La Grande Ritirata

Il 14 settembre del 1812, Napoleone entrò a Mosca.

Il culmine del suo impero, che non si era mai esteso così a est.

Così, semplicemente espandendosi, Napoleone distrusse tutto ciò che aveva costruito e fece morire tra i ghiacci 400.000 dei suoi devoti soldati.

napoleon-russiaDifficile trovare un esempio migliore del destino dell’Occidente oggi.

Il commentatore Mirkhond, parlando delle elezioni francesi, scrive:

“Purtroppo il crescente impoverimento di sempre più vasti settori della società europea, non aiuta certo a credere in sinistre che si preoccupano solo dei matrimoni dei froci.
Dando spazio alle varie Le Pen.”

E’ un ragionamento diffuso, che rivela e maschera, insieme, una verità.

Partiamo da quello che non va: un individuo sbaglia – si può dire, “Renzi non ha capito…”

Ma “le sinistre”, composte da milioni di persone in tutto un continente, non sbagliano, subiscono la storia.

Torniamo all’immagine della retraite de Russie.

640px-Retraite_de_Russie_-_Bernard-Edouard_SwebachProviamo a ragionarci così.

La Sinistra ridistribuisce. Ridistribuisce ciò che il capitalismo saccheggia alla natura, al resto dell’umanità e alle generazioni future. Ayn Rand e gli appassionati dello sbucaltamento universale, hanno scritto critiche brillanti alla natura parassitaria della Sinistra.

Non siamo ancora arrivati alla resa dei conti, ma siamo già nella fase sgonfiante di questa immensa bolla. Più o meno chiunque oggi – al di fuori forse dell’India che ci devono ancora sbattere la testa – sottoscriverebbe la semplice affermazione, “credo che mio figlio se la passerà peggio di me”.

C’è insomma da gestire la Ritirata.

La Ritirata non è una profezia: ci siamo già da diversi decenni (molti segnalano come data decisiva il 1974, ma il concetto è enormemente complesso, è come parlare del clima). Guarda caso, sono gli stessi decenni di smarrimento delle sinistre in tutto il mondo.

Ora, nella Ritirata, c’è poco da ridistribuire, a parte le medaglie – anche Napoleone aveva fatto una medaglia apposta per ricordare la Ritirata:

medal-russia-retreatNon è un caso che l’attività principale della Sinistra oggi consista nel ridistribuire medaglie. Stare attenti a non dire “negro”, cercare di liberare un italiano prigioniero n Turchia (e quanti prigionieri tunisini ci saranno in Italia, per cui nessuno dice niente?), strillare perché su Facebook qualcuno ha detto una cosa sgradevole su qualcun altro, festeggiare perché una multinazionale assume come dirigente una lesbica paraplegica.

C’è parecchia gente che impazzisce per queste cose, come se la lesbica sulle sede a rotelle fosse il problema, e non la multinazionale. Queste reazioni isteriche fanno sentire importante la sinistra; e gli isterici si sentono che stanno difendendo i Valori Occidentali: un gioco che fa felici entrambi insomma.

Su un piano più serio, c’è la proposta nazionalista: il resto del mondo si ritiri pure, noi no. Continuiamo a progredire, a svilupparci, a fare fabbriche, a essere Novecento, insomma.

I Grenadiers Le Pen non ridurranno la distribuzione di legname o le razioni, per quanto faccia freddo.

faur-85-ii-camp-on-the-right-bank-of-the-beresina-27-november1La proposta non è illogica, finché continuiamo a credere all’espansione, al progresso, alla bolla. E siccome le Sinistre non possono mettere in dubbio questi valori assoluti, le loro reazioni diventano nevrotiche e irrazionali quanto quelle delle Destre.

Che se invece, si mettessero in dubbio le premesse stesse, si capirebbe immediatamente quale sia il limite della risposta dei Grenadiers Le Pen, o del Battaglione Paracadutisti Salvini, o dei Trump Marines.

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222 risposte a La Grande Ritirata

  1. MOI scrive:

    E’ interessante la parte ” Redistribuzione delle Medaglie” … in fondo, si tratta di trovare Eroine, Eroesse, Eroini, Eroessi 😉 preferibilmente neppure bianchi/e/* né (post)Cristiani/e/* , MA NON si mette minimamente in dubbio il Sistema. Anzi: aggiungerei che forse proprio chi deve ampliare il “profilo utenza” della popolazione “medaglianda” deve (!) crederci al massimo, più di chiunque altri.

    … Altrimenti, tutte ‘ste Medaglie, che valore avrebbero ?!

  2. Zhong scrive:

    “Non è un caso che l’attività principaledella Sinistra oggi consista nel ridistribuire medaglie.”

    ..che metafora ben azzeccata!

  3. mirkhond scrive:

    Il problema evidenziato da Miguel, non viene capito/accettato ne a destra, ne a sinistra, perché la decrescita o la ritirata che si voglia, non sarà indolore.
    Ecco perché la destra propone una battaglia retrò utilizzando tematiche un tempo di sinistra, con l’aggiunta del razzismo congenito a certe culture, mentre la sinistra si attacca all’individualismo liberale, per nascondersi e nascondere l’abbandono delle tematiche sociali in un mondo in caduta crescente.
    I 5stelle sembravano almeno in Italia, gli unici ad aver compreso la tematica della ritirata.
    Purtroppo si sono rovinati con le loro stesse mani, inseguendo il mito della banda degli onesti e i due mandati e poi via, cosa impossibile e per la debolezza umana, e perché il politico deve pure farsi le ossa per capire come si governa, e due mandati non sono sufficienti (tra l’altro lascerebbero il posto a nuove leve, a loro volta digiune della difficile arte del governare, per cui si ricomincerebbe da capo con nuovi incompetenti).

    • Z. scrive:

      Duca, la cosa che mi stupisce è come si possano fare considerazioni sui grillini tralasciando ciò che sono: l’ufficio politico di una società di capitali, animato da un comico di serie A.

      Qualcosa di molto simile a FI, ma senza la finalità di salvare il titolare dalla carcerazione (dettaglio non trascurabile).

      Se consideri questo, devi convenire che Casaleggio ha fatto un ottimo lavoro, e che il figlio lo sta portando avanti al meglio.

      • Francesco scrive:

        Dimentichi che entrambe le entità si sono proposte per governare il Paese, non per altre attività.

        Pure evitare la carcerazione a Berlusconi era un preciso programma politico (come lo era la sua carcerazione)

        Non farti distrarre dai dettagli

        Ciao

  4. Ugo Bardi scrive:

    Molto bello, Miguel. Posso pubblicarlo su “Effetto Risorse”? E anche, tradotto in Inglese, su “Cassandra’s Legacy?”

  5. Ugo Bardi scrive:

    Ah…. Miguel, un’inesattezza. Nella lunga storia di Mosca ci sono state almeno due occupazioni. Cito a memoria, una dei tatari della Crimea e un’altra dei polacchi. Ora controllo le date….

  6. Ugo Bardi scrive:

    Sigismondo III re di Polonia ha occupato Mosca nel 1610. I Tatari hanno saccheggiato Mosca nel 1382 e poi anche nel 1571. Dopo di che, non è mai più successo

  7. mirkhond scrive:

    L’occupazione polacca di Mosca durò dal 1610 al 1612, nella fase più triste dell’epoca dei torbidi.

  8. mirkhond scrive:

    Ai tempi di Napoleone, la capitale era San Pietroburgo.
    Mosca però rimaneva la capitale storica e della memoria della Moscovia/Russia.

  9. Mondo cane scrive:

    Bah, scusa ma vieni a propagandare le tesi della girlfriend di rothscild, occultista, devota luciferina!? E poi scusa, sinistra parassitaria? Chi è più parassitario del capitale? E’ lo sò, sono discorsi fuori moda, ma non è che puoi dire le cose solo perché paion belle. La sinistra, quella comunista, già dal migliore, è stata prima infiltrata e poi dirottata. Prova ne è che in tutta europa siè avuto l’annaquamento delle sinistre. E’ un progetto a tavolino, ed eseguito anche attraverso il terrorismo. Si può anche non essere comunisti, ma dare pane al pane e vino al vino…

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Mondo Cane

      “Bah, scusa ma vieni a propagandare le tesi della girlfriend di rothscild, occultista, devota luciferina!? E poi scusa, sinistra parassitaria?”

      Non ho capito la storia della girlfriend ecc.

      Sulla sinistra “parassitaria”, capisco che il termine possa sembrare offensivo (e poi non è mio, cito Ayn Rand da cui mi sento lontanissimo).

      Però va inteso in senso tecnico: mi sembra che l’essenza del marxismo consista proprio nell’idea di cavalcare la “crescita” capitalista; tanto che la critica da sinistra alle concrete rivoluzioni “socialiste” si è sempre fondata sull’ipotesi che il capitalismo non fosse sufficientemente “avanzato” in Russia o in Cina.

      In ogni caso, mi sembra di aver espresso chiaramente la natura parassitaria del capitalismo.

      Ma lo stesso vale per la sinistra “socialdemocratica” e sindacale, che ha puntato sempre a ridistribuire ciò che il capitalismo saccheggiava/parassitava al mondo: la fabbrica la conduceva Agnelli, gli operai (giustamente, visto che la fatica la facevano loro) chiedevano l’aumento di stipendio, anche per potersi comprare l’auto prodotta dallo stesso Agnelli.

      • Mondo cane scrive:

        Perdona se rispondo solo ora.
        Primo, in modo che sia chiaro, non sono comunista nè socialista. Comunque la si guardi, ovvero dare responsabilità al naufragio dell’ideologia applicata, che, a mio, parere non sono solo interne, è un progetto fallito in primis per i soliti problemi, le debolezze dell’essere umano. Bisognerebbe analizzare senza paraocchi nè tappi per le orecchie. La situazione migliorò in confronto all’epoca zarista? Certo, se si fà il confronto con il progresso sociale ed intellettuale dell’europa occidentale ed il Nord america… Ma se guardiamo all’evoluzione solo all’interno, beh, non ci sono dubbi, è stato un successone, piaccia o non piaccia.

        La domanda è può un paese fondarsi sulle idee socialiste/comuniste e contemporaneamente anelare al miglioramente di vita dei suoi cittadini? Certo, deve, non solo può.
        Dici: “l’essenza del marxismo consista proprio nell’idea di cavalcare la “crescita” capitalista”, intendi la visione trozkista forse? A me pareva si trattasse di ridistribuzione, modo di produzione, accumulo del capitale come mezzo di pressione. Poi non è che marx fosse il vangelo, anzi. Ma è certamente un caposaldo nella storia.
        Vedi, prima, penso prima del tuo arrivo, il dogma, la parola d’ordine, non era “sviluppo” era “benessere”, a far girare la ruota della produzione di massa; se c’è, che differenza passa tra le due?

        “Non ho capito la storia della girlfriend ecc.”

        Internet, è un luogo incredibile, permette scoperte strane e impensabili.

        Perdona la risposta stringata, cosa impossibile per un argomento tanto complesso. Certo è che il respiro del discorso si accorcia notevolmente se si parte dalle posizioni del tifo da pallone, non pensi?

        • Francesco scrive:

          >>> Ma se guardiamo all’evoluzione solo all’interno, beh, non ci sono dubbi, è stato un successone, piaccia o non piaccia.

          Ho i miei seri dubbi, la Russia zarista era una società viva e in evoluzione, si fosse evitata il cul de sac bolscevico credo sarebbe stata molto meglio. E con lei il mondo.

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Francesco

            “Ho i miei seri dubbi, la Russia zarista era una società viva e in evoluzione, si fosse evitata il cul de sac bolscevico credo sarebbe stata molto meglio.”

            Sono giudizi estremamente difficili.

            Se adottiamo un’ottica tipo “PIL e Progresso”, tutti i sistemi hanno migliorato il mondo: il fascismo ha rappresentato un enorme progresso rispetto all’era liberale, la Repubblica un enorme progresso rispetto al fascismo… La cosa interessante è che la “Seconda Repubblica” ha sicuramente rappresentato un passo indietro, e allora viene da sospettare che il problema non sia solo “la politica”.

            Viceversa, possiamo prendere il Messico di Porfirio Diaz, che era un paese certamente ai livelli della Russia zarista, e che ha evitato il cul de sac bolscevico e tutto il resto – ma si sta certamente meglio in Russia, in media, oggi che in Messico.

            • Francesco scrive:

              in Russia stava emergendo una classe borghese che avrebbe potuto fare il suo lavoro storico, di progresso e arricchimento del paese

              su questo si basa la mia tesi

              ciao

              PS il fascismo un progresso? mah, non ne sarei così certo, forse all’inizio rispetto alla palude e al disordine

            • PinoMamet scrive:

              In effetti credo che l’impero di Napoleone abbia rapresentato un grosso freno proprio agli impulsi innovatori e progressisti che pure si vantava di rappresentare;

              è stato il personaggio perfetto per la reazione
              (“visto a cosa portano i vostri begli ideali? a un tiranno, invasore, demagogo ecc.”)

              con il risultato che, per esempio, in Russia, dove tutti sapevano che la servitù della gleba, dove ancora c’era, era un istituto odioso e obsoleto, si sono dovuti aspettare altri 40 anni prima di abolirla e così via.

            • Z. scrive:

              Secondo me l’URSS ha costretto l’Occidente a migliorare la condizione dei lavoratori, per ragioni intuitive. Certo, quando si è rivelata a tutti per quel che era l’effetto è venuto meno.

              Il fascismo un enorme progresso? Boh, guardando (quel che restava di) Berlino nel 1945 ho qualche dubbio al riguardo.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Il fascismo un enorme progresso?”

                Non sto parlando di guerra, ma di pace.

                Tanto per dire una cosa semplice: quanti italiani avevano l’elettricità o l’acqua corrente in casa nel 1910 e quanti nel 1935?

                Non conosco le cifre, ma immagino che mi darebbero ragione.

                Ora, se tu mi rispondi, “ma non fu merito del fascismo, fu merito del progresso tecnologico”… beh, è esattamente quello il senso del mio discorso.

            • Z. scrive:

              Miguel,

              — Non sto parlando di guerra, ma di pace. —

              Eh, allora non stai parlando di fascismo, visto che il fascismo ha fatto proprio la guerra.

              Anzi, di più: ha impiegato la pace per preparare la guerra, e con essa la disfatta totale del Paese. Non è che la guerra è passata di là per cieco caso, a guisa di asteroide vagante.

              E dunque, piuttosto, quanti a Berlino, avevano l’elettricità in casa nel 1933, e quanti ce l’avevano nel 1945?

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Anzi, di più: ha impiegato la pace per preparare la guerra”

                Che siano simili o diversi, io ho fatto un’affermazione precisa, che non riguarda Berlino: in Italia nel 1910 si stava alla fame; in Italia nel 1930 si stava benino; in Italia nel 1970 si stava benone; in Italia nel 2017 si sta così così.

                Per quanto riguarda la guerra, ricordo che i fascisti non volevano bombardare se stessi. Al limite volevano bombardare la Grecia o l’Etiopia, allo scopo di aumentare il proprio benessere, mica di ridurlo.

                Poi hanno fatto male i calcoli, ma è una questione irrilevante ai fini del filo che volevo seguire.

            • Z. scrive:

              Miguel,

              molte parti d’Italia, negli anni Trenta, stavano precisamente alla fame. Il governo affrontò situazioni tipo braccianti che vissero per mesi mangiando erbacce. Tutti abbiamo visto le foto delle sfilate fasciste, lugubri passerelle di famiglie denutrite e miserabili.

              Il regime si rivolse a Bizzozzero (a proposito, Pino: Bizzòzzero o Bizzozzéro?) per cercare una soluzione alla penuria alimentare che non dava tregua. E il Nostro rispose (cito testualmente): “poco pane e ancor meno carne”.

              E questo era il regime al suo apice.

              Caduto il regime, invece, l’Italia era un Paese distrutto che sopravviveva grazie agli Stati Uniti.

              E alla Germania è andata pure peggio.

              — Per quanto riguarda la guerra, ricordo che i fascisti non volevano bombardare se stessi. —

              Già. Solo che, per qualche ragione, quando vuoi bombardare gli altri spesso finiscono per fare lo stesso con te. Dispettosi!

              Quindi non è che le bombe su Berlino, o su Milano, possono essere considerate un fatto casuale e imprevedibile, alla stregua dell’asteroide che avrebbe fatto estinguere i dinosauri.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “molte parti d’Italia, negli anni Trenta, stavano precisamente alla fame.”

                Sicuramente.

                Domanda: più che nel 1910?

                La Germania ha una storia molto diversa, non ha senso confrontarla: l’Italia non ha avuto né la grande rivoluzione industriale tedesca dell’Ottocento, né le crisi finanziarie-industriali-politiche del 1918 in poi.

            • Z. scrive:

              Miguel,

              non so che sia successo nel 1910, e spero perdonerai la mia ignoranza!

              Ma il fascismo in Italia si estende diciamo dal 1922 al 1945, quindi trovo ragionevole paragonare l’Italia del ’22 con quella del ’45.

              E direi che non c’era partita.

              Ora, stando a una celebre parodia di Giovinezza che immagino tu conosca, peraltro, pare che nemmeno negli anni Trenta si stesse meglio che nel ’22, nelle nostre campagne 🙂

              Ma trovo più giusto giusto confrontare le due situazioni all’inizio e alla fine di un regime. Com’era la Germania nel ’33 e com’era nel ’45? Com’era la Russia nel ’24 e com’era nel ’53 (o se preferisci, nel ’91)?

              L’Italia nel 1922 era un Paese diviso e in difficoltà; l’Italia del 1945 era un enorme ammasso di macerie.

              Per la Germania ’33-’45 si può dire circa lo stesso.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Ma trovo più giusto giusto confrontare le due situazioni all’inizio e alla fine di un regime”

                Ognuno cerca le misure che servono al proprio discorso.

                Io cercavo quelle che affermano la progressiva espansione dell’industria e della tecnologia, tu cerchi altre, e ovviamente ciascuno trova qualcosa.

                Ad esempio, si potrebbe applicare il tuo metro alla Troisième République francese, 1870-1940, o al Messico del 1325 e a quello del 1521.

            • Z. scrive:

              Pétain nel 1870 aveva già 14 anni, abbastanza per avere un ricordo chiaro e ragionato della Comune e dei tedeschi alle porte.

              Durante la Grande guerra fermò i tedeschi a Verdun; durante l’ultima guerra fu eletto presidente per firmare l’armistizio con Hitler.

              Per certi versi, Pétain è la truasièm republìk lui mèmm.

              Non c’entra molto col discorso che facevamo ma la cosa mi ha sempre affascinato.

            • daouda scrive:

              Se Stolypin avesse portato a termine la sua riforma agraria la Russia sarebbe oggi il paese più ricco del mondo ( avrebbe ovviamente evitato il bolscevismo )

          • janus scrive:

            Non so come la pensi il Sig. Francesco, però ho notato che da un po’ viene proposta e ripetuta nei forum in rete una riscrittura libertarian della storia, per cui: “se i lavoratori fossero sempre stati zitti e buoni a fare quello che il padrone chiedeva loro, adesso vivremmo tutti nel bengodi”…

            • Francesco scrive:

              come no, i Padroni sono angeli travestiti e aspettano solo di beneficare i Lavoratori!

              😀

              la mia tesi è che Marx ha appicciato una visione messianica a un semplice fatto della vita, facendo casino e danni.

              sindacati, scioperi, diritti dei lavoratori sarebbero venuti fuori anche senza nessuna URSS e nessun Marx – le Oscure Forze della Reazione avrebbero avuto anche più difficoltà a menare le mani, anzi

              F o’ democristiano

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Francesco

                “sindacati, scioperi, diritti dei lavoratori sarebbero venuti fuori anche senza nessuna URSS e nessun Marx”

                Beh in effetti i sindacati erano una potenza nella Germania e nell’Inghilterra prima del 1914 (e durante la prima guerra mondiale, partecipavano direttamente alla gestione dello Stato tedesco).

                Anche la costituzione messicana, con i suoi aspetti “operaisti” (non nel senso italiano!), risale a poco prima della rivoluzione sovietica (e in un paese in cui gli operai erano quattro gatti, privilegiati e pronti a massacrare gli zapatisti!); e gli operai industriali sono rimasti per decenni un pilastro dello Stato messicano.

                Diversa però la situazione negli Stati Uniti, ci sarebbe da capire perché.

            • Z. scrive:

              Francesco,

              è un po’ come dire che la rivoluzione industriale, la ferrovia e la catena di montaggio sarebbero arrivate anche senza liberismo.

              Che magari è proprio così, in un altro mondo parallelo e possibile, ma nel nostro è andata diversamente.

            • Francesco scrive:

              No Z

              abbiamo casi di diritti operai senza comunismo e non abbiamo casi di sviluppo industriale senza capitalisti

              🙂

            • Z. scrive:

              Francè,

              veramente lo sviluppo industriale più epico della storia ha avuto luogo in un Paese senza capitalisti.

              Ora tu mi dirai che è stato reso possibile dalla precedente esperienza di sviluppo capitalistico. E hai ragione.

              Infatti, questa è precisamente la mia tesi: senza l’espansione della borghesia capitalistica, e senza l’industrializzazione che l’ha accompagnata, non possiamo immaginare l’industrializzazione del mondo come la conosciamo. Nemmeno quella dell’URSS.

              Così come senza il movimento operaio di derivazione marxista – in primis quello tedesco dell’Ottocento – non possiamo immaginare i diritti degli operai come li conosciamo. Non solo in Germania, ma anche nel resto del mondo.

              Cosa sarebbe successo senza capitalismo? e senza socialismo? non saprei, e devo ammettere che essendo arido di fantasia la trovo una speculazione piuttosto oziosa.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “veramente lo sviluppo industriale più epico della storia ha avuto luogo in un Paese senza capitalisti.”

                Sono interessanti le tue affermazioni, non sono sicuro…

                Però adesso hai concesso un punto a Francesco: prima parlavi dell’URSS, adesso parli del “movimento operaio di derivazione marxista – in primis quello tedesco dell’Ottocento”, cioè del Rinnegato Kautsky, dei socialisti che hanno votato i crediti di guerra, di Noske e (alla fine) anche dei Freikorps.

                Ma ringraziamo anche la Storia, che con tutta la sua mostruosità, ci libera anche da queste storie…

                Noi qui stiamo ancora parlando di sovietici e di nazisti, e intanto Elon Musk cerca di fondere il cervello umano con le macchine: https://futurism.com/dont-edit-elon-musk-just-outlined-how-hell-merge-the-human-brain-and-ai/

            • Francesco scrive:

              1) quale sviluppo? in Cina è cominciato esattamente quando il Partito ha lasciato mano libera ai capitalisti, pur senza cedere il potere politico

              2) palle, il mondo anglosassone è pieno di sindacati senza comunisti e senza marxismo, e in passato anche di più

              ciao

            • Z. scrive:

              Miguel,

              l’effetto che attribuisco all’URSS è indiretto; del tipo, promuoviamo riforme per evitare simpatie in quella direzione.

              Non è sempre andata così ovunque, ne sono consapevole, e Francesco ha ragione a dire che il pericolo sovietico ha spesso aiutato a silenziate le pretese dei ceti umili.

              Però, non appena è risultato evidente il fallimento del sistema sovietico, il culto del mercato ha avuto davvero carta bianca.

            • Francesco scrive:

              Z

              io credo che “il culto del mercato” abbia avuto carta bianca per un altro paio di motivi: nelle prime fasi di sviluppo economico non c’è posto per i diritti dei lavoratori e la democrazia aiuta a creare veri sindacati.

              Nei paesi in via di sviluppo c’è il primo e manca la seconda, per cui di diritti dei lavoratori si parla ben poco.

              In Occidente ci sono solo le conseguenze del riequilibrio economico globale, del debito pubblico eccessivo, della sbornia socialdemocratica e keynesiana, del tracollo demografico che porta al ristagno economico.

              Ah, questo dando per assodato che formule come economia mista e ruolo dello Stato in economia sono delle gran fesserie.

              Ciao

            • Z. scrive:

              Francè,

              pensavo allo sviluppo industriale sovietico sotto Stalin, assai più rapido e drammatico di quello già sperimentato dai Paesi occidentali (e inimmaginabile, però, senza appunto l’esperienza occidentale).

              Il Labour non era un partito socialdemocratico? non stava nello stesso raggruppamento della SPD?

              Qual è la tua tesi – che gli industriali si tagliarono spontaneamente i profitti perché volevano bene ai poveri? 🙂

            • Z. scrive:

              Francesco, mi spiego meglio…

              sono anche in parte d’accordo con la tua analisi sul debito non più sostenibile. Ne abbiamo parlato spesso.

              Solo che penso anche un’altra cosa: che non appena si è scoperto che l’URSS era un cadavere ambulante, allora è stato più facile far accettare a tutti che TINA, e chiudere immediatamente con le politiche keynesiane.

            • Francesco scrive:

              Ehm, Z, non vorrei toglierti delle illusioni ma CHI avrebbe rinunciato alle politiche keynesiane?

              Così, tanto per capirci.

              PS a small hint. Regan e Bush II sono stati iper-keynesiani. Mica per nulla hanno lasciato alle spalle montagne di debito pubblico.

            • Francesco scrive:

              no Regan, Reagan.

              scusa

            • daouda scrive:

              januns non sa di cosa parla quando dimentica le assicurazioni private che sono la base del problema e non il libero scambio di forza lavoro. Alcuni le chiamano gerarchie naturali

            • daouda scrive:

              francesco è un miltoniano ossia un socialista

  10. Grog scrive:

    I Russi hanno davvero una pazienza della Madonna, sempre qualcuno a trattarli da rozzi contadini e stuzzicarli in qualche modo, la volta che si incazzeranno sul serio serviranno i rifugi anti atomici!
    Meno male che sono buoni d’animo ed ospitali anche se si alterano un pochino quando vengono invasi da qualche masochista deficiente, dopo le perdite della grande guerra patriottica hanno giurato che non si combatterà su suolo russo e c’è da crederci, tedesco ed inglese avvisato mezzo salvato!
    Sarebbero decisamente anti estetiche la trasformazione di Albione e della foresta nera in vetro fuso!
    Certo che per rompersi le corna invadere la Russia è la strada giusta, quei maiali degli anglo sassoni lo hanno capito e per via indiretta hanno appoggiato i wahabiti per sbocconcellare la Cecenia a Santa Madre Russia ma a quanto pare non ci sono riusciti.
    Quei deficienti dei Georgiani non recuperanno mai più Abkazia e Sud Ossetia e gli è ancora andata di lusso che non sono stati cancellati come nazione, gli americani gli avevano detto nell’agosto del 2008
    “vai avanti tu ce a me vien da ridere” e anche “i Russi non sospettano nulla e stanno facendo solo lavori agricoli in zona”, peccato che i “lavori agricoli” fosse la 58ma corazzata a farli, mai sentito di Russi che non siano un pochetto sospettosi e capaci di “maschirovka” di farti vedere una carriola mentre in realtà si tratta di un sommergibile?!
    E gli Ukraino-pitechi poi?! Pezzi di grandissimo somaro! Loro poi i Russi li dovrebbero conoscere bene visto che sono una roba mezzo russo cirillica ortodossa anche se con deviazioni e perversioni verso il cattolicesimo mascherato uniate!
    Per tacere di quei valorosi cretini dei Polacculi e degli sparuti e terribilmente idioti baltici che tra una ventina d’anni saranno completamente spopolati e dovranno importare Bonghi!
    Bisonga andare in Russia da amici e turisti, ci si mangia divinamente e si beve come cinghiali della steppa! Le femmine sono mediamente porcelle e di tutte le taglie e razze! Insomma ci si possono passare fine settimana gradevoli di tutti i tipi! Dalla ciucca mortale allo scopaggio in dacia! Davai! Davai!
    Grog! Grog! Grog!

  11. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Mondo Cane

    “La sinistra, quella comunista, già dal migliore, è stata prima infiltrata e poi dirottata.”

    Ci sono due possibilità.

    1) La Sinistra – cioè l’organizzazione politica del proletariato – è una forza storica, come fu in precedenza la borghesia. E per quanto si potessero accanire clericali e reazionari, nessuno riusciì a fermare la borghesia, perché era appunto una forza storica. Non è infiltrabile.

    2) La Sinistra non è affatto l’organizzazione politica del proletariato, la concezione marxista della lotta di classe come motore della storia non regge, è soltanto un atteggiamento psicologico, un insieme caotico di movimenti politici, di interessi divergenti, di gruppi sociali che mutano. In questo caso, non c’è bisogno di alcuna infiltrazione, si svuota da sola.

  12. Moi scrive:

    Ayn Rand [“Eskimo Lady”, direbbe Mario … 😉 ) First Interview 1959 (Full)

    https://www.youtube.com/watch?v=1ooKsv_SX4Y

    ————–

    Ayn Rand e gli appassionati dello sbucaltamento universale, hanno scritto critiche brillanti alla natura parassitaria della Sinistra.

    [cit.]

  13. PinoMamet scrive:

    Solo per segnalare che la tesi della fine dell’Impero napoleonico (e della campagna di Russia) per semplice “espansione” credo sia già tolstoiana prima ancora che di stampo marxiano.

    E per fare le corna 😉

    • Grog scrive:

      Quel cretino isolano tappo di Napo le ha prese anche dagli Spagnoli e mica poche!
      Anzi direi che in Spagna si sono divertiti come matti gli Inglesi che hanno potuto fare i ricchioni con il culo degli spagnoli con un minimo di aiuti, gli spagnoli quando acchiappavano un mangia rane lo segavano in due tra due assi di legno se non erano in vena di particolare crudeltà.
      Così adesso i mangia rane potranno avere
      – Una presidenta consorte “PREMIERE PEDOPHILE”
      – Un presidente “MACULATTON”
      I Francesi sono sempre stati modernissimi! Se è alla moda tirarsi martellate sui coglioni stai sicuro che ci sarà la fila dai ferramenta per comprare i martelli (prodotti in germania)!
      AMOUR TIRAMI UNA MARTELLAT AMOROSA SUI ZEBEDEI!
      SI MON TRESOR TE LI APPIATISC SUBIT!
      Grog! Grog! Grog!

  14. mirkhond scrive:

    Quel che mi chiedo, è cosa Napoleone si aspettasse dall’invadere un paese immenso (1/6 della Terra), e come poi poterlo mantenere, tenendo conto di dimensioni e geografia della Russia!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sperava di sconfiggere militarmente la Russia e costringere lo Zar ad una pace vantaggiosa. Non era un occidentale di oggi che l’idea di stipulare un trattato con il vecchio nemico la trova immorale e inaccettabile 😀

  15. mirkhond scrive:

    “Quei deficienti dei Georgiani non recuperanno mai più Abkazia e Sud Ossetia e gli è ancora andata di lusso che non sono stati cancellati come nazione”

    Anche qui, mi chiedo le ragioni dell’autentica ingratitudine dei Georgiani, verso la Russia che nel 1801-1810, occupando la Georgia, la salvò dalla tenaglia ottomano-persiana, da cui era oppressa da secoli.
    Gli Armeni da questo punto di vista sono ben consapevoli che, insieme ai Disegni Divini, solo la Russia può salvare il Cristianesimo nel Caucaso.
    Cosa capita da Armeni e Osseti, ma non dai Georgiani.
    Perché?

    • Francesco scrive:

      >>> occupando la Georgia,

      non è che queste parole ti possono dare un suggerimento?

      😀

      • mirkhond scrive:

        Sotto la Russia, la Georgia potè mantenere la sua identità cristiana, senza la doppia minaccia ottomano-persiana.
        E non mi sembra cosa da poco.

        • Francesco scrive:

          perdona l’insistenza di un ignorante ma la aveva mantenuta anche prima … l’intolleranza religiosa è fenomeno abbastanza recente

          sei sicuro che la Russia fosse tanto meglio degli altri imperi?

          ciao

          • mirkhond scrive:

            Per dei cristiani ortodossi a rischio di essere annientati/assimilati dai due colossi musulmani che si contendevano il Caucaso, credo che la Russia fosse davvero il minore dei mali.
            Come capito da Osseti e Armeni, ma non dai Georgiani che s’illudono in un aiuto statunitense che non potrà mai davvero modificare gli equilibri caucasici in senso favorevole alla Georgia.

            • mirkhond scrive:

              ma la aveva mantenuta anche prima …

              A prezzi spaventosi, come riserva di schiavi mamelucchi per l’Iran Safawide (1502-1736), e con gli stessi sovrani Bagratidi che dovettero essere dei vicerè shiiti imamiti nel 1615-1658 e sempre shiiti imamiti ma criptocristiani nel 1658-1745.
              Invano i re iberi/georgiani rivolsero appelli ai Franchi nei secoli XVII-XVIII.
              La geopolitica poteva fornire aiuto solo dalla Russia, rafforzatasi nel Caucaso a partire dal XVIII secolo.

            • mirkhond scrive:

              Quanto al versante della costa del Mar Nero, gli Ottomani islamizzarono gran parte delle popolazioni cartveliche/georgiane occidentali, a partire dai Lazi, Agiari (da cui discende Erdogan) e Abkhazi.
              Quando i Russi arrivarono in queste terre dopo il 1810, e soprattutto nel 1828-1829, trovarono queste aree in gran parte islamizzate.

          • Grog scrive:

            Ma che caspita dici?!
            Il fenomeno dei cristiani sbranati dai leoni è recente?
            Grog! Grog! Grog!
            P.S.
            Accattati un calendario

  16. Moi scrive:

    @ UGO BARDI

    Scusi, Prof. … Visto e considerato che con il Suffragio Universale Indiscriminato, così com’è, il Suo voto “democratico” vale come quello “oclocratico” di un qualsiasi truzzo 18enne semianlfabeta … Lei come propone di riformarlo, il Suffragio Universale ?

    😉

  17. Moi scrive:

    semianalfabeta … che poi non sarebbe più coerente-corretto “emi-analfabeta” ? 😉

  18. Francesco scrive:

    >>> Più o meno chiunque oggi – al di fuori forse dell’India che ci devono ancora sbattere la testa – sottoscriverebbe la semplice affermazione, “credo che mio figlio se la passerà peggio di me”.

    per il momento mi limito a fare l’indiano!

    poi entrerò in qualche dettaglio

    ciao

  19. mirkhond scrive:

    Una riflessione di Luigi Copertino sugli eventi francesi:

    http://www.maurizioblondet.it/patrioti-globalizzatori-lepenismo-luigi-copertino/

    • Miguel Martinez scrive:

      Per mirkhond

      “una riflessione di Luigi Copertino”

      molto interessante:

      “I fascismi non sono, dunque, una reazione alla Modernità illuminista ma ne sono l’esito irrazionalista, sub-razionalista, persino a modo loro nichilista (Hermann Rauschning definì il nazismo una “rivoluzione del nichilismo”) sicché la loro è la contestazione del figlio – degenere quanto si vuole ma pur sempre figlio legittimo – contro il padre. Il volontarismo, l’antimaterialismo, lo spiritualismo cui si richiamano i movimenti fascisti volgono ad una “mistica vitalista” che non è storicamente e filosoficamente pensabile senza la “mistica razionalista” dell’illuminismo radicato nella tradizione spuria risalente al panteismo spinoziano, all’alumbradismo, al rosacrucianesimo ed alla sua derivazione massonica.

      Il richiamo di Barrès alla “terra ed ai morti”, nonostante le apparenze, è molto diverso dallo scenario invocato, per spiegare la differenza tra la nazione giacobina e la patria reale, dal leggendario capo vandeano monsieur de Charette: «La nostra patria – egli proclamò – per noi sono i nostri villaggi, i nostri altari, le nostre tombe, tutto ciò che i nostri padri hanno amato prima di noi. (…). Ma la loro patria cos’è per loro? … Loro l’hanno nel cervello, noi la sentiamo sotto i nostri piedi».”

      • Francesco scrive:

        Scusate ma la tesi mi lascia perplimuto.

        Essendo persona di intelligenza e cultura limitata, non vedo praticamente nessun indizio a favore della tesi della continuità tra “modernità illuminista” e “misticismo fascista”

        Tranne voli pindarici degni però di studiosi delle scie chimiche, delle sirene, dei complotti massonici a favore di Dreyfuss …

        Saluti

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Francesco

          ” non vedo praticamente nessun indizio a favore della tesi della continuità tra “modernità illuminista” e “misticismo fascista””

          Ti consiglio la lettura degli interessantissimi testi di Banti sul Risorgimento.

          Semplicemente: se non è il Re che decide, è la Nazione.

          Divisa nelle sue due componenti: i maschi che danno il sangue, e le femmine che danno figli.

          Tutte le retoriche fasciste nascono nel 1789.

          • Carlo scrive:

            Sono d’accordo con Miguel, tra l’altro il mitico Stato fascista di “quando c’era lui” non era altro che lo stato liberale risorgimentale curvato in senso autoritario, tanto che il PNF lungi dall’essere un vero partito totalitario che occupa integralmente lo stato (stile PCUS e NSDAP) divenne, dopo il consolidamento del potere di Mussolini nel 1926, una struttura sempre più secondaria e, a partire dalla segreteria Starace, inutile e flokloristica, in quanto il potere di Mussolini si basava sulle strutture preesistenti dello stato (la supremazia tante volte ribadita da Mussolini dei prefetti sui federali). Per quanto riguarda Barrès, il mio professore di storia delle dottrine politiche sostiene che, a differenza di Maurras, esaltasse l’esperienza della Rivoluzione come grande momento di risveglio nazionale pur criticandone taluni aspetti.

          • Francesco scrive:

            Quindi l’Illuminismo politico CONTINENTALE è immediatamente totalitario, sciovinista, illiberale, oltre che anti-tradizionalista?

            State ergendo un monumento all’Inghilterra e agli Stati Uniti, oserei dire.

            😀

            • Carlo scrive:

              In effetti una delle più dure critiche alla rivoluzione francese è quella del liberale inglese Burke. Sul fatto che l’illuminismo politico in generale sia immediatamente totalitario non sono del tutto d’accordo, e penso non lo sia nemmeno nella sua variante “destrorsa/autoritaria”: Barrès, per esempio, era anti-parlamentare, ma democratico e repubblicano, fautore di una sorta di democrazia diretta plebiscitaria (un cinquestelle ante litteram), Maurras, invece, sostenitore del ritorno alla monarchia su basi laiche (e per questo inviso a tanti cattolici come Copertino) era contro il parlamento, ma a favore di uno stato minimo (in sostanza niente più libere elezioni compensate però dal fatto che lo stato non si impiccia più dei fatti tuoi) dotato di corpi intermedi, infine lo stesso fascismo non fu un regime totalitario, non solo per il fatto che accanto al duce c’era ancora il re, ma perché mancava il partito unico occupante tutto lo stato, al cui posto c’era il macchiettistico PNF di Starace la cui più importante funzione era l’educazione fisica della gioventù.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Carlo

                “In effetti una delle più dure critiche alla rivoluzione francese è quella del liberale inglese Burke.”

                Infatti, ho sempre sottolineato alcuni elementi della cultura anglosassone, che poi contrastano con altri.

                Sicuramente fu la rivoluzione francese a introdurre l’ossessione del “progetto” politico.

                Però quando il nascente capitalismo inglese si sposta negli Stati Uniti, si manifesta come il “progetto” imprenditoriale, altrettanto terrificante: non a caso Vance Packard descrisse insieme le società sovietica e statunitense come luoghi del culto dell’Organizzazione.

            • Francesco scrive:

              infatti, caro Carlo, una delle culture italiane più divertenti è quella che ignora totalmente l’esistenza dell’Illuminismo e del Liberalismo anglosassoni e ritiene che al di là della Manica non ci sia nulla

              le sue analisi sono meglio di quelle dei giornalisti sportivi

              ciao

            • Carlo scrive:

              Oppure che confonde la critica di Burke alla rivoluzione francese col pensiero reazionario

            • giovanni scrive:

              perchè, è mai esistito un Illuminismo extracontinentale? GLi USA ancora oggi fondano il loro diritto sostanzialmente sulla legge del taglione (perchè questo è il fondamento del comune sentire giuridico degli americani, altrimenti non accetterebbero senza fiatare un arcipelago gulag che tiene un cittadino su 100 in galera e altri due liberi con la condizionale), cosa c’è di illuminista? E i fondamenti del comune sentire inglese erano già belli che fatti quando arrivò l’illuminismo.

            • Francesco scrive:

              giovanni

              grazie di confermare i peggiori pregiudizi sull’odio anti-inglese e anti-americani di una parte profonda della cultura italiana

              e il relativo giudizio su di essa

              🙂

  20. Moi scrive:

    la sinistra si attacca all’individualismo liberale, per nascondersi e nascondere l’abbandono delle tematiche sociali in un mondo in caduta crescente.

    [cit. Mirkhond]

    ——————————–

    Il deputato “comunista” di Sel contro il taglio agli stipendi degli onorevoli: “Non siamo mica metalmeccanici”

    http://www.repubblica.it/politica/2016/08/11/news/il_deputato_comunista_di_sel_contro_il_taglio_agli_stipendi_non_siamo_mica_metalmeccanici_-145812854/?ref=HREC1-9

  21. mirkhond scrive:

    Come profetizzò Gianni Agnelli, in Italia solo la sinistra può fare una politica di destra.
    La dissoluzione del fu pci nella deriva liberale, profetizzata da Augusto Del Noce.
    Ci hanno azzeccato entrambi!

    • Francesco scrive:

      secondo me non si qualifica neppure come “fonte da articolo de Il Manifesto”

      dovresti essere più difficile di gusti e non accontentarti del primo che ti da ragione

      😀

  22. Miguel Martinez scrive:

    Interessanti le notizie dalla Venezuela: la fine che fanno i progetti ridistributivi, quando manca la materia prima da ridistribuire.

    • Francesco scrive:

      Noi della destra capitalistica lo diciamo da sempre, però!

      Vorrei la primogenitura (o il piatto di lenticchie)

      🙂

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Francesco

        “Noi della destra capitalistica lo diciamo da sempre, però!

        Vorrei la primogenitura (o il piatto di lenticchie)”

        Nessun problema: le critiche distruttive sono quasi sempre indovinate, qualunque cosa prendano di mira 🙂

        Solo che nel caso del Venezuela, il primo problema è aver impiccato tutta l’economia del paese al petrolio, anziché cercare di fare comunque tante altre cose, anche se in apparenza poco redditizie.

        Secondo, se mancano i soldi, bisogna cercare un’alternativa ai soldi.

  23. Miguel Martinez scrive:

    Vedo che Ugo Bardi ha citato la ritirata di Napoleone, anche se in altro contesto: parla infatti del tentativo italiano di sganciarsi dalla dipendenza dalla rete nucleare francese di produzione energetica:

    http://ugobardi.blogspot.it/2017/03/retenergie-intervista-ugo-bardi.html

    “Qui, come al solito, si pagano gli errori del passato. Nel futuro, si racconterà la storia del nucleare francese come un errore storico clamoroso, paragonabile all’idea di Napoleone di invadere la Russia nel 1812: dopo aver speso risorse immense, i Francesi si ritrovano a dipendere da un parco centrali ormai obsoleto per il quale il futuro rifornimento di uranio è tutto fuori che garantito.

    Va ricordato anche che Napoleone aveva delle truppe Italiane con lui, 50.000 uomini, dei quali ben pochi tornarono a casa.

    Un paio di secoli dopo, ci ritroviamo di nuovo ad aver seguito i Francesi in una delle loro balzane idee di “grandeur” napoleonica.

    Va detto, comunque, che i nostri guai sono ben poca cosa in confronto al disastro che si ritrova la Francia. Per noi, si tratta di riadattarsi e sostituire il nucleare francese con le rinnovabili; cosa perfettamente possibile per il “paese del sole”.

    Per la Francia, si tratta non solo di trovare una sostituzione per la frazione di energia, ben più importante, che il nucleare produce per loro, ma anche di trovare le risorse per gestire lo smantellamento delle centrali obsolete; impresa probabilmente più difficile di quella che Napoleone si trovava di fronte quando ha dovuto gestire la ritirata di Russia.

    E che, purtroppo, rischia di concludersi con un insuccesso altrettanto clamoroso.”

    • Grog scrive:

      Quelle carogne dei francesi hanno messo la prima centrale nucleare sul fiume RENO consapevoli di mettere nella merda gli odiati (sottotraccia) BOCHES (li odiano perché sono più in gamba di loro ovviamente)!
      Poi è come dicevo io! I Francesi sono sempre andati pazzi per le cose moderne ed alla moda!
      Se DIVENTASSE ALLA MODA tirarsi martellate sui coglioni stai sicuro che ci sarebbe la fila dai ferramenta per comprare i martelli (prodotti in germania)!
      E nell’intimità delle soffitte parigine(*) si udirebbero conversazioni tipo
      AMOUR TIRAMI UNA MARTELLAT AMOROSA SUI ZEBEDEI!
      SI MON TRESOR TE LI APPIATISC SUBIT!
      Grog! Grog! Grog!
      (*) Soffitta si dice “Chien assis ou Jacobin” e vi si tromba assai ben!

      • giovanni scrive:

        BOCHES (li odiano perché sono più in gamba di loro ovviamente)!
        ti sei appena guadagnato un posto d’onore come spalamerda quando tutto questo sarà finito, e finalmente si sarà risolta la questione tedesca come s’aveva da fare 70 anni fa, ovvero col piano Morgenthau (c’è poco da fare, gli ebrei hanno sempre ragione!), ovvero un solo campo di patate dal Reno all’Oder e dal mare del Nord alle Alpi.

        • Grog scrive:

          Si kiamano KARTOFFEL ignorante!
          Grog! Grog! Grog!
          P.S.
          E poi gli ebrei un pochino incazzati con i BOCHES potevano anche esserlo no?!
          E poi da bravi pragmatici e Skylikionani hanno jugulato i crucchi facendosi dare di tutto! Dai soldi ai sommergibili!
          Data l’impossibilità statistica di accopparli tutti l’idea di olocaustarli è stata davvero idiota! Solo un cretino crucco ci poteva cadere a piedi giunti!

    • Francesco scrive:

      nel conti ci sono anche i 50 anni di non dipendenza dalle importazioni di petrolio?

      😀

      • Z. scrive:

        Questo è un buon argomento, mi pare.

        Peraltro, considerando che in Italia abbiamo soggetti convinti che l’impatto ambientale di una centrale fotovoltaica sia inferiore a quello di un gasdotto, bisogna vedere quanto stiamo meglio…

        • izzaldin scrive:

          se fai riferimento al Tao, come cercavo di spiegare in un altro post il problema non è energetico, quanto di infiltrazioni mafiose, rapporti con regimi dittatoriali e distruzione di una parte del paesaggio.
          Generalmente la gente non si oppone a tutte le opere pubbliche, ma solo a quelle percepite come inutili o dannose. Il ponte di Messina sarebbe inutile e dannoso, e bisogna opporsi, ma nessuno si oppone ai lavori per la metropolitana o il tram se serve a migliorare la circolazione.

          • izzaldin scrive:

            Tap non Tao ovviamente

          • Francesco scrive:

            >>> Generalmente la gente non si oppone a tutte le opere pubbliche

            non mi pare che i fatti la cosino, caro Izzaldin. la gggente si oppone a tutto quello che crea disturbo, almeno in questo paese e di questi tempi.

            può anche essere che una lunga esperienza di delusioni li abbia resi diffidenti e ostili a prescindere ma mi pare che i fatti siano ormai palesi.

            anche le sue motivazioni anti-TAP sono palesemente assurde: ogni opera artificiale distrugge parte del paesaggio, le risorse naturali si comprano da chi le ha, la mafia ce l’abbiamo in casa da secoli. se questo dovesse fermarci, saremmo morti.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Francesco

              “non mi pare che i fatti la cosino, caro Izzaldin. la gggente si oppone a tutto quello che crea disturbo, almeno in questo paese e di questi tempi.”

              Non è così semplice.

              Qui a Firenze, c’è una Grande Opera Imposta, che è il tram: un immenso lavoro, con sprechi pazzeschi, ritardi mostruosi, che blocca interi quartieri e manda in rovina tanti negozianti, e quindi suscita proteste. Ma è un’opera che alla fine sarà utile, e quindi chi ha una visione più ampia, non si oppone.

              C’è invece un’altra Grande Opera Imposta, il nuovo aeroporto, che peggiorerà drammaticamente e irreversibilmente le condizioni di una gran parte di Firenze. E qui è giusto opporsi.

            • izzaldin scrive:

              Francesco, abbiamo discusso qui del Tap e hanno parlato persone che di energia ne sanno più di me e di cui io mi fido. Diciamo che, stante l’utilità dell’opera, rimane la grossa mancia data ad una dittatura che squalificherebbe i promotori dal parlare di diritti umani in futuro.
              Ma se parliamo del ponte sullo stretto o della TAV in val di susa o dell’aeroporto di Firenze, stiamo parlando di opere non solo inutili ma dannose nel medio lungo periodo.
              Come dice Miguel per Firenze, anche qui a Palermo ci sono da due anni lavori per il tram e la metropolitana, e nessuno ha protestato, anche se ci sono stati sprechi, ritardi, e l’azienda vincitrice dell’appalto è in amministrazione controllata per mafia. Ma è un’opera che diminuirà il traffico con un impatto sulla natura pressoché nullo, per questo nessuno si è opposto

            • Francesco scrive:

              sulla TAV in Val di Susa non riesco a concordare con voi, sulle altre opere invece …

              è un problema dell’Italia, la faccia di quelli del Partito del Fare, lo so

              mica per nulla non nutro speranze

              ciao

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ Martinez

              “Non è così semplice.”

              Ormai non ti stupirai se ti dico che non sono d’accordo… 🙂

              Ti faccio l’esempio del traforo del Fréjus. Il traffico italo-francese è cresciuto dopo l’apertura del traforo. Non è che c’era traffico prima, e non si sapeva da dove farlo passare: si è costruito il traforo allo scopo di creare il traffico.

              Allo stesso modo, qualunque incremento della rete dei trasporti (a meno che non sia palesemente mal fatto e/o mal collegato, come la nuova autostrada BreBeMi fra Milano e Bergamo) aumenta la disponibilità dello spazio fisico al traffico e dunque aumenta il traffico attraverso quello spazio.

              Vale per la ferrovia transpacifica in USA e Canada, per il cavo sottomarino fra America ed Europa, per le strade romane, ecc.

              Così, se si vuole aumentare il turismo in Liguria va messo il doppio binario ovunque sulla linea ferroviaria costiera.

              Il problema semmai è un altro. Vogliamo aumentare il turismo in Liguria oppure no? Se non lo vogliamo aumentare, lasciamo tutto così com’é. Gli affetti dalla sindrome NIMBY saranno contenti.

              Poi però non ci lamentiamo della disoccupazione…

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              cosa hanno combinato con la BreBeMi? era un tratto sempre intasato, quindi il traffico c’era già eccome!

              ciao

            • izzaldin scrive:

              (a meno che non sia palesemente mal fatto e/o mal collegato, come la nuova autostrada BreBeMi fra Milano e Bergamo)

              ecco credo che sia tutto qui il problema.
              se era un cattivo progetto che non ha risolto ma ha anzi aumentato i problemi, facevano benissimo i NIMBY a opporsi, giusto?
              il discorso è di non dare un assegno in bianco agli sbucaltatori di mezzo mondo ma di seguire le opere nel dettaglio per evitare che si rivelino dannose.
              e poi sì, si parla di scelte strategiche, come quella delle centrali nucleari: Francesco faceva notare che comprando energia nucleare dalla Francia abbiamo risparmiato chissà quanto petrolio, ed è vero; ma è anche vero che ora le centrali vetuste e pericolose se le tengono i francesi e per smaltirle saranno cavoli amari. cosa conveniva fare, guardando la situazione nel medio lungo periodo?
              non credo che ci siano risposte facili

            • Andrea Di Vita scrive:

              @ izzaldin

              Vicino casa mia c’è la Lanterna. Forse non tutti sanno che ai piedi della Lanterna c’è una centrale ENEL a carbone. E’ rimasta spenta anni per le pressioni degli ecologisti (è nel bel mezzo del porto, e di fronte alle case). Ma oggi che i Francesi hanno chiuso per controlli parte delle loro centrali, la centrale ENEL a carbone in mezzo a Genova sta bruciando carbone a tutto spiano, per produrre KWh da vendere ai Francesi.

              Che bell’affare, aver rinunciato al nucleare (che tra l’altro dava pure lavoro, qui a Genova).

              Grazie, NIMBY! 🙁

              Ciao!

              Andrea Di Vita

            • Francesco scrive:

              x Izzaldin

              1) no, non hanno ragione i Nimby perchè agivano per il motivo sbagliato. come se quelli del KKK per una volta linciassero un criminale negro, resta sempre che lo hanno fatto perchè è un negro

              2) veramente io parlavo dei francesi, che non comprano petrolio o gas dall’estero. se poi hanno esagerato con le centrali e ci svendono a noi l’energia elettrica, tanto meglio per noi.

              3) una centrale spenta cosa significa per noi che siamo a 300 km? nulla credo

              ciao

            • Z. scrive:

              Boh, ho sentito gente fare proclami sulle piattaforme petrolifere del referendum per poi scoprire che si estraeva gas (avercelo il petrolio al largo di Ravenna).

              Ovviamente nemmeno il gas, quando hanno scoperto che era gas, andava bene. Perché… boh, perché no, poi un motivo per dire no vuoi non trovarlo sul web?

              Tutti ingegneri. Poi dicono che in Italia ci sono pochi laureati!

    • PinoMamet scrive:

      Però non capisco perché si dice che l’Italia avrebbe seguito la Francia nel suo progetto di grandeur (o di autosufficienza nucleare).

      Mi pare che l’Italia abbia scelto invece di non seguirla; solo che l’energia da qualche parte doveva pur prenderla.
      Naturalmente avrebbe potuto investire molto di più sulle rinnovabili, ma stiamo parlando di 30-40 anni fa, non di oggi…

      le rinnovabili di oggi mi pare possano (a stento) gareggiare con il nucleare per efficienza, ma quelle di 30 anni fa non credo proprio…

  24. Francesco scrive:

    >>> il capitalismo saccheggia alla natura, al resto dell’umanità e alle generazioni future.

    sarei curioso di sapere chi tra i lettori del blog non è d’accordo con questo postulato fondamentale

    🙂

    • roberto scrive:

      sostituire “capitalismo” con “esseri umani” (chiedere ai cavalli americani per ulteriori informazioni)
      🙂

      • Francesco scrive:

        OAAR!

        dove AA sta per Amplissimo Accordo

        😀

        • > La Sinistra ridistribuisce. Ridistribuisce ciò che il capitalismo saccheggia alla natura, al resto dell’umanità e alle generazioni future.

          Intendiamoci: esiste una sinistra socialista post/neo/para fascista e una sinistra socialista marxista post/neo/para comunista.

          In realtà la seconda, quella che si erge a unica sinistra (ignorare la storia e farne scempio è una delle forme di oscurantismo dei sinistranti marxisti) ha sempre la lancia in resta del “più deficit” per garantire e implementare il dirittismo (più consumismo e più servizi per più tutti, in questa orribile demagogia cialtrona sono riusciti a battere alla stragrande anche B., la borghesia, la sinistra marxista/comunista riesce sempre a ottenere il peggio, a vincere nel peggio).

          I sinistranti ugualisti, (terzo)mondialisti, sostituzionisti, marxisti/comunisti prima No Global alla Casarin e ora Sì Global alla Soros/(Gabriele) Del Grande/NoBorders, ribaltone di 180° come se nulla fosse, quindi sono in prima linea anche sulla rapina intergenerazionale: i diritti (?) delle pensioni e gli accordi di rapina (tutti in pensione con 15 anni sei mesi e un giorno, versi 10 di contributi e prendi 60 di pensione) sono solo uno dei casi.

          La mistica fanfaluchesca per citrulli dei migranti come ricchezza e risorse (v. anche qui la sinergia con i sporchi capitalisti cacca diavolo brutti del FMI) è un altro lavaggio di cervello impartito ai militanti e alle masse strumento utile nell’affossamento dei bilanci pubblici e quindi a far crescere senza misura deficit e debito, a cui si aggiunge il dissanguamento con le rimesse da parte degli alloctoni invasori e che contribuisce alla rapina intergenerazionale.

    • supervice scrive:

      Io non parlo più di superamento capitalismo da anni (ma forse è solo perché a ripetere le stesse cose mi annoio).
      Io sono dell’idea che, dal momento in cui l’uomo è salito in cima alla piramide alimentare e ha scoperto tecnologie che gli permettevano di accumulare surplus, il saccheggio terminale della natura è un percorso in discesa, per me impossibile da evitare.
      Casomai non riesco a capire come si possa negare…
      Piccolo esempio: nel ‘500 l’industria della ceramica di Faenza aveva sterminato i boschi dell’Appennino, e si dovettero importare gli alberi dalla Croazia per proseguire l’attività.
      Altro esempio: per paura delle malattie infettive, i Granduchi a Firenze decisero di potare totalmente Monte Morello (pensavano che fosse per il ristagno dell’aria e che gli alberi frenassero il ricambio): è stato rimboscato a cazzo agli inizi del ‘900 con alberi non adatti, da decenni cascano un dopo l’altro, il monte è mezzo spelacchiato e non ci sono i soldi per manutenerlo.
      Di esempi come questo è pieno il mondo, da almeno 500 anni.

      • Francesco scrive:

        a me pare che si stia passando da saccheggio puro e semplice a saccheggio ragionato: pecco di ottimismo?

        del resto, cosa altro potremmo fare noi umani?

        ciao

        • supervice scrive:

          E’ ragionato nel senso che cerca di farci guadagnare (senza riuscirci) tempo. Cosa potrebbe fare l’umano? Non ne ho idea.
          Dovremmo adottare meccanismi di autoregolazione di una complessità assurda. Ma ci penseranno quelli vecchi: tetano, morbillo, colera, tifo, cattiva alimentazione, guerre, eccetera…

          • Z. scrive:

            supervice,

            — Dovremmo adottare meccanismi di autoregolazione di una complessità assurda. Ma ci penseranno quelli vecchi: tetano, morbillo, colera, tifo, cattiva alimentazione, guerre, eccetera… —

            In linea di massima sono più ottimista.

            Però, se la ggente e i politici ggentisti insistono con successo nella propaganda pro-Vannoni e pro-antivaccinismo, chissà, forse non hai tutti i torti.

          • giovanni scrive:

            mi pare che il virus liberista che Madre Natura ha inoculato negli umani sia più che sufficiente per ridurre il problema a dimensioni accettabili. Quando hai i mezzi materiali e conoscitivi per fare campare qualsiasi essere umano almeno 100 anni, e anteponi a tutto ciò l’idea che la sanità se la può permettere solo chi paga, hai già fatto la gioia di Malthus senza sparare un colpo.

      • PinoMamet scrive:

        Mmm di esempi come questi è pieno il mondo, d’altra parte è anche vero che l’Appennino è ancora pieno di boschi (compreso quello toscoemiliano), persino il Tamigi è stato risanato, quando andavo alle elementari io si parlava di pochi lupi quasi in via d’estinzione che raramente sconfinavano dai parchi dell’Abruzzo, mentre ora sono così diffusi che ce li ritroviamo in tangenziale a Parma (non scherzo, è un esempio vero, vivono anche in bassa collina qua), il panda è stato tolto dal numero delle specie in via d’estinzione e si potrebbe andare avanti a lungo anche con questi esempi…

        insomma, non credo che tutto sia perdutissimo.

        Ma la chiave per me è sempre quella di fare meno figli, e tenere una popolazione mondiale oscillante, ma fissa sui… due miliardi diciamo?
        con ottimo tenore di vita per tutti.

        Prima o poi ci arriveremo (sono ottimista).

        • Miguel Martinez scrive:

          per PinoMamet

          “insomma, non credo che tutto sia perdutissimo.”

          La vita sicuramente ha risorse straordinarie, appena l’uomo smette ad esempio di allevare pecore mangiatutto e sparare ai lupi che le minacciano, succedono cose sorprendenti.

          Il problema è che la la domanda di ciò che le pecore hanno da offrire (tessuti, carne, latticini) è aumentata in modo mostruoso negli ultimi decenni.

          La sovrappopolazione esiste; ma il vero problema è che ognuno di noi fa danno (il concetto va molto oltre la “impronta ecologica”) per migliaia di persone di qualche secolo fa – non siamo 7 miliardi, ma 7000 miliardi (almeno). E anche i 2000 miliardi proposti da te sono troppi…

          • PinoMamet scrive:

            Ma io ne proponevo due…

          • PinoMamet scrive:

            “ma il vero problema è che ognuno di noi fa danno (il concetto va molto oltre la “impronta ecologica”) per migliaia di persone di qualche secolo fa ”

            Verissimo.

            Come è verissimo che nessuno sceglierebbe di tornare a vivere come qualche secolo fa.

            Naturalmente c’è sempre la risposta: “eh, ma non è mica una scelta”.

            Ma mi sembra una risposta di comodo: pessimistica, ma, ecco, di comodo pessimismo, un modo per evitare di risolvere il problema, come dire.

            • mirkhond scrive:

              Qual’è la soluzione del problema?

            • Z. scrive:

              Secondo me non c’è, e siamo condannati.

              Il che non è un buon motivo per dargliela su. Oltretutto mi sbaglio spesso.

            • Miguel Martinez scrive:

              Per Pino Mamet

              “Come è verissimo che nessuno sceglierebbe di tornare a vivere come qualche secolo fa.”

              Una riflessione interessante che leggevo in un commento su Effetto Risorse…

              Tra il 1930 e il 1960, la maggioranza degli italiani sono passati dal neolitico alla “modernità”.

              Sarebbe inimmaginabile tornare indietro al 1930 (la fila a prendere l’acqua al pozzo, i bisogni che si fanno in aperta campagna, la candela per farsi luce…). E questo lo capisco.

              Ma tornare al 1960?

              Sono passati quasi sessant’anni (il doppio di quelli passati tra il 1930 e il 1960), eppure è cambiato poco di fondamentale da allora.

              La maggior parte di noi ci potrebbe vivere benissimo.

            • Moi scrive:

              … Retropia ?

              … Old Economy ?

              … Basta che si faccia anche senza Politically Correct, che sarebbe neo-ana-cronistico 😉 !

            • PinoMamet scrive:

              “Ma tornare al 1960?”

              Ah ma vieni dalla mia: sono anni che voglio fondare il Movimento Italia Anni Sessanta 😉

              a parte tutto, mi sembra uno scenario di “regresso gestibile”, o “decrescita emotivamente sostenibile”.

              E poi ho il sospetto che negli anni ’60 italiani (la generazione di papà, insomma) si divertissero molto di più.

              E non lo sottovaluterei.

            • PinoMamet scrive:

              Chiarisco: non mi immagino che viaggeremmo sulla macchina Fiat del 1962, per dire;

              ma che una famiglia avrebbe, come allora, una sola automobile, magari però questa elettrica o mista.

              Che, come allora, elettrodomestici (ma oraa basso consumo ecc. ecc.: su queste cose ci siamo, la tecnologia aiuta), abiti e così via siano fatti per durare, e non per essere cambiati ogni due secondi;

              che, come allora, si sia un po’ più resistenti alle mode, ci si accontenti di vacanze più brevi e vicine, che le spese superflue debbano essere un po’ meglio ponderate.

              In realtà non sarebbe diversissimo da come moltissime famiglie italiane stanno già vivendo, anche, ssst, non lo dicono, perché in pubblico bisogna far finta di continuare a essere negli anni Novanta.

              Ammetterlo tutti, far cadere la maschere, e avere un sistema che aiuta
              (ok, compriamoci tutti una utilitaria elettrica, non c’è bisogno di far vedere che te c’hai il Porsche che poi non potrebbe circolare per via dei bolli non pagati)
              farebbe anche calare lo stress.

            • Z. scrive:

              Non che la cosa abbia importanza ma nessuno di noi, qui, sopravviverebbe più di tre giorni nei Sessanta, secondo me 🙂

              Sono anche convinto che siano stati un decennio enorme per chi aveva vissuto il dopoguerra. Credo che enorme non renda l’idea.

              • Miguel Martinez scrive:

                Per Z

                “Non che la cosa abbia importanza ma nessuno di noi, qui, sopravviverebbe più di tre giorni nei Sessanta, secondo me”

                Psicologicamente, direi proprio di no!

                Tra democristiani, comunisti, bigotti, maschilisti insopportabili, aspiranti imprenditori brianzoli, babbi che fumano in macchina con i bambini, gente che si diverte a tirare i sassi ai gatti…

                Fisicamente, invece, non vedo proprio il problema.

                Cesso con catena penzoloni invece di pulsantino; telefono che devi metterci il dito per far girare i numeri; tutti gli oggetti più squadrati di oggi… per il resto, cosa c’è di sostanzialmente diverso?

            • Z. scrive:

              Pino,

              ora capisco meglio il tuo punto di vista. Sai cosa però…

              non so come spiegarmi. Ci provo: è il punto di vista isolato di una persona particolarmente saggia e particolarmente equilibrata.

              Troppo, per il nostro mondo, temo 🙂

            • Z. scrive:

              Miguel,

              ora che rileggo il tuo post, mi correggo: non due giorni. Due minuti, poi tutti in fuga all’estero!

            • Francesco scrive:

              io avrei problemi con la televisione in bianco e nero

              e con i playmobil dalle armature luccicanti che si rovinano in pochi mesi

              🙁

        • supervice scrive:

          Non esattamente: le montagne spelacchiate del Sarno non si ripopolano di alberi in secoli, perché sono state scarnificate in modo innaturale: lo stesso vale per Monte Morello, o per tutti i terreni agricoli che stiamo mungendo come vacche. Nel lungo termine (per noi), la natura si assesta alla grande. Nello stesso tempo, noi, no. Non siamo altrettanto resilienti.

        • paniscus scrive:

          Io mi sarei anche parecchio rotta di questo vezzo della colpevolizzazione di chi fa figli, eh.

          • PinoMamet scrive:

            Vabbè, calcola che io conosco uno che a 7 figli, e uno che ne, mi pare, 16 (alcuni dicono 17).

            No, davvero!

          • Z. scrive:

            Lisa,

            anche di quelli che li usano a guisa di scudi umani, uso Saddam, però 🙂

          • Moi scrive:

            Ma i Liberals non erano per Salvare il Mondo con il Carpet-Bombing dell’ Africa caricando gli aerei militari a preservativi ?! 😉

            —————

            Mica come i Conservatives,che dicono ch’ è meglio bombardare i poveri già nati … 😉

            • Moi scrive:

              Prima che venisse a moda il Politically Correct, era di Sx pure il “battutone” che prima (!) bisognava spiegare ai Negri _ sic, ch’era normale dire così anche a Sx … _ che i “preserva” NON sono delle “cìcles”

              (a Bologna la “cìcles” è _ o almeno era, poiché il termine è desueto _ un sostantivo di genere femminile ed esprime indistintamente numero plurale o singolare) …

          • Francesco scrive:

            ORAL!

            fare figli rimane la prima condizione di vita, neppure di successo, della specie umana

            il resto è mancia

    • Z. scrive:

      Francesco,

      — sarei curioso di sapere chi tra i lettori del blog non è d’accordo con questo postulato fondamentale —

      Bisognerebbe prima definire “capitalismo” con un’approssimazione accettabile. O almeno provarci 🙂

      • Miguel Martinez scrive:

        Per Z

        “Bisognerebbe prima definire “capitalismo” con un’approssimazione accettabile”

        Ci provo a darne una definizione estrema (nel senso che poi esistono mille forme ibride con altre cose).

        Un sistema fondato sul denaro (e non, ad esempio, sulla terra, sugli schiavi, sulle officine ecc.).

        Dove lo scopo consiste nell’investire il denaro in qualunque cosa possa rendere più denaro di quello che viene investito.

        Per farlo, deve rendere intercambiabile qualunque cosa con qualunque altra (duecento immaginette di Padre Pio prodotte da un ateo in Cina valgono due giorni in una sauna gay a San Francisco di proprietà di un fondo pensione per pastori evangelici).

        Il tutto sotto la forte protezione dello Stato, che deve rendere favorevoli gli scambi al “suo” capitalista, incollarsi le “esternalità”, formare a scuola i quadri, garantire le infrastrutture e gli appalti e se necessario fare guerre.

        In tutto questo, c’è un eterno elemento umano, che la Chiesa saggiamente metteva tra i famosi vizi capitali.

        C’è un rapporto tra Stato, legge e proprietà di cui si trovano ampie radici nel mondo romano (e per certi versi anche in Sumeria).

        Ma il tutto è inconcepibile, in questa forma, senza la rivoluzione mentale della contabilità rinascimentale e il sistema bancario.

        Nel mondo, fino a poco tempo, la grande maggioranza dei rapporti tra esseri umani non era di tipo capitalistico.

        Notare che nell’elenco, non ci ho messo “classe borghese che sfrutta operai”, che secondo me non è un elemento indispensabile.

        • Z. scrive:

          Miguel,

          è un’analisi sintetica ma interessante. Proverò a rifletterci un pochino su, pur con tutti i miei limiti 🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            Per Z

            “è un’analisi sintetica ma interessante.”

            Grazie… sì, è terribilmente sintetica. Taglia via una parte importantissima, poi – ad esempio il motivo psicologico per cui qualcuno vuole avere cinque miliardi di euro invece che appena quattro; oppure, viceversa, il motivo per cui un traduttore di manuali tecnici spera di spuntare 12 euro a cartella invece di 11.

            • Mauricius Tarvisii scrive:

              Perché gli euro ti permettono di acquistare beni e servizi e perché quelli che non usi per acquistare beni e servizi ti danno un senso psicologico di sicurezza non indifferente (potrai spenderli in futuro…).
              Beni e servizi sono la costante di ogni sistema umano, che siano prodotti dal clan familiare, che siano estorti alla tribù vicina sottomessa, che siano forniti dagli schiavi, che siano ottenuti mediante la concessione di fondi a contadini o che siano comprati in cambio di euro.

            • Z. scrive:

              Savio giudizio il tuo, giovinotto.

    • PinoMamet scrive:

      “sarei curioso di sapere chi tra i lettori del blog non è d’accordo con questo postulato fondamentale”

      Presente!

  25. Z. scrive:

    Oggi capisco lo strano gusto che la destra nazionalista d’Europa provava mentre Stalin invadeva la Finlandia.

    http://www.repubblica.it/politica/2017/04/26/news/reporters_sans_frontieres_rapporto_italia-163912811/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1

    E sì, ve li meritate entrambi: Grillo e Renzi. Tangheri 😛

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ok, tu sei la destra e lo abbiamo capito 😛
      Ma chi è Stalin? E chi la Finlandia?

      • Z. scrive:

        E nemmeno una destra qualsiasi, bada: la destra nazionalista, mentre coglie Stalin in flagrante reato di brigantaggio.

        TU poi te li meriti entrambi più di ogni altro qui!

        Però ti voglio bene lo stesso, lo sai 😛

        Z.

        PS: e che sono, Vauro, che mi metto a spiegare le mie battute? se non vengono colte al volo significa che non sono buone battute, e pace 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Però, 25 posizioni recuperate non sono poche, non mi sembra una mero incidente statistico.
      Lasciando da parte Grillo, cosa è successo di così positivo nell’informazione italiana da giustificare questa risalita?

      O di così negativo in quella di 25 altri paesi…

      • Z. scrive:

        A quanto leggo, secondo RSF sceso il numero dei giornalisti sotto protezione, da diverse decine a sei (6).

        Six journalistes italiens sont toujours sous protection policière 24h/24 après des menaces de mort proférées notamment par la mafia ou des groupes fondamentalistes. Le niveau des violences perpétrées contre les reporters (intimidations verbales ou physiques, provocations et menaces…) est très inquiétant d’autant que certains responsables politiques – comme Beppe Grillo du Mouvement 5 étoiles (M5S) – n’hésitent pas à communiquer publiquement l’identité des journalistes qui les dérangent. Les journalistes subissent des pressions de la part des politiques et optent de plus en plus pour l’autocensure : un nouveau texte de loi fait peser sur les auteurs de diffamation contre les politiciens, magistrats ou fonctionnaires des peines allant de six à neuf ans de prison. De nombreux journalistes, notamment dans la capitale et dans le sud du pays, se disent toujours sous la pression des groupes mafieux et des organisations criminelles locales.

        Il link alla vecchia rilevazione non la trovo, ci metto un articolo…

        http://www.lastampa.it/2016/04/20/esteri/libert-di-stampa-litalia-crolla-ora-al-posto-jl0lw7T7ev7j31hRKIpCwJ/pagina.html

        • giovanni scrive:

          i dati sono quelli, ma la lettura può essere anche l’opposta. Un giornalista minacciato è un giornalista temuto, un giornalista (che a parità di cose scritte) non viene più minacciato vuol dire che di quello che scrivono i giornali non frega più niente a nessuno.

      • Z. scrive:

        Grillo si sta impegnando per farci tornare al 77mo posto, così può dire che è colpa del piddì!

        http://www.repubblica.it/politica/2017/04/27/news/grillo_nuovo_attacco_ai_giornalisti_guardateli_in_faccia_e_ricordatevi_di_loro_-164061266/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1

        Solo che, se ho ben capito, o ci sono altri giornalisti sotto scorta o al limite scendiamo tipo di quattro o cinque posizioni. Se vuole che torniamo giù deve alzare di più il tiro 😀

        • Miguel Martinez scrive:

          Per Z

          ” o ci sono altri giornalisti sotto scorta”

          Magdi Allam credo che cammini sempre tra la solita nuvola di carabinieri.

          • Z. scrive:

            Certo, e probabilmente la sua scorta è così ampia che l’hanno contato per due.

            Però se vogliamo ri-scendere occorre qualcosa di eccezionale. Tipo una militante lucana di Hezbollah che spedisca teste di agnello via DHL, possibilmente lontano dal periodo pasquale e senza le iniziali N.R. nella sezione “mittente” 🙂

        • Z. scrive:

          Ultime notizie.

          Il Trava ci spiega che Grillo non ha mai aggredito, additato o minacciato un giornalista. Trattasi di bufala diffusa incautamente da RSF.

          Caso chiuso.

          Se non abitassi in Italia mi divertirei un mondo 😀

  26. Z. scrive:

    Renzi dice: chi vince le primarie sarà candidato premier per il PD.

    Ora, di per sé nulla di nuovo, ché a quanto mi risulta già lo stabilisce lo statuto.

    Ma perché lo dice?

    Secondo me perché si annoia e vuole che la gente vada a votare contro di lui per dispetto, così magari c’è un po’ di gara. Purtroppo non basterà…

  27. Z. scrive:

    Renzi: brillante, coraggioso e facondo, purtroppo vuole rifare il premier;

    Emiliano: furbesco, caciarone e grillesco, per fortuna vuol fare il premier (anziché il magistrato, per ora);

    Orlando: a suo agio come un virtussino nella Fossa dei Leoni, ma più spaventato.

    E io chi voto? Beh, da virtussino…

  28. Moi scrive:

    Chi sostiene il Maggiordomo dei Rotschild perché la Le Pen “è di Dx”, è un Fossile Novecentesco.

    … Ràiga !

    • Z. scrive:

      Ahem, io SONO un fossile novecentesco. Orgogliosamente.

      E penso che sia meglio che farsi dettare le idee dalle bufale telematiche.

      Vediamo come la pensano i francesi.

    • Francesco scrive:

      ah, io credevo fosse una psicopatica neonazista con promesse da segretaria della CGIL e competenze economiche da monsignore

    • giovanni scrive:

      ma è proprio necessario sporcarsi di merda scegliendo tra il servo dei Rothschild e una fascista, TANTO PIU’ che quella scelta non è nemmeno nostra?

    • Roberto scrive:

      Buonasera, mi chiamo roberto e sono un Fossile Novecentesco

      PS le pen non è di DX è di DUX.

    • PinoMamet scrive:

      Mi sono sempre piaciuti i trilobiti. Potrei essere un fossile di trilobita novecentesco? 😉

      • paniscus scrive:

        Io voto per i tilacini.

        • Moi scrive:

          Ma riconoscere che siete di Dx Liberal Dissolutoria TurboBanksterMassonica anziché continuare a raccontarVI di essere di Sx … vi costa così tanto ?!

          • Z. scrive:

            Moi, decidersi! O siamo fossili dello scorso secolo o capitalisti turbodiesel etc. del nuovo millennio!

            Fai una cosa. Stasera, tornato dal lavoro, ti guardi qualche ora di tubi con Fusaro, ti leggi un bell’articolo su ImolaOggi e domani, con calma, decidi.

          • PinoMamet scrive:

            Moi, TU sei di destra.

            Guarda, avrai avuto il nonno comunista, non voglio dire.

            Ma tu, personalmente, sei di destra; hai idee di destra, e piuttosto evidenti pure.

            Sei contrario all’immigrazione, sei contrario ai diritti agli omosessuali, leggi siti di tendenza cattolico-tradizionalista-reazionaria, hai la tendenza alla chiusura difensiva verso culture diverse dalla tua, verso le quali hai anche il tipico linguaggio derisorio di gran parte della destra, e per finire, sei saldamente anti-sinistra;

            anzi, il tuo sport preferito è quello di cercare vere e o presunte contraddizioni interne alla sinistra per tentare di farla “esplodere” o “implodere”.

            Sei di destra, punto.

            Non c’è mica niente di male; neanche di bene, però 😀

            ma soprattutto, non ce la menare! 😀

          • roberto scrive:

            moi,

            no, riconosco la mia qualità di fossile novecentesco (i trilobiti piacciono molto pure a me, ma i miei preferiti sono i socialdemocratici)

          • paniscus scrive:

            Che c’entro io e che c’entrano i tilacini con la destra?

  29. Moi scrive:

    “Populismo” è il nome che la Finanza Apolide dà all’ “Imponderabile” rispetto ai Burocrati meri gestori del Capitalismo …

    [Diego Fusaro]

  30. Moi scrive:

    Il Kapitalismo sta per Krollare …riKordàtevelo ! 😉

  31. Grog scrive:

    EX SINDACO DI TREVISO GENTILINI COME CANDIDATO PREMIER!
    Lui si che aveva capito tutto in anticipo!
    Faceva sradicare le panchine perché i BONGHI non potessero sedersi e poi voleva vestirli DA LEPROTTI PER FARE PUM! PUM! PUM!
    Roba da dargli la presidenza del consiglio a
    PATTO CHE SUPERI LA PROVA “BOLDRINKAYA” ACCOPPIANDOSI CON LEI IN PUBBLICO (1)
    Grog! Grog! Grog!
    (1) Con Rosi Bindi come “femme de chambre”

  32. Moi scrive:

    Il Capitalismo è quella roba che ogni volta che sta sul punto di crollare … cangia forma (ma NON sostanza, anzi: quella, se può, s’inasprisce !) e frega una generazione, rinviando il proprio crollo a quella successiva !;)

  33. Moi scrive:

    una lettura inedita :

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-francia-la-sconfitta-del-popolo-cattolico-19651.htm

    Macron e Le Pen, come pure i loro rispettivi partiti, hanno poi un importante elemento in comune: sono tutti quanti “laici” nel senso più che mai francese della parola. Sono insomma eredità diverse del medesimo illuminismo francese: rispettivamente del suo volto di sinistra, giacobino, e del suo volto di destra, napoleonico.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Moi

      “rispettivamente del suo volto di sinistra, giacobino, e del suo volto di destra, napoleonico.”

      Interessante!

      Come è interessante anche la nuova capa della destra tedesca, Alice Weidel, di mestiere consulente per startup internazionali, parla cinese per lavoro, vive con la propria compagna e il loro bambino di quattro anni e si batte per togliere l’assistenza sanitaria ai richiedenti asilo e fermare la denuclearizzione/depetrolizzazione energetica.

      • Moi scrive:

        Mah … con tutti quei Migranti barra Profughi Missoggeni und Omoffiobbi CisIncossa 🙂 [rileggersi Blondy: altro che Gggiovani come Noi che vogliono sentirsi l’ “Ef’tate Addof’f’o”* come Noi … come credeva la Boldrinenjugend Volontaria in loco !] 😉 da “accòiere” 🙂 l’ estate passata; be’ , l’ Isola di Lesbo è stata profanata …

        —————–
        *

        https://www.youtube.com/watch?v=u4Ye66kCv2Y

        • Moi scrive:

          Fossili degli Anni Sessanta che vogliono importare a dismisura Fossili del VI Sec. … altro che le sfiammarate 😉 al largo dei bastioni di Orione, ch’ era poi una motonave Romagnola da Lisssio . 😉

      • Francesco scrive:

        essendo un fossile, posso chiedere: come funziona questa cosa del “loro bambino di quattro anni” se sono due fimmine? acquisto in comune?

        trovo affascinante il mondo contemporaneo, quasi quanto la corte imperiale romana

  34. Moi scrive:

    Insomma, per farla breve, David Rockefeller è stato il più Compagno di tutti … chi l’ avrebbe mai detto, nel Novecento ?! 😉

  35. Z. scrive:

    A proposito di ritirate,

    I più tenaci oppositori della Brexit affermano che, se l’opinione pubblica cambierà idea, è possibile bloccare la decisione di lasciare la Ue o eventualmente di capovolgerla con un secondo referendum.

    http://www.repubblica.it/economia/2017/04/27/news/dopo_la_brexit_il_bregret_ora_i_pentiti_dell_uscita_superano_i_convinti-164019290/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P7-S4.2-T1

    I più tenaci oppositori della Brexit mi sa che dovranno mettersi l’anima in pace, invézi, un po’ come i più tenaci fautori della Brexit e tutti gli altri nel mezzo.

    In my dreams I have seen
    Traffic jams neath the sea
    And the passports of those who are queuing

    Vabbè, sognare è aggràtise.

    • Francesco scrive:

      senti, lascia un minimo di spazio all’ottimismo

      la Brexit è una puttanata pazzesca, il referendum era solo consultivo, se trovano un modo per tornare indietro è meglio!

      più che altro è l’Unione che non trova un modo per andare avanti …

      • Z. scrive:

        Mo gnanc par ridar.

        Come già disse Gianclaudio, aut is aut.

      • roberto scrive:

        “il referendum era solo consultivo”

        non vorrai non tenere conto di questa decisione chiara, inequivocabile e precisa del popolo?

        no, hanno fatto un referendum, hanno votato per uscire, che escano!

        • Z. scrive:

          …e possibilmente non domani, ma oggi. Preferirei ieri, a dirla tutta, ma tanto mica dipende da me 🙂

          • Francesco scrive:

            Io invece preferisco di gran lunga che gli inglesi, e la loro inesistente tradizione liberale, il loro culto dei diritti individuali, la loro storia, la loro svolta filo-mercatista, rimangano eccome nell’Unione con tedeschi e francesi!

            🙂

            • Z. scrive:

              Anch’io avrebbi preferito che i loro politici non avressero tirato la corda fino a romperla – senza nemmeno accorgersene, oltre tutto.

              Ahimé è successo, però.

            • Francesco scrive:

              basta cambiare i politici!

              Let’s make June the end of May!

              dicono in Albione

  36. Z. scrive:

    Sfida al PD Corral!

    No, non sto parlando della guerra a colpi di spot di ieri sera su Sky.

    http://www.unita.tv/focus/fare-di-piu-sulla-legittima-difesa-cosa-ha-in-mente-renzi/

    “La nostra proposta prevede di intervenire sull’articolo 59 del codice penale che regola l’errore scusabile. In sostanza, modifichiamo la norma nel senso che la colpa è sempre esclusa quando l’aggredito è in preda a un grave turbamento psichico causato dalla condotta di chi aggredisce”.

    Dio ha creato gli uomini, Renzi li renderà uguali. Con grave turbamento psichico quanto basta.

    Proseguiamo. Alessia Morani, parlamentare della Repubblica e affascinante civilista marchigiana dai profondi occhi grigioverdi, non si ferma qui. Anzi, vorrebbe riformare addirittura l’ordinamento sudafricano, e oltretutto retroattivamente: ci informa infatti che Pistorius “ha commesso femminicidio”. Sta bene. Epperò, epperò, siamo del tutto sicuri che il Pistorius, all’epoca affetto da disturbo d’ansia generalizzato, non fosse appunto in preda al “grave turbamento psichico” supra menzionato quando ha aperto il fuoco?

    https://en.wikipedia.org/wiki/Oscar_Pistorius#Murder_of_Reeva_Steenkamp

    Dulcis in fundo, apprendiamo che “un emendamento a firma Walter Verini propone il risarcimento per chi sia prosciolto dalle accuse. Se si agisce legittimamente per difendersi, lo Stato penserà a pagare le spese legali attraverso un fondo ad hoc che sarà istituito con la legge.”.

    Bbòni, amici chelebecchiani. State bbòni. In tempi di crisi, se non altro, si tratta di una forma originale di sussidio indiretto ai produttori di armi leggere, settore in cui l’Italia da sempre eccelle. Fin qui niente da dire.

    Solo un dubbio: e se invece venite indagati per fatti d’altro genere, magari senza sparare a nessuno?

    In quel caso gli sghei dell’avvocato li cacciate voi, e tanto peggio per voialtri.

    Quindi, come insegnava quel bizzarro inglese, abbiate fiducia in Dio ma tenete all’asciutto le polveri. Sempre in preda ad un forte turbamento psichico, ben inteso.

    Z.

    PS: A ben vedere esiste un’alternativa, e so che alcuni di voi – spilorci e tangheri – ci stanno pensando: non pagate l’avvocato, così è tanto peggio per lui. Eh no, non si fa. Spilorci e tangheri.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Il Veneto ti pagava l’avvocato se eri accusato di eccesso di legittima difesa. Poi la materia pare che non fosse di competenza regionale 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Nel complesso mi sembra una bella proposta, capace di unire il parlamento da Grillo alla Lega passando per Verdini. Aggiungendo qualche minchiata sul femminicidio si trascinano anche DP e sinistra.

    • paniscus scrive:

      “vorrebbe riformare addirittura l’ordinamento sudafricano, e oltretutto retroattivamente: ci informa infatti che Pistorius “ha commesso femminicidio”. Sta bene. Epperò, epperò, siamo del tutto sicuri che il Pistorius, all’epoca affetto da disturbo d’ansia generalizzato, non fosse appunto in preda al “grave turbamento psichico” supra menzionato quando ha aperto il fuoco?”
      ——————-

      Geniale. Basterà dimostrare di aver avuto una dichiarazione di BES a scuola (non una certificazione medica di handicap, di squilibrio mentale, di disturbo nervoso grave… ma semplicemente un consiglio di classe buonista che ha stabilito, anni prima, che Pinco Pallo aveva diritto a una programmazione scolastica personalizzata perché traumatizzato da conflitti in famiglia o da delusioni sentimentali, in maniera da essere promosso anche se aveva insufficienze gravi in quasi tutte le materie), e questo servirà come attenuante per qualsiasi accusa truculenta 5 o 10 anni dopo.

  37. Moi scrive:

    … Cinecomic Showtime !

    L’ex premier nel confronto Sky ha detto di non poter escludere un’alleanza di governo con Berlusconi.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/27/renzi-si-a-forza-italia-e-no-agli-ex-pd-hanno-tradito-orlando-con-berlusconi-o-pisapia-referendum-e-vediamo/3547010/

    … ètar ech Thor Ragnarok ! 😉

  38. Moi scrive:

    Sté mò a sìntar al Cumpâgn Ecologéssta Déivid Rocchefèller 🙂 :

    https://www.youtube.com/watch?v=ClqUcScwnn8

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Guenonista

      “E di che cosa si occupa la Sinistra…”

      Che poi questa storia – che riguarda peraltro un piccolo pezzo dell’immensa Russia dove sono morte decine di migliaia di persone in una guerra tremenda – pare che sia pure una bufala.

      Su questo, per quanto mi possa spettare, ho le idee molto chiare: considero un immane imbecille chi se la prende con qualcuno perché quello è fatto come è fatto. Credo che sia un modo assurdo di perdere tempo, prima che una “offesa ai diritti umani” o altre cose retoriche.

      Ma che si dimentichi tutto il resto di quello che è successo in Cecenia… chi si ricorda la distruzione di Grozny? I bombardamenti, i massacri? E tutto quello che c’è dietro, dall’inizio del 1800 in poi, e il destino dei popoli del Caucaso?

  39. mirkhond scrive:

    La Russia nel Caucaso ha salvato le popolazioni cristiane, vessate dai colossi ottomano e persiano, ma nello stesso tempo ha creato una ferita ancora non rimarginata verso le poolazioni musulmane, soprattutto in Cecenia.

  40. mirkhond scrive:

    popolazioni

  41. MOI scrive:

    Era una bufala, ma … sarebbe iniquo 😉 non segnalarla : girava la provocazione di Bello Figo Gu Candidato Sindaco adi Parma, “Più Figa (Bianca) per Tutti (i Negri) !” ?

    Ma se passa lo Ius Soli, egli potrebbe prendere l’ ipotesi sul serio !

    😉

  42. Necroclerico scrive:

    E se l’esito necessario e inevitabile, oltreché ampiamente meritato fosse la devastazione? Nessuno ci pensa. Ma finirà come in Giulietta e Romeo, per le parole del Principe di Verona: «Tutti sono puniti!» le più belle parole che si potessero mai affibbiare all’umanità di ogni latitudine e razza e tempo. Il nero caos assassino e castigatore, la sola necessaria vera forma di giustizia.

    “And I for winking at your discords too
    Have lost a brace of kinsmen: all are punish’d.”

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