Siamo tutti Trump

Circa una settimana fa, scrivevo di come Trump non fa altro che cercare di mantenere la grande promessa elettorale: non far pagare all’americano medio la crisi del sistema mondiale.

L’altro giorno, la Merkel ha espresso bene il concetto, ma dal punto di vista europeo:

“I tempi in cui potevamo fare pienamente affidamento sugli altri sono passati da un bel pezzo, questo ho capito negli ultimi giorni.

Noi europei dobbiamo davvero prendere il nostro destino nelle nostre mani.

“Tuttavia dobbiamo sapere che dobbiamo lottare noi stessi per il nostro futuro e il nostro destino di europei”.

E qualche giorno dopo, Trump è comparso, accompagnato da una banda jazz, per annunciare l’uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi, con una frase ineccepibile:

“I was elected by the citizens of Pittsburgh, not Paris.”

E quelli di Pittsburgh, se permettete, vogliono affondare cinque minuti dopo di noi.

D’altronde, faremo quasi tutti così al dunque. Siamo umani, no?

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137 risposte a Siamo tutti Trump

  1. Roland scrive:

    Non vi preoccupate: affonderete insieme…
    … in fondo siete umani, no?!

    NO!!!

    Se lo foste sareste diversi. 🙂

  2. Peucezio scrive:

    Comunque è veramente uno spasso vedere con che isteria reagiscono gli europei di fronte alla defezione del padrone.
    Il vero servo sente come un tradimento il fatto che il padrone voglia affrancarlo, che gli dica: “vattene fuori dai coglioni, mi hai rotto, d’ora in avanti te la vedi tu, non mi servi più, io penso a farmi i cavoli miei e non ho più bisogno di tenerti sotto il tallone, perché ho altri cazzi più seri a cui pensare”.

    Ma ovviamente non si reagisce contro il padrone, nemmeno verbalmente, perché il vero servo è servo del padrone fino alla morte, anche quando questo lo caccia, lo rinnega, lo schifa, gli sputa in faccia, gli caga e gli vomita in testa (scusate le immagini crude).

    Solo che questi mentecatti pensano che Trump sia un incidente di percorso, in fondo lo vedono come un americano: gli Stati Uniti sono da settant’anni il centro del potere mondiale, che è un potere internazionale, ma che ha sede lì e si identifica con le classi dirigenti americane, la politica americana, i disegni e gli interessi geostrategici stratunitensi.
    Loro pensano che Trump non sia stato espresso da quel potere, che quindi lo liquiderà quanto prima e potranno tornare a fare i servi a tempo pieno. E non hanno tutti i torti.
    Solo che se Trump è riuscito a vincere, vuol dire che una parte di quel potere lo appoggiava (altrimenti avrebbe fatto una brutta fine molto ma molto tempo prima: non ci vuole niente a creare uno scandaletto).
    Se Trump farà la fine di Kennedy (fisicamente o, più facilmente, moralmente), saranno a posto, ma se così non dovesse essere, impazziranno, reagiranno schizofrenicamente e alla fine forse si suicideranno in massa.

    • Peucezio scrive:

      “non lo vedono”.

    • Roberto scrive:

      L’ho sempre detto che considerare Trump un candidato anti sistema era sbagliato

      • Peucezio scrive:

        Non mi attribuire quello che non ho detto però 🙂
        Trump è inviso a questo sistema, al sistema vigente nel mondo occidentale.
        Quello che è sbagliato è pensare che sia venuto fuori dal nulla, solo per consenso dal basso. Il mondo non è un’entità compatta grazie a Dio e ci sono anche interessi e poteri che non sono in consonanza con quelli vincenti e hanno scopi e interessi diversi da questi ultimi.

        Lo stesso vale per Berlusconi.
        E’ ovvio che avesse contro chi conta in Italia e nel mondo. Ma non è che lui fosse un nessuno venuto fuori dal nulla a furor di popolo, tutt’altro. Rappresentava un coagulo di gruppi di interessi e di poteri alternativi a quelli vincenti nell”ultimo quarto di secolo, diciamo dalla caduta del Muro.

        Questo vale all’interno dell’Occidente, in verticale, diciamo così, ma anche nel mondo, a livello orizzontale: esiste ancora la Russia, che ha interessi geopolitici in parte divergenti con quelli dell’Occidente. Poi c’è la Cina, ecc.
        E non è un caso che i poteri alternativi in Occidente tendano ad allearsi proprio con la Russia.

        • Carlo scrive:

          Per la verità il Berlusca ha appoggiato le guerre in Afghanistan e Iraq e si è incontrato con Bush 50 volte contro l’una volta sola di Romano Prodi (così almeno affermava nel 2008 uno degli house organ berlusconiani).

          • Peucezio scrive:

            Ma questo di per sé non vuol dire molto…

            D’altra parte ha anche appoggiato apertamente Putin quando attaccò la Georgia per difendere l’Ossezia del sud.

            • Carlo scrive:

              Nel 2003 Putin era contro la guerra in Iraq e Berlusconi era favorevole, questo vuol dire qualcosa.

            • Peucezio scrive:

              Non erafavorevole: cercò in tutti i modi di convincere Bush a non farla.

            • Carlo scrive:

              Veramente i suoi opinion leaders di fiducia (Ferrara, Galli Della Loggia, Pera, Baget Bozzo) esaltavano l’America guerriera che combatteva contro le sataniche orde maomettane mentre quei deboli di europei non avevano il fegato di andare a massacrare l’Iraq e comunque Berlusconi non ha mai contestato il fatto (falso) che Saddam avesse le armi di distruzione di massa o il diritto degli USA ad aggredire una nazione sovrana come l’Iraq e la sua “soluzione pacifica” era, mi pare, del tipo proposto da Pannella, con Saddam che si dimette pacificamente e va in esilio, come se gli USA avessero il diritto di dire al presidente dell’Iraq cosa fare. Comunque per tornare al discorso Europa-USA uno dei principali fautori dell’alleanza di ferro destra italiana-neocon americani è stato Roberto de Mattei, consigliere di Fini quando quest’ultimo era ministro degli esteri e de Mattei l’ultra-filoamericano è talmente europeista che dava addosso all’UE già nel 1994 (ben prima che diventasse una moda) nel libro “Il centro che ci portò a sinistra”, in cui a proposito dell’UE l’accusa di volere trasformare l’Europa in un regime comunista.

            • Peucezio scrive:

              In tutto questo Berlusconi non c’entrava granché, era il più tiepido.
              Comunque non nego che il quel periodo gli interessi della parte dell’establishment americano che sosteneva le guerre di Bush (o lo incitava a farne) e quelle del berlusconismo si siano in parte saldati, ma è stato un episodio.
              E’ evidente che Berlusconi non è mai stato ammesso nei salutto buoni del potere internazionale e infatti, al momento buono, lo hanno fatto fuori.

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              fammi capire: gli hanno puntato una pistola in bocca e lo hanno costretto ad appoggiare il governo Monti? o hanno fatto tutto con le scie chimiche?

            • Z. scrive:

              Comunque l’idea di Berlusconi che cerca di dissuadere in tutti i modi Bush a invadere l’Iraq è suggestiva. Forse Emilio Fede, una decina di anni fa, avrebbe potuto persino crederci 🙂

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              “fammi capire: gli hanno puntato una pistola in bocca e lo hanno costretto ad appoggiare il governo Monti?”

              Più o meno.
              Aggiungi che lui è un piacione, non un tipo da scontro frontale…

            • Francesco scrive:

              no Z spiega un attimo. tu dove eri?

              c’è un minimo di dubbio su Fini (l’hanno comprato o ricattato?) ma non su Berlusconi, in quella congiuntura storica lì

            • Z. scrive:

              Fini credeva di far carriera. Non gli è andata benissimo, nemmeno sfruttando il suo ruolo istituzionale.

              Ora vorrei sapere da voi come sarebbe stato ricattato Berlusconi, però. Voglio dire, chi mi dice che Bush si è abbattuto il WTC da solo dovrà pure portarmi un minimo di prove convincenti, no?

            • Francesco scrive:

              Silvio non voleva mollare. Lo hanno obbligato, io non c’ero ma è agli atti che ha resistito (pro domo sua) fino a che ha potuto, poi il tracollo finanziario del paese ha avuto la meglio. Ti ricordi lo spread a quanto era arrivato? oggi l’economia sta peggio di allora.
              Era evidente che se Silvio non avesse mollato l’Italia avrebbe pagato un prezzo altissimo.

              Fini … cosa gli avevano promesso? quali sondaggi mai gli hanno fatto credere che una destra “fighetta” avrebbe preso voti in Italia?

    • rossana scrive:

      Il vero servo sente come un tradimento il fatto che il padrone voglia affrancarlo…

      Mi hai ricordato Il servo di J. Losey, il quale dimostra quanto i ruoli servo/padrone siano intercambiabili e funzionali l’uno all’altro.
      Diciamo che qui il servo UE è terrorizzato all’idea di perdere il ruolo che ricopre da più di 70 anni: l’Ue, senza gli Usa, non ha alcuna ragione di esistere.
      In più, nel frattempo, data la cieca fedeltà del servo a un unico padrone, l’UE si è dimostrata incapace di tessere relazioni proprie con altri partner, che il giorno dopo che gli Usa mollassero l’osso, avrebbero qualche maggiore potere in eventuali future trattative.
      Insomma, niente scopre di più la pochezza politica e diplomatica dell’UE di questo Trump inaspettato…

      • Z. scrive:

        Uhm… io invece penso che la UE abbia più ragione di esistere oggi che – ad es. – all’epoca della cortina di ferro

        • Peucezio scrive:

          Questo nei tuoi sogni utopistici, Z.
          Nel mondo reale l’Ue è stata creata perché gli USA avevano interesse ad avere un’Europa compatta contro il blocco sovietico prima e poi funzionale a espandere gli interessi americani a oriente (la Nato faceva da apripista, poi però doveva arrivare l’integrazione economica e sociale, cioè la Ue appunto, che per forza di cose ha tempi più lunghi).
          L’Ue è un giocattolo americano.

          • mirkhond scrive:

            “L’Ue è un giocattolo americano.”

            Se non fosse così, non l’avrebbe mai favorita e permesso che esistesse.

          • Carlo scrive:

            L’UE è talmente tanto un giocattolo americano che nel 2003 all’epoca dell’invasione americana dell’Iraq, a essere contro l’invasione erano proprio i due paesi più europeisti in assoluto, cioè Francia e Germania, mentre a favore erano tutti i paesi anti-europeisti (Italia berlusconiana, Spagna di Aznar, Danimarca, Ungheria e il più anti-europeista di tutti, ossia la Gran Bretagna). Nel 2011 a favore dell’invasione americana della Libia c’erano sia GB che Italia berlusconiana (nonostante Silvio si fosse proclamato amico di Gheddafi fino al giorno prima), mentre contraria era ancora una volta la cattiva europeista Germania (per bocca del ministro degli esteri Westerwelle). Dulcis in fundo quando nel 2012 si è votato sull’ammissione della Palestina all’ONU come osservatore un solo paese UE (la Repubblica Ceca)ha votato come volevano USA e Israele (cioè NO), tutti gli altri o si sono astenuti (tipo la Germania) o hanno votato Sì, tra questi l’Italia dell’europeista Mario Monti, sì proprio quello dipinto come schiavo dei poteri forti, dell’America e degli “ebrei”.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Sì, ma non farti sentire: è brutto smontare le fantasie altrui.

            • Peucezio scrive:

              Mauricius,
              cioè tu credi seriamente che l’Ue esprima una qualche autonomia da Washington?
              E dire che ti facevo una persona seria, malgrado tutto 🙂

              Ovviamente non sono le dichiarazioni ufficiali, gli eventi alla luce del sole che dicono molto, perché nessuno ha interesse a svelare i giochi di potere che si muovono davvero dietro le cazzate da ammannire ai giornalisti e all’opinione pubblica.
              L’Europa occidentale non esprime nessuna vera autonomia geopolitica dal ’45.
              Ammesso che i tedeschi abbiano fatto qualcosa contro le guerre americane in Iraq o altrove, chi se n’è accorto?
              E avete vagamente presente il peso economico dell’Europa e della Germania?
              La Germania è piena di basi americane, come l’Italia d’altronde: gli aerei americani che vanno a bombardare partono da lì.
              Poi se uno vuole baloccarsi con l’idea immaginaria di non essere una colonia, buon per lui. Io guardo alla realtà, per quanto poco gradevole.

            • Carlo scrive:

              “Non sono le dichiarazioni alla luce del sole che dicono molto”, intanto in Iraq non ci è andato mezzo soldato tedesco, invece soldati italiani ci sono andati e ci hanno lasciato la pelle. Comunque nel 2003 si parlava apertamente del dualismo tra un’Europa continentale (Germania e Francia) e un’Europa atlantica (Italia, Spagna, GB)e forse se l’UE non è riuscita a esprimere una politica estera autonoma la colpa è di quest’ultima, magari se tutta l’UE si fosse compattata dietro la Germania e la Francia nel 2003 gli USA avrebbero rinunciato all’invasione.
              p.s. perché le dichiarazioni ufficiali alla luce del sole non contano nulla quando le fa la cattiva Germania e contano quando le fa san Vladimir da Mosca? Cosa ha fatto Putin più di Schroeder per impedire l’invasione dell’Iraq?

            • Peucezio scrive:

              Allora Putin era troppo debole.
              Ma ha impedito l’occupazione della Siria e l’uccisione di Assad.

              Il resto sono sfumature nazionali all’intenro di una sostanziale fedeltà atlantica.
              La disapprovazione della Germania per l’intervento in Iraq ha contato come le marce per la pace o i discorsi del papa contro la guerra, cioè praticamente nulla.

            • Peucezio scrive:

              Ragazzi, ma voi davvero credete che l’Europa abbia un qualche peso geopolitico?
              L’Europa è un puro puntello logistico.

            • PinoMamet scrive:

              Beh, sì, credo che l’Europa abbia un qualche peso geopolitico, molto minore però di quanto potrebbe averne;

              e questo sia per scelte di singoli Stati (diffidenza, prevalenza di interessi nazionali ecc.) sia per l’accorta azione di divide-et-impera degli USA.

              Insomma, c’è qualcosa di vero nel tuo ragionamento, come fai spesso, Peucè, esageri, e finisci per nascondere e rendere irrilevante la parte vera sotto il BOOOM della sparata ad effetto.

            • Z. scrive:

              Quando leggo da una parte affermazioni circostanziate con nomi numeri e date, e dall’ altra frasi a effetto che prescindono dalla realtà, mi chiedo: ma c’è ancora qualcuno che si sente ganzo a spararla grossa? ancora oggi?

              Bah 🙂

            • Peucezio scrive:

              Z.,
              non ti do tutti i numeri delle basi americane in Europa non perché non potrei farlo, ma perché sono pigro e mi cago il cazzo (perdonerai la mia inclinazione al turpiloquio, spero 🙂 ).
              Voi avete la pazienza di andare a cercare i numeri, buon per voi.

              Pino,
              “e questo sia per scelte di singoli Stati (diffidenza, prevalenza di interessi nazionali ecc.) sia per l’accorta azione di divide-et-impera degli USA.”

              Secondo me c’è anche un fatto culturale però. Le classi dirigenti europee credono che sia peccato mortale fare sì che la propria nazione abbia, non dico un qualche peso geopolitico, ma quantomeno unaqualche forma di reale autonomia.

            • PinoMamet scrive:

              In questo, come sai, la penso in parte come te.

              Sicuramente tra questi paesi “timidi” c’è l’Italia; non so se il ragionamento valga anche per Francia e Gran Bretagna (direi di no), mentre la Germania mi sembra essersi scrollata di dosso la timidezza quasi totalmente (le rimane per le missioni a sfondo prettamente militare, ma per il resto non si fa scrupoli a farsi una politica autonoma anche abbastanza aggressiva, economicamente).

            • Z. scrive:

              Peucè,

              forse mi sono spiegato male: quel che trovo fischiantemente noioso è il battutismo sloganistico ad effetto.

              Oggi siamo talmente bombardati da propagandisti ad effetto che finisco per trovare estremamente tedioso questo rintronare di fondo, che non di rado maschera lacune di argomenti concreti.

              La sobrietà è il nuovo effetto speciale.

              Quiet is the new loud 😀

            • Francesco scrive:

              Ragazzi, il sommo Aristotile insegnava che la natura non procede per salti. Non potete pensare che l’alleanza tra USA e paesi dell’Europa Occidentale vada in pezzi tutta in una volta. Così come è ingenuo pensare a un’Europa che si unifica tutto d’un botto.
              Si disgrega pezzetto per pezzetto, o si unisce pezzetto per pezzetto.

              Nel mio piccolissimo, farò di tutto contro il primo fenomeno e a favore del secondo.

              Per Peucezio: nel 1945 gli USA avevano utile da un’Europa Occidentale unita, che li aiutasse di più in chiave anti-URSS.
              Da allora sono cambiate molte cose e oggi una UE vera sarebbe un concorrente molto serio, per cui preferiscono averne una “annacquata”.
              Guarda la Cina comunista: da utile pedina anti-URSS a grande rivale strategica.

              Ciao

        • Roberto scrive:

          Ok, va bene, tutto ma dire che gli usa hanno favorito l’esistenza dell’UE mi sembra veramente una follia assoluta (e detta da gente appassionata di storia la cosa mi sembra surreale)

          • mirkhond scrive:

            Perché allora non ha fatto nulla per smontarla, se fosse davvero così indipendente dagli usa, come la descrivete?

          • Roberto scrive:

            Non capisco la tua frase. Chi deve smontare cosa? Gli usa sono da almeno 25 anni che cercano di smontare l’UE, cioè da quando non c’era più l’opposizione del blocco ad est (ed in ogni caso prima c’era la NATO non la UE!) e da quando da colonia è diventata un concorrente commerciale (basti pensare ai casi clamorosi della guerra delle banane e della carne agli ormoni)

            • mirkhond scrive:

              E perché non è riuscita a smontarla questo pseudo-organismo autonomo?
              Finche avremo le basi nato, le velleità europeiste, resteranno delle velleità.
              Alla prova dei fatti, sono tutti filoamericani.

            • Roberto scrive:

              Mi verrebbe da dire, quando mai gli usa sono riusciti in qualcosa nella loro politica estera?

            • mirkhond scrive:

              Le basi nato piazzate da 72 anni e poi estese all’Europa dell’Est.

            • Roberto scrive:

              La guerra in Vietnam, l’esportazione della democrazia (o qualsiasi cosa sia) in Iraq, Afghanistan,Libia, la guerra all’isis….

            • Roberto scrive:

              Ma a parte tutto mirkhond, sai bene che gli USA sono stati un grande sponsor dell’allargamento ad est e sai pure cosa penso dell’allargamento (è stata una catastrofe per l’UE). Non è un caso che ancora oggi gli unici che parlano dell’adesione della Turchia all’UE sono gli americani…

            • Roberto scrive:

              Magari non l’hanno ancora smontata, ma che abbiano contribuito a mettere le basi per smontarla mi sembra innegabile.

            • Peucezio scrive:

              Se l’Unione Europea poi, la Cee prima e il Mec prima ancora fosero stati, non dico un problema, ma anche solo un fastidio per gli Stati Uniti, non sarebbero mai nati.
              In Europa non si muove foglia che lo zio Sam non voglia.
              Qualsiasi europeo che abbia un qualche minimo ruolo è uno che quando va al cesso ha come unica preoccupazione che lo stronzo che fa abbia una forma e una dimensione che piacciano agli americani.

            • PinoMamet scrive:

              Ma dai Peucezio

              queste sono le classiche affermazioni monolitiche e apodittiche che non reggono al confronto con la realtà..

              “Se davvero gli USA avessero voluto avrebbero impedita la UE” tradotto in linguaggio concreto non vuol dire assolutamente niente, è una frase da credere “perchè sì”.

              Invece uno può tranquillare elencare le azioni che gli USA hanno concretamente messo in atto contro la UE (e ce ne sono…) e vedere che:

              1-la UE non sta simpatica agli USA

              2-la UE esiste lo stesso.

            • Peucezio scrive:

              Ma sai, quando la differenza nei rapporti di forza, nella rilevanza politica e militare è così soverchiante…
              E’ come dire che un omone tipo armadio a muro e alto due metri non è riuscito a impedire a un bambino di cinque anni di fare una cosa.

            • Carlo scrive:

              La sospensione della convertibilità del dollaro negli anni ’70 non era anch’essa una tattica usata dagli USA per colpire la CEE

            • Francesco scrive:

              >> E’ come dire che un omone tipo armadio a muro e alto due metri non è riuscito a impedire a un bambino di cinque anni di fare una cosa.

              in effetti il tuo paragone va benino per gli anni ’50-’60. Quando l’omone non riuscì a impedire a De Gaulle di mandara in vacca la UED, alleanza militare europea.
              Da allora il bambino di 5 anni è cresciuto e oggi è almeno 190 cm con parecchi muscoli, mentre altri bambini sono cresciuti anche di più e sono molto più antipatici.
              Neppure io credo che gli USA siano onnipotenti e di certo il loro stra-potere è in declino da decenni. Con una breve e illusoria ripresa nel 1989-91.

    • PinoMamet scrive:

      “Comunque è veramente uno spasso vedere con che isteria reagiscono gli europei di fronte alla defezione del padrone.
      Il vero servo sente come un tradimento il fatto che il padrone voglia affrancarlo”

      Trump non vuole affrancare nessuno, Trump vuole fare quello che secondo lui è l’interesse degli USA.
      Altri Stati, non solo europei, sono convinti che questo possa essere dannoso per tutti, alla lunga.
      L’affrancamento non c’entra proprio niente, in tutto ciò.

      • Peucezio scrive:

        Come no?
        Se io ho uno schiavo e devo dargli da mangiare, un letto, magari pure curarlo se si ammala, questo è un onere.
        Quindi, se non mi serve, lo affranco, cioè gli do un calcio nel culo.
        E in questo, appunto, faccio il mio interesse.
        Non vedo perché le due cose sarebbero mutuamente esclusive.

        • PinoMamet scrive:

          Peucezio, tu stai parlando di un exemplum fictum che ti fai a tuo gusto.

          Qua non c’è alcuno schiavo e alcun affrancamento.

          C’è Trump che dice, “secondo me questi accordi non fanno il bene degli USA, e ho deciso perciò di abbandonarli”, punto.

          • Peucezio scrive:

            Ma no, Trump si è dimostrato poco interessato all’Europa e alla Nato fin da subito.
            Oltretutto l’Europa serve agli USA (ed è l’unico motivo per cui non è diventata come l’Africa già settant’anni fa) per contenere la Russia.
            Trump non cerca lo scontro con la Russia, quindi l’Europa per lui è solo un fastidio.

          • Peucezio scrive:

            Magari non economicamente.
            O magari sì: se non fosse servita a nulla agli Stati Uniti e al tempo stesso si fosse presentata come un possibile concorrente economico, potevano benissimo ridurla come l’Africa.

    • Francesco scrive:

      Peucezio,

      quando le legioni romane se ne sono andate dalla Britannia, è iniziato un periodo di caos e violenza che è durato per secoli e secoli e secoli

      trovo del tutto ragionevole che non tutti siano entusiasti di questi fenomeni – anche perchè in Britannia hanno comandato tutti tranni i Britanni, dopo i Romani

      ciao

      • Peucezio scrive:

        Che c’entra,
        ma i Romani dove andavano mettevano ordine e portavano la civiltà. E l’hanno portata ai Britanni, che erano dei selvaggi.
        Invece gli americani vanno dove c’è la civiltà, magari da millenni, e portano il caos e la destrutturazione totale.
        Dovunque non ci sono loro, tutto rifiorisce.

        • Francesco scrive:

          Diciamo che trovo decisamente ridicola l’ultima frase e ho moltissimi dubbi su quelle prima

          Gli USA arrivano dove prima c’erano Mussolini, Hitler, Lenin e Breznev, la Grande Guerra, la Rivoluzione Culuturale, la Sfera di Coprosperità asiatica, non dove ci sono civiltà fiorenti

          ciao

  3. Z. scrive:

    Voi siete Trump, forse. Non allarghiamoci 🙂

  4. Peucezio scrive:

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/accordo-sul-clima-trump-si-tira-fuori-e-scientificamente-non-1404293.html

    Zichichi è un bun divulgatore, non è che abbia la verità in tasca sulla questione.
    Però c’è un fatto innegabile: le variazioni climatiche nella storia sono state molto maggiori del lieve innalzamento delle temperature degli ultimi decenni. Questo significa che la variabilità naturale del clima giustifica pienamente la variazione in corso.
    Questo non dimostra inoppugnabilmente che queste NON siano di origine umana, solo che la complessità dei fattori in gioco, che nessuno scienziato al mondo è riuscito a ridurre in uno schema di comprensione e prevedibilità, fa sì che l’ipotesi dell”origine umana resti tale: una mera congettura appunto.
    Cioè noi sappiamo che il clima varia da solo (molto di più di quanto stia facendo in questi anni), secondo dinamiche che in larga parte ci sfuggono.
    Sappiamo però che l’uomo inquina e che i suoi atti potrebbero ipoteticamente avere un’influenza sul clima (come non potrebbero) e ne concludiamo che la natura basta a giustificare questa variazione, ma che questa potrebbe del tutto ipoteticamente essere la causa di questa variazione.

    E’ vero che in questo modo si fa strame del principio di ragion sufficiente e del rasodio di Ockam.
    E’ anche vero che un principio prudenziale vorrebbe che, nel dubbio, si stesse un po’ attenti.
    Però è divertente vedere come la gente, compresi capi di stato, il papa, ecc., parli completamente a vanvera, come se ci fosse un nesso noto e meccanico fra inquinamento e innalzamento delle temperature, per cui Trump è lì che gira la valvola della temperatura mondiale perché è un pazzo egoista avido, che vuole portare il mondo nel baratro per regalare qualche soldo in più all’industria americana.

    • paniscus scrive:

      “Zichichi è un buon divulgatore, ”
      —————————————

      EEEEEHHHHHHHHHHH?????????

      • Peucezio scrive:

        Vabbè, tu sei scienziata, non puoi valutare la divulgazione, perché le cose le sai già. 😛
        Scherzo ovviamente.
        Non ti piace Zichichi come divulgatore?

        • Roberto scrive:

          Io lo trovo orrendo, peggio di giacobbo che almeno non si prende sul serio e sa di essere un semplice show man

          • Peucezio scrive:

            Boh,
            io ho letto ‘sto articolo e qualche decennio fa l’avrò visto due volte in televione.
            Mi fido del vostro giudizio…

    • Carlo scrive:

      Non per dire ma mi pare che Zichichi sia un fisico, non uno studioso del clima

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Carlo

        “Non per dire ma mi pare che Zichichi sia un fisico, non uno studioso del clima”

        Come al solito, qui si intreccia l’atavico tifo politico con questioni di tutt’altro tipo.

        Zichichi a Destra lo esaltano, a Sinistra lo denigrano.

        Più interessante è il parere dei fisici, che lo ritengono un divertente personaggio sia per le sue fantasie creative:

        http://paniscus.org/2005/07/17/oddio-lo-zichicco/

        sia per le sue bizzarre tesi matematiche:

        http://paniscus.org/2005/11/30/il-cerchio-che-quadra-2/

        Poi dicono che sia un generoso mecenate, anche se tra i suoi favoriti, non è mai usciti un Virgilio.

        • Carlo scrive:

          Secondo me c’è anche dell’altro e cioè l’idea (sbagliatissima ma diffusa tra il pubblico non specialistico) che esista un ente misterioso, benefico e infallibile chiamato “scienza” che parli per bocca dei suoi infallibili rappresentanti (gli scienziati appunto). Il problema è che non esiste “la scienza”, ma “le scienze” alcune delle quali estremamente diverse tra loro (banalmente per fare il medico non è necessario capire la relatività generale eppure sia il medico che il fisico sono “scienziati”).

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Carlo

            “Secondo me c’è anche dell’altro e cioè l’idea (sbagliatissima ma diffusa tra il pubblico non specialistico) che esista un ente misterioso, benefico e infallibile chiamato “scienza” ”

            Interessante. Infatti, il titolo di professore non vuol dire niente, e la competenza in un campo non implica competenza in un altro.

            Però esiste un immenso lavoro umile di milioni di precari sottopagati, che ogni giorno, nel loro piccolissimo campo, applicano il “metodo scientifico” a qualcosa – la riproduzione dei granchi o la temperatura su un lontano corpo celeste – accettando, a differenza di altri, la possibilità di sbagliare.

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per gli anglofoni,

    Un ottimo saggio su cosa sia il famoso alt-Right negli Stati Uniti:

    http://quillette.com/2017/06/01/paranoid-paleoconservatives/

    Un racconto chiaro e comprensibile, senza sbandamenti isterici da una parte o dall’altra.

    • Andrea Di Vita scrive:

      @ Martinez

      L’ho letto e ti ringrazio sinceramente perché è un documento chiaro, l’ho salvato a futura memoria! 🙂

      Non ti nascondo che ho provato un senso di nausea crescente man mano che andavo avanti, e che mi sono fermato poco prima della metà.

      Nemmeno la lettura dei Turner’s diaries, di Arcipelago Gulag, di Primo Levi e del Mein Kampf mi ha dato la stessa sensazione. Perché questo è un pericolo presente.

      La lettura – fin dove sono arrivato – mi ha fatto percepire con forza come il mio relativismo agnostico possa davvero acquistare l’intolleranza di una fede contro questa – non trovo altre parole per definirla – feccia.

      E’ il contrario del “Deserto dei Tartari”. La politica è la scelta del nemico. E qui l’ho visto con chiarezza, il nemico.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Però c’è un fatto innegabile: le variazioni climatiche nella storia sono state molto maggiori del lieve innalzamento delle temperature degli ultimi decenni. Questo significa che la variabilità naturale del clima giustifica pienamente la variazione in corso.”

    Capisco e condivido la tua diffidenza verso la divulgazione confusionaria e la cultura dei buoni sentimenti, ma a volte anche i buonisti ci azzeccano.

    E’ da qualche anno che si è arrivati a un consenso scientifico sul tema.

    Non sto parlando di manifestanti più o meno pittoreschi, ma semplicemente di climatologi, che sono degli studiosi miti e pochissimo noti, che non vanno in televisione e fanno un mestiere che non serve a far soldi.

    Oggi, la quasi totalità dei quali è convinta oggi di tre cose:

    – che il clima planetario stia cambiando radicalmente (l’enfasi è sul cambiamento, non sul riscaldamento), come non cambia dai tempi delle glaciazioni

    – che questo fatto abbia in buona parte cause antropiche convergenti

    – che ci sono processi di retroazione positiva che si alimentano a vicenda e accelerano i tempi

    Il clima è il sistema più complesso noto all’umanità, spesso si sbaglia anche quando si tratta di prevedere se domani pioverà o no.

    E infatti, i climatologi ci hanno messo due decenni per arrivare a un consenso sul problema, mentre non esiste ovviamente un consenso su cosa esattamente succederà.

    Eppure sono cose che aveva già intuito Ruskin, oltre cento anni fa, per il semplice motivo – se ogni giorno prendi con sempre più violenza a martellate in testa qualcuno, prima o poi gli farai male.

    Certo, si può sempre dire,

    ma no, alcuni dicono che è stata la martellata sul mento, altri dicono quella sul naso, vedi che non c’è accordo?

    E poi siamo sicuri che stia proprio male, e poi il fatto che esce il sangue… potrebbe essere un’emorragia interna che non ha niente a che fare… siamo proprio certi che sia svenuto e non sia soltanto addormentato?

    Intanto continuiamo a martellare“.

    • Peucezio scrive:

      Ne so troppo poco. Chiederò lumi ai miei parenti “scienziati”.

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Peucezio

        “Ne so troppo poco. Chiederò lumi ai miei parenti “scienziati”.”

        I problemi sono di diverso tipo.

        1) Ricordiamo sempre l’ovvio, che dovrebbe capire anche chi ha quoziente d’intelligenza 50: se costruisci un’intera civiltà sul bruciare e massacrare lo stesso pianeta su cui si vive, prima o poi finisci per darti la zappa sul piede. Poi puoi parlare di Valori dell’Illuminismo o di Mondo Moderno o di Progresso o di Diritto di Tutti a Una Vita Migliore o di Infallibilità della Scienza e della Tecnica nel Creare un Mondo Migliore. Quindi noi sappiamo con certezza che qui finisce male. L’unica domanda è, come?

        2) Il nodo è la cosa più complicata che esista, il clima, che è praticamente l’insieme di tutto, dai vulcani che ancora non sappiamo se scoppieranno in Africa al venticello sul Pacifico alla bottiglia di acqua minerale che manda CO2 nell’atmosfera. Qui gli unici che ci possano dire qualcosa sono i climatologi, categoria assolutamente bistrattata e dimenticata.

        3) Purtropppo, una volta che i climatologi hanno capito che siamo nei guai, resta il problema di cosa fare con il mondo. E lì può agire solo quel folle imbecillaio che è la specie umana, con tutti i suoi demenziali pregiudizi, le sue paure infondate, i suoi odi da tifosi. E lì sicuramente non c’è da fare grandi differenze tra Trump e quelli che scoprono il clima perché è un modo di dare addosso a Trump, che odiano perché ha i capelli tinti.

        Una parte degli imbecilli oggi si agita quindi per “salvare il pianeta”, senza capirci nulla, e senza rinunciare ai comportamenti che stanno distruggendo il pianeta.

        Ma questo fatto piuttosto sgradevole non vuol dire che la ragione stia dall’altra parte.

        • Peucezio scrive:

          “Una parte degli imbecilli oggi si agita quindi per “salvare il pianeta”, senza capirci nulla, e senza rinunciare ai comportamenti che stanno distruggendo il pianeta.

          Ma questo fatto piuttosto sgradevole non vuol dire che la ragione stia dall’altra parte.”

          Certo, su questo non ci piove.

          Però il punto 1) ammetterai che è molto debole.
          Il fatto di sfruttare una risorsa non vuol minimamente dire che essa sia destinata ad esaurirsi, altrimenti non si potrebbe usare nemmeno l’energia eolica o la trazione animale.
          E’ dal neolitico che l’uomo vive sfruttando il pianeta (e di nient’altro), eppure mica per questo è andato tutto a puttana.
          Si tratta di capire l’entità dello sfruttamento di oggi.
          E in questo senso può essere che abbia ragione tu.
          Ma è un fatto quantitativo, non è il consumare in sé.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Se io sfrutto una risorsa più velocemente di quanto si rinnova la sto esaurendo per pure ragioni algebriche.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Peucezio

            “Si tratta di capire l’entità dello sfruttamento di oggi.”

            Semplificando, il contadino del neolitico seminava, coltivava, mangiava, faceva la cacca con cui fertilizzava il terreno, insomma c’era un ciclo.

            Quello che spezza il ciclo è il fuoco, che fino a pochi secoli fa, serviva a relativamente pochi scopi.

            Mentre oggi è alla base di tutto: è un incessante incendio planetario; e dal fuoco, nascono solo fumo e cenere (sempre per semplificare).

            • Francesco scrive:

              la cenere non è un ottimo concime?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “la cenere non è un ottimo concime?”

                Quella di carbone, non penso; né tantomeno altre forme di “cenere” come i residui delle centrali nucleari.

                Inoltre, i prodotti del fuoco sono difficilmente riciclabili: anticamente, i rifiuti – come si era già detto – consistevano sostanzialmente nei cocci dei vasi e poco altro.

            • Roberto scrive:

              Non ottimo, ma il carbone di legno (non i cubetti agglomerati) può essere utile (ho una tabella di quantità rispetto allo spazio e all’acidità del terreno, ma non ho voglia di cercarla….a memoria terreno in cui vogliamo mantenere acidità = ceneri non buone)

              Carbone di miniera no

              • Miguel Martinez scrive:

                Per roberto

                “Carbone di miniera no”

                Certo, intendevo quello di miniera.

                E’ esattamente lì il passaggio, dalla legna bruciata per riscaldare, cucinare o fare un vaso, che manda comunque fumo inquinante, ma produce oggetti riciclabili ed è – in parte riciclabile essa stessa come cenere – all’incendio universale, incessante, di carburanti non riciclabili che creano prodotti non riciclabili.

                E’ lì che diventa ovvio il danno, anche se non sappiamo ancora che forma prenderà.

                Che è esattamente il contrario della posizione trumpiana, che dice, “io continuo a distruggere tutto finché non mi dimostri esattamente il tipo di danno che sto facendo”.

        • Peucezio scrive:

          Miguel,
          “Una parte degli imbecilli oggi si agita quindi per “salvare il pianeta”, senza capirci nulla, e senza rinunciare ai comportamenti che stanno distruggendo il pianeta. ”

          Aggiungo che c’è un aspetto ancor più grave di questo, che pure è verissimo ed è grave.
          E cioè che fino adesso si è cazzeggiato.
          Che gli accordi come quello di Parigi sono puri palliativi.
          E i palliativi, quando c’è una vera patologia in atto, sono il vero problema, perché sono l’alibi che esime dall’affrontare di petto il male.
          Chissà che per eterogenesi dei fini Trump, col fatto di fottersene bellamente e voler inquinare a suo piacimento, non susciti una reazione che magari faccia sì che davvero a un certo punto si comincino a prendere misure serie.
          Ma potranno prenderle solo i cinesi, perché sono quelli la cui espansione potrebbe (e lo sta già facendo) aggravare enormemente il problema e sono allo stesso tempo quelli che hanno la forza e la massa critica per contenerlo.
          Se aspettiamo l’Europa, il cazzeggio è assicurato, in Europa non si fa nulla di serio per definizione: l’Europa è un errore della creazione.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Chissà che per eterogenesi dei fini Trump, col fatto di fottersene bellamente e voler inquinare a suo piacimento, non susciti una reazione che magari faccia sì che davvero a un certo punto si comincino a prendere misure serie.

            È un po’ la tesi di Ugo Bardi, mi pare.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Peucezio

            “Chissà che per eterogenesi dei fini Trump, col fatto di fottersene bellamente e voler inquinare a suo piacimento, non susciti una reazione che magari faccia sì che davvero a un certo punto si comincino a prendere misure serie.”

            Una riflessione molto interessante, dall’inizio alla fine.

            • Roberto scrive:

              Possibile.

              Io ho paura di ripetersi su grande scala di scene come quella di ieri chez les robelux

              “Hai spento la luce in camera tua?”
              “Ma papà, tanto ormai è tutto inutile”

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              L’Enel granducale ringrazia 😀

            • Roberto scrive:

              Dovresti vedere come la paura di prendersi una ciabattata 48 sul sedere fa correre veloce anche il più fatalista dei bambini.

            • Peucezio scrive:

              E’ da tanto che io dico che l’essenza della pedagogia si riassume in mazze e panelle e che tutto il resto è fuffa inutile e dannosa, ma, ahimè, non mi danno retta.

  7. Roberto scrive:

    Comunque, giusto per ricordare:

    L’art. 23 dell’accordo di Parigi stabilisce
    1. At any time after three years from the date on which this Agreement has
    entered into force for a Party, that Party may withdraw from this Agreement by
    giving written notification to the Depositary.
    2. Any such withdrawal shall take effect upon expiry of one year from the date
    of receipt by the Depositary of the notification of withdrawal, or on such later date
    as may be specified in the notification of withdrawal.
    3. Any Party that withdraws from the Convention shall be considered as also
    having withdrawn from this Agreement.

    Ora, per gli USA l’accordo è in vigore dal novembre 2016, quindi il recesso avrà effetto solo nel novembre 2020.
    La norma era stata inserita appunto per evitare che la prima amministrazione che passa potesse disfare quello che hanno fatto i predecessori.

    Poi bisognerà vedere cosa farà l’amministrazione USA. Fottersene totalmente (tanto chi gli dice niente? A parte perdere la faccia peggi non può succedere) o rispettare l’accordo fino al 2020

  8. mirkhond scrive:

    “1-la UE non sta simpatica agli USA

    2-la UE esiste lo stesso.”

    Con le basi nato.

    • Francesco scrive:

      Duca,

      il mondo non è quasi mai tutto bianco o tutto nero. Gli USA hanno le basi NATO in Europa e un deficit commerciale gigantesco con l’Europa. per esempio.

      Ciao

  9. habsburgicus scrive:

    allora
    non posso che congratularmi con gli americani per avere infine un vero presidente come Trump che SA fare gli interessi degli Stati Uniti..credo che Trump ci farà del male ma freddamente e oggettivamente dico “ha ragione”..che gliene frega a lui degli italiani ? lui deve pensare agli americani..se noi [leggi, i governanti nostri] siamo fessi la colpa é nostra, mica sua ! non possiamo chiedere in tutta onestà a Trump di fare i nostri interessi, quelli dovrebbero farli i nostri “ma ce lo dice l’Europa” dicono loro ! in Trump tuttalpiù possiamo ammirare come faccia brutalmente gli interessi USA anche se molte volte ci danneggerà !..anche il pagamento NATO (noi saremo i primi come al solito ad aderire..tanto mica la pagano di tasca loro..loro vivono in ville scortatissime in aree precluse ai mortali e degli italiani se ne fottono :D] da un punto di vista USA é giustissimo e logico..basta si sarà detto, “co ‘ste balle umanitarie..comandiamo noi..dunque gli europei ci devono anche pagare..zitti e mosca”..americanamente parlando, è un discorso “true American” degno di Polk pres 1845-1849 quello che attaccò il Messico 😀 è qualcosa di inaudito da decenni, ci rimanda all’epoca della razionalità, per quanto dura, spietata e per noi italiani (temo) onerosa !
    nessuno di noi vivrà tanto per vedere un italiano fare lo stesso..qui fanno gli interessi dell’Europa (mantra) e quelli personali, sia chiaro..ma gli interessi dell’Italia, giammai !

    • habsburgicus scrive:

      su UE e precedenti
      nessuno può negare che l’impulso nei ’50 venne dagli USA
      entro fine ’80 (ma già prima.l’ingresso britannico voluto da Washington serviva per diluire il tutto..e de Gaulle lo capì, donde il suo no) l’entusiasmo però si era raffreddato, anche perché l’URSS faceva meno paura [questa fu la causa dell’iniziale appoggio americano all’Europa unita]
      gli USA rimasero pro-UE (ma allargata, diluita e de-tedeschizzata..donde l’EST, donde la Turchia voluta dagli USA e fermata da Schroeder e Chirac..poi RTE ci ha messo del suo, sia lodato in eterno sennò ce li trovavamo in Europa :D) fino a tutto Obama
      é le élites, probabilmente per ragioni massoniche che sfuggono a noi mortali, sono tuttora pro-UE..forse per dare il colpo definitivo al Cristianesimo
      (in Irlanda la UE ha eliminato del tutto il Cattolicesimo in 4 decenni ! al confronto Elisabetta, i giacobini, Garibbà e Lenin son dei dilettanti 😀 vero il Concilio ha aiutato, abbassando le difese e l’autocoscienza)
      Trump no..donde si spiega l’accelerazione alla brexit (guarda caso gli inglesi tentennarono FIN DOPO l’elezione di Trump)
      Trump ha dovuto mettere molto vino nell’acqua anti-UE ma credo che lui personalmente la voglia eliminare..ma non l’élite USA che verosimilmente trionferà anche di Trump
      dunque su UE credo che abbiate in parte ragione in parte torto ambedue

      • Roberto scrive:

        Ritvanizzo il tuo commento perché è interessante per l’insieme di cose che condivido e non condivido

        “nessuno può negare che l’impulso nei ’50 venne dagli USA”
        Sono d’accordo

        entro fine ’80 (ma già prima.l’ingresso britannico voluto da Washington serviva per diluire il tutto..e de Gaulle lo capì, donde il suo no) l’entusiasmo però si era raffreddato, anche perché l’URSS faceva meno paura [questa fu la causa dell’iniziale appoggio americano all’Europa unita]”
        D’accordo anche qui

        “gli USA rimasero pro-UE (ma allargata, diluita e de-tedeschizzata..donde l’EST, donde la Turchia voluta dagli USA e fermata da Schroeder e Chirac..poi RTE ci ha messo del suo, sia lodato in eterno sennò ce li trovavamo in Europa :D) fino a tutto Obama”
        Secondo me “allargata, diluita” è proprio il segno che non sono pro UE! Volere la diluizione è esattamente volere il divide et impera! La diluizione va in direzione opposta al progetto iniziale che ha natura federalista, soprattutto quando la diluizione riguarda paesi così profondamente disomogenei. Taccio per un momento il fatto che si tratta in larga parte di paesi che guardano molto più verso lo zio Sam che verso Bruxelles (= cavalli di Troia)

        “é le élites, probabilmente per ragioni massoniche che sfuggono a noi mortali, sono tuttora pro-UE”
        E questa cosa da cosa la vedi? Scrivono a te le élites? 🙂

        “forse per dare il colpo definitivo al Cristianesimo”
        Vabbè questa è una tua fissazione e non commento 🙂

        “(in Irlanda la UE ha eliminato del tutto il Cattolicesimo in 4 decenni ! al confronto Elisabetta, i giacobini, Garibbà e Lenin son dei dilettanti 😀 vero il Concilio ha aiutato, abbassando le difese e l’autocoscienza)”
        Dai, vabbè che l’UE è figa e potente, ma addirittura eliminare il cattolicesimo dell’Irlanda è troppo pure per noi!
        Non è che semplicemente le nuove generazioni se ne fregano senza aver bisogno di stimoli esterni? Magari è un semplice fenomeno di respirare un filo di libertà dopo la prigionia e prenderci gusto?

        Trump no..donde si spiega l’accelerazione alla brexit (guarda caso gli inglesi tentennarono FIN DOPO l’elezione di Trump)”
        Su questo non sono d’accordo nel senso che sicuramente pure con Clinton la May avrebbe lanciato la brexit. Se vuoi dire che Trump li aiuta, può darsi, ma che dire allora delle nuove elezioni? Hai Trump che ti supporta, vai dritta come un treno (secondo la tua teoria, almeno)

        “Trump ha dovuto mettere molto vino nell’acqua anti-UE ma credo che lui personalmente la voglia eliminare..ma non l’élite USA che verosimilmente trionferà anche di Trump”
        Di nuovo, sono contento che ti scrivano le élites….
        Ma perché non provi a specificare? Chi sono les élites?

        • Carlo scrive:

          Concordo più o meno in toto, peraltro l’Irlanda fa parte della UE ma non della NATO e penso che a indebolire il cattolicesimo siano stati anche gli scandali che hanno falcidiato la Chiesa irlandese. Per quanto riguarda la massoneria, mi pare che uno degli obiettivi di Gelli fosse l’uscita dell’Italia dalla CEE (per coincidenza ai tempi dello scandalo P2 il gran maestro del GOI era un certo Salvini) e il gran maestro Armando Corona notoriamente repubblicano abbandonò il PRI nel 1996 quando esso entrò nell’europeista Ulivo e vi rientrò solo nel 2001 quando il Partito si alleò con l’anti-europeista Berlusconi

          • Peucezio scrive:

            Chissà come mai ci sono stati gli scandali…
            Comunque la libertà non c’entra nulla, c’entra il consumismo tutt’al più.

          • Roberto scrive:

            Mah, in effetti sugli scandali non sono molto convinto.
            Credo che ci sia più un fenomeno legato allo scoprire che vivere come ti piace senza dover seguire le regole del prete sia tutto sommato divertente.
            In una società dove tutti seguivano certe regole, immagino che non ci si facesse nemmeno domande. Poi quando vedi la tua amica eoife che va a vivere con ciaran senza sposarsi, e che sono contenti, e vedi altre 10 coppie così magari inizi a pensare che un altro mondo è possibile

            • mirkhond scrive:

              Tutto questo se puoi permetterti di farlo.

            • Roberto scrive:

              Due cuori ed una capanna, che ci vorrà mai a parte la voglia…..

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Più che altro, il modello culturale unico prevede che la religione sia opzionale e senza beneficio che non sia psicologico per i fessi. Dunque è normale che il Cattolicesimo, che è agli antipodi, perda attrattiva.

            • Peucezio scrive:

              Sì, mi sembra che Mauricius mi prenda (comincio seriamente a preoccuparmi: mi trovo d’accordo con lui troppo spesso ultimamente).

              Personalmente invece quello che trovo triste e degradante non è tanto il fatto che la gente viva un po’ a modo suo in una società secolarizzata, ma il fatto opposto, cioè si senta il bisogno di istituzionalizzare certi disvalori.
              Mi va benissimo che la gente vada a convivere, che faccia sesso liberamente, che se a uno piacciono gli uomini ci vada a letto insieme e tutto il resto: sono cose che farei anch’io (tranne l’ultima, ma solo perché non mi piace).
              Ma quando cominci a legalizzare divorzio, aborto, matrimoni omosessuali e arrivi al fare presidente il frocio immigrato, qui c’è molto di più, c’è un voler esibire ciò che normalmente sarebbe privato e discreto, come dire che siccome la gente ogni tanto passa col rosso, si deve fare una legge che stabilisce che col rosso si passa.

            • Peucezio scrive:

              “Mauricius CI prenda”, non “mi prenda”.

            • Z. scrive:

              Peucè,

              trovare la differenza tra “andare a letto con gli uomini” e “passare col rosso”.

              Non dirmi che non la vedi. Non ti crederei.

              🙂

            • Peucezio scrive:

              La prima probabilmente è più dolorosa (sempre che con la seconda non fai un incidente).

            • Z. scrive:

              Non potevo aspettarmi una risposta seria.

              Ma so che la differenza rilevante ti è chiara. E mi accontento 🙂

            • Peucezio scrive:

              Se lo sai tu, me ne compiaccio.
              Perché io invece non la so.

            • Francesco scrive:

              nel senso greco-romano potrei essere d’accordo con Z

              in senso moderno sono pienamente d’accordo con Peucezio

              🙂

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              tu stesso dici che non vai a letto con degli uomini solo perché non ti piace. Ed è giusto, naturalmente: ci mancherebbe che dovessi farlo se non ti piace.

              Ecco, stracciare il rosso non è qualcosa da non fare perché “non ti piace”. E’ qualcosa da non fare perché rischi di rimanerci, e di ammazzare della gente.

              Poi per carità, un buon oratore può dimostrare che è la stessa cosa, così come può dimostrare che la Terra gira attorno a Plutone.

              Ma ce semo capiti 🙂

            • Peucezio scrive:

              Questo è proprio il limite del liberalismo.
              Posso fare tutto purché non do fastidio agli altri.
              Ma chi l’ha detto?

              Io sono tollerante verso i comportamenti sessuali individuali, ma non perché l’individuo ha una sfera di autonomia assoluta e libera, che finisce dove comincia quella altrui, ma perché il mondo premoderno è un mondo multiforme, caratterizzato da un’estrema esuberanza sessuale e vitalistica e perché l’idea che le regole a tavolino debbano disciplinare e ordinare il mondo gli è estranea: in un mondo pluralistico le regole hanno una circolazione limitata, servono a pochi gruppi umani, per il resto le comunità si danno regole da sé molto variabili e flessibili.
              Il celibato dei preti non ricordo quando è stato stabilito esattamente, ma, insomma, nel Medioevo vigeva (forse non in tutto l’Alto Medioevo). Però i preti hanno avuto la concubina fino a pochissimo tempo fa e la cosa interessante è che ciò non avveniva in segreto, ma era risaputo e tollerato da tutti.
              Ma mica perché il prete ha una sfera di autonomia individuale, finché non danneggia altri: questa era una logica del tutto estranea a quel mondo.
              Semplicemente perché c’era un rapporto diverso far la teoria e la pratica: la seconda non era un’applicazione meccanica della prima, ma avevano due ruoli distinti: una stabiliva una sorta di ideale astratto, esprimeva la sensibilità teorica di una parte elitaria della comunità; l’altra funzionava secondo logiche proprie, interagendo con la prima senza mai appiattirvisi.
              L’idea delle regole che riguardano tutti indistintamente e devono essere applicate a tutti i livelli e in tutti i momenti è un’idea totalitaria moderna, legata all’idea dello stato che deve avere un potere sovrano e una giurisdizione assoluta su tutto il suo territorio, i suoi cittadini, i cani e le formiche.
              Nessuna società d’Ancien Régime funziona in questo modo.

            • Z. scrive:

              Peucezio,

              — Questo è proprio il limite del liberalismo.
              Posso fare tutto purché non do fastidio agli altri. —

              In effetti, finché non dai fastidio agli altri puoi fare, se non proprio tutto, diciamo pure tantissime cose.

              — Ma chi l’ha detto? —

              Non penso l’abbia detto una sola persona. Penso sia un punto di vista larghissimamente maggioritario, oltre che molto economico ed efficiente.

              Tu stesso fai parte della stragrande maggioranza, quando scrivi:

              Mi va benissimo che la gente vada a convivere, che faccia sesso liberamente, che se a uno piacciono gli uomini ci vada a letto insieme e tutto il resto: sono cose che farei anch’io (tranne l’ultima, ma solo perché non mi piace).

              Non a caso nella lista non hai incluso l’aborto, ad esempio.

            • Peucezio scrive:

              Ma l’umanità per migliaia di anni non ha seguito questo criterio. Lo segue solo da due o tre secoli (in teoria) e da qualche decennio (fattualmente, a livello di massa, ma nemmeno in tutto il mondo).
              Siamo sempre lì: non posso credere che uomini con lo stesso livello di intelligenza di noi si siano sbagliati per migliaia di generazioni e siano stati illuminati sulla via di Damasco solo l’altroieri (ma questo vale per tutto, non solo per il liberalismo).

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ peucezio

              ” non posso credere che uomini con lo stesso livello di intelligenza di noi si siano sbagliati per migliaia di generazioni e siano stati illuminati sulla via di Damasco solo l’altroieri ”

              E’ questo è il tuo problema 🙂

              Perchè l’umanità, come disse Paul Valéry, ha fatto precisamente questo. Il 99.99% delle cose in cui ha creduto per millenni era falsa. Ad esempio, ha creduto che il Sole girasse intorno alla Terra, o che le malattie fossero dovute a oroscopi sfavorevoli (la “cattiva stella”, appunto). E’ da poche generazioni che si comincia a capire quanto fasulla fosse la stragrande maggioranza delle credenze che tutti davano per scontate. Lo studio del passato è importante come didattica teratologica: chi non impara la lezione della storia è condannato a ripeterla.

              Ciao!

              Andrea Di Vita

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Habs

      “credo che Trump ci farà del male ma freddamente e oggettivamente dico “ha ragione”..che gliene frega a lui degli italiani ? lui deve pensare agli americani.”

      Concordo, spieghi molto bene il concetto.

      Però se pensiamo agli americani come un popolo di tossicodipendenti, che vogliono continuare a farsi a qualunque costo… non fanno alla fine nemmeno il proprio interesse.

      Poi, certo, non saranno i politici a tirarci fuori dalla melma.

  10. habsburgicus scrive:

    nel 2003 l’UE “carolingia” fu giustamente contro l’aggressione all’Iraq, mentre gli eurotiepidi furono a favore..vero
    ma c’era Schroeder, uomo serio, SPD vecchio stile, concreto; pensava di più agli interessi tedeschi
    e Chirac, tollerabile per un gallo
    tempi finiti..per sempre
    ora comanda l’élite finanziaria in ambedue i paesi, direttamente in Francia e indirettamente in Germania (se arriverà l’SPD di Schultz i banchieri faranno doppia festa 😀 perché, come suol dirsi, “la sinistra fa sempre gli interessi del grande capitale, talvolta persino senza saperlo”

    • PinoMamet scrive:

      “tempi finiti..per sempre”

      ecco, questo è il classico “stile Habs” 😉 , quanto “BOOOM! sempre! mai!” è lo stile Peucè 😉

      gente, esageruma nen, come dicono dalle tue parti 😉

  11. Roberto scrive:

    Un OT dell’OT.
    I complottisti che vedevano nell’assassinio della parlamentare pro remain la longa manus delle oscure forze pro UE, come vedono ora gli attentati di Manchester e Londra, ad un soffio dalle elezioni?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      La May che cerca di recuperare voti?

      • Roberto scrive:

        Se bisogna guardare al cui prodest (cosa che a me non convince per nulla, ma è quello che si diceva all’epoca della poveraccia uccisa) direi che non ci sono dubbi

        • Peucezio scrive:

          Cioè?

        • Roberto scrive:

          Come cioè? Chi sta facendo da mesi (anzi anni) una campagna contro gli immigrati, a favore delle frontiere, “dateci indietro il nostro paese” eccetera?
          È ovvio che tre attentati in tre mesi portano acqua a quel mulino!

          • Peucezio scrive:

            Ma qual è quel mulino?
            Quello della May…?
            Mica è il capo di un partito polulista, è una conservatrice tradizionale, solo più antieuropeista.
            Sbaglio? Non sono molto informato sulla politica inglese, ma sapevo che il populista era quell’altro, che non mi ricordo come cazzo si chiama.

          • Roberto scrive:

            Il mulino dei brexiter!

            Ripeto, non sono complottista e certo gli attentati non sono organizzati dalla May o dai brexiter in generale. Voglio solo attirare l’attenzione sul complottismi a senso unico

  12. habsburgicus scrive:

    @Roberto
    Insomma sulla diluizione che equivale a svuotamento, ci si è in buona parte d’accordo, ad onta delle parole che roscellinamente sunt flatus vocis
    Semplicemente, a me pare che i fatti dimostrino che l’obiettivo degli USA [fino a Trump] era “solo”una UE cambiata, svuotata, diversa quindi dal modello originario dei cosiddetti “Padri”, dunque se vogliamo un’altra cosa..non credo volessero la fine dell’UE (intesa in questo senso particolare), anzi…
    Per dire, a loro, un mercato puramente economico globalizzato, liberista, senza valori forti va benissimo…non vorrebbero invece (forse) una UE politica a trazione franco-tedesca..mai detto altrimenti..
    la stessa GB era per loro necessaria DENTRO come “cavallo di Troia” e come “sorvegliante”..ecco perché Obama divenne furioso per la brexit, in quanto avrebbe perso un atout (vero ornai hanno PL, ma è meno, non c’è quella confidenza)..con Trump, visto che di qualunque UE ci si comincia a fregare (ripeto, son solo indizi, ma credo Trump vedrebbe volentieri-caso unico finora alla White House-l’implosione sell’UE ed il ritorno a Stati nazionali “sovrani” a parole in realtà controllati da lui, in ogni caso non piangerebbe) l’uscita della Gran Bretagna interessa meno, diviene un interesse non più vitale per Washington e la si vede pure con simpatia..é chiaro adesso cosa volevo dire ?
    sulle élites, è chiaro che non posso sapere [ma neppure tu, per quanto meglio piazzato per saperlo] cosa hanno deciso, ma il conoscere un po’ di Storia, saper fare le analogie (partendo da epoche di cui ormai si sa molto e sono noti i documenti), se non serve a nulla nella vita reale e concreta forse può invece servire a fare qualche previsione..non necessariamente corrette, e mai si è detto questo, anzi ripetutamente sono stati usati “forse”, “magari” e altri avverbi che de-assolutizzano il tutto, ma in sé non campate in aria
    ciò che sta avvenendo in Irlanda è triste..io continuo a non capire perché a questo punto gli irlandesi non facciano un passo logico (si, a me purtroppo piace la logica !), chiedano scusa (sic !!!) agli inglesi di essersi opposti loro per vari secoli, dichiarino pubblicamente fessi e oscurantisti tutti i loro martiri dal Cinquecento a giorni non lungi da noi, dichiarino solennemente che avevano ragione gli ulsteriani che, loro avevano la Luce contro Roma quando ancora Dublino sprofondava nelle Tenebre dell’Oscurantismo e chiedano sommessamente almeno di tornare nel Commonwealth o meglio ancora di (ri)entrare nel Regno Unito, chissà magari sl posto della Scozia 😀
    lo so che a quasi tutti voi non frega nulla, anzi per la maggior parte neppure vi ponete il problema (Miguel se lo pone ma lo ritiene irrilevante, penso :D) ma ciò che è avvenuto e sta avvenendo in Irlanda è la sconfessione di 400 anni di Storia che data la particolare pregnanza di quei secoli significa più o meno dell’INTERA STORIA IRLANDESE NEI SUOI CARATTERI SPECIFICI…
    gli irlandesi han deciso di far guerra a se stessi e a TUTTO il LORO PASSATO, di profanare i sepolcri di chi fu impiccato, torturato, perseguito per una certa Weltanschauung e che è morto per nulla
    solo la Germania ha rinnegato così il suo passato [e neppure tutto] ma ha subito una disfatta, dopo un regime infame
    l’Irlanda è quindi un unicum

    @Carlo
    Gelli era penso euro tiepido
    Ma io uso talora “massoneria” nel senso ottocentesco di setta anticattolica per antonomasia..spesso intendendo, in breve, quello che forse sarebbe meno peggio definire come “circoli trasnazionali mondialisti anti-cattolici, genderisti, pro-migranti, anti-cultura europea ecc ecc”
    La massoneria alla Gelli da quel che poco si può sapere è molto più parrocchiale, più italiana, più pecoreccia
    Paradossalmente Gelli non era forse “massone” in quel primo senso come non lo era Berlusconi (pur tutti e due iniziati, anche se di SB si discetta se raggiunse il grado 33)
    Sono massonerie queste il cui obiettivo è farsi dare qualche appalto, mettere un analfabeta ritenuto “sicuro” ad una cattedra universitaria, riempire la RAI ed i grandi quotidiani (per le donne, se gnocche, può bastare il F-factor 😀 purché dato con copiosità :D), truccare qualche procedimento, in poche parole far fessi gli altri :D..ad maiorem gloriam propriam 😀 penso che della lotta ai valori cristiani non gliene può fregare de meno :D..invece le sue proprità sarebbero, per dire, mettere un boiardo di “fiducia” [ovviamente il più incompetente, sennò che gusto c’è :D] alla guida di una società di Stato dove, oltre alla giovane porno-amante (questo va da sé, è incluso in ogni pacchetto :D) poi sistemerà altri “fratelli” con stipendi da favola, da far forse apparire “sfigato” pure l’ottimo Roberto :D..alla faccia degli italiani, tanto paga Pantalone 😀 e magari concluderà qualche bel contratto miliardario per opere inutilissime..di nuovo alla faccia dei discendenti degenerati dei Quiriti 😀 festeggiando il tutto con un numero congruo di mignotte che forse riuscirà a far pagare ai gonzi italioti 😀
    Siamo lontanissimi da quei circoli internazionali (là dove si puote ciò che si vuole), non più studiati scientificamente dal 1962, quando la “Civiltà Cattolica” dovete cambiare linee e si cui si può solo fare qualche induzione..sbagliando, probabilmente ! ma il cui obiettivo, ce lo dice Leone XIII con la Humanum Genus (mai smentita dai fatti), è in essenza ,la lotta alla Civiltà Cristiana
    Obiettivo raggiunto del resto, mi pare..in quasi tutta Europa quantomeno
    Chissà quali sono i prossimi..forse la lotta alla Civiltà Europea tout court ?
    Stranamente non la lotta all’Islam, vero Moi ? eppure ci sarebbe motivo no ? 😀

    • Roberto scrive:

      Ok Habsb, sulle intenzioni usa siamo quindi d’accordo

      Sull’irlanda, staranno sconfessando 400 anni di storia, ma ad occhio l’irlanda è più antica di 400 anni, non mi adombrerei troppo per questa cosa.

      Io vedo il fenomeno giudicandolo in modo diverso: non hanno affatto voluto fare la guerra al passato, stanno giusto cambiando. È come quando lasci una son per un’altra, mica fai la guerra alla prima!?! Semplicemente ti innamori della seconda

      Infine scommetto la mia Guinness che se chiedi agli irlandesi se preferiscono tornare sotto il giogo inglese o quello papale, sceglieranno il papà come male minore.

  13. mirkhond scrive:

    “è morto per nulla”

    Se si è morti per Dio, non si è morti per nulla.
    Intanto quei martiri sono col Signore, anche se i loro discendenti li hanno ripudiati.
    Dio C’E’ anche se sulla terra non si crede più in LUI.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Questo se credi in Dio. Ma Habsb. non ci crede e considera la teologia al pari di Tex, come disse tempo fa.

  14. Peucezio scrive:

    Z.,
    “Peucè,
    forse mi sono spiegato male: quel che trovo fischiantemente noioso è il battutismo sloganistico ad effetto.
    Oggi siamo talmente bombardati da propagandisti ad effetto che finisco per trovare estremamente tedioso questo rintronare di fondo, che non di rado maschera lacune di argomenti concreti.
    La sobrietà è il nuovo effetto speciale.
    Quiet is the new loud :D”

    Ti spiego – a te e agli altri – perché faccio quelle che ti sembrano battute a effetto.
    Se scrivo di linguistica (sperando magari di essere letto da qualcuno, magari qualche altro pazzo come me) devo citare, essere preciso, ecc. E va bene così: la prosa scientifica ha le sue regole, ci mancherebbe.

    Qui dentro non uso il mio nome e cognome, ci scrivo per hobby, per il puro piacere di farlo, non devo dare conto a nessuno (tranne i limiti della decenza e del rispetto degli interlocutori, e su questo tanto nessuno ha mai dato o avuto seri problemi) e posso tenermelo come spazio per dare corso alle mie libere intuizioni e leggere quelle altrui.
    Se poi altri vogliono prendersi la briga di citare dati, riferimenti precisi, ecc., mi va benissimo, ma non chiedete a me di farlo.
    Io sono come Grog in un ruolo diverso: do libero corso al mio pensiero, lancio degli stimoli, se volete delle provocazioni, che a volte possono apparire paradossali o assurde, ma che rispondono a una mia percezione delle cose.
    Se vi va bene e traete qualche stimolo da ciò, mi fa piacere; se non vi va bene, va bene a me e continuerò a fare così ugualmente 😛
    (tanto in fondo mi volete bene così e sentireste la mia mancanza se non scrivessi o scrivessi in modo diverso) 🙂

    • roberto scrive:

      in effetti se il mondo fosse fatto solo di Z, roberti e franceschi, sarebbe noioso assai
      🙂

      • Peucezio scrive:

        Non credo che tu sia più noioso di me.
        Tu fai le grigliate, io no.
        E’ che io qui ci gioco, tu giochi altrove.
        Poi io lo ritengo un gioco serio, perché ci si confronta fra persone dalla capacità critica non comune.
        Ma ritengo serissime anche le tue grigliate! Anzi, le vere cose serie e importanti sono quelle.

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