Asia, uno in Turchia, uno in Europa? Sai cosa vuol dire questo? Altro che albania. Parli per frasi fatte e non capisci nulla. Poi, io mi aspetto la distruzione di tutti gli stati, non la supremazia di uno sugli altri, che vuol dire sopravvivenza del capitalismo sotto controllo d’un nuovo più forte guardiano. Ma per te è semplicemente incomprensibile la cosa. Divinizzi uno stato, demonizzi gli altri, e hai fatto la tua stupida storia.

    E ora passo al tuo togliattismo manifesto:

    “La formula è aggiornatissima: per nulla retriva e codina, per nulla risultante, come teorizzano le RIVISTE STALINIANE, da “compromesso con l’antico”, da sopravvivenza (ma che chiodo! deve essere uno di quelli della Croce) di “VECCHIE STRUTTURE SEMIFEUDALI ARRETRATE”. Ad elaborare la formula lavorò Giolitti, lavorò Mussolini, lavora De Gasperi. È formula modernissima di preda del capitalismo imprenditore; i capi politici italiani anziché allievi di Metternich e di Torquemada (datemi voi un grande nome feudale italiano: Barbarossa? Borbone? Radetzky?) sono i professori di Roosevelt e di Truman. Paese di capitalismo meno sviluppato che fa la strada a paesi di capitalismo sviluppatissimo? Ciò sarebbe antimarxista per i dogmatici e i talmudici delle lettere di Stalin!”

    Questo testo è del ’49. Ma ti potrei fare decine di citazioni di questa stronzata tua e del pci. D’altra parte di storia capisci niente, e dici le stesse fesserie dell’unità e di rinascita dei bei tempi apertamente stalinisti. Siete della stessa forza e avete la stessa ideologia di fondo. Tu e io manco eravamo nati, e già avevo scoperto il tuo fetido togliattismo. Inizi a capire ora cosa significa che la storia è un tutto unico, e non, come sostenete te e berlinguer, un formaggio da tagliare a fette? Per capire che l’italia non è un paese feudale, anche dove è arretrato (le due cose non sono uguali, amico di togliatti) bisogna aver compreso la sua storia millenaria, non interpretato ideologicamente i suoi ultimi anni (come fa, appunto, un sodale di berlinguer).

    Tralascio il resto delle tue stupidaggini, degne parenti delle altre.

    ps Naturalmente nella storia ottocentesca va messa anche quella gentil cosa della deportazione in massa di intere popolazione negre e della sua riduzione in schiavitù. Ma insomma, ci sono i due ultimi post a parlare, per chi ha orecchie per sentire. Non è il tuo caso.

    Passo e chiudo.p

  37. utente anonimo scrive:

    Ritvan, non divagare.

    Nella nostra discussione sull’antrace noi ( anzi tu )NON siamo arrivati alla conclusione che Saddam l’antrace ce l’aveva sul serio.

    Semplicemente, ad un certo punto tu hai detto che NON si poteva dimostrare che Saddam NON ce l’avesse.Il che è diverso, se permetti.

    Inoltre, hai fatto tutto un discorso sull’antrace secco etcc..ma la questione è che tu non sai e non potevi sapere quali erano i documenti, le tracce di laboratorio, le prove trovate etc..che ha visto Ritter.Quindi non puoi e non potevi sapere su quali basi Ritter affermava che allo stato delle cose SAddam non poteva sviluppare un programma di armi chimiche.

    Ritter, contrariamente a ciò che dici, non parlava certo a vanvera.

    Infatti, NESSUNO lo ha smentito nel merito, dicendo che non era vero ciò che lui affermava, ma hanno puntato sulla POSSIBILITA’ che Saddam potesse avere occultato delle cose.Ma io non ho letto da NESSUNA parte che sono state contestate a Ritter inesattezze riguardo ciò che asseriva. Anche parlare della differenza tra i due tipi di antrace non ha importanza, perchè cmq Ritter ( e gli altri ispettori) hanno visto che materiali, che laboratori, che ricerche erano state fatte. IL che gli consentiva di procedere per logica.

    Si può dire che Ritter sottostimava la pericolosità di Saddam. Ma è solo un atua opinione. E i fatti esmesri dopo la guerra proverebbero invece che la tua opinione era sbagliatya. E Ritter aveva ragione.

  38. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, non divagare.<
    Meglio “divagare” che non firmarsi:-).

    >Nella nostra discussione sull’antrace noi ( anzi tu )NON siamo arrivati alla conclusione che Saddam l’antrace ce l’aveva sul serio.<
    Ma tu non puoi mai arrivare a quella conclusione cara MJ (adesso ho capito chi sei:-) ), poiché sarebbe come ammettere che quei brutti kattivoni di yankees un po’ di ragione ce l’avevano. E un/a buon/a antiimperialista senza “se” e senza “ma” questo non lo può fare mai.

    >Semplicemente, ad un certo punto tu hai detto che NON si poteva dimostrare che Saddam NON ce l’avesse.Il che è diverso, se permetti.<
    Ho detto anche questo, sì.

    >Inoltre, hai fatto tutto un discorso sull’antrace secco etcc..<
    No cara, qui ricordi male. Il discorsetto su antrace “secco” e “umido” l’hai iniziato tu, sulla base delle affermazioni di Ritter. E siccome sia tu che Ritter non ci capite una mazza di infettivologia, hai sostenuto la panzana di Ritter, secondo cui ERA VERO CHE SADDAM AVEVA SVILUPPATO L’ANTRACE UMIDO, MA NON ERA MAI STATO TROVATO QUELLO SECCO, PERTANTO NEL FRATTEMPO QUELLO UMIDO ERA ORMAI INSERVIBILE. Ed è una ca..ta, poiché lo sa anche lo studente più somaro di biologia che quello umido non muore mai e si può trasformare in secco facilmente. O Ritter è un ignorante per conto proprio o è in malafede, contando sull’ ignoranza degli altri. Non sulla mia, grazie a Dio.

    >ma la questione è che tu non sai e non potevi sapere quali erano i documenti, le tracce di laboratorio, le prove trovate etc..che ha visto Ritter.<
    Mi basta sapere – come detto sopra – che Ritter HA AMMESSO IL POSSESSO DI ANTRACE LIQUIDO DA PARTE DI SADDAM. Basta e avanza.

    >Quindi non puoi e non potevi sapere su quali basi Ritter affermava che allo stato delle cose SAddam non poteva sviluppare un programma di armi chimiche.<
    A parte il fatto che sia tu che Ritter:-) fareste bene ad imparare l’ABC di queste cose, ossia che l’antrace non è un’arma chimica ma BIOLOGICA, io, da laureato in scienze biologiche, queste cose le so molto meglio di chi confonde biologia con chimica.

    >Ritter, contrariamente a ciò che dici, non parlava certo a vanvera.<
    Dal punto di vista biologico diceva delle emerite ca..te, invece.

    >Infatti, NESSUNO lo ha smentito nel merito, dicendo che non era vero ciò che lui affermava,<
    Perché di co..ni come me:-) che sprecano tempo a tentare di spiegare le cose a una come te ce ne saranno pochi al mondo. E sicuramente nessuno di loro è al servizio di Bush. E quest’ultimo ha ben altre gatte da pelare che stare dietro alle castronerie – biologicamente parlando – di uno sfigato come Ritter.

    >ma hanno puntato sulla POSSIBILITA’ che Saddam potesse avere occultato delle cose.<
    Appunto, pccultato L’ANTRACE UMIDO, che Ritter stesso afferma di aver constatato in possesso di Saddam e che nessuno documenta come, quando e perché sia stato distrutto. Se c’era, se non c’è prova che sia stato distrutto e se la logica elementare non è un’opinione, DEV’ESSERE STATO OCCULTATO. Il “contributo originale” di Ritter in questa catena di ragionamenti – che ATTENZIONE, Ritter stesso ritiene molto plausibile – è che quell’antrace liquido, col tempo diviene inutilizzabile. Che è una castroneria, per chi conosce i rudimenti della batteriologia, come già detto, ridetto e stradetto.

    >Ma io non ho letto da NESSUNA parte che sono state contestate a Ritter inesattezze riguardo ciò che asseriva.<
    Evidentemente leggi solo ed esclusivamente papiri che la pensano come te. Tranne in questo blog, dove, purtroppo,:-) ti devi sorbire la mia nefasta e fastidiosa presenza. Non ti basta questa come lettura? Svegliati, MJ, Bush e compagni hanno adesso ben altre gatte da pelare che impelagarsi in una discussione accademica con Ritter sulle proprietà del brodo di coltura del Bacillus anthracis (detto volgarmente antrace). E i veri esperti in materia difficilmente si mettono a dialogare con un ex marine senza lo straccio di un curriculum. Solo un povero ex-prof albanese sbarcato dal gommone poteva avere lo stomaco di farlo, per di più a beneficio di una “antiimperialista” con la puzza sotto il naso che crede più a uno strambo personaggio tipo Ritter che a un emerito prof di Diagnostica di Laboratorio Veterinario (ti ricordo che l’antrace, detto anche carbonchio è una malattia del bestiame al pascolo e come tale viene studiata molto più dettagliatamente nelle Facoltà di veterinaria, rispetto a quelle di Medicina o di Biologia). Ecco, ho fatto anch’io il classico italico:”Lei non sa chi sono io!”:-) .-).

    >Anche parlare della differenza tra i due tipi di antrace non ha importanza,<
    E certo, tutto ciò che non contribuisce alla Sacra Lotta Antiimperialista non ha alcuna importanza:-)

    >perchè cmq Ritter ( e gli altri ispettori) hanno visto che materiali, che laboratori, che ricerche erano state fatte. IL che gli consentiva di procedere per logica.<
    Eh, ma a ‘sto punto la “logica” di Ritter fa caga’! Oppure si spiega male. Il che non è il massimo per un sedicente “esperto”. La logica di mio figlio di 9 anni dice, invece che:

    -Se Saddam aveva – come ammesso dallo stesso Ritter – l’antrace liquido:

    -Se l’antrace liquido è praticamente IMMORTALE – come dimostrano inequivocabilmente TUTTI i testi di Medicina Veterinaria, che evidentemente il buon Ritter non ha letto – se non si sopprime mediante FUOCO o tindalizzazione (e ti risparmio la spiegazione di cos’è);

    – Se Ritter non è in grado di mostrare uno straccio di processo-verbale, dove stia scritto come, quando e perché eventualmente Saddam e i suoi scagnozzi si siano sbarazzati dell’infame brodaglia;

    – Allora l’unica conclusione ragionevole è che Saddam ha nascosto la brodaglia da qualche parte. Ergo SADDAM HA L’ANTRACE.

    >Si può dire che Ritter sottostimava la pericolosità di Saddam.<
    Non me ne frega un tubo, in questo momento, della pericolosità o meno di Saddam. Mi basta che AVEVA E HA L’ANTRACE, NASCOSTO DA QUALCHE PARTE.

    >Ma è solo un atua opinione.<
    No, la mia opinione è che Ritter non capisce un c..zo di biologia oppure mente sapendo di mentire.

    >E i fatti esmesri dopo la guerra proverebbero invece che la tua opinione era sbagliatya. E Ritter aveva ragione.<
    Quali fatti? Che nessuno dei “resistenti” ha buttato sugli “invasori” secchi pieni di brodaglia antracica?:-) Ma siamo seri!

    Ciao

    Ritvan

  39. talib scrive:

    scusate ma come si può affermare che se l’Iran avrà armi nucleari questo scatenerà la corsa al nucleare in tutto il medio oriente??

    Io vorrei che le armi nucleari non ce le avesse nessuno, ma è un dato di fatto che l’Iran è uno degli ultimi, perchè Israele ce l’ha (e i suoi sottomarini armati con missili nucleari gironzolano per il golfo persico) e ha esportato tecnologia nucleare all’India, quindi anche il Pakistan si è dotato di nucleare per risposta e via così ecc. ecc.

    Non può reggere più il discorso “qualcuno ce le può avere qualcun’altro no”, chiaro che se c’è uno stato di Israele che può non aderire a nessun Trattato di Non Proliferazione e non ha la benchè minima oppisizione che denunci la presenza di siti nucleari (sempre gloria a Vanunu, anche se si è sacrificato per niente), continua a valere la legge del più forte e continuerà la corsa agli armamenti nucleari, di lì non si sfugge. Non si può chiedere ragionevolezza solo a qualcuno. Io la ragionevolezza la voglio da tutti, anche dagli USA.

    L’Iran l’opposizione interna ce l’ha e (naturalmente) la sua voce ha grande eco internazionale. Le ultime due centrali in costruzione (o come dice Rezarez, centri tecnologici) sono state “denunciate” da un gruppo di opposizione, solo dopo il governo teocratico ne ha dato conferma all’AIEA. Non so, a me non pare poco.

  40. utente anonimo scrive:

    >Che c’entrano le catapecchie non si capisce. L’inghilterra era strapiena di catapecchie (mai letto dickens?) nel suo boom economico. Non per questo l’italia (meno catapecchiara, proprio perché meno sviluppata) poteva paragonarsi economicamente all’inghilterra. Ma lasciamo stare. p.<
    Ecco, appunto, fai bene a lasciar stare. Evidentemente per te “metafora” significa che è entrato dentro solo per metà:-).

    >Venendo brevemente alla cina. Tanto per fare un esempio preso da un settore su cui s’è molto blaterato e frignato in occidente. Lo sai che a bergamo ha sede la più grande fabbrica del mondo di telai meccanici per l’industri tessile, e che su dieci telai meccanici che questa industria esporta nel mondo, ben sette vanno in Cina, uno nel resto dell’Asia, uno in Turchia, uno in Europa? Sai cosa vuol dire questo? Altro che albania.<
    Eh, si vede che gli albanesi non sono buoni tessitori:-). E che anche i biechi amerikani non tessono più, oppure si fanno i telai in casa. Che c’entra? A meno di non fare scommesse su QUANDO i cinesi, copiati alla perfezione i telai bergamaschi, se li faranno da soli e li offrirano anche ai turchi a un quarto del prezzo.

    >Parli per frasi fatte<
    Beh, le frasi le devo pur fare, sennò mi dovrei affidare alla telepatia:-).

    >e non capisci nulla.<
    Come siete estremisti vosotros marxisti! “Nulla”, “mai”, “sempre”. Almeno una volta qualcuno vi ha capiti parzialmente?:-)

    >Poi, io mi aspetto la distruzione di tutti gli stati, non la supremazia di uno sugli altri, che vuol dire sopravvivenza del capitalismo sotto controllo d’un nuovo più forte guardiano.<
    Ecco, questa era una delle poche cose che il mio neurone solitario era riuscito a captare. Ma credo che fosse solo perché ce lo ricordi quasi ad ogni post. Repetita iuvant.

    >Ma per te è semplicemente incomprensibile la cosa.<
    No, capisco benissimo, invece. E’ un po’ come la volpe che, vedendo le palle dell’ariete pendere attaccate ad un sottile strato di pelle, si disse fra se e se:”Sicuramente un giorno o l’altro cadranno a terra e me le potrò mangiare”. Passò il resto della vita a seguire l’ariete come un’ombra:-).

    >Divinizzi uno stato, demonizzi gli altri,<
    Divinizzare lo Stato, qualsiasi Stato è tipico dei fondamentalisti religiosi (divinizzazione dello Stato teocratico) e dei fondamentalisti comunisti (“divinizzazione” dello Stato della dittatura del proletariato). Non sono né l’uno, né l’altro, pertanto – con tuo gran dispiacere – non potrei fare divinizzazioni, anche se lo volessi. Neanche il Mercato per me è “divino”, ha le sue storture che vanno corrette, sistematicamente.

    Dire che tutti gli stati sono uguali è una menzogna comunista, come quella che asserisce essere gli uomini tutti uguali. Invece, gli Stati, come gli uomini, sono diversi, alcuni migliori e alcuni peggiori. E così entrano nella Storia, proprio come alcuni uomini entrano in galera o salgono sugli altari.

    >e hai fatto la tua stupida storia.<
    Anche la scrittura sembra una cosa stupida ad un analfabeta.

    >E ora passo al tuo togliattismo manifesto:<
    Manifesto? Ma non era “L’Unità” il giornale di Togliatti?:-)

    >“La formula è aggiornatissima: per nulla retriva e codina, per nulla risultante, come teorizzano le RIVISTE STALINIANE, da “compromesso con l’antico”, da sopravvivenza (ma che chiodo! deve essere uno di quelli della Croce) di “VECCHIE STRUTTURE SEMIFEUDALI ARRETRATE”. Ad elaborare la formula lavorò Giolitti, lavorò Mussolini, lavora De Gasperi. È formula modernissima di preda del capitalismo imprenditore; i capi politici italiani anziché allievi di Metternich e di Torquemada (datemi voi un grande nome feudale italiano: Barbarossa? Borbone? Radetzky?) sono i professori di Roosevelt e di Truman. Paese di capitalismo meno sviluppato che fa la strada a paesi di capitalismo sviluppatissimo? Ciò sarebbe antimarxista per i dogmatici e i talmudici delle lettere di Stalin!”<
    Ma come no, dopo aver consentito – anzi, direi proprio resa possibile – la ripresa economica dell’Italia distrutta dalla guerra, i biechi amerikani correvano a frotte per imparare il kapitalismo dagli italiani! Ma per favore, ci dev’essere un limite anche ai deliri di stampo marxista (anche se Pol Pot pare fosse convinto del contrario:-) ).

    >Questo testo è del ’49.<
    E si vede:-). Il solito discorso di chi aveva da poco abbandonato la carne di pantegana per le razioni militari e la cioccolata dei soldati alleati e già si abbandonava al delirio di grandezza.

    La ripresa ci fu, grazie soprattutto ai soldi del Piano Marshall, della fame passata che spingeva la gente ad arricchirsi (anche lavorando:-) ) e anche grazie alla rottura dei vecchi equilibri feudali di potere susseguiti alla caduta del fascismo e della monarchia.(i fenomeni sociali hanno molti fattori causali, metafisico revisionista, bukharinista, trotzkista, zinovievista, kamenevista – e chi più ne ha, più ne metta:-) – che non sei altro!:-) ).

    Purtroppo, lo stabilirsi di nuovi rapporti di tipo “feudale” (ti dice qualcosa il soprannome “barone” applicato ai docenti universitari e “boiardo di Stato” applicato a Prodi & soci?) nella società italica, accompagnato dall’immobilismo politico (assenza di un’alternanza al governo, per colpa della dipendenza da Mosca del PCI. E’ l’influenza della “sovrastruttura” sulla “base economica”, così ben descritta da marx ed Engels, marxista alle vongole veraci:-)), il sorgere di nuove potenti corporazioni (elemento feudale, miscredente!) come la Trimurti che ricattava impunemente ogni governo, tutto ciò e molto altro ancora che per non dilungarmi non menziono, portarono ad un italia di nuovo semifeudale, com’è ancora oggi. Ma non ti rendi conto che oggi si fronteggiano per la poltrona a palazzo Chigi due prodotti tipici del “feudalesimo” e non del kapitalismo di mercato? Da una parte il Mortadella, boiardo di Stato e valvassore di De Mita all’IRI che regalava a prezzi stracciati agli amichetti del suo sullodato signore i pezzi pregiati del settore alimentare IRI. Dall’atra, Il Cavaliere dell’Etere, fatto Signore e padrone in virtù di un ukase del suo signore e padrone Craxi che gli cedeva (come se gliel’avesse lasciate in eredità papà) in esclusiva le frequenze, proprio come il Sovrano feudale investiva del titolo e del feudo di Vattelapesca il suo fido scudiero. Più feudali di così si muore!

    >Ma ti potrei fare decine di citazioni di questa stronzata tua e del pci.<
    Che il PCI la pensi come me o viceversa, dati i divergenti punti di vista sul resto, vuol solo dire che molto probabilmente abbiamo ragione noi e la stronzata la dite vosotros, quattro gatti con 16 opinioni diverse:-).

    >D’altra parte di storia capisci niente,<
    Già detto. Vabbè che la ripetizione si dice sia madre della sapienza, ma se si esagera diventa anche sorella della noia. Ed è proprio il tuo caso.

    >e dici le stesse fesserie dell’unità e di rinascita dei bei tempi apertamente stalinisti.<
    Vedi sopra. Se liberali e “stalinisti” danno lo stesso giudizio sull’Itala, probabilmente ci azzeccano.

    >Siete della stessa forza e avete la stessa ideologia di fondo.<
    Certo, il nostro solo ed unico obiettivo è lo sterminio dei “veri marxisti”. Obiettivo non raggiunto, purtroppo, poiché ogni volta che catturavamo uno e ci apprestavamo a farlo fuori, saltava fuori un altro che gridava come un ossesso:”Noooo! Quello non è un vero marxista, quello è un fetido, sporko, puzzolente, nauseabondo, fetente (e chi più ne ha più ne metta) stalinista/imperialista. Il vero marxista sono io!”. Lasciato il primo e acchiappato il secondo, spuntava un terzo a dire le stesse cose e così via. Alla fine ci siamo stufati e abbiamo sciolto l’alleanza stalinisti-liberali senza aver fatto fuori nessun sedicente “vero marxista”. Spero che ci penseranno da soli:-)

    >Tu e io manco eravamo nati, e già avevo scoperto il tuo fetido togliattismo.<
    Toh, l’embrione analista politico! Allora hanno ragione gli antiabortisti!:-) .-)

    >Inizi a capire ora cosa significa che la storia è un tutto unico, e non, come sostenete te e berlinguer, un formaggio da tagliare a fette?<
    Azz…ma…allora…porca miseria, ha ragione la Fallaci, Calderoli & Co con la menata delle “radici cristiane”, Poitiers, Lepanto, Trafalgar (non c’entra un c..zo me è una battaglia navale che mi piace:-) ) ecc., ecc. Allora i kebbabbari ci vogliono davvero riprovare ad invaderci!!!! Buttiamo a mare i kebbabbari, allora e fuori per sempre la Turchia dall’UE, la Storia mica è un kebab da tagliare a fette!:-) :-).

    >Per capire che l’italia non è un paese feudale, anche dove è arretrato (le due cose non sono uguali, amico di togliatti)<
    E vero, a volte è più arretrato di feudale, è addirittura TRIBALE (nell’Albania del Nord è la forma dominante). Ma il tribalismo in Italia è ormai riscontrabile solo in tracce. E’ il feudalesimo che impera, con cocciute e disperate sacche di vero kapitalismo.

    >bisogna aver compreso la sua storia millenaria, non interpretato ideologicamente i suoi ultimi anni (come fa, appunto, un sodale di berlinguer).<
    Eretico del dogma marxista-leninista che non sei altro, ma se la dottrina ammette anche i “salti all’indietro”?!

    >Tralascio il resto delle tue stupidaggini, degne parenti delle altre.<
    La tua magnanimità non conosce limiti:-)

    >ps Naturalmente nella storia ottocentesca va messa anche quella gentil cosa della deportazione in massa di intere popolazione negre e della sua riduzione in schiavitù.<
    Leggi bene la storia, caro p. Negri fatti prigionieri nelle lotte tribali da altri negri, venduti a mercanti arabi e trasportati in America su navi appartenenti a compagnie inglesi e francesi compiacenti (di una di esse il buon Voltaire era azionista e ci aveva investito tutti i proventi degli scritti inneggianti alla libertà:-) ). Non saprei dire con sicurezza se anche gli italiani ci mettevano becco, ma sarebbe strano che così non fosse. Di sicuro so che i biechi amerikani, non avendo flotta, aspettavano comodamente la “merce” portatavi con gentile contributo di negri, arabi ed europei. Così è se ti pare.

    >Ma insomma, ci sono i due ultimi post a parlare, per chi ha orecchie per sentire. Non è il tuo caso.<
    Volevi dire “occhi per leggere”, vero? Non mi risulta che Miguel abbia predisposto una versione vocale online per i suoi post:-). Mah, sai, nosotros con la “padella” istintiva mal orientata abbiamo qualche leggero disturbo di ricezione. Ecco perché non capisco cosa c’entri il fatto del ritardo con cui gli USA si sbarazzarono dello schiavismo (e dovettero affrontare una sanguinosa guerra civile per farlo, mica bau bau micio micio, ricordati di questa “fettina di formaggio”) con le bombe atomiche. Anzi, qualora c’entri, c’entra solo per dimostrare che di gente che si ammazzò fra pari per dare la libertà agli schiavi negri ci si può fidare. E delle loro atomiche pure.

    >Passo e chiudo.p< Che la Dittatura del Proletariato sia con te.
    Ritvan

  41. utente anonimo scrive:

    Non mi ero accorta di essere anonima.Mi scuso.

    Allora, Ritvan.

    Ritvan, quando la smetterai di ” indovinare ” i pensieri degli altri sarà un gran giorno.

    TU scrivi.”

    Ma tu non puoi mai arrivare a quella conclusione cara MJ (adesso ho capito chi sei:-) ), poiché sarebbe come ammettere che quei brutti kattivoni di yankees un po’ di ragione …”

    Scusi, sommo Ritvan, dove ho mai detto di essere antiimperialista ? Non ti sembra un po’ troppo semplice come schemino:” critica gli Usa , ERGO è antiimperialista “?

    Ma vabeh passiamo oltre, temo che questo vizietto non te lo toglierai mai.

    Allora, passiamo oltre.

    Nella tua ansia di sbugiardare Ritter fai un po’ di confusione.

    SE non sbaglio io non ho scritto che è stato Ritter a parlare della differenza tra antrace liquido o secco, etc… Quella era una citazione di uno studioso.

    Ritter si era limitato a dire che avevano trovato solo un certo tipo di antrace ed escludeva che Saddam avesse il tipo più pericoloso.Perchè secondo Ritter QUEL tipo di antrace aveva bisogno di particolari attrezzature che secondo lui Saddam non possedeva. E dovresti concedere che lui ne sapeva giusto un po’ più di te sulle attrezzature che ha trovato in Iraq e su quelle che Saddam poteva avere.

    Ora, tu scrivi

    ma hanno puntato sulla POSSIBILITA’ che Saddam potesse avere occultato delle cose.<
    Appunto, occultato L’ANTRACE UMIDO, che Ritter stesso afferma di aver constatato in possesso di Saddam e che nessuno documenta come, quando e perché sia stato distrutto.

    Il punto è che Ritter ( e gli altri ) dicono che se anche fosse che Saddam ha ancora quell’antrace NON costituirebbe problema. Perchè la questione non era SOLO che Saddam potesse , ma quanto ne avesse e anche se poteva usarle.E Come.

    E non usarle contro i vicini, ma se poteva essere una minaccia per l’Occidente.

    Perchè, adesso si fa finta di scordarselo, ma si parlava di minaccia IMMINENTE, gli inglesi erano arrivati a dire che Saddm poteva scatenare un attacco mortale in 45 MINUTI. E per fare questo aveva bisogno di qualcosa che potesse lanciare quella roba oltre il giardino di casa sua ( di Saddam )E neanche qualcosa del genere si è visto o trovato.

    Ritter sa la differenza tra armi chimiche e biologiche, INFATTI, se noo ricordo male, nell’intervista da me citata Ritter dice :” per le armi chimiche abbiamo questa situazione, per quanto riguarda il settore biologico la situazione è quast’ altra.”Ritvan, dovresti capire che fare assumere, come sembri fare tu, che Ritter sia un imbecille che non capiva niente e che si beveva pure tutte le balle di Saddam non è una cosa intelligente da pensare. Riflettici un po’ su.

    Quando dico che Ritter non è stato smentito da nessuno, mi riferisco a nessuno a livello ufficiale. Nessuno in carica ha detto che ciò che asseriva Ritter non è vero , nè che Ritter non capisce niente. E , sempre se permetti, questi qualcuno che potevano intervenire, ne sapevano più di me, ma anche più di te, rassegnati.Perchè dovresti pensare, e non lo fai abbastanza ,che tu NON SAI su che documenti, su quali foto satellitari e su quali testimonianze Ritter basava le sue CONCLUSIONI.Oppure devo pensare che tu sei in possesso di tali documenti. Allora mostraceli.

    I fatti sono che in Iraq non è stato trovato niente, che sono stati catturati i responsabili del programma chimico e biologico ( dico chimico per semplificare, caro Ritvan)i quali non hanno detto niente a proposito, che non è venuto fuori niente e che a questo punto dovresti considerare anche TU la possibiltà che SAddm non avesse armi pericolose, invece di rifugiarti nel trucchetto di dire che tanto io non ammetterà mai etcc..

    Dico, prova a considerare che ritenevi a TORTO che Saddm avesse armi, aldilà di ciò che dice Ritter, lasciamo da parte questo omuncolo che tanto ti fa arrabbiare.

    Che però c’aveva ragione.

    Ritvan, ti dice niente che nei mesi scorsi siano state scarcerate due scienziate , e tra loro c’era la ” famosa ” dottoressa Antrace? Liberata senza nessuna contestazione. Due anni in galera senza nessuna incriminazione e senza che abbia detto niente. Eppure, non dovrebbero mancare strmenti di persuasione nell’Iraq di questi giorni. Non sarà che non c’era un beneamato cavolo da dire e in Iraq non c’era un altro beneamato cavolo da trovare?

    Però, io non capisco la tua ostinazione nell’asserire che Saddam avesse senz’altro armi chimiche ( o biologiche ) e che queste erano così pericolose da richiedere un intervento di guerra preventiva. Ma non sono stati gli stessi americani a dire che avevano in mente il regime change? E che ” l’arma ” più pericolosa era Saddam? E allora perchè insistere a volere dimostrare che Saddam aveva le armi chimiche?

    Maria J

  42. utente anonimo scrive:

    ” Perchè la questione non era SOLO che Saddam potesse , ma quanto ne avesse e anche se poteva usarle.E Come. ”

    Correggo.

    Perchè la questione non era SOLO che Saddm potesse avere queste armi chimiche, ma quanto ne avesse e anche se poteva usarle.E come.

    MJ

  43. utente anonimo scrive:

    >Non ti chiedo di farti un corso accelerato di usul al-fiqh,<
    Non ambisco alla prestigiosa “carica” di ayatollah:-).

    >sarebbe sufficente leggere con maggiore attenzione anche i nostri scaciati giornali. Sono anni che la comunità internazionale chiede all’Iran di “ritirare” la fatwa su Rushdie e sono anni che le autorità iraniane rispondono che una fatwa non si può “ritirare”.<
    Evidentemente c’è un piccolo problema di comunicazione, caro Ale. Suggerisci forse che l’intera comunità internazionale dovrebbe seguire un corso accelerato CEPU di usul al-fiqh?:-)

    >La fatwa è un’opinione giuridica e al massimo quanlche altro mujtahid ne può emettere una contraria.<
    Vabbè, non facciamo distinguo lessicali bizantini con Allah, come quelli che io uso fare col Divino Paravia:-). Nell’esercito comunista albanese vigeva una regola semplice ed efficace:”Il secondo ordine proveniente dallo stesso comando può annullare il primo”. Nel quadro della tanto decantata alleanza islamo-comunista:-), non si potrebbe applicare l’esperienza, facendo fare all’ “ufficiale parigrado” Grande Guida Spirituale attuale Ali Khamenei un fatwa che – senza inficiare la condanna della vera o presunta blasfemia di Rushdie, che sarebbe pretender troppo – dicesse più o meno che anche Allah ama la caduta in prescrizione dei reati contro di Lui?:-). O che ci penserà Lui, quando quel miscredente di Rushdie gli comparirà davanti, infliggendogli “doloroso castigo” che immagino sarà eterno. Rifletti fratello, cosa cambia, di fronte all’eterno castigo di Allah se il bieco Rushdie compare davanti a Lui oggi, fra 10, 20, 30 0 40 anni per ricevere il suo immancabile ed eterno doloroso castigo? Che per caso Allah sarebbe impaziente come un’ Ilda Boccassini qualsiasi?:-). Evidentemente no, ecco perché un fatwa in questo senso sarebbe teologicamente ineccepibile. E, cosa altrettanto importante, gradita dalla comunità internazionale. Perché non la fanno?

    >Infatti il caso – almeno a livello diplomatico, non so se c’è ancora qualcuno che pedina Rushdie armato di pugnale – con l’impegno dell’Iran a diffidare chiunque la voglia “eseguire”.<
    Mi sa che manca qualche parola. Però, se ho ben capito, sarebbe la soluzione peggiore e ridurrebbe la giurisprudenza coranica a livello delle famigerate grida manzoniane o – per venire a tempi più recenti – delle dichiarazioni di Berlusconi a favore dell’evasione fiscale:-).

    >Ti sbagli, fratello :-): io a questa cosa (alle telefonate del Mossad il 10 settembre 2001 – n.d.r.) non ho mai creduto,<
    Tu magari no, ma un sacco di musulmani ci crede ancora. Il mio era semplicemente un elenco di bufale recenti a caso. Non mi accuserai di aver insinuato anche che tu credi ai coccodrilli albini nelle fogne di New York, vero?:-)

    >forse dovresti rivolgerti a Haaretz, ce pubblicò la notizia <
    Appunto anche per questo moltissimi musulmani ci credono: se lo dice un giornale del “nemico”!

    >(e ne ha il vizio: all’indomani degli attentati di Londra, la medesima testata israeliana scriveva che Netaniahu era stato avvertito telefonicamente degli attentati circa mezz’ora prima che avvenissero. Io Netaniahu che prende la metro o l’autorbus per recarsi agli incontri ufficiali non me lo vedo. Guerra psicologica?).<
    Probabilmente a Haaretz lavora gente che vuole denigrare Israele agli occhi dell’occidente, ma riesce solo ad alimentare l’odio dei musulmani verso Israele, che farebbe attentati in occidente spacciando gli attentatori per devoti di Allah. O forse semplicemente, da buon giornale ebraico:-), tenta di aumentare le vendite, spacciando bufale. Oppure è il Mossad stesso a tentare di farsi pubblicità a posteriori, come il miglior servizio segreto del mondo. Le ipotesi sarebbero tante….

    “Tu vedi troppi film hollywoodiani e ti dannerai, fratello!:-)”

    >Talora sono molto istruttivi.<
    Ho i miei dubbi.

    >Ti sei mai chiesto perché negli ultimi anni i film epici su guerre del passato tra bene e male, tipo crociate, Alessandrimagni, Troia, signore degli anelli, pullulino? No?<
    Sei proprio un inguaribile komplottista senza speranza:-). Non ho visto i recenti film su crociate e alessandrimagni, ma ti assicuro che in “Troy” – come del resto in quel quel capolavoro letterario che è “L’Iliade” – non c’è traccia di contrapposizione di bene contro male. Anzi, se “male assoluto” c’è, questo risulta essere Agamennone, una sorta di precursore di Bush:-). Sul “Signore degli anelli”, invece, sono d’accordo. Il mago kattivo somiglia stranamente a Khomeini:-) e gli orchi sembrano dei kebbabbari assatanati:-). Pare che nella realtà il ruolo di hobbit sia affidato a Berlusconi. Solo per una questione di statura:-).

    >Be’, faresti bene, invece di abboccare come un tonno a tutti i gli spauracchi che ti agitano davanti.<
    Il komplotto della Hollywood ebraica per preparare subliminalmente i sudditi dell’Impero ad affrontare l’aggressione revanscista del bieco oriente islamico? Sei proprio incorreggibile!:-)

    “Di sicuro le purissime semisfere di esafloruro di uranio gassificato e poi portato allo stato metallico – ne servono almeno 20 kg per una piccola bombetta – non te le vende nessuno. Chiedi conferma a qualche ingegnere nucleare iraniano di tua conoscenza.

    >Mi fa piacere che ce lo dica Ritvan, siamo tutti più tranquilli, ora.<
    Beh, non ti pare che se fossero in vendita Bin Laden, coi suoi miliardi, ne avrebbe comprato almeno una? Ah, già, dimenticavo, Bin Laden è solo un “dipendente CIA”:-).

    >Ovviamente non mi prendo la responsabilità della storia del rappresentante, anche a me sembrava una sciocchezza,<
    No, non ho detto che sia inventata, solo che si trattava di barre d’uranio per uso civile, con le quali non si può fare un’atomica che non abbia le dimensioni di una casa.

    >ma non capisco da dove provenga tutta la tua beata sicumera. Che, forse hai tentato personalmente di procurarti dell’uranio?<
    Vedi sopra. Senza le migliaia di centrifughe che l’Iran sta comprando a destra e a manca, l’uranio neccessario per bombe facilmente trasportabili può provenire solo da…altre bombe. Le bombe ex-sovietiche sono state minuziosamente ispezionate, numerate, catalogate, confrontando tutto con la pignola documentazione burocratica precedente. Gli amerikani ci hanno speso miliardi di dollari, fra aiuti e assistenza al lavoro. Le balle sui poveri generali russi costretti a integrare le loro magre pensioni con la vendita di pezzi di bombe nucleari somiglia molto a quella dei coccodrilli albini:-). Spero che Musharraf faccia guardare a vista le proprie bombe da gente tiepidamente credente:-) e ben pagata. Cinesi ed indiani non venderebbero un grammo di esplosivo nucleare, non avendo alcun interesse a farlo. Resta la Corea del Nord, altro stato canaglia, ma spero che la paura di esser cancellato dalla faccia della terra se scoperto sia un buon deterrente per il “caro leader” Kim Jong Il e che i sacchi di riso cinesi e amerikani destinati ai suoi sudditi morti di fame gli sembrino un buon compenso per le sue bombe.

    Come vedi, la mia non è sicumera e tanto meno beata, bensì una ragionevole certezza.

    “Ma se volessero davvero lo sviluppo industriale del paese, non credi che comincerebbero dalle raffinerie?”

    >Mah, misteri della politica.<
    Misteri un corno. Temono che l’industrializzazione faccia dell’Iran un “piccolo Satana”:-), ossia una società consumistica poco devota ad Allah, proprio come l’Occidente. E, dal loro punto di vista hanno ragione.

    >Anche da noi invece di potenziare la ferrovia Roma-Firenze-Bologna, che se uno sibutta sotto un treno a Prato io arrivo a Verona alle tre di mattina, fanno il ponte sullo stretto e la Tav…<
    C’hanno provato anche con quella linea, ma Verdi, Uccellatori, noglobal e comunisti vari hanno fatto le barricate. Con TAV e ponte hanno provato a dire che erano opere approvate dall’UE, ma i suddetti comunisti quando non fa loro comodo se ne impipano anche dell’UE e dei corridoi europei. Nessun mistero anche qui, dunque.

    >Ecco, il nucleare civile è un po’ il ponte di Messina iraniano, la “grande opera” per eccellenza.<
    Si, ma l’unico effetto negativo del ponte – sempre secondo la sullodata LIPU – sarà che qualche uccello migratore miope e dalla mappa navigatoria non aggiornata:-)ci andra a sbattere il muso. Mentre il “ponte” iraniano porta dritto alla bomba A. Cose un pochino diverse.

    >Non sono davvero in grado di dire se è una scelta prioritaria, ma a occhio e corce non mi sembra del tutto insensata (fermo restando che sono in genere contrario al nucleare, ma è un altro ordine di considerazioni).<
    Meno male che sei contrario al nucleare:-).

    “La differenza che passa fra un’atomica “democratica” e una “non democratica” è la stessa che passa fra una pistola nella fondina di un poliziotto e un’altra piatola, stessa marca, stesso calibro, stesse munizioni, nella cintura di una persona in cura psichiatrica”

    >Su questa sciocchezza eurocentrica ho davvero poco da dire.<
    Ho mai parlato di “bomba europea” versus “bomba asiatica”? E se vedi bene, “democratica” l’ho messo fra virgolette. L’essere uno stato democratico non è una condizione sine qua non perché la comunità internazionale consenta il possesso della bomba. Altrimenti il Pakistan sarebbe stato bombardato, no?:-)

    >Il Tibet (per portarti un esempio estremo) prima dell’occupazione cinese, era una dittatura del Dalai Lama. Non per questo era una minaccia per chicchessia. Lo stesso dicasi della Birmania, e di un buon numero di altri stati non-democratici.<
    L’Iran è una minaccia per Israele. Lo ha detto Ahmadinejad. Il fatto che l’Iran sia una teocrazia aggrava la cosa.

    “E poi, la figlia dell’ambasciatore kuwaitiano ha raccontato agli amerikani una piccola bugia utile per salvare il suo paese dalle grinfie di un pazzo sanguinario? E chissenefrega, non ce lo metti?!”

    >Prendo atto che è questa la tua idea di una democrazia parlamentare. Cioè in parlamento è normale, giusto e benedetto andare a contar balle per nobili fini. Bene, complimenti al liberale!<
    Un liberale non è un seguace di Kant e un parlamento non è mai stato (e mai sarà, finche l’uomo sara uomo) il Tempio della Verità Assoluta. E’ e sarà solo un luogo di MEDIAZIONE POLITICA. Forse tu lo confondio con il Consiglio dei guardiani della Rivoluzione o il Soviet Supremo:-).

    >Poi ti vorrei far notare che il pazzo sanguinario ce lo hanno lasciato, ancora più saldo, al suo posto per altri tredici anni.<
    Hanno fatto male. Siccome è stato Saddam ad aggredire, forse non ci sarebbe stata tutta ‘sta canea sull’ “illegalità” dell’attacco all’Iran. Evidentemente Bush padre aveva meno palle di Bush figlio. Anche se a te farebbe più piacere l’ipotesi che a quel tempo la Hallyburton non aveva ancora bisogno di appalti in Iraq:-).

    >Riducendo il suo popolo alla miseria.<
    Il popolo della Corea del Nord o di Cuba è ridotto molto peggio. Invadiamo anche quelle?:-)

    >Non ti viene il sospetto che sia anche per questo che gli iracheni giocano a calcio con i cadaveri dei soldati americani, quando ne ammazzano uno?<
    Eh, sì, così la prossima volta i biechi amerikani imparano che bisognava invadere il paese 13 anni prima:-). Ma che stai dicendo?! Per la cultura da cui provengo il vilipendio di cadavere è l’atto più infame e squallido che un essere umano possa compiere. Proprio perché assolutamente gratuito.

    “Gli iraniani conoscono anche quelle, stai tranquillo. E non sono atomiche.”

    Eh no, proprio atomiche sono, anche se molto buone e misericordiose (ammazzano solo i Cattivi), guarda qui: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=20060217&articleId=1988 <
    Veramente il sito – se leggi fino in fondo – conferma quello da me detto. Che le piccole atomiche “di profondità” sono ancora in fase sperimentale e non riescono per il momento a penetrare più di 20 piedi (circa 6,5 metri) nel terreno (ovviamente meno in cemento armato). Questo causerebbe un tale fallout radiattivo da contaminare anche i paesi vicini e le stesse truppe amerikane ivi situate. Pertanto restano da adoperare – allo stato attuale – solo le bunkerbomb convenzionali. Come dicevo io.

    “Se dicono la verità, perché no.”

    >Insomma, deciditi caro Ritvan. Hai appena detto che vanno bene anche se raccontano balle.<
    Che l’Iraq avesse invaso il Kuwait e che la soldataglia di Saddam vi commetteva atrocità non era una balla. La balla – come già detto, ridetto e stradetto – era che a raccontarlo non era l’infermiera dell’ospedale kuwatiano ma la figlia dell’ambasciatore. Cosa ben diversa.

    “Vanunu mica ha raccontato balle.”

    >Quindi, cosa facciamo? Invadiamo Israele?<
    Non vorrai togliere questo piacere all’Iran, vero?!:-).

    >Lo embarghiamo? Su, Ritvan, proponi qualcosa di liberale.<
    Certamente. Un bell’embargo finché non consentirà l’ispezione dell’ONU ai suoi siti nucleari. Par condicio, anche se è una democrazia. Anzi, appunto per questo deve dare il buon esempio. Anzi, a ben pensarci, dovrebbe essere lo stesso Iran a chiedere questo al Consiglio di Sicurezza.

    >Ciao Ale<
    Ciao

    Ritvan

  44. utente anonimo scrive:

    Caro Ritvan, Sai che non risponderò alle tue acrobazie, vero? Però fortunatamente ti riscatti in extremis:

    >Certamente. Un bell’embargo finché non consentirà l’ispezione dell’ONU ai suoi siti nucleari. Par condicio, anche se è una democrazia. Anzi, appunto per questo deve dare il buon esempio. Anzi, a ben pensarci, dovrebbe essere lo stesso Iran a chiedere questo al Consiglio di Sicurezza< Ecco, questo risolverebbe la maggior parte dei problemi. Ti ricordo che è esattamente la posizione dell’Iran, che ha proposto per primo nelle sedi competnti la denuclearizzazione dell’Intero Medio Oriente. Sarebbe un atto di buona volontà che creerebbe un’utile clima di collaborazione, perché è il doppiopesismo con Israele che fa incazzare più di tutto i musulmani. Ale

  45. utente anonimo scrive:

    >Caro Ritvan, Sai che non risponderò alle tue acrobazie, vero?<
    Mah, diciamo che alla fine ti stanchi di rispondere:-)

    >Però fortunatamente ti riscatti in extremis:<
    Non nominare la corda in casa dell’impiccato, Ale. Con tutti i rapimenti a scopo di riscatto che fanno i “resistenti” iracheni, il termine mi sembra di cattivo gusto:-).

    “Certamente. Un bell’embargo finché non consentirà l’ispezione dell’ONU ai suoi siti nucleari. Par condicio, anche se è una democrazia. Anzi, appunto per questo deve dare il buon esempio. Anzi, a ben pensarci, dovrebbe essere lo stesso Iran a chiedere questo al Consiglio di Sicurezza”.

    >Ecco, questo risolverebbe la maggior parte dei problemi. Ti ricordo che è esattamente la posizione dell’Iran, che ha proposto per primo nelle sedi competnti la denuclearizzazione dell’Intero Medio Oriente. Sarebbe un atto di buona volontà che creerebbe un’utile clima di collaborazione, perché è il doppiopesismo con Israele che fa incazzare più di tutto i musulmani.<
    No, la “denuclearizzazione” è una c..ta da ecologisti alle vongole. Io intendevo che ogni paese, Israele compreso, deve sottostare alle regole dell’AIEA. L’Iran non è disposto a farlo e fino adesso – per quel che mi risulta – non ha sollevato l’obiezione che anche Israele si comporta allo stesso modo. Cosa ben diversa da una utopica “denuclearizzazione”.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Così sono abbastanza liberale per i tuoi gusti?:-)

  46. utente anonimo scrive:

    >No, la “denuclearizzazione” è una c..ta da ecologisti alle vongole< Dai Ritvan, hai capito benissimo.
    >Io intendevo che ogni paese, Israele compreso, deve sottostare alle regole dell’AIEA. L’Iran non è disposto a farlo< Sei semplicemente mele informato. L’Iran non ha violato niente dell’NPT, come confermato dal rapporto dell’AIEA, che ha espresso solo “preoccupazione”. L’affare è stato trasferito al Consiglio di sicurezza su pressioni “altre”. >fino adesso – per quel che mi risulta – non ha sollevato l’obiezione che anche Israele si comporta allo stesso modo< No, appunto: ha sollevato l’obiezione che Israele non ha mai accettato ispezioni. Ti informo che gli sipettori dell’AIEA hanno ispezionato per due anni i siti nucleari iraniani. In questi due anni l’Iran ha sospeso volontariamente (la cosa non è prevista dall’NPT) il programma di arricchimento come atto di buona volontà. Insomma, è il solito pretesto. Ale

  47. utente anonimo scrive:

    >Mah, diciamo che alla fine ti stanchi di rispondere:-)< Esattamente.

  48. utente anonimo scrive:

    “Io intendevo che ogni paese, Israele compreso, deve sottostare alle regole dell’AIEA. L’Iran non è disposto a farlo”

    >Sei semplicemente mele informato.<
    Ale, non mi parlare come Lino Benfi:-)

    >L’Iran non ha violato niente dell’NPT, come confermato dal rapporto dell’AIEA, che ha espresso solo “preoccupazione”. L’affare è stato trasferito al Consiglio di sicurezza su pressioni “altre”.<
    Ammesso e non concesso che sia così, qual’è il problema? Se – sempre ammesso e non concesso – l’Iran è a posto con le regole AIEA, il Consiglio di Sicurezza non può che decretare il “non luogo a procedere”. Oppure anche gli altri membri del consiglio sono biechi servi degli USA?:-)

    “fino adesso – per quel che mi risulta – non ha sollevato l’obiezione che anche Israele si comporta allo stesso modo”

    >No, appunto: ha sollevato l’obiezione che Israele non ha mai accettato ispezioni.<
    A me non risulta; forse la stampa italica è anch’essa serva di USA e Israele:-) Mi potresti allegare un papiro ufficiale iraniano dove stanno ‘ste lamentele nei confronti delle mancate ispezioni in Israele, please?

    >Ti informo che gli sipettori dell’AIEA hanno ispezionato per due anni i siti nucleari iraniani. In questi due anni l’Iran ha sospeso volontariamente (la cosa non è prevista dall’NPT) il programma di arricchimento come atto di buona volontà. Insomma, è il solito pretesto.<
    Conosco e non metto in dubbio le ispezioni passate. Il problema è che l’Iran non è d’accordo su quelle FUTURE. E la cosa mi puzza.

    Ciao

    Ritvan

  49. RIPENSAREMARX scrive:

    Ieri sera c’è stato un bel servizio su rai tre riguardante la sanità in Italia ed in particolare nella mia Puglia. Ospedali che non funzionano, poche sale operatorie e gente che muore lungo il tragitto per raggiungere “Aziende ospedaliere” a 200 Km di distanza dalla sua città. Poi sono passati ai magnifici ospedali del nord, con la più alta tecnologia a disposizione e tutti i comfort necessari per alleviare le sofferenze (anche psicologiche )dei malati. Da noi solo file lunghe intere giornate, al fine di usufruire di un servizio scadente.

    A ciò si aggiunga la totale disorganicità e discontinuità tra i reparti, per cui dove c’è la neurochirurgia non c’è la rianimazione. Quindi di nuovo in strada per un viaggio che spesso si conclude, dopo molte ore ed altri Km, nella struttura ospedaliera di arrivo, laddove medici inermi possono solo constatare il decesso dello sventurato. La nostra situazione è molto peggiorata con la giunta Fitto, il quale ha contribuito a chiudere reparti e ospedali a solo vantaggio delle strutture private dei suoi amici.

    Vendola sembra voler dare un’inversione di tendenza alla situazione. Tuttavia, anche nello schieramento al quale lui appartiente si opta felicemente per la logica aziendalistica della sanità, si risparmia continuamente sulle prestazioni sanitarie che devono evitare di rendere deficitari i bilanci.Peccato che la malattia si manifesta indipendentemente dalle leggi economiche e colpisce indiscriminatamente poveri e ricchi (quest’ultimi ovviamente vanno in clinica e si salvano compreso Bertinotti!).

    Ma la rabbia monta ancor di più quando il leader del centro sinistra parla di cugno fiscale e nulla dice sull’erosione del salario diretto e sulla sensibile riduzione di tutte quelle prestazioni sociali che, invece, dovrebbero essere garantite a tutti. Per questo non li ascolterò ancora, per questo non li voterò. Me ne fotto delle politiche sulla famiglia e sui Pacs e men che meno mi preoccupo della vita sessuale di Luxuria(argomenti cari agli strateghi del diversivo politico modaiolo), non possiamo più permetterci il lusso di divagare sulle questioni civiche, si tratta di resistere sulle cose serie. Quella sanitaria mi sembra una di queste.

  50. talib scrive:

    forse la stampa italica è anch’essa serva di USA e Israele:-)

    Ritvy è una domanda retorica? Sulla stampa italica hai mai trovato il punto di vista del governo iraniano in tutta questa faccenda? Stai chiedendo ad Ale se ti mostra un papiro ufficiale di Teheran..

  51. utente anonimo scrive:

    Ma vi pare che se l’Iran voleva costruire la bomba atomica insisteva cosi tanto sulla applicazione, a proprio favore come firmatario, del trattato di Non-proliferazione ?

    Se l’Iran voleva la bomba lasciava aperto la propria industria nucleare civile agli ispezioni dell’AIEA ?

    Se l’Iran voleva la bomba lavorava al chiaro luce del sole ?

    Il discorso quindi non è la bomba, la questione è solamente il nucleare civile ma non una semplice nucleare civile bensi, la capacità di produrre il combustibile nucleare che rende l’Iran autonomo per il futuro e inoltre, lo lancia sul mercato internazionale del combustibile nucleare che presto sostituirà quella petrolifera.

    Arrivare a questa meta per l’Iran è pari al più importante salto di qualità della sua storia dopo la nazionalizzazione del petrolio nell’1953.

    Per gli USA ostacolare il raggiungimento di tale meta all’Iran è l’obiettivo vitale perché lo fa stare ancora nella posizione di super potenza decisiva nella vita del medioriente e del mondo.

    Non è una guerra(solamente) guerreggiata questa , è una guerra del pensiero, della forza del pensiero di chi guida il risveglio islamico e chi vuole estendere la propria egemonia sul futuro dei musulmani ma la superpotanza è rimasto intrapolato nel pantano iracheno e ora per uscirne ha bisogno del suo “peggior nemico”.

    Reza

  52. talib scrive:

    >L’Iran non ha violato niente dell’NPT, come confermato dal rapporto dell’AIEA, che ha espresso solo “preoccupazione”. L’affare è stato trasferito al Consiglio di sicurezza su pressioni “altre”.<
    Ammesso e non concesso che sia così, qual’è il problema? Se – sempre ammesso e non concesso – l’Iran è a posto con le regole AIEA, il Consiglio di Sicurezza non può che decretare il “non luogo a procedere”. Oppure anche gli altri membri del consiglio sono biechi servi degli USA?:-)

    Il problema c’è eccome, un’opinione pubblica impaurita e preoccupata di un nucleare iraniano che è sotto il controllo AIEA e un disinteresse totale per un nucleare israeliano che sotto il controllo AIEA non c’è mai stato e non ha intenzione di esserci 🙂

  53. utente anonimo scrive:

    Talib,

    ti perdono “uno degli ultimi” che grazie a Dio è sbagliato.

    Ma devi dirmi dove hai trovato i sottomarini israeliani armati di missili a testata nucleare e, soprattutto, chi ti ha detto che vanno a spasso per il golfo persico/arabico. Che è una pozzanghera quasi chiusa in cui non si infilerebbe nessun comandantedi sub, tanto meno di uno del valore strategico di un lanciamissili nucleari.

    Francesco

  54. talib scrive:

    Vedi Francesco, è proprio questo il punto.

    Pur non sapendo assolutamente nulla di Iran possiamo parlare con ragionevole certezza dei suoi siti nucleari perchè sono monitorati da organismi internazionali, viceversa, delle armi nucleari israeliane non c’è niente di ufficiale.

    Mordechai Vanunu è l’unico che ha provato a parlarne, 20 anni fa, ed è ancora confinato in Israele con minime possibilità di contatti esterni.

    Le mie fonti sono varie, se vuoi leggiti questi due miei post

    http://talib.splinder.com/post/7253897

    http://talib.splinder.com/post/7234390

    Sull’uno degli ultimi, comprendo che tu consideri l’Iran tra i paesi del terzo mondo ma così non è, sicchè confermo, tra i paesi del mediooriente che possono permettersi di sviluppare tecnologia nucleare, l’iran è uno degli ultimi.

    (ah, nel Golfo Persico ci sono state esercitazioni militari congiunte Israele-USA non molto tempo fa, tra l’altro)

  55. talib scrive:

    Questo post di Reza è un documento ufficiale di Teheran a Kofi Annan

    http://dovevailmondo.splinder.com/post/7521682

  56. utente anonimo scrive:

    x la gentile Talib:

    anche tra i paesi che hanno il persiano come lingua ufficiale è uno degli ultimi …

    scherzi a parte, rimango perplesso sulla notizia delle esercitazioni congiunte USA-Israele nel golfo: mi dai le fonti?

    andrò sui tuoi link.

    Francesco

    PS io avrei fatto impiccare, subito, qualsiasi Vanunu di qualunque stato con la bomba, se avessi avuto inquello stato il potere di farlo. Che il tuo paese sia Israele o il Pakistan o l’Albania, quello si chiama alto tradimento.

  57. talib scrive:

    sai cosa non mi piace di certi modi di ragionare? Non avere punti fermi validi per tutti. O devo presumere che se un ingegnere nucleare iraniano denunciasse la costruzione della super bomba in Iran, tu plaudiresti la sua condanna a morte? In caso, io invece sono favorevole alla circolazione del maggior numero di notizie possibile.

    Non ho capito la faccenda della lingua persiana..

    Le fonti, se visiti i miei link dovresti trovarle, probabilmente in inglese ma ci sono.

  58. utente anonimo scrive:

    Volevo dire che se restringi abbastanza il campo, puoi fare sempre dell’Iran l’ultimo in qualcosa …

    Certo che uno spione iraniano che denunciasse il programma militare sarebbe un traditore, tanto più se affermasse il falso.

    Ho visitato i tuoi link, non ho trovato le fonti e neppure molto altro, scusa la franchezza.

    Francesco

    PS aspetto sempre quella dei sommergibili israeliani coi missili atomici

  59. GEOPARDY scrive:

    AI CARI SIGNORI DEI DUE PESI E DUE MISURE.

    FONTE COMMISSIONE PARLAMENTARE ITALIANA CHE SI E’ OCCUPATA DELLA QUESTIONE DELLE TESTATE NUCLEARI ILLEGALI AMERICANE SUL TERRITORIO DI UN PAESE (IL NOSTRO ) CHE ABORRISCE IL NUCLERAE.

    HO ASCOLTATO UNO DEI PARLAMNTARI CHE SI SONO OCCUPATI PER ANNI DELLA QUESTIONE , UFFICILAMENTE NEGATA DAGLI USA.

    NEL NOSTRO TERRITORIO CI SONO A TUTTOGGI ALMENO 90 TESTATE E MISSILI NUCLEARI (PUNTATE CONTRO CHI?) AMERICANE.

    QUESTO E’ IL PROBLEMA DI CUI DOVREMMO PIU’ OCCUPARCI ESSENDO PER L’APPUNTO GLI USA L’UNICO PAESE CHE LE HA DELIBERATAMENTE USATE CONTRO POPOLAZIONI INERMI.

    PURTROPPO PER ME ESISTE UN SOLO PESO.

    NOI PER LIBERARCI DEL NUCLEARE CIVILE ABBIAMO FATTO UN REFERENDUM, LA FRANCIA NO.

    NON SOLO COMPRIAMO PURE L’ENERGIA ELETTRICA CON ESSE (APPENA OLTRE CONFINE) PRODOTTA.

    NON C’è MAI STATA L’AIEA IN FRANCIA, CHE INOLTRE HA UNO DEGLI ARSENALI NUCLEARI PIU’ NUTRITI L MONDO.

    NON VA INGRAN BRETAGNA, RUSSIA, CINA O INDIA, CHE ANCHE SE NON HA FIRMATO L’ NPT STA RICEVENDO UN TRATTAMENTO D’ONORE NEL NUCLEARE DA PARTE DEGLI USA.

    NON MI DIRETE CHE TUTTE QUESTE NAZIONI SONO AUTENTICHE DEMOCRAZIE, COSA NON RILEVANTE, ESSENDO L’AUTODEFINITASI ” PIU’ GRANDE DEMOCRAZIA DEL MONDO” CHE LE HA INVECE SGANCIATE.

    “GUARDATE LA PAGLIUZZA NELL’OCCHIO DELL’ALTRO E NON LA TRAVE NEL VOSTRO OCCHIO”, SE QUALCUNO SI RICORDA CHI LO HA DETTO (IN QUESTA ERA DELLA COCA COLA TUTTO PUO’ ESSERE) FACCIA UN FISCHIO.

    L’ATOMICA DEVE SPARIRE IN TOTO DALLA FACCIA DELLA TERRA, ALTRIMENTI NESSUNO SEDUTO SU DI UN ARSENALE NUCLEARE PUO’ GUARDARE LA PAGLIUZZA NELL’OCCHIO DELL’ALTRO.

    CIAO

  60. talib scrive:

    Francy, sarà mica che invece di aspettare ti devi preparare un po’ la pappa da solo? 🙂

  61. utente anonimo scrive:

    Talib

    forse non si capiva ma ti stavo accusando tra le righe di esagerare spinta dall’antipatia nei confronti di Israele.

    Però un giretto a caccia di sottomarini mi fa sempre piacere, se avrò il tempo.

    Ti lascio con una citazione (a memoria) di Don Milani: “non c’è ingiustizia più grande di far misure uguali tra casi differenti”. Questo per seppellire l’argomento dei due pesi e due misure, che è valido solo ceteris paribus.

    Cribbio, l’avevo già detto nel mio primo post, si vede che sono debole nelle discussioni.

    Poi si è sbrodolato in post lunghissimi e mi sono perso per strada.

    Francesco

  62. GEOPARDY scrive:

    I casi, hai proprio ragione, sono molto differenti tra chi ne ha 10.000 e chi non ne ha alcuna.

    Per Don Milani una cosa sola aveva valore assoluto, la Vita che, spero, cada anche per te nella categoria ceteris paribus.

    Ciao

  63. utente anonimo scrive:

    x Talib

    1) Spero che da buon prete una simile fesseria non l’abbia mai, non dico scritta, ma neppure pensata.

    Poi non era un ex partigiano? Uno che aveva scelto di rischiare la vita, chiaramente per qualcosa di più importante?

    2) Infine, non credo proprio che la questione sia numerica, che il problema siano le 10.000 testate USA (inutili anche a fini imperial-intimidatori, vedrei alla voce apparati burocratici che durano in eterno) e quelle iraniane in arrivo.

    Francesco

  64. talib scrive:

    Di grazia, Francesco, voler sapere qualcosa di più delle testate nucleari Israeliane vuol dire avere antipatie per lo stato d’Israele? Secondo te il fatto stesso di voler sapere delle cose è rivoluzionario, pericoloso?

    I fatti non sono ne di destra ne di sinistra, non capisco perchè dovrei stare tranquilla davanti ad un arsenale nucleare israeliano e agitarmi davanti a quello iraniano. Io non faccio due pesi e due misure, io cerco di crearmi una mia opinione raccogliendo il maggior numero di informazioni possibili.

    Cerco di farlo sempre, perchè da quando ho deciso di non avere “eroi” da difendere ad ogni costo, sto molto meglio. Mi sento più leggera e a posto con la mia coscienza.

    A maggior ragione, quando l’argomento è l’armamentario nucleare, trovo sia parecchio stupido dividere il mondo in buoni o cattivi. Il nucleare ci riguarda tutti, almeno dal mio punto di vista, perchè io mi considero cittadina del mondo.

    Se tu ti senti tranquillo puoi evitare di cercare informazioni sul nucleare israeliano, no?

  65. utente anonimo scrive:

    Non ho nulla contro la raccolta di informazioni, attività sempre dilettevole anche qualora non risulti utile.

    E’ che lo stesso oggetto, in mano a persone diverse, suscita reazioni assai diverse, in funzione di quello che sappiamo di dette persone.

    E questo vale benissimo per le bombe atomiche e Israele o Iran.

    Saluti

    Francesco

  66. talib scrive:

    concorderai che prima di poter capire quale uso fa una persona di quell’oggetto, dobbiamo sapere che oggetto ha?

    A me sembrano nozioni molto elementari.

  67. talib scrive:

    ah, tu cosa sai dell’Iran, che ti induca a pensare, a differenza di Israele, che potrebbe usare armi nucleari a scopo offensivo?

    Se mi convinci, ti giuro che inizio a preoccuparmi anche io.

  68. talib scrive:

    che poi riformulo la domanda e la lascio senza destinatario:

    Cosa spinge un italiano medio che sa a malapena dove è l’Iran a dichiarare che Ahmadinejad è un signore della guerra?

    Praticamente formiamo le nostre opinioni su quello che NON sappiamo.

    A me sembra una cosa gravissima, a me.

  69. utente anonimo scrive:

    Una prima risposta potrebbe essere: il 100% di quello che sappiamo sul regime islamico dell’Iran, sugli uomini che lo guidano, sui comportamenti che hanno tenuto e sulle dichiarazioni che fanno.

    Comprendendo in questo 100% anche le fonti alternative.

    Francesco

    PS lo so che in questo 100% c’è anche molta fuffa propagandistica, il grave è il resto.

  70. talib scrive:

    il 100 per 100 di quello che sai sul regime teocratico dell’Iran è propaganda, Francesco. Quando inizierai a rendertene conto, potrai iniziare a lavorare per arrivare magari a pensarla esattamente allo stesso modo ma con molta più onestà intellettuale.

    Resta il fatto che non mi hai detto cosa sai dell’Iran. E cosa sai in particolare del suo regime teocratico che ti faccia temere per la tua incolumità.

  71. talib scrive:

    ma del resto devi ancora dirmi la stessa cosa riguardo agli immigrati musulmani.. qua inizia ad ammucchiarsi troppa roba!

  72. GEOPARDY scrive:

    Un giudizio massimalista è la tendenza di oggi.

    Si credeva sconfitto, ma è risorto, quando si critica qualcosa si sappi che non c’è niente che ha torto o ragione al 100%.

    In proposito c’è una figura che ognuno di noi ha avuto modo, credo, di vedere almeno una volta nella vita che sintetizza per m in modo egregio il tutto ed è lo Yin e Yang; in Yin c’è un germe di Yang ed in Yang ce n’è uno di Yin ed ognuno può sconfinare nel suo opposto.

    Quindi attenzione c’è Yin e Yang in Isarele, in Usa, in Europa, in Iran ecc….

    C’è , poi, un altro principio fondamentale: ad ogni azione corisponde una reazione uguale e contraria che va a determinare un equilibrio, di qualsiasi tipo sia la reazione.

    Puodarsi che tutto ciò non sia adeguato al caso, ma, credo, che valga comunque la pena di riflettere prima di ogni azione sia essa verbale che fisica.

    Il massimalismo da una parte può generarne un altro dall’altra, cioè, far leva su quel germe che è in ognuno degli opposti..

    Dalla serie “dice il saggio” (che non sono io).

    Ciao

  73. talib scrive:

    Sai Geo, una volta Dacia Valent ha provato a sostituire il termine “musulmano” a quello “ebreo” in uno scritto fatto da altri, che così è diventato da profondamente islamofobo a profondamente antisionista. Inutile dirti che chi lo ha accettato come discorso valido quando erano i musulmani ad essere attaccati, lo ha rigettato indignato quando il soggetto offeso sono diventati gli ebrei.

    Due pesi e due misure, concetti di comodo che servono solo a coprire razzismo.

  74. utente anonimo scrive:

    Non ti rispondo, per ora, su immigrati e Iran, ma sul disonesto giochetto di Dacia.

    Trattare due situazioni diverse allo stesso modo è imbrogliare, come lo sarebbe trattare due situazioni uguali in modo diverso.

    Francesco

  75. talib scrive:

    Guarda, lì non c’era niente da trattare, erano insulti. Non confondere quello che pensa Dacia con quello che ci fa leggere.

  76. talib scrive:

    Non per infierire Francesco, ma non rispondere subito è già una risposta, parecchio pregna!

  77. utente anonimo scrive:

    Allora, giusto per darti ragione, quando ci vuole ci vuole, manco me la ricordo la domanda sugli immigrati musulmani, più preso in castagna di così si muore!

    Era quella storia tra Ritvan e me? Allora la mia forte impressione la avevo messa, poi il thread è finito lì. Io vedo un fenomeno analogo alle Migrazione Germaniche che posero fine all’Impero Romano d’Occidente, e non mi piace.

    Sull’Iran, mi risulta che le autorità religiose possano censurare stampa e mass media in genere, eliminare i candidati sgraditi alle elezioni, far rispettare con la forza, anzi la violenza, i dettati relgiosi. E’ propaganda anche questo? Non è che credo che mangino i bambini …

    Francesco

  78. talib scrive:

    Oh guarda che non voglio torturarti, però se mi scrivi così mi induci a proseguire..

    La domanda riformulata potrebbe essere:

    Perchè l’Iran – che ha i siti nucleari sotto il controllo di organismi internazionali – ci fa più paura di Israele – che ha i siti nucleari ma non sono sotto il controllo di nessun organismo internazionale?

    Parlassimo di un cannone potrei capire la risposta “Israele è nostro amico, mica ci tira le palle di cannone A NOI”, trattandosi di nucleare, io questa distinzione in base alla presunta amicizia, la vedrei un po’ idiota. Vedo un po’ idiota anche il negare che Israele ha tecnologia nucleare, mi sembra una cosa da struzzo che nasconde la testa sotto alla sabbia.

    Invece sugli immigrati musulmani la domanda più o meno era:

    Perchè gli immigrati musulmani ci fanno più paura degli altri?

    E citavo i cinesi, che a differenza dei Maghrebini (che col lavoro nero ci aiutano a tenere alto il PIL) ci fanno un culo così in economia.

    Però se tu mi scrivi “Talib, vaffanculo!” la smetto 😉

  79. utente anonimo scrive:

    Talib,

    2) vergognati per il tuo razzismo contro i poveri immigrati cinesi, che notoriamente collaborano al PIL italiano lavorando 12 ore al giorno in condizioni terribili! E poi io sarei il reazionario.

    1) Israele è un paese civile e non è probabile che passi bombe atomiche (che ha) a qualche terrorista occidentalista per fare cose brutte; neppure che le usi come copertura per poter fare cose brutte di suo e poi dire “embè?” alla Comunità Internzionale.

    L’Iran dell’attuale repubblica islamica no.

    La prima affermazione è vera al 90%, la seconda al 95%.

    Saluti affettuosi

    Francesco

  80. talib scrive:

    e daje con il razzismo verso i cinesi.. ma dove l’hai letto che mi stanno sui coglioni i cinesi? eppure ho scritto delle cose ben precise..

    Cosa rende Israele un paese civile e l’Iran un paese incivile?

    Continui a ragionare per preconcetti.

  81. utente anonimo scrive:

    Talib

    stai cercando di far perdere la pazienza ad un aspirante santo come me?

    Dove avresti scritto delle cose precise sui cinesi?

    Io ho fatto notare che i musulmani che vengono in Italia hanno una identità culturale molto forte e non sembrano affatto intenzionati ad adottare la cultura del paese ospitante. Cosa che non porta niente di buono, anche se in un lasso di tempo che mi lascia vivere tranquillo. Anzi, sembrano vivere la loro migrazione come a) frutto dell’ingiustizia cui l’Occidente cristiano sottopone l’Islam e b) parte di un processo di riequilibrio di detta ingiustizia via colonizzazione pacifica dell’occidente stesso.

    I cinesi immigrati mi paiono più innocui.

    Magari mi sbaglio, non mi stupirei più di tanto.

    Si Israele e Iran ho citato alcuni elementi di inciviltà dell’attuale regime politico persiano e ho glissato su Israele (stanno giusto votando democraticamente, compresi i cittadini arabi, cosa devo dire di più?). E si che non sono certo un entusiasta o un ingenuo sostenitore di Israele alla Pannella.

    Saluti

    Francesco

  82. utente anonimo scrive:

    >Cosa spinge un italiano medio che sa a malapena dove è l’Iran a dichiarare che Ahmadinejad è un signore della guerra?<
    Beh,Talib mia, io non sono italiano e nemmeno medio, so benissimo dov’è l’Iran ma anche a me il caro ahmadinejad mi fa tutta l’impressione di essere un “signore della guerra”. Oh, a parole, certamente, magari non ha mai sparato un colpo in vita sua e magari la guerra non la farà mai, chissà…Però, – a parte la contorta spiegazione su cosa intendesse realmente lui con “cancellazione di Israele dalla mappa geografica” – si racconta di quel che ha detto Rafsanjani, uno che veniva presentato come “moderato” rispetto ad Ahmadinejad. Ebbene, il caro Rafsanjani pare abbia fatto dei calcoli abbastanza simpatici, riguardanti una guerra nucleare fra Iran e israele: 5 milioni di israeliani morti stecchiti (i palestinesi morti non venivano messi in conto, poiché li aspettavano le famose 80 vergini hurì:-)) e 20 milioni di iraniani terminati dall’ immancabile rappresaglia nucleare israeliana. Tutto sommato – concluse il rivale “moderato” di Ahmadinejad – è un affare conveniente; (evidentemente gli ayatollah hanno già preparato i bunkers antiatomici per sé e gli altri privilegiati) Israele è cancellato e l’Iran, ridotto a una popolazione di 30 milioni risolve i problemi di sovrapopolazione e disoccupazione:-) e in più conquista grande merito presso Allah, avendo liberato quel lembo della Sacra Terra d’Islam dal dominio dei giudei. Non fa una grinza:-).

    Ciao

    Ritvan

    Piccola storiella in tema(ma dubito che entrerà nel famoso tag:-) ). Ali Pascia Tepelena (capo degli albanesi del sud che si ribellò all’Impero ottomano agli inizi del XIX secolo) aveva nella sua magnifica residenza di Janina il suo barbiere personale che gli curava la folta peluria e per questo veniva generosamente ricompensato. Un giorno, Ali vede il suo barbiere con il rasoio in mano che fa una smorfia mentre lo sta radendo e gli chiede la ragione. Il barbiere nicchia, ma alla fine cede all’insistenza, chiedendo in cambio di non essere punito se la ragione avesse fatto arrabiare il pascià (che era noto per la sua generosità, ma anche per la sua ferocia). E confessa: “Stavo pensando, o magnifico Pascià, che la tua testa, tanto ambita dal sultano a cui ti opponi vittoriosamente da anni, è in questo momento alla mercé del mio rasoio e la cosa mi parve assai buffa”. Il pascià apparentemente ne convenne, si fece una risatina e attese pazientemente che il barbiere finisse il lavoro. Poi si alzò, prese dall’apposito armadio un grosso sacchetto pieno d’oro (sufficiente a far vivere una famiglia per generazioni), lo consegnò al barbiere e lo congedò con queste parole:”Se non ti avessi dato la mia sovrana parola, ti avrei già fatto decapitare per quel che mi hai detto. Però, tu capirai che non posso tenere come barbiere uno che ha osato anche pensare una cosa del genere, pertanto raccogli le tue cose e vai via lontano da qui”.

  83. talib scrive:

    Francesco, che io abbia scritto delle cose sui cinesi è cosa certa. Da lì a dire che sono razzista nei loro confronti ce ne corre e aspetto ancora tu mi dica dove ho dimostrato razzismo verso di loro.

    Non ti chiedo più perché pensi che siano pericolosi gli immigrati musulmani perché già ne ho un quadro pittoresco: questi straccioni vengono su per farci cagare le ingiustizie a cui l’occidente cristiano sottopone l’Islam. Mica a lavorare, guarda un po’ che gente.

    Francesco e Ritvan: onestamente, pensate di poter parlare dell’Iran con cognizione di causa? Vi sentite di potervi fare un giudizio indipendente su un paese assolutamente lontano da noi e assolutamente fuori dai sistemi di forza occidentali? Avete l’occasione di accedere a informazioni non mediate sull’Iran?

    Ritvan io credo che chiunque possa dire una cosa terribile dell’Italia – magari l’unica che sa – e concludere che è un paese abominevole. Il tuo modo di ragionare sull’Iran è da casalinghe dal parrucchiere.

    Sulla vicenda Iran-Israele, almeno una cosa dovrebbe fare riflettere: è diventato “caso eclatante” una questione che è uguale da decenni. L’Iran, che è Stato Membro dell’ONU dal 1947 (mi pare) è il maggior sostenitore dei diritti dei Palestinesi in sede ONU. Ricordiamoci che Israele non ha mai rispettato le risoluzioni dell’ONU a favore della Palestina. E l’Iran continua a presentare richieste di risoluzioni, imperterrito, e a chiedere che Israele rispetti quelle già ratificate. In questa ottica, naturalmente l’Iran è il più grande nemico di Israele in medio oriente.

    Vi lascio con questo link di Rezarez, perché Ritvan, tu dici che Ahmadinejad spara alto e poi in qualche modo rappezza le dichiarazioni, eppure succedono anche queste cose: http://www.dovevailmondo.splinder.com/post/6879049

    Quello che vorrei dire io, quello che penso, è che il razzismo è sempre incanalato a beneficio di qualcuno, a coprire interessi molto più alti, di chi se ne strafotte del marocchino che ci stupra la figlia e del cinese che ci piscia nel te.

    Direi che ora basta ragazzi, su scrivetemi un bel “Talib, vaffanculo!”

  84. utente anonimo scrive:

    “Sulla vicenda Iran-Israele, almeno una cosa dovrebbe fare riflettere: è diventato “caso eclatante” una questione che è uguale da decenni.”

    Non mi pare che da decenni un Iran islamista stia cercando di procurarsi armi atomiche (anzi i mezzi per costruirsi tutte le armi atomiche che vuole).

    Come vedi la maleducazione non è necessaria.

    Ciao

    Francesco

  85. utente anonimo scrive:

    x Talib

    di grazia, dove hai parlato degli immigrati cinesi se non per sostenere che la loro predisposizione a lavorare è un pericolo per l’italiano medio?

    su quello arabi, la scoperta che “volevamo importare braccia da lavoro, ci siamo trovati degli uomini” è abbastanza vecchiotta.

    Cercherò di spiegarmi definitivamente, poi basta, sarò io che non ci arrivo.

    Quando erano gli italiani ad emigrare, erano spinti dalla fame e dalla consapevolezza che il loro paese non era in grado di nutrirli. Si trasferivano per avere, più i loro figli che loro stessi, una vita migliore. E tenevano nella massima considerazione, al limite dell’ingenuità famciullesca, i paesi in cui andavano. Ci sono ancora rimasugli, nei racconti dei vecchi e nelle loro espressioni idiomatiche, di cosa pensassero di trovare in America o in Brasile e negli altri posti in cui andavano. E di cui sono diventati cittadini e parte integrata del tessuto sociale.

    Non mi pare che questa sia la forma mens degli immigrati arabi in Europa.

    Saluti

    Francesco

  86. talib scrive:

    Ti chiedo scusa se sono stata maleducata, perbacco!

    Saluti anche da parte mia!

    Silvia

  87. utente anonimo scrive:

    >Francesco e Ritvan: onestamente, pensate di poter parlare dell’Iran con cognizione di causa? Talib<
    Non so cosa pensi Francesco, ma io parlo con cognizione di causa e anche di possibili effetti della causa:-).

    >Vi sentite di potervi fare un giudizio indipendente su un paese assolutamente lontano da noi e assolutamente fuori dai sistemi di forza occidentali?<
    Parlo sempre per me. Sicuramente più indipendente del tuo. La mia provenienza islamica e la mia cultura occidentale lo garantiscono.

    >Avete l’occasione di accedere a informazioni non mediate sull’Iran?<
    Sì e non solo, anche a informazioni provenienti da “fiancheggiatori” dell’Iran. perché credi che io frequanti il “Quadrumvirato di Allah”?

    >Ritvan io credo che chiunque possa dire una cosa terribile dell’Italia – magari l’unica che sa – e concludere che è un paese abominevole.<
    Stai vanneggiando, credo. Non ho mai detto che l’Iran sia un “paese abominevole”. Ho detto solo che non mi fido della sua classe dirigente e che non mi fiderei di una valigia nucleare in mano a quella classe. Cosa ben diversa.

    >Il tuo modo di ragionare sull’Iran è da casalinghe dal parrucchiere.<
    Non sono una casalinga e non vado dal parrucchiere, bensì dal barbiere. Si vede che tu parli con cognizione di causa.

    >Sulla vicenda Iran-Israele, almeno una cosa dovrebbe fare riflettere: è diventato “caso eclatante” una questione che è uguale da decenni. L’Iran, che è Stato Membro dell’ONU dal 1947 (mi pare) è il maggior sostenitore dei diritti dei Palestinesi in sede ONU. Ricordiamoci che Israele non ha mai rispettato le risoluzioni dell’ONU a favore della Palestina. E l’Iran continua a presentare richieste di risoluzioni, imperterrito, e a chiedere che Israele rispetti quelle già ratificate. In questa ottica, naturalmente l’Iran è il più grande nemico di Israele in medio oriente.<
    In ira veritas!:-) Sono d’accordo e appunto per questo non vorrei che gli ayatollah abbiano la bomba A.

    >Vi lascio con questo link di Rezarez, perché Ritvan, tu dici che Ahmadinejad spara alto e poi in qualche modo rappezza le dichiarazioni, eppure succedono anche queste cose: http://www.dovevailmondo.splinder.com/post/6879049<
    Non credo che esista il dogma dell’infallibilità della CNN. Né Ahmadinejad né alcun altro ayatollah mi risulta abbia mai detto esplicitamente che l’Iran intenda farsi la bomba. E questo è ancora più inquietante.

    Io non sono contrario a che l’Iran si faccia centrali nucleari, figuriamoci, io sono un fan del nucleare civile e ho litigato ferocemente con Filomeno per questo, come ben sai. Il petrolio un giorno finirà, si sa. Il problema è che- se non l’hai capito – una volta messa in piedi la “baracca” per l’arricchimento fino al limite per uso civile, fare il passo successivo, ossia spingere l’arricchimento fino al limite dell’esplosivo nucleare il passo è molto breve. Supponiamo per un momento che si consenta all’Iran – sotto la supervisione dell’AIEA – l’arricchimento “civile”. Si mette di guardia uno scagnozzo dell’AIEA ad ogni centrifuga 24 ore su 24 per saggiare il tasso di arricchimento di ogni grammo d’uranio? Se proprio sicura che funzioni? Il compromesso proposto dai russi – lo arricchiamo noi e ve lo diamo arricchito al punto giusto – è stato respinto dall’Iran. E allora, come direbbe Aurora “qui gatta ci cova”:-).

    >Direi che ora basta ragazzi, su scrivetemi un bel “Talib, vaffanculo!”<
    Non ci penso proprio, sono un gentiluomo io! Casomai mi basta quello che ti sei scritto da sola:-).

    Ciao

    Ritvan

  88. utente anonimo scrive:

    >Cercherò di spiegarmi definitivamente, poi basta, sarò io che non ci arrivo. Francesco<
    Certe volte sì:-). Mai provato a salire su uno sgabello?:-)

    >Quando erano gli italiani ad emigrare, erano spinti dalla fame e dalla consapevolezza che il loro paese non era in grado di nutrirli.<
    Idem con patate anche per i vuccumprà.

    >Si trasferivano per avere, più i loro figli che loro stessi, una vita migliore. <
    Idem con verdura per i vuccumprà.

    >E tenevano nella massima considerazione, al limite dell’ingenuità famciullesca, i paesi in cui andavano.<
    Questo l’hai letto nella edizione riveduta e corretta ad usum immigrati del libro “Cuore”? Vale anche per “Cosa Nostra” di Nuova Iorche questa considerazione? Perché gli italiani si facevano nella suddetta città una “Little Italy” piena di ristoranti etnici e odorante di cipolla fritta, forse per “rispetto fanciullesco” versi gli odiati WASP?

    >Ci sono ancora rimasugli, nei racconti dei vecchi e nelle loro espressioni idiomatiche, di cosa pensassero di trovare in America o in Brasile e negli altri posti in cui andavano.<
    Le stesse cose che si aspetta il vuccumprà. Che entrambi le trovino veramente, poi, è un altro paio di maniche. In cui c’entra – fra l’altro – anche un po’ di fondoschiena.

    >E di cui sono diventati cittadini e parte integrata del tessuto sociale.<
    Non tutti. E nemmeno tutti i vuccumprà lo diventeranno in Italia. ma buona parte sì. Rosetta Russo Jervolino che, – dopo 12 anni di onesto lavoro in Italia – nega la cittadinanza senza motivo al pizzaiolo egiziano permettendo, naturalmente.

    >Non mi pare che questa sia la forma mens degli immigrati arabi in Europa.<
    Hai forse sondato telepaticamente ogni singolo cervello di ogni singolo vuccumprà in Europa?:-).

    Ciao

    Ritvan

  89. talib scrive:

    Ritvy non ti posso rispondere perchè mi sto dando il phon al bigodino sotto all’ascella sinistra mentre la callista mi gratta l’unghia incarnita, tu e il tuo umorismo slavo girate dietro al primo ginepraio e passate a vedere le ritvanmemory, vah!

  90. utente anonimo scrive:

    🙂 🙂

    Ritvan

  91. utente anonimo scrive:

    > Quando erano gli italiani ad emigrare, erano spinti dalla fame e dalla consapevolezza che il loro paese non era in grado di nutrirli. Si trasferivano per avere, più i loro figli che loro stessi, una vita migliore. E tenevano nella massima considerazione, al limite dell’ingenuità famciullesca, i paesi in cui andavano. Ci sono ancora rimasugli, nei racconti dei vecchi e nelle loro espressioni idiomatiche, di cosa pensassero di trovare in America o in Brasile e negli altri posti in cui andavano. E di cui sono diventati cittadini e parte integrata del tessuto sociale…Francesco< E’ strano che molte volte in cui qui si discute su qualcosa, l’argomento appare nella rubrica delle lettere del mio “amico” Sergio Romano. Ieri, p.es., in risposta a uno che si lamentava perché l’Italia veniva tenuta in poca o nulla considerazione dai mass media e dal pèopolino negli USA, Romano dà una risposta (interamentew consultabile da chi ne ha voglia all’indirizzo:www.corriere.it/solferino/romano/06-03-30/01.spm) di cui cito il seguente passaggio: “…I nostri emigranti erano cattolici in un Paese che resta, nonostante tutto, culturalmente protestante.
    Erano poveri, analfabeti e provenivano da aree della penisola in cui le condizioni igieniche delle popolazioni erano pessime. Vivevano in ghetti in cui la figura dominante era spesso un padrino, buono con i sudditi, feroce con coloro che non riconoscevano la sua autorità. La criminalità urbana fu certamente un fenomeno diffuso in tutti i gruppi nazionali degli Stati Uniti, ma quella italiana fu per molto tempo mafiosa e camorrista; e la mafia, come sappiamo, può coinvolgere, con gradi diversi di complicità, un numero considerevole di persone. Non è un caso che la promozione sociale degli italo-americani sia stata più lenta di quella che ha segnato il progresso di altri gruppi nazional-religiosi immigrati in America: tedeschi, irlandesi, ebrei…”

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Lo so Francesco che – a ‘sto punto – la tua antipatia per Romano aumenterà ancora di più (se possibile:-) ) ma non ci posso fare niente.

  92. utente anonimo scrive:

    Sempre per la serie “Romano dixit”, oggi il nostro fa delle interessanti riflessioni sull’Iran e i suoi rapporti con Israele. Incollo tutto.

    Ciao

    Ritvan

    Quando Israele e l’Iran fingevano di essere nemici

    Dopo la guerra dei Sei giorni arabo-israeliana mi trovavo in aeroporto e l’Alitalia, per cui lavoravo, effettuava assistenza a terra anche agli aeromobili della Iran Air. L’età mediamente giovane di tutti gli operatori (di razze e religioni diverse) ci permetteva di scherzare tra noi, anche in maniera «pesante». Ma vengo al fatto. Poiché Israele aveva distrutto la grande coalizione araba in pochi giorni, avevamo preso di mira un amico iraniano affermando che la sua nazione non aveva partecipato alla guerra per paura di prenderle da Israele. Mi ricordo che, invece di adirarsi per le nostre meschine allusioni, lui se ne vantava perché, ripeteva, l’Iran non doveva essere considerata una nazione araba.

    Anzi, ammiccando, aggiungeva che l’Iran aveva sostenuto Israele non solo economicamente e logisticamente, ma anche con armamenti, naturalmente non in maniera ufficiale. Può chiarire ulteriormente questo lontano ricordo?

    Roberto Pepe, roberto.pepe@tin.it

    Caro Pepe,

    il suo amico iraniano aveva ragione; e se lei lo avesse rivisto dopo la rivoluzione degli Ayatollah e la cacciata dello Scià, avrebbe probabilmente appreso che i rapporti del regimeteocratico con lo «Stato sionista » erano, a dispetto delle dichiarazioni pubbliche, molto pragmatici. Il linguaggio ufficiale del nuovo regime era diventato violentemente anti-israeliano, ma questo non impediva che i due Paesi, all’occorrenza, si aiutassero a vicenda.

    Il motivo di questa ambiguità era l’esistenza di un nemico comune: l’Iraq. Israele sapeva che l’esercito iracheno avrebbe potuto attraversare la Giordania e apparire minacciosamente, nel giro di poche ore, sulla sua frontiera orientale. L’Iran sapeva che l’Iraq voleva dominare il Golfo Persico e che avrebbe colto la prima occasione per dichiarargli guerra.

    Quando la guerra finalmente scoppiò, nel 1980, Moshe Dayan, allora ministro degli Esteri israeliano, tenne una conferenza stampa a Vienna in cui esortò il governo americano a dimenticare il passato e ad assistere gli iraniani. Come lei ricorda, accadde esattamente il contrario. Gli americani preferirono aiutare Saddam Hussein e gli fornirono, insieme a una certa assistenza finanziaria e militare, persino le fotografie satellitari dello spiegamento delle forze iraniane.

    Questa scelta di campo, tuttavia, non impedì che Israele continuasse a perorare la causa dell’Iran a Washington e che mantenesse nel frattempo rapporti confidenziali con il regime di Teheran. Vi fu un ruolo israeliano nella vicenda «Iran-Contra» e vi fu addirittura il caso di una fornitura d’armi israeliane che venne trattata, da una parte e dall’altra, con grande spregiudicatezza.

    Quando un funzionario della repubblica islamica informò il grande ayatollah Khomeini e gli chiese la sua autorizzazione, questi gli chiese: «È necessario divulgare la fonte dell’acquisto?

    ». E quando il funzionario rispose che non era necessario, Khomeini disse: «Allora, non ce ne importa niente».

    Hotratto queste informazioni, caro Pepe, da un articolo molto documentato di Trita Parsi, studioso di questioni medio- orientali presso la Johns Hopkins University di Washington.

    L’articolo è apparso nel primo numero di una nuova rivista, il Journal of the European Society of Iranian Studies, diretta da Nicola Pedde dell’Università di Roma La Sapienza in collaborazione con un centro accademico dell’Università di Durham: un buon strumento per capire il regime degli Ayatollah.

    Oggi naturalmente la situazione è cambiata. Il linguaggio ufficiale resta quello a cui gli ayatollah ricorrevano frequentemente anche in passato, ma dietro le invettive non vi sono più le relazioni ammiccanti e pragmatiche che i due governi erano riusciti a intrecciare. La responsabilità è in buona parte del nuovo presidente, Mahmud Ahmadinejad, populista, demagogo e fanaticamente religioso.

    Ma non sarebbe giusto dimenticare che il regime di Teheran reagisce oggi a una situazione completamente diversa da quella degli anni Settanta, Ottanta e Novanta. Gli Stati Uniti sono entrati prepotentemente in Medio Oriente, hanno conquistato due Paesi che confinano con l’Iran, trattano la Repubblica islamica di Teheran alla stregua di uno Stato canaglia e sono il principale garante degli interessi israeliani nella questione palestinese.

    Èquesta la ragione per cui la retorica anti-israeliana di Ahmadinejad raccoglie più consensi nel mondo arabo-musulmano di quanti ne raccogliesse in passato.

  93. utente anonimo scrive:

    Carissimo Ritvan,

    non ho capito cosa c’entrerebbe la mafia italoamericana con il mio discorso, anzi come lo intralcerebbe.

    Credo di sapere le stesse cose che sai tu sul tema, forse qualcosina di più dai ricordi di famiglia.

    Questi fatti non cambiano lo spirito con cui la gran parte degli italiani emigrava. Non credo che molti partissero per fare i picciotti a Broccolino.

    Sull’integrazione degli italiani in “Ammerica”, credo basti il nome di Fiorello La Guardia, sindaco di New York. Certo che ci hanno messo il tempo necessario, non un giorno di meno: il mio dubbi è che gli immigrati arabi (e non altri) in Europa abbiano in mente un “piano B”, a cui la stupidità europea (come l’esempio del pizzaiolo che citi) darà una mano fenomenale.

    Infine, se vuoi smentirmi usa degli argomenti pertinenti, non affermazioni vere ma irrilevanti.

    ciao

    Francesco

  94. talib scrive:

    sboink!!

    Ritvan! ritirale su che non sta bene, scostumato!

    😀

  95. utente anonimo scrive:

    >sboink!! Ritvan! ritirale su che non sta bene, scostumato! 😀 Talib<
    Che c’entro io? E Sergio Romano che parla! Che si ritiri lui:-) :-).

    Ciao

    Ritvan

  96. utente anonimo scrive:

    “Carissimo Ritvan,

    non ho capito cosa c’entrerebbe la mafia italoamericana con il mio discorso, anzi come lo intralcerebbe.

    Credo di sapere le stesse cose che sai tu sul tema, forse qualcosina di più dai ricordi di famiglia.

    Questi fatti non cambiano lo spirito con cui la gran parte degli italiani emigrava. Non credo che molti partissero per fare i picciotti a Broccolino.

    Sull’integrazione degli italiani in “Ammerica”, credo basti il nome di Fiorello La Guardia, sindaco di New York. Certo che ci hanno messo il tempo necessario, non un giorno di meno: il mio dubbi è che gli immigrati arabi (e non altri) in Europa abbiano in mente un “piano B”, a cui la stupidità europea (come l’esempio del pizzaiolo che citi) darà una mano fenomenale. ”

    caro Francesco,

    se non accetti la replica di Ritvan, spero accetterai, come più pertinente, la replica di uno che al pari di te ha sull’argomento dei ricordi di famiglia.

    vediamoli subito:

    ho un sacco di parenti (lontani) negli Stati Uniti.

    La mia famiglia ha cominciato a stabilirsi lì dal 1890.

    Ma mica solo lì.

    Mio nonno per esempio stava in Francia, dove contemporaneamente lavorava e, udite udite, frequentava la malavita.

    Non credo fosse partito con l’idea di fare il picciotto, ma neanche con quella di fare il sindaco di Parigi, ecco.

    è che quando sei immigrato, può accadere di integrarti, o no, o una via di emzzo, e insomma i problemi esistono.

    Aveva mio nonno un piano B per conquistare la Francia?

    Non credo proprio.

    L’unico piano, che a dire la verità aveva avuto un suo amico, era di organizzare una truffa. Ma poi è fallito anche quello.

    perchè mai un immigrato arabo (o altro, come aggiungi) dovrebbe avare allora un piano B?

    E poi, quale piano B?

    pensa che io conosco un algerino che sono scappati dagli integralisti, dopo che questi gli hanno ammazzato moglie e fratello;

    e dei kurdi torturati in Turchia; e degli iraniani baha’i oppressi in Iran.

    Perchè mai dovrebbero ricreare qua quello da cui sono fuggiti?

    Ogni persona fa storia a sè, e questo e tutto.

    Il piano B degli arabi mi ricorda, scusa se te lo ricordo, i protocolli dei Savi dei Sion.

    Paolo

  97. utente anonimo scrive:

    Come al solito scrivo in fretta e alcuni errori li vedo e li correggo, altri no.

    Mi dispiace, ma spero che si capisca il senso.

    Ciao!

    Paolo

  98. utente anonimo scrive:

    >..non ho capito cosa c’entrerebbe la mafia italoamericana con il mio discorso, anzi come lo intralcerebbe. Francesco<
    Francesco, se vai a rileggerti, il mio discorso era una logica conseguenza del tuo, che lasciavi perdere i barbuti inturbantati e ti buttavi sugli emigranti italici, portandoli a mo’ d’esempio edificante. Così ho fatto anch’io, ho lasciato perdere i maledetti figli di Allah:-) e ti ho seguito sullla rotta per Ellis Island:-). Solo per dirti che la tua visione su quegli emigranti era da romanzo rosa o da telenovela per signorine, se preferisci, e la verità era un pochino più complessa.

    >Infine, se vuoi smentirmi usa degli argomenti pertinenti, non affermazioni vere ma irrilevanti.<
    Gli argomenti che ho portato – anche con l’ausilio di Sergio Romano, italiano purosangue, credo – erano molto pertinenti al tema che hai sollevato tu, ossia a quello dell’immigrazione italiana in America.

    Per tornare al paragone coi biechi adepti di Allah, gli amerikani non erano fessi. Essi sapevano benissimo che da CERTE REGIONI d’Italia sbarcava ad Ellis Island certa gente che MOLTO PROBABILMENTE aveva in mente di fare degli USA una “Cosa Loro”:-). Ma mica chiedevano loro il “certificato antimafia” oppure pretendevano che fossero tutti di Cuneo:-), terra notoriamente immune dal flagello. Nemmeno pretendevano che TUTTI gli italoamerikani scendessero in strada con cartelli tipo:”Abbasso la mafia”, “Prendiamo le distanze da Cosa Nostra”, “Il pizzo è incompatibile con la civiltà occidentale”, ecc., ecc. E nessuno lì si è mai lamentato perche le donne italiane facevano (quando facevano) 18 figli, contro 2 o 3 di quelli delle anglosassoni protestanti, prospettando l’incubo di una maggioranza italiana fra 13 secoli:-). Son gente seria gli amerikani, cribbio! Però quando qualcuno – specie se italiano e in “odor di mafia” – calpestava la legge, veniva catturato con le buone o con le cattive (mica come Bernardo Provenzano, che si va a curare a Marsiglia, da latitante, a spese dell’ASL!!!:-) ) e- quando scansava la famigerata sedia – finiva i propri giorni in carcere. Ecco perché gli USA non diventarono mai “Cosa Loro”. Fate lo stesso con i perfidi “figli di Allah”:-) e vedrai che il “piano B” – ammesso e non concesso che esista – si dissolverà come neve al sole del Belpaese. Anche perché non c’è alternativa. O così o così.

    Ciao

    Ritvan

  99. talib scrive:

    Ritvy era una battuta.. un po’ sconcia! Sei troppo candido 😉

  100. utente anonimo scrive:

    No, non sono candido, cara Talib, ma non me l’aspettavo da una signora:-) un tale doppio senso. Confesso di non averlo capito, però. Sei quasi-quasi peggio di Dacia!:-)

    Ciao

    Ritvan

  101. talib scrive:

    Ritvy, luce abbagliante dentro, puro cinghiale fuori. 😉

  102. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    tra instaurare una “repubblica italica di Ammerica” e sottoporre un quartiere al controllo mafioso della famiglia Genovese c’è la differenza che corre tra la politica e la malavita.

    A me sembra un punto rilevante. O no?

    Mai sentito i mafiosi pretendere dalle scuole americane regole particolari per i loro piccoli. E’ una questione di mia ignoranza?

    Saluti

    Francesco

  103. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, tra instaurare una “repubblica italica di Ammerica” e sottoporre un quartiere al controllo mafioso della famiglia Genovese c’è la differenza che corre tra la politica e la malavita. Francesco<
    Primo, mi devi dimostrare che qualcuno vuole instaurare una “repubblica islamica d’Italia”. Secondo, la mafia è molto più pericolosa del fondamentalismo religioso (islamico o altro): la mafia “lavora” nell’ambito dello Stato esistente erodendolo, il fondamentalismo no.

    >A me sembra un punto rilevante. O no?<
    A sfavore della mafia:-) certo.

    >Mai sentito i mafiosi pretendere dalle scuole americane regole particolari per i loro piccoli.<
    Pensi che se lo avessero fatto, se avessero preteso nel menù dei pupi l’immancabile presenza della pizza o della pasta ajo, ojo e peperoncino:-), questo avrebbe forse aumentato o diminuito la pericolosità sociale di Cosa Nostra?

    >E’ una questione di mia ignoranza?<
    No, è che sempre “ogni scarrafone è bell’a mamma suje”:-). Cosa Nostra compresa:-).

    Ciao

    Ritvan

  104. utente anonimo scrive:

    Dissento assolutamente sul punto, carissimo.

    Francesco

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