Le mura e gli orti di Yedikule

Dalla Turchia, mi segnalanoci segnalano, perché ci riguarda tutti.

Le storie profondamente simili sono quelle radicalmente diverse. Come le mura di Istanbul sono diverse dalle mura del Carmine. E’ solo quando sfuggiamo al livellamento imperiale, che ci riconosciamo subito.

Mia traduzione dal francese

yedikule-bostanci-kediUn altro giorno nero per Istanbul, non solo per la gente del quartiere Yedikule ma per l’eredità storica della città …

Andremo ai piedi delle mura di Istanbul, per percorrere la terra degli orti storici di Yedikule, una tradizione popolare che risale a 1.500 anni fa. Quando spargono i semi, si comincia con tre manciate:

“Questo è per l’uccello, questo per il lupo e questo per l’abitante”

      yedikule-potagers-istanbul-historiqueQuesto terreno di 20 ettari che si estende lungo le mura, da Yedikule verso Mevlanakapı, coltivato da generazioni, figura sulla lista dell’UNESCO come patrimonio mondiale e offre sostentamento a quasi cento famiglie e un pezzo di natura in ambiente urbano.

Lo scorso 11 gennaio, il Comune di Istanbul ha messo in guardia gli ortolani:

“Raccogliete ciò che dovete raccogliere e lasciate la zona entro il mese di marzo, ultima data  per la distruzione di tutte le strutture di baracche e serre.”

yedikule-potagers-istanbulGli ortolani sono considerati “occupanti illegali” dalle autorità e accusati di “deturpare il paesaggio.” Eppure si può vedere su documenti ottomani che risalgono fino al 1723, la presenza di giardini, pozzi, rifugi e altre strutture. I giardini sono davvero il “paesaggio” di questi quartieri, come le vecchie mura storiche.

Le famiglie dei giardinieri hanno spiegato che non solo pagano le tasse, ma devono pagare l’affitto e una penalità di compenso, molto più elevata rispetto all’affitto, imposta agli occupanti e squatter su proprietà di proprietà comunali.

Pochi anni fa, l’indennità è stata aumentata da 3.000 a 30.000 lire turche [da 900 a 9000 euro]. Le famiglie hanno fatto ricorso ai tribunali. Il tribunale ha deciso a loro favore e ha ordinato di abbandonare le sanzioni esorbitanti.

yedikule-potagers-2Gli occupanti si sono organizzati in associazione sotto il nome di Yedikule Bostancılar Derneği. Hanno cercato di contattare il Sindaco e suggerire soluzioni. Il portavoce dell’Associazione Cihan Kaplan spiega:

“Per motivare il progetto di distruzione, il Municipio avanza la tesi della mancanza di sicurezza. Questo pretesto che conosciamo bene, viene utilizzato di routine per radere al suolo quartieri in cui sono previsti progetti di “riqualificazione urbana”.

Infatti diversi quartieri, alcuni storici, con un particolare tessuto sociale, come il quartiere Rom di Sulukule, sono stati rasi al suolo. I loro abitanti sono stati spesso spostati, loro malgrado, in abitazioni in verticale e lontanissime dai loro quartieri originali. Interi quartieri, ogni metro quadrato disponibile e “saccheggiabile”, sono ambiti da molti e fatti oggetto di diversi progetti, uno più inutile e distruttivo dell’altro. I profitti dei cementificatori prima della città e i suoi abitanti!

A Yedikule, il progetto di riqualificazione prevede, dal 2010, il saccheggio di 70.000 m2 di terreno (su circa 20 ettari) per la costituzione di un parco che non ha nulla a che fare con il panorama attuale. Questo parco artificiale sarà decorato con un bacino/ruscello decorativo, e, ovviamente, conterrà ristoranti, bar e altri negozi, senza i quali, per alcuni, la vita è inimmaginabile …

potagers-yedikule-parc-a-la-conChe bel progetto di parco …

Eppure l’agricoltura nelle aree urbane …

In tempi in cui la piccola agricoltura urbana è al centro delle riflessioni sul domani, e la sua applicazione si espande sempre più, le autorità turche preferiscono non guardare oltre i loro paraocchi e continuao a cementificare anche la minima traccia di verde.

In tutto il mondo, i terreni coltivati in territorio urbano e periurbano, coprono 456 milioni di ettari, un’area delle dimensioni del continente europeo. 67 milioni di ettari sono direttamente in città. Questo tipo di coltivazione permette di istituire cicli corti nelle aree urbane, di creare spazi che fungono da polmone verde, e partecipare alla conservazione della biodiversità.

Rosicchiare gli orti a poco a poco

Già nel 2013 il sindaco di Istanbul fece riempire di macerie la parte dei giardini all’interno delle mura. Così iniziò il lavoro di progettazione del parco.

yedikule-potagers-2013Lo scorso 13 gennaio,  agenti del Comune di Istanbul e auto con rinforzi della polizia speciale hanno distrutto le baracche, che sono essenziali per la coltivazione degli orti.

potagers-yedikule-istanbul-03Da allora, si sono diffuse azioni di sensibilizzazione e di protesta da parte dei sostenitori della vita che sanno che una città non si costruisce solo attraverso il cemento, i centri commerciali, i parcheggi, autostrade e ponti …

potagers-yedikule-istanbul-02Una petizione per la protezione degli orti di Yedikule è in rete da circa un anno. Ad oggi più di 57.000 persone hanno firmato a sostegno. È possibile unirsi a loro (petizione in turco, inglese tedesco, francese).

Gli ortolani di Yedikule sono non solo l’eredità del passato, ma anche il seme per il futuro e un esempio per le città che si affidano all’agricoltura urbana.

Vi invito a guardare il film di Fatih Pinar che ha già diretto diversi video reportage sui quartieri colpiti trasformazione urbana in Turchia.

Il video seguente mostra l’incontro della militante, scrittrice, ambientalista indiana e femminista Vandana Shiva con gli “ortolani”, molti dei quali sono donne. Le sequenze della distruzione delle capanne sono realizzati da Imre Azem.

Film turco / inglese, traduzione in italiano nel testo di seguito

00:00
Amici, questo è come si semina (semi lanciati in tre movimenti): “E ‘per l’uccello, è per il lupo e per l’abitante”

00:22
Vanadana Shiva: Il patrimonio culturale e cibo. Sono qui per dire non distruggere la vegetazione e la solidarietà.

00:36
Kezban Ökten (ortolana): Lavoriamo qui da 40 anni. E’ una cosa che ci piace, perché non abbiamo un altro lavoro. Ci piace lavorare la terra.

00:47
Vandana Shiva: La separazione della Terra … e tutti voi giardinieri, si mantengono il legame tra l’uomo e la terra. Ecco perché quello che si fa è per il futuro. Porterò questi semi e li pianterò nel nostro giardino, in India.

01:08
lattuga riccia, cipolle, prezzemolo, rucola, aneto, bietole, cavolo nero, portulaca, menta … si cresce un sacco di cose qui, e biologiche.

01:18
Suna Kafadar (Attivista urbano): Questo posto è unico. Perché questi giardini che rivestono le pareti, intro-murale ed extra-murale sono giardini che esistono da secoli, che alimentano le persone, che esistono questo posto, contribuiscono anche al fatto che queste mura stanno ancora in piedi.

01:37
Hava Kaplan (ortolana): Sono qui da 27 anni. Noi lavoriamo qui. I nostri figli sono cresciuti qui.

01:45
Un giardiniere di mercato: Da mio nonno, mio ​​padre, io sono la terza generazione qui. Si tratta di circa 60, 70 anni. La mia unica fonte di reddito è qui.

01:49
Non facciamo nulla contro lo Stato [nel senso di “illegale”] Noi lavoriamo e ci guadagnamo da vivere.

capanne 02:07 Distruzione 13 gen 2016

– Fatemi vedere i documenti
– Fuori! Out!

02:22
Hanno distrutto il nostro rifugio. Siamo rimasti senza casa. Tutto è al di fuori. La baraccaè la metà del giardino. Se non c’è baracca, non è davvero possibile lavorare in giardino.

Siamo esseri umani, anche noi. Camminiamo da una vita, anche. Non credano che non esistiamo.

02:45
Vanadana Shiva: Coloro che vogliono smantellare la vita presente qui, e voglio installare un parco artificiale, e fannoi progetti sono persone ignoranti.

Quando le donne resistono, in realtà sono in prima linea nella lotta contro la stupidità.

02:57
Lavoriamo anche per lo Stato. Noi paghiamo le tasse, paghiamo l’acqua, l’elettricità. Se dobbiamo fare qualcosa di più, ci dicono e lo faremo.

03:11
Canada Shiva: L’altra visione, è costituita da un progetto cieco del futuro progetto che corre dietro al denaro e al profitto, quali che siano le conseguenze. Sono sicura che dietro il tizio che ha vinto l’appalto per il parco, ci sia tutto un sistema di corruzione e tangenti. E questo deve essere studiato.

03:30
Spingendo …
Chiamate un’ambulanza!

03:37

Serhat Avcı (giardiniere): Come è iniziato? Hanno cominciato a dire, le baracche che non si inseriscono con l’aspetto del quartiere e delle mura storiche saranno distrutte e il paesaggio verrà riqualificato. E le baracche sono state distrutte. E dove si andrà a finire? Dopo la distruzione, elimineranno anche i giardini.

03:52
Dopo aver perso le nostre baracche, non abbiamo più la possibilità di lavorare nel giardino.

03:54
(Piangendo) non abbiamo altra possibilità di lavoro. Non possiamo fare altro. Abbiamo vissuto liberi, siamo liberi nei nostri giardini. Potremmo condividere il pane con la gente che passa.

04:11
Cihan Kaplan (ortolana e portavoce dell’associazione dei coltivatori): Il nostro desiderio è quello di essere registrati. I giardinieri degli orti di Yedikule sono i coltivatori del giardino. Esso deve rimanere così com’è. Vogliamo un riconoscimento ufficiale del governo che formalizzi il nostro lavoro.

04:26
C’è un’incredibile conoscenza da trasmettere. E sono i giardini che la possono trasmettere. Essi sono, per usare il loro termine, i “custodi” di questo luogo.

04:34
Dal momento che sarà impossibile mettere in sicurezza tutte le mura, quando ce ne andremo da qui, inizierà un’avventura. Quella dei giovani che salteranno la scuola per venire qui a drogarsi e la trasformazione di gruppi di giovani in gang…

04:54
Vandana Shiva: i vostri giardini e queste mura sono indivisibili. Fanno entrambi parte in maniera inseparabile di un unico retaggio storico.

05:00
Quando non esisteranno più i giardini, non esisteranno più nemmeno le mura. Bisogna dimenticare. Bisogna dimenticare il tessuto culturale del luogo.

05:04
Questo posto non è nostro. Non appartiene a nessuno. Nemmeno a questo paese, ma al mondo e alla gente che ci lavora da 1500 anni. Noi abbiamo il dovere di proteggere e garantire la sua continuità.

05:16
Vandana Shiva: Quando tutti questi edifici pretenziosi saranno spariti e l’energia fossile che alimenta la vostra barca si sarà esaurita, saranno questi giardini che permetteranno di perpetuare l’umanità.

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83 risposte a Le mura e gli orti di Yedikule

  1. Moi scrive:

    Che bel progetto di parco …

    —————-

    Ma cos’è ? … Uno screenshot di un Rampart della Atari di almeno 20 anni fa ?! 😉

  2. Moi scrive:

    le anziane signore sembrano le zdàure (fazzoletti legati così, con colori vari e vivaci … però ufficialmente le dirette interessate, qua, dicevano che fosse utilità pratica per tener fermi i capelli o contro il maltempo : MAI sentite giustificazioni religiose di pudore* !) degli orti comunali … che ormai per tristi motivi anagrafici esistono sempre meno, e fra non molto non esisteranno più.

    * anche perché il buonsenso vestigiale è(ra) : chi vut ch’ai guèrda a na vciâz’a cunpàggna mé !? … An ‘i ho mé’a pió vent’ ân !

  3. Pierluigi Vernetto scrive:

    firmato e condiviso

    Questa storia mi ricorda l’Allocodrome di Abidjan, una zona dove la sera c’era un gran mercato di cibo cotto sul posto, tipicamente Alloco (manioca e pesce)…. era una bella fonte di sostentamento per le venditrici. Era un posto meraviglioso, ricco di odori sapori e chiacchericci. Il presidente della repubblica decise di farci costruire un centro commerciale e scaccio’ a viva forza tutte queste donne… divenne un luogo patetico, squallido e volgare, come tutti quelli costruiti dalla in-civilta’ industriale….

  4. Moi scrive:

    Il bello di queste faccende (in Turchia o in Toscana poco importa) è che quelli come Zeta negano che la Sx abbia tradito sé stessa :

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/scalfari-insulta-i-poveri-sono-bestie-1226489.html

    Eugenio Scalfari _ Il fondatore di Repubblica _ intervenendo a Soul, la trasmissione di Tv2000 (detta affettuosamente 🙂 “al Canèl di Prit in Tivù”, dalle nostre parti) :

    “Gli uomini hanno bisogni primari come gli animali. E i poveri, salvo pochissimi, non hanno bisogni secondari”

    • Miguel Martinez scrive:

      “Il bello di queste faccende (in Turchia o in Toscana poco importa) è che quelli come Zeta negano che la Sx abbia tradito sé stessa :”

      Ma sei un po’ fissato, scusa.

      Mentre in Toscana la sinistra ci appoggia (c’è una sfilza così di interrogazioni in Comune a nostro favore di Sinistra e Libertà, giusto per precisare), a Yedikule la sinistra non c’entra proprio niente, il comune è dal 2004 in mano al partito di governo, che nessuno ha mai definito di “sinistra”.

      • Z. scrive:

        Miguel,

        puoi dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio che Renzi sia coinvolto nelle vicende di Yedikule?

        Se puoi, dimostralo.

        Altrimenti, è tutta colpa di Renzi. E “quindi”, in fondo, mia 😀

        • Miguel Martinez scrive:

          “puoi dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio che Renzi sia coinvolto nelle vicende di Yedikule?!”

          Dai, ottimo Zeta, anche tu sei un po’ fissato.

          Ricapitoliamo: Moi ha detto che Nidiaci e Yedikule sono colpa della “sinistra”.

          Ho detto che la sinistra (intesa come opposizione a Renzi, mica come Renzi) non è colpevole di ciò che è successo al Nidiaci, la sinistra turca NON c’entra con Yedikule.

          • Z. scrive:

            Ovviamente ho scordato un NON…

            Ma il punto è: che può entrarci un partito italiano con una vicenda turca? In teoria niente. Invece può eccome, se io ho un’idiosincrasia così totalizzante per quel partito da vederlo ovunque.

            Renzi non arriva primo. Con Berlusconi era la norma.

            Forse ricorderai che tra il 2003 e il 2004, a capodanno, ci fu in lungo black-out in Italia. Conoscevo molti che, a sinistra, credevano si trattasse un complotto di Berlusconi per… boh?

            Intendiamoci, non credo davvero che Moi attribuisca a Renzi la colpa della vicenda turca. Noto che le prime cose cui ha pensato leggendo di una vicenda lontana dall’Italia, figlia di un contesto che poco ha a che vedere con Bologna sono la sinistra italiana e Renzi. E il vecchio PCI, specie il PCI bolognese, il suo innominato termine di paragone.

            E questo per me è interessante.

        • Peucezio scrive:

          Non volevo polemizzare su ‘sta cosa, che mi sembra molto più importante delle nostre piccole scaramucce telematiche (per inciso, già firmato e condiviso sul libro dei ceffi 🙂 ), ma tant’è, per chiarezza:
          Moi non ha detto che Yedikule è colpa della sinistra, ha detto che Z. nega che la sinistra abbia tradito sé stessa, che è una cosa piuttosto diversa.

      • Moi scrive:

        Una volta secondo i Maîtres-à-Penser i poveri erano i più spirituali proprio perché più alienati …

        Poi c’è stato un Concilio che ha reso difficile distinguere AntiCristo e Katéchon … nevvero, Habs ? 😉

      • Peucezio scrive:

        Che tristezza, la sicurezza della proprietà come più basilare dell’affetto famigliare e dell’intimità sessuale… Ma chi è ‘sto maniaco?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Se hai i ladri in casa tu interrompi o meno un rapporto intimo?
          Non è una scala di valori questa piramide, ma una scala tipica (ma non universale) di priorità. Una persona normale quando ha i ladri in casa (minaccia alla sicurezza) rinuncia al rapporto per difendersi (sacrificio di un bisogno di un gradino superiore).
          Poi è chiaro che esistono le eccezioni: c’è chi rinuncia a tutto in nome del livello più elevato della piramide.

          • Moi scrive:

            Ahem … con le sentenze che ci sono in Italia sulla “legittima difesa”, per evitare guai con la “Giustizia” si dovrebbe chiedere gentilmente al Ladro se vuol favorire in un “triangolo” anche lui 😀 !

          • Peucezio scrive:

            Non sta in piedi.
            La riprova sarebbe che uno, dovendo scegliere se spendere soldi per mettere una porta blindata o per corteggiare una donna di cui è innamorato, scegliesse la prima cosa.
            Ma la scelta sull’onda dell’emergenza del momento non c’entra, perché uno, quando sente i ladri in casa, sospende anche il pasto o il sonno, eppure giustamente Maslow mette alla base le necessità fisiologiche.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Cioè tu vivresti meglio con i ladri in casa ogni giorno, ma felicemente sposato piuttosto che essendo single, ma potendo dormire tranquillo la notte? Ne dubito come credo ne dubiti chiunque non ha realizzato i propri bisogni minimi di sicurezza.
            Di single ce ne sono tanti, mentre di gente che tollera intrusioni quotidiane ne vedo poca.

          • Peucezio scrive:

            Diciamo che non me ne fregherebbe niente di avere beni da tutelare, se non avessi con chi godermeli.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Parli così perché i tuoi beni sono tutelati.

          • Peucezio scrive:

            Non sai nulla dei miei cavoli miei.
            Ma ti faccio notare che i beni abbracciano da letto dove uno dorme ai beni dei miliardari di cui parla spesso Miguel, che non sanno nemmeno di avere e di cui, se dovessero perderli, nemmeno si accorgerebbero.
            Come stabilisci il confine? La piramide parla di “proprietà”, non, chessò, di tetto sulla testa, di dimora, di effetti personali in senso stretto.
            Secondo me solo un anglosassone poteva concepire una cosa del genere.
            Tra l’altro spiegami: dove collochi un monaco, di quelli che non sono proprietari nemmeno del saio che indossano?

          • Z. scrive:

            Hai due appartamenti locati, e il tuo diritto è tutelato dalla legge. O almeno dai per scontato che così sia. Aspetta di vederteli squattati per anni tra rinvii e proroghe e poi vediamo se non ti imbufalisci come il padrone di casa di Renzino 🙂

          • PinoMamet scrive:

            Secondo me non vi capite perché Peucezio parla di Valori, invece la Scala di Comesechiamow parla di Bisogni.

            E siamo tutti d’accordo che l’Amore è un valore più bello del Denaro, e che due fidanzatini sono più belli della Questura.

            Se invece parliamo di necessità, allora direi che:

            essere vivo, mangiare bere coprirsi, non venir picchiato ucciso o derubato, essere libero…

            sono tutte cose che vengono un po’ prima di trovare l’animale gemella o fare esattamente il lavoro dei propri sogni o coltivare un hobby raro e difficile.

            Il che non significa che “i poveracci pensano solo a mangiare bere e coprirsi”
            (e se qualcuno lo pensa è un coglione, e dimostra di non aver capito il senso della scala medesima)

            ma che “l’essere umano ha delle esigenze più urgenti e necessarie di altre”, che mi pare anche un’ovvietà.

          • Peucezio scrive:

            Mah, a me la questione pare semplice: se mi dovessero dire: perdi l’appartamento in cui vivi e d’ora in avanti campa all’adiaccio d’estate e d’inverno, ma insieme alla donna della tua vita, probabilmente farei un bel gesto dell’ombrello, anche perché all’adiaccio mi ammalerei e morirei nel giro di un mese.
            Se mi dicono: rinuncia a uno dei due appartamenti (per inciso, non sono tutti due miei: sono di famiglia) in cambio della donna della tua vita, con cui invecchierai felice, un pensiero potrei anche farcelo.
            Se avessi venti appartamenti, rinuncerei volentierissimo a uno in cambio di una prospettiva del genere, senza pensarci un minuto.

          • Francesco scrive:

            Peucezio

            sbaglio o la storia del mondo l’hanno fatta quelli che si sono presi la donna e sono partiti alla ventura?

            adesso pare che il nostro culoalcaldismo sia Vangelo sempiterno, mentre è solo vigliaccheria

            come se io dicessi che schiacciare a canestro o segnare da tre punti sono impossibili perchè io non sono capace

            F o’depresso

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “sbaglio o la storia del mondo l’hanno fatta quelli che si sono presi la donna e sono partiti alla ventura? ”

            Nein! Gli uomini partivano sulla nave alla ventura, poi dove si stabilivano prendevano prima un’amante indigena (primo gradino della piramide: “sesso”) e poi arrivava il bastimento carico di donne da marito dalla madrepatria (secondo gradino: sicurezza familiare; terzo gradino: affettività familiare).
            Giocaci ad Europa Universalis 4, impari tante cose 😀

          • Z. scrive:

            Peucezio,

            — Se mi dicono: rinuncia a uno dei due appartamenti (per inciso, non sono tutti due miei: sono di famiglia) in cambio della donna della tua vita, con cui invecchierai felice, un pensiero potrei anche farcelo. —

            Questo si chiama negozio, mica assenza di tutela. Un negozio direi abbastanza conveniente, tutto sommato.

            Se invece te li squattano per qualche anno, secondo me, non la prendi altrettanto bene. E giustamente, direi 🙂

        • Francesco scrive:

          Peucezio

          è il Progressista Moderno, cioè uno che non è povero nè lo è mai stato ma vuole tanto bene ai poveri da pensare al loro bene, anzi da pensare al posto loro, che loro non ne sono capaci.

          E per Moderno direi che questa volta va bene dall’Illuminismo in poi.

          Rimando al bellissimo articolo in cui Blondet parla dei suoi genitori.

          “maniaco”, nel senso di persona malata affetta da mania e incapace di vedere il mondo, hai usato il termine giusto

          ciao

  5. PinoMamet scrive:

    Umarell e zdaure con gli orti dove coltivano i “gruggn” e la “borgnèrba”, VS. Comune infrociato con imprenditore sporchissimo che vuole ammazzare il quartiere trasformandolo nell’ennesima periferia di villette sfitte:
    il sostegno ai primi mi pare indiscutibile.

    Non c’entra nulla, se non per il nome di Yedi Kule (ma credo sia un altro “Settetorri”, a Salonicco, mi pare) ma posto anche questo per simpatia:
    https://www.youtube.com/watch?v=dneniwzuFT8

    Πέντε χρόνια δικασμένος μέσα στο Γεντί Κουλέ
    από το πολύ σεκλέτι το `ριξα στον αργιλέ
    Φύσα, ρούφα, τράβα τονε, πάτα τονε κι άναφτονε
    Φύλα τσίλιες για τους βλάχους, κείνους τους δεσμοφυλάκους

    Κι άλλα πέντε ξεχασμένος από σένανε καλέ
    για παρηγοριά οι μάγκες μου πατούσαν αργιλέ
    Φύσα, ρούφα, τράβα τονε, πάτα τονε κι άναφτονε
    Φύλα τσίλιες για τους βλάχους, κείνους τους δεσμοφυλάκους

    Τώρα που `χω ξεμπουκάρει μέσα απ’ το Γεντί κουλέ
    γέμωσε τον αργιλέ μας να φουμάρουμε καλέ
    Φύσα, ρούφα, τράβα τονε, πάτα τονε κι άναφτονε
    Φύλα τσίλιες για τ’ αλάνι κι έρχονται δυο πολιτσμάνοι

  6. Grog scrive:

    Gli iscritti del partito AKP vanno TUTTI ELIMINATI (possibilmente a forza di randello in modo lento e doloroso) perché insultano addirittura ALLAH togliendo sostegno alle famiglie povere e rovinando quello che nemmeno quelle teste di cazzo di sultani erano riusciti a rovinare.
    Non si può che stare dalla parte di chi difende le tradizioni popolari e presidia il territorio evitando i cambiamenti che lo snaturano.
    Sulla sinistra cosiddetta d’accordo, l’AKP ed il PD sono della stessa cilindrata, anzi se il PD operasse in una situazione di tipo turco riuscirebbe a fare disastri enormi.
    Prendete la Campania, il vero problema della Regione è la Camorra, perché si è fatta infiltrare dal PD.
    Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog!

  7. Comunicazione di servizio.

    Con uno scritto sul mio blog ho fatto cacciare un cialtrone da un dibattito.

    http://www.coreonline.it/web/dispacci/ricordato-magherini-a-casetta-rossa-polemiche-sul-giornalista-cali/

    • Grog scrive:

      Fammi capire chi e perché sarebbe cialtrone.
      Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog! Grog!

      • La spiegazione è nell’articolo in link.
        Leggendolo ho scoperto di non averlo solo fatto cacciare dal dibattito, ma di avergli proprio rovinato la giornata dal momento che tutto ruotava attorno alla presentazione di un suo libro.

  8. Moi scrive:

    E’ solo quando sfuggono al Livellamento Imperiale (dài, che qui le maiuscole ci stan bene !) 😉 , che Oltrarno e Yedikule si riconoscono subito.

    [cit.]

    😀

    • Miguel Martinez scrive:

      “E’ solo quando sfuggono al Livellamento Imperiale (dài, che qui le maiuscole ci stan bene !) 😉 , che Oltrarno e Yedikule si riconoscono subito.”

      Ma io ho il sospetto che il 90% delle nostre incomprensioni (Moi, Peucezio, Roberto, Zeta, Francesco) derivino da cosplay destra-sinistra.

      In realtà, di fronte alla vita vera, ci capiremmo tutti molto meglio.

      • Miguel Martinez scrive:

        “In realtà, di fronte alla vita vera, ci capiremmo tutti molto meglio.”

        Intanto, sappiate tutti, che se si litiga in questo mondo virtuale, si litiga tutti i giorni nel nostro mondo reale. Dove la mia meravigliosa sorella L., mentre con un occhio guarda il figliolo di un anno che già aspira a diventare calciante de’ Bianchi, con l’altro, mi stronca e mi corregge. E ogni volta che lei dimostra che ho sbagliato, le sono grato.

        Infatti, il motivo che mi spinge, giorno dopo giorno, a continuare a scrivere su questo blog, accanto alla mia attività quotidiana nel quartiere, sta proprio qui…

        nella speranza che tra tutta questa variegatissima compagnia, possa nascere un modo di affrontare la vita che viviamo che

        esca dal cosplay (grazie, Zeta!) destra-sinistra,

        sappia essere ironico e imprevedibile (grazie, Moi),

        sappia guardare millenni di storia (grazie Mirkhond e Habs),

        sappia essere autentico e umano (grazie Roberto),

        sappia essere strafottente e incontrollabile (grazie Grog e daouda),

        sappia cercare l’essenza vera del nostro mondo (grazie Mauricius),

        sappia cogliere i rapporti antichi e comunitari che ci uniscono (grazie Peucezio),

        sappia cogliere quanto di meglio hanno prodotto i movimenti rivoluzionari dei nostri tempi (grazie Insco, Andrea, Pietro…)

        Insomma, riuscissimo tutti a liberarci dal mondo di maya che ci inganna, potremmo davvero creare un mondo nuovo.

        Chiedo scusa se mi sono dimenticato di qualche commentatore, anche il suo contributo è prezioso.

  9. Pietro scrive:

    Pero’ e’ un peccato ridurre sempre tutto al misero orizzonte italiano… Renzi piuttosto andrebbe accusato dell’ennesima marchetta, stavolta all’Italia. L’orto di Istanbul dovrebbe far riflettere su un quadro generale, di cui Renzi e’ solo un minuscolo granello di polvere sul bordo… Alla fine Mussolini in Italia aveva visto giusto con l’autarchia, gli italiani sono mentalmente autarchici. Pronti a tirar fuori Dante per non ammettere di non sapere l’inglese…

  10. PinoMamet scrive:

    Ma Mirkhond dov’è?

  11. Moi scrive:

    Mi pare che dal 1954 a oggi ci siano stati alcuni “aggiornamenti” della Piramide di Maslow … che in fondo risente abbastanza di un’ antropologia dai baffi a manubrio 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Vedi la mia risposta a Peucezio.

      Tra l’altro la piramide è un modello intuitivo che aiuta a comprendere l’evoluzione del fenomeno religioso nella società moderna. Il culto nasce come un modo per soddisfare i bisogni che si collocano più in basso nella piramide (avere un buon raccolto, difendersi dalle malattie, ecc.), ma con la soddisfazione di questi bisogni la religiosità soddisfa altri ordini di bisogni. In primo luogo i bisogni identitari/sociali (terzo gradino della piramide) poi quelli di autorealizzazione (i più in alto). Però è chiaro che più si sale nella piramide e meno il bisogno appare indispensabile.

      Prevengo un’obiezione: ma anche i ricchi in passato erano devoti. Sicuramente sì, ma la vita (anche quella del ricco) era più precaria di oggi: senza antibiotici e senza un apparato statale in grado di offrire la sicurezza di cui godiamo noi oggi anche il ricco e il potente dovevano ricorrere al trascendente. Inoltre il loro potere spesso e volentieri era subordinato al fatto che le cose “andassero bene” e loro, in effetti, non avevano tutto questo potere di influenzarle.

      • Francesco scrive:

        mi sembra una lettura della vita umana e della storia decisamente da baffi a manubrio, di un positivismo obbrobioso, rozzo, decisamente violento

        credevo che fossero Berlusconi e Trump quelli grezzi

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Però a quanto pare quando la usano negli uffici marketing funziona.
          Poi è certamente una cosa bruttissima: molto meglio poter interpretare la parte del cavaliere-poeta medievale che insulta il villano perché gretto e volgare.

          • Francesco scrive:

            credevo di essere io il mercatista! adesso una cosa è vera se la usano gli uffici marketing

            vabbè, appena crepo vado dal mio santo eponimo a dirgli che è stato un emerito coglione

            🙁

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Se riesci a prevedere il comportamento del consumatore vuol dire che il modello che usi funziona, tutto qui.
            Se tu lo respingi dicendo “non mi piace l’insegnamento morale che si può trarre dalla realtà, quindi sono tutte sciocchezze” temo che debba ripassare un attimo la legge di Hume: non si deve mai prendere una proposizione descrittiva per una prescrittiva.
            Il resto sono paraocchi ideologici.

          • Francesco scrive:

            forse funziona perchè per vendere un aifon a un tizio questo deve avere parecchi soldi, difficile quindi che abbia fame

            inoltre è pura ideologia parlare di proposizioni descrittive relativamente a esseri liberi.

            un conto è dire che gli uomini respirano ossigeno dall’aria (e non sono liberi di fare altrettanto), un altro dire che vanno a puttane (e sono liberi di non farlo)

            ciao

          • Z. scrive:

            Mica detto. Molti lo comprano a rate, l’aifon. E magari guadagnano meno di mille euro al mese.

            Quando SB diceva che l’Italia era piena di gente che girava con cellulari costosi aveva ragione da vendere. Solo, non era un sintomo di assenza di crisi.

          • Francesco scrive:

            Z

            compagno

            stai sereno, Silvio è vecchio ed è inutile proseguire la propaganda contro di lui

            quello che hai scritto è (1) folle (2) giustificherebbe un Pol Pot italico e quindi vedi (1)

          • Z. scrive:

            Francè, che molti abbiano l’aifòn è vero, che molti di loro guadagnino poco pure, che l’abbiano comprato a rate anche.

            Non si tratta di propaganda contro SB, e comunque non sto dando giudizi morali o altro. Solo, è la realtà.

            Ora, se questo tira fuori il polpottiano che è in te, è un problema tuo più che della realtà 🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “quello che hai scritto è (1) folle (2) giustificherebbe un Pol Pot italico e quindi vedi (1)”

            Francesco, il fatto che non ti piaccia dal punto di vista morale la conclusione che devi trarre non significa che la premessa sia sbagliata. Magari è solo sbagliata la conclusione 😀

          • PinoMamet scrive:

            Io la vedo come Francesco, credo.

            Non credo che sia sbagliata la piramide di Cosemechiamow;

            ma, ammesso che la religione sia la risposta a dei bisogni, non è vero che risponda solo a quelli primari;

            e dell’uso che fanno nell’ufficio marketing della piramide, mah, non credo ne facciano tanto.

            Voglio dire, che mangiare venga prima di andare alla sfilata di Comme des Garçons ci arrivo anche io…

            ma naturalmente lo schemino della piramide colorata figurerà come riempitivo in milioni di brochures, può essere benissimo.
            Più di metà è pura fuffa
            (beh, un po’ tutte le facoltà di marketing lo sono, mi dice un amico economista serio).

            La piramide, ripeto, dice davvero pochissimo di noi esseri umani, è solo che molta gente vuol vederci quello che non c’è.

  12. Moi scrive:

    Sugli Hijab “paradossali” :

    avviso “maternalistico” 😉 :

    https://pbs.twimg.com/media/A0lWaF4CUAAMSLA.jpg

    vignetta :

    https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/b1/10/3a/b1103ad2525b8534e053ad900277f5c4.jpg

    stranamente non trovo foto, ma ne vedo in giro, di hijab utilizzati per parlare all’ i-phone con le mani libere, infilandovelo a latere.

  13. Mauricius Tarvisii scrive:

    Ultimissima dal Vate, alias Vittorio Sgarbi, il quale dopo aver detto che perché ci sia matrimonio ci vuole una donna (una “madre”, quindi non si possono sposare le donne sterili, suppongo, mentre va benissimo il matrimonio tra due lesbiche fertili), altrimenti si deve chiamare “culimonio” (sic! Dunque una donna e un uomo sterile non possono avere beni, perché il Patrimonio vuole un “padre”…), oggi dice che i neonati si attaccano alle tette, “non ai coglioni” (sic!). Quindi anche in questo caso gli sta bene l’adozione da parte di coppie di lesbiche, ma in compenso pretende che i neonati orfani di madre siano strappati alla famiglia (ormai non più mammellomunita) e assegnati… magari a coppie lesbiche che di tette ne hanno persino in sovrannumero.
    Come mi è stato una volta suggerito, credo che l’errore di fondo di Sgarbi e Adinolfi (autore di “voglio la mamma”) sia quello di credere che “lesbo” sia solo una categoria di Youporn.

    • Peucezio scrive:

      Una volta, quando i bambini perdevano la mamma prestissimo, si davano a balia.
      E stessa cosa si faceva coi trovatelli.

      • Francesco scrive:

        Peucezio,

        appunto, quando la madre moriva. Non perchè la si era eliminata ab initio dalla vita del bambino.

        Ciao

        • Peucezio scrive:

          E’ quello che sto cercando di far capire a Mauricius e compagni.
          Applicando la loro logica, siccome uno può morire d’incidente d’auto perché non vede una chiazza d’olio e si schianta contro un albero, non si dovrebbe sanzionare per legge uno che deliberatamente va a schiantarsi frontalmente con un’altra macchina uccidendone guidatore e passeggeri.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Quindi una donna sola può tenere un figlio, un uomo solo no. Questo devo dedurre?

          • Peucezio scrive:

            Beh, se parliamo soprattutto dei primi mesi e anni (non di un quindicenne, per dire), senz’altro.
            I giudici sono quello che sono, ma la pratica di affidare sempre i figli alla madre, in caso di divorzio, e quasi mai del padre, sbaglia, allorquando lo fa in modo generalizzato e acritico, senza distinguere le specificità (e purtroppo così accade di solito), ma non è ispirata a un’idea peregrina.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Perché non esisteva il latte in polvere. O anche il latte in polvere è un Abominio Giender perché permette ai padri di allattare?

        • Peucezio scrive:

          E’ un abominio, come sarebbe un abominio un genitore robot.
          Lo so che tu vorresti una vita in polvere. E ci arriveremo prima o poi (ma io e te saremo già morti, per tua disgrazia).

    • Francesco scrive:

      Con tutta cattiva volontà, distinguerei Sgarbi da Adinolfi.

      E due lesbiche hanno i seni per allattare ma sono sterili quanto un muro di mattoni.

      A meno di recenti progressi tecnici a me ancora ignoti.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Be’, due lesbiche possono persino rimanere incinte contemporaneamente se ci pensi con un valido intervento esterno.

        Quello che voglio farvi notare è che tutta la vostra ideologia omofoba parte da un assunto sbagliatissimo e che si spiega solo con la “teoria di youporn”: che gli omosessuali sarebbero tutti uomini.

        • Francesco scrive:

          1) l’intervento esterno è appunto esterno alla coppia ed è quello che mi fa problema

          2) puoi mica togliere quel fastidioso “vostra”? io sono razzista con i gay, le lesbiche, le coppie di fatto e pure molti di quelli sposatisi in chiesa pro-forma, per non parlare dei prelati progressisti. apprezzo solo mignotte e maniaci sessuali, come categoria

          3) infatti ero favorevole alla Legge 40 come “rimedio” migliore della totale anarchia che c’era prima

          ciao

  14. Francesco scrive:

    Duca, fatti sentire dai. Io non nessuna possibilità di venire a cercarti lì giù a Bari, batti un colpo e tranquillizzami.

    Ciao

    • Peucezio scrive:

      Mi sa che si è un po’ rotto le palle delle nostre discussioni, ma, come le altre volte, confido ritorni.
      Comunque posso tranquillizarvi che non gli è successo nulla, l’ho sentito via mail.

      • Francesco scrive:

        Grazie

        spero anche io che torni quanto prima

        anche se mi rimane la speranza che stia andandosene a spasso per Bari, che sarebbe meglio

        Ciao

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