Il dio hipster e il trionfo del multiculturalismo

Leggo distrattamente il titolo, India, condannato il santone induista per lo stupro di due seguaci: almeno 29 morti per le proteste.

E mi rendo conto dell’abisso di ignoranza in cui vivo.

So benissimo, ormai, dove si trova Charlottesville, Virginia, gemellata con Poggio a Caiano, dove un ragazzo alla guida della propria automobile pare abbia travolto una ragazza di opinioni diverse dalle sue. Lì è America, che è casa nostra.

Panchkula, dove sono morti ormai in più di trenta, me lo sono dovuto cercare su Wikipedia. Li è India, che è roba da Salgari.

ram-rahim-followers-violence-afp_650x400_51503728027Devo cercarmi pure il “santone induista”, che si chiama Gurmeet Ram Rahim Singh: evidentemente un Sikh e non un induista. E scopro che vanta sessanta milioni di seguaci.

Magari la cifra è un po’ esagerata, ma non troppo; e dà la misura della mia enorme ignoranza e provincialismo.

Sessanta milioni sono come l’intera popolazione d’Italia, poi ci stiamo a preoccupare di qualche “musulmano fanatico” o”estremista politico” da noi. E ci fanno capire anche perché l’India può fregarsene allegramente del moribondo Occidente.

Qualche ora di ricerca in rete non mi permette di dire nulla sul caso in sé: il guru, oltre a essere accusato di stupri risalenti a quindici anni fa, è sospettato di un omicidio, della castrazione di 400 dei propri seguaci. Ma ciò che ha messo più in pericolo il suo ruolo è il fatto di aver indossato in un’occasione una piuma di garzetta tinta di rosa, a imitazione  del decimo guru del sikhismo – cosa che gli è costata un conflitto violento con i Sikh.

Ma che sia colpevole o no, lo trovo un esempio istruttivo di quello che succede quando due civiltà si incontrano.

In questo caso, Orirente e Occidente si sono incontrati sopra il terrificante abisso di 356 milioni di giovani tra i 10 e 24 anni che stanno crescendo in un clima di esaltazione economica e iperistruzione tecnologica che si accompagna al collasso di ogni forma di lavoro e a un’apocalittica devastazione ambientale.

Gurmeet Ram Rahim Singh, che da poco ha tagliato con una spada un’enorme torta per celebrare il proprio cinquantesimo compleanno, si pone in maniera geniale come il maestro di questa generazione di smanettatori disoccupati.

Lui è il frutto di una cultura millennaria che si fonda, in gran parte, sul concetto del Godman, del mortale-immortale: qualcosa che possiamo soltanto definire come il totale opposto dell’Islam, e che è anche lontanissimo da tutta la sensibilità religiosa e storica cristiana.

Penso ai colonizzatori inglesi, che certo non si sognavano di partorire un ibrido mostruoso, che avrebbe unito in sé l’antico immaginario del guru a quello del rock star. Pronto persino a colonizzare a sua volta i selvaggi in una maniera che oggi costerebbe l’ostracismo in Occidente.

Il nostro Godman ha avuto un’intuizione geniale: diventare letteralmente un personaggio dello spettacolo, come cantante e attore in film che parlano di lui stesso, tra cui Messenger of God, dedicato a se stesso (e bandito nel Punjab, forse anche per il titolo che potrebbe provocare reazioni imprevedibili tra i musulmani).

Eccovi, in tutta la sua gloria, la guida appena condannata di sessanta milioni di giovani indiani, idolo soprattutto dei fuoricasta.

Riflettiamo attentamente su ogni foto e in particolare sul video, perché lì sta una delle chiavi del nostro futuro; e qui cogliamo tutto il senso del multiculturalismo, quando esce dallo scambio di gradevoli ricetti di cucina.

Attenzione a quando vi viene da ridere: è la reazione ormai interiorizzata di chi, come noi, si è formato in una cultura che assegna valore alla modestia e la superiorità di Dio all’Uomo: in fondo, tutti noi diciamo Allahu akbar.

L’Occidente (e il mondo islamico) concedono al massimo un certo culto alla tiara o alla corona, ma mai ai loro portatori.

Paradossalmente, la società narcisista di Facebook e dei divi ci avvicina invece, almeno esteriormente, a questa indianità.

C76B1831rahimgurmeet-ram-rahim-new-movie-trailer-released_1485519226imagesimages3 ram-rahim--1_650_122214101017Ed ecco il video, in cui lo vediamo nel ruolo di Love Charger, caricabetterie d’amore:

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73 risposte a Il dio hipster e il trionfo del multiculturalismo

  1. Abd al-Jabbar Ibn Hamdis (già "Andrea") scrive:

    Urtante e spaventoso… Ma anche densissimo e interessantissimo… Tornerò a leggerlo con calma e attenzione…

  2. Peucezio scrive:

    Fantastico (e al tempo stesso effettivamente spaventoso, come dice Abd): una specie di Dio tamarro coloratissimo e chiassoso.

    Miguel,
    io e te abbiamo sbagliato mestiere: altro che lingue orientali e dialettologia, dovevamo fare i capi carismatici manipolatori! Sai a quest’ora quanti soldi avremmo fatto…?

  3. Peucezio scrive:

    Comunque è orecchiabile, con questa ripetitività ossessiva: me la devo mettere come suoneria nel cellulare 🙂

  4. mirkhond scrive:

    Da fare invidia ai nostri neomelodici. 🙂

    • izzaldin scrive:

      questo santone mi fa pensare a uno splendido documentario premiato a Venezia e girato a Palermo in mezzo ai preti esorcisti e ai posseduti.
      Fa capire come funziona il carisma e quanto possa servire a curare le persone sofferenti.
      Il film si chiama Liberami e la regista si chiama Di Giacomo.
      questo è il trailer, il film è molto bello perché non dà giudizi morali, si limita a seguire esorcisti e posseduti nelle loro giornate.

      https://www.youtube.com/watch?v=vbBLh5mCxvc

      sono d’accordo con quanto ha scritto Miguel, il rapporto con Dio in Occidente è diverso da quello delle culture “altre” e porta spesso al riso: le persone che vedevano il film Liberami ridevano delle possessioni, ma in realtà c’è ben poco da ridere

  5. PinoMamet scrive:

    Leggo inoltre che l’associazione/religione del santone ha avuto l’appoggio, in varie occasioni (non so cosa indichi concretamente) del governo o del presidente Modi, lui stesso frequentatore di santoni (e di origine sociale molto bassa, “other backward castes” che credo sia il modo educato di dire fuoricasta e affini).

  6. Moi scrive:

    … e a “Noi” che sembrava un’ infinità di gente i 220’000 di Vasco Rossi a Modena !
    … Cmq, SE è vero che “stiamo tornando Pagani” , l’ analogia _ anzi: la fusione antropologica_ Santoni-Divi ci sta tutta !

  7. PinoMamet scrive:

    In ogni caso, a me ricorda un incrocio tra Demis Roussos e…

    https://www.youtube.com/watch?v=QvNJnDuiW2g

  8. “… chi, come noi, si è formato in una cultura che assegna valore alla modestia e la superiorità di Dio all’Uomo: in fondo, tutti noi diciamo Allahu akbar”.

    Sì, e va riconosciuto che in una dimensione culturale in massima parte distante dal Monoteismo abramitico nelle sue diverse declinazioni (e quindi distante, per forza di cose, dall’Illuminismo, dal socialismo come è comunemente inteso in Occidente, etc) l’universalismo è una categoria tutt’altro che scontata… Forse è addirittura banale aggiungere che il sistema delle caste si perpetua principalmente per questo… Tra l’altro, non so se potete confermarmelo, ma ricordo di avere letto (non mi ricordo più dove, però 🙂 …) che Marx ed Engels avessero una sorta di strana avversione nei confronti dell’India, quasi sentissero di avere a che fare con un orizzonte davvero altro ed estraneo e, al contempo, molto più grande, antico e profondo…

    • habsburgicus scrive:

      l’India ha avuto, e ha, forti PC..soprattutto in Kerala (terra molto cristiana, e sarà un caso ? :D) e in Bengala..ma non riesco ad immaginarmi un comunismo vittorioso in India
      direi che é antropologicamente impossibile !
      vi immaginate voi un’India marxista-leninista ? io no !

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Habs

        “l’India ha avuto, e ha, forti PC..”

        Sono interessanti i maoisti indiani.

        Non hanno assolutamente nulla a che vedere con i buffi maoisti italiani, il maoismo in India è un fenomeno immenso, che coinvolge sterminati milioni di campagnoli.

        Ho conosciuto un capo maoista (via, non frequento solo massoni calabresi!), di altissima casta, che aveva sviluppato una propria tesi sull’identità tra il pensiero del Vedanta e quello del Grande Timoniere.

        E forse qualche ragione ce l’aveva.

        Ma qui il grande esperto è un mio amico pastore metodista :-), sospeso tra l’Italia e le campagne del subcontinente indiano, che ha scritto uno splendido romanzo sul rapporto tra maoismo, matematica e induismo. Che avrei dovuto tradurre in inglese, ma non l’ho mai fatto.

    • Miguel Martinez scrive:

      per Abd

      “Sì, e va riconosciuto che in una dimensione culturale in massima parte distante dal Monoteismo abramitico nelle sue diverse declinazioni ”

      Per quel pochissimo che ne so, concordo in pieno.

      A livello di chiacchiere da bar, pronto a essere smentito in pieno:

      1) Da “noi” abramitici ci sono stati santi (soprattutto ortodossi e islamici) un po’ eccentrici, ma il punto di riferimento è sempre la Tradizione. Non nel senso di abitudini, ma di un legame diretto con un lontano tempo di Rivelazione – attraverso il libro sacro, la Chiesa, eccetera. Il Santo è tale solo in quanto imita Cristo, e anche il Papa viene riverito soltanto in quanto incorruttibile custode di qualcosa che lo trascende.

      2) Il Godman indiano, invece, è Dio stesso, quindi non deve rendere conto a nessuno, nemmeno alla Tradizione. Quindi può innovare quanto vuole, affermare ciò che vuole e anche comportarsi come vuole: ecco il vasto campo della “mano sinistra”, delle forme di ascetismo per eccesso, dell’erotismo spesso sconvolgente.

      Ecco che la formula si può adattare flessibilmente a qualunque cosa, molto più del cattolicesimo o dell’Islam.

  9. Carlo scrive:

    Quando io ho fatto l’esame di storia delle religioni avevo studiato, però, che la religione sikh è nata dal sincretismo di elementi indù e musulmani e che è anche essa, a suo modo, monoteista.

    • PinoMamet scrive:

      Il tizio è Sikh di nascita (leggo; in effetti, Singh è cognome dei Sikh, ma lo usano anche altri, da solo non basta per identificare un appartenente alla religione) ma ha creato un suo culto personale.

      Il Sikhismo comunque mi sembra un fenomeno abbastanza vasto, con diverse correnti piuttosto diverse al suo interno, anche alcuni gruppi-frangia (faccio un calco dall’inglese) abbastanza osmotici con l’induismo, o altri gruppi che sono nati come varietà sikhiste ma sono diventate (secondo alcuni) religioni a parte come il movimento Ravidassia…

  10. Moi scrive:

    Cmq NON canta con l’ accento Britannico da IndoFighetto … il ché lo rende automaticamente più “simpatico” a chi NON è di Madrelingua Inglese … forse compresi gli Americani, ai quali ricorderà Apu dei Simpson.

    • Moi scrive:

      con tutte le implicazione già alluse tante volte sul rapporto Accento / Ruolo Sociale … che in Italia, almeno Repubblica, è completamente diverso.

  11. Peucezio scrive:

    Miguel e tutti,
    “2) Il Godman indiano, invece, è Dio stesso, quindi non deve rendere conto a nessuno, nemmeno alla Tradizione. Quindi può innovare quanto vuole, affermare ciò che vuole e anche comportarsi come vuole: ecco il vasto campo della “mano sinistra”, delle forme di ascetismo per eccesso, dell’erotismo spesso sconvolgente.”

    E dire che in fondo il cristianesimo si basa proprio sul culto di un dio-uomo.
    Certo, noi sappiamo che era Dio e che era diverso da qualsiasi altro uomo, ma ci siamo fidati sulla parola e sui miracoli: in fondo si manifestava come un uomo come gli altri, solo con un immenso carisma e, appunto, coi miracoli (ma miracoli ne hanno fatti in tanti).

    Insomma, di dei immanenti e visibili ce ne sono stati tanti, ma nessuno ce li ha documentati, mentre di uomo che era contemporaneamente Dio ce n’è stato uno solo ed è pure storicamente provato (almeno il fatto che sia esistito: che fosse Dio è un po’ più difficile da documentare, ma che ne sia nata una religione in cui è considerato tale, questo è un dato di fatto inoppugnabile ed enorme).

    Peccato il retaggio del ciarpame abramitico, che cerca di stemperare questo immanentismo estremo del Dio-in-carne-e-ossa, senza riuscirci (perché inficerebbe l’essenza stessa del cristianesimo), però comunque fa danni, perché poi, per sanare questa “anomalia” e ricondurla nell’alveo del trascendentismo, vengono fuori eresie e deviazioni varie, dall’arianesimo allo stesso Islam, che dovremmo riguardare come all’espressione massima del male, perché negano proprio la specialità, la peculiarità essenziale della Rivelazione, cioè l’umanità di Dio.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Peucezio

      “Peccato il retaggio del ciarpame abramitico, che cerca di stemperare questo immanentismo estremo del Dio-in-carne-e-ossa, senza riuscirci (perché inficerebbe l’essenza stessa del cristianesimo), però comunque fa danni, perché poi, per sanare questa “anomalia” e ricondurla nell’alveo del trascendentismo, vengono fuori eresie e deviazioni varie, dall’arianesimo allo stesso Islam, che dovremmo riguardare come all’espressione massima del male, perché negano proprio la specialità, la peculiarità essenziale della Rivelazione, cioè l’umanità di Dio.”

      Senza condividere necessariamente il tuo giudizio, credo che sia una tesi affascinante.

      In fondo, Gesù era un asceta induista morto nel Kashmir 🙂

      Ma a dircelo, temo, sia stato un abramitico ebreo, Nikolaj Notovic:

      https://en.wikipedia.org/wiki/Nicolas_Notovitch

      • Peucezio scrive:

        “In fondo, Gesù era un asceta induista morto nel Kashmir 🙂 ”

        Questa non la sapevo!

      • Francesco scrive:

        umanità di Dio?!

        mi pare una banalizzazione del concetto impensabile di Incarnazione di Dio, però

        l’Islam mi è sempre parso una volgare (scusate) banalizzazione del Cristianesimo, eliminando le assurdità (cioè la parte di valore), a favore di regolette sanitario-maniacali

        ciao

        • PinoMamet scrive:

          Perché parti da una prospettiva cristiana, mentre l’Islam, direi, tocca il Cristianesimo solo tangenzialmente;

          a me pare molto di più una semplificazione e una versione “palestrata” dell’Ebraismo; le regole sono suppergiù le stesse, solo un tantino più semplici e pratiche, la visione giurisprudenziale anziché “feudale” dell’applicazione delle medesime idem, in compenso ha molta più enfasi su robe truci come guerre e punizioni e afferma (al contrario dell’Ebraismo) la necessità di imporre le proprie regole ad altri.

          Incarnazione non pervenuta: è uno sviluppo prettamente cristiano.

          • Francesco scrive:

            veramente credo che il confronto-scontro, militare e teologico, con il cristianesimo, sia stato abbastanza importante per l’Islam

            🙂

            rispondevo a Peucezio e alla sua affermazione critica dell’Islam, che mi pareva non del tutto corretta

          • PinoMamet scrive:

            Il confronto-scontro col Cristianesimo è avvenuto dopo, però;

            nella nascita e definizione dell’Islam mi pare che abbiano avuto molta più importanza le comunità ebraiche dell’Arabia, che Maometto aveva sott’occhio e con le quali aveva frequenti rapporti.

            C’erano naturalmente anche i cristiani nel mondo della penisola arabica, ma molti meno e più defilati;

            l’incontro vero avvenne più tardi, con la conquista dell’area siriana…

            • habsburgicus scrive:

              a me parrebbe che l’Islam si sia scontrato (vincendo) con i cristiani sin dai primordi ! o non vogliamo contare i cristiani dell’Impero bizantino e gli stessi, molti, cristiani della Penisola arabιca gleichgeschaltet già entro la morte di Abu Bakr nel 634 d.C ?
              qualche rarissimo cristiano arabo-peninsulare esisteva ancora nell’VIII secolo d.C, quando fu islamizzato a forza;
              en passant, il terzo abbaside al-Mahdi, 775-785 d.C, che non a caso stava a Raqqa (saranno i luoghi ? :D) nell’anno 1192 dei Greci cioé il nostro 1 ott 780/30 sett 781 d.C (o giù di lì), appreso con sdegno che c’era una tribù araba cristiana nell’attuale Siria del nord/Turchia del sud (vi erano molti arabi nomadi fin da epoca romana), ordinò che accettassero seduta stante il Corano pena la morte; diversi furono martirizzati ! questo per chi, acriticamente, parla sempre e comunque di “tolleranza islamica” vs i biechissimi e kattivissimi europei cristiani 😀 ma chi conosce al-Mahdi ? nessuno !..di Carlo Magno e dei suoi capitolari anti-sassoni e di Ipazia quasi 4 secoli prima, la massoneria e gli storici (talora “storici”) ad essa infeudati parlano un giorno sì e l’altro pure 😀 e dunque l’atteggiamento della gente “’sti arabi allora erano tolleranti, non come noi; solo adesso son diventati fessi loro e siam furbi noi !” pur in certi casi (non sempre !) sbagliato, è comprensibile
              la notizia pare dovuta al “maronita” [cioé calcedoniano per i monofisiti; non capivano le altre differenze :D] Teofilo di Edessa, medico alla Corte dei Califfi di Baghdad, un “mito”..nel senso che ovviamente é perduto ma che parrebbe essere stata una fonte di primaria e incalcolabile importanza (e CRONOLOGICAMENTE anteriore a ogni fonte islamica che non va oltre il IX secolo d.C; ciò è fatto notare da Robert G. Hoyland e dalla migliore storiografia americana) e che ci é possibile ricostruire un pochettino tramite 4 fonti più tarde
              1.il giacobita dunque eretico Dionysius di Tell Mahre, Patr Antiochia giacobita 818-845 d.C, in siriaco, naturalmente perduto..e sennò che gusto ci sarebbe 😀 notoci attraverso i giacobiti tardi Michele il Siro, Patr giacobita di Antiochia 1166-1199 (conosciuto grazie al prete J.B. Chabot..l’Europa ottocentesca conosceva solo l’abbreviazione armena edita da Dulaurier) e la Cronaca di Edessa anonima ad annum 1234, entrambe in siriaco; è Dionysius di Tell Mahre, a quanto ci è dato constatare, che ci fa venire l’acquolina in bocca (e rimpiangere la perdita di Teofilo di Edessa) in quanto dice di aver seguito Teofilo, uomo molto dotto e preciso, guida sicura in politica, anche se eretico in religione e dunque lì non lo seguì 😀 (il monofisita Dionysius odiava il calcedonismo, ancorché monotelita sembra, di Teofilo ! ma appunto per questo ha valore il riconoscimento che gli fece, a denti stretti, della sua erudizione !)
              2.il cristiano melchita (cioè calcedoniano ortodosso) Agapio di Mabbug (la siriaca Mabbog in epoca ellenistica Hierapolis, l’attuale Manbij, teatro dei crimini inumani della canaglia salafo-wahhabita in rivolta contro la Siria nazionale di Bashar Assad) che scrisse verso il 940 d.C una cronaca in arabo, edita da Vasil’ev nella Russia imperiale prima dell’orrore del 1917 che segnò anche, per tre decenni, la fine di ogni cultura erudita e bizantinistica in quelle lande in nome dei “valori proletari” [un giorno bisognerà pure fare il consuntivo dei danni arrecati alla scienza umanistica, filologica e storica dal bolscevismo negli anni folli, non-russi, diciamo sino alla guerra..dopo il 1945 le cose cambiano e, guarda caso-ma nel mondo marxista il caso non esiste-tornò a uscire la gloriosissima e a Mirkhond si presume ben nota Vizantijskij Vremennik (Rivista Bizantina) che fu il faro della bizantinistica mondiale dal 1892 al 1917 e che, tranne qualche numero isolato nei 1920’, scomparve negli anni della pazzia del leninismo puro, in quanto “borghese” e “reazionaria” in se stessa !)
              3.il cronista bizantino Teofane il Confessore, morto nell’817 d.C, per le parti orientali (su altri argomenti ha fonti diverse); egli continuò il suo amico Giorgio il Sincello, della Palestina (che giunse dalla Creazione al 284 d.C), dal 284 all’813 d.C e secondo alcuni Giorgio il Sincello avrebbe avuto a disposizione il testo (in greco ? in siriaco ? di Teofilo di Edessa, anzi può essere stato lui a tradurla in greco sennò che ci avrebbe capito Teofane ? a meno che sapesse il siriaco ! e forse lo continuò di una trentina d’anni qualora Teofilo giungesse solo al 750 d.C, rivoluzione abbaside, come sembra probabile..troppo rischioso andare oltre in una Baghdad dove le teste erano fatte tagliare per un nonnulla !)
              4.incredibile dictu, due cronache latine spagnole, la Continuatio Byzantino-Arabica che giunge al 741 d.C “Cronaca del 741 d.C” (edita a fine Ottocento da Mommsen nei M.G.H., Auctores Antiquissimi) e la Continuatio Hispana o Pseudo-Isidoro di Beja che giunge al 754 d.C “Cronaca del 754 d.C” (partiva da Eraclio, inizio VII secolo)..i dotti da molti secoli si stupivano della conoscenza di cose orientali, manifestate da questi due anonimi cronisti…magari una copia di Teofilo, o anche solo una prima versione (per ragioni cronologiche) giunse in Spagna, là si trovò qualcuno che sapeva il siriaco il quale ne prese spunto per scrivere subito una cronaca in latino ? boh.. oppure il siriaco lo sapeva un arabo che serviva in Spagna e che parlò ad un spagnolo ? riboh
              ecco, da queste fonti di terza e quarta mano, possiamo sognare quello che Teofilo di Edessa scrisse..se lo scrisse 😀
              ripeto, è anteriore di un secolo a ogni storico islamico ! se lo avessimo in integro, potremmo avere una cronaca della nascita dell’Islam ben diversa e forse più fededegna dei polpettoni classici (risalente al IX/X secolo, compendiati da Baladhuri in IX e Tabari, inizio X) a lungo seguiti troppo da vicino in Europa, ad esempio dal nostro Caetani con i suoi “Annali dell’Islam”..degna di lode è quindi la scuola americana della Crone e oggi di Hoyland e altri che ha iniziato ricerche sulle fonti cristiane del VII e VIII secolo, per “liberarci” un po’ dall’ “opprimente” narrazione islamica “canonica” (è come se sulla storia del fascismo, avessimo solo i discorsi di Benito !)
              se lo avessimo…ma non lo abbiamo

            • habsburgicus scrive:

              1092 dei Greci….ops 😀 lapsus

            • PinoMamet scrive:

              “a me parrebbe che l’Islam si sia scontrato (vincendo) con i cristiani sin dai primordi ! ”

              Sì, ma il loro peso nella definizione della teoria e prassi religiosa dell’Islam mi sembra minimale, rispetto a quello ebraico.

              L’Islam ammette Gesù come uno dei profeti, venera sua madre, e poco altro…
              robetta, insomma, niente di pesante dottrinariamente.

            • Francesco scrive:

              e la polemica “Dio non ha figli” a quando risale?

  12. Moi scrive:

    Con il Godman è molto più facile instaurare sia un MultiCulruralismo “da Ricettario”, sia da “Conflitto Permanente” (il Terrorismo, invece, è sostanzialmente fretta e disperazione, spesso con esito alla lunga controproducente, di voler imporre la propria dottrina a tutti) …

    • Moi scrive:

      Cioè, “per il Godman”, nei propri progetti individuali … o anche “con”, previa sua insindacabile disponibilità.

  13. Moi scrive:

    Mano Dx VS Mano Sx

    Un potenziale confronto molto interessante fra Ideologia e Esoterismo; differenze sì, “ma anche” [Veltronianamente] similitudini …

    https://it.wikipedia.org/wiki/Via_della_mano_sinistra_e_della_mano_destra

    per la politica, ne sappiamo tutti ben di più. 😉

    Cmq è interessante, del tipo: una Fenminista è più sullo “Sciamanico Pagano”, un Giurista è più sul “Liturgico Monoteistico”. E così via : anche se più come “Giuòco” 😉 per riflettere che non per altro …

  14. Moi scrive:

    Anche l’ uso disinvolto e oramai sputtanatissimo a livello giovanilistico (ovviamente del “sentirsi dentro” 😉 giovani …) di “Karma” (si p pensi alla canzonetta vincitrice di Sanremo, che l’ha “consacrato” 🙂 …) potrebbe essere un indicatore in apparenza (!) frivolo di “mentalità cambiata” , ora che NON è più cultura e mentalità ciò che il Cattolicesimo è stato fino a prima del Suicidio Identitario (presto esteso all’ intera Europa e all’ intero Occidente) del Concilio Vaticano II .

    Insomma: “ripaganizzandoci” abbiamo molta più propensione a capire le “stramberie” da Santoni dei nostri omologhi degli Anni Cinquanta … mentre abbiamo ogni perso ogni capacità di discernimento (clamoroso sulle questioni “gender” …) per quanto concerne tutto ciò che la Logica TomisticoAristotelica comunemente distingueva.

    • PinoMamet scrive:

      Boh, Karma è entrato nell’uso e nella mentalità comune almeno da 40 anni, secondo me…

      mesi fa un amico dotato di bambini mi chiama a una festicciola parrocchiale con annessa recita della figlia (età asilo), io arrivo tardi per mia fortuna e mi perdo la recita, comunque a un certo punto il prete fa ballare i bambini proprio con Occidentali’s Karma
      (commenta ridacchiando “proprio una canzone cattolica, eh”)

  15. Moi scrive:

    … 40 ?! … Dài là, che a parte i Fricchettoni (Hare Krishna, Yogananda, Sai Baba e altri Personaggioni Carismatici) ti avrebbero detto tutti che “Karma” è la tigre ammaestrata di Tremal Naik in TV , “sul secondo” ; … ah, no: “Darma” [sic], o “Tarma” 😉 o “Parma” 🙂 , che va be’: sempre un’ arma è !

    • PinoMamet scrive:

      Ma no, il karma come spiegazione di tante cose era già ampissimamente mainstream quando io facevo le superiore, dicevi karma e tutti sapevano di cosa stavi parlando, dalla vecchietta in fila al supermercato in giù.

      Mi sembra, Moi, che tu (ma ti capisco, credimi; ti capisco 😉 ) non voglia renderti conto di una cosa triste ma semplicissima: il tempo passa 😉

  16. Moi scrive:

    E cmq, adesso, “karma” NON viene certo usato dai “Pollòi” con chissà che cognizione di causa; anzi:

    … si spazia da “ben ti sta !”, a”ti si ritorcerà contro”, a “ti karmo” per dire “ti dò dei “like” al “post nel thread” che Noi siamo l’ Esercito Renziano dei Selfie 🙂 e via cazzeggiando !

    NON iperintellettualizziamo i “Polli” che NON bazzicano (o purtroppo non bazzicano più) questi commentarii 🙂 …

    • Z. scrive:

      In un decennio più illuminato di quelli che lo seguirono, il Karma era soprattutto Carmageddon.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Z

        “In un decennio più illuminato di quelli che lo seguirono, il Karma era soprattutto Carmageddon.”

        Si discuteva con l’insegnante di casa su quello che significa karma in italiano.

        Cioè, io so benissimo cosa significa in teosofichese, ho un’idea – magari sbagliata – di ciò che significa in induese.

        Ma secondo voi, cosa significa in italianese?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Da quello che ho capito, si usa come sinonimo di “contrappasso” o più in generale di “giustizia divina”, ma lo si preferisce perché non tira in ballo Dio.

          • Z. scrive:

            Credo che MT abbia ragione.

            In inglese invece può essere inteso come veicolo a motore idoneo a suscitare aspre liti tra vicini, ad es.: “Your karma ran over my dogma”.

        • Roberto scrive:

          Catena di causa ed effetto fra le azioni compiute e quello che succede dopo?

        • PinoMamet scrive:

          Ribadisco quanto già scritto in altro intervento qua sotto:

          in italianese significa “ben ti sta!” 😀

          • Francesco scrive:

            ah, credevo significasse sfiga in generale

            ti becchi una multa? è il karma (mai troverai un italiano che dica “andavo troppo forte, contromano, ubriaco, mentre giocavo a DD invece di guidare”)

    • PinoMamet scrive:

      Ma va là, di Karma, nell’talia della cultura popolare, si parla fin dagli anni ’70…

      posso ammettere che nel 78, to’, esageriamo, nll’ ’82, la casalinga di Voghera lo trovasse ancora un concetto po’ strano; ma via, la parola è ampiamente sdoganata, nel senso sputtanato di “ben ti sta”, da eoni prima della canzone del tizio col baffetto e il gorilla.

      Lo so, gente, che voi, come me, avete un orologio mentale fermo al ’92; il Muro di Berlino è appena caduto, ci si interroga di quali saranno le nuove categorie politiche del futuro, chi si apsetta Peace&Love e chi la Terza guerra mondiale, noi siamo giovani, ragionevolmente belli e il futuro ci appare comunque grandioso e interessante…

      e invece , cari! è il 2017
      No, non ho detto il 2007, già c’era il blog di Miguel mi sa;
      neppure il ’97, nessuno sapeva cosa fosse un blog…

      è il DUE-MILA-DICIAS-SETTE!

      Tragico, lo so. 😉

  17. Moi scrive:

    “Pollòi” e.c. 😉 …

  18. mirkhond scrive:

    Per Habsburgicus

    Il Teofilo di Edessa che hai citato è per caso questo qui?

    https://it.scribd.com/document/316382959/Teofilo-di-Edessa

  19. Moi scrive:

    In realtà di “roba che trigghera la sensibbilità Boldrinica” 😉 nella Bibbia ce n’è da “reggere benissimo la concorrenza” del Corano ; il vero (!) discrimine,quindi, è ben altro: accettare il metodo storico-cririco, oppure … ciò ch’è scritto è eternamente valido: non si contestualizza e non si storicizza un accidenti ! 😉

    Che poi è quello che fanno anche i Politically Correct … solo dando per positivo quel che Kwellilah 😉 danno per negativo (tipo lapidare le donne indomite, buttar giù dai tetti le “culandre” [cit.], limitare la libertà individuale per categoria religiosa, impiccare gli atei, mettere a morte o meno _ o frustargli l’ arco plantare mentre la folla ti osanna per la “clemenza” … _ chi scende dal letto con il piede sbagliato …) e viceversa !

  20. Moi scrive:

    storico-critico … e.c.

  21. Moi scrive:

    Be’, mi pare che fra i significati “Italianesi” di “Karma” vi sia anche più o meno “ognuno ha la sua croce” … laddove è tabù dire “croce”.

  22. Z. scrive:

    Scoop: la feccia continua a non votare come me!

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/28/stupro-rimini-esponente-foggiano-di-noi-con-salvini-quando-succedera-alla-boldrini-e-alle-donne-del-pd-espulso/3822051/

    Naturalmente si può sostenere che è un puro caso che il tizio sia leghista. E procedere a una verifica non è troppo difficile.

    Vista la proporzione tra gli elettorati, se il cerchiobottismo da intellettuale pensoso rispecchiasse la realtà, per ogni 3 dichiarazioni come queste resa da leghisti ce ne dovrebbero essere circa una di politici MDP, FdI e SI e circa 7 da parte di politici PD e M5S.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ma fuarda che il Genty ha detto che vuole che i cittadini di tutto il mondo vengano a Treviso. Vabbé, poi aggiunge che i clandestini non li vuole seduti sui gradini dei monumenti, ma che devono rimanere “dentro dove sono alloggiati”, ma non stiamo a sottilizzare o a cercare una logica interna ai discorsi gentiliniani 😀

      https://www.youtube.com/watch?v=CyTcOePgjRo

  23. Moi scrive:

    Mi pare sulla lunghezza d’onda del non certo edificante ma diffuso (almeno fra i ragazzotti ipertestosteronici) : “non vedo l’ora che un Negrozingarislamico 😉 stupri le donne di sinistra, così si svegliano !” …

  24. giovanni scrive:

    a proposito di hipster, compra un litro di quello buono, c’è da festeggiare il fatto che vivi nel quartiere più cool del mondo!
    http://firenze.repubblica.it/cronaca/2017/08/26/news/il_quartiere_piu_cool_del_mondo_e_borgo_san_frediano_a_firenze_lo_dice_lonely_planet-173906756/
    😀

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