Il grande flusso e il deserto che avanza

Negli stessi giorni dell’attentato di Parigi, come abbiamo visto, è stato segnalato l’inizio della disintegrazione irreversibile di un ghiacciaio groenlandese talmente grande, da innalzare, certo in tempi lunghi, il livello globale del mare di mezzo metro.

In un luogo apparentemente lontano:

“In breve, l’Egitto sembra diventare più caldo ogni anno. Nel 2010, i dati dell’Autorità Meteorologica Egiziana segnalarono che i cinque anni più caldi di tutta la storia registrata dell’Egitto avevano avuto luogo dal 2000 in poi. I dati indicarono anche che le ondate di caldo stavano diventando più fequenti e prolungati.  Lo studio mostrò che tra il 2001 e il 2010, Aswan registrava più di 100 giornate di caldo intenso, mentre negli anni Settanta, la cifra era vicino a 40.”

Spostiamoci ancora, nel Mali, nelle terre del nord, abitate dai Tamacheq: pastori Tuareg che arrotondavano con un’agricoltura marginale.

Da trent’anni, le piogge sono diventate sempre più irregolari e le riserve sotterranee di acqua sono diventate inaccessibili, mentre il deserto avanza verso sud all’incredibile velocità di 48 chilometri l’anno.

global-warmingI Tamacheq si sono ridotti a cercare di sopravvivere come potevano emigrando in città già poverissime; mentre chi è rimasto nei villaggi si è trovato al centro di una delle grandi rotte migratorie verso l’Europa, con le conseguenti possibilità di rapido arricchimento, ma unicamente attraverso la violenza: è la vita dei Signori del Passo.

L’attacco occidentale (e soprattutto francese) alla Libia nel 2011, ha portato all’espulsione in massa degli immigrati africani, tra cui molti Tuareg; i quali insorsero in una rivolta che dura ancora oggi, e che è passata pian piano dal semplice indipendentismo al jihadismo, con una dichiarazione di fedeltà ad al-Qaida (ma non all’Isis).

Bernard-Henri-L-vy-in-Lib-008Bernard-Henri Lévy a Tripoli festeggia la Vittoria dei Valori dell’Occidente

profughi-libyaNegli stessi giorni (2011), i migranti che gli amici di Bernard-Henry Lévy hanno cacciato dalla Libia si ammucchiano alla frontiera con la Tunisia

La Francia interviene militarmente contro i Tuareg dal gennaio del 2013 – soprattutto con bombardamenti aerei – affiancata da soldati della Nigeria, del Senegal, del Niger, della Burkina Faso, del Benin, della Guinea, del Ghana, della Liberia e della Sierra Leone.

Quattro giorni dopo l’inizio dei bombardamenti, Hollande e Fabius si sono recati ad Abu Dhabi e Dubai, per vendere i jet Rafale mentre dimostravano dal vivo la loro efficacia: “hanno colpito tutti i loro bersagli!” gongolava il presidente, davanti agli affascinati acquirenti.

Pochi giorni dopo, l’India acquistò 24 aerei Rafale.

gao-imageGao, Mali, 2013… dopo una visita francese

Nel Mali, il 68% della popolazione non ha accesso a servizi sanitari, l’acqua – già di difficile reperimento – è spesso inquinata: l’80% delle malattie nel Mali è dovuto alla scarsa qualità dell’acqua.

Ma bisogna dire che la qualità dell’acqua in Mali a volte è splendida.

Come nell’Hotel Radisson di Bamako (assurto recentemente a una discreta notorietà) dove – spendendo in una notte quanto guadagna in un anno il maliano medio [1] – si ha la possibilità di godere di questa bellissima piscina.

pool-viewNota:

[1] I dati sono piuttosto confusi. Ovviamente sui siti per turisti, le prenotazioni all’Hotel Radissono sono momentaneamente sospese, ma dai commenti sembra che una stanza costi sui 200 dollari a notte o più; mentre le cifre che abbiamo trovato per il reddito medio dei maliani variano tra i 200 e i 300 dollari.

 

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198 risposte a Il grande flusso e il deserto che avanza

  1. mirkhond scrive:

    Poi dicono:

    – aiutiamoli a casa loro! –

    Sì, ma come?

    • Miguel Martinez scrive:

      “Poi dicono:

      – aiutiamoli a casa loro! –

      Sì, ma come?”

      🙂

      Nota come questo post, in cui si cerca (magari sbagliando) di cogliere alcune dinamiche che escono fuori dal nostro orticello, pare che interessi molto di meno della discussione sulla band dei rockettari usani…

      • Z. scrive:

        O forse non interessa commentarlo, che è diverso 😉

        Comunque 50 km/anno significa 4 metri al mese. Sembra quasi impossibile, è davvero una cifra enorme.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Credo dipenda dalla definizione di deserto

          https://it.wikipedia.org/wiki/Deserto

          Ovvero l’area dove le precipitazioni sono inferiori ai 250 mm l’anno. Dove fino a qualche anno fa erano 251 e oggi sono 249 si ha deserto che è avanzato.

          • Miguel Martinez scrive:

            “Ovvero l’area dove le precipitazioni sono inferiori ai 250 mm l’anno. Dove fino a qualche anno fa erano 251 e oggi sono 249 si ha deserto che è avanzato.”

            Infatti non credo che ci sia un fiorente campo che venga divorato e trasformato in sabbia, piuttosto si deve trattare di una trasformazione come quella che dici tu.

            Sempre che la cifra di 48 chilometri l’anno sia almeno approssimativamente esatto.

            Però è chiaro che in una zona di confine (sempre lì si ritorna), un piccolo cambiamento ha grandi effetti.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            non credo che ci sia un fiorente campo che venga divorato e trasformato in sabbia

            Probilmente il fiorente campo resta un fiorente campo: si intaccano semplicemente riserve idriche altrove per portarci acqua, riserve che non vengono rimpinguate dalle precipitazioni in calo. Oppure si usano acque fossili: intere aree sahariane sono diventate fiorenti campi, ma sono pur sempre considerate deserto. Il problema è che quando le acque fossili si esauriranno la sabbia divorerà non solo quel fiorente campo, ma anche tutti i campi delle zone limitrofe che prima NON ERANO deserto.

        • Z. scrive:

          Naturalmente trattasi, come giustamente fa notare Moi, di 4 km al mese, non di 4 metri al mese… sarà che 4 metri al mese a me sarebbe sembrato tanto comunque!

        • Francesco scrive:

          no, significa 500 kilometri in 10 anni e questo è una vera enormità, al punto da sembrarmi impossibile

          anche se il bisogno di legna da ardere dei poveri ha già fatto avanzare moltissimo il deserto, verso Sud

          qualcuno è esperto della questione?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        pare che interessi molto di meno della discussione sulla band dei rockettari usani

        E’ da mesi che qui linko roba sul collasso del pianeta e le reazioni sono analoghe. Una volta a testa, insomma 😀

        • PinoMamet scrive:

          Il fatto è che io non credo che il pianeta collasserà.

          Questo può fare di me il tizio che ballava al suono dell’orchestra del Titanic, mentre la nave affondava, certo.

          Però qualche anno fa un’amica mi presentò una sua conoscente, una veggente o sensitiva che era anche pranoterapeuta.
          La mia amica girava tutte queste medicine alternative, cercando la cura per un suo malessere fisico, e ognuna di queste le proponeva un approccio diverso, al quale lei credeva ciecamente: a tutti insieme.

          Poi un bel giorno è andata da un medico vero ed è stata curata, ma questa è un’altra storia… 😉

          beh, insomma, la pranoterapeuta-veggente aveva il vizio di prevedere il futuro, con tutto il corollario di sospiri e di “no, no, questo non te lo dico… chiedi pure ma tanto non te lo dico”.

          Qualche tempo dopo, leggo il giornalaccio locale, e c’è un’intervista alla sensitiva, dalla quale risulta che aiuto, scappate tutti, l’anno dopo (o quello in corso allora, boh) ci sarebbero stati grandi cataclismi e robe incredibili e insomma saremmo morti tutti.

          Beh, che dire: l’anno è passato e sono ancora qua.

          Certo, tu mi dirai che non sei un sensitivo, e che ti basi su solide basi, ed è vero.

          Però, come dicevo a Francesco (che pure, da economista, delle solide basi ce le ha, ed è più ottimista di te, mi pare) i dati possono sempre essere letti in tanti modi, e oltretutto, ci fosse mai uno studioso che è d’accordo con un altro, specialmente quando si fanno previsioni.

          Perciò io, con irrazionale ottimismo, tendo a credere alle previsioni positive, e ignorare quelle negative.
          Potrebbe essere che mi sbagli, ma, che ci posso fare?

          Se il destino del mondo dipendesse da me in misura più sostanziale di quanto ne dipenda oggi, credo che sarei il primo a attuare misure prudenti, perché sono ottimista, ma fesso spero no.

          Ma neanche mi straccio le vesti, anzi.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Quali sarebbero le previsioni positive? Minerali e terre rare ci pioveranno dal cielo?

          • PinoMamet scrive:

            E che ne so? Non ho la pretesa di sapere tutto, e sicuramente non quella di occuparmi di tutto, e riposo tranquillamente (o incoscientemente) sul metodo statistico-spannometrico che mi assicura che per ogni previsione pessimistica ce n’è una ottimistica.
            😉

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ok, quindi credi di essere immortale, perché davanti al pessimistico “sono mortale come tutti gli esseri umani” sei sicuro che esisterà una previsione più ottimistica.

          • PinoMamet scrive:

            …tu non dovresti credere alla vita eterna?
            😉

          • PinoMamet scrive:

            Se ci pensi, è esattamente la previsione più ottimistica di fronte al problema della morte.

            Ok, morirò: ma sarà solo un passaggio, e andrò in un posto fighissimo, tanto figo che tutte le persone che mi stanno antipatiche verranno punite.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sì, ma pur non essendo del ramo, sono abbastanza sicuro della mia morte 😀

          • PinoMamet scrive:

            Beh io, come diceva il Califfo (quello vero), “non escludo il ritorno”

            😀

          • Miguel Martinez scrive:

            “Il fatto è che io non credo che il pianeta collasserà”

            Ma infatti non lo penso nemmeno io.

            Constato però che il pianeta si sta riequilibrando, cosa abbastanza diversa. Una cosa che avviene regolarmente nei contesti ecologici, tipo quando le volpi sono diventate migliaia e si sono mangiati tutti i conigli.

        • Z. scrive:

          Pino,

          — Il fatto è che io non credo che il pianeta collasserà. —

          Servo del sistema! Difensore delle teorie ufficiali! Ti pagano gli usani/i cinesi/i qualcuni 😀

          Ma soprattutto, spero proprio che tu abbia ragione e Mauricius abbia torto…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Veramente le teorie ufficiali sono il riscaldamento globale, la fine del petrolio, ecc.
            Poi c’è chi ritiene che siano tutte un gombloddoh per impedire a noi occidentali di goderci la vita.

          • PinoMamet scrive:

            Io credo alle energie rinnovabili, e ai protocolli di Kyoto, però, non ai gombloddih.

          • Moi scrive:

            Oppure un Komplotto per farci venire i Sensi di Kolpa e fare il GioKo del Piano Kalergi ! 😉

            PS

            Poco prima del macello, a Parigi c’è stato un caldo eccezionale e molto soleggiato … Annalisa Chirico aveva scritto un articolo in lode (!) al Glòbal U’òrmingh 🙂 , ricordando che i climi cambiano per i cazzi loro … robe tipo che la Groenlandia si chiama così perché una volta era “Groen”, cioè “Verde” in Danese; che nel Cinquecento in Inghilterra ancora si coltivava la vigna e … magari adesso torneranno a coltivare vigne in Inghilterra e la Groenlandia torna ricoperta di vegetazione …

            Il tutto andò in Salotto da Frau Gruber : Annalisa Chirico VS Giobbe Covatta, che qualcuno vorrebbe come “il Grillo di Verdi” [sic] … AAAAA “Casaleggio dei Verdi” cercasi ! 😉

          • Z. scrive:

            Questa Chirico mi sembra un’altra che avrebbe bisogno di leggere il celebre aforisma di Wittgenstein.

            Z.

            PS: il più noto dei climatologi secondo i quali il GW indotto dall’uomo sarebbe una bufala è stato beccato da tempo con le manine nel sacco, mi pare…

          • izzaldin scrive:

            @Moi
            Giobbe Covatta in his heydays era mille volte più divertente di Beppe Grillo imho

  2. PinoMamet scrive:

    A me interessano i nomadi Tamacheq, in realtà, e non sapevo nulla della guerra che gli è stata mossa né delle sue motivazioni

    che è già un dato preoccupante: i Tuareg fanno parte dell’immaginario turistico, immortalati in innumerevoli “cartoline”, che nell’età attuale sono i documentari e i reportage di viaggio;
    li si immagina in fondo come mete di viaggio o come presenza ornamentale per dare esotismo, però, in questa luce, sono molto più noti di centinaia di altre popolazioni.

    E anche così, e a parità di distanza da fatti che provengono dal mondo medio orientale- nord africano- islamico, chi aveva sentito parlare di questa guerra? E sì che c’entra anche Al Qaida…

    (ma che significato avrà poi questa denominazione per i Tuaregh?)

    • PinoMamet scrive:

      Che poi- chiedo- il tamashek o tamacheq non è la lingua, dei tuaregh?
      parente del tamazigh che è la lingua dei berberi…

    • Miguel Martinez scrive:

      Credo che sia importante cogliere la sequenza.

      L’insieme di tutti i piccoli comportamenti privati, delle cose fatte “perché ne ho il diritto, sono solo fatti miei”, moltiplicato per sette miliardi di esseri umani, sta stravolgendo il clima.

      Questo stravolgimento ha effetti diretti, che colpiscono innanzitutto i luoghi “estremi”, cioè le zone al confine tra ghiaccio e acqua e al confine tra deserto e coltivato.

      Questo fatto a sua volta ha un impatto diretto su milioni di persone, le cui vite vengono sconvolte, e quindi sia sui grandi movimenti di massa, sia sui conflitti.

      I quali conflitti, a loro volta, alimentano l’industria delle armi, con tutto ciò che comporta.

      In questo contesto, possiamo inquadrare molto meglio anche eventi come il sequestro degli ostaggi nel Mali e il ruolo che possiamo soltanto definire reiteratamente criminale della Francia.

      • Francesco scrive:

        Miguel

        mi spieghi l’ossessione per il commercio di armi? quelle che si usano nelle guerre combattute sono quasi solo armi leggere di provenienza dubbia o illegale, camioncini, roba artiginanale che fa bum, munizioni fatte da mio cuggino nel garage e roba del genere.

        Il commercio tanto vituperato tratta sistemi costosissimi, venduti a stati, usati di rado.

        Eppure mentre le prime ammazzano, sui secondi si scatena lo sdegno delle persone perbene.

        Si arriva a esecrare la Beretta perchè vende pistole alla polizia degli USA, che non le utilizza per i massacri in Libia o in Siria.

        Mi pare un caso clamoroso di perbenismo capiss-un-tubo

        Ciao

        • Miguel Martinez scrive:

          “mi spieghi l’ossessione per il commercio di armi? ”

          Il 90% del commercio delle armi è sicuramente una faccenda di acquisto di roba inutile e costosissima, che comunque serve per far girare tangenti prima che cada nell’obsolescenza.

          Il 10% rimanente serve, eccome. Senza fare particolari classifiche di buoni e cattivi:

          1) bombardare Gaza

          2) bombardare i ribelli siriani

          3) bombardare lo Yemen

          4) bombardare l’Isis

          4) bombardare la Libia

          5) bombardare il Mali

          6) bombardare i kurdi

          Tutta roba fatta con mezzi assai costosi.

          • Francesco scrive:

            OK, siamo d’accordo.

            La gran parte di queste armi trafficate non viene usata o viene usata da governi “seri” che fanno la guerra per loro motivi strategici (a volte demenziali) e non perchè la Boeing gli molla la mazzetta. Penso a Israele con Hamas, all’Arabia con lo Yemen, alla Turchia coi curdi e così via.

            E’ che non sento mai deprecare i traffici di armi della Russia col govero siriano … sarà sordo.

            Ciao

  3. Roberto scrive:

    Vabbé che è domenica e che improvvisamente la Francia è nella lista nera dei paesi canaglia, ma scrivere “la Francia interviene militarmente contro i touareg” mi sembra una semplificazione veramente eccessiva

    • Miguel Martinez scrive:

      ” “la Francia interviene militarmente contro i touareg”

      Allora, la Francia in Mali non è mai intervenuta contro nessuno. Il governo francese non c’entra niente con chi per sette mesi consecutivi ha bombardato la Libia. E non vende armi.

      Meno male, un paese in più nella lista bianca dei paesi gattaglia.

      • Miguel Martinez scrive:

        http://www.defensenews.com/story/defense/policy-budget/industry/2015/06/02/french-arms-exports-best-years/28367351/

        “PARIS — French arms exports rose 18 percent in 2014, according to a defence ministry report published Tuesday, the country’s best export performance for 15 years.

        France sold €8.2 billion ($9.1 billion) of weapons last year, mainly due to clinching five “large” contracts (defined as more than €200 million).

        These large contracts represented a total of €4.79 billion — a gain of 71 percent compared to the previous year.

        The positive figures should continue in 2015 with contracts to provide 24 Rafale combat jets to Egypt and the same amount to Qatar already in the bag.

        The figures put France “solidly” in fourth place in terms of global arms exports, the report said, behind the United States, Russia and China.”

        • Miguel Martinez scrive:

          Senza nulla togliere ai meriti degli Stati Uniti:

          http://www.defensenews.com/story/defense/show-daily/dubai-air-show/2015/11/11/lockheed-boeing-expand-presence-in-uae/75562940/

          Lockheed, Boeing Expand Presence in UAE
          Aaron Mehta 4:19 p.m. EST November 11, 2015
          Lockheed Martin

          (Photo: Mohamed Somji/Lockheed Martin)
          13 CONNECTTWEET 37 LINKEDINCOMMENTEMAILMORE

          DUBAI, United Arab Emirates — The world’s two largest defense companies are expanding their presence in the United Arab Emirates, in what both firms describe as a sign of the regional market’s growing importance.

          Lockheed Martin used the Dubai Airshow to announce the opening of a permanent chalet on the flightline at Dubai World Center, the location of the show. The three-story structure was officially commissioned on Monday by Lockheed CEO Marillyn Hewson.

          The move “underpins the strength and depth of the company’s partnership with the UAE and the wider Gulf region,” the company said in a statement.

          On Sunday, Boeing announced plans to establish its Middle Eastern headquarters in Dubai South’s Aviation District. The goal is to open the center for business by the end of 2017. The complex will involve the headquarters, a spare parts warehouse, a distribution facility and a maintenance training facility to service the region, according to a press release.

          “This agreement demonstrates Boeing’s commitment to our customers in the region and support for the Dubai government’s vision for Dubai South,” Boeing president and CEO Dennis Muilenburg said in a statement.

          Both firms have increasingly focused on foreign sales in recent years to bolster flat domestic US sales for military equipment.

          Focusing on foreign sales is a smart move, said Remy Nathan, vice president of international affairs with the Aerospace Industries Association.

          Foreign sales “matter more than ever” for firms, Nathan said, who added that, while there have been few major announcements at this year’s Dubai Airshow, there have been significant numbers of meetings about potential sales for US firms going on in the background.

          • Miguel Martinez scrive:

            E nemmeno all’Italia:

            http://www.defensenews.com/story/defense/air-space/2015/11/12/italys-alenia-pitching-multi-role-mc-27j-gulf/75636490/

            taly’s Alenia Pitching Multi-Role MC-27J To Gulf
            By Lara Seligman 3:16 p.m. EST November 12, 2015
            635829033419757179-MC-27J-1-

            (Photo: Alenia Aermacchi)
            76 CONNECTTWEET 51 LINKEDIN 3 COMMENTEMAILMORE

            DUBAI, United Arab Emirates — As the Gulf nations struggle to adjust to an evolving battlefield, Italian defense contractor Alenia Aermacchi is pitching its new MC-27J multi-mission airlifter and gunship as the best way to meet the new threat.

            Alenia is in talks with at least two Gulf nations to buy the new aircraft, which is based on the Italian Air Force’s C-27J Spartan battlefield airlifter, company spokesman Marco Valerio Bonelli told Defense News on Nov. 12. He would not identify the countries.

            The company is seeing a lot of interest in the MC-27J from the Middle East, particularly due to the new platform’s intelligence, surveillance and reconnaissance capabilities, Bonelli said. The multi-role aircraft is the perfect solution for GCC nations increasingly focused on border control and counterterrorism, he said.

            DEFENSE NEWS

            Dubai Air Show Digital Show Daily |Defense News

            For these countries, Alenia’s aircraft is more cost-effective and better suited to the environment than expensive fighter jets, according to Bonelli.

            “Sending a fighter is crazy” in this type of environment, he said. “You spend a lot of money to drop two bombs and you never know if you get the target or not. With this aircraft, you have the persistence of hours.”

            The MC-27J utilizes modular mission kits, or “pallets,” that operators can easily roll on/roll off the aircraft. The plane is not just a cargo airlifter and gunship, but can be rapidly configured to conduct ISR; intelligence, surveillance, target acquisition and reconnaissance (ISTAR); command and control; search and rescue; and electronic warfare.

            The palletized mission systems can be loaded onto the aircraft in one hour or less, depending on the desired configuration, Bonelli said.

            The aircraft is equipped with advanced electro-optic sensors, Orbital ATK’s side-mounted GAU-23 30mm cannon and precision-guided weapon systems to limit collateral damage. The GAU-23 gun can be operated remotely from the front of the aircraft using a sophisticated mission system.

            One critical advantage is the plane flies well above 10,000 feet, far out of range from enemy ground fire, and can conduct both day and night operations, Bonelli said. Due to the mission system and advanced optical sensors on the aircraft, the gun is extremely precise even at that distance, he said. The aircraft’s loiter time is six to eight hours.

            The new aircraft was displayed for the first time here at the Dubai Air Show by joint manufacturers Alenia, a subsidiary of Finmeccanica, and Orbital ATK.

            Alenia and Orbital ATK are the midst of completing a development program for the MC-27J with the Italian Air Force. The company successfully completed the first phase of ground and flight testing of the fully configured aircraft in July 2014. The Italian Air Force has a fleet of 12 standard C-27Js; Alenia is planning to modify three of these aircraft to the multi-mission variant.

            Alenia’s C-27J Spartan battlefield airlifter is in service with the Italian Air Force, the US Air Force and ten other international customers: Greece, Bulgaria, Lithuania, Romania, Morocco, Mexico, Australi, Peru, Slovak Republic and an undisclosed African customer. Overall, 80 aircraft have been ordered.

      • Roberto scrive:

        E chi ha detto che la Francia non è mai intervenuta in mali?

        Ti invito a leggere giusto i primi due paragrafi, vedrai che i protagonisti della vicenda maliana non sono solo due (i bombardatori francesi ed i touareg bombardati)

        https://echogeo.revues.org/13466

        Se poi mi vuoi dire che nessun paese occidentale dovrebbe mai e per nessun motivo entrare nelle vicende di altri paesi sono sostanzialmente d’accordo

        • Miguel Martinez scrive:

          “vedrai che i protagonisti della vicenda maliana non sono solo due ”

          Ma infatti, questo è ovvio. Però nessuno voleva scrivere una storia del Mali (che se volessimo partire da lontano, credo che qualche critica in più alla Francia si potrebbe trovare, a partire dall’uso su scala continentale dei lavori forzati dopo aver abolito la schiavitù).

          Il punto è che la Francia è coinvolta fino al collo in una serie di imprese in giro per il mondo, e in particolare in Africa; e averne un’idea, almeno superficiale, ci aiuta a capire che non è che il mondo ce l’abbia con la Francia solo perché “odiano il suo stile di vita”.

        • PinoMamet scrive:

          “Il examine ensuite les revendications et les divisions des mouvements touaregs, qui se sont radicalisés depuis les précédentes rébellions allant pour certains (MNLA) jusqu’à proclamer l’indépendance de l’Azawad et pour d’autres (Anser ed-Dine) à vouloir créer par la lutte armée un État islamique touareg appliquant la sharia. Enfin, il se demande pourquoi les Touaregs nigériens n’ont pas pris les armes alors que les rébellions touarègues malienne et nigérienne présentent de grandes similitudes.”

          Ma che ci faranno i Tuareg con la Sharia? Boh.

          • Miguel Martinez scrive:

            “Ma che ci faranno i Tuareg con la Sharia? Boh.”

            Presumo che la maggioranza dei Tuareg si siano modernizzati, vivendo nelle grandi città, viaggiando in giro per l’Africa e magari anche per la Francia.

            A parte quelli che fanno le guide turistiche 🙂

          • PinoMamet scrive:

            🙂

            questo è vero, ma per esempio nel link di Roberto si dice che alcuni vogliono l’indipendenza di un territorio, e questa è una cosa che posso capire.
            Non dico che sia giusta, o sbagliata, o moderna, o antiquata o chissà; ma che la mia mente la capisce, sa in che categoria metterla.

            Ok, indipendenza di un paese: la vogliono certi scozzesi, catalani e veneti, la vogliono i tuareg, bene. So di che si tratta.

            Invece non capisco proprio cosa ci vedano, non saprei come dire, di bello nella Sharia, cosa gliela renda desiderabile, così desiderabile da fare una lotta armata per ottenerla.

            Io poi non dovrei parlare perché ho conosciuto due convertiti all’Islam (uno un personaggio piuttosto noto), ma quelli sono casi di conversione seguendo un percorso individuale e intellettuale, una roba comunque personale.
            E una convertita all’Ebraismo, invece, che se invece che all’Ebraismo si fosse fissata con l’Islam, la vedremmo ora in televisione arrestata con la famiglia, capito il tipo?

            ed ecco, io questa roba qua non la capisco già a livello individuale, non voglio dire che la disapprovo, ma proprio esula dai miei schemi.

            Mi sembra come la gente negli anni Settanta che diventava maoista, tipo.

          • Roberto scrive:

            “Ma che ci faranno i Tuareg con la Sharia”

            Azzardo un’ipotesi.
            Si sono alleati con i primi che potevano dargli un supporto militare, senza rendersi esattamente conto di quel che facevano.
            È una cosa che i politici nostrani fanno in continuo (meglio l’uovo oggi è chi se ne frega del domani), non mi sento di escludere totalmente che l’abbiano fatto pure i touareg

  4. mirkhond scrive:

    “ci aiuta a capire che non è che il mondo ce l’abbia con la Francia solo perché “odiano il suo stile di vita”.”

    Ma è proprio ciò che i vari Ezi Mauri non vogliono farci capire.
    Se capiamo, crolla tutta l’impalcatura di disinformazia giornalistica guidata dai nostri governi, per gli interessi delle suddette cricche di potere.

  5. mirkhond scrive:

    “pare che interessi molto di meno della discussione sulla band dei rockettari usani…”

    In ciò quelli come Blondet, trovano conferma di QUALI siano i VERI valori dell’Occidente “minacciato” e che si debbano difendere……

  6. mirkhond scrive:

    “Il fatto è che io non credo che il pianeta collasserà.

    Questo può fare di me il tizio che ballava al suono dell’orchestra del Titanic, mentre la nave affondava, certo.”

    Beata ingenuità…..

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Alla meglio il pianeta sarà abitabile per altri 200 mln di anni, si stima. Ma visto che è una data lontana non interviene il calcolo probabilistico che ci insegna che in realtà le stelle sono stabili e che l’astrofisica è roba da Cassandre.

      • PinoMamet scrive:

        Non ho capito: il pianeta è abitabile per altri 200 milioni di anni?

        mi pare un’ottima notizia.

        • Moi scrive:

          Ecosensibilizziamoci ed ecodiminuite i consumi ! 😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Non ho detto questo: l’impatto con qualcosa potrebbe polverizzarlo nel frattempo, oppure un bell’olocausto nucleare potrebbe rendere la superficie globale un deserto sterile per un bel po’.
          Ho detto altro, ovvero che l’abitabilità teorica del pianeta per una specie come la nostra ha le centinaia di milioni di anni contate. E non è un tempo lunghissimo, se ci si pensa: l’Universo ha 14 mld di anni scarsi, il Sole 5 mld, la vita tra i 4 e mezzo e i 2 e mezzo…
          Ecco, i primi dinosauri sono per noi ad una distanza temporale comparabile (230 mln di anni), mentre 64 mln di anni fa si estinsero.
          Ok, è un tempo lunghissimo per la nostra specie (che ha appena 200.000 anni) e spaventosamente lungo per la Storia.

          Poi però se noi distruggiamo il nostro ecosistema (e lo stiamo facendo, anche se tu credi evidentemente che le risorse siano infinite e che la diossina sia l’elisir di lunga vita 😀 ) la vita umana durerà molto, ma molto meno. E la civiltà organizzata come la conosciamo noi potrebbe non esistere più già nel XXII secolo. Ok, me ne frega poco perché sarò morto, ma è poco carino fottersene altamente degli altri dicendo “tanto ci penserà qualcuno, dopo, sicuramente”.

  7. mirkhond scrive:

    “Invece non capisco proprio cosa ci vedano, non saprei come dire, di bello nella Sharia, cosa gliela renda desiderabile, così desiderabile da fare una lotta armata per ottenerla.”

    Forse ha a che fare con la distruzione del loro stile di vita di nomadi-mercanti carovanieri, succeduto alla spartizione artificiosa dell’immensa area sahariana occidentale in cui vivono, tra Algeria, Libia, Niger e Mali.
    I cui governanti dagli anni ’70-’80 almeno hanno cercato con la forza di sradicare i Tuareg e assimilarli, soprattutto in Niger e in Mali.

    • PinoMamet scrive:

      Può essere, e forse questi tuareg sono altrettanto spaesati e sradicati dei tizi di origine algerina (o anfhe no) delle banlieue parigine che scoprono l’Islam radicale, senza ricordare quello “non radicale” dei nonni (ammesso che i loro nonni fossero musulmani).

      E in questo mi ricordano la mia amica diventata ultraortodossa, che se fosse diventata “ultraislamica”… e in fondo le è capitato di leggere da ragazzina i racconti di Buber anziché quelli dei sufi, e la differenza sta tutta lì, pura fortuna.

      Ma anche da sradicati, questa “voglia di regole” mi stupisce sempre.

  8. mirkhond scrive:

    “Ma anche da sradicati, questa “voglia di regole” mi stupisce sempre.”

    Silone nel suo romanzo Vino e Pane, ambientato nel 1935, descrive come il giovane studente abruzzese Luigi Murica diventa comunista.
    E lo diventa perché nella grande metropoli che è Roma, lo studente universitario si sente un estraneo, un emarginato, un “burino” trattato con scherno e sufficienza-snob dai suoi facoltosi colleghi universitari capitolini.
    E quando conosce un bigliettaio di tram, clandestinamente iscritto al partito comunista d’Italia, allora fuorilegge e perseguitato, il giovane vi aderisce proprio per il bisogno di trovare in un gruppo di clandestini e perseguitati che agiscono nell’ombra, quell’affetto, quel calore umano, addirittura l’amore di una ragazza, che diversamente gli sarebbero stati preclusi nella grande e dispersiva Roma…..
    Tito, nella Jugoslavia occupata e spartita dall’Asse, nel 1941-1945, fece proseliti tra coloro che avevano subito devastazioni, massacri di famigliari, distruzioni dei propri villaggi, soprattutto tra Bosnia, Erzegovina, Sangiaccato e Montenegro, e in prevalenza Serbi.
    In sostanza gente sradicata dalle atrocità della guerra, guerra anche civile, etnica e religiosa, ma radicalizzati dall’ODIO sapientemente dirottato verso il nemico straniero e quello del proprio stesso gruppo etnico fedele all’Asse.
    I comunisti in tutta la Jugoslavia erano circa 6000 nel 1940.
    Nel 1945 l’armata di Tito contava 800.000 uomini.

  9. mirkhond scrive:

    “senza ricordare quello “non radicale” dei nonni (ammesso che i loro nonni fossero musulmani).”

    I Tuareg sono musulmani da secoli, anche se a tuttoggi non è chiaro quando lo divennero.
    Le loro tradizioni affermano che sarebbero stati convertiti da Uqba ibn Nafi, discepolo del Profeta al tempo delle sue campagna per la conquista dell’Ifriqiyya tra 670 (fondazione di Kairouan) e il 683 d.C. (anno dell’uccisione di Uqba nell’Aurasio in battaglia contro i Berberi).
    Tuttavia alcuni studiosi ritengono, forse con maggior verosimiglianza, che l’islamizzazione dei Tuareg sia stata più lenta e graduale, per alcuni completata nel XV secolo, per altri addirittura nel XVIII secolo dopo Cristo!
    E di fatti la loro cultura è molto ricca di retaggi della loro religiosità preislamica, oltre all’utilizzo di una propria lingua scritta con tanto di alfabeto, il Tifinagh, lontanemente imparentato col libico-berbero pre-romano e pre-arabo.
    Vi sono inoltre tracce di una qualche forma di cristianizzazione, vedasi il termine Angalus, derivato dal Latino, per indicare il bambino molto piccolo.
    Perché allora la Sharia?
    L’unica risposta che trovo credibile è quella sovracitata della reazione allo sradicamento, e al bisogno di ricostituire nuove aggregazioni al posto di quelle distrutte dalla modernità.
    In questo Daouda 🙂 ha ragione quando sostiene che la Sunna radicale di oggi è un fenomeno MODERNO.
    Moderno che è però REAZIONE alle devastazioni della stessa modernità d’impronta occidentale.

    • PinoMamet scrive:

      “I Tuareg sono musulmani da secoli”

      certo, ma pensavo ai tizi convertiti delle banlieue francesi, che non sempre sono “arabi” di origine…

  10. mirkhond scrive:

    Una decina d’anni fa, mandarono in televisione le puntate della serie Overland, il gruppo di camionisti italiani che percorreva il mondo per raccogliere fondi per l’Unicef.
    Uno dei loro viaggi riguardava proprio il Maghreb e il Sahara.
    Ricordo ancora che, quando il gruppo sostò presso un villaggio di Tuareg nel sud dell’Algeria, mentre il narratore parlava con lode dell’Islam moderato dei Tuareg, e della loro società in cui persistono tracce di matriarcato e in cui le donne non velavano il volto, la telecamera invece riprendeva un gruppo di donne tuareg che davano le spalle agli stranieri e si coprivano pure il volto alla loro presenza.
    Insomma, mi resi conto che qualcosa era cambiato dai tempi di Charles de Faucauld (1858-1916) e dai reportage di Folco Quilici…….

  11. mirkhond scrive:

    certo, ma pensavo ai tizi convertiti delle banlieue francesi, che non sempre sono “arabi” di origine…

    Anni fa, alla Feltrinelli, trovai uno studio di un sociologo franco-algerino che analizzava le categorie sociali francesi (non francesi di genitori o nonni maghrebini, senegalesi ecc.; proprio Francesi di Francia, bianchi e di origine cristiana o laica) che si convertivano all’Islam.
    E parlava di giovani disadattati, emarginati, soli e senza amici, senza amore, in difficoltà con le ragazze, oppure ragazze robuste, obese o anch’esse comunque scartate dai ragazzi perché non rispondenti ai canoni di “perfezione” dell’oggi.
    In sostanza gente emarginata o comunque esclusa per una serie di aspetti caratteriali, fisici, psicologici, che impedivano a costoro di essere accettati e di condurre una vita di relazione soddisfacente.
    Oppure estremisti di destra o di sinistra delusi dalle svolte borghesi e liberali dei loro partiti di riferimento.
    Ora, naturalmente non tutti coloro che rientrano in tali categorie siano naturaliter portati a convertirsi all’Islam radicale, ma certamente l’esclusione e l’emarginazione se accompagnati ad una psiche fragile, ad un bisogno di fare gruppo, di fare tribù, e magari di potersi vendicare di coloro che ti hanno fatto (o ritieni che ti abbiano fatto) del male, possono costituire un terreno favorevole a tali conversioni.

    • daouda scrive:

      APPUNTO. Calcolando che anche questo era un’obettivo o più che altro un corollario di certe mosse “fatta la mossa, capito l’inganno”.

  12. mirkhond scrive:

    Eh?

  13. Moi scrive:

    50 km/anno significa 4 metri al mese

    [cit.]

    ———————

    WTF ?!

    50 km / anno = 50’000 m / anno

    VS

    4 metri · 12 mesi = 48 metri / anno

    … QED

  14. mirkhond scrive:

    “PS: il più noto dei climatologi secondo i quali il GW indotto dall’uomo sarebbe una bufala è stato beccato da tempo con le manine nel sacco, mi pare…”

    Chi? Roberto Battaglia?

    • habsburgicus scrive:

      lui continua a vedere Putin come “diverso” dagli altri (e, dal suo punto di vista, positivo)….
      temo che starà male quando Putin, come purtroppo mi pare certo [vorrei toppare, lo dico senza affettazione] “tradirà” Assad…è ormai chiaro che si sono accordati, o lo stanno facendo, per farlo fuori..non è ancora chiaro cosa la Russia abbia ottenuto in cambio né se la defenestrazione di Assad avverrà in modo soft e lento [con esilio garantito] o no…si vedrà..comunque nulla di buono , per i siriani alawiti e “laici”, per i cristiani e per (quasi) tutti
      lui continua a non capire che non c’è nulla di seriamente diverso fra Putin e gli altri-.semplicemente Putin è più abile e un minimo di interessi nazionali li fa..é già tanto, certo [e se fossi russo, vedendo gli altri :D, penso che mi basterebbe]…ma non oltre
      bisognerebbe avere la freddezza realistica di riconoscere che non c’è alcuna speranza..ciò che deve essere, sarà..la “globalizzazione” non sarà fermata, con annessi e connessi

      • Miguel Martinez scrive:

        “lui continua a non capire che non c’è nulla di seriamente diverso fra Putin e gli altri-.semplicemente Putin è più abile e un minimo di interessi nazionali li fa..é già tanto, certo [e se fossi russo, vedendo gli altri :D, penso che mi basterebbe]…ma non oltre”

        Credo che tu abbia ragione.

        Il problema di quelli che vedono il mondo in bianco e nero non sta nel nero, su cui hanno sostanzialmente ragione, ma nelle illusioni che si fanno sul bianco 🙂

        • Z. scrive:

          Miguel,

          — Il problema di quelli che vedono il mondo in bianco e nero non sta nel nero, su cui hanno sostanzialmente ragione, ma nelle illusioni che si fanno sul bianco —

          In effetti, il più delle volte credo sia proprio così 🙂

        • Peucezio scrive:

          Sì, però c’è una differenza fondamentale fra uno che, con tutto il cinismo che vogliamo, cerca di difendere la sopravvivenza del proprio impero (che è comunque un impero territoriale, anche se a proiezione continentale), rispetto a uno che persegue la destabilizzazione di ogni angolo del globo.

          Oltretutto, per qualche curiosa combinazione di fattori, la Russia si trova negli ultimi anni sempre dalla parte opposta rispetto al fronte USA-Israele-radicalismo sunnita e a difendere comunque realtà decenti, come l’Iran, Assad (che, ricordiamolo, se non fosse stato per l’intervento di Putin qualche anno fa, avrebbe già da un pezzo fatto la fine di Saddam e Gheddafi), insomma la galassia dei nemici dell’integralismo sunnita: sciiti, cristiani, minoranze varie. Questo significa che Putin ha deciso di ergersi a paladino dei cristiani o degli sciiti? Probabilmente sarebbe ingenuo crederlo. Però è proprio la geopolitica che lo porta in questa direzione.

          Per inciso, esiste una specificità occidentale, che si esprime in una tendenza aggressiva ed espansiva a voler assimilare e “redimere” l’universo mondo, anche sterminandolo, e che è comune a chi ha condiviso cattolicesimo latino, riforma protestante, rivoluzioni liberali.
          Tutto ciò non è nel temperamento dei popoli continentali “asiatici”, che sono capaci di creare imperi anche territorialmente sterminati, ma contigui, senza la pretesa di una sorta di giurisdizione, di sovranità universale: cioè conquisto il villaggio vicino, perché mi fa comodo, i sono boschi, risorse da sfruttare, ci mando gente mia ad abitarlo, poi prendo il vollaggio successivo e via via in questo modo vado avanti di qualche migliaio di chilometri. Ma non pretendo che una tribù che sta dall’altra parte del mondo, per il fatto di esistere e di abitare il mio stesso pianeta, venga a far parte integrante del mio sistema (e ne sia pure felice!).

        • habsburgicus scrive:

          Il problema di quelli che vedono il mondo in bianco e nero non sta nel nero, su cui hanno sostanzialmente ragione, ma nelle illusioni che si fanno sul bianco 🙂

          FRASE MITICA, DA APPLAUSI 😀

          • Francesco scrive:

            Non sono d’accordo: il bicromatismo rende anche molto deboli nell’analizzare il nero, oltre che il bianco

            Cosa che Miguel dovrebbe sapere bene, visto il suo rifiuto quasi sistematico di demonizzare l’avversario

            Tolta Repubblica e Salvini, c’è poco nero assoluto nel mondo.

            🙂

          • daouda scrive:

            RICORDATEVI DI GORBACIOV E LA CASA COMUNE EUROPEA, 1987…nun ce cascate!

  15. habsburgicus scrive:

    volete un’idea “provocatoria” ? :D..so già che impossibile, ma tanto per spararne qualcuna 😀
    premesso che credo fermamente che la civiltà cristiano-romana (che per me è/era la Civiltà) sta finendo e non potrà purtroppo essere salvata–a meno di miracoli che, pare, non abbondino
    se proprio uno volesse provarci [fallendo per definizione, l’ho detto..ma visto che è un gioco, si giochi :D], non dovrebbe cercare mitici salvatori in questo Putin, bensì [Pino godrà !] accordarsi direttamente con chi sapete..il loro Primo Ministro, mi sta piacendo, dal suo punto di vista ha una posizione chiara e seria..offrire la sottomissione, definitiva [hanno vinto, ciò è irreversibile..é dunque è logico e razionale che comandino !], in cambio di protezione (e in cambio del nostro aiuto, di europei imbelli, contro i nemici loro che sono o possono essere anche nostri)..in questa grande alleanza fare rientrare anche un’America tornata REP (una sorte di gerarchia: 1.chi sapete, ubi maior minor cessat; 2. America tornata conservatrice e reaganiana; 3. noi Europa, con statuto di dhimmi ma di quelli là non dei “coranisti” :D, ma anche qualche diritto, compreso quello di venerare la nostra fede e le nostre tradizioni avite !]
    è però necessario-come precondizione- che all’interno del noto Stato, prevalga sì un imperialismo duro, magari anche brutale ma “laico” [e così a me pare l’attuale P.M] e non i fanatici che seguono i passi più controversi di un certo libro..in tal caso, e non per mancanza di buona volontà da parte nostra, non si può far nulla
    Moi che ne pensi ? (è poi-a livello internazionale-niente altro che la mia vecchia idea di “alleanza di tutti i buoni” e di compromesso con i laici)

    • Z. scrive:

      Habs,

      fidati di me: bere meno, e soprattutto bere meglio 😀

    • Peucezio scrive:

      Habs, non si è capito granché.
      Comunque guarda che se fosse per i Reagan e i Bush, oggi a Milano e a Roma ci sarebbe la sharia.
      Ho l’impressione che tu faccia lo stesso errore dell zio Adolfo e dello zio Silvio: l’uno pensava ci si potesse accordare con gli anglosassoni e si preoccupava di non offendere troppo i francesi. L’altro cercava di non provocare troppo i comunisti, e quindi faceva le cose a metà, non usava le sue televisioni e i suoi giornali, anzi, lasciava che fossero un mezzo per la propaganda di parte opposta.
      Chi ha una visione messianica del mondo, finché esisterai, vorrà annientarti e se ti sottometterai, gli renderai solo più facile l’annientarti, perché non dovrà neanche fare la fatica di combatterti, ma ti dovrà sparare un colpo mentre gli stai porgendo docilmente le tempie.

      • habsburgicus scrive:

        d’accordo che uno dovrebbe usare le sue potenzialità al massimo, utilizzarle a metà è un errore..e lo fu in passato
        comunque i cattolici, i conservatori non hanno più nulla, e non da oggi..quindi il problema non si pone 😀 praticamente al più possono decidere a chi sottomettersi 😀 ma giustamente dici, che potrebbe essere peggio 😀 che si può fare, dunque ? nulla….entro 300 anni, della gloriosa civiltà romana e cristiana sarà rimasto letteralmente nulla, entro 500 anni sarà più lontana degli assiri, entro 1000 anni ci si dubiterà della sua esistenza..ammesso che allora esista ancora qualcuno al mondo 😀

        • habsburgicus scrive:

          Chi ha una visione messianica del mondo, finché esisterai, vorrà annientarti

          questo è verissimo..
          ecco perché, però, allora il laicismo e l'”ateismo” che sono stati un ariete per distruggerci (con successo, purtroppo), potrebbero ora divenire un’arma contro di loro…se si riuscisse a distruggere e ridicolizzare le loro credenze, o almeno a fare sorgere in loro il dubbio, sarebbe un fatto positivo…
          Voltaire avrebbe detto che si era stancato di sentir dire che bastarono 12 uomini [gli Apostoli] a cambiare il mondo, e che lui avrebbe dimostrato che ne bastava uno per distruggere tutto..triste profezia, ahinoi, realizzata ! (definitivamente con il C.V II, 200 anni dopo)
          a quando un “Voltaire” che si dedichi a loro ?
          che distrugga il loro messianismo ?
          e così, permetta a tutti di vivere finalmente in pace e armonia reciproca ? 😀

          • Miguel Martinez scrive:

            “ecco perché, però, allora il laicismo e l’”ateismo” che sono stati un ariete per distruggerci (con successo, purtroppo), potrebbero ora divenire un’arma contro di loro…”

            Credo che sia una lettura possibile di quella che trovo la tesi più interessante di Guénon. Nel passaggio dalla pura Qualità alla pura Quantità – che a pensarci bene sono entrambe astrazioni invisibili – c’è un momento di solidificazione, rappresentato dal “materialismo ottocentesco”, la bestia nera di “cattolici reazionari” e affini.

            Chi si fossilizza però su questo stadio, immedesimandosi in uno dei due ruoli (“spiritualista” contro “materialista”), è condannato a venire travolto dalla caduta successiva, la dissoluzione che avviene quando si fessura quella che Guénon chiama la Grande Muraglia.

            E che con il senno di poi sarebbe il flusso globale unificato, quella cosa per cui tutto viaggia insieme nell’inafferrabile nulla elettronico. Che è la negazione del mondo della scienza, pazientemente costruita su una lunga sequenza di libri; la negazione della scuola; e la negazione dello Stato.

            E per questo il “massone” coerente dovrebbe rendersi conto che il vero nemico è in agguato per entrambi, per lui come per il “cattolico reazionario”.

            • Miguel Martinez scrive:

              Che poi spiega perché Berlusconi (che io non demonizzo, lo vedo solo come l’incarnazione di un male ben maggiore) ci ha portati insieme il Bruno Vespa che attacca la “sinistra” e le troie che minano i “valori cattolici”. Non perché sia Berlusconi, ma perché è elettronico/spettacolare.

              Ricordando che il male vero sta sempre nei mezzi, non nei fini che la gente si illude di perseguire.

          • Francesco scrive:

            >> Ricordando che il male vero sta sempre nei mezzi, non nei fini che la gente si illude di perseguire.

            Ommamma Miguel, questa o me la dimentico o stanotte non ci dormo a cercare di capire e di capire se sono d’accordo o meno.

            Bush II ci avrebbe portato alla sharia? non al protestantesimo? non l’ho capita, carissimi

          • Z. scrive:

            L’unica frase che ho capito – il resto mi sembra iperuranio puro – è quella sui mezzi e i fini. E non sono d’accordo: l’orrore del nazismo stava anche e soprattutto nei fini. E anche sulle finalità che si proponeva Lenin ci sarebbe coccos da dir…

          • Peucezio scrive:

            Scusa, Habsburgicus, ma ora come ora non è meglio se vince il non-Occidente?
            Fra popoli che hanno perso la loro cultura e popoli che ne hanno ancora una, anche se diversa diversa (sia pure parzialmente e forse ancora per poco), non è meglio se l’egemonia nel mondo ce l’hanno i secondi?

            In realtà poi io ho qualche dubbio anche di fronte a questi scenari apocalittici. In realtà basterebbe un’implosione, un ritorno a un’economia di sussistenza (e non è uno scenario del tutto fantascientifico) e nel giro di un paio di generazioni secoli di laicismo e materialismo vengono liquidati.

            • Miguel Martinez scrive:

              “In realtà basterebbe un’implosione, un ritorno a un’economia di sussistenza (e non è uno scenario del tutto fantascientifico) e nel giro di un paio di generazioni secoli di laicismo e materialismo vengono liquidati.”

              Mi sembra ovvio che esista un rapporto tra una serie di aspetti, anche gradevoli, del sistema in cui viviamo, e la bolla energetica che sta per implodere.

              Ne abbiamo già i segnali lungo tutte le “frontiere”, che vanno dalla Siria al Messico ai ghiacciai alle banlieue alla scuola in Oltrarno che – come ho raccontato – decide per la prima volta di risparmiare sulle adozioni a distanza.

              Cito volutamente quest’ultimo episodio, perché è lì che si trova attualmente la nostra frontiera, mentre altrove è ben più drammatico.

          • Peucezio scrive:

            Miguel,
            quando tu poni un’alterità assoluta fra il positivismo ottocentesco e la contemporaneità “liquida”, mi chiedo se ciò non deriva dal fatto che in uno ci vivi, un altro è un passato molto vicino, per cui non riusciamo bene a dare le giuste proporzioni a differenze e somiglianze.
            Certo, era un mondo basato su una fisicità molto forte (anche se già molto più integrato spazialmente e con una capacità di movimento di uomini e merci come mai prima, quindi era già molto fluido, se non liquido, anche quello). Ma poi le conseguenze erano così diverse?
            Un operaio londinese dell’Ottocento (non un contadino italiano, che era un attardamento di una società preindustriale) era poi così tanto diverso dall’abitante di una periferia degradata del mondo attuale?

          • daouda scrive:

            Qual è la differenza tra patriarcato e matriarcato, fra maschilismo e femminismo, fra islamiciccio e paganista Peucezio?

            Entrambi negano la sinfonia, entrambi idolatrano un dio che non esiste, entrambi snaturano l’uomo sia maschio sia femmina, e portano immoralità.

        • Miguel Martinez scrive:

          “nulla….entro 300 anni, della gloriosa civiltà romana e cristiana sarà rimasto letteralmente nulla, entro 500 anni sarà più lontana degli assiri, entro 1000 anni ci si dubiterà della sua esistenza..”

          Capisco molto bene ciò che dici, anche se personalmente ritengo che l’impero romano sia stato molto “angloamericano”.

          E’ così, comunque. I morti seppelliscano i morti…

      • Z. scrive:

        L’idea di Mediaset come mezzo di propaganda contro Berlusconi è la prova che una teoria affascinante è ancora capace di vincere sulla grigia realtà.

        Secondo me, Peucè, tu sei il vero erede dei maoisti anni Settanta. Mica i ragazzini che sfilano contro Matteo 2 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ancora mi ricordo Fede che gli picconava il governo, Igor Marini che veniva ignorato da Il Giornale e Socci a cui non veniva affidata la prima serata su Rai Due…

  16. izzaldin scrive:

    un mio amico è un tuareg del Mali (emigrato una decina di anni fa via Libia, Lampedusa, raccolta pomodori in puglia etc).
    Quando gli chiesi della guerra non aveva affatto voglia di parlarne. L’unica cosa che mi ha detto è “i francesi sono terribili”.

  17. roberto scrive:

    come non amare i belgi?

    le polizie belga e frencese chiedono di non postare su facebook, twitter & co delle informazioni sulle operazioni di polizia in corso.

    i francesi si scatenano in un ampio e approfondito dibattito sulle libertà e i diritti fondamentali, e “ils râlent” (il verso del francese arrabbiato, immaginate una spece di “rrrrrrrrrr” con la r moscia)

    e i belgi ?

    postano foto di gatti come atto di resistenza!

    http://www.lalibre.be/light/insolite/operations-anti-terroristes-les-belges-tweetent-des-dizaines-de-chats-pour-brouiller-les-pistes-565252a93570bccfaf3f1f89

    • Miguel Martinez scrive:

      Veramente dovevano postare maiali.

      I gatti nel mondo islamico sono considerati talmente puri, che è permesso farsi le abluzioni con l’acqua da cui hanno bevuto.

      • roberto scrive:

        “Veramente dovevano postare maiali”

        oh no, questo lo avrebbero forse fatto i francesi, e non tutti, penso ai frontisti e gente simile

        il surrealismo belga è figlio di magritte, o geluck, parlando di gatti, non di salvini

        • Miguel Martinez scrive:

          Eccone un’altra… butta un torsolo di mela sopra la rete della Casa Bianca:

          http://www.nbcnews.com/news/us-news/thrown-apple-core-prompts-white-house-security-concern-n467661

          News
          Nov 21 2015, 7:34 pm ET
          Apple Core Thrown Over Fence Puts White House on Lockdown

          by Phil Helsel

          An apple core thrown over a White House fence prompted security officials to clear a portion of Pennsylvania Avenue, the Secret Service said.

          Parts of the avenue in front of the White House were cleared after the incident shortly before 4:30 p.m. Saturday.
          Image: Uniformed U.S. Secret Service officers keep watch outside the White House in Washington
          Uniformed U.S. Secret Service officers keep watch outside the White House in Washington, November 17, 2015. CARLOS BARRIA / Reuters

          The White House was briefly placed into lockdown, which is standard practice any time there is a security concern. The lockdown was lifted after about five minutes.

          The Secret Service said the woman who threw the apple core over the fence from E Street was taken in for questioning but will not be arrested or charged.

          • Francesco scrive:

            Miguel

            del senno di poi sono piene le fosse

            immagino che l’allarme sia finito quando hanno verificato che era solo un torsolo di mela. e spero abbiano multato la tizia per abbandono di rifiuti

    • Miguel Martinez scrive:

      Comunque volevo capire se eri d’accordo o no con la differenza tra la punizione collettiva a Sens e quella a Bruxelles.

      Cioè se regge la mia tesi, secondo cui a Bruxelles, lo stato (in senso ampio) ha chiuso alcune attività statali, tipo metropolitana; ha invitato a evitare assembramenti e quindi ha chiesto ma non ordinato di chiudere discoteche e affini; il tutto motivato non con l’affermazione che Bruxelles sarebbe una città in sé criminale, ma per proteggere i cittadini di Bruxelles da un presunto pericolo.

      E che se la polizia vedeva qualcuno in giro alle 22.10 a Bruxelles, gli dicevano “Bon soir!” e non, “mani in alto, lei è in arresto!”

      • roberto scrive:

        la differenza è evidente ed il mio messaggio un po’ paradossale, lo riconosco, è che non sono d’accordo con la tua definizione di “punizione collettiva”.

        comunque chiudere metropolitane (da tre giorni) e scuole non è una cosa così naïve come sembravi dire ieri

  18. Peucezio scrive:

    Miguel,
    faccio un po’ l’avvocato del diavolo, ben capendo la dimensione sociologica del problema cui fai riferimento.
    Dopo Pearl Harbour, come è noto, gli americani misero i giapponesi che vivevano lì nei campi di concentramento. Va da sé che, diversamente da quanto accade ora in Francia (basta un abitante delle banlieues su centomila a fare una strage), i giapponesi statunintensi non rappresentavano nessun pericolo per gli USA: fu un puro atto di rappresaglia morale, simbolica del tutto gratuito sul piano pratico e ingiusto sul piano etico.
    Qui si sospendono le garanzie e i diritti dati per scontati nell’Europa attuale, ma una giustificazione pratica c’è.
    Semmai si potrebbe criticare l’ipocrisia di chi continua a dire ossessivamente che noi ci distinguiamo per il nostro stile di vita libero, le nostre garanzie, ecc.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per quanto riguarda Sens…

      Credo che si tratti di un primo, decisivo passo verso l’israelizzazione della società europea.

      Cioè un luogo dove a pochi chilometri di distanza, esistono due popoli.

      Uno dei quali è tutto allegro, con i suoi codini e i suoi concerti e le sue discoteche. E questo è un suo sacrosanto diritto, il suo Stile di Vita che Nessuno deve toccare.

      Nello stesso orario, l’altro popolo è chiuso in case fatiscenti pena l’arresto, mentre uomini armati pattugliano le strade e ti mettono in carcere se metti fuori il naso.

      Non si tratta necessariamente di qualcosa di tragico – ci sono cose peggiori che dover stare in casa dalle 22 alle 6; ma è qualcosa di molto importante.

      • Miguel Martinez scrive:

        La Francia, dopo essere stato il primo paese a criminalizzare in blocco le persone solo perché si vestono in modo diverso, ora colpisce queste stesse persone per il quartiere in cui abitano, o meglio per il quartiere in cui il mercato immobiliare li costringe ad abitare.

        Non occorre che ci sia una grande violenza fisica in tutto questo: la violenza sta nella definizione di una diversa umanità.

    • roberto scrive:

      secondo me peucezio coglie il punto con “ma una giustificazione pratica c’è.”

      certo non è simpatico, né divertente, tutt’altro! ma è una misura che è stata già adottata altre volte senza scatenare drammi particolari.

      non sarei certo d’accordo se si dicesse “a sens sarà così per i prossimi 5 anni” ma non credo proprio che sia il caso

      (vorrei farti una battuta dicendo che nessuno impedisce agli abitanti di sens di uscire alle 21h30, andare a parigi, passare la notte in discoteca e tornare alle 6h30 con il primo RER….tanto di treni fra l’una e le 5h00 non ce ne sono e sinceramente quest’ultima cosa mi sembra più antipaticamente significativa del coprifuoco)

    • Francesco scrive:

      al di là della paranoia anti-giapponese che l’attacco suscità negli USA, un certo timore che tra i giapponesi americani ci fossero delle spie era ragionevole

      comunque, il governo USA si è scusato con i suoi cittadini giapponesi per l’accaduto e questo mi pare cosa buona, DOPO una cosa ingiusta

      • Miguel Martinez scrive:

        “comunque, il governo USA si è scusato con i suoi cittadini giapponesi per l’accaduto e questo mi pare cosa buona, DOPO una cosa ingiusta”

        E speriamo che tra mezzo secolo chiederanno scusa di aver distrutto Iraq e Siria.

        Mi basterebbero le scuse striscianti di Hollande per la Libia, comunque.

        • Francesco scrive:

          hai notizie di scuse della Francia ai soldati senegalesi ammazzati dopo la fine della guerra?

          sarebbe già qualcosa

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il Giappone è un paese industrializzato, il Senegal è patria di negracci straccioni. E la vita si misura in PIL pro capite.

          • Francesco scrive:

            capisco, quindi immagino che inglesi e americani si siano scusati coi tedeschi per i bombardamenti a tappeto della guerra

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Non mescolare situazioni diverse: il governo USA si scusa con i propri cittadini, non con i cittadini giapponesi residenti a Nagasaki.

          • Francesco scrive:

            beh, per quello ha sempre difeso la decisione di usare le bombe atomiche

            lo fanno ancora e con argomenti non trascurabili

  19. Francesco scrive:

    x Miguel

    se due ghiacciai greonlandesi, sciogliendosi, porterebbero il livello del mare a innalzarsi di un metro, e sapendo che la loro superficie è di 200.000 kmq, calcolare quanto il loro spessore, sapendo che il peso specifico del ghiaccio è inferiore a quello del’acqua e che i mari del mondo hanno una superficie combinata di un sacco di decine di milioni di kmq.

    Grazie

    PS ciò premesso, di quanto dovrebbe essere discesa la superficie del mare per formare tutti i ghiacchiai di Groenlandia e Antartico?

    grazie

  20. Mario scrive:

    Congratulazioni ai tifosi turchi per aver rifiutato di rispettare questo rito odioso ed ipocrita (il cosiddetto „minuto di silenzio“). Quando muoiono migliaia di persone in altri parti del mondo, non ci sono commemorazioni. Dov’è il minuto di silenzio per le vittime dell’intervento francese nel Mali (per esempio)? Francia è il paese più militarista dell’Europa, che semina morte in tutto il mondo, già da decenni.

    L’unica ragione per cui viene mantenuto il “minuto di silenzio” è che Parigi è la città simbolo di tutti i fighetti-snob del mondo e che la stragrande maggioranza delle vittime erano moderni, europei, presumibilmente di sinistra. Perciò la gente di sinistra si commuove specialmente nel caso di questa carneficina. La “sinistra” è adesso nient’altro che un’ideologia tribale delle classi medie conformiste occidentali. Beh, i loro atteggiamenti sono fatti loro, perchè sarebbe obbligatorio per tutti?

    Dunque, il gesto dei tifosi turchi non è frutto di “maleducazione”, ma una ribellione GIUSTIFICATISSIMA contro questa sorta di terrore psicologico ed ipocrisia.

    • roberto scrive:

      “presumibilmente di sinistra. Perciò la gente di sinistra si commuove specialmente nel caso di questa carneficina”

      mentre tu invece stappi lo champagne, anzi no il prosecco che fa meno gauche caviar, perché tanto erano solo europei fighetti e di sinistra, giusto?

      adorabile
      smack!

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        erano solo europei fighetti e di sinistra

        Il Nostro deve avere dati precisi sull’appartenenza politica delle vittime.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      La “sinistra” è adesso nient’altro che un’ideologia tribale delle classi medie conformiste occidentali

      Mi interessa questo concetto. Ad occhio mi sembra una minchiata, ma siccome qui dentro non è la prima volta che la sento, vorei che fosse approfondita.
      Ovvero, chi sono queste classi medie? E “conformiste” significa che tutte le classi medie lo sono, oppure che una loro frazione lo è? E come identifichi, eventualmente, questa frazione? E, domanda difficile, cosa intendi per sinistra?

      • Miguel Martinez scrive:

        “Ovvero, chi sono queste classi medie? ”

        Credo che la definizione corretta, per l’Italia, sia piuttosto quella di ceto intellettuale subalterno come cuore della sinistra realmente esistente.

        Una definizione che ovviamente riguarda il mondo di chi l’ha coniata, Marino Badiale, visto che è professore universitario, e che sottovaluta l’immenso ruolo di tutti i funzionari dell’Unicoop, dei piccoli assessori di provincia e di gente simile

        In Francia, c’è invece il fortissimo elemento identario della laicité républicaine, con i suoi elementi di intellettualismo, di diffidenza verso chiunque sia diverso e di senso di superiorità.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          In Francia, c’è invece il fortissimo elemento identario della laicité républicaine, con i suoi elementi di intellettualismo, di diffidenza verso chiunque sia diverso e di senso di superiorità

          Che si applica tanto ai socialisti, quanto ai gollisti, quanto ai lepenisti.

          • Miguel Martinez scrive:

            “Che si applica tanto ai socialisti, quanto ai gollisti, quanto ai lepenisti.”

            Infatti, però storicamente è l’essenza della sinistra francese, sin dalle origini.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            No, è l’essenza della nazione francese. Che non è stata forgiata certo dalla sinistra, che al governo c’è stata davvero molto poco.

            • Miguel Martinez scrive:

              “No, è l’essenza della nazione francese.”

              Su questo non sono affatto d’accordo.

              La storia francese, fino al 1945, è quella di un’interminabile guerra civile, più che altrove, tra un mondo cattolico/monarchico/di destra e un mondo radicale/repubblicano. Che con la caduta di Pétain domina incontrastato, tanto che si è dimenticata l’esistenza stessa dell’altro mondo, a parte alcune minoranze.

          • roberto scrive:

            “in Francia, c’è invece il fortissimo elemento identario della laicité républicaine, con i suoi elementi di intellettualismo, di diffidenza verso chiunque sia diverso e di senso di superiorità”

            e

            “è l’essenza della nazione francese.”

            perfettamente d’accordo.

            può piacere o no, ma se tutti quelli che vivono in francia lamentandosi “la république se la prende con la mia religione” capissero questo punto fondamentale, sarebbe una cosa utile

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Se vogliamo possiamo anche parlare della Francia capetingia del ‘200, ma temo ci dica molto poco della Francia attuale, quella in cui è avvenuto l’attentato, e ci lascerebbe ostaggi della storia. Il 1945 è passato da 60 anni, il che significa che solo poche persone anziane hanno qualche vago ricordo di cosa fosse la Francia prima di quella data.
            Certo, il mondo non è iniziato nel 1945 (e nemmeno nel 1789), ma i francesi al Bataclan erano tutti nati molto dopo il 1945. Leggere le loro vite sulla base della situazione politica francese nel 1871 credo sia abbastanza fuorviante.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Certo, il mondo non è iniziato nel 1945 (e nemmeno nel 1789), ma i francesi al Bataclan erano tutti nati molto dopo il 1945. Leggere le loro vite sulla base della situazione politica francese nel 1871 credo sia abbastanza fuorviante.”

              Giusto, però non vedo perché negare che l’ideologia della laicité sia l’essenza della sinistra francese, passata per osmosi anche fuori. E quindi non vedo niente di male nel definirla “di sinistra”.

              Noi non sappiamo comunque che idee avessero i frequentatori del Bataclan.

              Se dovessi fare un parallelo con Londra, potrei azzardare comunque un ritratto generico, magari solo parzialmente valido: gente profondamente “bianca” (compreso magari uno o due figli di immigrati ripuliti e risistemati), con un livello di scolarizzazione molto sopra la media, molto informali ma anche ben coscienti di essere più ricchi degli altri, con una serie di passatempi che comprendono viaggi lontani, interessi artistici che variano secondo le mode, un uso moderato di sostanze stupefacenti, e un bassissimo livello di elementi di “destra” tipo fede cattolica.

              Ma ovviamente sono solo ipotesi.

          • Z. scrive:

            Il mondo non è iniziato nel 1945? ne siamo davvero sicuri?

            Nel dubbio, controlla la mail 🙂

          • Z. scrive:

            Ah, un’altra cosa.

            Non credo che si possa prendere Pétain neppure come metro del francese medio del 1940. Per capirsi, parliamo di una persona che all’epoca della Comune di Parigi aveva già quindici anni.

          • roberto scrive:

            “non vedo perché negare che l’ideologia della laicité sia l’essenza della sinistra francese”

            scusami miguel, ma io sento tutti i giorni frontisti, sarkozisti, & destra varia appellarsi alla “laicité de la république” per qualsisasi cosa.
            sinceramente non capisco come si possa dire che oggi, nel 2015, la laicité sia una specie di marchio della sinistra

            (il che non toglie nulla alle considerazioni che ho spesso fatto sull’esistenza di una classe dirigente profondamente cattolica)

          • Francesco scrive:

            Miguel

            e Napoleone? se non è lui il simbolo dell’ambiguità francese e della Francia nuova ma non di sinistra

            ciao

  21. habsburgicus scrive:

    @Miguel
    La storia francese, fino al 1945, è quella di un’interminabile guerra civile, più che altrove, tra un mondo cattolico/monarchico/di destra e un mondo radicale/repubblicano. Che con la caduta di Pétain domina incontrastato, tanto che si è dimenticata l’esistenza stessa dell’altro mondo, a parte alcune minoranze.

    condivido tutto….è proprio così ! (e dunque non condivido Mauricius che non per la prima volta mostra una certa qual mancanza di senso storico)
    la nazione transalpina, come esiste oggi, è ipso facto creazione della”sinistra” repubblicana [République è parola ormai “sacra”, dai connotati massonici e quasi mistici, basta vedere come la pronunciano 😀 e poi si vantano di essere “laici” :D],..con un successo al 105 % che manco nei sogni di un livornese 😀
    ad esempio, pochi fanno attenzione, al fatto che i simboli attuali-ritenuti ormai NAZIONALI e anzi quasi più enfatizzati fra i lepenisti :D-erano chiaramente di sinistra, di parte e altamente controversi sino a relativamente poco tempo fa !
    n° 1, il 14 luglio venne fatto festa solo all’inizio dei 1880′ (la 1° grande ondata di laicismo repubblicano e forse la più importante, con pieno successo, iniziata nel gennaio 1879 quando venne deposto il Mar. MacMahon; già il 22/11/1879 un giornale cattolico francese parlava di “Kulturkampf” e là riuscì, il che dimostra fra l’altro come i tedeschi siano in politica invariabilmente dei fessi, in quanto sono gli unici che si fecero sconfiggere pure dal clero :D; la 2° sarà quella di Combes, il Calles francese, all’inizio del XX secolo, con la Séparation del 1905); prima NON lo era, alla faccia dei film 😀 e i cattolici e i conservatori mormorarono almeno sino al 1914 e di nuovo a Vichy (e pure i collaborazioni puri a Parigi, Stéphane Lauzanne su “Le Matin” mi pare nel 1943 chiese che era ora di abolire il 14 luglio e di introdurre una data meno vergognosa) divenne la festa “par excellence” solo dopo il 1944
    n° 2, “La Marsigliese” fu introdotta solo a metà 1880’ (le destre lo attaccarono con durezza sino al 1914; ancora a Vichy qualcuno parlò di sostituirlo..e ovviamente si fece nulla :D) oggi non ci rende più conto di ciò, ma fino al 1914 e ancora sino al 1944 c’era chi sputava se lo sentiva, altro che sentirsi rappresentato 😀
    n° 3, lo stesso tricolore, che fu a a destra accettato prima [ma per altre ragioni; si disse che sostituirlo, ancorché bene in sé, sarebbe stato un insulto ai morti pour la France e che in ogni caso era stato “lavato” in in quanto fu sventolato dalle truppe che restaurarono Pio IX nel 1849..una sorta di assoluzione ex post per i crimini dei giacobini 😀 in quanto al primo motivo si noti che il grande Solaro della Margherita, Ministro degli Esteri di Carlo Alberto dal feb 1835 all’ott 1847, attaccando il tricolore italiano imposto dai settari nel marzo 1848 e rimpiangendo l’avita bandiera sabauda ancora prevista dallo Statuto che fu allora violato per la prima volta e non sarà l’ultima :D, ammise che per i francesi era diverso, che per loro era pure un vessillo di gloria, da rispettare, mentre il nostro ricordava solo, diceva lui, le follie e il servilismo dei nostri giacobini a fine Settecento] e che onestamente MAI nel Novecento fu sfidato se non da chi come i bretoni non si sente francese, fu per molti anni anch’esso osteggiatissimo..lo reintrodusse la rivoluzione di luglio nel 1830 ma ancora nel 1873 fallì l’ormai certa restaurazione di Henri V [il conte di Chambord, figlio del duca di Angoulême, a sua volta figlio di Charles X (1824-1830), ultimo Re legittimo di Francia, fratello dell’infelice Louis XVI (1774-dep. 10/8/1792, martirizzato 21/1/1793) e dello sciagurato Louis XVIII (1814-1824) vero “rinfocolatore” della rivoluzione] appunto sulla bandiera; i cattolici più conservatori CONTRO gli stessi consigli di Pio IX e tutti i legittimisti volevano la bandiera bianca dei Borbone, tradizionale; i bonapartisti (la terza corrente monarchica) la aborrirono e gli orleanisti erano divisi, così fallì la seconda Restaurazione, cambiando la Storia di Francia..oggi ben pochi rammentano ‘ste cose
    n° 4, le leggi di Séparation del 1905, che creano la Laicité come “religione di Stato” :D, furono attacatissime sino al 1944 da molti cattolici e dalla Francia tradizionale (Action Française, ecc) e a Vichy si fecero progetti per eliminarle (e qualcosina si fecxe, poco e pasticciato..come sempre là) sino al 1944 non erano per nulla condivise, e solo la sinistra le appoggiava (la destra magari non faceva nulla ma se non voleva perdere voti non doveva usare il linguaggio che oggi usano tutti, magari più i “destri” :D)
    quindi Miguel, come gli capita spesso, ha compreso il punto fondamentale
    potremmo dire che la stessa “destra” oggi è divenuta “sinistra” (storica) in quanto ne accetta i valori (o disvalori..ma i fatti stanno così

    • habsburgicus scrive:

      *il motivo di Solaro e dei conservatori francesi meno ottusi è quello che “salva” oggi il nostro tricolore..cencio, in origine, dei settari anti-italiani (pour avendo sempre alla bocca la parola italia), è divenuto in seguito sacro ai cuori degli italiani per il sangue dei nostri caduti in Libia, nella Grande Guerra, in Abissinia, in Spagna nazionale e nella Seconda Guerra Mondiale..anzi, avrebbe dovuto essere mantenuto quello originale, con lo scudo sabaudo perché è quella la bandiera in cui morirono i nostri antenati !..ma non sottilizziamo
      Quindi il tricolore italico, nato male, è divenuto bene

    • Miguel Martinez scrive:

      “République è parola ormai “sacra”, dai connotati massonici e quasi mistici, basta vedere come la pronunciano 😀 e poi si vantano di essere “laici” ”

      Come sai, esito a estendere il termine “massonico” fuori da ambiti precisi, ma su questo sono pienamente d’accordo – non credo sia seriamente contestabile il ruolo delle logge massoniche nella creazione dell’immaginario francese.

      Anch’io poi sono rimasto colpito dalla maniera in cui si prende un attimo fiato e poi si alzano insieme tono e voce, per dire “République”. L’unica cosa di simile, in Occidente, che io conosca, è la maniera in cui certi cattolici dicono “il Santo Padre”.

  22. mirkhond scrive:

    “lo sciagurato Louis XVIII (1814-1824) vero “rinfocolatore” della rivoluzione”

    Perché “rinfocolatore”?
    A me risulta che tentò una sorta di conciliazione nazionale, inevitabile visti i milioni di sostenitori di Napoleone ancora presenti……
    Sui tricolori francese e italiano per me restano quello che sono: due stracci massonici.

    • habsburgicus scrive:

      su di lui, condivido il giudizio di uno che la sapeva lunga, Metternich ! che lo considera per la sua debolezza, la sua irresolutezza., il suo quasi-liberalismo il padre di tutti i mali che verranno

      P.S
      sul tricolore
      poco importa i motivi (sordidi, almeno nel 1915)
      resta il fatto che sotto il suo vessillo sono morti i giovani d’Italia (certo, non volentieri..ma c’erano anche i volontari)
      e ciò basta a renderlo NOSTRO, cioé di tutti gli italiani (anche chi non ama il cosiddetto “risorgimento” e il “cavourrismo” e avrebbe voluto un altro sbocco all’unione fra gli italiani)

  23. mirkhond scrive:

    “è divenuto in seguito sacro ai cuori degli italiani per il sangue dei nostri caduti in Libia, nella Grande Guerra, in Abissinia, in Spagna nazionale e nella Seconda Guerra Mondiale..anzi, avrebbe dovuto essere mantenuto quello originale, con lo scudo sabaudo perché è quella la bandiera in cui morirono i nostri antenati”

    Che esempio becero di retorica sabaudo-fascista.
    Ma quei morti, se fosse dipeso da loro, credi che sarebbero andati a farsi ammazzare con gioia per arricchire la fiat e le cricche imperialiste attorno a sciaboletta?
    Che era tra l’altro pure massone?

  24. PinoMamet scrive:

    Ammazza quanto avete parlato in mia assenza!

    Ho perso il filo del discorso, perciò scrivo una cosa che forse non c’entra, e se ne avete già parlato me ne scuso.

    Ma quanto sono uguali, i francesi e gli americani?

    Fateci caso.
    Se c’è da buttarsi con un parapendio da un elicottero con gli snowboard e la tuta da sub sopra una spiaggia, insomma, quelle robe “estreme”, lo sportivo “estremo” o è francese o è americano.
    Se c’è da bombardare un paese a cazzo, idem.

    E insomma, adesso circola quell’intervista- in effetti commovente- al padre e al bambino francesi.
    Che già il fatto che siano così evidentemente asiatici, e così chiaramente francesi, è una cosa che li accomuna agli statunitensi.
    E il papà francese dice patriotticamente al bambino spaventato “non dobbiamo cambiare casa, è la Francia la casa”.

    Ecco una frase così potrebbe dirla un americano (sostituendo Francia con USA, certo), ma ce lo vedete un italiano?
    “Dobbiamo cambiare casa, anche se mi dispiace lasciare la mia città” è la vera risposta italiana, in questi casi.

    PS
    Naturalmente il bambino ha molto più buon senso del papà
    “i cattivi non sono molto gentili… hanno le pistole, possono tirare sulla gente”
    “Sì, ma noi abbiamo dei fiori…”
    “Ma io fiori non fanno niente, papà!”

    Poi vabbè, il papà con qualche sforzo lo convince che i fiori e le candele possono proteggere, e il bambino poverino gli vuole credere, ma non sembra molto convintissimo…

    • PinoMamet scrive:

      Ecco forse la differenza con gli americani è che il babbo USA gli avrebbe detto “hanno le pistole, ma anche noi ne abbiamo una in casa e domani ti insegno a usarla”…

      tutto sommato, preferisco il modello francese 😉 ma soprattutto nella versione scettica del bambino
      (“mais les fleurs, ça fait rien papa…”)

      • Francesco scrive:

        infatti sono due guerre mondiali che gli americani salvano i francesi e non viceversa

        😉

      • PinoMamet scrive:

        Questa è la risposta dell’americano 😉

        ma naturalmente le cose sono un filino più complesse 😉

        • Francesco scrive:

          beh no, questa cosa è abbastanza lampante

          😀

          PS a oggi i terroristi islamisti non hanno attaccato neppure una chiesa in Europa, tolti i Balcani; in cambio hanno sterminato con generosità i cristiani in ogni altro posto. un caso?

          • PinoMamet scrive:

            ??
            Non vedo cosa c’entri.

          • Francesco scrive:

            Nulla con la nostra discussione.

            Ma non trovi strano che degli islamisti in guerra con i “crociati” ignorino gli edifici di culto?

            O forse la loro idea di crociati è leggermente diversa dalla nostra?

            Come se avessero capito che i nostri edifici di riferimento da colpire non sono certo le chiese ma le discoteche. Dove però fanno una cernita religiosa.

            Mah, non capisco.

            Ciao

            • Miguel Martinez scrive:

              “Ma non trovi strano che degli islamisti in guerra con i “crociati” ignorino gli edifici di culto?”

              Vero che gli islamisti sono fissati con “i Crociati”, e comunque è vero che anche in Egitto, con studenti universitari, trovavo sempre difficile portare avanti discussioni sul tipo, “ma come mai in Europa credete alla Trinità?” “ma io veramente…” “E allora credi che Dio sia uno e sei un musulmano! Ma anche io credo che Gesù sia stato il più grande dei profeti.”

              Però i luoghi di culto cristiani ed ebraici sono comunque protetti secondo qualunque forma di diritto islamico.

              Casomai, in un luogo islamico (ma nessuno considera la Francia “terra islamica”), i luoghi di culto non devono “ostentare simboli della passata religione”: non a caso a Raqqa l’Isis ha fatto togliere il crocifisso in cima alla chiesa siriaca (ma non ha fatto chiudere la chiesa).

          • roberto scrive:

            beh se vogliono fare una strage di mercoledì trovano più gente al concerto che a messa!

            però scherzi a parte hai ragione, è una osservazione interessante.
            se assalissero una chiesa la domenica sarebbero pure relativamente certi di non mandare al creatore dei loro correligionari e mi sembra che il terrorismo diretto contro gli ebr….ehm i sionisti era molto più mirato (attentati a sinagoghe, rue de rosier, scuole ebraica ecc…)

          • Francesco scrive:

            Ah, non prendetelo per un invito. Non sono un entusiasta all’idea del martirio, anche se spero sconti molti peccati morire per la Fede.

            E’ che a quanto pare per loro crociate significa discoteca … Moi, dobbiamo prepararci a una revisione storiografica?

            • Miguel Martinez scrive:

              “E’ che a quanto pare per loro crociate significa discoteca ”

              Ma non credo che ci arrivino, la discoteca non ha nessun posto nella retorica islamista.

              E’ semplicemente un luogo pieno di gente, ritenuta collettivamente colpevole dei delitti commessi dalle persone che hanno eletto, come spiega la rivista Dabiq.

          • Francesco scrive:

            no dai, sono così approssimativi? una disco, un super, una chiesa, un condominio, tutto fa brodo? e se ci sono musulmani pazienza, ci penserà Allah alla cernita tra buoni e cattivi?

            sembrano i discorsi di un Salvini o un Sallusti

          • Francesco scrive:

            o forse un musulmano in discoteca è comunque un “bianco” che invidiano e odiano?

            • Miguel Martinez scrive:

              “o forse un musulmano in discoteca è comunque un “bianco” che invidiano e odiano?”

              Ma direi che gli attentatori, con alta probabilità, sono tutti ex-frequentatori di discoteca, anche di quelli dalla rissa facile.

          • Z. scrive:

            Molto probabile. E non esclude che quel che ha scritto Francesco sia vero, se ci pensi.

    • Roberto scrive:

      Ammetto che non trovo molte somiglianze fra francesi ed americani, a parte il patriottismo.
      Ne trovo di più tra tedeschi ed americani, dove però il patriottismo è un elemento di differenza importante

      • PinoMamet scrive:

        Non conosco molto i tedeschi e quindi non posso dire niente in proposito, ma la somiglianza tra francesi e americani mi pare (e non solo a me) abbastanza lampante.

        Stato multietnico: celo
        “Religione” del medesimo: celo
        Cattiva gestione dei quartieracci ghetto: celo
        Creatività magniloquente, culto della medesima: celo
        Distanza tra grandi città e vaste campagne: celo
        Stagione di lotta e controcultura giovanile: celo
        Sfrociamento 😉 (copyright Tortù) della medesima in
        generica “cultura giovanilistica”: celo
        Guerre “coloniali”: celo
        Utilizzo di soldati di origine straniera: celo
        Rapporto di odio-amore con gli inglesi: celo
        Presidenzialismo: celo
        Sovrastimare la propria influenza all’estero: celo
        Convinzione ingenua di rappresentare “tutti”: celo

        PS
        Una cosa che non c0entra, riguardo alle fisionomie celtiche dell’altro post.
        In realtà non so quanto siano rimaste in Francia, tolto Depardieu che è un bell’esempio, ma mi sembrano piuttosto numerose in Belgio.
        Che infatti 😉 era (ed è) mezzo germanico.

        Nel senso, i Galli come li immaginiamo noi, cioè come piaceva descriverli ai Romani, erano quelli più “germanizzati”…

        • mirkhond scrive:

          Credo, già lo accennai, che l’avanzata germanica verso il Reno e il Danubio, facilitò la conquista romana delle popolazioni celtiche di Gallia, Elvezia e Norico…….

        • Miguel Martinez scrive:

          ” la somiglianza tra francesi e americani mi pare (e non solo a me) abbastanza lampante.”

          Vero.

          Invece, atteggiamento totalmente opposto riguardo al rapporto Stato-Religione. In assenza di un culto dello Stato e nella presenza di una varietà di religioni, per quanto riguarda gli USA.

        • roberto scrive:

          mah pino,
          puoi trovare altrettanti elementi di dissomiglianza

          passare due ore ad un caffé o a tavola? è lo sport nazionale francese e peccato mortale per gli americani

          occuparsi della propria forma fisica e stare all’aperto? beh, per i francesi, fammi prima mangiare e finire la mia gitane, mentre guardo le turiste americane che corrono sul lungo senna

          andare a vedere film intimisti e pallosi, meglio se iraniani con sottotitoli in lituano? oui merci, hey WTF? action, blood and sex

          tutto si risolve aumentando i funzionari pubblici? bien sûr! what!?! go private, guys….

          formaggi puzzolenti e frattaglie? slurp! argh!

          presidente della repubblica che invoca dio in pubblico? jamais de la vie! of course, God bless America!

          ciao

        • roberto scrive:

          soprattutto mi sembra che gli americani (ed in questo noto la somiglianza con i tedeschi) abbiano la profonda convinzione di vivere nel mondo migliore possibile. non che il mondo sia bello, ma proprio che loro meglio di così non potrebbero stare.
          mentre i francesi beh, stanno sempre a protestare per qualcosa che non funziona o che potrebbe essere meglio o contro il mondo che non è abbastanza francese e a rimpiangere un passato piuttosto immaginario

        • PinoMamet scrive:

          Ma gli americani “etnici” alla fine sono tedeschi (più qualche irlandese) che credono di essere inglesi repubblicani e chiesolanti;
          e come repubblicani, sono stati a lungo il gemello diverso della Francia.

          E questo direi che spiega tutto 😉

        • Z. scrive:

          Beh, ci sono altre differenze: di getto direi il rapporto con vino e birra, lo sport nazionale, il diverso grado di differenza tra gli accenti locali, la storia bellica, il rapporto tra Stato e regioni (comunque denominati) cui accennava Miguel…

  25. mirkhond scrive:

    “ma ce lo vedete un italiano?
    “Dobbiamo cambiare casa, anche se mi dispiace lasciare la mia città” è la vera risposta italiana, in questi casi.”

    E questo, a mio avviso, è un aspetto positivo degli italiani, essendo un antidoto contro i nazionalismi così forti tra i popoli che confinano con l’Italia……

    • Francesco scrive:

      mah, la vigliaccheria non è una virtù nè la risposta alla violenza, secondo me

      ciao

      • PinoMamet scrive:

        Aldilà della vigliaccheria- non so se sia vigliaccheria cambiare città- un italiano che dica “l’Italia è la mia casa” lo fa solo per rispondere a un immigrato (“torna a casa tua”…)

        altrimenti, la “casa” dell’italiano o è casa sua proprio, dove abita, o è la sua città, massimo massimo regione se è una regione piccola.

  26. mirkhond scrive:

    “i cattolici più conservatori CONTRO gli stessi consigli di Pio IX e tutti i legittimisti volevano la bandiera bianca dei Borbone, tradizionale;”

    https://fr.wikipedia.org/wiki/Drapeau_de_la_France#/media/File:Pavillon_Louis_XIV.png

  27. PinoMamet scrive:

    “premesso che credo fermamente che la civiltà cristiano-romana (che per me è/era la Civiltà) sta finendo e non potrà purtroppo essere salvata–a meno di miracoli ..”

    Vabbè, lasciamo stare il tuo personale pessimismo;

    io sono un relativista moderato, nel senso per esempio che credo che esistano cose che ogni essere umano, dentro di sé, sente come sbagliate, magari fatte dalla società per svariati motivi, ma sentite come erronee dal singolo ancora in qualche angolo della sua psiche;

    però, insomma, sono un relativista, e non capisco come si possa dire “questa è la Civiltà”;

    cioè, posso capire che un cinese dell’epoca Ming dica “ehi, che figa la mia civiltà”, e un Haussa gli risponda “ma che dici, la mia è meglio”, ma come si fa a dire “questa è la Civiltà”, con la C maiuscola??

  28. mirkhond scrive:

    “resta il fatto che sotto il suo vessillo sono morti i giovani d’Italia (certo, non volentieri..ma c’erano anche i volontari)”

    Mio nonno paterno, sottoufficiale dell’aeronautica militare, diceva al figlio che gli studenti facevano le manifestazioni su quant’era bello morire per la patria tricolorata, e poi loro, militari dovevano andare a morire per quella merda che chiami patria…..
    Durante la guerra 1915-1918, su quasi 6.000.000 di richiamati, i volontari furono poco più di 8000……

    • Miguel Martinez scrive:

      “Durante la guerra 1915-1918, su quasi 6.000.000 di richiamati, i volontari furono poco più di 8000……”

      Caspita, non lo sapevo.

      Anche perché era facile sbronzarsi e poi andare a firmare da volontario, prima di rendersi bene conto di cosa si aveva combinato.

  29. mirkhond scrive:

    “e ciò basta a renderlo NOSTRO, cioé di tutti gli italiani (anche chi non ama il cosiddetto “risorgimento” e il “cavourrismo” e avrebbe voluto un altro sbocco all’unione fra gli italiani)”

    Lasciami fuori dalle tue idee di patria comune.
    Lasciami fuori, VOGLIO RESTARE FUORIIIII!

    • habsburgicus scrive:

      ok…
      se si potesse correggere (come in fb) 😀 basterebbe scrivere così
      “e ciò basta a renderlo di quasi tutti, incluso Francesco, penso (eccetto Mirkhond, e pochissimi altri)”
      😀

      • Francesco scrive:

        in effetti ci hai preso: a differenza di Mirkhond, ho un certo rispetto per quello che è successo anche quando non mi piace

        e il rispetto per i caduti è d’obbligo. oh, tutti i caduti, anche i nemici

        e rimango secessionista

        ma non posso nè voglio negare il valore di quella bandiera

        ciao

  30. mirkhond scrive:

    Per quel che mi riguarda, non avrei voluto nessuna Italia unificata, nemmeno in forma federale.
    Se volevate unirvi, dovevate farlo a nord del Tronto.
    A noi dovevate lasciarci FUORI da quella merda tricolorata con in mezzo la croce dello scomunicato borgognone……

  31. Francesco scrive:

    <<< The Sahara desert is expanding southward at a rate of 48 kms a year, forcing whole communities to migrate and pushing them on to land occupied by other groups, researchers said in a 2011 study.

    ora, tutto molto impressionante ma mi mancano un paio di coordinate per non derubricare il tutto a "titolo del Giornale". Dove? Da quanto tempo? Continua?

    O almeno un minimo di prudenza nell'estrapolare una citazione come questa.

    Ciao

    • Miguel Martinez scrive:

      “ora, tutto molto impressionante ma mi mancano un paio di coordinate per non derubricare il tutto a “titolo del Giornale”. Dove? Da quanto tempo? Continua?

      O almeno un minimo di prudenza nell’estrapolare una citazione come questa.”

      Ci sono diversi modi per rispondere. Il primo, ovviamente, consisterebbe nel cercare la fonte, oggi ho cominciato, ma sono dovuto uscire per un appuntamento e rientro adesso.

      Poi mi ci rimetto…

      Però bisogna capire esattamente quale domanda ci stiamo ponendo.

      1) “Non sapevo che esistesse alcun problema di desertificazione, adesso sento questa cifra incredibile, forse non c’è alcun problema di desertificazione”

      2) “So che esiste un drammatico problema di desertificazione, legata al riscaldamento globale che dipende dall’attività umana, ma penso che la cifra sia probabilmente 4,8 km e non 48 km l’anno, che comunque quando tutti i processi convergono, fa pensare che la velocità presto aumenterà”

      3) “chi si lamenta della desertificazione è pagato dalle Lobby degli Squattrinati, che invece di fare soldi come tutti gli altri espandendo l’economia, pensano solo a spenderli”

      • Miguel Martinez scrive:

        Ecco, qui su una rivista scientifica, che dovrebbe essere il famoso “studio del 2011):

        http://www.jsd-africa.com/Jsda/Vol13No7-Winter2011A/PDF/Dry%20Hot%20and%20Brutal.Wieteke%20Holthuijzen.pdf

        trovo citata una fonte specifica:

        ” Although it is difficult to accurately measure the desertification of the Sahel because vegetation growth varies high
        ly from year to year due to rainfall, it has been measured in general that the Sahara is advancing south into the Sahel at a rate of about 48 kilometers (30 miles) per year (Munn, 2002). ”

        Il riferimento è a: Munn, R. E. (2002). Desertification. Encyclopedia of global environmental change
        (Vol. 3, pp. 282-289). Chichester: Wiley.

        La data del 2002 è interessante, perché credo che ci sia stato un notevole peggioramento a partire dal 2005.

        • Francesco scrive:

          più che altro è interessante perchè dice che su un tema drammatico, minimo minimo per chi vive lì, non ci sono studi più recenti di questa ricerca del 2002 … 13 anni fa è parecchio tempo

          in più, DOVE avanza così tanto? un fronte compatto largo 3.000 km o una regione sfigata?

          poi, e qui emerge un minimo di scettiscimo, 50*13 fanno 650 kilometri e credo che si noterebbe

          a meno che non si noti via le guerre civili e le violenze e la crescita degli islamisti ecc. ecc.

          o che i cinesi stiano riforestando per biechi motivi di interesse a lungo termine

          ciao

          PS sono sulla posizione 2, come puoi immaginare

          • Miguel Martinez scrive:

            “più che altro è interessante perchè dice che su un tema drammatico, minimo minimo per chi vive lì, non ci sono studi più recenti di questa ricerca del 2002”

            Non lo so. L’accenno è breve, può darsi che sia lo studio più serio in termini di misurazione chilometrica.

            Per il resto, siamo abbastanza d’accordo, OMDSAF (occasione mensile di semi-accordo con Francesco).

            In mancanza del testo originale, che non mi sembra sia reperibile in rete, non so cosa dire.

            Immagino che il testo del 2011 sia uno degli studi più facilmente reperibili e dettagliati in rete, infatti anch’io ci sono arrivato facilmente. E che la citazione dello studio del 2002 giri da lì, perché colpisce.

            Comunque, se trovo tempo, cercherò ulteriori informazioni.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Francesco, ma hai idea di che lavoro è mettere insieme i dati medi delle precipitazioni su più anni di tutto il Sahel?
            Comunque se hai studi più recenti puoi linkarli.

          • Francesco scrive:

            x MT

            mi attenderei che ONU o OUA abbiano dei centri studi su questo tema, visto che non è propriamente una questione di poco conto

            mica chiederanno ai missionari “ma piove? quanto piove’?”

            spero

  32. Mauricius Tarvisii scrive:

    In verità tutto va benissimo. Per esempio, il Lago di Aral oggi è esattamente come lo vediamo sul planisfero.

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xpl1/v/t1.0-9/12274265_10206891944290060_2037401597934438565_n.jpg?oh=751bdb05109ab8315f40b7d87796f46d&oe=56F76B2A

  33. mirkhond scrive:

    “Ma secondo loro, un musulmano deve andarsene dalle terre dei Crociati e andare nella terra dell’Islam, quindi se si trova in Francia, è già un mezzo infedele.”

    Poco fa su rainews24, hanno detto che in Inghilterra cresce l’islamofobia, e sono stati denunciati 115 aggressioni verso i musulmani, soprattutto donne velate tra i 14 e i 45 anni, per lo più da giovani uomini bianchi.
    Il numero citato, sempre secondo rainews è sottostimato, in quanto molte aggressioni non verrebbero denunciate…..

    • Francesco scrive:

      i soliti comunisti …

      1) in che lasso di tempo sono state denunciate?

      2) non c’erano ghetti separati in Inghilterra per gruppi etnici? adesso si incontrano per strada genti di gruppi diversi come niente fosse?

      3) la donna islamica osservante non deve essere accompagnata da un maschio di famiglia per uscire di casa?

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