Le due Questioni, i pisseri e i visionari

La prima questione in assoluto è quella ambientale.

La questione ambientale, nell’essenza, è straordinariamente semplice.

Una sola specie di esseri viventi usa energia per consumare risorse che si rinnovano solo in tempi lunghissimi, per farne sempre più prodotti, che sempre più velocemente si trasformano in rifiuti.

L’esito di questo semplicissimo fatto è invece quanto di più complesso possa esistere. Talmente complesso da essere totalmente imprevedibile e quindi impossibile, in sostanza, da affrontare “facendo qualcosa“: sappiamo solo che ci conduce sempre più velocemente verso la catastrofe.

La seconda questione, inseparabile dalla prima, è quella cibernetica.

Cioè le tecnologie con cui, per evitare la catastrofe ma continuare a fare le stesse cose che ci portano alla catastrofe, si cerca di controllare la totalità del tutto. E che finirà in tempi relativamente brevi per imporre qualcosa che non era in programma, cioè la “singolarità“, e con essa, se la catastrofe ambientale paradossalmente non ci salva, la fine dell’umanità.

E’ qui che nascono una serie di questioni urgenti per il futuro di tutti gli esseri viventi, e anche in tempi brevi.

Su questi temi, a grandi linee, l’umanità si divide tra i pisseri e i visionari.

Questione ambientale, cioè fine della vita…

I pisseri affrontano la questione ambientale dicendo che si risolve tutto compensando le emissioni di CO2 e che i governi ci stanno pensando. Magari un po’ in ritardo, poveretti, ma è colpa di pochi cattivi.

Questione cibernetica, cioè fine dell’umanità…

I pisseri dicono che la questione cibernetica, boh, non è nemmeno una questione, fa tanto comodo ricevere la pubblicità su Google e poi, noi proprio perché siamo pisseri, non abbiamo niente da nascondere

Sulla questione cibernetica, ci sono delle belle menti che lanciano l’allarme, almeno a partire da Lewis Mumford, senza che molti abbiano prestato ascolto.

Chi si accorge oggi della questione cibernetica è quindi in genere una persona qualunque, che non passa il tempo a farsi grandi teorie politiche, che si trova davanti casa un’antenna misteriosa, o una persona armata di smartphone che imperiosamente esige di scandire il suo grimpasse

Tra i visionari, fiorisce, come è normale, un mondo quasi medievale di leggende per spiegarsi queste cose. E queste creative leggende vengono immediatamente prese d’assalto dagli anticomplottisti.

Il primo a ironizzarci sul mondo immaginale dei visionari sono io, che dico,

“ma potevi evitare di prenderti uno smartphone, e di avere Whatsapp, il resto viene dopo?”

E loro ti rispondono,

“eh, ma allora non ci avevo pensato, adesso mi ribello perché mi obbligano!”

Ora i visionari vedranno confusamente, confonderanno fantasmi e mezze verità; ma i loro critici, tanto più colti di loro, non vogliono proprio vedere.

Infatti, a pensarla, in sostanza, proprio come i visionari, sono quelli che ci vogliono introdurre nel mondo cibernetico.

Quello che state per vedere, è un video della Telecom cinese, che spiega attraverso un raccontino morale a cosa serve effettivamente il 5G. Oltre a far arrivare un centesimo di secondo prima il tuo like a un video su Tik Tok.

All’inizio vi sembrerà un film distopico di trent’anni fa, ma per orientarvi il cattivo è il personaggio che appena alcuni fa sarebbe stato il buono, e il supereroe per pisseri è quello con gli occhiali smart, come si dice.

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675 risposte a Le due Questioni, i pisseri e i visionari

  1. PinoMamet scrive:

    Io sono abbastanza pissero per stile di abbigliamento e in fondo anche di comportamento, tranne quando mi esibisco come attore o come mimo 😀 ma questo è un fatto di gusti;

    sono invece abbastanza dal video cinese. Mo’ adesso ci verranno a dire che il tipo che scappa, che ammiro perchè:

    1- sta scappando dai vigili

    2- è un bravo trasformista

    3-sa fare il parkour

    e sembra quindi la versione cinese di Jason Bourne,

    in realtà ha fatto qualche grave crimine tipo la pedofilia, o non pagare le tassa sui rifiuti.

    Ma immaginatevi il Governo Mondiale che sogna il nostro (inconsapevole) Andrea, armato di furbocchiàli, di dossi stradali con le lame e di semafori con il riconoscimento facciale.

    C’è da diventare matti. Questi per una multa non pagata ti faranno fare lo schiavo per anni, vedrai. Non scherzo: magari scherzassi!

    • PinoMamet scrive:

      Come al solito mi dimentico qualche parola nella tastiera.

      “Sono invece abbastanza spaventato dal video cinese…”

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ PinoMamet

      “spaventato”

      Fatta la legge trovato l’inganno.

      Una volta diffuso il 5G ci sarà qualche simil-napoletano 🙂 che inventerà un micro-scrambler che creerà un’isola di realtà virtuale la quale si interfaccera’ col sistema e trasmetterà l’immagine di una bella figliola.

      Ricordo da ragazzo di aver letto un romanzaccio di fantapolitica dove Gheddafi minacciava di far scoppiare una bomba H a New York. Quando la CIA intercetta le immagini del Colonnello USA un sofisticatissimo laser a infrarossi per capire dell’irrorazione sanguigna dell’iride se sta mentendo oppure no…finché Gheddafi non si mette gli occhiali da sole.

      Il controllo assoluto è tanto utopico quanto il disarmo assoluto, almeno finché la popolazione ha di che mangiare in abbondanza (escludo dunque la Corea del Nord e “1984”).

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Andrea Di Vita scrive:

        USA=usa

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “Una volta diffuso il 5G ci sarà qualche simil-napoletano 🙂 che inventerà un micro-scrambler che creerà un’isola di realtà virtuale la quale si interfaccera’ col sistema e trasmetterà l’immagine di una bella figliola.”

        Ma infatti uno dei mezzi più efficaci di accelerazione dell’intelligenza artificiale è la selezione di nuove forme di vita artificiale nella lotta contro quelli che non a caso si chiamano “virus” e contro i predatori umani (“hacker”).

        E che è una lotta che ormai in grandissima parte l’IA conduce da sola, senza bisogno o quasi di assistenza umana.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “IA”

          Mi si dice da fonte autorevole ( la solita 🙂 ) che l’insieme dei dati descrivente le attività degli esseri umani (dove si trovano, che fanno ecc.) ha superato i 16 exa-tera bytes, ossia i sedicimila miliardi di miliardi di miliardi di bytes. Ed è in rapida crescita. Non esiste alcuna IA in grado di gestire una tale mole di dati, e men che meno di capirci qualcosa.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Miguel Martinez scrive:

            Per ADV

            “Non esiste alcuna IA in grado di gestire una tale mole di dati, e men che meno di capirci qualcosa.”

            Non capisco… l’insieme di quei dati e dei processi relativi è l’IA, mi sembra e dal momento in cui ci lavora, li capisce.

            Forse pensi a qualche “manovratore” in stile umano, che governa quei dati dall’esterno?

            • Moi scrive:

              Non esiste alcuna IA in grado di gestire una tale mole di dati, e men che meno di capirci qualcosa.

              ———–

              Mi permetto di dubtarne … anche perché certa gente ha una mente talmente (auto)limitata che un antidiluviano 😉 Commodore64 basta e avanza !

            • Fuzzy scrive:

              https://www.tdblog.it/lintelligenza-artificiale-quella-cattiva-che-modifica-gli-attacchi-dinamicamente/
              L’intelligenza artificiale, per ora, non è che uno strumento che si può usare per finalità buone o cattive. Dipende dai punti di vista.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Fuzzy

                “L’intelligenza artificiale, per ora, non è che uno strumento che si può usare per finalità buone o cattive. Dipende dai punti di vista.”

                Aaah…

                Come se fosse così semplice.

                Qualunque tecnica riformula il mondo.

                Dal momento in cui esistono i fucili, tutti devono averli. E per gestirli devono inquadrare e mantenere eserciti in un certo modo, e per inquadrare e mantenere eserciti devi… Quindi NON dipende da come li usi.

                Solo che finora, nessuna tecnica era “intelligente”, e quindi c’era comunque sempre una possibilità teorica di controllo da parte dell’utilizzatore, che essendo umano, è debole, privo di corna e artigli, ma possiede il monopolio dell’intelligenza.

                L’intelligenza artificiale è la prima tecnica che invece possiede – per definizione – intelligenza. Anzi, più ne possiede, più è utile all’utilizzatore.

                Dove “intelligenza” non significa solo essere un’enciclopedia neutrale, ma essere in grado di prendere decisioni.

              • Fuzzy scrive:

                Al momento in cui si “libera la bestia”, però, deve essere ben chiaro che il guinzaglio deve essere sempre a portata di mano.

                Necessaria, dunque, una consapevolezza che un algoritmo di intelligenza artificiale è un valido strumento, ma personalizzabile e governabile.

                Mi limitavo a citare questo.
                Tra l’altro per la disperazione dei controllori basta un solo hacker per fare danni imprevedibili
                Poi se un domani l’IA ci dirà “ciao controllore o ciao hacker, io le ne vado per la mia strada” allora……allora non si saprà più cosa pensare. Io a dire il vero una cosa la penso, e cioè che la vita escogita tutte le strade per continuare ad esistere malgrado l’entropia. E una strada potrebbe essere appunto l’intelligenza artificiale.
                Ma non è farina del mio sacco. È una teoria del fisico Damiano Anselmi.

            • Francesco scrive:

              Miguel

              posso ipotizzare che quei dati non siano un insieme ordinato e analizzabile ma una scombinata massa di masse di dati diversi, tra loro scoordinati e scombinati. Creati da una pressochè infinita serie di processi e apparati di cui nessuno sa tutto e nessuno ormai sa chi dovrebbe saperne qualcosa ..

              Anche se mi è facile immaginare che una IA vorrebbe farci credere questo, per fotterci con maggior comodo

              Ma dovrebbe avere uno scopo e per questo serve una autocoscienza: o no? potrebbe essere solo un algoritmo per farci pagare le multe?

  2. mirkhond scrive:

    Per restare in tema:

    Filippo Facci: “Novax in prigione”. I giornalisti invocano i lager?

    Il buon (si fa per dire) Filippo Facci, quello che un tempo faceva il garantista, propone l’arresto per i renitenti al Santo Siero contestando i solitamente allineatissimi Gramellini e Mattia Feltri contrari al “metodo Singapore”, ovvero a far pagare le cure ai non vaccinati. No. Lui propone l’arresto, e addirittura la cura psichiatrica. Ricordiamo che Facci aveva fama di garantista ma il suo garantismo è solo per personaggi potenti caduti in disgrazia: se invece un Mario Rossi qualsiasi non vuole, per mille motivi, farsi punturare, ecco che invoca il carcere e la psichiatrizzazione.

    Facci comunque non pare nuovo ad uscite del genere, e già a settembre aveva espresso questa sua convinzione. E ci si mette anche Andrea Scanzi, il giornalista con più follower in Italia, dicendo con fare minaccioso “Noi vaccinati cominciamo ad arrabbiarci. Una minoranza non può sopraffare una maggioranza. E la maggioranza sta cominciando a perdere la pazienza”.

    E’ ovvio che costoro non fanno altro che abbaiare su input del loro editore politico, e tutto il Parlamento ha oramai dichiarato guerra a quella minoranza, unica fra le varie minoranze che non abbia diritto ad esistere, che non vuole sottoporsi alla cura. Ma il fatto che i giornalisti comincino a latrare su arresti e simili deve far rabbrividire.

    Dove vuoi mettere i renitenti? A Rebibbia e San Vittore non ci stanno tutti. Probabilmente si sta pensando a qualche lager o gulag. O forse, in maniera più cinese, ai “campi di rieducazione”.

    Cosa sono i campi di rieducazione cinesi? Sono strutture dove vengono mandati i prigionieri per “purificare i loro cuori” al fine di “sostenere quel che è giusto” e “rimuovere ciò che è sbagliato”. In pratica, il lavaggio del cervello. Questo è particolarmente forte oggi nello Xinjiang, dove vive la minoranza uigura, etnicamente turca e culturalmente musulmana. Il caso degli uiguri sta vedendo la cancellazione, mediante “rieducazione”, dell’identità religiosa di questo popolo islamico. Facci parla di psichiatrizzazione del dissenso: non solo arrestare, ma anche sottoporre a cure psichiatriche. Esattamente quel che accade agli uiguri in Cina. O come accadeva nell’Urss di Stalin, Bulgakov e Solzhenitsyn alla mano. Questo propone Facci il garantista e, essendo un vecchio craxiano, presumbilmente anticomunista.

    E i giornalisti non sono innocenti. Facci e Scanzi, nella loro violenza, nel loro accusare si avvicinano al regime simbolo stesso del Male. La “Reductio ad Hitlerum” è qualcosa che non ci piace, spesso il tirare in ballo i regimi fascista e nazista è solo polemica, ma purtroppo qui si cominciano a vedere analogie terrifiche.

    Facci parla di “armi batteriologiche che camminano”. Il regime nazista fu notoriamente molto salutista, implementando la ricerca per le cure contro il cancro e il tifo. E quest’ultima malattia era associata a ebrei e polacchi, che quindi andavano internati in quanto portatori di quei mali (fra le altre cose). Ora sappiamo che un non vaccinato contagia quanto un vaccinato. E comunque un vaccinato non dovrebbe temere nulla, altrimenti che si è vaccinato a fare? Quindi la proposta di Facci non ha alcun senso sanitario, ma solo politico. Il vaccino è il famoso grano d’incenso all’imperatore, quello che i cristiani si rifiutavano di bruciare a costo di farsi sbranare dai leoni nel Colosseo. E’ un atto di sottomissione al cesare Draghi e alla religione di Stato. Chi non lo fa deve essere internato e curato perché pazzo, come avviene nei regimi comunisti. Chi non lo fa è “portatore di malattie” come lo erano ebrei e slavi secondo i nazisti. I giornalisti di oggi assomigliano sempre di più ai giornalisti del Völkischer Beobachter, l’organo del Partito Nazista. Così come la satira. Guardiamo ad esempio Stefano Disegni. Non una vignetta su Draghi o Mattarella, ma ecco una bella striscia sui no vax. Tipico esempio di satira di regime. Perché anche nei regimi c’è la satira, ma diretta solo contro i nemici del governo.Come erano le vignette di Philipp Rupprecht, in arte Fips, per Der Stürmer.

    Non sono certo meno innocenti dei deliri di Facci. Anche queste cose aprono le porte ai lager. Perché, andando avanti di questo passo, con una criminalizzazione come non si era vista nemmeno verso terroristi o brigatisti (d’altronde c’é chi ha invocato leggi speciali) il passo successivo è quello: il lager alla tedesca o il campo di rieducazione alla cinese.

    • roberto scrive:

      Che accozzaglia di idiozie….

    • paniscus scrive:

      “Ora sappiamo che un non vaccinato contagia quanto un vaccinato. E comunque un vaccinato non dovrebbe temere nulla, altrimenti che si è vaccinato a fare? ”

      Chi è critico contro i vaccini potrebbe gentilmente spiegare come concilia queste due affermazioni?

      Cioè, da una parte si dice che essere vaccinati o non vaccinati è esattamente uguale, e che quindi il vaccino non ha alcun effetto;

      e però, contemporaneamente, si dice che i vaccinati dovrebbero stare tranquilli perché sono vaccinati, e fregarsene se gli altri scelgono di rischiare, tanto non potranno fare del male a loro.

      Come si spiega?

      (ah, incidentalmente: Filippo Facci è uno che una quindicina d’anni fa teneva un blog in cui si spacciava per femmina diciannovenne americana lesbica, ricca, viziata, biondissima e ammiccante… e in cui alternava proclami politici a favore del liberismo sfrenato a provocazioni a sfondo sessuale di evidente natura acchiappaclick. Dobbiamo ANCORA prenderlo sul serio?)

      https://www.macchianera.net/2006/12/26/sono-lexi-amberson/

      https://www.macchianera.net/2006/12/29/non-sono-lexi-amberson/

      http://alessios4.blogspot.com/2007/10/internet-gratis-filippo-facci-e-lexi.html

      • Moi scrive:

        Filippo Facci è uno che una quindicina d’anni fa teneva un blog in cui si spacciava per femmina diciannovenne americana lesbica, ricca, viziata, biondissima e ammiccante… e in cui alternava proclami politici a favore del liberismo sfrenato a provocazioni a sfondo sessuale di evidente natura acchiappaclick.

        [cit.]

        ……………………………..

        Ma quando un’ asinata del genere la fa Saverio Tommasi, non si dice “Esperimento Sociale” 😉 ?!

      • Miguel Martinez scrive:

        per paniscus

        “Chi è critico contro i vaccini potrebbe gentilmente spiegare come concilia queste due affermazioni?”

        Credo che il senso sia questo (ambasciatore non porta pena):

        1) “le statistiche dimostrano che i vaccinati contagiano quanto i non vaccinati” (ma si ammalano di meno). Quindi vaccinarsi non è un gesto di altruismo.

        2) “i vaccinati sono corsi a farsi vaccinare, perché pensano così di non correre rischi loro stessi”. E quindi vaccinarsi, che non aiuta il prossimo, dovrebbe comunque salvare dai rischi i vaccinati.

        Quindi perché preoccuparsi se qualcuno non si vaccina?

        Ripeto, interpreto idee di altri, non sono le mie.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “Preoccuparsi”

          Mi preoccupo perché chi non si vaccina un domani potrà più facilmente occupare un posto in terapia intensiva di cui posso aver bisogno io se mi ammalò di altre patologie per cui non c’è vaccino.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Miguel Martinez scrive:

            Per ADV

            “Mi preoccupo perché chi non si vaccina un domani potrà più facilmente occupare un posto in terapia intensiva di cui posso aver bisogno io se mi ammalò di altre patologie per cui non c’è vaccino. ”

            Dovresti andare in Lussemburgo, dove abbiamo visto con le statistiche che ha presentato Roberto che:

            1) ci sono circa 100 posti letto in terapia intensiva

            2) se l’intera popolazione lussemburghese fosse composta da vaccinati i malati di covid occuperebbero 5 posti

            3) se l’intera popolazione lussemburghese fosse composta da NoVax, i malati di covid occuperebbero 40 posti.

            Insomma, la differenza c’è, almeno finché le recenti vaccinazioni continuano a funzionare e finché il virus non muta in maniera significativa.

            Ma è lecito porsi anche la domanda, quanto costerebbe raddoppiare i posti in terapia intensiva rispetto a quanto costa vaccinare ripetutamente l’intera popolazione?

            Non conosco la risposta alla domanda, e certamente raddoppiare i posti in TI non significa semplicemente comprare qualche letto in più e tenerlo in cantina, ma implica molte cose sicuramente costosissime.

            Però è anche un modo diverso di affrontare la questione, dalla “mobilitazione”, la “guerra totale”, il mega-appalto unico…

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “raddoppiare”

              Come dire: siccome c’è l’ingorgo all’incrocio per o lavori in corso sulle fognature, inutile mettere il semaforo provvisorio per il senso unico alternato, facciamo un raddoppio della carreggiata che ci può venir utile anche per il futuro.

              Non si fa prima a mettere una bella vaccinazione obbligatoria periodica per tutti, piuttosto che costruire nuove terapie intensive che senza pandemie sono inutili?

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Devo ammettere:

                OMDAADV!

              • Miguel Martinez scrive:

                per ADV

                “Non si fa prima a mettere una bella vaccinazione obbligatoria periodica per tutti, piuttosto che costruire nuove terapie intensive che senza pandemie sono inutili?”

                Ma intanto mi sembra che il futuro sia con pandemie, non senza.

                Una vaccinazione obbligatoria per 60 milioni di italiani ogni sei mesi per il prossimo futuro?

                Basta metterlo in bilancio…

              • roberto scrive:

                in ogni caso la soluzione meno cara è semplicemente non curare nessuno:
                zero spese mediche, risparmi sulle pensioni dei vecchietti, e incidentalemente hai pure una specie di darwinismo che con il tempo seleziona persone più resistenti al virus.
                poi chiaramente la biosfera non può che giovarsi di meno folla

                perché nessuno ci ha pensato?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “in ogni caso la soluzione meno cara è semplicemente non curare nessuno:”

                immagino che la tua risposta sia ironica.

                Visto che la motivazione fondamentale, ripetuta incessantemente, per imporre la vaccinazione di massa della popolazione italiana è quella dei posti in terapia intensiva…

                Bene, ammesso (e non concesso) che sia possibile aumentare del 35%, nel giro di due anni, i posti letto in terapia intensiva, ammortizzandone i costi sull’arco di dieci anni…

                1) il costo sarebbe considerevolmente maggiore o minore del costo di vaccinare l’intera popolazione italiana due volte l’anno per gli stessi dieci anni?

                2) ci sono altre controindicazioni? Da ignorante, posso immaginare che all’inizio ci sarebbero molti più casi lievi di Covid; può darsi che alla fine proprio questo aiuterebbe ad arrivare una situazione più normale, o forse no. Non lo so.

              • werner scrive:

                Non ho i dati per fare i conti. Mi limito a notare che oltre alle terapie intensive dovresti computare le spese per tutti coloro che si ammalano e per l’assistenza a tutti coloro che hanno conseguenze a lungo termine (anche senza finire in terapia intensiva). Senza contare che devi pagare la malattia a tutti coloro che risultano postivi.

              • werner scrive:

                Le controindicazioni potrebbero essere una mutazione sgradita del virus, visto che più circola e più ha possibilità di mutare.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Werner

                “più circola e più ha possibilità di mutare.”

                da laureato in lingue orientali… ho sentito anche il contrario, cioè più resistenze ha da superare, più facilmente muta invece di diventare come tutti i suoi cugini coronavirus “moderati”. Ovviamente non lo so: io non sto proponendo nessuna soluzione, semplicemente mi interessa il modo di ragionare.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “che sia possibile aumentare del 35%, nel giro di due anni, i posti letto in terapia intensiva”

                Del 35%? No, dovresti tipo decuplicarlo a stare stretti e questo non è tanto un costo una tantum, ma è spesa corrente quando il posto in terapia intensiva è occupato.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “Del 35%? No, dovresti tipo decuplicarlo a stare stretti”

                Io mi sono basato solo sulle statistiche lussemburghesi, che sono molto chiare, e anche facili da fare, visto che i posti letto in TI sono circa 100 e ne basterebbero 5 per i “covidisti” se tutta la popolazione fosse vaccinata; mentre se nessuno fosse vaccinato, ce ne vorrebbero 40.

                35 è quindi il numero in più che ci vorrebbe in caso di non vaccinazione di massa.

                Se poi le statistiche lussemburghesi sono totalmente fuori linea rispetto a quelle italiane, sarà come dici tu, infatti avevo ipotizzato che fossero un caso di cherry-picking da Nogrimpasse, invece Roberto assicura che sono le statistiche ufficiali.

              • roberto scrive:

                Miguel

                “ immagino che la tua risposta sia ironica.”

                No perché?
                Se parliamo di costi direi che quella che propongo è la soluzione logicamente migliore

                Poi se vuoi prendere in considerazione dei fattori diversi dal costo, allora possiamo rivedere la questione

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Passare da 5 a 40 posti significa aumentare del 700%.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “Passare da 5 a 40 posti significa aumentare del 700%”

                Ah adesso ho capito cosa intendevi per decuplicare, e stiamo dicendo la stessa cosa.

                Arrotondiamo a 10.000 gli 8.400 posti TI esistenti in Italia, e applichiamo le proporzioni lussemburghesi.

                Se tutti gli italiani fossero vaccinati, ci sarebbero 500 posti occupati da “covidisti”, ne resterebbero liberi 9500.

                Se nessun italiano fosse vaccinato, ci sarebbero 4000 posti occupati da “covidisti”, ne resterebbero liberi solo 6000.

                Se moltiplichiamo per 700% i posti da “covidisti vaccinati”, o del 35% i posti complessivi, otteniamo lo stesso risultato: passare da 10.000 a 13.500 posti TI. Sempre per tenerne 10.000 liberi per “non covidisti”.

                Ma ripeto, può darsi che il Lussemburgo non faccia per nulla testo e ci sia qualche miracoloso elemento che lo salva dal pericolo Covid.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Posso ricordarti che a inizio 2020 in Lombardia i reparti erano pieni e si era arrivati al punto di scegliere chi salvare e chi no?
                Perché capisco la memoria selettiva, ma non è passato così tanto tempo.

        • Peucezio scrive:

          Miguel,
          “Ripeto, interpreto idee di altri, non sono le mie.”

          Aggiungo che a me paiono ragionamenti ineccepibili in sé.

          La retorica di regime è contraddittoria, proprio per rivendicare implicitamente il principio dell’arbitrarietà del potere.

        • paniscus scrive:

          interpretazione del pensiero novax riportata da Miguel:

          “2) “i vaccinati sono corsi a farsi vaccinare, perché pensano così di non correre rischi loro stessi”. E quindi vaccinarsi, che non aiuta il prossimo, dovrebbe comunque salvare dai rischi i vaccinati.”
          —-
          Ah, quindi, secondo questi fenomeni, non è vero che il vaccino protegge, ma chi ha scelto di farsi vaccinare pensa di sì, e quindi i vaccinati dovrebbero essere comunque protetti solo perché LO PENSANO.

          Una meraviglia logica…

          • Moi scrive:

            … c’era la proposta mi pare di Peucezio di estendere il Gender ai Vaccini : mi sento (!) Vaccinato, sono Vaccinato ! … Mi sento (!) Immune, sono Immune !

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Paniscus

            “Una meraviglia logica….”

            Evidentemente sono io che non riesco a spiegarmi.

            Allora:

            Provax: “Vacciniamoci tutti”

            Novax: “perché?”

            Provax: “perchè se ci vacciniamo non ci ammaliamo” [semplifico]

            Novax: “ma tu ti sei vaccinato?”

            Provax: “certo!”

            Novax: “E allora, secondo il tuo ragionamento, non ti dovresti ammalare, qualunque cosa facciano gli altri, quindi lasciami in pace”.

            E’ più chiaro così?

            • roberto scrive:

              Miguel

              “ Novax: “E allora, secondo il tuo ragionamento, non ti dovresti ammalare, qualunque cosa facciano gli altri, quindi lasciami in pace”.

              Infatti ho smesso da tempo di cercare di convincere i novax a vaccinarsi, è giusto, permettimi, legittima e realistica paura che a natale saremo di nuovo tutti chiusi in casa perché un dieci percento di intelligenti riempirà gli ospedali.

              Se non ci fosse questo me ne fregherei ampiamente della sorte dei novax

              • Moi scrive:

                … poi arriva Enrico Montesano (… The New Beppe Grillo, che ridurrà il M5S ai minimi termini ?!) che dice “Cacchinati” per “Vaccinati” e la discussione non sussiste più.

              • daouda scrive:

                Apparte che faresti bene a fregartene sempre.
                Apparte che essere chiusi in casa a Natale è ovvio e lo era già dall’inverno scorso proprio perché gli pseudo vaccini non servono ad un cazzo.
                Apparte che il conteggio no vax e pro vax è fallato e strumentalizzato

                Oltre tutto questo, oltre che sei un tonno, chi cazzo sei te per convincere qualcuno a pseudovaccinarsi?
                Io non mi sono vaccinato mica per paura.
                Non mi va la battaglia a supporto di quello che credo sia la realtà ( ossia che chi si è pseudo vaccinato oltre ad essere un cojone è complice del peggioramento delle condizioni politiche e sanitarie, e lo posso provare ben bene, d’altronde si stanno avvicinando alla verità anche i media ufficiali che dicono che la riduzione dell’efficacia del pseudo vaccino è del 50% dopo 8 mesi, mentre semmai la realtà è che è del 100% dopo 4 mesi, ossia a fare il gonzo scialbo il doppio ) e che te ti abbassi a sto livello mi dà veramente fastidio per la stima che ho di te.

              • roberto scrive:

                “ chi cazzo sei te per convincere qualcuno a pseudovaccinarsi?”

                Infatti, ho detto che non ci provo nemmeno anche perchÉ non me ne frega nulla al di fuori di quell’unico aspetto egoistico che menzionavo

              • roberto scrive:

                “ per la stima che ho di te.”

                Grazie e ricambio, sinceramente

                Ma non cerco stima, vojo famme natale a roma

              • daouda scrive:

                quanno vieni a Roma dimmelo.

                Ao cazzo sei napoletano, clandestinità docet.

                Tralasciando il chi cazzo sei a Robbè, cazzo, sta situazione era prevedibile dall’uscita degli pseudo vaccini stessi e dall’adocchiamento della malattia e dalla comprensione delle plitiche che perseguono.
                Ovviamente io lo sapevo in quanto sò che i non psudo vaccinati c’entrano, di per sè, del tutto marginalmente, come c’entrerebbe un pseudo vaccinato.

                La cosa era scontata, cazzo, non svegliarti adesso perché te potrebbero impedì de venì qua. Comunque sia non credo lo impediranno, torneremo a zone colorate quindi contingentamenti misti a para-confinamenti per i non pseudo vaccinati.
                Credo si potrà viaggiare. Mi preoccuperei di più su materie prime e alimenti ed energia…magari n bijetto verrà a costà er triplo a breve.

              • roberto scrive:

                „ quanno vieni a Roma dimmelo.“

                Con molto piacere (scegli tu il ristorante, ti invito)

                Sono napoletano ma la mia famigliia sta a roma

              • daouda scrive:

                ma li mortacci tua allora lo vedi che sei un napoletano demmerda porco ddue?

                MA io non sò vaccinato indo cazzo magnamo , scegli te r posto? Ma come cazzo famoooooooo? Lo fai apposta eh?
                Sei proprio un napolicolera ao.

              • roberto scrive:

                Buon motivo per vaccinarsi, mangiare con me….

                Ci prendiamo da asporto (porchetta, crocchette cose cosi) e qualche birra e mangiamo fuori, problema risolto
                🙂

              • daouda scrive:

                La mia prima domanda sarà se Pippen ha ragione contro Jordan

                Ma che cazzo stai a ddi la mia prima risposta.

              • paniscus scrive:

                “…legittima e realistica paura che a natale saremo di nuovo tutti chiusi in casa perché un dieci percento di intelligenti riempirà gli ospedali.”
                ——-

                E invece no, io ribadisco, non c’è solo quello.

                Io mi sono vaccinata NON solo per proteggere me stessa e fregarmene degli altri… ma anche (e soprattutto) perché ho pensato che più aumentava il numero di vaccinati, MENO sarebbe circolato il virus, e quindi i contagi sarebbero stati meno probabili per tutti, non solo per i vaccinati, ma anche per gli altri.

                Magari si può anche interpretare anche questa come una mossa egoistica, nel senso che meno circola il virus, prima ci leviamo dai piedi restrizioni, mascherine, tamponi e quarantene,

                ma l’aspirazione a levarsi dai piedi questa roba vale indistintamente per tutti, mica solo per chi si vaccina.

                Io credo sinceramente che vaccinarsi non sia solo un atto di protezione individuale, ma anche un contributo all’alleggerimento delle restrizioni per tutti, e quindi al cosiddetto “ritorno alla normalità”, anche se questo concetto è discutibilissimo.

                Io lo dico chiaramente, mi sono vaccinata soprattutto per contribuire al debellamento generale della pandemia, NON perché avessi una terribile fifa di prendermi la malattia personalmente.

                Devo ammettere che questa fifa non l’ho mai avuta.

                Non ho mai avuto manie igieniche morbose, non ho mai portato le mascherine col beccuccio (che proteggono di più) ma solo quelle chirurgiche di modello base che non proteggono un tubo…

                …e non sterilizzo una maniglia del carrello del supermercato dal giugno del 2020, né tantomeno un piano di lavoro di un banco scolastico o un mouse di un computer condiviso, dal settembre 2020 (mentre ho visto colleghi che ogni volta che entravano in una nuova aula facevano abluzioni di mezz’ora alla volta con spruzzini portati da casa, e che hanno continuato a farlo anche dopo essere stati vaccinati).

                Quindi, io mi sono vaccinata NON perché sopraffatta dalla paura di prendere la malattia, questo è certo. Al massimo, i primissimi tempi ci sono stata attenta per paura di passarla a persone care anziane o fragili, questo sì, ma di sicuro non è stato quello il motivo principale dlela scelta di vaccinarmi, quando ancora non c’era il green pass e non c’era nessuna forma di obbligo diretto o indiretto.

                Ho solo pensato che il vaccino fosse il modo più semplice per contribuire a levarsi dai piedi l’epidemia prima possibile.

                NON HO creduto a pecora che “il vaccino risolvesse tutto una volta per sempre”, come pensano i no-vax a proposito di chi si è vaccinato: ho semplicemente pensato che una protezione parziale fosse sempre meglio che nulla, e che l’aumento della percentuale di vaccinati contribuisse ad aumentare l’effetto di questa protezione parziale. Che c’è di strano?

                Se poi, con questo, devo ugualmente andare in quarantena per essere venuta a contatto con qualcun altro che ha preferito non vaccinarsi per scelta, sarà anche normale che mi girino le scatole?

              • roberto scrive:

                Paniscus,

                Sono abbastanza d’accordo su tutto, solo che ora come ora, chi ha deciso di non vaccinarsi non lo farà mai e certo non perché gli spieghi che è una parte dello sforzo collettivo

              • paniscus scrive:

                “Sono abbastanza d’accordo su tutto, solo che ora come ora, chi ha deciso di non vaccinarsi non lo farà mai e certo non perché gli spieghi che è una parte dello sforzo collettivo”
                ————

                Ok, ti seguo su questo,
                ma allora non regge per niente la teoria secondo cui

                il vaccinato dovrebbe stare tranquillo perché ormai è protetto, e quindi che gliene frega se non si vogliono vaccinare gli altri?

                e però contemporaneamente

                il vaccinato è così scemo da non rendersi nemmeno conto di NON essere più protetto e di essere nella stessa identica situaizione del non vaccinato”!

              • daouda scrive:

                Guardate che se non capite che vi hanno fregato, anche se non volete o fate una cosa giusta sbaglierete anche in quello.

                Quindi è inutile che la si ponga sociologicamente, egoisticamente, altruisticamente, opportunisticamente, economicamente, solidaristicamente, cameratescamente.

                Quello che te hai creduto sull’utilità dello pseudovaccino era una stronzata sin dall’origine.
                E’ questo primariamente da all’unico punto di vista che conti se il tema sul banco è la medicina: quello clinico e sanitario.
                Chiedersi il non perché di questa strumentalità e srfracellare il cazzo su tutto il resto dei perché possibili, può soltanto essere un chiaro segno di demenza.

                Quale sia il regno della normalità già è comico per ragionarci vista la sua lunga cavalcata, ma forse è peggio ancora come pericolo ictus quando si renda necessario utilizzare con così facil trasporto una parola critica come norma.
                Sorvolonado dunque…e lasciando da parte le comunicazioni intra-Oltrarnine e “gli impercettibili segnali codici” di Maccio Capatonda, lo strano è che la protezione aggiuntiva è stata detta altro, ma anche queto è irrilevante. La cosa criminogena è la selezione delle varianti che se piano piano uscirà fuori, a quanto pare, c’è un piano strategico pronto a sfruttare ( per ritornare ai gichi dei perché perché perché ).
                Chiaramente io oltre tutte le cazzate ed evidenze già intuibili per la natura stessa del virus come dello pseudovaccino stesso.

                Non credo ci sia senso dover ribadire che gli pseudo vaccinati possono infettarsi ed infettare, in 5 mesi il loro effetto è nullo, e che in quasi tutto il mondo hanno agevolazioni al chiuso rispetto ai non pseudo vaccinati, di per sè aumentando grandemente le possibilità che i veri untori siano loro giacché imprudenti ed incontrollati.

                L’ho scritto perché non potevo non scriverlo, ma spero si sia capito che parlavamo di altro.

                L’ultima risposta di Paniscus infatti ignora del tutto l’aderenza fattuale.
                MA CHE CAZZO VE FA STA MALE SE LE CURE CE STANNO E FUNGONO?
                Chiarito ciò, io che non ho mai sminuito le complicanze pericolose del corona virus ( come le infiammazzioni multiple nei bambini e non solo le fibrosi polmonari ), non capisco perché si parli del concetto di vaccino quando è metodologicamente sbagliato farlo, ed anche strutturalmente visto che un vaccino ad Mrna non è un vacinno, direi, per definizione.

              • daouda scrive:

                chi se pseudovaccina sotto i 55 anni è un infame.
                Chi se pseudovaccina sopra i 55 anni , forse lo è comunque, forse no.

                Ecco.
                Partimo da qua, così se capimo visto ceh a quanto ve gira non afferrate l’argomenti.
                Ovviamente ciò non c’entra n cazzo co effetti avversi ignoti a medio-lungo termine o grafene e cyborg vari ( cosa che non andrebbero ignorate sicuramente la prima, la seconda è già strano che sia stata detta, il che significa che in futuro sarà, sapevatelo ).

              • roberto scrive:

                48 anni ma ciccciobombo va bene?
                Quando ho chiesto al medico cosa fare mi ha detto papale papale “ho perso dei pazienti come te”
                E mi sono grattato ma ho pensato di dare una mano al destino

              • daouda scrive:

                ahahahahah

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      “Filippo Facci: “Novax in prigione”. I giornalisti invocano i lager?”

      Ma qual è l’autore?
      Dove è uscito?

  3. mirkhond scrive:

    Dal sito di Visione TV. Non capisco perché mi viene respinto il link. Sono più volte che ci provo.

  4. fuzzy scrive:

    Dunque, c’è questo 1% di super capitalisti fossili che tengono in pugno l’89% della popolazione mondiale grazie alla complicità del 10% dei normali ricchi.
    E ne viene fuori questo
    https://www.oxfam.org/en/tags/inequality
    E non c’è nemmeno bisogno dei droni e del riconoscimento facciale. Finora è bastata la finanza con gli aggiustamenti strutturali.
    Ora si ha l’impressione che qualcosa si stia sfaldando. I fossili scarseggiano. I normali ricchi non si sentono più tanto sicuri della propria ricchezza, i normali poveri, mi pare di aver letto, non so più dove, hanno capito l’antifona e non stanno più al gioco della finanza. (Si, era un articolo di Jason Hickel)
    https://newint.org/features/2021/08/09/money-ultimate-decolonizer-fjf
    Ora i Super ricchi si inventano il controllo totale, perché secondo me (opinione personalissima) sentono che i co-protagonisti del gioco sono disposti diversamente, e la situazione gli sta sfuggendo di mano.
    (Pure in Cina la classe dirigente non è poi così solida come ci si immagina).
    Questo super controllo, non so perché mi ricorda la vecchia e cara Linea Maginot, oppure la Grande Muraglia Cinese, oppure le fortificazioni dei Templari in Terrasanta. Alla fine non sono servite a niente.

    • daouda scrive:

      La Cina può avere un rovescio interno.

      Ad ogni modo mi pare stupido credere che non sappiano dove sono andati a imbucarsi, anzi, mi sembra idiota credere che non abbiano voluto decisamente imbucarsi per questa strada.
      Lo sappiamo tutti ad esempio che la moneta fiat non ha senso, e lo sanno pure loro che hanno account collaterali ingenti, e non certo stanno in classifica con Musk , Gates, Bezos, Zuckberg che sono dei falsi ricchi e dei burattini.
      Se dunque hanno usato carta straccia per ottenere degli scopi, robba che anche un poppante saprebbe non poter essere possibile se non costringendo e lobotomizzando la gente, cosa ti aspetteresti da future “rivolte” o futuri “cambi di paradigmi”?

      E’ triste continuare a sentire critiche dell’odierno basantesi su testi di 40 anni fa condite dalla immissione aggioranata delle moderne tecnologie.
      Le loro scienze coercitivo-lobotomizzanti sono avanti di 20 anni come le loro tecnologie che sfornano all’uopo. Potrebbero avere già l’energia alternativa, e sicuramente la hanno, e comunque continuare la manfrina per incanalarci laddove vogliono loro, per vari altri tornaconti.

      Fatti la tua vita, che è meglio. Abbiamo completamente perso la possibilità di intravedere le loro strategie ed anche la possibilità di identificare le fazioni in gioco.
      Solo un’alta dose di paranoia può aiutare a districarsi, ma garantisco che non dà un bel vivere.

    • Francesco scrive:

      Oxfam? ne diffido profondamente, i dati trattati così sono una truffa

      • Francesco scrive:

        >>> Oxfam is a global movement of people who are fighting inequality to end poverty and injustice. Across regions, from the local to the global, we work with people to bring change that lasts.

        Our work is grounded in the commitment to the universality of human rights. Driven by diversity and founding our asks in evidence and experience, we take sides against poverty and injustice everywhere. Feminist approaches guide all our analysis, action and interaction.

        OK, anche peggio di quanto pensassi. Siamo al Mago Otelma proprio.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “Oxfam”

        Quando vivevo in UK mandai dei soldi a Oxfam. Mi risposero con una lettera in cui mi indicavano dove erano stati spesi i miei soldi: in un ambulatorio del Malawi di cui mi si forniva indirizzo, numero di telefono e nominativo del responsabile della spesa.

        Mai visto fare una cosa del genere alla Caritas.

        Da allora do soldi solo a Oxfam (o a Gino Strada).

        OT:

        https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/11/16/carron-si-dimette-comunione-e-liberazione-una-crisi-decennale/6393565/

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          se ti basta così poco per fidarti e per non fidarti

          Oxfam è noto per dare numeri alla cazzo di cane a supporto delle sue tesi politiche, sono lieto di sentire che fanno anche altro e di utile

          ciao

        • roberto scrive:

          “ Mi risposero con una lettera in cui mi indicavano dove erano stati spesi i miei soldi”

          Andrea, non vorrei fare il rompipalle ma per un po’ ho fatto donazioni ad una piccola associazione che faceva cose bellissime in un villaggio in India. Addirittura un mio amico c’era stato regolarmente e aveva visto con i suoi occhi come tutti era perfetto…poi si scoprì che il tizio si intascava tutto e faceva le peggio cose

          C’est la vie ma fidarsi di una letterina…..mah!

  5. Miguel Martinez scrive:

    Leggo su Repubblica:

    “Maschio, fra i 30 e i 50 anni, con basso livello d’istruzione. Residente nel Nord Est. Operaio o disoccupato. Di destra. È questo l’identikit del #NoPass tracciato dall’Atlante Politico, che stima poco sotto la quota di una persona su cinque l’opposizione sociale al certificato verde.”

    Vado a controllare cosa scrive davvero l’Atlante Politico e vedo qualcosa di leggermente diverso:

    http://www.demos.it/a01886.php

    Vedo una serie di tabella riguardanti l’intenzione di voto – la somma fa 100%, che mi sembra strano, poi leggo una nota che spiega che il 31% dei sondati non ha espresso intenzioni di voto.

    Quindi diciamo che il primo “partito” nei sondaggi dovrebbe essere quello degli astensionisti.

    Poi una tabella spiega:

    1) cosa pensano gli italiani in generale del Grimpasse, e qui hai 78% favorevoli, 19% contrari e ci sta.

    2) ma dopo si fa riferimento SOLO a come la pensano le persone che hanno intenzione di votare per qualche partito, e lì andiamo dal 95% pro-GP del PD al 75% pro-GP dei meloniani. Non vengono nemmeno presi in considerazione i piccoli partiti di sinistra, dove la percentuale dei no-GP è certo alta.

    Insomma, non è vero che i no-GP “sono di destra”; è vero che a destra ci sono molti più no-GP che nel PD).

    La maggioranza dei no-GP che conosco io in questo momento certamente non ha intenzione di votare per nessuno: in passato penso che molti di loro abbiano votato M5S (oggi il più odiato perché percepito come partito traditore), PD per motivi locali o abitudine familiare, qualche formazione minore di sinistra.

    Sarebbe stato interessante chiedere a quelli del “primo partito d’Italia”, gli aspiranti astensionisti, come si schieravano sul GP.

    • werner scrive:

      Gran parte dei giornalisti non è capace di leggere e capire i dati. Non sorprende che emergono conclusioni strampalate. Questo è uno dei motivi per cui in tema COVID la stampa Italiana ha fatto un pessimo lavoro.

  6. Moi scrive:

    Nerdata interessante … il Sogno Mostruosamente 😉 Proibito [cit.] dei Sovranisti :

    ————————–

    If COUNTRIES were PLANETS ▬ (SURFACE AREA) 🗺 [3D]

    https://youtu.be/OG6FX4csMpc

    —————————

    Si noti che c’è il Vaticano ma NON l’ Italia ! 😉

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per ADV

    “Però è anche un modo diverso di affrontare la questione, dalla “mobilitazione”, la “guerra totale”, il mega-appalto unico…”

    Qui tocchiamo il solito punto chiave.

    La mia proposta di raddoppiare i posti in terapia intensiva è ovviamente una sparata ignorante…

    Ma è interessante come non vengano nemmeno prese in considerazione alternative di questo tipo (e non sto parlando dei fiori di Bach).

    Perché chi effettivamente si trova a fare ricerca, è pagato per fare ricerca nel campo in cui operano le grandi multinazionali, che ovviamente hanno più interesse a vaccinare tre volte 60 milioni di italiani con un solo prodotto, che a mettere in piedi con tanti prodotti, 200 posti letto.

    E’ un po’ come con gli OGM: se chiedete alla maggior parte degli esperti di biotecnologia nelle università italiane, sono favorevoli, e pronti anche a fornire dati che ne dimostrano i benefici.

    I pisseri diranno, “visto, la Scienza dice che gli OGM fanno bene!”

    I visionari diranno, “mentono, si sono inventati tutto!”

    Io noto che praticamente tutti i biotecnologi fanno un doppio lavoro: da una parte per l’università pubblica, dall’altra come ricercatori e tecnici per le imprese che producono OGM.

    E non devono falsificare proprio nulla, basta porsi solo le domande che avranno già una risposta favorevole.

    • roberto scrive:

      Miguel

      “ Ma è interessante come non vengano nemmeno prese in considerazione alternative di questo tipo (e non sto parlando dei fiori di Bach).”

      Non è che non vengono prese in considerazione, ti ricorderai che è stata una delle prime cose pensate da conte e comunque un po’ dappertutto si sono aumentati i posti letto in terapia intensiva

      Il problema però è che non è che ci siano tanti infermieri e medici disoccupati e quindi una volta che hai le quattro mura e l’attrezzatura, che ci fai?

      Certo puoi nel 2020 incoraggiare i giovani a intraprendere la carriera di infermiere, ma, realisticamente c’è li avrai non prima del 2025 (quando a dio piacendo questo incubo sarà passato e i nuovi letto in rianimazione saranno vuoti), ma nel frattempo?

    • roberto scrive:

      Poi Miguel, tu che odi gli appalti….raddoppiare i posti in terapia intensiva = appalti sia per le costruzioni, sua per i macchinari sia per i medicinali….

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “raddoppiare i posti in terapia intensiva = appalti sia per le costruzioni, sua per i macchinari sia per i medicinali….”

        Tu poni due domande molto diverse.

        1) sui tempi per la formazione del personale. Qui ovviamente non ti so rispondere. Non so quanti posti letto in terapia intensiva ci vorrebbero in più: nel piccolo Lussemburgo, abbiamo calcolato 35 (cioè la quantità in più richiesta dai “non vaccinati” rispetto ai “vaccinati”) in più rispetto ai 100 attuali, quindi un aumento del 35%.

        Calcola che in Italia ci sono attualmente 8414 posti letto di TI.

        Bisogna vedere quante persone oggi lavorano esclusivamente nei reparti di TI, e aumentarli del 35% nel giro di due anni (cioè il tempo che è durato finora il Covid).

        E’ possibile? Non ho idea. Comunque siccome nulla fa pensare che ci libereremo più da pesti ricorrenti, sarebbe un investimento a lungo termine importante.

        2) Io non odio gli appalti, non so dove ti sia venuta quest idea.

        Domanda: premesso che sia fattibile un aumento del 35% dei posti letto in TI, quanto costerebbe (costruzioni, macchinari, medicinali, assunzione di personale e non so quanto altro), con ammortizzazione su un periodo diciamo di 10 anni?

        Quanto costa un ciclo di vaccinazione dell’intera popolazione italiana ogni sei, nove mesi per lo stesso periodi di tempo?

        Se costa di meno la seconda, ovviamente in termini economici, è da preferire la seconda.

        • roberto scrive:

          “ 2) Io non odio gli appalti, non so dove ti sia venuta quest idea.”

          Dal fatto che hai scritto mille volte che gli appalti sono il problema dei problemi
          🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “Dal fatto che hai scritto mille volte che gli appalti sono il problema dei problemi”

            Per me l’ambiente è il problema dei problemi.

            Gli appalti sono semplicemente il momento in cui gli interessi politici incontrano quelli economici, e quindi sono molto interessanti.

    • roberto scrive:

      “ parte degli esperti di biotecnologia nelle università italiane, sono favorevoli, e pronti anche a fornire dati che ne dimostrano i benefici.”

      L’ipotesi che effettivamente tutti questi abbiano ragione la escludiamo a priori, giusto?

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “L’ipotesi che effettivamente tutti questi abbiano ragione la escludiamo a priori, giusto?”

        Ho detto l’esatto contrario. Dove ti viene questa idea?

        • roberto scrive:

          Mi viene dal fatto che scrivi

          “ Io noto che praticamente tutti i biotecnologi fanno un doppio lavoro: da una parte per l’università pubblica, dall’altra come ricercatori e tecnici per le imprese che producono OGM.

          E non devono falsificare proprio nulla, basta porsi solo le domande che avranno già una risposta favorevole.”

          Ora io interpreto così, dimmi se sbaglio

          – i biotecnologi lavorano per aziende che producono OGM
          Ergo
          – i biotecnologi hanno un interesse nella produzione degli OGM
          ergo
          – i biotecnologi avranno un bias favorevole agli OGM
          ….
          Conclusione:
          “non saranno certo i biotecnologi che hanno un interesse nella produzione degli OGM a parlarci delle magagne degli OGM”

          Ho capito bene?

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “Ho capito bene?”

            Sì, però ho detto che “non devono falsificare proprio nulla”, che i loro studi possono essere rigorosi e corretti, e che sbagliano quelli che li accusano di mentire.

            Tutto qui, non escludo affatto a priori che “abbiano ragione”, semplicemente non lo possiamo sapere dai loro studi.

            Per dire può essere che usando gli OGM aumenti moltissimo la produttività nell’arco di cinque anni; ma poi le piante fanno sviluppare nuovi microrganismi imbattibili che le distruggeranno nell’arco di dieci anni e lasceranno l’umanità alla fame (è solo un’ipotesi).

            Uno studio meticoloso e correttissimo sulla produttività degli OGM nell’arco di tre anni dimostrerà che “hanno ragione” a sostenere gli OGM, senza alcuna menzogna o falsificazione, e anche con la coscienza pulita.

            L’azienda che finanzia la ricerca avrà interesse a fare anche uno studio che porti alla seconda conclusione?

            • Miguel Martinez scrive:

              per roberto

              “L’azienda che finanzia la ricerca avrà interesse a fare anche uno studio che porti alla seconda conclusione?”

              Poi tu ti trovi a contestarmi “dalla parte dei pisseri”.

              Ti assicuro che ho vita altrettanto difficile con i “visionari”.

              Che sono convinti che gli esperti di OGM mentano, falsifichino i dati, tengano nascoste scoperte esplosive. E mi trovo facilmente accusato di essere un agente delle multinazionali perché contesto queste loro ipotesi, anzi certezze.

              La mia non è una posizione facile 🙂

              • Fuzzy scrive:

                https://nuovabiologia.it/epigenetica-la-rivoluzione-copernicana-in-biologia/
                Epigenetica. Recentemente ho acquistato un libretto che spiega la genetica in termini molto semplici, ma non cita appunto l’epigenetica. Penso che comunque sia una teoria molto seria, e non ci sia motivo di dubitarne.
                È un po’ come il cane al guinzaglio. Un bel giorno si libera dal guinzaglio e ti dice “Ciao padrone, io me ne vado per la mia strada. Prendimi, se ci riesci” Scherzo.

            • Francesco scrive:

              >>> L’azienda che finanzia la ricerca avrà interesse a fare anche uno studio che porti alla seconda conclusione?

              Beh, cazzo, sì, anche solo per pararsi il culo dalle richieste di danni! persino quelli di Bhopal hanno dovuto sganciare qualcosa, eppure lessi che erano stati i dirigenti locali a intascarsi i soldi delle misure di sicurezza, non la casa madre a lesinare.

              Mi pare che tu veda una multinazionale con secoli di storia indietro e in avanti come un “imprenditore” mordi e fuggi.

              Eppure credo agiscano in modi molto diversi. Credo.

              • roberto scrive:

                non solo quello, ma temo che nel suo estremo materialismo miguel sottovaluti la voglia dei ricercatori di fare ricerca seria, il desiderio dei concorrenti di fottere i concorrenti e tanti altri elementi chiamiamoli “morali”

                non dico che ogni ricerca sia perfetta, ma nemmeno che tutto faccia schifo

                (era ritvan vero che ci ricordava che allah non ama gli eccessi? sarebbe stato prezioso in questi tempi)

              • Francesco scrive:

                Ritvan era preziosissimo, credo abbia contribuito molto a non farmi scivolare in una islamofobia patologica, ed era un punto di vista diverso. E intelligente.

                Avesse un pò di tempo da dedicarci!

              • PinoMamet scrive:

                Anche a me piacerebbe se tornasse Ritvan!

  8. Miguel Martinez scrive:

    Ricordo qui un articolo che avevo scritto, su come un esperto possa dire cose fattualmente esatte, rispondere ironicamente e a ragione a qualche critica un po’ folle, e stabilire quindi che “la scienza” dimostra qualcosa… semplicemente evitando di porsi delle domande macroscopiche, che se uno se le ponesse, cambierebbe tutto il quadro.

    http://kelebeklerblog.com/2020/09/18/paolo-attivissimo-i-trucchi-di-un-cacciabufale/

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      “Attivissimo”

      Vieni a fagiolo 🙂

      Cambiare le domande cambia le risposte, non i fatti.

      Con un amico medico discutevano di recente sul 5G. Risulta che tranne che nel caso si resti intrappolati in galleria in un vagone sigillato di un treno AV il campo elettrico medio (in Volt/m)/cui si viene esposti è inferiore alla soglia usata finora in radioprotezione per personale non professionista (ho i dati precisi, ma non sottomano). Ci si arriva anche facendo un po’ di conti, ma questo è proprio il risultato di una serie di misure fatte in Italia qualche anno fa.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Miguel Martinez scrive:

        Per ADV

        “Ci si arriva anche facendo un po’ di conti, ma questo è proprio il risultato di una serie di misure fatte in Italia qualche anno fa.”

        Ma sicuramente.

        Il problema è che l’unico appiglio legale per contrastare la diffusione ovunque del 5G e delle sue conseguenze è quello abbastanza discutibile della “salute”, per cui tutto il dibattito si concentra su quello.

      • Miguel Martinez scrive:

        Sempre per ADV

        “Cambiare le domande cambia le risposte, non i fatti.”

        Certo, i fatti prescindono da quali fatti scegliamo di affrontare, cosa che dipende dai fini per cui li affrontiamo.

        Se il nostro fine è vendere un prodotto che richiede enormi investimenti, cercheremo quei fatti che aiuteranno a ottenere il massimo profitto dall’investimento che abbiamo fatto.

        Cioè fatti che convincano il potenziale cliente ad acquistare.

        Quando abbiamo messo il lavapiatti in casa, il venditore ci ha presentato un calcolo dettagliato su quanta sapone si risparmia in media rispetto a lavare a mano.

        Sono sicuro che si basasse su studi seri, ma non ci ha presentato uno studio su quanta corrente elettrica si risparmia lavando a mano…

        Il complottista per me è quello che dice, “non è vero, lavando a mano risparmio sapone, questo qui mente, miocuggino addirittura si trova più sapone nel flacone dopo aver lavato i piatti che prima!”

        Il complottista per te è quello che non compra subito la lavatrice, anche se la scienza dimostra che fa risparmiare.

        • paniscus scrive:

          “Quando abbiamo messo il lavapiatti in casa, il venditore ci ha presentato un calcolo dettagliato su quanta sapone si risparmia in media rispetto a lavare a mano.

          Sono sicuro che si basasse su studi seri, ma non ci ha presentato uno studio su quanta corrente elettrica si risparmia lavando a mano…”
          —–

          Io ricordo solo che il tecnico installatore, già che era lì, tentò anche di vendermi un imprecisato dispositivo magnetico aggiuntivo che avrebbe avuto il potere di ridurre i depositi di calcare.

          Io feci inizialmente la finta tonta e gli feci qualche domandina vaga su quale fosse l’ordine di grandezza di intensità di quei campi magnetici,

          e lui (che forse non conosceva nemmeno la differenza tra tesla, gauss, weber, watt e ampere) credette di avere a che fare con la tipica casalinga ansiosa e più ignorante di lui,

          e allora pensò bene di rassicurarmi dicendo che non dovevo preoccuparmi perché comunque “era solo un campo magnetico, e quindi NATURALE” e quindi innocuo… e non un campo ELETTROMAGNETICO, e quindi artificiale, e potenzialmente pericoloso perché artificiale.

          A quel punto gli dissi di essere laureata in fisica, e che pertanto poteva risparmiarmi tutti quei discorsi, e che l’aggeggio non mi interessava.

          Devo ammettere che il ragazzo si scusò, e ammise sinceramente che non era convinto nemmeno lui del funzionamento del trabiccolo, ma che purtroppo era tenuto a proporlo sempre, perché a livello aziendale l’avevano addestrato così.

          Forse era anche meno ignorante di come l’avevo sospettato, ma di sicuro era abbastanza intelligente da rendersi conto di fino a che punto ci si può spingere a recitare la pantomima, e quando invece si può parlare liberamente con qualcuno che ti capisce…

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Martinez

          “acqua”

          Ma i fatti sono uguali per tutti.

          Se vuoi, nulla ti impedisce di chiedere al venditore quanta elettricità consuma la lavastoviglie. E ti deve dire la verità, altrimenti con la garanzia in vigore puoi avere i soldi indietro. Noto il consumo, vedi se ti conviene. Stesso discorso per l’acqua, ecc.

          Il complottista non è quello che non compra; il complottista è quello che non chiede neanche, perché “mai o cugino mi ha detto che consuma troppo”.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Miguel Martinez scrive:

            Per ADV

            “Ma i fatti sono uguali per tutti.”

            Certo, ma gli esperti, cioè quelli che conoscono meglio i fatti, non sono uguali per tutti.

            Il tizio che mi vendeva la lavatrice, ne sapeva molto più di me.

            In questo senso, la scienza non è neutrale.

            E in un dibattito in televisione, mi stroncherebbe, dicendo “io sono un lavatrologo, lei è un laureato in lingue orientali, quando devo chiedere un consiglio sui verbi persiani, mi rivolgerò a lei, intanto stia zitto e non faccia il complottista terrapiattista”.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Immaginiamo che io adesso arrivi, copi-incolli la home di Wikipedia in arabo e fornisca una traduzione farlocca per cui la wiki in home direbbe che i musulmani devono sgozzare i crociati e che bisogna fare la guerra santa in Occidente. Alla tua risposta inizio a dire che la tua conoscenza dell’arabo non è neutrale e altre amenità del genere.
              Non ti sembrerei o molto in malafede o molto da cure psichiatriche?

  9. Moi scrive:

    @ MIGUEL / PEUCEZIO

    https://youtu.be/6bluKjKnkXo

    Maurizio Crozza commenta lo stop al ddl Zan e Renzi in Arabia Saudita

  10. Moi scrive:

    https://youtu.be/qvXvkvICl7g

    Il bello è che imitando che Feltri dice cose a loro modo sensate , presentandole però come cagate !

  11. roberto scrive:

    Miguel

    “ Se poi le statistiche lussemburghesi sono totalmente fuori linea rispetto a quelle italiane, ”

    Perdonami ma sono 48 ore che ripeti questa cosa

    Cosa c’è di strano
    Ieri nel granducato
    500.000 abitanti, 13 in rianimazione = 1 in rianimazione ogni 38.000 abitanti

    Ieri in Italia
    60.000.000 abitanti, 445 in rianimazione = 1 in rianimazione ogni 134.000 abitanti

    Mi sembra che qui in proporzione ci siano quanto? 3 volte più rianimandi quassù?

    Mi spieghi cosa trovi di anomalo nelle statistiche ufficiali lussemburghesi?

    • roberto scrive:

      Poi se vuoi…esattamente un anno fa in rianimazione qui erano 46 (più di 3 volte tanto e equivalente a quasi la metà dei letti in rianimazione)

      Da allora cosa è cambiato?
      L’anno scorso a quest’epoca ristoranti, cinema, teatri erano chiusi, c’era un coprifuoco alle 22.00 e potevi invitare massimo 4 persone a casa, viaggi praticamente impossibili, telelavoro

      Quest’anno tutto aperto…la settimana scorsa in ufficio tutti i giorni, ristoranti a mezzogiorno, partitona a basket e birrone collettivo, cosa che un anno fa mi sarei sognato

      Sola differenza, i vaccini

      Non servono?

      Sarà, ma veramente credo che i novax dovrebbero fare un salto indietro nel tempo e ricordarsi come era un anno fa

      • roberto scrive:

        Veramente invito alla riflessione

        Novembre 2020, tutti chiusi in casa 46 in rianimazione
        novembre 2021, tutti liberi, 13 in rianimazione

        Unica differenza: i vaccini (o almeno io non ne vedo altre)

      • Miguel Martinez scrive:

        Per roberto

        “esattamente un anno fa in rianimazione qui erano 46 ”

        Infatti, usando le statistiche che tu avevi proposto, avevo ipotizzato 40, quindi avevo quasi indovinato.

        Comunque anche passando da 40 a 46, non mi sembra che cambi tanto.

        Se poi è vero quello che dici tu in Italia siamo tre volte meno esposti, quindi si tratterebbe di circa 15 posti su 100 nella peggiore ipotesi.

        Però ci deve essere un errore da qualche parte, sembra di sentire il comizio di un NoVax.

        • roberto scrive:

          Ah capisco, non prendi posizione (nooooo, ma figuriamoci) ma evidentemente pensi che una malattia che in questo momento occupa il 10% dei posti in rianimazione non sia troppo grave

          🙂

          Vabbè Miguel, fesso io che perdo tempo così….

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            “Ah capisco, non prendi posizione (nooooo, ma figuriamoci) ma evidentemente pensi che una malattia che in questo momento occupa il 10% dei posti in rianimazione non sia troppo grave”

            Non ho mai detto che non sia “troppo grave”.

            Non ho alcuna competenza per stabilire qualcosa del genere.

            Il mio parere, anche se ne avessi uno definito, non interesserebbe a nessuno.

            Quello che a me interessa è un’altra cosa.

            E’ un ragionamento teorico (perché mi mancano mille dati) su questo punto.

            Il motivo che ho sempre sentito per cui tutti dovrebbero vaccinarsi ogni sei mesi è che altrimenti verrebbero intasati i posti di terapia intensiva.

            Io – che troppo spesso mi fermo ai titoli – pensavo che il 99% dei posti fossero regolarmente occupati da malati di Covid, adesso scopro che in Lussemburgo siamo al 14%, in Italia a meno di un terzo (diciamo il 4%, boh, non ho fatto i conti). E senza vaccinazioni si era al 46%, però su 100 posti. Non so come si stesse in Italia al momento peggiore, diciamo al 15%?

            Allora ho posto una domanda pratica, a cui finora nessuno ha lontanamente risposto.

            1) Quanto costa vaccinare ogni sei mesi, per i prossimi dieci, la totalità della popolazione italiana?

            2) Quanto costa aumentare del numero necessario (avevo stimato attorno al 35%, poi scopro dai “provax” che in Italia la percentuale è molto più bassa, ma teniamoci il 35%) i posti di terapia intensiva? Capisco che ci sono un sacco di costi correlati e aggiuntivi, che richiede la formazione di molto personale, tutto il resto… bene quanto costa? Da calcolare con un’ammortizzazione su dieci anni.

            Ho sentito critiche nei dettagli, che sono sicuramente sensate; mi sono sentito dire cose che non ho detto (tipo, “evidentemente pensi che non sia troppo grave”).

            Ma non ho sentito nulla che somigliasse a una risposta.

            Guarda che mi interessa una risposta teorica, non una realistica: io mi sono limitato esclusivamente a costruire una teoria in base alle cifre che hai fornito tu sul Lussemburgo, e non chiedo certo a chi mi risponde di fare sforzi maggiori di documentazione.

            Mi bastano calcoli spannometrici, come sono spannometrici i miei.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              “Io – che troppo spesso mi fermo ai titoli – pensavo che il 99% dei posti fossero regolarmente occupati da malati di Covid”

              Poiché il Covid va ad ondate, eri convinto che anche i posti letto in ospedale aumentino e diminuiscano ad ondate?

            • Miguel Martinez scrive:

              Per roberto

              “Mi bastano calcoli spannometrici, come sono spannometrici i miei.”

              per dire, mi va benissimo “in Polonia so che hanno speso venti euro a cittadino per fare i vaccini, più altri dieci euro per organizzare i centri e tutto il resto, gli italiani vaccinabili saranno 50 milioni, quindi facciamo 30 x 50 milioni di euro”.

            • roberto scrive:

              Spannometruci, avresti potuto cercare da solo ma ecco qui (Italia)

              Costi rianimazione
              2800 al giorno a persona
              https://www.open.online/2021/11/11/covid-19-terapia-intensiva-costi-ricovero/
              Oggi abbiamo speso
              2800*450=1.260.000

              Vaccini
              Diciamo 3 miliardi. 8 milioni al giorno

              Quindi diciamo che se tutte le giornate fossero come oggi (e sai bene che senza vaccini non era certo così) i vaccini costano 8 volte tanto

              E allora?

              Ora faccio io un po’ di domande

              Il parametro “costo” è decisivo?
              Se è decisivo perché non andava bene il mio metodo (niente vaccini e niente cure, costo zero)?
              Se non è decisivo, perché hai fatto questa domanda per due giorni di fila?

              Ps
              Qui trovi un po’ di dati per fare i tuoi calcoli
              https://www.openpolis.it/le-spese-nella-pandemia/

              Di spende 4 volte tanto in mascherine che in vaccini, non è meglio vaccinare tutti?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Il parametro “costo” è decisivo?”

                Ti ringrazio intanto della risposta, analizzerò con calma i dettagli.

                Non dico che il “parametro costi” sia decisivo.

                Dico semplicemente che l’argomento che i ProVax tirano fuori sempre è quello dei posti letto in terapia intensiva: è successo decine di volte anche su questo blog.

                SE il problema è quello che tirano fuori sempre i ProVax, mi chiedo, si potrebbe affrontarlo in maniera diversa dalla vaccinazione dell’intera popolazione ogni sei mesi per tutto il futuro prevedibile?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Di spende 4 volte tanto in mascherine che in vaccini, non è meglio vaccinare tutti?”

                Scopro grazie a te questo dato straordinario.

                Non avevo mai pensato che le mascherine costassero più dei vaccini, aggiungi un dato molto interessante, grazie!

                Non ho capito pero cosa c’entra il “non è meglio vaccinare tutti”, i vaccinati non devono portare la mascherina?

              • werner scrive:

                Provo a stare al gioco, ma senza numeri, perché mettere numeri sbagliati non aiuta certo a capire. E qui per mettere dei numeri con un minimo di senso servirebbe una tesi di laurea.

                Premessa: senza vaccini e con tutto aperto è chiaro che la pandemia arriverebbe a picchi che non abbiamo mai visto, quindi di posti in terapia intensiva ne devi aprire una marea. In Lombardia durante il lockdown 2020 mi pare ci fu un +40%, che risultò insufficiente. E non si poteva uscire di casa. Che incrementi servirebbero con tutto aperto?

                Poi devi aggiungere personale di riserva, perché anche i medici si ammalerebbero.

                Poi devi curare anche tutti quelli che non sono in terapia intensiva ma sono comunque in ospedale.

                Poi devi curare tutti quelli che restano a casa ma necesitano di farmaci e di essere monitorati.

                Tutto questo, per inciso, mandando avanti le normali attività degli ospedali.

                Poi devi pagare la malattia a tutti i lavoratori positivi.

                Poi devi pagare le cure per chi si becca conseguenze a lungo termine.

                Poi devi calcolare centinaia di migliaia, o anche milioni, di tamponi molecolari tutti i giorni. Che significano medici, lavoratori, infermieri e posti pero farli.

                Tutto questo con tassi di mortalità alti anche tra i non anziani, che porterebbero molte persone a chiudersi in casa spontaneamente. E quindi tocca comunque sovvenzionare tutte quelle attività economiche impattate.

                No, a spanne non mi pare un grande affare.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per werner

                “Provo a stare al gioco, ma senza numeri, perché mettere numeri sbagliati non aiuta certo a capire. ”

                A me interessavano due punti…

                1) i numeri così bassi che portava Roberto

                2) la debolezza dell’accusa, “i non vaccinati ci rubano i posti in terapia intensiva”.

                Poi possono esistere molte altre ragioni per le vaccinazioni, comprese quelle che elenchi tu.

                Tra l’altro, lo sai che sono un tifoso del lockdown a prescindere.

                Detto questo, ho sentito anche una tesi parallela alla tua, ma dagli esiti opposti (non ho voglia né tempo adesso di documentarla) – se si fosse lasciato tutto aperto e senza vaccinazione, il virus all’inizio avrebbe fatto piu o meno come dici tu, ma si sarebbe esaurito presto e saremmo gia alla normalita. Boh!

              • roberto scrive:

                Andrea

                “ Accusa confermata”

                Devo però dire che mi stupisce che in Italia non pubblichino dati sui ricoveri/morti separando vaccinati e non vaccinati

                Non cambierebbe molto ovviamente, ma forse sarebbe più efficace dell’ intervista ad un medico (sicuramente pagato dalle case farmaceutiche….sento già questa)

              • Peucezio scrive:

                Vabbè, coglioni loro che danno la precedenza ai no-vax sui malati oncologici.
                Un conto è il green pass o addiritura negare le cure a priori a chi non si vaccina, un conto è dargli pure la precedenza!!

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                https://lab24.ilsole24ore.com/numeri-vaccini-italia-mondo/#effetto-dei-vaccini

                Cliccate su “incidenza” ed ecco i dati italiani segreti e irraggiungibili che il gombloddoh di biggfarma vi tiene nascosti.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “dati italiani segreti e irraggiungibili”

                Dove si diceva che i dati dovessero segreti e irraggiungibili? Mi sono perso.

                Ho solo detto che io sono troppo pigro per andarmeli a cercare, anche perché l’argomento mi interessa fino a un certo punto e comunque non avrei le competenze per trarne lezioni serie.

                Ho usato i dati di Roberto semplicemente per fare un ragionamento di metodo.

              • roberto scrive:

                Ah no mi sbagliavo ecco i dati, è giusto lo stile giornalistico italiano che preferisce l’intervista strappalacrime alla matematica
                Pagine 15 e 16

                https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_6-ottobre-2021.pdf

              • PinoMamet scrive:

                Dall schema che mostra l’andamento del numero dei casi, direi che si può facilmente ipotizzare che:

                -la malattia ha una certa stagionalità;

                -il vaccino funziona.

                Quindi, che dire? fatevi il vaccino!

              • werner scrive:

                1)I numeri non sono poi tanto bassi. Pur in presenza di molte misure di contenimento è stato necessario aumentare i posti in terapia intensiva. Cosa che in passato non era mai stata necessaria.

                2) I dati ci dicono che sopra ai 40 anni la possibilità di finire in terapia intensiva di un vaccinato si riduce del 90%. L’accusa non pare debole.

                3) È il problema di fare ragionamenti senza i dati. Si può sostenere quasi tutto.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per werner

                “È il problema di fare ragionamenti senza i dati. Si può sostenere quasi tutto”

                Senza dati, posso fare dei ragionamenti teorici, che permettono di capire i diversi aspetti di un problema.

                Con i dati,posso sempre trovare quelli che sostengono la mia tesi e dire che io ho la verità e tu sei un mentecatto.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “danno la precedenza ai no-vax sui malati oncologici”

                In realtà la precedenza è puramente cronologica: arrivano i pazienti e l’ospedale riempie i letti. Se l’ultimo ad arrivare è il malato oncologico, ovviamente non c’è più un letto per lui.

              • roberto scrive:

                Werner
                “1)I numeri non sono poi tanto bassi.”

                Infatti… continuo a non capire come si possa parlare di numeri bassi per una malattia contagiosa che lei da sola riempie un decimo delle terapie intensive

                UNA malattia…..

              • Daouda scrive:

                In Italia i vaccinati positivi covid malati in terapia intensiva non per cause polmonari e parainfluenzalu NON stanno nel conteggio come invece i non vaccinati che ugualmente starebbero in terapia intensiva per le loro proprie malattie positivi al covid, che si contano covid.

                Semplice.

              • roberto scrive:

                Miguel

                “ Senza dati, posso fare dei ragionamenti teorici, che permettono di capire i diversi aspetti di un problema.”

                Un’altra cosa per me incomprensibile

                Senza dati posso fare un ragionamento teorico che mi porta a pensare che la terra è piatta, che la terra è al centro dell’universo, che la terra ha 7000 anni…

                Interessante per le gare di dialettica al pub….

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “Senza dati, posso fare dei ragionamenti teorici, che permettono di capire i diversi aspetti di un problema.

                Con i dati, posso sempre trovare quelli che sostengono la mia tesi e dire che io ho la verità e tu sei un mentecatto.”

                Ecco, questo è il classico esempio di modo di pensare che taglia le gambe da sempre alla sinistra (e non solo) in Italia (e non solo).

                Un ragionamento teorico parte sempre da qualche dato: nihil est in intellectu quod prius non fuerat in sensu, come dice il buon vecchio Berkeley.

                E il ragionamento teorico permette di capire nella misura in cui permette di prevedere i risultati di nuove osservazioni prima che siano eseguite: avendo cura (ecco la falsificabilità richiesta a ogni ragionamento che si voglia dire tale) di indicare prima di quali osservazioni si tratta. Questa indicazione, che equivale a individuare arbitrariamente quali aspetti si considerano rilevanti (e implicitamente quali quindi no) è quello che Galilei chiama “difalcar l’esperienza”.

                E’ cruciale. Arago terrorizzava le matricole iniziando la prima lezione di fisica col dire: “signori, osservate!”. Dopo di che prendeva e se ne andava. Tornava dopo un po’ fra gli studenti frastornati e chiedeva: “allora, cosa avere scoperto? Niente? Per forza, se non avete una teoria che vi dice che cosa scoprire!”.

                I dati che andranno raccolti per falsificare o meno il ragionamento sono quelli che sono stati raccolti nel corso delle osservazioni dichiarate nel corso del ragionamento stesso. Come a bridge, uno può scegliere il seme che preferisce e impegnarsi a vincere il numero di mani che preferisce, ma poi è legato alla sua promessa.

                Quindi, è falso che “posso sempre trovare dati che sostengono la mia tesi”. Perché i dati li posso scegliere soltanto fra quelli relativi alle affermazioni che ho dedotto nel mio ragionamento: in questo senso, le bugie hanno le gambe corte. Se mi sono impegnato a vincere tre mani a fiori, non serve a niente vincerne quattro a quadri.

                Ad esempio, quando dico che con un vaccino inefficace la % dei ricoverati vaccinati nelle terapie intensive deve essere la stessa % dei vaccinati fuori dalle terapie intensive io do ai novax la possibilità di falsificare l’affermazione che il vaccino è efficace: basta che mi mostrino i dati che comprovino che le due % sono uguali, o magari anche la % dei vaccinati nelle terapie intensive è superiore. Ovvio che la mia idea di base, del tutto arbitraria in linea di principio, è che il vaccino funzioni: il valore di questa idea è nel produrre un’affermazione, quella sulle %, che può essere smentita.

                I dati NON hanno valore perché provano questo o quello; e questo per due motivi.

                Primo, una teoria complottista per definizione si accorda con qualunque dato.

                Secondo, il cherrypicking è sempre in agguato. Così, se dico che i tumori infantili sono raddoppiati dopo l’installazione di un elettrodotto devo informare l’interlocutore di qual è la fluttuazione statistica del numero dei tumori (è molto più facile che raddoppi casualmente il numero dei tumori in una popolazione di mille persone che in una di un milione di persone), altrimenti non sono credibile perché è come se presentassi le misure del diametro di un capello senza avvisare che ho usato un decimetro da sarto. (E’ quello che fece Greenpeace dopo Chernobyl, dicendo che i morti per leucemia in Europa dopo l’incidente erano aumentati di parecchie centinaia di migliaia).

                Invece, i dati hanno valore perché falsificano alcune affermazioni e non altre.

                Ad esempio, se dico che il numero di vittime degli incidenti di centrali nucleari nella storia è inferiore a quello degli incidenti con impianti idroelettrici, e che questo è a sua volta inferiore a quello degli incidenti in industrie chimiche, posso essere facilmente smentito. Quindi la mia affermazione ha un senso: se a qualcuno risulta che i morti di Chernobyl, Tokaimura, Fukushima e Three Miles Island siano in numero superiore a quelli di Longarone, o quelli di Longarone in numero superiore a quelli di Bhopal, allora costei/costui potrà affermare che la mia affermazione è sbagliata. Altrimenti, ne uscirà rafforzata l’idea che il nucleare è una delle tecnologie più sicure che abbiamo a disposizione.

                Perché dico che l’affermazione che ho messo fra virgolette taglia le gambe alla sinistra? Perché presuppone un uso scorretto dei dati; e senza un uso corretto dei dati nessuna azione volta al cambiamento dello stato presente di cose è concepibile.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Ad esempio, se dico che il numero di vittime degli incidenti di centrali nucleari nella storia è inferiore a quello degli incidenti con impianti idroelettrici, e che questo è a sua volta inferiore a quello degli incidenti in industrie chimiche, posso essere facilmente smentito.”

                Se io e te siamo persone molto competenti, non in gara tra di noi, senza particolari interessi economici, ideologici o identitari, e cerchiamo a mente sgombra di capire se sia preferibile il nucleare o l’idroelettrico, andrà come dici tu.

                Se manca uno di questi fattori, troverò dati che dimostrano che Longarone fu colpa della DC, o che Chernobyl fu colpa del sistema sovietico, o cambierò discorso con altri dati, tipo “le scorie durano 100.000 anni” oppure “le dighe distruggono le montagne”.

                Inoltre, ogni discussione di questo tipo è una sorta di processo davanti a un giudice. Se siamo totalmente in buona fede, possiamo essere i giudici di noi stessi (“vero, avevi ragione, cambio idea, grazie!”).

                Se non lo siamo, il giudice è necessariamente un incompetente: ad esempio il politico che deve decidere a chi dei due dare ragione prima di agire.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “cambierà discorso”

                Ma infatti la correttezza sta nel non cambiar discorso.

                Ad esempio: prova a chiedere a un abolitore di povertà come fa ad accumulare l’energia elettrica prodotta quando c’è il sole dal fotovoltaico per conservarla per la notte o per quando piove, e vedi quanto rapidamente cambia discorso. 🙂

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martínez

                “Accusa confermata”

                Aggiornamento. Sul Tg3 della Liguria la direzione dell’ospedale afferma che a mandare il paziente oncologico a casa è stato il medico curante. Fonti autorevoli mi dicono che dopo l’intervista all’interno dell’ospedale e scoppiata una notevole buriana.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      Per roerto

      “Mi spieghi cosa trovi di anomalo nelle statistiche ufficiali lussemburghesi?”

      Oddio, mi confondi terribilmente le idee.

      Io pensavo che le statistiche che tu avevi portato sul Lussemburgo fossero propaganda Nogrimpasse, perché mi sembravano pazzescamente basse. Praticamente, anche se non ti vaccini, hai una possibilità su mille (se ricordo bene) di finire in rianimazione, che è più o meno la possibilità che ho di sfracellarmi facendo un giro in bici.

      Poi mi dici che in Italia il rischio è addirittura tre volte più basso?

      Boh, mi sembri Puzzer!

  12. Tortuga scrive:

    Secondo “Il Fatto quotidiano” quelle tecnologie del video cinese sono utilizzate da Israele
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/11/09/israele-tecnologie-per-spiare-la-popolazione-della-cisgiordania-snowden-gli-strumenti-per-loppressione-sono-ormai-pronte/6385209/

    Ma se uno porta la mascherina? O si mette una maschera di carnevale? 😀

    • Fuzzy scrive:

      https://www.open.online/2021/11/14/covid-19-genova-galliera-stop-ricoveri-reparti-pieni-no-vax/
      La rabbia e la stanchezza sta tornando a prendere il sopravvento sugli operatori sanitari alle prese con i reparti di malattie infettive e le terapie infettive sempre più pieni. Lo sconforto dei medici è legato a quello dei pazienti in cura per altre malattie, che non trovano posto in ospedale perché i posti letto sono tornati a riempirsi di malati di Covid-19, per lo più No vax

      Dagli operatori No vax al Green pass – commenta Canale – al dover vivere la vita di tutti i giorni sempre bardati e sul chi va là. E fa poi rabbia l’ignoranza e la scarsa sensibilità di chi non si rende conto di come sono costretti a lavorare i professionisti in ospedale».

  13. Moi scrive:

    Sulla questione cibernetica, ci sono delle belle menti che lanciano l’allarme, almeno a partire da Lewis Mumford, senza che molti abbiano prestato ascolto.

    [CIT.]

    ————

    C’è un discorso di Aldous Huxley all’ Università di Berkley che sembrava parlare di droghe, ma sembra oggi più pertinente a internet … dicono.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per daouda

      Non ho capito molto, ma vedo che tra i commenti al tweet c’è un Hare Krishna che scrive “Jewish ‘doctrine’ demands destruction of Western civilization for coming of moshiach:”

      Non sapevo che l’induismo doveva difendere la Civiltà Occidentale; anzi, mi avevano raccontato la storia che tra cristianesimo, marxismo e freudismo, gli ebrei FOSSERO la civiltà occidentale. Boh…

      • Daouda scrive:

        A Mm che cazzo.

        Nun je ne fregherà n cazzo dell’ebraismo eretico non credi? Non ló letto ma non è difficile dire che la demolizione controllata dell’occidente comporterà anche quella del mondo e della già occidentalizzata india, e che sarà o la valuterà come un casino ed un attacco alla sacralità qualsivoglia non sia giudia

  14. Moi scrive:

    Beppe Severgnini sulla stretta Vs Manifestazioni NO Green Pass :

    https://youtu.be/a3DuA1Xzf2c

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Beppe Severgnini sulla stretta per le manifestazioni decisa dal Ministero degli Interni: “Era da fare prima, non esiste il diritto di bloccare le strade per dispetto”

      Posso giocarmi la Mussolini Card?

      Vale un cinquantesimo di una Hitler Card, però…

  15. Moi scrive:

    Si torna a parlare di “Salvare il Natale” … sulla base d’esperienze precedenti comuni, pessimo segno ! 😉

  16. Miguel Martinez scrive:

    Grazie a Daouda, un regalo straordinario per Moi!

    (Moi, digli “grazie”, non so cosa ti risponderà)

    http://truth.prabhupada.org.uk/hitler-was-too-much-fond-of-krishna

    • Moi scrive:

      Grazzie, a Daù … cmq , Miguel : a me l’Induismo (o il suo Spin Off 😉 su Krishna …) Buonista da Fricchettoni , cmq, NON mi ha mai convinto !

      • PinoMamet scrive:

        ??
        Cosa intendi con “non mi ha convinto”?

      • PinoMamet scrive:

        Comunque non mi è chiara la relazione tra la “Società per la diffusione della coscienza di Krishna”, o qualcosa del genere, cioè i cosiddetti Hare Krishna, e l’Induismo.

        A quello che ho capito, il fondatore non ha mai smesso di essere induista “ortodosso”, appartenente cioè a una delle possibili forme tradizionali di “ortodossia” induista, e la società si occupa di diffondere cultura induista, e specialmente la devozione per Krishna, nel resto del mondo.

        Ma nell’Induismo niente è mai chiaro!

        Invece il sito linkato è allucinante! da quello che ho capito è una specie di filo-induista antisemita cospirazionista e ammiratore di Hitler.

      • PinoMamet scrive:

        Tentando di imparare un po’ di hindi, questa estate specialmente vedevo filmatini di un neozelandese con moglie indiana, che girava per l’India e il Pakistan.

        In uno visitava alcuni templi induisti, sottolineando il fatto che spessissimo i sacerdoti sono anche spillasoldi abusivi, e stupendosi di trovarne uno che non gli chiedesse soldi.

        Non è che siano sacerdoti falsi; sono veri- spesso-ma nello stesso tempo sono anche false guide turistiche e veri spillasoldi. Da quello che ho capito. Ma non deve essere facile raccappezzarsi…

      • PinoMamet scrive:

        Aggiungo un’ultima cosa sui miei studenti indiani.

        L’altr’anno ne avevo uno con padre sikh, poi diventato buddhista a Singapore- lui, il figlio, era stato battezzato cristiano (ma affermava di non capirci niente della religione cristiana);
        e la madre, per completare il quadro, era ebrea indiana.

        Ora ho suo cugino, che è induista….

      • Daouda scrive:

        L’induismo ed il buddismo sono speculari, in quanto a distruzione della giudeo-romanità nazarena e suoi rimasugli, all’ismaelismo.
        È tutta la stessa strategia.

        Era giusto per farvi presente che ALMENO ci sono due grandi blocchi che si froteggiano ( diciamocelo, antiliberisti ed antiliberali ) che fanno parte dello stessa squadra.

        La stessa contrapposizione Bergoglio vs Viganó è per l’appunto fra due eretici e non fra un fedele ed un traditore come le fazioni in base al sentire descrivono.

        • mirkhond scrive:

          In cosa Viganò sarebbe eretico?

          • Moi scrive:

            Questa è facile : Viganò è Eretico VS le Politiche sul Covid Bergoglio-Draghi ! 😉

          • daouda scrive:

            il filone ottecentesco della Chiesa cattolica è prego di eresie e distorsioni reattive all’illuminismo, che già si intravedevano con certe derive centralisticho-burocratiche seicentesche e strane spiritualità fiorite post Trento.
            Inutile dire che i gesuiti , fra i vari, erano i più stronzi de tutti ovviamente.

            Sono cose marginali, non saprei sviscerartele una per una.

            Dunque una situazione Lose-Lose. Ovviamente…mica sò scemi, putacaso fosse, loro vincono e te te la piji n der culo.

            • mirkhond scrive:

              Dove sarebbe la vera Ortodossia?

              • Moi scrive:

                @ DAOUDA

                Involontariamente 😉 … hai scritto una roba giusta e sensata :

                Tradurre sistematicamente “Lose-Lose Situation ” con “Comunque vada, t’ a piji ‘n der culo !” … renderebbe la politica e l’ economia migliori, con meno ipocrisia. 😉

              • daouda scrive:

                Mirkhond il Signore ci ha fatto il dono , nei tempi finali, di avere ortodossia e ortoprassi ovunque , almeno i credo, vi sia tradizione apostolica e questo diviene imperativo appunto poiché la gerarchia è naufragata. Il Kathekon era la sacra gerarchia istituzionale a mio giudizio, credo così mirerai meglio il discorso che faccio.
                Se si conosce la tradizione e la scrittura e la liturgia rettamente, si può ormai discernere da sè in ogni dove ( chiaramente in stato di Grazia ), se si è umili di cuori.

              • daouda scrive:

                pé quanto sei scocciato , visto che poi te chiami in appelo da solo, te riesci puro a trovà magari n tsonetto der Belli che se addicerebbe ad esplicà in versi st’esempio che è solo e sortanto la cruda realtà.
                La fase ipocrisia pé certi aspetti è passata, pé altri oggi è tanto spudorata quanto dozzinale sfreggio.

  17. Moi scrive:

    Finlandia … a Nord di Roma 😉

    —————–

    Il “ddl Zan finlandese” [Sic !] miete vittime: a processo un ex ministro che citò la Bibbia

    L’ex ministro Pasanen andrà a processo in Finlandia con l’accusa di “incitamento all’odio” verso gli omosessuali per aver citato san Paolo. «Ho diritto a professare la mia fede»

    https://www.tempi.it/finlandia-gay-omofobia-rasanen-zan/

  18. Moi scrive:

    @ PINO

    Premessa :

    nella cultura popolare, dagli Sessanta / Settanta in Occidente e in Italia è arrivata un’ Accozzaglia etereogenea dall’ India & Dintorni fra Sai Baba , Osho Ranjeesh, , il Kamasutra daopporre alla SessuofobiaCattolica, lo Yoga (termine calderone già di suo) VeramenteVero 😉 con Guruoni sempre meno in forma fisica e sempre più arricchiti 😉 … il tutto, specie in Italia, innestatosi sull’ Immaginario pre-esistente di Sandokhan 😉 ! … E ancor prima la Giovane Bellissima Principessa Indiana salvata dal Gentiluomo Vittoriano Viaggiatore-Scommettitore da un Sacrificio alla Dea Kalì ! Risultato : Caos Assoluto !

    … Caos ancora in fieri, fra ldéjà-vu dei Sikh (che sembrano Sansokhan ma NON sono aggressivi, come i Musulmani “Tamarrotti” Mezzi Rapper 😉 …)

    E prova a chiedere all’ Italiano Medio cosa vuol dire “Tantra”;) ! … Eh, Habs ? 😉

    Dopo lunghina prenessa :

    hai presente il film (divertente con retrogusto inquietante, come quasi tutti i suoi …) di Alberto Sordi “Le Vacanze Intelligenti” ?

    Be’ … ecco : gli Archetipici Fighetti Borghesi della RomaBbbene della pelliccola suddetta , se fossero nati in India nella Casta Sbagliata (!) , cercherebbero di essere o Atei o Cristiani , preferibilmente Cattolici proprio come i Genitori “Matusa” di cui si vergognano.

    • PinoMamet scrive:

      Mmm non è che ho capito troppo la risposta, però Sandokan è senza acca! 😉

      Più che Le vacanze intelligenti, pensavo che mi avresti citato Sono un fenomeno paranormale
      (“Che fai sempre co’ ‘sto computer?”
      “‘na cippa de cazzo, papà!”) 😀

      • Moi scrive:

        “Che fai sempre co’ ‘sto computer?”
        “‘na cippa de cazzo, papà!”

        ———–

        Dialogo datatissimo … il “computer” oggi e nel 1985, è come paragonare Abramo a Gilgamesh ! 😉

        • PinoMamet scrive:

          Sai che secondo me più che datato è stato profetico?

          All’epoca il computer era un oggetto strano, con il quale però in effetti i ragazzi sapevano fare poco altro che disegnare cippe di cazzo e giocare ai primi videogiochi, ma era spacciato per IlProgresso, quella cosa che tutti devono avere.

          E in effetti oggi è davvero usato per tutto, ma gli adolescenti continuano a farci… ‘na cippa de cazzo 😉

          • Moi scrive:

            Per certuni versi, ti debbo dare ragione … per certaltri 😉 , tuttavia … nel 1985 nessun adolescente pensava di “Salvare il Mondo” a giocare con una oggi ridicola grafica e musica a 8bit, oppure (!)
            a ricopiare il programone che poi cicciava fuori 😉 il Teorema di Pitagora … su tre colonne per poi immettere due dei tre dati e infine vedere il terzo in automatico dopo l’ invio !

            Oggi invece (!) chi difende i Ferragnez da Pio & Amedeo che hanno osato “dissarli” … crede davvero di Salvare il Mondo.

            Chi fa il video in cui snocciola minuziosamente una trentina (ovviamente sempre ampliabile …) di definizioni di diversi “genders” … crede davvero di Salvare il Mondo ! 😉

            In un misto d’ Italiano base, gergale misto locale e nazionale e soprattutto pidginizzato con l’ AngloAmericano … se “una volta” 😉 avrebbe detto ” ‘no strano fròscio” , oggi dice “ggènder frùid arromàndigh” !

  19. Moi scrive:

    @ MAURICIUS

    Uno però potrebbe dire a Miguel che Magdi Allam che è di Arabo di Madre Lingua è più affidabile di Miguel Martinez a tradurre il discorso (spesso infarcito di espressioni gergali che NON “si fanno a scuola” 😉 … ce ne accorgiamo subito, con l’ Inglese in V.O. per qualsiasi film) di un Imam sospetto di contiguità al Terrorismo Islamico Internazionale !

    Poi arriva unì altra persona di Madre Lingua Araba a dire che … e un’altra ancora a dire l’ esatto contrario, in “loop” 😉 , come si dice !

  20. Moi scrive:

    @ PINO

    L’ Induismo caotico … penso che sia “normale”, che lo sia : la “smània” di mettere ordine credo che sia un’ esigenzasorta con il Monoteismo … certo, anche i Pagani un “paio di dritte” 😉 condivise debbono avercele, ma solo a livello funzionale sociale.

    In effetti, si può obiettare che sono più semplici dell’ Induismo altre religioni “pagane” come il Taoismo, lo Shinto, il Buddhismo [… Spin Off 😉 iconoclasta dell’Induismo] già NON troppo 😉 , oaltre minoritarie e localizzate come il Bön (che cmq ha influito sul Buddhismo ) Tibethano o altri che si conservano in un certo modo. Però l’ India è molto più “crocevia” di popoli e culture … di riflesso.

  21. Moi scrive:

    Il Confucianesimo, secondo alcuni , è il Proto-Fascismo perfetto, specie nell’ interpretazione di Mencio … generalmente, però, gente che intende “Proto-Fascismo ” in positivo.

    🙂

  22. Moi scrive:

    Fra gli slogan No Green Pass , emerge ogni tanto anche “Noi siamo il Popolo” … però è troppo lungo e polisillabico rispetto a “Wir sind das Volk” 😉 :

    da 0:36 si sente benissimo

    https://youtu.be/CvqoRfmfBEw

    Suonerebbe bene scandito però come “Noi siamo i Giovani” 😉

    https://youtu.be/L6NT2pkD3UM

  23. Moi scrive:

    @ PEUCEZIO

    A proposito di Surf (musica) …

    Quando una “semplice” annunciatrice televisiva parlava un Italiano decisamente migliore dei Professori Universitari di oggi 🙂 , che debbono andare in America nelle migliori Università a impare cosa vuol dire “Gender Fluid” … nozione che, mediante “Internet” , qualunque Adolescente SJW sa già molto meglio di LorSignori :

    https://youtu.be/sZKexJ_hDXk

    e NON infierisco ricordando come sarebbero “normalmente” stati definiti gli Artisti in questione all’ epoca.

    😀

    • PinoMamet scrive:

      Due notazioni:

      1-che facce strane hanno quei tizi! Da dove venivano??

      2-l’annunciatrice, oltre al buon italiano allora richiesto per il lavoro, è molto bella! Almeno per i miei criteri.

      • Moi scrive:

        1

        Malgasci, ma negli USA … “Black” e via andare ! 😉

        2

        Non lo so … oggi diremmo ch’è una giovane in cosplay da vecchia ! 😉

        • PinoMamet scrive:

          Beh, la moda dell’epoca non era quella di oggi, ovviamente…

          credo che ogni generazione, più che vestirsi “da giovane” e “da vecchia”, impari un modo di vestirsi e poi se lo porti fino alla vecchiaia.

          i vecchi di oggi girano in jeans e giubbottino, sarebbero stati dei perfetti giovIni negli anni Sessanta e Settanta… quando lo erano.

          I vecchi di domani gireranno vestiti da rapper, poi da trapper e così via…

          comunque se non ti fai fuorviare da abito trucco e parrucco, rimane una bellissima donna, e l’educazione che traspare dall’atteggiamento non fa che renderla più interessante.
          La preferisco di gran lunga alle bone di oggi (delle quali ignoro il nome: sono rimasto a Belen e Canalis, due generazioni fa…)

          • Peucezio scrive:

            Pino,
            “credo che ogni generazione, più che vestirsi “da giovane” e “da vecchia”, impari un modo di vestirsi e poi se lo porti fino alla vecchiaia.”

            Verissimo.
            Che tristezza.

        • Moi scrive:

          Scorrendo un po’ di commenti, per fortuna ci ha pensato qualcuno che con ogni probabilità all’ epoca già c’era !

          L’ annunciatrice è la oggi 84enne (!) Brunella Tocci

          https://it.wikipedia.org/wiki/Brunella_Tocci

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ PinoMamet

        “bella”

        A parte che “bella” è decisamente troppo poco 😉 ho scoperto su Wikipedia che è quella che cominciò quella notevole trasmissione “VediamociSul2” di Rai2, che seguivo regolarmente. Tanto bella quanto brava, insomma!

        Ciao!

        Andrea Di Vita

    • roberto scrive:

      Sono molto colpito dalla giustissima osservazione sull’ottimo italiano della presentatrice che oltretutto non urla come sembra obbligatorio oggi

  24. Moi scrive:

    https://it.wikipedia.org/wiki/Les_Surfs

    https://fr.wikipedia.org/wiki/Les_Surfs

    … cmq me li ha fatti scoprire l’AI dopo Catherine Spaak ! 😉

  25. Moi scrive:

    Come sospettavo vedendoli, erano (o sono) di corporatura minuta (non so quanto diffusa in Madagascar) … difatti perfino Mike Bongiorno “giganteggia” accanto a loro … figurarsi se quell’anno ci fosse stato Pippo Baudo ! 😉

    https://youtu.be/R0RWLR0HW2g

  26. Miguel Martinez scrive:

    Mi segnalano questo, da un sito “NoMed” forse più che “NoVax”, però a guardare i link (che incollando da DeepL si perdono, andate sull’originale) sembra che la notizia sia vera.

    E’ interessante come sia una sentenza molto specifica, che “risparmia” i non giovani, anche se consiglia la prudenza.

    Pino Mamet sa qualcosa in più?

    https://sarahwestall.com/major-development-rabbinical-court-decrees-mrna-jab-absolutely-forbidden-for-children-adolescents-young-men-women/

    IMPORTANTE SVILUPPO: Il Tribunale Rabbinico decreta il jab mRNA “Assolutamente proibito” per bambini, adolescenti, giovani uomini e donne
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    No-Jab-for-Children-800×534 GRANDE SVILUPPO: Il Tribunale Rabbinico decreta il jab mRNA “Assolutamente proibito” per bambini, adolescenti, giovani uomini e donne

    Da Sarah Westall | SarahWestall.com | Incoraggiati a ripubblicare con link-credito
    Il 1° novembre, il Tribunale Rabbinico ha decretato ufficialmente che l’iniezione di mRNA COVID è “assolutamente proibita” per bambini, adolescenti, giovani uomini e donne.

    Il Tribunale Rabbinico fa parte del sistema legale israeliano e determina le leggi che riflettono gli insegnamenti della Torah. Una sentenza del tribunale rabbinico è considerata la legge di Dio ed è strettamente seguita dalla comunità ebraica. L’importanza di questa decisione non può essere sottovalutata per il suo effetto finale sui bambini e giovani adulti ebrei in tutto il mondo.
    Il Dr. Robert Malone mentre parla il 26 ottobre alla Corte Rabbinica di New York City

    Dopo ore di testimonianza il 26 ottobre 2021 da parte di esperti medici, avvocati e scienziati, il tribunale rabbinico ha emesso il suo decreto che ha inviato onde d’urto in tutto il mondo. La decisione ha dichiarato che:

    “È assolutamente vietato somministrare o anche solo promuovere questa iniezione a bambini, adolescenti, giovani uomini o donne; anche se ciò significa che non saranno autorizzati dal governo a frequentare la yeshiva o il seminario o a studiare all’estero, ecc. È un obbligo esplicito protestare contro questo mandato, e chiunque possa impedire che l’iniezione venga imposta ai nostri giovani deve farlo, in modo schietto ed enfatico”.

    Inoltre la corte proibisce le donne incinte e tutti gli adulti sani che sono in età fertile,

    “Molti danni sembrano essere causati alle donne incinte come risultato dell’iniezione (forse a causa degli anticorpi che il corpo sviluppa contro la proteina chiamata Syncytin-1, o dalla SM102, o dai micro coaguli di sangue causati dall’iniezione. Il denominatore comune qui è che è dannoso per una donna incinta, e che può essere considerato una violazione del divieto di sterilizzazione o di prevenire la fertilità). Come tale, è proibito per loro prendere questa iniezione. Inclusi in questo sono tutti gli adulti sani che sono in età fertile – anche loro dovrebbero stare lontani dalla suddetta iniezione”.

    La decisione si è rivolta anche agli adulti più anziani e che è necessario un ulteriore chiarimento. Ma hanno determinato specificamente che “è meglio sbagliare sul lato della cautela”.

    “Pertanto – è meglio sbagliare dalla parte della cautela e astenersi dal fare l’iniezione, piuttosto che mettere in pericolo la propria vita compiendo un’azione che può generare un danno immediato e diretto. Soprattutto perché ci sono altri trattamenti medici che funzionano, come detto, e che non sono dannosi”.

    L’altra parte importante di questa decisione riguarda la promozione o l’influenza su chiunque di allontanarsi da questo decreto. In particolare si afferma che:

    “assistere o permettere ad una persona di violare una trasgressione – include l’incoraggiamento verbale, l’offerta di incentivi monetari o altre tangenti, pressioni verbali o minacce reali, per costringere i dipendenti, ecc.

    Il dottor Robert Malone, che è ampiamente accreditato per aver inventato i vaccini mRNA mentre era al Salk Institute nel 1988, ha pubblicato la seguente dichiarazione dopo che la decisione era stata resa pubblica:

    “A quanto pare la testimonianza al tribunale rabbinico chassidico di New York City è stata utile, e una decisione è stata resa.

    La vaccinazione contro la SARS-CoV-2 è assolutamente vietata nei bambini, e ammonita per gli adulti”.

    “Pubblicherò le versioni in ebraico e in inglese quando saranno disponibili”

    L’avvocato Thomas Renz, che è il principale avvocato dei medici di America’s Frontline che sta facendo causa al CDC, al presidente Joe Biden, ad Anthony Fauci e ad altri, ha fatto questa dichiarazione:

    “Martedì della scorsa settimana mi è stato dato l’onore unico di testimoniare in un tribunale rabbinico a New York City con alcuni dei migliori esperti del mondo riguardo ai vaccini COVID. È stato un piacere fornire un contributo al popolo eletto da Dio su una questione così importante e spero che possa salvare delle vite”.

    Potete vedere le testimonianze complete degli esperti mondiali e la dichiarazione ufficiale tradotta dal Tribunale Rabbinico qui

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Un sito no-vax che cita un sito no-vax che posta qualche pagina di cui non si sa come sia entrato in possesso e che potrebbe essere benissimo stata scritta dai curatori del sito no-vax?
      Anche perché se cerco riscontri della notizia trovo solo siti no-vax.

      No, non raccontatemi che dovrei cercare roba in ebraico: tutta la documentazione è in inglese e la storia è ambientata a New York.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per MT

        “Anche perché se cerco riscontri della notizia trovo solo siti no-vax.”

        E’ la prova del complotto: i giudei fanno vaccinare i goyim, ma loro se ne guardano bene 🙂

        Aspettiamo cosa dice Pino Mamet.

      • Miguel Martinez scrive:

        guardando il documento ebraico, le firme mi sembrano più di una comunità ultraortodossa americana (forse i Satmar?) che del Tribunale Rabbinico d’Israele:

        Signed by:

        Harav Shlomo Alexander Halevi Pollak,

        Dayan and Moreh Tzedek*

        Rav of Chelek Levi, Beis Hamedrash of Serentch, and head of the

        Kollel Vasikin and Rashbi – Lakewood, NJ

        Harav Yoel Moshe Friedman, Dayan and Moreh Tzedek*

        Rav of Toras Chaim, Beis Hamedrash of Rivnitz, and presiding over Yeshiva Divrei Menachem – Monsey, NY

        Harav Doniel Yonoson Green, Dayan and Moreh Tzedek*

        Rav, director of Keystone Jewish Center, communal guide and activist, Talmudic instructor – Crown Heights, NY

      • PinoMamet scrive:

        In America non esiste “una” comunità ebraica ortodossa, ma almeno un paio di maggiori, più altre minori, e credo che molto cosiddetti ultraortodossi facciano per conto loro.

        In Italia per esempio abbiamo invece un’organizzazione unitaria, ma non c’è un rabbino capo nazionale, a differenza di Francia e Inghilterra, e ci sono tre tribunali rabbinici organizzati geograficamente.

        Mi risulta che alcun gruppi di ultraortodossi siano stati quasi da subito contrari al vaccino, quindi non mi stupisce che un loro tribunale in America sia espresso in questi termini.

        Il mondo ebraico italiano non credo si sia mai espresso ufficialmente sulla questione, che essendo medica non gli compete, ma mi pare che per esempio il rabbino capo di Roma, che è appunto un medico, si sia pronunciato pro- vaccinazioni e in genere è sempre pro- tutto quello che è scienza 😉

      • PinoMamet scrive:

        Trovo per esempio:

        https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=53775

        “Vaccini. Di Segni: “Strumento di tutela della salute collettiva al quale non è lecito sottrarsi”. E a chi fa paragoni con le persecuzioni antiebraiche: “Si deforma la storia””

        • roberto scrive:

          “Bisogna essere molti cauti in questi confronti che si rivelano, nella migliore delle ipotesi, inopportuni, di gusto discutibile e deformanti la storia e la memoria”

          beh, davvero complimenti per il sangue freddo e l’understatement del millennio

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            ““Bisogna essere molti cauti in questi confronti che si rivelano, nella migliore delle ipotesi, inopportuni, di gusto discutibile e deformanti la storia e la memoria””

            Ha ragione da vendere, ovviamente.

            Il problema è che senza Hitler Card, non ti fanno entrare a giocare, e non certo per colpa di Di Segni.

            Ne abbiamo parlato un centinaio di volte, direi.

            • mirkhond scrive:

              “e non certo per colpa di Di Segni.”

              Come no, visto che solo a loro è concessa l’esclusiva di atteggiarsi a vittime perenni.
              Chissà perché.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per mirkhond

                “Come no, visto che solo a loro è concessa l’esclusiva di atteggiarsi a vittime perenni.”

                Mi sembra molto più complessa la faccenda, e l’ha descritta benissimo Tova Reich nel “Mio Olocausto”.

              • mirkhond scrive:

                Se gli Ebrei non contassero niente, tutto l’ambaradan che gira intorno a loro non ci sarebbe.

              • PinoMamet scrive:

                Beh, Mi’, ma gli ebrei contano in effetti moltissimo: a livello simbolico.

                Essendo stati le vittime non uniche, ma principali dei genocidi nazisti;

                e visto che, a molti livelli, la Storia contemporanea si può dire che inizi con la Seconda Guerra Mondiale, almeno a livello di immaginario;
                (pensa alla retorica che ha accompagnato le guerre del Golfo, per esempio…);

                allora sicuramente il peso simbolico degli ebrei è notevole e del tutto sproporzionato alla loro consistenza numerica o allo stesso potere economico.

                Insomma, se Hitler è il cattivo per eccellenza, allora chi vuol giocare la Hitler card si paragonerà agli ebrei- con maggiore o minore buon gusto o pertinenza…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per PinoMamet

                “Beh, Mi’, ma gli ebrei contano in effetti moltissimo: a livello simbolico.”

                Qualsiasi sistema sociale a un certo punto trova un unico mito fondante, su cui tutti devono convergere: cattolici e protestanti, non a caso, hanno litigato sullo stesso mito, hanno giocato la Gesù-card insomma (i cattolici non si offendano per la parola “mito”, stiamo parlando di come gli uomini usano le storie).

                Visto il totale annientamento del fascismo e del nazismo, praticamente tutti hanno convenuto dopo il 1945 su un nuovo mito. Che curiosamente è negativo – Hitler è diventato quindi il nuovo Gesù, assicurandosi vita eterna.

                Il mito conveniva per motivi diversi agli americani, agli inglesi, ai russi, agli israeliani, ai comunisti che a chi li accusava di essere pericolosi sovversivi, potevano ribattere, “noi siamo i Veri Antifascisti”.

                A quel punto tutti si sono potuti giocare la Hitler Card – Hitler era razzista? Bene, allora l’Africa deve essere decolonizzata! Hitler ce l’aveva con la Polonia? Allora viva la Polonia cattolica! Hitler era statalista e centralista? Allora viva l’indipendenza del Texas!

                A un certo punto, in realtà piuttosto tardi, attorno agli Anni Settanta, il mito di Hitler si è concretizzato nel martirio degli ebrei, che finora era stato in secondo piano rispetto ai ricordi concreti della guerra.

  27. Moi scrive:

    Altro “Rumor” 😉 della politica … Fedez farà il suo Partito ?!

    https://www.repubblica.it/politica/2021/11/11/news/partito_fedez_web_mistero_futuro_politica-325889269/

    Il partito di Fedez, sul web il mistero del futuro in politica
    di Concetto Vecchio

    È stato registrato un dominio online “elezioni 2023” a suo nome. Solo marketing o discesa in campo?

  28. daouda scrive:

    italianthro(punto)blogspot(punto)com(slash)2017(slash)04(slash)much-better-population-structure(punto)html

    MM cià difetti sto sito, il tuo intendo, nonfa mette i linekete

  29. Moi scrive:

    Bruno Vespa VicePapa VS Monsignor Viganò

    https://youtu.be/dvpb5vnVZYA

    • daouda scrive:

      tutto torna…

      per certi versi sarebbe meglio che, fomentato lo scontro, rimanga in sella il paradigma attuale. Lo scontro sarà truce, ma le anime belle rimarranno tranquille nella loo leccaculaggine.
      Se cambia il paradigma a questi invece je pija n’infarto , ma mi preoccupano i deficienti che si affiderebbero ai vari Viganò della faccenda. NOn che mi preoccupino, che infondo è la stessa gente dillà, che non può leccare i culi perché non ha rappresentanti alcolocati a cui riferirsi, ma allora li avrebbe, con peggio, l’accumulo di frustrazione dovuta ad anni di accuse subite et similia.

      Sarebbe un casino

      • daouda scrive:

        ovviamente in questo caso morirebbe del tutto il complottismo, forse si capirebbe ancor più seriamente e gravemente perché sia esistito, non tanto quindi solo per controllare, irretire, depistate od anche fomentare lo scontro.

      • mirkhond scrive:

        Perché Viganò non ti piace?

        • daouda scrive:

          A Mì perché ripete cose che me sò letto da Vermijon, Ephipanius, Maurice Pinay ed altri che sò vecchie porca troia di 50 anni , co stronzate sul great reset e amenità tipo bildeberg , massoneria e cazzate varie, stranamente svianti e puntualmente banali.

          Regalato, troppo telefonato, inoltre appunto come ti ho risposto su, tradizionalisticamente affine a certa spiritualità e istituzionalismo ecclesiastico deviato da Trento in poi soprattutto.

          Poi per carità, sarà semplicemnte un ritardato mentale. Ma da chi è stato segretario di Stato e nunzio apostolico ste cose puzzano.

          • habsburgicus scrive:

            da chi è stato segretario di Stato

            esagerùma nèn, mio caro Daouda…..
            in Segreteria di Stato e in posizioni autorevoli sì, Segretario di Stato no !
            è invece verissimo che, come rammenti, abbia ricoperto la carica di Nunzio Apostolico e invero non in qualche oscuro paese dell’Africa nera bensì a Washington !
            insomma Mons. Viganò era ai vertici della diplomazia vaticana che tuttavia mai condusse….
            concordo che ciò mal si addice con l’ingenuità (presunta)

            • daouda scrive:

              me sbajo colle varie cariche del vaticano perché il vaticano non lo mastico bene.
              Comunque il segretario generale è il vice del presidente.

    • mirkhond scrive:

      Piuttosto ,che Dio perdoni Vespa e le altre cortigiane di regime quando si presenteranno al Suo cospetto.

      • Francesco scrive:

        beh, povero Bruno, è un utile trait d’union tra il popolino e il palazzo, non è mai caduto nel ripugnante strillonismo di altri programmi e un certo grado di “cortigianeria di regime” è indispensabile per chi sia serio in quel mestiere

        mica tutti sono mignotte nell’anima come Travaglio, dediti al Male e basta

  30. Moi scrive:

    Ufficiale :

    Andrea Delmastro (Fratelli d’Italia):

    “Per la prima volta in Italia viene sancito che se tu vai in piazza per il Ddl Zan va bene, se vai alla manifestazione dei sindacati a ridosso delle amministrative va bene, se tu vai in piazza per contestare il governo non va bene”.

    https://youtu.be/VhF2QmmAl2A

    Il Covid NON va ai Rave Party e alle Manifestazioni Pro DDL Zan !

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Il Covid NON va ai Rave Party e alle Manifestazioni Pro DDL Zan !”

      Immagino che:

      1) la Rave Party avviene sempre in località di difficile accesso, non hanno alcun responsabile da denunciare, sono fricchettoni. Essendo già illegali, non c’è bisogno di prendere nessuna misura per contrastarle.

      2) le manifestazioni pro Zan non danno fastidio a nessuno e nessuno se ne accorge

      3) le manifestazioni No GP sono molto più diffuse, eccitano i giornalisti, disturbano gli esercenti sotto Natale, trattandosi di malvagi untori, il governo ci fa pure bella figura a vietarle, o comunque a renderle invisibili (passeggiata per la zona industriale della città a fabbriche chiuse).

      4) dovendo vietare le manifestazioni No GP, devono prendere una misura in apparenza equa che vale per tutti.

      5) interessante il dilemma dei Pro Zan, perché finché si tratta di essere per la Diversità e la Libertà… ma son pisseri nell’animo, e dubito che metterebbero mai in discussione le norme del governo. Per cui presumo che smetteranno di manifestare, ma staremo a vedere.

      • Moi scrive:

        … Però sul DDL Zan laComunità LGBTSPQR ha avuto una cocente delusione : si aspettava, come tutti, che Draghi ponesse la Fiducia sdogana-tutto !

        Finora hanno mostrato il massimo del Civismo Allineato Governativo, forti dell’idea di un Governo “Friendly” … da ora in poi, chissà !

  31. mirkhond scrive:

    “A un certo punto, in realtà piuttosto tardi, attorno agli Anni Settanta, il mito di Hitler si è concretizzato nel martirio degli ebrei, che finora era stato in secondo piano rispetto ai ricordi concreti della guerra.”

    Come mai solo da allora?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “Come mai solo da allora?”

      Ne parla a lungo Norman Finkelstein

      • paniscus scrive:

        Non escludo che abbiano giocato un ruolo importante alcuni romanzi, film e serie televisive (che allora si chiamavano “sceneggiati”)…

        • Moi scrive:

          … lo “sceneggiato” aveva relativamente pochi episodi e massimo-massimo due “stagioni” (che una volta si chiamava “serie”) , la “Serie TV” si diceva (e scriveva sulle riviste) spessissimo il “Telefilm” .

      • Peucezio scrive:

        Probabilmente il punto è che ancora fino agli anni ’70 una certa retorica dei forti reggeva, mentre dagli anni ’70 si è imposta una morale capovolta, in cui il forte deve fingersi debole per avere prestigio, quindi il vittimismo diventa l’ideologia ufficiale del potere.
        Gli Stati Uniti, l’URSS, ecc. erano nemici. Gli ebrei, inermi e senza stato né mezzi per resistere, erano vittime.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Peucezio

          “Probabilmente il punto è che ancora fino agli anni ’70 una certa retorica dei forti reggeva”

          Finkelstein, ma anche molti altri, sottolinea che Israele cercava di liberarsi dal mito dell’ebreo-vittima, e comprensibilmente chi ci era passato per i campi di concentramento voleva dimenticarsene e cambiare vita. Solo quando prevale una nuova generazione, nasce il mito, prima di tutto in ambito USA. Poi mentre Francia, Inghilterra, Russia potevano avere miti di difesa nazionale; l’Italia poteva avere il mito della Resistenza; gli USA perché si erano messi in guerra all’altro capo del mondo? Probabilmente lì nasce il bisogno di giustificare quello che all’inizio fu un conflitto con il Giappone, con la fantasia, “per salvare gli ebrei”.

          • Peucezio scrive:

            Sì, questi sono i motivi contingenti.

            Ma secondo me c’è una ragione strutturale se l’uomo antico e ancora fino a tempi relativamente recenti doveva accreditarsi come forte e glorioso e quello moderno come tenero, sensibile e vittima di qualcuno.
            Dal guerriero all’uomo di peluche.

            Che ovviamente è una finzione, perché in nome dell’uomo di peluche si commettono genocidi e efferatezze di ogni tipo.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per peucezio

              “Ma secondo me c’è una ragione strutturale se l’uomo antico e ancora fino a tempi relativamente recenti doveva accreditarsi come forte e glorioso e quello moderno come tenero, sensibile e vittima di qualcuno.”

              Verissimo.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Verissimo.”

                Credo che un elemento decisivo sia stato il passaggio dall’Uomo d’Acciaio della Società di Massa – fabbrica, esercito, scuola, manicomio – a una società volatile, con al centro il consumatore-individuo, che come tale deve sentirsi in ogni istante adulato, come avviene nella pubblicità, e mai avversato.

                Se qualcosa gli va male – e spesso gli va malissimo – non è mai colpa di un nemico concreto, ma di vaghe contingenze lontane, “eh, gli affitti sono più cari adesso, eh, c’è l’automazione”: ma mai un colpetto di frusta, mai qualcuno che ti manda uno sguardo cattivo.

                La pubblicità infantilizza in maniera estrema, e i bambini – si dice – piangono facilmente, e sentono che tutto è dovuto.

                Inoltre si vive al livello massimo di comodità fisica della storia umana, per cui il minimo disagio fisico da una parte è inconcepibile, dall’altra è l’unica emozione autenticamente immaginabile: ecco che simpatizziamo con vittime di dolore fisico.

              • Peucezio scrive:

                Esattamente.

                Poi c’è anche la trasformazione della sconfitta in colpa morale (e lì forse sarai meno d’accordo):
                siamo nell’epoca della colpa.

                Per un antico c’erano i vincenti e i perdenti.
                Poi c’era la virtù, che era il riflesso individuale di un ordine, intellettuale, sociale, cognitivo e di conseguenza morale.
                Non c’era l’ossessione della colpa.

                Che è di origine cristiana.
                Il vittimismo ne è l’apice, perché in un mondo di vittime siamo tutti colpevoli (la vittima è l’altro, non sei mai tu, se no la colpevolizzazione, il ricatto morale non funziona).

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Le persone si comportano seguendo le regole sociali, cioè ponendosi inconsciamente la domanda: cosa la società si aspetta da me e come ottengo il massimo dalla società comportandomi come gli altri vogliono che io mi comporti?
              Essere il cittadino-soldato conviene finché al cittadino-soldato vengono riconosciuti dei benefici: ti costruiscono un mito intorno, hai il diritto di voto e in casa comandi tu.
              In pochi decenni il diritto di voto è stato dato alle donne, il capofamiglia ha smesso di comandare in casa e le mitologie belliciste sono cadute. In compenso sono rimasti solo gli oneri, di cui, chiaramente, il cittadino-già-soldato ha cercato di sbarazzarsi (guerre, leve obbligatorie, ruolo di pollo da combattimento al servizio della donna di casa). Poi è chiaro che qualcuno continua a perseguire i vecchi ruoli (soprattutto quello del cane da guardia che morde a comando), ma si tratta di un ritardo culturale: ci perdi e basta.
              Vediamo l’altra faccia della medaglia: a chi la società ritiene di dover concedere privilegi oggi. Dove la società è intesa nel suo complesso, da Peucezio a Laura Boldrini.
              Mi pare che i diritti delle donne siano abbastanza centrali e l’ode del femminile risuoni incessante a livello culturale. Ecco, tutto questo è riconosciuto senza pretendere nulla in cambio, per cui a che cazzo serve adeguarsi a qualsiasi modello che non sia quello di cittadino-consumatore capriccioso? Non ci guadagni assolutamente nulla ad uscirne.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                “Mi pare che i diritti delle donne siano abbastanza centrali e l’ode del femminile risuoni incessante a livello culturale.”

                C’è del vero, ma sarebbe interessante analizzarne le cause.

                Secondo me ce n’è una simbolico-ideologica e una reale.
                La prima: si tratta sempre di creare un’etica capovolta e siccome abbiamo un retaggio patriarcale, si tratta di esaltare il femminile (ma è pura teoria, come è pura teoria che il politicamente corretto favorisca i negri).
                Le seconda è più effettiva: mentre si fanno velleitari e risibili proclami femministi, il mondo reale sempre più si struttura secondo logiche in cui la forza fisica ha un ruolo nullo o quasi e anche l’intraprendenza, il coraggio e la risolutezza ardita hanno meno peso in confronto alla pazienza, alla capacità di lavorare in modo metodico, prevedibile, affidabile, collaborativo, alla tenacia, tutte capacità in cui le donne eccellono.
                Il risultato è che hanno sempre più potere effettivo e il fatto che, loro malgrado e in astratto, l’ideologia ufficiale le esalti crea una combinazione che dà la percezione al maschio di essere un po’ messo ai margini.

                Per inciso, io sono ben felice di stare ai margini: sgomitino e sgobbino loro al posto mio!
                Ma questo poco cale…

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Rischio, forza, intraprendenza e arditismo sono tutte parole che girano intorno all’esposizione al pericolo. Un individuo si espone al pericolo se ne trae qualcosa, ma se non c’è nulla da trarne è disincentivato dal farlo: nessuno è tanto autolesionista.
                Non credo nemmeno che quelli che si affermano al loro posto siano valori realmente femminili: sono valori non maschili (cioè quelli non ricompresi tra le pretese che la società imponeva agli uomini in cambio della loro posizione di uomini), che è una categoria più ampia. La collaborazione, per esempio, è sempre stata trasversale, non caratterizzante nessuno dei due generi, al contrario dello sprezzo del pericolo che era una qualità caratterizzante per gli uomini.

                Non voglio essere a tutti i costi marxista, ma la cultura potrebbe davvero aver avuto un ruolo puramente sovrastrutturale: la progressiva tendenza all’equiparazione tra lavoro maschile e lavoro femminile ha portato alla perdita delle specialità maschile e femminile, mentre la fine della guerra di massa in Europa ha messo fine alla necessità di avere dei cittadini-soldato a cui riconoscere un patto sociale differenziato. A questo mutamento di struttura ha fatto seguito il collasso di tutta la sovrastruttura che legittimava l’ordine preesistente.

              • Francesco scrive:

                Quindi dove la guerra è ancora una realtà possiamo trovare valori diversi?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                In Afghanistan e in Italia i valori sono diversi, per dire.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                d’accordo sul resto, ma anche fuori dalla guerra, in un prosaico ufficio o azienda di oggi è utile lo spirito competitivo, l’iniziativa, la disinvoltura, un certo coraggio.
                D’altronde in ogni azione umana c’è una parte di rischio, anche se non fisico, e una parte di sicurezza.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Ma la competizione non è affatto scomparsa. Anzi, direi che non è nemmeno mai stata appannaggio maschile, né è mai stata riconosciuta come tale (se non in qualche delirio femminista fuori dalla realtà): le donne in competizione sono sempre state ritenute un motore di sciagure in letteratura.
                Ad essere appannaggio maschile era la risoluzione con la forza della competizione. E questo è il motivo per cui la competizione tra donne, trasformandosi in violenza per procura, aveva successo in letteratura.

              • Peucezio scrive:

                Mauricius,
                non sono d’accordo.
                Inoltre non è solo questione di competizione, ma anche di spirito d’iniziativa, di creatività, di rompere gli schemi.
                Che oggi serve sempre meno: non si tratta d’inventare chissà che (questo lo fanno ancora i maschi quando occorre), ma di ordinaria amministrazione.
                E in questo le donne sono bravissime. Hanno meno slanci prometeici, ma sono più metodiche e serie.

      • Peucezio scrive:

        Aggiungo che fino ad allora c’era una visione orientata ma non messianica e totalizzante: non c’era il Mito del Bene, ma dei valori politici orientati nel senso di una netta distinzione dall’esperienza fascista.
        Nel momento in cui si passa dalla storia al Mito ci vuole uno schema semplice: Male contro Vittima. Il Male dev’essere uno e la Vittima pure.

        • mirkhond scrive:

          E’ da capire come mai tale passaggio dalla storia al mito, sia avvenuto un venticinquennio dopo la sconfitta nazista e la scoperta del genocidio degli Ebrei.
          Finkelstein sostiene che negli USA, l’appoggio ad Israele divenne fondamentale a partire dalla Guerra dei Sei Giorni del 1967.

          • Peucezio scrive:

            Come sensibilità di massa è espressione della rivoluzione antropologica dovuta al consumismo, che, standardizzando i gusti e la vita, semplifica anche le categorie etiche eliminando la mediazione e le sfumature.

            E il modello è quello statunitense: non c’è mediazione, ma imposizione del Bene che prometeicamente ricostruisce il mondo da zero.

            L’origine è probabilmente una degenerazione manicheo-gnostica dell’idea cristiana, attraverso il protestantesimo.

      • habsburgicus scrive:

        direi che cronologicamente esiste però un decennio, melius quindicennio di preparazione o, se volete di transizione, fra i Cinquanta (quando la Hitler-card esisteva ma molto diversa e meno invasiva) e il periodo “nostro” che possiamo fare iniziare da c.a 1977
        il quindicennio di transizione conta due momenti di rottura, diversissimi fra loro
        1960-1961, cattura e processo di Eichmann
        1967, Guerra dei Sei Giorni
        cui aggiungo -oggi pare fantascienza :D- la rottura diplomatica di quasi tutti i regimi africani neri con Israele (fra 1967 e soprattutto 1973) tanto che Israele rischiava di essere equiparato al Sud Africa ed era sulla via di divenire uno Stato-paria [e non a caso ci furono rapporti segretissimi fra gli israeliani e i bianchi sudafricani, si disse anche per la cooperazione nucleare mutua (la bomba atomica di Pretoria avrebbe salvato il regime bianco in saecula saecilorum), tanto che Botha nelle sue Memorie accusa Israele di avere poi tradito il Sud Africa, nei secondi ’80 -in un contesto internazionalmente ormai molto diverso- tanto che forse uno storico futuro potrà magari chiedersi se la “perestrojka sudafricana” ovvero la defenestrazione del “vero boero” Botha e l’avvento di Frederik de Klerk ” il Gorbaciov australe” nel 1989, con il conseguente smantellamento dell’apartheid, sia stato “spontaneo” o una “mossa obbligata” allorché le élites bianche sudafricane si resero conto di non avere altra scelta che cedere il potere ai neri, salvando le palanche, come più o meno avverrà dal 1994 in poi);
        Israele nel 1973-1974 non era “cool”; l’Assemblea Generale ONU equiparò “sionismo a razzismo”, Arafat era ricevuto col fucile all’ONU, tutte le sinistre e l’intelligencija erano contro Israele (oggi pare impossibile ! è l’esatto opposto !); vari Stati africani, e non solo, negavano l’ingresso a chi avesse timbri di Israele o del Sud Africa e pare che financo il CIO si preparasse a misure anti-israeliane per le Olimpiadi (poi non lo si fece)….se l’America avesse “tradito” Israele, magari in cambio di un prezzo dimezzato del petrolio, per gli israeliani si sarebbe messo male, moltooo male
        occorreva fare qualcosa..e fu fatto !

        • daouda scrive:

          perestoika deception. NOn sempre chi lascia o cede il potere lo fa perché costretto, circuito, convinto o proprio perché incapace. Su di altro piatto si può ricavare una vittoria schiacciante nel tempo con gli interessi…

          Grazie comunque della spiegazione storico contingente sul calare la oramai famosa carta.

        • Francesco scrive:

          Cosa fu fatto, in dettaglio? e come potè un’operazione culturale di una tale portata politica avere successo? da quando i film pesano più del pezzo del petrolio?

          PS non si usa “potè”? eppure mi suona giusto

    • Moi scrive:

      A me pare che si sia fortificato parecchio negli Anni Novanta, va be’ che prima non ero troppo cresciutello per notare troppo bene certe cose … certo : soprattutto stando in Emilia Romagna, avevo già sentito in tutte le salse le Lodi alla Resistenza (ma molto meno alle Forze Alleate !) e la Damnatio Memoriae del Nazismo, ma gli Ebrei NON venivano presentati come “Vittime” particolarmente più tali di altre … direi che il “salto di qualità” è avvenuto con Steven Spielberg e il suo Schlinder’s List nel 1993 !

      • PinoMamet scrive:

        ” va be’ che prima non ero troppo cresciutello per notare troppo bene certe cose … ”

        ecco 😉

        ti ricordo che la canzone “Auschwitz”, di Guccini, è del 1966, e a me la fecero sentire alle elementari.

        Se questo è un uomo, di Primo Levi, è uscito nel 1947…

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ PinoMamet

          “Guccini”

          Un ricordo personale. Un nostro amico di famiglia si era sposato prima di partire soldato di leva nel ’43, e poche settimane dopo l’otto settembre era in un lager da cui sarebbe tornato tisico, diabetico e con 37 Kg. Soffri’ di PTSD fino alla morte: si buttava piangendo sotto il tavolo quando c’era il temporale perché i tuoni gli ricordavano le bombe. Non parlò mai di Ebrei, ma ide gli Inglesi ricacciare con le baionette i prigionieri Sovietici nel lager che non volevano salire sui camion che li riportavano da Stalin (che li avrebbe fatti deportare in Siberia come traditori in quanto caduti vivi prigionieri dei tedeschi). Avevo 10 anni quando vidi alla TV uno sceneggiato con Roldano Lupi che diceva (il protagonista era un professore nella Roma occupata “bruciano la gente nei forni!”. Ricordo che sbottai a ridere dicendo: “ma figurati! va bene che i tedeschi sono sempre i cattivi, ma quel che è troppo è troppo!” Al che mia madre mi guardò tristemente e mi disse “no, no, guarda che è vero”. Fu il mio primo contatto con la Shoah. Le chiesi “ma perché?” E lei alzò le spalle. Poi, avevo quindici anni, e lessi “Gli assassini sono fra noi” di Wiesenthal, e poco tempo prima (in sala d’aspetto dal dottore) avevo letto sul “Panorama” non ancora berlusconiano gli estratti di “Arcipelago Gulag”.

          Da allora non ho smesso. Ho letto Levi, Conquest, Améry, Bullock, Shalamov, Herling-Grudzinski, Mosse, Barmin, Arendt, ancora Solzhenytsin, Werfel, Jenkins, Rusesabagina, Terzani.. Non solo gli Ebrei, e non tanto per capire, che è impossibile; ma per rispetto di chi non fu rispettato.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

      • PinoMamet scrive:

        È vero che in Italia si è sempre preferito porre l’attenzione su altri aspetti
        (gli “italiani brava gente” che avrebbero collaborato poco e malvolentieri con gli ordini dei nazisti, gli internati militari italiani, la Resistenza come giustamente ricordi tu)
        ma che gli ebrei fossero le vittime preferenziali del nazismo direi che lo si è saputo subito;
        bastava, molto spesso, la semplice memoria famigliare, perlomeno nelle regioni d’Italia (come la nostra…) dove gli ebrei erano presenti.

        L’entità del massacro è stata invece sconosciuta più a lungo, ma neanche tanto.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        “tutte le salse le Lodi alla Resistenza (ma molto meno alle Forze Alleate !)”

        Perché dovremmo lodare delle truppe che erano entrate in Italia come forze di invasione?

        • Peucezio scrive:

          Secondo me per nessun motivo, ma se a uno non piacciono fascisti e tedeschi, perché, diversamente dai partigiani, gli americani sono quelli che li hanno sconfitti.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            I partigiani sono quegli italiani che hanno combattuto contro i fascidimmerda perché volevano combattere contro i fascidimmerda, per cui bene lodarli.
            Ma perché lodare degli stranieri che erano in guerra contro i fascidimmerda per conto loro?

            • Francesco scrive:

              perchè hanno vinto, santo cazzo!

              sennò avrebbero stravinto i fascidimmerda. e anche se avessero vinto i partigiani, abbiamo visto che cosa erano politicamente in un congruo numero di stati europei.

              direi che di motivi per rallegrarci della vittoria anglo-americana ce ne stanno molti, anche sapendo COME è avvenuta.

              saluti

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Quindi tu lodi il compagno Stalin ogni giorno. Interessante.

              • Francesco scrive:

                che io lodi il compagno Stalin a giorni alterni è vero

                ma non sono un cossighiano e lodo anche di più gli Alleati

                saluti

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                France’, non raccontare cazzate: non lodi Stalin se non ironicamente.

              • Francesco scrive:

                Non è esatto. Se mi parlano di socialismo light, idealistico, ignorante, le mie lodi alla concretezza staliniana sono sincere.

                Poi lui era uno psicopatico da ricovero forzato, lo sappiamo bene tutti, iniziando da Lenin.

            • Peucezio scrive:

              L’immondo partigianume ebbe un ruolo simbolico, di banidera:

              sul piano reale quattro traditori imboscati che, appena capirono chi stava vincendo, diedero sfogo ai loro istinti di frustrati sadici contro lo sconfitto,

              sul piano immaginario una sorta di autolegittimazione del tradimento come vittoria contro un nemico in realtà inesistente.

              • Peucezio scrive:

                Con ciò,
                qualche partigiano per bene, per quanto ossimorico possa sembrare, c’è stato: in ogni gruppo umano c’è di tutto.

              • Francesco scrive:

                Beh, fortuna che qualche italiano quella bandiera decise di innalzarla!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “nemico”

                Balle.

                C’erano i nazisti che deportavano italiani nei lager, i fasciati che aiutavano i nazisti,i Partigiani che combattevano entrambi.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                “sul piano reale quattro traditori imboscati che, appena capirono chi stava vincendo, diedero sfogo ai loro istinti di frustrati sadici contro lo sconfitto”

                mah, queste cose mi lasciano un po’ sconcertato, tanto quanto i fascidimmerda ecc.

                Ovviamente sto dalla parte degli antifascisti.

                Però quando penso ai fascisti penso a Dunèn fassìsta, il prozio della mia amica, “che non aveva voglia di lavorare, allora è andato nei fascisti”.

                Se penso ai partigiani penso a un mio prozio, oppure a un tale amico di famiglia che era carabiniere, ma si era stancato di guerre e non voleva andare dalla parte dei tedeschi, finché in una perquisizione gli hanno trovato la divisa e lo hanno fucilato.

                Penso a quel fascista, pessima persona (e, ho scoperto di recentissimo, mio lontano parente)
                che “dopo la guerra i partigiani gli hanno sparato quattro colpi di rivoltella, ma lui era tanto cattivo che si è rialzato e ha ammazzato i partigiani!”

                sono un po’ come Miguel con l’Oltrarno, insomma… 😉

              • Francesco scrive:

                Beh, c’erano i sovietici che accoppavano gli italiani, i partigiani che accoppavano gli (altri) italiani, gli alleati che bombardavano gli italiani (tutti).

                Direi che a forza di slogan non andiamo da nessuna parte.

              • Francesco scrive:

                se non sbaglio, la guerra partigiana iniziò prima che la sorte della guerra fosse decisa ma sono certo che iniziò quando i rapporti di forza in Italia erano assolutamente sfavorevoli, ai partigiani stessi

                in questo poco in linea con la tradizione nostrana

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “sul piano reale quattro traditori imboscati che, appena capirono chi stava vincendo, diedero sfogo ai loro istinti di frustrati sadici contro lo sconfitto,”

                Che bello deve essere vivere in un mondo di buoni e di cattivi 🙂

                Nelle storie che conosco io, c’era…

                1) la Germania che non aveva la Siberia o il West o i messicani o l’India e che aveva bisogno di manodopera. Cosa che ha fatto di Hitler uno dei più grandi immigrazionisti della storia 🙂

                2) all’inizio cercavano volontari pagati, poi il “tradimento” degli italiani ha dato loro l’occasione di imbarcare a forza barconate 🙂 di giovani italiani maschi, con l’alternativa di venire fucilati o reimmessi nella guerra a cui non credevano e che pensavano fosse finita

                3) meglio scappare in montagna e lì dovevi prendere le armi. Poi magari si riscopre il socialismo dei nonni e tutto il resto, ma l’ideologia non era certo il principale motore.

                Se i tedeschi avessero detto, “tranquilli, tutti a casa”, avrebbero perso molta manodopera ma non avrebbero avuto la Resistenza. Difficile valutare se abbiano fatto bene o male, da un punto di vista di stretto calcolo economico.

              • Peucezio scrive:

                Credo ci sia del vero un po’ anche in tutto ciò che state dicendo.

                Anche se il motore primo credo sia lo spirito gregario: mettiamoci col vincitore.
                Non, beninteso, per calcolo materiale (anche, in qualche caso), ma per istinto fisiologico.

              • Francesco scrive:

                no Ezio

                quei gregari lì, come mi raccontava mio nonno paterno, sono saltati fuori l’ultima settimana

                i partigiani si sono fatti due anni di guerra civile, quasi sempre in estrema inferiorità militare

                sai che non sono un veneratore della Resistenza ma, poffarre, un minimo di correttezza ci vuole!

              • mirkhond scrive:

                C’è anche da tener conto che gi Italiani erano stanchi della guerra, e dopo l’8 settembre 1943 non avevano più voglia di combattere.
                Non solo con gli ex alleati tedeschi.
                Anche nelle regioni del Sud sotto controllo alleato, le autorità italiane riciclatesi come antifasciste ebbero molte difficoltà a richiamare soldati per la ripresa della guerra, questa volta contro i tedeschi.
                Anche qui ci furono diserzionni e renitenti alla leva.
                Quindi la retorica antdascista fu sentita da pochi, divenendo maggioritaria solo successivamente, a guerra conclusa.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Mirkhond

                “Anche nelle regioni del Sud sotto controllo alleato, le autorità italiane riciclatesi come antifasciste ebbero molte difficoltà a richiamare soldati per la ripresa della guerra, questa volta contro i tedeschi.”

                Riflessione interessantissima, grazie!

                Certo al sud hanno fatto la leva per una guerra palesemente vincente, al nord per una guerra palesemente persa… però è una delle spiegazioni più interessanti che abbia sentito per il fatto che l’antifascismo è sostanzialmente un fenomeno dalla Toscana in su, quello che chiamavano una volta “il vento del nord”.

              • mirkhond scrive:

                retorica antifascista

              • Francesco scrive:

                sì Duca, hai ragione

                ma questo rende più onore a chi prese le armi – mi viene da dire in tutti e tre i casi e salvo i pochi sadici, che avevano motivi molto personali per farlo

                e nulla toglie che solo la vittoria di una delle tre parti ci garantì libertà e benessere, altrimenti cicciabubu

              • Peucezio scrive:

                Francè,
                “i partigiani si sono fatti due anni di guerra civile, quasi sempre in estrema inferiorità militare”

                La guerra è finita nel ’45, quindi due anni significa dal ’43, quando ormai l’esito era stra-scontato.
                Pura vigliaccheria.

                Se gli faceva tanto schifo il fascismo perché non hanno cominciato nel ’40. Anzi, prima della guerra, per abbattere il regime?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Peucezio

                “Se gli faceva tanto schifo il fascismo perché non hanno cominciato nel ’40. Anzi, prima della guerra, per abbattere il regime?”

                Capisco la voglia di attaccarsi alle proprie radici.

                Capisco la voglia di dire che quelli a cui sei affezionati non sono mostri come li dipingono.

                Ma proprio per lo stesso motivo, non capisco questo sfogo così poco ragionato, contro ragazzi di vent’anni che nel 1943 sono andati in montagna.

                E che appunto ho detto non erano i Supereroi Intellettuali della Teoria della Democrazia: avevano idee confusamente socialiste/risorgimentali, ma soprattutto avevano problemi pratici.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                ” perché non hanno cominciato nel ’40″

                La democrazia non è un buon sistema perché permette di scegliere buoni governi, né perché è l’unico a rendere i governi dipendenti dal consenso popolare (nessun governante può permettersi di governare troppo contro la maggioranza, se ci tiene alla testa). E’ un buon sistema perché permette all’elettorato, quando non vogliono più un governo per qualsiasi ragione, di liberarsene senza necessariamente fare una strage.
                Perché sì, i cittadini hanno la tendenza a cambiare idea sui propri governanti e a dare addosso a chi fino al giorno prima acclamavano. E un rovescio nazionale normalmente è causa scatenante di questo repentino cambiamento di umori.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “La democrazia”

                presumo che tu con questa ambigua parola intenda il sistema partitico, dove vince il partito che riceve più voti numerici.

                E su questo ti do ragione: il sistema diventa invincibile, perché invece di cambiare sistema, gli elettori votano per un diverso governo per governare lo stesso sistema.

                Come se potessimo votare in assoluta, furibonda libertà, per decidere il nome dell’autista della linea 6, e se il 50,1% decide per Jacopo, vuol dire che Lorenzo viene licenziato.

                Il percorso però non lo decidiamo mica noi.

              • daouda scrive:

                gli italiani fanno schifo come sempre stato. Viva gli italici.

              • mirkhond scrive:

                Sull’argomento ne parla Romolo Gobbi, storico non conformista della resistenza, ma anche le memorie del generale Utili.

              • mirkhond scrive:

                Rispondevo a Miguel.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “presumo che tu con questa ambigua parola intenda il sistema partitico, dove vince il partito che riceve più voti numerici.”

                Sistema partitico vuol dire poco. Mi riferisco a quello che nei manuali di diritto pubblico chiamano “democrazia rappresentativa”, cioè quella roba dove ci sono i partiti e ogni tot anni regolari (inteso che nessuno cambia le schede nelle urne o fa finta di contare i voti) elezioni.
                Poi uno può dirmi che non è vera democrazia perché l’etimologia ecc., ma del resto Hannah Arendt disse pure che “politica economica” etimologicamente è un controsenso, per cui per non capirsi basta fare giochetti etimologici e l’obiettivo è raggiunto.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “per cui per non capirsi basta fare giochetti etimologici e l’obiettivo è raggiunto.”

                No, per carità, chiamiamo come volete la roba che il 50,1% dei passeggeri possono sostituire l’autista che sta antipatico, purché si mantenga il percorso.

                Infatti, gli amici anarchici usano “democrazia” come termine negativo.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “43”

                Tu hai fatto il militare?

                Il Regio Esercito era , appunto , Regio: giuro’ fedeltà al Re.

                IL 25 luglio ’43 il Re destitui’ Mussolini. L’Esercito (e tutti gli Italiani, se è per questo) avevano come Capo dello Stato il Re, Mussolini era stato il capo del governo, che è un organo dello Stato. Dal 25 luglio in poi Mussolini torno’ ad essere il capo di una fazione.

                L’8 settembre Badoglio proclama l’armistizio nelle condizioni cialtronesche che sappiamo, il re scappa a Brindisi e i tedeschi occupano l’Italia.

                Da quel momento i tedeschi cominciano a deportare Italiani (che dal loro punto di vista sono tutti traditori) nei lager.

                I fascisti che fanno? Invece di combattere contro chi sta deportando i loro compatrioti, aiutano i loro deportatori!

                Logico che chi non aveva voglia di continuare una guerra che il capo dello Stato aveva già dichiarato perduta e soprattutto chi non aveva voglia di finire deportato o di aiutare chi deportava si sia messo a resistere.

                Dei trecentomila soldati italiani finiti in Lager (uno era il mio amico) solo seimila accettarono di rimpatriare in Italia, dato che la condizione era di militare fra i repubblichini.

                Gli altri preferirono la fame e le botte e la lontananza da casa…

                …e adesso fanno pure la figura dei vigliacchi.

                Andrea Di Vta

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Da quel momento i tedeschi cominciano a deportare Italiani (che dal loro punto di vista sono tutti traditori) nei lager. ”

                Totalmente d’accordo,a parte il fatto che “deportare nei lager” suona moralistico… diciamo che uno Stato che aveva mandato tutti i propri figli a rischiare sul fronte, ha preso i figli degli altri a lavorare. Non avendo messicani da sfruttare, non è nemmeno tanto strano.

              • mirkhond scrive:

                Erano 600.000, non 300.000, i soldati italiani deportati nel reich dopo l’8 settembre 1943.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Mirkhond

                “600000”

                Giusto. Grazie della correzione.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Andrea, Mauricius,
                mi state descrivendo il come, ma resta l’essenza vile della cosa, cioè la tendenza umana a stare col vincitore e a infierire crudelmente sul vinto.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ peucezio

                “come”

                Non c’è nulla di ‘vinto’ in una SS che dà fuoco a un fienile con dentro famiglia con bambini perché i genitori hanno dato ospitalità a un compatriota che non voleva finire deportato.

                Né c’è nulla di ‘vinto’ nella soldataglia che ti nega l’accesso al rifugio antiaereo quando la catena di montaggio dove lavori quattordici ore al giorno con mezza salsiccia come unico cibo dall’alba al tramonto è sotto le bombe delle fortezze volanti (come è successo al mio amico, che comunque è rimasto lì e non si è arruolato coi repubblichini).

                E non c’è nulla di eroico nei repubblichini che indicano alle SS la strada del fienile.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Peucezio scrive:

                Andrea,
                i vinti sono vinti. Non lo sarebbero se il III Reich avesse vinto la guerra e non è accaduto.

                Ma se la mettiamo sul piano dell’aneddotica ci trovi tutto e il suo contrario.
                Quando andavo al liceo ricordo una bidella che ci raccontò che nel suo paesello i tedeschi avevano messo in piedi una cucina per dare da mangiare alla popolazione e quindi i paesani li hanno nascosti e i partigiani minacciavano di dare fuoco al paese se non gli fossero stati consegnati i tedeschi.

                Ma se mi baso sulla memoria famigliare (alla fin fine se la mettiamo sul terreno degli episodi singoli facciamo tutti più o meno così), dei tedeschi è rimasto un bel ricordo; i partigiani in Puglia non c’erano; mentre gli americani erano simpatici ma un po’ cazzoni (piacevano alle donne perché mettevano i piedi sul tavolo quando si sedevano).
                E nel caso di mia nonna non fu l’ideologia a orientare il giudizio, ma il contrario: era tiepida e diventò radicalmente nostalgica dopo.
                E soprattutto nessuno ha mai potuto cancellare dalla mente dei miei famigliari la scena dei soldati italiani agli ordini del generale Bellomo che inseguivano e uccidevano i tedeschi come cani, contro ogni legge di guerra, gli stessi con cui fino a poco prima andavano al cinema.

  32. Moi scrive:

    I Nazisti mi venivano presentati come gli Allievi dei Fascisti che però riuscirono a suprarare (!) i Maestri !

  33. Moi scrive:

    @ PINO

    Ma come direbbero a Genova, “stai venendo nel mio carruggio” … nel senso che prima di Schlinder’s List di Spielberg conoscevo già Se Questo è Un Uomo di Primo Levi, Auschwitz di Francesco Guccini, e pure Un Sacchetto di Biglie di Joseph Joffo, o il film Bonjour Les Enfants di Louis Malle … MA appunto , mi paiono tutte opere che NON hanno avuto minimamente la fortuna del film di Spielberg : e spesso poco note al difuori dell’ Italia o della Francia , in un periodo in cui certe cose dovevi impararle per forza daun programma televisivo o da un film, o da un libro, o da una rivista specializzata … NON come adesso con Internet , che tante cose “trovano loro a te” senza che le cerchi !

    • Francesco scrive:

      Beh dai, sarà colpa della mia formazione cattolica ma “Aushwitz” e pure “Dio è morto” hanno avuto eccome una forte influenza in Italia.

      Ciao

  34. Francesco scrive:

    x Andrea

    ogni tanto mi pari un poco ingenuo, e molto ingegnere, nella tua fiducia nei dati

    eppure la definizione e la raccolta dei dati è un campo di estrema opinabilità, che porta alcuni epistemologi a teorizzare che alla fine i dati non possono falsificare le teorie/ipotesi, occorre aspettare che i “vecchi” muoiano e i nuovi diventino egemoni

    del resto, i dati “nascono” all’interno di una teoria ed è assai difficile usarli per sconfiggere quella teoria – nella normalità dei casi

    basta vedere la definizione di “morti di Covid” e “morti con Covid” …

    mi sa che è più facile trovare fallacie logiche interne ai ragionamenti sbagliati che non dati in grado di smentirli

    il che mi rattrista molto, essendo io un aristotelico-tomistico

    ciao!

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Francesco

      “fiducia”

      Al contrario. Io dico che i dati non servono mai a confermare, ma solo a falsificare. E come dicono non gli epistemologi, ma lo stesso Planck, bisogna che i vecchi cattedratici lascino il campo ai giovani perché questi, che hanno fatto il lavoro sporco di smazzarsi i dati e di pulire le provette mentre i vecchi andavano in giro con le conferenze pagate dall’Università, possano finalmente mettere da parte le teorie datate che hanno fatto perder Liro tanto tempo perché falsificate da un pezzo dai dati che si sono accumulati.

      (Ho visto certe formule che hanno riempito le pubblicazioni di certi laboratori di chiara fama per anni sparire senza lasciare traccia il giorno dopo che il professore che le aveva scritte, divenuto dirigente del laboratorio, era andato in pensione….boccaccia mia statti zitta 🙂 ).

      La faccenda dei vecchi e dei giovani è precisamente il risultato del meccanismo di falsificazione operante in una struttura si potere.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        >>> La faccenda dei vecchi e dei giovani è precisamente il risultato del meccanismo di falsificazione operante in una struttura si potere.

        insomma, a me pare molto più una faccenda di forza fisica e testosterone. i giovani sono capaci, temo, di insegnare algebra antipatriarcale e fisica gender free o post coloniale.

        o magari fisica nazionalsocialista o storia progressista

        anche la falsificazione è un pelino più complessa di quanto abbia teorizzato Popper da giovane

  35. roberto scrive:

    Tornando su fare filosofia senza dati, oggi i novax nomask no COVID francesi esultano, perché è uscito un rapporto ufficiale che indica che nel 2020 i ricoveri COVID hanno rappresentato il 2% dei ricoveri

    Ecco quindi per esempio il sovranista populista neofascio Philippot esultare « solo 2%!!!! Ci mentono!!! Poteri forti!!!! »
    https://mobile.twitter.com/f_philippot/status/1458758746931355659

    E non vi annoio ma vi assicuro che tutti i media francesi e ovviamente ogni social è riempito di discussioni su quel famoso due percento…e inizia ovviamente la teoria, come si può giustificare una pandemia con solo il due percento di ricoveri ?

    Roberto invece che come ben sapete è negato per il ragionamento astratto ma gli piace leggere i numerini, va a vedere il rapporto
    Scopre che il rapporto aiuta a mettere nel suo contesto quel numerino paragonandolo con quello dell’influenza 2019 (2020 sarebbe stato sleale, non c’è stata influenza)

    Ebbene ricoveri COVID 270.000, terapie intensive 45.000
    Ricoveri influenza 33.000, terapie intensive 4.000

    Cosa ne deduciamo?
    Lascio ovviamente ai teorici, io leggo che nonostante chiusure, mascherine e cazzi vari, il COVID ha mandato in ospedale 10 volte più persone che l’influenza…

    Tabelle 3 e 4 (grippe= influenza)
    https://www.atih.sante.fr/sites/default/files/public/content/4144/aah_2020_analyse_covid.pdf

    • Fuzzy scrive:

      Si, ma voglio dire, c’è proprio bisogno di fare la ribollita, che ci vuole una mezza giornata di lavoro?
      Prendi una vaporiera con due cestelli impilati. In uno ci metti delle verdure normali, nell’altro del farro o riso. Attacchi il fuoco e in 30 minuti hai cotto tutto. A fuoco basso, per giunta
      Oppure metti tutto dentro un gigantesco pentolone e ottieni un minestrone di farro,
      sempre in 30 minuti che poi ti dura, se lo riscaldi, per tre-quattro giorni.

      Le verdure le puoi trovare da un rivenditore
      che si aprovvigiona in loco. O direttamente dal coltivatore, oppure nel tuo orto. Non tanto in un supermercato. Poi dipende. Alla Coop trovi delle buone verdure, ma non ne saprei dire la provenienza.

      • roberto scrive:

        Però è buona la ribollita e pure quella puoi farla durare per un bel po’
        😉

        • Fuzzy scrive:

          Ma si, in effetti penso che i toscani di una volta facessero così.
          Buono è buono. L’ho mangiato solo una volta nella zona delle crete senesi.
          (C’è quel ristorante dentro l’abbazia di Monte Oliveto che fa un mangiare forse di ispirazione monastica, veramente favoloso).
          Notevoli pure i “pici con l’aglione”.

          • roberto scrive:

            Ma anche i lussemburghesi moderni fanno così…quando la preparo ne faccio un mega pentolone e quello che non mangio in un paio di giorni, quello che non distribuisco agli amici, lo congelo (senza pane ovviamente)
            Il cavolo nero lo trovo rarissimamente qui, quando lo trovo ne approfitto
            🙂

  36. mirkhond scrive:

    Pino

    A proposito di Israele, quale sarebbero i motivi che hanno portato alla contesa tra due famiglie, per l’affidamento del piccolo Eitan Biran, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone?
    Differenti vedute sull’educazione da impartire al bambino? Oppure il mettere le mani sul cospicuo risarcimento danni spettante al bambino, per la perdita di tanti dei suoi cari?

    • PinoMamet scrive:

      Non ne ho davvero idea…

      probabilmente entrambe le cose? L’idea che il bambino in Italia non avrebbe potuto ricevere un’educazione adeguata alla sua religione mi è sempre sembrata un po’ una palla, devo dire.

      La comunità ebraica di Milano è stata immediatamente contattata dalle autorità italiane, a quanto mi risulta, e non è stato fatto nulla senza consultarla.
      In Italia è possibile (e garantito dalla legge) frequentare scuole ebraiche, se la famiglia dovesse decidere così, e festeggiare le festività ebraiche, come in Israele specularmente per quelle cristiane, quindi la cosa dell’educazione non mi pare stare troppo in piedi.

      Ma un conto è quello che dice la legge e un altro quello che possono pensare i parenti.

      • roberto scrive:

        Però il bambino viveva in Israele, parla ebraico, va a scuola li, ha li tutto quello che gli resta….non conosco minimamente i dettagli ma l’idea di farlo restare qui ad occhio mi pare veramente strana

      • PinoMamet scrive:

        Ne so meno di voi!

        • roberto scrive:

          Ne ho letto un po’ ed effettivamente la famiglia viveva a Pavia dove il padre studiava medicina.
          Capisco quindi la decisione di farlo restare a Pavia con la zia, che, leggo, è stata pure confermata da un tribunale israeliano

  37. Moi scrive:

    In Afghanistan e in Italia i valori sono diversi, per dire.

    ———-

    Quindi è peggio un Italiano che fa Cat Calling di un Afghano Clandestino che stupra, e qui il Pensiero “Progressista” va in cortocircuito !

  38. Moi scrive:

    la progressiva tendenza all’equiparazione tra lavoro maschile e lavoro femminile ha portato alla perdita delle specialità maschile e femminile, mentre la fine della guerra di massa in Europa ha messo fine alla necessità di avere dei cittadini-soldato a cui riconoscere un patto sociale differenziato. A questo mutamento di struttura ha fatto seguito il collasso di tutta la sovrastruttura che legittimava l’ordine preesistente.

    ———————

    Per questo , visto che NON è più necessario vincolare “Maschio” a “Uomo” … le TERF semplicemente si illudono di poter fermare una Finestra di Overton, partita con le Suffragette !

    • daouda scrive:

      MA che cazzo dici, così, in generale? Sei stupido.

      Ha portato alla perdita di tali specialità dove si voleva che fosse. Questo devi scrivere, e dunque invece di strombazzare minchiate sull’alienazione, verrebbe da chiedersi perché l’esercito od altri settori abbiano tali idiozie assunte ( da chi? ) ed imposte ( da chi? ).
      Il gendere esiste per esempio e sviare, solo per i caucasoidi in realtà. O sbaglio…

  39. Moi scrive:

    Fedez “scende in campo” facendo la parodia di Berlusconi :

    https://youtu.be/r9M6AKstl_E

    In un video pubblicato sui social, Fedez, al secolo Federico Lucia, annuncia in pieno “stile Berlusconiano” una fantomatica discesa in politica. “Scendo in campo perché la politica italiana è una cosa seria, Vota Disumano” recita la didascalia, che prende il nome del suo _ Spoiler Alert 😉 _ ultimo album e lo fa diventare quello di un partito politico.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      “politico”

      Un mio collega, un eccellente ingegnere che ha esattamente la metà dei miei anni 🙂 e che ciò nonostante, strano a dirsi, si interessa di politica , commentava molto seriamente qualche settimana fa la possibilità che Fedez facesse sul serio una ‘discesa in campo’, e si sforzava di immaginare come sarebbero cambiati i numeri in Parlamento.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  40. mirkhond scrive:

    “diciamo che uno Stato che aveva mandato tutti i propri figli a rischiare sul fronte, ha preso i figli degli altri a lavorare.”

    I tedeschi dopo la resa italiana dell’8 settembre 1943, imposero ai soldati italiani (quasi sempre catturati e disarmati con estrema facilità e spesso in numero superiore ai contingenti tedesci che li catturarono), due opzioni: o continuare subito la guerra al loro fianco, oppure andare prigionieri nel reich.
    Circa 100.000 italiani, per lo più appartenenti alla milizia fascista accettarono di restare a combattere assieme ai tedeschi. A cui si debbono aggiungere circa 15.000 deportati nei lager che, in seguito accettarono di passare nelle fila del nuovo esercito repubblichino assieme a quelli presentatisi spontaneamente o rastrellati dalle autorità di Salò, per formare le divisioni che avrebbero dovuto costituire il nucleo dell’esercito di Mussolini.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “I tedeschi dopo la resa italiana dell’8 settembre 1943, imposero ai soldati italiani”

      Certo, lasciarono una scelta.

      Mi sembra abbastanza normale che i ragazzi italiani preferirono scappare in montagna; e come seconda ipotesi, lavorare in condizioni tremende in Germania, piuttosto che ritornare sul fronte.

      Ciò che voglio sottolineare è la natura non ideologica della faccenda: la Germania aveva un reale e disperato bisogno di manodopera; la grande maggioranza dei giovani non credeva alla guerra.

  41. Peucezio scrive:

    Miguel,
    “Capisco la voglia di attaccarsi alle proprie radici.
    Capisco la voglia di dire che quelli a cui sei affezionati non sono mostri come li dipingono.
    Ma proprio per lo stesso motivo, non capisco questo sfogo così poco ragionato, contro ragazzi di vent’anni che nel 1943 sono andati in montagna.
    E che appunto ho detto non erano i Supereroi Intellettuali della Teoria della Democrazia: avevano idee confusamente socialiste/risorgimentali, ma soprattutto avevano problemi pratici.

    Tu hai più ottimismo antropologico di me.
    Io non credo ai ragazzi idealisti, ma all’abietto spirito gregario.
    Che ha mosso anche la maggior parte dei fascisti, almeno a livelli di potere, locale e centrale. Non è che fossero meglio, infatti molti sono diventati partigiani.
    Poi c’erano Mussolini, Hitler, la tragedia nobile della sconfitta.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ peucezio

      “gregario”

      Questo è verissimo, ma vale per tutti. Certo i sanculotti non erano moralmente migliori dei legittimisti, ma questo non impedisce ai Francesi di festeggiare la presa della Bastiglia.

      Come disse una Partigiana: “i morti sono tutti uguali. Non sono uguali le cause per cui sono morti”.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Peucezio scrive:

        Andrea,
        “Questo è verissimo, ma vale per tutti.”

        D’accordo.
        Ma chi sceglie di stare coi vincitori conclamati fa un pop’ più schifo.
        C’è stato chi ha aderito alla RSI. Ci sono stati i ragazzi della Hitlerjugend che hanno difeso il bunker fino all’ultimo giorno.
        Qualche non gregario c’è insomma.

        Sai, una cosa è una potenza vincitrice: fa il suo mestiere.
        Una cosa chi sale sul carro del vincitore all’ultimo, oltretutto contro la sua patria.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ peucezio

          “contro”

          Qui gli unici traditori della Patria, se permetti, sono quelli che aiutavano lo straniero a deportare compatrioti schiavi.

          E non mi risulta che fossero gli angloamericani a deportare italiani in schiavitù.

          La parola “Patria” in bocca a un fascio è una bestemmia.

          (Semmai il guaio è che di questi traditori non ci siamo liberati del tutto a guerra finita. I Norvegesi, che erano si e no cinque milioni, di collaborazionisti ne fucilarono quattromila, nel 1946.).

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Miguel Martinez scrive:

            Per ADV

            “E non mi risulta che fossero gli angloamericani a deportare italiani in schiavitù.”

            Gli americani avevano riserve sterminate di messicani; gli inglesi avevano gli indiani.

            I sovietici, che non avevano messicani o indiani, hanno usato anche loro il lavoro forzato di massa al massimo sfruttamento e con un’altissima mortalità che richiedeva un ricambio continuo. Anche prima e dopo la guerra, era una necessità strutturale.

            Un parallelo interessante era il sistema francese in Africa, che era fondato sul lavoro forzato di massa – evidentemente non poteva importare lavoro volontario in Africa.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Peucezio

      “Io non credo ai ragazzi idealisti, ma all’abietto spirito gregario.”

      Ma non parlavo di idealismo, proprio il contrario.

      I contadini, già restii a farsi mandare al fronte nella prima guerra mondiale, erano restii anche alla seconda. Finalmente finisce la guerra, sembra… poi tocca tornare in trincea, pure con la certezza di finire sconfitti. Normale che siano scappati in montagna, ma una volta in montagna, ti dovevi difendere.

      Non vedo né idealismo, né abietto spirito gregario.

      • roberto scrive:

        tra l’idealista peucezio e l’ultra pratico miguel, secondo me c’è la giusta via di mezzo

        ci saranno stati degli idealisti che effettivamente odiavano i fasci per puro idealismo
        ci saranno stati quelli che volevano punire tizio perché era stato a letto con sua moglie
        ci saranno stati quelli che volevano saltare sul carro dei vincitori (secondo me pochi e solo alla fine, perché non è che fosse così chiaro chi erano i vincitori)
        ci saranno stati i contadini di cui parla miguel (cosa che un po’ mi stupisce, un contadino non ha tempo da perdere con cose come una guerra)

        dire erano così o cosà mi pare molto azzardato

        • roberto scrive:

          “l’ultra pratico miguel” no, meglio “l’ultramaterialista miguel”

          • Miguel Martinez scrive:

            Per roberto

            ““l’ultra pratico miguel” no, meglio “l’ultramaterialista miguel””

            Stavo per dire di no, poi a pensarci ci hai azzeccato.

            Pratico indica un fine di qualche tipo, “questo mi serve per…”

            Invece mi piace guardare la vita com’è, proprio scansando le considerazioni “pratiche”.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          ” (cosa che un po’ mi stupisce, un contadino non ha tempo da perdere con cose come una guerra)”

          deformazione mia, di vivere in Toscana 🙂 Esatto, comunque: un contadino non ha tempo da perdere con la leva, ma se la cava benissimo nei boschi. E magari riesce ugualmente a dare una mano nei campi, se non passano pattuglie…

        • PinoMamet scrive:

          “” (cosa che un po’ mi stupisce, un contadino non ha tempo da perdere con cose come una guerra)””

          Questo è un grandissimo luogo comune.

          Ho conosciuto tantissimi agricoltori (nessuno si chiama “contadino” da queste parti, ribadisco) e sono tanto variati quanto le persone di città, ovviamente.

          E hanno avuto i loro maniaci della guerra, come tutte le categorie professionali, felicissimi di combattere per una bandiera o per l’altra e di compiere atti di eroismo che a noi cittadini paiono stupidi.

          • roberto scrive:

            io i pochissimi contadini (viticoltori ed un contadino-allevatore) che ho conosciuto sono accomunati tutti da una sola cosa: lavorano come pazzi, sabati, domeniche, feste e non fanno mai ma proprio mai ferie (si forse in inverno appena un po’ meglio per i viticultori che però sono impegnati a vendere il loro vino)

            • PinoMamet scrive:

              Beh, la chiamata di leva non è esattamente “ferie”…

              ma a dire il vero i contadini sono più o meno da sempre il bacino di reclutamento preferito per gli eserciti.

              Sono tanti: a volte, troppi, per le famiglie.
              Sono robusti. Fanno poche storie per vitto e alloggio.
              Il servizio militare è visto come un modo per migliorare la condizione sociale…

              Erano contadini (zeugiti, cioè al 90%contadini) gli opliti ateniesi.
              Erano contadini i legionari romani., finchè Roma ha funzionato
              (e anche dopo, quando entra in un sistema pre-feudale).
              Erano contadini i soldati dei Tercios spagnoli e degli eserciti dell’era napoleonica.
              Erano di estrazione contadina i soldati degli eserciti rinascimentali in Italia, i lanzichenecchi in Germania, i gli svizzeri in Svizzera 😉 ed erano contadini i soldati del Giappone medievale da cui prenderanno origine i samurai.
              (Anche in epoca molto tarda continuano a esserci categorie intermedie tra samurai e contadini).

              è piuttosto logico, a pensarci: i contadini erano, semplicemente, la maggior parte della popolazione.

              Solo nel breve periodo di predominio della cavalleria pesante, che richiede armi costose e addestramento molto prolungato, i contadini (vale a dire, all’epoca, più o meno chiunque non fosse nobile) sono lasciati a ruoli marginali sui campi di battaglia.

              e dal quel periodo lì nasce tutta la visione (positiva o negativa secondo i punti di vista e i momenti storici) del contadino-che-non-fa-la-guerra.

              Che però storicamente è una balla.

              • roberto scrive:

                interessante e capisco ma volevo solo dire una cosa più terra terra: a me sembra strano che un contadino abbia il *tempo* per lasciare volontariamente i campi e le bestie per andare sui monti a fare la guerra.

                non dico impossibile ovviamente, e sicuramente ce ne saranno stati.

              • Francesco scrive:

                Beh, Roberto, nei periodi “buoni” c’è più contadini che lavoro dei campi e quindi “andare” diventa una alternativa allettante.

                Sperando di essere uno di quelli che sopravvive fino in fondo e ottiene come pensione un campo da qualche parte, che a casa non c’è più spazio utile.

                Credo sia quello il meccanismo.

              • Peucezio scrive:

                Pino,
                se parli della manovalanza probabilmente hai ragione, non foss’altro appunto per ragioni di numero. di demografia.

                Ma a livello di vertici direi che il soldato è uno che fa solo quello (né sa fare altro).

                E comunque esistono anche categorie archetipiche, letterarie, simboliche, che hanno il loro peso (ma, vabbè, tu non contestavi quelle, ma il dato oggettivo).

      • Peucezio scrive:

        Miguel,
        “Non vedo né idealismo, né abietto spirito gregario.”

        In molti casi d’accordo.
        Ma allora
        1) risulta grottesco fare tutta una retorica e un’apologetica eroica di contadini che volevano risparmiarsi, giustamente, altri anni di guerra;
        2) non si capisce la violenza bruta contro i fascisti, le atrocità, le stragi. Lì c’è odio ideologico.

        Roberto, abbastanza d’accordo, anche se bisognerebbe vedere le proporzioni.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Peucezio

          “2) non si capisce la violenza bruta contro i fascisti, le atrocità, le stragi. Lì c’è odio ideologico.”

          Per alcuni sì, in linea di massima ci vedo piuttosto lo spirito da vicini di casa che si conoscevano fin troppo bene e di vent’anni di sassolini tolti dalle scarpe.

          Comunque ogni sistema al mondo si inventa una “retorica e un’apologetica eroica”. Il fascismo era certo da meno!

          • Peucezio scrive:

            Miguel,
            “Per alcuni sì, in linea di massima ci vedo piuttosto lo spirito da vicini di casa che si conoscevano fin troppo bene e di vent’anni di sassolini tolti dalle scarpe.”

            Sai che mi convince fino a un certo punto ‘sta cosa?
            Lo avrebbero fatto anche gli squadristi vent’anni prima.
            Invece esiste la furia ideologica: appare ogni volta qualcuno si crede nel giusto.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “non si capisce la violenza bruta contro i fascisti”

          Io la capisco, invece. Gente che ha passato un anno e mezzo a divertirsi a mettere a ferro e fuoco le campagne insieme ai tedeschi merita un pochino di essere fatta a pezzi.
          Non so nel fantastico mondo del Neolitico cosa sia successo, ma da queste parti i poveri ragazzi di Salò che le destre commemorano perché uccisi dopo la guerra erano quelli che qualche mese prima rastrellavano le valli giustiziando sommariamente contadini a caso. Ci vogliono ampi paraocchi ideologici per non cogliere l’impopolarità (per usare un eufemismo) profonda a cui portavano queste operazioni simpatia.

          • Peucezio scrive:

            Chissà perché poi tedeschi e a maggior ragione italiani dovevano divertirsi a mettere ferro e fuoco campagne…
            Ci sarà stato qualche stronzo che ha approfittato per fare violenze gratuite, come in tutte le guerre.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Peucezio

              “Ci sarà stato qualche stronzo che ha approfittato per fare violenze gratuite, come in tutte le guerre.”

              Diciamo che c’era il grosso problema di come stroncare i sabotaggi da parte di gente invisibile e senza divisa.

              In Vietnam, gli americani hanno ucciso una quantità imprecisata di contadini (le stime vanno, se ben ricordo, da uno a dieci milioni) bruciandoli vivi, e non ci sono riusciti.

              I sovietici in Afghanistan, su scala minore, hanno provato a fare la stessa cosa, e non ci sono riusciti.

              I tedeschi, su scala minima rispetto a questi due, ci hanno provato in Italia, e hanno fallito clamorosamente.

              • Francesco scrive:

                da uno a dieci milioni di civili vietnamiti morti durante la guerra?

                anche mettendoli tutti sul conto degli USA, e mi pare scorretto, mi pare una stima alla Trump

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “da uno a dieci milioni di civili vietnamiti morti durante la guerra? ”

                Non ho detto civili, ho detto contadini.

              • Francesco scrive:

                sì ma io sono uno spirito gentile e ho “indorato” la pillola

                le stime più alte che ho trovato sono di 4,5 milioni di civili morti di tutti i tipi e di tutte le parti

                e anche per una guerra di 20 anni, data la popolazione del Vietnam, mi paiono tantini

                se non altro la vittoria del Vietnam del Nord ha riportato in auge la strategia della guerra di attrito, e pure in versione asimmetrica

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Peucezio

              “fuoco”

              Da che mondo è mondo un esercito occupante, se boicottato o contrastato in qualche modo, la prima cosa che fa è ricorrere a pesanti rappresaglie sui civili.

              E’ il comportamento più facile, ma a meno di non godere di uno spropositato vantaggio in termini di forza bruta e di potenza di fuoco, è anche il più stupido perché non fa altro che attizzare nuova resistenza.

              Il tutto rende ancora più spregevole la figura del collaborazionista.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                1) vero, non so se ancora vero

                2) non lo so ma ho qualche dubbio, temo funzioni più spesso di quanto ci piacerebbe

                3) no, lo rende più doloroso per il collaborazionista, se questi crede nella sua causa

                ciao

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “E’ il comportamento più facile, ma a meno di non godere di uno spropositato vantaggio in termini di forza bruta e di potenza di fuoco, è anche il più stupido perché non fa altro che attizzare nuova resistenza.”

                Ma non credo che nessuno abbia trovato un’alternativa: quindici anni dopo la guerra, i francesi si sono trovati in Algeria a fare ben di peggio. E i loro collaboratori furono tanti, i haraki – per motivi di clan, di etnia, di aspirazione alla “cultura europea”. Divennero la base della seconda e più grande ondata di emigrazione in Francia, poi, con tutte le conseguenze che conosciamo…

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                Ciò che rende peculiare la situazione italiana non sono le rappresaglie (che se pensiamo a cosa facevano i tedeschi e i sovietici sul fronte orientale, non erano certamente nulla di particolare), è il ricorso alla manodopera forzata.

                C’è da chiedersi se la Germania avrebbe potuto fare diversamente, accontentandosi del lavoro dei prigionieri di guerra sovietici (quelli occidentali non venivano sfruttati). O se aveva davvero bisogno anche della manodopera italiana.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “crede”

                Da quando in qua la buona fede manleva dall’assunzione di responsabilità?

                Dubito che a Sant’Anna di Stazzema siano stati granché confortati dalla convinzione della buona fede dei repubblichini che hanno guidato le SS casa per casa.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Da quando in qua la buona fede manleva dall’assunzione di responsabilità? ”

                Boh, io alla buona fede di quelli che mi chiedono il grimpasse ogni volta che mi muovo, ci posso anche credere… poi si assumeranno la loro responsabilità di fronte al Tribunale della Storia, e lì c’è solo da far finta di non essere mai esistiti.

                In questo sono d’accordo con ADV.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Martinez

                “alternativa”

                L’alternativa è evitare le rappresaglie (un conto è fucilare il tizio trovato con la bomba in mano, un conto ammazzare i bambini di un villaggio) e consolidare invece il potere dei locali che favoriscono per motivi loro l’occupante.

                Penso alle repubbliche italiane fondate da Napoleone, che non solo hanno retto finché ha retto Napoleone ma hanno potuto contare sull’appoggio di almeno una parte della popolazione tanto da mandare persino un contingente a Boulogne (nel corso della preparazione dell’attacco, mai avvenuto, all’Inghilterra) e alla Grande Armée che invase la Russia. (Sto giusto leggendo un testo sulla storia della Repubblica napoleonica a Genova).

                Più semplicemente, sembra che i Filistei catturarono Sansone semplicemente aumentando le tasse nei distretti della Palestina dove si nascondeva.

                Certo, se i locali pensano solo a riempirsi le tasche coi soldi dell’occupante si fa la fine dei Statunitensi in Vietnam del Sud e in Afghanistan.

                L’alternativa opposta è lo sterminio totale. Un esempio sono le noyades della Loira e i bataillons de l’enfer in Vandea, dove Carret e Westermann inventarono i massacri per annegamento poi utilizzati dai khmer rossi e persino le prime rudimentali camere a gas inondando i sotterranei sovraffollati delle prigioni con gas di arsenico. Ma persino lì, focolai di ribellione perdurarono fino al congresso di Vienna e la relativa restaurazione.

                “italiana”

                Ma infatti i nazisti in Italia non hanno certamente fatto più schifo dei repubblichini che li aiutavano.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                “spregevole” è un giudizio moralistico, non una constatazione

                certo che gli sterminatori della Vandea erano totalmente spregevoli ma non lo dico qui

                e gli orrori in una guerra sono quasi sempre ripartiti equamente, altro che buoni e cattivi: quelli si vedono fuori dai campi di battaglia

          • Peucezio scrive:

            “da queste parti”

            Tu poi che ne sai, non sei salentino? 🙂

      • Peucezio scrive:

        Comunque io non sono idealista!

  42. Miguel Martinez scrive:

    Curioso, a proposito dell’attentato a Liverpool, leggo su The Guardian:

    “Counter-terrorism police said they “strongly believed” the man killed in the bombing to be Emad al-Swealmeen, 32, who had travelled in a taxi to Liverpool Women’s hospital from an address he had recently rented a few miles away.

    The Guardian understands al-Swealmeen had previously changed his name to Enzo Almeni and is reported to have converted to Christianity from Islam in the last few years.”

    E cioè un tizio da cristiano si chiamava Emad al-Swealmeen (Emad è arabo, il cognome sembra un “nome da arabo” degno di film muto americano); poi prende il nome islamicissimo di Enzo Almeni…

    Boh…

  43. Miguel Martinez scrive:

    Fantastico:

    https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/liverpool-kamikaze-era-sbandato-solitario-convertito-all-anglicanesimo-si-faceva-chiamare-enzo_41699273-202102k.shtml
    Liverpool, kamikaze era uno sbandato solitario: convertito all’anglicanesimo, si faceva chiamare Enzo

    Sembra ridimensionarsi all’azione di uno sbandato solitario psicolabile, di origine araba ma senza legami con il terrorismo internazionale, la vicenda dell’attentato compiuto a Liverpool. Al Swealmeen era un convertito al cristianesimo che si faceva chiamare Enzo. Intanto sono stati rilasciati senza alcuna accusa i quattro giovani, tra 20 e 29 anni di età, fermati inizialmente come potenziali fiancheggiatori.

    Sfuma così, almeno per ora, l’ipotesi di una cellula terroristica dietro quanto accaduto. Al Swealmeen è un giordano rifugiato da diverso tempo nel Regno Unito, aveva tentato di farsi passare per siriano per ottenere asilo politico, ma le autorità, non credendogli, glielo avevano negato; tanto più che sul suo capo pesava pure l’accusa d’aver minacciato dei passanti per strada con un coltello, nell’ambito di un episodio addebitato ai suoi disturbi mentali a quanto raccontato al “Sun” da Malcolm ed Elizabeth Hitchott, la coppia, un ex militare e sua moglie, impegnati in un’organizzazione caritativa cristiana, che per un certo periodo l’aveva preso sotto tutela.

    Stando ai dettagli emersi gradualmente, prende corpo il sospetto che Emad in effetti possa essersi voluto vendicare per la mancata concessione dell’asilo: obiettivo per il quale si era pure convertito – almeno formalmente – dall’Islam alla fede anglicana, nel 2017. Si è del resto saputo che il rifugiato giordano, passato durante l’infanzia in Iraq, terra di nascita della madre, aveva anche cercato di allontanare da sé le tracce delle proprie origini mediorientali fino al punto da farsi chiamare sui social media o in giro per Liverpool con un nome di sapore italiano: Enzo Almeni, scelto in onore di Enzo Ferrari e d’una proclamata passione per le auto sportive.

    • PinoMamet scrive:

      Ricordo che l’amico surinamese del mio amico olandese si fa chiamare, in Olanda, con una versione italianizzata del suo nome (indiano), perché “fa più figo”.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ PinoMamet

        “surinamese”

        Nella Praga del 1988 il portiere dell’albergo dove dormivo parlava qualche parola di italiano. Mi disse che quando ne aveva l’occasione si faceva passare per italiano perché diceva che così aveva successo con le ragazze.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

      • roberto scrive:

        ho conosciuto pure un greco che faceva così e faceva veramente ridere perche si presentava tipo james bond

        may name is giorgio, giorgio papadimitropoulou (cognome inventato)

  44. Mauricius Tarvisii scrive:

    A proposito di seconda guerra mondiale e spiegazioni agricole o ideologiche.
    Mio nonno è stato un IMI, non era né contadino, né antifascista, non gli è stato chiesto “vuoi andare in Germania o vuoi arruolarti con noi?”, ma è stato fatto prigioniero in Grecia (il suo reparto sarebbe stato passato per le armi come tanti altri prima del suo se nel frattempo gli italiani non avessero preso prigionieri dei tedeschi spediti provvidenzialmente a Brindisi dove costituirono un deterrente contro stragi ulteriori), mandato in Germania e poi lì fu offerta la scelta se continuare a fare gli schiavi dei tedeschi o se arruolarsi. E non scelse la prima opzione perché non aveva voglia di riprendere la vita militare, visto che l’esperienza più traumatica fu proprio quella da IMI.
    Ma riprendete pure la storia dei contadini e dei comunisti: era molto interessante e sono curioso di sapere come va a finire.

    • Peucezio scrive:

      A nessuno di voi però salta in mente che Vittorio Emanuele e Badoglio potevano evitare, con le loro decisioni, di esporre gli italiani alla furia vendicativa dei tedeschi (eccessiva ma comprensibile)?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Se era comprensibile la furia dei tedeschi era ancora più comprensibile il tentativo di uscire in una situazione di merda in cui incomprensibilmente Benito aveva infilato l’Italia.

        • PinoMamet scrive:

          Beh quando Mussolini scende in guerra (nella seconda, perlomeno… gli italiani erano già ampiamente logorati dalle guerre di Spagna e di Etiopia) Hitler sembra inarrestabile.

          Mussolini avrà pensato di guadagnarsi un facile posto al tavolo dei vincitori, al costo di un po’ di aerei spediti sulla Manica e di qualche sommergibile in Atlantico.

          Quando Badoglio decide il ribaltone, è ormai chiaro che sono gli Alleati a essere imbattibili.
          Naturalmente la sua è una mossa della disperazione, ma giustificata dallo stesso opportunismo.

          • habsburgicus scrive:

            io son giunto col tempo a conclusioni non troppo dissimili da quelle di Pino…
            noi possiamo -e dobbiamo- deplorare che il 10 giugno 1940 sia stata presa quella che l’autore stesso definì “decisione irrevocabile), ma siamo equanimi..a quell’epoca, per la Germania, era più difficile perdere la guerra che vincerla e insomma, sine ira et studio, se azzardo fu, si trattò di azzardo “ragionato”..un po’ come Cavour con la Crimea..allora gli andò bene (pensiamo ucronicamente, a cosa sarebbe successo se il corpo piemontese fosse stato fatto a pezzi dai Cosacchi della steppa e se la Russia, dopo una cavalcata attraverso l’Europa, avesse posto le sue condizioni a Parigi :D), stavolta andò male….e non solo per lui, anche per noi

            ritengo che nell’estate 1943 si sbagliò solamente”modus procedendi” anche a causa della rigidità anglosassone e della difficoltà, per noi, di avvicinare direttamente Churchill senza la palla al piede di Eden, nemico acerrimo degli italiani
            cosa avrebbe dovuto farsi ? quanto faranno i finlandesi nel 1944 con Stalin, ben più realista degli occidentali (e finì a tarallucci e vino :D) o quanto faranno i romeni il 23 agosto 1944 (e finì a donne di facili costumi 😀 ma solo negli sviluppi interni con la comunistizzazione, la Romania OTTENNE TUTTO DAL PUNTO DI VISTA TERRITORIALE, almeno verso ovest); insomma
            1.attraverso la R. diplomazia trattare in segreto con gli anglosassoni preliminarmente (ancora sotto il fascismo….diciamo che il R. Governo fascista avrebbe continuato, ignaro, a fare la politica dell’Asse ma uomini sicuri e devoti solo al Re avrebbero offerto in nome del Re il passaggio al campo anglosassone)
            2.una volta ottenuto un minimo accordo non del tutto irrazionale (scordiamoci le colonie, Churchill -in questo uomo del passato- ce le avrebbe tolte di certo; avremmo dovito puntare, alla garanzie delle frontiere orientali di Rapallo, garanzia delle frontiere occidentali, garanzia della Dinastia, al limite -per i soliti gonzi americani _D- previo arrangement di elezioni “truccate” sotto supervisione anglosassone a guerra finita, con la tacita intesa che gli osservatori non avrebbero visto nulla :D, che avrebbero dato ai Savoia il 99, 99 % pure a Livorno 😀 diciamo, i plebisciti del 1860 rinnovati :D), a questo punto E SOLO A QUESTO PUNTO, fare il 25 luglio
            2.deporre Mussolini ex abrupto, nominare un governo militare che nello stesso momento avrebbe ordinato di sparare ai tedeschi cogliendoli di sorpresa (modello romeno ! che infatti riuscì—la Wehrmacht fu distrutta in Romania, Andreas Hillgruber scrisse una monografia in tedesco, purtroppo poco nota da noi)..certo, sarebbe stato un vero tradimento 😀 ma con l’eccezione forse del Nord-Est che sarebbe caduto ai tedeschi (ebbri di furore) per qualche tempo (e mi spiace per la zona di Mauricius :D), ci saremmo risparmiati orrori e divisioni
            ahinoi, non fu così
            e uscimmo dalla guerra nel modo peggiore possibile, ottenendo il peggio e dai tedeschi e dagli anglosassoni, insieme -per non farci mancare nulla- a una bella guerra civile i cui postumi avvelenano la retorica ancora oggi
            furbi, eh, noi italiani 😀

            • habsburgicus scrive:

              e secondo me la storiografia non ha pienamente considerato un documento che si trova in DDI, Serie IX, vol. IX, D. 450, pag. 454
              é un promemoria segretissimo del col. Luca a Ciano datato 30/12/1942 che parla dell’incontro del 18/12/1942 fra il Primo Ministro turco Saracoğlu e il citatocol. dei RR. Carabinieri Luca: i due erano amici sin dai mitici intrighi pro-kemalisti dell’Italia (alla faccia dei greci :D) nel 1919-1920-1921 e forse per affiliazione massonica
              Saracoğlu ripetutamente offrì a Luca la mediazione turca per metterci in contatto con Churchill (come noto, Churchill verrà ad Adana un mese dopo a fine gennaio 1943 -fatto che destò commozione nei milieux diplomatici e si diede per certo l’intervento turco contro l’Asse, ma i turchi mica erano fessi :D- e dunque Saracoğlu non millantava la possibilità di parlare a quattrocchi a Winston)
              in questa fase il progetto avrebbe dovuto coinvolgere il governo fascista e una delle ultimissime entrate del Diario di Ciano, laconicamente, ci dice che “accompagno il col. Luca dal Duce: ha notizie importanti dalla Turchia”;
              poi Ciano cadde (5 febbraio 1943, fu un fulmine a ciel sereno, si disse a mezza bocca che Mussolini cacciò una dozzina di Ministri solo per attutire il colpo della cacciata di Ciano 😀 non riuscendoci) e non si è mai riflettuto abbastanza del disastro che ciò fu per noi (Ciano era vanesio ma aveva ormai un certo peso, godeva la quasi-fiducia del Re ed era del tutto antitedesco)
              io mi chiedo se non fu una leggerezza da parte regia, e non più fascista, trascurare la “carta turca”..chiaro, come una escort per offrire i suoi gradevoli servigi vuole le palanche 😀 così Saracoğlu voleva -senza dirlo- il Dodecaneso (alla faccia dei greci !)..ebbene, mi spiace per i greci, ma forse potevamo cedere il Dodecaneso ai turchi, ne valeva la pena, no ? 😀

              *quel col. Luca sarà colui (udite, udite !) che verrà mandato in Sicilia sei anni dopo per “risolvere” la questione di Salvatore Giuliano..che sia stato mandato proprio un alto ufficiale dei Carabinieri, con grande esperienza diplomatica, dà peso alle teorie di coloro che vedono in Giuliano un umile strumento di giochi ben più grandi..forse, chissà, i giochi erano talmente grandi che fu ritenuto necessario inviare qualcuno di grandi abilità diplomatiche affinché fosse chiaro che Salvatore Giuliano non parlasse mai, in alcun caso 😀 per il bene della Nazione, cosa pensate voi 😀 notare però la coincidenza….
              Luca diverrà generale e senatore DC

          • Miguel Martinez scrive:

            Per MT

            “Mussolini avrà pensato di guadagnarsi un facile posto al tavolo dei vincitori, al costo di un po’ di aerei spediti sulla Manica e di qualche sommergibile in Atlantico.”

            Come quando Berlusconi aderì alla tredicesima ora all’invasione dell’Iraq.

            • PinoMamet scrive:

              Infatti!

              Il prototipo è stato Cavour, ci ricorda Habs giustamente

              • Francesco scrive:

                posso obiettare? Cavour infilò il Piemonte in una guerra vera, durissima, dall’esito allora incerto

                anche detestabile, visto che ci si batteva per i turchi e contro i russi

                ma non in una guerra già vinta, come Mussolini pensava

        • Francesco scrive:

          x MT

          sì, certo, ma la immane cialtroneria del come fu gestita la cosa, il tradimento nei confronti dei soldati italiani, abbandonati a se stessi … sospetto che la sfiducia totale del popolo italiano nei suoi governanti sia diventata definitiva allora

          ciao

  45. Francesco scrive:

    x Peucezio

    >>> La guerra è finita nel ’45, quindi due anni significa dal ’43, quando ormai l’esito era strascontato.
    Pura vigliaccheria.

    Permettimi, carissimo, di dire col cazzo che era vigliaccheria. I tedeschi e i fascisti erano LOCALMENTE molto più forti dei partigiani fino agli ultimi giorni della guerra; ci voleva tantissimo fegato per salire a combattere (e la maggioranza si nascose semplicemente, infatti).

    Per un paio di inverni gli eserciti sovietico e alleato erano vittoriosi ma molto lontani, i tedeschi e i repubblichini molto vicini. Chi vuole correre in aiuto ai vincitori non lo fa, in quelle condizioni.

    E questi sono fatti, non la propaganda di Andrea, che pare uno dell’ANPI (e lo dico ora, che di reduci della guerra nell’ANPI non ce ne sono più per motivi temporali)

    Ciao

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Francesco

      “ANPI”

      Purtroppo il mio amico è passato a miglior vita. Altrimenti ti ci facevo parlare. Altro che ANPI.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        ritengo che il destino, in particolare le elezioni del 1948, abbia fatto un incredibile regalo all’ANPI

        peccato che ci siano comunque i libri di storia, i ricordi dei vecchi, le emeroteche

        anzi, non fosse pieno di neofascisti non la avrebbero sfangata

    • Peucezio scrive:

      Francesco,
      “Permettimi, carissimo, di dire col cazzo che era vigliaccheria. I tedeschi e i fascisti erano LOCALMENTE molto più forti dei partigiani fino agli ultimi giorni della guerra; ci voleva tantissimo fegato per salire a combattere (e la maggioranza si nascose semplicemente, infatti).”

      Ma infatti i partigiani non hanno mai combattuto.
      Tranne qualcuno che almeno si è preso dei rischi e va rispettato un po’ di più (o disprezzato di meno).
      Diconsi partigiani dei signori che, imboscatisi sulle montagne, una volta che gli americani avevano conquistato il nord Italia sono scesi a fare strage di fascisti e di presunti tali (compresi preti, partigiani bianchi, ecc. ecc.).

      • PinoMamet scrive:

        Questo è proprio falso, Peuce’.
        Da queste parti (e credo ovunque) i partigiani hanno combattuto parecchio.

        È verissimo che senza armi, uniformi, viveri ecc paracadutati dagli Alleati non avrebbero fatto nulla;

        ed è indiscutibile che senza gli Alleati non avrebbero mai sconfitto i tedeschi e o fascisti o liberato l’Italia (ma in alcune zone ci erano riusciti…)

        Ma che non abbiano combattuto è proprio falso e ti dirò che.mi stupisce tutto questo livore.

      • roberto scrive:

        Peucezio, ho come l’impressione che vedi tutto con degli occhiali un filino sporchi di ideologia….

  46. Moi scrive:

    Terrorismo No Vax … e in Italia ?

    https://video.corriere.it/torino/no-vax-operazione-digos-contro-gruppo-basta-dittatura/65ae2c96-45eb-11ec-9a24-28e7c2e627b2

    TORINO

    No vax, operazione Digos contro il gruppo “Basta dittatura”

  47. Moi scrive:

    Istigazione a delinquere, blitz della polizia dai no vax di “Basta Dittatura”: nel mirino anche Draghi

    https://www.lastampa.it/torino/2021/11/15/news/istigazione-a-delinquere-blitz-della-polizia-dai-no-vax-di-basta-dittatura-1.40922954

    Contenuti e toni esasperati con riferimenti espliciti a «impiccagioni», «fucilazioni», «gambizzazioni», oltre ad allusioni dirette a «nuove marce su Roma» ed al terrorismo

  48. Moi scrive:

    Forse al Sud è andata diversamente,ma NON credo che Peucezio potrebbe “dissare” (come si dice adesso …) la Resistenza se fosse nato e vissuto in Emilia Romagna.

  49. Moi scrive:

    Anche Beppe Sala,Matteo Bassetti et Alii minacciati di morte …

    ———————————-

    https://www.open.online/2021/10/27/no-green-pass-minacce-sindaco-milano-sala-video/

    No Green pass, minacce di morte al sindaco di Milano Sala: «Mi vogliono decapitare»

    https://www.ilgiornale.it/news/cronache/morte-nuove-minacce-no-vax-bassetti-1987576.html

    “A morte”. Ancora minacce a Bassetti. E lui: “Lo Stato batta un colpo”

    https://www.rifday.it/2021/10/22/sara-trovato-in-un-viottolo-con-un-colpo-alla-nuca-cossolo-minacciato-di-morte-via-social/

    “Sarà trovato in un viottolo con un colpo alla nuca”: Cossolo minacciato di morte via social

      • Moi scrive:

        Azienda espone in mensa nomi e foto di no vax: minacce di morte e rivolta dei lavoratori in Germania

        https://www.fanpage.it/esteri/azienda-espone-in-mensa-nomi-e-foto-di-no-vax-minacce-di-morte-e-rivolta-dei-lavoratori-in-germania/

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Moi

          Per un titolo così – visto su Repubblica – verrebbe voglia di devaccinarsi:


          Lockdown per i no-vax e green pass rafforzato. La ricetta per salvare il Natale di Ricciardi, Crisanti e D’Amato
          di Gerardo Greco “

          • Francesco scrive:

            😀

            ti capisco ma io volevo andare a trovare mia sorella in Austria e mi sta saltando tutto!

            🙁

            posso fare outing? io ho un pò di nostalgia del lockdown duro e puro, forse perchè non ne ho patito conseguenze economiche ma si stava veramente tranquilli

            • roberto scrive:

              “posso fare outing?”

              io sto odiando ogni minuto dal 5 marzo 2020 (primo volo cancellato, peccato era una bellissima festa di famiglia con anniversari e compleanni rotondi), non riesco a fare una distinzione tra il periodo più o meno di merda….forse le feste di natale 2020….

              • roberto scrive:

                anzi no, pasqua 2021….
                precipitato a roma per un problema di salute dei miei, la mia famiglia bloccata quissù, zona rossa a roma

              • roberto scrive:

                no anzi decisamente marzo 2020…lockdown, un fottio di progetti finiti a mare, un po’ di ansia e paura e un ginocchio scassato che non ho potuto operare per due mesi

              • PinoMamet scrive:

                Concordo con l’outing di Roberto.

                Vedo che non solo io, ma anche alcuni miei amici hanno proprio rimosso il 2020 dai ricordi: una cosa successa nell’autunno 2019 è ricordata come “l’anno scorso”.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Io dico sempre che il 2020 non è esistito.

              • Francesco scrive:

                come non è esistito?

                da milanista protesto vivamente

                😀

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “Anche Beppe Sala,Matteo Bassetti et Alii minacciati di morte …”

      Bellissima sta storia delle Minacce di Morte.

      Quale minaccia ti fa più paura (faccio finta che il tuo vero nome sia Giacomo Rossi):

      1) “Io il Moi lo voglio vedere scuoiato, mangiato dai vermi, con gli avvoltoi che ci pisciano sopra perché hanno finito di sgranocchiarsi l’ultimo osso!”

      2) “Caro Giacomo Rossi residente in Viale Kelebek n. 1 al terzo piano, oggi ho visto tuo figlio Mario che andava a scuola alle 8.12 in Via del Pantano, e mi ha fatto una tenerezza, con il suo zaino con la scritta ‘Ciao’. Non vorrei mai che gli succedesse qualcosa”

      • Moi scrive:

        Or quindi : la 1) è lo stile FeiSSbuKKKaro , la 2) è lo stile Mafioso … per quanto più garbato 😉 nella forma, quest’ultimo è senz’altro più potenzialmente pericoloso nella sostanza.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Moi

          “Or quindi”

          E’ che mi fa venire il latte alle ginocchia, quest’uso della parola “minaccia” come sinonimo di sfogo urlato contro qualcuno, ti pugni tirati all’aria.

          Per me, minaccia vuol dire, ti faccio capire che esiste un ragionevole e credibile pericolo per te, se tu non ti adegui a ciò che voglio io.

      • PinoMamet scrive:

        Sicuramente fa più paura la num. 2, ma in genere si utilizza (e fa paurissima) la num. 3, che arriva in busta verdina:

        TRIBUNALE ORDINARIO DI RONCOCAMPOCANNETO

        Decreto ingiuntivo

        Il Giudice Dott. Tal de’ Tali, letto il ricorso per la concessione di decreto ingiuntivo…
        rilevato che…
        nonché….

        INGIUNGE

        a Giacomo Rossi residente in viale Kelebek n. 1 (CF …) di pagare alla causa ricorrente blablabla
        -la somma di euri 20.626, 73
        -gli interessi di cui…
        -le spese di questa procedura di ingiunzione calcolate in….”

      • roberto scrive:

        Dipende sempre dalle situazioni

        Una volta in una partita in cui ero guardalinee siamo stati assediati negli spogliatoi (al punto da dover chiamare i carabinieri per uscire…l’arbitro comunque era un coglione e un po’ avevano ragione)

        Ti assicuro che “arbitro ti do in pasto ai cani” detto da uno che aveva un cerbero ringhiante al guinzaglio mentre una ventina di scalmanati picchiava sulla porta faceva un po’ impressione

        • Miguel Martinez scrive:

          Per roberto

          “Ti assicuro che “arbitro ti do in pasto ai cani” detto da uno che aveva un cerbero ringhiante al guinzaglio ”

          🙂

          Comunque di solito è detto da un perfetto sconosciuto che sei andato apposto a cercare su Facebook per dire al mondo che sei Vittima di Minacce

  50. Miguel Martinez scrive:

    Sento parlare di Oxfam e non so che altro… E mi arrabbio, perché come ricorderete, seguo da tempo la vicenda di un amico.

    Un cinquantenne nato in un villaggio al sud, sempre cupo e ironico, che ha fatto l’assistente sociale, il badante, il facchino, il cuoco e cento mestieri, ha fatto anche una figlia che oggi studia all’università. Ed è un fotografo geniale, che sa trasformare ogni cosa che vede in un dramma.

    Tra Covid e il suo carattere poco dotato per la sudditanza, si è trovato senza lavoro, e quindi senza casa, poi all’Albergo Popolare, e poi su una panchina davanti all’ospedale a godersi la pioggia, il diabete e il post-ricovero per seri problemi al cuore.

    Senza essere tossicodipendente o ubriacone, con un coltello sempre a fianco su cui i carabinieri chiudono un occhio, e con la macchina fotografica difesa dallo stesso coltello.

    Oggi mi ha mandato due messaggi.

    In uno, parla dei 150 euro che gli sono arrivati con il reddito di cittadinanza, dopo mesi e mesi di disavventure burocratiche. Centocinquanta…

    Poi mi ha mandato delle foto straordinarie che ha scattato nel cimitero delle Porte Sante.

    E ci siamo scambiati su Telegram questi messaggi:

    X
    In una giornata così allegra ci stavano due foto al.cimitero

    Miguel Martinez, [2021-11-16 18:33]
    Sono straordinarie queste foto… cimitero quale?

    X
    Quello delle porte sante

    Miguel Martinez, [2021-11-16 19:17]
    So che sono argomenti delicati, ma come cavolo si fa a diffondere in giro quello che sai fare, senza che tu ne perda il controllo (basta il watermark?) e far sapere di cosa sei capace? Io mi rifiuto di stare su Facebook e instagram ecc., ma non è possibile che tu te ne stia a grattarti sotto la pioggia sulla panchina, quando sai fare cose così.

    X
    Che ti devo dire

    X
    So na sega io ahahahaha

    X
    Se tu pensi che con le foto sta gente che fa porcherie e prende like e guadagna

    X
    Che ti. Devo dire aspetto il 27 dicembre per i prossimi ricchi euri ahahahaha

    • Fuzzy scrive:

      Poverta assoluta
      Quali tipologie familiari sono più coinvolte?

      -Le famiglie più numerose,
      -quelle con più figli minori,
      -le famiglie di stranieri o con almeno un
      componente straniero,
      -le famiglie che pagano un affitto
      – in misura minore- chi ha un mutuo da pagare.
      https://www.istat.it/it/archivio/258936
      Questo in Italia. Al nord. ISTAT.

  51. Moi scrive:

    Però in Italia ci sono stati eccome dei casi di attentati sottocasa da parte delle BR …

  52. Moi scrive:

    Concordo pienamente con un Invito alla Coerenza lanciato da Vittorio Sgarbi :

    uno Stato Sanitario-Securitario come questo, la cui continuità è segnata da Roberto Speanza … abbia la COERENZA (i’ccàpsellòcche 😉 , quando ci vòle , ci vòle … come i’llòccheddàune 😉 …) di vietare anche (!) i Tabacchi come Monopolio di Stato !

    Che razza di Stato Etico / Paternalista per in Nostro Bene/ Soterico / Salvifico / ecc … è uno che ti salvaguarda da I’ccòvide MA POI ti vende deliberatamente (!) delle robe che hanno scritto sul loro stesso pacchetto (!) cheti fan venire dei gran Cancri ?!

    … la Coerenza di Stato, dove cazzo sta ?!?!

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ moi

      “sgarbi”

      Premesso che non fumo, vale per il tabacco la stessa inutilità del proibizionismo che vale per la marijuana. Proibirne la vendita equivale a premiare il contrabbando, un po’ come per gli alcolici in USA cento anni fa.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • paniscus scrive:

        “Premesso che non fumo, vale per il tabacco la stessa inutilità del proibizionismo che vale per la marijuana. ”
        —————-

        Ma non mi pare che siano trattati di fatto allo stesso modo, almeno in Italia.

        Tra il vietare del tutto e il prevedere il monopolio di stato ci sono anche le vie di mezzo, o sbaglio?

        Io sono cresciuta per tutta la vita in un contesto nazionale in cui la pubblicità delle sigarette era SEMPRE stata vietata (salvo poi essere aggirata con trucchetti, tipo sponsorizzazione di eventi automobilistici, di spettacolo, e simili, ma comunque la pubblicità diretta era vietata).

        Ingenuamente, avevo pensato che fosse per ragioni di prevenzione sanitaria. Ma poi mi sono resa conto che in altri paesi europei, anche con tradizione più salutista ed ecologica di noi, le pubblicità delle sigarette fioccavano ovunque.

        E poi qualcuno mi ha spiegato che il divieto di pubblicità delle sigarette in Italia non aveva alcuna motivazione salutistica, ma era solo legato al fatto che esistesse il monopolio di stato, e quindi a una questione di concorrenza…

    • roberto scrive:

      io invece continuo a trovare totalmente dementi i paragoni che fanno i negazionisti del covid tra una malattia contagiosa e tumori, incidenti stradali, infarti e cose di questo tipo

      ma è una cosa talmente demente che faccio pure fatica a spiegare il perché, mi sembra di parlare con un piccione in piazza san marco

      uno degli effetti più devastanti di questa cacchio di situazione è l’incredibile quantità di occasioni per dare fiato ai denti che si sono ritrovati i piccioni….pensa un po’ ormai sgarbi stava scivolando piano piano nell’oblio nel quale sprofondano questi tizi ai quali si toglie il riflettore, e adesso ha ogni giorno un’occasione per spararne una riprendendosi le luci

  53. Andrea Di Vita scrive:

    @ tutti

    OT

    Quando la luce della ragione vince sul buio della tradizione

    “Grazie prof – di Mattia Feltri

    Forse perché ho una figlia di quindici anni, non riesco a togliermi dalla testa la ragazzina di quattordici andata dai carabinieri a Ostia a raccontare delle botte prese a casa. E poi non è che voglio togliermela dalla testa, è l’ultima cosa che voglio fare, e allora ci penso ancora, cerco di immaginarmela, e cerco di immaginare la professoressa da cui è stata presa per mano e accompagnata alla liberazione, per quanto dolorosa. La storia di questa ragazzina, una bambina, è ormai consueta nelle nostre cronache più marginali: viene dal Bangladesh, vive in una famiglia rigidamente islamica, subisce violenze psicologiche, intendono ricondurla in patria a prendere marito, le impongono il velo. Ma lei vuole soltanto andare a scuola, stare coi suoi compagni, studiare, uscire per mangiare una pizza, vuole vivere libera, da occidentale in Occidente come l’Occidente cerca fra mille errori di garantire a sé, e lo scandalo merita le botte. A dargliene è l’ultimo arrivato nel mondo della sopraffazione patriarcale: il fratello. Mi immagino la ragazzina che vede un adulto e lo battezza, è la persona a cui può aggrapparsi, le riversa addosso tutto uno sconfinato bisogno di fiducia, è la sua professoressa, me le immagino parlare sottovoce in un angolo della scuola, una volta, due, tre, e poi le immagino entrare insieme in caserma. Penso alle decine di ragazze come lei di cui abbiamo saputo e delle migliaia di cui non abbiamo saputo nulla, e io davvero non so pensare a un più maestoso baluardo dell’Occidente di queste ragazze che un Occidente tremebondo non riconosce come sue.
    Tranne una meravigliosa professoressa.”

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      Beh, se Libero fa di ogni erba un fascio nella sua islamofobia, tu lo fai nella tua tradizionefobia … solo che tu lo fai gratis!

      Almeno al Feltrino lo pagano e lui NON trae indebite conclusioni generali da un episodio

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “tradizionefobia”

        Sai cosa mi rende, come dici tu, ‘tradizionefobo’?

        Il verso di Dante:

        “state contente, umane genti, al quia”.

        Non farsi domande, se no si finisce all’inferno a fare compagnia ad Ulisse (che aveva appunto detto “fatti non foste…”).

        Stare contenti al quia, cioe’ non pretendere risposte: come invece ha fatto Giobbe che viene per questo duramente cazziato da Dio (che poi lo ricompensa, e vero, ma solo perché ne ha voglia, non perché Giobbe l’abbia meritato).

        Non sta forse scritto “meglio tagliarsi un occhio che entrare con tutte e due nella Gehenna”? Non era forse proibito gustare il frutto dell’albero della conoscenza?

        Quella ragazzina si è chiesta invece perché doveva seguire una tradizione, solo in quanto tradizione. E non avendo trovato motivi oltre al ripetere la tradizione, ha sfidato le botte.

        Questo suo rifiutare le rivelazioni, questo suo pagare di persona per la propria indipendenza, fa rivivere lo spirito di quel Giordano Bruno di cui probabilmente non ha manco mai sentito parlare.

        C’è ancora speranza.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          Ma, scusa, il “quia” non è il contenuto della scienza? il come avvengono le cose?

          Non è il tuo carrugio quello che riduce la ricerca del “perchè” a una malattia o mania o trucco della mente umana, priva di un valore oggettivo?

          Tutti (o quasi, escluderei i tempi recenti) i duemila anni di teologia cristiana sono un interrogare la Tradizione, e pure la Scrittura. Sempre fiduciosi che mai l’uso retto della ragione porterà a scontrarsi con Dio.

          Sono i Protestanti che fuggono da questo esercizio e si buttano nel letteralismo, per poi finire omologati al pensiero mondano.

          Veramente non capisco che film ti gira dentro la testa! ma è tutto sbagliato

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco, Mauricius Tarvisii, Mirkhond, Pino Mamet

            “quia”

            Oh, dico, non prendetevela con me! 🙂

            Il tema del “De sancta simplicitate” di San Pier Damiani, che fino a prova contraria è Dottore della Chiesa, è proprio quello della “vana curiositas”: dove il mondo è solo la manifestazione di Dio, una teofania, non c’è necessità di indagare il creato in quanto tale, ma solo di ammirarlo come “traccia” della potenza divina. La cupidigia del sapere (“vana curiositas”, appunto) è paragonata ad una tentazione diabolica, come quella che spinse Eva a mangiare il frutto dell’Albero della Conoscenza. A sostegno di questa tesi Damiani porta appunto i brani della Bibbia e dei Vangeli, a mostrare che Dio affidò sempre la predicazione della sua parola a uomini ignoranti e semplici, come appunto i pescatori.

            Non presumo certo di sapere di teologia più di un Dottore della Chiesa. So che Dante lo mette nel cielo di Saturno, per cui dubito tanto che il poeta – lo stesso che mette Ulisse all’inferno – fosse in disaccordo con Damiani.

            Qui si parla proprio del “creato”, cioè della natura, non della volontà divina, sulla quale è vero che tutta la Scolastica si è scatenata. (Quanto a Colombo, siamo già alla fine del XV secolo; uno come Enea Silvio Piccolomini era persino diventato papa…). E la Scolastica ci si è scatenata perché c’era da ricondurre l’intera eredità della cultura greca e romana – che evidentemente della Bibbia faceva a meno – sotto l’ombrello della rivelazione divina; gioco faticosamente riuscito almeno finché un certo pisano non ha alzato il cannocchiale al cielo.

            Ma è proprio la “cupidigia del sapere” ad affrancare l’essere umano, che altrimenti sarebbe una bestia dei campi. Quanto alla valenza morale di tale “cupidigia”, tralasciamo pure il solito Giordano Bruno. Basti citare uno ben più antico di lui, che tradotto fa più o meno così:

            “La paura domina tutti i mortali: perché vedono prodursi in terra e in cielo molti fenomeni di cui in nessun modo possono scorgere le cause, e credono che si producano per volere divino […]. A volte, come i bambini che hanno timore del buio, così noi temiamo, alla luce del giorno,
            per cose altrettanto inconsistenti di quelle
            di cui al buio ha paura il bambino. […] Questo terrore dell’animo, dunque, e queste tenebre occorre che siano dissipate non dai raggi del sole o dai lucenti dardi del giorno, ma dalla visione e dalla scienza della natura.”

            La quattordicenne del post ha trovato un modo per liberarsi dalla paura.

            Scusate se è poco.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            P.S. Ah, e la Massoneria non c’entra granché, teista com’è.

            • Francesco scrive:

              No scusa, quindi se ti dico “Tommaso d’Aquino” mi cadi dal pero???

              😀

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “pero”

                No: Tommaso rappresenta quel culmine dello sforzo della Scolastica di sistemare l’intero scibile in uno schema coerente, così che la cultura classica, nata pagana, si accordasse alla rivelazione cristiana.

                Un bellissimo edificio di cristallo che si è incrinato ed è poi andato in pezzi con Galileo, Cartesio ecc.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Anche Alberto Magno è dottore della Chiesa e passava le giornate a sezionare uova di gallina per studiarle. E la cosmologia dantesca è albertista.

              Una persona ragionevole deduce che ci fosse pluralità di vedute, una persona fanatica ne deduce che le due cose sono incompatibili e sceglie di non vedere quella che non le fa comodo.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Mauricius Tarvisii

                “ragionevole”

                Una persona di buon senso deduce che se si considerano contemporaneamente valide vedute contraddittorie si adotta un sano cerchiobottismo, così da tirar fuori la dottrina più adatta al momento giusto. Una persona credulona si beve tutto.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • PinoMamet scrive:

                Andrea, io non sono cattolico e ho passato metà della mia vita universitaria a litigare con i cattolici.

                Ma caspita, ridurre la cultura cristiana medievale all’oscurantismo più bieco e alla misoginia più cieca, rifiutandosi di vedere la Scolastica (uno dei cui esponenti, ehm, è il tuo beniamino Ockham…) richiede una dedizione alla causa anticlericale… da vero talebano!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ PinoMamet

                “cieca”

                Al tempo. Io non ho mai detto una fesseria simile: è ovvio che la cultura cristiana medievale è un intero universo, con le sue stelle e i suoi pianeti infinitamente vari.

                Ma se un universo ha i suoi buchi neri, in cui prima o poi si finisce dentro, non è un caso ma dipende dalla struttura stessa di quell’universo, è una necessaria conseguenza delle leggi che lo regolano.

                L’esperienza insegna che per quanto si ammanti di tolleranza e ragionevolezza, per quanto possa coltivare le arti e le scienze, per quanto possa difendere o tentare di difendere i diritti della persona, una cultura fondata sulla fede religiosa – e sicuramente quella cristiana medievale lo è – finisce invariabilmente per cozzare contro l’indiscutibilità del dogma.

                O prima o poi, il buco nero dell’intolleranza e dell’oscurantismo riaffiora invariabilmente. Non è mica una triste esclusiva cattolica, al contrario.

                Lo si vede chiaramente quando cioè vengono messi anche solo potenzialmente in discussione i dogmi: succede per esempio quando si incontrano culture basate su religioni diverse o quando i dogmi non sembrano più sufficienti a spiegare tutto (come col Rinascimento, che infatti ha prodotto caccia alle streghe e guerre di religione sconosciute al precedente medioevo).

                Non succede mica necessariamente subito; cristiani e musulmani hanno convissuto secoli prima di scannarsi con le Crociate.

                Ma è come coi buchi neri: non importa quanto bello sia il cielo stellato, una volta ammesso che la velocità della luce non si può superare e che la velocità di fuga da un astro dipende solo dalla massa dell’astro è solo questione di tempo perché si formi un astro abbastanza grosso da non far sfuggire nemmeno la luce, è una conseguenza necessaria della struttura stessa del mondo, lo aveva già capito Laplace.

                Con le religioni è uguale: hai voglia a proclamare amore fraterno e fratellanza e a predicare agli uccellini, prima o poi spuntano i Giordano Bruno e i Torquemada. E’ proprio il fatto stesso di nutrire una fede in una Verità Assoluta che prima o poi ha queste conseguenze.

                Lo aveva capito benissimo Lucrezio (altro che massoneria 🙂 )

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Ma è come coi buchi neri: non importa quanto bello sia il cielo stellato, una volta ammesso che la velocità della luce non si può superare e che la velocità di fuga da un astro dipende solo dalla massa dell’astro è solo questione di tempo perché si formi un astro abbastanza grosso da non far sfuggire nemmeno la luce, è una conseguenza necessaria della struttura stessa del mondo, lo aveva già capito Laplace.”

                Un ragionamento fatto bene, che contiene molte verità.

                Ma la fede è fede… quando ho cercato di far vedere perché la tesi della “strategia della tensione” non sta, a mio avviso, in piedi, i credenti hanno tirato fuori qualche vecchia prova già nota e sostanzialmente irrilevante, e poi hanno taciuto.

              • Miguel Martinez scrive:

                Sempre per ADV

                ” quando ho cercato di far vedere perché la tesi della “strategia della tensione” non sta, a mio avviso, in piedi”

                che poi è un caso particolarmente interessante, perché non ho una teoria alternativa: sono soltanto il tizio che nota che i conti geocentrici non tornano, senza avere proposte alternative valide.

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Una persona di buon senso deduce che se si considerano contemporaneamente valide vedute contraddittorie”

                Insomma, il problema è che in una società convivano vedute contraddittorie. Per fortuna nel mondo ideale di ADV c’è il governo unico totalitario mondiale che costruisce centrali nucleari, impone il pensiero unico e l’ateismo di Stato e reprime nel sangue ogni forma di dissenso 😉

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ mauricius tarvisii

                “società”

                In una società vedute contraddittorie ci stanno benissimo.

                In una organizzazione che si vuole Mater et Magistrati della società, invece, la coesistenza di vedute contraddittorie è un utile instrumentum regni.

                Orwell avrebbe parlato di ‘doublethink’.

                Più poeticamente, ne “Il Mattino dei Maghi” si ricorda come “in un universo di tenebre c’è spazio per più di una scintilla”.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Secondo me confondi la Chiesa con il tuo governo totalitario mondiale.

              • Francesco scrive:

                dubito che la Chiesa abbia mai avuto una dottrina con le pretese di completezza e totalitarismo a cui aspira Andrea

                dopo tutto ha sempre saputo, e intendo sempre, che la totalità della saggezza appartiene solo a Dio

                giusto?

          • PinoMamet scrive:

            Sì, beh, peccato che Pier Damiani fosse tutto tranne che un “semplice” 😉 e si occupa di logica e di dialettica.

            Poi, è vero, loda la simplicitas… ma non è che sostenga che non bisogna studiare!

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ PinoMamet

              “studiare”

              Si’, certo che bisogna studiare: quello che ha detto San Paolo nella lettera ai Corinzi su come le donne non devono parlare nell’assemblea… 🙂

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • PinoMamet scrive:

              Questa è una deformazione parodistica del pensiero cristiano medievale che non è neppure parente della verità.

              E lo sai bene.

              • Francesco scrive:

                sull’ultimo punto inizio ad avere dei dubbi

                mi sa che ADV crede veramente alle fesserie che cerca di propinare anche a noi su Medioevo e Cristianità

                un caso di Fede cieca e sorda!

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ PinoMamet

                “deformazione”

                Ma se persino Erasmo esclamò “silete theologi!”…

                Ciao!

                Andrea Di Vita

          • PinoMamet scrive:

            In sintesi, per Andrea:

            la ragazza non si è ribellata al “semplice” Averroè o all’ “ignorante” Avicenna 😉

            si è ribellata a una famiglia di stronzi.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Pino Mamet

              “stronzi”

              Non c’è fertilizzante della stronzaggine migliore della fede in una Verità Tradizionale Indiscutibile.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                Non credo, secondo me è lo stronzo che trova ovunque nutrimento, che sia tradizione o innovazione, per fare le sue cose.

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “non credo”

                L’erbaccia alligna ovunque, ma un buon concime indubbiamente l’aiuta.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                “Non c’è fertilizzante della stronzaggine migliore della fede in una Verità Tradizionale Indiscutibile.”

                Se togli “tradizionale” e fai il combinato disposto con quanto dicevi sopra circa quanto è orribile la coesistenza di punti di vista diversi nella stessa società…

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Bene, scopriamo che nel Medioevo il clero ha passato secoli a dibattere e a discutere di tutto e del contrario di tutto e che laici (come Dante) si sono uniti al dibattito infinito solo perché anelavano tutti ad andare all’inferno. Interessante.

          • Francesco scrive:

            Ma no, nel Medioevo passavano tutto il tempo a bruciare le streghe e gli eretici e fare le crociate!

            Lo sanno tutti.

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “passavano”

              Poi qualcuno dalle parti dell’Irlanda si è svegliato e ha tirato fuori il Rasoio di Ockham. Un altro in Italia ha sbugiardato la Donazione di Costantino… Piano piano ne siamo usciti.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                ti stavo prendendo per il culo,

                nel Medioevo hanno trascritto e salvato e superato, spesso, la cultura classica

                senza nessun bisogno di “uscire” dalla Fede cristiana, peraltro, che è un’esigenza di nessuno

              • Andrea Di Vita scrive:

                @ Francesco

                “nessuno”

                Adesso non fare lo gnorri.

                Sai benissimo che Girolamo si sognava l’angelo custode che lo rimproverava “tu es Ciceronianus, non Christianus!” proprio per la sua preoccupazione di far tornare Platone e Seneca nell’alveo della dottrina della Chiesa.

                C’è voluto l’Aquinate per sistemare la faccenda.

                Ciao!

                Andrea Di Vita

              • Francesco scrive:

                appunto! un limite di Gerolamo che Tommaso ha superato.

                la tua idea di Fede religiosa come “buco nero” è fascinosa quanto totalmente ridicola: suona bene ma non ha nulla di vero.

                e in effetti basta poi leggere come le esemplifichi … oppure elencarti l’infinita serie di scienziati cristiani dei tempi (per te) illuminati.

                hai trovato una chiave di lettura della storia che ti piace – come io i Playmobil – e che non c’entri nulla con i fatti non ti disturba

                🙂

        • Peucezio scrive:

          Andrea,
          non riuscirò mai a capire come mai non riesci a cogliere che l’essenza della tradizione è il pluralismo dovuto allo spontaneo articolarsi del mondo e della società e l’essenza della modernità è l’omologazione in ossequio a un principio monistico e manicheo che aborre l’alterità e l’annichilisce.

        • Peucezio scrive:

          Sempre per Andrea,

          aggiungo,
          il Medioevo non è riducibile alla cristianità.
          E la cristianità non è quel sistema totalitario e monistico che tu pensi.
          E la caccia alle streghe e tutto il resto sono proprio i prodotti del disciplinamento dovuto all’incipiente modernizzazione: non è un caso se prima del ‘300 non esistono e in età moderna si scatenano.
          La caccia alle streghe è illuminismo, è la persecuzione razionalista contro il magico, il superstizioso e l’irrazionale.
          Questo è chiaro a tutti gli storici; non era chiaro nella vulgata anticlericale ottocentesca, certo.

          Andrea,
          ma conosci Foucault? Non sono un foucaultiano, ma mi sembra abbia fornito spunti imprescindibili.

          • habsburgicus scrive:

            E la caccia alle streghe e tutto il resto sono proprio i prodotti del disciplinamento dovuto all’incipiente modernizzazione: non è un caso se prima del ‘300 non esistono e in età moderna si scatenano.

            @Peucezio @Andrea
            su questo mi sento di dare la piena e convinta adesione a quel che sostiene Peucezio !
            e anche quanto Peucezio sostiene immediatamente dopo, ancorché detto così sembri un po’ paradossale e troppo forte :D, è in gran parte vero, con i dovuti caveat..
            sì, la caccia alle streghe è a suo modo un illuminismo sui generis o, meglio, si potrebbe dire che senza il mutamento culturale che instaurò una Weltanschauung che ritenne cosa “normale” (per quanto a noi giustamente faccia orrore !) la caccia alle streghe, non avrebbe potuto sorgere in seguito ad un mutamento culturale successivo quella Weltanschauung che produsse la cultura settecentesca detta “illuminista” per antonomasia, di cui il nostro caro Andrea è impregnato !
            e dirò di più, senza la fine del sistema di valori medievali non avrebbe MAI potuto sorgere il razzismo moderno che -è vero- nella sua forma compiuta è molto tardo, financo ottocentesco, ma insomma ebbe qualche antecedente intellettuale già nel XV e soprattutto all’inizio del XVI secolo quando si discusse in Spagna della “schiavitù” o meno degli indios: all’epoca quanto restava di tradizione “medievale” frenò questo processo, nei paesi cattolici almeno….
            nel Medioevo vero, però, il problema non si sarebbe neanche posto
            il Medioevo era quindi l’età dell’oro ? assolutamente no…ma aveva altre pecche, non quelle che talora vengono attribuite a quell’ epoca durata mille anni, non cinque minuti, tanto che si dovrebbe parlare di “Medioevi” o forse abolire la parola del tutto 😀 ma non avverrà….Christopher Keller detto Cellarius, dell’Università di Halle, tettesco di Germania, può essere contento !

          • Peucezio scrive:

            Habsb,
            verissimo anche ciò che scrivi sul razzismo.

            Circa i Medioevo e tutte le società premoderne, ciò che si può solo addebitare loro è l’enormemente minore livello di benessere materiale, in termini di alimentazione, salute, agi, ma anche stimoli, accesso a una serie di beni materiali e non (cultura, viaggi, contatti), riservati a pochi per l’esiguità delle risorse legata al minor progresso tecnico e anche a una distribuzione sbilanciata.
            Tutto questo lo riconosco.

            Ma l’idea di una struttura sociale volutamente oppressiva e accentratrice, di un sistema chiuso e omologante, che ti conforma a un modello precostutito, è quanto di più lontano da quella cultura, in cui il limte era uno stato di fatto materiale, non certo una volontà.

            E dirò di più.
            Se negli anni ’60 nel Novecento per esempio abbiamo avuto un’esplosione di creatività e un fermento culturale, è proprio perché una generazione antropologicamente ancora vincolata a una cultura premoderna (l’Italia contadina e artigiana: la modernità, malgrado le origini plurisecolari di cui abbiamo parlato, si massifica nel profondo solo allora) aveva ancora la vitalità per valersi delle grandi opportunità del progresso materiale di quegli anni.

            Già la generazione immediatamente successiva, formatasi con la scuola e soprattutto la televisione, era ottusa, gretta, violenta, moralista, infantile, cupa, chiusa nel suo rancoroso pessimismo, priva di forza vitale.
            E ha creato questo mondo di merda in cui siamo ora, che ci si sta sbriciolando fra le mani e sta dissolvendo perfino il benessere materiale cui eravamo approdati in quegli anni.

            Negli anni ’80 c’è stato un breve e fugace riflusso, ma è durato poco.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Peucezio

              “Circa i Medioevo e tutte le società premoderne”

              D’accordissimo sulla parte antica: la differenza radicale è tra la vita spontanea e la vita istituzionalizzata (Foucault ecc), dove tra inquisizione, sovietismo, nazismo, stato emergenziale attuale, le differenze sono solo simboliche.

              • Francesco scrive:

                OK mi tocca fare una domanda dalla parte di Andrea: la lotta alle eresie? non è cronologicamente medievale ma ricade nella vostra definizione di “modernità”?

                e la caccia alle streghe non fu tipica delle parti più arretrate d’Europa, privata della guida clericale cattolica ma non ancora toccata dalla modernità? insomma, una manifestazione di “libertà locale”?

                ciao

      • PinoMamet scrive:

        “Stare contenti al quia, cioe’ non pretendere risposte”

        mmm, non credo fosse questo che intendeva Dante. Nè la Chiesa cattolica.

        Mi correggano i cattolici- e gli esegeti dantisti- ma credo che il evrso sia da intendersi “come non cercate di conoscere le cose che sono impossibili da conoscere”, per esempio, in ambito cattolico, i misteri.
        Roba metafisica, insomma, non fisica; sulla qual fisica anzi i pensatori medievali, anche religiosi, amavano interrogarsi assai.

        Sì, la frase è messa in bocca ad Ulisse che si è spinto nelle terre “inabitabili per l’uomo”:

        ma giova ricordare che i francescani spagnoli furono i grandi sponsor e sostenitori del progetto del tuo noto concittadino 😉 che voleva “buscar el levante por el poniente”.

        • Francesco scrive:

          ne approfitto per chiederti scusa, mi è rimasta nella tastiera una frase sui tremila anni di riflessione teologica degli Ebrei

      • PinoMamet scrive:

        “come invece ha fatto Giobbe che viene per questo duramente cazziato da Dio ”

        mmmm… no?

        La tua interpretazione di Giobbe (e dell’albero della conoscenza del bene e del male) è molto lontana dalla interpretazione ebraica.

        Ma adesso non ho tempo…

  54. mirkhond scrive:

    Dio è anche ricerca.

  55. mirkhond scrive:

    “Quella ragazzina si è chiesta invece perché doveva seguire una tradizione, solo in quanto tradizione. E non avendo trovato motivi oltre al ripetere la tradizione, ha sfidato le botte.”

    Più prosaicamente, è semplicemente influenzata da una cultura diversa da quella d’origine. Non è il primo caso e non sarà l’unico.

    • Moi scrive:

      … Dov’ è la Boldrini, la Cirinnà, la Gruber, la Murgia, il Severgnini, l* Luxuria ?!

      Ah … già : a pianger tutte le loro lacrime per il DDL Zan, a inveire contro il Cat Calling, a fare i flash mob on line perché non ci sono leggi abbastanza normative sulle Quote Rosa !

      Come si è permessa, questa Giovane Migrante a osare di rivendicare di poter esistere individualmente ?! … NON lo sa che per i Radical Chic può esistere solo come elemento comunitario tribale nel Caravanserraglio della Dàiversiti (che più è trucemente tribale più “fa tanto etnico” …) che LorSignor* contemplano dalla “Patrizia Noia” [sic] delle Terrazze Bene ?!

      • Moi scrive:

        Daniela Santanché ha riportato più volte come tante Donne Musulmane che le dànno contro in trasmissione da Lilli Gruber (plagiata dai Maschi Islamici) … poi vengono da lei in privato, in segreto a dirle come stanno le cose veramente :

        molte Donne Musulmane hanno troppa paura, riporta testualmene Daniela Santanché, di quelle Bestie Fanatiche Senza Cuore e Senza Cervello dei Maschi Islamici, per poter essere sincere in loro presenza !

        • Moi scrive:

          … però a volte Daniela Santanché dice anche che se il Modello di Maschio Occidentale dev’ essere Vauro / Zucconi / Severgnini , capisce le Donne Italiane che passano all’Islam.

  56. mirkhond scrive:

    “Non farsi domande, se no si finisce all’inferno a fare compagnia ad Ulisse (che aveva appunto detto “fatti non foste…”)”

    Non si va all’infeno perché ci si fa domande.

    • Francesco scrive:

      concordo pienamente

      Ulisse mica si faceva domande, trasgrediva un ordine di Dio

      che poi mica siamo crocifissi a Dante, per grande che sia

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “ordine”

        Sì: l’ordine di non toccare i frutti dell’albero della conoscenza.

        Non a caso l’immagine dei fedeli è sempre quella del gregge, no?

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male! quella che per te non esiste neppure, se non sbaglio

          quelli della Fisica (aka Scienze Naturali) erano mangiabilissimi anche se penso inutili, in Paradiso

          😀

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “conoscenza”

            Ovviamente l’autore biblico manco sapeva cosa fosse la fisica.

            Per lei/lui la conoscenza era appunto quella di cosa fosse il bene e cosa fosse il male, la Sapienza che Salomone chiede in dono a Dio.

            Appunto: deve venire da Dio.

            Se Adamo ed Eva se la vanno a prendere da soli, allora sono scacciati dal Paradiso.

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              vedo che non continui a non voler capire

              per l’autore biblico la “fisica” comprendeva le Piramidi, i giardini pensili di Babilonia, i carri da guerra, la fusione del ferro, la coltivazione dei campi … ne avevano di conoscenze del mondo fisico da studiare e utilizzare

              ma lo stesso autore aveva capito, e tu no, che il Bene e il Male appartengono a Dio, non all’uomo. E che se l’uomo cerca di farsi Dio e stabilire il Bene e il Male perde il Paradiso (io direi che si caccia da solo)

              eppure la Genesi ha un 3.000 anni, tempo per studiare e capire ne avresti avuto!

  57. mirkhond scrive:

    Di Vita ha una visione caricaturale di Dio che gli proviene dall’ambiente massonico da cui viene.
    Anche lui è un tradizionalista, fermo agli illuministi del ‘700.

    • Francesco scrive:

      Sì, decisamente concordo, e me ne stupisco. Voglio dire, forse è come Capitan America, lo hanno congelato nel 1756 e scongelato un paio d’anni fa.

      Questo spiegherebbe le sue idee.

      😉

      • Moi scrive:

        … perché proprio 1756 ? 😉

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Francesco

        “1756”

        Forse non ti rendi conto che questo blog è l’unico posto dove sento discutere di testi scritturali o di massoneria o di katéchon o di fondamentalismo protestante con persone che crede davvro che siano qualcosa di più tangibile e concreto di argomenti per tesi universitarie. (Per me sono argomenti interessanti proprio per questo, peraltro).

        Quello che tu chiami “illuminismo” il resto del mondo lo chiama “buon senso”.

        Lo so che per voi credenti il mondo è sotto l’imperio del principe di questo mondo, appunto; di certo, infatti, quello fuori dal mondo qui non sono io.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          Caro Andrea

          l’Illuminismo fu un movimento composito e mutevole, di nazione in nazione e nel tempo.

          D’altra parte, mi sa che il Buon senso è un mito, di solito di noi reazionari!

          😀

          PS nel resto del mondo si discute di Fedez che entra in politica … vuoi mettere?

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ Francesco

            “Fedez”

            Aaaaarrghhh…

            Meno male che era uno sfottò dello stesso Fedez…

            🙂 🙂 🙂

            Ciao!

            Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              eh no caro

              era un fatto del tuo mondo, come i 5 Stelle primo partito d’Italia!

              quindi chiediti perchè dove non si discute di certe cose Di Maio è ministro, mentre qui non lo vorremmo neppure come fattorino di Amazon

              😉

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ mirkhond

      “massonico”

      L’unico massone che ho mai conosciuto, che tu lo creda o no, è un mio commilitone (per di più ebreo osservante), col quale peraltro sono rimasto in ottimi rapporti. Ti ricordo che la Massoneria è teista. Ti pare che io sia teista?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  58. Moi scrive:

    @ ANDREA DI VITA

    Che ne diresti dellaPaleoAstronautica (quindi NON si nega MA si ridimensiona , le religioni … le Divinità “ridotte” a Esseri Biologici, tipo gli Eternals della Marvel 🙂 che han finora sempre cazzegiato in disparte sin dai tempi di Gilgamesh !) come Verità di Stato, sulla falsariga dell’ Ateismo di Stato del Socialismo Reale ? 😉

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      “Paleoastronautica”

      … direi che con la sua “distruzione della ragione” Lukàcs ci aveva visto lungo!

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  59. Moi scrive:

    Piaccia o no, l’ ipocrisia silente della presunta Sx culturalmente egemone è la piùpotente forma di energia che alimenta gli episodi da “Enclavi della Sharia” ipso facto come quello riportato da Andrea Di Vita !

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      “ipocrisia”

      Nulla di nuovo. Già il Manifesto, ai tempi della rivoluzione khomeinista, scriveva che la cultura dei diritti si sarebbe alleata al consumismo per arginare il ritorno alla Tradizione. La Coca Cola è rivoluzionaria.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        “rivoluzionaria”

        agg. detto “di cosa che porta a trasformare tutto in merce, in attesa dell’estinzione collettiva per eccesso di stupidità, mentre qualcuno sogna nuovi Piani Quinquennali”

  60. Moi scrive:

    Già gli Adulti Boomers 😉 dicono che la scuola non serve a un cazzo perché, se proprio, qualunque cosa è in Internet e c’ho lo smàrtfon ;)… figurarsi Giovini e Giovinissimi !

  61. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Un po’ fuori Oltrarno 😉 … a Delhi, la pensano come te ! 😉

    —————————–

    https://www.theguardian.com/world/2021/nov/16/soaring-pollution-has-delhi-considering-full-weekend-lockdown

    Soaring pollution has Delhi considering full weekend lockdown

    • Moi scrive:

      Ah, ma … se di può fare per il Covid, perché per lo Smog no ?!

      😉

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      “Delhi”

      E l’India è fra quelli che ha annacquato di più le conclusioni di Glasgow. Proprio vero che i sovranisti fanno danno in qualunque paese governino.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        no, senti, non sono un tifoso del governo nazionalista fanatico indiano ma se gli togli il carbone loro crepano

        subito

        non tra due o tra dieci anni.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “crepano”

          Temo che l’innalzamento del livello del mare in cui l’India è ben infilata non ne farà crepare di meno, stante la quota sul livello del mare di buona parte delle metropoli indiane.

          Già oggi gli slum del golfo del Bengala accolgono profughi di terre costiere mangiate dalle acque, e la salsedine rende sterili campi già fertili. Non a caso il Bangla Desh ha appena inaugurato la sua prima centrale nucleare, cui seguirà una seconda. Tanto per stare tutti più tranquilli, sono delle VVER di concezione sovietica gestire da Rosatom.

          Qui si parla del 2070 come scadenza non per il “phasing out” del carbone, ma solo del “phasing down”

          (Vale anche per la Polonia, beninteso, ma la Polonia sta molto più lontano dall’equatore e gli effetti peggiori del cambiamento climatico sui raccolti se li risparmierà certo più dell’India. Ah, e anche in Polonia si parla di installare una prima centrale nucleare).

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            non sono un tifoso del carbone ma in qualche modo gli indiani devono produrre l’energia elettrica, credo

            dubito centrali atomiche sovietiche siano una grande idea in merito!

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “Carbone”

              Quando la Francia chiuse un quinto delle sue centrali nucleari per fare loro il tagliando (non scherzo), ENEL riattivò la centrale sotto la Lanterna, a carbone.
              L’alternativa al nucleare non sino le rinnovabili, è il carbone.

              No nuke? No mitigation of climate change…

              Ciao!

              Andrea Di Vita

  62. Moi scrive:

    ATTENZIONE

    Filmato esclusivo di Andrea Di Vita che giunge fino a noi 😉 …

    https://youtu.be/j4RVmSYhMmQ

  63. Moi scrive:

    Stop al Ddl Zan, Vladimir Luxuria contro Davide Faraone: “Renzi era in Arabia Saudita”

    https://youtu.be/JTTwQ45nlSE

    Vladimir Luxuria (attivista LGBT) contro Davide Faraone (Italia Viva): “Non si può pensare con leggerezza che il leader di Italia Viva, anziché stare in Senato, preferisca andare in Arabia Saudita dove i gay vengono fustigati e definire quella nazione culla del Rinascimento. Vergognatevi!”, “Ma di che parli? Devi affrontare la matematica, ci sono stati 23 voti di scarto, i senatori di Italia Viva presenti erano 12”.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Moi

      “12”

      Sono stato bannato da molti su Facebook perché vi ho scritto le stesse cose di Luxuria. Il fatto che altri abbiano disertato il voto non toglie nulla alla diserzione di Renzi. L’essere in compagnia non attenua la gravità dell’atto.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        disertato?

        ha fatto andare a fondo una porcata. e male che lo abbia fatto non per convinzione ma per opportunismo.

        la Zan avrebbe reso la vita di tutti peggiore.

        • Andrea Di Vita scrive:

          @ Francesco

          “disertato”

          Che tu e Pillon lo consideriate una porcata non mi stupisce e nessuno può contestarvi il diritto di pensarla così, dato che in questo siete coerenti.

          Non così per chi prima vota una legge, poi al momento in cui una seconda votazione la mette in dubbio – come in effetti è stato – se ne va.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

          • Francesco scrive:

            su questo hai ragione: Renzi ha penso il mio sostegno (la mia lontana ipotesi di sostegno) su questi temi, quando governava

            ora, coerente con considerare tutto solo in funzione dei propri interessi politici immediati, mi ha fatto contento

            ma io non mi accontento

  64. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    … Look Who’s (NOT) Back !

    😉

    https://www.news18.com/news/buzz/jk-rowling-harry-potter-reunion-transphobic-views-4457615.html

    JK Rowling Excluded from ‘Harry Potter Reunion’ Show on HBO, Fans Express Solidarity

  65. werner scrive:

    OT.
    La Marina militare usa dedica una nave all’attivista gay Harvey Milk.
    https://www.bbc.com/news/world-us-canada-59196462

    E già farebbe ridere così, ma poi il partito Gay italico rilancia la notizia chiedendo che anche l’Italia faccia lo stesso. Praticamente chiedono di essere presi per il sedere.

  66. mirkhond scrive:

    “Penso alle repubbliche italiane fondate da Napoleone”

    Anche in quei casi ci sono state rappresaglie feroci contro chi si opponeva all’occupante.
    Penso al nostro caso nel 1799 (circa 60.000 morti), e al decennio 1806-1815 (circa 40.000 morti).

  67. mirkhond scrive:

    “ma hanno potuto contare sull’appoggio di almeno una parte della popolazione”

    Se è per questo, anche nei paesi occupati da Hitler, vedasi le varie divisioni waffen ss reclutate tra i vari popoli sottomessi dal reich.

    • Francesco scrive:

      in effetti anche le cause peggiori trovano sostenitori entusiasti, a volte disinteressati

      siamo una specie idiota?

    • PinoMamet scrive:

      Molto interessante davvero e condivido moltissimo.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Pino Mamet

        “Molto interessante davvero e condivido moltissimo.”

        Dietro, si sente molto il tic monomoniacale di certa sinistra da cent’anni, “questa volta sì che si fa la rivoluzione, quindi solo per questo perdoniamo quelli meno intelligente di noi, che comunque la stanno facendo!”

        Ma se perdoniamo questo simpatico difetto identitario, ci sono molto riflessioni sensate.

    • habsburgicus scrive:

      @Miguel (un’autorità su Egitto e Turchia, ma naturalmente per chiunque)
      vedo, dai due riferimenti fatti che i Wu Ming sarebbero
      1.contro il regime di Mubarak e, a fortiori (riterrei) contro al-Sisi
      2.contro Recep Tayyip
      è giusta la mia inferenza ?
      lo chiedo per mera curiosità e per ampliare le mie conoscenze…so che l’estrema sinistra è molto variegata su queste cose e non vorrei prendere cantonate (come ben sai esistono molti, a sinistra, per Sisi e un discreto numero che è per l’attuale presidente turco)

  68. mirkhond scrive:

    Concordo.

  69. Miguel Martinez scrive:

    Stanotte la polizia olandese ha aperto il fuoco contro i manifestanti No Greenpass.

    Leggo di “spari di avvertimento”, ma ho visto un video dove si sente un colpo e un manifestante cade immediatamente a terra, anche per l’impatto del proiettile.

    https://nltimes.nl/2021/11/19/police-fire-gunshots-rotterdam-covid-measures-protest-several-hurt

  70. Miguel Martinez scrive:

  71. Miguel Martinez scrive:

    Anche il sindaco conferma:

    ““Police were forced to draw their weapons and even fire direct shots,” Mayor Ahmed Aboutaleb said at a press conference early Saturday. “

  72. Miguel Martinez scrive:

    Qui si vede chiaramente la folla che carica la polizia, ma se mettete l’audio sentirete che la polizia spara decine di volte:

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Se però ha sparato diciannove volte in aria o a terra e una volta verso quello che si è avventato contro un poliziotto…

      Con uno spiegamento di forze così insufficiente, in caso di aggressione, il ricorso alle armi da fuoco diventa molto più probabile.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per MT

        “Se però ha sparato diciannove volte in aria o a terra e una volta verso quello che si è avventato contro un poliziotto…”

        In questi casi, è sempre difficile giudicare scelte prese in emergenza, e molto facile condannare.

        L’unica cosa certa è che il video in cui si vede un poliziotto che spara, si sente il colpo, e si vede ad almeno dieci metri di distanza un manifestante che si accascia al suolo, non diventerà mai famoso e non sarà mai occasione per sparlare della polizia.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Be’, non è successo in Italia, né negli Stati Uniti, per cui perché gli italiani dovrebbero parlarne?

        • Moi scrive:

          … notevole il calcio laterale in salto vs lo scudo del Celerino ! 😉

          • Moi scrive:

            Cmq negli Stati Uniti ci insegnano che il piombo NON si spreca :

            One Shot One Kill !

          • Moi scrive:

            Il Celerino va giù, travolto …

            • Moi scrive:

              Il titolo del video

              “Sorry officer you were in my way”

              … chiaramente perculatorio del Celerino e incensante il Facinoroso : in teoria “my” [cit.] dovrebbe aver calciato il tipo stesso che ha messo il video, MA potrebbe essere un semplice “ammiratore” che si identifica !

              … Boh !

              • Moi scrive:

                … Gli spari per spaventare funzionano solo nell’ Occidente LiberalDemocratico, Ventre Molle del Mondo !

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Moi

              “Il Celerino va giù, travolto …”

              Il bello è che l’80% della Sinistra tifa senza se e senza ma per il celerino bianco, travolto (immagino, non c’ero!) da un energico giovane di origine marocchina.

              Siamo lontani da Genova 2001.

              • Moi scrive:

                … SE è quello della foto che posta la scena, mi sembra abbastanza Norreno. Cmq hai piena ragione che in ogni caso le attuali Sinistre “Draghiste” NON lo compiangerebbero come olim Carlo Giuliani.

              • Francesco scrive:

                cioè gli arabi di Rotterdam hanno preso il Grinpasse come scusa per la rivolta? è una banale sommossa razziale?

                che delusione

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Moi

            “… notevole il calcio laterale in salto vs lo scudo del Celerino ! ”

            Rotterdam è una città molto particolare, a quanto mi raccontano amici da altre parti dell’Olanda. Porto di mare, enorme percentuale di immigrati e discendenti, in un contesto molto diverso dall’immigrazione in Italia.

            A scatenare la rivolta pare che sia stato, come a Trieste, il sindacato dei portuali.

            • Moi scrive:

              Rotterdam , che io sappia èl’ unica città Olandese in grado di rivaleggiare con Amsterdam … tranne che per il Turismo, pur avendo un grande sito di mulini , Kinderdijk , con estetica meno “da Gardaland” 😉 di quello di Amsterdam, Zaanse-Schans.

              • Moi scrive:

                In Italia, per far parlare di sé, è molto più efficace paragonarsi agli Ebrei per Auschwitz che NON farscoppiare il tafferuglio !

                … Almeno nel 2021: nel 1971, era probabilmente diverso ! 😉

              • Moi scrive:

                Ebrei (rastrellati) per (esser deportati a) Auschwitz … nel senso, ovviamente.

  73. Miguel Martinez scrive:

    Regno Unito, richiamano i medici in pensione come vaccinatori volontari.

    Ma prima di entrare in servizio gratuito, devono compilare una checklist dove dimostrano di capirci di vaccini, di essere laureati… e di aver frequentato corsi di “deradicalizzazione” (cioè per convincere musulmani integralisti a non entrare nell’Isis), di “uguaglianz e diversità” e di “risoluzione dei conflitti” 🙂

    https://www.dailymail.co.uk/news/article-9105999/Checklist-retired-medics-wade-qualify-Covid-vaccinator-volunteers.html

  74. Miguel Martinez scrive:

    Giro qui, senza pretesa di capirci più di tanto…

    Ho guardato i titoli dei primi quattro firmatari, sono tutti microbiologi e affini.

    ************

    Undici accademici
    lanciano l’allarme
    «I sieri che ci danno
    non sono vaccini»La lettera di un gruppo di scienziati: «Si stanno somministrando
    terapie geniche alla popolazione senza i controlli necessari»

    Un vaccino è un preparato biologico prodotto allo scopo di procurare un’immunità acquisita attiva contro un particolare tipo di infezione.
    Un farmaco, invece, è un prodotto, realizzato con principi attivi (naturali o sintetici), mprescindibilmente conformi alle norme di buona fabbricazione, definite da specifiche regole, procedure e linee guida, in grado di indurre modificazioni funzionali in un organismo vivente. I vaccini vengono somministrati a persone sane con l’obbiettivo di conseg u i re u n b e n e f ic io futu ro (azione di profilassi o prevenzione). I farmaci vengono dati a persone m al ate con l’obbiettivo di conseguire un risultato i m m e d iato. Ne consegue che la sicurezza (inclusi gli effetti a lungo termine) dei primi in quanto somministrati a persone sane, è assai più rilevante rispetto ai secondi che vengono utilizzati in individui più o meno gravemente malati.
    Nel primo caso non si deve comunque compromettere una condizione che – in partenza – si ritiene essere «di buona salute». Nel secondo ci si propone di modificare la condizione attuale di malattia.
    Mentre nel secondo caso l’eventuale comparsa di eventi avversi potrebbe anche essere ascritta all’evoluzione della malattia e/o alla sua risposta al trattamento, gli effetti secondari dopo somministrazione del vaccino non potrebbero non essere ascritti al vaccino stesso, dato che la condizione di partenza è per definizione quella di «buona s a lute » .
    Queste sostanziali differenze fanno sì che le autorizza z i o n i a l l ’ i m m i s s i o n e i n
    commercio di vaccini o farmaci siano soggette a differenti regolamentazione e controlli demandati ad organi diversi.
    Negli Usa, i farmaci sono supervisionati dal Center for drug evaluation and research (Cder), mentre i vaccini sono supervisionati dal Center for biologics evaluation and research (Cber), entrambi regolati dalla Food and drug administration (Fda). Anche la vigilanza circa gli eventi avversi è demandata a istituti distinti:
    per il vaccino al Center for disease control di Atlanta; per i farmaci alla stessa Fda. Per un farmaco, come la terapia genica, è obbligatorio valutare la mutagenicità e la cancerogenicità, due caposaldi della farmacovigilanza. Per i vaccini uesto step valutativo non è invece – paradossalmente – ri-
    chiesto. Di fatto, molte domande pertinenti la sicurezza
    ed efficacia dei vaccini a mRna
    restano a tutt’oggi inevase, co-
    me denunciato con forza dal
    British medical journal.
    I vaccini Pfizer e Moderna
    (per non parlare di quelli a
    Dna) non sono in realtà vacci-
    ni ma esempi di «terapia geni-
    ca», come descritto in nume-
    rosi articoli scientifici e sotto-
    lineato da recenti dichiarazio-
    ni ufficiali del presidente della
    Bayer. Questi prodotti conten-
    gono acidi nucleici (Dna o Rna)
    che stimolano la produzione
    della proteina virale e hanno
    la capacità di interferire significativamente con le funzioni cellulari. L’utilizzo di questi «vaccini genetici», il cui uso è
    stato finora limitato a campi limitati e in presenza di malattie (immunoterapia del cancro, terapia genica di malattie genetiche), è stato ampliato enormemente a tutta la popolazione sana senza i necessari controlli di sicurezza, soprattutto a lungo termine.
    L’approvazione dei «vaccini» a mRNA in regime di urgenza ha permesso di «risolvere» i dubbi e la doverosa necessità di studi sulla sicurezza
    a breve e medio-lungo termi-
    ne che, nel corso degli ultimi
    ve nt’anni, hanno impedito al-
    la terapia genica di imporsi co-
    me metodo generalizzato di
    cura (senza per altro evidenza
    di efficacia).
    L’obbiettivo è chiaro: sop-
    piantare l’apparato farmaco-
    logico tradizionale in cui la cu-
    ra o la profilassi sono basate
    su l l ’evidenza, con una miria-
    de di farmaci/vaccini basati
    sulla sequenza dell’Rna (o
    Dna), poco controllati, gestiti
    da poche multinazionali del
    farmaco e utilizzati su ampia
    scala.
    Questo spiega bene perché i
    media si industrino a negare il
    fatto che i due nuovi vaccini
    siano forme di terapia genica e
    perché lo stravolgimento delle
    regole normalmente seguite
    per l’immissione in commer-
    cio dei vaccini sia stato avalla-
    to tanto avventatamente.
    Queste preoccupazioni meritano di essere affrontate con laica razionalità in ambito scientifico e legislativo, senza nascondersi dietro il paravento degli slogan e della propaganda, ma propugnando il ritorno ad una scienza indipendente che non si pieghi ad essere serva di interessi economici o altro.
    Marco Cosentino
    Università dell’Insubria
    Stefano Dumontet
    Università Parthenope
    David Conversi
    Università La Sapienza
    Maria Luisa Chiusano
    Università Federico II
    Nicola Schiavone
    Università di Firenze
    Leonardo Vignoli
    Università Roma Tre
    Salvatore Valiante
    Università Federico II
    Marco Milanesi
    Università del Piemonte orientale
    Carlo Gambacorti-Passerini
    Università di Milano Bicocca
    Monica Facco
    Università di Padova
    Daniele Porretta
    Università La Sapienza

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ma questi undici accademici conoscono il significato di “terapia genica”?

      • Miguel Martinez scrive:

        per MT

        “Ma questi undici accademici conoscono il significato di “terapia genica”?”

        io sicuramente no.

        Quindi ti credo sulla parola che ne sai più di loro.

        • roberto scrive:

          La definizione di medicine a terapia genetica è questa

          “gene therapy medicines: these contain genes that lead to a therapeutic, prophylactic or diagnostic effect. They work by inserting ‘recombinant’ genes into the body, usually to treat a variety of diseases, including genetic disorders, cancer or long-term diseases. A recombinant gene is a stretch of DNA that is created in the laboratory, bringing together DNA from different sources;”

          https://www.ema.europa.eu/en/human-regulatory/overview/advanced-therapy-medicinal-products-overview

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Questa è gente che non sa la differenza tra DNA ed RNA. Immagina uno storico che scrive che la seconda guerra mondiale è stata combattura nel XVI secolo: “eh, ma è uno storico e sicuramente ne sa”.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per MT

              ““eh, ma è uno storico e sicuramente ne sa””

              Uno, non ho detto che “sicuramente ne sa”.

              E non ho nemmeno detto, “è uno storico”, che significa tutto e niente.

              Ho controllato i titoli dei primi quattro firmatari, tu cosa ne pensi?

              • Mauricius Tarvisii scrive:

                Il titolo dell’articolo è “undici accademici ecc.” ed è un attestato di autorevolezza: sono accademici, quindi sapranno quello che scrivono.
                E invece no, sono storici (professori di storia all’università) che dicono che la seconda guerra mondiale (1939-1945) sarebbe stata combattuta nel XVI secolo.

              • roberto scrive:

                “ tu cosa ne pensi?”

                Miguel,
                Difficile da dire.
                La lettera esiste veramente?
                È riassunta da un giornalista?
                I firmatari sono degli originaloni?
                Sono dei mentecatti?

                Onestamente, leggendo quelle parole, tu stesso non noti qualcosa che proprio usando una logica minima non funziona per nulla?questa idea che i farmaci sono destinati alle persone sane e quindi la sicurezza è meno importante che nei vaccini non ti sembra una cazzata assurda?

                Ma poi in generale, tu hai autorità sanitarie del mondo intero che dicono una cosa (e autorità sanitarie = medici, scienziati, non politici)…quando vedi un pugno di originali che ti dicono che il l’ondo intero sbaglia, non ti suona un campanello d’allarme?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per MT

                “Miguel,
                Difficile da dire.
                La lettera esiste veramente?”

                Grazie intanto della risposta.

                Domani cerco di approfondire… come sai, i discorsi tecnici sul Covid di solito li accantono per ignoranza, ma mi sembra interessante presentarne diversi.

                Invece se parliamo della storia dei neri americani e del fascismo, lì so di capirci 🙂

        • roberto scrive:

          “ Nel primo caso non si deve comunque compromettere una condizione che – in partenza – si ritiene essere «di buona salute». Nel secondo ci si propone di modificare la condizione attuale di malattia.
          Mentre nel secondo caso l’eventuale comparsa di eventi avversi potrebbe anche essere ascritta all’evoluzione della malattia e/o alla sua risposta al trattamento, gli effetti secondari dopo somministrazione del vaccino non potrebbero non essere ascritti al vaccino stesso, dato che la condizione di partenza è per definizione quella di «buona s a lute » .

          Ma…ma….cioè io ho mal di testa, prendo una medicina che secondo i geni ha bisogno di meno controlli, mi si atrofizzano le palle e….vabbè….magari dipende dalla malattia
          😂😂😂😂😂

          Dai è puro cabaret

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            😆

          • Francesco scrive:

            Beh no, scusa.

            Se hai malattia e cura, gli effetti potrebbero dipendere da una delle due cause (o da una interazione tra le due).

            Se hai solo la cura, gli effetti possono venire solo dalla cura.

            Peccato che in caso di cura contro una malattia infettiva questo è scontato fin dall’inizio e gli effetti del COVID sono “molto peggiori” di quella della cura.

            PS mi spiace per le tue palle

        • roberto scrive:

          “ Anche la vigilanza circa gli eventi avversi è demandata a istituti distinti:
          per il vaccino al Center for disease control di Atlanta; per i farmaci alla stessa Fda”

          Apprendo con interesse ma non so che conclusione tirarne: in Europa l’autorità è la stessa in tutti e due i casi

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Prima abbiamo il professore che scrive in un italiano da ripetente della quarta elementare, ora abbiamo i professori che prenderebbero due all’interrogazione di scienze delle medie perché non hanno idea di cosa siano i geni?

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        “Prima abbiamo il professore che scrive in un italiano da ripetente della quarta elementare”

        Ahahahah, te ne stupisci ancora?
        Ma questa è la caratteristica di tutti i laureati dell’ultimo mezzo secolo, professori compresi, con qualche lodevole eccezione!
        Ma credi che in Italia ci sia ancora qualcuno capace di scrivere in un italiano decente?

    • roberto scrive:

      Con tutto il rispetto, sono veramente sbalordito da questo

      “ I vaccini vengono somministrati a persone sane con l’obbiettivo di conseg u i re u n b e n e f ic io futu ro (azione di profilassi o prevenzione). I farmaci vengono dati a persone m al ate con l’obbiettivo di conseguire un risultato i m m e d iato. Ne consegue che la sicurezza (inclusi gli effetti a lungo termine) dei primi in quanto somministrati a persone sane, è assai più rilevante rispetto ai secondi che vengono utilizzati in individui più o meno gravemente malati.”

      Cioè questi credono che siccome le medicine le do ai malati, li posso pure ammazzare….io ho un mal di testa, vado da uno di questi scienziati che mi da una pillola di uranio tanto….sono già malato, se muoio muoio

      🙂

  75. Miguel Martinez scrive:

    divertente articolo su Repubblica…

    Pensavo che fosse una “bufala no vax”, e invece sembra vero che la provincia (contea) più vaccinata d’Europa sia uno dei posti più incovidati del mondo intero.

    Ah, e ci sono più morti rispetto alla popolazione che nell’Italia nella Morsa dei NoVax.

    Perché in Irlanda succede tutto ciò? Non hanno fatto… la terza dose!

    https://www.repubblica.it/esteri/2021/11/20/news/irlanda_covid-327095159/

    Ecco perché l’Irlanda ha più vaccinati dell’Italia, ma è già in piena quarta ondata di Covid
    20 Novembre 2021 2 minuti di lettura

    LONDRA. Perché l’Irlanda, con il 92% della popolazione sopra i 18 anni vaccinata e il 75,6% di quella totale (l’Italia 72,7%) sta già vivendo una nuova quarta ondata di Coronavirus? Perché è così preoccupata? E perché, negli ultimi giorni, una contea come Waterford, dove addirittura il 99,5% dei maggiorenni è doppiamente immunizzato, è stata la più colpita del Paese, e anzi tra le peggiori del mondo come incidenza dei contagi (fino a picchi di 1.300 su 100mila persone)?

    Il caso Irlanda è esemplare per l’Italia e molte altre nazioni. E dimostra come il Coronavirus resti ancora una minaccia, nonostante i vaccini continuino a salvare decine di migliaia di vite ogni settimana nel mondo. Anzi, sottolinea ancora con più forza quanto sia fondamentale l’utilizzo della terza dose non solo alle persone anziane o fragili, ma anche a coloro con meno di 60 anni. Cosa che Dublino non ha fatto.

    Ma andiamo con ordine. I dati dell’Irlanda non sono confortanti. Ieri ci sono stati 3.138 nuovi casi nel Paese: per fare un paragone, si tratta di 893 infetti su un milione di persone, contro i 580 del Regno Unito e i 518 della Germania o i 128 dell’Italia (l’Austria invece è schizzata a 1.395 negli ultimi giorni). Anche i ricoverati in ospedale per Covid stanno crescendo: 643 e di questi 118 in terapia intensiva, dove in due settimane i pazienti sono saliti del 40%. A Dublino la pressione sul sistema sanitario si fa sentire, tanto che si cercano urgentemente soluzioni ai posti letto che si stanno esaurendo.

    Tuttavia, e anche qui il merito va ai vaccini, i morti sono molto bassi rispetto al passato autunno/inverno e rimangono piuttosto stabili: 43 nell’ultima settimana, ossia 1,23 su un milione di persone, contro lo 0,98 dell’Italia, il 2,15 del Regno Unito, il 2,28 della Germania, il 3,64 degli Stati Uniti e il 4,77 dell’Austria.

    • roberto scrive:

      “ Tuttavia, e anche qui il merito va ai vaccini, i morti sono molto bassi rispetto al passato autunno/inverno e rimangono piuttosto stabili: 43 nell’ultima settimana, ossia 1,23 su un milione di persone, contro lo 0,98 dell’Italia, il 2,15 del Regno Unito, il 2,28 della Germania, il 3,64 degli Stati Uniti e il 4,77 dell’Austria.”

      Questo dovrebbe essere il titolo se le pubblica non fosse un giornale porno

      C’è un casino di gente che si ammala ma rispetto all’anno scorso pochi che si ammalano seriamente o muoiono (e tra quei pochi moltissimi non vaccinati)

      Fine e buona fortuna agli intelligenti

  76. Miguel Martinez scrive:

    Gibilterra, il cento per cento della popolazione eligibile è stato vaccinato, le mascherine sono obbligatorie…

    E allora hanno inventato una forma moderata di locdaun 🙂

    Cosa abbastanza normale, ma mi ricordo i titoli su Repubblica, secondo cui se ci si vaccinava in massa, si sarebbe “salvato il Natale” 🙂

    https://truthunmuted.org/most-vaccinated-region-in-the-world-just-cancelled-christmas/
    Most Vaccinated Region in the World Just Cancelled Christmas

    (by RT) – Amid a surge in Covid-19 cases, Gibraltar has canceled official Christmas events and “strongly” discouraged people from hosting private gatherings for four weeks. Gibraltar’s entire eligible population is vaccinated.

    The government of Gibraltar recently announced that “official Christmas parties, official receptions and similar gatherings” have been canceled, and advised the public to avoid social events and parties for the next four weeks. Outdoor spaces are recommended over indoor ones, touching and hugging is discouraged, and mask wearing is advised.

  77. Moi scrive:

    1

    Most Vaccinated Region in the World Just Cancelled Christmas

    ………………..

    … WTF ?!?! 😀

    2

    … ma non dovevano tornare alla Spagna, con la Brexit ?!

    😉

  78. Moi scrive:

    Si spera di NO, MA … con gli animi esasperati, è possibile che, negli scontri Vs le Forze dell’ Ordine, fra i No Covid / Vax / Green Pass “ci scappi” il Morto , specie fra i Giovani Maschi IperTestosteronici.

  79. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    Ménga finé … 😉

    ——————————————————–

    https://www.gbnews.uk/news/marcus-rashford-replaces-churchill-and-jk-rowling-as-house-names-in-school-diversity-bid/160747

    Marcus Rashford replaces Churchill and JK Rowling as house names in school diversity bid

    • Moi scrive:

      Dave Chapelle , il Terfo Nero 😉 … solo un Anti-Terfo Nero può contestarlo , perché se lo contesta un Anti-Terfo Bianco è razzista, giusto ?

      https://www.latimes.com/entertainment-arts/tv/story/2021-10-06/dave-chappelle-jk-rowling-terf-netflix-special

      https://youtu.be/MwhmB_9H42I

        • Moi scrive:

          SE gli aizzano contro Laverne Cox , ch’è Black Trans Woman, David Chapelle diventa come Pio & Amedeo VS Vladimir Luxuria [*] 😉 … giusto ?

          https://youtu.be/nSgvWixY-ZQ

          *
          @ PEUCEZIO

          Pio & Amedeo VS Vladimir Luxuria :

          tutt* e 3 “TerronU” 😉 Pugliesə 😉 di “Dàunia” di Foggia, come Ethnos

          • Moi scrive:

            Il “The Crying Game” citato è “La Moglie del Soldato”, 1992 … il “ripple effect” è che fu spesso poi “citato” tante volte da altri film / cartoni animati “satrici” , ecc … _ Spoiler Alert _ un Maschio CisEtero, quando vede i genitali maschili della “Donna Trans” di cui si innamora, si sconvolge e va in bagno a vomitare.

            • Moi scrive:

              cioè, in senso che scopre “direttamente così” di NON aver di fronte una “Donna Bio”, che NON se la sentiva, per vergogna / stigma sociale , appunto di “rivelarsi” come tale.

      • paniscus scrive:

        Intanto noto (con la malinconia di chi se l’aspettava fin dall’inizio) che qualsiasi scelta di farsi coinvolgere in queste diatribe è controproducente e potrà sempre ritorcersi contro se stessa da un momento all’altro:

        la (grande) scrittrice Margaret Atwood, che circa un anno fa si era lasciata andare anche lei ad accodarsi al linciaggio contro la Rowling,

        https://www.pinknews.co.uk/2020/11/06/margaret-atwood-transphobia-trans-rights-interview-dearly-poetry-jk-rowling-handmaids-tale/

        adesso si trova bersagliata a sua volta dalle accuse di transfobia (anzi, addirittura di “transfobia passiva”, questa giuro che è la prma volta che la sento) perché si è permessa di apprezzare e di condividere su twitter un articolo che sbotta contro le esagerazioni lessicali, e del fatto che non si possa più nemmeno usare la parola “donna”, per non offendere i “maschi con l’utero” o “gli uomini con le mestruazioni”.

        https://twitter.com/MargaretAtwood/status/1450429768067846145

        • PinoMamet scrive:

          In tutto questo c’è un passaggio che mi sfugge.

          Le trans sono, numericamente, pochissime, anche a contare i sedicenti trans che “si sentono donne ma sono anche fluide ma usano il pronome X però gli piacciono le donne”.

          Trans in posizione di potere ce ne sono pochissime/i, le femministe, che già non sono la Spectre, le vedono spesso come il fumo negli occhi, come quota di mercato sono risibili, non mi risultano trans a capo di giornali, telegiornali o mezzi di produzione, a dire il vero le uniche che conosco che hanno una certa (limitata) influenza sono le sorelle Wachowski.

          Quand’è che gli è stato dato tutto questo potere di censura?

          Dove è stato deciso, e da chi, che un qualunque tweet stupido e rabbioso di una trans che se l’è presa per qualcosa debba distruggere la carriera di uno scrittore o di un’attrice?

          Chi obbliga tutto il cast di Harry Potter a rilasciare penose dichiarazioni in lode e gloria delle donne trans che “sono vere donne, brave, prodi, coraggiose e magiche” e così via all’infinito, come facilmente reperibile su internet??

          Chi ha dato tutto questo potere alle minoranze??

          Questo proprio mi sfugge.

          Credo che tante minoranze, anche minuscole al limite del non esistente come le “donne trans di colore lesbiche musulmane”, abbiano tanto potere e visibilità sostanzialmente perché glielo si dà.

          E se si cominciasse a fare due conti, proprio brutalmente e capitalisticamente, e mandarle a fanculo?

          Vuoi fare un film sul mago in erba, ma di quella buona? (cit.)

          Benissimo: quante famigliole ci andranno? e quante trans lesbiche di colore?

          A un certo punto bisogna scegliere chi mandare affanculo, e io onestamente ho pochi dubbi in proposito.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “Chi ha dato tutto questo potere alle minoranze??”

            E’ complicato. La cultura woke, oltre ad essere totalitaria, è anche escludente (le due cose non è detto che vadano di pari passo): o sei con noi o sei contro di noi e da eliminare.
            E come riconosciamo il nemico? Dal suo rapporto con le minoranze, che diventa la cartina tornasole. I trans, quindi, sono una sorta di reagente che ci dicono chi è con noi e chi è contro di noi.
            Peccato che, contrariamente ai reagenti, i trans sono persone e di conseguenza questa operazione gli conferisce un potere enorme, tipo di polizia politica di un regime (anch’essa deputata a riconoscere buoni e cattivi).
            L’unica soluzione sarebbe sterminare i woke. Io sarei anche favorevole, solo che loro sono (relativamente) tanti e sono influenti.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per MT

              “La cultura woke, oltre ad essere totalitaria, è anche escludente (le due cose non è detto che vadano di pari passo): o sei con noi o sei contro di noi e da eliminare.
              E come riconosciamo il nemico? Dal suo rapporto con le minoranze, che diventa la cartina tornasole. I trans, quindi, sono una sorta di reagente che ci dicono chi è con noi e chi è contro di noi.
              Peccato che, contrariamente ai reagenti, i trans sono persone e di conseguenza questa operazione gli conferisce un potere enorme, tipo di polizia politica di un regime (anch’essa deputata a riconoscere buoni e cattivi).”

              Esatto!

              I complottisti rovesciano la cosa, dicendo “i trans ci stanno invadendo”, che non è vero.

              E’ simile alla (ormai vecchia e sorpassata) questione ebraica: gli ebrei facevano da cartina da tornasole per mille interessi (gli americani che avevano sconfitto i nazisti, i sovietici idem, i nuovi governi europei, i terzomondisti antirazzisti, ecc. ecc.) e Israele, come i trans, ne ha approfittato enormemente. Ma no è “Israele che domina il mondo”, come pensano taluni…

            • paniscus scrive:

              “E’ complicato. La cultura woke, oltre ad essere totalitaria, è anche escludente (le due cose non è detto che vadano di pari passo): o sei con noi o sei contro di noi e da eliminare.”
              —-

              Io però penso che questa interpretazione sia veramente semplicistica, perché non esiste una “cultura woke” in generale; esistono tanti gruppetti diversi che pensano ognuno alla rivendicazione dei diritti della minoranza PROPRIA, e in generale se ne strafregano delle rivendicazioni degli altri.

              Quelli che vedono dislessici dappertutto e pensano davvero che tutti i problemi di disuguaglianza sociale nell’universo mondo siano dovuti esclusivamente al fatto che non vengano riconosciuti i diritti dei dislessici… di solito, non sono le stesse persone che si preoccupano del razzismo o dei diritti dei trans.

              E reciprocamente, quelli che sono fissati con le rivendicazioni dei trans, e che vedono bambini trans dappertutto, e si sbattono perché debba essere riconosciuto il diritto alla terapia ormonale alla bambina di 4 anni che preferisce giocare con le macchinine piuttosto che con le bambole perché in realtà è un maschio, non sono gli stessi che vanno in piazza per i diritti dei disabili o dei neri.

              Ogni parrocchietta si sbatte per l’interesse proprio…

              • Peucezio scrive:

                Pan,
                però se eccepisci sulla dislessia non ti freghi la carriera (parliamo sempre del mondo anglosassone).

                No, non è la stessa cosa, io credo abbia ragione Mauricius.
                Nel caso dei transessuali il fatto è che la loro scelta riguarda la sessualità, è contraria ai costumi consolidatisi fino a poco tempo fa, mentre la dislessia in questo è del tutto neutra, come la disabilità.

                Resta da capire perché sono tanti e potenti i woke.
                La radice sta probabilmente in una diffusione di massa, magari minoritaria, ma di minoranze amplissime, aggressive e organizzate (e più ricche e potenti del resto della società), di sentimenti di radicale ostilità verso le idee di sempre, quelle che chiameremmo “tradizionali” (famiglia, sessualità eterosessuale).
                La questione razziale è in parte diversa, ma evidentemente a qualche livello l’uomo bianco è sentito come “tradizionale” e la sua supremazia come espressione del buon tempo antico (è delirante, ma è così).

              • Peucezio scrive:

                Si tratta di capire perché c’è una parte della società molto ampia che si sente oppressa oltretutto da vincoli ormai inesistenti (se mai sono esistiti) e si accanisce tanto più sono caduti.
                Certo, c’è lo spirito gregario, l’aggressività del forte e del vincente, ma questo vale per tutto e sempre. Qui invece è un fenomeno specifico.

              • Moi scrive:

                l’uomo bianco è sentito come “tradizionale” e la sua supremazia come espressione del buon tempo antico (è delirante, ma è così).

                ——–

                Anche perché questo pensiero autodistruttivo, che alcuni chiamano “Gnosi” come Termine Ombrello 😉 … lo ha creato l’ Uomo Bianco Maschio CisEtero Binario (e chi più ne ha più ne metta … ) stesso.

              • Moi scrive:

                … fra l’ altro, come sottolinea Peucezio , è proprio quell’ osannato Occidente AngloSassone di cui viviamo forse la Secolarizzazione Gnostica della Cupio Dissolvi Protestante

                (dài, che suona benissimo : deve (!) essere così ! 😉 …)

              • paniscus scrive:

                “però se eccepisci sulla dislessia non ti freghi la carriera (parliamo sempre del mondo anglosassone).”
                —————-

                Sei veramente convinto di questo?

                Io ho avuto notizie, sempre dal mondo anglosassone, di un professore di arte che aveva preparato un compito di esame sulla teoria dei colori, e che è stato bersagliato di accuse per non aver previsto una versione differenziata della verifica per studenti daltonici.

                Il poveretto si difese dicendo che nel suo gruppo di studenti, destinatari dell’esame, non c’era nessuno che aveva segnalato di essere daltonico (se ci fosse stato, lui si sarebbe pure sbattuto per preparare un compito diverso, ma appunto NON c’era), ma fu massacrato di accuse lo stesso, perché avrebbe dovuto pensarci comunque, e preparare un compito accessibile ai daltonici ANCHE se nessuno gliel’aveva chiesto.

                Scusate se a quest’ora di notte non ce la faccio a cercare i riferimenti diretti e a linkarli, forse lo faccio domani, ma la storia è vera…

              • Peucezio scrive:

                Pan,
                vabbè, in America sono proprio pazzi allora: tutto è un pretesto per fare gli offesi e rompere il cazzo!

                Ma credo il principio sia sempre quello: non minoranze rumorose (non credo sia una questione di potere delle associazioni dei daltonici), ma negazione isterica di tutte le cose normali, ovvie, maggioritarie, comuni.

                Il problema non sono i daltonici, i dislessici, gli omosessuali, i trans, le minoranze etniche, il problema sono i non daltonici, i non dislessici, gli eterosessuali, i bianchi.
                Il problema è la Boldrini, non il kebabbaro di sotto casa.

        • PinoMamet scrive:

          Ora, tutti sanno che a detenere il potere non è, come nella canzone di Abatantuono, il ras del quartiere, ma ahimè, il Maschio Bianco Cis Etero Patriarcale Cristiano e così via.

          Allora, caro Maschio Bianco Eccetera… comportati da Maschio Bianco, porca puttena!!

          A dare il potere, ad accrescere numericamente (e di un bel po’) e come peso politico e sociale (ancora di più) le fila di quattro sgallettate trans femministe bdsm lesboqueer ecc. siete proprio voi, cari “alleati”.

          Alleati per cosa?? per la vostra stessa rovina e distruzione.
          Scantàtevi, come si dice da queste parti (non nel senso siciliano di “spaventarsi”, ma in quello- corretto italiano- di togliersi d’incanto, di sbrigliarsi, di muoversi, diventare meno ingenui e bamboccioni- uscire dall’incantesimo!)

          • Peucezio scrive:

            Vabbè, ma avevi dubbi su questo?
            Mica può essere un caso se tutto questo ciarpame è nato nel mondo anglosassone e non in Cina o in Africa.

          • Moi scrive:

            Non conoscevo il senso Siciliano di “scantarsi” … io ho sempre solo conosciuto quello locale e nazionale di “disincantarsi” , secondo una costruzione semplificatoria tipica di queste parti.

            • Moi scrive:

              @ PINO

              SE hai Netflix, guarda il documentario “Disclosure” … in pratica, narrano la loro riscossa dal proprio punto di vista.

              Riscossa, la loro , quella lì sì riuscita … altro che l’ umarell 90enne che vota Letta e sostiene Draghi fischiettando Bandiera Rossa !

              Ovviamente in V.O. , ma NON credo che lo abbiano tradotto : i concetti chiave debbono “pidginzzarsi” in Italiano, poffarbacco !

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Moi

              “Non conoscevo il senso Siciliano di “scantarsi””

              U scantu!

              Il più grande dei mali!

              • Moi scrive:

                Da queste parti c’è o c’era l’espressione idiomatica dialettale “Requiescàntet” 😉 , per dire “fatti furbo” piùo meno, come bonaria parodia del Latino Ecclesiastico “Requiescant (In Pace)” delle Messe.

              • paniscus scrive:

                anche in Toscana, ai tempi dei bisnonni, si diceva che “gli ha preso la paura“…

            • Peucezio scrive:

              Moi,
              “Non conoscevo il senso Siciliano di “scantarsi” … ”

              Si dice anche in Puglia.

  80. Moi scrive:

    @ Fans 😉 del Prof. Barbero … accusato di Mansplaning, così che impara a voler fare il SJW alla sua età ! 😉

    https://donnexdiritti.com/2021/10/22/il-mansplaining-di-barbero-uno-stereotipo-vecchio-come-il-cucco/

  81. Moi scrive:

    Basta saper fare 1+ 1 [sic]

    https://youtu.be/Hv5-I_DkmB0

    … è sorprendentemente sceso in campo fra i VIP, oltre a Enrico Montesano, anche Carlo Freccero !

  82. Moi scrive:

    https://www.la7.it/laria-che-tira/video/no-vax-david-parenzo-contro-daniela-santanche-in-italia-se-uno-e-idiota-e-non-si-vaccina-giustamente-15-11-2021-408649

    No Vax, David Parenzo contro Daniela Santanchè:

    “In Italia se uno è idiota e non si vaccina giustamente viene curato dal SSN, ora non si senta chiamata in causa”

  83. Moi scrive:

    https://youtu.be/v2S-_lxdFgY

    David Parenzo: “In Italia per fortuna abbiamo il principio della tutela dell’idiota. Cosa dice la Santanché? Adesso non si senta chiamata in causa!”. Daniela Santanchè: “Allora non paghiamo le cure a chi fuma e si ammala di cancro?”.

    ———————

    L’ allusione iniziale è a Singapore … ove l’ “Idiota” , così definito da Parenzo, si cura a spese proprie.

    Però Singapore, almeno dal punto di vista dei Coloni Cinesi, è il Paradiso in Terra del Cafone (molto) Arricchito 😀 … se la gioca con Dubai ! 😉 Gli autoctoni Indonesiani sono i “Migranti Economici a Casa Propria” 😉 … più o meno.

  84. Moi scrive:

    Su Singapore … consiglio il film “Crazy Rich Asians” … senza spoilerare troppo, la protagonista SinoAmericana crede (!) di essere uguale ai “Cinesi” veri :

    tratti somatici (vera ossessione USA), un certo livello d’ intolleranza al lattosio (MyHeritage Style) , sa perfino parlare (!), leggere (!!) e scrivere (!!!) il Mandarino … MA poi scopre che la vera differenza è _ Spoiler Alert _ i Cinesi Veri & Propri perseguono la “Family” (in senso ampio antropologico, più intuitivo per un Italiano che NON per un AngloSassone 😉 …) , i SinoAmericani , il “Self” !

    SinoAmericani detti spregiativamente dai Cinesi “Bananas” /def./ “Yellow Outiside, White Inside”.

    • Moi scrive:

      intolleranza al lattosio (MyHeritage Style)

      ———————

      Si ritiene che la cagliazione del latte (base dei latticini, appunto) sia stata scoperta per caso in Medio (!) Oriente utilizzando gli stomaci dei ruminanti come borracce/otri da latte.

      Curioso, quindi, che l’ Ebraismo , inizialmente fenomeno culturale “locale” , sia così avverso ai formaggi … cosa che nella “semplificazione di massa” adoprata dall’ Islam verrà poi omessa, mi pare !

      • Moi scrive:

        Difatti in Estremo Oriente (“Far East / Eeasternmost Asia”, a NON voler fare gli EuroCentrici Suprematisti) il formaggio “di origine animale” (cosa che per millenni era sempre stata tale per definizione) è considerato un “esotismo” culinario …

        in Cinese adattano con valore di “fonogrammi” gli Hanzi 起司 / Qǐsī per rendere l’Inglese “cheese”.

        in Coreano traslitterano il termine Inglese in 치즈 (ChiJeu) , in Giapponese in チーズ (Chīzu) e così via.

        • Moi scrive:

          起 da solo sta per “alzarsi” , 司 per “amministrare” … come ho appreso dal video di un ragazzo (ce n’è tanti …) SinoAmericano di madrelingua su Youtube (… nel Novecento dovevi cercare un Sinologo al lumicino ! ) , per evitare queste possibili ambiguità … certe parole, in Cinese, sono spesso accompagnate da un logogramma di significato affine, che conferma il precedente.

          Nel caso di 起司, invece, il secondo logogramma serve a smentire il primo e a dare il significato per assonanza con il Barbaro Idioma Abionico ! 😉

      • paniscus scrive:

        “Si ritiene che la cagliazione del latte (base dei latticini, appunto) sia stata scoperta per caso in Medio (!) Oriente utilizzando gli stomaci dei ruminanti come borracce/otri da latte. ”
        ——–

        E quanto durava lo stomaco dei ruminanti prima di marcire?

        Cioè, scusate, ma veramente non ho capito: si macellava una pecora, si conservava il suo stomaco intero, e poi lo si riempiva di latte (presumibilmente di altre pecore che venivano lasciate in vita ancora un po’ più a lungo), roba che poteva contenere sì e no l’equivalente di una bottiglietta attuale da mezzo litro, INVECE di metterlo in un secchio?

        • Moi scrive:

          A me risulta antropologicamente (seppur un po’ divulgativamente) così … poi immagino che venissero fuori robe tipo lo Skyr Islandese, formaggio di consistenza “Yogurtosa” più dello yogurt stesso … NON dei Parmigiano-Reggiano ultrastagionato, eh 😉 !

          • Moi scrive:

            Suppongo fosse essenzialmente un discorso di “conservazione” di sostanze così nutritive … l’ uso degli stomaci animali a scopo “conservativo” come recipienti di liquidi commestibili /nutrienti è stato anticamente abbastanza universale alle culture, mi risulta.

        • roberto scrive:

          “INVECE di metterlo in un secchio?”

          i nostri storici sapranno informarci meglio, ma ho sempre sentito questa cosa e onestamente non mi stupisce….d’altronde se usavano i budelli come preservativi…

          e poi dove non avevano secchi? immagina nel deserto, mica hai legna da sprecare

    • Francesco scrive:

      lo ho visto! molto divertente

  85. Moi scrive:

    @ MIRKHOND / HABSBURGICUS

    Il Redde Rationem di Marco Rizzo da “Comunista” VS la “Sinistra” …

    https://youtu.be/uXlH49ugcVg

    PreCovid, ma basta sostituire “Porti” con “Portuali” 🙂 e sembra detto ierisera ! 😉

    • habsburgicus scrive:

      Marco Rizzo è una personalità interessante…forse quanto di più simile a Gennadij Zjuganov al di fuori della Russia !
      che, a ben guardare, non è tanto un’adulazione quanto potrebbe sembrare perché Zjuganov, ad onta di una produzione ideologica affascinante* e a molti voti “reali” (utili come quelli del MSI nei ’70 :D), politicamente non ne ha mai azzeccata una e ha sempre perso 😀 addirittura contro El’cin ! e forse, ma la vera storia la nostra generazione non saprà mai la piena verità, fu allora che nelle coulisses del “deep state” russo/sovietico si decise di promuovere l’operazione Putin ovvero la transizione “morbida” dallo el’cinismo… ampiamente riuscita..probabilmente bene per la Russia…altrettanto bene per il mondo ? ai posteri la sentenza, più che ardua

      *in soldoni, mantiene tutti gli slogan e tutti i miti, Marx-Engels-Lenin-e pure Stalin…ma riconosce che la campagna antireligiosa fu un errore come la lotta alle tradizioni -ovviamente la colpa è data a Trockij, ai trockisti e ai revisionisti vari :D- donde il suo programma “ricostruire il comunismo attorno alla Chiesa ortodossa, al patriottismo e al nazionalismo panrusso”, una sintesi già prefigurata nel tardissimo Stalin- e anatema per Lenin e per il bolscevismo classico

  86. roberto scrive:

    Ho una proposta che perfeziona lo stanzone di Z

    Lo stato suggerisce cosa fare (vaccino si o no a seconda di quello che dicono le autorità sanitarie). Poi
    Facciamo che ognuno vive come gli pare, niente green pass niente obbligo vaccinale

    Però mettiamo a disposizione dei malati di COVID che scelgono di non essere vaccinati una percentuale fissa delle risorse: x letti in ospedale, X rianimazioni.
    Per dire prendiamo la situazione a oggi e rendiamola perenne

    Per il futuro, Quelli che sono in più cavoli loro

    Mi sembra equo, ognuno sceglie cosa fare ma non corriamo più il rischio di intasare gli ospedali

    Che ne dite?

    • PinoMamet scrive:

      Mi sembra che sia sostanzialmente la soluzione inglese, che lassù accettano senza particolari patemi e alti lai dei media.

      • PinoMamet scrive:

        Naturalmente là non hanno fatto il discorso “tot posti fissi per i non vaccinati”, ma è più o meno implicito: i posti quelli sono.

        Il grande danno del Covid comunque sarà soprattutto psicologico: vedo ancora persone che vanno in giro con la mascherina fin sotto gli occhi, all’aperto in strade deserte o da soli nella loro auto…

        • Moi scrive:

          c’è però da dire che d’ Inverno , le mascherine, così come d’ Estate soffocano … scaldano, fra l’ altro proprio a livello alto che prima del Covid potevi soro fare i giri di sciarpa o alzare lo scaldacollo tubiforme.

        • roberto scrive:

          Ma il discorso del tot posti è fondamentale, sennò ci riempiamo di nuovo gli ospedali e siamo punto e a capo

          • Moi scrive:

            Insomma, per farla corta :

            ” … ammalatevi il prima possibile,o cazzi vostri !”

            … SE lo propone Salvini o la Meloni, è Fascismo, se lo propone Letta o Draghi è Liberismo !

            😉

            • roberto scrive:

              Non è né l’uno né l’altro ma è un discorso di quelli che piacciono su queste reti

              C’è un modo semplice ed economico per ridimensionare drasticamente il rischio di andare a finire in ospedale.

              Non lo vuoi utilizzare? Liberissimo ma accetta le conseguenze, visto che le conseguenze della tua scelta hanno un impatto diretto sulla mia vita
              Poi siccome sono in fin dei conti un tenerone, non propongo lo stanzone puro e duro ma ti do una possibilità di cavartela, solo che quando si dovrà scegliere se intubare tizio o caio, se tizio se l’è cercata ho più simpatia per caio

            • roberto scrive:

              Poi nota che nEssuno di quei personaggi ha fatto quella proposta, è tutta mia

            • roberto scrive:

              Al massimo è una proposta un po’ all’americana ma condita con un po’ si salsa europea

              Mi piace molto

  87. Moi scrive:

    Cmq ha ragione David Parenzo (*) che in Italia c’è un forte “Paternalismo Buonista” che lui chiama a spregio “Tutela dell’ Idiota” [sic] …

    si noti che David Parenzo NON ha parlato “da Ebreo”, anzi : MA certi ambienti riconducono ogni sua parola questo suo EssereEbreo.

  88. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    https://youtu.be/zn85t3VLLew

    … torna la Leopolda in Presenza GreenPassata !

  89. Miguel Martinez scrive:

    Questz è l’introduzione del post, il testo completo per chi fosse interessato si trova qui:

    https://www.theunconditionalblog.com/la-sorprendente-quarta-ondata/

    La sorprendente quarta ondata

    Covid: Arriverà la quarta ondata? Forse no, ma ancora non lo possiamo dire con certezza. Le considerazioni di Sebastian Rushworth

    Nella questione Covid-19, la voce di Sebastian Rushworth, medico svedese, è sempre un punto di riferimento. Qui, Rushworth analizza le ragioni per la “quarta ondata” del virus, quella che è arrivata nell’Europa dell’Est circa un mese fa e che adesso è in declino, ma che si sta diffondendo in Germania e altri paesi. Colpirà anche l’Italia?

    Rushworth fra alcune considerazioni molto interessanti fra la quarta ondata e la storia pregressa di ogni paese in termini di vaccinazioni e di ondate virali. Nota che la quarta ondata è arrivata principalmente in paesi che avevano in qualche modo scampato la prima ondata (quella di Marzo 2020) e che quindi non avevano raggiunto ancora l’immunità di gregge. La Svezia, invece, aveva subito una prima ondata abbastanza importante, per cui adesso sembrerebbe essere immune alla quarta.

    Altri paesi, invece, potrebbero essere temporaneamente protetti dalla quarta ondata dalle vaccinazioni, il cui effetto però svanisce dopo alcuni mesi. Questo spiega come Israele, i cui cittadini sono stati fra i primi al mondo a vaccinarsi, stia venendo colpito adesso da una quarta ondata.

    E l’Italia? Noi abbiamo avuto una pesante seconda ondata, per cui adesso potremmo essere protetti per immunità naturale. Se questo è il caso, non avremo una quarta ondata. Ma non si può escludere un effetto protettivo dei vaccini. In questo caso, potremmo essere sull’orlo di una quarta ondata che potrebbe manifestarsi nelle prossime settimane con l’esaurirsi dell’immunità vaccinale. Come sempre, il futuro è difficile da prevedere, ma ci si può perlomeno ragionare sopra.

    E’ una storia complicata, ma per certi versi affascinante. Mi è parso il caso di tradurre questo pezzo di Rushworth che considero esemplare per equilibrio e ragionevolezza. Vedete voi cosa ne pensate.

    (Prof. Ugo Bardi)

  90. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Spesso segnali dei video su Youtube.

    Cosa che ho fatto anch’io molte volte, anche incorporandoli.

    Però ti chiederei di fare uno sforzo in piu, se segnali un video, cambia l’indirizzo.

    Ad esempio:

    https://youtu.be/Hv5-I_DkmB0

    diventa:

    https://invidio.xamh.de/watch?v=Hv5-I_DkmB0

    So che è una fatica in più, ma è anche una liberta in piu.

  91. Moi scrive:

    PROVA

    https://invidio.xamh.de/watch?v=IslF_EyhMzg

    Electric Six – Gay Bar

    [Abraham Lincoln Gay … ]

    ]

  92. PinoMamet scrive:

    Rispondo a Pecuezio qua sotto per semplicità

    “La questione razziale è in parte diversa, ma evidentemente a qualche livello l’uomo bianco è sentito come “tradizionale” e la sua supremazia come espressione del buon tempo antico (è delirante, ma è così).”

    È un argomento parallelo a quello di trans-woke-TERF e altri termini assurdi, per cui rispondo qua, ma lo trovo molto importante.

    Specialmente negli USA, da cui purtroppo copiamo tutto, specialmente il peggio;

    e che sono veramente ossessionati dalla questione razziale, rifiutandosi di capire che la razza è una cosa importante da loro, per loro, e perché lo vogliono loro nei termini che hanno deciso loro;
    il resto del mondo potrebbe benissimo fregarsene o vederla diversamente…

    La loro ossessione porta a vere assurdità, come la recente definizione di Variety dell’attrice Anya Taylor-Joy- per inciso bianchissima- come “attrice di colore” perché, udite udite, il papà ha la nazionalità argentina (è di origine britannica) e lei si è trasferita in Argentina da piccola.
    Suppongo sia, più che altro, perché parla spagnolo.

    (Va detto che Variety ha poi dovuto fare dietrofront, ma sicuramente la gaffe è indice, oltre che di ignoranza, anche di una certa tendenza: negli anni Trenta erano i neri “belli” e “presentabili” che tentavano di passare o venivano fatti passare per bianchi…)

    A me viene spontaneo il pensiero che dietro una certa tendenza astiosa dei neri (americani, specifichiamo) verso la “cultura bianca”- che poi diventa rigetto della cultura tout court molto spesso- ci sia l’introiezione profonda della propria presunta inferiorità, conculcata da secoli e decenni di oppressione sociale.

    Omero era “bianco”?
    (In realtà non abbiamo la minima idea di come fosse Omero, ma una cosa è certa: non si sarebbe mai definito “bianco”, semmai Acheo o Danao, o chissà Cario o Lidio…)

    allora non parla di “noi” e “non va letto”.

    Mi chiedo se la stessa università che ha così ingiustamente cacciato Omero abbia fatto la stessa cosa con Shakespeare e, a dirla per intero, con tutta la lingua inglese: se c’è una lingua che urla “colonialismo” a ogni piè sospinto quella è l’inglese!
    (Nonostante la sua bellissima letteratura, e qualche volta anche per colpa della sua bellissima letteratura).

    Ma ecco, i neri americani, nonostante qualche pallido tentativo nei decenni passati, non parlano swahili né yoruba: parlano inglese tutti i giorni, ogni parola che esce dalla loro bocca non fa che ricordargli che quella che sono costretti a usare non è la “loro” cultura, ma in qualche misura quella dei “padroni”, e che loro ce l’hanno solo in prestito.

    Io capisco anche la loro rabbia: ma la risposta che stanno dando (e che serve da modello a tante altre minoranze) cioè quella dell’autocensura, dell’autoghettizzazione culturale e della ricerca dell’ “alleanza” di altre comunità autoghettizzate di oppressi o sedicenti tali, in rivolta perenne contro questo Uomo Bianco che non esiste, e che viene a precisarsi sempre di più in una figura mitica
    (l’Uomo Bianco Maschio Cis Etero Cristiano…)
    è la risposta sbagliata .

    Ma per il momento, forte dell’appoggio di tanti veri uomini bianchi maschi eterosessuali e cristiani, che sono la maggioranza, sembra una strategia vincente.

    Gli sfugge però che la maggioranza resta sempre maggioranza…

    e c’è dell’altro, il grande non detto della situazione: puoi girarla e rigirarla come ti pare, ma senza Omero e Shakespeare non ci sono Wole Soyinka e Chinua Achebe, mentre il contrario non è vero…

    e quindi il “potere (culturale) bianco” è, nei fatti, una realtà: dal momento che si decide di lasciarlo “ai bianchi”, si sta decidendo di regredire, non di progredire, di rendersi ininfluenti, come i gruppuscoli cristiani del deserto che rifiutavano la cultura greco-romana…

    • Moi scrive:

      https://en.wikipedia.org/wiki/Passing_(film)

      Anni ’20 … la “Niggress” (come si diceva allora, nella realtà …) vera e propria è interpretata da Tessa Thompson , AfroAmericana “relativamente tipica” 😉 ;

      quella che invece riesce a spacciarsi per “White” , è interpretata da Ruth Negga ch’è mezza Etiope (quindi fra i più “Levantineggianti” degli Olim “Negri” …) e mezza Irlandese , perciò ancora “Black” [!] in USA nel 2021 !

      😉

    • Moi scrive:

      Però perché Hollywood oggidì preferisce mettere _ ad esempio _ Samuel L. Jackson o Morgan Freeman a (re)interpretare Byron o Milton in versione “Black Washed” come dei Nick Fury qualsiasi 😉 anziché (!) a interpretare Wole Soyinka o Chinua Achebe ?!

      • Francesco scrive:

        perchè tutto sommato i personaggi storici africani sono molto poco interessanti

        e soprattutto “stranieri” rispetto alla cultura dei neri americani – e occidentali in genere

        quindi quello che vogliono fare questi tentativi è di appropriarsi razzialmente della cultura dei bianchi, che è una somma idiozia come idea

        mi sa che mi ripeto: il reverendo King era espressione di una cultura Black American che si è estinta?

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Pino Mamet

      ” i neri americani, nonostante qualche pallido tentativo nei decenni passati, non parlano swahili né yoruba”

      esatto.

      Meglio gli ebrei che si sono inventati l’Ebraico Israeliano, pur di parlare una lingua propria.

      • PinoMamet scrive:

        Credo che il modello per gli afroamericani fosse più o meno quello: “se ci sono riusciti gli ebrei con l’ebraico, perché non provarci noi con lo swahili?”

        Solo che l’ebraico, con tante pronunce e tanti difetti diversi, ma è sempre stato usato…
        mentre lo swahili aveva pochissimo a che fare con le popolazioni afroamericane e andava imparato di sana pianta;

        le festività ebraiche sono sempre state festeggiate, mentre “Kwanzaa” è inventata di sana pianta (tra l’altro scimmiottando i simboli cristiani e, appunto, ebraici, più che quelli di qualche cultura africana);

        soprattutto, gli ebrei si identificavano con la cultura e la lingua ebraica, almeno liturgicamente, mentre la grande massa degli afroamericani non si identificava affatto con la cultura swahili e in genere con nessuna cultura africana.

        Considerate tutte queste difficoltà, direi che il tentativo ha avuto un successo persino inaspettato!

        Ancora più di successo è stata quella stranissima setta millenarista/razzialista/ufologica nota come Nation of Islam, della quale se non sbaglio si parlò su questo blog…

        • Moi scrive:

          I Neri AfroAmericani si sentono “Neri” in contrapposizione ai Bianchi … ma NON esiste altro che li accomuni, circa le loro origini ! … Che poi come fanno ?
          … Dove trovano gli archivi sulle date e le rotte delle navi “negriere” e relative compravendite di schiavi ?!

          • PinoMamet scrive:

            Mah, credo che in effetti degli archivi bdrl genere ci siano, ma non è che siano tanto facili da collegare alla singola persona (la tal piantagione ha comprato tot persone dalla nave x che proviene dall’Africa occidentale…)

            Un’altra differenza con i “bianchi”, che in assenza di meglio possono comunque andare a Ellis Island…

            Alcune comunità afroamericane hanno mantenuto usi e linguaggi africani, perlomeno in ambito religioso (lo yoruba di santería e macumba, il fon- credo- del voudou) ma sono tutti in ambito “latino”, nei paesi di lingua spagnola, portoghese o francese; gli anglosassoni hanno spazzato via tutto scientificamente.

            Così gli è rimasto solo l’inglese…

            Poi ci sono alcuni che rivendicano origini nativo americane, esattamente come tra i bianchi.
            Le popolazioni native hanno avuto atteggiamenti molto diversificati nei confronti dei neri, dall’accettazione/ammirazione allo schiavismo e sfruttamento.

            In particolare proprio i Cherokee, che costituiscono il principale “antenato mitico” degli americani che vogliono il bisnonno nativo, avevano piantagioni con schiavi neri (nel tentativo di integrarsi nella civiltà bianca! E tra l’altro i loro leader erano spesso meticci) e se li sono portati anche in esilio dopo essere stati dislocati fuori mano, ma hanno rifiutato di considerare i loro discendenti come parte della nazione fino a tempi recentissimi.

          • Andrea Di Vita scrive:

            @ moi

            “Schiavi”

            Lo si è visto chiaramente quando fu fondata la Liberia.

            Presidente Monroe, un gruppo di ricchi filantropi USA organizzò una colonia di schiavi liberati su un pezzetto di costa dell’Africa Occidentale cui diedero il nome “Liberia”, che costituirono in Stato indipendente con capitale, ovviamente, Monrovia. Credo fosse il 1825, o giù di lì. L’idea era che gli schiavi “tornassero a casa”, portando la civiltà dei bianchi ai loro parenti e consanguinei africani.

            Andò a finire che si firmarono piantagioni e gruppi di tagliaboschi sul modello statunitense, coi neri rimpatriati in ghette e cilindro che si salutavano per strada alla moda bianca del mondo di Via col Vento, mentre i neri del posto erano loro servi scalzi che dovevano cedere loro il passo sui marciapiedi e facevano tutti i lavori pesanti esattamente come nel Sud schiavista da cui i neri americani erano tornati.

            I neri che non avevano mai lasciato l’Africa non solo non parlavano inglese, ma parlavano lingue completamente sconosciute ai neri d’America, che erano discendenti di schiavi presi a suo tempo da tribù diverse sparpagliate per mezzo continente (e non necessariamente sulla costa) con lingue diverse fra loro come l’italiano e il basco e che comunicavano fra loro con un basic english appreso dai loro guardiani e padroni, basic english che era la lingua madre dei neri “rimpatriati”.

            Ricreando la stessa società schiavista o quasi da cui provenivano, i neri d’America confermarono d’essere qualcosa d’altro rispetto agli Africani, qualcosa che non aveva altra patria fuori dell’America. (Ne parla diffusamente Kapuściński nel suo ” Ebano”).

            Ciao!

            Andrea Di Vita

    • Peucezio scrive:

      Pino,
      “Rispondo a Pecuezio qua sotto per semplicità”

      D’accordo su tutto.

      “Specialmente negli USA, da cui purtroppo copiamo tutto, specialmente il peggio;
      e che sono veramente ossessionati dalla questione razziale, rifiutandosi di capire che la razza è una cosa importante da loro, per loro, e perché lo vogliono loro nei termini che hanno deciso loro;
      il resto del mondo potrebbe benissimo fregarsene o vederla diversamente…”

      Sì, direi che è il centro del problema.

      “e quindi il “potere (culturale) bianco” è, nei fatti, una realtà: dal momento che si decide di lasciarlo “ai bianchi”, si sta decidendo di regredire, non di progredire, di rendersi ininfluenti, come i gruppuscoli cristiani del deserto che rifiutavano la cultura greco-romana…”

      Sì, ma infatti credo sia tutta una cosa funzionale al bisogno bianco di sentirsi in colpa e autonegarsi.
      Agli negri non serve a niente.
      Potrebbero essere seriamente avvantaggiati solo da due scelte, che si integrino:
      1) che l’elemento razziale diventi totalmente indifferente: questo risolverebbe la discriminazione giuridica (che si spera già non ci sia più) e sorpattutto quella sociale e simbolica. Per gli Americani sarebbe un salto culturale enorme, ma sarebbe l’unica soluzione. Quello che fanno ora va nel senso diametralmente opposto;
      2) politiche sociali forti che consentano loro di raggiungere uno status economico e lavorativo migliore possibile: se non fossero più una razza diventerebbero un gruppo sociale disagiato, ma si possono sempre sollevare le sorti di un ceto povero.

      Il problema è che la razza si fede e in quella cultura è difficilissimo sradicare il pregiudizio verso chi ha la pelle scura.

      • Francesco scrive:

        “la razza si vede” è però impreciso, come riporta Pino ci sono fior di studi e discussioni … perchè molto spesso le singole persone reali non si vede affatto se sono “nere” o “bianche”

        quello che mi impressione è che, anche con personaggi pubblici famosissimi, i negri sono rimasti una razza a parte e odiata

        al punto che tutte le altre etnie sono passate al gruppo “de noantri” pur di tenere a parte i negri

        mi chiedo cosa succede con gli africani neri, che sono tutto il contrario

    • Peucezio scrive:

      Aggiungo,

      in Italia la questione razziale, non esistendo in origine, viene confusa con quella dell’immigrazione, che quindi nell’ottica progressista diventa obbligatorio accettare e diventa un elemento forte di divisione politica.

      Qui la razza c’entra pochissimo (gli immigrati si integrano dopo una generazione), ma c’entra l’idea che tutto ciò che va nel senso della nazione, della sua tradizione culturale e religiosa, ecc. è pericoloso, sempre in nome di quell’autolesionismo che dicevamo, che fa sentire come opprimente il nostro retaggio.

      • PinoMamet scrive:

        Sono d’accordo!

      • Francesco scrive:

        1) gli immigrati europei avevano bisogno di una scusa per prendersi le terre degli indiani … mi sa che la razza è diventata quasi subito una comoda giustificazione

        2) idem per gli schiavi neri, che erano gli unici schiavi e lo sono rimasti anche da cristiani.

        mi sa che è un problema molto profondo della cultura USA. e in Canada?

  93. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    Neri di ogni colore, unitevi!

    https://upress.virginia.edu/title/3581
    Logo UNIVERSITY of VIRGINIA PRESS Università della Virginia Press

    Black Fascisms
    African American Literature and Culture between the Wars

    Mark Christian Thompson

    In questo nuovo libro provocatorio, Mark Christian Thompson affronta il fatto sorprendente che molti intellettuali afroamericani negli anni ’30 simpatizzavano per il fascismo, vedendo nella sua ideologia un mezzo per immaginare nuove modalità di resistenza politica afroamericana. Thompson esamina il lavoro e il pensiero di diversi autori e afferma che la loro reazione, a volte positiva, al generico fascismo europeo e la sua trasformazione in fascismo nero è cruciale per qualsiasi comprensione della cultura letteraria afroamericana dell’epoca della Depressione.

    Il libro considera l’alta considerazione che il sostenitore di “Back to Africa” Marcus Garvey espresse per i dittatori fascisti ed esplora il terreno comune che condivise con George Schuyler e Claude McKay, scrittori con cui Garvey è generalmente ritenuto in contrasto. Thompson rivela come il fascismo abbia informato il rifiuto del marxismo da parte di McKay e di Arna Bontemps, il cui Drums at Dusk descrive il comunismo come antitetico a qualsiasi rivoluzione nera.

    Una posizione similmente autoritaria è esaminata nell’opera di Zora Neale Hurston, dove la lotta per una sovranità fascista si presenta come altamente critica nei confronti del nazismo, pur condividendone molti dei principi. Il libro si conclude con un’indagine su The Outsider di Richard Wright e il suo protagonista omicida, Cross Damon, che articola pulsioni fasciste già presenti, anche se latenti, nel Bigger Thomas di Native Son. Svincolato dai riferimenti storici o biblici dell’opera precedente, Damon personifica l’essenza del fascismo nero.

    Affrontando un argomento generalmente ignorato o negato negli studi culturali e letterari afroamericani, Black Fascisms cerca non solo di mettere in discussione la preminenza della sinistra nel pensiero politico di una generazione di scrittori, ma di cambiare il nostro modo di vedere la letteratura afroamericana in generale. Comprendendo la teoria politica, gli studi culturali, la teoria critica e lo storicismo, il libro sfiderà i lettori in numerosi campi, fornendo un nuovo modello per pensare al politico e al transnazionale nella cultura afroamericana e gettando nuova luce sulla nostra comprensione del fascismo tra le due guerre.
    Sull’autore/i:

    Mark Christian Thompson è professore assistente di inglese all’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign.

    • Moi scrive:

      Sarà pur Bianco, ma Italiano (Vittimo-O di Cultural Appropriation 😉 … perciò mi arrogo di poter commentare seppur da Bianco) non è che questi confondono la pelle con la camicia ?!

    • Miguel Martinez scrive:

      E soprattutto c’era Lawrence Dennis, l’ideologo del fascismo americano (John Gentle?), che era nero…

      https://www.theguardian.com/world/2007/apr/04/usa.race

      Il bello è che lo sapevano tutti che era nero, compresi i suoi ammiratori fascisti americani.

      • Miguel Martinez scrive:

        Gerald Horne è uno storico afroamericano, non retorico o vittimistico, che però rovescia l’intero mito della storia degli Stati Uniti.

        Nei suoi libri, racconta:

        1) di come gli inglesi, per motivi ovviamente strumentali, liberarono gli schiavi disposti a combattere con loro contro gli indipendentisti americani, e racconta la resistenza armata nera contro Washington

        2) di come gli intellettuali neri hanno vissuto il fascismo: tedeschi, razzisti quasi quanto gli americani, ma almeno nemici degli USA; fascisti italiani, brava gente; giapponesi, fantastici liberatori dei popoli oppressi, che ci tenevano a trattare visitatori bianchi e neri dagli Stati Uniti alla pari

        3) guerra del Pacifico, in cui i giapponesi condussero una guerra ideologica “antibianca”: non solo trattavano i prigionieri neri alla pari, li privilegiavano.

        • PinoMamet scrive:

          ” di come gli inglesi, per motivi ovviamente strumentali, liberarono gli schiavi disposti a combattere con loro contro gli indipendentisti americani”

          mi pare che ci sia un riferimento a questo in una delle strofe dell’inno americano- quelle che non si cantano 😉 – nelle quali si cita qualcosa come “un’armata di mercenari e schiavi” che combatte contro il nobile vessillo a stelle e strisce.
          Non ricordo le parole esatte.

          Sono parole, appunto, che non si cantano, e di certo ci si può vedere del razzismo, o non vedercelo secondo la sensibilità personale, ma tanto è bastato perché un’atleta nera si sia rifiutata di cantare l’inno americano alle Olimpiadi (se non sbaglio ha dato la schiena alla bandiera), prontamente difesa da Biden, ovviamente 😉

          Mi è capitato di leggere alcune dichiarazioni della tizia in risposta alle critiche, e direi che hanno un livello di ragionamento passivo/aggressivo da terza media scarsa, ma vabbè, è famosa per lo sport e non per l’intelligenza.

      • Andrea Di Vita scrive:

        @ Martinez

        “soprattutto”

        Beh, c’è anche il clamoroso esempio dei giamaicani che prima della Seconda Guerra Mondiale non potevano apertamente mettersi contro gli inglesi e allora scelsero un esponente della lotta di un popolo ‘nero’ contro colonizzatori ‘bianchi’ che si contrapponevano agli inglesi: Hailè Selassiè, Ras Tafari, combattente contro gli italiani.

        E divennero ras-tafari-ani, con tanto di religione, colori della bandiera (identica a quella etiopica), musica (‘rasta’ ecc.

        Poi naturamente il Ba’ath arabo era di chiara ispirazione fascista in funzione antibritannica.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Miguel Martinez scrive:

          Per ADV

          “E divennero ras-tafari-ani”

          verissimo… esempio in cui considerazioni lontanissime da quelle attuali portano all’antifascismo.

          Altro esempio molto interessante è il sinarquismo messicano, vasto movimento contadino-indio, antiusano e quindi genericamente filofascista: gli americani avevano la fortuna di avere innumerevoli messicani da sfruttare e quindi di non dover fare rastrellamenti; ma sapevano che anche gli indios potevano essere sabotatori amici dell’Asse, e quindi è interessante il sistema di controllo che imposero sui messicani.

  94. Miguel Martinez scrive:

    Per le cose che mi interessano davvero, mi segnalano:

    ciao a tutte e tutti. *messaggio importante*. Come ho già detto a molte di voi *mercoledì 24 novembre* ci sarà *lo sfratto di M.*, un signore che abita in *via dei serragli 110* e che si è rivolto allo Sportello Antisfratto per chiedere aiuto al quartiere. Il proprietario di casa è l’ Istituto Pio degli Artigianelli che, nonostante abbia altre case vuote nello stesso palazzo (la sede dell’istituto è in via de’ serragli 104), non è disponibile a trattare con M. per un rinnovo del contratto e vuole sfrattarlo. Mercoledì, per impedire che lo sfratto avvenga, *ci troviamo alle 8 di mattina sotto casa sua* (ci saranno anche il suo avvocato e un giornalista). Fare Sostegno è anche questo, chiediamo a chiunque possa di venire per aiutare M. perchè oggi tocca a lui ma domani potrebbe toccare a chiunque di noi. Prepareremo una colazione sotto il suo appartamento per far vedere come le persone del quartiere si aiutano e si difendono a vicenda. Ci vediamo Mercoledì.

  95. Moi scrive:

    PARDON …

    https://invidio.xamh.de/watch?v=VPXEoqLl_Wo

    Renzi: «Penso che nel 2022 si andrà a votare»

  96. Moi scrive:

    NON era questione di SE , MA di QUANDO :

    Sono Chloe Facchini, la prima chef transgender della TV italiana

    https://invidio.xamh.de/watch?v=VQH8obTYGcE

  97. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi, con DeepL… anche l’animalismo è genocidio, tiè!

    https://blog.truthaboutfur.com/indigenous-fur-harvesters-speak-out-against-anti-fur-campaigners/

    I raccoglitori di pellicce indigeni parlano contro le campagne contro le pellicce

    La seguente dichiarazione dei quattro firmatari è stata rilasciata ai media il 24 gennaio 2021.

    “Raccogliere e commerciare pellicce e altri doni della natura è un nostro diritto intrinseco fin dai tempi antichi, non un privilegio da barattare o revocare!” dice il capo Brian Wadhams, trapper, delle ‘Namgis First Nations.

    Come trapper indigeni e detentori di trappole tradizionali, non possiamo più rimanere in silenzio di fronte a sedicenti attivisti “animalisti” che pensano di avere il diritto di diffondere bugie sul commercio di pellicce e di chiedere ai politici di vietare la produzione o la vendita di prodotti in pelliccia.

    L’ultimo esempio di questa campagna viziosa e fuorviante è un recente appello degli animalisti affinché il governo canadese vieti l’allevamento dei visoni, dopo che i visoni di due allevamenti della BC sono risultati positivi al COVID-19. Anche se l’allevamento dei visoni non è una tradizione nella nostra cultura, ci opponiamo a questo attacco alle piccole fattorie a conduzione familiare e alle comunità rurali dove vive la maggioranza dei raccoglitori indigeni. E non siamo ingenui: capiamo che questo attacco all’allevamento dei visoni è solo l’ultima arma di un piano orchestrato per mettere il pubblico contro qualsiasi uso di pelliccia – una campagna che attacca direttamente la nostra cultura e i nostri diritti intrinseci come popoli indigeni del Canada. Noi chiamiamo questo per quello che è: Genocidio culturale.

    Il commercio di pellicce ha avuto un ruolo centrale nella storia del Canada, ed è una parte importante della nostra identità culturale; la nostra gente raccoglieva e commerciava pellicce molto prima che gli europei mettessero piede sulle nostre coste orientali. La raccolta e la vendita di pellicce forniscono ancora oggi un reddito a molte comunità delle Prime Nazioni in tutto il Canada. Castori, topi muschiati e altri animali da pelliccia forniscono anche cibo nutriente a molti cacciatori e alle loro famiglie. La raccolta rispettosa della pelliccia e del cibo dalle abbondanti popolazioni di animali selvatici è fondamentale per il nostro rapporto con la terra – un rapporto che i governi federale e provinciale hanno il mandato legale di proteggere.

    Cerchiamo di essere chiari: l’obiettivo degli animalisti – compresi quelli che ora chiedono di vietare l’allevamento dei visoni – è quello di distruggere tutti i mercati delle pellicce, per promuovere la loro agenda ideologica. Nel fare ciò, stanno attaccando direttamente il nostro diritto di raccogliere e commerciare responsabilmente i doni della natura, che è un nostro diritto intrinseco, un diritto riconosciuto dalla Corte Suprema del Canada e dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni (UNDRIP).

    È doppiamente spiacevole che gli animalisti cerchino di ingannare il pubblico e il governo sulle pellicce in un momento in cui i canadesi cercano di vivere in migliore armonia con la natura. Le pellicce sono un materiale di abbigliamento naturale prodotto in modo sostenibile, duraturo e biodegradabile. È il tessuto più onesto. Al contrario, le pellicce finte e altri materiali sintetici promossi dagli animalisti sono generalmente fatti di petrolio, una risorsa non rinnovabile, non biodegradabile e inquinante.

    Gli indigeni hanno rispettato e protetto la sopravvivenza delle popolazioni animali da cui dipendiamo da tempo immemorabile. Il nostro messaggio di oggi ai sedicenti estremisti dei “diritti degli animali” e ai loro sostenitori famosi è questo: I vostri incauti attacchi al commercio di pellicce non sono “progressisti”; sono attacchi agli indigeni. Le vostre bugie disinformate e fuorvianti devono finire ORA!

    • Francesco scrive:

      stupendo!

      meglio con le pellicce vere (ecologiche ma crudeli) o finte (gentili ma animalofobiche) o nudi e morti di freddo?

      😀

      • Fuzzy scrive:

        Ma che indigeni sono, se allevano i visoni anziché cacciarli come facevano i loro antenati? E poi non c’è pericolo di contagio?
        Hanno ragione e torto in una misura del 50 e
        50 percento. Un paradosso perfetto.

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Fuzzy

          “Ma che indigeni sono, se allevano i visoni anziché cacciarli come facevano i loro antenati?”

          In realtà, il blog che ho citato è un interessante esempio di come un interesse economico molto potente – la lobby dei vaiai, per dirla alla fiorentina – cerchi di giocare la Victim Card.

          La Victim Card è una carta secondaria, rispetto alla Hitler Card.

          Ma proprio per questo, il suo uso è autorizzato a tutti.

          In questo caso, gli imprenditori planetari delle pellicce (che saranno “bianchi” o con gli occhi a mandorla, ma di sicuro non sono nativi americani) recitano il ruolo dei Nativi Americani Vittimi degli Animalisti Bianchi e magari Etero.

          Ovviamente trovano degli indiani (pardon, nativi americani) che hanno la fabrichetta mangiavisoni e che non vogliono perdere il lavoro.

          Come certamente non lo vorrà perdere il ragazzo senegalese che vendeva i fazzoletti davanti al Conad e adesso ha trovato un lavoretto precario nella “security”.

          • Francesco scrive:

            si chiama economia, bello, e collega quasi tutti quasi sempre

            credo sia il motivo per cui alla fine Marx ha torto -e dopo di lui non è venuto nessuno degno di pulirgli i calzari dopo che se li è tolti arrivando a casa

            mi sa che siete pigrim voi rossi!

            😉

            • Fuzzy scrive:

              Oh, ragazz’, ma sti’ economisti hanno la mania di essere incomprensibili.
              Cosa vuol dire pigrim?
              Pigri? Tipo Alexey Stakhanov ?
              Pellegrini? (Pilgrim) Gia’ i padri pellegrini. Sono sopravvissuti grazie alla patata di Pocahontas ( apios americana) che veniva coltivata dai nativi americani. Non proprio coltivata.
              Cresce allo stato spontaneo. Stavano bene, i nativi. Poi si sono ridotti ad allevare visoni infetti dentro a delle topaie. Quando si dice il progresso.
              La vera storia.
              https://it.m.wikipedia.org/wiki/Powhatan

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Francesco

              “Marx”

              Beh, visto che l’hai tirato in ballo, allora con Engels osservo che “la quantità diventa qualità”. Un conto è ammazzare qualche centinaio di castori per i copricapi di trapper e per i manicotti invernali delle squaw, un conto sono gli allevamenti – lager di visoni dove vengono macellate centinaia di migliaia di esemplari per un prodotto che a tutti gli effetti si può sostituire cin un sintetico da plastica riciclata – prodotto per di più certamente ben piu’ voluttuario che non i berretti dei canadesi in inverno. Oltre a tutti quei visoni sono un problema da smaltire dopo morti e un ideale focolaio per il salto di specie dei virus da vivi. Non ho di solito simpatia per ecologisti e animalisti, ma qui hanno ragione da vendere.

              Ciò!

              Andrea Di Vita

              • Miguel Martinez scrive:

                Per ADV

                “Non ho di solito simpatia per ecologisti e animalisti, ma qui hanno ragione da vendere.”

                Concordo.

                Tra l’altro anche le pellicce sono impossibili da smaltire successivamente, essendo stracariche di conservanti chimici.

        • PinoMamet scrive:

          “Ma che indigeni sono, se allevano i visoni anziché cacciarli come facevano i loro antenati?”

          Beh,

          1- non sono i loro antenati 😉

          2- nella dichiarazione lo dicono che l’allevamento dei visoni non è roba loro, ma ritengono comunque che la campagna contro i visoni finirà per danneggiarli 😉

          • Fuzzy scrive:

            Il commercio di pellicce ha avuto un ruolo centrale nella storia del Canada, ed è una parte importante della nostra identità culturale; la nostra gente raccoglieva e commerciava pellicce molto prima che gli europei mettessero piede sulle nostre coste orientali. La raccolta e la vendita di pellicce forniscono ancora oggi un reddito a molte comunità delle Prime Nazioni in tutto il Canada. Castori, topi muschiati e altri animali da pelliccia forniscono anche cibo nutriente a molti cacciatori e alle loro famiglie. La raccolta rispettosa della pelliccia e del cibo dalle abbondanti popolazioni di animali selvatici è fondamentale per il nostro rapporto con la terra – un rapporto che i governi federale e provinciale hanno il mandato legale di proteggere.

            Boh, a me sembrava che gli animalisti
            e il governo volessero far chiudere gli allevamenti. Loro parlano di raccolta rispettosa delle pellicce….cibo nutriente per molti cacciatori…

          • PinoMamet scrive:

            Sì beh perché non copi e incolli questo? 😉

            “Anche se l’allevamento dei visoni non è una tradizione nella nostra cultura, ci opponiamo a questo attacco alle piccole fattorie a conduzione familiare e alle comunità rurali dove vive la maggioranza dei raccoglitori indigeni.”

            • Fuzzy scrive:

              Dicono a) sono le nostre tradizioni (primo testo copincollato da me)
              b) non sono le loro tradizioni.
              (Secondo testo copincollato da te)
              Poi dicono che bisogna difendere le loro comunità rurali.
              Ma in quanto comunità indigene con tradizioni a)
              O in quanto comunità indigene non rispettose delle tradizioni b) ?
              L’unica cosa che accomuna a e b sono i visoni e la necessità di preservare le comunità rurali a condizione familiare.
              Ma questo lo potevano dire anche gli allevatori europei. Tra l’altro i visoni soppressi in europa non sono stati smaltiti bene e stanno creando dei problemi sanitari.

            • PinoMamet scrive:

              No Fuzzy, dicono che la raccolta di pellicce in natura, per così dire (cioè mettere trappole) è una loro tradizione;

              allevare i visoni non è una loro tradizione.

              Abbastanza chiaro e fin qui inoppugnabile.

              Poi dicono che il benessere delle comunità indigene dipende dalle comunità rurali in cui sono inserite, che tra le sue cose allevano visoni, e su questo non ho nessun elemento per pronunciarmi.

              Un mio conoscente esperto di Eschimesi (è stato spesso tra loro, ci ha girato un documentario, ne parla la lingua) mi dice che hanno tratto dei danni dall’ecologia e dal turismo “naturalista”, dal quale comunque ormai dipendono, ma non ne so tanto di più.

  98. Miguel Martinez scrive:

    Mi segnalano questo (con tanto di foto delle relative pagine della Gazzetta Ufficiale), mi chiedo esattamente cosa significhi, anche per un ospedale che deve decidere se definire il paziente con tumore più covid un intumorato o un incoronato, e se mandarlo in terapia intensiva o no.

    Ma senza contesto, non capisco a chi andrebbero i soldi di cui si parla qui, e quindi vorrei capire meglio.

    GAZZETTA UFFICIALE DEL 19 novembre 2021 – n. 276

    AGGIORNAMENTO TARIFFARIO DEGLI IMPORTI RELATIVI AI SOVVENZIONAMENTI PER I “RICOVERI DICHIARATI COVID”:
    – incrementato a 3.713 euro per ogni degente (al giorno) per ricovero in area medica;
    – incrementato a 9.697 euro per ogni degente (al giorno) se il degente transita in terapia intensiva.

    • roberto scrive:

      credo che siano i soldi che paga il ministero della salute agli ospedali per coprire i costi maggiori dell’assistenza ai malati di covid

      immagino che paziente con tumore + covid rientri nella definizione di ricoveri dichiarati covid, li devi isolare no? anche se poi moriranno di tumore

      se mandarlo in terapia intensiva o no, immagino che sia musica per le orecchie dei miserevoli complottisti ma nel mondo reale non credo che facciano una terapia intensiva per quello (a meno che non ci sia una congiura di centinaia di medici ed infermieri…)

    • Tortuga scrive:

      Ma sei sicuro che la cifra è ‘al giorno’? Non credo.

  99. Miguel Martinez scrive:

    Vaccinatevi, ve lo ordina Orban, che proclama:

    “«Alla fine tutti si dovranno vaccinare, anche gli anti vax dovranno capire che o ci si vaccina o si muore»

    «Una cosa è certa, i virologi ci dicono che siamo nella quarta ondata fino al collo e che i momenti più difficili devono ancora arrivare. Non siamo ancora al picco. I numeri cresceranno e tutti potrebbero contagiarsi, ma le conseguenze non saranno uguali per tutti»”

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      La realtà non è neutr… ah, no.

    • Roberto scrive:

      ci sono scienziati di regime e quelli liberi. Consulta questi ultimi. I contagiati non sono malati. Organizzati con la prevenzione (integratori:vitamina d3,quercetina,latto ferrina ecc) Contagiato non disperare quando si manifesta la malattia di solito non si manifesta, se specialmente sei giovane, subito interpella
      il gruppo di medici (Ippocrate.com) che subito di danno la cura. Fai Vita sana: no fumo, no stravizzi ,sport camminare all’aria libera ecc. Ma di queste cose non ne fanno mai propaganda, solo vaccino vaccino.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Io suggerisco la prevenzione con trattamenti di acido cloridrico per endovena: è dimostrato che prevengono il Covid nel 100% dei casi.

      • roberto scrive:

        Preciso che il roberto che vuol fare vita sana non è il vostro robelux…per me birra, grassi animali, stravizi, sport brutali e camminata in città a respirare smog

        Mi viene quasi voglia di fumare
        🙂

      • Miguel Martinez scrive:

        Carissimo Roberto di Firenze, che piacere ritrovarti qui!

        Noi abbiamo uno storico commentatore che si chiama Roberto, e per diritto di anzianità gli spetta il titolo 🙂

        Potresti sceglierti un nome diverso, così non ci si confonde

        • Miguel Martinez scrive:

          Roberto di Firenze racconterà quanto vorrà di se stesso, ma è una persona straordinaria, un ponte tra noi e un mondo inimmaginabile, quello di Don Milani e La Pira e la Fioretta Mazzei e Don Cuba e della Ghita Vogel, i santi che vegliano sul nostro rione.

          Di questa straordinaria umanità, ho solo visto una volta Ghita Vogel, che dimostrava sessant’anni e ne aveva novanta.

          Roberto di Firenze e sua moglie sono la prova vivente che un altro mondo è possibile.

          • Miguel Martinez scrive:

            Ghita Vogel, che dall’ebraismo si convertì al cattolicesimo, e dalla ricchezza estrema scelse la povertà, viveva in Via del Drago d’Oro, a due passi da casa mia.

            Dicono che da quando è morta, poco tempo fa, il nostro rione non sia lo stesso.

            • Miguel Martinez scrive:

              Il mondo mitico che Roberto di Firenze ha vissuto, io lo conosco solo per sentito dire… per la sarta poverissima accolta dalla Fioretta nella sua casa, per le storie di chi grazie a quella gente incredibile ha potuto farsi una doccia, o ha potuto vedere per la prima volta il mare.

              Per le storie sussurrate e mai registrate che hanno cambiato vite intere.

              Fu la moglie di Roberto di Firenze a dirmi, “ero una ragazza, e ho conosciuto un santo, come sarebbe la mia vita se non fosse successo?”.

  100. Roberto scrive:

    Con la paura e il terrore del corona virus ci hanno inculcato il 5G. Se non ci ribelliamo diventeremo tutti schiavi contenti.

    • PinoMamet scrive:

      Per evitare confusioni, potresti firmare come Roberto di Firenze o in qualche altro modo a tua scelta che permetta di distinguerti da Roberto che da sempre si firma, beh, Roberto?

      Aiuterebbe tutti nella comprensione e attribuzione dei messaggi.

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