La bufala del giorno

Ieri, partita Grecia-Turchia a Istanbul, con un minuto di silenzio per i fatti di Parigi.

Invece di fare silenzio, i tifosi a migliaia gridano şehitler ölmez vatan bölünmez, che significa, “non si dimenticano i martiri, la patria non si divide!” Dove i martiri sono le vittime della lotta armata curda, e chi vorrebbe dividere la patria sono gli indipendentisti curdi.

Il messaggio è chiaro: il mondo, che non ama i turchi, se ne frega delle vittime del terrorismo curdo. A torto o a ragione, è un sentimento fortemente condiviso dalla grande maggioranza dei turchi, di qualunque idea politica.

Invece, tutti i media italiani ci informano che la folla “gridava Allahu akbar”.

Andate sul tab delle “notizie” di Google, digitate partita turchia grecia allahu akbar e avrete un’idea della qualità dei nostri media.

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73 risposte a La bufala del giorno

  1. roberto scrive:

    e fare il minuto di silenzio e poi passare gli altri 90 minuti a gridare “şehitler ölmez vatan bölünmez” era una operazione troppo intellettualmente raffinata?

    io non ne farei una tragedia visto che ormai gli stadi di calcio sono frequentati praticamente dalla feccia dell’umanità (lo dico con enorme dispiacere da accanito frequentatore di stadi), ma non mi pare che abbiano fatto una figura staordinaria….

    “il mondo, che non ama i turchi”

    cavolo ed io che pensavo che noi napoletani fossimo i più lamentosi di tutti, ma guardando ad oriente ci battono di brutto

    • Miguel Martinez scrive:

      “e fare il minuto di silenzio e poi passare gli altri 90 minuti a gridare “şehitler ölmez vatan bölünmez” era una operazione troppo intellettualmente raffinata?”

      Il tema non è l’intelligenza dei tifosi medi e pure nazionalisti da stadio. Il tema è l’intelligenza dei giornalisti nostri.

      Ed è anche un comportamento criminale, quello dei giornalisti, perché falsa l’intera visione che abbiamo di un paese.

      • Francesco scrive:

        vabbè, quello lo fanno con tutti i paesi del mondo

        e non solo i giornalisti italiani, mi pare

        al solito, che fare? oltre a leggere questo blog, intendo

        che fare per quella grande maggioranza di persone che si informa per sentito dire dalle peggiori fonti di informazione disponibili?

      • Miguel Martinez scrive:

        E comunque da messicano, qualcosa capisco della sensibilità turca: vicino a Iguala, stanno cercando le tracce di 450 persone “scomparse”. Finora sono state localizzate 60 fosse comuni con 105 cadaveri, http://www.excelsior.com.mx/nacional/2015/11/11/1056591 , ma si continua a cercare.

        Considerate cosa siano 450 persone, confrontando Iguala con Parigi, che ha quasi esattamente cento volte il numero di abitanti di Iguala.

        • Miguel Martinez scrive:

          Tra l’altro, a cercare i cadaveri e scavare sono i familiari e i contadini, lo Stato non ci pensa proprio.

          “Las primeras ocasiones en las que tuve la oportunidad de subir (al cerro) con la UPOEG, das un paso y encuentras una fosa, y das dos pasos y encuentras una fosa, y se convierte en una realidad escalofriante, porque una cosa a veces es escuchar, ver los periódicos, pero cuando ya estás ahí, te das cuenta, abres los ojos y dices: ‘esto no es posible que esté pasando’; es abrumador, es aterrador”

        • Dif scrive:

          Ma tutta questa gente che scompare misteriosamente in Messico e che viene spesso e volentieri ritrovata a pezzetti, perchè fa questa fine? Chi sono i responsabili?
          Da osservatore esterno direi i cartelli della droga, ma mi sembra strano che tutte quelle persone avessero a che fare coi narcos. Insomma, sarebbe come se domani la camorra facesse fuori centinaia di persone così dal nulla, di cui tra l’altro molti minorenni.
          A leggere queste notizia sembra che in Messico la gente sia totalmente impazzita e viva in un film di Eli Roth.

          • Miguel Martinez scrive:

            “Ma tutta questa gente che scompare misteriosamente in Messico e che viene spesso e volentieri ritrovata a pezzetti, perchè fa questa fine?”

            Non è facile sapere. L’anno scorso, ci sono stati 20.000 omicidi denunciati (che non sono certo tutti quelli avvenuti). Ma siccome le indagini sono un lusso, non è che si sappia bene perché.

            Poi contemporaneamente il Messico va avanti, almeno i ricchi prosperano e ogni tanto i messicani in Italia mi raccontano di come sia incompetente l’amministrazione italiana rispetto a quella messicana.

            E il tasso di omicidi sulla popolazione in Guatemala è il doppio di quello in Messico; e quello dell’Honduras è il doppio del Guatemala.

          • Dif scrive:

            Capito, però tolti gli omicidi riconducibili a questioni private (magari i messicani se beccano la moglie con l’amante non ci pensando due volte prima di farli fuori entrambi), gli omicidi del cartello, quelli delle bande di strada, tipo i famigerati latinos di cui si parlava qualche tempo fa a Milano, rimane un numero impressionante di gente che viene rapita, portata nel deserto e fatta a pezzi con la motosega.
            C’è qualcosa nel numero e nella modalità che mi lascia sconcertato.

            • Miguel Martinez scrive:

              ” rimane un numero impressionante di gente che viene rapita”

              Per quanto riguarda la modalità, è il sistema che l’Isis, nel suo piccolo, ha imparato da noi 🙂

              Invece di fare i buoni-e-simpatici mentre si pugnala la gente alla schiena, si tratta di instillare il massimo del terrore.

              Sei sospettato di essere una spia dell’altro cartello, anche se non si è affatto certi che tu lo sia? Si punisce te e tutti i tuoi cari in una maniera così spaventosa da dissuadere chiunque dal solo pensarci a tradire.

              Il problema poi è che quando tu compi un’azione di questo tipo contro l’altro clan, l’altro clan deve reagire in modo ancora più atroce.

              • Miguel Martinez scrive:

                Diciamo che è l’applicazione su scala creativamente artigianale della perenne proposta di “dare una lezione esemplare” ai ladri, ai terroristi, ecc. ecc.

          • roberto scrive:

            insomma dici che dal mio profilo airbnb devo cancellare la ricerca “guatemala” e mettere “oltrarno?
            😀

        • Val scrive:

          Il giornalismo italiano fa schifo. Quello tedesco o anglosassone sarà forse più sofisticato nel manipolare l’opinione pubblica, non so, non lo seguo così bene da poter giudicare.

          Mi pare però, Miguel, che ogniqualvolta succedono fatti come quello di Parigi ci si impantani in un esercizio logico un po’ sterile. Che, in questo lato del mondo, si piangano di più i morti francesi di quelli libanesi o messicani, sarà poco bello ma è fisiologico. C’è stato anche il mini-dibattito d’ordinanza su Facebook per l’omaggio alla Francia e non al Libano, siamo soddisfatti?

          La sensibilità dei turchi è, per definizione, dei turchi. Distorsioni giornalistiche a parte, quanto ci riguarda? Non abbiamo nessuna questione curda in ballo, e Georg Klotz è morto nel 1976.

          Assumendo per un attimo che non ci siano Mossad/Qatar/Spectre dietro gli attentati, se i morti messicani qui passano inosservati è molto banalmente perché sono messicani ma soprattutto perché nessuna di quelle morti può essere ragionevolmente percepita come una minaccia per sé o per i propri figli. Si chiama terrorismo proprio per questo, perché terrorizza tutti, indistintamente. Se in Messico per migliaia di morti non c’è l’esagerato terrore sociale che c’è adesso in Europa per un centinaio, forse vuol dire che laggiù si percepisce che solo certe persone o certi comportamenti possono essere colpiti; se il mancato allarme è un problema, è un problema messicano, non “nostro”.

          Mi sembra di dire cose talmente scontate che mi chiedo se stiamo parlando della stessa cosa.

          • roberto scrive:

            totalmente d’accordo

          • Miguel Martinez scrive:

            “La sensibilità dei turchi è, per definizione, dei turchi. Distorsioni giornalistiche a parte, quanto ci riguarda?”

            Beh, non vedo perché i nostri media devono totalmente falsificare la notizia, allora. Se non gliene importava niente della Turchia… E per quanto riguarda il Messico, mica dico che l’Italia debba impazzirci sopra. Ma rimane il diritto dei messicani di fischiare allo stadio, se qualcuno chiede loro di fare un minuto di silenzio per Parigi.

            • Miguel Martinez scrive:

              “”Penso che un’istituzione sportiva seria dovrebbe escludere la Turchia dai campionati europei di calcio, subito”. Matteo Salvini chiede il pugno duro contro i fischi allo stadio di Istanbul durante il minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Parigi. “Se vuoi gridare ‘Allah è grande’ – tuona il leader della Lega Nord – stai a casa tua e non partecipi agli Europei”.”

          • Z. scrive:

            Miseriaccia però!

            Su qualsiasi rete accendi la TV, c’è la faccia di Salvini. E magari ci fosse solo la faccia: parla pure, parla in continuazione, e dice quasi [1] sempre corbellerie. Corbellerie arroganti e aggressive, per giunta.

            Di qualsiasi argomento provi a leggere, trovi una dichiarazione di Salvini: di nuovo corbellerie, naturalmente.

            Sto quasi pensando di dargli il mio voto se in cambio se ne sta zitto per un anno.

            Quasi.

            Z.

            [1] Una volta l’ho sentito fare una critica molto azzeccata a Renzi. Era una critica non banale e nemmeno populista, sicché immagino che non fosse farina del suo sacco. Ma l’ha comunque fatta lui, sicché per onestà devo aggiungere quel “quasi”.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Su qualsiasi rete accendi la TV, c’è la faccia di Salvini.”

              L’unica volta che non ci sarebbe, è quando va in piazza a parlare con quattro gatti. Ma anche lì, c’è sempre un volenteroso che gli permette di farci una notizia…

              Forse tutti preferiscono avere Salvini come “nemico”, contando sulla naturale moderazione/perbenismo degli italiani: il 70% degli italiani voterà sempre per quello che scuote meno la barca, a prescindere dalle idee che propone, dal tasso di criminalità, dai pericoli a lungo termine. Quindi Salvini non può vincere.

              Grillo, per quanto dica le parolacce, ha pur sempre contenuti che possono trasformarsi in amministrazione piuttosto efficace – come a Livorno – e possono coinvolgere direttamente i cittadini, creando seri problemi a schiere di scaldapoltrone.

              Meglio quindi avere Salvini come “opposizione”.

          • habsburgicus scrive:

            e che avrebbe detto ?

          • Francesco scrive:

            Miguel

            Grillo ha più del doppio dei voti di Salvini

            e pure delle idee cretine e criminali di Salvini

            quindi non credo al tuo schema

            😉

          • Z. scrive:

            Miguel,

            sull’asserita buona amministrazione dei grillini a Livorno devo ammettere di avere qualche riserva, corroborata da alcune voci e soprattutto da ciò che ho sentito dire al sindaco. Ma saranno i livornesi a giudicare.

            Quanto all’opposizione, beh, non sono del tutto d’accordo.

            Salvini parla spesso, parla troppo e dice corbellerie offensive. Ma non credo abbia problemi a mettersi in doppiopetto, se necessario, e a inserirsi nei medesimi schemi del suo predecessore di centrodestra. Non è detto che ci riesca – parte certamente con un grosso handicap, e forse ha troppa fretta – ma intanto ha quadruplicato i propri consensi. In Italia di gente di destra ce n’è tanta, e qualcuno dovranno pur votare: e l’unico qualcuno a doppia cifra, oggi, sembra proprio Salvini.

            Grillo invece ha costruito un partito-azienda il cui preciso obiettivo è fare cassa senza governare, finché dura. E a ragion veduta, direi: se andessero al governo il partito durerebbe forse due mesi, dopo le quali credo che non rimarrebbero più neppure i server. Considerato il rapporto tra i consensi importanti di cui gode nel Paese e il numero trascurabile di realtà locali che amministra (sempre che non si voglia riesumare la scusa “sono un partito nuovo” quando tra non molto si voterà per riconfirmare lo sfiduciato Pizzarotti), direi che l’accurata strategia della difesa elastica sta riuscendo perfettamente.

            Se fossi Renzi vorrei restare al governo fino al 2023, e preferirei quindi trovarmi di fronte Grillo che vuol restare dov’è piuttosto che Salvini che vuol prendere il mio posto.

            Z.

            PS: la critica di Salvini al nostro PdC riguardava l’intolleranza di Renzi verso qualsiasi istituzione – pubblica o privata – che rappresenti un corpo in qualche modo intermedio tra sé e l’elettorato.

            • Miguel Martinez scrive:

              “Grillo invece ha costruito un partito-azienda il cui preciso obiettivo è fare cassa senza governare, finché dura.”

              Non lo so.

              Probabilmente abbiamo due visioni diverse del M5S: tu, da teledotato, vedi Grillo, che io ho visto solo una volta in piazza e mi è sembrato un demente. Questo tuo punto di vista è importante, perché la maggioranza degli italiani si forma un’idea della politica in televisione.

              Io invece “oltrarnizzo”, cioè mi rapporto quotidianamente con i militanti del M5S, i consiglieri di quartiere e comunali, a Firenze.

              In Toscana, il M5S è un contenitore abbastanza generico, che però contiene piuttosto bene. Nel senso che gli eletti che conosco io si fanno un mazzo così per studiare, capire, intervenire, smuovere i sassi. Non sono certo tutti d’accordo tra di loro, è gente nuova, e trovo a forte rischio il loro sistema per presentare le candidature alle elezioni: qualunque cialtrone o maneggione, spalleggiato da un numero sufficiente di amici, può candidarsi e farsi anche eleggere, senza dover dimostrare alcuna militanza precedente; e infatti alle ultime regionali, qualcuno ci ha anche provato.

          • Z. scrive:

            Naturalmente, l’handicap con cui parte Salvini è il nome storico del suo stesso partito (Lega Nord), unito ad una storia politica anche personale non eccessivamente empatica nei confronti del Meridione.

          • Francesco scrive:

            x Z

            credevo che il probema politico di Salvini fosse la perdita dell’unico neurone mai posseduto, peraltro ancora nuovo e mai usato

            😉

  2. Grog scrive:

    I turcheti li xè dei bastardon!
    Ci destabiliza la Siria e poi ce manda a noi i profughi quel figlio d’un can de Erdofiolduncan! Con il suo primo ministro Cretinoglu!
    I “soreli musulmani” (soreli parchè li xè culaton) giocan a far i nuovi otomani e ben almeno 6 mani bisogna tagliarcele così che non facian dani a la povera vecia troia impotente che xè la europa!
    Adeso che l’area la sarà strategicamente ocupata da i Iraniani, che saria quei veci volpon dei PERSIANI e dai RUSACHIOTI che il ghà ancha i sciopi nucleari da smontar tuto i turcheti faran ben a tener le loro teste de caso base base.
    I turcheti li dovrà balar la DANSA DEL CURDO al Cremlin ed a Teheran piasendo.
    Non sarebe mal ridar COSTANTINOPOLI a VENEXIA e mandar i turcheti a sciopar da un’altra parte! Questa la xè una vision MODERNA DE GEOPOLITICA che la ghà solo un PICOLO DIFETUCIO che saria che non vedo CACCIARI nei pani de un BASILEUS!
    Grog! Grog! Grog!

    • Francesco scrive:

      Turchia, Persia, Russia e Caucaso

      perchè ho una sensazione di dejavù?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      ridar COSTANTINOPOLI a VENEXIA

      Ora capisco che in Veneto abbiamo una storia – come dire – alternativa, ma questa di Costantinopoli veneziana è una minchiata troppo grande anche per i veneti 😀

      • mirkhond scrive:

        Anche perché la dominazione veneziana su Costantinopoli e parte della Romània, non fu certo un periodo di splendore nè per la Regina delle Città, ne per il popolo romeo…..

        • Grog scrive:

          Va ben! Va ben!
          Xè vero che l’impero latino de oriente il xe stato una porcharia e che i greci non l’aveva per gnete apresato! Ma Venexia ghaveva fato otimi afari ciò!
          Se trata de concentrarsi su una question par volta, o fare sghei o copar turcheti!
          I Venexian d’una volta non aveva la minima esitasion e preferiva fare sghei sensa pensar che i turcheti se riproduce come conigli e il xè pegio dei greci che almen son cristian ancha se usa un alfabeto del caso!
          Grog! Grog! Grog!

      • Z. scrive:

        Però spedire Cacciari in Turchia non mi sembra una cattiva idea!

      • habsburgicus scrive:

        beh, in 1204-1261 DE FACTO (anche se non “stricto iure”) Costantinopoli fu veneziana !
        ammetto che quello non fu forse il periodo più brillante nella storia di Bisanzio cristiana 😀

  3. Maccheroni, sodomia infantile, pallone.
    E, molto giustamente, mass media all’altezza dei “valori nazionali”.
    Nulla di cui stupirsi.

  4. frida scrive:

    quindi la giornalista reuter Ece Torksbay non sa il Turco?
    Ece Toksabay ‏@ecetoksabay 18 h18 ore fa
    Istanbul fans boo minute of silence for Paris attacks, chant “Allahu akbar” before Turkey vs Greece soccer friendly
    3.444 Retweet 716 Mi piace

    • Miguel Martinez scrive:

      Io non so dove Ece Toksabay abbia avuto le sue informazioni.

      Ma basta guardare la foto qui:

      http://www.metronieuws.nl/sport/2015/11/turkse-fans-verstoren-minuut-stilte

      per capire che non potevano certo gridare “Allahu akbar” (tra l’altro, l’articolo che linko in questo commento conferma proprio quello che ho detto io).

      Anche The Independent lo dice, spiegando bene anche la motivazione:

      “International teams did not hold a minute’s silence after the Ankara terror attack in October. More than 100 people died in the Turkish capital after two bombs were set off outside the Ankara Central railway station on 11 October; Turkish fans also booed during a minute’s silence of their game against Iceland on 13 October.”

    • roberto scrive:

      che abbiano gridato o no “allah è grande” mi sembra una questione de minimis.
      fischi, buuu, ululati e grida durante il minuto di silenzio sono lì e chi vuole può sentirli.
      avranno avuto le loro ragioni, tutto quel che vuoi, ma mi sembra disdicevole e non credo che i giornali abbiano fatto così male a riportare questa notizia.
      ripeto però che si tratta di volgari ultras del XXI secolo, gli stessi che negli stadi italiani gridano cose assurde e crudeli.
      non ne trarrei delle conclusioni generali sulla turchia

      • Miguel Martinez scrive:

        “che abbiano gridato o no “allah è grande” mi sembra una questione de minimis.”

        Per nulla.

        Caso 1: La Turchia, paese di decine e decine di milioni di abitanti, ribolle di decine di migliaia di giovani che vorrebbero devastare le città europee, in un clima tale che possono anche gridarlo apertamente allo stadio.

        Caso 2: dei tifosi un po’ maleducati si dichiarano risentiti perché i media occidentali non li riconoscono sufficientemente come vittime del terrorismo anche loro.

      • Z. scrive:

        Robè, scusa, ma stavolta non sono d’accordo con te.

        Anzitutto Miguel non ha scritto che i giornali hanno sbagliato a riportare la notizia, ma (semmai) che hanno sbagliato a riportare una notizia falsa.

        In secondo luogo, non mi sembra una differenza da poco. Un conto è violare il minuto di silenzio – un atteggiamento certamente fuori luogo, ma non così infrequente – e un conto è inneggiare alla strage di Parigi, per di più con le stesse parole degli stragisti e durante il minuto di silenzio di cui sopra.

        Del resto, io di Turchia so poco o nulla, ma credo di non sbagliarmi troppo se dico che se gli ultrà nazionalisti turchi davvero mostrassero tanta simpatia e solidarietà a una banda di terroristi islamici, beh, questa sì che sarebbe una notizia…

        • Miguel Martinez scrive:

          OSDAZ (occasione settimanale di accordo con Z)… hai interpretato perfettamente ciò che volevo dire.

        • roberto scrive:

          non c’è bisogno di scusarsi per il disaccordo!

          comunque Miguel scriveva:

          “Invece, tutti i media italiani ci informano che la folla “gridava Allahu akbar”

          io ho visto su repubblica dove accanto al video riportano il trafiletto
          “Prima della partita amichevole tra Turchia e Grecia, i tifosi turchi al Basaksehir stadium di Istanbul hanno fischiato durante il minuto di silenzio osservato per le vittime degli attentati di Parigi di venerdì scorso. In tribuna c’erano anche i primi ministri dei due Paesi, Ahmet Davutoglu e Alexis Tsipras.”

          poi leggo ora questo articolo del corriere

          http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_18/quei-fischi-grecia-turchia-l-ostilita-che-non-vogliamo-vedere-dfd2d39e-8ded-11e5-ae73-6fe562d02cba.shtml

          che mi pare tutto sommato abbastanza corretto nel riportare la notizia e probabilmente più avventuriero nel commentare la notizia
          “Eppure quelle grida «Allahu Akbar» (Dio è grande), «I martiri non muoiono, la nostra patria non verrà divisa» lasciano pochi margini all’interpretazione. Esiste, in Turchia, un’ostilità diffusa nei confronti dell’Occidente che si manifesta anche nei sondaggi di quanti vorrebbero che il Paese entrasse nella Ue..”

          sicuramente libero e il giornale daranno un’altra versione ma lo prendo sulla fiducia non ho né tempo né voglia di controllare.

          allora il problema qual è?
          siamo tutti d’accordo che il minuto di silenzio non c’è stato, e questa notizia non è stata certo inventata!

          invece non possiamo capire, leggendo repubblica o il corriere, *perché* il minuto di silenzio non c’è stato.

          sono d’accordo che bisogna prendere con la tara *l’interpretazione* che ne danno i due giornali, ma sul fatto “silenzio non rispettato” non mi pare ci siano dubbi

          • Z. scrive:

            Robbè, non discutevamo del fatto che il silenzio non fosse stato rispettato, infatti. Discutevamo sul tuo discutibile “de minimis” 🙂

  5. Val scrive:

    “per quanto riguarda il Messico, mica dico che l’Italia debba impazzirci sopra. Ma rimane il diritto dei messicani di fischiare allo stadio, se qualcuno chiede loro di fare un minuto di silenzio per Parigi.”

    @ Miguel: magari sbaglio ma io non penso proprio che se, per qualsiasi ragione si chiedesse un minuto di silenzio per i morti messicani (che so, per sensibilità verso un giocatore messicano che gioca in Italia – dico la prima fesseria che mi viene in mente), qui tutti fischierebbero. Che sia un diritto fischiare non lo nego (in Spagna, causa tentativo secessionista della Catalunya, sono mesi che la cosa è diventata questione di Stato), che sia opportuno non saprei, che debba essere materia di discussione in appendice a ciò che è successo, non credo.

    Sulla distorsione della notizia, hai perfettamente ragione. Ma non misuriamoci su Salvini, per favore. Peraltro, suppongo che anche in Turchia avranno i loro Salvini che demonizzano qualsiasi cosa che venga da “qui”, magari sulla base di esagerazioni giornalistiche… anche questo è fisiologico, siamo realisti e scegliamoci degli avversari all’altezza.

    • Miguel Martinez scrive:

      “Sulla distorsione della notizia, hai perfettamente ragione.”

      Ripeto, non mi pongo problemi né per i fischi, né per l’indifferenza di alcuni ai guai degli altri: anch’io mi interesso di più delle notizie dell’Oltrarno che di quelle del resto di Firenze, figuriamoci poi della provincia di Firenze…

      Quello che mi colpisce è la mentalità per cui, se qualcosa succede in un paese vagamente immaginato come “islamico”, allora deve essere “terrorismo”.

      Perché per il lettore medio italiano, “gente che grida Allahu akbar durante il minuto di silenzio” può significare soltanto che esaltano gli attentatori. Che in questo momento, è un’enormità.

      • Francesco scrive:

        in effetti però, se fosse successo, sarebbe difficile dargli un’altra interpretazione

        che poi gli ultras da stadio sono estremisti a tutto tondo, almeno a parole

        ciao

  6. PinoMamet scrive:

    Beh, considerando le assonanze della parola “Şehitler”, c’è da ringraziare che i giornalisti non si siano inventati di peggio… 😉

    Due considerazioni:
    -in realtà, lo hanno fatto: perché “Allahu Akbar”, che di per sé è una frase religiosa molto innocua, è diventata, per la percezione comune, “il nuovo Heil Hitler”
    (anche per colpa di certi che la usano, sia chiaro).

    -che noia la scarsità di fantasia- immaginazione, più ancora che di approfondimento, dei giornalisti: “so’ arabi- so’ musulmani- ah davvero non sono arabi?- beh chissene-comunque dicevamo, so’ arabi- so’ musulmani- avranno gridato Allahu Akbar visto che notoriamente la lingua araba- ah nun so’ arabi?- non contiene altro…”

    • Francesco scrive:

      in effetti non sarebbe strano che non abbiano usato il turco? o per dire “Dio è grande” si usa l’arabo?

      • PinoMamet scrive:

        Mah, secondo me per dire “Dio è grande” si usa l’arabo. Non ho pratica di turchi, ma ho pratica di senegalesi e usano (almeno i più credenti) tutta quella serie di espressioni arabe tipo “alhamdullilah”, “inshallah” ecc. (anche una che si usa quando si è detto qualcosa di sbagliato, che ora non ricordo).

        Però disturba il fatto che nessuno (o quasi) si prenda la briga di far caso al fatto che in effetti hanno detto qualcosa di diverso;
        che potrebbe essere anche interessante e far cambiare prospettiva.

        Tanto per fare un esempio banale, se sento i miei amici senegalesi che dicono “diredieuf Sérigne Touba”, non scrivo sul giornale “hanno detto Allahu Akbar”, ma magari vado a cercarmi un attimo chi è il Sèrigne Touba
        (vabbè che ormai è molto più conosciuto dei “martiri” turchi, ma vabbè, per fare un esempio).

      • Miguel Martinez scrive:

        “per dire “Dio è grande” si usa l’arabo?”

        Tutte le espressioni religiose di questo tipo sono sempre in arabo. Allahu akbar si sente dire cinque volte al giorno, in qualunque luogo islamico, al momento del richiamo alla preghiera.

        Il turco ha anche un termine “alternativo” per Dio, che è Tanrı, antichissimo termine pagano, forse legato al termine cinese “tian”, cielo (come in “Piazza Tian An Men”). Ma non lo userebbero mai in un contesto di questo tipo.

        • Francesco scrive:

          Grazie a entrambi

          e mannaggia al Concilio che ci ha tolto il latino: le chiese sono vuote lo stesso ma le messe sono meno belle

  7. Z. scrive:

    Nonostante tutto, la vita nella Capitale Morale del Mondo continua a scorrere come al solito. Nulla può scalfire le migliori abitudini della nostra città!

    http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/11/18/news/salvini_e_berlusconi_attesi_a_bologna_parte_la_contestazione-127634631/

    Si prevedono: buffonate, lamenti su quanto sia cattiva la polizia, pagliacciate, celebrazioni per aver cacciato il Gran Fascista da Bologna, stupidaggini, aumento di consensi per Salvini.

  8. Pierluigi Vernetto scrive:

    ammiro moltissimo Miguel per la pazienza ghandiana con cui ribatte ai commenti anche dei peggiori tangheri trollatori

  9. Peucezio scrive:

    Comunque, al di là della marchiana falsificazione giornalistica (mi era suonato strano in effetti), siamo sempre là: è come con Israele: uno arriva a rompere il cazzo a casa di un altro che se ne stava tranquillo per i cavoli suoi, quello lo morde e lui piange e urla al massacro, all’efferatezza, all’ingiustizia!

    • Francesco scrive:

      non ho capito cosa sarebbe come Israele, a dire il vero

      ciao

      • Peucezio scrive:

        I turchi che occupano i territori dei curdi. E in fondo è una cosa recente, perché l’Impero Ottomano, anche se era turco, non si poteva definire un’occupazione straniera, perché era talmente variegato che si può definire senz’altro una costruzione sovranazionale (come tutte le costruzioni imperiali d’altronde) fondata da una tribù turca e retta solo in parte dai discendenti di questa (con amplissimo contributo di schiavi di origine cristiana, come tutti sappiamo).

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