Quelli che comandano su di noi

Mi ha sempre colpito il fatto che psicologi, assistenti sociali e affini passino un sacco di tempo a occuparsi, ad esempio, di piccoli serial killer.

Mentre ne va della nostra sopravvivenza capire come siano fatti gli acquirenti delle Lamborghini Reventón.

I dati fondamentali li ricavo da Wikipedia:

1) “Costa 1 milione di euro e la produzione era stata dichiarata per soli 20 esemplari”

2) “Il nome deriva da un toro da combattimento della famiglia di Don Rodríguez, famoso per aver ucciso nel 1943 il toreroFélix Guzmán.”

3) “La vettura supera i 330 km/h e raggiunge i 100 km/h in 3,4 secondi”

4) “La sua linea esterna è ripresa dal Lockheed Martin-Boeing F-22 Raptor”

 Da questi scarni dati, ricaviamo che sulle nostre strade, ci sono almeno venti individui che vanno in giro a 330 chilometri orari, immaginandosi un incrocio tra un toro che incorna la gente e un “caccia di superiorità aerea” (il termine lo riprende sempre da Wikipedia).

La grande differenza tra gli acquirenti di questa roba e gli psicopatici medi di cui si occupano psicologi, educatori, sociologi e assistenti vari, è che i primi hanno un milione di euro da buttare per fare vruum vruuuum.

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2.680 risposte a Quelli che comandano su di noi

  1. Z. scrive:

    Beh, i detenuti sono molto più facili da studiare!

  2. mirkhond scrive:

    Miguel, che ne pensi?

    Minima cardiniana, 83

    Domenica 5 luglio, XIV domenica del Tempo Ordinario

    LO IPHONE E IL PARADISO DI ALLAH

    Vi racconto una storia successa a Firenze quasi sessant’anni fa. Si ricominciava a star benino, in quel dopoguerra. Non era ancora arrivato il boom, ma c’era la Vespa della Piaggio, erano i primi tempi della TV, al cinema furoreggiavano le tette di Marisa Allasio. E c’era un ragazzo di sedici anni, figlio di un artigiano del popolare quartiere di San Frediano, quello di Vasco Pratolini. Siccome era bravo a scuola, suo padre già lo sognava professore di liceo: così avrebbe avuto lo stipendio fisso senza dover sgobbare. La sua fidanzatina aveva la coda di cavallo e la gonna a campana. Ma a lui quelle prospettive di stipendio e di bella famigliuola non bastavano: gli parevano il Nulla. Lui amava la musica di Borodin e i romanzi di Kipling, sognava i deserti dell’Asia centrale e il Kyber Pass. In Ungheria c’era la rivolta, lui avrebbe voluto scappar di casa e correre sulle barricate a morire con i patrioti di Budapest. Perché la morte in riva al Danubio doveva attrarlo più di un futuro con lo stipendio e la famiglia?

    Nell’Italia di oggi, molte famiglie non sanno più bene come arrivare alla fine del mese, gli italiani hanno paura di finire come i greci, il lavoro non c’è e quasi tutti sono convinti (ivi compresi quelli che non ne hanno mai cercato uno) che siano i migranti a portarglielo via, se metti due soldi in banca per risparmiarli alla fine dell’anno te ne ritrovi la metà. A sud (e ormai anche al nord) ci sono la mafia, la ‘ndrangheta e i viadotti autostradali che crollano. Il governo continua a parlare di “liberalizzazione”, quella cosa per cui lo stato cede i suoi beni ai privati che ne intascano gli utili e rovesciano costi e debiti sulla società. La gente non va nemmeno a votare, ma si pretenderebbe come del tutto naturale che il mondo intero abbracciasse i valori democratici nei quali noi non crediamo più. C’è corruzione dappertutto, eppure sono in tanti – specie i giovani – a cercar di entrare in politica, con la speranza d’imbattersi prima o poi in qualcuno che corrompa anche loro. I miti trasmessi dai media sono quelli dei guadagni facili, delle piscine olimpioniche, del danaro, del successo. C’è tanta gente che, anche se non lo dice, sotto sotto ammira quel tale che regalava milioni alle Olgettine. Ma se il lavoro non c’è e se ormai i titoli universitari sono svalutati e studiare non serve più a nulla, legger libri men che meno, che cosa resta a una famiglia con i nonni che vivono di una magra pensione, i figli precari o sottoccupati e i nipoti che ciondolano tra una scuola che non insegna più nulla e prospettive di lavoro inesistenti se non attaccarsi alla TV e masticar pop-corn come tanti Simpson? E i ragazzi, specie quelli del sud (ma non solo…), che debbono fare se non spacciare o scippare per comprarsi il costoso iPhone che tanto desiderano?

    Poi magari arriva l’amico maghrebino che ti porta dal suo imam. Ed è lì che il velo ti cade dagli occhi. E’ lì che impari che l’Occidente/Modernità è solo una fabbrica di soldi per i pochi che ruotano intorno alle lobbies multinazionali e di miseria e ignoranza per gli altri. E’ lì che – dopo non aver neanche per un attimo pensato a riprendere in considerazione il Dio cristiano dei tuoi nonni o non esserti mai posto con serietà il problema della tua identità di cittadino di una repubblica “laica e democratica” – impari che Allah è grande e vuole che tu combatta per un mondo migliore dove più nessuno sia sfruttato, dove si rispetti la famiglia, dove la donna non sia più costretta a mostrarsi seminuda per diventare un oggetto di mercato, dove contino finalmente il coraggio, la fedeltà, l’onore e dove la battaglia sia la porta per la quale si accede al Paradiso…

    Un messaggio religioso difficile, malinteso e incompreso? Senza dubbio. Ma siamo certi che gli orizzonti pratici offerti dalla nostra società libera e democratica siano migliori? Siamo certi che la prospettiva del danaro facile e della libertà assoluta di far quel che ci pare e piace – due obiettivi del resto sognati da tanti, ma raggiunti solo da pochissimi – sia più affascinante di quella del jihad per ragazzi (e magari anche per persone adulte e mature) che ormai erano rassegnati a vivacchiare ai margini di quella Società del Benessere che a loro non avrebbe mai dato nulla? Crediamo davvero che tanta gente senza prospettive e senza cultura, da noi, sia così contenta di venire a sapere che il nostro governo spende un miliardo all’anno per mantenere a far non si sa che cosa quattromila soldati in Afghanistan mentre non si trovano i soldi per la scuola, gli ospedali, le pensioni?

    Mettiamo quindi nel conto che accanto al furto, alla rapina, allo spaccio di droga, in alternativa al lavoro che non si trova o alle serate al pub o in discoteca ci sia qualcuno che cerca Dio; e, se ne trova uno diverso da quello della sua tradizione che non conosce più o che ha dimenticato, che ci si dia con poco discernimento ma con tutto il cuore. Sono stati sempre così, i convertiti. E ci sono sempre stati, anche nelle migliori famiglie e nei migliori periodi della storia, quelli che sono fuggiti di casa per cercar la Bella Morte. E’ uno sballo anche quello: come – diceva Lucio Battisti – “guidare nella notte a fari spenti per sapere – s’è poi tanto difficile morire”. D’altra parte, pare che anche il califfo paghi i suoi uomini, come si pagano i contractors. Il jihad, per molti, è anche un business.

    Ma il problema non sta nel mondo musulmano. Sta qui, siamo noi. Se la Modernità, se la “Società dell’Avere”, altro non hanno potuto offrire come scopo alla vita se non il Nulla, allora si capiscono tante cose. Anche il ragazzino di sessant’anni fa che voleva andar a morire a Budapest. Anche i ragazzi d’oggi che partono dal Galles o dalla Normandia per finir tagliatori di teste e poi magari shuhadà, “martiri”, nella Santa Armata del califfo al cui comando stanno degli ufficiali irakeni saddamisti, cioè formalmente sunniti ma in realtà socialisti atei. Parigi poteva anche valer bene una messa per un cinico aristocratico calvinista del primo Seicento, ma lo iPhone non vale il Paradiso all’Ombra delle Spade.

    Ecco perché quella strana famiglia di convertiti all’Islam, la famiglia di Giulia che adesso si chiama Fatima e del marito mujahid in Siria, non è una famiglia di mostri. Non è la famiglia Addams di Allah. E’ gente nostra, del nostro secolo che ha smarrito il senso della vita.

    Franco Cardini

    • Miguel Martinez scrive:

      I figli di artigiani di San Frediano a volte finiscono nel PD, a volte finiscono per fare riflessioni intelligenti 🙂

      • Francesco scrive:

        quando arriva quello delle riflessioni intelligenti? 🙁

      • Thyrrenus scrive:

        Già, che direbbero a Cardini? Bisogna essere ‘martiri’ per ‘essere’? Il prof non dice cose squinternate ma non sa trovare al mondo niente di meglio di rapporti ed ideali umani fondati sulla fides, forse oggi non si riesce a pensare di meglio? (E per fides intendo non quella religiosa pura e semplice ma il rapporto di cameratismo e di spontaneo ‘vassallaggio’ ad un qualcuno. Una fides cardiniana insomma.)

        • gotcha scrive:

          infondo infondo, io trovo nel discorso di Cardini, pur affascinante e intelligente, la tipica invidia che provano i vecchi verso i giovani, che è appunto l’invidia verso la giovinezza: detta da Cardini suona così, detta da mio nonno era “va a lavorare và, e mettiti un po’ a posto, che è ora!”

    • lanzo scrive:

      L’unica cosa su cui concordo sono le tette di Marisa Allasio (Susanna tutta panna) sia pur di coscia corta ma con un viso bellissimo – Poi diventata pricipessa e scomparsa del circuito cinematografico – non che fosse una morta di fame – era la figlia dell’allenatore della Lazio o simili.

    • lanzo scrive:

      In altre parole ci hanni rincoglionito totalmente.

  3. Mauricius Tarvisii scrive:

    i primi hanno un milione di euro da buttare per fare vruum vruuuum.

    Un’immmensa verità.
    Però forse c’è una differenza ulteriore: quelli con un milione da buttare sono ancora più bambini di quegli altri.

    • Miguel Martinez scrive:

      Verissimo che siano infantili, ma sono soprattutto potenti.

      Nel bene o nel male, sono gli individui che possiedono i media, possono pagare avvocati vincenti, finanziano le campagne elettorali dei politici, decidono dove investire e dove no.

      Insomma, vruum vruuuum lo fanno addosso a noi, e più o meno con lo spirito di un toro incornante o di un F22.

      • lanzo scrive:

        Di solito quelli che comprano ste macchine sono ex morti di fame, tipo calciatori e che da ignoranti non si rendono conto che per guidarle ci vuole “manico” ed infatti di solito infrociano e le distruggono. Non gli interessa – per fortuna – andare a 300 km ora – ma solo sfoggiare il giocattolo, sgommare e perdere il controllo della macchina a soli 50 km ora.

    • lanzo scrive:

      E quelli che..
      Pagani Zonda C12F mai sentita ? Poi la Bugatti pero’ magari sono rassisti ed al calciatore non gliela vendono proprio, altrimenti sarebbe…un disonore ?
      Don’t be surprised if you haven’t heard of Pagani – this Italian car manufacturer only makes a limited number of these cars every year (we’re talking something like 20-25 cars a year), and at the moment the Zonda is the only model .
      Calciatori e spacciatori certo non vogliono aspettare !

  4. Peucezio scrive:

    Il problema è che ci vuole la democratizzazione della velocità.
    Per ragioni sicentifiche sono dovuto andare a Bari per starci solo quattro giorni (viaggi esclusi) e siccome lì dovevo muovermi molto, fra Altamura, Mola di Bari ecc., ci sono dovuto andare in macchina. Non c’è niente di più noioso che fare una decina di ore di guida in autostrada due volte in sei giorni.
    Ora, per quale cavolo di motivo le macchine non vanno tutte a trecento all’ora e, soprattutto, le strade non sono progettate in funzione dei trecento all’ora???
    Fra duecento anni andremo ancora a 130?? Ma allora tanto valeva che continuavamo a usare l’asino e che ognuno nasceva e moriva nel suo paesello, come quel contadino coratino di cui mi racconta mio zio, che vide per la prima volta il mare a Trani (15 km ca. da Corato) quando aveva tipo vent’anni. Almeno quelli non si facevano dieci ore di autostrada con la paura continua che se ti distrai un attimo ti sfracelli e fai morire un’altra vagonata di persone.

    • MOI scrive:

      Se NON “tieni”, come dite voi, il milione di neuri :

      http://www.youtube.com/watch?v=5MtEeEkuOSo

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Facciamo finta che tu vada a 350 km/h. Significa che percorri quasi 100 m al secondo, ovvero che se un bambino sbuca all’improvviso tu premi il pedale del freno 100 m dopo averlo investito.
      Certo, puoi vietare le strade a pedoni e biciclette, ma lo stesso se qualcuno ti taglia la strada a 350 km/h, tu premi il pedale del freno… no, non lo premi il pedale del freno.
      Poi ti faccio notare che la benzina non è esattamente gratis 😀

      • gotcha scrive:

        io non lo vedrei nemmeno a 130.. già un incidente a 70-80 allora è un disastro.

      • Peucezio scrive:

        Mauricius,
        ciò che dici presuppone che per andare da Milano a Bari si attraversi un unico ininterrotto centro abitato che percorre la penisola.
        Io veramente mi riferivo alle autostrade, per definizione precluse a pedoni, biciclette, ecc.
        Ciò non toglie che anche a 50 all’ora se ti sbuca un bambino all’improvviso lo stiri. se il problema è quello, dobbiamo andare tutti a piedi (o, come sostengo da sempre, separare con barriere fisiche lo spazio della circolazione stradale, anche urbana, da quello dei pedoni, almeno nelle arterie di una qualche rilevanza; certo, non nel vicolo di quartiere).

    • lanzo scrive:

      Non so che guidava il suocero del “Contadino” pare fosse l’uomo piu’ ricco ‘Italia, almeno stando alla dichiarazione dei redditi – scommetto che andava con una Panda ! Azz – Mo ma ricordo Feruzzi o Ferruzzi,

  5. mirkhond scrive:

    Adesso almeno mi capirai quando ti parlo dello stress dei lunghi viaggi….

  6. Francesco scrive:

    Miguel

    davvero non capisci la differenza tra andare a 330 e aveva una macchina che fa i 330?

    😀

    • Miguel Martinez scrive:

      Perché, a cosa serve una macchina che va a 330 se non puoi superare i 130?

      • Francesco scrive:

        a TUTTO serve, rimorchiare è giusto l’ultimo degli usi

        andare a 330 è, alla fine, una roba da piloti, da sfigati che devono rischiare la vita per mestiere, insomma da autisti

        😉

        • gotcha scrive:

          ma per rimorchiare basta la macchina da 330 allora o devi anche farli? non che io abbia uno dei due obiettivi alla mia portata, è così per sapere..

        • Miguel Martinez scrive:

          A rimorchiare?

          Credo che bisogna distinguere le generazioni: quello che i soldi “li fa” è diverso da quello che i soldi “li eredita”.

          L’Erede (come l’ineffabile Lamborghina indicata da Moi) certamente pensa a rimorchiare.

          Invece, con il Fattore, mi sembra che sia spesso il contrario.

          In un certo mondo, mi dicono, le Bonazze si conquistano esibendo la Reventon. E già qui ci sarebbe da chiedersi esattamente perché la Reventon dovrebbe avere questo effetto. Certo, vuol dire che il proprietario ha un portafoglio grosso, ma credo che sia anche importante la visibilità dell’oggetto, che fa schiattare di invidia le amiche della Bonazza.

          E la Bonazza – come mi è più volte capitato di vedere – serve solo in minima parte come oggetto erotico; soprattutto indica a tutti gli altri maschi che il Fattore è abbastanza ricco da comprarsela. E’ come una specie di collana, insomma.

          La Reventon serve quindi tanto a lui quanto a lei per affermare il proprio prestigio tra persone del proprio sesso.

          • gotcha scrive:

            Che vitaccia pero’: compro la macchina per distinguermi, la do via per distinguermi, non la do via per distinguermi.. Puo’ andar bene per qualche settimana, ma una vita spesa a sto modo e’ logorante. E’ anche vero che un ereditiero magari puo’ far a meno di aver altri grattacapi..

          • Francesco scrive:

            concordo pienamente

            del resto, il mio prestigio è quello tra il gruppo dei pari, cioè dei maschi

            chissenefrega di quello che pensano le femmine?

            secondo te, lo yacht di 2.000 metri serve per andare in Sardegna?

            😀

          • gotcha scrive:

            Pensavo che volessero, col tempo, andare da piombino alla sardegna a piedi!

      • lanzo scrive:

        In Ammeriga tornano alla grande e le vendono, le mitiche “muscle cars” ossia la Mustang, risurretta hai presente “Bullit” con la Mustang 390 GT 2+2 guidata da Steve McQueen – mitico l’ inseguimento con i cattivi che guidavano un’apparentemente tranquilla DODGE Charger nera (erano cattivi) che era addirittura piu’ potente della Mustang, ma sembrava una normale berlina… poi c’era la Pontiac GTO (acronimo copiato dalla Ferrari/Bizzarrini = gran turismo omologato) credo celebrata dai beach boys – my little GTO – – poi la Pontiac Catalina amata da Hunter S. Thompson .
        Tutti motori rigorosamente 8 cilindri da 5000 cc in su – La Chevrolet Camaro e’ 6.200 cc non so quanti cavalli ed altre – E parlo di muscle cars medie. Credimi le strade sono peggio che in Italia, se sgarri ti ritrovi la polizia dietro in un attimo – quindi ? Sono begli oggetti, che ti permettono di superare in una frazione di secondo la tartaruga davanti pur rimanendo entro i limiti di velocita’. E sono facili da guidare avendo il cambio automatico !

      • Peucezio scrive:

        Al di là dei folli limiti anacronistici di legge, ci sono sempre le piste.

    • lanzo scrive:

      Correggo – immagino volessi dire la differenza tra andare a 330 – ma essere in grado di superare un TIR o una tartaruga in 2 secondi – tanto nessuno e’ in grado di gestire una macchina a 330.

  7. MOI scrive:

    Elettra Lamborghini, 20 anni: “Non so quante Lamborghini possiedo”

    https://www.youtube.com/watch?v=v4JZD81hXr8

    • Miguel Martinez scrive:

      Interessante, e tutto sommato anche consolante. C’è la speranza che la generazione ancora successiva finisca per strada, non su una Lamborghini, ma sotto.

      E’ il lato positivo di tutte le dinastie.

      • lanzo scrive:

        Pie illusioni – i super ricchi aumentano come si sa e pure i super poveri
        Sara’ na cosa di “vasi comunicanti” alla Cartesio ? Nin zo, su gnurante.
        Comunque la Lamborghini e’ roba da calciatori proletari, fatti una googlata su PAGANI cars o BUGATTI e poi ne riparliamo.

  8. MOI scrive:

    L’ amico “dell’ Elettra” che si fa la liposuzione per qualche etto di grasso da togliere dalla “tartaruga”, dal “six pack” … è un “metrosexual” (che può essere cmq “etero”) , no ?

  9. MOI scrive:

    Vruum vruum c’è chi lo fa di professione, pure se nasce già con tantissimi soldi in famiglia (tipo Niki Lauda), e se vede la morte in faccia da vicino, vi si ringalluzzisce; pure se il motore gli ammazza il padre da piccolo (tipo Jacques Villeneuve, figlio di Gilles Villeneuve) ; pure se non muore giovane in pista, resta paralizzato e lesionato cerebralmente in fuori-pista sugli sci (tipo Michael Schumacher) ;

    … molto simile al “Caro agli Dei è Chi Muore Giovane” [cit.] , solo che ‘sta gente lo fa spontaneamente. Sanno benissimo che ogni gara che fanno può essere l’ ultima, ma sostanzialmente la risposta esistenzialista è … ” ‘Sa vut ch’ a m’in cèva !? ” 😉

    … per dirla più o meno negli idiomi natii dei Più Grandi Costruttori di Motori ad Alta Velocità che il Mondo abbia mai conosciuto, e che la Qiyas (o come si chiama) Saudita fa diventare più “Halal” che girare a gobba di cammello come faceva il Profeta Stesso !

    • gotcha scrive:

      professione è una parola grossa..

      • gotcha scrive:

        “Sanno benissimo che ogni gara che fanno può essere l’ ultima”

        questo valeva fino agli anni 80.. ora non c’è più manco il gusto di veder morire qualcuno! o perlomeno ferirsi gravemente..

        • lanzo scrive:

          @gotcha
          In affetti sono parecchi anni che non sento di nessun pilota GP morto in servizio – Schumaker e’ dovuto andare a cercarsela sciando in Francia – vabbe’ non e’ morto ma quasi.
          In Ammeriga invece con la formula NASCAR – roba allucinante tutti a fare lo stesso giro a velocita’ allucinanti – ogni tanto qualcuno ci rimette la pelle.

          • gotcha scrive:

            Dal 1986, anno della morte di elio de Angelis, ci sono stati solamente 2 morti (senna e ratzenberger, di cui ricordo il collegamento dall’inviato all’ospedale di bologna che chiamo’ per dire “ratzinger e’ morto”), e se non ricordo male, cinque o sei incidenti veramente gravi (streiff, Donnelly, wendlinger, hakkinen e bianchi l’anno scorso).
            Se consideri il rischio che corrono i camionisti e lo stipendio che prendono (che in media e’ pure abbastanza sostanzioso), capisci che la formula uno non e’ piu’ uno sport pericoloso..

  10. MOI scrive:

    @ MIGUEL

    L’ incorruttibilità 😉 dei Messicani, secondo la Ferrero …

    https://www.youtube.com/watch?v=DD7KwoWXZbM

    … va be’, nel ritenere a torto (!) che il Messico sia il posto più tranquillo al mondo 😉 non sono gli unici a sbagliare !

  11. PinoMamet scrive:

    Io la macchina la uso per spostarmi, e di macchine non c’ho mai capito niente né mi importa particolarmente.

    I ricchi poi mi stanno sulle balle da sempre.

    Però, francamente, non condivido questa forma di disprezzo verso il mondo automobilistico.
    “Gente che fa vrum vrum”… e va bene, allora andiamo tutti nei monaci di clausura e facciamola finita.
    Una cosa no perché è ha un motore ed è costosa, un’altra perché rovina l’ambiente, un’altra gli animali piangono, un’altra Trotsky ha telefonato a Madre Teresa e le ha detto che non sta bene, un’altra no perché a me non piace, va a finire che dobbiamo fare tutti le stesse due cose, coltivare l’orto biologico a chilometri zero e andare in bici al campeggio ecologista.

    Peccato che siano due cose antropologicamente ancora più lontane da me di quanto siano Lapo Elkann in groppa allo yacht mimetico.

    Io l’ho conosciuto, uno così, coi campeggi biologici e le bici “critical mass” e “vivifichiamo il mio quartiere”.
    (Del mio, chissà perché, non gliene fregava un cazzo).
    A parlarne da vivo e non da morto, mi stava sulle palle.

    Ma insomma, dove sta scritto che dobbiamo avere tutti gli stessi gusti ??

    • Miguel Martinez scrive:

      Ho capito che ti stanno antipatici quelli dell’orto biologico. Ma a parte il fatto che probabilmente influiranno molto meno sulla tua vita di quelli che fanno vruum vruuum a un milione di euro… dove sta scritto che dobbiamo avere tutti gli stessi gusti??

    • PinoMamet scrive:

      Appunto.
      Rivendico il diritto di dire che mi stanno sulle palle, e non faccio parte del loro club.

      Poi non so se influiscono meno sulla mia vita. A me pare che mi rompano molto più le palle, mentre il mondo intorno a me, con loro o senza di loro, resta esattamente uguale.

      • Miguel Martinez scrive:

        Quelli dell’orto biologico non credo che portino fuori a cena il sindaco e decidano assieme a lui di pedonalizzare il tuo quartiere perché ci devono fare l’outlet figo, oppure di trasformarlo in autostrada per risparmiare una deviazione ai loro camion.

        Non credo che decidano di chiudere la ditta dove lavora (ipoteticamente) la tua famiglia per riaprirla in Croazia, oppure fare un investimento miliardario per comprarsi tutto il tuo quartiere come residenza in per ricchi cinesi.

        Poi è vero che quelli che fanno l’orto biologico attaccano briga per ore nella speranza di convincere almeno uno sfigato come te, mentre gli altri passano direttamente sulla tua testa con l’auto e le ruspe.

        • Peucezio scrive:

          Sì, d’accordo, ma il fatto che si comprino macchine da un milione di euro è il loro aspetto più innocuo e folcloristico.

          Se mi ritrovo un mafioso del quartiere, non mi spaventa il fatto che porta un cozzalissimo catenaccio d’oro massiccio al collo, ma il fatto che spara.

          Anche perché il catenaccio, come la Lamborghini, magari capita di straforo in mano a un ricco ereditiero passivo e che vive di feste e bagordi e strutturalmente incapace di fare speculazioni, anzi, di fare qualsiasi tipo di attità (poi, se fa in tempo prima di morire, scialacqua tutto e rimane senza niente), mentre gli speculatori veri spesso hanno uno stile di vita molto più austero (e fanno danni incalcolabili alla nostra vita, al nostro paesaggio, alla nostra salute).

      • PinoMamet scrive:

        A parte che non mi piace particolarmente essere insultato, sì, quelli dell’orto biologico portano anche loro fuori il sindaco, e hanno avuto la loro bella parte di responsabilità nel far pedonalizzare il centro, a tutto vantaggio proprio dell’Outlet figo.
        Sarà la sinergia. non so.

        In compenso per i miei problemi veri (che non conosci e non ci tengo neppure particolarmente) non mi sono e non mi possono essere di nessun aiuto.

        • Miguel Martinez scrive:

          Se l’insulto è “sfigato”, lo rivolgo genericamente a chiunque abbia a che fare con questo blog, a partire da me stesso. Se una persona scrive su questo blog e lo legge, vuol dire che non ha alcun potere.

          Non lo intendevo in senso personale, e mi scuso se ho dato quell’impressione.

          Sul fatto dei bio-ortolani che portano a cena il sindaco, non posso dire nulla: evidentemente il tuo comune è anni luce da Firenze. Al massimo, il sindaco manderebbe un sotto-sotto-vice a benedire un orto che i bio-ortolani fanno per conto proprio, fare due premesse e una foto in periodo pre-elettorale.

        • PinoMamet scrive:

          Miguel, non c’è problema, e mi scuso io per l’intervento a gamba tesa.
          Ciao!

        • Roberto scrive:

          “Se l’insulto è “sfigato””

          😀

          Ottima riflessione, lo accetto di buon grado anche io (cavolo rinuncio ad ogni aspirazione di carriera per restare nel gruppo)
          🙂

      • PinoMamet scrive:

        Ma la lezioncina vengono a farmela lo stesso.

        • paniscus scrive:

          Ma se uno la lezioncina prova a fartela, ma tu non la ascolti, la ignori, e magari dici educatamente ma fermamente “grazie, ma non mi interessa”, non finisce lì? Dove starebbe tutta ‘ sta grande tragedia etica ed esistenziale per il fatto che si siano permessi di provarci?

          Francamente, non riesco a capire perchè si trovi tanto fastidioso il tentativo di “lezioncina” da parte di uno sfigatissimo militante qualsiasi, mentre si trovi perfettamente normale il bombardamento pubblicitario massiccio che ci piove addosso 24 ore su 24 tutti i giorni.

          Tanto dovrebbe essere la stessa cosa… se l’argomentazione della propaganda in questione non ci interessa e non la condividiamo, la propaganda non funziona e noi non vi abbocchiamo comunque. Quindi perché la lezioncina da parte dell’ecologista suscita tanto risentimento viscerale, mentre quella del promoter commerciale molto meno?

          L.

          • Francesco scrive:

            perchè la pubblicità non te la fanno di persona, col tono di chi ti sta dicendo una cosa importante ma in TV, tramite una bonazza, a cui puoi pure togliere la voce col telecomando …

            almeno, io la porta ai promoter non la apro propio

          • paniscus scrive:

            Francesco, quindi la tua teoria è che la “lezioncina” è irritante perché la si percepisce come mirata individualmente a te, mentre la pubblicità no perché si dà per scontato che sia una cosa impersonale?

            Quindi, intendi dire che non hai mai provato il brivido di sentirti chiamare sul tuo telefono privato dai call center di varie compagnie telefoniche o di altre aziende commerciali di tutti i tipi che ti magnificano quanto è bello, figo e all’avanguardia sottoscrivere una forma nuova di servizio assortito…

            …o di ritrovarti direttamente abbarbicato al campanello di casa qualche rappresentante di aziende della luce e del gas, che cerca disperatamente di spiegarti perché rimanere attaccati al contratto vecchio è da stupidi e perché la vera innovazione rivoluzionaria economica, etica e sociale passa attraverso la nuova proposta che ti offre lui?

            Altro che televisione, quella basta tenerla spenta, in effetti.

            L.

          • roberto scrive:

            Lisa,

            la differenza è

            “compra il detersivo blush” (ok fastidioso ma vabbé)

            e

            “il mondo sta andando in rovina perché c’è gente come te che non mangia la carotina dell’orto ma la bistecca di mucca” (insopportabile)

          • Z. scrive:

            Se è per questo io trovo intollerabili i call center outbound. Specie quelli che ottengono illegalmente il mio numero, che non sta nell’elenco.

            L’ultima volta li ho avvisati che li avrei denunciati al pubblico ministero. Stop alle telefonate. Per ora.

            La TV basta spegnerla, non serve minacc… ehm, annunciare l’intenzione di esercitare un proprio diritto.

          • Francesco scrive:

            Lis

          • Francesco scrive:

            Lisa,

            io rispondo sempre ai sondaggi, anche solo per sentirmi ringraziare dal raccoglitore delle mie opinioni invece che essere mandato a cagare come capita qui … 🙂

            negli altri casi telefonici, un saluto e via

            il campanello di casa se lo filano solo quelli di un qualche giornale comunista, con scarsi risultati

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            “Francamente, non riesco a capire perchè si trovi tanto fastidioso il tentativo di “lezioncina” da parte di uno sfigatissimo militante qualsiasi, mentre si trovi perfettamente normale il bombardamento pubblicitario massiccio che ci piove addosso 24 ore su 24 tutti i giorni.”

            Per varie ragioni.

            Il pubblictario è pagato per farmi pubblicità;
            lo sfigatissimo militante, che poi spesso è invece un capetto o aspirante tale, con codazzo di adepti al seguito, lo fa gratis, perché ci crede.
            Può essere che a molti sembrerà un argomento a suo favore.
            Io tendo a diffidare a chi crede così palesemente, sia perché sono un arretrato italiano pieno di luoghi comuni tipo “ci deve essere qualcosa dietro, a pensar male si fa peccato eccetera…” sia perché gli idealisti non mi piacciono, e sono convinto che qualunque paese, governato in base ai migliori ideali, ma lasciato nelle mani dell’idealista di turno, si trasformerebbe in cinquant’anni nella Corea del Nord.

            Poi con la pubblicità posso cambiare canale, invece il convintone di turno, quando gli dico “no, dai, davvero, non mi interessa”, mi guarda come se fossi un criminale, e un criminale cretino, perché lui ha la verità e io no.

            E poi, dicevo, non siamo fatti per avere tutti gli stessi gusti.
            Posso amare la natura anche se non sono un fanatico dei giri in bici? Posso essere a favore dell’immigrazione anche senza andare a fare volontariato allo stand del Kurdistan alla Festa Multietnica di Colelcchio? (la faranno da vent’anni, ormai).

            Poi conoscevo una persona, una ragazza, coltissima, che stava sul perfido social network- poi si è levata- e un giorno scriveva delle cose cattivissime contro il vicino di casa, colpevole di questo grave crimine:
            stava lavando la Golf nuova.
            E lei giù a scrivere malignità, tra cui (mi è venuto in mente leggendo il post) “ecco, ora si sarà realizzato il sogno della sua vita a comprarsi la macchina nuova, mi immagino che si siede al volante tutto soddisfatto e fa brum brum come i bambini”.

            Ma cavolo, uno sarà padrone di fare quello che vuole, senza dar fastidio agli altri;
            di fare una cosa semplicissima come comprarsi la macchina nuova e lavarla;
            senza incorrere in sanzioni morali?

            Ecco, la pubblicità non mi dà sanzioni morali, non mi dà giudizi, invece il Documentario Ecologista (e bada che ne ho scritto uno- mi hanno chiamato apposta perché conosco la mentalità dello stronzo qualunque, essendone uno) sì.

          • Z. scrive:

            Ah giovani…

            Non mostrate mai, e ripeto MAI, la vostra bolletta a qualcuno che vi promette tariffe migliori.

            Altrimenti il rischio è che si annotino il vostro codice cliente e vi trasferiscano ad altro gestore a vostra insaputa. Non necessariamente con un contratto vantaggioso per voi.

          • gotcha scrive:

            “Io tendo a diffidare a chi crede così palesemente, sia perché sono un arretrato italiano pieno di luoghi comuni tipo “ci deve essere qualcosa dietro, a pensar male si fa peccato eccetera…” sia perché gli idealisti non mi piacciono, e sono convinto che qualunque paese, governato in base ai migliori ideali, ma lasciato nelle mani dell’idealista di turno, si trasformerebbe in cinquant’anni nella Corea del Nord.”

            concordo con Pino, nel profondo del mio animo, perché sono fatto così anch’io. non sopporto le convinzioni soprattutto quando cercano di influenzare la mia vita quotidiana.
            però, se mi fermo a riflettere e vado più “di testa” che “di pancia”, mi viene da dire che servono anche gli ambientalisti: insomma, se uno mangia solo bistecche e barrette di mars, quando arriva a cinquant’anni e ogni volta che va in bagno gli brucia il culo probabilmente si convincerà a integrare la dieta con qualche carota..

          • Roberto scrive:

            Certo Gotcha,
            Ma a me quello che infastidisce è chi tenta, inutilmente peraltro, di farmi sentire in colpa.
            Lo sai quanto petrolio viene utilizzato per portarti le arance siciliane quando qui nel granducato ci sono delle ottime mele?
            Si lo so ma le mele mi fanno cagare e poi qui si producono solo mele e cavoli, non posso mangiare a chilometro zero!
            Hai mai tenuto in braccio un agnellino? Se qualcuno ti mangiasse tuo figlio?
            Si, sia vivo che morto, e beh, spero che lo cucini con lo stesso amore con il quale io cucino il mio abbacchietto
            E così via.

            Poi certo ci sono cose utili da dire, ma c’è modo e modo. Tra “scusi ha dimenticato la bustina di plastica sulla sabbia” (versione tizio normale) e ” è colpa di quelli come lei se le tartarughe mangiano plastica, crepano e poi abbiamo il mare pieno di meduse” (versione di militante di Amiamo le tartarughe) preferisco la prima

            • Miguel Martinez scrive:

              Quello che non capisco è la confusione tra:

              1) un ragionamento complessivo, che può essere giusto o sbagliato

              2) il particolare modo con cui qualche fallibile mortale porta avanti lo stesso ragionamento.

              Che poi è la storia di chi picchia il postino che gli porta una brutta notizia.

              E’ vero o falso che il consumo enorme di petrolio costituisca un problema a lungo andare per noi, per i nostri figli e per tutto il pianeta?

              Se è falso, anche il ragionamento ecologista più delicato e gentile diventa falso.

              Se è vero, anche dietro il discorso ecologista più confuso, sentimentale, colpevolizzante, ingenuo, c’è del vero.

              Tutto qui.

          • gotcha scrive:

            sono perfettamente d’accordo, ma proprio perfettamente: d’altronde, si muore ugualmente; per me conta ciò che dice il mio corpo, non quello che dicono le idee degli altri. anzi, trovo qualcosa di sottilmente perverso nel senso di colpa ambientalista: ha ragione pino sul fatto che dagli idealisti saltano fuori i dittatori.
            dobbiamo prendere come esempio i gatti, che ogni tanto brucano qualche filo d’erba per pulirsi l’intestino, ma non rompono il cazzo a nessuno. io costringerei, come igiene mentale, le persone a osservare i gatti per un quarto d’ora: ti fanno capire come va la vita.

          • gotcha scrive:

            bè, un postino che ogni 15 minuti mi ricorda una brutta notizia, dopo un po’ uno scappellotto se lo becca..

            • Miguel Martinez scrive:

              Io non so dove vivete voi, evidentemente su un altro pianeta.

              Qui a Firenze ogni dieci metri, c’è un ristorante che vende la bistecca chianina, c’è il trippaio, c’è il locale per turisti con le statuette di maiali cannibali, c’è il kebabbaro che vende la carne halal, in tutti i supermercatini affollati di turisti, ci sono i banconi della carne che si affacciano ai banconi del prosciutto.

              E questo lo dico da non vegetariano.

              Poi cammino per strade dove i marciapiedi sono stati ridotti alla larghezza di 20, 30 centimetri per far posto alle auto, che sfrecciano a 60 km l’ora in stradine dove ci sarebbe il divieto di superare i 30, oggi mi è venuta la nausea per la puzza di gas di scarico in Via de’ Serragli.

              Ora, questa è la pressione che si subisce da una parte.

              Dall’altra, è vero, ho conosciuto almeno due o tre vegetariani nel nostro quartiere.

          • PinoMamet scrive:

            Guarda, a me sono sempre stati antipatici
            (e credo di averlo scritto anche su questo blog, diverse volte) quelli che mi facevano “ma come… non mangi il prosciuuuuttoooo?? ma non lo sai che è bu-o-nooo?” e così via…

            per lo stesso identico motivo, mi stanno antipatici quelli che mi fanno “ma come, mangi cadaveri? ma non lo sai che negli allevamenti…” ecc. ecc.

            Uno ne ho beccato, all’università, che diceva che i contadini picchiavano le mucche per fargli fare più latte.
            Evidentemente aveva una conoscenza molto vaga dei contadini, e ci sta (insomma…) ma del funzionamento delle mucche non aveva capito proprio niente.
            Uno che “ama la natura”…

            Comunque riguardo ai marciapiedi, qui c’è il problema opposto:
            moltissime strade di periferia, costruite negli anni Cinquanta/Sessanta appositamente per il traffico automobilistico, in quartieri dove la gente viene solo a cenare e dormire, sono state ristrette a dimensioni da centro storico, nella vana illusione di fare qualcosa “a favore dell’ambiente”, in modo da farci passare tre, quattro mille pedoni affiancati, nonni con carrozzine e così via.
            Che continuano a non passare, in compenso gli automobilisti devono fare le gimcane per niente.

            Stesso discorso si potrebbe fare per i parcheggi (costruisci un ospedale dentro la città, e diminuisci progressivamente l’area per i parcheggi?? capirei se fosse una discoteca- no, sarebbe logisticamente sbagliato anche in quel caso- ma, un ospedale?? fortuna che l’hanno spostato fuori città…)

            • Miguel Martinez scrive:

              “per lo stesso identico motivo, mi stanno antipatici quelli che mi fanno”

              Ma io probabilmente condivido le tue antipatie; dovessi elencare tutte le categorie di persone che sopporto a fatica.

              La questione è sempre chiederci, quando stiamo “accanto” a qualcuno/qualcosa che abbiamo in antipatia, e quando invece stiamo “sotto”.

              Quando stiamo “sotto”, c’è di mezzo un rapporto di forza.

              Infatti, cosa se non la forza permette a una persona priva di ideali (come sono in genere quelli che hanno interessi forti di qualche specie) a imporsi ad altre persone prive di ideali (come sono in genere i politici, quelli dei media, ecc.)?

              Tu puoi benissimo sentirti sotto ricatto dalla zia vegetariana. Il Consiglio d’Amministrazione della Intercarni S.p.A. no: al massimo troverà che potrà vendere ancora più carne, reclutando anche la tua zia vegetariana, attraverso qualche stucchevole pubblicità “verde” o ottenendo il bollino della WWF.

              Ma non perché siano diventati eco-vegetariani.

          • gotcha scrive:

            Provare a mangiare un maiale vivo deve essere difficile. Sul riservargli un buon trattamento in vita sono d’accordo.. E’ bello vedere le lu mucche pascolare e le galline razzolare, anche la carne e’ molto piu’ saporita!

          • Roberto scrive:

            Miguel,
            Io vivo in piena campagna, in un posto dimenticato da dio e dagli uomini, non parlarmi di gas di scarico che mi viene una lacrima di nostalgia.
            Dovessi nutrirmi a chilometro zero mangerei solo cinghiale, mucche, latticini, mele e cavoli, quindi ogni discorso di quel tipo mi pare semplicemente assurdo.

            Per il resto, condivido ovviamente in linea di massima qualche idea ecologista, ma mi soffermavo soprattutto sul tuo punto due: il predicatore colpevolizzante mi rende una persona peggiore, quindi lo evito

          • paniscus scrive:

            Poi conoscevo una persona, una ragazza, coltissima, che stava sul perfido social network- poi si è levata- e un giorno scriveva delle cose cattivissime contro il vicino di casa, colpevole di questo grave crimine:
            stava lavando la Golf nuova.
            E lei giù a scrivere malignità,

            Ma cavolo, uno sarà padrone di fare quello che vuole, senza dar fastidio agli altri;
            di fare una cosa semplicissima come comprarsi la macchina nuova e lavarla;
            senza incorrere in sanzioni morali?

            Ma infatti il tizio è rimasto padronissimo di farlo, e gli improperi della ragazza non gli hanno certo impedito di continuare a godersi tale attività e tale oggetto.

            Parli come se la ragazza fosse andata a graffiargli la macchina, o a infangargliela di proposito per vanificare i suoi lavaggi.

            Invece si è limitata a commentare sull’effetto che tale scena faceva personalmente su di lei, senza violare i diritti di nessuno, e senza muovere un diito per impedire al vicino di casa di fare i sacrosanti comodi suoi con la macchina.

            Quindi, dove sta il problema? Lui ha tutto il diritto di lavare, massaggiare e coccolare la macchina nuova, strafregandosene del fatto che qualcuno non lo approvi o lo prenda in giro… e lei ha il diritto di dire liberamente quello che pensa del lavaggio della maccghina nuova, strafregandosene se siano tutti d’accordo con lei o no.

            Non è semplice?

        • Peucezio scrive:

          “Ma la lezioncina vengono a farmela lo stesso.”

          Anche la pubblicità mica di un prodotto, per poterlo vendere, dice che inquina: l’ecologismo è un lingaggio ormai condiviso, obbligatorio, spendibile e vendibile. Che poi il prodotto inquina lo stesso, è un altro paio di maniche, ma il linguaggio è sintomatico dei valori correnti.
          E sono valori spesso imposti con arroganza, con lo stigma verso il diffidente. Il che già di per sé è insopportabile.

          E comunque non trovo sano che la moscezza e la lentezza siano diventate dei valori contro la velocità e l’energia: in questo sono un futurista marinettiano.
          1) Perché la vita non è eterna e quindi la velocità e l’efficienza consentono di sfruttare meglio il tempo.
          2) Perché l’energia e la velocità sono antidoti contro il mondo anestetizzato, contro il bromuro spirituale che l’ecologismo ci sta ammannendo, peraltro senza che i veri disastri del pianeta siano minimamente contenuti (perché ovviamente non è un coglione ecologista che non lava la sua auto o non mangia carne a salvare la Terra dagli scompensi ecologici, ma investimenti seri, politiche organiche e non velleitarie o palliative: in questo senso l’ecologismo spicciolo e controproducente e appoggiato per questo dal potere, perché, dando l’illusione di risolvere il problema, distrae energie dalle soluzioni vere, che sono molto più radicali).

          • Peucezio scrive:

            “dissidente”, non “diffidente”.

          • Miguel Martinez scrive:

            Stesso discorso che per Roberto.

            Dici un sacco di cose condivisibili sulla maniera in cui gli esseri umani volgono a proprio interesse determinate questioni. Come ogni discorso sia manipolabile.

            Detto questo… quello che ognuno di noi può fare è ovviamente quasi nulla, e non spetta a nessuno di noi risolvere i “veri” problemi del mondo.

            Quindi, la domanda vera è, chi differenzia i rifiuti, chi evita di scialare con la benzina, chi ricicla i vestiti, chi mangia meno carne, alla fine fa più o meno danno – nella sua microscopica parte – di chi fa il contrario?

          • gotcha scrive:

            è dalla notte dei tempi che gli apparati di potere hanno capito che non c’è metodo migliore della paura per imbrigliare le persone. tra tutti i metodi, i più raffinati sono quelli che trasferiscono la paura all’esterno, ad eventi incontrollabili che non dipendono dall’apparato, che si limita a “darne notizia”.

            un po’ come un ministro dell’economia che, in un discorso, parla dei problemi della crisi. a me verrebbe di rispondergli così:
            “e lo dici a me che sono falegname? occupatene tu, sennò che ci stai a fare?”

          • Peucezio scrive:

            Miguel,
            il problema non sono gli atti, perché finché sono individuali o minoritari hanno un impatto irrilevante.
            Se anche tutti gli italiani di colpo diventassero vegetariani, non si risolverebbe nulla, perché i cinesi tutto in una volta stanno diventando ricchi e mangiano la carne e mentre noi siamo 5o milioni, loro sono un miliardo e mezzo, il che significa allevamenti di massa, con una serie di conseguenze e di squilibri incalcolabili.

            Quindi il poblema è culturale.
            E il problema culturale è che il potere asseconda, incoraggia, quando non crea l’ecologismo per far credere che il vegetariano che fa la raccolta differenziata aiuta il pianeta e distrarre dal fatto che sono solo le scelte politiche e strategiche dei governi e delle multinazionali ad essere determinanti.

            E, per inciso, un’umanità motorizzata, con libertà totale di movimento, fa molta più paura di un’umanità vincolata da mille limiti nel movimento.
            Tra l’altro i vincoli al traffico e al parcheggio vanno nella stessa direzione della privatizzazione dello spazio che tu giustamente combatti: in uno spazio di tutti, tutti circolano e parcheggiano; in uno spazio privato, dove pochi ricchi vogliono vivere in quartieri residenziali o in ville senza nessuno che gli rompa i coglioni, si fanno zone a traffico limitato, parcheggi per residenti o a pagamento stratosferico, limiti a trenta all’ora, ecc.

            Forse in Oltrarno, per vostra fortuna, siete ancora in una fase in cui la motorizzazione è una forma di modernizzazione violenta, come altrove negli anni ’60, ma in quasi tutti i posti che ho presente io è il contrario e i vincoli e lacciuoli alle auto sono fatti sempre in nome di forme di privilegio e di chiusura rispetto alla socialità spontanea.

    • lanzo scrive:

      Ma insomma, dove sta scritto che dobbiamo avere tutti gli stessi gusti ??
      Forse – azzardo – in “Brave new world – Huxley o il solito 1984.
      Anche io faccio lo sborone parlando di macchine – avendo vissuto in America ed avendo avuto una bella Chevrolet MonteCarlo 8 cilindri, 5.200 cc – acquistata usata per 7mila dollari, che quando schiacciavi l’accelleratore era un missile – ho sviluppato un certo amore per le muscle cars.
      Di solito la macchina non la uso quasi mai, preferisco il motorino – ma non vivo piu’ in Ammeriga ove sconsiglio assolutamente di usare motorini, a meno che uno non abbia vocazioni suicide. Non e’ un caso se le 2 ruote preferite sono i bisonti Harley Davidson che si fanno vedere e… sentire.

      • paniscus scrive:

        per Lanzo: guarda, posso pure sopportare (a fatica) la tua venerazione sbavante per la Chevrolet Montecarlo, ma la parola “accelleratore” scritta con due L, proprio no.

        Quando correggo le verifiche di fisica dei miei studenti, arrivo molto più vicina a diventare una belva quando mi scrivono “accellerazione”, piuttosto che quando sbagliano il calcolo dell’accelerazione stessa.

        L.

    • Peucezio scrive:

      OMDAP!

  12. PinoMamet scrive:

    Per motivi di stracazzi miei, sono entrato ieri in una sede di Legambiente.
    Era vuota, ho gironzolato in mezzo alle stanze, ma non ho rubato niente, giuro.

    C’erano appessi tutti questi manifesti… veeeeeecchi! Non so, immagino che ce ne saranno stati anche di nuovi… ma vecchi, vecchi, vecchi!! No, non ho detto gioia!
    Pieno di libri, mille libri, sull’ecologia, poi uno sull’ambiente, poi uno sull’ecologia e l’ambiente e uno sull’energia solare… vabbè, era Legambiente, cosa ci volevi trovare, la collezione di Le Ore?
    Sì, ho capito, ma che noia, che atmosfera da “convinti”, da seri, da gente che c’ha ragione, da missionari, da vecchietti in tshirt che sono diventati vecchietti senza neanche accorgersene, che negli anni Ottanta avevano vent’anni, da gente che va in giro in ciabatte, da gente che annaffia l’orto, da impegnati, da “buoni”…

    e a me i convintoni stanno sulle palle, i convintoni “buoni” poi non li sopporto proprio.

    • Francesco scrive:

      per fortuna che io sono cattivo, allora, sennò non mi sopporteresti

      stavo giusto per scrivere una revisione molto “convintona” al mio dileggio anti-cardiniano, e pure seria

      nel senso che i miei principi borghesi (temo) sono ormai buoni solo per me nel campo occidentale, per cui mi sono lontani ugualmente i “truzzi analfabeti dell’Ovest”, che ucciderebbero per un aifon ,e quelli dell’Est, che ucciderebbero per sentirsi dire “bravo bravo” dal Califfo

      mi resta solo la noia per le bugie che Cardini scrive sull’economia e per le indebitissime illazioni che ne trae. ma sono quasi solo bruscolini

      ciao

      • PinoMamet scrive:

        “per fortuna che io sono cattivo, allora, sennò non mi sopporteresti”

        😉
        io ti apprezzo perché sei tu.
        Sono d’accordo con te talmente di rado, che ho coniato apposta la definizione di Occasione Mensile di Accordo con Francesco (poi estesa anche ad altri, con cui a dire la verità sono d’accordo più spesso…)

        e secondo me fai delle valutazioni sbagliate, come nel caso degli strozzini/usurai: non è vero che chi ci ha a che fare se la sia sempre andata a cercare come dici tu (parlo di situazioni di persone che conosco) e in ogni caso, è sempre un po’ brutto dare la colpa alla vittima.
        “Se l’è andata a cercare” non è mai una grandissima argomentazione…

        ma aldilà di questo, non mi vieni a fare lezioni di vita (semmai di economia, ma è il tuo campo), non mi dai l’ìimpressione di considerarmi un minorato perché non sono d’accordo con te, non hai la pretesa, che io sappia, di salvare il mondo;

        ma soprattutto non hai- per il poco che ti conosco- l’insopportabile spocchia, nascosta sotto una specie di falsa umiltà francescana/comunista, di moltissimi “capetti” dei gruppuscoli di sinistra.

        Non voglio dire che tu non abbia altri difetti 😀 ma questi, ecco, no. 😉

        • Peucezio scrive:

          Ulteriore OMDAP: sono i motivi per cui anch’io apprezzo molto Francesco.

          • Francesco scrive:

            grazie

            mi fate arrossire anche se non lo potete vedere

            in effetti alla mia età ho avuto torto così tante volte – mi sono reso conto di avere torto – che è difficile dare lezioni a chicchessia, nel peggiore dei casi dei consigli

            ciao

    • gotcha scrive:

      magari avessero la collezione di “le ore”..
      a parte che non serve più. ma vuoi che non ci sia uno che ogni tanto non sbircia su youporn?

  13. Miguel Martinez scrive:

    Condivido a pelle la descrizione che Pino Mamet fa della sede di Legambiente, e che descrive alla perfezione un intero mondo di “sinistra” e il motivo per cui me ne sento lontano.

    Detto questo, però, credo che sia fondamentale ragionare in termini di potere e non solo di stile di vita.

    Questo post non l’ho intitolato, “quelli che hanno gusti trash”. L’ho intitolato, “quelli che comandano su di noi”, perché alla fine è quello che conta.

    I “ricchi” non sono un’altra tribù antropologica, come i bio-ortolani, i punk, gli skinhead, i barbuti islamici, i Testimoni di Geova, i frequentatori di rave, gli intellettuali con gli occhialoni…

    tutte categorie umane che vivono l’una accanto all’altra.

    Invece, con i ricchi, ci sono loro sopra e noi sotto..

    E’ interessante constatare che sono in genere infantili, vanitosi e spietati insieme; ma è interessante in quanto questo fatto ci riguarda direttamente, non come critica verso altri.

    • PinoMamet scrive:

      Guarda, ti do ragione se la metti così.
      Il fatto è che per me un po’ tutti siamo infantili, vanitosi e spietati.
      Solo che i ricchi sono più pericolosi.

      Ma non vorrei confondere la constatazione di questo fatto con la demonizzazione dei loro gusti, che poi sono i gusti di una larga parte di popolazione. Non i miei, ma io sono uno abbastanza antipatico e cagacazzo, come avrai notato 😉

      • Miguel Martinez scrive:

        “Il fatto è che per me un po’ tutti siamo infantili, vanitosi e spietati.
        Solo che i ricchi sono più pericolosi.”

        Infatti, era questo che volevo dire.

        In questi anni, e in tarda età, capisco sempre di più una cosa ovvia: cioè quanto contino i rapporti di potere.

        E il potere è oggettivamente dato oggi dal denaro.

        • habsburgicus scrive:

          con l’ultima frase, Miguel, hai colto alla perfezione l’essenza della società d’oggi…si possono dire infinite altre cose ma tutte superflue e ridondanti
          rispondendo ad eventuali obiezioni, dico subito che non sempre fu così (anzi in Europa quasi mai)..per quanto, ed è lapalissiano, in ogni epoca meglio star bene che essere alla fame 😀 il discorso però è un altro e Miguel l’ha descritto con concisione ammirevole

        • Francesco scrive:

          quanto contano i rapporti di potere? e il denaro?

          mah, sai che proprio su questo non mi convinci? a me i ricchi paiono una razza che vive altrove e si tocca pochissimo con la mia vita

          ciao

        • Peucezio scrive:

          “E il potere è oggettivamente dato oggi dal denaro.”

          Non sono del tutto sicuro di questo.
          I magistrati hanno dimostrato di avere molto più potere di Berlusconi. E così anche i vari Monti, Napolitano, senz’altro non poveri, ma non certo ricchi quanto lui.
          Certo, dietro i magistrati e dietro Monti e Napolitano ci sono capitali enormi, tutto quello che volete, ma io credo che siano più i soldi un prodotto del potere che viceversa, nel senso che chi muove davvero i giochi muove anche i soldi (ma non certo per farsi la Lamborghini, anche perché parliamo di cifre con cui ne compri milioni di Lamborghini).
          Il potere è fine a sé stesso ed è solo distruttivo. I soldi almeno ti consentono di goderti la vita (sia pure in modo cozzalo, se uno è cozzalo).

        • Francesco scrive:

          x goccia

          è cosa è il mercato alla fine? la migliore istituzione di collaborazione mai inventata dall’uomo

          se fosse altro, non mi interesserebbe nè difenderlo nè conoscerlo

          ciao

          • gotcha scrive:

            Sono d’accordo con te. Per me il capitalismo e’ fantastico, io adoro vendere, venderei qualunque cosa senza il minimo scrupolo. Il problema e’: il capitalismo vero e proprio sta a quello “realizzato oggi” come il marxismo sta allo stalinismo. E ti assicuro che, per indole, preferisco smith a Marx (per indole.. Magari se rifletto viceversa). Il problema e’ che non vedo ombra di capitalismo!

          • Francesco scrive:

            Goccia

            io vedo un sacco di capitalismo e troppo poco mercato e concorrenza, invece

            oltre a iniziare a chiedermi se sia possibile limitare il mercato a dove funziona benissimo senza che tracimi dove non c’entra nulla e fa solo danni immani

            che in caso di risposta negativa, tocca aspettare uno che superi Smith e Marx e non so quanto ci vorrà

            ciao

          • gotcha scrive:

            Si, intendevo proprio quello che dici tu, troppo capitalismo (nel senso di accumulo di capitali) e troppo poco Mercato e concorrenza.

  14. mirkhond scrive:

    “Se una persona scrive su questo blog e lo legge, vuol dire che non ha alcun potere.”

    Su alcuni che scrivono qua, ho seri dubbi che siano davvero degli sfigati.
    Diversamente non difenderebbero con una tenacia degna di miglior causa, le ragioni dei ricchi, del mercato e delle politiche eurostrozzine…..

  15. mirkhond scrive:

    Inoltre Miguel, pensi che uno solo perché ricco, sia necessariamente un ignorante che vuol restare tale.
    Mentre vi sono anche ricchi colti che, magari vogliono leggere anche ciò che si dice a loro sfavore.
    Magari, proprio per arricchirsi di più INTELLETTUALMENTE, per comprendere quanto il mondo sia complesso e non ruoti solo attorno ad una lamborghini o ad una mazza di scopa oggi scambiata per “bonazza” (ma come puo’ essere bonazza una che è pelle e ossa? boh?).

    • Miguel Martinez scrive:

      Distinguendo sempre la prima generazione dagli eredi… in linea di massima, per fare qualunque cosa, bisogna focalizzarsi.

      Focalizzarsi vuol dire vedere molto bene una cosa (tipo “cosa voleva dire davvero Hegel” oppure “sul mercato immobiliare, vogliono davvero gli angoli cottura negli appartamenti per vip?”), e non vedere tutto il resto: evitare le “distrazioni”.

      Ora, se qualcuno sta cercando di fare la scalata al Monte dei Paschi di Siena, non si distrarrà certamente a seguire questo blog…

      Poi gli eredi possono fare cose molto diverse.

      • mirkhond scrive:

        Mi riferivo agli eredi….
        Oltre ai loro lacché, che da anni fanno il peana commosso del denaro….

        • Peucezio scrive:

          Gli eredi in genere, anche quando hanno fatto i master, sono ignorantissimi (a volte i padri o nonni erano analfabeti, ma almeno avevano nozioni pratiche di vita; questi nemmeno quelle).
          E se entrassero qui dentro non capirebbero niente di quello che scriviamo.

  16. Guido scrive:

    Due cose direi, e non certo per amore di polemica ma solo per ordinare qualche concetto e dargli una collocazione in un’immaginaria scala gerarchica. Poi, come al solito, si tratta di chiacchiere in libertà, si spera fra amici, con l’evidente provvisorietà di qualsiasi definizione troppo univoca.

    Il potere è “oggettivamente” dato dal denaro?
    Sì e no. Io direi piuttosto che il denaro è un segno tangibile del potere ma che il potere stesso non si fa possedere dal denaro. Quest’ultimo potrebbe tranquillamente dematerializzarsi essendo solo simbolo cartaceo di credito di cui si dispone, cioè del capitale che si possiede e che si identifica con quanto in una persona o in una cosa può essere messo a valore: dalle miniere all’agricoltura, dal sesso/seduzione al polpaccio del calciatore.
    In realtà non necessariamente chi comanda deve rivestirsi dei simboli del potere (ferrari, yacht, castelli, gnocca ecc.). Gli basta solo avvertire la semplice potenzialità di poter manipolare gli altri…Una sorta di delirio, una grave patologia psicologica, se vogliamo. Patologia tutto sommato penosa: il portatore di essa è un morituro e nulla potrà evitargli sofferenza, dolore e, appunto, morte.

    Da un certo punto di vista questa gente andrebbe compatita, il che non vuol dire che non sia necessario difendersene. Solo che la miglior difesa credo che sia sempre imparare a vederne innanzitutto la miseria, goffamente camuffata sotto i segni del cosiddetto potere.

  17. mirkhond scrive:

    “ci sono ottimi motivi (non interessi ma motivi) per avere idee diverse dalle tue”

    Sì, l’interesse economico di chi mi ha risposto.
    Chi è strozzato da tasse sempre più pesanti e vive in una situazione psicologica di costante instabilità nel timore di finire nel baratro, parlerebbe diversamente….

    • Francesco scrive:

      posso chiederti perchè sei così “deciso” su questo punto? è una roba barese essere certi che si parli solo per interesse e non per convizione?

      le tasse le si paga tutti qui, ahimè, ho in mano il cedolino dello stipendio e un terzo, come sempre, non arriva alle mie tasche

      poi ci sono le tasse come l’IVA e quelle sulla casa, sulla TV, sull’auto e andiamo ben oltre il 33%

      e pure il baratro, con la UE c’entra un tubo

      ciao

      • mirkhond scrive:

        E’ più forte di lui.
        Pure se stesse affogando contunuerebbe a credere nella bontà di chi lo ha gettato in mare aperto!

        • Francesco scrive:

          Duca

          un giorno ti spiegherò la faccenda delle tasse … intanto ti chiedo di rispondere direttamente e non per commenti su di “lui”

          😉

          ciao

          PS se vuoi, una risposta generale alla prima domanda sarebbe molto gradita

          • mirkhond scrive:

            Potresti spiegarmela già adesso, senza l’azzeccacarbugliese del tuo sodale sinistro Zanardo….

          • mirkhond scrive:

            E tu vuoi rispondermi ONESTAMENTE perché difendi sempre le ragioni degli usurai?

          • Francesco scrive:

            rispondo alla seconda domanda

            1) io per usurai intendo gli usurai veri e propri, quelli che la legge persegue. va bene anche a te?

            2) li difendo perchè svolgono un ruolo ecologico nell’economia: ammazzano le entità economiche che sono già morte e non lo vogliono ammettere. nel farlo massacrano anche delle persone, il che è triste ma … sono proprio loro che sono andate a cercare gli usurai.

            3) la mia tesi è che se sei fallito devi fallire, non impiccarti o andare dallo strozzino.

            ciao

            PS sulle tasse italiane mi farò sentire, è una storia triste senza lieto fine, però.

          • gotcha scrive:

            ma se li persegue la legge, come fanno a svolgere un ruolo? non dovrebbero non esistere?

          • Francesco scrive:

            Goccia

            quando la legge ha torto, il mondo se ne frega e trova la sua strada.

            purtroppo capita anche quando la legge ha ragione ma non mi pare sia questo il caso (anche se a volte gli strozzini non sono distinti gentiluomini che offrono chiari contratti)

            ciao

    • Miguel Martinez scrive:

      Anche lui, come la Lamborghina, cerca disperatamente l’amore delle masse, tanto da scroccare questo reportage da Repubblica:

      “Lo “stile Lapo” arriva anche sul mare. È stato varato oggi a La Spezia Lap1, lo yacht di Lapo Elkann. Si tratta del primo MV13 Baglietto, il cui prototipo era stato presentato al Festival de la Plaisance di Cannes. L’imbarcazione è stato studiato e realizzato da Francesco Paszkowski Design in collaborazione con Baglietto. La personalizzazione dell’MV13, invece, è stata curata da Garage Italia Customs, nuovo progetto di Lapo Elkann che nel settore della “cultura Tailor Made”, che coinvolge un team di esperti nel campo del wrapping, della verniciatura e della selleria. Il risultato, in perfetto stile Lapo, è stato realizzato con 5 diversi colori verniciati a mano oltre alla laccatura trasparente opaca e si ispira al mondo militare rivisitato nel colore blu delle storiche imbarcazioni Baglietto”

      • Francesco scrive:

        quanto è brutta la vita dello scrittore di redazionali?

        questi avrebbero solo da guadagnare a farsi saltare in aria in una piazza deserta di Ulan Bator

        F o’lirico

  18. mirkhond scrive:

    “nel farlo massacrano anche delle persone, il che è triste ma … sono proprio loro che sono andate a cercare gli usurai.”

    Che bella carità cristiana…..

  19. mirkhond scrive:

    1) io per usurai intendo gli usurai veri e propri, quelli che la legge persegue. va bene anche a te?

    C’è anche l’usura legalizzata.
    Tipo quella delle banche, dell’FMI e dell’eurocrazia a guida tedesca.
    Non mi vanno bene per niente.

    • Francesco scrive:

      allora, scusa, avrei bisogno che definissi usura in modo da vedere se ci capiamo

      grazie

      • mirkhond scrive:

        Fai finta di non capire, mi raccomando!

        • Francesco scrive:

          finta un tubo: COSA VUOLE DIRE USURA PER TE?

          • mirkhond scrive:

            Lo strozzare un poveraccio.
            Compreso il bank$teri$mo legalizzato che però per TE è lindo e pinto, e dunque, giusto!

          • Francesco scrive:

            Scusa Duca ma “strozzare un poveraccio” non significa nulla per me. Tranne mettergli le mani intorno al collo e stringere, che però non è una attività finanziaria.

            Se non ti fa schifo, potresti spiegarti meglio?

            Grazie

          • mirkhond scrive:

            Ci sono tanti modi per strozzare un poveraccio, Franky.
            Tra cui il bank$teri$mo….

          • Francesco scrive:

            ehm, è imbarazzante ma devo ammetterlo: non capisco cosa vuole dire “banksterismo”

            mica potresti spiegarmelo in italiano? appena dopo aver definito in modo che io possa capire cosa vuole dire usura

            Grazie

  20. mirkhond scrive:

    3) la mia tesi è che se sei fallito devi fallire, non impiccarti o andare dallo strozzino.

    E che altro dovresti fare allora, se NESSUNO ti aiuta?

    • Francesco scrive:

      Dichiari fallimento, chiudi baracca e burattini, ricominci da zero.

      Che mi pare meglio di finire nelle mani degli strozzini.

      • Z. scrive:

        Anche perché se ti metti in mano agli strozzini succede la stessa cosa, solo un mese dopo, e quel mese te lo fanno pagare molto caro. Bisognerebbe rendere le persone consapevoli su questo punto.

        • Francesco scrive:

          seriamente, è chiaro che in verità lo sanno ma sperano in qualche modo che a loro vada bene, con esiti tragici

          • Z. scrive:

            Non credo che tutti si rendano conto del guaio in cui vanno a cacciarsi. Se ci fosse una sottoscrizione per una pubblicità progresso al riguardo, la pagherei volentieri.

  21. Miguel Martinez scrive:

    OT

    Interessante reportage di Buttafuoco da Tehran (in realtà è sul Fatto Quotidiano, ma ci sono arrivato tramite google a questo indirizzo qui e sono troppo pigro per andare a cercare l’0riginale):

    http://www.azionetradizionale.com/2015/07/07/mangia-prega-iran-il-reportage-da-teheran-di-buttafuoco/

    • daouda scrive:

      E’ il solito sciismo pseudo fascio bigotto. Lascia perdere Raido che sò più ingenui degli infidi di Baracca Sterlina.

    • daouda scrive:

      I ricchi si portano appresso sempre il Lignaggio. Se parli di ricchi privi di lignaggio, lascia stare, perché sono la patina protettiva su cui il Miguel Martinez di turno , od il sottoscritto all’uopo, può riversare le sue critiche e le sue interpretazioni incasellanti.

      Se un mafioso difatti può permettersi di stare in una cascina a mangiare formaggio e vino autoprodotto, e sicuramente non domina tanto quanto può dominare chi lo fa esistere essendo la mafia una sotto produzione di cui si sà, figurati chi ha la raffinatezza ed il buongusto e sà, d’altronde, che la virtù è essenziale al mantenimento del potere.
      Perché ancora non si è capito cosa sia lo spirito , che difatti nella filosofia orientale ed in quella occidentale, è accomunato all’intelletto, oppure al sentimento nei casi peggiori, sempre contrapposto alla materia, quando invece è contrapposto sia al nous che al soma ed alla psiche.
      DI conseguenza alle volte quelli che dominano dominano perché superiori invece che perché infantili.
      Ciò non toglie che sono degli infami, ma chi non ha lo spirito non ha modo di poter dire ciò, perché è solo un infame che rosica di non poterlo essere, in potenza potestatis.

      • Francesco scrive:

        toglimi una curiosità: quanto tempo impieghi per ottenere una totale incomprensibilità come in questo post?

        grazie

        • daouda scrive:

          alle volte di getto, altre ci penso, di solito è na sorta di ri-getto in effetti.

          • gotcha scrive:

            insomma, “il potere logora chi non ce l’ha”!

            daù, io sono convinto che ci siano molte persone che non possiedono tutta questa brama di potere. sarebbe come dire che chiunque trovi scandaloso lo stipendio di un calciatore in realtà è solo invidioso del valore dei suoi piedini: e sarebbe anche giusto, se uno lavora come un dannato per mangiare e il calciatore che è un ignorante fancazzista non ha di preoccupazioni. ma al di là di ciò, può anche essere semplicemente che molta gente voglia solo un poco più di giustizia..

          • daouda scrive:

            alla fine dipende, tutto sommato boh

  22. Roberto scrive:

    Sai che non sono molto convinto di quest’idea che il gruppo “quelli che comprano la lambirghini” coincidano con “quelli che comandano”?

    Nel primo gruppo ci saranno calciatori, attori e l’erede lambirghini che nessuno si fila al di fuori dei rotocalchi ed i loro lettori, e soprattutto che vivono la loro vita fregandosene altamente di noialtri.

    • lanzo scrive:

      @ Roberto
      Bisognerebbe fare una catagolazione e distinzione fra ricchi e arricchiti e dividerli in sottospecie – Lapo credo sia il fratello picchiatello e non fa testo, scommetto che Kaki non va sgommare con la Ferrari per far vedere quanto e’ figo.
      In Ammeriga – sempre il mio pallino fisso – di solito i VERI ricchi non li percepisci visivamente, uno che guida una Lamborghini o simili di solito e’ un cinematografaro, giocatore di pallacanestro, spacciatore di droga o un bankster.
      Il vero ricco, old money, quello che ha gli antenati wasp, magari guida una station wagon vecchiotta o una mercedes pure vecchiotta, poi magari ha il jet privato, l’aereo personale e alle brutte ha l’accesso ai rifugi sotterranei antiatomici – si, si sghignazzate, ma e’ cosi’. Mentre se arriva una bombetta atomica il giocatore di pallacanestro crepera’ asfissiato dentro la sua Lamborghini esattamente come il poveraccio nella Toyota di terza mano. Ma perche’ poi ce l’avete co sta’ Lamborghini ? Ci sono anche auto moolto piu’ costose, volendo fare i pignoli.

  23. MOI scrive:

    @ MIGUEL /INSCO / RICCARDO VENTURI / … TUTTI !

    Una Nuova Stella brilla nel Firmamento EquoSolidale delle Onlus :

    http://www.libanitaly.com/

    https://www.facebook.com/pages/Together-Onlus/1586934881533357

    di cui già conosciamo il Presidente e Fondatore :

    https://www.youtube.com/watch?v=UKxBvZ8Vqbg

    con i suoi “Abbracci di Solidarietà Contro La Crisi” [sic] … sì, sì : è proprio Egli ; -) !

    http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2015/06/12/abbracci-di-solidarieta-contro-la-crisi_3499948a-8b91-476e-a930-a2073db2d8c0.html

    PS

    Miguel, non sarai “razzista al contrario” [cit. ; fenomeno _ nonché noumeno _ tipicamente Francese] … ma “classista al contrario”, sì ! : -)

  24. MOI scrive:

    @ ROBERTO

    Una cosa che hai scritto, però, mi trova pienamente d’accordo :

    Satana, mediante la Pubblicità, fa il lavaggio del cervello soprattutto ai cinni che la roba trista è roba buona e che la roba buona è roba trista ! Facevi l’ empio del “Mars” …

    … Andare a Mangiare da Mèchdònald ha preso il posto di Andare a Mangiare dalla Nonna, interclassisticamente !

    Purtroppo persino in Italia … ove, nonostante la “controversiale” (come orrendamente direbbe Luca Telese !) “Eataly” di Oscar Farinetti, la Buona Tavola Identitaria aveva sempre funto da Katéchon !

    Buona Tavola Identitaria che sa anche “Includere e Far Contribuire i Migranti” con i vari “Festival della Gastronomia MultiEtnica”, che a livello locale di Borgotrecase [cit.] valgono ben più dell’ Expo di Milano a livello planetario !

    PS

    A proposito di “Fastfùd”, ci vanno anche i Migranti: però mi pare che mentre altri, di ogni origine etnica e presunta religione, ci vadano come in un posto qualsiasi … quelli dell’ Africa Nera, invece, di quei robi ne vadano proprio ghiotti ! Quasi a voler emulare (!?) i loro omologhi dermo-cromatici Statunitensi ! … O no ? … Potrei sbagliare, ma l’ impressione è questa !

    PPS

    Sull’ Expo condivido quel che diceva Pino : roba anacronistica, da Londra-Parigi in due giorni fra treno e battello a vapore, con baffoni a manubrio e bastone da passeggio o corsetti e gonnelloni con le stecche !

    @ MIRKHOND & FRANCESCO …

    http://www.dongiorgio.it/20/03/2015/don-gius-ha-generato-un-mostro/

    Il Redde Rationem di Don Giorgio De Capitani per CL e il suo Fondatore Don Giussani …

    @ HABSBURGICUS

    Il Canonico che convinse Rosa Tiefenthaler (Bisnonna di Dietlinde “Lilli” Gruber) che in nessun modo i Sudtirolesi dovevano seguire Hitler e mettere l’ Esser Tedeschi dinanzi all’ Esser Cristiani …

    https://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Gamper

    https://de.wikipedia.org/wiki/Michael_Gamper

    … la quale però, a sua volta NON riuscì a convincere la figlia minore Hella Rizzolli che come molti suoi coetanei (emblematicamente nati mentre l’ Ultimo Kaiser moriva) riteneva obsoletamente Ottocentesco il discorso di cui sopra.

    ———

    Scusate se avevo sbagliato post …

    • lanzo scrive:

      @ Moi-
      in effetti si parlava della fenomenologia della Lamborghini, comunque quello che dici non fa una grinza, per lavoro ho passato la mia vita nel terzo mondo solitamente composto da gente piu’ o meno scura – eppure i ricchi di quei paesi AMANO il fast food ammerigano – ossia il cibo che consumano gli americani poveri, ripeto poveri – E’ tale l’adorazione per il modello americano che mangerebbero pure la merda basta che fosse impacchettata con la bandiera a stelle e strisce. Anche a Roma Mc Donald e’ sempre pieno e pure all’ Expo !

      • MOI scrive:

        Ci sono anche (almeno a Bologna) comunità Nigeriane/Ghanesi e giù di lì legati a chiese “Black Baptist” Statunitensi … probabilmente filiali missionarie, non saprei. Ma l’ effetto è lo stesso: vestiti viola, pretoni istrionici con vocioni da tenori, messe in cui si canta e si grida “éimèn” ;), chiese-capannoni (proprio normali così) con i palloncini ai matrimoni e tutto il cucuzzaro da omologhi US Blacks !

  25. mirkhond scrive:

    Su Don Giorgio e cielle ti ho risposto sull’altro post. 🙂

  26. mirkhond scrive:

    “ma aldilà di questo, non mi vieni a fare lezioni di vita (semmai di economia, ma è il tuo campo), non mi dai l’ìimpressione di considerarmi un minorato perché non sono d’accordo con te, non hai la pretesa, che io sappia, di salvare il mondo;”

    Inzomma….. 🙂

    • Francesco scrive:

      no Duca, garantisco, so bene di non avere idea di come salvare il mondo

      riesco a mettere insieme due o tre frasi di critica ragionata a molti presunti salvatori, al massimo

      ciao

  27. MOI scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=f61vjukCawM

    A proposito di Lezioncine di cui sopra 😉 …

  28. MOI scrive:

    Però in un certo senso è vero che “lusso” / “vita facile” e “neotenìa comportamentale” vanno da sempre e dovunque di pari passo …

    • gotcha scrive:

      minchia, che nostalgia per gli anni in cui si moriva!

      dovresti guardare su you tube un “lap on board” a zeltweg (versione classic, in calendario fino all’87), o zandvoort versione classic (fino all’86 mi sembra), per non parlare di monza senza chicane, spa fino agli early seventies, o il nuerburgring, per capire che allora era veramente come andare in guerra..

  29. MOI scrive:

    @ Z

    Be’, ci sono o c’erano svariate Pubblicità Progresso contro la droga, l’alcolismo, il tabagismo, l’obesità, l’omofobia, il razzismo, le sfide clandestine in macchina o in moto, i combattimenti clandestini fra cani, l’abbandono di animali, ma … non è che sortiscano gran effetti.

    • Z. scrive:

      Purtroppo temo che tu non abbia tutti i torti. Ma io ci proverei comunque.

      • gotcha scrive:

        se per “grandi effetti” intendi che l’indomani mattina tutte ste manifestazioni umane cessano, direi che si tratta di una chimera.. e forse, sarebbe anche un brutto segno se a uno gli dici di smettere di fumare e l’indomani smette. però, sul lungo periodo, può essere che siano spunti di riflessione, del tipo “ma magari fumare non è esattamente un toccasana”.

  30. MOI scrive:

    tu la invocavi per gioco d’azzardo e prestito a usura … no ?

    Fra l’ altro esiste la cosiddetta “attività di recupero crediti” che a volte in pratica sconfina ipso facto nell’ estorsione, no ?

  31. MOI scrive:

    http://www.it.wikipedia.org/wiki/Pubblicit%C3%A0_Progresso

    Di solito i commenti sono (o erano) da “solita predica moralista da sagrestia !”, in senso tutt’altro che lusinghiero.

  32. Pietro scrive:

    Miguel non sono mai stato tanto d’accordo con te come in questo post. Pino descrive benissimo la realta’ di ceri ambienti di sinistra, da quale anche io ormai cerco di starmene lontano. Tu dici una verita’ verissima, LORO sono sopra noi sotto. Ormai non ha piu’ senso ragione in destra/sinistra (che indica una parita’ spaziale) e forse nemmeno sopra/sotto (la societa’ e’ fluida). Ormai siamo una miriade di microcosmi, ormai vivere il quotidiano significa relazionarsi con un tot di buchi neri spazio-temporali. L’unica guerra in corso e’ tra diverse prospettive.
    OT: se non ci sentiamo vi saluto che parto, con Equitalia che per salutarmi mi manda l’ennesima cartella. CIAO A TUTTI! 🙂

  33. mirkhond scrive:

    Dove vai?

  34. MOI scrive:

    A Bologna succede sempre tutto prima

    https://www.youtube.com/watch?v=gwEfHKGsXD0

    … Ufficializzato nel Salotto di Frau Gruber

    • MOI scrive:

      Si noti l’uso di “step child adoption” con intenti eufemistici : quasi che “step” come prefisso fosse già buono di per sé perché in Inglese; “patrigno/matrgna” o “figliastro/a”,invece, sono diventate in Italiano parole offensive Ottocentesche … da “villains” 😉 fiabeschi o di “romanzi d’appendice”, sempre Ottocenteschi !

      • MOI scrive:

        matrIgna

        e.c.

        Sì, insomma : in Italiano step+[…] è considerato eufemistico e chissà quanto più “rispettoso” in automatico, solo perché “step” è Inglese !

        … Fateci caso !

  35. MOI scrive:

    @ ROBERTO

    In Italia i Fautori del Gender ripetono che Leuropa lo impone , e che l’ Italia non può “rimanere indietro” … ma quanto c’è di vero in questo “impone” ?

  36. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/se-lislam-istiga-violenze-giusto-metterlo-fuorilegge-1129383.html

    quando si dice”tempismo” 😉 di un Sindaco …

    La vicenda di Chardon dimostra che siamo noi stessi europei i responsabili del suicidio della nostra civiltà

    [cit.]

    PS

    Esistono Paesi in Europa che farebbero ancora in tempo ? SE sì, ma credo di no … suppongo Paesi degli ex Patti di Varsavia.

    • MOI scrive:

      Ah, già … NON voglio “spoilerare”, ma …andate a vedere CHI (!) è l’ autore dell’ articolo, che usa il “Noi Europei” [sic] 😉

      • habsburgicus scrive:

        una sorta di Institutum Magdianum 😀 come l’Institutum Neronianum (di cui si è discussa la storicità, peraltro) prevedeva “non licet christianos esse” (colpendo il “nomen christianum in ipso”), così l’Institutum Magdianum prevederebbe “non licet musulmanos esse” 😀
        però chi lo fa Imperatore di Roma ? 😀

    • Miguel Martinez scrive:

      Dice il nostro Bianco Onorario:

      “Lancio un appello a difesa di Robert Chardon, sindaco di Venelles, sulla Costa Azzurra, che per aver sostenuto «bisogna vietare per legge il culto musulmano in Francia», sta per essere espulso dal suo partito, l’Ump presieduto da Nicolas Sarkozy, lo si vorrebbe rimuovere dalla carica di sindaco e sarebbe stato addirittura internato in un ospedale psichiatrico.”

      Due giorni prima che Magdi pubblicasse questo articolo, è uscito (è vero, in lingua francese) questo:

      http://www.laprovence.com/actu/region-en-direct/3405902/robert-chardon-hospitalise-mais-pas-doffice.html

      “Si Robert Chardon, maire de Venelles, a bien été hospitalisé aujourd’hui, il ne s’agit pas d’une hospitalisation sous contrainte à la demande d’un tiers. “M. Chardon a été hospitalisé dans le cadre de la maladie contre laquelle il lutte, assure Serge Gouteyron, sous-préfet d’Aix, mais en aucun cas lors d’une procédure d’hospitalisation sous contrainte dans un hôpital psychiatrique” comme l’affirmait l’AFP.”

  37. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    A proposito di camion …

    Gianclaudio Dalla Chiusa 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=M7FIvfx5J10

    Vs

    Ignazio Marino

    https://www.youtube.com/watch?v=8Hk32_coYLc

    ————————

    PS

    Bèchstéig’

    http://www.youtube.com/watch?v=zn1F-lzoP08

  38. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    Purtroppo la scena non la trovo, ma è significativo dell’ “Esistenzialismo Übermensch Prometeico Motorizzato” quando, sempre nel suddetto film del Liga … l’ ultratrentenne Reggiano Libero, segnato da “brutte dialisi”, preferisce morire subito spettacolarmente ancora relativamente giovane nell’ adrenalina di una corsa clandestina, osannato da un pubblico di giovani (dell’ età che lui vorrebbe aver avuto per sempre), piuttosto che dover morire da patetico insignificante “malato” ricoverato diversi anni dopo.

    • gotcha scrive:

      ma da giovine giovine devo averlo visto quel film lì.. vabbè, liga come artista non è mai stato portato..
      resta il fatto che, se proprio vuoi fare il pilota e guadagnare un sacco di soldi, voglio vedere qualcosa di spettacolare: adesso hanno reintrodotto il circuito di città del messico, che aveva la curva peraltada, una magnifica parabolica a 180 gradi, da percorrere quasi in pieno, che metteva in difficoltà uno come senna. dovresti vedere come l’hanno ridotta: una gincana in mezzo a due tribune, sembra un bivio di tangenziale venuto male..

  39. mirkhond scrive:

    Ieri è morto un fu connazionale di Magdi Allam, che aveva fatto un cammino religioso all’incontrario: Michel Dimitri Shalhoub alias Omar Sharif!

  40. MOI scrive:

    Già, famoso come “Russo” …

    http://www.youtube.com/watch?v=vXtFRl1nSs4

    in effetti NON aveva un volto tanto da “Levantino” …

    • PinoMamet scrive:

      Leggo che era melkita, quindi avrà avuto qualche antenato gr… romeo.
      Ma non credo che sia una cosa significativa per l’aspetto fisico, in quella parte di mondo sono mescolati quanto noi…

      in compenso assomigliava moltissimo a un mio prozio!

  41. mirkhond scrive:

    Assomigliava a mio nonno paterno.

    • PinoMamet scrive:

      Andrà a finire che ci scopriremo parenti, Mi’!
      🙂

      • mirkhond scrive:

        Da ragazzino, guardando le foto di mio nonno paterno in divisa, credevo davvero che eravamo originari di Alessandria d’Egitto! 😉
        Mio nonno in divisa sembrava un militare arabo dell’epoca di Nasser!

  42. mirkhond scrive:

    Però non aveva nemmeno un volto tanto da russo.
    Sembrava più un caucasico.
    Ed in effetti, in più di un film ha fatto l’armeno….

  43. mirkhond scrive:

    Saharif era di origine siro-libanese.
    Comunque in Egitto, sono presenti individui con fattezze chiare, pensiamo alla famosa Aya Radwan 😉 così cara al Moi.
    Probabilmente gente con origini circasse, albanesi, qipchaq, o discendenti di schiavi franchi……

  44. mirkhond scrive:

    Sharif

  45. mirkhond scrive:

    A proposito di mescolamenti nel Mediterraneo.
    Per caso ho scoperto un attore comico algerino, berbero cabilo, che assomigliava a Fernandel:

    https://youtu.be/dfaP2_u-TRg

  46. MOI scrive:

    “Padre” … sì, insomma ; Genitore 1 .. o 2 ?!

    PS

    Roberto, qual è la logica nell’ enumerazione della Normativa UE ?

    Il percorso dello spermatozoo .. che il Padre è “1” e la Madre il “2” ?!

    • MOI scrive:

      Ma allora, nel caso, è cripto-paradigmatico-etero-sessista, no ?!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Nell’ultimo modulo di preiscrizione ad una scuola dell’infanzia che ho visto (2015) i genitori erano elencati “1. Madre … 2. Padre…”. Vivo in Italia, UE.

      • PinoMamet scrive:

        Messa in quest’ottica, l’idea di lasciare semplice due spazi, che i genitori si firmano nell’ordine di preferenza deciso da loro, non assume quella connotazione “diabolica” che vi vedono alcuni 😉

    • Roberto scrive:

      Ti ho già detto mille volte, ma tu sei de coccio, che non c’è nessuna normativa UE su sta cosa. Vai sul sito eur lex e controlla di persona. Se riesci a smentirmi hai una cena pagata per due in un ristorante di tua scelta, e la mia eterna riconoscenza per avermi fatto imparare qualcosa

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        La cosa simpatica è che gli era sfuggita quella dell’adesione alla CEDU (non solo a Moi, ma un po’ a tutti gli euroscettici), che pure avrebbero potuto gridare ossessivamente che l’UE dimostrava l’indole ostile ai diritti umani (dopo aver gridato ossessivamente quella boiata uguale e contraria per cui il Trattato di Lisbona, aderendo alla CEDU, avrebbe reintrodotto la pena di morte), mentre per roba che non sta né in cielo né in terra si rimpallano bufale a non finire.
        Roberto, ma non è che gli euroscettici li tenete a libro paga voi della Morte Nera, assicurandovi che diffondano unicamente argomenti esilaranti?

  47. MOI scrive:

    Ma secondo me è proprio la “scuolosità” 😉 di certi Ativisti “Buoni” a penalizzarli … voglio dire, è un dato di fatto esperienziale condiviso che la scuola dell’ obbligo faccia odiare a 9 allievi su 10 ciò che insegna !

    Magari succederà questo pure al “Gender” !

    Quando dopo Fondamentalismo-Terrorismo Islamico, Crisi-Immigrazione-Profugazione 😉 sembrava che non si potesse mai più poter parlare d’ altro … è arrivato il Gender, già noto a chiunque monitorasse USA (almeno dagli Anni ’90) e Paesi UE (almeno dagli Anni 2000’s) !

    • MOI scrive:

      Mi riferisco ai MediaMain Stream …. SE Renzi cascasse giù prima del 2018 (cosa che NON credo) potrebbe essere solo per il Gender. Ciò ne farebbe un Martire di una Giusta Causa agli occhi de Leuropa e degli Iuesséi !

  48. mirkhond scrive:

    Riguardo all’ecologismo

    Sono d’accordo con Miguel, ma capisco benissimo le obiezioni di Pino, Peucezio, Roberto e Gotcha.
    Quando si è acquisito uno stile di vita, è difficilissimo se non impossibile tornare SPONTANEAMENTE indietro, ad uno più austero.
    Se torneremo ad un’economia più primarizzata e meno industrializzata non sarà per nostra scelta, ma perché saremo COSTRETTI a farlo da cause di forza maggiore che travalicheranno le nostre pur ottime volontà….

  49. mirkhond scrive:

    Un’economia primarizzata non in senso industriale Maurizio, ma proprio come economia di sussistenza….
    E comunque le risorse le stiamo divorando lo stesso, anche a livello industriale, soprattutto con le nuove potenze di Cina e India e il loro potenziale umano….

  50. MOI scrive:

    https://fr.wikipedia.org/wiki/L%27Italien_(film,_2010)

    questo film, citato da Kad Merad, dovrebbe essere interessante : un “Beur” che si spaccia per “Rital”, convinto che così gli sia più facile essere accettato … sì, insomma: un Maruchén del Maròch che si spaccia _ in Francia _ per Maruchén dla Marucònia …

    NON l’ho visto, però.

  51. Mauricius Tarvisii scrive:

    Qualcuno mi spiega perché la privatizzazione di un monopolio naturale (come la rete elettrica) la UE la chiama “liberalizzazione”?

    • mirkhond scrive:

      Nel senso che il riccoide che se la compra è libero di sfruttarla come vuole ai prezzi che vuole….

      • Francesco scrive:

        bravo Duca!

        naturalmente l’idea che sia ancora un monopolio naturale è ridicola ma non possiamo pretendere troppo

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Sai che ti dico, Francesco? Che hai ragione! E che domani ti esproprio casa e costruisco un mio elettrodotto liberalizzato al suo posto.

          • Francesco scrive:

            il fatto è che viene liberalizzato tutto ma non gli elettrodotti, giusto?

            quindi ho effettivamente ragione io, come quasi sempre

          • PinoMamet scrive:

            Il fatto che venga liberalizzato tutto non significa mica che sia anche giusto farlo…

          • Francesco scrive:

            Pino

            hai ragione. il problema è studiare se ci sono zone di oscena inefficenza e vedere se la concorrenza può ridurre il problema

            nella telefonia, per esempio, è successo proprio così. con grave nocumento di chi alla SIP ci lavorava con la calma e la tranquillità del dipendente ministeriale

            solo che la concorrenza non è lo stato di natura sulla moltissimi mercati e va tenuta in vita artificialmente da parte dello Stato (!)

            ciao

    • Moi scrive:

      NeoLingua ! 😉

    • gotcha scrive:

      boh, forse perché se per un mese l’opinione pubblica parla chiaramente di “espropriazione delle risorse naturali”, qualcuno può finire scorticato vivo sulla pubblica piazza.

  52. mirkhond scrive:

    Una specie di Ascanio Miccoli algerino. 🙂

  53. Moi scrive:

    Domanda 1 :

    All’ avviso di LorSignor* 😉 è meno antipatico il figlio di papà che va a figa (“free” o “pay”, come dicono i sitacci di Habs) in Carinzia in Lamborghini “facendo girare l’economia” Europea oppure … quell’altro che blocca la tangenziale assieme ad altri Mantenuti FanKazzisti Professionisti 😉 del “Critical Mass Bike” rinfacciando a chi, invece, deve lavorare per sopravvivere … di andare in auto inquinando nonché aumentando l’ effetto serra ?

    … E pure facendo loro la lezioncina di “mandarli a lavorare in bicicletta” con qualunque clima, qualunque condizione di traffico e di manutenzione stradale … strafottendosene se abitano lontani e disserviti dalla zona industriale ?!

    Domanda 2 :

    Visto che il Piano Kalergi NON esiste … come mai se si parla di (v.di D’Alema contro la Le Pen) incentivare le nascite autoctone in un Paese Europeo s’ invoca il Nazifascismo, ricordando accoratamente che faceva Politiche di Natalità in prospettiva di mandare i ragazzi in guerra … mentre i Diretti Interessati (definiti Kalergianamente Afro-Negro-Mediterraneo-Levantinoidi o quel che accidenti l’ era …) possono _ anzi, devono ! _ figliare a manetta perché l’ economia ne ha bisogno ?!

    • gotcha scrive:

      conoscevo un ragazzo che aveva intitolato una poesia “vorrei un mondo senza scarti”. io, da buon fissato di sociologia, avevo subito pensato agli “esclusi”, invece intendeva la spazzatura. poi ho visto che per fare 500 metri prendeva la macchina..

      • Z. scrive:

        Beh, voleva un mondo senza scarti altrui.

        Del resto, chi dice “siamo in troppi” difficilmente si suicida subito dopo. Di solito chi lo dice intende che gli altri sono troppi.

        • gotcha scrive:

          ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha ha

          quindi diffiderei di chi dice “siamo in troppi”, soprattutto quando ha l’accesso al magico bottone…

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          “Siamo troppi”. La soluzioni liberale è che quindi i poveri muoiono e si riduce il numero di esseri umani.

          • Francesco scrive:

            la soluzione capitalistica è aumentare la produzione a prezzi accessibili, così da portare la quantità di beni in equilibrio con quella dei clienti

            la preferisco alle altre

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Cioè vuoi imporre dirigisticamente i prezzi bassi? Ah, no, dimenticavo: la Mano Invisibile.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Francesco, cerca di essere serio: è la soluzione fino ad ora adottata quella di far morire milioni di poveri. Il resto sono cagate.

          • Francesco scrive:

            MT

            a me pare che la popolazione stia aumentando sotto regime economico generalmente definibile capitalistico

            sarà una coincidenza

            PS in effetti, dovresti smettere di dimenticare la Mano Invisibile. è come dimenticare di marcare il miglior tiratore della squadra avversaria

    • gotcha scrive:

      alla domanda 2 ti rispondo così: noi, che stiamo andando dalla bambagia alla povertà, non vorremmo rinunciare all’i-phone, con cui si comprano tot pannolini. i levantinoidi sembra non abbiano di questi problemi. probabile che i genitori levantinoidi, leggermente più ottimisti, aspetteranno di comprarsi l’i-phone quando i figli andranno a lavorare.

  54. Moi scrive:

    AntiBuflaro … Sbufalato, stranamente NON lo ha cancellato !

    Butac, tu hai preso stralci da “Die Europaishe Nation” e non da “Praktisher Idealismus”… credo che quest’ultimo vada preso in esame
    Questa frase deriva dall’ultimo da “Praktisher Idealismus”, appunto: “L’uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli, con una molteplicità di personalità”.
    Saluti

    [cit.]

    ————————–

    http://www.butac.it/il-piano-kalergi-per-lo-sterminio-degli-europei/

    • Moi scrive:

      Ignoro chi sia ‘sto commentatore, ma ha citato una fonte diretta sbufalante lo sbufalatore … ‘sta parola “bufala” ormai è talmente sputtanata da aver perso ogni significato condiviso e compiuto : le cose possono essere totalmente vere o false oppure parzialmente vere o false …

      Se _ ad esempio ! _ io trovo un tempio politeista di 30.000 anni fa e dico che era una base spaziale aliena, magari dico una cazzata sull’ origine aliena … ma se (!) quel sito archeologico ha davvero (!) 30.000 anni, 30.000 sono e rimangono: NON è che siccome ho detto la cazzata degli Alieni quegli anni da 30.000 crollano a 300 !

      Chiaro l’esempio, no ?

  55. mirkhond scrive:

    “Se _ ad esempio ! _ io trovo un tempio politeista di 30.000 anni fa e dico che era una base spaziale aliena, magari dico una cazzata sull’ origine aliena … ma se (!) quel sito archeologico ha davvero (!) 30.000 anni, 30.000 sono e rimangono: NON è che siccome ho detto la cazzata degli Alieni quegli anni da 30.000 crollano a 300 !

    Chiaro l’esempio, no ?”

    Sarebbe ancora più chiaro se ti riferissi ad un esempio concreto! 🙂

  56. mirkhond scrive:

    “… E pure facendo loro la lezioncina di “mandarli a lavorare in bicicletta” con qualunque clima, qualunque condizione di traffico e di manutenzione stradale … strafottendosene se abitano lontani e disserviti dalla zona industriale ?!”

    Hai ragione.
    Io per esempio, non ho ne patente ne auto, ma per ragioni di salute oltre che di portafoglio.
    Però, per andare a trovare mia sorella, in una frazione di Bari, ma non certo vicina a casa mia, o devo prendere due autobus, di cui uno fa regolarmente ritardo, oppure pagare il taxi per la modica cifra di 30-32 euro tra andata e ritorno.
    Idem per raggiungere il centro di assistenza psichiatrica, idem molto distante.
    Se, parlo per Bari, il servizio autobus fosse più efficiente, in molte situazioni l’automobile non sarebbe necessaria.

    • Z. scrive:

      Poche ordinanze sono classiste come le pedonalizzazioni. Danno per scontato che il centro storico sia il parco giochi di chi ci risiede. E i poveVacci che abitano fuoVi? ChissenefVega 😀

      • PinoMamet scrive:

        OMDAZ!

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        La soluzione nel mondo è stata inventata: si chiamano parcheggi scambiatori. Poi se a Bologna non sono arrivati, che ti devo dire, siete indietro 😀

        • Z. scrive:

          La pensavo proprio come te e l’ho pure scritto su questo blog. Ma un professionista del settore mi ha spiegato che l’esperienza dei PPSS è stata rivista criticamente in base all’esperienza concreta di diversi Paesi.

          Se ti interessa gli chiedo ulteriori ragguagli appena lo rivedo.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sarà un’esperienza deludente, ma l’esperienza positiva quale sarebbe? Le macchine in centro in doppia fila? Il traffico che triplica a causa della gente che non trova parcheggio? O lo svuotamento dei centri storici perché inadatti all’uso dell’automobile?
            Certo, tutti auspicheremmo reti di autobus che permettono di non dover nemmeno raggiungere il PS con i mezzi pubblici, ma davvero possiamo permettercelo?

            Comunque la più grande esperienza di PS è Piazzale Roma a Venezia. Tra gli effetti positivi ha l’aver incentivato l’uso del treno.
            Ma è davvero una situazione particolarissima.

        • PinoMamet scrive:

          Sì, certo, i parcheggi scambiatori.
          Funzion erebbero , dipende come sono gestiti.

          La passata amministrazione, quella che aveva avuto l’idea geniale della Metropolitana (per fortuna mai realizzata) aveva fissato il pedaggio, ehm, la tariffa dell’autobus a 1 euro e 20, che era una bella stronzata perché bisognava avere i soldi contati. Non so neppure se l’autobus ci arrivasse di notte.
          Adesso ci arriva, e la tariffa è di 2 euro, che almeno è cifra tonda.
          Sono sempre pochi rispetto alla mole del traffico, e poi trovo abbastanza antipatica l’idea di far pagare un pedaggio a chi non ha la fortuna di vivere in città, ma si sa che gli amministratori sono fermi al Medioevo.
          Tutta l’Italia è ferma al Medioevo, non vede l’ora di tornarci, la fissazione medievale degli italiani è una cosa che andrebbe indagata, ma lasciamo perdere.

          Ciò non toglie che pedonalizzare il centro resta un’idea classista, anche se poi ottiene risultati opposti, cioè lo svuotamento del centro e la sua trasformazione in una desolata downtown.

          • PinoMamet scrive:

            Chiarisco:
            a essere pochi sono i posti disponibili nei parcheggi scambiatori, non certo i soldi chiesti come odioso balzello.

            Penso sempre di più che dovrei fondare il Partito dell’Automobilista.

          • PinoMamet scrive:

            Anzi, io ben ricordo che con la passata amministrazione gli autobus non ci arrivavano neanche, tipo dopo le sette.

          • Miguel Martinez scrive:

            “Ciò non toglie che pedonalizzare il centro resta un’idea classista, anche se poi ottiene risultati opposti, cioè lo svuotamento del centro e la sua trasformazione in una desolata downtown.”

            E’ vero, e infatti è un’obiezione ragionata all’ecologista che ti sta antipatico.

            Il problema però non è semplicemente “pedonalizzazione/non pedonalizzazione”, ma soprattutto il tipo di attività che si autorizza in un quartiere e il costo degli affitti. Il traffico è una conseguenza… ma è un lungo discorso.

          • PinoMamet scrive:

            Sono d’accordo.
            Sarebbe un discorso interessante da affrontare, senza preconcetti, perché- come faceva notare Gotcha o Pietro, non ricordo- ormai la faccenda di “destra” e “sinistra” ha sempre meno senso rispetto a quella di “sotto” e “sopra”.

            E cosa si fa “sopra” non è mai molto chiaro.
            Il mio non-capoluogo ha fatto un paio di decenni in cui il “sopra” ha deciso che si dovesse vivere tutti al di sopra delle proprie possibilità, per esempio.

            Gli appassionati di calcio ne hanno avuto l’esempio emblematico nelle vicende della squadra locale, non a caso a lungo proprietà del responsabile del primo crack locale (di una serie…).

            A me il calcio come sport non interessa, tolti i Mondiali, ma la città l’ho vista trasformarsi a vista d’occhio da salottino buono con negozi che vendono stivali a 800 euro, a semi-postaccio con “degrado” sotto forma di bande di ragazzotti in pieno centro.

            Ora, io non mi chiedo tanto chi comprasse gli stivali a 800 euro, perché è ovvio che qualche pirla coi soldi ci sarà stato;

            mi chiedo invece con quale logica il negozietto fuori dal centro, che vendeva abbigliamento rock per adolescenti, o la libreriucola e così via, fossero tassati come il venditore di marchi lussuosi di cui sopra…

          • gotcha scrive:

            Pino, mi ricordo che bevilacqua, invitato da non so quale salotto letterario, disse che il problema di tanzi e’ che era “soltanto un parmense, non un parmigiano”. Lui lo intendeva in senso spregiativo: se avesse ribaltato l’intenzione usando gli stessi identici termini c’avrebbe anche beccato, perche’ politici e banchieri “parmigiani” (e non solo) usarono tanzi come prestanome di un “fondo” inventato sapendo bene che avrebbe pagato solo lui, che d’altronde fino a quarant’anni fa andava col camietto a prendere il latte in giro per la provincia.

  57. habsburgicus scrive:

    (leggete qui andandovelo a cercare..non lo prende..un giorno bisognerà pure risolvere ‘sto problema !)

    espresso.repubblica.it/inchieste/2015/07/07/news/meno-religione-a-scuola-e-niente-piu-chiesa-come-cambiano-i-giovani-italiani-di-poca-fede-1.220238?ref=HEF_RULLO

    finis christianitatis Italiae…
    tiene solo il Sud (le Due Sicilie)….unica parte d’Italia ove ci sia ancora un “giudizio sociale” negativo per l’apostasia esplicita…(presumo che addirittura il marxistissimo ex-Pres Cons ed ex-Min Est non gridi proprio ai quattro venti a Gallipoli che lui è ateo, e che i cristiani sono dei poveri cretini attardati e oscurantisti :D)
    la Toscana in pole position non sorprende,,,ma non è che il Piemonte (dove TO oltre a essere rossa è oggi laicissima..in più piena di immigrati non-cristiani) stia molto meglio !
    strano l’Umbria, pensavo peggio 😀 però quella è la regione del cattocomunismo realizzato, frati di Assisi+PD (ex PCI)+massoni (che là sembrano un po’ meno anticlericali di quelli toscani i più anti-cristiani d’Italia)
    non sorprende il dato più alto della Sardegna (che storicamente non è Sud), dove c’è una traduzione elitaria massonica che lambì anche politici che il volgo si ostina a considerare “cattolici” (solo perché erano DC :D)
    leggete il primo commento…il tipo andava in deliquio, poco mancava che ci aveva un orgasmo 😀 che goduria, finalmente siano un paesi civile..se lo dice lui 😀 😀 😀
    hanno vinto, umanamente parlando..e per evitare di essere beffeggiati tanto vale riconoscerlo francamente
    Voltaire disse (o avrebbe detto) che si era stancato di leggere che bastarono 12 uomini [gli Apostoli] per cambiare il mondo..e che lui avrebbe dimostrato che ne bastava uno per rovinare l’opera di quei 12…si sbagliò, in parte…si auto-esaltava troppo 😀 diciamo che per raggiungere completamente il suo obiettivo ha avuto bisogno, 184 anni dopo la sua morte di un aiutino da dove nessuno, neppure, lui se lo sarebbe mai aspettato 😀

    • Francesco scrive:

      parlando di Fede, cosa ne dici delle disastrose spiegazioni clericali sull’osceno crocifisso falce e martello regalato al Papa?

      almeno lui è stato zitto e lo ha abbandonato in Bolivia ma a leggere certe cose verrebbe da dire che hanno fatto bene ad ammazzare il gesuita che lo pensò …

      mi difendo dicendo che l’America Latina è un altro posto con un’altra storia ma è molto difficile non dare di stomaco, per un europeo

      ciao

      • gotcha scrive:

        frency.. questa te la potevi risparmiare!

        • Francesco scrive:

          sai che ci ho pensato? però se un prete finisce per allearsi con i guerriglieri comunisti in nome della lotta degli oppressi credo sia meglio toglierlo di mezzo subito, prima che abbia successo e diventi un oppressore

          almeno ci sarà un martire da spendere per dopo la guerra civile

          ho l’impressione che si stia rivalutando alla grande il comunismo nel momento in cui il capitalismo sta dando i suoi maggiori frutti. ricordo che la crisi è un problema locale nostro, non mondiale, checchè dica Sua Santità

          stiamo preparando un futuro asiatico, nel senso del PCC e dei fanatici Hindu e dei bambini cambogiani in vendita

          • Z. scrive:

            Se si sta rivalutando il comunismo forse è perché il capitalismo qualche difettuccio ce l’ha. Non serve essere comunisti per rendersene conto.

            Applaudire l’omicidio di un sacerdote poi mi sembra un modo curioso di esprimere la propria fede cattolica e il proprio attaccamento ai diritti umani. O valgono solo quelli di Salvini?

          • mirkhond scrive:

            L’onore di Zanardo ebbe un guizzo…. 🙂

          • habsburgicus scrive:

            ricordo che la crisi è un problema locale nostro, non mondiale

            hai ragione Francesco..
            e ne parleremo ! tutti (me per primo) pensiamo forse solo alle nostre cose (ed è comprensibile), il mondo è più vasto..
            del resto per restare nel Continente europeo, che crisi c’è in PL, LV, LT ed EST ? e anche in H ?
            quelli sono posti, infatti, ove Marx e i suoi epigoni sono morti, per sempre !..anche perché li hanno conosciuti 😀

          • gotcha scrive:

            Fra’, a parte le minchiate sulla crisi locale o globale e il prete comunista che diventa oppressore, non s’ammazza uno per come la pensa.. Ma non lo si tocca proprio!

          • gotcha scrive:

            Per minchiate intendo quelle che diciamo tutti.. Non voleva essere un affronto; ma la violenza non e’ come un film di tarantino: avere davanti uno che magari ti implora in ginocchio piangendo di risparmiargli la vita, e tu non hai pieta’, ma manco se fosse il mostro di Milwaukee gli farei del male. Per me c’e’ un limite che non si puo’ oltrepassare.

          • Francesco scrive:

            ammetto le minchiate ma … un prete cattolico che predica l’allenza con i guerriglieri comunisti non è esattamente un tizio innocuo

            come non lo era il mostro di Milwuakee

            e pure molti dei nemici del prete e dei guerriglieri comunisti

            laonde cui posso, devo ammettere che non capisco abbastanza dell’America Latina per parlarne ma mi verrebbe da dire lo stesso del Papa (sul resto del mondo, non sulla America Latina)

            diciamo che se adesso se ne esce che devo iscrivermi a un sindacato o a Legambiente per essere un buon cristiano finisce che gliene dico quattro!

            😉

            F in crisi grave

      • habsburgicus scrive:

        @Francesco
        hai ragione nel tuo sdegno
        e ha avuto ragione il tuo Alto Omonimo prima ad “accettarlo” obtorto collo (come si deduce dalla fotografia) per diplomazia poi a sbarazzarsene alla svelta 😀
        è Morales che si è comportato in modo super-censurabile ! (un Castro, persona a suo modo seria, non sarebbe sceso a certi livelli)
        in America Latina, e non solo lì ma in quelle lande di più almeno nel recente passato, ci sono certi figuri clericali da far paura…roba che fa rivalutare, se non l’ateismo, almeno gli atei e gli anticlericali 😀

      • Miguel Martinez scrive:

        Non ho presente le “spiegazioni clericali” di cui parli, ma certamente Evo Morales è tutt’altro che marxista.

        Ho conosciuto alcuni esponenti del suo movimento (che peraltro, ma è solo una curiosità storica, deriva dalle emanazioni latinoamericane della Falange spagnola), e veramente siamo agli antipodi da qualunque pensiero marxista (o europeo, se è per questo).

        Non ho idea cosa significhi per lui la “falce e martello”, ma stai tranquillo che non c’entra proprio con le cose che a te fanno antipatia.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma in America Latina esiste davvero qualcosa che realmente coincide con ciò per cui da noi abbiamo gusti?

        • mirkhond scrive:

          Il Papa “rosso” da fastidio a chi non vuol sentir parlare di poveri tali per le ingiustizie del capitalismo.
          Mi dispiace che in questa trappola cadano anche reazionari che finiscono per accodarsi al più abietto sfruttamento dell’uomo sull’uomo, in nome di un cieco antikomunismo costi quel che costi….

          • Peucezio scrive:

            I rossi sono sempre stati la ruota di scorta del capitalismo e degli USA.
            Ogni volta che sento parlare di rossi, sotto qualsiasi declinazione, sento puzza di Yankee.

          • Peucezio scrive:

            E infatti muoiono piddiini, come il tuo amico Z (che peraltro non è morto, anzi, gl auguro lunga vita).

          • habsburgicus scrive:

            I rossi sono sempre stati la ruota di scorta del capitalismo e degli USA

            infatti
            pensiamo ora a ‘sto greco che ci hanno dipinto come una divinità olimpica 😀 ha già calato le braghe
            storicamente, e su questo non ci piove, ma il capitalismo più “puro”, quello finanziario anglosassone mai ha avuto paura del comunismo tranne forse, e sottolineo, forse in 1947-1953..
            al momento del dunque, il 22 giugno 1941, il capitalismo finanziario aiutò il comunismo che altrimenti sarebbe stato spazzato via
            non dico che abbia fatto male..forse ha fatto bene e reso un servigio al mondo..ma i fatti stanno così 😀
            dopo il 1953 (ma già dal 1948) è stato talora antisovietica, mai anticomunista
            pensiamo a come aiutò Mao (in segreto 1949 e poi dopo il “freddo”, esplicitamente dal 1971)
            come aiutò e sostenne Tito post-1948
            come vide bene Castro finché non si spostò su posizioni filo-URSS
            capitalismo finanziario e comunismo sono due facce della stessa medaglia
            anzi , spesso i comunisti o ex-comunisti sono i più zelanti..pensiamo alla gioia che ci fu all’estero quando le sinistre giunsero al potere..la gtande stampa dei poteri forti fu sempre pro-Ulivo e contro-destra

          • Peucezio scrive:

            Ma poi basta pensare alla Rivoluzione Bolscevica, finanziata dalla Kuhn&Loeb ecc.
            Senza le banche americane, altro che presa del Palazzo d’Inverno, avrebbero preso ‘sta capa di cazzo…

          • Thyrrenus scrive:

            Non metto in dubbio certe vostre competenze storiche, meglio, non le mettevo in dubbio sino a quando ho letto questa vostra antologia …

          • Z. scrive:

            Purtroppo quando l’ideologia offusca il giudizio non c’è santo che tenga 🙂

          • Peucezio scrive:

            Non sono uno storico, faccio ragionamenti di buon senso, piuttosto ovvi.
            Non è colpa mia se gli Stati Uniti e l’Occidente la guerra l’hanno fatta ai fascismi alleati coi comunismi e non viceversa.
            D’altronde, ancora prima di essere filomarxista il capitalismo è il marxismo ad essere filocapitalista: Marx ed Engels avevano orrore di ogni attardamento acneh minimo e di ogni sopravvivenza feudale, premoderna o comunque che fosse leggermente indietro rispetto all’avanguardia estrema del capitalismo avanzato, perché quest’ultimo preludeva meccanicamente e ineludibilmente al comunismo e quindi era un passaggio obbligato.
            E siccome il comunismo non si è mai attuato sul serio, se non in zone appunto industrialmente più atrretrate se non feudali o contadine, e anche lì si è attuata solo la prima fase, i comunisti hanno continuato a incoraggiare il progresso del capitalismo contro i tanti residui precapitalisti in tutto il mondo.
            E oggi, orfani dei regimi del socialismo reale, non gli resta altro che sostenere l’avanzata del capitalismo americano dovunque ed è il motivo per cui odiano Putin, come chiunque altro resiste in nome di un minimo di contemperamento con interessi nazionali e collettivi.
            Se non capite nemmeno questo schema così semplice, affar vostro.

            Per inciso: perché le concezioni politiche, giuridiche e valoriali dell’Europa occidentale socialdemocratica o liberaldemocratica contemporanea non sarebbero ideologie, mentre il rifiuto di marxismo, liberalismo e capitalismo in nome di un mondo preideologico di poteri locali, tutt’al più informato a valori religiosi (questo sì), sarebbe ideologia?
            Cioè in sostanza Luigi XVI era un ideologo utopista e Robespierre e Marat dei pragmatici e dei moderati?

          • gotcha scrive:

            Io credo che hai tirato fuori gli unici ideologi della rivoluzione francese; difatti Marat e Robespierre sono finiti anche peggio di Luigi xvi, per non parlare di saint just e Babeuf. Ma se avessi nominato sieyes e fouche’, si, i veri pragmatici e moderati trionfanti sono stati loro.

          • gotcha scrive:

            Pero’ sono sintesi troppo estreme, quando in dieci righe si cercano di spiegare in paio di secoli. Diciamo che dopo la rivoluzione francese i potenti hanno capito che senza concessioni si rischiava di perdere il potere del tutto. E’ tutto un gioco di equilibri che si spostano quando si spostano le soglie di tolleranza delle popolazioni.

          • Peucezio scrive:

            gotcha,
            però ci sono anche cesure e sono quelle che generano le vere svolte.
            Perché poi arrivano i moderati, appunto, a moderare, ma alla fine le idee dei rivoluzionari e degli utopisti vincono.
            D’altronde si chiamano rivoluzioni mica per niente.
            Gli illuministi e i giacobini hanno immaginato un mondo impensabile per l’epoca, ma poi si è realizzato, andando per certi versi anche molto oltre le loro aspettative. Come la mettiamo?

          • gotcha scrive:

            può anche essere che le “spinte dal basso” alla lunga funzionino: se tu schiavizzi un tizio perché è debole di carattere, può succedere che il figlio di costui non somigli al padre..

        • Francesco scrive:

          Miguel

          strano però che abbiano preso proprio quel simbolo dall’Europa e nulla di correlato

          cosa ne pensi?

          ciao

    • Thyrrenus scrive:

      Habsburgicus, non so quanto il dato sulla frequenza di ‘religione’ sia da valutare riguardo alla scattolicizzazione. Nel caso comunque mi viene da chiedere da dove nasca questa discrepanza tra nord e sud (la Toscana è un caso a parte, credo che neppure nel medioevo avremmo avuto tanta voglia di andare a sentire l’ora di dottrina, ma sulla Toscana ci sarebbe da dire altro…). Regioni che ritenevo cattoliche come quelle del triveneto non si distanziano veramente dal resto del nord.
      In ogni caso non so se hai presente cosa sia una lezione di religione cattolica oggi in una scuola toscana, lombarda, o emiliana (queste regioni le conosco al riguardo, le altre no). Personalmente conosco molti genitori cattolici che non battono ciglio quando i figli chiedono di essere esonerati.
      Dai dati noto che le ragazze non credenti sono passate dal 14% del ’94 al 31% del ’14 superando i ragazzi. Ecco un dato che mi sorprende un poco e su cui andrebbe fatta qualche riflessione. Credo che il tracollo nasca infatti da questo dato. Le donne erano per definizione colonne del cattolicesimo in quasi tutte le famiglie quando ero bambino. Questo non è e non sarà più per le generazioni future.
      I dati dell’emigrazione invece come si vede non sono rilevanti.
      Per quanto riguarda le ragazze credo che la disaffezione derivi dalla omologazione compiuta tra i tipi di socializzazione tra adolescenti maschi e femmine. Tutti stanno più o meno assieme e fanno le stesse cose.
      Per entrambi la chiesa non è un luogo sacro. Semplicemente perché nulla è percepito come sacro. Casomai si cerca la cosa ‘ganza’ come si dice da noi. Così si può magari andare a fare i papa boys, ma è solo un’alternativa alla curva dello stadio o ad altre forme di subcultura come un tempo essere punk per dirsi. Le domande ‘serie’ poi i ragazzi e le ragazze le discutono tra loro, non per sfida o ribellione come i loro nonni e nonne ma solo perché non si fidano. Le cose ‘serie’ degli adulti sono percepite come delle truffe. Un po’ come per tutti noi che non crediamo più nella politica. Il sentimento di strisciante qualunquismo, che è comune a tutti, è ancora più acuto tra quelli che non hanno ancora vent’anni.

  58. mirkhond scrive:

    Il Papa ha elogiato le donne paraguayane, perché salvarono il loro paese dopo una spaventosa guerra che avrebbe decimato quasi tutta la popolazione maschile.
    E lo avrebbero fatto concedendosi ai pochi uomini rimasti….
    Alludeva alla guerra del 1865-1870 che annientò il 70% della popolazione paraguayana?

    • PinoMamet scrive:

      In effetti impagabile l’espressione del Papa
      “Li mortacci tua, non potevi regalarmi un fermacarte??”

    • Francesco scrive:

      Qualcuno sa dirmi come è (era) fatta la società sud-americana? io sono parecchio ignorante ma oggi sembra che corrispondesse alle più scolastiche descrizioni della società capitalistica fatte negli anni ’70 dai peggiori discepoli di Marx

      Il che spiegherebbe il successo di presidente demagoghi che parlano come macchiette (e che lì sono adeguati?) e le parole del Papa.

      Come se si dovesse ammettere che la società occidentale la hanno civilizzata i sindacati (orrore)?

      Grazie

  59. MOI scrive:

    Richiesta d’esempio : magari abbiamo molestato senza saperlo … specie i meno giovani.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/03/omofobia-nessuno-obblighera-i-vostri-figli-indossare-tanga/1472202/

    “ragazzine scambiavano le molestie per amore”

    [cit.]

    Giusto per …

    • MOI scrive:

      Sul Gender, La Gazzetta di Casaleggio 😉 ha dei toni da Pravda Anni Cinquanta 😉 …

      • MOI scrive:

        toni, forma … NON contenuti, che anzi … vàira Habs ? 😉

      • PinoMamet scrive:

        Non ho presente la Pravda, ma un po’ credo che sia vero.

        Come consiglio di prendere ogni religione con un po’ di buddhismo, così consiglierei loro, e chiunque, di prendere ogni battaglia con un po’ di scetticismo.

        Compresa quella contro l’oscurantismo.

    • PinoMamet scrive:

      Nessuno vuole le ragazzine che scambiano le molestie per amore; ma credo che la paura di tanti sia di arrivare alle donne che scambiano l’amore per molestie.

      Più volte mi è capitato di sentire, tra ragazze in età universitaria, dialoghi di questo tipo
      “ieri in biblioteca c’era un maniaco!”
      “Ah sì? davvero?”
      “Sì… mi guardava !”

      • mirkhond scrive:

        A questo siamo arrivati!

        • PinoMamet scrive:

          Sì, ma mica dicono sul serio;
          è tutto un teatro, come sempre. E come sempre si metteranno con quello abbastanza sfacciato da fregarsene.

          Però, anche se è tutto un teatro, si sono scelte un ruolo proprio brutto, cioè l’antipatica.

          Io poi credo che il “gender” vero o presunto c’entri poco o lateralmente, il fatto è che come sempre imitiamo modelli lontani da noi, quelli di popoli più timidi e freddi che non si guardano mai in faccia e non si sfiorano neanche per sbaglio.

          • mirkhond scrive:

            Non sai mai come regolarti con le donne.
            Qualunque cosa dici e/o fai, è sempre sbagliata!

          • Roberto scrive:

            Beh, la tua seconda frase è una delle cose più vere che tu abbia mai scritto qui
            😉

          • Thyrrenus scrive:

            Bisogna rassegnarsi all’evidenza: esistono delle logiche a noi uomini semplicemente incomprensibili. O meglio sbagliamo a perseverare a ceracre delle logiche dove invece impazzano delle tempeste di emozioni poco definite anche per le Nostre.

        • PinoMamet scrive:

          A parte che ho sempre sospettato che le ragazze dessero all’azione di “guardare”
          (rectius, nell’accento delle truzzette locali, “guaghdare” 😉 )
          tutta una serie di significati che al maschio medio sfuggono completamente. Tutto un gioco loro interno che ha significato solo per loro 😉

          “Lui mi ha detto così…”
          “E tu?”
          “Allora io lo ho guaghdaaatooo “…
          😉

          • mirkhond scrive:

            Io più cerco di capirle le donne, e meno ci capisco…
            Tu le fai la dichiarazione, trovando un coraggio e una spavalderia inaudite, e lei cosa ti risponde?
            – Possiamo vederci con i miei amici e il MIO FIDANZATO!

          • PinoMamet scrive:

            Beh, se ti rispondono così, o hanno il fidanzato o non ce l’hanno.

            Se non ce l’hanno, lo fanno per fare le difficili, e lasciale perdere, non sei ancora a quel livello, quindi lasciale perdere.

            Se ce l’hanno, possono essere fedeli o meno.
            Se non sono fedeli, sono zozze, e tu non sei ancora a quel livello, quindi lasciale perdere.
            Se lo sono, è tempo perso, quindi lasciale perdere.

            Morale, lasciale perdere, e cercane una single. Esistono!!
            😉

          • mirkhond scrive:

            Purtroppo è davvero fidanzata.

          • Z. scrive:

            Integrazione alla proposta di Pino:

            accetta la proposta della ragazza ed esci con i suoi amici e il suo fidanzato.

            Più gente frequenti, più aumenta la possibilità di conoscere persone interessanti, di entrambi i sessi.

          • Peucezio scrive:

            “Più gente frequenti, più aumenta la possibilità di conoscere persone interessanti, di entrambi i sessi.”

            Verissimo.
            Quello che Mirkhond non vuole capire è che la vita si fonda sulla statistica, sul calcolo delle probabilità.
            Lui vuole che un giorno esca di casa e gli caschi addosso dal cielo il suo mondo ideale.
            Il fatto è che se conosci dieci persone, hai qualche probabilità di trovarne qualcuna compatibile, se ne conosci cento, le probabilità aumentano, se ne conosci mille, aumentano esponenzialmente (anche se non hai mai garanzie: la vita non è fatta di garanzie e automatismi, ma di scommesse, di mettersi in gioco).
            L’alternativa è fare come quel tizio che ogni giorno pregava Dio che gli facesse vincere il primo premio della lotteria, finché Dio un bel giorno si voltò e gli disse: “ma tu almeno potresti comprare il biglietto!”.

  60. mirkhond scrive:

    “E infatti muoiono piddiini, come il tuo amico Z”

    Che non è affatto un mio amico.
    Ha volte, ha dei sussulti che gli vengono dal socialismo romantico della sua giovinezza.
    Ma tali sussulti ben presto rientrano nel “legge e ordine” euru$uraio piddino.
    Il socialismo che intendo io, sono i precetti del Vangelo.
    E questo Papa cerca di diffonderli e metterli e farli mettere in pratica, nei limiti del possibile.
    Cercate di andare oltre un anticomunismo stantìo che, oggi non ha più ragione di esistere.
    Tranne in coloro che devono difendere il malloppo….

    • Z. scrive:

      Non sono mai stato romantico in politica, neppure da giovanissimo. Ma poi, pensaci: il bello del web è anche scoprire che le nostre categorie possono essere riduttive, e che esistono mondi diversi non troppo lontani 🙂

      • mirkhond scrive:

        ???????????

        • Z. scrive:

          Non aver fretta di categorizzare le persone che hai conosciuto qui, intendo. Faresti un torto al tuo intelletto e alle tue facoltà, prima che a loro 🙂

          • mirkhond scrive:

            Perché ci conosciamo di persona forse?
            Mi baso su ciò che dici da anni.
            E quasi sempre lo trovo rivoltante.
            Poi, A VOLTE, esce fuori il socialista che fu in gioventù.
            E allora come non concordare con te.
            Però sono attimi, che subito rientri nell’elogio del letame europiddino…..

    • Peucezio scrive:

      “Il socialismo che intendo io, sono i precetti del Vangelo.
      E questo Papa cerca di diffonderli e metterli e farli mettere in pratica, nei limiti del possibile.”

      Io ho l’impressione che tu sia diffidente quando non occorre e ingenuo dove bisogna essere sospettosi.

      Z. l’ho definito “tuo amico” ironicamente, ma secondo me sarebbe potenzialmente tale ed è una persona di cui non convidiuo le idee ma del tutto innocua e secondo me, per quel poco che lo conosco, umanamente valida.

      Papa Francesco invece è un agente della dissoluzione mascherato da buono.
      Se mai è esistito un socialismo evangelico (non mi sembra che Gesù fosse così preoccupato dal problema economico e distributivo) non c’entra nulla col materialismo ebraico marxista, prodotto della borghesia materialista, evoluzionista e razzista europea ottocentesca.

      Quanto all’anticomunismo, non è una battaglia di retroguardia in un’Europa in cui il lavoro sporco della sottomissione al potere finanziario speculativo statunitense è affidata alle sinistre (compresa Siriza, come stiamo vedendo in questi ultimi giorni).
      Se poi uno oggi fosse ossessionato da Castro, da Breznev o da Kim Il Sung, potrei convenire con te che sarebbe anacronistico, anche perché a modo loro questi personaggi, per certi versi molto criticabili, hanno marcato una distinzione rispetto all’Occidente. Ma la sinistra europea contemporanea è ben altra cosa: è Renzi, è Schultz, è Hollande, è Prodi, Letta… E in Italia, tranne l’ultimissima generazione, costoro hanno militato nel Partito Comunista, dunque c’è un problema non solo politico, ma antropologico del comunismo.

      • gotcha scrive:

        quindi gli stati uniti temono la politica di austerità?

        • Francesco scrive:

          credo di sì

          stanno erodendo la credibilità del dollaro con una dissennata politica di accumulo di debito pubblico mai vista prima

          ormai stanno in piedi su quel fronte perchè i paesi asiatici gli comprano titoli di Stato per potergli poi vendere prodotti

          un Euro crucco, quindi solido e credibile, potrebbe un giorno sostituire il dollaro con estrema naturalezza e allora cosa fanno? nuclearizzano Francoforte?

          • gotcha scrive:

            Diciamo che sono arrivato alle stesse conclusioni ogni Volta che ho riflettuto sull’austerita’ cercando di prenderla dal versante ottimista. Effettivamente gli USA stanno usando il debito in maniera irrazionale, ma mi chiedo: perche’ la cina rischia cosi’? Riuscira’ a comprarseli o gli USA si inventeranno un meccanismo in grado di far capitolare I creditori? E inoltre, che senso ha mantenere l’euro forte se questo mette a rischio la stessa unione? E riguardo al forte sospetto di privatizzare I guadagni e socializzare le perdite?

          • Francesco scrive:

            l’euro forte credo sia un effetto collaterale della sana politica di bilancio e dell’avanza commerciale euro-tedesco

            oltre a una forma crucca di onanismo

            l’Unione DEVE seguire i sani principi tedeschi, non credo possano pensare altrimenti

            sulla Cina, anche loro non hanno dove altro andare, per ora

            ciao

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            La Cina rischia perché un default americano (che è la conseguenza diretta di uno stop all’acquisto di loro titoli) manderebbe a gambe all’aria entrambi i paesi?

          • gotcha scrive:

            è quello che mi chiedo anch’io: non so se in caso di default americano (e col debito che hanno mi stupisco che non ci sia stato, al di là che loro possano battere moneta), sia automatico che scenda dall’asta la bandiera americana e salga quella cinese.

          • Francesco scrive:

            il mondo ha campato per un quarto di secolo producendo per gli americani, che hanno pagato sempre più con cambiali

            nessuno vuole riscuotere quelle cambiali perchè si chiedono tutti “se quelli li faccio fallire, a chi vendo?”

            per ora funziona così

          • gotcha scrive:

            Minchia, allora dovremmo essere noi europei a comprare! Basta austerita’!

          • Francesco scrive:

            Goccia

            gli squilibri economici hanno la perfida tendenza a pretendere di essere equilibrati

            non credo sarebbe una grande idea saltare in groppa al cavallo del debito a gogò

            poi te la fanno pagare e cara, temo

            ciao

          • gotcha scrive:

            bè, con moderazione!

      • mirkhond scrive:

        Non sono bolscevico, e non sono piddino.
        Dove starebbe poi il volto demoniaco di Bergoglio?

  61. mirkhond scrive:

    A volte

  62. mirkhond scrive:

    Del resto è da tempo che mi chiedo se tu sia ancora un amico….

  63. mirkhond scrive:

    “e cercane una single. Esistono!!”

    Ogni volta che mi piace una, c’è sempre un altro che è arrivato prima….
    E poi chi se lo prende uno senza patente, senza la macchina, invalido e ancora disoccupato, con una sorella con problemi psicologici?

  64. mirkhond scrive:

    Non lo credo.
    Mi sono accorto che le donne, amano quelli più dritti, puttanieri, infidi, bugiardi, cornificatori, con la battuta sempre pronta, magari anche delinquenti.
    Ma uno come me NON lo vogliono….

    • PinoMamet scrive:

      bah, quando mai hanno avuto buon gusto.

    • PinoMamet scrive:

      Davvero, vorrei incoraggiarti, e ti incoraggio. Ma è un dato di fatto che la maggioranza delle donne si mette con degli idioti patentati.
      E viceversa, suppongo.

      Però c’è sempre la minoranza…

      • MOI scrive:

        @ PINO

        MiSSoGGGEnoooooooo !!! 😉

      • Peucezio scrive:

        Ribadisco: è più facile per uno intelligente sembrare idiota che il contrario (perché nel caso opposto manca la materia prima: una scimmia non sa fare il calcolo integrale).
        Solo che la finzione deve diventare naturale, se no se ne acorgono (hanno le antenne), ma ciò nnon significa che uno deve diventare davvero idiota, ma che deve allenarsi a che fare l’idiota gli diventi spontaneo, fluido, immediato.

      • Peucezio scrive:

        E, per inciso, io credo non ci sia minoranza che tenga: è solo una uqestione di misura.
        Con quella intelligente il gioco deve durare meno, ma un minimo ci vuole sempre.

      • paniscus scrive:

        Davvero, vorrei incoraggiarti, e ti incoraggio. Ma è un dato di fatto che la maggioranza delle donne si mette con degli idioti patentati.
        E viceversa, suppongo.

        —————————————-

        Quindi, l’unica conclusione logica possibile è che la maggioranza degli esseri umani, maschi o femmine che siano, sono degli idioti patentati.

        E allora de che stamo a parlà?

        L.

        • PinoMamet scrive:

          “Quindi, l’unica conclusione logica possibile è che la maggioranza degli esseri umani, maschi o femmine che siano, sono degli idioti patentati. ”

          Questo mi sembra appurato.

    • Roberto scrive:

      Però io non credo di avere nessuna di quelle caratteristiche, eppure….

    • MOI scrive:

      Ma infatti le leggi contro lo stòlchingh finiscono solo per tagliare fuori del tutto “dalla gara” i più timidi e impacciati … aumentandone i timori già troppo premurosi; specie in un Paese come l’ Italia ove, piaccia o no, la Tamarraggine costituisce un valore aggiunto 😉 . Poi ci si chiede come mai due megabordelli nuovi in Carinzia in meno di otto anni. 😉

    • gotcha scrive:

      Mi’, con questo concetto vai poco lontano: e’ una questione di ruoli. Nei rapporti di coppia, a meno che non si tratti di rapporti consolidati da anni ed anni, si ama una persona “autonoma”, ovvero, qualcuno che ti da l’impressione che potrebbe cavarsela senza di te. Il resto e’ completamente guidato dal caso (soprattutto per le donne, mentre gli uomini danno appena piu’ peso all’estetica, ma piu’ per condizionamento che per altro). I rapporti guidati dal bisogno non rientrano nella tipologia: tu stesso, e ci metterei la mano sul fuoco, non ti invaghiresti mai di una che “ha bisogno di te”, e infatti ti piace la tipa che hai descritto sotto. Secondo me e’ proprio una questione di “peso”: l’attrazione ha bisogno di magnetismo, non di zavorra. Il resto non conta un cazzo.

    • paniscus scrive:

      Mi sono accorto che le donne, amano quelli più dritti, puttanieri, infidi, bugiardi, cornificatori, con la battuta sempre pronta, magari anche delinquenti.

      Ma se tu parti dal presupposto inizale di giudicare in blocco le donne in questo modo, come puoi sperare di avere su qualcuna di loro un effetto accattivante e invogliante nei tuoi confronti?

      • Peucezio scrive:

        Appunto diventando dritto, puttaniere, infido, bugiardo, cornificatore, con la battuta sempre pronta, magari anche delinquente.

        • mirkhond scrive:

          Ecco bravo, comincia tu a fare lo stronzo!

          • Peucezio scrive:

            Non ho mai preteso di essere bravo ad applicare le mie stesse ricette.
            Ma questo cosa c’entra?
            Tu me lo fai notare come se io mi facessi bello di essere un donnaiolo e mi mettessi in competizione con te.

  65. mirkhond scrive:

    Allora

    Conosci dopo tanti anni una donna.
    Ha qualcosa che altre non hanno.
    Da quando l’hai rivista qualche tempo dopo, qualcosa dentro di te è cambiato.
    Non riesci più a vedere un pornazzo.
    Butti quasi tutte le foto porno di matrone arabe che avevi.
    La vedi in tante donne, dal Messico ai Sarakatsani di Bulgaria.
    Cerchi di capire a quale “tipo” originario possa appartenere, e non ci capisci più nulla.
    Però lei è fidanzata e non con me.
    Lei ama i gatti e io no.
    Lei ama il mare e io le montagne.
    Lei guida la macchina e io no.
    Lei ha degli amici e io no.
    Lei lavora e io no.
    Lei è di Bari e pure io, sob!
    E pensare che mi sono sempre ripromesso di non mettermi mai con una mia concittadina, perché mi danno di stronze opportuniste, discotecare e avide di denaro e di bella vita.
    Lei vive in famiglia e io no.
    Lei ha una famiglia e io no.
    Lei ha viaggiato per l’Italia e pure una volta in Rumeli, e io no.

    • PinoMamet scrive:

      “Però lei è fidanzata e non con me.”

      Mi’, questo è l’unico dato che conta.

      Cercane una single; intelligente; sensibile; paziente.
      Il resto conta poco e nulla.

  66. mirkhond scrive:

    Non so dove trovarla una tale santa……

  67. mirkhond scrive:

    Donne come quelle che hai descritto le ho viste solo nei romanzi di Silone…..

  68. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Hai tutte le caratteristiche dell’ Italiano schifato dall’ ipocrisia e dalla frivolezza per come percepisce la propria società da … convert … , pardon : abbrac’ … , ripardon : ritornare all’ Islam ! Nel caso, ci sarebbe un Imamone che ti procurerebbe in tempi rapidi una moglie over-size come ti piacerebbe. Ma NON lo fai, NON puoi farlo, NON puoi smettere di Esser Cristiano perché credi sul serio che l’ Unico Dio Si Sia Fatto Uomo Nell’Unico Salvatore Del Mondo Gesù Cristo (e NON Gesù Grest 😉 ) !

    ———

    Lo Stato Italiano (altrove mi sa che son messi molto peggio … specie se animati da intenti “buonisti” ) può consentirti l’ipotetico matrimonio anche se non sei Musulmano (perché la religione è laicamente un fatto privato, per tutti) , ma NON può far niente se una ragazza musulmana, pur amandoti, NON osasse disubbidire alle consuetudini tribali per “inerzia culturale”.

    • mirkhond scrive:

      Grazie, adesso ho capito ciò che vuoi dirmi Moi.
      E’ vero ciò che dici, ed io sono lacerato perché NON POSSO fare come Michel Dimitri Shalhoub che divenne Omar Sharif per sposare una collega musulmana (e da cui divorziò dopo quasi 20 anni di matrimonio, senza però risposarsi…).
      Da qui le mie sofferenze.
      Inoltre da quando ho conosciuto lei, tento di scacciarla vedendomi immagini di donne egiziane o tunisine, ma ormai qualcosa è cambiato in me…

      • Roberto scrive:

        il protagonista del romanzo sottomissione (una mezza ciofeca il romanzo) diventa musulmano per farsi assegnare delle mogli

        • MOI scrive:

          Sì, ma è un Professore Universitario ATEO che vuol far carriera … e riesce a ragionare soltanto (!) in termini di Opportunismo Terreno.

          • MOI scrive:

            Prova a pregare da Cristiano, ma NON ci riesce perché è un tipo di preghiera “personale” in cui per farcela si deve credere sul serio … invece pregare da Musulmano è un rito asettico e “impersonale”, che si riesce a fare benissimo anche senza crederci.

          • PinoMamet scrive:

            Beh, questa è un po’ grossa…

            a me pare che entrambe, e forse tutte le religioni, abbiano sia la preghiera personale, sia quella “asettica” e meccanica;
            del resto, paragonando quelle “meccaniche”, sedersi a messa la domenica è senza dubbio meno impegnativo, anche sul piano personale, che pregare cinque volte al giorno…

          • Z. scrive:

            Chissà dove le legge Muà queste curiose teorie 🙂

        • mirkhond scrive:

          Sottomissione è semplicemente una storia assurda.
          Pensare che la conversione di UN presidente all’Islam, possa creare l’equivalente della conversione di Costantino al Cristianesimo, significa non vedere come sono fatti i meccanismi di potere nelle democrazie avanzate.
          In cui ci sono diversi gruppi e strati oligarchici, più o meno massonici che renderebbero praticamente NULLI gli effetti di un’eventuale conversione all’Islam di uno di loro.
          Dunque anche con un presidente musulmano, gli ordinamenti politico-culturali della Francia resterebbero quelli laicisti ormai vecchi di oltre 200 anni….

          • MOI scrive:

            … NO !

            Il Partito Islamico (sulla carta “moderatissimo”) si allea con la Sx e la Dx Moderata per NON far vincere Marine Le Pen ! In cambio, chiederà solo carta bianca per il Ministero della Pubblica Istruzione ! Succede che tutti i bambini, anziché nel Gender, vengono indottrinati nell’ Islam … ed è così che la Francia, fra demografia ed egemonia culturale islamiche, diventa la prima Repubblica Islamica d’Europa !

            … Ora ne cogli lo straordinario, visionario eppur
            genialmente lucidissimo realismo ?

            • Miguel Martinez scrive:

              “Succede che tutti i bambini, anziché nel Gender, vengono indottrinati nell’ Islam”

              “realismo”

              Non avendo letto il romanzo, non posso dire; ma a spanne:

              1) mi danno il ministero, in cui i funzionari sono al 99% laicisti alla francese e i musulmani, per motivi di censo e di studi, sono sottorappresentati rispetto alla media della popolazione

              2) cerco di introdurre delle riforme, cosa che posso fare o tramite grandi modifiche legislative, che avvengono solo attraverso il parlamento; o attraverso circolari che sfruttano leggi esistenti. Se passa attraverso il parlamento, la riforma non è più mia, ma del governo.

              3) quindi passiamo alla opzione circolari. Cose tipo, “su tre gite l’anno, una può essere a un quartiere popolare”, visto che in Francia i quartieri popolari sono in buona parte abitati da musulmani…

              4) rimandare l’apposizione di qualche targa “laicista” con la scusa che non ci sono i soldi per metterla

              5) adducendo la mancanza di personale, cavillare sull’invio di un ispettore in una scuola in cui un insegnante è accusato di non aver buttato fuori una ragazza con il hijab

              E così improvvisamente, tutti i bambini e i giovani francesi scoprono quanto sia bello pregare cinque volte al giorno.

          • PinoMamet scrive:

            Però continua a rimanere una storia di fantasia.

            Lo sai meglio di me che il modo migliore di far odiare qualcosa è di insegnarlo a scuola! 😉

            Ho vividi ricordi delle medie, quando un compagno leggeva il catalogo Mister Fish durante l’ora di italiano, e del ginnasio, quando una compagna ascoltava rock in cuffia durante l’ora di religione…
            😉

          • mirkhond scrive:

            Ho capito Moi.
            Ma, ripeto, allo stato attuale mi sembra un’ucronia, tenendo conto della grande presa della laicitè repubblicana nei vertici oligarchici massonici francesi, nonché (e qui Roberto mi corregga), tra vasti strati della stessa popolazione.
            Insomma almeno per il 2022 (se ci saremo 🙂 ), non credo proprio che la Francia diventerà una repubblica islamica…. 🙂

          • gotcha scrive:

            La cosa che mi ha colpito dell’episodio della trasfigurazione, e’ che gli apostoli si svegliano dal loro delirio e vedono “soltanto un uomo”. Poi pino dira’ che non sono cristiano, ma da tutto il vangelo io traggo la conclusione che devo mettere “l’uomo” davanti alle idee, alle leggi e alle religioni.

          • Z. scrive:

            Letta così pare una gran fesseria commercialmente azzeccata, ad usum paganelli 😀

          • Roberto scrive:

            Mirkhond,
            Nel romanzo il partito islamista sale al potere dopo essere arrivato al secondo turno (è il pro partito francese) e conquista la presidenza con un gioco di alleanze.
            Poi praticamente compra tutto con i soldi dei sauditi e con il sesso (il protagonista diventa musulmano per ottenere un posto alla sorbona e vedersi assegnate due-tre mogli)

            L’ho trovato una cazzata e pure particolarmente mal scritta, proprio raffazzonato, cosa sorprendente visto che houellebeq almeno ha il dono di scrivere bene

          • va fangul scrive:

            L’osteria volante di chesterton, quello sì che è un capolavoro.

          • Francesco scrive:

            io ho letto la prima pagina e mi sembra ben fatto, il ritratto dello stronzo di sinistra universitaria è perfetto

            🙂

          • Roberto scrive:

            Francesco se parli di sottomissione in effetti la prima pagina è eccellente (l’avevo comprato proprio dopo averla letta!) e la descrizione di un certo tipo di intellettuale perfetta.
            Poi il resto del libro molto deludente

    • Thyrrenus scrive:

      Ma le parrocchie non funzionano più come una volta nel settore procacciamatrimoni?

  69. mirkhond scrive:

    Avant’ieri mi sono visto un film spagnolo, Amantes del 1991, tratto da un fatto di cronaca nera, e ambientato nella Vecchia Castiglia intorno al 1955, tra Madrid, il deserto del Duero e Burgos.
    Narra della tragica storia di un giovane contadino, appena congedatosi dal servizio di leva.
    La sua fidanzata è la domestica del suo comandante.
    E’ una brava ragazza, dolce, pia, molto cattolica, cucina benissimo e sogna di sposarsi col suo ex soldatino, quando lui troverà lavoro.
    Purtroppo lui conosce un’altra, una vedova zoccola e coinvolta in un giro malavitoso di truffe, e resta intrappolato da questa mantide che lo inizia ad una sessualità disinibita che la sua ragazza non conosceva, preservandosi vergine per il matrimonio.
    Insomma questo triangolo diventa sempre più un inferno con la giovane domestica disposta perfino a concedersi al suo ragazzo prima delle nozze, a donargli i suoi risparmi, 30.000 pesetas (non so a quanto equivalenti in euro attuali), frutto di anni di servizio a casa del generale.
    Non è brava a fare l’amore come l’altra, ma è piena di amore per lui, paziente, lo seguirebbe in capo al mondo.
    E il cretino che fa?
    La uccide, per spassarsela con la troiona.
    Però tre giorni dopo vengono arrestati a Valladolid.
    Al processo (quello vero), pare che persino i colleghi spagnoli di Zanardo si rifiutassero di difendere i due amanti, tanto il fatto era disgustoso agli occhi di una Spagna ancora cattolica.
    Il tutto in un paesaggio invernale (la vicenda si svolge nel periodo natalizio), imbiancato da neve e battuto da piogge, in una Spagna profonda che, con la Cattedrale di Burgos (nel film ad Aranda de Duero), sembra davvero gotica.
    Sembra una Spagna rimasta davvero ai Visigoti, e ti ricordi della disputa del 1434 al Concilio di Costanza, tra la delegazione svedese e quella castigliana, su chi tra i due popoli fosse il vero erede dei Goti….
    Insomma uno c’ha un tesoro di ragazza e la tradisce e la uccide per mettersi con un troione rotto ad ogni vizio e pure uxoricida….

    • gotcha scrive:

      Mi sembra un film pieno di pregiudizi: se fosse stata una troiona dal cuore d’oro e una frigida diabolica? Perche’ devi calcolare che le coppie caratteriali non sono cosi’ automatiche..

      • Z. scrive:

        Ecco che tornano i sensi di colpa del maschietto sottomesso di sinistra!

        Puoi comunque riscriverne una versione adatta ai tempi. Dove tutta la colpa della vicenda è addossata alla cultura dominante fallocratica che opprime la donna nella società franchista, simbolo del maschilismo odierno 😀

        • gotcha scrive:

          alla fine metterei l’excipit di “le mani sulla città”: i personaggi e gli eventi narrati sono fittizi, ma autentica è la realtà sociale e ambientale che li produce.

          • Z. scrive:

            Bel film, niente da dire… ma il dramma sentimentale?

          • gotcha scrive:

            ma scusa, a parte la storia dei sensi di colpa, ma cosa c’entra la bontà d’animo con la voglia di darla via? non è un luogo comune?

          • gotcha scrive:

            insomma, è il film di mirkhond che ricalca la paura della donna che utilizza liberamente il proprio corpo e si sente al sicuro con una poverella che ti segue in capo al mondo! io non ci vedo un nesso logico con la “bontà d’animo”.. anzi, tendo a diffidare di chi si “dona completamente”; non sarà piuttosto autostima un pochettino bassina??

            poi, siamo d’estate, ed è un bel vedere con tutte ste donne che vogliono mettersi un po’ in mostra: non dirmi z., che preferisci le comari che vanno in chiesa a testa bassa e portano ancora il lutto per il marito morto dieci anni fa!

          • Z. scrive:

            Goccia, ho capito la tua tesi!

            Apposta ti so dicendo di scriverne un remake in chiave moderna basato sugli studi di genere. Abbiamo anche uno sceneggiatore sul blog, e per la realizzazione posso garantirti regia e postproduzione di qualità a prezzi competitivi.

            Insomma, non ti lasciamo a piedi. Però la storia dovrà comunque essere opera tua, e dovrà essere un dramma sentimentale, non un film di politica e tangenti. Altrimenti che remake sarebbe? 😀

          • PinoMamet scrive:

            Gotcha mettiamola così.

            Facciamo che c’è un bravo ragazzo, normale, che sta con una tizia; lui è molto innamorato, è serio, pensa a un futuro insieme a lei.

            Ma lei si fa irretire da uno sporcaccione pieno di soldi.
            Che sia uno sporcaccione non è un problema morale; è solo uno dei modi che usa per irretirla.
            E lei, alla fine, uccide il bravo ragazzo…

            insomma, la storia del film spagnolo, ma a ruoli rovesciati.
            Non sembra un caso di cronaca? Tipo quei spostati di Milano, il palestrato col cognome tedesco e la tizia con la faccia da matta, che hanno tirato l’acido in faccia a un poveraccio?

            E in effetti, anche il film spagnolo era tratto da un caso di cronaca.

            Qui non si tratta di pregiudizi contro il sesso, ma della constatazione, banale, che esistono persone disturbate che lo usano come arma psicologica.

          • gotcha scrive:

            i due vengono condannati alle galee, e trovano la pia che non era morta, ma era stata trovata mezza morta e venduta, e si era trovata anche lei sulle galee. i tre si riabbracciano, ma la pia rivendica il diritto ad avere il soldatino, che però gli spiega: “ti voglio bene, ma preferisco l’altra”. a quel punto la pia ha un colpo di genio e decide di disinibirsi (vorrei risparmiare la storia della disinibizione della donnina pia), fanno una cosa a tre, scappano a nuoto dalle galee e raggiungono un isola, dove vissero felici e contenti in una società matriarcale.

          • gotcha scrive:

            pino, il fatto di aver rivoltato così la faccenda, e di avermi costretto ad immedesimarmi da subito col bravo ragazzo, ha cambiato notevolmente le carte in tavola! : )
            comunque sarai d’accordo con me che troia=diabolica non è un rapporto causa effetto stringato..

          • PinoMamet scrive:

            Per carità, ci mancherebbe che avessi qualcosa contro la figura della “troiona” in sè.

            Anzi, la puttana dal cuore d’oro è quasi un clichè.

            L’unici film con galee che ricordo però è I Picari, tratto da vari romanzi picareschi spagmnoli, con Gassman Giannini e Montesano, di Monicelli… non un capolavoro, però interessante come ambientazione
            (ma l’Armata Brancaleone aveva già detto tutto, con in più l’invenzione linguistica)

            e forse quella serie di film, credo francese, con una tal Angelica rapita da un sultano, una roba così…

          • Z. scrive:

            Ecco, pure la società matriarcale! ottimo! Fatti aiutare da Pino per limare i dettagli e vedrai che ne uscirà una storia così gender-friendly che finirà per patrocinarvi il Cassero 🙂

          • gotcha scrive:

            io avevo pensato alla resurrezione sulle galee in candido. comunque mi ricordo i picari: alcune battute di montesano sono memorabili.

          • PinoMamet scrive:

            Gli italiani di sinistra sono fissati con questa cosa della società matriarcale 😉 quasi come quelli di destra col Medioevo 😉

            (Uso “destra” e “sinistra” come sinonimo di vaghe tendenze dell’animo umano, mica altro).

            Anche Fascisti su Marte finiva con l’arrivo di un’astronave di amazzoni spaziali, ma lì ci stava anche come omaggio ai film trash di fantascienza…

          • gotcha scrive:

            pino, secondo me uno dei motivi è questo: quando pasturavo le mie sinistroidi sensibili e idealiste all’università, era veramente uno strazio; ore e ore a parlare dei radiohead, di foucault, di chi suonava al fuori orario, e in realtà eri lì che te le immaginavi in perizoma..

          • Z. scrive:

            Goccia, te lo dico da amico: è finita!

            Se Dio vuole non sei più all’università. Non devi più far finta che ti interessino degli arnesi come Fucòl. Non devi più far finta di condividere la predilezione delle tue amiche per il pop commerciale contemporaneo. Tutto questo è passato. Immagino quanto sia stato orrendo e degradante, ma è passato.

            Ora fai uno dei mestieri più belli del mondo, e il futuro ti sorride di nuovo.

            Sorridi anche tu al futuro.

            😀

          • gotcha scrive:

            Z., confermo che ” e’ finita”, grazie a Dio! : )

          • Z. scrive:

            In effetti, il giorno più bello che ho passato all’università è il giorno in cui ne sono uscito.

          • gotcha scrive:

            Mi manca leggermente il non fare un cazzo, pero’!

      • mirkhond scrive:

        Vediti il film, e poi capirai cosa voglio dire….

      • mirkhond scrive:

        A me sembra la storia di uno stronzo che distrugge la sua e la vita di chi lo ama davvero, perché sedotto da una troiona megera.
        Sai come la vorrei una che mi cucini, che mi ami davvero anche se magari non sono uno stallone che dura un’ora a letto, ecc ecc.

        • gotcha scrive:

          mì, sotto sotto tutti cercano una che cucini e perdoni le defaillance (io a letto duro.. vabbè, lasciamo perdere), però non puoi partire con un ricatto, del tipo io sono così o minestra o finestra. lascia che ti “scopra” lei, e forse sarà un occasione per “scoprirti” a te stesso!

          • mirkhond scrive:

            Nel frattempo che aspetto che “mi scopra” sarò già bell’e’ crepato, Gotcha…..
            Di speranza si muore….

    • Francesco scrive:

      ho visto l’inizio!

      mi piacceva la complicità tra la servetta e la sua padrona, quando decidono di reagira alla presenza della vedova e di partire alla controffensiva (cioè la padrone convince la servetta a darla al fidanzato per battere la concorrenza)

      molto neo-spagnolo e divertente fino a quel momento, poi non lo ho più visto, avrà virato sul melodrammatico

      insopportabile il protofemminismo della vedova, che per difendersi dal mondo maschilista è obbligata a diventare un’arpia … anche quello molto neo-spagnolo

      ciao

  70. mirkhond scrive:

    Errata corrige: Concilio di Basilea

  71. mirkhond scrive:

    La prima immagine mi ricorda un romanzo di Silone che sto leggendo, La Volpe e le Camelie, ambientato nel Canton Ticino.
    La cosa che mi ha colpito è che nel 1934, i muntagninen sfizzeri, avevano il telefono a casa, e i figli conoscevano autori come Tolstoj!
    Questi erano avanti a noi di 40-50 anni!

  72. mirkhond scrive:

    E il ritratto di Giacomo Matteotti tra due garofani rossi, nelle case dei socialisti ticinesi!

  73. mirkhond scrive:

    I contadini ticinesi erano tra i più avanzati del mondo!

  74. MOI scrive:

    La prima è la famosa-famigerata prozia di Lilli Gruber che credeva davvero che … Hitler li avrebbe liberati da Mussolini.

    • Z. scrive:

      Eh… invece zio Adolfo abbandonò la rivendicazione nell’interesse dell’alleanza.

      Non era abitudine di Hitler. Fu molto sfortunata, la signora.

  75. mirkhond scrive:

    Mi’, per me e’ un segnale che vuoi aprirti alle diversita’.

    Quanta filosofia! 🙂
    Ho semplicemente bisogno di una brava ragazza che mi voglia bene e non mi faccia sentire solo, accettandomi per come sono, e non come dovrei essere (per chi? per cosa?), come continua a ripetere l’ex amico Peucezio….

    • Z. scrive:

      Peucezio non dice che dovresti fingerti qualcun altro, ma solo che a volte tocca accettare qualche compromesso. Nessuno si comporta allo stesso modo con tutti, ma questo non fa di tutti noi degli ipocriti o dei bugiardi!

      • mirkhond scrive:

        Peucezio si diverte a fare il frocio coi culi degli altri….

        • gotcha scrive:

          Ho semplicemente bisogno

          mì, è come se andassi da una tizia a dirgli: “guarda, non mi va di mettermi in discussione (che è poi quello che tu traduci con comprometterti o fare il frocio col culo degli altri..), ho bisogno che mi accudisci e che mi stai vicino”! secondo me ti risponde “guarda, facciamo 30 all’ora e non se ne parla più”!

          • mirkhond scrive:

            Vabbè, lasciamo perdere….

          • Peucezio scrive:

            Sai cosa dà fastidio, in tutta franchezza (e l’amicizia non c’entra, anche se a te piace sempre piange gli ex-amici: con Pino sei diventato ex amico circa trentaseimiladuecentoquarantanove volte)?

            Che tu dici di volerla una donna.
            Ma consideri un insulto qualsiasi minima cosa che vada nel senso di fare qualcosa per ottenerla.
            In pratica è come se le dicessi: “vai a fare in culo! Ti voglio, ma a condizione che tu diventi quello che dico io, su misura per me, e io non mi smuovo di un millimetro”.
            Spiegami mezzo motivo al mondo per cui una donna dovrebbe accettare una posizione così egoistica.
            Poi tu mi dirai che non è così, ma resta il fatto che ti respingono, quindi qualcosa non funziona.

            La pretesa di essere accettati per quello che si è è la massima espressione di egoismo e di chiusura che uno possa avere, perché è giusto che una accetti i tuoi limiti, ma tu prima devi avere almeno tentato di forzarli, devi almeno aver dimostrato la buona volontà, l’intenzione. Altrimenti vuol dire che non te ne frega niente.
            L’amore è confusione, dissoluzione nell’altro, non rivendicazione ossessiva della propria identità, che invece è amor sui.
            Che non significa che uno non debba mantenere una sua fisionomia, ma un conto è mantenere una propria fisionomia, un conto l’autoindulgenza assoluta verso tutti i propri limiti, le proprie pigrizie, paure e inerzie.

            Ovviamente mi risponderai che non ti capisco e io ti ribadirò che m’interessa aiutarti, non capirti, per cui ci terrei soltanto che quello che dici sedimentasse un minimo in te, se in fondo in fondo, in qualche tuo recesso remoto, sentissi che ho una parte di ragione (non dico tutta, solo una parte…).

          • mirkhond scrive:

            E che sottoscrivi, se non sai nemmeno di chi si sta parlando?

          • mirkhond scrive:

            Chi mi piace non mi vuole.
            Questo è tutto Peucezio.
            Se lo vuoi capire bene.
            Altrimenti fa lo stesso.
            Sono stufo di sentirmi tali predicozzi psicologici da una vita.
            Saresti un ottimo psicologo.
            Ma se tu le fai una dichiarazione e lei ti dice che possiamo vederci coi suoi amici e il SUO FIDANZATO, che cazzo devo pensare, caro il mio psicologo?
            Nella steppa si diceva che non C’E’ CHE UN SOLO TURCO CHE REGNA SU TUTTI GLI ALTRI.
            Su tutti gli altri Peucezio, non uno stronzo come gli altri….
            Poi il tuo aiuto dallo a qualcun altro…..
            Ecco ora ho pronunciato la formula magica che me la toglierà per sempre dai pensieri e dal cuore.
            Esattamente come per tutte le altre che l’hanno preceduta.
            Funziona sempre, e funzionerà anche questa volta.
            E’ l’esperienza che parla….

          • Z. scrive:

            Se ti ha risposto così molto probabilmente hai ragione: ha un fidanzato e non è disposto a cambiarlo per te. Però uscire con loro e conoscere nuova gente mi sembra comunque una buona idea.

            Non è un predicozzo, è solo un’opinione 🙂

          • mirkhond scrive:

            Non m’interessa condividere le stronzaggini.
            Mi interessava lei.
            Non è possibile?
            Basta.

          • Z. scrive:

            Duca, tu conosci i suoi amici? sai per certo che è gente superficiale e vuota come la descrivi?

            Se è così allora ritiro tutto. Altrimenti forse varebbe la pena di dar loro il beneficio del dubbio, no?

          • gotcha scrive:

            @mirkhond
            Sottoscrivo la lettura generale della situazione.

          • Peucezio scrive:

            Mirkhond,
            a parte la storia del turco, che non ho capito, il resto è chiaro.
            E sai bene quanto mi dispiace e quanto partecipo di questa tua delusione.

            Ma, diamine, non è che puoi restare solo tutta la vita, perché hai avuto il palo da questa! Mica è l’unica donna sulla faccia della terra! E ce ne sono tantissime in giro che corrispondono ai tuoi canoni e possono piacerti altrettanto e di più.

    • PinoMamet scrive:

      Ma certo che ti deve accettare per come sei, ma prima devi affascinarla un po’, e non impegnarti al contrario per farla scappare!

      Io non so se hai mai pescato- io da ragazzino ci passavo le giornate- ma la faccenda di conoscere-comnquistare ragazze non è molto diversa.
      Sbaglia chi parla di “caccia”, non c’entra proprio niente.
      (PS non credo sia un paragone sessista: anche le donne andranno a “pesca” di uomini, suppongo).

      Ci vuole pazienza, ci vuole un’esca, e bisogna pasturare un po’.

  76. mirkhond scrive:

    “Io non so se hai mai pescato”

    No.

    • PinoMamet scrive:

      Beh, in ogni caso te lo consiglio come hobby!

      è economico, è adatto al temperamento riflessivo (“the compleat angler, or, the contemplative man’s recreation” è il nome di un poetico manuale di pesca del XVII sec., popolarissimo nel mondo anglosassone), ti lascia il tempo per pensare alla storia bizantina, e poi abiti anche vicino al mare!!

  77. mirkhond scrive:

    “Ora fai uno dei mestieri più belli del mondo”

    E quale sarebbe questo mestiere?

  78. mirkhond scrive:

    “o minestra o finestra.”

    Non c’è problema, visto che la minestra la cucina ad un altro…..

  79. habsburgicus scrive:

    da un sito italo-ucraino (fra l’altro fatto pure bene)..eh sì, talora si trovano delle “perle” nei posti più impensati

    cit
    Concordo assolutamente con quanto hai scritto.
    Io sono ateo ma anni fà mi sono dovuto convertire all’Islam, da qui un po’ lo conosco.
    Avevo 22 anni e la mia ex-moglie iraniana 20. Per registrare il nostro matrimonio in Iran sono dovuto diventare musulmano sciita, non sunnita.

    Ho dovuto dichiararare che vi è un solo Dio, che Maometto è il suo profeta e che il Corano è il libro delle preghiere. Personalmente non avevo nulla in contrario quindi lo ho fatto.
    fine cit

    @Moi
    è inutile..ogni volta che ci sono italiani “cherchez la femme” 😀 si indovina sempre !

    @in generale
    si deducono alcune cose, o meglio confermano perché sono stranote almeno qui
    1.la vera differenza fra “cristiani” occidentali e musulmani orientali è che loro ci credono, gli occidentali con rare eccezioni no(n più)
    2.almeno in Iran non sono poi così terribili..presumo abbiano capito subito che era una conversione farlocca..o dobbiamo ritenere che siano pure fessi ? 😀 (e non è così) fra l’altro non accenna a circoncisione che in effetti potrebbe essere traumatizzante..che gli iraniani, mostrando tolleranza, non la richiedano agli occidentali ?
    comunque l’Iran (si veda anche articolo di qualche giorno fa) è molto meglio di come ce lo presentano..e lo sciismo è di dieci spanne sopra il cosiddetto sunnismo 😀 (di cui ci sono molteplice varianti, a parte le 4 scuole “canoniche malekita, sciafeita, hanbalita e hanafita..non tutte sono pessime, sia chiaro, ma non è un caso che il criminalume isisiano sia nato in ambito iper-sunnita e odi gli sciiti più, forse, di quanto odi noi..ed è tutto dire)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ma poi se rinnega è legale? Perché sull’apostasia in Iran leggo tutto è il contrario di tutto.

      • habsburgicus scrive:

        me lo sono chiesto io pure…
        comunque, da quando si deduce il tipo ormai bazzica l’Ucraina e non certo il mondo islamico :D..e probabilmente penserà “chissenefrega” 😀

  80. mirkhond scrive:

    In Iran non è richiesta la circoncisione a convertiti di età adulta.
    Così almeno lessi in un libro della studiosa italo-iraniana Farian Sabahi, lei stessa shiita imamita.

  81. mirkhond scrive:

    “è il film di mirkhond”

    No è il film di Vicente Aranda.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Vicente_Aranda

  82. mirkhond scrive:

    “Quello che Mirkhond non vuole capire è che la vita si fonda sulla statistica, sul calcolo delle probabilità.”

    Quello che Peucezio non vuol capire è che la vita NON si fonda sulla statistica, ma su persone e caratteri veri, che spesso sfuggono ai nostri incasellamenti.

    • Peucezio scrive:

      Quindi uno li incontra per opera dello Spirito Santo. Uno esce di casa, fa il giro attorno all’isolato e lo Spirito Santo provvede a mettere sul suo cammino da donna della sua vita, che appena lo vede lo rionosce e gli salta fra le braccia.

  83. daouda scrive:

    Se adorissimo Dio, tutto ci verrebbe dato oppure sapremmo che le nostre peripezie sarebbero sante ossia una crociata silenziosa, e ciò ci riempirebbe di gioia! Invece non adoriamo, e pur volendolo, i capoccia ce lo impediscono perché i ladri sono entrati nel tempio.
    Ergo ce la pijamo n der culo, l’importante è tenere la barra dritta, coraggio!

  84. PinoMamet scrive:

    Una cosa che c’entra poco.

    Io credo che quando un italiano si immagina la Società Matriarcale si immagini un paese governato da bellissime amazzoni in bikini, sempre pronte a fare sesso, e che in più si prendono anche la briga di prendere le decisioni.
    Fosse così, mi ci trasferirei anche io.

    Purtroppo temo che assomiglierebbe di più al paese governato da una serie di Merkel, Thatcher e Fornere, in cui il sesso verrebbe sottoposto a un regime proibizionista boldriniano…
    😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      😆

    • Peucezio scrive:

      Il fatto è che nell’Italia di oggi vige il patriarcato.
      Il matriarcato vigeva (in parte) fra i contadini, fino a un paio di generazioni fa.

      • PinoMamet scrive:

        “Il fatto è che nell’Italia di oggi vige il patriarcato.”

        Questo è molto controintuitivo…

        • Peucezio scrive:

          Sì, perché si ragiona per schemi preconcetti, in base alle dichiarazioni, più che alla realtà.
          La realtà è che una società di donne con poche competenze esterne e pubbliche (schematizzo, ma in generale è più o meno così), ma con un’estrema abilità nel gestire i rapporti con gli uomini, grazie alla ritrosia e al fare le preziose, concedendosi col contagocce e costringendo a forme di corteggiamento ossessivo, non è certo una società ginecocratica.
          Nelle società a dominanza maschile le donne sono forti, decise, franche e prendono loro l’iniziativa. In Italia è l’esatto contrario.

    • gotcha scrive:

      Pino, finalmente abbiamo trovato un accordo su questo punto! La societa’ di amazzoni in bikini e’ la mia utopia. La Thatcher e la Merkel sono dei travestiti.

    • Francesco scrive:

      e per fortuna, che il trio è totalmente inchiavabile!

      meglio la letteratura etrusca comparata

      ciao

  85. mirkhond scrive:

    Ma quale patriarcato?
    Oggi comandano le donne!

  86. mirkhond scrive:

    Fatti un giro in comunità da mia sorella, e poi vediamo se torni a dire che vige il patriarcato!

  87. Pietro scrive:

    Sono due poteri diversi. Gli uomini hanno il potere dei bambini, con i giocattolini le bombe le guerre le mazzate. Invece le donne hanno il potere vero, quello della mamma che ti spedisce a letto senza cena. In realta’ questo potere ancestrale e di tutt’altro genere della superficialita’ maschile e’ stato abbastanza compromesso dal femminismo che ha voluto portare le donne su un piano chiamato di parita’ che in realta’ era un piano altro, probabilmente inferiore.

  88. MOI scrive:

    Oramai il Femminismo serve soltanto per mandare la Lèdilàich di turno in TV a difendere i Poteri Forti, recitando un mantra imparato a tavolino … con accusa di Maschilismo a chiunquO 😉 osi contraddirla nel merito (!) delle questioni !

  89. Z. scrive:

    Allora,

    vi siete o no tutti convinti che il referendum di Zìbbras non è stato che un’imbarazzante manfrina, che la Grecia (e temo non solo la Grecia) finirà per pagare a peso d’oro?

    Ricordatevi sempre due cose:

    1) Z. ha sempre ragione, come il DUSCIE;
    2) non esagerate con l’Oki. E se lo fate, prendete regolarmente i gastroprotettori. Altrimenti viene l’ulcera 😀

    • mirkhond scrive:

      Io lo prendo da anni il gastroprotettore.
      Ma non certo per effetto di Zanardo.
      ps. Nel romanzo di Silone, La Volpe e le Camelie, che sto leggendo, vi è un avvocato ticinese socialista chiamato Zeta!
      Ed usa lo stesso linguaggio paraculo di Zanardo! 🙂
      Ora, visto che Zanardo (per quel che se ne sa) non deve avere più di 60 anni, bisogna riconoscere che Silone ha avuto il dono della preveggenza?
      Il romanzo fu rielaborato nel 1958-1960 e pubblicato subito dopo, basandosi su un racconto precedente, La Volpe, del 1934 (e in cui l’avvocato Zeta non compare).

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Z come al solito fa confusione tra proposizioni descrittive (che si connotano per vero/falso) e proposizioni prescrittive (connotate da giusto/sbagliato).
      Quindi lui diceva “il popolo greco non deve esprimersi”, “la Germania deve avere mano libera” e “il pugile deve pestare la vecchietta e mandarla all’ospedale”. Le tre cose sono successe, la vecchietta è andata all’ospedale, e Z conclude che lui aveva ragione a dire che quelle tre cose erano giuste, perché si sono realizzate.
      Insomma, ha trovato il modo ideale per avere sempre ragione: stare dalla parte del più forte e prepotente 😀

      Il che è tipico del suo gruppo umano, che dopo aver perso per lustri andando contro Berlusconi ha deciso di vincere sfornandone un clone deteriore.

      • PinoMamet scrive:

        Z., con tutto l’affetto, devo dire che secondo me Maurì un po’ ci ha preso…

        • Francesco scrive:

          non che abbia seguito con attenzione il dibattito ma il referendum greco si è rivelato una buffonata anche pericolosa (pensate se avessero fatto un contro-referendum in Germania, credo saremmo già allo scontro armato)

          la Germania ha già troppo mano libera, anche perchè apre avere molti dalla sua parte, non fosse già abbastanza potente di suo; di certo è la sua firma che regge le cambiali di tutta Europa

          sul match tra Mike Tyson e Nilde Iotti non so nulla, invece

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            la Germania ha già troppo mano libera, anche perchè apre avere molti dalla sua parte

            Questo è verissimo: mezza Europa sarebbe stata esposta alla rinegoziazione e, caduto il bluff greco sul default e tutto il resto, sembrava opportuno mettere al sicuro il denaro incatenando il debitore.
            Del resto, Italia in primis, nessuno ha più paura di finire come la Grecia, piuttosto si ha paura di finire per colpa della Grecia…

        • PinoMamet scrive:

          Questa cosa del contro-referendum in Germania me la dovete spiegare
          (nota bene: affermazione retorica, non me la potete spiegare perché non ha senso).

          La Grecia è parte in causa; deve decidere del suo futuro nei confronti dell’Unione Europea.

          Ma la Germania, esattamente, cosa cazzo vuole?? Chi l’ha eletta rappresentante dell’Unione Europea? Chi ha votato Schauble o come minchia si scrive coem ministro dell’economia europeo ??

          La Germania ha diritto ha chiedere indietro i soldi che ha prestato a titolo “individuale” di nazione. SE quei soldi esistono (io credo sia tutta una faccenda di banche, ma sono questioni abbastanza intricate).
          Ha anche diritto a fare pressioni per difendere i proprio interessi nazionali, non più di qualunque altro paese.

          Non ha alcun diritto di aver voce in capitolo nella politica interna greca, tantomeno di esigere riforme politiche o sociali in un altro paese!

          Qualcuno ricordi ai tedeschi che sono dei testa di cazzo, please.

          • Francesco scrive:

            diciamo che la Germania sta ai fondi europei alla Grecia come il Milan alle vittorie in Champions League dell’Italia

            così capisci Pino?

            se i crucchi (e i loro amici) si sfilano, l’Europa diventa una definizione geografico-culturale

            ciao

          • Thyrrenus scrive:

            Ma se una cosa è stata costruita male, se si forza una politica economica che favorisce solo i più grandi ecc. che senso ha questa costruzione europea? Meglio farla finita e magari ricominciare daccapo. Si deve pur imparare dagli errori e non perseverarvi.

          • Z. scrive:

            Il contro-referendum in Germania ha senso più o meno quanto il referendum greco, o quanto un referendum comunitario generale. Naturalmente si tratta di situazioni diverse:

            1) il referendum greco ti chiedeva se tu, greco, voleva accettare le proposte rivolte al governo greco;
            2) il refrendum generale ti chiederebbe se tu, cittadino comunitario, accetti che l’UE faccia ulteriori prestiti alla Grecia;
            3) il referendum tedesco ti chiederebbe se tu, tedesco, accetti che la Germania contribuisca per la propria parte ad un ulteriore prestito alla Grecia.

            Poi io penso che rimettere queste decisioni a un referendum – dall’esito scontato – non sia una buona idea, ma questo lo sai già 🙂

          • Roberto scrive:

            “Questa cosa del contro-referendum in Germania me la dovete spiegare”

            Mica un referendum su cosa devono fare i greci, ma, come dicevo qualche giorno fa, “siete d’accordo a che la Germania presti altri x miliardi di euro alla Grecia?”

            (Poi parliamo sempre della Germania, ma prova a pensare lo stesso referendum in un qualsiasi altro stato membro…)

          • PinoMamet scrive:

            Ok, voglio concedere che abbiate ragione sul referendum tedesco (o europeo).

            Fatto sta che quello che abbiamo visto è sempre la Merkel che va a dettare legge nel paese altrui, che non è un bello spettacolo.

            Ammettiamo che io debba dei soldi a Tizio: Tizio ha diritto di dirmi “li rivoglio entro martedì”, non ha diritto di dirmi “per averli devi cacciare da casa nonno e vendere il frigorifero”: questi sono fatti miei.

            Chiara la mia posizione?

            Ora cito Francesco:
            “se i crucchi (e i loro amici) si sfilano, l’Europa diventa una definizione geografico-culturale”

            E non sarebbe una bella cosa? A me quest’Europa, absit iniuria Roberto, piace sempre meno.
            Tedeschi che dettano la politica interna di un altro paese? No, grazie.

            Magari facciamone una diversa, ci possiamo pensare.

          • roberto scrive:

            “per averli devi cacciare da casa nonno e vendere il frigorifero”

            d’accordo,
            ma tizio potrà ben dirmi “guarda, ti presto ancora dei soldi, ma smetti di giocare d’azzardo, anzi vai oggi in clinica a curare il vizio, smetti anche di bere e inizi a cercare un lavoro”?

            io devo ammettere che in questa storia ci capisco poco e niente quando si parla di vinti e vincitori ma ho l’impressione che la verità sia nel mezzo delle due posizioni, greca e tedesca (poi un giorno qualcuno mi spiegherà perché prendersela solo con i tedeschi, se ho fatto bene i conti i pro greci erano tre, IT, LUX e FR. mi sa che tsipras la hitler card se l’è giocata benissimo).

            nell’accordo ci sono assurdità (specialmente se si pensa ai tempi: un codice di procedura civile in 5 giorni? riforma dell’IVA in 24 ore?) e cose che sono di buon senso (creare un ufficio statistico che funzioni in modo normale, e le due disposizioni summenzionate, ma anche li andrebbero fatte non alla boia in 24 ore!)

            faccio un esempio concreto per farmi capire: l’IVA (concreto si fa per dire perché non sono sicuro di aver capito come funziona: salvo errore da parte mia, uno sconto del 30% sull’IVA nelle isole).

            io capisco che ci sia un’esenzione/sconto per l’isoletta sperduta dove tutto, pure l’olio, deve essere portato col battello, lo capisco un po’ meno per mykonos o santorini.
            e quindi vedo due posizioni estreme e specularmente sciocche
            1. greci: l’esenzione IVA sulle isole non si tocca…essì vogliono mantenere i pope, l’esercito e tutti i loro funzionari escludendo dalla fiscalità le uniche due attività produttive, armatori e isole!
            2. europa: l’esenzione iva va eliminata e basta; attenti però e l’isoletta in fondo all’egeo rischia di essere abbandonata

          • Francesco scrive:

            Pino

            è che nella UE i paesi membri sono responsabili in solido (o quasi) dei debiti gli uni degli altri.

            Capisci che se Tizio si indebita fino al collo e non smette, gli altri iniziano a pensare che quei debiti graveranno su di loro e non è cosa che faccia molto piacere.

            E se zia Angela è quella con più soldi che rischia di pagare di più, sarà lei a parlare con più peso.

          • roberto scrive:

            leggo ora

            https://euobserver.com/economic/129637

            si certo, nazimerkel e siamo tutti un protettorato tedesco, ma non mi pare un gesto di grande generosità da parte del regno unito ( e polonia, e olanda il cui primo ministro aveva fatto campagna elettorale su “no more money to greece”)….

          • Z. scrive:

            Pino,

            — Ammettiamo che io debba dei soldi a Tizio: Tizio ha diritto di dirmi “li rivoglio entro martedì”, non ha diritto di dirmi “per averli devi cacciare da casa nonno e vendere il frigorifero”: questi sono fatti miei. —

            Cacciare il nonno e vendere il frigo, se vuoi, sono ciò che il tuo creditore chiede come garanzia per prestartene (molti) altri.

          • gotcha scrive:

            A me il discorso della grecia spendacciona non convince: se il problema sono popi, burocrati e militari da mantenere, la germania potrebbe chiedere ai greci di buttarli in mare. Se ho un figlio che si droga, lo bastono prima di togliere il cibo ai figli “seri”; e quand’anche chiedessi loro dei sacrifici, ricorderei sempre che la colpa e’ di uno stronzo. Sento troppe critiche del genere allo stato sociale: “si e’ vissuti troppo al di sopra delle proprie possibilita’”. Bisognerebbe chiarire CHI e’ vissuto al di sopra delle proprie possibilita’, e chiedere conto a lui!
            E inoltre: se una banca presta soldi sapendo di non averli indietro, ma incassa interessi, ipoteche, e risanamenti pubblici, viene il sospetto che a lei convenga prestare in modo sconclusionato. Per non parlare delle speculazioni.
            Insomma, il concetto di austerita’ e’ saltato fuori quando i banchieri si sono resi conto di aver fatto un sacco di cazzate, altrimenti avrebbero cominciato ad applicarlo almeno negli anni 70′.

          • PinoMamet scrive:

            “d’accordo,
            ma tizio potrà ben dirmi “guarda, ti presto ancora dei soldi, ma smetti di giocare d’azzardo, anzi vai oggi in clinica a curare il vizio, smetti anche di bere e inizi a cercare un lavoro”?”

            Certo, ma quello che la Germania neppure chiede, ma a questo punto pretende, è ben più di una garanzia (“smetti di bere e di giocare ai cavalli”) è una vera e propria mappa della ristrutturazione economica e sociale di un paese altrui
            (“mi metti per iscritto che mangerai questo e quest’altro e che caccerai nonno se si ripresenta”).

            Insomma, c’è un limite.
            Anche perché alcune delle richieste, lo vedi anche tu, sono abbastanza assurde.
            Che poi anche alcune delle posizioni greche lo fossero, è pure vero.

            Ma appunto: visto che alcuni paesi sono quasi altrettanto coinvolti economicamente (Francia e anche Italia, credo), perché deve essere il parere della Merkel l’unico che conta??

          • PinoMamet scrive:

            Tanto più, cioè, che altri paesi (la Francia e anche l’Italia…) sembrano avere posizioni più ragionevoli.

          • roberto scrive:

            Pino

            “Insomma, c’è un limite.
            Anche perché alcune delle richieste, lo vedi anche tu, sono abbastanza assurde.
            Che poi anche alcune delle posizioni greche lo fossero, è pure vero.”

            questo sintetizza la mia posizione (togli pure “abbastanza”)

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Io credo che la Merkel ora sia stata solo il poliziotto cattivo: se Francia e Italia avessero voluto, la posizione tedesca avrebbe avuto un peso ben inferiore. Ma FR e IT hanno troppi soldi da perdere…

          • roberto scrive:

            gotcha
            “se il problema sono popi, burocrati e militari da mantenere, la germania potrebbe chiedere ai greci di buttarli in mare.”

            invece secondo me non puoi, ma proprio no, dire “licenziate tizio caio e sempronio” (non escludo che sia stato fatto, nel caso il mio giudiczio è “porcata”)

            quello che è stato sicuramente fatto è stato chiedere (ordinare) alla grecia di diminuire il nuumero di persone pagate con i soldi dei contribuenti.

            poi a ai greci scegliere se licenziare pope e soldati oppure postini, maestre o i dipendenti della televisione pubblica come hanno fatto

          • roberto scrive:

            su bad cop vs good cop la penso come mauricius

          • Z. scrive:

            Più che altro credo che su un punto abbia ragione Fassina, reduce dalla sua grottesca passerella ateniese: come si fa a pensare che la Grecia possa rendere 50 miliardi in un tempo ragionevole?

            Mi sembra un po’ come continuare a buttare soldi in un piatto quando sai che non lo puoi vincere. Capisco che ne gliene hai già messi tanti ma a volte devi accettare di averli persi. Solo che non so quanti ne abbiamo persi ad oggi.

          • gotcha scrive:

            @ roberto

            il principio che tu invochi è sacrosanto, però ho il sospetto che la paghino sempre i soliti, e per gli straccioni pagare quanto i ricchi significa sempre pagare di più!

          • Peucezio scrive:

            Z.
            “Cacciare il nonno e vendere il frigo, se vuoi, sono ciò che il tuo creditore chiede come garanzia per prestartene (molti) altri.

            Un creditore così qualunque persona sensata lo prende a calci nel culo e continua a somministrargliene per alcuni chilometri, fino a creargli un secondo buco del culo.

          • Z. scrive:

            Se il governo greco ha accettato, infatti, è perché spera di salvare nonno e frigo.

            Comunque nessuno li invaderà. La scelta è loro, dopotutto.

        • mirkhond scrive:

          Meno male che ve state accorgendo anche voi…. 🙂

  90. Francesco scrive:

    immaginiamo che abbiano ragione il Duca, il Pino e il Papa e che si possa realizzare una società “comunista” libera dai vincoli del denaro.

    allora, io la mia settimana la metterei giù così:

    Lunedì: insegnamento a gente più giovane, se possibile liceali
    Martedì: lavoro manuale, magari all’aria aperta
    Mercoledì: sano riposo
    Giovedì: lavoro intellettuale, ammesso che serva a qualcosa
    Venerdì: lezioni e studio (il Duca va bene come insengnante)
    Sabato: sport e cinema (con Pino ma non sceglie lui il film)
    Domenica: Santa Messa e pranzo in famiglia

    poi si ricomincia

    ecco, adesso ditemi che non sono un comunista sotto sotto

    • PinoMamet scrive:

      Io non ho mai detto che vorrei una società libera dai vincoli del denaro, a dire il vero, mi sono limitato a fare qualche modesta critica allo strapotere dei capitalisti…

      ora, può essere che questo faccia di me un comunista nel tuo immaginario, ma lì dentro sono in buona compagnia 😉

      in ogni caso, davvero, mi sfugge cosa c’entri ognuno dei tuoi punti, sia col comunismo che con il vincolo del denaro!
      😉

      Se invece parliamo della settimana ideale, beh, penso che meno ore di lavoro (facciamo 3 al giorno?) non dispiacerebbero a nessuno, e credo che prima o poi la tecnologia ci permetterà di arrivarci…
      se i capitalisti non ce lo impediranno prima 😉

      Tu mi dirai, ma come, il capitalismo che si mette di traverso al progresso tecnologico? Quando mai! Semmai quelli sono i sindacati…
      ma vedi, io credo che sia i capitalisti che i sindacalisti siano prigionieri di un pensiero magico molto simile, quello per cui “il lavoro nobilita” ed è tanto bello vedere il lavoro, potrei passare ore a vedere qualcuno che lavora 😉
      (lo diceva Mark Twain?)

      insomma, l’idea che il lavoro, la fatica, siano una punizione, che spetta “giustamente” sempre agli altri…
      a costo di essere autolesionisti.

      ciao!!

      • Francesco scrive:

        io ho un’idea molto diversa del lavoro, compreso il mio

        stavo cercando di immaginare cosa mi piacerebbe fare SE potessi fare quello che mi piace, e di essere serio

        che è un pò quello che immaginava Marx, anche lui sulle spalle del progresso tecnologico (e sociale)

        ciao

        • Francesco scrive:

          x Pino

          è che tu al solito ti fermi a metà strada … “qualche critica ai capitalisti” pfui! voglio il pacchetto completo, rivoluzione e liberazione!!!

          ciao

      • Peucezio scrive:

        Come dicono i russi:
        tre cose non stancano l’uomo:
        1) vedere il fuoco che brucia nel camino,
        2) vedere le nuvole che passano nel cielo,
        3) vedere l’altro uomo che lavora.

  91. MOI scrive:

    Ricapitoliamo la Triplice (tre punti propedeutici ciascuno al successivo)
    Profezia di Alba Dorata :

    1 Tsipras vince (ultimissima occasione per la mitologia sinistroide)
    2 Tsipras fallisce (realtà)
    3 I Greci perdono la pazienza, mandando su “Noi” al giro successivo (svolta) …

    … 2 su 3 ?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Vince Alba Dorata, Alba Dorata fallisce, i greci votano chi? Ah, già, non ci saranno più elezioni 😀

      Parlando razionalmente del referendum greco, fuori dagli schemi ideologici, è chiara una cosa: Tsipras bluffava.
      Per fare bancarotta devi avere una spalla (cioè qualcuno che il giorno dopo, per ragioni geopolitiche, ti presta soldi a fondo perduto per farti ripartire) e già infatti c’era la corsa a cercare di indovinare chi fosse. I più pensavano alla Russia (ma io ci credevo poco: era in difficoltà), io propendevo più per la Cina (che pure tende ad essere geopoliticamente neutra, ma magari l’hub nel Mediterraneo le serviva, poi con i porti in svendita…), ma nulla era chiaro. Alla fine abbiamo capito che la spalla non c’è mai stata e che tutto serviva per tirare la corda, con non si sa bene quali risultati.
      Chi tira la morale ora è ancora in anticipo, però: Tsipras ha un passaggio parlamentare in patria, con una maggioranza sfasciata. Se le riforme non passano, per una ragione o per l’altra (difficile, perché le opposizioni lo voteranno con entusiasmo, ma possibile), che succede? Salta il tavolo? E’ chiaro che tornare alle urne significano settimane/mesi senza liquidità e senza governo.
      A questo punto la gestione della transizione a chi verrà affidata? E con che legittimazione? E i soldi per la spesa corrente da dove saranno tirati fuori?
      I nostri veggenti hanno già tutte le risposte, io no.

      • Francesco scrive:

        l’unica risposta è che le riforme devono passare o i greci devono imparare a vivere senza banche

        • MOI scrive:

          L’unica FORSE per la Grecia sarebbe puntare tutto sul turismo che legalizzi ogni vizio: prostituzione, droga, gioco d’azzardo, corride per Spagnoli a cui l’ han tolta, combattimenti fra cani, galli, bestie d’ogni sorta, tra persone … basta che siano tutte consenzienti le persone che lavorano nel turismo .

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ed esattamente in che modo questo tra 12 ore garantirebbe liquidità immediata?

          • MOI scrive:

            Dicevo avendo in mente uno scenario di ritorno alla dracma e “senza banche”, come diceva Francesco , con la gente che torni a mettere i soldi nel materasso … ritenendolo più sicuro !

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ora Francesco ti fulmina con il moltiplicatore monetario, eh! 😉

          • Francesco scrive:

            sono rimasto al moltiplicatore degli investimenti di JM Keynes, a dire il vero

            però sarebbe divertente vedere, sulla pelle dei greci/romei, come si vive senza banche/usurai

            magari l’idea che su viva peggio è una menzogna del Nemico

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Oddio, allora come si chiama quel rapporto tra il relativamente poco circolante (i biglietti che sono realmente stampati) e la molta moneta bancaria e che fa sì che quindi siamo in realtà molto più ricchi?

          • Francesco scrive:

            mi sa che hai pienamente ragione, è quella roba per cui le banche prestano soldi che non hanno, fidandosi sul fatto che nessuno andrà a controllare, giusto?

            del resto, se li tenessero al sicuro, i soldi, non potrebbero prestarli e sarebbe un disastro (altro che i danni dell’usura lamentati da Pound)

  92. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Una morte emblematica … commise l’errore di sopravvalutare, e di gran lunga, la capacità di discernimento della realtà storica e sociale tra Fine Settecento e (allora imminente) Inizio di Terzo Millennio da parte delle Massonerie d’ Europa.

    http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/biffi-morto-cardinale-funerale-lutto-1.1143608

    Massoncelli Insipienti che non hanno esitato a segare il ramo su cui stavano seduti, trascinando seco una pletora di Pecoroni Belanti … convintissimi, ancora o oggi e per “relativamente” 😉 molto tempo ancora, di essere invece Leoni Ruggenti !

    • habsburgicus scrive:

      grande prelato…e anche abbastanza coraggioso (per quanto può esserlo un post 1965)

      P.S
      un giorno forse qualcuno mi spiegherà (è l’obiezione più seria che pongo ai sedevacantisti che manco rispondono :D) perché uomini senza dubbio coraggiosi e capaci di andare controcorrente quali il compianto Biffi e ancora più (perché vissuti prima) Siri, Ottaviani e diversi altri (Parente, all’estero Proença Sigaud ecc) NON ABBIANO TROVATO IL CORAGGIO METTENDO A REPENTAGLIO LE LORO CARRIERE di recarsi in corpore da Montini (che i più chiamano Paolo VI dal 1963 al 1978) dicendogli seccamente che ora basta ! passì la Gaudium et Spes, passi la dichiarazione sulla libertà religiosa, passi la Populorum Progressio, passino anche le prime riforme liturgiche, i primi conati di ecumenismo e la semplificazione del ecolare cerimoniale ieratico pontificio, ma LA RIFORMA LITURGICA DEL 1969..NON UN PASSO INNANZI VERSO L’ABISSO..altrimenti lo avrebbero dichiarato eretico e scismatico, inimicus Chrisit et ecclesiae suae CORAM POPULO
      chissà, forse Paolo VI (per puro interesse personale) avrebbe ceduto, temendo lo scisma e temendo (forse di più, da parte di chi promosse un Marcinkus :D) la diminuzione delle palanche dei fedeli 😀
      si sarebbe forse salvato qualcosa e magari più tardi si poteva ripartire..
      se però era scritto che si dovesse finire, almeno il crollo sarebbe stato con dignità ! (e, en passant, ci sarebbero buone ragioni ecclesiologiche per negare legittimità a Paolo VI e successori..ciò che dovrebbe interessare a quegli ambienti, ma dal poco che ne so manco ci pensano 😀 ed elaborano astruse teorie, invece !)
      Biffi c’entra poco..allora non aveva ancora così peso..però la sua dipartita mi ha offerto l’occasione di questo sfogo 😀
      la città di San Petronio è più povera senza il Cardinale…e anche l’Italia, quella vera ! (per quanto ancora esiste)

      • habsburgicus scrive:

        è saltato un NO…ma ritengo il senso sia chiaro !

      • PinoMamet scrive:

        Ma quale sarebbe la dichiarazione sulla libertà religiosa?

        • habsburgicus scrive:

          Nostra Aetate

          • PinoMamet scrive:

            Beh, l’ho letta ora (sul sito del Vaticano) e devo dirti che non c’è niente del genere, invece si dice (copioincollo):

            “La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini.

            Tuttavia essa annuncia, ed è tenuta ad annunciare, il Cristo che è « via, verità e vita » (Gv 14,6), in cui gli uomini devono trovare la pienezza della vita religiosa e in cui Dio ha riconciliato con se stesso tutte le cose (4).
            (neretto mio).

            Insomma, niente di diverso dalla tradizionale dottrina della Chiesa…

          • habsburgicus scrive:

            in realtà sarebbe la Dignitatis Humanae..
            ,a io intendevo appunto la N. Ae.

            e infatti, se hai letto quella potevano anche, al limite, “passargliela” 😀 [anche se c’è altro meno tradizionale]
            ma non plus ultra, per rovesciare il celebre detto spagnolo !

      • Francesco scrive:

        cosa ha di male la riforma liturgica del 1969? che io sono nato un anno prima e conosco solo quella Messa e non mi pare così male

        ciao

        • habsburgicus scrive:

          gli specialisti di liturgia la ritengono protestantizzante..e tanto mi basta per diffidare
          comunque stiano le cose, non di distrugge una Messa pluri-secolare e, in senso alto, millenario (almeno da Gregorio Magno se non prima) per far piacere a due o tre buffoncelli olandesi…o della Papua Nuova Guinea, se è per questo !
          se pensi che gli “ortodossi” per molto memo hanno fatto scisma in Russia (XVII secolo)
          e ai tempi nostri, per il calendario (in Romania, Grecia e dal 1968 anche Bulgaria)
          mai nel mondo “ortodosso” sarebbe stato concepibile tale rivolgimento..lo disse anche il Messori dei tempi d’oro

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Gli specialisti de che?
            Poi mi pare che al tempo di Gregorio Magno non esistesse il rito tridentino che, anzi, aveva già fatto strage di riti veramente millenari. Aver sostituito un rito di 400 anni prima non mi sembra una cosa così catastrofica.

          • habsburgicus scrive:

            non posso credere che tu possa realmente argomentare in tal modo..
            è chiaro che non c’era il rito tridentino 😀 siamo 1000 anni prima 😀
            ma il rito romano di allora (VI secolo) pur subendo influenze gallicane in VIII/IX e altri rimaneggiamenti era rimasto molto simile a quello tardo-antico nel XVI secolo quando fu, ut ita dicam, sistematizzato, codificato, irrigidito e de facto esteso alla Chiesa universale (Missale Romanum del 1570), eliminando tutti (o quasi) quei riti cui accenni..nel XIV secolol, per dire, c’era grande varietà liturgica
            ed è Duchesne, uno dei “tuoi” (accusato di modernismo sotto Pio X di santa memoria, dunque portato alle stelle dal 1962/1965) che., pur facendo notare gli apporti gallicani ec ec ec notò la sostanziale omogeneità del rito romano nei secoli….
            fino al 1969, aggiungo io

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Dal momento che sei tu che affermi l’argomentazione spetta a te. L’argomento del rito precedente millenario si è squagliato e non basta certamente dire “prima era omogeneo, ora no” per salvarlo, visto che è una premessa che si fonda sulla propria conclusione.

          • Francesco scrive:

            Ossignur, non ti pare un pò poco per stracciarsi le vesti?

            Va bene l’importanza della Santa Messa e la nefandezza delle omelie, e va bene anche non farsi piacere le liturgie a la carte, ma che basti odore di “protestanti” per dire che il diavolo è entrato in San Pietro

            aspettiamo almeno un Papa donna e femminista!

            😉

          • daouda scrive:

            Leggiti Don Curzio Nitoglia sul suo blog a riguardo della validità di queste cose.

  93. MOI scrive:

    L’unica sarebbe un’ immensa Fitna in cui prevalga la (purtroppo minoranza) di Umma consapevole dell’universalità della Civiltà Umana, capace di riscoprire quanto di buono esistette nella Cultura Occidentale prima dell’ Allegro Suicidio … ma la vedo dura ! Altrettanto emblematicamente, Umar Andrea Lazzaro è un Baldo Giovine di grande carisma; Tahar Ben Jelloun invece è un Umarell che, sostanzialmente, non conta un cazzo all’infuori di qualche bel seratone in cui viene applaudito e firma qualche dedica agli acquirenti del suo ultimo libro.

    Sostanzialmente, infinite varianti più o meno “attualizzate” dello stesso, purtroppo (!) inutile libro !

  94. mirkhond scrive:

    “Il che è tipico del suo gruppo umano, che dopo aver perso per lustri andando contro Berlusconi ha deciso di vincere sfornandone un clone deteriore.”

    In sostanza per restare di “sinistra” si rinnegano anni di lotte sociali…..

    • MOI scrive:

      In compenso ci si butta a pesce su Animalismo, Ecologismo (a cui debbono sottostare solo gli altri !) e Gender …

      Di fondo, con la mentalità che “l’ Apartheid si risolve … estendendola anche ai Bianchi”. [cit. ; Landini]

    • Francesco scrive:

      forse perchè le lotte sociali avevano portato al disastro economico e politico, diciamo che avevano iniziato a sospettare di aver sbagliato qualcosa

      almeno loro ci erano arrivati

      🙂

  95. MOI scrive:

    a proposito di Iran :

    http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2015/07/13/ARJFTs6E-ultimo_accordo_embargo.shtml

    … mi sa che ce la fanno. O meglio, che verranno lasciati fare.

  96. habsburgicus scrive:

    In anii `50 McCarthy a fost daramat de cele mai pure, dure si stravechi elemente ale stabilimentului financiar anglo-american, nu de “mana Moscovei”.

    “negli anni ’50 McCarthy fu rovesciato, dai più puri, duri e antichi elementi dell’establishment finanziario anglo-americano, non dalla mano di Mosca”
    questo lo dice un romeno [ed è verissimo]
    non che io voglia “convertire” Mirkhond (sarebbe impossibile :D), ma ciò dimostra-insieme a moltissimo altro-che è un errore gravissimo, dal punto di vista storico, associare McCarthy all’iper-liberismo riccastrico da lui aborrito (e non a torto)
    il McCarthy reale, se uno viene a conoscerlo, è ben diverso dalla vulgata filmesca..McCarthy ha subito negli USA quello che i Borbone hanno subito da noi, e con maggior efficacia..intendiamoci, aveva i suoi difetti ed ingenuità, sarebbe strano pretendere il contrario
    ma so già che son parole al vento 😀

    • Francesco scrive:

      ma non lo avevano fatto fuori i progressisti?

      insomma, qualcosa di male avranno fatto anche loro o tutto i finanzieri?

      🙂

      • habsburgicus scrive:

        i “liberals” han fatto clamore..ma la pugnalata gliel’ha data il “tuo” Eisenhower 😀 e l’establishment REP !
        on n’est jamais trahi que par les siens !

        • Francesco scrive:

          don’t touch IKE!

          che poi è interessante che fosse molto a sinistra, se considero la tassazione svedese sui redditi e gli allarmi contro il complesso militar-industriale

          il Generale Rosso?

          😀

          • habsburgicus scrive:

            @Francesco
            leggilo..ti piacerà…finalmente uno che la pensa come te 😀
            http://buchanan.org/blog/is-capitalism-diabolic-16251
            Buchanan è cattolico

          • Francesco scrive:

            grazie

            se è diabolico, il capitalismo è veramente una trappola diabolica

            fa le pentole e le riempie, per dire, mentre la buona volontà al massimo fa un concerto coi coperchi …

            ciao

          • Francesco scrive:

            un pò troppo americano, direi mentalmente chiuso e non riesce a cogliere bene la questione

            senza contare che liquidare Cristo dicendo che “il Suo regno è di un altro mondo” e quindi qui si fa come cazzo ci pare mi sembra troppo laico 😀

            ottima la domanda: ma ‘sto Papa che cosa vuole? che sistema economico migliore del libero mercato ha in mente? perchè a parlare dei massimi principi siamo bravi tutti ma poi bisogna preparare la cena di stasera

            PS QUANTO funziona il socialismo “bolivarian-indigenista”? mica avevamo dei pezzi di blog che risiedono ivi?

            ciao

          • Z. scrive:

            Se non te l’ho ancora scritto lo faccio ora: provo molto rispetto per il tuo conflitto interiore – tra il buon liberista e il buon cattolico che convivono in te – e per i dubbi con cui mostri di viverlo.

          • daouda scrive:

            Mc Charty si è solo sbagliato sull’infiltrazzione comunista in USA.
            Invece di centinaia erano decine di migliaglia gli ifiltrati nei punti più importanti della scoietà statunitense

            Quel liberismo lì è un crematismo ( così lo chiamerebbe Curzio NItoglia ) ed usura a tutto spiano , un mercantilismo corporativista/ lobbystico.

            Il liberismo di per sé è quello, ma chi basa l’economia sulla morale, accetta il concetto di bene comune e riconosce l’autorità statale non può essere annoverato tra i liberisti ( che sfruttano lo stato e lo piegano ai propri dettami ). L’unico , suppongo l’unico, problema di questa gente n campo economico è l’interesse ossia l’usura di cui è difficile comprendere la reale natura. Questa gente intendo i paleo-conservatori ed i paleo-libertari in USA, il resto dei conservatori o dei libertari sono comunisti , se si intendesse finalmente e per una buona volta questo termine come dei camuffatori simulanti per un fine di strategia politica satanico distruttivo

  97. MOI scrive:

    il Ritorno di SuperBuonanno :

    http://www.youtube.com/watch?v=DknHMArkxFw

    VS

    Juncker SuperVillain !

  98. Z. scrive:

    Sul referendum greco.

    Giovani, voi argomentate mediante concetti teorico-filosofici decisamente al di là della mia portata. Così come sono al di là della mia portata (purtroppo) le vostre ben più interessanti discussioni su numerosi temi storici, discussioni che leggo sempre con interesse e attenzione.

    Infatti, da ignorante, avevo detto una sola cosa, e di una banalità quasi imbarazzante: che questo referendum era una manfrina, una manfrina che difficilmente avrebbe portato qualcosa di buono all’Europa, Grecia inclusa.

    E direi che i fatti mi stanno dando ragione, al di là delle mie stesse aspettative.

    Il che non può stupire: io ho sempre ragione, come il DUSCIE 😀

    • Z. scrive:

      Cerchiamo di capirci: “manfrina” non voleva essere un giudizio morale o cose simili. Significava che si trattava non della decisione di investire il popolo di una decisione epocale ma, come dice MT, di un bluff.

      Nei bluff – che è esattamente questo: una manfrina – non c’è nulla di immorale o ingiusto, naturalmente. E sul piano pratico può essere anche molto utile. Talvolta è addirittura necessario.

      Tuttavia qui si trattava di un bluff molto scoperto, che chiunque sarebbe andato a vedere, e così è stato.

      • Thyrrenus scrive:

        Già, ma c’è da chiedersi cosa si deve inventare chi ha l’acqua alla gola. In ogni caso vedremo come le ricette rinnovate della troika risolleveranno miracolosamente l’economia greca. Ripeteranno il miracolo che hanno compiuto in questi anni aurei in cui evidentemente la loro oculata gestione ha portato a trasformare un problema in una tragedia senza ritorno? Quanto bisogna distruggere dell’economia greca perché ci si chieda se si è intrapresa una strada sbagliata? Personalmente io sono depresso. So che presto alcuni miei amici e le loro famiglie dovranno cercarsi davvero il cibo nei cassonetti come accade già a tanti loro vicini. Puoi figurarti che cosa penso a leggere le locandine di Bild e ad ascoltare i commenti nei media tedeschi.

        • mirkhond scrive:

          Magari andasse a pezzi quest’europa di merda.
          Tsipras ha sbagliato a far dimettere Kekkotsalonis.
          Tra lui e $chauble si doveva arrivare alla rottura totale.
          I bank$ter$ $trozzini così cari ad alcuni qua dentro, devono capure che la gente SI E’ STUFATA della loro austerità e rigore per i fessi.

          • Francesco scrive:

            se persino Tsipras ha ceduto, vuol dire che il male che sarebbe venuto alla Grecia dal rompere con la UE sarebbe stato maggiore di quello che patiscono stando dentro

            non mi sembra che Tsipras sia un masochista

            piuttosto, come è che gli altri paesi periferici in rovina (Irlanda, Portogallo, etc.) con le ricette “austerity” si sono ripresi e la Grecia no?

        • Z. scrive:

          T.,

          siccome Tsipras è il premier direi che ha tutto il diritto di rifiutare il piano che gli è stato sottoposto. Ce l’avrebbe avuto comunque, ma dopo la vittoria del noto analgesico al referendum direi che ce l’ha a maggior ragione. La scelta spetta a lui.

          Solo che lui la scelta l’aveva già fatta prima di quel referendum, ed era evidente anche alla controparte. Anche per questo bluffare non è stato molto utile.

          • Thyrrenus scrive:

            Guarda non ti do torto. Semplicemente non so che pensare di questo governo Tsipras al momento. So solo che la cura troika porta la fame e la disperazione e ce n’è già abbastanza. Ho persone molto care che non so come aiutare. Oltretutto non accettano neppure di farsi aiutare, neppure col poco che potrei fare io. Non so dirti come tutto mi sembri brutto ed inutile. E mi tocca di vivere in Germania, un paese che purtroppo inizio a disprezzare anche se mi ripeto il mantra per cui le persone non sono meglio o peggio che altrove. Non che la Germania fosse diventata una seconda patria ma non mi sono mai sentito veramente “all’estero”. Almeno non fino a quest’ultimo anno. Ma mi succede anche al pensiero di dover tornare a Bruxelles. Come se l’Europa mi si fosse trasformata.

          • gotcha scrive:

            condivido. è più una questione “umana” che politica o economica.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Non è antinfiammatorio?

          • Z. scrive:

            Anche. Ma io lo prendo soprattutto come analgesico per la mia schiena da vecchietto 😀

  99. mirkhond scrive:

    “La pretesa di essere accettati per quello che si è è la massima espressione di egoismo e di chiusura che uno possa avere”

    Mi ricordi la storia del soldato albanese musulmano nell’esercito ottomano durante la guerra russo-ottomana del 1877-1878.
    Osman, questo il nome del soldato, viene catturato da una banda di partigiani bulgari ortodossi, guidati da una ragazza, Sava.
    Osman e Sava si conoscono dalla nascita, in quanto le loro famiglie erano vicine di casa.
    Si amano, ma la ragazza chiede ad Osman un pegno d’amore, e cioé che rinneghi l’Islam, si converta all’Ortodossia slava e si unisca ai partigiani capitanati da lei.
    Osman, le risponde solo che acconsente a fare da guida a quei brig…ehmmm…. partigiani bulgari, dopo essersi fatto giurare da Sava che non sarebbe stata mai di nessun altro.
    Dopodiché, in una gola tra le montagne, Osman sprona il suo cavallo e si getta con esso nel burrone sottostante, gridando:
    – Addio Sava, un soldato non tradisce! –
    Poi stramazza al suolo.
    Qualche tempo dopo gli Ottomani vengono sconfitti e nasce la nuova Bulgaria…
    Capito l’antifona?

    • Francesco scrive:

      >> La pretesa di essere accettati per quello che si è …

      diciamo la speranza invece che la pretesa e direi che è la condizione in cui ho sempre vissuto e la condizione che permette poi di cambiare e migliorare senza tradire se stessi.

    • gotcha scrive:

      Per quel poco che ho imparato dalla vita, per me Osman e’ un coglione in piena regola.

      • Z. scrive:

        Più che altro non ho capito l’aneddoto: prima acconsente, poi si ammazza… boh?

      • PinoMamet scrive:

        OMDAG!!

        e OMDAZ, anche…

      • mirkhond scrive:

        E’ un racconto di Emilio Salgari.
        Se per te coglione è chi resta fedele alla sua fede e al suo giuramento di soldato, non avendo altra scelta che rinnegare se stesso e sopravvivere al proprio mondo che affonda, beh allora è un coglione….

        • Francesco scrive:

          se il tuo mondo affonda ma tu sei vivo e vegeto, credo sia tuo dovere sopravvivere e non ammazzarti per la disperazione

          anche perchè ogni mondo (ogni cultura) è nato in quel modo, quando chi era nato nel mondo precedente ha preso atto che era finito e si è messo a costruire qualcosa di nuovo

          questa volta non sono d’accordo con te, anche perchè c’era da costruire l’Albania musulmana, altro che da morire

          ciao

          • mirkhond scrive:

            Osman era fedele al Sultano, oltre che un musulmano.
            Per lui non avrebbe avuto senso sopravvivere al suo mondo.
            Ma sono discorsi che chi ama il denaro non potrà mai capire….

          • Francesco scrive:

            piccola correzione: è il nostro Osman che del Sultanato si è fatto un feticcio, benchè sapesse che è solo una realtà terrena, quindi destinata sicuramente a perire

            solo a Dio bisogna rendere culto, solo Lui è eterno

            anzi, ammazzarsi perchè non c’è più il Sultano invece di chiedersi “cosa vuole Dio da me ora?” è una terribile bestemmia, un orrendo peccato

            il denaro non c’entra nulla, per una volta

            ciao

          • mirkhond scrive:

            Franky come al solito l’amore per i quattrini ti annebbia il cervello.
            La vita nei Balcani DOPO il crollo dell’Impero Ottomano, fu un INFERNO per quei Musulmani non emigrati in Anatolia e non convertitisi al Cristianesimo Ortodosso degli ex sudditi del Sultano.
            Inoltre per i sunniti ottomani il Sultano era il Califfo!

          • habsburgicus scrive:

            beh, se era nel 1877-1878, bastava che si trasferisse qualche km a sud, diciamo ad Edirne (restata ottomana, in bulgaro Odrin)..ed avrebbe potuto continuare ad avere il suo sultano in tutta la sua potenza 😀 Abdulhamid II proprio in quegli anni esercitò il “meglio” (o il “peggio”, a seconda dei punti di vista) di sé..fino alla rivoluzione “giovane-turca”/dönme del luglio 1908=temmuz 1324
            la tragicità però serviva a Salgari..che nel suo genere è un grande e non si discute !

          • habsburgicus scrive:

            Sava è un nome maschile (almeno in serbo, Sv. Sava)…
            dubito che esista un femminile in bulgaro..
            quella volta Salgari toppò 😀
            alimquandiu dormitat et Homerus

          • mirkhond scrive:

            Sava è anche un fiume…..

          • Francesco scrive:

            Duca

            ma il racconto mica è del 1878?

            ne mancavano di anni al crollo della Sublime Porta!

            altro che nebbia

          • Ritvan scrive:

            —-…questa volta non sono d’accordo con te, anche perchè c’era da costruire l’Albania musulmana, altro che da morire…(Francesco a Mirkhond)—-

            France’, ma sei sicuro di non essere uno storico albanese?:-)
            https://it.wikipedia.org/wiki/Lega_di_Prizren

            P.S. Approfitto dell’occasione per ricordare a questo consesso un avvenimento riguardante l’Albania e legato al vil mondo pallonaro:-): la Corte d’Arbitrato Sportivo di Losanna (Svizzera) qualche giorno fa (11/07) diede un sonoro schiaffo all’UEFA di Platiniovic:-), ribaltando il verdetto UEFA e riconoscendo la vittoria del match Serbia-Albania dell’ottobre 2014 all’Albania per 3:0 a tavolino. La Serbia e’ ormai quasi matematicamente fuori e l’Albania ha ottime chances di qualificarsi per le finali parigine. E senza alcun aiuto del Sultano…:-) :-).

        • PinoMamet scrive:

          Beh, se è di Salgari lo scuso: doveva sbarcare il lunario, e ha avuto la genialità di ambientare le sue avventure in mezzo mondo, lasciando agli “indigeni” il ruolo di protagonisti.
          Non era forse la prima volta, ma era la prima volta che questo accadeva serialmente e soprattutto senza che si percepisse, da parte dell’autore, quel distacco ironico, quell’aria di superiorità da “uomo bianco” o quella fredda distanza da osservatore che viziava l’occhio europeo ottocentesco.

          Ciò non toglie che, in un’ambientazione simile, prefersico Kirdjali di Pushkin, in cui un guerrigliero ladrone sempre bulgaro (mi pare) beffa, con una certa ferocia, i carcerieri turchi (in fondo dei bricconi come lui, ci dice Pushkin), nello scenario della vecchia Bessarabia “non ancora russificata”, un luogo, lascia capire l’autore, dove i giuramenti di soldato avevano ben poco valore…

          • mirkhond scrive:

            Salgari con questa novella, mi ha aiutato a capire le ragioni dei musulmani e a vedere l’altro volto delle guerre di liberazione antiottomane dei Cristiani balcanici.
            Il volto che qui non si vuol vedere e non si vuol sentire dai più, perché si sa che i musulmani albanesi e non, devono per forza essere gente abietta, feroce, malvagia e priva di sentimenti e di ideali.
            E’ chiaro che chi vede il mondo solo come l’elogio dei furbi, di chi la fa al prossimo come non vorrebbe mai per se stesso, allora considererà sempre l’Osman di turno come un povero coglione….

          • Francesco scrive:

            di certo uno che esagerava di brutto, senza contare che da quello che hai scritto la conversione era richiesta per avere la ragazza, non per non essere ucciso!

            e scusa tanto ma dovresti essere almeno equivicino e ricordare la vita dei cristiani balcanici sotto il dominio ottomano, che non è ricordato molto bene da loro stessi, non da professori anti-islamici di Parigi o New York

          • mirkhond scrive:

            Senti

            Non riesco a capire perché ti diverti tanto a fare lo stronzo, ogni volta che senti qualcosa che non ti aggrada.
            Però alla fine cominci ad essere sgradevole come il puzzo di merda che emani….

          • gotcha scrive:

            “E’ chiaro che chi vede il mondo solo come l’elogio dei furbi, di chi la fa al prossimo come non vorrebbe mai per se stesso, allora considererà sempre l’Osman di turno come un povero coglione….”

            ma è proprio perché mi dispiace che uno si tolga la vita, che penso sia un coglione.
            parliamoci chiaro: secondo te uno che si suicida per rispettare una quisquilia come il giuramento, un sultano che non l’ha manco cagato, e un Dio che non ha mai visto, è una persona di elevata caratura morale? per me no, anzi! se uno è disposto a suicidarsi per rispettare un giuramento, figuriamoci cosa potrebbe fare a me, se mi presento sulla sua strada!

            io alla sera son contento se arrivo a mangiare e a coricarmi, cosa posso fare di male al prossimo me lo devi spiegare.

          • Z. scrive:

            Beh, dai, non esageriamo. Essere disposto a uccidersi non significa necessariamente essere disposto a uccidere gli altri 🙂

          • gotcha scrive:

            beh, se io proprio sono costretto a scegliere, direi che opterei per la seconda. : )

        • gotcha scrive:

          mì, in tutta sincerità, per me lo è. non capisco come fai a fare l’equazione sopravvivere=rinnegare se stesso.

          • mirkhond scrive:

            Lo è se hai un credo religioso e un senso di appartenenza ad una comunità molto forti.

          • gotcha scrive:

            guarda, te lo dico per esperienza: il senso di appartenenza è una gran fregatura!

          • Francesco scrive:

            Goccia

            direi che sono al 99% in disaccordo con te e molto più vicino a Mirkhond di quanto lui voglia capire.

            Vivere da uomo vuol dire avere una ragione per vivere, cosa che ci differenzia dalle formiche.

            Solo che siamo ANCHE individui e non possiamo annullarci nel gruppo.

          • Z. scrive:

            Il senso di appartenenza a un gruppo o a una comunità è assai importante per gran parte delle persone, credo. Non per tutti, ma per molti sì.

          • gotcha scrive:

            Beh, nessuno batte me formiche in quanto a senso d’appartenenza. La trilogia di Maeterlinck e’ illuminante al proposito. Le formiche si sacrificano perche’ cio’ e’ funzionale al gruppo, piuttosto che per qualche rotella fuori posto. Io direi che e’ proprio il distacco dal “gruppo” che contraddistingue l’uomo. Con cio’ non voglio affermare che l’ uomo non he abbia bisogno.

          • gotcha scrive:

            Errata corrige.

            LE formiche.
            Per cio’ CHE e’ funzionale al gruppo.

  100. mirkhond scrive:

    “Duca, tu conosci i suoi amici? sai per certo che è gente superficiale e vuota come la descrivi?

    Se è così allora ritiro tutto. Altrimenti forse varebbe la pena di dar loro il beneficio del dubbio, no?”

    A me interessava lei, non i suoi amici.
    Devo essere deriso perché non ho la patente?
    Perché non ho un lavoro?
    Perché non amo avere bestie in casa?

    No, non so che farmene di tali conoscenze.
    Magari la signorina si è fatta le sue più matte risate assieme al suo Von Meyer, di quel povero deficente che le ha detto che a lui lei PIACE, nonostante colleghe e altri, la paraculino dicendo che è “grossa”….

    • Z. scrive:

      Ma i suoi amici ti hanno deriso perché non hai la patente, perché non hai un lavoro e perché non hai animali domestici? Se è gente così va mandata a quel paese senza meno, altroché frequentarli.

      Altrimenti potrebbe essere un’occasione per conoscere altra gente, e magari in futuro altre persone che suscitino il tuo interesse.

      Poi io non conosco questa signora ma non riesco a pensare che ti abbia deriso con gli altri perché ti sei dichiarato, cosa per cui serve un coraggio enorme che io ho sempre faticato a trovare e che merita in sé rispetto e stima.

      • mirkhond scrive:

        Non conosco nè il suo Von Meyer, nè i suoi amici.
        So solo che è gente che frequenta i pub e ama il mare.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Che c’è di male nel frequentare i pub? Sono un posto dive mangi, non fai troppo tardi e la musica è ad un volume che in genere ti permette di parlare.

        • PinoMamet scrive:

          Mi’, quasi tutti gli esseri umani amano il mare…
          e molti frequentano i pub.

          In compenso, gli stronzi che deridono una persona perché non ha la patente, credimi, sono veramente pochi.

          • Z. scrive:

            In effetti “frequenta i pub e ama il mare” è essenzialmente la mia descrizione, in sintesi.

            Se ci aggiungi “è sovrappeso di una ventina di chili e tifa Juve e Virtus” poi sono esattamente io 😀

          • Z. scrive:

            Ah, le persone con cui bevo al pub sono in maggioranza prive di patente. Non saprei perché, però è così.

          • roberto scrive:

            togli juventino e il ritratto di Z è il mio!

            (beh non puoi bere e guidare, quindi la patente è irrilevante per andare al pub)

          • roberto scrive:

            errata corrige,
            togli juventino ed aggiungi qualche chilo, lo dico solo per togliere a Zetaccio la battuta
            🙂

      • gotcha scrive:

        Mi’, quando distribuivano il coraggio di dichiararsi probabilmente ero in bagno a masturbarmi.
        Sulla questione della derisione, non c’e’ niente di anormale. L’importante e’ non rimanerci male, perche’ in quel modo e’ come se ammettessi che hanno dei buoni motivi per deriderti.

  101. mirkhond scrive:

    In pratica è come se le dicessi: “vai a fare in culo!

    Se lo meriterebbe….

    ” Ti voglio, ma a condizione che tu diventi quello che dico io, su misura per me, e io non mi smuovo di un millimetro”.”

    E che c’è di male?

    “Spiegami mezzo motivo al mondo per cui una donna dovrebbe accettare una posizione così egoistica.”

    Infatti non l’accettano, la mia posizione così “egoistica”…..

    “Poi tu mi dirai”

    Già, non finisco mai di sbagliare a confidarmi con l’ennesimo stronzo superficiale e omologante che fa tanto il “reazionario”, ma poi si accoda al più becero conformismo.

    • Z. scrive:

      Aspetta Mirkhond, ti faccio una domanda:

      tu pensi davvero che accetteresti una donna che ti dice che devi prenderla esattamente così com’è, e che devi essere fatto su misura per lei, e che non accetterebbe di spostarsi di un millimetro?

      • mirkhond scrive:

        No.

        • Z. scrive:

          Ecco, e così come te nessun uomo la accetterebbe. Nessuno che abbia un minimo di buon senso né di amor proprio, quanto meno.

          Allo stesso modo, nessuna donna accetterebbe un uomo che facesse un simile discorso, a meno che non fosse del tutto priva di buon senso e di amor proprio.

          Sicché credo sia inevitabile accettare che ci si dovrà incontrare da qualche parte a metà strada, così come succede con gli amici e in quasi tutte le situazioni di vita quotidiana.

          • mirkhond scrive:

            Comunque è tutto un discorso teorico.
            Il suo fidanzato ce l’ha.
            E non sono io.

          • Z. scrive:

            Lei è fidanzata e ti ha fatto chiaramente capire che non è interessata a te, ma esistono altre donne, sicché non mi sembra una questione teorica.

            Oh, non ti sto dicendo che è facile far come se niente fosse: i muri in faccia non fanno piacere a nessuno. Solo non mi sembra una buona ragione per arrendersi!

    • Francesco scrive:

      << ” Ti voglio, ma a condizione che tu diventi quello che dico io, su misura per me, e io non mi smuovo di un millimetro”.”

      E che c’è di male?

      Duca, mi permetto di dirlo, che c'è tutto di male. Una moglie è in primo luogo una persona e le persone sono fatte su misura per se stesse e non per gli altri.
      In un rapporto di coppia, di solito c'è una donna che comanda e un uomo che deve correre dietro alle fisime di lei; questo anche nelle società patriarcali, dove è tutto solo più nascosto.
      La donna in questione poi passerà il tempo a lamentarsi che deve dedicare la vita a quel bruto che si è sposata in un momento di distrazione!

      Io mi permetterei di suggerirti di cercare una donna da amare, prima che una che ti ami. Di solito funziona meglio.

      Ciao

      • mirkhond scrive:

        Non provo piacere nel soffrire…..

        • Francesco scrive:

          e chi parla di soffrire? io parlo di matrimonio!

          che, dopo 16 anni e 4 giorni, rimane un’avventura che vale la pena intraprendere

          ed è molto utile per farmi capire cosa è davvero importante e cosa non lo è, nella mia vita

          ciao

  102. mirkhond scrive:

    “perché è giusto che una accetti i tuoi limiti, ma tu prima devi avere almeno tentato di forzarli, devi almeno aver dimostrato la buona volontà, l’intenzione. Altrimenti vuol dire che non te ne frega niente.”

    O più semplizemente uno non PUO’ cambiare perché é fatto ad un certo modo.

    “L’amore è confusione, dissoluzione nell’altro, non rivendicazione ossessiva della propria identità, che invece è amor sui.
    Che non significa che uno non debba mantenere una sua fisionomia, ma un conto è mantenere una propria fisionomia, un conto l’autoindulgenza assoluta verso tutti i propri limiti, le proprie pigrizie, paure e inerzie.”

    Che pissicologia da romanzetto da quattro soldi….

  103. mirkhond scrive:

    “Lei è fidanzata e ti ha fatto chiaramente capire che non è interessata a te”

    Magari me l’avesse fatto capire chiaramente!
    In realtà non mi ha fatto capire proprio niente!

  104. mirkhond scrive:

    “Solo non mi sembra una buona ragione per arrendersi!”

    Eccone un altro che non capisce….

    • Z. scrive:

      Può darsi che sia come dici.

      Ma hai presente la storiella del tizio di Ferrara? Sente dire alla radio: “attenzione! c’è un’automobile che ha imboccato la Ferrara-Bologna contromano, prestate la massima attenzione!” e commenta “eccolo… eccone un altro… un altro ancora… oh, ma altroché uno, sono centinaia!”

      Valuta la possibilità, almeno 🙂

    • Z. scrive:

      Duca, hai presente la storiella dell’automobilista?

      Un ferrarese alla guida sente la radio annunciare “prestate la massima attenzione! c’è un’automobile che percorre contromano l’autostrada A13!”.

      E commenta “toh, eccolo… eccone un altro… un altro ancora… altro che uno, sono centinaia!”.

      Magari non è l’esempio azzeccato, ma se ti sembra che tutti gli altri non capiscono io valuterei la possibilità, ecco 🙂

      (per Miguel: l’altro post è rimasto trattenuto in moderazione, cassalo pure 🙂 )

  105. mirkhond scrive:

    Vabbè và a fare l’Azzeccacarbugli con qualcun altro, Traversara…..

  106. mirkhond scrive:

    E’ sconfortante notare come in un blog di un originalissimo pensatore, si accumulino commenti di una superficialità e di un conformismo sconfortante…
    Loro lo chiamerebbero “buon senso”….
    Il buonsenso che uccide chi non si adegua….

    • Francesco scrive:

      >> E commenta “toh, eccolo… eccone un altro… un altro ancora… altro che uno, sono centinaia!”.

      scusa ma ci voleva proprio!

      ciao e non te la prendere sempre!

      😀

  107. mirkhond scrive:

    “la tragicità però serviva a Salgari..”

    Aveva capito cose che qui non si vogliono/possono capire……

    • Francesco scrive:

      la tragicità serviva a Salgari a scrivere una STORIA, grazie alla quale mangiare

      ma la vita vera è quasi sempre un’altra cosa

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Si, infatti mangiava così tanto che l’anno dopo averla scrittà si SUICIDO’, perché non sapeva come mantenere i suoi 4 figli, anche perché la sua adorata sposa Aida, era finita in manicomio….
        Franky, Franky, ragioni solo coi dollari…

        • Francesco scrive:

          no, senti, che lo pagassero malissimo lo sapevo

          e chissà che contenti i figli di aver perso sia la mamma che il papà!

          stavo solo dicendoti che il realismo a Salgari non interessava

          ciao

  108. mirkhond scrive:

    “bastava che si trasferisse qualche km a sud, diciamo ad Edirne (restata ottomana, in bulgaro Odrin)..”

    Se tu fossi costretto ad abbandonare il Piemonte per….Lione o dove cappero vuoi, non proveresti nessun senso di sofferenza da sradicamento?

    • habsburgicus scrive:

      lo han fatto in tanti, all’epoca…sarebbe stato storicamente più plausibile…
      e poi a Nord ci giunse da invasore..se non lui i suoi antenati…anche questo non andrebbe obliato

      • mirkhond scrive:

        Gli Albanesi invasori della…loro terra?
        Ma che stai a ddì?

        • habsburgicus scrive:

          non si parlava di Bulgaria ?
          e comunque a ciascuno il suo piano
          Salgari era un grande narratore di avventure e non uno storico…in Cartagine in fiamme fece certe bévues 😀 (un giovane legionario nel 149 a.C, III punica, veterano del Trasimeno, II punica, 217 a.C !!!)
          così come molti film sono belli (per alcuni, financo dei capolavori) ma quanto descrivono (anche quando parlano di Emilia, Bologna et similia :D) è spesso ben lungi dalla realtà storica !
          il che non vuol dire che non si debbano leggere/vedere..semplicemente vanno presi cum grano salis
          altrimenti, romanzo per romanzo, prendiamo Ivan Vazov “Sotto il giogo” (Pod jugom) ed abbiamo un’altra immagine, meno idilliaca dei musulmani balcanici

          • mirkhond scrive:

            Veramente il racconto si svolge in una zona in cui coabitano Albanesi e Bulgari, e dunque in Macedonia.
            Osman, combattente sul fronte danubiano a Pleven, stava tornando da una breve licenza per vedere sua madre vedova e anziana.

          • mirkhond scrive:

            Ho visto Vreme na Nasilie, tratto dal romanzo di Anton Donchev, sia in italiano (tagliato), sia nella versione integrale bulgara, sottotitolato in Inglese (dura 288 minuti).
            Dunque la manfrina falla a qualcun altro!

      • mirkhond scrive:

        Se ti leggi il racconto, Osman era stato fatto prigioniero dagli haiducchi bulgari!
        Dunque non aveva che due soluzioni: o sottomettersi ai voleri di Sava e rinnegare l’Islam e il giuramento di fedeltà al Sultano, oppure morire.
        Ha scelto la seconda, con la dignità scambiata per coglionaggine da chi non ha altro ideale che il denaro….

        • habsburgicus scrive:

          se è così, non era neppure la terra sua..e dunque il “tornare” a Edirne (o ancor meglio a Skopje, o a Elbasan) aveva ancora più senso..se ci riusciva !
          i romanzi son romanzi, non facciamone un castello
          io però a differenza di Gotcha apprezzo l’onor militare e dunque non lo definisco con l’epiteto da lui usato
          ripeto, però…son romanzi….e Salgari figlio di quell’epoc aveva bisogno di situazioni del genere che forse riflettono più l’onore militare europeo tardo-ottocentesco che la Weltanschauung di un “turco” (cioè albanese, nella fattispecie) del 1878…vero che non avrebbe rinnegato il Corano (difficile, quantomeno), in quello Salgari ha trovato un appiglio “storico” per la sua storia romantico-tragica..
          e questa è una forza dell’islamismo, anche balcanico,. che non riesco pienamente a spiegarmi, ma di cui prendo atto

          • mirkhond scrive:

            Non so che studi avesse fatto Salgari.
            So solo che ha capito meglio di altri, nel suo tempo e in quelli di poi, le ragioni dei musulmani ottomani.
            Cosa che ho visto fare a pochi come Cardini, Miguel, Andrea Ferrario e Giuseppe Mancini di Istanbul Avrupa (che da mesi stranamente non scrive più, privandoci di notizie di prima mano che ci dava dalla Turchia….).

          • habsburgicus scrive:

            su fb scrive 😀
            visto che pure fb, qui chissa perché odiato o disprezzato dai più (il Gran Romagnolo in testa :D) ha qualche lato in sé non intrinsecamente negativo ?

          • mirkhond scrive:

            Sul suo blog no.
            Ed io non sono iscritto a faceass….

          • Z. scrive:

            Habs, io non disprezzo FB, figurarsi. Solo, gli preferisco Diablo III, e non scambio il divertimento multimediale con l’attività politica.

            Poi i gusti sono gusti, ci mancherebbe!

  109. mirkhond scrive:

    “Beh, se è di Salgari lo scuso”

    Ah ecco, non sapevo che avesse bisogno pure di scusarsi per aver raccontato qualcosa che, evidentemente risulta sgradevole a certuni…..

    • PinoMamet scrive:

      Che c’entra sgradevole, non lo definirei un racconto sgradevole, solo una trama un po’ lontana dai miei gusti.

      Fossi stato Osman sarei stato con la ragazza, oppure al limite avrei rapinato i turchi, oppure boh, qualunque altra cosa, ma buttarmi con il cavallo in un burrone, per una cosa vaga e assurda come il giuramento di soldato, ecco, proprio no.

      • Francesco scrive:

        perchè tu sei un imboscato dentro! non un Alpino con tanto di penna e cappello!

        🙂

        diciamo che il caso narrato da Salgari non mi pare molto azzeccato ma se penso ai soldati italiani dopo l’8 settembre, agli internati e a Cefalonia, certe cose si capiscono benissimo

        ciao

        • PinoMamet scrive:

          Questo è vero, ma tra tutti gli alpini che conosco, non ce ne vedo uno che si getta col mulo in un burrone…
          😉

          a parte tutto, io capisco che uno possa scegliere la morte per onore.
          Non che io lo farei, ovviamente. Ma posso capirlo.

          Non mi sembra però il caso del buon Osman, o forse valutiamo l’onore diversamente…

  110. mirkhond scrive:

    La vediamo diversamente.
    Se dovessi ragionare come te, dovrei compatire quei miei connazionali che nel 1860-1861 non si vendettero al Piemonte, pagandone un prezzo durissimo….

    • Francesco scrive:

      beh, una volta che il Regno si era disfatto, per tradimento e/o viltà, col Re in esilio e senza forze, adattarsi era l’unica cosa da fare

      poi, dietro le spalle dei padroni piemontesi, si potevano fare tante cose belle ma prenderli di petto in quel momento era adolescenziale

      diverso il discorso dei briganti, che avevano l’alternativa tra morire di fame e morire fucilati

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Molti di quei briganti erano stati soldati nostri, costretti a scegliere tra la fedeltà ad un re straniero e ODIATO, e quella al PROPRIO Re, alla PROPRIA terra, al PROPRIO giuramento di soldati e a tante altre cose che un cervello drogato solo dall’amore per il denaro come il tuo, non potrà mai capire!
        Norreno del cazzo! Norreno di merda!

        • Francesco scrive:

          hanno combattuto senza speranza, hanno ucciso e sono stati uccisi

          che hanno ottenuto per la loro terra e i loro cari?

          poi non è che il Sud non avesse l’abitudine di cambiare padrone ogni tot anni, come tutto il mondo. arriva un nuovo sovrano, vince e domina

          mica che il popolo si immola per il re vecchio ogni volta!

          sarò norreno ma i fatti li conosco pure io

          • mirkhond scrive:

            Con gli altri sovrani, cambiavano le dinastie ma il Regno manteneva la sua personalità giuridica e le sue istituzioni nazionali (anche sotto il lungo viceregno ispano-austriaco del 1504-1734).
            Coi Savoia vi fu un’annessione che annientò la nostra identità nazionale, riducendoci ad una colonia di voi pieni di merda, ma sempre dietro la facciata IPOCRITA di una falsa fratellanza.
            Da scodellare a targhe alterne solo quando a vossignori faceva e fa comodo.
            Sennò siamo peggio dell'”Affrica” e dei “Bedduini” (oggi dite calafricani come da uno stronzo di Ravenna, ma fingiamo di sorvolare…)….

          • mirkhond scrive:

            Non conosci un cazzo di niente, polenta ammuffita!

          • PinoMamet scrive:

            Mi’, non ti scaldare per niente, però.
            Nessuno ha offeso quelle persone, mi pare, si valutava solo se adattarsi a una nuova dinastia sarebbe stato un comportamento corretto o meno.

            (Per altro, per l’ennesima volta ti ricordo che il romagnolo che dici tu riportava il termine “Calafrica” per criticare chi lo usava…
            visto che lo sai benissimo, non ricordartene solo a targhe alterne, come dici tu, dai! non lo trovo giusto; Z. potrà anche starti antipatico per qualunque altra ragione, ma non attribuirgli difetti che non ha).

          • Francesco scrive:

            Duca,

            anche sotto l’Italia sabauda restavano in vita molte istituzioni locali, che avrebbero potuto essere usate dai meridionali come loro bastione, per difendere interessi e dignità delle loro terre.

            Poi, devo dirti, capisco i soldati che hanno voluto continuare a combattere per il loro paese fino alla fine. Solo che inizio ad apprezzare la pace sopra molte altre cose.

            Ciao

  111. habsburgicus scrive:

    P.S
    mi sa che Salgari influenzato anche dai racconti dell’epoca sua (comitagi ecc assalti ai treni) abbia fatto un pot pourri 😀
    se era della Macedonia (diciamo di Skopje o Bitola, ok), lì il Corano restò in vigore sino al 1912..purtroppo per i bulgari, la Macedonia la sognarono a San Stefano (3/3/1878) ma non la ebbero a Berlino (13/7/1878) !..e nel 1912-1913 fu scippata ai bulgari che ne erano i legittimi rivendicatori da serbi e greci
    dunque il restare vivo ci stava tutto..né il Sultano finì, né il dominio dell’Islam sulla sua (o pretesa sua) terra ! ciò avverrà ma oltre una generazione dopo
    però son romanzi, non prendiamoli alla lettera…è chiaro che Osman viene fatto comportare come ci si aspettava che si comportasse un giovane cadetto dell’Accademia di Modena del 1895 !

  112. mirkhond scrive:

    “che forse riflettono più l’onore militare europeo tardo-ottocentesco che la Weltanschauung di un “turco” (cioè albanese, nella fattispecie) del 1878”

    I valori cavallerschi non sono una prerogativa dei Franchi.
    Leggiti Alle Origini della Cavalleria Medievale di Cardini.
    Oppure lo Shahnamè di Firdusi.
    Anche nell’Islam c’erano gli ideali cavallereschi….
    Ah l’orientofobia e l’islamofobia, assai dure a morire, anche tra i Franchi coltissimi!

    • Francesco scrive:

      credo che Has stesse dando dei pirla agli ufficiali europei di fine Ottocento, non facendo del razzismo contro i soldati di altre parti del mondo

      che poi, scusa, ma la richiesta di abiurare per non essere fucilati, non ti suona molto strana? quelle sono epoche e terre di scambi di prigionieri e di riscatti, non di azioni in stile ISIS

      troppo romanzo mi sa

      • habsburgicus scrive:

        troppo romanzo mi sa

        infatti…è quanto ho detto pure io 😀
        (stragi però ci furono….ma anche da parte ottomana, soprattutto circassa e dei bazibuzuk, sorta di milizie…non solo da parte balcanica !..e anche qui, nell’Ottocento in generale,, un conto sono i serbi, crudelissimi..i greci, crudeli ma più spesso infidi..e i bulgari che invece furono spesso massacrati LORO e dunque dopo il 1878 furono con qualche ragione infuriati, perché si trattava di massacri recentissimi, non di mitiche campagne del Kosovo di 500 anni prima..eppure la Bulgaria pre-marxista trattò tutto sommato molto meglio i musulmani nonostante la propaganda anti-bulgara indotta da serbi e anglo-francesi nel 1915-1918 e giunta purtroppo anche qui ! e gli ottomani ALLORA lo riconobbero, si leggano opere del 1880-1916, in francese (ma scritto da bulgari, eh..e solo 1 o 2 francesi imparziali), tedesco, ecc
        in genere per non sbagliare e avvicinarsi alla verità storica all’Est 😀
        bulgari vs serbi SEMPRE
        bulgari vs greci SEMPRE
        albanesi vs serbi SEMPRE
        ungheresi vs romeni SPESSO
        romeni vs slavi SPESSO
        ungheresi vs slovacchi SPESSo
        slovacchi vs cechi SEMPRE
        tedeschi/austriaci vs cechi e slovani SEMPRE
        italian vs Asburgo MAI
        italiani vs sloveni SEMPRE
        lituani vs polacchi SEMPRE
        e troverete l’esattezza 😀

        • mirkhond scrive:

          lituani vs polacchi SEMPRE

          Anche nel 1385-1795?
          Anche durante le due insurrezioni polacco-lituane anti russe del 1830-1831 e 1863-1864?
          L’antipolonismo inizia alla fine dell’800 presso i Lituani, vanificando i sogni di ricostruire l’Inframarum, da parte di Pilsudski (di origine lituana) nel 1919-1920.

          • habsburgicus scrive:

            “sempre” relativo 😀
            prima, non si poneva..e quando si pose (1655, Raseiniai) avevano “ragione” i polacchi (e i lituani polonofili) contro i filo-protestanti lituani pro-Svezia !
            ma si fa per scherzare 😀 é solo a rule of thumb 😀

        • PinoMamet scrive:

          Una cosa che non c’entrava.

          Leggiucchiavo in libreria il libro sul tragitto a piedi verso Costantinopoli del solito inevitabile viaggiatore inglese, Leigh Fermor.

          Il libro narra del suo primo viaggio, a 18-19 anni; sicuramente aveva alle sue spalle l’esperienza della scuole inglesi (in cui peraltro stette maluccio) ma di greci veri non aveva ancora visti, e quindi libero da pregiudizi.

          Beh, insomma, in Bulgaria racconta di aver trovato gente che si approffitò di lui mentre era in difficoltà, estorcendogli denaro (il suo ultimo) in cambio di un passaggio su un carretto, roba del genere.
          Dice che nel resto d’Europa, a quanto aveva visto, un comportamento del genere sarebbe stato inconcepibile
          (“dicono che succeda in Italia” però aggiunge) specialmente in Grecia.

          Leigh Fermor tra l’altro si innamorò presto del popolo greco, come moltissimi inglesi, e può essere che questo viziasse un po’ il suo giudizio sui romei 😉 ma non vedo perché dubitare di quello sui bulgari…

  113. mirkhond scrive:

    Si vede che non conosci le MODALITA’ del passaggio dal domino ottomano a quello dei suoi ex sudditi CRISTIANI ORTODOSSI, con le loro chiese NAZIONALI.
    In cui per essere considerato un sudd..ehmmm…un cittadino alla pari dovevi DE FACTO abbraciare il Credo Ortodosso dominante rumelico, bulgaro o serbo.
    Oppure emigrare nei territori rimasti ottomani o restare A CASA PROPRIA in un DURISSIMO REGIME DI GHETTO, durato fino agli anni ’90 del XX secolo!

  114. mirkhond scrive:

    ma il racconto mica è del 1878?

    No, del 1910.

    • Francesco scrive:

      come ambientazione, ho scritto male, scusa

      sul ghetto, credo che sia stata una questione di pan per focaccia, la storia è fatta così, chiedi a Cardini

  115. mirkhond scrive:

    E’ più forte di lui, il non VOLER capire.
    Come il suo simil-contrario Zanardo!

  116. mirkhond scrive:

    “eppure la Bulgaria pre-marxista trattò tutto sommato molto meglio i musulmani”

    Leggiti di Andrea Ferrario I Turchi in Bulgaria, DOPO il 1878.
    E’ un articolo del 1999, che si trovava (si trova?) pure in internet.
    I Bulgari sono stati dei criminali esattamente come Serbi e Romei.

    • habsburgicus scrive:

      segue fonti anti-bulgare, che risalgono a quell’epoca da me citato (vabbè è ancora più complesso)…
      liberissimo di non credermi…e di restare nelle tue posizioni..io resto nelle mie 😀 (P.S, ça va sans dire mi riferivo al periodo di pace da c.a 1880..subito dopo il 1878 e fino a 1879 incluso, nell’esplosione di gioia per la liberazione e rammentando tutto quanto avevano subito, effettivamente fu molto diverso, purtroppo)

  117. mirkhond scrive:

    Le campagne di espulsione e/o assimilazione dei Musulmani rimasti in Bulgaria DOPO il 1878, iniziarono fin da subito.
    Per non parlare delle campagne di bulgarizzazione forzata del 1912, 1938 e 1944, dunque PRIMA dell’avvento del komunismo (che dal 1947 RIPRESE le suddette campagne fino all’ultima del 1984-1989).
    Leggasi in proposito sempre Andrea Ferrario e lo storico austriaco Ulf Brunnbauer (anch’esso reperibile in internet, in Inglese).

  118. mirkhond scrive:

    “(Per altro, per l’ennesima volta ti ricordo che il romagnolo che dici tu riportava il termine “Calafrica” per criticare chi lo usava…”

    Nient’affatto, lo utilizzò per denigrare una ministra che essendosi laureata in Calabria, per lui valeva zero (dove lo zero era appunto il laurearsi in Calabria).
    Quindi per favore non imbrogliare le carte pure tu, per difendere un tuo amico…

    “visto che lo sai benissimo, non ricordartene solo a targhe alterne, come dici tu, dai! non lo trovo giusto; Z. potrà anche starti antipatico per qualunque altra ragione, ma non attribuirgli difetti che non ha).”

    Dichiarando di ammirare Lombroso ha dato tutt’altra idea….

    • PinoMamet scrive:

      No Mi, allora ti ricordi male.

      Z. criticò una persona che si era laureata in quella “Calafrica” che mostrava (quella persona) di disprezzare.
      Io lo ricordo così. In tal senso riportò il termine Calafrica.

      Che Z. sia razzista lo escludo al mille per mille, che sia un ammiratore di Lombroso poi mi giunge proprio nuova!

      • mirkhond scrive:

        La disprezzava proprio perché si era laureata in Calabria.
        Da dove, evidentemente, per lui escono solo degli scarti….

        • Z. scrive:

          Miseriaccia che noia 🙂

          Pensa che una mia amica ha fatto con me la stessa considerazione che io feci allora – quasi identica, solo che lei ha detto “terronia” anziché “Calafrica” – e quando le ho riferito che da allora c’è un barese che ce l’ha con me per questo motivo non ci poteva credere…

          Ah, lei è calabrese. Vedi tu!

        • Z. scrive:

          A proposito: MSG non è affatto laureata in Calabria, che io sappia. Ci è andata a fare l’esame d’avvocato.

          Ora, chiunque sia un minimo informato sull’argomento sa cosa succedeva da quelle parti. Tant’è che da quando è scoppiato lo scandalo sono cambiate le regole per la correzione.

          • Z. scrive:

            Riporto da it.wiki (grassetti miei):

            Ha frequentato l’Università degli Studi di Brescia, dove si è laureata fuori corso in Giurisprudenza con voto 100 su 110 con la tesi referendum di iniziativa regionale e specializzata in diritto amministrativo. A ventinove anni ha superato l’esame di Stato per la professione di avvocato presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria nel 2002, dopo aver svolto il primo anno di praticantato a Brescia e il secondo nella stessa città di Reggio Calabria. Tale spostamento, come spiega la stessa Gelmini, fu motivato dal fatto che a Reggio Calabria c’era una percentuale di esami superati di circa il 90% contro una percentuale di circa il 30% delle città del nord Italia.

            https://it.wikipedia.org/wiki/Mariastella_Gelmini

  119. mirkhond scrive:

    Ma se lo disse lui stesso!

    • PinoMamet scrive:

      Che apprezzava Lombroso?? avrà scherzato, come suo solito…

      • Z. scrive:

        In estrema sintesi: a quanto ne so, è anche grazie a Lombroso se sono state introdotte in Italia tecniche di indagine moderne come l’analisi delle impronte digitali.

        Credeva nella funzione rieducativa della pena, inoltre, e la sua è stata una voce importante nel dibattito allora in corso tra la concezione classica e quella positivistica della sanzione penale.

        Poi che le tendenze criminali di qualcuno siano la conseguenza della forma del suo cranio è naturalmente una sciocchezza, e direi che su questo non ci sono dubbi.

  120. mirkhond scrive:

    Solo che tale sciocchezza l’ha detta il tuo illustre criminologo, di cui ti spertichi fino alle stelle nelle lodi….

  121. mirkhond scrive:

    La cosa che più mi infastidisce di te, non è il tuo razzismo, e nemmeno le tue discutibili idee politiche, quanto il fatto che scambi un blog per un’aula di tribunale.
    Dov’è GIUSTO e NECESSARIO che imbrogli le carte per salvare la vita ai tuoi clienti.
    Ma su un blog dove scrivi con uno pseudonimo (poi cosa cazzo vuol dire quella Z., lo sai solo tu…), non potresti mettere da parte l’arte avvocatizia e parlare con maggiore sincerità?
    Ti è proprio difficile?
    Io parlo anche troppo e ottengo solo di avere addosso il mare di incomprensione che mi tormenta da una vita, mentre gli imbroglioni come te alla fine riscuotono sempre il successo e il plauso di tutti….

    • Z. scrive:

      Una cosa che infastidisce me invece è essere insultato, tipo essere chiamato “imbroglione” o essere accusato, per qualsiasi ragione, di imbrogliare le carte.

      Non mi risulta di essere mai stato insincero, peraltro, né si capisce perché dovrei. Al limite cerco di trattenermi quando me la prendo, o quando qualcuno mi offende, ma questo non credo significhi essere poco sinceri.

      La Z. non vuol dir niente e l’ho scelta proprio per questo.

      Sono cose che ho già scritto, comunque.

      • mirkhond scrive:

        Le carte però le imbrogli lo stesso, e vedo che non sono il solo ad essermene accorto.
        Poi, fa come cavolo ti pare!

        • Z. scrive:

          No, sei il solo che si permette di insultarmi. Anzi sei il solo che si permette di insultare altri.

          Infatti, in concreto, non si capisce su cosa sarei stato poco sincero, o su cosa sarei stato capzioso.

          Comunque, se ho detto qualcosa che ti ha dato fastidio mi spiace.

          • mirkhond scrive:

            Non sono il solo però ad essermi accorto della tua arte di imbrogliare le carte a tuo favore.
            Se questo è insulto, allora ti ho insultato….

  122. Mauricius Tarvisii scrive:

    Vorrei sapere se qualcuno abbia lanciato la seguente proposta, in passato.

    Si crea una sorta di patrimonio separato nell’amministrazione greca, completamente commissariato e incaricato di somministrare i servizi pubblici essenziali. La chiamiamo “Grecia2” o G2.
    G2 è amministrata sotto sorveglianza dell’Unione, garantisce servizi predeterminati (es.: garantisce le vaccinazioni obbligatorie, la gestione dei pronti soccorsi, ecc.), gode di una dote finanziaria predeterminata, le sono forniti gli immobili indispensabili per provvedere all’erogazione dei servizi e i suoi beni e i suoi crediti sono impignorabili e/o fatti salvi da qualsiasi aggressione. G2 si procura il personale attingendo a termine (semestralmente, facciamo) dai dipendenti pubblici greci, sulla base dei propri bisogni effettivi (insomma, ogni sei mesi si calcola il fabbisogno e si distacca il personale che serve. Se scattano diritti alla stabilizzazione per una qualsiasi ragione, se non altro si stabilizza solo il personale strettamente necessario).
    Tutto il resto sarà fornito da Grecia1, che sarà liberamente spremibile dai creditori senza che nessuno possa più parlare dei poveri bambini che non hanno accesso alle cure…
    E i dipendenti pubblici assunti ad libitum inutilmente se ne vanno affanculo, eh!

    • Z. scrive:

      L’idea sembra interessante, ma al di là della fattibilità pratica – che non ho i mezzi per valutare – ci vedo un grosso problema politico.

      Ossia, con questo progetto – semplificando – si direbbe loro che i LEP nel loro Paese li gestisce la Commissione di fatto e di diritto. La perdita di sovranità della Grecia risulterebbe ancora più vistosa ed esplicita, a prescindere dall’effettiva situazione di fatto.

      Per capirsi: al di là di cosa convenga davvero ai greci, dire “io ti presto altri soldi se tu fai questo e quello” è uno scambio: equo, iniquo o molto iniquo che sia è comunque uno scambio. Invece, dire in buona sostanza “ora noi veniamo a gestire tutti i servizi essenziali del tuo Paese” suonerebbe proprio come la tutela dell’incapace, a prescindere dal minore o maggior sacrificio che comporterebbe in concreto. O almeno io la vedo così…

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        No, ma questa è pensata proprio come la perdita totale di sovranità della Grecia. Sovranità in cambio di welfare: se la sinistra non si fosse trasformata da partito della redistribuzione a partito della distribuzione capirebbe 😉

        • Z. scrive:

          Eh, ma è questo il problema. Pochi accetterebbero di firmare un accordo che cede expressis verbis la sovranità, anche tra le fila della sinistra meno nazionalista che si possa immaginare.

          Credo, eh, perché io com’è noto non sono di sinistra. Dovresti chiedere a loro per sicurezza 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Conta che Tsipras ha appena assicurato che non taglierà stipendi e pensioni. Non ha detto che non ridurrà la fornitura dei servizi essenziali, no: ha detto che non toccherà stipendi dei dipendenti pubblici e pensioni.
            Diciamo che ha priorità diverse da quelle di cui sopra 😀

          • Z. scrive:

            Forse hai ragione, ma mettiti nei panni di un primo ministro qualsiasi.

            Deve rassicurare i tuoi concittadini, e si chiede: di cosa hanno più paura? Di trovare chiuso l’ospedale quando ne avranno bisogno o di non avere più un centesimo in tasca domattina?

            E questo senza contare cosa significherebbe firmare un accordo per la cessione quasi formale di sovranità, dopo aver fatto appello alle masse con un referendum patriottico.

            Insomma è un bel guaio.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            E’ un discorso del tono che si vuole dare al discorso:
            “Il governo garantirà ai cittadini i servizi essenziali” è una cosa
            “Il governo garantirà ai dipendenti pubblici lo stipendio invariato” è un’altra

            Diciamo che il secondo discorso rende meno incisivo il ritornello dei poveri bimbi greci che muoiono senza cure.

          • Z. scrive:

            Beh, di certo a livello internazionale l’immagine di Tsipras ne sarebbe uscita molto meglio col primo discorso. Sia tra i suoi simpatizzanti sia tra chi per lui non simpatizza.

            Ma lui deve parlare anzitutto al suo Paese, a cui – dopo i trionfalismi fuori luogo di qualche giorno fa – deve far digerire un bel macigno.

            E a livello internazionale Tsipras ormai si è giocato tutto. Ce li vedo benissimo Grillo e Salvini, che ieri lo esaltavano, chiedere un referendum CONTRO il finanziamento della Grecia. Ammesso che già non l’abbiano fatto e io ne sia all’oscuro.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Diciamo che ora è stato dimostrato sperimentalmente che discorsi sulla rinegoziazione del debito sono fantasie: non ha trovato sponde la piccola Grecia, quindi figuriamoci paesi più grandi.
            C’è un modo, però, per negare la validità dell’esperienza: sostenere che Tsipras abbia tradito e che sia in malafede, che USA, Cina e Russia fossero pronti a sganciare miliardi, ma che Tsipras, volendo fare una figuraccia, li abbia rifiutati.

          • PinoMamet scrive:

            Sempre in teoria avete naturalmente ragione.

            In pratica, cosa sono i servizi essenziali? Se già in Italia salute, scuola, giustizia ecc. (e credo di averli messi in ordine di “essenzialità”…) funzionano male, come possono funzionare in Grecia?
            Nella Grecia di oggi, poi?

            Secondo non è che non li voglia garantire, è che non garantirli a parole vuol dire poco e niente, nei fatti credo che già non ci siano, in Grecia.

            Invece lo stipendio pubblico c’è, e a quanto dicono riguarda un bel po’ di greci. Persino troppi, per i nostri gusti, no? 😉 Fatto sta che molta gente ci campa, e probabilmente ci campa anche cugini e nipoti.
            Idem le “intagliabili” pensioni
            (su cui noi italiani non dovremmo pontificare, visto che tocchiamo sempre le basse e mai- è incostituzionale!- quelle alte; ma è un argomento da grillino, quindi zittitemi con kastah e gombbloddoh, please 😉 )

            Con questo voglio dire che il regime sprecone greco debba durare in eterno?
            No di certo.

            Dico che aspettarsi che cambi in 48 ore è, come dire, un po’ irrealistico…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Chiaro che non sarebbe una cosa da decidere in 48 ore (pensa solo stilare la lista dei farmaci garantiti o progettare le scarne rotte dei traghetti che devono garantire la continuità territoriale), ma sicuramente scuola e giustizia non sarebbero incluse.
            L’essenzialità non sta nell’esistenza generica del servizio, ma nella necessità di disposizione immediata e improcrastinabile del servizio nel pieno della sua efficienza. Il pronto soccorso che non cura immediatamente è un problema vitale, le cause che si accumulano in tribunali sovraccarichi non lo sono.

          • Z. scrive:

            Sugli stipendi devo dire che sono abbastanza d’accordo con Pino: se lo Stato non è in grado di garantire servizi essenziali, lo stipendio di mio cugino o la baby-pensione di mio zio rischiano di essere l’unico mezzo di sussistenza che mi rimane.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            E chi non ha lo stipendio di suo cuggino? Si butta in mare?

          • Z. scrive:

            Temo di sì. Molti finirebbero per pensarla davvero così: se tolgono anche lo stipendio a mio cugino allora posso pure buttarmi in mare.

            Non sto dicendo che sia il modo più corretto e azzeccato di vedere le cose, ma che molto probabilmente è quello più naturale.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Parlo di chi non ce l’ha ora: spero che non tutti in Grecia abbiano familiari nella PA.

            Comunque è una promessa che non può mantenere: ha già accettato di ripristinare i tagli al personale…

          • Z. scrive:

            Non temere, avevo capito! Ed è vero che non tutti hanno un familiare nella PA, o almeno così si deve presumere, ma questo non consolerà chi si vedrà licenziato il cugino.

            Oh, non è che lo voglio difendere a tutti i costi, però mi viene spontaneo chiedermi: al suo posto, ora, cosa farei?

    • Francesco scrive:

      se ricordo, molti anni fa l’Economist propose una cosa del genere per l’Africa centrale, con l’ONU (o la Svizzera) al posto della UE

      non se ne fece nulla, nel frattempo però sono morti a milioni in varie guerre

      ma sei davvero MT?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Direi di sì.
        Ti sono sembrato una persona ossessionata da nazionalismi, orgogli e spendi&spandi a favore dei soliti noti vari? Lo Stato per me è il mezzo, non il fine: fallito con un mezzo, si provi con un altro!

        • Z. scrive:

          Nah, secondo me quella proposta gli è sembrata semplicemente stridere col tuo supporto per il referendum promosso da Tsipras (a cui peraltro, secondo me, avresti votato SI!).

  123. habsburgicus scrive:

    interessante…. @tutti, in primis Moi, Peucezio e Miguel
    http://www.massimofini.it/2004/champagne-e-molotov

    • Z. scrive:

      Nel complesso mi sembra un’analisi condivisibile, e non è la prima volta che mi riconosco sostanzialmente nelle analisi che Massimo Fini scrive sugli anni di piombo.

  124. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS (chi altri ?)

    Zavoli intervista Biffi

    http://www.youtube.com/watch?v=EQnQDj6JlSE

    PS

    Sull’ Islam il citato Lercaro sarebbe stato senz’altro più diplomatico … ma Biffi aveva incontrovertibilmente quanto purtroppo inutilmente (ancor oggi e in futuro !) capito che il Mondo Islamico fosse in procinto di dare il peggio di sé come mai prima nella propria Storia !

  125. mirkhond scrive:

    Blondet sulla Germania:

    “La Germania è, come credo dicesse Thomas Mann, “una struttura di comando e di obbedienza”. Quelli che non parlano tedesco, nè dimostrano la loro germanicità nel rigore dei conti, non meritano di essere messi al corrente del progetto; sopratutto, non devono ricavarne alcun vantaggio. Marine Le Pen sarebbe d’accordissimo sul fatto che dall’euro bisogna uscire: ma lui non si abbassa a trattare con la Le Pen. Non riesce a capire né accettare che in Francia (come disse ancora Mann) essere “patrioti” significa la Rivoluzione, patriottismo significa disobbedire e discutere, che la politica è dinamica, è cambiare le cose, non la continuità. Figurarsi poi se dovesse mettersi a trattare sullo smantellamento dell’euro con Beppe Grillo: e qui posso capirlo.

    Ma tuttavia, questo modo brutale di fare la cosa giusta, è vergognoso e lui non se ne accorge; è crudele e lui lo vuole, perché è necessario e funzonale al progetto giustissimo, e perché (citando Clausewitz al contrario) “La politica è il precursore della guerra con altri mezzi”. Invece no. Se è vero che la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi, il concetto non è palindromo: la politica non deve essere intesa come il prodromo di una guerra.

    Potrei raccontarvi delle cose su come i generali Hinderburg e Ludendorf condussero la Grande Guerra con straordinaria intelligenza e capacità…fino al giorno in cui (stavano arrivando sul fronte gli americani) di colpo, comunicarono al loro governo di chiedere la resa – e la resa immediata – perché non avevano più uomini da gettare nel fuoco della prima linea. Avevano esaurito letteralmente, le classi di età – i tedeschi eroicamente, perfettamente e con somma disciplina essendosi dissanguati con 2 milioni di morti e cinque milioni di invalidi – sicché, senza che un solo straniero fosse entrato dentro i confini della patria, c hiesero la resa. Avevano trascurato la “politica”.

    Potrei raccontarvi del vero grande errore di Hitler. Attentissimo al favore del poplo (sondati dai suoi servizi), si s tudiò fin quasi all’ultimo di riapsrmiare ad esso i sacrifici della guerra, le azioni, le scarsità, i rincari. La soluzione fu geniale: mettere gli eserciti tedeschi d’occupazione a carico dei paesi occupati. In patria, la guerra “non costava” quasi. Il danno collaterale è che non poté applicare la politica – tanto astutamente adottata dagli Usa – del”liberatore”: Europei, vi sto liberando dai comunisti, dagli ebrei. I nemici dovevano restare nemici anche dopo che avevano abbracciato il Reich persino con entusiasmo, i francesi (a cui non fu consentito di avere come capitale Parigi, che restò parte della Francia occupata, da usare per mantenere gli eserciti). Quando gli ucraini accolsero in festa i soldati nazi – liberatori dal comunismo – e chiesero in 300 mila di entrare nelle SS combattenti, i comandi tedeschi non volevano; non gli conveniva, meglio che restassero “nemici” da sfruttare. Alla fine ne accolsero 30 mila, col contagocce. Nella Repubblica di Salò, il ministro Pellegrini Giampietro fece la sua prima litigata coi generali germanici quando intimò loro di ritirare la moneta di guerra di cui avevano inondato il Nord Italia, “perché adesso siamo alleati, o no?”. E i tedeschi cedettero, perché sono così:capiscono quel che è giusto.

    C’è qualcosa di bottegaio che gli rovina sempre i grandi progetti universali (“Quanto ci costa? Facciamo i conti…”). Un provincialismo che li rende piccini davanti alla storia, e dalla parte del torto, come si vede benissimo adesso. Non è un motivo razziale. E’ un motivo profondamente culturale, su cui ci sarebbe da scrivere volumi. In breve, oso dire: oltre il Reno non è arrivata Roma, quindi non è arrivata la politica come grande e generoso sistema d’integrazione, come cittadinanza, come “chiamata genti diverse e originariamente ostili” ad una grande impresa comune.

    Ma di questo, basti. I nostri politici sono ancor peggiori- per nostra e loro disgrazia, non c’è un Pellegrini Giampietro. Del resto, la mia esperienza mi ha mostrato che i popoli non cambiano mai. A meno che non intervenga il Logos, la “forma” che dà significato e dignità alla “materia” etnica, razziale e bassa. Ma anche questo è un altro discorso.”

    Tratto da:

    http://www.maurizioblondet.it/schaubles-plan-deutschland-muss-raus-aus-dieser-euro-zone/

    • habsburgicus scrive:

      che i popoli non cambiano mai

      il popolo inglese é CAMBIATO con la Riforma divenendo altro, forse l’opposto..anche se Mauricius dissente 😀
      resta da vedere se è unicum oppure no….
      contano poco, ma mi sembra che pure gli irlandesi stiano divenendo altro, l’opposto da quel che furono…idem i castigliani nerbo della Spagna
      quindi ci andrei piano
      i popoli possono cambiare, direi
      i russi invece tutto sommato pace Lenin sono rimasti come erano (alla buona, eh)

      • mirkhond scrive:

        Su quest’ultima frase di Blondet concordo con te.
        Blondet pensa che i popoli siano delle entità monolitiche ed immutabili.
        Mentre invece sono il risultato di diversi e complessi fattori, culturali, religiosi di incontri/scontri con altri popoli.
        Purtroppo da fascista, il buon Blondet non riesce a liberarsi dell’immagine del “sangue e suolo” che pure, spesso a ragione, rimprovera ai Tedeschi….

    • PinoMamet scrive:

      “C’è qualcosa di bottegaio che gli rovina sempre i grandi progetti universali (“Quanto ci costa? Facciamo i conti…”).”

      Mo’ quando lo dicevo io ne ho sentite di cotte e di crude…
      vedo che anche Blondie la pensa come me!

      e trovo questa sua analisi molto condivisibile.

      PS
      Visto che prima citavo a Mirkhond la pesca sportiva e il suo poetico manuale inglese, The Compleat Angler:
      non so di preciso quando gli inglesi siano cambiati, credo sia stato un processo che ha richiesto alcuni secoli, ma nei microcosmi si vede spesso il macrocosmo.

      The compleat angler è il racconto, certo volutamente idilliaco, di pacifici gentiluomini di campagna, ottimamente inseriti nel loro ambiente, che discutono di quale sia il passatempo migliore. La cultura classica che vi si percepisce alle spalle è solida e vissuta con naturalezza, l’appartenenza di questi “sportivi” al popolo è completa e osmotica.
      La distanza con l’Inghilterra ancora affascinata dal mondo latino, di Shakespeare, c’è, ma è ridotta, e tutto sommato i personaggi del libro (Piscator e il neo-convertito alla pesca Venator) sarebbero a loro agio in qualunque paese europeo.
      E pescano col verme e il galleggiante (la parte sulla mosca l’ha aggiunta un altro).

      Ancora un secolo, un secolo e mezzo, e la creazione di una classe aristocratica inglese (non nel senso che prima non esistesse, ma nella definizione delle sue caratteristiche), a spese della massa impoverita dei proletari (causati anche e forse soprattutto dalla Rivoluzione Industriale) è completa.
      I manuali dell’Ottocento dividono perciò nettamente il “game fishing”, corrispettivo alieutico della caccia signorile, che si pratica tra gentiluomini esclusivamente a mosca secca (trasformata, da rustico passatempo campagnolo da montanari come nel resto del mondo, a studio quasi entomologico) in tratti di fiume rigorosamente privati esclusivamente verso prede “nobili” (trote e salmoni);
      e il “coarse fishing” adatto ai poveracci, col verme, per prendere tutti gli altri pesci “non nobili”…

      • PinoMamet scrive:

        Lo so che pare una cazzata, ma in quel momento credo (e sono sicuro che lo si veda anche da un milione di cose più interessanti) che siano nati “gli inglesi” antipatici dell’immaginario italico, e la loro controparte di rudi proletari…

        • mirkhond scrive:

          La nascita dell’Inghilterra “che non ci piace”, è stata un lungo processo iniziato con la cacciata dalla Francia, alla fine della Guerra dei Cent’anni, e passata dall’isolazionismo antieuropeo/continentale/razzismo, la riforma anglicana di Enrico VIII, Edoardo VI e Elisabetta I, il fanatismo puritano di Oliver Cromwell, le enclosures, e la defenstrazione di Giacomo II nel 1688-1689, col trionfo della monarchia parlamentare anglicana, base della futura massoneria.
          L’industrializzazione è stata la conseguenza di questa serie di lunghi processi tra XV e XVII secolo….

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il Re d’Inghilterra vendeva privilegi a chi li poteva pagare da molto prima che fosse cacciato dalla Francia, però. Anzi, rischiò ad un certo punto di papparsi la Francia proprio perché vendeva quei privilegi 😉

    • Francesco scrive:

      Lo ho riletto tre volte. A parte essere molto generoso con Hitler, che temo avesse motivi più profondi dei sondaggi della Gestapo per comportarsi coi paesi vinti come fece, che cazzo vuole dire?

      C’è un insulto ai conti in ordine che sembra scritto per fare felici i sostenitori di Schauble, un elogio alla Le Pen e alla Francia, che invece è il paese del becero nazionalismo conformista, qualche gioco di parole di Clausewitz senza senso.

      Oh, proprio non c’ho capito nulla!

  126. MOI scrive:

    @ FRANCESCO

    Migliorare le condizioni materiali di vita di tutti (o almeno del massimo numero possibile) è giustissimo … perché persisti ad associarlo al familismo amorale e con l’ assistenzialismo ?!

    • mirkhond scrive:

      Perché è un liberale con le spalle protette….

    • Francesco scrive:

      1) col familismo amorale c’entra per via dello scambio voti-favori privati

      2) perchè per realizzarlo la via storicamente scelta è quella dell’assistenzialismo, con i suoi molti lati negativi. il primo, la deresponsabilizzazione dei singoli, il secondo, l’accumulazione del debito

      3) vorrei un comunismo sostenibile e in cui ci sia un qualche spazio di libertà per le singole persone

      ciao

      • Z. scrive:

        Facciamo un po’ più di qualche e possiamo cominciare a discuterne, ecco 🙂

        • Francesco scrive:

          ne basta uno e tutto il comunismo viene giù come un castello di carta, di spazio di libertà

          pensa alle reduciones gesuitiche o ai villaggi messicani descritti da Miguel o a 1984

          alla fine si scoprirà che la libertà è diabolica, alla fine

          😉

  127. mirkhond scrive:

    “ma è proprio perché mi dispiace che uno si tolga la vita, che penso sia un coglione.
    parliamoci chiaro: secondo te uno che si suicida per rispettare una quisquilia come il giuramento, un sultano che non l’ha manco cagato, e un Dio che non ha mai visto, è una persona di elevata caratura morale? per me no, anzi! se uno è disposto a suicidarsi per rispettare un giuramento, figuriamoci cosa potrebbe fare a me, se mi presento sulla sua strada!”

    Se il suicidio non comporta atti terroristici, cioé togliere la vita ad altri, spesso innocenti, non vedo cosa abbia di biasimevole se è l’unico modo per reagire ad un mondo che sta crollando ed in cui ti identifichi.
    Non sempre è bello sopravvivere a ciò che hai amato, soprattutto se il nuovo ordine è quello del tuo nemico…..

    “io alla sera son contento se arrivo a mangiare e a coricarmi, cosa posso fare di male al prossimo me lo devi spiegare.”

    Cosa devo spiegarti? Che sono contento per te e per le tue soddisfazioni.

    • gotcha scrive:

      faccio quello che posso, in my small self!

      comunque io non sono contrario al suicidio, anzi. se una persona non ce la fa ad andare avanti, è un suo diritto decidere di fermarsi. solo non mi sembra il caso di pubblicizzarlo come un qualcosa di onorevole: sai com’è, non si torna indietro purtroppo.

      • mirkhond scrive:

        Non mi sembra di aver parlato di onorabilità.
        Il suicidio è un gesto di disperazione quando non vi sono o non si vedono altre vie d’uscita da situazioni insopportabili…..

        • gotcha scrive:

          mì: sono d’accordo con te, ma comprendi anche tu che di fronte ad uno che ti dice “ne ho abbastanza”, e sei costretto a rispettarlo, non puoi dirgli “son contento per te!”

  128. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    a proposito di “bambole” e persone reali …

    https://www.youtube.com/watch?v=0r1TcmwxKZE

    per esistere, esisteva già …

    https://it.wikipedia.org/wiki/RealDoll

  129. mirkhond scrive:

    Gotcha

    Non ho il piacere di conoscerti personalmente.
    Dunque non so nulla di te, della tua vita.
    Non so se tu sia mai stato profondamente infelice.
    Magari per mancanza di amore.
    O per altro….
    Se si è profondamente infelici e all’orizzonte non si vedono cambiamenti in positivo, è comprensibile che il pensiero di farla finita per sempre, ti accompagni spesso….

    • gotcha scrive:

      mì, penso di essere stato infelice, e non so se quanto te, e non so se siano cose quantificabili. se tu hai pensato a questo gesto come liberazione, ti comprendo e non ti giudico, anzi. è legittimo volersi fermare. ma credo che tu abbia ragione in questo caso perché stai parlando della tua intimità, che è sacra qualsiasi cosa tu decida di farne. è ben diverso invece l’esaltare un tizio che muore per i begli occhi di un caio che non conosce neppure, e per giunta mangiandosi l’amata..

  130. habsburgicus scrive:

    su valore e importanza giuramenti,
    io in quello sto dalla parte di Mirkhond (ok, in quel caso specifico è assurdo, c’erano altre strade, il 1878 non rappresbta una cesura né tantomeno una catastrofe..non è il 1945 per D e GIAP o il 29/5/1453 per BYZ o il marzo 1917 per un “vero russo..ma è appunto un romanzo da non prendere troppo sul serio !)
    e credo anche di azzeccare gli schieramenti
    mirkhond, io, Peucezio (e forse Daouda) per l’importanza (probabilmente anche Francesco che a parte la ciurcil-mania è ‘nu bravo guaglione :D)
    Moi neutrale ma simpatetico verso la nostra posizione, in astratto
    Pino, Gotcha e presumo Rob-Lux e Thyrrhenus contro l’importanza
    Miguel su un altro pianeta, distaccatissimo 😀

    • gotcha scrive:

      beh, se ci fosse un giuramento che dice: impegnati a non fare mai fesserie tipo suicidarti perché un “nuovo ordine” sta per essere instaurato, sarei d’accordo.

    • daouda scrive:

      Io in realtà sono contro il giuramento se non è fondato sulla Fede ( però ovviamente la Fede dovrebbe riguardare ogni aspetto della vita ).

      Ricordiamo che il giuramento militare romano era chiamato sacramento e non era un giuramento secolare ma impegnava religiosamente, appunto, il milite.
      In questo senso sarebbe buono recitare Shemà e giuramento e Credo apostolico tutti i giorni. Questo sì che è un reale giuramento che ci impegna nella guerra fisica-animica e mentale.

  131. MOI scrive:

    In Tempesta di Lilli Gruber, quando a un certo punto la dapprima superficiale Hella comincia a desiderare la morte perché comincia a capire davvero cosa siano le guerre e le politiche di cui si è resa irrimediabilmente complice … il severo padre “Fossile Vivente Culturale” Ottocentesco la rimprovera espressamente di “Non bestemmiare ! Perché la vita è il più prezioso dei Doni di Dio al quale spetta noi trovare un senso !” [cit.]

  132. habsburgicus scrive:

    I nemici dovevano restare nemici anche dopo che avevano abbracciato il Reich persino con entusiasmo

    c’è del vero..il principe romeno Mihai Sturdza (già ISMP a Riga e a Copenaghen e Ministro degli Esteri nell’autunno 1940, da settembre a dicembre..con un po’ di civetteria disse di essere l’unico Ministro degli Esteri dell’Asse a potere dire la sua, gli altri essendo stati tutti impiccati o fucilati), molto amico del Reich e dunque insospettabile (è l’unico che io sappia-fra le persone serie, almeno-che post bellum si rammaricò apertis verbis della sconfitta di AH e gli rese un omaggio nel suo libro “La fine dell’Europa. Ricordi dalla patria perduta”, edito a Madrid nel 1966 e tradotto in italiano nel 1970, opera essenziale e dettagliata, anche se presuppone conoscenze elevate di diplomazia balcanica..e appunto per questo ignorata :D) racconta che un giorno (ottobre-novembre 1940) di fronte alle proteste di qualcuno (mi pare non lui) verso i tedeschi , appena arrivati (invitati da Sturdza e Antonescu) che con il loro comportamento si alienavano le simpatie dei romeni, ben disposti quasi tutti (mentre invece il principe è acido verso di noi, e soprattutto verso il magiarofilo Ciano) che ricordò al comandante tedesco che la Germania aveva bisogno di amici, questi rispòse con durezza teutonica
    “Wir brauchen keine Freunde, wir haben Panzerdivisionen” (non abbiamo bisogno di amici, abbiamo le divisioni corazzate 1)
    ecco, in quella breve frase, si spiega perché l’ubriacone alla fine abbia vinto ! (e l’Europa sia stata sconfitta)..non è necessario altro 😀

    • mirkhond scrive:

      MI fa piacere che tu abbia colto il senso della riflessione di Blondet.
      E cioé che la rovina della Germania è stata ed è, nonostante il progresso dei tempi, la sua cultura “tribale” incapace (o quantomeno stretta di culo) di farsi amare dai popoli conquistati.
      A differenza di Roma, che pur dopo un mare di crimini e sofferenze, riuscì con una lenta, graduale elasticità maturata dagli errori, ad assimilare tutti i popoli non latini conquistati, diventando la Romània, in cui erano tutti ROMANI, anche se non tutti latinofoni.

    • Francesco scrive:

      Beh, piano, se la Germania era quella roba lì mi sembra impossibile sostenere che la sua sconfitta sia stata una sconfitta per l’Europa.

      Al massimo vieni nel mio carrugio (ciao ADV se ancora ci leggi) quando dico che è stato meglio scegliersi un padrone anglo-sassone con capitale oltre-mare e un sacco di soldi che uno teutonico con capitale dietro l’angolo e le pezze al culo.

      Meglio quelli di “Ich bin ein Berliner” che quelli di “Wir brauchen keine Freunde, wir haben Panzerdivisionen”, giusto?

      Ciao

  133. mirkhond scrive:

    Gotcha

    Ti faccio un altro esempio, tratto da un altro romanzo, il da me pluricitato la Volpe e le Camelie di Ignazio Silone, ambientato nel Canton Ticino intorno al 1934.
    Dunque vi è una famiglia di ticinesi, contadini benestanti, il cui capofamiglia Daniele, oltre ad essere un socialista convinto come i suoi cari, la moglie Filomena e le loro figlie Silvia e Luisa, aiuta di nascosto (anche con l’aiuto di furbi marpioni come l’avvocato Zeta; quello ticinese, non il romagnolo) molti esuli italiani socialisti.
    Tra cui il muratore bergamasco Agostino, il cui fratello è morto in carcere ammazzato dai fascisti.
    Daniele vorrebbe che sua figlia Silvia sposasse Agostino, con cui si condividono gli stessi valori ideali.
    Ma la ragazza un giorno, si trova in casa un ferito, un giovane siciliano di nome Cefalù, rimasto ferito in un incidente stradale (in realtà abbottato proprio da Agostino), e curandolo se ne innamora, ricambiata dal siciliano.
    Il quale PERO’ è un agente segreto di Mussolini, giunto in Svizzera pe trovare i nominativi dei socialisti italiani colà esuli, e che Daniele aiuta, nascondendo i loro incartamenti nel suo studio privato in cui nemmeno moglie e figlie possono entrare.
    Cefalù, carpendo la buona fede e l’ingenuità dell’innamoratissima Silvia, riesce ad entrare nella stanza e a scippare i preziosi documenti, fuggendo via come un ladro insefuito.
    A casa di Daniele si cade nella più cupa depressione per essersi fatti abbindolare (tranne Daniele, fin dall’inizio sospettoso e contrario all’amore della figlia per il siciliano), fino a quando, due giorni dopo, apprendono che un giovane foresto si è suicidato gettandosi nel Lago Maggiore.
    E il giovane è Cefalù, che prima di affogare, ha lasciato una lettera in cui spiega le ragioni del suo gesto: una lacerante crisi di coscienza tra la fedeltà a Mussolini e l’amore per Silvia, e di conseguenza per la famiglia di lei.
    E Daniele giunge a perdonare Cefalù che, col suo gesto, ha lavato il grave male che stava facendo a Silvia e ai suoi cari.
    Non so se mi sono spiegato.

    • Francesco scrive:

      Ma questo Cefalù, visto il dilemma che lo tormentava, non poteva accendere il cervello e decidere quale fedeltà era più importante, invece che affogarsi?

      Prendersi una responsabilità invece di farsi travolgere dalle circostanze?

      • mirkhond scrive:

        E cosa poteva fare di diverso?
        Era un agente segreto di Mussolini, inviato in Svizzera per cercare di snidare la rete antifascista socialista.
        E il piano stava andando a buon fine, quando l’amore di e per Silvia, il calore della famiglia di lei, gli crea un rimorso, un senso di colpa.
        Insomma si sta accorgendo di fare del MALE a persone buone che gli hanno salvato la vita.
        E allora il suicidio diventa l’unico modo per risolvere l’atroce dilemma tra la fedeltà al duce e l’amore per Silvia….

        • mirkhond scrive:

          Di questo romanzo, ne fu tratto un film nel 1966, con Massimo Girotti, Nando Gazzolo, Renzo Palmer ed altri attori italiani dell’epoca, e di cui ho visto solo dei brevissimi spezzoni in un documentario rai su Silone.
          Purtroppo non riesco a reperirlo ne sul tubo, ne sul mulo…
          Sob

        • gotcha scrive:

          Mi ricorda “ritorno al futuro”. Comunque Silone e’ senz’altro piu’ raffinato psicologicamente rispetto a salgari.

          • gotcha scrive:

            Comunque concordo con francesco. Sono leggermente stufo di leggere romanzi “pesi”: insomma, non ho bisogno di nessuno per star male, a meno che non sia proprio un fenomeno, tipo, che so, Kafka, o Joyce..

          • mirkhond scrive:

            Silone nei suoi romanzi rielaborò le esperienze spaventose e dolorose della sua gioventù “bruciata” tra i 15 e i 32 anni, come una sorta di psicoterapia, per trovare un senso a tali disastri….
            Certamente non sono romanzi comici e satirici….

          • gotcha scrive:

            Quello che mi piace di certo umorismo e’ proprio il suo scopo psicoterapeutico: insegna ad accettare le cose, a ridimensionarle, e a farci capire che la nostra esistenza non ha una grande incidenza sul cammino dello spirito\mondo.

          • mirkhond scrive:

            Ognuno reagisce diversamente di fronte alle sfide della vita, spesso difficili.
            C’è chi lo fa col sorriso.
            E c’è chi non ci riesce….

        • Francesco scrive:

          se la fedeltà mi porta a fare del male a delle persone buone, allora DEVO mettere in discussione la fedeltà

          DEVO se sono un uomo e non un fedele Ruslan

          ciao

          • mirkhond scrive:

            E infatti Cefalù si uccide per non fare più del male a nessuno, proprio perché l’amore per Silvia lo ha cambiato in modo irreversibile….

          • Francesco scrive:

            ma che cazzo si uccide? se ha capito che il fascismo non è ‘sta gran cosa, è suo dovere di uomo vivere prendendo atto di avere sbagliato

            scusa ma sul suicidio sono di rigida scuola cattolica vecchio stampo e mi scaldo facilmente

            ciao

          • mirkhond scrive:

            Non è facile svincolarsi da un sistema dittatoriale, e soprattutto se si è dentro una struttura spionistica.
            E questo anche nelle democrazie….
            Per un agente segreto che tradisce è sempre pronta la ritorsione, magari colpendo i familiari…
            Per cui l’unica soluzione per Cefalù di uscirne pulito e riconciliato con Dio e con chi ama, non poteva che essere il suicidio….

          • gotcha scrive:

            Il suicidio, a mio avviso, rientra nelle patologie da manuale di psicologia: insomma, c’e’ bisogno di tutta la comprensione possibile, ma alla base ci sono problemi che vanno analizzati. Se invece e’ determinato dalla realta’ ambientale, c’ e’ qualcosa che non va: l’onore, ad esempio, e’ un’idea fissa di certi ambienti, e puo’ compromettere le capacita’ di adattamento di un individuo.

  134. habsburgicus scrive:

    @tutti
    volete linciarmi ? 😀 (credo che solo Roberto, e in parte, capirà…forse pure Z)
    se veramente W. Sch. vuole quello (di cui parla M. Bl.), lungi da essere l’uomo nero, sarebbe un politico, specie oggi rara !..con un progetto che non mi piace, ma rebus sic stantibus non ve ne sono altri….l’UE, se desse origine ad un embrione di Europa, sarebbe positiva (anche se dovremmo beccarci il gender 😀 pazienza), poiché in futuro ci si potrebbe affrancare dai potentati “anglosassoni”
    purtroppo W. Sch non è quello lì 😀
    e comunque, vedrete, che provvederanno ad umiliarlo (se lo fosse :D)
    e si serviranno di ‘sto Tsipras che ostinate a santificare
    è chiaro che se la Germania avesse quelle idee (dure ma “sane), provvederanno a far si ché la Germania sia anch’essa scornata :D..oltre al popolo greco (già fatto)…attenzione, questo odio anti-tedesco, che vedo diffondersi, non è “naturale” e serve ai potentati della City e di Wall Street (Peucezio, almeno tu, spero che te ne accorga !)..sbaglierò ma si prepara qualcosa di grosso..e non di bello, purtroppo !
    prima legare la GR (obiettivo raggiunto)..poi rovesciare l’attuale dirigenza tedesca
    indi il potere finaziario a-nazionale assoluto con l’appoggio ovviamente dei “sinistri”
    vedremo…ma prudenza prima di porsi contro la Germania 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Certo che voi germanofili avete sempre manie di persecuzione…

    • roberto scrive:

      beh che la germania sognerebbe un’unione politica con un nocciolo duro credo che non sia un mistero.
      d’altronde le varie idee di “europa a due velocità”, “europa à la carte”, “Kerneuropa” (nocciolo duro europeo) sono proprio di origine tedesca, anzi di Kerneuropa Scheuble ne parlava vent’anni fa!

    • roberto scrive:

      non rieco a copiare il link, ma se metti su google

      “überlegungen zur europäischen politik”

      trovi in prima posizione un articolo abbastanza conosciuto di schäuble sull’idea di Kerneuropa (ahimé in tedesco, ma per un vero habsburgicus non è un problema 🙂 )

      • habsburgicus scrive:

        grazie
        se Schl. avesse le mani libere, sbatterebbe la Grecia fuori dall’euro (già una russa, bella donna, mi chiedeva perché noi “europei” eravano tanto stupidi da non farlo, già 4 anni fa ! che potevo fare se non tacere ? :D) e creerebbe una piccola euro-Europa “vera” con Parlamento, stile Parlamento dello Zollverein del 1868
        sarebbe meglio anche per la Grecia in quanto liberata suo malgrado dal cappio dell’euro, dopo 3-4 mesi molto duri, rinascerebbe, mente così c’è solo, pare, una lunga agonia di cui il popolo è vittima (anche Giannuli, di sinistra, dice che il problema è l’Euro)…l’euro l’idolo malefico che nessuno osa abbattere, il Moloch cui si sacrifica e che ci porta alla rovina
        la nuova Europina a guida VERA tedesca sarebbe una vera Unione, farebbe bene, diverebbe potenza politica, porrebbe limiti all’arroganza anglosassone, in pocche parole si tornerebbe a condizioni “normali” ignote da 70 anni..in più, se intelligente, si alleerebbe a Mosca, con mutuo giovamento
        e vissero tutti felici e contenti 😀 è una favola, però 😀
        infatti Sch. non comanda (il potere VERO) o forse non è così perspicace ..ci dobbiamo tenere il loro Euro, a gran danno ora della Grecia , poi di tutti gli altri più deboli e infine della Germania stessa
        chapeau i poteri finanziari..hanno fatto bingo ! loro, almeno, hanno la vista lunga (va riconosciuto) e ‘ste cose le vedono, oh se le vedono..del resto il CFR ha detto che bisogna impedire ad ogni costa un’alleanza della Germania con la Russia !

        • Francesco scrive:

          Comitato per la Figa Rossa?

          alleanza tra due potenze continentali che insistono sullo stesso continente? mi pare difficile, molto difficile

          chi ci sarebbe nella KernEuropa? dove sarebbe la Francia? e l’Est Europa? mica lo vogliono l’Euro, mi pare

          e la Padania? se secediamo dalla nostra Grecia per bieco egoismo ci qualifichiamo per il nocciolo duro?

          insomma, elabora la tua idea!

          • roberto scrive:

            “Kerneuropa”

            mi sono andato a rileggere il documento
            e l’idea (diamo nel 1994) era DE, FR + BENELUX, poi attirare velocemente IT e forse ESP. nulla su grecia portogallo ed irlanda e GB considerata come una palla persa

            (e devo ringraziare habs per aver aperto questa discussione, mi ricordavo vagamente del documento la a rileggerlo è veramente illuminante per cercare di capire questi giorni.

            qui lo trovate in italiano

            http://www.thefederalist.eu/site/index.php?option=com_content&view=article&id=1131%3Ariflessioni-sulla-politica-europea&lang=it )

          • mirkhond scrive:

            Forse un’Unione Europea più ristretta funzionerebbe meglio, come disse anni fa Lucio Caracciolo….

          • Francesco scrive:

            x Roberto

            e a nord? danesi, scandinavi, baltici? e gli orientali? polacchi cechi unghersi slovacchi …

            l’Austria?

            insomma, quanto era piccolo questo Nocciolo?

            ciao

          • Roberto scrive:

            Nel 1994 baltici e est erano lontanissimi da una adesione, e schäubel mette la Danimarca fra quelli che potrebbero aderire in una seconda ondata (il nocciolo non è ad escludendum, l’idea è andare avanti chi può e imbarcare chi ci raggiunge)

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            L’Italia era praticamente d’obbligo, in quanto paese fondatore. Diciamo che certi problemi dell’Unione sono genetici. E noi siamo uno di quei problemi, detto senza falsa ipocrisia: non per nulla siamo campioni di procedure di infrazione… insieme alla Grecia!

        • Thyrrenus scrive:

          scusa Habs ma non hai capito a cosa è servito mantenere l’Europa in crisi attraverso la Grecia per tutti questi anni.
          Magari i tedeschi fossero quelli chiari e diretti che credi tu. Invece sono degni dei nostri migliori banchieri di fine medioevo.

          • habsburgicus scrive:

            lo so anch’io che non sono così…mi limitavo a dire anche l’altra posizione (ottimistica) e le paure (presunte) di certuni (pessimistiche :D)…personalmente non ho né posso avere particolare stima per i governanti teutonici, in primis l’estica 😀 (altrove è ancor peggio, eh)

          • habsburgicus scrive:

            ora sei irrealistico tu..
            magari fossero dei Medici 😀

          • gotcha scrive:

            La questione e’,

            Se l’europa vuole essere un mercatone globale dove alcuni mangiano e altri arrancano, all’americana, allora possiamo allargarci anche al nordafrica. D’altronde credo sia stato l’espansionismo all’americana a farci allargare verso est, di modo che oggi NATO e UE sembrano la stessa entita’.

            Se vogliamo essere seri e austeri, allora si torni pure alla CECA. Il guaio e’ che ormai la frittata e’ fatta, e come al solito ci rimette la gente normale.

          • Thyrrenus scrive:

            beh guarda che i Medici a fine XV sec erano carte quarantotto.
            comunque mi riferivo al fatto che nelle nostre città i banchieri svolsero un ruolo di sempre maggiore controllo, cosa che portò alla crisi delle corporazioni/classi artigiane prima e poi anche di quelle mercantili
            l’economia produttiva perse il passo a favore di quella ‘finanziaria’ (dell’epoca) nel corso del XV secolo e comportò il ‘ritorno alla terra’ come bene rifugio delle classi cittadine ‘ricche’ sancendo la nostra decadenza economica nei secoli a venire

  135. habsburgicus scrive:

    e questo è un germanofilo ?
    http://www.conflittiestrategie.it/il-ruolo-degli-usa-nella-crisi-greca

    se non lo sai, G. La Grassa, è un allievo del marxistissimo Bettleheim e fu lui stesso un marxista duro e puro, cantò le lodi a Stalin, Mao e credo pure oltre 😀 dice cose simili, in un linguaggio diverso..l’ho scoperto dopo avere scritto 😀

    • Z. scrive:

      Niente male, eh? e scommetto che non hai letto l’articolo di Ferrero!

    • Z. scrive:

      A proposito: non ho capito questo periodo dell’articolo di Orioles (grassetto nel testo originale):

      L’Europa: democratica a parole ma poi pronta a omaggiare Hitler a Monaco pur di “salvare i mercati” e la “stabilità” di lor signori (Ucraina, Ungheria, Polonia)

      Esattamente cosa intendeva dire l’articolista?

      • Francesco scrive:

        Parrebbe che voglia dire che inglesi e francesi hanno ceduto a Monaco ad Adolf per tenersi buoni i mercati di Ungheria, Polonia e Ucraina (che all’epoca era una RSS, peraltro)

        Ah, i miracoli della sintesi!

        • Z. scrive:

          Quella del salvare il mercato dell’Ucraina è particolarmente originale, in effetti.

          Ma pure i riferimenti a Ungheria e Polonia mica li ho capiti.

          • Francesco scrive:

            forse ci sono arrivato

            l’Europa non ha difeso

            la Polonia nel 1939
            l’Ungheria nel 1956
            l’Ucraina nel 2015

            cosa ne dici?

          • Z. scrive:

            Ma allora la stabilità dei mercati che c’entra? in che modo il libero mercato sarebbe stato favorito dall’acquiescenza nel ’56 nei confronti dell’URSS, per capirsi?

            Boh 😀

          • Francesco scrive:

            che la stabilità dei mercati (interni) avrebbe spinto a non opporsi con decisione (militare) ai cattivoni

            forse

  136. habsburgicus scrive:

    voi partite dall’idea che W. Sch. abbia vinto…è invece molto probabile che abbia perso (non stupitevi di sue possibili dimissioni “improvvise”, anche se i TG apriranno con “drammatiche e inaspettate notizie da Berlino” 😀 e qualche economista di sevizio pontificherà sul “Corriere” o su “Reoubblica” o su altri giornali mainstream :D), è possibile che abbia perso la Germania (non è detto che la Merkel sia d’accordo con Sch.) ed è pure possibile che sia tutto diverso da come immaginiamo…le astruserie economiche non mi interessano 😀 e del resto bisogna essere almeno un 33 😀 molto meglio, e più affascinante, studiare se Seneslav fu nel 1247 voivoda solo in Oltenia oppure se si estendeva anche oltre l’Olt 😀
    comunque leggete questo (sbaglia sulla Francia la cui élite è certo anti-tedesca e dunque, nella sua ipotesi.su cui non mi esprimo. non avrebbe “perso”)
    http://informare.over-blog.it/2015/07/crisi-greca-e-accordo-capestro-chi-vince-e-chi-perde.html?fb_action_ids=10204469876722691&fb_action_types=og.likes
    nei prossimi mesi vedremo chi avrà ragione..
    magari abbiano torto tutti 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      E la Germania da anni starebbe lavorando contro i propri interessi? Capisco che è tutto un gomblotto, ma vorrei argomenti più seri se si pretende un suicidio controintuitivo.

      • habsburgicus scrive:

        da anni starebbe lavorando contro i propri interessi?

        perché no ? l’Italia dimostra, a nostra sfortuna che ciò è possibile 😀 senza contare che i potentati finanziari, fra cui vi sono pure senza dubbio cittadini tedeschi e non dei minori, non sono descrivibili ottocentescamente e primo-novecentescamente; si può benissimo lavorare per i PROPRI INTERESSI [personali, della propria holding, della cordata di appartenenza magari con agganci transnazionali, di quel che si vuole] da anni e metodicamente, e tuttavia andare contro gli interessi della Nazione, più o meno scientemente
        si vedrà comunque…e molto apparirà più chiaro

  137. MOI scrive:

    Cesare Lombroso era il classico Progressista “baffi a manbrio” che credeva nell’Atavismo Fisico (non solo facce, ma anche i classici crani) e nell’ Atavismo Culturale … ancora oggi viene spontaneo alla “mentalità profonda” delle masse dire che i tamarri siano scimmioni depilati, o selvaggi con modificazioni corporali. O che per certa gente il processo non serviva, bastava guardarla.

    Dài, che se n’era già discusso … anche di De Amicis che crea il personaggio diFranti contro il Valdocco e Don Bosco.

    Il libro di Blondet (che purtroppo non sono mai riuscito a leggere) “Selvaggi col Telefonino” è un paradossale coincidere di Cattolicesimo Tradizionale e Massonismo Progressista.

    Consiglio a Z il Museo Lombroso di Torino.

  138. MOI scrive:

    Paragonare “negri e scimmioni” (roba che da noi è entrata nell’agone della speculazione politicante !) per tratti somatici e pigmento oggi è _ giustamente_ beceraggine da incolti … nell’Ottocento era “scientifico”.

    Intelligenti pauca…

    PS

    Blondet faceva notare “da più di qualche parte” … che se oramai dagli Anni Settanta non c’è “ragazza emancipata” che non fumi, le prime ragazze a fumare sono state storicamente le prostitute nelle sale d’attesa dei bordelli.

    Però, piaccia o no, documentandolo.

    Insomma: se l’Atavismo Fisico NON regge, l’ Atavismo Culturale …

  139. MOI scrive:

    Ovviamente concordo con Pino che _. oggi come oggi _ la Società Matriarcale è na sòla : uno s’aspettala miglior Zeudi Araya d’annata … e invece si ritrova con la peggior Laura Boldrini contemporanea ! 😉

  140. mirkhond scrive:

    “Non ho mai preteso di essere bravo ad applicare le mie stesse ricette.
    Ma questo cosa c’entra?”

    C’entra nel senso di non fare il frocio coi culi degli altri.

    “Tu me lo fai notare come se io mi facessi bello di essere un donnaiolo e mi mettessi in competizione con te.”

    Non mi sembra di aver mai parlato di competizione, quanto piuttosto di superficialità nel dare consigli del tutto fuori luogo ad una persona che hai visto si e no 3 o 4 volte in vita tua, non sapendo o non comprendendo la situazione di questa persona…

    • Z. scrive:

      Duca, io Peucezio non lo conosco proprio ma so che è tuo amico e ti vuole bene.

      Ora, magari i consigli che dà sono ottimi, magari sono così così e magari sono sciocchezze belle e buone. Non saprei: non sono mai stato uno che ci fa fare, non ho mai preteso di essere tra quelli che “capiscono le donne”.

      Ma sono certo, anzi certissimo, che se Peucezio ti dice la sua non è per darti lezioni, per mettersi in mostra o perché pretende di capirne più di te. E’ solo perché ti vuole bene e gli piacerebbe vederti felice.

      Sono anche convinto che questo valga per Francesco e per Pino, e posso assicurarti che vale anche per me.

      Insomma, magari diciamo solenni idiozie, ma di sicuro è la simpatia nei tuoi confronti a muoverci, non certo il desiderio di sdottoreggiare (che oltretutto da parte mia, in questo campo, sarebbe qualcosa tra il ridicolo e il grottesco).

      • mirkhond scrive:

        Traversara

        Ti ringrazio per l’amicizia che dici di avere nei confronti di una persona insopportabilmente volgare e verbalmente aggressiva quale sono.
        Purtroppo il cumulo di sofferenze che mi porto dentro, la solitudine, e per ultima la batosta che ho preso sentimentalmente, mi stanno prostrando più del solito.
        A volte, spesso vorrei gridare, urlare, spiegare ben bene le motivazioni di tanta sofferenza.
        Ma mi rendo conto che non è facile farlo in uno spazio pubblico, alla portata di tutti com’è un blog.
        Da qui le ovvie incomprensioni su questioni su cui ne tu, ne Peucezio, ne Franky ne altri, avete ovviamente alcuna colpa.
        Vi chiedo scusa.

        • Francesco scrive:

          Figurati, ormai ci si conosce abbastanza bene.

          Spero tu riesca a riprenderti dalla batosta abbastanza presto.

          Però insisto a dire che tu stai cercando una donna, quindi quella donna sarà come sarà e non come pensi tu. E’ un pò il segreto di Pulcinella dei rapporti umani.

          Ciao

          • mirkhond scrive:

            Ma va benissimo.
            Se una ti piace, ti piace per come E’ e non come dovrebbe essere (per chi? per cosa poi?).
            Il guaio è che non sono ricambiato, ma ancora di più che non ha mai parlato chiaro col sottoscritto, come avrei preferito.
            Un NO secco è sempre preferibile che un mostrare cordialità e amicizia ad uno che ti ha fatto la dichiarazione, trattandoti come uno stronzo comm’all’artri…..

          • Francesco scrive:

            concordo pienamente

            ciao

      • Peucezio scrive:

        Grazie, Z.

        Mirkhond,
        io non è che voglio dare lezioni, ma ti conosco abbastanza per aver capito un po’ di cose essenziali su di te (altre probabilmente mi sfuggono).
        Una cosa è certa: è difficile che tu riesca a risollevarti con le tue sole forze senza nessun aiuto. Non perché tu non ne abbia potenzialmente le energie, ma perché una serie di meccanismi in cui sei avviluppato fanno sì che tu non possa avere una percezione del tutto chiara e obiettiva dei tuoi meccanismi.
        E’ il motivo per cui a chiunque di noi riesce più facile capire gli altri che sé stesso.

        Ovviamente non sarò io, né nessun altro del blog, a risolvere i tuoi problemi: l’aiuto di cui parlo è quello di uno specialista. Ma le dritte che ti danno gli altri, almeno quelli in buona fede come siamo tutti qui dentro (e su questo non ho dubbi), ti possono essere estremamente utili, anche se da sole non bastano. Perché chi ti vede da fuori capisce un sacco di cose che tu, dall’interno, non puoi cogliere.

        Poi tu sei liberissimo di respingere i nostri suggerimenti, ma ti esorto a farlo in conseguenza di una vera, sincera riflessione con te stesso, non in ossequio a schemi ideologici o a rancori e spinte emotive che sono il prodotto dei tuoi stessi problemi e quindi lavorano a loro favore, non per risolverli.

        Io in te userei una sola cartina al tornasole: “questo mi serve?”.
        Non “è giusto”, “ho ragione”, “risponde alla mia Weltanschauung”, “è coerente con la mia storia, col mio carattere” ecc., ma “mi serve”. Mi è utile a uscire dalla mia condizione di infelicità e solitudine? Se è utile anche per fare un piccolissimo passo in questa direzione, ben venga. Se non lo è, liquidiamola!

        Poi è normale che uno, non avendo gratificazioni esterne e relazionali si crei un suo mondo di valori e di ideologie e vi si rifugi: è una sorta di ancora di salvezza per stare a galla e non ti dico di buttarla via. Ma quando stiamo parlando dei tuoi problemi, quest’àncora non serve, non c’entra. La sua funzione è aiutarti a sopravvivere finché hai i tuoi problemi, non quella di risolverli (anche solo parzialmente), quindi non devi attribuirle una funzione che non è la sua.

        • Z. scrive:

          Credo di poter dire con certezza che praticamente nessuno può farcela da solo.

          Poi a qualcuno piacerà pensare “ce l’ho fatta da solo”, ed è comprensibile. Ma a ben vedere non è quasi mai così, e forse il quasi è di troppo.

        • Z. scrive:

          Ah, naturalmente sono d’accordo con Peucè su tutto (il conto l’ho perso da tempo).

  141. mirkhond scrive:

    “Solo che inizio ad apprezzare la pace sopra molte altre cose.”

    Concordo.

    • Francesco scrive:

      e no, non vale! 😀

      io lo scrivo in polemica con chi si suicida piuttosto che accettare un nuovo regime e tu sei d’accordo?

      😀

      PS battute a parte, con la vecchiaia apprezzo sempre meno gli ammazzamenti

  142. mirkhond scrive:

    Concordo sulla pace come valore.
    Poi, a volte, combattere è necessario, ma MAI giusto, proprio perché il prezzo da pagare è sempre elevato….

  143. mirkhond scrive:

    Insomma non credo alle guerre giuste.
    Però come biasimare quei miei lontani connazionali che, nell’estate del 1861, fatti prigionieri dai Piemontesi e imbarcati a forza per il Nord per essere costretti a servire un re straniero e odiato, e con l’ulteriore odiosa ipocrisia di dover essere fratelli a forza, si suicidavano buttandosi giù dalle navi al largo del porto di Rimini?
    Ed in effetti, i giornali piemontesi del 3 settembre 1861, riportarono la notizia che il governo sabaudo aveva predisposto delle pattuglie navali intorno al porto di Rimini, per bloccare tali suicidi!
    Che umanitarismo!

  144. mirkhond scrive:

    Roberto che ne pensi del giudizio di Blondet sulla Germania?

    • roberto scrive:

      sinceramente trovo che chi spende la hitler card per parlare della germania del 2015 ti sta semplicemente e chiaramente prendendo per i fondelli, e mi stupisce che non venga smascherato e messo in ridicolo.

      aggungo che certe frasi di quell’articolo di blondet sono surreali

      “In breve, oso dire: oltre il Reno non è arrivata Roma, quindi non è arrivata la politica come grande e generoso sistema d’integrazione, come cittadinanza, come “chiamata genti diverse e originariamente ostili” ad una grande impresa comune”

      da quando a sud del reno la politica è “grande e generoso sistema d’integrazione”? dai siamo seri, come si fanno a scrivere certe cose?

      • Z. scrive:

        Beh, direi che la Hitler card sulla vicenda greca fa il paio con “la Grecia ha ragione perché è la patria della democrazia”.

      • Francesco scrive:

        >> sinceramente trovo che chi spende la hitler card per parlare della germania del 2015 ti sta semplicemente e chiaramente prendendo per i fondelli, e mi stupisce che non venga smascherato e messo in ridicolo.

        beh, no, non è che AH e le sue politiche salissero direttamente dal fondo degli inferi, senza avere padri e senza lasciare figli. metodologicamente non sono d’accordo con Roberto, questa volta

        dipende da come la si gioca

        • Roberto scrive:

          Non dico questo, dico che dire “schäubel si comporta come hitler”, “la merkel è come hitler”, “i tedeschi sono nazisti” sono semplici specchietti per le allodole.

          Poi se un giorno la merkel manderà i panzer ad invadere la Grecia e metterà tutti i turchi in un campo di concentramento cambierò idea, nel frattempo resto convinto che chi fa certi paragoni lo fa solo perché non ha altri argomenti

          • Francesco scrive:

            e se l’euro fosse una prosecuzione del nazismo con mezzi più discreti ed efficaci?

            😀

          • PinoMamet scrive:

            Robe’, sicuramente coso, come se intitola, Scaheuble? non ha (ancora) mandato i panzer in Grecia a protezione degli interessi tedeschi;

            ciò non toglie che far notare delle continuità nel comportamento della Germania non significhi “giocare la Hitler card”.

            Neanche quando, per ipotesi, si citi davvero.
            Oh, gente, è esistito davvero e ha fatto delle cose, non è solo una figura mitologica.

          • PinoMamet scrive:

            Si citi davvero Hitler, intendevo.

            Qualcosa dentro di me mi rende esecrabile scrivere il suo nome troppo spesso 😉

          • Francesco scrive:

            continuità?

            un conto è delirare cazzate sulla Germania sotto attacco ebraico come faceva AH

            un conto lamentarsi della spesa pubblica greca, come fa Schauble

            non esageriamo neppure dall’altra parte

          • Z. scrive:

            Francesco ha ragione, e devo aggiungere che questo strillare il nome di AH per criticare senza entrare nel merito denota, per così dire, una certa carenza di argomenti.

            Come se si citasse Metaxas per dire che i greci sono tutti fascisti da operetta che sanno solo dire no.

            Mi sembrano argomentazioni imbarazzanti degne della stampa italiana 🙂

          • Francesco scrive:

            x Pino

            la Germania non ha più panzer per invadere la Grecia

            sti minchioni li hanno spediti in deposito, smantellati o venduti perchè la gestione costava troppo!

            ti rendi conto? i tedeschi senza carri armati! per risparmiare!

            non c’è più religione

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            Beh anche gli italiani sono praticamente senza carri armati (mi informava tempo fa un amico appunt ocarrista, in congedo…)…

            ma per noi, è nel segno delle continuità 😉

  145. mirkhond scrive:

    Roberto

    Ti sei mai sentito razzialmente discriminato ed escluso in Germania (a parte Frau Ruprecht e famiglia)?

  146. mirkhond scrive:

    Sono contento, perché anche a me la Germania piace, nonostante tutto.
    Quasi tutte le dinastie europee sono d’origine germanica.
    Alcuni degli stati europei nacquero da stamme germaniche dominanti su popolazioni latinofone (e in prevalenza slavofone come in Russia).

    • Francesco scrive:

      avessimo vinto nella foresta, sarebbe stato il contrario … che disdetta!

      😀

      • mirkhond scrive:

        Il problema non era Teutoburgo.
        Dopo alcuni anni, il nuovo imperatore Tiberio (14-37 d.C.), vendicò la sconfitta di Varo (9 d.C.) con l’uccisione di Arminio (17 d.C.).
        Più tardi Domiziano (81-96 d.C.), intorno all’83 d.C., conquistò e fece fortificare, una vasta area a protezione tra le sorgenti del Reno e del Danubio, e nominata Agri Decumates, rimasta romana fino al 260 d.C. circa.
        Il vero problema fu nel non proseguire in avanti verso un paese pieno di fitte foreste e paludi, e che si riteneva evidentemente, scarsamente attraente di risorse naturali e per impiartarvi una colonizzazione.
        Ancora Marco Aurelio (161-180 d.C.), trovandosi a combattere sul limes danubiano le cosiddette guerre marcomanniche (166-188 d.C.), aveva progettato di riunificare tutto l’arco carpatico sotto il dominio romano, saldando il nord della Dacia a Vindobona (Vienna) con la conquista della steppa pannonica tra Danubio e Tibisco, abitata prevalentemente dagli Iazigi, genti nomadi iraniche costituenti il saliente più avanzato di tali popolazioni scitiche.
        Purtroppo il suo figlio e successore Commodo (180-192 d.C.), ritenne oneroso e inutile questa ulteriore avanzata, sempre avendo in mente aree ricche di foreste impenetrabili e paludi, e ritirò le truppe romane dalle aree già annesse sull’arco carpatico, accontentandosi di tributi e forniture di ausiliari per le legioni da parte di queste popolazioni germaniche, iraniche e geto-daciche (i cosiddetti Daci Liberi, i Carpi e i Geti, genti tracie non sottomesse da Roma dopo la conquista della Dacia nel 101-106 d.C.).

  147. mirkhond scrive:

    Roberto

    Pensi che una comunità europea più piccola sarebbe più gestibile dalla Germania?

    • Roberto scrive:

      Dipende da chi c’è dentro.

      Comunque più gestibile tour court, questo è certo.

      PS la comunità europea non esiste più da un pezzetto, adesso si chiama Unione Europea

    • PinoMamet scrive:

      Ma magari non mi piace mica farmi gestire dalla Germania, eh…

      • Francesco scrive:

        Pino,

        considera che l’alternativa è farti gestire dall’Italia: seriamente cosa è meglio?

        😉

        • PinoMamet scrive:

          Lo so che non ci crederai, ma io credo sia meglio farsi gestire dall’Italia.

          • Francesco scrive:

            sicuro di essere mai stato in Germania? o anche solo in Alto Adige?

            😉

          • Z. scrive:

            Il saldo netto tra immigrati ed emigrati dà un’idea obiettiva, seppur sommaria, di chi gestisce meglio il Paese. Posso anche capire il puntiglio di Pino, però, perché non piace a nessuno sentirsi suddito.

            Basta che poi non ci lamentiamo se il governo ci mette le manine nei conti correnti, per rimediare ai danni causati dalle politiche del debito.

          • Thyrrenus scrive:

            Ma ci pensate alla grande Germania senza la sua potenza industriale? Cosa sarebbe? Poco più delle belle cittadine, ma povere, in cui viveva Goethe. Ma cosa ha fatto grande la Germania? La sua industria. Da cosa è nata questa industria? Dalla dispoinibilità incredibile di materie prime necessaria alla prima rivoluzione industriale. Nella Ruhr ci sono posti in cui basta poco più di un badile per rifornirsi di carbone anche se non del miglior tipo. Le due guerre mondiali, anche se perdute non hanno fatto che rinforzare l’idustria. Per non parlare degli aiuti americani dopo la seconda guerra mondiale. A proposito, la capacità produttiva della Germania nel ’45 era n volte, se non erro addirittura dieci volte, maggiore che a fine ’39, nonostante i bombardamenti alleati. (Certo poi si bombardavano di preferenza i quartieri operai piuttosto che complessi industriali di cui ci si voleva poi magari impadronire…)
            Dall’altra parte vi risulta che l’Italia avesse qualche risorsa naturale utile allo sviluppo industriale? Com’è allora che la nostra capacità industriale, nonostante mafia, tangenti, leggi italiote, governi a bischero, capacità imprenditoriale dovuta quasi sempre alle grandi imprese statali (ora ex) e alla media e piccola industria privata, e fancazzismo che dorme sugli allori di tante imprese grandicelle che godono do posizioni di rendita, ecc. ecc. ecco nonostante tutte ste magagnone che i teutonici non hanno, nonostante tutto questo siamo, in Europa la seconda nazione manifatturiera. Ma perché? Fidatevi: la Germania è grande ma non si è fatta da sola come ce la inventiamo noi. Chi si è fatta da sola, casomai, è l’Italia.

    • habsburgicus scrive:

      mah, che i “destri” sarebbero stati eliminati, all’occorrenza in modo duro, era chiaro sin dall’inizio..li hanno usati, ora li eliminano..solo i sinistri potevano credere altrimenti, anche se forse lo facevano (e faranno) solo per propaganda, non riesco a credere siano imbecilli a ‘sto punto 😀
      per il resto, non cambia nulla
      Putin ha la Crimea (per sempre) e Ucraina orientale (Donbas)..qualche puntura di spillo con Poroshenko nei prossimi mesi (Putin in realtà vorrebbe “comparselo”, o meglio dimostrargli che a lui conviene di più l’amicizia del Cremlino), nulla di serio..il popolo ucraino ci rimetterà purtroppo, ma era così dall’inizio
      nulla delle catastrofi che prevede G. Chiesa
      nessuna vuole mettersi veramente contro Putin, tantomeno gli USA..e perché poi ?
      né Putin vuole mettersi contro USA (vedi Medio Oriente, Siria) o UE (vedi Grecia)

  148. MOI scrive:

    Emancipazione Femminile e Tabagismo

    http://www.polmonerosa.it/fumo-e-donna/emancipazione-e-donna.html#.VabT0Pntmko

    http://storieriflessioni.blogspot.it/2012/06/il-fumo-e-lemancipazione-femminile.html

    Anche un vecchio contestatissimo articolo di Blondet spiegava che quando Victor El Gordo uccise la povera Federica Squarise a Lloret del Mar in Catalogna, per l’ inconcepibile per lui “ripensamento” di lei … spiegava che dal punto di vista del SudAmericano “arretrato” _ ove la corrida è ancora normalissima perché il toro è soltanto una cazzo di bestia … _ NON esistono “ragazze” solari perché tatuaggi e sigarette sono robe soltanto da “donnacce” di lupanare.

    In realtà NON voleva assolvere l’ assassino “femminicida” (o “femicida” ?) in quanto arretrato in nome del Relativismo … ma solo far presente quanto sia pericoloso per le ragazze dell’ Occidente PostCristiano credere che in tutto il mondo ci siano solo “maschietti” come “da Noi”.

    NO : Negri, Arabi, Beduini, “Latinos”, i tipacci truci esotici in generale … sono ancora “Uomini” (parola tabù “da Noi”), anche nel senso più pericoloso del termine.Perciò le “signorinelle” stiano attente !

  149. mirkhond scrive:

    E vuoi dargli torto?

  150. mirkhond scrive:

    Oppure finisci in galera per uno stupro che NON hai commesso, perché la tipa ti identifica sbagliando persona, come è successo a Napoli lo scorso novembre ad un poveraccio che è stato assolto solo adesso, dopo 20 giorni di carcere in una cella con 6-8 persone tutte dentro per reati sessuali, e sette mesi ai domiciliari.
    Noi sfigati franchi dobbiamo vivere nel TERRORE di essere scambiati per chi non siamo e per cose che non abbiamo fatto, mentre i vari “gordi” alla fin fine, vengono pure ammirati per le loro “prodezze”…..

  151. Mauricius Tarvisii scrive:

    Siamo già arrivati a “i negri ci rubano le donne” e a “è colpa dei negri se sono single”?

    • Francesco scrive:

      negri? che negri?

      arabi, latinos, slavi, cinesi, pure quelli piccoli e brutti di Seilòn, tutti ci rubano le donne! a Firenze poi c’è un’invasione di messicani da paura!

      😉

      • Miguel Martinez scrive:

        “a Firenze poi c’è un’invasione di messicani da paura!”

        🙂 In realtà, i messicani a Firenze sono quasi tutti studenti e/o intellettuali, in contrasto con i peruviani.

        Curiosamente, i messicani in patria vedono i peruviani come ricchi snob, visto che i messicani fanno entrare solo i peruviani ricchi snob.

  152. mirkhond scrive:

    No.
    Semplicemente che se non sei un delinquente, hai pure il resto.
    Come dalla triste vicenda di Napoli sovralinkata…..

  153. MOI scrive:

    Oppure _ Lato Oscuro della Consapevolezza _ la Borgatara di un’intervista di La Gabbia e riciclata da Piazza Pulita che diceva di essersi procurata una pistola perché … “io so’ donna, ‘sti profughi [sic] so’ mussurmani e se sa l’usanze che ciànno … ” e quando il giornalista ha chiesto che usanze siano, lei ha risposto a muso duro “aò eddaje, a comunista: nun famo der buonismo su ‘ste cose che nun è proprio er caso !” E lui ha poi taciuto.

    • Z. scrive:

      Miseriaccia, Muà, hai trovato la donna della tua vita 😀

    • PinoMamet scrive:

      Moi, quel tacere non si chiama “non avere argomenti”, si chiama “stendiamo un velo pietoso”…

      • Francesco scrive:

        o giusto rispetto per il connubio tra armi da fuco e cervello molto piccolo

        • MOI scrive:

          Si sarebbe innescato un divertente cortocircuito del politically correct :

          giornalista maschietto vs cittadina donna … che stava attaccando i profughi. Mica si può liquidare come banale “razzista” come se fosse stato banale scontro giornalista maschietto vs borgataro maschietto.

          Tipo quando ad AnnoUno Fedez, incredulo, ha dovuto commentare un “negr”_ p, ardon “uno di colore” _ omoffobbbo che sosteneva che per definizione il matrimonio non può essere che fra uomo e donna, con tanto di riflessione etimologica. Commento di Fedez a paragone (no, il Giornalista-Detective Gianluigi NON c’era !) con gli Italiani in USA che diventano razzisti contro i Portoricani.

          Discernimento, in Frangistan … ne sta sparendo pure il ricordo affogato nell’ Indifferenziazionismo Illogico Nichilista, nevvero Habsb ? 😉

        • Z. scrive:

          armi da fuco? cioè il pungiglione?

        • PinoMamet scrive:

          “Si sarebbe innescato un divertente cortocircuito del politically correct :

          giornalista maschietto vs cittadina donna…”

          Moi, ma davvero: questa è proprio una roba tua che non saprei come definire, non so se c’è un termine in italiano.

          Mi pare che non guardi a chi ha ragione o torto, semplicemente, secondo te.
          Ma ti fai- scusa l’esempio- tutto un tuo campionato di categorie l’una contro l’alatra armata:
          oggi il vincitore di giornalista politicamente vs femminista che però odia l’Islam sfiderà il vincitore di comunista ricco vs africano leghista…

          voglio dire (e sai che non intendo offendere) ma non è, davvero, molto più semplice dire come la pensi tu?

          • Francesco scrive:

            guarda che gran parte del mondo, invece, ragione per categorie, gruppi, legioni

            sto leggendo l’introduzione all’enciclica di Francesco scritta dalla Presidente delle Teologhe Italiane … spero di stare espiando molti dei miei peccati

            sembra MOI, “ragiona” solo per gruppi (donne, indigeni, ultimi, periferici, laici, giovani, sindacalisti, immigrati ….)

            😀

          • Z. scrive:

            Francè, ora però non puoi paragonare un commento su un blog ad un’enciclica!

            Sono d’accordo con Pino quando scrive che, nel mondo reale, la gente è meno inquadrata di quanto non si creda. Anche se sempre più di quanto sarebbe auspicabile, certo.

          • Francesco scrive:

            MOI si confronta, per qualche sua perversione, con gente come la teologa in questione, che è punta di un iceberg

            secondo il Corriere, il Grande Fratello di Apple entra in funzione automaticamente per correggere chi osa chiamare col nome da uomo l’ultimo trans famoso laggiù in America … molto bello!

  154. MOI scrive:

    La cosa più tragicamente assurda è un’altra : sono convinto che anche, con un livello d’ istruzione infimo, una ragazza dell’ Occidente PostCristiano che per assurdo andasse in vacanza sotto casa ma con la macchina del tempo negli Anni Cnquanta … starebbe istintivamente (!) molto più attenta ai propri comportamenti. Però il falso (!) Mito di Progresso da scuola del’ obbligo le induce a pensare “iper-globalmente” sul piano culturale, più dell’ effettivo. Al massimo pensano che non esista Paese al mondo (!) culturalmente più arretrato dell’ Italia, perché mancano (ancora non per molto) Unioni Omosessuali e Quote Rosa …

    • MOI scrive:

      scusate i refusi, spero sia chiaro …

      • Pietro scrive:

        Oggi tutti a dire “si sa”, e poi nun se sa un cazzo… (per dirla alla Belli)

      • MOI scrive:

        a completamento di discorsi precedenti : magari NON ci sorprende, o addirittura ci sorprende in positivo, la tribù sperduta nel cuore della foresta pluviale “rimasta alla preistoria” : poi però apriti cielo se dici che al dilà di un fiume, d’una catena montuosa, d’ un braccio di mare … ci sono popoli culturalmente “indietro” di secoli, o anche solo decenni.

        • Pietro scrive:

          Semplicemente e’ (ri)esplosa una visione colonialista del mondo. La globalizzazione ha abolito le distanze per quanto riguarda le informazioni ma ha accresciuto quelle culturali. La gente sommersa di informazioni (non verificate) deve mettere dei paletti tra noi e loro, altrimenti non si orienta piu’. L’esotico adesso ti arriva in casa, cosi’ non e’ piu’ tanto esotico.

  155. mirkhond scrive:

    La globalizzazione comporta inevitabilmente una reazione di differenziazione identitaria.

    • Pietro scrive:

      Non sono molto sicuro di quell’inevitabilmente. Io continuo a sostenere che Salvini e Renzi danno le stesse risposte alla globalizzazione, con la stessa differenza che corre tra le risposte date da un liceale e da uno che fa le scuole professionali. Il problema presumo sia la gestione della globalizzazione, incluso il ruolo chiave dei media. Che non sono diventati il motore della societa’ dello spettacolo ma uno strumento di logiche ben piu’ antiche.

      • Z. scrive:

        Beh, no. La risposta di Salvini è:

        – viva Tsipras, anzi abbasso Tsipras;
        – abbasso l’Europa che ci costringe a tenere gli asilanti, viva l’Europa che ci costringe a tenere gli asilanti (infatti hanno ammesso di aver votato contro la proposta di spartizione per quote);
        – usciamo dall’euro, anzi scherzavo;
        – facciamo l’embargo alla Cina, anzi no;

        e così via. Caso mai, questo sì, è pressoché identica a quella del Movimento Casaleggio Associati.

        La risposta di Renzi può piacere o meno ma non ha niente a che spartire con quanto sopra. Nell’ordine:

        – sì al negoziato con la Grecia e no al referendum;
        – sì alle quote per gli asilanti;
        – sì all’euro;
        – non scherziamo.

        Ah, Salvini ha fatto il classico. Credo che sarebbe il caso di rispettare di più le scuole professionali: se il Nostro avesse fatte, oggi forse avrebbe imparato un mestiere più utile e meno dannoso di quello che svolge 🙂

        • Francesco scrive:

          nego con decisione che Salvini abbia fatto il classico

          era un clone mandato dai rettiliani, il vero Salvini era su Vega a studiare (invano) il funzionamento del rasoio

          poi il clone è stato terminato

          (ci manca solo che MS abbia fatto il MIO Liceo Classico, porca pupazza)

  156. mirkhond scrive:

    Non mi sono spiegato.
    Di fronte ad un processo di omologazione è naturale che scattino reazioni di differenziazione identitarie.
    Che poi queste identità sia fittizie e/o rielaborate alla luce dei tempi in cui si vive, non inficia che di reazione si tratti di fronte a qualcosa che annulla tutto in un’unica broda.
    E’ un processo successo tante volte nella storia.
    Pensiamo ad esempio al compiersi del processo di monoteizzazione della civiltà giudaica di fronte al rullo compressore delle deportazioni assire e in misura minore, babilonesi, tendenti a creare una società culturalmente omogenea sulla base della civiltà dominante del tempo…..

    • Pietro scrive:

      Sono d’accordo. Non amo molto la parola inevitabilmente perche’ da un lato odio il rapporto causa effetto e secondo mi sembra porti spesso a giustificare le peggiori cose dicendo “ma si, so’ ragazzi!” 😀

      • mirkhond scrive:

        Non intendevo giustificare il razzismo, se intendi questo.
        Ma solo evidenziare il perché di certi processi, che, sia pure in tempi, luoghi e modalità differenti, tendono a ripetersi.
        Dagli Assiri agli Statunitensi.

  157. mirkhond scrive:

    siano fittizie

  158. MOI scrive:

    Tranqui : di Paesi Arretrati a ‘sto mondo ne esiste solo uno : l’ Italia.

    Altri che trattino molto peggio donne, omosessuali, minoranze varie … lo fanno esprimendo una Cultura Altra; lungi da “Noi” permetterci di giudicare.

    Le Magnifiche Sorti e Progressive marciano verso un Radioso Avvenire grazie alle Logge che NON esistono … giusto, Habsburgicus ?

    😉

  159. habsburgicus scrive:

    100 anni fa moriva un diplomatico asburgico di un certo spessore (anche se non fu mai ai vertici, va detto) entrò nella nostra Storia, nel 1866

    16/7/1915, muore l’Amb e GdK conte Viktor Dubsky, a 81 anni compiuti; resse l’Ambasciata a Costantinopoli dal gennaio 1878 al luglio 1880 in missione straordinaria, fu poi ISMP e quindi Amb a Madrid da 1881 a fine 1903; poco dopo chiamato in Herrenhaus (1857 in dipl, a Bruxelles e provv a Londra; dopo la Pace di Zurigo, in Amb a Parigi, quindi a SPB e a Kassel; anche in Esercito; in giu 1866 assegnato a FZM conte Huyn e poi al Ministro Wimpffen durante trattative di pace con Italia; in apr 1869, quando era magg, cons leg a Madrid e dopo un breve soggiorno a SPB, fu ISMP a Teheran dove dopo due anni passò ad Atene)

  160. habsburgicus scrive:

    prime crepe nella Terza Italia laicissima, radicale e goscista
    (dalla stampa austriaca)

    14/7/1915: a Padova, forse per la prima volta, suonata la Marcia Reale in presenza del clero

  161. habsburgicus scrive:

    14/7/1915: su disordini anti-tedeschi di Mosca che sarebbero stati inscenati dal governatore, principe Jusupov; su dimissioni del principe Pietro di Oldenburg dalla direzione dalla sanità russa, sostituito prob dal suo vice principe Vasil’čikov, uomo di Krivošejn (Min Agr)

    quello, Jusupov [o, al limite un parente], sarà poi coinvolto nell’assassinio di Rasputin–pochi nel loro piccolo fecero di più per la leninizzazione della Russia che quel principe degenerato 😀

    • mirkhond scrive:

      Vabbè però anche dare fiducia ad un figuro come Rasputin, non è stato un buin segno da parte del pur buon Nicola II…..

      • Francesco scrive:

        forse un buon uomo, non direi proprio un bravo Zar

        è che la politica ha le sue regole e impone il suo modo di essere un “uomo buono”

        ciao

  162. habsburgicus scrive:

    anti-irredentismo a Trieste

    8/7/1915: notizia della soppressione dei nomi “irredentistici” a Trieste, dati negli ultimi anni: Via Felice Venezian tornerà Via Fontanone, Via Niccolà Machiavelli tornerà Via del Forno, Via Carducci tornerà Via del Torrente; le armi della città si potranno utilizzare solo nella forma originale; la popolazione di Trieste, già all’inizio della guerra, con la distruzione della redazione dell’irredentista “Il Piccolo”, ha mostrato che in grande maggioranza non vuole avere nulla a che fare con gli irredentisti

    • habsburgicus scrive:

      se lo legge l’omonimo del Vate fiorentino (ob. 1321 in esilio), che comparve immantinente qualche anno fa e poi scomparve, perde le staffe 😀

      • mirkhond scrive:

        Probabilmente se ne uscirà dicendo che i manifestanti erano poliziotti in borghese rigorosamente sloveni 🙂 e i manifestanti pure sloveni…. 🙂
        Gli “italiani” naturalmente tutti a fremere di rabbia e con le ragazze in primis a cantare “o italia o italiaaa del mioo cuooreee, tu zi vieeniii aaa liberarrrr….” 😉

    • mirkhond scrive:

      Quindi per maggioranza dei triestini, s’intendono i venetofoni giusto?

    • Francesco scrive:

      molto “democratica” questa manifestazione di ostilità alla linea politica del giornale

      mi fa rivalutare il presente

      🙂

      • mirkhond scrive:

        Tieni però presente il contesto storico.
        L’Italia ha appena dichiarato guerra all’Austria-Ungheria, con cui era alleata fino ad un anno prima, e con l’intento non tanto nascosto (nonostante il Patto di Londra del 26 aprile 1915 rimanesse segreto fino alle rivelazioni bolsceviche del dicembre 1917) di annettersi territori di cultura italiana come Trieste (a pochi chilometri dal confine).
        La reazione austriaca è del tutto comprensibile verso un giornale portavoce di ambienti flirtanti col nemico….

        • Francesco scrive:

          hai ragione, non avevo guardato bene la data.

          meglio far fare certe cose alla polizia però, col timbro dell’ufficialità

          mai apprezzato le folle violente pseudo-spontanee, dalla scelta Gesù-Barabba in poi

          😉

  163. habsburgicus scrive:

    2/7/1915, venerdì sera: muore a Parigi Porfirio Díaz Homenaje a Miguel

    3/7/1915, muore [a Sofia] l’Esarca Giuseppe (non avrà successori fino al 21/1/1945 quando fu eletto il Metr. Stefan, un mesetto prima dell’abolizione dello scisma in vigore dal 1872 da parte del Fanar, il 22/2/1945)

    4/7/1915, mattino: Francesco Giuseppe riceve a Schönbrunn Sven Hedin (durante la II GM sarà ricevuto da AH)

    4/7/1915: “L’Osservatore Romano” esce per la prima volta censurato
    (ecco cosa voleva dire non avere il Concordato ! eppure, l’averlo avuto, nel 1940-1943 ci nocque, e in definitiva nocque pure ai versi interessi della Chiesa, non ben chiari ai vertici ove c’era l’inquietante Montini uomo degli USA..e ciò mi rattrista)

  164. habsburgicus scrive:

    16/7/1917: la Casa reale britannica annuncia che l’indomani muterà il nome tedesco (in “Reichspost” del 17/7/1917)
    è da quel momento che “nascono” i Windsor

    quando non c’era ancora Tsipras [si riferisce alla rottura diplomatica imposta da Venizelos, uomo di Parigi e Londra]
    14/7/1917, c.a h. 19.30: parte in treno speciale dalla Westbahn, diretto in Svizzera, l’ISMP greco Ioannis Gryparis con i signori della sua missione ed il CG a Budapest Swassis [Svasis presumo] con i funzionari del consolato, in tutto 18 persone; a salutarli alla stazione

    per il momento basta, vi ho già annoiato sin troppo
    ceto che vivere allora era un’altra cosa ! altri tempi, la Storia la si faceva

  165. mirkhond scrive:

    E’ curioso come la Rumeli, dallo schierarsi con l’Intesa abbia finito col ricavarne solo la Tracia già bulgara del 1912-1918.
    Tutto il resto, Tracia orientale, Smirne e altre aree dell’Anatolia perse dopo una guerra cogliona giunta a 37 chilometri da Ankara….

  166. mirkhond scrive:

    Miguel

    Ti è arrivata la telefonata registrata del sindaco Nardella, che vi dice come proteggervi dalla cappa di caldo che avvolge Firenze? 🙂

  167. mirkhond scrive:

    “4/7/1915, mattino: Francesco Giuseppe riceve a Schönbrunn Sven Hedin (durante la II GM sarà ricevuto da AH)”

    Chissà cosa avrà chiesto l’imperatore al grande esploratore svedese!
    Notizie su Shambhala? 🙂
    Hedin festeggiò i suoi 75 anni proprio a Berlino nel 1940, ammiratissimo in Germania, anche da Hitler e dai nazisti, che volevano mettere le mani su Shambhala….

    • habsburgicus scrive:

      avranno parlato della guerra..Hedin, uomo serio e coerente, fu per la Germania (e dunque anche per l’Austria-Ungheria nella I GM) in entrambe le guerre ! e/o della Russia che Hedin conosceva bene e temeva (già quella imperiale di più il bolscevismo)

  168. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Meriterebbe approfondimento questa storia delle minoranze di Tedeschi in “Finnoscandia” : Wallenberg in Svezia, Mannerheim in Finlandia … in pratica Eroi Nazionali che però hanno cognomi Tedeschi.

    nonché come sia possibile che un’isola così a netta maggioranza Svedese come Mariehamn sia territorio … della Finlandia !

    • habsburgicus scrive:

      mmm..
      Wallenberg può essere svedese, la lingua è simile (o un prestito tedesco antico di XVI e XVII secolo)
      Mannerheim secondo alcuni sarebbe olandese, di origine nomi in -heim sono presenti pure in svedese
      sì, le famose isole sono così..i russi se le fecero cedere nel 1809 per ragioni strategiche, i franco-inglesi le bombardarono durante guerra di Crimea e si parlò di basi sovietiche pure in 1940-1941 ! (ciò contribuì a innervosire i tedeschi in teoria ancora “amici” del Cremlino)
      nel 1944 credo non si parlasse di darle alla Svezia (soluzione per “punire” leggermente la Finlandia 😀 sul modello del Nordschleswig dato ai danesi in 1920) comunque anche se si fosse fatto si sarebbe opposto Stalin
      egli sapeva che la Svezia non sarebbe mai stata sua (almeno sino a una possibile e per fortuna mai verificatasi III GM), mentre sulla Finlandia contava di avere qualche influenza..e fu così, in politica estera, sino al 1989 (e stavano bene i finnici ! nel 1987, visti oculis meis, riempivano Leningrado per bere 😀 commerciavano con l’URSS e avevano tutte le libertà nostre…che volete di più ? :D)

      • MOI scrive:

        la “W” in “Wallenberg” è sospetta …

        “Mannerheim” di certo NON ha caratteristiche fonetiche da lingua “Suomi” …

      • mirkhond scrive:

        I Finlandesi potevano entrare facilmente nell’Urss?
        Anche prima di Gorbaciov?

        • habsburgicus scrive:

          si…nelle città “aperte”, chiaro
          l’obbligo del visto c’era anche per loro…
          invece non c’era per i cittadini dela DDR, come vidi scritto in un opuscolo in tedesco lasciato nell’Hotel “Phoenix” a Smolensk..anch’essi però non potevano solo attraversare la Polonia e presentarsi a un doganiere sovietico ma dovevano passare tramite l’INTURIST, ente ufficiale creato nel 1929 (con il monopolio del turismo*) e che gestiva tutti gli hotel per stranieri (l’INTURIST era la più perfetta nel suo genere…in Polonia c’era l’ORBIS, in Bulgaria BALKAN, in Albania ALBTURIST, in Cina la LUXINGSHE creata nel 1954..ma erano solo pallide copie..inoltre in Albania almeno sino al 1986 il turista non era benvenuto, idem in Cina sino al 1978/1979 e da allora in poi la Cina, quando il turista divenne ben visto, adottò un altro modello..da 1981 a HK il visto cinese fu sganciato dall’obbligo della “prenotazione” e un mio amico più anziano di alcuni anni ci fu nei tardi 80′ sotto il denghismo…grande libertà, tranne Tibet e Xinjiang off limits per i viaggiatori individuali, anche se condizioni allora spaventose per noi europei..cibo, lingua, igiene ecc)

          *i sindacati gestivano loro hotel e potevano esserci degli stranieri ma solo se “compagni”, dunque non è più turismo

  169. habsburgicus scrive:

    questo è di GLG, direttamente
    http://www.conflittiestrategie.it/si-capisce-infine-o-siete-ancora-ciechi-di-glg

    nella sostanza, come dargli torto ? (anche se i tedeschi, i veri sconfitti come fra qualche mese capirà pure Mauricius :D, non avevano tutti ‘sti obiettivi che insinua lui..sono più mediocri..anche se Sch. è di varie spanne sopra la, possibile e invero non provata, ex-stasina :D)

    • habsburgicus scrive:

      P.S
      la seconda parte è più opinabile, è un attacco alla Russia e soprattutto alla sua cultura, che in questa forma, non approvo (anche se dice verità tristi a sentire, ma non per questo meno vere) ! mi riferivo alla prima parte, dovrebbe essersi capito

    • Francesco scrive:

      ma è roba vera o un comico che lo prende in giro?

      è dai tempi di Luttazzi consulente aziendale che non ridevo così tanto!

      totale inconstenza logica, nessuna relazione coi fatti, affermazioni assurde passate per banali … mi segno quella della UE come strumento usano contro la Germania

      il tutto con un tono degno di Sartori

  170. mirkhond scrive:

    “a parte la storia del turco, che non ho capito”

    Innanzitutto chiedo scusa anche a te, perché sono stanco di essere diventato aggressivo e insopportabile, mentre è piacevole poter avere uno spazio libero con cui discutere con persone non superficiali come su questo blog.
    A mia colpa aggiungo che sbaglio a prendermela con te e con altri per situazioni a voi totalmemte estranee e di cui non avete colpa alcuna.
    La storia del turco, l’ho tratta da un libro su Tamerlano di Jean Paul Roux, grande turcologo francese scomparso nel 2009.
    Il quale parlando della costante dagli Hsiung Nu allo stesso Tamerlano, di costruire imperi “universali” nelle steppe da parte dei Turchi (e dei Mongoli di Gengiz Khan), nello spiegare il perché le prime vittime di tali imperialismi fossero proprio gli altri Turchi da sottomettere per poter dominare il “mondo” affermò che nella steppa vigeva il principio che non c’è che un solo turco che regna su tutti gli altri (turchi).
    Nel mio caso, più modestamente :), si riferisce al fatto che se mi innamoro di una donna, vorrei essere per lei il solo turco 😉 da amare, e non uno stronzo comm’all’artri… 🙂
    Spero di aver risposto al tuo interrogativo.

    “E sai bene quanto mi dispiace e quanto partecipo di questa tua delusione.”

    Grazie, ora ho capito.

    “Ma, diamine, non è che puoi restare solo tutta la vita, perché hai avuto il palo da questa! Mica è l’unica donna sulla faccia della terra! E ce ne sono tantissime in giro che corrispondono ai tuoi canoni e possono piacerti altrettanto e di più.”

    Certamente.
    Jolanda (nome di fantasia, si chiama in tutt’altro modo 😉 ), non è certo l’unica donna al mondo, e nemmeno la più bella, se devo stare ai miei gusti.
    Però ha qualcosa che non trovo in altre, non so, i suoi occhi, il suo sorriso, le sue forme possenti da matrona ecc.
    Inoltre lavorando a contatto con persone come mia sorella, con cui ha un ottimo rapporto, sarebbe stata davvero adatta a me, che ho da pensare anche a mia sorella suddetta.
    Non so se mi sono spiegato con chiarezza……..
    Purtroppo però è fidanzata…..
    Sob!

  171. mirkhond scrive:

    Essendo poi solo e con scarsissimi contatti esterni, non è facile trovare una donna che possa amarmi davvero, e voler bene anche a mia sorella, se tengo conto della nostra condizione particolare…..

    • mirkhond scrive:

      “Comunque, se lei e’ fidanzata non e’ detto che sia “intoccabile”. Siccome non hai niente da perdere potresti tentare ugualmente a starle dietro.”

      E’ quello che ho cercato di fare, ma vedendola solo sul posto di lavoro, la cosa è diventata alquanto imbarazzante per me….

        • mirkhond scrive:

          Perché le educatrici della comunità hanno cercato di ostacolarmi in tutti i modi.
          Inoltre dopo un paio di volte che le ho fatto la dichiarazione, lei mi tratta come uno qualsiasi, parlando con me esattamente come con altri a cui non è legata.
          Francamente non riesco a capire un tale atteggiamento.
          Forse nel “protocollo” che ha appreso per il suo lavoro, rientra quello di trattare i parenti dei “mongoloidi” della comunità, come dei mongoloidi essi stessi…
          Insomma se uno ti fa la dichiarazione, tu fidanzata lo respingi con un secco no.
          Infine non posso insistere, perché quella potrebbe pure pensare che io sia un molestatore, ed io ho il TERRORE matto di passare dei guai per cose che NON ho commesso.

          • gotcha scrive:

            probabile che sia veramente un comportamento da protocollo; non ti tratta affatto come un matto, ma se è un’operatrice anche lei, la cosa diventa molto delicata: prova a pensare se una mamma porta un bambino dallo psicologo e finita la seduta fa uscire il bambino e si fa una sveltina? secondo me il vero ostacolo tra tu e lei è questo, lascia stare il fidanzato di lei, i suoi amici o la condanna per cose che non hai fatto. penso proprio che la sua professione la obblighi, per deontologia, a mantenere un certo distacco.

          • mirkhond scrive:

            Guarda che non è una psicologa, ma solo un’addetta alle pulizie e al cucinare.
            In una comunità di disagiati psichici, certamente.

          • gotcha scrive:

            allora vedi che ti ci vogliono i denti?!

          • mirkhond scrive:

            Perché?

          • gotcha scrive:

            perché è addetta alle cucine! : )

          • mirkhond scrive:

            Un mese fa mi cacciò dalla cucina, perché mi disse che quelle con le sue mansioni sono controllate.
            Insomma ho avuto la sensazione di un comportamento “oscillante” nei miei confronti, che si è alternato tra momenti di maggior confidenza, a momenti di respingimento.
            E per un mese me la solo legata al dito.
            Poi, quando l’ho rivista una settimana fa, ha parlato come se niente fosse….
            Mia sorella vedendomi arrabbiato, mi ha detto che se non avesse omesso che lei era di turno quel giorno, io non sarei andato in comunità a trovare mia sorella suddetta!
            Insomma con le donne qualunque cosa dici o fai, è sempre sbagliata….

          • Z. scrive:

            Secondo me Goccia ha ragione: è comunque addetta ad una casa di cura e ci sta che le relazioni sentimentali coi parenti dei pazienti non siano considerate opportune…

          • mirkhond scrive:

            Eh già!
            I mongoloidi devono stare solo coi mongoloidi.
            Guai a voler alzare il muso in alto!

  172. mirkhond scrive:

    “Il suicidio, a mio avviso, rientra nelle patologie da manuale di psicologia: insomma, c’e’ bisogno di tutta la comprensione possibile, ma alla base ci sono problemi che vanno analizzati.”

    Certamente.
    Nel caso di Silone (che non si è suicidato), leggendo i suoi romanzi, emerge costantemente un bisogno di espiare una colpa, un male fatto,
    E tale espiazione, sempre nei suoi romanzi, non puo’ che avvenire in modi violenti, o facendosi torturare e assassinare in carcere o suicidandosi.
    Del resto Silone, negli anni 1928-1932 fu davvero sull’orlo del suicidio per l’arresto e la morte in carcere di suo fratello Romolo, l’unico suo famigliare stretto rimastogli, dopo lo spaventoso terremoto della Marsica del 1915, in cui morirono 30.000 persone.
    In quel tristissimo periodo lo salvò il ricovero presso la clinica di Jung, in cui si sottopose a sedute psichiatriche e psicoterapeutiche, e dove divenne scrittore, poprio per cercare, attraverso la scrittura, di rielaborare quei suoi anni di gioventù tormentata da lutti e drammi personali…..

    • gotcha scrive:

      guardare in faccia il dolore è innegabilmente di aiuto, ma solo se si riesce a “ridimensionarlo”. ad esempio, se il senso di colpa deriva dal fatto che da piccolo ti picchiavano, questo “dolore” va affrontato a patto che realizzi il fatto che chi ti ha picchiato ha fatto una minchiata!

      • mirkhond scrive:

        Se ti dai un’occhiata alla biografia di Silone, soprattutto riguardo a recenti ricerche che lo vorrebbero collaboratore della polizia politica italiana negli anni 1919-1930, forse ti sarà più chiaro il perché di tanti suoi tormenti esistenziali, di cui c’è traccia nei suoi romanzi…..

  173. habsburgicus scrive:

    http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/romania-martiri-dimenticati.aspx

    tutto giusto..e ricordo doveroso..i nomi dei vescovi uniti, proprio per questo, li rammentai io qui, tempo fa (ci furono persecuzioni anche ai latini, ma la Chiesa cattolica di rito latino mai fu ipso facto proscritta)
    il giudizio storico sul Patr. Iustinian (1948-1977) è però, credo, frettoloso (lui parla di troppa indulgenza da parte dell’ortodosso Oprea, pur lodevole)
    Iustinian, piegandosi al potere comunista, sfruttando l’amicizia con Gheorghiu-Dej e agendo vergognosamente ma probabilmente con soddisfazione contro di noi (mai sottovalutare l’odio per Roma del clero sedicente “ortodosso”, specialmente se filo-protestante come il suddetto), “salvò” la sua Chiesa e pose le base per l’innegabile “essor” dell’ortodossia romena…la più vitale di tutte le Chiese ortodosse, de facto non scalfita dal comunismo, anzi quasi prosperante (dal 1965 il regime de facto neppure pensò più a colpirla seriamente..il brutto per lei furono i primi, orribili, anni ’50 e la sottomissione vergognosa di Iustinian la fece passare indenne, cosa non da poco..e la campagna antireligiosa del 1959, forse l’unica in tutta la storia del comunismo romeno, che colpì i monasteri ortodossi ma anche lì il servilismo e il silenzio di Iustinian attutirono i colpi, che peraltro ci furono…in c.a 1963 lui stesso confidò ad un prelato anglicano che la Chiesa non parlò contro la collettivizzazione, finita in 1962, per non attirarsi persecuzioni e non svegliare il can che dormiva…egli si efinì poii “socialista” e non “comunista”..di Iustinian-ma sarà vero ?..prudenza, anche se lo raccontò nel 1953 un prete melchita siriano giunto in Romania filo-marxista e tornato in patria di estrema destra dopo aver visto il marxismo realizzato :D-si raccontano anche porno-amori con giovani monache..se ci fosse in Romania la tradizione anticlericale spagnola, sai che filmacci ci farebbero :D)
    dunque da un punto di vista ortodosso romeno, Iustinian HA SALVATO la loro ortodossia..sulla base del “mors tua vita mea”, certo (la morte fu quella degli uniti e spesso non figurata !).. ma, dal punto di vista ortodosso si può capire anche se non scusare l’indulgenza del giudizio !
    inoltre Iuastinian si sergianizzò ottenendo qualcosa mentre Sergio (Patr 1943-1944, ma già “guida” con vari titoli da dicembre 1925) in Russia, da cui il verbo, ottenne poco, veramente poco dalla sua sottomissione unilaterale del 1927..e quel poco, già sotto Alessio I (1945-1970), glielo tolsero quasi tutto i comunisti nella campagna antireligiosa kruscioviama..si noti la coincidenza cronologica con la campagna antireligiosa romena del 1959

    • izzaldin scrive:

      a proposito di Chiesa Ortodossa e Regimi politici…
      recentemente leggevo della confraternita laica ortodossa greca Zoì e del suo ruolo nelle burrascose vicende politiche greche degli anni ’60; e anche del rapporto tra Chiesa Ortodossa e monarchia prima e colonnelli dopo.. e pensavo proprio ad Habsburgicus e Mirkhond..
      Tsipras è stato il primo leader greco della storia a NON giurare sulla Bibbia, ma sono sicuro che la Chiesa Ortodossa (ancora potente) non si faccia influenzare da questi comportamenti esteriori e che abbia comunque contatti col governo di Syriza come coi colonnelli o, ancora prima, coi sultani e coi pascià ottomani che governavano prima dell’indipendenza greca.
      Volevo sapere se qualcuno di voi “romeofili” 🙂 aveva notizie fresche sul rapporto fra Chiesa e Stato nella Repubblica Ellenica ora che al governo ci sono i ‘comunisti’.
      Saluti,
      Izzaldin.

      • daouda scrive:

        L’infiltrazione comunista fu il problema…non è detto che un pope sia realmente pope, ad oggi.

        • mirkhond scrive:

          Per Daouda dove si troverebbe l’Ortodossia più pura?

        • habsburgicus scrive:

          si disse che nel 1956 fosse assassinato il Metr. di Iasi, Severin (mah..o Serafim,, comunque siamo lì :D) Rusanu che pure fi in SYR e Libano nel 1954 dunque non era ostile a prescindere..per far posto a Iustin Moisescu (Metr Sibiu 1956-1957, ex-professore), uno che criticava pure Iustinian come ancora troppo poco sottomesso 😀
          Iustin, uomo dei comunisti, fu Metr. Iasi 1957-1977 e poi Patr 1977-1986..gli anglicani lo trovarono molto peggio di Iustinian
          indovinate chi gli successe ? quel Teoctist che financo Iustinian aveva cervato di tenere lontano perché del tutto prono ai comunisti !
          (Iustinian quando poteva, sembra, proteggeva prelati invisi ai comunisti, trasferendoli in conventi ignoti ai più o in biblioteche..ecco perché gli ortodossi lo vedono diversamente da noi..Iustin e pure Teoctist avevano fama di yes-men..per fortuna che il PCR non lanciò campagne anti-religiose sotto di loro, altrimenti c’è umannamente da dubitare degli esiti)
          Teoctist fu prima Metr Iasi (1977-1986), come prassi (solo il 1° Patr, Miron, non lo fu) e poi Patr 1986-dic 1989 indi si dimise dopo la caduta del comunismo ma Ilescu lo restaurò pochi mesi dopo e ci rimase fino alla morte
          Nicolae Corneanu fu fatto per ordine del Partito vescovo di Arad nel 1960 (ex nihilo) e subito dopo Metr Sibiu (da inizio 1962)
          oggi si sa e lo ha ammesso lui stesso (l’unico !) che era un agente della Securitate
          Daouda, tutti ‘sti torti non ce l’ha, eh 😀

          già si disse che Irineu Mihalcescu dovete dimettersi da Metr Iasi in nov 1947 (ancora sotto la Monarchia per un mese) per favorire l’ascesa di Iustinian..morì poco dopo (anche lì voci)
          poi si disse che il Patr. Nicodim (1939-1948) fu avvelenato in 1948 per lo stesso motivo..Iustinian fu eletto Patr il 6/6/1948
          resta però che Iustinian, con tutta la bassezza morale che vogliate attribuirgli, lasciò una Chiea ortodossa forte e prospera, la più prospera di TUTTE le Chiese ortodosse (e così rimase sotto i due successori fino alla rivoluzione)
          tanto che persone del popolo, in perfetta buona fede, come l’amica di Mirkhond neppure si accorsero di persecuzioni..che in effetti nel 1980′, ma già nei 1970’ non c’erano, almeno nelle campagne (gli uniti però restavano proscritti..e i latini talora angariati)

          • habsburgicus scrive:

            tutte..eccetto quella dell’Ellade, è charo..quella stava ancora meglio…anche se forse c’era più religione nel popolo in Romania 😀

  174. mirkhond scrive:

    Bisogna vedere quanto l’infiltrazione comunista sia avvenuta tra il clero ortodosso della Rumeli…..

  175. mirkhond scrive:

    “:D-si raccontano anche porno-amori con giovani monache..se ci fosse in Romania la tradizione anticlericale spagnola, sai che filmacci ci farebbero :D)”

    Chi li racconta?
    E con chi avrebbero amoreggiato le monache?

    • habsburgicus scrive:

      non l’ho scritto ?…il prete melchita siriano
      e a fare le porcate sarebbe stato Iustinian, il patriarca marxistizzato 😀

  176. mirkhond scrive:

    Chi sarebbe questo prete melkita siriano?

    • habsburgicus scrive:

      un tale citato da Leustean (autore della migliore opera in inglese sul 1948-1965), non mi sovviene il nome….era uno studente di teologia inviato dal Patr. Antiochia, capitava (sin da XVIII secolo)….all’inizio filo-comunista, poi vedendo il comunismo 😀 non fu il primo, né l’ultimo
      Iustinian era così potente che racconta che alla dogana dove facevano difficoltà a lasciarlo passare, disse che era venuto su invito del Patr. Iustinian,,,e le porte si aprirono 😀
      potere temporale in una società “”popolare” 😀

  177. Moi scrive:

    @ MAURICIUS

    Effetto Boldrini :

    Veneti alla fame e allo sfratto, Negri a sbafo in Hotel … davvero ?!

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/16/treviso-rivolta-cittadini-anti-immigrati-zaia-stanno-africanizzando-il-veneto/1879523/

    http://www.huffingtonpost.it/2015/07/16/quinto-treviso-rivolta-pr_n_7808314.html

    Kansas Quinto (TV) in rivolta … ne sai di più ?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ti posso dire che è la prova provata del fatto che i veneti sono chiacchiere e distintivo. Per una volta che devono gestire qualche centinaio di profughi, prima li fanno campeggiare per giorni alla stazione, poi i civili cittadini fanno il pogrom, poi Zaia difende i civili cittadini…
      Per la prima volta il Nord è chiamato a condividere i disagi del Sud e dimostra di non saperlo fare.

      • Francesco scrive:

        piano con le generalizzazioni, quelli sono Veneti, mica il Nord 😀

        poi iniziamo a parlare di come il Sud gestirebbe i profughi, a me pare si vada di CEI e guardare dall’altra parte quando scappano

        ma potrei avere informazioni incomplete

      • izzaldin scrive:

        non è la prima volta: Padova rifiutò di ospitare il figlio di Riina in una comunità di recupero.
        questa specie di “potlach xenofobo” coi cittadini e forza nuova a bruciare gli arredi delle case degli immigrati è davvero davvero sconfortante.
        A me il veneto piace molto come regione e di solito provo a sfatare i luoghi comuni, ma qui davvero cadono le braccia.
        Palermo è invasa da profughi scesi dai barconi, a ogni angolo di strada. si dice pure che i commercianti di Ballarò (i cui introiti immagino siano inferiori a quelli di quinto trevigiano) gli abbiano donato generi di prima necessità.
        parlo soprattutto di eritrei che sfuggono da una dittatura per certi versi peggiore di quella nordcoreana.
        E i veneti bruciano gli arredi comprati con i soldi pubblici, con le loro stesse tasse.
        Cacciari: “capisco la protesta”; Zaia: “stanno africanizzando il veneto, noi non sappiamo chi sono, metterli in un condominio accanto a famiglie con bambini piccoli vuol dire non avere assolutamente cognizione di cosa significa”.
        allucinante.
        guardate il video nel sito del fatto quotidiano al link messo da MOI. ascoltate le gira isteriche della donna che urla “o noi o loro!”
        ma perché è così? è davvero così arretrato il veneto?
        gli ambulanti poveracci e para-mafiosi di ballarò non esitano a donare generi di prima necessità ai poveracci, e magari lo fanno anche per un certo paternalismo nei confronti dei poveri “negri” ritenuti “inferiori” o “sfortunati” e quindi meritevoli di aiuto.
        Ma l’isterismo delle signore venete è davvero barbaro

      • PinoMamet scrive:

        “piano con le generalizzazioni, quelli sono Veneti, mica il Nord 😀 ”

        Concordo.
        Profughi sono stati sistemati in vari alberghi cittadini e della cittadina satellite (entrambe centri termali, che vivacchiano dei residui del turismo termale) e a parte qualche malumore di alcuni albergatori non è successo niente, nessuna manifestazione e sicuramente nessun pogrom…

        • izzaldin scrive:

          ma infatti non è un discorso di nord o sud, il caporalato è al sud, e due persone nel video di Quinto hanno un marcato accento partenopeo..
          il problema è il contesto, un presidente della Regione che dice che fanno bene a bruciare tutto, nessuna opposizione interna, nessuno movimento di solidarietà che vada a spiegare la situazione ai residenti. che tristezza.

          • Francesco scrive:

            io ve l’avevo detto di non perseguire Berlusconi, che poi sarebbe stato ancora peggio

            e voi invece gli avete scatenato i peggio giudici comunisti e un processo via l’altro, finchè si è indebolito e la Lega è cresciuta

            adesso cogliete i risultati

            😀

          • gotcha scrive:

            per quello che ne so, i veneti sono “duri e crudi” ma ospitali, quindi, semplificando al massimo, possono dirti “negro di merda” ma alla fine un piatto di pasta te lo danno. per me c’è qualcosa che non va nell’informazione.

      • Francesco scrive:

        intendevo CIE

        scusate

    • Z. scrive:

      Moi,

      — Veneti alla fame e allo sfratto, Negri a sbafo in Hotel —

      Le rileggi, ogni tanto, le cose che scrivi?

      • Francesco scrive:

        credo sia il titolo di molti giornali

        in effetti, se capita qualcosa in Veneto tipo l’ultimo mini-uragano, non se li caga nessuno, ci credo che sono rancorosi

        • Z. scrive:

          I giornali scrivano quello che credono. La mia domanda è rivolta a Moi, mica a loro.

          • izzaldin scrive:

            [modalità Moi ON]
            Moi è di estrema destra ma qui dentro, per farsi accettare, usa una taqiya frutto della sua sudditanza psicologica e culturale nei confronti della sinistra italiana
            [modalità Moi OFF]

  178. Mauricius Tarvisii scrive:

    Poi il peggio è Zaia che dice che dichiarerà guerra al prefetto e che difende i criminali perché”fanno bene”.

  179. mirkhond scrive:

    “una vera, sincera riflessione con te stesso”

    Caro Peucezio è da una vita che rifletto con e su me stesso.
    E più vado avanti negli anni, e più si rafforza la consapevolezza di una solitudine prima interiore, ed ora anche esteriore, che mi viene da un disagio nel rapportarmi al mio prossimo.
    Fin da bambino non ho mai amato il calcio, ne lo sport in generale, e sappiamo benissimo quanto lo sport sia un potente fattore di socializzazione (e anche di litigi 🙂 ).
    Quando proprio dovevo fingere di tifare per qualche squadra, tifavo per il Napoli, di cui non ho mai saputo ne i nomi dei giocatori, a parte Maradona e qualcun altro più famoso, ne altro….
    Ora con gli amici di famiglia e i parenti, non sapevo letteralmente di cosa parlare, e quando accennavo ai miei interessi storici, i miei ideali borbonici, la mia attrazione per Bisanzio, venivo guardato come un fenomeno da baraccone.
    Gli unici a capirmi erano mio padre e uno zio acquisito, morto quando ero ragazzo e a cui devo anche la passione per la cosiddetta “archeologia misteriosa” e tra cui Shambhala.
    I cartoni animati che amavo tipo Pepero, non se li cacava nessuno.
    Quando coi miei coetanei parlavo di storia, mi paraculavano considerandoni il fenomeno da baraccone di cui ti ho parlato.
    All’università pur avendo qualche soddisfazione nel potermi dedicare finalmente a studi che mi attraevano invece di perdere tempo con versioni di latino e greco, traduzioni, compiti in classe insulsi, chimica e biologia o la matematica, alla fine restavo ai margini non avendo lo stomaco di prostituirmi intellettualmente al milieu sinistroide-terzomondista che là dominava.
    Insomma come potevo andar dietro a docenti per i quali i sacrifici umani dell’America precolombiana erano opere d’amore?
    O che ritenevano che la Chiesa Cattolica avesse “talebanizzato” il Frangistan, rovinando l’agricoltura a favore della pastorizia, perché Gesù E’ il Buon Pastore?
    O che affermavano (e seriamente!) che la Chiesa Cattolica avesse dato il permesso alle monache di farsi i ditali?
    E il tutto in un ambiente chiuso, i cui orizzonti non andavano oltre la Puglia e la Basilicata?
    Fai una tesi di laurea praticamente abbandonato a te stesso, nella raccolta del fin troppo scarso materiale e della stesura.
    Dunque solitudine, e ancora solitudine.
    Poi il tristissimo dopo laurea accompagnato dal crescente peggioramento dei problemi depressivi di mia sorella, i lamenti continui di mia madre per i figli che non lavoravano ed erano infelici.
    E quando, stufo, dicevo di andarmene nel nord, mia madre non voleva temendo che sarei morto di stenti su una panchina per la strada.
    Trovi in internet uno schifo di lavoro alle Isole Frisone, in Germania, come faticante in un albergo, faticante, cioé uno che deve fare le pulizie non certo stare in portineria o a servire ai tavoli ai clienti.
    Ma quelli vogliono la conoscenza obbligatoria del Tedesco!
    Per pulire i cessi, i pavimenti e le camere!
    Poi chiedi ad un cugino che allora viveva in Germania, e lui ti dice (2004) che vi sono 5.000.000 di disoccupati!
    A me serviva andarvi per impararvi il Tedesco e contattare un professore universitario a Gottinga, l’unico che tanti anni fa, tentò davvero di aiutarmi a sistemarmi in un centro studi in Ungheria….
    Poi prima mia madre, e poi con mio padre si ammalano di cancro, e quando mia madre era in fase terminale, si doveva andare da un ospedale all’altro di Bari e poi…il resto lo conosci già.
    Rottura con la famiglia di mia madre davanti al capezzale di mia madre agonizzante, che per poco non venivano i carabinieri, date le grida del sottoscritto verso le “zie” che stavano torturando mia madre che gridava che non voleva ingollarsi quella pappetta schifosa che le stavano mandando giù a forza.
    Morto mio padre, e con l’intervallo dell’inizio dei ricoveri di mia sorella, sono intervenuti i servizi sociali, un mio viaggio nel nord per andare a chiudere gli occhi su una montagna della Valtellina, bloccato dalla polizia che mi consigliò di tornare a Bari, avendo capito come mi sentivo…..
    E poi anni di solitudine alle prese coi problemi di mia sorella, e poi ancora più solo da quando mia sorella è in comunità, ormai due anni e più….
    E infine, siempre in comunità da sorema conosco la mia bella, che però è già fidanzata, anche se si comporta con me, come se non le avessi detto niente.
    Evidentemente fa parte del corso che ha fatto, trattare i parenti dei matti come dei matti,
    Mongoloide la sorella, mongoloide il fratello.
    Che non ha patente, lavoro, 13 denti e un bisogno di essere amato e compreso che fai prima a crepare se aspetti che il Padre Eterno esaudisca le tue inutili preghiere…
    Che altro dirti Peucezio?
    Che la mia attuale psichiatra è una superficiale che sa solo prescrivere farmaci e dosaggi?
    Che la pscoterapeuta è un po’ meglio, ma alla fine è pur sempre una tirocinante che ne deve fare di strada per capire i pazienti che le confidano le loro pene…
    Loro alla fin fine come risolvono il problema?
    Coi centri diurni, raggruppando tutti quelli che hanno gli stessi problemi!
    Insomma i mongoloidi coi mongoloidi!
    Aspirare a qualcosa di meglio è una bestemmia!
    Insomma caro Peucezio, spero che mi scuserai ancora se sono stato aggressivo e volgare, ma il fatto è che ne ho abbastanza di gente che da una vita ti dice cosa fare e cosa non fare, chi devi amare e chi non devi amare, come se non fossi in grado di capirlo da solo se una non mi vuole.

    • izzaldin scrive:

      mirkhond la povertà delle persone che non ti hanno capito e che ti hanno fatto soffrire è NULLA rispetto alla ricchezza interiore che ti ha permesso di andare avanti.
      tu sei una persona straordinaria che ha tanto da dare, come persona e come studioso.
      mi piacerebbe avere la tua mail per parlare di tanto in tanto privatamente.

      “quando compare un vero genio su questo pianeta, si può riconoscere da un segno: tutti gli idioti si riuniscono in una banda contro di lui” Johnatan Swift.

      un abbraccio,
      Izzaldin

    • daouda scrive:

      rilassate mirkè. Anche io devo tornà a prende neurolettici ad agosto ed anche io colle donne nisba!

      L’antro giorno ho preso la mannaja e je l’affilavo davanti per il gusto di vederli cacasse sotto, se sai come si ragiona in quei momenti, non agisci mai per fare quel che vuoi incutere fin tanto che l’altro ti prende sul serio…infatti poi ciò ripensato che certe volte la soddisfazione se raggiunge co poco. Te almeno hai un buon cuore, se preghi e non bestemmi e professi Cristo, fidate, hai già fatto tanto.
      Io invece più genericamente rientro nella categoria degli attori e degli ipocriti , eretci edonisti.
      Stai un passo avanti, tanto alla fine non c’è nulla di nuovo SOTTO al Sole

      • daouda scrive:

        ai miei genitori intendevo, giusto pe ddi riguardo a uno che ce li ha ma je fanno schifo, pè ddì.

        • mirkhond scrive:

          Mi dispiace per te.
          Spesso i parenti sono i primi a non capire chi soffre…..

          • gotcha scrive:

            mì, la storia delle tue tribolazioni è peggiore, ma non di tanto, di quella della maggior parte della gente che conosco. non è una stronzata, c’ho pensato prima di dirla. non vorrei sembrarti crudo, ma sto seriamente cercando chi ha i genitori vivi e ottimisti, il parentado unito intorno al focolare, il lavoro dei propri sogni e una dama splendente fedele e con un culo lussurioso, e ti dirò, questa prospettiva mi sembra una prospettiva da incubo: vivrei tutta la mia vita in mezzo ai convenevoli e al disperato bisogno di controllare che tutto fili liscio come è sempre stato. guarda, onestamente, se fossi in te, il rammarico maggiore ce l’avrei per i denti: ho il terrore di perderli, perché sia mio padre che i suoi fratelli ce li avevano marci a 18 anni.

            ps: scusa se mi permetto.

          • mirkhond scrive:

            Ho la piorrea, ereditata sia da parte di padre che da parte di madre.
            Se arriverò a 50 anni non avrò più un dente.
            Ma credimi, è l’ultima cosa di cui mi preoccupo, ché una dentiera mobile me la posso sempre rimediare.
            Ciò che mi fa davvero male è la solitudine affettiva….

          • gotcha scrive:

            vacca boia, anche mia madre mi sa che ce l’ha, ma non sono sicuro, lei si fa le diagnosi da sola..

            vado a lavarmi i denti! : )

          • gotcha scrive:

            dovremmo fare come candido e martino sulla nave, quando scommisero se esistevano persone più tribolate di loro: prendere quelli che passano e farci raccontare la loro storia. indubbiamente ne hai passato di cotte e di crude, ma troverai che siamo tutti sulla stessa barca.

          • daouda scrive:

            NO ma quella fase è superata… MMò sò io che je sto a fa ripagà , e loro ormai so più vecchi…per questo te dicevo che sono uno stronzo.

            Comunque sconfessate il detto” chi cià il pane nun cià i denti…perché manco il pane ciavete” ahahahah A MENO CHE non ci riferiamo al Pane del Cielo.
            Ebbé allora Mì , davero, rilassate ed al massimo sbuffa e sospira, che te l’ho detto che sei gajardo visto che riesci a tené la barra dritta…o no?

            Duscieh!

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      scusa la risposta tardiva: ero fuori e sono rientrato a Milano solo ora .
      Ho ben presente i tuoi problemi e la tua storia, anche se fai bene a ribadirla, nella misura in cui ti può servire come sfogo e può servire a noi per ricordare dettagli o aspetti che non avevamo ben presenti.
      Non vorrei che ti sia sembrato che io ritenga facile uscire dalla tua situazione o che non capisca quanto sia pesante; tutt’altro. La tua è una situazione estremamente difficile e infelice.
      Ma il punto è sempre lo stesso: ne usciamo o no? O, meglio, facciamo delle cose per migliorarla (tanto o poco, poi si vede, ma l’importante è cominciare a muoversi in quella direzione) o ce la teniamo così?

      Ti dirò, e qui non offenderti, che se da una parte sono assolutamente certo di quanto sia viva e forte la tua sofferenza, dall’altra sembra quasi che tu ne sia affezionato, che tu abbia un terrore fottuto di abbandonarla, come se l’alternativa ti spaventasse ancora di più: uno ti proponoe, non dico la soluzione, ma dei piccoli passi per migliorare un po’ e tu ribadisci con un discorso che, stringi stringi, significa “non vale nemmeno la pena tentare, perché la mia situazione è irrimediabile”. E lo ribadisci come uno che ci tiene, che lo rivendica, quasi fosse una bestemmia auspicare o sperare in un tuo miglioramento!
      Facci caso.
      E, ripeto, sono certissimo di quanto sia acuta la tua sofferenza: tu non ci giochi affatto, non reciti certo, non giochi a fare il sofferente. Ma evidentemente hai una paura spaventosa di fronte all’idea di uscire da questo bozzolo, quasi che la solitudine e la sofferenza, per quanto sgradevoli, essendo cose ampiamente collaudate, fossero più rassicuranti o meno inquietanti di tale incognita.

      Ma le paure sono nostre proiezioni: uscire dal bozzolo, per quanto all’inizio disorienti fino al panico, è bellissimo ed è infinitamente meglio che vivere nel terrore e nella rinuncia.
      E’ molto difficile – mi dirai.
      Certo, ma noi proviamo sempre a suggerirti piccole cose, mica ti esortiamo a cambiare tutto di colpo e a diventare un avventuriero.

      Circa poi la tua percezione di incomprensione da parte degli altri, ci sarebbe da fare un discorso lungo. In sintesi, il tuo problema non sono i tuoi interessi, né i tuoi ideali: conosco persone con interessi stranissimi e con ideali lontanissimi da quelli correnti, che pure vivono molto integrate. Il problema è che non riesci a mediare, a vivere queste cose con una tua integrazione. Troverai sempre l’ignorante che non capisce, o per insensibilità e superficialità o anche semplicemente perché poco attrezzato culturalmente. Ma ci sono tantissime persone che sarebbero affascinate dalla tua cultura e anche dalla tua originalità di pensiero. Il problema è solo che, per insicurezze tue, la tua peculiarità, che dovrebbe essere un orgoglio e un’identità da affermare con energia, diventa un elemento di debolezza, ti crea un complesso e gli altri se ne accorgono, per cui, invece di sentirti come uno spirito indipendente col fascino che ne consegue, ti percepiscono come uno strano tipo, con idee bizzarre, da non prendere sul serio.
      Ma, ripeto, è tutta una questione della sicurezza in sé stesso che uno fa percepire negli altri: uno con le stesse idee può diventare l’ultimo degli sfigati e degli emarginati oppure un capopopolo che trascina decine di milioni di persone, pronte a dare la vita per le sue idee. Nel tuo caso non c’è bisogno di arrivare a tanto. Ma devi lavorare sulla sicurezza in te stesso.
      La tua attuale psicoterapeuta, giovane e inesperta, probabilmente (io non la conosco, mi baso su quello che mi racconti) non è all’altezza del compito. Si tratta di trovare altre strade gratuite o economicissime, ma più efficaci. Su questo si può lavorare, ma è un problema pratico, non è un dramma esistenziale o un destino immodificabile.

  180. mirkhond scrive:

    Se ti fa piacere puoi chiedere la mia mail a Miguel! 🙂
    Ciao!

  181. habsburgicus scrive:

    74 anni fa

    secondo Türkische Post del 17/7/1941 (il miglior racconto dell’epico rimpatrio che finora abbia incontrato)
    i [diplomatici] tedeschi lasciano Mosca dalla stazione di Kursk il 2/7/1941;
    dopo un lungo viaggio in treno attraverso Tula, Orël, Kursk, Kharkiv (oggi UA), Rostov, Groznyj (Cecenia), Baku (oggi AZ), Leninakan (oggi Kumayri, ARM) giungono il 6/7/1941 alla frontiera URSS/TR presso Leninakan; sono lasciati su un binario alla stazione, al sole con divieto di aprire le finestre, per 7 giorni, dal 6 luglio al mattino del 13 luglio [ciò collima con quanto scritto dall’Amb. Rosso, italiano, nel suo diario segreto che quando facevo il dottorato a Roma, mni fu permesso di consultare]; il mattino del 13 luglio 1941 vengono condotti alla stazione di Sarıkamış in Turchia ove finisce lo scartamento russo; con bus e auto portati a Erzurum (9 ore), ove li attendeva il treno speciale (convoglio di 12 vagoni); arrivarono ad Ankara alle 16.30 di mercoledì 16/7/1941, in perfetto orario; l’Ambasciatore von der Schulenburg, insieme agli ISMP di Romania e Ungheria (anch’essi rimpatriati dall’URSS sullo stesso treno) salutato dall’Amb. von Papen e dal Capo del protocollo turco Selahettin Arbel (presente anche l’ISMP bulgaro [ma non il nostro Amb o comunque non segnato, alla faccia dell’Asse !] e il direttore di polizia turco); von der Schulenburg [coinvolto nel 20 luglio 1944, sarà messo a morte…ma 3 anni dopo, un secolo in quei tempi !] con i suoi più stretti collaboratori prese alloggio all’Ambasciata tedesca e proseguirà poi oggi per la Germania via Istanbul; il treno ripartì e giunse ad Haydarpaşa (Istanbul asiatica) alle 8.45 del 17/7/1941, presenti a salutare il CG Seiler e il VC de Chapeaurouge; i tedeschi prendono alloggio sulla nave romena “Basarabia” (lì ancorata); non ancora fissato giorno della partenza da Istanbul

  182. mirkhond scrive:

    “i [diplomatici] tedeschi lasciano Mosca dalla stazione di Kursk il 2/7/1941;”

    Dopo dieci giorni dalla dichiarazione di guerra all’Urss?

    • habsburgicus scrive:

      beh, quello è normale*, nella II GM e già nella I GM (ma dal 1916 in poi..i tempi d’oro, della grande fretta, finirono nell’estate 1914, massimo 1915)
      prima furono rinchiusi nell’Amb (ne parla anche l’Amb. Rosso), poi (gli italiani, i tedeschi non so) in una caserma della GPU in luogo ignoto

      *i diplomatici tedeschi dalla TR dopo la rottura del 2/8/1944, partirono in aprile 1945, su una nave svedese che portò i dipl TR in D e Protettorato !!! (9 mesi dopo) ed erano in mare quando ci fu la resa (a Lisboa raccolsero dipl ted da ARG, con cui la rottura era avvenuta il 26/1/1944, oltre 1 anno prima)
      i sovietici furono quindi abbastanza lesti, nulla da dire

  183. mirkhond scrive:

    “il mattino del 13 luglio 1941 vengono condotti alla stazione di Sarıkamış in Turchia ove finisce lo scartamento russo; con bus e auto portati a Erzurum (9 ore), ove li attendeva il treno speciale (convoglio di 12 vagoni); arrivarono ad Ankara alle 16.30 di mercoledì 16/7/1941, in perfetto orario;”

    Da Erzurum ad Ankara il treno turco ci mise due giorni?

    • habsburgicus scrive:

      il giornale dice quello 😀
      dice però che le autorità turche li trattarono benissimo (magari si saranno fermati 1 g ad Erzurum, per riposarsi…discorsi ecc)

  184. habsburgicus scrive:

    un giorno, se lo ritrovo da qualche parte, vi metto l’odissea dei diplomatici asburgici da Bucarest nel 1916..oltre 1 mese per andare da Bucarest a Vienna, via Russia, Finlandia, Svezia e Germania 😀

  185. Moi scrive:

    @ Z / TUTTI

    Come ha notato Francesco, un uragano ha danneggiato il Veneto senz’altro più dei Profughi … ma NON ha fatto notizia fuor di regione. In Italia, il Veneto fa notizia solo per la beceraggine umana !

    http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/07/17/news/roma_arrivano_i_profughi_casale_san_nicola_protestano_i_residenti_con_casapound_via_da_qui_-119264654/?ref=HREA-1

    La storia si sta ripetendo più o meno con lo stesso copione in Lazio, e immagino che il problema NON sia commentare le condizioni in cui malversano cittadini Italiani perché c’è LaKrisi…

    Il problema è commentare con l’ espressione “Negri a sbafo” (“in Hotel” NON credo, essendo un complemento di stato in luogo) … capisco: in nessun salotto ove si predichi la “Capsciuïtà di Accogliere l’ Altro da Z’è” sarebbe confacente. Eppure chi predichi la “Capsciuïtà di Accogliere l’ Altro da Z’è” … questo “l’ Altro” da Z’è ai Parioli NON ce lo vuole, che se lo accolli tutto il solito Borgatume … becero e ignorante nonché razzista (il risentimento verso uno Stato che abbandona i cittadini ma s’ industria tanto per i Profughi NON è legittimo).

    Già, però …

    https://www.youtube.com/watch?v=k7sp7Xo_tY4

    … è facile NON essere razzisti, SE si è ricchi !

    Lo so bene che per il Diritto NON esiste “ a sbafo” per i profughi … ma quando la fame inizia a mordere sul serio, per chi “resta fuori dalla gran bazza” non ci sono più cazzosofismi istituzionali né supercazzole di Partito, per quanto ben congegnati, che reggano !

    PS

    Se perfino in Emilia Romagna la Lega cresce … qualche disagio effettivo c’è :

    http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/terremotati-fuori-casa-profughi-hotel-lega-1.1063083

    @ IZZALDIN

    I Veneti hanno incendiato quei beni pensando che “se NOI a casa NOSTRA dopo averli comprati con i NOSTRI soldi NON possiamo beneficiarne … allora che nessuno possa beneficiarne ! Piuttosto, meglio bruciarli !”. Ricordi l’ exemplum del Sindaco di Albetttone (VI) Joe Formaggio che un Vero Veneto piuttosto che affittare la casa a uno Zingaro è meglio che la bruci ?!

    Per capirne il punto di vista, non si può edulcorarne il linguaggio … almeno non fin da subito.

    @ FRANCESCO

    Le Teologhe Femministe che negano l’ unicità, irriducibilità e irripetibilità dell’ individuo-persona in prefazione d’ un’ enciclica ?!

    • Z. scrive:

      Quindi quelle frasi le rileggi e ci credi. E chi non la pensa come te ovviamente è un cazzosofista (come sempre, zero argomenti).

      Legittimo, eh. Ognuno sceglie la propria parte. Tu stai dalla parte di fascisti e picchiatori, io da quella degli asilanti.

      • Moi scrive:

        VAFFANCULO … CHE A’ STO GIRO NON ATTACCA !!!

        • Moi scrive:

          Fingi di NON capire, ma … immagina di cadere in disgrazia e di venire rifiutato un pasto e un alloggio perché sei solo un cazzo di cittadino Italiano, un limone che non può più essere spremuto !

          … Ma se manca onestà intellettuale da parte tua è del tutto inutile discuterne !

          Guarda questo, almeno questo, che ti ho estratto apposta dal commento di cui fai prima “cherry picking” o come cazzo si dice e di cui poi fai pure lo “strawman” o come cazzo si dice :

          https://www.youtube.com/watch?v=k7sp7Xo_tY4

          qua NON sei in un’ aula di tribunale a difendere un Consigliere Regionale del PD indagato, o situazioni analoghe !

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Non è colpa mia se quel coglione del film se la prende con l’immigrato che vive nella merda come lui invece che con chi ha il superattico. Del resto, fa parte della coglionaggine tipica del leghista, di qualsiasi latitudine…

          • mirkhond scrive:

            Credo che si riferisse a Zanardo….

          • Moi scrive:

            Sì …

            E comunque il “Pariolino d’ Oltralpe” è sempre solidale a distanza di sicurezza come neanche in motorino dietro a un TIR, nella sua Capasciuïtà di Accogliere l’ Altro da Z’é, proprio come i nostri.

            Roba che dai non si vede più dai tempi del miglior Alberto Sordi.

          • mirkhond scrive:

            Su una cosa non ti si puo’ dar torto:
            è odioso sentirti fare la morale pauperista-solidarista da ambienti ricchi-fighi-snob di sinistra.
            I ricchi più odiosi proprio perché a parole professano ideali che poi sono i primi a non mettere in pratica….

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ma siete i commercialisti di Z che conoscete il suo 740?

          • mirkhond scrive:

            Per quel che mi riguarda no. Non sapendo nemmeno chi sia davvero…. 😉

          • mirkhond scrive:

            Mi riferivo ai ricchi del video postato da Moi, non a Zanardo…..

          • gotcha scrive:

            … è facile NON essere razzisti, SE si è ricchi !

            è IMPOSSIBILE non esser razzisti, se si è ricchi: chiunque può rappresentare una minaccia.

          • Z. scrive:

            È anche odioso fare propaganda di odio a suon di bufale e falsità contro gli asilanti, però.

            E chi si presta a farla è complice di fascisti e picchiatori, e dà il suo piccolo contributo alla loro attività.

            Poi capisco che sentirselo dire non faccia piacere.

          • gotcha scrive:

            chi sono gli asilanti?

          • mirkhond scrive:

            Credo che sia un sinonimo di ospitanti, di coloro che accolgono i migranti.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            L’asilante è chi chiede asilo.

          • mirkhond scrive:

            Zanardo

            Però credo che Moi si riferisse agli ambienti “pariolini” di sinistra.
            I quali non accoglierebbero certo nei loro lussuosi appartamenti, quei migranti che pur difendono a parole.
            Poi hai senz’altro ragione a prendertela coi mestatori d’odio.
            I quali fingono di dimenticare che la stragrande maggioranza degli immigrati NON vuol restare in Italia.
            Nemmeno per dare un po’ di salutare colore ai visi pallidi di Treviso… 🙂

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sarò cresciuto in un ambiente pariolino di sinistra, ma sono giustificato: ai meridionali i “poveri razzisti veneti” di merda non affittavano praticamente nulla…

          • Z. scrive:

            Se ci sono italiani con la testa piena di bufale xenofobe che odiano gli immigrati è colpa di qualche snob di sinistra? O forse, dico forse, è colpa di chi si dedica a diffondere bufale, odio e paura – magari da dietro a un bel monitor, senza nemmeno rischiare di persona?

            Non diciamo fesserie, su.

  186. Moi scrive:

    @ IZZALDIN

    In pratica il Veneto è arrivato al Tribalismo puro, al Feticismo dell’ Identità nella “Roba” [cit.] … sì: è “cerchiobottisticamente” (!) peggio perfino che mettersi il niqab !

  187. Mauricius Tarvisii scrive:

    Stesso copione in Lazio

    Non proprio lo stesso. Per fortuna, dico io, perché se no a Treviso si è messi proprio male 😉

    Io confesso che gran parte del mio stupore sta nel fatto che sia accaduto a Quinto (hinterland trevigiano, abitata perlopiù da trevigiani fuoriusciti): fosse accaduto nella provincia (quella in cui sparano, se vogliono) mi avrebbe sorpreso molto di meno.
    Treviso è una città decisamente poco violenta, quindi pensare a gente che assalta una palazzina… boh!

    Poi ci sono stati tafferugli di segno opposto. Quelli che seguono sono esempi di quelli che a Treviso vengono chiamati scontri e cariche 😉
    http://video.gelocal.it/tribunatreviso/locale/gli-scontri-in-prefettura/43290/43402
    http://video.gelocal.it/tribunatreviso/locale/la-carica-della-polizia-in-piazza-dei-signori/43288/43400

    Se vi danno fastidio le bestemmie, disattivate l’audio! 😆

  188. mirkhond scrive:

    I giovani fermati dalla polizia appartengono ai centri sociali?

  189. mirkhond scrive:

    Non l’ho sentito bene, con le continue pubblicità che partono anche sovrapponendosi al parlato del video.
    Da quel che ho capito si tratta di un’inizio di guerra tra poveri allogeni e indigeni a rischio di diventare poveri a loro volta….
    Insomma una lotta per una torta che non si vuol/può dividere….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Mica tanto dei poveri: la tizia si lamenta perché i suoi figli saranno costretti a vedere i negri in giardino, mica perché i negri le hanno portato via l’alloggio popolare.

  190. mirkhond scrive:

    “Non è colpa mia se quel coglione del film se la prende con l’immigrato che vive nella merda come lui invece che con chi ha il superattico.”

    Purtroppo è la coglionaggine dei poveri che non riescono mai a mettersi insieme per combattere per gli stessi obiettivi, facendo proprio il gioco dei ricchi fighi snob, di destra e di sinistra, particolarmente odiosi nel pontificare sulle sofferenze altrui..

  191. Moi scrive:

    la biondina coi capelli corti di Quinto, da come parla e dall’ aspetto mi sembra più o meno Moldava … magri una badante che ha avuto tutt’altro percorso per inserirsi non senza difficoltà in quella comunità lì.

  192. Moi scrive:

    @ MAURICIUS

    Ci tengo a precisare che a te personalmente riconosco l’ Onestà Intellettuale di NON avermi fatto del “cherry picking” o degli “strawmen” o simili. Purtroppo, senza “épater les bourgeois” contro il politically correct, le classi elitarie culturalmente egemoni la REALTA’ dei problemi, poco edificante _ perché emerge una natura umana universalmente “malpropensa” al Bene _ e non certo scevra di contraddizioni … NON vuole vederla !

  193. mirkhond scrive:

    “cherry picking” o degli “strawmen”

    Che sarebbero i raccoglitori di ciliege e gli uomini di paglia?

  194. Moi scrive:

    @ MAURICIUS

    Forse più che “bacata” è gente “senza più speranza” nel futuro … e le prediche tipo quelle del “Bobo” della “Gauche-Caviar” dello spezzone di cui sopra, ottengono l’ effetto contrario. Il Classismo mascherato da AntiRazzismo è una brutta bestia, proprio perché si sa “mimetizzare” … giusto, Mirkhond ?

    • Moi scrive:

      “Futuro” era (!) una bella parola, ma è stata ridotta a supercazzola di Matt Renzie … bisognerebbe riprendersela, ma si direbbe che nessuno sappia come !

  195. mirkhond scrive:

    Sono d’accordo!

  196. izzaldin scrive:

    @Moi
    sul discorso del “potlach” e di Joe Formaggio..
    non è un discorso solo dei veneti. per un esempio virtuoso palermitano, i commercianti poveri e abusivi di Ballarò che gratuitamente donano generi di prima necessità ai profughi ( link http://www.infoaut.org/index.php/blog/migranti/item/14413-migranti-a-palermo-una-lezione-proletaria-di-accoglienza ) c’è un esempio molto simile a quello di quinto, di un palazzo della Palermo bene in Via Libertà che protestò violentemente contro l’assegnazione di un’immobile ad una nutrita famiglia Rom per gli stessi motivi dei trevigiani: che gli faceva abbassare il valore della casa.
    potremmo smentire quindi il monologo de La Crisi che hai postato: i ballaroti/saintdenisioti accolgono mentre i borghesi di quinto/via libertà respingono.
    ma credo ci siano in gioco altre varianti, ma soprattutto.
    si tratta di profughi TEMPORANEI. fra un mese o massimo un anno se ne sarebbero andati.
    per questo mi risulta INCOMPRENSIBILE la reazione isterica dei trevigiani, siano essi autoctoni, napoletani o moldavi.
    è una reazione incomprensibile, odio cieco.
    non si tratta di chi subisce furti e manifesta contro il campo rom.
    si tratta di profughi.
    e poi, i centri sociali arrestati e i fascisti piromani che decidono al posto del prefetto… davvero terrificante.

  197. Moi scrive:

    A me il dialogo (“monologo assistito” ?) del film francese ha ricordato il miglior Alberto Sordi d’annata …

    • izzaldin scrive:

      guarda, per certe cose il monologo è davvero geniale.
      non capisco solo la battuta sui comunisti.
      ho sentito “radical chic” palermitani dire cose del tipo “io ai mendicanti palermitani non do niente perché probabilmente sono dei mafiosazzi, mentre a quelli stranieri do sempre qualche spiccio”.
      però..
      non concordo sul fatto che in Italia i BoBos sono al potere. sono elite, questo è vero, ma il potere vero non ce l’hanno loro: politica, polizia, esercito, alto clero, manager etc , cioè chi ha il vero potere, non è “radical chic”. Boldrini e Ventola sono rumorose eccezioni.
      e poi in Italia, tra Sorrentino e Zalone, ormai i ricchi di sinistra sono derisi a tutto spiano, anzi sono ormai un luogo comune della comicità italiana contemporanea.

  198. Moi scrive:

    Contro la piorrea credo che si possa rimediare anche con i cosiddetti “ponti fissi” (che però sono tutt’altro che a buon mercato) … ma la sofferenza esistenziale può arrivare a essere molto peggio, nessuna difficoltà a crederlo.

  199. mirkhond scrive:

    Infatti è la mancanza di amore da parte di una donna, non la piorrea a farmi star male….

  200. Mauricius Tarvisii scrive:

    Io capisco la difesa d’ufficio dei veneti, che sono poveri, sono in crisi, ecc. Temo di dovervi riportare alla realtà ricordandovi che erano stronzi allo stesso modo con i meridionali, quando non erano né poveri, né in crisi né niente.
    Non parliamo poi nemmeno di borgatari o abitanti di un quartiere operaio: parliamo di piccoli borghesi che si sono trasferiti fuori città in tempi abbastanza recenti (non più di 20 anni fa). Se li avessi visti altrettanto violenti contro l’aumento del traffico aereo dell’aeroporto (sì, l’aeroporto di Treviso sta praticamente dietro casa loro!) magari avrei un po’ più compassione, ma se mi dicono che il problema è che “io ho speso tanti soldi per comprare casa qui nell’ambiente superesclusivo ariano e ora mi ritrovo il cortile pieno di negri, io gli rispondi che faccio ben volentieri a cambio: profughi a noi e loro deportati seduta stante in Somalia!
    Mi hanno rotto il ca**o i fascioleghisti che fanno le vittime, quando sono i peggio stronzi. E mi stanno altrettanto sul ca**o i penultimi arrivati che si uniscono al linciaggio insieme ai “razza Piave” per sentirsi integrati.

    Magari qualcuno qui ci avrebbe deliziati 27 anni fa con ‘ste stronzate sui “poveri razzisti”, quando è toccato alla mia famiglia subire le angherie di quei bastardi che oggi amate difendere con un buonismo melenso del ca**o.

    • Z. scrive:

      Sono con te su tutta la linea. Ma capisci pure tu che chi diffonde odio e bufale sigli stranieri non può che difendere quei trevigiani per bene. Che mettono in pratica quello che i primi, da dietro il loro PC, professano ogni giorno.

  201. mirkhond scrive:

    Scusa, ma a chi ti riferisci di preciso?
    Per quel che mi riguarda non difendo certo i Veneti, anche se non mi suscitano l’antipatia della “Banca Toscopadana”.
    Che si è resa responsabile di un ‘unificazione italiana che peggiore non poteva essere.
    Poi, proprio ciò che dici mi rafforza nella mia convinzione di non recarmi in Veneto, ne rimpiangere di non averlo fatto dopo la gita scolastica a Verona, quando tu probabilmente eri in fasce….
    Io li ho visti i cartelloni posti ad entrambi i lati dell’autostrada che ci portava a Verona, con la scritta Sud mafia, Sud camorra.
    Nemmeno in Piemonte ho visto questo razzismo così dichiarato!
    Figurati dunque, se posso stare dalla parte della pisciatona che hai linkato!

  202. mirkhond scrive:

    “Sarò cresciuto in un ambiente pariolino di sinistra, ma sono giustificato”

    Io invece sono andato a scuola con gli equivalenti baresi dei pariolini di sinistra.
    E ti assicuro che disprezzavano gli altri baresi, quelli che non vestivano firmato, che non erano parte dei gruppetti “scelti” che frequentavano le vie più esclusive di Bari.
    Che non avevano le loro possibilità economiche….
    Dunque a me fanno schifo i razzisti, ma altrettanto i moralisti pieni di soldi…..

  203. mirkhond scrive:

    Una volta, in macchina con amici, c’era una coppia di fighetti di sinistra della Bari bene.
    Ascoltavano solo canzoni dei 99 posse.
    Poi ad un tratto lui a lei:

    – Zeziii! Muoio dal desidevio di visitave la Pvovenza! 🙂

  204. Mauricius Tarvisii scrive:

    Se vuoi capire quanto è demenziale il tuo paragone, Mirkhond, ti invito a riflettere su che percentuale della popolazione di un luogo possono essere i fighetti snob. O stai dicendo che il tuo personalissimo fastidio di incontrare 10 fighetti e 10 razzisti equivale al fastidio dell’immigrato che incontra 10 fighetti e 1000 razzisti?

    • Peucezio scrive:

      Non diciamo sciocchezze, Mauricius, persino i sottoproletari aspirano a fare i fighetti.
      L’essere fighetti non è un fatto di censo, è un modello culturale.

      E comunque non vedo come si concili la difesa dei più deboli con l’esaltazine sistematica delle classi egemoni e dei loro valori.
      Se ci fossero i ricchi e potenti buoni che amano i poveri del sud del mondo e i proletari e i piccoli borghesi razzisti, allora il sud del mondo si sarebbe già ripreso, perché l’Occidente sarebbe governato da élite di uomini illuminati e filantropi, osteggiati da proletariati razzisti, che però non potrebbero in nessun modo ostacolarli, non avendo potere, e il mondo sarebbe diventato un giardino di benessere per tutti e di equa distribuzione delle risorse.
      Se così non è successo, vuol dire che dietro l’antirazzismo delle classi egemoni c’è qualcosa di sporco, di immorale.

  205. mirkhond scrive:

    Senti bamboccio

    Il sapientino col dente avvelenato vallo a fare con qualcun altro!
    Ognuno c’ha le sue di esperienze e su quelle basa il suo vissuto.
    Qui, grazie a Dio il razzismo di tipo veneto non c’è.
    Forse perché abbiamo una storia diversa, forse perché qui ci sono meno immigrati.
    Forse perché qui c’è una forte criminalità organizzata capace di assorbire potenziali concorrenze….
    Però ti posso assicurare che è altrettanto odioso essere discriminato perché non ci si veste coi capi firmati dell’ultima moda, e da parte di gente di SINISTRA.
    Come ce n’erano al liceo che ho frequentato!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Fammi capire, sei per caso l’unico rappresentante della più infima classe sociale di Bari, oppure non hai capito la differenza?
      Il razzismo è una reazione di rigetto della totalità di una società, non di un qualche ambiente particolare: se ti vesti male basta che cambi giro e tutti si vestono male, se sei straniero pure se cambi giro resti straniero lo stesso. Non è in gioco il fatto che tu abbia difficoltà ad inserirti nell’ambiente che vorresti, è in gioco il fatto che tu non riesca ad inserirti in NESSUN ambiente.
      E non tirare ora fuori il discorso per cui anche altre circostanze possono produrre lo stesso risultato, perché il razzismo si AGGIUNGE a qualsiasi circostanza che tu riesca ad immaginare. Sei brutto? E diventi brutto E straniero. Sei eccentrico? Diventi eccentrico E straniero. Sei sieropositivo? Diventi sieropositivo E straniero. Sei disabile? Diventi disabile E straniero.
      L’avevo capito che avrò avuto un quarto della tua età attuale, quindi non credo sia molto complicato come concetto, no?

      • gotcha scrive:

        sull’accumulo di diversità hai ragione: comunque ogni volta che si discrimina qualcuno c’è da preoccuparsi per quello che accade nella testolina di chi discrimina; tanto più se sono in tanti.

      • PinoMamet scrive:

        “Sei brutto? E diventi brutto E straniero. Sei eccentrico? Diventi eccentrico E straniero. Sei sieropositivo? Diventi sieropositivo E straniero. Sei disabile? Diventi disabile E straniero.”

        Questo però funziona anche in positivo.

        Perché sì, ci sono persone che amano gli stranieri perché sono stranieri
        (sul fatto che non creda che queste persone siano particolarmente colpevoli di qualcosa, vedasi risposte a Moi).

        Ci sono persone per le quali se sei brutto e vestito male, sei una merda.
        Se sei brutto, vestito male e straniero, sei figo, interessante, raccontaci la tua storia, e domani ti ospito a pranzo.

        è un grosso problema sociale?
        sicuramente no.

        Può generare dubbi sulle loro buone intenzioni? antipatia da parte di chi è stato “ghettizato” da loro? rancore e malessere personale?
        sicuramente sì, e non credo sia giusto sminuirlo.

        • Z. scrive:

          Io tutta sta gente che maltratta e deride i poveri italiani mentre invita a pranzo e a cena i poveri stranieri non so dovestia. Né vedo cosa c’entri con Treviso questo curiosi costrutto virtuale. Chiedo scusa per la franchezza, ma di fronte a certe scene il gusto per la provocazione e per ll’originalità mi viene meno.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Anche tu che esagerato: i quintini hanno spaccato tutto e li hanno cacciati, ma sicuramente ci sarà un mucchio di gente che li inviterà a cena…

          • PinoMamet scrive:

            Nel merito di come la penso:

            rileggetevi le mie risposte a Moi.

            Sul fatto che esistano persone che stravedono per gli stranieri, ma non fanno una piega per i loro cittadini o compagni di quartiere che soffrono per qualcosa, datemi mezz’ora di tempo e ve ne porto un pullman.

            Oppure siete voi che vivete nel magico mondo dei Minipony, e allora complimenti, vi invidio.

          • PinoMamet scrive:

            E per vostra facilità di lettura vi ricopio e incollo integralmente le risposte a Moi:

            “Moi, in effetti ha ragione Z.

            Tu fai notare, con i tuoi esempi, sostanzialmente che esiste un classismo, e che questo classismo può essere praticato (come ci ricorda anche Moi) anche da persone che si ritengono “di sinistra”.

            Questa è la parte vera del discorso, che chiunque può controllare nella realtà.

            Il problema è che poi su questa osservazione viene innestata una parte falsa: i classisti di sinistra, i “fighetti che mangiano bio” vengono mostrati colpevoli di “amare gli stranieri e non gli italiani”, che è un’affermazione già discutibile; ma peggio, gli viene attribuita la volontà e il potere di aiutare gli stranieri a scapito degli italiani e questo è semplicemente falso.

            Non sono i “fighetti di sinistra” a richiamare immigrati e profughi in Italia, e praticamente tutte le storie sugli stranieri che ricevono benefici immotivati si sono rivelate delle bufale
            (vedi esempi su “i rom in villeggiatura pagata” e così via…)

            E se analizzi dove conduce questo ragionamento, il risultato non può che essere la “guerra tra poveri”, che raramente giova ai poveri stessi… “

          • PinoMamet scrive:

            E due (inizia con citazione da Moi):
            ““Io se un cittadino intervistato mi dice che è caduto in disgrazia e lo mettono ultimo in lista per essere aiutato … NON credo che sia pagato per mentire”

            neanche io
            (per quanto in televisione e in politica si facciano anche queste bassezze, figuriamoci quando le due attività vanno assieme…)

            però non è detto che il cittadino intervistato abbia anche ragione. Può non essere informato di come funzioni la lista, possono esserci motivi oggettivi per cui è in quella posizione
            (che, l’esperienza insegna, non sono “i fighetti che mangiano bio che preferiscono gli immigrati”)
            e possono anche esserci state irregolarità, certamente, ma non è detto che la colpa ricada sugli immigrati.

            Le vicende di Mafia Capitale dimostrano che è vero che i politici, bipartisan, e malavitosi, sfruttano il disagio di immigrati e zingari per arricchirsi;

            ma immigrati e zingari (tolti i capi che si arricchiscono a spese di altri, per i quali chiedo lo stesso trattamento che chiedo per tutti i malavitosi) vi figurano come vittime, nel senso che, al contrario della vulgata leghista e casapoundina, non sono “mantenuti nel lusso”, ma “nel degrado”.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            L’obiezione è un’altra. La categoria di chi ama gli stranieri e li invita a cena è quasi socialmente irrilevante. L’altra, invece, ha il potere di tenere in ostaggio un prefetto.

          • PinoMamet scrive:

            Non credo di aver mai sostenuto il contrario, e l’ho anche scritto.

          • Z. scrive:

            Quindi il tuo pullman è ininfluente in questa vicenda, e di rilevanza assai modesta in generale. Questo dicevamo io e MT. Poi se mi dici che ci sono anche persone così ti credo sulla parola, perché non dovrei?Io ho conosciuto gente di tutti i tipi!

          • PinoMamet scrive:

            Z., io sono intervenuto per far notare che sì, esistono persone che nutrono simpatia per gli immigrati e sono contemporaneamente classiste e antipatoiche;
            ho scritto anche che la cosa non ha rilevanza sociale.

            Tu e Mauricius siete intervnuti per dirmi che non è vero e per fare allusioni ai fatti di Quinto
            (che ci avete messo dentro voi, non io) come se io potessi esserne in qualche modo responsabile.

            Per la cronaca.

          • Z. scrive:

            Veramente era proprio dei fatti di xenofobia che si parlava. Fatti coi quali dubito assai che tu possa aver qualcosa a che fare, onestamente… nessuno te ne dà la responsabilità, credimi 🙂

          • PinoMamet scrive:

            No, veramente io sono intervenuto in una discussione riguardante l’esistenza e/o rilevanza sociale dei classisti di sinistra che professano di amare gli immigrati.

            E visto che- spero bene- nessuno mi dà la colpa dei fatti di Treviso, o può sospettare anche lontanamente che io possa provare simpatia per gli xenofobi, sarebbe gradito che non si usassero delle allusioni che fanno credere il contrario.

            Potrò sembrarti pignolo, ma come dici tu, il diavolo si nasconde nei dettagli.

          • Z. scrive:

            Non mi è chiaro di cosa ti avrei accusato, quando e dove! comunque mi conosci, se devo accusare qualcuno di qualcosa lo faccio esplicitamente. A costo di beccarmi gli insulti, come nel caso di Moi.

            A te posso accusarti, boh, di avere pessimi gusti musicali. Magari di sopravvalutare l’impatto dei tuoi conoscenti xenofili sciroccati. Ma che tu sia xenofobo francamente no!

          • PinoMamet scrive:

            Copio e in collo:
            “Né vedo cosa c’entri con Treviso questo curiosi costrutto virtuale. Chiedo scusa per la franchezza, ma di fronte a certe scene il gusto per la provocazione e per ll’originalità mi viene meno.
            Reply

            Mauricius Tarvisii says:
            18/07/2015 at 12:51 pm

            Anche tu che esagerato: i quintini hanno spaccato tutto e li hanno cacciati, ma sicuramente ci sarà un mucchio di gente che li inviterà a cena…”

            Primo:
            non è un “costrutto virtuale” che io riporto, la mia personale esperienza.
            Non sei tenuto a saperlo, ma visto che ci conosciamo da un po’ dovresti aver perlomeno intuito, che quando faccio esempi aneddotici (tipo “invitare a pranzo” in questo caso) mi rifaccio a situazioni che ho visto di persona.

            secondo:
            io dal tuo intervento, e da quello di Mauricius, ricavo l’impressione che mi si stia accusando di appoggiare “i quintini” o di scusarli, in ogni caso di esserne un fiancheggiatore.

            Altrimenti, dal momento che io stavo parlando di tutt’altro non vedo il motivo di fare inutili e ingiustificate ironie sul mio intervento, che mi sembra possano solo servirne a darne un’immagine distorta e perciò a demonizzarmi attribuendomi idee non mie.

          • Z. scrive:

            Pino, nessuno ti accusa di niente. Al massimo, e lì stava l’ironia, di sopravvalutare l’impatto di certi strambi signori sulle vicende del mondo reale.

            Può essere vero o meno, forse mi sbaglio. Di certo non ti do del razzista, però.

            Penso di poter dire che neppure MT ti crede razzista. Anzi sono certo di poterlo dire.

      • Peucezio scrive:

        ” se ti vesti male basta che cambi giro e tutti si vestono male, se sei straniero pure se cambi giro resti straniero lo stesso. ”

        Mauricius, si vede che non hai la più pallida idea della società barese.
        A Bari è più facile trovare gente con due teste che gente che veste male e le persone piuttosto non mangiano, ma mettono il capo costoso.

  206. mirkhond scrive:

    Ho l’impressione che quello che non ha capito un CAZZO sei proprio tu, bamboccio.
    Stai facendo un’assurda filippica contro una persona che qua dentro non ha mai appoggiato alcun razzismo di tipo etnico.
    Al massimo, me la sono presa coi “norreni” a nord di Senigallia :), solo e nella misura in cui ho percepito un disprezzo razziale nei confronti della mia gente.
    Poi, ripeto, esistono varie forme di razzismo, e quando per cinque anni ti trovi una classe di chin’d’merd’ che sono pieni di soldi e di spocchia, ma sono di sinistra, non è che puoi andartene come vorresti.
    Allora essere discriminati è insopportabile, ma lo è ancora di più se a farlo è gente che vanta appartenenze ideologiche che dovrebbero ripudiare tali forme di discriminazione…..
    Altro che gusti personali!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sei tu che ti sei sentito chiamato in causa e ti sei sentito in dovere di lanciarti in uno stravagante benaltrismo per cui “sì, saranno un problema i razzisti, ma allora i classisti?”. Ti ho fatto notare la differenza di proporzioni tra i due problemi: essere il reietto della tua sezione non è proprio uguale ad essere il reietto di una nazione intera. Questa è la principale differenza tra te e un profugo eritreo.

      • mirkhond scrive:

        Ho solo ricordato che esistono varie forme di razzismo, a volte talmente subdole da non essere riconosciute come tali.
        Come posso osservare….

        • gotcha scrive:

          mauricius, mirkhond non ha torto sul classismo, non basta cambiare sezione per “rimarginare la ferita”: allora si potrebbe dire che ad uno basta cambiare sezione, ad un altro basta tornare in eritrea. a bedonia puoi sentirti messo in minoranza solo se hai idee “diverse”, e ti assicuro che ho provato quest’esperienza e non è una bella sensazione. quando le persone, invece di ragionare con la loro testa, ragionano in modo gregario, e continuano a ragionare mentre dovrebbero fermarsi e fare piuttosto, che so, esercizi di respirazione, o raccogliere dei fiori, se la prendono col primo diverso che capita a tiro: può essere un negro, un gay, uno dei centri sociali, un veneto, un fighetto di sinistra..

  207. mirkhond scrive:

    Se a Treviso sono una manica di stronzi razzisti, non è con me che te la devi prendere, perché io NON sto dalla loro parte.
    Però, ribadisco ad libitum, ci sono varie forme di razzismo, che non sempre sono di tipo etnico.
    A me Salvini non incanta, perché a differenza di tanti miei connazionali con la memoria corta, io non dimentico cosa il “sciur” ha detto fino all’anno scorso contro di noi.

    ps. Non hai mai pensato di emigrare più a sud?

  208. Thyrrenus scrive:

    Mah, i fighetti autoproclamati di sinistra citati da Mirkhond non so come qualificarli se non come inutili pirla. Il loro razzismo ‘sociale’ li colloca oggettivamente a fianco dei razzisti tout court del trevigiano. Dirsi di sinistra o di destra o di centro non significa poi avere delle idee e dei comportamenti coerenti con quanto si afferma.
    Però vorrei riprendere quello che Mauricius dice dei veneti ‘bene’, ho l’impressione che un gruppo crescente di persone stia perdendo il lume della ragione che è anzitutto ‘misura’ accompagnata da un certo senso del pudore. A me sembra un fenomeno in crescita (anche se cretini ne abbiamo sempre avuti).
    Mauricius sostiene invece che questo comportamento non è invece nuovo, almeno in Veneto. Allora mi chiedo: c’erano dei freni inibitori nelle zone d’Italia che conoscevo non essere cosÌ che si sono persi? Oppure sbaglio a credere che questo cretinismo sia in crescita ed invece, per qualche ragione, c’era ma non lo notavo io? Bella alternativa: siamo sempre vissuti con delle merde o le merde stanno aumentando?

    • Roberto scrive:

      Siamo sempre vissuti con delle merde, solo che adesso le merde sono pubblicamente accettate e visibili (su questo mi sento di dare ragione a eco su deficienti e internet) e scatta l’effetto emulazione. Vere quindi tutte e due le tue ipotesi

      Sul veneto, è l’unico posto dove ho veramente vissuto il razzismo (anti meridionale nel mio caso) e parlo di 35 anni fa. Non mi stupisce se ora bruciano le case degli immigrati, sono anzi piacevolmente sorpreso che prima li fanno uscire gli immigrati…..

      • gotcha scrive:

        comunque, i veneti hanno emigrato fino a una cinquantina d’anni fa. nelle polesine non si doveva stare troppo bene.
        sto osservando un livello di ansia generalizzata dovuta ad un informazione incontrollata, a-scientifica, a-logica, a-tutto, che imputo a i discorsi sensazionalisti, probabilmente anche con una certa buona fede: non credo che ci sia un “disegno”, ma magari giornalisti sempre più incapaci che vogliono emergere senza avere i mezzi. un esempio che non c’entra niente, ma che oggi è in voga, è quello della “temperatura percepita”: 32 gradi, percepiti 47. ma cavolo, se stai al sole, sull’asfalto, con una bottiglia di grappa, ne puoi percepire anche 60. c’è la gente che boccheggia perché ha sentito il meteo dire che ci sono 50 gradi percepiti.

        tutte le sere in televisione c’è una tribuna politica, una peggio dell’altra. su internet si fa a gara a spararla più grossa possibile su piani kalergi, nuovi ordini, terze guerre mondiali, gruppi finanziari incontrollati, orde di barbari guidati da una parte all’altra per scacciare altri. tutti parlano e dicono la loro, e in assenza di un sano equilibrio storico-culturale, tutti hanno la loro opinione dettata dall’istinto e dalle paure.
        per me l’antirazzismo non si basa tanto sull’amore del prossimo, o su un’idea di multicultura, quanto sul fatto che ad una persona “bilanciata bene”, fondamentalmente, non gliene frega un cazzo del colore della pelle o delle origini o delle intenzione del primo che passa per strada.

        • Z. scrive:

          Direi ineccepibile.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          I veneti emigravano ed erano razzisti allo stesso tempo. Sembra strano, ma era così.

        • PinoMamet scrive:

          Tutti gli italiani all’estero, o perlomeno negli USA, hanno fama di essere/essere stati piuttosto razzisti.

          La storia delle relazioni tra comunità di immigrati tra loro e con i poveri e subalterni locali non è mai stata particolarmente idilliaca, nel complesso, e dal momento che si tratta di comunità spesso caratterizzate da mentalità di partenza diverisissime, ignoranti e quindi piene di luoghi comuni, costrette a lottare per la stessa risicata nicchia sociale, non è difficile capire il perché.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Parlo sempre dei veneti che restavano in Veneto, che quindi non lottavano per nessuna nicchia.
            Credo che un certo spirito comunitario sia in qualche modo causa di intolleranza verso l’esterno.

        • PinoMamet scrive:

          Traggo da un racconto, si badi bene, volutamente idilliaco, di Steinbeck:

          “Race antipathy overcame Danny’s (californiano ispanico, prloetario) good sense. He menaced the fishermen.
          “Sicilian bastards” he called them, and “Scum from the prison island”, and “Dogs of dogs of dogs”. He cried: “Chinga tu madre, piojo” He thumbed his nose and made obscene gestures below his waist [… ] Danny was outraged. He screamed “Pon un condo a la cabeza” ”

          (prendo un esempio letterario che ricorda un episodio irrilevante,m tanto per mostare la “innata simpatia” che i poveri riescono a mostrare l’uno nei confrotni dell’altro… storie reali di massacri e linciaggi le lascio fuori, ma ci sono state).

          • PinoMamet scrive:

            Credo peraltro che la prima occorrenza (perlomeno la prima che abbia trovato) letteraria di “vaffanculo”, sia nella letteratura americana:
            in Chiamalo sonno di Henry Roth, 1934, un netturbino italiano lancia questo invito, in lingua originale, a un negoziante ebreo.

  209. Thyrrenus scrive:

    Ma poi perché, quando le merde sono oggettivamente di destra (della peggiore destra e non certo di mistici dei rapporti imperniati sulla fides – ah sta fides: la foglia di fico dell’idiozia), quando i disordini sono evidentemente pilotati e coordinati da certa destra, in qualche modo si arriva a ragionare in modo da prendersela con la sinistra, magari dei centri sociali? Evidentemente fa figo essere fasci. Esprime lo spirito del nostro tempo … e qui mi torna in mente il dilemma circa i fecali sopra espresso. Destra e sinistra non esistono: esiste solo qualcosa che era prima detto di sinistra e su cui è oggi bello sputare.

    • gotcha scrive:

      le idee di certa destra “integerrima”, che battono il tasto sul lavoro, la famiglia e il mantenimento dei “valoooori”, sono frustranti di per se: se un tizio lavora 12 ore al giorno, rimane fedele ad una ciofeca e a dei mocciosi perché così rimane fedele ad una “idea”, e vede passare uno tranquillo che non lavora, cambia figa tutte le settimane e se la cava lo stesso, secondo me un pochino di invidia gli viene..
      i valori della destra richiedono quanto meno un po’ di maturità.

      • Thyrrenus scrive:

        Codesti ideali più che di destra sono di centro. La destra vera pretende di confrontarsi con temi più elevati come il rapporto fondamentale tra esseri umani e dunque anche piú elevato e profondo, quello appunto della fides che supera il cameratismo. Ma niente di questo misticismo vedo nelle destre ‘reali’. Direi che tutti sti forzuti, questi tutti d’un pezzo col contorno di queste loro donne dure abbiano in mente solo piattume se non pattume, sono solo dei bravi consumatori che non vogliono essere disturbati mentre si godono i frutti del loro essersi fatti fottere a dovere da pesci più grandi di loro. Magari fossero dei solerti che nascostamente invidiano le cicale.

  210. Moi scrive:

    IL problema dei “Global Pariolins” è che non capiscono (o forse più verosimilmente fingono di non capire) che verba movent exempla trahunt !

    —————

    _ Onorevole, un poveraccio autoctono ….

    _ Che ?! Roba obsoleta, peggio di un Commodore64 ! Roba démodée ! Non ricordo … o meglio: ricordo solo quando ero un giovine Figiciotto idolo delle assemblee permanenti !

    _ Sì, insomma: un affamato-esodato-sfrattato-disoccupato … quella roba lì che dovevate votare per forza, perché lo diceva Leuropa e sennò tornava il BerlusKaiser !

    _ Ah, va be’ … Mbè ?! … Che succede ?

    _ Ecco … ce n’è uno che s’ ‘è intrufolato nel campo delle patate bio-equo-solidal-kilometrozero !

    _ Noooo ! Ma … quelle della conferenza stampa a EXPO Milano sabato prossimo, per caso ?!

    _ Eh, già …

    _ Guardieeeeeeeeeee !!!!!!!!!!!!!!! … Umane e NON !

    • Z. scrive:

      Invece io credo proprio che tu non capisca che tu contribuisci, nel tuo piccolo, a diffondere odio e rabbia verso gli stranieri. Altro che patate bio.

      Quando te ne renderai conto, tra un siparietto e uno slogan, forse smetterai. Spero che succeda presto.

    • PinoMamet scrive:

      Moi, in effetti ha ragione Z.

      Tu fai notare, con i tuoi esempi, sostanzialmente che esiste un classismo, e che questo classismo può essere praticato (come ci ricorda anche Moi) anche da persone che si ritengono “di sinistra”.

      Questa è la parte vera del discorso, che chiunque può controllare nella realtà.

      Il problema è che poi su questa osservazione viene innestata una parte falsa: i classisti di sinistra, i “fighetti che mangiano bio” vengono mostrati colpevoli di “amare gli stranieri e non gli italiani”, che è un’affermazione già discutibile; ma peggio, gli viene attribuita la volontà e il potere di aiutare gli stranieri a scapito degli italiani e questo è semplicemente falso.

      Non sono i “fighetti di sinistra” a richiamare immigrati e profughi in Italia, e praticamente tutte le storie sugli stranieri che ricevono benefici immotivati si sono rivelate delle bufale
      (vedi esempi su “i rom in villeggiatura pagata” e così via…)

      E se analizzi dove conduce questo ragionamento, il risultato non può che essere la “guerra tra poveri”, che raramente giova ai poveri stessi…

  211. Moi scrive:

    Però è curioso che “razzismo” come termine, se mischiato semanticamente con religioni, orientamenti sessuo-genderistici, diversità culturali ecc … viene positivamente rinvigorito di significato.

    Ma se si mischia allo stesso modo il termine “razzismo” con il “classismo”, tutti a buttarsi a pesce sui dizionari, le etimologie, le enciclopedie classiche ecc … e alle peggio si tira fuori dalla naftalina il vecchio, inossidabile adagio STALINISTA che vivremmo nel Migliore dei Mondi Possibile se non fosse per la propaganda “Fascista”, in senso ultra-estensivo che è come dire “Kafir” o “Pagano” in altri contesti.

    • mirkhond scrive:

      Moi

      I razzisti si sa, sono sempre e solo quelli che non ci piacciono.

    • Z. scrive:

      Moi, se tu hai bisogno di un dizionario per distinguere classismo e razzismo non c’entra Stalin, né le filastrocche berluschine che sciorini ogni volta che gli argomentu ti fanno difetto.

      Che ghettizzare qualcuno sia sempre ingiusto, poi, siamo tutti d’accordo. Del resto sei tu, non noi, a giustificare i poveri trevigiani che cacciano gli asilanti.

      A me spiace che tu abbia un evidente complesso di inferiorità verso gli intellettuali disinistra. Alcuni sono aantipatici anche a me.

  212. Moi scrive:

    27 anni fa è vero anche “si sapeva tutto” accendendo la TV all’ ora giusta sul canale giusta o trovando in edicola la “pubblicazione” giusta … era praticamente impossibile entrare in contatto con punti di vista diversi da quello pre-selezionato.

    • Moi scrive:

      Dicevo a Mauricius e altri eventuali Digital Néitivs 🙂 che certe cose sul mondo “Ante-Web” le sanno, ma senza poterne avere esperienza diretta per capacitarsene.

  213. Moi scrive:

    Io se un cittadino intervistato mi dice che è caduto in disgrazia e lo mettono ultimo in lista per essere aiutato … NON credo che sia pagato per mentire davanti alle telecamere, o almeno non ne ho certo la granitica certezza.

    Poi ripeto che SE ti senti e sei abbandonato dallo Stato del tuo Paese … non te ne frega un cazzo di cosa dice qualsiasi legge: ogni giustificazione, anche presa direttamente dalla più autorevole delle fonti giuridiche non può non saperti di supercazzola di lusso.

    Insomma: in quello spezzone di film Francese è emblematico quando il Bobo è infastidito e taglia corto sulla disastrosa situazione di un “Souchien Povero” … che appunto viene visto come un’ insulsa Obsolescenza Storica dal Passato : un Commodore64 alla presentazione dell’ ultimo I-Sboron 🙂 All Connective o come cazzo si chiama !

    NON voglio ribaltare i ruoli di Buoni e Cattivi … è che ci sono Buoni meno “buoni” delle apparenze, e ci sono Cattivi meno “cattivi” in altra contingenza.

    Cacchio, gente: è lo stesso “Legno Storto” della stessa Natura Umana, con i suoi rapporti di forza che possono essere mutevoli !

    • PinoMamet scrive:

      “Io se un cittadino intervistato mi dice che è caduto in disgrazia e lo mettono ultimo in lista per essere aiutato … NON credo che sia pagato per mentire”

      neanche io
      (per quanto in televisione e in politica si facciano anche queste bassezze, figuriamoci quando le due attività vanno assieme…)

      però non è detto che il cittadino intervistato abbia anche ragione. Può non essere informato di come funzioni la lista, possono esserci motivi oggettivi per cui è in quella posizione
      (che, l’esperienza insegna, non sono “i fighetti che mangiano bio che preferiscono gli immigrati”)
      e possono anche esserci state irregolarità, certamente, ma non è detto che la colpa ricada sugli immigrati.

      Le vicende di Mafia Capitale dimostrano che è vero che i politici, bipartisan, e malavitosi, sfruttano il disagio di immigrati e zingari per arricchirsi;

      ma immigrati e zingari (tolti i capi che si arricchiscono a spese di altri, per i quali chiedo lo stesso trattamento che chiedo per tutti i malavitosi) vi figurano come vittime, nel senso che, al contrario della vulgata leghista e casapoundina, non sono “mantenuti nel lusso”, ma “nel degrado”.

  214. habsburgicus scrive:

    Ovviamente qui è solo Moi che ha capito perfettamente la questione, e non è una novità (Mirkhond ha però anch’egli ragione nel sottolineare il classismo dei “sinistri”)…comunque è inutile discutere su queste cose, qui (e non solo)…
    dunque torniamo a cose serie 😀

    Il 10/4/1941 lo sloveno “Jutro”, di Ljubljana, usciva ancora sotto autorità jugoslave; ciò è certo (notizie da Londra ecc)
    L’11/4/1941 lo “Jutro” portava il bollettino tedesco, ma non aveva l’indipendenza croata (bensì un discorso di Maček) situazione ambigua
    Il 12/4/1941 il giornale sloveno “Jutro” usciva per la prima volta con il bollettino tedesco e il bollettino italiano, oltre a un appello agli sloveni (il cui senso mi è ignoto, conoscendo poco la lingua vendica); in più aveva notizia dell’indipendenza croata (proclamata il 10/4/1941 dal Mar.Kvaternik fra l’entusiasmo della folla; un agente segreti tedesco lì in incognito, in un rapporto che si trova nei DGFP, dirà che manco in Austria con l’Anschluß nel 1938 vide un entusiasmo simile !) dunque è certo che uscisse sotto controllo, ancorché al momento leggerissimo, dell’Asse
    dunque, quamdo “Jutro” iniziò a uscire sotto autorità tedesca (all’inizio molto discreta), il 12 o già l’11 ? o forse i tedeschi arrivarono a Ljubljana in piena notte fra 10 e 11 aprile e semplicememnte inserirono il bollettino tedesco nell’edizione già preparata dell’11 (lasciando il resto incangiato), ma la 1° edizione “veramente” post-jugoslava sarebbe quella del 12/4/1941 ?
    questi son problemi 😀

    • PinoMamet scrive:

      “Ovviamente qui è solo Moi che ha capito perfettamente la questione”

      se lo dici tu…

      secondo me l’unico che ha espresso in maniera sintetica ed esauriente la questione è il sottoscritto, immodestamente.

      • Peucezio scrive:

        Mah, alla fine, al di là di razzisti e antirazzisti, resta il fatto che ci sono sistemi di potere nel mondo per cui ci devono essere poveracci che muoiono di fame e sono costretti a emigrare in massa.
        E non è il razzistello di quartiere il responsabile di ciò, ma è gente laureata. Se gli antirazzisti, quale che sia il loro reddito, vogliono essere davvero umanamente solidali coi poveri del mondo, si preoccupino meno dei leghisti di Treviso e se la prendano con questi decisori mondiali, che siano politici, dirigenti di multinazionali o quant’altro.
        Il resto sono pure seghe mentali, omfaloscopia, esercizio narcisistico del tutto vacuo.

    • habsburgicus scrive:

      A Marburg an der Drau (oggi in mano agli slavi con il nome di Maribor) c’era un giornale tedesco che sotto gli jugoslavi si chiamava “Mariborer Zeitung” (sotto gli Asburgo, Marburger Zeitung)
      Il 9/4/1941 uscì di nuovo come “Marburger Zeitung” e con un discorso del Führer a caratteri cubitali (e n° 1, quasi ad indicare una nuova nascita dopo l’oppressione jugoslava)
      Fu credo, l’ultimo giornale NS ad uscire…uscì ancora l’8/5/1945 ! (da fine 1941 prese il titolo di “organo del NSDAP della Stiria del Sud”, con una simil-svastica che portava ancora l’8/5/1945)
      Quello era in tedesco, of course (la Stiria del sud fino alla titoizzazione era in gran parte germanofona)…Tito massacrò, more suo, un congruo numero di tedeschi, altri furono espulsi, altri ancora se ne scapparono da sé in Austria ! e nella germanissima Marburg an der Drau oggi vi sono solo sloveni
      I tedeschi mostrarono efficienza e prontezza; Maribor/Marburg era appena stata occupata e già iniziarono un giornale

      nel 1941-1943 Marburg/Maribor e Ljubljana/Lubiana/Laibach erano i due poli della Slovenia
      Maribor, annessa al Reich
      Lubiana, annessa al Regno d’Italia (con autonomia linguistica) e vi dirò poi qualcosa sullo Jutro di epoca italiana, se vi interessa

  215. Moi scrive:

    Credetemi che le mode più o meno frivole di essere solidali in base a con chi, per cosa e quando … in certi “ambientini” ci sono eccome.

    PS

    Contestatemi finché volete, ma vi prego :

    NO CHERRYPICKING
    NO STRAWMANNING

    … or how the fuck we gotta write ‘n’ talk !

    • PinoMamet scrive:

      Moi,

      vedi che io ti ho contestato senza “cherrypicking” e senza “strawman”.

      Semmai sei tu che ti sei inventato tutto un dialogo con un onorevole che fa cacciare un “poveraccio autoctono”, che è frutto della tua fantasia e che funziona esattamente come uno strawman.

  216. mirkhond scrive:

    il classismo dei “sinistri”

    Vissuto sulla mia pelle, e confermato da alcuni commenti qua dentro, tutti scatenatisi perché si è scoperto un nervo teso…..

    • Z. scrive:

      Duca, lo sappiamo tutti che il fenomeno esiste. Stiamo solo cercando di farvi capire che le manifestazioni di xenofobia di questi giorni non hanno granché a che vedere con quella brutta gente che vi ha trattato in modo odioso e incivile.

      • mirkhond scrive:

        Non mi sembra di aver mai fatto il tifo per i razzisti di Treviso e di Roma….

      • PinoMamet scrive:

        ” Stiamo solo cercando di farvi capire che le manifestazioni di xenofobia di questi giorni non hanno granché a che vedere…”

        Z., permettimi, nessuno qui ha mai sostenuto il contrario, credo.

        Oltretutto, ripermettimi, “stiamo tentando di farvi capire” non suona molto gentile (siamo tutti deficienti tranne te e.. pochi altri?)
        a maggior ragione se poi “ci” si mette in bocca cose non dette.

        • Z. scrive:

          Ehm, veramente Moi lo sostiene. E anche Mirkhond, se mette sullo stesso piano gli episodi di questi giorni con episodi sia pur odiosi ma che mi sembrano leggermente diversi.

          Se sono stato sgradevole me ne scuso. Ma non mi pare di essere stato l’unico.

          • mirkhond scrive:

            Ho solo ribadito che esistono diverse forme di razzismo.
            Alcune sfacciate ed altre più subdole perché non percepite come tali, da quelli stessi che le praticano.
            In cosa consisterebbe lo scandalo?

          • Z. scrive:

            Guarda… io sono della scuola Martinez sul punto, e ci vado cauto col termine razzismo.

            Perché conosco persone molto diffidenti verso gli stranieri ma che non ne fanno una questione di razza né di cultura, e che di fronte ad un africano ricco non si sentirebbero minacciati.

            anche per i fatti di questi giorni io parlerei di xenofobia piuttosto che di razzismo, a ben vedere. Forse si può obiettare che si tratta di dettagli ma il diavolo si nasconde proprio lì.

  217. mirkhond scrive:

    “o forse i tedeschi arrivarono a Ljubljana in piena notte fra 10 e 11 aprile”

    Scusa, ma Lubiana non fu occupata e annessa dall’Italia?
    I Tedeschi vi entreranno solo l’8 settembre 1943….

    • habsburgicus scrive:

      no—piano
      ci arrivarono loro (per quanto ne so), poi la diedero a noi qualche giorno dopo in base agli accordi noi la tenemmo due anni e poi ci tornarono
      casi simili sono normali
      L’viv fu presa dai tedeschi nel settembre 1939, dovettero darla a Stalin pochi giorni dopo (con grande sgomento di molto) e poi se la ripresero
      altrimenti sarebbe impossibile fare operazioni militari

      esaminando Jutro forse scopriremo anche la data del passaggio da tedeschi a italiani nel 1941 ..dammi tempo 😀

      • mirkhond scrive:

        Comunque grazie, perché a me le vicende dell’area sloveno-croato-dalmata di quegli anni, mi interessano parecchio…. 🙂

        • habsburgicus scrive:

          Allora, sì lo Jutro ha dato risposte (chi sapesse meglio lo sloveno avrebbe di più :D)
          13/4/1941: Jutro dice che l’Esercito italiano entra “nel nostro territorio”
          15/4/1941: Jutro ha il proclama del gen. Federico Romero, comandante della divisione Isonzo, in data 12/4/1941 da Lubiana (probabilmente non era ancora lì, altrimenti sarebbe stato nell’edizione del 13; o è una data un po’ farlocca, prassi diffusa, ne parla pure Anfuso); fa riferimento a “Italia fascista”

          mia ricostruzione, da quanto leggo e da analogie storiche
          Notte fra 10 e 11 aprile 1941, crolla il potere jugoslavo a Lubiana (ma non in modo “violento”, diciamo una presa di coscienza, forse scoramento nei pochi serbi presenti); forse non c’è una vera e propria entrata tedesca (i cui comandi sapevano che sarebbe toccata all’Italia), magari semplice ingresso di qualche decina di uomini
          11 aprile, inizia “offensiva” italiana” verso la capitale slovena (al momento Lubiana non è nostra ancora; l’assenza di riferimenti al Duce, il bollettino italiano solo dal 12 e in seconda pagina, tutto indica, per chi conosce quell’epoca :D, che NON eravamo noi a controllare Lubiana; forse era di fatto autonoma con un’élite che si spostò verso l’Asse e soprattutto verso la Germania magari, chissà-ma divenne inconfessabile di lì’ a poco-con la segreta speranza di essere dati al Reich e non all’Italia)
          c.a 13-14 aprile, inizia l’occupazione italiana in piena regola, di cui il gen. Romero, per quel che si capisce dà dettagli
          metà aprile 1941-8/9/1943, Lubiana italiana (annessa 4/5/1941-XIX)

  218. mirkhond scrive:

    “oggi in mano agli slavi”

    Habsburgicus, in mano agli Sloveni, non agli “Slavi” come da linguaggio generalista dispregiativo utilizzato dai fascio-irredentisti di Trieste e dei loro accoliti.
    Almeno tu, ti prego, non usare quell’odioso linguaggio nazirredentista!
    Poi, per il resto concordo, ma le porcate antitedesche a Marburgo iniziarono già nel novembre 1918, col crollo dell’Austria-Ungheria!

    • habsburgicus scrive:

      apprendo che gli sloveni non sono slavi…non si finisce mai di imparare 😀
      variare un po’, no ? subito a vedere chissà che cosa 😀

      • mirkhond scrive:

        Sono Slavi eccome :), seppur molto germanizzati culturalmente.
        Fino al 1918 erano degli Austriaci in piena regola seppur slavofoni.
        Il fatto è che una certa pubblicistica italiana irredentista e fascista, usa il termine “Slavi” per indicare in primis gli Sloveni, e in misura minore, anche i Croati, come per definire una massa informe di barbari senza cultura, e dunque senza un’identità definita e dunque degni di disprezzo…
        Un’altra forma di odioso fighismo-snob, anche se di destra….

        • MOI scrive:

          Siamo di nuovo al discorso base: l’ Impero AustroUngarico era “multietnico” e “multiculturale” ante litteram … nessuno era Slavo o Tedesco, o Ungherese prima che essere Cristiano; nessuno avrebbe mai messo il Kaiser davanti a Dio.

          Per questo non avrebbe potuto mai più esistere, con un Novecento Nazionalista alle porte !

          • Z. scrive:

            Beh… non c’erano atei ed ebrei praticanti nelle città dell’Austria-Ungheria.?

          • MOI scrive:

            L’Ateismo era un fenomeno elitario … gli Ebrei si sa che non metterebbero mai un’ autorità politica davanti a Dio 😉 !

          • Z. scrive:

            Non è che l’élite dell’Austria-Ungheria fosse trascurabile, eh. Per altri versi, si può certamente affermare che gli ebrei austroungarici fossero certamente slavi, tedeschi o ungheresi prima che cristiani 🙂

          • MOI scrive:

            NON hai capito …

          • MOI scrive:

            Comunque non è facilissimo da spiegare a uno come te che, tipicissimo delle nostre parti, è “ateo della religione” ma “bigotto della politica” …

            Hai presente quando il Partito aveva un fortissimo Valore Identitario e pur sapendo di Essere Bolognesi/Modenesi/Romagnoli/Ferraresi/Fiorentini si andava a una qualunque Festa dell’ Unità ovunque fosse e … in nessun caso, in un’ Italia ancora campanilista e provinciale, appunto Essere Bolognesi/Modenesi/Romagnoli/Ferraresi/Fiorentini poteva venir prima dell’ “Essere Compagni” ?

          • Z. scrive:

            Ho capito il punto ma secondo me esageri. Non solo su di me – che è poco rilevante – ma anche sulle persone che descrivi.

            Non solo non ho particolare motivo di sentirmi molto simile a qualcuno solo perché vota PD: è un partito sempre più trasversale e sempre meno identitario, e con molti elettori PD non ho quasi niente in comune. Ma anche essere ferraresi, bolognesi o ravennati è sempre stato importante, e lo era anche allora.

            E credo che lo fosse anche essere austriaci o ungheresi all’epoca dell’impero asburgico. Anzi di più, perché non si trattava di passare da Bologna a Modena!

        • MOI scrive:

          Ma un altro problema è che oggi se dici “multietnico”, “multiculturale” … ti scambiano per Nichlista 😉 !

          • Z. scrive:

            Dirsi “multiculturale” che significa esattamente?

            Se significa “fautore della società multiculturale” è un termine che fa sorridere. La società multiculturale esiste ed esiste da anni, sicché dichiararvisi contrario è un po’ come dire “sono contrario all’azoto” o “non sono d’accordo con il vento”.

          • MOI scrive:

            Be’, certo che i Fossili Viventi Culturali Ottocenteschi del Primo Novecento erano molto affezionati anche alla Patria e all’ Autorità Civile … ma NON fino a farne un Moloch davanti a Dio.

            Contrariamente ai Giovani a loro contemporanei, nati mentre l’ Ultimo Kaiser moriva …

            contro Hitler c’era nientemeno che Padre Gamper, Fondatore delle Katakombenschulen (perché i Sudtirolesi, sotto il Fascismo, NON disimparassero il Tedesco) in persona … proprio perché NON voleva il Moloch del Nazionalismo.

            Oh, è Lilli Gruber che scrive ‘ste robe … mica Angela Pellicciari, eh !

  219. Moi scrive:

    ul fatto che esistano persone che stravedono per gli stranieri, ma non fanno una piega per i loro cittadini o compagni di quartiere che soffrono per qualcosa, datemi mezz’ora di tempo e ve ne porto un pullman.

    Oppure siete voi che […]
    Pino

    [cit.]

    https://www.youtube.com/watch?v=ULcHqR0TUOo

    • Francesco scrive:

      scusa ma … che stravedono per gli stranieri che stiano ad almeno 10.000 km o per quelli sotto casa?

      ed escludendo i Gullit della situazione? nella doppia accezione sportiva e trombatoria …

      ciao

      • PinoMamet scrive:

        Qui si vede tutta la tua milanesità, F. …

        io sto parlando del mondo del circolo Aiutiamogliimmigratiquantèbellalaculturaaraba frequentato da ragazze con gonnelloni a fiori, che contemporaneamente organizza anche la biciclettata Critical Mass contro gli auomobilisti (in una città, notare bene, nota da sempre per l’uso smodato di biciclette e dotata di ampie e comode piste ciclabili) e in cui due “lesbianas politicas” spagnole delle Canarie decidono- una delle due, vabbè- di sposarsi con un kurdo gay per fargli ottenere la cittadinanza (nota bene: esempio reale )…

  220. Moi scrive:

    l’apparenza può ingannare persino nel loro mondo …

    http://www.dailymotion.com/video/x2fzokm

    non lo guardavo, ma questo unico episodio è rimasto “famoso” per l’ inusitata maturità che l’ apparenza può ingannare, perfino nel loro (insopportabilmente lezioso e felice 😉 ) mondo.

  221. Moi scrive:

    Per motivi di stracazzi miei e altrettanto dicasi delle modalità, di gente in effettiva difficoltà ne ho aiutata … di rendere il favore non ha voluto saperne, di riconoscenza neppure.

    • Z. scrive:

      Mi dispiace molto. Capisco che la cosa dia fastidio perché per me la riconoscenza è sacra. Spero solo che questo non ti abbia fatto desistere dall’essere generoso con altri.

  222. mirkhond scrive:

    “Lubiana; forse era di fatto autonoma con un’élite che si spostò verso l’Asse e soprattutto verso la Germania magari, chissà-ma divenne inconfessabile di lì’ a poco-con la segreta speranza di essere dati al Reich e non all’Italia)”

    Questione interessante e controversa quella che poni.
    Certamente l’Italia non era molto amata a Lubiana, per via delle passate vicende asburgiche-risorgimentali e soprattutto per le annessioni di territori slovenofoni da parte italiana nel 1918-1920 (lessi su un sito asburgico che Badoglio nel novembre 1918 era giunto a 7 km da Lubiana, fermandosi solo per ordini superiori di natura politica).
    Il sindaco stesso di Lubiana, si suicidò lo stesso giorno dell’ingresso delle truppe italiane in città, lasciando un foglietto coi versi del poeta Prešeren (1800-1849), che dicevano che la morte è meglio della schiavitù.
    Dunque l’Italia in genere non era molto amata a Lubiana.
    Però, Pirjevec sostiene che i vertici della locale Chiesa Cattolica e le classi dirigenti, nonché la pubblica amministrazione preferirono (almeno inizialmente) l’annessione all’Italia, perché percepita come “meno pericolosa” per la sopravvivenza fisica dello stesso popolo sloveno, rispetto al Reich, che, anche per vendicare le sofferenze subite dalla popolazione germanofona di Marburgo/Maribor e di Cilli/Celje dopo il 1918, attuò una politica di deportazioni di massa degli Sloveni residenti nella parte annessa al Reich (tra i deportati, non pochi avevano cognomi e addirittura nomi tedeschi!).
    Solo alla fine del 1942, Friedrich Rainer, gaulaiter di Carinzia, riuscì finalmente a convincere Hitler a far cessare le deportazioni.
    Rainer, il quale aspirava alla ricostituzione di uno spazio “asburgico” all’interno del reich, fin dagli inizi del 1942 si era adoperato a favore degli Sloveni, imponendo il bilinguismo nel suo gau carinziano.
    Purtroppo, l’iniziale ferocia tedesca alimentò l’insurrezione partigiana slovena, ben presto egemonizzata da Tito, che qui ebbe buon gioco, anche perché lo stesso Rainer non potè far rimuovere Rosener, il responsabile delle atrocità antislovene, perché uomo di Himmler…..

  223. mirkhond scrive:

    “Perché conosco persone molto diffidenti verso gli stranieri ma che non ne fanno una questione di razza né di cultura, e che di fronte ad un africano ricco non si sentirebbero minacciati.”

    A maggior ragione allora, si puo’ constatare che esista anche un razzismo classista, non fondato cioé sul colore della pelle o su un credo religioso, ma sul denaro e relativo status sociale…
    E di QUESTA categoria, io ne ho conosciuti….

    • Z. scrive:

      Sì ti capisco, ma io trovo che il termine razzismo sia confondente e ingannevole. Già lo è di suo, e usarlo suscita di per sé equivoci. Se lo si usa poi per tutti gli esempi di ghettizzazione odiosa (contro chiunque sia deriso o allontanato perché diverso) secondo me non se ne esce più. Perché si tratta certamente di cose tutte odiose ma anche diverse fra loro, seppure con aspetti analoghi, e confondere non aiuta a capire.

  224. mirkhond scrive:

    Amare l’umanità in generale è facile come per ogni astrazione.
    Amare invece chi abbiamo davanti che è invece difficilissimo, spesso impossibile.
    Anche perché il nostro prossimo e vicino, quasi sempre è meritevole di essere amato….

  225. mirkhond scrive:

    errata corrige:

    quasi mai è meritevole di essere amato

  226. MOI scrive:

    A proposito del già citato Giuràssich U’órld e del sessismo (che giustamente l’ All American Sboron Hero di turno teme più dei bestiazzi …)

    http://www.latimes.com/entertainment/herocomplex/la-et-hc-jurassic-world-sexism-20150620-story.html#page=1

    ormai è già stato giustamente sottoposto al pubblico ludibrio da internet per l’ Ingegneressa 😉 Genetica interpretata dalla figlia di Ron Howard (tanto perché si sappia che il Nepotismo lo fanno anche i WASP …) che scappa in tacchi dai suddetti bestiazzi … e passerà alla Storia del Cinema soltanto (!) per quello.

    http://lovelace-media.imgix.net/uploads/926/c68c8c30-f5cc-0132-44e6-0a2ca390b447.jpg?w=780&fit=max&q=70

    https://cdn-webimages.wimages.net/051aa6837978e1222689134031041f80ffe0e6-wm.jpg

    https://scontent.cdninstagram.com/hphotos-xfa1/t51.2885-15/s320x320/e15/11420531_488187528002512_2033044452_n.jpg

    … SE voleva essere AntiSessismo, mi sa che ha fallito !

    • PinoMamet scrive:

      Ora, non è che sia un argomento su cui perda il sonno,

      ma ho letto l’articolo(un pezzo, poi ho desistito) e mi sembra che dia un po’ troppa importanza a tutta la questione (e da link e rimandi al resto della critica cinematografica, pare che l’autore sia in buona compagnia…)

      il regista mi pare l’abbia messa giù semplicemente e con buon senso: i famosi tacchi sono un richiamo ai vecchi film, e modo per ricordare che l’eroina può essere tale senza bisogno di vestirsi “da uomo”.
      Naturalmente, aggiungo io, il tutto va preso con un minimo di ironia e di leggerezza:
      è un film di dinosauri caspita! è fatto apposta per essere scemo.

  227. MOI scrive:

    Incredibilmente IN TOPIC, ma solo a Peucezio piacerà :

    https://www.youtube.com/watch?v=sagA48Eg_ww

    … in fondo, fra un’ala e un’alettone cambia sostanzialmente solo il verso …

    PS

    Barzelletta dell’ Umarell al Marconi che “intomella” un pilota :

    _ Quell’aereo lì, a quant’è che va ?
    _ 300 km/h
    _ Ah però, e quell’ altro qui ?
    _ 400 km/h
    _ E staltro ?
    _ 500 km/h
    _ Esagerato …
    _ No, no …
    _ Bàn, mo sta’ a vàddar ch’ adèss al våula !

  228. MOI scrive:

    Lui _ Togli i tacchi, che non sono adatti a scappare da un dinosauro così veloce e con una falcata così ampia !

    Lei _ Stai cedendo al Sessismo, per caso … o sbaglio ?!

    Dinosaurazzo _ … Gnam !

    Lui _ Cazzo, e adesso … chi glielo spiega alla Boldrini ?!

    😉

  229. MOI scrive:

    Bryce Dallas Howard’s Challenge …

    https://www.youtube.com/watch?v=oqwU6SahymQ

    … Chris Pratt Runs In Heels (too) !

    *** The Late Late Show with James Corden ***

  230. lanzo scrive:

    “I love mankind … it’s people I can’t stand!!”
    ― Charles M. Schulz, The Complete Peanuts, Vol. 5: 1959-1960
    A sua volta copiato senza pudore da roba scritta nell’ottocento.
    Tornando al tema iniziale – i compratori di Lamborghini ci sono macchine migliori e costano pure n’anticchia di piu’ sono calciatori italiani negri o giocatori di pallacanestro americani negri o arabi, chiaro quelli che appartengono alle dinastie di beduini caprari e che – grazie a Lawrence of Arabia e BP – sono diventati miliardari all’istante – Li accomuna il cattivo gusto. A Dubai vedevo arabi chiaramente ricchi, moolto piu’ ricchi dell’americano con un reddito decente che al massimo va al McDo 3 volte l’anno, andare a rimpinzarsi quotidianamente da Mc Donald con al seguito
    i figli obesi e li’ il problema del diabete e’ reale ! Crepino tutti e’ gente che mi fa schifo.

    • MOI scrive:

      … anche Renzi è un prodotto “diretto” di BP ! 😉

    • MOI scrive:

      Be’ comunque quella frase, detta da un cinno pensieroso come Charlie Brown o da un cagnetto come Snoopy che ha le visioni allucinatorie sulla cuccia assieme a un uccelletto guardacaso 😉 chiamato “Woodstock” … un pochino 😉 cambia !

      • MOI scrive:

        A proposito, vecchio tormentone che avranno senz’altro propinato anche a voi :

        I Peanuts sono di Destra … la Mafalda è di Sinistra ! )

        • Z. scrive:

          No, Moi, queste cose le dicono solo a te. E ci sarà un motivo 😀

          Comunque forse hai ragione, dato che io preferisco indubbiamente i Peanuts!

        • Roberto scrive:

          Pure io preferisco di gran lunga i peanuts

        • PinoMamet scrive:

          Peanuts di gran lunga!

          e confermo che certe cose le sente solo Moi…

          • Thyrrenus scrive:

            Capperi, anch’io preferisco i Peanuts. Problemi di collocazione politica?

          • MOI scrive:

            Be’, mica Fascismo … solo Quieto Vivere Borghese, eh ! 😉

          • Francesco scrive:

            però l’amichetto bottegaio di Mafalda è un mio Eroe fin dalla fanciullezza

            è laido in una maniera meravigliosa, a suo modo poetica e commovente

            e fa da contraltare a ‘sta pallosa boldrinetta ante-litteram

            😀

          • PinoMamet scrive:

            Mafalda è pallosamente sentenziosa, e il termine “boldrinetta”, ammetto, le sta alla perfezione…

            gli altri personaggi però non li ricordo bene, ne ricordo solo uno coi capelli a spazzola che credo rappresentasse un nuovo immigrato gallego o qualcosa del genere, che faccia “il rozzo” e trovavo simpatico;
            quella era una roba volendo un po’ alla Peanuts, e infatti mi piaceva.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Noccioline anch’io. Ma

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Noccioline anch’io. Ma io sono notoriamente di destra 😉

          • Z. scrive:

            Nah, tu sei ancora di sinistra. Credi a Landini, a Cofferati e a tutto il Cutter-Dodging Team!

            Ma presto, molto presto, troppo presto, diventerai vecchio. E allora passerai al lato oscuro della forza, come ho fatto io. Zompa anche tu, Maurì 😀

        • Roberto scrive:

          Però che Mafalda è di sinistra ci sta, sono i pennuta di destra che mi sembra veramente incomprensibile

        • Thyrrenus scrive:

          Ma, e i Simpson?

          • MOI scrive:

            Pionieristici di quel cinismo che, dopo 24 anni di storie e d’innumerevoli cloni più o meno riusciti, dovrebbe cominciare un po’ a stufare … certo, prima del fatidico 1991 e ancor di più prima del 1985 della Perestrojka, sarebbero scattate accuse Maccartiste per chiunque mostrasse l’ American Jerkness, o come si dice.

          • MOI scrive:

            Insomma : certe robe dovevano (!) succedere solo a Fantozzi …

          • Z. scrive:

            Eccotelo il tuo montaggio analogico 😀

          • Francesco scrive:

            i Simpson sono notevoli, pesantemente anti-capitalisti senza svenevolezze buon tempo antico o piccolo paese sano

            a me piacciono

            😀

          • gotcha scrive:

            I Simpson sono sopraffini sino alla settima\ottava serie, poi si avvertono alcuni cambiamenti, quasi che l’essersi rivolti esclusivamente ad un pubblico adulto li abbia trasformati nella classica serie TV radical chic, troppo “raffinata” per far pisciare addosso dalle risate, e troppo stupida per far riflettere seriamente.
            Uno dei cambiamenti evidenti e’ stato schierarsi politicamente, che ha sbiadito il grottesco che invece era il forte delle prime serie, a cominciare dai disegni, che erano piu’ raffazzonati, e facevano sbudellare di per se’.
            Una cosa simile succede nei primi due fantozzi, di gran lunga superiori agli altri, perche’ invece di cercare delle “gags” pure stile “le comiche”, viene piuttosto ridicolizzato il tran tran quotidiano. Nel primo fantozzi poi c’ e’ il colpo assoluto di genio nell’episodio del biliardo: l’unica Volta in cui gli sarebbe convenuto vincere, diventa un fenomeno. Per me resta l’apice della comicita’ della storia.

  231. mirkhond scrive:

    Chi sarebbe BP?

  232. MOI scrive:

    BP è Baden-Powell, gli Scàut lo chiamano “Bippì” perché aveva la fissa delle iniziali, da bravo Massone e per di più AngloSassone.

    Una delle poche cose che la Chiesa ha espressamente adottato dalla Massoneria, allargandone a dismisura il “bacino d’utenza”.

    • Z. scrive:

      Credo che gli sceicchi arabi si siano arricchiti di più con la BP che con il BP, ma nel dubbio attenderemo l’interpretazione autentica di lanzo 🙂

    • Roberto scrive:

      Minchia, vanno più veloci di me con le scarpe da corsa….

      Secondo me la storia della tipa che corre nella giungla con i tacchi inseguita dal T-rex è semplicemente una gag. Tutti lo hanno notato (pure mia figlia di undici anni!), non posso pensare nemmeno per un secondo che NON sia una gag (e pure il tailleur ne esce quasi impeccabile)

    • Thyrrenus scrive:

      Maremma che peccato se si dovessero fratturare in caduta quelle belle gambe! (Devo andare a vedere dov’è Ruckersdorf, in Baviera ok ma insomma non potevano dare più informazioni sulla biondona?) Notare la differenza tra la dolce bionda bavarese e le agguerrite berlinesi (anche quelle scurette).

  233. MOI scrive:

    Mafalda “di Sinistra” (in senso buono, del suo contesto di creazione) direi ch’ è palese ! … Non sono difatti poche le strisce che avrebbero essere ambientate anche nell’ Emilia Romagna (ma NON in altre regioni d’ Italia !) oltre che nell’ Argentina dello stesso periodo : bimba precocemente politicizzata, con un vivace senso di giustizia, curiosa, attenta osservatrice capace di cogliere le contraddizioni e le fissazioni degli adulti, ecc …

    Invece che i Peanuts, tendenzialmente introspettivi e più “bambineschi”, siano di Destra non mi convince. Sì, insomma: esprimono, se proprio, il Quieto Vivere Borghese …

  234. MOI scrive:

    Fra l’altro Mafalda è diventata un’ icona a mio immodesto avviso un po’ troppo abusiva (!) del Femminismo …

  235. MOI scrive:

    Probabilmente l’ aspetto più “destrorso” dei Peanuts è che sono tutti “WASP Kids” … va be’, a un certo punto è stato introdotto un compagno di scuola “black” (ma nessun’altra “minoranza”, che io sappia … adesso invece in USA tutte le minoranze esigono di essere rappresentate !) ma di infima importanza …

    • Thyrrenus scrive:

      Moi a quel che ricordo sei un appassionato di anime e manga: per quel poco che mi è capitato sotto gli occhi trovo che i giaps sono molto disincantati rispetto a possibili mitologie pro o anti borghesi ma non cadono nel nostro attuale ‘qualunquismo’ che non vuole credere nella possibilità di critica anche dura di aspetti del presente. Che ne dici? Scusa se parlo senza fare adeguati riferimenti, il fatto è che la memoria vacilla a volte…

      • MOI scrive:

        Boh … di manga o anime “sociali” non ne conosco, anche se non era rarissima la tematica dei poveri con un grandissimo senso dell’ onorabilità,.

    • MOI scrive:

      adesso invece in USA tutte le minoranze esigono di essere rappresentate, anche in opere di fantasia … intendevo.

    • PinoMamet scrive:

      “adesso invece in USA tutte le minoranze esigono di essere rappresentate”

      Esigono??
      Dai là, Moi…

      la società statunitense non è più quella degli anni Cinquanta, e le “minoranza” non solo vengono rappresentate, ma “si rappresentano” anche;
      o credi che i disegnatori, sceneggiatori di fumetti ecc. siano tutti bianchi??

      • MOI scrive:

        E’ diffusa la prassi di andare a cercare a posteriori qualcosa di offensivo in robe di decenni prima … la fissa della mancata rappresentanza pregressa carente è diffusissima poi tra le femministe : è stata coniata l’ espressione “Smurfette’s Syndrome/Complex” apposta !

      • lanzo scrive:

        Probabilmente i disegnatori di fumetti sono bianchi – ma ci sono LEGGI non sto scherzando che ti impongono di mettere un certo numero di rappresentanti di minoranze DAPERTUTTO dalla pubblicita’ al film e poi piu’ preoccupante nei servizi pubblici – per fare il pompiere , per dire devi superare certi esami, ma se hai un negretto – diciamo tu sei primo e il negretto e’ al ventesimo posto, prenderanno il negretto – tutto legale e regolare. Si chiama AFFIRMATIVE ACTION – Googlate se non mi credete.

        • PinoMamet scrive:

          Beh, credo che i disegnatori di fumetti non siano più esclusivamente bianchi da un pezzo, Lanzo…

          ma per quanto riguarda le affirmative actions, io ne conoscevo a riguardo dell’ammissione di studenti neri o di minoranze nelle Università o nei posti lavoro;
          non ho mai sentito niente del genere a proposito di rappresentazione nei fumetti o nel cinema (non lo escludo a priori, ma mi sembra strano).

          Anche le “quote” nelle Università sono senz’altro discutibili, ma considerando che il sistema americano è piuttosto diverso dal nostro, può essere che là abbiano una loro logica.

          Per quanto riguarda il cinema, credo sia prassi quella di inserire personaggi neri o di minoranze, in ruoli progressivamente meno standardizzati
          (negli anni Ottanta/Novanta tipicamente il nero co-protagonista moriva… poi c’era l’orientale bravo con l’informatica ecc.) ma davvero una legge in proposito mi sembra davvero strana, anche perché mi pare ci siano tantissimi film dove non c’è traccia di minoranze.

        • PinoMamet scrive:

          Per dire, negli USA ricordo di aver addocchiato in libreria il libro di una nera, incuriosito dalla foto dell’autrice che aveva un cognome italiano…

          ed era tutto un invito ai ragazzi neri a studiare e a non considerarla una “cosa da bianchi”.

          Roba che da noi forse ai tempi del maestro Manzi.

          Faccio il tour delle varie università col mio amico colà dottorando:
          la prima, la migliore, tutti studenti bianchi… poi giù giù fino alla più malfamata, dove sono tutti neri.
          E là non è come qua, là il “nome” dell’Università (e relativo costo di iscrizione) conta parecchio.

  236. izzaldin scrive:

    sui simpson e fantozzi d’accordo con Moi.
    Villaggio ricorda che godette come un pazzo quando, invitato in Italia, Evtusenko disse che Fantozzi era il suo film italiano preferito, nonostante la critica italiana comunista lo ritenesse un filmetto di quart’ordine 🙂

    • Z. scrive:

      Ma solo io sono convinto che la scena in cui Fantozzi soffre perché è l’unico del quartiere a non poter vedere Italia-Inghilterra sia una citazione da In nome del popolo italiano?

    • PinoMamet scrive:

      I primi due Fantozzi, quelli diretti da Salce, sono dei signori film!

      Dopo vabbè, l’hanno buttata sul demenziale “cartoonistico” (ma qualcosa di bello comunque c’è ancora) e il personaggio anche cambia leggermente: non è più sfortunato in quanto travet oppresso dal sistema assurdo (a cui si ribella anche) ma “campione di sfiga”e basta, un po’ alla Paperino.

      La responsabilità però credo sia anche dello stesso Villaggio, innamorato (a detta sua) delle gag visive, che però sono anche le meno forti e le meno interessanti per questo personaggio di origine letteraria
      (stesso errore credo fece Woody Allen in un paio di film, tipo Il Dormiglione).

      • Francesco scrive:

        il Dormiglione è bellissimo

        e i libri di Villaggio su Fantozzi ancora più terribili dei film

        ciao

        • PinoMamet scrive:

          Mm non sono tanto sicuro…

          un libro di Villaggio su Fantozzi ce l’ho: è di fatto la stessa roba che c’è nei primi due film (infatti tratti da lì) con la differenza che nei libri anche alcune gag “visive”, lasciate all’immaginazione del lettore, funzionano meglio.
          Per questo facevo l’esempio del Dormiglione, dove alcune cose (notava già Eco) sarebbero funzionate nella scrittura, ma rendevano meno nella rappresentazione fisica.

          Villaggio però era innamorato dei cartoon americani…

          ma se ci fai caso, le cose che tutti ricordano con piacere di Fantozzi non sono certo lui che dà una testata o prende la scossa coi capelli dritti, ma- con pochissime eccezioni- quasi tutte robe di dialogo:

          i congiuntivi sbagliati, il corteggiamento di Fantozzi e di Calboni alla signorina Silvani (“sono stato azzurro di sci”), “merdaccia” e “Fantocci”, l'”accento svedese” ecc. ecc.

          • Z. scrive:

            Sai che hai ragione? Rispetto alle gag di azione, le gag parlate – specie quelle nei primi film – sono invecchiate molto meglio, e alcune direi che non sono invecchiate affatto!

          • lanzo scrive:

            Ho letto i libri di Villaggio su Fantozzi – PRIMA che uscissero i film.
            Al tempo mi facevano sogghignare, godibilissimi non si parla di un Saviano qualsiasi madi un gran paraculo.
            Poi con esperienza ed eta’ – Villaggio non mi piace piu’ tanto, ha contribuito a demonizzare l’impiegatuzzo statale o privato, non fa differenza e seminando i semi del portare all’estero le industrie – solo che tanti Fantozzi nella vita vera si sono suicidati mentre le varie contesse “Vien dal Mare” e manager megagalattici
            Passera e tanti altri e che hanno fatto fallire banche e industrie (ma forse era quello lo scopo, in Italia mai si capisce se hai a che fare con incompetenti o furbacchioni al soldo di qualcuno)Effettivamente e’ VERO – la presenza di piante in un ufficio di un manager e realmente proporzionale al potere del manager – almeno e’ cosi al MAE ! Ministero Affari Esteri.

    • lanzo scrive:

      Era in realta’ un film velenoso e subdolo.
      L’ho compreso solo recentemente.

      • lanzo scrive:

        E mo’ chiudo – Kekeblek – ma che voi anna’ sul Guinnes per i numeri di commenti. Qui arivamo ar milione.
        Alcuni si ricordano di Peanuts e Mafalda – ma DILBERT ve lo siete scordato ? Forse la piu’ graffiante rappresentazione di impiegatucci competenti e manager incompetenti mai apparsa in fumetti.

        • PinoMamet scrive:

          Certo che lo ricordo!

        • MOI scrive:

          Be’, si parlava di punti di vista da bambini …

        • Francesco scrive:

          Dilbert lo leggo ogni mattina ancora prima di Kelebek!

          ai tempi c’era un Mr Bristow, in una grandissima azienda inglese, anche quello un bellissimo fumetto

          l’ho scoperto grazie al mio babbo, che giura di aver lavorato in quell’azienda

          • PinoMamet scrive:

            Ahhh sì ricordo anche io!!
            🙂

          • Francesco scrive:

            lavorando in ufficio, posso confermare che Bristow, Fantozzi e Dilbert NON sono opere di fantasia.

            chissà i tedeschi e i giapponesi chi hanno!

            🙂

          • PinoMamet scrive:

            Non so, ma qualcuno di sicuro hanno…
            🙂

            sarebbe interessante andare a scovare i loro archetipi di fancazzista!

          • Roberto scrive:

            Giapponesi non saprei, ma lavorando con i tedeschi ho incontrato vari personaggi di fantozzi, fantozzi e filini in primis (ma anche il conte balabam)
            Fra i francesi filini e prof riccardelli (è lui quello del cineforum?) vanno per la maggiore.

            Curiosamente a nessuno straniero a cui l’ho fatto vedere fantozzi è piaciuto…

          • Thyrrenus scrive:

            Chi sa il tedesco può provare a vedere qualcosa della serie Stromberg che rappresenta un capoufficio e le sue gesta… Personalmente devo sempre capire perché i tedeschi ci si divertono.

        • Silviu' scrive:

          ma dimentichiamo quello del Disastro del carrello del thé??
          è un indovinello…

    • Oldboy scrive:

      No, Evtusenko elogiò i libri di Villaggio, non i film.
      (Che molto probabilmente nemmeno conosceva.)
      Villaggio ha raccontato l’episodio parecchie volte.

  237. MOI scrive:

    La striscia è pubblicata per la prima volta in Italia nel 1968, in un’antologia edita da Feltrinelli. Nel 1969 esce la prima raccolta intitolata Mafalda la contestataria, pubblicata da Bompiani. La prefazione è scritta da Umberto Eco che paragona Mafalda a Charlie Brown di Charles M. Schulz. I due personaggi hanno la stessa età, ma il loro atteggiamento nei confronti del mondo è molto diverso: il rifiuto di integrazione segnala la marcata separazione del mondo infantile di Mafalda e dei suoi compagni da quello degli adulti, caratteristica, invece, dei Peanuts

    https://it.wikipedia.org/wiki/Mafalda_(fumetto)

    Voglio vedere se Pino e Zeta osano dare del cazzaro a un SuperIntellettualone di Sx di ‘sto calibro ! 😉

    In un certo senso, nel 1969 si faceva presto ad associare Quieto Vivere Borghese e, inteso come parolaccia, “Destra” …

    • PinoMamet scrive:

      Allora non mi conosci bene, Moi: io oso dare del cazzaro a chi mi pare.

      E comunque l’idea che i Peanuts siano di “destra” continua a sembrarmi tua, e non del super intellettualone 😉 che mi pare dire una cosa diversa;
      e ribadisco che non l’ho mai sentita da nessuno.

      Immagino che tu non abbia mai sentito parlare di Linus (la rivista)…
      😉

      • mirkhond scrive:

        Tex incarna l’ideale del cavaliere che crede nella giustizia.
        Non è nè di destra, nè di sinistra.
        L’amore per la saga del ranger wasp e al contempo re dei Navajo, me lo trasmise uno zio che era fascista…. 🙂

        • Z. scrive:

          Gli Yanquis si credevano chissa chi quando uscì quel noioso polpettone senza fine che è Balla coi lupi.

          Ma come poteva impressionare noi, noi che da sempre leggiamo Tex?

          • mirkhond scrive:

            Il West migliore è quello della fantasia degli Italiani. 🙂

          • PinoMamet scrive:

            “Il West migliore è quello della fantasia degli Italiani. 🙂 ”

            Non sono completamente d’accordo…

            nel West, che poi è come dire nell’America, ci sono tantissime cose che sono interessanti e affascinanti.
            E che non sappiamo, o sappiamo poco, un po’ perché gli statunitensi non le hanno sapute o volute raccontare (granchè), un po’ perché al pubblico mondiale interessano meno.

            Per cui spesso sono state sostituite (anche nell’America stessa) da quell’immagine di maniera, retorica, fasulla, “pettinata”, che rendeva ridicoli tanti vecchi film western, e spingeva a chiedersi “ok, ma alla fine io che c’entro con questa gente?”

            Lo strano è che gli italiani, utilizzando il West come un grosso campo giochi, come un puro fondale teatrale, siano arrivati a ricostruirsene una loro versione personale…
            che alla fine è risultata spesso più autentica di quella degli americani.

            Sergio Leone raccontava delle perplessità della critica americana su certi aspetti storici dei suoi film, e di come si fossero dovuti ricredere dopo che lui ci dimostrò, carte alla mano, che questo o quel particolare, nato dalla fantasia sua o dello sceneggiatore, apparentemente irrealistico, in realtà era accaduto davvero.

            Poi certo, ci sono le scene con i lpersonaggio che assembla una pistola impossibile con le parti di armi non compatibili, e probabilmente anacronistiche, e così via…
            è tutto volutamente finto, insomma.

            Però ci indovina!

          • PinoMamet scrive:

            L’altro approccio, completamente diverso ma che produce paradossalmente risultati simili, è appunto quello “filologico” di alcuni autori (anche letterari) americani…

      • Francesco scrive:

        secondo me FLESH GORDON non si occupa della lotta tra il Bene e il Male ma di altro

        😀

      • Z. scrive:

        Mauricius,

        ma esiste davvero un tizio che, non pago di chiamarsi all’anagrafe Ruggero Altavilla – mica paglia, eh! – si fa pure chiamare “esegeta di destra”?

        Questa è la notizia, mica i consueti ragionamenti stringenti di Moi come “Eco è un grnade intellettuale, Eco mette a confronto Peanuts e Mafalda, quindi i Peanuts sono di destra” 😀

        • Thyrrenus scrive:

          Ehm, ma Eco è di sinistra? E io che lo mettevo in un fascio ( 😉 ) assieme al vecchio ministro Berlinguer e a tutti i ministri e ministre per l’Università dai tempi della ‘svolta’ di Bologna (no, non la Bolognina…) ma quell’accordo che ha fatto vomitare l’università italiana attuale da quella precedente, che con tutte le pecche beh non era poi tanto male.

          • Z. scrive:

            Sì, sei di sinistra. Pensi di essere titolare del diritto a distribuire il bollino rosso del sinistraggio, e di escluderne chi non è di sangue puro. In Italia voi di sinistra siete fatti così 😀

          • Thyrrenus scrive:

            Ovvio che so di essere di sinistra. Per di più essendo stato scavalcato costantemente da gente che veniva da sinistra per passare al centro come non accorgersene. Oltretutto da sinistro sono rompicoglioni: dote naturale, che farci? I bollini però oggi non sono un’esclusiva di noi rompicoglioni di sinistra: tu per esempio me ne hai appena affibbiato uno. O è un rigurgito del tuo vecchio sinistrosismo 😉 Va là va là 🙂 🙂

          • Z. scrive:

            Oh, eri tu a chiedere se sei di sinistra o no! Io ti ho solo risposto 🙂

  238. MOI scrive:

    Per quel che ne so io, la Affirmative Action si basa sul collaudatissimo complain to obtain

  239. PinoMamet scrive:

    //www.huffingtonpost.ca/2015/07/06/what-is-privilege_n_7737466.html?section=good+news&ncid=fcbklnkushpmg00000054&ir=Impact

    • PinoMamet scrive:

      Aggiungere http;

      è un video di un esperimento visuale sul concetto di privilegio:

      i partecipanti cioè partono allineati fianco a fianco, poi rispondendo sì o no a una serei di domande fanno un passo avanti o uno indietro (tipo “se i tuoi genitori hanno dvuto lavorare sodo per farti studiare fai un passo indietro”…) e finiscono nettamente distanziati.

      Ultima, una donna nera.

      Naturalmente non ha pretese di scientificità, ma mostra visivamente molto bene quando incidano le condizioni di privilegio nella società.

      • gotcha scrive:

        il problema è che i privilegiati hanno una corsia preferenziale per accedere al “apparato”, spesso senza sviluppare piena coscienza di cosa significhi non essere privilegiati. così succede che “il pieno sviluppo della persona umana” diventa solamente una frase, non per propaganda, ma perché chi vive nella bambagia applica le stesse categorie di “accesso al potere nella democrazia” anche a chi di fatto questo accesso non ce l’ha, per mancanza di tempo, soldi, voglia, o tutte queste cose assieme. il bello è che nella costituzione si erano anche ricordati di aggiungere gli “ostacoli che di fatto impediscono il pieno sviluppo eccetera eccetera”.

        • MOI scrive:

          Piaccia o no … si è Italiani ! … Nessuno sa meglio di Noi che l’ Assistenzialismo in questi casi è sempre in agguato !

          http://www.treccani.it/vocabolario/assistenzialismo/

          assistenzialismo s. m. [der. di assistenziale]. – Nel linguaggio econ. e polit. (per lo più in tono polemico), accentuazione delle attività assistenziali della pubblica amministrazione (riguardo, per es., all’assistenza sanitaria, ad alcuni tipi di pensione, ai servizî sociali e soprattutto all’intervento statale di sostegno a enti e imprese prive di un’autonoma vitalità economica), ritenuta dispersiva di risorse e atta a deprimere lo spirito di intraprendenza, di rischio, di cambiamento, che dovrebbe caratterizzare i cittadini e i soggetti economici di un sistema dinamico e moderno.

          • gotcha scrive:

            bè, chi è intraprendente rinunci all’assistenzialismo!

          • Thyrrenus scrive:

            Si parla sempre di individui favoriti o sfavoriti, di pari opportunità e palle consimili. In Italia da quando quel coglione di Salvatore Veca ha fatto leggere Rawls (andate su wikipedia) tutti parlano come se la società fosse davvero quelo che pensava la cara Thatcher ossia un fantasma, che rapporti sociali non esistono, ma solo uelli tra individui. Anche Miguel mi sembra che lo pensi. Beh andate a vedere cosa succede quando si fanno contratti di lavoro individuali e quando ci sono ancora contratti collettivi patrocinati da sindacati veri (non quelli di paglia o gialli nostrali) a livello nazionale e poi raccontatemi come vivreste meglio…

          • Francesco scrive:

            con un lavoro invece che disoccupati?

            guarda che c’eravamo prima del compagno Rawls e abbiamo la nostra scorta di argomenti, noi Men in Blue

  240. MOI scrive:

    http://www.birthmoviesdeath.com/2010/12/16/racists-and-ocd-geeks-agree-there-should-be-no-blacks-in-thor

    Si può dire semplicemente che è contestualmente ridicolo senza essere razzisti ?

    • MOI scrive:

      Con l’aggravante, tutt’altro che un caso isolato, di copiare un noto anime senza dirlo …

    • MOI scrive:

      che poi NON è “in Thor”, è “on Asgard” … potevano fare tutti i “blacks” che volevano, sulla Terra.

    • PinoMamet scrive:

      Certo che puoi dire che non ti piace senza essere razzista;

      en passant, noto che il link implicitamente smentisce la tesi di Lanzo che gli attori neri vadano inseriti per legge come “affirmative actions” (che infatti mi sembra stranissima, per i motivi già esposti) visto che il Council of Conservative Citiznes che si oppone alla scelta dell’attore nero ne attribuisce la responsabilità alla Marvel;

      essendo (loro sì) a quanto si capisce dei razzistoni sciroccati, credo che se avessero avuto la possibilità di prendersela con una legge lo avrebbero fatto volentieri…

      in ogni caso:
      -non credo che abbiano copiato il famoso anime che dici 😉
      -in ogni caso, Thor (fumetto e derivati) e razzisti statunitensi rientrano per me nella categoria echissenefrega 😉

  241. MOI scrive:

    @ MAURICIUS

    Ok : prossima Ororo Munroe degli X.Men … Blake Lively 😉 , che tanto ha già interpretato un’ ultracentenaria men che trentenne 😀 !

  242. MOI scrive:

    Un’altra : Martin Mystère è di Destra, Dylan Dog è di Sinistra !

    PS

    Anche (!) questa la diceva un Figlio d’ Assessore … ma NON aggiungo altro.

    • PinoMamet scrive:

      Moi, premesso che è un dibattito abbastanza assurdo;

      e che, a meno che la cosa sia esplicita (per esempio, l’autore ce lo viene a dire, oppure il personaggio viene mostrato impegnato politicamente…) non c’è verso di saperlo, e il resto sono solo illazioni da gente che non ha di meglio da fare e da fissati con la politica che la vogliono vedere dappertutto
      (infatti era un grande sport degli anni Settanta…)

      premesso questo:

      ma a te, personalmente, cosa te ne frega?? Smetti di leggere Dylan Dog perché un tale lo trova “di sinistra”? Ma saranno ben cazzi suoi, o no?

      • Francesco scrive:

        no, adesso, siamo seri, DD e Groucho sono di sinistra ma il fumetto era molto carino. e pure maschilista, all’inizio

        😀

  243. Italo scrive:

    Per tornare a Cardini e anche al post di Martinez, notata la seconda foto su Wikipedia, riguardo la Lamborghini in questione? Cioè la maomettana (profilo decisamente non europeo) con cuffia in prima fila?
    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/62/Lamborghini_Reventon.jpg

  244. MOI scrive:

    Facile attaccare Schulz per il mediometraggio sulla Mayflower , noto bastimento di bigotti, razzisti, maschilisti e omofobi 😉 🙂 😀 … nevvero, Habs 😉 ?

  245. MOI scrive:

    « Se poesia vuol dire capacità di portare tenerezza, pietà, cattiveria a momenti di estrema trasparenza, come se vi passasse attraverso una luce e non si sapesse più di che pasta sian fatte le cose, allora Schulz è un poeta »
    (Umberto Eco, introduzione alla prima raccolta in italiano dei Peanuts)

  246. MOI scrive:

    Franklin Armstrong is a character in the long-running comic strip Peanuts, created by Charles M. Schulz. Introduced on July 31, 1968, Franklin was the first African-American character in the strip. He goes to school with Peppermint Patty and Marcie. In his first story arc, he met Charlie Brown when they were both at the beach. Franklin’s father was a soldier fighting in Vietnam, to which Charlie Brown replied “My dad’s a barber…he was in a war too, but I don’t know which one.” Franklin later paid Charlie Brown a visit and found some of Charlie Brown’s other friends to be quite odd. His last appearance was in 1999, the year before Schulz’s death.

    A Los Angeles schoolteacher named Harriet Glickman wrote to Schulz in the spring of 1968, urging him to introduce a black character into Peanuts. This began a correspondence between Schulz and Glickman that led to Schulz’s creation of Franklin.[1] In an interview in 1997, Schulz discussed receiving a letter from a Southern editor “who said something about, ‘I don’t mind you having a black character, but please don’t show them in school together.’ Because I had shown Franklin sitting in front of Peppermint Patty. […] I didn’t even answer him.”[2] Franklin’s skin color was mentioned in The Charlie Brown Dictionary, a picture dictionary using the Peanuts characters; he was referred to in the definition of “black” in showing a picture of him talking on the telephone, where the color of the telephone is black. The description also says that “black may also refer to Franklin’s skin tone, which is also known as a Negro person.”

    https://en.wikipedia.org/wiki/Franklin_(Peanuts)

  247. izzaldin scrive:

    dylan dog è un pacifista vegetariano ma è anche un ex sbirro quindi non del tutto a sinistra. 🙂
    martin mystere è un antropologo quindi un BoBo 🙂
    poi il politically correct americano è qualcosa di mostruoso.
    ringrazio il cielo di non essere americano: lì sarei “bianco” e sarei costretto a sentirmi in colpa per la schiavitù ogni volta che mi trovassi di fronte ai “neri”. un incubo indotto da una società incapace di andare avanti.

    a tal proposito una delle cose più intelligenti scritte in america è questa canzone

    https://www.youtube.com/watch?v=hoGpiU0WC88

    naturalmente gli skinhead di destra pensano sia una canzone contro i neri ma in realtà è una canzone totalmente antirazzista (contro OGNI tipo di razzismo) come il grande Ian Mackaye ha più volte ribadito.

    • gotcha scrive:

      grandi minor threat!

    • Francesco scrive:

      Dylan spara, a go gò, e tromba, alla grande. Da giovane, beveva.

      Quindi tanto di sinistra non può essere!

      😀

      • MOI scrive:

        il Figlio d’Assessore notava che mentre Groucho è un Servitore/Dipendente emancipatissimo che prende anche per il culo il Padrone … Java invece è un Neanderthalianazzo di dubbia capacità d’intendere e di volere.

        Martin Mystère pratica la Coppia Fissa Borghese con Diane … Dylan Dog invece pratica il Libero Amore guzzando una cliente [gli incubi, secondo Tiziano Sclavi, ce li han solo le gnocche, ndr] diversa a numero.

        • Francesco scrive:

          quindi pure Casanova era un compagno? e Silvio? anche lui?

          • MOI scrive:

            Il Figlio d’Assessore esternava prima (!) del Berluscocene e della Demonizzazione della Figa …

            certo, aveva una fervida immaginazione … seppur meno di suo padre 😉 !

          • MOI scrive:

            Mi rendo conto di quanto appaia impossibile ai Nativi del Berluscocene (non a caso anche Nativi Digitali) l’ esistenza di una Sx che su Cuore parlasse espressamente di “figa” [sic] con naturalezza da Uomini (e non ancora “Maschietti”) del Popolo !

            … Eppure esistette !

          • Thyrrenus scrive:

            Ecco che mi scopro di destra, anzi di estrema destra, tanto a destra che poi mi ritrovo a fare il giro…. 😉 insomma a me la figa piace, tanto e volentieri, ho litigato una vita colle femministe che ho incocciato nelle uni e nei posti più impensati (non ho mai litigato colle donne che si fanno il culo lavorando e incazzate per ragioni vere), ho perso diverse volte la testa per donne, ho detestato inummerevoli volte le donne, ho chiamato semplicemente femmine chi mi chiamava maschio (ah vorrei poter mostrare il ricordo che ho delle loro faccine sorrese e scandalizzate), l’ultima volta che mi sono innamorato mi è venuta una febbre da 40 vera (altro che film) che mi ha spedito a letto per giorni, ho ancora il cuore spezzato da una vecchia storia, pitturerei a strisce e pallini certe mie conoscenze femminili, … insomma si può sapere dove mi devo piazzare? A destra o a sinistra?

          • Z. scrive:

            A sinistra, tranquillo 😀

          • Thyrrenus scrive:

            Va bene a sinistra. Ma che cazz… una sinistra all’antica.

          • Z. scrive:

            Secondo me la sinistra antica non esiste come non esiste quella ideale. Esiste solo quella reale, che non mi rappresenta, sicché non sono di sinistra…

        • PinoMamet scrive:

          Il Figlio dell’Assessore secondo me aveva preso un bel granchio.

    • PinoMamet scrive:

      So che alcuni appassionati di Corto Maltese hanno avuto da dire quando il personaggio di Hugo Pratt è stato utilizzato per una campagna arrruolamenti della Marina…
      non so chi delle due parti avesse ragione, io credo avessero torto entrambe 😉

      è vero che Corto Maltese non sembra una grande fanatico dell’ordine costituito, ma certamente non è un pacifista; Hugo Pratt sembra poi avere una certa fascinazione per il mondo militare, quindi… boh!

      • izzaldin scrive:

        per confermare la vocazione alla sconfitta della sinistra italiana, l’unico personaggio dei fumetti ritenuto di sinistra è quel cretino di Paperoga 🙂

        • PinoMamet scrive:

          …che in effetti nasce come “papero fumato” (beh… quasi) e credo originariamente facesse riferimento allo yoga e vagamente agli hippies…

  248. MOI scrive:

    a proposito di Mafalda Vs Boldrini …

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/boldrini-ne-inventa-unaltra-ospitiamo-anche-i-rifugiati-clim-1153885.html

    … la realtà, ancora una volta, batte la fantasia a mani basse ! 😉

    • MOI scrive:

      Almeno questi, a rigor di logica, dovrebbero prenderseli ai Parioli : vuoi mettere il fresco del parco nel villone faraonico vs asfissiante cementazzo borgataro ?

    • Francesco scrive:

      ma questi non dovrebbero prenderseli in carico Cina e India, con la loro miriade di centrali a carbone che inquinano?

      🙂

  249. MOI scrive:

    @ PINO

    Le origini Galleghe di Manolito sono un dettaglio credo pochissimo intuibile dalla serie, visto che Don Manolo compare pochissimo* … com’è possibile che tu di Manolito te ne ricordassi le origini dalla Galizia ma non invece la “griccisia” 😉 di gran lunga più caratterizzante il personaggio ?!

    * (anche per essere un genitore, che appaiono poco ma comunque appaiono … contrariamente ai Peanuts in cui non appaiono mai, nessuno.)

    • MOI scrive:

      Poi c’è un altro cinno, Miguelito Pitti (di chiara origine Italiana … sai che rarità, in Argentina ! 😉 ) che è ingenuo, introspettivo MA con il nonno che gli parla bene di Mussolini, con ovvia reazione molto polemica di Mafalda.

    • PinoMamet scrive:

      …io ricordo che ne vidi un paio di puntate animate per caso moltiiiiiissimo tempo fa, e Manolito era doppiato in modo strano, ma com’è che sapessi che fosse proprio gallego non lo ricordo…

  250. MOI scrive:

    Altri due Isisisti (o come si dice) arrestati a Brescia …

    http://www.corriere.it/cronache/15_luglio_22/terrorismo-due-arresti-brescia-sostenevano-l-isis-f7003642-3032-11e5-8ebc-a14255a4c77f.shtml

    … al momento pare che abbiano fatto solo da “Keyboard Mujahiddin”, ma si temeva il peggio; però non si capisce perché sembrino fare così apposta per farsi scoprire. Fa parte di una strategia ?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Certo, noi Fratelli vogliamo che si facciano scoprire e così poi è più facile approvare i matrimoni gay come forma di difesa della Civiltà Occidentale. E una volta approvati i matrimoni gay, i magistrati nostri complici scarcerano i terroristi e così andiamo avanti nella costruzione di Eurabia.
      Ora che lo sapete, però, dovremo eliminarvi.

      • gotcha scrive:

        moi, sembra che anche tu abbia capito che c’è qualcosa che non va, in siffatta strategia..

        • gotcha scrive:

          una cosa che non riesco a capire è questa: siccome il terrorismo come messa in scena va a finire che si smaschera (vedi caso valpreda), la polizia è costretta a passare per esempio di inettitudine e superficialità: non è che potrebbe interessarsi di più a difendere la propria immagine?

  251. Z. scrive:

    Noi a Bologna siamo sempre un passo avanti, e abbiamo capito come far ripartire il PIL: processando il sindaco che, anziché portare l’acqua agli occupanti in sacchi di plastica, ha fornito loro acqua potabile.

    Ora, voi direte: e allora? dove sta il reato, nell’aver scongiurato un’epidemia di colera?

    Come sempre fate domande sbagliate. La domanda giusta era: che c’entra tutto questo col PIL? C’entra eccome. Più processi, più parcelle, più articoli di giornale, più PIL!

  252. MOI scrive:

    Oppure l’ ISIS punta ad arruolare BimbiminKia che nessuno ha mai preso sul serio … semplicemente dicendo loro di continuare a fare i Keyboardwarriors come sempre, soltanto da Cosplayers dell’ Egira anziché di un GdR in commercio 🙂 !

  253. MOI scrive:

    … nonché in lode al Re Profeta d’ Israele “Dèvid”, immortalato dal suo celebre concittadino “Màichelangelo”

    http://www.huffingtonpost.it/2015/07/21/renzi-maichelangelo_n_7841928.html

  254. MOI scrive:

    Giusto per ricordare al turismo Statunitense che una vera “Nìngia Tàrtol” 😉 sa anche scolpire … 🙂

    • gotcha scrive:

      cosa avrà mai voluto dire?

      • Francesco scrive:

        è Renzi, perchè mai porsi il problema?

        • gotcha scrive:

          a parte il fatto che se io andassi ad un convegno di renzi e mi sentissi consigliare di “non boicottare Israele” mi scapperebbe da ridere: cosa posso fare più che dire al bar che “sto coi palestinesi”?

          • Z. scrive:

            Beh, negli anni Ottanta c’era chi boicottava i pompelmi Jaffa.

            Non che la cosa abbia contribuito in modo sostanziale alla causa palestinese, che io sappia.

          • gotcha scrive:

            Adesso renzi dovrebbe recarsi a Hebron, e dire “chi boicotta la palestina, boicotta se stesso”.

            PS: la scrittura automatica di sto cazzo di tablet mi scrive Palestrina, immortalata, del resto, dalla citazione in “bianco rosso e verdone”, per cui posso capire.

      • PinoMamet scrive:

        Esiste un movimento di boicottagio dei prodotti israeliani che si chiama BDS o qualcosa del genere, Renzi si è riferito a quello suppongo.

        • Thyrrenus scrive:

          C’è anche un boicottaggio universitario, molto diffuso in GB ed altri paesi anglosassoni.

          • gotcha scrive:

            come dice bds, sterile e stupido (citazione dal discorso di renzi) sarebbe continuare a ignorare le violazioni di Israele. sono cose che nello stesso Israele sanno meglio di noi, grazie ad un’opinione pubblica che si fa meno problemi. nel quartiere di mea sharim si sono visti striscioni dove si dice “il sionismo non è ebraismo, ma razzismo”.
            giri di parole come quelli di renzi ha poco o niente a che fare con la realtà quotidiana.

          • gotcha scrive:

            quartiere di mea sharim a Gerusalemme, ultraortodosso.

          • mirkhond scrive:

            Renzi parla per servilismo, tipico della politica italiana dell’ultimo ventennio…

  255. MOI scrive:

    it.wikipedia.org/wiki/Knesset

    en.wikipedia.org/wiki/Knesset

  256. mirkhond scrive:

    Per Moi e Habsburgicus:

    La sinistra ha ritrovato la voce. Sulla Grecia, era muta…
    Maurizio Blondet 23 luglio 2015

    E’ tornato il colore sulle gote della sinistra: alla lotta! “Il tempo è scaduto”, ha intimato imperiosa la Boldrini; “Subito in discussione le unioni civili, subito subito”, intima il capogruppo PD alla camera, tutto felice: finalmente si torna ad incrociare le lame con la Meloni, a fare rabbia a Giovanardi…insomma l’opposizione, la rivoluzione, la lotta per i diritti. Col permesso delli superiori, quindi tranqulli. “Ce l’ha chiesto l’Europa”. Altrimenti ci multa.

    E’ un momento lirico, commovente. “Torna a fiorir la rosa/ che pur dianzi languia..”, si ha voglia di cantare col Parini. Perché non so se ci avete fatto caso: nei giorni scorsi, mentre l’Europa brutalizzava la popolazione greca, umiliava e schiacciava la sinistra a cui aveva dato il voto due volte, e compiva crimini contro la democrazia e l’umanità, le gote dei nostri sinistri avevano perso il colore. Pallidi come morti. Ammutoliti hanno assistito allo scempio. Senza una protesta, un flebile gemito. In una parola: se la son fatta sotto. “Quelli possono trattare così anche noi…”, hanno pensato.

    Non solo gli ha tolto la parola lo spettacolo di violenza scandalosa dell’Eurogruppo, sia un motivo più profondo: l’europeismo. L’europeismo ha sostituito, nel Pd ma nella sinistra in genere, le maschie ideologie abbandonate via via nel furbesco travestimento del Partito proletario, impresentabile dopo esser rimasto senza Padrone sovietico, in Partito Democratico all’americana. Ora, di colpo, l’Europa si mostrava senza vergogna come la prigione dei popoli, l’oppressione crudele dei poveri da parte dei creditori; e la sinistra, che fare? Che dire? “Ci vuole più Europa”. Ma lo dice anche Confindustria…

    L’inutilità dell’essere “de sinistra” è saltata agli occhi, per un momento, anche ai dirigenti. Questa è la sinistra il cui storico segretario, il velista delle regate, si fa’ pagare una rivista chiamata “ItalianiEuropei”: è l’indicazione del traguardo ultimo, e non ne resta altro. E’ il PD di Bersani che ha sostenuto con la sua maggioranza parlamentare il golpe di Draghi, della BCE e della Merkel-Sarkoz y; che in obbedienza ai golpisti, ma con profonda convinzione europeista, ha approvato – voto dopo voto, con il peso della sua forza parlamentare – Mario Monti, le sue “manovre”, ipertassazione, stroncamento dei valori immobiliari, distruzione dell’economia reale, disocupazione. Mario Monti, il Commissario scelto da Bruxelles e Draghi e intronato da Napolitano, non aveva un partito, non è stato eletto; il partito e i voti glieli ha dati il PD. Il Pd ha approvato la legge Fornero, esodati compresi, ha plaudito alle incursioni punitivo- terroristiche della Finanza a Cortina (che hanno fatto fuggire il turismo di lusso), si è fatto parte diligente nel taglio delle pensioni e nelle imposizioni di “competitività” ai taxisti – perché era il programma dettato dall’Eurocrazia L’austerità dettata come cura “per avanzare l’Europa”, il PD l’ha fatta sua.

    Non ha avuto altro traguardo, la sinistra. Non aveva mai avuto un’altra prospettiva politica. In fondo, era la sua versione ultima dell’archeologico “internazionalismo”: no alle sovranità, no ai populismi, sì al supergoverno europeo…

    Quando è apparso chiaro a tutti che il sogno mitico s’è tramutato nel dominio neo-prussiano, capace di ogni autismo insensibile, capace di cacciare dalle discussioni un ministro di sinistra eletto perché gli è antipatico, è anche apparso chiaro qualche punto essenziale: 1) “L’euro impedisce radicalmente ogni politica progressista immaginabile”; 2) Vantarsi di aver “tenuto la Grecia nell’euro” equivale ad aver tenuto il condannato fermo sotto gli strumenti del carnefice; 3) la “politica di sinistra” si riduce ad inveire contro Salvini perché è “euroscettico”, dando a lui solo la parte di quello che dice cose di buon senso – e criticandolo perché porta le felpe, che non è educato; più in generale, lasciare alle destre (non le berlusconiane, le vere, populiste) di dominare il discorso delle alternative possibili…la Sinistra non ha saputo più cosa dire.

    E pensare – ricordate? – che aveva parole d’ordine come: rovesciare i rapporti di produzione, portare al potere gli sfruttati, abolire il capitalismo, instaurare la dittatura del proletariato…tanto tempo fa. Tanto tempo fa, scriveva sui muri: “No alla NATO!|”. L’autoriforma con cui si resta al potere ha obbligato ad aderire alla NATO mentre si tramutava nel mostro aggressivo neocoloniale, di mantenersi atlantici e filo-americani senza alzare una voce mentre l’America s’è metamorfosata nell’impero del Caos, diffusore di destabilizzazioni senza fine. Di farsi accettare come primi della classe nell’accettazione delle “Normative” , rinunciando persino a difendere il calibro delle nostre vongole adriatiche….il risultato di tutto questo non poteva che essere il mutismo.

    Davanti alla Grecia violentata, silenzio. Davanti allo spettaolo abietto dei potenti e degli usurai, non una parola. La servitù volontaria ha condotto al divieto di pensare (in fondo, lo facevano già quando i pensieri venivano loro da Mosca). S’è visto nei giorni scorsi che cosa è il PD: nessuna idea, nessuna capacità di elaborazione politica, nessuna visione. Continua la sua esistenza aggrappato a residuali parassitismi (le Coop esentate dalla fiscalità, la cosca insegnante, la casta giustizialista delle procure) da cui prende i voti e il sostentamento, e che dunque difende dalle “riforme” che dovranno comunque fare (lo chiede l’Europa)..

    Scavalcati a sinistra dal FMI
    Non so se l’avete notato: il PD ha finito per trovarsi scavalcato a sinistra financo dal Fondo Monetario: il quale almeno ha dichiarato che la Grecia ha bisogno di un forte taglio del debito. Alle sinistre non è venuto di proporlo. Non si sono permesse. A forza di non permettersi, non sanno più pensare.

    Quando il PD si trova più a destra del Fondo Monetario Internazionale, è chiaro che ha superato di molto le ragioni della sua sopravvivenza. Colpito da Alzheimer politvico, non sa più dove si trova, non sa dove voleva andare, non riconosce i suoi cari nei ritratti di famiglia. E ‘ lo smarrito che ripete ai passanti le note frasi sconnesse: “…Più Europa”, “Federalismo..”, “Ho tenuto la Grecia nell’euro…”, “Fuori dall’euro è la morte…Salvini è volgare e maleducato…”. .

    Non è il solo. La sinistra francese è sotto attacco in questi giorni perché, sulla Grecia, approvando i torturatori e il sistema di tortura, ha tradito i suoi principii storici e filosofici.

    http://www.les-crises.fr/la-gauche-et-leuro-liquider-reconstruire-par-frederic-lordon/

    Ma si può consolare perché la sinistra germanica ha fatto peggio: un sondaggio condotto da Stern ha dimostrato che la posizione di Schauble e della Merkel contro la Grecia è approvata dal 77% dei Verdi, e dal 53 % di Die Linke. E Die Linke, ragazzi, è la fusione di una entità che si chiamava “Partito della Sinistra” e di un’altra che si chiama “Lavoro e Giustizia Sociale”.

    Lavoro e Giustizia Sociale sta con Schauble e contro Syriza, contro Varoufakis. Come Bersani sta con Monti e la Fornero. Sul cambiamento epocale dell’Occidente in oligarchia bancaria e impero del Caos sterminatore di società intere, contro la metamorfosi mostruosa della UE in schiacciasassi dei popoli e oppressori delle democrazia, non sa che dire.

    Per fortuna è arrivato l’ordine dall’Europa: “Le unioni civili! Non le avete ancora fatte, servi!”. La Sinistra s’è riscossa, è tornata alla vita: finalmente ha qualcosa da dire! “Svelti, il tempo è scaduto, obbediamo!”, dice la Boldrini. Le belle gote hanno ripreso colore; la frusta in mano, la Punitrice in stivaloni di gomma ci fulmina, immagine della nuova sinistra morale. Ci incita alla Rivoluzione. Sessuale. Col permesso delli Superiori.

    La difesa del kùlaton, i diritti dei transex, il gay pride quotidiano, ecco il fronte delle sinistre – su questa lotta, di nuovo unite. Una galassia intera di partiti, in fondo, per la speranza di sopravvivere, ha cambiato sesso. Se n’è avuta la rivelazione nel breve e intenso innamoramento per Varoufakis: tutti ad Atene a gridare: bel maschione, portami via con te! Poi subito abbandonato perché le donne amano i maschioni coi soldi.

    Adesso hanno pure la Cassazione che con sentenza ha ammesso: si può diventare donna per legge, anche senza chirurgia. Ma la Sinistra, per eccesso di zelo, l’ha proprio fatto. Ha prevenuto i desideri europeisti: s’è tagliata i testicoli. Chiamatela Conchita, adesso.

    http://www.maurizioblondet.it/la-sinistra-ha-ritrovato-la-voce-sulla-grecia-era-muta/

    • Francesco scrive:

      << Scavalcati a sinistra dal FMI

      questa frase da sola quasi salva Blondet da tutto il resto, anche se

      << si riduce ad inveire contro Salvini perché è “euroscettico”, dando a lui solo la parte di quello che dice cose di buon senso – e criticandolo perché porta le felpe, che non è educato; più in generale, lasciare alle destre (non le berlusconiane, le vere, populiste) di dominare il discorso delle alternative possibili…

      ha la pecca gravissima di quel "possibili", che è una bugia bella e buona

      ciao

    • Z. scrive:

      Tu non mi vuoi bene, lo so. Altrimenti non posteresti articolesse senza fine solo per farmi arrabbiare. Ci metteresti solo il link, magari con qualche riga di commento di tuo pugno. Invece no, tu non mi vuoi bene 🙂

    • MOI scrive:

      Rilancio con Camillo Langone in prefezione a un libro di Carlo Giovanardi :

      preferisco NON mettere link, visto che è sul sito ufficiale del Vecchio Democristianazzo Modenese :

      —————-

      Prefazione

      Il dizionario politico avrebbe bisogno di una drastica potatura: destra e sinistra sono parole ormai inutili, secche, e lo dico io che al primo di questi termini ero affezionato al punto di scrivere, nemmeno tanti anni fa, un Manifesto della destra divina (ma già dal titolo si evinceva che l’argomento era una destra non di questo mondo). Tutti i masochismi sociali del nostro tempo (ambientalismo, animalismo, genderismo, immigrazionismo, omosessualismo), fenomeni autodistruttivi che si possono sintetizzare in una sola parola, nichilismo, la sinistra li cavalca mentre la destra, priva di orientamento proprio, li rincorre a piedi. Quando si parte in direzione del nulla la sinistra è sempre avanguardia mentre una destra senza pensiero e senza dignità si adegua al ruolo di retroguardia, come l’intendenza che avrebbe comunque seguito Napoleone lanciato verso Mosca o le Piramidi. In ritardo, magari sbuffando, ma avrebbe seguito. Nei casi migliori la destra svolge funzione di freno ed è precisamente questa l’accezione del moderatismo: procedere verso il baratro, però più lentamente. Perché la destra (o centro-destra, come significativamente spesso si autodefinisce) in fondo pensa che su tante questioni all’apparenza non politiche (e invece sommamente politiche) la sinistra non abbia tutti i torti. Tanta destra, se non l’intera destra, pensa che il riscaldamento climatico esista e che sia dovuto alle attività umane, che si muoia più di ciminiere che di disoccupazione, che la sperimentazione dei farmaci sugli animali sia un capriccio di scienziati sadici e nazistoidi, che il benessere dei maiali negli allevamenti sia compatibile con la disponibilità di proteine a basso prezzo per i titolari di pensione minima, che un mondo in cui i consigli di amministrazione siano pieni di donne abbia più futuro di un mondo in cui a essere pieni di donne siano i reparti maternità, che respingere i barconi carichi di africani diretti in Sicilia sia impossibile e forse ingiusto, che se due omosessuali si amano non c’è ragione di impedire loro di sposarsi. Tanta destra, se non tutta la destra, è dunque in balia dello stesso onirismo in cui si crogiola la sinistra. ecco perché l’unico partito di cui l’Italia ha davvero bisogno è il partito della realtà. ed ecco perché da qualche anno considero essenziale la figura di Carlo Giovanardi, l’uomo che vorrei a capo di questo partito indispensabile e inesistente. Non conosco nessun politico altrettanto capace di affrontare a viso aperto il conformismo, la maggioranza rumorosa, il senso comune quando questo, secondo il meccanismo spiegato in letteratura da alessandro Manzoni e in antropologia da René Girard, si allontana mille miglia dal buon senso. a viso aperto e a mani nude: Giovanardi non ha altro potere che quello conferitogli dalle proprie convinzioni e da un coraggio leonino senza il quale non avrebbe mai potuto affrontare gli sciacalli dei media, giornalisti capaci di muoversi solo in branco, perfettamente allineati alla moda ideologica del momento. Davvero non so come faccia. anch’io sono uomo di certezze eppure quando radio e televisioni mi chiamano sono lesto a declinare l’invito. Non mi fido delle mie zanne oratorie e non intendo ricoprire, gratuitamente per giunta, la parte di zimbello per il pubblico di questi programmi di finto approfondimento e vero intrattenimento per frustrati. Invece Giovanardi accetta e si presta, piuttosto eroicamente, a difendere il principio di realtà combattendo le chiacchiere, le fanfaluche, le dicerie, le parole e i numeri in libertà, insomma le balle. Così si intitola questo suo libro: Balle. è un catalogo di idiozie che avrebbe fatto la gioia di Flaubert e riempito la vita di Bouvard e Pécuchet. Quello giovanardiano è il repertorio dei luoghi comuni e dei dati falsi che ingombrano il cervello dei parlamentari e portano alla produzione di leggi tanto sbagliate quanto insostenibili finanziariamente. Non si salva nessuno, non i giornalisti, il cui scrivere a vanvera è qui svelato, non la cosiddetta gente, bramosa di horror e di fiabe, non i cosiddetti politici, ciechi portati a spasso dai social network, e nemmeno i cosiddetti tecnici: in un rapporto del governo Monti si quantificava la corruzione italiana in 60 miliardi di euro annui e quando Giovanardi chiese conto di questa cifra folle il ministro Patroni Griffi gli rispose (vergognandosi? Non vergognandosi? Chissà) che si trattava di “corruzione percepita”. Il coraggio del senatore modenese si staglia himalayano quando affronta il tema bruciante della pedofilia. Nel 2011 il Consiglio d’europa, ente più inutile di tutte le province italiane messe insieme ma di cui mai nessuno chiede l’abolizione, lanciò una campagna pubblicitaria secondo la quale un bambino su cinque è vittima di violenza sessuale. Giovanardi, lo racconta nel libro, mise all’angolo i protervi burocrati di Strasburgo costringendoli a dichiarare che il dato era pilotato e strumentale, vale a dire una gonfissima balla. Ma intanto si era alimentato l’isterismo intorno a un reato che negli ultimi anni ha fatto moltissime vittime adulte, e non è un aggettivo paradossale perché mi riferisco ai tanti innocenti che, fra Rignano Flaminio e dintorni, prima sono stati chiassosamente accusati delle peggiori malefatte e poi silentemente assolti: nel frattempo avevano perso la pace se non il lavoro, la famiglia, la casa (in alcuni casi addirittura la vita). Nel 2012, anche questo è raccontato in Balle, l’impavido autore smontò l’ipotesi, avanzata non solo nei bar dopo qualche bicchiere di troppo ma perfino nei Tg, che del terremoto della Bassa emiliana fosse colpevole un deposito sotterraneo di gas: peccato che il sito di stoccaggio si trovasse solo sulla carta, non essendo ancora stato costruito. Intanto però gli ambientalomani avevano instillato il dubbio e trovato un ottimo pretesto per bloccare l’inizio dei lavori che fra l’altro promettevano di alleggerire un poco la bolletta energetica nazionale. Ovvio che i parassiti dell’allarmismo, i professionisti dell’emergenza, gli specialisti della caccia all’untore, i demagoghi della legiferazione sfrenata, con Giovanardi ce l’abbiano a morte. Dovrebbero averlo caro, invece, gli amici della realtà e tutti i contribuenti.

      Camillo Langone

      • MOI scrive:

        Rilancio Mirkhond …

        • mirkhond scrive:

          Per gran parte di ciò che dice è condivisibile….

          • MOI scrive:

            Quindi aveva ragione Oriana Fallaci a scrivere che l’ Islamizzazione è il Mostro dell’ Apocalisse … omettendone però la Natura Punitiva Voluta Dal Genitore Uno Eterno 😉

          • mirkhond scrive:

            La Fallaci vedeva l’Islam come un INCUBO antisessantottino.

          • MOI scrive:

            … almeno lei lo ammetteva senzi mezzi termini, molto “Toscanamente”; senza farne ciò che NON è, sperando che “ci salvi” dalla Chiesa e dagli Amerihani.

          • mirkhond scrive:

            L’importante è averlo ben chiaro, in riferimento a coloro che vedevano nell’antiislamismo della Fallaci, una difesa del Cristianesimo.
            Il che è falso.
            La Fallaci temeva di cadere in un dogmatismo religioso percepito come più coriaceo alla dissoluzione sessantottina da lei vista come una liberazione….

          • MOI scrive:

            Ma infatti : massimo rispetto per i FiloIslamici … purché coerentemente di Destra !

          • MOI scrive:

            Per questo Il Vernacoliere ha tradito sé stesso e Charlie Hebdo no !

      • Francesco scrive:

        mi dichiaro colpevolissimo di immigrazionismo (per ragioni imperialistiche ma sono pur sempre contrario a sparare ai barconi)

        per il resto potrei persino comprare il libro, mi ispira assaie … soprattuto perchè qualcosina di statistiche ne so

        🙂

        PS qualcuno mi passa un paio di milioni di euro presi dalla corruzione percepita? però in contanti, grazie

      • PinoMamet scrive:

        Mi sono fermato molto prima delle lodi sperticate (e forse ironiche?) a Giovanardi
        (se ti sei fermato prima, come hai fatto ad averle lette? è che le ho rimosse e temporaneamente re-installate solo per scrivere qua)

        ma questo passaggio lo trovo interessante e persino condivisibile:

        “Quando si parte in direzione del nulla la sinistra è sempre avanguardia mentre una destra senza pensiero e senza dignità si adegua al ruolo di retroguardia, come l’intendenza che avrebbe comunque seguito Napoleone lanciato verso Mosca o le Piramidi. In ritardo, magari sbuffando, ma avrebbe seguito. Nei casi migliori la destra svolge funzione di freno ed è precisamente questa l’accezione del moderatismo: procedere verso il baratro, però più lentamente.”

        • Francesco scrive:

          in effetti, questa destra “alla Fini” è insopportabile

          darei un consiglio metodologico: rigettare ogni discorso di tipo “progresso” o “modernità” e tornare al buon vecchio criterio “bene/male”

          e sottoporre le questioni a quel criterio (è bene che due uomini che convivono siano considerati una famiglia? NO; è bene distruggere l’ambiente fino a quando sopravviveranno solo gli scarafaggi e i ratti’ NO; è bene fare gli USE? Sì; e così via per ogni questione)

          ciao

  257. MOI scrive:

    @ TUTTI

    Pare che la Finlandia (!) si stia avviando a diventare il Paradiso in Terra del FanKazzesimo … se poi aboliscono l’ Immigrazione Clandestina, in un anno diventano più popolosi di India e Cina messe assieme 😉 dagli attuali 4 gatti (compresi migranti regolari) ! … Suomenlinna ospiterebbe l’ intera Piazza Verdi di tutte le generazioni studentesKe dal ’68 a oggi 😉 !

    MA il punto è ben altro :

    come obietterebbe giustamente Luciano De Crescenzo … come accidenti potrà mai fare a godersi il FanKazzesimo come Religione Civile un popolo culturalmente privo di Agorazein, Buona Tavola e con la Gender Dictatorship 😉 a ringalluzzire in versione secolarizzata laicamente la Morale dell’ Eresia Protestante per quanto riguarda il piacere sessuale ?

    … Mah !

    • Roberto scrive:

      Io in Finlandia ci sono stato solo una volta e per una settimana e mi sembrava che passassero il tempo a bere, fare saune e trombare.
      In una tale società potrei fare a meno di agorazein (però mi pare che la sauna sia una forma di agora)

      • habsburgicus scrive:

        a bere, fare saune e trombare.

        le prime due cose confermo (hanno pure insistito che facessi una sauna a Virojoki presso la frontiera SF/URSS)…non ho trombato in Finlandia, purtroppo 😀 ma in effetti ho avuto l’impressione che non sia difficile (e neppure ho cercato)…ci son stato giovanissimo in 1987 (dal “paradiso sovietico”) e 1989
        discussi con un tale in inglese (e mi stupii che nei più oscuri villaggi TUTTI sapessero l’inglese, e molto bene !) su Billy Graham, di cui parlavano i giornali e alle mie rimostranze seppur educate (ragazzo sì, ma sempre anti-protestante :D) su come fosse possibile dar retta a un ciarlatano simile che da noi non aveva seguito mi disse “Yoy have another religion”..quel finlandese capiva cosa era il Cattolicesimo, oggi svenduto dai suoi “gerarchi” 😀
        trovai forti sentimenti anti-russi..musica per le mie orecchie, reduce dal “mondo rosso” !
        un vecchio, con aria di simpatia, disse “Italia-Mussolini” 😀
        un giornale, forse l’Helsingin Sanomat, parlava (questo nel 1987) del “Nerone dei Carpazi”, cioè Ceausescu
        P.S…un aneddoto, vero, che dimostra l’efficienza del mondo occidentale su quello marxista..a Leningrad la nostra macchina ebbe un problema e non partiva più…nulla di grave, era chiaro..orbene, non ci crederete, ma in tutta Leningrad non trovarono uno in grado di aggiustarla ! questo era il mondo in cui regnavano Marx e Lenin 😀
        dovetti farla trasportare alla frontiera..passata la dogana (3 “doganine” precedenti in cui potevi passare se e solo se potevi dimostrare di avere un visto valido o, se sovietico, qualora abitassi in zona), nel primo e oscurissimo villaggio finnico (ecco perché finii lì il che potrebbe a prima vista parere strano) un meccanico, in 10 minuti, la riparò ! mi ricordo ancora il nome
        nel 1989 arrivando dalla Svezia, ottima traversata e natura, ma meno eccitante

        • MOI scrive:

          Oggi però in Finnoscandia c’è un politically correct disumano … che fa a gara con gli USA stessi.

        • Thyrrenus scrive:

          Mai stato in finlandia ma ho conosciuto diversi finni e erano piuttosto simpatici. Sapevano ballare molto bene il tango e non si capacitavano di come io non lo potessi. Ho scoperto che in terra finnica credono quasi d’averlo inventato.
          Una gaffe la feci una volta invitato a casa di finni a Salonicco: mi offrirono una bevanda calda e io chiesi che tipo di the fosse… ovviamente era il loro caffè.

  258. MOI scrive:

    @ Z

    NON credo che Mirkhond ti voglia male … è solo convinto che tu abbia intimamente tradito te stesso soltanto per autoconservarti nelle Stanze del Potere !

  259. Mauricius Tarvisii scrive:

    Il Consiglio d’Europa è un ente. Buono a sapersi 😀

    E’ sempre bello vedere come Moi si senta in dovere di sottoporci qualsiasi puttanata che trovi in giro 😉

  260. MOI scrive:

    con l’ ABS negli Anni Trenta [rectius]

    ………….

    Ah, già: quand’ è che gli X-Men faranno l’ upgrade politically correct in X-People ?!

  261. MOI scrive:

    http://www.comicvine.com/x-men/4060-3173/forums/x-men-sexist-547518/

    Yeah ! Yeah ! Yeah ! Fuckin’ Bloody Sexist ! Yeah ! Yeah ! Yeah !

    • Francesco scrive:

      MOI

      ma allora non sei tu che sei pazzo e fissato, è il mondo là fuori!

      😀

      • PinoMamet scrive:

        …è che entrambi siete fissati con gli USA, dove i pazzi sono proporzionalmente di più
        (e anche… sproporzionalmente) e fanno sistema.

        Io poi abolirei i fissatoni, specialmente il loro sotto-insieme dei nerd.

        Mentre le femministe, tra molte cose giuste che avranno fatto (ehmmm tipo? su due piedi non ne ricordo tante) hanno la grave colpa di aver distrutto il corteggiamento, vale a dire i rapporti umani, i nerd, che sono un’altra variante di fissatoni, hanno distrutto il gusto per le piccole cose del cazzo che uno si gode da solo, magari con lieve e gradevole senso di colpa, trasformandole in sagra di sfigati con sfoggio di battutine allusive da intenditori, l’ennesima gara a chi ce l’ha più lungo.

        A ben vedere, è per queste cose che l’America sta sul cazzo agli italiani, più che per Sendero Luminoso o Saddam Hussein o qualunque altra moda di politica estera, che domani non la ricorda nessuno.

  262. mirkhond scrive:

    “tutti parlano come se la società fosse davvero quelo che pensava la cara Thatcher ossia un fantasma, che rapporti sociali non esistono, ma solo uelli tra individui. Anche Miguel mi sembra che lo pensi.”

    Beh, Miguel è condizionato dalle sue radici anglosassoni, sia pur diluite.
    Però una visione socialista ce l’ha eccome, Deo Gratias :), e il suo battersi per il suo Oltrarno si riallaccia ad un’antica tradizione barricadera popolana fiorentina, presente già coi Ciompi del 1378, e presente anche in epoche a noi più vicine, nei romanzi di Pratolini.

    • Thyrrenus scrive:

      Infatti nonostante quelle affermazioni Miguel mi sta simpatico proprio per l’Oltranismo! Non sto a dire perché i Ciompi fiorentini i Brucaioli senesi e gli Zeloti salonicchiesi (ebbene sì ci furono anche costoro e più o meno in contemporanea, altre situazioni simili nelle Fiandre se non erro) mi stanno simpatici: veri difensori dell’idea di vita comunale e repubblicano, idealisti … pratici. Con le mani sporche e grosse per il lavoro e tuttavia col cervello in funzione. Per ideale repubblicano intendo in soldoni quello che non crede di dover avere altre leggi (civili) se non quelle che sono state approvate da chi le deve rispettare. I Lorsignori d’ogni tempo invece han sempre fatto leggi per gli altri, in modo che quelli stesser sotto…

      • mirkhond scrive:

        In Miguel c’è anche una vena di socialismo utopistico sudamericano, immortalato in Cent’Anni di Solitudine del defunto Gabriel Garcia Marquez.
        Leggendo Miguel, vi ritrovo molto di quel sogno socialista latinoamericano.

        • Francesco scrive:

          che essendo un sogno è uno dei maggiori problemi dell’America Latina a diventare un posto in cui si viva bene

          • mirkhond scrive:

            L’alternativa sarebbe il subire la devastazione delle multinazionali, giusto?

          • Francesco scrive:

            l’alternativa è avere le proprie imprese, cavoli!

            la devastazione da multinazionali capita quando non hai nulla di tuo (o al massimo qualche poeta sognatore)

            sennò succede una cosa che si chiama economia

          • gotcha scrive:

            io ce l’ho, e ti assicuro che non ho sto gran ottimismo. se vuoi sopravvivere ti devi fare un mazzo che servirebbe un diverso ciclo biologico, tipo non invecchiare, non stancarsi, non provare sentimenti tipo noia, mancanza di voglia, amore per il tempo libero eccetera.. non voglio essere disfattista ma dovrebbe costare meno in termini psicofisici, avere un’impresa propria.

  263. mirkhond scrive:

    “l’ultima volta che mi sono innamorato mi è venuta una febbre da 40 vera (altro che film) che mi ha spedito a letto per giorni, ho ancora il cuore spezzato da una vecchia storia”

    Io invece l’ultima volta che mi sono innamorato, sono stato male per 40 giorni e sono dovuto ricorrere alla psicoterapia per non suicidarmi.
    E le conseguenze sia pur diluite sono ancira presenti….

  264. mirkhond scrive:

    Non mi sono innamorato molte volte nella mia vita, ma quando è successo ho sofferto moltissimo e per anni…

    • Thyrrenus scrive:

      A volte è difficile capire se si è innamorati o che cosa in realtà si è. La storia più bella che ho avuto e anche la più lunga mi convinceva a volte poco perché all’inizio non ero stato preso dalle caldane dell’innamoramento febbrile.

      • gotcha scrive:

        secondo me le caldane sono da imputare più al “tira e molla” che non all’amore vero e proprio. ad esempio, è probabile che le caldane possano succedere anche quando si è felicemente impegnati, magari per ravvivare un poco l’autostima con dei piccoli “trip” verso l’altro sesso.

  265. mirkhond scrive:

    Io non ho mai avuto storie, quindi non ho esperienza di come ci si sta insieme.
    Solo tanti anni fa, quando ero un ragazzo, una ragazzina mi fece la dichiarazione.
    Alché io le risposi che al compimento dei suoi 18 anni, sarei tornato a chiederla in sposa a suo padre.
    Le ci rise.
    Due anni dopo non mi cacava più…… 🙂

    • Thyrrenus scrive:

      Mirkhond mi sembra un atteggiamento da cavaliere medioevale quello che tenesti in quel caso. La ragazza non poteva capire.

      • gotcha scrive:

        mì, nooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
        mi sto mangiando le mani per te.

        • gotcha scrive:

          un giorno vidi una figa pazzesca, almeno per me lo era, e diventò la mia “superfiga del momento”; tanto i miei metodi di corteggiamento infiniti, che quasi mai iniziavano, mi tranquillizzavano: rimaneva la mia “scimmia innocua” e poi ne arrivava un altra e così via. ma lei mi riconobbe, mi rincorse e volle conoscermi, io rimasi al gioco, le chiesi degli appunti come scusa per rivederla, ci incontrammo in un bar dove me li diede, mi invitò a casa sua e…

          le risposi “non posso, ho lezione!”

          ancora oggi, dopo una decina d’anni, mi chiedo il perché di una risposta così temeraria, e non ottengo risposta, a meno che non sia da imputare a gravi degenerazioni psicologiche.

          • Roberto scrive:

            Io credo che una cozzata del genere l’hanno fatta tutti nella loro vita, e quelli che negano mentono spudoratamente

          • Roberto scrive:

            Il maledetto correttore colpisce ancora! Perché mai cozzata, visto che scrivo cazzata ogni giorno?

          • gotcha scrive:

            Il guaio e’ far cazzate a ripetizione. Quando ero adolescente ero cosi’ intimidito che una doveva proprio chiedermi “allora entri col tuo fringuello nella ciccina o no?”
            La Volta peggiore e’ stata quando ho baciato in bocca una, e mi sono accorto che la sua bocca era aperta e “accogliente”. E io sono scappato.Devo ammettere non mi piaceva granche’, pero’ oggi che sono grandicello e fedele, mi rendo conto che certe esperienze vanno fatte. All’ epoca avevo l’ideale delle storie serie e struggenti, pensavo di essere profondo ma ora mi rendo conto che ero un idiota. Se dovessi avere dei figli, li raccomanderei di divertirsi; per mettere la testa a posto c’e’ tempo!

        • mirkhond scrive:

          Perché?

          • mirkhond scrive:

            Perché in riferimento alle braccia cascanti….

          • gotcha scrive:

            come si evince dalle mie storie di vita vissuta, con le donne non sono mai stato sveglio. se tornassi indietro, sarebbe opportuno abbandonare certe idee e pensare più alla “topa”. c’è un tempo per tutte le cose..

  266. mirkhond scrive:

    Quel che ci univa era la comune passione per le storie del brigantaggio postunitario e per la Basilicata, terra di origine di lei.
    Sul resto hai ragione, io ho una mentalità medievale.
    Sono nato nel tempo sbagliato…. 🙂

  267. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=cfDwQbxRoEo

    they say when you meet the love of your life time stops, and that’s true

  268. mirkhond scrive:

    Sembra un Fellini statunitense….. 🙂

  269. mirkhond scrive:

    “trovai forti sentimenti anti-russi..musica per le mie orecchie, reduce dal “mondo rosso” !”

    Comprensibili in Finlandia.
    Un po’ meno in te. 😉
    Comunque confermi un sospetto che ho da tempo su certo antibolscevismo, dietro cui si cela una più profonda russofobia, come è emerso in diversi film hollywoodiani molto critici verso la Russia zarista….

    • habsburgicus scrive:

      lì il motivo è altro, dai Mirkhond 😀
      per il resto, una certa antipatia alla Russia (ma soft :D) è inevitabile..siamo europei occidentali, franchi….loro li vediamo bene nei confini pre-1772 o pre-1654 😀 ma nulla di grave 😀 i conservatori non odieranno mai la Russia vera, distrutta nel marzo 1917, al più la vorranno un po’ a distanza 😀
      diverso il bolscevismo 😀
      e ancora diverso è oggi…se Putin ci aiutasse sarebbe il benvenuto ma non vuole e non lo può fare…e dunque il filo-putinismo di molti è inane..ma questa è un’altra storia (all’interno, Putin è ottimo però…è un catechon eppur di bassa lega, ma dati i tempi 😀 è grasso che cola)

  270. mirkhond scrive:

    Essendo un franco di frontiera :), non condivido tale avversione verso la Russia tout court.
    Forse perché sono di Bari e qui ospitiamo le reliquie di San Nicola di Mira (oggi Demre in Anatolia/Turchia) dal lontano 1087.
    E fino al 1917 e poi dal 1995, la nostra città è una delle maggiori mete del pellegrinaggio russo ortodosso.
    Qualche anno fa, padre Vladimiro, rettore della Chiesa di San Nicola dei Russi, o più comunemente detta Chiesa Russa (fatta erigere dallo Zar Nicola, per proteggere i pellegrini russi dalle ruberie di albergatori baresi disonesti), disse che Bari è l’unica città franca cattolica per cui si prega nelle chiese russe ortodosse.
    Dunque la russofobia non può essere parte della mia identità di frontiera.
    In Piemonte avete tutt’altra storia! 🙂

    • habsburgicus scrive:

      in verità i russi ci liberarono dai giacobini nel 1799 (Suvorov)
      e nel 1855 Nesselrode, con un nobile messaggio di riposto alla cavourrata della Crimea rammentò che la Russia al Piemonte aveva fatto solo bene ! VERO
      non c’è nessuna ostilità
      purtroppo ma ciò è inevitabile rebus sic stantibus (da molti decenni) i giacobini sono scusati, la liberazione russa e taciuta e 6 decenni dopo Cavour presentato come una divinità 😀 ma al Sud non è meglio, anzi sono meridionali gli ultimi cantori di Cavour

      P.S
      nel 1848 Nicola I ruppe le relazioni diplomatiche con il Piemonte come protesta per il proditorio attacco all’Austria e nel 1855 non le aveva ancora riprese

      P.S 2
      Metternich nel feb 1848 ottenne il suo più grande successo diplomatico cioè la garanzia che Nicola I sarebbe intervenuto in guerra ANCHE contro l’Inghilterra, qualora gli inglesi avessero spinto Carlo Alberto contro l’Austria
      purtroppo Mettenich verà rovesciato pochi giorni dopo..e iniziò la follia..la gente talora è stupido)
      senza la caduta di Metternich, mai Carlo Alberto avrebbe osato attaccare l’Austria

  271. mirkhond scrive:

    Tra i russi Ortodossi e i Finlandesi Luterani, sento maggiore affinità coi primi che coi secondi, franchizzati ma protestanti…..

    • habsburgicus scrive:

      in teoria sì
      ma l’ortodossia attuale (che un po’ conosco) è un po’ diversa da quella idealizzata di Bisanzo (o romaica, come diresti tu)
      odio verso Roma…influenze protestanti..questa è (era) l’ortodossia…quella romena già nei 30′ riconosceva gli ordini anglicani (quella russa è meno protestantizzata anzi-incredibile dictu-lo è sempre meno dalla svolta anti-tedesca di Alessandro III)

      • habsburgicus scrive:

        però c’è il daoudismo
        di cui ho parlato io sulla Romania (caso soft)
        e che è peggio in ex-URSS..con i riflessi sull’oggi (validità sacramenti, ordini ecc)
        in altre parole, come potevi essere ragionevolmente certo che il metropolita di Novosibirsk non fosse in realtà un fanatico anticristiano e già professore di scienze antireligiose trasformato, almeno di giorno, in Metropolita per i gonzi ? 😀
        c’è poco da scherzare il problema posto da Daouda è serio..anche se può avere torto !

        • mirkhond scrive:

          Vabbè, questo al tempo del bolscevismo.
          Ma oggi?

          • mirkhond scrive:

            Del resto il problema della corruzione dei vertici ecclesiastici ortodossi comparve già in epoca ottomana, quando, passati i decenni iniziali della formazione dell’Impero Ottomano, e dello scompaginamento delle strutture ecclesiastiche legate alla Romània e agli altri stati cristiani ortodossi dei Balcani, e, in misura assai più grave in Anatolia (ma qui gli Ottomani furono gli ultimi arrivati, essendo il grosso delle devastazioni attribuibili già alla prima ondata di invasori turcomanni dell’XI secolo, seguita da una seconda, ancora più devastante conseguente e coeva all’espansionismo mongolo del XIII secolo), ciò che restava della gerarchia ortodossa bizantina, sia romaica che slava, per sopravvivere dovette ricorrere alla simonia, con le compravendite del trono patriarcale di Costantinopoli, che vedeva un’alternarsi degli stessi candidati, dietro esborso di grosse somme al sultano.
            Insomma pagare e tanto, per poter sopravvivere COME CRISTIANI nella nuova compagine ottomana sunnita.
            Dunque è facile indignarsi, più difficile chiedersi quali alternative erano possibili.
            Prima sotto regimi islamici, poi sotto quelli comunisti…..

          • mirkhond scrive:

            un alternarsi

        • mirkhond scrive:

          Daouda evidentemente non si rende conto in QUALI condizioni si dovettero trovare le chiese ortodosse sotto il comunismo che ufficialmente proclamava l’ateismo come liberazione dalla religione, cristiana in primis.
          Se si comprendono tali condizioni, allora risultano comprensibili anche comportamenti come quello del patriarca rumeno Giustiniano (1948-1977) e quello dei suoi colleghi delle altre chiese sotto il duro tallone di dittature totalizzanti.
          Essere intransigenti appaga lo spirito di chi lo è, ma non sempre alla lunga è sinonimo di vittoria per una fede perseguitata…..

      • mirkhond scrive:

        La Russia ha avuto Dostoevskij, la Romania una crescente influenza occidentale iniziata già con l’Ungheria cattolica, e poi col principato ungherese di Transilvania dominato dai calvinisti e dagli unitariani.
        E poi l’occidentalizzante scuola transilvana tra XVIII e XIX secolo, che ha contribuito ad eliminare l’influenza paleoslava dall’ortodossia rumena.

  272. habsburgicus scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=0qFPm-ub9co

    guardatelo..e poi vedrete la differenza fra le svirilizzate gerarchie “cattoliche” odierne e un prelato che si dice ortodosso ! è Filaret, Patriarca della Chiesa ucraina (invece Onufrij, con più fedeli, è il Metropolita dipendente da Mosca; c’è poi una terza chiesa ortodossa) ci sono i sottotitoli in italiano
    P.S
    colei che introduce è ostile (anche se bella donna :D)…è un’italo (?)-russa filo-putiniana e anti-ucraina..sentite anche lei..ma concentratevi su Filaret

    • mirkhond scrive:

      Il Patriarca si rifà ad una lunga tradizione ortodossa, compresa quella di procurarsi le armi per il conflitto “sacro”.
      E per tale “santa” impresa non esita a ricorrere agli eretici Stati Uniti.
      Niente di nuovo sotto il sole, ma piuttosto l’eterno adagio che il nemico del mio nemico è mio amico…..
      Quanto alla ragazza, parla con forte accento dell’Italia del mì, ed è molto slavata…. 🙂
      Insomma non è di nostro gusto… 😉

      • habsburgicus scrive:

        si
        però importantissimo (alla fine) è quanto dice sull’Europa
        Filaret sostiene che la Rus’ (ritenuta in Ucraina antenata dell’Ucraina) si convertì per entrare in Europa..giustissimo..allora Europa era ipso facto christianitas (anche se, e questo Filaret non lo dice, per entrare in Europa dalla porta principale avrebbe dovuto accettare il Cristianesimo latino :D)
        oggi invece, per entrare in Europa, devi sconvertirti e cessare di essere cristiano 😀
        come cambiano i tempi
        ironico..se non fosse tragico !

        • mirkhond scrive:

          Primo la Rus’ di Kiev era la Russia, di cui l’attuale Ucraina era il centro ma non si limitava certo ad essa.
          Secondo perché il gran principe dei Rus’ avrebbe dovuto convetirsi al cristianesimo dei rozzi Franchi, quando aveva davanti l’abbagliante splendore di Costantinopoli.
          Infine identificare il Cristianesimo con l’Europa è un anacronismo per quei tempi, visto che Vladimiro si convertì all’Ortodossia Bizantina, solo in parte europea.
          Non finisce mai di sorprendermi la tua russofobia/ortodossofobia/orientofobia….

          • habsburgicus scrive:

            è Filaret che ha parlato di Europa cristiana come ragione per la conversione della Rus’
            è ortodossofobo pure lui ? 😀

          • Francesco scrive:

            non ricordo l’epoca ma sospetto che si fosse ancora ai tempi in cui la comunità cristiana era più forte della divisione est-ovest

            come ci raccontarono, Carlo Magno voleva sposare l’Imperatrice di Bisanzio!

          • mirkhond scrive:

            No è anacronistico! 🙂

          • mirkhond scrive:

            Anacronistico in riferimeto a Filaret, che retroitetta nel X-XI secolo, situazioni geopolitiche a noi coeve….

          • mirkhond scrive:

            è ortodossofobo pure lui ? 😀

            No, quello sei tu! 🙂

          • habsburgicus scrive:

            e poi ne ho basta sulla “rozzezza” dei Franchi
            questa gente costruì una Civiltà, su basi romano-cristiane, e con l’aiuto della Chiesa di Roma
            Civiltà che in seguito, all’inizio ancora in parte cristiana, dominerà il mondo da fine XV secolo al 1914….e che oggi è finita per l’apostasia e la stupidità generale (soprattutto doo la nesta rivoluzione francese, follia pure e anti-naturale :D), in primis delle cosiddette éltes (da moltissimi anni pessime e indegne del nome)
            è ora di applicare la rivalutazione anche all’alto Medioevo occidentale, eh
            l’innesto germanico sulla civiltà romana fece grande l’Europa..anzi solo quella è l’Europa VERA (in ciò mi differenzio da Peucezio, anti-germanico)
            oggi finita per sempre..c’é l’UE, che ne è l’antifrasi 😀

          • habsburgicus scrive:

            nefasta, non “nesta”

  273. mirkhond scrive:

    “ma al Sud non è meglio, anzi sono meridionali gli ultimi cantori di Cavour”

    Assieme a Sergio Romano, sì purtroppo.
    Però c’è sempre più gente che sta prendendo coscienza della mistificazione risorgimentalista.

  274. mirkhond scrive:

    “senza la caduta di Metternich, mai Carlo Alberto avrebbe osato attaccare l’Austria”

    Questo è poco ma sicuro.
    Metternich fu rovesciato il 13 marzo 1848.
    L’insurrezione di Milano scoppiò il 17-22 marzo 1848.
    Carlo Alberto dichiarò guerra all’Austria il 23 marzo 1848, quando Radetzky aveva già abbandonato Milano con le truppe diretto verso il Quadrilatero dove giunse intorno all’1-3 aprile 1848.
    Carlo Alberto (e assieme a lui gli insorti milanesi e veneti, oltre ad altre aree dell’Impero), ritenevano che il crollo dell’Austria fosse imminente.
    Anche il fenomeno delle diserzioni, tanto reclamizzato dalla propaganda antiasburgica di ieri e di oggi, avvenne più in un clima da “8 settembre” da “morte della patria” e dal “tutti a casa”, tipici di una società che sembrava che stesse per affondare.
    Naturalmente non si vuol vedere coloro che in quel marasma, tra feldmarescialli, ufficiali e soldati semplici, non persero la bussola restando fedeli all’imperatore (seppure in quel momento oggettivamente debole e impotente), supportati da una parte notevole delle popolazioni contadine dell’Impero, che guardavano ancora con fedeltà alla Corona Asburgica.

  275. mirkhond scrive:

    Comunque alla fine Nicola I l’Austria la salvò ugualmente nell’aprile-agosto 1849, ma col concorso della stessa Inghilterra, preoccupata dell’espansionismo francese e anche russo, sulle ceneri dell’Austria….

  276. mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    Già che siamo in tema, che ne pensi della questione dei Goti di Crimea?
    Cosa ne pensi del resoconto dell’ambasciatore Busbecq del 1560-1562, in relazione alla persistenza di una comunità germanofona parlante un linguaggio gotico, sopravvissuto per oltre un millennio in un piccolo angolo della Crimea?

    • habsburgicus scrive:

      non vedo perché dubitarne..testimonianza preziosa, quindi

      • mirkhond scrive:

        Peucezio invece, dubita dell’origine svedese dei Goti.
        Cosa su cui non sono d’accordo.

        • habsburgicus scrive:

          son cose diverse…io non vedo ragione di dubitare che esistessero (ancora) persone di lingua germanica, che si facevano chiamare Goti
          che poi fossero di origine svedese, è opinabile

          • mirkhond scrive:

            Per “svedese” bisogna intendere il Gotaland.
            E le testimonianze archeologiche non mi sembrano smentire l’origine dei Goti nel Gotaland.

        • Peucezio scrive:

          Non è che ne dubito io, ti riferivo quello che dicono gli studiosi, che sono divisi o comunque non ritengono di avere prove sufficienti.
          Io ne so troppo poco, praticamente nulla, per avere un’opinione mia personale.

  277. mirkhond scrive:

    “li raccomanderei di divertirsi; per mettere la testa a posto c’e’ tempo!”

    Il fatto è che chi si diverte, alla fine viene pure premiato.
    Chi vuol fare sul serio, perché non ama le avventure, alla fine resta fottuto e solo….

  278. mirkhond scrive:

    “oggi invece, per entrare in Europa, devi sconvertirti e cessare di essere cristiano :D”

    Non si è mica obbligati ad entrarci, se il prezzo dev’essere quello di rinnegare Cristo….

    • habsburgicus scrive:

      e infatti ogni persona di buon senso vorrebbe uscirne 😀 ma con i “dirigenti” che un po’ tutti si ritrovano..utopia 😀

      • Francesco scrive:

        ma io non voglio uscire dall’Europa, voglio cambiarla fino a quando sia un posto decente per viverci!

        • habsburgicus scrive:

          chi ti ha ascritto alla categoria delle “persone di buon senso” ? 😀 😀 😀

          (prima élites, e non éltes, e senza dubbio molti altri casi simili, in passato e…in futuro !
          purtroppo non si può correggere)

          • Francesco scrive:

            caro Hasburgicus

            l’Europa è roba mia, senza i cristiani non ci sarebbe stata (non sono certo che valga il contrario ma essendo europeo non mi interessa poi tanto)

            e quindi per me resistere è molto importante, quattro stronzi di massoni e giacobini non la avranno vinta!

            altro che buon senso, qui è guerra totale (del resto loro usano disinvoltamente qualsiasi arma)

            peccato un Papa argentino e svagato che si occupa di “sorella Terra” e di Naomi Klein

            😉

          • gotcha scrive:

            ma quando l’europa sarà finalmente la land of opportunities dei tuoi sogni, non è che poi ti annoierai?

          • habsburgicus scrive:

            l’Europa è roba mia, senza i cristiani non ci sarebbe stata

            @Francesco
            tu sei una bravissima persona, con idee di fondo in sostanza giuste….e, dove sbagli, lo fai in buona fede…con te (e i tuoi seguaci, se ce ne fossero) sarebbe sempre possibile collaborare…
            dovresti solo riuscire a capire che i mali che tu giustamente deplori hanno una causa precisa, ancorché indiretta, ed è W.C (vabbè, anche una remota, la rivoluzione francese, ma se andiamo indietro dobbiamo arrivare a frà Martino, senza dubbio-contro la sua volontà-il più nefasto uomo della Storia)
            il giorno che lo comprenderai e maledirai il ciurcillume, sarai pronto per conoscere la Verità 😀
            ci sei lontano, ma ci puoi arrivare 😀

          • Francesco scrive:

            beh, non trovo pessima l’idea di leggere la Bibbia, anche se il resto del martinesimo è pessimo.

            pure l’idea di dare uno sguardo critico alla tradizione è accettabile (già lo dice San Paolo) anche se l’illuminismo ha fatto ben altro

            ma WC ha troppe qualità perchè lo si possa buttare a mare per colpa di Naomi Klein

            e i nemici di WC non hanno alcuna vera qualità, tutti e due

            ciao

  279. mirkhond scrive:

    Come pensi di cambiarla?

    • Francesco scrive:

      inizierei a starci a modo mio

      poi vediamo cosa si può fare

      i nostri maggiori hanno cambiato l’Impero Romano

      🙂

  280. mirkhond scrive:

    “e poi ne ho basta sulla “rozzezza” dei Franchi
    questa gente costruì una Civiltà, su basi romano-cristiane, e con l’aiuto della Chiesa di Roma”

    Nel X secolo, converrai che erano molto più arretrati rispetto alla Romània bizantina.

    Civiltà che in seguito, all’inizio ancora in parte cristiana, dominerà il mondo da fine XV secolo al 1914….”

    Ah, ecco, è questo che ti attrae, il DOMINIO DEL MONDO.
    Però, come tu stesso noti, questo avvenne a partire dal XV secolo, quando il Frangistan era più colto rispetto al X secolo…..

    “e che oggi è finita per l’apostasia e la stupidità generale (soprattutto doo la nesta rivoluzione francese, follia pure e anti-naturale :D), in primis delle cosiddette éltes (da moltissimi anni pessime e indegne del nome)”

    Qui non posso che essere d’accordo.

    “ora di applicare la rivalutazione anche all’alto Medioevo occidentale, eh
    l’innesto germanico sulla civiltà romana fece grande l’Europa..anzi solo quella è l’Europa VERA (in ciò mi differenzio da Peucezio, anti-germanico)
    oggi finita per sempre..c’é l’UE, che ne è l’antifrasi :D”

    Anche qui pienamente d’accordo con te.
    Quanto a Peucezio lui è antigermanico nella misura in cui è antianglosassone (e qui come me 😉 ).
    Se l’Inghilterra e la sua diabolica filiazione a $telle&$tri$ce non avessero fatto e non fossero ciò che sono, tale antigermanesimo sarebbe in lui molto più diluito.
    Il fatto è che Peucezio vede il mondo germanico alla luce del protestantesimo e di quella germanicità diluita e “infrociata” che è l’Inghilterra e le sue filiazioni.
    Questa sua difficoltà a fare i doverosi distinguo, lo porta a certe sue posizioni.
    Quanto a cosa sia Europa e cosa no, sono invece con Peucezio, in quanto da baresi, e dunque meridionali, e dunque mediterranei, siamo gente di frontiera e abbiamo dunque un rapporto (e un immaginario) geopolitico molto diverso dal tuo, uomo del nord e piemontese.
    Io faccio fatica a sentirmi “europeo” nel senso di Frangistan profondo a te comprensibilmente così caro.
    Noi abbiamo avuto una forte influenza bizantina che manca nel tuo vissuto.
    Sull’unione europea infine, concordo con te.

    • Peucezio scrive:

      “Quanto a Peucezio lui è antigermanico nella misura in cui è antianglosassone (e qui come me 😉 ).”

      Non è del tutto esatto.
      Non amo i Germani in genere, perché non amo i barbari del nord e tutti i popoli non stanziali ed evoluti, con la specificità però che i Germani hanno prodotto il protestantesimo. E questo riguarda anche metà dei tedeschi, olandesi, frisoni, scandinavi, ecc., non solo gli anglosassoni (che restano il peggio).

      Poi altro sono i tedeschi (in generale, salvando, al di là della religione, anche molti luterani), che, benché nominalmente germani, hanno dimostrato una capacità di fare propri e incarnare i valori della classicità per cui li ritengo mediterranei ad honorem e quindi, in fondo, non germani.

      • PinoMamet scrive:

        Mah…
        ti dirò che secondo me i tedeschi la classicità l’hanno studiata molto, ma capita poco, e assuntone i valori per niente.

        Un popolo di grandissimi studiosi precisi e attenti, quello sì; ma sempre curiosamente lontanissimi, per sensibilità, all’oggetto dei loro studi, che infatti hanno sostanzialmente frainteso.

  281. habsburgicus scrive:

    già le Crociate furono un’epopea..purtroppo sprecata e, alla fin fine, controproducente
    invece in Iberia già nell’XI secolo eravamo più forte..
    già poco dopo il 1000 i pisani incominciavano a insegnare l’educazione ai saraceni nel mediterraneo occidentale !
    i grandi viaggi iniziati in XIII secolo (terra) e da XIV secolo (mare) sono anche un’altra gloria imperitura della Cristianità franca !
    P.S: ho letto che in Argentina i rossi, su proposta credo dei rossi boliviani (buoni quelli 😀 anche se Miguel giustamente ha parlato di filiazione più complessa) e tenendo in conto i desiderata dei rossi venezuelani, hanno rimosso la statua del grande e sommo Cristoforo Colombo, italianissimo e cristianissimo..ulteriore indice della decadenza e dell’odium sui
    Colombo e Magellano non si toccano !

  282. mirkhond scrive:

    Il giudizio su quei pellegrinaggi armati franchi, poi conosciuti come crociate (a partire dal XVI secolo) è piuttosto complesso.
    Se tali spedizioni costituirono un indubbio arricchimento economico e culturale tra mondi diversi, furono però anche causa di quel conflitto profondo e insanabile con l’Ortodossia bizantina e che alla fine, avvantaggiò solo la Sunna turca, soprattutto ottomana.

    • Francesco scrive:

      tutta colpa di Venezia, che è figlia di Bisanzio!

      figlia ingrata e ndrocchia, direi

      doveva vincere Genova!

      😀

  283. mirkhond scrive:

    Inoltre l’Oriente franco fu annientato anche per l’incapacità dei suoi leaders di fare un fronte unito.
    Non solo rimasero sempre un’esigua aristocrazia dominante, ma erano pure divisi ferocemente tra loro.
    Per non parlare di come trattarono le loro maggioranze CRISTIANE ortodosse e giacobite.
    Solo con gli Armeni il rapporto fu più fecondo, ma alla fine anche qui, lo scontro tra i franchizzanti e coloro che restavano fedeli alle tradizioni ARMENE della Chiesa Armena Apostolica, favorì il crollo dell’Armenia cilicia nel 1375 ad opera dei Mamelucchi egiziani.

  284. mirkhond scrive:

    “Colombo e Magellano non si toccano !”

    Se toccano Nostro Signore, figuriamoci due poveri mortali! 🙂

    • habsburgicus scrive:

      lo so..mala tempora currunt 😀
      e noi allora rispondiamo toccando il loro Lenin e il loro Marat:D
      (P.S: in Ucraina si è decisa la de-marxistizzazione delle strade e dei toponimi..basterebbe questo ad appoggiare l’attuale regime 😀 fatto salvo che è pessimo, ma gli altri sono ancor peggio !)

  285. mirkhond scrive:

    Di che ti meravigli, se ci sono docenti universitari che hanno esaltato (esaltano tuttora?) i sacrifici umani della Mesoamerica precolombiana, in nome di un terzomondismo fanatico ed estremo, in odio al Cattolicesimo?

    • habsburgicus scrive:

      non mi meraviglio-…constato
      così come prende atto (nessun novità qui) delle latitanza, ad essere buoni, delle gerarchie ecclesiastiche
      ci fosse una gerarchia “vera”, risponderebbe santificando in un colpo solo Colombo, Magellano e Pio XII !
      Colombo lo propose Roselly de Lorgues, nell’Ottocento
      Pio XII è intuitivo e già proposto
      Magellano è una novità lo propongo io 😀

  286. mirkhond scrive:

    La demolizione della figura di Colombo, nacque nel tardo XIX secolo negli U$A, col ritrovamento di false steli norrene, tipo la Pietra di Kensington (opera di un norvegese emigrato) e portata avanti con le scoperte dell’insediamento norvegese in Groenlandia del X-XV secolo, e dei ritrovamenti dell’Anse au meadows nell’isola di Terranova di un piccolo insediamento norvegese dei primi dell’XI secolo dopo Cristo.
    Scoperte che portarono il presidente usano Johnson nel 1968 a proclamare Leif Eriksson il vero scopritore dell’America e fissarne la data al 9 ottobre.
    Peccato che Eriksson e i suoi Norvegesi erano da poco diventati CATTOLICI e l’insediamento groenlandese con tanto di diocesi e vescovo di Gardar tra XII e XIV secolo, erano CATTOLICI.
    Inoltre, malgrado alcuni tentativi di espansione anche missionaria, compiuti dai Norvegesi di Groenlandia agli inizi del XII secolo, tale avamposto frangistano cattolico in America rimase chiuso e sterile, non lasciando quasi per nulla tracce nel Nuovo Mondo.
    Dunque, con tutti i veri o taroccati precursori di Colombo, i viaggi del genovese furono davvero l’inizio di un mondo nuovo che da allora (e non prima), cambiarono per sempre la storia della Terra.
    Idem con Magellano, il quale a differenza di Colombo, non solo non ebbe alcun incarico politico (e predatorio), ma finì col rimetterci la vita nel suo viaggio intorno al Mondo.
    Viaggio che dimostrò definitivamente che le terre scoperte NON erano l’estremità orientale dell’Asia (come creduto da Colombo fino alla fine della sua vita), ma appunto una nuova e sconosciuta terra….
    Tipo il pianeta recentemente scoperto dalla Nasa e che, pare avrebbe condizioni simili alla Terra.
    Peccato che dista dalla Terra 1400 anni luce! 🙂

    • PinoMamet scrive:

      “e dei ritrovamenti dell’Anse au meadows nell’isola di Terranova di un piccolo insediamento norvegese dei primi dell’XI secolo dopo Cristo.”

      Io continuo a credere che questo- che finora è l’unico “autentico”- sia un altro bel falso, ma ci vorrà un secolo perché lo ammettano.
      Io voglio vivere fino a tanto, per la soddisfazione di poter dire “ve l’avevo detto”
      😉

  287. mirkhond scrive:

    Perché credi che sia un falso?

    • PinoMamet scrive:

      1- perché sono italiano 😉

      2-mi puzza che sia l’ unico ritrovamento del genere. Se fosse vera la teoria che la saga di Vinland racconta un fatto storico, seppure romanzato, pare strano che l’unica traccia rimasta sia quella… e veniamo al

      3-l’unica traccia rimasta che pare essere saltata fuori dopo anni e anni in cui la si è cercata ovunque, e spesso fabbricata alla bisogna, perché dovevano essere stati i nordici a scoprire l’America…

      4-trovata da un gruppo di studiosi scandinavi…

      5-e che appare al contempo sia sovradimensionata per gli usi di un piccolo gruppo, sia abitata pochissimo per le sue dimensioni…

      6-e che ricorda molto (ma non trovo più il link) un qualunque insediamento temporaneo di balenieri, in cui peraltro fucine e cantieri navali erano molto più giustificate anche per il breve periodo, visto che serviva proprio a quello…

      7-e che il governo canadese si è affrettato a “ricostruire” vichingamente

      Faccio notare che anche il sito del primo insediamento eur… ehm.. spagnolo sul continente americano, dove rimase incagliata la Santa Maria di Colombo, non ha lasciato tracce archeologiche di rilievo.
      Eppure non c’è bisogno di queste per non dubitare della colonizzazione spagnola dell’America, perché è già abbastanza evidente da sola…
      forse un po’ troppo per i gusti di qualcuno 😉

  288. mirkhond scrive:

    Che ai Norreni e ai Wasp Colombo stia sul cazzo, è noto da tempo.
    Ne parlò anche l’ammiraglio e storico statunitense Samuel Eliot Morison (1887-1976), autore di una storia delle esplorazioni in Nordamerica del 1971.
    Però, se compariamo le saghe norrene ai ritrovamenti archeologici, scopriamo che se in Groenlandia si formò effettivamente una colonia norvegese, durata quasi 500 anni (le ultime notizie certe della sua esistenza risalirebbero al 1408), ne Winland, i Norvegesi non fondarono affatto insediamenti stabili, ma solo effimeri tentativi, presto falliti e per l’esiguità dei colonizzatori (se l’insediamento dell’Anse au Meadows è autentico, non vi abitarono più di 75-90 persone), e per l’ostilità degli skraeling (termine norreno spregiativo per indicare gli indigeni di Groenlandia e Winland; presumibilmente gli Amerindi di cultura Dorset, gli Algonchini e in seguito gli Inuit).
    Questi erano per lo più contadini in cerca di terre, non di oro o pietre preziose.
    Lo stesso insediamento groenlandese non dovette avere mai più di 10.000 persone, date le condizioni climatiche, oggettivamente difficili (anche se tra X e XIV secolo pare che il clima fosse molto più mite).
    Insomma un insediamento esiguo, mancanza di interesse da parte dei governi delle terre di provenienza dei coloni, (la Norvegia dell’XI secolo, non era la Spagna o il Portogallo del XV-XVI secolo), e l’incapacità di difendersi e sottomettere gli Skraeling, determinarono la fine dell’effimero tentativo norreno di insediarsi in Winland.
    Però un documento islandese del 1347, afferma che in quell’anno giunse in Islanda una nave che trasportava legname dal Winland!
    E’ dunque possibile che, come hai detto, a Terranova vi fossero solo degli scali per pescatori e per la raccolta di legname, inesistente in Groenlandia, e che col passare del tempo tali scali andassero persi per le ragioni sovracitate.
    Una cosa è certa, la colonia norvegese di Groenlandia, assieme all’Islanda, negli anni 1261-1267 si sottomisero al re di Norvegia in cambio di 6 navi l’anno per la seconda, e di 1 nave l’anno per la prima, per essere rifornite di beni di prima necessità e che, evidentemente, non era possibile reperire in loco.
    Quanto a Terranova, sappiamo che, dopo il viaggio di Caboto del 1497-1498, i pescatori bretoni vi crearono delle stazioni e dei banchi di pesca, e dove lavoravano il merluzzo (le più antiche testimonianze certe di tali presenze risalgono al 1504).
    Tuttavia tali scali NON divennero insediamenti stabili ancora all’alba del XVII secolo, ma solo stazioni temporanee per la lavorazione del merluzzo pescato.
    Forse è possibile che già i norvegesi tra XI e XIII secolo almeno (o forse ancora fino al XIV secolo, se teniamo conto del documento del 1347 sovracitato), stabilissero su Terranova solo delle stazioni temporanee per la pesca e per la raccolta del legname.

    • habsburgicus scrive:

      e una del Sudamerica (ancora migliore), del 1974….
      Morison però era un signore….non dico che avesse sempre ragione, ma rende giustizia a Colombo e Magellano…e tanto mi basta ! (e pure allo sconosciuto Ladrillero, che navigò in sud Cile nel 1557 :D)

      • mirkhond scrive:

        Quella del Sudamerica non la conosco.
        Concordo però sul giudizio positivo su Morison, che sia pur wasp, mi sembra abbastanza equilibrato.
        Almeno riguardo allo sgomberare il campo dai falsi scopritori dell’America pre-Colombo.
        A parte i Norvegesi che però vengono ridimensionati e valutati in una luce più corretta.

        • habsburgicus scrive:

          Morison da giovane lesse Edward Gaylord Bourne, purtroppo tolto ai mortali in giovane età…e ciò lo vaccinò, insegnandogli il rispetto per la civiltà iberica
          (pur Morison ogni tanto è anti-apagnolo..e ci sta..in più quando critica gli spagnoli di mal ripagare gli esploratori, non sempre ha torto, eh)

          il mondo nordamericano colto, ma intendo colto nel vero senso della parola, abbandonò l’ispanofobia e la cattolicofobia a fine ‘800 e sino a c.a 1955/1960..soprattutto nella puritana e colta Boston e in tutto il New England (dove già c’era stato Prescott, una sorte di precursore…non osò fare il passo ultimo, mantenne alcune opinioni arcaiche ma per l’epoca fu grtandissimo)….purtroppo ciò non penetrò nelle masse ignoranti e nei molto più pericolosi semi-colti, se non a tratti e come moda effimera..bastava un articolo di giornale per farli tornare all’atavismo anti-ispanico
          in più da fine ’50-’60, con la “rivoluzione culturale” anti-Cultura (vulgo Sessantotto) quel mondo erudito finì..e il sinistrismo più becero da allora regna nel New England e non solo lì (gender, perversioni a gogò, femminismo, anti-europeismo ecc ma sordità assoluta ai temi sociali, eh su quello son rimasti conservatori )

  289. mirkhond scrive:

    Errata corrige: l’Anse aux Meadows

  290. habsburgicus scrive:

    si, i nordicisti di cui parla Mirkhond c’entrano (così come gli ultra-protestanti, speso le stese persone)..ma non son quellia ll’origine..anche perché contano come il due di picche
    e non sono pure i seguaci di Vignaud (franco-americano), separato ma neanche poi troppo 😀 dai primi, il quale si “limitava” a negare l’intuizione di Colombo (in breve, Colombo, nona vrebbe mai voluto buscar el Levante por el Poniente ma scoprire/riscoprire certe isole)
    fin qui sono teorie, viziate magari da pregiudizi, ma ci stanno 😀
    gli attacchi a Colombo cui alludevo, molto più gravi, con tanto di accuse come “genocida” attaccano i fondamenti della civiltà europea !..non è questione di priorità che posso anche lasciare ai Vichinghi, se a loro fa piacere..purché i loro discendenti ammettano francamente che solo Colombo fece epoca e cambiò la Storia aprendo un’era nuova, mentre Leif Eriksson e altri non ebbero alcun seguito

    • PinoMamet scrive:

      “gli attacchi a Colombo cui alludevo, molto più gravi, con tanto di accuse come “genocida” attaccano i fondamenti della civiltà europea”

      Non saprei se mi spingerei fino a tanto, ma gli attacchi a Colombo di questo tipo sono abbastanza ingenerosi.
      Colombo non era un “santo” (anche se probabilmente arrivò anche a pensare di esserlo) e non fu particolarmente tenero verso i nativi, che, anche per giustificare meglio i primi viaggi che non avevano prodotto le ricchezze promesse, arrivò a pubblicizzare come ottimi schiavi.

      Detto questo, rispecchiava semplicemente la mentalità dell’epoca, e, solo per il fatto di esservi sbarcato per primo, non credo sia giusto dargli la colpa di tutto quello che è successo nelle Americhe…

      • mirkhond scrive:

        Concordo.
        Anche perché la Corona Spagnola cercò di moderare la politica di sfruttamento attuata da Colombo e dai primi conquistadores.
        La maggiorparte delle spaventose morti amerindie fu dovuta più alle epidemie provocate dal contatto con i primi coloni spagnoli, piuttosto che ad una deliberata politica genocida.
        La mentalità latina e cattolica degli Spagnoli puntava all’assimilazione, e già i primi conquistadores non esitarono a convivere o addirittura sposare donne indie, dando origine al volto mestizo dell’America latina che, a mio parere, è una delle maggior glorie della conquista spagnola.

      • PinoMamet scrive:

        Infatti.
        Ricordo sempre che, tolto l’aspetto folcloristico delle immagini di “castas” (già abbastanza impensabili nel mondo anglosassone, dove la “miscegenation” era semmai una vergogna, non una “cartolina per turisti”), il sistema “latino” prevedeva, anzi, in una certa misura era pensato in funzione di una società mista

        (con un certo grado di tolleranza: nella realtà- leggendo le biografie di personaggi latino-americani capita spesso di notarlo- personaggi chiaramente “misti” vengono fatti passare per “spagnoli creoli” per qualche inghippo burocratico, o corruzione, o perché sì… poi bastava che la moglie partorisse sulla nave che andava in Spagna, e voilà, i figli sono miracolosamente “peninsulares” e bianchi immacolati…)

        mentre quella anglosassone (con la parziale eccezione di alcune zone del Sud di influenza francese, dove si parla di “quadroon”, “octoroon” ecc.) era costruita perché il bianco restasse bianco, e il negro negro… anche se magari bianco per sette ottavi, almeno in teoria.

        • mirkhond scrive:

          Se il Nordamerica fosse stato colonizzato solo da Francesi e Spagnoli (e Russi tra Alaska e California), forse oggi avremmo anche lì delle culture più apertamente mestize, e cattoliche e ortodosse.
          Invece purtroppo…..

    • PinoMamet scrive:

      Una cosa che un po’ c’entra e un po’ con l’intervento di Habs:

      copio e incollo da qua
      http://www.emiliosalgari.it/appunti_di_viaggio/index_biblionweb.htm
      (non riesco a linkare direttamente, perciò chiedo scusa all’autore che comunque si firma in fondo)

      ” I deliri letterari del compagno Paco Ignacio Taibo II

      Il libro di Taibo, quello sulle Tigri della Malesia? Se ti capita, non leggerlo …

      Questo è il consiglio che mi sentirei di dare a chiunque mi chiedesse pareri su questo romanzo (1), perché non ho mai letto cosa più deprimente, assurda e vergognosa su Salgari. E lo dico io che in genere mi infiammo per ogni più piccola cosa abbia anche solo la parvenza di appartenere al mondo salgariano.
      Un testo balzato agli onori della cronaca, con ampia pubblicità su giornali e tv, ma che risulta fin troppo bene essere niente altro che un manifesto politico (di sinistra, neanche a dirlo), rispettando infallibilmente tutti i dogmi del caso. Con la pretesa, poi, di attualizzare la scrittura dello scrittore veronese (secondo Taibo schiava e costretta dal bigottismo di fine Ottocento), si infarcisce il tutto con bestemmie, sesso e maleparole.
      Ed eccomi, pezzo dopo pezzo, a criticare il testo che l’autore definisce un pastiche salgariano. A me sembra più una vera porcheria, un guazzabuglio letterario; l’editore recensisce il testo come nuovo avvincente capitolo della saga salgariana(2): evidentemente, ha così poco rispetto, anzi quasi disprezzo, per il povero Capitan Emilio.

      Cominciamo dall’introduzione; Taibo dichiara che la stesura del romanzo è stata preceduta da una scrupolosa raccolta di informazioni su testi, racconti di viaggi, enciclopedie e una meticolosa rilettura della saga salgariana di Sandokan […] e del seguito scritto da Luigi Motta(3) (perché poi leggere Motta? O perché non leggere gli altri epigoni e falsari?).
      Eppure a me non sembra.
      Dopo siffatta ricerca come si può scrivere che Sandokan è malese ed è nato a Sarawak?(4) (mentre è bornese ed è nato nell’odierno Sabah)

      [segue una lunga lista di citazioni imprecise, che interessano gli appassionati salgariani ma non sono pertinenti qui- nota mia]

      Che Kammamuri era un animista, praticamente prossimo all’ateismo?(10) (mentre è un seguace di Visnù)
      Che Sandokan era stato educato come mussulmano? Ovviamente no,…? (11)(ovviamente sì! Sandokan crede in Allah e Maometto, se pure a suo piacimento)
      Che Charles Brooke è figlio di James?(12) (mentre è il nipote)
      Ce ne sarebbe abbastanza per allontanare ogni appassionato salgariano dalla lettura di questo obbrobrio. E anche ogni onesto lettore dovrebbe considerare che nella stesura di un romanzo storico, specialmente quando si ha a che fare con elementi reali o appartenenti ad altra letteratura, la ricerca di fonti e documentazioni è un’operazione da non sottovalutare.
      E non venitemi a parlare di licenze poetiche!

      Ma siamo appena all’inizio…

      Fin dall’introduzione, Taibo coglie quel luogo comune che suggerisce di identificare l’isola di Mompracem con l’odierna Keraman(13), seguendo la sbagliata idea suggerita dal giornalista Raiola negli anni ’70(14). È un argomento questo (per altro sconfessato dallo stesso Salgari(15)) su cui tanto si è scritto e dibattuto, e su cui presto verrà scritta la parola fine, per mezzo di un saggio di prossima pubblicazione. In definitiva, Mompracem non è Keraman, anche se Taibo lo fa dire agli stessi padroni di casa(16).
      Vi è poi tutta una serie di intromissioni che niente hanno a che fare con Salgari, ma che non possono mancare in un testo d’indottrinamento politico o in una rivista di partito, incluso il biasimo per le attività dei nemici, e dei nemici stessi.
      Si comincia ovviamente con la politica nuda e cruda, quando l’autore segnala l’appropriazione indebita dell’opera salgariana da parte del Fascismo e dei suoi deliri imperiali(17). Mi sembra però cosa naturale, se si considera il ciclo dei pirati della Malesia in chiave antibritannica, che il regime di Mussolini abbia innalzato i romanzi di Salgari ad opera fondante della cultura italiana dell’epoca.
      Inoltre è bene ricordare come l’indole espansionistica e imperialista dell’Italia fascista è in perfetta sintonia con quanto auspicava il giovane Salgari nell’età giolittiana, quando lavorava come cronista nelle redazioni dei giornali veronesi.
      Mi verrebbe però da proporre le stesse domande che si fa Taibo sul ruolo che potevano avere gli eroi di Salgari nella guerra d’Abissinia o a fianco delle camicie nere(18). Cosa avrebbero fatto invece di fronte ai presunti liberatori del popolo, assurti poi a spietati tiranni quali Fidel Castro, o i più recenti Morales e Chavez? Come si sarebbero comportati dinanzi alla barbarie di macellai come Mao Tse Tung e dei cambogiani?
      La risposta, alle mie domande così come a quelle di Taibo, è unica: la politica non cerchi di fare del salgarismo una bandiera, né che sventoli a destra né a sinistra.
      Seguono quindi gli altri cardini della più pura cultura revolucionaria, come la lotta ai cosiddetti padroni o poteri forti, la rinnegazione di qualsiasi dio e religione, il sesso libero come contrapposizione al falso perbenismo borghese, che saranno affrontati di seguito.

      Girando pagina (e siamo sempre all’introduzione), Taibo dichiara come accentuerà la tensione politica e la pulsione anticolonialista delle avventure delle Tigri(19). Ma questo è un elemento assolutamente secondario nella letteratura salgariana ed io davvero non riesco a trovare questo slancio politico di cui parla Taibo.
      Forse nella lotta per il possesso di Marianna Guillonk e di Mompracem? (Le Tigri di Mompracem)
      Forse per la liberazione di Tremal-Naik? (I pirati della Malesia)
      Forse nella distruzione della setta dei thugs? (Le due tigri)
      Forse nella conquista del trono dell’Assam? (Alla conquista di un Impero)
      Forse nella riappropriazione dei diritti di nascita di Sandokan? (Sandokan alla riscossa)
      Forse nella rioccupazione di Mompracem? (La riconquista di Mompracem)
      Forse nella difesa del regno di Surama, dal cugino pazzo? (La caduta di un impero)
      Forse, ma non lo so …

      Quel che è certo è che i luoghi comuni sorti nel tempo, che vogliono gli eroi salgariani come paladini del bene assoluto che lottano contro le ingiustizie, non sono veri in maniera assoluta. I personaggi di Salgari, sebbene abbiano un codice etico che spesso coincide con gli ideali di giustizia universale e di libertà, non si danno soverchio pensiero di ciò che accade intorno a loro in termini politici e/o sociali. Hanno le proprie vendette e i propri tormenti di cui preoccuparsi. Sono, così come il Corsaro Nero che bellamente ha in testa solo Wan Guld e non si cura delle atrocità dei discendenti dei conquistadores, dei simpatici egoisti da romanzo, non modelli da lotte di classe. Dicevo di interventi esterni e improbabili, di cui i più fastidiosi sono le parentesi sessuali, che l’autore prova a giustificare nella sua introduzione dicendo che i testi salgariani sono decisamente intrappolati nelle convenzioni della letteratura per ragazzi ottocentesca a cui […] non poteva sfuggire(20).
      No, mio caro tovarish Taibo, l’opera salgariana non nasce come letteratura giovanile. Pertanto le sue aggiunte vergognose, amico Paco, che vanno dalla fornicazione (21)quasi esplicitata all’abominio costituito dallo stupro di alcune suore (non credo infatti che fossero consenzienti), se le tenga per lei e non ci venga a raccontare che mancano dalle avventure dei pirati della Malesia per via delle convenzioni ottocentesche.
      La letteratura di Salgari sarà anche figlia di certi condizionamenti culturali, ma fa si che i suoi personaggi rispettino sempre quel codice etico richiamato poc’anzi.
      Sandokan (inteso come archetipo del personaggio salgariano) non va a puttane perché è nato con la morale pudica e censoria del XIX sec., ma perché fa dell’amore puro, quello romanticamente inteso (da romanzo appunto) un principio di vita: ama una sola donna, una e una soltanto, la sposa e quando questa esce di scena, cessa ogni sua ambizione amorosa.
      Non manca poi l’elogio del turpiloquio, che culmina con più o meno velate bestemmie (22) e imprecazioni di dubbio gusto. Infatti, secondo l’autore, attualizzare l’opera di Salgari, significa […] l’uso di nuovi insulti. Bah! Evidentemente io ho un’altra concezione dell’attualizzazione di un libro.
      Così Sandokan arriva a dire a Yanez europeo di merda(23) (includendo nell’accezione anche l’europea Marianna?) a cui il portoghese risponde a tono con lurido principe malese di merda(24).
      Perché volere in tutti i modi, consentiti e non, ostentare una propria avversione attraverso la bocca di qualcun altro? Fuori luogo, oltre tutto. Esistono pamphlet e sedicenti saggi o trattati di pensiero per esternare le proprie convinzioni, senza scomodare e infrangere miti inossidabili della letteratura.
      Il linguaggio scurrile e le parolacce di Sandokan e compagni, ancora una volta non sdoganano l’opera salgariana dal contestato bigottismo dell’800. Tolgono invece il fascino orientale (non è infinitamente più bello Saccaroa?) e goliardico (talvolta), reso da altre espressioni di disappunto come Corpo di Bacco! o Tuoni di Giove!
      Ma come ho detto, certe creazioni di Taibo che frammentano questo racconto, non fanno che confermare l’idea che l’autore segua semplici imposizioni prescritte dalla sua cultura politica. E tra queste non manca l’avversione per il colonialismo europeo di Taibo (manifestato però dalle parole delle Tigri) che troppo spesso sfocia quasi nell’odio razziale verso i bianchi: Sandokan è abituato a sputare per terra quando parla degli europei(25), condizionato dai brutti ricordi che ha dei suoi precettori presbiteriani (che non esistono).
      Non si recita fino infondo la parte dei compañeros se non si combattono i centri di potere: il nemico numero uno dei pirati di Mompracem diventa così la Banca d’Inghilterra(26), e ogni re o sultano, europeo o non, è considerato un imbecille in quanto investito di autorità, […] tutta quella merda lì(27). E non crediate che Sandokan e Yanez siano più indulgenti con se stessi! Anzi, arrivano anche a rinnegare la propria natura regale, archiviandolo come un breve periodo imbecille della propria vita(28).
      Salto a piè pari ogni commento sui troppo forzati anacronismi, e soprattutto sui vari refusi, su alcune incongruenze ed errori, la cui responsabilità è di difficile attribuzione, perché potrebbe esserci il contributo di traduttore ed editor.

      Uno sfacelo insomma.

      Caro compagno Paco, lei mi è simpatico e altre volte mi piacquero i suoi scritti. Ma stavolta ha esagerato, ha sforato in un campo che non è il suo (e in passato a chi entrava nei propri terreni, si sparava sale grosso!).
      Il suo testo è veramente fastidioso ed illeggibile per ogni appassionato di Salgari. Se ha voluto rendergli omaggio, non era questo il modo. Ha anzi infangato l’onore di alcuni tra i suoi più bei personaggi, che io ho qui la presunzione di difendere.
      Un romanzo che brilla della luce riflessa del successo di Capitan Emilio, ma che è povero anche di trama e costrutto narrativo.
      Lei ha voluto dare ad intendere che attualizzare un libro scritto nel XIX introducendo nuovi insulti, sesso e quant’altro lo rendesse più leggibile. Non prendiamoci per il naso, su! Siamo onesti. Lo dica apertamente: ciò lo rende (forse) più vendibile… Ma questo lei non poteva dichiararlo liberamente, giusto? O sarebbe entrato anche lei in quella categoria che tanto depreca, quella dei capitalisti. Capitalisti della letteratura che azionano la macchina libraria senza curarsi del prodotto finale e della sua qualità.
      Lo specchio dell’attuale editoria, insomma…
      Questo libro, il cui successo è ormai garantito da un ampio battage pubblicitario, merita tutto il rimprovero della comunità salgariana ed è addirittura più scabroso di tutti i falsi romanzi attribuiti a Salgari che videro la luce negli anni successivi alla morte del grande scrittore d’avventura.
      Oh! Mi rendo conto che potrei essermi espresso in maniera piuttosto leziosa e desueta… mi correggo subito: il suo libro, caro Taibo, è un sacco di merda, una vera puttanata.

      Cap. Fabio Negro

      [1] Paco Ignacio Taibo II, Ritornano le Tigri della Malesia (più antimperialiste che mai), Marco Tropea Editore Milano 2011, pag. 7

      [2] Anon., , 2011

      [3] Paco Ignacio Taibo II, Op. cit., pag. 9

      [4] Ibid., pag. 13 e seguenti

      [5] Ibid., pag. 53 e seguenti

      [6] Ibid., pag. 56

      [7] Ibid., pag. 301

      [8] Ibid., pag. 16 e seguenti

      [9] Ibid., pag. 112

      [10] Ibid. pag. 54

      [11] Ibid. pag. 193

      [12] Ibid., pag 201

      [13] Ibid. pag. 8

      [14] G. Raiola, Sandokan, mito e realtà, Edizioni Mediterranee Roma, 1975

      [15] E. Salgari, La riconquista del Mompracem, Bemporad Editore Firenze, 1908

      [16] Paco Ignacio Taibo II, Op. cit., pag. 216-217

      [17] Ibid., pag. 9

      [18] Id.

      [19] Id.

      [20] Id.

      [21] Ibid., pag. 82-84 e 275

      [22] Ibidem, pag. 268

      [23] Ibidem, pag. 36

      [24] Ibidem, pag. 187

      [25] Ibidem, pag. 234

      [26] Ibidem, pag. 134

      [27] Id.

      [28] Id.

      • PinoMamet scrive:

        Spero citando (ripeto, con il nome del benemerito autore dell’articolo, con cui peraltro concordo) di non aver infratto alcun diritto di copyright, nel qual caso mi scuso.

        • mirkhond scrive:

          Non ho ben capito il senso di questo intervento, se non il fatto di voler adattare testi e autori di altre epoche alla nostra mentalità.
          Cosa che se da un lato li rende dei classici per tutte le epoche, dall’altra però rischia di snaturarli….

        • PinoMamet scrive:

          Il fatto è che questo autore latino-americano, Paco Ignacio Taibo II, ha scritto un suo personale seguito o riscrittura delle vicende salgariane, in chiave “anticolonialista”.
          Secoli fa, quando leggevo il manifesto (poi si cresce…) la cosa godette di un certo risalto pubblicitario nel mondo “de sinistra” kkkkomunista.

          Questo appassionato salgariano, di cui riporto l’intervento, fa notare che la riscrittura di Paco Ignacio ecc. ecc. è completamente fuorviante, sia come linguaggio, sia, sopratutto, nel voler dare una lettura politica delle innocue avventure immaginate dall’autore veronese.

          Mi pare che la riscrittura- e qui veniamo al collegamento con l’intervento di Habs- si iscriva perfettamente nella tendenza “anti-europea”, anticolonialista a oltranza, “razzista a rovescio” o come la si voglia definire, che in effetti un po’ ha anche stancato…

  291. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Nel 1992 c’era una specie di gioco da tavolo simil-Ravensburger che si chiamava più o meno “Fermiamo Cristoforo Colombo”: scopo del gioco era riuscir a far affondare le caravelle e (presuntamente) salvare i PreColombiani dal Genocidio.

    Non ci ho mai giocato, anche perché non era in commercio come comune giocattolo … ma ricordo benissimo che c’era, sponsorizzato da qualche parte. Stranamente in rete non ho trovato nulla … ma per esistere, esiste. Lo sponsorizzava qualche VIP tipo Jacopo Fo.

    • MOI scrive:

      Sì, insomma: voleva essere “celebrativo dell’Anniversario” …

      • habsburgicus scrive:

        se l’ex-Pres Consiglio (notoriamente non proprio alla fame :D) avesse voluto essere un po’ utile, avrebbe dovuto sponsorizzare un gioco “fermate il treno blindato”, in cui aerei inglesi provavano a bombardare il treno che portava Ul’janov, impedendogli di giungere in Russia a fare corbellerie sanguinose 😀
        tentativo per salvare, ucronicamente, i russi dal genocidio…
        chissà perché idee serie a quel tipo mai vennero 😀

        • mirkhond scrive:

          Quale tipo?

          • habsburgicus scrive:

            un tale che fu Pres Cons 1994, indi 2001-2006, infine 2008-2011..poi cedette ai diktat dell’UE e dei loro lacché nostrani nel modo più vergognoso (alla facciaccia nostra, di italici)
            pensavo non fosse così difficile da individuare…vero, Moi ? 😀

          • mirkhond scrive:

            Ora ho capito, grazie! 🙂

        • Francesco scrive:

          grandissima idea, anche perchè affondato quel treno (!) la storia della Russia e del mondo sarebbe sicuramente cambiata e pare impossibili dubitare che sarebbe cambiata molto in meglio

          ricordo al Duca che i sindacati e i socialisti c’erano già!

          ciao

      • Z. scrive:

        È un punto di vista comprensibile da parte di chi ha combattuto il terrorismo a partire dal 1492.

    • Francesco scrive:

      o se lo era immaginato lui per fare il figo?

      negli USA popolari però il nostro Cristoforo Colombo mi pare ancora molto popolare, un pò ha dato inizio alla loro storia

      • habsburgicus scrive:

        il popolo, dappertutto, ha più sale in zucca delle élites liberals

      • PinoMamet scrive:

        Mah, la popolarità di Colombo negli USA credo sia opera soprattutto della comunità italiana, con il Columbus Day.

        Gli anglosassoni c’hanno la Mayflower, i padri pellegrini e quella gente lì… il Giorno del Ringraziamento
        (che i soliti bene informati hanno cominciato regolarmente a smerdare, quindi almeno in questo Colombo è in buona compagnia…)

        • Francesco scrive:

          però per me lo sanno che prima della Mayflower in America sono arrivate le caravelle di Colombo

          e che senza di quelle i Padri se ne sarebbero andati altrove, non in America

  292. mirkhond scrive:

    Io in quel periodo andavo all’università e ciò che vi ho riportato sul terzomondismo esagerato e fanatico esaltante la splendida Mesoamerica precolombiana, l’appresi da docenti sinistroidi in occasione dei 500 anni della scoperta dell’America.
    La stessa docente che esaltava i sacrifici umani mesoamericani, proponeva di festeggiare l’11 ottobre 1492, come l’ultimo giorno delle libertà amerindie prima dell’arrivo di Colombo.
    Che fu un ladro e un assassino, ma nel contesto di una conquista che, essendo anche un incontro tra due culture che fino al giorno prima erano reciprocamente sconosciute, non poteva non portare un’inevitabile violenza e sopraffazione da parte del più forte.
    Da qui però, ad esaltare i sacrifici umani solo in ODIO al Cattolicesimo (delle porcate dei protestanti a questi docenti non gliene importava niente), si sconfina solo nel fanatismo più abietto e stupido.

  293. mirkhond scrive:

    Una storia non dico obiettiva (che è impossibile), ma almeno più lucida della conquista e della colonizzazione spagnola delle Americhe, dovrebbe tener conto dei lati negativi (che ci furono e pesanti), ma anche di quelli positivi come il combattere religioni fondate su una visione cupa e demoniaca dell’esistente e di cui i sacrifici umani erano il logico clou, oltre che favorire il meticciato.
    A differenza delle colonizzazioni protestanti fondate sul razzismo e sul segregazionismo, fondato su un’interpretazione fondamentalistica ad capocchiam della Bibbia.
    Che poi, come Pino c’insegna ;), il meticciato ci fosse anche nelle colonie inglesi e olandesi è ormai acquisito.
    Ma rimase sempre un fenomeno contrastato e che ha condizionato la cultura di quelle terre fino ad oggi.
    Vedasi le tensioni razziali degli Usa, nonostante Obama….

  294. mirkhond scrive:

    “il mondo nordamericano colto, ma intendo colto nel vero senso della parola”

    Esiste, ma come disse Cardini è davvero molto, molto, molto esiguo ed elitario.
    Pochissimi usani di elevatissima cultura e tantissimi ignoranti influenzati da una delle culture umane più abiette e pericolosamente spietate….

  295. mirkhond scrive:

    Come fanno a piacere a tanta gente?
    Potenza di un immaginario mistificante….

  296. MOI scrive:

    Gender, le origini sataniste di un’ideologia
    di Massimo Introvigne
    11-06-2014

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-gender-le-origini-sataniste-di-unideologia-9441.htm

    […]

    Faxneld distingue fra il satanismo in senso stretto – che ha studiato altrove, e che non è l’argomento di questo libro – e il satanismo in senso lato. In senso stretto, il satanismo è la venerazione tramite riti religiosi del personaggio chiamato Satana nella Bibbia, da parte di persone che credono che esista e che si schierano dalla sua parte. Il satanismo in senso lato è invece l’esaltazione e la promozione di Satana da parte di persone che non credono che esista, ma lo usano come simbolo di un’avversione, spesso spinta fino all’odio, per il cristianesimo, la Chiesa Cattolica, e l’ordine sociale naturale e cristiano. Il poeta massone italiano Giosuè Carducci (1835-1907), con il suo «Inno a Satana», è citato da Faxneld come esempio tipico del satanismo in senso lato.

    Lo storico mostra come Satana sia stato mobilitato anzitutto dai socialisti, dai comunisti e dagli anarchici come agente e motore della ribellione contro le gerarchie tradizionali, la religione e la proprietà privata. Se i riferimenti a Satana del fondatore dell’anarchismo moderno Mikhail Bakhunin (1814-1876) e del socialista Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865) sono noti, Faxneld aggiunge alcuni esempi meno conosciuti. I più originali sono tratti dal mondo socialista americano del XIX e del primo XX secolo – uno dei cui giornali si chiamava Lucifer – e dalla socialdemocrazia svedese che, prima di «imborghesirsi» come partito di governo, nel 1886 proponeva ai lavoratori i «dieci comandamenti di Lucifero», tra cui «Non desiderare la donna d’altri, a meno che sia lei a desiderare te, ma desidera la roba del vicino e portagliela via appena puoi».

    […]

    l’aggressione contro la religione, la famiglia e la proprietà privata è nata in un clima culturale dove l’esempio era il «non serviam» di Lucifero e la bandiera che si sventolava più volentieri era quella di Satana.

    [cit.]

    • gotcha scrive:

      Allora Satana lo portò in alto e in un attimo gli mostrò tutti i regni del mondo, 6, 7 poi gli disse: « Vedi, tutti questi regni ricchi e potenti sono miei. Mi sono stati dati, ed io posso darli a chi mi pare. Ebbene li darò a te, se t’inginocchierai per adorarmi ».

      8 Gesù gli rispose: « Così si legge nelle Scritture: “Adora il Signore, tuo Dio; a lui soltanto rivolgi la tua adorazione” ».

      per me il satanismo è questo. vendersi in cambio di potere. di più, non ne so.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Non è detto che tu ti debba vendere: satanico è il desiderio in sé di potere, inteso come desiderio di dominio sugli altri. Lo insegna Anselmo d’Aosta, mica bruscolini.

        • gotcha scrive:

          questo concetto è ancora più raffinato, e sono d’accordo al mille per cento: penso che sia il succo del satanismo per quanto ne ho capito leggendo il vangelo; ma di fronte a certe bassezze (tipo satanismo solo per farsi beffe della chiesa, che in certe situazioni mi sembra un sano svago da ragazzi), mi sono fermato allo “svendersi”.

  297. MOI scrive:

    Ricordo in “Novecento” di Bertolucci una scena in cui il piccolo Olmo ripete una filastrocca in Piacentino tipo : “Bon, bon, bon … al diavul al magna i padron !”

    • mirkhond scrive:

      Un film molto deprimente e cupo, che ha contribuito a NON farmi amare la cosiddetta “Emilia”…..

      • PinoMamet scrive:

        Non ti do torto: non è piaciuto neanche a me, per lo stesso motivo.

        Positivamente, posso però dirti di avervi ritrovato ben poco dell’Emilia che conosco…

  298. MOI scrive:

    Insomma, torna la vecchia teoria di “Satan” come Prometeo Semitico …

    http://www.newtoncompton.com/libro/la-storia-segreta-di-lucifero

    Angelo del male o fonte luminosa di vita?

    Lucifero viene comunemente assimilato a Satana, ma questa associazione è dovuta a una serie di contaminazioni culturali d’epoca antica, quando la figura dell’angelo ribelle finì per legarsi, presso varie popolazioni, al culto della Grande Madre e poi a quello della sposa della divinità principale. Quando alla predominanza dei culti incentrati sulla figura femminile si sono sostituite religioni patriarcali, Lucifero (il cui nome significa “portatore di luce”, e quindi di conoscenza) si è trasformato nell’antagonista del “vero” Dio. Non a caso, lo stesso Cristo potrebbe aver fatto parte di un culto in cui il ruolo delle donne era centrale e le cui pratiche prevedevano riti mistico-sessuali. La Maddalena sarebbe stata compagna e apostolo preferito del Messia, la depositaria dei suoi insegnamenti, e l’invidia di Pietro e il suo odio per lei sarebbero all’origine di una sistematica rimozione della sua presenza nei testi ufficiali della Chiesa da lui fondata; mentre, al contrario, quelli dei culti gnostici ne conterrebbero ancora tracce. Ai culti gnostici, poi, si sarebbero mescolati quelli di Giovanni Battista, secondo alcuni rivale di Cristo e pertanto ucciso per suo volere. Nei secoli, l’accanimento contro la magia, contro le streghe, contro gli scienziati, contro tutti i luciferini, ovvero coloro che perseguivano una conoscenza diversa da quella codificata, è stata l’arma con cui la religione di Cristo, contraria alla liberazione interiore degli individui, ha tentato di mantenere il controllo; per ironia della sorte, però, proprio questa feroce persecuzione ha finito per rafforzare la carica negativa di Lucifero, dando origine alle varie forme di satanismo, deviazioni perverse e malate dell’opposizione a un Dio padrone.

    [cit.]

  299. habsburgicus scrive:

    en.wikipedia.org/wiki/Dirk_Jan_de_Geer

    un uomo serio e un politico amante della Nazione e del suo popolo (un calvinista, sì, ma quando Calvino non faceva necessariamente rima con cretino :D)…nel 1940 “osò” chiedere (da Londra ! ove si era rifugiato, con il governo) la fine della folle guerra fratricida fra europei..e verrà epurato 😀
    tornato in patria, scrisse articoli patriottici e anticomunisti…e anche di questi fu accusato post 1945 !
    guardate la sua foto…si nota un tipo aristocratico, veramente franco, puramente europeo
    vi dirò, se potessi scegliere :D, io vorrei essere così da vecchio 😀 è un’immagine serena, dignitosa, di un mondo che non c’è più
    oggi nella sua Olanda, che de Geer, ci sono i diritti LGBT 😀 e, non solo lì, si vedono anziani laidi e inguardabili con orecchini e capelli lunghi ….:D
    dicono che si trovò un giusto a Sodoma..orbene, pure nel 1940, si trovò un giusto alla corte del ciurcillume 😀 presso cui rimase poco però 😀 (e, se non fosse tornato in patria con beneplacito dei kattivi tedeschi, temo che sarebbe stato “ciurcillizzato” :D, alla Sikorski)

  300. mirkhond scrive:

    “scusa la risposta tardiva: ero fuori e sono rientrato a Milano solo ora .

    Se tu stessi qui a Bari, mi sentirei un pò meno solo…. :)”

    “Ti dirò, e qui non offenderti, che se da una parte sono assolutamente certo di quanto sia viva e forte la tua sofferenza, dall’altra sembra quasi che tu ne sia affezionato, che tu abbia un terrore fottuto di abbandonarla, come se l’alternativa ti spaventasse ancora di più: uno ti proponoe, non dico la soluzione, ma dei piccoli passi per migliorare un po’ e tu ribadisci con un discorso che, stringi stringi, significa “non vale nemmeno la pena tentare, perché la mia situazione è irrimediabile”. E lo ribadisci come uno che ci tiene, che lo rivendica, quasi fosse una bestemmia auspicare o sperare in un tuo miglioramento!
    Facci caso.
    E, ripeto, sono certissimo di quanto sia acuta la tua sofferenza: tu non ci giochi affatto, non reciti certo, non giochi a fare il sofferente. Ma evidentemente hai una paura spaventosa di fronte all’idea di uscire da questo bozzolo, quasi che la solitudine e la sofferenza, per quanto sgradevoli, essendo cose ampiamente collaudate, fossero più rassicuranti o meno inquietanti di tale incognita.”

    Non mi offendo per niente, perché in effetti l’incognito, il futuro mi hanno sempre spaventato fin da bambino, quando ero costretto a sorbirmi film, telefilm e cartoni animati su saghe spaziali e quell’Universo immenso, infinito, buio che mi terrorizzava….

    “Ma le paure sono nostre proiezioni: uscire dal bozzolo, per quanto all’inizio disorienti fino al panico, è bellissimo ed è infinitamente meglio che vivere nel terrore e nella rinuncia.
    E’ molto difficile – mi dirai.
    Certo, ma noi proviamo sempre a suggerirti piccole cose, mica ti esortiamo a cambiare tutto di colpo e a diventare un avventuriero.”

    Non sono interessato a Firenze o a Bologna, se mi vuoi dire questo.
    Se devo spendere tempo e soldi preferirei farlo altrove….

    “Circa poi la tua percezione di incomprensione da parte degli altri, ci sarebbe da fare un discorso lungo. In sintesi, il tuo problema non sono i tuoi interessi, né i tuoi ideali: conosco persone con interessi stranissimi e con ideali lontanissimi da quelli correnti, che pure vivono molto integrate. Il problema è che non riesci a mediare, a vivere queste cose con una tua integrazione.”

    Chissà come mai….

    “Troverai sempre l’ignorante che non capisce, o per insensibilità e superficialità o anche semplicemente perché poco attrezzato culturalmente. Ma ci sono tantissime persone che sarebbero affascinate dalla tua cultura e anche dalla tua originalità di pensiero.”

    Sempre troppo poche, e attualmente NESSUNA sottomano.

    “Il problema è solo che, per insicurezze tue, la tua peculiarità, che dovrebbe essere un orgoglio e un’identità da affermare con energia, diventa un elemento di debolezza, ti crea un complesso e gli altri se ne accorgono, per cui, invece di sentirti come uno spirito indipendente col fascino che ne consegue, ti percepiscono come uno strano tipo, con idee bizzarre, da non prendere sul serio.
    Ma, ripeto, è tutta una questione della sicurezza in sé stesso che uno fa percepire negli altri: uno con le stesse idee può diventare l’ultimo degli sfigati e degli emarginati oppure un capopopolo che trascina decine di milioni di persone, pronte a dare la vita per le sue idee. Nel tuo caso non c’è bisogno di arrivare a tanto. Ma devi lavorare sulla sicurezza in te stesso.”

    Guarda che io sono insicuro su tante cose, ma NON mi disprezzo.
    Mi basterebbe essere accettato PER COME SONO.
    Ma alla gente, alle donne, così come sono evidentemente NON PIACCIO!

    “La tua attuale psicoterapeuta, giovane e inesperta, probabilmente (io non la conosco, mi baso su quello che mi racconti) non è all’altezza del compito.”

    Diciamo che oltre un certo punto non arriva…..

    “Si tratta di trovare altre strade gratuite o economicissime, ma più efficaci. Su questo si può lavorare, ma è un problema pratico, non è un dramma esistenziale o un destino immodificabile.”

    Chissà dove stanno questi sant’uomini disposti ad aiutarmi…..
    Quanto al mio destino, so solo che ne ho le balle piene, delle mie paure, della mia solitidine affettiva, dell’incomprensione dei più….
    Un giorno, forse, riuscirò a trovare la forza di fare un viaggio da cui non c’è ritorno….
    Magari addormentarmi ai piedi di un grande albero e chiudere per sempre gli occhi ad un mondo in cui mi sono sempre sentito un alieno….

    • Peucezio scrive:

      “Non sono interessato a Firenze o a Bologna, se mi vuoi dire questo.
      Se devo spendere tempo e soldi preferirei farlo altrove….”

      Veramente mi basterebbe che uscissi di casa e cercassi qualsiasi luogo di aggregazione o socializzazione, anche a un isolato da casa, se c’è.

      Però giuro che davvero non capisco questa tua ossessione per i luoghi. A te servono persone, non luoghi, dovunque esse siano.
      E’ come se dicessi a uno: “ma tu devi trovarti degli amici” e quello mi dicesse “ma io non voglio farlo di martedì, perché conoscere gente di martedì mi fa schifo”. E fallo quando cacchio di pare: se per caso quelli si riuniscono solo il martedì e tu te lo precludi per quello, secondo me fai una fesseria, ma solo per un fatto pratico, non perché abbia qualche rilevanza il giorno della settimana. E così i luoghi. Poi ci sono luoghi più belli e meno belli, più congeniali a ciascuno o meno, ma qua si sta parlando di altro.

      • mirkhond scrive:

        Peucezio

        Io posso anche andarvi a Firenze e/o Bologna.
        Ma una volta che abbiamo fatto le presentazioni de visu, scambiato quattro chiacchere e poi?
        Poi io devo tornare a Bari, perché vivo QUI e QUI ho bisogno di affetti e anche amicizie.
        Quindi una volta fatta la gitarella, torno alla mia normale, quotidiana SOLITUDINE……

        • Peucezio scrive:

          Infatti continuo a sostenere che è a Bari appunto che dovresti darti da fare a conoscere gente e frequentare luoghi.
          Anche se comunque esperienze esterne ti farebbero bene.

          • mirkhond scrive:

            Sono molto stanco, fa molto caldo ed inoltre non saprei proprio dove andare….

          • Peucezio scrive:

            Scusami, non prenderla come una mancanza di rispetto o un modo di banalizzare, ma stanco da cosa?
            Non è una battuta: so per esperienza personale che meno si fa e più ci si stanca: è paradossale ma è così.
            Oblomov era sempre stanchissimo e stava sempre a letto. E’ letteratura, ma sai bene che Gončarov‎ era un fine osservatore della realtà.
            Non ti dico di fare chissà quali sforzi, ma di cercare di fare cose che ti piacciano, che ti stimolino, e vedrai quante energie ti verranno fuori!
            Quanto al caldo, devo darti una risposta seria? Durante le altre stagioni sei forse un vulcano di attività?

            Circa i posti dove andare, ti metti su internet e cerchi gruppi e attività legate ai tuoi interessi (o a interessi ad essi affini: non sempre si trova la cosa ideale: nella vita si va per approssimazioni).

          • mirkhond scrive:

            Quante cazzate sparate a raffica!
            Sono stanco PSICOLOGICAMENTE, non so se riesci a intenderlo…..

          • mirkhond scrive:

            Hai letto della lettera, tradotta in inglese con l’aiuto di Pino?
            E la risposta che NON ho avuto?
            Quando parli di stimoli, questi devono anche andare raccolti, altrimenti già uno è depresso per conto suo, ma con l’aggiunta del cascarti le braccia quando NON vedi raccolte le tue richieste.

          • Peucezio scrive:

            “stanco PSICOLOGICAMENTE”

            A maggior ragione.
            Poi è chiaro che se fai una cosa all’anno, va male e ti richiudi, non vai lontano.
            Ma io continuo a non capire, ogni volta che uno ti spinge a uscire dalla tua solitudine t’incazzi. Ma vuoi restare solo??? Che vantaggio c’è?

            Trovare relazioni non significa fare un tentativo minimo ogni tanto, cogliendo l’occasione del fatto che va male per ribadire il proprio risentimento verso il mondo. Significa spendersi, buttarsi nella mischia, scontrarsi contro difficoltà interne ed esterne, fare esperimenti, tentrativi, accettare frustrazioni.
            E’ pesantissimo, lo so, soprattutto all’inizio. ma è preferibile la solitudine?

  301. Peucezio scrive:

    Mirkhond,
    vedi che ti ho risposto a un tuo vecchio messaggio (sono tornato a Milano ora); ti avviso qui, casomai non lo avessi visto in mezzo ai vecchi messaggi.

  302. mirkhond scrive:

    Guarda

    Un anno fa, acquisto un interessante testo di uno storico anglo-croato, Peter Frankopan (discendente dei Frangipane/Frankopane, nobile famiglia forse di origine friulana che dominò l’isola quarnerina di Veglia e vaste aree della Croazia tra XII e XVII secolo), sulla cosiddetta prima crociata.
    Ma il testo mi interessa soprattutto per una revisione critica del regno dell’imperatore romano Alessio I Comneno, e dell’Alessiade, scritta dalla porfirogenita (principessa imperiale) Anna Comnena, figlia di Alessio.
    Ora, sono anni che cerco di studiare alcuni aspetti di quell’interessantissimo studio, come la questione dei Pauliciani di Filippopoli (Plovdiv) e del loro rapporto col potere romano e con i Peceneghi.
    Il tutto nella più grande solitudine, dato il disinteresse per l’argomento da parte di chi ho conosciuto, persone colte comprese.
    Ora il professor Frankopan propone una revisione cronologica dell’Alessiade, cercando di mettere ordine nei troppi omissis, reticenze, sviste cronologiche e ripetizioni riportate in un testo scritto 20-30 anni dopo la morte di Alessio, e su diversi materiali, non sempre ben assemblati.
    Incuriosito da questo aspetto davvero innovativo delle ricerche del professor Frankopan, cerco di mettermi in contatto con lui vis internet.
    Gli scrivo una lettera su cui gli chiedo ragguagli sul periodo 1083-1091 del regno di Alessio, e in relazione alla questione pauliciana sovracitata.
    Con l’aiuto di Pino :), che mi tradusse la lettera in Inglese, gliela invio via mail all’indirizzo di quello che presumo essere il suo prefisso universitario.
    E’ passato più di un anno e non ho ricevuto NESSUNA risposta.
    Credevo che solo i professori della Napolitania si sentissero così superiori da non degnarsi nemmeno di rispondere all’ultimo stronzetto che pone loro alcune questioni INERENTI agli studi di lorsignori.
    Credevo che i docenti esteri fossero più cordiali e disponibili, e invece….
    Capisci COSA intendo per SOLITUDINE?
    Il non poter avere nemmeno il piacere di scambiare quattro chiacchiere (sia pur tradotte 🙂 ) con uno SPECIALISTA di un argomento per me interessantissimo.
    E come fanno a non cascarti le braccia, caro Peucezio?
    Sono stanco, stanco di tutto…..

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      ma credi di essere l’unico al mondo cui un accademico non ha risposto?
      Se si dovesse misurare l’utilità del cercare di vivere una vita relazionale dalla disponibilità degli accademici a rispondere alle persone comuni, dovremmo fare tutti gli eremiti.
      Io non voglio fare l’eremita e ti esorto e evitarlo anche tu.

      • mirkhond scrive:

        Come disse San Gregorio di Nissa, parlando della Costantinopoli del suo tempo? :

        – Se domandate il prezzo del pane, vi risponderanno che il Figlio é inferiore al Padre!-

        Ah Peucezio, Peucezio, con te è inutile parlare, che fai davvero cascare le braccia per la tua INCAPACITA’ di capire chi ha un vissuto e un carattere molto diverso dal tuo….
        Sai perché il mondo va peggio del già peggio di come va?
        Perché c’è gente che non riesce ad accettare le cose per COME SONO e pretende di volerle cambiare secondo i suoi discitibili parametri di normalità….

        • mirkhond scrive:

          discutibili

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond,
          al di là della giusta obiezione di Pino (e tu ce l’hai ‘sta abitudine, di rispondere con cose che non c’entrano niente), ma chi parla di cambiare per adeguarsi ai parametri di normalità?
          A me interessa solo che tu sia felice e non disperato e solo.
          Se questo comporta dei compromessi con la normalità, senza perdere la propria identità, secondo me vale la pena.
          Ma il guaio è che con le tue riserve, paure e rancori esprimi in modo limitatissimo le tue doti e il tuo modo speciale di essere e mortifichi la tua personalità e i tuoi tesori morali e intellettuali, perché ti chiudi in un mondo autoreferente e non li condividi.
          Tu mi dirai che non hai nessuno con cui condividerli, ma a parte che tutte le manifestazioni di apprezzamento e di stima che ricevi in quesot blog dimostrano che non tutta l’umanità è insensibile ai tuoi valori e pregi, ma in ogni caso potresti parlare solo se fossi sicuro che non esiste nessun uomo sulla faccia della terra con cui tu possa condividerli, ma finché sei tu a non esserti mosso o esserti mosso poco ed essere entrato in contatto con un campione limitatissimo, non puoi dire che è il mondo esterno a non essere ricettivo.
          Certo, saranno sempre minoranze, ma proprio per questo vanno cercate con un minimo di impegno e non rinunciando dopo uno o due tentativi.

          Tu in fondo credi che il mondo sia malvagio e che quindi la condanna all’esclusione e alla solitudine non siano dovute a tua inerzia o paura ma al mondo esterno e come tali siano irrimediabili.
          Ma ti rendi conto che questo rappresenta un atto di presunzione immensa? E un atto poco cristiano?
          Hai già emesso un giudizio e formulato una condanna sull’umanità intera in base a un piccolissimo, infinitesimale campione che ne conosci, stabilendo a priori che tu sei l’unico buono e il resto è un’umanità di reprobi.
          Tu probabilmente non pensi questo, ma devi convenire che è implicito nel tuo ragionamento, quindi qualche domanda devi fartela.

      • PinoMamet scrive:

        Mirkhond, non ho capito cosa c’entra la tua risposta con l’osservazione di Peucezio…

        comunque, si sa che gli accademici possono essere, e spesso sono, stronzi, mica è una novità, non te la prendere se quel tizio non ti ha risposto:
        probabilmente ignorava la risposta anche lui e lo hai messo in difficoltà, o sarà stato impegnato a tramare e leccare culi, insomma, sai, la vita accademica…
        😉

  303. habsburgicus scrive:

    POSSO DIRE LA MIA, NON RICHIESTA, IN BREVE ?
    Peucezio ha ragione, segui i suoi consigli, non te ne pentirai

  304. mirkhond scrive:

    Peucezio può avere tutte le ragioni di questo mondo.
    Ma non è me e non sta dentro la mia testa e i miei pensieri…..

    • Peucezio scrive:

      Proprio per questo posso esserti di aiuto.
      Tu invece sei nella tua testa e nei tuoi pensieri e infatti non ti aiuti ma ti saboti (senza farlo apposta, ovviamente).

      • mirkhond scrive:

        Purtroppo abiti a 900 km di distanza….

        • Peucezio scrive:

          Ovviamente se stessi a Bari ti potrei aiutare di più.
          Però questo non è un buon motivo per non prendere in considerazione (non dico per forza accettare, ma prendere in considerazione) dei suggerimenti o degli stimoli che ti lancio, io, ma anche gli altri qua dentro.

          Purtroppo io per primo mi rendo conto che a distanza l’aiuto che posso darti, sia come consigli, suggerimenti, sia dal punto di vista affettivo e di compagnia, è molto limitato.

  305. habsburgicus scrive:

    Il caso Frankopan è, direi, ovvio di questi tempi 😀 non c’è da prendersela, sarebbe stato stranissimo che ti avesse risposto
    Fra l’altro smonta uno dei tuoi pregiudizi
    L’unico (o quasi) che infatti risponde(va) [ora forse non più, troppo occupato, temo]
    era Alessandro Barbero, da te lontanissimo 😀
    Visto che fra le persone l’ ideologia non conta ?

    • mirkhond scrive:

      Che senso ha interloquire con gente con cui non ci si capisce e con cui non si ha NULLA in comune?

      • gotcha scrive:

        Scusa se mi intrometto: da adolescente pensavo che non mi sarei trovato bene con nessuno che non ascoltasse nirvana e sex pistols, e quando li ho conosciuti, mi sono stati sul cazzo. Quello che tu dici e’ quasi un paradosso: e’ piu’ facile andar d’accordo con quelli con cui hai poco in comune, perche’ il dissidio e’ liberatorio; se invece vuoi tutto in comune, sei costretto ad avere le cose sotto controllo, di fatto rendendo impossibile qualsiasi rapporto. Le affinita’ elettive possono contribuire a far “scoccare la scintilla”, ma l’amicizia si basa sulle esperienze condivise. Inoltre, se mostri troppa insicurezza, ci sono persone che ne approfittano. Ad esempio, potresti metterti in contatto col tuo professorone e chiedergli un tot per ogni consulto che dai. Cioe’, ti deve pagare Lui!

  306. mirkhond scrive:

    Ho conosciuto professori stranieri che si sono dimostrati disponibili a rispondere ad alcuni dei miei quesiti.
    Fino ad ora credevo che i montati stessero solo nelle università a sud del Tronto…. 🙂

  307. mirkhond scrive:

    Fra l’altro smonta uno dei tuoi pregiudizi

    Quale?

  308. mirkhond scrive:

    IO non so quali ideologie abbia il professor Frankopan, e francamente non me ne frega un cazzo.
    Mi sarebbe semplicemente basta una RISPOSTA ad un piccolo quesito che gli avevo rivolto su un periodo e un argomento su cui è uno dei MASSIMI SPECIALISTI a livello mondiale!

    • Z. scrive:

      Ma è vero che il cognome Frankopan deriva dal romano Frangipani?

      • mirkhond scrive:

        C’è una teoria che lo afferma.
        Ma è più verosimile che i Francopane/Frankopan croati se ne siano richiamati per dare maggior prestigio alla loro casata.
        L’ipotesi più probabile che siano di origine friulana.

  309. mirkhond scrive:

    Non mi ricordo più, è passato più di un anno…..

  310. habsburgicus scrive:

    lui dice di rivolgersi lì per questioni accademiche….
    magari riprova
    o aggancialo su twitter (c’è), preliminarmente
    però non dare troppa importanza la cosa..é triste ma difficilmente ti risponderà–r non per questo è da condannare la società d’oggi (che è condannabilissima ma per ALTRE ragioni)
    comunque, prima di eventualmente riscrivergli a quell’indirizzo mail, senti il parere di Pino che è più saggio 😀

  311. mirkhond scrive:

    Non sono su twitter.

    • habsburgicus scrive:

      ci si può entrare, eh 😀
      (è più liberal di fb..sia su donne “porche” che su politica 😀 infatti l’orobico ci sguazza :D)

  312. habsburgicus scrive:

    c’è pure su fb
    gli ho chiesto ora l’amicizia..se non la accetta, è già brutto segno (per te) 😀 non c’è rapporto diretto ma sarebbe indice che non ama “interloquire” con altri al di fuori della sua cerchia
    (ad esempio, Barbero che é uno che risponde[va], mi diede l’amicizia fb subito 😀 ripeto non c’è rapporto diretto..Giannuli, uomo stimabile che Peucezio conosce, mi diede amicizia fb oltre 3 anni fa..e non risponde :D)
    è solo una regola alla buona 😀

  313. habsburgicus scrive:

    metodo da utilizzare se proprio vuoi avere il parere del tipo, in my humble opinion (senti però anche Peucezio e Pino)
    Entra su fb
    Chiedigli l’amicizia accompagnata da un messaggio in cui lo lodi (breve) e non chiedi nulla [sistema che si usa pure con le gnocche]
    Metti 2 o 3 mi piace e 1-2 commenti dotti (ma NON ideologici né critici..né romei né cose simili, eh !] sui suoi post per fargli capire che non sei il “solito fesso” [questa gente ahinoi é abituata a pensare così]
    Quando ti conosce un po, in messaggio privato gli chiedi se puoi importunarlo (in poche parole dici cosa ti intreresserebbe)
    Se dice si, parti con la mega-mail
    E avrai l’opinione di costui* !
    (forse sarebbe meglio impiegare questo tempo a donne..ma de gustibus:D)

    *in altre epoche, e nei film, lui resta stupito dalla tua cultura, e ti chiama a Oxford
    oggi, son solo sogni, purtroppo 😀

  314. mirkhond scrive:

    Non potrebbe, visto che non so nemmeno parlare e scrivere in Inglese! 🙂

  315. mirkhond scrive:

    Ho fatto anni e anni di traduzioni e ancora oggi per leggere un testo in inglese, ho bisogno sempre del dizionario…..

  316. Roberto scrive:

    “Credevo che i docenti esteri fossero più cordiali e disponibili, e invece….”

    Mmmmh giovane genio di oxford, in più molto mediatico?
    Accessibile come un vecchio barone della sorbona….

  317. MOI scrive:

    il pianeta recentemente scoperto dalla Nasa e che, pare avrebbe condizioni simili alla Terra.
    Peccato che dista dalla Terra 1400 anni luce!

    [cit.]

    ————

    Condizioni ambientali simili, dovrebbero implicare forme di vita simili … SE esse poi ci sono. Potrebbero esserci, ma NON possiamo sapere SE esiste una forma di vita “simil-umana” con il concetto di “cultura” antropologici … e SE c’è NON possiamo sapere se il livello tecnologico è più avanzato, atrettanto avanzato … o se lo è di meno. Potrebbero essere ancora “indietrissimo” alla Preistoria o anche “solo” all’ Ottocento “nostro” … e in entrambi i casi sarebbero incontattabili !

    Quasi sempre s’immaginano Alieni più avanzati “che vengono in qua loro” 😉 … ch’è più inquietante.

    A parte appunto “Avatar” con i suoi Alieni “Primitivi” e il divertente “Planet51” (che a quanto pare è Spagnolo) con i suoi Alieni rimasti agli American Fifties omaggiandone l’ immaginario di fantascienza-e-non dell’ epoca … ma sono film fra poche le eccezioni ove “andiamo in là noi” 🙂 da tecnologicamente superiori !

  318. MOI scrive:

    Equazione di Drake

    Venne formulata nel 1961 dall’astronomo e astrofisico statunitense Frank Drake, ed è usata nei campi dell’esobiologia e della ricerca di forme di vita intelligente extraterrestri

    https://www.youtube.com/watch?v=XdJTRjnQSw0

    lettura a scorrimento su schermo

    • MOI scrive:

      Insomma, SE saltassero fuori forme di vita aliena magari saremmo più sorpresi dalle analogie che dalle differenze … visto che un ambiente vivibile più o meno dovrebbe avere una certa temperatura, un certo clima, acqua, aria, una certa attività geologica “contenuta”, un certo livello di gravità, d’ illuminazione ecc … e relative caratteristiche anatomiche e biologiche dei vegetali, degli animali e della “gente” che dovesse viverci.

      Certo, il passo da considerazioni “esobiologiche” [sic] a fantasie fantascientifiche è sempre brevissimo … ma pazienza, no ?

  319. MOI scrive:

    Anche un solo pianeta “abitato” (soltanto piante e bestie o anche una civilizzazione più o meno tecnologica, o quel che sia … magari “solo” dei microrganismi assai “deludenti” !) per galassia … sarebbero milioni di pianeti “abitati”. Ma il condizionale è d’obbligo, visto che l’ evenienza di “essere da soli” noi Terrestri in tutto l’ Universo, benché statisticamente remotissima, NON è impossibile !

  320. MOI scrive:

    E anche il fatto che siano bufale tutte le scoperte di paleocontatti o le notizie di odierni contatti NON inficia l’ Equazione di Drake !

  321. habsburgicus scrive:

    (sempre sull’oxfordiano)
    in academia.edu ha 22 papers (incluso il libro citato), nessuno accessibile….dal momento che academia la conosco abbastanza , posso dire, che molti hanno almeno qualche articolo accessibile (talora articoli lunghi ed essenziali), alcuni financo dei libri interi (questi più rari, ne convengo, e in genere sono i meno famosi..il che non vuol dire i meno validi, eh..poi ci sono eccezioni)
    altro indizio (non prova, sia chiaro :D) che il personaggio non è facilmente accessibile 😀

    P.S
    qualora lo fosse stato, iscriversi ad academia sarebbe stato un altro mezzo per contattarlo, c’è la funzione “messaggio privato”
    io l’ho usata solo una volta..una studiosa spagnola-catalana (che aveva molti testi accessibili, ma non quello che interessava di più a me, sui consoli del 13 d.C) dopo un certo tempo “ottemperò” alla mia richiesta di metterlo in linea (c’è anche quella funzione) e me lo sono letto e scaricato :D…l’ho quindi ringraziata ma non ha risposto

    • habsburgicus scrive:

      P.S
      era un articolo del 2015 della prestigiosissima ZPE (Zeitschrift der Papyrologie und Epigraphik), non é che ci siano solo articoli poco valutati ! si trovano anche perle
      quelli che non mettono a disposizione NULLA, come il tuo, sono abbastanza rari..ma è forse l’atteggiamento più anglosassone…del tipo, “vuoi leggere le mie cose ? e allora paga ! altrimenti nulla, mica ho tempo da perdere per voi, gentaglia sfigata 😀 a proposito son già in ritardo, devo essere da Cameron che mi deve decorare 😀 poi Sua Maestà è in attesa 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Che poi stiamo parlando generalmente di gente mantenuta dalla collettività per “sapere le cose”: sarebbe carino se rendesse alla comunità qualche frutto in cambio della generosità di cui è oggetto. Ma niente: l’essere umano è intimamente stronzo 😀

      • Roberto scrive:

        Habsb, per quel che riguarda academia, e relativamente alle mie materie, credo che inglesi e soprattutto americani siano piuttosto generosi (immagino che sia perché preferiscono farsi leggere e citare piuttosto che guadagnare due spicci in più, visto poi che hanno stipendi più che dignitosi). Molto più difficile leggere tedeschi e francesi…

        • habsburgicus scrive:

          c’è del vero, Rob
          hai ragione
          (qualche belga, antichista, che mette qualcosa di importante anche se non tutto, c’è
          fra italiani, disparità assoluta..c’é chi condivide NULLA, c’è chi talora si spinge a condividere libri !
          una slovacca, esperta di cultura rusyn, mette pure dei libri, purtroppo solo uno è inglese, gli altri nelle lingue più strane 😀 ad esempio rusyn, cioè ruteno)

          • habsburgicus scrive:

            i francesi in particolare sono un po’ carognette 😀
            (forse anche i tedeschi, ma preferisco leggere testi in francese..inoltre in Francia c’è una scuola antichistica molto avanzata attenta a problemi che mi affascinano dunque vi sono molti articoli, stracitati, che avrei letto volentieri
            e QUASI MAI ci sono !)

            P.S
            per fortuna l’ottimo e lunghissimo articolo sui poteri di Augusto del 2001 di Ferrary c’è su persee-ottimo sito francofono..che pure ls Revue des études byzantines, che interesserà almeno ad uno di noi 😀

          • habsburgicus scrive:

            c’ è pure

  322. mirkhond scrive:

    Anche se volessi contattarlo direttamente, non potrei farlo non sapendo comunicare in inglese….

  323. mirkhond scrive:

    Per avere notizie su argomenti sui quali sono specialisti.

  324. mirkhond scrive:

    “infatti non ti aiuti ma ti saboti (senza farlo apposta, ovviamente).”

    Più semplicemente prendo atto dei miei limiti.
    E poi, anche a volerti stare a sentire, sono ormai troppo stanco per dar retta a questo e a quello.

  325. habsburgicus scrive:

    riflessione mia sul 25 luglio
    (mio commento sulla bacheca di un tale, che è fra i seguaci del crapùn,,e che temo, lui o i suoi amici, mi riempiranno di contumelie :D)

    é senza dubbio corretto sostenere che Mussolini non avesse alcuna intenzione di andarsene in quel delicato frangente (dunque le teorie della “sfiducia provocata et similia” non possono essere accettate)….giustissima anche la sottolineatura dell’importanza dell’incontro con l’Ambasciatore nipponico Hidaka Shinrokurō (che presentò le credenziali a S.M solo l’8/5/1943 dunque era nuovo di carica) a mezzogiorno di DOMENICA 25 luglio (caso rarissimo già allora, e quasi unico post bellum)…dove avrei dei dubbi è sulla vieta accusa di tradimento (rivolta, presumo, al Re)…bisogna, purtroppo, vedere la dura realtà..e la realtà era che la guerra appariva perduta (*a meno di una pace all’Est che Mussolini con acume politico sosteneva almeno da 6 mesi, e di cui trattò pure nell’incontro con Hidaka, ma non dipendeva solo da lui, come noto !) e che eravamo alla mercé di un nemico duro, che già aveva mostrato quello che poteva farci (e che non avrebbe avuto il minimo rimorso, qualora gli fosse parso “utile”, a trattare Roma, Firenze e Venezia come Amburgo e tante città tedesche !)…dunque l’unica, legittima critica, che si può porre al Re non è di aver fatto il 25 luglio (anche se mi rendo conto che ai fascisti ciò possa provocare dolore..ma in Italia, pure allora, non c’erano solo fascisti !) bensì di averlo fatto MALE..quale sarebbe stato il giusto “modus procedendi” ?…difficile dirlo ora…comunque ritengo che il comportamento che esporrò adesso difficilmente avrebbe portato all’Italia più lutti di quelli che avvennero l’8 settembre (e dopo)…1.trattare, all’insaputa di Mussolini, mediante diplomatici “sicuri” (il Re aveva Prunas a Lisbona e Guariglia ad Ankara, certamente utilizzabili..ormai pure Magistrati, da pochi giorni a Berna dopo 3 anni a Sofia, aveva messo molta acqua nel suo fascismo d’antan e forse poteva essere utilizzato pure lui) in segreto con gli alleati, offrendo ANCHE la “testa” di Mussolini, la cui figura, odiatissima dagli anglosassoni, avrebbe dovuto essere usata a nostro vantaggio per strappare condizioni migliori (orribile, lo so..ma la politica è dura, spietata..e già lo disse Machiavelli nel XVI secolo)..2.raggiunto l’accordo, a condizioni minime ma irrinunciabili (occupazione limitata a Sud e isole con zona libera stile armistizio francese del 1940, integrità postbellica del territorio metropolitano inclusa Istria, Fiume e Zara, garanzie assolute per la dinastia, garanzie di mantenimento almeno di Tripolitania ed Eritrea) allora si sarebbe fatto il 25 luglio (anche qualora fosse stato un 29 agosto :D)..3.in quell’eventuale giorno-X, deposizione di Mussolini, governo militare (ma non a Badoglio bensì al più serio Caviglia o ad altri), passaggio immediato di campo agli alleati, tutto in poche ore..i tedeschi sarebbero stati colti di sorpresa (e costretti ad andarsene; c’è un esempio storico di un anno dopo, Romania 23 agosto 1944)..e avremmo salvato qualcosa…triste, certo…ma salus populi suprema lex esto ! (fra l’altro qualora gli alleati avessero voluto imporci condizioni inaccettabili per il popolo quali la cessione di territori della Patria o inaccettabili per la Corona, quale la fine della Dinastia, il Re senza che Mussolini ne sapesse nulla avrebbe potuto tentare l’ultima carta di colore opposto, tanto ormai non c’era più nulla da perdere e ben lungi dal fare il “25 luglio” avallare piuttosto un nuovo “3 gennaio”: riconfermare pubblicamente la sua fiducia a Mussolini, esortare Mussolini a liberarsi di Grandi e della sua cricca “infida” e chiamare Farinacci al potere, per organizzare una resistenza epica e disperata contra spem….questo naturalmente solo se gli alleati avessero voluto la luna !; in caso contrario ci sarebbe stata la resa come descritto prima) il Re invece “offrì” gratis agli alleati Mussolini e commise l’errore fatale, un salto nel buio..da allora in poi furono gli alleati ad avere tutte le carte il che ci portò al tragico 8 settembre

  326. mirkhond scrive:

    Se non vi fosse stato il ribaltone del 25 luglio propedeutico a quello dell’8 settembre, l’Italia sarebbe stata trattata molto più duramente, come Germania e Giappone che resistettero fino alla fine, senza badogliate (il tentato golpe antihitleriano del 20 luglio 1944 finì come sappiamo….).

  327. mirkhond scrive:

    Vittorio Emanuele III se voleva salvare la sua dinastia avrebbe dovuto abdicare l’8 settembre 1943, seguendo l’esempio del suo avo Carlo Alberto dopo Novara nel 1849.
    A sua discolpa si può osservare come al momento dell’armistizio, non poteva prevedere il prolungamento del conflitto per altri due anni, con un’Italia spaccata in due e col formarsi di un movimento partigiano in cui era forte la compomente comunista e repubblicana che a fine conflitto avrebbe chiesto il conto.
    Quando Vittorio Emanuele lo capì, nel maggio 1946 era ormai tardi per la sua dinastia….

  328. mirkhond scrive:

    “garanzie di mantenimento almeno di Tripolitania ed Eritrea”

    Sarebbero andate perse lo stesso, alcuni anni dopo, e dopo aspri movimenti di lotta anticoloniale, come per Francia, Inghilterra, Spagna, Portogallo e Olanda.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Abbiamo mantenuto la Somalia, però. E si è visto che spettacolo abbiamo lasciato…

      • mirkhond scrive:

        Già….

      • PinoMamet scrive:

        Insomma…
        gli italiani se ne andarono nel ’60, o giù di lì;
        da allora agli shabab o come se chiamano, sono comunque passati 70 anni, in cui non molto (e negli ultimi 30 anni, direi molto poco) di quello che è successo laggiù può essere attribuito a una qualche colpa italiana.

        Io non sono un difensore del colonialismo, per carità;
        ma l’anticolonialismo a colte mi pare descrivere i popoli de-colonizzati (e peggio ancora, i loro governanti) fossero completamente privi di responsabilità, bambini o incapaci, che non hanno mai colpa di niente ma sono le eterne vittime dell’Occidente…

  329. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS

    Che ne pensi di Apocalypto di Mel Gibson ?

  330. mirkhond scrive:

    Che orrore.

  331. mirkhond scrive:

    Al contenuto del film.
    Che comunque, pur con le estremizzazioni di Gibson dovute alla sua passione per il sangue versato cruentemente, rispecchia la realtà mesoamericana precolombiana.

    • PinoMamet scrive:

      Beh, il film lo ricordo piuttosto crudo in effetti;

      non sto poi a parlare delle imprecisioni storiche e linguistiche, che esulano dalle mie competenze.

      Però come significato non dovrebbe dispiacere a un cristiano:
      dopo la barbarie dei Maya “civilizzati”, descritti come una cupa civiltà di morte, nei confronti della piccola tribù catturata per essere sacrificata, l’arrivo della nave spagnola, con la croce che sventola sulla vela maestra, è salutato come una liberazione…

  332. mirkhond scrive:

    Ho cominciato a vederlo, ma poi non ce l’ho fatta a reggere per le troppe efferatezze presenti nel film.
    Però concordo sulla rappresentazione di fondo sostanzialmente esatta, della realtà mesoamericana precolombiana.

  333. Horatio scrive:

    Torno su questo blog dopo molto tempo. Ormai mi sembra diventato un forum portato avanti da persone colte e interessanti. Mi permetto però di intervenire sulla questione accademica, e mi stupisce l’ingenuità con cui mi sembra ci si avvicini alla cosa. Dunque vi faccio una domanda, e so che la risposta sicuramente dipenderà dalle diverse età e dalle diverse esperienze in ambito accademico. Dopo lunga esperienza (in Italia e all’estero), mi sento di dire che le strutture accademiche (e non voglio ammettere alcuna eccezione) costituiscano in questo momento soltanto un enorme apparato ideologico che ha lo scopo di riprodurre e imporre determinate visioni funzionali rispetto a determinate strutture di dominio (e questo vale per tutte le discipline, dalla letteratura alla fisica). Se c’è un luogo della cultura e dello studio, questo per definizione non può darsi nell’accademia contemporanea. Quindi vi chiedo, ma veramente pensate che i professori, ricercatori ecc. possano avere a che fare con la scienza? Sapete quale energia un “professore” deve dedicare all’ottenimento della sua posizione? Si tratta di lotte terrificanti tra pari combattute con la bava alla bocca per mezzo soprattutto di adulazione, asservimento, umiliazioni controllate, tradimenti, furbizie di ogni genere. Pensate che resti il tempo e la forza per studiare? E se non ci si adegua totalmente e radicalmente al “selezionatore” pensate che sia mai possibile essere “selezionati”? Ora io credo che la scienza discenda innanzitutto dal coraggio, e sinceramente non vedo come chi ha il coraggo di studiare al di fuori delle strutture accademica possa ancora mantenere un qualche rispetto o tensione verso chi “lavora” in luoghi destinati alla pura distruzione della scienza.

    • Peucezio scrive:

      Mah, mi suona un po’ come dire che siccome in una città ci sono molti delinquenti e scippatori, questo significa che tutti in quella città lo sono, per cui il gastroenterologo è un rapinatore, il notaio va a svaligiare le banche, la vecchietta spaccia la droga e i bambini fanno i magnacci delle prostitute.

      Conosco bene (amici stretti o amici di amici) almeno sette o otto ricercatori, la maggior parte dei quali con l’abilitazione per diventare associati, e nessuno di loro ha queste caratteristiche da squalo, da arrampicatore senza scrupoli che descrivi.
      Inoltre ho conosciuto piuttosto bene, sia pure in situazioni più formali, un ordinario (un tipo votato alla scienza in modo quasi ascetico), un associato (tipo mitissimo e pigro, la negazione assoluta dell’ambizioso sgomitatore), un’altra associata buona e filantropa ai limiti dell’ingenuità, un altro ordinario di una purezza d’animo fuori dal comune. E questi sono quelli che conosco meglio, ma di tanti altri ho potuto farmi un’idea, sia pure meno approfondita, e per la maggior parte è gente votata alla cultura.

      Per quello che ho potuto vedere io gli accademici, almeno in Italia, si dividono sostanzialmente in due categorie (con sfumature intermedie): quelli che ci credono davvero, amano lo studio e producono molto e quelli che si seggono sul ruolo, su una rendita di posizione, perché sono riusciti a infilarsi in virtù di qualche meccanismo o combinazione di eventi. I primi sono dei puri, i secondi (che per quello che ho visto non sono la maggioranza, anche se sono tanti) al massimo hanno avuto qualche raccomandazione, ma è gente che tira a campare, non sono certo degli sgomitatori pronti a profondere ogni energia per fare le scarpe ad altri.

      • Roberto scrive:

        Quasi totalmente d’accordo ed il quasi si riferisce al fatto che credo ci sia effettivamente una terza categoria che è quella degli squali.

      • mirkhond scrive:

        Si vede che non hai frequentato l’Ateneo di Bari…. 🙂

      • Horatio scrive:

        @ Peucezio

        E’ chiaro che stiamo considerando la cosa su piani diversi e inconciliabili. L’etica dei singoli, dal mio punto di vista, è irrilevante, e le cose non cambierebbero se le strutture accademiche fossero riempite di santi (sarebbero comunque “squali”, se ci si intende sulla parola). Semmai, il problema è estetico, e non è emendabile. Penso che non sia più il tempo delle “dovute eccezioni” e del “caso per caso”. L’apparato accademico non mi sembra riformabile, così come non lo è la “scuola”, dalla quale bene o male tutti gli accademici, anche i più “ribelli”, discendono (il richiamo alla professoressa di greco del liceo appare spesso inestirpabile). Semplicemente non ammetto che il bravo studente, che si diploma o laurea con il massimo dei voti, abbia potuto sviluppare un seppur debole legame con la scienza. Piuttosto i suoi anni di formazione hanno avuto l’esplicita funzione di reciderlo. A meno che lo studente non si sia dedicato a una durissima doppia vita, studiando da solo, e fingendo di studiare negli apparati di formazione. Ma questi sono casi trascurabili e trascurati, e alla fine le due vite tendono a una torbida e sterile influenza reciproca.

        • Roberto scrive:

          Scusa horatio, ma a parte che buttare tutto a mare per un problema estetico mi pare un filo esagerato, ma se scuola e università “non sono riformabili”, con cosa le sostituisci?

          • Horatio scrive:

            @ Roberto

            Diciamo che si dà A, e poi in A cresce il seme di B con il nome di “A vero”. Quando B arriva a sostituire del tutto A , facendosi quindi chiamare “A vero, in parte realizzato ma in parte da migliore e da realizzare”, non puoi chiedermi “con cosa sostituisco B”? Chiaramente con A (ma non è più possibile, essendo stato divorato da B). In ogni caso non bisogna dimenticare che B e A, sebbene B abbia già del tutto sostituito A, non hanno nulla in comune. Si tratta di un chiaro errore di omonimia. Più chiaramente: se la crescita di B in A è funzione di A = f(A), per il limite che tende all’anno 2008 avremo A = B = “A vero, in parte realizzato, in parte da realizzare con gli sforzi e i voti della comunità tutta”. Il limite purtroppo è stato già superato e non c’è più nulla da sostituire.

          • Roberto scrive:

            Non ci ho capito molto, limiti miei naturalmente.

            La domanda è: ho bisogno di un chirurgo per operarmi di cuore, come lo formo?

          • Horatio scrive:

            @ Roberto

            La domanda: “ho bisogno di un chirurgo per operarmi di cuore, come lo formo?” mi sembra affine a queste (ma forse mi sbaglio):

            1) Ho bisogno di un macchinario che mi operi il cuore, come me lo procuro?
            2) Ho bisogno di un ghiacciolo al limone quando fa caldo, come lo fabbrico?
            3) Ho bisogno di una escort che mi faccia compagnia la sera, quando comincio a sentirmi solo (altrimenti muoio di dolore), come la formo?

            Siamo sicuri che stiamo ancora parlando di “accademia e scienza”?

          • PinoMamet scrive:

            Mmm continuo a non capire.

            La domanda di Roberto mi sembra in realtà simile, se proprio vogliamo, solo all’ultimo dei tuoi esempi.

          • Roberto scrive:

            Horatio,
            La mia domanda è abbastanza precisa.
            Senza scuola ed università, Come lo formi un cardiochirurgo?
            Vale anche per un ingegnere, un chimico, un fisico nucleare, un biologo, un avvocato ecc.

            Se vuoi dirmi che l’università non basta, sono certamente d’accordo, ma tu scrivi “l’università non è riformabile”. Ti chiedo quindi, come si fa secondo te?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Horatio, guarda che l’università fa proprio questo: getta semi che ti permettono di fare altro. Oppure credi che uno possa fare il fisico ignorando le più elementari nozioni di fisica? Il seme è proprio la conoscenza accademica, i frutti sono quelli che vengono dopo.
            Il che ti permette di capire la vignetta:

            https://pbs.twimg.com/media/BrsEtGfCcAAaM6u.jpg:large

          • MOI scrive:

            Bah … google ormai sta pareggiando alla voce “Pyramids” gli “Egyptians” con gli “Aliens” !

            Ai tempi della sola conoscenza cartacea dovevi per forza strolgare chissà chi, chissà dove per la seconda “eventualità” 😀 …

          • Peucezio scrive:

            Horatio,
            a me pare il problema sia un altro.
            I docenti attivi attualmente si sono formati in un tempo in cui la scuola e l’università, pur se di massima post-sessantottesche, erano ancora in grado di formare accettabilmente, perché avevano una loro selettività.
            Ora la selettività è molto diminuita, soprattutto al livello scolastico (col risultato che si trascinano delle lacune anche nel percorso universitario, difficilmente colmabili, perché l’università non può sostituirsi alla scuola e insegnare a coniugare i verbi o usare la consecutio temporum correttamente o dare le coordinate storiche minime.
            Quindi il problema si porrà in prospettiva. Anche se poi, malgrado tutto, qualche personaggio brillante, persino tra le ultimissime leve, ogni tanto viene fuori, quindi non siamo ancora allo sfascio totale.

            Semmai il problema è che le risorse (i soldi: di questo, brutalmente, si tratta) destinati all’università e alla ricerca sono sempre meno, col risultato che in Italia ci sono margini sempre minori per avere della ricerca di qualità.

            Ma si tratta in fondo di meccanismi esterni all’università stessa, quindi non darei la colpa ai docenti e all’ambiente accademico, se non secondariamente.

            Semmai è proprio sulla scuola che ci sarebbe da fare una riflessione serissima.
            La scuola italiana, quella sì, è responsabile del disastro culturale e antropologico in cui siamo.
            E dire che nel resto dell’Europa occidentale è anche peggio.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Peucezio credo abbia inquadrato comunque una parte del problema: all’università si accalca di tutto, senza selezione, ovvero gente che si è immessa in percorsi di studio a lungo termine (licei) senza esserci minimamente portata e che ora ha bisogno della laurea per sopravvivere.

            Secondo me, poi, l’altra parte del problema è la meno gradevole. Ci hanno detto per anni che globalizzando avremmo mandato le produzioni in Cina, ma che il cervello sarebbe rimasto qui, con il non detto che secondo noi gli italiani sarebbero ontologicamente più intelligenti dei cinesi 😉
            Purtroppo non tutti gli italiani sono in grado di svolgere un lavoro “da cervello”. Non più dei cinesi. E quindi vai ad infornate di laureati che non sono assolutamente portati per ciò che vorrebbero/dovrebbero fare.
            Anche perché l’alternativa al lavoro intellettuale non esiste più, quindi o fai quello (che non sei in grado di fare) o muori.

    • Francesco scrive:

      << un enorme apparato ideologico che ha lo scopo di riprodurre e imporre determinate visioni funzionali rispetto a determinate strutture di dominio (e questo vale per tutte le discipline, dalla letteratura alla fisica).

      scusa ma questa è la definizione di cultura, scienza e studio!

      non vedo di cosa ti lamenti

      ciao

      F o' cinico

  334. mirkhond scrive:

    Ciò che dici mi ricorda le parole pronunciate dal professore con cui mi sono laureato in Storia Medievale.
    Io, allora giovane studente con un pò più di entusiasmo di oggi, stentavo a credergli.
    Poi, ho sperimentato quanto dici….
    Credevo però fino a ieri l’altro che all’estero le cose fossero diverse, migliori, che vi fosse più meritocrazia e meno snobismo-baronismo-leccaculismo.
    Da quel che dici e dalla lettera senza risposta che scrissi, devo evidentemente, ricredermi anche sull’estero….

  335. habsburgicus scrive:

    @Horatio
    Ormai mi sembra diventato un forum portato avanti da persone colte e interessanti.
    perché prima come eravamo ? 😀 sarà il mio passatismo ma a me pareva migliore un tempo 😀 dipende anche da quanto manchi, se ti riferisci al periodo veramente arcaico (c.a 2007-2008), non saprei che dirti.. è solo un’osservazione ironica, nessuna critica, ci mancherebbe !

    innanzitutto, bentornato !
    sulla tua domanda, che devo dirti se non che hai ragione ?
    oggi accademia e scienza (storica, in questo caso, ma temo anche le altre scienze) sono incompatibili ! hai colto il nocciolo della questione, chapeau…

    • Horatio scrive:

      @ habsburgicus

      Grazie!
      No, mi riferivo semplicemente al fatto che prima la cosa appariva di più come un blog di Martinez e adesso sembra piuttosto un forum dei suoi commentatori.

      @ mirkhond

      Non vedo differenze sostanziali tra la situazione italiana e quella all’estero. Sia perché gli italiani sono ovunque e sbucano dai più impensati interstizi, sia perché in qualunque struttura accademica si è imposta una imbarazzante imitatio occidentis (burocrazia, trasparenza, standardizzazione, annientamento dei contenuti e delle individualità in formule generali, astrazione, svuotamento del pensiero). Quella che chiami meritocrazia è solo un modo per legalizzare e sciogliere da ogni contenuto (e deresponsabilizzare) la più folle e arbitraria scelta del “selezionatore”. Inoltre credo che lo “spirito universale” dell’accademia sia stato il primo a convertirsi in attività globale, cioè globalizzante le pretese e le rivendicazioni delle più sordide aspirazioni umane. In ogni caso noi, diciamo vecchi europei, siamo irrecuperabili. E’ tutto finito. Ci vorrà solo un po’ di tempo per rendersene realmente conto (la speranza che in fondo non sia così è dura a morire, ma dovrà pur morire), per poi fare, con lucidità, tolte le ciance e le illusioni, quel poco che si può ancora fare.

      • mirkhond scrive:

        Ti ringrazio per la lucidità con cui descrivi una situazione accademica che, a quanto mi dici, è molto peggio di come la imaginavo io che ho avuto a che fare quasi solo con accademici della fu Napolitania.
        Che la nostra sia una civiltà al capolinea ormai lo stanno capendo sempre più persone.
        Vediamo gli interventi del nostro Moi 🙂 per fare un esempio, che da anni battono sempre sullo stesso tasto….. 🙂
        Quanto al blog, tempo fa fu lo stesso Miguel a dirci che lo manteneva in vita più per noi che per lui, ormai quasi totalmente dedito alla sua famiglia e al suo Oltrarno.
        E difatti i suoi interventi sono diventati sempre più rari….

        • mirkhond scrive:

          immaginavo

        • Peucezio scrive:

          Mirkhond, scusami, posso dirti uan cosa con affetto?
          Perché di fronte a due descrizione della stessa realtà, una catastrofista e distruttiva e una che invece dice che tutto sommato il carrozzone sta ancora in piedi, senza nessuna esitazione dai credito alla prima?

          • mirkhond scrive:

            Perché ho conosciuto la prima….

          • Peucezio scrive:

            Allora puoi dire che tu hai conosciuto un ambiente, Horatio uno simile al tuo e io uno diverso.
            Al massimo, statisticamente, è plausibile che abbiate ragione per due terzi (ma io non credo, perché quella di Horatio mi sembra una proiezione ideologica o morale, la tua un’espressione della tua più generale disillusione esistenziale, mentre io sarei un pessimista e un catastrofista più di voi, quindi se su questo non sono così distruttivo, è perché è l’esperienza diretta che ha smentito un mio ppossibile pregiudizio, non viceversa).

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      ma a me pareva migliore un tempo

      Ma tu sei della scuola del “mundus senescit” 😉

  336. habsburgicus scrive:

    Se c’è un luogo della cultura e dello studio, questo per definizione non può darsi nell’accademia contemporanea

    da incorniciare ! è proprio così–e ci aggiungo un purtroppo..
    quanto dici basta, da solo, a spiegare la nostra (scilicet occidentale) decadenza irrimediabile (a viste umane)

  337. MOI scrive:

    @ HABS

    Frase di Apocalypto dopo i titoli di testa …

    “A great civilization is not conquered from without until it has destroyed itself from within”

    http://quotes.lifehack.org/media/quotes/quote-Ariel-Durant-a-great-civilization-is-not-conquered-from-81112.png

    … che suona quanto mai inquietante per il “Frangistan” contemporaneo.

    https://en.wikipedia.org/wiki/Ariel_Durant

    Ariel Durant

  338. MOI scrive:

    @ HABS

    Temo che l’ odierna insipienza delle classi politiche, dirigenti e culturali abbia superato la più fervida immaginazione satirica, dall’ Antichità agli Anni Cinquanta !

  339. habsburgicus scrive:

    è anche per questo che fra il serio e il faceto ho introdotto qui da voi il concetto della post-istoria, ignorato da tutti 😀
    a parte i giudizi di valore, è evidente almeno a me e a te, che da un certo punto si è entrati in una fase nuova ignota all’umanità sin da quando abbiamo testimonianze scritte (c.a 3200 a.C, Sumeri e subito dopo Egizi)
    a fase nuova, nome nuovo
    dunqque io proporrei questo schema
    Pre-istoria, sino a c.a 3200 a.C
    Storia, da 3200 a.C ai 1950’/1960′ (lì si può, e deve discutere)
    Post-istoria, da quel punto in poi ormai non più studiabile con i metodi storici
    (*lo schema vale per l’Occidente…per l’Islam e la Cina, forse, si è ancora nella Storia)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Non si può studiare con i metodi storici

      E a te chi lo ha detto che non sarà studiato con i metodi storici?

      • MOI scrive:

        Oh, bene : adesso un qualche centinaio di commenti solo a definire ‘sti metodi storici … 😉

      • habsburgicus scrive:

        se non è Storia, per definizione non si possono applicare i metodi adatti allo studio della Storia, no ? 😀
        al limite si applicheranno metodi validi per la post-istoria (così come la pre-istoria ha i suoi..e la filosofia e le altre discipline, ecc)
        naturalmente, perché ciò possa avvenire, prima si dovrebbe essere una definizione univoca e poi un’analisi, indi la creazione e giustificazione dei metodi di studio adatti….cose da cui siamo ben lungi..e che, forse, non avverranno mai….del resto è solo un’ipotesi, una “provocazione” (come si dice adesso)…magari la post-istoria non esiste…ma varrebbe la pena dibatterne in modo serio

      • PinoMamet scrive:

        Ma perché dagli anni Sessanta è post-istoria? Mi sfugge.

        • habsburgicus scrive:

          leggi Moi prima 😀
          sulla cronologia (l’ho anche detto), si può e si deve discutere…credo però che sia innegabile che da un certo punto (recente)o ci sia stata una svolta, inaudita nella precedente storia dell’umanità
          anche Moi l’ha notata
          comunque siamo solo all’inizio…fra 200 anni sarà forse chiaro se ho avuto un’intuizione, o se non è assolutamente così..purtroppo allora io non ci sarò più, e da molto !

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            La discontinuità storia-preistoria è una mezza sciocchezza, fondata su metodi storiografici superati.
            La storiografia arcaica, in effetti, prendeva la fonte antica, vi riponeva la massima fede e faceva storia praticamente trascrivendola, o al massimo integrandola/confrontandola/armonizzandola con altre fonti antiche. Suppongo che non serva aver assistito ad un’udienza di escussione testi per comprendere quanto sia discutibile questo sistema 😀

            Fare storia significa semplicemente ricostruire il passato con ciò che si ha: conoscenze scientifiche, risultanze archeologiche, fonti scritte, fonti non scritte, analogie…
            Quindi direi che rispetto al 1850 l’unica differenza potrebbe essere una superiore abbondanza di fonti, di dati statistici attendibili e di studi scientifici sulla società.

            O una preoccupante penuria delle stesse, a causa della loro digitalizzazione e progressiva obsolescenza dei formati dei file 😉

          • habsburgicus scrive:

            La storiografia arcaica, in effetti, prendeva la fonte antica,

            in realtà, sino ad un certo periodo (variabilissimo, secondo i luoghi) non prendeva proprio nulla, se non miti (al meglio) !
            Poucet (e mi convince) sostiene l’assoluta inesistenza di fonti storiche coeve per Roma sotto i Re (e comunque l’inesistenza c’è prima del 650/630 a.C, allorché non si conosceva la scrittura nel Latium….facciamo VIII secolo a.C, se interpretiamo in modo diverso Osteria dell’Osa, ma il discorso in sé non cambia)
            se manca la scrittura, a fortiori manca la Storia 😀
            in più, se non si prova l’esistenza di fonti storiche (per quanto già in epoca di scrittura), la Storia diventa molto fragile !
            ed è una delle ragioni per lo scetticismo che molti hanno sulla veridicità della Storia di Roma prima di c.a 500 a.C (in epoca pre-753 canonico, vale a dire l’epoca albana, siamo al mito purissimo :D)
            nella preistoria, a fortiori, possiamo sapere nulla…o meglio, potremmo anche sapere abbastanza, ma informazioni ben diverse e ottenute con metodi di studio differenti…mai potremo sapere se nel nell’8500 a.C un capo ignoto ha sconfitto in battaglia l’altro capo ignoto e le modalità con cui ciò avvenne..potremmo però sapere che nell’8500 a.C c’era una determinata cultura, questo sì—ed è roba di archeologi, non di storici !

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il mito è una fonte come un’altra.
            Certo, non è una cronaca, ma ciò non vuol dire affatto che sia inutile: puoi trarne notizie sulla mentalità, sul livello tecnologico, sullo stato delle conoscenze e su certe strutture sociali.
            E’ da un secolo che si fa ottima storiografia a partire da fonti letterarie.

            Una volta ho sentito dire “non si può parlare di Britannia postromana ignorando il ciclo arturiano”. Ma secondo me era una affermazione sbagliata, mentre sarebbe stato corretto dire “non si può parlare di Francia del XII secolo ignorando il ciclo arturiano”. Ogni messaggio che proviene dal passato è una fonte, ma bisogna saperla usare.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            mai potremo sapere se nel nell’8500 a.C un capo ignoto ha sconfitto in battaglia l’altro capo ignoto e le modalità con cui ciò avvenne

            Perché? Tu realmente puoi affermare di sapere come avvenne davvero la Guerra Gallica? Puoi davvero distinguere tra le verità e menzogna?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            tra verità e menzogna*

          • habsburgicus scrive:

            posso però dire che C. Iulius Caesar fu console nel 59 a.C insieme a M. Calpurnius Bibulus, che sottomise Vercingetorige nel 51 a.C, che batté Pompeo il 9/8/48 a.C rom (prob il 6 giugno giuliano prolettico)..e anche la stessa guerra, con qualche incertezza, si può ricostruire con buona approssimazione, talora a giorni, in casi eccezionali a ore
            mai potrò dire lo stesso nell’ 8500 a.C..anzi i due stessi (ipotetici) capi saranno sempre privi di nome, di etnia, di lingua parlata…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Non hai risposto alla mia domanda. Ho visto personalmente ricostruire nei minimi dettagli fatti inesistenti, quindi le due cose non vanno di pari passo.
            Ma del resto, ciascuno di noi ha letto almeno un romanzo, ovvero una narrazione dettagliata di fantasia…

          • PinoMamet scrive:

            A dire il vero secondo me Habs ha risposto alla tua domanda…

            Ma in ogni caso, credo che la Guerra Gallica sia ricostruibile molto meglio di qualunque evento preistorico, semplicemente perché le fonti (non solo scritte) sono maggiori.

            Se poi vuoi dirmi che Cesare ha sparato delle balle, beh, credo sia accertato.
            Ma, e con ciò?

            Non so peraltro se ci sia mai stata davvero un’epoca in cui massima fede veniva data agli storici antichi…
            mi pare anzi che se ne sia sempre dubitato, quando appariva ragionevole dubitarne… a partire dall’epoca antica!
            Lo stesso Erodoto (che a sua volta mica era preso come il Vangelo…) parlando dell’Egitto a un certo punto dice all’incirca “Oh, gente, io ve le riporto come me le hanno dette le mie fonti egiziane, ma mica credo a tutto eh?”

            Che poi la storiografia abbia fatto dei passi avanti, mi pare pure indubitabile e fisiologico.

            Per me preistoria-storia è una semplice definizione di comodo, non un mostro sacro, e credo così per tutti.
            Un po’ 1492 = fine del Medioevo.

            Invece continua a sfuggirmi la svolta epocale che avrebbe dato inizio alla post-istoria…

          • habsburgicus scrive:

            mah, è solo un’ipotesi, anzi un’intuizione, eh 😀
            potrebbe tuttavia essere quanto descritto da Fukuyama (in altro senso, lui ! e godendone :D), cioè che ormai NON è più possibile un’alternativa…il liberal-masson-mercatismo o globalismo, chiamatelo come volete, non ha più ostacoli (è noto che io non credo nella forza effettiva dell’Islam..e comunque ho messo un caveat..la post-istoria varrebbe solo per il cosiddetto “occidente, al momento)..cio è strettamente legato al fatto che dal 1945 non sono più possibili guerre (non chiamate “bella” gli infiniti conflittucoli che ci sono stati, ci sono e, anche se vorrei tanto sbagliarmi, ci saranno) e le guerre, per quanto sanguinose siano, sono foriere di cambiamento–no guerra, no mutamento (sostanziale) !
            in più la perdita del senso comune (gender ecc ma è solo l’inizio, vedrete) INAUDITO in altre epoche (e il solo Moi, che magari sul resto non concorda in nulla, ha saputo almeno cogliere l’importanza del fenomeno)…tante cose insieme che mi fanno pensare ad una fase radicalmente nuova (aggiungiamoci l’iper-tecnologia, che sta cambiando le abitudine in primis delle giovani generazioni)

          • PinoMamet scrive:

            Ma scusami, perché non dovrei guerre gli infiniti conflitti che ci sono stati e ci sono?
            Mi pare abbiano poco e nulla di diverso dagli infiniti conflitti grandi e piccoli che ci sono sempre stati.

            Sì, l’umanità ha costruito armi così potenti da permettere l’auto-distruzione; e per mutuo, tacito consenso, pare (per fortuna) aver deciso di non servirsene, anche se la garanzia assoluta non c’è.

            Ciò nonostante, il mondo, nei suoi equilibri, è cambiato notevolmente dai tempi della Guerra Fredda, con la vittoria appunto di quello che chiami liberal-mercatismo (io all’influenza massonica continuo a non crederci, mi pare una roba così “baffoni a manubrio”, come direbbe Moi…) o più semplicemente capitalismo.

            Io non so come lo definisse Marx, e non mi interessa troppo, ma a me pare che sia semplicemente la natura umana, e in questo senso è sicuramente eterna: Caio vende, Tizio compra, Caio ha i soldi per comprare a Sempronio a cui Tizio vende ecc.

            Nessuna svolta epocale, quindi.

            Quanto al gender ecc., a me sembra una moda, per dirla tutta.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            @ Pino
            quello che sto dicendo è che la dicotomia storia-preistoria è di tipo quantitativo, non qualitativo, e che l’avere Tizio che ti racconta l’evento X non ti dà una certezza qualitativamente diversa della pittura rupestre o della storia tramandata oralmente in cui è riferito l’evento Y.
            Che poi fare storia partendo da una biblioteca sia eccenzionalmente più semplice che farla partendo da qualche traccia su della sabbia rappresa suppongo sia fuori discussione.

          • habsburgicus scrive:

            la differenza enorme, per quanto riguarda gli equilibri geopolitici e gli effetti, fra un conflitto totale fra Grandi Potenze (come I GM e II GM, ma già guerre napoleoniche, guerra dei Trent’Anni, guerre puniche) e le endemiche guerriglie senza capo né coda in posti più o meno oscuri, dovrebbe essere evidente..
            se non lo è, credo che sarebbe tempo sprecato per entrambi continuare la discussione 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Allora temo che siamo già passati per la post-storia già nel secolo XI, quando si assisteva ad amenità come battaglie che si concludevano con 3 (tre) morti e simili.

          • PinoMamet scrive:

            In questo concordo con Mauricius.

            Poi mi sembra che nell’era post-atomica, cioè dopo Hiroshima e Nagasaki, ci siano stati ben altri conflitti che “endemiche guerriglie”.

          • Francesco scrive:

            Hasburgicus: la Rivoluzione francese è una cesura decisiva ma … senza nessuna guerra degna di questo nome (solo il macello in Vandea ma quella non fu una guerra).

            e le guerre successive videro vincere sul campo le potenze che invece sarebbero state spazzate via dalle conseguenze culturali e politiche della rivoluzione francese.

            quindi non vedo come la tua analisi possa reggere, pecca di Orwellismo (e di eurocentrismo)

            anche se è vero che di “bella” non se ne sono viste dal 1945, o forse pochissime

  340. habsburgicus scrive:

    @Horatio
    In ogni caso noi, diciamo vecchi europei, siamo irrecuperabili. E’ tutto finito.

    finalmente uno che vede le cose con chiarezza !

    per poi fare, con lucidità, tolte le ciance e le illusioni, quel poco che si può ancora fare
    che sarà poco, temo

    comunque, d’accordissimo

  341. mirkhond scrive:

    Più semplicemente la si può definire la fine dell’Occidente, come civiltà e cultura.

  342. mirkhond scrive:

    “ls Revue des études byzantines”

    Dove?

  343. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Uno dei miei momenti giovanili più “identitari” e sconsolanti era quando in gita scolastica “all’ estero locale” 😉 , in altre regioni/città, ero l’ unico (e si andava in due o tre classi per volta, di solito a vagone di treno prenotato più che in pullman) a voler sentire qualche sapore tipico anziché andare a cercare il fàstfùdd

  344. MOI scrive:

    Giovani, politica, società e … Nichilismo !

    Umberto Galimberti

    http://www.youtube.com/watch?v=eMa141so5Lw

    … che esordisce sorseggiando il caffé “ecosolidale” [sic; cioè “equosolidale + ecobiologico” …]

    Corrado Augias & Umberto Galimberti

    http://www.youtube.com/watch?v=X1ax5ZguzuA

    https://www.youtube.com/watch?v=pOn_Neq8CX0

    … direi che sul problema il BieKissimo Fu Vèc’ Cardinlâz’ vince a mani basse !

  345. MOI scrive:

    Vèc’ Cardinalâz

  346. MOI scrive:

    @ HORATIO

    Ti spiacerebbe sostituire A e B con delle robine concrete, di esperienza comune ?

    Così, giusto per …

    La conclusione che “siamo spacciati”, almeno quella, l’ ho capita.

    • PinoMamet scrive:

      Mi associo alla richiesta perché anch’io non ci ho capito tanto.

      • Horatio scrive:

        A = accademia/scuola come istituzioni scientifiche e culturali di una città (o civiltà), come aspetti della sua realtà culturale (senza sottilizzare su parole come “città”, “cultura”, “civiltà” ecc. Si presuppone che in Europa ci siano state civiltà, città, cultura).

        B = accademia/scuola così come ce le abbiamo sotto gli occhi.

      • PinoMamet scrive:

        Beh, se mi dici che la cultura europea è stata sostituita da una falsa cultura europa, sono in parte d’accordo
        (la sostituzione è in corso d’opera, molto avanzata, e sotto i nostri occhi).

        Se invece leghi il discorso alla scuola o all’università, non sono del tutto d’accordo.

        Le storture del sistema mi pare siano sempre esistite (almeno se parliamo dell’università, dove mi pare che semmai il ruolo di inamovibili baroni sia diminuito…) e se parliamo di corsi di studio o formazione, beh, qualcosa si è perso ma conti fatti non troppo e niente che non possa essere riparato con un po’ di buona volontà.
        Che però manca, per ora, è vero, ma io sono ottimista.

        Poi a me dispiace per piccolezze estetiche, tipo per il fatto che la Maturità si chiami ora banalamente “esame di Stato” che vuol dire tutto e niente (rinunciamo a una tradizione, una tradizione vera e condivisva con altri paesi europei, per cosa? per paura di chiedere, seppure formalmente, ai ragzzi di essere “maturi”?) e il Provveditorato sia un anonimo “Ufficio Scolastico”, ma sono piccolezze.

  347. MOI scrive:

    il fatto che la Maturità si chiami ora banalamente “esame di Stato” che vuol dire tutto e niente (rinunciamo a una tradizione, una tradizione vera e condivisva con altri paesi europei, per cosa? per paura di chiedere, seppure formalmente, ai ragzzi di essere “maturi”?) e il Provveditorato sia un anonimo “Ufficio Scolastico”, ma sono piccolezze.

    [cit.]

    In effetti, istintivamente, “suona male” …

    🙂

  348. MOI scrive:

    La provocazione somma sarebbe sostituire la scuola dell’ obbligo con la discoteca pomeridiana (roba vintéig’ di cui senza Max Pezzali* nessun adolescente odierno saprebbe …) e mattutina !

    Tanto ormai hanno tutti internet sull’ ài-stòkazz , no ? E allora acculturarsi o inseguire cagate è facoltativo al massimo … le parole del Grande Vecchio Compagno Giancarlo Pajetta non sono mai state così attuali ! 😉

    *

    https://www.youtube.com/watch?v=4fBo2NooAqk

    “Animeizzato” in versione ufficiale … comunque, grazie al Fàiga Guru San Cisco da Pavia, Max Pezzali NON ha perso la testa ! 😉

  349. MOI scrive:

    Provocazione Populista 😉 Somma :

    Cisco, Memoria Storica del Bar Dante di Pavia, lui da solo vale molto di più di tutti i Sociologoni mesi assieme, vàira Habs ? 😉

    Un Illuminato Giovine Uomo del Popolo che alle Gnocchette Figlie di Papà di Pavia si presentava tranquillissimo dicendo di fare l’ Operaio ! … Roba che Siddharta Gautama, “in confronto, al pol andèr a spaz’èr la Montagnola” [CIT.] !

    Per questo, in cuor suo, il VIP Pavese sa di essere ancora lo Sfigato Timido con la Figa (Misura di Tutte le Cose) e senza mai il “deca” per la broda del motorino !

  350. mirkhond scrive:

    mi sembra che nell’era post-atomica, cioè dopo Hiroshima e Nagasaki, ci siano stati ben altri conflitti che “endemiche guerriglie”.

    Guerra civile in Rumeli (1944-1945 e 1946-1949, ma de facto senza sostanziali interruzioni).
    Guerra di Corea (1950-1953)
    Guerra d’Algeria (1954-1962)
    Guerre vietnamite contro la dominazione francese e poi gli Usa (1950-1975)
    Guerra anticoloniale in Angola (1962-1975) e poi conflitti interni a tale paese (1975-2002).
    Invasione sovietica dell’Afghanistan (1979-1989).
    Guerra Iraq-Iran (1980-1988).
    Guerra tra Serbi e Croati in Croazia e Bosnia (1991-1995, con l’aggiunta dei Musulmani, in guerra con i Croati nell’Erzegovina, contro i Serbi in Bosnia).
    Guerra armeno-azera nel Nagorno Karabagh (1991-1995).
    Guerra civile in Tagikistan (1992-1997).
    Guerra russo cecena (1991-1996, 1999-primi anni 2000).
    Guerra civile afghana (1989-1994 e 1994-2001)
    Invasione dell’Afghanistan a guida Usa (2001-in corso)
    Invasione usana dell’ Iraq (2003-2011) con caos etno-religioso da cui è emerso l’Isis.
    Giusto per ricordare quelle che mi vengono in mente adesso…..

    • Francesco scrive:

      a me solo quella in Corea e quella tra Iran e Iraq pare possano definirsi vere guerre

      gli altri sono più guerriglie o macelli, magari sanguinosi

      ma è morta più gente per la repressione del “comunismo” in Indonesia o per la rivoluzione culturale di Mao

  351. mirkhond scrive:

    Credo che Habsburgicus segua la visione di Fukuyama sulla “fine della Storia” col crollo del comunismo e il trionfo del capitalismo liberale a guida usa.
    Però tale trionfo, mi pare anche abbastanza contestato nel mondo.
    Inoltre tutto su questo mondo ha termine, e quindi forse anche l’imperialismo usa un giorno finirà, verosimilmente più per collasso interno nel cuore dell’impero, piuttosto che per il colpo di grazia attuato dalle periferie.
    E i segni di tale declino si possono già notare in campo economico, con l’aumento dell’influenza cinese (lo stesso viaggio africano di Obama, a parte questioni famigliari, serve proprio a rilanciare la presenza statunitense in un’area in cui la Cina sta facendo la parte del leone).

    • habsburgicus scrive:

      il trionfo del capitalismo liberale a guida usa…..Inoltre tutto su questo mondo ha termine

      sul “guida usa” puoi avere ragione…possono essere “scaricati” e sostituito da altri (e non sarà facile)…ma tutto sommato è indifferente (se non per gli anti-americani per partito preso)..il resto si manterrebbe, non vedo proprio come si possa uscirne
      e chi l’ha detto che TUTTO ha termine ? 😀

      • mirkhond scrive:

        Su questa Terra tutto passa, caro Habsburgicus….

        • habsburgicus scrive:

          passaVA, caro Mirkhond…non ne sarei così sicuro, per l’avvenire (magari sbaglio, eh)…

          • mirkhond scrive:

            Si nasce e si muore Habsburgicus.
            Si è solo (e fino a un certo punto) un pò allungata l’età media.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Tanto si prevede che la civiltà come oggi la conosciamo non durerà altri 100 anni. Poi, salvo discontinuità epocali, il pianeta non sarà proprio in grado di sostenerci.

            So che partirà il sarcasmo di qualcuno, adesso, il sarcasmo di chi è in una stanza 2 metri per 2, assolutamente ermetica, insieme ad altre tre persone e che, dopo che un altro dei presenti ha sparato un “avremo ossigeno per altri 5 minuti” al sesto minuto avrà già deciso mentalmente che ci sarà ossigeno per sempre.

            Ma…
            http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/acqua/ultimenews/2015/06/17/allarme-nasa-mondo-rischia-di-rimanere-a-secco-dacqua_c11d322a-ccb5-4292-a4f5-eb52968b06c1.html

            In ogni caso si calcola che questo pianeta potrà ospitare vita complessa solo per qualche altro centinaio di mln di anni, quindi direi che nulla, ma proprio nulla, è per sempre 😉

          • mirkhond scrive:

            Nel frattempo sperano di trovare un altro pianeta da saccheggiare e su scui scaricare gli esuberi umani. 🙂
            Plutone, che è un nano rispetto alla Terra, dista 9 anni, e ancora non si sa com’è fatto (i dati cominceranno ad arrivare fra due mesi).
            E poi quel Kepler come cappero si chiama che dista 1400 anni luce! 🙂
            Ahi voglia a scoppiare qui sulla Terra :), se non si prende in considerazione una volta per tutte, la decrescita NECESSARIA……

          • habsburgicus scrive:

            @Mirkhond
            parlavo di “civiltà” o presunte tali…che siamo, purtroppo, mortali-se permetti-mi era noto 😀
            ciò non confligge necessariamente con quanto detto da Mauricius….supponiamo (io sono un po’ scettico) che la Terra debba finire fra 3xx anni…ciò non esclude che l’attuale sistema (magari con cambio di baricentro “politico”), in degrado continuo, possa durare sino ad allora..dunque per “sempre”, parlando in modo colloquiale
            è chiaro che il periodo dopo la (presunta) fine del mondo non si conta 😀

  352. mirkhond scrive:

    Inoltre la fase finale della rivalità Usa-Urss e le successive guerre “democratizzanti” a guida Usa hanno fatto diventare rilevante il fondamentalismo sunnita, prima molto minoritario all’interno dello stesso Mondo Islamico.

  353. mirkhond scrive:

    “Non amo i Germani in genere, perché non amo i barbari del nord”

    E pensare che mia sorella quando ti vide per la prima volta mi disse:

    – Ma chi è quel milanese? 🙂

    Ed oggi, guardando il telegiornale in relazione agli incidenti di Gerusalemme, riguardanti una nota Spianata ;), sempre mia sorella osservando un khazaro di aspetto PER NULLA semitico e mediorientale, mi ha detto che assomigliava a te! 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Se ho capito come è fatto il nostro Peucezio (da link del noto social network) mi pare che possa somigliare sì a molti tedeschi e francesi… ma anche inglesi e spagnoli e ungheresi e albanesi e persino più di qualche greco… insomma, è un tipo europeo un po’ generico, con lineamenti regolari, castano biondo.

      Ho un amico olandese e uno svedese, entrambi tipicamente “nordici” (più ancora lo svedese) e ti assicuro che non gli somigliano per niente, e, loro sì, non passerebbero inosservati fuori dal loro habitat 😉 nordico…
      come infatti non passano inosservati in Italia

      • mirkhond scrive:

        Sempri più “meridionale” tu 😉 che lui, ti assicuro.
        E ho visto entrambe le vostre faccie (la tua solo in effigie). 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Beh, io sono castano biondo pure (più castano, ma il sole mi schiarisce) con gli occhi scuri di mia madre, le labbra piene, il naso un po’ aquilino di mio padre e un accenno di monorotaia sopraccigliare 😉

        sono un tipo, diciamo: un tipo di brutto 😀

      • Peucezio scrive:

        Castano biondo??

        • PinoMamet scrive:

          Io ho visto la foto di un tuo omonimo che sta a Milano; non so se sei proprio tu;

          ed è sul biondo, per come lo ricordo, ma non certo biondo come il mio amico svedese (che è, direi, biondo oro-slavatissimo, a parte che è calvo) né come il mio amico olandese (biondo oro e basta), ma quello che per l’Italia passa per “biondo”
          (e invece nel mondo anglosassone passa per castano o addirittura “brunette”, se riferito alle attrici italiane… che in Italia sono bionde! provare per credere…)

  354. mirkhond scrive:

    “con la specificità però che i Germani hanno prodotto il protestantesimo. E questo riguarda anche metà dei tedeschi, olandesi, frisoni, scandinavi, ecc.,”

    Però in fondo il Luteranesimo pur coi suoi danni è rimasto un fenomeno circoscritto al mondo tedesco-scandinavo-baltico.
    Peggiore è stato il Calvinismo che è nato in Francia ed ha avuto in parte del mondo francofono tra Francia e Svizzera, uno dei suoi bastioni principali (oltre naturalmente l’Olanda, Inghilterra, Scozia e le loro emanazione coloniali, Usa in primis).

  355. mirkhond scrive:

    “Io non voglio fare l’eremita e ti esorto e evitarlo anche tu.”

    Io invece de facto lo faccio da anni.
    Non è molto piacevole, ma che altro può fare chi vive in un mondo di cui NON si sente parte?

  356. mirkhond scrive:

    “A maggior ragione.”

    A maggior ragione de che?

    “Poi è chiaro che se fai una cosa all’anno, va male e ti richiudi, non vai lontano.”

    Appunto. Mi dimostra che è inutile proseguire su una strada incostruttiva….

    “Ma io continuo a non capire, ogni volta che uno ti spinge a uscire dalla tua solitudine t’incazzi. Ma vuoi restare solo??? Che vantaggio c’è?”

    Infatti continui a NON capire…..

    “Trovare relazioni non significa fare un tentativo minimo ogni tanto, cogliendo l’occasione del fatto che va male per ribadire il proprio risentimento verso il mondo.”

    Traduzione, non ti bastano le mazzate che hai avuto, prendine altre!

    “Significa spendersi, buttarsi nella mischia, scontrarsi contro difficoltà interne ed esterne, fare esperimenti, tentrativi, accettare frustrazioni.”

    E a me tutto questo SCOCCIA, lo capisci si o no?
    L’ultima volta che mi sono innamorato di chi sai, sono dovuto ricorrere alla psicoterapia dopo 40 giorni di INFERNO tra febbraio e marzo scorsi.
    Poi rivedo la signorina alcuni giorni fa, che si bacia un gatto che va cagando e pisciando dappertutto, quando a me più di un mese fa mi CACCIO’ dalle cucine della comunità per ordini dall’alto, la stronza!

    “E’ pesantissimo, lo so, soprattutto all’inizio. ma è preferibile la solitudine?”

    Se l’alternativa è la mala compagnia, sì.
    E la vivo da ANNI.
    Quindi sei vivamente pregato di SMETTERLA coi tuoi consigli NON richiesti, perché sei solo l’ultimo di una serie di ROMPICOGLIONI che da una vita cercano, invano, di dirmi cosa devo o non devo fare secondo i loro DISCUTIBILI criteri di “normalità”.
    E ora tornatene alla tua linguistica comparata, alle tue isoglosse e che cappero vuoi, e lasciami in pace, che soffro già troppo per sentirmi pure consigli stronzi su cose impossibili.

    • Peucezio scrive:

      “Traduzione, non ti bastano le mazzate che hai avuto, prendine altre!”

      Certo. Per uno scopo più alto, per trovare la propria felicità, non esiste una quantità di mazzate che non valga la pena prendere.
      Anche perché la rinuncia significa una sorta di mazzata continua a flusso costante, una vita in cui uno si alza ogni giorno e la sua frustrazione è già una mazzata in sé e facendo il conto dei giorni in cui dovrai ancora vivere (diciamo una quarantina o cinquantina d’anni, prevedibilmente), non mi sembra un affarone.

    • Francesco scrive:

      >> Traduzione, non ti bastano le mazzate che hai avuto, prendine altre!

      ti ricordo un adagio della tradizione comunista e sindacale: i lavoratori perdono tutte le battaglie, tranne l’ultima. ed è per questo che continuano a battersi!

      almeno a loro darai retta, spero!

      ciao

      Francesco

  357. mirkhond scrive:

    “Mirkhond, non ho capito cosa c’entra la tua risposta con l’osservazione di Peucezio…”

    C’entra con l’incapacità, voluta o in buona fede di Peucezio, di comprendere chi ha un vissuto diverso dal suo.
    E lo capisco perché anni fa, quando stavo meglio di adesso, anch’io facevo il Peucezio con un amico sofferente di depressione.
    E quello, pressato già dal padre, dalla famiglia e da amici, non ce la faceva più e diventava molto aggressivo.
    Oggi che mi trovo IO in condizioni simili, comprendo il suo incazzarsi e il perché chi è nelle nostre condizioni spesso finisce coll’isolarsi.
    Tanto a che serve frequentare gente che non capisce?
    Aggrava solo il tuo malessere…
    Non so se almeno con te, sono riuscito a spiegarmi….

  358. mirkhond scrive:

    Supponiamo di fare un viaggio a nord di…Senigallia.
    Arriviamo a Ravenna, per vedere le splendide chiese bizantine e visitare l’antico porto di Classe.
    Conosco, per opera dello Spirito Santo, un geniale avvocato del luogo, con cui ci si è limitati a qualche scambio di battute su un blog.
    L’avvocato innanzitutto ti da uno sganassone per vendicarsi di tante verità che gli ho detto sul blog.
    Poi io cerco notizie sulla Settimana Rossa e quello mi parla dei matrimoni dei culattoni.
    Io cerco belle matrone, e lui mi presenta delle mazze di scopa bionde e con gambe mazzissime.
    Alla fine io, dopo immensi sacrifici, trovo una ragazzona somigliante a Jolanda la stronza, proprio uguale UGUALEEE, solo che parla romagnolo ed è della zona tra Ravenna e Novilara.
    L’avvocato me la presenta, ma lei:
    – Ma ca son matta a metermi con càl tarone de calafricano?-
    Chiuso l’esempio…..

    • PinoMamet scrive:

      Beh, e se le cose andassero diversamente?

      Per gli sganassoni posso testimoniare io che un certo avvocato non ha l’abitudine di tirarli… purtroppo non mi ha neppure mai presentato donne di sorta, mazze o non mazze 😉

      • mirkhond scrive:

        Beh, e se le cose andassero diversamente?

        Ne dubito.
        Non piaci alle femmine di casa tua e devi piacere a quelle straniere, con tutt’altra mentalità?
        E proprio in Romagna per giunta? 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Mah, se è per questo la Romagna è piena di donne di casa tua 😉

        • Francesco scrive:

          >> Non piaci alle femmine di casa tua e devi piacere a quelle straniere, con tutt’altra mentalità?

          appunto! a parte che ogni donna è un universo, o meglio vari universi a seconda di come le gira

          la vita è il viaggio, la meta la scusa per viaggiare!

          ciao

  359. mirkhond scrive:

    Non è un dritto con le femmine? 😉

    • PinoMamet scrive:

      Non saprei che dire, perché della situazione non conosco niente.

      Però lo trovo comunque interessante.

      Lasciando da parte le considerazioni sul fatto che siano pasciuti o meno (quelli ospitati qua, che vedo frequentemente, mi paiono in ottime condizioni) in effetti la domanda su dove trovino i soldi- manco pochi- per gli scafisti, me la sono posta anch’io.

      Si parla di 3000, 5000 euro. Il costo di una vacanza in una meta esotica, per moltissimi italiani, che infatti non se la possono permettere.
      Va bene che nel caso degli immigrati si tratterà di una cifra una tantum; che la raccoglieranno facendo debiti; che saranno i risparmi di una vita; però si tratta comunque di una cifra, per le proporzioni africane, davvero notevole, e il sospetto che ci sia dell’altro dietro non mi pare peregrino.
      Ma anche non ci fosse, resta valida la considerazione dell’articolo: quelli che partono sono gli intraprendenti più che i veri e propri disperati; parte l’elite della povertà, per così dire.

      • habsburgicus scrive:

        anch’io mi ero fatto le stesse domande di Pino
        ha ragione

      • Z. scrive:

        Veramente, a quanto mi dicono, oggi molti partono dalle coste libiche senza neppure pagare. Il mistero sulla Immigration Spectre si infittisce!

        • habsburgicus scrive:

          forse risolto pure questo 😀 (non volevo dirtelo, perché amo fonti provate ma visto che hai tirato in ballo tu la questione…)

          su un sito ucraino (si !), un tale italiano sposato ad un’ucraina scriveva pochi giorni fa testualmente
          [inizio citazone]
          Con noi marittimi che ci chiediamo come sia possibile. ….
          poi parli con qualche collega in marina e scopri che andiamo a prenderli sotto costa in libia….
          altrimenti in italia non ne arriverebbe neanche 1 quinto…..
          ma in tv non te lo dicono mica….. ti dipingono la libia distante come Genova -Rapallo
          [fine citazione]

          se tu non fossi del PD, forse cominceresti a farti domande..ma, essendolo, la questione è retorica 😀

          • Z. scrive:

            Quindi la marina militare italiana si presta a questo complotto. Miseriaccia. Quei siti per turisti sessuali che frequenti sono davvero istruttivi 😀

          • habsburgicus scrive:

            Non dirlo mai più Z
            quello è un sito serio, forum italo-ucraino (molto utile), e il tipo è sposato con un’ucraina
            non mischio mai i campi, dovresti saperlo

          • PinoMamet scrive:

            Z.
            mi permetti?

            e che palle co’ ‘sto complotto!!

            Possibile che non si possa più fare nessuna domanda? Bisogna accettare tutto, zitti, usi a obbedir tacendo, perché altrimenti si crede ai complotti e si è delle brutte persone?

            Io continuo a trovare strano che un tizio che muore di fame per una carestia in Africa abbia 3000 euro da dare a uno scafista.
            Non impossibile in assoluto, ma perlomeno strano.
            Poi certo a scappare non sono solo quelli- e qui veniamo nel mio carrugio;
            e le spiegazioni si possono trovare, e un paio ne ho date, e siamo sempre nel mio carrugio.

            Poi, per quanto riguarda perlomeno i senegalesi, non è un misterop er nessuno che buona parte dell’immigrazione sia controllata dalla confraternita dei Muridi, che esiste, non è un finto complotto creato da qualche (orrore!) grillino, e in Senegal è piuttosto potente.

            Si tratta di un gruppone sufi che pratica un Islam piuttosto sincretico (anche se- a esperienza autoptica mia- c’è tra loro chi legge i filosofi musulmani in arabo classico…).

            Ora, se ci lucrano questi, chi impedisce di pensare che ci lucrino anche altri gruppi?
            Chi impedisce di fare ipotesi?
            Perché deve essere sempre tutto proibito da questa cappa opprimente di finto buon senso “ma dai è impossibile i problemi sono ben altri…”??

          • Z. scrive:

            Habs, se tu citi abitualmente come fonte un sito che si chiama “gnoccatravels” non è colpa mia!

            Pino, ma credi pure a quel che vuoi! Tra l’altro, nella foga anti-anticoplottista non ti sei accorto che le fonti di Habs ci svelano che le trame occulte ci sono davvero, eccome: la Marina militare italiana trasporterebbe gli stranieri in Italia dalla Libia. Il tutto per far piacere alla Cricca Radicalscicche, e chi lo nega è del PD 😀

            E poi, posso dirlo pure io? Che nnnoia tutti sti esperti del nulla che “c’è qualcosa sotto”, la cui cultura sull’immigrazione si ferma a Rete4…

          • PinoMamet scrive:

            Secondo me Z. hai l’anticomplottismo un po’ troppo facile;

            è un’arma che fai sparare tante volte sui bersagli sbagliati, colpendo come “complotti” quelle che sono domande, curiosità, incertezze, ipotesi (magari sbagliate o imprecise o verificabili) e così via.

            Di questo passo, va a finire che non si può fare più nessuna ipotesi.

            Non si tratta di “credere”: quella semmai, Z., è la tua posizione:
            bisogna “credere” a ciò che è senso comune “corretto”, stop, altrimenti si incorre nella tua disapprovazione.

            Prendiamo la faccenda della Marina Militare che “va a prendere i profughi in Libia”.
            Detta così è un po’ una cazzata.

            Ma prima di cominciare a fare delle ironie su presunti complottisti, ricordo che sono state su tutti i quotidiani le affermazioni per cui l’operazione Mare Nostrum veniva variamente lodata, o criticata, perché dava limiti di intervento (anche in termini di miglia marine) molto più ampi rispetto all’operazione “europea” di cui non ricordo il nome, che le è succeduta…

          • Z. scrive:

            Vedi, mi dicevano le stesse cose quando, per qualche oscura ragione, proprio non volevo credere che Bush avesse abbattuto le torri gemelle a testate per far rabbia a Giulietto Chiesa.

            Si tratta di discorsi molto seri, per carità, basati su fonti tipo mio cuggino, “gnoccatravels” o qualche razzista suonato che cerca di fare soldi a spese dei suoi tifosi sul web.

            Ora, niente da dire: ognuno crede a ciò che preferisce. Ognuno ha idee alla propria altezza, diciamo, e le mie evidentemente sono raso terra. Fin qui niente da dire.

            Il fatto è che se qualcuno osa non prendere sul serio questi bizzarri discorsi mi sento dire: ti bevi tutto, non capisci, hahahah, sei proprio del PD (della sinistra, sei un radicalspritz, altre frasi fatte a piacere).

            Quindi sì, mi permetto di replicare; sì, mi permetto di fare ironia; e sì, mi permetto sinanco di sfottere con garbo chi dice certe corbellerie arroganti e supponenti, sperando che capisca che nossifà. Perché io sono certamente una persona pacifica nonché ex obiettore di coscienza, ma anche i Zeta nel loro piccolo eccetera 🙂

          • Francesco scrive:

            Has

            se ho capito dice che andiamo a salvare quelli dei barconi vicino alla Libia prima che affondino, sennò 4 su 5 andrebbero a nutrire i pesci prima di avvicinarsi alle nostre coste?

            la trovo cosa buona e giusta, in sè

            ciao

          • habsburgicus scrive:

            se tu citi abitualmente come fonte un sito che si chiama

            se ti permetti di ripetere un’altra volta tale enormità, scatenerai la mia ira, superiore a quella del pelide Achille
            è vero che talora l’ho citato, in alcuni rarissimi giorni con discreta frequenza (e quasi sempre perché c’era qualcosa di interessante, magari di cialtronesco, non inerente al sesso in sé)…e visto che ti dispiace non lo citerò più !
            ma parlare di citazioni “abituali” come se tutto quello che scrivo derivasse da lì’, io che spesso fra la vostra indifferenza ho citato giornali d’epoca austriaci, tedeschi, ungheresi, fonti quasi dimenticate di diversa origine (e conoscenze che ho io, dalle più disparate fonti storiche, politologiche e linguistiche)
            è francamente intollerabile, anche per chi di mestiere è abituato a rimescolare le carte
            e non lo tollererò

          • Francesco scrive:

            calma ragazzi, è il caldo, allontanate la mano dalle pistole e non cassate gnoccatravels, che è fonte interessantissima (su quelli che ci scrivono, in primo luogo)

            boni!

            F o’pacificatore

          • Z. scrive:

            Habs,

            ma c’è davvero da prendersela? voglio dire, dopo un lungo e poco gradevole bombardamento di ripetuti e acefali sfottò, potrò rispondere con una (1) battuta senza essere sospettato di voler sminuire la tua cultura, che non ho mai nascosto di ammirare? 😀

            Ah, purtroppo di lavoro non faccio il croupier!

            Z.

            PS: Francè, macché pistole… quando dico che sono un ex obiettore dico sul serio!

          • PinoMamet scrive:

            Z.

            io non ho citato come fonte mio cuggino, e non credo di aver fatto dei ragionamenti particolarmente bizzarri, né tantomeno paragonabili ai complottisti dell’11 Settembre.
            A dire il vero, qua di complotti non ha parlato nessuno, mi pare, e certo non io;
            ho l’impressione che voglia metterceli dentro tu a viva forza, a mo’ di strawman argument come dice il nostro buon Moi.

            Quanto a gnoccatravels, che Habs ha citato in occasioni ben diverse, mi pari Mirkhond quando ti mette in croce con la Calafrica…

          • habsburgicus scrive:

            ok , pace a tutti, dalla A alla Z
            Francesco è sempre più saggio..che sta CL sia calunniata ? 😀

          • Z. scrive:

            Pino, tu infatti non c’entri un tubo, tranqui 🙂

            Ti ho spiegato cosa mi dava fastOdio, mica ho detto che ce l’avevo con te!

            Oh, ex giovani… per UNA volta che rispondo irritato, su 😀

            Habs tvb 😀

    • habsburgicus scrive:

      letto
      confutazione finale e definitiva del sinistrismo, in un paese normale
      però non cambierà nulla, e i sinistrati continueranno a pontificare :D..come, chiedete pure perché ? ma st’itaglia vi sembra un paese normale, ahahahahah

  360. mirkhond scrive:

    Sempre Blondet, stavolta sui ruffiani dell’Unione euro$trozzina:

    http://www.maurizioblondet.it/perche-i-paesi-poveri-della-ue-sono-i-piu-spietati-coi-greci/

    • habsburgicus scrive:

      lui è acutissimo, però (non ho ancora letto ma immagino ciò che dirà :D) trascura qualcosa di fondamentale
      quelli sono ancora paesi “razionali”..e “razionalità” al di fuori del sinistrismo italico :D, non fa rima con “bontà” !
      perché, anche se è duro affermarlo, i lettoni dovrebbero rinunciare a 1 solo euro per far piacere a ‘sti greci (che in più votano pure comunista e non risulta che spesero una parola per la libertà lettone sotto il giogo rosso ? mentre gli USA, anche se non per filantropia, lo fecero ! converrete che non ci trovo ragioni “razionali”)
      là i politici fanno ancora gli interessi (anche) ECONOMICI dei loro cittadini (oltre che soprattutto i propri :D), mica è l’Italia :D..dove gli immigrati sono un piedistallo e gli italiani sono ormai schiavi ? dove gli interessi nazionali sono ormai obliati e le umiliazioni, in ogni campo, all’ordine del giorno ? 😀

      • habsburgicus scrive:

        si sono dei punti interrogativi in più 😀

        mi correggo, alcune di queste cose le ha dette anche lui !

        • mirkhond scrive:

          Non mi sembra però che abbia un giudizio positivo su Lettoni e Bulgari, da lui paragonati ai lacchè degli aristocratici francesi, alla vigilia della rivoluzione (che invece in questo articolo sembra difendere 🙂 ), spesso (e qui ha totalmente ragione) molto più classisti-snob verso i i poveri da cui provenivano, ma di cui costituivano l’elite dei privilegiati.
          Questo è il senso della sua considerazione.

          • habsburgicus scrive:

            infatti
            rammenta che io ho scritto di getto PRIMA di leggerlo, immaginando dove sarebbe andato a parare (però non pensavo all’Ancien Regime :D)
            e ho fatto le mie considerazioni..
            poi ho visto che l’anticomunismo e l’antipatia verso il coloro del governo ellenico le ha citate pure lui…
            e ne ho preso atto, scrivendolo

  361. mirkhond scrive:

    “Anche perché l’alternativa al lavoro intellettuale non esiste più, quindi o fai quello (che non sei in grado di fare) o muori.”

    Allora ce ne sarà una moria di laureati che sarebbero stati meglio nei campi…..

  362. MOI scrive:

    @ MAURICIUS + MIRKHOND

    Quindi quando nella TUA (?!) religione si parla di crescere e moltiplicarsi … un’ altra superstizione da beduinazzi e pastorazzi inculacammelli e fotticapre desertici sottosviluppati di migliaia d’anni fa,tipo quella dei gamberoni ?! 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Parla anche di partorire con dolore, ma non mi pare che si vieti l’epidurale.
      Giusto, dimenticavo che nella vostra fantasia malata la Chiesa sarebbe contro l’anestesia, ma assicuro che non è vero, è una sciocchezza che raccontano al cinema e che siamo persone normali 😀

  363. mirkhond scrive:

    A quei tempi gli uomini erano di meno, guerre e carestie puntualmente ne sfoltivano i ranghi.
    Oggi è diverso….

  364. MOI scrive:

    Tanto si prevede che la civiltà come oggi la conosciamo non durerà altri 100 anni.

    —- Nel senso che in Europa ci saranno solo AfroMediterraneoBeduoLevantinoNegroidi 🙂 Islamici da Piano Kalergi con estinzione da soverchiamento genetico della Figa TeutoNorrenoBaltoSlava che Habs tanto paventa ?! 😉 🙂 —

    Poi, salvo discontinuità epocali, il pianeta non sarà proprio in grado di sostenerci.

    — Nel senso che quegli stronzi dei poveri continuano a infestare il pianeta riproducendosi come ratti di fogna, anziché rigare dritti al Malthusianesimo ch’è da tanto che lo dice che il pianeta va lasciato a quattro gatti pieni di soldi ? Alla peggio, vedrai, Ricchi su Stazione Orbitante Elysium e gli altri nelle “ruscopoli” 😉 Terrestri ! —

  365. mirkhond scrive:

    In Islanda nell’XI secolo, pur essendo ormai cattolici, la Chiesa permetteva la soppressione dei bambini in esubero, per mantenere il delicato equilibrio tra insediamento umano e un ambiente durissimo.

  366. MOI scrive:

    Quindi bisogna ringraziare gli EuroBanksters perché con il Genocidio Economico sfoltiscono il pianeta ?

  367. mirkhond scrive:

    Non vedo in atto tale sfoltimento….

  368. MOI scrive:

    Comunque gli AfroMediterraneoBeduoLevantinoNegroidi saranno ancora come sempre gli unici a sbattersene i maroni del Malthusianesimo … comunque tranqui: erediteranno il pianeta solo per farlo ripiombare nel VI-VII Secolo d.C. e “resettarlo” !

    Tutto sarà bene quel che finirà bene ! Il senso dell’Apocalisse è questo ! 😉

  369. mirkhond scrive:

    Magari! 🙂

  370. mirkhond scrive:

    Se la nostra popolazione invecchia sempre più non è mica colpa dell’Islam o della “negritudine”……

    • MOI scrive:

      Sono Esseri Umani anche loro, e anche loro _ per dirla con il Sulfureo James Lovelock _ sono Parassiti di Gaia ! Difatti ci sono dei WASPoni che coerentemente con sé stessi dicono che le loro guerre servono a dare una sfoltita ai poveri che non stan capiti … che individualmente saranno pur meno “parassitarii” per Gaia di un WASP, ma “recuperano” con il numero d’individui.

  371. mirkhond scrive:

    Se la nostra popolazione invecchia è da attribuirsi a logiche di sviluppo economico, sociale e culturale che sono INTERNE alla NOSTRA società.
    Le popolazioni del Terzo Mondo, al massimo riempiranno i vuoti che NOI lasciamo per le suddette cause di cui loro NON hanno colpa.

    • habsburgicus scrive:

      ok…
      ma l’idea che qualcuno li utilizzi contro di noi*, non ti passa per la mente ? eppure tu non sei del PD

      *che poi onestamente non ne vedrei l’utilità..troppo fessi e degenerati ormai siamo (missione compiuta :D)
      però la SPECTRE per definizione è cattiva 😀 nessuno ha mai detto che deve essere anche intelligente, vero Moi ? 😀

    • MOI scrive:

      Sono Esseri Umani come noi : stessa avidità solo, mancano di mezzi per soddisfarla !

      Però esiste un’altra possibilità :

      Macchine Autocoscienti (che però dovranno essere completate finché esiste un’ umanità sviluppata) che capiscano che il solo modo di rendere vivibile il pianeta è lo Sterminio dell’ Umanità, irrimediabilmente imperfetta …

  372. mirkhond scrive:

    Alludi al piano segreto 🙂 che starebbe dietro tali immigrazioni di massa?
    Tutto è possibile.
    Però la popolazione invecchia da NOI, e non certo per colpa degli arrivi dei migranti!

  373. habsburgicus scrive:

    io però sono arrivato all’epicureismo assoluto 😀 nel senso oraziano, Epicuri de grege porcum 😀
    potessi tornare magicamente infante sceglierei una strada che dia accesso, nel più breve tempo possibile, a un numero discreto di palanche…e avutale (e passata la maggiore età) mi dedicherei solo al sesso e ai viaggi 😀 e a poco altro
    e la società sprofondi pure !
    tanto avete voluto il Concilio..e tenetevelo 😀

  374. mirkhond scrive:

    Certo che hai una fede molto profonda….

  375. MOI scrive:

    Comunque lo vedete come si fanno più chiari i processi comunicativi nella Sostanza, senza (!) il PoliticallyCorrect 😉 della Forma ?

  376. habsburgicus scrive:

    oggi la vita, purtroppo, non ha più senso
    non c’è più la Chiesa
    non c’è più la Nazione
    non c’è più l’etnia
    non c’è più il senso del dovere
    non c’è più la cultura gratia culturae né l’ars gratia artis
    l’unica cosa che rimane, in teoria almeno, è il piacere 😀

    però sono felice (e lo dico sinceramente) che tu la veda diversamente..ascoltassi Peucezio (che ti vuole bene, è evidente forse anche a un piddino :D) in breve staresti discretamente, se non bene…ma son cose tue, e dunque taccio !

    • Z. scrive:

      Eccome, è evidente persino a me!

      Comunque sarà la TUA vita a non avere senso, caro habs 😀

      • habsburgicus scrive:

        magari invece sì 😀
        ed è la tua a non averlo 😀
        questione, soggettiva…
        parliamo di dati oggettivi..é vero che le cose che ho elencato non ci sono più ? (almeno al 90 %)
        tu mi dirai (con Roberto)…chissefrega sono ben altre le cose importanti
        così si è in disaccordo, ma almeno ci si capisce 😀

    • gotcha scrive:

      “oggi la vita, purtroppo, non ha più senso
      non c’è più la Chiesa
      non c’è più la Nazione
      non c’è più l’etnia
      non c’è più il senso del dovere
      non c’è più la cultura gratia culturae né l’ars gratia artis
      l’unica cosa che rimane, in teoria almeno, è il piacere :D”

      dov’è questa terra meravigliosa? io non ne vedo traccia! i siti porno non valgono, anzi, li trovo “conservatori”: anche la gara ad avercelo più lungo, duro e resistente rientra sotto la categoris di “senso del dovere”.

  377. mirkhond scrive:

    Peucezio è un’ottima persona, ma quando si mette a fare il pissicologo col culo degli altri, non capisce un cazzo.
    Tu poi fai proprio pena, attaccato ad un’idea di fede che è tale solo se è potere, se non meglio il troiaio, giusto?
    Non c’è solo questo mondo…..

    • habsburgicus scrive:

      e chi l’ha detto ?
      i fatti, purtroppo (e dico purtroppo) sembrano smentirti…
      comunque sono cose per definizione al di là dell’umano 😀

      • mirkhond scrive:

        Se Dio C’E’ E’ ETERNO, ONNISCENTE, ONNIPOTENTE.
        E ci ha promesso un Regno che non è di questo mondo.
        L’unico che ti interessa, proprio come i Giudei che tanto disprezzi!

        • habsburgicus scrive:

          però che ci sia lo dici tu..insieme a molti Grandi del passato
          ora, sembra (sottolineo sembra) che sia andato in vacanza 😀

    • Peucezio scrive:

      Mirkhond,
      al di là che a me non ne viene niente in tasca, ma
      1) secondo me sei tu che non hai capito niente di te, perché ne sei avviluppato, quindi le tue paure e le tue disillusioni ti impediscono una qualsiasi forma di analisi oggettiva della tua condizione e dei tuoi meccanismi;
      2) se capire comporta la paralisi, la solitudine e l’infelicità, capire non serve a un cazzo.
      Tu non hai bisogno di capire, ma di agire. Noi ti diamo qualche piccola dritta, magari non originalissima, ma di buon senso, che ti darebbe qualunque persona minimamente sensata.
      Poi te la vedi tu e il mese di marzo: se potessi fare io le cose al posto tuo perché tu stessi bene, le farei, ma purtroppo non è possibile.

    • Peucezio scrive:

      Per inciso (ma in fondo è il cuore del problema),
      nelle tue obiezioni c’è un equivoco di fondo.
      Tu trasformi un problema pratico in un problema morale. Cioè per te è una questione di giusto/ingiusto: tu hai ragione, gli altri non te lo riconoscono e t’incazzi.
      Ma la ragione non serve a nulla: se ho ragione in astratto, ma vivo male, me la sbatto la ragione.
      Io invece non faccio un discorso morale, mi limito a dirti che se ci sono cose che puoi fare per vivere un po’ meglio, conviene tentarle (anche perché non hai niente da perdere: l’alternativa è stare a casa).
      A te interessa stare bene o avere ragione?
      Qui non parliamo di stare bene compiendo atti malvagi o agendo a scapito di altri. Ma di superare un atteggiamento rivendicativo in cui si ritiene che le cose ti debbano cascare addosso perché ne hai il diritto. E’ anche vero in astratto, ma siccome non cascano che facciamo? Rinunciamo così ci tagliamo le palle?

      • gotcha scrive:

        mirkhond, per me peucè ti sta dando i migliori consigli del mondo: i sistemoni non valgono un cazzo. società cristiane pre-conciliari, piani kalergi, ordini mondiali, regni di cristi, sono tutte cose che non sono mai esistite e mai esisteranno nella società reale. nella società reale esistono cazzi e fighe che cercano di nutrirsi e farsi belli per incontrarsi. il resto sono palliativi, probabilmente finalizzati allo stesso scopo sopra detto.

        • Roberto scrive:

          E con questo diventi il mio filosofo preferito
          😀

          • Francesco scrive:

            >> si ritiene che le cose ti debbano cascare addosso perché ne hai il diritto

            al di là della filosofia, mica c’è un bellissimo brano biblico che insegna a non comportarsi così? con un profeta che si sdrai ad aspettare che Dio provveda a lui?

            poi, storicamente, di codeste soddisfazioni passive dei diritti non me ne sovvengono molte …

        • Peucezio scrive:

          Mah, sai, io non arrivo a tanto: ci sono persone che hanno trovato la felicità scegliendo uno stile di vita lontanissimo da quello convenzionale.
          Ma l’hanno fatto mettendo le mani in pasta, non rimanendo a casa!
          Io ho grandissimo rispetto per gli ideali di Mirkhond, per quanto un po’ mitizzati e astratti, ma dico solo che dovrebbe un minimo metterli alla prova, non viverli solo attraverso i libri e poi lamentarsi.

          • gotcha scrive:

            E’ molto bello coltivare i propri ideali, ma credo che tutto nella vita debba essere finalizzato al piacere, perlomeno come obiettivo: se le tue idee sono troppo rigide e ti fanno soffrire sono quelle che non vanno, non tu o il mondo esterno.

          • Peucezio scrive:

            Su questo hai perfettamente ragione.
            Le idee infatti sono fuffa.
            Ciò che conta è che uno cerchi di campare bene e di far campare bene le persone intorno a lui.

  378. MOI scrive:

    Però, cos’ ha innescato l’ apparentemente (!) mite Chierichetto PostConciliare 😀 Mauricius ! 😉

    • habsburgicus scrive:

      @Moi
      te lo chiedo seriamente

      analizza (magari anche domani se ora non puoi) il mio post delle 12.19, e poi dicci se trovi che non è vero, rebus sic stantibus
      piena libertà di opinione, eh 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Che avrei innescato io?

  379. mirkhond scrive:

    i fatti, purtroppo (e dico purtroppo) sembrano smentirti…

    Hai le prove schiaccianti al 100% della NON esistenza di Dio?
    Che non esista un Aldilà?

    • habsburgicus scrive:

      quelle dovresti chiederle all’UAAR…è di loro competenza 😀
      mi limito a constatare che va tutto a rotoli, dal 1815 in poi…una sola eccezione (già finita nei suoi effetti), Franco 1936….ma anche a livello più basso e di tutti i giorni
      qualche problema forse uno se lo può anche porre, no ?
      ripeto, però, che sono felicissimo che tu non te li ponga

      • mirkhond scrive:

        A quel che dici, rispose già Sant’Agostino con la Città Terrena e la Città Divina.
        A chi frignava sul crollo della Pars Occidentis della Romània, il santo vescovo rispose che il cristiano è un peregrinus, di passaggio su questa terra in direzione del Regno ETERNO di DIO.
        Che NON E’ di questo mondo.

        • habsburgicus scrive:

          si, ma allora la Chiesa aveva un S. Agostino, una Guida Sicura, non… non farmi continuare, non voglio offendere le tue sensibilità 😀

          • mirkhond scrive:

            Quelle parole pronunciate allora, valgono anche OGGI.
            Beninteso se si crede in LUI….

          • habsburgicus scrive:

            e allora incomincino a crederci i prelatoni :D…che non sempre danno quell’impressione

          • mirkhond scrive:

            Intanto incominciamo a crederci noi.

          • Francesco scrive:

            OMDADuca!

            la Fede è in primis un evento personale, non un seguire solo se trovo il prelatone che mi piace

            se poi ho un Sant’Agostino da seguire, che cosa voglio di più?

            i cristiani ne hanno viste di tutti i colori e hanno visto che chi resta fedele non rimane deluso. se resta fedele a Dio, non ad altro, naturalmente

            ciao

  380. mirkhond scrive:

    Preferisco un ateo vero a un FALSO cristiano, che crede alla Chiesa solo in quanto istituzione di un POTERE TERRENO!

  381. Z. scrive:

    Nessuno le ha. E se scoprissimo che Dio esiste, ma si aspettava tutt’altro da noi?

  382. mirkhond scrive:

    Infatti si chiama FEDE, cioé FIDUCIA, non inoppugnabile dimostrazione scientifica, eh!

    • Francesco scrive:

      ti ricordo che le inoppugnabili dimostrazioni scientifiche sono tutte lì solo per farsi falsificare e sostiture da nuove e migliori inoppugnabili dimostrazioni scientifiche

      la Fede, almeno, rimane quella

      ciao

  383. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Premesso che potrebbe essere una roba recitata oppure uno sbrocco psicotico …

    in un esorcismo di Padre Amorth, una ragazza “posseduta”, prima di essere “liberata” impreca con il “vociazzo” contro il “maledetto pretaccio, che cosa credi ?! … puoi cacciarmi da questo corpo, ma non potrai mai cacciarmi da questo mondo in mio potere, perché io sono dappertutto ma un mondo che ha perso la Fede non è più capace di riconoscermi ! Hahahahaha !!!”

  384. mirkhond scrive:

    un balsamo proprio per quei poveri, quegli umili che tu dici tanto di amare !

    Il balsamo per i poveri mi sembra che ci sia tuttora.
    Anzi oggi è triplicato.
    Ma a voi Bergoglio fa schifo.
    Komunistaaaa!!!!
    Orroreeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!

  385. MOI scrive:

    In che senso “crederci” ?

  386. mirkhond scrive:

    Se tu credi nella forza salvifica dell’esorcismo, se ho ben capito.

  387. MOI scrive:

    Credo che ci sia un Male Inspiegabile connaturato alla specie umana … e che siccome NON è sopportabile lasciarlo inspiegato, gli si dà forma, origine e “tracciabilità”, nome, rappresentazione iconografica e tutto il cucuzzaro.

    NON credo agli Esseri Immateriali e altre Fricchettonate _ mi corregga Miguel o chi per lui se sbaglio _ da Teosofia !

  388. MOI scrive:

    Cosa avvenga nella testa degli esorcizzati non lo so … riduzionismo psichiatrico, finzione scenografica (magari qualcuno), altro ? Che (!) altro ? Sta di fatto che certe robe affascinano, soprattutto i giovani … e chi li sfrutta lo sa bene.

  389. mirkhond scrive:

    Caro Peucezio

    Quanta fatica e quanta pazienza ci vogliono per farti comprendere le cose!
    Che io mi senta “buono” lo vedi solo tu, perché io non sono affatto buono.
    Sono solo PAUROSO, cioé ho paura delle conseguenze del male che potrei fare al mio prossimo.
    Sull’essere poco e nulla cristiano hai ragione, ma io credo in Cristo proprio perché sono IMPERFETTO e dunque bisognoso di un DIVINO SALVAGENTE a cui aggrapparmi nell’oceano della vita in cui mi sento sballottolato.
    Non posso farci niente se QUESTO mondo NON mi piace affatto.
    Dunque mi chiudo per soffrire un po’ di meno di quel tanto di cui soffro.
    La sofferenza porta ciascuno di noi ad elaborare risposte differenti, a seconda dei nostri caratteri, dei nostri vissuti, delle nostre sensibilità.
    Ho conosciuto un’infinitesima parte dell’umanità?
    E che sono il solo?
    Solo che in quella che ho conosciuto e che conosco, NON ho trovato, salvo rari casi ormai passati a miglior vita, chi potesse capirmi, chi potesse entrare in sintonia con te.
    Capisco ciò che vuoi dirmi, ma ti straripeto all’infinito che se solo l’ultimo di una lunga serie che hanno tentato di piegarmi alla loro idea di normalità, ed hanno tutti fallito.
    Sono nato se non nel luogo, nel tempo sbagliato e purtroppo il poco che mi basterebbe per stare bene, mi viene negato da una società i cui valori sono antitetici ai miei.
    Mi spiego?
    Inoltre i tuoi discorsi vanno bene per un ragazzo di 18 anni, che si apre alla vita e resta di merda per le prime delusioni della vita.
    Ma io ho 43 anni o Peucezio!
    Non sono ancora vecchio, ma non sono più nemmeno un ragazzino in formazione.
    Ho i miei anni di esperienza e di sole.
    Che mi bastano.
    Per cui, di fronte ad una vita che NON è andata come la volevo io, che altro mi rimane se non chiudermi?
    Poi, se tu stessi qui, potremmo almeno vederci, ma tu come altri in questo blog, abitate TUTTI molto lontano da me, e non è un faticosissimo viaggio di qualche giorno a poter cambiare la realtà di una SOLITUDINE che vivo, perché poi devo tornare QUA, dove vivo.
    E’ proprio difficile capire ciò che scrivo?

    • Peucezio scrive:

      Io per la verità non vorrei piegarti a nessuna idea di normalità, ma vorrei solo che trovassi la tua strada (c’è gente che l’ha trovata a ottant’anni), quale che sia.
      Se fosse andare in un cenobio a praticare la contemplazione ben venga; se è andare fra i pastori dell’Anatolia, altrettanto. Quello che conta è che tu sia felice, mentre ora sei infelicissimo.
      Ti metto solo in guardia dalle mitizzazioni, perché chi conosce pochissimo il mondo rischia di avere una visione astratta, sopravvalutando cose che magari, vissute direttamente, sarebbero deludenti, e sottostimando cose con cui magari, se venisse in contatto le troverebbe valide.
      Per questo dico che serve l’esperienza, anzi, fare più esperienze possibile (seguendo le proprie inclinazioni, ma non in modo troppo rigido ed esclusivo).
      Se io fossi certo che la mia felicità stesse fra le montagne dell’Anatolia, ci andrei a costo di ogni sforzo e sacrificio, cercando di vincere anche le maggiori paure, perché il gioco vale la candela e affrontare le paure è meno peggio dell’infelicità a vita e della sconfitta esistenziale e spirituale.

      Tra l’altro io e te facciamo un gioco un po’ surreale: ti dico: “ami il Vicino Oriente, vacci! Non dico in Siria o Iraq, con le bombe, che sarebbe folle: c’è l’Iran, la Turchia, posti sicuri, senza guerre”.
      Tu mi rispondi “Non è possibile, ho troppa paura, la lingua, l’aeroplano, ecc. ecc., non me la sento”.
      Io ti dico: “capisco; allora comincia facendo cose normali, prova a esplorare un minimo la tua realtà barese, conosci magari comunità straniere a Bari oppure gente con intetressi culturali affini ai tuoi; quando ti capita vai a Firenze o in Abruzzo, laddove è l’occasione per vedere gente amica e interessante, visto che è molto più facile che andare di punto in bianco in Iran e le cose si fanno per gradi”.
      Mi replichi” Non me ne frega un cazzo, l’ambiente barese mi fa schifo, sono tutti superficiali e stronzi; a Firenze non ci voglio andare perché non m’interessa l’Oltrarno e a Bo0logna nemmeno perché sono nordici odiosi che non mi capiscono e sono ammanicati col Pd ecc.”.
      Insomma, il facile no perché fa schifo, il difficile no, perché fa paura…

      Allora, a questo punto, provocatoriamente ti dico una cosa. Di che ti lamenti? Mi spiego meglio: se ti sei già arreso, tanto vale vivere la tua condizione con rassegnazione e cercare di raggiungere pazientemente una serenità interiore; accettare il tuo stato, viverlo come una sorta di prova da parte di Dio, come un sacrificio, quasi un fioretto e invece di incazzarti, soffrire, lamentare la tua condizione, esprimere rancore e sentimenti di rivalsa verso l’umanità e il mondo, coltivare invece la pazienza e l’accettazione.

      Tu invece vorresti sì che si realizzassero i tuoi sogni, ma così, cascandoti in testa dal cielo, con uno sforzo minimo da parte tua.
      Ti d una brutta notizia: questo non succede.
      Quindi devi per forza optare per una delle altre tre possibilità:
      1) buttarti nella sfida massima e andare nei tuoi luoghi ideali;
      2) fare le cose gradualmente, accettando compromessi temporanei e cercando di esplorare l’ambiente a te più vicino, cercando di avere un po’ di vita di relazione, con un po’ di tolleranza e indulgenza verso le mediocrità e i difetti degli altri;
      3) accettare la tua condizione così com’è attualmente (o anche rifiutarti di accettarla e viverla subendola e recalcitrando, ma senza agire; tanto il risultato è lo stesso sul piano pratico, solo che produce ancora più infelicità).

      Tu vedi una quarta possibilità? Parliamone… Magari mi è sfuggita (lo dico senza ironia).

      • mirkhond scrive:

        Di che ti lamenti?

        Tipica affermazione di chi non capisce e che abbiamo sentito ripetere tante volte verso persone depresse.
        Che effettivamente, col loro continuo lamentarsi, alla lunga stancano….

        • Z. scrive:

          Dai, non puoi prendere un’interiezione e considerarla come fosse l’unico contenuto di un lungo commento!

          Peucezio non ti sta dicendo che sei lagnoso. Sta dicendo che se di una situazione ti lamenti significa che quella situazione non ti piace, che vorresti cambiarla, e che questo è già un primo passo. Poi bisogna vedere verso dove ma è già un primo passo.

          Se ho sbagliato, Peucezio mi corrigerà 🙂

          • mirkhond scrive:

            Peucezio non si rende conto di una serie di situazioni che oggettivamente mi impediscono di agire come vorrei:

            1) C’è anche mia sorella. Che faccio?
            2) Mi piacerebbe andare in Turchia, ma come faccio se non so la lingua, non so l’inglese, non conosco praticamente nessuno che abita dove vorrei andare io?
            3) Essendo la Turchia una delle strade per coloro che vanno ad ingrossare le file dell’isis, chi mi assicura che non avrei guai con le polizie di qui e di li?
            Io che non ho alcuna attrazione verso l’isis?
            4) Essendo dunque costretto per cause di forza maggiore a dover restare qui, se conosco qualcuna che mi piace e quella si rivela l’ennesima sòla che devo fare?
            5) Facciamo il viaggio a Firenze e a Bologna, conosciamo chi dobbiamo conoscere.
            E poi? E poi devo tornare QUI alla mia abituala solitudine!

          • mirkhond scrive:

            abituale

          • Francesco scrive:

            1) inizi a fare uscite di casa e viaggi brevi, un giorno o anche meno
            2) per iniziare, potresti studiare il turco, male non può farti
            3) in Turchia ci vanno tranquillamente milioni di turisti, poi da ora al viaggio là c’è di mezzo il mare, non iniziare a preoccuparti oggi
            4) incazzati e riparti, meglio una sòla che niente
            5) idem: meglio il ricordo di una bella giornata con degli amici che niente, pensa a quelli che vivono a Cinisello Balsamo e vanno in vacanza!

            ciao

            Francesco

            PS lo ho capito che il vero problema si chiama depressione, non sono così alieno

          • Z. scrive:

            Effettivamente io credo che la cosa più importante sia stabilire una rete di relazioni nel luogo dove si vive, proprio perché come dici tu ci dovrai tornare.

            Non sto dicendo che sia cosa banale, sto dicendo che tutto parte da lì, secondo me.

          • Peucezio scrive:

            E’ chiaro che le rispettive posizioni sono chiare.
            Io la mia parte l’ho fatta, non avrebbe senso che continuassi a ripetere le stesse cose.
            Non ho mai pensato di riuscire a convincerti con facilità.

            Anche perché c’è poco da convincere: io credo che razionalmente difficilmente potresti eccepire a ciò che ho detto, solo che non te la senti di applicarlo, perché sei paralizzato dalla tua paura: è umano, ma vorrei non ti trincerassi dietro pseudo-ragionamenti.
            Tu sei un po’ come uno che deve saltare dal decimo piano sapendo che sotto c’è il telo che lo raccoglie: per quanto sappia che non c’è rischio, non se la sente, non si decide a spiccare il salto. E chi potrebbe condannarlo per questo? Come dice don Abbondio, il coraggio uno non se lo può dare. Probabilmente bisogna trovare degli escamotage per aggirare il problema e soprattutto ci vorrebbe qualcuno che ti incoraggiasse che non fossi io, ma una persona attrezzata per farlo.
            Ti dico solo che quando costruisci castelli di argomenti, te la stai un po’ raccontando, perché la difficoltà non è oggettiva, è solo nella tua testa, e in fondo lo sai benissimo.
            Comunque avrai sempre il mio sostegno morale, per quel poco che può valere.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            la difficoltà non è oggettiva, è solo nella tua testa

            E se non è oggettività questa mi chiedo cosa lo possa essere. Ahimè!

          • Peucezio scrive:

            Mauricius,
            un conto è dire:
            “ho paura ad attraversare la strada perché passano macchine a 100 all’ora e non si fermano”,
            un conto è dire:
            “ho paura a passare una strada pedonale sicurissima, perché mi viene un attacco di panico”.
            E’ una paura che esiste oggettivamente, ma non è la paura di qualcosa di oggettivo.
            Se preferisci, anziché di “soggettivo” e “oggettivo” parlerò di “interno” ed “esterno”. Tanto basta intendersi, la realtà è la stessa.

  390. habsburgicus scrive:

    @Mirkhond (e chiunque desideri intervenire, mi piacerebbe dicesse la sua Peucezio)
    Il grande S. Agostino rispose per quei tempi là e vinse, umiliando i pagani (grazie anche ad Orosio)….
    chi risponde però per gli anni dal 1815 ? oggi è quello che interessa (almeno a me, ma credo pure ad altri)….ci dovrebbe essere un nuovo S- Agostino (capirai, di ‘sti tempi :D) che dia una spiegazione filosofico-teologica, quanto più dotta possibile, del senso della storia di questi ultimi due secoli e delle ininterotte sconfitte (umanamente gravissime) del Cattolicesimo; in particolare dovrebbe spiegare 7 punti
    1.perché la rivoluzione, battuta (apparentemente) nel 1815, riprese forza e dal 1830 dominò la Francia
    2.perché cadde irrevocabilmente il potere temporale
    3.perché gli usurpatori liberali non subirono una punizione drammatica
    4.perché nella I GM vinsero i “cattivi” e furono eliminate le ultime Monarchie tradizionali (e nella II andò, alla fine, malissimo)
    5.perché poté nascere, e mantenersi sempre più arrogante, lo “Stato sacrosanto al di là di ogni legge e di ogni risoluzione ONU :D” cui tutti oggi si prostrano 😀 Stato la cui nascita, per definizione, è in contrapposizione al Cristianesimo le cui profezie parlarono di esilio eterno (e loro lo sanno, ridono..e annunciano tracotanti e prepotenti la nostra fine :D)
    6.Perché ci fu il Concilio e la crisi della fede, con (almeno) quasi-apostasie (volendo essere buoni :D)
    7.Perché oggi il mondo sta apostatando e perdendo il senso comune, compresa l’Irlanda cattolica
    Ecco, rispondno a queste cose, ‘sti prelati..e confermino il popolo !
    Lo so, molto meglio fare battutine 😀

    • mirkhond scrive:

      Gesù non disse che quando sarebbe tornato sulla Terra, non vi avrebbe trovato quasi più nessun credente in Lui?
      E l’Apocalisse? (D’accordo fu scritta pensando alle persecuzioni anticristiane di Domiziano; i Cavalieri dell’Apocalisse simboleggiano i Parti visti come dei salvatori da Roma/Babilonia. Però come ogni testo profetico si presta a diverse interpretazioni, e quella relativa al tempo in cui viene elaborata può valere anche per altri tempi, come, ad esempio il nostro.).
      Il potere temporale della Chiesa CATTOLICA fu il frutto di un processo umano, non nacque con Gesù e per i primi secoli la Grande Chiesa visse senza che ci fosse.
      Poi, se ha risposto alle necessità dei tempi in cui sorse e in cui si perpetuò, è anche vero che non potè quasi mai impedire a potenti e prepotenti, in primis gli stessi sovrani cattolici di costringere il papa ad accettare i loro voleri.
      Ricordiamo giusto il tradimento papale verso la Chiesa Paleoslava dei discepoli dei Santi Cirillo e Metodio nell’885 d.C., l’avallo postumo alla conquista di Costantinopoli e della Romània nel 1203-1204, le vicende che portarono all’ignobile soppressione dei Templari nel 1307-1314, l’abbandono dei Cattolici inglesi dopo il 1570, la soppressione della Compagnia di Gesù nel 1773 col generale Ricci morto in carcere in Castel Sant’Angelo (1775).
      Il tradimento verso gli insorgenti romagnoli nel 1796, e poi verso la guerriglia napoletana antipiemontese nel 1865, il tradimento dei Cristeros messicani nel 1928, della Chiesa Uniate ucraina che tanto ami, tra 1962 e 1988.
      Insomma anche nei “secoli d’oro” quante infamie e tradimenti fatti e avallati da vertici cattolici intimoriti e ricattati, influenzati da spietate realpolitik e ragioni di stato e di sopravvivenza!
      Socci, in un suo libro sul presunto Quarto Segreto di Fatima, affermò che se Luigi XIV nel 1689 avesse dato retta alla mistica Margherita Maria Alacoque, la Francia non avrebbe mai conosciuto gli orrori della rivoluzione scristianizzatrice.
      E’ vero? E’ una bufala?
      Non saprei.
      Però ad un Napoleone che cercò di intimidire papa Pio VII (1800-1823), ricordandogli la misera e ignobile fine del suo predecessore, e dunque della Chiesa che lui, l’Empereur, avrebbe distrutto il buon Papa dicevo gli rispose:

      – Non ci siamo riusciti NOI in 18 secoli e lo dovrebbe fare l’imperatore?-

      Napoleone è morto quasi 200 anni fa.
      La Chiesa Cattolica c’è ancora oggi…..

      • habsburgicus scrive:

        NO
        non c’è più (tranne pochissimi)
        è l’ la differenza enorme fra me e te..da cui tutto discende

        • Francesco scrive:

          sì che c’è, anche se diversa e diminuita (agli occhi del mondo) rispetto al passato

          ma anche nel Novecento (senza mille davanti) non è che se la passasse così bene

          • habsburgicus scrive:

            aveva la Guida, chiara e sicura
            quando i cattolici ungheresi erano sterminati sotto il regime dei rossi in genere non-magiari (“khazari” direbbe Mirkhond) e il Card. Mindszenty subiva il processo-farsa, la prigionia e la tortura,
            i cattolici SAPEVANO che a Roma c’era una Voce che, impotente per il mondo (al momento), parlava per loro, li difendeva e attaccava i persecutori..c’era una Civiltà Cattolica che indicava nomi e cognomi (e origine etnica) dei persecutori…c’erano amici (poi rivelatisi di scarso aiuto, vabbè) in Spagna e alcuni financo in USA
            oggi ciò è finito..negalo, se riesci

          • habsburgicus scrive:

            nel X secolo c’era invece la pornocrazia 😀 (come disse Baronio)
            ma io non sono così moralista come Mirkhond (e, stranamente, l’agnostico romagnolo Z) 😀

          • Z. scrive:

            Habs, però, facciamo a capirci!

            è vero che non frequento prostitute, e oltre tutto più o meno per la stessa ragione per cui non sto su Facebook.

            Ma non ho niente contro le prostitute e nemmeno, a differenza di certa sinistra, contro i loro clienti. Proprio come non ho niente contro FB.

            Ho solo altri gusti, e non mi piace mischiarli alla politica 😉

          • habsburgicus scrive:

            neppure io se è per questo 😀

      • habsburgicus scrive:

        l’abbandono dei Cattolici inglesi dopo il 1570

        no..fu Elisabetta che fu troppo forte..e gli errori politici di Felipe II (fallibile, in quanto uomo) che avrebbe dovuto organizzare l’Armada subito o almeno dopo Lepanto (7/10/1571), diciamo in c.a 1575..poi vi sono errori politici anche pontifici (post 1585) ma in quel caso non si può parlare di abbandono, è esagerato

    • mirkhond scrive:

      Anche a me dispiace la scomparsa della Romània bizantina, la caduta prima dell’Anatolia e poi della stessa Costantinopoli in mano turca.
      Come non dolermi del crollo della Cristianità Ortodossa nel vecchio paese di Rum tra XIII e XV secolo, e leggere nei registri ottomani del luglio del 1500 che a Cesarea/Kayseri vi erano 1967 famiglie musulmane, 266 famiglie armene e 60 famiglie romee?
      A Cesarea, la patria di San Basilio e dei Grandi Padri Cappadoci.
      E ancora del brutale scambio di popolazioni tra “Grecia” e “Turchia” del 1922-24, che privò l’Anatolia del suo 20% di Cristiani (a parte gli Armeni, massacrati tra 1894 e 1922, e in misura minore Giacobiti e Nestoriani)?
      Sapere che ufficialmente in Turchia i Cristiani sono 150.000, anche se in realtà sono 5.000.000 (stando al Vicariato Apostolico Cattolico di Smirne del 2000), ma che devono fare vita catacombale nel vero senso della parola, facendosi passare per musulmani, turchi e curdi?
      So solo io come mi piange il cuore pensando alla Cappadocia che fu coi suoi monasteri, chiese e intere comunità di fedeli, viventi in aree rupestri per secoli, mentre oggi quei coni bucherellati di tufo, sono tenuti in piedi solo per sollazzare turisti ignoranti, caciaroni e svestistissimi che io mi vergognerei soltanto ad andare conciato in quel modo a visitare luoghi di una profonda suggestione cristiana?
      Poi vedo cos’è la cristianità oggi.
      La vedo qui a Bari, la vedo nei reportage giornalistici sulla Rumeli.
      E poi guardo le foto di splendide ragazzone anatoliche in hijab e umilmente vestute, lasciando solo intravvedere il tesoro della loro bellezza, tutta da far godere al marito nell’intimità coniugale e ringrazio che sono musulmani, sennò lo schifo sarebbe peggiore.
      Perché vedendo quelle ragazze musulmane (e anche criptocristiane?), penso alle loro antenate di 100, 500, 1000 anni fa, quando in quelle stupende terre c’era una civiltà cristiana ortodossa, armena e siriaca.
      E penso che quelle ragazze hanno molto più in comune con le cristiane di quelle stesse terre secoli fa, piuttosto che con le troiette svestite che (a quanto scrisse anni fa Giuseppe Mancini su Istanbul Avrupa), perfino nelle Chiese superstiti di Istanbul, al di sotto dei 65 anni anni, vanno (s)vestite con minigonne e tacchi a spillo!
      Perfino ad Istanbul!

      • gotcha scrive:

        ma perché se una lascia intravedere qualcosa di sé devi chiamarla troietta? non mi pare che tra lo svestirsi e l’esser troietta (e chiarisco che non ci vedo nulla di male nel volere darla via a più non posso) ci sia un nesso causa effetto, che viene annullato se una si veste in maniera morigerata. anzi.

        • mirkhond scrive:

          Credo che, almeno in Chiesa (ma sarebbe opportuno anche fuori), un abbigliamento più sobrio non sarebbe inopportuno, data la sacralità del luogo.
          Ma oggi per libertà si intende il libertinaggio.
          Poi, contento te che ti piace il troiaggio.
          Basta che poi non ti lamenti di essere cornificato….

          • gotcha scrive:

            ah, io se potessi farei gli scambi, è che sono pieno di residui di paura, orgoglio e balle varie..

          • gotcha scrive:

            comunque, se vuoi un parere più moderato e che tenga conto dei miei sentimenti, visto che ad una certa età abbiamo bisogno di affetto, complicità, sostegno eccetera, e ci piace condividerlo con una sola persona (quando possibile la stessa), conviene trombare parecchio quando è ora, cioè, tra i 15 e i 25 anni nella nostra società (grosso modo). riguardo alle donnine scollate, è sempre bello “guardare”, anche dopo i 30. d’altronde, se è Dio che ci ha fatti, ci ha fatto nudi.

          • mirkhond scrive:

            Preferisco scoprirlo il tesoro, piuttosto che vederlo già scoperto, e, magari anche conciato volgarmente… 🙂

          • gotcha scrive:

            ok, scopri il tuo, ma quello degli altri un’occhiatina fa sempre piacere..

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      4.perché nella I GM vinsero i “cattivi” e furono eliminate le ultime Monarchie tradizionali (e nella II andò, alla fine, malissimo)

      Parliamo di una monarchia protestante e di una monarchia islamica? Sì, gravissimi smacchi per la Chiesa 😀

      • mirkhond scrive:

        C’erano anche l’Austria-Ungheria di base cattolica e la Russia zarista di base ortodossa.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Russia che però combatteva dalla parte dei Kattivi, mi è parso di capire negli ultimi anni.

          • habsburgicus scrive:

            il peggio erano le due potenze settarie (e gli USA)..e quelli hanno vinto
            anche noi, governati da settari, abbiamo vinto ma si mise in moto un processo che portò al rovesciamento dei settari e alla solenne restaurazione del Cattolicesimo l’11 febbraio 1929 (già 1923, di fatto)

    • PinoMamet scrive:

      Guarda Habs io non faccio battutine (è un modo di ragionare che odio; le battute le adoro, nei film comici);

      però mi pare chiaro, dal tuo esempio, che siamo su posizioni diametralmente opposte.
      Prima di tutto, come “gusti”;
      poi, perché mi pare che tu interpreti questi- che in fondo sono appunto semplici gusti o inclinazioni- come parti in causa di un eterno conflitto, quasi escatologico, mentre io trovo che molti punti dell’elenco non abbiano nulla in comune tra loro.

      Alcuni poi mi paiono davvero esagerati, e mi riferisco per intenderci alle tue idee su quello che ritieni uno Stato “legibus solutus”.
      Ora, per venire appunto all’escatologico, non so se il Cristianesimo parli di un “esilio eterno”. Ti assicuro però che non lo sanno neppure “loro”, ben lungi dal riderne: non lo sanno, non gli interessa, non gliene frega proprio, penseranno semmai (e anche qui, l’esigua minoranza che le conosce) alle loro di profezie, mica alle tue no? e anche di queste se ne fregano.
      Invece a leggerti pare che abbiano fatto lo Stato apposta per fare un dispetto alla Chiesa…

    • Francesco scrive:

      1) perchè i borghesi non anglosassoni avevano solo quella roba lì per arrivare al potere (che di fatto era roba loro come spiega Marx) e perchè la Chiesa non aveva saputo battagliare culturalmente nel secolo precedente (ahimè)
      2) perchè aveva fatto il suo tempo, anche solo perchè il potere temporale della Chiesa deve essere assoluto ma il potere assoluto “di diritto” non è tollerabile in questa epoca
      3) vedi punto 1.bis … quasi nessuno credeva fossero usurpatori
      4) questa chiedila a Bellona, dea della guerra, o ad Atena, dea della strategia
      5) perchè ai cristiani dei Luoghi Sacri non fregava più nulla da tempo?
      6) potenza dell’iniquità!
      7) perchè lo fa quasi sempre, questa è facile
      8) quanti strali lancia Gesù contro i cattivi pastori?

      😀

      ciao

      • habsburgicus scrive:

        queste, Francesco, potrebbe essere laconiche cause storiche…e qualcosa, lo ammetterai, ne so pure io
        io intendevo una visione “teologica” della Storia….il perché (teologicamente) è andata così
        S. Agostino fece qualcosa di simile…convengo, e lo ribadisco, che i S. Agostino non sono a disposizione in quantità 😀

        @Pino
        certo che lo han fatto per ragioni loro, è evidente 😀 ma il desiderio di nuocere alla Chiesa, senza dubbio, era presente
        e comunque stavo parlando di cose interne al mondo cristiano..per secoli si è detto appunto quello..bisognerebbe pure dare una spiegazione teologica per i cristiani (non agli altri, a cui non può fregare di meno) del fatto che c si è sbagliati ? 😀 è chiedere troppo ? 😀

        • Francesco scrive:

          una visione teologica della storia mi pare appannaggio esclusivo di Dio, quando ci si mettono gli uomini, anche i più grandi, rischiano dei clamorosi abbagli

          tipicamente prendono lucciole per lanterne e si rendono ridicoli ai posteri

          anche Agostino si limita a ricordare un principio generale, mica spiega perchè dopo aver sputato sangue per convertire Roma la si veda cadere per opera di selvaggi semicannibali quali goti, franchi, alemanni, sassoni e compagnia cantante (e non aveva visto i vichinghi!)

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          “ma il desiderio di nuocere alla Chiesa, senza dubbio, era presente”

          Ma dove, scusami? A me non risulta che nessuno dei padri fondatori di Israele ne parli. Non capisco poi cosa ci avrebbe perso la Chiesa: erano territori amministrati dai musulmani, semmai sono stati loro ad averci rimesso.
          Come si fa a nuocere alla Chiesa, andandosene dai territori cristiani??

          Tra l’altro le chiese e i luoghi sacri cristiani sono rimasti ai cristiani.

          Poi le spiegazioni teologiche dei cristiani non le so, per carità.

          • habsburgicus scrive:

            avrei voluto lascira perdere, ma faccio ancora un tentativo

            ancora in catechismi ufficialissimi dei ’10 e di fine Ottocento più o meno si diceva questo (ma più o meno lo stesso si trova nel Seicento e, non in catechismi, nel Trecento, nel Duecento, nel Mille, nel VI secolo ecc) [per evitare equivoci, non sto dicendo io così, lo dicevano loro..é chiaro ?..non fare come Z che prende lucciole per lanterne e offende gli altri]
            (parole non esatte, non ne ho uno qui adesso)
            e, come era stato predetto dal Signore, nel 70 d.C per i loro peccati e per il crimine abominevole di deicidio, il Tempio fu distrutto e furono privati della patria per sempre (come vediamo oggi) e tale resteranno in saecula saeculorum, stranieri fra le genti odiati da tutti finché accetteranno il Cristo
            sarebbe forse troppo chiedere “teologicamente” perché nel 1948 e nel 1967 ciò “che non poteva avvenire” (e “che vediamo tutti ancora oggi” è avvenuto ? 😀
            fra l’altro ben consci di questo molto rabbini aderirono al sionismo (un po’ più tardi) appunto per dimostrare assurdo il Cristianesimo…i fatti sono così, mi spiace
            che poi tu la pensi diversamente, va benissimo, a stiamo parlando di altri

          • PinoMamet scrive:

            “fra l’altro ben consci di questo molto rabbini aderirono al sionismo (un po’ più tardi) appunto per dimostrare assurdo il Cristianesimo…”

            Guarda, lasciamo perdere la parte sui cambiamenti della dottrina cristiana;

            ma che un rabbino ortodosso aderisca al Sionismo (già le cose non stanno esattamente in questi termini, ma soprassediamo) spinto solo dal desiderio di contraddire la Chiesa, è proprio una cosa che non regge, che non sta né in cielo in terra, per chi conosca un po’ come funziona il pensiero ebraico in materia
            (anzi, in tutte le materie).

            Semmai posso ammettere benissimo che alcuni rabbini abbiano espresso soddisfazione nel notare che l’esilio, che i loro avversari volevano eterno, non lo era affatto.

            Ma credimi, la loro principale preoccupazione è occuparsi delle profezie proprie, non di quelle altrui!

            Tu invece, in una qualche misura, li fai dipendere dal pensiero della Chiesa…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Davvero: immagino che i cattolici non siano riusciti a dormire la notte dopo la fondazione di Israele 😉

          • Z. scrive:

            Habs, dov’è che avrei offeso qualcuno?

            Dove tu hai offeso altre persone, incluso me, lo sai perfettamente invece 🙂

          • habsburgicus scrive:

            è inutile..
            ma lo volete capire che ciò che penso o non penso, eventualmente io, è assolutamente irrilevante ?
            resta il fatto che i cattolici sostennero una cosa [importante], per secoli
            sbagliando, clamorosamente (negli ultimi tempi..nel 1900 avevano ancora ragione) e neppur cercano di dare una spiegazione storico-teologica…è un assurdo 1
            è il principio di non contraddizione qui che è in gioco (abbandonato dal 1962/1965, ok….ma purtroppo anche Pio XII, forse scioccato e confidando nella provvisorietà, non si espresse)
            intendiamoci (ciò vale per Pino e i laici qui), potreste anche dire “i cattolici sono una banda di fessi, di cretini patentati” e, pur non condividendo, la troverei una risposta 😀
            ma coloro che, come Mirkhond e Francesco sono cattolici dovrebbero tentare una risposta 😀 o, almeno, deplorare che i gerarchi pensino a tutt’altro
            Mauricius essendo un neo-protestante (della serra detta “conciliarista”) per cui il mondo inizia con “Nostra Aetate” è un caso particolare 😀
            Peucezio se ne frega, ed è suo diritto…un suo parere, visto che lui di ‘ste cose è conscio, sarebbe stato interessante…non ce lo dà…pazienza, sopravviverò lo stesso 😀

          • habsburgicus scrive:

            chiamare uno del PD non è un’offesa..anzi è qualcosa di ambito, essendo il partito quasi-unico da qui a molti anni a venire…purtroppo 😀

          • PinoMamet scrive:

            Ma io non ho mai pensato che i cattolici siano una banda di fessi, al contrario credo di averli sempre difesi quando li ho visti dipingere così, con troppa faciloneria, di solito da certi “atei militanti”.

            Io suppongo che i cattolici- proprio perché tutt’altro che fessi o sprovveduti- abbiano trovato una buona spiegazione teologica per il fatto che gli ebrei siano tornati in… Canaan 😉 ma comunque il fatto che vi tornassero o meno non mi è mai parso il fulcro del pensiero teologico cristiano;

            sicuramente nell’esilio avranno visto (come ci riporti) la conferma dell’elezione del Novus Israel, dal loro punto di vista, ma che sappia io l’esilio del popolo ebraico non è mai stato innalzato a dogma.

          • habsburgicus scrive:

            abbiano trovato una buona spiegazione teologica

            e allora i prelatoni (fra un’orgia omosex e l’altra) ce la dicano…
            o è segreto di..Chiesa ? 😀

          • Francesco scrive:

            Hasburgicus

            nella mia ignoranza, non ricordo se la profezione della distruzione del Tempio e di Gerusalemme preveda esplicitamente “fino alla fine dei tempi” o se questo sia stato aggiunto dai teologi dopo

            nel secondo caso, potremmo anche dire che 1.900 anni di esilio sono stati sufficienti, che tutto sommato hanno collaborato al piano divino, che in ogni caso il “vero Israele” è la Chiesa e dello stato di Israele ce ne frega relativamente

            ciao

          • habsburgicus scrive:

            @Francesco
            ci voleva uno di CL, per cominciare a ragionare 😀 guai a chi parla male di CL, d’ora in poi !
            è un buon inizio…ci sarebbe ancora da spiegare perché proprio adesso (quando si mostrarono non proprio gentilissimi e caritatevoli verso i cristiani..Russia, Ungheria ecc) ma ammetto che è un punto di partenza serio, finalmente,,,
            e se scambiassi ruolo con il il tuo omonimo ?
            lui sul blog, e tu a San Pietro 😀

          • Francesco scrive:

            vabbè, i sionisti erano sionisti, mica bolscevichi seguaci di Lenin o comunisti tirapiedi di Stalin, non facciamo di ogni ebreo un fascio!

            in ogni caso, sono sposato e indegno, molto entrambe le cose

            anche se non mi porterei dietro certa paccottiglia “non comunista” e non credo troverei il tempo di parlare con certa gente

            PS perchè adesso? considerando quello che si dice di Caino, potrebbe un risarcimento dell’Altissimo, che parlava di esilio, mica di diventare il capro espiatorio di tutti gli stronzi del Continente europeo

            ciao

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Comunque non mi pare che nel ’48 ci fosse Bergoglio al soglio di Pietro. Forse c’era quello lì… l’ultimo vero Papa, no?

            Comunque Francesco ti ha ribadito un concetto essenziale: che non ce ne frega un fico secco di Israele.
            Ma poi cosa sarebbe cambiato? Gli ebrei lì ci sono sempre stati e forse solo qualche teologo particolarmente cretino o disinformato lo ha ignorato.

          • habsburgicus scrive:

            e infatti non lo riconobbe…e si sa che fu costernato (già Benedetto XV, di venerata memoria, espresse il suo profondo rincrescimento che la terra Santa, liberata infine dal giogo musulmano, rischiasse di essere data ai “nemici di Cristo”..lo dice lui, prenditela con lui :D)
            (in quello, almeno lì, i primi Papi post-conciliari seguirono la tradizione..per dire, pure Paolo VI protesse financo Mons. Capucci 😀 e fu tutto con i palestinesi, così come Moro e Andreotti che, specialmente il primo, ne dipendevano in politica estera)

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il non riconoscere un dato di fatto mi pare l’opposto di una spiegazione, comunque 😉

          • habsburgicus scrive:

            probabilmente pensava (confidava ?) che gli arabi avrebbero risolto il problema 😀
            e ssrebbe stato una nota su un libro di storia
            mai avrebbe potuto neanche per scherzo immaginare la strapotenza che hanno oggi con tutti i capi occidentali che si recano da loro in umile atto di omaggio e si prostrano, uno più servile dell’altro 😀

          • Francesco scrive:

            non ce ne frega nulla di Israele rispecchia bene la sensibilità cattolica attuale

            non posso negare che un certo interesse (morboso?) per gli ebrei ci fosse nel mondo cattolico precedente la IIGM (per mettere una data)

            questo mentre il mondo cattolico veniva distrutto da cristiani protestanti, poi da ex-cristiani illuministi, teisti, atei, positivisti, insomma un atteggiamento un pò minchione, se posso dire

            non so quanto veramente importante e quanto esasperato da Hasburgicus: nel Magistero trovo un sacco di critiche al liberalismo e al capitalismo e al socialismo, più che menate sugli ebrei

            ciao

  391. mirkhond scrive:

    Poi te la vedi tu e il mese di marzo

    E che stai a parlare allora? 🙂
    Io, non ti ho chiesto NIENTE!

  392. mirkhond scrive:

    “1) secondo me sei tu che non hai capito niente di te, perché ne sei avviluppato, quindi le tue paure e le tue disillusioni ti impediscono una qualsiasi forma di analisi oggettiva della tua condizione e dei tuoi meccanismi”

    Ecco, ha capito tutto lui che ti conosce de visu, solo da quattro anni, vedendoti si e no, 2 (due) giorni all’anno!
    Ma non capisci che non me ne frega un cazzo di non avere tanti amici, di non fare viaggi ecc. ecc.
    A me basterebbe solo trovare il luogo in cui sto bene, la mia terra promessa e una brava ragazza (che mi piaccia anche esteticamente) con cui dividere il peso della vita.
    E’ troppo?
    Pare proprio di sì per chi ha ha avuto la sfiga di nascere e vivere in una società di superficiali dove contano solo le apparenze, il denaro, la macchina, la discoteca e la fatuità.
    Chi vuol essere serio è trombato in partenza.

  393. mirkhond scrive:

    “2) se capire comporta la paralisi, la solitudine e l’infelicità, capire non serve a un cazzo.”

    O più semplicemente, accettare una persona per quello che è.

    • Peucezio scrive:

      Che c’entra, ma io ti accetto comunque e ti voglio bene comunque, non è questo il punto.
      Non è che se non segui i miei consigli e non raccogli la sfida, cadi nella mia stima o smetto di tributarti affetto e considerazione.
      Io queste cose le dico solo perché mi dispiaccio per te e vorrei che stessi meglio, ma non sono mica una sorta di condizione.
      Se anche tu non ti muovessi di un millimetro, per me continuerai ad essere una persona stimabile e continuerò a trovare interesse e piacere nella tua frequentazione. M spiacerà soltanto di vederti infelice.

    • Peucezio scrive:

      Per inciso: sono invadente, rompicoglioni e non mi faccio i cazzi miei.
      Puoi accettarlo o meno, ma io continuerò ad essere invadente, rompicoglioni e a non farmi i cazzi miei 🙂 (sempre con rispetto e affetto, anche quando tu non pari vederli).
      Perché l’alternativa è l’indifferenza, ma non mi piace l’indifferenza.

  394. Mauricius Tarvisii scrive:

    Comunque leggo che a Firenze ci dovrebbe essere una grande manifestazione contro la sentenza di assoluzione dei “mancati stupratori di gruppo” fiorentini.
    Fa il paio con gli articolacci da denuncia che trattano gli innocenti come colpevoli, tipo questo: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/24/fortezza-da-basso-il-silenzio-degli-assolti/1904648/

    • MOI scrive:

      NON sono chiari i fatti … lei e loro brilli (magari lei un po’ di più) dopo una festa, “lo fanno” e poi accusa di stupro ?!

      Arriveremo come negli USA ove pare che in molti Stati sia reato di per sé “fare sesso” con chi risulta positivA all’ etilometro …

      Però gli effetti di una qualsiasi sostanza psicotropa mica posson valere solo per i “Maschietti” !

      L’articolo conferma un adagio “da meme NeoCon” di cui mi spiace (!) dare ancor una volta conferma: “Anti-Sexist is a Code Word for Anti-Heterosexual Male”

      • MOI scrive:

        Astenersi Cherry Picking, Straw Man e Sciacalli vari e assortiti …

      • Z. scrive:

        Ho scritto una letterina a Eretica ma non mi risponde… seriamente, a parte le varie ideologie, il problema dell’ asimmetria sulla actio libera in causa esiste.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Che le hai scritto, se posso azzardarmi?

          • Z. scrive:

            Certo, ci mancherebbe. Te l’ho appena girata via mail.

            In breve, a mio avviso bisogna andarci piano con l’actio libera in causa, e ricordarsi che è solo una finzione giuridica. Altrimenti “colpevolezza” in certi casi significa semplicemente “non aver depositato la querela per primi”.

            Ma qualcuno l’ha letto, il testo di questa famosa sentenza? è stato pubblicato su internet?

          • Thyrrenus scrive:

            Caspita, letto un bel po’. Un tuffo nel mio passato da studente in quel di Firenze. Le stesse frasi per partito preso da parte delle presunte femministe. Rivedo le scene e le facce delle estati idiote da shottini e imbecillità varie.
            sarò di destra ma questo commento di tal RDV mi convince:
            “… ogni uomo (sin da adolescente) deve sapere che: “no” significa no, “non-no” significa ancora no e “sì” può significare qualsiasi cosa. Sta alla donna stabilirlo se e quando vorrà.
            Ogni uomo deve sapere che i gesti con cui una donna manifesta la sua disponibilità e persino la sua passione, non hanno alcun valore e non la impegnano minimamente.
            Ogni uomo deve sapere che le sue personali intenzioni non hanno alcun valore. Sono ridicole.
            Ogni uomo deve sapere che il “no” è presunto e il “si” è indimostrabile.
            Ogni uomo deve conoscere l’antica verità “patriarcal-maschilista”: la naturale ritrosia della donna al sesso. Figuriamoci a quello multiplo o di gruppo.”

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Io propongo sempre la soluzione dell’atto pubblico (quello dal notaio, per non causare equivoci spiacevoli 😀 ).

          • Z. scrive:

            Diciamo pure che la sentenza non assomiglia neanche a com’è stata descritta dalle varie opinioniste del FQ e dai loro buffalo soldier di sesso opposto, che trotterellano obbedienti al guinzaglio.

            Per intenderci, non è che è diversa sotto alcuni aspetti, è proprio un altro film.

            L’accusa sostiene che alcune persone hanno approfittato dell’inferiorità psichica di una persona, e il giudicante ha detto che non ci sono elementi che lascino intendere tale inferiorità.

            Forse il giudicante ha ragione, forse no. In entrambi i casi, che c’entra questo elemento con tutti gli articoli, i proclami e le dichiarazioni lette in questi giorni?

  395. MOI scrive:

    @ PEUCEZIO

    Che succede di particolare in Marzo ?!

    • Peucezio scrive:

      Non lo so, che succede in marzo?
      Ho nominato marzo?
      Ragazzi, citare la frase per esteso, anzi, tutto il commento, se no uno si perde, non capisce il riferimento.

    • Peucezio scrive:

      AAAAAAH, ora ho capito!
      Non succede nulla nel mese di marzo: è un’espressioen pugliese.
      Te la vite tu e u mèse de marze vuol dire “cavoli tuoi, te la vedi tu, fa’ come ti pare”. Non ho mai capito che c’entri il mese di marzo, perché lo si tiri in ballo. Forse perché è imprevedibile.

  396. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    A me pare di aver capito che il Cristianesimo portò al superamento di pratiche infanticide (et similia) vikinghe pregresse …

    • mirkhond scrive:

      Teoricamente, e in molti casi sì.
      Nell’Islanda dell’XI secolo no, per via di un equilibrio tra uomo e ambiente molto delicato e che sarebbe stato compromesso seriamente da un eccesso di popolazione…
      A proposito, l’uso del termine vikingo come sinonimo di norvegese è parzialmente scorretto, in quanto i vikinghi erano solo coloro che si dedicavano alla pirateria.
      I norvegesi che colonizzarono l’Islanda e la Groenlandia erano solo dei contadini e allevatori di bestiame.
      Che non fossero (o non fossero più) gli esperti marinai-pirati di un certo immaginario, lo provano proprio le scelte di controllo delle nascite e alla fine il dover dipendere dalla madrepatria per ottenere quei beni di prima necessità che non erano reperibili in Islanda e in Groenlandia.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Del resto l’isola era sprovvista di legname idoneo per la costruzione di navi e il primo sfruttamento dei boschi provocò rapidamente l’erosione dei suoli.

        • Dif scrive:

          Il libro “Collasso” di Jared Diamond spiega molto bene i motivi della fine dell’insediamento scandinavo in Groenlandia.
          Certo chissà cosa sarebbe successo se avessero preso armi e bagagli e si fossero trasferiti definitivamente nel Vinland…

          • PinoMamet scrive:

            Niente perché era un mito 😀 😀

            a parte tutto, l’intero orbe terracqueo, sotto l’infallibile guida degli anglosassoni (anglo, dico, e sassoni) ha deciso nella sua cultura popolare che il mito è vero e che le saghe a proposito, nonostante discrepanze, particolari assurdi ecc., raccontino la verità.

            Ma qualcuno si è preso la briga di leggerle? così, per curiosità.

          • Z. scrive:

            Chissà perché in Italia anziché “English-speaking qualcosa” si ama tanto la parola “anglosassoni”. Almeno l’avessero vinta gli anglosassoni, la battaglia di Hastings. Invece l’hanno pure persa 😀

          • PinoMamet scrive:

            Perché stanno sul cazzo.
            😀

          • PinoMamet scrive:

            Invece non ho nessuna particolare antipatia per un sacco di persone o popoli che per un motivo o per l’altro si trovano a parlare inglese, ma non si identificano con la cultura… ehm… anglosassone.
            😀

          • Z. scrive:

            Il nesso ci sfugge… cioè, se invece li chiamassimo Normanni risulterebbero più simpatici?

            Non ne sono certo, e per quanto riguarda me sono certo del contrario, perché ho sempre tifato per i Sassoni 😀

          • PinoMamet scrive:

            Per me si potrebbe chiamare anche Puffi, se è per questo, ma mi starebbero abbastanza sul cazzo lo stesso.

            Più ancora di loro- che pure non sono dei mostri di simpatia e calore umano- mi stanno antipatici i loro fan.

            Io capisco che il signor A tifi per sè stesso: per chi altri?
            Non capisco invece perché il signor B, che il signor A giudica un emerito coglione, e glielo ripete in continuazione, debba fare il tifo per A.

            Sarà la sindrome di Stoccolma o qualcosa del genere: io comunque non ce l’ho.

            Poi se discendono dagli angli e dai sassoni non è colpa mia.

          • Z. scrive:

            Invece quel che mi chiedo è proprio perché – in Italia – si usi chiamarli “anglosassoni” e non, magari “puffi”.

            Capirei “normanni” (e mi sembrerebbe comunque tirato, eh!) ma non “anglosassoni”: l’apporto sassone alla cultura odierna dei paesi di lingua inglese mi sembra a dir tanto assai modesto, mentre di quello normanno vi sono, se non altro, evidenti eredità linguistiche.

            Mi sembra un po’ come se per parlare dei vercellesi li chiamasse “Cimbri”, o se per parlare dei rom… ehm, dei greci di oggidì li si chiamasse “Micenei” (o “Illiri”, così Ritvan non si arrabbia 😀 ).

            Capisco invece il fatto che i dominatori non suscitino simpatia. La mia va quasi sempre a chi è sconfitto, e questo caso – anche per ragioni personali – non fa eccezione: va ai Sassoni sconfitti a Hastings 🙂

          • PinoMamet scrive:

            Onestamente fatico a vedere una ragione storica per cui il termine anglosassoni sia sbagliato per indicare gli inglesi.

            “Inglese” deriva proprio dagli Angli; e per quanto riguarda i Sassoni, è proprio così che gli inglesi sono chiamati (tuttora) dai loro vicini gallesi, scozzesi e irlandesi, nelle rispettive lingue.
            L’inglese peraltro dispone di un bel “genitivo sassone”…

            sono diversi dai loro antenati? ci mancherebbe, anche i tedeschi sono lontani dagli antichi Germani, nondimeno si chiamano in molte lingue appunto Germani (o Alemanni, che è anche meno giusto perché indicava un gruppo solo), vivono in Germania e così via.

            Proprio mi sfugge cosa ci sia che non va nel termine anglosassone.

            Negli USA, abbreviato in “anglo”, è anche piuttosto comune per indicare le persone che noialtri definiamo con l’acronimo (forse antiquato) “wasp”.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            In realtà riferimenti a navi che sarebbero state in terre oltre la Groenlandia si trovano negli annali dei vescovi islandesi, che mantenevano con la Groenlandia rapporti quasi costanti (l’isola americana dipendeva dall’Islanda anche per tutto, persino per il pagamento delle decime, quindi era una necessità).
            Poi c’è Anse aux Meadows, dove in effetti reperti sono stati trovati. Certo, tutto il romanzo che ci hanno ricamato attorno sulla base delle saghe è sicuramente una sciocchezza, ma è sicuro che dei groenlandesi, non si sa bene quando, arrivarono in America.
            E infine la missione del vescovo islandese Erik: lui in effetti ci partì per l’America nel tentativo di evangelizzare i pagani di laggiù. Non a cercare terre o simili, ma proprio a cercare la gente del luogo, che dunque si sapeva essere abitato.

          • PinoMamet scrive:

            Guarda, per quanto riguarda L’Anse aux Meadows ho già espresso più sopra (e altre volte) i miei dubbi;
            il tempo che è galantuomo mi darà ragione 😀 per ora attendo fiducioso.

            Del vescovo, leggo che gli era stata data dal Papa la carica di vescovo di Groenlandia, che si sa dov’è, e di Vinland, che non si sa e che potrebbe benissimo essere un luogo semi-immaginario (di cui nella lontana Roma, suppongo, avranno saputo poco e nulla: vuoi la carica di Vinland? e dove sta, lassù? ah ci sono pagani da battezzare dici? tiè, eccoti accontentato).

            Era l’epoca in cui si credeva agli Sciapodi e ai Cinocefali, peraltro…

            io, lo ammetto, ci metto un po’ di malanimo mio
            (in realtà ho conosciuto uno svedese solo, molto simpatico, ma un mio amico invitato a nozze- letteralmente- lassù, ne ha conosciuti di molto montati e palesemente razzisti nei confronti di noi “mediterranei”)

            e suppongo, onestamente, che qualcosa di vero dietro al mito ci debba essere, perché raramente i miti nascono per caso
            (qualche volta però sì…) anche se tutto sommato gli skraelingar non mi sembrano molto più reali dei Ciconi o dei Lestrigoni.

            Solo che questo qualcosa non credo sia l’Anse aux Meadows, ma soprattutto mi dà fastidio il fatto che
            (anche, almeno in origine- e un bel po’ anche oggi- per razzismo)
            la cosa venga creduta così su due piedi, e con decisione, da tutti (non parlo di te, dico l’uomo della strada)
            sostanzialmente perché “i Vichinghi erano fighi”.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Il fatto è che gli scandinavi che scoprirono l’America non erano vichinghi!
            Anzi, ogni volta che il Vinland viene associato ai vichinghi partono gigantesche castronerie…
            Intanto la cosa sarebbe avvenuta già dopo la conversione (quindi niente tizi tatuati che gridano “Odino!”).
            Poi il contatto sarebbe avvenuto ad opera di groenlandesi o al massimo islandesi, cioè gente che non era affatto di mare (si dice della civiltà islandese proprio che a un certo punto voltò le spalle al mare), ma che si limitava al piccolo cabotaggio.
            Mi sembra difficile che un grosso nucleo di insediamenti, in 400 anni di vita, mai sia andato a sbattere contro l’altra sponda della Baia di Baffin e che ci abbia tentato (fallendo miseramente) un insediamento, se non altro per reperire legna.
            Se poi il pescatore è figo, buono per i pescatori. Ma il pescatore non è propriamente un vichingo 😉

            Erik, però, era più vicino di Roma ai luoghi di cui era vescovo e non credo che fosse partita dal Papa l’idea di dare un vescovo ai groenlandesi. L’iniziativa era partita certamente o proprio da Erik, oppure comunque da chi l’ambiente lo conosceva bene.
            In ogni caso la conoscenza di terre oltre la Groenlandia sarebbe presto arrivata, perché gli scontri tra i groenlandesi e gli invasori inuit (a partire dal XIV secolo), che venivano da ovest, sono documentati.

          • PinoMamet scrive:

            ” e non credo che fosse partita dal Papa l’idea di dare un vescovo ai groenlandesi. ”

            Ma certo che no.
            Appunto, che ne sapeva il Papa, poveretto, se Vinland esistesse davvero, o fosse poco più che una pia speranza del vescovo della Groenlandia?

            Anche Olao Magno, per restare lassù, conosceva bene le sue terre, e scrive ben dopo il nostro caro vescovo Erik, ma non si fa scrupoli a infarcire la sue descrizione con miti e leggende (alle quali sicuramente avrà creduto, in buona fede).

            Secondo me qualche esplorazione dalla Groenlandia in direzione sud-est ci sarà stata;
            sarà stata l’origine del mito di Vinland, probabilissimamente, comprese le speranze di evangelizzazione del nostro vescovo.

            Non credo invece a una colonizzazione, tantomeno da parte di gruppi numerosi.

          • PinoMamet scrive:

            sud-ovest, pardon.

          • habsburgicus scrive:

            sulla questione, mi pare che Pino abbia completa ragione (io riterrei però vera L’Anse aux Meadows, ma di importanza..e montata per le ragioni da lui spiegate)….anche Mauricius però, a ragione, fa bene a insistere che vichinghi è a rigore scorretto per quell’epoca
            anche su anglosassoni sono d’accordo con Pino…non si vede la ragione per cui non dovrebbero essere chiamati anglosassoni (capirei solo sassoni, al limite..anche se giustamente nota che i finitimi celti li chiamano proprio così tuttora)

          • Z. scrive:

            “Anglosassoni” per indicare gli inglesi ci potrebbe pure stare, accettando una certa dose di affabulazione. Se non altro varrebbe per distinguerli da gallesi e scozzesi.

            Ma usarlo per tutti i Paesi di lingua inglese (e quindi non solo tutto il Regno Unito, ma anche U.S.A., Canada, Australia) più che “sbagliato” mi sembra, non saprei come dire…

            un termine da stampa italiana? 😀

            E’ un po’ come dire, chessò, “antichi popoli iberici” per indicare gli abitanti di tutti i Paesi dove abbiano governato gli spagnoli: catalani, marocchini, filippini, californiani, cileni…

            Poi siamo d’accordo che gli spagnoli derivano in buona parte dagli antichi popoli iberici, ma nzomm 🙂

          • PinoMamet scrive:

            Mmmm
            no.

            Non mi pare affatto un termine “da stampa italiana”.
            Mi pare, molto semplicemente, un sinonimo di inglese, ampiamente accettato dagli inglesi stessi.

            Un sinonimo molto comodo, perché non comprende solo gli inglesi (che in fondo abitano una parte, del già non enorme Regno Unito…) ma tutti i popoli che in qualche misura ne hanno accettato la cultura e si identificano con essa.

            Gli australiani, per esempio, o i neozelandesi, sono sicuramente di cultura anglosassone, ma a chiamarli “inglesi” si fa un bella confusione…

            mentre gli indiani- la classe medio-alta dei quali, perlomeno, ritiene di essere di madre lingua inglese- non sono certo di cultura anglosassone
            (anche se a volte gli piace ricordare di averne ereditato degli aspetti per fare i fighi; ma siamo sempre nei dintorni della sindrome di Stoccolma…)

            Insomma, stampa italiana o meno, mi sembra un termine corretto, e a dire il vero sei il primo che sento lamentarsene.

          • PinoMamet scrive:

            Tra l’altro i parlanti-inglesi stessi usano il termine Anglosphere per indicare la parte del mondo dove si parla inglese, e non credo che lo abbiano imparato dalla stampa italiana 😉

          • Z. scrive:

            Sono il primo in molte cose, modestamente!

            Tutte tigorosamente inutili: come accorgersi nelle discussioni da bar tra amici che il famoso passo Aristotele non stigmatizza la “oclocrazia” o la “demagogia” ma la democrazia (al bar tra amici, eh: presumo che i pochi che davvero leggono le fonti lo sappiano!), aver fatto notare ai giornalisti del FQ che abolire il reato di clandestinità non avrebbe scarcerato un solo detenuto, o vincere 10 partite al flipper di Star Trek: The Next Generation con un solo credito!

            Comunque, non mi risulta che altrove sia costume chiamare “anglosassoni” gli australiani o gli abitanti dell’Idaho, proprio come non si chiamano “antichi iberici” o “celtiberici” i cileni o i venezuelani. Ma posso sbagliarmi, eh. E posso sbagliarmi anche sul flipper. Su Aristotele e sul T.U. immigrazione invece garantisco al 100% 😀

          • Dif scrive:

            Per quanto riguarda eventuali spedizioni groenlandesi e islandesi verso ovest credo che non ci sia nulla di strano nell’ammettere che ci siano state, anche se magari sono state un po’ ingigantite.
            Poi oddio, ingigantite, sicuramente sono scemenze le presunte tracce di insediamenti norvegesi nel Midwest, a migliaia di chilometri dall’Oceano Atlantico, ritrovate quasi sempre da gente di origine scandinava, ma non mi pare che le saghe islandesi parlino di chissà quali imprese.
            Mi pare siano resoconti piuttosto semplici, del tipo “Gunnar Eriksson guidò una spedizione nel Vinland che fece un carico di legna e uccise uno skraeling”, non vedo cosa ci sia di così improbabile da dubitarne.

            Per quanto riguarda il termine “anglosassoni” anch’io mi unisco al partito di quelli che lo trovano un termine tutto sommato adeguato.
            Anche perchè se “anglosassone” non va bene, spiegatemi perchè un discendente dei Mapuche dovrebbe essere chiamato “latino” 🙂

          • habsburgicus scrive:

            in Latino-America è diverso…
            a nord del Cono Sud, sono meticci, mulatti o indios 😀
            sarebbe come chiamare anglosassoni i sierraleonesi !
            in Argentina sono bianchi, ma la metà sono italiani
            comunque “iberici” si usa raramente pure per la Spagna
            io lo uso come aggettivo se voglio intendere anche il Portogallo “Potenze iberiche”, “Inquisizioni iberiche”, “nazionalismi iberici” ma è rarissimo come sostantivo
            Z devi arrenderti stavolta 😀

          • Z. scrive:

            Iberici per la Spagna si usa ed è geograficamente corretto. E’ la penisola iberica dopotutto.

            Ma chiamare “celtiberico” un latinoamericano, o un chicano degli States… no, non funge 😀

            Poi ripeto, magari all’estero si usa chiamare “anglosassoni” gli Stati Uniti e la loro cultura. Però non mi è mai capitato di riscontrarlo. E qualche sospetto sul perché ce l’ho 🙂

          • PinoMamet scrive:

            “Mi pare siano resoconti piuttosto semplici, del tipo “Gunnar Eriksson guidò una spedizione nel Vinland che fece un carico di legna e uccise uno skraeling”, non vedo cosa ci sia di così improbabile da dubitarne.”

            Beh, peccato che siano anche del tipo “Gunnar Eriksson guidò una spedizione nel Vinland, affrontò un mostro monopode (come nella saga di Erik il Rosso) poi per motivi di gelosia i componenti della spedizione si uccisero tutti l’uno con l’altro e tornò solo Gunnar”…

          • habsburgicus scrive:

            beh, “gli iberici sotto Filippo II mandarono l’Armada” è un po’ raro..come “nel 1936 iniziò la guerra civile iberica”, “tutti gli iberici tradizionalisti erano per il generale Franco”
            sono espressioni un po’ strane, ne converrai

            dicci le tue ragioni sull’uso di anglosassone 😀

          • PinoMamet scrive:

            “Ma chiamare “celtiberico” un latinoamericano, o un chicano degli States… no, non funge”

            A quanto pare però funge chiamarlo “ispanico”, o addirittura “latino”.

            Hai visto un peruviano? ti sembra un abitante del Latium Vetus?

          • habsburgicus scrive:

            se crediamo alle saghe, allora dobbiamo anche accettare Polifemo, Circe e Calipso
            o almeno la guerra di Troia, Enea, Anchise
            pure Rea Silvia (reo Silvio è invece moderno :D)

          • PinoMamet scrive:

            😀

            le saghe le accetto, appunto, come resoconti mitici o romanzati…
            e mi stanno benissimo, in questo senso.

            Come mi sta bene, leggendo la descrizione dei Lestrigoni nell’Odissea, supporre che già in età omerica fossero giunti in Grecia, ampiamente romanzati e fraintesi, dei resoconti di viaggi in qualche parte misteriosa del Nord Europa, tra fiordi e soli di mezzanotte, o perlomeno lunghissime giornate estive…

            magari al seguito di qualche avventuroso fenicio, o delle rotte terrestri dell’ambra
            (che portavano a Delfi, in epoca storica).

          • Z. scrive:

            “Latino” in quel senso credo sia la forma abbreviata del termine spagnolo “latinoamericano”. Insomma, direi che il LV c’entra poco!

            Però è vero che si dice anche “ispanico”, in italiano.

            Comunque quel che mi colpisce, nel caso dell’uso italiano di “anglosassoni”, non è il riferimento agli antenati quanto il particolare riferimento a uno dei popoli sconfitti che abitavano l’isola.

          • PinoMamet scrive:

            Ma che vuol dire “sconfitti”?

            Gli angli e i sassoni (tra l’altro, in zone diverse dell’Inghilterra, che tuttora parlano dialetti diversi…) hanno continuato a essere la parte principale della popolazione.

            C’è un motivo per cui l’Inghilterra (e non il Galles, per esempio) si chiama Inghil-terra, Eng-land, e non Normandia due la vendetta!

            Mentre la Bretagna si chiama Bretagna, per esempio, e non Armorica… perchè ci sono andati i britanni.

          • Dif scrive:

            Comunque, facendo un discorso più generale, resto dell’idea che nel corso dei secoli sicuramente un sacco di navi, spinte fuori rotta, sono approdate in terre fino ad allora sconosciute. Magari non tutti fondarono insediamenti o diffusero la notizia in tutto il mondo conosciuto (grande merito di Colombo) ma di certo la storia delle esplorazioni immagino sia ancora in parte sconosciuta.
            A proposito di contatti precolombiani con le Americhe, mi pare di aver sentito che ossa provenienti dalla parte meridionale del Sud America (non so se proprio quelle di Monte Verde in Cile), presentino sequenze di DNA simili a quelle degli aborigeni australiani (attenzione, non polinesiani, ma proprio australiani). Ne sapete qualcosa in più?

          • PinoMamet scrive:

            Poi il termine “anglosassone” sarà anche (visto che convenientemente ignori i miei esempi 😉 avvocato che non sei altro!) “provinciale italiano”, ma “normanno” per indicare il mondo di lingua inglese non l’ho mai sentito usare proprio da nessuno!

          • PinoMamet scrive:

            “Ne sapete qualcosa in più?”

            Mmm no, ma il DNA è tutto un’altro argomento che andrebbe affrontato da specialisti, non da me.

            Per esempio aveva fatto scalpore la scoperta che tra i nativi americani del Nord America ci fossero aplotipi di DNA (a quanto pare locali e non portati dai colonizzatori inglesi) “europei”;

            e qualcuno ne aveva fatto un argomento a favore della tesi di uno stanziamento nelle Americhe non, o non solo, da Bering, ma anche attraverso l’Atlantico, durante una qualche glaciazione che lo restrinse.

            Pare invece che la cosa sia spiegabilissima anche con la tesi tradizionale dell’arrivo attraverso Siberia-Alaska.

          • Z. scrive:

            Non ignoro i tuoi esempi, Pino!

            Ti ho risposto su Obama, ti ho spiegato perché dissento su “latino” e ti ho dato ragione su “ispanico” per quanto riguarda l’uso nella stampa italiana (non so come si usi all’estero, ma mi pare che il termine più comune fosse differente).

            Certamente nessuno dice “normanno”, e avrebbe ancora meno senso (credo che i normanni siano finiti persino nella scorta all’imperatore di Bisanzio). Il fatto è che fuori dall’Italia non mi risulta proprio il termine “anglosaxon” in quell’accezione tutta nostrana: salvo per indicare “ammeregano di origini inglesi”, ma non mi sembra ormai molto usato.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Se è per questo Adamo da Brema parla di Amazzoni e Ciclopi in Lapponia, ma non per questo la Lapponia non esiste o era un mito.
            Chiaramente non si sta dicendo che il Labrador fosse una regione ben conosciuta e frequentata abitualmente da groenlandesi, si sta dicendo che, però, i groenlandesi certamente la conoscevano e che ci ebbero contatti e persino tentativi di insediamento. Falliti, come possiamo ben constatare.
            Come d’altronde è fallito lo stesso popolamento della Groenlandia, alla lunga.

  397. MOI scrive:

    Diciamo che i sitacci di forum di turismo sessuale e di “usufrutto” della forma d’immigrazione più tabù 😉 … un vago 😀 senso dello “Scollamento Istituzioni- Paese Reale” lo danno ; se poi viene fuori che, per giunta, i Moralizzatori sono senza morale … sessuale più che compresa …

    • MOI scrive:

      Perciò sì, più istruttivi di tanti altri siti … blog di Radical-Chic in primis !

      • Z. scrive:

        Moi, è finito quel periodo orribile che hai vissuto alle superiori. Quello in cui i ragazzi di sinistra ti soffiavano tutte le ragazze, intendo. Non hai bisogno del turismo sessuale come rivalsa. Davvero 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Parentesi sociologica:

          i ragazzi di sinistra, intesi come sinistra sinistra, impegnati davvero, io lo ho conosciuti all’università, come quelli di destra.

          A scuola l’impegno politico latitava, semmai c’erano (nell’altra sezione; infatti erano solo due) un paio di fissatoni ultimi-anni-ottanta con l’America, Top Gun, essere “vincenti” e amenità varie, ma esito a definirli “di destra”;
          come nella nostra c’era una vaga idea che occorresse stare dalla parte dei poveri e dei negri, che parimenti esito a definire “sinistra”.

          All’università ho conosciuto diversi personaggi davvero di sinistra, ma impegnati impegnatissimi;
          e un paio anche di destra.

          Mi sono sembrati, visto che si parla di questo, ugualmente imbranati con le ragazze, persi nel loro mondo ideale che aveva ben pochi contatti con la realtà, i “destri” un po’ ridicoli con il loro stile dèmodé e militaresco, i “sinistri” insopportabili con la loro lezioncina sempre pronta e la voglia evidentissima di diventare leader di non si sa che gruppuscolo.

          Avevano però l’accortezza di pescare (perché ripeto, di questo si tratta: lo sport alieutico) in nicchie di mercato ben diverse, quindi non si litigavano le stesse ragazze.

        • Z. scrive:

          A Bologna i leaderini di sinistra con le ragazze ci sanno fare eccome. La favella fluente non viene messa soltanto al servizio della Rivoluzione, da queste parti.

          Ma te lo dico sempre: Bologna è sempre un passo avanti. Quando saremo tutti sull’orlo del baratro, anche allora Bologna sarà un passo avanti 😀

    • Roberto scrive:

      Sai che non sono molto sicuro che i frequentatori dei siti per turisti sessuali sia il “paese reale”?
      Certo esistono anche loro, ma non mi sembra che sia la regola (intendo quantitativamente, senza nessuna accezione morale), o almeno, al si fuori di questo blog non ne avevo mai sentito parlare

      • Francesco scrive:

        mah, non ne sono così certo

        tra moralisti progressisti e puttanieri impenitenti quali sono meno minoranza nel paese?

        per non parlare di noi moralisti retrogradi!

        ciao

      • Z. scrive:

        Tutto fa brodo per rosicare contro il PD, persino i turisti sessuali del sud est asiatico. Manco fosse Baffone e non Don Matteo 😀

      • Peucezio scrive:

        “al si fuori di questo blog non ne avevo mai sentito parlare”

        Per forza, stai in Lussemburgo.

  398. MOI scrive:

    A proposito di Toscana, cos’è ‘sta storia del ” Forteto ” ?

    • Francesco scrive:

      pare una comunità di recupero/protezione per minori con gravissimi problemi familiari et similia, dove sarebbero avvenuti pesanti abusi sui ragazzi

      secondo il Giornale, era una “roba progressista” per cui la magistratura ci ha messo 20 anni ad accorgersene

      ma non so nulla di prima mano

    • habsburgicus scrive:

      Miguel non ne ha parlato illis temporibus ?
      col suo innocentismo “a prescindere” che in tutti gli altri sarebbe irritante, ma non in lui sia perché scrive benissimo sia perché, da persona imparziale, più volte fece l’innocentista anche in casi non-politically correct, e di ciò gli va dato atto

  399. habsburgicus scrive:

    sul merito si può discutere (e molto) e in più è tutto raffazzonato….
    ma una così dura tirata verso i “sinistri” non può che mettere di buon umore…
    tanto più che viene da GLG che, lo ripèto, fu marxististissimo, maoista, cantore del comunismo più estremo 😀 ed è tuttora a suo modo estimatore di Marx…qualcuno, quindi, riesce a ragionare anche lì…..non ci sarebbe da disperare, quindi, se non fossero purtroppo in quantità infinitesimale ! (e, in genere, solo fra i vecchi..pensiamo al compianto Preve con cui GLG ebbe un rapporto burrascoso ma di stima e sostanziale amicizia, per il poco che so)

    http://www.conflittiestrategie.it/via-lantifascismo-del-tradimento-di-glg

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Può essere quello che vuole, ma uno che non ha ancora capito che Badoglio era il capo del governo legittimo e che i traditori erano i collaborazionisti con l’occupante legittimo diciamo che mi sembra una fonte di analisi geopolitiche poco attendibile 😀

      Ma poi da quando ai comunisti gliene frega qualcosa della sovranità nazionale? Mi sembra un altro che si è fuso il cervello… sempre che lo abbia mai avuto.

      • Francesco scrive:

        da Stalin, se non sbaglio

        per curiosità, il Premio Stalin per la pace fino a quando è esistito?

        🙂

      • Peucezio scrive:

        Il tradimento pertiene alla dimensione morale, non giuridica e moralmente mi sembra che la questione sia di una chiarezza e di un’univocità estrema.

        Poi uno può anche sostenere che Cristo tradì Giuda.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Veramente se tu parli di rapporti del cittadino con lo Stato, temo che la questione si riduca unicamente alla sfera giuridica.
          E sì, esistono nei codici penali i reati di tradimento, che temo siano tutto fuorché una questione morale.

          • Z. scrive:

            In effetti, il delitto di alto tradimento potrebbe essere delimitato con più precisione di qualto faccia l’ordinamento italiano 🙂

    • Francesco scrive:

      diciamo che PARTENDO dall’asse Parigi-Berlino-Mosca le altre belinate sono conseguenti

      le più spassose le giustificazioni del perchè NULLA accade secondo le analisi del GLG, ricordano certi giornalisti sportivi allineati

      una sola domanda: come pensare che la Russia possa essere il rivale futuro degli USA? mi pare non solo molto più debole ma in fase calante

      che sai il fascino dell’autoritarismo di Putin?

      ciao

  400. habsburgicus scrive:

    n° 1
    M. Bl. ha fatto una bévue storica..ha chiamato “rosso” il Ministro della difesa greco, Kamenos, che invece è di ANEL (destra)
    per il resto, ottimo articolo (l’ultimo, su Syriza)

    n° 2
    ma è possibile che tutto il discorso (in cui mi son fatto trascinare, vero…ma non amo lasciare senza risposta quanto si dice) sia nato dalla semplice affermazione che trovo l’epicureismo OGGI la soluzione più razionale ? Mirkhond con il solito tatto da elefante in un negozio di cristalleria 😀 ha subito portato il tutto verso i massimi sistemi…e da cosa nasce cosa e siamo venuti a parlare di tutt’altro
    fra l’latro noto che con uno stile diversissimo dal mio anche gotcha non sarebbe in disaccordo

  401. mirkhond scrive:

    Meglio un tatto da elefante, che la falsa e mielosa cortesia condita da insopportabili fazzine…..

    • Z. scrive:

      Cristallo, cristallo… si fa presto dire cristallo… abbiamo la prova che fosse proprio svaroschi? un certificato, un qualcosa? no? allora per quanto ci riguarda riteniamo che si trattasse di vetro di scarto sino a prova contraria!

      😀 😀 😀

  402. mirkhond scrive:

    “mi pari Mirkhond quando ti mette in croce con la Calafrica…”

    E perché non ne ho motivo, forse? 🙂

    • Z. scrive:

      Miseriaccia, no – a meno che tu non voglia difendere Mariastella Gelmini, naturalmente 😀

    • Thyrrenus scrive:

      Tu invece prova a dire a certi miei amici calabresi che sono neapolitani … altro che calafricani, nessuno, ma proprio nessuno detestano più delle tribù di napoletani che pretendono di spadroneggiare sulle loro spiagge solo perché napoletani, ossia gente della Capitale che si degna di andare al mare nelle province calabre …. idem con patate al contrario sentito dalla controparte napoletana …

      • Francesco scrive:

        confermo: ringhi di rabbia dei calabresi per i casini fatti dai turisti napolitani scesi nelle loro terre

        mi sono ben guardato dal dire che non riuscivo a distinguere gli uni dagli altri, col mio sguardo norreno-quasi-crucco

        😀

  403. mirkhond scrive:

    Questi ultimi aspri contrasti, sono forse il sintomo della fine di questa comunità telematica, autodistruttasi per le tante, troppe incomprensioni reciproche?

    • Francesco scrive:

      senti, siamo italiani, come puoi pensare che non litighiamo?

      qualche volta poi tu ti ci metti di buzzo buono, come con la storia della Calafrica (io preferisco la versione di una mia amica anch’essa calabrese, che parla di Calabria Saudita con affetto)

      io rimango triste per la fine del Formigonistan!

      ciao

    • Z. scrive:

      Per una battuta? Esageruma nen 😀

  404. Peucezio scrive:

    Habs,
    “@Mirkhond (e chiunque desideri intervenire, mi piacerebbe dicesse la sua Peucezio)”

    E’ Satana.
    Tu dirai: “non prevalebunt”. Sì, ma dai tempo al tempo. Si passa attraverso età oscure e la luce potrebbe essere ancora lontana.

    • habsburgicus scrive:

      infatti…il mio ragionamento parte appunto dal fatto che (apparentemente) hanno prevalso (donde anche la logicità dell’ateismo che sia chiaro non amo…ma facta sunt facta, ahinoi)
      e avrei voluto risposte..sapendo che, per definizione non sono autorevoli (in primis le mie)..chi potrebbe darci risposte autorevoli su questo tace 😀 o, straparla
      tu una risposta, laconica, la dai e ultra-tradizionale (anzi, “medievale)…forse potresti spiegarti meglio

      • Francesco scrive:

        come spiegarsi meglio? Lui ha detto “non prevarranno” e questo è il fondamento della speranza e della resistenza al Male

        che durerà tutto il tempo che Lui ritiene di dar durare, mica quello che piace a noi

        ogni tanto mi pare che tu non riesca bene a mettere a fuoco la centralità di Dio per un cristiano

        ciao

        • Z. scrive:

          Habs crede nella Chiesa, mica in Dio. E ora la Chiesa non è più quell’organismo di potere che l’Europa ha conosciuto nei secoli passati. A chi serve un re debole, diceva OBS?

          Z.

          PS: a me “non prevarranno” ha sempre fatto venire in mente “no pasaran”. Che non ha portato bene a chi lo diceva; d’altronde, ha portato bene alla Chiesa 😀

          • Francesco scrive:

            detto da loro, è diabolica presunzione

            detto da Lui, è una solida promessa

            mi pare facile da comprendere, c’è chi può dare garanzie e chi no

            PS “In God we trust, all others need bring data” e poi dicono che FB è inutile!

          • Z. scrive:

            “Diabolica presunzione” mi sembra eccessivo. Più che altro è “facciamoci coraggio e speriamo bene”.

            Ma forse è lo spagnolo il problema. Anche “el pueblo unido etc.” non ha portato benissimo 😀

          • Francesco scrive:

            non è molto furbo cercare di fare il socialismo o il comunismo prima di aver fatto il capitalismo

            ti manca la materia prima

            😀

          • Thyrrenus scrive:

            Francesco: mica stai diventando un seguace di Marx? Anche lui ha detto lo stesso! 😉

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            OBS

            So di una studentessa universitaria che si era appuntata il nome proprio così!

          • Francesco scrive:

            Thyrrenus: è che sei nuovo, io sono il più puro marxista e marxiano del forum! ho fatto delle belle litigate con Miguel su questo punto

            😀

          • Z. scrive:

            Io avevo una compagna di corso convinta che il Regno Unito fosse una repubblica. Per fortuna un caffè e una laurea in legge non si negano a nessuno!

        • Thyrrenus scrive:

          Per la miseria “non prevarranno”: lo stesso dicevano quelli da te sopra citati: lavoratori e sinistri che perdono lotte politiche e sindacali …. 🙂 🙂
          Satana per loro è/era il capitalismo …
          (non è neanche storia così nova:
          summus est est hoc tempore Nummus ….
          si Nummus loquitur , pauper tacet … 😉
          Invece per coloro per cui il cristianesimo è instrumentum regni furono i sopracitati pedoni ribelli ai cavalieri 😉 ad incarnare a loro tempo il Maligno. Varia tempora currunt…

          comunque a parte questa nota: la fine della storia è stata proclamata molte volte, da vari apocalittici (tra gli altri San Gioacchino in Fiore), tutti avevano in qualche modo ragione perché registravano una piccola (non per loro) catastrofe (ribaltamento) storica.
          Ogni apocalittico (cristiano) mette al centro del suo sentire e pensare Dio, proprio questo gli fa alzare le sue geremiadi. Ora, con tutto il rispetto per Habsburgicus, non voglio con questo sostenere che lui e gli altri suoi consenzienti metta al centro Dio (anzi ci mette chiaramente un Rex e Dio gli interessa solo come Suprema Autorità) ma pure esprime un senso apocalittico che pure io, dal mio diverso pianeta, intuisco.

  405. Francesco scrive:

    Hasburgicus

    ti ho scritto il 27 alle 10:19 e sarei interessato a sapere cosa ne pensi

    grazie

    ciao

  406. Francesco scrive:

    Dibattendo di massimo sistemi: il motivo per cui sono parzialmente mercatista è che si tratta di un sistema economico che lascia indietro il 25% dell’umanità, mentre tutti gli altri fanno molto peggio (numericamente).

    Un dubbio che mi sta sorgendo: è un sistema “cul de sac”, in cui regna necessariamente l’idolatria del denaro, non riformabile nella sua essenza e quindi è, alla fine, una fregatura?

    A me non pare che sia così ma potrei essere legato a vecchie menzogne borghesi ottocentesche, ormai dimenticate dal mondo odierno. Nel qual caso sarei in pratica una fotocopia di Mirkhond ….

    Ciao

  407. habsburgicus scrive:

    @Francesco 27/7/2015, 10.19

    @Francesco
    Si..indubbiamente non hai torto…anche nel sottolineare, in un post precedente, che la grande sconfitta culturale nacque nel ‘700 pre-1789 [la rivoluzione non avvenne nel 1789, come si crede….la vera rivoluzione avvenne quando si tollerò la sistematica demolizione di 1400 anni di Storia da parte di Voltaire, Diderot, d’Alembert, Rousseau, Helvétius, d’Holbach, Condillac SENZA reagire in modo duro, anzi colmandoli di onori e prebende..il 1789 semplicemente rese manifesto tutto ciò e vi aggiunse (come notò già Barruel), ben presto, l’anti-monarchismo e anti-nobiliarismo, che colpì molti aristocratici del tutto “illuminizzati” che salirono sulla ghigliottina senza rendersi ben conto di ciò che succedeva e, forse, avrebbe fatto inorridire pure Voltaire che per molti aspetti è organico al vecchio sistema, dal punto di vista sociale..in estrema sintesi, e ben sapendo che non può se non esservi esagerazione, il mondo di François-Marie Arouet detto Voltaire (1694-1778) è quello del Tempio in cui ci si riunisce con i “fratelli”, altolocati come lui, per banchettare e sparlare del Papa e del clero e organizzare qualche blasfemia più o meno “piccante” MA al tempo stesso senza mettere in alcun modo in discussione in fundamentalibus la struttura monarchica e la gerarchia nobiliare di cui ci si onorava di essere magna pars; vi sono per altro dubbi che Voltaire desiderasse che l’irreligione penetrasse nel popolo, anzi pare che per le masse disprezzatissime la religione fosse da lui ritenuta buona e sempre volle apparire “pio” agli occhi del popolino nei suoi possedimenti, magari solo per meglio ridere dei misteri cristiani nelle riunioni di loggia notturne con i suoi amici 😀 l’errore di Voltaire, e di tanti altri dopo di lui sino a noi, fu nell’illusione folle e a-storica di separare il piano sociale da quello “ideologico” e invece simul stabunt aut simul cadent..e infatti cadranno entrambi insieme, anche se con uno iato temporale variabile (in certi Stati, gli ultimi resti, solo nel 1914/1918)..sono il primo ad ammettere che tanti Ministri settecenteschi “illuminati”peraltro diversi fra loro in questioni essenziali (du Tillot, Choiseul, Tanucci, il bieco Pombal, Aranda e poi altri, fra cui come ho detto prima probabilmente lo stesso Patriarca Voltaire) avrebbero voluto mantenere l’ancien régime nell’essenziale MA con una Chiesa umiliata e soggetta al potere secolare (per i più moderati) o ridotta a scheletro per il volgo illetterato (per altri, più radicali)..ciò però non era possibile..e cadde pure il vecchio mondo nei suoi aspetti secolari che mai avrebbero voluto, almeno i primi, intaccare]
    Quindi le grandi guerre non c’entrano per fare rivolgimenti, hai ragione….molto meglio (oggi, poi :D) il controllo dei media 😀
    Ora però si tratta non di “pars construens” ma di “pars destruens” e lì le guerre sono necessarie per indebolire un sistema (lo stesso comunismo è caduto per una sconfitta in una guerra, la “guerra fredda”, non combattuta, degna fine ingloriosa di un sistema vigliacco ab ovo et imis; ma il “sistema odierno” è molto più forte e non basterebbe per scuoterlo una guerra fredda persa..e poi l’unica che c’è stata l’ha pure vinta !)… a voce potrei dirli molto di più e spiegarti come non ci siano, o non appaiano esserci (ragionevoli) possibilità di un mutamento
    riconosci anche tu che di “bella” dopo il 1945 non ce ne sono state (o pochissime)
    dunque, con categorie storiche, mi sembra molto improbabile che l’attuale sistema possa avere fine (pur con possibili aggiustamenti di baricentro, che non è detto rstate sempre sul Potomac)…..a meno di un’evoluzione interna radicale delle sue stesse élites oggi impensabile e dunque verosimilmente da scartare

    • Thyrrenus scrive:

      Habsburgicus, permettimi di intervenire.
      A quello che hai appena scritto qui sopra dovrei infatti fare almeno una controdomanda: perché agli illuministi furono concesse quelle cose, financo incoraggiarli? Perché l’idea di sacralità della religione e dell’aristocrazia erano ridotte a niente (come in realtà erano e la dimostrazione sono i successi dei suddetti illuministi)? L’odio di sé è proprio appunto di chi ha perso il senso di sé. Ma perché lo ha perso?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Satana

      • Francesco scrive:

        l’evoluzione delle forme della produzione di ricchezza … è come se senza Mammona nulla potesse vivere a lungo

        o forse basta dire che il denaro NON è lo sterco del demonio ma una parte del vivere sociale, senza di cui neppure l’Oltrarno riuscirebbe a cambiare

        che il problema non è vivere senza denaro ma vivere da uomini dove c’è il denaro. mettete gnocca al posto di denaro e forse si capirà meglio

        ciao

        • Francesco scrive:

          spiego: clero e nobiltà francesi avevano esaurito quasi del tutto il loro ruolo nella società francese, erano più che altro un tappo che teneva sotto la borghesia e i funzionari statali

          come se l’ideale di una società statica, pacificata, ordinata fosse in fondo non adatto all’uomo, caro il mio Duca

        • PinoMamet scrive:

          OMDAF 1 e 2.

    • habsburgicus scrive:

      @Thyrrhenus
      se ti riferisci ai politici da me citati, stupidità e mancanza di chiaroveggenza….certo oggi è peggio ma fessi al governo c’erano pure allora 😀 (e poi ci sarebbero tante altre cause…ma non vedo perché dovrei scrivervi un saggio gratis..e in più in poche ore, no ? :D)
      su Voltaire, orgoglio e mancanza di preveggenza (e desiderio di passare alla posterità..obiettivo raggiunto, mi pare)

      • Francesco scrive:

        senti, Has, ma sei così sicuro che gli strumenti adeguati per combattere e vincere un battaglia culturale siano poliziotti e censura?

        se non sono, come ingenuamente penso io, argomenti e tenacia, allora forse dovremmo rileggere Marx e pensare a soldi e possesso del capitale

        la repressione è un po’ come estirpare i convolvoli, una battaglia persa in partenza, no?

        ciao

  408. habsburgicus scrive:

    Però una buona e dura politica censoria è molto efficace, o quantomeno può esserlo…non diversamente accade oggi (allorché si hanno a disposizione metodi più sofisticati che rendono possibile accoppiare “censura” a “proposta” e ad “affermazione”), ad esempio in riferimento all’interpretazione ufficiale di ciò che avvenne il 27 kanun-i sani del 2256 dei Greci, vera pietra fondante del sistema attuale dalle cui implicazioni tutto discende (e sarà ancora di più così in futuro)
    comunque, sono opinioni, che a ragione potete giudicare discutibilissime e infondate
    I fatti sono che un tempo i cristiani avevano il potere e ora non ce l’hanno più 😀 il potere è passato ad altri, che NON se lo faranno più sfuggire in saecula saeculorum (secondo me)…embé, che sarà mai ? proveremo (e già proviamo, in parte) il dominio degli atei, direte voi..atei ?..ahhh.. magari lo fossero 😀
    Ed è partendo da questo fatto, che a me pare indiscutibile (e in ogni caso ad oggi inconfutato) che proponevo l’epicureismo come extrema ratio..SENZA alcun riferimento personale, io amo parlare in generale, di cose teoriche (ciò che penso, o faccio io, è assolutamente indifferente del resto e senza particolare importanza, mica sono Xi Jinping :D)..semplicemente come una presa d’atto disincantata della fine di un mondo…bon..non intendevo, né intendo altro !
    Nel mondo non ci sono solo i massimi sistemi, anzi forse sono il meno 😀 (Gotcha l’ha capito e non solo lui, invero)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      degli atei, direte voi..atei ?..ahhh.. magari lo fossero

      E cosa sarebbero?

    • PinoMamet scrive:

      La cosa che mi stupisce di te Habs, senza polemica, è che tu mi dai l’impressione di intendere le religioni come degli eserciti, o delle squadre di calcio.
      Questa vince, questa perde… e l’importante è appunto “vincere” e “avere il potere”.

      (A parte che anche così, sei un filino pessimista, non credi? Mo’ in saecula saeculorum… le cose cambiano continuamente).

      è un po’ come se l’aspetto escatologico- chi “prevarrà” alla fine- abbia la prima posizione su tutto il resto…

      • Peucezio scrive:

        La radice di tutto ciò (provo a interpretare Habs) sta nell’immanentismo, che d’altronde è la posizione più sana, perché evita l’alienazione della trascendenza e della distanza del sacro.
        Cioè se lo spirituale e il mondo materiale e storico sono intrinsecamente connessi e fusi e uno si riverbera e si esprime nell’altro, il ruolo storico di una religione è fondamentale.
        Anche perché una religione si identifica anche con un modello di civiltà. Per cui un cristiano si sente profondissimamente a disagio in un modno secolarizzato e laicista, perché è informato a valori capovolti o comunque fortemente sovvertiti, che sente alieni e nemici, se non malvagi.
        Se io vivessi in un ambiente in cui sono, per esempio, tutti gretti, calcolatori, attaccati ai soldi, io mi deprimerei, indipendentemente da qualsiasi ricompensa ultraterrena. E un simile atteggiamento verso la vita è anche un atteggiamento spirituale (o anti-spirituale, quindi comunque gioca su quel piano).
        D’altronde io respingo l’idea che la spiritualità serva solo per l’altro mondo: secondo me serve prima di tutto per questa vita, per renderla tollerabile. E una società informata al bene è una società in cui si vive molto meglio rispetto a una informata al male.

        • Z. scrive:

          Per questo in Emilia-Romagna si vive meglio. E si viveva ancor meglio quando era maggiormente informata ai principi del socialcomunismo.

          😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Sai, il citato Agostino scriveva “stranieri in ogni terra”…

          • Francesco scrive:

            rarissimo caso di accordo con MT

            ci vuole una via di mezzo tra il materialismo giudaico (il Dio degli eserciti che mi fa vincere) e lo spiritualismo protestante (che se è già tutto deciso per predestinazione quello che succede non conta nulla)

            si chiama cattolicesimo!

            😀

    • PinoMamet scrive:

      “il 27 kanun-i sani del 2256 dei Greci”

      ehmm… che tradotto?

      Dai non ci obbligare a lunghe ricerche, Habs. Non capisco cosa ci sia da nascondere.

    • Francesco scrive:

      caro Has

      il cattolicesimo è sopravvissuto, malamente, alla guerra di sterminio che i giacobini hanno praticato, come l’ortodossia a quella dei bolscevichi

      cercheremo di sopravvivere anche ai coglioni del Politicamente Corretto e dei diritti LGBT e del Relativismo a Palla – pure ci fossero dietro i Perfidi o Satana in persona

      ciao

      PS nessuna struttura di potere dura in eterno, è solo un’illusione ottica

    • gotcha scrive:

      ciò che penso, o faccio io, è assolutamente indifferente del resto e senza particolare importanza, mica sono Xi Jinping 😀

      il punto è questo: grazie al cielo non sei xi jinping. io non trovo che l’epicureismo sia l’estrema ratio, ma l’unica via possibile per sopravvivere; pure, per scelta individuale, escludendo una forma godereccia di menefreghismo (anche perché, senza senso di colpa, che piacere c’è nel godere!)
      comunque il punto non è l’epicureismo, o l’agnosticismo, o “finitudine e colpa”: il punto è che se una persona non segue le proprie necessità, e di volta in volta si fa guidare dall’esterno (famiglia, idee, ambizioni, consigli), va a finire che ci rimette la salute e combina dei gran casini. in giro ci sono persone che si sposano “per convinzione”, che lavorano “per convinzione”, che leggono “per convinzione”, e penso talvolta di far parte di questa schiera. ognuno faccia come vuole, ma il consiglio che do io e di lasciar perdere ogni cazzata sia in qualche modo indotta.
      un esempio, io leggo sempre in treno, penso sia importante mantenersi aggiornato, istruito, e fare dei viaggi mentali.. ultimamente mi ha preso quasi un senso d’obbligo: “DEVI approfittare del tempo libero per istruirti”, e da quel momento leggere non mi va più. preferisco guardare dal finestrino, andare al fiume e giocare alla playstation. e chissenefrega se non fa figo!

  409. Thyrrenus scrive:

    il 27 gennaio de … 2256 p.es. meno 756 (efori) = 1500 ???
    Ho capito che gorgoreggi volentieri (non intendo la mattina al lavabo del bagno vè 😉 e che il tuo amore va alla Chiesa del Concilio di Trento,
    però, qui, a parte il tuo solito ragionamento sul potere mal gestito da degli individui specifici non mi sembra che tu vada, correggimi ti prego, nient’affatto oltre. Ora non ti chiedo un saggio storico evemenziale ma un pochettino di sbilanciamento, un giudizio, un parere come l’ha espresso per esempio Francesco. Ora anche a me piace in un certo grado il flusso degli avvenimenti e mi piace l’idea che uomini, più o meno avveduti, li abbiano influenzati, ma qui credo che il problema riguardi sentimenti ed aspirazioni diffuse che han smosso, appunto, un bel po’ di gente. Aspirazioni che saran di certo nate dalla lettura di libri, libelli e varie altre robe congeneri di non eccelso valore ma pure codesta roba fu scritta allora per la prima volta (almeno in quella forma rivendicativa) e per la prima volta riuscì a sobillare, insomma fu efficace. Ora l’efficacia di qualcosa deve pur essere sintomo di altro che sta ancora più a fondo. E la mia domanda non è affatto retorica: cosa stava, cosa starebbe al fondo del nuovo potere? Ripeto la mia domanda non è provpcatoria o altro, fatto sta che per me, quel periodo, è qui in Europa almeno, finito. E sto qui a chiedermi perché da sponde opposte ci si dedichi alle lamentazioni sulla caduta di Ur.

    • habsburgicus scrive:

      dicci tu quelle che, secondo te, sono le effettive ragioni di fondo (se lo desideri)….magari sono pure d’accordo 😀

      • Thyrrenus scrive:

        sarebbe già qualcosa se concordassimo sull’esistenza di ragioni di fondo

      • Thyrrenus scrive:

        a proposito di quel che ci resterebbe: se è solo il piacere, come constati amaramente, vuol dire che non ci resta che amalgamarci definitivamente nel blob dell’ideologia vincente che è appunto quella che stravolge il principio del piacere per fondarvi la politeia dei maiali.
        E non ho niente, ma proprio niente contro gli esercizi amorosi! Ma credo che mi si capisca.

        • gotcha scrive:

          io non credo che sia solo il piacere!
          c’è un fumetto meraviglioso di guy delisle, “Pyongyang”; una scena parla di tre “funzionari” nel loro unico momento di relax: uno gioca al fiume con una bacchetta. lo dico perché adesso mi sono fissato coi fiumi. stare a contemplare o a giochicchiare con l’acqua compensa le tribolazioni!

          • gotcha scrive:

            insomma, per me il piacere consiste nel fare quello che in quel preciso momento ci va di fare, mediato da dei doveri (e quelli civici sono compresi).

          • Z. scrive:

            “Mediato da dei doveri” è un aggiunta democristiana da sinistra-per-bene 🙂

            Però quel fumetto è molto bello!

          • gotcha scrive:

            ogni mattina rivivo il trauma dell’uscita dall’utero e affronto il lavoro e la morte. starei volentieri a letto: alzarmi è uno dei doveri che “mediano”.
            ce ne sono altri poi che derivano dai sentimenti: io mi tromberei le morose dei miei amici ma non sopporterei di far soffrire la mia moroso e loro..
            insomma, la vita è semplice: alcune cose vanno fatte, per il resto godiamocela. tanto, come disse Keynes, nel lungo periodo siamo tutti morti.

          • gotcha scrive:

            errata corrige: la mia morosa!

            Z., poi mi dici che mi sento così in colpa che mi metto il gonnellino e scopo per terra..

          • Z. scrive:

            Stai dando per scontato che le morose dei tuoi amici ci starebbero: perché? perché tu sei tu (caso n. 1) o perché le donne son fatte tutte così (caso n. 2)?

            In ogni caso, pare che la loro volontà non sia nemmeno presa in considerazione. Sicché ti tocca almeno un quarto d’ora di autoflagellazione per le tue idee maschiliste, che nel caso n. 2 diventa mezz’ora buona 😀 😀 😀

          • gotcha scrive:

            ma quale volontà.. il sesso dovrebbe essere come mangiare o bere, mica si questiona tanto sulla volontà!

          • gotcha scrive:

            comincio a rendermi conto che il mio femminismo da radiohead (cioè, vorrei chiavare ma ti farò sentire per l’ennesima volta paranoid android) sta rivelando sempre più un maschilismo nascosto e senza scrupoli.

          • Thyrrenus scrive:

            ehm, gotcha, io lo chiamerei sano funzionamento degli ormoni. Non dirmi poi che non fai degli interessanti sogni notturni su tipe conosciute o meno! In ogni caso resta la costante anche per quel bastardone che sono io: monogamia. (Questo se si ha una tipa cui si vuol bene e si ha davvero una storia, sennò …)

    • PinoMamet scrive:

      “il 27 gennaio de … 2256 p.es. meno 756 (efori) = 1500 ???”

      Mmm non penso che il 27 kanun-i sani sia semplicemente un 27 gennaio… ho fatto un paio di ricerche, banalmente su Wikipedia, e la cosa mi appare più complessa.

      Aspetto che sia Habs a svelare il mistero.

      • PinoMamet scrive:

        Dunque, con un po’ di fatica ci si salta fuori (e con un sospetto di partenza da verificare):

        Annus Graecorum, tra i tanti Greci possibili, si rifà ai Seleucidi, alla riconquista di Babilonia da parte di Seleuco Nicatore nel 312/11 a.C.

        Quindi 2256 – 311 = 1945.

        Per kanun-i sani, ho ricontrollato e c’hai ragione tu, dopo il 1917 si può semplicemente assumere che la data corrisponda a quella del mese gregoriano corrispondente, quindi:

        27 Gennaio 1945
        Liberazione di Auschwitz.

        Che per il nostro Habs segna l’inizio, suppongo, della vittoria di quelli che per lui sono peggio degli atei 😉

      • PinoMamet scrive:

        Poi un giorno si accorgerà che le religioni non “vincono” e non “perdono” e cambierà prospettiva su molte cose…

        • Z. scrive:

          Le religioni no… ma le organizzazioni religiose a volte sì. Credo che siano queste ad interessare habs, che più che uno storico della cultura e della religione è uno storico della politica e della diplomazia 🙂

  410. habsburgicus scrive:

    http://www.conflittiestrategie.it/sulla-cina-e-dintorni-di-glg

    stavolta sulla Cina…vi confesso che non l’ho ancora letto, buio completo…visto però il successo che ha avuto l’altra volta (in ispecie preso Francesco e Mauricius) non potevo indugiare 😀

    • habsburgicus scrive:

      non è proprio un esercizio di modestia 😀
      ma ad uno che scrive Lasciate agli economisti, i più rozzi tra tutti gli “scienziati” sociali, si può (anzi si deve !) perdonare molto…n’est-ce pas ?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      In pratica dice che vuole parlare di economia prescindendo completamente dai numeri? E’ una metodologia interessante.

      Che poi abbia la prosa tipica dell’allucinato, piena di divagazioni e con toni pseudoprofetici, è un altro discorso.

    • Z. scrive:

      Ho smesso alla quarta o alla quinta riga.

      Possibile che tutti gli economisti da web, o sedicenti tali, siano soliti scrivere con una prosopopea tra l’odioso e l’arrogante? Si tratta di qualcosa che insegnano loro all’università o fanno dei corsi post-lauream appositi?

      Capisco che il loro target sia il lettore che crede di capire, ma miseriaccia, che nnnoia 😀

    • Francesco scrive:

      1) quelli che “io l’avevo detto” non si possono leggere
      2) almeno linkare i post in cui l’avrebbe detto
      3) capisco che il nostro abbia messo i soldi della pensione in un fondo fiduciario in rubli ma è patetico quando sostiene la potenza emergente russa basandosi sul nulla
      4) il timore di un crollo della Cina dura da moltissimi anni, non ci sono precedenti di uno sviluppo come quello nè di un regime autoritario che duri con tale successo
      5) non parlo dell’asse Silvio-Giorgio-USA per carità di patria

      a parte quello, 50 anni di dominio USA sono una prospettiva troppo ottimistica, basta guardare ai presidenti recenti per capire che quell’Impero è alla frutta, ahimè!

      • Z. scrive:

        Tutti gli economisti da web “l’avevano detto”. O meglio, tutti lo dicono, per far dimenticare le solenni cantonate che hanno sempre preso. Del resto, come dicono gli arabi, quando il futuro diventa presente il veggente diventa uno stolto 🙂

  411. habsburgicus scrive:

    su anglosassoni oltre l’isola

    senza dubbio chiamare “anglosassoni” tutti i parlanti inglese sarebbe farsesco..ma chi lo fa ? forse i giornalisti dei giornali mainstream 😀 (non credo si spingano a tanto)
    chiamare “anglosassoni” tutti i bianchi di lingua inglese è parimenti scorretto..alcuni fanno così per estensione o implicitamente, ma non tutti
    invece chiamare “anglosassoni” gli americani di origine inglese (e magari vabbè, scozzese e ulsteriani), gli australiani della stessa origine, i neozelandesi idem, i canadesi idem, i sudafricani bianchi non-boeri (e non portoghesi né italiani) non lo trovo poi così scorretto…certo sulla quantità verrà definito “anglosassone” pure un discendenti di celti scozzesi (o protestanti irlandesi..alcuni dei quali però sono inglesi etnicamente) ma è trascurabile…non si può guardare il tutto, dai
    quindi il termine mi pare ottimo, o almeno accettabile
    chiaro, chiamare anglosassone (per dire) il benemerito Kenneth Kaunda, sarebbe una licenza un po’ troppo grande 😀 (un tempo bei cartelli c’erano in Zambia “socialista”, indipendente da fine ottobre 1964 e primo Stato africano a divenire subito Repubblica senza passare dalla sovranità di Elisabetta II, come fece ancora il Malawi di Hastings Banda dal 6/6/1964 al 6/7/1966 “Long Live Kenneth Kaunda. Humanism is our guide”)
    chiamare anglosassone Robert Lee però ci sta tutto !

    • PinoMamet scrive:

      Concordo.

      Ovviamente un australiano o neozelandese bianco, i cui antenati sono originari del Regno Unito, può benissimo avere antenati non “anglosassoni”, ma celti per esempio o altro (anche se già gli Scozzesi, ma in parte anche gli irlandesi, non è che siano privi di apporti germanici, ma vabbè).

      Ma la sua cultura è appunto, di base, quella del Regno Unito, a base “inglese”, da Beowulf in giù…

    • Z. scrive:

      Se “anglosassoni” vale “inglesi”, allora ha senso chiamare “anglosassoni” gli Yanquis di origine inglese. Del resto quelli di origine italiana vengono comunemente chiamati “italiani”, quelli di origine irlandese “irlandesi” e così via.

      Ma dire “i Paesi anglosassoni” e buttarci dentro Stati Uniti, Australia e Canada – quanto meno quello non francofono – me fa ride 😀

      • PinoMamet scrive:

        E chi può impedirti di ridere?
        Però loro si ritengono membri della “Anglosfera”, e se ci hai avuto a che fare per un po’, vedrai che questa Anglosfera- almeno finché si tratta di bianchi, beninteso- esiste abbastanza solidamente, e si percepisce.

        Tra statunitensi, britannici, e appartenenti al Commonwealth vari (esclusco negri, perlopiù)… con tutte le differenze gergali e di cultura vernacolare che ci possono essere… si percepisce tuttora un legame e una direi complicità escludente (a spese di tutti gli altri, indipendentemente da quanto bene parlino l’inglese… come seconda lingua) .

        Chi lo nega non ha mai avuto a che fare con comunità, reali o telematiche, di lingua inglese…

        • Z. scrive:

          Uhm… visto che qui la locuzione va per la maggiore, direi che questa digressione sulla comunità escludente, che chi la nega non conosce il mondo E QUINDI Z. non conosce il mondo, ecco, non è male come straw man 😀

          Scherzi a parte, non ho mai sentito ai parlanti inglesi che ho conosciuto usare il termine “Anglosaxon” per riferirsi a loro stessi escludendo questi e quelli etc.

          Loro dicono “English-speaking” e non escludono affatto i neri, anzi!

          Beninteso, un termine vale l’altro. Il termine “antisemita” è piuttosto idiota, e per diverse ragioni, ma tutti lo usiamo per dire “razzista contro gli ebrei”, e non solo in Italia. La mia era una curiosa osservazione sul nostro lessico provinciale, poi chissene 🙂

          Z.

          PS: e ringrazia che quella lingua è sostanzialmente normanna, altrimenti la fatica che avremmo fatto ad impararla te la raccomando tutta 😛

        • PinoMamet scrive:

          Ma non è sostanzialmente normanna.

          I Normanni all’epoca parlavano la loro variante di francese, già.

          Dal normanno/francese sono arrivati in inglese molti termini di superstrato; altri, pure latini, sono prestiti colti.

          Ma il sostrato della lingua inglese è sempre germanico.
          L’inglese, è vero, ha molti doppioni, che contribuiscono alla sua ricchezza lessicale, ma sempre germanico è.

        • PinoMamet scrive:

          Comunque english-speaking vuol dire una cosa, e “anglo” un’altra, ben diverse.

          Non ci sono dubbi sul fatto che Obama sia “english speaking”, ma sicuramente non è un “anglo”.

          E Z. non conosce il mondo 😀

          • Z. scrive:

            Interessante distinguo – che Obama non sia né anglo né saxon direi che è indubbio – ma loro continuano a dire “English-speaking countries” e non Paesi anglosassoni” come usa la stampa italiana 🙂

            Lo so io che obiettivamente non conosco il mondo, e lo sai benissimo pure tu!

            Z-

            PS: L’inglese certamente conserva certamente diversi aspetti germanici, in alcuni ambiti piuttosto che in altri. Alcune parole di origine germanica, poi, sono del tutto identiche nella forma tedesca e in quella inglese. Ma ha ragione anche Moi quando chiama l’inglese “francese pronunciato male” perché il lessico in larga misura deriva proprio dal francese. E a parte qualche rara costruzione col verbo tassativamente al secondo posto, che in inglese è sopravvissuta, la sintassi tedesca è davvero tutt’altra cosa. Per fortuna!

          • Francesco scrive:

            Obama non sarà wasp ma mi pare parecchio basp

            black (al 50%)
            anglo-saxon (che la matrice culturale è quella)
            protestant (molto light)

            non vorrete negare che Balotelli sia italiano al 100%?

            😉

          • Z. scrive:

            Non hai tutti i torti, Francè.

            Il fatto è che se “anglo-saxon” può essere chiunque sia integrato nella cultura dominante di un Paese di lingua inglese – e Obama lo è certamente! – allora finisce davvero per identificarsi con “English-speaking”.

            Proprio come nell’uso che se ne fa in Italia, dove per descrivere diversi e grandi nazioni del mondo di oggi si usa il nome di un (nobile) popolo sconfitto e soggiogato mille anni fa. Un po’ come se per indicare Italia e Svizzera italiana si dicesse, chessò, “sannioetruschi” o “etruscoromani” 🙂

            Mentre il fatto che laggiù sia (anzi, fosse) utilizzato per distinguere un gruppo etnico, culturale e religioso (wasp) da altri non mi stupisce particolarmente.

        • habsburgicus scrive:

          @Z
          parlanti inglesi che ho conosciuto usare il termine “Anglosaxon”

          oggi sarà così..in quei posti non c’è senso critico..e se i media dicono così per loro ragioni, tutti come pecore !
          io, che conosco un pochino la letteratura storica dell’America vera, tra fine Ottocento e inizio XX secolo (soprattutto sulle esplorazioni di cui vorrei avere occasione di parlare di più !) ti assicuro che Anglosaxon riferito a se stessi (o agli inglesi pre-1776 vs Spanish, French e poi Mexicans) lo usano molto !
          appeno lo ritrovo, ti scrivo le coordinate inclusa la pagina 😀

          • Z. scrive:

            Come dicevo, capisco pure che in passato sia stato usato da chi aveva origini inglesi rispetto a chi aveva origini differenti. Non mi sembra che oggi si usi più neppure in quell’accezione, in realtà, ma fin lì potrei capire.

            E’ l’utilizzo dei media italiani quando parlano di “Paesi anglosassoni” a lasciarmi perplesso.

        • habsburgicus scrive:

          Chi lo nega non ha mai avuto a che fare con comunità, reali o telematiche, di lingua inglese…

          Pino, da un po’ di tempo, è il buon senso puro 😀
          concordo al 1000 per 1000

  412. habsburgicus scrive:

    vedo che Pino indipendentemente da me (e in altro luogo) ha detto più o meno le stesse cose :D..ottimo

    • PinoMamet scrive:

      😀

    • PinoMamet scrive:

      Che poi il mio punto, nel merito, è:

      prendiamo l’americano medio, i cui gusti sono (ahimè) imposti al resto del mondo.

      L’americano medio bianco è un tizio, spesso di lontana origine tedesca o irlandese (gli irlandesi d’Irlanda peraltro paiono avere un’opinione piuttosto bassa della esibita “irlandesità” di molti americani…), che parla inglese- quasi sempre esclusivamente;
      che è convinto che il resto del mondo, per farsi capire, farebbe bene a parlare inglese;
      che è convinto di una serie di cose abbastanza scioviniste, tipo “questo è un paese libero” e “Shakespeare è il più grande poeta del mondo”, che funzionano all’incirca come da noi “italiani brava gente” e “coniugare tradizione e innovazione come faceva Leonardo da Vinci”;
      che mantiene una serie di abitudini viriloidi abbastanza chiaramente germaniche, tipo ubriacarsi di birra e girare in pantaloncini corti in pieno inverno a Boston, per mostrare (parole loro da me riportate) il loro “nordic heritage”;
      e che insomma- comprensibilmente, perché tutto il mondo è così, ed è una cosa abbastanza sana nel complesso- è fermamente convinto, intimamente, di essere il meglio figo del bigoncio.

      A questi, quando arriva uno e gli dice, ehi, lo sai che l’America non è stata scoperta da quel terrone parente dei messicani, voglio dire, degli spagnoli, ma da noialtri?
      Sì, dai, noialtri nordici che beviamo birra e mangiamo i bbiustel?
      Embè, credete che non sia contento di sentirselo dire?

      E lui, lo capisco. In fondo stanno confermando quello che vuole sentirsi dire chiunque: “sei bello, bravo e c’hai ragione”.

      Non capisco gli italiani, invece, che gli vanno dietro con entusiasmo…

      • Z. scrive:

        L’italiano non è che si faccia troppe domande, presumo. Lo sente dire, lo ripete, e poi i vichinghi con le corna sull’elmo sono simpatici a tutti 😀

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        In effetti seguendo una pagina di medievofili canadesi sul perfido social network è sorprendente che i post sulla storia vichinga (non scandinava, ma proprio vichinga) siano così tanti da superare persino quelli sulla storia inglese.

      • gotcha scrive:

        sempre nella lotta piacere vs. fissazioni, io non riesco proprio a capire come si fa a sentirsi orgogliosi. soprattutto se si è orgogliosi di “discendere” da persone di 800 o 1000 anni fa. la cosa bella è che moltissime persone ci tengono, e la testimonianza viene da tutte quelle attività commerciali con su scritto “dal 1935” o similia. io non sono orgoglioso di essere il figlio di mio padre, oltretutto mi sembrerebbe un modo per rovinare l’affetto che provo per lui. “un giorno venne presso mia madre”, e per il resto è una persona con pregi e difetti. come si possono riconoscere, comprendere ed amare le persone se si fa dipendere il giudizio dalle aspettative? tipo, mio padre ha fatto questo, leonardo ha fatto quest’altro.. who cares!

  413. habsburgicus scrive:

    @Dif
    anche l’Australia è stata quasi certamente scoperta prima (uno la fece scoprire da Vespucci nel 1499 ! 😀 😀 😀 rido perché chi conosce un po’ la questione vespucciana sa che in quel periodo l’Amerigo, forse il più italiano nel senso di albertosordiano degli esploratori, era già impegnato, nella realtà o nella fantasia, in altri 2 luoghi)
    l’inglese Major scrisse che “molto probabilmente” fu scoperta da un portoghese ignoto fra 1529 e 1542
    nell’edizione del 1868 ne ascrisse la scoperta ufficiale al portoghese Godinho de éredia nel 1601, senza ritrattare quanto scritto su scoperta portoghese non attestata anteriore (ma poi cambiò idea, nell’edizione successiva e il povero Godinho fu trasformato in impostore :D)
    financo la Nuova Zelanda è stata fatta scoprire ad uno spagnolo dal Perù/Cile a metà 1570 (scoperta ufficiale, e probabilmente vera, essendo così lontana da Tasman in 1642)

    • Dif scrive:

      Che ne pensi invece di quella vecchia storia secondo la quale Cristoforo Colombo avesse già avuto notizie dell’esistenza di una terra al di là dell’Oceano da dei marinai portoghesi andati fuori rotta?
      Oppure i pescatori baschi che si spingevano fino ai banchi di Terranova, Quakche capatina sulla terraferma immagino l’abbiano fatta.

      • habsburgicus scrive:

        qualcosa aveva raccolto senza dubbio..voci, però..non altro, direi (forse qualche testimonianza importante di marinai)
        vi furono molte spedizioni (alcune non tenute) dai 1450′ ai 1490′

        • habsburgicus scrive:

          Oppure i pescatori baschi che si spingevano fino ai banchi di Terranova,

          si, ma post Caboto (1498) e post 1492 a fortiori..dunque il problema non si pone

  414. Dif scrive:

    Sempre riguardo i vichinghi, mi hanno sempre affascinato le loro esplorazioni meno conosciute: verso sud-est nell’Atlantico, fino magari alle Azzorre o alle Canarie (mi pareva di sver sentito che i topi di non so quale di queste isole sono strettamente imparentati con quelli scandinavi), lungo il Volga verso la Persia, o nel Mar Glaciale Artico, verso il Bjarmland e oltre…

    • Francesco scrive:

      a me vien da pensare che il VikingLand fosse un posto veramente schifoso, se questi se ne sono andati ovunque, pur di andarsene

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Fondamentalmente era così 😀

        • Francesco scrive:

          seriamente, come è che a un certo punto la Scandinavia ha iniziato a produrre una moltitudine di rompicoglioni con gli elmi e le corna? una esplosione demografica? ha chiuso la fabbrica di preservativi? la TV di Stato era troppo noiosa? il clima è migliorato?

          • Dif scrive:

            Nel libro di Diamond che citavo prima l’espansione vichinga viene descritta come una sorta di reazione che si autoalimentava: le prima razzia documentata fu ai danni di un monastero inglese e da lì capirono che darsi alla pirateria era un’attività redditizia e tutto sommato poco rischiosa, attaccando soprattutto centri indifesi. Da lì, ogni nuova razzia a buon fine alimentava questa convinzione e spingeva altra gente a prendere la via del mare.

          • Francesco scrive:

            non è che hanno imparato troppo bene e in fretta per essere in origine pescatori e contadini?

            sono finiti ad attraversare tutta l’Europa per combattere sotto Bisanzio, e forse oltre

            ci vuole del talento e della specializzazione, credo, non basta la buona volontà

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            “non è che hanno imparato troppo bene e in fretta per essere in origine pescatori e contadini?”

            Pescatori e contadini mica sono scemi.
            Poi il passo da pescatore a pirata è sempre stato brevissimo, e tu che sei mezzo ligure dovresti saperlo bene!
            😉

          • Francesco scrive:

            ok Pino ma questi hanno spaccato il culo a mezzo mondo, mica solo saccheggiato qualche monastero!

            e senza neppure delle belle città marinare dietro come Genova o Venezia, pare

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Contemporaneamente si sono verificate diverse circostanze
            – maturità tecnologica nella costruzione di navi
            – boom demografico e ricerca di terre dove emigrare
            – rafforzamento delle monarchie locali e quindi impossibilità di scannarsi troppo in casa
            – estrema frammentazione in Irlanda (i saccheggi di Lindisfarne e degli altri monasteri inglesi furono compiuti da norvegesi in rotta verso l’Irlanda)
            – distruzione della potenza-cuscinetto sassone ad opera di Carlo Magno
            – distruzione della potenza carolingia ad opera degli eredi di Carlo Magno ed incapacità da parte dei carolingi in lotta tra loro di organizzare una forza navale idonea o di garantire rappresaglie immediate
            – impiego spregiudicato di scandinavi come mercenari da parte più o meno di qualsiasi monarca in grado di assoldare stabilmente mercenari

            E infatti appena qualcuna di queste condizioni veniva a mancare, ecco che ai vichinghi gli si spaccava il culo.
            Vedi quante ne presero quando in Germania e in Inghilterra si formarono regni forti, quando gli Alti Re irlandesi riuscirono a coordinare i clan, quando i porti europei cominciarono a venire chiusi alle navi scandinave per ritorsione e quando i monarchi scandinavi stessi cominciarono a combattere la pirateria per paura delle rappresaglie delle vittime.
            E poi quando in Europa praticamente ogni sasso cominciò ad essere pesantemente fortificato ed il sistema feudale cominciò a garantire un efficace sistema di difesa anche in assenza di un’autorità centrale forte.

          • Z. scrive:

            Il medioevo è un periodo ganzissimo, c’è poco da fare 😀

  415. Thyrrenus scrive:

    Io resto dell’idea che l’America l’abbia scoperta Amerigo Vespucci. Ovvero il primo a capire che roba fosse ossia un continente. Amerindi, norreni, portoghesi e compagnia cantante se non ci sono arrivati vuol dire che non l’hanno scoperta ma ci sono semplicemente capitati. E lo dico digrignando i denti perché i fiorentini son già troppo gasati di per loro.

    • Z. scrive:

      Non c’entra un tubo ma ho letto una teoria secondo cui il nome America non deriva da Amerigo Vespucci, ma dal cognome di un tizio olandese (Ameryk o qualcosa di simile). L’autore osservava che di solito era il cognome, e non il nome, che si usava per contrassegnare le scoperte.

      Non so se sia una teoria fondata o meno, però.

      • Thyrrenus scrive:

        Non lo è fidati. Il nome viene dal monaco tedesco Waldseemueller nella sua Cosmographiae introductio. Per una volta che un crucco ci vede giusto!

      • habsburgicus scrive:

        infondatissima, direi
        già Hylacomylus (1507) “inventò” il nome prendendo spunto da Vespucci (a sua insaputa, oggi pare certo..almeno quella sopercheria lì non la fece..anche se io, sempre scettico, dubito che anche dopo non ne seppe nulla 😀 visse altri 5 anni !)

    • habsburgicus scrive:

      riconosciuto, può essere
      il suo viaggio del 1497-1498, il I (quello di Pariab, dell’Honduras ecc) è da ritenere mitico..almeno io lo ritengo così, e sono in buona compagnia, credimi 😀 (diciamo quasi tutti, tranne Vignaud e il brasilianoo Varnhagen, più in questo secolo l’argentino Levillier e Arciniegas)
      il viaggio del 1499-1500 (o solo 1499 ?) è forse solo quello di Ojeda, di cui Vespucci usurpò in parte i meriti
      quello del 1501-1502, ormai sotto la Corina lusitana, fu sotto un ignoto (Gonçalo Coelho ?)..ingrandi molto 😀 sarebbe giunto secondo alcuni argentini alle Malvinas, o nell’area….a me paiono baliverne 😀 sarà giunto un po’ sotto Rio, più o meno in Santa Catarina
      quello del 1503-1504 mi pare lo stiano rivalutando (sotto Gonçalvo Coelho e poi forse da solo) io resto scettico..comunque andò solo in Brasile e più a nord del precedente
      secondo me insomma Amerigo fece 2 viaggi su 4, in entrambi i casi esagerando di gran lunga il proprio ruolo a scapito altrui (forse 3)
      il I viaggio, ripeto, mi pare soperchieria pura anche se l’anti-colombiano Vignaud non la pensava così

      • habsburgicus scrive:

        “questo” secolo è il XX..sono ancora novecentesco 😀
        Varnhagen è di metà XIX secolo
        Vignaud, un raro esempio di francese della Louisiana che mantenne la francofonia, è a cavallo fra XIX/XX (non so se era cattolico, protestante..o, forse più probabile visti i legami con la Francia, massonizzato :D)

  416. Thyrrenus scrive:

    Su ‘anglosassoni’ sì o no: a me il termine sta benissimo. Mi serve bene. Se è originato da una presunta provincialità nostrale mi sta ancor meglio. Perché si deve andare sempre a scodinzolare dagli altri per sapere se le nostre idiosincrasie sono giustificate? Sono giustificate perché sono nostre punto e basta. Non credo che i francesi si sentano in dovere di chiamare con un nome più consono di ‘alemanni’ i crucchi. Il colore della pelle o il DNA per me valgono come il due di picche in queste questioni: se sei di cultura anglosassone: se parli da madrelingua l’inglese, hai frequentato scuole ‘angle’, non conosci un’acca del mondo non ‘anglo’ da bravo ‘sassone’, non ne pertecipi perché ti basta quel che hai ecc. puoi essere anche a pallini verdi su strisce amaranto ma per me sei ‘anglo’.

    • Z. scrive:

      Io sarei per non scodinzolare proprio, poi vabbè, ognuno la vede a suo modo. Ad esempio tu nel concetto di “anglosassone” ci metti tutte le etnie, il che mi lascia vieppiù perplesso perché l’unico uso di “anglo-saxon” che personalmente potrei trovare ragionevole (e l’unico che mi risulta attestato, ancorché ormai poco diffuso, in quei Paesi) è proprio un riferimento etnico, o quanto meno etnico-culturale. Ma appunto ognuno la vede a suo modo 🙂

      • Thyrrenus scrive:

        Sarò magari un po’ drastico ma per me perno di una cultura è la lingua. Non a caso i server indiani e filippini ingannano a dovere i bravi gringhi. Se li vedessero in faccia orripilerebbero come tanti bravi Sizzi.

        • habsburgicus scrive:

          ma per me perno di una cultura è la lingua

          è la tesi dominante all’Est, tuttora
          l’etnia però non è indifferente
          (altrimenti, serbi e croati, sarebbero la stessa cosa :D)

          P.S
          oggi il vecchio serbo-croato è ufficialmente diviso in 4 lingue
          1.serbo, l. uff SRB (ekavica, preferito e ijekavico; anche in Bosnia, ijekavica) scritto in cirillico (oggi preferito) ma anche in alf latino dai filo-jugoslavisti (e talora da altri per comodità e mancanza di tastiere)
          2.montenegrino, l. uff MNT scritto in cirillico e latino (dal 2009 ha 2 lettere in più..il MNT andò quindi più avanti di tuti gli altri, pur essendo il più vicino culturalmente alla SRB)
          3.bosniaco, l. uff Bosnia (insieme a serbo e croato) ha qualche parola turchesca e qualche -h islamizzante finale, di fatto solo in alf latino è in pratica la lingua dei bosgnacchi
          4.croato, l uff CRO (e Bosnia) esclusivamente in alf latino (pare sia un crimine utilizzare il cirillico) purgato di molti serbismi, ma non ancora al punto in cui era nel 1943 quando la NDH pensò anche di fare una riforma ortografica grandiosa che non poté farsi (solo il MNT ha osato spingersi così tanto in là) sintassi de-serbizzato, incoraggiato l’infinito in luogo della costruzione balcaneggiante presente in serbo, greco moderno, albanese, bulgaro e financo romeno

        • Z. scrive:

          T.,

          guarda, secondo me non hai neanche tutti i torti. Il fatto è che se ci si basa sulla lingua non sono così convinto che l’inglese di oggi sia significativamente più “sassone” che “normanno”. Questo sia in termini di lessico sia, forse ancora più, in termini di grammatica e sintassi, dove voialtri crucchi siete terribili 😀

          • PinoMamet scrive:

            In termini di grammatica l’inglese sarà poco “sassone”, ma di normanno non c’è proprio niente…

            semmai le isole della Manica sono decisamente normanne, proprio come lingua…

          • Z. scrive:

            Guarda,

            il mio tedesco è quel che è, e magari T. mi smentirò, ma se “sassone” vale all’incirca “tedesco, germanico” e “normanno” vale all’incirca “francese, latino”, beh, la sintassi inglese non mi sembra significativamente più sassone di quanto non sia normanna. E direi che lo stesso vale per la grammatica e il lessico.

            La mia insegnante di inglese, in barba alla rivalità storica, diceva scherzando “dopo Hastings noi inglesi siamo diventati francesi”, e secondo me non aveva tutti i torti. E’ una delle poche cose su cui la penso come Moi, anche se devo ammettere che lui su questo è di parte sin dal nome 😀

          • Z. scrive:

            Oh, e ricordo che io tifo per i sassoni! Vuoi mettere i possenti nomi sassoni coi vezzosissimi nomi dei nobili normanni? Nun c’è paragone, nun c’è!

          • PinoMamet scrive:

            Come vuoi, ma di francese nell’inglese c’è solo il lessico, e anche questo a metà:
            nel senso che l’inglese ha moltissimi doppioni, uno “germanico” e uno “latino”, e noi latini ovviamente preferiamo i secondi (e gli inglesi in genere i primi…)

            di grammatica di latino o neolatino non c’è proprio niente!
            è una grammatica germanica, certo molto più semplice di quella del tedesco: non ci sono le declinazioni e le coniugazioni verbali sono molto semplificate;
            ma sempre germanica è!

          • Z. scrive:

            Che la grammatica degli anglosassoni presumo sia vero. Ma la lingua inglese è differente: e se da una grammatica germanica togli i tre generi, i quattro casi, quasi tutti i tempi verbali, verbo al secondo posto e infinito all’ultimo, etc. etc., quella grammatica resta germanica grosso modo quanto quella italiana!

            Peraltro la lingua italiana ha più di un genere, conserva i casi nei pronomi personali, ha parecchi tempi verbali ed è più ipotattica rispetto all’inglese. Da questi punti di vista il tedesco ha più cose in comune con la nostra lingua che con quella inglese: e c’è chi giura, infatti, che i tedeschi proprio per questo sono bravi a imparare il latino.

            Ora, siccome con buona pace dei fan della cultura vichinga e degli elmi con le corna non me la sento di parlare di italosassoni – e del resto tu mi hai illustrato i numerosi punti deboli della famosa teoria di Omero nel Baltico – continuo ad aver qualche serio dubbio sul termine “anglosassoni”.

            Poi certo, esiste una folta comunità allargata di persone che non capiscono perché mai il resto del mondo si ostina a parlare lingue diverse dall’inglese, e sono d’accordo che un nome dovremmo pur trovarglielo 😀

          • PinoMamet scrive:

            “Che la grammatica degli anglosassoni presumo sia vero. Ma la lingua inglese è differente: e se da una grammatica germanica togli i tre generi, i quattro casi, quasi tutti i tempi verbali, verbo al secondo posto e infinito all’ultimo, etc. etc., quella grammatica resta germanica grosso modo quanto quella italiana!”

            Z., permettimi, sembri me quando parlo di economia o di giurisprudenza.

            L’inglese ha tre generi
            (non che significhi qualcosa di particolarmente germanico: anche il latino li aveva…);

            ha perso i casi
            (come l’italiano nei confronti del latino, eppure è sempre una lingua latina;
            come l’hindi nei confronti del pracrito, eppure l’hindi è sempre appartenente al gruppo indoario…
            e così via)

            idem come sopra per l’ordine verbale;
            in olandese per esempio leggo che è SVO, quindi che facciamo, lo togliamo dalle lingue germaniche?
            😉

            Insomma, per te lingua germanica = tedesco 😉 ma non è mica così…

            Passiamo alla pars costruens: cosa c’è di germanico nella grammatica inglese?
            Beh…
            tutto.

            Prima di tutto ci sono in pratica TUTTE le radici delle parole più antiche, non “importate”;
            non sono semplicemente indoeuropee, ma proprio germaniche (lo possiamo dire per via delle lautverschiebung o come minchia si scrive…)

            ci sono le terminazioni dei verbi, dei passati, il mondo di formare i participi presenti e perfetti, sono germanici i verbi ausiliari… sono germanici direi TUTTI i verbi, e facciamo prima!

            Il modo di formare i plurali (compresi alcuni in -en, che sono rimasti, oxen, children ecc.)

            insomma, la grammatica inglese è germanica, non latina, cribbio!

          • Thyrrenus scrive:

            Premetto che sono un italiano tradizionale, ossia pigro ad imparare le lingue in genere, non chiedetemi delucidazioni grammaticali ecc. che mi vergognerei a rispondere. Detto questo ho avuto una fidanzata danese per un paio d’anni e per questo ho bazzicato quelle lande. La mia ragazza era una tipa che non avrebbe sfigurato con spada e scudo, tipica vichinga. Mi ha fatto visitare isolette in caccia di foche (caccia fotografica 🙂 ),fatto bestemmiare in turkistano sulle biciclette panzer locali che odio visceralmente (avete presente quelle olandesi probabilmente), abbiamo fatto sopralluoghi su località archeologiche vichinge, ecc. ecc. Insomma tutto il programma e di più. In soldoni aveva intenzione di convincermi a vivere in Danimarca e fece diversi sforzi in quella direzione. Un problema grave era però per me il dovermi imparare il danese. Il mio tentativo fallì miseramente. Ma ho imparato che la grammatica danese è in soldoni la stessa delle due lingue norvegesi e di quella svedese. Se volete un tre per uno. Inoltre è molto simile all’inglese. Già perché più che normanni o anglosassoni gli abitanti della perfida Albione sono stati sommersi a loro tempo dai danesi e dagli altri loro cugini. Da ricordare poi che la Danimarca e le terre d’origine di sassoni, angli e juti non erano poi così lontane tra loro. Le lingue scandinave sono notoriamente germaniche. Ma sono facilissime ovvero poverissime di grammatica anche rispetto all’inglese. Se sai un verbo x lo coniughi nella forma del presente passato ecc. ma coniugare è un’esagerazione visto che ripeti la stessa parola per tutte le persone (ci sono poche eccezioni a quel che mi ricordo). Sfido poi che sanno tutti l’inglese: non ci vuole nulla per chi è scandinavo date le affinità. Io comunque incocciai nello scoglio della pronuncia ed affondai miseramente. Non capivo assolutamente niente, mi sembrava una lingua agglutinante e comunque già detestando la pronuncia inglese non avevo speranze con quella danese. Fatto sta che preferivo parlare in tedesco (molti lo parlano specie nelle città).
            Comunque a parte tutte queste chiacchiere sulle mie vicissitudini danesi direi che l’inglese è una lingua germanica di salda impronta scandinava, sedimenti importanti di lingue germaniche di tipo sassone ma che possiede un ricco lessico di origine francese-latina che serve a comunicare tra gente che non ha bisogno di sbrigare bassi affari quotidiani come sbucciare cipolle, sventrare pesci, fare il pudding e simili amenità amate dal popolino.

          • habsburgicus scrive:

            mah, più che scandinavo (anche se ci furono influenze, Danelaw ecc) l’inglese è una lingua germanica nord-occidentale (normannizzata)
            lo si potrebbe ascrivere al gruppo di “lingue germaniche del Mare del Nord”, definito da Maurer 1952
            Germanico del Mare del Nord (Ingveonico), antenato del frisone, del sassone e dell’inglese

          • Z. scrive:

            Pino,

            mica sono un linguista (purtroppo, perché è una disciplina che ho sempre trovato affascinante, e le vostre discussioni al riguardo le segue con grande interesse). Le mie sono solo impressioni di un ignorante che ha studiato inglese, francese e tedesco sotto il profilo meramente pratico, sicché credo di non sbagliarmi se dico che tu sai di diritto ben più di quanto io sappia di linguistica!

            Però il tedesco ha davvero tre generi e li ha per tutti i sostantivi (anche quelli che indicano concetti astratti od oggetti inanimati) mentre i casi li ha perduti quasi del tutto. Il fatto poi che l’olandese sia una lingua SVO non vedo perché dovrebbe renderla meno germanica: siamo d’accordo. E’ SVO la normale costruzioni delle frasi in tedesco, e soprattutto il verbo al modo finito è obbligatoriamente al secondo posto in entrambe [1], Ma non in inglese, dove del verbo al secondo posto quasi non resta traccia. Cioè, se vogliamo essere precisi c’è almeno una (poco comune) costruzione dove il verbo effettivamente si trova sempre al secondo posto. Però secondo me quel tipo di frase (under no circumstances are the students allowed) si struttura allo stesso modo anche in italiano (in nessun caso è consentito agli studenti)!

            Riassumendo: non mi permetto di discutere del Sostrato – né del fenomeno linguistico, né dell’artista, né dell’atleta! E non oso mettere in discussione le radici germaniche della lingua inglese. Però credo di poter dire che l’albero si è arricchito (secondo altri impoverito: dipende dai punti di vista, ma a me l’inglese piace) e che la lingua inglese di oggi, oltre a tanto tedesco scritto sbagliato, comprende anche tanto francese pronunciato male!

            Sicché al limite troverei più giusto, ancorché più prolisso e sempre approssimativo, “anglosassonormanni”, che penso possa trovare anche il placet di habs 😀

            Z.

            [1] Mi pare di aver letto tempo addietro che il verbo al secondo posto è una regola ancor più ferrea in olandese che in tedesco. Non saprei altro, ma gli olandesi che ho conosciuto parlavano tedesco con gran scioltezza!

          • Z. scrive:

            (più ferrea nel senso che non scivola all’ultimo posto in caso di subordinate. O almeno così ho letto, non lo so l’olandese!)

          • Z. scrive:

            Ah, naturalmente è l’inglese, e non certo il tedesco, che ha perso quasi del tutto i casi! non era esattamente chiaro nel mio commento 😀

          • PinoMamet scrive:

            Z.

            sarò brevissimo:
            non farmi il metodostaminista…

      • PinoMamet scrive:

        A non proposito:

        oggi sono stato jnel capoluogo del Mondo, Bologna 😉
        (Z., non ho fatto in tempo a chiamarti: è stata una cosa improvvisa e per motivi burocratici, infatti sono appena tornato e devo sbrigare della roba…)

        al ritorno, dei tizi pakistani mi appioppano un connazionale che deve scendere a Modena:
        le mie due-tre frasi in hindi-urdu funzionano! 😀

        Niente, ci tenevo a dirvelo 😉

        Dopo di lui, mi becco una coppia di vecchietti di Roma, originari della mia cittadina alla quale tornavano in visita, e lui tutto orgoglioso di parlare ancora il dialetto del paesello e di poterlo esibire, come io con l’urdu 🙂

        Non ho ancora capito bene perché, ma credo che entrambe le cose abbiano qualcosa a che fare col concetto di “integrazione”, che è quella cosa di cui in Italia parlano tutti, e non vuole nessuno
        (in primis “‘ sinistra”, ma ci devo pensare un po’).

        • Francesco scrive:

          più integrata di una società plurilingue in cui ci si capisce addirittura tra provincie diverse!

          milla faza, una raza fratella!

          😀

        • Z. scrive:

          Sai cosa? forse la penso al contrario 🙂

          Nel senso che secondo me l’integrazione la vogliono tutti, in fondo, sinistra e destra. Solo la guardano anche con timore, il che a ben vedere è comprensibile.

          I primi a cercarla, e a non sembrarne affatto spaventati, mi sembrano i ragazzi di origine straniera.

  417. PinoMamet scrive:

    Sempre a non proposito di “gender” e “lgbt”, di cui parlava Francesco
    (poi vado a fare le mie robe burocratiche… torno dopo)

    Leggevo per caso un link di “studi di genere” in cui erano elencati tutti i popoli del mondo che riconoscono un “terzo” o “quarto” genere e/o sesso che sia.
    Campioni del mondo i Bugis di Sulawesi, o insomma i bughinesi di Celebes per noialtri salgariani, che ne hanno 5.

    Bene, direte voi, allora ha ragione “il gender”. E invece no.

    Perché tutti questi generi “strani”, a ben vedere, non sono che, semplicemente, uomini che si vestono da donna;
    o meno frequentemente il contrario
    (i bughinesi hanno anche un “genere neutro” appartenente agli stregoni, che si vestono come gli pare).

    Insomma, non si tratta di “generi” diversi, ma di persone che non sono a proprio agio nel sesso di nascita, e aspirano al ruolo del sesso opposto. Si vestono come nel sesso opposto, fanno i lavori del sesso opposto ecc.
    Che poi possano essere più o meno “accettati” è interessante, ma non dice nulla sull’esistenza di un genere distinto a sè.

    A ben vedere, si tratta, in tutti i casi, di società molto tradizionali, in cui sui due generi soliti, che conosciamo tutti, ci sono forti aspettative, e hanno ruoli ben distinti e polarizzati.
    Per cui è anche facile che ci sia qualcuno che per vari motivi suoi sia portato a pensare “no, a me il ruolo dell’uomo (o della donna) che deve fare questo e quest’altro per forza, non piace, piuttosto faccio la donna (o l’uomo)”.

    Significativamente alcuni popoli nativi americani li chiamano “due anime”.
    “Due”, non cinque o trentasei. Come dire, i ruoli, i sessi, i generi, quello che volete, sempre due sono: e questi lo sanno bene.

    Allora, visto che noi andiamo o siamo già in una società in cui i ruoli di genere sono molto meno divisi;
    in cui l’uomo può fare tranquillamente il casalingo senza essere meno virile, e la donna può pilotare i caccia e ammazzare gli arabi, se la fa sentire bene…

    io credo che gli “studi gender”, tanto pe’ cambià, arrivino con quei cinquant’anni di ritardo, e andrà a finire che ci toccherà fare passi indietro a tutti, gay compresi, per far piacere a un malinteso senso di “correttezza”.

  418. Francesco scrive:

    visto che sto per partire per le ferie estive, colgo l’occasione per salutare tutti, abbracciare Miguel e Mirkhond calorosamente, sperare che molti dei vecchi ci leggano ancora

    ringraziare tutti per la pazienza (tranne Lisa che mazzuola subitissimo) e in particolare Miguel che ci ospita anche se ha di meglio da fare

    spero di passare il tempo in passeggiate e mangiate e di scordare di avere un PC dietro per un mesetto!

    ciao a tutti

    • PinoMamet scrive:

      Beh, che dire… divertiti e rilassati! e non pensare a ‘sto cavolo di PC: ottimo proposito, che vorrei imitare il prima possibile!
      🙂

      ciao!! 🙂

  419. mirkhond scrive:

    “dopo Hastings noi inglesi siamo diventati francesi”,

    Magari fosse stato così.
    Il Francese utilizzato per quasi 400 anni come lingua ufficiale (accanto al Latino) della corte, dell’aristocrazia e dei documenti (e quindi dai letterati), riuscì solo ad “infrociare” un linguaggio germanico, non a sostituirlo purtroppo!
    Avrei preferito un anglosassone rimasto “puro”, che nella sua durezza norrena, non sarebbe mai potuto diventare la lingua del dominio mondiale di oggi, proprio per l’enorme difficoltà di leggerlo, comprenderlo e saperlo parlare e scrivere (con tutti quei segni presenti nelle lingue norrene).
    Oppure una francesizzazione davvero compiuta con un’Inghilterra latinofona.
    In questo sia Roma che i Normanni purtroppo hanno lasciato un’opera incompiuta…
    Però l’insegnante di Zanardo non ha tutti i torti, in quanto dopo il 1066 e (ufficialmente) fino al 1417 l’idioma delle classi dominanti era il Francese e l’Inghilterra fino alla metà del XV secolo, un ‘appendice culturale della Francia.
    Purtroppo le cose sono andate in un senso schifoso, in tutto in quel paese dal XV secolo in poi.

    • Z. scrive:

      In effetti la lingua parlata lassù è cambiata molto nel corso dei secoli, e ho l’impressione che sia cambiata più che qua. Pensa anche solo a fenomeni come il grande spostamento vocalico!

      Z.

      PS: Tempo addietro in un gioco a premi in TV i concorrenti dovevano indovinare quale Paese europeo ha come motto “Dieu et mon droit”. Purtroppo per loro, nessuno aveva letto il tuo commento 🙂

  420. mirkhond scrive:

    Ufficialmente, perché, sebbene declassato e sostituito dall’orrendo english, da re Enrico V (1413-1422) nel 1417, il Francese continuò nei fatti ad essere parlato, studiato ed utilizzato sia dai ceti dirigenti inglesi, sia dai letterati e dai pubblici funzionari.
    I magistrati utilizzavano l’Anglonormanno (cioé il Francese d’Inghilterra) ancora intorno al 1631, e pare che solo un secolo dopo venisse ufficialmente abolito.
    Ma, ancora fino al secondo dopo guerra mondiale, la lingua della diplomazia continuava a restare il Francese.
    Fu solo l’apogeo del dominio imperiale britannico nel XIX e prima metà del XX secolo, e poi la sua sostituzione con nuovo imperialismo statunitense dopo il 1945, a soppiantare il Francese con quella lingua di fogna conosciuta come English….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Era parlato, ma non da madrelingua: lo si usava per l’ufficialità, ma a casa con la moglie si parlava inglese, da un certo momento in poi.
      Questo è cominciato dalla piccola aristocrazia, ma poi è risalito fino ai vertici. Certo, la Guerra delle Due Rose, sterminando il grosso della vecchia nobiltà, diede il colpo di grazia alle nicchie della francofonia, col francese che divenne definitivamente una specie di latino.

      • habsburgicus scrive:

        analisi corretta…
        una politica “dirigista” di francesizzazione, ancora nel XIV secolo, avrebbe potuto dar risultati…ma era anacronistica all’epoca

  421. mirkhond scrive:

    “Ora, siccome con buona pace dei fan della cultura vichinga e degli elmi con le corna”

    Elmi con le corna che esistono solo nei Vikinghi da operetta e da immaginario un po’ retrò. 🙂
    Perché i Vikinghi veri non hanno MAI utilizzato un tale elmo (che sarebbe stato molto più pesante e piuttosto scomodo), bensì un più pratico elmo a punta con nasale, talvolta accompagnato da una specie di mascherina paraocchi.
    In questo come altre stirpi germaniche!

  422. mirkhond scrive:

    Volevo dire elmo conico.
    L’elmo a punta è il pickelhaube, nato in Prussia nel 1842! 🙂

  423. mirkhond scrive:

    Forse il fallimento inglese di riunificare le sponde della Manica sotto un unico governo con sede a Parigi nel XV secolo, fallì anche per colpa di quello stesso realizzatore, re Enrico V, con la sua politica di favorire quel germanico checchizzato, utilizzato come lingua popolare, invece di portare a compimento la francesizazione linguistica di tutto il popolo inglese….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      invece di portare a compimento la francesizazione linguistica di tutto il popolo inglese

      Il popolo inglese (o, meglio, la sua aristocrazia) si stava anglicizzando già da tempo. Si ritiene che l’ultimo Re madrelingua francofono sia stato Riccardo II.

      • habsburgicus scrive:

        beh, non poi tanto (1377-dep. 1399)….sotto Henry V (1413-1422) era quindi ancora implicitamente possibile un ‘altra politica…non è certo se sarebbe riuscita, però

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Il Re in teoria sarebbe stato la persona più francese dell’isola, però.

          • habsburgicus scrive:

            sai che io credo nell’efficacia riforme dall’alto, se c’è determinazione 😀
            mi affretto a ribadire che sarebbe stato anacronistico..a che pro, all’epoca ? perché ordinare a giudici e sceriffi di implementare dure leggi contro l’uso “pubblico” (ammesso che si possa usa tale termine in XIV secolo !) del vernacolo inglese ? nessuno all’epoca ne avrebbe capito la necessità ! mica eravamo nell’Ungheria del 1867-1914

  424. mirkhond scrive:

    Non puoi farti re di Francia e poi favorire l’English, creando motivi di divisione che segnarono in modo duraturo le due sponde della Manica, e secoli dopo, del mondo…

  425. mirkhond scrive:

    Pino

    Nello spazio mail c’è un messaggio per te.

  426. mirkhond scrive:

    Domanda per Habsburgicus e Maurizio

    Sto leggendo il romanzo La Chimera dello scrittore Sebastiano Vassalli, recentemente scomparso, e ambientato a Novara e nel suo contado (forese direbbe Zanardo 😉 ), negli anni 1590-1610, quando queste terre erano ancora Lombardia e il Sesia indicava il confine col Piemonte sabaudo (da Vassalli considerato un’appendice della Francia :)).
    Vassalli, nel suo romanzo parla dei Quistoni, delle strane figure di sacerdoti cattolici ordinati alla bell’e meglio, in realtà degli stregoni e sciamani camuffati, che erano diffusi tra Lombardia e Piemonte, soprattutto nelle aree rurali e montane più remote, fino a dopo il Concilio di Trento, quando San Carlo Borromeo e i suoi suffraganei e successori, combatterono fino ad estinguere il fenomeno nel XVII secolo.
    Per quante ricerche abbia fatto, in internet al termine quistone e quistoni trovo sempre e solo il riferimento al romanzo di Vassalli.
    Insomma si tratta di figure realmente esistite, come indica il Vassalli che affermò di aver scritto il suo romanzo studiando i documenti inquisitoriali dell’epoca, oppure sono solo frutto di una geniale fantasia?

    • habsburgicus scrive:

      probabilmente è un nome locale del Novarese (forse italianizzato dal dialetto)…mai sentito
      escluderei che si sia inventato tutto…probabilmente ha generalizzato qualche parola da lui sentita in gioventù da ceri anziani o vista in vecchi documenti negli archivi (su tutto il resto, cioè su quel che dice e sull’interpretazione, ci andrei però piano)

      • mirkhond scrive:

        Vassalli nel suo romanzo, parla della storia di Antonia Spagnolini, una contadina di Novara, bruciata come strega dall’Inquisizione nel 1610, affermando di averne scritto la storia, dimenticata e sepolta in carte d’archivio ritrovate casualmente.
        Nel romanzo si parla anche del vescovo di Novara, monsignor Carlo Bascapè, nobile milanese, barnabita e collaboratore di San Carlo Borromeo, e “punito” da Papa Clemente VIII (1592-1605), col vescovado di Novara (1593-1615).
        Nel romanzo il Bascapè, venerabile per la Chiesa Cattolica, è dipinto come un “talebbano” integralista e fanatico che aveva trasformato Novara in un luogo cupo e ipocrita, e incapace di opporsi ai soprusi dell’inquisizione….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Non so come fossero le cose a Novara. Probabilmente era un’area in cui le innovazioni tridentine non si erano ancora radicate e quindi la preparazione del clero lasciava molto a desiderare. Comunque, fino a Trento, tutto il clero secolare era ordinato alla bell’e meglio, senza una formazione specifica.
      Frazer (lo so, per molti versi in attendibile) riporta che ancora nell’Ottocento, in Francia, era facile ottenere da alcuni preti di campagna la pratica di arti “magiche”. Non mi meraviglierei che nel novarese cinquecentesco fosse diffusa l’immagine del prete-stregone, chiaramente osteggiato dalle autorità ecclesiastiche.

      • PinoMamet scrive:

        La figura del prete-stregone era diffusa anche nell’Appennino parmense
        (lo ricavo dal già da me citato Ti segno e ti incanto)

        • mirkhond scrive:

          Pino

          Se riesci a leggertelo La Chimera di Vassalli, forse potresti trovare molte analogie con le tue terre.
          E’ un’affascinante saga della Bassa Lombarda del primo ‘600.
          Da voi la Chiesa come affrontò il fenomeno dei preti-stregoni?
          Ci furono cacce e roghi di streghe nel Ducato di Parma?
          Nel romanzo si citano delle credenze pagane ancora presenti nel 1601, tipo due rocce sul Sesia, chiamate dalla popolazione del novarese le Due Madri, antichissime divinità preromane, che, ancora nel 1601 erano riverite come degli spiriti della natura, fino a quando il vescovo Bascapè non le fece abbattere e sostituire con un’edicola dedicata alla Madonna.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Però io ci andrei piano ad attribuire una connotazione religiosa a certi riti precristiani. Credo che più spesso avessero soltanto una connotazione magica.

          • PinoMamet scrive:

            “Ci furono cacce e roghi di streghe nel Ducato di Parma?”

            Cacce lo escluderei, ed ero convinto che non ci fossero stati neanche roghi di streghe;
            invece una breve ricerca internettiana me ne riporta almeno un caso, del 1279, un tal Alina.
            La fonte però è di secondo mano e non di prima qualità 😉 essendo un sito “paranormale” che riporta da un Dizionario delle parmigiane, ma non vedo il motivo di dubitarne.

            Cacce, invece, lo escluderei.

            Leggo che un tal Modesto Scrofeo di Vicenza avrebbe scritto un Formularium pro exequendo Inquisitionis officio, che tratta quasi esclusivamente di streghe, come ci informa lui,”dum Parme inquistor essem”;

            in realtà avrà cominciato a sciverlo a Parma, ma il Formulario poi tratta in pratica della successiva caccia alle streghe in Valtellina del 1523, avvenuto quando questo Modesto Scrofeo era già inquistore a Como, ricalcando in modo pedissequo, in certe parti, le confessioni degli imputati in quel caso.

            ciao!

  427. mirkhond scrive:

    “più che normanni o anglosassoni gli abitanti della perfida Albione sono stati sommersi a loro tempo dai danesi e dagli altri loro cugini. Da ricordare poi che la Danimarca e le terre d’origine di sassoni, angli e juti non erano poi così lontane tra loro.”

    Infatti nel IX-X secolo nel nord dell’Aenglaland si formò un regno di immigrati danesi, il Danelaw appunto, la cui capitale fu Eoforvik, la Romana Eboracum, e che i Danesi chiamarono Yorvik, da cui York.
    All’epoca della battaglia di Hastings (14 ottobre 1066), l’Aenglaland , unificata dalla dinastia sassone del Wessex nel 954 d.C., era in realtà un paese anglodanese, con stretti legami con Danimarca e Norvegia (due dei re dell’Aenglaland furono Canuto I e Canuto II, che regnarono anche su Danimarca e Norvegia negli anni 1016-1042).
    Quanto poi agli Juti, essi provenivano dallo Jutland l’omonima penisola che costituisce la parte appunto peninsulare della Danimarca.
    Stando ai dati archeologici, intorno al 450 d.C. tra la Sassonia costiera e lo Jutland vi fu un massiccio abbandono di interi insediamenti, confermando la data e la provenienza degli invasori germanici della Britannia romana.

  428. habsburgicus scrive:

    il primo grande mutamento diplomatico della Germania sotto il nuovo regime, dalla stampa dell’epoca (Vossische Zeitung, autorevolissimo quotidiano di Berlino che usciva al mattino e alla sera, esistente dal 1704) [il Presidente del Reich citato è Hindenburg; chi decise, non nominato, era AH] ISMP=inviato straordinario e Ministro plenipotenziario

    7/9/1933, ed sera: “Das Revirement im Außendienst”; il vortr. cons-leg von Heeren nominato dal signor Presidente del Reich ISMP a Belgrado, Freiherr von Weizsäcker (ISMP a Oslo) nominato ISMP a Berna, Freiherr Rüdt von Collenberg (CG a Shanghai) nominato ISMP a Messico, von Dirksen (Amb a Mosca) nominato Amb a Tokyo, Nadolny (Amb ad Ankara) nominato Amb a Mosca; il presidente del Reich pone a disposizione von Schön (ISMP a Budapest), Schwörbel (ISMP a Kabul), Kiep (CG a N.Y) e Simon (CG a Chicago); l’ISMP a Belgrado Dufour von Feronce posto a riposo; per ISMP a Budapest si pensa al cons-Amb a Madrid von Mackensen

    Dirksen sarà Amb a Londra nel 1938-1938
    von Weizsäcker sarà segr Stato AA (Dipt Esteri) in 1938-1943 e Amb in Vaticano 1943-1945 suo figlio sarà presidente federale della Germania (quota CDU)
    von Mackensen sarà Ambasciatore da noi sino al 25 luglio
    dunque ci sono già molti dei famosi diplomatici di quell’epoca
    Nadolny invece avrà vita (diplomatica) breve…in forte contrasto con il Cancelliere del Reich (e Führer) sulla politica verso il Cremlino [che Nadolny voleva “soft” per timore dell’isolamento in un periodo in cui la stessa Italia di Mussolini era tutt’altro che amichevole verso la nuova Germania anche se il peggio fra le due verrà in estate/autunno 1934, mentre il Cancelliere in quella fase non desiderava avere più rapporto con il bolscevismo] ebbe un memorabile scontro verbale con lui cui seguì la sua cacciata dalla diplomazia (Amb a Mosca diverrà nel 1934 von der Schulenburg, sino al 22 giugno 1941)

    P.S
    già all’epoca la stampa doveva rigar dritto 😀
    6/9/1933, mattino [sempre “Vossische Zeitung”]: confiscata l’edizione del mattino del “Berliner Tageblatt” per un articolo sul sinodo generale [della Chiesa territoriale prussiana]

    • habsburgicus scrive:

      1938-1939, Dirksen
      in più [da von Mackensen]
      e per ISMP a Kabul al C a Beirut Ziemke; Borchers, C a Cleveland, sarà incaricato dell’amministrazione del CG di New York [solo il CG a Chicago ignorato, forse indice di sottovalutazione degli USA sin da questa epoca arcaica ?]

  429. Mauricius Tarvisii scrive:

    Israele “ghei frendli”

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/30/gerusalemme-sei-feriti-al-gay-pride-gli-aggressori-fermati-dalla-polizia/1921532/

    Oh, ci fosse mai una reazione così forte da parte delle autorità quando le vittime degli ultraortodossi sono altri…

    • PinoMamet scrive:

      Beh, se ti riferisci alla Chiesa, i responsabili sono stati scoperti e arrestati.

      del resto tra gli ultra-ortodossi ci sono dei pazzoidi che non vanno d’accordo neanche tra di loro: circa un mese fa i membri di un gruppo (credo un gruppo all’interno dei Satmar ma non sono sicuro) hanno incendiato e saccheggiato le case occupate da un gruppo rivale…

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Nety ci governa insieme a gente di quella risma

      • PinoMamet scrive:

        Beh, no, non proprio.

        Non dico che sia proprio in ottima compagnia, ma quelli con cui governa assieme sono al massimo dei sionisti-religiosi, che è come dire, che ne so, un ipotetico Don Sturzo al tempo del non expedit, solo che là non expedit non lo dice il papa ma qualche rabbino, mentre quasi tutti dicono il contrario.

        Nel Parlamento la cosa più vicina a quei tizi può essere il partito Shas, di religiosi sefarditi, ma vicino quanto può esserlo un cardinale conservatore a un gruppo di fanatici cattolici che si metta a bruciare le moschee e contemporaneamente anche le parrocchie di altri fanatici…

        insomma, non esageriamo, dai.

  430. mirkhond scrive:

    “Però io ci andrei piano ad attribuire una connotazione religiosa a certi riti precristiani. Credo che più spesso avessero soltanto una connotazione magica.”

    Beh, dopo oltre 1000 anni di Cristianesimo, penso che effettivamente si dovesse trattare ormai di “residui folklorozzati” come li chiama Cardini, di culti pagani molto antichi.
    Vassalli, afferma che il vescovo Bascapè ordinò la distruzione di tutte le rocce e alberi “sacri” presenti nella sua diocesi, ma arrivò a condannare persino i balli di paese e il Carnevale!
    Insomma, stando sempre al Vassalli che era fortemente anticlericale (forse anche per il suo tormentato vissuto famigliare e personale), Bascapè, già collaboratore di San Carlo Borromeo, ne condivideva la rigida morale tridentina, trasformando Novara e contado in luogo lugubre…..

  431. mirkhond scrive:

    folklorizzati

  432. mirkhond scrive:

    Habsburgicus

    Quanto ci trovi di storico, e quanto di romanzato nel racconto La Chimera di Vassalli?

    https://it.wikipedia.org/wiki/La_chimera_%28Sebastiano_Vassalli%29

    • habsburgicus scrive:

      mah, di Storia-Storia direi a occhio il 20 %..di Storia “vulgata” 50 % (e 50 % fantasie).. però non l’ho letto, dunque non posso esprimermi più in dettaglio
      l’interpretazione mi sa che sia erratissima..quel prelato parrebbe buono 😀 (o quantomeno nella media, con la rigidezza in più)

  433. mirkhond scrive:

    In Piemonte il clero e i conti/duchi/re Savoia erano molto oppressivi con le loro popolazioni contadine?

    • habsburgicus scrive:

      non mi sono mai interessato in particolare..ritengo nella norma e dunque non proprio con i guanti…è chiaro (e direi pure evidente) che le classi umili non erano in genere trattate molto bene, ad onta delle elucubrazioni di alcuni, troppo rosee..anche se meglio che in (quasi) tutte le società non-cristiane, questo si..e dunque la leggenda nera inventata da chi odia la christiana societas va a farsi friggere !..ma ciò non vuol dire che si debba cadere nell’eccesso opposto della leggenda rosa ! del resto quella era un’epoca di Fede..un contadino, povero, umiliato (anche se meno di quanto si dice) aveva il suo Tesoro, il Cristianesimo (magari sfigurato da superstizioni pagane) e quello lo rendeva eguale, o talvolta anche superiore, al suo Signore (che in certi casi era eretico e vizioso, o percepito come tale)

      • habsburgicus scrive:

        in età tarda (Settecento e Ottocento pre-1848..ma prima ci fu il giacobinismo e il napoleonismo che da noi in gran parte non fu cancellato, va rammentato !) li trattavano bene..e infatti i contadini erano devoti al Re e alla Chiesa..e non furono certo loro a chiedere Statuti e cose simili

  434. mirkhond scrive:

    Ariberto d’Intimiano vescovo di Milano (1018-1045), in visita alle sue sedi suffraganee di quello che ancora NON era Piemonte, nel 1028, scoprì che gli abitanti di Monforte d’Alba credevano alla Santa Trinità in modo allegorico e rifiutavano l’autorità della Chiesa Cattolica, in quel caso rappresentata dal potente principe-arcivescovo di Milano, de facto il vero re di Longobardia maior/Italia.
    Ariberto fece assediare ed espugnare Monforte, deportandone l’intera popolazione a Milano per riconvertirla all’ortodossia cattolica.
    La maggiorparte dei monfortesi rifiutò e venne arsa sul rogo.
    Tutto ciò ci è stato tramandato da Landolfo Seniore (c.1050- c. 1110), sacerdote e cronista milanese.
    Hai altre notizie in merito e, soprattutto ti sembra credibile il rogo di quasi tutta la popolazione di un villaggio per eresia, duecento anni prima della crociata contro gli Albigesi?
    I Monfortesi avevano abbracciato il Catarismo?

    • habsburgicus scrive:

      si, divennero catari…i roghi ci furono…che poi si esageri è di norma quando si tratta di Chiesa cattolica (e anche di altri, in tempi più recenti) 😀

      • Thyrrenus scrive:

        Ma sto Landolfo che scrisse? Li abbruciarono o no? Si sarà vantato? Bah sicuramente ci sarà stata una interpolazione anticattolica dell’Ottocento 😉

  435. Moi scrive:

    … Però, superato già il record del Lago Cementizio ! 😉

    Spero che questo post NON sia anche l’ ultimo, però, visto l’andazzo ….

  436. Moi scrive:

    @ MIRKHOND & HABSBURGICUS

    Putin vuole forse usare la tradizione cristiana come instrumentum regni, ma chi se ne importa?

    [cit.]

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-statua-di-san-vladimir-che-fara-grande-putin-13415.htm

    Rino Cammilleri

    • Moi scrive:

      Ah, già: piacerà anche a Peucezio ! 😉

    • habsburgicus scrive:

      Putin è saggio..
      però SPB non si deve a lui 😀 anzi sotto il suo governo è stato reso difficile il cambio di nomi (invece l’Ucraina ha varato pochi mesi fa la de-sovietizzazione dei nomi..non se ne farà nulla, io sono scettico in ‘ste cose e generamente ci prendo :D, ma si parlò pure di cambiare il nome a Dnipropetrovs’k, il cui nome ricorda un boia rosso di seconda fila..in epoca civile si chiamava Katerynoslav in onore di Caterina II..nella fase più khazara si chiamò addirittura Zinov’evgrad, in russo, in onore del famigerato boia rosso di I categoria Apfelbaum, per gli altri Zinov’ev :D)
      chapeau a Putin per la statua a San Volodymyr (Vladimir in russo)..se lo farà 😀
      bisogna onestamente ammettere, però, che la scuola del KGB, in fatto di senso comune, era di gran lunga migliore di quella del cosiddetto Occidente, se ha potuto produrre un Putin !

  437. Moi scrive:

    @ FRANCESCO & HABSBURGICUS

    Pare che la Scuola Cèsterton 😉 ispirata alla NBQ siano arrivate richieste di genitori Atei (!) ma ancora attaccati al buon senso di pochi decenni fa … dicono di volere come minimo sindacale garantito che i propri figli siano istruiti ed educati con quel minimo di raziocinio e di capacità di discernimento tra un uomo e una donna; tra un essere umano e un animale; tra una razza/etnia e un orientamento sessuale … che oggi come oggi sarebbe già tantissimo ! E se (!) i figli gli diventano Cattolici, pazienza ! … E un prezzo che son disposti a pagare pur di salvaguardare l’ ABC del raziocinio e della capacità discernimento, andati “a farsi benedire” 😉 da quando l’ egemonia culturale della Sx si è riciclata repentinamente da Sovietoide a Liberal USA !

    • habsburgicus scrive:

      qualche piccola luce c’è ancora 😀
      seriamente da molto io dico, inascoltato, che OGGI-fatte salve le rispettive Weltanschauungen-il vero discrimine dovrebbe essere da un lato fra cattolici conservatori, protestanti tradizionali, ortodossi, laici patriottici e financo atei non del tutto privi di senso comune, addirittura massoni che conservano (o riacquistano) l’ABC della razionalità vs cattolici ultra-conciliari, settari, massoni mainstream, atei uaarini et similia, genderisti, filo-islamici a prescindere (e nel contempo anti-cristiani a prescindere) e compagnia bella–
      una sorte di unione di tutti i buoni !

      • Moi scrive:

        Fra i “Buoni” però mettiamoci trasversalmente almeno anche intellettuali come Khaled Fouad Allam e Tahar Ben Jelloun _ che purtroppo contano pochissimo nella Umma e ancor meno fuori di essa ! _ almeno per lo sforzo, il “jihad” di chi cerca l’ equilibrio fra gli eccessi opposti … rimediando però purtroppo sospetti di doppiogiochismo da una parte e di certezza di tradimento dall’altra.

      • Z. scrive:

        Io non faccio parte di nessuna delle categorie citate… mi iscrivete d’ufficio a uno dei due milieu o posso andarmene craxianamente al mare? 🙂

  438. daouda scrive:

    Ha imparato da Stalin…il che conferma quel che dico contro tutti i beoti che ancora guardano con ammirazione Putin o cercano nella gerarchia ortodossa simoniaca

    • habsburgicus scrive:

      @Daouda
      hai letto i miei due interventi, abbastanza dettagliati, sull’infiltrazione nell’ortodossia romena (e accenni a quella, molto peggio, in URSS) ? ciò non vuol dire che tu abbia ragione (anzi credo che tu abbia in definitiva torto :D) ma almeno dimostra che non dici (sempre) cose a vanvera e poni problemi indubbiamente seri..dimmi almeno SI o NO 😀

  439. mirkhond scrive:

    E Daouda dove cerca l’Ortodossia?

  440. Moi scrive:

    Più che altro, mi si corregga se sbaglio ma credo di sbagliarmi di poco, credo proprio che i Sovietici _ in termini di cosiddetta “Dissoluzione Laicista”, direbbe Blondet … _ sono sempre stati dei “moderati” (!) rispetto ai Liberal Statunitensi, specie a partire _ esponenzialmente ed irreversibilmente _ dai Sixties di cui tutti “Noi del Popolo” conosciamo tendenzialmente solo la vulgata scanzonata e felice di Red Ronnie e Mario Capanna !

    https://www.youtube.com/watch?v=aMFzlJiJtyU

    • habsburgicus scrive:

      diciamo che c’è stato un processo inverso
      nei ’20 e primi ’30 i sovietici erano all’avanguardia, se così si può dire, l’odio anti-religioso (e anti-cristiano in primis) era al parossismo
      già da c.a 1936 i problemi precipui divennero altri (compreso il purgare molti di quelli che furono i più crudeli nel perseguitare i cristiani :D..non per quello, eh ! per ragioni politiche)
      dai primi ’40 la lotta antireligiosa cessò di avere grande importanza (all’Est dopo il 1945 ci fu dura lotta anti-cattolica ma per ragioni che loro probabilmente ritennero “politiche”)..solo Nikita la riprese, fece danni (in BY chiuse quasi tutte le chiese ! ma ciò avvenne stancamente, nessuno ci credeva più, e con Leonid si tornò a sopravvivere)
      all’Ovest è il contrario..dai ’60 c’è quello che dici tu, Moi ! (e dai 90′ senza freni)
      in un certo senso Bronstein (Trockij) ha VINTO all’ovest e perso in URSS..e di ciò il popolo russo dovrà per sempre ringraziare il georgiano ! (almeno di quello :D)

  441. Moi scrive:

    “Nel 1992 accettai la proposta di candidarmi al parlamento per “Potermi occupare delle realtà giovanili, della musica e della cultura dei ragazzi”, così mi fu detto da tutti i partiti che vennero a chiedermi di candidarmi nelle loro fila. Per primo arrivò il Partito Comunista, che allora credo si chiamasse PDS, poi la DC e infine Enrico Boselli del PSI. Mi sono imbattuto in questa apparizione televisiva come candidato da Gianfranco Funari. Non la ricordavo più. L’ho rivista con tanta tenerezza”

    [cit.]

    https://www.youtube.com/watch?v=snhne3OmNgA

    Red Ronnie (quello vero, eh Francesco !) e la politica … memorie 1992.

    • Z. scrive:

      Credo che il nostro Ansaloni ultimamente abbia bisogno di far parlare di se, e mi sembra che non sia del tutto in forma. Date un occhio al filmato in cui si perde fuori dalla periferia nord di Ravenna – non in città, ma fuori, in campagna! – e ditemi: se fosse un vostro parente, non sareste preoccupati per lui? 🙂

      Ah, per inciso: secondo me nessuno di quei partiti gli aveva chiesto davvero di candidarlo al parlamento nel 1992. Avrei potuto credergli per il PSI, forse, se non avesse scritto che a chiederglielo fu Boselli.

      Che diventerà segretario oltre sei anni più tardi…

  442. MOI scrive:

    A proposito di Sixties

    Oggi impensabile per Paternalismo :

    https://www.youtube.com/watch?v=ttT8eV77tHI

    Oggi impensabile per Maschilismo :

    https://www.youtube.com/watch?v=JugVrji6C4c

    Oggi malvisto come Fitna Femminile 😉 nel Boldrinistan :

    https://www.youtube.com/watch?v=lGIXrziSLCQ

    • MOI scrive:

      Lei è Torinese di nascita, ma ha un accento “strano” … è la solita moda di allora di scimmiottare l’ accento AngloAmericano assieme all’ allora immancabile “yé-yé” ?! Almeno “twist” e “rock” li dice “giusti” … 😉

  443. MOI scrive:

    Questa invece, segnalo a Miguel, ha “ribadito” gli “stereotipi simpatici” 🙂 sul Messico :

    http://www.youtube.com/watch?v=6j6qZ5UkZIs

  444. MOI scrive:

    @ I FISSATONI “Razzialisti” [sic]

    A proposito di Anni Sessanta in USA …

    http://www.youtube.com/watch?v=eh8eb_ACLl8

    Chubby Checker è “Black” o “Creole” ? … C’è un criterio per quanto NON scientifico, no ?

    • PinoMamet scrive:

      Penso che per gli statunitensi non ci siano dubbi sul fatto che Chubby Checker sia “black”.
      Wiki inglese lo classifica senza il minimo dubbio tra gli “african-american musicians”.

      Probabilmente in Brasile sarebbe stato considerato diversamente, forse persino bianco! Boh!

  445. Moi scrive:

    @ I FISSATONI DEI TRATTI SOMATICI

    di origine Levantina, Paul Anka :

    https://www.youtube.com/watch?v=ar-zZ21iW9w

    e Neil Sedaka :

    https://www.youtube.com/watch?v=e72tG80LmsU

    (si noti che ancora nel 1959 le ragazze sembravano in “cosplay da zdàura” 😉 …)

    che ha cantato anche in Italiano

    https://www.youtube.com/watch?v=DqGFzjdbCis

    • PinoMamet scrive:

      In realtà leggo che entrambi hanno realizzato un discreto numero di brani in italiano (Paul Anka non esclusivamente cover, ma anche brani “nuovi”).

      Sui tratti somatici mi astengo, a me paiono genericamente mediterronei 😉 e in effetti sentendo il nome distrattamente, senza preoccuparmi troppo di origini o etimologie, sono stato convinto per anni che si trattasse di italoamericana che avevano una kappa per qualche errore di trascrizione 😉

    • habsburgicus scrive:

      chi sapete voi 😀
      su twitter, sta facendo (a sbalzi) classificazioni di varie persone…compreso se stesso, la sua famiglia e personalità politiche anche del campo lui avverso 😀

  446. Moi scrive:

    A proposito dell’ “apparecchio” 😉 nel post …

    https://en.wikipedia.org/wiki/Air_supremacy

    Wiki in English dice che è di secondo livello …. insomma: “Supremacy” è più di “Superiority” …

    https://en.wikipedia.org/wiki/Air_supremacy#Types

    —————–

    In Tempesta di Lilli Gruber viene dato come gioiello del RLM (Reichsluftfahrtministerium) lo Ju-52 dai tipici tre rotori :

    https://www.youtube.com/watch?v=YzA1JpsLmN8

  447. Moi scrive:

    Anche nei dialetti vostri c’è questo termine “apparecchio” [v.o. “l’ aparàc’c’ “] per dire “aereo” (nonché “elicottero”, stando a Carpani …) ?

  448. Moi scrive:

    Più che altro Red Ronnie mi è scaduto (ma penso che fosse già un nel “periodo sbalinato” …) sulla storia del Terremoto del 2012 e dei Maya … certo, ci avranno speculato anche dei giornalisti sulla sua condizione (non so cosa gli sia successo).

  449. Moi scrive:

    A sua parzialissima (!) discolpa va detto che, per chi non lo sapesse, che Ravenna ha un territorio comunale vastissimo … solo in minima parte con i “Segni di Civiltà” 😉 , come la gente di città chiama il primo segno di presenza umana dopo anche meno di 10 km di strade di campagna o montagna 😉 ! Il che si riallaccia all’ immaginario del Contadino eternamente Ottocentesco “nella provincia: denuclearizzata, a sei kilometri di curve dalla vita” [cit.] 😉

  450. MOI scrive:

    Boselli (v.di caso Red Ronnie) aveva fatto un spot elettorale che dovrebbe piacere a Mirkhond …

    http://www.youtube.com/watch?v=VYAqWUOMCNs

  451. MOI scrive:

    Si fingono jihadiste e truffano l’Isis

    http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2015/08/01/si-fingono-jihadiste-e-truffano-lisis_c05c1175-6b38-4d39-babf-34634db52e30.html

    Le tre si sono finte aspiranti “fidanzate della jihad”, desiderose di raggiungere i ranghi dello Stato islamico in Siria. Ma hanno posto un problema: “Non abbiamo i soldi per il viaggio”, ha detto una delle tre, mandate soldi”. E spariscono col bottino”

    Tre ragazze cecene

    http://www.youtube.com/watch?v=D7lFODJrYE0

  452. MOI scrive:

    Scriveva Max Pezzali nel suo primo libro che “la figa è l’ elemento più disgregante esistente in natura” … 😀

    • habsburgicus scrive:

      😀
      lo dissi e lo ripeto..una sinistra vera non solo non avrebbe dovuto, vergognosamente, abbandonare la difesa dei diritti sociali, ma avrebbe dovuto richiedere pure l’inserimento costituzione del “diritto alla figa” 😀 altro che gender 😀 triplicava i voti, pure a Caltanissetta !!!

      • gotcha scrive:

        serve andare alla radice, cominciare almeno alle medie ad insegnare che il piacere consiste nell’usare gli organi genitali senza fare troppi distinguo. sarebbe una svolta.

  453. MOI scrive:

    A proposito della già citata “Mafalda” … pesissimo e “disturbante” (come purtroppo va di moda dire) il piccolo Felipe che vive la scuola come un Lager Nazista, no ?

    http://www.youtube.com/watch?v=VPyuRYZ5sjU

  454. MOI scrive:

    @ HABS

    L’ Isis commetterà pure qualche errore (il ché lascia speraare che NON sia Dio a guidarlo …) ma ha capito comunque come far leva su frustrazioni (rapporto desiderio / possibilità) e insanabili contraddizioni della sessualità in “Frangistan”, no ?

  455. Thyrrenus scrive:

    per Moi (ma ovviamente non solo), se già non lo conosce
    http://www.linterferenza.info/contributi/banconote-da-7-euro-per-sole-donne/

    • PinoMamet scrive:

      Lo trovo interessante.
      I miti spacciati per certezze mi stanno sul cazzo, specialmente quando si tratta di una statistica rimasticata, di provenienza (te pareva) USA, di cui nessuno si è preso la briga di controllare l’origine o il contesto.

    • Thyrrenus scrive:

      Ma non c’è una legge contro la pubblicità ingannevole?

    • Z. scrive:

      Che un carpentiere guadagni di più di un’avvocatessa, in realtà, è assai probabile!

      Comunque non c’è dubbio che la banconota non sia l’unica cosa falsa del manifesto. Diciamo che è davvero un bell’esempio di comunicazione-Stamina: frasi generalgeneriche, docce emozionali, zero dati. Mi auguro che chi ha organizzato questa campagna non ci creda davvero.

      • gotcha scrive:

        Che un carpentiere guadagni di più di un’avvocatessa, in realtà, è assai probabile!

        non so se ridere o piangere..

        • gotcha scrive:

          z, per farti capire: se mio figlio volesse “seguire le mie orme” e passare giornate lavorative come quelle di quest’ultimo periodo (e mio padre giura che non sono nemmeno un granché, confrontate alle sue sfaticate giovanili in parte imputabili alla tecnologia del tempo), gli tirerei una sberla.

          • Z. scrive:

            Meglio di no. E se poi per ripicca decide di fare l’avvocato? Dopo per mantenerlo dovrai lavorare venticinque ore al giorno (è facile, diceva un tizio dalle mie parti, basta alzarsi un’ora prima)…

  456. MOI scrive:

    : “Dipende dai mesi, ci sono giorni in cui guadagno quattro mila euro. Giorni in cui ne guadagno mille. Diciamo che la media è attorno ai quaranta sessantamila euro al mese.”

    http://www.tag24.it/139852-escort-calciatori/

    … “Qualche imprenditore mi ha usato come tangente”.
    [cit.]

  457. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Re Mohammed VI di Marocco dà il suo (relativamente) piccolo contributo a risollevare le sorti della “tua” Rumeli, stretta nel Kappio degli €uroBanK$t€r :

    http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/il-re-del-marocco-risolleva-la-grecia-5-milioni-per-7-giorni-di-vacanza_2125547-201502a.shtml

    … da turista !

    • PinoMamet scrive:

      Ma che gusto ci prova certa gente a posare vicino a un animale morto? cosa vogliono dimostrare, esattamente? Cosa ci vedono di bello ?
      giuro che non ci arrivo.

      Non è che ce l’abbia con “la caccia” e “i cacciatori”. Sono due categorie che non esistono; voglio dire, faccio molta fatica a mettere nella stessa categoria il papuaso che caccia il pipistrello perché è il suo pranzo, l’emiliano di cinquant’anni fa che caccia il fagiano perché è il suo pranzo speciale con gli amici, l’aristocratico inglese che caccia la volpe per farsi vedere da altri aristocratici inglesi, e il dentista americano che spara a un facocero perché… già, perché?
      Mi sfugge completamente.

      • Z. scrive:

        Io sono pro-caccia senza meno e trovo questi gesti arroganti e odiosi. Simili per certi versi alle vignette in cui si deride la religione degli altri, oltretutto.

        A proposito, questo è bracconaggio. Squallido, pure.

      • PinoMamet scrive:

        Io da ragazzo praticavo la pesca; non ero malissimo, sono riuscito addirittura a pescare qualche pesce a mosca. Con “cucchiani” e altre esche artificiali, zero, manco per sbaglio. Vabbè.

        Adesso non so se mi troverei a mio agio a prendere qualche pesce, specialmente per poi non mangiarlo. Mi sembrerebbe, anche a rilasciarlo, di avergli causato della sofferenza inutilmente, ma forse sono strano io e non voglio imporre il mio punto di vista.

        E avendo conosciuto diversi cacciatori (tutte persone di una certa età, perlopiù di campagna) non li condanno certo”antropologicamente”: li capisco, anche se sono molto lontani da me.

        Invece proprio non capisco questi tizi americani che spendono fior di quattrini per l’emozione di posare accanto a una giraffa morta. Mi sembrano proprio l’opposto dei cacciatori che ho conosciuto io.

        • Thyrrenus scrive:

          Anch’io ho pescato da bambino e da ragazzo e non vedevo l’ora di poter prendere il porto d’armi per andare a caccia. Poi son cresciuto, ho smesso di pescare se non molto di rado e non ho preso il porto d’armi. Non perché abbia qualcosa contro di per sé ma perché per essere un buon cacciatore occorre essere del ‘territorio’ essere in grado, in qualche modo di viverlo e, sì, proteggerlo e non essere una sorta di turista dlla doppietta. Chi poi pesca o caccia senza l’intenzione di mangiare quel che prende, beh, quello per me ha tutto il mio disprezzo.

          • Z. scrive:

            Non ho mai conosciuto nessuno che andasse a caccia o a pescare senza mangiare le prede, se devo essere sincero.

          • PinoMamet scrive:

            A caccia, gli unici che non mangiano le prede credo siano appunto quei tizi americani delle foto:
            hai voglia a mangiarti una giraffa o un leone…
            (a Fidenza, in provincia di Parma, si favoleggia che se lo mangiarono, negli anni Trenta…)

            a pesca invece è diffusa la pratica del catch-and-release, in certe zone credo sia addirittura obbligatoria (torrenti montani popoladi da trote e temoli, ma non ovunque).

            In realtà la pratica ha un suo senso se viene eseguita con una certa logica:
            nei confronti di specie rare o protette, e pescando con tecniche che danno possibilità reale di sopravvivenza al pesce.

            Lo strano è che lo fanno spesso anche dei pescatori “a spinning”, in aree dove non è obbligatorio, e nei confronti anche di specie alloctone e invasive, dopo averli letteralmente ancorati con le loro esche artificali piene di ami…
            e qui mi sfugge completamente la logica della cosa.

          • Z. scrive:

            Boh… già la pesca è una noia mortale, se poi dopo aver pescato lo liberi che peschi a fare? 🙂

            Ma soprattutto, negli anni Trenta a Fidenza andavate a caccia di leoni? cioè, erano proprio liberi per le campagne o si organizzavano safari in uno zoo? 😀 😀 😀

          • PinoMamet scrive:

            La pesca non è noiosa, è rilassante!
            mentre aspetti, puoi farti i cazzi tuoi, parlare con amici (se te li sei portati) leggerti un libro, pensare ai massimi sistemi…

            se usi esche naturali, che per così dire fanno tutto il lavoro (c’è mica bisogno di torturare un verme: basta un po’ di pane o un pezzo di frutta o del mais..)

            se invece usi esche artificiali
            (tornando all’ampiezza del lessico inglese: baits sono le esche naturali, lures quelle artificiali…)
            ti tocca lanciare e rilanciare e muoverle in modo convincente, e fare per così dire tutto il lavoro tu…
            in tal caso la pesca non è noiosa affatto, e poco diversa dalla caccia.
            Infatti mi piace meno!

          • PinoMamet scrive:

            Non ricordo come andò l’affare del leone, ma credo fosse quello di un circo, mangiato per scommessa..
            perlomeno la leggenda locale è all’incirca questa 😉

    • PinoMamet scrive:

      Voglio dire, questo gusto (così veeeeeeecchio, roba da “baffoni a manubrio”) di posare vicino a un animale morto, mi fa pensare a una roba tipo:

      “Ehi, bellissima questa casa! che meravigliosa architettura! adesso la tiro giù col bulldozer e mi faccio una bella foto sulle macerie…”

      • Moi scrive:

        Assolutamente d’accordo … purtroppo però quasi tutti gli Animalisti sono nemici giurati (!) di quel buonsenso che sarebbe di gran lunga più efficace: sia rispetto a quei sentimentalismi svenevoli da bimbaminkia troppo cresciuta come Michela Vittoria Brambilla, sia rispetto alle nazi-nerdate animaliste di Peter Singer !

  458. Moi scrive:

    Se le metti in bianco e nero, quelle foto di “caccia grossa” odierne te le immagini scattate da un fotografo con dagherrotipo, piegato a 90° sotto un panno, mentre con una mano ravana un otturatore complicatissimo e con l’ altra regge una paletta-coppetta di chissà che intrugli di polvere pirica … nel caso poi di una donna (!) sembra che da un momento all’ altro debba passare la liana oscillante con Tarzan (un Contino Inglese rinselvatichito … si sa 🙂 ) che se la porta via lanciando il classico gridoooohohohohh ! 😉

    • PinoMamet scrive:

      Interessante;

      sulla faccenda dei Tre Giuramenti, ho già detto come la penso (e come la pensa la maggioranza assoluta del mondo ortodosso ebraico);

      riguardo all’uccisione barbara del bambino palestinese, Blondet pecca di omissione, perché trascura di dire (o forse non sa) che reazioni identiche sono arrivate da tutto il mondo ebraico ortodosso e non, e anche dai politici di ogni schieramento, a cominciare proprio da Netanyahu…

      inasprite anche le leggi contro il terrorismo ebraico.

      • PinoMamet scrive:

        “Identiche” per quanto riguarda la condanna dell’assassinio, non in… altre cose eh? 😉

      • PinoMamet scrive:

        PPS

        l’Ebraismo non ha mai detto che i Gentili sono secondari agli occhi del Signore;
        è vero invece che gli ebrei religiosi tradizionalmente se ne occupano pochissimo, per il fatto che la Torah riguarda principalmente i comandamenti del popolo ebraico e i profeti del popolo ebraico: gli altri, avranno i loro…

        poi bisognerebbe anche contestualizzare questa cosa dei Gentili paragonati agli animali: che si trova in qualche passo del Talmud, che è pochissimo simpatica, che suona malissimo, che si spiega anche con la reciproca antipatia di comunità che si guardavano in cagnesco, ma…
        resta una finzione giuridica pensata per facilitare la vita agli ebrei osservanti, e non costringerli a correre a un mikvè (bagno rituale) magari lontano diverse miglia o chiuso, ogni volta che sfioravano una donna “gentile” senza sapere se fosse mestruata o meno…

    • Moi scrive:

      Sì, ma … com’è che in ‘sti casi i cacciatori professionisti di false flag staff operations prendono sempre per buona la versione ufficiale come delle massaie con Bruno Vespa ?

      • Moi scrive:

        E soprattutto, in casi analoghi “dall’ altra parte” l’ Islam non c’entra mai niente: neppure se chi commette i reati cita la sura precisa bisogna sempre contestualizzare … nel caso dell’ altra parte della barricata, invece, vai di torah, vai di talmud: non c’ da contestualizzare mai un cazzo !

        • Z. scrive:

          Grosso modo il contrario di quel che fai tu, insomma. Ci sta, a ben vedere. Essere “complottisti” del resto mica significa avere tutti le stesse idee! Piuttosto significa negare ostinatamente la realtà se è ostile alla propria visione del mondo.

          • Moi scrive:

            Tu ne sei immune ?

          • Z: scrive:

            Ne dubito. Non sono di quelli che vedono complotti ovunque, ma si tratta di un meccanismo che riguarda, in varia misura, un po’ tutti noi. Anche per questo evito di scagliare la prima pietra 😉

          • Z. scrive:

            Ne dubito. Non sono di quelli che vedono complotti ovunque, ma si tratta di un meccanismo che riguarda, in varia misura, un po’ tutti noi. Anche per questo evito di scagliare la prima pietra 😉

  459. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    Il Blondet che tanto ti piace quando se la prende coi “Giudei” sotto copertura-ombrello filoPalestinese, ha dato delle “Napoletane” come sinonimo di “truffatrici” alle Tre “Occhi di Gatto” 🙂 Cecene !

    Cerca pure nel suo nuovo sito in chiaro …

  460. mirkhond scrive:

    Il razzismo di Blondet è ben noto.
    Esaminiamo tutto, e teniamo ciò che è buono! 😉
    Quel che sembra sfuggire dell’articolo, è che Blondet LODA i Giudei del Neturei Karta, proprio per la loro CONTRARIETA’ allo stato di Israele, da loro NON riconosciuto perché avrebbe VIOLATO i Comandamenti di Dio….
    Mi sembra un DETTAGLIO tutt’altro che trascurabile…. 🙂

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io non riesco davvero a comprendere la lode per una persona che solo per caso la pensa come te su una questione, quando è arrivato ad una conclusione analoga alla tua partendo da punti di vista diametralmente opposti.
      In genere tendo ad escludere che ci sia una reale comprensione del punto di vista dell’altro: a stento siamo in grado di comprendere il nostro punto di vista e quello di chi ci circonda, quindi figurarsi se possiamo capire quello di una persona così lontana da noi.
      Non si può neppure parlare di convergenze, che richiedono un sistema di pensiero diverso, ma che comunque goda di premesse comuni (es.: la questione sociale è terreno di convergenza tra cattolici e socialisti).
      Si deve quindi parlare di coincidenza. Ma coincidenza del tipo di chi incontra un’altra persona alla stazione perché l’uno aspettava il treno e l’altro andava a comprare il giornale in edicola.
      Che senso ha quindi dire “sono d’accordo con te”, se in realtà in comune c’è solo una qualche vaga conclusione?

  461. mirkhond scrive:

    Appunto, si è d’accordo su alcune cose, in disaccordo su altre.
    Come ad sempio, succede SEMPRE qui! 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Sì, ma mettiamo che io e te diciamo entrambi “è sbagliato che ci siano molti indigenti”, tu partendo da considerazioni sociali, io partendo dall’idea che i poveri siano brutti da vedere. Siamo davvero d’accordo tra noi pronunciando la frase “è sbagliato che ci siano molti indigenti”? Io credo di no, perché se pure la frase è identica, il significato che c’è dietro è profondamente diverso.

  462. mirkhond scrive:

    ad esempio

  463. habsburgicus scrive:

    (se vi interessa vi posto un commento sui “massimi sistemi” da me postato altrove) e anche, volendo, il commento di partenza

  464. habsburgicus scrive:

    qui il n° 1 [in brevissimo, il blog è anti-immigrazionista, di buon livello, e vi erano le solite geremiadi sulla politica autolesionista dell’Italia in primis ma anche del reto dell’Europa occidentale]

    Purtroppo, temo che il problema a monte sia per così dire “culturale”…mi spiego, poiché detto così potrebbe giustamente sembrare criptico—l’attuale Europa, e in primis l’Italia (dove tutto, a nostra sfortuna, è peggiorato almeno di 50 volte) è “disarmata” culturalmente..la rivoluzione (anti)-culturale iniziata nei Sessanta/inizio Settanta (ma le cui basi presuppongo un 1945, chissà forse un 1914) è riuscita a distruggere la consapevolezza culturale europea, instillando sensi di colpa nei confronti dell’Altro..
    l’ “europeo” [nel senso in cui tale parola era usata prima della guerra] è “cattivo” per definizione, il non-europeo è” buono”, apportatore di ricchezza, valori, tolleranza ecc il multiculturalismo è il Bene, l’autocoscienza etnica (nel rispetto di tutti, sia chiaro !) è invece il Male..a livello basso, ne abbiamo infiniti esempi ogni giorno (esternazioni folli dei citati e di altri);
    a livello alto (o presunto tale), abbiamo la guerra culturale contro la nostra civiltà che non risparmia ormai Roma [un sinistro, su fb, giorni or sono, chiedeva di radere al suolo il Colosseo, simbolo dello schiavismo !], la Grecia, il Medioevo cristiano (e germanico), l’età delle Grandi e Gloriose Scoperte [è di questi giorni la notizia della rimozione della statua di Cristoforo Colombo dal Parlamento argentino, per “genocidio”, su iniziativa dei “rossi” boliviani e venezuelani che si sentivano “offesi”], l’epoca più recente e infine i Fascismi (Mali Assoluti fra i Mali assolutissimi 😀 ed è questa una delle cause profonde per cui in Italia è peggio che altrove, visto che il fascismo è nato qui), insomma tutto 😀
    su questa lotta alla nostra civiltà, condotta senza requie, con indefesso (e malriposto) zelo, si può vedere ad esempio il canadese Ricardo Duchesne, The Uniqueness of Western Civilization (credo tradotto pure in italiano) che pur con i limiti in un certo senso inevitabili in un anglosassonizzato (esaltazione troppo grande della Gran Bretagna, un certo disprezzo per Spagna e Italia e in genere per i popoli dell’Europa “latina”, una non chiarissima comprensione del genio di Roma) denuncia, rarissima avis, il ruolo dell’accademia mainstream in questa operazione autolesionista e ne ridicolizza le conclusioni politically correct (afrocentrismo, esasperazione del ruolo peraltro esistente ed innegabile dei cinesi, visione edulcorata e troppo ottimista dell’Islam..quasi che noi per ottenere un minimo di civiltà avessimo dovuto aspettare i settatori del Corano :D, anche se nessuno nega, e tantomeno lo faccio io, l’apporto della civiltà araba a sua volta derivata attraverso la cultura cristiana siriaca da quella greca, nell’Alto Medioevo..però da ciò a dire che, come è moda oggi, ad esempio, il “razzista” Dante ha copiato dagli arabi perché lui, come tutti gli europei non capiva nulla, ce ne vuole, eh ! est modus in rebus)
    È questa battaglia “culturale” da loro vinta [alla grande] che genera le condizioni per cui alla fine la polizia picchia (e picchierà) selvaggiamente i nostri pacifici concittadini mentre non torce un capello agli “altri”, anche quando delinquono apertamente (“centri sociali” docent [italici/europei questi, ma ”buoni” per la vulgata :D])
    è questo clima “culturale” che renderà impossibile ogni misura atta a tutelarci !
    è questo clima “culturale” che rende possibile l’attuale deriva di gran parte del mondo cattolico
    E non si può fare nulla..anche se ci fosse un mutamento (e chi lo vede ?), ci vorrebbero 50 anni per effettuarlo..in più loro, molto più furbi dei conservatori, si sono tutelati con leggi e codicilli che di fatto criminalizzano, o criminalizzerebbero all’uopo, un ritorno a concezioni più sane, più “europee”, utilizzando quei due tre mantra che come il babau dei vecchi tempi, anzi molto di più, servono a silenziare tutti !
    Ecco perché la vedo grigia, molto….e mi chiedo talvolta se la Civiltà che conosciamo almeno dal sommo Omero non sia spacciata..vorrei sbagliarmi, ma non vedo molto che possa rallegrare.. o così pare

    • PinoMamet scrive:

      Io non so se sarei così estremo e trarrei tutte queste conseguenze, ma mi pare che la tendenza di anti-europeismo inutile e perniciosa, di quello insomma che il nostro Moi sintetizza mirabilmente con il termine di Odium Sui, esista e abbia fatto ormai anche troppi danni.

      PS
      Mi piacerebbe parlare della tendenza, credo di matrice anglosassone, a “ridimensionare” anche geograficamente l’Impero Romano…
      disegnandolo come se controllasse, di fatto, solo le città maggiori e le coste, escludendo gli Stati satelliti e tributari e così via.
      Capisco il metodo; ma se applicassero lo stesso metodo all’impero loro (e in generale, a qualunque impero…) ne risulterebbe forse una superficie ancora minore…

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Di fatto in qualsiasi situazione pre (o post)-statuale (o anche dove da un lato c’è una compagine statuale e dall’altro no) il territorio è solo quello materialmente controllato.
        E sì, dal momento che gli imperi coloniali non erano propriamente stati, di fatto l’Impero Britannico non era così esteso come si vede nella cartina.
        Oserei dire lo stesso del Brasile: i territori sperduti dell’Amazzonia dove vivono tribù indie isolate difficilmente possono definirsi parte dello Stato brasiliano.

        • habsburgicus scrive:

          difficilmente possono definirsi parte dello Stato brasiliano.

          un tempo, ora non più

        • PinoMamet scrive:

          “Di fatto in qualsiasi situazione pre (o post)-statuale (o anche dove da un lato c’è una compagine statuale e dall’altro no) il territorio è solo quello materialmente controllato.
          E sì, dal momento che gli imperi coloniali non erano propriamente stati, di fatto l’Impero Britannico non era così esteso come si vede nella cartina.”

          è un criterio che non condivido in pieno, ma ci sta, è un modo di vedere le cose;

          ma allora non vedo perché di cartine “ridimensionate” per ora io vedo solo quelle romane…
          magari non sono aggiornato io, ma un po’ di “due pesi e due misure” mi pare che ci sia.

        • PinoMamet scrive:

          Di fatto, credo che un paragone Impero Romano- Impero Britannico non sia così fuori luogo…
          e tutto sommato, Roma ne uscirebbe credo vincitrice, in molti campi.

          Per il resto, se prendiamo per esempio l’Egitto, che occupava nel mondo romano il ruolo dell’India britannica, beh, era una provincia, imperiale, e controllata interamente nella sua estensione dai Romani;
          mentre l’India era in parte un’eredità della Compagnia omonima, in parte un sistema di stati tributari lasciati sostanzialmente intatti
          (e in parte territori controllati da altri, come Goa, Daman e Diu dai portoghesi, territori che furono “liberati” militarmente negli anni Sessanta contro il parere di molti loro abitanti… il che spezza un’altra lancia a favore dei “latini”, ma non divaghiamo).

          E in entrambi gli imperi, beh, per un abitante della Dacia, Roma sarà stata un lontano avanposto militare e la scritta CAES su una stele, certo; ma come per un abitante del Sudan l’Impero sarà stato il nome “Victoria” su una moneta, magari di conio locale, e un fortino di soldati in gubba rossa lontano centinaia di miglia…

          • habsburgicus scrive:

            e poi c’è la differenza fondamentale..
            un pannone, un dacio, un libico poteva diventare romano (e molti lo divennero….a metà II secolo d.C il Senato era in maggioranza non italica..gli egiziani, per qualche ragione, pare fossero ammessi in Senato solo da Settimio Severo in poi)
            un sudanese, un malese, un indiano non poteva diventare britannico…in ogni caso non poteva diventare componente della classe dirigente britannica !

          • mirkhond scrive:

            L’elasticità mentale romana, raramente è stata eguagliata dagli imperi che vennero dopo.
            Qualcosa di lontanamente simile avvenne nell’impero spagnolo, e nelle società coloniali e soprattutto postcoloniali da esso fondato.

      • habsburgicus scrive:

        @Pino
        ne risulterebbe forse una superficie ancora minore…

        verissimo….quando non ti lasci trasportare dall’amore per quello Stato (diciamo “perseguitato dall’ONU”, ok..va bene ? :D) e tratti di altro, dici quasi sempre condivisibilissime ! in quasi tutti le cose importanti (Grecia, Antichità, francesi, anglosassoni, inglese e gallese, India, la stessa storia d’Italia..last but not least donne e femminismo, e questioni correlate) siamo o in accordo o quantomeno su posizioni forse molto più vicine di quanto a prima vista potrebbe forse apparire (le differenze, talora solo di accento, dipendono dall’individualità che ciascuno di noi ha e dalle proprie differenti Weltanschauungen) 😀

        P.S
        quello che mi fa adirare degli storici “old Americans” o “old British” (chiamiamoli così) è la tendenza di quasi tutti a belittle-come dicono loro-Roma e a esaltare unduly l’Impero britannico
        ciò è un punto grave di separazione !
        per il resto, invece li appoggio quando difendono l’identità occidentale (che io interpreto in un modo più allargato di loro) contro i sinistri, i multiculturalisti e compagnia cantante
        Roma però è intoccabile….anche la Repubblica !
        Tu regere imperio populos, Romane, memento. Hae tibi erunt artes, pacisque imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos !
        et de hoc satis 😀

        • PinoMamet scrive:

          “….quando non ti lasci trasportare dall’amore per quello Stato (diciamo “perseguitato dall’ONU”, ok..va bene ? :D) e tratti di altro, dici quasi sempre condivisibilissime !”

          beh, penso la stessa cosa di te (e in più dici moltissime cose da erudito vecchio stampo, che ignoro completamente) quando non ti lasci trasportare dall’antipatia per quello Stato 😉

          a parte tutto, non chiedo che sia giudicato con simpatia: anch’io, più di talvolta, lo trovo talvolta antipatico (perché no?); e, amicizie personali a parte, mi sento culturalmente molto più vicino ad altri popoli, romei in primis 😉
          chiedo invece che sia giudicato con imparzialità.

          • Z. scrive:

            E’ quello che vorrebbe anche habs, credo. Probabilmente non avete la stessa idea di cosa significa essere “imparziali” al riguardo, però 🙂

      • Thyrrenus scrive:

        Gli Dei sembra che non vogliano accettare un commento al tuo scritto, ora ci riprovo.

      • Thyrrenus scrive:

        Ma dove si vedono quelli dei centri sociali protetti dalla polizia che manganella le nonnine di casa paunde ecc che vorrebbero contestarli? In un film moolto stano per quel che riguarda la realtà.

        • Thyrrenus scrive:

          Detto questo, sulla questione delle letture della storia europea in generale mi sembra ce quelli che chiami sinistri, ma che poi non sono altro, spesso, che accademici patetici, mi trovi in linea di massima d’accordo.

        • Thyrrenus scrive:

          Chi ricorda che l’ultimo attacco al Colosseo fu sferrato dalle Camice Nere su ordine del loro Duce Mussolini? Non avete presente lo scempio dei Fori Imperiali? Le picconate e il tentarivo di sbattere giù contenstualmente il Colosseo?
          E allora che Odium sui era quello di codesti figuri neri di camicia? Che ragnatele infestavano gli spazi vuoti tra le loro maschie tempia?

          • habsburgicus scrive:

            non è inventato quello del Colosseo…letto con i miei occhi pochi giorni fa
            e con tipico sinistrismo, ad un commento di qualcuno indignato che ricordò che allora bisognava abbattere anche le Piramidi, rispondeva che no, lì era diverso, ipse dixit, gli egiziani non erano sfruttatori [spiegazione, non detta, of course :D: i Romani sono “europei”, razzisti, fascisti, dunque cattivissimi ! gli egiziani sono africani, scuri, di colore, dunque progressisti anzi il comapgno Cheope era membro del Partito e pure il compagno Chefren, Micerino invece sarà stato un po’ trockista :D..ovviamente è vaneggiamento pure, fra l’altro gli egiziani antichi, almeno le classi dirigenti non erano così scure ma non ci interessa :D, però alla sinistra estrema c’è gente che la pensa così, purtroppo…fattene una ragione..e, dal profilo, pare non fosse neppure giovane (non che per i giovani sia meno grave di scrivere corbellerie, eh !) e che abbia avuto (o abbia ?) incarichi non da poco nell’estrema sx..questa è la vostra “siistra”…lo so che non son tutti così, e per fortuna !..ma ci sono..e le persone ragionevoli dovrebbero prenderne le distanze senza se e senza ma..e non mi si dica che non contano..se nel 1971-1972 lo si fosse fatto con gli estremisti di allora, forse non ci sarebbero stati poco dopo gli anni di piombo..invece, erano “compagni che sbagliavano”, dicevano..solo con il tragico caso Moro nel 1978, il PCI cambiò..e pure l’estrema, con qualche eccezioncella, eh

          • Z. scrive:

            Miseriaccia Habs…

            va bene che gli anni Settanta non sono il centro dei tuoi studi e dei tuoi interessi, e non ci si può certo interessare a tutto, ma non dovresti lasciare che il livore si impadronisca di te al punto di farti scrivere enormità del genere!

            (ho provato a risponderti su Negri ma non mi permette di farlo. Non so perché, ma ci riproverò domani!)

          • habsburgicus scrive:

            e dove sarebbe il livore ? 😀 e soprattutto le enormità ?
            se ti riferisci al fatto citato, lo ribadisco, è verissimo
            se ti riferisci alla tolleranza dell’estremismo rosso nei primi Settanta, purtroppo è vero anche quello, ed assodato…..lo so che non ti piace rammentarlo, ma è così ! (se è per questo il PSI di allora fu più colpevole del PCI)
            al più posso ammettere che il PCI, specialmente quello popolare e radicato sul territorio, prese posizione abbastanza chiara già prima del 1977-1978..bon (ma è con il 1978 che ci fu il mutamento esplicito)
            te ne approfitti perché non c’è Francesco, eh 😀
            altrimenti ti avrebbe già steso 😀

          • Z. scrive:

            Habs,

            credimi, se provo imbarazzo – forte imbarazzo – a leggere quel che scrivi sul PCI negli anni settanta è proprio per la stima che nutro per te e per la tua cultura.

            Se le scrivesse un altro gli direi senza meno che è ignorante come una pietra. Siccome la tua cultura storica è pressoché mostruosa, devo escludere questa ipotesi: non mi resta che attribuire questa faciloneria al fatto che quando vedi rosso ti imbirrisci come i tori 😀

            Anzitutto hai attribuito al PCI frasi che forse potevano essere tipici di Lotta Continua o peggio. I nostri non parlavano certo di “compagni che sbagliano”. Semmai, anzi, parlavano di “sedicenti Brigate Rosse”: e non era un sospetto così assurdo come potrebbe apparire oggi, visto che all’epoca c’erano movimenti con più infiltrati che attivisti. Si trattava però di un sospetto infondato: formazioni politiche meno distanti dalle BR – Potere Operaio, per esempio – sapevano che le BR erano rosse davvero, e loro anziché “sedicenti” era più facile che li chiamassero “compagni che sbagliano”.

            L’ostilità del PCI verso l’estrema sinistra e il terrorismo, poi, era tale che il PCI approvò la cosiddetta involuzione democratica degli anni Settanta, appoggiò alcuni dei più allucinanti “teoremi giudiziari” dell’epoca (come l’inchiesta 7 aprile, per capirsi) e si spinse secondo alcuni sino a fornire informazioni confidenziali alla polizia e proibire la difesa di accusati di terrorismo agli avvocati iscritti al partito. Di certo chiese ai cittadini di votare NO al referendum abrogazionista dell’ergastolo, dopo aver votato in senso difforme in Parlamento.

            Non a caso il PCI era il principale bersaglio dell’estrema sinistra di allora, che non faceva mistero della propria contiguità con la violenza e talvolta col terrorismo. La contestazione a Lama fece storia (e fece anche musica: De André la cita in una sua celebre canzone dell’epoca). Il convegno dell’estrema sinistra, organizzato a Bologna nel ’77 contro il PCI, simboleggia per molti la stessa essenza di quell’anno, insieme all’immagine di Lorusso ucciso da un colpo alla schiena.

            Insomma, parlare di contiguità tra PCI e BR è po’ come sostenere che Toni Negri era il capo dei Nar. Per dirla diversamente, significa comportarsi come quegli atei militanti che tanto detesti: quelli che danno la colpa della corruzione e della mala politica ai “cattolici”, tout court.

            Poi ti perdono, perché so per esperienza personale che su questo tema impera la disinformazione (del resto, se ho smesso di credere a certe fregnacce è merito di quello che voi scrivete su questo blog) e soprattutto che quando il furore politico ci offusca la ragione c’è poco da fare. Tanto per chiarire ancora una volta a Moi, che mi chiedeva se penso di esserne immune: certo che no!

          • Z. scrive:

            (peraltro pare che in realtà Lorusso non sia stato ucciso da un colpo alla schiena, e di certo quelli non erano carri armati. Ma un proiettile nella schiena si lega bene con l’immagine di una persona uccisa a freddo come fu per il povero Lorusso, ed effettivamente quei mezzi cingolati furono percepiti e descritti come carri armati)

          • habsburgicus scrive:

            @Z
            sei tu che quando si parla di ‘ste cose, vedi rosso 😀
            innanzitutto parlavo soprattutto degli extraparlamentari (“rossi”, per il PCI di norma uso “comunisti” :D) e se son stato involuto e non chiaro, mi dispiace
            poi, dove avrei accusato il PCI di contiguità ? 😀
            forse avrei dovuto usare “sottovalutazione” dell’estremismo rosso, ok, e anticipare il cambio al 1976 (ma già ho scritto 1977-1978, quindi ho tenuto conto del 1977..non sono numeri a caso :D) scrissi pure che il PSI (che aveva una componente “flirtosa” con l’estrema) è più responsabile del PCI
            chiamo a testimone Pino, che è saggio 😀 (se non l’ha ancora letto)
            lo so che per te il PCI è il Bene Assoluto 😀
            mi concederai, però, di non seguirti fin lì
            anche loro avevano delle pecche, mi spiace 😀

          • Z. scrive:

            Allora: senza dubbio io sono straconvinto che il PCI sia stato, in Italia, il partito che più si è avvicinato al Bene Assoluto. Il gruppone segue affaticato, a enorme distanza e senza speranze di disputare la volata. So che la pensi diversamente, e naturalmente sbagli 😀

            Tanto premesso, tra i rimproveri che si possono rimuovere al PCI c’è quello di non aver combattuto la cultura dell’emergenza: e direi che c’è del vero, se non altro perché gli anni di piombo sono finiti e le leggi ad hoc sono rimaste quasi tutte in vigore.

            Si può rimproverare al partito una visione manichea, per cui chi era terrorista non poteva essere un compagno. Il sospetto era comprensibile ma il rimprovero a mio avviso resta fondato, e la convinzione del PCI sul punto è rivelatore di una forma mentis che non cessò con gli anni Settanta.

            Si può dire anche che la linea tenuta nei confronti dei movimentisti assortiti è stata eccessivamente dura: ed è una critica che non condivido, perché quando ti prendono a calci per strada non si possono aspettare che tu resti in silenzio a prenderle.

            Ma tu hai scritto:

            “solo con il tragico caso Moro nel 1978, il PCI cambiò”

            Ecco, qui non possiamo essere d’accordo. Il caso Moro fece perdere quasi tutte le simpatie residue – sempre meno, in verità – di cui le BR ancora godevano nel Paese. Ma l’ostilità del PCI non dico alla lotta armata (ci mancherebbe altro) ma anche all’estremismo di sinistra è stato radicale sin da subito. Caso mai i fatti del 1978 lo allontanarono dalla DC e dalla prospettiva di governo, il che poi era proprio quel che si prefiggeva chi aveva disposto ed eseguito il sequestro Moro.

            Che invece il PSI abbia flirtato ripetutamente con quella che chiami l’estrema – con un affascinante lessico nostalgico d’epoca albertina! – non ci sono dubbi.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Veramente gli unici verso i quali la Polizia ha un occhio di riguardo sono i destri, più che i sinistri.

      Chiamo a deporre Francesco (non il nostro, ma quello del video), che di sicuro ci informerà sulla posizione della Polizia durante le aggressioni dei destri 😀

      https://www.youtube.com/watch?v=isVPh8Tei8A

      • Z. scrive:

        Pensare che la polizia abbia un occhio di riguardo per le manifestazioni di sinistra significa non avere idea di come funzioni la polizia, di come funzioni una manifestazione e forse neppure di cosa sia la sinistra…

        Un mio amico, molti anni fa, proponeva di affiggere la celebre frase di Wittgenstein in tutte le aule scolastiche. Purtroppo nessuno gli diede ascolto, e – forse per ripicca? – ora il mio amico si destreggia tra Grillo, Salvini e Marine Le Pen…

  465. habsburgicus scrive:

    qui il n° 2 [in risposta alla titolare del blog, che chiamerò Y, che mi complimentava per l’intervento e poi mi chiedeva, prendendo spunto dal nick, se conoscevo l’intervista di Cardini a Otto d’Asburgo; a lei pareva già ben degradata la nobiltà allora, fra le due guerre] però non me l’ha pubblicato, chissenefrega 😀

    Si, la conosco Y [la titolare del blog], grazie….che dire ? Otto non fu il migliore della prosapia…ma siamo indulgenti con lui, dai..in esilio, circondato da quei nobili squallidi e degenerati cui giustamente alludi, che poteva fare ?…se non cercarsi un posticino anche lui 😀 durante la II GM con assoluta mancanza di senso politico e dignitas, cercò di ottenere post bellum la restaurazione per sé ad opera degli alleati ! gli stessi, o i discendenti, di quelli che avevano rovinato la sua famiglia nel 1918..però, resto dell’idea, che qualora la Restaurazione ci fosse stata, ad onta delle non eccelse qualità di Otto, sarebbe stata benefica [ed anche per questo, insieme a molto altro, non l’hanno propugnata…li si può accusare di tutto, saranno anche pazzi, ma mica sono fessi :D]
    Ws [un altro commentatore] pone un problema importante, anzi forse la chiave di tutto, vale a dire che interesse hanno le élites a fare quello che fanno ?
    ammetto di essere nel buio completo
    un tempo si sarebbe forse detto
    1. (in ambito cattolico) “manovra” dei figli della Vedova per dar un colpo mortale alla Chiesa cattolica in odium Christi, la cui religione piaccia o non piaccia ai prelati di oggi è legata a filo doppio con la storia europea “onde Cristo è romano” OBIEZIONE: non serve più, la controllano già in toto (più o meno dal CV II), anzi è loro alleata 😀 e comunque è così debole da non rappresentare più un problema serio per i padroni del vapore
    2. (in ambito nazionalista) un certo particolare popolo, privo di Stato “nazionale” sino a pochi decenni fa e notoriamente tenace nei suoi rancori, avrebbe interesse a indebolire l’Europa e gli europei, in particolare nella propria autocoscienza, per evitare che costoro possano in futuro rivolgersi contro OBIEZIONE: il loro potere è ormai enorme, quasi assoluto e inattaccabile (a viste umane), il “loro” Stato, rinato dopo secoli, è extra legem, può fare quel che vuole (e i Capi delle altre Nazioni, quando vi si recano, si prostrano umili e deferenti :D)..a che pro, quindi, continuare/intraprendere tale politica (ammesso che fosse utile un tempo il che, sia chiaro, non é provato) ? ad esempio, l’islamizzazione dell’Europa che ne è uno dei risultati, potrebbe aver effetti non positivi pure per loro…non se rendono conto ? e dove è finita allora la loro proverbiale, e vantata, smartness 😀
    3 (in ambito anticomunista) “piano” di élites marxistizzate per favorire l’abbassamento della guardia e fondare in seguito la società comunista con i nuovi arrivati OBIEZIONE: il comunismo classico non c’è più (c’é il trockismo, quello sì, quello permea tutta la “cultura” anti-europea; non si sottovaluti il ruolo nefasto di Bronstein; Stalin combattendolo fece almeno UNA cosa meritoria) e comunque non mi pare che sia quello l’obiettivo
    dunque la ragione profonda mi sfugge (a ogni “teoria” si può opporre una valida obiezione)…non che sia molto meglio sapere le cause della nostra “condanna” inappellabile, ma almeno sapremmo di quale colpa incancellabile noi o i nostri antenati ci saremmo macchiati…mi pare il minimo, no ? ai vecchi tempi l’ultimo desiderio del condannato era sempre rispettato 😀

    P.S
    (lo vedo adesso)
    Alla domanda potrebbe già avere risposto in anticipo Y..potrebbe essere la GREED o cupiditas 😀 (anche se, mi pare, abbiano già tantissimo, dunque non mi paiono poi così furbi..ma come dice egualmente Y, l’avidità è ottusa, per definizione !)

    • PinoMamet scrive:

      Non so se ho capito bene tutto, ma “quel particolare popolo”, o perlomeno la sua parte più evidente e vitale e più legata a quello stato che continui a ritenere extra legem (chissà perché, visto che anzi è tra i più bersagliati da risoluzioni ONU, mentre fior di sterminatori se la passano molto meglio…), insomma quel particolare popolo, vede malissimo l’ “islamizzazione dell’Europa”, e anzi è stata una sua esponente a coniare l’antipatico termine di “Eurabia” con cui si definisce tutto, dal minimo diritto umano garantito ai musulmani europei fino al più detestabile atto terroristico del Koulibaly di turno, come se fossero un’unica realtà e non invece l’una cosa antidoto all’altra…

      ma insomma, il succo del mio intervento è che a “quel particolare popolo” si attribuisce sempre una colpa, e anche quella opposta:
      ha colpa di ospitare il gay pride, e di avere il tizio fanatico che accoltella i gay…

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Una volta osservai ad un anticlericale “ogni argomento è buono per attaccare la controparte, anche se non ci si crede per niente, no?” e lui mi rispose “giusto, è proprio così. Hai per caso letto Nietzsche?”.

  466. habsburgicus scrive:

    non che siano assolute novità, più volte ho detto cose simili qui ! 😀

  467. habsburgicus scrive:

    importante (anche se forse tutti la ignoreranno :D) è l’ammissione franca che ogni possibile “teoria” ha sue obiezioni (spesso ancor più valide)…
    riconosco che sono (siamo ?) nel buio…perché accade tutto ciò ? boh !!!
    (a meno di parlare di perdita del senso comune..l’ho già fatto–ma sposta solo la questione, non la risolve)

    • MOI scrive:

      @ Mauricius

      Ma si è scoperto chi fosse e perché ? Certi ambienti comunque, sia di Estrema Dx sia di Estrema Sx, sono sempre stati ottusamente settari e violenti con manie di persecuzione che portano all’ attacco preventivo … starne alla larga è meglio.

  468. habsburgicus scrive:

    @Z

    hai letto (o conosci) il “Viaggio settentrionale” del tuo esimio concittadino, il molto rev. ravennate Francesco Negri, edito a Forlì nel 1701 dagli eredi, opera postuma (dedicata all’ A.R il Granduca Cosmo III [sic] di Toscana, 12/5/1701)?
    fu il primo italiano (e non solo) a discorrere della Scandinavia [ci fu Olao Magno, scandinavo, ma in un’annotazione, ne rivela gli “errori”]

  469. mirkhond scrive:

    “Goa, Daman e Diu dai portoghesi, territori che furono “liberati” militarmente negli anni Sessanta contro il parere di molti loro abitanti…”

    Potresti approfondire l’argomento?
    E’ molto interessante….

    • PinoMamet scrive:

      Beh la “liberazione” di Goa (e territori minori) è stata sostanzialmente una conquista armata da parte di forze indiane enormemente maggiori di quelle portoghesi, dopo che l’India ebbe rifiutato qualunque proposta di negoziato internazionale
      (dispiace dirlo perché gli indiani che conosco sono simpatici; ma c’hanno il vizio dei nazionalisti…)
      e sobillato terroristi locali per vario tempo (alcuni dei quali tra l’altro dai nomi inequivocabilmente portoghesi).

      Peraltro molta parte dell’opinione pubblica portoghese era ormai a favore della decolonizzazione, e probabilmente sarebbero arrivati allo stesso risultato senza spargimenti di sangue;
      che comunque furono molto ridotti, complice anche il buon senso dei generali portoghesi che non tentarono un’assurda difesa a oltranza.

      Leggo che gli interni portoghesi furono poi trattati malissimo, e che il solito militare indiano, formato dai pregiudizi dei suoi padr.. ehm… ex colonizzatori e maestri di vita britannici, si degnò anche di trovare “bassi, mal fatti e non militareschi”. Ma vaffanculo, a’ sottosviluppato. Embè quando ce vo’ ce vo’…

      ovviamente in India sono riconosciute attualmente decine di lingue, compresa e in prima posizione quella inglese, ma il portoghese no, sia mai.

      I goani però, mi dicono, sono tutt’ora orgogliosi dalla loro diversità, si vantano (perlomeno non quelli di importazione delle zone vicine) delle loro tradizioni “latine” e cattoliche, e sostanzialmente sono ancora in parte un corpo estraneo, anche se li è “indizzati” molto.

      • PinoMamet scrive:

        Errata corrige: gli internati.

      • habsburgicus scrive:

        Beh la “liberazione” di Goa (e territori minori) è stata sostanzialmente una conquista armata da parte di forze indiane enormemente maggiori di quelle portoghesi, dopo che l’India ebbe rifiutato qualunque proposta di negoziato internazionale

        finalmente uno che lo dice ! è proprio così

      • habsburgicus scrive:

        fu un duro colpo per il grande Oliveira Salazar….
        in primavera 1961 era riuscito, in modo pacifico, a sventare un golpe atlanto-kennedysta guidato dal Ministro della Guerra Botelho Moniz (i poteri atlantici e pro-USA non ritenevano più necessario un regime nazionale in Portogallo)
        su questo, e altro, ci parla lungamente Franco Nogueira autore di una monumentale biografia di Salazar in 5 volumi e di un volume di Memorie segrete
        Franco Nogueira, già diplomatico in Giappone e sposato con una giapponese, fu Ministro degli Esteri dal 1961 al 1969..esponente delle correnti laiche, testimonia con piacere (ritengo :D) il progressivo estraniamento di Salazar dal Vaticano in vecchiaia per l’ “ingratitudine” della Curia che spesso fu contro il Portogallo nella Storia, anche contro se stesso “mai nessuno [gli disse] ha fatto per la Chiesa così tanto quanto me, sin da José V, 1706-1750 [anteriore a Pombal] e guarda come mi trattano !” però, e anche qui si nota una differenza enorme fra i due paesi iberici, mentre nella Spagna ontologicamente clericale Franco e i Ministri mormorano e maledirono i vertici post-conciliari (“ese puerco maldito” riferito al Bresciano allora alla testa del Vaticano :D) ma nella sostanza gli permisero di “rivoluzionare” la Chiesa spagnola senza fiatare (“Roma locuta causa soluta”), in Portogallo che ha un’altra tradizione fu diverso: Salazar, appoggiato dal Patriarca di Lisboa Cerejeira (suo amico), non aveva alcuna intenzione di permettere a un Paolo VI qualsiasi di rivoluzionargli la Chiesa; reagì e da un lato appoggiò le spinte nazionali della Chiesa, dall’altra ridiede fiato agli ambienti anticlericali e di destra massonica (Nogueira era di quelli, anche se non so se iniziato o no) tanto da far capire a Roma che non avrebbe ceduto al terzomondismo (dirò di più, non c’è la controprova, ma se fosse vissuto di più, verosimilmente Salazar avrebbe colto l’importanza di “pompare” Lefebvre, non fosse altro che come arma di difesa e magari l’intera storia della Cristianità occidentale sarebbe cambiata
        non fu così..nell’autunno 1968 la malattia lo colpì (e nel 1970 morì, pare senza aver ripreso coscienza)
        giunse la primavera marcellista (Nogueira “odia” Caetano !), 6 anni di errori e follie finché il 25 aprile 1974 finì tutto…

        • Dif scrive:

          Del Portogallo non ho mai capito l’ostinata e anacronistica difesa delle colonie fino ai ’70 inoltrati, quando ormai quasi tutte le colonie degli altri Paesi avevano conquistato la loro indipendenza. E non stiamo parlando di piccole isolette o singole città (già Goa e Macau potevano avere un senso) ma di territori come Mozambico e Angola, enormi, popolosi e poverissimi.
          Questi territori portavano anche qualche beneficio economico o erano solo un motivo di vanto, dal tipo “siamo gli unici ad avere ancora l’impero, pappappero”?

          • habsburgicus scrive:

            soprattutto la seconda..però Salazar, almeno, era convinto che fosse nell’interesse anche degli indigeni di mantenere il legame con la lusitanità
            del resto cosa è stata la de-colonizzazione, se non la sostituzione del dominio diretto (che dava qualcosa) con il dominio indiretto (puro sfruttamento, senza dare nulla) ?
            il Portogallo era troppo debole per il dominio indiretto (Caetano ci penserà), dunque “decolonizzare” voleva dire farsi scippare le colonie perrché le multinazioni USA, GB e Francia le sfruttassero ben bene alla faccia dei portoghesi (e degli indigeni, sia chiaro..tranne le élites di colore corrotte e brutali, del resto eliminabili ed eliminate quando sgarravano un po’…donde le vere ragioni delle guerre civili e compagnia bella dell’Africa post-coloniale non solo lusitanofona, pure lotte fra gruppi di potere ESTERI combattute con il sangue di neri locali e talvolta di mercenari)
            Salazar avrebbe voluto evitare ciò..e non è l’ultima delle ragioni che lo rendono grande
            oggi il Mozambico è nel Commonweath ! sic…la cultura portoghese sta venendo eliminsato..e le ricchezze se le godono le multinazionali e la classe politica (soprattutto ex-marxista ma non solo) mozambicana..c’é di peggio in Africa, però
            in Angola ad esempio è peggio..paese carissimo fra l’altro..la classe dirigente criminale “sgoverna” (e il popolo subisce :D) e le multinazionali ripeto !
            ripeto, talora, in Africa è più spaventoso ancora
            fuori Africa, Timor sfruttato dagli indonesiani per un ventennio..e oggi in mano a tirapiedi degli austaliani
            valeva la pena?

          • PinoMamet scrive:

            “del resto cosa è stata la de-colonizzazione, se non la sostituzione del dominio diretto (che dava qualcosa) con il dominio indiretto (puro sfruttamento, senza dare nulla) ?
            il Portogallo era troppo debole per il dominio indiretto (Caetano ci penserà), dunque “decolonizzare” voleva dire farsi scippare le colonie perrché le multinazioni USA, GB e Francia le sfruttassero ben bene alla faccia dei portoghesi”

            OMDAH!

          • PinoMamet scrive:

            Del resto guardiamo alle ex colonie italiane…

            dice, sì, ma gli italiani hanno fatto affari con i dittatori/presidenti che li hanno succeduti, non esattamente dei gentiluomini, ed è vero;
            ma Menghistu, Gheddafi e il tenente dei carabinieri Siad Barre erano probabilmente il meglio (!) con cui avere a che fare, e dopo di loro, le deluge…
            la rovina totale, prima in Etiopia ed Eritrea impantanate in una guerra assurda, poi l’inferno somalo della lotta tra fazioni, e poi l’anarchia islamista, la stessa che ha preso il posto di Gheddafi rovesciato da Francia e GB…

          • habsburgicus scrive:

            OMDAP !

          • Thyrrenus scrive:

            Accidenti OMDAH e OMDAP! Che capperi di doppietta!

          • mirkhond scrive:

            Sta di fatto però che in 500 (cinquecento) anni di dominio portoghese, l’Angola e il Mozambico NON hanno visto interventi volti a far progredire le popolazioni indigene, in modo tale da diventare davvero parte della nazione portoghese, o, almeno essere capaci e maturi per autogovernarsi una volta rescisso il legame con la potenza dominante.
            Le devastazioni seguite alla loro indipendenza non sono che la conseguenza di una politica coloniale tesa solo allo sfruttamento delle popolazioni di Angola e Mozambico, da tenere in perenne stato di schiavitù (fino al 1878) e poi di sottomissione al potere portoghese.
            Dunque se colpe di sono, tali colpe debbono essere egualmente redistribuite tra i selvaggi e coloro che li hanno mantenuti tali per poterli dominare e sfruttare meglio.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            L’Angola era stato per secoli un bacino di schiavi per il Brasile (e non solo), ricordiamo: questa è l’unica ragione che spinse i portoghesi a conquistarla.
            Che poi i buoni portoghesi volessero tenere quei negri straccioni nel proprio impero per proteggerli e fare il loro bene è una ricostruzione piuttosto ardita e degna del peggiore Kipling.

            Infine non dimentichiamo che dopo la rivoluzione e la concessione dell’indipendenza delle colonie, il portogallo democratico ha sempre goduto di ottime relazioni con i neonati paesi.

          • PinoMamet scrive:

            “Che poi i buoni portoghesi volessero tenere quei negri straccioni nel proprio impero per proteggerli e fare il loro bene”

            No, io credo che i portoghesi volessero fare il loro (dei portoghesi) bene.

            E non ci tenessero particolarmente a fare quello di altre potenze, anzi, di potenze tout court.

            Cinico, ma non più del comportamento di tutti gli altri.

          • PinoMamet scrive:

            PS su Kipling:

            Salgari lo batte 10 a zero anche in comprensione e umanità…

            infatti i personaggi salgariani, dopo la breve introduzione antropologica di rito, presa dalle fornitissime enciclopedie dell’epoca, tempo due pagine e si comportano tutti come l’umanità che Salgari aveva sott’occhio: come gli italiani, quindi, ma, perlomeno, appunto, con umanità, non come campioni zoologici…

  470. MOI scrive:

    @ PINO

    Da una brevissima ricerchina mi risulta che, come immaginavo, “apparecchio” era un termine tipico da aviazione del “Ventennio” … perciò non mi sorprende affatto, anzi è più logico, che la parola “calcata” in dialetto dall’ Italiano fosse proprio questa anziché “aeroplano”. Interessante anche, come dicevo, che non risulti nessun termine, neppure in calco, invece per l’ elicottero … sarà un po’ che il dialetto per le cose moderne “non ci è portato”, un po’ che i primi elicotteri “visibili al popolo” risalgono al Secondo Dopoguerra quando il dialetto era già messo in crisi dal Fascismo e sulla stessa (!) linea sprezzante “seppur in buona fede” avrebbe proseguito il Partito (maiuscola sempre d’obbligo).

    Però mi chiedo appunto, nel resto d’Italia … in teoria dovrebbe essere più o meno così dappertutto, perfino al Sud o in Veneto, ove il dialetto è più vivo e parlato ancora perfino dalla Borghesia (vedi risp. De Crescenzo e Cacciari, ad esempio …) Intellettuale …

  471. MOI scrive:

    @ HABS

    Secondo Blondet, gli Ebrei in generale e i Sionisti in particolare farebbero di tutto per farsi odiare da tutti gli altri apposta per potersi porre nella maniera più ostile e polemica possibile nei loro confronti … è un discorso che per gli Ebrei non mi ha mai convinto, mentre temo che spesso ci sia del vero per le “Comunità Islamiche*” in Europa, nondimeno sono certo che sia esattamente ciò che fanno numerosi Taroni Fuorisede Universitari 😉 !

    Aggiungiamo che in Emilia Romagna costoro sono particolarmente frustrati dal fatto che in realtà sanno già da prima che NON è come sopra al Po !

    * A differenza dei Professoroni di Filoislamicologia 😉 alla Lorenzo Declich, noi (almeno io e te) sappiamo benissimo che NON è riconducibile alla “Comunità Islamica” il Tamarro il cui Jihad è “Andare a Figa in Discoteca” …

  472. MOI scrive:

    @ PINO

    Sui significati che può assumere un’espressione come “Eurabia”, bisognerebbe riallacciarsi al discorso “massimosistemico” di Habs e dire una roba politically scorrectissima 😉 ma vera :

    tutte ‘ste “minoranze” (che poi numericamente a livello planetario alcune sono in realtà nette maggioranze …) chiedono e vogliono “Diritti” ma di “Doveri” non se ne parla mai … li fa subito sentire “perseguitati”, sospettati, diffidati : roba da lasciare soltanto a chi è Bianco/Europeo, Maschio Eterosessuale e PostCristiano …

    • MOI scrive:

      Sì, insomma: mai giudicare da origine etnica e culturale, orientamento sessuale, sesso ecc … ma chi soddisfa contemporaneamente l’ultima riga di cui sopra è Il Male, nevvero Habs ? 😉

    • PinoMamet scrive:

      Non saprei…

      secondo me sinistra e destra si sono divise equanimamente i compiti: la Sinistra parla solo di diritti, senza mai pensare che debbano essere corrisposti da qualche dovere, la Destra solo di doveri, senza sognarsi mai di proporre qualche diritto in cambio.

      Entrambe le proposte sono l’esatto contrario della “integrazione” tanto sbandierata.

      Gli immigrati devono pensarci da soli: perciò spesso li si vede in prima fila a spalare e sistemare dopo inondazioni o trombe d’aria (come nel mio non-capoluogo prima, e a Firenze ora) dichiarando che “vogliono dare una mano come gli altri”, oppure imparando il dialetto locale (che magari nessuno parla più, come qua), presentandosi come “uomini di ordine” e così via.

      Sono comportamenti che la sinistra può schifare, e la destra giudicare ipocriti, ma sono anche l’unica via all’integrazione:
      ci si integra quando ci si integra. Non quando si rimane, per scelta, o per scelta altrui, un corpo estraneo…

      E veniamo ai diritti. Io trovo perfettamente logico che uno Stato metta prima i suoi cittadini; si curi prima di risolvere i problemi di questi, quando è ragionevole farlo.
      Non al Pronto Soccorso, cioè; ma magari nell’assegnazione degli allogi popolari.

      Questo non significa voler male ai non cittadini: ma garantirgli che, quando saranno cittadini, saranno trattati come gli altri, e al contempo metterli al riparo dall’astio dei cittadini, tagliandogli l’erba sotto i piedi.
      Se il signor Rossi, sfrattato, ottiene casa in tempi rapidi, non avrà nulla in contrario a che ottenga casa anche il signor Mor o il signor Hu, appena sbarcati.

      D’altro canto, bisogna appunto anche accettare che il signor Mor o il signor Hu ottengano una casa, e non mettersi a fare come coi Rom, che se stanno nei campi non va bene, se gli danno una casa non va bene…

      • MOI scrive:

        Bisognerebbe aiutare tutti in base al bisogno effettivo, colpendo durissimamente lobbies che ci speculano e “furbi” dell’ assistenzialismo e familismo amorale, del voto di scambio, ecc … e purtroppo, poiché la natura umana è quel noto “legno storto”, ci sono “furbi” dell’ assistenzialismo e familismo amorale anche nel “giro” delle “affirmative actions” …

  473. MOI scrive:

    Segnalazione INCREDIBILE :

    http://www.vanityfair.it/news/mondo/15/08/3/re-salman-lascia-costa-azzurra

    la Francia (Beurs compresi ?) caccia il Re Saudita Salman che era lì a spendere e spandere facendo finalmente rigirare turbinosamente l’ economia … se venisse in Romagna, con tutti i soldi che ha, sarebbe senz’altro meglio accolto. Se poi si abolisse la Legge Merlin in concomitanza col suo arrivo si uscirebbe dalla Crisi in meno di un mese, nevvero Habs 😉 ?

    • PinoMamet scrive:

      Beh, se leggi l’articolo direi che le cose stanno diversamente:
      “la Costa Azzurra impedisce al re saudita di fare il Montezemolo a Firenze, cioè di privatizzarsi un bene pubblico per i suoi gusti personali, e il re saudita indispettito se ne va”.

      Non credevo che l’avrei mai detto, ma: forza Costa Azzurra!

      Firmato, Poteve Opevaio a Cannes…

  474. Mauricius Tarvisii scrive:

    Ebbene sì: il maschio è responsabile del riscaldamento globale. Ora fate mea culpa!

    http://www.lescienze.it/news/2015/08/05/news/condizionatori_sprechi_energetici_gas_serra-2717910/?rss

    Un leggina contro l’uso della giacca dal 15 giugno al 15 settembre, però, non mi dispiacerebbe affatto 😉

    • Z. scrive:

      Cosa credevi, eh? Di poterti dare alla professione forense senza soffrire come un cane? Soffri dunque in silenzio da buon cattolico, ricordando che ogni dolore rimedia a una colpa, e che ogni lacrima cancella una macchia 🙂

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        E’ solo che quando vedo un avvocato in giacca e cravatta ad agosto penso intimamente che non mi rivolgerei mai a lui: non depone a favore della sua intelligenza quella mise 😀

    • MOI scrive:

      In inverno si scoprirà (anzi, sicuramente si sarà già scoperto …) che l’eccessivo livello dei riscaldamenti è dovuto al fatto che, rispetto alla donna, il maschio metabolicamente preferisce il caldo … 😉

  475. MOI scrive:

    La Vulgatona Ufficiale mi risulta essere che “gli Sbirri sono dei Fasci”, “i Giudici sono dei Rossi” … che fa molto Compromesso all’ Italiana.

    Tipico concetto di chi ha comandato davvero dal 1948 al 1992 : i Democristiani !

    … che per molti (ma certo NON i Commentatori qui presenti !) Nativi del Berluscocene 😉 non sono però mai esistiti !

    • MOI scrive:

      “Sbirri” tendenzialmente a calare in base a quanto facciano lavori d’ ufficio (attività sinistrorsa) anziché su strada (attività destrorsa) …

      • Z. scrive:

        Moi, ma dove le senti tutte queste teorie? non è che sono sondaggi senza base e senza campione, id est idee tue su come dovrebbe essere il pensiero della gente? 😀

    • Z. scrive:

      Che i giudici siano rossi, con tutto il rispetto, lo credono più che altro i berluschini un pochino suonati. Altro che democristiani 🙂

      • PinoMamet scrive:

        Beh, quello della “Polizia incrimina e la legge assolve” è un luogo comune che esiste eccome;
        anche che gli sbirri siano tutti fascisti (ma un conoscente di estrema destra, e laziale, li chiama “guardie rosse”…) e i giudici quasi tutti comunisti è una cosa che ho sentito dire.
        Da Luciano al mazlèr, naturalmente, ma si sente.

        • MOI scrive:

          Vox Populi Vox Dei 😉 …

          • Z. scrive:

            Facciamo qualche distinzione, neh 😀

            Che “i poliziotti li arrestano e i giudici li mettono fuori” si dice, ed è compensibile, dato che è esattamente quello che succede! Succede per molte ragioni diverse tra loro – e non voglio annoiarvi al riguardo, specie con ‘sto caldo, a meno che davvero non vi interessi – ma succede, e spesso.

            Che molti agenti di pubblica sicurezza siano di destra non ci sono dubbi. Questo non significa essere “fascisti”, né che tutti gli agenti siano di destra, ma spesso è facile fare di ogni erba un fascio (ehm).

            Che “i giudici sono comunisti”, invece, lo dicono i giornali di Berlusconi e gli allocchi indottrinati che vanno loro appresso. Non fatemi dire altro, però: sapete bene che sono vigliacco e tengo famiglia 😀

            Infine, Dio non esiste e i pioppi non parlano 😀

  476. MOI scrive:

    Il Potere Democristiano in linea di principio assegnava l’ Ordine Pubblico ai PostFascisti (in senso Storico, visto che in teoria Nazismo e Fascismo cessano di esistere nel 1945 …) e la Cultura (e relativo Moloch Burocratico) ai Comunisti.

    • Z. scrive:

      Ma esiste vita oltre ai luoghi comuni, Moi? o è che Bologna è troppo calda in questo periodo? 😀

      I “postfascisti” semplicemente erano già in servizio nel 1945, e se docenti e persone istruite in Italia preferivano spesso la sinistra italiana alla destra italiana forse un motivo c’era…

      Ma dico forse, eh 🙂

  477. MOI scrive:

    Ah, e i Giudici ? … Non è mai stato così palese come oggi quanto le sentenze di tribunale debbano riflettere-ribadire i trend culturalmente egemoni …nevvero, Habs ? 😉

    PS

    … ‘sta frase di Wittgenstein ?

  478. MOI scrive:

    Fare lo Sbirro in Ufficio è naturaliter sinistrorso perché devi crogiolarti nei meandri cazzosofistici della burocrazia … fare lo Sbirro su Strada è naturaliter destrorso perché se provi a fermare un delinquente abituale con un pippardone buonista da Assistene Sociale sei morto.

    Certo, per il conune cittadino che ha comesso il terribile reato ecologico 😀 di non separare il rusco secco dal rusco umido … basta e avanza un vigile “gravitationally challenged” (come dicono in PoliticallyCorrectish) 😉 per farsela sotto !

    • Z. scrive:

      Ma questa “natura” l’hai stabilita tu con un sondaggio senza campione né base o rappresenta, più semplicemente, il tuo personale punto di vista?

    • Thyrrenus scrive:

      mi ricordo di tempi in cui in Gran Bretagna si facevan lustro del non avere poliziotti che portavano armi da fuoco… ah mala tempora …

  479. MOI scrive:

    @ HABS

    https://www.youtube.com/watch?v=ojJxGRgU0KE

    la cosa più triste non è il suo risentimento storico, che comunque NON conosco la Storia Coloniale del Bangladesh … ma l’opposizione farlocca “Muslim” vs “White”, quando ancora i sussidiari degli Anni Ottanta definivano “AfricaBianca” quella sopra al Sahara … mica quella sopra a Lampedusa, eh 😉 !

    • PinoMamet scrive:

      1- è odioso;

      2- ha torto al 100%

      3- è BIANCO!

      • mirkhond scrive:

        Non mi sembra tanto bianco però….

      • PinoMamet scrive:

        ??
        A me non sembra per niente nero. Ho perlomeno due amici, italiani al 100%, che sono IL DOPPIO più scuri di lui.

        Io poi ho sempre pensato che arabi, pakistani, indiani ecc. fossero “bianchi”.

        In ogni caso a opprimere il suo popolo non è stato “l’uomo bianco”, è stato semmai l’Impero britannico.

        Di cui l’ignaro spettatore australiano (mi pare che sia in Australia no?) non può certo essere considerato complice solo in virtù del colore di pelle più pallido di questo sedicente comico.

        Per cui sì, è un razzista all’incontrario, vale a dire un razzista, semplicemente.

      • PinoMamet scrive:

        PS
        Ora che ci penso, la mia ex ragazza anche era il doppio più scura di lui!! e la conoscevo abbastanza bene… 😉

        • MOI scrive:

          poi c’è questo ricorrente “Uomo Musulmano” che per forza deve essere antitetico all’ “Uomo Bianco” … che diventa un po’ come im USA l’ omosessuale “White” paragonato e “pareggiato” all’ eterosessuale “Black”, che sarebbe già un discreto match di Politically Correct ! 😉

          • MOI scrive:

            Insomma, un ” certamen ” di minoranze più o meno permalose e trasversali (prendendo dentro qualunque cosa identitaria possibile immaginabile) … che fanno apposta a chi è più suscettibile e a chi sa fare le interpretazioni più maliziose di cose che a fine Novecento ancora passavano sostanzialmente inosservate.

        • PinoMamet scrive:

          Lascia perdere, perché ho appena letto un link dal noto social network, in cui un tizio americano black dice che boicotterà la Marvel perché ci sono pochi autori blacks (aveva quindi ragione il nostro commentatore Luigi) e quel che è peggio facendo delle copertine ispirate agli album hip-hop “si approppriano della cultura black”

          (che è come se un parmigiano dicesse che le decine di studenti di conservatorio coreani e giapponesi “si appropriano della cultura italiana”, anziché esserne orgoglioso…)

          inoltre, qui veniamo al punto, ci sarebbero anche troppo pochi personaggi gay…

          • MOI scrive:

            Ma non hanno appena fatto “in black” Johnny Stone dei prossimi “Fantastic 4” ?!

            … suppongo sia adottivo, adesso, rispetto a Susan.

          • PinoMamet scrive:

            Il problema per il tizio non è che ci siano personaggi neri, ma che i personaggi neri vengano disegnati da bianchi.

            Per lui è “appropriazione culturale”.

          • MOI scrive:

            … eh, bàn bàn : quanti ed chèl pugnàtt ! 😉

  480. MOI scrive:

    Paulette : razzismo, immigrazione, indigenza e …

    https://www.youtube.com/watch?v=KxqGy1AlWv4

  481. mirkhond scrive:

    “lo so che per te il PCI è il Bene Assoluto”

    Se lo fosse, non avrebbe aderito al piddì.
    Riguardo alla sua analisi del rapporto pci-br, devo dire che è espressa con lucidità e conoscenza dei fatti, che neppure io sapevo fino al punto in cui Zanardo li ha descritti.
    Insomma Zanardo ha ragione, nel negare contiguità tra il pci e le br.
    Le quali accusavano il pci di “deviazionismo borghese” e di aver tradito la resistenza 1943-1945 in nome dell’accettazione dell’ordine borghese a sotto l’ombrello statunitense.

    • Z. scrive:

      Beh, questa era ed è tuttora un’accusa molto diffusa in quella che habs ama chiamare “l’estrema”, direi ben oltre l’area delle BR e dei loro simpatizzanti. Lo è da molto prima degli anni Settanta, tra l’altro!

      Detto questo, ora ne dico una grossa (che non c’entra con le BR).

      Tutte, ma proprio tutte le critiche fatte oggi al PD sono state fatte ieri al PCI dall’estrema sinistra. Spesso proprio dalle stesse persone.

      Ora, se quelle critiche sono infondate, beh, pace.

      Ma poniamo che quella gente abbia ragione: ossia, che oggi quelle critiche al PD siano corrette, che quelle accuse siano fondate. Il problema è che quelle accuse vengono da un pulpito così imbarazzante e screditato che nessuno le ascolterà. Quella gente avrebbe comunque torto anche se avesse ragione. Renzi lo sa, e si frega le mani per questo, e sa di poter fare quel che vuole di ciò che resta del Partito.

      Quella gente ha contribuito ad asfaltargli la strada, e anche grazie a loro Renzi ha asfaltato me.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Fammi capire, il PCI aveva abolito l’articolo 18, introdotto il contratto a termine acausale e deregolamentato l’apprendistato? 😀

        • Z. scrive:

          Figuriamoci. Anzi, se ben ricordo il PCI non aveva nemmeno votato a favore della 300/70, perché era ritenuta un compromesso al ribasso!

          Eppure era un partito di venduti, era come la destra anzi peggio, era servo dei padroni, faceva il compromesso con la DC etc.

          E questo è parte del problema, appunto: a forza di gridare al lupo, succede che nessuno si presenta quando il lupo arriva davvero.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Sì, votò contro.

            Non c’entra, ma le sinistre negli anni ’50 votarono anche contro la legge che introdusse la vaccinazione antipolio Salk facoltativa… perché volevano che fosse resa subito obbligatoria!
            Quella erano le vere sinistre, mica quelle di oggi fissate con la libera scelta e tutte le altre fesserie 😀

      • mirkhond scrive:

        Quali salti si fanno pur di difendere l’indifendibile piddì…..

        • Z. scrive:

          Sei talmente preso dalla tua foga livorosa che non ti accorgi neppure che non ho difeso il PD, anzi…

          • mirkhond scrive:

            E invece lo hai difeso, utilizzando come sempre la tua contorta eloquenza, con la scusa che i detrattori del tuo amato piddì, sarebbero le stesse impresentabili figure che criticavano il pci.

          • Z. scrive:

            No, non hai capito. Ho scritto che queste persone sono un problema, così come sono un problema le minoranze interne sgangherate e le opposizioni impresentabili.

            Grazie a loro, infatti, Boschi e Serracchiani hanno buon gioco a dirci “o noi o quelli là” e così rischiamo di tenerci Renzi altri trent’anni.

            E la prospettiva, come dire, non mi piace.

          • mirkhond scrive:

            E allora molla quella merda di partito!

          • Z. scrive:

            Per capirsi – i militanti di lungo corso, delusi da Renzi finché vuoi, non andranno mai dietro a certa gente.

            Per questo il progetto di Zani e Anderlini, due fuoriusciti bolognesi del partito, potrebbe avere miglior fortuna.

          • Z. scrive:

            Duca, io non ho la tessera, anzi non l’ho mai avuta. Che dovrei mollare, esattamente? La prossima primavera ci saranno le amministrative a Bologna: non so per chi voterò ma di certo – come la volta scorsa – non voterò per il candidato locale.

            Anzi, questa volta probabilmente non voterò neppure per un consigliere della coalizione.

  482. mirkhond scrive:

    “chiamo a testimone Pino, che è saggio”

    Che è saggio nella misura in cui recupera idee fasciste (sia pur da una prospettiva di sinistra) e l’odioso “fardello dell’uomo bianco” che ti sta tanto a cuore.
    Poi, di fronte al Giudaismo le vostre posizioni, ovviamente, divergono…. 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Non credo di aver recuperato nessuna particolare idea fascista.

      Dico che, dopo quarant’anni dalla fine delle colonie, dare tutte, ma tutte le colpe all’ “uomo bianco” è un pochino riduttivo.

  483. PinoMamet scrive:

    Sintetizzo la mia posizione:

    io sono antirazzista. Compreso, e in prima posizione, il razzismo contro di me .

    Incipit a se ipso charitas.

  484. mirkhond scrive:

    A proposito di colore della pelle.
    Nel romanzo non so quanto ritratto della vita quotidiana del novarese del 1590-1610, e quanto frutto della fantasia di Sebastiano Vassalli, la protagonista, Antonia Spagnolini, una trovatella a cui è stato dato il suddetto cognome perchè scura di occhi, capelli e carnagione (le monache che la raccolgono, pensano che sia figlia di un soldato spagnolo della guarnigione di Novara, allora ancora città lombarda e parte del Ducato di Milano), non solo è bella, ma suscita invidia, e poi un rancore sempre più astioso e intenso da parte dei suoi compaesani della Bassa, e che le costerà la vita sul rogo come strega.
    Insomma la rovina della ragazza è nelle sue fattezze moresche, maruchein, che la fanndo odiare dalla popolazione della Bassa Novarese.
    Ora, il tipo somatico maggiormente diffuso in Longobardia maior/Italia e nella Valle del Po in particolare era in prevalenza un sizzoide-maxpezzaloide?
    I “maruchein” erano minoritari?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      In Veneto molti autoctoni hanno un incarnato più scuro.

      • mirkhond scrive:

        Non vi è una prevalenza di rossicci e biondi?
        I più scuri stanno a Rovigo e nel Polesine?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          La più scura che ho visto era una mia insegnante di Montebelluna, quindi quasi ai piedi delle Prealpi.
          Comunque direi di no: prevalgono di gran lunga castani e bruni e io sono persino più chiaro della media.

    • PinoMamet scrive:

      In Veneto non so, ma qui biondi sono rarissimi, rossi anche di più.

      Molte le bionde tinte, che falsano la percezione, e i castani in varie gradazioni.

      Diversi parmigiani/e “del sasso” che conosco sono parecchio scuri sia di capelli (nero, nero corvino anche) che di incarnato, stranamente.

      Due compagni di classe di mio fratello (in epoche diverse) e uno mio, tutti e tre italiani al cento per cento, sarebbero passati tranquillamente per “dravidici”, una specialmente.
      Come mi capita di vedere dei tizi biondissimi (bambini specialmente).

      Ma direi che il tipo medio è, beh, medio: media statura, capelli castani, non scuro ma facile ad abbronzarsi… medio.

      • mirkhond scrive:

        Insomma è una stronzata che la povera Antonia potesse essere bruciata sul rogo nel 1610 soprattutto per le sue fattezze moresche, nella Bassa novarese dell’epoca?
        Se non sbaglio Lucia Mondella è bruna e Francesco Hayez dipinge parecchie donne (presumibilmente attingendo a modelle settentrionali) quasi tutte di occhi e capelli neri.

  485. mirkhond scrive:

    Il romanzo La Chimera

  486. mirkhond scrive:

    Sempre a proposito di Lombardia

    Nel film La Monaca di Monza di Luciano Odorisio del 1986, quello più fedele alla storia della povera suor Virginia Maria de Leyva (al secolo donna Marianna), si vedono delle ragazze che stendono i panni e fanno i servizi pesanti nel monastero di Santa Margherita a Monza.
    Queste ragazze NON sono monache, ma portano una divisa simil monastica grigia e senza velo, ma a testa scoperta e i capelli raccolti.
    Chi sono?
    Novizie? Converse? Semplici serve tenute a rispettare solo il minimo della vita monastica?

  487. MOI scrive:

    A PROPOSITO :

    L’Italia al Tempo degli 883
    di Edmondo Berselli
    10/05/2000

    (paragrafazione mia, che odio i “walls of text” nonché i romanzi senza titoli nei capitoli)

    Uno arriva alla Marton, la società di produzione di Claudio Cecchetto situata nella perife- ria di Milano, in una villa patrizia che è tutta un tripudio del postmoderno, tra affreschi e maxischermi, stucchi ottocenteschi e divani in acciaio, e pensa: qui dobbiamo essere nel pieno della nuova tendenza. E se il trend è: soldi, consumo, tecnologia, immagine, new economy, tombola del centrodestra, allora per deduzione Massimo “Max” Pezzali, voce e anima degli 883, potrebbe essere l’aedo pop dell’Italia di Forza Italia. «Ma figurarsi», si schermisce lui. «Come faccio a simpatizzare per Berlusconi? Oltretutto sono disperatamente interista…».

    Timido, un po’ teso: e si capisce allora perché quasi si strangolava dall’emozione quando è finito sul palcoscenico di “Francamente me ne infischio” a cantare “Ciao ragazzi” con Adriano Celentano, la passione di suo padre (e il papà, in quel momento lì, ha capito che il ragazzo ne aveva fatta, di strada). Non strizza più gli occhi perché nel settembre scorso si è fatto il laser, che gli ha tolto cinque-sei diottrie di miopia, «una roba che, giuro, cambia la vita». Dopo di che il trentatreenne Pezzali è tornato ingrassato di quattro o cinque chili dalle 20 date del tour italiano del suo gruppo. Il tour è stato il solito successo.

    Grandi città e provincia, palazzetti con 4 mila paganti al colpo. Nord e Sud, pubblico giovanissimo accompagnato dai genitori, ma anche trenta-trentacinquenni un po’ ritardatari che ormai non si vergognano più della “Weltanschauung” di Max, perché «ci hanno sdoganati». Adesso, dopo una dieta rigorosa, gli 883 sono in attesa di ripartire, a metà maggio, per una serie di concerti promozionali in Germania, «dalla Baviera in su», dato che la loro nuova casa discografica (la Wea) è convinta di poter trasmettere la sindrome 883 in tutta Europa, dopo che loro hanno sbancato in Italia a suon di cinque milioni di dischi venduti e alla faccia dei critici che facevano le smorfie solo a sentirli nominare.

    A vederlo, Pezzali non sembra uno che si sia montato la testa. Si è concesso una Audi TT, un coupé da 70 milioni, ma niente di più. Continua ad abitare a Torre d’Isola, un piccolo comune a due passi da Pavia, proprio nel parco del Ticino, in un complesso edilizio semipopolare insieme con i genitori. «Dev’essere la mentalità ereditata dalla mia famiglia. Prudenza, pochi esibizionismi. Mi ripeto sempre: potrà anche arrivare il periodo di magra, in cui non venderò più lo straccio di un disco e mi guarderanno con compatimento. Ma almeno non avrò fatto il fenomeno, quello che fa il divo coglione».
    Tanto per dire, i suoi genitori hanno ancora il negozio con l’insegna “Fioraio” nel centro di Pavia. Classica famiglia della provincia bianca: il padre che lavora fin da adolescente e che a un certo punto si mette in proprio sperandi di non affogare nei debiti; la madre, figlia di un coltivatore diretto, che faceva la segretaria a farmacologia, e poi è entrata anche lei nel negozio di famiglia. Cattolici, democristiani, poi attratti dalla Lega, e infine diffidenti verso Berlusconi, storcendo il naso perché il cavaliere si presenta come il campione dei piccoli commercianti, ma loro lo percepiscono come quello delle grandi catene commerciali, che i piccoli alla fine li frega.

    Dalle benedettine a Vasco Figlio unico, Max ha tutte le caratteristiche per essere un perfetto esempio di italiano post: del post-dopoguerra, del post-Sessantotto, del post-Settantasette, della post-politica. Elementari dalle benedettine: «Ricordo il giorno del rapimento di Moro, l’atmosfera luttuosa, con le suore che si aggiravano con addosso l’espressione fisica della tragedia. Eravamo bambini, mica sgamati come adesso, ci fece un’impressione terribile». Poi il liceo scientifico al Copernico, meno esclusivo del Taramelli, «un asilo da cretini» con professori in costante complesso di inferiorità e quindi più feroci: ogni anno una sofferenza atroce con la matematica e anche una bocciatura in terza. L’iscrizione a Scienze politiche, con un unico esame in Sociologia.
    Infine, scoraggiato dall’insuperabile esame di Statistica fino a farsi venire l’esaurimento nervoso e dire addio all’Alma Mater.

    A raccontare come ha cominciato a fare musica non ci si crede. Con un suo amico e compagno di banco, l’extrabiondo Mauro Repetto, e grazie alle mance natalizie derivanti dalla distribuzione dei fiori per le feste, si erano comprati le prime tastiere e la batteria elettronica della Roland. Max fanatico per la voce calda dei Wall of Voodoo di Stan Ridgeway, Repetto più mercantile, Duran Duran e dance nera. Bisogna dire subito che il biondo Repetto, a Pasqua del 1994, se ne sarebbe filato in California a inseguire una sua avventura cinematografica; poi a New York, e adesso è a Parigi, ha fatto la guida turistica, lavora a Eurodisney, scrive sceneggiature, fa l’impresario, insomma, è uno che ha rinunciato con un’alzata di spalle al mucchio di soldi chiamato 883. Devono essere passati due anni dall’ultima telefonata. Ma agli inizi, seconda metà degli anni Ottanta, i due erano inseparabili. E senza sapere niente di musica, si erano subito messi a fare canzoni, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Non come i loro coetanei, che di solito tentano l’avanguardia, l’house, l’acid, la techno, la jungle, tutta roba inascoltabile: «Macché: primo, facevamo musica per imparare a usare tastiere e computer; secondo, a me è sempre piaciuto fare canzoni, fatte e finite, perché nel mio genoma dev’esserci ben piantata la melodia italiana.

    Mi piace Vasco Rossi, Eugenio Finardi per cui ho fatto quasi una malattia al tempo dei movimentismi e dei primi centri sociali, il De Gregori di “Rimmel”, il Battisti ermetico che faceva sperimentazioni con anni di anticipo sugli altri. E così dopo un paio di rap piuttosto artefatti ho messo giù “Come mai”, una canzone maledettamente romantica». Già: quella che a distanza di anni sarebbe risultata un successo delirante con le ragazzine che si fanno venire le lacrime agli occhi non appena Max attacca: «Le notti non finiscono all’alba sulla via…». Sembrerebbe il ritratto tipico del conformismo nazionale. «Vero fino a un certo punto. Perché come per tutti, a un certo punto, è scattata la rivolta generazionale.

    Rispetto ai miei genitori, e alla loro mentalità secondo cui non cambia mai niente, ogni cosa si ridimensiona e alla fine tutto torna sempre uguale, malgrado i computer e l’Euroflora che va online, io non avrò una grande coscienza politica ma mi sembra di sentire ancora l’eco di un’idea secondo cui qualche cosa può essere cambiato. Sono ingenuo? Ma no, sono una via di mezzo. Sono ancora condizionato dalla mia formazione cattolica, sono un po’ centrista, un po’ di sinistra moderata». Da Marx al punk Dunque dove sareb- be la famosa rivolta? «È arrivata prima: avevo 14 anni, leggevo “Frigidaire”, ero innamorato di Andrea Pazienza e di quella banda lì.

    Nello stesso tempo avevo cominciato a frequentare il circolo operaio di “Lotta comunista” che come livello iniziatico sembrava Dianetics, virato sul marxismo-leninismo e sulla militanza di sinistra. Una sinistra molto vecchia, molto sospettosa. Ti guardavano storto solo perché eri giovane. Riuscivano ancora, all’inizio degli anni Ottanta, a portare l’eskimo. Chissà dove lo compravano. Poi c’è stata l’epoca del punk, in cui invece grazie al cielo c’era pochissima teoria: ero il classico miope con fondi di bottiglia davanti agli occhi, e quindi fare il punk voleva dire affermare una personalità.

    Si andava a Milano, al Virus, e a Piacenza, e soprattutto a Bologna, che era la capitale morale del movimento. Ma anche a Pavia, ad esempio per la performance dei Chelsea Hotel, quattro gatti a vederli, con il cantante che prese a tagliuzzarsi le vene e venne portato via dalla Croce verde… Un paio di volte, per curiosità, sono anche andato a vedere che cosa facevano quelli del Fronte della gioventù, ma era solo un trip per cui uno si alzava fascista la mattina e al pomeriggio decideva di fare il nazi, e io ho detto questi sono fuori come un balcone, e me ne sono andato senza salutare».

    Il fatto è che il mondo vitale di Pezzali è rimasto quello di sempre, della provincia, del bar Dante fuori dalla cinta muraria, e con i tavolini d’estate, immortalato in alcune canzoni come “La dura legge del gol”, “La regola dell’Amico”, “Rotta per casa di Dio”, frequentato con gli amici di sempre. Ovvero Francesco Bertolotti, alias “Cisco”, coscienza storico-critica del bar, tornitore in un’azienda meccanica di Binasco. Oppure “Apo”, cioè Claudio Apone, contabile in un’agenzia di assicurazioni, e “Yeye”, diploma di geometra, una storia di sette anni di tossicodipendenza risolti con una radicale terapia in comunità, accolto dagli altri come un trionfatore, uno che ce l’ha fatta, una vita ricostruita nel settore agricolo.

    A parte il bar, Max si alza alle dieci e mezzo, e lavora a casa con le sue tastiere nella sua stanza. In studio di registrazione, a Bresate, gli danno una mano gli altri componenti della factory 883, Pier Paolo Peroni (amico di Jovanotti, ex programmatore di Radio DeeJay) e Marco Guarnerio (fonico-arrangiatore), mentre il pallidissimo Cecchetto, quello che li ha tolti dall’anonimato chiamandoli dopo avere sentito una loro cassetta, è lo stratega, quello che sovrintende alle operazioni complessive, dal packaging al lancio. Perché gli 883 sono effettivamente un prodotto industriale, rivolto al mercato: con l’aggiunta di un atteggiamento scanzonato, da buona compagnia, che riesce a frullare insieme il professionismo con il dilettantismo, il calcio con l’immaginario giapponese. Dalla discoteca allo stadio Con il risultato che pezzali, mentre prima era considerato trash puro, è stato recuperato.

    “Famiglia cristiana” ha scritto che la sua ultima prova, “Grazie mille”, contiene un senso quasi religioso della vita. E lui sembra fare di tutto per confermare l’idea di essere uno dei tanti che però parla a nome di tutti. Il figlio di una provincia lombarda che si rivolge a una provincia italiana apparentemente eterna: «Anche in questi tempi di New economy, io, che pure sono curiosissimo, e ho cominciato a trafficare con Internet sei anni fa, mi rendo conto che in provincia tutto arriva filtrato e come in ritardo. Il mio timore è che la provincia e la metropoli si stiano allontanando, altro che omologazione.

    Di fronte a Tokyo, a New York, noi restiamo sempre dei ragazzi italiani, che hanno paura a entrare in un locale, che sentono la distanza». Perché in provincia si guarda con diffidenza alle novità. La depositaria ideologica di famiglia, cioè la mamma, ha come dogma che le cose si ridimensionano sempre. Lui tradurrebbe: «Stessa storia, stesso posto, stesso bar», come il libro che ha scritto.

    Trading online? Ma neanche a parlarne. Il mattone. I bot. Avventure nisba. Quando il Nasdaq collassa, la mamma, che ha rifiutato con una smorfia le proposte di investimento azionario della banca locale, lo prende in giro: «Eh, Massimo, t’è vist i tecnologici? T’è vist el to Internet?». Lui scrolla le spalle. Non sembrerebbe assatanato di danaro. È solo uno che ce l’ha fatta, anche se in un settore improbabile. «Sono sempre quello che è cresciuto a pane e fumetti, i Supereroi, Alan Ford di Magnus & Bunker, e anche Tex Willer e Zagor, fino a Dylan Dog di Tiziano Sclavi, che oltretutto è di Broni, proprio qui dietro casa. “Hanno ucciso l’uomo ragno”, o “Nord Sud Ovest Est” nascono proprio dai fumetti».

    E naturalmente quello che andava per discoteche, dove lui ha imparato a fare il sociologo sul campo, a osservare le coppie che «si baciano come nei film, poi si tradiscono dopo un’ora» (“Nella notte”): «C’erano due discoteche, a Pavia, il Docking per i fighetti, e il Celebrità, poi ribattezzato Matisse, più girato sul rock. Ci si andava un paio di volte la settimana. La discoteca era il luogo in cui entravi in contatto con la città, perché venivano quelli di Milano, o per meglio dire dell’hinterland, a farti concorrenza con le tipe. Uno scontro fra provinciali. In ogni caso la discoteca era anche un luogo che veniva interpretato come un palcoscenico. Capirai, in provincia ci si conosce tutti, tutti sanno che fai la parrucchiera o il meccanico, eppure tu vai nel locale e fai la divina o il dark». Cultura? «Tutte le mattine il “Corriere”, la “Provincia pavese” e naturalmente la “Gazza”, perché il calcio è la mia antropologia.

    Libri, pochi. Mi piacciono gli spaccati storici. Impazzito per “Fatherland” di Robert Harris, cioè di un’idea di storia parallela, di che cosa poteva succedere se Hitler avesse vinto la guerra. Romanzi ancora meno, l’ultimo che ho letto è il “Bastogne” di Enrico Brizzi. Molto Bukowski, a suo tempo, e molto Stephen King, anche adesso».

    Ultimamente lo sguardo fenomenologico di Pezzali ha lasciato il campo a una vena più intimista. Le canzoni sono diventate più romantiche: «Ma è anche per reazione a tutto l’insieme dei fallimenti amorosi che si vedono in giro. Adesso, quando qualcuno che conosciamo si sposa, si aprono subito le scommesse. Tempo quattro mesi e quella torna a dormire dai suoi. E grande soddisfazione cinica quando accade davvero. Fatto sta che nel mio giro non conosco nessuno, dico nessuno, il cui matrimonio sia durato più di tre anni. Non c’è più il problema della sopravvivenza, l’idea che il matrimonio era un un progetto di vita. Si riconosce che ci si è rotti le palle, e via». Al punto che l’ideologia di famiglia, che prima faceva regolarmente la classica domanda «quand’è che ti sposi, Massimo», adesso si è rassegnata alla sua vita più o meno da single, sospirando «eh, chissà, forse fai bene, con le ragazze che ci sono in giro oggi…».

    Così lui si è fabbricato una specie di rimpianto morale per la coppia stabile, un affetto quando vede due dei vecchi tempi insieme col bambino: «Perché penso che sarebbe bello, o che poteva essere bello, e che al loro posto potevo esserci io. Una miscela di nostalgia e di disincanto: «Dettata anche dal fatto che sento molto il problema della velocità del cambiamento, e dell’adeguatezza del mio cervello ad assimilarla.

    Siamo cresciuti in un’epoca in cui la carta geografica non cambiava mai, e in Italia cambiavano i governi ogni tre mesi ma la sostanza no, restava uguale: in fondo era rassicurante». Quando la vita era più facile, ha scritto in una canzone che si chiama “Gli anni”. Mentre adesso? «Adesso, eh, adesso è tutto diverso».

  488. mirkhond scrive:

    All’inizio del film (la vicenda si svolge negli anni 1597-1609), queste ragazze, mentre stendono il bucato nel cortile del monastero, nel commentare i peccati delle monache, soprattutto di quelle nobili come suor Virginia Maria (feudataria della stessa Monza, in mano ai baschi de Leyva nel 1531-1648), dicono che se certe cose le facessero loro, la Chiesa sarebbe durissima, a partire dal cardinale Federico Borromeo (1595-1631), non meno duro del suo cugino e predecessore San Carlo Borromeo (1565-1584).

  489. mirkhond scrive:

    Le facessero loro, riferito alle non monache serve (novizie?) del monastero.

  490. mirkhond scrive:

    Molto triste l’intervista a Max Pezzali riportata da Moi, e risalente a 15 anni fa.
    Chissà come la pensa oggi che ha quasi 50 anni, un matrimonio fallito per una sua sbandata con una ballerina spagnola e una figlia?
    Un quadro, quello descritto da Pezzali, di uno squallore e di un vuoto da cascarti le braccia, e che vede nella discoteca il simbolo di un Occidente al capolinea, che non ha più niente da dire e da proporre.
    E dunque, di fronte a questo vuoto frutto di logiche TUTTE INTERNE al Frangistan, perché allora prendersela coi maruchein du’ maroc e per i negher in genere che, musulmani e non, vengono solo a riempire tale vuoto?
    La natura ha l’horror vacui e quell’horror siamo noi…..

    • Z. scrive:

      Diciamo che alcune persone si prestano meglio di altre ad essere descritte come “vacuum”, e probabilmente MP è una di queste.

    • MOI scrive:

      Se non fosse per l’ attacamento alla figa 😉 , Cisco (almeno fino agli Anni Cinquanta, in cui la Chiesa ancora cmq “teneva botta” come punto di riferimento popolare “nel mondo ma non del mondo” [cit.] ) avrebbe potuto essere un ottimo parroco … visto che era forse l’unico a non perdere mai di vista l’umanità delle persone dietro ai soldi.

      • gotcha scrive:

        per me puoi anche togliere “se non fosse per l’attaccamento alla figa”. secondo me siamo noi aspiranti monogami a non avere sta gran considerazione della figa: io credo che un prete abbia grandissime possibilità di trombare, e molti preti ne sono perfettamente a conoscenza.

        • gotcha scrive:

          insomma, se uno non fa il prete per togliersi dalla miseria (cosa adesso meno frequente), o per andare con le parrocchiane senza avere rimorsi di coscienza, allora è gay.

          • PinoMamet scrive:

            “,se uno non fa il prete per togliersi dalla miseria (cosa adesso meno frequente)”

            Meno frequente in Italia. Ecco perché ci sono moltissimi preti stranieri 😉

            Da queste parti ci sono un togolese, un indiano, un malgascio con nome lunghissimo, e mi pare due polacchi.
            Solo tra quelli dell’immediato circondario di cui ho conoscenza…

          • PinoMamet scrive:

            Poi un’amica insegna italiano in un centro di didattica, e ha moltissimi clienti che sono preti stranieri.

            La Santa Sede (o il Vaticano? o la Chiesa? boh) li fa studiare, a volte decidendo per loro gli indirizzi universitari, e li manda poi in altre parti del mondo, in un’ottica che mi sfugge
            (sei indonesiano? ti mandiamo a fare il missionario in Africa…)

            non solo preti, insegna anche ad altri religiosi e religiose (io ho visto due indonesiani, uno enorme e uno piccolino che ha voluto dirmi una frase in latino- carpe diem- con una pronuncia che io credevo fosse il nome di un generale vietnamita… ma vabbè…; una suora giapponese, dei preti africani, una suora brasiliana…)

            i preti stanno in abiti civili e non hanno affatto l’aria del prete
            (avete presente? l’avrete vista mille volte nei vecchi preti di una volta…)
            e sembrano persone sane, se capite cosa intendo, forse persino troppo…
            😉

          • PinoMamet scrive:

            Insomma, lasciateli sposare e fatela finita! 😉

          • gotcha scrive:

            mah, credo che ci siano molti preti che con la fine del celibato annuserebbero la fine dei divertimenti.

    • PinoMamet scrive:

      Io ho sempre trovato molto lontani da me, più ancora che MP, i “maxpezzaloidi”.
      Non nel senso fisico che dice Mirkhond, ma nel senso diciamo antropologico.

      Però insomma non ci vedo niente di apocalittico. Una cosa va riconosciuta a MP, il non aver mai tentato di elevare la sua personale visione del mondo a ideologia.
      Basta leggere l’intervista: mi pare che si senta addirittura in colpa di essere poco impegnato, e ricorda con puntigliosità, quasi come le giustificazioni a scuola, le sue frequentazioni politiche. Che poi non gli piacessero, e preferisse Alan Ford, lo considero un punto a suo favore 😉

      A me i giovani che parlano di auto e di figa, che si fanno problemi socio-economici legati a queste due cose (“sono operaio, non posso permettermi la BMW, la figa verrà con me lo stesso? massì, alla fine anche lei è una parrucchiera…”) che vanno in discoteca eccetera, non sono mai piaciuti tanto;

      ma nemmeno, è che non ho molto in comune e basta.

      Però non la vedo come una cosa tremenda o inaudita, ecco.

      • Z. scrive:

        Beh, dopotutto nulla vieta che MP, che non conosco di persona, sia un bravo ex-giovane (chi conosceva di persona Sgarbi, di solito, ne parlava bene e lo descriveva in modo molto diverso rispetto al personaggio pubblico).

        Tra l’altro la sua descrizione di Lotta Comunista è a dir poco azzeccata.

        Ma presumo che qua nessuno conosca di persona MP: per noi è anzitutto un persionaggio pubblico. E se parliamo di MP come personaggio pubblico, allora l’albero si valuta non dalle sua interviste ma dai suoi frutti, che sono appunto i maxpezzaloidi.

        Z.

        PS: ma poi, ora che ci penso, gli 883 non avevano fatto un concerto pro-Silvio nel ’94, insieme a Ombretta Colli e a non mi ricordo chi altro? Max, vecchio furbacchione 😀

        • gotcha scrive:

          concordo con pino: il fatto di non aver trasformato la sua visione della vita in un ideologia lo manda altissimo nella classifica dei miti pop: per dire, più in alto di lou reed, fenomeno ma umanamente una merda totale. io penso che se la giochi coi rolling stones, che se non altro hanno mantenuto qualche scheggia di onestà, anche squallida. insomma, se nella mia vita ho visto una partita in un bar di pavia e mi son fatto una pera con l’acqua del cesso in un bar del lower east side, per l’avvenire opterei per la prima opzione..

          • Z. scrive:

            Non bisognerebbe confondere la natura umana di Pezzali con il pierraggio a fini di cassa, però 🙂

          • PinoMamet scrive:

            Mah, io non andrei tanto sul sofistico.

            Non stiamo a parlare di divi di Hollywood con stuoli di avvocati cattivissimi (ehm… 😉 ) ma di persone abbastanza comuni (perlomeno quei due-tre che ho conosciuto io) ai quali fanno interviste che sono, beh, interviste;
            gli vengono fatte delle domande e loro danno delle risposte, simpatici o stronzi, altezzosi o modesti, intelligenti o cretini secondo le inclinazioni personali.

          • Z. scrive:

            Ehm, esattamente cosa sarebbe il “sofismo”? considerare che il personaggio pubblico è una cosa e la persona che lo interpreta qualcosa d’altro? 🙂

          • gotcha scrive:

            quando intervistavano lou reed per chiedergli conto delle sue responsabilità riguardo alla droga, rispondeva “se sono poveri e ignoranti e non sanno come funziona cazzi loro!” poteva anche avere ragione, ma avrebbe dovuto mettere, alla fine di “heroin”, le istruzioni per l’uso!

    • gotcha scrive:

      devi calcolare che la società delle discoteche come capolinea rimane di gran lunga la migliore che si sia mai vista sulla terra: se mi sbaglio, è la migliore lo stesso, perché è quella in cui vivo IO!

  491. mirkhond scrive:

    Errata corrige: un figlio

  492. habsburgicus scrive:

    ma Eustazio di Epifania (floruit inizio VI secolo d.C, andava sino al 503 d.C) può avere avuto l’importanza che gli assegna Treadgold 2007, ovvero essere uno dei più importanti, e obliati, storici proto-bizantini, fonte di Giovanni di Antiochia (che lui pone ad inizio VII secolo) che lo avrebbe copiato di brutto e anche dell’antiocheno Giovanni Malala che parimenti lo avrebbe copiato (di suo, ci sarebbe la parte fino al 565 d.C) ?

  493. MOI scrive:

    Resto dell’ idea che linguisticamente l’ Inglese è “Germanico” ai livelli di quanto il Maltese è “Semitico” … 😉

    • PinoMamet scrive:

      Infatti il Maltese è semitico.

      Con molto lessico latino.

      Come l’inglese è germanico, con molto lessico latino.

      Come l’indonesiano è austronesiano, con molto lessico sanscrito.

      Ahò, gente, va bene la tuttologia, ma i linguisti proprio scemi completamente non sono, eh…

      • Z. scrive:

        Beh, il lessico non è un aspetto secondario, specie in una lingua come l’inglese che ha da un lato una grammatica molto facile e dall’altro un’enormità di vocaboli a disposizione. E sarei curioso di conoscerne le proporzioni, visto che la quantità fa anche la qualità.

        Detto questo è anche una versione di grammatica: ad es., oltre agli esempi già citati, comparativi e superlativi in inglese si fanno come in tedesco ma anche come in francese, e per alcuni aggettivi si usano entrambe le forme.

        Una delle cose che mi piace molto dell’inglese, in effetti, è proprio la sua natura intimamente veltroniana. Poi certo fanno sorridere quelli che sono convinti che tutto il mondo parli inglese (o quanto meno, che tutto il mondo dovrebbe parlare inglese), ma tutto sommato ci sta che lo pensino!

        Del maltese non saprei dire… non parlo maltese 😀

      • PinoMamet scrive:

        Z., con affetto, ma:

        lascia fare ai linguisti 😉
        Potrà sembrarti strano, ma non hanno fatto le classificazioni a caso, eh?
        😉

        PS
        Non tutti i gusti sono al limone, e non tutte le lingue germaniche sono il tedesco… 😉

        • Z. scrive:

          Pino, forse non mi spiego bene, ma come già detto non voglio certo rubare il lavoro ai linguisti. Oltretutto, come ben sai, sono vigliacco e conformista e mi sento più a mio agio nell’ufficialità 😀

          Insomma, non pretendo di insegnare niente a nessuno né di sovvertire alcunché. Mi limito a riportare le impressioni di chi, come me, ha studiato alcune lingue in via pratica e operativa, quindi molto più empirica che sistematica, senza lavoro di backoffice salvo quello ritenuto propedeutico all’apprendimento.

          Credo comunque che sia di comune e diffusa conoscenza il fatto che in inglese vi siano aggettivi che formano comparativo e superlativo mediante suffissi e altri che li formano aggiungendo parole. Mi è capitato di leggere più di un articolo che attribuiva le due forme alle diverse radici – germanica e latina, rispettivamente – della lingua inglese. Magari è una fesseria, ma mi pareva una spiegazione convincente.

          Forse è un po’ meno noto al grande pubblico che il lessico inglese è pressoché sterminato, e mi piacerebbe che qualcuno si fosse preso la briga di valutare quanta parte di questo lessico proviene da lingue latine e quanta invece proviene da altre lingue germaniche.

          Non so neppure se sia una valutazione fattibile, in realtà, ma non mi sembra di aver detto cose particolarmente bestiali (e neppure troppo originali, a dire il vero) 😀

          • PinoMamet scrive:

            In realtà credo che la valutazione sia fattibile e sia anche stata fatta (mo’ non saprei dirti dove né quando);
            il lessico inglese è infatti ampio, ma mica eterno 😉 prima o poi finisce…

            PS
            in realtà in svedese, per esempio, i comparativi funzionano esattamente come in inglese:
            https://en.wiktionary.org/wiki/Appendix:Swedish_adjectives

            insomma, stacce, l’inglese è una lingua germanica…
            con molto lessico latino, ma germanica.

          • PinoMamet scrive:

            Sarò via un paio di giorni!

          • Z. scrive:

            Grazie Maurì.

            Non mi aspettavo che le parole di origina francese e latina surclassassero così ampiamente quelle di origine germanica. Cioè, immaginavo fossero di più ma non in questa misura.

            A mia discolpa posso dire che le parole di origine germanica sono spesso molto frequenti, e forse è per questo che sembrano di più di quel che sono (e per certi versi, se è così, “pesano” anche di più). Per contro, una serie di termini di origine latina è utilizzata in via prevalente o esclsuiva nel linguaggio di settore (ad es. giuridico, e soprattutto scientifico), mentre “arm”, “hand”, “finger”, “house” sono certamente di uso più corrente.

            Detto questo, a maggior ragione dopo le informazioni fornite da MT, a me sembra abbastanza riduttivo considerare tout court “germanica” la lingua inglese come fosse la stessa lingua parlata a Londra mille anni fa, così come mi è sempre sembrata artificiosa la distinzione tra “tributi” e “contributi previdenziali”.

            Ma Pino non si deve preoccupare: so di essere in minoranza in entrambi i casi… e ce sto 😀

  494. habsburgicus scrive:

    una mia cronachetta di 70 anni fa..trasudante talora (legittima) indignazione, ma obiettiva e soprattutto presa alle migliori fonti (nipponiche via soprattutto Hasegawa che scrisse in inglese e sovietiche, più Butow americano “classico” dei ’50 più imparziale, non le solite versioncelle ad usum americanorum)

    6/8/1945, h. 2.45 (h. 11.45 del 5/8/1945, a Washington): parte il criminale e nefasto Enola Gay
    6/8/1945, h. 8.15 (ora nipponica)=h. 19.15 del 5/8/1945, ora di Washington=2.15 (ora di Mosca) [Hasegawa scrive h. 0.15 ma è assurdo !]: l’orrendo crimine perpetrato; lanciata la bomba atomica su Hiroshima; subito informato il criminale Truman che gioisce ed informa il nefasto Byrnes che pure si rallegra; indi resa nota dichiarazione del presidente USA (la Pravda tacque il 7 agosto e solo l’8 agosto a pagina 4 pubblicò la dichiarazione di Truman)
    6/8/1945, c.a 12.00: prime notizie a Tōkyō della tragedia di Hiroshima; di più alla sera, ma rapporto completo, e spaventoso, solo la mattina del 7 agosto
    7/8/1945, poco dopo 1.00: la Dōmei capta la dichiarazione di Truman; confermato che si trattava della bomba atomica (come aveva già sospettato il gen. Miyazami Shuichi la sera del 6/8/1945)
    7/8/1945, h. 3.30: Hasegawa della Dōmei porta a Tōgō dispacci radio americani su bomba atomica; in mattinata portati all’Imperatore
    7/8/1945, h. 13.30-14.05: Kido dall’Imperatore
    7/8/1945, pomeriggio: riunione di gabinetto; Tōgō propone una dura protesta via Svizzera (Anami manda una commissione ad Hiroshima che torna il 10 agosto a Tōkyō)
    7/8/1945, h. 18.30-21.00: Anami da Tōgō
    7/8/1945, h. 19.50 [ora di Mosca]: Satō telegrafa a Tōgō che Molotov lo avrebbe ricevuto alle 17.00 dell’8/8/1945
    8/8/1945, mattino: Tōgō da Imperatore, che lo invita a fare tutto il possibile per una veloce conclusione della guerra
    8/8/1945, h. 12.00: Tōgō (che il 7 agosto gli aveva mandato un telegramma urgentissimo) é informato da Satō che Molotov lo avrebbe ricevuto quel giorno stesso alle 17.00 [moscovite]
    8/8/1945, h. 17.00 (ora di Mosca=23.00 ora di Tōkyō): Satō (accompagnato da Yuhashi Shigeto) da Molotov; Molotov lo gela dichiarando guerra ! il telegramma di Satō mai raggiunse Tōkyō, forse neppure mai partì da Mosca (Transbajkal, +6 h; Khabarovsk, +7 h) è una menzogna che i sovietici abbiano firmato il proclama di Potsdam; non lo fecero né furono invitati a farlo; [i sovietici attaccano un’ora dopo, alle 18.00 ora di Mosca]; alle 19.00 Molotov ricevette Clark Kerr e Harriman e li informò, dicendo anche che l’annuncio sarebbe stato ai corrispondenti stampa e radio alle h. 20.30 moscovite (h. 2.30, 9/8/1945, ora di Tōkyō=h. 13.30, 8/8/1945, ora di Washington); poi Harriman va da Stalin e parlano della bomba atomica e della Cina (Dairen); alle 14.45 ora di Washington, Novikov presentò la notizia al Dipartimento di Stato ma Truman e Byrnes, da poco, erano già informati grazie ad Harriman; poco dopo le 15.00, ora di Washington, Truman tenne una brevissima conferenza stampa e lo annunciò; poco dopo, breve dichiarazione di Byrnes data alla stampa
    9/8/1945, h. 1.30 (due ore dopo che i carri moscoviti avevano passato la frontiera [allora sarà alle 2.30 !]): la Dōmei intercetta la dichiarazione di guerra sovietica; Hasegawa Saiji subito informò Sakomizu e Tōgō (secondo Hasegawa, egli telefonò a Sakomizu solo alle 4.00; secondo Sakomizu 1964 Hasegawa gli telefonò alle 3.00; Sakomizu 1973 parla di c.a 1.00 !)
    9/8/1945, h. 3.47: il criminale Bock’s Car parte da Tinian (Marianne settentrionale) con la seconda bomba atomica (a Washington, h. 14.47 dell’8/8/1945; la dichiarazione di guerra sovietica era già conosciuta da qualche minuto); la bomba atomica era stata caricata su Bock’s car alle 22.00 dell’8/8/1945 (ora di Tinian, eguale a quella nipponica)
    9/8/1945, mattino presto: Tōgō, Matsumoto, Andō e Shibusawa si riuniscono a caa di Tōgō e presto vengono alla conclusione che non c’era altro da fare che accettare i termini di Potsdam (con dichiarazione unilaterale che “l’accettazione della proclamazione di Potsdam non avrà influenza sulla posizione della Casa imperiale”)
    9/8/1945, h. 6.00: il gen. Kawabe, a letto (al G.Q.G), viene svegliato ed è informato della dichiarazione di guerra sovietica
    9/8/1945, alba: Sakomizu si reca a casa di Suzuki e lo informa della dichiarazione di guerra giapponese; Suzuki disse che non avrebbero resistito 2 mesi
    9/8/1934, c.a h. 8.00: Tōgō si reca a casa di Suzuki e propone di accettare Potsdam con una riserva, quella sulla preservazione della Casa imperiale; indi si recò da Yonai (favorevole) e dal principe Takamatsu (pure favorevole)
    9/8/1945, h. 9.55-h. 23.37: Kido è ricevuto dall’Imperatore 6 volte (in tutto 1 h 50 min)
    9/8/1945, h. 10.55: Kido di nuovo dall’Imperatore
    9/8/1945, h. 10.30-h. 13.00: incontro dei Grandi Sei; Anami all’inizio per la continuazione della guerra ma rimase isolato, poi si accordarono sulla resa, ma ci furono divisioni sulle condizioni da porre; Tōgō propose la sola preservazione della Casa imperiale (non parlò di kokutai) mentre Anami e Umezu (prendendo spunto da quanto aveva detto pure la colomba Yonai), volevano, oltre alla preservazione della kokutai (su cui erano d’accordo tutti), altre 3 condizioni (criminali di guerra processati dai nipponici; auto-disarmo; non-occupazione della Madrepatria o quantomeno non di Tōkyō); Toyoda favorì solo altre 2 condizioni (quella sui criminali di guerra e quella sull’auto-disarmo); Suzuki e Yonai non si opposero alle 3 addizionali condizioni a questo stadio, dunque non del tutto in sintonia con Tōgō, deciso fautore dell’unica condizione; alle 11.30, mentre discutevano, seppero la tragedia di Nagasaki; continuarono più tardi; Tōgō si batté strenuamente per l’unica condizione, Suzuki e Yonai si tennero in silenzio; a domanda di Tōgō, Umezu e Anami dichiararono che in casi di invasione avrebbero respinto il nemico; quando la riunine si sciolse, alle 13.00, essi avevano deciso di accettare le condizioni di Potsdam, ma erano ancora in disaccordo se chiedere 1 sola condizione oppure 4
    9/8/1945, h. 11.02: lanciata la seconda, altrettanto criminale e se possibile ancora più assurda, bomba atomica su Nagasaki (a Washington erano le 22.02 dell’8 agosto cioè si sapeva della dichiarazione di guerra sovietica da 7 ore e mezzo; non c’è però evidenza che la decisione di sganciare la seconda atomica fu mai riconsiderata)
    9/8/1945, h. 13.30: Suzuki da Kido (al momento favorevole alle 4 condizioni, e probabilmente pure l’Imperatore), c’era già Konoe (invece ostile alle 4 condizioni, ritenendole inaccettabili per gli alleati)
    9/8/1945, h. 14.30 (in origine previsto alle 12.00)-h. 17.30 e 18.00 -poco prima delle h. 22.00: inizia riunione del Gabinetto (breve pausa alle 17.30); Yonai qui parla chiaramente per l’unica condizione, a differenza di quanto fece prima fra i Grandi Sei (forse venne influenzato da Takagi); Anami disse che gli USA potevano avere più di 100 bombe atomiche ma che tuttavia bisognava continuare la guerra ! non si riesce ad ottenere una maggioranza per l’accettazione della resa (6 disposti alla resa semplice, fatto salvo il mantenimento dell’Imperatore; 3 volevano altre condizioni; 5 neutrali); erano per Anami Yasui Toji (Ministro di Stato), Matsuzaka Hiromasa (Ministro Giustizia), Okada Tadahiko (Ministro dello Stato sociale) e Abe Genji (Ministro dell’Interno) Suzuki e Tōgō si recano subito dall’Imperatore e propongono una Conferenza imperiale quella notte stessa (in tempi normali il governo si sarebbe dimesso)
    9/8/1945, h. 15.00: Konoe incontra Shigemitsu; lo prega di far pressioni su Kido peché accetti l’unica condizione
    9/8/1945, h. 15.30: incontro Takagi-Matsutani (coinvolgono anche Matsudaira, perché faccia pressioni a favore dell’unica condizione)
    9/8/1945, h. 16.00: Shigemitsu incontra Kido (all’inizio un po’ seccato per questa “intrusione”), ma riesce a convincerlo ad aderire all’unica condizione
    9/8/1945, h. 16.35-17.10: cruciale incontro fra Kido e l’Imperatore; riesce a convincerlo a favorire, con la sua altissima autorità imperiale, l’adozione dell’unica condizione (forse è qui che la mera preservazione della Casa imperiale, come espressa da Tōgō in mattinata divenne l’Imperatore secondo le leggi nazionali ed è noto che Hiranuma nella celebre conferenza imperiale della notte riuscirà ancora ad estenderne la portata, facendo entrare in gioco il taiken, le prerogative imperiali, il che rischierà di far fallire tutto presso gli americani)
    9/8/1945, h. 22.50: Kido è ricevuto dall’Imperatore, per 3 minuti; decisa convocazione di una Conferenza imperiale; poco dopo giungono Suzuki e Tōgō dall’Imperatore, indi Kido torna dall’Imperatore per 12 minuti; Sakomizu ingannò i militari (aveva ottenuto in anticipo le firme di Toyoda e Umezu per una conferenza imperiale con la promessa di dirlo loro in anticipo, ma non lo fece); appena si seppe la notizia della convocazione della Conferenza imperiale il gen. Yoshizumi Masao (capo-ufficio affari militari) e l’amm. Hoshina Zenshirō (capo ufficio affari navali) corsero da Sakomizu e protestarono di essere stati ingannati ma Sakomizu li ingannò la seconda volta, dicendo che alla Conferenza imperiale tutti avrebbero espressero le loro opinioni; [fu così] ma la mera convocazione di una Conferenza imperiale significò una grande vittoria per il partito della pace

  495. habsburgicus scrive:

    parte 2
    (ve la porto alla fine, ok ?)

    9/8/1945, h. 23.50-10/8/1945, h. 2.20: Conferenza imperiale (date secondo Kido); c’erano, oltre all’Imperatore, Suzuki, Tōgō, Anami, Yonai, Umezu, Toyoda+Hiranuma+Sakomizu, Hoshina, Yoshizumi, Ikeda (che aveva rimpiazzato Akinaga al segretariato del Supremo Consiglio) e Hasunuma (aiutante di campo dell’Imperatore) questi ultimi 5 non presero parte direttamente alle deliberazioni; Sakomizu lesse la dichiarazione di Potsdam, poi Suzuki raccontò quello che era successo e presentò la proposta di resa con la clausola di preservare “lo status dell’Imperatore secondo le leggi nazionali” (molto più larga di quanto proposto all’inizio da Tōgō su consiglio di Matsumoto; l’alterazione probabilmente avvenne all’incontro fra Kido e l’Imperatore); Tōgō e Yonai parlarono in favore; Anami si schierò per la prosecuzione della guerra o, se proprio si chiedeva la pace, per una pace con più condizioni; anche Umezu contrario a resa incondizionata (con meno passione); indi parlò Hiranuma Kiichirō (Suzuki per errore tralasciò Toyoda) che pose delle domande cui rispose Tōgō e poi altre, cui risposero i militari (Hiranuma parlò tantissimo) e soprattutto propose un emendamento alla formula “nessuna domanda che porterebbe pregiudizio alle prerogative di Sua Maestà come Governante Sovrano” (Tennō no kokka tochi no taiken); infine parlò Toyoda che si schierò contro la capitolazione e chiese 4 condizioni; Suzuki si rivolse all’Imperatore perché scegliesse fra la proposta di Tōgō (1 sola condizione) e quella di Anami (non una vera contro-proposta; era però ostile alla resa propugnata da Tōgō, con 1 sola condizione); l’Imperatore intervenne e SCELSE la resa, dichiarando che bisognava sopportare l’insopportabile (già Kido consigliò l’Imperatore il 25/7/1945 di fare la pace sopportando l’insopportabile); subito dopo l’uscita dell’Imperatore, i grandi Sei tennero una breve riunione e accettarono la proposta di Tōgō (accettazione di Potsdam con una sola condizione) con l’emendamento di Hiranuma; firmarono tutti
    10/8/1945, c.a 3.00: Umezu torna al comando e vede il vice Kawabe, al quale comunica la decisione dell’Imperatore
    10/8/1945, h. 3.00-4.00: Consiglio dei Ministri; ratificata decisione imperiale di arrendersi (il Ministro degli Interni Abe Genji riluttante); Anami però ottiene da Suzuki e Yonai la promessa di appoggiare la continuazione della guerra qualora gli alleati rifiutassero la condizione di “non porre pregiudizio alle prerogative dell’Imperatore come Governante Sovrano”
    10/8/1945, h. 4.00: Tōgō torna al Gaimushō e informa della sacra decisione dell’Imperatore di accettare l’ultimatum (con una sola riserva)
    10/8/1945, h 6.00 passate: mandati telegrammi a Berna e Stoccolma perché fossero consegnati a Washington (via CH), Londra (via S), Chongqing (via CH) e Mosca (via S); accettata resa (fatto salvo mantenimento dell’Imperatore); Kase Toshikazu usò “prerogative”per tradurre “taiken” di Hiranuma, che significa letteralmente “poteri inerenti alla Corona” (ciò non piacque molto al vice-Esteri Matsumoto); mandata anche per radio per codice Morse (3 volte, ad opera di Matsutomo e Hasegawa della Dōmei, prima che i censori militari la fermassero) perché i nemici la conoscessero prima per via del fuso orario Washington la conobbe più o meno alla stessa ora del medesimo 10 agosto, ma di Washington !
    10/8/1945, mattino: i giornali hanno notizia della dichiarazione di guerra sovietica
    10/8/1945: protesta formale del Giappone agli USA per l’uso della bomba atomica, via Svizzera
    10/8/1945, h. 11.15: Malik si reca da Tōgō e gli notifica ufficialmente la dichiarazione sovietica di guerra (Malik aveva cercato di vedere Tōgō il 9 agosto in tarda mattinata, ma Tōgō non poté riceverlo essendo occupatissimo in conferenze ecc);la notizia della dichiarazione di guerra sovietica era stata captata a Tōkyō dalle radio straniere prima del sorgere del sole del 9 agosto); Tōgō gli comunica l’accettazione della resa (con unica clausola, la salvaguardia dell’Imperatore) e Malik informa subito Molotov
    10/8/1945, primo pomeriggio: l’Imperatore riceve il conte Makino (predecessore di Kido)
    10/8/1945, h. 15.35-16.30: l’Imperatore riceve successivamente Hiranuma, Wakatsuki, Okada, Konoye, Hirota, Tōjō e Koiso, in presenza di Kido (cioè tutti i jūshin tranne Abe Nobuyuki che era gov-gen Corea e Yonai, Min Marina in carica)

  496. habsburgicus scrive:

    parte 3, gli USA più o meno accettano (non proprio quello che i giapponesi, anche le più colombe, desideravano)
    10/8/1945, h. 20.33 (ora di Tōkyō)=h. 7.33 (ora di Washington): Truman apprende che il Giappone ha accettato la dichiarazione di Potsdam (con l’unica riserva sull’Imperatore) l’intercettazione della Dōmei fatta alle 7.30 (ora Washington); immediatamente convoca una riunione
    10/8/1945, h. 9.00 (ora di Washington), dunque h. 24.00 di Tōkyō (sull’11 agosto nipponico): riunione alla Casa Bianca per discutere l’accettazione “non ufficiale” del Giappone sentita alla radio; c’era Leahy, favorevole ad accoglierla; Forrestal, idem (anche per cessare subito i bombardamenti); Stimson, SI (anche per cessazione bombardamenti); Byrnes più ostile (in realtà all’inizio forse più possibilista, si sarebbe “indurito” in seguito alle opinioni del trio di “specialisti” cioé Joseph Ballantine che la intercettò alle 7.30 ora di Washington, Dooman e Grew, che ritennero di “vedere” il riposto significato dell’emendamento di Hiranuma; specialmente Ballantine disse subito “NO”); poi Forrestal propose un compromesso; Byrnes redasse la nota che porta il suo nome (con l’ausilio di Benjamin Cohen, Joseph Ballantine e Dooman) e poco prima delle 12.00 andò alla Casa Bianca e Truman la approvò, convocando alle 14.00 (ora di Washington) una riunione di gabinetto ove disse che aveva ricevuto ufficialmente la nota giapponese, lesse la nota di Byrnes e disse che sarebbe stata inviata in Gran Bretagna, Cina e forse URSS, cosa che poi si fece, nonostante l’opposizione di Forrestal; alle 15.45 (ora di Washington) del 10/8/1945 la nota Byrnes fu inviata a Londra, Chongqing e Mosca (sarà inviata al Giappone l’indomani); Attlee e Bevin accettarono la nota con una modifica, ritenendo che l’Imperatore non dovesse personalmente firmare la resa (Byrnes dovette accettare la modifica che gli era già stata proposta da Ballantine e Dooman ma non l’aveva accettata); la replica di Chiang Kai-shek arrivò la mattina dell’11 agosto [americano] ma la sua richiesta che l’imperatore firmasse personalmene la resa fu ignorata (fra i giornalisti e i commentatori, William Shirer e Drew Pearson per resa incondizionata e Shirer apertamente contro Imperatore almeno ad inizio luglio, Walter Lippmann per il mantenimento dell’Imperatore; N.Y Times e N.Y Herald Tribune in genere per condizioni dure, Washington Post e Boston Globe più moderati)
    10/8/1945, sera: Molotov si incontra con Harriman e Clark-Kerr su proposta del Giappone di arrendersi (che era nota ai sovietici, via Malik, dal pomeriggio di quel giorno ed era nota pure a Soong allora in URSS); Molotov contrario a salvaguardare l’Imperatore; nel frattempo arriva Kennan con la nota Byrnes; Molotov chiede tempo
    11/8/1945, h. 2.00: Molotov fa chiamare Harriman e Clark-Kerr e comunica loro l’approvazione della nota Byrnes (cercò di inserire una clausola su ruolo nella scelta del comandante supremo, Harriman rifiuta); lo stesso giorno (11 agosto) Washington ebbe l’approvazione di Londra e Chongqing; il mattino dell’11/8/1945 [americano] Byrnes inviò la sua nota ai giapponesi
    11/8/1945, mattino: i giornali giapponesi portano un ambiguo comunicato che fa riferimento alle decisioni prese (ma non in modo esplicito) e un duro proclama del Ministero della Guerra (che non si riuscì a fermare; fu redatto dal magg. Inaba Masao; Tōgō rifiutò di fare alcunché; Sakomizu, Yoshizumi e Konoye provarono a fare qualcosa ma non riuscirono; Kido non interevenne); il Nippon Times, unico, non lo pubblicò ma dovette farlo il 12 agosto
    11/8/1945: nota di risposta di Byrnes, di “spiegazione”; questa volta fatto riferimento all’Imperatore, come soggetto al Supremo Comandante Alleato; dice che la forma di governo ultima dipenderà dalla volontà liberamente espressa del popolo giapponese: inviata al Giappone via Svizzera ma anche trasmessa ai giornali e alla radio affinché il Giappone la conoscesse prima ormai, a grande crimine perpetrato !!!

  497. habsburgicus scrive:

    parte 4, non è ancora finita..in Giappone i duri riprendono coraggio ma alla fine devono cedere

    11/8/1945: alcuni ufficiali duri e puri si riuniscono per pianificare un golpe e continuare la guerra (influenze del pensiero del prof. Hiraizumi) però non partecipano il gen. Tanaka (distretto orientale, ora XII Armata; il suo CSM gen. Takashima più ambiguo) e gen. Mori (I Guardia Imperiale); il pomeriggio del 12 agosto avvicinarono il gen. Anami che li ascoltò pazientemente (mentre stava recandosi ad una riunione di gabinetto) ma neppure lui li appoggiò apertamente; il 13 agosto si riunirono di nuovo e definirono il governo Suzuki un governo Badoglio; proposero un golpe a mezzanotte; in realtà preparati 2 golpe, uno previsto al massimo entro le 10.00 del 14/8/1945 e l’altro che effettivamente scoppiò a mezzanotte del 14, sul 15, agosto; alle 20.00 del 13 agosto videro Anami che consigliò loro cautela ma non li condannò; nella mattinata del 14 agosto Anami si unì ad Umezu, contro il golpe ! al ritornò dalla conferenza imperiale Anami radunò gli ufficiali e li invitò alla calma; i più furono convinti, però non tutti; alle 16.00 del 14 agosto conversazione fra magg. Hatanaka (per il golpe) e ten-col Ida (contrario, ma non lo trattiene); alle 23.00 Hatanaka, con un altro, richiama Ida, che questa volta si fa convincere; poi i tre si recano dal gen. Mori che li riceve solo ben dopo mezzanotte; alle 1.45 del 15 agosto Hatanaka uccide Mori (e anche il ten-col. Shiraishi che gli fece scudo); inizia il golpe, che dura solo poche ore
    12/8/1945, h. 0.45 (ora di Tōkyō): captata nota di Byrnes, 18 ore prima della consegna ufficiale (poi ancora ritardata, per iniziativa di Matsumoto); verso le 2.00 portata a Tōgō, Matsumoto e Sakomizu; nel frattempo Shibusawa Shin’ichi (capo divisione trattati) e Shimoda Takezo (capo sezione divisione trattati) la tradussero in linguaggio meno forte
    12/8/1945, c.a h. 5.30: Matsumoto, Shibusawa e Andō da Tōgō, molto depresso; 2 ore di discussioni, Tōgō non convinto ad accettare la nota Byrnes
    12/8/1945: si riuniscono Matsumoto, Sakomizu e altri un po’ delusi per il tenore della nota Byrnes
    12/8/1945, mattino: Umezu e Toyoda si recano dall’Imperatore per indicare la loro opposizione alla nota Byrnes (l’Imperatore avrebbe avuto l’impressione che non fossero molto convinti e che fossero sotto pressione dai subordinati) Yonai, più tardi, protestò con Toyoda e Ōnishi (Takagi intervenne con Yonai perché adottasse una posizione più energica pro-accettazione; Yonai gli confidò cose che non gli fanno onore, pe la sua insensibilità)
    12/8/1945, h. 10.30: Tōgō si reca da Suzuki; concordano sull’accettazione
    12/8/1945, h. 11.00: Tōgō dall’Imperatore, favorevole ad accettazione della nota Byrnes (verso le 12.00 un fronte compatto pro-accettazione formato da Imperatore, Kido, Suzuki, Tōgō, Yonai)
    12/8/1945 [verso mezzogiorno]: Hiranuma (che alla conferenza imperiale aveva appoggiato i pacifisti) e gen. Anami riescono a convincere Suzuki dell’inaccettabilità della risposta alleata
    12/8/1945, un po’ dopo: Hiranuma da Kido; cerca di convincerlo dei pericoli dell’accettazione; Kido informa l’Imperatore che replica che non vede pericoli per la Casa imperiale nella “volontà popolare” (art. 4 della nota Byrnes); a questa data, ormai, Hirohito risoluto solo più a salvare se stesso, e la Dinastia, e non più il kokutai o sistema imperiale; Kido d’accordo
    12/8/1945, h. 15.00: l’Imperatore raduna i suoi parenti a Palazzo; presenti 13 principi, di 5 case; fatto inaudito; suo zio, principe Nashi (71 anno) assicurò che tutti i principi avrebbero appoggiato l’Imperatore; anch’essi aderirono, quindi, alla definizione stretta di kokutai, limitata a mantenimento della Casa imperiale
    12/8/1945, pomeriggio: riunione del Gabinetto; non solo Anami si oppone, dichiarando che l’accettazione equivarrebbe a buttar via la kokutai [anche Min Giustizia e Abe Min Interni] ma pure Suzuki ora vacilla; Yonai tace; Tōgō, su consiglio telefonico di Matsumoto, riesce a fare aggiornare la riunione con la scusa di aspettare l’arrivo della risposta ufficiale degli Alleati non perché credesse che contenesse qualcosa di nuovo rispetto a quella captata per radio ma per guadagnare tempo
    12/8/1945: si oppongono alla pace, con telegrammi il gen. Okamura Yasuji (Cina) e il Mar. Terauchi Hisaichi (Sud), specialmente il primo
    12/8/1945, h. 18.30: Tōgō da Kido che lo assicura della volontà ferma e incangiabile dell’Imperatore di accettare la nota Byrnes
    12/8/1945, h. 18.40: arriva a Tōkyō la risposta ufficiale degli Alleati (su ordini di Matsumoto forse con assenso di Tōgō, l’ufficio cifra mise la data 13/8/1945, h. 7.40, per guadagnare più tempo, calmare gli animi e lavorare per la resa)
    12/8/1945, h. 21.00: il gen. Anami si reca dal principe Mikasa, fratello più giovane dell’Imperatore, per chiedergli di intercedere per camjbiare l’opinione dell’Imperatore; il principe Mikasa rifiuta
    12/8/1945, h. 21.30: Kido vede Suzuki e lo convince (anche Matsumoto, vice-Esteri, aveva in precedenza chiamato Suzuki per convincerlo)
    13/8/1945, h. 2.10: il Gaimushō riceve un telegramma di Okamoto da Stoccolma, che metteva in risalto gli aspetti pro-imperiali della nota Byrnes; Matsumoto immediatamente lo mandò a Kido e Suzuki
    13/8/1945, h. 7.10: Kido riceve il gen. Anami (il 1° del giorno)
    13/8/1945, h. 9.00-metà pomeriggio: riunione dei Grandi Sei (ora Suzuki di nuovo fermamente con i pacifisti dopo le vacillazioni del giorno prima); presente anche Murase Naoyoshi, capo della divisione legale del gabinetto; dopo un’ora Toyoda e Umezu convocati dall’Imperatore che disse loro di intraprendere il meno possibile di operazioni militari finché la questione della resa non fosse stata decisa; poi tornarono alla riunione e la riunione riprende, alle 10.30 (Anami e Umezu continuarono a insistere su auto-disarmo e non-occupazione della Madrepatria, Toyoda non più, ma li appoggiò nel sostenere che gli articoli 1 e 4 della nota Byrnes mettevano in pericolo l’imperatore come Sovrano); alle 2.00 Tōgō va dall’Imperatore
    13/8/1945, h. 16.00: riunione del Governo; 12 Ministri su 15 per accettazione (solo 3 si oppongono fra cui il gen. Anami); poi Suzuki parla; alle 19.00 finisce riunione; subiro Anami gli chiede di aspettare un paio di giorni per la conferenza imperiale ma Suzuki rifiuta; l’ c’era il suo dottore Kobayashi Gyota e a sua domanda Suzuki disse che non poteva aspettare a causa dell’URSS, che rischiava di prendere anche Hokkaidō; Kobayashi disse se sapeva che in quel caso Anami si sarebbe suicidato “sì, lo so, e mi dispiace” rispose Suzuk
    13/8/1945, h. 21.00.23.00: riunione di Suzuki, Sakomizu (?) e Tōgō; nel mentre arriva, esaltato, l’amm. Ōnishi, con proposta estrema, di kamikaze di massa !
    14/8/1945, h. 8.30-8.35: Kido dall’Imperatore (prima era stato mostrato a Kido un volantino lanciato dagli USA, in giapponese, con accettazione giapponese del 10 agosto e risposta di Byrnes dell’11 agosto; Kido, costernato)
    14/8/1945, h. 8.40-8.42: Kido vede Suzuki
    14/8/1945, h. 10.00: l’Imperatore riceve i FM Sugiyama (I Armata) e Hata (II Armata) e l’ammiraglio Nagano (a quanto pare fu Anami in origine a pregarli di presentare un appello all’Imperatore contro la resa), fa allusione all’intervento dell’URSS e anche alla bomba atomica “gli attacchi suicidi non possono competere con il potere della scienza” e ordina il loro pieno appoggio per quanto riguarda la terminazione della guerra

  498. habsburgicus scrive:

    parte 5, l’amaro calice è bevuto
    14/8/1945, h. 10.50: Conferenza Imperiale; Umezu parla per primo, seguito da Toyoda e Anami (tutti ostili alla resa); l’Imperatore ribadisce che bisognava sopportare l’insopportabile; resa, decisione finale; ordina di preparare un rescritto imperiale che egli trasmetterebbe al popolo
    14/8/1945, tardo pomeriggio: Kido vede Konoye, preoccupato per voci di golpe (Kido non ci credeva)
    14/8/1945 (subito dopo): il Gabinetto ratifica all’unanimità la decisione imperiale di arrendersi e prepara il rescritto imperiale che l’Imperatore avrebbe dovuto trasmettere alle 12.00 del giorno dopo; la 1° bozza del rescritto imperiale fu redatta da Sakomizu Hisatsune e Kihara Michiyo, sulla base di quanto l’Imperatore aveva detto nelle conferenze imperiali del 9/10 agosto e del 14 agosto e fu più tardi rivisto e abbellito da due professori Yasuoka Seitoku e Kawada Mizuho; la bozza poi fu data all’Imperatore e a Suzuki ed entrambi fecero leggeri cambi; poi presentato al Gabinetto ove il gen. Anami fece serie difficoltà di forma; ; solo verso le 23.00 del 14 agosto fu pronta la versione finale del rescritto imperiale (di gabinetto), un prerequisito alla formale promulgazione del rescritto (h. 23.30 del 14/8/1945), la cui registrazione fu completata verso le 23.50; intervista di Butow a Salomizu del 6/4/1952
    14/8/1945, h. 14.49 (ora di Tōkyō )=h. 2.49 (ora di Washington): 1° accenno alla resa del Giappone; dispaccio Dōmei da Tōkyō alla zona americana che annunciava che presto l’Imperatore avrebbe annunciato l’accettazione del proclama di Potsdam in un messaggio imperiale
    14/8/1945, h. 23.00 (ora di Tōkyō): inviato a Berna e Stoccolma, in nome di Tōgō, i telegramma che conteneva l’accettazione incondizionata da parte dell’Imperatore delle condizioni di Potsdam (spedito da Matsumoto appena seppe che tutti i Ministri avevano apposto la loro firma al rescritto imperiale)
    14/8/1945: nota USA di accettazione al Giappone (via Max Grässli, Inc Aff svizzero); comunicata nomina di Mac Arthur

  499. habsburgicus scrive:

    parte 6, finis

    14/8/1945, h. 23.25: l’Imperatore lascia la sua residenza (Gibunko); alle 00.05 del 15 agosto giunge al Ministero della Casa Imperiale, alle 00.50 annunciato che si era ritirato per la notte
    14/8/1945, h. 23.30: il gen. Anami si congeda cerimoniosamente da Suzuki
    15/8/1945, prime ore notte: tentativo di golpe contro la resa (col. Hatanaka), fallisce; non riescono a impadronirsi del disco su cui era inciso il discorso imperiale da pronunciare
    15/8/1945, h. 3.20: Kido svegliato dal Ciambellano Toda che gli dice quello che era successo (golpe in atto)
    15/8/1945, h. 4.00: il gen. Anami si colpisce a morte nel seppuku, ma non bene (aiutato a morire da col. Takeshita); entro le 8.00 era morto lasciò un’allusione ad un “grande crimine” (daizai) e ancora non si sa a cosa alludesse [all’appoggio al golpe che stava avvenendo in quelle ore ? o all’ “incapacità” di impedire la disfatta ?]
    15/8/1945, ore notte e primo mattino: attacco a Hiranuma, che sfugge (eppure Hiranuma da ultimo era contro la resa !)
    15/8/1945, ore notte e primo mattino: attacco alla casa di Kido da parte degli estremisti, Società Sonjō Dōshikai, dai caratteri Sonnō Jō-i “venerate l’Imperatore, espellete i barbari”, usati nel 1867-1868 all’epoca della Restaurazione Meiji (la polizia, dopo i due attacchi contro Kido, nelle prime ore del 15 e del 16 agosto apprese che i capi della Sonjō Dōshikai erano stati in contatto con il magg. Hatanaka, l’autore del fallito go9lpe della note del 14/15 agosto)
    15/8/1945, ore notte e primo mattino: attacco alla casa di Suzuki da parte degli estremisti
    15/8/1945, h. 6.00: l’Imperatore si sveglia ed è informato
    15/8/1945: Suzuki e Tōgō spiegano gli avvenimenti del giorno precedente al Consiglio Privato
    14/8/1945, h, 15.00 (ora di Washington): Byrnes informa Truman che era arrivato a Berna un telegramma in codice da Tōkyō
    14/8/1945, h. 16.05 (ora di Washington): Byrnes chiama Berna ed ottiene conferma che il Giappone si era arreso
    14/8/1945, h. 18.00 (ora di Washington): Grässli porta la resa formale del Giappone a Byrnes
    14/8/1945, h. 19.00 (ora di Washington): dichiarazione di Truman; accetta la resa e annuncia nomina di Mac Arthur
    15/8/1945, h. 7.21: la radio giapponese annuncia che l’Imperatore avrebbe parlato alla Radio a mezzogiorno (fatto senza precedenti); la communis opinio era che avrebbe esortato il popolo a sacrifici sovrumani
    15/8/1945, h. 12.00: l’Imperatore parla alla Radio; storico discorso; legge il rescritto imperiale (con data 14/8/1945) in tono ambiguo, ma neppure troppo, annuncia la resa (senza mai usare questa parola); accenna alla bomba atomica “una nuova e crudelissima bomba, il potere della quale di fare danno è invero incalcolabile” discorso registrato nel Palazzo imperiale alla tardissima sera del 14/8/1945 [c.a h. 23.30]
    15/8/1945, mattina: si uccidono i capi del tentato golpe (fallito entro 8.00, come dichiarò a quell’ora il gen. Tanaka all’Imperatore; fra i “prigionieri” fatti dai golpisti e liberati da Tanaka c’era Hasunuma, aiutante in capo dell’Imperatore); Hatanaka si uccide poco prima delle 12.00 e così Shiizaki
    15/8/1945, h. 15.20: si dimette Suzuki (prima di farlo, rivolse il suo ultimo messaggio ricordando come le due cause principali della decisione di finire la guerra la “nuova bomba” e l’intervento sovietico; obiettivo del popolo era preservare la kokutai=Stato imperiale); Kido (e Hiranuma) consigliano come successore il principe Higashikuni Naruhiko, il primo principe di sangue imperiale a divenire Primo Ministro nel regime costituzionale; i jūshin non furono consultati questa volta; forse Kido volle evitare di interpellare Tōjō e Koiso (secondo Zacharias, in dic 1944 un rapporto dell’Intelligence avrebbe previsto sostituzione di Koiso con Suzuki che avrebbe accettato la resa e poi avrebbe lasciato posto a Higashikuni, per effettuare la resa)
    15/8/1945: strana nota del Giappone agli alleati [o solo agli USA ?], in cui come “desideri” esprime molte delle condizioni che i “duri” avrebbero voluto porre per l’accettazione della resa (sbarchi limitati, auto-disarmo ecc); Anami stesso che la vide la sera del 14 agosto disse che se l’avesse vista prima non avrebbe litigato tanto quel giorno con Tōgō; gli USA non la inclusero nella lista dei documenti della resa; ignoto se ci fu risposta (forse i nipponici non se l’aspettavano neppure; era una mossa per compiacere i militaristri; Yonai dirà che i giorni dal 14 al 23 agosto furono i più duri dell’intera sua carriera nella Marina, ci fu grandissima opposizione alla resa)
    16/8/1945: il principe Higashikuni riceve il mandato imperiale; riveste anche il Ministero della Guerra [all’inizio]
    16/8/1945, notte e primo mattino: attaccata residenza di Wada Koroku, fratello minore di Kido; gli estremisti credevano di trovare Kido lì
    16/8/1945: si uccide l’amm. Ōnishi (vice-CSM Marina)
    17/8/1945: rescritto dell’Imperatore alle Forze Armate in cui ordina il cessate il fuoco (scritto dall’assistente di Sakomizu e stranamente emesso solo il 17); fa riferimento all’intervento URSS ma non alla bomba atomica; delle fonti contemporanee 2 fanno riferimento solo alla bomba atomica (celebre rescritto imperiale del 15 agosto e Suzuki al gabinetto il 13 agosto), 3 fanno solo riferimento all’intervento sovietico (dichiarazione di Konoye del 9 agosto, dichiarazione di Suzuki al suo dottore del 13 agosto e rescritto imperiale del 17 agosto) e 7 fonti ad entrambe (Suzuki il 9 agosto al gabinetto, Shimomura il 10 agosto, Tōgō alla conferenza imperiale del 10 agosto. Yonai il 12 agosto, Sakurai al gabinetto il 13 agosto, l’Imperatore ai tre Marescialli il 14 agosto e dichiarazione del 15 agosto del gabinetto)
    18/8/1945: la polizia circonda la collina Atagoyama dove si erano barricati i fanatici della Sonjō Dōshikai; per 4 giorni non succede nulla
    19/8/1945, arriva a Manila la delegazione giapponese (fa cambiare il testo che usava l’ “io”, facendo parlare l’Imperatore, con il “noi”)
    22/8/1945, h. 5.30: la polizia penetra nella collina Atagoyama; i fanatici della Sonjō Dōshikai; si uccidono con le loro granate
    22/8/1945: nuovo rescritto dell’Imperatore alle Forze Armate
    24/8/1945: si uccide il gen. Tanaka (distretto orientale, ora XII Armata; contribuì a sventare il golpe nella mattina del 15 agosto)
    29/8/1945, martedì: arrivano a Tōkyō i primi americani (Charles Tench)
    29/8/1945: l’Imperatore propone a Kido l’abdicazione; Kido lo sconsiglia
    30/8/1945, h. 14.00: Mac Arthur arriva in Giappone
    2/9/1945: rescritto imperiale in cui ordina di firmare la resa (controfirmato da tutti i membri del Gabinetto)
    2/9/1945, h. 8.55: arriva sulla Missouri (al largo della baia di Tōkyō) la delegazione giapponese di 11 uomini guidata dal Ministro degli Esteri Shigemitsu Mamoru e dal CSM gen. Umezu Yoshijirō
    2/9/1945, h. 9.04: firma della resa sulla Missouri, nella baia di Tōkyō; i principali delegati nipponici erano Shigemitsu Mamoru che si schierò per la resa e gen. Umezu Yoshijirō, che invece era per la continuazione della guerra (essi andarono poi subito dal Tennō a fare rapporto); i delegati alleati, che la accettarono alle 9.08, erano gen. Douglas Mac Arthur e amm. C.W. Nimitz (USA); Yung-ch’ang Hsü (ROC); Bruce Fraser (UK), T.A. Blamey (AUSTR), L. Moore Cosgrave (CAN) e Leonard M. Isitt (NZ); Leclerc (F); C.E.L. Helfrich (NL); ten-gen K. Derevjanko (URSS); l’intera cerimonia prese 18 minuti e finì alle 9.25 ora di Tōkyō=22.25 ora di Washington [il giorno 1 settembre] (Nimitz era il capo della flotta USA nel Pacifico; l’amm. Halsey, anche presente, era il capo della III Flota USA); subito dopo [tarda sera del 1/9/1945, ora di Washington[ parlò Truman agli americani e proclamò domenica 2 settembre V-J

  500. habsburgicus scrive:

    (confido che l’essenziale sia chiaro anche a chi non ha una conoscenza approfondita della questione….per abbreviare, di rado ho messo gli incarichi
    Anami, come si capirà, era il Ministro della Guerra
    Kido il Gran Ciambellano dell’Imperatore una sorta di Ministro dell’Imperial Casa)
    avrei potuto mettere il resto il 9 , il 12 e il 15 agosto..ma ho preferito tutto subito

  501. habsburgicus scrive:

    dulcis in fundo (se fa ppe ddi’), lo scacchiere sovietico (qui è molto importante pure Holloway)

    Luglio 1938, lago Khasan in Manciuria (presso frontiera KOR/URSS)
    Maggio-sett 1939: Khalkhin Gol (Nomonhan), frontiera CINA/MONG
    Dic 1941, l’URSS rifiuta di entrare in guerra contro il Giappone; Roosevelt non insiste
    Sett 1942: Stalin autorizza un piccolo progetto di ricerca della bomba atomica
    Ott 1943, Stalin dice a Cordell Hull a Mosca che l’URSS sarebbe entrata in guerra contro il Giappone una volta sconfitta la Germania
    Fine nov 1943, Stalin ribadisce a Roosevelt e Churchill a Teheran che l’URSS sarebbe entrata in guerra contro il Giappone una volta sconfitta la Germania
    Gen 1944: memorandum di Majskij (passato da Molotov a Stalin) già chiedeva sud Sakhalin e Kuril, anche senza guerra
    Lug 1944, memorandum di Malik (allora a Mosca) implicitamente anche senza guerra criticato da Lozovskij come non-marxista 73 pagine
    Metà ott 1944, Stalin dice ad Harriman che occorrerebbero 3 mesi dopo la disfatta della Germania perché l’URSS sia pronta a far guerra al Giappone (e rimarca che aveva consultato la Stavka); inoltre dichiara che prima dell’intervento sovietico bisognava risolvere “certi aspetti politici”
    14/12/1944: Harriman comunica a Roosevelt che gli “aspetti politici” Stalin sono sud Sakhalin, Kuril e riaffitto sud Liaotung (con Port Arthur e Dairen)+desiderio di affitto della CER e della SMR
    14/1/1945, Lozovskij manda un memorandum a Molotov su Estremo Oriente anche senza guerra
    11/2/1945: a Jalta deciso
    Status quo in Mongolia Esterna (RPM) necessario accordo di Chiang
    Sud Sakhalin (e isole adiacenti) restituita a URSS (come fino al 1904)
    Il porto commerciale di Dairen internazionalizzato (salvaguardati i preminenti interesssi sovietici in questo porto) e Port Arthur affittato come base navale sovietica (come fino al 1904, allora russa) necessario accordo di Chiang
    CER e SMR gestite congiuntamente da cinesi e sovietici attraverso una compagnia comune sino-sovietica, in modo da salvaguardare gli interessi preminenti dell’URSS e la piena sovranità cinese sulla Manciuria necessario accordo di Chiang
    Kuril cedute a URSS
    (più o meno quanto descritto da Majskij, Malik e Lozovskij sebbene Malik non aveva menzionato le ferrovie, ma Stalin decise per la guerra mentre Majskij e Lozobskij avevano scritto che la guerra non era necessaria, laddove Malik-per quanto meno esplicito-aveva alluso alla stessa cosa)
    28/2/1945: Merkulov scrive a Berija che il primo esperimento “di combattimento” USA [si riferisce a quello atomico] era aspettato entro 2-3 mesi
    Apr-giu 1945: piani Stavka per la guerra contro il Giappone
    28/5/1945: Stalin vede Hopkins; esprime desiderio di una sconfitta completissima del Giappone e dichiara che l’URSS sarebbe pronta ad entrare in guerra entro l’8 ahosto, ma la data finale dipenderebbe dalla conclusione dei negoziati con la Cina
    27/6/1945: Stalin approva il piano di guerra della Stavka contro il Giappone
    28/6/1945: ordina della Stavka; tenersi pronti per il 25 luglio e 1 agosto, ma secondo Štemenko a metà giugno la data dell’attacco fu posta fra 20 e 25 agosto il che sembra essere stato mantenuto fermo per un po’ di settimane in quanto Molotov disse a Soong il 10 luglio che l’URSS contava di attaccare il Giappone a fine agosto; fra il 10 ed il 16 luglio la data pianificata dell’attacco sembra essere stata anticipata all’11 agosto; Stalin avrebbe voluto ancora di più ed il 16/7/1945 da Potsdam telefonò a Vasilevskij di anticipare di 10 giorni e di attaccare il 1/8/1945 ma Vasilevskij rispose che non era possibile essere pronti e chiese di mantenere l’11 agosto il che fu approvato (era ancora una data provvisoria); il 17 luglio Stalin disse a Truman che l’URSS sarebbe entrata in guerra alla metà di agosto (prima però ci doveva essere l’accordo con i cinesi), il 24 luglio il gen. Antonov (CSM) disse ai colleghi anglo-americani che l’URSS sarebbe entrata in guerra nella seconda metà di agosto (data esatta dipendeva dall’accordo co i cinesi); Vasilevskij nel 1967 scrisse che Stalin chiese un anticipo da Potsdam il 16 luglio per le notizie sulla bomba atomica ma nel 1974 cambiò idea e disse che non poteva conoscere [ancora] il test [di Alamogordo]
    30/6/1945-12/7/1945: 1° fase dei negoziati moscoviti con la Cina (necessari, da Jalta) Stalin vede Soong 6 volte (fra cui 2, 9, 11 e 12 luglio)
    2/7/1945: Merkulov informa Kurčatov (il capo del progetto atomico sovietico) che l’esperimento USA avverebbe in luglio, prob. il 10, e sarebbe una boma al plutonio
    10/7/1945: Merkulov scrive a Berija che l’esperimento atomico USA avverrebbe verso il 10 luglio (avvenne il 16) e parlò di bomba al plutonio
    24/7/1945: Truman si avvicina a Stalin e gli dice che gli USA avevano una “nuova arma di inusuale forza distruttiva”, ma non disse che era la bomba atomica; secondo eden Stalin scosse la testa e disse solo “grazie” (e forse neppure quello); secondo Holloway Stalin non capì l’impatto che la boma atomica doveva avere sulla guerra altrimenti avrebbe insistito con Vasilevskij di anticipare l’ingresso in guerra e in ciò diverge da Hasegawa secondo cui la bomba atomica era un fattore a cui Stalin pensava sin dal 1943 (il che sembra implausibile né Hasegawa offre evidenza); secondo Hasegawa, Stalin si rese conto a Potsdam che gli USA avevano la bomba atomica, che l’avrebbero usata contro il Giappone e che ciò avrebbe portato il Giappone alla resa; perciò solo tardi nella conferenza di Potsdam Stalin avrebbe anticipato la data del’attacco, da 20-25 agosto all’11 agosto; Holloway non crede a ciò, innanzitutto perché ciò sarebbe in contraddizione con Štemenko e Vasilevskij e poi perché il 17/7/1945, parlando con Truman, Stalin parlò di metà agosto; secondo Holloway non c’è evidenza che Stalin pensasse che la bomba atomica sarebbe stata usata contro il Giappone né che pensasse (prima di Hiroshima) che portasse rapidamente alla resa del Giappone
    26/7/1945: accordo operativo fra i CSM di URSS, Gran Bretagna e USA (contro il Giappone)
    26/7/1945, h. 21.00: Molotov riceve una copia del proclama di Potsdam
    26/7/1945, h. 23.55: l’interprete capo sovietico Pavlov telefona chiedendo che il proclama di Potsdam non fosse reso pubblico per altri 3 giorni; gli anglosassoni risposero che era già stata data alla stampa (malumore di Stalin)
    3/8/1945: Vasilevskij propone a Stalin intervento il 9-10 agosto (i Fronti sarebbero stati pronti per il 5 agosto e ci vorrebbero ancora 3-5 giorni per passare la frontiera della Manciuria); Stalin accetta il suggerimento e il 4 o il 5 agosto (non è chiaro) ordina che si attacchi il 10/8/1945, h. 18.00 (ora di Mosca)=11/8/1945, h. 0.00 (ora del Transbajkal [quella nipponica])
    7/8/1945, h. 16.30 (ora di Mosca): Stalin, evidentemente in seguita ad Hiroshima, ordina a Vasilevskij che si attacchi due giorni prima, l’8/8/1945, h. 18.00 (ora di Mosca)=9/8/1945, h. 0.00 (ora del Transbajkal [quella nipponica]) e così fu
    7/8/1945: inizia la 2° fase dei negoziati moscoviti con la Cina (Stalin vede Soong il 7, il 10 e il 13 agosto)
    8/8/1945, sera: Harriman da Stalin, discute il trattato sino-sovietico

    Secondo Holloway 2006, che cita Vasilevskij ed il gen Štemenko (capo operazioni alla Stavka) ed è in genere d’accordo con Hasegawa, ma su questo dissente; Hasegawa ne accenna in nota
    20-25 agosto, data per l’intervento sovietico sino a fine giugno/prima metà luglio
    11 agosto, data per l’intervento sovietico adottata a fine giugno/prima metà luglio (Hasegawa fa notare che poi Vasilevskij la eliminò dalle sue memorie)
    16/7/1945: Stalin telefona a Vasilevskij di anticiparla di 10 giorni, al 1 agosto Vasilevskij dichiara che non è possibile e chiede di mantenere l’11 agosto (secondo Štemenko, Stalin non diede altri ordini)
    3/8/1945: Vasilevskij propone a Stalin intervento il 9-10 agosto; Stalin accetta il suggerimento e ordina che si attacchi il 10/8/1945, h. 18.00 (ora di Mosca)=11/8/1945, h. 0.00 (ora del Transbajkal [quella nipponica])
    7/8/1945: Stalin, evidentemente in seguita ad Hiroshima, ordina a Vasilevskij che si attacchi due giorni prima, l’8/8/1945, h. 18.00 (ora di Mosca)=9/8/1945, h. 0.00 (ora del Transbajkal [quella nipponica]) e così fu
    20/8/1945: Stalin crea un gruppo operativo al fine di costruire la bomba atomica al più presto

    contatti ai vertici USA-URSS
    15/8/1945: Truman manda l’ordine generale n° 1 a Stalin (prevedeva l’occupazione sovietica della Manciuria, della Corea a nord del 38° parallelo e di Karafuto=sud Sakhalin); non menzionava le Kuril
    16/8/1945: Stalin risponde via Harriman a Mosca (e via Gromyko a Washington); lo accettava, con due aggiunte, TUTTE le Kuril (a Jalta si arlò solo di Kuril) e Hokkaidō del nord (sopra linea Kushiro-Rumoi)
    17/8/1945: istruzioni di Stalin a Derevjanko (rappr mil URSS presso MacArthur a Manila); gli chiede di operare al fine di includere nella zona di occupazione sovietica tutte le Kuril e Hokkaidoō a nord della linea Kushiro-Rumoi, e truppe sovietiche a Tōkyō
    17/8/1945: Truman scrive una replica a Stalin e la manda il 18; SI ad inclusione Kuril in zona occupazione sovietica (ma gli USA chiedevano una base logistica preferibilmente in quelle centrali), ma NO ad occupazione di Hokkaidō
    22/8/1945: Stalin a Truman; NO a basi USA nelle Kuril; lascia perdere occupazione di parte di Hokkaidō
    25/8/1945: Truman a Stalin, seccato (consegnata solo il 27 agosto); ricorda che le Kuril sono territorio giapponese, sino al trattato di pace
    27/8/1945: Stalin apprende da Harriman che la resa del Giappone sarebbe avvenuta il 2 settembre
    25/8/1945: Antonov dice a Deane che l’occupazione di Hokkaidō non era nei piani militari dello S.M sovietico (ma lo era sino a poco tempo prima)
    30/8/1945, Stalin a Truman; si ad atterraggio occasionale USA nelle Kuril durante l’occupazione ma chiede reciprocità nelle Aleutine

    altro (soprattutto Hasegawa) e Cina
    1895: al Giappone Taiwan e le Pescadores (deve restituire la penisola del Liaotung su pressione russo-franco-tedesca)
    1898: Port Arthur e Dairen (Liaotung) ai russi
    Gen 1905: cade Port Arthur
    Marzo 1905: i giapponesi prendono Mukden
    1905: trattato di Portsmouth; Port Arthur e Dairen (Liaotung) ai giapponesi così come SMR sino a Changchun (CER resta russa)
    1907, 1911 e 1912: tre convenzioni nippo-russe
    1916: alleanza nippo-russa
    1925: il Giappone evacua nord Sakhalin (occupata nel 1918) in cambio di concessioni petrolifere (sino al marzo 1944)
    1931-1934: Ministro della Guerra Araki Sadao, antisovietico
    1932: creata Flotta sovietica del Pacifico
    1935: l’URSS vende al Giappone la CER
    1937: raddoppiata Transiberiana
    Lug 1937: inizia guerra sino-nipponica, vista con enorme piacere a Mosca
    1938: scontri di frontiera nippo-sovietica al lago Khasan (Changkufeng) presso la frontiera coreana
    1939: scontri di frontiera nippo-sovietica a Nomonhan (Khalkhin Gol) alla frontiera Mongolia-Manciukuò
    13/4/1941: Patto di neutralità nippo-sovietica di Mosca; in vigore il 25 aprile, per 5 anni (il Giappone dovette promettere di dar via le concessioni petrolifere del 1925)
    24/6/1941: Esercito e Marina adottano una risoluzione di non intervento nella guerra tedesco-sovietica
    2/7/1941: Conferenza imperiale, contro parere di Matsuoka (che aveva già difeso l’intervento contro l’URSS alla conferenza di collegamento fra militari e politici, il massimo organo nel Giappone di quel tempo) decide di non intervenire, al momento, nella guerra tedesco-sovietico e di rivolgersi a sud (il che portò a guerra con gli USA)
    8/12/1941: Roosevelt e Hull chiedono a Litvinov dichiarazione di guerra sovietica al Giappone
    11/12/1941: Molotov ordina a Litvinov di dire che l’URSS non poteva dichiarare guerra al Giappone (una decina di giorni dopo Stalin parlò ad Eden un po’ differentemente ma per il futuro)
    Fine dic 1941: memorandum di Lozovskij; parla già delle Kuril
    10/7/1942: Ribbentrop chiede l’intervento del Giappone, ma i giapponesi rifiutano
    19/6/1943: la conferenza di collegamento adotta una nuova politica verso l’URSS, più “molle”; decisa restituzione all’URSS delle concessioni di petrolio e carbone in nord Sakhalin, come Matsuoka aveva promesso in apr 1941 (ma non era stato fatto); negoziati iniziano subito, in quel giugno (durarono 9 mesi)
    Ago 1943: ordinata costruzione, con priorità assoluta, di una ferrovia da Komsomol’sk na-Amure a Sovetskaja Gavan’, sotto il controllo della NKVD, per il trasporto di truppe al Pacifico
    10/9/1943: Shigemitsu scrive a Satō di chiedere il permesso per l’invio di un inviato speciale in URSS; Molotov rifiuta, ritenne ciò “non chiaro”
    25/9/1943: la Conferenza di collegamento adotta un programma in cui la neutralità sovietica era definita la pre-condizione più importante per la continuazione della guerra contro USA e Gran Bretagna
    Ott 1943: Conferenza dei Ministri degli Esteri di Mosca; per la prima volta Stalin esprime chiaramente agli americani l’intenzione di unirsi alla guerra contro il Giappone, una volta finita quella europea (in ottobre, Harriman nominato Amb. USA a Mosca e gen. Deane capo della missione militare USA a Mosca)
    10/11/1943: Satō da Molotov, che afferma che la politica sovietica verso il Giappone non era cambiata; ad una domanda di Satō sulla dichiarazione delle Quattro Potenze a Mosca, Molotov rispose con aggressività ricordando la riaffermazione del Tripartito del 15/9/1943
    27/11/1943: Roosevelt, Churchill e Chiang Kai-shek si incontrano al Cairo (Stalin non aveva voluto Chiang a Teheran, sia perché non riteneva la Cina eguale alle altre tre sia perché non voleva che la Cina si unisse agli anglosassoni a Teheran per spingerlo nelle questioni dell’Estremo Oriente); si decise di obbligare il Giappone a restituire quello che aveva preso “con la forza e con avidità” [cioè Taiwan e Pescadores (1895); sud Sakhalin (1905); diritti in Manciuria (1905); Corea (1910); isole del Pacifico (1919)]
    28/11/1943: Stalin, Roosevelt e Churchill si incontrano a Teheran; gli Alleati promettono il secondo fronte (cioè il grande sbarco) e Stalin promette di intervenire contro il Giappone una volta finita la guerra in Europa; i suoi desiderata per l’intevento nella guerra del Pacifico li avrebbe fatti conoscere poi (ma non è dubbio che ne discusse segretamente con Roosevelt)
    11/1/1944: il vice-commissario del popolo agli esteri Majskij presenta un memorandum a Stalin; egli parla di ottenere sud Sakhalin (restituzione) e le Kurili, ma non ritiene necessario l’ingresso in guerra per questo
    12/1/1944: Roosevelt dichiara al Consiglio di Guerra del Pacifico che lui e Stalin erano d’accordo nel restituire la Manciuria, Taiwan e le Pescadores alla Cina, a sottoporre la Corea ad amministrazione fiduciaria per 40 anni e a dare all’URSS sud Sakhalin (restituzione) e le Kurili +Dairen e le ferrovie mancesi in affitto
    Marzo 1944: conclusi i negoziati, a favore dell’URSS, sulle concessioni di petrolio e i diritti di pesca (interrotti in autunno 1943 dopo la cattura di 3 navi con merci “affitti e prestiti”, questione risolta in nov 1943)
    Giugno 1944: Malik richiamato a Mosca per consultazioni
    Luglio 1944: lungo memorandum di Malik a Stalin, di 73 pagine; nella prima parte sottolinea quanto il Giappone sia divenuto dipendente dall’URSS; nella seconda parte parlò di occupazione di aree strategiche (Corea, Manciuria, Kurili, Tsushima) ed elencò 27 obiettivi che l’URSS poteva ottenere senza entrare in guerra
    Luglio 1944: JCS approva l’invasione del Giappone in due stadi, prima su Kyūshū [quella che sarà Olympic, approvata, che avrebbe dovuto iniziare il 1/11/1945] e poi, decisiva, nella piana del Kantō [quella che avrebbe dovuto avvenire in marzo 1946, Coronet, non approvata in via definitiva]
    12/9/1944: il Supremo Consiglio per la Direzione della Guerra decide di mantenere la neutralità nippo-sovietica, di mediare fra Germania e URSS e di prepararsi per portare l’URSS vicino al Giappone in caso di disfatta tedesca; previsto invio di un inviato speciale a Mosca; fra le concessioni previste c’erano il libero passaggio delle navi sovietiche nello stretto di Tsugaru, l’abolizione dell’accordo del 1925, l’abbandono dei diritti di pesca nelle acque sovietiche, il dar via la CER, l’accettazione di attività sovietiche pacifiche in Manciuria, Mongolia Interna, Cina e altre parti dell’Asia orientale, riconoscimento delle sfere di influenze sovietiche in Manciuria e Mongolia interna, abolizione dell’Anticomintern e del Tripartito, ritorno di sud Sakhalin e cessione delle Kuril del nord (però non erano menzionate la SMR, Dairen, Port Arthur, Corea e Kuril del sud ed era lasciata ambigua l’estensione della sfera di influenza sovietica in Manciuria); Molotov rifiuta di ricevere un inviato nipponico
    Sett 1944: a Québec approvata la strategia comune per la disfatta del Giappone (senza poter tenere conto dell’URSS)
    Sett 1944: Stalin, in stretta segretezza, ordina alla Stavka di fare stime su concentrazioni di truppe in Estremo Oriente (fatte entro inizio ottobre)
    23/9/1944: Harriman e Clark Kerr da Stalin (lo informano su Québec); Stalin ribadisce la sua volontà di intervenire contro il Giappone
    Ott 1944: durante visita di Churchill, Harriman vede più volte Stalin; parlano dell’Estremo Oriente; Stalin accetta a certe rivendicazioni (non le esprime, al momento)
    6/11/1944: discorso antinipponico di Stalin (il 1°, in pubblico)
    14/12/1944: Harriman da Stalin; Stalin chiede sud Sakhalin, Kuril, affitto Dairen e Port Arthur, affitto CER e SMR, riconoscimento status quo in Mongolia esterna; Harriman d’accordo con l’eccezione di Dairen che preferiva internazionalizzato
    10/1/1945: memorandum di Lozovskij a Molotov; consiglia di rinunciare al Patto di neutralità, ma ancora pensava che l’URSS dovesse stare fuori dal conflitto
    8/2/1945: Stalin vede Roosevelt a Jalta (su estremo Oriente); chiede quanto già detto da lui ad Harriman il 14/12/1944 e Roosevelt approva tutto, in 15 minuti (il memorandum Blakeslee invece aveva suggerito di lasciare le Kuril meridionali al Giappone e mettere le Kuril settentrionali e centrali sotto un’organizzazione internazionale amministrata dall’URSS)
    9/2/1945: Churchill in un incontro dei CSM combinati (presenti Marshall, Leahy e King) parla di un ultimatum al Giappone (cui possibilmente avrebbe aderito l’URSS) e si chiede se non fosse meglio addolcire un po’ i termini; Roosevelt contro (anche se se non in modo estremo)
    10/2/1945: Molotov presenta ad Harriman la traduzione inglese della bozza di Stalin; Harriman fa due cambi; in luogo di affitto di Dairen e Port Arthur Harriman chiese si parlasse di internazionalizzazione (su affitto di Port Arthur Stalin restò fermo e la vinse); in luogo di restaurazione dei diritti russi alla CER e alla SMR Harriman chiese si parlasae di commissione sino-sovietica (Stalin lo accettò purché Chiang Kai-shek accettasse la Mongolia Esterna e parlò di “interessi preminenti” che Roosevelt lasciò passare); Churchill appose la firma al testo senza consultare il gabinetto; a Jalta si decise che l’URSS sarebbe entrata in guerra contro il Giappone due o tre mesi dopo la fine della guerra con la Germania alle seguenti condizioni: 1.preservazione dello status quo in Mongolia Esterna; 2 a.restituzione di sud Sakhalin e isole adiacenti; 2 b. internazionalizzazione del porto commerciale di Dairen, essendo salvaguardati i preminenti interessi sovietici e restaurazione dell’affitto di Port Arthur come base navale sovietica; 2 c. CER e SMR, che provvede uno sbocco a Dairen, sarebbero state gestite congiuntamente da una compagnia sino-sovietica, essendo inteso che sarebbero stati salvaguardati i preminenti interessi sovietici e che la Cina manterrebbe la piena sovranità sulla Manciuria; 3. le Kuril sarebbero state assegnate all’URSS; l’accordo dipendente dall’approvazione di Chiang Kai-shek, cui provvederebbe Roosevelt; URSS disposta a concludere un trattato di amicizia e alleanza con Chongqing; Marshall, King e Leahy approvarono l’accordo senza obiezioni, Stettinius non ne fu informato (del Dipartimento di Stato solo Harriman sapeva)
    22/3/1945: rapporto di Malik, che fece notare la crescente dipendenza del Giappone dall’URSS
    26/3/1945: ordine di Stalin di stare all’erta e di rinforzare le difese delle città più grandi (incluse Vladivostok e Khabarovsk) al comandante della provincia Marittima e a quello del Fronte dell’ Estremo Oriente (precauzione in previsione della prossima abrogazione del Patto di neutralità)
    5/4/1945: Molotov convoca Satō e gli comunica la rinuncia sovietica al Patto di neutralità (a domanda, risponde imbarazzato che sarebbe stato in vigore sino alla scadenza in aprile 1946) in Giappone, la V sezione del G.Q.G scoprì le intenzioni sovietiche ed entro giugno predisse un attacco sovietico a fine agosto od inizio settembre, ma la XII sezione guidata da col. Tanemura Suketaka era di opinioni diverse (Tanemura disposto a fare ogni cosa per ottenere l’appoggio sovietico inclusa la cessione di Manciuria, Corea, sud Sakhalin, Kuril settentrionali+Taiwan e Ryūkyū !)
    12/4/1945: rapporto di Malik; giapponesi credevano che dopo disfatta della Germania i sovietici porterebbero pressione sul Giappone, forse addirittura romperebbero i rapporti diplomatici ma non dichiarerebbero guerra
    18/4/1945: il gen. Umezu, in una riunione dei comandi, si schiera per una politica attiva verso l’URSS
    20/4/1945: Malik da Tōgō
    22/4/1945: gen. Kawabe, accompagnato da Arisue Seizō (II sezione), si reca da Tōgō e lo esorta a mantenere la neutralità sovietica
    27/4/1945: col. Asai Isamu (addetto militare a Mosca) telegrafa al gen. Kawabe Torashirō che la guerra con l’URSS dovrebbe ora essere considerata come “inevitabile” invece la Ketsu-gō, ufficiale nel G.Q.G imperiale, adottata in aprile era basata sull’assunto (erroneo) che l’URSS sarebbe rimasta neutrale
    27/4/1945: il MP Morishima Gorō, inviato in Giappone da Satō, ammonisce Tōgō a non fare concessioni all’URSS
    29/4/1945: memorandum di Tanemura; conservare ad ogni costo neutralità sovietica e anche, se possibile, alleanza; pronto a concessioni estreme Manciuria, penisola Liaotung, Corea, sud Sakhalin, Kuril settentrionali+Taiwan, Ryūkyū e CER (e rinuncia ai diritti di pesca)
    26/5/1945-6/6/1945: Hopkins a Mosca; parla con Stalin del Giappone (Stalin favorevole ad abolizione del sistema imperiale); Hopkins diede a Stalin l’impressione che sarebbe stato parte di un ultimatum congiunto al Giappone e anche che potrebbe avere parte nell’occupazione del Giappone
    15/6/1945: istruzioni di Molotov a Malik, dopo i due primi incontri con Hirota; richiesto di non prendere iniziative
    26-27/6/1945: Stalin riunisce una conferenza combinata del Politburo, del governo e dei capi militari e li informa della decisione di attaccare il Giappone
    28/6/1945: Stalin ordina al comandante del Fronte estremo-orientale di completare tutte le preparazioni per un attacco entro il 1 agosto; Stalin ordina al comandante delle truppe della regione marittima e al comandante del Transbajkal di completare le preparazioni per l’attacco entro il 25 luglio
    30/6/1945: arriva Soong a Mosca (i colloqui con Stalin iniziano due giorni dopo)
    16/7/1945: Apollon Petrov incontra Chiang Kai-shek
    27/7/1945: Hurley (USA) vede Apollon Petrov
    28/7/1945: Apollon Petrov da Chiang Kai-shek
    30/7/1945: Stalin nomina Vasilevskij comandante in capo in Estremo Oriente (con effetto dal 1/8/1945)
    2/8/1945: la Stavka crea 3 Fronti (I Fronte dell’Estremo Oriente, Mar. Mereckov; II Fronte dell’Estremo Oriente, gen. Purkaev; Fronte di Transbajkalia, Mar. Malinovskij)
    3/8/1945: rapporto di Vasilevskij (sotto trasparente pseudonimo) e suo CSM gen. Ivanov a Stalin; periodo ottimale per l’attacco fissato al 9-10 agosto (contro 20-25 agosto, prima di Potsdam); data dell’attacco non ancora fissata; fra 3 e 7 agosto la Stavka la fissò alle h. 18.00 (ora di Mosca) del 10/8/1945=h. 00.00 dell’11/8/1945 (ora di Transbajkalia)
    5/8/1945, sera: Stalin torna a Mosca; dalle 19.45 alle 23.00 vede Molotov, Mikojan, Berija e Malenkov; Kaganovič arrivò alle 20.40, Voznesenskij arrivò alle 20.55 e partì alle 21.40, Vyšinskij arrivò alle 21.40 e partì alle 22.00 e Kuznecov (comm pop Marina) si unì al gruppo fra 21.55 e 22.10
    Notte del 5/8/1945 (e sino al 6 agosto): scontri fra sovietici e giapponesi sull’Ussuri; ciò rinforzò la convinzione dell’Armata del Kwantung che erano incidenti di frontiera, non un’invasione in massa
    7/8/1945, pomeriggio: arriva la delegazione cinese a Mosca, guidata da Soong; all’aeroporto scambi di battute fra Molotov e Harriman (tornato il 6 agosto a Mosca), su Giappone
    7/8/1945, pomeriggio [h. 16.30]: Stalin ordina a Vasilevskij di attaccare a mezzanotte del 9 agosto (ora Transbajkalia), anticipando di 48 ore; il Mar. Vasilevskij emise 4 direttive fra 22.35 e h. 23.10 (ora Transbajkalia)=h. 16.35-17-10 (ora di Mosca) con gli ordini per l’attacco, alle 00.00 del 9/8/1945 (ora di Transbajkalia)=h. 18.00 dell’’8/8/1945 (ora di Mosca), rivolte ai 3 Fronti e alla flotta del Pacifico
    7/8/1945, h. 21.30: Stalin vede Molotov
    7/8/1945, h. 22.10-23.40: Stalin vede al Cremlino i cinesi appena arrivati, poi vede Vorošilov sino a 1.10 di 8/8/1945 (il 16/7/1945 Chiang Kai-shek ricevette Petrov)
    8/8/1945, h. 17.00 di Mosca (h. 23.00 di Transbajkalia e di Tōkyō, h. 24.00 di Khabarovsk): Molotov consegna a Satō la dichiarazione di guerra
    9/8/1945, h. 00.00 (ora di Transbajkalia e di Tōkyō) e h. 1.00 (ora di Khabarovsk): le truppe sovietiche passano la frontiera della Manciuria, cioè un’ora dopo la dichiarazione di guerra; i sovietici erano 1.500.000 contro 713.0000 dell’Armata del Kwantung e 280.000 in Corea, Sakhalin e Kuril; il Fronte di Transbajkalia (Mar. Malinovskij) non ebbe resistenza e gli unici problemi furono causati dal Gobi, dal Grande Khingan e dalla mancanza di carburante; il I Fronte del’Estremo Oriente (Mar. Mereckov) incontrò maggiore resistenza (severa battaglia a Mudanjiang che durò sino al 16/8/1945; mentre ancora si combatteva casa per casa nella città, altre unità la passarono dirigendosi verso Jilin e Harbin per incontrarsi con le forze della Transbajkalia che venivano da ovest)

    9/8/1945, h. 1.00 [a Khabarovsk, h. 2.00] : il Q.G dell’Armata del Kwantung ricevette allarmanti notizie che i sovietici avevano varcato la frontiera in Manciuria orientale (anche bombardamenti su Mudancjiang)
    9/8/1945, h. 1.30: bombardamento aereo sovietico su un sobborgo di Changchun; poche ore dopo l’Armata del Kwantung decise di abbandonarla
    9/8/1945, entro 2.00: il Q.G dell’Armata del Kwantung conclude che i sovietici avevano iniziato un attacco generalizzato; il Q.G imperiale ordina all’Armata del Kwantung solo di resistere agli attacchi
    9/8/1945, h. 6.00: il Q.G imperiale ordina all’Armata del Kwantung di resistere all’invasione (avendo ricevuto notizie della dichiarazione di guerra sovietica)
    12/8/1945: Mudanjiang ai sovietici (I Fronte dell’Estremo Oriente), ma si combatte ancora casa per casa sino al 16/8/1945
    15/8/1945, h. 3.00: firmato a Mosca il Patto sino-sovietico (del 14 agosto) alcune concessioni sovietiche, specialmente su Dairen
    15/8/1945: ordine continentale del Q.G imperiale n° 1381 alle truppe all’estero; continuare a combattere, ma cessare le offensive (il comandante dell’Armata del Kwantung gen. Yamada Otozo e il suo CSM gen. Hata Hikosaburo avevano ascoltato il rescritto imperiale al loro Q.G a Changchun e attendevano ordini dal Q.G imperiale; quelli n° 1381 e n° 1382 erano ambigui)
    16/8/1945: ordine continentale del Q.G imperiale n° 1382 alle truppe all’estero; cessazione immediata delle ostilità, ma non vietate azioni di auto-difesa se attaccati fino al completamento dei negoziati per il cessate il fuoco
    16/8/1945: ancora bombardamenti USA in Corea
    16/8/1945: i sovietici, aiutati dalla flotta, prendono Chŏngjin in Corea del nord-est sul Pacifico (le truppe sovietiche avanzarono velocemente solo dopo che i sovietici cessarono le ostilità, prendendo P’yŏngyang e tutte le maggiori città sino al 38° parallelo)
    16/8/1945: ordine di Berija a Vasilevskij di lasciare i prigionieri giapponesi sul posto
    16/8/1945, h. 22.00: ordine n° 106 dell’Armata del Kwantung a tutti i subordinati in cui si ordina la cessazione delle ostilità
    17/8/1945, primo mattino: il gen. Yamada telegrafa a Vasilevskij offrendo la resa; Vasilevskij la respinge alle 6.00 di quel giorno e intima cessazione di ogni ostilità entro 12.00 del 20 agosto
    17/8/1945, mattino: gen. Hata chiede di intraprendere negoziati per il cessate il fuoco attraverso il consolato sovietico a Harbin e richiede un incontro con Vasilevskij; minaccia che avrebbe atteso solo fino al 19 agosto; insinua che i giapponesi preferirebbe dare la Corea a Mosca (e non a Washington) e che se i sovietici volessero andare in Nord Cina, l’Armata del Kwantung li favorirebbe
    18/8/1945: ordine continentale del Q.G imperiale n° 1385 alle truppe all’estero; sospendere tutte le operazioni e finire tutte le ostilità
    18/8/1945: Stalin ordina ai suoi comandati in Manciuria di lasciar innalzare la bandiera della ROC
    18/8/1945: Chengteh ai sovietici
    19/8/1945: Qiqihar ai sovietici (II Fronte dell’Estremo Oriente)
    19/8/1945, pomeriggio: Hata si reca a Žarikovo (Q.G di Vasilevskij, che rispose solo dopo 2 giorni, lo stesso 19 agosto), accompagnato dal col. Seshima Ryuzo e dal CG Miyakawa Fuzao; firmato cessate il fuoco (condizioni onorevoli, non rispettate)
    20/8/1945: entro questa data, Changcghun ai sovietici
    20/8/1945: Changchun e Mukden ai sovietici
    21/8/1945: entro questa data, Mukden e Harbin ai sovietici
    22/8/1945: Port Arthur ai sovietici
    23/8/1945: ordine di trasferire i prigionieri di guerra giapponesi in URSS
    28/8/1945: Liaotung ai sovietici

    Sud Sakhalin (Karafuto)
    11/8/1945, h. 9.30: i sovietici entrano in Karafuto (sud Sakhalin); forte resistenza nipponica a Koton (88° divisione)
    16/8/1945, pomeriggio: ordinato dal Q.G imperiale il cessate il fuoco, se non per autodifesa, però la V Armata da Sapporo ordinò di resistere sino all’ultimo uomo !
    entro sera 17/8/1945: eliminata resistenza giapponese a Koton
    19/8/1945: il Q.G imperiale ordina alla V Armata di cessare tutte le ostilità e di entrare in negoziati con i sovietici
    19/8/1945: i sovietici sbarcano a Maoka (scontri) e la occupano (entro le 14.00); sparano anche sui giapponesi che trattavano il cessate il fuoco, di sera e li uccidono tutti tranne uno
    20/8/1945: nuova direttiva della V Armata; iniziare negoziati con i sovietici per il cessate il fuoco
    25/8/1945: Otomari ai sovietici, da terra e mare
    25/8/1945: Toyohara ai sovietici (tre giorni dopo il previsto)
    26/8/1945: la V Armata d’Area giapponese (Sapporo) ordina a tutte le forze giapponesi in sud Sakhalin di arrendersi (quattro giorni dopo la data prevista dai sovietici per il termine dell’operazione)

    Occupazione Kuril
    15/8/1945, mattina (ora di Vladivostok; a Mosca ancora la sera del 14 agosto): Vasilevskij ordina a Purkaev e all’amm. Jumašev di occupare le Kuril settentrionali; molto probabilmente l’ordine di Stalin di occupare le Kuril fu una conseguenza dell’accettazione giapponese dei termini di Potsdam (gli americani seppero dell’accettazione giapponese alle 20.00, ora di Mosca, del 14 agosto)
    17/8/1945, h. 4.00: parte un convoglio di navi sovietiche da Petropavlovsk diretto a Shimushu, nelle Kuril (il comando delle truppe affidato al gen. Gnečko)
    18/8/1945, h. 2.00 (h. 0.00, giapponese): la prima nave sovietica arriva davanti a Shimushu; alle 4.00 c’erano tutte
    18/8/1945, h. 2.15, ora giapponese [dunque h. 4.15 sov]: i sovietici sbarcano a Takeda Beach su Shimushu; battaglia di Shimushu; i primi sovietici riuscirono a sbarcare solo alle 7.00; Tsutsumi Fusaki all’inizio credette fossero gli americani; il secondo scaglione di sovietici sbarcò alle 9.00; i giapponesi stavano vincendo (chiesero aiuto anche a Paramushiru) ma alle 12.00 del 18 agosto la V Armata da Sapporo ordinò a Tsutsumi di cessare i combattimenti se non in auto-difesa; i sovietici sparano sugli emissari di Tsutsumi che pure avevano bandiera bianca
    19/8/1945, pomeriggio: trattative su un cessate il fuoco a Takeda Beach in Shimushu
    20/8/1945: le navi sovietiche, in base al cessate al fuoco muovono ad occupare Kataoka Bay a Shimushu; i giapponesi sparano (il Q.G. imperiale però ordina di cessare il fuoco e di non rispondere, neppure in autodifesa)
    21/8/1945: su una nave sovietica al largo di Kashiwabara a Paramushiru, Tsutsumi e Gnečko firmano la resa dei giapponesi; la battaglia di Shimushu fu l’ultima importante battaglia della II GM; secondo i sovietici, i nipponici ebbero 1018 perdite e i sovietici 1567; la forza di invasione di Gnečko aveva poco più di 8800 soldati, i giapponesi ne avevano 8500 o 23.000 contando anche Paramushiru
    Notte fra 23 e 24 agosto 1945: completata occupazione di Paramushiru
    24/8/1945: parte da Kataoka Bay (Shimushu) il 2° gruppo di Gnečko sulla “Dzeržinskij” e raggiunse Matsua ove il magg. Suizu Mitsuru persuase il comandante giapponese a non opporre resistenza
    25/8/1945: i sovietici (1° gruppo di Gnečko) occupano Onekotan (questa era nella zona di operazioni americana, invece Shimushu e Paramushiru erano nella zona di operazioni sovietica)
    26/8/1945: i sovietici (1° gruppo di Gnečko) occupano Shashikotan
    27/8/1945: i sovietici (1° gruppo di Gnečko) occupano Harumokotan (finite le occupazioni del 1° gruppo; fece prigionieri un po’ di soldati giapponesi che si trovavano su queste isole e ritorna a Kataoka Bay il 28/8/1945)
    27/8/1945: la principale unità di sbarco dei sovietici (2° gruppo di Gnečko) occupa Matsua
    27/8/1945: i sovietici (2° gruppo di Gnečko) occupano Shimushiru (dove non c’erano soldati giapponesi) completata l’occupazione delle Kuril fino a Shimushiru, che era il compito che era stato affidato a Gnečko il 19/8/1945 (all’inizio prevista occupazione solo di Shimushu, Paramushiru e anche Onekotan)
    27/8/1945: Voronov ancora credeva che le Kuril meridionali [Uruppu, Etorofu, Kunashiri e per estensione Shikotan] fossero in giurisdizione americana e lo disse al magg. Suizu (il 25/8/1945 però il Cremlino aveva ordinato di occuparle)
    28/8/1945: i sovietici occupano Etorofu
    31/8/1945: i giapponesi si arrendono da sé a Uruppu (circondata già dal 26 al 30)
    1/9/1945: i sovietici sbarcano a Kunashiri (Furukamappu Bay); i 1250 giapponesi di arrendono
    1/9/1945: i sovietici sbarcano a Shikotan (legata all’Hokkaidō, dunque chiaramente in zona USA) e la occupano; i 4800 giapponesi si arrendono senza fare resistenza; ormai tutte le Kuril in mano sovietica tranne le Habomai (legate a Hokkaidō); Stalin provvide anche a quelle DOPO la resa nipponica
    2/9/1945: discorso di Stalin; disse che il Giappone nel 1905 aveva preso alla Russia Sakhalin del sud (SI) e le Kuril (NO, scorretto); nel 1855 con il trattato di Shimoda le Kuril furono suddivise fra Kuril russe, a nord di Uruppu, e Kuril giapponesi, a sud di Etorofu; nel 1875 con il Trattato di San Pietroburgo la Russia scambiò le Kuril settentrionali con Sakhalin meridionale; dunque le Kuril meridionali (i “territori settentrionali”, secondo i giapponesi) mai furono russe mentre le Kuril settentrionali lo furono solo da 1855 a 1875, ben prima del 1905 (e divennero giapponesi per trattato, non in conseguenza di una guerra); Stalin ricordò poi l’intervento giapponese in Siberia (1918), Lago Khasan (1938) e Nomonhan (1939), tutti casi in cui i giapponesi furono respinti; annunciò l’annessione di sud Sakhalin e delle Kuril; le più meridionali delle Kuril (gruppo delle Habomai) non erano ancora occupate dai sovietici a quella data; lo stesso giorno (2/9/1945) fu dato l’incarico di occuparle al capitano Čičerin (il suo diretto superiore Leonov ne fu informato solo più tardi in quel giorno); i sovietici temevano potessero esservi già gli americani ! ordini di prudenza non giunsero al cap. Čičerin per le cattive comunicazioni e dal punto di vista sovietico fu un bene ! (Stalin così ebbe anche le Habomai che all’inizio non pensava di annettere e che furono amministrate da Hokkaidō)
    3/9/1945, mattino: il cap. Čičerin lascia Furukamappu a Kunashiri con due gruppi (per occupare le più meridionali delle Kuril ovvero le Habomai); il 1° avrebbe dovuto occupare le isole di Suisho, Yuri e Akiyuri e il 2° avrebbe dovuto prendere le isole di Shibotsu, Taraku e Harukari
    Entro h. 19.00, 3/9/1939: i due gruppi sbarcarono sulle isole assegnate; tutti i giapponesi si arresero senza fare alcuna resistenza e consegnarono le armi, compresi i grandi contingenti di 420 uomini su Shibotsu e di 92 su Taraku
    4/9/1945, h. 4.00: il cap. Čičerin arriva alle prime isole Habomai
    5/9/1945, h. 19.00: entro questa data, completata resa di tutti i giapponesi sulle isole Habomai; TUTTE LE KURIL IN MANO SOVIETICA

    In breve
    18/8/1945: sbarco sovietico a Shimushu (battaglia)
    23/8/1945: Paramushiru ai sovietici
    26/8/1945: Matsuwa ai sovietici
    28/8/1945: Etorofu ai sovietici
    31/8/1945: Uruppu ai sovietici (pur essendo più a nord di Etorofu)
    1/9/1945: Kunashiri ai sovietici
    1/9/1945: Shikotan ai sovietici
    5/9/1945: Habomai ai sovietici

    P.S (non c’entra con URSS bensì con prima)
    Marchese Kōichi Kido, che teneva il sigillo privato, 5 anni e mezzo in carica (vedeva l’Imperatore in genere ogni giorno per un’ora e talora più volte al giorno, tranne le domeniche a meno fosse convocato a palazzo) vice gran-ciambellano, in 1942, era Kanroji
    Metà nov 1945: l’Imperatore rende omaggio agli antenati al Tempio di Ise e ai mausolei imperiali di Unebi e Momoyama

    Diario del marchese Kido Kōichi, Nikki, 1/1/1930-9/12/1945 (consegnato all’Esercito USA in dicembre 1945)

    CSM generale
    Gen. Umezu
    (gen. Kawabe Torashirō, vice-CSM a fine guerra)

    CSM Marina
    Oikawa
    Amm. Toyoda Soemu, fime maggio 1945- ultimo di epoca bellica
    (vice, Ozawa; Ōnishi verso fine maggio, sotto Toyoda)
    (gli ufficiali di Marina nipponici, post bellum, ritennero o Midway o Guadalcanal il punto di svolta; Saipan, importante, talora anche menzionata era in genere posta ben oltre il punto di svolta ma fece crollare le speranze di coloro che ancora le detenevano, pensando al futuro, dopo Midway)

    Al 15/8/1945
    Fujita, Gran –Ciambellano
    Wakamatsu, vice-Min Guerra
    Dohihara, ispettore generale educazione militare
    Kawabe Masakazu CSM Aviazione
    Kawabe Torashirō vice CSM Esercito

    Ushiba Tomohiko, ex-segr del principe Konoye intervista con Butow il 6/2/1952

    Governo al 2/9/1945
    Naruhiko-ō [cioè principe Higashikuni], Primo Ministro
    Shigemitsu Mamoru, Esteri
    Yamazaki Iwao, Interni
    Tsushima Juichi, Finanze
    Shimomura Sadamu, Guerra
    Yonai Mitsumasa, Marina
    Iwata Chuzo, Giustizia
    Maeda Tamon, Educazione
    Matsumura Kenzo, Stato sociale
    Sengoku Kotaro, Agricoltura e Foreste
    Nakajima Chikuhei, commercio e Industria
    Kobiyama Naoto, Trasporti
    Konoe Fumimaro, s.p
    Ogata Taketora,s.p
    Obata Binshiro, s.p

    il Giappone fu eroico, va detto

  502. mirkhond scrive:

    Quanti Giapponesi caddero prigionieri dell’Urss?
    Furono liberati tutti nel 1956?

    • habsburgicus scrive:

      tanti (oltre 500.000)…alcuni prima, altri sino al 1956..(anche per i tedeschi, gli ultimi lo furono solo in 1955, i diplomatici di Salò presi in Romania furono liberati 6 anni dopo, nel 1950, si veda Armando Odenigo, già CG ad Hamburg del Regno e ISMP in Romania della RSI non ricevuto da Re Mihai in “Prigioni moscovite”)

  503. MOI scrive:

    @ Z

    Se te mi dici che il cassonetto del rusco fa una gran landra, io … mica ti vengo a chiedere se l’ hai nasato ! Men che meno ti vengo a chiedere se conosci qualcuno che ci abbia fattosu una statistica dopo averne nasati un brozzo ! 😉

    Intelligenti (ergo tibi quoque) pauca … 😉

    • Z. scrive:

      Sì, se mi dici che il cassonetto puzza ti posso credere senza grossi problemi.

      Ma se mi dici che i giudici puzzano, è abbastanza normale che io ti chieda se lo dici perché riferisci cose dette da altri o perché sei solito annusar loro le ascelle… no 😀

    • MOI scrive:

      Si chiama “Tomistica” … 😉

      • Z- scrive:

        Ehm, cosa si chiama “tomistica”? Il principio secondo cui se il cassonetto puzza allora i giudici sono comunisti? 🙂

      • Z. scrive:

        Ehm, cosa si chiama “tomistica”? Il principio secondo cui se il cassonetto puzza allora i giudici sono comunisti?

        Chiedo, eh, perché se ben ricordo venni stangato al liceo proprio su s. Tommaso, sicché ho tutto da imparare sull’argomento 🙂

  504. Mauricius Tarvisii scrive:

    Colpa della Merkel che pretende che i greci paghino perfino le tasse?

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/06/grecia-ispettori-del-fisco-aggrediti-dai-cittadini-durante-festa-religiosa-a-rodi/1939673/

    Si potrebbe lanciare un bel referendum 😀

    • gotcha scrive:

      riguardo alle entrate dello stato, non è una contraddizione aumentare il peso fiscale e privatizzare aziende tipo luce, gas, telefono eccetera? siccome sono beni indispensabili, lo stato potrebbe anche “lucrarci” un poco, ma sempre mantenendosi al di sotto degli interessi privati. noi, cioè la mia azienda di serramenti, paghiamo un casino di energia elettrica, e abbiamo chiesto lumi sul fotovoltaico: alcuni te lo regalano ma devi dargli il tetto, e poi devi restituirgli i pannelli; altri ti propongono cifre astronomiche con la promessa che col tempo risparmierai. alla fine s’è deciso di fare attenzione a non consumare troppa luce. questi qui, quando gli chiedi dov’è la fregatura, ti rispondono “bè, non possiamo mica regalartelo!” evidentemente dimenticano che la materia prima che sfruttano per guadagnarci è un bene che appartiene a tutti e a nessuno! mi piacerebbe almeno che venisse un rappresentante che dicesse: “so che è profondamente ingiusto ma c’est la vie.”

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Le privatizzazioni sono per fare cassa. Come se ti costringessero a vendere la casa di tuo nonno perché, sebbene la potresti affittare e lucrarci, il creditore vuole i soldi subito non fidandosi della tua gestione.

      • Z. scrive:

        Goccia, la materia prima appartiene a tutti, infatti. Quello che paghi sono gli impianti per sfruttarla. Anche quando la caccia era libera archi e frecce te li facevano pagare 🙂

        Oltretutto, credo che lo Stato guadagni di più tassando gli operatori in concorrenza tra loro che non gestendo tutto direttamente, per una serie di ragioni.

        • Thyrrenus scrive:

          Sì però è oramai risaputo che in genere la concorrenza non funziona e i costi addirittura salgono per gli utenti. Questo provoca ovviamente una ricaduta negativa sulle aziende che devono produrre comprando energia e non solo sui privati già impoveriti. Ma gli esempi inglesi, francesi etc. per non dire italiani degli ultimi decenni non bastano a superare questo mantra del privatizzare conviene? Ma basta svuotare lo stato. In fondo è l’unica istanza democratica e democratizzabile che abbiamo a questo mondo. Il resto sono i balletti per il padrone Apple e il saluto alla bandiera aziendale (non dico come in Giapponia e paesi limitrofi ma insomma).

          • Z. scrive:

            “Ovviamente”… “è risaputo”…

            Scusami, ma dove hai letto queste cose? “ovviamente” secondo chi? è “risaputo” da chi? 🙂

            Nella località di mare che frequento, quest’anno, ha aperto un secondo negozio di alimentari, e i prezzi sono scesi anche nel primo. Non di molto, magari, ma sono scesi. Nessuno si è particolarmente stupito: di solito, quando viene meno un monopolio, succede così.

            Più in generale, senti cosa ne pensano edicolanti, tabaccai e tassisti dell’aumento di concorrenza, e cerca di spiegare loro che in realtà ci stanno guadagnando. Però indossa scarpe buone, perché ci sarà da correre lesti 🙂

          • gotcha scrive:

            z, io so solo che una volta di luce non si pagava un cazzo e oggi devi saltare la cena..

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “una volta” quanto tempo fa sarebbe? Perché “una volta” non esisteva la criminalità, i treni arrivavano in orario, la benzina costava poco, c’era Luigi XIV e Romolò uccideva Remo.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Romolo, ovviamente. Romolò sembra un tormentone estivo 😀

          • gotcha scrive:

            più ottanta che novanta.

          • Z. scrive:

            Goccia,

            — z, io so solo che una volta [scil: negli anni 80] di luce non si pagava un cazzo e oggi devi saltare la cena.. —

            Ehm, secondo me non sai solo questo. Di certo sei convinto di saperne di più, se salti alla conclusioni che sarebbe colpa delle privatizzazioni se ora non è più così.

            Non sei l’unico ad aver trovato un feticcio da incolpare, eh. Altri sostengono che i bei tempi andati sono finiti per colpa dei gay, degli immigrati, degli studenti fuorisede o dell’Euro (e mi limito ai feticci additati nella mia città).

            Io, sempre da ignorante, comincerei a ragionare sul fatto che ci sono molti più cinesi e indiani che lavorano in fabbrica e che vanno in auto anziché in biga, per esempio. Ma immagino che prendersela con negri, ebrei, musulmani, froci, comunisti e massoni sia più rapido ed efficiente 🙂

          • gotcha scrive:

            il punto non è “di cosa è la colpa”: a me non interessa neppure. e come ho indicato più sotto, questa mi sembra una società coi fiocchi, quindi non ho bisogno di trovare nessun feticcio da incolpare. in questa società, mi ci trovo come un pesce nell’acqua.

            il problema è che se diventa difficile tirare avanti a campare e a lavorare, non sarà più una questione di trovare di chi o cosa è la colpa.

          • Z. scrive:

            Scusa, ma se c’è un problema è difficile affrontarlo senza neppure ipotizzarne le cause.

            Se la causa è “gli stranieri”, affondiamo tutti i barconi (ma se così abbiamo deciso dovremmo avere il coraggio di affondarli pieni, non vuoti: altrimenti a che serve?).

            Se la causa è “il capitalismo”, facciamo la rivoluzione comunista. Non buffonate tipo collettivo-fuffa anni Settanta, eh: colpo di Stato, censura e gulag.

            Oppure possiamo decidere che le cause sono più complesse e i problemi più difficili da affrontare e da liquidare. Nel qual caso bisognerà studiare un po’ di più, come i bravi compagni raccomandano sempre – e non a torto – a quelli di destra quando sparano slogan. Che poi loro abbiano studiato o meno, ecco, quello è un altro discorso 😀

    • Thyrrenus scrive:

      Certe cose raccontate così sembrano anche giuste Mauricius, il problema è poi vedere la realtà che ci sta dietro.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Un paese con un’evasione fiscale anche peggiore della nostra…

      • Thyrrenus scrive:

        Già già. Ma non sono i ‘grandi’ che vengono risparmiati dalle tasse anche su consiglio di Bruxelles ce protestano ma quelli che vengono colpiti sempre e comunque. C’è da ricordare che alle proposte di infierire finalmente sui grandi patrimoni Bruxelles ha fatto orecchie da mercante: la proposta fu considerata inutile. Del resto la oligarchia locale che le avrebbe dovute pagare è quella più vicina all’Europa della troika. Per esempio tutte le reti private e gli altri media le appartengono e giocano da ‘quinta colonna’. Guarda caso la troika ha sempre insistito sui tagli sociali (il welfare greco non era ai livelli europei prima (c’erano solo piccole sacche di diritti che oramai sono chiamati privilegi) e ha sempre sorvolato su una coerente riforma fiscale. E allora se si infierisce sui soliti noti poi ci si scandalizza se questi s’incazzano? Ripeto: le cose sono più complicate di quanto ci viene presentato dal “buon senso comune” dei nostri media.

        • PinoMamet scrive:

          OMDATh!!

        • Z. scrive:

          L’inutilità delle imposte sui grandi patrimoni mobiliari, peraltro dimostrata dal recente e maldestro tentativo francese, è una delle poche cose su cui è difficile dar torto a Grillo.

          Tu minacci di mettere un’imposta? Io intanto sposto i beni dal Paese, poi si vedrà. Tra parentesi, in parte è già successo in Grecia quando Tsipras ha iniziato a valutare di modificare il trattamento fiscale degli armatori.

          Quanto all’evasione fiscale, in realtà la Commissione sperava che Tsipras facesse qualcosa al riguardo dando seguito alle sue promesse, a differenza dei governi che l’hanno preceduto.

        • roberto scrive:

          io però vorrei farvi riflettere sul fatto che se se *nessuno* paga le tasse (non dall’inizio della crisi, da sempre), non puoi poi volere autostrade, ospedali, spese militari da paese in guerra, pope pagati dallo stato eccetera.

          non dico che pagare la tasse sia l’unica soluzione, si può benissimo vivere come negli stati uniti e avere tutto privato, ma, come si dice dalle mie parti, non puoi avere il burro ed i soldi del burro

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Roberto, si vede che sei digiuno di politica fiscale mediterranea: le tasse devono essere sempre pagate. Dagli altri.

          • gotcha scrive:

            tasse per servizi è un principio sacrosanto, ma se dovessimo fare una ricerca ed elencare gli abusi che avvengono ci sarebbe da farne un mazzo e buttarli giù dalla pietra di bismantova.

          • Z. scrive:

            Sì, ma poi dobbiamo decidere con che ordine buttar giù la gente dalla torre. Ad esempio, “in pensione a 50 anni” e “autobus gratis” secondo me finirebbero per garantire un posto in prima fila per l’escursione aerea.

            Insomma, io eviterei il getto pericoloso di cose, e pure di persone 🙂

          • gotcha scrive:

            z, ho amici geometri o che lavorano in studi notarili, e raccontano cose da far accapponare la pelle, cose da precedenza nel salto..

          • gotcha scrive:

            per non parlare della gestione degli acquedotti da parte della comunità montana, un raggruppamento di comuni che è servito solamente a rintuzzare il monte stipendi, e pesantemente, senza creare il minimo vantaggio (anche perché a quanto pare la comunità montana non ha nemmeno tecnici o manovalanza per la manutenzione degli acquedotti): il risultato è che l’acqua costa il triplo e non c’è la manutenzione.

            il guaio di queste faccende è che per aggiustarle basterebbe veramente ma veramente poco.. non è certo questione di trovare feticci o capri espiatori!

  505. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=MpXJnVC2Mew

    EU MEP Nick Griffin confronts EU Parliament on Kalergi Plan – White Genocide

    ——

    http://www.youtube.com/watch?v=fAxPPzTQ0rA

    British National Party Chairman and Alliance of European Nationalists Movement vice president Nick Griffin MEP discusses how the European Union has plans for genocide for the white European race.

  506. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=lYwPhtf0u5E

    La Brújula N°15 – “Un plan perverso: el exterminio de Europa y la muerte de Occidente”.

    ucas Carena y Pablo J. Davoli exponen al “Plan Kalergi”, su naturaleza genocida, su finalidad tiránica e “imperialista”, su génesis y el desarrollo de su ejecución. Asimismo, señalan algunas de sus tácticas más importantes, como la promoción de una inmigración heterogénea y masiva; el forzamiento a un mestizaje de carácter ANÁRQUICO y CAÓTICO; la sustitución poblacional; y el multiculturalismo.

  507. MOI scrive:

    Io Accetto … il tacito accordo Stato-Cittadini nelle Massocrazie 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=sDeLmHxR-Wk

  508. MOI scrive:

    i punti 26 e 28 però sono in contraddizione con il Piano Kalergi … 😉

  509. MOI scrive:

    ** Dagli stessi autori di “AntiRacist Hitler” **

    Piano Kalergi spiegato in versione House Music Anni ’90 … 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=o6aHX1eEGkI

    … con un tocco Chipmunks 🙂

    • MOI scrive:

      Quello in cui Hitler “Kalergianamente” riesce, mediante il MultiCulturalismo, laddove aveva fallito “l’altra volta” mediante i Lager : anziché sterminare gli Ebrei uccidendoli direttamente, applica loro il “Genocidal Blending Out” Genetico facendo il Fricchettone MultiKulti in un Israele a immigrazione incontrollata e ultra-incentivata che promuove coppie miste in cui i geni Ebraici siano recessivi !

      … almeno nella fantasia degli autori, un Hitler redivivo farebbe ciò.

  510. MOI scrive:

    E’ anche vero che i Geni AfroBeduoMedoterraneoLevantinoNegroidi 😉 promossi dal Piano Kalergi sono dominanti, perciò per fare loro il cosiddetto “Genocidal Blending Out” ci vorrebbe un’ improbabilissima immigrazione Aliena di esseri geneticamente compatibili con gli Umani e i cui geni siano dominanti su quelli umani.

    Agli Annunaki, e cioè i Pleiadiani, si attribuisce l’aspetto cosiddetto “Alieni Nordici”.
    Si potrebbe ipotizzare che il Piano Kalergi voglia quindi ridurre ai minimi termini i geni Annunaki (recessivi perché si tratterebbe di un minimo innesto Alieno Pleiadiano su DNA Terrestre Erectus) che determinarono il repentino (!) altissimo salto di qualità artificiale (!) genetico, ad opera Annunaki, da Erectus a Sapiens.

    • Thyrrenus scrive:

      Non ti preoccupare gli immigrati sembrano morire di fatica ed insolazione come mosche sui nostri campi. Giovedì a Polignano in Puglia ne è morto un terzo. Certo per il sindaco sceriffo Joey Formaggio saran bruscolini. Eppoi non gli muoiono quelli che stanno dalle sue parti ma quelli al sud.

  511. MOI scrive:

    A proposito d’ Immigrazione Aliena :

    https://www.youtube.com/watch?v=86pqAis1erg

    “District-9” che purtroppo NON ho visto

  512. Mauricius Tarvisii scrive:

    L’UE è contro i formaggi veneti!
    Contrordine, è una degustazione di formaggi che si fa pubblicità dipingendosi come eroica resistenza alla bankstertecnocrazia europea.

    http://sparvoli-tribunatreviso.blogautore.repubblica.it/2015/07/29/i-formaggi-di-malga-sfidano-lunione-europea/?ref=hftttrbb-5

  513. Moi scrive:

    I Massoni della UE, vogliono disamorarci alla Buona Tavola ! … Fa parte del Piano Kalergi: Annichilizione Culturale ! 🙂

    • Roberto scrive:

      Questo mai finché ci sarò io a proteggere i ghiottoni di tutta europa!

      • habsburgicus scrive:

        una superloggia riservata agli amanti delle tavole imbandite ? 😀 coperta, of course nel senso che vi portano coperti luculliani 😀

        P.S
        dalle fonti settecenteschi, pre-rivoluzione, pare che allora i fratelli banchettassero alla grande

      • Roberto scrive:

        🙂

        Più che altro non ho mai capito perché secondo moi i massoni dovrebbero avercela con la buona tavola….

  514. MOI scrive:

    Per chi ama gli schematismi economici

    https://www.youtube.com/watch?v=cf5r-y9EKaA

    Robert Kiyosaki – i Quadranti del Cashflow

  515. MOI scrive:

    Guanluca Buonanno sfida Papa Francesco :

    http://www.affaritaliani.it/politica/lega-buonanno-il-papa-venda-il-tesoro-del-vaticano-e-aiuti-i-poveri-378837.html

    “Se il Papa invece di far pagare un costosissimo biglietto per vedere il tesoro del Vaticano vendesse almeno una parte di quel tesoro con un decimo del ricavato aiuterebbe i poveri e tutti quelli che rischiano la vita per venire in Italia. In questo modo il Vaticano farebbe una cosa buona. Nel Vangelo sta scritto di non accumulare le ricchezze ma il Papa e la Santa Sede sono molto bravi a fare il contrario e cioè accumulano ricchezze”. Poi la stoccata finale: “E comunque la Lega non prende lezioni da chi ha perpetrato l’Inquisizione”.

    • habsburgicus scrive:

      la Lega (parlo in generale, non mi riferisco al tipo citato in particolare) ha spesso idee buone (non realizzate)..però soffre, e non solo lei, di mancanza di una visione approfondita (il che impedisce di fare analisi serie) e dalla subordinazione (forse inconscia) a vieti luoghi comuni, che impediscono anch’essi ogni posizione forte e seria..
      in più comune a tutti i “laici” (e non solo), vi è la non-comprensione di ciò che dovrebbe apparire chiaro subito, vale a dire lo scarso (per non dire nullo) rapporto fra la Chiesa odierna post-conciliare estrema (anche Ratzinger era post-conciliare, ma di destra..post-conciliare pure lui, però) e la Chiesa cattolica esistita sino agli anni ’60 e di gloriosa storia…che certo usò pure l’Inquisizione, evidentemente non abbastanza :D, visto la fine che ha fatto dal Settecento in poi culminata con l’auto-demolizione recente
      è inutile, questo fatto importantissimo (da cui discende tutto, e senza il quale non si può comprendere nulla) non viene capito !

      • MOI scrive:

        @ HABS

        NON conosco quel Forum di “Super Villains” 😉 che frequenti … posso solo consigliare a te e a loro la riscoperta di Chateaubrian !

        Una mia vecchia Prof. di Francese _ a proposito d’insipienza _ lo trattò in classe come presunto esempio di ottusità e paranoia tipicamente cattolici … molti anni dopo l’ ho rivista: affranta, perché l’ ultima volta che era stata a Parigi diceva che non sembrava neppure più una Città Europea !

        … Ma va ? 😉 … E dire che il presunto “CattoImbecille” ci metteva in guardia nel 1802 !

        Il cosiddetto Ateismo Cristiano è stata l’ ultimissima speranza di salvaguardare almeno le Macerie Identitarie: sappiamo che non è neppure iniziato … era quanto di più ovvio avrebbe dovuto partorire la sola ragione, anticlericale in primis … proprio perché “altre controparti” 😉 NON ti concedono assolutamente di esser loro “Anti” … ma lo scopri ch’è già troppo tardi.

      • PinoMamet scrive:

        “è inutile, questo fatto importantissimo (da cui discende tutto, e senza il quale non si può comprendere nulla) non viene capito !”

        Io infatti sono tra quelli che non lo capiscono.

        Davvero, Habs, mi sfugge, per dirla in parole semplici, cosa vi abbia fatto di male il Concilio Vaticano Secondo. E cosa ne discenda di male.

        Si dice messa in italiano? (ma anche in latino, basta andarsela a cercare). Beh, sai che roba sconvolgente.
        Ha chiesto scusa degli errori? Ha fatto benissimo, altre religioni hanno solo da imparare.

        Ma soprattutto, cosa ne discende? Che più gente vada in chiesa? Che ci vadano anche i ragazzi anzichè solo due vecchie beghine? Che la Chiesa scelga di tornare a presentarsi da protagonista sulla scena culturale, dialogando con la cultura moderna, anziché presentarsi come il covo degli oscurantisti col paraocchi?

        Non so, a me, se fossi cattolico, sembrerebbero tutte cose positive.

        • MOI scrive:

          In questo modo la Chiesa (che rappresenta una relgione di massa, mentre l’ Ebraismo è, sia in positivo sia in negativo, una relione di élite …) ha perso la competitività con l’ Islam (altra religione di massa) in materia di SERIETÀ.

          • roberto scrive:

            la serietà è sopravvalutata

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Menomale che ci sei tu, Supremo Giudice della serietà delle religioni 😀

            E non ritirare fuori Pasquale (che non è un’innovazione liturgica, ma uno spettacolino per bambini. Evidentemente ignori cosa veniva rappresentato nei sagrati nel Medioevo, ma questa non è una colpa): di roba ancora più ridicola c’è sempre stata, prima, dopo e durante qualsiasi concilio.

          • PinoMamet scrive:

            Concordo sia con Mauricius che con Roberto!

            PS
            L’Ebraismo non è una religione “di elite”; semmai ha pochi seguaci, che è una cosa diversa.

          • MOI scrive:

            Cre Grest 2015

            Go Go Bananas

            http://www.youtube.com/watch?v=ku9eJCsN418

            Tuttiatavola

            http://www.youtube.com/watch?v=UvUzSVJ-3zI

            Valzer della Piadina

            http://www.youtube.com/watch?v=GX-_iHUmPhQ

            (chiari omaggi all’ Expo del CattoMassone Renzi !)

            … vuoi mettere se ci fosse invece Padre Amorth che insegna ai Cinni come stanare la Serpe, insidiatasi negli anfratti più impensati della NeoPostModernità Politically Correct ?!

            😉

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Scrissi

            “che non è un’innovazione liturgica, ma uno spettacolino per bambini. Evidentemente ignori cosa veniva rappresentato nei sagrati nel Medioevo, ma questa non è una colpa”

            Ma prego, continua a snocciolare il tuo concetto di serietà 😀

          • PinoMamet scrive:

            Padre Amorth?

            ma perché non direttamente Torquemada?
            😉

            Moi, dai là. Le cose per bambini sono per bambini, e ce le hanno tutti. Anche gli ebrei “d’elite” 😉

  516. habsburgicus scrive:

    P.S: del resto, se non lo comprende l’ottimo Mirkhond e il perspicace Francesco, dovrebbe comprenderlo il primo che passa ? 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Forse siete voi che non comprendete bene la differenza tra la Chiesa cattolica (di qualunque epoca) e il K.K.K., ma confido sempre in una vostra conversione sulla via di Damasco 😀

      • MOI scrive:

        La Chiesa Cattolica NON è sempre stata _ come a partire da chissa quando 😉 _ “il sacco da boxe” per lo sfogo di tutti i Frustrati Ideologici se la Realtà è Altro, nevvero Habs ? 😉 🙂

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma lo so bene che la Chiesa è il vostro sacco da boxe, ma mi sento di scommettere che sarà molto più longeva di Salvini e forse della stessa Razza Ariana.

  517. MOI scrive:

    http://www.barbadillo.it/46156-lintervista-buttafuoco-lislam-fa-paura-perche-e-la-religione-che-ravviva-la-tradizione/

    Buttafuoco: “L’Islam fa paura perché è la religione che ravviva la Tradizione”

    • habsburgicus scrive:

      il finale (forse non se rende conto :D) è puramente massonico 😀
      comunque, il resto è abbastanza condivisibile anche se condito da certi luoghi comuni ormai stantii…io questa (grande) rinascita religiosa in Russia non la vedo (ammesso che si riferisca a quello…se intende SOLO un diffuso patriottismo e buon senso, da noi scomparso, ok, può andare..ed è già tanto, vero Moi ?)
      sull’Islam…il sunnismo (lui credo sia sciita) porta in sé qualcosa di pericoloso per la tradizione in sé..il sunnismo NON è solo wahabismo, sia chiaro (che comunque discende dall’hanbalismo una delle quattro madhab “riconosciute”)..e il wahhabismo non è (ancora) SOLO salafismo…e pure tutto il salafismo non è necessariamente isiismo….ma il fatto che i wahhabiti nel XVIII secolo, i talebani nei 1990 e nel XXI secolo gli isiisti siano nati in ambito sunnita dovrebbe far pensare..oppure no ?

  518. habsburgicus scrive:

    @Z, Roberto e Mauricius
    trovo sul web in un commento

    “La chiesa cattolica non lo dice ma ci sono esseri umani che non sono dotati di anima, tra questi gli avvocati”

  519. MOI scrive:

    Commento (per ora unico) di un certo Luciano :

    “Povero Buttafuoco, il solito fascista vigliacco che si inventa qualsiasi cosa pur di non dirsi più fascista.
    O, peggio, ci dirà che essere musulmano addirittura aiuta ad essere nazista.
    Sempre meglio, dirà Buttafuoco, di chi pensa che il fascismo sia una grande idea italiana, anzi grecoromana,, come me che ancora ho questo coraggio.
    E che, quando vado a Roma e, magari, entro dal Foro Italico ed esco dall’Eur, penso che il Fascismo sia l’unica possibilità che ancora abbiamo per gettare alle ortiche bibbia, corano e vangelo, cioè tutta la pestilenziale cultura semitica.”

    … pesissimo !

    PS

    @ Habs

    Sì, lo so: dire che la propria religione è una (!) verità (minuscolo) anziché la (!) Verità (Maiuscolo) è la condizione che consente anche alle persone religiose di entrare in Massoneria ! … Cosa che spiega anche perché i Musulmani Massoni (pur esistendo) sono così pochi.

    • habsburgicus scrive:

      (pur esistendo) sono così pochi.

      e Khomeini…di cui si può dire tutto, ma non che era fesso, provvide a combatterli duramente, già nell’esilio quando era impotente
      vabbè, poi al potere, continuò, ma in modo diciamo più cruento 😀

  520. MOI scrive:

    A proposito di Max Pezzali e politica :

    http://archiviostorico.corriere.it/2005/gennaio/19/Vota_Max_Pezzali_diventa_premier_co_9_050119122.shtml

    … credo che quella famigerata “gratitudine” a Berlusconi fosse per via “indiretta”: cioè per far contento Claudio Cecchetto, che miracolò gli 883 ! Si obietterà che anche Jovanotti fu miracolato da Claudio Cecchetto … ma secondo i maligni adesso può finalmente fare il Renziano, anche se ogni tanto ci litiga !

  521. MOI scrive:

    Anche Piero Angela fa il Renziano :

    https://www.youtube.com/watch?v=OiB6gt82ecA

    … poi è saltato fuori questo, su suo padre Carlo :

    http://3.bp.blogspot.com/-ZI9F7CU1Bo4/U7132AWfRJI/AAAAAAAADeE/e88fPzW5gTg/s1600/carlo+angela+padre+di+piero+massone+wiki.jpg

    … Massone (in senso Positivista, Baffi a Manubrio) di Loggia Piemontese, era ovvio !

    … “Satanista” ?! Più di tanto NON mi sorprenderebbe, anche se nel caso direi “Satanismo Prometeico” !

  522. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=u80wJJeORXc

    @ HABS

    … Che ne pensi del Caso Gatto-Trocchi ?

    • habsburgicus scrive:

      non mi sono particolarmente interessante
      so però che se ne parlò molto (e, ora, invece si tace del tutto)…e, da quanto mi hanno detto, era pure una studiosa molto valida….una perdita anche per la Scienza, non solo-anche se è più importante-dal punto di vista umano
      credo ne parlasse anche il sedevacantista Sodalitium (rivista grave, stile fine ‘800)…pur adombrando in parte il complottismo, si affrettò subito a ridicolizzare i complottisti più estremi (che presumo sia siano sbizzarriti) e mi pare che concludesse con un piuttosto cinico e untuoso “non si frequentano certi ambienti, neanche per studio…quindi se l’andata a cercare”,,,naturalmente alla fine concludeva con una preghiera per la sua anima…son sedevacantisti, mica malvagi 😀

  523. MOI scrive:

    Dal Marxismo all’ Esoterismo … dal Materialismo allo Spiritualismo, in entrambi i casi contro la Via di Mezzo : una Qualità di Zolfo 😉 molto simile a quella Statunitense !

    Aut-Aut Versus Et-Et !

  524. MOI scrive:

    devi calcolare che la società delle discoteche come capolinea rimane di gran lunga la migliore che si sia mai vista sulla terra: se mi sbaglio, è la migliore lo stesso, perché è quella in cui vivo IO!

    [cit.]

    @ GOTCHA :

    E’ un tipo di società che ha sostituito il divieto con lo stigma da “sfigato” per chi non si adegua … per certi versi (a livello giuridico) meglio, per altri (psicologico) peggio.

    • gotcha scrive:

      non esagerare, non è così aut-aut. non adeguarsi è una sfida piena di soddisfazioni, e viene riconosciuto. chiaramente non da tutti, ma credo che sia sempre andata così. una volta se uno non era normale lo chiudevano in una cascina, magari col guinzaglio, non mi dirai mica che a livello psicologico fosse una buona società!

  525. MOI scrive:

    altra canzone sui Radical-Chic

    http://www.youtube.com/watch?v=2DbzD6w7zeA

    Gruppo Almamediterranea

  526. MOI scrive:

    883 – La lunga estate caldissima

    http://www.youtube.com/watch?v=Wuz9dVq8VQ0

    … senza parole 😉

  527. MOI scrive:

    A proposito di “amore” (per quanto pochissimo, se n’è parlato …)

    https://www.youtube.com/watch?v=hyfAU0Opo4s

    …”Do you love her ?”

    … “How do you know ?”

    PS

    Ma ‘sta smania Statunitense di “to toss” le robe anziché “to pass” … da dove origina ?
    Detesto chi la emula ..

    ———-

  528. Roberto scrive:

    Grande habsburgicus!
    Interessantissima la cronologia giapponese

  529. MOI scrive:

    @ Z

    Sul Tomismo : l’ Aquinate apriva le proprie lezioni mostrando delle mele e ingiungendo di andarsene a chi NON fosse d’accordo. Oggi le Elites lo accuserebbero di essere un ClericoFascista che vìola il Diritto Inalienabile di percepire (!) le mele come altri frutti, altri cibi o persino oggetti non-commestibili.

    … nevvero, Habs ? 😉

  530. MOI scrive:

    Umar Andrea (o cmq qualche suo Fidatissimo) ha scritto da qualche parte, su qualche blog o forum “del suo giro” una cosa assolutamente condivisibile senza (!) bisogno di essere Musulmani :

    un Nato Musulmano (nel senso che NON venga allontanato dall’ Islam alla nascita, in una famiglia di Kuffar) di 5 anni NON è meno Musulmano _ né quantitativamente né qualitativamente_ di un omologo di 50 anni: è solo Musulmano da meno tempo, del tempo di questo Mondo !

    E infatti mi risulta che nelle madrasse NON ci sia posto per i Sulfurei (o presunti tali) Pedagoghi Illuministi da Rousseau in poi, tanto invisi a Peucezio ! 😉 😀

    • PinoMamet scrive:

      Io leggendo la frase di questo Umar Andrea ricavo una conclusione opposta alla tua:
      un bambino musulmano, pur comportandosi da bambino e avendo gusti da bambino (non mi risulta infatti che i musulmani partoriscano cinquantenni laureati…) resta musulmano lo stesso.

      E sì, letta così è condivisibilissima: come i bambini cattolici, protestanti, ebrei ecc. ecc., restano appunto cattolici, protestanti ed ebrei pur guardando quei video didattici o di intrattenimento che ti infastidiscono tanto.

      Tu vorresti che nascessero “già imparati”! Anzi, già imparati, e anche tendenti alla destra, conservatori e tradizionalisti; non è un po’ chiedere troppo a dei bambini? 😉

      “Quand’ero bambino parlavo da bambino,pensavo da bambino,ragionavo da bambino” (San Paolo, mica la pizza e i fichi).

      • Z. scrive:

        San Paolo infatti è stato fulminato sulla via di Damasco. Se fosse nato cristiano, avrebbe mangiato carne a due mesi e a sei mesi avrebbe scritto le lettere ai Corinzi, e pure ai Dorici e agli Ionici!

        Ah, Moi, madrasa vuol dire “scuola”, inclusa quella dell’obbligo che ho frequentato io, e se ricordo bene si scrive con una sola s. Ma posso sbagliarmi 🙂

        • Moi scrive:

          Adesso anche “Madrasa” va trascritto con la “s” sorda SubAppenninofona 😉 come se l’ Italiano fosse Spagnolo ? Ma perché i FiloIslamici non si accontentano di “Musulmani” e non la smettono di rompere i maroni alla fonetica Italiana ?! … Lo vedi che gli dài un dito e si prendono tutto il braccio ?! 😉

          Sì va be’ : sarà “esse sorda” singola, però rende meglio “madrassa” che “madrasa! … Ma è così determinante per farli diventare Cuperliani dopo lo Ius Soli ?!

          • Moi scrive:

            “Madrassa” NON vuol dire “Scuola” … perché nel primo ambiente, durante la lezione, NON si chiacchiera di stronzate, NON si cazzeggia con l’ àifon, NON si disquisisce di calcio e di figa con il vicino di banco, NON si fa a pallini di carta, NON si mettono rospi nel cassetto dell’ Insegnante e secchi d’acqua gelida in bilico sulla porta per il Direttore, NON ci si passa bigliettini durante il Compito in Classe Coranico di Taqiyologia Applicata 😉 eccetera … sì insomma :

            http://www.youtube.com/watch?v=FhQGsBqRwXA

            … Superiorità Culturale Indubbia 😉 !

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Quindi io ho studiato in una MadraSSa. Buono a sapersi.

          • PinoMamet scrive:

            ““Madrassa” NON vuol dire “Scuola” … perché nel primo ambiente, durante la lezione, NON si chiacchiera di stronzate, NON si cazzeggia con l’ àifon…”

            Scusami Moi,

            ma tu che ne sai??

            PS
            la esse sorda intervocalica non è sub-appenninofona, è semplicemente giusta;
            sono i “supraappenninofoni” che sbagliano, pronunciandola sonora.

            Io ho la erre uvulare (un po’, e non sempre) ma mica dico che sia quella corretta… 😉

            comunque ho controllato, e in arabo in “madrasa” c’è una esse sola, che non è neppure la più “forte” (“enfatica”) ma proprio quella “normale”.

          • Z. scrive:

            Moi,

            — “Madrassa” NON vuol dire “Scuola” … perché nel primo ambiente, durante la lezione, NON si chiacchiera di stronzate —

            “Madrassa” secondo me non vuol dire un tubo, e mi fa venire in mente più che altro una matassa di filo!

            “Madrasa” vuol dire esattamente “scuola”, a prescindere da quanto gli studenti siano disciplinati. Non è che Schule non vuol dire scuola perché i tedeschi sono più alti e più biondi di noi 😀

  531. MOI scrive:

    @ HABS

    Su Carlo Angela, padre di Piero e nonno di Alberto, e degli ambienti di Massoneria Piemontese del Satanismo Prometeico, ne sai di più ?

  532. MOI scrive:

    Ah, già quasi dimenticavo: il Cinno Medievale NON confondeva Gesù con Goku.

    Che è morto e risorto parecchie più volte, nozione che impedisce di confondersi 😉 ) … 😉 e poi Gesù perché NON si è trasformato in SuperSayan, schiodansosi con un salto giù dalla croce, per fare il culo ai Romani ?! 😉

    • MOI scrive:

      Sì, insomma: NON mi si venga a dire che il Cinno Contemporaneo ha lo stesso discernimento fra Fede e Intrattenimento di quello Medievale, eh !

      • PinoMamet scrive:

        Probabilmente ne ha di più, infatti.

      • MOI scrive:

        Sul tema, c’è una serie di documentari Statunitensi _ oramai datatissima: Anni ’80, quando la Roba Giappa) “Deceit of a Generation” e “Pagan Invasion” … che dovrebbero essere ancora sul tubo (la seconda sottotitolata in Rumeno !) …

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Moi, te lo dico di cuore: non credere a tutte le cazzate che leggi su internet.

      • gotcha scrive:

        tutto sommato la cosa più intelligente su internet sono i porno; voglio dire, più o meno funziona veramente così (magari su misure, durata e resistenza va bene lo scetticismo..)

  533. MOI scrive:

    quando la Roba Giappa, i Gringos, sì e no sapevano che esistesse …

  534. MOI scrive:

    Però i “Pastors” dicevano che il “danno” lo avessero già fatto anche quei “cartoons” e quei “toys” più o meno correlati … cinni e cinne che dicevano espressamente e rispettivamente in chiesa che “He-Man / She-Ra is more powerful than Jesus !” [sic]

    e dire che nessun dei due fosse mai morto/a e risorto/a una sola volta.

  535. MOI scrive:

    Sì, ma mettiamo che io e te diciamo entrambi “è sbagliato che ci siano molti indigenti”, tu partendo da considerazioni sociali, io partendo dall’idea che i poveri siano brutti da vedere. Siamo davvero d’accordo tra noi pronunciando la frase “è sbagliato che ci siano molti indigenti”? Io credo di no, perché se pure la frase è identica, il significato che c’è dietro è profondamente diverso.

    [cit.]

    Mauricius

    ———-

    Gli Indigenti, quelli veri, sono gente che fa di necessità virtù: pragmatismo a mille, filosofia a zero. Basta che si allevii loro la sofferenza e sono già contenti. La speculazione intellettuale è un lusso.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Infatti: gli dai qualche biscotto, inforni qualche ebreo e gli dici che l’Italia ha un posto al sole e sono contenti. Dubito, però, che tu stia realmente migliorando le loro condizioni di vita.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Poi puoi fare come Salvini. Ci sono i poveri? La sua soluzione è scrivere su Facebook “ci sono i poveri, quindi ruspa contro gli stranieri!”. Sì, ribadisco: dubito che tu stia migliorando le loro condizioni di vita.

        • gotcha scrive:

          il brutto è che molti pensano che non stia bluffando.
          quello che funziona veramente nei discorsi demagogici è che cercano la rabbia e la disperazione, e quando uno è incazzato e disperato fa fatica a cogliere la portata di certe calzate, e magari finisce per adeguarsi anche una persona tutto sommato intelligente (ne conosco qualcuno.)

  536. MOI scrive:

    @ MAURICIUS

    Dire che l’ Avv. Gianfranco Amato Presidente dell’ Associazione Giuristi per la Vita voglia ribadire nelle sue Conferenze AntiGender il presunto (!) “Diritto Divino a Pestare i Froci” è uno Strawman Argument da “Tagliatella in Piedi” [sic] Pastafariana …

  537. habsburgicus scrive:

    N.B: non ci sarebbe bisogno di dirlo (dovrebbe essere evidente), ma queste parole sono state trovate sul web (scritte da uno di cui non ho la più pallida idea chi possa essere), DUNQUE [maiuscolo obbligatorio :D] NON SONO IN ALCUN MODO MIE, MI LIMITO A PRENDERNE ATTO..e a postarvele 😀 (in quanto merita che ne siate edotti :D)

    [initium cit]
    Con tutta l’autorità che mi deriva dagli avi, scomunico Bergoglio (estromissione dalla comunità)…. che poi è stato imposto alla nostra comunità (che non è la sua) da una setta levantina con l’aiuto della “mafia” cattolica: i gesuiti. Con tutta evidenza ha perso il diritto di essere rispettato quale capo di una comunità religiosa nel momento stesso che è ha dichiarato guerra alle forze identitarie che si battono per il ripristino della sovranità nazionale e quindi ad esercitare il diritto di difendere i confini dalle invasioni per la qual cosa i miei padri e i padri dei miei padri hanno imbracciato le armi e calcato le trincee alpine, le spiagge del sud Italia. Qui non è questione di religione. Qui è questione che quest’uomo si fa promotore della strategie mondialiste e usa la sua autorità per aizzare fratelli di sangue contro fratelli di sangue. E’ palesemente un nemico.
    [finis cit]

    • roberto scrive:

      scusa ma perché queste parole meritano di essere citate?

      se io sul libro dei ceffi scrivo che mi proclamo papa (giocondo I) e scomunico tutti quelli che non pagano le tasse e paecheggiano in doppia fila,
      tu adesso non vieni qui a scrivere “ho letto che…”, o si?
      🙂

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Ma è uno dei tanti antipapi Pietro II che si sono autoproclamati in giro?

  538. habsburgicus scrive:

    (lo stesso, in altro luogo)
    “La maggior prova che possono vantare quanti sostegno l’inesistenza di un Dio creatore è l’esistenza degli USA e delle oligarchie economico-militari che quello stato governano e con le quali possono imporsi al mondo. Nessun Dio, per quanto malvagio e perverso può arrivare a progettare e poi tollerare un simile abominio”
    [fine cit]

  539. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=1d1GS8ruALI

    altra scena eloquente metaforicamente 😉 …

  540. MOI scrive:

    The arrogance of LAYmen is thinking nature OF BELIEFS is in our control and not the other way around. Let them fight !

    😉

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