Datemi del nastro isolante e vi solleverò il mondo

Vi ricorderete sicuramente del Più Grande Artista del Mondo, Ai Wei Wei.

Adesso, per motivi di lavoro che non vi sto a svelare, ne scopro un altro, tale Pierre Soulages, che alla vigilia di Natale compirà 98 anni, e ha il vantaggio di essere francese.

Per François Hollande, “C’est le plus grand artiste vivant dans le monde».

Il Plus Grand si dedica esclusivamente a produrre cose come questa:

soulages1oppure come questa:

soulages2Non dovete pensare che sia come Idefix, il cagnolino di Asterix. Infatti, il nostro a volte cambia radicalmente visione, come qui:

Pierre-Soulages-Peinture-81-x-100-cm-17-janvier-1974-Left-Peinture-130-x-97-cm-23-avril-1975-Right-images-courtesy-of-Opera-GalleryLo so che stai pensando, ma io con un rotolo di nastro isolante nero…

6a00d83451bd8169e201157018a746970bNo, tu a otto anni non hai avuto l’idea di usare un foglio bianco per disegnarci un paesaggio innevato, come Lui; e soprattutto con un rotolo di nastro isolante, non guadagni un milione duecentomila euro come ha fatto Lui con uno dei suoi quadri.

E poi con ogni probabilità, non sei nemmeno francese: come ha spiegato il signor Hollande, il nostro amico novantottenne è la prova che «l’excellence à la Française, ça existe».

Dalle oscure opere del Plus Grand, Hollande trae una splendida lezione in stile giacobino, che quasi quasi senti la ghigliottina mal oliata e gli urli dei soldatini morenti fedeli a Napoleone in qualche gelida pianura russa:

“Dal nero, sorge la luce. Vuol dire che è possibile, sempre, credere nella Francia, in questa fierezza della Francia. Noi ci crediamo ciascuno a modo nostro. L’artista, l’imprenditore, l’operaio, l’attore politico.”

Non so se la signora Le Pen sarebbe riuscita a scrivere un simile inno alla Sacra République…

Comunque, visto che siamo in tempi di crisi economica, può darsi che vi interessi sapere che la Magnifique République ha sbucaltato una collina intera, nel paese di Rodez nell’Aveyron, per farne un museo dedicato al genio del Nastro Isolante (la fabbrica del genio ha generosamente donato 500 opere praticamente identiche al museo).

Eccovelo:

LXRV-PHOTO-EXTERIEURE-MUSEE-SOULAGESCosto, € 17,132,038.00, in acciaio Cor-Ten (inglese, weathering steel).

Diciassette milioni, centotrentaduemila e trentotto euro di fondi pubblici.

Vive la République, Vive la Liberté:

“A la troisième plonge, vionla,
à la troisième plonge,
Le galant s’est noyé,
Vive la République,
Le galant s’est noyé,
Vive la Liberté.”

Il nostro amico Riccardo Venturi presenta questa antica canzone così:

La canzone era rimasta inedita fino alla sua esecuzione dal vivo nel corso del tour del 1995/96. E’ stata di conseguenza inserita nell’album “live”. I Tri Yann cosi’ solitamente introducono questa canzone in concerto:

“C’est à dire qu’en France on a un truc qui est vach’ment bien et qu’on s’en rend pas toujours compte: c’est la République!”

Traduzione in livornese: “Boia de’, in Francia ci s’ha una ‘osa ganza sur serio, e ‘un ci se ne rende sempre ‘onto: ci s’ha la Repùbbria, dé!”

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96 risposte a Datemi del nastro isolante e vi solleverò il mondo

  1. Grog scrive:

    I simpatici francesi solo una cosa sanno dire e fare come si deve
    LA MERDE
    E’ un paese di MERDA anche se la MERDA francese ha una certa classe, lasciata a terra cerca di salire sulla sedia o sulla poltrona più vicina.
    Grog! Grog! Grog!
    Amichevolmente FRANCIA VAFFANCULO (tanto di piace marianna troia e sporcacciona)

  2. Moi scrive:

    *** Lago Maggiore *** :

    http://www.lagomaggioreguide.com/wp-content/uploads/2016/05/Schermata-2016-05-17-alle-13.25.37.png

    dalla Luce della Contemporaneità, il Centro Eventi … in Perfetta Armonia Cultura
    e Natura 😉

    —————

    dal Buio del Medio Evo, Santuario di Santa Caterina … deturpa il Paesaggio 😉 !

    http://www.oing.it/db_img/eremo-di-s-caterina-del-sasso-navigazione-laghi_3163989.jpg

  3. marxista (nel senso di groucho) scrive:

    aridatece l’architettura sovietica

  4. Grog scrive:

    SPEZZEREMO LE RENI AL KEBAB
    A Venezia inizia la guerra contro il kebab
    Le autorità del capoluogo del Veneto hanno vietato l’apertura di nuovi “fast food” che vendono kebab, così come hanno limitato il numero dei punti di ristorazione dove è possibile mangiare la pizza d’asporto, scrive il Guardian.
    La disposizione comunale entrata in vigore non permette di aprire nuove bancarelle per la vendita di kebab per “preservare il patrimonio culturale della città.”
    “Abbiamo intenzione di limitare le attività che sono incompatibili con la conservazione del patrimonio culturale di Venezia”, — ha dichiarato l’assessore al Turismo della città Paola Mar.
    ADESSO PARTO DA MESTRE CON UNA BANCARELLA CHE DISTRIBUISCE POLENTA E BACCALA’
    POI VOGLIO VEDERE SE HANNO IL CORAGGIO DI DIRMI CHE NON è TRADIZIONALE
    Grog! Grog! Grog!
    P.S.
    Il sindaco di Venezia è un venditore di carne umana moderna sotto forma di agenzia interinale di lavoro
    HA RAGIONE BINGO BONGO BENGO A DIRE IO NON VENGO!

  5. Grog scrive:

    Per Miguel
    In Russia non ci sono pianure ma solo Steppa dove il Cosacco giace con la Peppa.
    Grog! Grog! Grog!

  6. PinoMamet scrive:

    Frasi tabù nell’arte contemporanea:

    “Lo so fare anche io”
    “Lo ho fatto anche io”
    “Cosa vuol dire?”

    Questa è la più tabù di tutte, e anche il tabù più illogico; dal momento che questi artisti non trasmettono particolare maestria tecnica (che diciamolo, un po’ rompe anche i coglioni, passato l’effetto “caspita sembra una foto!”; ci sono anche gli ultrarealisti comunque)
    dovranno trasmettere qualche concetto, no? altrimenti che sono artisti a fare?

    Beh, se il concetto non si capisce, e c’è bisogno di domandare, qualcosa hanno sbagliato.
    Se il concetto non c’è proprio , e si tratta solo di macchie sulla tela o allestimenti a casaccio, allora torniamo al punto 1: sono capace anche io, e se non arte la mia, allora neanche quella dell'”artista più grande del mondo” del turno…

  7. Moi scrive:

    Ma non è che le immagini delle opere di Pierre Soulages sono postate con un asse di orientamento sbagliato e ne travisiamo il significato ? 🙂 😀

    • PinoMamet scrive:

      Mi fai pensare a un quadro enorme che ho visto nello studio di un notaio.

      Siamo in tre-quattro, di cui uno un regista-pittore. Guardiamo un po’ perplessi:
      “Mah, sarà una farfalla…”
      “Secondo me è lo smarrimento dell’uomo contemporaneo…”
      “Hey, aspettate… se lo girate di novanta gradi, è UNA FIGA!!”

  8. Moi scrive:

    … il bello è che se sei un “garzone” di una microditta di manutenzioni _ “Cognome&Figlio”, con annesso furgoncino_ e imbianchi una parete “così” ti licenziano per manifesta incapacità ! 😉

  9. Moi scrive:

    Soulages – Processus de création – 1981

    https://www.youtube.com/watch?v=TfinJkJltiI

    • Moi scrive:

      Dans son atelier Soulages crée une oeuvre picturale. Il explique comment il va faire progresser son travail et nous le suivons dans les différentes phases de sa création. Il cherche une qualité particulière à la couleur noire qu’il mélange à la de poudre. “On ne fait pas n’importe quoi avec n’importe quel outil. Je me suis rendu compte très vite qu’il fallait faire très attentif a l’outil… Chaque pinceau est destiné à produire a un certain nombre de forme et quand on choisissait déjà l’outil, on s’engageait dans des voies dans lesquels on ne voulait pas aller.” Soulages

  10. Moi scrive:

    Va be’, un vero “artista” …

    https://www.youtube.com/watch?v=GAPg-_f_9d0

    Bello FiGo – Sembro Donald Trump

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      Bello Figo Vero Artista

      Direi che se la cava molto meglio di Soulages rispetto alle domande tabù poste da Pino:

      1 ““Lo so fare anche io”
      2 “Lo ho fatto anche io”
      3 “Cosa vuol dire?””

      Con questo non si vuole sottovalutare l’intelligenza del signor Soulages, che è riuscito a farsi fare un museo con fondi pubblici.

      • Moi scrive:

        In un’intervista con Cruciani e Parenzo, alla domanda se prendesse per il culo i Leghisti, Bello Figo Gu rispose con un “sì, anche …” che subito dopo capì che era il caso di NON approfondire …

        PS

        Pare che il nomignolo “Gucci Boy” l’abbia cambiato dopo che lo Stilista (uno, direbbe Miguel, con gli Avvocati del Corpo 😉 …) gli fece presente di NON gradire il proprio nome legato a un sessista (Nero o Bianco senza distinguo) che dice “figa bianca” in continuazione nelle sue canzonette.

  11. Moi scrive:

    Exposition Soulages au Musée des Beaux-Arts de Lyon / Soulages exhibition

    https://www.youtube.com/watch?v=Cx_-4H0xa54

    Jusqu’à la fin du mois de janvier 2013, le Musée des Beaux-Arts de Lyon accueille une exposition des toiles inédites de Pierre Soulages. Cet artiste de 93 ans travaille depuis toujours sur les états de surface du noir, et montre comment on peut extraire la lumière et ses couleurs à partir de ses toiles entièrement noires.

  12. Moi scrive:

    @ ZETA

    Sempre a proposito di artisti : per una volta, Cuperlo citò un cineasta universalmente noto anziché il solito conosciuto solo da studenti DAMS sott’esame :

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/04/pd-cuperlo-cita-fantozzi-le-primarie-aperte-come-la-corazzata-potemkin/3431183/

    • Miguel Martinez scrive:

      Per moi

      “Cuperlo ha annunciato che l’area che fa riferimento a Gianni Cuperlo, Sinistra Dem, appoggerà la candidatura alla segreteria del Pd di Andrea Orlando. “Andrea è una figura capace di mettere in sicurezza il progetto del Pd”, ha detto.”

      C’è di tutto in questa frase.

      “area che fa riferimento”

      “una figura capace di mettere in sicurezza il progetto del Pd”

      Figura, sicurezza, progetto...

      e poi, l’Amico Andrea.

      • Z. scrive:

        Il PD in una goccia di FQ, insomma 😀

        Per un attimo ti ho creduto, ho creduto che l’avesse davvero chiamato “amico”. A guisa di De Mita, tipo.

        Miseriaccia, mi hai fatto prendere un coccolone!

        Z.

        PS: Cuperlo è certamente una persona istruita, ma non è mai stato uno snob, anzi. A proposito, vi è mai capitato di vedere insegne tipo “Non solo legno” o “Non solo vetro”? sapete perché esistono? 🙂

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Z

          “Per un attimo ti ho creduto, ho creduto che l’avesse davvero chiamato “amico””

          Hai ragione. Comunque l’ha chiamato “Andrea”. Che a me va benissimo, mica bisogna chiamare la gente per cognome; però che lo si faccia davanti agli altri rientra in tutta una cultura che sento molto lontana dalla mia.

          ” A proposito, vi è mai capitato di vedere insegne tipo “Non solo legno” o “Non solo vetro”? sapete perché esistono?”

          No, non ne so nulla. Non ho capito se è una domanda seria, se è una battuta, niente.

          • Z. scrive:

            È una domanda seria.

            Ora il fenomeno è in regresso ma fino a pochi anni fa era un nome comunissimo per ogni attività.

            Nessuno ricorda insegne come “Nonsolopasta” o “Non solo pane” o “Non solo cuoio”? Aah la memoria corta dell’ uomo moderno, direbbe il sociologo da salotto che non è in me!

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Z

              “Ora il fenomeno è in regresso ma fino a pochi anni fa era un nome comunissimo per ogni attività.”

              Ok… ma c’entra con Cuperlo, o era solo un pensiero laterale?

            • Z. scrive:

              C’entra, c’entra!

              Negli anni Ottanta, quando Cuperlo dirigeva la FGCI (ne fu l’ultimo segretario), vi nacque l’associazione “Nero e non solo!”, che si occupava di immigrazione e sopravvisse alla fine del PCI (ed esiste ancora, tra l’altro).

              Non male come titolo, nel suo duplice significato.

              Il nome fu ripreso da “Nonsolonero”, una rubrica del TG2 che parlava di storie di immigrati. Da lì passo a contrassegnare una pletora di insegne di esercizi commerciali.

              Eeeeh l’egemonia culturale gramsciana, direbbe lo studioso del marxismo che non è in me 🙂

          • Marcello Teofilatto scrive:

            A proposito di “Non solo” e arte, ricordo due cose: che le insegne “Non solo…” erano fra le preferite di “Cuore” e che una volta un giornale, credo “Repubblica”, intitolò “Nonsolomerda” un articolo su Piero Manzoni.

            • Z. scrive:

              Bentornato MT sr.!

              Anche a me, mentre scrivevo di “Nonsoloetc”, è tornata in mente la rubrica Botteghe Oscure su Cuore.

              Tra l’altro, di uno di quei negozi sono stato pure cliente.

              Non vi dirò mai quale 😀

            • paniscus scrive:

              Io (di “Botteghe Oscure”) ne segnalai personalmente due o tre.

              Faccio presente che non c’era internet (o se c’era, non era certo diffusa), non c’erano i selfie, non c’erano i cellulari, e non c’erano nemmeno le macchine fotografiche digitali:

              si faceva la foto con la macchinetta col rullino cartaceo, si aspettava di aver finito il rullino, lo si portava a sviluppare a pagamento in un negozio apposito, si infilava la foto in una busta di carta e la si spediva per posta alla redazione del giornale…

  13. Moi scrive:

    Invece in Emilia Romagna impazza ilfenomeno delle Rotatorie Artistiche

    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/03/27/foto/rotonde_creative-32241220/1/

    … e la carrellata di Repubblica è ben lungi dall’ esser completa !

    E giacché, com’è gli è universalmente noto, “an ‘s mov fojja ch’al PD an vojja … ” …

    😉

  14. Moi scrive:

    @ ZETA

    Il Nonosoloquelchelè, in effetti, è stato popolarissimo ed è in declino … credo che derivi da qualche rivista storica di moda e/o di cinema, con appunto 😉 nomi “Nonsolomoda” e/o “Nonosolocinema” .

  15. Moi scrive:

    “Nero e non solo!” … duplice in che senso ? “Fascista” e “negro” ?

    Ma negli Anni Ottanta i “Fasci” stavan gobbi e i “negri” erano davvero pochissimi … perfino sulle spiagge d’estate a vendere il cocco a “cocci”.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      ““Nero e non solo!” … duplice in che senso ? “Fascista” e “negro” ?”

      Infatti, quando ero ragazzo, “nero” volevo dire solo “fascista”, ed era un insulto micidiale (poi c’erano “i negri”, che non interessavano a nessuno).

      Insomma, ogni volta che vedi un senegalese e lo chiami “nero”, ricordati che lo stai accusando essere fascista! Siamo politicamente corretti e diciamo solo “negro”, che viene dallo spagnolo e non ha questi riferimenti?

    • Z. scrive:

      Nooo… nel senso di:

      – oltre ad essere “un nero” sei una persona con una storia, un progetto, un futuro;
      – non devi pensare di essere solo, isolato, perché c’è gente disposta ad ascoltarti.

      • Moi scrive:

        oltre ad essere “un nero” sei una persona
        [cit.]

        ————–

        Bah … detta così mi sembra Paternalismo Radical Chic da Bwana Muzungu Buono da Rotary Club of Malindi, ci manca solo _ come nella vecchia barzelletta, che per me appunto derideva il Paternalismo dei Bianchi Buoni _ la proposta di pitturarli di bianco per nonfarli inzuccare di notte 😉 !

        https://www.youtube.com/watch?v=dxl5Bp_7p3M

        • Moi scrive:

          cioè, senza ricordarglielo ch’è una persona … se lo scorda ?!

          😉

          • Francesco scrive:

            lui no ma di recente sono stato coperto di insulti e bannato da un tizio su FB che, lui e i suoi commentatori-amici, erano tutti preoccupati perchè la vittoria di Macron avrebbe portato a una maggiore invasione di negri, musulmani, malati, eccetera

            tutto tranne che persone

        • Moi scrive:

          tipo costei, per chi avesse memoria corta :

          http://www.ilgiornale.it/news/melandri-sbugiardata-ballava-briatore.html

          Melandri sbugiardata: ballava da Briatore «sempre volentieri» nella sua «Lion in the sun» keniota.

        • Z. scrive:

          Moi,

          — cioè, senza ricordarglielo ch’è una persona … se lo scorda ?! —

          Il nero no, ma molti bianchi forse sì. Il senso era proprio questo, in effetti: “non ti vedo unicamente come lo straniero con la pelle diversa dalla mia che viene dall’Africa“.

          Immagino sia proprio per questo che la trasmissione che raccontava le storie di stranieri – diretta da una giornalista di colore – si chiamava “Nonsolonero”, richiamando il nome dell’associazione.

          Moi, oltre il tuo odio per la sinistra c’è un mondo. Davvero. Magari non è bellissimo ma c’è 🙂

  16. Moi scrive:

    inoltre, “non solo nero” … mi fa pensare che appunto il”nero” è il più evidente, ma ci sono anche “gialli” o “scuretti”; si noti che ignorandone (nel senso di non curarsene proprio) le religioni, era tutto più facile.

    PS

    Anche voi avete notato che le donne “Xanthoderme”, direbbe Peucezio,hanno spesso capelli liscissimi aderenti ?

    • PinoMamet scrive:

      Come Sudo Magodo, la “specialista dei capelli lisci” della pubblicità?

      Più che “hanno spesso i capelli lisci” direi che gli xanthodermi (anche uomini) hanno rarissimamente i capelli ricci.

      Fanno eccezione alcuni indonesiani e i polinesiani, che non sono proprio xanthodermi ma più un tipo a parte, e qualche raro giapponese (suppongo per antenati appunto austronesiani, oppure ainu).

      • Moi scrive:

        la Bimba Vestita (?)* Sotto al Monte 😉 …

        https://www.youtube.com/watch?v=2jmvKqoG6_k

        http://www.sunsilk.it/articolo/dettaglio/1121990/yuko-yamashita

        Yu-ko Yama-shita

        * termine riservato a chi (raramente) nasce con ancora addosso la placenta ?

        • Moi scrive:

          anche l’ Italiano “nato con la camicia” (che ispirò appunto un titolo di 0celebre film di Bud Spencer & Terence Hill) allude alla placenta. Popolarmente era ritenuto di buon augurio, e la scienza medica (per una volta il popolaccio ci ha preso, anche senza Scuola dell’ Obbligo …) conferma che un contatto postnatale prolungato con la placenta rafforza il sistema immunitario.

          La Prof. Lisa Paniscus ne saprà di più …

        • PinoMamet scrive:

          Mmm Wikipedia dice che ha molti significati diversi a seconda del carattere utilizzato.

          https://en.wikipedia.org/wiki/Y%C5%ABko

          Tra l’altro ho visto una volta un filmatino molto istruttivo, in cui si chiedeva a molti giapponesi per strada di scrivere delle parole più o meno inconsuete, e il risultato era che moltissimi non sapevano che carattere “cinese” (kanji) utilizzare e ne usavano uno che suonava uguale ma non c’entrava niente.
          Insomma, anche i giapponesi sono capre come gli italiani 😉

          • Moi scrive:

            Wikipedia in Inglese mette i “kanji” (ma quanto saranno attendibili ? chi l’avrà redatto ?)

            山下 裕子

            Yama (monte; I), Shita (sotto; II ) e Ko (quasi universale per i nomi femminili; IV) non presentano problemi … se copincolli il penultimo kanji “Yu” (III) , ti dà (usando poi google translate) il signficato generico di “veste”.

            Però, wikipedia sembra ignorarlo … più di così, non so dire.

            • PinoMamet scrive:

              Beh, perché no?

              Mi pare (ma mi rivolgo ai più esperti) che in Giappone molti nomi siano scelti semplicemente per il suono, esattamente come in Italia, e (vedasi mio altro intervento) non è detto che poi si scelga il kanji migliore o più adatto.

              Giapponesi con cui ho parlato (in italiano!) mi hanno confermato quello che mi dicevano persone che frequentano maggiormente il Paese del Sol levante, vale a dire che sono abbastanza infastiditi/imbarazzati dalla tipica domanda “cosa vuol dire il tuo nome?”, perché non lo sanno o non significa niente di particolare o non è stato scelto per quello o comunque boh.

              Esattamente come un italiano in Giappone a cui chiedessero “cosa vuol dire Gugliemo?” 😉

      • Moi scrive:

        Invece con gli Anni Novanta, quasi all’ improvviso, negli USA i “Blacks” uomini sono passati dallo stile “ciòz’a ed cavì” [lett. “chioccia di capelli” ) 🙂 alla Caparezza (oggi tra i VIP ce l’ ha ancora quasi solo lui) al totalmente calvo da “bodyguard” (v.di il Lothar di Mandrake) … mentre le donne hanno preso a lisciarsi il più possibile i capelli, che all’inizio era osteggiato come “wannabe white” …

        Lothar

        http://museumofuncutfunk.com/wp-content/uploads/2010/09/Mandrake-Banner.jpg

        Tamara Dobson, stangona con l’ allora immancabile “ciozza” di capelli, degli spy/action movies … “Seventies Icon” 2 in 1 Femminismo & Blaxploitation, che avrebbe posto le basi del Black Pride

        http://2.bp.blogspot.com/-UW9GCO_rl5M/U-kDadENdcI/AAAAAAAAf6E/XKOVkIWK1rs/s1600/cleopatra-jones.jpg

        • PinoMamet scrive:

          Non è una semplice questione di moda: tra gli afroamericani scegliere una pettinatura “afro” (come i riccioloni lasciati crescere liberi, oppure le treccine adrenti alla testa “cornrow”) o lisciare i capelli ha delle valenze simbolico/culturali, con tutti gli annessi e connessi:
          “io ho i capelli naturalmente lisci perché ho antenati nativiamericani”
          (di solito si dice così, non bianchi…)
          “see buonanotte sorella, ti ho vista che uscivi dal parrucchiere, non me la dai a bere”
          “se hai intenzione di trattarmi così lasciami subito e vai da Becky-con-i-capelli-buoni (=lisci) che sta lì ad aspettarti” (tradotto, io sono una vera donna negra e orgogliosa di esserlo, non come quella mignottina che pensa solo alle apparenze)
          https://en.wikipedia.org/wiki/Good_hair

          • Moi scrive:

            https://www.youtube.com/watch?v=EtTLopqFWO8

            io sono una vera donna negra e orgogliosa di esserlo
            [cit.]

            —————

            she’s 6ft 2 inch of dynamite … and the hottest super agent ever !

            Time to kick asses ‘n’ take names ! 😉

            • Moi scrive:

              … sarebbe interessante anche ‘sta cosa che all’ interno delle comunità “Afrodiscendenti” 😉 le squinzie stereotipate “wanna-be white” si chiaman sempre Becky, in effetti !

              Sarà stato un nome femminile popolare nel Dixieland fra metà Ottocento e Anni Cinquanta, presumo … sì insomma: tipo “Uncle Tom” dal noto romanzo.

            • Moi scrive:

              Per farla breve, mi sa che Oltreceano le Donne Prassedi (smaniose di bontà generalizzata, bramano di esercitare un forte controllo sociale) non sono mai mancate …

          • paniscus scrive:

            ” lisciare i capelli ha delle valenze simbolico/culturali, con tutti gli annessi e connessi:
            “io ho i capelli naturalmente lisci perché ho antenati nativiamericani”
            (di solito si dice così, non bianchi…)”

            ————————–

            E da quando in qua “nativo americano” vorrebbe dire “bianco”?

            • Moi scrive:

              Ma inatti, nei vecchi western , o “cappelloni” ;), [“redskin”]”pellerossa” e “visopallido” [“paleface”] erano termini molto più funzionali ! 😉

        • Moi scrive:

          credo che la cpsiddetta “testa a palla di bliardo (anche perché il cuoio capellutto è più lucido e riflettente della pelle “normale” …) l’abbia inaugurata Michael Jordan nell’ NBA …

          • Moi scrive:

            rectius : più che “inaugurata”, intendevo “riscattata”; e nemmeno sarà stato facile … visto che prima era una roba, come direbbe Grog, da “Bongo Ammaestrato da Guardia e da Difesa” 😉 .

            Cosa, invece, che paradossalmente è stata emulata invece dai bodyguards Bianchi (va be’: i capelli, in colluttazione, offrono una presa vulnerabile …)

          • Francesco scrive:

            hai mai sentito parlare di Kareem Abdul Jabbar?

  17. Miguel Martinez scrive:

    OT,

    nella République che dopo l’impero inglese ha ammazzato più gente sul pianeta, devono scegliere tra due piattaforme inconciliabili:

    Marine Le Pen, Choisir la France
    Emmanuel Macron, Ensemble la France!

    Il signor Macron penso che vincerà per via del punto esclamativo.

    https://www.theguardian.com/world/gallery/2017/may/07/france-goes-to-polls-in-pictures-french-voters-macro-le-pen-presidential-elections

    Per fortuna, persino nella République, c’è chi sa cosa fare:

    https://www.theguardian.com/world/gallery/2017/may/07/france-goes-to-polls-in-pictures-french-voters-macro-le-pen-presidential-elections#img-14

  18. Moi scrive:

    … il cagnolino al seggio ?!

  19. mirkhond scrive:

    “che dopo l’impero inglese ha ammazzato più gente sul pianeta”

    In proposito:

    ” Guardala in questo modo: chi ti fa più paura? In termini di razza, intendo. Quale razza ti inquieta di più, sotto sotto? Azzarderei l’ipotesi che siano i neri – gli africani, vero? E’ così, no? Quando ne vedi una banda con le felpe col cappuccio, per le strade di Londra, attraversi la strada? Be’, non sei certo il solo, Rob. Lo facciamo tutti. E la paura dei neri è statisticamente apprezzabile, in termini di microcriminalità per le strade. Hai molte più probabilità di venire aggredito e derubato da un uomo di colore che non da un bianco, e men che meno da un giapponese o un coreano, vista la percentuale di neri nella popolazione complessiva.
    Ma rifletti un pò più a fondo.
    …..
    Quale, tra le razze umane, è la più letale?
    La più intelligente, Rob. LA PIU’ INTELLIGENTE.
    Esaminiamo a fondo la cosa. Tu hai paura dei neri. Ma in realtà quante persone sono state uccise da africani a livello globale? Da eserciti africani o dal potere africano? Qualche migliaio? Forse poche centinaia di migliaia? E questo per quanto riguarda l’intera Africa. Quindi vedi, gli africani, pro capite, non sono poi così pericolosi. Sono del tutto disorganizzati e chiaramente incapaci di autogovernarsi, ma NON sono pericolosi su scala GLOBALE. Ora prendi gli arabi. Gli arabi hanno padroneggiato a stento l’uso del computer. Non riescono a invadere con successo un’altra nazione sin dal quindicesimo secolo. L’11 settembre ha rappresentato il loro più riuscito tentativo di uccidere un ingente numero di persone negli ultimi duecento anni. E ne hanno uccise tremila. Gli americani potrebbero eliminarne altrettante con il napalm in un solo minuto. Con un comando a distanza.
    Quindi chi sono le persone organizzate che uccidono DAVVERO, Rob? Per capirlo dobbiamo dirigerci verso il NORD. Dove vivono le persone INTELLIGENTI.
    Tra le nazioni europee, gli inglesi e i tedeschi hanno ucciso più di qualsiasi altra nazione. Considera l’impero britannico. Gli inglesi hanno sterminato gli aborigeni della Tasmania, in toto. Li hanno cancellati dalla faccia della terra. Gli inglesi in Tasmania si dedicavano a un vero e proprio sport che consisteva nel braccarli. Uno sport sanguinario, come la caccia alla volpe.
    L’unico popolo europeo capace di eguagliare gli inglesi in termini di pura letalità è quello tedesco. I tedeschi sono stati lenti a recuperare lo svantaggio, non possedendo un impero (pari a quello britannico ndr) e tutto il resto, ma se la sono cavata discretamente nel ventesimo secolo. Hanno sterminato sei milioni di ebrei. Hanno ucciso cinque milioni di polacchi, forse tra i dieci e i venti milioni di russi. Troppi per poterli contare.
    E qual’è il quoziente intellettivo degli inglesi e dei tedeschi? E’ di circa 102-105, nettamente SUPERIORE alla media, e MOLTO AL DI SOPRA di quasi tutte le altre RAZZE. Questo piccolo margine è sufficientemente significativo per fare di inglesi e tedeschi due tra i popoli PIU’ LETALI del mondo, oltre ad annoverarli tra i PIU’ INTELLIGENTI.”
    Ma guardiamo ancora più lontano. CHI E’ perfino PIU’ INTELLIGENTE degli inglesi e dei tedeschi, Rob? I cinesi. Hanno un QI (quoziente intellettivo, ndr) medio di 107. E hanno ucciso forse cento milioni di persone solo nel ventesimo secolo. Certo, hanno ucciso IL LORO STESSO POPOLO, ma i gusti sono gusti.
    Ma andiamo direttamente al vertice. In base al numero di abitanti, chi ha maggiori probabilitò di ucciderti? I crucchi o gli inglesi? Un nero o un cinese? un coreano o un kazako? Un negro o un mangiaspaghetti?
    No, sono gli ebrei. Gli ebrei hanno ucciso più persone di chiunque altro, su questo pianeta. Naturalmente, date le MINUSCOLE dimensioni della popolazione ebraica, hanno dovuto effettuare tutti i loro massacri PER INTERPOSTA PERSONA, potremmo dire: imbrigliando il potere di altre nazioni o inducendo altre nazioni a combattere tra loro. Vivono e uccidono trasformando la loro intelligenza in un’arma, ed è impossibile dire quanti ne abbiano passati a fil di spada. Pensaci. Gli ebrei hanno INVENTATO il cristianesimo: quanta gente è morta per la croce e a causa della croce? Cinquanta milioni? Gli ebrei hanno creato il comunismo. Altri cento milioni. Poi c’è la bomba atomica. Inventata dagli ebrei. Quante persone ucciderà?
    Gli ebrei, travestiti da neoconservatori, hanno perfino escogitato la seconda guerra del Golfo. Eppure quella è stata un’operazione su scala ridotta, in base ai loro standard: ha ucciso SOLO un milione di persone. Decisamente insignificante. Ma almeno continuano a tenere le mani in pasta. Forse perché STANNO FACENDO LE PROVE per la Grande guerra tra islam e cristianesimo, che tutti sappiamo in arrivo e che tutti sappiamo che verrà SCATENATA dagli ebrei. Perché sono loro a dare inizio a tutte le guerre; perché loro sono COSI’ INTELLIGENTI.
    Qual’è il quoziente intellettivo medio degli ebrei ASKENAZITI? 115. Sono di gran lunga LA RAZZA PIU’ INTELLIGENTE DELLA TERRA. E gli ebrei hanno maggiori probabilità di toglierti la vita, storicamente, rispetto a chiunque altro. Solo che NON lo fanno per la strada, con un coltello, cercando dieci dollari per comprarsi del crack.”

    Tom Knox, il segreto della genesi, pp.287-289

  20. mirkhond scrive:

    Sarà per via di quel liberté, egalité ecc., che ha coperto tutte le porcherie della république.

  21. Miguel Martinez scrive:

    Sia chiaro che le opinioni che esprimo sulla République omicida, non riguardano la Francia e nemmeno i francesi.

    La profonda campagna francese, i monti dell’Aveyron, i paesini sconosciuti tra i boschi, sono posti meravigliosi, come sono anche sicuramente i loro abitanti, esattamente come gli abitanti di tante parti del mondo.

  22. mirkhond scrive:

    Mi sono ricordato di quelle pagine di Tom Knox dopo aver letto su un altro blog, che in Africa i Bianchi sono stati soltanto dei benefattori oggi massacrati da negri invidiosi:

    http://www.maurizioblondet.it/sudafrica-via-tutti-bianchi-5-anni-massacrati-anche/

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mirkhond

      “in Africa i Bianchi sono stati soltanto dei benefattori oggi massacrati da negri invidiosi”

      Credo che Blondet faccia bene a far conoscere fatti poco conosciuti.

      Ma rattrista constatare come non si chieda come sia proprio nel colonialismo, che è nato il male che divora il pianeta e di cui lui denuncia alcuni sintomi.

    • Francesco scrive:

      Duca,

      grazie per avermi fatto fare un giro. Se l’articolo è, al solito, banalotto e disinformato, all’Autore basta trovare conferma delle proprie idee e il resto è mancia, i commenti sono la riprova dei danni fatti da Basaglia e Milani a questo paese. Anzi, anche da Tolstoj e dalla Rivoluzione Francese. Aveva ragione Muzio Scevola, l’utilità di ognuno non implica uguaglianza. Forse neppure diritto di parola.

      😉

      F o’estremista

  23. mirkhond scrive:

    Lui, e ancora peggio i suoi commentatori cattorazzisti, che non si rendono conto dell’ossimoro tra le loro due condizioni, cioé l’amore che dichiarano per Cristo e il razzismo più becero, perché frutto di ignoranza e di incapacità di riconoscere proprio nel fardello dell’uomo bianco, questa sanguinosa resa dei conti che sta accadendo in Sudafrica.

  24. Moi scrive:

    Mah … e dire che adesso è diventato “normale” mettere personaggi “Negri” (Popolani come Nobili) pure in fiabe come “La Bella e la Bestia” (ma proprio senza un minimo straccio di “spieghina”, che se ci fosse non avrei più da ridire … ma te li piazzano lì come se fosse così da sempre !), con l’ argomento (che fino a Fine Novecento si chiamava “Deficit Cognitivo”) che se c’è posto per i Draghi e gli Orchi … ci dev’ essere posto per Umani d’ogni “razza”.

  25. Moi scrive:

    Io vivo in un Universo Parallelo 😉 , in cui è dagli Anni Sessanta che noi ci si batte il petto incessantemente, elargendo container di soldi a Dittatori locali avidi, tribali e sanguinarii …

  26. mirkhond scrive:

    Vero.
    Però cosa si dovrebbe fare? Tornare a rioccupare l’Africa?
    Oggi non è possibile, proprio perché nonostante i dittatori tribali e sanguinari, i neri e le popolazioni del Terzo Mondo hanno studiato e sono consapevoli della propria storia riguardo ai rapporti con l’uomo bianco.
    E’ un cul de sac……

    • Francesco scrive:

      “cosa si potrebbe fare” a quale scopo?

      se vogliamo impadronirci delle risorse dell’Africa, il vero problema è che i cinesi e gli indiani ci hanno preceduto alla grande

      se vogliamo che gli africani smettano di venire da noi, un buon inizio sarebbe comprare le loro merci, così che possano campare anche a casa loro

      se vogliamo liberarci di loro, temo tocchi ammazzarli in massa, perchè i riti vocali e deambulatori alla Salvini non sortiscono effetti

      ah, per quelli che sono già in Europa, sarà un problema estetico, massacrarli sotto i nostri occhi

      ciao Duca

      F o’rattristato

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “se vogliamo che gli africani smettano di venire da noi, un buon inizio sarebbe comprare le loro merci, così che possano campare anche a casa loro”

        Le “merci degli africani” consistono soprattutto in una produzione agricola per l’esportazione (in mano magari a indiani e cinesi), che richiede pochissima manodopera e distrugge le risorse agricole locali.

        Non credo proprio che sia una buona idea comprargliele.

        • Francesco scrive:

          a me risulta che agricoltura e industria tessile siano estremamente intensive di manodopera e richiedano relativamente poco capitale, invece

          oppure potremmo proibire del tutto medicine e sanità

          cosa dici?

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “cosa dici?”

            Dunque, io non sono in grado di proibire niente a nessuno

            Non sono in grado di risolvere i problemi della strada su cui abito, figuriamoci se tocca a me risolvere i problemi dell’Africa.

            Non ho il complesso di onnipotenza dell’Uomo Bianco.

            Per quanto riguarda gli africani stessi, unici intitolati a risolvere i problemi dell’Africa, credo che il 90% dei giovani abbia le idee chiare.

            Non intendono aspettare cinquant’anni che i miracoli del liberismo trasformino i luoghi in cui sono nati in piccoli paradisi.

            Vogliono venire in Europa, che tutto sommato è una buona idea, almeno per ora.

          • Miguel Martinez scrive:

            Sempre per Francesco

            “a me risulta che agricoltura e industria tessile siano estremamente intensive di manodopera”

            Il 2% della popolazione degli Stati Uniti – in larga parte messicani clandestini – si dedica all’agricoltura, eppure riescono a essere uno dei maggiori esportatori mondiali.

            In Cina, circa 50 milioni di contadini sono stati cacciati dalle loro terre per fare posto all’urbanizzazione/industrializzazione. Uno dei motivi per cui la Cina sta cercando di evitare di usare terre cinesi per i biocarburanti e sta investendo invece in Africa, acquistando vasti terreni, da cui ovviamente vengono cacciati i contadini.

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