Non avrei problemi, se lo stesso Andrea Sartori non fosse andato in giro per Internet in questi giorni a scrivere:
“L’estremista Miguel Martinez avalla questa voce [che Magdi Allam sarebbe copto] e lo insulta pesantemente.”
Preciso che non “avallo” niente. Racconto semplicemente la mia perplessità per il fatto che ogni volta che scrivo che è musulmano, vengo bombardato da messaggi di persone che lo hanno conosciuto che mi dicono che è cristiano; viceversa, quando dico che è cristiano, mi arrivano i messaggi di quelli che lo hanno conosciuto e dicono che è musulmano. Un fatto davvero strano, visto che in Egitto le identità religiose sono nette (non dico che è un bene, dico solo che è così).
Non ho mai insultato il Pinocchio. Dico semplicemente che è un creativo dalla fantasia inesauribile, che ha distrutto la vita a un sacco di poveri immigrati e ci ha provato anche con numerosi italiani.
Il punto però è un altro. Io non vado sul blog di Andrea Sartori per poi chiamarlo, che so, “cialtrone islamofobo”.
Diciamo che il blog è un po’ casa mia. Posso ospitare persone che la pensano in modo molto diverso da me, se voglio, ma si comportano in maniera civile. Pensare di essere ospitati da qualcuno e poi insultarlo è come volere la botte piena e la moglie ubriaca. Non si può.
Giusto per spiegare perché ho rimosso il post di Andrea Sartori. Mica per censurarlo, può spaziare per tutta la rete se vuole. Vi ho anche detto che cosa c’era scritto nel suo post. Come avete visto, non vi siete persi molto.
Caro Miguel,
a leggere certi commenti nei blog, mi vengono in mente quelli che in TV salutano con la manina dietro il presentatore. Devi fargli pure pubblicità?
Fabrizio
che palle! ha ragione Fabrizio, Miguel: dimentichiamoci di Andrea Sartori, fa già fatica vedere i suoi articoli qua e là per sopportare anche che altri ne parlino.
E’ il presidente dell’unione italiana vini? se sì è giustificato, dai.
>”L’estremista Miguel Martinez avalla questa voce [che Magdi Allam sarebbe copto] e lo insulta pesantemente.”
Se questo non è vero, ha tutto il diritto di smentirlo, anche se per l’ennesima volta. Mai abbassare la guardia…
La frase censurata era per la verità , se ben ricordo ” Magdi Allam è un grande”, non ” Magdi è un grande”, che, senza il cognome, farebbe pensare ad una certa confidenza tra i due.A parte questo,
mi aveva incuriosita per la sua categorica stringatezza, tanto che volevo chiedere all’autore, che a me appariva anonimo, perchè la pensasse così. Poi ho cambiato idea: troppo campata in aria per meritare richieste di chiarimenti. Del resto ognuno può pensare quel che vuole di chiunque, ma se questo sig. Sartori può avvalersi del proprio blog , come nota giustamente il padrone di questa casa, è bene che lo utilizzi senza farsi pubblicità altrove e senza lanciare semi di scarsa qualità in un campo ben arato .
Chi ritiene valga la pena può andarsi a leggere tutti i suoi pensieri e commenti nel blog che egli pare abbia a disposizione, ma i lettori devono essere reperiti con la propria capacità di attrazione, non vagando di blog in blog con frasette che non sono neanche commenti compiuti.
Se infine l’autore della frase- che io non avrei censurato proprio per la sua inconsistenza- a dimostrazione della vacuità che circola- considera Magdi Allam “un grande” (un grande.. che?, manca qualcosa),buon per lui: è bello avere dei punti riferimento da emulare ( non da copiare, non da sfruttare, non da invidiare).
Aurora.
Domanda priva di spirito polemico: Allam è copto oppure no? Si può sapere con certezza?
Io sul mio forum ho scritto che è copto , invece un mio amico dice che Allam è un islamico moderato.
Mamma mia, che difesona! Dunque il gran giornalista non sarebbe anti-islamico “per nascita”, ma un autentico “zio tom” d’arabia. Che “glorioso acquisto” per la sua autorità di “opinon-maker”, tanto per citare il tasso della liberazione di gerusalemme (“e in van l’Inferno vi s’oppose , e in vano / s’armò d’Asia e di Libia il popol misto”; cioè alla credibiltà di “pinocchio”). Ma sono proprio ignoranti questi arabi dei romanzi sartoriani, a non aver pensato in prima battuta a questo importantissimo e “infedelissimo” poema della letteratura italiana. O l’ignorante è il romanziere? Boh, “ai posteri l’ardua sentenza”, ammesso non abbiano di meglio da fare. Francamente, che il suddetto esperto di cose arabe e gomme arabiche preghi allah o jahvé prima di strafocare ciò che gli ha procurato il superiore dio denaro, non me ne può fregare di meno. Quanto agli insulti, non lasciarti troppo irretire dal “politically correct”. marx “insultava pesantemente” i suoi avversari, ricambiato di tutto cuore. Anche per questo quelle polemiche, al di là della loro importanza di chiarificazione d’alcuni punti dottrinari, sono così piacevoli da leggere. Non dico di fare altrettanto, ma non occorre parlare sempre in punta di forchetta. Persino a tavola a volte è il caso d’usare il coltello. Va be’, è un post un po’ così, ma alle volte è bello semplicemente divertirsi. p
Buongiorno, sono il ”giovin cialtrone” ( complimenti dott. Martinez! Vedo che conosce Parini…) e non sono il presidente dell’unione italiana vini ( non voglio averlo sulla coscienza visto che oltretutto commercia in materia ”haram”) Ora, a parte il fatto che nell’essere copto non ci vedrei nulla di male ( sono ”i pellerossa d’Egitto” i discendenti dei faraoni ora confinati nelle riserve dall’invasore arabo-islamico) se Magdi fosse cristiano esulterei. ma lui sostiene di essere musulmano, e, per rispetto nei suoi confronti, gli do credito.
Comunque questa persona coraggiosa che si batte a viso aperto contro la ”mafia delle moschee” darebbe un po di lustro a quell’islam che oramai vive solo di terroristi alla Arafat o alla bin Laden o di tiranni alla Khomeini o alla Saddam ( un Wojtyla o una Madre Teresa non la tirano fuori neanche a pagarli).
Magdi vive sotto scorta per colpa dei suoi correligionari, anche per colpa del losco Hamza Piccardo, che si è convertito dal terrorismo rosso a quello verde.
Beh….vedo che i miei racconti sono comunque letti. grazie
Un grazie al Sartori, alla Fallaci e a Magdi per parlare, con estrema cura di dettagli, dei molteplici luoghi comuni che soffocano queste nostre piccole menti e permettere ad altri di seguire la giusta strada semplicemente guardando nella direzione opposta.
Con voi è tutto più semplice. Con una semplice formuletta inversa applicata ai vostri articoli e prese di posizione, anche l’ignorante può diventare saggio, come per miracolo.
E’ per questo che in molti leggono certi utilissimi racconti.
giovanni
Ringrazio il giovine in questione, che spiega tanto bene perché i suoi racconti non sono letti.
In parole povere, al giovine dell’Islam frega poco: è solo un artifizio mentale per disegnare il suo occidente ideale, che è ben più monolitico e chiuso di qualsiasi altra teocrazia.
Fabrizio
ringrazio gli ”amici di tiranni” per i loro apprezzamenti, ma come al solito, argomenti pochini….anzi niente!
Beh, gli eroici ”antimperialisti” vivono sotto scorta come Magdi? Rischiano di far la fine dei ragazzi cinesi schiacciati da carri armati di Tienammen o dei ragzzi iraniani torturati dai ”Guardiani della Rivoluzione”?
Mah……….mi sembra che qui abbiamo qualche fettina di salame sugli occhi. Magdi espone fatti (alla Montanelli) non chiacchiere.
Ma grossi intellettuali non ne vedo qua ( dalla mia parte ve ne sono di tutti i tipi, dal musulmano Magdi al laico Ferrara al cristiano papa Ratzinger: queste si chiamano ”teste”)
già: teste di c****o. Come la tua.
Buonasera, dott. Sartori, e piacere di riaverLa qui con più ampi commenti rispetto al laconico ” Magdi Allam è un grande.” che riecheggiava il più noto ed entusiasta slogan “Allah è grande!”.
Finalmente ha chiarito che secondo Lei, M.Allam è bravo e coraggioso quanto il giornalista Montanelli e quindi meritevole della Sua ammirazione.
Nulla da obiettare a ciò. Piuttosto mi sconcerta che Lei faccia riferimento ad intellettuali che stanno dalla Sua parte per avvalorare le Sue opinioni, quasi che Lei godesse di riflesso dell’altrui prestigio.
Montanelli non lo avrebbe mai fatto.
Non ha mai detto : siccome anche Sciascia insinua che sei un ominicchio, come dico io, allora tu sei proprio un ominicchio.
Montanelli parlava con la sicurezza di chi non ha bisogno di conferme altrui e sicuramente agli intellettuali avrebbe preferito coloro che sanno “intus- legere”.
Le consiglio comunque di spaziare negli articoli e post di Kelebek, dove potrà apprendere l’arte dello scrivere. Qui non troverà verbi malamente rabberciati ( un imperfetto col presente) all’interno di un discorso, nè errori grammaticali od altro. Lo scrupolo e la cura con cui sono confezionati, rendono omaggio al lettore, il quale sa, che a prescindere dalle idee, che potrà a volte non condividere, il prodotto offerto è di qualità, frutto di impegno, abilità e naturale talento.
Saluti alle fronti alte.
Aurora
Insomma, si può stare tranquilli:
un cialtrone, ma che si prende in giro da solo!
Fabrizio
mi compligratulo per la profonda confutazione del pensiero mio, del dott.Allam, del dott. Ferrara e di Sua Santità Benedetto XVI.
a parte teste di c. e cialtroni abbiamo argomenti un po più profondi?
Sei un genio.
Il dott. Allam e’ un genio.
Il dott. Ferrara e’ un genio.
Sua Santita’ Benedetto XVI e’ un genio.
Come profondita’ degli argomenti va bene?
La confutazione e’ di suo gradimento?
Si sente preso in giro?
Stefano
Le chiedo scusa e puntualizzo:
Lei e’ un genio.
Non si dica che mi prendo confidenze indesiderate con Lei.
Stefano
E’ la seconda volta che nei suoi commenti Sartori scrive ” un po” senza l’apostrofo. Prima potevo pensare ad una distrazione, ora mi son convinta che si tratta di altro.
Immagino la testa un po’ inclinata di Allam, la battuta un po’ ironica di Ferrara, il sopracciglio sinistro un po’ alzato del Papa, a significare la perplessità, il disprezzo, il lieve disturbo di chi si accorge che , colui che si considera un intellettuale, non conosce neanche le basi grammaticali.
Saluti al fiume.
Aurora.
Non vedo argomenti……non vedo argomenti……non vedo argomenti.
non mi basta l’ironia. Vedo che qua nessuno è capace di addurre qualcosa che valga la pena prendere in considerazione.
Miii che intellettuali!
Lei ha mai pensato che la supponenza possa entrarci qualcosa?
La sua intendo.
Finora ho visto molta spocchia, aggressivita’ e argomenti affastellati nei suoi commenti; mi ricorda molto un estremista di sinistra degli anni settanta e ottanta per questi suoi comportamenti o meglio quel modo dialettico.
Forse a luglio saro’ a Torino; potremmo organizzare un incontro con Sherif.
Sarebbe interessante conoscerci.
Stefano
Solo ironia? Tu scherzi. L’ironia è come quei martelli “bisex”, che girati per l’altro verso invece d’infilarlo sfilano il chiodo. Come diceva quel tal maestro di caffè, la nuova conoscenza non dà nuove risposte, distrugge vecchie domande. Credete di aver risposto con argomenti solidi, e non vi passiamo per buone neppure le domande. Battete pure forte con le vostre potenti mazze “intellettuali” (che parola ributtante, solo tra ironiche virgolette è decentemente maneggiabile; “beati pauperes spiritu”). I nostri meno forti, ma più versatili martelli hanno già schiodato tutta la vostra impalcatura teorica. La vostra costruzione è un colabrodo. Tanto meglio. Sarà utilissimo per scolare la pasta della nuova società, quando sarà giunta a cottura. È l’ironia della storia, cioè, marxianamente, la dialettica. Che, si sa, “è rivoluzionaria per eccellenza”. Dunque, solo ironia?
un incontro con Sherif? Benissimo, non vedo l’ora di smontargli pezzo per pezzo le sue teorie
”beati voi quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e mentendo diarnno ogni male verso di voi a causa Mia” direi che le parole di Cristo vanno bene per noi cristiani del xx secolo…..
Interessante.
Combinero’ l’incontro, se possibile, e avvisero’ tutti i partecipanti di di prepararsi ad una disfida teologica ad alto livello.
Avvisero’ anche di portarsi chiavi inglesi e tutto l’occorrente per lo smontaggio delle idee altrui.
Stefano
Ti senti perseguitato? Tu, con Ferrara e Ratzinger alle spalle?
Leggiti qualcosa di Burton L. Mack, poi ne riparliamo, ti interesserà sapere di che pasta erano fatti i “cristiani” del tempo, e del perché al papa non piacciono certi libri…
http://www.internetbookshop.it/ame/ser/serpge.asp?ty=kw&x=burton+l%2E+mack
I cristiani del nostro tempo perseguitati…questa si che è bella, ma che argomenti vai cercando, e come risponderti se hai in testa solo nozioni preconfezionate?
…Incontratevi pure, ma senza chiavi inglesi per piacere! 🙂
giovanni
A Giufà.
Argomento semplice e profondissimo: a me piace il mio cane, perchè sta SEMPRE dalla mia parte.
Prima di passare a discutere argomenti più complicati, ribadisco il consiglio: studiare la grammatica, onde evitare di suscitare nel lettore quello stesso fastidio che ha l’ascoltatore quando l’interlocutore, inavvertitamente ma ripetutamente, gli sputacchia addosso.
Aurora.
Ah no, mica sono perseguitati i cristiani…..le ricordo i 40 MILIONI DI CRISTIANI AMMAZZATI NEL VENTESIMO SECOLO DA NAZISTI, COMUNISTI E ISLAMICI, LE RICORDO I DUE MILIONI DI CRISTIANI AMMAZZATI IN SUDAN DAI MUSULMANI, I 4 MILIONI E MEZZO DI ARMENI CRISTIANI ACCOPPATI DAI TURCHI, I CRISTIANI DI TIMOR EST AMMAZZATI ADI MUSULMANI INDONESIANI, LA CACCIA AL CRISTIANO CHE PERIODICAMENTE SI SCATENA NEL NORD DELLA NIGERIA (IL SUD E’ PIù SANO GRAZIE A DIO) GLI EX MUSULMANI CONVERTITI AL CRISTIANESIMO TORTURATI IN EGITTO. MI DICA, ALLORA? NON E’ CHE FORSE VOI STATE DALLA PARTE PIù COMODA?
E SI RICORDI CHE NEMMENO IL PAPA, CAPO DI STATO DISARMATO, E’ ESENTE DA PERICOLO ( SI RICORDA ALI AGCA? E SI RICORDA CHE WOJTYLA LO PERDONO’?)
GIA’, MA QUI SI SPOSA LA CUASA DEL PERSECUTORE ( STALIN O BIN LADEN CHE SIA ) E’ UN PO DA VIGLIACCHI….
Capperi, ma secondo voi, quando scrive tutto in maiuscole, dobbiamo immaginarcelo mentre indossa un fez, tiene le mani appoggiate sulle “maniglie dell’ammor” e ci apostrofa da un balcone? No, perché così avrebbe davvero un senso, un po’ (apostrofo) patetico, ma ce l’avrebbe.
Per riuscire a capirlo, sappiate che alla prima ho visto cose che voi umani non potreste immaginare:
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di orione…
poi alla seconda canna ha visto l’appuntato Gargiulo e la sua divisa blu…
Non si è più ripreso…
Dacia, agiografa personale
Ma la smetta di prendere i peccati del mondo su di sé, dovrebbe sapere che già qualcuno c’ha pensato. Certo che siamo dalla parte più comoda, insieme a lei peraltro; o non s’è mai guardato intorno? E poi, lei è cristiano o cattolico? Se crede che non c’è differenza, una capatina in ulster non le farebbe male. Ecco un bell’esempio di attivista, genìa parassita che infesta purtroppo tutti i campi, anche il nostro. Noi marxisti ne sappiamo qualcosa, di quei signori che credono di essere la rivoluzione, o che almeno dipenda dal dimenarsi delle loro chiappe. A costoro il maestro di caffè ha dedicato la napoletanissima formula marxista: “jateve a cuccà! siete impotenti anche a caricare la sveglia”. Io più sommessamente le dico: lasci perdere la foia sessantottarda e la “lotta dura senza paura”; rima per rima, funziona meglio: “lotta dura senza premura”. Non a caso gli “impavidi” da mo’ che si sono eclissati. Si rilassi. Se è stabilito che “veniet coelum novum et terram novam”, dubita forse del suo dio? O si crede indispensabile all’evento? Lotti pure per la sua parte; gli altri lotteranno per la loro; ma non ci sgonfi con suo gonfio ego. p
p.cerca di spiegare al Giovin Giufà, credo inutilmente, che farebbe meglio a smettere i blà-blà per correre là, nei luoghi della perseguitata cristianità, a dimostrare la sua fede,il suo coraggio e il sacrificio personale.
O- ma vi accorgete o no che è la terza volta che scrive “PO” senza apostrofo ?Gli è stato detto e ripetuto : non capisce, oppure, non solo non sa scrivere, ma non sa neanche leggere.
Quando uno non è in grado di apprendere lezioni elementari, cosa gli volete di più difficile spiegare ?
Un passo alla volta..
A.
avete una dialettica migliore di quella di Platone, nonchè una logica più inchiodante di quella aristotelica…..a parte gli sfottò del buon Stefano, che nasconde dietro un’ironia che definieri ”socratica” il vuoto pneumatico delle sue argomentazioni……avete argomenti?
Sai qual è l’argomento che gesù di nazareth usò per convincere pietro e andrea? “Venite post me”. Quel testo sacro, il “tuo” testo sacro, non t’ha insegnato nulla. Ma il punto è questo. Tu non ti senti posseduto dal nume, tu credi di possederlo. In psicanalisi si chiama “inflazione” (gonfiamento, in parole povere ), proprio come quel simpatico fenomeno economico. Ti consiglio di fare come gli scafati economisti borghesi: cercare di nascondere con accorgimenti “tecnici” quanto grande sia. p
Grazie per le risate, ogni tanto ci vuole. Ma il maiuscolone che si firma anonimo è proprio lui, il Sartori? Non ci posso credere, oggi mi son fatto una scorpacciata di Moige, il vice-pinocchio Battistini ed ora questa ciliegina sulla torta (a questo punto pretendo per dessert anche lo Scecallo). Saddam, Pol Pot, Bin Laden, Stalin e le schiere d’Orione tutto in un minestrone. Ce n’è anche per quell’infido “terrorista” di Piccardo (son stato autonomo anch’io e non mi ricordo di aver mai commerciato con la salma di Aldo Moro), incidentalmente presidente della più grande associazione islamica italiana, ma si tratta di dettagli :-)))))
Se queste sono le avanguardie della gioiosa macchina da guerra contro il feroce saladino siamo a cavallo.
Ps: t’ho spedito una email che non ha avuto risposta, ultimamente. Spero tu abbia preso in considerazione la questione 😉
O Gesummariasalvacitudainaziislamiciantisemitivuotidentroeimbiancatifuori,
Andrea Sartori, mio sire, certo che ho un vuoto pneumatico nelle mie argomentazioni: quali argomentazioni, insignificante, minuscolo, anonimo e invisibile netkook?
Quando mai ho dato adito ad una critica cosi’ ingiusta da parte sua, io che mi adopero ovunque a nutrirla, a sprezzo del pericolo?
Salvaci tu Signore Gesu’!
Stefano
Or chi tu se’,che vuoi seder comodomente a scranna, per giudicar co’ tristo cannocchiale, da lungi mille miglia e
la veduta corta di una spanna ?
(Paradiso riveduto)
A.
Dubitai della mia vita
fino a vedere la luce del Signore che mi diede il compito che ancora oggi mi accollo:
nutrire gli affamati e i bisognosi.
Stefano
Un grazie al Sartori per avermi indirizzato su quella pattumiera di sito, kattoliko.it, grazie ai suoi 40 milioni (i kattolici tirano subito le somme e parlano di 45 milioni, e di 70 in 2000 anni di…STORIA E AAARGH-OMENTI!! …Ehm, scusate).
Io intendevo parlare più di Iraq che altro, … ma andiamo avanti.
E così, seguendo le orme di Antonio Socci(http://www.kelebekler.com/occ/mdc.htm) e Ernesto Galli Della Loggia(55.htm e mdc.htm), sono poi inciampato su di una VERA CHICCA! (tra dozzine e dozzine di altre scartoffie su “controstorie” e “leggende nere”)
http://www.storialibera.it/storiografia/revisionismo_storico/che_storia_e_questa.html
“giornalista: ‘Il bilancio storico non può che chiudersi su Giovanni Paolo II. Cosa pensi dei suoi mea culpa?’ – Della Loggia risponde -:’Da un lato, provo un’impressione negativa, perché chiedendo perdono il Papa genera un fortissimo pregiudizio storico: l’idea che fosse possibile per la Chiesa non fare le crociate, non creare l’Inquisizione, non battezzare con la forza gli indios. Mettere le cose sul piano del perdono cancella tutte le ragioni storiche: è il trionfo di un punto di vista moralistico sulla storia, cosa che per uno che fa la mia professione è inaccettabile. Però, in realtà, chi si umilia si esalta, chi chiede perdono è più forte di chi non lo fa. Nessuno nel 900 ha chiesto perdono, né Hirohito, né i nazisti, né i membri del Politburo. La Chiesa si candida a essere l’unica e vera autorità morale del ventunesimo secolo'”
…spiazzato, davvero. E senza argomenti…
giovanni
e neanche i musulmani chiedono perdono. E non solo non chiedono perdono, ma continuano a massacrare ( per carità mica solo cristiani…..anche ebrei, hindu, buddhisti, musulmani tiepidi, donne adultere, ec. ecc.)
Anche i comunisti ( 85 milioni di cadaveri. Leggere Solzenycin please) dovrebbero fare i ”mea culpa”
La Chiesa si candida ad essere un’autorità morale. Specie in quei missionari che aiutano sul serio i poveri, senza distinzione di razza o religione ( e invece i terroristi alla Che Guevara o alla bin Laden? Fusse che fusse che una Madre Teresa è davvero rivoluzionaria. Più di questi)
il ”giovin cialtrone”
La pervicacia del mio sire e’ degna di rispetto.
Inchinatevi miscredenti per raccogliere i prodotti delle sue elucubrazioni.
Stefano
Eccolo il nocciolo duro della questione : Madre Teresa aiutava tutti i bisognosi, malati, poveri, anziani, senza distinzione di religione. La distinzione per lei non esisteva. Invece il sarto raccatta pezzi ordinari a destra e manca e li cuce malamente con stoffe preziose, sacre, tagliandole e riappiccicandole, sì che le stesse soffrono di essere così malamente sbrandellate e manipolate, stravolte nel senso letterale e spirituale, e di essere alla fine diventate un cencio di bandiera proprio per una scaramuccia di religione.
Solo qualche ciuco potrà illudersi di avere a che fare con un idealista della cristianità. Madre Teresa agiva perchè aveva cuore, animo forte, intelligenza e certo non condividerebbe il pseudo – intellettuale-teorico- seduto a tavolino- difensore del Santo Sepolcro.
Stravolto il “venite post me” in ” venite ai miei post”, il sarto che non utilizza mai tela del suo sacco, mi ha veramente scocciato. Basta con gli stralci del Corano, del Milione, di Tizio, di Caio, con gli stracci di commenti dei suoi ( pochi e sconosciuti) affezionati.
Aurora.
sa quegli stracci si chiamano ”documentazione” e sono le prove di ciò che sostengo.
Voi di prove manco mezza a parte insultare me o Magdi Allam
Andrea Sartori, ricorda l’invadente tuttologo, il “tennico” da Bar Sport di Stefano Benni, la persona che tutti cercano di evitare perche’ si comporta da remora, inoffensiva ma fastidiosa.
Ora risponda, cosa vuole dimostrare?
Lei veramente non ha elaborato il lutto dell’abbandono da parte della sua fidanzata?
Dopo un anno, si scade nella patologia.
Stefano
Ma Sig. Miguel Martinez, quand’è che aggiorna il blog? Non vediamo l’ora di sentire la sua opinione sui fatti “padani” accaduti recentemente: Più che agli orribili fatti di stupro e allo sfortunato accoltellamento avvenuto nel milanese, a quello successo dopo per strada e, ahimè, sui giornali, contro le comunità extra-comunitarie residenti in Italia.
Ecco, nel nostro bel paese nell’ anno 2004 si sono verificate ufficialmente ben 1800 violenze sessuali a danno di donne e bambini (senza contare quella grossa percentuale che non denuncia i propri aggressori), di cui 600 imputabili a stranieri; la ricerca a cui mi riferisco parla appunto di STRANIERI, non di “clandestini”, non di “albanesi”, non di “romeni”, non di “algerini, ecc., senza specificazione di sorta. La ragione è chiara: i delinquenti ci sono, ovunque, di tutte le razze, e vanno perseguiti per quello che commettono, punto e basta. La lega (e menti affini) però han subito preso la palla al balzo per scagliarsi immancabilmente contro le solite extra-vessate minoranze che, più che mai in questo periodo,e più che in ogni altro paese civile, devono subire continue angherie, fisiche (atti di vera e propria furia nazista), psicologiche e cartacee ( mi riferisco a tanti bei giornaletti). Pensiamo un po’ alla retata compiuta dai carabinieri nei due campi nomadi intorno a Milano, con seguente sequestro di tutti gli uomini dai 17 ai 40 anni: qui non si tratta di stabilire se questo sia giusto o sbagliato, efficace o inefficace da un punto di vista penale, (e forse il metodo non mi troverebbe poi così contraria, vista l’atrocità del reato), la questione è un altra: si sarebbero permessi i carabinieri di fare un’operazione altrettanto mastodontica nei confronti di semplici cittadini italiani? Avrebbero prelevato con la forza, dai propri letti, all’alba, senza preavviso, un’intera scolaresca di maschi liceali, se ci fosse stato il sospetto che fra essi si nascondesse uno stupratore? Io ho i miei dubbi, e penso che una cosa del genere non sia accaduta per nessuna delle 1200 violenze compiute da italiani durante il 2004.
Questo atteggiamento non è corretto, perchè quando si parla di diritti della persona, soprattutto in ambito penale, la giustizia è uguale per tutti.
Ma perchè è così tanto difficile far capire alla gente che la violenza, la perversione, la delinquenza, dipendono dal soggetto, e non dal gruppo etnico? Mezzo secolo a sbandierare valori di uguaglianza fratellanza, solidarietà; mezzo secolo a scudisciarsi per gli errori commessi prima e durante la guerra, e ancora non si capisce quanto è importante difendere chi è più debole, chi rischia di essere perseguitato solo perchè diverso, solo perchè in minoranza, e solo perchè suoi connazionali sbagliano. Vorrei che questo fosse spiegato a coloro che si sono visti distruggere la vetrina del negozio e un’intera esistenza costruita a fatica, perchè provenienti dallo stesso paese di un tizio che ha compiuto un omicidio, reato di cui si macchiano un gran numero di italiani.
Scusate se ho interrotto la vostra discussione con il sig.Sartori, magari anche lui potrà spiegarmi.
Francesca
Chiedo scusa Francesca, segnalo il post di Miguel Martinez del 04 maggio in cui risponde sull’argomento dell’aggiornamento del blog.
L’agnostico Stefano
Sì, abbiamo capito che Martinez deve lavorare e non ha tempo da perdere.
Ma allora ha sbagliato ad aprire un blog, se poi si fa pregare così tanto per aggiornarlo.
Tanto valeva curare solo il sito (che però non è messo meglio: gli ultimi articoli risalgono addirittura all’epoca pre-Ratzinger!…).
Alberto
Avete ragione amanti del post quotidiano.
Anzi ora devo andare a strigliare Bertrand Russell, e’ un bel pezzo che, con la scusa di essere di la’, non scrive piu’ niente di nuovo da leggere.
L’agnostico Stefano
Per carità, nessuno vuole obbligare Martinez a comunicarci il suo pensiero, visto che tradurre contratti lo assorbe così tanto.
Ce ne faremo una ragione: non si segnalano ancora suicidi per crisi di astinenza da post.
Il punto è un altro: quando uno apre un blog si impegna implicitamente ad aprire anche un dialogo con i lettori, a scrivere una sorta di “diario pubblico”.
Se invece non si ha nemmeno mezz’ora di tempo in 10 giorni (vedi la data dell’ultimo post) per segnalare la propria esistenza, allora tenere un blog non ha il minimo senso.
Ed è anche poco rispettoso nei confronti dei lettori stessi.
Alberto
Ragazzi, credo che sia ragionevole supporre che l’email di Miguel possa essere utilizzata liberamente per eventuali suggerimenti, perché non la utilizzate?
Niente da dire sul Sartori? Qualcuno ha letto il titolo del post, o eravate troppo occupati a guardare il calendario?
Che noia la vita, eh?
giovanni
ho l’impressione che dove si trova Miguelito non abba il tempo di leggere i post.
Beato lui che viaggia, io sono inchiodata qui a tentare di non affogare nel mio sudore (l’afa a Roma è terrificante).
Scusate, torno di la a seguire la telenovela.
bacioni, dacia
L’impegno al dialogo?
Mi sembra una forzatura dirlo.
Io la vedo come una possibilita’ in piu’ di scambiare un’idea con Miguel.
L’agnostico Stefano
Va bene l’aggiornamento, ma questo non è un telegiornale.Se volete un diario di bordo, ditelo: Addì 27 giugno del secolo in corso, “passa un giorno, passa l’altro più non torna il prode Kel “( citazione per i crociati).
Sedimentiamo un poco i post, lasciamo sfogare i commenti, leggiamo, apprendiamo, come ho fatto io, che la “remora” non è solo uno scrupolo, ma anche un pesce che si attacca, con la testa, ad uno pesce più grosso, e si fa da questo trasportare. ( Grazie, Stefano, copierò il termine, al momento opportuno)
Ammiriamo l’abilità da incastonatore di citazioni del microchirugo cerebrale che usa le parole come un bisturi e beve il caffè napoletano, il bòn- ton di Giovanni che “le chiavi inglesi,no..”, le freccie di sano umorismo di Dacia..e poi le altre espressioni della personalità di ciascuno . Sù, non ti sarai annoiato tanto, Alberto..
Aurora.
Vedo che il mio intervento ha causato una polemica che non era assolutamente mia intenzione sollevare.
Se il commento che ho scritto fosse stato fornito di sonoro, sarebbe stata chiara a tutti la totale assenza di un’ intonazione polemica; non intendevo affatto esprimere impazienza, nè tanto meno rimprovero. So benissimo che ci sono occupazioni nella vita reale assai più importanti dell’aggiornamento di una pagina web, fra l’altro del tutto gratuita, e nemmeno credo che dalla creazione di essa scaturiscano gravosi oneri morali inerenti al suo aggiornamento.
Invece che utilizzare il blog sarebbe stato forse meglio mandare un’ e-mail privata a Martinez, dirà qualcuno. Il punto è
che non mi sembrava di essere COSI’ tanto fuori tema.. e, dal momento che tali argomenti vengono trattati sia da kelebek, sia con molto fervore dai suoi frequentatori, volevo coinvolgere anche altri nella mia riflessione.
Ho espresso delle mie perplessità appellandomi al curatore del blog, (ed in forma pubblica per i motivi che ho sopra elencato), semplicemente perchè sono curiosa di conoscere una sua eventuale opinione. Se poi risponde fra un mese, un anno, o non risponde affatto, va benissimo lo stesso, il bello di internet è anche questa libertà. Tutto qui, e scusatemi ancora di quell’incipit così dubbio (vertendo tutto il resto del commento su una questione ben diversa da quella dell’aggiornamento del blog)
Miguel è in Singapore. Sherif
Continuando a parlare di massacri (preventivi), nessuno si è ancora letto qualcosa sul recente quanto trascurato ‘Downing Street Memo’?
C’è una traduzione di un articolo su ComeDonchisciotte, seguendo il link:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=1117
Qualche passo:
“Il cosiddetto memoriale di Downing Street, rivelato dal Sunday Times di Londra sin dal 1 maggio 2005…L’amministrazione Bush ha insistito nel dire che la sua decisione di invadere l’Irak è arrivata solo dopo che: – Bush ha scelto l’opzione militare come ultima soluzione; – Bush si è comportato lealmente con le agenzie di spionaggio a riguardo delle armi di distruzione di massa e dei presunti collegamenti dell’Irak con Al-Qaida…Il memoriale di Downing Street contraddice questi assunti.
Ecco alcune parole chiave, scritte tre mesi prima che Bush ricevesse l’autorizzazione del Congresso alla guerra, quattro mesi prima che la risoluzione ONU 1441 considerasse l’Irak in “violazione materiale” degli obblighi di disarmo, e otto mesi prima dell’invasione del marzo 2003: […]”
Buona lettura…
giovanni
Kel è partito per l’oriente. Addio temi di guerra e guerriglia. Noi siamo rimasti in Occidente;Ci siamo persi l’immaginario e l’immaginazione, dietro qualche sipario calato improvvisamente
Aurora.
il dominio è vacante. Ma nessuno tiene banco.
Mi chiedo come mai ci siano tanti partecipanti al bowling,dove si deve buttar giù il birillo, al biliardo,in cui si mira a una palla per colpirne un’altra, al tiro al bersaglio-predeterminato da altri- ma quando c’è la roulette a disposizione- assente il croupier- nessuno più punta un gettone su un argomento a scelta.
Saputo che forse Kel è in ” a little street of Singapore”, a colare in clima equatoriale, i commentatori si sono defilati da Downing Street, dall’Iraq, dall’ Iran , da Milano, Roma, Bologna, dai Rom , dalle leghe,congreghe, ecc.ecc.
La mia è una curiosità, che magari attiene al blog ed al sito : la profonda capacità di determinare le altrui scelte e comportamenti, il potere ed il dominio.
Spero di (non) essere stata chiara.
Aurora.
Boh, di solito si dice che quando il gatto manca i topi ballano! Ma forse è il caldo. qui si squaglia anche stando immobili. Del resto che altro c’è da dire sul pinocchio d’egitto e il romanziere? “Allam è grande e andrea è il suo profeta”. L’argomento non prometteva molto di più. p
p. non sono dunque sola su questo ponte, non vado monologando solo per i posteri e gli antenati, c’è anche un contemporaneo. Tu mi ha dato due risposte : l’argomento del post si è esaurito ( Andrea è parente del più famoso Giovanni Sartori ?) e qui ci sono tanti topi e un solo felino. Niente da obiettare se sono andati tutti a ballare o a smangiucchiarsi il gruviera annaffiato, dopo la rivelazione Singapore, dal vinello filosofico di Montefiascone sic est,est,est.., ma ho il sospetto che invece, mancando il punto di riferimento, si siano ritirati nell’ombra dell’ombra, incapaci di smuovere la calma piatta, di avvicinarsi al timone, di dare una direzione.
Ho letto che negli USA hanno sperimentato con successo una tecnica per rianimare i cani tre ore dopo la morte clinica. L’argomento, non politico perchè i corpi dei kamikaze-terroristi suicidi-immolatori
son troppo smembrati, è interessante, presto il conte di Saint-Germaine ritornerà in auge.
Funzionerà prima anche coi topi?
Buon onomastico in ritardo a te e G.
Miao col mouse.
Aurora.
Beh, no ho mai letto una cosa perfida quanto la ettera della Barre sul forum del Magdi da Collodi. Eccovi il link:
http://www.corriere.it/corrforum/corriere/Thread?forumid=291&postid=400966
nel frattempo in toque-ville guaiscono, eccome se guaiscono…
baci, e ‘nnotte, dacia
I topini sono forse a pancia in sù,col nasino ed i baffetti spumeggianti di birra , sul bordo di qualche piscina mentre io, imperterrita, siedo sul bordo di un barile della cambusa, ormai raschiato fino a fondo.
O forse si sono imbarcati, abbandonato questo spazio silente, su qualche altro blog, ad udire la Barre, presentata come la “portavoce” della IADL.
La nunzia, la referente, la relatrice,la banditrice, l’affissora di affissi murali, colei che riporta il pensiero, la volontà di altri. Poteri decisionali ? Forse nessuno. Così, per quanto squittisca bene,con enfasi, con passione, stringendo tra i pugnetti la mezzaluna tritatutto, alla fin fine è una topina che riporta la voce di altri, i felini.
Mentre mi affilo le unghiette, rifletto che se vado in banca per una questione importante non mi contento di interloquire con lo sportellista. Chiedo del direttore.
Non ti arrendi mai, A. E allora ti lascio il grande giorgio caproni. La poesia, bellissima, è intonata al tema. Probalile tu la conosca già. Ma ripassarla è bello lo stesso.
Lasciando Loco
a André Frénaud
Sono partiti tutti.
Hanno spento la luce,
chiuso la porta, e tutti
(tutti) se ne sono andati
uno dopo l’altro.
Soli,
sono rimasti gli alberi
e il ponte, l’acqua
che canta ancora, e i tavoli
della locanda ancora
ingombri – il deserto,
la lampadina a carbone
lasciata accesa nel sole
sopra il deserto.
E io,
io allora, qui,
io cosa rimango a fare,
qui dove persino Dio
se n’è andato di chiesa,
dove perfino il guardiano
del camposanto (uno
dei compagnoni più gai
e savi) ha abbandonato
il cancello, e ormai
– di tanti – non c’è più nessuno
col quale amorosamente
poter altercare?
Ho fatto bene a non arrendermi: ho ricevuto un anonimo,bellissimo lascito,di quelli che centrano il cuore. Come chi riceve un dono d’autore, ma non sa nulla di lui, sono andata subito a cercare : fra tutte le poesie trovate, questa è quella che mi piace di più. Ebbene, il lascito è andato in buone mani, io lo so apprezzare, lo conserverò nella memoria, si verificasse un ” Fahrenheit 451″, e me lo ripasserò quando un giorno , bruciato il mio ponte, mi fumerò l’orizzonte. Sola, in qualunque loco.
Aurora.
Aurora.
” Fahrenheit 451″, per quei pochi che non lo sapessero, è un famosissimo libro di fantascienza, scritto da Ray Bradbury, che racconta di una società futura in cui tutti i libri, per legge, devono essere bruciati.
Questa la premessa, per i copioni ed i curiosi rinvio alla lettura del libro.
Se c’è qualche lettore, si chiederà, come recita la poesia che precede, io cosa ci faccio, io, ancora qui? Nessuno mi ascolta, nessuno mi risponde. Beh, sono andata in perlustrazione nella tipica dimora russa, dove anche p.si trova, conformemente al suo stile, attualmente più a suo agio e dove declama in latino senza che nessuno gli chieda spiegazioni. Dispiaciuta che anch’egli sia partito con tutto il suo bagaglio- un patrimonio- culturale, ho comunque qualche dubbio che altrove esista un vero dialogo, sembrandomi tutto scivolare come su una superfice impermeabile.
Nell’attesa di riempire questo spazio anche nei prossimi giorni, puntando l’attenzione su ” Il disinformatore”, personaggio in buona fede, di ottima famiglia, che ha frequentato
scuole tipo salesiani e gesuiti, ottenendo solo grazie alla raccomandazioni un diploma, ma risultando di fatto un fallimento clamoroso nella gloriosa tradizione di quegli insegnati, io chiudo con un motto : ” Il guerriero torna sempre a casa.”
Alla prossima puntata.
Aurora.
Eh sì, A., qui abbiamo fin troppo campo libero,e come in una famosa canzoncina di carosello siamo come chi “è lì che aspettava miguel”. Ma lui si fa desiderare, quasi deus absconditus, a rispondere il fatidico “miguel son mi”. ” El merendeero”. E allora facciamo merenda (cosa non da poco, se è, etimologicamente, da meritarsi), in attesa che l’anfitrione imbandisca un’altra cena.
Io non mi preoccuperei troppo di libri o monumenti distrutti: “e io vi dico che di questo tempio non resterà pietra su pietra”, disse uno falsamente dipinto come “mite”, se ciò vuol dire “tollerante” nello sconcio senso odierno del termine. Se gli uomini sapranno vivere secondo rapporti migliori (“do vobis pacem meam”), rifaranno anche libri e documenti migliori di quelli perduti. Qui il senso di quelle parole. Ciò non significa che si debbano distruggere gratuitamente le tracce del “passato”, ma che non bisogna idealizzare niente, identificandosi con la parte ritenuta “bella” dell’umanità, salvo poi imbalsamarla nel feticismo museale. Il passato, tutto il passato, siamo noi (e anche il futuro, seppure è più difficile da capire questo punto), non c’è distacco, non appena si esce dalla gabbia del “singolo” e si guarda alla specie. Allora veramente acquistano spessore le famose parole di terenzio: “homo sum, nil humani a me alienum puto. p
p.s. ma davvero non conoscevi caproni, o ho colto male io il senso di quella tua risposta?
p., hai capito bene : non conoscevo Giorgio Caproni. Sono parecchio ignorante e non mi vergogno a dirlo, da vera sfrontata. Dunque l’anonimo eri tu. Dovevo immaginarlo, hai il gusto del bello e sai come porgerlo : non mi hai lasciato loca in loco , sei tornato, hai riaperto la porta, hai riacceso una luce, hai imbandito la tavola con poesia, umorismo, anticonformismo. E scrivi COSì BENE. Mi ricordi Adriano Sofri,del quale ho letto una volta un articolo sul suo vivere il carcere : mi ha lasciato un senso di inferiorità tanto era bello.
Se vuoi puoi raccontarmi qui come sei diventato così eclettico.
Comunque sarei andata avanti anche da sola ,a tappe. Prima che tutti traslocassero, mi sarei aspettata la costituzione di una cooperativa di sorci lavoratori per l’autonoma gestione del blog e per portare qui alleati e nemici, Maometto e la montagna. Naturalmente , dietro un ‘apparente accondiscendenza a un criterio di uguaglianza fra i partecipanti, avrei perseguito mire di conquista del potere, adottando anche il principio(latino? Von Klausewitz ?) di trattare il peggior nemico come se potesse diventare il miglior amico ed il miglior amico come se potesse diventare il peggior nemico. Il piano è fallito e questo blog al momento serve sì a me, piuttosto che a Miguel e ai musulmani e rom, ma solo per psicoterapia.
Nel seguire la pista dei transfughi , mi sono imbattuta in una tua frase, in cui dici che la vita, la felicità, e qualcosa d’altro sono valori borghesi quindi per te non significano nulla.
Sei per caso di origini russe, un pronipote di Dostojevski, un fuoriuscito de ” I Demoni?” (Ho visto anch’io Augias). Oppure siamo nel Nirvana ?
In attesa che Sandokel torni, ma senza benda nera sull’occhio,sarò contenta di leggerti . Io ti leggo davvero. E questa volta il latino l’ho capito.
Aurora.
Ma no, cerco solo di essere un buon comunista. Il guaio è che una buona definizione di comunista è che è tale chi sa di non esserlo. Come si fa a essere “buono” di qualcosa che non si può essere? Ma ora è tardi, e domani mi tocca di guadagnare la pagnotta d’operaio. Magari nel pomeriggio ti scrivo qualcosa di più su di me, se ti va. E grazie a miguel, che secondo me si diverte un sacco a nascondersi per giocare a rimpiattino coi nostri commenti. ‘Notte. p
p, mi va eccome sapere qualcosa di più di te, anzi dimmi più che puoi, dato che io, non so perchè, assimilo dalle tue frasi un sollievo filosofico. Miguel non si nasconde, siamo troppo pochi , cioè tu ed io, per meritare un’osservazione da dietro le quinte e son troppo pochi i commenti da quando gli alleati hanno rastrellato l’attenzione.
L’ opra tua deve essere ben rifinita e la pagnotta ben condita.
A presto.
Aurora.
Ooooooops, scusate … Non volevo interrompere …
dacia
Mah, non è che c’è molto da dire di me. Il mio “eclettismo” è figlio di tempi sbandati, per cui ho passato qualche esperienza politica di sguincio, prima di arrivare a capire quel poco che credo di sapere. E gli studi, ho fatto anche quelli, sono un operaio “colto”, (senza virgolette l’aggettivo si sarebbe messo a ridere), sono stati allo stesso modo sbilenchi. Presi, lasciati, ripresi fino a una tardiva laurea, non in scienze politiche, che ho sempre odiato, ma in lettere, una passionaccia che ho sempre avuto (questo per farti capire da che fonte vengono le citazioni, vecchi rimasugli della mia “degenza” universitaria). In realtà, nel frattempo lavoravo, e non mi sono mai veramente dato fretta di finire, se non quando le tasse cominciarono a costare veramente troppo. Oggi, se uno se la volesse prendere comoda come me, spenderebbe un “capitale”, come si dice. Retrospettivamente, un certo istinto m’ha guidato a evitare le esperienze più brucianti, sono passato dalle porte di dietro, per così dire, e sono arrivato senza rancori e delusioni all’incontro di marx in salsa napoletana. Oggi capisco che la mia scelta di “lettere” invece di scienze politiche, è stato il preludio migliore alla comprensione di alcuni concetti “paradossali” marxisti; e non m’ha riempito la testa di concetti pseudoscientifici di sociologia, economia, storia che vanno per la maggiore, che oggi so essere puro ciarpame dell’ideologia dominante. E la mia esperienza giovanile è stata radicale. Beh, ai tempi, pannella e bonino non erano così rincitrulliti, l’età passa per tutti, e il partito era meno legato a stupidaggini come la cieca fede in un sistema, il maggioritario all’americana, come mitico rimedio ai mali del secolo “fascista e comunista”. Ma oggi so che anche qui un istinto sicuro m’ha impedito le scelte più micidiali: certi gruppuscoli sessantottardi, e, peggio che mai, il pci. Ora so che m’avrebbero fatto ingollare quintalate di merda borghese, spacciandolo per miele fascista. Invece, coi leggeri radicali di allora, ho potuto fare la mia esperienza democratica e libertaria fino alla feccia, e quando ho toccato con mano che era tutta roba inutile, sono uscito pulito da quegli anni, semplicemente smettendo una volta per tutte di partecipare agli stupidi giochi elettorali di qualunque tipo. Il disgusto per la democrazia m’è venuto ben prima che ne capissi i motivi politici. Ancora quel certo istinto. La bestia stava da un’altra parte, queste armi non la scalfivano nemmeno, tutt’altro. Così è potuta maturare prima lentamente l’attenzione per marx, che capivo solo in parte, poi l’incontro con bordiga, che m’ha aperto il suo tesoro: il comunismo sarà, ma in nuce, in qualche modo è già la futura società di specie. Per questo la vita la libertà la felicità dei padri fondatori, giganti rispetto ai gracchiatori di oggi che ripetono in falsetto le loro parole, giganti che marx leggeva attentamente, come tutti i grandi classici borghesi del sette e ottocento, non mi interessano. Sono legate a un concetto di individuo. p
dacia, non interrompi niente. ficcati pure. p
p, ho tante considerazioni da fare ma la prima che mi viene in mente è che è proprio il tuo andare di “sguincio”, il tuo sbandare, il tuo andare un poco in diagonale, da destra sinistra e viceversa, il piroettare, il passare dalla porta di dietro, l’aggirare, che fan di te il non inquadrato, il non irrigimentato, l’indefinito o indefinibile, per usare un termine di Kel. Ti definisci marxista alla Bordiga, e io ti credo perchè tanto non so niente di politica e di marx. Certo che è la miscellanea a rendere poco individuabile , in te, l’esemplare di marxista del mio immaginario ( mi sembrava di ricordarli tutti in branco alle manifestazioni, con l’eskimo, un po’ ignorantotti, invasati nell’ urlare in coro slogans, quelli in prima fila con il passamontagna e sciarpe di copertura, guai a tentare di scattare una foto- temevano di essere riconosciuti dagli occhi-).
Quando non erano in suggestione di folla in tumulto , parlavano il loro linguaggio ” a livello di”, guidavano la citroen rossa, fumavano MS, portavan la barba, vestivano sciascianato. Ma quel che mi dava più ai nervi era che, al di fuori dell’argomentare politico, dove era tutto certezza, se gli chiedevi qualunque cosa, esprimevano sempre un dubbio :” Secondo me, ora c’è il sole, ma siccome io non sono un assolutista fascista, forse piove”.
Beh, magari io parlo dei ragazzi di sinistra in generale più che dei marxisti. Ho letto un commento di uno che ha detto di aver fatto parte di autonomia (operaia?), chissà, forse questo è un blog di sinistra, finalmente avrò modo di imparare qualcosa, dalle singole esperienze.
Avrai notato che io sono più interessata all’individuo che alla specie, se per specie tu intendi la massa. Se invece tu ti riferisce al programma intelligente della natura, che punta sempre alla sopravvivenza appunto, della specie, allora son d’accordo che è prioritaria rispetto all’individuo.
Comunque non mi inoltro in argomenti che presuppongono una conoscenza che non ho.
La seconda osservazione è che hai l’istinto che ti salva. Sarei curiosa di sapere se hai avuto degli amici che non si sono salvati. Ancora vedo il tuo andare dal razionale all’istintuale e viceversa, il che ti permette di non essere nè troppo indifferente, nè troppo coinvolto.
Infine, non voglio dilungarmi troppo, non sapevo che alla facoltà di lettere si studiasse il Vangelo. In ogni caso, ti faccio un complimento : non basta aver studiato per riuscire a fare le associazioni tra un argomento e l’altro, per scrivere con tanta arguzia. Per esempio, il disinformatore in buona fede, è uno per cui le nozioni sono come post-it su una bacheca, non sa collegarle, non sa ragionare, non sa criticare e per questo non sa riconoscere il vero dal falso. Riporta quel che gli viene appiccicato in testa.
Dacia, son contenta che tu sia tra noi. Vuoi partecipare e raccontare un poco di te, a me che non so nulla ? Ho letto il tuo appello, forse p. fa al caso tuo, ma non lo distogliere troppo da qui. Vedi, dove va lui, c’è un seguito.
Festina lente- Aurora.
uhm, la storia sembra volere accelerare i giri, niente in contrario da parte mia, ma non c’è fretta di andarle dietro. (Festina lente, appunto). Perciò ti mando lo stesso il commento pensato stamattina, anche se nei prossimi giorni immagino ci sarà l’inondazione dei commenti ai fatti di londra.
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto a ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattro occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
Mi piace questa poesia di montale, così ironica e rasoterra nel tono,ma così alta e commossa nel senso (è una degli xenia, le poesie in omaggio alla moglie morta), che pure è probabilmente il più borghese per estrazione, mentalità, gusto dei grandi poeti del ‘900 italiano. La realtà non è quella che si vede, e allora c’è bisogno di pupille vere, anche se offuscate, di “radar di pipistrello” come dice in un’altra poesia dedicata alla moglie, di bussole non impazzite per orientarsi, come diciamo noi, con bordiga.
Non essere troppo severa con i marxisti “massificati”, lo siamo tutti; non è un'”ideologia” che ci massifica, qualunque sia la nostra, ma i rapporti reali sui quali scorre come su binari inesorabili questa società. L’atteggiamento e il pensiero sono un riflesso, e neppure chi si dice marxista può sfuggire a questa pressione materiale delle cose. Bisogna uscire dallo “schermo d’immagini” (oggi ce l’ho con montale), e allora si può tentare d’orientarsi secondo linee di forza che non sono date dalla situazione contingente, da ciò che si vede, e che ci fanno vedere come realtà. Ma guai a credere che lo schermo d’immagini sia solo una nostra costruzione mentale, magari imposta da altri, che si possa dissipare come fumo (è la fuga in avanti di molte dottrine, diciamo per capirci, esoteriche), esso esiste veramente come pressione delle cose su di noi. Però dietro lo schermo non c’è una realtà altra, qui un marxista non può più seguire montale, ma la stessa realtà così trasformata da essere altro. Per questo il futuro il marxista non lo chiede ad apparizioni angeliche che vengono da un “oltrecielo” (altra figura montaliana), ma dalla “vecchia talpa” (forse la più famosa metafora di marx) che scava nel ventre dell’ oggi.
Cos’è la specie? È, nel suo rapporto con la natura, l’intera storia umana vista come unitaria, nella serie di tutti gli uomini che si sono succeduti e succederanno. Una citazione sarà più chiara, la più bella definizione di comunista che io conosca. “È compagno militante comunista e rivoluzionario chi ha saputo dimenticare, rinnegare, strapparsi dalla mente e dal cuore la classificazione in cui lo iscrisse l’anagrafe di questa società in putrefazione e vede e confonde sé stesso in tutto l’arco millenario che lega l’ancestrale uomo tribale lottatore con le belve al membro della comunità futura, fraterna nell’armonia gioiosa dell’uomo sociale”. Avrai già capito che il citato è quel tale maestro di caffè. p
P. s. Tre precisazioni al post precedente:
1) “miele marxista”, ovviamente, non “fascista”. Lapsus froidiano? boh.
2) “suo tesoro”; “suo” riferito a marx, bordiga era solo, come diceva lui, un umile ripetitore.
3) Parlando di miguel che si nasconde, mi riferivo al suo atteggiamento generale, al suo “stile” di conduzione del blog, non in particolare al suo interesse ai commenti di noi due.
p,uhm, uhm. Ti rispondo subito, per il motivo che già hai accennato.
La poesia è troppo bella, nella sua semplicità, incomincio ad apprezzare Montale, del quale ricordavo solo e male, ” La casa del doganiere” (esiste, vero?). Il mio irrefrenabile senso critico, che s’intinge come un pennino nell’inchiostro dell’acido, mi suggerisce che non ci sono solo scale in discesa, ma anche in salita, e sono le più faticose, alla lunga. Però è davvero commovente, ed io mi immagino la coppia unita e la successiva solitudine del poeta. La stessa solitudine di ” Lasciando Loco”. Non smettere mai di scrivere, sproni a ridimensionare le situazioni, ad essere meno sprezzante, meno categorici, più tolleranti e comprensivi.
Il tuo discorso sulla specie, mi è perfettamente chiaro se rifletto sul DNA,attraverso il quale noi risaliamo ai nostri genitori,nonni,bisnonni,trisavoli,a tutti i nostri antenati e risalendo, risalendo, arriviamo ai primi abitanti della terra, quelli da cui tutti siamo discesi, discendiamo,discenderemo. In questo senso ha ragione anche Gesù, quando dice che siamo tutti fratelli . Ci sarebbe qualche morto , anche di fame, o di sete, o di tristezza in meno – Però si dice pure “fratelli coltelli”…e ho visto che anche tu non scherzi quando si tratta di constatare le altrui mancanze ( a S. gli hai detto, nudo e crudo, tra due virgole,”impara asino”).
La natura e la storia dunque scendono e salgono la spirale a braccetto. Bordiga, in fondo, esprime concetti universali.
Ti piace Montale, il borghese, il più borghese del ‘900, e hai avuto un lapsus freudiano , il miele fascista.
Non ti viene il sospetto di essere ,veramente, un marxista tanto anomalo da non poter essere più considerato marxista ( cancellazione anagrafica a parte )?
Infine, nulla mi hai detto sul Vangelo.
Sono frasi che estrapoli da Bordiga ?
Perchè ogni tanto accenni all’esoterismo ?
Se vuoi non rispondermi, non mi offendo. Mi accontento dei tuoi discorsi versatili, delle poesie, degli argomenti ed ingredienti che tu ritieni.
Del futuro mio e della specie, non mi preoccupo : ad ogni giorno basta il suo affanno( Vang.) e se un male è inevitabile a maggior ragione è inutile che mi preoccupi( Seneca).
Io già mi sento una talpa, ma solo nel senso del vederci poco, non perchè scavi nel ventre della terra, a cercar la pietra occulta, dove ognuno sta solo, dopo essere stato trafitto da un raggio di sole (e va be’- scopiazzo un poco). Forse, leggendo ancora i tuoi disorientanti, ma non troppo, concetti, riuscirò a
pensare che dalla talpa è un simbolo del “nosce te ipsum” riferito alla specie, alla società ,alla storia.
Correggimi quando sbaglio , io pure ti correggo : si scrive freudismo, da Freud. E spiegami quando non capisco.
A presto.
Aurora.
a me Montale non piace, ma non ne ho mai fatto una questione ideologica. Se volessi potrei dire che fra i grandi del’ 900 ( Proust, Joyce, T.S.Eliot, Pirandello, Celine, Orwell, Pound, Solzenicyn,Bulgakov,Pasternak, Tomasi di Lampedusa, D’Annunzio) non c’è un marxista a pagarlo o, se c’è, è atipico ( Camus, Pasolini).
E’ notevole la citazione senecana. Insomma, era sempre un ”borghese”che appoggiava il ”boia” Nerone! E un’amica di terzomondisti violenti è meglio che non citi il Sermone della Montagna, manifesto mondiale della non violenza!
il ”Giovin Cialtrone”
Bentornato andrea. Com’è bello tranciare la storia come fai tu. Chi era seneca? Il manutengolo del “boia” nerone. Amen. Seneca è stato letto e ammirato da parecchi padri della chiesa, e dante parlava con ammirazione del seneca “morale” (“e vidi Orfeo/Tullio e Lino e Seneca morale”. Salvato a tuo sommo dispetto nel limbo) e del seneca “tragico”, che allora si credevano due autori diversi. E il teatro inglese elisabettiano? Ha saccheggiato a piene mani le tragedie di seneca e il suo “gusto” per l’eccessivo e per l’orrido. Shakespeare resta ancora nel paradiso angloamericano che tanto ammiri l’autore più letto e apprezzato. E sul genere “horror” hollywood ha costruito molte delle sue fortune. Tu continui a rinnegare i tuoi padri e neppure te ne rendi conto. Lettera xlvii a lucilio sulla schiavitù.
Libenter ex iis qui a te veniunt cognovi familiariter te com servis tuis vivere: hoc prudentiam tuam, hoc eruditionem decet. “Servi sunt.” Immo homines. “Servi sunt”. Immo contubernales. “servi sunt.” Immo humiles amici. “Servi sunt.” Immo conservi, si cogitaveris tantundem in utrosque licere fortunae.
Ma tutta la lettera è un inno contro la schiavitù. Cosa mancava a seneca per essere cristiano? La coscienza che fosse possibile, non una società che sapesse trattare bene i suoi schiavi, ma una società che ne sapesse fare a meno. Qui è il punto decisivo, non una presunta indegnità morale del cattivo pagano sui bravi cristiani. Togliti dal piedistallo in cui ti sei messo. Noi non siamo migliori di te, ma neppure abbiamo la dabbenaggine di credere te migliore di noi. p
Dato a cesare quel che è di cesare, A., torniamo a noi.
Facendo come i muli che si grattano a vicenda, come recita un antico detto latino (muli mutuum scabunt), ti correggo a mia volta il titolo della poesia di montale, che è “la casa dei doganieri”. E pazienza se a qualcuno non piace. Ah il vangelo. Ti posso dire che il primo recupero è nato per motivi di studio. Non si va da nessuna parte nella conoscenza della letteratura italiana senza conoscere almeno nelle grandi linee i testi sacri del cristianesimo. Ti racconto un fatterello personale. Saranno dieci anni o poco più, per comodità di studio mi serviva avere sottomano il corpus dei testi sacri nella versione, determinante per la parte cristiana di rito latino, di girolamo, la cosiddetta “vulgata”. Vado nella più importante biblioteca comunale di torino, quella detta “centrale”, e con mia sorpresa rilevo solo l’esistenza di vecchissime edizioni sei-settecentesche inavvicinabili alla normale consultazione, tanto meno al prestito. Allora mi rivolgo ai bibliotecari e faccio un po’ scocciato, ma scusate, com’è che non avete un’edizione consultabile dell’insieme dei testi sacri nella traduzione di girolamo, se essi sono indubbiamente i testi di base di tutta la tradizione europea che parlava latino. Che poi, per inciso, è grosso modo la tradizione di quello che oggi, a torto o a ragione, si chiama “occidente”. Quelli mi guardano come allocchi, ma non sanno che rispondermi, nessuno dei cervelloni che dirigeva la baracca c’aveva mai pensato. Immagino che uno come sartori salterebbe su e spiegherebbe tutto con la deleteria egemonia culturale dei “comunisti” in italia dal dopoguerra in poi. Beh, io, con marx, non sono “politically correct”, e se devo mandare a stendere mando a stendere. Ma non ce l’ho con lui. Come tu dici che esistono marxisti “massificati”, così esistono anche cristiani “massificati”. Del resto, tu non hai idea di cosa sia l’accanimento polemico tra marxisti: con andrea ci scambiamo al massimo punture di spillo.
Ma veniamo a girolamo e a quel suo latino straordinario della “vulgata”, che taglia tutti i ponti col latino classico. Scelta facile? O rottura dolorosissima ma necessaria? Forse ricordi l’episodio che girolamo stesso racconta. Girolamo aborriva il “sermo incultus” dei testi sacri e diligeva in sommo grado la letteratura pagana, così bella stilisticamente. Una volta si ammala fino ad agonizzare, e in quello stato delirante fa un famoso sogno. Trasportato estaticamente fino al tribunale presieduto da gesù, gli viene chiesta la condizione. Egli risponde naturalmente di essere cristiano. E il giudice di rincalzo: “Mentiris. Ciceronianus es”. E ordina di frustarlo (alla faccia della “mitezza” di gesù, come vorrebbero farci credere quelli che oggi si dicono suoi eredi, e che, loro, sicuramente, miti non sono). Girolamo mette fine alla pena del sogno e si sveglia fuori pericolo di vita solo dopo che davanti al giudice fa solenne abiura della letteratura pagana: “Domine, si unquam habuero codices saeculares, si legero, te negavi”. Da questa fortissima rottura nascono i testi sui quali si basano, per dirla col papa precedente, le radici cristiane d’europa. Altro che fasulla continuità, addirittura da omero fino all’occidente inteso nel senso d’oggi. Il cristianesimo è stata una vera, grande rivoluzione. Ha rotto, ferocemente rotto, col passato. Per questo un marxista può ancora citarlo con gusto. Ma la rottura d’oggi ha bisogno di appoggiarsi a nuovi testi. p
p, vorrei dare anche io al benvenuto ad Andrea, ma vedo che fa, come al solito, il disinformatore, quello su cui i post-it vengono appiccicati e poi riportati, magari dopo aver subito un ammollo e quindi essere sbiaditi o essere stati sovrimpressi, a caso , dall’inchiostro di altri post-it.
Non gli piace Montale, ma la poesia, quella che tu hai citato, gli piace o no ?
Seneca era il precettore di Nerone, non il manutengolo, come rozzamente riporta Andrea Sartori, che , nell’esprimersi male, crea confusione, zizzania.
La frase di Seneca, la condivide, si o no ?
Mi ha definita amica dei terzomondisti ( ma che vuol dire ?): io penso di volere l’amicizia di persone sostanzialmente buone e intelligenti, di quale razza, colore, ideologia loro siano non mi interessa. Se poi c’è la simpatia, allora son conquistata. Le persone buone e intelligenti non sono bugiarde e non guardano solo l’aspetto negativo dimenticando, appositamente ,quello positivo, anzi, fanno risaltare quest’ultimo.
Di un cretino, che sta dalla mia parte, di un cattivo, che sta dalla mia parte, di un bugiardo, che sta dalla mia parte, io non so che farmene, lo evito, mi creerà sicuramente, primo o poi, un danno.
Non so se Magdi Allam e Ferrara hanno la percezione dell’esistenza di Sartori e di stare ” dalla sua parte”.
Forse no.
Ad ogni modo, siccome i peccatori son quelli che hanno più bisogno, mantenendo la debita distanza, dico anch’io ” Benvenuto Sartori”. Però che la smetta di fare il torturatore, quello che esaspera ripetendo ossessivamente le stesse domande, le stesse frasi, in attesa di sentirsi dare, come unica risposta, quella che gli è stato ordinato di ottenere. E’ troppo monotematico. E poi, perchè non scrive anche lui una bella poesia, magari “L’onda” di D’Annunzio ?
Per quello che io so dei disinformatori, Sartori non risponderà alle domande di cui sopra.
Le frasi altrui gli scivolano addosso, non è in grado di recepirle, gli è stato insegnato quel poco si è riusciti ad insegnargli , oltre non va.
Non lo fa per cattiveria, è una ristrettezza-rigidità mentale. Tutti i suoi pochi argomenti ormai sono fissati.
Mah.Speriamo abbia capito il commento il tuo commento, p.
” Infinite le onde del mare salgono e scendono la riva/ infinito il mio amore per te ” ( Baci Perugina- Multinazionale Nestlè).
Aurora.
p, per il mondo parla pure di politica, io ti avrei nominato subito ministro della pubblica istruzione, fossi stata dittatora, per la formazione dei bambini, degli adolescenti, degli uomini. Non per parlare di marx o di Bordiga, ma per prendere dall’uno, dall’altro, da tutti i poeti, scrittori,filosofi, e dalla storia e dalla geografia e dalla religione, quel che di eterno e di universale si accompagna all’attuale, le correnti di forza vere che possono aiutare a superare i momenti bui, a resistere alle intemperie, a cercare di evitare compromessi dannosi per la nostra salute, e, individuo più individuo,a formare una società armoniosa.
Io però gradisco molto i fatterelli personali, che fine ha fatto la tua ricerca del Vangelo di Girolamo ? Sei di Torino o l’unica biblioteca dove potevi trovare il testo sacro pensavi fosse quella ?
Chissà come mai Dacia non è più riapparsa, sembrava ci avesse colto in situazione scabrosa.. no, qui siamo molto composti, non ci sono i riflessi di certi altri specchi.
Aurora
Dacia, istintivamente mi piace, come tutte le “ballerine”, quello di cui l’accusano i suoi denigratori. Ora ha messo un bel post sui fatti londinesi, con un analisi molto interessante, ma la sintesi temo non funzioni. Pensa che si debba “scegliere”, con un atto volitivo, la giustizia. Ma non si può mettere la volontà, qualunque cosa voglia, in testa. È come mettere il carro davanti ai buoi. Non farà mai un metro di strada. Ad ogni modo, sarà impegnata a parare i colpi del cavaliere senza macchia e senza paura sartori, che usa l’argomento che più gli si addice: la conta dei cadaveri. Riesce, per un attimo, a travestirsi persino da “terzomondista”, lui che a casaccio accusa di terzomondismo gli altri.
Quanto alla mia ricerca della vulgata, naturalmente le biblioteche universitarie, quella della sezione classica, o quella specializzata in materia di religione, l’avevano. Ma a me serviva una biblioteca generalmente aperta al pubblico, che avesse un prestito più semplice e immediato, e la “centrale” di torino risponde a queste caratteristiche. Avevo solo trovato molto disdicevole, e anche sgradevole, che un’istituzione così importante non si fosse mai sognata di colmare la lacuna di avere in edizione facilmente consultabile i testi fondanti della nostra civiltà cristiana d’occidente, mi cui tanto si mena vanto. Probabilmente non si rendeva neppure conto d’una tale mancanza. Al contrario, immagino che l’ultimo best seller della fallaci di turno sia già stato acquistato e “messo a disposizione del pubblico” da quella stessa istituzione. Arridatece i “tempi bui” del medioevo. p
p.s. Quello che manca ai cristianisti d’oggi è la numinosità. “La casa dei doganieri” è in una raccolta intitolata “le occasioni”. A me sono sempre rimasti impressi questi fulminei versi d’un’apparizione numinosa nel pieno d’una situazione “normale”.
(A modena, tra i portici,
un servo gallonato trascinava
due sciacalli al guinzaglio).
Nel poeta, questa presenza insolita viene fulmineamente intuita come segno d’altro. Imparassero dai loro maestri, i cianciatori d’oggi.
Anche io ho letto il post di Dacia, e mi è piaciuto, seppure io non capisca tutto e resti molto estranea ai commenti, in cui ognuno si chiede ” dove fosse l’altro quando..” . Io lo so dov’ero, “quando..”, a casa mia, ad assistere per anni mio padre, ad evitare fino in fondo che finisse in un ospizio. Anche ora so dove sono : bella spaparanzata sul divano, a dilettarmi nell’inutile constatazione che una cipolla, dalla parte esterna al centro, sempre cipolla resta e niente ci puoi trovare tra gli strati, se non un po’ di terriccio e forse del marcio.
Mi spiace, son fatta così.
Ieri sono andata a cercare chi fosse Girolamo, l’impetuoso traduttore non solo del Vangelo, ma di tutta la Bibbia, dall’ebraico direttamente in latino. Ho trovato anche le modifiche che nel corso dei secoli sono state apportate al testo originario, naturalmente ne ho viste solo alcune, pochissime, ma anche lì ho notato tanta creatività, per non dire erroracci. Infine, sempre seguendo San Girolamo, sono arrivata ad un articolo, scritto nel 1922 da non ricordo chi, in cui si parla di scontro di civiltà in Europa, iniziato con la riforma di Lutero, il quale avrebbe introdotto la critica anche nell’ambito religioso, la possibilità per ognuno di interpretare i testi sacri direttamente e personalmente senza passare attraverso l’ufficialità ed i dogmi della Chiesa cattolica. Lutero, rozzo ed ignorante , sarebbe stato quindi il promotore di un distacco tra la civiltà del nord, anglosassone , protestante, e quella del sud, orientaleggiante e cattolica. Mentre il nord europa, da Lutero in poi, si sarebbe avviato verso la modernità, scriveva l’autore, i paesi latini sarebbero rimasti ancorati alla loro antica civiltà e facevano fatica, anzi non erano proprio riusciti, a stare al passo coi tempi. Lo scontro di civiltà in breve era determinato dalla modernità dei popoli del nord contrapposta all’ancoraggio al passato dei popoli del sud.
Anche oggi, trascorso quasi un secolo da quando quell’articolo fu scritto, si tratta di scontro di civiltà.
Ho letto il tuo commento sulla possibilità che i palestinesi convivessero con gli isreliani, accettando di fatto lo stato di cose. Ho capito bene ? Io ho pensato che abbiamo avuto tante “invasioni”, in Italia, ma mai abbiamo resistito ad oltranza, anzi ci siamo adattati ed ecco tra noi i geni dei greci,dei normanni, dei germanici, degli arabi, degli spagnoli, il dialetto milanese ricco di influssi francesi, il siciliano che , come il tunisino, esclama “Camourriaaa!” per indicare il gran fracasso, la confusione.
Insomma, che sia quel che deve essere, quando il giunco si deve piegare, si pieghi, se arriva la piena, la tempesta, la bora.
Seneca, da te citato, lo ha scritto: il padrone di oggi può diventare lo schiavo di domani. E’ la ruota che gira.
Adesso devo puntare a trovare il significato di “numinismo”.
Al prossimo gradino, Aurora.
Anzi, “numinosità”.
A.
Sì. Al di là delle questioni di diritto, su chi avesse ragione, e, diritto conto diritto, decide la forza, data la situazione, era quella la soluzione migliore alla questione palestinese. Uno stato allargato unico che comprendesse la cisgiordania. All’interno di questo stato un minimo di quelli che vengono detti diritti civili in favore dei palestinesi, e l’alleanza trasversale degli strati proletari ebrei, palestinesi (lo strato più ampio) e cristiani (per minimi che fossero) per la difesa delle proprie condizioni economiche. Questa sarebbe stata la soluzione più intelligente e la soluzione, non ti stupire, marxista della questione. Infatti questa posizione non è mia, ma storicamente dei gruppi comunisti ai quali mi rifaccio, e per averla chiara dovrei riandare a leggere vecchi giornali ingialliti dal tempo. Ma il succo è questo. Negli anni sessanta nella galassia dei gruppi palestinesi v’erano capi che sostenevano questa posizione. Certo l’america per israele e la russia per i palestinesi hanno svolto un ruolo deleterio, e questa soluzione, già debole di per sé, non ha mai avuto chance reali. Purtroppo è prevalsa la linea stupida, foss’anche giusta in fatto di diritto, di voler creare uno stato di coccio accanto allo stato di ferro israeliano. Oggi l’avvitamento è tale, che non so proprio come le due parti possano uscirne fuori. In teoria questa soluzione è ancora possibile, ma in pratica, l’inutile sangue scorso tra le parti in una via senza sbocchi, la rende più lontana ancora che negli anni sessanta. Oggi, non sono affatto un esperto della questione, non so neppure se esistono ancora gruppi che sostengano attivamente questa posizione.
Lutero è stato anche l’iniziatore della letteratura tedesca con la sua traduzione della bibbia. E così sono seguite le traduzione nelle altre lingue nazionali dello stesso testo. Uno sbocco inevitabile. L’abbandono della “vulgata” come testo unico della cristianità, significativamente segna l’inizio dell’evo moderno e la fine del medio evo, non meno della conquista del nuovo mondo. Il fatto è che quel latino “incolto” di girolamo era diventato la lingua colta della classe dirigente. Per dare una nuova base alla cristianità, c’era bisogno di lingue che fossero conosciute da strati più ampi della popolazione. E così le lingue “volgari” sostituirono la “vulgata”. p
Numinosità. Ecco cosa mi ci vuole. Tra-scendere-o-tra-salire. L’archetipo/il simbolo/il sublime/il senso del sacro / l’altra dimensione/deve avere ragione Kel- lo sleeper più sleeping della rete cellulare attuale-qui la faccenda ha del surreale.
Vado leggendo i fogli di giornale ingialliti dal tempo/ era allora solo l’inizio/anzi neppure/ della primavera/ vado scrutando lungo la via senza sbocchi dove scorse il sangue/ e mi vedo alla foce il muro invece del mare. Son tutta in volo con il pipistrello, speranzosa di avere un radar/ l’avrò/ anche se non son Mosca/ la moglie di Montale/ ho pur sempre una ghiandola pineale.
E mentre il blog boccheggia e p. lo aiuta a respirare, io remo così , come mi pare ,col nume che mi appare.
Aurora.
A furia di parlare di ebrei e israele, per ammenda.
A Liuba che parte
Non il grillo ma il gatto
del focolare
or ti consiglia, splendido
lare della dispersa tua famiglia.
La casa che tu rechi
con te ravvolta, gabbia o cappelliera?,
sovrasta i ciechi tempi, come il flutto
arca leggera – e basta al tuo riscatto.
Da “Le occasioni”
P, se tu hai fatto ammenda io son Napoleone. Non hai affatto cambiato tema, o ballerino, solo lo stile e la circonferenza : l’esodo allargato alla storia degli italiani dell’Istria. A me s’intona la tua versatilità, dallo stile nudo e crudo, realista, degli israeliani capitalisti, potenti e armati,a Liuba, che tanto mi è familiare come nome e non te lo traduco perchè non sono sdolcinata.
Seguo il summit di Dacia, finalmente comunicano un poco e qualcuno ha recepito il tuo messaggio, chiaro limpido , recoaro.
Io continuo a far la bollicina dell’acqua lete, dalla mia gabbietta tranquilla ti pigolo un più-più – di più-di più… ( Non partire anche tu.)
Aurora.
grazie,grazie,grazie…finalmente qualcuno ha detto a Sartori quello che meritava